Italia-Cina Scienza e Tecnologia - Esteri

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Newsletter degli Addetti Scientifici dell’Ambasciata di Pechino e dei Consolati Generali di Shanghai e Chongqing N13_III quadrimestre 2020 EDITORIALE Il Pujiang Forum, che si è svolto a ottobre 2020 a Shanghai, ha affrontato il tema: "Cooperazione globale e governance dell'innovazione scientifica e tecnologica". Una delle importanti relazioni introduttive ha inquadrato il sistema dell’alta formazione in Cina, a confronto con le migliori economie internazionali della conoscenza. In Cina, nel 2019, erano attive 2688 università e istituti di formazione superiore (di cui 257 istituti indipendenti) per una popolazione universitaria totale di 40,02 milioni di studenti. I laureati di primo livello sono stati 2.863.700; quelli che hanno conseguito un master: 2.439.000; mentre sono 424.200 i nuovi dottori di ricerca. In termini di quantità e scala, la Cina è dunque diventata il più grande paese al mondo nell'istruzione superiore. Tuttavia, sebbene occorra sempre fare una tara sulle varie classifiche internazionali delle Università, la Cina ancora non annovera un numero elevato di propri istituti accademici tra quelli considerati come i migliori del mondo. Infatti, tra le 100 migliori università internazionali, solamente 6 si trovano nella Cina continentale, mentre 29 si trovano negli Stati Uniti e 18 in Gran Bretagna. Per contro, in Cina la crescita dei fondi destinati alla ricerca è stata quasi esponenziale: tra il 2011 e il 2019 si è passati da 110 a 279 miliardi di Euro/anno. Questi fondi alimentano una base di ricercatori numericamente straordinaria e attraggono molti ricercatori internazionali verso le grandi infrastrutture di ricerca cinesi. Sarà interessante osservare quanto le chiusure generate dalla pandemia influenzeranno le reciproche capacità di attrazione delle grandi economie della ricerca mondiale. Difficilmente sarà senza conseguenze g g Italia-Cina Scienza e Tecnologia newsletter della rete degli addetti scientifici in Cina N13 _ III quadrimestre 2020 Newsletter 13 _ III quadrimestre 2020 EDITORIALE FOCUS § La Cina sarà carbon neutral nel 2060 EVENTI § Shanghai: Italy and China for Health § Pechino, Chengdu, Shanghai: Italian Design Day IN EVIDENZA § Hangzhou: inaugura il complesso progettato da Renzo Piano § Mianyang (Sichuan), Beijing Orient Electronics (BOE) INCONTRI § Roma: Conferenza degli Addetti Scientifici Italiani nel Mondo § Wenzhou: incontro con la Wenzhou Medical University GALLERIA § Hainan: Lancio Chang’e-5 RESEARCH FOCUS § Pujiang Innovation Forum 2006 Outreach Award in Rencontre de la Photographie

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Newsletter degli Addetti Scientifici dell’Ambasciata di Pechino e dei Consolati Generali di Shanghai e Chongqing N13_III quadrimestre 2020

EDITORIALE Il Pujiang Forum, che si è svolto a ottobre 2020 a Shanghai, ha affrontato il tema: "Cooperazione globale e governance dell'innovazione scientifica e tecnologica". Una delle importanti relazioni introduttive ha inquadrato il sistema dell’alta formazione in Cina, a confronto con le migliori economie internazionali della conoscenza. In Cina, nel 2019, erano attive 2688 università e istituti di formazione superiore (di cui 257 istituti indipendenti) per una popolazione universitaria totale di 40,02 milioni di studenti. I laureati di primo livello sono stati 2.863.700; quelli che hanno conseguito un master: 2.439.000; mentre sono 424.200 i nuovi dottori di ricerca. In termini di quantità e scala, la Cina è dunque diventata il più grande paese al mondo nell'istruzione superiore. Tuttavia, sebbene occorra sempre fare una tara sulle varie classifiche internazionali delle Università, la Cina ancora non annovera un numero elevato di propri istituti accademici tra quelli considerati come i migliori del mondo. Infatti, tra le 100 migliori università internazionali, solamente 6 si trovano nella Cina continentale, mentre 29 si trovano negli Stati Uniti e 18 in Gran Bretagna. Per contro, in Cina la crescita dei fondi destinati alla ricerca è stata quasi esponenziale: tra il 2011 e il 2019 si è passati da 110 a 279 miliardi di Euro/anno. Questi fondi alimentano una base di ricercatori numericamente straordinaria e attraggono molti ricercatori internazionali verso le grandi infrastrutture di ricerca cinesi. Sarà interessante osservare quanto le chiusure generate dalla pandemia influenzeranno le reciproche capacità di attrazione delle grandi economie della ricerca mondiale. Difficilmente sarà senza conseguenze g g

Italia-Cina Scienza e Tecnologia newsletter della rete degli addetti scientifici in Cina

N13 _ III quadrimestre 2020

Newsletter 13 _ III quadrimestre 2020 EDITORIALE

FOCUS § La Cina sarà carbon neutral nel 2060

EVENTI § Shanghai: Italy and China for Health § Pechino, Chengdu, Shanghai: Italian Design Day

IN EVIDENZA § Hangzhou: inaugura il complesso progettato da Renzo Piano § Mianyang (Sichuan), Beijing Orient Electronics (BOE)

INCONTRI § Roma: Conferenza degli Addetti Scientifici Italiani nel Mondo § Wenzhou: incontro con la Wenzhou Medical University

GALLERIA § Hainan: Lancio Chang’e-5

RESEARCH FOCUS § Pujiang Innovation Forum

2006 Outreach Award in Rencontre de la Photographie

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FOCUS La Cina sarà carbon neutral nel 2060

Il presidente cinese ha annunciato davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 22 settembre che il principale emettitore di carbonio del mondo cercherà di raggiungere il picco delle emissioni prima del suo obiettivo dichiarato in precedenza del 2030 e che punterà a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2060. Il momento dell'annuncio non avrebbe potuto essere migliore per la Cina. La sua immagine globale ha risentito pesantemente della crisi Covid-19, con un irrigidimento strutturale degli atteggiamenti nei confronti di Pechino e uno stallo dei progressi su un'ampia gamma di questioni politiche e economiche. L'impegno dichiarato della Cina costituisce uno sviluppo potenzialmente rivoluzionario nella lotta al cambiamento climatico. I precedenti impegni di Pechino cercavano solo di limitare le emissioni e ridurre l'intensità di carbonio del PIL del paese (del 60-65% rispetto ai livelli del 2005). Sebbene lodevoli, nessuno di questi impegni aveva proiettato la Cina su una traiettoria che avrebbe portato le emissioni a livelli tali da limitare l’aumento globale delle temperature di 2°C. Occorre ricordare che, in termini di emissioni di CO2, la Cina detiene una quota di quasi 1/3 delle emissioni globali del pianeta (il 27,5%), con una quota pro-capite di 6,6 tonnellate/anno: il 49% al di sopra della media mondiale, sebbene ancora ben inferiori agli Stati Uniti. In Cina si consuma oltre la metà del carbone utilizzato globalmente, l’equivalente di 4,55 miliardi di tonnellate di carbone standard. Il consumo di petrolio della Cina si attesta sul 12% della domanda mondiale, mentre è del 5,5% il consumo di gas naturale, comunque cresciuto del 15,3% all’anno dal 2000 ad oggi. La Cina ha aggiunto 113 GW di nuova capacità di generazione elettrica, di cui il 48% è ancora legato ai combustibili fossili.

Pertanto, l’impegno della Cina in materia di neutralità del carbonio è un passo significativo nel contrasto ai cambiamenti climatici e fornisce lo slancio tanto necessario nello sforzo globale per evitare i peggiori effetti sul clima. La Cina si è ora unita a un elenco crescente di paesi, tra cui l'UE ei suoi Stati membri, nel loro impegno per la neutralità del carbonio, la maggior parte dei quali ha fissato un obiettivo per il 2050, se non prima. Il contrasto al cambiamento climatico è spesso visto come una strategia relativamente "facile" per guadagnare consenso internazionale, sebbene in realtà non sarà per nulla sarà facile raggiungere la neutralità del carbonio. Questa decisione consente a Pechino di conquistare una linea di credito nei rapporti con l’Europa, poiché il clima è spesso la prima area ad essere identificata dall’UE come “necessario” campo di cooperazione. Ciò avviene nel momento in cui l'Unione Europea sta valutando l’emanazione di una tassa sul carbonio alla frontiera, che avrà sicuramente un impatto sull'accesso della Cina a uno dei suoi più importanti mercati di esportazione. I nuovi impegni della Cina per la neutralità climatica saranno sicuramente utilizzati per negoziare migliori condizioni di accesso al mercato europeo, quando entrerà in vigore questa tassa.

Qual è il piano climatico della Cina? Non lo sappiamo ancora. L'obiettivo è, per ora, semplicemente dichiarato, ma deve essere caldamente applaudito e devono essere riconosciuti gli sforzi enormi che il popolo cinese dovrà compiere per raggiungerlo. Le dichiarazioni di intenti sono importanti, ma resta tutto da chiarire come la Cina raggiungerà il suo obiettivo. In primo luogo, sarebbe utile per la Cina dimostrare la serietà del suo impegno a lungo termine precisando e persino anticipando il primo obiettivo di raggiungere il picco delle emissioni di carbonio prima del 2030. Alcuni think-tank governativi in Cina stanno spingendo per fissare questo obiettivo all'inizio del 2025, uno scenario facilitato da un'ampia ristrutturazione industriale e dal decollo di un’economia basata sui servizi g g

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EVENTI

Shanghai Italy and China for Health Italia e Cina guardano al futuro della "salute pubblica" con una visione di lungo periodo. I due Paesi possono rafforzare la collaborazione su tutta la filiera sanitaria, con soluzioni integrate per autorità sanitarie, ospedali e territori. La collaborazione si può estendere alla progettazione di unità di cura, alla farmaceutica, ai servizi sanitari, alle strutture gestionali per pazienti acuti e cronici, alla formazione del personale, a soluzioni tecnologiche altamente innovative, fino agli studi pre-commerciali e clinici. Scienza e ricerca offrono campi di collaborazione ancora inesplorati, mentre sono molte le opportunità suggerite dai reciproci piani di sviluppo. I nuovi hub italiani e cinesi sulle scienze della vita hanno prospettive scientifiche e tecnologiche molto avanzate. La Shanghai Jiao Tong University e il suo sistema ospedaliero accolgono uno dei più avanzati centri di ricerca biomedica in Cina. A Milano, il nuovo Innovation District, nato nelle aree di Expo 2015, ospita Human Technopole e MIND, l'hub sulle Scienze della Vita. L'innovazione nelle scienze della vita dipenderà da come verrà prodotta la prossima enorme quantità di conoscenze e da quanto ampiamente e semplicemente verranno condivise. Su questi temi, il 6 novembre si è svolto a Shanghai il seminario "China-Italy for Health: What Works, What Next", organizzato congiuntamente dal Consolato Generale d'Italia a Shanghai e dall'ICE Agenzia, in collaborazione con la Shanghai Jiao Tong University, School of Medicine e con la partecipazione della Camera di Commercio Italia-Cina. Con questo Seminario si è compiuto un passo avanti nella reciproca conoscenza dei due hub di competenza sulle Scienze della Vita: quello di Human Technopole di Milano, descritto dal suo Direttore, Prof. Iain Mattaj, e quello di Shanghai, presentato dal Prof. Ming Lei della Jiao Tong University. Rilevanti sono le collaborazioni in atto tra i ricercatori dei due Paesi e quelle in prospettiva tra le realtà ospedaliere cinesi e gli operatori economici italiani, dibattute durante il Seminario.

Le due tavole rotonde hanno messo in evidenza i collegamenti nelle attività di ricerca, nei servizi innovativi, nelle iniziative industriali congiunte in campo sanitario e biomedicale. Significativamente apprezzate le collaborazioni tra medici ospedalieri dei due Paesi, riconosciute di grande utilità per far crescere le competenze dei giovani medici e ricercatori. Le collaborazioni in ospedali universitari, in cui si unisce la ricerca alla pratica medica, vengono indicate come le migliori esperienze possibili tra team italiani e cinesi. Inoltre, molto stimolante la possibilità di mettere in connessione i due “hub” sulle scienze della vita a Milano (Human Technopole) e Shanghai (JiaoTong University e ZhangJian Park) g g

Nel dialogo sulla cooperazione Italia-Cina nelle Scienze della Vita sono intervenuti in rapida successione: il Prof. Xiong Ma dello Shanghai Renji Hospital, Shanghai Jiao Tong University School of Medicine, il Prof. Pietro Invernizzi dell'Università di Milano-Bicocca. La Prof. Leng Siew Yeap dello Shanghai Institute of Immunology, Shanghai Jiao Tong University School of Medicine e il Prof. Roberto Chiarle, dell’Università di Torino, Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Salute. Sui temi legati alla sanità pubblica e assistenza agli anziani è intervenuto dall’italia il Dr. Luca Rosi, direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, mentre la Prof.ssa Xiaoyi Zhang, della Scuola di Affari Internazionali della Shanghai Jiao Tong University e il Vice Presidente della Camera di Commercio Italia-Cina, Valtero Canepa, hanno offerto una lettura dei punti di forza dei sistemi di assistenza agli anziani di Shanghai e dell’Italia. Il dibattito finale sulle opportunità di collaborazione in campo sanitario tra Italia e Cina ha coinvolto il Dr. Zhengfeng Yang dello Shanghai General Hospital, il Dott. Alberto Donati di DiaSorin, il Dr. Chunming Wang, Shanghai Renji Hospital e il Dott. Daniele Bosone, Direttore Sanitario della Fondazione Mondinog g

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Pechino Italian Design Day Nell'ambito della quarta edizione dell'Italian Design Day nel mondo, l'Ambasciata d'Italia a Pechino ha organizzato insieme alla prestigiosa Università Tsinghua e alla Rivista di settore INTERNI una conferenza con testimonial il noto designer Aldo Cibic, il quale ha declinato il tema “Disegnare il futuro: sviluppo, innovazione, sostenibilità, bellezza” nelle sue molteplici implicazioni, affiancando alla concezione estetica numerosi esempi, dal design degli oggetti, all’architettura, all’urbanistica. Nel corso della sua conferenza, intitolata “Ripensare la felicità”, Cibic ha sviluppato un’idea di design che, dagli oggetti più piccoli, fino alle opere architettoniche, porta a compimento un’integrazione completa e armoniosa tra natura e uomo. Un’ottica funzionale che è strettamente connessa alla sostenibilità ecologica e sociale, così come alla sua qualità estetica e “rituale”. Chengdu Italian Design Day 2020 a Tianfu Uno degli eventi dell’IDD2020 organizzati dalla Rete si è svolto a Chengdu, capoluogo del Sichuan. L’architetto italiano Mauricio Cardenas Laverde, testimonial del Design per Chengdu, in collegamento da Milano è intervenuto sul tema “La città consapevole”, riportando la sua esperienza sull’utilizzo del bambù come materiale da costruzione eco-sostenibile. Un successivo panel di esperti italiani e cinesi ha approfondito la tematica delle “città parco”, quale nuovo modello di sviluppo delle metropoli cinesi. La conferenza si è svolta nella Nuova Area di Tianfu, un’area di oltre 1500 km2 a sud di Chengdu, dove sta sorgendo un nuovo centro urbano, concepito secondo il modello di park city, che entro il 2030 ospiterà oltre 6 milioni di abitanti. Una città costruita ex-novo rappresenta un’unica opportunità di concepire nuovi modelli urbani g g Shanghai Italian Design Day con Milano Design Film Festival Al Minsheng Art Museum si è aperto il Milano Design Film Festival a Shanghai, giunto alla sua quarta edizione, che quest'anno è coinciso con l'Italian Design Day. La testimonial è stata Silvia Robertazzi, fondatrice e curatrice del Milano Design Film Festival, che è intervenuta in video collegamento. I tre film in programma per questa edizione di MDFF @ Shanghai sono stati Tobia Scarpa. L'anima segreta delle cose, di Elia Romanelli; La Cupola, di Volker Sattel; The Infinite Happiness, di Ila Beka e Louise Lemoine, tutti incentrati sul tema: Il design e la ricerca della felicità. Al termine delle proiezioni, i professori Liu Kan, Tongji University, e Fan Wenbing, Università Jiaotong di Shanghai, moderati dall’Addetto Scientifico, hanno interagito con il numeroso pubblico intervenuto in un vivace scambio di idee su come si possa perseguire la felicità nei progetti di architettura o attraverso le opere di design g g

A seguito della conferenza si è tenuta una tavola rotonda, moderata dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Franco Amadei, alla quale hanno partecipato il Prof. Yang Dongjiang, Vice Presidente della prestigiosa Accademia di Arte e Design della Tsinghua University e la Chief Executive Editor dell’edizione cinese di INTERNI, Li Wei g g

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IN EVIDENZA

Hangzhou Inaugurato il complesso progettato da Renzo Piano E’ stato inaugurato a Hangzhou il complesso multifunzionale Tianmuli (OōEli), di proprietà dei fondatori del JNBY Group, una marca cinese di abbigliamento quotata in borsa. Il complesso si trova in un’area molto ambita della città, il distretto di Xihu, non distante dal West Lake, in cui si trova anche il colosso cinese Alibaba. Un ecosistema pregevole sotto il profilo naturale e per il numero di startup sull’e-commerce e innovazione. La rilevanza per l’Italia di questo nuovo distretto di Hangzhou è legata soprattutto alla firma dell’architetto Renzo Piano che ha progettato l’intero complesso e ne ha seguito la direzione dei lavori. Il distretto polifunzionale è composto da 17 edifici, per un totale di 230.000 m2 di superficie coperta. La maggior parte degli edifici sono disposti lungo il perimetro del sito e racchiudono uno spazio verde protetto, la City Lobby: una piazza aperta per favorire gli incontri e le attività esterne. Come espressamente richiesto da Renzo Piano, il Dottor Group ha contribuito alla realizzazione dei calcestruzzi faccia a vista del complesso. Per lunghi periodi, il cantiere ha avuto più carpentieri e artigiani italiani che cinesi. Giudate da Pietro Dottor queste maestranze italiane hanno realizzato un “calcestruzzo architettonico” di pregevole fattura, non realizzabile in Cina senza il brevetto e la capacità di questa piccola, ma avanzata azienda italiana g g

Mianyang (Sichuan) Beijing Orient Electronics (BOE) Visita degli Addetti Scientifici alla sede produttiva della Beijing Orient Electronics (BOE) di Mianyang (Sichuan). L’azienda, che ha convertito il significato dell’acronimo in Best On Earth è leader mondiale nella R&D e produzione di display a tecnologia TFT-LCD, LED, OLED, AMOLED etc. Fondata nel 1993 a Pechino, la BOE ha sviluppato la tecnologia dei display ed è diventata leader globale di mercato per i display di grandi dimensioni per TV (23%), di piccole dimensioni per tablet e smartphone (17%) ma soprattutto ha già raggiunto una quota di mercato del 20.3% nel promettente settore dei display flessibili. In quest’ultimo settore BOE punta a raggiungere il 40% del mercato entro il 2024 con gli stabilimenti di Chongqing e Sichuan, in grado di immettere sul mercato mondiale oltre il 30% di display flessibili con tecnologia OLED. Il Gruppo BOE è entrato anche nei settori dell’energia, della salute e delle biotecnologie g g

Una significativa componente del nuovo distretto, che entrerà pienamente in funzione nell’autunno del 2021, è By Art Matters, museo e galleria d’arte che ha l’obiettivo di intercettare le tendenze internazionali dell’arte contemporanea e raccordarle alla cultura, per certi versi tradizionale, per altri versi innovativa, di Hangzhou e dello Zhejiang. Nel complesso è già operante la libreria Tsutaya Books (co-investimento giapponese). Un Hotel è in fase di costruzione, mentre si prevedono a pieno regime 18 locali, tra bar e ristoranti g g

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INCONTRI

Roma Conferenza degli Addetti Scientifici Italiani nel Mondo Il 26 novembre si è svolta a Roma la Conferenza degli Addetti Scientifici, dedicata al tema “Diplomazia Scientifica e Promozione Integrata”. La sessione mattutina, introdotta dall’Amb. Lorenzo Angeloni, ha presentato gli interventi dell’On. Ministro Luigi Di Maio, dei ministri dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, dell’Innovazione Tecnologica, Paola Pisano e del Segretario Generale MAECI, Amb. Elisabetta Belloni. Alla sessione istituzionale ha fatto seguito un panel di alto livello, moderato dal giornalista Federico Taddia. Hanno partecipato la Prof.ssa Ilaria Capua, direttore della One Health University in Florida; il colonnello Luca Parmitano, Astronauta; il Prof. Antonio Guarino, presidente AISUK – Association of Italian Scientists in the UK; l’Ing. Angelo Fontana, Vicepresidente di Avio; il Prof. Carlo Rovelli, fisico teorico e saggista; la dott.ssa Barbara Gavarotti, biologa e Consigliere Scientifico del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”. Lo streaming della sessione mattutina è disponibile sulla pagina YouTube della Farnesina al seguente URL https://www.youtube.com/watch?v=rz2b7YP3qcw&t=846s g g Wenzhou Incontro con la Wenzhou Medical University Una delegazione guidata dal Consolato Generale di Shanghai, composta dall’Agenzia ICE e dalla Camera di Commercio Italia-Cina, ha visitato la Medical University e il sistema ospedaliero di Wenzhou, all’interno del quale spicca per rilevanza l’Ospedale Oftalmico, una eccellenza a livello nazionale. Fondato nel 1998, diventa nel 2009 l’unico ospedale specializzato in oftalmologia a livello 3A nella Provincia di Zhejiang (prima fascia). Ha subordinate a sé 24 cliniche specialistiche in oftalmologia, optometria, rinologia, chirurgia, malattie corneali. Ospita l’alleanza oftalmica/optometrica nazionale, a cui partecipano 1500 unità provenienti da 18 province e distretti autonomi. E’ la prima clinica oftalmica per diagnosi in remoto, mediante 5G g g

Nel pomeriggio si è svolta un’articolata discussione con l’intera rete degli Addetti Scientifici, moderata dal Vice Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Min. Plen. Fabrizio Nicoletti, con il coinvolgimento di tutto il personale dell’Ufficio IX della DGSP diretto dal Cons. Domenico Fornara. Gli scambi hanno messo in risalto l’ampia panoramica di attività condivise dalla rete. Gli Addetti Scientifici in Cina hanno argomentato alcune buone pratiche, sperimentate nel corso degli ultimi anni: § la Mid-Term-Review dei progetti collaborativi MAECI

con MoST e NNSFC. Queste review aiutano a mantenere una linea di coordinamento locale di ciò che viene congiuntamente prodotto e consentono di valutare al meglio l’efficacia delle iniziative di ricerca per suggerire miglioramenti di anno, in anno.

§ Il Piano d’Azione Scienza e Tecnologia Italia-Cina verso il 2025, all’interno del quale si sono selezionate e dettagliate le iniziative di ricerca di base, applicata e di collaborazione tecnologica di interesse per l’Italia nei confronti della Cina

§ La Newsletter degli Addetti Scientifici Italiani in Cina, che seleziona e consolida il lavoro svolto in un quadrimestre di attività.

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GALLERIA

Hainan Lancio Chang’e-5 Il lancio della missione lunare Chang'e-5 è avvenuto alle ore 4.30 del 24 novembre dalla base di Wenchang sull'isola di Hainan. Chang'e-5 rappresenta la prima missione lunare cinese in cui è previsto il ritorno sulla terra di un modulo con a bordo circa 2 kg di suolo lunare. Il modulo è atterrato nella Mongolia interna dopo 23 giorni dal lancio. Numerose le novità di questa missione a partire dalla sonda di atterraggio sulla luna, ai bracci robotici per il prelievo, la selezione e l'impacchettamento dei campioni di suolo lunare fino al modulo di rientro tramite il quale è stata sperimentata una tecnica di rientro ad alta velocità (second cosmic velocity). Con questa missione, che completa la fase 3 del China Lunar Exploration Program (CLEP) avviato nel 2007, la Cina dimostra le proprie capacità di coprire tutta la catena del valore dell'industria spaziale che include la realizzazione delle basi di lancio, di una famiglia di lanciatori (Chang'e-5 è stata portata in orbita da un razzo della famiglia Lunga Marcia 5), di navicelle e moduli spaziali per atterraggio su un satellite e rientro sulla terra, del sistema di telemetria a terra per il tracciamento e il controllo dell'intera missione e dell'elaborazione dei dati raccolti durante la missione e loro eventuale utilizzo commerciale. La fase 4 di CLEP prevede altre due missioni con atterraggio nella zona del polo-sud lunare, Chang'e-7 e Chang'e-8, volte a esplorare la topografia e la composizione lunare e si completerà con la realizzazione della International Lunar Research Station (IRLS), con la quale la China mira a rafforzare la cooperazione internazionale. A seguito del lancio si è svolto il 2020 Wenchang International Aviation & Aerospace Forum dove è stato presentato il progetto infrastrutturale di trasformazione di Wenchang in una International Aerospace City approvato dal Consiglio di Stato lo scorso 6 giugno 2020 e facente parte del più importante progetto di trasformazione dell’isola di Hainan in porto di libero scambio, annunciato dal Presidente Xi Jinping ad aprile del 2018. L’International Aerospace City di Wenchang è pertanto destinata a diventare uno dei centri di sviluppo dell'industria aerospaziale cinese con infrastrutture per l'assemblaggio dei lanciatori, la produzione di carburanti liquidi (idrogeno, ossigeno e azoto), centri di R&S per lo sviluppo di satelliti e un centro di supercalcolo. Sono inoltre previste, nella nuova città spaziale, infrastrutture per il turismo e per la cultura con la realizzazione di un museo dello spazio e strutture ricettive per i numerosi spettatori che ogni volta assistono al lancio delle missioni spaziali g g

Wu Weiren, responsabile di CLEP e accademico della Chinese Academy of Engineering – CAE, nel descrivere il progetto di base lunare, ha illustrato il concetto di modularità con cui verrà costruita la base e la standardizzazione delle interfacce al fine di aprire alla collaborazione internazionale, definendo l'esplorazione del satellite terrestre un interesse "of humankind" e non solo cinese. Al programma di esplorazione lunare cinese si affiancano quello russo con la missione LUNA25, prevista per la fine del 2021, descritto da un rappresentante dell'agenzia spaziale russa ROSCOSMOS anch'egli intervenuto al forum, nonché il ben noto programma ARTEMIS della NASA con il nostro Paese in prima fila per portare nuovamente l'uomo sulla superficie lunare entro il 2024. Tre programmi di conquista della Luna che mirano a porre le basi, sia per un eventuale futuro sfruttamento del suolo lunare, sia come trampolino per l'esplorazione planetaria, con Marte all'orizzonte g g

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RESEARCH FOCUS g g Pujiang Innovation Forum Il Pujiang Forum 2020, svoltosi a Shanghai tra il 22 e 29 Ottobre, ha affrontato il tema: "Cooperazione globale e governance dell'innovazione scientifica e tecnologica". Il Forum si è concentrato su come rafforzare l'innovazione scientifica e tecnologica, nonché l'apertura e la cooperazione nella nuova situazione internazionale, in modo da costruire insieme un'innovazione globale e un sistema di governance che possa promuovere lo sviluppo comune. Il Forum ha visto la presenza del Ministro della Scienza e Tecnologia Wang Zhigang e di oltre 100 leader accademici ed élite imprenditoriali.

Nel corso delle giornate si sono svolti 16 forum tematici, tra cui: § il Policy Forum, con le politiche e gli strumenti per

promuovere la cooperazione nell'innovazione; § il Future Science Forum, per gli sviluppi del calcolo e

di nuovi dispositivi quantistici; § il Forum Regionale e Urbano, sugli sforzi congiunti

per creare un agglomerato urbano innovativo attraverso la collaborazione e la condivisione;

§ il Vertice Globale sulla salute e lo sviluppo; § il Forum sulle Tecnologie Emergenti, con al centro la

matematica per lo sviluppo delle imprese; § il Seminario Belt and Road, sulla cooperazione per

l'innovazione scientifica e tecnologica.

Al Forum è stato presentato un rapporto sul futuro sviluppo della mobilità intelligente dal direttore dell'Innovation Center for Smart New Energy Vehicles, dell’Università Tongji. Secondo il rapporto il tema della riduzione della CO2 a livello globale - e più in generale il ruolo dell’energia - giocherà una parte fondamentale nello sviluppo della mobilità e dei nuovi veicoli. Ridurre le emissioni di carbonio è il requisito principe per lo sviluppo dell'industria energetica globale. L'energia rinnovabile sta apportando cambiamenti decisivi nell’offerta energetica, ma il suo sviluppo affronta un'enorme sfida: l'applicazione su larga scala di energie rinnovabili è stata fortemente limitata a causa della sua instabilità e della difficoltà di accumulo dell'elettricità. Per questa ragione la ricerca si concentrerà sempre di più sulle soluzioni e sulle tecnologie di stoccaggio dell’energia da fonte rinnovabile.

Un altro tema di fondo del Pujiang Innovation Forum non poteva non essere l’influenza dell’epidemia da Covid-19 sul mondo della ricerca e le preoccupazioni scatenate dalla pandemia sulle tre principali filiere industriali in quest’area della Cina: i circuiti integrati, la biomedicina e l’intelligenza artificiale.

Un rapporto sulle tendenze globali nella tecnologia d'avanguardia è stato pubblicato dall’Institute of Scientific and Technical Information of China e dallo Shanghai Institute for Science.

Nel rapporto si dimostra che l'intelligenza artificiale non solo alimenta la vita di tutti i giorni, ma sta sempre più rivoluzionando il campo militare, rappresentato dall'emergere delle guerre a mosaico. Progettazione, produzione, tecniche e processi nel settore dei circuiti integrati hanno ricevuto molta attenzione nel Forum. Oltre a elencare gli argomenti scottanti, il rapporto ha anche analizzato alcuni settori all'avanguardia: l’interfaccia cervello-computer, la robotica, i chip ispirati al cervello, l’editing genetico e i materiali bidimensionali simili al grafene.

Sul tema dell’integrazione regionale e urbana, il Forum ha condiviso le riflessioni sulla competitività urbana. Una delle tesi discusse è stata l'innovazione propria della città, basata su quattro fondamentali cardini: i talenti, i capitali, le strutture e le aziende. Un fattore spesso trascurato, ma importante per attrarre e mantenere i talenti, è quello di migliorare l'ambiente urbano. Questo legame emerge dai numeri: la concentrazione di PM 2,5 a nord della regione del delta del fiume Yangtze è quasi tre volte superiore a quella della parte a sud. Mentre nel lato sud, il PIL e il numero di brevetti pro-capite sono quasi tre volte superiori a quelli del nord: in sostanza, inquinamento e qualità ambientale scadente allontanano i talenti g g