ITA dossier festa del grazie

13
Un carisma di speranza per il mondo! Da MORNESE al MONDO, oggi come ieri, perché i giovani, i poveri chiamano sempre e ovunque. Nelle nostre mani è la speranza del loro futuro. Il logo proposto per la festa comunica il dinamismo del carisma con l’immagine del mondo abitato da tanti giovani e adulti di diversi Paesi e culture. Al centro la nostra Madre che rinnova oggi in mezzo a noi la presenza di Madre Mazzarello e ripropone il suo invito a rispondere con novità e gioia all’appello “A te le affido”. Le bandiere dell’Italia e della Lituania avvolgono il mondo e rappresentano le bandiere delle 94 Nazioni in cui l’Istituto è presente.

description

ITA dossier festa del grazie

Transcript of ITA dossier festa del grazie

Page 1: ITA dossier festa del grazie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un carisma di speranza

per il mondo!  

 

Da MORNESE al MONDO, oggi come ieri, perché i giovani, i poveri chiamano sempre e ovunque.

Nelle nostre mani è la speranza del loro futuro.  

 

 

 

 

Il logo proposto per la festa comunica il dinamismo del carisma con l’immagine del mondo abitato da tanti giovani e adulti di diversi Paesi e culture.

Al centro la nostra Madre che rinnova oggi in mezzo a noi la presenza di Madre Mazzarello e ripropone il suo invito a rispondere con novità e gioia all’appello “A te le affido”.

Le bandiere dell’Italia e della Lituania avvolgono il mondo e rappresentano le bandiere delle 94 Nazioni in cui l’Istituto è presente.

Page 2: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

Quest’anno la festa della Riconoscenza è pensata e preparata dalle Ispettorie di Europa e Medio Oriente.

Una festa pellegrinaggio da Mornese, luogo delle nostre origini, a Saint Cyr Sur Mer (Francia), prima casa aperta oltre i confini dell’Italia e visitata da Maria

Mazzarello, a Kaisiadorys (Lituania), ultima casa aperta nell’Est Europa (2009).

Page 3: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

In Europa ci sono 25 ispettorie suddivise in tre Conferenze Interispettoriali.

La CII, che comprende le 7 ispettorie dell’ Italia, la CIEP che comprende 5 ispettorie, 4 della Spagna e 1 del Portogallo, la CIEM che comprende ben 14 ispettorie: Austria, Belgio Sud, Belgio Nord, Rep.Ceca/Lituania, Europa est/Georgia, Francia, Germania; Gran Bretagna; Irlanda Polonia Wroclaw, Polonia Lomianki, Slovenia/Croazia, Slovacchia; Medio Oriente.

Ci sono più di 6.200 FMA che lavorano in 485 comunità presenti in 22 nazioni con una molteplicità di lingue, culture e tradizioni che non hanno impedito al carisma di inculturarsi e di crescere in modo originale.

Commissione “Riflessione Europa”

«Durante il CG XXII le tre Conferenze interispettoriali europee (CIEM-CIEP-CII) hanno sentito l’esigenza di camminare insieme verso una rivitalizzazione della nostra presenza in Europa.

La Madre ha raccolto questa esigenza e ha coinvolto, attraverso un questionario, le Ispettrici e i loro Consigli in una prima riflessione sull’argomento. Ha costituito, in seguito, la Commissione “Riflessione Europa” che si è incontrata varie volte per condividere, rielaborare ciò che le Ispettorie hanno inviato, e programmare tappe successive.

Significativi sono stati gli incontri con le Ispettrici e la Commissione ad Avila nel settembre del 2010 e ad Ariccia nel gennaio del 2012. Un cammino che in realtà era già iniziato nel 2004 ad Avila, quando le Ispettrici di Europa e Medio Oriente si erano lasciate interrogare da alcune istanze presenti nel documento post-sinodale Ecclesia in Europa, giungendo a concordare scelte aperte all’interculturalità e alle nuove esigenze dell’evangelizzazione.

In questi anni sono aumentate e si sono consolidate alcune esperienze con orizzonte europeo, sia nell’ambito formativo che pastorale. Tali esperienze stanno favorendo la maturazione graduale di una mentalità comune e una consapevolezza maggiore delle sfide e delle prospettive che interpellano la nostra identità di FMA. Sono opportunità per vivere con freschezza e speranza il carisma, per renderlo contagioso e affascinante così da essere segni dell’amore di Dio nel cuore dell’Europa soprattutto per le giovani e i giovani.

La “Riflessione Europa” è un cammino aperto e non sappiamo quando si potrà concludere, con una meta molto chiara: Annunciare ai giovani dell’Europa di oggi il vangelo della speranza con la forza profetica del carisma. Si tratta di un itinerario complesso che vede coinvolte 26 comunità ispettoriali in interazione reciproca, disponibili a cogliere le indicazioni dello Spirito anche quando ciò richiede una maggiore adesione al mistero pasquale» (Circ. 925)

Page 4: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

Mornese – Piemonte - Italia

La festa pellegrinaggio inizia quindi a Mornese, nel Piemonte, regione dell’Italia settentrionale la cui storia è stata influenzata dalla sua posizione strategica ai piedi delle Alpi che la rese ambita da molte potenze, più di tutte la Francia, come «chiave d'accesso» all'Italia.

Furono però i Savoia a unire e a dominare sul Piemonte a partire dal XVI secolo: da quando Emanuele Filiberto di Savoia spostò la capitale da Chambéry a Torino, la dinastia prese le redini della storia piemontese mantenendo il dominio sul ducato prima e sul regno poi, fino all'unità d'Italia.

Gli anni che seguirono l'unità d'Italia del 1861 furono un momento di incredibile sviluppo della società piemontese; Torino con un nuovo programma di riforme liberali e di modernizzazione tecnologica, determinò il decollo dell'economia industriale. Divenuta la sede delle principali industrie e società italiane, Torino si trasformò in città operaia, accrescendo la sua superficie e creando grandi quartieri operai. Per alleviare le condizioni di vita spesso miserabili di troppi operai delle nuove fabbriche, si mossero i "santi sociali" e in particolare san Giovanni Bosco, che pose nella zona di Valdocco, a Torino, il cuore pulsante della sua opera salesiana sparsa nel mondo. Altre grandissime figure religiose del Piemonte di quegli anni, san Giuseppe Benedetto Cottolengo, il beato Faà di Bruno, san Giuseppe Cafasso e san Giuseppe Marello sono solo i massimi esempi di un filone di religiosità popolare che arricchì il Piemonte di quegli anni.

All'inizio del Novecento Torino raggiunse il milione di abitanti: era diventata la città più popolosa d'Italia. Dopo la seconda guerra mondiale il peso dell'industria, pur con alterne vicende nell'economia piemontese, è ancora aumentato, non soltanto con la FIAT nel ramo automobilistico, ma anche con altre aziende come a Ivrea con la Olivetti, ad Alba con la Ferrero. Allo stesso tempo l'agricoltura è stata attraversata da profonde trasformazioni, con l'aumento della meccanizzazione, la diffusione di nuove colture e la specializzazione in prodotti di qualità, vedi settore enologico, destinati a far conoscere il Piemonte in tutto il mondo.

Negli ultimi anni del XX secolo, con la scomparsa dell'Olivetti, la crisi dell'industria meccanica torinese, la regione ha perso competitività nel settore industriale, ed ha cercato di rimediare promuovendo il turismo: non soltanto quello di montagna, che pure ha ricevuto impulso dai Giochi olimpici invernali del 2006, ma anche quello culturale e gastronomico, che ha richiamato visitatori stranieri in territori di provincia un tempo tra i più poveri e oggi molto ricercati, come le Langhe.

Veduta panoramica di Torino

Page 5: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

La Regione Piemonte conta oggi 4.300.000 abitanti ed ha un'estensione di 25.399 km², che ne fa la seconda regione italiana per superficie, dopo la Sicilia.

In questi ultimi anni il tasso d’incremento demografico è dovuto alla forte immigrazione. I due gruppi più numerosi sono quelli del Nord Africa e della Romania. Per quanto riguarda le famiglie la situazione non è omogenea: il 40% della popolazione ha un reddito alto. In controtendenza è la situazione delle famiglie operaie, colpite dalla disoccupazione, soprattutto quelle che non godono degli ammortizzatori sociali. Molte ricorrono agli Enti caritativi (Caritas, Parrocchie, Fondazione Banco Alimentare) per la sopravvivenza.

Le famiglie disgregate, sempre in costante aumento, in conseguenza di separazioni o divorzi, spesso monogenitoriali, con figli a carico, incontrano maggiori difficoltà economiche. La regione ecclesiastica Piemontese è divisa in cinque aree nelle quali sono raggruppate le 16 diocesi. Aosta, Cuneo (Cuneo, Fossano, Saluzzo, Mondovì, Alba), Alessandria (Alessandria, Asti, Acqui, Casale), Novara (Novara, Vercelli, Biella), Torino (Torino, Ivrea, Susa, Pinerolo) occupa una parte centrale nel Piemonte. In questo Piemonte, con Don Bosco e Madre Mazzarello sono nate le due Congregazioni salesiane degli SDBe delle FMA e di qui si sono sparse in tutto il mondo. Qui ha avuto inizio il cammino del nostro Istituto con una fioritura di vocazioni missionarie che hanno portato il carisma e il nome di Mornese in tutto il mondo In questo Piemonte, si sono ritrovate l’8 settembre 2003 le tre Ispettorie, nate dalla fusione delle iniziali 6, per diventare un’unica realtà con la vicina Valle d’Aosta: Ispettoria Piemontese Maria Ausiliatrice.

L’ispettoria ha oggi 54 comunità con 940 FMA; scuole, oratori, centri professionali, associazioni varie, animazione giovanile insieme con gli SDB e 8 Case di riposo. In questo Piemonte,ora riunito, è situato un paese, piccolo agli occhi del mondo, ma grande per il cuore di ogni FMA: Mornese. Per noi dire “Mornese” non è solo fare memoria di Madre Mazzarello e della nostra prima Comunità, ma significa anche parlare di uomini e donne di una terra fertile e preziosa; di gente laboriosa, accogliente e

tenace; di cultura radicata in una storia che ha lasciato segni importanti.

Dire “Mornese” è dire ricchezza di valori ricevuti nel tempo e alimentati fino ad oggi dalla fede di migliaia di FMA, exallieve/i e membri della F.S. sparsi ovunque nel mondo.

Mornese 

Page 6: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

E diventa allora naturale con Mornese unire Nizza, dove Madre Mazzarello ha vissuto gli ultimi due anni della sua vita e dove si è sviluppato con maggior consapevolezza il meraviglioso carisma pedagogico salesiano al femminile con figure grandi come Madre Emilia Mosca, suor Elisa Roncallo, suor Maddalena Morano e altre che ancora oggi sono vive e parlanti.

Ed è a “Mornese” che quest’anno, 140 di Fondazione dell’Istituto, si svolgerà l’avvio della Festa del Grazie a livello mondiale, con il Grazie specialissimo a Madre Yvonne Reungoat.

Mornese, piccolo comune dell’Alto Monferrato, in provincia di Alessandria, situato tra due centri di maggior importanza: Gavi e Ovada; territorio che si trova al confine tra la Liguria e il Piemonte; era “la via del sale” passaggio e tappa per il traffico con le zone dell’entroterra.

Mornese sarà per noi rinnovare nel cuore e nella vita “un carisma di speranza per il mondo”

 

Saint Cyr Sur Mer – Francia La seconda tappa del pellegrinaggio è in Francia, terzo paese più esteso dell’Europa occidentale con i suoi 544.000 km 2 e secondo più popolato con 65 000.0000 abitanti per una densità di 111 abitanti al km2.

La sua capitale è Parigi. Le sue città più importanti sono: Marsiglia, Lione, Tolosa, Nizza Mare, Nantes, Strasburgo, Montpellier, Lilla.

I Gruppi etnici presenti sono: Francesi, Algerini (1.5%), Portoghesi (1%), Marocchini (1.5%), altri (1.5%).

La lingua ufficiale è il francese. Numerose sono le lingue regionali ancora parlate come il bretone, il provenzale, l’alsaziano, il catalano, il corso.

La cultura francese è ricca, varia e antica. Riflette le sue culture regionali e l’influenza delle ondate migratorie avvenute nel corso delle varie epoche. La sua capitale, Parigi è stata a lungo un crocevia culturale importantissimo (la Sorbonne) accogliendo artisti provenienti da ogni settore, e oggi ospita un gran numero di siti culturali come musei (Il Louvre), diversi edifici, cattedrali (Notre-Dame), chiese romane e gotiche.

Questo ha reso la Francia e in particolare Parigi uno dei luoghi più visitati dai turisti nel mondo.

La Francia garantisce la libertà di religione come diritto costituzionale a partire dal 1789 a seguito della Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino. Una legge del 1905 ha istituito la separazione tra Chiese e Stato e proibisce al governo di sussidiare qualsiasi religione.

Parigi 

Page 7: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

Un sondaggio CSA del 2006/2007 individua le appartenenze religiose in Francia come segue: Cattolici (51%), Protestanti (3%), Ebrei (1%), Musulmani (4%), Atei (31%).

La storia della Francia inizia intorno al 900 a.C, i Galli occupano grande parte del territorio. Poi, le coste sono colonizzate dai Greci che fondano qualche città (Marsiglia); la Francia è definitivamente conquistata dai Romani con Giulio Cesare che vince su Vercingetorige. Alla caduta del’Impero Romano dell’occidente, il potere passa progressivamente fra le mani dei Franchi. Alla dinastia merovingia, succede rapidamente la dinastia carolingia. Carlo Magno fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero. Dopo anni di conflitti, il Paese cammina verso l’unificazione. La seconda metà del secolo sedicesimo è caratterizzata dalle guerre di religione tra protestanti calvinisti e cattolici.

Nel XVII inizia il periodo dei Re “Luigi”. Luigi XIII chiama al potere il cardinale Richelieu; il «Re Sole» Luigi XIV, aumenta il potere assoluto della monarchia e Luigi XVI muore ghigliottinato.

1789 : Rivoluzione che cancella i privilegi della monarchia assoluta, conferma i diritti dell’uomo da dove viene il motto: «Libertà, Uguaglianza e fraternità». La figura di Napoleone Bonaparte dominerà la scena dell’Europa dal 1796 al 1815 momento storico a cui fa seguito il nascere di diverse Repubbliche. Il secolo XX, vede l’ingresso in guerra della Francia nel 1914-1918 (prima guerra mondiale) poi la seconda (1939-1945) con l’invasione della Nazione da parte dell’esercito tedesco nel 1940. Il maresciallo Pétain forma un nuovo regime alleato ai tedeschi e sceglie come sede Vichy mentre le forze avverse a l’invasore si riunirono presso il Generale De Gaulle. Nel 1944, c’è lo sbarco degli alleati in Normandia e il 25 agosto gli americani liberano Parigi. De Gaulle è allora eletto presidente.

La Francia è una repubblica presidenziale. Il presidente è eletto per 5 anni, ha il compito di nominare il primo ministro,è il capo delle forze armate e conclude i trattati. Il sistema legislativo è bicamerale: l’Assemblea Nazionale ed il Senato. Dal punto di vista amministrativo, la Francia è ripartita in 22 regioni divise in dipartimenti.

L’ Ispettoria Immacolata di Lourdes è l’unica, fuori dall’Italia, che ha avuto la visita di Santa Maria Domenica Mazzarello. Le prime suore hanno vissuto in una grande povertà ma anche in un grande slancio apostolico. L’Ispettoria è stata fondata nel momento delle persecuzioni anti-clericali.

1877: prima fondazione a Nizza Mare. Le suore hanno dovuto farsi accettare. Erano italiane, parlavano con difficoltà il francese, povere e senza grandi mezzi materiali. 1880: Fondazione dell’orfanotrofio sant’ Isidoro a St. Cyr S/Mer. 1895: Alla richiesta di un’anziana figlia della Carità, quattro suore sono mandate a Tunisi per occuparsi delle orfane. 1897: Arrivo alla Manouba (Tunisia). 1905: Periodo tormentato dalle leggi anti-clericali che cacciano i religiosi e le religiose delle case scolastiche. Ma proprio in questo periodo viene aperta la casa di Sévigné a Marsiglia. 1946: L’ispettoria viene divisa in due. 1968: Grande crisi della società in Francia. Un vento di liberalismo sfida la tradizione, le certezze, i punti di riferimento. Questo colpisce anche le comunità, e molte fma lasciano l’Istituto. Diminuiscono le vocazioni. Nuove forme di vita religiosa si sono sviluppate, con piccole comunità più vicine dalla gente. 1971: Fondazione della prima comunità FMA in Gabon (Port-Gentil). Madre Yvonne Reungoat diventerà responsabile della Visitatoria e

Page 8: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

prima Ispettrice dell’ispettoria dell’Africa dell’Ovest. 1993: L’ispettoria torna ad essere una sola. Oggi ci sono 17 comunità: 15 in Francia e 2 in Tunisia.

La Casa Don Bosco a Saint Cyr Sur Mer ha il privilegio di essere stata fondata da Don Bosco e Madre Mazzarello nel 1878. Questa casa era stata aperta da Padre Vincent che dirigeva un orfanotrofio aiutato dalle pie signore del Terzo Ordine Francescano.

Diventato vecchio e spesso ammalato a Padre Vincent viene proposto da Monsignore Therris, vescovo di Frejus, nel 1878 di offrire l’opera a Don Bosco. Povero di personale, Don Bosco si mostra reticente e sulla preghiera insistente del vescovo di Frejus, decide di mandare Madre Mazzarello per rendersi conto dello stato dell’opera.

Don Bosco è stato sette volte a St. Cyr. Madre Mazzarello, si reca tre volte. Durante la terza visita si è ammalata ed è rimasta quaranta giorni. «La casa si era messa in grande allegria per accoglierla. Ma la commozione fu viva quando le Suore la vissero cosi ammalata » (M. D. Mazzarello H.Faure p. 219 à 221).

Anche don Rua ha visitato numerose volte quest’opera. Il 4 aprile 1880, arrivano a St. Cyr tre Suore: suor Catherina Daghero, suor Alexandrine Hugues e suor Enrichetta Telesio (Don Maccono Vita di M. Mazzarello p. 378).

L’orfanotrofio fu poi trasformato in una scuola domestica con convitto per accogliere giovani modeste della zona rurale. In seguito, furono aperti una scuola e un collegio. Per numerosi anni, il convitto è stato veramente «la casa» di molte fanciulle e giovani in difficoltà.

Oggi la città di St Cyr è diventata turistica, la popolazione è cambiata, è più agiata. Gli alunni vengono anche dai diversi villaggi. Vivono altre forme di povertà: spirituale e affettiva.

Irradiamento del carisma :

Le visite di Don Bosco e di Santa Maria Domenica Mazzarello hanno lasciato un ricordo indimenticabile in questo luogo. In questa casa dove Madre Mazzarello ha vissuto lunghi giorni di sofferenza e di offerta, il carisma si è profondamente radicato e ha aperto agli orizzonti missionari dell’Istituto. La sua camera è stata trasformata in un luogo di memoria dove le FMA, membri della famiglia salesiana e numerose persone, vengono spesso per raccogliersi e pregare per l’Istituto e per le numerose intenzioni che ognuno porta nel suo cuore.

Saint Cyr Sur Mer 

Page 9: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

Kaišiadorys - Ispettoria Maria Immacolata - Repubblica Ceca/Lituania

L’ultima tappa della festa ci porta a Kaišiadorys che appartiene all’ispettoria della Repubblica Ceca e Lituania.

Le prime due fma della Repubblica Ceca, negli anni 1926-27 hanno fatto la formazione iniziale in Italia e poi sono partite per le missioni. La storia delle Figlie di Marie Ausiliatrice della Repubblica Ceca comincia dopo la seconda guerra mondiale quando le prime ragazze nel 1949 sono partite per l’Italia e per la Slovacchia per il periodo di formazione. Quelle che sono partite per l’Italia non hanno poi potuto tornare per i motivi politici.

Un altro gruppo di giovani che volevano consacrarsi come FMA è nato negli anni ‘60. Grazie allo sforzo dei salesiani le prime tre giovani donne hanno potuto fare la prima professione il 6 dicembre del 1980. Vivendo nella clandestinità si creavano gruppi di ragazze sia per la catechesi sia per piccoli campeggi estivi. La vita comunitaria regolare è iniziata dopo la caduta del comunismo nel 1991.

Nella realtà lituana invece le prime case furono aperte nella regione che negli anni 20’ apparteneva alla Polonia. È stata quindi suor Laura Meozzi e le suore polacche che sono arrivate a Vilnius ad aprirvi la prima casa. Fino al 1933 in questo modo sono state aperte altre due comunità. Le prime FMA della nazione Lituana sono state mandate da don Skeltys, il primo salesiano lituano, in Italia per la formazione da cui sono tornate in Lituania nel 1940. Più tardi, con l’annessione definitiva della Lituania alla Unione Sovietica, le sorelle lituane vengono disperse nelle varie città della Lituania e nella Siberia. Hanno vissuto la loro vita sotto il regime comunista. Ciascuna di loro ha vissuto una singolare storia di fedeltà a Dio e alla vocazione FMA. Solo nel 1991 è stato possibile celebrare la prima professione perpetua pubblicamente. La prima comunità dopo la caduta del comunismo è stata aperta nell’agosto 1994 a Kaunas.

Il 1995 è stato l’anno in cui le due storie si sono intrecciate con l’inizio della Visitatoria Repubblica Ceca – Lituania (CEL) dedicata all’Immacolata con sede a Praga. La prima superiora della visitatoria è stata suor Mercedes Alvarez, dopo di lei si sono susseguite suor Jitka Fiserova e suor Vera Vorlova. Pian piano si è stabilita la vita delle comunità e delle opere ed è cresciuto anche il numero delle suore. Le due realtà poi sono diventate Ispettoria nel 2009 con ispettrice suor Marie Tkadlecova.

Attualmente ci sono in tutto 42 suore professe perpetue (di cui 7 Lituane), 4

Praga 

Page 10: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

suore temporanee (di cui 1 Lituana) e 1 novizia. Nell’ispettoria ci sono 8 case, 6 nella Repubblica Ceca e 2 in Lituania. Le opere principali sono i centri giovanili, la scuola professionale, i pensionati, gli internati, la scuola materna, l’insegnamento, la partecipazione alla vita parrocchiale o diocesana (nella Repubblica Ceca), il centro diurno, la catechesi parrocchiale, l’insegnamento nella scuola statale, la collaborazione nella diocesi (in Lituania).

In Lituania la prima comunità, dopo il periodo del comunismo è stata aperta a Kaunas nel 1994. Kaunas è una delle città più importanti della Lituania con una storia lunga e ricca. Le suore abitavano prima in un appartamento e dopo la costruzione della casa si sono trasferite a Kaunas – Palemonas. La comunità qui si dedica soprattutto ai minorenni a rischio che arrivano nel Centro diurno. Vengono tanti bambini poveri con genitori disoccupati o alcoolizzati. Il tempo che vi passano serve a fare i compiti, giocare ma anche a dare loro da mangiare.

Le suore insegnano anche religione nella scuola statale e partecipano alle attività parrocchiali. Nella casa vengono accolti vari gruppi per i ritiri spirituali. Si collabora con la diocesi nella formazione alla vita consacrata.

Kaišiadorys - San Giovanni Bosco è stata aperta nel 2009. E stata una bella sorpresa quando le FMA arrivate a Kaišiadorys per la prima visita hanno trovato nella cattedrale l´altare laterale di Maria Ausiliatrice e nella capella laterale l´immagine di Don Bosco.

Le suore abitano nella casa parrocchiale. La comunità lavora nella parrocchia facendo catechesi e prendendo parte anche alle diverse attività. Si collabora anche nel Centro

catechistico diocesano e nel Centro giovanile diocesano. Oltre a questo si lavora anche nella scuola statale vicina. La gente, i bambini e i giovani apprezzano molto il lavoro pedagogico e spirituale delle suore. Una grande stima arriva anche dal vescovo e il parroco.

La Lituania, (in lituano: Lietuva), ufficialmente Repubblica di Lituania (in lituano Lietuvos Respublika) è uno Stato membro dell'Unione Europea (65.200 km², 3.366.200 abitanti, capitale Vilnius). La superficie del paese è pari a 65.200 km².

išiadorys 

Page 11: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

L'84,6% della popolazione è di etnia lituana e parla lituano (una delle due lingue baltiche ancora esistenti) che è anche l'unica lingua ufficiale dello stato. Nonostante ciò, esistono numerose altre minoranze come quella russa (5,1%), quella polacca (6,3%) e quella bielorussa (1,1%), tutte parlanti le loro rispettive lingue. I polacchi sono la minoranza più consistente e si concentrano nel sud-est (specialmente presso la regione di Vilnius). I russi si concentrano prevalentemente nelle città, in particolare a Vilnius, Klaipėda e Visaginas dove rappresentano rispettivamente il 14%, il 28% e il 52% della popolazione. In Lituania vivono anche circa 3.000 rom, specialmente nella capitale, a Kaunas e a Panevėžys. Sono presenti anche i Caraimi, popolazione originaria della Crimea, ormai ridotta a poche centinaia di persone, che vive in caratteristiche case nella cittadina di Trakai, vicino all'omonimo lago. Ufficialmente si dichiarano cattolici il 79% dei lituani, atei e agnostici il 15%, ortodossi il 4%, protestanti il 2%.

Le prime popolazioni ad insediarsi (10000 - 9000 a.C.) nell'area baltica provenivano dalle vicine regioni meridionali e occidentali. Più frequentemente si presume che gli antenati dei balti raggiunsero l'area tra il 3000 a.C. e il 2500 a.C. assimilando la popolazione indigena. Il primo riferimento ad una nazione lituana (Litua) però proviene dagli annali di Quedlinburg ed è datata 14 febbraio 1009 ad opera del monaco Bruno di Querfurt che vi perse la vita tentando di convertire la popolazione al Cristianesimo. La Lituania poi crebbe fino a diventare un'importante nazione durante il periodo medioevale.

Fu un granducato indipendente e multietnico che si estendeva per gran parte dell'Europa orientale. Spesso disgregandosi in vari principati, ebbe periodi di unificazione sotto Mindaugas (primo ed unico re di Lituania), Gediminas ed infine e definitivamente sotto Jogaila.

Nel XIV secolo fu cristianizzata in seguito al matrimonio del granduca Jogaila e della regina Edvige di Polonia e la conseguente unione personale delle due corone. L'unione delle due corone si trasformò in confederazione con il trattato di Lublino nel 1569 assumendo il nome di Rzeczpospolita ("Repubblica") e successivamente quello di Rzeczpospolita Oboiga Narodow ("Repubblica dei Due Popoli") formando così la Confederazione polacco-lituana. I due paesi rimasero uniti fino alla spartizione della Polonia nel 1795, quando la Lituania fu annessa all'Impero russo.

Con il trattato di Brest-Litovsk, nel febbraio 1918, in seguito alla Rivoluzione Russa, su pressioni tedesche la Lituania si dichiarò indipendente. Il 4 aprile 1919 dopo la fine della prima guerra mondiale si costituì in repubblica. Il nuovo stato rifiutò l'ipotesi di ristabilire l'unione con la

Page 12: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

Polonia. In seguito ci furono dispute territoriali in merito alla capitale Vilnius, che passò alla Polonia ed alla città di Klaipėda, che i nazisti ottennero nel 1938 dopo un ultimatum. Nel 1926 era salito al potere un regime dittatoriale.

Nel 1940, durante la seconda guerra mondiale, il paese, in base al patto Molotov-Ribbentrop del 1939, fu assegnato alla sfera tedesca ma dopo pochi mesi, in cambio di una maggior porzione del territorio della Polonia occupata dall'Unione Sovietica, la Lituania fu assegnata all'Unione Sovietica, che occupò il paese, fondando la Repubblica socialista sovietica lituana. Furono istituite nuove strutture politiche ed economiche secondo il modello comunista, affidate a un partito comunista lituano sottoposto al ferreo controllo di Mosca. Vennero collettivizzate le terre coltivabili, mentre venivano fondati grandi complessi industriali e molti contadini venivano costretti a stabilirsi nei centri urbani. I Russi provvidero a una sistematica politica di spersonalizzazione del popolo lituano: ogni manifestazione esteriore dell'identità culturale lituana venne proibita, mentre il patrimonio artistico venne duramente depauperato (molte chiese, simbolo della devozione popolare lituana al cristianesimo cattolico, vennero chiuse o spogliate delle loro opere d'arte o distrutte). Inoltre si verificò una massiccia colonizzazione russa e i coloni russi inviati in Lituania, ovviamente, costituirono il nucleo dominante delle strutture politico–economiche comuniste lituane. Il popolo lituano, orgoglioso delle proprie secolari radici culturali e storiche e della propria forte fede cattolica, tentò di opporsi al dominio russo.

Il 22 giugno 1941 Adolf Hitler diede il via all'Operazione Barbarossa. La Lituania fu travolta dall'attacco tedesco, la regione comprendeva circa 2 milioni di abitanti di etnia autoctona e circa 250.000 persone di etnia ebraica, che nei secoli si erano integrati nel tessuto sociale ed economico del paese. Vilnius fu una delle prime città, ormai sotto l'occupazione sovietica, ad essere conquistata: il 24 giugno 1941, le prime unità della Wehrmacht entrarono nella città.

Nello stesso giorno, i tedeschi entrarono anche a Kaunas, da cui l'Armata Rossa si era ritirata il giorno precedente.

Dal 1945 al 1956, nelle campagne e nei boschi, piccole bande armate di partigiani, aiutate dai contadini lituani, proseguirono un'accanita ed eroica guerriglia contro le truppe regolari russe che occupavano il loro paese. Il processo di “genocidio” culturale messo in atto dai russi sovietici proseguì senza sosta annientando ogni possibile opposizione.

Con l'avvento della glasnost l'11 marzo 1990, la RSS Lituana fu la prima repubblica baltica, occupata dai sovietici, a ritornare indipendente. Le truppe sovietiche tentarono di reprimere la ribellione, ma alla fine dovettero cedere. L'indipendenza lituana non venne ufficialmente riconosciuta sino al settembre 1991 (dopo il fallito colpo di stato di Mosca). L'ultimo battaglione sovietico lasciò il Paese nel 1993. Il 29 marzo 2004 la Lituania è entrata a far parte della NATO. Il 21 dicembre 2007 la Lituania entra nello spazio Schengen.

Page 13: ITA dossier festa del grazie

Festa del Grazie 2012  

 

Per preparare la Festa del Grazie si suggerisce di:

• Rileggere le pagine della cronaca della propria comunità che raccontano l’inizio della propria casa, con le sue speranze, incertezze e difficoltà.

Vogliamo interrogare la vita: quale è stata la forza che ha guidato e sostenuto le nostre sorelle? Quale parola, quale suggerimento esse offrono a noi, in questo nostro oggi così diverso dal loro tempo? Il sito dell’Istituto metterà a disposizione di tutte la condivisione attuata nelle comunità. Allo scopo è bene precisare l’identità della comunità (Ispettoria di appartenenza, città o paese dove si trova, denominazione della casa, missione attuale). Il materiale si può inviare all’indirizzo [email protected]

• Condividere con i giovani, anche attraverso il sito dell’Istituto, la propria esperienza

vocazionale, l’incontro con Madre Mazzarello, la sua presenza nella propria vita e missione.

• Il gesto di solidarietà di ogni ispettoria sarà un contributo per la realizzazione del nuovo film su Madre Mazzarello dal titolo: Main. La casa della felicità.

Diversamente dagli altri anni l’aiuto non è per una presenza specifica in favore dei più poveri, ma per uno strumento che potrà favorire nelle comunità educanti, attraverso il confronto con l’esperienza vocazionale di Maria Mazzarello proposta dal film, una rinnovata conoscenza e un maggior approfondimento del carisma e della nostra spiritualità. Insieme, come Istituto, affidiamo a Maria Ausiliatrice la nostra Madre, mettiamo nelle sue mani il

grazie per lei e il grazie reciproco che esprimeremo in ogni comunità educante.    

Programma  

24‐25 aprile  Incontro Novizie d’Europa   

26    aprile  Festa della Madre a Mornese   

27   aprile  Partenza Nizza Mare  

28  aprile  Festa a  Saint‐ Cyr  (Francia).   

30 aprile   Festa a Kassiadory (Lituania)