Istituto Paritario San Giuseppe · Istituto Paritario San Giuseppe Scuola Primaria Approvato dal...

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Istituto Paritario San Giuseppe Scuola Primaria Approvato dal Collegio dei Docenti 11 settembre 2008 a.s. 2008/09 Via Bolzano, 1 – 37135 VERONA tel. 045 500398 – fax 045 582246 e-mail: [email protected] www.scuolasangiuseppeverona.it

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Ist ituto Paritario San GiuseppeScuola Primaria

Approvato dal Collegio dei Docenti11 settembre 2008

a.s. 2008/09

Via Bolzano, 1 – 37135 VERONA tel. 045 500398 – fax 045 582246

e-mail: segreteriascuolevr@piccolefigliesg.itwww.scuolasangiuseppeverona.it

Scuola Primaria «San Giuseppe»

CHE COS’E’ IL P.O.F. E LE SUE FINALITA’

a. Natura e scopo del documento

Il P.O.F si richiama al primo comma dell’art. 3 del Regolamento sull’ Autonomia Scolastica.Caratterizza l’identità culturale della scuola esplicitando la progettazione educativa, curricolare, ex-tracurricolare ed organizzativa.Il documento viene progettato e verificato dal Collegio dei Docenti ed è coerente con gli obiettivi pedagogici ed educativi.Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e risponde ai bi-sogni formativi del territorio.Il sistema di idee, di valori, di procedure condivisi costituisce l’IDENTITA’ dell’UNITA’ SCOLASTI-CA.

b. Finalità educative del documento

1. Promuovere lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi formativi, pedagogici, didattici prescritti dai Nuovi Orientamenti della Scuola dell’Infanzia e dalle indicazioni nazionali della Scuola Primaria, in sintonia con le esigenze territoriali locali.

2. Favorire il successo formativo della persona, inteso come:− maturazione dell’identità e delle competenze

• corporee• intellettuali• psicodinamiche

− conoscenza del sé• scoprire e valorizzare le potenzialità creative proprie ed altrui• educare alla salute e all’igiene nelle varie fasi di crescita• conoscere le problematiche relative allo sviluppo psico-fisico

− raggiungimento dell’autonomia• avviare ad una graduale responsabilizzazione nel vivere i valori universalmente

condivisibili• promuovere lo sviluppo del pensiero critico e la capacità di compiere scelte auto-

nome in contesti diversi• maturare l’impegno ad agire per il bene comune • educare alla convivenza democratica

− conoscenza dell’ambiente• conoscere l’ambiente e le norme che lo regolano• rispettare e tutelare la natura

3. Formare il cristiano:• stimolare alla ricerca di Dio per dare senso alla vita e trovare risposte vere nella

fede, speranza, carità…• promuovere l’uomo integrale che in Cristo trova il modello e la sintesi di tutti i valo-

ri umani:• amore• amicizia• libertà• solidarietà• accoglienza

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• tolleranza

c. Incentivare il rapporto scuola-famiglia, attraverso:• il coinvolgimento nell’attività educativa della scuola • colloqui individuali • dialogo e collaborazione• incontri formativi su tematiche specifiche

d. Promuovere l’interazione formativa tra scuola e territorio tramite:

• attività culturali (cineforum, teatro, biblioteca, concorsi….)• uscite didattiche• collegamenti con agenzie educative territoriali• attività sportive

e. Favorire la continuità formativa • attraverso il raccordo tra i diversi ordini di scuola dell’Istituto offrendo un servizio

scolastico di qualità nel rispetto delle tappe evolutive del singolo alunno.

f. Creare una scuola aperta all’utilizzo delle nuove tecnologie.

1. PREMESSA

Nelle pagine seguenti troverete una presentazione delle Scuola Primaria S. Giuseppe, le finali-tà, gli obiettivi, l’organizzazione ed altri aspetti funzionali alla gestione della scuola stessa.Scopo di questo fascicolo è aiutarvi a conoscere la scuola, il suo regolamento e funzionamento.È un documento aperto, soggetto ad interrogazioni, aggiunte e cambiamenti, in rispetto alle solleci-tazioni e alle richieste formative del territorio.

2. IL CONTESTO

a. Note storiche

La Scuola Elementare “S. Giuseppe”, gestita dalla Congregazione “Piccole Figlie di San Giuseppe”, opera nel quartiere di Borgo Roma dal 1945.E’ la continuazione storica, dinamica e istituzionalizzata dell’opera educativa del Beato Giuseppe Baldo, fondatore della Congregazione.Educatore forte e soave, per undici anni vice reggente e docente nel Collegio Vescovile di Verona, trasmise la sua passione educativa alle prime suore che preparò e inserì come insegnanti qualifi-cate nella Scuola Statale. La sua pedagogia mira a promuovere l’uomo integrale e partecipa alla missione evangelizzante della Chiesa.

b. Spazi della scuola

Rispetto all’edificio originario, la scuola S. Giuseppe ha subito numerosi interventi di ristrutturazio-ne che l’ hanno resa idonea alle nuove esigenze e alle normative di sicurezza vigenti.Attualmente la scuola offre questi servizi e strutture:

aule palestra biblioteca aula video aula lingua Inglese aula musica

aula informatica saloni per i giochi sale mensa teatro cortili e palestrina cappella

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atrio per l’accoglienza sale riunionic. Il territorio La scuola da anni mantiene esperienze di collaborazione con le diverse strutture socio-culturali presenti nel territorio comunale ed in quelli limitrofi.Perché l’alunno possa sperimentare un rapporto diretto con la realtà che lo circonda, la scuola pro-muoverà:

• attività culturali (cineforum, teatro, biblioteca, concorsi…)• uscite didattiche• progetti• collegamenti con agenzie educative territoriali

Durante il corso dell’anno si inseriscono attività proposte da enti esterni:

• concorsi• feste• manifestazioni• uscite didattiche

• viaggi d’istruzione• cineforum• teatro

d. Rapporti di collaborazione

La scuola è consapevole di svolgere un ruolo complementare a quello della famiglia, con la quale si propone di condurre, nel riconoscimento di ruoli e compiti distinti, un lavoro di collaborazione, fi-nalizzato al bene dei bambini.Per favorire l’effettiva compartecipazione di scuola e famiglia, vengono organizzati in corso d’anno incontri con specialisti per affrontare tematiche e problematiche attuali inerenti la formazione e l’e-ducazione degli alunni/figli. I genitori svolgono inoltre un ruolo attivo all’interno della vita scolastica, che si attua in primo luogo negli organi rappresentativi ( Consiglio d’Istituto. Consiglio di Interclas-se ).I genitori sono inoltre convocati all’inizio di ogni anno scolastico per la presentazione della pro-grammazione educativa e didattica, sono invitati a dialogare con gli insegnanti in occasione dei colloqui periodici.In occasione di momenti particolarmente significativi della vita della scuola, come le celebrazioni e le feste della scuola, i genitori sono inoltre invitati a condividere il cammino di crescita e fraternità.

A partire dall’anno scolastico 2005/2006 si è formato un piccolo gruppo di teatro amatoriale, com-posto da alcuni genitori della scuola, che propone a fine anno una rappresentazione teatrale. In vista della conclusione dell’anno scolastico, le classi sono impegnate nella preparazione della festa della scuola solitamente organizzata nella prima settimana di giugno. In questa occasione genitori, alunni e insegnanti si incontrano per un ringraziamento reciproco.

e. La popolazione scolastica e l’organico

Gli alunni/e iscritti sono 280, molti di loro, data la posizione geografica favorevole della scuola, pro-vengono da paesi esterni al comune di Verona.Le classi sono 13 tutte organizzate a tempo pieno con insegnante prevalente per le classi prime, seconde e terze, e per aree disciplinari nelle classi quarte e quinte. Operano 19 insegnanti di cui due specialiste per la lingua inglese, una specialista per l’educazione al suono e alla musica ed una specialista di scienze motorie e sportive.Sono presenti inoltre alcune maestre che, alternandosi con le insegnanti di classe, svolgono la fun-zione di assistenza e sorveglianza durante le mense e le ricreazioni, di sostegno e di eventuali supplenze.

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f. Accoglienza

Per facilitare l’inserimento degli alunni iscritti alla classe prima, le insegnanti, in collaborazione con la scuola dell’Infanzia, predispongono alcuni incontri per favorire la continuità educativa.A settembre inoltre si svolge un incontro di presentazione dell’ organizzazione e delle attività della scuola per i genitori che hanno iscritto i propri figli in classe prima.

g. Contratto formativo

• Impegni degli alunni

Agli alunni è chiesto:- disponibilità alla proposta educativa cristiana;- volontà di collocarsi come soggetti attivi della propria educazione;- fiducia nei genitori e nei docenti e apertura con loro per un cammino più spedito verso una

maturazione umana;- accettazione dei principi della scuola e delle norme contenute nel regolamento come mez-

zo per una crescita seria e responsabile.

Il clima di serenità e di formazione nella scuola sarà garantito se ogni alunno si sentirà coinvolto con la sua persona e la sua vita.

• Impegni dei docenti

- Sarà impegno dei docenti offrire agli alunni la propria competenza scientifica e pedagogica senza affidare nulla all’improvvisazione pur non rinunciando alla propria creatività. A tale fine sentiranno il dovere di aggiornarsi continuamente e di stabilire un rapporto di cono-scenza e di reciproco aiuto tra di loro e con i docenti di altre scuole.

- Saranno umili ricercatori della verità. Questo atteggiamento interiore li renderà consapevoli dei propri limiti e prudenti nel rapporto educativo così da eliminare ogni autoritarismo senza rinunciare tuttavia al proprio ruolo di educatori.

- Avranno un profondo rispetto della persona umana; per questo tratteranno gli alunni con bontà e dolce fermezza. Si sforzeranno di far proprio lo sguardo di misericordia con cui Cri-sto guarda ogni uomo.

- Consapevoli di essere non solo insegnanti, ma anche educatori, cercheranno, in linea con il progetto educativo della scuola, di formare personalità forti e responsabili, capaci di scelte libere e giuste. (Cfr. S.C.31).

- Saranno disponibili a partecipare in modo costruttivo agli Organismi di Gestione Collegiale.

- Ogni docente si sforzerà di operare in pieno accordo con i colleghi e non dimenticherà che diventa “maestro” quando propone una testimonianza di vita e non la sicurezza di un sape-re neutrale e nozionistico. Poiché la testimonianza si esplica nella vita comune, è chiesto ad ogni insegnante di collaborare attivamente alla formazione della “comunità educante”.

- La comunità educante non deve solo interessarsi dei problemi scolastici, ma deve, nello stesso tempo, essere formativa di tutti i docenti coinvolgendo la loro esistenza attraverso un clima di fede e di coscienza ecclesiale.

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• Impegni dei genitori

- I genitori sono i primi e i principali responsabili dell’educazione dei figli, pertanto essi devo-no prendere coscienza del progetto educativo e del regolamento della scuola, partecipare agli incontri formativi e impegnarsi a sottoscriverli e a verificarli con periodicità.

Ogni genitore:

- si impegna a condivide gli obiettivi educativi finali della progettazione presentata nella riu-nione di inizio anno scolastico;

- stabilisce un confronto con gli insegnanti nei vari colloqui prospettati;

- collabora alla realizzazione del progetto educativo. A tale scopo propone e favorisce una formazione permanente con incontri specifici, verifiche, momenti spirituali;

- se richiesto, può portare la sua esperienza cristiana di vita e di lavoro a servizio degli alunni nella scuola, durante le lezioni;

- è invitato ad appoggiare, con la sua adesione, l’associazione AGeSC con la quale la scuola collabora.

3. DIMENSIONE EDUCATIVA

a. Finalità

Le finalità educative della scuola si rifanno all’opera e al pensiero del Beato Don Giuseppe Baldo, fondatore, nel 1894, dell’ordine religioso delle Piccole Figlie di san Giuseppe. La scuola si identifica come luogo privilegiato di formazione integrale dell’uomo, proponendosi come centro di cultura completo, attento alla realtà e alle problematiche attuali, in cui l’impegno educativo viene vissuto con serietà, chiarezza e serenità, nel rispetto di tutti.

Il Progetto Educativo sottolinea l’esigenza di un patto di corresponsabilità tra scuola e genitori, fon-dato sui seguenti principi educativi:

EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITASeguendo l’insegnamento della Chiesa, la scuola è attenta anzitutto alla persona e alla crescita in-teriore di alunne e alunni: gli interventi educativi mirano gradualmente a riproporre quei VALORI UMANI e CRISTIANI che permettono di dare significato alla vita di ognuno.

SOSTENERE LA COSTRUZIONE DELL’ IDENTITA’I bambini devono essere aiutati a cercare e a “strutturare” la propria identità, riconoscendo le pro-prie risorse, le proprie inclinazioni, le proprie attitudini, per valorizzarle in maniera armonica, in modo che possano guardare fiduciosamente a se stessi e al futuro da costruire.

EDUCARE ALLA CONVIVENZAE’ importante favorire nei bambini il “senso” dell’altro, inteso come capacità di relazione e acco-glienza verso il prossimo, diverso da sè, in modo da attuare una convivenza democratica mediante la realizzazione di un clima sociale positivo.

GUIDARE AL CONFRONTO CON LA REALTA’

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Educare alla realtà vuol dire aiutare i bambini ad assumere consapevolezza della realtà sociale, an-che nella sua dimensione mondiale, e senso di responsabilità, in un contesto di persone, di problemi, di obblighi, di compiti veri.

b. Obiettivi educativi

Più specificatamente, il gruppo dei docenti ha individuato i seguenti obiettivi verso i quali indirizza-re l’azione educativa:

EDUCARE AL SENSO CRISTIANO DELLA VITA Don Baldo insegna che “doppio è il fine dell’educazione: arricchire la mente di buone virtù e utili cognizioni e guidare la volontà per la via della virtù; duplice deve essere anche il mezzo a conse-guirla: l’uno l’intelletto, l’altro riguarda il cuore. L’uno la scienza, l’altro la pietà”.Si aiuteranno gli alunni a:

• riflettere sui valori umani e cristiani; • raggiungere autonomia di giudizio, di scelta, di assunzione d’impegno;• acquisire responsabilità nelle proprie azioni, agendo coerentemente con i valori riconosciu-

ti;• collaborare in spirito di fratellanza.

SOSTENERE LA COSTRUZIONE DELL’ IDENTITÀI bambini sono accompagnati verso lo sviluppo di un’adeguata percezione di sé, dei propri cambia-menti, della propria storia personale, dei propri atteggiamenti, delle proprie reazioni ai diversi tipi di esperienze (sociali, di studio, di impegno, di responsabilità) per imparare a:

• riconoscere le proprie potenzialità e attitudini;• riconoscere e accettare i propri limiti;• reagire positivamente rispetto alla sconfitta, all’insuccesso, alle aspettative non soddisfatte;• maturare un atteggiamento di curiosità e desiderio di progredire;• progettare e portare a termine ciò che si è prefissato.

EDUCARE ALLA CONVIVENZASi mira a far sviluppare nei bambini le capacità di comunicare e di socializzare le proprie esperien-ze, di confrontare con altri le reazioni e gli atteggiamenti, di sostenere le proprie idee nel rispetto altrui per:

• rispettare le regole di convivenza e le forme di cortesia;• acquisire consapevolezza della diversità come valore;• aiutare i compagni in difficoltà;• contribuire attivamente al lavoro comune;• mettere a disposizione le proprie risorse.

GUIDARE AL CONFRONTO CON LA REALTÀI bambini vengono stimolati a:

• porsi in atteggiamento riflessivo nei confronti di ciò che si fa e di ciò che accade;• prendere coscienza delle diverse realtà sociali;• raggiungere la motivazione al capire e all’operare costruttivo;• acquisire una adeguata capacità di pensare e di progettare il futuro;• maturare interessi sulle problematiche sociali e di attualità.

c. Orientamento metodologico

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L’insegnante: RICONOSCE nel bambino valori e risorse da promuovere, rispettando i tempi di maturazio-

ne di ciascuno.

MANTIENE UN ATTEGGIAMENTO INCORAGGIANTE sottolineando soprattutto la riuscita e il successo;

VALORIZZA LE QUALITA’ DI TUTTI GLI ALUNNI, dando ad ognuno la possibilità di espri-mersi liberamente

HA UN ATTEGGIAMENTO DI RIDIMENSIONAMENTO, teso a sdrammatizzare esperienze di insuccesso.

ORGANIZZA VARIE E SIGNIFICATIVE ESPERIENZE per rendere i bambini coscienti, aperti alle novità.

d. Valutazione

L’osservazione e la valutazione sistematiche e continuative riguardano il rendimento e la maturazio-ne del bambino. Esse avvengono mediante valutazioni orali e scritte in corso d’anno, e rilevamenti significativi, riguardanti le sue principali tappe di crescita culturale e personale.Al termine dell’anno scolastico si effettuerà una valutazione interna con la somministrazione di test oggettivi riguardanti alcune discipline per ogni classe.

OFFERTA FORMATIVA

1) TEMPI

L’anno scolastico si divide in due quadrimestri: 1) Settembre – Gennaio;2) Febbraio – Giugno.

La scuola inizia il 15 settembre 2008 e termina il 9 giugno 2009.L’orario scolastico si articola dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.15 alle ore 16.00.Le ore di lezione settimanali sono 27 curricolari e 3 facoltative per la famiglia, ma obbligatorie per la scuola.

Orario delle attività dal Lunedì al Venerdì:

08.00 – 08.20 accoglienza08.20 – 9.15 attività disciplinari09.15 –10.10 attività disciplinari10.10 –10.25 intervallo10.25 – 11.20 attività disciplinari11.20 – 12.15 attività disciplinari12.20 – 13.00 mensa13.00 – 13.55 intervallo14.00 – 14.55 attività disciplinari14.55 – 15.50 attività disciplinari16.00 uscita

2) MENSA

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Il servizio mensa è fornito dalla ditta “Servizi di Ristorazione S.p.A.” e offre due menù (invernale – estivo), visionati da organi competenti. (Il menù viene affisso in bacheca)Il tempo del pranzo è considerato momento educativo didattico. Le decisioni relative al servizio di refezione coinvolgono il collegio docenti.

3) ASSICURAZIONE ALUNNI

Tutti i bambini sono assicurati con la Compagnia Assicuratrice “CATTOLICA” che copre i danni deri-vanti dagli infortuni o quelli provocati a persone o cose. La famiglia per ottenere il rimborso delle spese effettivamente sostenute, deve:

• informare immediatamente l’amministrazione del fatto che si stanno sostenendo delle spe-se di cui si vuole avere il rimborso

• conservare fatture, ricevute, scontrini fiscali e certificati medici• in caso di infortunio presentare alla Compagnia Assicuratrice la richiesta di rimborso ac-

compagnata da certificazione medica, tramite l’amministrazione della scuola

4) SERVIZI AMMINISTRATIVI

La segreteria è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 9.00 e dalle ore 15.00 alle ore 16.00. Le nuove iscrizioni per le classi prime si effettuano presso l’amministrazione entro il mese di gen-naio, con il versamento della quota prevista. (vedi circolare amministrativa)Nella scuola operano delle collaboratrici scolastiche (bidelle) che si occupano del servizio e della sorveglianza degli alunni e personale ATA per la pulizia dell’edificio messo a disposizione della dit-ta “Salus”.

5) RISORSE UMANE FUNZIONALI AL CONTESTO

E’ presente nell’Istituto un’insegnante con funzione di collaborazione della Dirigente Scolastica e coordinatrice della scuola primaria.

6) ITINERARIO EDUCATIVO

La scuola organizza la propria attività scolastica attraverso progettazione di unità di apprendimento che prevedono il concorrere delle discipline e delle educazioni alla convivenza civile al fine di sod-disfare i bisogni degli alunni come esplicitato nelle indicazioni nazionali.L’itinerario educativo viene programmato per classi parallele e in interdisciplinarietà, in sintonia con tempi, spazi e necessità specifiche degli alunni.La programmazione educativa, elaborata collegialmente, ha come fine la maturazione sociale, civi-le ed etica degli alunni ed interessa tre dimensioni personali:

cognitiva, affettiva, operativa.

Tale maturazione implica un cammino:− dalla dipendenza all’autonomia− dall’istintività alla responsabilità− dalla superficialità al “dare senso”− dall’egoismo all’altruismo.

La programmazione educativa è illustrata nell’assemblea di classe all’inizio dell’anno scolastico. (vedi tabella seguente)

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ITINERARIO EDUCATIVO

OBIETTIVO GENERALE:

AREA OBIETTIVI

PERSONA Riconoscere il valore della persona

FAMIGLIA Vivere con generosità e altruismo

COMPAGNI Accogliere ogni compagnoCrescere nel rispetto reciproco

EDUCATORI Stabilire rapporti autentici

AMBIENTERiconoscere il valore del creatoRiconoscere il valore dell’opera dell’uomo come collaboratore di Dio nel creato

Gli obiettivi verranno perseguiti attraverso l’accoglienza e le modalità quali: ascolto, dialogo, espe-rienze scolastiche ed extrascolastiche, ricerca, lavori di gruppo, giochi.

7) UNITA’ DI APPRENDIMENTO E PROGETTI

La scuola organizza la propria attività scolastica in unità d’ apprendimento che sorgono dal-l’osservazione sistematica e continuativa dei bisogni degli alunni. Nelle unità d’apprendimento che tendono a soddisfare i bisogni formativi concorrono da sfondo le discipline e le educazioni alla con-vivenza civile, fornendo lo scenario su cui ambientare le diverse attività scolastiche e gli obiettivi specifici d’apprendimento da perseguire. Quest’ultimi possono essere affrontati secondo diverse metodologie didattiche: le lezioni frontali, i laboratori per elezione o di livello e gruppi di lavoro. Al-l’interno dell’unità d’apprendimento trovano spazio anche i progetti, ovvero brevi ed intensi mo-menti didattici riferiti al contesto ambientale, stagionale o valoriale degli allievi.

Progetti: concorso Beato Giuseppe Baldo progetto continuità auguri natalizi e saluti di fine anno

concorsi progetto teatrale scienze motorie: giochi sportivi

All’interno dell’Unità di Apprendimento, prima di verificare il soddisfacimento dei bisogni formativi, vengono attivati dei gruppi di recupero delle lacune o potenziamento delle abilità che possono inte-ressare tutte le discipline. L’itinerario formativo viene progettato in sintonia con tempi, spazi e ne-cessità specifiche degli alunni.

Durante il corso dell’anno si inseriscono attività proposte da enti esterni:− concorsi− feste − manifestazioni − uscite didattiche − cineforum − teatro.− viaggi d’istruzione: nel corso dell’anno scolastico possono essere programmate diverse

visite guidate in relazione ad eventi considerati di notevole importanza nell’ottica dell’ in-tegrazione / approfondimento dell’attività svolta in aula. Per tali uscite è previsto l’uso di mezzi di trasporto pubblici o privati. Per la scuola primaria è possibile una visita guidata di un’intera giornata. Nelle classi 5^ se approvato dagli organi competenti il viaggio d’i-struzione può prolungarsi per più di un giorno. Tali visite/viaggi vengono proposti in chia-

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ve interdisciplinare in rapporto alla programmazione e valorizzati con opportune attività didattiche.

PIANO DI STUDI A.S. 2008-2009

1) CRITERI GENERALI

Il piano di studi segue le indicazioni nazionali della riforma scolastica – Legge 53 del 2003 e del Decreto 59 del 19 febbraio 2004.

2) STRUMENTI

Gli strumenti utilizzati nello svolgimento dell’attività didattica sono:• testi e sussidi, mezzi audio-visivi ed informatici, materiale didattico strutturato, attrezzature

sportive, materiale ludico, strumenti musicali e materiale scenico• Lavori individuali, colloqui, relazioni scritte e questionari• Lavori di gruppo, ricerche • Uscite e interventi di operatori esterni.

3) ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO

L’organico della Scuola Primaria Paritaria «S. Giuseppe» è a struttura «stellare».Ogni classe vede la presenza di:

• un docente “prevalente” con un orario di 24 ore settimanali, come previsto dal Contratto Nazionale A.G.I.D.A.E per le classi prime, seconde e terze

• due docenti per aree disciplinari per le quarte e le quinte• docenti specialisti in lingua Inglese, musica e scienze motorie e sportive • sono previsti inoltre vari laboratori.

Per l’educazione stradale, il cineforum, le uscite didattiche, la partecipazione a concorsi e manife-stazioni culturali e sportive ci si avvale delle proposte che arrivano alla scuola da Enti esterni.

4)ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO SETTIMANALE E DELL’ORARIO CURRICOLARE.

Gli alunni frequentano la scuola dal lunedì al venerdì per 27 ore settimanali obbligatorie e 3 facol-tative. La gestione delle 3 ore opzionali è in funzione di approfondimenti di contenuti affrontati nelle ore obbligatorie e pertanto dipendenti dagli obiettivi specifici di apprendimento relativi al monoen-nio, al primo biennio e al secondo biennio

Per l’anno scolastico 2008-2009 saranno attivate le seguenti attività opzionali:

MONOENNIO

TITOLO OBIETTIVOAmici libri • Ascolto e comprensione di storie e racconti

• Stimolo della creatività individuale attraverso la produzione di lavori e disegni

Risolvilo tu! Nu-meri e lettere per giocare

• Consolidare le conoscenze e le abilità acquisite durante le lezioni attraverso la risoluzione di giochi di tipo logico

cl.prima

Psicomotricità • Acquisire la conoscenza del proprio corpo, il coordinamento ritmico-motorio, utilizzare il linguaggio mimico-gestuale.

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PRIMO BIENNIO

TITOLO OBIETTIVOContiamo in com-pagnia

• Conoscere meglio i numeri per poterli utilizzare anche nel-la risoluzione di situazioni problematiche

Paroliamo in com-pagnia

• Consolidare le conoscenze vecchie e nuove attraverso giochi linguistici

Giochiamo in compagnia

• Imparare a stare con gli altri• Imparare le regole di nuovi giochi

cl. seconda

In viaggio con le nostre amiche pa-role

• Conoscere le coniugazioni dei verbi• Utilizzo del dizionario

Giochiamo con i numeri e le forme

• Approfondire gli argomenti matematici attraverso semplici giochi e attività

cl.terza

SECONDO BIENNIO

TITOLO OBIETTIVOPiccoli chimici: “Comprendere e sperimentare”

• incentivare un atteggiamento esplorativo nei confronti della realtà

Progetto lettura/ li-bro: “dalla carta al pubblicazione”

• Coltivare il piacere della lettura attraverso la conoscenza dei processi che portano alla nascita di un libro

cl.quarta

equinta

5) ATTIVITA’ COLLEGIALI

Le attività collegiali funzionali all’insegnamento sono quelle proprie degli Organi Collegiali di gestio-ne della scuola:

Consiglio d’IstitutoCollegio Docenti Consiglio di Interclasse Docenti - Genitori Consigli di Interclasse Tecnica (solo docenti) Commissioni di docenti per l’organizzazione e la progettazione Incontri con specialisti del settore medico - sociale

I genitori sono rappresentati da propri eletti nel Consiglio di Istituto e di Interclasse. Sono previste per tutti i genitori Assemblee di Classe composte da tutti i genitori di una determina-ta classe.I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola.

Nella prima assemblea dell’anno scolastico eleggono due rappresentanti di classe che avranno la funzione di coordinatori.L’assemblea di classe si riunisce su convocazione della direzione e quando viene giudicata neces-saria o utile su richiesta dei genitori.

Colloqui individuali programmati con le insegnanti. Sono previsti nei mesi di novembre, gennaio, aprile ricevimenti individuali su prenotazione con cadenza settimanale.

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DIMENSIONE EXTRA-CURRICULARE

Oltre alle attività extracurriculari e a quelle opzionali facoltative (Progetti/attività trasversali) che si svolgono in orario scolastico, verranno proposte attività aggiuntive facoltative che si svolgono in orario extrascolastico, organizzate con contributo economico da parte degli iscritti.

La scuola in orario extra-scolastico propone le seguenti attività: gioco sport (Ottobre – Maggio) corso di chitarra (Ottobre – Maggio) corsi di danza classica e/o moderna corso di violino corso di karate campiscuola (Giugno) corsi di ricamo (Luglio) corsi di formazione per insegnanti e genitori servizio assistenza pre-post orario scolastico

STRUMENTI PER L’INFORMAZIONE E LA PARTECIPAZIONE

Gli insegnanti comunicano con i genitori attraverso:bacheca in portineria, colloqui e assemblee, li-bretto scuola-famiglia. I genitori comunicano con gli insegnanti attraverso il modulo “Indice di gradimento”, colloqui e as-semblee, libretto scuola-famiglia. Nel rispetto del lavoro degli insegnanti sono da evitare contatti telefonici.Gli insegnanti comunicano tra loro attraverso: consigli di intersezione tecnica, collegi docenti, circo-lari e comunicati esposti in bacheca nell’aula insegnanti.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Una vera crescita non si identifica in una semplice acquisizione di conoscenze, ma si realizza at-traverso un processo in cui i dati cognitivi si intrecciano e si fondono con quelli psicologici, affettivi, relazionali.E’ alla luce di tale dinamica evolutiva che acquista valore il rapporto scuola – famiglia.La scuola, convinta che il contributo dei genitori sia fondamentale ai fini della risoluzione di proble-mi educativi, si impegna a ricercare un effettivo coinvolgimento delle famiglie.Per rendere significativa la partecipazione dei genitori, la scuola provvede a : Convocare assemblee di classe per far conoscere ai genitori l’Offerta Formativa e permette-

re loro di esprimere proposte e pareri finalizzati a renderla più rispondente ai bisogni. Effettuare colloqui individuali, per consentire una reale compartecipazione nell’attuazione

dell’Offerta Formativa relativa a ciascun alunno. Convocare i genitori per la distribuzione dei documenti di valutazione . Inviare a casa, per visione e firma, gli elaborati svolti in classe. Richiedere autorizzazioni per effettuare visite guidate, permessi di entrata e uscita, dichiara-

zione di responsabilità, indice di gradimento. Favorire la presenza dei genitori nei Consigli di Interclasse. Sollecitare la collaborazione di genitori “volontari” per la realizzazione di particolari iniziative

didattiche. Convocare e sollecitare l’operatività del Consiglio d’Istituto. Studiare forme di comunicazione e di informazione sulla vita della scuola.

RAPPORTI CON L’EXTRA-SCUOLA

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La scuola stabilisce rapporti con le molteplici risorse del territorio e programma l’uso del patrimonio culturale e ambientale extra-scolastico, anche con la realizzazione di visite guidate e con la parte-cipazione a concorsi, nell’ ambito di Progetti didattici.

ALLEGATI: (i seguenti moduli sono disponibili per gli interessati e fanno parte del POF) “Sezione alunni” Dichiarazione di responsabilità Autorizzazione uscite didattiche

“Sezione insegnanti” Permessi retribuiti Permessi non retribuiti

“Sezione genitori” Indice di gradimento

L’ETICA VERSO LA PROFESSIONE

• L’insegnante agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la funzio-ne docente, a tutelarne la dignità e a rispettare il regolamento deliberato dal collegio dei do-centi.

• Cura la propria preparazione attraverso l’aggiornamento e l’ approfondimento delle compe-tenze professionali della docenza, che sono: Teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, tecniche di comunicazione, di-

dattica generale e disciplinare, teorie della conoscenza dei processi comunicativo - rela-zionali).

Operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso degli strumenti di verifica, organizzazione dei gruppi).

Sociali (attività di relazione e comunicazione). • Sostiene il principio dell’autonomia professionale, privilegiando l’azione educativa, la proget-

tualità rispetto all’adeguamento ai programmi, la cultura della responsabilità rispetto al forma-lismo degli adempimenti, l’adesione al codice deontologico rispetto all’ allineamento passivo alle regole.

• Sa mettersi in discussione e pratica l’autovalutazione.• L’ingresso alla docenza avviene attraverso rigorosi criteri di accesso stabiliti dalla dirigenza.• Il docente è aperto alle problematiche sociali e ricerca pareri o aiuti esterni se si trova in diffi-

coltà.• Non abusa del potere che la sua professione gli conferisce.

L’ETICA VERSO GLI ALLIEVI:

L’insegnante rispetta i diritti fondamentali dell’allievo praticando i valori della “Convenzione in-ternazionale sui diritti dell’infanzia” e della Costituzione italiana.

Evita ogni forma di discriminazione e si adopera per valorizzare le differenze. Si impegna a far conoscere agli allievi i diversi punti di vista sulle questioni trattate, nel rispetto

del pluralismo delle idee; opera con spirito di tolleranza e si sforza di comunicarlo ai suoi allievi. Favorisce la realizzazione della personalità dell’allievo, promuove la sua autostima e si adope-

ra perché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all’identità, all’autostima e alle competenze.

Si sforza di capire le inclinazioni dell’allievo, ne favorisce l’ orientamento verso quel settore del-lo scibile e della vita pratica che più corrispondono ad esse e ne valorizza le capacità creative e ideative.

Contribuisce alla sua socializzazione e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettivi-tà e si adopera per sviluppare lo spirito di collaborazione e di solidarietà.

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Scuola Primaria «San Giuseppe»

Ascolta l’allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo riguardano e mantiene riservatezza su ciò che apprende.

Assiste l’allievo se la sua integrità, fisica o morale, è minacciata. Valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità e trasparenza; si astiene dal giudicare in ma-

niera definitiva, valorizza gli aspetti che possono offrire prospettive di sviluppo, presta attenzio-ne alle componenti emotive ed affettive dell’apprendimento; aggiusta la propria azione educati-va in relazione ai risultati.

In sede di valutazione certificativa giudica con obiettività e imparzialità le conoscenze e compe-tenze acquisite da ciascun allievo in base agli standards concordati prescindendo da qualsiasi condizionamento di tipo psicologico, ambientale, sociale o economico.

L’ETICA VERSO I COLLEGHI

Si impegna a promuovere la collaborazione con i colleghi anche attraverso la raccolta, la siste-matizzazione e lo scambio delle esperienze didattiche più significative, contribuendo a creare un circuito virtuoso nella comunità scientifica e professionale.

Favorisce il lavoro in team al fine di progettare e coordinare l’azione educativa, di sviluppare il collegamento disciplinare e interdisciplinare, di promuovere criteri omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte.

Partecipa a forme di aggiornamento collegate alla ricerca e alla pratica didattica. Favorisce il confronto fra gruppi di colleghi per migliorare la professionalità. Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, rispetta il loro lavoro

ed evita di rendere pubbliche eventuali divergenze. E’ di supporto ai colleghi in difficoltà e agevola l’inserimento dei supplenti e dei neo assunti.

L’ETICA VERSO L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, si oppone ad eventuali atteggiamenti autoritari, discriminatori o lassisti.

Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività. Partecipa all’elaborazione delle regole della propria istituzione e si adopera per farle rispettare.

L’ETICA NELLE RELAZIONI CON I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO

Collabora il più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo, s’impegna a favorire una varietà di comunicazioni formali ed informali al fine di sviluppare un clima costruttivo tra fa-miglia e scuola e creare un virtuoso circuito relazionale. Si astiene da ogni forma di discrimina-zione nei loro confronti.

Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi e culturali, rende conto dei risultati, favorisce il confronto, considera attentamente i problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni atti-nenti alla specifica sfera di competenza tecnico-professionale della docenza.

Collabora, in accordo con la famiglia, con altri professionisti (psicologi, medici ecc….) per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi che richiedono l’intervento di diverse competenze pro-fessionali.

Partecipa, per quanto possibile, al miglioramento dell’ambiente e all’integrazione della scuola nel territorio, attraverso l’utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive.

CALENDARIO SCOLASTICO

Il calendario scolastico annuale rispetta i tempi stabiliti a livello nazionale e regionale .

15 Settembre 2008 INIZIO ANNO SCOLASTICO1 Novembre FESTA DI TUTTI I SANTI8 Dicembre IMMACOLATA

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Scuola Primaria «San Giuseppe»

dal 24 Dicembre 2008 al 6 Gennaio NATALEpomeriggio del 20 Febbraio CARNEVALE19 Marzo S. GIUSEPPEdal 9 Aprile al 14 Aprile (compreso) PASQUA25 Aprile FESTA DELLA LIBERAZIONE1 e 2 Maggio FESTA DEL LAVORO e ponte21 Maggio FESTA DI S. ZENO1 e 2 Giugno Ponte e FESTA DELLA REPUBBLICA 9 Giugno 2008 FINE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

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