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la formazione culturalel’originalità della sua opera deriva dagli
interessi filosofici e letterari europei
Schopenhauer Darwin Marx Freud
carattere inconsistente della volontà
umana
lotta per la sopravvivenza
violenta e selettiva
condanna della società
industriale e delle sue “malattie”
condizionamenti interni
dell’inconscio
i personaggi di Svevo sono “inetti” che soggiacciono ai condizionamenti dell’ambiente e alle pulsioni dell’inconscio
© Luca Pirola
mercoledì 14 aprile 2010
PoeticaFin dalle prime opere di Svevo si presenta la coscienza della crisi della società occidentale
Nei suoi romanzi è ritratto l’uomo moderno
•ha un rapporto irrisolto con la realtà indefinita e soggettiva
•è analizzato sul piano psicologico•è caratterizzato da malattia e inettitudine
la scrittura diventa unico strumento di salvezza, perché consente di raccogliere i propri
pensieri e sottrarli all’oblio
L’uomo può solo ricordare e capire
per descrivere con ironia la sua incapacità di intervenire nel reale
© Luca Pirola
mercoledì 14 aprile 2010
la condizione dell’uomo
© Luca Pirola
I valori della società moderna sono lontani dalla condizione naturale dell’uomo
alienazione dell’uomo del Novecento
malattiapercepita non percepita
accettazione di modelli e valori sociali
rifiuto di valori e modelli sociali
mancanza di volontà
incapacità di decidere sul reale
inettitudine
mercoledì 14 aprile 2010
Una vita (1892)
© Luca Pirola
Temi: 1. sconfitta e fallimento dell’individuo2. oppressione della società di cui l’uomo fa parte3. l’inetto è vittima e oppressore
Trama:Alfonso Nitti, orfano di un medico condotto, è accolto come impiegato nella banca Maller di Trieste, ma desidera diventare scrittore e conquistare i cuori femminili; tuttavia non tenta neanche di realizzare i propri sogni. Conosce Annetta, figlia del banchiere Maller, che è sedotta da Alfonso. Annetta desidera sposare l’impiegato, ma Alfonso non vuole abbandonare la sua identità per il matrimonio socialmente vantaggioso. Fugge da Trieste accampando come scusa la morte della madre. Al suo ritorno è sfidato a duello dal fratello di Annetta. Alfonso si suicida come unica soluzione possibile per rimanere fedele all’immagine di contemplatore sconfitto che si era costruito.
mercoledì 14 aprile 2010
Alfonso si crede vittima della
società
La prima fase della crisi borghese
crisi della società analisi realista della società
ambiente
l’individuo si sente disancorato dalla società
indagine dal di dentro attraverso la coscienza del
personaggio
Trieste è descritta come una comunità
ingiusta
© Luca Pirola
in “una vita” Svevo coglie:
conserva la fede nel proprio “io”
ma
ne adotta valori e comportamenti
ma
i suoi ideali lo aiutano a morire non a vivere
classe dirigente con atteggiamento
benevolo e protettivo
nonostante
mercoledì 14 aprile 2010
Senilità (1898)
© Luca Pirola
Temi: 1. la vita premia i forti e infierisce sui deboli2. l’inetto è consapevole della sua incapacità3. l’inetto costruisce il suo mondo di autoinganno con lucidità
Trama:Emilio Brentani, un impiegato, vive con la sorella Amalia. Emilio ama Angiolina, una ragazza di facili costumi, che Emilio considera una creatura eletta. Angiolina, chiamata da Emilio Angela o Ange ama lo scultore Balli, con cui la ragazza fugge. Amalia, innamorata segretamente del Balli, si droga per la disperazione e muore dopo un’atroce agonia. La morte della sorella induce Emilio a rinchiudersi in se stesso, allontanando i sussulti della giovinezza - gli errori e i pentimenti - sostituiti dalla “senilità”, la triste saggezza di chi “vede grigio e sente grigio”
mercoledì 14 aprile 2010
La 2^ fase della crisi borghese
© Luca Pirola
Emilio Brentani è espressione del male oscuro dell’uomo
inconsistenza della trama, che ruota intorno a tre personaggi e tre luoghi
l’inetto sveviano
perde ogni velleità titanica per una cosciente passività
la vita è dominata da una crudele logica
l’uomo moderno ha perso la fiducia nell’io
accetta passivamente il fallimento e la colpa
la coscienza si guarda vivere, perdendo ogni slancio vitale
condizione di senilità
predomina il monologo interiore
l’esasperata analisi della realtà diventa
autoanalisi del personaggio
mercoledì 14 aprile 2010
La coscienza di Zeno (1923)
© Luca Pirola
romanzo innovativo perStruttura Tematiche
la narrazione è un lungo monologo che il protagonista tiene a se
stesso
Zeno Cosini è un uomo di successo, ma è malato, perché è cosciente della sua incapacità
di incidere sul reale
tutti sono malati: la differenza tra gli uomini
risiede nella consapevolezza della malattia
la malattia è parte integrante della vita
la società stessa è malata
disintegrazione del tempo narrativo
tono che oscilla tra ironia e autoinganno
necessità di autoanalisi, pur in assenza di una patologia
6 episodi non legati da trama
mercoledì 14 aprile 2010
gli episodiIl fumo: Zeno racconta di come, poco più che bambino, abbia iniziato a fumare e di come non sia più
riuscito a smettere, perché il vizio è legato all’idea infantile di trasgressione; il capitolo narra di tutte le “ultime sigarette” che hanno accompagnato la sua vita: segno della mancanza di volontà.
La morte di mio padre: raccontato il difficile rapporto con il genitore, ricostruito e rivissuto a
partire dalla morte di quest’ultimo.
La storia del mio matrimonio: Zeno si è innamorato di Ada Malfenti, ma giunge a sposare
la sorella “brutta” Augusta, senza volerlo veramente, per una serie di eventi paradossali
Storia di un’associazione commerciale: Zeno si trova coinvolto in una fallimentare
impresa commerciale a causa del cognato Guido, invidiato marito di Ada. Il perdente Zeno è in realtà un vincente involontario: una malattia imbruttisce Ada e Guido fallisce in borsa e muore per un fallito suicidio simulato. Zeno gioca in borsa e recupera i capitali persi da Guido.
Psicoanalisi: Zeno esprime la sua mancanza di fiducia nella psicoanalisi. E’ sorpreso dalla
guerra e separato dalla famiglia: mentre al fronte i soldati muoiono egli fa fortuna con spregiudicate speculazioni; conclude di essere guarito, perché la malattia risiede nella coscienza, ma non è reale.
La moglie e l’amante: Zeno ama sua moglie, sana perché non si analizza, ignorando
contraddizioni e menzogne. Il suo rifiuto della salute lo porta a tradirla con Carla.
mercoledì 14 aprile 2010
La 3^ fase della crisi borghese
© Luca Pirola
malattia = accidia
Zeno Cosini ne è consa-pevole e si autoanalizza
la coscienza della ma-lattia dovrebbe permet-tere di superare la passività dell’uomo
perché
condizione di tutta l’umanità
la vita è una condizione in cui l’uomo è inserito
per errore
corrode ogni legame sociale
polemica con i “falsi sani”
i malati entrano in sintonia con la vita,
perché hanno coscien-za della realtà
la consapevolezza si esprime attraverso
l’umorismo
l’accettazione della pro-pria debolezza è l’unica salvezza per vivere dignitosamente
coloro che non vogliono la
responsabilità della consapevolezza
rinunciano per paura all’indagine
mercoledì 14 aprile 2010
Struttura e linguaggio
© Luca Pirola
struttura del romanzo
opera in fieri, cioè non preesistente al narratore,
cresce nel corso della lettura
1. “tempo della memoria”: interferenze temporale (Zeno scrive nel presente di fatti a lui accaduti nel pas-sato con anticipazioni, riflessioni, pre-monizioni) non esiste più scansione cronologica
2. “monologo interiore”: il narratore confronta le sue decisioni del passato con quelle del presente; il monologo è strumento razionale di indagine.
Linguaggio
Svevo conserva durezze sintat-tiche ed espressive
ambiente mitteleuropeo di Trieste
formazione linguistica tedesca (ha studiato a Wurzburg)
necessità di esprimere una lingua interiore
mercoledì 14 aprile 2010