ISTITUTO SUPERIORE E. Majorana Santa Maria a Vico CE … · 2 indice mission pag. 4 cap. 1 –...
Transcript of ISTITUTO SUPERIORE E. Majorana Santa Maria a Vico CE … · 2 indice mission pag. 4 cap. 1 –...
ISTITUTO SUPERIORE "E. Majorana"
Santa Maria a Vico CE
PIANOTRIENNALEDELL’OFFERTAFORMATIVA
2
INDICE
MISSION PAG. 4
CAP. 1 – SCUOLA E TERRITORIO PAG. 6
1.1 CONTESTO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE
1.2 ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
CAP. 2 – RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO
PAG. 8
2.1 PRIORITÀ TRAGUARDI ED OBIETTIVI
2.2 SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
2.3 STRATEGIE PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEGLI ALUNNI
2.4 OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
CAP. 3 – SCELTE ORGANIZZATIVE GESTIONALI PAG. 11
CAP. 4 – PROGETTAZIONE CURRICULARE PAG. 14
4.1 OFFERTA FORMATIVA
4.2 OBIETTIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA NEI CONFRONTI DELL’UTENZA
4.3 PUBBLICIZZAZIONE
CAP. 5 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA PAG. 20
5.1 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
5.2 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
5.3 DISPERSIONE SCOLASTICA
5.4 INIZIATIVE DI RECUPERO/SOSTEGNO
5.5 DIDATTICA DELL’INCLUSIONE
CAP. 6 – VALUTAZIONE PAG. 33
6.1 SCANSIONE VALUTATIVA E CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE
6.2 VALUTAZIONE DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO
6.3 GRIGLIA PROFITTO
6.4 GRIGLIA DEL COMPORTAMENTO
6.5 CRITERI DI DEROGA AL TETTO MASSIMO DI ASSENZE
3
6.6 CRITERI GENERALI PER GLI SCRUTINI FINALI
6.7 CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO
6.8 VALUTAZIONE INTERNA
CAP. 7 – AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PAG.43
7.1 PROGETTI CURRICULARI
7.2 PROGETTI EXTRACURRICULARI
7.3 PROGETTI PON
7.4 ORIENTAMENTO
7.5 PIANO DI SVILUPPO EUROPEO
CAP. 8 – FABBISOGNO TRIENNALE DI PERSONALE PAG. 50
8.1 FABBISOGNO DI PERSONALE POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO.
8.2 PERSONALE IN ORGANICO DI POTENZIAMENTO
8.3 PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO
CAP. 9 – FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI PAG. 52
CAP.10 – PIANO FORMAZIONE DEI DOCENTI PAG. 54
CAP.11 – PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA‐LAVORO PAG. 63
CAP.12 – PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE PAG. 6912.1 L’ANIMATORE DIGITALE
12.2 SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
12.3 BIBLIOTECHE DIGITALI
12.4 AMMINISTRAZIONE DIGITALE
12.5 COMPETENZE DEGLI STUDENTI
12.6 CONTENUTI DIGITALI
12.7 FORMAZIONE DEL PERSONALE
ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE PAG. 76ALLEGATI
ATTO DI INDIRIZZO
PIANO DI MIGLIORAMENTO
SCHEDE DI PROGETTO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE
1
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) (ex articolo 3 del D.P.R. 275/1999 modificato dal comma 14 Legge n° 107 del 13/7/2015), coerente con il Piano di Miglioramento (PdM), elaborato in risposta alle criticità emerse nell’ambito del processo di autovalutazione del sistema scolastico, in termini di risorse e funzionalità, riportate nel rapporto di autovalutazione (RAV), definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall’ ISISS MAJORANA. La nostra scuola, consapevole di costituire un’importante risorsa per gli abitanti del territorio attraverso il PTOF, rende evidenti e riconoscibili gli itinerari educativi e formativi che si impegna a realizzare e comunica ai diversi soggetti interessati l’articolazione, l’integrazione e il progressivo sviluppo di quei saperi e di quelle competenze che caratterizzano il livello qualitativo dell’Offerta Formativa proposta. La versione pubblicata è il risultato della revisione, come previsto dalla normativa vigente, effettuata nel mese di ottobre 2018.
Rivisto: dal Collegio dei Docenti nella seduta del 24.10.2018 verbale n.43 Approvato: con delibera del Consiglio di Istituto n. 66 del 12.11.2018
4
MISSION DELL’ISTITUTO
I professionisti della conoscenza che operano nel nostro istituto condividono un’idea di scuola che metta al centro lo studente, sempre e comunque. È dalla sua intelligenza, dalla sua creatività e dal suo talento che la scuola e noi educatori dobbiamo partire per costruire il suo futuro.
Naturalmente questo percorso di costruzione deve essere portato avanti non soltanto dagli insegnanti ma da un knowledge management, che veda coinvolte tutte le componenti scolastiche: studenti, famiglie, personale non docente e tutti gli altri portatori di interesse.
Tutti possono e devono contribuire
a disegnare il modello di scuola come un centro di innovazione e ricerca, luogo di relazione e di comunicazione con le famiglie e il territorio;
a creare occasioni e opportunità di crescita personale e professionale;
a favorire un’ educazione della persona capace di portare in luce lo specifico irripetibile di ciascuno e di metterlo in grado di inserirsi nel mondo in modo responsabile e proattivo.
Tutti gli attori di questa comunità della conoscenza possono crescere mentre eseguono i loro compiti, arricchendosi dall’incontro con culture diverse.
Per adempiere a tali obiettivi la nostra mission mirerà a:
attivare azioni per accogliere e rispettare la diversità; valorizzare le eccellenze; supportare gli alunni in difficoltà, limitando la dispersione e favorendo l’integrazione;
realizzare azioni per incentivare la ricerca–azione con progetti innovativi finalizzati alla didattica per competenze attraverso l’aggiornamento e la formazione continua;
predisporre azioni per favorire l’accoglienza e la collaborazione scuola –famiglia –territorio in un’ottica di collaborazione e di appartenenza;
utilizzare una metodologia didattica centrata sull’alunno, laboratoriale e tecnologicamente avanzata (tablet, LIM, laboratori linguistici e scientifici);
promuovere la formazione completa della personalità, l’autonomia di giudizio e lo sviluppo della capacità riflessiva;
sostenere le scelte di studio e di vita, orientando allo studio e al lavoro;
aiutare gli studenti ad imparare ad apprendere e a conseguire conoscenze e competenze adeguate alle richieste della società;
5
offrire agli studenti momenti di vita in comune che contribuiscano alla crescitapersonale, al rispetto dell’altro, allo sviluppo della capacità di orientarsiautonomamente ed attivamente nella società, all’acquisizione di regole per laconvivenza civile.
D.S. Prof.ssa Maria Giuseppa Sgambato
6
1. SCUOLA E TERRITORIO
1.1 CONTESTO SOCIO ECONOMICO, CULTURALE E FORMATIVO
L'istituto è situato nel territorio di Santa Maria a Vico, comune della provincia di Caserta, che confina ad est con Arienzo, a nord con Durazzano (BN) e Sant'Agata De' Goti (BN), ad ovest con Cervino e Maddaloni, a sud con San Felice a Cancello. Il territorio su cui insiste la scuola presenta un alto tasso di disoccupazione, inferiore al dato provinciale e regionale, ma di gran lunga superiore di quello nazionale; mentre il tasso di immigrazione è inferiore sia di quello provinciale che regionale. Dai dati della C.C.I.A.A. di Caserta, l'agricoltura e l'artigianato hanno ridotto in modo decisivo il proprio peso e il proprio ruolo; anche gli antichi mestieri sono scomparsi, altri che si erano riconvertiti nei processi di modernizzazione di sviluppo industriale trasformandosi in numerose piccole imprese commerciali e di produzione, riguardanti settori quali il calzaturiero, la componentistica elettrica ed elettronica, il tessile e l’abbigliamento, stanno risentendo fortemente della congiuntura economica sfavorevole. Il territorio non offre sufficienti servizi e attrezzature per il tempo libero e per le attività di aggregazione dei giovani. La provincia di Caserta, infatti, ha un indice di dotazione di strutture culturali, ricreative, sanitarie e sociali al di sotto dell'indice regionale e nazionale. Il tenore di vita della nostra popolazione scolastica è medio‐basso, il reddito pro‐capite delle famiglie ed i loro livelli di scolarizzazione sono abbastanza modesti. La realtà socio‐culturale nella quale si trova ad operare il nostro Istituto presenta le seguenti principali problematiche:
progressivo aumento di famiglie in situazione di disagio socio‐economico;
presenza di alunni con problemi socio‐affettivi e relazionali spesso connessi alla crisi della famiglia tradizionale.
aumento di alunni con disturbi specifici di apprendimento e relazionali. L’Istituto si articola in due plessi: plesso “Majorana” e plesso “Bachelet”. L’utenza dell’istituto si è anche arricchita, negli ultimi anni, della presenza di alunni stranieri, infatti, quest’anno l’Istituto ospita undici alunni stranieri nelle classi prime, quattro nelle classi seconde, sette nelle classi terze, tre nelle classi quinte.
7
1.2 ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
L’ ISISS “E. MAJORANA” propone una offerta formativa molto ampia e variegata
ISTITUTO TECNICO
Settore Economico
Amministrazione, Finanza e Marketing Sistemi Informativi Aziendali Relazioni Internazionali per il Marketing Turismo
Settore Tecnologico
Costruzioni, Ambiente e Territorio Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica ed Elettrotecnica Chimica Materiali e Biotecnologie
ISTITUTO PROFESSIONALE
Settore Industria e Artigianato
Manutenzione e Assistenza Tecnica Produzioni Industriali e Artigianali (Made in Italy)
LICEO SCIENTIFICO
Scienze Applicate Potenziamento Sportivo
ISTRUZIONE PER ADULTI
Percorsi di istruzione di secondo livello Sezione carceraria
8
2. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO
2.1 RAV E PDM: priorità e traguardi.
Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/CEIS02300X/istituto‐istruzione‐superiore‐emajorana
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1. Risultati scolastici: Innalzamento dei voti in tutti gli anni del corso di studi e quindi del credito scolastico ai fini della valutazione per gli esami di stato
2. Risultati nelle prove standardizzate nazionali: Miglioramento dei risultati delle prove standardizzate soprattutto in matematica. Diminuzione della variabilità tra le classi
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1. Aumentare il numero di studenti che conseguono una votazione alta all’esame di stato allineandolo ai dati provinciali
2. Allinearsi con la media regionale. Ridurre la variabilità di punteggio tra le classi allineandola ai dati del Sud Italia
Le priorità indicate per gli esiti sono strettamente collegate tra di loro ed emergono dalla rilevazione di una criticità nei risultati del processo di apprendimento. L’area di maggiore sofferenza è rappresentata dai risultati delle prove standardizzate, un intervento strutturato e innovativo di recupero e potenziamento in tal senso potrebbe riverberarsi in maniera positiva su tutte le aree analizzate e valutate.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
9
1. Curricolo, progettazione e valutazione 2. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Gli obiettivi di processo individuati sono finalizzati ad un potenziamento della didattica per eliminare le criticità emerse nell’area degli esiti, sia per gli studenti con risultati al di sotto della sufficienza che per valorizzare opportunamente le eccellenze. La progettazione di percorsi di didattica laboratoriale è finalizzata all’avvio di processi didattici innovativi volti al perseguimento di competenze specifiche e trasversali. 2.2 SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
Analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica). Il punteggio degli studenti della scuola nelle prove INVALSI di matematica è inferiore rispetto alle scuole con background socioeconomico e culturale simile, invece per italiano è in linea. La variabilità tra le classi in italiano e matematica è superiore a quella media. La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e in matematica è in generale superiore a quella media regionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti è pari all'effetto medio regionale, anche se, per matematica i punteggi medi di scuola sono inferiori a quelli medi regionali, mentre, per italiano i punteggi medi sono pari a quelli medi regionali.
2.3 STRATEGIE PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEGLI ALUNNI
Progettazione corsi di formazione;
Progettazione percorsi di didattica laboratoriale con una particolare attenzione all'area linguistica e matematica;
Elaborazione prove di verifica comuni, con la definizione dettagliata delle griglie di correzione e di valutazione;
Elaborazione di strategie didattiche per il miglioramento degli esiti scolastici;
Progettazione di attività integrate di orientamento (in entrata e in uscita);
Ottimizzazione delle risorse;
Costituzione di un comitato di genitori.
10
2.4 OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
OBIETTIVI FORMATIVI Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano;
Potenziare l’aspetto “comunicativo” della
lingua italiana e delle lingue straniere;
Potenziamento delle competenze matematico‐logiche e scientifiche;
Migliorare i risultati dei test INVALSI
attraverso una didattica improntata allo
sviluppo di competenze in situazioni di
contesto;
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
Potenziare l’uso delle nuove tecnologie e del
linguaggio informatico, matematico e
scientifico nel processo di insegnamento‐
apprendimento;
Potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di
laboratorio.
Progettare per competenze anche
attraverso la metodologia laboratoriale.
11
3. SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
Il capo d’Istituto nella fase di entrata a regime dell’autonomia “assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi predisponendo gli strumenti attuativi del piano dell’offerta formativa” (art.19 com.2 CCNL 1998/2001, art 1 comma 78 legge107/2015).
“Il capo d’istituto può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali, della collaborazione di docenti da lui individuati..…” (art.9 com.4 CCNL 1998/2001).
In quest’ottica viene formalizzato l’ufficio di Presidenza composto dal:
Dirigente Scolastico ‐ Prof.ssa Maria Giuseppa Sgambato Collaboratore Vicario – Prof. Marco Migliore; Collaboratore Vicario – Prof.ssa Giuseppina Zahora. Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal
PTOF, il Dirigente scolastico ha individuato 14 Responsabili di Dipartimento e per ogni
consiglio di classe, la figura del coordinatore.
Ai sensi dell'art.1 comma 83 della legge107/2015, il dirigente scolastico ha individuato
nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo
coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica.
Tutti i componenti del Supporto organizzativo e didattico espletano compiti inerenti
la funzione previsti dalla vigente normativa e predispongono le strategie opportune e
i materiali necessari alla raccolta di tutte le informazioni e i dati che costituiscono il
necessario supporto all'attività degli organi collegiali, dei gruppi, dei singoli docenti.
Attivano inoltre i controlli necessari all'efficienza ed efficacia complessiva del servizio
scolastico. Lo Staff di Supporto organizzativo e didattico è composto dai seguenti
docenti:
1. prof. Di Cianni Fabio (Responsabile “Istruzione per gli adulti”); 2. prof.ssa Zimbardi Annunziata (Referente BES – Organizzazione, sede via
Caudio); 3. prof.ssa Cimino Pasqualina (Organico – Organizzazione, sede via Fruggieri); 4. prof. Giovanniello Paolo (Referente BES – Orientamento lavoro – Rispetto del
regolamento scolastico, sede via Fruggieri); 5. prof. Marro Angelo (Assistenza giuridico legale nel contenzioso scolastico); 6. prof. Crisci Domenico (Rispetto del regolamento scolastico, sede via Caudio –
Assistenza amministrativa gare appalto);
12
7. Prof.ssa Zimbardi Filomena (Adozione libri di testo); 8. Prof.ssa Manganaro Amelia (Orientamento lavoro ‐ Coordinamento
Alternanza Scuola Lavoro); 9. Prof.ssa Bove Anna Rita (Supporto neo‐immessi).
Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia e per
valorizzare la professionalità e l’impegno aggiuntivo degli insegnanti, l’Istituto
attribuisce compiti specifici alle cosiddette “Funzioni strumentali”.
Area N.1 ‐ Gestione del Piano dell'Offerta Formativa
Coordinamento delle attività del Piano dell'Offerta Formativa
prof.ssa Concetta Izzo
Coordinamento della progettazione curriculare delle attività del P.O.F. e Valutazione delle attività del Piano
prof.ssa Francesca Cellamare
Area N.2 ‐ Sostegno al lavoro del docente
Gestione formazione e aggiornamento – Accoglienza nuovi docenti – Libri di testo
proff. Maria Izzo – Verlezza GIuseppina
Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie
prof.ssa Bernardo Natalina
Area N.3 ‐ Interventi e servizi per gli studenti
Coordinamento delle attività di educazione alla legalità e di educazione alla cittadinanza
prof.ssa Carmela Ferrara
Gestione delle attività di Educazione alla legalità e di educazione alla Cittadinanza – Plesso “Majorana”
prof.ssa Alessia Noce
Gestione delle attività di Educazione alla legalità e di educazione alla Cittadinanza – Plesso "Bachelet"
prof.ssa Alba Ruggiero
Gestione delle attività di orientamento e continuità
prof.ssa Maria Rosaria Martiniello
Area N.4 ‐ Realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola
13
Gestione dell'Alternanza Scuola‐Lavoro e dell'orientamento in uscita plesso "Bachelet"
prof.ssa Filomena Correra
Gestione dell'Alternanza Scuola‐Lavoro e dell'orientamento in uscita plesso "Majorana"
Proff. Alma Moretta ‐ Lucia Martinisi
14
4. PROGETTAZIONE CURRICOLARE
4.1 OFFERTA FORMATIVA
Profilo culturale del Liceo Scientifico con potenziamento Sportivo
Il Liceo Scientifico con potenziamento sportivo arricchisce il profilo del Liceo
Scientifico Scienze Applicate con l’approfondimento delle discipline sportive e del
diritto ed economia dello sport, all’interno di un quadro culturale che favorisce, in
particolare, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze
matematiche, fisiche e naturali.
Lo studente, a conclusione del percorso di studio, oltre ad aver raggiunto i risultati di
apprendimento comuni ai percorsi liceali e quelli specifici del Liceo Scientifico di cui
all’Allegato A al D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89, sarà in grado di:
applicare i metodi della pratica sportiva in diversi ambiti;
elaborare l’analisi critica dei fenomeni sportivi, la riflessione metodologica sullo
sport e sulle procedure sperimentali ad esso inerenti;
ricercare strategie atte a favorire la scoperta del ruolo pluridisciplinare e sociale
dello sport;
approfondire la conoscenza e la pratica delle diverse discipline sportive;
orientarsi nell’ambito socioeconomico del territorio e nella rete di
interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria realtà
territoriale con contesti nazionali ed internazionali.
Il profilo culturale del Liceo Scientifico: Scienze Applicate
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica
e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri
della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad
approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze
necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza
dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale” (art. 8 comma 1).
15
L’opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente
avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico‐tecnologica, con particolare
riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e
alle loro applicazioni” (art. 8 comma 2).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni, dovranno:
aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso
esemplificazioni operative di laboratorio;
elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle
procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;
analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico‐naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);
comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita
quotidiana;
saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla
modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione
dell’informatica nello sviluppo scientifico;
saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici
Gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in
un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e
conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli
studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un
migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione
all’inserimento nella vita lavorativa.
Il nuovo regolamento, di cui al D. P. R. n.88/2010, dispone che gli istituti tecnici sono
riorganizzati e potenziati a partire dalle classi prime funzionanti nell'anno scolastico
2010‐2011 in relazione al profilo educativo, culturale e professionale dello studente
a conclusione dei percorsi del secondo ciclo di istruzione e formazione. L’identità
degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo
16
studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere
generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi,
correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
Settore Economico:
Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico‐
economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la
finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del
percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni economico‐
aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi
aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e
controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici.
Settore Tecnologico:
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico‐scientifica e
tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi,
dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali
L’ istruzione professionale è strutturata su tre cicli: un primo biennio, un secondo
biennio e il V anno. Al termine dei cinque anni gli allievi conseguono un diploma di
stato che consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie
Lo studente di un Istituto Professionale acquisisce competenze in precisi settori
lavorativi e sviluppa capacità più operative che teoriche attinenti al campo di
studio/lavoro prescelto.
Istruzione degli adulti
Percorsi di istruzione di secondo livello
I percorsi di istruzione di secondo livello sono finalizzati al conseguimento del diploma
di istruzione tecnica, indirizzo AFM. I percorsi di secondo livello di istruzione tecnica,
presenti e incardinati nel nostro istituto, sono articolati in due periodi didattici, così
strutturati:
secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione
necessaria per l’ammissione all’ultimo anno dei percorsi degli istituti tecnici.
17
Esso è suddiviso in due annualità, la prima annualità che corrisponde al terzo
anno del secondo biennio superiore e la seconda annualità che corrisponde al
quarto anno del secondo biennio superiore.
terzo periodo didattico, che corrisponde ad un quinto anno del ciclo di studi
superiore, finalizzato all’acquisizione del diploma di istruzione tecnica.
I percorsi di secondo livello hanno, rispettivamente, un orario complessivo pari al 70
per cento di quello previsto dai corrispondenti ordinamenti del primo biennio degli
istituti tecnici. L’orario è organizzato su cinque giorni (sabato libero) dalle 17.00 alle
21.10, con ore di 50 minuti, con obbligo dei docenti di recuperare le ore di servizio
non prestate, con ore di recupero regolarmente inserite nell’orario (sostituzioni).
L’ISISS “E. MAJORANA‐BACHELET” si attiverà per:
offrire attività di accoglienza e orientamento finalizzate alla definizione del
Patto formativo individuale (max 10% del monte ore complessivo) e al
riconoscimento crediti . In fase di sottoscrizione del Patto Formativo
Individuale, sono riconosciuti allo studente in possesso dei requisiti ad hoc,
crediti formali, informali e non formali. In base al possesso di crediti formali,
informali e non formali, lo studente accede, dopo la stipula del Patto Formativo
Individuale, ad uno dei periodi didattici. Nel PFI viene indicato anche il monte
ore individualizzato ad ogni singolo studente. Eventuali lacune disciplinari
possedute all’atto dell’iscrizione dovranno essere obbligatoriamente sanate
con un percorso didattico organizzato all’inizio dell’anno scolastico e seguito
una verifica finale.
realizzare, ove è possibile, un’offerta formativa strutturata per livelli di
apprendimento e quindi suddividere gli utenti in gruppi di livello;
proporre prove utili ad accertare il livello di conoscenze, abilità e
competenze possedute;
riconoscere i crediti maturati dagli iscritti;
personalizzare il percorso di studio, anche per quanto concerne la scansione in
anni scolastici, e definirlo nel Patto Formativo Personalizzato;
offrire percorsi progettati per UdA (unità di apprendimento), intese come
insiemi autonomamente significativi di conoscenze, abilità e competenze. Le
lezioni sono articolate/strutturate in unità di apprendimento di durata
variabile. I percorsi di durata annuale sono suddivisi in più periodi didattici.
18
SEZIONE CARCERARIA
Istruzione e la formazione nell’ Istituto penitenziario di Arienzo si prefigge di
promuovere e sostenere l’organizzazione di percorsi di istruzione e formazione
modulari e flessibili a favore dei soggetti in esecuzione di pena, tramite soluzioni
organizzative coerenti con il principio di individualizzazione del trattamento
penitenziario, finalizzate all’acquisizione di competenze certificabili e al
conseguimento del diploma di istruzione tecnica indirizzo Amministrazione Finanza e
Marketing.
4.2 OBIETTIVI DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA NEI CONFRONTI DELL'UTENZA
L’Istituto intende perseguire il successo scolastico di ogni alunno ispirandosi a principi
che nascono dalla pratica quotidiana condivisa e dall’impegno dei docenti, degli
organi direttivi e di tutto il personale. Primo momento di condivisione ed inserimento
nell’ambiente scolastico è quello dell’accoglienza, intesa come momento di continuità
educativa attraverso la creazione di un ambiente predisposto alla crescita, al quale
concorrono tutte le discipline, tutti i docenti e tutti gli operatori scolastici.
Le finalità del progetto educativo dell’Istituto si raggiungono mediante tre tipi di
interventi:
la didattica curricolare ordinaria, che costituisce la spina dorsale dell’intervento
educativo;
la didattica laboratoriale e uso della tecnologia digitale che consente
un’applicazione pratica dei saperi;
la partecipazione alle attività di ampliamento dell’offerta formativa, che
costituiscono il completamento dell’azione formativa.
La cura di tutte le attività formative ed integrative esplicitate nel presente documento
arricchiscono l’azione didattica quotidiana allo scopo di renderla più efficace ed
omogenea.
19
4.3 PUBBLICIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI
La scuola rende adeguata pubblicizzazione ad eventi e manifestazioni che interessano i nostri allievi mediante i propri canali istituzionali (il sito web www. http://isissmajorana.it/con opportune relazioni scritte e/o audio‐visive. In tali contesti, le foto e video che verranno pubblicati, saranno selezionati con adeguata attenzione al fine di salvaguardare eventuali dati "particolari" (art. 9 del Reg. UE n. 679/16). Nel fare ciò, legando sempre ad eventuali pubblicazioni il carattere istituzionale delle stesse, si terrà conto dei principi di minimizzazione dei dati, limitazione della conservazione e protezione dei dati per impostazione predefinita, in base alle policy di "privacy by default" che viene adottata da questa Istituzione Scolastica.
Allegato: Patto di corresponsabilità
20
5. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il modello organizzativo è incentrato su aspetti qualificanti dell’attività formativa ed
educativa, aspetti rispettosi dei dettami ministeriali e ben integrati nella realtà
territoriale ove si opera. Il modello elaborato dal gruppo operativo PTOF assicura,
all’interno dell’Istituto, la collegialità delle decisioni, la sperimentazione e la ricerca di
nuove metodologie e curricoli, la continuità didattica, la partecipazione alle attività
promosse, l’integrazione di soggetti diversamente abili; stabilisce gli spazi e i tempi di
realizzazione dei lavori; riesce a coniugare la libertà d’insegnamento alla
pluridisciplinarità; promuove gli aspetti relazionali, interpersonali, di socializzazione e
di collaborazione in un assetto civile e democratico. Coordina e permette,
organicamente e senza sovrapposizione, l’uso dei laboratori, delle attrezzature, delle
biblioteche, degli spazi fisici disponibili. Predispone, infine, i criteri e i suggerimenti
per una valutazione oggettiva ed omogenea.
La riorganizzazione dei percorsi didattici curricolari fissa prioritariamente gli obiettivi
formativi e le competenze acquisibili attraverso saperi disciplinari che si fondono, in
maniera programmatica ed attuativa, in saperi pluridisciplinari grazie alla istituzione
di dipartimenti.
Saranno inoltre somministrate per tutte le classi affini e parallele due prove comuni,
alla fine del primo quadrimestre e alla fine di maggio per testare il livello di
preparazione degli alunni e monitorare il raggiungimento delle conoscenze e
competenze individuate nelle riunioni per dipartimento disciplinare all’inizio
dell’anno scolastico e riportati nella programmazione didattica delle singole classi. La
prova unica si svolgerà in laboratorio informatico e consisterà nella somministrazione
agli alunni di quesiti a risposta multipla scelti con modalità random.
Si prevede la possibilità della registrazione dell’esito sul registro personale dei docenti
delle discipline coinvolte e si garantiscono sia la comunicazione della valutazione
complessiva attribuita alla prova, sia di quella relativa alle singole discipline coinvolte.
21
5.1 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA Determina n. 589 del 07/09/2018
DETERMINA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER L’ORGANIZZAZIONE DEL
TEMPO SCUOLA
Il Dirigente Scolastico
‐ Visto l’art. 4 del DPR 275/99 che nell’ambito dell’autonomia didattica consente alle scuole la “definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria della lezione e l’utilizzazione, nell’ambito del curricolo obbligatorio di cui all’art. 8, degli spazi orari residui”.
‐ Visto l’art. 5 del DPR 275/99 che nell’ambito dell’autonomia organizzativa al comma 2 prevede che “gli adattamenti del calendario scolastico sono stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle Regioni” e al comma 3 che “l’orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l’articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie”.
‐ Visto il calendario scolastico regionale deliberato dalla Giunta Regionale della Campania per l’anno scolastico 2018/2019.
‐ Vista l’O.M. n. 92 del 2007 che prevede che “nel caso in cui gli interventi didattici siano realizzati nell’ambito della utilizzazione della quota del 20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006, le istituzioni scolastiche sono tenute ad organizzare azioni specifiche commisurate anche ai fabbisogni formativi degli studenti che non hanno necessità di interventi finalizzati al recupero e di quelli che, sempre nell’ambito della medesima attività ordinaria, attraverso approfondimenti specifici, possono raggiungere traguardi di eccellenza”.
22
‐ Vista la delibera del collegio dei docenti verbale n. 49 del 15/06/2018
‐ Viste le delibere del Consiglio d’istituto n. 58 del 18/06/2018
DECRETA che il funzionamento delle attività didattiche per l’a.s. 2018/2019 sarà
articolato su cinque giorni settimanali con le seguenti unità orarie: o 60 minuti le prime ore di lezione; o 55 minuti dalla seconda ora fino al termine delle attività didattiche.
che tutte le classi dell’istituto svolgeranno, dal giorno 1 ottobre 2018, un’unità oraria aggiuntiva di lezione alla settimana.
Dal momento che, ai sensi del D.M. n. 234 del 2000, “l'adozione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria non può comportare la riduzione dell'orario obbligatorio annuale, nell'ambito del quale debbono essere recuperate le residue frazioni di tempo”, sarà garantito agli alunni il tempo scuola completo, come si evince dal seguente prospetto.
TEMPO SCUOLA ALUNNI
I.T.S.T. - I.T.S.E. - I.P.
Articolazione su 6 giorni settimanali
Periodo Numero di settimane
Numero di ore settimanali Numero totale di ore
annue
12 set - 8 giu 33 32 1056
Articolazione su 5 giorni settimanali
Periodo Numero di settimane
Numero di unità orarie settimanali
Numero di ore settimanali
Numero totale di ore
08 set 1 3 3 3
10-14 set 1 25 25 25
17-28 set 2 30 30 60
01 ott - 8 giu 30 33 31 930
Recupero* 1,2 33 31 38
Numero totale di ore annue 1056
23
LSOSA - I BIENNIO
Articolazione su 6 giorni settimanali
Periodo Numero di settimane
Numero di ore settimanali Numero totale di ore
annue
12 set - 8 giu 33 27 891
Articolazione su 5 giorni settimanali
Periodo Numero di settimane
Numero di unità orarie settimanali
Numero di ore settimanali
Numero totale di ore
08 set 1 3 3 3
10-14 set 1 25 25 25
17-28 set 2 27 27 54
01 ott - 8 giu 30 28 26 780
Recupero* 1,2 28 26 31
Numero totale di ore annue 893
LSOSA - II BIENNIO E V ANNO
Articolazione su 6 giorni settimanali
Periodo Numero di settimane
Numero di ore settimanali Numero totale di ore
annue
12 set - 8 giu 33 30 990
Articolazione su 5 giorni settimanali
Periodo Numero di settimane
Numero di unità orarie settimanali
Numero di ore settimanali
Numero totale di ore
08 set 1 3 3 3
10-14 set 1 25 25 25
17-28 set 2 30 30 60
01 ott - 8 giu 30 31 29 870
Recupero* 1,2 31 29 35
Numero totale di ore annue 993
* Tempo scuola recuperato mediante:
‐ Rinuncia ai 3 gg di sospensione delle attività didattiche (Autonomia Scolastica)
‐ Mancata fruizione dei giorni di sospensione delle attività didattiche previsti di sabato dal calendario scolastico regionale.
I docenti, ai sensi dell’art.41 del cc CCNL del 1995, che dispone “qualora siano state deliberate sperimentazioni autonome che comportino la riduzione della durata dell’unità oraria di lezione, completano l’orario d’obbligo con attività connesse alla sperimentazione o con altre modalità previste dallo stesso progetto di sperimentazione”, recupereranno i minuti di servizio non prestati.
24
Nella fattispecie, i docenti completano l’orario d’obbligo con le attività di seguito riportate:
DOCENTE ATTIVITÀ ABBATIELLO C. PROGETTO LEGALITA’ ACCONCIA G. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
ALTIERI POTENZIAMENTO DISCIPLINARE ANZIVINO P. PROGETTO DISCIPLINARE
AMBROSINO A. PROGETTO DISCIPLINARE ARCOPINTO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE BALLETTA J. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
BOVE A. TUTOR ASL BARBIERI W. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE BEATRICE T. TUTOR ASL
BELLO C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE BOZZAOTRA A. PROGETTO DISCIPLINARE BERNARDO G. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE BERNARDO N. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE/PROGETTO LEGALITA’
CASABURO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CELLAMARE TUTOR ASL CAPRIO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CAPRIO R. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CORVINO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
CAIAZZO M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE/PROGETTO LEGALITA’ CASTELLANO PROGETTO DISCIPLINARE CARBONE A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
CARBONE ANT. A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CIMINO TUTOR ASL
CARFORA C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CIMMINO PROGETTO DISCIPLINARE
CRISCI POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CECERE C PROGETTO DISCIPLINARE
DE CAPUA C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CUSANO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
CORRERA F. TUTOR ASL CORRERA P. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
CORIGLIANO F. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CRISCI D. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE CRISCI P. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
D’AMORE R. PROGETTO LEGALITA’ DE GENNARO F. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
25
DE LUCIA P. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DE LUCIA RAF. PROGETTO DISCIPLINARE DE LUCIA REN. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
DE LUCIA A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DE MONACO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
DE NIGRIS S. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DEL PRETE B. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DE CAPUA C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
DELL’AVERSANA PROGETTO DISCIPLINARE DE NICOLA A. PROGETTO DISCIPLINARE DI BLASIO F. PROGETTO DISCIPLINARE DI CERBO G. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DI IEVA L. V. PROGETTO DISCIPLINARE
DI LORENZO M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DOSI POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
DI NUZZO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DI NUZZO F. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE DI MARZO G. PROGETTO DISCIPLINARE DI RIENZO M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE ESPOSITO G. PROGETTO DISCIPLINARE ESPOSITO P. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE FERRARA P. SOSTEGNO DIDATTICO FERRARA C. PROGETTO LEGALITA’
FALCO C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE FERDINANDI B. V. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
GAROFALO C. PROGETTO DISCIPLINARE GIOVANNIELLO P. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
GENOVESE R. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE IADARESTA A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE IADICICCO N. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
IELUZZO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE IZZO C. SUPPORTO ORGANIZZATIVO IZZO M. PROGETTO LEGALITA’
IZZO M.C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE LANNI M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
LIPARULO S. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE/PROGETTO LEGALITA’ LAURO GERUSO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
LANZA A. PROGETTO DISCIPINARE LERRO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
MAGLIOCCA PROGETTO DISCIPLINARE MANCINELLI A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
26
MARRO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MAROTTA POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MARRO L. PROGETTO LEGALITA’
MANGANARO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MINICHINO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MARTINISI L. PROGETTO DISCIPINARE
MARTINIELLO M. TUTOR ASL MARUCCIA P. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MASSARO G. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MAURO M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MICCO T. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
MIGLIORE M. SUPPORTO ORGANIZZATIVO MELONE A. PROGETTO DISCIPLINARE
MORETTA A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MORGILLO A 046 POTENZIAMENTO DISCIPLINARE MORGILLO A346 POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
NOCE A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE NOCERA F. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
NOSTRALE L. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE/PROGETTO LEGALITA’ NOSTRALE G. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
OLIVA V. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE OMBRA M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
ORLACCHIO M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE PALUMBO M. TUTOR ASL
PASCARELLA A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE PASCARELLA AM. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
PEDOTO A. TUTOR ASL PASCARELLA A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE PICCININNO L. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE/PROGETTO LEGALITA’
PETRONE R. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE PAPARCONE POTENZIAMENTO DISCIPLINARE PIRONE M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
PISCITELLI L. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE PISCITELLI M. SOSTEGNO DIDATTICO
PROTO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE RAZZANO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
RICCI POTENZIAMENTO DISCIPLINARE ROMANO B. PROGETTO DISCIPLINARE
ROMBOLA’ G. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE ROSSI A. PROGETTO DISCIPLINARE RUSSO A. TUTOR ASL
27
RICCA F. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE SALATO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE SALZA C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE SAVINO POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
SCHETTINO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE SCHIOPPA M. PROGETTO DISCIPLINARE SERVILLO G. PROGETTO DISCIPLINARE SANTAGATA POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
SGAMBATO M. A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE SORICE O. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE TIRONE C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE/PROGETTO LEGALITA’
STANZIONE D POTENZIAMENTO DISCIPLINARE TAGLIAFIERRO L. PROGETTO DISCIPLINARE
TANGREDI M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE TANGREDI N. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
TESTA M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE VALENTINO A. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
VASTA G. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE VERLEZZA G. PROGETTO LEGALITA’ VERLEZZA N TUTOR ASL VICARIO M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE
VIGLIOTTI L.M. PROGETTO DISCIPLINARE VOZZELLA M. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE ZAMPIELLO C. POTENZIAMENTO DISCIPLINARE ZIMBARDI A. SUPPORTO ORGANIZZATIVO ZIMBARDI F. SUPPORTO ORGANIZZATIVO ZAHORA G.M. SUPPORTO ORGANIZZATIVO
PROGETTI DI RECUPERO DEL TEMPO SCUOLA
INDIRIZZO CLASSE DOCENTE PROGETTO
PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
1A PALUMBO M. LISTENING FOR READING
2A MARRO L. IL TEMPO NON CONTA ‐ DIRITTO
5A CIMMINO F. IL MIO ESAME DI STATO ‐ ITALIANO
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
3A SERVILLO G. CAVI ELETTRICI PER DISTRIBUZIONE ED IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI IN B.T.
4A PALUMBO M. LISTENING FOR READING
5A TAGLIAFIERRO L. IL MIO ESAME DI STATO ‐ ITALIANO
28
LSOSA
1A DI IEVA L. V. FROM DEBATING ON TO PRODUCING A …
1B BELLO C.
LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO ‐ SCIENZE MOTORIE
PASCARELLA A. DIRITTO E LEGISLAZIONE SPORTIVA
2A PICCOLO A. LATINEGGIANDO
3A MELONE A. RECUPERO E POTENZIAMENTO DI
MATEMATICA
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
1A FERDINANDI B. DA ZERO A…PC
1B CASTELLANO M. R. LETTURA E SCRITTURA CREATIVA
1D FERDINANDI B. DA ZERO A…PC
2A TANGREDI M. LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE
2D TANGREDI M. LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE
3A LANNI M. LABORATORIO DI DIRITTO
3B CARBONE A. LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE
3C MARTINIELLO M. R.UN VIAGGIO NELL’ECONOMIA……DAL
PASSATO AL PRESENTE
4A MORGILLO L. LETTURA DEL QUOTIDIANO ECONOMICO
IN CLASSE
4B MASSARO G. LABORATORIO DI ECONOMIA POLITICA
5A ANZIVINO P. UN VIAGGIO STRAORDINARIO
5B CARBONE A. LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE
5C NOSTRALE L. LABORATORIO DI ECONOMIA AZIENDALE
SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
3A CORRERA P. LABORATORIO DI DIRITTO
4A LANZA A. LABORATORIO DI MATEMATICA
5A LANNI M. LABORATORIO DI DIRITTO
TURISMO
1A AMBROSINO A. DESTINAZIONE INVALSI ‐ ITALIANO
2A TIRONE C. RISOLVERE PROBLEMI ‐ MATEMATICA
2B CRISCI D. IL MIO DIZIONARIO DI ECONOMIA
AZIENDALE
3B DI MARZO G. VERSO L’ESAME DI STATO ‐ ITALIANO
4A BALLETTA J. I. BIEN DICHO EN ESPAñOL
4B ROMANO B. RECUPERAMOS ESPAÑOL
5A BALLETTA J. I. BIEN DICHO EN ESPAñOL
5B CRISCI D. CONSOLI…..DIGIT
MECCANICA E MECCATRONICA 1A DOSI R. SAPERE I SAPORI
29
1B DOSI R. SAPERE I SAPORI
2A DOSI R. SAPERE I SAPORI
2B GAROFALO C. VERSO LE PROVE INVALSI ‐ ITALIANO
3A TANGREDI N. AUTOCAD 2D PRIORITY FOR MECHANICAL
4A TANGREDI N. AUTOCAD 2D PRIORITY FOR MECHANICAL
5A DI BLASIO F. IL MIO ESAME DI STATO ‐ ITALIANO
ELETTROTECNICA
1A MARRO L. IL TEMPO NON CONTA ‐ DIRITTO
2A VICARIO M. SAPERE I SAPORI
3A DE LUCIA R. RECUPERO DI MATEMATICA
4A SERVILLO G. QUADRI E CENTRALINI ELETTRICI IN BASSA
TENSIONE PER USO RESIDENZIALE E SIMILARI
5A VIGLIOTTI L. SISTEMI AUTOMATICI
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
1A MAGLIOCCA M. ENGLISH THROUGH DRAMATIZATION AND
MUSIC
1B PASCARELLA A. APPROFONDIMENTO E RECUPERO ‐
DIRITTO
2A CECERE C. RISOLVERE PROBLEMI ‐ MATEMATICA
CHIMICA E MATERIALI
3A IADICICCO N. NOMENCLATURA CHIMICA
4A NOCE A. AROUND THE WORLD
5A DELL'AVERSANA D. LE NUOVE METODOLOGIE IN CHIMICA
ANALITICA
BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
3B MARTINISI L. NOMENCLATURA CHIMICA
4B SCHIOPPA M. GLI IMPIANTI DI COGENERAZIONE
5B ROSSI A. IL MIO ESAME DI STATO ‐ ITALIANO
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
1A BOZZAOTRA A. LEGALITÀ E DIRITTI UMANI ‐ITALIANO
2A DE NICOLA A. IN VIAGGIO VERSO LA PROVA INVALSI ‐
ITALIANO
4A ESPOSITO G. DAL DISEGNO TRADIZIONALE ALLA
PROGETTAZIONE IN 3D
5A SCALESE C. RILIEVO TOPOGRAFICO
LINK ORARIO SCOLASTICO
30
5.2 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Per promuovere la scientificità di un’azione formativa ed educativa quotidiana che non sia frutto di improvvisazione estemporanea, ma figlia di una progettualità coerente e finalizzata, i docenti di ciascuna disciplina, sulla base delle linee di indirizzo della programmazione Dipartimentale, formuleranno il piano didattico annuale per ogni classe, in cui saranno indicati:
la valutazione della situazione di partenza
gli obiettivi didattici finalizzati alla classe
i contenuti di massima
gli strumenti di lavoro
i criteri e i mezzi di valutazione (decisi nelle riunioni dipartimentali)
i criteri per l’attività di sostegno
Si predisporranno, allo scopo, schede e schemi operativi atti ad omogeneizzare le procedure e i relativi prodotti, nel dovuto rispetto della creatività e della professionalità di ciascun docente che caratterizzerà il proprio lavoro in modo autonomo e responsabile. Le attività educative dovranno essere calibrate sui livelli di partenza degli allievi e sulle loro potenzialità; tali indicatori saranno rilevati mediante:
l’accertamento della situazione di partenza
un controllo sistematico delle prestazioni degli allievi, da cui trarre indicazioni utili ad un’eventuale rivisitazione di metodologie e/o di assetti contenutistici disciplinari
una verifica di congruenza tra obiettivi finali prefissati e risultati effettivamente raggiunti.
5.3 DISPERSIONE SCOLASTICA Le attività contro la dispersione scolastica assicurano agli allievi disagiati e ai giovani che
hanno abbandonato gli studi (drop out) una giusta attenzione ai fini della possibile e
necessaria integrazione ricercando spazi e tempi per un tipo di attività dai contenuti non
curricolari ma adeguatamente educativi. A tal fine il nostro Istituto progetta percorsi
curriculari ed extracurriculari, partecipa ai bandi PON finalizzati a contrastare la
dispersione e favorire l’inclusione sociale. Inoltre per tutti gli studenti che si ritrovano in
situazioni di svantaggio economico, l’Istituto, usufruendo anche dei finanziamenti del
MIUR, mette a disposizione libri di testo in comodato d’uso.
31
5.4 INIZIATIVE DI RECUPERO/SOSTEGNO Le modalità d’intervento relative al recupero e al sostegno di situazioni di svantaggio mirano a migliorare e a potenziare le tecniche di intervento di ordine metodologico e contenutistico, oltre che a insegnare adeguati sistemi di studio o a migliorarli. L’istituto ha predisposto due tipologie di intervento:
PAUSA DIDATTICA – orario curricolare
PEER TUTORING – orario curriculare
La pausa didattica rappresenta uno strumento con molteplici finalità didattiche e formative:
recupero degli studenti con difficoltà di apprendimento e/o con scarsa motivazione allo studio e/o con un inadeguato metodo di studio
potenziamento per alunni che abbiano conseguito risultati positivi
miglioramento dei rapporti all'interno del gruppo classe e della scuola
Il periodo individuato, su proposta dei Dipartimenti, è dal 13 al 20 febbraio.
Le metodologie privilegiate saranno:
Recupero Disciplinare (gruppo di studio con alunni di pari livello e docente che fornisce supporto e materiali);
Peer Tutoring/Peer Education gruppi che lavorano su un argomento specifico e in cui coesistono alunni con diversi livelli di apprendimento sulla tematica: l’alunno/i tutor può essere di una classe superiore, coordinati dall’organico di potenziamento.
Laboratori Sul Metodo Di Studio: gruppo di alunni con difficoltà nel metodo che si confrontano tramite un altro alunno‐tutor e/o il docente sui metodi più efficaci;
Gruppo Di Ricerca: gruppi di alunni che svolgono attività autonoma di ricerca su internet/libri per approfondire o meglio comprendere tematiche scolastiche e non.
5.5 DIDATTICA DELL’INCLUSIONE Con le nuove direttive in materia di disabilità, ogni istituzione scolastica, deve
predisporre un piano d’intervento per favorire l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali, attraverso il P.A.I la scuola progetta e sviluppa una didattica attenta
ai bisogni di ciascuno. Nel piano sono contenute le indicazioni e le richieste delle risorse
umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e
inclusione degli studenti con BES e per sostenerne i processi di apprendimento in
32
relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. L’area dello svantaggio scolastico
comprende problematiche diverse, e con il termine Bisogno Educativo Speciale (BES) si
intende qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o cognitivo
che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare per motivi
fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, familiari, sociali, ambientali
rispetto ai quali è necessario che la scuola offra una adeguata e personalizzata risposta.
Solitamente si individuano tre grandi sotto‐categorie di BES:
1. Studenti diversamente abili, ossia con disabilità fisica, psichica o sensoriale certificate;
2. Studenti con disturbi evolutivi specifici (DSA); 3. Studenti con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Il nostro Istituto, per le sue caratteristiche, ben si adatta ad accogliere questi ragazzi più
bisognosi di attenzione, offrendo loro molte opportunità e stimoli. Punto di forza e
centro delle attività scolastiche sono i laboratori, luogo adatto alla formazione
dell’alunno in quanto permettono lo sviluppo delle capacità espressive e manuali;
l’organizzazione delle attività favorisce la socializzazione, cioè i rapporti tra ragazzi,
ragazzi/insegnanti; la formazione teorico‐pratica permette di sviluppare e rendere
concrete attitudini e capacità dei singoli.
Il compito della scuola è quello di perseguire l’uguaglianza delle opportunità formative:
la scuola non è uguale per tutti, ma diversa per ciascuno, essa deve essere capace di
garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio e perseguire la valorizzazione
delle differenze. Il nostro istituto persegue l’inclusione di tutti gli alunni in particolare
quelli che hanno bisogni educativi speciali.
L’attività didattica è strutturata in modo tale che l’alunno possa acquisire conoscenze,
competenze, abilità rispettando la sua personalità e i suoi tempi di adattamento,
utilizzando una metodologia con cui mediare i contenuti, selezionarli e “rielaborarli” al
fine dell’utilizzo da parte dell’allievo. Al termine del corso di studi, in relazione al
percorso seguito, l’alunno potrà conseguire anche diplomi di qualifica, di maturità che
certificano crediti professionali o formativi ottenuti spendibili nel mondo del lavoro.
ALLEGATO: PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE
33
6. VALUTAZIONE
6.1 SCANSIONE E CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE
Scansione valutativa
Il collegio dei docenti ha deliberato la scansione dell’anno scolastico in due quadrimestri ed ha adottato il sistema di valutazione online con registro e pagella digitali
Al fine di assicurare l’unitarietà educativa e formativa all’interno delle stesse discipline, e possibilmente, tra discipline diverse e di facilitare il passaggio da un indirizzo all’altro, evitando eccessivi divari valutativi tra classi parallele o nelle singole classi, la programmazione delle attività di insegnamento viene concordata nell’ambito dello stesso gruppo di discipline per ogni singolo anno di corso definendo:
Finalità da perseguire
Obiettivi da raggiungere
Contenuti da veicolare
Mezzi e metodologie di lavoro
Strumenti di verifica
Criteri di valutazione
Previsione dei tempi di realizzazione
Attività di recupero e/o approfondimento
Per ogni disciplina saranno definiti gli obiettivi minimi imprescindibili per il successo del percorso formativo sì da consentire:
Un’agile valutazione degli apprendimenti ai fini della determinazione dell’opportunità del passaggio dell’allievo all’anno successivo o al ciclo di studi successivo
Un omogeneizzazione dell’offerta formativa per pari discipline e per classi parallele. Per gli alunni con bisogni educativi speciali, il consiglio di classe, relativamente ai percorsi personalizzati, definisce i docenti che contribuiscono alla valutazione dello studente e concorda modalità che consentano di tenere conto dei risultati raggiunti dai singoli studenti anche in relazione alla loro situazione di partenza. Un’ adeguata comunicazione con la famiglia dello studente può favorire la comprensione dei criteri e la gestione delle aspettative in relazione agli esiti dei percorsi.
34
6.2 VALUTAZIONE DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO
La valutazione è definita sulla base del Patto Formativo individuale, in modo da accertare
le competenze dello studente, in relazione ai risultati attesi a fine periodo. Al termine di
ciascun periodo didattico verrà rilasciata una attestazione, che costituisce condizione di
accesso al periodo didattico successivo. Questa nuova modalità sarà applicata per i
percorsi sperimentali previsti dal presente PTOF. Per l’ammissione agli esami di Stato si
riporta quanto previsto dal DPR 263 del 29/10/2012 (art. 6 c.4):
“L’ammissione all’esame di Stato di cui al comma 3 è disposta dai docenti del gruppo di
livello …, previo accertamento dell’effettivo svolgimento da parte dell’adulto del
percorso personalizzato definito sulla base del Patto formativo individuale …, fermo
restando che non possono essere ammessi agli esami gli adulti che non hanno
frequentato, se non giustificati per documentati motivi e derogati dal collegio dei
Docenti, almeno il 70% del percorso ivi previsto”. (vedi PFP).
6.3 GRIGLIA PROFITTO
CRITERI DI CORRISPONDENZA FRA VOTI IN DECIMI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’ PER LA
VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE, INTERMEDIA E FINALE Impegno e
partecipazi
Conoscenze Abilità Competenze
1 a 3 (scarso)
Evidenzia mancanza di approccio significativo alla disciplina
Possiede labili o nulle conoscenze degli argomenti disciplinari e disarticolate nozioni dei loro ambiti contestuali
Commette errori che oscurano il significato della comunicazione
Non sa orientarsi nell’analisi di problemi semplici e non è in grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive
4
(gravemente
insufficiente)
Non
rispetta
quasi mai
gli impegni,
si distrae in
classe
Conosce in modo
vago e confuso gli
argomenti
disciplinari. Ne
distingue con
difficoltà i nuclei
essenziali e le
interrelazioni,
anche se guidato
Evidenzia imprecisioni
e carenze anche
gravi
nell’elaborazione
delle consegne,
che svolge con un
linguaggio disordinato
e scorretto
Si orienta a fatica
nell’analisi dei
problemi pur semplici,
che affronta con
confuse e non
fondate procedure di
risoluzione
5
(insufficiente)
Non
rispetta
sempre gli
impegni,
E’ in possesso di un
esiguo
repertorio di
conoscenze,
Sviluppa le consegne
in modo sommario o
Sa analizzare problem
semplici in un numero
limitato di contesti.
35
talvolta si
distrae
delle quali coglie
parzialmente
implicazioni e
rimandi essenziali
incompleto, con non
certa padronanza
delle
soluzioni espressive
Applica, non sempre
adeguatamente, solo
semplici procedure
risolutive
6
(sufficiente)
Assolve gli
impegni e
partecipa
alle lezioni
Conosce gli ambiti
delle diverse
discipline e ne
coglie in linea
globale contenuti e
sviluppi
Comprende le
consegne e risponde
in modo semplice ma
appropriato, secondo
i diversi linguaggi
disciplinari
Sa analizzare problemi
semplici ed orientarsi
nella scelta e nella
applicazione delle
strategie di
risoluzione
7‐8
(discreto /
buono)
S’impegna,
partecipa
attivamente
e fa fronte
all’impegno
con metodo
proficuo
Conosce gli
argomenti e li
colloca
correttamente nei
diversi ambiti
disciplinari
Comprende e
contestualizza le
consegne e le sviluppa
attraverso percorsi di
rielaborazione
complessivamente
coerenti
E’ capace di enucleare
in modo articolato
strategie di
risoluzione dei
problemi per
elaborare le quali sa
operare scelte
coerenti ed efficaci
9‐10
(Ottimo)
Impegno e
partecipazio
ne risultano
attivi e
costruttivi
Mostra piena
padronanza
degli ambiti
disciplinari
grazie a una ricca e
articolata rete di
informazioni
E’ in grado di
sviluppare analisi
autonome
a partire dalle
consegne e di esporne
i risultati con
pertinenza ed
efficacia.
Effettua, con sicurezza
e originalità,
collegamenti e
confronti tra i diversi
ambiti di studio
Sa impostare percorsi
di studio
autonomi che
sviluppa con ricca
pertinenza di
riferimenti; sa
risolvere problemi
anche complessi
mostrando sicura
capacità di orientarsi
36
6.4 GRIGLIA DEL COMPORTAMENTO (VOTO DI CONDOTTA)
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche
Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola
Ruolo propositivo all’interno della classe
10
Costante adempimento dei doveri scolastici
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Ruolo collaborativo nel gruppo classe
9
Svolgimento regolare delle consegne assegnate
Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche
Correttezza nei rapporti interpersonali
Ruolo collaborativo nel gruppo classe
8
Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate
Mancato rispetto delle consegne
Partecipazione discontinua all’attività didattica
Interesse selettivo
Rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri
7
Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate non giustificate
Mancato rispetto delle consegne
Disturbo dell’attività didattica e scarsa partecipazione alle lezioni
Disinteresse per alcune discipline
Rapporti scorretti con gli altri
6
Interesse scarso e mancata partecipazione al dialogo educativo e all’attività didattica
Reiterati comportamenti irrispettosi del regolamento scolastico, soggetti a sanzioni disciplinari
Grave e frequente disturbo al lavoro comune.
5
N.B. Il voto di condotta non potrà prescindere dal punteggio raggiunto nel progetto
“Educare al vivere civile”
37
6.5 CRITERI DI DEROGA AL TETTO MASSIMO DI ASSENZE
Prima di ogni valutazione, preliminarmente, sarà validato l’anno scolastico in base al numero delle assenze, che non dovrà superare il tetto massimo previsto dalla normativa. (DPR 122/2009 art.14 comma 7) Fermo restando il tetto massimo di un quarto dell’orario previsto dalla normativa vigente, si potrà derogare da tale limite:
In presenza di alunni con gravi patologie certificate
Per lunghi periodi di assenza per malattia certificati
In caso di condizioni famigliari particolarmente gravi e svantaggiate.
La deroga sarà adottata dal Consiglio di classe con specifica verbalizzazione a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione
6.6 CRITERI GENERALI PER GLI SCRUTINI FINALI
Deliberazione di ammissione alla classe successiva o agli esami conclusivi.
Lo studente valutato almeno sufficiente in tutte le discipline e nel voto di condotta è ammesso alla frequenza della classe successiva, con attribuzione del credito
Per la non ammissione alla classe successiva e per la sospensione del giudizio, il Collegio dei docenti tenendo conto, degli art. 4 / 5 D.P.R. 122/2009, stabilisce i criteri di seguito elencati, che si basano sulla diversificata tipologia delle insufficienze e sul computo delle discipline per ogni indirizzo:
Tipologia di insufficienze:
Lieve: voto disciplina 5 Grave: voto disciplina 4 Gravissima: voto disciplina 2/3
38
Numero discipline
Non ammissione alla classe successiva Sospensione del giudizio
13 Insufficienze in un numero di discipline > 4 Insufficienze = 4 qualora siano presenti almeno 3 insufficienze gravissime
Insufficienze in un numero di discipline ≤4
12 Insufficienze in un numero di discipline > 4 Insufficienze = 4 qualora siano presenti almeno 3 insufficienze gravissime
Insufficienze in un numero di discipline ≤4
11 Insufficienze in un numero di discipline > 4 Insufficienze = 4 qualora siano presenti almeno 3 insufficienze gravissime
Insufficienze in un numero di discipline ≤4
10 Insufficienze in un numero di discipline > 3 Insufficienze = 3 qualora siano presenti almeno 2 insufficienze gravissime
Insufficienze in un numero di discipline ≤3
9 Insufficienze in un numero di discipline > 3 Insufficienze = 3 qualora siano presenti almeno 2 insufficienze gravissime
Insufficienze in un numero di discipline ≤3
8 Insufficienze in un numero di discipline > 3 Insufficienze = 3 qualora siano presenti almeno 2 insufficienze gravissime
Insufficienze in un numero di discipline ≤3
Ai sensi della normativa vigente, per poter essere ammessi a sostenere l’esame di stato bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto e aver conseguito la sufficienza in ciascuna disciplina, a meno che il Consiglio di classe con delibera motivata, non decida l'ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline che vengono valutate con un unico voto.
Non sarà così, invece, per il voto di condotta, che non potrà essere inferiore alla sufficienza. 6.7 CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO
Il Consiglio di classe valuterà il Credito Scolastico attenendosi ai criteri stabiliti dalla normativa e, in particolare, nell’ambito della banda di oscillazione fissata dalle disposizioni in materia, procederà all’assegnazione del relativo punteggio sulla base del
39
percorso didattico, per il quale si valuteranno positivamente l’assiduità alla frequenza scolastica, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo, la partecipazione ad attività complementari ed educative ed eventuali altri crediti formativi.
L ‘attribuzione del credito si basa sulla seguente tabella:
Media dei voti
Fasce di credito III ANNO
Fasce di credito IV ANNO
Fasce di credito V ANNO
M<6 _ _ 7‐8
M = 6 7‐8 8‐9 9‐10
6< M ≤7 8‐9 9‐10 10‐11
7< M ≤8 9‐10 10‐11 11‐12
8< M ≤9 10‐11 11‐12 13‐14
9< M ≤10 11‐12 12‐13 14‐15
All'interno della banda di oscillazione viene conferito il punteggio più elevato se l’alunno è in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
voto minimo di condotta ≥ 8 e parte decimale della media dei voti > 0,50 (es. 6,51);
voto minimo di condotta ≥ 8, e raggiungimento del punteggio minimo di 0,50, calcolato in base alla seguente tabella:
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
A* Frequenza scolastica
Assidua 0,20
*NOTA Il punteggio sarà attribuito se l’alunno non ha superato 20 gg assenza. Non vanno considerate le assenze per malattia per cui è stato prodotto certificato medico rilasciato da una struttura ospedaliera o per gravissimi motivi di famiglia.
B
Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo, compreso
l’insegnamento della religione cattolica o le attività alternative ad
essa
Continuo e diligente
0,10
Notevole 0,20
40
CPartecipazione alle attività
complementari oltre il monte ore annuale obbligatorio per ogni
classe (partecipazione a progetti, attività sportive e stage) max 0,30
≤ 20 h 0,10
> 20 h 0,20
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO Attività formative esterne* debitamente documentate e certificate con indicazione
competenze acquisite e durata attività
(fino ad un max di 2 attività)
≤ 20 h 0,10
> 20 h 0,20
Per gli alunni con giudizio sospeso a giugno, se ammessi alla classe successiva, il punteggio del credito si ferma al valore minimo della banda di oscillazione, salvo che la media, su cui detto profitto viene calcolato, non sia uguale o superiore a sette. L’oscillazione del punteggio del credito non avviene per gli alunni promossi con voto consiglio.
*Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi devono essere acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione e devono essere attinenti al percorso formativo dello studente.
Esempi di esperienze valutabili ai fini dell’attribuzione del credito formativo:
1. Attività culturali, artistico‐espressive: periodo significativo di studio all’estero partecipazioni a concorsi culturali con esito positivo frequenza di un istituto musicale statale o legalmente riconosciuto attività in gruppi corali, formazioni musicali o bandistiche scuola di recitazione o appartenenza ad una compagnia teatrale frequenza ad un corso di formazione nelle arti figurative (pittura, scultura,
fotografia) frequenza di corsi organizzati da enti statali/regionali/provinciali/comunali certificazioni informatiche certificazioni linguistiche
41
2. Attività sportiva a livello agonistico (partecipazione a campionati federali)
3. Attività qualificanti per lo sviluppo della persona, solo in caso di attività non
episodiche ma svolte in modo consistente e continuativo (attività di volontariato all’interno di organismi riconosciuti)
Saranno valutati esclusivamente i crediti formativi derivanti da attività svolte nel corso dell’a.s. di riferimento. I crediti acquisiti allo scadere del termine fissato per la presentazione potranno essere valutati nell’a.s. successivo.
Fermo restando il massimo dei 40 punti complessivamente attribuibili, il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno, può motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall’alunno, in considerazione del particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso, che hanno determinato un minor rendimento.
REGIME TRANSITORIO
Tabella di conversione credito per gli alunni che sostengono l’esame nell’a.s. 2018/19
Somma crediti conseguiti per il III e per il IV anno
Nuovo credito attribuito per il III e IV anno (totale)
6 15
7 16
8 17
9 18
10 19
11 20
12 21
13 22
14 23
15 24
16 25
42
Tabella di conversione credito per gli alunni che sostengono l’esame nell’a.s. 2019/20
Credito conseguito per il III Nuovo credito attribuito per
anno il III anno
3 7
4 8
5 9
6 10
7 11
8 12
6.8 VALUTAZIONE INTERNA La valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’operato della scuola parte dai risultati dell’autoanalisi per giungere all’individuazione dei “punti di forza” della scuola, cioè degli elementi che ne sostengono la qualità, e dei suoi “punti di debolezza”, ossia di quei fattori che la limitano. Una chiara consapevolezza dei “punti di forza” consente di capire su cosa è possibile far leva per migliorare la qualità del servizio, la conoscenza dei “punti di debolezza” indica, invece, gli elementi di criticità rispetto ai quali attivare interventi mirati.
La nostra Scuola, nell’ottica del “miglioramento continuo” con l’ausilio di un monitoraggio costante provvederà alla raccolta e all’inserimento dei dati e, successivamente, all’analisi degli esiti, con l’eventuale elaborazione di proposte per la predisposizione di piani di miglioramento, in sintonia con le indicazioni che emergeranno dal RAV.
43
7. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
Lo slancio verso la sperimentazione e l’innovazione che caratterizzano l’ISISS” Ettore Majorana”, sono riconoscibili anche nelle attività di arricchimento dell'offerta formativa che si integrano coerentemente e completano il lavoro quotidiano attraverso la cura delle ricadute didattiche e formative di cui gli/le allievi/e delle classi possono avvantaggiarsi e attraverso il coinvolgimento di tutto il Consiglio di Classe nell’attività.
Le attività di arricchimento dell'offerta formativa, oltre a fare riferimento alle priorità del RAV, prevedono obiettivi finalizzati a:
motivare maggiormente gli/le alunni/e ad apprendere fare della scuola un centro di stimolazione culturale aiutare i/le ragazzi/e svantaggiati/e aumentare la collaborazione tra le
studentesse e gli studenti, la loro autonomia e la fiducia nelle proprie capacità implementare le possibilità di scambio di esperienze e l’utilizzazione delle
risorse del territorio implementare le competenze digitali
PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
7.1 PROGETTI CURRICOLARI
TITOLO REFERENTE/I DOCENTI COINVOLTI DESTINATARI
EDUCARE AL VIVERE CIVILE Ferrara C. ‐ Noce A.Ruggiero A. Coordinatori di classe Tutti gli alunni
FLIPPED CLASSROOM (INGLESE)
Bove A. R. Correra F.
Bove A. R. Correra F.
Alunni del II biennio e del V anno ‐ 2A LS
ITALIANO L2 Savino D. Savino D. Alunni stranieri dell'istituto
LIM…GUA STRANIERA Correra F. Docenti di lingua inglese Alunni del I biennio
MATEMATICA A COLORI Izzo C. Izzo C. ‐ Tirone C. Zimbardi A.
1 ‐ 2 D AFM ‐ 3C AFM ‐ 3ASIA 1 ‐ 2 A TUR ‐ 1A LS ‐
1B LS
44
PROGETTO LEGALITA' Ferrara C. ‐ Noce A.Ruggiero A.
Abbatiello C. ‐ Altieri L. ‐ Bernardo N. ‐ Caiazzo M. ‐
Correra F. ‐ Crisci D. ‐ D'Amore R. ‐ Ferrara C. ‐ Izzo C. ‐Izzo M. ‐ Liparulo S. Marro L. ‐ Martiniello M.R. ‐ Martinisi L. ‐ Micco T. ‐ Nostrale L. ‐ Ombra M. ‐ Palumbo M. ‐ Piccininno L. ‐ Savino D. ‐ Tangredi N. ‐ Tirone C. ‐ Verlezza G. ‐
Zahora G.M.
Tutti gli alunni
7.2 PROGETTI EXTRACURRICOLARI
TITOLO REFERENTE/I DOCENTI COINVOLTI DESTINATARI
ACC‐CODIAMOCI ALLE SUPERIORI Zahora G. M. Bernardo N.
Zahora G. M. Alunni classi terze scuole secondarie di I grado
ANNUARIO 2018/2019 Bernardo N. Bernardo N. Alunni, famiglie e personale scolastico
CORSI DI PREPARAZIONE ALLA CERTIFICAZIONE DELE A1 CERVANTES
Balletta J. I. Balletta J. I. Romano B.
3B TUR ‐ 3 LS Alunni interessati
CORSI DI PREPARAZIONE ALLA CERTIFICAZIONE DELE B1 CERVANTES
Romano B. Balletta J. I. Romano B.
4A TUR ‐ 4B TUR 5A TUR ‐ 5B TUR
DAL DISEGNO TRADIZIONALE ALLA PROGETTAZIONE IN 3D AL COMPUTER
Esposito G. Esposito G. 4A CAT
DESKTOP Migliore M. Noce A.
Migliore M. Noce A. Tutti gli alunni
ESSERE PROTAGONISTA SUL PALCOSCENICO DELLA VITA Castellano M. R.
Anzivino P. ‐ Castellano M. R. ‐ Cimmino F. ‐ De Lucia A. ‐ Falco C. ‐ Zimbardi F.
Tutti gli alunni
GLI ELEMENTI DI BASE PER IL DISEGNO 3D Esposito G. Caiazzo M.
Esposito G. Alunni classi terze scuole secondarie di I grado
LA BIBLIOTECA, LUOGO DI LETTURA……..E NON SOLO Bove A. R. Docenti di lingua e
letteratura italiana Tutti gli alunni
POTENZIAMENTO E RECUPERO DI MATEMATICA Cellamare F. Cellamare F.
Cimino P. Alunni delle classi terze
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE Bernardo N. Bernardo N.
Balletta J. I. Tutti gli alunni
45
7.3 PROGETTI PON
La scuola mette in atto progetti finanziati attraverso i Fondi Strutturali Europei, nell'ambito del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014‐2020. E’ stato finanziato ed è in corso di realizzazione il “Progetto di inclusione sociale e lotta al disagio”. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità. Ricaduta corsi PON sulla didattica curriculare
I risultati conseguiti nei corsi PON, comunicati dal valutatore ai coordinatori di classe, contribuiranno alla determinazione di:
Voto profitto nelle discipline di riferimento Voto comportamento Credito scolastico
7.4 ORIENTAMENTO
L’orientamento assume un posto di assoluto rilievo nella progettazione educativa dell’istituto. Infatti le cause principali dell’insuccesso formativo a livello di scuola secondaria e di università vanno ricercate soprattutto nella scarsa consapevolezza che gli studenti hanno delle proprie potenzialità ed attitudini, dell’offerta formativa complessiva del sistema d’istruzione, delle prospettive di sviluppo economiche e delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro. A tal fine, l’Istituto, pone in essere iniziative, azioni e progetti rivolte agli studenti per guidarli verso una scelta consapevole che ne favorisca la crescita individuale e professionale. E’ fondamentale che alla presentazione dell'offerta formativa dell'ISISS “Majorana‐Bachelet” corrisponda anche un adeguato bilancio delle competenze ed una lettura delle attitudini e dei talenti che un istituto con svariati indirizzi può soddisfare, garantendo a ciascuno il successo formativo e prospettive occupazionali credibili. Pertanto, tutte le iniziative tenderanno a innalzare il tasso di successo scolastico mediante un’efficace azione di orientamento articolata su 3 aree di intervento:
46
Orientamento in entrata:
‐ continuità con la scuola secondaria di I grado, accoglienza, sostegno e recupero
dello svantaggio, eventuale ri‐orientamento, iniziative per l’espletamento dell’obbligo scolastico;
‐ partecipazione attiva da parte degli studenti delle terze medie a progetti come : “Avvio al disegno CAD”,“ Ac_codiamoci alle superiori”
‐ Illustrazione dell’offerta formativa presso le scuole del territorio; ‐ Open Day
Orientamento in itinere:
‐ valorizzazione delle capacità e attitudini degli alunni affinchè facciano la scelta del proprio percorso formativo in modo consapevole ;
‐ tutorato per la prevenzione della dispersione scolastica al fine di aiutare gli alunni a recuperare e/o rafforzare la motivazione e l’interesse per il corso di studi e qualora necessario, aiutarli ad orientarsi verso gli altri indirizzi presenti nella scuola.
Orientamento in uscita: ‐ percorsi di alternanza scuola‐lavoro in collaborazione con aziende; ‐ incontri con esperti e/o figure professionali di settore; ‐ orientamento universitario.
7.5 PIANO DI SVILUPPO EUROPEO – EUROPEAN DEVELOPMENT PLAN
Premessa
Il nostro Istituto sta avviando un processo di rafforzamento della propria offerta formativa nella direzione di una maggiore apertura europea ed internazionale, allo scopo di:
- fornire un approccio più interculturale, integrato e motivante del "sapere"; - arricchire le competenze in risposta alle prospettive e alle sfide di una società
globalizzata; - moltiplicare le opportunità per favorire il processo di transizione tra formazione
scolastica e mercato del lavoro.
47
Bisogni della scuola in termini di sviluppo della qualità ed internazionalizzazione
Dall’analisi delle necessità dell’Istituto in termini di modernizzazione e di sviluppo europeo sono state identificate le seguenti AREE STRATEGICHE DI MIGLIORAMENTO:
Competenze dello staff
Rafforzamento della prospettiva europea negli aspetti didattici e organizzativi; Maggiore orientamento del Lifelong Learning Training (formazione continua) in
direzione europea; Potenziamento delle competenze di comunicazione in lingua straniera.
Metodologie e strumenti didattici
Adozione di approcci didattici innovativi; Realizzazione di una didattica CLIL curriculare; Utilizzo più disinvolto ed esteso delle nuove tecnologie.
Transizione dal percorso di studi al mondo del lavoro
Realizzazione di maggiori sinergie tra formazione e mercato del lavoro; Estensione, su scala territoriale e culturale più ampia, dei percorsi di Alternanza
Scuola‐Lavoro che già si realizzano su scala locale; Rafforzamento delle competenze linguistiche degli studenti, spendibili in
contesti professionali.
Dimensione europea
Innesco di un cambiamento culturale che accresca la consapevolezza di un’identità europea, sia nella comunità scolastica a tutti i livelli sia sul territorio in cui la scuola opera;
Potenziamento delle competenze di cittadinanza europea degli studenti per formare cittadini aperti, attivi e consapevoli;
Realizzazione di maggiori cooperazioni e interconnessioni a livello internazionale.
Attività in risposta all’analisi dei bisogni
Per rispondere adeguatamente ai bisogni individuati, l'Istituto intende intensificare la partecipazione ad attività di formazione e progettazione ad orientamento europeo; intende inoltre cogliere maggiormente le opportunità di scambio interculturale e cooperazione internazionale offerte da enti italiani ed europei, dai Fondi Strutturali Europei (PON) e dal programma Erasmus+.
48
In particolare, la scuola metterà in atto le seguenti ATTIVITA’, coinvolgendo opportunamente lo Staff, gli Studenti e l’intera organizzazione scolastica:
STAFF
Mobilità transnazionale del personale docente e tecnico‐amministrativo finalizzato alla crescita professionale e allo sviluppo di nuove competenze, attraverso l’azione Erasmus Plus KA1: corsi strutturati ed eventi formativi all’estero; job‐shadowing, ossia periodi di osservazione presso istituti partner europei.
Partecipazione attiva alla “community on‐line” dei docenti europei e‐Twinning, attraverso Learning Events e progetti di cooperazione internazionale.
Partecipazione ai TCA ‐ Transnational Cooperation Activities, organizzati dalle Agenzie italiane Indire e Inapp e dalle Agenzie nazionali di altri Paesi.
Formazione del personale docente e tecnico‐amministrativo per il potenziamento delle competenze in lingua straniera, con certificazione dei livelli di competenza secondo i parametri QCER presso enti accreditati.
Formazione del personale docente per l’acquisizione e la diffusione delle competenze metodologiche CLIL.
Formazione del personale docente per l’acquisizione e la diffusione di metodologie e strumenti didattici
Costruzione di percorsi didattici che valorizzino il senso di cittadinanza europea, anche attraverso l’utilizzazione di fondi europei FSE.
STUDENTI
Partecipazione ad attività di mobilità in ambito VET (Vocational Education and Training) per l’attuazione di tirocini formativi all’estero, attraverso l’azione Erasmus+ KA1 – VET.
Partecipazione a progetti di scambio e partenariato transnazionale tra scuole ed enti di diversi Paesi attraverso l’azione Erasmus+ KA2.
Partecipazione attiva alle reti di scuole e‐Twinning. Partecipazione a percorsi di formazione per il potenziamento degli strumenti
linguistici, con certificazione dei livelli di competenza secondo i parametri QCER presso enti accreditati dal MIUR.
Partecipazione a stage linguistici e professionali all’estero, anche attraverso l’utilizzo di Fondi Strutturali Europei.
Partecipazione a percorsi di formazione che promuovano la conoscenza della realtà europea e lo sviluppo di una coscienza europea, anche attraverso l’utilizzazione di fondi FSE.
49
Partecipazione a progetti e gare internazionali aventi come obiettivo lo sviluppo della dimensione europea della scuola, promossi da Università ed Enti italiani ed europei, dal Parlamento Europeo, dalla Commissione Europea.
Informazione sulle opportunità di studio, volontariato e lavoro all’estero attraverso la realizzazione di seminari e workshop in cooperazione con enti che promuovono la dimensione interculturale della formazione, quali Intercultura.
TUTTA L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Utilizzo di strumenti europei per il riconoscimento e la validazione di competenze (quali Europass Certificate).
Adesione ai programmi delle Giornate Europee. Animazione della dimensione europea della scuola attraverso spazi dedicati ad
eventi e iniziative sul sito web, sulle chat, sulla pagina facebook della scuola. Coinvolgimento delle famiglie degli studenti, di enti locali e di altri attori del
territorio nella promozione ed implementazione di eventi e iniziative che valorizzino la dimensione europea.
50
8. FABBISOGNO TRIENNALE DEL PERSONALE
8.1 FABBISOGNO DI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO
CLASSE DI CONCORSO
A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019
ORE SETTIMANALI ORE SETTIMANALI ORE SETTIMANALI
A‐12 385 368 356
A‐19 0 0 2
A‐20 52 35 36
A‐21 50 49 41
AA24 87 78 66
AB24 195 183 177
AC24 18 18 15
A‐26 123 113 127
A‐34 130 126 128
A‐37 83 75 75
A‐40 115 102 96
A‐41 36 28 29
A‐42 70 65 68
A‐45 140 127 110
A‐46 142 129 119
A‐48 128 122 118
A‐50 73 94 102
A‐51 15 11 8
A‐54 12 12 10
IRC 64 61 59
A66 18 18 16
A‐47 104 105 86
B‐03 10 11 12
B‐12 73 62 72
B‐14 37 38 19
B‐15 76 59 69
B‐16 19 21 21
B‐17 40 43 44
SOSTEGNO 408 414 377
51
8.2 PERSONALE IN ORGANICO DI POTENZIAMENTO 2018/19
CLASSE DI
CONCORSO
ORE DISPONIBILI
POTENZIAMENTO ORGANIZZATIVO
SOSTITUZIONI
POTENZIAMENTO
SU PROGETTI
ORE DI
UTILIZZO
A026 165 165 0 0 165
A034 132 99 33 0 132
A037 495 0 330 165 495
A040 33 0 0 33 33
A041 297 297 0 0 297
A045 1782 66 1320 396 1782
A046 594 99 165 330 594
A047 132 99 0 33 132
A048 594 396 99 99 594
A050 594 0 363 231 594
A051 594 0 528 66 594
A066 66 0 0 66 66
AB24 594 99 231 264 594
B014 561 0 363 198 561
SOSTEGNO 1023 165 759 99 1023
8.3 PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO
Anno scolastico 2018/19
n. classi n. alunni n. unità di personale
62 1160
Collaboratori scolastici 14
Assistenti amministrativi 8
Assistenti tecnici 9
DSGA 1
52
9.FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
PLESSO/SEDE STACCATA e/o COORDINATA
TIPOLOGIA DOTAZIONE TECNOLOGICA
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA
FONTE DI FINANZIAMENTO
Plesso
“Majorana”
MODULO1: Aule “aumentate” dalla tecnologia Il modello di ambiente didattico prescelto prevede n. 8 aule “aumentate”, presso la sede succursale di Via Fruggieri, caratterizzate ciascuna dal seguente setting d’aula: n. 1 KIT LIM
‐LIM 87” formato 16:10 (4 tocchi tecnologia Ottica Multitouch) ‐Videoproiettore ad ottica ultracorta WXGA ‐Speaker amplificati
n. 1 Arredo ‐Cattedra fornita di botola porta notebook con sistema di sicurezza a ribalta, completa di cassettiera con serratura ‐ Ancoraggio a terra
‐Contribuire allo sviluppo di un’istruzione e di una formazione di qualità, orientate al futuro e concepite in funzione delle esigenze della società europea ‐Adattarsi al mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione ‐Sviluppare la competenza digitale: saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione ‐Sperimentare modalità di insegnamento innovative, utilizzando l’ e‐learning come supporto all'attività didattica tradizionale
PON 12810 del 15/10/2015 ‐FESR – Realizzazione AMBIENTI DIGITALI
53
Le suddette attrezzature saranno integrate da quelle di cui la scuola è già dotata:
‐Collegamento ad Internet tramite linea ADSL in ogni aula ‐Notebook
MODULO 2: Postazioni informatiche e per l’accesso dell’utenza e del personale (o delle segreterie) ai dati ed ai servizi digitai della scuola. Il modulo prevede l’allestimento di una postazione dedicata ai docenti e ai genitori presso la sala professori della sede centrale di Via Caudio, composta da: N. 1 PC desktop: processore I5 – RAM 8Gb – Monitor 17’ N. 1 Stampante Multifunzione Stampa Copia Scansione Fax Laser a Colori A4 18 Ppm (B / N) 4 Ppm (Colore) Usb Ethernet
e il Cloud Computing per la fruizione, conservazione e condivisione di risorse
54
10. PIANO FORMAZIONE DEI DOCENTI
Premessa La scuola è il luogo della crescita culturale e della formazione. Mantenere un’offerta formativa aggiornata, in grado di utilizzare le moderne tecnologie, offrendo percorsi personalizzati e capace di promuovere l’eccellenza, comporta un processo di costante aggiornamento di tutto il personale docente. Inoltre il processo di dematerializzazione in atto comporta l’aggiornamento continuo del personale ATA.
Dal riferimento normativo costituito dalla legge 107 emerge un quadro di riferimento nel quale la formazione del personale docente è "obbligatoria. permanente e strutturale” (comma l24), secondo alcuni parametri innovativi: a) il principio della obbligatorietà della formazione intesa come impegno e responsabilità professionale di ogni docente; b) la formazione come "ambiente di apprendimento continuo", insita in una visione volta al miglioramento; c) la definizione e il finanziamento di un piano nazionale triennale per la formazione;
e) l'assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali.
Pertanto, l’Istituto Majorana‐Bachelet nel recepire le indicazioni del "Piano Nazionale per la Formazione", che definisce le priorità per il triennio 2016‐2019: diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e pianificazione dei programmi di intervento per giungere alla valutazione promozionale del progetto formativo, imposta la sua programmazione sulla base del Rapporto di Autovalutazione. Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e A.T.A. sono i seguenti: motivare/rimotivare alla professione; rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento alla qualità del servizio scolastico;
rafforzare le competenze psicopedagogiche; saper affrontare i cambiamenti e le nuove esigenze che la società propone e
55
che comportano l'acquisizione di nuove strategie, soprattutto in camposocio‐didattico;
attivare iniziative finalizzate al confronto con altri soggetti operanti nella società, da cui poter trarre spunti e riflessioni che comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal docente in classe.
Per quanto riguarda specificamente il personale ATA, le principali aree di formazione riguardano i processi di dematerializzazione e le funzioni gestionali amministrative. L’analisideibisogniformativideidocentihamessosinoadorainlucebisogniforma
tiviperfettamente allineatialleindicazioniministeriali.Inparticolaresonostatisegnalatiiseguentibi
sogni: formazione linguista straniera – inglese. Significative richieste di
certificazione sia linguistica che linguistico‐metodologica (CLIL) formazione nell’ambito dell’innovazione didattica formazione nell’ambito della dimensione relazionale e della gestione
delle interazioni educative con il gruppo classe formazione nell’ambito della valutazione didattica formazione specifica in ordine alla didattica inclusiva
Dopo un’accurata analisi dei bisogni formativi dei docenti e tenuto conto del Rapporto di Autovalutazione sono stati predisposti alcuni interventi formativi attinenti alle seguenti aree strategiche:
Esigenze nazionali
Le attività di
formazione dovranno
essere finalizzate a:
Personale Coinvolto
Tempi
Priorità
Strategica
Correlata
2016/17
2017/18
2018/19
COMPETENZE
DI SISTEMA
Didattica per competenze e
Elaborare un percorso di ricerca‐azione sulla didattica per competenze
Favorire la diffusione della cultura della didattica per
Personale docente X X X 1,2
56
innovazione metodologica
Azione
RICERCA
AZIONE SULLA DIDATTICA
PER COMPETENZE
competenze.
COMPETENZE
DI SISTEMA
Valutazione e miglioramento
Azione VALUTAZIONE
Sostenere lo sviluppo di
una cultura della
valutazione, capace di
apprezzare
l
e
competenze promosse
negli allievi e non solo di
verificare le conoscenze;
Promuovere
l
a
connessione tra
progettazione
de
i curricoli, azione
didattica in classe,
valutazione formativa e
certificazione
degliapprendimenti
Personale docente
X X
57
ALTRO
Bisogni Specifici
BULLISMO E
CYBER BULLISMO
Ampliare le competenze legate all’affrontare i problemi del bullismo e cyberbullismo, attraverso un maggiore coinvolgimento positivo da parte degli adulti, docenti e genitori: fornire un comune terreno di comprensione e analisi degli usi aggressivi del web, dotare anzitutto gli insegnanti di mezzi adeguati a riconoscere tali fenomeni e quindi a costruire, insieme ai ragazzi, percorsi e azioni che prevengano il rischio o comunque ridimensioni progressivamente gli esiti negativi di situazioni critiche già in essere ma non ancora individuate o non valutate in tutta la loro potenziale gravità. Attivare un percorsoche si proietti al di là dell’istituzione scolastica che inneschi azioni di prevenzione e riduzione del danno intese come un continuum che ha per cardine il bisogno dell’utenza.
Personale docente
X
ALTRO
Bisogni Specifici
LA DIGITALIZZA
ZIONE DEI PROCESSI
FORMATIVI
Ampliare le competenze informatiche che permettano l’introduzione delle tecnologie nella didattica quotidiana;
Far acquisire competenzein che permettano di attivare percorsi didattici innovativi, nelle varie discipline, attraverso i linguaggi multimediali e i contenuti digitali, anche per eventualedisseminazione tra altri docenti.
Personale Docente
X X X Legge 107
58
COMPETENZE
PER UNA
SCUOLA
INCLUSIVA
Coesione sociale e
prevenzione del disagio giovanile
azione DISPERSIONE
Acquisire maggiore competenza nell’elencare i fattori che costituiscono le principali cause della dispersione nelle proprie classi; Potenziare le capacità di riconoscere i diversi fattori responsabili del problema dispersione Acquisire possibili strategie didattiche educative utilizzabili e metodologie alternative al fine di contenere il fenomeno drop‐out.
Personale Docente
X X
COMPETENZE
PER UNA
SCUOLA
INCLUSIVA
Inclusione e disabilità
azione INCLUSIONE
Far acquisire le competenze, il bagaglio formativo e culturale, i comportamenti ed i valori necessari di una formazione inclusiva a tutti coloro che intraprendono la professione docente a prescindere dalla materia di insegnamento, dalla specializzazione, dall’età degli alunni cui si andrà ad insegnare o dal tipo di scuola in cui si andrà a lavorare.
Fornire ai docenti , soprattutto a quelli con scarsa esperienza nelle tematiche dell’integrazione e dell’inclusione, una serie di materiali da usare per meglio mettere a fuoco le problematiche e per avere fin da subito una traccia di lavoro da sperimentare nella quotidianità del lavoro didattico educativo.
Personale Docente
X X
59
ALTRO
SICUREZZA
Fornire conoscenze rispetto alla legislazione e agli organi di vigilanza in materia di sicurezza e salute sullavoro Fornire conoscenze generali sui concetti di danno, rischio, prevenzione.
Sviluppare capacità analitiche (individuazione dei rischi) e comportamentali (percezione delrischio).
Attivare comportamenti responsabili ed adeguati in una scuola sicura
Personale Docente e non docente
X X X
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81
legge 107
COMPETENZE
PER UNA
SCUOLA
INCLUSIVA
Coesione sociale e
prevenzione del disagio giovanile
azione
GESTIONE DELLA CLASSE
Potenziare gli strumenti contro la dispersione scolastica;
Ridurre, sensibilmente, il rischio di burn‐out negli insegnanti.
Fornire strumenti operativi per la gestione delle relazioni all'interno della classe;
Attivare competenze rispetto all’uso delle tecniche di comunicazione, del problem solving, della gestione dei conflitti;
Supportare l'azione dell'insegnante nell'applicazione delle nuove metodologie didattiche‐educative.
Personale Docente X
60
COMPETENZE
PER IL 21°
SECOLO
Lingue straniere
CLIL (Content and
Language Integrated Learning)
Formare i docenti all’uso veicolare della lingua straniera per insegnare una disciplina che non si pone quindi obiettivi esclusivamente didattici quanto piuttosto quella di incrementare un suo utilizzo autentico in un altro ambito cognitivo. Fornire strumenti per poter attivare percorsi educativi linguistici all’insegna dell’innovazione metodologica in vari ambiti disciplinari.
Personale Docente X X X
Previsione, Gestione e
Rendicontazione contabile nelle
Istituzioni scolastiche
(Bilanci Web)
Fornire conoscenze sulle tematiche contabili per quanto concerne l’aspetto normativo, le problematiche gestionali e l’utilizzo del sistema informatico
Personale amministrativo
X X Legge 107
Il piano sarà revisionato ed aggiornato nel corso dello svolgersi delle attività.
Percorsi formativi già in essere:
Valutazione e miglioramento
Didattica per competenze e innovazione metodologica
Piano di Ambito L'Istituto partecipa alla scelta delle azioni di formazione per il personale scolastico sviluppate dalla rete di istituti dell'ambito C7 ( Caserta ) e in particolare le Unità formative del Piano di Ambito individuate per l'anno scolastico 2017/18 sono le seguenti:
AREA DEI BISOGNI SPECIFICI U.F.1: “I ragazzi difficili”: aspetti psicopedagogici e didattici AREA DEI BISOGNI SPECIFICI U.F.2:Risorse e strumenti digitali per l’insegnamento delle lingue Classiche AREA DEI BISOGNI SPECIFICI U.F.4:Metodi di ricerca nelle discipline scientifiche
61
AREA TEMATICA U.F.3: Didattica per competenze ed innovazione metodologica (Base) U.F.6:Didattica per competenze ed innovazione metodologica (Intermedio) U.F.9:Didattica per competenze ed innovazione metodologica (Avanzato) AREA TEMATICA U.F.13:Competenze di Lingua straniera (inglese) AREA TEMATICA U.F.16:Inclusione e disabilità (Base) U.F.19:Inclusione e disabilità (Avanzato) AREA TEMATICA U.F.22:Valutazione e miglioramento
Unita Formative Le attività di aggiornamento/formazione saranno effettuate, a discrezione del singolo docente e in relazione alle offerte esistenti sul territorio. L'attività di formazione si articolerà in Unità Formative. L’ Istituto riconosce come Unità Formativa la partecipazione a iniziative promosse direttamente dall'Istituto, dalle reti di scuole, dall'amministrazione e quelle liberamente scelte dai docenti purché coerenti con il piano di formazione dell'Istituto. L'attestazione è rilasciata dai soggetti che promuovono ed erogano la formazione, compresi gli organismi accreditati dal MIUR secondo quanto previsto dalla Direttiva 170/2016. Per il raggiungimento degli obiettivi del PTOF e del piano di miglioramento si prevede che ogni docente svolga almeno una Unità Formativa all’anno ( CFU 25 ore) o comunque almeno 75 ore di formazione nell’arco del triennio.
S.O.F.I.A. I docenti attraverso il sito del MIUR possono accedere al Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti ( S.O.F.I.A.) e scegliere tra le tante attività formative proposte nel catalogo online dalle Scuole e dai Soggetti accreditati/qualificati MIUR ai sensi della direttiva 170/2016 e gestire l’offerta di formazione attraverso una procedura di accreditamento svolta completamente on line.
62
Carta del Docente Per attività aventi carattere oneroso, sarà salva la facoltà del singolo docente di utilizzare il contributo di euro 500 (“Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente”) erogato annualmente ex art. 1 c. 121 L. 107/15. Neoassunti
Le azioni formative saranno rivolte, inoltre, anche ai docenti neoassunti così come previsto dalla nota MIUR del 07 gennaio 2016 Portfolio professionale
I docenti partecipanti alle Unità Formative inseriranno nel portfolio digitale personale la documentazioni concernenti il processo formativo realizzato. Conclusioni
I materiali relativi ai corsi di formazione e alle esperienze didattiche e di laboratorio significative costituiranno un prezioso patrimonio di risorse al quale i docenti potranno attingere per la propria autoformazione e/o la programmazione delle proprie attività.
63
11. PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA‐LAVORO Dal testo della Legge di Bilancio 2019, inviato al Quirinale, il governo prevede una drastica riduzione delle ore previste dall’Alternanza Scuola‐Lavoro, che da quest’anno pare verrà rinominata percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
Questo il nuovo monte ore:
da 400 ore a 180 negli istituti professionali da 400 ore a 150 negli istituti tecnici da 200 ore a 90 nei licei
Avendo le classi quarte e quinte già effettuato nel corso degli anni scolastici precedenti, un numero congruo di ore ASL, nel corrente A.S. esse saranno esonerate dall’attivazione di specifici progetti ASL definiti dai relativi Consigli di Classe. Saranno garantite le attività di Orientamento universitario.
Le classi Terze inizieranno il percorso ASL triennale in base alle nuove direttive ministeriali in modo da svolgere, nei tre anni 2018‐19, 2019‐20 e 2020‐21, il monte ore complessivo previsto.
Le attività saranno articolate in base alle seguenti tabelle relative all’intero triennio
Istituto Tecnico - Settore Economico e Settore Tecnologico
Classe III (A.S. 2018-19) Classe IV (A.S. 2019-20) Classe V (A.S. 2020-21)
Percorso Curriculare 10 10 10
Sicurezza 4 - -
Project Work - - 10
Orientamento - 5 (lavoro)
5 (universitario)
5 (lavoro)
5 (universitario)
Azienda 30 40 20
64
Istituto Professionale
Classe III (A.S. 2018-19) Classe IV (A.S. 2019-20) Classe V (A.S. 2020-21)
Percorso Curriculare 10 10 10
Sicurezza 4 - -
Project Work - - 10
Orientamento - 5 (lavoro)
5 (universitario)
5 (lavoro)
5 (universitario)
Azienda 40 50 30
Liceo
Classe III (A.S. 2018-19) Classe IV (A.S. 2019-20) Classe V (A.S. 2020-21)
Percorso Curriculare 5 5 5
Sicurezza 4 - -
Project Work - - 10
Orientamento - 5 (lavoro)
5 (universitario)
5 (lavoro)
5 (universitario)
Azienda 20 15 10
Sarà un percorso interdisciplinare che coinvolgerà le discipline di indirizzo ritenute funzionali al progetto oltre che enti e/o aziende di settore, in linea rispetto ai vari indirizzi di studi presenti nell’Istituto. Le attività extracurriculari comprenderanno:
Formazione sulla sicurezza Realizzazione del project work Incontri con esperti e/o figure professionali di settore Osservazione in enti e/o aziende Attività di orientamento in uscita
I suddetti percorsi si svolgeranno durante l’anno scolastico e saranno obbligatori per tutti gli studenti delle classi coinvolte. Le figure che realizzeranno questo processo ed i relativi compiti che esse andranno a svolgere sono i seguenti:
65
a. Dirigente Scolastico, che avrà il compito di: individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi di Alternanza; stipulare apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l’orientamento scolastico ed universitario dello studente; verificare le condizioni di sicurezza connesse al precorso di Alternanza; assicurare il buon andamento del percorso svolgendo compiti gestionali, organizzativi e di coordinamento; redigere una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni;
b. FF.SS che avranno il compito di: elaborare la scheda generale dei singoli percorsi di Alternanza; compilare la scheda finanziaria dell’intero processo da cui scaturiranno le schede finanziarie dei singoli percorsi di Alternanza; coordinare le visite aziendali, il percorso in azienda, il corso sulla sicurezza e l’orientamento nei singoli percorsi; coordinare il monitoraggio del percorso, in itinere e finale, con i tutor didattici interni; raccogliere il materiale dei singoli percorsi dai tutor didattici interni; assistere il Dirigente nel monitoraggio finale esterno;
c. Dipartimenti che avranno il compito di: individuare i nodi pregnanti del percorso formativo di Alternanza; programmare il curricolo triennale in vista degli obiettivi da conseguire; collaborare con le FF.SS. ed i tutor didattici interni al fine di favorire l’efficienza e l’efficacia dell’intero percorso formativo;
d. Consigli di Classe che avranno il compito di: compilare la scheda del progetto formativo della classe; eseguire il monitoraggio, in itinere e finale, del percorso formativo svolto; valutare, coadiuvati dal tutor formativo esterno, per tramite del tutor didattico interno, le competenze conseguite dagli alunni negli scrutini intermedi e finali dell’anno scolastico in corso; assegnare il credito scolastico e/o formativo relativo al percorso svolto; certificare il percorso per singolo alunno da inserire al SIDI (portfolio alunno); consegnare il materiale, debitamente compilato, in forma cartacea e digitale al tutor didattico interno;
e. Tutor didattico interno che avrà il compito di: elaborare, insieme al tutor formativo esterno e su indicazioni del C.d.C., il percorso di Alternanza che verrà sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale); assistere e guidare gli studenti nei percorsi di Alternanza; verificare il corretto svolgimento del percorso affrontando le eventuali criticità che dovessero emergere; comunicare periodicamente al DS per tramite delle FF.SS. gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dagli allievi; informare ed aggiornare il C.d.C. sullo svolgimento dei percorsi di Alternanza; riportare al C.d.C. gli elementi forniti dall’azienda per consentire il processo di valutazione degli allievi; assistere il Dirigente nella
66
redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività di Alternanza;
f. Tutor didattico esterno che avrà il compito di: collaborare con il tutor didattico interno nella progettazione, organizzazione e valutazione dell’esperienza di Alternanza; favorire l’inserimento dello studente nel contesto operativo, affiancarlo ed assisterlo nel percorso; garantire l’informazione / formazione dello studente sui rischi specifici aziendali; pianificare ed organizzare le attività in base al progetto formativo; fornire alla scuola gli elementi concordati per valutare l’attività dello studente e l’efficacia del processo formativo;
g. Studenti delle classi terze e quarte e rispettive Famiglie che avranno il compito di: condividere le scelte operate dalla scuola sul percorso di Alternanza; stipulare il patto formativo con la scuola: diritti–doveri rispetto al percorso di Alternanza; garantire la partecipazione dei ¾ del monte ore previsto ai fini della valutazione e certificazione; partecipare al processo di valutazione del percorso svolto nei confronti della scuola e dell’azienda.
PASSAGGI PER LA PROGETTAZIONE DEL PERCORSO:
a. Analisi dei fabbisogni del territorio: per la quale si è fatto riferimento a quanto riportato nel PTOF dell’Istituto. Da tale analisi si evince che, l'agricoltura e l'artigianato hanno ridotto in modo decisivo il proprio peso e il proprio ruolo; gli antichi mestieri sono scomparsi, altri, che si erano riconvertiti nei processi di modernizzazione di sviluppo industriale trasformandosi in numerose piccole imprese commerciali e di produzione, riguardanti settori quali il calzaturiero, la componentistica elettrica ed elettronica, il tessile e l’abbigliamento, stanno risentendo fortemente della congiuntura economica sfavorevole. Il territorio non offre sufficienti servizi e attrezzature per il tempo libero e per le attività di aggregazione dei giovani. La provincia di Caserta, infatti, ha un indice di dotazione di strutture culturali, ricreative, sanitarie e sociali al di sotto dell'indice regionale e nazionale. Il tenore di vita della nostra popolazione scolastica è medio‐basso, il reddito pro‐capite delle famiglie ed i loro livelli di scolarizzazione sono abbastanza modesti.
b. Stesura della scheda di progetto del percorso formativo: si tratta di una scheda che riguarda sia il secondo biennio che l’ultimo anno di studi dei nostri alunni. Essa è piuttosto dinamica visto che potrà essere compilata, per gran parte, autonomamente dai vari Consigli di Classe in base agli obiettivi che intendono raggiungere. Per ciò che concerne le visite presso aziende, enti e centri di figure professionali, i vari Consigli di Classe, pur potendo scegliere le diverse
67
destinazioni, non potranno superare il numero di visite massime consentite, visto la esigua disponibilità economica messa a disposizione dal Ministero per la realizzazione dell’intero percorso di Alternanza durante l’intero triennio. Si precisa che, ulteriori indicazioni circa la compilazione di tale scheda verranno fornite ai tutor didattici interni prima dei prossimi Consigli di Classe.
c. Individuazione del project work: fase molto importante poiché anche su di esso si fonda la possibilità di valutare le competenze conseguite dagli alunni. Va individuato e strutturato in collaborazione con l’azienda ospitante secondo gli obiettivi da raggiungere alla fine del percorso a breve e lungo termine.
d. Valutazione del percorso formativo: in questo contesto, si fa presente che risultano particolarmente funzionali tecniche di valutazione basate sulla osservazione strutturata dei comportamenti e degli atteggiamenti dello studente, pertanto, gli esiti delle esperienze di Alternanza potranno essere valutate in diverse modalità come: le prove esperte, le schede di osservazione e i diari di bordo. L’accertamento delle competenze poi avverrà attraverso: la descrizione delle competenze attese al termine del percorso; l’accertamento delle competenze in ingresso; la verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie e l’accertamento delle competenze in uscita. I risultati finali della valutazione dovranno essere sintetizzati nella certificazione finale. Gli esiti finali del percorso contribuiranno alle proposte di voto dei docenti del Consiglio di Classe e alla attribuzione del voto di comportamento.
e. Monitoraggio del percorso svolto: nell’ottica di una valutazione di sistema sempre più incalzante, dovrà essere fondamentalmente di tre tipi: interno in itinere, con riunioni periodiche tra le FF.SS. ed i tutor didattici interni; interno finale, con riunioni dipartimentali e/o C.d.D. ed esternoin piattaforma a cura del Dirigente Scolastico e delle FF.SS.
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO a.s. 2018/2019:
Classe/ sez./Ind. Titolo del progetto
3 A AFM Il Contabile Informatico
3 B AFM Il Contabile Informatico
3 C AFM Il Contabile Informatico
68
3 A SIA Il Contabile Informatico
3 B TUR Programmatore Turistico
3 A LSA Ricercatore Scientifico
3 A ELE Tecnico impianti elettrici
3 A MEC Tecnico autronico dell’automobile
3 A CHI Tecnico controllo alimentare
3 B BIO Tecnico controllo ambientale
3 A MAN Manutentore impianti elettrici
69
12.PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Introduzione
ll Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015, è una delle linee di azione della legge 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il documento, pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, ha funzione di indirizzo e punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life‐long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.
ll Piano si articola in 4 passaggi:
strumenti, competenze e contenuti, formazione, accompagnamento.
Per ognuno di essi sono stati identificati obiettivi e azioni specifiche. Non si guarda solo all’elemento tecnologico ma si propone una visione di innovazione che coinvolge in prima persona studenti e personale.
“La buona scuola digitale esiste già, in tutta Italia. Ma lo Stato deve adesso fare in modo che questo patrimonio diventi sempre più diffuso e ordinario. Per far sì che nessuno studente resti indietro. Per far sì che, nell’era digitale, la scuola diventi il più potente moltiplicatore di domanda di innovazione e cambiamento del Paese”.(PNSD 2015)
Le azioni previste sono organizzate in 9 ambiti di lavoro:
accesso, spazi e ambienti per l’apprendimento, identità digitale, amministrazione digitale, competenze degli studenti, digitale, imprenditorialità e lavoro, contenuti digitali, formazione del personale, accompagnamento.
70
12.1 L’ANIMATORE DIGITALE
Il PNSD introduce nella scuola italiana una nuova figura di sistema: l’animatore digitale, che avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale nell’attività didattica. Il suo profilo (cfr. azione #28 del PSDN) è rivolto a:
1. Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PSDN, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza necessariamente essere un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.
2. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop ed altre attività, anche strutturate, sui temi del PSDN, attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e alla comunità territoriale, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
3. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa;
Progetto
Le azioni dell’Animatore Digitale, di seguito descritte, verranno implementate nell’arco del triennio 2016‐2019, in coerenza con alcuni degli ambiti previsti dal PNSD e saranno precedute da una fase propedeutica, condotta nell’a.s. 2015‐16, di divulgazione del Piano, di formazione dell’AD e di individuazione di bisogni formativi di docenti e alunni.
12.2 SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
Obiettivi
Potenziare l’infrastrutturazione digitale della scuola con soluzioni “leggere”, sostenibili e inclusive
Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione
Passare da didattica unicamente “trasmissiva” a didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili
Allineare l’edilizia scolastica con l’evoluzione della didattica
71
Ripensare la scuola come interfaccia educativa aperta al territorio, all’interno e oltre gli edifici scolastici
Azioni
Azione #4 – Ambienti per la didattica digitale integrata
Progetto PON FESR ‐ Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione
tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave –
Ambienti digitali
TITOLO:
E‐CLASS: DAL GESSO AL TOUCH SCREEN
DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
L’idea progettuale scaturisce dalla necessità di rimodulare i tradizionali spazi della didattica, “aumentandoli” con la tecnologia, in modo da riequilibrare i rapporti, attualmente sproporzionati, tra apprendimenti per riproduzione e quelli per scoperta e costruzione.
Si richiede l’implementazione di 8 aule presso la sede succursale, integrando le dotazioni tecnologiche già disponibili (notebook con collegamento ad Internet) con dispositivi per la fruizione collettiva di contenuti (LIM) e arredi (scrivanie porta notebook), destinate a gruppi di apprendimento variabili, per una integrazione quotidiana del digitale nella didattica e un’apertura delle classi ai servizi offerti dal Cloud Computing e dal Web 2.0.
I nuovi spazi della didattica saranno fruiti sia da gruppi di studenti (intere classi o piccoli gruppi) per le quotidiane attività didattiche d’aula e per l’attuazione dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa, che da docenti, per le attività di aggiornamento e formazione, e trasformeranno le aule tradizionali in veri e propri ambienti di comunicazione, finestre sul mondo, luoghi di negoziazione delle conoscenze e di opportunità di crescita.
Il progetto prevede, altresì, l’allestimento di una postazione multimediale connessa ad internet nella sala docenti del Plesso “Bachelet”, destinata all’accesso degli studenti, dei docenti e dei genitori ai dati e ai servizi digitali della scuola.
72
DESCRIZIONE MODELLO
MODULO 1:Aule “aumentate” dalla tecnologia
Il modello di ambiente didattico prescelto prevede n. 8 aule “aumentate”, presso la sede succursale di Via Fruggieri, caratterizzate ciascuna dal seguente setting d’aula:
MODULO 2: Postazioni informatiche per l’accesso dell’utenza e del personale (o delle segreterie) ai dati ed ai servizi digitali della scuola.
Il modulo prevede l’allestimento di una postazione dedicata ai docenti e ai genitori presso la sala professori della sede centrale di Via Caudio.
12.3 BIBLIOTECHE DIGITALI
Azione #24
Il progetto prevede l’adeguamento e il potenziamento della nostra biblioteca scolastica realizzando un ambiente accogliente e innovativo, che possa essere usufruito sia individualmente che in gruppo, da utenti interni ed esterni alla scuola, con attività legate alla distribuzione e all’uso di risorse informative digitali e all’integrazione fra risorse cartacee e digitali. In particolare si vuole realizzare un ambiente nel quale l'utente accede alle informazioni in modo efficiente ed efficace, le valuta in modo critico e competente e le utilizza accuratamente e creativamente, attraverso la produzione e distribuzione di contenuti informativi e didattici aperti (anche in forma di digitalizzazione di contenuti preesistenti), la loro catalogazione informatizzata e la messa on line di cataloghi delle risorse disponibili, tutto al fine di garantire la più ampia promozione dell’educazione all’informazione, della lettura e della scrittura.
Sono state previste n. 20 postazioni informatiche composte da tablet (già in possesso della scuola) adatte all’acquisizione, alla fruizione e all’elaborazione di contenuti digitali, n. 1 document camera (già in possesso della scuola) per l’acquisizione di libri e riviste già presenti in biblioteca, n. 2 armadi a parete per la conservazione e la ricarica dei tablet, quando non utilizzati, n. 1 access point con firewall integrato, per consentire l’accesso ad internet ed alle piattaforme di digital lending, in grado di gestire eventualmente anche connessione di apparati di proprietà degli utenti (BYOD), n. 20 banchi modulari trapezoidali componibili per lavorare singolarmente o in gruppo, n. 20 sedie ergonomiche, n. 1 PC per la gestione digitale della biblioteca.
73
12.4 AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Obiettivi
Completare la digitalizzazione dell’amministrazione scolastica e della didattica e diminuire i processi che utilizzano solo carta
Azioni
Azione #11 – Digitalizzazione amministrativa della scuola o Utilizzo di sistemi di gestione automatica di prove di verifica sia nella
didattica quotidiana che per la realizzazione delle prove quadrimestrali comuni
Azione #12 – Registro elettronico o Utilizzo del registro elettronico non solo per la gestione del registro di
classe/del professore e degli scrutini ma anche per migliorare la condivisione di materiali tra i docenti e per favorire la comunicazione all’interno di tutta la comunità scolastica
12.5 COMPETENZE DEGLI STUDENTI
Obiettivi
Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare
Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, definendo con loro strategie didattiche per potenziare le competenze chiave
Coinvolgere gli studenti attraverso format didattici innovativi e ‘a obiettivo’ Innovare i curricoli scolastici
Azioni
Azione #17 – Portare il pensiero computazionale in tutte le scuole o Adesione al progetto “Programma il Futuro” che prevede differenti
percorsi: uno di base e cinque avanzati. La modalità base di partecipazione, definita L'Ora del Codice, consiste nel far svolgere agli studenti un'ora di avviamento al pensiero computazionale. Una modalità
74
di partecipazione più avanzata consiste invece nel far seguire a questa prima ora di avviamento dei percorsi più approfonditi, che sviluppano i temi del pensiero computazionale con ulteriori lezioni.
12.6 CONTENUTI DIGITALI
Obiettivi
Incentivare il generale utilizzo di contenuti digitali di qualità, in tutte le loro forme, in attuazione del Decreto ministeriale sui Libri Digitali
Promuovere innovazione, diversità e condivisione di contenuti didattici e opere digitali
Bilanciare qualità e apertura nella produzione di contenuti didattici, nel rispetto degli interessi di scuole, autori e settore privato
Azioni
Azione #23 – Promozione delle Risorse Educative Aperte (OER) e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici
Implementazione della rete Book in Progress, estendendo ad altre discipline l’adozione di libri di testo in formato digitale e autoprodotti dai docenti della rete.
12.7 FORMAZIONE DEL PERSONALE
In riferimento alla nota MIUR prot. n. AOODGEFID/9924 del 29/07/2016 e alla precedente nota prot. N. AOODGEFID/4604 del 03/03/2016, con la quale viene dato l’avvio ai percorsi formativi del personale scolastico all’interno del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, in particolare alla formazione per l’innovazione didattica e organizzativa di dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, personale amministrativo e tecnico e docenti presso gli snodi formativi territoriali, finanziata con le risorse FSE – PON “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014‐2020 – Azione 10.8.4, l’Istituto ha selezionato, secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti con delibera n. 25 del 02/09/2016, 10 docenti che parteciperanno alla Formazione per l’innovazione digitale, oltre al team, all’ Animatore Digitale, al Dirigente Scolastico ed al DSGA che hanno già iniziato la formazione nell’a.s. 2015/16.
75
ANIMATORE DIGITALE
TEAM 10 DOCENTI GIUSEPPINA M.
ZAHORA
Correra F.
Izzo C. Bernardo N. Informatica
Frasca Piscitelli M.
Cellamare F. Matematica
Migliore M. Di Marzo G Materie letterarie
Pontillo A. Esposito G. Materie Tecniche‐CAT
Taddeo L. Giovanniello P. Sostegno
Martiniello Mr. Disc. Giuridiche
Noce A. Lingue Straniere
Nocera F. Scienze Integrate
Nostrale L. Ec. Aziendale
Schettino A. Materie Tec‐Tecnologiche
Obiettivi
Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali,raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica
Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali Sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo per la formazione
all’innovazione didattica Rafforzare la formazione all’innovazione didattica a tutti i livelli (iniziale, in ingresso,
in servizio)
Azioni PNSD
Azione #25 – Formazione del team per l’innovazione digitale Azione #26 – Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica Azione #28 –Formazione degli animatori digitali Azione #24 –Biblioteche scolastiche
76
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
La scuola si dota di strumenti idonei al monitoraggio e alla valutazione complessiva dell’offerta, e si impegna nel corso e a conclusione dell’anno scolastico a esercitare il controllo sull’efficienza e l’efficacia del proprio sistema. Obiettivi primari del processo valutativo interno sono
la verifica dell’effettiva rispondenza della propria offerta formativa ai bisogni delterritorio
la verifica della congruenza tra il progetto educativo e didattico e l’effettivarealizzazione di esso
il controllo della trasparenza nell’area dell’organizzazione e della gestione l’individuazione di eventuali punti di debolezza per consentire interventi di
supporto o correzioni.
Le modalità di attuazione sono diverse in funzione del settore dell’offerta o del servizio sottoposto a verifica, e possono consistere in rilevazione di dati oggettivi confrontabili di anno in anno, questionari di valutazione e/o gradimento, analisi di risultati, riscontri oggettivi dell’efficacia delle attività educative e didattiche, monitoraggi a campione, eccetera. Al principio della rendicontazione (accountability) deve essere sottoposta in particolare tutta l’attività progettuale che caratterizza l’Istituto.
Tutti i progetti e le attività previste nel PTOF saranno monitorate e valutate, per mettere in evidenza, oltre agli aspetti positivi, gli eventuali punti deboli, al fine di ottimizzare contenuti, modalità e risorse. Il monitoraggio dei progetti prevedrà due momenti:
a) monitoraggio in itinere o intermedio:b) monitoraggio finale
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Giuseppa Sgambato
Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi e per gli effetti dell’art.3, comma 2 del D. Lgs n. 39/93
ALLEGATI:
ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PDM (Piano di Miglioramento) SINGOLE SCHEDE DI PROGETTO PATTO DI CORRESPONSABILITA’ PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE