ITAS EINAUDI BADIA POLESINE CERTIFICAZIONE – DIAGNOSI FUNZIONALE – PROFILO DINAMICO FUNZIONALE...

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ITAS “EINAUDI” ITAS “EINAUDI” BADIA POLESINE BADIA POLESINE CERTIFICAZIONE – DIAGNOSI FUNZIONALE – PROFILO CERTIFICAZIONE – DIAGNOSI FUNZIONALE – PROFILO DINAMICO FUNZIONALE – DINAMICO FUNZIONALE – PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Che cosa sono, quali sono le loro funzioni e a chi ne Che cosa sono, quali sono le loro funzioni e a chi ne spetta la redazione spetta la redazione A cura di Filippo STURARO A cura di Filippo STURARO

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ITAS “EINAUDI”ITAS “EINAUDI”BADIA POLESINEBADIA POLESINE

CERTIFICAZIONE – DIAGNOSI FUNZIONALE – CERTIFICAZIONE – DIAGNOSI FUNZIONALE – PROFILO DINAMICO FUNZIONALE – PROFILO DINAMICO FUNZIONALE –

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATOPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Che cosa sono, quali sono le loro funzioni e a chi ne Che cosa sono, quali sono le loro funzioni e a chi ne spetta la redazionespetta la redazione

A cura di Filippo STURAROA cura di Filippo STURARO

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OBIETTIVI DI LAVOROOBIETTIVI DI LAVORO

1.1. ATTO DI INDIRIZZO ALLE ASL del 1994ATTO DI INDIRIZZO ALLE ASL del 1994

2.2. Gli strumenti dell’integrazione scolastica in Gli strumenti dell’integrazione scolastica in prospettiva sistemicaprospettiva sistemica

3.3. Modelli disponibili e utilizzabili a scuolaModelli disponibili e utilizzabili a scuola

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ATTO DI INDIRIZZO DEL 1994 PUBBLICATO IN ATTO DI INDIRIZZO DEL 1994 PUBBLICATO IN G.U. N° 87 DEL 1994G.U. N° 87 DEL 1994

Atto di indirizzo e coordinamento delle attività delle regioni Atto di indirizzo e coordinamento delle attività delle regioni a statuto ordinario e speciale e delle province autonome a statuto ordinario e speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano, per disciplinare i compiti delle unità di Trento e Bolzano, per disciplinare i compiti delle unità

sanitarie locali in relazione alla predisposizione della sanitarie locali in relazione alla predisposizione della diagnosi funzionale, del profilo dinamico funzionale di cui diagnosi funzionale, del profilo dinamico funzionale di cui ai commi 5 e 6 dell’art. 12 della legge 5 febbraio 1992, n° ai commi 5 e 6 dell’art. 12 della legge 5 febbraio 1992, n°

104.104.

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PROCESSI DA ATTIVARE PER L’INDIVIDUAZIONE PROCESSI DA ATTIVARE PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’ALUNNO COME PERSONA HANDICAPPATADELL’ALUNNO COME PERSONA HANDICAPPATA

1.1. SEGNALAZIONESEGNALAZIONE

2.2. VALUTAZIONE DIAGNOSTICAVALUTAZIONE DIAGNOSTICA

3.3. CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE

4.4. DIAGNOSI FUNZIONALEDIAGNOSI FUNZIONALE

5.5. PROFILO DINAMICO FUNZIONALEPROFILO DINAMICO FUNZIONALE

6.6. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATOPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

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CHE COSA E’ LA SEGNALAZIONE ?CHE COSA E’ LA SEGNALAZIONE ?

Processo attraverso cui la situazione di un Processo attraverso cui la situazione di un minore viene “resa nota” ai Servizi Età minore viene “resa nota” ai Servizi Età

Evolutiva delle Aziende Sanitarie Locali o Evolutiva delle Aziende Sanitarie Locali o di Centri Convenzionati con le Regioni di Centri Convenzionati con le Regioni solitamente, ma non sempre, ai fini solitamente, ma non sempre, ai fini

dell’ottenimento di una certificazione dell’ottenimento di una certificazione che attesti il livello di disabilità del che attesti il livello di disabilità del

bambinobambino

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CHI ATTIVA LA SEGNALAZIONE ?CHI ATTIVA LA SEGNALAZIONE ?

1.1. Genitori dei minori come richiesta di consultazione specialistica in ordine Genitori dei minori come richiesta di consultazione specialistica in ordine ad un “problema” o situazione percepita come disadattiva o disfunzionale ad un “problema” o situazione percepita come disadattiva o disfunzionale rispetto al compito evolutivo del bambinorispetto al compito evolutivo del bambino

2.2. Istituzione scolastica attraverso il Dirigente Scolastico come richiesta di Istituzione scolastica attraverso il Dirigente Scolastico come richiesta di consultazione rispetto ad aspetti di apprendimento, di relazione, di consultazione rispetto ad aspetti di apprendimento, di relazione, di comportamento, ecc. IN QUESTO CASO E’ NECESSARIA LA comportamento, ecc. IN QUESTO CASO E’ NECESSARIA LA SOTTOSCRIZIONE DA PARTE DELLA FAMIGLIA o di chi detiene la SOTTOSCRIZIONE DA PARTE DELLA FAMIGLIA o di chi detiene la patria potestà sul minorepatria potestà sul minore

3.3. Servizi Sociali degli EE.LL. dopo analisi della situazione socio-familiare Servizi Sociali degli EE.LL. dopo analisi della situazione socio-familiare del minore e del suo funzionamento in ordine a rischi evolutividel minore e del suo funzionamento in ordine a rischi evolutivi

4.4. Unità operative o reparti ospedalieri di pediatria a seguito consultazione Unità operative o reparti ospedalieri di pediatria a seguito consultazione specialistica su situazione clinicamente poco rilevante, ma riconducibile specialistica su situazione clinicamente poco rilevante, ma riconducibile per lo più a funzionamenti disadattivi della famiglia.per lo più a funzionamenti disadattivi della famiglia.

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COME PROCEDE LA SCUOLA?COME PROCEDE LA SCUOLA?

1.1. Docenti rendono nota al Dirigente Scolastico o a un Docenti rendono nota al Dirigente Scolastico o a un docente che abbia delega in materia di handicap e/o docente che abbia delega in materia di handicap e/o disagio la situazione evolutiva del minore da disagio la situazione evolutiva del minore da segnalare;segnalare;

2.2. DS o docente delegato possono procedere ad DS o docente delegato possono procedere ad un’analisi della situazione attraverso documentazione un’analisi della situazione attraverso documentazione disponibile a scuola (quaderni, schede, osservazioni disponibile a scuola (quaderni, schede, osservazioni sul bambino);sul bambino);

3.3. Docenti redigono apposita e dettagliata relazione sul Docenti redigono apposita e dettagliata relazione sul bambino secondo modelli concordati attraverso bambino secondo modelli concordati attraverso accordi di programma, protocolli di intesa, ecc.;accordi di programma, protocolli di intesa, ecc.;

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4. Viene coinvolta la famiglia a cui si propone la 4. Viene coinvolta la famiglia a cui si propone la segnalazione al servizio territoriale;segnalazione al servizio territoriale;

5. La famiglia sottoscrive la segnalazione che segna l’avvio 5. La famiglia sottoscrive la segnalazione che segna l’avvio del processo di consultazione specialistica.del processo di consultazione specialistica.

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CHE COSA E’ LA VALUTAZIONE CHE COSA E’ LA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA ?DIAGNOSTICA ?

Processo di raccolta dati in ordine al funzionamento Processo di raccolta dati in ordine al funzionamento cognitivo, emotivo, comportamentale, motivazionale, cognitivo, emotivo, comportamentale, motivazionale,

comunicativo, motorio – prassico del minore segnalato comunicativo, motorio – prassico del minore segnalato attraverso gli strumenti diagnostici attraverso gli strumenti diagnostici

oggi disponibilioggi disponibili

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CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE ?CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE ?

Gli operatori dei servizi territoriali per l’età evolutiva Gli operatori dei servizi territoriali per l’età evolutiva secondo protocolli concordati a livello sanitariosecondo protocolli concordati a livello sanitario

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QUALE LA CONCLUSIONE ?QUALE LA CONCLUSIONE ?

Il profilo del minore gli consente un sufficiente livello di Il profilo del minore gli consente un sufficiente livello di adattamento e di funzionamento ?adattamento e di funzionamento ?

Quanto il profilo inficia le prestazioni scolastiche e sociali ?Quanto il profilo inficia le prestazioni scolastiche e sociali ?

Quanto il minore può essere segnalato ai sensi della legge Quanto il minore può essere segnalato ai sensi della legge quadro e quindi certificato?quadro e quindi certificato?

Per quanto tempo ? Quando i necessari follow-up ?Per quanto tempo ? Quando i necessari follow-up ?

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CHE COSA E’ LA CERTIFICAZIONE ?CHE COSA E’ LA CERTIFICAZIONE ?

Attestazione clinica di una situazione di handicapAttestazione clinica di una situazione di handicap

CHI LA REDIGE ?CHI LA REDIGE ?

Medico NPI o psicologo operanti nei servizi età evolutiva Medico NPI o psicologo operanti nei servizi età evolutiva delle ASL o dei Centri Convenzionatidelle ASL o dei Centri Convenzionati

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CHE COSA CONTIENE ?CHE COSA CONTIENE ?

1.1. Definizione clinica della tipologia di handicap secondo i criteri ICD Definizione clinica della tipologia di handicap secondo i criteri ICD – 10 o DSM IV– 10 o DSM IV

2.2. Tipologia di handicap, gravità ed eventuali derogheTipologia di handicap, gravità ed eventuali deroghe

3.3. Durata della certificazioneDurata della certificazione

4.4. Operatori necessari per l’integrazioneOperatori necessari per l’integrazione

5.5. Interventi riabilitativi in corsoInterventi riabilitativi in corso

E’ LO STRUMENTO “INDISPENSABILE” PER L’ASSEGNAZIONE DI E’ LO STRUMENTO “INDISPENSABILE” PER L’ASSEGNAZIONE DI DOCENZA SPECIALISTICA DI SOSTEGNODOCENZA SPECIALISTICA DI SOSTEGNO

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CHE COSA E’ LA DIAGNOSI FUNZIONALE ?CHE COSA E’ LA DIAGNOSI FUNZIONALE ?

Descrizione analitica dei punti di forza e dei punti di Descrizione analitica dei punti di forza e dei punti di debolezza del minore rispetto ai diversi ambiti dello debolezza del minore rispetto ai diversi ambiti dello

svilupposviluppo

CHI LA REDIGE ?CHI LA REDIGE ?

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE composta da medico EQUIPE MULTIDISCIPLINARE composta da medico specialista in NPI,psicologo, terapisti della riabilitazione e specialista in NPI,psicologo, terapisti della riabilitazione e

operatori sociali presenti.operatori sociali presenti.

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COME SI ARTICOLA ?COME SI ARTICOLA ?

AMBITO COGNITIVO:AMBITO COGNITIVO: livello raggiunto nelle funzioni di livello raggiunto nelle funzioni di base e integrazione delle diverse competenzebase e integrazione delle diverse competenze

AMBITO NEUROPSICOLOGICO:AMBITO NEUROPSICOLOGICO: memoria, attenzione e memoria, attenzione e organizzazione spazio – temporaleorganizzazione spazio – temporale

AMBITO AFFETTIVO – RELAZIONALE:AMBITO AFFETTIVO – RELAZIONALE: autostima, autostima, autoefficacia e relazioni con gli altriautoefficacia e relazioni con gli altri

AMBITO LINGUISTICO:AMBITO LINGUISTICO: comprensione, espressione nelle comprensione, espressione nelle diverse sottocomponentidiverse sottocomponenti

AMBITO SENSORIALE:AMBITO SENSORIALE: tipo e grado di deficit rispetto alla tipo e grado di deficit rispetto alla vista e all’uditovista e all’udito

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AMBITO MOTORIO – PRASSICO:AMBITO MOTORIO – PRASSICO: motricità globale e motricità globale e motricità finemotricità fine

AMBITO DELLE AUTONOMIE:AMBITO DELLE AUTONOMIE: personali e sociali personali e sociali

SUGGERIMENTI FINALI PER L’INTEGRAZIONESUGGERIMENTI FINALI PER L’INTEGRAZIONE

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CHE COSA E’ IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE?CHE COSA E’ IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE?

Atto successivo alla D.F. che indica in via Atto successivo alla D.F. che indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento

scolastico, IL PREVEDIBILE LIVELLO DI scolastico, IL PREVEDIBILE LIVELLO DI SVILUPPO che l’alunno dimostra di possedere SVILUPPO che l’alunno dimostra di possedere

in termini evolutiviin termini evolutivi

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CHI LO REDIGE ?CHI LO REDIGE ?

1.1. Unità multidisciplinare Aziende ASLUnità multidisciplinare Aziende ASL

2.2. Docenti curricolariDocenti curricolari

3.3. Docenti specialisti per il sostegnoDocenti specialisti per il sostegno

4.4. Contributo della famiglia dell’alunnoContributo della famiglia dell’alunno

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CHE COSA COMPRENDE IL PDF ?CHE COSA COMPRENDE IL PDF ?

1.1. La descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà La descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà presentatepresentate

2.2. L’analisi dello sviluppo potenziale a breve e medio termine, rispetto L’analisi dello sviluppo potenziale a breve e medio termine, rispetto ai seguenti parametri:ai seguenti parametri:

COGNITIVOCOGNITIVOAFFETTIVO – RELAZIONALEAFFETTIVO – RELAZIONALE

COMUNICAZIONALECOMUNICAZIONALELINGUISTICOLINGUISTICOSENSORIALESENSORIALE

MOTORIO – PRASSICOMOTORIO – PRASSICONEUROPSICOLOGICONEUROPSICOLOGICO

DELLE AUTONOMIEDELLE AUTONOMIEDELL’APPRENDIMENTODELL’APPRENDIMENTO

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PER OGNI AREA VENGONO EVIDENZIATI PER OGNI AREA VENGONO EVIDENZIATI IL LIVELLO IL LIVELLO DI SVILUPPO RAGGIUNTO, LE POTENZIALITA’ DI SVILUPPO RAGGIUNTO, LE POTENZIALITA’

RESIDUE E LA PROGNOSI EVOLUTIVARESIDUE E LA PROGNOSI EVOLUTIVA

In via orientativa, In via orientativa, viene aggiornato a conclusione dei viene aggiornato a conclusione dei diversi cicli scolasticidiversi cicli scolastici

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CHE COSA E’ IL PEI ?CHE COSA E’ IL PEI ?

E’ IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO che contiene le E’ IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO che contiene le progettualità didattico – educative che derivano dalle osservazioni progettualità didattico – educative che derivano dalle osservazioni

sul minore e dai livelli di sviluppo indicati nei documenti sul minore e dai livelli di sviluppo indicati nei documenti precedentiprecedenti

CHI REDIGE IL PEI ?CHI REDIGE IL PEI ?E’ una competenza prevalentemente della SCUOLA a cui E’ una competenza prevalentemente della SCUOLA a cui

contribuiscono comunque la componente ASL e genitorialecontribuiscono comunque la componente ASL e genitoriale

QUANDO SI PROCEDE ALLA SUA VERIFICA ?QUANDO SI PROCEDE ALLA SUA VERIFICA ?1.1. Frequenza quadrimestrale in ordine alla ripartizione dell’anno Frequenza quadrimestrale in ordine alla ripartizione dell’anno

scolasticoscolastico2.2. Ogni qualvolta se ne ravvisi l’esigenzaOgni qualvolta se ne ravvisi l’esigenza