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1 Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.P.R. 328/98 Art.5.2) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: VAD ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI Anno Scolastico 2014-2015 Istituto Professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera “Angelo Berti”

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Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.P.R. 328/98 Art.5.2)

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

Classe: VAD

ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA

opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI

Anno Scolastico 2014-2015

Istituto Professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera

“Angelo Berti”

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Sommario

SCHEDA INFORMATIVA GENERALE ............................................................................................................................. 3

PROFILO ...................................................................................................................................................................... 4

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO .................................................................................................................................. 5

METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE ........................................................................................ 6

LA STORIA DELLA CLASSE ............................................................................................................................................ 9

DATE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME ............................................................................................................ 11

SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO .......................................................................................................................... 12

SIMULAZIONE ESAMI DI STATO SECONDA PROVA ................................................................................................... 25

SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO ............................................................................................................... 28

TABELLA VALUTAZIONE COLLOQUIO ........................................................................................................................ 47

SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ............................................................................................................ 50

ELENCO DEI DOCENTI DELLA CLASSE ........................................................................................................................ 51

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SCHEDA INFORMATIVA GENERALE

Indirizzo:

ENOGASTRONOMIA opzione

PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI

Elenco dei Candidati classe 5 AD

1 ALBERTINI ARIANNA

2 BELLUCO ALESSIA

3 BENKHAZZI JAMAL

4 BERGAMASCO CHIARA

5 BUSSOLA DEBORA

6 CAPOBIANCO LUCIA

7 FACCINCANI NICOL

8 GIRELLI NICOLA

9 IOVU ELENA

10 MARAGNA MARCO

11 MAZZI ANNA MARIA

12 MILOVANOVIC DIJANA

13 PIRAS KEVIN

14 SURU EMA

15 VATAVU GHEORGHE

16 JANKSON SANDRA

17 ZANCHI GIADA

18 ZENARI MATTIA

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PROFILO

Profilo Prodotti dolciari industriali ed artigianali

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità

alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nella filiere inerenti

l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo dell’organizzazione

della gestione dei servizi.

L’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all’articolazione “Enogastronomia”.

Nell’ opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in grado di intervenire nella

valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti

enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di

produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.

Competenze di indirizzo

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti

enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche

di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze

di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità

dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni

e servizi in relazione al contesto.

Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e

gastronomico.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i

prodotti tipici.

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali

dolciarie e da forno.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e

artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

L’area di professionalizzazione di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994, denominata Terza Area, è stata sostituita, nelle quarte e quinte classi,funzionanti a partire dall’anno scolastico 2010/2011 con 132 ore di attività di alternanza scuola lavoro (Art. 8., D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 - regolamento sul riordino degli istituti professionali pubblicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15 giugno 2010 ; Dlgs7772005 ). La classe ha effettuato 132 ore di tirocinio formativo in Aziende del settore nel mese di giugno 2014. La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale, tramite la scheda di valutazione riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo.

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METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

La programmazione concordata in sede di consiglio di classe è stata formulata per moduli. Nel percorso didattico si é privilegiato, ove possibile, l’approccio problematico a partire da esperienze personali e/o da situazioni concrete in modo da incoraggiare la fiducia dello studente nelle proprie possibilità e per rispettare la specificità individuale nel modo di operare. Si é osservata sempre la massima trasparenza sui criteri di valutazione ed è stato stimolato il processo di autovalutazione per rendere i ragazzi più consapevoli della loro preparazione e capacità. Per gli alunni che hanno seguito la programmazione per obiettivi minimi, si rimanda a quanto inserito nel PEI e concordato con la Docente di sostegno. METODI DIDATTICI:

lezioni frontali;

discussione guidata;

lettura di articoli di quotidiani, riviste, testi, ecc.;

lavori a coppie;

ricerche personali;

video lezioni;

supporto tra pari

Programmazione condivisa dal consiglio di classe Come concordato nella programmazione iniziale i docenti, per favorire lo star bene dell’alunno con se stesso e con gli altri e creare le condizioni per facilitare il conseguimento degli obiettivi, hanno caratterizzato il loro lavoro in base le strategie didattiche di seguito riportate:

stimolare e seguire gli alunni nel prendere gli appunti e nell’utilizzare il libro di testo

cercare di migliorare e consolidare il metodo di studio

facilitare l’utilizzo dei diversi linguaggi tecnici relativi ai diversi ambiti di studio

insegnare a produrre testi diversi: espositivi, argomentativi, analisi del testo

insegnare a leggere diagrammi tabelle e grafici

stimolare l’elaborazione dei processi di analisi e di sintesi

stimolare le osservazioni e le valutazioni critiche su le diverse problematiche

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Riguardo la programmazione per le singole materie, gli insegnanti si sono attenuti a quanto stabilito nei

coordinamenti per materia.

Il Consiglio di Classe si è comunque prefisso di perseguire i seguenti obiettivi formativi ed educativi:

stimolare la partecipazione attiva e responsabile e l’acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità e competenze

promuovere costantemente il rispetto delle persone, dell’ambiente di studio, delle regole di classe e del Regolamento di Istituto

incentivare l’impegno scolastico e la puntualità nelle consegne ricevute (anche le giustificazioni ) promuovere l’appartenenza alla tipologia di scuola frequentata e il rispetto delle regole della

buona convivenza (galateo) limitare l’utilizzo dei mezzi informatici nel rispetto dei momenti e dei tempi scuola previsti

ATTIVITA’ DI RECUPERO Per tutte le discipline è stata svolta in itinere con il supporto del docente, anche lavorando su piccoli gruppi coordinati, a volte, dall'insegnante di sostegno. MEZZI E STRUMENTI: Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:

libri di testo;

fotocopie integrative secondo necessità;

laboratorio linguistico;

laboratorio di chimica e microbiologia (strutture interne ed esterne)

sussidi audiovisivi. VERIFICHE E SIMULAZIONI FREQUENZA Almeno due prove scritte per quadrimestre Almeno una/due prova orali/pratiche per quadrimestre Quando non è stato possibile, le prove orali sono state sostituite da compiti strutturati Per alcune discipline, come scienze e cultura dell’alimentazione…, visto il limitatissimo tempo a disposizione, le valutazioni sono state consequenziali al tempo scuola e allo svolgimento degli argomenti stabiliti dalle linee guida ministeriali. TIPOLOGIA PROVE ORALI: colloquio tradizionale; simulazione della prova orale d'esame.

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PROVE SCRITTE: produzione di testi scritti di varia natura (vedi singole programmazioni); prove strutturate e semi strutturate; questionari; prove di comprensione e rielaborazione di testi in lingua; simulazione delle tre prove scritte d’esame. TIPOLOGIE DI PROVE SCRITTE DI LETTERE

Le prove somministrate agli allievi sono state di vario genere:

testi espositivi argomentativi;

saggio breve;

articolo di giornale;

analisi testuale;

prove strutturate e semistrutturate;

colloquio tradizionale. PROVE PRATICHE

- esercitazioni di laboratorio di pasticceria e chimica - relazioni sulle esercitazioni di laboratorio di pasticceria - relazioni sulle esercitazioni di laboratorio di chimica

Nella votazione è stata usata tutta la scala numerica da uno a dieci.

Nelle prove di simulazione è stata utilizzata la valutazione in quindicesimi poi rapportata a decimi per la

valutazione quadrimestrale.

CRITERI DI VALUTAZIONE: Il Consiglio di Classe nel corso dell’anno scolastico ha elaborato i criteri valutativi considerando:

le conoscenze: i contenuti specifici delle singole discipline come proposti dalle linee guida Ministeriali

le abilità cioè le capacità di applicare le conoscenze in relazione alle proposte ministeriali

le competenze cioè le capacità di autonoma elaborazione dei contenuti e delle abilità acquisite in ambiti intra, extra e para scolastici sempre nel rispetto delle indicazioni ministeriali

Gli obiettivi minimi seguono quanto stabilito e concordato nei dipartimenti di materia.

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LA STORIA DELLA CLASSE

La classe VAD, formata da 18 alunni di cui sei maschi e dodici femmine, è la prima classe che giunge agli

Esami di Stato, dopo aver seguito il percorso del nuovo ordinamento del DPR 15 marzo 2010, come

stabilito dalle Linee Guida Ministeriali previste per opzione prodotti dolciari artigianali e industriali dell’

articolazione enogastronomia.

I ragazzi provengono tutti dalla precedente classe IV Ad. In classe sono presenti due alunni che seguono

una programmazione per obiettivi minimi e, sono stati affiancati da una docente di sostegno per dodici

ore settimanali. Nel corso dell’ultimo triennio la classe non ha potuto godere di una stabilità nel

metodo di insegnamento. Sono cambiati quasi tutti gli insegnanti fatta eccezione per il docente di

laboratorio di servizi enogastronomici - settore pasticceria e la professoressa di Inglese. E’ mancata la

continuità anche per la collega di sostegno.

Nonostante le ovvie difficoltà dovute alla variazione dei metodi di insegnamento gli alunni hanno

evidenziato buone capacità di adattamento e moltissima disponibilità. Il comportamento è sempre

stato intellettualmente vivace e curioso. Gli studenti sono etnicamente eterogenei, ma tra loro

evidenziano una forte empatia e solidarietà

Sin dall’inizio del triennio la maggior parte dei ragazzi si è applicata con un metodo di studio adeguato

per rispondere alle richieste degli insegnanti. Questo ha permesso, per quasi tutti, un miglioramento

nelle acquisizioni delle conoscenze e delle competenze, considerando anche le difficoltà derivanti dalla

mancanza, per alcune discipline di indirizzo, di testi specifici per questo nuovo indirizzo scolastico. I

docenti hanno dovuto preparare il materiale didattico integrando i libri con dispense e appunti.

Durante l'ultimo anno la maggior parte degli alunni ha lavorato con molta costanza, dimostrando

autonomia nello studio e nel metodo di lavoro; ha seguito le lezioni evidenziando capacità di attenzione

prolungata e interesse e si è resa disponibile alla collaborazione e al confronto sia con i compagni, che

con gli insegnanti.

Solo in pochi casi è stato necessario il supporto e qualche sollecitazione degli insegnanti. Permangono

delle situazioni di incertezza dovute più a lacune pregresse e non facilmente superabili, che ad un

impegno saltuario e superficiale. Per alcuni le difficoltà sono legate anche alla non perfetta conoscenza

della lingua

La maggior parte degli alunni è riuscita a raggiungere una valutazione positiva, per alcune ragazze i

risultati sono significativi. Il comportamento è stato corretto, la partecipazione attiva e l’impegno

adeguato.

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L'attività relativa all'alternanza scuola-lavoro si è rivelata positiva sia per le aziende ospitanti sia per gli

alunni che hanno potuto arricchire tutte quelle abilità di carattere pratico-manuale e organizzativo

maturate durante il percorso scolastico; inoltre ciò ha consentito ai ragazzi di raggiungere una maggior

consapevolezza e una più attenta gestione delle risorse personali, dando spunti di progettazione

professionale proiettata nel futuro.

ATTIVITÀ CULTURALI La classe ha partecipato ai seguenti progetti:

- progetto di scambio competenze con l’Istituto E. Fermi di Verona - partecipazione alla giornata della Memoria - uscita didattica ai Grandi Molini Italiani - partecipazione alle attività sportive organizzate dalla Scuola - Alcuni alunni hanno partecipato al progetto “Move for the future” - Partecipazione, del gruppo di lingua francese, alla rappresentazione teatrale in lingua:” Notre-

Dames des banlieues”

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DATE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME

SIMULAZIONE PRIMA PROVA

16 aprile 2015

DURATA DELLA PROVA 5 ORE

Disciplina coinvolta: Italiano

SIMULAZIONE SECONDA PROVA

23 aprile 2015 DURATA DELLA PROVA 5 ORE

Disciplina Coinvolta: Scienza e Cultura dell’alimentazione, Analisi e Controlli Microbiologici e dei

Prodotti Alimentari

SIMULAZIONE TERZA PROVA 30 aprile

DURATA DELLA PROVA 3 ORE Discipline coinvolte: Inglese, Analisi e Controlli Chimici degli Alimenti, Educazione Fisica, Laboratorio

di Servizi Enogastronomici – Pasticceria, Tecniche di Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi

SIMULAZIONE COLLOQUIO 14-15 maggio 2015

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA

SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO2015

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923

Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.

1- Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di

psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.

Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver

indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il

5 - naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si

rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi

pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più

bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste

memorie.

10 - Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i

lauti onorari che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso

di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie

ch’egli ha qui accumulate!...

Dottor S.

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece

studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita.

Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del

suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti,

commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al

pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo

terzo romanzo.

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1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?

2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?

2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?

2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?

2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie”

(r. 9).

2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al

romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo

proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere

che hai letto e studiato.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: l'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nellaletteratura e

nell'arte

DOCUMENTI

Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [.]

Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto [.] Se un uomo salisse in cielo e

contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione non gli

darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a

cui comunicarla. Così la natura non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così

dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico.

CICERONE, De amicitia

Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo

presi per incantamento e messi in un vasel,

ch.ad ogni vento per mare andasse al voler

nostro e mio; sì che fortuna od altro tempo rio

non ci potesse dare impedimento, anzi,

vivendo sempre in un talento, di stare insieme

crescesse .l disio. E monna Vanna e monna

Lagia poi con quella ch.è sul numer de le trenta

con noi ponesse il buono incantatore: e quivi

ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor

fosse contenta, sì come i. credo che saremmo

noi. DANTE ALIGHIERI, Le Rime

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Renzo .!. disse quello, esclamando insieme e interrogando. Proprio, disse Renzo; e si corsero incontro. Sei proprio tu!. disse l'amico, quando furon vicini: .oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato?. [.] E, dopo un'assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro [.] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. [.] Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e non ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. Son cose brutte, disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo. A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827

Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto,venuto a

lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non

poteva far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la

febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino

e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio

tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c'era modo di vincere il ribrezzo

della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se

ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci

spalancati,quasi volesse fargli il ritratto.

G. VERGA, Rosso Malpelo . Vita dei campi., 1880

Cerco degli amici. Che cosa vuol dire .addomesticare.? E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire

creare dei legami... .Creare dei legami?. .Certo, disse la volpe. Tu, fino ad ora, per me,non sei che un

ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale

a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di

passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà

uscire dalla tana, come una musica. E poi,guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non

mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste!

Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano,

che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano.

A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943

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A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del

lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e

ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro

e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva

come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina.

C. PAVESE, La luna e i falò, 1950

Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non

ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo

avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo

dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di

fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po'

prima di scrivere che avrei dato volentieri la vita per un amico, ma anche ora, a trent'anni di distanza,

sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un

amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.

F.UHLMAN, l'amico ritrovato, 1971

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La ricerca della felicità.

DOCUMENTI

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di

razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto

la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva

partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»

Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana

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«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che

essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il

perseguimento della Felicità.»

Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776

«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige

l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili

(almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere

obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di

eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di

là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E

possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire

prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli

obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana,

sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un

ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della

felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a

una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che

cerchiamo di avvicinarci a esso.»

Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)

«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992,

praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro

capite nello stesso periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati

sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi

studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità.

Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà

ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi

siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono

cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse

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risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni

dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano

invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce

significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di

persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte

soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?»

Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003

«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le

utilità. Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per

essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità

è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un

gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità.

Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere

gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e

manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi

di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha

recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato, un solitario e

dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro

non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. *...+ Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro

non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel

valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»

Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009

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3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.

DOCUMENTI «Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano,

Bologna 1996

«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità

pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si

vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si

inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà

di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse

privato e non è che una somma di volontà particolari *…+. Ma quando si crean fazioni, associazioni

parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai

suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti

uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato

meno generale. *…+ Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non

vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. *…+ Finché

parecchi uomini riuniti si considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si

riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato

sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati,

contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per

essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»

Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni,

Firenze 1972

20

«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi

d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. *…+ Accanto agli uomini, i

quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i

quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. *...+ Il padre non risparmia per sé;

ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto

risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se

mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a

gettare le fondamenta di qualcosa.»

Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949

«La prima *acquisizione+ è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata

solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua

importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio

con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è

sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un

appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una

innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze

a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva

acquisizione è quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”, una

acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo

sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci

“motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il

motore del creato”.»

Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010

21

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile della Natura!

DOCUMENTI

«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei.

Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché,

stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai

stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo

stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su

di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa

che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è inaccessibile… Il

dramma che essa recita è sempre nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella

scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche

quando ci si oppone; si collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce

passato né avvenire; la sua eternità è il presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si

carpisce nessun beneficio, ch’essa non dia spontaneamente… È un tutto; ma non è mai compiuta. Come

fa oggi, potrà fare sempre».

J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793

«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per

mezzo del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver aggiogato

il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quello che

c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della

deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la

distruzione, mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c’è sulla terra… Quando invece gli

dei, purificando la terra con l’acqua, la inondano,... coloro che abitano nelle vostre città vengono

trasportati dai fiumi nel mare... Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello

spazio di un giorno e di una notte tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò

ancora quel mare è impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango

che formò l’isola nell’inabissarsi».

PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim

22

«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre

responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie… Un

punto tuttavia – tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e

comunità umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente

umanitario, ma politicamente qualificato».

G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004

«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della

Terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal cuore di

panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota

su se stesso e piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel gomitolo del globo – che

con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è

male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive di vita propria in mezzo

al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad

orologeria, ma che tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni

fortunate.

La Terra è la nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto

dalle leggi della fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche… Quella dello

spostamento dell’asse terrestre è solo una delle tante notizie–previsioni di matrice scientifica… C’è chi

dice che a questo evento sismico ne seguiranno presto altri «a grappoli»... Altri infine fanno previsioni

catastrofiche sul tempo che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò avviene...perché

moltissime cose le ignoriamo, soprattutto in alcune branche delle scienze della Terra... La verità è che,

eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i

maremoti».

E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo,

CORRIERE DELLA SERA, 2/1/2005

23

«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in tempi lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o maremoto sono due: grandi masse d’acqua liquida, cioè l’oceano; e, sotto all’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sussulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra?».

E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005

«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini... Né l’instabilità dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo... La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari. Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria».

A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982

«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In prima

istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati. Infatti, per agire,

non bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione stessa non è

forse indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei fenomeni?... Ma l’universo, nella sua

immensità , e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani dall’offrirci sempre un accordo così

perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova

ugualmente in una completa incapacità di agire; si pensi ad un tizio la cui casa è invasa da

un’inondazione e che dal tetto sui cui si è rifugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci

sono situazioni in cui si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo

agire non ci resta più che fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del

destino... Il mondo brulica di situazioni sulle quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere

troppo bene come si manifesterà l’effetto del nostro intervento».

R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985

24

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

I due volti del Novecento.

Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è

secolo di grandi tragedie storiche.

Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Einstein, rivolgendosi ai giovani, disse loro: «Tenete bene a mente che le cose meravigliose

che imparate a conoscere nella scuola sono opere di molte generazioni: sono state create in

tutti i paesi della terra a prezzo di infiniti sforzi e dopo appassionato lavoro. Questa eredità è

lasciata ora nelle vostre mani, perché possiate onorarla, arricchirla e un giorno trasmetterla ai

vostri figli. E così che noi, esseri mortali, diventiamo immortali mediante il nostro contributo al

lavoro della collettività».

Riflettete su questo appello a voi indirizzato.

Durata massima della prova: 5 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

25

La seconda prova è stata preparata in base alla direttive Ministeriali del 29/01/2015, alla nota n° 2517 e al D.M. 29 gennaio 2015 Gazzetta Ufficiale n°45- Serie Generale del 24 febbraio 2015.

SIMULAZIONE ESAMI DI STATO SECONDA PROVA

23 Aprile 2015

SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI E DEI PRODOTTI

ALIMENTARI

Classe VAD

Nome e Cognome____________________________

Durata della prova 5 ore; é’ consentito l’uso del Dizionario di Lingua Italiana.

Prima parte

“Le malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morte nel nostro paese. Sono

responsabili infatti del 44% di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica è la patologia con il

più alto tasso di mortalità pari al 28% mentre gli ictus, patologie cerebrovascolari,

condividono, con i tumori, il terzo posto raggiungendo il tasso di mortalità del 13%.

Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico.

La malattia modifica la qualità della vita e comporta notevoli costi economici per la società. In Italia la

prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille (dati Istat). Il 23,5%

della spesa farmaceutica italiana (pari all'1,34 del prodotto interno lordo), è destinata a farmaci per il

sistema cardiovascolare

(Relazione sullo stato di salute del Paese, 2000)” Ministero della Salute

Definisca il candidato le patologie cardiovascolari identificando i fattori di rischio che ne accompagnano

l’evoluzione. Si chiede inoltre di dare alcune indicazioni generali utili per la prevenzione primaria delle

MCV senza dimenticare i consigli per una dieta appropriata, spiegando come il consumo abituale dei

prodotti dolciari possa facilitare la comparsa di queste patologie e delle situazioni ad esse

predisponenti.

26

Seconda parte

Il candidato svolga a scelta due dei seguenti quattro quesiti proposti. Le risposte devono essere

sviluppate utilizzando al massimo 15 righe.

1) La comparsa delle malattie cardiovascolari è spesso conseguenza di una serie di alterazioni dello

stato di salute note come sindrome metabolica. Tra i parametri che determinano questa specifica

situazione è inserita l’ipertensione arteriosa. Il candidato spieghi cos’è e come si manifesta

l’ipetensione arteriosa a come può influire sulla comparsa delle MCV.

2) Quando insorgono malattie cardiovascolari, potrebbe essere consigliato ridurre l’apporto di

alimenti glucidici e di lipidici, quindi anche di alcuni prodotti di pasticceria. Si spieghino le motivazioni

metaboliche che supportano questa indicazione dietetica

3) L’ingestione di alcuni particolari alimenti potrebbe causare la comparsa di reazioni avverse.

Spieghi il candidato cosa si intende con reazioni avverse e come si classificano.

Alcune intolleranze sono collegate a fattori enzimatici, si indichi il motivo di questo riferimento e si

descriva una delle patologie studiate.

4) Il diabete è una malattia metabolica che viene diagnosticato sulla base di specifici sintomi e

l’alterazione di un determinato parametro.

Spieghi il candidato la differenza tra il diabete di tipo uno e il diabete di tipo due.

Spieghi inoltre quali sono i parametri utili che è necessario considerare per organizzare due programmi dietetici, uno di prevenzione primaria e l’altro di prevenzione secondaria, per diminuire l’incidenza o i rischi collegati al diabete 2.

Svolgimento

Risp. n° ...

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

27

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

Risp. n° ...

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

28

SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO

Disciplina: LINGUA INGLESE Nome e Cognome_________________________________ Quesito 1.Outline the Refrigerated Storage Systems: Cook-Chill and Cook-Freeze(max 10 lines) ____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

Quesito 2. Describe Banqueting and its characteristics (max 10 lines) ____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

29

DISCIPLINA:

TECNICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

Nome e Cognome ______________________________

Per rispondere ai quesiti hai a disposizione 10 righe.

QUESITO 1. Definisci cosa si intende per processo produttivo, elenca le fasi che lo costituiscono e

descrivi le tipologie di layout studiate per le attività industriali.

____________________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________________

QUESITO 2. Definisci il controllo statistico di processo. Stabilisci quando un processo produttivo si dice

fuori controllo, analizzando quali sono i fattori che lo rendono tale, e descrivi le carte di controllo

facendone una distinzione per tipologia.

____________________________________________________________________________________________

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30

DISCIPLINA:LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE PASTICCERIA

Nome e Cognome _____________________________

Per rispondere al quesito hai a disposizione 10 righe

Quesito 1. Spiega la differenza tra FARINE ED AMIDI. Scrivi inoltre da dove si ricavano e spiega il loro

impiego più idoneo per le preparazioni dei vari dolci.

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

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Quesito 2.Per la produzione della pasta frolla si possono seguire diversi procedimenti. Spiega le

Tecniche della SABBIATURA e del CREMAGGIO.

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

31

DISCIPLINA: ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEGLI ALIMENTI

Nome e Cognome _____________________________

Per rispondere al quesito hai a disposizione 10 righe

Quesito 1. Soffermati su alcune analisi chimiche e fisiche che riguardano i glucidi e il miele.

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_________________________________________________________________________________________

Quesito 2. Parla delle caratteristiche reologiche e dell’alveografo.

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_________________________________________________________________________________________

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_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

32

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA

Nome e Cognome __________________________

Per rispondere ai quesiti hai a disposizione 10 righe

1) Spiega, anche facendo alcuni esempi, la funzione svolta dai recettori ____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

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____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

Quesito 2. Indica quali principi nutritivi e perché, sono necessari a chi pratica uno sport di resistenza

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

33

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

DELLE PROVE D’ESAME

Vengono proposte griglie di valutazione per le prove d’esame elaborate dai docenti dell’Istituto. Alcune

di queste griglie sono state utilizzate nelle simulazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico.

PRIMA PROVA: «ITALIANO»

Analisi del testo

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori

grav. insuff

1-5

Insuff.

6-9

Suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

ottimo

15

Comprensione del testo

Competenza negli strumenti di

analisi

Correttezza e proprietà linguistica

Contestualizzazione

Totale Punteggio = totale / 4

34

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE

ANALISI DEL TESTO

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /

Descrittori

grav. insuff

1-5

Insuff.

6-9

Suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

ottimo 15

Comprensione

del testo

Gravi errori nella

comprensione e

interpretazione.

Parziale e

approssimativa

Essenziale ma

corretta

Essenziale e

completa

Completa e

sicura

Approfondita,esaur

iente e con apporti

personali.

Competenza

negli strumenti

di analisi

Gravi difficoltà

nell’uso degli

strumenti di

analisi

Uso improprio

degli strumenti di

analisi

Uso corretto di

alcuni

strumenti di

analisi.

Uso corretto

degli strumenti

di analisi

padronanza

sicura degli

strumenti di

analisi

Padronanza

efficace e

significativa degli

strumenti di analisi.

Correttezza e

proprietà

linguistica

Gravi e diffusi

errori

morfosintattici,

ortografici e

lessicali.

presenza di errori

morfosintattici,

ortografici e

lessicali.

Accettabile pur

con qualche

incertezza

morfosintattica

e lessicale.

Stesura

corretta pur con

qualche

improprietà

linguistica.

Esposizione

corretta,

approfondita e

fluida

Esposizione

appropriata, fluida

e originale.

Contestualizza

zione

Assente o

arbitraria

Parziale e

approssimativa.

Parziale, ma

pertinente

Completa e

pertinente

Precisa ed

efficace

Articolata, precisa

e originale.

Totale Punteggio = totale / 4

35

Saggio breve /articolo di giornale

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori

Grav.insuff

1-5

Insuff.

6-9

Suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

Ottimo

15

Aderenza e sviluppo della tematica

proposta

Comprensione dei documenti dati

Coerenza e coesione dello sviluppo

argomentativo

Correttezza e proprietà linguistica

Consegne: destinatario, titolo,

attualizzazione

Totale Punteggio = totale / 5

36

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE - SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /

Descrittori

Grav.insuff

1-5

Insuff.

6-9

Suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

Ottimo

15

Aderenza e sviluppo

della tematica proposta

Esclude la tematica

proposta

Affronta marginalmente

la tematica proposta.

Si attiene alla

tematica

proposta.

Si attiene alla

tematica

proposta e la

sviluppa con una

certa

articolazione

Sviluppa la

tematica

proposta anche

con riferimenti a

conoscenze

personali

Sviluppa la

tematica

proposta in

modo rigoroso

ed originale.

Comprensione dei

documenti dati

Gravi errori nella

comprensione e

nell’interpretazione

Gravi errori nella

comprensione e

nell’interpretazione.

comprensione globale dei

documenti pur con qualche

incomprensione.

Comprensione

complessiva e

corretta

Comprensione

precisa e

puntuale.

Approfondita e completa.

Coerenza e coesione

dello sviluppo

argomentativo

Frammentaria e con

evidenti

incongruenze

logiche.

Frammentaria e con evidente

incongruenze logiche

Argomentazione

coerente anche

se poco

autonoma

rispetto ai

documenti dati.

Argomentazione

coerente e

autonoma

Argomentazione

autonoma e

chiara

Argomentazione,

chiara e

stringente

Correttezza e proprietà

linguistica

Gravi e diffusi errori

morfosintattici,

ortografici e lessicali.

Gravi e diffusi errori

morfosintattici

ortografici e lessicali.

Accettabile pur

con qualche

incertezza

morfosintattica e

lessicale.

Stesura corretta

pur con qualche

improprietà

linguistica.

Esposizione

corretta e fluida

Esposizione

fluida e con

appropriato

registro stilistico.

Consegne: destinatario,

titolo, attualizzazione

Assenza o gravi

errori nel rispetto

delle consegne.

Parziali rispetto delle

consegne.

Rispetto delle

consegne pur

con qualche

incongruità.

Rispetto delle

consegne con

una corretta

formalizzazione.

Rispetto pieno e

corretta delle

consegne.

Rispetto delle

consegne

congruo e

originale

Totale

Punteggio = totale / 5

37

SCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE: SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /

Descrittori

Grav.insuff

1-5

Insuff.

6-9

Suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

Ottimo

15

Aderenza e sviluppo

della tematica

proposta

Esclude la tematica

proposta

Affronta

marginalmente la

tematica

proposta.

Si attiene alla

tematica

proposta.

Si attiene alla

tematica

proposta e la

sviluppa con

una certa

articolazione.

Sviluppa la

tematica

proposta anche

con riferimenti

a conoscenze

personali.

Sviluppa la

tematica

proposta in

modo rigoroso

ed originale.

Comprensione dei

documenti dati

Gravi errori nella

comprensione e

nell’interpretazione

Gravi errori nella

comprensione e

nell’interpretazio

ne.

comprensione

globale dei

documenti

pur con qualche

incomprensione

Comprensione

complessiva e

corretta.

Comprensione

precisa e

puntuale.

Approfondita e

completa.

Coerenza e coesione

dello sviluppo

argomentativo

Frammentaria e

con evidenti

incongruenze

logiche.

Frammentaria e

con evidente

incongruenze

logiche

Argomentazion

e coerente

anche se poco

autonoma

rispetto ai

documenti dati.

Argomentazion

e coerente e

autonoma.

Argomentazion

e autonoma e

chiara

Argomentazione

, chiara e

stringente

Correttezza e

proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori

morfosintattici,

ortografici e

lessicali.

Gravi e diffusi

errori

morfosintattici

ortografici e

lessicali.

Accettabile pur

con qualche

incertezza

morfosintattica

e lessicale.

Stesura

corretta pur con

qualche

improprietà

linguistica.

Esposizione

corretta e fluida

Esposizione

fluida e con

appropriato

registro stilistico.

Consegne:

destinatario, titolo,

attualizzazione

Assenza o gravi

errori nel rispetto

delle consegne.

Parziali rispetto

delle consegne.

Rispetto delle

consegne pur

con qualche

incongruità.

Rispetto delle

consegne con

una corretta

formalizzazione

.

Rispetto pieno

e corretta delle

consegne.

Rispetto delle

consegne

congruo e

originale

Totale

Punteggio = totale / 5

38

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE

TEMA STORICO

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /Descrittori Grav.insuff

1-5

Insuff.

6-9

suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

ottimo

15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Conoscenza dei contenuti

Correttezza e proprietà linguistica

Contestualizzazione

Totale Punteggio = totale / 4

39

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE

TEMA STORICO

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /Descrittori

Grav.insuff

1-5

Insuff.

6-9

suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

ottimo

15

Aderenza e sviluppo

della tematica proposta

Esclude la tematica

proposta

Affronta

marginalmente la

tematica proposta.

Si attiene alla

tematica

proposta.

Si attiene alla

tematica

proposta e la

sviluppa con una

certa

articolazione.

Sviluppa la

tematica

proposta anche

con riferimenti a

conoscenze

personali.

Sviluppa la

tematica

proposta in

modo rigoroso e

con riflessioni

critiche.

Conoscenza dei

contenuti

Gravi e diffuse

lacune

Parziale e

approssimativa.

Essenziale e

corretta

Essenziale e

completa.

Completa e

sicura

Approfondita

esauriente.

Correttezza e proprietà

linguistica

Gravi e diffusi

errori

morfosintattici,

ortografici e

lessicali.

Presenza di errori

morfosintattici,

ortografici e

lessicali.

Accettabile pur

con qualche

incertezza

morfosintattica

e lessicale.

Stesura corretta

pur con qualche

improprietà

linguistica.

Esposizione

corretta e fluida

Esposizione

fluida e con

appropriata

terminologia

specifica.

Contestualizzazione

Assente o

arbitraria.

Parziale e

approssimativa.

Parziale, ma

pertinente.

Completa e

pertinente.

Precisa ed

efficace

Articolata,

precisa e critica.

Totale Punteggio =

totale / 4

40

TEMA DI ATTUALITÀ:

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori grav.insuff

1-5

Insuff.

6-9

suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

ottimo

15

Aderenza e sviluppo della tematica

proposta

Informazione sui contenuti

Coerenza e coesione

Correttezza e proprietà linguistica

Totale punteggio = totale / 4

41

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE: TEMA DI ATTUALITÀ:

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /

Descrittori

grav.insuff

1-5

Insuff.

6-9

suff.

10

discreto

11-12

buono

13-14

ottimo

15

Aderenza e

sviluppo della

tematica

proposta

Esclude la tematica

proposta.

Affronta

marginalmente la

tematica proposta.

Si attiene alla

tematica proposta

pur sviluppandola

in modo generico.

Si attiene alla

tematica proposta

e la sviluppa con

una certa

articolazione.

Sviluppa la

tematica

proposta anche

con riferimenti a

conoscenze

personali.

Sviluppa la

tematica

proposta in

modo rigoroso e

con riflessioni

personali.

Informazione sui

contenuti

Scarsa Parziale e

approssimativa.

Essenziale anche se

non ricca.

Essenziale e

completa.

Sicura ed

esauriente

Approfondita e

documentata.

Coerenza e

coesione

Frammentaria e

con evidenti

incongruenze

logiche

Frammentaria e

con qualche

incongruenza

logica.

Stesura

sostanzialmente

coerente.

Stesura coerente e

con un

apppropriato uso

dei connettivi.

Stesura coerente

ed equilibrata

nelle parti.

Stesura lineare

chiara e

stringente.

Correttezza e

proprietà

linguistica

Gravi e diffusi

errori

morfosintattici,

ortografici e

lessicali.

Presenza di errori

morfosintattici,

ortografici e

lessicali.

Accettabile pur con

qualche incertezza

morfosintattica e

lessicale.

Stesura corretta

pur con qualche

improprietà

linguistica

Esposizione

corretta e fluida.

Esposizione

fluida e ricca nel

lessico.

Totale

punteggio =

totale / 4

42

GRIGLIA DI VALUTAZIONE- SECONDA PROVA

DISCIPLINA : SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI E DEI

PRODOTTI ALIMENTARI

Candidato ………………………………………………………………………………………………….Classe 5° …… Data……………………..

PUNTEGGIO I PARTE max 9 punti su 15

Indicatori Descrittori Punteggio

Conoscenza e

completezza dei contenuti richiesti

1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minimaparte

2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente solo in parte.

3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo rigoroso rispettando le consegne .

1 2 3

PertInenza dei

contenuti in relazione alla

richiesta

1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente ofuori tema.

2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne.

3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso

1 2 3

Esposizione e utilizzo della terminologia

specifica

1. Espone in modo poco organico e poco corretto non usa la

terminologia specifica

2. Espone in modo semplice, con qualche imperfezione sul

linguaggio specifico

3. Espone in modo fluido, appropriato e corretto

1 2 3

Voto Finale della Prova

…./15

Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15.

43

II Parte max 6 su 15

La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti . I quesiti sono numerati in modo

corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero

corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente . Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18

punti ,che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su 15,

seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva .

GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE

INDICATORI

DESCRITTORI

1° quesito

2° quesito

3° quesito

4° quesito

conoscenza e completezza

degli argomenti

1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa in minima parte.

1

1

1

1

2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente in minima parte

2

2

2

2

3. sviluppa e rielabora i contenuti e le riflessioni proposte.

3

3

3

3

Pertinenza dei contenuti in

relazione alla richiesta

1.risponde in modo incoerente confuso o fuori tema.

1

1

1

1

2.risponde in modo semplice ed aderente ai contenuti proposti,qualche difficoltà nella sintesi .

2

2

2

2

3. risponde correttamente ed in modo adeguato con buona capacità di sintesi

3

3

3

3

correttezza

formale

1.gravi errori nell’esposizione e nella terminologia

1

1

1

1

2.qualche errore di esposizione e nella terminologia

2

2

2

2

3.esposizione tecnica e corretta

3

3

3

3

PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI

44

TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15

PUNTEGGIO TOTALE PER i 2 QUESITI

3-4 5-7 8-10 11-13 14-16 17-18

1 2 3 4 5 6

Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda

parte.

PUNTEGGIO I PARTE .................................../15

PUNTEGGIO II PARTE ................................../15

PUNTEGGIO TOTALE II PROVA ...................... 15

45

Il Consiglio di Classe ha elaborato la terza prova seguendo la tipologia B in conformità alla

delibera della seduta plenaria del 28 Aprile 2015

ESAMI DI STATO 2014/2015– TERZA PROVA

CLASSE: V AD

DISCIPLINA _________________________ CANDIDATO/A: _____________________________

quesito Conoscenza dei contenuti

voto Aderenza alla traccia

Voto Correttezza Uso lessico specifico /grammatica

voto totale

1 1-8 0-4 0-3 /15

quesito Conoscenza dei contenuti

voto Aderenza alla traccia

Voto Correttezza Uso lessico specifico /grammatica

voto totale

2 1-8 0-4 0-3 /15

Totale 2 quesiti /30

Risultato(totale 2 quesiti:2):……………….2 /15

Indicatori Conoscenza dei contenuti 1 Non conosce l’argomento

2 Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi

3 Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato

4 Conoscenze parziali , linguaggio improprio

5 Conosce i dati essenziali degli argomenti

6 Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale

7 Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi

8 Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali

Indicatori Aderenza alla traccia

0 L’alunno non risponde

1 La risposta non è attinente alla traccia

2 Ha risposto in maniera comprensibile

3 Ha risposto in maniera discreta

4 Ha risposto in modo approfondito ed appropriato

Indicatori Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica

0 L’alunno non risponde

1 La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali

2 Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali

3 Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali

46

ESAMI DI STATO 2014/2015 – TERZA PROVA

CLASSE: V AD

VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA

MATERIE Totale

1) / 15

2) / 15

3) / 15

4) / 15

5) / 15

RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 5 MATERIE : 5) : ……….. : 5 / 15

Prof. …………………………………….

Prof. …………………………………….

Prof. …………………………………….

Prof. …………………………………….

Prof. …………………………………….

Prof. …………………………………….

Il /La Presidente_______________________

47

TABELLA VALUTAZIONE COLLOQUIO

Candidato:

ARGOMENTO PRESENTATO DALLO STUDENTE

Indicatori/Descrittori Grav. Insuf.

1-9

Insuff.

10-19

Suff.

20

Discreto:

21-24

Buono:

25-27

Ottimo/Eccellente:

28-30

Abilità nell’esporre e mettere in

luce i punti nodali.

Capacità di utilizzare conoscenze

pluridisciplinari e individuare

problematiche.

Eventuale uso di strumenti

multimediali.

QUESITI PROPOSTI DALLA COMMISSIONE

Indicatori/Descrittori Grav. Insuf.

1-9

Insuff

10-19

Suff

20

Discreto

21-24

Buono

25-27

Ottimo/Eccellente

28-30

Conoscenza delle discipline e dei

linguaggi specifici

Capacità di orientarsi all’interno

delle discipline e di cogliere i

collegamenti tra esse.

Capacità di argomentare ed

approfondire criticamente gli

argomenti proposti.

Discussione delle prove

Capacità di approfondimento e/o

integrazione di temi e/o

argomenti non sufficientemente

sviluppati nelle prove scritte

Totale

48

CRITERI DI VALUTAZIONE COLLOQUIO

ARGOMENTO PRESENTATO DALLO STUDENTE

Indicatori/Descrittori Grav. Insuf.

1-9

Insuff.

10-19

Suff.

20

Discreto:

21-24

Buono:

25-27

Ottimo Eccellente:

28-30

Abilità nell’esporre e

mettere in luce i punti

nodali.

Non si

orienta

Si orienta

se

guidato

E’ corretto

ma

essenziale

Fa un’analisi

completa e coerente

Coglie le

implicazioni

Compie correlazioni

esatte ed analisi

approfondite

Capacità di utilizzare

conoscenze

pluridisciplinari e

individuare

problematiche.

Non fa,

anche se

guidato,

semplici

collegamenti

Sa fare

semplici

collegamenti se

guidato

Sa fare i

collegamenti

essenziali

Si orienta

autonomamente

sugli argomenti

proposti

Compie

correlazioni

esatte e

rielabora in

maniera

corretta e

autonoma

Rielabora e approfondi-

sce in maniera

autonoma e critica

situazioni complesse

Eventuale ustilizzo di

strumenti multimediali.

49

QUESITI PROPOSTI DALLA COMMISSIONE

Indicatori/Descrittori Grav. Insuf. 1-9 Insuff.

10-19

Suff.

20

Discreto:

21-24

Buono:

25-27

Ottimo

Eccellente:

28-30

Conoscenza delle

discipline e dei

linguaggi specifici

Conosce in modo

frammentario e grave

mente lacunoso

conoscenze

minime

conoscenze

non complete

linguaggio

adeguato

conoscenze complete

ed usa un linguaggio

specifico

conoscenze

ampie ed

articolate e

padronanza

linguistica

conoscenze

ccomplete e

approfondite,

utilizza un lessico ricco

e appropriato

Capacità di orientarsi

all’interno delle

discipline e di cogliere

i collegamenti tra

esse.

Non si orienta

Si orienta con

qualche

difficoltà se

guidato

Si orienta in

maniera

adeguata e

coglie

semplici

collegamenti

Si orienta in

modo preciso e

coglie

collegamenti

non solo in casi

semplici

Si orienta in

modo sicuro e

autonomo ed

instaura

collegamenti

anche complessi

Si orienta in modo

Sicuro ed autonomo

riuscendo a operare

collegamenti in modo

critico

Capacità di

argomentare ed

approfondire

criticamente gli

argomenti proposti.

Argomenta in

modo molto

frammentario e

non sa sviluppare

gli argomenti

proposti

Argomenta in

modo

frammentario

sviluppando gli

argomenti con

qualche

difficoltà

Argomenta in

modo

coerente e

sviluppa gli

argomenti in

modo

semplice

Argomenta in

modo coerente

e sviluppa gli

argomenti in

modo

abbastanza

articolato

Argomenta in

modo

equilibrato e

sviluppa gli

argomenti

con correlazioni

esatte rielaborandol

e in maniera

corretta e

autonoma

Argomenta in

modo rigoroso

e preciso

approfondendo

gli argomenti

anche con

apporti

personali e

critici

DISCUSSIONE DELLE PROVE

Capacità di

approfondimento

integrazione di temi

o argomenti non sufficiente

mente sviluppate nelle

prove

scritte

Non riesce ad

individuare errori

o

Mancanze nelle

prove

Individua errori

e/o lacune solo

se guidato

Individua

errori e/o

lacune

riuscendo a

fare semplici

correzioni e/o

integrazioni

Individua erro

ri e lacune e riesce a

fare

Correzioni in

Modo autono

mo

Riesce ad integrare

Autonomamente gli

Argomenti trattati

Riesce ad approfon

Dire autonoma

mente e criticamen

te gli argomenti

trattati

50

SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE

ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO

- Elenco dei docenti..............................................................................................pag 52

- Lingua e Letteratura Italiana............................................................................. pag 53

- Storia..................................................................................................................pag 59

- Matematica........................................................................................................pag 67

- Lingua Inglese....................................................................................................pag 70

- Lingua Tedesca………………………………………………………………………………………………pag 72

- Lingua Spagnola…………………………………………………………………………………………….pag 76

- Lingua Francese…………………………………………………………………………………………….pag 80

- Diritto e Tecniche Amministrative………………………………………………………………….pag 84

- Laboratorio di Servizi Enogastronomiche – settore pasticceria ................pag 86

- Scienza e Cultura dell’Alimentazione, Analisi e Controlli Microbiologici………..

dei Prodotti Alimentari ....................................................................................pag 89

- Analisi e Controlli Chimici dei Prodotti Alimentari………………………………………….pag 95

- Tecniche di Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi………………………pag 98

- Scienze Motorie e Sportive ..................................................................................pag103

- Religione.............................................................................................................pag106

51

ELENCO DEI DOCENTI DELLA CLASSE

- Lingua e Letteratura Italiana - Prof. Sebastiano Cuffari

- Storia - Prof. Sebastiano Cuffari

- Matematica - Prof. Gaetano Carlini

- Lingua Inglese - Prof.ssa Maria C. Di Matteo

- Lingua Tedesca - Prof.ssa Paola Mennitti

- Lingua Spagnola - Prof.ssa Antonella Prato

- Lingua Francese - Prof.ssa Roswitha Schatzer

- Diritto e Tecniche Amministrative - Prof.ssa Maria Teresa Salvi

- Laboratorio di Servizi Enogastronomiche

– settore pasticceria - Prof. Eugenio Ghiraldi

- Scienza e Cultura dell’Alimentazione, Analisi e Controlli Microbiologici

dei Prodotti Alimentari - Prof.ssa Lucia Rossi

- Analisi e Controlli Microbiologici dei Prodotti Alimentari - Prof.ssa Gabriella Stevanoni

- Analisi e Controlli Chimici dei Prodotti Alimentari - - Prof. Enrico Bovi

- Tecniche di Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi – Prof.ssa Caterina Maio

- Scienze Motorie e Sportive - Prof. Stefano Guffanti

- Religione - Prof. Maurizio Malvestio

- Sostegno - Prof.ssa Daniela Rovito

52

DISCIPLINA : LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

a.s. 2014/2015

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

MODULO 1: Naturalismo e Verismo

Naturalismo e Simbolismo

Positivismo

Zola, lettura della Prefazione a La fortuna dei Rougon e Casa Lorilleaux da L'Assommoir

Scapigliatura

Verismo, Capuana

Federico De Roberto, i Viceré, lettura di La storia è una monotona ripetizione da I Viceré

MODULO 2: Giovanni Verga

Vita e opere

Lettura della Prefazione da Eva

Le novelle di Verga, Vita dei campi, Novelle rusticane, lettura di Rosso Malpelo da Vita dei campi

I Malavoglia, lettura di La Prefazione e di La famiglia Toscano da I Malavoglia

Mastro Don Gesualdo, lettura di La morte di Gesualdo da Mastro Don Gesualdo

MODULO 3: Simbolismo

Simbolismo

Charles Baudelaire, I fiori del male, lettura di Spleen e Corrispondenze da I fiori del male

La poesia in Italia tra '800 e '900

Giosuè Carducci, vita e opere, lettura di Nevicata da Odi barbare

DOCENTE: Prof. Sebastiano Valentino Cuffari

Testo utilizzato: Dal testo al mondo Volume 3,, Monica Magri, Valerio Vittorini, Paravia, 2012

N° ore settimanali: 4

53

MODULO 4: Decadentismo

Linee generali della cultura europea

Estetismo, Sensualismo

Oscar Wilde, vita e opere, lettura di La vita come arte da Ritratto di Dorian Gray

La cultura filosofica, Friederich Nietzsche e la teoria del superuomo

La cultura di massa

Peculiarità del Decadentismo italiano

MODULO 5: Giovanni Pascoli

Vita e opere

La poetica del “fanciullino”

Myricae, lettura di Il lampo, X Agosto, Il temporale, L'assiuolo, Lavandare e Novembre da Myricae

Poemetti, Canti di Castelvecchio, lettura di Il gelsomino notturno da Canti di Castelvecchio

MODULO 6: Gabriele D'Annunzio

Vita e opere

Il piacere, la filosofia del dandy da Il piacere

Alcyone, lettura di La sera fiesolana e La pioggia nel pineto da Alcyone

Notturno, lettura di Il supplizio dei giacinti da Nottuno

MODULO 7: L'età dell'imperialismo

Cultura scientifica e filosofica

La psicoanalisi, Sigmund Freud

Crisi della cultura liberale, il nazionalismo

MODULO 8: La narrativa del primo Novecento

Le caratteristiche del romanzo del Novecento

la dissoluzione delle strutture narrative

James Joyce, il monologo di Molly Bloom da Ulisse

Marcel Proust , lettura di L'Imenottero da Alla ricerca del tempo perduto

Il romanzo in Italia

Federigo Tozzi, vita e opere, lettura di La vertigine da Con gli occhi chiusi

54

MODULO 9: Luigi Pirandello

Vita e opere

L'umorismo, lettura de Il contrasto vita forma e Il sentimento del contrario da L'umorismo

Il fu Mattia Pascal, lettura dei primi due capitoli (le premesse), la “lanterninosofia” da Il fu Mattia

Pascal

Uno, nessuno e centomila, lettura della conclusione da Uno, nessuno e centomila

Novelle per un anno, lettura di Il treno ha fischiato da Novelle per un anno

Il teatro pirandelliano, lettura dell'Incipit di Sei personaggi in cerca d'autore

MODULO 10: Italo Svevo

Vita e opere

La poetica

Una vita e Senilità, romanzi dell'inetto

La coscienza di Zeno, lettura di Prefazione e Preambolo da La coscienza di Zeno

MODULO 11: Le avanguardie e la poesia del primo Novecento

Caratteri generali delle avanguardie europee

Le avanguardie in Italia, il Futurismo

La poesia all'epoca dei totalitarismi

Novecentismo e Antinovecentismo

Salvatore Quasimodo e l'Ermetismo, lettura di Ed è subito sera da Acque e terre; lettura di Alle

fronde dei salici da Giorno per giorno

MODULO 12: Giuseppe Ungaretti

Vita e opere

La poetica

Il porto sepolto

L'Allegria

Lettura di Veglia, Fratelli, Soldati, San Martino del Carso, Mattina da L'Allegria

Lettura di Non gridate più da Il dolore

MODULO 13: Umberto Saba

Vita e opere

La poetica

Le opere in prosa, l'Ernesto

55

Il Canzoniere

Lettura di A mia moglie, Trieste, Città vecchia e Amai da Il Canzoniere

MODULO 14: Eugenio Montale

Vita e opere

La poetica, il correlativo oggettivo

Ossi di seppia, lettura di Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di

vivere ho incontrato da Ossi di seppia

Le occasioni, lettura di La casa dei doganieri da Le occasioni

Lettura di Ho sceso dandoti il braccio… da Satura

METODI D'INSEGNAMENTO

Lezione frontale, lezione dialogata, brainstorming, cooperative learning, problem solving.

STRUMENTI Libri di testo, quaderno, lavagna multimediale (quando possibile), connessione ad internet (se disponibile), materiale audio/video, quotidiano.

SPAZI E TEMPI

Aula, Laboratorio audio-video, biblioteca; 4 ore settimanali

56

CRITERI E LIVELLI DI VALUTAZIONE ORALE

Livello Voto Conoscenze Capacità Competenze

Ottimo/

eccellente

9/10 Conoscenza completa e profonda

Rielaborazione critica e personale

con spunti significativi ed originali

Realizzazione creativa a livello

tecnico

Esposizione brillante, ricca di

efficacia espressiva

Compie collegamenti

in ambito disciplinare

ed interdisciplinare,

pone analisi e

rielaborazioni

personali. Valuta in

modo totalmente

autonomo

Affronta compiti

complessi con sicurezza

ed autonomia sapendo

utilizzare le

approfondite

conoscenze

Buono 8 Conoscenza ampia e sicura

Rielaborazione personale e precisa

dei contenuti

Esecuzione disinvolta a livello

tecnico con apporti personali

Esposizione sciolta e sicura

Opera collegamenti e

rielabora i contenuti

con una certa

sicurezza. Esprime

valutazioni articolate

Utilizza le ampie

conoscenze in modo

corretto e le applica in

modo autonomo.

Affronta compiti

abbastanza complessi

Discreto 7 Conoscenza abbastanza articolata

dei contenuti

Rielaborazione con spunti personali

su alcuni argomenti

Esecuzione esatta delle consegne a

livello tecnico-pratico

Esposizione abbastanza appropriata

Esprime valutazioni sui

contenuti acquisiti

Applica le conoscenze

acquisite anche a

contesti diversi con

discreta autonomia,

affrontando problemi

con un certo livello di

complessità

Sufficiente 6 Conoscenza degli elementi

fondamentali della disciplina

Considerazione semplice dei

contenuti

Esecuzione adeguata a livello

tecnico

Esposizione semplice ma

sostanzialmente corretta

Individua gli elementi

essenziali di un

problema riuscendo a

compiere semplici

valutazioni

Applica le conoscenze in

modo pertinente

riuscendo ad esprimere

i contenuti appresi

Insufficiente 5 Conoscenza incompleta o imprecisa

o superficiale degli argomenti

trattati

Individua solo qualche

aspetto di temi e

problemi dando

Utilizza le conoscenze in

modo impreciso

necessitando di una

57

Limitata autonomia

nell’elaborazione / correlazione dei

contenuti

Esecuzione talora imprecisa a livello

tecnico

Esposizione incerta / imprecisa

valutazioni spesso

inesatte

guida

4 Conoscenza frammentaria e poco

corretta dei contenuti fondamentali

Limiti quantitativi e qualitativi

nell’apprendimento

Esecuzione imprecisa ed

approssimata a livello tecnico

Esposizione scorretta e stentata

Coglie con difficoltà

concetti e relazioni

Applica le limitate

conoscenze in contesti

conosciuti solo se

guidato

Gravemente insufficiente 3

Gravi carenze nella conoscenza dei

contenuti fondamentali

Gravi limiti quantitativi e qualitativi

nell’apprendimento

Esposizione gravemente scorretta e

confusa

Non riesce a fare

valutazioni adeguate di

quanto appreso

Utilizza le scarse

conoscenze in modo

scorretto o non

pertinente

Del tutto negativo 1 -2 Nulle Nulle Nulle

Due verifiche scritte e due verifiche orali per quadrimestre

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Conoscere gli argomenti trattati, sapendosi orientare

Collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali

Individuare i temi fondamentali di un testo

Rilevare semplici analogie e differenze tra correnti

Rielaborare in modo personale semplici contenuti di un testo

Produrre testi semplici, ma chiari e corretti

Saper redigere la tipologia dei testi d’esame

Cogliere semplici nessi di causalità all’interno di un brano

Riferire con parole proprie gli elementi essenziali di quanto letto o ascoltato

Riflettere sui testi prodotti

Auto correggere i propri testi

58

ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

MODULO 14: cenni sulla narrativa del secondo dopoguerra

Cenni sulla vita e le opere di Carlo Emilio Gadda

Cenni sulla vita e le opere di Cesare Pavese

Cenni sulla vita e le opere di Primo Levi

Cenni sulla vita e le opere di Italo Calvino

59

DISCIPLINA : STORIA

a.s. 2014/2015

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

MODULO 1: Le illusioni della Bella Epoque

Migliora la qualità della vita

I cambiamenti del modo di produzione

L’industria dei consumi: pubblicità, merci, tempo libero

Le tensioni politiche e sociali all’inizio del Novecento

Il graduale allargamento del diritto di voto

L’emancipazione

MODULO 2: L’est del mondo: Russia, Giappone

La Russia degli zar: un Paese immenso e antiquato

L’espansione imperialistica in Siberia

Un rivale per la Russia: il Giappone dell’era Meiji

La guerra russo-giapponese

MODULO 3: L’età giolittiana in Italia

1898: le cannonate di Bava Beccaris

I socialisti e le loro correnti interne

Dall’assassinio del re al governo di Giolitti

Sviluppo industriale e arretratezza del Mezzogiorno

le riforme di Giolitti

Vantaggi e limiti di una politica riformatrice

L’ingresso dei cattolici nella politica italiana

Colonialismo e guerra di Libia

DOCENTE : Prof. Sebastiano Valentino Cuffari

Testo utilizzato: Passato Futuro 3, dal Novecento ai giorni nostri, Paolo Di Sacco, SEI, 2012

N° ore settimanali: 2

60

MODULO 4: I nazionalismi e il riarmo

Il nazionalismo, un’ideologia molto aggressiva

I gruppi industriali premono sui governi

MODULO 5: La Prima Guerra Mondiale

Sarajevo, 28 giugno 1914

Cause e conseguenze dell’attentato

L’Europa in guerra

In Italia si fronteggiano interventisti e neutralisti

L’inizio delle ostilità: la Germania all’attacco

Il fronte orientale

Il patto di Londra: anche l’Italia entra in guerra

la lezione delle «radiose giornate di maggio»

Il fronte italo-austriaco

La guerra di trincea

Un conflitto totale, per terra, per mare e nell’aria

I luoghi della storia

I principali fronti europei

Il 1917: gli Stati Uniti entrano in guerra

Caporetto e la resistenza sul Piave

La resa di Germania e Austria e il bilancio delle vittime

MODULO 6: Il primo dopoguerra

Una guerra di tipo nuovo

L’economia mobilitata, la tecnologia al servizio della distruzione

Dall’entusiasmo al rifiuto: la guerra rivela il suo vero volto

La pace dettata dai vincitori

Il riassetto dell’Europa

La «vittoria mutilata» dell’Italia

La crisi dell’impero ottomano

La Società delle Nazioni

61

MODULO 7: La Rivoluzione Russa

Un evento epocale nella storia contemporanea

La “rivoluzione di febbraio” (1917)

Il governo provvisorio di Lenin

Lo strappo rivoluzionario

I bolscevichi al potere

I luoghi della storia La Russia dopo la pace di Brest-Litovsk

La guerra civile e la nascita dell’URSS

MODULO 8: La crisi del dopoguerra e il nuovo ruolo delle masse

Il Novecento “secolo delle masse”

I nuovi protagonisti della vita civile

I partiti di massa

L’industria culturale

Il difficile ritorno dei reduci

Il declino economico dell’Europa

Gli Stati Uniti prima potenza mondiale

La scorciatoia dell’autoritarismo

Il confronto politico si radicalizza

Gran Bretagna e Francia

MODULO 9: La Germania di Weimar e il fascismo al potere in Italia

la Germania di Weimar

Un paese diviso, in piena crisi economica

La crisi dell’Italia post-bellica

Il biennio rosso

Il malessere della borghesia italiana

Il cambiamento del quadro politico

Destra e sinistra, Mussolini e Gramsci

L’errore di Giolitti: il fascismo in Parlamento

La marcia su Roma

Mussolini al governo

62

MODULO 10: L’Italia di Mussolini

Le elezioni del 1924 e il caso Matteotti

L’”Aventino”: l’opposizione esce di scena

Il fascismo si trasforma in una dittatura

Il partito unico e lo Stato fascista

Dal fascismo-movimento al fascismo-regime

I Patti lateranensi

Lo sforzo del totalitarismo: una società Ingabbiata

Un bavaglio alla libertà

Agricoltura e industria: l’economia

centralizzata del regime

La politica estera del fascismo: la conquista

dell’Etiopia

La vergogna delle leggi razziali

MODULO 11: La crisi del 1929

L’espansione economica degli anni Venti

Gli Stati Uniti: una società industriale avanzata

La crisi del 1929: il crollo di Wall Street

Le conseguenze della crisi in America e in Europa

Il New Deal di Roosevelt

I fascismi in Europa

MODULO 12: L’URSS di Stalin e la Germania di Hitler

La NEP di Lenin, una risposta alla crisi economica

La lotta per la successione: Trockij e Stalin

I piani quinquennali e la collettivizzazione delle terre

L’industrializzazione forzata

Il “terrore” staliniano e le “purghe”

Quando la realtà si trasforma in un mito

Hitler e il Partito nazionalsocialista

L’ascesa politica del nazismo

La conquista del potere

Il Terzo Reich, la dittatura personale di Hitler

Potenza militare e sviluppo economico

La persecuzione degli oppositori e delle minoranze

63

MODULO 13: L’aggressione nazista all’Europa

La Spagna, terra di scontro tra destra e sinistra

Il colpo di Stato di Franco e la guerra civile spagnola

L’alleanza di Italia, Germania e Giappone

Annessioni e invasioni nel cuore dell’Europa

Le mire di Hitler: Praga e Danzica

Il Patto d’acciaio e le illusioni di Mussolini

Lo strano accordo tra Hitler e Stalin

MODULO 14: La Seconda Guerra Mondiale

L’invasione della Polonia

La Francia occupata

L’intervento italiano (giugno 1940)

La resistenza della Gran Bretagna

L’Italia all’attacco in Africa e in Grecia

L’aggressione tedesca all’U RSS

La posizione statunitense e la Carta atlantica

L’attacco giapponese a Pearl Harbor: gli Stati Uniti in guerra

1942, la massima espansione dell’Asse

e la riscossa degli Alleati

Lo sbarco in Sicilia e la caduta di Mussolini

L’armistizio dell’8 settembre 1943

La Repubblica sociale italiana

la Resistenza: guerra di liberazione

e “guerra civile”

La guerriglia partigiana

Le rappresaglie dei nazifascisti

L’importanza della Resistenza italiana

Lo sbarco in Normandia

La lenta liberazione dell’Italia

I successi dell’Armata rossa e la conferenza di Yalta

L’ultima disperata resistenza

la fine di Hitler e di Mussolini

La terribile tragedia della Shoah

Auschwitz: la morte in una catena di montaggio

64

L’olocausto nucleare e la resa del Giappone

Perché Hiroshima e Nagasaki?

La seconda guerra mondiale, spartiacque tra due epoche

MODULO 15: Europa, USA, URSS

La conferenza di Yalta

Il processo di Norimberga

I tre paesi vinti (Italia, Giappone, Germania)

L’orrore delle foibe

Finisce la monarchia, nasce la Repubblica

Una nuova Costituzione per l’italia

L’assetto del resto d’Europa

I paesi vincitori e la supremazia di U SA e U RSS, la guerra fredda

Nasce l’ONU, l’Organizzazione delle nazioni unite

Il Piano Marshall e la rinascita dei Paesi occidentali

I “due blocchi

METODI D'INSEGNAMENTO

Lezione frontale, lezione dialogata, brainstorming, cooperative learning, problem solving.

SPAZI E TEMPI

Aula, laboratorio audio-video, biblioteca; 2 ore settimanali

STRUMENTI Libri di testo, quaderno, lavagna multimediale (quando possibile), connessione ad internet (se disponibile), materiale audio/video, quotidiano.

CRITERI E LIVELLI DI VALUTAZIONE

Livello Voto Conoscenze Capacità Competenze

Ottimo/

eccellente

9/10 Conoscenza completa e profonda

Rielaborazione critica e personale con spunti

significativi ed originali

Realizzazione creativa a livello tecnico

Esposizione brillante, ricca di efficacia

espressiva

Compie collegamenti in

ambito disciplinare ed

interdisciplinare, pone

analisi e rielaborazioni

personali. Valuta in

modo totalmente

autonomo

Affronta compiti

complessi con

sicurezza ed

autonomia sapendo

utilizzare le

approfondite

conoscenze

65

Buono 8 Conoscenza ampia e sicura

Rielaborazione personale e precisa dei

contenuti

Esecuzione disinvolta a livello tecnico con

apporti personali

Esposizione sciolta e sicura

Opera collegamenti e

rielabora i contenuti

con una certa sicurezza.

Esprime valutazioni

articolate

Utilizza le ampie

conoscenze in modo

corretto e le applica

in modo autonomo.

Affronta compiti

abbastanza

complessi

Discreto 7 Conoscenza abbastanza articolata dei contenuti

Rielaborazione con spunti personali su alcuni

argomenti

Esecuzione esatta delle consegne a livello

tecnico-pratico

Esposizione abbastanza appropriata

Esprime valutazioni sui

contenuti acquisiti

Applica le

conoscenze

acquisite anche a

contesti diversi con

discreta autonomia,

affrontando

problemi con un

certo livello di

complessità

Sufficiente 6 Conoscenza degli elementi fondamentali della

disciplina Considerazione semplice dei

contenuti

Esecuzione adeguata a livello tecnico

Esposizione semplice ma sostanzialmente

corretta

Individua gli elementi

essenziali di un

problema riuscendo a

compiere semplici

valutazioni

Applica le

conoscenze in modo

pertinente

riuscendo ad

esprimere i

contenuti appresi

Insufficiente 5 Conoscenza incompleta o imprecisa o

superficiale degli argomenti trattati

Limitata autonomia nell’elaborazione /

correlazione dei contenuti

Esecuzione talora imprecisa a livello tecnico

Esposizione incerta / imprecisa

Individua solo qualche

aspetto di temi e

problemi dando

valutazioni spesso

inesatte

Utilizza le

conoscenze in modo

impreciso

necessitando di una

guida

4 Conoscenza frammentaria e poco corretta dei

contenuti fondamentali

Limiti quantitativi e qualitativi

nell’apprendimento

Esecuzione imprecisa ed approssimata a livello

tecnico Esposizione scorretta e stentata

Coglie con difficoltà

concetti e relazioni

Applica le limitate

conoscenze in

contesti conosciuti

solo se guidato

Gravemente

insufficiente

3

Gravi carenze nella conoscenza dei contenuti

fondamentali

Gravi limiti quantitativi e qualitativi

nell’apprendimento

Esposizione gravemente scorretta e confusa

Non riesce a fare

valutazioni adeguate di

quanto appreso

Utilizza le scarse

conoscenze in modo

scorretto o non

pertinente

Del tutto

negativo

1 -2 Nulle Nulle Nulle

66

Due verifiche orali o scritte a quadrimestre

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscere e riferire gli argomenti trattati, sapendosi orientare

Sistemare le informazioni fondamentali in ordine cronologico

Individuare semplici somiglianze tra singoli eventi

Individuare le fondamentali relazioni di causalità lineare fra due elementi di contenuto

Rilevare le regolarità nel presentarsi di successioni o insiemi di eventi

Riconoscere le principali tappe evolutive del pensiero politico-giuridico

Comprendere e usare il linguaggio storiografico

Saper produrre semplici mappe concettuali

ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

Cenni sul dopoguerra italiano e sulla guerra fredda

I partiti italiani e il miracolo economico

La morte di Stalin e la denuncia di Chrušcëv

La “nuova frontiera” di Kennedy

La conquista dello spazio

La crisi di Cuba e i primi segni di distensione

67

DISCIPLINA: MATEMATICA

a.s. 2014/2015

DOCENTE: Prof. Gaetano Carlini

Testo utilizzato: Marina Scovenna, Appunti di Matematica, Modulo F (Analisi Infinitesimale), CEDAM scuola, Padova, 2006.

N° ore settimanali: 3

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

MODULO 1: Funzioni

Definizione di funzione reale di variabile reale.

Primo approccio allo studio di funzione: dominio, intersezioni con gli assi, segno.

Classificazione delle funzioni: funzioni algebriche razionali intere e fratte.

Rappresentazione analitica delle funzioni elementari: funzione costante, lineare, quadratica e

cubica.

MODULO 2: Limiti

Introduzione al concetto di limite di una funzione in un suo punto.

Limite finito di una funzione in un suo punto.

Limite destro e sinistro di una funzione in un suo punto.

Limite finito e infinito di una funzione all'infinito.

Ricerca degli asintoti verticali, orizzontali e obliqui di una funzione.

MODULO 3: Funzioni continue

Definizione di funzione continua.

68

Punti di discontinuità di una funzione: le forme indeterminate 0

0 e

(cenni).

MODULO 4: Derivate

Definizione di rapporto incrementale di una funzione in un suo punto.

Derivata di una funzione in un suo punto e significato geometrico.

Equazione della retta tangente a una funzione in un suo punto.

Derivate fondamentali: derivata della funzione costante, della funzione nxy , della somma

algebrica, del prodotto e del quoziente.

Definizione di funzione crescente e decrescente.

Ricerca dei punti di massimo e minimo di una funzione (cenni).

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

Ripresa dello studio del segno della derivata prima.

Ripresa della ricerca dei punti di massimo e minimo.

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

La lezione frontale ha costituito il principale se non fondamentale metodo d'insegnamento: quando

possibile, le funzioni studiate in aula sono state visualizzate al computer tramite l'ausilio del software libero

GeoGebra.

SPAZI E TEMPI

Durante il primo quadrimestre è stata eseguita una corposa attività sia di rinforzo dei fondamenti dello

studio di funzione (dominio, intersezioni con gli assi, studio del segno) che di comprensione del concetto di

limite finito/infinito per x che tende a un valore finito/infinito, applicandolo alla ricerca degli asintoti. Nel

secondo periodo mi sono concentrato principalmente sul calcolo e sul significato geometrico di rapporto

incrementale di una funzione in un suo punto e sulla determinazione della derivata prima di semplici

funzioni algebriche razionali intere e fratte, arrivando solo in prossimità del 15 maggio ad analizzare le

metodologie per la determinazione dei punti di massimo e minimo.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei livelli di conoscenza, competenza e capacità è stata realizzata principalmente attraverso

prove scritte e in seconda analisi tramite interrogazioni. In entrambe le occasioni ho valutato

69

primariamente la capacità degli alunni di saper individuare la modalità corretta di risoluzione degli esercizi,

a partire dai dati del problema, nonché le competenze teoriche e la corretta applicazione della simbologia

matematica.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La maggioranza della classe è formata da alunni che presentano difficoltà nello studio e della comprensione

della Matematica ma a tutto ciò essi hanno cercato di ovviare con la buona volontà, fermo restando

comunque che molti concetti e problematiche inerenti la disciplina hanno richiesto parecchie ore di ripasso

e di esercizi. È vero che molti alunni a volte faticano nel mantenere la concentrazione e l'attenzione per

lunghi intervalli di tempo ma nonostante ciò le lezioni si sono sempre svolte regolarmente, non si sono

verificati episodi disdicevoli e i ragazzi si sono sforzati di seguire e di assimilare i concetti proposti, che

hanno raggiunto livelli non banali per un Istituto Professionale.

Nel corso dell'intero anno ho cercato di dare un'impostazione allo studio della disciplina che favorisse il più

possibile un approccio pratico, privilegiando così la risoluzione degli esercizi ed limitandomi ad enunciare

solamente i principali teoremi, la cui dimostrazione sarebbe stata di assai difficile comprensione: quasi tutti

gli alunni sanno affrontare e risolvere lo studio di semplici funzioni razionali intere e fratte fino alla

determinazione della derivata prima e allo studio del suo segno, alcuni sanno apportare anche contributi

personali ma altri sono invece in difficoltà nella rielaborazione dei concetti di base quali dominio e

intersezioni con gli assi.

Il profitto generale si può considerare moderatamente positivo: alcune alunne hanno conseguito una

preparazione buona se non eccellente, diversi compagni e compagne si sono attestati su un livello più che

accettabile mentre la restante parte della classe ha conseguito la sufficienza, talvolta con fatica, ma nel

complesso gli obiettivi minimi sono stati raggiunti.

70

DISCIPLINA : LINGUA STRANIERA - INGLESE

a.s. 2014/2015

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

IQuadrimestre

-Settembre- Ottobre

Revision:Restaurant types pg 57, Menu types pg 206.Mod.3-Units 1,3 The eating pyramid pg 151, The

Traditional Mediterranean Diet Pyramid pg 155, Food allergies/intolerances pg 158. Mod.2-unit 1 Bacteria

and Food Poisoning pg 108,Food contamination pg 110,Personal hygiene pg 111.

-Novembre- Dicembre

Mod.2- Unit 2 HACCP Benefits of food hygiene, Costs of poor food hygiene pg 113, HACCP guarantees

safety in catering, Main aim, Critical control points pp 116-17, The 7 steps pg 120,The origin of HACCP pg

121, Cleaning and disinfection pg 122.

-Gennaio

The E.H.O.pg 124,Mod.2 Unit 3: Food preservation pg 126,. Ancient and Modern preservation methods pp

127,128. Unit 4 Refrigerated Storage Systems pg 131.C. Birdseye pg 132.

II Quadrimestre

-Febbraio

Cook-Chill, Cook-Freeze Systems pp 133-34, Safe ways to defrost pg 134 Advantages of Cook-Chill,

Advantages of Cook-Freeze pg 136, The Vacuum Cooking System pg 137,Temperature Control, DOs and

DON’Ts for correct food storage pg 138, The Cold Chain pg 139.

Testo utilizzato: Cibelli-D’Avino “That’s Catering!”ed.Clitt

N° ore Settimanali 3

Docente prof.ssa M.C. Di Matteo.

71

Marzo

Mod.4 Unit 4 Banqueting pg 269, Banqueting menus pg 271, Buffet service (Assisted, Fork, Finger buffets)

pg 273,The Banqueting Manager pg 280, Banqueting correspondance pg 282, Letters of booking,

confirmation, complaint, adjustment (fotocopia).

-Aprile-15 Maggio

Mod. 1 Unit 4: Job opportunities pg 84, The application letter, The lay-out steps pp 92-93 Examples of

application letters, Expressions for letter writing pp 94-98, European Curriculum Vitae pg 100.

-Dal 15/05: General Revision.

METODO DI INSEGNAMENTO

Sono state utilizzate lezioni frontali,schemi e fotocopie per la comprensione, l’assimilazione e

l’ampliamento dei contenuti proposti e per mettere in grado gli studenti di acquisire le competenze

programmate dal Consiglio di Classe.

VALUTAZIONE

Per la valutazione si fa riferimento ai criteri individuati dal Dipartimento e dal Consiglio di Classe. La

valutazione finale ha tenuto conto della situazione di partenza di ogni alunno,dell’interesse,della

partecipazione,dei risultati e della costanza nell’applicazione.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In generale i ragazzi conoscono e sanno esporre,utilizzando la micro lingua di settore con risultati che

vanno dal sufficiente all’ottimo, i vari tipi di ristoranti e di menu, la dieta Mediterranea,le cause delle

intossicazioni alimentari e le corrette procedure per evitarle,le regole igieniche da osservare durante la

manipolazione degli alimenti,il metodo HACCP, le procedure dei metodi di conservazione più usati, il

banqueting e le fasi di organizzazione di un evento, i criteri per redigere il Curriculum Vitae e la lettera di

accompagnamento.

72

DISCIPLINA : SECONDA LINGUA STRANIERA TEDESCO

a.s. 2014/2015

Conoscenze e abilità

MODULO 1: RECUPERO E APPROFONDIMENTO DELLE CONOSCENZE PREGRESSE (12 ore)

• Comprensione e utilizzo del linguaggio settoriale di pasticceria

• Descrizione del procedimento di preparazione di un dolce

• Riconoscimento e utilizzo dei verbi modali per descrivere cosa si sa/si può/si deveo cosa piace o

non piace fare in un laboratorio di pasticceria

• Riconoscimento, formazione e utilizzo di parole composte (Komposita) relativi al settore

dolciario e a contesti noti

MODULO 2: FRASI SECONDARIE CAUSALI CON “WEIL” (6 ore)

• Utilizzo di frasi secondarie causali von “weil”

• Motivazione di scelte professionali o gusti personali

MODULO 3: WECHSELPRÄPOSITIONEN (10 ore)

• Riconoscimento e utilizzo delle preposizioni di luogo con il dativo e l‘accusativo

• Descrizione di dove ci si trova, dove si è stati in vacanza, dove si vorrebbe essere o andare

• Riconoscimento e utilizzo di lessico e fraseologie frequenti comuni per indicare luoghi di vita

quotidiana, di vacanza e di lavoro

Testo utilizzato: “Paprika” Brigliano, Doni, Venturini- Hoepli 3 ore settimanali

DOCENTE: Prof. ssa Paola Mennitti

73

MODULO 4: PERFEKT, RIPASSO E APPROFONDIMENTO (10 ore)

• Racconto della propria esperienza di stage

• Descrizione del procedimento di preparazione di un dolce al passato

• Conversazione su esperienze passate e tempo libero

MODULO 5: ATTIVITA’ DI ASCOLTO DAL SITO CHEFKOCH (YOUTUBE) (10 ore nell’arco dell’anno)

• Comprensione globale e selettiva di video relativi alla preparazione di dolci tipici dell’area

germanofona

• Compilazione di una scheda di comprensione relativa alla tipologia di dolci,agli ingredienti, al

procedimento, alle caratteristiche, alle modalità di degustazione

MODULO 6: AGGETTIVI ATTRIBUTIVI (10 ore)

• Riconoscimento e utilizzo del lessico e della fraseologia idiomatica relativi alla descrizione di un

prodotto di pasticceria (dolci natalizi, pasquali, di carnevale..)

• Presentazione e descrizione di prodotti dolciari italiani e regionali relativamente a tipologia,

impasto, aspetti nutrizionali, modalità di degustazione

• Uso dell’aggettivo attributivo al nominativo e accusativo

MODULO 7: ATTIVITA’ DI CULTURA E CIVILTA’: RELAZIONE SU UN DOLCE DELL ‘ AREA GERMANOFONA(9

ore nell’arco del secondo pentamestre)

• Ogni studente presenta alla classe un dolce tipico dell’area tedesca svolgendo anche una

breve ricerca sulla città o sulla regione di origine (lavoro individuale di Web- Recherche)

• Riconoscere e dislocare le principali città o regioni di Germania, Austria e Svizzera

MODULO 8: CURRICOLO E LETTERA DI PRESENTAZIONE (6 ore)

• Compilazione di un curricolo europeo

• Compilazione di una breve lettera di presentazione da allegare al curricolo

• Riconoscimento e utilizzo del lessico edella fraseologia idiomatica relativi alla corrispondenza

formale scritta

74

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

Nella mia programmazione ho articolato gli argomenti e deciso le strategie di intervento sulla base degli

obiettivi specifici del profilo professionale richiesto e ho anteposto ad ogni scelta didattica il

coinvolgimento attivo degli studenti. Ho cercato di introdurre, quindi, ogni nuova attività partendo dai

loro interessi e dalle loro esperienze personali. Nei limiti del possibile si è sviluppato in classe un uso

costante della lingua straniera in situazioni comunicative, privilegiando le abilità audio/orali.

Nell’educazione all’ascolto si è dato ampio spazio alla conversazione attiva in classe e alla comprensione di

video o testi registrati.. Per la produzione orale si è curata la capacità di rispondere e di porre domande in

contesti significativi, di interagire in brevi dialoghi simulati, di descrivere e di esporre brevemente eventi

personali accaduti ,di descrivere in maniera competente le caratteristiche di prodotti dolciari e di

raccontare esperienze di stage e di lavoro svolti. Grande rilievo è stato dato all’arricchimento lessicale e allo

studio costante del lessico e della fraseologia idiomatica.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Ai fini della valutazione ho tenuto presente costantemente la situazione iniziale di ogni singolo alunno in

relazione al livello di conoscenza linguistica generale della classe. In particolare ho tenuto conto dei

progressi ottenuti. Ho svolto la valutazione delle competenze attraverso griglie o punteggi che permettono

una sistematica e chiara osservazione di tutte le abilità richieste. Il comportamento in classe e la

partecipazione a tutte le attività sono considerate parte integrante del giudizio globale finale.

Per la valutazione della produzione scritta ho utilizzato verifiche di grammatica graduate con esercizi di

completamento e trasformazione, esercizi di comprensione del testo, domande a risposta aperta, brevi

traduzioni, descrizioni di prodotti dolciari

Per la valutazione di competenze e abilità -orali ho svolto brevi colloqui sugli argomenti noti: interviste

sulle caratteristiche di prodotti di pasticceria, conversazioni sulle esperienze di stage e di lavoro, relazioni

su argomenti di civiltà e ripetizioni periodiche di vocaboli e lessico nuovi.

Per la valutazione di competenze audio-orali e di lettura ho somministrato schede di comprensione globale

e selettiva.

75

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli studenti sono in grado di comprendere messaggi orali su argomenti noti, prodotti a velocità normale, e

di coglierne la situazione e l’argomento. Sono inoltre in grado di capire il significato di testi scritti adeguati e

di comprenderne il senso e lo scopo. Sono in grado di produrre brevi testi scritti di tipo funzionale e di

interagire oralmente su argomenti noti. Soltanto tre studenti riescono a gestire in maniera adeguata

situazioni nuove.

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO

•HCCP: norme igieniche in laboratorio

76

DISCIPLINA: SECONDA LINGUA STRANIERA- SPAGNOLO

a.s. 2014/2015

DOCENTE: Prof.ssa Antonella Prato

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE E ABILITA’

Dal libro di microlingua:

MODULO 1: ABRIENDO BOCA

Unidad 1: Comiendo bien: una buena carta de presentacion.; el menù equilibrado; servizio de entradas; Tipos de envases.

MODULO 4 : ESTABLECIMIENTOS DE BEBIDAS

Unidad 14: De tapas y bocadillos: De tapas.

MODULO 6: ENDULZA LA VIDA

Unidad 18: Frutas y zumos: fruta todo el dia, los frutos secos y las frutas desecadas. Frutas tropicales: sabores de otras tierras;

La Sangria

Unidad 19: Dulce tentacion: Helados,sorbetes y granizados: el bizcocho y el flan.

Tartas y pasteles

El temple del horno

Como preparar las mermeladas, dulce de membrillo y compotas.

LIBRI DI TESTO: 1. Susana Orozco Gonzáles, Nuevo İEn su punto! Casa editrice: Hoepli Editore

2. A. Brinetti, R Danelli, M.Estevéz Oliva, A Jiménez Velasco; Ponte al Día, un recorrido por tierras y culturas hispanohablantes; Casa Editrice: Europass 3. L.Tarricone,N.Giol; Titolo:İ eso es!, gramática de lengua española con ejercicios; Casa editrice: Loescher

77

Unidad 20: Servicio, corte y utensilios de postres y frutas:

El servicio de helados, sorbetes y granizados

El servizio de zumo;

El helado

Utensilios de reposteria: el corte de la fruta en el comedor.

Presentacion de la cuenta y despedida de los clientes.

MODULO 3 :MESONES;RESTAURANTES Y COMEDORES

Unidad 7: Profesionales de cocina

La brigada de cocina; el cocinero;

La restauracion:toda una fusion de sabores.

Unidad 10: En cocina: maquinaria, utensilos,HACCP y seguridad en el trabajo.

La maquinaria de cocina: ollas y utiles en la cocina;los materiales.

Normas higienicas para los professionales de cocina: seguros en la cocina.

Unidad 24: En busca de trabajo.

Anuncios de oferta de trabajo en la web.

La carta de presentacion

Como escribir una carta de presentacion.

La creacion del curriculum vitae.

Dal libro di cultura ispanica:

Hispania:geografia e historia.

Continente e islas; Comunidades autonomas; la Constitucion espanola, Monarquia y democracia; Violencia local y global; Espana en el siglo XXI.

Espaňa: arte, cultura y sociedad:

La poblaciόn; Las lenguas de Espana;rasgos de la cultura española; la cocina espaňola: Pablo Picasso:Guernica.

América "El nuevo Mundo": Latinoamérica, sociedad, música.

Gli studenti eseguiranno durante l'anno delle ricerche per approfondire la situazione culinario-dolciaria spagnola , ricette di dolci tipici delle diverse regioni che dovranno poi riportare alla classe.

78

Dal libro di grammatica

Revisione degli argomenti degli anni passati e ampliamento della conoscenza dei tempi verbali come congiuntivo, condizionale, futuro,pronomi personali , i pronomi relativi semplici e composti, gli aggettivi e i pronomi indefiniti, l’ipotesi.

Modi di dire ed espressioni colloquiali della lingua ispanica

ARGOMENTI DA TRATTARE DOPO IL 15 MAGGIO

Dal libro di microlingua:

Unidad 9: Menús y mise en place Tipos de menús

SPAZI E TEMPI

L’aula per la lezione frontale,per notizie inerenti il momento del programma in internet.

I tempi sostanzialmente hanno rispettato quelli previsti dalla programmazione d’inizio anno scolastico,la

classe ha seguito con poca attenzione e ritmo lo scorrere della programmazione.

METODOLOGIE E SUSSIDI IMPIEGATI METODI E STRUMENTI

Oltre al libro di testo, strumento essenziale, l’insegnante, ha utilizzato il computer della classe, il relativo CD

dei testi adottati, il lettore CD, il laboratorio di informatica per confermare quanto trascritto nel libro di

testo in modo da coinvolgere con l’attenzione gli alunni al fine di schematizzare e rendere dinamici i

contenuti delle lezioni. Le lezioni svolte sono state organizzate con la consapevolezza da parte del docente

della situazione del sapere di base della classe in generale.

Alcuni approfondimenti sono stati motivo di discussioni e confronti positivi .

Il processo di perseguimento degli obiettivi e di realizzazione dei moduli di apprendimento è stato

caratterizzato dalla articolazione di varie attività didattiche.

Lezioni frontali,

Momenti di presentazione e raffronto

Momenti di ricerca

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI

I criteri di valutazione adottati rispettano quelli individuati e proposti nelle riunioni per Dipartimento, in

ottemperanza alle disposizioni in materia vigenti.

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I criteri di valutazione saranno per le abilità orali rapportate al grado

– di correttezza fonetica e di intonazione – di correttezza lessicale e sintattica

I criteri di valutazione sono state per le abilità scritte rapportate al grado

– di correttezza ortografica – di correttezza lessicale – di correttezza sintattica – di completezza del testo

I giudizi quadrimestrali e finali sono comprensivi anche dell’interesse dimostrato dagli alunni, della loro

partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello

studio personale.

Per la corrispondenza dei voti si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti.

La preparazione degli alunni è stata regolarmente controllata attraverso accertamenti scritti ed orali con lo

svolgimento di tre verifiche scritte e tre verifiche orali per quadrimestre.

Le verifiche scritte sono state divise in tre parti: una parte per la grammatica, una per il lessico e un’altra per la produzione guidata e/o libera, occasionalmente si valuteranno anche delle brevi comprensioni scritte di livello B1. Per quanto riguarda l’orale le interrogazioni hanno incluso anche comprensioni orali di livello prima di A2 poi di B1. Ciascuno studente è stato valutato nel quadrimestre anche in base all’interesse dimostrato nei confronti

della disciplina, nell’applicazione della medesima, negli interventi costruttivi a lezione, nella padronanza

terminologica, nella rielaborazione critica dei contenuti, nella partecipazione all’attività didattica e

nell'approfondimento linguistico e culturale.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Le competenze acquisite dalla classe composta da 6 sole femmine possono considerarsi davvero

soddisfacenti per l'andamento e la resa di classe sempre omogenea e positiva. Tutte hanno raggiunto una

valutazione più che buona ; due alunne addirittura una valutazione ottima data dall’impegno, lo studio e

dalla passione per la materia. Tutte le allieve sono in grado di tracciare autonomamente gli opportuni

collegamenti tra le tematiche affrontate durante l’anno. Il livello di attenzione e di applicazione è sempre

stato ottimo cosi come la disciplina. Le studentesse hanno effettuato delle ricerche per approfondire e

conoscere le tradizioni culinarie e dolciarie della Spagna. Le ricette dei dolci sono state realizzate durante le

ore di Laboratorio di Pasticceria.

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DISCIPLINA: SECONDA LINGUA STRANIERA- FRANCESE

a.s. 2014/2015

DOCENTE: Prof. ssa Roswitha Schatzer

A.De Carlo, Le NouveauFrançais en cuisine, Hoepli, Milano, 2012.

Ricette messe a disposizione dal collega di Pasticceria.

Internet.

N° ore Settimanali:3

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

Introduzione alla rappresentazione “Notre-Dame des banlieues” di France Théâtre La trama, i personaggi, i luoghi di Notre-Dame des banlieues Somiglianze con i personaggi di Notre-Dame de Paris di Victor Hugo Cenni storici sulla nascita delle banlieues Le verlan et l’argot Il casting degli attori (video in lingua) Canzoni dello spettacolo – traduzione e interpretazione dei testi Maître Gims, Bella Maître Gims, Zombie Diam’s, Petit coeur est tombésur une bombe Stromae, Carmen Breve biografia dei tre cantanti. Realizzazione di una presentazione della pièce con Power point. Due alunne hanno presentato il risultato in lingua alla classe 2A durante l’ora di Francese. I testi delle canzoni sono stati utilizzati anche per il ripasso del presente dell’indicativo, del passé composé, dell’imperfetto e dell’imperativo. Uso dell’imperfetto nella frase ipotetica.

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Progetto: “Nos villes en douceur” diventato poi “La pâtisserie en Europe” Il gruppo classe ha partecipato insieme ai gruppi delle classi 3AD e 4AD ad un progetto sul tema della pasticceria inserito sulla piattaforma di e Twinning. Siccome i partner francesi, per vari motivi, non hanno seguito le fasi previste nella programmazione iniziale e quindi non hanno prodotto i lavori richiesti, la classe ha lavorato principalmente sui prodotti dolciari tipici di Verona seguendo l’occorrenza delle feste nel corso dell’anno scolastico. Sono stati realizzati i seguenti lavori: una scheda di presentazione personale per ogni alunno/a un breve video di presentazione per ogni alunno/a foto di presentazione dei gruppi classe e della scuola Commento scritto sui due video realizzati dai partner francesi Commento scritto in seguito al rientro dei compagni di classe dallo scambio a Nîmes Un lavoro di ricerca e di traduzione sulle tradizioni e ricette tipiche legate alle festività: Natale: Noël en France Noël à Vérone Ricette: Nadalin; Pandoro; Torta di polenta, fichi e miele; frollini di Santa Lucia; Rufioi; Pinza della Befana Il gruppo ha collaborato alla realizzazione del “Calendario dell’Avvento internazionale”, progetto iniziato da una scuola austriaca e iscritta, anch’esso, su e Twinning. Inoltre, ha dato un prezioso contributo per la realizzazione del materiale espositivo portato a Presov in Slovacchia in occasione della manifestazione “Noëls d’Europe – Christmas in Europe”. La piccola Arena – storia e ricetta Carnevale: Le Carnaval à Vérone Le Carnaval de Nice (compréhension écrite) Gli gnocchi e la loro origine come piatto tipico del carnevale Ricette: gnocchi; zaletti; frittelle; galani. San Valentino: Ogni alunno redige la ricetta della sua torta di San Valentino Pasqua: Pâques en France: le tradizioni e le loro origini Pasqua a Verona e tradizioni seguite dagli alunni Ricette: Colomba di Pasqua La redazione dei suddetti lavoro è stata un’occasione per rivedere tutta la terminologia relativa alle ricette, come la frutta, gli ingredienti di base, gli utensili e i verbi ricorrenti.

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Prima della partenza del gruppo della classe terza, si è guardato e commentato il video su Nîmes e il Lycée Voltaire realizzato dai partner francesi. Basandosi sul racconto dei compagni, ognuno degli alunni ha scritto una lettera in cui ha espresso la propria opinione sullo scambio scolastico. Dal punto di vista grammaticale è stato introdotto quanto segue: i pronomi relativi semplici e composti la mise en relief gli aggettivi e pronomi indefiniti futur simple conditionnel présent LesdessertsdesFrançais La Tarte Tatin – sesorigines Le mot entremet La madeleine Le nougat Lescrèmes: anglaise, chantilly, pâtissière, renversée et ganache L’obésité Causes, risques, prévention et alimentation conseillée Vidéo: Comment lutter aujourd’hui contre l’obésité

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

Visione di un film in lingua francese

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

Alcuni argomenti sono stati introdotti con una lezione frontale e approfonditi in seguito dagli alunni con

lavori in coppia o individuali e, una volta alla settimana, con ricerche individuali su Internet. Si è usato

anche il computer in classe e più tardi la Lim.

Il gruppo della classe quinta ha seguito le lezioni insieme ai ragazzi della terza e della quarta classe dello

stesso indirizzo. I contenuti sono stati differenziati solo per la grammatica e gli ultimi due argomenti trattati

(i dessert dei Francesi e l’obesità). In quell’occasione i ragazzi hanno lavorato in autonomia seguendo le

consegne della docente.

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SPAZI E TEMPI

Il primo modulo sulla “banlieue” ha occupato i primi due mesi dell’anno.

Il lavoro al progetto “Nos villes en douceurs” è stato iniziato alla fine di settembre e ha occupato

inizialmente solo l’ultima ora del sabato (lavoro in laboratorio linguistico) e successivamente due ore a

settimana. La terza ora è stata dedicata agli argomenti di grammatica incontrati durante i lavori di ricerca.

L’ultima parte sui desserts in generale e sull’obesità è stata svolta da metà aprile a metà maggio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La preparazione degli alunni è stata regolarmente controllata con accertamenti scritti e orali con

comprensioni, esercizi di grammatica e di produzione.

I criteri di valutazione per le abilità orali sono state rapportate al grado di correttezza fonetica, lessicale e

sintattica; per le abilità scritte al grado di correttezza ortografica, lessicale e sintattica e alla completezza

del testo.

Il giudizio finale è comprensivo anche dell’interesse dimostrato, della partecipazione attiva, della capacità

di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale.

Per la corrispondenza dei voti si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Tutti gli alunni sono in grado di usare la lingua francese per semplici scopi comunicativi e, grazie ad una

discreta conoscenza della microlingua, sanno interagire in ambito professionale. Non hanno grosse

difficoltà a redigere una ricetta o a presentare oralmente la preparazione di un dolce. Riescono a capire

globalmente messaggi scritti e orali soprattutto se riguardano il lavoro. Due alunne hanno competenze

maggiori, corrispondenti ad un buon livello B1 sia nello scritto che nell’orale (esame sostenuto a novembre

2014 nell’ambito del progetto “Move for the future”).

Lavorando individualmente o in coppia, tutti hanno dimostrato di saper approfondire un argomento in

modo abbastanza autonomo.

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DISCIPLINA : DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA

a.s.2014/2015

DOCENTE: Prof.ssa Maria Teresa Salvi

Testo utilizzato:

Batarra Mainardi IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE OGGI vol 2

N° ore

Settimanali:2

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE facendo riferimento al testo adottato

MODULO 2: Contabilità, bilancio e finanziamenti delle imprese

U1 La contabilità aziendale

U2 Il bilancio d'esercizio

U4 Costi d'esercizio e remuneratività dei prezzi di vendita

MODULO 3 Contratti e certificazioni di qualità

U2 la certificazione di qualità e le norme d'igiene

MODULO 4 dal volume 3^

U3 Tracciabilità dei prodotti

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

Son state svolte lezioni frontali cercando di stimolare durante le lezioni l’attività operativa degli allievi proponendo un costante collegamento con la realtà produttiva ristorativa e dolciaria. Nello specifico, quando è stato possibile sono stati eseguiti costanti e ripetuti riferimenti alla realtà al fine di dare una visione tangibile degli argomenti trattati per favorirne la comprensione. La classe è stata in grado di cogliere i dati di un contenuto, riconoscere gli elementi essenziali di un argomento. Ha mostrato una

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discreta autonomia nel lavoro scolastico e in particolare gli studenti si sono impegnati nella stesura di appunti e nella redazione di schemi di sintesi. Sono stati realizzati schemi alla lavagna dei contenuti trattati.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei livelli di conoscenza, competenza e capacità è stata realizzata attraverso interrogazioni e una prova scritta.

Obiettivi minimi: nella valutazione sono stati privilegiati, per l'attribuzione della sufficienza, sono stati adottati i seguenti criteri:

• Conoscenza degli argomenti trattati nelle linee generali.

• Esposizione semplice, ma organica, chiara e pertinente alla richiesta.

• Sufficiente padronanza del lessico disciplinare

• Sufficiente rielaborazione delle informazioni individuali,interventi durante le spiegazioni e prove scritte.

La valutazione finale ha tenuto conto dei progressi degli studenti rispetto ai livelli di partenza, l’impegno dimostrato, la partecipazione al lavoro di gruppo e al lavoro autonomo di approfondimento individuale.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In linea generale, la classe ha lavorato con impegno e partecipazione riuscendo così ad affrontare i contenuti previsti nella programmazione didattica, sebbene siano ancora presenti problemi con il linguaggio specifico della materia. Un gruppo ha raggiungendo ottimi risultati e un altro gruppo ha raggiunto buoni o discreti risultati. Un esiguo gruppo di studenti ha raggiunto risultati appena sufficienti. Si è generalmente rilevata una soddisfacente maturazione dell'analisi critica relativamente alle tematiche trattate.

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DISCIPLINA : LABORATORIO DI PASTICCERIA

a.s. 2014/2015

DOCENTE: Prof. Eugenio Ghiraldi

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE e ABILITA’ MODULO 1: ORGANIZZAZIONE E TECNICHE OPERATIVE (RECUPERO DELLE CONOSCENZE PREGRESSE 1^ QUADRIMESTRE):

Apprendere e approfondire le caratteristiche delle principali tipologie di lavoro

Conoscere ed approfondire i vari tipi di impasti di pasticceria di base

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti nella produzione dolciaria

Valorizzare e promuovere le tradizioni e le innovazioni nelle produzioni dolciarie

Utilizzare e gestire macchinari , impianti per la produzione dolciaria

Valutare le caratteristiche nutritive di alcune ricette

Effettuare una semplice analisi organolettica

Impostare il meglio il lavoro d’équipe

Conoscere le principali tecniche e preparazioni di pasticceria nazionale e regionale

Conoscere e sapere utilizzare le tecnologie la manipolazione, la cottura.

L’organizzazione di laboratorio: ripartizione dei compiti- gerarchie- concetto di mise en place.

Le tecniche di lavorazione e i vari metodi di cottura.

La pasticceria di base e la realizzazione di alcune torte e pasticceria mignon.

MODULO 2: REALIZZAZIONI DI PASTICCERIA CON L’UTILIZZO DEI GRASSI ANIMALI E VEGETALI,LE

TIPOLOGIE DELLE FARINE E IL LORO UTILIZZO

Creme, emulsioni

Creme di base al’uovo: crema inglese, crema pasticcera, e zabaione

Creme di base con farina: crema pasticcera e altre creme derivate

Schiume senza amidi:panna montata e meringhe

Emulsioni: cremosi:crema pasticcera, crema inglese,e creme ganache

Testo utilizzato: TECNICHE DI PASTICCERIA ALMA-PLAN

Ricette personali

Ore di lezione

3 ore alla settimana

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Torte moderne, semifreddi e gelati

Impasti di base friabili e soffiati (pasta bignè)

Emulsioni con amidi: cake, biscotteria varia

I dolci tipici di carnevale: frittelle, crema fritta, “Chiacchere”,bomboloni.

MODULO 3: PROCESSI DI TRASFORMAZIONE, GLI ELEMENTI COMPLEMENTARI (2^ QUADRIMESTRE):

Decorazioni e finitura

Decorazioni di dolci con la frutta

Cioccolatini e decorazioni con cioccolato

Progettazione, finitura e presentazione dei dessert

Prodotti dolci da pasticceria biscotteria e mignon

Torte, plum-cake e crostate

I dolci al cucchiaio: mousse e bavaresi

Prodotti salati: pizzette, tartellettes salate

Pasticceria da fine pasto (cioccolatini, pasticceria mignon)

Pasticceria e salute: Aspetti dietetici per la preparazione di alcuni dolci. Le tecniche di lavorazione

l’utilizzo di varie farine (kamut, farro, integrali, farine speciali per biscotti).

METODI DI INSEGNAMENTO

Il metodo di insegnamento utilizzato durante l’anno scolastico è stato soprattutto di tipo pratico.

Le lezioni sono state organizzate, utilizzando il laboratorio per la realizzazione dei prodotti dolciari.

Non sono mancate lezioni di teoria per spiegare, e approfondire le varie fasi operative laboratoriali.

CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA

I criteri di valutazione, addottati dal docente, rispettano quanto previsto dal P.O.F. e dalla riunione

interdisciplinare per i servizi per l’enogastronomia comparto laboratorio di cucina, e sono stati divulgati e

spiegati alla classe.

Ciascun studente è stato valutato:

In almeno due o più prove di esercitazione pratica, (per quadrimestre)

Due prove scritte di conoscenza teorica della disciplina, (secondo quadrimestre)

In almeno due valutazioni o più prove generali (per quadrimestre)

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Ciascun studente, è stato informato sugli indicatori e i descrittori di valutazione, nonché il punteggio

massimo attribuito a ciascuna voce, mediante lo strumento della griglia di valutazione. Tutte le prove sono

tarate su 100/100.

VALUTAZIONE PRATICA: Ogni studente ha avuto almeno una valutazione specifica su un compito o parte di

esso assegnatogli dal docente. I descrittori presi in esame sono: igiene professionale, organizzazione del

lavoro, esecuzione del medesimo, gusto e presentazione del lavoro svolto, riordino della postazione di

lavoro.

VALUTAZIONE GENERALE. Rappresenta la media dei seguenti indicatori quali: applicazione, interesse per la

materia, puntualità, ascoltare e fare propri i consigli e le metodologie di lavoro, l’assiduità alle lezioni e

partecipazione attiva alle medesime, in ciascuna lezione dell’anno scolastico.

VALUTAZIONE DEI COMPITI. Le verifiche teoriche sono rappresentate da compiti strutturati. Lo studente, fin

dallo svolgimento del compito è informato sulla valutazione massima conseguibile data a quel quesito.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

I criteri didattici perseguiti durante l’anno scolastico si sono fondati soprattutto sul programma stabilito

nella riunione per materia.

Si è cercato di approfondire e sviluppare le capacità di comprensione, e, conseguentemente, della

realizzazione e preparazione base della pasticceria nazionale, e regionale.

L’organizzazione di laboratorio: ripartizione dei compiti –gerarchie- concetto di mise en place- servizio. La

schedatura delle ricette.

Tra gli obiettivi perseguiti durante l’anno scolastico, riguardavano l’analisi sulle capacità del singolo allievo

di collaborare fra i vari componenti, oltre a perfezionare ed ad approfondire le abilità e le competenze

professionali.

Il comportamento durante le lezioni è stato corretto e la partecipazione buona.

I risultati raggiunti dagli alunni sono da considerarsi buoni.

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DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI

PRODOTTI ALIMENTARI

a.s..2014/2015

Docente: Prof.ssa Lucia Rossi

Testo utilizzato: Cappeli Vannucchi vol. 3 Scienza e Cultura dell’Alimentazione;

Per Modulo 6 Cappeli Vannucchi vol. 2 Scienza e Cultura dell’Alimentazione;

materiale didattico proposto dalla docente– appunti di lezione, slide, dispense

di laboratorio di microbiologia (prof.ssa G. Stevanoni) .

Ore di lezione: 3 ore alla

settimana di cui 2 di teoria, 1

di laboratorio

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

MODULO 1: Alimentazione e dintorni (recupero delle conoscenze pregresse)

concetto di alimento, di alimentazione, di nutrizione, di digestione, di assorbimento, di

assimilazione

conoscenze base sul sistema cardiovascolare, respiratorio, linfatico

concetti base sullo stato di nutrizione equilibrata

MODULO 2: Alimentazione, nutrizione e patologie correlate con il consumo dei prodotti da forno

Lo stato di nutrizione e i metodi antropometrici di valutazione

Il sovrappeso e l’obesià

la dietoterapia: la definizione

Il diabete. Il diabete di tipo 1, 2 , cenni sul diabete di tipo 3

Ipercolesterolemia, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari

La sindrome metabolica

La gotta

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MODULO 3: Allergie e intolleranze alimentari

Il favismo, la PKU,la galattosemia, l’intolleranza al lattosio

Le allergie

Un caso particolare: la celiachia

Le diete da esclusione

MODULO 3: Tutela igienico sanitaria degli alimenti

definizione di alimento sicuro

Certificazione di qualità e le normative igienico sanitarie

I controlli ufficiali: l’audit come sistema di valutazione e di riflessione per il miglioramento

MODULO 4: L’autocontrollo e il sistema HACCP

Concetti principali sull’igiene personale e dell’ambiente ristorativo

Il sistema HACCP

I manuali di corretta prassi igienica

L’igiene degli ambienti, degli impianti, delle attrezzature e delle materie prime

MODULO 5: Le operazioni di sanificazione degli ambienti (recupero dei concetti trattati l’anno

precedente)

La pulizia , la detersione, la disinfezione e la disinfestazione

Da svolgersi dal 15 Maggio dal testo del 4° anno

MODULO 6: Le contaminazioni biologiche (lezione 3.6 –volume 2 )

I microrganismi come contaminanti degli alimenti nelle diverse fasi di produzione

Batteri, funghi, virus

Contaminazioni biologiche e classificazione e differenze tra le intossicazioni, tossinfezioni e

infezioni.

Le intossicazioni causate da ingestione di tossine microbiche preformate: Enterotossicosi

stafilococcica, Botulismo

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I principali agenti delle tossinfezioni: C. Perfringens.

Le infezioni alimentari causate da ingestione di agenti patogeni vivi: Salmonellosi, Listeriosi

La gastroenterite virale: epatite da virus A

Le intossicazioni con tossine prodotte da funghi: micotossine; le aflatossine; le ocratossine

PROGRAMMA DI ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI

Prof.ssa Gabriella Stevanoni

Da appunti delle docenti- per ora non ci sono i libri di testo specifici per questo percorso dell’Istituto

Alberghiero

MODULO 7: Ripasso- norme per la sicurezza

Elementi essenziali del T.U 81/08 sulla sicurezza

Norme di comportamento nel laboratorio di chimica e di biologia

Rischio chimico e rischio biologico

Simboli, pittogrammi e loro significato

Indicazioni sulla lettura di un’etichetta di un reattivo chimico

Schede tecniche e schede di sicurezza

Concetto di rischio fisico, chimico, meccanico, biologico e elettrico.

Dispositivi di protezione individuale e collettiva

Le cappe chimiche e le cappe a flusso laminare.

Esposizione ad agenti biologici. Definizione di infezione, intossicazione, effetti allergici e tumori.

MODULO 8: Ripasso -vetreria

Il vetro Pirex e le sue caratteristiche

Il menisco nelle misurazioni

Vetreria utilizzata nei laboratori

Vetreria tarata e graduata

Il menisco nelle misurazioni

Uso della bilancia tecnica per le misure di massa

MODULO 9: Ripasso microsopia

Il microscopio ottico. Parti meccaniche, elettriche ed ottiche

Tecnica d’uso del microscopio ottico

Osservazione a fresco con blu di metilene di cellule di lievito: la gemmazione

Allestimento e osservazione di un vetrino fissato e colorato: colorazione monocromatica con blu di

metilene; utilizzo dell'obiettivo ad immersione

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Colorazioni policromatiche: osservazione di preparati colorati con metodo di Gram da colture di

laboratorio

MODULO 10: Crescita batterica

Condizioni per la crescita microbica

I terreni di coltura per batteriologia: terreni minimi, terreni generici o di base, terreni selettivi,

terreni differenziali.

Preparazione, distribuzione e sterilizzazione di terreni di coltura

Tecniche di semina di terreni solido, liquidi e semisolidi: striscio, inclusione, spatolamento,

infissione, dispersione.

Incubazione delle colture: temperatura e tempo di incubazione.

Valutazione macroscopica dello sviluppo microbico nei terreni liquidi, solidi e semisolidi Osservazione macroscopica dello sviluppo batterico nei terreni di coltura liquidi e solidi

Descrizione dei caratteri colturali macroscopici e microscopici di una coltura batterica

MODULO 11: Controllo microbiologico di matrici ambientali

Controllo microbiologico di matrici ambientali: aria confinata e superfici di lavoro secondo le linee

guida dell'INAIL sul monitoraggio ambientale (marzo 2005)

Controllo microbiologico dell’aria. Sistemi di campionamento: attivo e passivo

Controllo microbiologico dell'aria confinata con sistema passivo: carica batterica totale,

Staphylococcus Aureo, Enterobatteri, lieviti e muffe. Campionamento ambienti di lavoro

dell'edificio scolastico

Controllo microbiologico delle superfici. Sistemi di campionamento: tampone, contact plate.

Controllo microbiologico delle superfici di lavoro e controllo microbiologico indumenti da lavoro:

carica batterica totale, Staphylococcus Aureo, Enterobatteri , lieviti e muffe. Campionamento

ambienti di lavoro dell'edificio scolastico e divise di lavoro.

Terreni e parametri microbiologici: Conta batterica totale mesofila (PCA),Conta fungina totale con inibizione della flora batterica contaminante (rosa bengala con cloramfenicolo), Stafilococchi (Mannitol Salt Agar MSA), Batteri Gram negativi (Mac Conkey Agar MCC)

MODULO 12: Controllo microbiologico alimentare I controlli microbiologici su matrici alimentari destinate al consumo umano coinvolgono sia alimenti che materie prime impiegate per la loro preparazione e hanno come obiettivo generale la ricerca di microrganismi (batteri, muffe, lieviti) indicatori della qualità igienica e di patogeni che costituiscono un potenziale rischio per la salute umana.

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Controllo microbiologico e chimico del latte

Controllo microbiologico del latte: procedimento analitico

Conteggio dei microrganismi mesofili su un campione di latte crudo

Determinazione dell’acidità del latte su un campione di latte crudo e su un campione di latte fermentato:

METODI DI INSEGNAMENTO:

Il lavoro è stato impostato tenendo conto del livello di preparazione degli alunni.

Si è cercato di rendere le lezioni attive, favorendo la partecipazione degli alunni per abituarli alla

riflessione critica, agli interventi continui, alla ricerca di risposte.

Le lezioni sono state di tipo frontale, dialogate, brainstorming , sono stati utilizzati i seguenti strumenti

didattici: libro di testo, appunti di lavori su power point, lavagna LIM.

Per le lezioni di microbiologia sono stati utilizzati il laboratorio di chimica della scuola e quello di

microbiologia dell’Istituto E. Fermi nel progetto “scambio competenze” che ha permesso ad entrambe le

scuole di sperimentare nuove forme di collaborazione didattica tra docenti e alunni.

CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA (NUMERO E TIPOLOGIE DELLE PROVE). Le verifiche sono state realizzate mediante prove scritte, non è stato possibile procedere con le

interrogazioni orali per il limitatissimo tempo a disposizione. Mi sono dedicata anche ad aiutare i ragazzi ad

acquisire un corretto metodo di studio e a collegare tutte le informazioni assunte nel precedente percorso

scolastico, per avere una migliore conoscenza della disciplina. Per ogni alunno sono state organizzate

almeno due prove scritte di alimentazione e una di laboratorio. Nel secondo periodo valutativo le prove

sono state due per alimentazione, una per il laboratorio, una relativa alla simulazione del colloquio

dell’Esame di Stato. Nell’ ultimo periodo di scuola verrà proposta un’ulteriore prova. Per gli alunni in

difficoltà si è lasciato un tempo maggiore per recuperare le conoscenze di tutti gli argomenti.

CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE DI VERIFICA. Le prove scritte sono state formulate con la modalità strutturata e semistrutturata, tema e domande

aperte. La valutazione è stata sempre comunicata ai ragazzi e riportata sul compito. In ogni prova è stata

inserita la griglia di valutazione e il rapporto punteggio/voto. Per i temi scritti la griglia di valutazione è stata

condivisa nel dipartimento di materia ed è stata riformulata in relazione alle informazioni date a livello

ministeriale. Per le valutazioni dei colloqui nelle prove di simulazione è stata utilizzata la griglia stabilita nei

dipartimenti.

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I giudizi quadrimestrali e finali sono stati formulati tenendo conto non solo delle conoscenze, delle abilità,

delle competenze ma anche dell’interesse dimostrato dagli alunni, della loro partecipazione, dell’impegno,

delle capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale.

OBIETTIVI RAGGIUNTI La maggior parte degli alunni è in grado di:

partecipare attivamente alle attività proposte;

di svolgere e portare a termine i compiti assegnati;

di assumere atteggiamenti responsabili ;

mediare i propri interventi e avere autonomia organizzativa.

Rispetto alle conoscenze

La maggior parte degli alunni ha acquisito le conoscenze imprescindibili rispetto ai contenuti proposti che

Sono elencati nel programma svolto.

Per quanto riguarda le competenze sono stati perseguiti i seguenti obiettivi :

rinforzare il processo di auto valutazione anche in prospettiva della scelta post-diploma

stimolare il lavoro di ricerca

promuovere la rielaborazione personale (riflessione sulle varie tematiche proposte)

approfondire la conoscenza del linguaggio scientifico e di stimolarne l’utilizzo

incentivare una maggiore autonomia nell’organizzare il lavoro

applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e

tracciabilità dei prodotti

interpretare e applicare in modo critico un piano HACCP

prevenire e gestire i rischi di malattie a trasmissione alimentare

prevenire e gestire i rischi collegati alla patologie correlate al consumo dei prodotti dolciari

Obiettivi minimi: nella valutazione sono stati considerati, oltre a quanto inserito nelle programmazioni

specifiche, i seguenti criteri:

• Conoscenza degli argomenti trattati nelle linee generali e nei concetti fondamentali.

• Esposizione semplice, ma organica e pertinente alla richiesta.

• Sufficiente padronanza del lessico disciplinare

• Sufficiente correttezza nell'individuazione dei concetti richiesti e semplici relazioni

• Sufficiente rielaborazione delle informazioni individuali.

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DISCIPLINA : ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI

a.s. 2014/2015

Conoscenze

Metodi di analisi chimico – fisica dei grassi negli alimenti del settore delle produzioni dolciarie e da forno.

Metodi chimici e fisici di analisi dei glucidi e delle proteine.

Caratterizzazione analitica delle farine alimentari.

Metodi di analisi chimico - fisica delle acque nel contesto delle produzioni dolciarie e da forno (vedi

indicazioni dopo il 15 maggio)

PROGRAMMA SVOLTO:

MODULO 1: I Lipidi

Lipidi di maggior interesse in ambito alimentare: acidi grassi, gliceridi, fosfolipidi e glicolipidi, steroli

Oli e grassi di maggior impiego nelle produzioni da forno

Irrancidimento

Principali metodi di analisi chimica degli oli e dei grassi

MODULO 2: I Glucidi

Classificazione dei glucidi: monosaccaridi, disaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi

Sostanze zuccherine di maggior impiego nelle produzioni da forno: zucchero da tavola, miele e altri

dolcificanti di interesse

DOCENTE: Prof. ENRICO BOVI

Testo utilizzato: Autore Cassese – Capuano Titolo: ESPLORARE GLI

ALIMENTI Ed: Clitt

N° ore settimanali 2

96

Principali analisi chimico-fisiche dei glucidi

Principali analisi chimico-fisiche del miele

MODULO 3: Le Farine

I cereali: caratteristiche generali e loro impiego in campo alimentare

Il frumento: composizione chimica e struttura della cariosside, la molitura, le farine e le semole

Principi fisici e chimici generali alla base del processo di panificazione

Principali analisi chimico-fisiche degli sfarinati

Valutazione tecnologica delle farine nell’ambito delle produzioni da forno: caratteristiche

reologiche, caratteristiche fermentative, Indice Sintetico di Qualità

MODULO 4: Il Latte

Amminoacidi

Proprietà funzionali e strutturali delle proteine

Il latte (cenni) : definizione legale e caratteristiche generali, composizione chimica, tipi di latte

reperibili in commercio

Principali metodi di analisi chimico-fisica del latte

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

Lezione frontale

SPAZI E TEMPI

Sono stati impiegati circa due mesi per ogni modulo, con una prova di verifica al termine, consistente in

domande aperte, domande a risposta multipla o quesiti vero-falso. Sono state inoltre effettuate

interrogazioni orali.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Vedi indicazioni del C.d.C. nel documento del 15 maggio 2015

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli obiettivi raggiunti sono solo relativi al piano delle conoscenze a causa dell'impossibilità di svolgere

attività di laboratorio. Mancano pressoché totalmente le abilità e le competenze.

Come infatti si dice nelle linee guida: “La didattica laboratoriale favorisce lo sviluppo delle competenze

nell’’intero percorso formativo. Nel quinto anno, in particolare, la risoluzione di casi e l’organizzazione di

progetti in collaborazione con il territorio e con le imprese del settore, contribuisce all’orientamento degli

studenti nella prospettiva della transizione al mondo del lavoro o dell’acquisizione di ulteriori

specializzazioni o titoli di studio a livello post secondario”.

Eventuali argomenti da sviluppare dopo il 15 maggio (molto improbabile)

MODULO 5: L' Acqua

Le proprietà dell’acqua

La potabilizzazione dell’acqua

L’acqua potabile: i requisiti chimici e i relativi controlli

La cromatografia ionica nelle analisi e nei trattamenti delle acque

L’impiego dell’acqua nelle produzioni da forno

Principali metodi di analisi chimico-fisica dell’acqua

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DISCIPLINA: TENICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

a.s. 2014/2015

DOCENTE : Prof. ssa Caterina Maio

Testo utilizzato: Titolo e autore; altro DISPENSE E SCHEMI REALIZZATI ALLA LAVAGNA

N° ore Settimanali:4

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

MODULO 1: Macchine e attrezzature utilizzate nell'ambito ristorativo

Apparecchi per la produzione del freddo: Il frigorifero. Gli abbattitori di temperatura. Refrigeranti

ecologici. Schede di approfondimento: sistema no frost; le regole per mantenere l'efficienza del

frigorifero.

Apparecchi per la cottura: Cucine a gas ed elettriche. Cucina a infrarossi. Cucina a induzione:

caratteristiche necessarie al funzionamento, vantaggi e svantaggi. Forno statico, ventilato,

combinato (diretto e indiretto). Forno a microonde.

Apparecchi per tagli: affettatrici, tritacarne, planetarie, sfogliatrici.

Apparecchi per la pulizia e l'aspirazione: cappe, lavastoviglie, tritarifiuti, compattatore.

Acciaio Inox.

MODULO 2: Il processo produttivo

Definizione di processo produttivo.

Principali tipologie di lay-out: a progetto, job shop, job flow, flow line.

Fase di approvvigionamento: tipologie di scorte, matrice di Kraljic, lotto economico d'acquisto,

modello di Wilson, denti a denti di sega, livello di riordino, approvvigionamento nel settore

ristorativo.

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Fase di fabbricazione: in linea, a reparti, a cellule.

Fase di montaggio: a posto fisso, a trasferimento, a ritmo.

Fase di controllo.

Fase di distribuzione: diretta e indiretta, centralizzata e decentralizzata.

Il processo produttivo della Bauli:

MODULO 3: La qualità in azienda

Il sistema qualità: definizione e concetti base.

Evoluzione della qualità.

La qualità totale.

Il controllo di qualità: Il controllo statistico di processo: aspetti generali. Processo sotto controllo e

fuori controllo. Fattori comuni e specifici. Vantaggi dell'applicazione di un controllo statistico di

processo. Definizione di popolazione, campione probabilistico e casuale.

Le carte di controllo per variabili e per attributi. La costruzione delle carte X-R, NP e C.

MODULO 4: I motori elettrici

I Principi di elettrotecnica: grandezze fisiche fondamentali e derivate. La carica elettrica. Conduttori

e isolanti elettrici. La forza di Coulomb. Il campo elettrico, il potenziale e la differenza di potenziale.

Il condensatore e la capacità. Il condensatore piano e la corrente elettrica.

Concetti di base dei circuiti elettrici: Prima e seconda legge di Ohm. Le resistenze in serie. Le

resistenze in parallelo.

Principi di funzionamento dei motori elettrici: aspetti generali.

Tipologie di motori elettrici: classificazione.

MODULO 5: L'automazione industriale

Gli automatismi industriali: sviluppo storico e l'automazione in ambito alimentare.

La robotica: aspetti generali

Automazione on/off: definizione

Il PLC: descrizione.

L'attuatore: descrizione.

Il sensore: descrizione.

Il trasduttore: descrizione.

Il microcontrollore: descrizione.

Il controllo numerico: aspetti generali.

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EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

MODULO 6: I Trasportatori industriali

Definizione.

Tipologie: classificazione.

Trasportatori per l'industria alimentare: aspetti generali dei nastri trasportatoti.

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

Son state svolte lezioni frontali cercando di stimolare durante le lezioni l’attività operativa degli allievi

proponendo un costante collegamento con la realtà produttiva ristorativa e dolciaria. Nello specifico,

quando è stato possibile sono stati eseguiti costanti e ripetuti riferimenti alla realtà al fine di dare una

visione tangibile degli argomenti trattati per favorirne la comprensione. La classe è stata in grado di cogliere

i dati di un contenuto, riconoscere gli elementi essenziali di un argomento. Ha mostrato una discreta

autonomia nel lavoro scolastico e in particolare gli studenti si sono impegnati nella stesura di appunti e

nella redazione di schemi di sintesi. Per la materia di Tecniche di organizzazione e gestione dei processi

produttivi non è stato possibile utilizzare alcun libro di testo. Sono stati realizzati quindi schemi alla lavagna

dei contenuti trattati. Sono state fornite fotocopie e dispense. Per il primo modulo i contenuti sono stati

presi dal testo RISTORAZIONE PROFESSIONALE di Giuseppe Voci (Hoepli).

SPAZI E TEMPI

Durante il primo quadrimestre sono stati recuperati alcuni argomenti del secondo biennio e si è cercato di

colmare le lacune pregresse frutto sicuramente della mancata continuità didattica per la materia di

Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi. Per questo motivo il programma è stato

adeguato alla realtà della classe. Si è provveduto, infine, a frequenti operazioni di ripasso.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei livelli di conoscenza, competenza e capacità è stata realizzata attraverso interrogazioni e

prove scritte. Queste ultime sono state strutturate in domande a risposta aperta e a scelta multipla

comprendenti diversi argomenti del programma in modo da poter verificare le conoscenze, la capacità di

analisi, di collegamento e di rielaborazione acquisite dagli studenti. Le prove strutturate e i quesiti sono

stati valutati con l’ausilio di griglie proposte di volta in volta che assegnavano un punteggio ad ogni singola

domanda (a seconda della complessità e delle difficoltà richieste) .

101

Obiettivi minimi: nella valutazione sono stati privilegiati, per l'attribuzione della sufficienza, sono stati

adottati i seguenti criteri:

• Conoscenza degli argomenti trattati nelle linee generali.

• Esposizione semplice, ma organica, chiara e pertinente alla richiesta.

• Sufficiente padronanza del lessico disciplinare

• Sufficiente correttezza nell'individuazione di elementi e relazioni

• Sufficiente rielaborazione delle informazioni individuali,interventi durante le spiegazioni e prove scritte.

La valutazione finale ha tenuto conto dei progressi degli studenti rispetto ai livelli di partenza, l’impegno

dimostrato, la partecipazione al lavoro di gruppo e al lavoro autonomo di approfondimento individuale.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In linea generale, la classe ha lavorato con impegno e partecipazione riuscendo così ad affrontare i

contenuti previsti nella programmazione didattica, sebbene siano ancora presenti problemi con il linguaggio

specifico della materia. Un gruppo ha raggiungendo ottimi risultati e un altro gruppo ha raggiunto buoni o

discreti risultati. Un esiguo gruppo di studenti ha raggiunto risultati appena sufficienti. Si è generalmente

rilevata una soddisfacente maturazione dell'analisi critica relativamente alle tematiche trattate.

102

DISCIPLINA : SCIENZE MOTORIE

a.s. 2014/2015

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

Argomenti teorici

MODULO 1 – CONOSCERE IL CORPO UMANO

Conoscenza dei principali aspetti anatomici e fisiologici relativi a:

sistema nervoso centrale

sistema nervoso periferico

percezione di sé e formazione dello schema corporeo

catene muscolari e mantenimento dell'elasticità muscolare

MODULO 2 – ALIMENTAZIONE E ATTIVITA' MOTORIA

Conoscenza dei principali aspetti relativi a:

• principi nutritivi

• attività motorie aerobiche ed anaerobiche

• relazione tra alimentazione e attività sportiva

• doping

Attività pratiche

MODULO 3 - Sviluppo delle capacità condizionali

• resistenza

• forza

Testo utilizzato: “Corpo Libero” Fiorini-Coretti-Bocchi, edizioni Marietti scuola.

N° ore settimanali: 2

DOCENTE: Prof. Guffanti Stefano

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• velocità

• elasticità muscolare

• coordinazione motoria generale e segmentaria

MODULO 4 – Pallavolo

fondamentali individuali (palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro)

fondamentali di squadra (ricezione, attacco e difesa, con schema a doppia v)

formazione di una squadra e partecipazione al campionato di istituto

MODULO 5 - Tecniche di rilassamento

training autogeno, con controllo della respirazione e rilassamento del diaframma

Stretching e ginnastica dolce, con metodi analitici e globali

alcune asana utilizzate nell'hatha yoga

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

A) L'elenco dei contenuti disciplinari non prevede una distinzione in attività fondamentali e complementari,

poiché la scelta di un’attività può essere condizionata dalla situazione ambientale o dai mezzi disponibili.

B) Le attività elencate sono state utilizzate tenendo conto che ciascuna di loro, a seconda della metodologia

adottata, può essere utile al conseguimento di obiettivi diversi.

Attività ed esercizi a carico naturale;

attività ed esercizi con opposizione e resistenza;

attività ed esercizi con piccoli attrezzi, ai grandi attrezzi, con quelli codificati e non;

attività ed esercizi di rilassamento, di controllo segmentario, per la respirazione;

attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-tempo variate;

attività ed esercizi di equilibrio in situazioni complesse ed in volo;

attività sportive individuali ( atletica leggera, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, etc. );

attività sportive di squadra (pallavolo, calcio, etc. );

organizzazione di attività ed arbitraggio negli sport individuali e di squadra;

ideazione, progettazione, realizzazione di attività motorie finalizzate a tornei, manifestazioni, etc.;

informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell'allenamento;

conoscenze essenziali sulle norme di comportamento e per la prevenzione degli infortuni

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Tempi di realizzazione I° Quadrimestre Settembre Conoscenza della classe

Presentazione del programma, dei metodi di lavoro e dei criteri valutativi

Teoria: Il sistema nervoso

Preparazione atletica: stretching

Ottobre Preparazione atletica generale

Pallavolo: ripasso fondamentali individuali - Momenti di gioco

Teoria: Il sistema nervoso

Novembre Preparazione atletica generale

Pallavolo: ripasso fondamentali individuali - Momenti di gioco

Dicembre Preparazione atletica generale

Pallavolo: Ripasso schemi di gioco - Momenti di gioco

Gennaio Preparazione atletica generale

Pallavolo: Ripasso schemi di gioco - Momenti di gioco

II° Quadrimestre

Febbraio Preparazione atletica generale

Pallavolo: Ripasso schemi di gioco - Momenti di gioco

Marzo Teoria: I principi nutritivi

Preparazione atletica generale

Pallavolo: Ripasso schemi di gioco - Momenti di gioco

Aprile Teoria: Rapporto tra alimentazione ed attività motoria

Preparazione atletica generale

Pallavolo: Ripasso schemi di gioco - Momenti di gioco

Maggio Teoria: Il doping – differenti metodologie e conseguenze per la prestazione e la

salute

Preparazione atletica generale

Pallavolo: Ripasso schemi di gioco - Momenti di gioco

Giugno Ripasso argomenti

Momenti di gioco negli sport di squadra

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METODI E STRUMENTI

Ogni proposta didattica è stata presentata seguendo metodiche globali alternate ad interventi analitici e correttivi. Le varie attività sono state illustrate e presentate per mezzo della spiegazione verbale, dimostrazione collettiva, controllo, correzione collettiva e/o individualizzata, ripetizione dell'azione corretta. L'assistenza è stata di tipo diretto e/o indiretto secondo la necessità. Le proposte didattiche sono state diversificate al fine di fornire nuovi motivi di stimolo. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Con l'osservazione diretta e le prove di verifica, sono stati valutati:

• il livello di partenza: criterio che tiene conto di fattori personali più complessi quali motivazioni,

capacità, abilità pregresse, ritmi e stili di apprendimento;

• il raggiungimento dell’obiettivo;

• l’impegno dimostrato dall’allievo;

• l’interesse per la materia e la partecipazione più o meno attiva alle lezioni;

• la responsabilità nell’assunzione dei propri doveri;

• il grado di autonomia nella conduzione del lavoro;

• il rispetto per sé stesso e per gli altri, inteso anche come ricerca di uno stile di vita.

Nelle valutazioni scritte o verbali sono state valutate:

• la conoscenza specifica degli argomenti richiesti; • la capacità di discutere sotto vari profili i diversi argomenti; • le capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell'argomentazione; • la padronanza della lingua e proprietà di linguaggio disciplinare. Nella realizzazione tecnico-pratica sono state valutate: • La partecipazione intesa come presenza attiva, capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia

con i docenti, di assumersi responsabilità e di fornire contributi al dialogo educativo; • L’impegno nell’adempiere con costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi; • Il percorso rispetto ai livelli di partenza: esperienza scolastica come processo progressivo, regressivo; • La capacità esecutiva. ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

La programmazione è stata rispettata e, nella fase finale dell'anno scolastico, si cercherà soprattutto di

approfondire la padronanza delle competenze e delle conoscenze acquisite

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DISCIPLINA : I.R.C.

a.s.2014/2015

OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ

CONOSCENZE

• Identificare i principali significati e dimensioni del lavoro dell'uomo. • Rilevare le diverse valenze del lavoro ai parametri economici, di soddisfazione e di incidenza etico

sociale • Presentare l'interpretazione cristiana del lavoro • Le istanze etiche emergenti rispetto i sistemi economici ed ideologici • Ogni cultura e religione sviluppano una cosmologia che implica una azione nell’ambiente in cui vive • La nuova “ecologia mentale” ed etica • Conoscere le leggi fondamentali della comunicazione umana e sociale

COMPETENZE In ordine al “saper fare”:

• Saper interpretare la realtà personale e sociale con dei criteri condivisi; • Identificare i modelli etici soggiacenti alle scelte e i valori della cultura contemporanea e • confrontarli con l'etica cristiana; • Saper usare un metodo nella ricerca delle scelte etiche; • Leggere le problematiche esistenziali usando gli strumenti della ricerca sociale e • l’approfondimento culturale, superando l’approssimazione e il giudizio superficiale • Confrontare varie visioni etiche presenti nella classe e realizzato alcuni punti di • convergenza nel rispetto delle diversità • Prendere in mano un testo biblico e iniziare ad interpretarlo dentro la situazione esistenziale

CAPACITÀ In ordine al “saper essere”:

Essere soggetti della propria ricerca etica e non meri esecutori di una morale esterna

confronto con le visioni degli altri e delle istituzioni sociali ed educative.

Rispetto e riconoscimento della diversità come un valore e non come un pericolo.

Testo utilizzato: Il maestro di tavola N° ore Settimanali 1 totali 27

DOCENTE: Prof.MAURIZIO MALVESTIO

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CONTENUTI DISCIPLINARI:

Moduli

1. ETICA/MORALE: I diritti fondamentali dell’uomo. La vita e i suoi molteplici e complessi aspetti. La ricerca

della felicità: vivere di valori o illusioni; Il premio Nobel per la Pace (Malala pakistana) e il diritto

all’istruzione. L’emigrazione nei diversi volti e problemi. I Comandamenti per l’Ebraismo e il Cristianesimo

CULTURA TEOLOGICA: La resurrezione e la reincarnazione.La morte nel significato della religione. La

cultura del cibo e della festa nelle religioni monoteiste e orientali. Caratteristiche fondamentali delle

confessioni cristiane.

La morte nel significato della religione. La cultura del cibo e della festa nelle religioni monoteiste e

orientali. Caratteristiche fondamentali delle confessioni cristiane.

ATTUALITA’: Il diverso nella società: il detenuto, lo straniero, il pedofilo, lo stupratore, il violento…

METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO:

Lezione espositiva impostata in forma dialogica; utilizzo di film o spezzoni; lettura di testi o articoli con

analisi e riflessioni comuni; lavoro di gruppo ed esposizione in classe.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI:

- Sintesi partecipata e ricerche presentate alla classe

- Breve verifica strutturata a domande aperte alla fine dei moduli.

Le verifiche hanno seguito questa griglia di valutazione

0-4 : ridotta conoscenza e non ha raggiunto il livello minimo di competenza

5 : conoscenza lacunosa e competenze usate in modo parziale

6 : conoscenza essenziale e competenza elementare

7: : conoscenza diffusa e competenza applicata

8 : conoscenza buona e applicazione autonoma delle competenze

9 : padronanza dei contenuti e utilizzazione delle competenze in forma originale

10 : padronanza dei contenuti, capacità di collegamenti e applicazione creativa della competenza.

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La valutazione degli allievi ha tenuto conto del loro atteggiamento, della partecipazione ed interesse nei

confronti della materia, della qualità dell’impegno, dell’approfondimento e della personalizzazione delle

tematiche emerse attraverso la partecipazione alle lezioni, il lavoro di ricerca personale, la compilazione di

schede e test opportunamente proposti. Il valore ponderato della valutazione permette poi la

determinazione del giudizio secondo la seguente griglia:

• non sufficiente (SCARSO)

• sufficiente (S)

• discreto (DS)

• molto (M)

• moltissimo (MM)

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha partecipato con un buon interesse alle lezioni e ha manifestato maggior impegno nello

svolgimento di alcuni argomenti rispetto ad altri perché più vicini alla loro realtà quotidiana. Il rapporto

educativo è stato corretto e caratterizzato da reciproca disponibilità. Ritengo che le competenze e le

capacità, rispettivamente di ciascun alunno siano state raggiunte su livelli discreti.

Verona,

28 aprile 2015

ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

La cultura del cibo e della festa nelle religioni.

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