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ISISS “Carlo Anti” Villafranca di Verona Documento del Consiglio di Classe Esame di Stato 2014 5ATE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE INDIRIZZO ELETTRONICO E TELECOMUNICAZIONI Durata degli studi cinque anni Titolo conseguito Diploma di Perito Industriale con specializzazioni: - elettronica e telecomunicazioni Sbocco lavorativo Industria (controlli automatici) Servizi (telematici) Libera professione Proseguimento degli studi: accesso a tutte le facoltà universitarie Il Perito elettronico è in grado di: - analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; - analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione dei suoni, immagini e dati; - progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato. AREA DI PROGETTO Costituisce la risposta all’esigenza di una formazione completa, pluridisciplinare e interdisciplinare in linea con le esigenze del mercato del lavoro e con il nuovo esame di Stato. A seguito di deliberazione del Collegio Docenti tale attività è stata in parte sostituita da un periodo di stage formativo nell’estate 2013 della durata di quattro settimane presso aziende del settore elettrico-elettronico. 1

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ISISS “Carlo Anti”

Villafranca di Verona

Documento del Consiglio di Classe Esame di Stato 2014

5ATE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE INDIRIZZO ELETTRONICO E

TELECOMUNICAZIONI Durata degli studi cinque anni Titolo conseguito Diploma di Perito Industriale con specializzazioni: - elettronica e telecomunicazioni Sbocco lavorativo Industria (controlli automatici) Servizi (telematici) Libera professione Proseguimento degli studi: accesso a tutte le facoltà universitarie Il Perito elettronico è in grado di:

- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; - analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione,

elaborazione e trasmissione dei suoni, immagini e dati; - progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di

telecomunicazioni, valutando anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato.

AREA DI PROGETTO Costituisce la risposta all’esigenza di una formazione completa, pluridisciplinare e interdisciplinare in linea con le esigenze del mercato del lavoro e con il nuovo esame di Stato. A seguito di deliberazione del Collegio Docenti tale attività è stata in parte sostituita da un periodo di stage formativo nell’estate 2013 della durata di quattro settimane presso aziende del settore elettrico-elettronico.

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MATERIE (tra parentesi ore di lab.)

I anno

II anno

III anno

IV anno

V anno

Italiano 5 5 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 3 2 Diritto ed economia 2 2 Ed. Fisica 2 2 2 2 2 Religione/attività alt. 1 1 1 1 1 Geografia 3 -

Matematica 5(2) 5(2) 4 3 3 Scienze della terra 3 - Biologia - 3

Fisica 4(2) 4(2)

Chimica 3(2) 3(2) Meccanica 3

Elettrotecnica 6(3) 2

Economia Industriale ed Elementi di Diritto

2 2

Elettronica 4(2) 4(2) 3(2) Sistemi automatici 4(2) 3(2) 5(2) Telecomunicazioni 3 5(2) Tecnologia e disegno 3(2) 6(3) Tecnologia disegno e progettazione

4(3) 4(3) 4(3)

Totale ore settimanali 36 36 36 32 32

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Composizione del Consiglio di Classe a.s. 2013/2014

5ATE Economia Industriale Elementi di Diritto Righes Chiara Educazione Fisica Soliani Alberto Elettronica Tecchio Riccardo Inglese Zaffuto Virginia Laboratorio di Elettronica Franceschini Corrado Laboratorio di Sistemi Franceschini Corrado Laboratorio di Telecomunicazioni Franceschini Corrado Laboratorio Disegno e Progettazione Franceschini Corrado Lingua e Lettere Italiane Fronteddu Gianfranco Matematica Benato Nadia Religione Cattolica Marchesini Christian Sistemi Elettronici Automatici Zardini Giuseppe Storia Fronteddu Gianfranco Tecnologie Elettroniche Disegno e Progettazione Tambalo Daniele Telecomunicazioni Tecchio Riccardo Sostegno Grigato Cesare Villafranca, 12 maggio 2014 il Dirigente Scolastico Claudio Pardini

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PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE La classe V ATE, inizialmente composta da 18 studenti, si è ridotta a 15 a causa del ritiro di tre allievi. Gli alunni rimasti provengono dalla 4ATE, mentre tre sono ripetenti. Uno studente è seguito dal sostegno per obiettivi minimi. Nel passaggio dalla classe quarta alla classe quinta non vi è stata continuità didattica nelle materie di: lingue e lettere italiane, storia, matematica, e educazione fisica. Le lezioni si sono svolte secondo moduli da 60 minuti nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato, mentre nei giorni di martedì e giovedì la durata dei singoli moduli è stata, dal 1° gennaio 2014, di 50 minuti. In alcuni casi l'attività di laboratorio ha quindi risentito dei tempi ridotti. La classe è stata problematica sin dalla terza, a causa di una quasi descolarizzazione di molti studenti che sommavano alle molte assenze e ai numerosi ritardi (spesso giustificati con fatica) uno studio quasi inesistente. Nel corso della classe quarta, dopo un inizio d’anno quasi disastroso, a seguito del lavoro del C.d.C, la classe riusciva ad raggiungere un atteggiamento ed un profitto accettabili. La classe quinta è iniziata in modo apparentemente proficuo e con un atteggiamento della classe più maturo. Nel corso dell’anno, però, tale atteggiamento è andato man mano peggiorando. Ad oggi nella classe si possono individuare tre gruppi di studenti: uno, composto da due-tre studenti, che raggiunge buoni risultati di profitto associato ad un buon studio domestico e a una frequenza regolare; un secondo gruppo (6-7 studenti) che raggiunge un livello vicino alla sufficienza con una frequenza tutto sommato quasi regolare, ma spesso con uno studio carente; il terzo gruppo invece ha un profitto decisamente scarso a causa sia di uno studio quasi inesistente sia delle numerose assenze e ritardi. . Alcuni alunni hanno proposto approfondimenti alternativi ed autonomi rispetto all'attività di laboratorio, con lo scopo di presentare un lavoro specifico per l'esame di stato; altri invece hanno mantenuto un approccio più scolastico e formale. Per la scarsa partecipazione della classe al dialogo didattico, in conseguenza delle lacune pregresse accumulate e a una effettiva difficoltà degli argomenti da affrontare (soprattutto nelle materie scientifiche), i programmi delle singole materie hanno subito rallentamenti e/o notevoli variazioni rispetto a quanto prefissato ad inizio anno. Sono state eseguite simulazioni di prima prova in data 30/04/14, di seconda prova il giorno 08/05/2014 e di terza prova (della durata di 3 ore) il giorno 24/04/2014. 4

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Iniziative del Consiglio di classe Oltre alle simulazioni delle prove scritte si effettueranno alcune simulazioni di prova orale il

03/06/2014, durante le quali gli studenti che ne faranno richiesta potranno esporre i lavori da presentare all'esame e discutere gli elaborati delle simulazioni.

Ciclo di incontri di sportello di Orientamento e preiscrizione all’Università. Visite guidate:

Verona alla Mostra Convegno Soluzioni e Applicazioni Verticali di Automazione , Strumentazione, Sensori “SAVE”. Rovereto – Museo della guerra e M.A.R.T. – 31/01/2014: l'iniziativa è stata curata dal docente di Italiano e Storia (per maggiori dettagli vedere la relazione personale del docente depositata in segreteria didattica)

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Obiettivi formativi raggiunti mediamente dalla classe Dal punto di vista degli obiettivi formativi (formazione della persona, formazione del cittadino, formazione culturale, formazione professionale) la classe, mediamente, ha raggiunto livelli adeguati all’età ed è in grado di rispettare le regole base di civile convivenza. Dal punto di vista disciplinare, non si sono verificati episodi di particolare rilevanza, anche se come già detto diversi alunni hanno mantenuto una frequenza notevolmente irregolare. Obiettivi didattici raggiunti mediamente dalla classe Sul piano didattico, nella classe si sono evidenziati un livello di partecipazione e di interesse piuttosto diversi per gruppi di allievi: alcuni alunni hanno mantenuto un impegno costante sia nello studio domestico che nella partecipazione al dialogo didattico, giungendo, inoltre, a sviluppare progetti di una certa complessità, per una presentazione al colloquio d'esame. Per una parte non trascurabile di alunni l'impegno, in particolare quello domestico, è stato calibrato solo in funzione del profitto, peraltro con risultati alterni e differenziati in base alle singole discipline. In qualche altro caso si è giunti ad un totale abbandono dell'attività, in alcune o in tutte le materie. Nell’ambito linguistico-letterario i contenuti disciplinari sono stati mediamente raggiunti in modo sufficiente; permangono, tuttavia, alcuni casi di difficoltà nella rielaborazione personale e nella capacità di compiere autonomamente collegamenti ed approfondimenti. Di norma gli alunni scrivono ed espongono in modo accettabile pur registrando difficoltà espressive e terminologiche. Per le discipline dell'area di indirizzo, i risultati, in termini di comprensione e autonomia sia nell’attività teorica che pratica, sono stati spesso condizionati da un interesse discontinuo e in qualche caso molto scarso.

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SCHEDA RELATIVA ALLA TERZA PROVA Area disciplinare interessata: Area Tecnico-Scientifica Criteri seguiti per la progettazione della terza prova La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia il consiglio di classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nelle propria programmazione didattica e della disciplina della seconda prova scritta, ha individuato come particolarmente significative le seguenti materie: Inglese, Sistemi Elettronici Automatici, T.D.P. e Matematica. La prova assegnata durante l’anno ha avuto una durata di tre ore (180 minuti). Argomenti di particolare rilevanza disciplinare Inglese:

The Computer, Signals, Transmission media, Protocols, The Internet. Sistemi:

Diagrammi di Bode, algebra degli schemi a blocchi, catena di acquisizione dati e controllo. T.D.P.:

Programmazione e progetti con PLC e con sistemi a microcontrollore (Arduino). Matematica:

Integrali finalizzati al calcolo di aree, Funzioni in due variabili con studio dei punti stazionari, Equazioni differenziali del 1° ordine a variabili separabili e lineari.

Tipologia delle prove di verifica utilizzate Il Consiglio di Classe ha adottato uno schema di terza prova che prevede l’utilizzo della tipologia B per ciascuna delle quattro discipline, con la seguente formulazione e valutazione: n. 3 quesiti a risposta singola (tipologia B) ciascuno valutato da 1/15 a 15/15 (utilizzando la scheda di valutazione allegata) utilizzando gli indicatori conoscenza, competenza e capacità valutati con punteggio in quindicesimi secondo i descrittori:

Gravemente insufficiente punti da 1 a 5 Insufficiente punti da 6 a 9 Sufficiente punti da 10 Buono punti da 11 a 13 Ottimo punti da 14 a 15

La valutazione di ogni materia è la media dei voti delle tre risposte, mentre la valutazione complessiva è la media dei punteggi delle prove delle singole materie, arrotondata all’intero più vicino. La valutazione minima della prova è 1/15. Si allega la copia della simulazione effettuata nella data suindicata.

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ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2014 – CLASSE 5ATE

•PRESENTAZION E DELL’ALLIEVO CHE SI AVVALE DEL SOSTEGNO •TESTO SIMULAZIONE PRIMA PROVA •TESTO DELLA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA •TESTO SIMULAZIONE DI TERZA PROVA •GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA •GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA •GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA •GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE

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CRITERI DI MISURAZIONE: Ottimo 9 / 10 l’alunno evidenzia una preparazione particolarmente organica, critica, sostenuta da fluidità e ricchezza espressiva, da autonomia operativa, da spiccate capacità interpretative e di giudizio, da sicurezza nei collegamenti; Distinto 8 l’alunno conosce e padroneggia gli argomenti proposti; sa rielaborare ed applicare autonomamente le conoscenze e valutare in modo critico contenuti e procedure; esposizione sicura e personale; Buono 7 l’alunno conosce e comprende gli argomenti affrontati individuandone gli elementi costitutivi; la preparazione è precisa, si sforza di condurre autonome analisi e di offrire contributi personali; corretta e garbata l’esposizione; Sufficiente 6 l’alunno conosce gli elementi fondamentali della disciplina, acquisiti in modo semplice e senza particolari elaborazioni personali; l’argomentazione è lineare e l’esposizione è corretta; Insufficiente 5 l’alunno conosce in modo incompleto o poco chiaro gli argomenti fondamentali; pur non avendo acquisito parziali abilità, non è in grado di utilizzarle in modo autonomo e commette errori; l’esposizione risulta incerta e non lineare; le carenze indicate non sono però di tale gravità da impedirgli di orientarsi, se guidato, nella disciplina; Gravemente insufficiente 4/3 L’alunno conosce in modo frammentario o superficiale gli aspetti fondamentali della disciplina o non li conosce affatto.

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MATERIA: LINGUE E LETTERE ITALIANE DOCENTE: Prof. GIANFRANCO FRONTEDDU LIBRO DI TESTO: G. Baldi S. Giusso M. Razetti G. Zaccaria – La letteratura

(edizione modulare), voll. 5-6-7 – Paravia

MODULI ARGOMENTI

L'ETÀ POSTUNITARIA

L'età postunitaria: Le strutture politiche, economiche e sociali dell'Italia

post-unitaria; il Positivismo e la Scapigliatura. Le istituzioni culturali:

l'editoria, il giornalismo, la scuola, il teatro; Posizione sociale e ruolo degli

intellettuali; La questione della lingua. Il romanzo naturalista francese; Il

bovarismo; Il romanzo sperimentale di Emile Zola; Il romanzo d'appendice;

La novella.

Autori e opere:

A. Boito, vita e opere. Brano “Dualismo” tratto da “Il libro dei versi”

E. e J. de Goncourt , “Un manifesto del Naturalismo” prefazione a

“Germinie Lacerteux”

G. Flaubert, “Il sogno della provincia e il sogno della metropoli” tratto da

“Madame Bovary”

E. Zola, vita e opere. Brano “L'alcol inonda Parigi'” tratto da “L'Assommoir”

G. Verga, la vita e le opere, la poetica di Verga e il Verismo italiano; la

tecnica narrativa di Verga; l'ideologia verghiana; il verismo di Verga e il

naturalismo zoliano; L'opera verghiana: da “Vita dei campi” al Ciclo dei

Vinti; l'ultimo Verga. Brani “Rosso Malpelo” e “La roba” tratto da “Vita dei

campi”; Brano “Il mondo arcaico e l'irruzione della storia” tratto da “I

Malavoglia”. Brano “La tensione faustiana del self-made man” e “La morte

di mastro don Gesualdo” tratti da “Mastro don Gesualdo.

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IL

DECADENTISMO

Il Decadentismo: L'origine del termine “decadentismo”; la visione del

mondo decadente; la poetica del Decadentismo; temi e miti della letteratura

decadente; Decadentismo Romaticismo; Decadentismo e Naturalismo;

Decadentismo e Simbolismo. Lettura e analisi di “L'albatros” di C.

Baudelaire; “Vocali” di A. Rimbaud

Autori e opere:

G. D'Annunzio, vita e opere; L'estetismo dannunziano: I versi degli anni

Ottanta e l'estetismo; Il Piacere e la crisi dell'estetismo; La visione

femminile dannunziana: la contrapposizione fra la donna angelo e la donna

fatale; I romanzi del superuomo: l'ideologia superomistica; Le Laudi:

struttura e contenuti dell'opera; Il panismo dannunziano; Brani: “Un ritratto

allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti” e “Una fantasia in bianco

maggiore” tratti da “Il Piacere”; brano “La pioggia nel pineto” tratto da

“Alcyone”

G. Pascoli, la vita e le opere; Le idee: la visione del mondo pascoliana; la

poetica: il tema del fanciullino; l'ideologia politica; le raccolte poetiche:

“Myricae”, i “Poemetti”, i “Canti di Castelvecchio”, i “Poemi conviviali”; I

temi della poesia pascoliana; Le soluzioni formali della poesia pascoliana: la

sintassi, l'onomatopea, il fono-simbolismo, la sinestesia, il linguaggio

analogico; il mistilinguismo pascoliano; Da “Myricae” il brano “X Agosto”;

“Il gelsomino notturno” tratto da i “Canti di Castelvecchio”; “Italy” tratto da

“I poemetti”; Dalle “Prose” il brano “Il fanciullino”.

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LA POESIA

ITALIANA DEL

'900

Il Futurismo: Il “Manifesto del Futurismo”; Il “Manifesto tecnico della

letteratura futurista”; L'ideologia letteraria e la tecnica letteraria futurista.

Autori e opere:

Filippo Tommaso Marinetti, la vita e le opere. Brano “Manifesto del

Futurismo” e “Manifesto tecnico della letteratura futurista”; brano

“Bombardamento” tratto da “Zang tumb tuum”

La poesia italiana fra le due guerre. L'Ermetismo: Il termine

“Ermetismo”; la poetica ermetica; essenzialità della parola e dell'analogia;

l'influenza dell'Ermetismo sulla poesia italiana del '900.

Autori e opere

G. Ungaretti, la vita e le opere; la recherche ungarettiana: dal “Porto

sepolto” all'”Allegria”; “Il sentimento del tempo”; le ultime raccolte. Brano

“Veglia” e “Soldati” tratto da “L'Allegria”; brano “Non gridate più” tratto da

“Il dolore”.

E. Montale, la vita e le opere; la parola e il significato della poesia

montaliana; Scelte formali e sviluppi tematici; le ultime raccolte. Brano “I

limoni”, “Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido e assorto” tratti da

“Ossi di seppia”;

S. Quasimodo, la vita e le opere. Brano “Ed è subito sera” tratto da “Acque

e terre”

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IL ROMANZO DEL

'900

Il romanzo del '900: Svevo e Pirandello: le nuove forme della narrazione

Autori e opere:

I. Svevo, la vita e le opere; Il romanzo psicologico sveviano; Analisi della

trama e della tecnica narrativa de “La coscienza di Zeno”. Brani “Il

fumo”,“La morte del padre”, “Psico-analisi” tratti da “La coscienza di Zeno”.

L. Pirandello, la vita e le opere; La visione del mondo e la poetica

pirandelliana; La poesia e le novelle; I romanzi di Pirandello; Brano “Un'arte

che scompone il reale” tratto da “L'umorismo”; brani tratti da “Il fu Mattia

Pascal”: “La costruzione della nuova identità e la sua crisi”, “Lo strappo nel

cielo di carta e la lanterninosofia”.

LA PRODUZIONE

SCRITTA

Il testo argomentativo: il saggio breve

L’articolo di giornale

L’analisi del testo

Tema storico

Tema d'ordine generale e d'attualità

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MATERIA: STORIA DOCENTE: Prof. GIANFRANCO FRONTEDDU LIBRO DI TESTO: A. Lepre, La storia – Dalla fine dell’Ottocento a oggi – vol. 3 - Zanichelli

MODULI ARGOMENTI

LA SOCIETA’ DI MASSA

LA SOCIETA’ CIVILE

• I partiti di massa • I sindacati • Riformisti, rivoluzionari, revisionisti • Il cattolicesimo sociale – la Rerum novarum • Le donne e la questione femminile

L’ETA’ GIOLITTIANA

• L’inserimento delle masse nella vita politica • L’economia – il decollo industriale italiano • La politica interna, estera e coloniale • La crisi del sistema giolittiano

LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

• L’economia della società di massa • Invenzioni e nuove fonti di energia • Trasporti, commercio, pubblicità • Nuova organizzazione del lavoro e ruolo del sindacato • Il capitalismo americano

GUERRE E RIVOLUZIONI

1900 – 1920

LE PRIME GUERRE DEL XX SECOLO

• Conflitti territoriali, imperialismo, nazionalismo

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

• Le cause del conflitto • Gli esordi della guerra: 1914 – 1916 • guerra totale e guerra di posizione • L’intervento dell’Italia • Il 1917 • La fine del conflitto e le trattative di pace

LA RIVOLUZIONE RUSSA

• Situazione della Russia zarista prima del conflitto mondiale • La partecipazione alla guerra • Rivoluzione di febbraio e presa del Palazzo d’inverno • Costituente e guerra civile • La nascita dell’URSS • La Nuova Politica Economica

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DITTATURE, TOTALITARISMI E DEMOCRAZIE

IN EUROPA

IL DOPOGUERRA IN ITALIA E IL FASCISMO

• Il dopoguerra in Italia: vittoria mutilata e impresa di Fiume • Il biennio rosso: lotte operaie e bracciantili e condizioni del ceto

medio • La crisi dello Stato liberale • La nascita del fascismo e la conquista del potere • Il regime fascista e l’antifascismo • Politica economica e monetaria • L’imperialismo fascista e la politica estera • Le leggi razziali

LA DITTATURA SOVIETICA

• La politica sovietica fino alla morte di Lenin • Il problema della successione e lo scontro di potere in URSS • Il dibattito interno al PCUS sullo sviluppo economico • Stalin e l’industrializzazione forzata e i piani quinquennali • Confronto tra la NEP e la politica economica di Stalin • Il terrore staliniano • La politica estera sovietica

LA GERMANIA DEL DOPOGUERRA E IL NAZIONAL-SOCIALISMO

• La Repubblica di Weimar • Ascesa del nazismo e avvento di Hitler al potere • Il terzo Reich • L’antisemitismo e le persecuzioni antiebraiche • La politica estera e la guerra civile spagnola • Il concetto di totalitarismo

LE DEMOCRAZIE EUROPEE (CENNI)

• La Francia • La Gran Bretagna

L’ECONOMIA TRA LE DUE

GUERRE

LA CRISI DEL ’29 E GLI ANNI TRENTA

• La crescita economica statunitense negli anni Venti • Le cause economiche e finanziarie della crisi • Il crollo di Wall Street e la Grande Depressione • Le conseguenze sociali • La teoria di Keynes e il ruolo dello Stato • Il New Deal di Roosevelt • Le conseguenze mondiali della Grande Depressione

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IL MONDO IN GUERRA

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

• La politica aggressiva della Germania nazista e il patto con l’URSS

• Invasione tedesca della Polonia e scoppio della guerra in Europa • La guerra parallela di Mussolini • La guerra diventa mondiale • La svolta della guerra • La caduta del fascismo in Italia • La Resistenza: problemi politici e militari • La catastrofe del terzo Reich e la fine del conflitto • La distruzione degli ebrei: le tappe della sterminio • La conclusione della guerra con il Giappone • I processi e il nuovo assetto mondiale

IL MONDO BIPOLARE

LA GUERRA FREDDA (Panoramica per cenni)

• USA e URSS: i due poli del mondo postbellico • Gli accordi tra i vincitori e i paesi sconfitti • La guerra fredda e la formazione dei due blocchi • Il comunismo nell’Estremo Oriente • La guerra di Corea • Il “disgelo” e l’attenuazione della guerra fredda • La “destalinizzazione” • La rivoluzione cubana • La questione palestinese, Israele, i paesi arabi • L’età della distensione e le sue contraddizioni • Difficoltà economiche e politiche dell’URSS

L’ITALIA REPUBBLICANA

LA RICOSTRUZIONE E IL MIRACOLO ECONOMICO (Panoramica per cenni)

• La nascita della Repubblica • La Costituente • La rottura dell’unità nazionale • La vittoria della Democrazia Cristiana e gli anni del centrismo • La crescita economica

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MATERIA: LINGUA E CIVILTÀ INGLESE DOCENTE: Prof. Virginia Zaffuto LIBRO DI TESTO: G. De Benedittis, M. A. Vidori, e-Tech, Hoepli

MODULI/PERIODO ARGOMENTI

The computer (SETT/OTT/NOV)

• Integrated circuits • Passive and active component • DNA computing • Computer structure • Computer types

Signals (DIC/JAN)

• Printers • Nature of signals • Signal transmission • Amplifiers

Transmission media (FEB/MARCH)

• Wire-based communications (wires, cables, optical fibres)

• Wireless communications (radio waves, satellites) • Antennas • Types of antennas: dipole antennas, dish antennas, horn

antennas, sector antennas and Yagi-Uda antennas • Oscar Wilde: The Picture of Dorian Gray

Communication and

detection devices

(APRIL)

• Radio and television • Telephone networks • Radar

Means and technologies for linking up

(MAY)

• The modem device • Cable modems • ISDN and DSL technologies

Networks and Protocols

(MAY)

• Network types: PANs, LANs, CANs, MANs and WANs • Network topologies: ring, bus, star, mesh and

hierarchical topologies • Network protocols

The Internet

(MAY)

• The Internet • The World Wide Web • The spam threat

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MATERIA: ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO DOCENTE: Prof. Chiara Righes LIBRO DI TESTO: Orabona, Vitagliano, Pescaglini (a cura di), Diritto, economia e organizzazione aziendale”, ed. Simone per la scuola.

MODULI/ORE ARGOMENTI

Diritto del lavoro (20 ore)

Il rapporto di lavoro subordinato: soggetti ed elementi • Lavoro subordinato e lavoro autonomo • Le fonti del diritto del lavoro • Le fonti contrattuali • Il lavoro subordinato: generalità • I soggetti del rapporto di lavoro subordinato • Il contratto di lavoro

La costituzione e lo svolgimento del rapporto di lavoro subordinato • • Limiti nella formazione del contratto • La disciplina del collocamento • Gli obblighi ed i diritti del lavoratore • Gli obblighi ed i poteri del datore di lavoro • Linee essenziali della Riforma Fornero

La sospensione e la cessazione del rapporto di lavoro subordinato • Cause di sospensione per fatto del lavoratore • Cause di sospensione per fatto del datore di lavoro • Cause di estinzione del rapporto di lavoro • Il licenziamento individuale • Il licenziamento collettivo • La mobilità • Il trattamento di fine rapporto

Diritto commerciale (30 ore)

L'imprenditore, l'azienda e le creazioni intellettuali • La nozione giuridica di imprenditore • La classificazione degli imprenditori • L'imprenditore agricolo • L'imprenditore commerciale • Il piccolo imprenditore • L’impresa artigiana • L'impresa familiare • Lo statuto dell'imprenditore commerciale • Gli ausiliari dell'imprenditore • Azienda e impresa • La disciplina della concorrenza e la normativa antitrust • I segni distintivi dell'impresa • Le creazioni intellettuali • Le invenzioni del prestatore di lavoro

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Diritto commerciale (30 ore)

Le società • Il contratto di società • La classificazione delle società • La società semplice • La società in nome collettivo • La società in accomandita semplice • La società per azioni • La società in accomandita per azioni • La società a responsabilità limitata • Le società mutualistiche (società cooperative e mutue

assicuratrici)

Organizzazione aziendale (10 ore)

L'attività economica e l'azienda • L'attività economica • Concetto di azienda • L'azienda come sistema • La classificazione delle aziende • Imprenditore, impresa e azienda secondo il codice civile • Il soggetto giuridico e il soggetto economico • I gruppi aziendali

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MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: Prof. Nadia Benato LIBRO DI TESTO: Matematica e tecnica (Analisi Vol. D; Analisi Numerica, geometria nello spazio, funzioni in due variabili,modelli differenziali, serie Vol. E) M. Re Fraschini G. Grazzi

MODULI/ORE ARGOMENTI

Gli integrali indefiniti (ore 21)

• Funzione primitiva • Integrale indefinito • Operazioni con gli integrali • Integrazione per parti • Integrazione per sostituzione • Integrazione di funzioni razionali fratte

Gli integrali definiti (Ore 19)

• Problema delle aree: l’integrale definito • Teorema della media • Teorema fondamentale del calcolo integrale • Formula fondamentale del calcolo integrale • L’area della superficie compresa tra due grafici • Calcolo di volumi di rotazione • Integrali impropri

Funzioni in due variabili (Ore 14)

Fasci di coniche e disequazioni in due variabili

• Domini per via grafica • Linee di sezione e di livello • Derivate parziali • Piani tangenti ad una curva • Punti stazionari • Ricerca di massimi e minimi di funzioni in due variabili

attraverso l’Hessiano

Equazioni differenziali (Ore 15)

• Equazioni del primo ordine a variabili separabili • Equazioni del primo ordine lineari omogenee (formula

risolutiva) • Equazioni del primo ordine lineari non omogenee

(Variazione delle costanti di Lagrange) • Equazioni del secondo ordine lineari a coefficienti costanti

omogenee • Equazioni del secondo ordine lineari a coefficienti costanti

non omogenee con funzioni polinomiali.

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MATERIA: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI DOCENTI: Proff. Giuseppe Zardini, Corrado Franceschini LIBRO DI TESTO: De Santis, Cacciaglia, Maggese, Sistemi, voll. 1, 2, 3, Ed. Calderini

MODULI/ORE ARGOMENTI

Sistemi lineari ed equazioni

differenziali (Ore 8)

• Modelli di sistemi lineari tempo-invarianti ed equazioni integro-differenziali.

• Risposta alle sollecitazioni mediante la ricerca di soluzioni alle equazioni differenziali- esempi (condensatori e induttanze)

Trasformata di Laplace. (Ore 10)

• Definizione e proprietà fondamentali della L-trasformata. • Teorema del valore iniziale e Teorema del valore finale. • Funzione di trasferimento. • Applicazione della trasformata di Laplace per il calcolo di

funzioni di trasferimento di sistemi elettrici a componenti passivi (impedenze di condensatori e induttanze).

• Anti trasformata di Laplace di funzioni razionali fratte con il calcolo dei residui.

Calcolo della risposta nel

dominio del tempo ai segnali di

prova. (Ore 10)

• Segnali canonici (gradino e impulso) e loro L-trasformate. • Risposta al gradino e all’impulso per sistemi del primo e del

secondo ordine con poli reali e complessi coniugati (espressione di u(t)).

• Risposta al gradino del circuito RC, RL e RLC • Pulsazione naturale e coefficiente di smorzamento. • Caratteristiche della risposta in relazione a ξ e ωn.

Rappresentazione della funzione di

trasferimento (Ore 6)

• Poli e zeri della F.d.T. • Diagrammi di Bode di modulo e fase per i contributi di poli e zeri

reali distinti, multipli, nulli, complessi coniugati e costanti. • Somma dei diversi contributi • Diagrammi di Nyquist.

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Algebra degli schemi a blocchi

e sistemi retroazionati

(Ore 7)

• Proprietà fondamentali degli elementi che compongono uno schema a blocchi.

• Configurazioni fondamentali per il collegamento dei blocchi. • Regole per la semplificazione degli schemi a blocchi. • Collegamento in reazione negativa (esempio dell'amplificatore

non invertente con A.O.) • F.d.t. ad anello aperto e ad anello chiuso (definizioni)

Stabilità dei sistemi di controllo (Ore 7)

• Definizione di stabilità. • Stabilità in base all’analisi dei poli della funzione di trasferimento. • Criterio di Nyquist per lo studio della stabilità dei sistemi

reazionati • Margine di fase e margine di guadagno. • Sistemi a sfasamento minimo. Criterio di Bode. • Cenni alle reti correttrici (solo principali schemi elettrici)

Simulazione di sistemi con

software Labview Ore 6

• Simulazione di sensore di temperatura • Aggiunta di componenti grafici • Configurazione dei componenti discreti • Strutture iterative while e for

Catena di acquisizione e

distribuzione dati Ore 10

• Schema a blocchi di principio di un sistema di acquisizione (a 1 canale)

• Caratteristiche fondamentali dei singoli elementi • Quantizzazione e campionamento Teorema di Shannon • Caratteristiche fondamentali dei principali convertitori A/D (a

conteggio, a inseguimento, ad approssimazioni successive, a doppia rampa e flash)

• Schema a blocchi di un sistema di acquisizione multicanale con un ADC e AMUX

• Schema a blocchi di un sistema di acquisizione multicanale con più ADC

Regolatori industriali

(Ore 6)

• Equazioni che definiscono l'azione proporzionale, integrale e derivativa

• Caratteristiche del controllo (errore a regime, velocità della risposta e smorzamento)

• Esempio di controllo di temperatura implementato con PLC

Attuatori (Ore 4)

• Motori a corrente continua a magnete permanente e con eccitazione, motori asincroni (principi di funzionamento)

• Introduzione alle tecniche di controllo della velocità di rotazione

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MATERIA: ELETTRONICA DOCENTI: Proff. Riccardo Tecchio, Corrado Franceschini LIBRO DI TESTO: Cuniberti, De Lucchi, De Stefano, Elettronica: dispositivi e sistemi, Ed. Petrini (VI 2003)

MODULI ARGOMENTI

Amplificatori Operazionali

• Definizione introduttiva • Simbolo • Modello circuitale • Caratteristiche generali ideali e reali

Amplificatori operazionali in

funzionamento ad anello aperto

• Elementi caratteristici del funzionamento di un amplificatore operazionale ad anello aperto.

• Transcaratteristica dell’operazionale e suo utilizzo come comparatore invertente e non invertente.

• Rivelatori di soglia (= 0 e ≠ 0) • Esercizi

Amplificatori operazionali in

funzionamento ad anello chiuso

• Elementi caratteristici del funzionamento di un amplificatore operazionale ad anello chiuso.

• Concetto di massa virtuale, di zona lineare, di guadagno ad anello chiuso.

• Schemi, dimostrazioni caratteristiche ed esercizi delle configurazioni principali:

• Amplificatore Invertente/Non Invertente • Sommatore Invertente/Non Invertente • Inseguitore di Tensione • Convertitori I/V e V/I • Amplificatore di corrente • Esercizi

Caratteristiche degli amplificatori

operazionali reali

• Resistenza di ingresso • Tensione di offset • Correnti di offset e di polarizzazione • Slew rate • La risposta in frequenza (GBW)

Operazionali in circuiti lineari del primo

ordine

• Integratore Ideale/Reale – modello, schema, dimostrazione del guadagno ad anello chiuso, esercizi

• Derivatore Ideale/Reale - modello, schema, dimostrazione del guadagno ad anello chiuso, esercizi

Amplificatori operazionali in circuiti

non lineari

• Trigger di Schmitt Invertente con VT=0 e VT≠0: modello, schema, dimostrazione del guadagno ad anello chiuso, esercizi

• Trigger di Schmitt non Invertente con VT=0 e VT≠0: modello, schema, dimostrazione del guadagno ad anello chiuso, esercizi

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Cenni ai generatori di segnali Sinusoidali

• Principio di funzionamento • Condizioni di Barkhausen •

Oscillatori sinusoidali per basse frequenze

• Oscillatore a rete di Sfasamento • Oscillatore e Ponte di Wien • Oscillatore seno-coseno • Considerazioni sulla stabilità in frequenza

Oscillatori sinusoidali per alte frequenze

• Struttura circuitale a tre punti e dimostrazioni relative al guadagno e frequenza di oscillazione

• Oscillatore Hartley (cenno) • Oscillatore Colpitts • Oscillatori al quarzo • Considerazioni sulla stabilità in frequenza

Filtri Attivi

• Generalità • Forme normali dei filtri del 1° e 2° ordine • Approssimazioni di Butterworth, Chebyschev e Bessel • Filtri a reazione positiva di Sallen-Key • Filtri a reazione negativa • Filtri Notch • Esercizi significativi su filtri di ordine superiore

Multivibratori

• Definizione di Astabile, Monostabile e Bistabile • Struttura e funzionamento dell’IC 555 • Astabile con 555 • Monostabile con 555 • Impiego dell’IC555 per PWM • Astabile e Monostabile ad operazionale

PROVE DI LABORATORIO:

• OP-AMP μA741 come comparatore (soglia = 0 e soglia ≠ 0) • OP-AMP μA741 come amplificatore (invertente e non

invertente) • Sommatore invertente e non invertente • Integratore Reale • Derivatore Reale • Filtri LPF e HPF del secondo ordine di Butterworth • Filtro LPF 4° ordine di Butterworth • Astabile a 555 • PWM con 555

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MATERIA: TELECOMUNICAZIONI DOCENTE: Proff. Riccardo Tecchio, Corrado Franceschini LIBRO DI TESTO: Bertazioli, Telecomunicazioni, vol. B, Zanichelli

MODULI/ORE ARGOMENTI

Linee di Trasmissione

(15 ore)

• Circuito a parametri distribuiti, lunghezza onda λ, impedenza caratteristica.

• Onda stazionaria, coefficiente di riflessione • Attenuazione di un cavo • Mezzi trasmessivi reali • Misure dei parametri caratteristici di una linea ad alta frequenza.

Teoria dei segnali e Segnali numerici

(30 ore)

• Definizione di serie, trasformata e antitrasformata di Fourier • Spettri di semplici segnali • Spettro di potenza • Segnali deterministici e aleatori, distribuzione di ampiezza e

potenza

Modulazioni analogiche

(20 ore)

• Modulazione di ampiezza e demodulatore AM sincrono • Modulazione DSB-SC, SSB • Sistemi a banda laterale • Modulazione di frequenza • Modulazione di fase • Spettri caratteristici delle varie modulazioni • Sistemi di demodulazione

Teoria dell’informazione

(6 ore)

• Definizione di informazione • Quantità di informazione • Entropia • Capacità di canale • Codifica di sorgente, di linea, di canale • Protezione d’errore: parità e CRC

Sistemi di multiplazione

telefonica (20 ore)

• Teorema del campionamento • PAM • TDM • PCM, quantizzazione lineare e non lineare, trama e multitrama • Cod. linea RTZ, NRTZ e AMI

Tecniche di

trasmissione digitale (8 ore)

• Modulazioni digitali: ASK, FSK, PSK, DPSK, QAM • Modem fonici

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MATERIA: TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE EL. DOCENTI: Proff. Daniele Tambalo, Corrado Franceschini LIBRO DI TESTO: Portaluri, Bove, Tecnologie e disegno per la progettazione elettronica, voll. 2 e 3, Ed. Tramontana e materiali propri

MODULI/ORE ARGOMENTI

Alimentatori Switching (10 ore)

• Caratteristiche generali • Schema generale a blocchi funzionali • Convertitori step up – step down • Alimentatori. Switching

Sensori (6 ore)

• Sensori di posizione • Encoder • Fotocellule

Convertitori (10 ore)

• Generalità sui convertitori Ad e DA • Il campionamento di un segnale – Shannon e circuiti di S&H • Parametri fondamentali degli ADC • Tipi di ADC: a conteggio, ad approssimazioni successive,

flash, a rampa semplice e doppia rampa • Vantaggi e limiti degli ADC • Parametri fondamentali dei DAC • Tipi di DAC: a rete pesata, a scala R-2R • Vantaggi e limiti dei DAC

PLC (20 ore)

• Introduzione al PLC Telemechanique. • IDE TwidoSuite • Esercizi e simulazione hw e sw di reti logiche combinatorie,

autoritenuta, comando di un carrello per movimentazione pezzi avanti/indietro, esercizi simulati 1- 2- 3 cap. 4 guida Twido, comando di motori trifase, programmazione e gestione di motori trifasi con plc e inverter

Piattaforma Arduino (10 ore)

• Introduzione alla scheda di sviluppo e all’IDE Arduino • Dettaglio del uC ATMega328 • Esercitazioni di laboratorio per la gestione di ingressi digitali,

ingressi analogici, uscite digitali e in PWM

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MATERIA: EUCAZIONE FISICA Docente: Alberto Soliani LIBRO DI TESTO: Non adottato

MODULI/ORE ARGOMENTI

Potenziamento Fisiologico (Ore 14)

• Miglioramento della funzione cardiocircolatoria, respiratoria e della resistenza aerobica;

• Miglioramento delle qualità motorie di base: velocità, forza e mobilità articolare;

• Affinamento delle capacità coordinative.

Coscienza della propria corporeità. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del

senso civico. (Ore 14)

• Lavori individuali, a coppie e gruppi sulle capacità percettive. • Stretching. • Compiti di arbitraggio e attività di autovalutazione

Acquisizione delle capacità operative e

sportive (Ore 26)

• Attività per il miglioramento dei fondamentali individuali e di squadra delle varie discipline sportive (pallavolo, pallacanestro, calcio a cinque, tamburello, tennistavolo).

• Attività di gioco sia diretto dall’insegnante che autogestito. • Nozioni di arbitraggio.

Prevenzione e salute (Ore 6)

• Ginnastica posturale e rilassamento. • Norme generali e cenni di anatomia e fisiologia sportiva. • Infortuni e relativi interventi.

Aspetti teorici dell’Ed. Fisica.

(Ore 6)

• Informazioni teoriche sulle attività proposte.

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MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA Docente: Marchesini Christian Testo: Ferrigato F., Marchesini C., “Percorsi. Triennio”. Materiale di approfondimento fornito del docente

MODULI/ORE ARGOMENTI TESTO

Bioetica di inizio e di fine vita (11 ore)

• Lo statuto dell’embrione • L’aborto nelle religioni • Bioetica laica (etica della qualità e della dignità

della vita) e religiosa (etica della sacralità della vita) a confronto; la bioetica laica di Engelhardt jr

• Storia delle dottrine embriologiche • Aborto volontario e casi limite • Il rapporto medico-paziente e il consenso

informato • La fecondazione assistita • Cellule staminali, clonazione, eugenetica • Il consenso informato.

Testo, pp. 154-164

Documenti messi a disposizione sul registro elettronico

Approfondimenti sui tre monoteismi

(Cristianesimo, Ebraismo e Islam)

(10 ore)

• Venezia e la leggenda di san Marco • Il convento di san Francesco della Vigna e le

divisioni all’interno del francescanesimo • La Repubblica di Venezia e gli Ebrei • Le sinagoghe di Venezia • Le due grandi divisioni nel Cristianesimo • I 5 principi della Riforma protestante e la

classificazione secondo il modello sociologico Finke-Stark

• I Valdesi • I Gedeoni • La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo

Giorno • Le fonti del diritto islamico • I Vangeli apocrifi, lo gnosticismo, i Cainiti e il

Vangelo di Giuda • I Templari e i neo-templari.

Appunti

Documenti messi a disposizione sul registro elettronico

Morale sessuale

(6 ore)

• “Eros”, “filia”, “agape” • Approfondimento dei concetti di “sessualità”,

“genitalità”, “erotismo” e “corporeità” • La riproduzione • La morale sessuale cristiana • La contraccezione • I metodi naturali

Testo, percorsi 8-9

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SCHEDA RELATIVA AI PERCORSI PLURIDISCIPLINARI Area disciplinare interessata: Area Tecnica Titolo dei “nuclei” pluridisciplinari:

a)Metodi trasformazionali; b) Sistemi Lineari c)Filtri d) Oscillatori, multivibratori

Materie coinvolte: Sistemi – Telecomunicazioni – Elettronica – (a-c-d) Sistemi – Elettronica (b)

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ISISS “Carlo Anti Villafranca di Verona

Documento del Consiglio di Classe

Esame di Stato Anno Scolastico 2013/2014 Classe 5ATE Indirizzo: Elettronica e Telecomunicazioni RELIGIONE CATTOLICA EDUCAZIONE FISICA SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI TECNOLOGIE ELETTRONICHE DISEGNO PROGETTAZIONE LABORATORIO DI SISTEMI LABORATORIO DISEGNO E PROGETTAZIONE ECONOMIA INDUSTRIALE ELEMENTI DI DIRITTO LABORATORIO DI ELETTRONICA LABORATORIO DI TELECOMUNICAZIONI LINGUA E LETTERE ITALIANE STORIA TELECOMUNICAZIONI ELETTRONICA INGLESE MATEMATICA SOSTEGNO Villafranca, 12 maggio 2014 il Dirigente Scolastico Claudio Pardini

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ALLEGATI

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ALLEGATO 1

PRESENTAZIONE DELL’ALLIEVO CHE SI AVVALE DEL SOSTEGNO

OMESSO

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ALLEGATO 2

TESTO SIMULAZIONE PRIMA PROVA

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.

Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.

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2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa.

DOCUMENTI

Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967

«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha

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assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975

«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»

Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]

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«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»

Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002

1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato, 2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità. 3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao 4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe. 5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo 6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione. 7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere 8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!

Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.

DOCUMENTI «Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»

Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012

«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta

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distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»

Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012

«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»

Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012

«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche,

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nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.»

Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici.

DOCUMENTI «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»

Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972 «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»

Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971

«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza

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che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»

Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976 «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»

I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.

DOCUMENTI «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»

Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli

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studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»

“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»

Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»

Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008

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TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.

Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».

Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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ALLEGATO 3

SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

CORSO DI ORDINAMENTO

Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

Tema di: ELETTRONICA (Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi del progetto sperimentale "Sirio")

In un sistema automatizzato di riempimento e pesatura vengono impiegati due trasduttori. Il primo è un trasduttore ad ultrasuoni ed è impiegato per rilevare la posizione di un recipiente in cui deve essere versata una quantità prefissata di materiale. Il secondo è una cella di carico ed ha il compito di misurare il peso totale del contenitore con il materiale affinché venga riempito con la quantità predefinita. Il trasduttore di posizione ha un'uscita in corrente 4-10 mA:

• alla distanza minima di 60 mm eroga 4 mA • alla distanza massima 500 mm eroga 10 mA

Il trasduttore di forza è di tipo a ponte resistivo e possiede un'uscita di tipo differenziale. Alimentando il ponte con una tensione di 10 V e applicando la forza massima pari a 30 N si ottiene una tensione differenziale di 0,36 V. Occorre valutare la posizione del recipiente con un errore massimo di 5 mm e misurare la forza peso con un errore massimo di 0,05 N. I segnali provenienti dai due trasduttori devono essere condizionati e convertiti in segnali

numerici per essere inviati ad un personal computer che gestisce l'impianto. II candidato, fatte le ipotesi aggiuntive ritenute idonee:

1. Disegni uno schema a blocchi del sistema di acquisizione, spiegando le varie parti. 2. Dimensioni i circuiti di condizionamento dei segnali provenienti dai due trasduttori. 3. Scelga la frequenza di campionamento. 4. Indichi la risoluzione ed il tipo di convertitore analogico-digitale impiegato. 5. Proponga il tipo di strumentazione più idonea per collaudare il funzionamento dei circuiti

di condizionamento.

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ALLEGATO 4 Simulazione di terza prova

Inglese

Name:

Class:

Date:

Marks:

Answer the following questions (max 10 lines)

1) Can you mention any purposes for which communication satellites are used? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

2) How can you define an integrated circuit? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

3) What are electrical insulators? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO Cognome e Nome del candidato: ..................................................................... Classe 5^ ATE

Materia: TDP

P.L.C. - Quale è la differenza tra logica cablata e logica programmata. Indicare i principali elementi del linguaggio a contatti di un PLC specificandone la relativa funzione.

Illustra un sistema di Controllo di Luminosità e Temperatura di una Serra. Sono previsti: n.1 punto di rilievo della temperatura, n.1 punto di rilievo della luminosità, n.1 ventilatore on/off per l'areazione, n.1 serranda on/off per l'oscuramento. Il sistema di elaborazione e controllo è attuato da un Microcontrollore.

Realizzare lo schema blocchi del sistema (Acquisizione/Elaborazione/Distribuzione dati) con la relativa spiegazione di ogni blocco.

Descrivi le principali caratteristiche del Sistema a Microcontrollore Arduino Uno. Scrivi un semplice programma in linguaggio C Ardunio con i relativi commenti, atto a leggere un segnale analogico che varia da 0 a 5v

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SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA

Alunno………………………………………………………………………………………………..

1. Dopo aver descritto come si calcola in generale l’area di una regione di piano descritta da due curve si determini l’area della parte di piano descritta delle due curve y = 4x2 e y = 2x2 + 3

2. Dopo aver descritto come si risolve un’equazione differenziale a variabili separabili, che cosa si intende per soluzione generale e particolare si risolva l’equazione differenziale con condizione iniziale

con y(1) =3

3. Che cosa rappresentano e come si calcolano i punti stazionari di una funzione f(x,y)? Come si può stabilire la loro natura? Data la funzione in due variabili f (x, y) = x3 − 8y3 + 6xy determina se esistono punti stazionari e di essi determinane la natura.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA - SISTEMI

Candidato: _____________________________________________

1. Data la seguente funzione di trasferimento disegnarne i diagrammi di Bode del modulo e della

fase: G(s)=−s−s 1

2. Dato il seguente schema: Ricavare, usando lo spazio sul retro del presente foglio, la funzione di trasferimento complessiva in funzione delle f.d.t. dei singoli blocchi utilizzando l’algebra degli schemi a blocchi:

3. Descrivere le caratteristiche principali delle tre azioni del regolatore PID:

Proporzionale: ___________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

Integrale: _______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

Derivativa: _____________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

K1

K2

+ -

+ + - -

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ALLEGATO 5 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA ESAME DI STATO

Cognome : ……………………………Nome………………………. Classe:……………………………….

TIPOLOGIA PROVA

Pertinenza e coerenza dell’elaborato Ottima Buona Sufficiente Non del tutto sufficiente Insufficiente Nulla

3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5

Correttezza grammaticale e sintattica Ottima Buona Sufficiente Non del tutto sufficiente Insufficiente Nulla

3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5

Correttezza lessicale Ottima Buona Sufficiente Non del tutto sufficiente Insufficiente Nulla

3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5

Capacità di rielaborazione autonoma e personale/Uso dei documenti Ottima Buona e rigorosa Buona Buona, anche se non sempre rigorosa Adeguata e pertinente Sicura ma non ancora adeguata Poco sicura e non sempre adeguata Superficiale Frammentaria Assolutamente inadeguata

6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,0 1,0 0,5

Totale punteggio

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ALLEGATO 6 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA ESAME DI STATO

COGNOME e NOME ________________________________________ CLASSE _________________________________________________

INDICATORI DESCRITTORI Punteggio corrispondente al descrittore

Punteggio attribuito

CONOSCENZE

Conoscenza fortemente carente dell’argomento della traccia 1

Conoscenza frammentaria dell’argomento della traccia 2

Conoscenza non del tutto completa dell’argomento della traccia 3

Conoscenza completa anche se superficiale dell’argomento della traccia 4

Conoscenza completa ed approfondita dell’argomento della traccia 5

CAPACITA’

Costruzione dell’elaborato slegata, con errori gravi, linguaggio tecnico inadeguato, rielaborazione assolutamente carente

1

Costruzione dell’elaborato non omogenea, con errori, linguaggio tecnico e rielaborazione carenti

2

Costruzione dell’elaborato abbastanza corretta, linguaggio tecnico e rielaborazione non sempre adeguati

3

Costruzione dell’elaborato corretta, linguaggio tecnico adeguato, rielaborazione idonea 4

Costruzione dell’elaborato corretta e rigorosa, linguaggio tecnico adeguato, rielaborazione approfondita

5

COMPETENZE

Non adeguata presentazione formale, errori gravi nell’uso degli strumenti propri della disciplina

1

Presentazione formale non sempre adeguata, errori non sostanziali nell’uso degli strumenti propri della disciplina

2

Presentazione formale quasi sempre adeguata, padronanza nell’uso di più semplici strumenti propri della disciplina

3

Presentazione formale adeguata, padronanza nell’uso degli strumenti propri della disciplina 4

Presentazione formale eccellente, padronanza sicura nell’uso degli strumenti, anche più complessi, propri della disciplina

5

Totale punteggio conseguito

La riga in neretto indica il livello di sufficienza per ciascun indicatore 49

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ALLEGATO 7

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Nome Alunno: CLASSE 5 ATE

DESCRITTORI Gravemente insuff. Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo

INDICATORI 1 –5 6- 9 10 11- 13 14-15 Valutazione

CONOSCENZE

Conoscenze nulle o

gravemente insufficienti

1-2-3

Conoscenze frammentarie e talvolta non del tutto pertinenti

4-5

Conoscenze talvolta parziali e superficiali

6

Conoscenze complete e abbastanza approfondite

6-7

Conoscenze complete, con

approfondimento autonomo

7-8

COMPETENZE Testo

incomprensibile

0-1-2

Testo in parte comprensibile

2-3

Testo semplice e comprensibile in tutte le sue

parti 3

Testo comprensibile

3-4

Testo articolato e corretto con curata scelta

della terminologia

4

CAPACITÁ Non rielabora

0

Rielaborazione parziale

0-1

Utilizza in modo sufficiente le

competenze e le conoscenze

acquisite

1

Rielaborazione personale

senza spunti originali

2

Rielaborazione personale e

articolata 3

Voto/ 15

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ALLEGATO 8

Griglia di valutazione del colloquio orale

Cognome e Nome Classe 5ATE Data

Indicatori Punteggio

min-max Punteggio assegnato

Descrittori

Conoscenze disciplinari specifiche; contenuti acquisiti

1-17 1-5 Decisamente lacunose

6-11 Parziali 12-13 Sufficienti o discrete 14-17 Complete e articolate

Padronanza del linguaggio e uso della terminologia specifica

1-7 1 Inadeguati

2-3 Limitati 4-5 Sufficienti o discreti 6-7 Ampi e sicuri

Capacità di operare collegamenti e di utilizzare determinate competenze

1-6 1 Inadeguata

2-3 Scarsa 4 Sufficiente o discreta 5-6 Buona o ottima

Totale in trentesimi 1-30 Soglia sufficienza 20 Voto proposto

Voto deliberato Unanimità Maggioranza( / )

Firme Commissari

Firma Presidente

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