ISTRUZIONI SU RISCHIO DI CONSERVARE LE ISTRUZIONI … · un rapido sguardo alle caratteristiche che...

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ISTRUZIONI SU RISCHIO DI INCENDIO, SCOSSA ELETTRICA, DANNI ALLE PERSONE PRECAUZIONI ATTENZIONE – L’uso di apparecchiature elettriche richiede il rispetto di alcune precauzioni, tra cui le seguenti: 1. Leggete tutte le istruzioni prima di usare il prodotto. 2. Non usate questo prodotto vicino all’acqua – per esempio, vicino a una vasca da bagno, lavandino, in una cantina umida, vicino a una piscina o simili. 3. Questo prodotto dev’essere usato solo col carrello o supporto raccomandato dal produttore. 4. Questo prodotto, da solo o in combinazione con un amplificatore, cuffie o altoparlanti, è in grado di generare livelli sonori che possono causare la per- dita permanente dell’udito. Non tenetelo troppo a lungo a volume elevato, o comunque ad un volume che avvertite come fastidioso. Se avvertite cali di udito o ronzio nelle orecchie, consultate un audio- logo. 5. Collocate il prodotto in modo tale che ne sia garan- tita una corretta ventilazione. 6. Il prodotto va collocato lontano da sorgenti di calore quali radiatori, stufe o altri dispositivi che generano calore. 7. Il prodotto va collegato ad una presa di corrente elettrica del tipo descritto nelle istruzioni o indicato sul prodotto stesso. 8. La spina del cavo di alimentazione dev’essere scol- legata dalla presa quando il prodotto non viene usato per lunghi periodi di tempo. 9. Non fate cadere oggetti o liquidi all’interno del pro- dotto. 10. Rivolgetevi a un centro di assistenza autorizzato quando: a) Il cavo di alimentazione o la spina sono danneg- giati, oppure b) Oggetti o liquidi sono caduti all’interno del pro- dotto, oppure c) Il prodotto è stato esposto alla pioggia, oppure d) Il prodotto non sembra funzionare normalmente o mostra un evidente cambiamento nelle presta- zioni, oppure e) Il prodotto è caduto, o il suo involucro è stato danneggiato. 11. Non effettuate operazioni di manutenzione al pro- dotto che non siano indicati dalle istruzioni come eseguibili dall’utente. Ogni altro tipo di assistenza va eseguita solo da centri di assistenza autorizzati. CONSERVARE LE ISTRUZIONI PULIRE SOLO CON UN PANNO ASCIUTTO Il simbolo del fulmine con la freccia all’interno di un triangolo equilatero, avverte l’utente della presenza all’interno del prodotto di una “ten- sione pericolosa” non isolata, di potenza sufficiente a costituire peri- colo di scossa elettrica. Il punto esclamativo all’interno di un triangolo equilatero, avverte l’utente delle presenza di importanti istru- zioni di funzionamento e di manu- tenzione (assistenza) nella documentazione che accompagna il prodotto. ISTRUZIONI PER LA MESSA A TERRA Questo prodotto deve essere messo a terra. In caso di malfunzionamento o guasto, la messa a terra fornisce un percorso a bassa resistenza per la corrente elettrica, riducendo il rischio di scossa elettrica. Questo prodotto è dotato di un cavo di alimentazione munito di un con- duttore e uno spinotto per la messa a terra. La spina va collegata a una presa di corrente elettrica di tipo appro- priato, correttamente installata e dotata di terra, confor- memente alle norme vigenti. Marchio CE per l’Armonizzazione degli Standard Europei Il marchio CE apposto sui prodotti della nostra azienda per gli apparati funzionanti in CA sino al 31 Dicembre 1996 ne indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/EEC) e alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC). Il marchio CE apposto dopo il 1° Gennaio 1997 ne indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/EEC), alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC) e alla Direttiva sulle Basse Tensioni (73/23/EEC). Inoltre, il marchio CE apposto sui prodotti della nostra azienda per gli apparati funzionanti a Batteria ne indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/ EEC) e alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC).

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ISTRUZIONI SU RISCHIO DI INCENDIO, SCOSSA ELETTRICA,

DANNI ALLE PERSONE

PRECAUZIONIATTENZIONE – L’uso di apparecchiature elettricherichiede il rispetto di alcune precauzioni, tra cui leseguenti:1. Leggete tutte le istruzioni prima di usare il prodotto.2. Non usate questo prodotto vicino all’acqua – per

esempio, vicino a una vasca da bagno, lavandino,in una cantina umida, vicino a una piscina o simili.

3. Questo prodotto dev’essere usato solo col carrelloo supporto raccomandato dal produttore.

4. Questo prodotto, da solo o in combinazione con unamplificatore, cuffie o altoparlanti, è in grado digenerare livelli sonori che possono causare la per-dita permanente dell’udito. Non tenetelo troppo alungo a volume elevato, o comunque ad un volumeche avvertite come fastidioso. Se avvertite cali diudito o ronzio nelle orecchie, consultate un audio-logo.

5. Collocate il prodotto in modo tale che ne sia garan-tita una corretta ventilazione.

6. Il prodotto va collocato lontano da sorgenti dicalore quali radiatori, stufe o altri dispositivi chegenerano calore.

7. Il prodotto va collegato ad una presa di correnteelettrica del tipo descritto nelle istruzioni o indicatosul prodotto stesso.

8. La spina del cavo di alimentazione dev’essere scol-legata dalla presa quando il prodotto non vieneusato per lunghi periodi di tempo.

9. Non fate cadere oggetti o liquidi all’interno del pro-dotto.

10. Rivolgetevi a un centro di assistenza autorizzatoquando:a) Il cavo di alimentazione o la spina sono danneg-giati, oppureb) Oggetti o liquidi sono caduti all’interno del pro-dotto, oppurec) Il prodotto è stato esposto alla pioggia, oppured) Il prodotto non sembra funzionare normalmenteo mostra un evidente cambiamento nelle presta-zioni, oppuree) Il prodotto è caduto, o il suo involucro è statodanneggiato.

11. Non effettuate operazioni di manutenzione al pro-dotto che non siano indicati dalle istruzioni comeeseguibili dall’utente. Ogni altro tipo di assistenzava eseguita solo da centri di assistenza autorizzati.

CONSERVARE LE ISTRUZIONIPULIRE SOLO CON UN PANNO ASCIUTTO

Il simbolo del fulmine con la frecciaall’interno di un triangolo equilatero,avverte l’utente della presenzaall’interno del prodotto di una “ten-sione pericolosa” non isolata, dipotenza sufficiente a costituire peri-colo di scossa elettrica.Il punto esclamativo all’interno di untriangolo equilatero, avverte l’utentedelle presenza di importanti istru-zioni di funzionamento e di manu-tenzione (assistenza) nelladocumentazione che accompagnail prodotto.

ISTRUZIONI PER LA MESSA A TERRAQuesto prodotto deve essere messo a terra. In caso dimalfunzionamento o guasto, la messa a terra fornisceun percorso a bassa resistenza per la corrente elettrica,riducendo il rischio di scossa elettrica. Questo prodottoè dotato di un cavo di alimentazione munito di un con-duttore e uno spinotto per la messa a terra. La spina vacollegata a una presa di corrente elettrica di tipo appro-priato, correttamente installata e dotata di terra, confor-memente alle norme vigenti.

Marchio CE per l’Armonizzazione degli Standard EuropeiIl marchio CE apposto sui prodotti della nostraazienda per gli apparati funzionanti in CA sino al 31Dicembre 1996 ne indica la conformità alla DirettivaEMC (89/336/EEC) e alla Direttiva sul marchio CE(93/68/EEC).Il marchio CE apposto dopo il 1° Gennaio 1997 neindica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/EEC),alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC) e allaDirettiva sulle Basse Tensioni (73/23/EEC).Inoltre, il marchio CE apposto sui prodotti dellanostra azienda per gli apparati funzionanti a Batteriane indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/EEC) e alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC).

Sommario

Introduzione ..................................................................................... 1Benvenuti a bordo! ......................................................................... 1Il meglio dei due mondi .................................................................. 1Valve Reactor Technology: ............................................................ 2

“Guida rapida” ................................................................................. 4

Introduzione ai pannelli di controllo .............................................. 8

A. Il pannello superiore ........................................................................... 81. Sezione Input ............................................................................. 82. Sezione Pedal ............................................................................ 93. Sezione Preamp ....................................................................... 104. Controlli del finale di potenza ................................................... 125. Sezione Modulation .................................................................. 13

i) Modulation ........................................................................ 13ii) Controllo esterno della velocità di modulazione ............... 14iii) Riduzione di rumore programmabile (NR) ....................... 14

6. Sezione Delay .......................................................................... 157. Sezione Reverb ........................................................................ 168. Sezione Bypass e Original Value ............................................. 179. Sezione Bank/Manual/Write/Tuner/Channel ............................ 1710. Interruttore di accensione ....................................................... 18

B. Il pannello posteriore ........................................................................ 19

Memorizzare i dati e altre funzioni… ........................................... 21Modo Selezione Programmi ......................................................... 21Richiamare un programma ........................................................... 22Passare da un programma all’altro .............................................. 23Salvare i programmi personalizzati .............................................. 23

Modificare un programma preesistente ............................... 23Partire da zero ..................................................................... 24

Led Original Value: Cosa succede qui, ragazzi? .......................... 25Modo Manuale: Quel che vedete è quel che ottenete! ................. 27

Modo Accordatore ......................................................................... 29Accordate la chitarra con l’ampli! ................................................. 29Accordatura Silenziosa ................................................................. 30Calibrare l’accordatore ................................................................. 30

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Preset di fabbrica .......................................................................... 31Cosa c’è nel menu dei preset? ..................................................... 31Ricettario di programmi preset ..................................................... 33Richiamare i preset di fabbrica ..................................................... 34

Comportamento dei modelli: Che cosa sono, e che cosa fanno? ................................................................................... 35

A. PEDALI ................................................................................................. 35

B. Modelli di amplificatore .................................................................... 38

Problemi e soluzioni ...................................................................... 50

Un po’ di terminologia tecnica (sbadiglio!): Specifiche generali del Valvetronix ............................................ 53

Introduzione

BENVENUTI A BORDO!nnanzitutto, vi ringraziamo per aver dotato il vostro arsenale sonoro di un amplifica-tore VOX Valvetronix. Siamo certi che offrirà a voi e alla vostra chitarra lunghe ore di emozionanti piaceri musicali. Prima di mostrarvi come utilizzare al meglio questo

nuovo combo (credeteci: usarlo è facile come bere un bicchier d’acqua), diamo insieme un rapido sguardo alle caratteristiche che rendono il Valvetronix così diverso da qualsiasi altro amplificatore a “modelli digitali”.

Come saprete certamente, ci sono molti amplificatori a “modelli digitali” in circolazione. È inevitabile che vengano tutti presentati come se fossero l’invenzione più geniale dai tempi della ruota. Siccome siamo chitarristi anche noi, li abbiamo provati tutti, e possiamo affer-mare che nessuno dei tanti riesce a mantenere le promesse stampate a caratteri cubitali sulle loro réclame. Il problema di questi amplificatori a “modelli digitali” è che rientrano sempre in una delle due seguenti categorie: o sono prodotti da aziende che costruiscono accessori digitali per chitarra, quindi prive di esperienza nel campo degli amplificatori tra-dizionali; oppure sono opera di produttori storici di amplificatori, che in un paio di anni (se non meno!) hanno cercato di imparare a progettare apparecchiature digitali. Pensateci un attimo… non è una cosa bizzarra?

Non è necessario essere dei geni per capire che, per realizzare un buon amplificatore per chitarra a “modelli digitali”, occorre possedere una grande esperienza e competenza in due settori complementari: quello della progettazione e modellazione di circuiti digitali, e quello della progettazione e costruzione di amplificatori. La mancanza di conoscenze in uno dei due settori rende il prodotto finale distante dalle intenzioni di partenza, con il risultato di compromettere sia il suono che la facilità d’uso (volete un amplificatore per chitarra, e non un complicato computer, no?). Siamo lieti di informarvi che il nostro Valve-tronix è stato progettato e costruito da una squadra di esperti con una lunghissima espe-rienza in entrambi i settori. Ed il risultato è…

IL MEGLIO DEI DUE MONDIalvetronix è il frutto della fusione fra l’esperienza del team ToneWorks di Korg (una congrega di chitarristi fanatici, che ha trascorso gli ultimi dieci anni vivendo, respi-rando e sognando in digitale), ed i guru di uno dei marchi più prestigiosi nel

mondo degli ampli per chitarra: VOX. Come certamente saprete, l’amplificatore valvolare VOX AC30 è stato il beniamino, negli ultimi quarant’anni, di un numero incalcolabile di professionisti della musica. È impossibile elencare i successi discografici nei quali potete ascoltare il suo inconfondibile suono.

Dal canto suo, il team ToneWorks di Korg possiede un altro invidiabile primato: per oltre un decennio, i suoi prodotti digitali per chitarra sono stati tra i più apprezzati dalla stampa specializzata e dal popolo dei chitarristi. Inoltre, è stata ToneWorks la prima ditta a far suonare “vera” la distorsione digitale, eliminando (con la tecnica del sovracampiona-mento) quei terribili armonici dissonanti (noti come aliasing), che fanno ritenere ad ogni

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chitarrista il concetto di “distorsione digitale” un puro controsenso. L’ultimo gioiello di casa ToneWorks è la tecnologia proprietaria REMs (Resonant Structure and Electronic circuit Modeling System), accolta da una valanga di consensi e da cori di giubilo da parte dei migliori chitarristi del pianeta.

Il risultato di questa perfetta fusione è un amplificatore a “modelli digitali” che suona e si comporta in tutto e per tutto come un vero amplificatore per chitarra… (non è un’idea meravigliosa?). Non si tratta di un banale multieffetto seguito da un finale di potenza a stato solido dal suono esilino, che pilota degli altoparlanti così così, del tutto incapaci di farsi sentire nella band anche con il volume a “11”. E non si tratta nemmeno di un amplifi-catore per chitarra con un po’ di circuiteria digitale progettata alla buona. Nossignori, Val-vetronix è realmente il meglio dei due mondi, racchiuso in un solo dispositivo.

VALVE REACTOR TECHNOLOGY:LA POTENZA E LA GLORIA (DELL’AMPLI)

n linea con l’intrepido spirito pionieristico che da sempre caratterizza VOX, il finale di potenza del Valvetronix si basa sulla circuiteria Valve Reactor, una tecnologia straor-dinariamente innovativa. Senza far scivolare troppo il discorso sul versante tecnico,

ecco, in sintesi, che cosa succede al suo interno…

Sebbene in questo amplificatore gran parte dei processi di generazione e modellazione del suono avvenga nel dominio digitale, il suo finale di potenza Valve Reactor opera al 100% nel dominio analogico. Il fatto che il segnale della chitarra compia un percorso all’interno di un mondo analogico, gioca un ruolo fondamentale nel ricreare il feeling e le caratteristiche sonore degli amplificatori originali che abbiamo modellato.

Lo stadio di amplificazione Valve Reactor è un vero finale di potenza valvolare in contro-fase, ma in formato ridotto. C’è una valvola 12AX7 (un modello a doppio triodo – in pra-tica, due valvole in una), e c’è un trasformatore in uscita, proprio come in un amplificatore a valvole tradizionale. Ma invece di essere collegato direttamente all’altoparlante, il tra-sformatore è collegato allo speciale circuito di amplificazione VariAmp, che porta il livello di uscita del trasformatore da 1 Watt, alla massima potenza di uscita dell’amplificatore (cioè 60 Watt per canale).

Dato che lo stadio di amplificazione VariAmp è completamente trasparente (nossignori: non colora in alcun modo il segnale), il suono che ne esce è puro suono valvolare. Que-sto circuito si incarica inoltre di garantire che il Valvetronix, a differenza degli amplificatori

Che cos’è la ? (Resonant structure and Electronic circuit Modeling System) è la tecnologia di

modellazione del suono di Korg, che permette di riprodurre perfettamente le com-plesse caratteristiche timbriche e la natura degli strumenti acustici ed elettrici, come pure il comportamento dei circuiti elettronici. La tecnologia emula perfettamente una lunga serie di elementi della generazione sonora, tra cui il corpo risonante degli strumenti, gli altoparlanti, il cabinet, i microfoni, le valvole, i transistor, ecc..

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solid-state, conservi l’elevato range dinamico dei tradizionali amplificatori a valvole, una delle caratteristiche più importanti che li rende, a parità di volume, più “vivi” e presenti dei loro cugini a transistor.

Inoltre, lo stadio di uscita del finale Valve Reactor “legge” costantemente la curva di impe-denza variabile del sistema di altoparlanti a cui è collegata, e ne “riferisce” il valore al tra-sformatore di uscita, esattamente come fanno i grandi amplificatori a valvole. Questo flusso di informazioni permette allo stadio valvolare del finale di cambiare continuamente comportamento, sulla base del carico (o impedenza) degli altoparlanti: altra componente importante del “vero” suono valvolare.

Oltre a garantire un autentico suono valvolare, l’ingegnosa architettura del finale per-mette di ricreare diverse caratteristiche di funzionamento comuni a tutti i finali di potenza interamente valvolari degli ampli modellati. Queste caratteristiche comprendono: funzio-namento in Classe A o Classe A/B; circuiteria di controllo della Risonanza (bassi) e della Presenza (entrambi presenti nel circuito di feedback negativo di alcuni ampli valvolari); e infine, potenza di uscita. La capacità di riprodurre con precisione caratteristiche così essenziali (con l’eccezione della potenza di uscita, che è definibile dall’utente) rende i nostri modelli estremamente realistici dal punto di vista sonoro – cosa che non capita con la media degli altri amplificatori a “modelli digitali”, che “sembrano, ma non sono esatta-mente”. Non a caso, la tecnologia impiegata nel nostro finale di potenza è brevettata negli USA, ed è appannaggio unico ed esclusivo dei VOX Valvetronix.

Ok, bando alle ciance, la prova di tutto quello che vi stiamo dicendo è nel suono dell’amplificatore… Quindi, che aspettate? Prendete la chitarra, e godetevi un po’ di sana musica!

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Troppe chiacchiere… zitti tutti, e lasciatemi suonare in pace!!!

ovvero

“Guida rapida”

vete perfettamente ragione: leggere i manuali è interessante quanto guardare la vernice che si asciuga, mentre sappiamo benissimo che non vedete l’ora di infi-lare il jack nel nuovo ampli, e farci un bel discorsetto nell’intimità della vostra bella

casetta. Ecco quindi la “Guida rapida”, che vi permetterà di essere operativi in un batter d’occhio.

Una volta soddisfatto il bisogno fondamentale di suonare, è però davvero impor-tante che diate un’occhiata a questo manuale – è stato scritto da un compare chitarrista che sa di cosa sta parlando. Inoltre, questo amplificatore nasconde miriadi di cosine che attireranno sicuramente la vostra attenzione. Insomma, giuriamo di non rubarvi tempo prezioso! Detto questo, ecco a voi la “Guida rapida” – è tutta vostra! In seguito cerche-remo di approfondire la nostra conoscenza con questo amplificatore, ma per ora dob-biamo impegnarci con i preliminari…

SUGGERIMENTO: Volete semplificarvi la vita? Prima di preseguire la lettura, aprite la parte interna del retro di copertina di questa “Guida del chitarrista”. In questo modo, potrete tenere sempre sotto gli occhi i bei prospetti dei pannelli di controllo dell’amplifica-tore, senza dover saltare avanti e indietro tra le pagine della guida!

PROVIAMO I 32 PRESET DI FABBRICA

1. Abbassate completamente il controllo di volume MASTER

2. Inserite un’estremità del cavo di alimentazione (fornito di serie con l’amplifi-catore) nel connettore AC POWER posto nel retro dell’ampli, e l’altra estre-mità in una presa di corrente.

3. Assicuratevi che alla presa arrivi corrente!

4. Mentre siete ancora dietro l’ampli, controllate l’interruttore POWER SELECT e selezionate la potenza di uscita con la quale volete cominciare a fare le prove… già, siete liberi di scegliere anche questo! Niente male, eh?

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5. Collegate la fida chitarra ad uno dei due connettori INPUT: HIGH (livello ele-vato) oppure LOW (livello basso) - a voi la scelta. Se non siete del tutto sicuri di cosa fare, vi consigliamo di scegliere subito HIGH.

Bene, a questo punto potete seguire due strade: ascoltare i preset di fab-brica (32 programmi assolutamente mostruosi, con cui avrete un assaggio delle infinite possibilità timbriche del Valvetronix), oppure cominciare subito a creare i vostri preset. Noi prendiamo la strada più semplice (in realtà, sono entrambe molto semplici) e cominciamo ad esplorare i preset. Se però pre-ferite mettervi subito a creare nuove sonorità, saltate a piè pari queste pagine, e correte a leggere la sezione “Partire da zero” a pagina 24.

6. Cominciamo dall’inizio, con il programma 1-1 “Flying High”, un suono soli-sta a guadagno molto elevato, di grande spessore e facile da suonare. Ma, prima di ogni altra cosa, nel caso qualcuno avesse messo le mani sull’ampli prima di voi, recuperiamo le impostazioni iniziali e portiamo l’ampli alle con-dizioni in cui si trovava non appena uscito di fabbrica… e niente paura, l’operazione è facile come bere un bicchier d’acqua!

AVVERTENZA: Il ripristino dei preset di fabbrica cancella definitivamente tutte le modifiche apportate ai preset. Assicuratevi di non stare per perdere dati importanti, poiché una volta eseguito il ripristino non sarà più possibile tornare sui propri passi.

ALTRA AVVERTENZA: Se volete conservare alcuni dei programmi memorizzati, prima di cancellare la memoria dell’amplificatore segnate la posizione dei controlli nella “Tabella dei parametri”, che trovate nella parte pieghevole del retro di copertina. Per sapere come fare, date un’occhiata alla sezione “Led Original Value: Cosa suc-cede qui, ragazzi?” a pagina 25.

7. Tenete premuti i tasti cursore Up (▲) e Down (▼) (si trovano vicino al display BANK) ed il tasto TUNER/CANCEL, proprio lì accanto. Mentre li tenete pre-muti tutti e tre, mettete l’interruttore POWER in posizione “ON”. Se avete compiuto correttamente queste operazioni, nel display BANK ora dovrebbe lampeggiare il simbolo “ ”, cosa che ci permetterebbe di procedere al passo 8.

8. Se nel display non c’è il simbolo “ ” lampeggiante, non allarmatevi. Spe-gnete l’amplificatore e provateci di nuovo, assicurandovi, questa volta, che i tre pulsanti siano tenuti ben premuti mentre si aziona l’interruttore di accen-sione. Ora il simbolo “ ” lampeggia? Perfetto!

9. Premete il tasto WRITE (subito sopra il tasto TUNER/CANCEL) ed osservate i led dei pulsanti BANK e CHANNEL lampeggiare freneticamente. Non appena

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si fermano, la missione è compiuta: l’ampli è resettato, pronto all’azione, e con il preset 1-1 (che stavamo cercando) già selezionato. (Non avevamo detto che si trattava di un’operazione facile?) Quindi, selezionate il pickup al ponte e preparatevi a suonare un assolo, con volume e controlli di tono regolati al massimo. Avanti con “Flying High”, fratelli!

ATTENZIONE: Come già sapete, il vostro combo Valvetronix contiene 32 programmi preset. I preset sono organizzati in 8 banchi, ognuno dei quali costituito da 4 canali (8 x 4 = 32). Il numero del banco appare nel display BANK, mentre il numero del canale è indicato dal led acceso sopra uno dei quattro tasti CHANNEL. Questo significa che quando è selezionato il programma 1-1, nel display BANK appare il numero “1”, ed è acceso il led posto sopra il tasto CHANNEL 1. Claro?

10. Portate il volume MASTER al livello desiderato - e via!

PER COMINCIARE…11. Quando vi sarete stufati del programma “Flying High” (ci potrebbe volere un

po’, visto che è un preset che può dare dipendenza…) provate il programma 1-2. Si chiama “Def Tone” ed è perfetto per le parti ritmiche pulite, da suo-nare con il pickup al manico. Come fare per selezionare questo preset? Semplice, premete il tasto CHANNEL 2, e ci siete! Visto con che rapidità si passa dal program 1-1 al program 1-2, senza quei terribili “momenti di vuoto” che affliggono tanti aggeggi digitali? Questo signorino commuta all’istante!

12. Per passare al programma successivo (1-3) basta premere il tasto CHANNEL 3… ed è fatta! Prima di selezionarlo, però, attenzione: come suggerisce il nome (“Breakin’ Stuff”, che potremmo tradurre liberamente come “Frantu-mazione”), questo preset non è adatto ai deboli di cuore, trattandosi di un moderno suono crunch pesante e aggressivo. Quindi, tornate al pickup da solista (quello al ponte), partite con un bel riff vigoroso, e godetevi lo spetta-colo sotto il palco!

13. Gasp! In confronto alla brutalità diabolica di “Breakin’ Stuff”, il programma 1-4 è uno zuccherino. Per selezionarlo, basta premere il tasto CHANNEL 4.

Amorevolmente chiamato “Tie Mama Down”, si tratta di un maestoso crunch da VOX AC30, che recita “rock classico” ad ogni passo.

SELEZIONARE I BANCHI…14. Esatto, una volta testati i programmi 1-1, 1-2, 1-3 e 1-4, il passo successivo è

selezionare il banco 2 e ripetere le procedure già viste. Quindi, passiamo dal programma 1-4 al programma 2-… su, non fate quella faccia spaventata: è una cosa semplicissima. Premete una volta il tasto Up (▲) (che si trova accanto al display BANK, ricordate?), e il numero “2” inizierà a lampeggiare nel display. Dopo questa operazione, per selezionare il programma 2-1 (“Clean Edge”) è sufficiente premere il tasto del canale CHANNEL 1.

NOTA: Mentre il “2” lampeggiava nel display, avete notato che il programma 1-4 era ancora selezionato e funzionante? In questo modo potete passare da un programma all’altro cambiando tranquillamente banco - il programma successivo non verrà sele-zionato finché non premerete il tasto del canale.

USATE I PIEDI! Se vi regalaste la pedaliera opzionale VC-4, potreste utilizzarla per selezionare con la massima rapidità tutti e 32 i programmi disponibili. Quindi, cosa aspettate? Andate a comprarla!

15. Niente passo 15, amigos. Per il momento basta così. Ora sapete come sele-zionare i canali e cambiare banco, quindi sapete come cavarvela! Ci sono ancora altri 27 programmi da provare, perciò date un’occhiata all’elenco dei preset nella parte pieghevole del retro di copertina, e selezionateli tutti. Buon divertimento!

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Introduzione ai pannelli di controllo

elle 13 pagine che seguono daremo un rapido sguardo ai pannelli superiore e posteriore del Valvetronix. Se non ci avete ancora fatto caso, vi renderete conto che i controlli di questo amplificatore sono disposti in una successione che

richiama direttamente quella di un setup tradizionale da chitarrista. Insomma, niente di più semplice, concettualmente. Ecco uno schema del percorso del segnale:

Per rendere quanto più possibile semplice questa “Guida del chitarrista”, abbiamo incluso nel retro di copertina una pagina pieghevole che potete aprire in qualsiasi momento. Quando la pagina è aperta, potete vedere belle immagini del pannello supe-riore, del pannello posteriore, ed altro. Perché lo abbiamo fatto? Perché in questo modo potete avere le immagini di entrambi i pannelli che vi fissano dritto negli occhi mentre leg-gete di loro, ed evitare di dover continuamente passare da una pagina all’altra come nella maggior parte dei manuali - in cui lo schema del pannello non è mai nella stessa pagina che si sta leggendo! Quindi, aprite questa benedetta pagina pieghevole, e procediamo…

A. Il pannello superiore

1. SEZIONE INPUTLa chitarra va collegata ad uno di questi ingressi. Si può scegliere tra due (2) connettori jack: High & Low…

HIGH (sensibilità elevata)In termini generali, sarebbe consigliabile utilizzare un ingresso a sensibilità ele-vata per collegare una chitarra dotata di pickup a basso livello di uscita, per esem-pio dei single-coil. Detto questo, bisogna ricordare che la maggior parte dei chitarristi ignora bellamente questa raccomandazione (ne avreste dubitato?) e usa questo ingresso per chitarre con pickup ad elevato livello di uscita. Perché fanno così? Perché in questo modo il segnale in uscita dalla chitarra è sempre “spesso” e “corposo” come dovrebbe essere… o almeno, con noi funziona!

ATTENZIONE: Se si collega all’ingresso HIGH una chitarra dotata di pickup ad ele-

N

pedale ascelta fra 10

modello di preampli-ficatore a scelta fra 16

Modulazione

Delay

Riverbero

Loop effetti virtuale

Classe A

Classe A/B

Modello di finale

a seconda del modello di preamplificatore selezionato

Altoparlante/i perchitarra Celestion

Loop effettiVol.Master

vato livello di uscita, e si seleziona il modello di pedale Acoustic, occorre abbassare di molto il volume della chitarra per evitare di avere una distorsione non desiderata sulle alte frequenze. Questo non significa che ci sia un guasto nel Valvetronix - sem-plicemente, il pedale Acoustic rischia di ricevere un segnale di livello troppo alto. A titolo di informazione, tutti i pedali che simulano una chitarra acustica si comportano allo stesso modo se usati (o abusati) in questo modo. Perché? Per fare in modo che una chitarra elettrica suoni come una chitarra acustica, occorre enfatizzare enorme-mente le alte frequenze. Quindi, se inserite un segnale con livello troppo alto, la distorsione è inevitabile. Compreso? Bene…

LOW (bassa sensibilità)Ancora una volta, gli “esperti” vi diranno che un ingresso a bassa sensibilità è più adatto a pickup ad elevato livello di uscita - come dei potenti humbucker o dei pickup attivi. Lasciateci dire che sono tutte sciocchezze. Non ci sono regole fisse, quindi provateli tutti e due, e lasciate giudicare alle orecchie quale è meglio!

2. SEZIONE PEDALQuesta sezione permette di aggiungere un pedale al setup, se lo desiderate. I dieci (10) effetti offerti da questa sezione sono modellati su pedali classici e, di conseguenza, sono concepiti per intervenire sul segnale della chitarra prima che esso entri nell’ampli vero e proprio. Quando un pedale è selezionato, il led rosso nell’angolo in alto a sinistra della sezione si accende. Quindi, se richiamate un programma e questo led è spento, significa che la sezione Pedal è disattivata (cioè è in bypass). Nel caso le sigle che abbiamo usato non siano del tutto chiare, i dieci pedali disponibili sono:

Selettore PEDALQuesto selettore permette di selezionare uno dei dieci pedali disponibili, o di met-tere in bypass l’intera sezione (OFF). A pagina 35 trovate maggiori informazioni su ognuno dei pedali modellati.

USATE I PIEDI! Se avete acquistato la pedaliera opzionale VC-4, potete farla funzio-nare in modo “individuale” e usarla per attivare/disattivare il pedale selezionato. E, come scoprirete presto, la VC-4 vi permetterà di fare parecchie altre cosine - un vero “must have” per ogni chitarrista!

USATE I PIEDI! Quando vengono selezionati VOX WAH oppure U-VIBE, potete con-trollare l’effetto (rispettivamente, velocità di modulazione del wah-wah e dell’Uni-vibe) utilizzando il pedale della VC-4. Forte!

Controllo DRIVEQuando sono selezionati TREBLE BOOST, TUBE OD, FAT OD o FUZZ, questo controllo regola il livello del DRIVE. Quando è selezionato uno degli altri sei (6)

COMP: Compressore OCTAVE: Octave Divider

ACOUSTIC: Simulazione di acustica TREBLE BOOST: Treble Booster

VOX WAH: Un classico V847 TUBE OD: Overdrive valvolare

AUTO WAH: Auto wah-wah FAT OD: Overdrive “corposo”

U-VIBE: Uni-Vibe FUZZ: Brutale e selvaggio!

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pedali, la funzione svolta da questa manopola dipende dall’effetto selezionato. L’elenco è nella seguente tabella.

Controllo LEVELQuesta manopola permette di regolare il livello generale di COMP, TREBLE BOOST, TUBE OD, FAT OD e FUZZ. È disattivato (cioè non fa nulla!) con VOX WAH. Vedi la tabella precedente per capire che cosa fa con gli altri cinque modelli di pedale.

3. SEZIONE PREAMPCome suggerisce il suo nome (incredibile, vero?), questa sezione controlla il “preamplifi-catore” del combo Valvetronix. E, sempre per parlare di quello che si suppone dovrebbe fare, sembra e si comporta come (tenetevi forte) …un amplificatore! Inoltre, nella migliore tradizione VOX, esibisce le nostre (immediatamente riconoscibili) manopole a “testa di gallina”… niente tasti a sfioramento, superfici di controllo, o tasti cursore ad invadere quest’area sacra dedicata alla modellazione del suono… Ehi, stiamo parlando di un amplificatore per chitarra, mica di un giocattolo!

Selettore AMP TYPEQuesta manopola consente di selezionare uno dei sedici (16) accuratissimi modelli di amplificatore, ognuno dei quali basato su un amplificatore valvolare ormai riconosciuto come “classico”, compreso il leggendario VOX AC30TBX. Come accennato nell’introduzione al manuale, i nostri modelli non si limitano a riprodurre esattamente le qualità timbriche e le caratteristiche di amplificazione del preamplificatore originale, ma ricrea anche l’importantissima sezione del finale di potenza - in termini di Classe (A oppure A/B) e circuito di feedback negativo (eventualmente, della sua mancanza). Non si tratta solo di una specifica interes-sante: a nostro avviso, è una caratteristica essenziale! Dopotutto, come avremmo potuto affermare di aver modellato un amplificatore, se ci fossimo concentrati semplicemente sul preamplificatore, ignorando il finale di potenza? Ma andiamo! Da sola, la marmellata (per quanto buona possa essere) non fa un panino se manca il pane! Non commettete mai l’errore di ritenere il finale di potenza di secondaria importanza - è di vitale importanza. E comunque…

TIPO DI PEDALE DRIVE LEVELCOMP Sensibilità Livello

ACOUSTIC Acuti Bassi

VOX WAH Pedale (non utilizzato)

AUTO WAH Attacco Sensibilità

U-VIBE Velocità Mix

OCTAVE Livello della diretta Livello dell’ottava

TREBLE BOOST Drive Livello

TUBE OD Drive Livello

FAT OD Drive Livello

FUZZ Drive Livello

Ecco i tipi di amplificatore disponibili:

Per maggiori informazioni su ognuno degli amplificatori modellati, vedi la sezione “B. Modelli di amplificatore” a pagina 38.

Controllo GAINQuesto controllo regola il guadagno del modello di amplificatore selezionato.

NOTA: Alcuni modelli di amplificatore (per esempio, UK MODERN, RECTO, US HIGAIN) possono raggiungere livelli estremi di guadagno, mentre altri (per esempio, BOUTIQUE CLEAN, TWEED 1x12, AC15) sono più tranquilli, pur suonando sempre alla grande.

Controllo VOLUMEAnche se la cosa può apparire sorprendente, questo controllo regola il volume del modello di amplificatore selezionato.

Controlli TREBLE, MIDDLE, BASSQuesto terzetto di manopole a “testa di gallina” permette di scegliere liberamente la quantità di frequenze alte, medie e basse che si desidera avere. Inoltre, come vi sareste aspettati (e avreste sperato!), il modo esatto in cui ognuno di questi con-trolli agisce ed interagisce con gli altri è legato al modello di amplificatore selezio-nato. Ancora una volta, vedi la sezione “B. Modelli di amplificatore” a pagina 38 per maggiori informazioni.

NOTA: In conformità agli originali, alcuni modelli riducono il livello del suono al minimo, quando questi tre controlli di tono sono completamente azzerati (ruotati in verso antiorario).

NOTA: Non tutti gli ampli originali che abbiamo modellato dispongono di controlli di Treble, Middle e Bass. Per esempio, l’ampli su cui abbiamo modellato il TWEED 1x12 dispone di un solo controllo di toni chiamato - come è facile immaginare - TONE! In questo caso, piuttosto che simulare questa manopola con una sola delle tre mano-pole disponibili, lasciando le altre due inutilizzate, abbiamo preferito consentire l’uso di tutte e tre le manopole per rendere il modello più flessibile dell’originale. E, natural-mente, oltre alla maggiore flessibilità avete sempre l’intero range di variazioni timbri-che consentite dall’originale. Vedi pagina 38 per maggiori informazioni.

VOX AC15 UK MODERN

VOX AC15TB RECTO

VOX AC30 US HIGAIN

VOX AC30TB BOUTIQUE OD

UK BLUES BOUTIQUE CL

UK ’70S BLACK 2x12

UK ’80S TWEED 1x12

UK ’90S TWEED 4x10

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4. CONTROLLI DEL FINALE DI POTENZAControllo PRESENCEQuesto controllo consente di regolare la quantità di presenza (lo “scintillio” delle frequenze alte). Come le manopole del preamplificatore che abbiamo esaminato finora, anche il controllo di PRESENCE è programmabile.

NOTA: La presenza è una funzione dei finali di potenza che contengono un circuito di feedback negativo. Non tutti gli amplificatori modellati ne contengono uno - ad esem-pio, nessuno dei quattro modelli VOX (AC15, AC15TB, AC30 e AC30TB) dispongono di questo circuito. Inoltre, non tutti gli amplificatori che integrano un circuito di feed-back negativo dispongono necessariamente di un controllo di presenza. Prendiamo ad esempio il BLACK 2x12 originale - c’è il circuito di feedback negativo nel finale di potenza? Certo. E il controllo di presenza? Ma nemmeno a parlarne!

Nel caso un amplificatore modellato non disponga del controllo di presenza, piuttosto che avere una manopola che non fa assolutamente nulla, abbiamo preferito usarla per simulare il comportamento di un’altra funzione dell’ampli - come l’interrut-tore BRIGHT di un BLACK 2x12 o il controllo CUT degli originali VOX. Vedi pagina 38 per maggiori informazioni su che cosa faccia esattamente il controllo PRESENCE in ogni modello.

Controllo MASTER (Volume)Come accade con tutti i controlli di Master Volume, questa manopola permette di regolare il volume generale del combo Valvetronix.

ATTENZIONE: Il controllo MASTER (Volume) NON è programmabile.

APRIAMO UNA PARENTESI: Il loop effetti virtuale del Valvetronix.e tre sezioni successive dell’ampli, che ora esamineremo, sono MODULATION, DELAY e REVERB. Può interessarvi sapere che tutte e tre sono inserite in un “loop effetti virtuale” - per intenderci, tra il preamplificatore e il finale di potenza.

Perché? Perché è quello il punto in cui sono situati nella grande maggioranza di sistemi professionali di amplificazione per chitarra - nel loop effetti, ecco perché! Ne volete sapere di più? Bene, continuate a leggere…

La ragione per cui questi effetti sono sempre inseriti nel loop, invece che prima del preamplificatore come accade con i pedali, è semplice. La maggior parte dei musicisti ritiene che essi suonino meglio e più realistici nel loop. Pensateci un attimo: il riverbero (REVERB) simula il suono generato da una stanza o una sala da concerto. Quindi, è logico ritenere che suonerà più vero e naturale, quanto più vicino alla fine del percorso del segnale verrà posizionato. Lo stesso dicasi del ritardo (DELAY) e di molti effetti di modulazione (MODULATION) - la loro stessa natura stabilisce che devono essere posti verso la fine del percorso del segnale, e non all’inizio. Chiaro?

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Inoltre, se ci pensate un attimo, se state usando un suono crunch o un solo ad alto guadagno, ha più senso aggiungere effetti come ROTARY, ROOM (riverbero) o DELAY al segnale dopo che il segnale è stato distorto, invece che prima. Insomma, che senso ha usare un effetto come il riverbero, e poi spiaccicarlo con la distorsione? Non ha un gran senso, no? Bene, caso chiuso. Possiamo tornare all’argomento principale, e continuare con l’esame del pannello frontale…

USATE I PIEDI! Se possedete la pedaliera opzionale VC-4, potete attivare o disatti-vare con il piede le sezioni MODULATION, DELAY e REVERB. Questa utilissima fun-zione è solo una delle numerose ragioni per cui si dovrebbe avere una VC-4. Rimanete sintonizzati su questo canale per altre informazioni…

5. SEZIONE MODULATIONQuesta sezione consente, per ciascun programma, di inserire a piacere un effetto di modulazione nel già citato “loop effetti virtuale” (posto fra il preamplificatore e il finale di potenza, ricordate?). Consente inoltre di assegnare un controllo esterno al parametro SPEED e utilizzare la riduzione di rumore (NR).

i) MODULATIONTasto TYPEQuesto tasto permette di selezionare un effetto di modulazione - o di non selezio-nare niente! Quando si sceglie un particolare effetto, il led rosso alla sua sinistra si accende. Se non è selezionato nessun tipo di effetto (cioè nessuno dei cinque led è acceso), la sezione Modulation è completamente disattivata (cioè in bypass).

USATE I PIEDI! Se possedete la pedaliera opzionale VC-4, potete usare il suo pedale a controllo continuo per cambiare la velocità (Speed) di ognuna delle cinque modulazioni disponibili. Caspita! Le (im)possibilità offerte dalla VC-4 sono infinite - prendetene subito una!

I cinque effetti di modulazione tra cui scegliere sono:

CHORUS: Modello basato su un chorus analogico dal suono pieno, che molti con-siderano lo standard di fatto. Nell’AD120VT l’effetto è stereo.

FLANGER: Modello basato su un vero, classico flanger analogico, che ha caratte-rizzato il suono di un chitarrista molto influente, considerato da molti il “grande padre del tapping a due mani”.

PHASER: Modello basato su un celebre e molto apprezzato phaser analogico, alloggiato in un contenitore giallo a forma di banana!

TREMOLO: Questo effetto si basa sul circuito di tremolo, molto apprezzato, del BLACK 2x12.

ROTARY: Modello estremamente realistico di rotary speaker (stereo nell’AD120VT).

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NOTA: Quando si regola il controllo di “Speed” del ROTARY (attraverso il pannello di controllo o la pedaliera opzionale VC-4) l’effetto ha bisogno di alcuni istanti per rea-gire - esattamente come capita ad un vero altoparlante rotante. Perché? Perché ad un motore occorrono uno o due secondi per accelerare o rallentare la rotazione di un altoparlante - ecco perché!

Controllo SPEEDQuesta manopola permette di regolare la velocità di modulazione dell’effetto sele-zionato.

Controllo DEPTHQuesta manopola regola la profondità d’azione della modulazione in CHORUS, TREMOLO e ROTARY, e il feedback di FLANGER e PHASER, come mostrato nella tabella seguente.

SUGGERIMENTO: Se avete aggiunto un effetto di MODULATION ad un programma, ma non riuscite a sentirlo, assicuratevi che il tasto BYPASS (8) non sia inserito. Se lo è, il led ORIGINAL VALUE (che si trova subito sopra il tasto) è acceso, ad indicare che qualsiasi cosa inserita nel “loop effetti virtuale” (Modulation, Delay e Reverb) è in bypass. In questo caso, per - ehm - “bypassare il bypass”, premete il tasto BYPASS. Il led si spegnerà e tutto tornerà a funzionare nel mondo del “loop effetti virtuale”!

ii) CONTROLLO ESTERNO DELLA VELOCITÀ DI MODULAZIONETasto EX CON (External Control)Come già suggerito, quando questo tasto è inserito (led sopra il tasto acceso), potete regolare la velocità (Speed) dell’effetto di MODULATION selezionato, mediante il pedale a controllo continuo della pedaliera opzionale VC-4. Ve lo ave-vamo detto che questa pedaliera era forte… quindi, che aspettate? Smettete di fare quello che state facendo, e andate a comprarne una SUBITO!

iii) RIDUZIONE DI RUMORE PROGRAMMABILE (NR)Tasto NR (Noise Reduction)Volete aggiungere un riduttore di rumore (NR) ad un programma? Nessun pro-blema, amigos! Basta premere il tasto EX CTL e, mentre si continua a tenerlo pre-muto, ruotare la manopola SPEED. Il grado di riduzione del rumore aumenta man mano che si ruota la manopola in senso orario. Facile… ma non dimenticatevi di continuare a tenere premuto il tasto EX CTL mentre ruotate la manopola SPEED. Se rilasciate il tasto, viene cambiata la velocità di modulazione dell’effetto conte-nuto nel programma che state modificando.

TIPO DI MODULAZIONE SPEED DEPTH

Chorus Velocità Profondità

Flanger Velocità Feedback

Phaser Velocità Feedback

Tremolo Velocità Profondità

Rotary Velocità Profondità

NOTA: Quando si usano elevati valori di guadagno in un amplificatore come il RECTO o l’US HIGAIN, il ricorso alla riduzione di rumore è fortemente consigliato. E perché mai? Perché guadagno elevato = rumore (sibilo)! Esattamente come negli ori-ginali!

6. SEZIONE DELAYIn questa sezione potete inserire un delay, a scelta fra tre (3), nel “loop effetti virtuale” del Valvetronix. In tutti e tre i casi, il massimo tempo possibile di ritardo è di due (esatto, 2!) secondi.

Tasto TYPEQuesto tasto permette di selezionare il tipo di delay che preferite usare. Una volta selezionato il tipo di delay, il led rosso alla sua sinistra si accende. Se non è sele-zionato nessun tipo di delay (cioè nessuno dei tre led è acceso), la sezione Delay è in bypass (cioè disattivata).

Ecco i tre tipi di delay tra cui si può scegliere:

DELAY: Quando si usa questo effetto di delay digitale di alta qualità, il timbro di ogni ripetizione è così buono che è impossibile distinguerlo da quello della nota o delle note originali.

TAPE ECHO: Si tratta di un modello eccezionalmente accurato di uno dei più apprezzati echi a nastro analogici mai realizzati. Nell’originale, l’eco è creato da una testina di lettura, e l’esatto “tempo di ritardo” è selezionato cambiando la velocità del motore di trascinamento. Molti professionisti preferiscono que-sto tipo di unità a “bassa qualità” per via del suono caldo e scuro che per-mette di ottenere.

MULTI HEAD: Modello basato su un eco a nastro dotato di due testine di let-tura usate contemporaneamente. Oltre a questo, ognuno dei due echi risul-tanti (uno per testina) ha un proprio circuito di feedback. Il risultato? Un effetto di eco multitap dal suono caldo e articolato.

Tasto TAPQuesto tasto permette di impostare il tempo di ritardo semplicemente battendo le dita al tempo desiderato. Battete due o più volte sul tasto TAP per impostare il tempo di ritardo.

SUGGERIMENTO: Per impostare un tempo di ritardo che coincida precisamente con il tempo del brano, battete a tempo il dito sul tasto TAP.

USATE I PIEDI! La pedaliera opzionale VC-4 permette di impostare il tempo di ritardo battendo il piede.

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Controllo FEEDBACKQuesto controllo determina il numero di ripetizioni della nota o dell’accordo suo-nati. Ruotando la manopola in senso orario si ottiene un maggior numero di ripeti-zioni.

ATTENZIONE! ATTENZIONE! Se esagerate con la manopola FEEDBACK, potrebbe innescarsi una sfilza interminabile di echi. Quindi, usate le orecchie e un filino di buonsenso nel regolare questo controllo!

Controllo DEPTHQuesto controllo permette di regolare la profondità d’azione (cioè il volume rela-tivo) dell’effetto di delay.

SUGGERIMENTO (RIPETUTO): Se avete aggiunto un effetto di DELAY ad un pro-gramma, ma non riuscite a sentirlo, assicuratevi che il tasto BYPASS (8) non sia inse-rito. Se lo è, il led ORIGINAL VALUE (che si trova subito sopra il tasto) è acceso, ad indicare che qualsiasi cosa inserita nel “loop effetti virtuale” (Modulation, Delay e Reverb) è in bypass. In questo caso, per - ehm - “bypassare il bypass”, premete il tasto BYPASS. Il led si spegnerà e tutto tornerà a funzionare nel mondo del “loop effetti virtuale”!

7. SEZIONE REVERBQuesta sezione permette di usare un riverbero, a scelta fra tre (3) diversi tipi.

Tasto TYPEQuesto tasto permette di selezionare un riverbero a scelta fra tre, o di mettere l’intera sezione in bypass. Ecco i tre tipi di riverbero disponibili:

SPRING: Modello del più diffuso sistema di riverbero a molla utilizzato negli amplificatori per chitarra.

ROOM: Simula il riverbero naturale di una stanza di medie dimensioni o di una piccola sala da concerto.

PLATE: Modello infallibilmente accurato del riverbero a piastra utilizzato nei vecchi studi di registrazione professionali.

Controllo DEPTHQuesta manopola permette di regolare la profondità d’azione (livello) del riverbero selezionato - dal suono più sottile, ad una profonda caverna!

SUGGERIMENTO RIPETUTO… PER LA TERZA E ULTIMA VOLTA! Se avete aggiunto un effetto di REVERB ad un programma, ma non riuscite a sentirlo, assicu-ratevi che il tasto BYPASS (8) non sia inserito. Se lo è, il led ORIGINAL VALUE (che si trova subito sopra il tasto) è acceso, ad indicare che qualsiasi cosa inserita nel “loop effetti virtuale” (Modulation, Delay e Reverb) è in bypass. In questo caso, per - ehm - “bypassare il bypass”, premete il tasto BYPASS. Il led si spegnerà e tutto tor-nerà a funzionare nel mondo del “loop effetti virtuale”!

8. SEZIONE BYPASS E ORIGINAL VALUETasto BYPASSL’inserimento di questo tasto mette in bypass l’intero “loop effetti virtuale”. Come si fa a sapere se è inserito, vi sento domandare? Facile: il led ORIGINAL VALUE, situato proprio sopra il tasto, si accende e rimane acceso. A che cosa serve que-sta funzione? Beh, se state modificando un programma che ricorre alla MODULA-TION e/o al DELAY e/o al REVERB, e volete sentire come suona senza effetti (cioè “dry”), è sufficiente premere questo tasto. Ragazzi, è sicuramente più facile e immediato che non cercare di disattivare ciascuna delle tre sezioni e poi riatti-varle! Provateci, se non ci credete…

ATTENZIONE: Il tasto BYPASS NON è programmabile.

Led ORIGINAL VALUEQuando la posizione di una qualsiasi delle manopole o dei tasti programmabili corrisponde a quella memorizzata in un programma di canale, questo led ve lo fa sapere, accendendosi o spegnendosi per un secondo. Si accende se il tasto BYPASS subito sotto il led non è inserito. Se invece il tasto BYPASS è inserito (condizione rivelata dal led acceso), il led si spegne per un secondo quando un tasto o una manopola vengono portati alla posizione del “valore originale” conte-nuto nel programma in uso.

9. SEZIONE BANK/MANUAL/WRITE/TUNER/CHANNELAccidenti, una sezione “Bank/Manual/Write/Tuner/Channel”? Che parolone! Non preoc-cupatevi troppo, comunque - il fatto che questa sezione comprenda parecchie funzioni non significa che sia complicata. Infatti, come state per scoprire, è sia semplice da usare, che disposta in maniera logica… lo giuriamo!

Display BANKQuesto display mostra il numero del banco selezionato (1, 2, 3, 4, 1., 2., 3., 4.) o il nome di una nota durante l’accordatura (vedi pagina 29 per maggiori informazioni sull’accordatore).

Tasti ▲ (Up) e ▼ (Down)Usate questi tasti per selezionare uno degli otto (8) banchi di programmi.

Modo MANUALEPremete insieme i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down) per accedere al modo Manuale (vedi pagina 27 per maggiori informazioni su questo modo - decisamente utile).

Tasto WRITEQuesto tasto va utilizzato per salvare un nuovo programma in memoria. Vi antici-piamo che la memorizzazione di un programma è un’operazione che si compie in due passi - vedi pagina 23 per maggiori informazioni.

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Tasto TUNER/CANCELQuesto tasto svolge due (2) funzioni:

1. Attiva/disattiva l’accordatore cromatico incorporato (vedi pagina 29).

INTERESSANTE: Se tenete premuto questo tasto per più di un secondo, l’amplificatore va “in mute”, cioè si zittisce. Funzione molto utile quando si vuole accordare la chitarra in silenzio, ad esempio durante uno show.

2. Annulla un’operazione di memorizzazione di un programma (vedi pagina 22) o permette di far uscire l’amplificatore dallo stato di “mute” (vedi il precedente paragrafo “Interessante”).

Tasti di selezione canale CHANNEL (1 - 4)La pressione di uno di questi tasti seleziona un canale. E se il numero nel display BANK lampeggia (ad indicare che state per cambiare banco - vedi pagina 23), seleziona anche il banco.

Inoltre, se state usando l’accordatore incorporato (vedi pagina 29), i led di sele-zione dei canali funzionano da indicatori per l’accordatore.

10. INTERRUTTORE DI ACCENSIONEPuò sembrare incredibile, ma questo interruttore serve ad accendere e spegnere l’ampli-ficatore!E adesso sentite questa - quando l’interruttore è in posizione “on”, l’indicatore sopra il tasto si accende! Naturalmente, tutto questo può accadere solo se il cavo di alimenta-zione è collegato ad una presa di corrente…

B. Il pannello posteriore

1. CONNETTORE AC POWERProprio come avreste immaginato: è il connettore in cui inserire il cavo di alimen-tazione.

2. CONNETTORE/I (JACK) DI USCITA EXTERNAL SPEAKER OUTSe lo desiderate, potete collegare a questo connettore (o a questi connettori) uno o due cabinet esterni. L’AD60VT ha un (1) connettore EXTERNAL SPEAKER, mentre l’AD120VT ne ha due (2). E perché ne ha due? Ma perché l’AD120VT è un amplificatore stereo!

AVVERTENZA: L’altoparlante (o gli altoparlanti) interno del combo Valvetronix rimane collegato anche quando si collegano degli altoparlanti esterni. Per una migliore resa sonora, suggeriamo quanto segue:

1. Usate con questi combo solo cabinet con un’impedenza di 8 Ohm o minore (per esempio 4 Ohm). Se state usando con l’AD120VT un cabinet stereo, assicuratevi che ogni canale (Left & Right) abbia un’impedenza di 8 Ohm o minore.

ALTRA AVVERTENZA: È disponibile il cabinet di espansione stereo da 2x12 VOX AD-212, che si adatta perfettamente all’AD120VT sia per quanto riguarda l’aspetto esteriore, che le caratteristiche sonore.

2. NON usate cabinet con un wattaggio inferiore a 60 Watt, o inferiore alla potenza di uscita selezionata con il controllo POWER SELECT (5). Tra-scurare questa avvertenza può causare la rottura degli altoparlanti - quindi lo sconsigliamo vivamente!

3. Usate SEMPRE cavi per altoparlanti (non schermati) per collegare degli altoparlanti esterni - MAI usare un cavo per chitarra (schermato).

ATTENZIONE: Se al Valvetronix viene collegato un cabinet con impedenza superiore ad 8 Ohm - per esempio uno da 16 Ohm - l’amplificatore subisce un avvertibile calo di potenza, a causa della particolare circuiteria del cabinet col-legato.

3. CONTROLLO POWER SELECT Questa interessantissima funzione permette di scegliere fra quattro (4) diverse potenze di uscita. Le opzioni disponibili sono:

AD60VT: 60 Watt (W), 30W, 15W e 1W.

AD120VT: 60W + 60W (60 Watt per canale), 30W + 30W, 15W + 15W, 1W + 1W.

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Questo significa che potete ottenere quel suono pieno e caldo, così piacevole, di cui il finale di potenza del Valvetronix (come tutti i grandi finali di potenza valvolari) è capace quando viene sovralimentato, con diversi livelli di potenza di uscita: molto alto, non così alto, ragionevolmente e relativamente basso! In questo modo, potete suonare in una piccola stanza senza assordare gli ascoltatori e senza com-promettere il suono. Potete inoltre rendere più realistici anche i più piccoli tra gli amplificatori modellati, per esempio l’AC15 (15 Watt) o il Tweed 1x12 (18 Watt).

4. CONNETTORI (JACK) LOOPQuesti connettori permettono di collegare un processore di effetti esterno al loop effetti seriale dell’ampli. L’AD60VT ha un loop mono, mentre l’AD120VT ha un loop stereo con le mandate (SEND) separate Left (L) e Right (R), e i ritorni (RETURN) separati L ed R.

Connettore/i (jack) SENDVanno usati per collegare l’ingresso o gli ingressi di un processore di effetti esterno.

Connettore/i (jack) RETURNVanno usati per collegare l’uscita o le uscite di un processore di effetti esterno.

AVVERTENZA IMPORTANTE: Se disponete di un processore di effetti esterno con un solo ingresso (mono), e volete collegarlo al LOOP dell’AD120VT, usate il connettore dell’amplificatore SEND Left (L), e non il Right (R).

5. CONTROLLO LEVELQuesto controllo permette di regolare il livello di uscita (volume) del connettore PHONE OUT (6) e del/i connettore/i LINE OUT (7)

6. CONNETTORE (JACK) PHONE OUTUsate questo connettore per collegare una cuffia stereo. L’uscita è mono nell’AD60VT e stereo nell’AD120VT.

ATTENZIONE: Il collegamento di una cuffia disattiva l’altoparlante o gli altoparlanti interni.

7. CONNETTORE/I (JACK) LINE OUTDa questa uscita si può prelevare il segnale dopo il simulatore di cabinet, per il collegamento diretto ad un’interfaccia audio o ad un mixer. L’AD60VT ha un sin-golo connettore LINE OUT mono, mentre l’AD120VT include una coppia di con-nettori Left (L) e Right (R).

8. CONNETTORE (JACK) FOOT CONTROLLERUsate questo connettore per collegare la pedaliera opzionale VOX VC-4… un “must have”, come scoprirete usandola!

Memorizzare i dati e altre funzioni…

ome accennato, il combo Valvetronix può memorizzare e richiamare istantanea-mente 32 programmi. Questi 32 programmi sono memorizzati in 8 banchi, ognuno dei quali contiene 4 canali (8 x 4 = 32!). I numeri di banco (che appaiono nel

display BANK) sono 1, 2, 3, 4, 1. (“1” seguito da un punto), 2. (“2” seguito da un punto, ecc.), 3. e 4.. I quattro canali (ognuno dei quali con un proprio tasto di selezione CHAN-NEL e un indicatore a led che dice “Sono selezionato” - ricordate?) sono numerati da 1 a 4.

NOTA: Quando ci riferiamo ad un programma all’interno di questa Guida del chitarrista, lo facciamo nella seguente forma: “numero di banco - numero di programma”. Per esempio: 3 - 2 indica il programma memorizzato nel banco 3, canale 2. Allo stesso modo, 2. - 4 indica il programma situato nel banco 2., canale 4. Capito? (OK!)

Anche se l’ampli arriva con 32 programmi preset già memorizzati (vedi pagina 33), ognuno di essi può essere sostituito da un nuovo preset, o modificato a pia-cere. Ed è facile, se lo desiderate, richiamare i 32 preset originali dopo averli modificati… infatti, lo abbiamo già fatto nella sezione “Guida rapida” (vedi anche pagina 4).

In questa sezione vedremo come richiamare i programmi, passare da un pro-gramma all’altro, e realizzare programmi personalizzati. Non preoccupatevi: è sempre così semplice, che potrebbe farlo anche il vostro batterista! Quindi, andiamo ad incomin-ciare…

MODO SELEZIONE PROGRAMMIA patto che non stiate utilizzando l’accordatore incorporato (vedi pagina 29), non siate in modo Manuale (vedi pagina 27) o a metà strada nel passaggio fra un modo e l’altro (vedi di seguito) o in fase di scrittura di un programma (vedi pagina 25), il Valvetronix si trova in modo “Selezione Programmi”. Come si fa a sapere se si trova in questa condizione? Semplice, amigos – osservate il display BANK. Se non vi appare il simbolo “ ” (ad indi-care che è in modo Manuale), “ ” (ad indicare che si trova in modo Accordatore), “ ” (ad indicare che è in modo Accordatura Silenziosa), o non c’è un numero che lampeggia (ad indicare che state richiamando o salvando un programma), vi trovate in modo Sele-zione Programmi. Immaginiamo per un attimo di non trovarci in modo Selezione Pro-grammi…

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ENTRARE IN MODO SELEZIONE PROGRAMMI.Quindi, nel display BANK lampeggia un numero o appare uno dei simboli “ ”, “ ” o “ ”, e voi volete passare al modo Selezione Programmi, giusto? Bene, basta seguire una delle seguenti procedure:

1. Se nel display BANK c’è un numero che lampeggia, premete il tasto TUNER/CANCEL per entrare in modo Selezione Programmi. Come si fa a sapere se ci si è entrati? Lo si può constatare dal fatto che il display BANK mostra un numero di banco (1 – 4, 1. – 4.) e non lampeggia!

2. Se l’ampli è in modo Accordatore (nel display BANK appare il simbolo “ ”) o Accordatura Silenziosa (nel display BANK appare il simbolo “ ”), la pressione del tasto TUNER/CANCEL riporta al modo in cui ci si trovava prima di attivare l’accordatore – per intenderci, in modo Manuale (il display BANK mostra il simbolo “ ”) o Selezione Programmi (il display BANK mostra un numero di banco (1 – 4, 1. – 4.) e non lampeggia).

Per passare dal modo Manuale al modo Selezione Programmi è suffi-ciente premere insieme i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down).

AVVERTENZA: Un modo rapido - una sola operazione - per tornare al modo Selezione Programmi, consiste semplicemente nel premere uno qualsiasi dei tasti CHANNEL (1, 2, 3 o 4).

ATTENZIONE: Premendo uno dei tasti CHANNEL potreste non tornare al pro-gramma che stavate usando prima di accedere al modo Scrittura Programma, Richiamo Programma, Accordatore o Manuale. Per tornare al programma che stavate usando dovete ricordare il numero di canale del programma, e pre-mete il tasto CHANNEL corrispondente. Se non riuscite a ricordare il numero di canale, il solo modo per essere certi di tornare al programma che stavate usando è seguire il passi 1 e 2 visti sopra.

RICHIAMARE UN PROGRAMMAIl modo più facile per farlo è seguire insieme un esempio. Quindi, richiamiamo il pro-gramma 2. - 3 (cioè il programma memorizzato nel banco 2., canale 3).

PASSO 1: Assicuratevi che l’amplificatore sia in modo Selezione Programmi (nel display BANK deve apparire un numero di banco, e il display non deve lampeg-giare).

PASSO 2: Usate i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down) alla destra del display BANK per sele-zionare il banco 2.. A questo punto, nel display lampeggia il numero 2.

PASSO 3: Premete il tasto di selezione CHANNEL, e il programma 2. - 3 verrà immediatamente richiamato.

Visto? Ve lo avevamo detto che si trattava di una cosa facilissima.

USATE I PIEDI! Se vi siete procurati un controller a pedali opzionale VC-4, potete usare i piedi per richiamare un programma.

PASSARE DA UN PROGRAMMA ALL’ALTRONon ci crederete, ma per farlo basta seguire la procedura in tre passi che abbiamo appena visto.

SIMPATICO SUGGERIMENTO PER GLI ANIMALI DA PALCO: Quando vi trovate a metà strada nella selezione dei programmi (cioè avete selezionato il banco ma non il canale), il programma che state per sostituire è ancora selezionato e rimane tale fin-ché non selezionate il canale. Quindi, se state suonando dal vivo e il prossimo cam-bio di programma richiede la selezione di un altro banco, potete selezionare quel banco in anticipo, e selezionare rapidamente il programma al momento giusto.

USATE I PIEDI! Se avete la pedaliera VC-4 potete usare i piedi per selezionare i pro-grammi… ve l’avevamo detto che si trattava di un “must have”!

SALVARE I PROGRAMMI PERSONALIZZATIQuesto è uno zuccherino, lo giuriamo! Ci sono due modi per farlo - modificando un pro-gramma preesistente, o partendo da zero. Primaditutto, proviamo a modificare un pro-gramma già esistente.

MODIFICARE UN PROGRAMMA PREESISTENTEIpotizziamo che il moderno crunch ritmico del preset 1-3 (“Breakin’ Stuff”) vi faccia impazzire, e vi vada di realizzare un suono solista a volume più alto che gli sia complementare. Un po’ di guadagno in più, più medi, e gli effetti di Chorus e Tape Echo. Ecco come fare:

PASSO 1: Abbassate il MASTER VOLUME e accendete l’amplificatore (ovvio).

PASSO 2: Collegate la chitarra all’amplificatore (assolutamente ovvio).

PASSO 3: Usate il tasto TYPE nella sezione MODULATION per selezionare il CHORUS e regolare a piacere i controlli SPEED e DEPTH.

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PASSO 4: Usate il tasto TYPE nella sezione DELAY per selezionare il TAPE ECHO. Battete il tempo sul tasto TAP per impostare il tempo di ritardo, poi regolate a piacere i controlli FEEDBACK e DEPTH.

PASSO 5: Premete una volta il tasto WRITE - questo vi porta al modo “Dove volete memorizzare il nuovo programma?” indicato dal numero lampeggiante nel display BANK.

“MISSIONE ANNULLATA”: Se siete arrivati al modo “Dove volete memoriz-zare il nuovo programma?” e decidete che il programma appena realizzato fa schifo, basta premere il tasto TUNER/CANCEL per uscire dal modo Scrit-tura… uff, appena in tempo!

PASSO 6: Usate i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down) per selezionare il banco, e i tasti CHANNEL per selezionare il canale.

PASSO 7: Premete ancora una volta WRITE, ed è fatta!

PARTIRE DA ZEROE perché no? Proviamoci:

PASSO 1: Abbassate il MASTER VOLUME e accendete l’amplificatore (ovvio).

PASSO 2: Collegate la chitarra all’amplificatore (assolutamente ovvio).

PASSO 3: Regolate il volume MASTER ad un livello ragionevole.

PASSO 4: Selezionate un programma qualsiasi (vedi pagina 21) - non importa quale, visto che partiremo da zero.

PASSO 5: Ponete il selettore PEDAL ad “OFF” - se vorrete usare un pedale, penserete a quel rompiscatole in seguito.

PASSO 6: Premete il tasto BYPASS in modo da escludere MODULATION, DELAY e REVERB (il led ORIGINAL VALUE sopra il tasto BYPASS si accende) - aggiungeremo questa roba dopo aver pensato al modello di amplificatore.

PASSO 7: Usate il selettore AMP TYPE per scegliere il tipo di amplificatore.

PASSO 8: Regolate a piacere i controlli GAIN, VOLUME, TREBLE, MIDDLE, BASS e PRESENCE.

PASSO 9: Se desiderate aggiungere MODULATION, DELAY e/o REVERB, premete nuovamente il tasto BYPASS (in modo che il led ORIGINAL VALUE si spenga), poi selezionate gli effetti desiderati.

PROMEMORIA: Per disattivare MODULATION, DELAY o REVERB, basta tenere premuto il tasto TYPE corrispondente finché il led dell’effetto selezio-nato non si spegne.

PASSO 10: Se volete usare un pedale, selezionatelo con il selettore PEDAL e impostatelo con i controlli DRIVE e LEVEL.

SUGGERIMENTO DI PROGRAMMAZIONE: Può risultare più facile impostare un pedale senza ascoltare anche gli effetti di MODULATION, DELAY o REVERB eventualmente già attivi. Se è così, basta premere il tasto BYPASS (in modo che il led ORIGINAL VALUE si accenda) per metterli tutti in bypass. Non dimenticate di premere nuovamente il tasto BYPASS (in modo che il led si spenga) una volta completate le regolazioni.

PASSO 11: Funziona? Bene, memorizziamo questo signorino. Premete una volta il tasto WRITE - così da passare al modo “Dove volete memorizzare il nuovo programma?”, indicato dal numero lampeggiante nel display BANK.

“MISSIONE ANNULLATA”: Se siete arrivati al modo “Dove volete memoriz-zare il nuovo programma?” e decidete che il programma appena realizzato fa schifo, basta premere il tasto TUNER/CANCEL per uscire dal modo Scrit-tura… uff, appena in tempo!

PASSO 12: Usate i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down) per selezionare il banco, e i tasti CHANNEL per selezionare il canale.

PASSO 13: Premete ancora una volta WRITE, ed è fatta!

LED ORIGINAL VALUE: Cosa succede qui, ragazzi?Insomma, state saltando da un programma all’altro del Valvetronix, arrivate ad uno che vi piace in particolar modo, e decidete che volete sapere esattamente come è fatto e come è impostato l’amplificatore per ottenere un suono così fantastico. Sembra una richiesta ragionevole, ma come diamine si può riuscire a darle seguito? Preparatevi ad incontrare il geniale, incredibile led ORIGINAL VALUE. Sissignori, con l’aiuto di questa piccola lucina rossa sarete in grado di sapere esattamente come vengono usati i modelli di pedale e amplificatore, e come è regolata ognuna delle 15 manopole programmabili del pannello superiore (cioè tutte, eccetto il MASTER).

“Aspetta un momento, e che succede con i modelli di MODULATION, DELAY e REVERB? Hai parlato delle 15 manopole programmabili, ma non hai fatto nemmeno cenno a come capire se questi effetti sono in uso”. Bella domanda, ragazzi. Ed ecco la risposta: ve lo dice l’ampli stesso! Che intendo dire? Beh, ogni volta che un programma viene richiamato, potete capire che sta usando MODULATION, DELAY e/o REVERB semplicemente dando un’occhiata alle graziose lucine presenti in ogni sezione, per vedere se sono accese o spente. Per esempio, il programma 2 - 1, “Clean Edge”, utilizza CHORUS, MULTI e PLATE. Quando lo richiamate, i led di CHORUS, MULTI e PLATE si accendono automaticamente. Facile, no?

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Ora vedremo esattamente in che modo è possibile regolare rapidamente i controlli di ognuno degli effetti di MODULATION, DELAY e REVERB utilizzati. Torniamo sui nostri passi; torniamo al magnifico operare del led ORIGINAL VALUE…

Come già visto durante l’esame del pannello superiore, il led ORIGINAL VALUE funziona anche da indicatore del tasto BYPASS, che, una volta inserito, mette in bypass le sezioni MODULATION, DELAY e REVERB. Come è facile immaginare, quando il tasto BYPASS è inserito, il led ORIGINAL VALUE si accende, e rimane acceso finché il BYPASS non viene disinserito. Quindi, il led ORIGINAL VALUE può essere acceso o spento. Se è spento, quando viene selezionato un valore originale si accende per un secondo. Al contrario, se è acceso si spegne per un secondo. Abbastanza logico, no? Bene, ora che questo punto è stato chiarito, cerchiamo di capire che cosa c’è esatta-mente in un particolare programma.

Per semplificarci la vita, partiamo dall’estremità sinistra del pannello superiore, e spostiamoci man mano verso destra. Prima di ogni altra, incontriamo la sezione PEDAL…

PASSO 1: Osservate il led in alto a sinistra nella sezione PEDAL. È acceso? Se lo è, significa che un pedale è in uso, quindi andate al PASSO 2. Se invece è spento, saltate al PASSO 5.

PASSO 2: Quindi, il led PEDAL è acceso, ad indicare che un pedale è in uso. Vediamo quale. Basta tenere d’occhio il led ORIGINAL VALUE e selezionare lentamente ognuno dei 10 modelli di pedale disponi-bili. Quando viene selezionato quello in uso, il led ORIGINAL VALUE si accende o si spegne per un secondo (a seconda che, rispettivamente, il tasto BYPASS sia disinserito o inserito). Come dicevamo, roba facile…

PASSO 3: Ora che abbiamo scoperto il pedale in uso, vediamo come è rego-lato il controllo DRIVE. Quindi, osservate il led ORIGINAL VALUE e lentamente, ma con fermezza, fate attraversare al controllo DRIVE l’intera scala di valori. Una volta raggiunto il valore origi-nale, il led ORIGINAL VALUE si accende.

PASSO 4: Fate lo stesso con il controllo LEVEL nella sezione PEDAL.

PASSO 5: Poi tocca alla sezione AMP. Cerchiamo quale dei 16 modelli è in uso ruotando lentamente il selettore AMP TYPE, mentre teniamo d’occhio il led ORIGINAL VALUE. Quando si seleziona il modello in uso, il led ORIGINAL VALUE si accende o si spegne per un secondo, a seconda che il tasto BYPASS sia inserito o meno. Facile, no? E per nulla spaventoso!

MODO MANUALE: Quel che vedete è quel che ottenete!Quando il Valvetronix è in modo Manuale, “dimentica” il programma selezionato e si com-porta come un “normale” amplificatore. Il suono che ascoltate è il riflesso diretto della regolazione di tutte le manopole del pannello superiore, comprese PEDAL e AMP TYPE. Sissignori, in modo Manuale “Quel che vedete è quel che ottenete” - esattamente come in un “normale” amplificatore per chitarra.

Le uniche cose che il modo Manuale “memorizza” sono:

1. Modifiche al tipo di MODULATION, DELAY e/o REVERB in uso. Per esem-pio, se siete in modo Manuale e selezionate CHORUS, TAPE ECHO e SPRING, la selezione viene memorizzata, e richiamata la prossima volta che si passerà al modo Manuale.

ATTENZIONE: Il modo Manuale NON memorizza la posizione delle manopole delle sezioni MODULATION, DELAY e REVERB. Del resto, la filosofia è “quel che vedi è quel che ottieni”, no?

PASSO 6: Bene, ora che abbiamo individuato il modello di amplificatore, pos-siamo capire come sono impostati i controlli programmabili dell’ampli - per intenderci, GAIN, VOLUME, TREBLE, MIDDLE, BASS e PRESENCE. Iniziate con il GAIN e muovetelo verso destra, uno scatto alla volta… sapete già come fare, no? Bene - lentamente, ma con fermezza, ruotate il controllo GAIN nell’intera scala di valori, tenendo d’occhio il led ORIGINAL VALUE. Quando selezionerete il valore originale, il led ORIGINAL VALUE ve lo farà sapere.

PASSO 7: Fate esattamente lo stesso con i controlli VOLUME, TREBLE, MIDDLE, BASS e PRESENCE…

PASSO 8: A questo punto, abbiamo finito con le sezioni Pedal ed Amp. Man-cano le tre sezioni del “loop effetti virtuale” - MODULATION, DELAY e REVERB. Iniziamo con MODULATION - a parte il led EX CTL, c’è qualche led acceso in questa sezione? Se un led è acceso significa che l’effetto a cui è posto accanto è in uso, quindi dobbiamo vedere come sono regolati i controlli SPEED e DEPTH per l’effetto in questione. E sapete cosa fare per trovare la “regola-zione originale” di una manopola, vero? Quindi iniziate a giocare con quelle due belle manopole e non perdete d’occhio il led ORI-GINAL VALUE…

PASSO 9: Ripetete il PASSO 8 con le sezioni DELAY e REVERB.

PASSO 10: Non c’è. Avete fatto, ragazzi! Congratulazioni - ora sapete esatta-mente come è fatto il programma a cui eravate interessati.

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2. Il tempo di ritardo impostato per il DELAY (naturalmente, purché lo abbiate impostato!)

3. La selezione di EX CTL nella sezione MODULATION.

4. Qualsiasi modifica alla NOISE REDUCTION (NR).

PASSARE AL MODO MANUALEPer passare al modo Manuale dal modo Selezione Programmi o Accordatore, basta premere insieme i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down) nella sezione BANK. Nel display BANK apparirà il simbolo “ ” ad indicare che ci si trova in modo Manuale.

MEMORIZZARE LE IMPOSTAZIONI DEL MODO MANUALESe in modo Manuale avete creato una sonorità che vi piacerebbe conservare, potete memorizzarla esattamente come fareste con le modifiche apportate ad un programma - per intenderci, premete il tasto WRITE; selezionate un banco con i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down); selezionate un canale con il tasto CHANNEL corrispon-dente, e premete nuovamente WRITE. In questo modo, le impostazioni del modo Manuale vengono salvate nel programma selezionato, e si ritorna al modo Sele-zione Programmi.

USCIRE DAL MODO MANUALECi sono due modi per farlo…

1. Premete il tasto ▲ (Up) o il tasto ▼ (Down). In questo modo, si torna auto-maticamente all’ultimo programma che si stava usando.

oppure

2. Premete uno dei tasti di selezione CHANNEL - in questo modo si torna all’ultimo banco che si stava utilizzando, e al numero di canale che avete premuto per uscire dal modo Manuale.

…la scelta è vostra!

Modo Accordatore

ACCORDATE LA CHITARRA CON L’AMPLI!er comodità, il combo Valvetronix integra un accordatore cromatico che può essere calibrato fra 438Hz e 445Hz. Per accedere all’accordatore basta premere il tasto TUNER/CANCEL, e il segno “ ” apparirà nel display BANK, rivelando che

l’accordatore è attivo e pronto all’uso.

Quando si suona una nota, nel display BANK appare il nome della nota la cui into-nazione è più vicina alla nota suonata. Se la nota suonata è un diesis (per esempio C#), il segno “ ” appare in basso a destra rispetto alla nota mostrata nel display BANK. Per esempio, “ ” significa F#. Poiché l’accordatore incorporato è cromatico, riconosce le dodici note e le indica come mostrato di seguito.

La vicinanza della nota che state suonando all’intonazione esatta della nota il cui nome appare nel display BANK, è rivelata dai led dei canali CHANNEL 1, CHANNEL 2 e CHANNEL 3. Questi tre led funzionano da indicatore per l’accordatore incorporato. Quando la nota che state suonando è perfettamente in tono con la nota il cui nome appare nel display BANK, il led del canale CHANNEL 2 è l’unico a rimanere acceso. Se la nota è leggermente calante, si accende anche il led del canale CHANNEL 1. Se invece la nota che state suonando è leggermente crescente, si accende il led del canale CHAN-NEL 3. Naturalmente, perché la corda sia perfettamente accordata, la nota mostrata nel display BANK deve essere quella desiderata, e il led del canale CHANNEL 2 deve essere l’unico a rimanere acceso.

USCIRE DAL MODO ACCORDATORE

Una volta accordata la chitarra, basta premere nuovamente il tasto TUNER/CANCEL per tornare alla situazione precedente all’entrata in modo Accordatore.

Nome della nota Display BANK Nome della nota Display BANK

C F#

C# G

D G#

D# A

E A#

F B

P

Troppo bassa Intonazione corretta Troppo alta

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ACCORDATURA SILENZIOSASe desiderate accordare la chitarra senza farvi ascoltare (e se state cercando di control-lare l’accordatura a metà concerto, è inevitabile che vogliate farlo), basta tenere premuto il tasto TUNER/CANCEL per più di un secondo, e l’uscita dell’ampli sarà posta in mute. Per segnalare che ci si trova in modo “accordatura silenziosa”, il simbolo “ ” appare nel display BANK.

USCIRE DAL MODO ACCORDATURA SILENZIOSA

Una volta accordata la chitarra, basta premere nuovamente il tasto TUNER/CANCEL per tornare alla situazione precedente all’ingresso in modo Accordatura Silenziosa.

CALIBRARE L’ACCORDATOREL’accordatore incorporato è calibrato automaticamente su A = 440Hz (detta anche “into-nazione da concerto”) ad ogni accensione del Valvetronix. Se necessario, potete ricali-brare l’accordatore in un ambito compreso fra A = 438Hz e A = 445Hz. Ecco come fare:

Attivate l’accordatore. Mentre tenete premuto il tasto TUNER/CANCEL, usate i tasti ▲ (Up) e ▼ (Down) nella sezione BANK per scorrere le opzioni di calibrazione disponibili. Il numero più basso della frequenza “A =” appare nel display BANK come mostrato di seguito

Quando il display BANK mostra la frequenza di calibrazione desiderata, rilasciate il tasto TUNER/CANCEL. L’accordatura avverrà con la nuova calibrazione.

IMPORTANTE: Quando l’ampli viene acceso, l’accordatore si ricalibra automatica-mente su A = 440Hz. Quindi, se avete ricalibrato l’accordatore, ricordate che la cali-brazione è andata perduta allo spegnimento dell’ampli.

Display BANK Frequenza di calibrazione

438Hz

439Hz

440Hz

441Hz

442Hz

443Hz

444Hz

445Hz

Preset di fabbrica

i presentiamo il nostro menu di gustosi bocconcini timbrici - un banchetto di auten-tiche delicatessen da vero gourmet. Ognuno di essi costituisce di per sé un pasto completo, ma ci permettiamo di consigliare vivamente l’assaggio delle 32 pie-

tanze, così da farvi un’idea della grande varietà di squisiti, stuzzicanti sapori che potete preparare in tutta tranquillità anche a casa vostra. E non dimenticate che gli unici ingre-dienti da aggiungere al Valvetronix sono una chitarra, una muta di corde, e (natural-mente) un paio di buone orecchie, dita agili, e un pizzico di buon gusto!

E allora, che aspettate? Incominciate pure con gli assaggi. Questo genere di abbuffata non è dannoso per la salute. Bon appetit...

AVVERTENZA IMPORTANTE PER LA “SEDUTA DI ASSAGGIO”: Quando abbiamo realizzato questi 32 preset abbiamo usato diversi tipi di chitarre, con una grande varietà di pickup - dal più aggressivo humbucker al più mite single-coil. Detto questo, c’è un solo chitarrista che possa suonare esattamente come voi, e siete voi stessi - una cosa molto positiva (ehi, se tutti suonassero esattamente allo stesso modo, dove sarebbe il succo della questione?). Quindi, se credete che un pro-gramma richieda qualche modifica, modificatelo! Dopotutto, questo è il vostro amplifi-catore, giusto? Per farla breve: USATE LE ORECCHIE!!!

COSA C’È NEL MENU DEI PRESET?NOTA DI IGENE ESECUTIVA: Nessuno dei seguenti alimenti contiene derivati del latte!

BANK 11 - 1 “Flying High” Solista urlato, da eruzione vulcanica!1 - 2 “Def Tone” Carino e pulito. Perfetto per l’isteria da “power ballad”.1 - 3 “Breakin’ Stuff” Crunch moderno e violento – può “strapparvi la faccia”!1 - 4 “Tie Mama Down” Classico e maestoso crunch da AC30.

BANK 22 - 1 “Clean Edge” Nitida sonorità AC30, in grado di rendere serena l’intera giornata.2 - 2 “Crunchy Trem” Crunch blues da AC15, gustosamente contornato da un Tremolo.2 - 3 “Paperback Author” Non è necessario essere di Liverpool per apprezzarlo!2 - 4 “Keep Alive” Crunch da AC30 + flanger, decisamente rock.

BANK 33 - 1 “Puppet Master” Brutalità pura con un buco sui medi, istigazione al moshing.3 - 2 “Angus Beef” Spolverate la vecchia divisa scolastica, prendete una SG - e via!3 - 3 “Viable” Fettine di bel suono, speziate all’Auto Wah.3 - 4 “British Steel” Classico timbro metal, che vi farà urlare di dolore.

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BANK 44 - 1 “Finger Pickin’ Good” Siete stati a Nashville di recente? 4 - 2 “Sand Castles” Una Strato rovesciata potrebbe tornar utile, con questo bell’U-Vibe.4 - 3 “Crossfire Crunch” Il rhythm ‘n’ blues con i colori del Texas.4 - 4 “Clean Trem” Già - suono pulito, ma con una punta di tremolo. Che ci crediate o no!

BANK 1.1. - 1 “Dirt” Con il dovuto rispetto per dei signori in catene di nome “Alice”...1. - 2 “Mr. Clean” Non ce ne sono di più puliti e più ricchi di chorus…1. - 3 “Unchain” Suono scuro e flanger - accordatura aperta, e vai col noise!1. - 4 “Sweet Child” Humbucker al manico, cappello alto - e cominciate a urlare!

BANK 2.2. - 1 “Alabama’s Home” Compresso, pulito, libero come un uccello.2. - 2 “Large Led Balloon” Sonorità indispensabile per riff da cardiopalmo.2. - 3 “Vulgar” Per finire l’opera, vi servirebbe un pizzetto viola. Minaccioso…2. - 4 “Dirty Ol’ Man” Orribile… ma si ricompone se abbassate il volume della chitarra.

BANK 3.3. - 1 “Tasty Flange” Pulito, compresso e con flanger.3. - 2 “Cream Badge” Una provata ricetta Rotary, con finiture di crema.3. - 3 “Nativity in Black” Il suono metal degli albori. Niente di più nero…3. - 4 “Super Natural” Uno speziato piatto messicano - forte, ma gustoso.

BANK 4.4. - 1 “Funked Up” Pulito e - ah sì - così chic! 4. - 2 “Mista Scary” Solista ad alto guadagno, così grosso e scorrevole che si suona da solo…4. - 3 “Jimi’s Fuzz Chile” Il primo Woodstock… che esperienza indimenticabile!4. - 4 “Unplugged” Come trasformare una chitarra elettrica in un’acustica…

Ricettario di programmi presetPROGRAMMA PEDALE TIPO DI AMPLI MODULAZIONE DELAY RIVERBERO

1 - 1 “Flying High” UK MODERN CHORUS TAPE ROOM

1 - 2 “Def Tone” COMP BLACK 2x12 FLANGER TAPE ROOM

1 - 3 “Breakin’ Stuff” RECTO SPRING

1 - 4 “Tie Mama Down” TREBLE B. AC30 CHORUS

2 - 1 “Clean Edge” COMP AC30 CHORUS MULTI PLATE

2 - 2 “Crunchy Trem” TREBLE B. AC15 TREMOLO SPRING

2 - 3 “Paperback Author” AC30TB TAPE

2 - 4 “Keep Alive” TREBLE B. AC30 FLANGER ROOM

3 - 1 “Puppet Master” UK MODERN

3 - 2 “Angus Beef” UK BLUES ROOM

3 - 3 “Viable” AUTOWAH UK ’90S TAPE SPRING

3 - 4 “British Steel” UK ’80S ROOM

4 - 1 “Finger Pickin’ Good” COMP TWEED 1x12 DELAY PLATE

4 - 2 “Sand Castles” U-VIBE BLACK 2x12 SPRING

4 - 3 “Crossfire Crunch” TUBE OD TWEED 4 x10 TAPE SPRING

4 - 4 “Clean Trem” BLACK 2 x12 TREMOLO SPRING

PROGRAMMA PEDALE TIPO DI AMPLI MODULAZIONE DELAY RIVERBERO

1. - 1 “Dirt” RECTO

1. - 2 “Mr. Clean” BOUTIQ CL CHORUS SPRING

1. - 3 “Unchain” US HIGAIN FLANGER TAPE ROOM

1. - 4 “Sweet Child” TUBE OD BOUTIQ OD TAPE ROOM

2. - 1 “Alabama’s Home” COMP TWEED 1x12 PHASER SPRING

2. - 2 “Large Led Balloon” UK ’70S ROOM

2. - 3 “Vulgar” TREBLE B. US HIGAIN CHORUS

2. - 4 “Dirty Ol’ Man” BOUTIQ OD CHORUS PLATE

3. - 1 “Tasty Flange” COMP TWEED 4x10 FLANGER PLATE

3. - 2 “Creamy Badge” UK ’70S ROTARY SPRING

3. - 3 “Nativity in Black” TREBLE B. US HIGAIN

3. - 4 “Super Natural” TUBE OD. RECTO CHORUS ROOM

4. - 1 “Funked Up!” COMP BLACK 2x12 PHASER TAPE PLATE

4. - 2 “Mista Scary” US HIGAIN MULTI ROOM

4. - 3 “Jimi’s Fuzz Chile” FUZZ UK ’70S PHASER PLATE

4. - 4 “Unplugged” ACOUSTIC BLACK 2x12 ROOM

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RICHIAMARE I PRESET DI FABBRICASe avete letto la sezione “Quick Start” (pagina 4), sapete già come si fa. Se non l’avete letta, ecco come richiamare i 32 preset di fabbrica descritti a pagina 31.

AVVERTENZA: Richiamando i preset di fabbrica, i vostri preset personalizzati ven-gono cancellati. Assicuratevi che non vi interessi perderli, prima di procedere e ripor-tare la memoria del Valvetronix alla “verginità” dei programmi di fabbrica… Una volta eseguito il reset, non c’è modo di ripensarci e tornare indietro!

ALTRA AVVERTENZA: Se avete realizzato dei programmi che volete conservare, trascriveteli nella “Tabella dei parametri” che trovate nel retro di copertina, prima di resettare l’ampli.

E ANCORA UN’ALTRA AVVERTENZA: Il reset dell’ampli cancella anche ogni cam-biamento del tipo di MODULATION, DELAY e REVERB effettuata in modo MANUALE.

Ora che abbiamo memorizzato le “avvertenze”, possiamo procedere con il reset del Valvetronix, per riportarlo allo stato in cui si trovava al momento dell’uscita dalla fab-brica…

1. Se l’ampli è acceso, spegnetelo.

2. Tenete premuti contemporaneamente i tasti ▲, ▼ e TUNER/CANCEL, poi accendete l’ampli continuando a tenerli premuti. Se la manovra è stata eseguita correttamente, il simbolo “ ” inizia a lampeggiare nel display BANK. Se tutto funziona a dovere, andate al passo 4; se invece non ha funzionato…

3. Spegnete l’ampli e provate nuovamente… questa volta, assicuratevi di premere tutti e tre i tasti mentre accendete l’ampli! Ora, il simbolo “ ” lam-peggia nel display BANK, giusto? Bene, allora procediamo…

4. Premete il tasto WRITE e osservate i led BANK e CHANNEL danzare mentre indicano uno ad uno i 32 programmi che vengono riportati allo stato iniziale. Una volta che i led hanno finito di “danzare”, è fatta… la mis-sione Reset è stata coronata dal successo, l’ampli passa automatica-mente al modo Selezione Programmi con il programma 1 - 1, “Flying High”, già selezionato. Potete di nuovo metter mano alla chitarra!

ATTENZIONE: Non spegnete l’amplificatore durante la procedura di reset!

Comportamento dei modelli: Che cosa sono, e che cosa fanno?

n questa sezione daremo un rapido sguardo ai modelli dei 16 fantastici amplificatori e dei 10 pedali simulati dal Valvetronix. Partiamo dal basso, vedendo che cosa c’è nella sezione PEDAL.

NOTA: Quando in un pedale i controlli DRIVE e/o LEVEL non controllano real-mente il “drive” e il “livello”, la funzione alternativa è descritta nella nota PARTI-COLARITÀ DEI CONTROLLI.

A. PEDALI

1. COMP (COMPRESSORE)Dovete suonare un passaggio pulito che deve essere carino, morbido e uniforme? Vi occorre un filino di sustain in più in una parte solista? Bene, basta cercare: il COMP è il pedale che fa per voi. È modellato su un compressore a pedale molto celebre, per via del suono pulito e incisivo che è in grado di produrre, e per questo molto adatto alle parti ritmiche dei brani pop e funk degli anni ’80 e ’90. È in grado di aggiungere anche un morbido sustain alle parti melodiche, pulite o distorte che siano.

PARTICOLARITÀ DEI CONTROLLIDRIVE: Regola la sensibilità del compressore (cioè stabilisce quando deve entrare in funzione). Con valori alti, la quantità di compressione/sustain è maggiore.

2. ACOUSTIC (SIMULATORE DI CHITARRA ACUSTICA)Volete suonare “unplugged” senza dover cambiare chitarra e amplificatore? Usate il simulatore di chitarra acustica, un effetto geniale che converte magicamente il suono della chitarra elettrica in quello di una chitarra acustica. Funziona al meglio con un pickup single coil al manico (in altre parole: con un basso livello di uscita), soprattutto se accoppiato al modello di amplificatore BLACK 2x12.

PARTICOLARITÀ DEI CONTROLLIDRIVE: Regola gli acuti.

LEVEL: Regola i bassi.

ATTENZIONE: Se collegate all’ingresso HIGH una chitarra con pickup ad ele-vato livello di uscita, e selezionate il pedale ACOUSTIC, abbassate il volume della chitarra per evitare una forte distorsione (non desiderata) sulle alte fre-

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quenze. La distorsione si verifica con facilità soprattutto se il controllo DRIVE (acuti) della sezione Pedal è regolato su valori alti. Questo non significa che il Valvetronix è danneggiato - significa semplicemente che il pedale è alimentato con un livello decisamente troppo alto! A titolo di cronaca, diremo che tutti i pedali e i moduli che simulano la chitarra acustica hanno lo stesso problema se vengono usati (e abusati) in questo modo. Perché accade una cosa del genere? Per consentire ad una chitarra elettrica di suonare come una chitarra acustica occorre enfatizzare enormemente le alte frequenze, quindi con un eccessivo livello di ingresso si ha inevitabilmente distorsione. Compriende? Bueno!

3. VOX WAHQuesto effetto è modellato sul leggendario pedale di wah-wah della VOX, il V847. Grazie al suo caratteristico suono “di gola”, il V847 è il solo pedale di wah-wah che la maggior parte dei professionisti riesce a prendere in considerazione. Se usato saggiamente, questo pedale può far piangere la chitarra come un poppante, o farla strillare come una pazza!

PARTICOLARITÀ DEI CONTROLLIDRIVE: Simula il movimento del pedale del V847 - da aperto a chiuso.

LEVEL: Regolatelo come vi pare, perché tanto non fa assolutamente nulla!

SUGGERIMENTO PREZIOSO PER L’EDIT DEL SUONO: Un trucco prezioso, adottato da diversi chitarristi famosi durante l’edit del suono, è trovare il “punto ottimale” nelle regolazioni del pedale di wah-wah, e lasciarlo in quello stato. Questo accorgimento è spesso definito stuck-Wah (cioè “wah-wah fisso”) e, se usato con gusto, può risultare molto efficace, poiché produce un suono carat-teristico capace di “bucare” qualsiasi mix. Preparare il “punto ottimale” dello stuck-Wah con il controllo DRIVE è questione di un batter d’occhio. Provateci, ne vale la pena…

USATE I PIEDI! Una buona ragione per acquistare un VC-4! Proprio così - potete usare il pedale del VC-4 per controllare il VOX WAH. Per cui… prende-tene subito una!

4. AUTO WAH Il wah-wah dei pigri! Scherziamo… questo strano, ma utile dispositivo permette di creare un effetto di wah-wah automatico, che cambia a seconda della dinamica con cui si suona (a seconda, cioè, di quanto piano o forte si colpiscano le corde).

PARTICOLARITÀ DEI CONTROLLIDRIVE: Regola la velocità di risposta dell’Auto Wah.

LEVEL: Regola la sensibilità dell’effetto.

5. U-VIBE (UNI-VIBE)Modellato sul celebre Uni-Vibe della Univox, un effetto di phaser/vibrato proget-tato per simulare un altoparlante rotante (il “rotary speaker”), che produce un

magnifico e seducente suono “liquido”. È interessante notare che il signore responsabile dell’invenzione di questo magnifico pedale è anche l’inventore della Valve Reactor Technology, impiegata nel finale di potenza del combo Valvetronix.

PARTICOLARITÀ DEI CONTROLLIDRIVE: Regola la velocità dell’effetto di Uni-Vibe.

LEVEL: Regola la profondità d’azione dell’effetto di Uni-Vibe.

USATE I PIEDI! Se possedete la pedaliera opzionale VC-4 (l’avete appena acquistata, no?) potete controllare la velocità del modello di Uni-Vibe. Il risul-tato? È una favola, bambole!

6. OCTAVEQuesto effetto genera una nota un’ottava sotto quella che si sta suonando, aggiungendo spessore e “peso” alle parti melodiche.

PARTICOLARITÀ DEI CONTROLLIDRIVE: Regola il livello della nota originale.

LEVEL: Regola il livello della nota all’ottava inferiore.

ATTENZIONE! Come tutti i pedali di questo tipo, OCTAVE funziona solo ed esclusivamente con note singole… gli accordi sono decisamente confusi! NON è un difetto - è semplicemente il modo in cui questi pedali sono fatti… bisogna farsene una ragione, ragazzi!

7. TREBLE BOOSTQuesto effetto a pedale è modellato su un “treble booster” progettato apposita-mente per il VOX AC30. È un modo eccellente per aggiungere “mordente” ad un suono in overdrive - se non ci credete, provate con i preset 1-3 (“Tie Mama Down”: rock classico) 3.-3 (“Nativity in Black”: vecchio metal) e 2.-2 (“Vulgar”: moderna brutalità ad alta potenza).

8. TUBE ODQuesto modello è basato su un pedale di overdrive alloggiato in un box ornatis-simo, di colore “verde maldimare”, che è considerato un classico assoluto per via dello splendido suono caldo che è capace di produrre.

9. FAT ODBasato su un pedale il cui nome è ispirato ad uno dei più disprezzati roditori del pianeta… È il risultato di una morbida distorsione ricca di armonici… sporca, ma piacevole.

10.FUZZRetrogrado, manesco e sboccato… riuscite a farvene un’idea? Il nome, da solo, dice tutto.

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B. Modelli di amplificatoreuali amplificatori abbiamo accuratamente modellato per la nostra seducente col-lezione di 16 modelli? Dovete crederci, se diciamo che non è stata una scelta facile. Come certamente saprete, c’è tutta una quantità di fantastici amplificatori

in circolazione. Dopo innumerevoli ore passate alla ricerca delle anime predestinate, dopo accese discussioni (…per tacere di qualche amichevole “bisticcio”…), telefonate ad amici dall’orecchio fino (alcuni musicisti di professione, altri no… ma tutti dotati di un grande orecchio), e, naturalmente, dopo aver ascoltato e suonato tantissimi amplificatori, alla fine siamo riusciti a mettere a punto la lista dei 16 modelli da includere. Come state per scoprire, i prescelti non sono solamente la crème-de-la-crème, ma offrono anche la più vasta scelta possibile di sonorità diverse - dal suono pulito all’overdrive più violento, con tutti i gradi intermedi. Per cominciare, alcune cose che dovreste sapere…

IL FATTORE CONTROLLOCome già visto in questa “Guida del chitarrista”, anche se il pannello superiore del Valve-tronix contiene le manopole di GAIN, VOLUME, TREBLE, MIDDLE, BASS, PRESENCE e MASTER, non tutti gli amplificatori che abbiamo modellato contengono un numero di controlli così elevato. In questi casi, piuttosto che lasciarvi con manopole che non fanno assolutamente nulla (che senso avrebbe avuto una cosa del genere?!?), abbiamo fatto uso di tutti e sei (6) i controlli del Valvetronix senza compromettere l’accuratezza dei sin-goli modelli. Questo significa che non solo sarete in grado di simulare l’intero spettro di sonorità di ognuno di questi modelli, ma che potrete andare anche oltre, grazie alla mag-giore flessibilità e ai controlli aggiuntivi del Valvetronix.

Per esempio, se un amplificatore originale non include un controllo di Gain (AC15, AC15TB, AC30, AC30TB, UK BLUES, UK ’70S, BLACK 2x12, TWEED 1x12 e TWEED 4x10), il controllo di GAIN del Valvetronix simula il controllo Volume dell’originale. Questo, naturalmente, vi lascia con due controlli di volume aggiuntivi - VOLUME e MASTER. Come sapete già, il MASTER è un controllo generale, non programmabile, che permette di regolare il volume generale dell’ampli. Quindi, il controllo programmabile VOLUME (la manopola che si trova accanto al GAIN) funziona in effetti come un secondo “Master Volume”, permettendovi di rendere uniforme il volume dei vari programmi. Niente male, direte voi…

Inoltre, se un ampli originale non dispone di un equalizzatore completo a 3 bande, nel nostro modello il controllo di tono “mancante” viene considerato “neutro” (cioè come nell’originale) quando è regolato ad “ore 12”, permettendovi di intervenire con l’equalizza-zione anche sulla banda mancante nell’originale. Per maggiore chiarezza, ecco gli ampli-ficatori modellati all’origine privi di controlli separati per Treble, Middle e Bass:

AMPLI CONTROLLI DI TONO ORIGINALI

AC15/AC30 (canale 2) Solo Top Cut

AC15TB Treble & Bass

AC30TB Treble, Bass e Cut

TWEED 1x12 Uno solo chiamato Tone!

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Inoltre, come vi sareste aspettati, facciamo lo stesso con il controllo PRESENCE del Valvetronix - per intenderci, se il controllo non è presente (che brutto gioco di parole! ma è del tutto involontario) nell’originale, allora la PRESENCE diventa un controllo aggiunto al nostro modello. Questa volta, però, la posizione “neutrale” è quando il con-trollo è in posizione “off” (completamente ruotato in senso antiorario). I due modelli inte-ressati alla questione sono il BLACK 2x12 e il TWEED 1x12.

ATTENZIONE: Come scoprirete nel leggerne la descrizione, nel caso dei modelli di AC15, AC15TBX, AC30 ed AC30TB abbiamo utilizzato il controllo PRESENCE per simulare il controllo TOP CUT - che fosse o meno presente nell’originale.

Infine, se un amplificatore originale dispone di un tasto o un controllo particolare, lo abbiamo incluso certamente nel modello. Cose di questo genere appariranno chiare nella descrizione dei modelli che seguirà a breve…

INTRODUZIONE ALLE VALVOLECome nota di colore: le valvole vengono definite “valve” nei testi britannici, mentre gli americani le chiamano “tube”… tanto per confermare che Inghilterra e Stati Uniti d’Ame-rica sono due nazioni divise da una lingua comune. Che le si chiami “valvole”, “valves” o “tubes”, queste splendide bottiglie di vetro restano sempre il cuore pulsante di tutti e 16 i modelli di questo amplificatore.

DOMANDA: Qual’è la differenza tra un preamplificatore valvolare basato su ECC83, ed uno basato su 12AX7?

RISPOSTA: Nessuna! Queste due valvole sono assolutamente la stessa cosa – per intenderci, si tratta delle valvole più comuni negli amplificatori. ECC83 è la sigla in uso in Inghilterra, mentre 12AX7 (detta anche 7025) è la sigla americana. A riprova del fatto che le due nazioni sono divise da una lingua comune…

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ACCURATEZZA DEL FINALECome già accennato un paio di volte, ciò che accade nel finale di potenza di ogni buon amplificatore valvolare è di fondamentale importanza nel determinare il suono e il com-portamento generale dell’amplificatore. Il modo di funzionamento del finale (Classe A o Classe A/B), le valvole di potenza impiegate (EL84, EL34, 6L6, 6V6), la natura esatta del circuito di feedback negativo (se presente) e il modo in cui il finale interagisce con l’alto-parlante o gli altoparlanti a cui è collegato (relazione chiamata “smorzamento”) - tutte queste cose giocano un ruolo essenziale nella creazione del suono. E, grazie alla nostra tecnologia Valve Reactor (brevettata negli USA), questi elementi fondamentali sono fedelmente e accuratamente riprodotti. Per esempio, se scegliete il modello di amplifica-tore AC30TB - un ampli con finale in Classe A, valvole EL84 nello stadio di uscita, e nes-sun feedback negativo - il finale di potenza Valve Reactor lo simula con precisione, riconfigurandosi come l’originale.

Inoltre, grazie al selettore del pannello posteriore POWER SELECTION è possi-bile regolare la potenza di uscita (wattaggio) e selezionare la più adatta al modello in questione (per esempio, l’AC15 originale è un 15 Watt, il TWEED 1x12 è un 18 Watt e l’AC30TB è un 30 Watt) o alle dimensioni della stanza in cui state suonando.

VAI AL MASSIMO!Tutti i grandi amplificatori valvolari hanno una cosa in comune - suonano sempre al meglio quando sono spinti al massimo! Questo non significa dover tenere un volume spaccatimpani, ma significa semplicemente che le valvole, quando sono alimentate a livello elevato, producono quel colore e quell’ariosità caratteristici del loro suono. Grazie alla spettacolare accuratezza del nostro finale Valve Reactor, lo stesso accade con il Val-vetronix. È per questa ragione che vi consigliamo vivamente di alzare al massimo il volume ogni volta che è possibile. E, come abbiamo appena sottolineato, grazie al con-trollo POWER SELECT potete scegliere il wattaggio in uscita che più si addice all’occa-sione - da una camera da letto, ad un garage, ad un palco… e a tutti i luoghi di dimensioni intermedie. Quindi, che cosa aspettate? Selezionate, sparate al massimo, e divertitevi!

Detto questo, diamo un’occhiata ad ognuno dei modelli di amplificatore…

1. AC15Questo modello si basa sul Canale 2 di un magnifico VOX AC15 del 1962, che appartiene alla nostra vasta collezione di amplificatori. Questo combo valvolare da 15 Watt di potenza a due canali, con un altoparlante da 12”, fu messo in com-mercio nel 1958 e fu il primo amplificatore mai prodotto da VOX. Si chiama AC15 per un semplice motivo: AC è l’abbreviazione di Amplifier Combination, mentre 15 indica il wattaggio. Grazie alla sua compattezza, alla potenza, agli effetti incorpo-rati di tremolo/vibrato (solo nel Canale 1) e ad un suono incredibile, questo combo è stato un enorme successo tra le band più amate del momento in Gran Bretagna, compresi diversi gruppi primi in classifica, ben lieti di fare da endorser per VOX.

Una delle cause principali del suono così particolare e caratteristico di questo amplificatore, è l’impiego in uscita di valvole EL84 in un circuito in Classe A, senza feedback negativo. Questa caratteristica è comune anche agli altri tre amplificatori VOX che abbiamo modellato - AC15TB, AC30 e AC30TB. In breve, il risultato di questo progetto è maggiore potenza, e più distorsione - quest’ultima sempre più corposa, man mano che il secondo e il terzo armonico diventano predominanti quando si alza il livello dell’amplificatore. Grazie alla nostra esclusiva tecnologia Valve Reactor, il finale di potenza del Valvetronix si configura automaticamente per simulare un progetto a “valvole EL84 in un circuito in Classe A privo di feed-back”, quando si seleziona l’AC15 o uno degli altri tre modelli VOX.

Come la maggior parte degli amplificatori della sua epoca, l’AC15 è l’essenza stessa della semplicità. Infatti, il canale che abbiamo modellato (Canale 2, ricor-date?), ha solo due controlli - Volume e Top Cut. Quando si seleziona l’AC15, il controllo GAIN del Valvetronix simula il controllo di Volume dell’originale, mentre il controllo di PRESENCE funziona da Top Cut*. È utile sapere, infatti, che il con-trollo Top Cut dell’AC15 agisce sulle alte frequenze in maniera molto diversa da un “normale” controllo di Treble. L’uso accorto di questo controllo può consentire di ottenere l’esatta quantità di quel celebre “scintillio” tipico del suono VOX.

Per quanto riguarda i controlli “aggiuntivi” TREBLE, MIDDLE e BASS, in rela-zione al modello di AC15: come già visto, svolgono esattamente la loro funzione. Lasciateli in posizione “ore 12”, e saranno completamente neutri (cioè simule-ranno precisamente il timbro dell’originale), oppure usateli per godere di una mag-giore flessibilità.

*NOTA SUI CONTROLLI: Il controllo Top Cut dell’AC15 originale funziona nel modo opposto a quello che ci si potrebbe aspettare - “taglia” le frequenze alte quando se ne incrementa il valore! Sarete lieti di scoprire che il controllo Top Cut modellato nel Valvetronix (la manopola PRESENCE) funziona in modo più logico - aumentatene il valore per aggiungere “scintillio”, oppure diminuitelo per farlo scomparire.

Valvole adoperate nell’originale: 1 x EF86, 3 x ECC83, 1 x ECC82 nel pre-amplificatore, 1 x EZ81 come raddrizzatrice, 2 x EL84 nel finale di potenza.

2. AC15TBMentre la nascita dell’AC15 risale ai tardi anni ’50, il più moderno AC15TB è figlio degli anni ’90. Questo ampli unisce la dolcezza e la gradevolezza che costituivano le caratteristiche timbriche del finale di potenza a basso wattaggio dell’AC15, alla maggiore flessibilità offerta dal canale Top Boost (TB) di un AC30. Inoltre, per ren-dere le cose anche più interessanti, sono stati aggiunti un altoparlante da 12” Celestion serie “Blue” (chi altri, se no?), un riverbero ed un controllo di Volume Master. Il risultato è un combo valvolare 1x12” da 15 Watt estremamente versatile, che sposa felicemente la purezza del grande suono vintage di VOX, a caratteristi-che più moderne.

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L’originale ha due controlli di tono - Treble e Bass. Quindi, com’è ovvio, i con-trolli TREBLE e BASS del Valvetronix simulano gli omonimi controlli dell’originale, mentre il controllo MIDDLE (“neutro” se posto ad “ore 12”) e PRESENCE rendono modello più versatile… nel caso vi servisse avere un po’ di versatilità in più. Per garantire un suono assolutamente VOX, abbiamo fatto in modo che il controllo di PRESENCE funzionasse come il “Top Cut” dell’AC15 originale, ma con valori invertiti (valori bassi = taglio) per renderlo più logico, esattamente come abbiamo fatto con il modello dell’AC15.

In perfetto stile VOX, il modello di AC15TBX distilla suoni puliti limpidi e cri-stallini, che “sferragliano” e “scampanellano”, mentre i suoi overdrive sono morbidi e vibranti e ricchi di armonici. Buon divertimento!

Valvole adoperate nell’originale: 5 x ECC83 nel preamplificatore, 1 x 5Y3GT come raddrizzatrice, 2 x EL84 nel finale di potenza.

3. AC30Come già accennato, il VOX AC15 fu un successo di enormi proporzioni fra le band attive in Gran Bretagna negli anni ’50. Dato che la popolarità di queste band che aumentava di giorno in giorno, si cominciò a sentire la necessità di un amplifi-catore più potente. Certo, l’AC15 suonava forte per essere un amplificatore da 15 Watt - dannatamente forte, ad essere sinceri - ma non poteva bastare per tener testa a più di mille spettatori in delirio! Ricordate, gente, nei tardi ‘50 / primi ’60, gli amplificatori per chitarra non venivano collegati all’impianto di amplificazione del locale. L’amplificazione del locale era riservata alle sole voci, con il resto della band che doveva fare tutto il resto. Era inevitabile che VOX facesse uscire un amplificatore più potente, del resto ben lieta di poter alzare il tiro…

Il parto del lavoro di VOX venne alla luce nel 1959 - e si trattava dell’AC30, un amplificatore 2x12 da 30 Watt. Molte band di punta della scena britannica passa-rono immediatamente all’AC30, e nel giro di pochi mesi una di essere finì prima in classifica con un singolo che conteneva un solo di chitarra. Non fu una sorpresa che quasi tutte le altre band di rilievo del Regno Unito seguissero a ruota, e l’AC30 divenne l’ampli dietro il cosiddetto “Beat Boom” dell’epoca. Più importante ancora, divenne anche la forza portante dell’ormai leggendaria “British Invasion” - nome assegnato all’enorme serie di successi di cui godettero in America parecchie band inglesi durante gli anni ’60. Questa carica fu guidata da un quartetto prove-niente da Liverpool, che ben presto sarebbe divenuto il più celebre rappresen-tante di VOX.

Abbiamo modellato il suono prezioso del canale Normal dell’AC30, che rac-chiude le sonorità classiche che hanno caratterizzato la già citata British Invasion. Proprio come il fratello minore, l’AC15, il canale Normal dell’AC30 esibisce il minimo essenziale di manopole - Volume e Top Cut (simulati rispettivamente da GAIN e PRESENCE*). Sebbene l’AC30 possa essere considerato un AC15 dopo una cura di anabolizzanti, le nuove caratteristiche timbriche apportate da una cop-pia di coni Celestion “Blue” da 12” non potevano e non dovevano essere ignorate. State pur certi che non abbiamo sottovalutato l’importantissimo ruolo ricoperto da

questi altoparlanti, e che abbiamo speso un numero infinito di ore per essere sicuri di catturare in ogni dettaglio la magia dell’AC30.

*NOTA SUI CONTROLLI: Anche in questo caso, il controllo PRESENCE è modellato esattamente sul “Top Cut” dell’AC30 originale - a parte il rovescia-mento dei valori (valori bassi = taglio) per renderlo più logico, come abbiamo fatto con il modello di AC15.

Valvole adoperate nell’originale: 4 x ECC83, 1 x ECC82 nel preamplifica-tore, 1 x GZ34 come raddrizzatrice, 4 x EL84 nel finale di potenza.

4. AC30TBAnche se l’AC30 fu un successo clamoroso, vari artisti espressero il desiderio che l’amplificatore fosse reso più duttile dal punto di vista timbrico, ed avesse un piz-zico di guadagno in più. VOX reagì prontamente e se ne uscì con un po’ di bella circuiteria aggiuntiva per il controllo del timbro, aggiungendo una valvola ECC83. Il nuovo circuito venne chiamato “Top Boost”*. Negli AC30 in cui veniva installato il “Top Boost”, il guadagno del canale Brilliant del combo aumentava, e venivano aggiunti anche un paio di controlli di equalizzazione, che portavano a tre i controlli di tono dell’amplificatore (Treble, Bass e Cut). Dire che il popolo dei chitarristi ne decretò l’immediato successo sarebbe minimizzare la faccenda! In effetti, il suono vigoroso di questo amplificatore si trasformò nell’inconfondibile marchio di fab-brica di molti gruppi in voga durante la metà degli anni ’60.

NOTA STORICA CAPZIOSA: All’inizio, VOX chiamò questo circuito “Brilliance Unit”, che però divenne meglio conosciuto con il nome di “Top Boost”. Quando il Top Boost venne presentato al pubblico era disponibile solo come modifica da apportare agli amplificatori esistenti. Anche se questa modifica non era par-ticolarmente difficile da eseguire, era più difficile di quanto la maggior parte della gente fosse disposta ad accettare (ehi, non sappiamo per voi, ma met-tere le mani nell’elettronica di un amplificatore è distante dalla nostra idea di divertimento!). Di conseguenza, a partire dal 1964 il Top Boost divenne dota-zione standard dell’AC30.

Ancora una volta, il controllo di PRESENCE del nostro modello si comporta come il Cut dell’originale (ma con valori invertiti: valori bassi = taglio), mentre GAIN, TREBLE e BASS simulano i controlli Volume, Treble e Bass dell’originale. Il controllo MIDDLE è un extra, con la posizione “ore 12” corrispondente alla posi-zione “neutra”.

Il nostro modello di AC30TB produce un suono pulito ricco e “sferragliante”, con acuti morbidi e definiti, e un overdrive con quel magnifico “abbaiare di gola” che riproduce fedelmente il classico suono di “Classe A” che ha reso l’originale un “must have” per ogni collezionista di amplificatori per chitarra.

Valvole adoperate nell’originale: 5 x ECC83 e 1 x ECC82 nel preamplifica-tore, 1 x GZ34 come raddrizzatrice, 4 x EL84 nel finale di potenza.

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5. UK BLUESIl nostro modello UK BLUES è basato sul canale “High Treble” di una testata estre-mamente rara, costruita a mano, realizzata nella cara vecchia Inghilterra nei primi anni ’60. Sebbene in questo ampli la circuiteria del TWEED 4x10 fosse usata come punto di partenza, ci sono numerose differenze sostanziali (per esempio valvole diverse, trasformatori diversi, un’impedenza in uscita più alta, e altopar-lanti completamente differenti inseriti in un cabinet chiuso posteriormente), che danno all’UK BLUES il suo carattere particolare e particolarmente gradevole. In effetti, portato al massimo livello*, questo compatto 30 Watt produce un suono crunch che è stato in grado di cambiare per sempre il suono del rock ‘n’ roll - ed è per questa ragione che gode di un’alta considerazione ancora ai nostri giorni.

Valvole adoperate nell’originale: 3 x ECC83 nel preamplificatore, 1 x GZ34 come raddrizzatrice, 2 x KT66 nel finale di potenza.

6. UK ’70SQuesto modello è basato sul canale “High Treble” di una testata valvolare da 100 Watt realizzata nel 1969, con un pannello frontale in plexiglas e quattro (4) ingressi. Lo spartano originale è privo di un controllo di Volume Master, quindi la cosa migliore (o probabilmente unica) che possiate fare è portare il volume al massimo e lasciarvi andare! Ed è esattamente quello che tutti hanno fatto, e conti-nuano a fare!

L’originale, portato al massimo livello, è così potente da poter tirar via la ver-nice dalle pareti a 100 passi di distanza! Questo significa che è difficile conside-rarlo l’amplificatore ideale in locali di piccole dimensioni, per non parlare dello studio a tarda notte in camera da letto! Per fortuna, il problema non esiste con il modello UK ’70S che si aggira all’interno del Valvetronix. Grazie ai suoi controlli programmabili di GAIN (modellato sul controllo di volume “High Treble” dell’origi-nale) e VOLUME, oltre al controllo generale MASTER, il magnifico suono “spinto al massimo” dell’originale può essere ottenuto anche con un volume compatibile con gli altri programmi. Cosa ancor più importante, questo modello non rischia di causare sordità precoce o una chiamata alla polizia da parte dei “cari” vicini! E non dimentichiamo una manopola della massima utilità come il commutatore POWER SELECTION, che si trova nel retro dell’amplificatore…

Quindi, portate al massimo il controllo di GAIN e immergetevi in un overdrive organico e subito riconoscibile, che risponde con la massima prontezza alle più sottili sfumature dinamiche del vostro stile, e grida da lontano “rock classico”. Tirando giù il volume della chitarra si ottiene un suono pulito molto particolare ed estremamente suonabile.

Valvole adoperate nell’originale: 3 x ECC83 nel preamplificatore, 4 x EL34 nel finale di potenza.

7. UK ’80SQuesto modello si basa su una testata valvolare a singolo canale da 100 Watt del 1983, che include un controllo di Volume Master - una splendida caratteristica che consente di ottenere un discreto suono crunch anche senza portare al massimo il volume dell’amplificatore*. Suonato sempre con il controllo di Gain del preamplifi-catore posto sul massimo, questo ampli è il responsabile del suono grasso e rug-gente che ha dominato l’hard rock e l’heavy metal degli anni ‘80. Sissignori, per quegli uragani europei vestiti di pelle colorata, e per i mostri americani dello speed che “cavalcavano i fulmini” e “regnavano nel sangue”, l’UK ’80S era l’unico amplifi-catore possibile… e per molti lo è ancora!

Sebbene l’UK ’80S sia divenuto famoso per il suo caratteristico suono crunch spaccacranio, non è limitato a questo suono, né lo è il suo modello - esattamente come l’originale, quando si abbassa il volume della chitarra si ottiene un suono pulito e brillante, perfetto per un lavoro di accordi e capace di bucare un mix come un coltello caldo nel burro.

Valvole adoperate nell’originale: 3 x ECC83 nel preamplificatore, 4 x EL34 nel finale di potenza.

8. UK ’90SQuesto modello si basa sul canale “lead” di una testata a doppio canale da 100 Watt, con un preamplificatore capace di una tale quantità di distorsione da dover incorporare un controllo di Gain in grado di arrivare alle stelle… Questo ampli sostituì l’UK ’80S e fu sviluppato per soddisfare l’insaziabile brama dei chitarristi rock per un guadagno più elevato, più prestazioni e maggiore flessibilità. Divenne popolare? A giudicare dal fatto che divenne rapidamente lo “standard di fatto” per il decennio in questione, la risposta è decisamente affermativa!

Valvole adoperate nell’originale: 4 x ECC83 nel preamplificatore, 4 x EL34 nel finale di potenza.

9. UK MODERNQuesto modello si basa sul canale High Gain di un ampli valvolare da 100 Watt di recente produzione, in pratica un ibrido fra l’UK ’80S e l’UK ’90S. Combina lo sta-dio ad alto guadagno del preamplificatore e le caratteristiche moderne dell’UK ’90S con l’inconfondibile, ringhioso “punch” e la corposità del finale di potenza dell’UK ’80S. Il risultato è un mostro aggressivo, capace di un guadagno spaven-toso, che non perde mai definizione. Con il controllo di GAIN portato al massimo, l’UK MODERN consente di suonare assoli ad elevato feedback e pieni di anima, mentre i bassi rimangono sempre compatti e pieni di energia. I pavidi stiano in guardia!

Valvole adoperate nell’originale: 4 x ECC83 nel preamplificatore, 4 x EL34 nel finale di potenza.

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10.RECTOQuesto modello dal pessimo carattere si basa sul canale “Modern High Gain” di una brutta bestia da 150 Watt, con tanto di scudo attaccato al frontale, che ci viene dalla California. Con un registro basso profondo, scuro e incontenibile, un registro alto in qualche modo “effervescente”, e un guadagno mostruoso, questo valvolare è diventato una necessità per molte band di metal dei nostri giorni, che accordano la chitarra il più in basso possibile, o suonano direttamente una 7 corde.

A bassi valori di GAIN, il RECTO produce un inconfondibile suono pulito dal carattere brillante, ricco di armonici superiori che aggiungono pienezza e dimen-sione. Detto questo, è chiaro che il RECTO non è consigliabile per un accompa-gnamento Country ‘n’ Western. Ma se suonate violento “nu-metal” con una chitarra accordata più in basso del canto delle balene, il RECTO potrebbe rivelarsi la scelta obbligata.

Valvole adoperate nell’originale: 5 x 12AX7 nel preamplificatore, 3 x 5U4G come raddrizzatori, 6 x 6L6 nel finale di potenza.

11.US HIGAINQuesto modello si basa sul canale Overdrive di una testata valvolare da 100 Watt costruita nel 1991, interamente ricoperta di pelle di serpente! Questa vera e pro-pria centrale atomica musicale è stata progettata da un tipo che costruisce e pilota auto Hot Rod, quindi non c’è da stupirsi se nell’originale tutti i controlli arrivano ad “11” - del resto, come dice Nigel Tufnel, “questo non è che l’inizio”!

L’US HIGAIN è capace di generare un suono potente e fortemente saturato, che combina bassi aperti con un’evidente compressione di medi e alti. Ne risulta un suono perfettamente a fuoco e ben definito anche a guadagno estremo. Que-ste caratteristiche hanno reso la testata molto apprezzata da numerosi tra i più celebri musicisti del mondo. La sua versatilità la rende ideale per una gran varietà di generi musicali.

Valvole adoperate nell’originale: 4 x 12AX7 nel preamplificatore, 4 x 6L6 nel finale di potenza.

12.BOUTIQUE ODPer questo modello abbiamo scelto il canale Overdrive di una testata da 100 Watt molto rara, molto costosa e molto apprezzata, chiamata Overdrive Special. Que-sta meraviglia interamente costruita a mano ha un suono overdrive davvero spet-tacolare, perfetto per assoli in legato che ricordano l’articolazione del sax. Con il GAIN regolato al massimo, il BOUTIQUE OD produce uno splendido sostenuto, molto morbido e pieno d’anima - si può dire un “suono femminile?”

Valvole adoperate nell’originale: 3 x 12AX7 nel preamplificatore, 4 x EL34 nel finale di potenza.

13.BOUTIQUE CLPer questo tipo di ampli abbiamo modellato il canale Clean di un altro amplifica-tore custom costruito a mano e molto costoso, realizzato dallo stesso costruttore del BOUTIQUE OD. Prima di realizzare questo modello abbiamo ascoltato diversi amplificatori di fascia alta, ma questo ampli è risultato nettamente vincente. Nono-stante la sua bizzarra e sconnessa finitura rossa possa lasciar dubbi a parecchie persone, nessun dubbio lascia invece il suo magnifico suono “clean”! I bassi rotondi, i deliziosi transienti di attacco dei medi, e i morbidi acuti, lo rendono un partner perfetto per i pickup single-coil. È estremamente reattivo, e molto sensibile allo stile esecutivo e alla scelta dei pickup. Come se questo non bastasse, gli accordi non arpeggiati suonano alla grande.

Valvole adoperate nell’originale: 3 x 12AX7 nel preamplificatore, 4 x 6L6 nel finale di potenza.

14.BLACK 2X12Questo modello parte da un meraviglioso combo 2x12 nero a due canali, conside-rato (a ragione!) un “must-have” per il country e il blues - merito del suo celebre suono pulito decisamente vibrante e compatto, con quei profondi, intensi bassi pianistici.

Purezza di suono a parte, il BLACK 2x12, combinato con pickup single coil, è perfetto per il classico suono blues di Chicago. Conformemente all’originale, se spinto parecchio, il basso del nostro modello tende a perdere definizione. Quindi, ecco come simulare il classico overdrive del BLACK 2x12: GAIN al massimo, BASS a zero, MIDDLE al massimo e TREBLE a piacere. Poiché l’equalizzazione del BLACK 2x12 si trova prima dello stadio principale di guadagno del preamplifi-catore, la regolazione suggerita enfatizza i medi, che vengono distorti nel pre, generando un amabile, cantabile suono blues.

Come già detto da qualche parte, l’amplificatore originale non ha un controllo di Presence, ma ha un interruttore Bright. Il controllo PRESENCE dell’AD60VT/AD120VT simula gli stati di on e off di questo interruttore, aggiungendo tutta una serie di stadi intermedi.

Valvole adoperate nell’originale: 4 x 12AX7 e 2 x 12AT7 (chiamate anche ECC81) nel preamplificatore, 4 x 6L6 nel finale di potenza.

SUGGERIMENTO DI EDIT DEL SUONO: Il BLACK 2x12 è la scelta perfetta con il modello di pedale ACOUSTIC (Acoustic Guitar Simulator).

15.TWEED 1X12L’originale su cui si basa questo modello nacque a Fullerton, California, nel 1958, e vestiva in “tweed” - da cui il nome. Proprio come l’AC15, questo combo valvolare 1x12 da 18 Watt è l’essenza stessa della semplicità. Oltre all’indispensabile con-trollo di Volume, include una sola altra manopola: un singolo controllo di tono, con il fantasioso nome di (tenetevi forte!) Tone! Questo controllo di tono interviene

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semplicemente sugli alti, e il suo comportamento può essere simulato con i con-trolli TREBLE, MIDDLE e BASS del Valvetronix nel modo seguente:

Controllo Tone dell’originale completamente a zero = BASS al massimo; TREBLE e MIDDLE in posizione “ore 9” (PRESENCE a zero).

Controllo Tone dell’originale al massimo (valore 10) = TREBLE al mas-simo; MIDDLE e BASS in posizione “ore 9” (PRESENCE a zero).

NOTA: Dato che l’originale non ha un controllo di Presence, la manopola PRE-SENCE è in posizione “neutra” quando è ad “off”, ma può essere utilizzata per aggiungere o togliere a piacere brillantezza al modello.

Coerentemente con l’originale, il TWEED 1x12 produce un suono aperto e relati-vamente privo di colorazione quando è in “clean”, ma comincia a “ringhiare” mera-vigliosamente quando è spinto in overdrive. Il suo piacevolissimo “ringhio” è ricco di armonici, e portarlo a livelli elevati produce quei suoni classici da vecchio rocka-billy e rock ‘n’ roll, così caratteristici degli anni ’50 e ’60 – soprattutto con un pickup single coil.

SUGGERIMENTO DI EDIT DEL SUONO: Per simulare in maniera ancor più accurata questo piccolo ampli dal grande suono, portate il selettore POWER SELECT a 15W nell’AD60VT, o a 15W x 2 nell’AD120VT.

Valvole adoperate nell’originale: 1 x 12AY7, 2 x 12AX7 nel preamplifica-tore, 1 x 5Y3GT come raddrizzatrice, 2 x 6V6 nel finale di potenza.

16.TWEED 4X10Il combo 4x10 su cui si basa questo modello, costruito nel 1959, era pensato in origine per il basso. Nonostante questo, i suonatori di sei corde iniziarono presto ad apprezzarne l’overdrive morbido e presente, perfetto per le chitarre R&B (rhythm ‘n’ blues). Il TWEED 4x10 è inoltre molto sensibile, e reagisce pronta-mente alle sfumature dinamiche e alla regolazione del volume della chitarra. Que-sto significa che se si abbassa il volume della chitarra e si lascia alto il volume dell’ampli, è possibile produrre un suono “clean” pieno e molto bello. Significa anche che si può usare la dinamica per controllare la distorsione di note e accordi.

Altra simpatica caratteristica del timbro del TWEED 4x10, è la classica com-pressione da amplificatore valvolare vintage, causato dalla valvola raddrizzatrice GZ34 quando il volume dell’amplificatore è davvero spinto. “Che significa com-pressione”, chiedete? Bene, portate al massimo il controllo di Gain di questo modello, dateci sotto con il plettro, e lo capirete da soli! Riuscite a sentire come le note, letteralmente, vengano “compresse” non appena le si colpisce, per poi espandersi nuovamente? Questo significa compressione, ecco cosa significa.

SUGGERIMENTO DI EDIT DEL SUONO: Esattamente come nell’originale, i controlli di Middle e Treble del TWEED 4x10 sono fortemente interattivi fra di loro, e regolare il controllo Middle su valori alti vuol dire aggiungere al suono anche degli acuti. Di conseguenza, potrebbe rendersi necessario abbassare il

controllo Treble. Al contrario, regolare il controllo Middle su valori bassi riduce gli acuti, quindi potrebbe rendersi necessario alzare il controllo Treble.

Valvole adoperate nell’originale: 1 x 12AY7, 2 x 12AX7 nel preamplifica-tore, 1x GZ34 come raddrizzatrice, 2 x 5881 come finale di potenza.

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Problemi e soluzioni

1. L’amplificatore non si accende quando l’interruttore POWER è posto su “on”

➢ Il cavo di alimentazione è collegato al connettore AC POWER CONNECTOR nel pannello posteriore dell’ampli?

➢ Il cavo di alimentazione è collegato ad una presa di corrente?➢ C’è corrente nella presa a muro?➢ La presa di corrente funziona?➢ Il cavo di alimentazione funziona?

2. L’amplificatore non emette nessun suono

➢ Il volume della chitarra è alzato?➢ Le due estremità del cavo della chitarra sono collegate correttamente?➢ Il cavo della chitarra funziona?➢ Il volume MASTER dell’amplificatore è alzato?➢ Ci sono cuffie o altro inserite nel connettore PHONE OUT dell’amplificatore? Se ci

sono, scollegatele!➢ L’amplificatore è in modo Accordatura Silenziosa (indicato dal simbolo “ ” che

appare nel display BANK)? Se lo è, uscite da questo modo premendo il tasto TUNER/CANCEL.

➢ Usate il led ORIGINAL VALUE per controllare le regolazioni di GAIN, VOLUME, TREBLE, MIDDLE e BASS (con alcuni tipi di amplificatore - AMP TYPES - se i controlli dell’equalizzazione sono del tutto abbassati, il suono dell’amplificatore viene totalmente azzerato o fortemente ridotto). Se si sta usando un PEDAL, con-trollate la regolazione di DRIVE e LEVEL.

➢ Siete in modo Manuale (indicato dal simbolo “ ” che appare nel display BANK)? Se lo siete, regolate i seguenti controlli sopra il minimo: PEDAL DRIVE e PEDAL LEVEL, GAIN, VOLUME, TREBLE, MIDDLE, BASS e MASTER.

3. L’amplificatore non sembra suonare abbastanza forte

➢ Il volume della chitarra è alzato?➢ Il volume MASTER dell’amplificatore è troppo basso?➢ Come è posizionata la manopola POWER SELECT che si trova nel pannello

posteriore?➢ Avete collegato un cabinet con altoparlanti ad alta impedenza (per esempio, da 16

Ohm) al connettore (o ai connettori) EXTERNAL SPEAKER OUT? ➢ Usate il led ORIGINAL VALUE per controllare le regolazioni di GAIN, VOLUME,

TREBLE, MIDDLE e BASS (con alcuni tipi di amplificatore - AMP TYPES - se i controlli dell’equalizzazione sono del tutto abbassati, il suono dell’amplificatore viene totalmente azzerato o fortemente ridotto). Se si sta usando un PEDAL, con-trollate la regolazione di DRIVE e LEVEL.

➢ Siete in modo Manuale (indicato dal simbolo “ ” che appare nel display BANK)? Se lo siete, verificate che i seguenti controlli non siano regolati al minimo: GAIN, VOLUME, TREBLE, MIDDLE, BASS e MASTER. Se è selezionato un PEDAL, verificate anche la posizione delle manopole PEDAL DRIVE e PEDAL LEVEL.

4. Dai connettori LINE OUT e PHONE OUT non esce suono.

➢ Verificate che la manopola LEVEL che controlla queste uscite non sia completa-mente abbassata.

➢ Assicuratevi che dall’amplificatore stia arrivando il suono (ATTENZIONE: Per veri-ficare che l’amplificatore stia suonando occorre scollegare la cuffia dal connettore PHONE OUT, dato che l’inserimento di un jack in questo connettore pone automa-ticamente “in mute” gli altoparlanti). Se l’amplificatore non suona, vedi il punto 2. Se sta suonando, verificate che il cavo o le cuffie non siano danneggiati.

5. Non si riesce a sentire gli effetti di MODULATION, DELAY o REVERB selezio-nati…

➢ Verificate che il tasto BYPASS non sia inserito (se lo è, il led ORIGINAL VALUE è acceso). Se lo è, disinseritelo premendolo nuovamente, in modo che il led ORIGI-NAL VALUE si spenga.

6. Se state utilizzando la pedaliera opzionale VC-4 e non riuscite a sentire gli effetti PEDAL, MODULATION, DELAY e/o REVERB che avete selezionato…

➢ Assicuratevi che la VC-4 non si trovi in modo Individuale, che permette di disatti-vare uno o più effetti.

7. Mentre programmate il pedale ACOUSTIC, potete avvertire una forte distorsione sulle alte frequenze.

➢ NON è un problema di funzionamento! State semplicemente alimentando il modello del pedale con un segnale troppo forte! Per risolvere questo problema abbassate il volume della chitarra, abbassate il controllo DRIVE (acuti) della sezione Pedal e/o collegate la chitarra all’ingresso LOW dell’amplificatore. Come già affermato nella sezione “A. PEDALI” (pagina 35), per far suonare una chitarra elettrica come una chitarra acustica è necessario enfatizzare enormemente le alte frequenze. Di conseguenza, sovralimentando questo circuito, il risultato è distor-sione nelle alte frequenze. Come già detto, questo NON è un problema di funzio-namento - è la natura stessa di questa bestia!

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Se il problema sussiste anche dopo aver tentato tutte le soluzioni sopra elencate, contat-tate il rivenditore autorizzato VOX per chiedere assistenza, contattate distributore italiano del marchio VOX (Syncro, tel. 071-7391914, e-mail [email protected]), o visitate il sito www.voxamps.co.uk.

AVVERTENZA: I prodotti VOX sono realizzati in accordo alle più rigorose norme costruttive ed elettriche di ogni paese. Questi pro-dotti sono garantiti dal distributore VOX della nazione in cui sono stati acquistati. I prodotti VOX venduti senza scheda di garanzia o privi di numero di serie non hanno diritto a garanzia, non rendono il produttore / distributore responsabile. Questa norma è ad esclusiva tutela e protezione dell’utente.

Un po’ di terminologia tecnica (sbadiglio!): Specifiche generali del Valvetronix TIPI DI AMPLIFICATORE: 16

EFFETTIDRIVE 10MODULATION 5DELAY 3REVERB 3NOISE REDUCTION 1

PROGRAMMI: 32 (8 BANCHI x 4 CANALI)

INGRESSI:PANNELLO SUPERIORE 2 (HIGH & LOW)

PANNELLO POSTERIORE AD60VT 1 x LOOP RETURN 1 x FOOT CONTROLLER

PANNELLO POSTERIORE AD120VT 2 x LOOP RETURN (L & R)1 x FOOT CONTROLLER

USCITE:PANNELLO POSTERIORE AD60VT 1 x LOOP SEND

1 x PHONE OUT1 x LINE OUT1 x EXTERNAL SPEAKER OUT

PANNELLO POSTERIORE AD120VT 2 x LOOP SEND (L & R)1 x PHONE OUT2 x LINE OUT (L & R)2 x EXTERNAL SPEAKER OUT (L & R)

POTENZA IN USCITA:AD60VT 60 Watt RMS @ 8 OhmAD120VT 2 x 60 Watt RMS @ 8 Ohm

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* Aspetto e specifiche soggetti a modifiche senza preavviso.

ALTOPARLANTI:

AD60VT1 x VOX Original da 12”, 8 Ohm (rea-lizzato da Celestion)

AD120VT2 x VOX Original da 12”, 8 Ohm (rea-lizzati da Celestion)

ACCORDATORE: A0-C7 (27,5 - 2093 Hz)

CALIBRAZIONE ACCORDATORE: A = 438 - 445 Hz

ELABORAZIONE DEL SEGNALE:Conversione A/D 20bitConversione D/A 20bitFrequenza di campionamento 48kHz

ALIMENTAZIONE: Corrente alternata, tensione di rete

CONSUMO: AD60VT 73WAD120VT 135W

DIMENSIONI:AD60VT (L X P X H) 530 x 267 x 559 mmAD120VT (L X P X H) 699 x 267 x 559 mm

PESO:AD60VT 19,6 kgAD120VT 26,2 kg

ACCESSORI:INCLUSI Cavo di alimentazioneOPZIONALI Pedaliera VOX VC-4