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2 Acqua&Aria l nr.6 l 2012 L’industria del vetro contro l’impatto ambientale Il vetro è uno degli elementi essenziali perché si possa avere un’economia a basso impatto ambientale. Lo hanno capito le aziende e le associazioni europee del settore, cha si sono unite in una nuova alleanza, e lo ha capito l’Italia, che mostra dati di produzione e riciclo del vetro davvero positivi P er capire l’importanza che il vetro ha per la società e per l’economia attuale, basterebbe guardarci attorno. Il vetro infatti è presente in moltissimi oggetti di uso quotidiano: viene usato per realizzare conte- nitori per alimenti (vasetti) e bevande (botti- glie), oggetti di arredamento, gioielli, stoviglie, elementi di architettura, nuove tecnologie (per il touch screen degli smart phones, ad esem- pio) ecc. Da questo è facile intuire quanto questo materiale possa essere rilevante per il futuro, soprattutto se si pensa al forte deside- rio di sostenibilità che sta emergendo sempre di più nella nostra società. La nuova alleanza europea creata dalle industrie del vetro nasce proprio con l’obiettivo di fare qualcosa di più per contrastare i cambiamenti climatici e ri- durre l’impatto ambientale dell’attività dell’uo- mo. Con il progetto Glass Alliance Europe le industrie europee del vetro si trovano quindi unite in un unico percorso orientato verso la sostenibilità e la condivisione delle risorse, con l’obiettivo di assicurare a questo materia- le, ‘dichiaratamente ecologico’, un futuro da protagonista nell’economia di domani. “Il vetro è un materiale che non ha rivali. Può essere usato per infinite applicazioni e potrebbe quin- di avere un futuro davvero promettente” ha infatti affermato Paolo Giacobbo, Presidente di Glass Alliance Europe e rappresentante di Assovetro (Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro). L’Unione fa la forza “La sostenibilità è il principale driver per le industrie di oggi, che necessitano di lavorare Istituzioni Ambiente non più a senso unico ma considerando più aspetti e più catene di valore. Per questo l’industria del vetro oggi si unisce ai settori limitrofi e alle associazioni di categoria cre- ando una nuova ‘Glass Alliance Europe’, che consente alle aziende di lavorare insieme e di condividere le idee per la realizzazione di una forte industria del vetro, capace di agire sui cambiamenti climatici”, ha ribadito Niall Wall, Presidente di FEVE (Federazione europea del vetro d’imballaggio) e mem- bro fondatore della nuova alleanza. Grazie al riciclo del 68% del vetro prove- niente da vasetti e bottiglie, per esempio, l’industria del packaging può ridurre la quan- tità di materia vergine utilizzata, diminuire l’energia necessaria per colare il vetro e di conseguenza limitare le emissioni di CO2. L’Europa deve quindi prendere atto del ruolo positivo che l’industria del vetro può avere nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e iniziare ad attuare politiche efficienti sul lungo termine, come, appunto, la creazione della Glass Alliance Europe, che dimostra la sua importanza già dal numero dei suoi membri: 13 associazioni nazionali e molti tra i principali protagonisti del settore (circa 1.200 aziende, dalle piccole alle grandi multinazionali, tra produttori di contenitori in vetro, vetro piano, vetri speciali, vetro per ar- ticoli domestici, fibre di vetro ecc.), che oltre a creare partnership e alleanze si impegnano costantemente nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni e prodotti per la definizione di una società sempre più sostenibile. L’Italia fa da esempio Nonostante il momento di difficoltà le aziende che scelgono il ‘verde’ rimangono quindi numerose e fortemente motivate. E in Italia ci sono ottimi esempi da osservare. Attraverso l’evento ‘Da vetro nasce vetro’ (26 maggio, Genova) Assovetro e CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) hanno presen- tato gli ultimi dati relativi alla filiera del vetro, che ha superato il 2011 in segno positivo: la produzione degli imballaggi in vetro (bot- tiglie, vasi, flaconi) ha segnato nel 2011 un incremento dell’1,77% sull’anno precedente (+1,58% per tutti i contenitori in vetro), con un particolare salto nella produzione di vasi alimentari (+13%), e l’industria dei conte- nitori in vetro ha utilizzato più di 2 milioni di tonnellate di vetro riciclato (+7,6% rispetto

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L’industria del vetro contro l’impatto ambientale

Il vetro è uno degli elementi essenziali perché si possa avere un’economia a basso impatto ambientale. Lo hanno capito le aziende e le associazioni europee del

settore, cha si sono unite in una nuova alleanza, e lo ha capito l’Italia, che mostra dati di produzione e riciclo del vetro davvero positivi

Per capire l’importanza che il vetro ha per la società e per l’economia attuale, basterebbe guardarci attorno. Il vetro

infatti è presente in moltissimi oggetti di uso quotidiano: viene usato per realizzare conte-nitori per alimenti (vasetti) e bevande (botti-glie), oggetti di arredamento, gioielli, stoviglie, elementi di architettura, nuove tecnologie (per il touch screen degli smart phones, ad esem-pio) ecc. Da questo è facile intuire quanto questo materiale possa essere rilevante per il futuro, soprattutto se si pensa al forte deside-rio di sostenibilità che sta emergendo sempre di più nella nostra società. La nuova alleanza europea creata dalle industrie del vetro nasce proprio con l’obiettivo di fare qualcosa di più per contrastare i cambiamenti climatici e ri-durre l’impatto ambientale dell’attività dell’uo-mo. Con il progetto Glass Alliance Europe le industrie europee del vetro si trovano quindi unite in un unico percorso orientato verso la sostenibilità e la condivisione delle risorse, con l’obiettivo di assicurare a questo materia-le, ‘dichiaratamente ecologico’, un futuro da protagonista nell’economia di domani. “Il vetro è un materiale che non ha rivali. Può essere usato per infinite applicazioni e potrebbe quin-di avere un futuro davvero promettente” ha infatti affermato Paolo Giacobbo, Presidente di Glass Alliance Europe e rappresentante di Assovetro (Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro).

L’Unione fa la forza “La sostenibilità è il principale driver per le industrie di oggi, che necessitano di lavorare

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non più a senso unico ma considerando più aspetti e più catene di valore. Per questo l’industria del vetro oggi si unisce ai settori limitrofi e alle associazioni di categoria cre-ando una nuova ‘Glass Alliance Europe’, che consente alle aziende di lavorare insieme e di condividere le idee per la realizzazione di una forte industria del vetro, capace di agire sui cambiamenti climatici”, ha ribadito Niall Wall, Presidente di FEVE (Federazione europea del vetro d’imballaggio) e mem-bro fondatore della nuova alleanza. Grazie al riciclo del 68% del vetro prove-niente da vasetti e bottiglie, per esempio, l’industria del packaging può ridurre la quan-tità di materia vergine utilizzata, diminuire l’energia necessaria per colare il vetro e di conseguenza limitare le emissioni di CO2. L’Europa deve quindi prendere atto del ruolo positivo che l’industria del vetro può avere nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e iniziare ad attuare politiche efficienti sul lungo termine, come, appunto, la creazione della Glass Alliance Europe, che dimostra la sua importanza già dal numero dei suoi membri: 13 associazioni nazionali e molti tra i principali protagonisti del settore

(circa 1.200 aziende, dalle piccole alle grandi multinazionali, tra produttori di contenitori in vetro, vetro piano, vetri speciali, vetro per ar-ticoli domestici, fibre di vetro ecc.), che oltre a creare partnership e alleanze si impegnano costantemente nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni e prodotti per la definizione di una società sempre più sostenibile.

L’Italia fa da esempio Nonostante il momento di difficoltà le aziende che scelgono il ‘verde’ rimangono quindi numerose e fortemente motivate. E in Italia ci sono ottimi esempi da osservare. Attraverso l’evento ‘Da vetro nasce vetro’ (26 maggio, Genova) Assovetro e CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) hanno presen-tato gli ultimi dati relativi alla filiera del vetro, che ha superato il 2011 in segno positivo: la produzione degli imballaggi in vetro (bot-tiglie, vasi, flaconi) ha segnato nel 2011 un incremento dell’1,77% sull’anno precedente (+1,58% per tutti i contenitori in vetro), con un particolare salto nella produzione di vasi alimentari (+13%), e l’industria dei conte-nitori in vetro ha utilizzato più di 2 milioni di tonnellate di vetro riciclato (+7,6% rispetto

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all’ anno precedente), risparmiando così più di 3 milioni di barili di petrolio e più di 2 milio-ni di tonnellate di CO2. E anche per quanto riguarda l’avvio al riciclo dei rifiuti di imballag-gio in vetro è continuato il trend positivo: nel 2011 i rifiuti di imballaggio nazionali riciclati sono stati pari a 1.570.302 tonnellate, con un incremento di circa 100mila tonnellate corrispondenti al 6,8% in più rispetto all’anno precedente, ed è stato raggiunto un tasso di riciclo pari al 68,1%, superiore di più di 8 punti rispetto all’obiettivo europeo, stabilito nel 60%. Inoltre, a fronte di una produzione per i soli imballaggi pari a 3.568.710 tonnella-te, sono state utilizzate 2.052.000 tonnellate di vetro riciclato (+7,6%), con un ricorso alle importazioni di rottame per circa 223.000 tonnellate, in quanto il vetro proveniente dalle raccolte differenziate nazionali non ri-esce a soddisfare il fabbisogno dell’industria. Per dare una misura del ruolo del riciclo nel settore, basti pensare che su dieci bottiglie scure (le più comuni) ben nove sono pro-dotte con vetro riciclato proveniente dalle raccolte differenziate; una percentuale alta di rottame di vetro (45%) si trova anche nelle bottiglie chiare, che, per essere prodotte, hanno bisogno di rottame incolore. Proprio per migliorare la qualità del rottame di vetro, in alcune città, come Verona e Ferrara, sono state avviate raccolte differenziate per colore. “L’industria del vetro - ha detto Giuseppe Pastorino, Presidente della sezione vetro cavo di Assovetro - nonostante la difficile situazione di crisi continua ad investire in ricerca ed innovazione e l’aumento della produzione 2011 dimostra come il mercato premi chi tutela l’ ambiente. Il nostro settore utilizza infatti un’alta percentuale di vetro riciclato, senz’altro un benefit in termini ener-getici ed ecologici, ma assolutamente vitale per la tenuta delle nostre aziende. Sarebbe necessario, per incrementare l’utilizzo del rottame, migliorarne la qualità favorendo la raccolta differenziata monomateriale, come alcuni comuni virtuosi già fanno”. Per questa ragione vi sono realtà come CoReVe, che investono costantemente in campagne di informazione e sensibilizzazione dei citta-dini, per il miglioramento qualitativo della raccolta all’origine. “Da due anni - ha di-chiarato Gianpaolo Caccini, presidente del

Consorzio - promuoviamo la Campagna di comunicazione ‘C’è Vetro e Vetro. Impara la differenza, fai la differenziata’ e nella ricerca e lo sviluppo delle tecnologie più innovative per il trattamento e recupero del vetro di scarto. In ogni caso il miglioramento della qualità del vetro raccolto dipende in misura determinante dalla capacità organizzativa delle Amministrazioni locali e dall’attenzione dei Cittadini”. La media nazionale delle quan-

tità ritirate da CoReVe si è attestata intorno ai 26,7 kg per abitante, contro i 24 kg dello scorso anno. La graduatoria delle Regioni più virtuose nella raccolta del vetro per il 2011 presenta qualche piacevole sorpresa, come la Sardegna che conferma risultati molto vicini a Regioni notoriamente virtuose come Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino e Veneto. Oppure la crescita relativa registrata nell’ul-timo anno da Toscana, Molise e Basilicata.

L’alleanza europea delle industrie del vetro Le Associazioni europee: FEVE The European Container Glass Federation;Glass for Europe Building, Automotive, Solar Energy Glass;ESGA European Special Glass Association;EDG European Domestic Glass AssociationGlassFibreEurope European Glass Fibre Producers Association

Le Associazioni nazionali: Austria Fachverband der Glasindustrie Österreichs;Belgio Fédération de l’Industrie du Verre (FIV-VGI);Repubblica Ceca Association of the Glass and Ceramic Industries of the Czech Republic (ASKPCR);Francia 1) Fédération des ChambresSyndicales de l’Industrie Du Verre (FCSIV) 2) Fédération des Cristalleries Verreries à la main et mixtes (FCVMM)Germania Bundesverband Glas (BV Glas)Gran Bretagna British Glass Manufacturers’ ConfederationUngheria Magyar Üvegipari Szövetség (MÜSZ)Italia Assovetro Paesi Bassi Verenigde Nederlandse Glasindustrien (VNG) Polonia Polish Glass Manufacturers Federation (ZPPS) Spagna Vidrio EspañaTurchia Türkiye Sise Ve Cam Fabrikalari (TSVCF)

Obiettivo di Riciclo: sintesi risultati 2011 e previsioni future (kton)