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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE

Bruxelles,le 21.2.2001COM(2001) 94 definitivo

2001/0053 (COD)2001/0054 (CNS)

Proposta di

DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

RELATIVA AL PROGRAMMA QUADRO PLURIENNALE 2002-2006 DI AZIONICOMUNITARIE DI RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E DIMOSTRAZIONE

PER LA REALIZZAZIONE DELLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA

Proposta di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

RELATIVA AL PROGRAMMA QUADRO PLURIENNALE 2002-2006 DELLACOMUNITÀ EUROPEA DELL'ENERGIA ATOMICA (EURATOM) DI ATTIVITÀ

DI RICERCA E FORMAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLO SPAZIOEUROPEO DELLA RICERCA

(Presentate dalla Commissione)

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RELAZIONE

1. LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA: UNA REALTÀ IN DIVENIRE

In poco più di un anno, lo Spazio europeo della ricerca è diventato il quadro di riferimentodelle questioni relative alla politica di ricerca in Europa.

Proposto dalla Commissione nel mese di gennaio 2000, questo progetto è stato avallato dalConsiglio europeo di Lisbona nel mese di marzo 2000, in quanto elemento centrale delprocesso avviato per sviluppare, nell'Unione, l'economia e la società della conoscenza, fattorichiave dell'innovazione, della competitività, dell'occupazione, di una crescita economicasostenibile e della coesione sociale.

Le conclusioni del Consiglio europeo di Feira svoltosi nel giugno 2000 fanno riferimento aquesto concetto, come pure quelle del Consiglio europeo di Nizza, svoltosi in novembre dellostesso anno, che invitano ad elaborare, per il Consiglio europeo che si svolgerà in primavera aStoccolma, una relazione sui progressi realizzati nella sua attuazione.

La realizzazione dello Spazio europeo della ricerca è più necessario ed urgente che mai:

– i principali concorrenti tecnologici dell'Unione non rallentano le loro attività, ma alcontrario le intensificano. Negli Stati Uniti la spesa pubblica destinata alla ricercaaumenterà di oltre 9% nel 2001, nel contesto di un incremento costante delle attivitàindustriali nell'ultimo decennio;

– a seguito delle scoperte realizzate nel corso degli ultimi anni, si profilano prospettiveinteressanti nel settore delle scienze e delle tecnologie della vita. All'alba del 21°secolo, la grande sfida che la scienza deve affrontare è la concretizzazione deiprogressi realizzati nell'analisi del genoma umano e del genoma degli altri organismiviventi: l'ingresso nell'era "post-genomica", con i relativi impatti previsti nel campodella sanità pubblica e della competitività delle industrie della biotecnologia;

– le scienze e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione svolgono un ruolosempre più determinante per il rafforzamento della competitività dell'insiemedell'economia europea, il miglioramento delle condizioni di vita in Europa e la tuteladel modello sociale europeo;

– la crisi della BSE e altri recenti sviluppi in materia di sicurezza alimentare hannodimostrato che l'Unione deve oggi e dovrà presumibilmente in futuro affrontaresempre più spesso problemi che incidono notevolmente sull'economia, la società e icittadini - problemi di cui la scienza detiene spesso la soluzione;

– lo sviluppo sostenibile, nelle sue varie dimensioni, è diventato un obiettivofondamentale dell'Unione. La sua attuazione determinerà bisogni crescenti diricerche specifiche, in numerosi settori e su argomenti che richiedono spessoapprocci interdisciplinari.

Le poste in gioco, e le sfide legate in generale alle prospettive offerte dalle tecnologie delfuturo, richiedono un'integrazione molto più estesa delle attività e delle capacità di ricercaeuropee.

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Questo processo deve necessariamente coinvolgere pienamente i paesi candidati che dovrannoessere incentivati ed incoraggiati ad integrare le loro attività con quelle svolte a livelloeuropeo, in modo che la ricerca possa svolgere il ruolo che le spetta nella dinamicadell'allargamento dell'Unione.

Con le prime fasi dell'attuazione del progetto di Spazio europeo della ricerca sono statirealizzati i primi passi concreti in questa direzione. A seguito delle risoluzioni dei ConsigliRicerca del 15 giugno e del 16 novembre, sono stati avviati i lavori concernenti ilbenchmarking delle politiche di ricerca e di innovazione, la cartografia dell'eccellenza el'individuazione degli ostacoli alla mobilità dei ricercatori.

La relazione sui progressi realizzati nell'attuazione dello Spazio europeo della ricerca,preparata per il Consiglio europeo di Stoccolma, stilerà un bilancio su quanto è statorealizzato e quanto resta da fare e sulle azioni da intraprendere per concretizzare ulteriormentequesto concetto.

La realizzazione dello Spazio europeo della ricerca sarà per definizione il risultato di unosforzo comune dell'Unione e degli Stati membri che hanno una chiara responsabilitànell'attuazione del progetto, nonché degli altri paesi europei, in particolare i paesi candidatiall'adesione.

L'Unione è comunque chiamata a svolgere un ruolo specifico attraverso i suoi strumentilegislativi come, ad esempio, il brevetto comunitario, ma anche mediante il suo strumentofinanziario di promozione della ricerca e della cooperazione europea in questo settore, e cioèil programma quadro.

2. UN PROGRAMMA QUADRO DI NUOVA CONCEZIONE

Come sottolineato dalla comunicazione della Commissione del gennaio 2000 "Verso unoSpazio europeo della ricerca"1, il programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologicodell'Unione deve comunque essere profondamente ridisegnato in funzione di questo progetto.

La comunicazione della Commissione di ottobre 2000 sugli orientamenti delle azioni futurenel settore della ricerca2 contiene suggerimenti sulle modalità di realizzazione e ha dato il viaad un dibattito sulla questione.

La presente proposta dà una forma concreta a queste indicazioni. A seguito degli orientamentiproposti, si basa sulle prime conclusioni del dibattito al Parlamento europeo, al Consiglio enell'insieme delle istituzioni e tiene conto dei pareri espressi, nell'ambito di un'amplissimaconsultazione, dagli Stati membri, la comunità scientifica e l'industria, anche nel quadro di unforum elettronico3.

Il programma quadro di ricerca dell'Unione è stato finora uno strumento di incentivazionedella cooperazione e di sostegno alla collaborazione.

1 COM (2000) 62 COM (2000) 6123 http://europa.eu.int/comm/research/area_fr.html

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La presente proposta deve consentire di rafforzare il suo contributo allo sviluppodell'eccellenza scientifica e tecnica in Europa, nei paesi dell'Unione ma anche nei paesi terzieuropei, in particolare i paesi candidati, sia nelle università che nell'industria.

Dovrebbe inoltre rafforzare il suo impatto sul processo di innovazione in Europa econsolidare il suo contributo alle attività volte all'integrazione della ricerca europea.

La finalità essenziale di questo nuovo programma quadro è contribuire a garantire larealizzazione dello Spazio europeo della ricerca nella prospettiva di un rafforzamentodell'innovazione in Europa, parallelamente agli sforzi realizzati in questo senso a livellonazionale, regionale ed europeo.

Il rapporto tra le attività di ricerca dell'Unione e le attività di ricerca nazionali sta cambiando.L'attuazione del programma quadro 2002-2006 implica l'istituzione di un vero partenariato tral'Unione e i suoi Stati membri, ma anche con altri organismi di cooperazione scientificaeuropea, partenariato che a sua volta sarà rafforzato dall'attuazione stessa del programma.

I grandi principi sui quali si baserà questo programma quadro sono:

– concentrazione su un numero limitato di aree prioritarie di ricerca in cui l'azionedell'Unione può apportare il più grande valore aggiunto;

– definizione delle varie azioni in modo da consentire loro di esercitare un effettostrutturante più marcato sulle attività di ricerca svolte in Europa, grazie ad uncollegamento più forte con le iniziative nazionali e regionali, nonché con le altreiniziative europee;

– semplificazione e razionalizzazione delle condizioni di attuazione, grazie ai metodidi intervento definiti e alle procedure decentrate di gestione previste.

Nell'insieme del programma quadro, ed in particolare per le attività di ricerca destinatespecificatamente a sostenere l'attuazione delle politiche comunitarie, si provvederà a garantireun'ottima diffusione dei risultati e la loro chiara formulazione in modo da risultare facilmentecomprensibili per i responsabili delle decisioni, ai fini della loro valorizzazione nell'attuazionedelle politiche pubbliche.

Due dimensioni fondamentali di questo nuovo programma quadro sono, d'altro canto, la pienapartecipazione dei paesi candidati all'insieme delle sue attività, in quanto paesi associati allasua attuazione4, nonché la sua notevole apertura sul resto del mondo, dimostrata in particolaredalla possibilità per i ricercatori e gli organismi di paesi terzi5 di avere accesso ad una parteimportante delle attività.

Nell'ottica della comunicazione della Commissione "Verso uno Spazio europeo dellaricerca"6, nell'attuazione del programma quadro si terrà pienamente conto della dimensioneregionale della ricerca europea, incentivando la cooperazione interregionale, tenendo conto

4 I paesi associati all'attuazione del programma quadro di ricerca dell'Unione sono i paesi dello Spazio

Economico Europeo, i paesi candidati, la Svizzera e Israele.5 Nell'intero documento, l'espressione "paese terzo" si riferisce ai paesi non membri dell'Unione non associati al

programma quadro.6 COM (2000) 6

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delle specificità economiche, sociali e regionali e garantendo il sostegno alle dinamichetecnologiche regionali.

Conformemente agli obiettivi e agli orientamenti del piano d'azione attuato a seguito dellacomunicazione della Commissione "Donne e società"7 e delle risoluzioni adottate dalConsiglio 8 e dal Parlamento europeo9 su questo tema, si provederà a garantire l'aumento dellapartecipazione delle donne all'insieme delle attività del programma quadro e a rafforzare,mediante queste attività, il posto e il ruolo delle donne nel campo della scienza e della ricercain Europa.

3. CONCENTRARE LE ATTIVITÀ

Le aree tematiche prioritarie di ricerca proposte sono stati definite in base ai criteri di "valoreaggiunto europeo" indicati nella comunicazione della Commissione di ottobre 2000, e cioèl'esigenza di riunire una massa critica di risorse finanziarie ed umane; l'esigenza di combinarele competenze complementari presenti nei vari paesi e di ricorrere a studi comparati su scalaeuropea; i collegamenti con le priorità e gli interessi dell'Unione o ancora il caratterenecessariamente transnazionale delle ricerche in questione.

Questi criteri sono stati applicati conformemente ai due principi indicati: elaborazione di unagraduatoria delle priorità prevedibili in funzione degli obiettivi stabiliti ed esclusione dellearee in cui il contributo dell'UE avrebbe un impatto minore.

La comunicazione di ottobre 2000 indicava, a titolo di esempio, un certo numero di temi che,a prima vista, soddisfacevano questi criteri. Queste indicazioni hanno suscitato numeroseosservazioni e sono state oggetto di un ampio dibattito, svoltosi anche grazie ad un "forumelettronico", che ha coinvolto la comunità scientifica, l'industria ed i responsabili nazionalidella ricerca.

L'elenco è stato definito più precisamente e completato e la strategia definita è stata applicatasia nella scelta delle aree tematiche prioritarie che, all'interno di queste, nella selezione deitemi specifici.

Sono state individuate sette aree tematiche, e nel loro ambito sono stati selezionati unaserie di temi, legati a problematiche economiche e sociali di particolare importanza perl'Unione, in cui l'azione di quest'ultima apporta un valore aggiunto specifico per ragioni chepossono variare in funzione dei temi.

Per garantire la concentrazione delle attività in queste aree tematiche prioritarie, l'azionedell'Unione sarà attuata esclusivamente mediante tre importanti strumenti di intervento ingrado di esercitare un impatto significativo, visti il loro effetto integrativo e l'ampiezza dellerisorse umane e finanziarie mobilitate.

Le esigenze scientifiche e tecnologiche legate all'attuazione delle politiche dell'Unionerivestono anch'esse un carattere prioritario e, oltre al contributo fornito in materia dalle azionisvolte nelle aree tematiche prioritarie, saranno oggetto di interventi specifici.

7 COM (1999) 768 Risoluzione del 20 maggio 1999, GU C 201 del 16 luglio 19999 Risoluzione del 3 febbraio 2000 PE 284.656.

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L'attuazione dello Spazio europeo della ricerca, tuttavia, richiede in alcuni campi unintervento nell'intero settore scientifico e tecnologico.

In quest'ottica, alcune categorie di attività, in particolare quelle destinate a contribuire allastrutturazione dello Spazio europeo della ricerca, saranno aperte all'insieme dei temi e dellearee.

4. TRE GRANDI ASSI DELLA REALIZZAZIONE DELLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA

L'organizzazione generale del programma quadro rispecchia i grandi assi della realizzazionedello Spazio europeo della ricerca; il programma quadro è, infatti, costituito da tre grandigruppi di azioni.

4.1. Integrare la ricerca

4.1.1. Nelle aree tematiche prioritarie

Le modalità di intervento previste per l'attuazione delle azioni svolte nelle aree prioritarie diricerca del programma quadro sono definite in modo da ottimizzare l'impatto delle attivitàsvolte in queste aree in Europa.

Ciascuna corrisponde ad un tipo di esigenza in materia di organizzazione della ricerca inEuropa.

I tre grandi strumenti utilizzati in queste aree sono le reti di eccellenza, i progetti integratie la partecipazione dell'UE a programmi eseguiti congiuntamente da vari Stati membri, aisensi dell'articolo 169 del trattato.

L'uso di questi strumenti determinerà la mobilitazione di una quantità di risorse finanziarie digran lunga superiore a quella finora riunita per le azioni comuni e comporteràun'interpenetrazione più marcata delle attività nazionali, tra loro e con quelle dell'Uniane.

L'obiettivo delle reti di eccellenza è il rafforzamento dell'eccellenza europea medianteun'integrazione sostenibile delle capacità di ricerca presenti nelle varie regioni europee inalcune aree di importanza cruciale, mediante l'associazione di entità di ricerca per larealizzazione di "programmi comuni di attività". L'istituzione e il funzionamento di queste retidovrebbero sfociare nella nascita di veri e propri "centri di eccellenza virtuali" di dimensionisignificative.

Concepiti come azioni di ampia portata e svolti preferibilmente nel quadro di partenariatipubblici/privati, i progetti integrati determineranno un'ampia mobilitazione di fondi attornoad obiettivi ben definiti, in termini di prodotti o di processi, ma anche, spesso, di conoscenzescientifiche e tecnologiche.

Le modalità di funzionamento delle reti e dei progetti integrati, avviati a seguito di inviti apresentare proposte, sono stabilite in modo da garantire un ampio grado di autonomia digestione ai consorzi che li attuano. Le dimensioni e gli aspetti legati all'innovazione,all'infrastruttura, alle risorse umane e al rapporto scienza/società saranno adeguatamenteconsiderati ed integrati nell'attuazione di queste due categorie di azioni.

La partecipazione dell'Unione ai programmi di ricerca degli Stati membri eseguiticongiuntamente è una possibilità offerta dal trattato che finora non è mai stata utilizzata.

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L'attuazione di questa opzione richiede un importante lavoro preliminare di esplorazione econcertazione, attualmente in corso in vari settori.

4.1.2. In altre dimensioni dell'integrazione della ricerca

Il programma quadro di ricerca dell'Unione è chiamato anche a soddisfare le esigenzescientifiche e tecnologiche legate all'attuazione delle politiche comunitarie.

A tal fine sotto la voce "Integrare la ricerca" è stato definito un gruppo specifico di azionidenominato "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione"; questeazioni sono comunque destinate anche ad assistere l'Unione affinché possa anticipare leesigenze emergenti, reagire rapidamente di fronte ai nuovi sviluppi scientifici e tecnologici eessere presente alle frontiere della conoscenza.

Le azioni avviate in quest'ottica potranno essere attuate mediante progetti la cui forma etipologia sarà adeguata alla natura specifica delle esigenze e delle ricerche.

Data la loro natura e i loro obiettivi, queste attività saranno attuate nell'ambito di decisioniannuali. La Commissione sceglierà gli argomenti delle attività svolte mediante inviti apresentare proposte, sulla base della valutazione di un gruppo interno di utilizzatori cherappresentano le varie politiche comunitarie. Detto gruppo si ispirerà ai pareri di una strutturaconsultiva indipendente composta da esperti scientifici e industriali di alto livello.

Nelle aree di sua competenza, conformemente alla missione di sostegno scientifico etecnologico delle politiche dell'Unione europea assegnatali, il CCR parteciperà a questeazioni. Le sue priorità di bilancio saranno determinate da un gruppo interno di utilizzatori. Lepriorità d'azione del CCR avranno come comune denominatore la sicurezza dei cittadini neisuoi vari aspetti.

La partecipazione delle PMI alle reti di eccellenza e ai progetti integrati dovrebbe essereconsiderevole. A titolo integrativo, sono previste azioni specifiche per questo tipo di impresa.

A tale proposito, il programma quadro 2002-2006 introdurrà due innovazioni destinate aincentivare lo sviluppo dell'economia della conoscenza nello Spazio europeo della ricerca:l'estensione delle attività di "ricerca cooperativa" svolte in collaborazione da PMI e centri diricerca o università, alle PMI ad alta tecnologia; l'istituzione a livello europeo di un sistema di"ricerca collettiva", svolta cioè da centri di ricerca tecnica per interi settori industriali.

La cooperazione internazionale costituirà una dimensione importante delle azioni realizzatein questa parte del programma quadro

Le azioni avviate in questo ambito assumeranno molteplici forme. Nelle aree tematicheprioritarie si porteranno avanti iniziative destinate a garantire la coerenza del contributodell'Europa agli sforzi internazionali e azioni di cooperazione bilaterale integrata con paesi ogruppi di paesi terzi, ad esempio le economie emergenti. In alcuni casi, i ricercatori o gliorganismi di paesi terzi potranno partecipare alle reti di eccellenza e ai progetti integrati insettori di particolare interesse per questi paesi. Questa partecipazione dovrebbe rappresentareuna parte considerevole delle attività di cooperazione internazionale del programma quadro.

D'altra parte si attueranno azioni di cooperazione specifica con determinati paesi o gruppi dipaesi, come i paesi terzi mediterranei, la Russia, gli Stati della CSI, e i paesi in via disviluppo, nel quadro del sostegno alla politica estera e alla politica di aiuto allo sviluppodell'Unione.

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L'insieme delle azioni di cooperazione internazionale saranno attuate conformemente agliobiettivi della politica estera e della politica di aiuto allo sviluppo dell'Unione, senzatrascurare la necessità di garantire la migliore circolazione possibile delle conoscenze e delletecnologie a livello mondiale.

4.2. Strutturare lo Spazio europeo della ricerca

Il secondo grande gruppo di attività del programma quadro si compone di quattro categoriedi azioni destinate a strutturare lo Spazio europeo della ricerca in quattro dimensionifondamentali, evocate nella comunicazione della Commissione di gennaio 2000:

– La ricerca e l'innovazione, in relazione agli obiettivi della comunicazione"L'innovazione in un'economia fondata sulla conoscenza"10, in cui si prevede ilrafforzamento delle azioni in materia di "intelligenza" economica e tecnologica.

– Le risorse umane e la mobilità dei ricercatori: i mezzi attualmente assegnati aquesto settore saranno notevolmente incrementati. Si proporranno nuovi tipi di borse,in particolare per rafforzare la capacità dell'Europa di attirare ricercatori dei paesiterzi, nonché un sistema di sostegno alle équipe di ricerca di livello eccellentenell'Unione.

– Le infrastrutture di ricerca, ivi comprese le infrastrutture di comunicazione a largabanda per la ricerca, ed in particolare l'introduzione di un meccanismo destinato asostenere l'esecuzione di iniziative integrate che riguardano azioni su più livelli:accesso transnazionale, collegamento in rete, progetti di ricerca, servizi su scalaeuropea.

– Le problematiche scienza/società, a seguito degli orientamenti presentati neldocumento di lavoro dei servizi della Commissione di novembre 2000 "Scienza,società e cittadini"11.

4.3. Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca

Il programma quadro 2002-2006 contribuirà inoltre alla realizzazione dello Spazio europeodella ricerca e dell'innovazione rafforzandone le basi in due modi diversi.

Innanzitutto, mediante delle azioni destinate a rafforzare il coordinamento delle attività diricerca e innovazione svolte in Europa, sul piano nazionale e sul piano europeo:

– sostegno al collegamento in rete delle attività nazionali di ricerca e di innovazione,nonché all'apertura reciproca dei programmi nazionali in questi settori;

– sostegno alla cooperazione scientifica svolta nell'ambito dei vari quadri dicooperazione scientifica e tecnologica europea; rafforzamento dei collegamenti tra leattività dell'Unione e quelle svolte da altri organismi come la Fondazione europeadella scienza (FES), l'ESA, il CERN e l'EMBL, l'ESO12 o altri organismi dello stesso

10 COM (2000) 56711 SEC (2000) 197312 ESA: Agenzia spaziale europea; CERN:Organizzazione europea per la ricerca nucleare; EMBL: Laboratorio

europeo di biologia molecolare; ESO:Organizzazione europea per le ricerche astronomiche nell'emisferoaustrale.

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tipo e sostegno a favore della loro collaborazione in quanto questi organismi hannoinstaurato rapporti più stretti e intendono avviare iniziative congiunte.

Saranno avanzate proposte concrete in questo senso, ma anche a favore delcoordinamento dei progetti integrati con Eureka, e quello delle varie azioni delprogramma quadro con l'"Iniziativa Innovazione 2000" della Banca europea per gliinvestimenti (BEI).

Si mirerà ad una forte complementarietà con le azioni svolte nell'ambito dellacooperazione COST13, particolarmente adatta al collegamento in rete di attivitànazionali.

In secondo luogo, mediante azioni di sostegno allo sviluppo coerente delle politiche di ricercae di innovazione in Europa:

– sostegno alle attività necessarie per conseguire gli obiettivi stabiliti dal Consiglioeuropeo di Lisbona nel quadro dello Spazio europeo della ricerca in materia dibenchmarking delle politiche di ricerca e innovazione, cartografia dell'eccellenza eostacoli alla mobilità;

– attività in materia di prospettiva, statistiche ed indicatori scientifici e tecnologicinecessari per creare un ambiente più favorevole all'innovazione in Europa.

5. UN'ATTUAZIONE EFFICACE E SNELLITA

La definizione delle modalità di attuazione del programma quadro è caratterizzata da unachiara volontà di semplificazione, snellimento e maggiore efficacia.

La comunità scientifica e l'industria si sono espresse ripetutamente a favore di unasemplificazione ed uno snellimento delle procedure di gestione dei programmi di ricercadell'Unione. Il rapporto di valutazione quinquennale del programma quadro, a sua volta, haevidenziato la necessità di un'evoluzione in questo senso.

L'attuale sistema di gestione dei programmi prevede l'approvazione da parte dellaCommissione di qualsiasi cambiamento, anche minimo, apportato ai progetti di ricercarealizzati. Da ciò deriva una certa rigidità nell'esecuzione ed una complessità delle procedureche provocano spesso dei ritardi. Questa centralizzazione non è più adatta, oltretutto, alleesigenze di una ricerca di alta qualità e un'attuazione basata fondamentalmente su progetti diportata limitata non costituisce la modalità ideale di esecuzione di progetti su scala europea.Questo nuovo programma quadro prevede delle modalità di attuazione che offrono alleimprese, ai centri di ricerca e alle università maggiore libertà e flessibilità nell'esecuzionedelle attività di ricerca che svolgeranno congiuntamente.

I partecipanti al programma quadro saranno incoraggiati, in vista di un finanziamento e previavalutazione su base concorrenziale, a definire e presentare programmi di attività a lungotermine che prevedono elementi di dimensioni variabili.

Le reti di eccellenza e i progetti integrati saranno pertanto gestiti con grande autonomia daipartecipanti che potranno, tra l'altro:

13 COST: Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica

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– associare altri partner alle attività che intraprendono;

– definire, nell'ambito del loro programma di attività, progetti di portata limitata epubblicare inviti a presentare proposte;

– adeguare il contenuto di questi programmi in funzione delle esigenze.

I programmi di attività saranno regolarmente valutati e si prenderanno le misure adeguate perincentivare la partecipazione delle PMI di tutte le regioni dell'Unione.

L'evoluzione prevista verso una maggiore decentralizzazione delle responsabilità diattuazione delle attività di ricerca permetterà alla Commissione di proporre una riduzioneglobale dei costi amministrativi di gestione dei programmi. Alcuni aspetti della gestione delleazioni specifiche di ricerca a favore delle PMI e di sostegno alla mobilità dei ricercatorisaranno d'altra parte affidati ad organismi esterni che opereranno sotto la responsabilità dellaCommissione.

Per migliorare l'efficacia rispetto ai costi delle azioni comunitarie nel campo della ricerca eottimizzare l'uso dei fondi pubblici europei, le proposte di programmi specifici sarannoformulate in modo da prevedere la definizione di obiettivi misurabili destinati ad essereoggetto di una verifica regolare.

6. PROSSIME TAPPE

La presente proposta definisce un programma quadro concepito appositamente per contribuirealla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, nell'ottica delle conclusioni del dibattitosvoltosi nel corso del 2000 in seno alle istituzioni.

E' necessario garantire che il dibattito e l'adozione e attuazione del programma quadroavvengano in condizioni ottimali.

La Commissione prevede di presentare le proposte concernenti i programmi specificiconcepiti in funzione dei grandi assi del programma quadro solo quando le varie istituzioniavranno espresso il loro parere sulla presente proposta.

Per consentire l'attuazione di questo nuovo programma quadro entro i termini stabiliti, la suaadozione è prevista entro la fine del primo semestre del 2002.

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2001/0053 (COD)

Proposta di

decisione del Parlamento europeo e del Consiglio

relativa al programma quadro pluriennale 2002-2006 di azioni comunitarie di ricerca,sviluppo tecnologico e dimostrazione per la realizzazione dello Spazio europeo della

ricerca

(Atto rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 166, paragrafo 1,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale,

visto il parere del Comitato delle regioni,

deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato,

considerando quanto segue:

(1) L'articolo 163 del trattato assegna alla Comunità l'obiettivo di rafforzare le basiscientifiche e tecnologiche della sua industria, favorire lo sviluppo della suacompetitività internazionale e promuovere le azioni di ricerca ritenute necessarie aisensi di altre politiche comunitarie.

(2) A norma dell'articolo 165 del trattato, la Comunità e gli Stati membri coordinano leloro attività in materia di ricerca e sviluppo tecnologico per garantire la coerenzareciproca delle politiche nazionali e della politica comunitaria in materia.

(3) L’articolo 166 del trattato prevede l'adozione di un programma quadro pluriennale checomprende l'insieme delle azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico edimostrazione (in appresso RST).

(4) La Commissione ha presentato nel corso del 2000 due comunicazioni sulle prospettivee gli obiettivi dell'istituzione di uno Spazio europeo della ricerca14, la prima sullarealizzazione dello Spazio europeo della ricerca e la seconda sugli orientamenti per leazioni dell'Unione nel settore della ricerca 2002-200615. “L’innovazione inun'economia fondata sulla conoscenza” è stata altresì oggetto di una comunicazionedella Commissione del corso del 200016.

14 COM(2000) 6 def. del 18.1.200015 COM(2000) 612 def. del 4.10.200016 COM(2000) 567 def. del 20.9.2000

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(5) I Consigli europei di Lisbona di marzo 2000 e di Santa Maria de Feira di giugno 2000,nelle loro conclusioni, hanno sollecitato la rapida istituzione dello Spazio europeodella ricerca e dell'innovazione, nella prospettiva della creazione di posti di lavoro edella crescita economica.

(6) Il Parlamento europeo 17-18, il Consiglio19-20, il Comitato economico e sociale21 e ilComitato delle regioni22 si sono anch'essi espressi a favore della realizzazione delloSpazio europeo della ricerca.

(7) Il 19 ottobre 2000 la Commissione ha presentato le conclusioni, corredate dalle sueosservazioni, della valutazione esterna della realizzazione e dei risultati delle azionicomunitarie condotte nei cinque anni precedenti la valutazione stessa23.

(8) E' pertanto necessario, per il periodo 200-2006, adottare un programma quadro ingrado di esercitare un effetto strutturante sulla ricerca e lo sviluppo tecnologico inEuropa e contribuire in maniera significativa alla realizzazione dello Spazio europeodella ricerca.

(9) A norma dell'articolo 166, paragrafo 1, del trattato, è opportuno procedere alladefinizione degli obiettivi e delle priorità scientifiche e tecnologiche delle azionipreviste, dell'importo globale massimo e delle modalità della partecipazionefinanziaria della Comunità al programma quadro 2002-2006. Sarà necessario stabilireanche le quote rispettive di tutte le azioni previste e indicare le grandi linee di questeazioni, nel rispetto degli obiettivi di tutela degli interessi finanziari della Comunità.

(10) Il Centro comune di ricerca è chiamato ad apportare un contributo all'attuazione delprogramma quadro, in particolare nei settori in cui può offrire una competenza neutrae indipendente e svolgere un ruolo nell'esecuzione delle altre politiche comunitarie.

(11) E' opportuno che le attività di ricerca svolte nell'ambito del programma quadro sianorealizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali, in particolare quelli che figuranonella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

(12) A seguito alla comunicazione della Commissione "Donne e scienza"24 e allerisoluzioni del Consiglio25 e del Parlamento europeo26 sullo stesso tema, è statoavviato un piano d'azione destinato a consolidare e incrementare il posto e il ruolodelle donne nel campo della scienza e della ricerca in Europa.

(13) E' opportuno da una parte che la Commissione presenti regolarmente una relazione suiprogressi dell'attuazione del programma quadro 2002-2006 e, dall'altra, che provvedaa fare eseguire in tempo utile una valutazione indipendente della realizzazione delle

17 Risoluzione del 18 maggio 2000 PE 290.465, pag.4818 Risoluzione del 15 febbraio 200119 Risoluzione del 15 giugno 2000 GU C 205 del 19.7.2000, pag.120 Risoluzione del 16 novembre 2000 GU C 374 del 28.12.2000, pag.121 Parere del 24 maggio 2000 GU C 204 del 18.7.2000, pag.7022 Parere del 12 aprile 2000 GU C 226 dell'8.8.2000, pag.1823 COM (2000) 659 def. del 19.10. 200024 COM (1999) 7625 Risoluzione del 20 maggio 1999 GU C 201 del 16 luglio 199926 Risoluzione del 3 febbraio 2000 PE 284.656

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azioni intraprese e comunque prima della presentazione della proposta del programmaquadro successivo.

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE

Articolo 1

1. Per il periodo 2002-2006 è adottato un programma quadro pluriennale di azionicomunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, in appresso denominatoil «programma quadro 2002-2006 ».

2. Il programma quadro 2002-2006 comprende l’insieme delle azioni della Comunità aisensi dell'articolo 164 del trattato.

3. L’allegato I fissa gli obiettivi scientifici e tecnologici e le relative priorità, nonché lelinee generali delle azioni previste.

Articolo 2

1. L'importo globale massimo della partecipazione finanziaria della Comunitàall'insieme del programma quadro 2002-2006 ammonta a 16,270 miliardi di euro; lequote rispettive di ciascuna azione sono precisate all'allegato II della presentedecisione.

2. Le modalità della partecipazione finanziaria della Comunità sono stabilite dalregolamento finanziario applicabile al bilancio generale della Comunità europee,integrate dall'allegato III della presente decisione.

Articolo 3

Tutte le attività di ricerca svolte nell'ambito del programma quadro 2002-2006 devono essererealizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali.

Articolo 4

Lo stato di avanzamento del programma quadro 2002-2006, e in particolare dei suoi obiettivie priorità, è illustrato in maniera dettagliata nella relazione che la Commissione pubblicheràogni anno ai sensi dell'articolo 173 del trattato.

Articolo 5

Prima di presentare la sua proposta relativa al programma quadro successivo, la Commissioneaffida a esperti indipendenti di alto livello la valutazione delle realizzazioni delle azionicomunitarie nel corso del quinquennio precedente la valutazione stessa. La Commissionecomunica le conclusioni della valutazione, corredate dalle sue osservazioni, al Parlamentoeuropeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.

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Articolo 6

Il programma quadro 2002-2006 è aperto alla partecipazione:

– dei paesi del SEE, conformemente alle condizioni previste negli accordi SEE;

– dei paesi candidati dell'Europa centrale e orientale (PECO), conformementealle condizioni previste negli accordi europei, nei loro protocolli aggiuntivi enelle decisioni dei rispettivi Consigli di associazione;

– di Cipro, Malta e la Turchia, sulla base di accordi bilaterali da concludere conquesti paesi;

– della Svizzera e di Israele, sulla base di accordi bilaterali da concludere conquesti paesi.

Fatto a Bruxelles, il […]

Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

Il Presidente[…]

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ALLEGATO I: OBIETTIVI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI EGRANDI LINEE DELLE AZIONI

Le azioni attuate nell'ambito del programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico 2002-2006 saranno realizzate conformemente agli obiettivi generali assegnati dal trattato alprogramma quadro:

– rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell'industria della Comunità;

– favorire lo sviluppo della sua competitività;

– promuovere le azioni di ricerca ritenute necessarie ai sensi di altri capi deltrattato.

Per conseguire più adeguatamente questi obiettivi, il programma quadro è ristrutturato intornoa tre assi:

1. Integrare la ricerca europea;

2. Strutturare lo Spazio europeo della ricerca;

3. Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca.

Le attività svolte in relazione agli ultimi due obiettivi mirano a strutturare lo Spazio europeodella ricerca in varie dimensioni strettamente legate alla ricerca e che costituiscono il suocontesto, nonché a contribuire ad istituire o consolidare le basi del suo funzionamento. Sisvolgeranno pertanto in tutti i settori della scienza e della tecnica.

Le attività corrispondenti al primo asse, che comprenderanno la maggior parte delle azionisvolte mediante il programma quadro, sono destinate a integrare gli sforzi e le attività diricerca su scala europea e saranno realizzate:

– in un numero limitato di aree tematiche prioritarie, esclusivamente mediantestrumenti potenti dal forte effetto integratore come le reti di eccellenza, iprogetti integrati e la partecipazione dell'Unione a programmi nazionali diricerca eseguiti congiuntamente, ai sensi dell'articolo 169 del trattato;

– in settori corrispondenti all'anticipazione delle esigenze scientifiche etecnologiche dell'Unione, sia che si tratti di esigenze specifiche delle politichedell'Unione che di bisogni nuovi ed emergenti;

– nell'insieme della scienza e della tecnologia per le azioni complementari diricerca per le PMI.

Le attività di cooperazione internazionale faranno parte integrante delle azioni svoltenell'ambito del primo asse del programma quadro e si tratterà di

– nelle aree tematiche prioritarie:

– iniziative destinate a garantire all'Europa una posizione di primo pianonelle attività internazionali di ricerca sulle questioni di dimensioneplanetaria, nonché la coerenza del contributo dell'Europa a queste ultime;

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– azioni di cooperazione bilaterale integrata con paesi o gruppi di paesiterzi;

– la partecipazione di ricercatori e organismi di paesi terzi27 a progetti e retiin settori di particolare interesse per questi paesi.

– Nell'ambito dell'anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologichedell'Unione, di azioni specifiche di cooperazione con determinati paesi ogruppi di paesi.

Per l'attuazione della maggior parte delle attività del programma quadro, vige, in linea diprincipio, la regola del contributo finanziario sulla base di inviti concorrenziali a presentareproposte e della valutazione della qualità scientifica e tecnologica di queste proposte da partedi esperti dello stesso livello (peer review).

27 Paesi terzi: paesi non membri dell'Unione non associati al programma quadro. I paesi associati al programma

quadro, i cui organismi e ricercatori in virtù di detta associazione possono partecipare alle sue attività allestesse condizioni di cui beneficiano gli Stati membri dell'Unione, sono i paesi dello Spazio EconomicoEuropeo, i paesi candidati, la Svizzera e Israele.

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1. INTEGRARE LA RICERCA EUROPEA

1.1 Aree tematiche prioritarie di ricerca

Le azioni svolte in questa parte del programma quadro mirano a riunire una massacritica di mezzi e sostenere una forte integrazione delle capacità di ricerca in Europa insettori in cui se ne avverte maggiormente l'esigenza, data la loro importanza per lacompetitività industriale europea o la vasta portata politica e sociale delle questioni inoggetto.

Sono state individuate sette aree tematiche prioritarie.

1.1.1. Genomica e biotecnologia per la salute

Obiettivo

Con le azioni svolte in quest'area s'intende aiutare l'Europa a valorizzare,mediante attività integrate di ricerca, i risultati delle scoperte realizzate nelladecodificazione dei genomi degli organismi viventi, soprattutto a vantaggio dellasanità pubblica e dei cittadini e per rafforzare la competitività dell'industriabiotecnologica europea.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

I lavori di ricerca "post-genomica" basati sull'analisi del genoma umano e di genomidi organismi modello (animali, vegetali e microbici) dovrebbero portare a numeroseapplicazioni in diversi settori, in particolare nella messa a punto di nuovi strumentidiagnostici e nuove terapie in grado di lottare contro le malattie ancora noncontrollate, che costituiscono importanti mercati potenziali.

Questi lavori richiedono tuttavia impegni finanziari intensi e sostenuti. Negli StatiUniti le attività di ricerca pubbliche e private nel campo della post-genomica sono incostante e notevole aumento: quasi 2 miliardi di finanziamenti pubblici l'anno, gestitiessenzialmente dal NIH28 (i cui stanziamenti di bilancio complessivi aumenterannodel 14,4% nel 2001) e il doppio di finanziamenti provenienti dal settore industriale.

L'attività di ricerca europea oggi è sostanzialmente più debole e meno coerente.L'avvio di programmi pubblici di ricerca sulla post-genomica in vari Stati membricostituisce un passo importante nella giusta direzione. Nell'insieme, gli sforzirealizzati in questo campo sono tuttora insufficienti e frammentari.

Le attività industriali europee sono anch'esse notevolmente inferiori: 70 % delleimprese operanti nel campo della genomica sono negli Stati Uniti e una parteconsiderevole e crescente degli investimenti privati europei avviene in questo paese.

Per consentire all'Unione di migliorare la propria posizione in questo settore e dibeneficiare pienamente delle ricadute economiche e sociali degli sviluppi previsti, èopportuno incrementare notevolmente gli investimenti ed integrare le attività diricerca svolte in Europa in un'azione coerente.

28 National Institutes of Health

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Azioni previste

Le azioni svolte dalla Comunità a tal fine riguarderanno gli aspetti seguenti:

– Conoscenze fondamentali e strumenti di base nel campo della genomicafunzionale:

– espressione genica e proteomica;

– genomica strutturale;

– genomica comparativa e genetica delle popolazioni;

– bioinformatica;

– Applicazione delle conoscenze e delle tecnologie della genomica nellabiotecnologia della salute:

– piattaforme tecnologiche per lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici,di prevenzione e terapeutici;

– sostegno alla ricerca innovativa nelle "start-up" nel campo dellagenomica.

– Applicazione delle conoscenze e delle tecnologie in genomica e medicina, nelcampo:

– della lotta contro il cancro, le malattie degenerative del sistema nervoso,la malattie cardiovascolari e la malattie rare;

– della lotta contro la resistenza ai medicinali;

– dello studio dello sviluppo umano, del cervello e del processo diinvecchiamento.

Si ricorrerà ad una strategia più ampia per la lotta contro le tre malattie infettivelegate alla povertà (AIDS, malaria e tubercolosi) che sono oggetto di un'azione dilotta prioritaria a livello dell'Unione e sul piano internazionale.

1.1.2. Tecnologie per la Società dell'informazione

Obiettivo

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area, in linea con le conclusioni delConsiglio europeo di Lisbona e gli obiettivi dell'iniziativa e-Europe, èincentivare,in Europa, lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni alla basedella costruzione della Società dell'informazione, al fine di rafforzare lacompetitività dell'industria europea e offrire ai cittadini europei di tutte leregioni dell'Unione la possibilità di beneficiare al massimo dello sviluppo dellasocietà della conoscenza.

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Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeoAll'alba del 21° secolo, le tecnologie dell'informazione e della comunicazionerivoluzionano il funzionamento dell'economia e della società e generano nuovemodalità di produzione, commercio e comunicazione. Oggi, l'impegno dell'Europa afavore di queste tecnologie è ancora insufficiente e molto inferiore rispetto a quelloche avviene oltre Atlantico. Gli Stati Uniti, considerando i finanziamenti pubblici eprivati, consacrano a questo settore il triplo dei mezzi rispetto all'Europa.

D'altra parte questo settore è diventato il secondo settore economico dell'Unione, conun mercato annuale di 2000 miliardi di euro. Offre lavoro ad oltre due milioni dipersone e questa cifra è in costante aumento.

Successi industriali e commerciali come quello ottenuto dall'Europa nel campo dellecomunicazioni mobili grazie allo standard GSM non si ripeteranno, se non siinvestirà in maniera concertata una massa critica di mezzi di ricerca e si garantiràl'integrazione a livello europeo delle attività pubbliche e private.

L'obiettivo dell'intelligenza diffusaPer esercitare un impatto ottimale in termini economici e sociali, le attività devonoconcentrarsi sulla prossima generazione delle tecnologie con le quali computer,interfacce e reti saranno maggiormente integrati nell'ambiente quotidiano erenderanno accessibili, grazie ad interazioni facili e "naturali", un'infinità di servizied applicazioni. Questa visione dell'"intelligenza diffusa" mira a porre l'utilizzatore,cioè l'essere umano, al centro del futuro sviluppo della società della conoscenza. Leazioni della Comunità si concentreranno sulle priorità tecnologiche checonsentiranno di concretizzare questa visione. Si intende mobilitare la comunità deiricercatori intorno a iniziative mirate, come lo sviluppo delle generazioni future deisistemi di comunicazione mobile, al fine di conseguire obiettivi a medio e lungotermine, offrendo nello stesso tempo la possibilità di reagire di fronte a richieste ebisogni nuovi dei mercati e delle politiche pubbliche.

Azioni previste

Le azioni intraprese riguarderanno le priorità tecnologiche seguenti:

Ricerche di carattere integrativo in aree tecnologiche di interesse prioritario per icittadini e le imprese

Ad integrazione e nel contesto dei progressi attesi nello sviluppo delle tecnologie dibase, ricerche destinate a fornire soluzioni ad importanti problematiche sociali edeconomiche, e pertanto orientate a

– i sistemi di intelligenza diffusa che consentano a tutti, indipendentementeda età e condizioni, di accedere alla Società dell'informazione, nonché isistemi interattivi e intelligenti per la salute, la mobilità e la sicurezza, iltempo libero, la tutela del patrimonio culturale e il monitoraggiodell'ambiente;

– il commercio elettronico e mobile, nonché le tecnologie che rafforzano lasicurezza delle transazioni e delle infrastrutture, i nuovi strumenti e inuovi metodi di lavoro, le tecnologie per la formazione e l'istruzione ed i

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sistemi di capitalizzazione della conoscenza, di gestione integratadell'imprese e per l'e-governement;

– le piattaforme ed i sistemi distribuiti su vasta scala, tra cui i sistemi abase di GRID che consentono di apportare soluzioni efficaci a problemicomplessi in settori come l'ambiente, l'energia, la sanità, i trasporti e ildesign industriale.

Infrastrutture di comunicazione e di trattamento dell'informazione

Sistemi di accesso, trasmissione, immagazzinamento, distribuzione e localizzazionedell'informazione destinati a soddisfare le esigenze crescenti di connessione etrattamento dell'informazione; l'attività di ricerca sull'infrastruttura di comunicazionee calcolo riguarderà in via prioritaria:

– le nuove generazioni di sistemi e reti di comunicazioni senza filo emobili; i sistemi satellitari di comunicazione; le tecnologie integralmenteottiche; l'integrazione e la gestione delle reti di comunicazione; letecnologie abilitanti necessarie per lo sviluppo di sistemi, infrastrutture eservizi, in particolare audiovisivi;

– le tecnologie e configurazioni di software che garantiscono servizimultifunzionali e i sistemi distribuiti; l'ingegneria e il controllo di sistemicomplessi e su larga scala di elevata affidabilità e robustezza.

Componenti e microsistemi

Componenti miniaturizzati e a costi ridotti, basati su nuovi materiali ed integrantiampie funzionalità; l'attività si concentrerà su:

– lo sviluppo e la produzione di componenti micro ed optoelettronici efotonici,

– la nanoelettronica, le microtecnologie e i microsistemi, e la ricercapluridisciplinare sui nuovi materiali e i dispositivi quantici; nuovimodelli e concetti di trattamento dell'informazione.

Gestione dell'informazione e interfacce

Ricerche sugli strumenti di gestione dell'informazione e sulle interfacce checonsentono interazioni più agevoli, ovunque e in qualsiasi momento, con i servizi ele applicazioni basati sulla conoscenza; le ricerche si concentreranno su:

– i sistemi di rappresentazione e gestione della conoscenza basati sulcontesto e la semantica, tra cui i sistemi cognitivi, nonché gli strumenti dicreazione, organizzazione, condivisione e diffusione del contenutodigitale.

– Le interfacce multisensoriali capaci di comprendere ed interpretarel'espressione naturale dell'uomo attraverso le parole, i gesti e i sensi; gliambienti virtuali, nonché i sistemi multilinguistici e multiculturali,indispensabili per la costruzione della società della conoscenza su scalaeuropea.

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1.1.3. Nanotecnologie, materiali intelligenti, nuovi processi di produzione

Obiettivo

L'obiettivo delle azioni svolte in questo settore è aiutare l'Europa a dotarsi diuna massa critica di capacità necessaria per sviluppare e valorizzare, all'insegnadell'eco-efficienza, le tecnologie di punta alla base dei prodotti, servizi e processidi fabbricazione dei prossimi anni, basati principalmente sulla conoscenza el'intelligenza.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

L’industria manifatturiera produce oggi beni e servizi per un valore di circa 4.000miliardi di euro l'anno. In un mercato mondiale sempre più concorrenziale, devemantenere e rafforzare la sua competitività soddisfacendo nello stesso tempo leesigenze dello sviluppo sostenibile. A tal fine è necessario impegnarsi per mettere apunto, sviluppare e diffondere le tecnologie avanzate: nanotecnologie, materialibasati sulla conoscenza, nuovi processi di produzione.

Situate alla frontiera dell'ingegneria quantica, della tecnologia dei materiali e dellabiologia molecolare, le nanotecnologie, che rappresentano sicuramente uno deglielementi chiave della prossima rivoluzione industriale, sono oggetto di ingentiinvestimenti da parte dei concorrenti dell'Unione (negli Stati Uniti, 500 milioni difinanziamenti pubblici nel 2001 cioè il doppio dei mezzi precedentemente assegnati eoltre il quintuplo dei fondi previsti oggi in Europa.

L'Europa, che vanta delle competenze importanti in alcuni settori interessati come lananofabbricazione e la nanochimica, deve investire maggiori risorse e in modo piùcoordinato.

Nel campo dei materiali, l'obiettivo è sviluppare i materiali intelligenti a forte valoreaggiunto con applicazioni previste in settori come i trasporti, l'energia o il settorebiomedico, per i quali esiste un mercato potenziale di svariate decine di miliardi dieuro.

Lo sviluppo di sistemi di produzione flessibili, integrati e puliti richiede d'altra parteun notevole sforzo di ricerca nel campo dell'applicazione delle nuove tecnologie allafabbricazione e alla gestione.

Azioni previste

Nanotecnologie:

– ricerca interdisciplinare a lungo termine per la comprensione dei fenomeni, lagestione dei processi e lo sviluppo di strumenti di ricerca;

– architetture supramolecolari e macromolecole;

– nanobiotecnologie;

– tecniche di nanoingegneria per la creazione di materiali e componenti;

– sviluppo di dispositivi e di strumenti di manipolazione e controllo;

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– applicazioni in settori quali la sanità, la chimica, l'energia, l'ottica e l'ambiente.

Materiali intelligenti:

– sviluppo delle conoscenze fondamentali;

– tecnologie associate alla produzione e alla trasformazione dei nuovi materiali;

– ingegneria di supporto.

Nuovi processi di produzione:

– sviluppo di sistemi di fabbricazione flessibili e intelligenti che integrino iprogressi delle tecnologie di produzione virtuale, i sistemi interattivi disupporto al processo decisionale e l'ingegneria di alta precisione;

– ricerche sistemiche necessarie per gestire i residui e i rischi;

– sviluppo di nuovi concetti che ottimizzino il ciclo di vita dei sistemi, deiprodotti e dei servizi industriali.

1.1.4. Aeronautica e spazio

Obiettivo

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area è duplice: consolidare, integrando lesue attività di ricerca, la posizione dell'industria europea nel settoreaerospaziale di fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita a livellomondiale; contribuire a valorizzare il potenziale di ricerca europeo in questosettore ai fini di una maggior sicurezza e una migliore tutela dell'ambiente.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

Distinti sul piano tecnologico ed economico, ma affini per la loro portata industrialee politica e gli operatori coinvolti, l'aeronautica e lo spazio sono settori in cuil'Europa registra successi commerciali ed economici. Negli Stati Uniti tuttavia gliinvestimenti sono tuttora da tre a sei volti superiori, a seconda dei settori.

In un ambiente concorrenziale sempre più esigente, i bisogni prevedibili su scalamondiale in materia di trasporto aereo ammontano a circa 14 000 nuovi aeromobilinei prossimi quindici anni, equivalenti ad un mercato di 1 000 miliardi di euro. Losforzo di integrazione delle capacità industriali e delle attività di sviluppo che hagarantito i successi europei in questo campo deve oggi essere accompagnato da unosforzo simile in materia di ricerca, sui temi e gli argomenti prioritari.

In questa prospettiva, la relazione "Vision 202029" degli alti responsabili industrialieuropei di questo settore raccomanda di ottimizzare le attività di ricerca europee,nazionali e private intorno ad una visione comune e agli obiettivi strategici nelcampo della ricerca.

29 "European aeronautics: a vision for 2020" (report of the Group of Personalities)

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Nel settore dello spazio, a seguito della comunicazione della Commissione"L'Europa e lo spazio: comincia un nuovo capitolo"30, l'Unione dovrà sostenere lericerche che permetteranno ai mercati e alla società di beneficiare dei vantaggi offertidallo spazio.

Azioni previste

Aeronautica

Nel campo della ricerca aeronautica, l'azione della Comunità riguarderà le ricerche ele attività di sviluppo tecnologico necessarie per:

– rafforzare la competitività dell'industria europea in materia di aeromobilicommerciali, motori e attrezzature;

– ridurre gli effetti dannosi e il carico ambientale (emissioni di CO2 e di NOX,rumore);

– rafforzare la sicurezza degli aeromobili in un traffico aereo in notevoleaumento;

– rafforzare la capacità e la sicurezza dei sistemi di trasporto aereo, a favoredell'istituzione del "Cielo unico europeo" (sistemi di controllo e gestione deltraffico aereo).

Spazio

L'azione della Comunità in questo settore, svolta in stretto coordinamento con l'ESA,le altre agenzie spaziali e l'industria e destinata a rafforzare la coerenza degli ingentiinvestimenti necessari, si concentrerà sull'attuazione:

– del progetto Galileo nel campo della navigazione satellitare;

– della piattaforma GMES per il monitoraggio dell'ambiente e la sicurezza;

– delle ricerche avanzate necessarie per l'integrazione del segmento spaziale edel segmento terrestre nel campo delle comunicazioni.

1.1.5. Sicurezza alimentare e rischi per la salute

Obiettivo

L'obiettivo delle azioni svolte in questo campo è contribuire a stabilire delle basiscientifiche e tecnologiche integrate necessarie per lo sviluppo di un sistema diproduzione e distribuzione di alimenti sicuri e sani e per la gestione dei rischilegati all'alimentazione (ricorrendo in particolare agli strumenti dellabiotecnologia) e dei rischi per la salute legati alle alterazioni dell'ambiente.

30 COM(2000) 597

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Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

Le recenti crisi alimentari, in particolare quella dell'ESB, hanno evidenziato sia lacomplessità delle questioni legate alla sicurezza alimentare sia la loro dimensionespesso internazionale e transfrontaliera. L'integrazione del mercato interno europeonel settore dell'agricoltura e dell'alimentazione impone un intervento a livelloeuropeo per il trattamento dei problemi e l'esecuzione delle ricerche collegate. Inquest'ottica entro breve sarà istituita l'Autorità alimentare europea.

I cittadini ed i consumatori si aspettano dalla ricerca che questa contribuisca agarantire che le derrate ed i prodotti commercializzati siano sicuri e sani e possanoessere consumati in tutta sicurezza.

A tal fine è necessario disporre di conoscenze scientifiche estremamenteapprofondite, precise ed aggiornate. Oltre alla salute pubblica, è in gioco laprosperità di un settore che rappresenta circa 600 miliardi di euro di fatturato annuo e2,6 milioni di posti di lavoro.

L'Europa deve inoltre poter apportare un contributo sostanziale alle attività di ricercasu queste problematiche che si pongono ormai a livello mondiale, nonché un apportocoerente, basato su conoscenze approfondite ed obiettive, al dibattito internazionalein materia.

Le stesse osservazioni valgono per i vari aspetti dei problemi legati all'impatto sullasalute delle alterazioni dell'ambiente, che destano preoccupazioni crescenti neicittadini europei e si manifestano spesso su scala internazionale. Per queste ragioni,ma anche per beneficiare della combinazione delle migliori competenze disponibiliin settori complessi, le ricerche in oggetto devono svolgersi a livello europeo, inmodo da garantire un vero coordinamento delle attività nazionali.

Azioni previste

L'azione della Comunità riguarderà le ricerche legate a vari aspetti della gestione delrischio alimentare e dei collegamenti tra salute ed alimentazione:

– metodi di analisi ed individuazione dei contaminanti chimici e deimicroorganismi patogeni (virus, batteri, parassiti e nuovi agenti come i prioni);

– impatto dell'alimentazione animale e dell'utilizzo in questa alimentazione disottoprodotti di origini diverse sulla salute umana;

– procedure di "rintracciabilità", in particolare degli organismi geneticamentemodificati, ivi compresi quelli basati sui recenti sviluppi nel campo dellabiotecnologia;

– metodi di produzione più sicuri e di alimenti più sani, ivi compresi quelli basatisulle biotecnologie e sui processi dell'agricoltura biologica;

– epidemiologia delle malattie legate all'alimentazione e delle predisposizionigenetiche;

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– impatto dell'alimentazione, in particolare dei prodotti contenenti organismigeneticamente modificati, sulla salute;

– rischi ambientali per la salute, in particolare i rischi cumulativi, le vie ditrasmissione all'uomo, gli effetti a lungo termine e le conseguenzedell'esposizione a dosi ridotte, nonché l'impatto sui gruppi più vulnerabili, inparticolare i bambini.

1.1.6. Sviluppo sostenibile e cambiamento globale31

Obiettivo

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area è rafforzare le capacità scientifiche etecnologiche necessarie affinché l'Europa possa realizzare uno svilupposostenibile e contribuire significativamente alle attività svolte a livellointernazionale per capire e gestire il cambiamento globale e preservarel'equilibrio degli ecosistemi.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

L'attuazione, su scala planetaria, di uno sviluppo sostenibile richiede in particolare:

– l'elaborazione, lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che consentano digarantire un'utilizzazione più razionale delle risorse naturali, una minoreproduzione di rifiuti e la riduzione dell'impatto dell'attività economicasull'ambiente;

– una conoscenza più approfondita dei meccanismi del cambiamento globale, inparticolare del cambiamento del clima, e delle nostre capacità di previsione inquesto campo.

In campo tecnologico, come rilevato nel Libro verde della Commissione "Verso unastrategia europea di sicurezza dell'approvvigionamento energetico"32, due settoriparticolarmente interessati sono l'energia ed i trasporti, responsabili di oltre l'80%delle emissioni totali di gas ad effetto serra e di oltre 90% delle emissioni di CO2.

Conformemente al protocollo di Kyoto, nel periodo 2008-2012, l'Unione deve ridurredell'8%, rispetto ai livelli del 1990, le sue emissioni di gas ad effetto serra.

Il conseguimento di questo obiettivo, fissato a breve termine, richiede la diffusionesu vasta scala di tecnologie attualmente in fase di sviluppo.

Al di là di questo obiettivo, l'attuazione di uno sviluppo sostenibile a lungo termine,nell'arco dei prossimi decenni, presuppone che siano disponibili a condizionivantaggiose le fonti ed i vettori energetici più adeguati da questo punto di vista. Ciòrichiede un'attività di ricerca sostenuta a più lungo termine.

Sarà necessario svolgere attività di ricerca a medio e lungo termine anche persviluppare il sistema europeo di trasporto sostenibile destinato a diventare uno degli

31 Gli obiettivi prioritari in materia di ricerca nucleare sono presentati nell'allegato "Obiettivi scientifici e

tecnologici" della proposta relativa al programma quadro Euratom.32 COM (2000) 769

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obiettivi prioritari dell'Unione, come precisato nel Libro bianco sulla politica comunedei trasporti che la Commissione sta preparando.

Nel campo dello studio del cambiamento climatico, le attività svolte attualmente alivello mondiale rappresentano circa 2 miliardi di euro l'anno. L'Europa contribuiscecon circa 500 milioni di euro, contro i 900 milioni degli Stati Uniti.

L'Unione europea ha sottoscritto gli accordi internazionali nei vari settori legati alcambiamento climatico, come il protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico o leconvenzioni delle Nazioni Unite sulla biodiversità e la desertificazione. E' tenutapertanto ad apportare un contributo sostanziale e coerente alle attività svolte su questitemi nell'ambito dei grandi programmi di ricerca internazionali.

L'azione della Comunità può contribuire a garantire il coordinamento necessariodella partecipazione europea all'impegno mondiale.

Azioni previste

Tecnologie per lo sviluppo sostenibile

L'azione della Comunità in una prospettiva di breve e medio termine si concentreràsu un numero limitato di azioni di vasta portata nei settori seguenti:

– energie rinnovabili, risparmio energetico, efficienza energetica, soprattutto inambiente urbano, e trasporti non inquinanti, con lo sviluppo di veicoli di nuovaconcezione, in particolare per il trasporto stradale, e lo sviluppo di carburantialternativi;

– trasporto intelligente, in particolare sotto forma di tecnologie che consentonol'equilibramento, l'integrazione e l'aumento dell'interoperatività dei vari modidi trasporto, grazie ad esempio ad innovazioni nella gestione della catenalogistica (soprattutto dei container).

A più lungo termine, le azioni svolte si concentreranno in via prioritaria su:

– le pile a combustibile per le applicazioni fisse e nei trasporti;

– la tecnologia dell'idrogeno;

– le tecnologie solari fotovoltaiche di nuova concezione e le utilizzazioniavanzate della biomassa.

Cambiamento globale

L'azione della Comunità riguarderà in via prioritaria gli aspetti seguenti:

– impatto e meccanismi delle emissioni di gas ad effetto serra sul clima e dei"pozzi" di carbonio (oceani, foreste, suoli);

– ciclo dell'acqua;

– biodiversità, protezione delle risorse genetiche, funzionamento degli ecosistemiterrestri e marini e interazioni delle attività umane con questi ultimi;

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– meccanismi della desertificazione e delle catastrofi naturali legate alcambiamento climatico;

– sistemi globali di osservazione del cambiamento climatico.

1.1.7. Cittadini e governance nella società europea della conoscenza

Obiettivo

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area è mobilitare in uno sforzo coerente lecapacità di ricerca europee, con la loro ricchezza e diversità, nel campo dellescienze economiche, politiche, sociali ed umane per comprendere e gestire leproblematiche legate allo sviluppo della società della conoscenza e di nuovi tipidi rapporti tra i cittadini e le istituzioni.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

Ai Consigli europei di Lisbona di marzo 2000 e di Nizza di novembre 2000, l'Unionesi è prefissata l'ambizioso obiettivo di "diventare l'economia basata sulla conoscenzapiù competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economicasostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale".

In questa prospettiva, il Consiglio europeo di Lisbona ha sottolineato in particolareche le "le persone sono la principale risorsa dell'Europa" ribadendo la necessità per isistemi europei di educazione e formazione di "essere adeguati alle esigenze dellasocietà dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e la qualitàdell'occupazione".

La transizione dell'Europa verso l'economia e la società della conoscenza e losviluppo sostenibile di quest'ultima al servizio della qualità della vita di tutti icittadini, risulteranno più agevoli se questi fenomeni saranno chiaramente compresi egestiti. Ciò richiede un notevole sforzo di ricerca sulle problematiche di un progressoeconomico e sociale integrato e sostenibile, basato sui valori fondamentali dellagiustizia e della solidarietà che caratterizzano il modello sociale europeo. In questaprospettiva, le ricerche nel settore delle scienze economiche, politiche, sociali eumane devono in particolare contribuire a garantire l'adeguata gestione e lavalorizzazione di informazioni e conoscenze che aumenta in maniera esponenziale, ela comprensione dei processi in atto in questo campo.

In Europa, la questione si pone tra l'altro in riferimento a quella del funzionamentodella democrazia e delle nuove forme di governance e nel contesto generale diquest'ultima. La posta in gioco è il rapporto dei cittadini con le istituzioni in unambiente politico e decisionale complesso, caratterizzato dalla sovrapposizione deilivelli di decisione nazionale, regionale ed europeo e il ruolo crescente, nel dibattitopolitico, della società civile e dei suoi rappresentanti.

Queste problematiche sono caratterizzate da un'evidente dimensione europea,addirittura intrinseca, che merita di essere analizzata tenendo a mente i loro aspettiglobali.

Nelle ricerche svolte a livello nazionale solo recentemente si è cominciato a tenereconto della dimensione europea che non beneficia ancora dell'attenzione chemeriterebbe.

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Risulta più logico affrontare questi aspetti a livello europeo. Un'azione intrapresa alivello dell'Unione consente oltretutto di garantire la coerenza metodologicanecessaria e di trarre il massimo beneficio dalla ricchezza legata alla varietà distrategie esistenti nell'Unione e alla diversità europea.

Azioni previste

L'azione della Comunità si concentrerà sui temi seguenti:

Società della conoscenza

– miglioramento della produzione, della trasmissione e dell'utilizzazione delleconoscenze in Europa;

– opzioni e scelte per lo sviluppo di una società della conoscenza al serviziodegli obiettivi che l'Unione si è prefissata nei Consigli europei di Lisbona eNizza, in particolare in materia di miglioramento della qualità della vita, dipolitiche dell'occupazione e del mercato del lavoro, di istruzione e formazionepermanente, di rafforzamento delle coesione sociale e di sviluppo sostenibile;

– varietà delle dinamiche di transizione verso la società della conoscenza alivello locale, nazionale e regionale.

Cittadinanza, democrazia e nuove forme di governance:

– conseguenze dell'integrazione europea e dell'allargamento dell'Unione per lademocrazia, la nozione di legittimità e il funzionamento delle istituzioni;

– ridefinizione delle aree di competenza e responsabilità e nuove forme digovernance;

– questioni di sicurezza, legate alla soluzione dei conflitti e al ristabilimento dellapace e della giustizia;

– nascita di nuove forme di cittadinanza e identità, forme e impatto delladiversità culturale in Europa.

In termini concreti, l'azione della Comunità si concentrerà sul sostegno:

– a ricerche e studi comparati transnazionali e allo sviluppo coordinato distatistiche e indicatori di qualità e quantità;

– alle ricerche interdisciplinari a sostegno delle politiche pubbliche;

– alla costituzione e valorizzazione su scala europea di infrastrutture di ricerca, dibasi di dati e di conoscenze.

1.2 Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione

Le attività svolte a questo titolo mirano a:

– rispondere alle esigenze scientifiche e tecnologiche delle politiche dellaComunità e dell'Unione, nell'insieme dei settori corrispondenti a questepolitiche, ivi comprese le aree tematiche prioritarie, per le quali non è

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necessario ricorrere ai tre grandi strumenti impiegati nelle aree prioritarie, mache richiedono azioni e modi di intervento specifici;

– rispondere in maniera flessibile e rapida a nuove esigenze scientifiche etecnologiche particolari e a sviluppi importanti imprevedibili, nonché adeterminati bisogni specifici che emergono alle frontiere della conoscenza, inparticolare nei settori multitematici e interdisciplinari, anche se legati alle areeprioritarie.

Queste attività rientrano nelle aree e riguardano gli argomenti seguenti:

1.2.1 Attività svolte in base ad inviti a presentare proposte

Riguardano due categorie di ricerca non esclusive:

– Ricerche necessarie per l'elaborazione, l'attuazione e il controllodell'applicazione delle politiche della Comunità e dell'Unione:

– ricerche a sostegno dell'attuazione delle politiche comuni, come lapolitica agricola comune e la politica comune della pesca;

– ricerche a sostegno degli obiettivi politici dell'Unione definiti, tra l'altro,nel Sesto programma d'azione per l'ambiente33 e nel Libro verde "Versouna strategia europea di sicurezza dell'approvvigionamento energetico"34;

– ricerche a sostegno degli obiettivi stabiliti per l'Unione dal Consiglioeuropeo, ad esempio quelli fissati dai Consigli europei di Lisbona e diFeira in materia di politica economica, nel campo della Societàdell'informazione e della e-Europe, dell'impresa, della politica sociale eoccupazionale, dell'istruzione e della formazione, ivi compresi glistrumenti e i metodi statistici necessari;

– ricerche necessarie per altre politiche della Comunità e dell'Unione neisettori, ad esempio, della salute, soprattutto la sanità pubblica, dellosviluppo regionale, del commercio, delle relazioni esterne e dell'aiutoallo sviluppo o della giustizia e degli affari interni.

– Ricerche che rispondono alle esigenze di determinati nuovi settori,interdisciplinari o multidisciplinari, o alle frontiere della conoscenza,soprattutto al fine di aiutare la ricerca europea a far fronte a sviluppi specificiimportanti e inattesi, anche nei settori legati alle aree prioritarie.

Le attività svolte in questi settori sono attuate nelle condizioni, in base ai principi e con l'aiutodei meccanismi seguenti:

– le attività in questione assumono principalmente le forme seguenti:

33 COM (2001) 3134 COM (2000) 769

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– progetti specifici mirati di portata generalmente limitata, svoltinell'ambito di partenariati di una dimensione adatta alle esigenze dasoddisfare;

– collegamento in rete di attività di ricerca svolte a livello nazionale,qualora il conseguimento degli obiettivi mirati richieda la mobilitazionedelle capacità esistenti negli Stati membri.

In alcuni casi debitamente giustificati, qualora gli obiettivi mirati possanoessere più adeguatamente conseguiti attraverso questi mezzi, sarà possibilericorrere, se pur in maniera limitata, agli strumenti utilizzati nelle areetematiche prioritarie, come le reti di eccellenza, o addirittura, i progettiintegrati.

– la scelta dei temi, delle aree e degli argomenti di ricerca sarà operata dallaCommissione in base alle valutazioni di un gruppo interno di utilizzatori, cheseguirà i pareri di una struttura di consulenza indipendente composta da espertiscientifici e industriali di alto livello;

– per l'attuazione di queste attività ci si potrà avvalere di un meccanismo in duetappe: inviti a manifestare interesse aperti a tutte le entità e le organizzazioninell'Unione per individuare con precisione e valutare, i bisogni; inviti apresentare proposte sui temi così scelti;

– tra i progetti ritenuti da esperti dello stesso settore ("peer review") di unaqualità scientifica e tecnologica sufficiente, la Commissione selezionerà quellipiù adatti a contribuire al sostegno delle politiche di sua competenza.

– Conformemente al loro approccio e ai loro obiettivi, le attività svolte in questoambito saranno attuate in base a decisioni annuali.

Queste attività comprendono, in particolare:

– Attività specifiche di ricerca per le PMI

La partecipazione delle PMI al programma quadro avviene perlopiù nell'ambitodelle azioni svolte nelle aree tematiche prioritarie.

Realizzate ai fini del sostegno alla competitività europea e alla politicadell'impresa e dell'innovazione, queste azioni specifiche mirano ad aiutare lePMI europee a rafforzare la loro capacità tecnologica nei settori tradizionali onuovi e a sviluppare la loro capacità di operare su scala europea einternazionale.

Queste azioni, che possono riguardare l'insieme dei settori scientifici etecnologici, assumono la forma di:

– Azioni di ricerca collettiva

Azioni di ricerca a medio termine di ampia portata svolte su scalaeuropea da centri di ricerca tecnica a beneficio di associazioni industrialio raggruppamenti di industrie, in interi settori industriali in cuipredominano le PMI.

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– Azioni di ricerca cooperativa

Azioni di ricerca svolte da centri di ricerca per conto di talune PMI di piùpaesi europei su temi di interesse comune, o da PMI ad alta tecnologia incollaborazione con centri di ricerca ed università.

– Attività specifiche di cooperazione internazionale

Svolte nell'ambito del sostegno alla politica estera e alla politica di aiuto allosviluppo dell'Unione, queste attività specifiche rientrano nel campo dellacooperazione in particolare con:

– i paesi terzi mediterranei;

– la Russia e i paesi della CSI;

– i paesi in via di sviluppo.

1.2.2. Attività del Centro comune di ricerca 35

Conformemente alla sua missione di sostegno scientifico e tecnico alle politiche dell'Unione,il CCR concentrerà le sue attività su temi prioritari per la definizione e l'attuazione dellepolitiche settoriali. Le azioni svolte presenteranno una forte dimensione europea e sibaseranno su un insieme di competenze particolari.

Queste attività saranno svolte dal CCR nei suoi settori di competenza, nei quali dispone diimpianti speciali, se non unici, ma anche nei settori in cui la sua neutralità rispetto agliinteressi nazionali e privati gli consente di eseguire nel miglior modo possibile le attività diricerca legate all'elaborazione e l'attuazione delle politiche comunitarie, nonché all'esecuzionedei compiti che ne derivano, che in parte incombono alla Commissione.

Il CCR svolgerà queste attività in stretto coordinamento e in rete con gli ambienti scientifici,gli organismi nazionali di ricerca e le imprese in Europa.

Le attività del CCR avranno come comune denominatore la sicurezza dei cittadini sotto i suoivari aspetti: salute, ambiente, sicurezza nucleare, sicurezza del pubblico, lotta antifrode.

Sono stati individuate due aree di ricerca specifiche (un terzo settore è coperto dalle attivitàsvolte nell'ambito delle azioni Euratom):

– Alimentazione, prodotti chimici e sanità:

Sicurezza e qualità dell'alimentazione, in particolare la lotta contro la BSE;organismi geneticamente modificati; prodotti chimici; applicazioni biomediche(in particolare definizione di riferimenti in questo settore).

35 Le attività del CCR nel campo della ricerca nucleare sono descritti nell'allegato "Obiettivi scientifici e

tecnologici" della proposta relativa al programma quadro Euratom. Il CCR svolgerà inoltre attività nel quadrodelle azioni di strutturazione dello Spazio europeo della ricerca e potrà partecipare all'insieme delle attività diricerca del programma quadro svolte in base ad inviti a presentare proposte, nelle aree tematiche prioritarie enell'ambito della sezione "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione". Incollegamento con queste attività, svolgerà una quantità limitata di ricerca di carattere esplorativo.

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– Ambiente e sviluppo sostenibile:

Cambiamento climatico (ciclo del carbonio, modellizzazione, impatti) etecnologie per lo sviluppo sostenibile (energie rinnovabili, strumenti diintegrazione delle politiche); tutela ambientale in Europa; sviluppo di reti emisure di riferimento; sostegno tecnico agli obiettivi del GMES.

D'altra parte sono previsti tre tipi di attività di carattere generale:

– Prospettiva scientifica e tecnologica:

Attività di prospettiva tecnico-economica basate sulle attività di rete europee;

– Materiali e misure36 di riferimento:

Ufficio comunitario di riferimento e materiali di riferimento certificati;convalida e qualificazione di metodi relativi alle misure chimiche.

– Sicurezza pubblica e lotta antifrode:

Individuazione delle mine antipersona; prevenzione dei rischi naturali etecnologici; rete di sostegno alla sicurezza informatica nell'Unione; tecnologiedi controllo delle frodi.

2. STRUTTURARE LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA

2.1. Ricerca e innovazione

Obiettivo

L'obiettivo di queste azioni è incentivare, nella Comunità e nell'insieme delle sue regioni,l'innovazione tecnologica, la valorizzazione dei risultati della ricerca, il trasferimentodelle conoscenze e delle tecnologie, nonché l'istituzione di imprese tecnologiche.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

La capacità relativamente limitata dell'Europa di trasformare i risultati delle ricerche e dellescoperte scientifiche e tecnologiche in successi industriali, economici e commercialicostituisce una delle sue debolezze più note. Le azioni di incentivazione dell'innovazionerealizzate a livello europeo possono contribuire a incrementare il livello globale dei risultatidell'Europa e ad accrescere le capacità europee in questo campo, aiutando le imprese e gliinnovatori nei loro tentativi di operare su scala europea e sui mercati internazionali. Ciòconsentirà agli operatori dell'insieme delle regioni dell'Unione di beneficiare, grazie adopportune iniziative, dell'esperienza e delle conoscenze acquisite in altre regioni.

36 Le attività nel settore della metrologia in campo nucleare sono descritte nell'allegato "Obiettivi scientifici e

tecnologici" della proposta relativa al programma quadro Euratom.

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Azioni previste

Queste attività integreranno le attività in materia di innovazione che rientrano in quelleeseguite sotto la voce "Integrare la ricerca".

Si tratterà di azioni di sostegno generale all'innovazione, a complemento delle attivitànazionali e regionali e in collegamento con queste, al fine di rafforzare la coerenza deglisforzi in questo ambito.

Le azioni svolte in questo campo saranno destinate a sostenere:

– il collegamento in rete degli operatori del sistema europeo dell'innovazione e losvolgimento di analisi e studi, al fine di incentivare gli scambi di esperienze edi buone pratiche;

– azioni di incentivazione delle cooperazioni transregionali in materia diinnovazione e di sostegno alla creazione di imprese tecnologiche eall'elaborazione di strategie regionali in questo campo;

– azioni di sperimentazione di nuovi strumenti e nuovi approcci in materia diinnovazione tecnologica;

– avvio o consolidamento di servizi di informazione, soprattutto elettronici (ades. Cordis), nonché di servizi di assistenza in materia di innovazione(trasferimento tecnologico, tutela della proprietà intellettuale, accesso alcapitale di rischio);

– azioni nel campo dell' "intelligenza" economica e tecnologica (analisi delleevoluzioni tecnologiche, delle applicazioni e dei mercati e trattamento ediffusione di informazioni che possono essere utili per i ricercatori, gliimprenditori, in particolare le PMI, e gli investitori nelle loro decisioni);

– analisi e valutazione delle attività in materia di innovazione svolte nel quadrodei progetti di ricerca comunitari e valorizzazione degli insegnamenti che se nepossono trarre per le politiche di innovazione.

Parte di queste azioni saranno attuate in collegamento con quelle svolte dalla BEI (attraverso,in particolare, il FEI) nell'ambito del suo piano "Iniziativa Innovazione 2000", nonché deiFondi strutturali.

2.2. Risorse umane e mobilità

Obiettivo

Le attività svolte in questo ambito mirano a sostenere lo sviluppo, nell'insieme delleregioni comunitarie, di risorse umane abbondanti e di livello mondiale. Si tratterà diincentivare la mobilità transnazionale ai fini della formazione, dello sviluppo dellecompetenze o del trasferimento delle conoscenze, in particolare tra settori diversi; disostenere l'eccellenza scientifica e di contribuire a rafforzare l'interesse che l'Europasuscita nei ricercatori dei paesi terzi. Nel perseguire questi obiettivi, si cercherà,adottando opportune misure, di trarre il massimo beneficio dal potenziale rappresentatoda questo punto di vista da tutti i componenti della popolazione, in particolare le donne.

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Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

La promozione della mobilità transnazionale è un mezzo semplice, particolarmente efficace epotente, di rafforzare l'eccellenza europea nel suo insieme e la sua distribuzione nelle varieregioni dell'Unione. Offre infatti la possibilità di migliorare notevolmente la qualità dellaformazione dei ricercatori, incoraggia la circolazione e la valorizzazione delle conoscenze, eaiuta ad istituire ovunque in Europa dei poli di eccellenza di livello internazionale in grado disuscitare un notevole interesse. Un'azione avviata a livello dell'Unione in questo campo, o inmateria di risorse umane in generale, e poi portata ad un livello adeguato di massa critica,avrà necessariamente un impatto significativo.

Azioni previste

Svolte nell'insieme dei settori scientifici e tecnologici, queste attività assumeranno la formadi:

– sostegni globali ad università, centri di ricerca, imprese e reti, per l'accoglienzadi ricercatori europei e di paesi terzi;

– borse individuali concesse a ricercatori europei ai fini della mobilità verso unaltro paese europeo o un paese terzo, nonché a ricercatori dei paesi terzi dilivello eccellente che desiderino venire in Europa;

– meccanismi per il rientro nei paesi e regioni di origine e il reinserimentoprofessionale, in collegamento con la concessione di sostegni globali eindividuali;

– partecipazione finanziaria a programmi nazionali o regionali di sostegno allamobilità dei ricercatori, aperti a ricercatori di altri paesi europei;

– sostegno alle équipe europee di ricerca situate al più alto livello dell'eccellenza,specialmente per le attività di ricerca di punta o interdisciplinari;

– premi scientifici per lavori di livello eccellente realizzati da un ricercatore cheabbia beneficiato di un sostegno finanziario dell'Unione a favore della mobilità.

2.3. Infrastrutture di ricerca

Obiettivo

Le attività svolte a questo titolo sono destinate a contribuire alla creazione di un tessutodi infrastrutture di ricerca di altissimo livello in Europa e a incentivare il loro usoottimale su scala europea.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

Lo sviluppo di un approccio europeo in materia di infrastrutture di ricerca e l'attuazione diazioni in questo campo a livello dell'Unione, possono contribuire significativamente arafforzare il potenziale europeo di ricerca e la sua valorizzazione in vari modi: contribuendo agarantire un accesso più ampio alle infrastrutture esistenti nei vari Stati membri e a rafforzarela complementarietà degli impianti in attività; incentivando lo sviluppo o la creazione diinfrastrutture che garantiscano un servizio su scala europea e scelte ottimali di costruzione,dal punto di vista europeo, e di sviluppo tecnologico regionale.

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Azioni previste

Queste attività saranno attuate nell'insieme dei settori scientifici e tecnologici, ivi comprese learee tematiche prioritarie. Si presterà particolare attenzione alla necessità per la ricercaeuropea, in tutti i settori e le discipline, di disporre di un'infrastruttura di comunicazione dielevata capacità e ad alta velocità (basata in particolare su strutture di tipo GRID), nonché diservizi di editoria elettronici. Definite e svolte sulla base, tra l'altro, del parere scientifico dellaFondazione europea della scienza, queste azioni consisteranno in attività di sostegno a :

– l'accesso transnazionale alle infrastrutture di ricerca ;

– mediante infrastrutture o consorzi di infrastrutture di portata europea,attuazione di iniziative integrate che consentano di garantire la fornitura diservizi su scala europea e che riguardino, oltre all'accesso transnazionale,l'istituzione e il funzionamento di reti di cooperazione e l'esecuzione di progetticomuni di ricerca destinati ad incrementare il livello delle prestazioni delleinfrastrutture in questione;

– realizzazione di studi di fattibilità e di lavori preparatori in vista della creazionedi infrastrutture nuove di portata europea;

– ottimizzazione delle infrastrutture europee mediante un sostegno limitato allosviluppo di infrastrutture nuove. Questo supporto può aggiungersi al contributodella BEI o dei Fondi strutturali al finanziamento di queste infrastrutture; glistudi di fattibilità dovrebbero sistematicamente valutare questa possibilità.

2.4. Scienza/società

Obiettivo

L'obiettivo delle azioni svolte in questo ambito è incoraggiare lo sviluppo, in Europa, dirapporti armoniosi tra scienza e società e l'apertura nei confronti dell'innovazionegrazie all'istituzione di nuovi rapporti e di un dialogo consapevole tra ricercatori,industriali, responsabili politici e cittadini.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

Le questioni scienza/società devono essere trattate ampiamente a livello dell'Unione data laloro marcata dimensione europea che è dovuta a più fattori: il più delle volte questeproblematiche si pongono a livello europeo (come ad esempio, la questione della sicurezzaalimentare), è importante poter beneficiare dell'esperienza e delle conoscenze (spessocomplementari) acquisite nei vari paesi ed è necessario tenere conto delle varie opinioni inmateria che rispecchiano la diversità culturale europea.

Azioni previste

Conformemente agli orientamenti delineati nel documento di lavoro dei servizi dellaCommissione "Scienza, società e cittadini in Europa"37, le attività svolte in questo ambito, intutti i settori scientifici e tecnologici, riguarderanno in via prioritaria i temi seguenti:

37 SEC (2000) 1973

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– Una società più vicina alla ricerca: scienza e governance; parere scientifico;coinvolgimento della società nella ricerca; analisi previsionale;

– Un uso responsabile del progresso scientifico e tecnologico: rischio;competenze; applicazione del principio di precauzione; sistema di riferimentoeuropeo; etica ;

– Un dialogo più stretto tra scienza e società: nuove forme di dialogo; farconoscere la scienza ai cittadini; interesse dei giovani per le carrierescientifiche; le donne nella scienza e nella ricerca.

Si tratterà di azioni di sostegno per :

– il collegamento in rete e l'istituzione di legami strutturali tra le istituzioni e leattività corrispondenti a livello nazionale, regionale ed europeo;

– lo scambio di esperienze e di buone pratiche;

– la realizzazione di ricerche specifiche;

– le iniziative di sensibilizzazione "ad alta visibilità" (ad esempio riconoscimentie concorsi);

– la creazione di basi di dati e di informazioni, nonché lo svolgimento di studi,soprattutto statistici e metodologici, sui vari temi.

3. RAFFORZARE LE BASI DELLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA

Obiettivo

Le azioni svolte in quest'ambito mirano a rafforzare il coordinamento e sostenere losviluppo coerente delle politiche e delle attività di ricerca e di incentivazionedell'innovazione in Europa.

Giustificazione dell'azione e valore aggiunto europeo

La creazione dello Spazio europeo della ricerca si basa innanzitutto sul miglioramento dellacoerenza e del coordinamento delle attività e delle politiche di ricerca e di innovazione svoltea livello nazionale, regionale ed europeo. L'azione della Comunità può contribuire aincentivare le attività realizzate a tal fine e a costituire la base di informazioni, conoscenze eanalisi indispensabile per portare a termine questo progetto.

Azioni previste

Svolte nell'insieme delle aree scientifiche e tecnologiche, queste attività assumeranno la formadescritta qui di seguito.

– Per rafforzare il coordinamento delle attività di ricerca svolte in Europa sulpiano nazionale e a livello europeo, azioni di sostegno finanziario per:

– l'apertura reciproca dei programmi nazionali;

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– il collegamento in rete di attività di ricerca realizzate a livello nazionale eregionale;

– attività di cooperazione scientifica e tecnologica svolte nell'ambito dialtri quadri di cooperazione europea, ad esempio le attività dellaFondazione europea della scienza;

– collaborazione e iniziative comuni di organismi specializzati dicooperazione scientifica europea come il CERN, l'EMBL, l'ESO ol'ESA38.

Queste azioni saranno realizzate nel contesto generale delle attività avviate per ottimizzare ilfunzionamento globale della cooperazione scientifica e tecnologica europea e garantire lacomplementarietà delle sue varie componenti (che comprendono COST e Eureka).

– Per sostenere lo sviluppo coerente delle politiche di ricerca e innovazione inEuropa:

– realizzazione di analisi e studi, lavori in materia di prospettiva, statisticheed indicatori scientifici e tecnologici;

– creazione e sostegno alle attività dei gruppi di lavoro specializzati e diistanze per la concertazione e il dibattito politico;

– sostegno al benchmarking delle politiche di ricerca e innovazione alivello nazionale, regionale ed europeo;

– sostegno alla realizzazione dei lavori di cartografia dell'eccellenzascientifica e tecnologica in Europa;

– sostegno alla realizzazione dei lavori necessari per migliorare l'ambienteregolamentare e amministrativo della ricerca e dell'innovazione inEuropa.

38 CERN: Organizzazione europea per la ricerca nucleare; EMBL: Laboratorio europeo di biologia molecolare;

ESO: Organizzazione europea per le ricerche astronomiche nell'emisfero australe; ESA: Agenzia spazialeeuropea.

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38

ALLEGATO II: IMPORTO GLOBALE MASSIMO, QUOTE RISPETTIVE ERIPARTIZIONE INDICATIVA

L'importo finanziario globale massimo e le quote rispettive delle varie azioni, quali sonoindicate all'articolo 164 del trattato CE, sono:

Milioni di euro

Prima azione39: 13.570

Seconda azione40: 600

Terza azione41: 300

Quarta azione42: 1.800

Importo globale massimo* 16.270

*Ripartizione indicativa:

1) Integrare la ricerca43 44 12.770

� Genomica e biotecnologia per la salute 2.000

� Tecnologie per la Società dell'informazione 3.600

� Nanotecnologie, materiali intelligenti, nuovi processi di produzione

� Aeronautica e spazio 1,000

� Sicurezza alimentare e rischi per la salute600

� Sviluppo sostenibile e cambiamento globale 1.700

39 Comprende le attività svolte sotto la voce "Integrare la ricerca", ad eccezione delle attività di cooperazione

internazionale; le attività in materia di infrastrutture di ricerca e sul tema Scienza/società svolte sotto la voce"Strutturare lo Spazio europeo della ricerca"; nonché quelle svolte sotto la voce "Rafforzare le basi delloSpazio europeo della ricerca".

40 Comprende le attività di cooperazione internazionale svolte sotto la voce "Integrare la ricerca", nelle areeprioritarie e nell'ambito dell'anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione.

41 Comprende le attività specifiche sul tema "Ricerca e innovazione" svolte sotto la voce "Strutturare lo Spazioeuropeo della ricerca" ad integrazione delle attività in materia di innovazione realizzate nell'ambito delleattività di cui alla sezione '"Integrare la ricerca".

42 Comprende le attività in materia di risorse umane e di sostegno alla mobilità svolte sotto la voce "Strutturarelo Spazio europeo della ricerca".

43 Si intende assegnare a delle PMI almeno il 15% dei mezzi finanziari previsti sotto questa voce.44 di cui 600 milioni di euro in tutto per le attività di cooperazione internazionale.

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39

� Cittadini e governance nella società europea della conoscenza 225

� Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione45 2.345

2) Strutturare lo Spazio europeo della ricerca 3.050

� Ricerca e innovazione 300

� Risorse umane 1.800

� Infrastrutture di ricerca 900

� Scienza/società 50

3) Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca 450

� Sostegno al coordinamento delle attività 400

� Sostegno allo sviluppo coerente delle politiche 50

TOTALE 16.27046

45 di cui 715 milioni di euro per le attività del CCR46 ai quali si aggiunge un importo di 1.230 mio di euro per il programma quadro Euratom, suddiviso

indicativamente come segue: Trattamento e stoccaggio dei residui nucleari 150 mio di euro; Fusionetermonucleare controllata 700 mio di euro [di cui 200 mio di euro per la partecipazione al progetto ITER];altre attività 50 mio di euro; attività del CCR 330 mio di euro [di cui 110 mio di euro per il trattamento e lostoccaggio dei residui].

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ALLEGATO III: STRUMENTI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONEFINANZIARIA DELLA COMUNITÀ

Per contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, la Comunità partecipafinanziariamente, nell'ambito dei programmi specifici, alle attività di ricerca e di sviluppotecnologico, comprese le attività di dimostrazione, svolte nelle aree tematiche prioritarie delprogramma quadro, nonché in altri settori e su altri temi della scienza e della tecnologia.

La partecipazione finanziaria della Comunità a queste attività, che comprendono misuredestinate a incentivare l'innovazione, avviene mediante la gamma di strumenti descritti qui diseguito.

1. STRUMENTI

1.1. Strumenti di integrazione della ricerca

1.1.1. Reti di eccellenza

Nelle aree tematiche prioritarie di ricerca del programma quadro, partecipazionefinanziaria a reti di eccellenza.

Il sostegno a queste reti è destinato a incentivare l'eccellenza in Europa mediantel'integrazione profonda e duratura delle capacità di eccellenza esistenti nelleuniversità, centri di ricerca e industrie di vari Stati membri in una massa critica dicompetenze, sotto forma di "centri di eccellenza virtuali".

L'azione di integrazione sarà garantita da un programma comune di attività checostituisce una parte importante delle attività delle entità collegate in rete. Questeentità dovranno possedere o acquisire l'autonomia di funzionamento necessaria pergarantire un'integrazione progressiva delle loro attività con quelle di altre entità.

I programmi di attività, dell'ordine di grandezza di svariati milioni di euro, sarannodefiniti in funzione di temi e argomenti di ricerca precisi, ma non di obiettivi orisultati stabiliti in anticipo. La loro esecuzione comporterà l'integrazione progressivadei programmi di lavoro nelle aree interessate, una ripartizione precisa delle attività,un volume significativo di scambi di personale, nonché un ampio ricorso alle retielettroniche d'informazione e comunicazione e alle modalità di lavoro virtuali einterattive. Questi programmi comporteranno necessariamente e in modo verificabileattività di gestione, trasferimento e valorizzazione delle conoscenze prodotte.

Le reti di eccellenza saranno selezionate attraverso inviti a presentare proposte.

L'apertura delle reti di eccellenza alla partecipazione di ricercatori di paesi europeidiversi da quelli delle entità associate sarà incentivata mediante misure di sostegnoalla mobilità. Gli organismi di paesi terzi e le organizzazioni di cooperazionescientifica europea potranno partecipare alle reti di eccellenza.

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1.1.2. Progetti integrati

Nelle aree tematiche prioritarie di ricerca del programma quadro, partecipazionefinanziaria a progetti integrati.

Questi progetti, di un ordine di grandezza fino a svariate decine di milioni di euro,saranno eseguiti da consorzi che comporteranno spesso un'intensa collaborazione trauniversità e industria.

Potranno eventualmente riguardare attività di ricerca "a rischio" e saranno comunquedotati di obiettivi chiaramente definiti in termini di conoscenze scientifiche etecnologiche e di prodotti, processi o servizi. In alcuni casi i progetti integratisaranno costituiti da raggruppamenti ("clusters") di elementi orientati verso aspettidiversi di uno stesso obiettivo, integrati in un'azione unica dall'industria e dai partnerdi ricerca pubblici in base ad un calendario regolarmente aggiornato.

La loro esecuzione comporterà necessariamente e in modo verificabile attività didiffusione, trasferimento e valorizzazione delle conoscenze, nonché di analisi evalutazione dell'impatto economico e sociale delle tecnologie interessate e dei fattoridi successo della loro valorizzazione.

La loro attuazione avverrà preferibilmente in base a piani di finanziamento globaliche comportano un'importante mobilizzazione di fondi pubblici e privati, nonché ilricorso ad altri sistemi di collaborazione o finanziamento, in particolare Eureka o glistrumenti della BEI e del FEI.

I progetti integrati saranno selezionati in base a inviti a presentare proposte. Sarannoaperti alla partecipazione degli organismi di paesi terzi e delle organizzazioni dicooperazione scientifica europea. Saranno previste misure specifiche destinate adincentivare la partecipazione delle PMI.

Le reti di eccellenza ed i progetti integrati saranno gestiti in maniera ampiamenteautonoma dai partecipanti che disporranno, in particolare, della possibilità di:

– associare altri partner alle attività che intraprendono;

– definire progetti di portata limitata in quanto elementi del loro programma diattività e di varare inviti a presentare proposte;

– adeguare il contenuto di questi programmi in funzione delle esigenze.

L'esecuzione dei programmi di attività realizzati dalle reti di eccellenza e nell'ambitodei progetti integrati sarà regolarmente soggetta a valutazione.

1.1.3. Partecipazione a programmi nazionali eseguiti congiuntamente

Nelle aree tematiche prioritarie di ricerca del programma quadro, partecipazionefinanziaria a programmi nazionali eseguiti congiuntamente, ai sensi dell'articolo169 del trattato.

Si tratterà di programmi adeguatamente definiti e attuati dai governi e dalleorganizzazioni nazionali di ricerca. La loro esecuzione congiunta prevede il ricorsoad una struttura specifica di attuazione e si baserà su programmi di lavoro

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armonizzati e inviti a presentare proposte comuni, congiunti o coordinati. Se delcaso, comporterà l'instaurazione o l'utilizzazione di infrastrutture comuni.

La Comunità potrà contribuire finanziariamente ai programmi eseguiticongiuntamente. Qualora questi programmi fossero aperti ad altri paesi europei, laComunità potrà anche sostenere la partecipazione di ricercatori, équipe o istituzionidi questi paesi.

1.1.4. Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione

Gli strumenti di attuazione delle azioni svolte sotto la voce "Anticipazione delleesigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione" sono descritti nell'allegato I.

1.2. Strumenti per la strutturazione dello Spazio europeo della ricerca

Gli strumenti di attuazione delle azioni svolte nei settori seguenti sono descritti nell'allegatoI:

– Ricerca e innovazione;

– Risorse umane e mobilità;

– Infrastrutture di ricerca;

– Scienza/società.

1.3. Strumenti di rafforzamento delle basi dello Spazio europeo della ricerca

Gli strumenti di attuazione delle azioni svolte in questo ambito sono descritti nell'allegato I.

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2. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE FINANZIARIA DELLA COMUNITÀ

La Comunità parteciperà finanziariamente all'attuazione delle azioni eseguite con l'ausiliodegli strumenti sopra indicati, nel rispetto della disciplina comunitaria per gli aiuti di Statoalla ricerca e sviluppo, nonché delle norme internazionali in questo campo, in particolarel'accordo dell'OMC sulle sovvenzioni e le misure compensative. Dovrà pertanto esserepossibile adeguare di volta in volta l'importo e la forma della partecipazione finanziaria delprogramma quadro, soprattutto se si prevede l'intervento di altre fonti di finanziamento, anchecomunitarie come la BEI e il FEI.

Nel caso della partecipazione di organismi di regioni in ritardo di sviluppo, qualora unprogetto benefici del tasso massimo autorizzato di cofinanziamento del programma quadro odi una sovvenzione globale, potrà essere concesso un contributo complementare dei Fondistrutturali, conformemente alle disposizioni del regolamento del Consiglio n. 1260/199947.

Nel caso della partecipazione di organismi dei paesi candidati, potrà essere concesso uncontributo supplementare degli strumenti finanziari di preadesione in condizioni simili.

La partecipazione finanziaria della Comunità sarà concessa nel rispetto del principio dicofinanziamento, ad eccezione dei finanziamenti destinati a studi, conferenze e appaltipubblici. In funzione della tipologia dei vari strumenti, la partecipazione finanziaria dellaComunità potrà essere di natura globale o assumere la forma di una sovvenzione alledotazioni di bilancio di ciascuna tappa dell'attuazione degli strumenti.

La partecipazione finanziaria della Comunità sarà, in linea di principio, stabilita a seguito diprocedure aperte di inviti a presentare proposte o bandi di gara.

La Comunità può inoltre essere chiamata a contribuire sotto forma di sovvenzioni al capitalenecessario per lo sviluppo di infrastrutture di ricerca.

La Commissione attua le attività di ricerca in modo da garantire la tutela degli interessifinanziari della Comunità mediante controlli efficaci e, qualora si individuassero delleirregolarità, mediante sanzioni dissuasive e proporzionate.

Nelle decisioni relative ai programmi specifici che attuano il programma quadro, non sonopreviste deroghe alle regole stabilite nella tabella riportata qui di seguito.

StrumentiPartecipazione finanziaria della

Comunità nell'ambito delprogramma quadro

Integrare la ricerca 48

1. Partecipazione finanziaria a reti dieccellenza

La Comunità può concedere una sovvenzione globalesulla base dei risultati dell'attuazione di un programmacomune di attività.

47 GU L 161 del 26 giugno 1999.48 Nel caso delle tre categorie di azioni eseguite sotto la voce "Integrare la ricerca", la partecipazione finanziaria

della Comunità potrà coprire la partecipazione di organismi e ricercatori di paesi terzi.

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2. Partecipazione finanziaria a progettiintegrati.

La Comunità può concedere una sovvenzione albilancio previsionale di questi progetti che non puòsuperare il 50% del loro costo totale.

3. Partecipazione finanziaria a programminazionali eseguiti congiuntamente.

La Comunità può concedere una sovvenzione albilancio previsionale delle attività eseguitecongiuntamente che non può superare il 50% del costototale; questa sovvenzione può coprire globalmente lapartecipazione di ricercatori e organismi di paesi terzidella Comunità a queste attività.

4. Partecipazione finanziaria ad attivitàdestinate ad anticipare le esigenzescientifiche e tecnologiche dell'Unione,ivi comprese le azioni specifiche diricerca per le PMI e delle attivitàspecifiche di cooperazioneinternazionale.

La Comunità può concedere una sovvenzione albilancio previsionale di queste attività che non devesuperare il 50% del loro costo totale; potrà farsi caricodella totalità del bilancio del CCR.

Strutturare lo Spazio europeo dellaricerca

1. Partecipazione finanziaria ad azioni diincentivazione dell'interazione traricerca e innovazione.

La Comunità può concedere una sovvenzione albilancio previsionale di queste azioni.

2. Partecipazione finanziaria ad azioni disviluppo delle risorse umane e dirafforzamento della mobilità.

Per le borse e il sostegno all'eccellenza si tratta diimporti complessivi.

3. Partecipazione finanziaria ad azioni disostegno a favore delle infrastrutture diricerca.

La Comunità può concedere una sovvenzione albilancio previsionale dei lavori tecnici preparatori, ivicompresi gli studi di fattibilità, che non può superare il50% del loro costo totale; può concedere unasovvenzione globale per le attività transnazionali diaccesso e di sviluppo di reti, nonché, sulla base deirisultati, per l'attuazione di iniziative integrate; puòconcedere una sovvenzione ai bilanci previsionali disviluppo di nuove infrastrutture, che non può superareil 10% dei loro costi totali. .

4. Partecipazione finanziaria a favoredello sviluppo di rapporti armoniosi trascienza e società.

La Comunità può concedere una sovvenzione per ibilanci previsionali di queste iniziative.

Rafforzare le basi dello Spazio europeodella ricerca.

1. Partecipazione finanziaria ad attività dicoordinamento.

La Comunità può concedere una sovvenzione per ibilanci previsionali di queste attività.

2. Partecipazione finanziaria a misure disostegno destinate allo sviluppocoerente delle politiche di ricerca.

La Comunità può concedere una sovvenzione per ibilanci previsionali di queste misure.

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SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

Settore politico: RicercaAttività: Azioni di ricerca ai sensi del trattato CE

TITOLO DELL'AZIONE:

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consigliorelativa al programma quadro pluriennale 2002-2006 diazioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico edimostrazione per la realizzazione dello Spazio europeo dellaricerca; in appresso denominato «il programma quadro».

1. LINEA DI BILANCIO + TITOLO

Sottosezione B6

2. CIFRE AGGREGATE

2.1. Dotazione complessiva dell'azione (parte B): 16 270 milioni di euro in SI

2.2. Periodo di applicazione:

2002-2006

Le modalità di rinnovo dell'azione sono stabilite dall'articolo 166 del trattato CE.

2.3. Stima complessiva pluriennale delle spese

a) Scadenzario stanziamenti d'impegno/stanziamenti di pagamento (intervento finanziario)(cfr. punto 6.1.1)

milioni di euro (alla 3a decimale)Anno

n. n + 1 n + 2 n + 3 n + 4n + 5 eesercizi

successivi.Totale

Stanziamentid'impegno

Stanziamenti dipagamento

b) Assistenza tecnica e amministrativa (ATA) e spese di sostegno (DDA) (cfr. punto 6.1.2)

SI

SP

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Totale parziale a+b

SI

SP

c) Incidenza finanziaria complessiva delle risorse umane e altre spese di funzionamento (cfr.punti 7.2 e 7.3)

SI/SP

TOTALE a+b+c

SI 0 3759,0 4004,0 4190,0 4317,0 0 16270,0

SP

2.4. Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie

x� proposta compatibile con la programmazione finanziaria esistente

� uesta proposta richiede una riprogrammazione della relativa rubrica delleprospettive finanziarie,

� vi compreso, se del caso, un ricorso alle disposizioni dell'accordointeristituzionale.

2.5 Incidenza finanziaria sulle entrate

� Nessuna incidenza finanziaria (riguarda aspetti tecnici relativi all'attuazione diuna misura)

O

x� Incidenza finanziaria - l'effetto sulle entrate è descritto qui di seguito:

Alcuni Stati associati contribuiranno al finanziamento del programma quadro.

Alcuni Stati membri potranno contribuire al finanziamento dei programmi stabiliti aisensi dell'articolo 169 del trattato.

Conformemente agli articoli 92 e 96 del regolamento finanziario, il Centro comunedi ricerca può beneficiare di entrate provenienti da attività concorrenziali di variotipo e di altre prestazioni per conto terzi.

Conformemente all'articolo 27 del regolamento finanziario, alcune entrate possonoessere reimpiegate.

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Milioni di euro (alla 1a decimale)

Situazione dopo l'azione

Linea dibilancio

Entrate

Primadell'azione (anno

n-1) Annon3

N+1 N+2 N+3 n+4 n+5

a) Entrate in termini assoluti1

b)Modifica delle entrate2 �

3. CARATTERISTICHE DEL BILANCIO

Natura delle spese Nuova Partecipa-zioneEFTA

Partecipa-zione dei paesi

candidati

Rubrica PF

SO/SNO

SD/SD

SI/NO

SI/NO SI/NO

N.

4. BASE GIURIDICA

Articolo 166 del trattato CE

5. DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE

5.1. Necessità dell'intervento comunitario

La ricerca s’impone come una componente fondamentale dell'economia e dellasocietà della conoscenza che si sviluppano su scala mondiale. Oggi più che mai, sirivela uno dei motori fondamentali del progresso economico e sociale, un fattorechiave della competitività delle imprese, dell'occupazione e della qualità della vita.La scienza e la tecnologia costituiscono d'altra parte un elemento centrale delprocesso decisionale.

Le debolezze strutturali dell'Europa in materia di ricerca, tuttavia, non sono stateeliminate. Nel 1999, l'Unione europea ha investito nel campo della ricerca e dellosviluppo 70 miliardi di euro in meno rispetto agli Stati Uniti, posizionandosi dopo gliUSA e il Giappone in termini di spese di ricerca rispetto al PIL (1,8 % contro,rispettivamente il 2,7 % e il 3,1 %), ma anche in termini di numero di ricercatori,numero di brevetti e di esportazioni di alta tecnologia per abitante.

La ricerca è chiamata a svolgere un ruolo ancora più importante e centrale nelfunzionamento dell'economia e della società europea. Ciò richiede unconsolidamento delle attività pubbliche e private di ricerca nell'Unione, ma anche ilcoordinamento delle azioni di ricerca degli Stati membri tra loro e con quelledell'Unione.

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E' precisamente in quest'ottica che la Commissione ha proposto nel gennaio 2000 lacreazione di uno "Spazio europeo della ricerca49. La sua realizzazione sarànecessariamente il frutto di un impegno comune dell'Unione, degli Stati membri edegli operatori della ricerca.

Quest’iniziativa richiede innanzitutto una serie di azioni, soprattutto di naturagiuridica e regolamentare, in particolare l'attuazione delle misure atte a rimuovere gliostacoli alla libera circolazione dei ricercatori, delle conoscenze e delle tecnologie inEuropa.

Oltre alle iniziative di questo tipo, anche le azioni di sostegno finanziario alla ricercadell'Unione svolgono un ruolo determinante.

Di norma i poteri pubblici sono legittimati a sostenere l'attività di ricerca nei settoriin cui i risultati generati possiedono un valore di "bene pubblico" superiore albeneficio diretto che ne traggono coloro che svolgono la ricerca. Ciò vale per laricerca fondamentale, ma anche per numerose attività di ricerca orientata. Il sostegnopubblico è legittimo e necessario quando le ricerche interessate possono contribuire,o addirittura sono indispensabili, all'attuazione di politiche pubbliche, ma anchequando contribuiscono alla soluzione di problemi che la società deve affrontare e alrafforzamento della competitività europea. Questo sostegno infatti incoraggia leimprese ad intraprendere ricerche rischiose e di lunga durata che non generano perloro un beneficio immediato, ma contribuiscono alla trasparenza del mercato delleconoscenze.

Il sostegno a livello europeo, ed in particolare a livello comunitario, si giustifica piùspecificatamente in base al suo "valore aggiunto europeo" che riguarda gli aspettiseguenti.

– costo e portata delle ricerche superiori alle capacità di un solo paese edesigenza di riunire una "massa critica" di risorse finanziarie ed umane;

– interesse della collaborazione in termini economici (economie di scala) edell'impatto positivo sulle attività private di ricerca e la competitivitàindustriale;

– esigenza di combinare le competenze complementari presenti nei vari paesi, inparticolare rispetto a problematiche interdisciplinari e di ricorrere a studicomparati su scala europea;

– collegamenti con le priorità e gli interessi dell'Unione, nonché con la normativae le politiche comunitarie;

– carattere necessariamente transnazionale delle ricerche, dovuto sia alla scala sucui si pongono i problemi (ambiente), sia a ragioni di carattere scientifico(studi comparati, epidemiologia).

D'altro canto, il valore aggiunto europeo dell'azione comunitaria nel campo dellaricerca è stato valutato e confermato mediante una valutazione ex ante, nell'ambito

49 COM (2000) 612 del 4 ottobre 2000

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della quale si sono definite anche le evoluzioni auspicabili, e una valutazione ex postdelle azioni in corso.

– Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex ante

I servizi della Commissione hanno effettuato una valutazione ex ante al momentodell'elaborazione della proposta di programma quadro che si basa in particolaresu:

– le raccomandazioni della valutazione quinquennale dei programmiquadro e dei programmi specifici, realizzata da esperti indipendenti nelcorso del 2000;

– la valutazione intermedia del Quinto programma quadro (1998-2002)della Commissione, presentata nel COM(2000)612 del 4.10.2000 eesposta dettagliatamente nel documento di lavoro dei servizi dellaCommissione SEC(2000)1780, del 23.10.2000;

– le risposte ricevute a seguito delle ampie consultazioni sulle duecomunicazioni riguardanti lo Spazio europeo della ricerca nel corso del2000;

– i lavori in corso nel quadro del processo di Lisbona, in particolare inmateria di benchmarking delle politiche di RST, di cartografiadell'eccellenza scientifica e tecnologica, di sostegno alle infrastrutture deiricerca.

Questa valutazione è giunta alle conclusioni seguenti:

– è necessario un nuovo programma quadro che contribuisca allarealizzazione dello Spazio economico europeo;

– questa azione deve essere ampiamente modificata rispetto al passato, perquanto attiene alla portata e alle modalità di intervento, in particolareoccorre:

– rafforzare i collegamenti con le attività di ricerca nazionali al finedi incrementare l'efficacia delle spese di ricerca in Europa;

– riorientare le azioni su un numero limitato di obiettivi che possonoessere conseguiti solo a livello comunitario;

– adeguare le modalità di intervento in vista di un'efficacia, unimpatto e una visibilità maggiori.

Al fine di migliorare le prestazioni dell'Unione in termini di efficacia rispetto aicosti, queste misure di valutazione ex ante saranno completate con ladefinizione, nelle proposte relative ai programmi specifici, di obiettivimisurabili che saranno oggetto di un controllo regolare.

– Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex post

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Al momento dell'elaborazione del programma quadro 2000-2006 si è tenutoconto delle raccomandazioni della valutazione quinquennale dei programmiquadro, svoltasi nel 2000, in particolare per quanto riguarda:

– l'impatto positivo della concentrazione del programma quadro che"colma una lacuna in Europa consentendo ai ricercatori universitari eindustriali di svolgere insieme dei lavori di natura applicata";

– la complicata gestione amministrativa del programma 1998-2002 e lanecessità di "ripensare le strutture e le procedure di gestione delprogramma quadro";

– l'inserimento delle azioni di ricerca dell'Unione nel contesto più ampio diuna vera politica di ricerca europea;

– il rafforzamento della concentrazione dei programmi;

– il proseguimento delle ricerche necessarie per il conseguimento degliobiettivi delle politiche dell'Unione;

– l'evoluzione auspicata verso una gamma di strumenti più flessibili,tenendo conto di tutte le possibilità offerte dal Trattato.

D'altra parte la valutazione intermedia del Quinto programma quadro haportato a degli adeguamenti dei programmi di lavoro annuali dei programmispecifici al fine di concentrare maggiormente le attività e avviare dei progettipilota per le misure previste per il prossimo programma quadro.

5.2. Attività previste e modalità degli interventi di bilancio

Il "valore aggiunto europeo" è innanzitutto legato alla forma specifica che devonoassumere le azioni dell'Unione nel campo della ricerca, che sono destinate, ai sensidel trattato, a completare quelle realizzate dagli Stati membri.

Si propone che la Comunità partecipi finanziariamente:

– nelle aree tematiche prioritarie di ricerca, a reti di eccellenza destinate aincentivare l'eccellenza mediante un'integrazione profonda e duratura dellecapacità di eccellenza esistenti in vari Stati membri;

– nelle aree tematiche prioritarie di ricerca, a progetti integrati, di un ordine digrandezza fino a svariate decine di milioni di euro, eseguiti da consorzi chespesso comportano un'intensa collaborazione tra università e industria;

– nella aree tematiche prioritarie di ricerca, a programmi nazionali eseguiticongiuntamente dai governi o dalle organizzazioni di ricerca degli Statimembri; la loro esecuzione congiunta potrà avvenire mediante programmi dilavoro armonizzati;

– ad attività di ricerca svolte al fine di anticipare le esigenze scientifichetecnologiche, a sostegno delle politiche comunitarie e al fine di rispondere inmaniera rapida alle nuove esigenze;

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– ad azioni di ricerca collettiva e di ricerca cooperativa, svolte a vantaggio dellePMI nell'intero settore della scienza e della tecnica al fine di rafforzare lacompetitività europea;

– ad azioni destinate a promuovere l'interazione tra ricerca e innovazione al finedi incentivare l'innovazione tecnologica, la valorizzazione dei risultati dellaricerca, il trasferimento delle conoscenze, nonché la creazione di impresetecnologiche nelle aree tematiche prioritarie o in altri settori di interesse per lacompetitività europea;

– allo sviluppo delle risorse umane e alla mobilità dei ricercatori concedendosostegno globali o individuali nell'insieme delle aree scientifiche etecnologiche e mediante il sostegno alle équipe di ricerca al più elevato livellodi eccellenza;

– al sostegno delle infrastrutture di ricerca, anche di comunicazione, per laricerca in campo scientifico e tecnologico, dal punto di vista dell'accessotransnazionale per l'attuazione di iniziative integrate, la realizzazione di studi difattibilità e, a in misura limitata, lo sviluppo di infrastrutture nuove;

– ad azioni di sostegno allo sviluppo di rapporti armoniosi tra la scienza e lasocietà nell'insieme delle aree scientifiche e tecnologiche mediante l'istituzionedi legami strutturali tra organismi e attività a livello europeo, lo scambio diesperienze, la realizzazione di ricerche e di iniziative di sensibilizzazione;

– ad attività di coordinamento delle politiche di ricerca e sviluppo tecnologico:apertura reciproca dei programmi nazionali, collegamento in rete di attività diricerca realizzate a livello nazionale, iniziative di cooperazione scientificasvolte in altri contesti di cooperazione europea e di collaborazione tra gliorganismi interessati;

– ad azioni di sostegno allo sviluppo coerente delle politiche di ricerca e diinnovazione in Europa.

I destinatari dell'intervento di bilancio della Comunità sono le imprese (in particolarele PMI), i centri di ricerca, le università e gli organismi nazionali o europei chefinanziano delle attività di ricerca. Questi ultimi possono anche fungere daintermediari dell'intervento di bilancio della Comunità.

La Comunità svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo per mezzo del Centrocomune di ricerca.

5.3. Priorità e campi di intervento

Il principio di "valore aggiunto europeo" deve comunque costituire la regola di baseper la selezione delle priorità e dei campi di intervento dell'Unione nel settoredella ricerca.

(1) Le aree prioritarie in materia di integrazione della ricerca selezionate per ilprogramma quadro sono:

Aree tematiche prioritarie

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Genomica e biotecnologia per la salute

Con le azioni svolte in quest'area s'intende aiutare l'Europa a valorizzare,mediante attività integrate di ricerca, i risultati delle scoperte realizzate nelladecodificazione dei genomi degli organismi viventi, a beneficio della sanitàpubblica e dei cittadini e per rafforzare la competitività dell'industriabiotecnologica europea.

L'attività di ricerca pubblica in Europa oggi è sostanzialmente più debole emeno coerente delle ricerche svolte negli Stati Uniti. L'avvio di programmipubblici di ricerca sulla post-genomica in vari Stati membri costituisce unpasso importante nella giusta direzione. Nell'insieme, gli sforzi realizzati inquesto campo sono insufficienti e frammentari.

Per consentire all'Unione di migliorare la propria posizione in questo settore edi beneficiare pienamente delle ricadute economiche e sociali degli sviluppiprevisti, è opportuno aumentare notevolmente gli investimenti e integrare leattività di ricerca svolte in Europa in un'azione coerente.

Tecnologie per la società dell’informazione

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area è, in linea con le conclusioni delConsiglio europeo di Lisbona e gli obiettivi dell'iniziativa e-Europe,incentivare in Europa, lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni allabase della costruzione della Società dell'informazione al fine di rafforzare lacompetitività dell'industria europea e offrire ai cittadini europei la possibilità dibeneficiare al massimo dello sviluppo della società della conoscenza.

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione rivoluzionano ilfunzionamento dell'economia e della società e generano nuove modalità diproduzione, commercio e comunicazione. Oggi, l'impegno dell'Europa a favoredi queste tecnologie è ancora insufficiente e molto inferiore rispetto a quelloche avviene oltre Atlantico. Gli Stati Uniti, addizionando i finanziamentipubblici e privati, consacrano a questo settore il triplo dei mezzi rispettoall'Europa.

Successi industriali e commerciali come quello ottenuto dall'Europa nel campodelle comunicazioni mobili grazie allo standard GSM si ripeteranno solo se siinvestirà in maniera concertata una massa critica di mezzi di ricerca,garantendo l'integrazione a livello europeo delle attività pubbliche e private.

Per esercitare un impatto ottimale in termini economici e sociali, le attivitàdevono concentrarsi sulla prossima generazione di queste tecnologie nelle qualicomputer, interfacce e reti saranno maggiormente integrati nell'ambientequotidiano e renderanno accessibili, grazie ad interazioni facili e "naturali",un'infinità di servizi ed applicazioni.

Nanotecnologie, materiali intelligenti, nuovi processi di produzione

L'obiettivo delle azioni svolte in questo settore è aiutare l'Europa a svilupparela massa critica di capacità necessarie per sviluppare e valorizzare, all'insegnadell'eco-efficienza, le tecnologie di punta alla base dei prodotti, servizi e

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processi di fabbricazione dei prossimi anni, basati principalmente sullaconoscenza e l'intelligenza.'

L’industria manifatturiera produce oggi beni e servizi per un valore di circa4.000 miliardi di euro l'anno. In un mercato mondiale sempre piùconcorrenziale, deve mantenere e rafforzare la sua competitività soddisfacendonello stesso tempo le esigenze dello sviluppo sostenibile. A tal fine ènecessario impegnarsi per mettere a punto, sviluppare e diffondere letecnologie avanzate: nanotecnologie, materiali basati sulla conoscenza, nuoviprocessi di produzione.

Aeronautica e spazio

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area è consolidare, integrando le sueattività di ricerca, la posizione dell'industria europea nel settore aerospaziale difronte ad una concorrenza sempre più agguerrita a livello mondiale.

Distinti sul piano tecnologico ed economico, ma affini per la loro portataindustriale e politica e i soggetti coinvolti, l'aeronautica e lo spazio sono settoriin cui l'Europa registra successi commerciali ed economici. Negli Stati Unitituttavia gli investimenti sono tuttora da tre a sei volti superiori, a seconda deisettori.

In questa prospettiva, la relazione "Vision 202050" degli alti responsabiliindustriali europei di questo settore raccomanda di ottimizzare le attività diricerca europee, nazionali e private intorno ad una visione comune.

Nel settore dello spazio, a seguito della comunicazione della Commissione"L'Europa e lo spazio: comincia un nuovo capitolo", la Comunità dovràsostenere le ricerche che permetteranno ai mercati e alla società di beneficiaredei vantaggi offerti dallo spazio.

Sicurezza alimentare e rischi per la salute

L'obiettivo delle azioni svolte in questo campo è contribuire a stabilire le basiscientifiche e tecnologiche integrate necessarie per lo sviluppo di un sistema diproduzione e distribuzione di alimenti sicuri e sani, per la gestione dei rischilegati all'alimentazione, avvalendosi in particolare degli strumenti dellabiotecnologia, e dei rischi per la salute legati alle alterazioni dell'ambiente.

Le recenti crisi alimentari avvenute in Europa, in particolare quella della BSE,hanno evidenziato sia la complessità delle questioni legate alla sicurezzaalimentare sia la loro dimensione spesso transfrontaliera. L'integrazione delmercato interno europeo nel settore dell'agricoltura e dell'alimentazioneimpone un intervento a livello europeo per il trattamento dei problemi el'esecuzione delle ricerche collegate. In quest'ottica entro breve sarà istituital'Autorità alimentare europea.

50 "European aeronautics: a vision for 2020" (report of the Group of Personalities)

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Le problematiche legate all'impatto delle alterazione dell'ambiente sulla salutesono anch'esse caratterizzate da una forte dimensione europea che giustifical'intervento a questo livello.

Sviluppo sostenibile e cambiamento globale

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area è rafforzare le capacità scientifichee tecnologiche necessarie affinché l'Europa possa realizzare uno svilupposostenibile e contribuire significativamente alle attività svolte a livellointernazionale per capire e gestire il cambiamento globale.

L'Unione europea ha sottoscritto gli accordi internazionali nei vari settori legatial cambiamento climatico, come il protocollo di Kyoto sul cambiamentoclimatico o le convenzioni delle Nazioni Unite sulla biodiversità e ladesertificazione. E' tenuta pertanto ad apportare un contributo sostanziale ecoerente alle attività svolte nell'ambito dei grandi programmi di ricercainternazionali su questi temi.

Per attuare uno sviluppo sostenibile e breve e medio termine, è necessarioattuare un importante sforzo di ricerca e di diffusione delle tecnologie piùadeguate nei due settori più significativi da questo punto di vista: l'energia e itrasporti.

Cittadini e governance nella società europea della conoscenza

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'area è mobilitare in uno sforzo coerentele capacità di ricerca europee, con la loro ricchezza e diversità, nel campo dellescienze economiche, politiche, sociali ed umane per comprendere e gestire leproblematiche legate allo sviluppo della società della conoscenza e di nuovitipi di rapporti tra i cittadini e le istituzioni.

Risulta più logico affrontare questi aspetti a livello europeo. Un'azioneintrapresa a livello dell'Unione consente oltretutto di garantire la coerenzametodologica necessaria e trarre il massimo beneficio dalla ricchezza legataalla varietà di strategie esistenti in Europa e alla diversità europea.

L'azione dell'Unione si concentrerà su temi come il miglioramento dellaproduzione, della trasmissione e dell'utilizzazione delle conoscenze in Europa,le conseguenze dell'integrazione europea e l'ampliamento dell'Unione per lademocrazia o lo sviluppo di nuove forma di cittadinanza e di identità.

Concretamente si concentrerà sul sostegno a studi comparati transnazionali,allo sviluppo di indicatori di qualità e di quantità e alla creazione e allavalorizzazione di basi di dati e conoscenze.

Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione, ivi compresele attività del Centro comune di ricerca

Le attività svolte a questo titolo mirano a:

– rispondere alle esigenze scientifiche e tecnologiche delle politiche dellaComunità e dell'Unione, nell'insieme dei settori corrispondenti a questepolitiche, ivi comprese le aree tematiche prioritarie, per le quali non è

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necessario ricorrere ai tre grandi strumenti impiegati nelle areeprioritarie, ma che richiedono azioni e modi di intervento specifici;

– rispondere in maniera flessibile e rapida a nuove esigenze scientifiche etecnologiche particolari e a sviluppi importanti imprevedibili, nonché adeterminati bisogni specifici che emergono alle frontiere dellaconoscenza, in particolare nei settori multitematici e interdisciplinari,anche se legati alle aree prioritarie.

Queste attività, che comprenderanno in particolare attività specifiche di ricercaper le PMI e attività di cooperazione internazionale, si situano nei settori eriguarderanno i temi seguenti:

– Attività svolte in base ad inviti a presentare proposte

Riguarderanno le ricerche:

– necessarie per l'elaborazione, l'attuazione e il controllodell'applicazione delle politiche dell'Unione in settori comel'agricoltura e la pesca, l'energia, l'ambiente, i trasporti, la sanità,l'occupazione e gli affari sociali, gli affari economici e monetari,l'istruzione, la cultura, le relazioni esterne, l'aiuto allo sviluppo, lagiustizia e gli affari interni;

– Ricerche che rispondono alle esigenze di determinati nuovi settori,interdisciplinari o multidisciplinari, o alle frontiere dellaconoscenza, soprattutto al fine di aiutare la ricerca europea a farfronte a sviluppi specifici importanti e inattesi. Data la loro natura ei loro obiettivi, queste attività saranno attuate nell'ambito didecisioni di bilancio annuali, sulla base di rigorosi meccanismispecifici di valutazione della pertinenza politica dei temi diintervento prescelti e della pertinenza scientifica e tecnologica degliargomenti selezionati.

– Attività del Centro comune di ricerca51

Conformemente alla missione di sostegno scientifico e tecnologico dellepolitiche dell'Unione europea, il CCR concentrerà le sue attività su temiprioritari per la definizione e l'attuazione delle politiche settoriali. Leazioni svolte presenteranno una forte dimensione europea e si baserannosu un insieme di competenze particolari.

Queste attività saranno svolte dal CCR nei suoi settori di competenza, neiquali dispone di impianti speciali, se non unici, nonché nei settori in cuila sua neutralità rispetto agli interessi nazionali e privati gli consente dieseguire nel miglior modo possibile le attività di ricerca legate

51 Le attività del CCR nel campo della ricerca nucleare sono descritti nell'allegato "Obiettivi scientifici e

tecnologici" della proposta relativa al programma quadro Euratom. Il CCR svolgerà inoltre attività nel quadrodelle azioni di strutturazione dello Spazio europeo della ricerca e potrà partecipare all'insieme delle attività diricerca del programma quadro svolte in base ad inviti a presentare proposte, nelle aree tematiche prioritarie enell'ambito della sezione "Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione". Incollegamento con queste attività, svolgerà una quantità limitata di ricerca di carattere esplorativo.

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all'elaborazione e l'attuazione delle politiche comunitarie, nonchéall'esecuzione dei compiti che ne derivano, che in parte incombono allaCommissione.

Il CCR svolgerà queste attività in stretto coordinamento e in rete con gliambienti scientifici, gli organismi nazionali di ricerca e le impreseeuropee.

Le attività del CCR avranno come comune denominatore la sicurezza deicittadini sotto i suoi vari aspetti: salute, ambiente, sicurezza nucleare,sicurezza del pubblico, lotta antifrode.

(2) Le misure a favore della strutturazione dello Spazio europeo della ricercariguardano i temi seguenti:

Le relazioni tra ricerca e innovazione

L'obiettivo di queste azioni è incentivare, in Europa, l'innovazione tecnologica,la valorizzazione dei risultati della ricerca, il trasferimento delle conoscenze edelle tecnologie, nonché l'istituzione e il finanziamento di impresetecnologiche.

Le azioni di incentivazione dell'innovazione realizzate a livello europeopossono contribuire a incrementare il livello globale dei risultati dell'Europa ead accrescere le capacità europee in questo campo, aiutando le imprese e gliinnovatori nei loro tentativi di operare su scala europea e sui mercatiinternazionali. Ciò consentirà agli operatori dell'insieme delle regionidell'Unione di beneficiare, grazie ad opportune iniziative, dell'esperienza edelle conoscenze acquisite in altre regioni.

Le risorse umane e la mobilità

Le azioni svolte in questo ambito mirano a sostenere lo sviluppo nell'insiemedelle regioni della Comunità, di risorse umane abbondanti di livello mondiale,mediante l'incentivazione della mobilità, il sostegno all'eccellenza e l'aiuto alrafforzamento dell'interesse che l'Europa suscita nei ricercatori di paesi terzi. ?Nel perseguire questi obiettivi, si cercherà, adottando opportune misure, ditrarre il massimo beneficio dal potenziale rappresentato da questo punto divista da tutti le componenti della popolazione, in particolare le donne.

In questo campo, un'azione di massa critica a livello dell'Unione puòcontribuire a rafforzare l'eccellenza europea nel suo insieme e la distribuzionenelle varie regioni dell'Unione. Si offrirà così la possibilità di miglioraresignificativamente la qualità della formazione dei ricercatori, incentivando lacircolazione e la valorizzazione delle ricerche e contribuendo a costituire inEuropa dei poli di eccellenza di livello internazionale e di attrazione.

Le infrastrutture di ricerca

Le attività svolte a questo titolo sono destinate a contribuire all'istituzione di untessuto di infrastrutture di ricerca di altissimo livello in Europa e incentivare illoro uso ottimale su scala europea.

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Lo sviluppo di una strategia europea in materia di infrastrutture di ricerca el'attuazione di azioni in questo campo a livello dell'Unione, possono contribuiresignificativamente a rafforzare il potenziale europeo di ricerca e la suavalorizzazione. Questi fenomeni contribuiranno, infatti, a garantire un accessopiù ampio alle infrastrutture esistenti nei vari Stati membri e a rafforzare lacomplementarietà degli impianti in attività; incentiveranno lo sviluppo o lacreazione di infrastrutture che garantiscono un servizio su scala europea e dellescelte ottimali di costruzione, dal punto di vista europeo, e di sviluppotecnologico regionale.

Collegamenti tra scienza e società

L'obiettivo delle azioni svolte in quest'ambito è incoraggiare lo sviluppo, inEuropa, di rapporti armoniosi tra scienza e società e l'apertura nei confrontidell'innovazione grazie all'istituzione di nuovi rapporti e di un dialogoconsapevole tra ricercatori, industriali, responsabili politici e cittadini.

Le questioni scienza/società devono essere ampiamente trattate a livellodell'Unione data la loro marcata dimensione europea dovuta al fatto che spessoqueste problematiche si pongono a livello europeo, all'importanza di poterbeneficiare dell'esperienza e delle conoscenze (spesso complementari)acquisite nei vari paesi e alla necessità di tenere conto delle varie opinioni inmateria.

(3) Le azioni realizzate per rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricercacomportano in particolare:

La promozione dell'apertura reciproca dei programmi nazionali e ilcollegamento in rete o l'interazione delle attività di ricerca nazionali, europee einternazionali, delle analisi economiche, statistiche e di prospettiva, ilbenchmarking delle politiche di ricerca, la cartografia dell'eccellenza, ilsostegno al miglioramento dell'ambiente regolamentare e amministrativo dellaricerca e dell'innovazione in Europa.

5.4. Modalità di attuazione

Il programma quadro stabilisce l'importo globale massimo e le modalità dipartecipazione finanziaria della Comunità, nonché le quote rispettive delle azionipreviste.

Questi importi coprono il finanziamento delle attività di ricerca, nonché le spese dipersonale e le spese amministrative.

6. INCIDENZA FINANZIARIA

6.1. Incidenza finanziaria complessiva sulla parte B (per tutto il periodo diprogrammazione)

Si ricorda che lo stanziamento di riferimento del programma quadro della Comunitàeuropea dell'energia atomica (Euratom) ammonta a 1 230 milioni di euro. Il totale deiprogrammi quadro 2002-2006 ammonta a 17 500 milioni di euro.

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6.1.1 Intervento finanziario SI in milioni di euro (alla 3a decimale)

RipartizioneAnno n n + 1 n + 2 n + 3 n+ 4 n + 5 e

esercizisucces-

sivi

Totale

Azione 1

Azione 2

Ecc.

TOTALE

6.1.2 Assistenza tecnica e amministrativa (ATA), spese di sostegno (DDA) e spese IT(stanziamenti di impegno)

Anno n + 1 n + 2 n + 3 n + 4 n + 5 eesercizisucces-

sivi

Totale

1) Assistenza tecnica eamministrativa (ATA):a) Uffici di assistenza tecnica(BAT)b) Altra assistenza tecnica eamministrativa:- intra muros:- extra muros:di cui per la costruzione e lamanutenzione di sistemi digestione informatizzati:

Totale parziale 1

2) Spese di sostegno (DDA):

a) Studi

b) Riunioni di esperti

c) Informazioni epubblicazioni

Totale parziale 2

TOTALE

6.2. Calcolo delle spese per misura prevista nella parte B (per l'intero periodo diprogrammazione)

(Qualora siano previste più azioni, è opportuno fornire, per le misure concrete da adottare, leprecisazioni necessarie per la stima del volume e del costo delle realizzazioni)

SI in milioni di euro (alla 3a decimale)

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Ripartizione Tipodi realizzazioni

/risultati(progetti,

dossier …)

Numero direalizzazioni /

output(totale per anni

1…n)

Costo unitariomedio

Costo totale(totale per anni

1…n)

1 2 3 4=(2X3)

Azione 1- Misura 1- Misura 2Azione 2- Misura 1- Misura 2- Misura 3ecc.

COSTO TOTALE

Illustrare, eventualmente le modalità di calcolo.

7. INCIDENZA SUGLI EFFETTIVI E SULLE SPESE AMMINISTRATIVE

Nell'ottica di una sana gestione delle risorse, le spese di personale e i costiamministrativi saranno esaminati attentamente tenendo conto della nuova strutturadel programma quadro. Questo esame avverrà nell'ambito delle decisioni relative aiprogrammi specifici che attuano il programma quadro.

L'evoluzione prevista verso una maggiore decentralizzazione delle responsabilità diattuazione delle attività di ricerca consentirà alla Commissione di proporre unariduzione globale dei costi amministrativi di gestione dei programmi.

Grazie ai nuovi strumenti e alle nuove modalità di attuazione, le spese di personale ei costi amministrativi rappresenteranno una parte minore delle risorse rispetto alpassato: si dovrà tuttavia continuare a garantire la gestione dei progetti deiprogrammi quadro precedenti ancora in corso.

8. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

8.1 Sistema di monitoraggio

I progressi realizzati verso la creazione dello Spazio europeo della ricerca sarannooggetto di una valutazione regolare.

Il nuovo programma quadro, concepito per la prima volta per contribuire allarealizzazione dello Spazio europeo della ricerca, è uno strumento attuatoparallelamente ad altre azioni della Comunità e degli Stati membri in vista deglistessi obiettivi. La natura stessa della ricerca e i diversi tipi di azioni previsti ai varilivelli rendono il monitoraggio e la valutazione complessi.

Tuttavia sono già stati messi a punto o sono in fase di sviluppo vari strumenti permonitorare e valutare i risultati e l'impatto del programma quadro. Questi strumenti

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si basano essenzialmente su dati provenienti dai programmi specifici che attuano ilprogramma quadro. Saranno descritti dettagliatamente nelle decisioni relative aiprogrammi specifici.

Saranno messi a punto una serie di indicatori adatti alle particolarità del programmaquadro che consentiranno di quantificare in particolare la produzione, la gestione e ilcollegamento in rete, la valorizzazione e l'impatto delle conoscenze risultanti dalleattività svolte a titolo del programma quadro. Questi indicatori saranno definiti inmodo da tenere conto degli obiettivi stabiliti dal trattato, in particolare quello dellapromozione della parità fra uomini e donne di cui all'articolo 3, paragrafo 2, e quellodel rafforzamento della coesione economica e sociale di cui all'articolo 158.

8.2 Modalità e periodicità della valutazione prevista

– Monitoraggio annuale: La Commissione, ricorrendo se del caso allecompetenze necessarie, esamina costantemente il progresso dell'attuazione delprogramma quadro in relazione agli obiettivi stabiliti. Valuta in particolare segli obiettivi, le priorità, gli strumenti, i mezzi finanziari e la gestione sonosempre adeguati all'evoluzione della situazione.

– Relazione annuale: la relazione annuale presentata al Parlamento europeo e alConsiglio, a norma dell'articolo 173 del trattato, illustra i progressidell'attuazione del programma quadro. Detto documento conterrà in particolarei risultati del monitoraggio annuale, una descrizione delle attività svolte inmateria di ricerca e sviluppo tecnologico e di diffusione dei risultati durantel'anno precedente, e il programma di lavoro dell'anno in corso.

– Valutazione quinquennale: prima di presentare la proposta relativa alprogramma quadro successivo, la Commissione affida ad esperti esterni di altolivello la valutazione della realizzazione delle azioni comunitarie svolte nelquinquennio precedente la valutazione stessa, rispetto agli obiettivi applicabiliai periodi in questione. La Commissione comunica le conclusioni di questavalutazione, corredate dalle sue osservazioni, al Parlamento europeo, alConsiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.

9. MISURE ANTIFRODE

Le disposizioni antifrode saranno descritte insieme alle proposte di programmispecifici che attuano il programma quadro.

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2001/0054 (CNS)

Proposta di

Decisione del Consiglio

relativa al programma quadro pluriennale 2002-2006 della Comunità europeadell'energia atomica (EURATOM) di attività di ricerca e formazione per la

realizzazione dello Spazio europeo della ricerca

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo7,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Parlamento europeo,

visto il parere del Comitato economico e sociale,

considerando quanto segue:

(1) Ai sensi dell’articolo 7 del trattato può essere adottato un programma quadropluriennale che comprende l’insieme delle attività di ricerca, comprese le attività didimostrazione e formazione nel campo dell’energia nucleare, da realizzare medianteprogrammi di ricerca e di formazione.

(2) La Commissione ha presentato nel corso del 2000 due comunicazioni sulle prospettivee gli obiettivi della creazione di uno Spazio europeo della ricerca52, la prima sullarealizzazione dello Spazio europeo della ricerca e la seconda sugli orientamenti per leazioni dell'Unione nel settore della ricerca 2002-200653. “L’innovazione inun'economia fondata sulla conoscenza” è stata altresì oggetto di una comunicazionedella Commissione54.

(3) I Consigli europei di Lisbona di marzo 2000 e di Santa Maria de Feira di giugno 2000,nelle loro conclusioni hanno sollecitato la rapida istituzione dello Spazio europeo dellaricerca e dell'innovazione, nella prospettiva della creazione di posti di lavoro e dellacrescita economica.

52 COM(2000) 6 def. del 18.1.2000.53 COM(2000) 612 def. del 4.10.200054 COM(2000) 567 def. del 20.9.2000

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(4) Il Parlamento europeo 55-56, il Consiglio57-58, il Comitato economico e sociale59 e ilComitato delle regioni60 si sono anch'essi espressi a favore della realizzazione delloSpazio europeo della ricerca.

(5) Il 19 ottobre 200061 la Commissione ha presentato le conclusioni, corredate dalle sueosservazioni, della valutazione esterna della realizzazione e dei risultati delle azionicomunitarie condotte nei cinque anni precedenti la valutazione stessa.

(6) E' pertanto necessario, per il periodo 2000-2006, adottare un nuovo programma quadrodestinato a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca.

(7) Il programma quadro 2002-2006 stabilisce gli obiettivi e le priorità scientifiche etecniche delle azioni previste e indica le grandi linee di queste azioni che sarannoattuate nel rispetto degli obiettivi di tutela degli interessi finanziari della Comunità.

(8) Nella presente decisione, ai sensi del punto 34 dell'accordo interistituzionale tra ilParlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e sulmiglioramento della procedura di bilancio62 , è inserito un importo di riferimentofinanziario per l’intera durata del programma quadro, senza che questo modifichi lecompetenze dell’autorità di bilancio stabilite dal trattato.

(9) Il Centro comune di ricerca (CCR) è chiamato ad apportare un contributoall'attuazione del programma quadro, in particolare nei settori in cui può offrirecompetenze neutre e indipendenti e svolgere un ruolo ai fini dell'attuazione delle altrepolitiche comunitarie.

(10) E' opportuno che le attività di ricerca svolte nell'ambito del programma quadro sianorealizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali, in particolare quelli che figuranonella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

(11) A seguito alla comunicazione della Commissione "Donne e scienza"63 e allerisoluzioni del Consiglio64 e del Parlamento europeo65 sullo stesso tema, è statoavviato un piano d'azione destinato a consolidare e incrementare il posto e il ruolodelle donne nel campo della scienza e della ricerca in Europa.

(12) E' opportuno da una parte che la Commissione presenti regolarmente una relazione suiprogressi dell'attuazione del programma quadro 2002-2006 e, dall'altra, che provvedaa fare eseguire una valutazione indipendente della realizzazione delle azioni intrapresein tempo utile e prima della presentazione da parte della Commissione della suaproposta relativa al programma quadro successivo.

55 Risoluzione del 18 maggio 2000 PE 290.465, pag.4856 Risoluzione del 15 febbraio 200157 Risoluzione del 15 giugno 2000 GU C 205 del 19.7.2000, pag.158 Risoluzione del 16 novembre 2000 GU C 374 del 28.12.2000, pag.159 Parere del 24 maggio 2000 GU C 204 del 18.7.2000, pag.70.60 Parere del 12 aprile 2000 GU C 226 dell'8.8.2000, pag.18.61 COM (2000) 659 def. del 19.10.2000.62 GU C 172 del 18.6.1999, pag.163 COM (1999) 7664 Risoluzione del 20 maggio 1999, GU C 201 del 16 luglio 1999.65 Risoluzione del 3 febbraio 2000, PE 284.656.

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(13) Il Comitato scientifico e tecnico è stato consultato dalla Commissione e ha reso il suoparere,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1. Per il periodo 2002-2006 è adottato un programma quadro pluriennale di azioni diricerca e di formazione nel settore dell'energia nucleare, in appresso denominato«programma quadro 2002-2006 ».

2. Il programma quadro 2002-2006 comprende l'insieme delle attività di ricerca,sviluppo tecnologico, cooperazione internazionale, diffusione e valorizzazione,nonché di formazione nei settori seguenti:

– Trattamento e stoccaggio dei residui

– Fusione termonucleare controllata

– Altre attività EURATOM

– Attività EURATOM del Centro comune di ricerca

3. L’allegato stabilisce gli obiettivi scientifici e tecnologici e le relative priorità e indicale grandi linee delle azioni previste.

Articolo 2

1. L'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione del presente programma quadronel periodo 2002-2006 ammonta a 1 230 milioni di euro, di cui 150 milioni di europer il trattamento e lo stoccaggio dei residui, 700 milioni di euro per la fusionetermonucleare controllata, 50 milioni di euro per altre attività EURATOM e 330milioni di euro per le attività EURATOM del Centro comune di ricerca.

2. Le modalità della partecipazione finanziaria della Comunità sono stabilite dalregolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee esaranno, se del caso, completate da uno o più programmi di ricerca e formazione cheil Consiglio adotterà nell'attuazione della presente decisione.

Articolo 3

Tutte le attività di ricerca svolte nell'ambito del programma quadro 2002-2006 devono essererealizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali.

Articolo 4

Ai sensi dell'articolo 7 del trattato, la Commissione pubblicherà ogni anno una relazionedettagliata relativa ai progressi realizzati nell'attuazione del programma quadro 2002-2006 edin particolare dei suoi obiettivi e priorità.

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Articolo 5

Prima di presentare la sua proposta relativa al programma quadro successivo, la Commissioneaffida a esperti indipendenti di alto livello la valutazione delle realizzazioni delle azionicomunitarie nel corso del quinquennio precedente la valutazione stessa. La Commissionecomunica le conclusioni della valutazione, corredate dalle sue osservazioni, al Parlamentoeuropeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale.

Articolo 6

Il programma quadro 2002-2006 è aperto alla partecipazione:

– dei paesi del SEE, conformemente alle condizioni previste negli accordi SEE;

– dei paesi candidati dell'Europa centrale e orientale (PECO), conformementealle condizioni previste negli accordi europei, nei loro protocolli aggiuntivi enelle decisioni dei rispettivi Consigli di associazione;

– di Cipro, Malta e la Turchia, sulla base di accordi bilaterali da sottoscrivere conquesti paesi;

– della Svizzera e di Israele, sulla base di accordi bilaterali da sottoscrivere conquesti paesi.

Fatto a Bruxelles, il

Per il Consiglio

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ALLEGATO: OBIETTIVI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI

1. AREE TEMATICHE PRIORITARIE DI RICERCA

1.1. Trattamento e stoccaggio dei residui

L'energia nucleare di fissione fornisce oggi il 35 % dell'elettricità nell'Unione e rappresenta unelemento del dibattito sulla lotta contro il cambiamento climatico e sulla riduzione delladipendenza energetica europea. Le centrali attualmente in attività continueranno ad esseresfruttate almeno per altri venti anni.

In una prospettiva a più lungo termine, si potrebbero sviluppare nuove tecnologie disfruttamento sicuro dell'energia nucleare da fissione per far fronte alle esigenze energeticheeuropee nei prossimi decenni, tenendo conto dei requisiti dello sviluppo sostenibile.

Lo sfruttamento dell'energia nucleare da fissione ai fini della produzione di energia deve oggifare i conti con la questione dei residui, ed in particolare con l'attuazione su scala industrialedi soluzioni tecniche per la gestione dei rifiuti a vita lunga.

Le attività di ricerca pubbliche e private europee in materia di tecnologie di trattamento estoccaggio dei residui nucleari sono significative. Grazie al suo impatto in termini dicoordinamento, l'azione dell'Unione in questo ambito consente di riunire queste attività in unamassa critica e di garantire la coerenza degli orientamenti adottati dagli organismi di gestionedei residui e le industria interessate.

L'azione dell'Unione riguarderà il problema urgente dello stoccaggio dei residui e laquestione, a più lungo termine, della riduzione del loro impatto. In questa prospettivariguarderà gli aspetti seguenti:

– ricerche sui processi di stoccaggio a lungo termine in strati geologici profondi, con ilcollegamento in rete delle attività svolte nei tre grandi tipi di formazione geologicaprevisti;

– ricerche destinate a ridurre l'impatto dei residui, in particolare grazie allo sviluppo dinuove tipologie di reattori che producono meno residui e allo sviluppo di tecnologieche consentono di ridurre i rischi legati ai residui grazie a tecniche di suddivisione etrasmutazione.

1.2. Fusione termonucleare controllata

La fusione termonucleare controllata costituisce una delle opzioni a lungo termine perl'approvvigionamento energetico all'insegna dello sviluppo sostenibile, in particolare per lafornitura centralizzata di elettricità di base.

Per motivi legati alla complessità delle conoscenze fisiche fondamentali e ai problemitecnologici non ancora risolti, gli sviluppi da realizzare ai fini dell'applicazione della fusionealla produzione di energia avverranno in più tappe, di cui ciascuna, oltre a durare anchesvariate decine di anni, condizionerà la seguente.

Le attività svolte nell'ambito del programma di ricerca europeo integrato sulla fusionetermonucleare controllata attuato dall'Unione europea hanno consentito all'Europa di occupare

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una posizione di primo piano nel campo della ricerca sulla fusione per confinamentomagnetico.

Lo stato di avanzamento delle ricerche e i risultati ottenuti, in particolare sul tokamak europeoJET, consentono attualmente di prevedere il passaggio al "Next Step": la realizzazione di unamacchina in grado di produrre reazioni di fusione in condizioni paragonabili a quelle di unreattore di produzione di energia.

Nell'ambito del progetto di cooperazione internazionale ITER, il completamento dei lavori dipreparazione di un progetto dettagliato di "Next Step" consentirà di prendere una decisionesull'avvio di questo progetto e la costruzione della macchina.

Con questa macchina si intende dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dellaproduzione di energia da fusione. Le modalità precise di realizzazione del progettodipenderanno dall'esito delle negoziazioni attualmente in corso nel quadro della cooperazioneinternazionale e dai suoi futuri sviluppi, in particolare dalle decisioni adottate in merito alcontributo dell'Europa al progetto ITER e alla localizzazione della macchina. Si dovràelaborare una disciplina giuridica adeguata.

La partecipazione dell'Unione europea all'iniziativa ITER richiede l'attuazione di unprogramma di accompagnamento contenente gli elementi seguenti:

– l'utilizzazione della macchina JET in modo da beneficiare dei miglioramenti in corsoe la possibile partecipazione alle attività di ricerca necessarie per portare a termine losmantellamento del JET alla fine del suo ciclo di vita.

– Il proseguimento delle ricerche sulla fisica e la tecnologia di fusione checomprendono: lo studio e la valutazione di formule alternative di confinamentomagnetico, con in particolare il proseguimento della costruzione dello "stellarator"Wendelstein 7-X e l'utilizzo degli impianti esistenti nelle Associazioni Euratom;attività coordinate in materia di ricerca tecnologica, in particolare ricerche suimateriali da fusione.

La realizzazione del "Next Step" mobiliterà risorse umane e finanziarie significative. Leattività in corso dei partner europei dell'Euratom in materia di fusione dovranno essereadeguate di conseguenza, una volta che sarà stata presa una decisione sulla costruzione diITER.

2. ALTRE ATTIVITÀ NEL CAMPO DELLA SICUREZZA NUCLEARE

In base ad inviti a presentare proposte, e a sostegno delle politiche dell'Unione nel campodella sanità, dell'energia e dell'ambiente:

– ricerche nel campo della radioprotezione, in particolare in materia di quantificazionedei rischi associati ai livelli ridotti di esposizione;

– studi di concetti innovativi per nuovi processi più sicuri di sfruttamento dell'energianucleare;

– istruzione e formazione in materia di sicurezza nucleare e radioprotezione.

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3. ATTIVITÀ DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA

Conformemente alla sua missione di sostegno scientifico e tecnico alle politiche dell'Unione,il CCR concentrerà le sue attività sui settori seguenti:

3.1. Sicurezza nucleare

Trattamento e stoccaggio dei residui, in particolare tecniche di suddivisione e trasmutazionedegli attinidi a lunga durata di vita; radioprotezione; sicurezza dei reattori nucleari attuali (conpriorità ai reattori dei paesi candidati), nonché ai reattori di nuova generazione; controllo dellematerie fissili e sostegno alla non proliferazione; controllo delle attività di smantellamentodegli impianti nucleari obsoleti.

3.2. Misure e materiali di riferimento

Metrologia dei radionuclidi, in particolare nel caso di attività ridotte e di proveinterlaboratorio nell'ambito di reti di laboratori di eccellenza; interazione dei neutroni e dellamateria per la generazione di dati di base per gli studi sulla trasmutazione dei residui e losviluppo di nuovi sistemi.

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SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

Settore politico: RicercaAttività: Attività di ricerca e formazione ai sensi del trattato Euratom

TITOLO DELL'AZIONE:

Proposta di decisione del Consiglio relativa al programmaquadro pluriennale 2002-2006 della Comunità europeadell'energia atomica di attività di ricerca e formazione per larealizzazione dello Spazio europeo della ricerca, in appressodenominato «il programma quadro Euratom».

1. LINEA DI BILANCIO + TITOLO

Sottosezione B6

2. CIFRE AGGREGATE

2.1. Dotazione complessiva dell'azione (parte B): 1 230 milioni di euro in SI

2.2. Periodo di applicazione:

2002-2006

Le modalità di rinnovo dell'azione sono stabilite dall'articolo 7 del trattato Euratom.

2.3. Stima complessiva pluriennale delle spese

a) Scadenzario stanziamenti d'impegno/stanziamenti di pagamento (intervento finanziario)(cfr. punto 6.1.1)

milioni di euro (alla 3a decimale)Anno

n. n + 1 n + 2 n + 3 n + 4n + 5 eesercizi

successivi.Totale

Stanziamentid'impegno

Stanziamenti dipagamento

b) Assistenza tecnica e amministrativa (ATA) e spese di sostegno (DDA) (cfr. punto 6.1.2)

SI

SP

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Totale parziale a+b

SI

SP

c) Incidenza finanziaria complessiva delle risorse umane e altre spese di funzionamento (cfr.punti 7.2 e 7.3)

SI/SP

TOTALE a+b+c

SI 0 296,0 306,0 310,0 318,0 0 1230,0

SP

2.4. Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie

x� Proposta compatibile con la programmazione finanziaria esistente

� Questa proposta richiede una riprogrammazione della relativa rubrica delleprospettive finanziarie,

� ivi compreso, se del caso, un ricorso alle disposizioni dell'accordointeristituzionale.

2.5 Incidenza finanziaria sulle entrate

� Nessuna incidenza finanziaria (riguarda aspetti tecnici relativi all'attuazione diuna misura)

O

x� Incidenza finanziaria - l'effetto sulle entrate è descritto qui di seguito:

Alcuni Stati associati contribuiranno al finanziamento del programma quadroEuratom.

Conformemente agli articoli 92 e 96 del regolamento finanziario, il Centro comunedi ricerca può beneficiare di entrate provenienti da attività concorrenziali di variotipo e di altre prestazioni per conto terzi.

Conformemente all'articolo 27 del regolamento finanziario, alcune entrate possonoessere reimpiegate.

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Milioni di euro (alla 1a decimale)

Situazione dopo l'azione

Linea dibilancio

Entrate

Primadell'azione (anno

n-1) Annon3

N+1 N+2 N+3 n+4 n+5

a) Entrate in termini assoluti1

b)Modifica delle entrate2 �

3. CARATTERISTICHE DEL BILANCIO

Natura delle spese Nuova Partecipa-zione EFTA

Partecipa-zione dei paesi

candidati

Rubrica PF

SO/SNO

SD

SI/NO

SI/NO SI/NO

N.

4. BASE GIURIDICA

Articolo 7 del trattato Euratom

5. DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE

5.1. Necessità dell'intervento comunitario

La ricerca s’impone come una componente fondamentale dell'economia e dellasocietà della conoscenza che si sviluppano su scala mondiale. Oggi più che mai, sirivela uno dei motori fondamentali del progresso economico e sociale, un fattorechiave della competitività delle imprese, dell'occupazione e della qualità della vita.La scienza e la tecnologia costituiscono d'altra parte un elemento centrale delprocesso decisionale.

Le debolezze strutturali dell'Europa in materia di ricerca, tuttavia, non sono stateeliminate. Nel 1999, l'Unione europea ha investito nel campo della ricerca e dellosviluppo 70 miliardi di euro in meno rispetto agli Stati Uniti, posizionandosi dopo gliUSA e il Giappone in termini di spese di ricerca rispetto al PIL (1,8 % contro,rispettivamente il 2,7 % e il 3,1 %), ma anche in termini di numero di ricercatori,numero di brevetti e di esportazioni di alta tecnologia per abitante.

La ricerca è chiamata a svolgere un ruolo ancora più importante e centrale nelfunzionamento dell'economia e della società europea. Ciò richiede unconsolidamento delle attività pubbliche e private di ricerca nell'Unione, ma anche ilcoordinamento delle azioni di ricerca degli Stati membri tra loro e con quelledell'Unione.

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E' precisamente in quest'ottica che la Commissione ha proposto nel gennaio 2000 lacreazione di uno "Spazio europeo della ricerca66. La sua realizzazione sarànecessariamente il frutto di un impegno comune dell'Unione, degli Stati membri edegli operatori della ricerca.

Quest’iniziativa richiede in primo luogo una serie di azioni, soprattutto di naturagiuridica e regolamentare, in particolare l'attuazione delle misure atte a rimuovere gliostacoli alla libera circolazione dei ricercatori, delle conoscenze e delle tecnologie inEuropa.

Oltre alle iniziative di questo tipo, anche le azioni di sostegno finanziario alla ricercadell'Unione svolgono un ruolo determinante.

Di norma i poteri pubblici sono legittimati a sostenere l'attività di ricerca nei settoriin cui i risultati generati possiedono un valore di "bene pubblico" superiore albeneficio diretto che ne traggono coloro che svolgono la ricerca. Ciò vale per laricerca fondamentale, ma anche per numerose attività di ricerca orientata. Il sostegnopubblico è legittimo e necessario quando le ricerche interessate possono contribuire,o addirittura sono indispensabili, all'attuazione di politiche pubbliche, ma anchequando contribuiscono alla soluzione di problemi che la società deve affrontare e alrafforzamento della competitività europea. Questo sostegno infatti incoraggia leimprese ad intraprendere ricerche rischiose e di lunga durata che non generano perloro un beneficio immediato, ma contribuiscono alla trasparenza del mercato delleconoscenze.

Il sostegno a livello europeo, ed in particolare a livello comunitario, si giustifica piùspecificatamente in base al suo "valore aggiunto europeo" che riguarda gli aspettiseguenti.

– costo e portata delle ricerche superiori alle capacità di un solo paese edesigenza di riunire una "massa critica" di risorse finanziarie ed umane;

– interesse della collaborazione in termini economici (economie di scala) e diimpatto positivo sulle attività private di ricerca e la competitività industriale;

– esigenza di combinare le competenze complementari presenti nei vari paesi, inparticolare rispetto a problematiche interdisciplinari, e di ricorrere a studicomparati su scala europea;

– collegamenti con le priorità e gli interessi dell'Unione, nonché con la normativae le politiche comunitarie;

– carattere necessariamente transnazionale delle ricerche, dovuto sia alla scala sucui si pongono i problemi (ambiente), sia a ragioni di carattere scientifico(studi comparati, epidemiologia).

D'altro canto, il valore aggiunto europeo dell'azione comunitaria nel campo dellaricerca è stato valutato e confermato mediante una valutazione ex ante, nell'ambitodella quale si sono definite anche le evoluzioni auspicabili, e una valutazione ex postdelle azioni in corso.

66 COM (2000) 612 del 4 ottobre 2000

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– Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex ante

I servizi della Commissione hanno effettuato una valutazione ex ante al momentodell'elaborazione della proposta di programma quadro che è giunta alle conclusioniseguenti:

– è necessario un nuovo programma quadro Euratom che contribuisca allarealizzazione dello Spazio economico europeo;

– Per la parte fissione, questa azione deve essere ampiamente modificata rispettoal passato, per quanto attiene alla portata e alle modalità di intervento, inparticolare occorre:

– rafforzare i collegamenti con le attività di ricerca nazionali al fine diincrementare l'efficacia delle spese di ricerca in Europa;

– riorientare le azioni su un numero limitato di obiettivi che possono essereconseguiti solo a livello comunitario;

– adeguare le modalità di intervento in vista di un'efficacia, un impatto euna visibilità maggiori.

– Per la parte fusione, il completamento dei lavori di preparazione di un progettodettagliato di "Next Step" nell'ambito del progetto di cooperazioneinternazionale ITER, consentirà di prendere una decisione sull'avvio di questoprogetto e la costruzione della macchina. Si intende dimostrare la fattibilitàscientifica e tecnologica della produzione di energia da fusione. Le modalitàprecise di realizzazione del progetto dipendono dall'esito delle negoziazioniattualmente in corso nel quadro della cooperazione internazionale e dai suoifuturi sviluppi, in particolare dalle decisioni adottate in merito al contributodell'Europa al progetto ITER e alla localizzazione della macchina.

Al fine di migliorare le prestazioni dell'Unione in termini di efficacia rispetto ai costi,queste misure di valutazione ex ante saranno completate con la definizione, nelleproposte relative ai programmi specifici, di obiettivi misurabili.

– Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex post

Nella presente proposta si è tenuto conto delle raccomandazioni della valutazionequinquennale dei programmi quadro attraverso:

– l'inserimento delle azioni di ricerca dell'Unione nel contesto più ampio diuna vera politica di ricerca europea;

– il rafforzamento della concentrazione dei programmi;

– il proseguimento delle ricerche necessarie per il conseguimento degliobiettivi delle politiche dell'Unione;

– l'evoluzione auspicata verso una gamma di strumenti più flessibili,tenendo conto di tutte le possibilità offerte dal trattato.

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5.2. Attività previste e modalità degli interventi di bilancio

Nel campo della fissione e della radioprotezione, la Comunità partecipafinanziariamente a:

– nelle aree tematiche prioritarie di ricerca, a reti di eccellenza destinate aincentivare l'eccellenza mediante un'integrazione profonda e duratura dellecapacità di eccellenza esistenti in vari Stati membri; a progetti integrati, di unordine di grandezza di una decina di milioni di euro, eseguiti da consorzi chespesso comportano un'intensa collaborazione tra università e industria;

– ad attività di ricerca svolte a sostegno delle politiche comunitarie nel campodella sanità, dell'energia e dell'ambiente;

– ad azioni destinate alla valorizzazione dei risultati della ricerca e altrasferimento delle conoscenze;

– allo sviluppo delle risorse umane e alla mobilità dei ricercatori mediantesostegni globali o individuali e finanziamenti ad attività di insegnamento eformazione di livello eccellente che richiedono competenze multinazionali;

– al sostegno delle infrastrutture di ricerca in tutti i campi della scienza e dellatecnologia, dal punto di vista dell'accesso transnazionale, per l'attuazione diiniziative integrate, la realizzazione di studi di fattibilità e, in misura limitata,lo sviluppo di nuove infrastrutture;

– ad attività di coordinamento delle politiche di ricerca e sviluppo tecnologico:apertura reciproca dei programmi nazionali, collegamento in rete di attività diricerca realizzate a livello nazionale, iniziative di cooperazione scientificasvolte in altri contesti di cooperazione europea e di collaborazione tra gliorganismi interessati.

Nel campo della ricerca sull'energia da fusione la specificità delle attività in questosettore richiede l'adozione di modalità particolari di attuazione.

I progetti avviati sono realizzati secondo le procedure definite:

– nei contratti di associazione;

– nell'accordo "European Fusion Development agreement" (EFDA);

– in altri accordi multilaterali conclusi tra la Comunità e le organizzazioniassociate e/o i soggetti giuridici che possono essere istituiti, previo parere delcomitato consultivo competente;

– in altri contratti di durata limitata, in particolare con organismi degli Statimembri o degli Stati associati al programma quadro Euratom;

– negli accordi internazionali che riguardano dei progetti realizzati nell'ambito diuna cooperazione con paesi terzi, come ITER.

Le attività di coordinamento e di sostegno della ricerca sull'energia da fusionepotranno riguardare studi di sostegno alle summenzionate attività, il sostegno agli

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scambi di informazione, il ricorso a competenze esterne, ivi compresa la valutazioneindipendente di attività, borse, azioni di formazione e pubblicazioni e altre azioni chefavoriscano i trasferimenti tecnologici.

I destinatari dell'intervento di bilancio della Comunità sono i centri di ricerca, leuniversità, le imprese e gli organismi nazionali o internazionali situati negli Statimembri e negli Stati associati europei che finanziano attività di ricerca. Questi ultimipossono anche fungere da intermediari dell'intervento di bilancio della Comunità.Qualora ciò fosse necessario per il conseguimento degli obiettivi del programma, leorganizzazioni internazionali e gli organismi degli Stati membri della CSI possono,in via eccezionale, beneficiare di finanziamenti comunitari. Questi finanziamentidevono rivestire un'importanza fondamentale per la realizzazione degli obiettivi delprogramma.

La Comunità svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo per mezzo del Centrocomune di ricerca.

5.3. Modalità di attuazione

Il programma quadro stabilisce l'importo globale massimo e le modalità dipartecipazione finanziaria della Comunità.

Questi importi coprono il finanziamento delle attività di ricerca, nonché le spese dipersonale e le spese amministrative.

6. INCIDENZA FINANZIARIA

6.1. Incidenza finanziaria complessiva sulla parte B (per tutto il periodo diprogrammazione)

Si ricorda che lo stanziamento di riferimento del programma quadro della Comunitàeuropea ammonta a 16 270 milioni di euro. Il totale dei programmi quadro 2002-2006 ammonta a 17 500 milioni di euro.

6.1.1 Intervento finanziario, SI in milioni di euro (alla 3a decimale)

RipartizioneAnno n n + 1 n + 2 n + 3 n+ 4 n + 5 e

esercizisucces-

sivi

Totale

Azione 1

Azione 2

Ecc.

TOTALE

6.1.2 Assistenza tecnica e amministrativa (ATA), spese di sostegno (DDA) e spese di IT(stanziamenti di impegno)

Anno n + 1 n + 2 n + 3 n + 4 n + 5 eesercizisucces

sivi

Totale

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1) Assistenza tecnica eamministrativa (ATA):a) Uffici di assistenza tecnica(BAT)b) Altra assistenza tecnica eamministrativa:- intra muros:- extra muros:di cui per la costruzione e lamanutenzione di sistemi digestione informatizzati:

Totale parziale 1

2) Spese di sostegno (SDA):

a) Studi

b) Riunioni di esperti

c) Informazioni epubblicazioni

Totale parziale 2

TOTALE

6.2. Calcolo delle spese per misura prevista nella parte B (per l'intero periodo diprogrammazione)

(Qualora siano previste più azioni, è opportuno fornire, per le misure concrete da adottareper ciascuna azione, le precisazioni necessarie per la stima del volume e del costo dellerealizzazioni)

Si in milioni di euro CE (alla 3a decimale)Ripartizione Tipo

di realizzazioni/risultati(progetti,

dossier …)

Numero direalizzazioni /

output(totale per anni

1…n)

Costo unitariomedio

Costo totale(totale per anni

1…n)

1 2 3 4=(2X3)

Azione 1- Misura 1- Misura 2Azione 2- Misura 1- Misura 2- Misura 3Ecc.

COSTO TOTALE

Illustrare, eventualmente le modalità di calcolo.

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7. INCIDENZA SUGLI EFFETTIVI E SULLE SPESE AMMINISTRATIVE

Nell'ottica di una sana gestione delle risorse, le spese di personale e i costiamministrativi saranno esaminati attentamente tenendo conto della nuova strutturadel programma quadro. Questo esame avverrà nell'ambito delle decisioni relative aiprogrammi specifici che attuano il programma quadro.

L'evoluzione prevista verso una maggiore decentralizzazione delle responsabilità diattuazione delle attività di ricerca consentirà alla Commissione di proporre unariduzione globale dei costi amministrativi di gestione dei programmi. Grazie ai nuovistrumenti e alle nuove modalità di attuazione, le spese di personale e i costiamministrativi rappresenteranno una parte minore delle risorse rispetto al passato: sidovrà tuttavia continuare a garantire la gestione dei progetti dei programmi quadroprecedenti ancora in corso .

8. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

8.1 Sistema di monitoraggio

I progressi realizzati verso la creazione dello Spazio europeo della ricerca sarannooggetto di una valutazione regolare.

Il nuovo programma quadro, concepito per la prima volta per contribuire allarealizzazione dello Spazio europeo della ricerca, è uno strumento attuatoparallelamente ad altre azioni della Comunità e degli Stati membri in vista deglistessi obiettivi. La natura stessa della ricerca e i diversi tipi di azioni previsti ai varilivelli rendono il monitoraggio e la valutazione complessi.

Tuttavia sono già stati messi a punto o sono in fase di sviluppo vari strumenti permonitorare e valutare i risultati e l'impatto del programma quadro. Questi strumentisi basano essenzialmente su dati risultanti dai programmi specifici che attuano ilprogramma quadro. Saranno descritti dettagliatamente nelle decisioni concernenti iprogrammi specifici.

Saranno messi a punto una serie di indicatori adatti alle particolarità del programmaquadro che consentiranno di quantificare in particolare la produzione, la gestione e ilcollegamento in rete, la valorizzazione e l'impatto delle conoscenze risultanti dalleattività svolte a titolo del programma quadro. Questi indicatori saranno definiti inmodo da tenere conto degli obiettivi stabiliti dal trattato, in particolare quello dellapromozione della parità fra uomini e donne di cui all'articolo 3, paragrafo 2, e quellodel rafforzamento della coesione economica e sociale di cui all'articolo 158.

8.2 Modalità e periodicità della valutazione prevista

– Monitoraggio annuale: La Commissione, ricorrendo se del caso allecompetenze necessarie, esamina costantemente il progresso dell'attuazione delprogramma quadro in relazione agli obiettivi stabiliti. Valuta in particolare segli obiettivi, le priorità, gli strumenti, i mezzi finanziari e la gestione sonosempre adeguati all'evoluzione della situazione.

– Relazione annuale: la relazione annuale presentata al Parlamento europeo e alConsiglio, a norma dell'articolo 173 del trattato, illustra i progressi

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dell'attuazione del programma quadro. Detto documento conterrà in particolarei risultati del monitoraggio annuale, una descrizione delle attività svolte inmateria di ricerca e sviluppo tecnologico e di diffusione dei risultati durantel'anno precedente, e il programma di lavoro dell'anno in corso.

– Valutazione quinquennale: prima di presentare la proposta relativa alprogramma quadro successivo, la Commissione affida ad esperti esterni di altolivello la valutazione della realizzazione delle azioni comunitarie svolte nelquinquennio precedente la valutazione stessa, rispetto agli obiettivi applicabiliai periodi in questione. Comunicherà le conclusioni di questa valutazione,corredate dalla sue osservazioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, alComitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.

9. MISURE ANTIFRODE

Le disposizioni antifrode saranno descritte insieme alle proposte di programmispecifici che attuano il programma quadro.

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Addendum: 1

New .eu Domain

Changed Web and E-Mail AddressesThe introduction of the .eu domain also required the web and e-mail addresses of the European institutions to be adapted. Below please find alist of addresses found in the document at hand which have been changed after the document was created. The list shows the old and newlist of addresses found in the document at hand which have been changed after the document was created. The list shows the old and newaddress, a reference to the page where the address was found and the type of address: http: and https: for web addresses, mailto: for e-mailaddress, a reference to the page where the address was found and the type of address: http: and https: for web addresses, mailto: for e-mailaddresses etc.addresses etc.

Page: 4Type: http:

Old: http://europa.eu.int/comm/research/area_fr.htmlNew: http://europa.eu/comm/research/area_fr.html