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Italo Svevo 1861 - 1928 mercoledì 14 aprile 2010

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Italo Svevo1861 - 1928

mercoledì 14 aprile 2010

la formazione culturalel’originalità della sua opera deriva dagli

interessi filosofici e letterari europei

Schopenhauer Darwin Marx Freud

carattere inconsistente della volontà

umana

lotta per la sopravvivenza

violenta e selettiva

condanna della società

industriale e delle sue “malattie”

condizionamenti interni

dell’inconscio

i personaggi di Svevo sono “inetti” che soggiacciono ai condizionamenti dell’ambiente e alle pulsioni dell’inconscio

© Luca Pirola

mercoledì 14 aprile 2010

PoeticaFin dalle prime opere di Svevo si presenta la coscienza della crisi della società occidentale

Nei suoi romanzi è ritratto l’uomo moderno

•ha un rapporto irrisolto con la realtà indefinita e soggettiva

•è analizzato sul piano psicologico•è caratterizzato da malattia e inettitudine

la scrittura diventa unico strumento di salvezza, perché consente di raccogliere i propri

pensieri e sottrarli all’oblio

L’uomo può solo ricordare e capire

per descrivere con ironia la sua incapacità di intervenire nel reale

© Luca Pirola

mercoledì 14 aprile 2010

la condizione dell’uomo

© Luca Pirola

I valori della società moderna sono lontani dalla condizione naturale dell’uomo

alienazione dell’uomo del Novecento

malattiapercepita non percepita

accettazione di modelli e valori sociali

rifiuto di valori e modelli sociali

mancanza di volontà

incapacità di decidere sul reale

inettitudine

mercoledì 14 aprile 2010

Una vita (1892)

© Luca Pirola

Temi: 1. sconfitta e fallimento dell’individuo2. oppressione della società di cui l’uomo fa parte3. l’inetto è vittima e oppressore

Trama:Alfonso Nitti, orfano di un medico condotto, è accolto come impiegato nella banca Maller di Trieste, ma desidera diventare scrittore e conquistare i cuori femminili; tuttavia non tenta neanche di realizzare i propri sogni. Conosce Annetta, figlia del banchiere Maller, che è sedotta da Alfonso. Annetta desidera sposare l’impiegato, ma Alfonso non vuole abbandonare la sua identità per il matrimonio socialmente vantaggioso. Fugge da Trieste accampando come scusa la morte della madre. Al suo ritorno è sfidato a duello dal fratello di Annetta. Alfonso si suicida come unica soluzione possibile per rimanere fedele all’immagine di contemplatore sconfitto che si era costruito.

mercoledì 14 aprile 2010

Alfonso si crede vittima della

società

La prima fase della crisi borghese

crisi della società analisi realista della società

ambiente

l’individuo si sente disancorato dalla società

indagine dal di dentro attraverso la coscienza del

personaggio

Trieste è descritta come una comunità

ingiusta

© Luca Pirola

in “una vita” Svevo coglie:

conserva la fede nel proprio “io”

ma

ne adotta valori e comportamenti

ma

i suoi ideali lo aiutano a morire non a vivere

classe dirigente con atteggiamento

benevolo e protettivo

nonostante

mercoledì 14 aprile 2010

Senilità (1898)

© Luca Pirola

Temi: 1. la vita premia i forti e infierisce sui deboli2. l’inetto è consapevole della sua incapacità3. l’inetto costruisce il suo mondo di autoinganno con lucidità

Trama:Emilio Brentani, un impiegato, vive con la sorella Amalia. Emilio ama Angiolina, una ragazza di facili costumi, che Emilio considera una creatura eletta. Angiolina, chiamata da Emilio Angela o Ange ama lo scultore Balli, con cui la ragazza fugge. Amalia, innamorata segretamente del Balli, si droga per la disperazione e muore dopo un’atroce agonia. La morte della sorella induce Emilio a rinchiudersi in se stesso, allontanando i sussulti della giovinezza - gli errori e i pentimenti - sostituiti dalla “senilità”, la triste saggezza di chi “vede grigio e sente grigio”

mercoledì 14 aprile 2010

La 2^ fase della crisi borghese

© Luca Pirola

Emilio Brentani è espressione del male oscuro dell’uomo

inconsistenza della trama, che ruota intorno a tre personaggi e tre luoghi

l’inetto sveviano

perde ogni velleità titanica per una cosciente passività

la vita è dominata da una crudele logica

l’uomo moderno ha perso la fiducia nell’io

accetta passivamente il fallimento e la colpa

la coscienza si guarda vivere, perdendo ogni slancio vitale

condizione di senilità

predomina il monologo interiore

l’esasperata analisi della realtà diventa

autoanalisi del personaggio

mercoledì 14 aprile 2010

La coscienza di Zeno (1923)

© Luca Pirola

romanzo innovativo perStruttura Tematiche

la narrazione è un lungo monologo che il protagonista tiene a se

stesso

Zeno Cosini è un uomo di successo, ma è malato, perché è cosciente della sua incapacità

di incidere sul reale

tutti sono malati: la differenza tra gli uomini

risiede nella consapevolezza della malattia

la malattia è parte integrante della vita

la società stessa è malata

disintegrazione del tempo narrativo

tono che oscilla tra ironia e autoinganno

necessità di autoanalisi, pur in assenza di una patologia

6 episodi non legati da trama

mercoledì 14 aprile 2010

gli episodiIl fumo: Zeno racconta di come, poco più che bambino, abbia iniziato a fumare e di come non sia più

riuscito a smettere, perché il vizio è legato all’idea infantile di trasgressione; il capitolo narra di tutte le “ultime sigarette” che hanno accompagnato la sua vita: segno della mancanza di volontà.

La morte di mio padre: raccontato il difficile rapporto con il genitore, ricostruito e rivissuto a

partire dalla morte di quest’ultimo.

La storia del mio matrimonio: Zeno si è innamorato di Ada Malfenti, ma giunge a sposare

la sorella “brutta” Augusta, senza volerlo veramente, per una serie di eventi paradossali

Storia di un’associazione commerciale: Zeno si trova coinvolto in una fallimentare

impresa commerciale a causa del cognato Guido, invidiato marito di Ada. Il perdente Zeno è in realtà un vincente involontario: una malattia imbruttisce Ada e Guido fallisce in borsa e muore per un fallito suicidio simulato. Zeno gioca in borsa e recupera i capitali persi da Guido.

Psicoanalisi: Zeno esprime la sua mancanza di fiducia nella psicoanalisi. E’ sorpreso dalla

guerra e separato dalla famiglia: mentre al fronte i soldati muoiono egli fa fortuna con spregiudicate speculazioni; conclude di essere guarito, perché la malattia risiede nella coscienza, ma non è reale.

La moglie e l’amante: Zeno ama sua moglie, sana perché non si analizza, ignorando

contraddizioni e menzogne. Il suo rifiuto della salute lo porta a tradirla con Carla.

mercoledì 14 aprile 2010

La 3^ fase della crisi borghese

© Luca Pirola

malattia = accidia

Zeno Cosini ne è consa-pevole e si autoanalizza

la coscienza della ma-lattia dovrebbe permet-tere di superare la passività dell’uomo

perché

condizione di tutta l’umanità

la vita è una condizione in cui l’uomo è inserito

per errore

corrode ogni legame sociale

polemica con i “falsi sani”

i malati entrano in sintonia con la vita,

perché hanno coscien-za della realtà

la consapevolezza si esprime attraverso

l’umorismo

l’accettazione della pro-pria debolezza è l’unica salvezza per vivere dignitosamente

coloro che non vogliono la

responsabilità della consapevolezza

rinunciano per paura all’indagine

mercoledì 14 aprile 2010

Struttura e linguaggio

© Luca Pirola

struttura del romanzo

opera in fieri, cioè non preesistente al narratore,

cresce nel corso della lettura

1. “tempo della memoria”: interferenze temporale (Zeno scrive nel presente di fatti a lui accaduti nel pas-sato con anticipazioni, riflessioni, pre-monizioni) non esiste più scansione cronologica

2. “monologo interiore”: il narratore confronta le sue decisioni del passato con quelle del presente; il monologo è strumento razionale di indagine.

Linguaggio

Svevo conserva durezze sintat-tiche ed espressive

ambiente mitteleuropeo di Trieste

formazione linguistica tedesca (ha studiato a Wurzburg)

necessità di esprimere una lingua interiore

mercoledì 14 aprile 2010