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1 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “BOSELLI-ALBERTI” Via S.G. Bosco, 6 -17100 SAVONA – Tel 019 827458-9 Fax 019 853963 Codice Fiscale 80008110092 - e-mail [email protected] ESAME DI STATO 2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^ Sez. B Savona, 12 Maggio 2015

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “BOSELLI-ALBERTI”

Via S.G. Bosco, 6 -17100 SAVONA – Tel 019 827458-9 Fax 019 853963

Codice Fiscale 80008110092 - e-mail [email protected]

ESAME DI STATO 2015

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^ Sez. B

Savona, 12 Maggio 2015

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ESAME DI STATO Documento del Consiglio di classe del 12 maggio 2015

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Alberti”- Savona

Consiglio di classe della V B

1. PROFILO DELL’INDIRIZZO Corso Costruzioni Ambiente e Territorio 2. PROFILO DELLA CLASSE 2.1.Elenco docenti Docenti Materia Incarico

Besio Tiziana Italiano T. I.

Besio Tiziana Storia T. I.

Ferraro Paola Matematica T. I.

Lo Valvo Anna Maria Gestione Cantiere e Sicurezza

T. I.

Melano Silvia Inglese T. I.

Romanel Claudio Topografia T. I.

Odetto Teresio Laboratorio di Edilizia e

Topografia

T. I.

Piccinato Monica Scienze Motorie e

Sportive

T. I.

Perrone Marco Progettazione, Costruzioni e Impianti

T. I.

Speranza Anna Estimo T. I.

Vivaldo Giuseppina Religione T. I.

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2.2 Elenco alunni che hanno frequentato la classe 2.3 Variazioni del Consiglio di classe: La classe ha fruito nel triennio della continuità didattica nelle seguenti discipline: Italiano, Storia, Inglese, Topografia, Estimo, Religione, Scienze Motorie.

2.4 Profilo essenziale della classe La classe è composta da 21 studenti, di cui 14 hanno un percorso didattico regolare (promozione dalle classi precedenti di questo istituto), uno ha ripetuto la classe quinta, e cinque hanno ripetuto una delle classi precedenti di questo istituto, e uno ha una provenienza da altri istituti. Nella classe IV B dell'anno precedente due allievi non sono stati promossi. La classe si è rapportata abbastanza correttamente con i docenti durante l'anno scolastico, la partecipazione didattica è stata mediamente appena sufficiente, l'interesse e l'impegno strettamente scolastici, il profitto raggiunto generalmente sufficiente. TOTALE STUDENTI REGOLARI (che hanno frequentato lo stesso corso, senza ripetenze o spostamenti, dalla terza alla quinta classe): 15.

3. ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO Si rimanda alle singole relazioni finali

4

4. INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE Iniziativa

Contenuti

Visite aziendali Agenzia del Territorio

Stage Stage presso professionisti del settore, uffici tecnici di comuni della provincia.

Viaggi di istruzione Viaggio di istruzione a Praga, Viaggio di istruzione alla EXPO di Milano

Corsi di informatica ---

5. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI

(Riferimento alle relazioni finali di ciascun docente)

Materia

Docente Ore

lezione

Libri di testo

Italiano Besio Tiziana 98 Sambugar, Gaot, La Nuova

Italia, Letteratura +.

Storia Besio Tiziana 60 Brancati, Trebi, Pagliarani, Il

nuovo dialogo con la storia.

Matematica Ferraro Paola

85 Dodero, Baroncini,

Lineamenti di matematica.

Gestione Cantiere

e Sicurezza

Lo Valvo Anna

Maria

60 Coccagna M., Mancini E.

“Gestione del Cantiere e Sicurezza dell’Ambiente di Lavoro, Vol. Unico”, Edizioni

Le Monnier Scuola

Inglese Melano Silvia 85 House and Grounds, by P.

Caruzzo, J. Peters, Edizioni ELI.

Topografia Romanel Claudio 128 C. Pigato, “Topografia”, Edizioni Poseidonia Scuola,

Vol. 3,

Progettazione,

Costruzioni e Impianti

Perrone Marco 210 Koenig, Petrini, Messina,

Paolini, Furiozzi, Brunetti “Progettazione, Costruzioni e Impianti, Vol. 3A + 3B + 3C”,

Edizioni Le Monnier Scuola

Educazione fisica Piccinato Monica 56 Del Nista, Tasselli, Conoscere

il movimento, applicare il movimento

Estimo Speranza Anna 130 Amicabile Stefano, Nuovo Corso di Economia ed Estimo,

Edizioni Hoepli,

Religione Vivaldo Giuseppina 30 Bocchini, Religione e religioni

5

6. ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARI Discipline Obiettivi

pluridisciplinari Contenuti discipline collegate

Metodi Strumenti verifica

Tempi

Topografia Estimo

Acquisire competenze nelle pratiche

catastali

Catasto e frazionamenti

Lezione frontale

Esercitazioni e lezioni

fuori sede

Prove semi-strutturate

Maggio 2015

Estimo Costruzioni

Saper eseguire stime e costi delle opere

Computi metrici

estimativi

Lezione frontale

Prove semi-strutturate

Maggio 2015

7. TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO 7.1 Ore annuali di lezione effettivamente svolte

Materia

Ore lezioni

Ore esercitazioni

Ore Lezioni fuori

sede

Italiano 98 -- --

Storia 60 -- --

Matematica 40 45 --

Progettazione, costruzioni e impianti

130 80 --

Gestione cantiere e sicurezza 30 30

Inglese 55 30 --

Topografia 97 28 3

Scienze motorie 18 38 10

Estimo 100 30 --

Religione 30 - --

8. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

8.1 Criteri di valutazione

In merito alla valutazione degli apprendimenti, il Consiglio di Classe ha deliberato:

- di adottare un criterio di tipo numerico da 1 a 10; - di utilizzare le griglie di valutazione deliberate in sede di Dipartimento

Disciplinare; - di comunicare immediatamente il voto al termine delle prove orali e, di

norma, entro 15 giorni per le prove scritte. Di seguito sono riportate le griglie di valutazione della prima, della seconda e terza prova scritta e del colloquio.

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8.2 Griglia di valutazione della prima prova scritta (italiano)

IN DECIMI

Aspetti del testo Livello

basso

Livello

suff.

Livello

alto Punti

PADRONANZA LINGUISTICA ED ESPRESSIVA: correttezza ortografica,

morfologica e sintattica; punteggiatura adeguata; proprietà lessicale e registro

linguistico; efficacia espressiva, scorrevolezza. 0-2 3 4-5

LIVELLO DEI CONTENUTI: 2 Per tutte le tipologie: Efficacia complessiva del testo, rapporto tra

ampiezza, qualità informativa e creatività; significatività degli elementi

informativi, delle idee, delle interpretazioni; livello e qualità delle

argomentazioni; riferimenti al contesto ed intertestuali, approfondimenti

personali; rispondenza e sviluppo della traccia; padronanza, ricchezza,

adeguatezza e originalità dei contenuti e delle scelte espressive in funzione

delle diverse tipologie di prove. 3 Tipologia A: comprensione globale e analitica, tecniche di analisi,

capacità critiche personali, interpretazione del testo proposto 4 Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo e

rielaborazione coerente ed efficace, integrazione con informazioni congruenti 5 Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio

possesso in rapporto al tema dato

0-1 2 3

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO: capacità di pianificazione e articolazione

del testo; titolazione e destinatario; coerenza e coesione nell’organizzazione

dell’esposizione e delle argomentazioni; complessiva aderenza alle richieste

della consegna; suddivisione in paragrafi e capacità di collegarli, equilibrio tra

le parti

0 1 2

Valutazione complessiva 3 6 10

IN QUINDICESIMI

Aspetti del testo Livello

basso

Livello

suff.

Livello

alto Punti

PADRONANZA LINGUISTICA ED ESPRESSIVA: correttezza ortografica,

morfologica e sintattica; punteggiatura adeguata; proprietà lessicale e registro

linguistico; efficacia espressiva, scorrevolezza. 1-4 4-5 5-6

LIVELLO DEI CONTENUTI: 6 Per tutte le tipologie: Efficacia complessiva del testo, rapporto tra

ampiezza, qualità informativa e creatività; significatività degli elementi

informativi, delle idee, delle interpretazioni; livello e qualità delle

argomentazioni; riferimenti al contesto ed intertestuali, approfondimenti

personali; rispondenza e sviluppo della traccia; padronanza, ricchezza,

adeguatezza e originalità dei contenuti e delle scelte espressive in funzione

delle diverse tipologie di prove. 7 Tipologia A: comprensione globale e analitica, tecniche di analisi,

capacità critiche personali, interpretazione del testo proposto 8 Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo e

rielaborazione coerente ed efficace, integrazione con informazioni congruenti 9 Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio

possesso in rapporto al tema dato

1-4 4-5 5-6

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO: capacità di pianificazione e articolazione

del testo; coerenza nell’organizzazione dell’esposizione e delle

argomentazioni; complessiva aderenza alle richieste della consegna 1 2 3

Valutazione complessiva 3-9 10-12 13-15

7

8.3 Griglia di valutazione della seconda prova scritta (Progettazione, Costruzioni e Impianti)

PROVA DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI GRIGLIA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE

INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTEGGI

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti

Lacunosa Frammentaria ed imprecisa Sufficiente Discreta Ampia ed esauriente

1 2 3 4 5

Completezze negli elaborati, competenze nella progettazione ed abilità grafiche

Scarse Mediocri Globalmente accettabili Discrete Buone

1 2 3 4 5

Capacità di elaborazione specifica, originale e/o creativa

Molto limitata Modesta Accettabile Discreta Spiccata

1 2 3 4 5

TOTALE

8

8.4 Griglia di valutazione della terza prova

I.I.S.S. BOSELLI ALBERTI - GEOMETRI ESAME DI STATO 2014-2015

CANDIDATO…………………………………………………………………………………………

MATERIA:

1 ITEM: PERTINENZA E ORGANICITÀ Insufficiente 0

Sufficiente 2/3 Buono 1

CONTENUTI Gravemente insufficienti 0 Insufficienti 1 Sufficienti 2 Buoni 3

ESPRESSIONE Scorretta 0 Sufficientemente corretta 2/3 Appropriata 1

2 ITEM: PERTINENZA E ORGANICITÀ Insufficiente 0

Sufficiente 2/3 Buono 1

CONTENUTI Gravemente insufficienti 0 Insufficienti 1 Sufficienti 2 Buoni 3

ESPRESSIONE Scorretta 0 Sufficientemente corretta 2/3 Appropriata 1

3 ITEM: PERTINENZA E ORGANICITÀ Insufficiente 0

Sufficiente 2/3 Buono 1

CONTENUTI Gravemente insufficienti 0 Insufficienti 1 Sufficienti 2 Buoni 3

ESPRESSIONE Scorretta 0 Sufficientemente corretta 2/3 Appropriata 1

Nota: in caso di punteggio complessivo pari a 0, si attribuirà il punteggio pari a 1/15. Totale Savona, Il PRESIDENTE: ________________________________ I COMMISSARI: ____________________ _________________ _______________________

9

8.5 Griglia di valutazione del colloquio

INDICATORI PUNTEGGIO IN

TRENTESIMI

Conoscenze: Acquisizione e memorizzazione di contenuti

Da 0 a 12 punti

Competenze: Capacità di analisi e sintesi, di elaborazione delle informazioni, ricerca di relazioni,

logicità e coerenza

Da 0 a 12 punti

Linguaggio: Correttezza, registro adeguato, lessico specifico, efficacia

Da 1 a 6 punti

9. TIPOLOGIE DI PROVE 9.1 Tipologie di prove disciplinari effettuate 1. Interrogazioni (media/alunno) 2. Analisi del testo, saggio breve, Articolo giornalistico, Relazione, Tema.

3. Prove semistrutturate 4. Prove strutturate

5. Problema, Casi, Esercizi 6. Progetti

Materia

1

2

3

4

5

6

Italiano 4 3 2

Storia 3 2

Matematica 2 5

Progettazione, costruzioni e impianti

3 2 5

Inglese 2 3 3

Topografia 5 2 6 1

Gestione cantiere e

sicurezza

1 5

Scienze motorie 1 5

Estimo 2 6 3

Religione

9.2 Simulazioni di prove d’Esame effettuate durante l’anno e relativi esiti

Simulazione di terza prova 1 (26-02-2015)

TIPOLOGIA Domande

totali Tempo

(minuti) Numero domande per disciplina

Ita sto dis ing mat PCI est sic top sc. m B - Quesiti a risposta singola

N. 12 100 - - - 3 3 - 3 3 -

10

Hanno sostenuto la prova 16 allievi su un totale di 21. Il punteggio medio della prova è stato 9/15.

Simulazione di terza prova 2 (29-04-2015)

TIPOLOGIA Domande

totali Tempo

(minuti) Numero domande per disciplina

B - Quesiti ita sto dis ing mat PCI est sic top sc. m a risposta singola

N. 12 100 - 3 - - - 3 - 3 - 3

Hanno sostenuto la prova 20 allievi su un totale di 21 . Il punteggio medio della prova è stato 10,5/15.

Simulazione di prima prova (22-04-2015)

TIPOLOGIA Tempo (minuti) N. allievi per scelta di tipologia

Analisi di testo 1

Saggio breve 11

Articolo di Giornale 4

Tema C

360

3

Tema D 2

Hanno sostenuto la prova 21 allievi su un totale di 21. Il punteggio medio della prova è stato 11/15. Simulazione di seconda prova (prog., costruzioni e impianti): (17-04-15) - TIPOLOGIA Tempo

(minuti) N. allievi che hanno svolto la

parte Progettazione di un edificio 20 destinato a museo di un parco tematico, o, in alternativa, alla abitazione del custode

360

Hanno sostenuto la prova 20 allievi su un totale di 21. Il punteggio medio è stato pari a 11/15. CONTRATTO FORMATIVO Condivisione tra alunni e Docenti:

- degli obiettivi didattici ed educativi della classe; - del percorso ritenuto idoneo per raggiungerli; - delle fasi del percorso formativo; - dell'offerta formativa; - delle strategie didattiche, degli strumenti di verifica e dei criteri di valutazione.

Alla Commissione costituita per l'Esame di Stato viene consegnato il presente documento, denominato "Documento del Consiglio di Classe della 5 Sez. B del 12-05-2015", unitamente ad una copia di: (a) N. 2 simulazioni delle terze prove; (b) Attività disciplinari e programmi svolti; (c) Schede personali dei candidati. Copia del Documento del Consiglio di Classe e dei documenti (a) e (b) viene consegnata ad ogni candidato su supporto informatico. Copia dei documenti (c) può essere richiesta e rilasciata a tutti coloro che ne hanno interesse.

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Materia Docente Firma

Italiano Besio Tiziana

Storia Besio Tiziana

Matematica Ferraro Paola

Gestione Cantiere e Sicurezza Lo Valvo Anna Maria

Inglese Melano Silvia

Topografia Romanel Claudio

Progettazione, Costruzioni e Impianti

Perrone Marco

Laboratorio di Edilizia e

Topografia Odetto Teresio

Scienze Motorie e Sportive Piccinato Monica

Estimo Speranza Anna

Religione Vivaldo Giuseppina

Savona, 12 Maggio 2015

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SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA D’ESAME

IISS “Boselli-Alberti” Savona –- 22 Aprile 2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.

5 10

Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S.

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 10). 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo; in alternativa, partendo da quest'opera di Svevo delinea i caratteri e le maggiori novità del romanzo del Novecento come romanzo della crisi. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

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CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO Argomento: "Chi è il poeta?", alcune risposte di poeti tra Otto e Novecento

L’ALBATRO (C. Baudelaire) Spesso, per divertirsi, le ciurme Catturano degli albatri, grandi uccelli marini, che seguono, compagni di viaggio pigri, il veliero che scivola sugli amari abissi. E li hanno appena deposti sul ponte, che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi, abbandonano malinconicamente le grandi ali candide come remi ai loro fianchi. Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero! Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto! Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa, un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava! Il poeta è come il principe delle nuvole Che abituato alla tempesta ride dell’arciere; esiliato sulla terra fra gli scherni, non riesce a camminare per le sue ali di gigante. Traduzione da Les Fleurs du Mal Éditions Garnier Frère 1961, a cura di Silvia Pala

Chi sono? Son forse un poeta? No, certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell’anima mia: "follia". Son dunque un pittore? Neanche. Non ha che un colore la tavolozza dell’anima mia: "malinconia". Un musico, allora? Nemmeno. Non c’è che una nota nella tastiera dell’anima mia: "nostalgia". Son dunque... che cosa? Io metto una lente davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente. Chi sono? Il saltimbanco dell’anima mia. (Aldo Palazzeschi)

Desolazione del povero poeta sentimentale (Sergio Corazzini)

Perché tu mi dici: poeta? Io non sono un poeta. Io non sono che un piccolo fanciullo che piange. Vedi: non ha che le lagrime da offrire al Silenzio. Perché tu mi dici: poeta? Le mie tristezze sono povere tristezze comuni. Le mie gioie furono semplici, semplici così, che se io dovessi confessarle a te arrossirei. Oggi io penso a morire. (...)

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato. 5 Ah l'uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico, e l'ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro! Non domandarci la formula che mondi possa a-prirti, 10 sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. [ E. Montale, Ossi di seppia, 1925]

IL PORTO SEPOLTO (G. Ungaretti) Mariano il 29 giugno 1916.

È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando la

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Vi arriva il poeta E poi torna alla luce con i suoi canti E li disperde

Di questa poesia Mi resta Quel nulla Di inesauribile segreto.

Ecco come il poeta spiega il significato di questi ver-si: «Il porto sepolto è ciò che di segreto rimane in noi, indecifrabile». Leone Piccioni commenta: «Per sé il poeta tiene “quel nulla” che è riuscito a carpire di un “ segreto” che per quanto ci si sforzi di conoscere in to-to, sarà sempre “inesauribile”»

nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena maraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello.(...)Egli è quello, dunque, che ha paura al buio, perché al buio vede o crede di vedere; quello che alla luce sogna o sembra sognare, ricordando cose non vedute mai; quello che parla alle bestie, agli alberi, ai sassi, alle nuvole, alle stelle: che popola l'ombra di fantasmi e il cielo di dei. Egli è quello che piange e ride senza perché, di cose che sfuggono ai nostri sensi e alla nostra ragione.

(Giovanni Pascoli, Pensieri e discorsi, MDCCCXCV-MCMVI, Bologna 1907, pp. 1-55)

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La popolazione mondiale e l’ambiente Documento 1

DATA ABITANTI DEL PIANETA

1800 1 miliardo

1930 2 miliardi

1960 3 miliardi

1974 4 miliardi

1987 5 miliardi

1999 6 miliardi

2011 7 miliardi

PROIEZIONI

2024 8 miliardi

2045 9 miliardi

AA.VV., Come cresce la popolazione mondiale, in “La Stampa”, 26 ottobre 2011 Documento 2 La popolazione mondiale continua a crescere rapidamente e ogni anno nascono circa 75 milioni di persone in più rispetto a quelle che muoiono. Le conseguenze di un mondo affollato da 7 miliardi di persone sono enormi. E a meno che la popolazione mondiale si stabilizzi nel corso del ventunesimo secolo, le conseguenze per l’umanità potrebbero essere spaventose. La popolazione in aumento mette grande pressione su un pianeta che è già sul precipizio della catastrofe ambientale. Trovare cibo, vestiti, una casa ed energia a 7 miliardi di persone è un compito incredibilmente complesso. L’agricoltura viene già sfruttata in modo sproporzionato e pericoloso. Le foreste pluviali hanno lasciato spazio a nuove coltivazioni. Le falde acquifere, usate per l’irrigazione, si stanno prosciugando. I gas serra emessi nelle attività agricole sono un fattore decisivo del cambiamento

15

climatico in atto. I fertilizzanti stanno avvelenando i fiumi e innumerevoli specie animali sono a rischio estinzione, privati dall’uomo del loro ambiente naturale. Le sfide economiche sono altrettanto preoccupanti. La popolazione sta crescendo più rapidamente proprio nelle nazioni più povere [...] Per varie ragioni i poveri tendono ad avere molti più figli. Molti vivono infatti in villaggi nei quali l’aiuto dei più giovani nel lavoro agricolo diventa molto importante. Le società povere generalmente soffrono anche di un’elevata mortalità infantile e questo porta i genitori ad avere più figli, una sorta di “assicurazione” contro la possibile scomparsa degli altri. [...] Quanto costerà preservare le risorse globali anche per le future generazioni? Esiste davvero uno “sviluppo sostenibile”, in un mondo così affollato? Le risposte sono due e implicano un impegnativo compito per i prossimi decenni. Innanzi tutto servono nuove tecnologie per fare in modo che tutte le nostre attività abbiano un minore impatto ambientale. Urge un cambiamento di paradigma, dalla dipendenza dai combustibili fossili, carbone, petrolio e gas, ad un’epoca che tragga energia da fonti a basse emissioni di CO2, come il sole e il vento. La seconda chiave per lo sviluppo sostenibile è la stabilizzazione della popolazione globale. Già accade nei Paesi ricchi e in parte anche in quelli mediamente sviluppati, dove le famiglie scelgono di avere uno o due figli, in media. Il calo del tasso di fertilità dovrebbe essere incoraggiato anche nelle nazioni più povere, dove è possibile ottenere una riduzione dei tassi di fertilità veloce e totalmente volontaria.

J. D. Sachs, Il mondo a dieci zeri non sarebbe sostenibile. Iniziamo ora a cambiare, in “La Stampa”, 26 ottobre 2011

Documento 3 Il problema non è “Siamo troppi”, né la subdola affermazione che questa fobia nasconde, cioè “Sono troppi questi poveri!”. Il pianeta ha risorse e spazio, i guai non vengono dalla popolazione ma dalla sua distribuzione ed età. Fosco, il filosofo Malthus1 calcolava che dalla fine del ’700 non avremmo avuto più di che sfamarci. Ha sbagliato per pessimismo [...]. Aumento della produttività nei campi, nuove tecniche sanitarie e sociali ci hanno permesso, secondo l’auspicio biblico, di “crescere e moltiplicarci” e ora nel mondo si fanno meno figli, forse troppo pochi. [...] La fertilità del mondo scende. Nel 1970 la fertilità media delle donne era 4,45 bambini a testa, oggi è dimezzata a 2,45. Nel 2050 – ha calcolato il demografo Jack Goldstone per la Fondazione Nardini – saremo 9 miliardi e 150 milioni, cifra che non crescerà. Fanno meno figli le donne occidentali, lievi aumenti in Francia e Svezia per ottime politiche familiari che però costeranno troppo nella crisi. A ridurre le nascite non è tanto la pianificazione, i cui risultati non sono sempre coerenti con le intenzioni. Sono scuola, sanità, benessere: donne che sanno leggere, lavorano e fanno una vita decente, come è capitato a miliardi tra Cina, India e America Latina dal 1980, scelgono meno gravidanze. I problemi della Generazione 7 miliardi non sono quindi di numero. Sono sociali, energetici, militari. [...] Se rilanciamo la ricerca in agricoltura, se non smettiamo di lavorare a nuove fonti energetiche, se regoliamo le emissioni con raziocinio, se Cina, India e USA evitano la guerra, se l’Europa non si lascia andare all’inerzia e la crisi economica si attenua, non ci sarà la tragedia nascite. I pericoli, avrebbe detto la saggia Agatha Christie2 , “vengono dalla natura umana”, non dalla sua diffusione.

G. Riotta, Supercittà, energia, povertà. Ecco le sfide per il pianeta, in “La Stampa”, 26 ottobre 2011 1. Malthus: l’inglese Thomas Robert Malthus (1766-1834), affermava che la popolazione della Terra tende a crescere in modo e con ritmo assai più rapidi rispetto ai mezzi di sussistenza. 2. Agatha Christie: celebre scrittrice inglese (1890-1976) di romanzi gialli. Documento 4 L’antropizzazione smodata, quantitativa e qualitativa, congestiona tutto e stringe nodi insolubili dappertutto e devasta tutto. [...] Folle continuare a pianificare aumenti di treni e aerei e navi e umani e cemento e macchine e edifici e joules1 e conseguente inevitabile diminuzione di humus. L’unico tema-chiave di partenza per tutto, da discutere subito per pianificarne ritmo e modalità, è diminuire drasticamente gli umani, ridurre drasticamente i loro consumi, ridare enormi territori alla libera evoluzione di vegetali e animali. Fa inorridire che su 60 milioni di italiani non un solo politico o scienziato o giornalista o intellettuale qualsivoglia promuova forte e chiaro il concetto numero uno per tentare la salvezza: diminuire gli umani sulla Terra.

G. Ruffini, Lettera a “Il venerdì di Repubblica”, 26 agosto 2011 1. joules: nel Sistema internazionale il joule è l’unità di misura dell’energia e del lavoro. Documento 5 L’abuso che homo sapiens sta facendo del pianeta è sotto i nostri occhi, percepibile con i sensi prima

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ancora che con la ragione: siamo una presenza soffocante, irragionevolmente dimentica di ogni principio di realtà. Ma mettere sotto controllo noi stessi (come specie e come individui) non è così semplice. Pone di fronte a giganteschi problemi di libertà (tra i quali la libertà di procreare). E a questioni etiche e politiche che fanno tremare le vene ai polsi. Chi decide, e per quali vie, il percorso che porta a “diminuire gli umani sulla Terra”? Esiste un controllo delle nascite virtuoso e – soprattutto – equamente spalmabile tra i popoli e i ceti sociali? Come evitare le tentazioni eugenetiche1, l’arbitrio dei più ricchi, dei più istruiti, dei più armati? Quali poteri, quale governo mondiale sarebbe mai in grado di governare l’indispensabile decrescita dei consumi e dei consumatori? E con quale diritto chi ha già consumato oltre la misura (noi!) può impedire ai popoli che si affacciano ora al benessere di consumare la loro parte?

M. Serra, Troppi sulla terra, riduciamo le nascite. Siamo d’accordo, ma chi decide e come?, in “Il venerdì di Repubblica”, 26 agosto 2011

1. eugenetiche: relative alla selezione genetica. 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell'Esperienza della Guerra aveva dato al con-flitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi de-gli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della poli-tica, un'accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo sta-tus elevato dell'istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall'accettazione della guerra stessa. L'effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all'azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazio-ne poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell'Europa, gli anni dell'immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell'attivismo politico. Da un capo all'altro dell'Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desi-derio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l'attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l'omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto esse-re definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la conces-sione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell'aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall'élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività de-stinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivolu-zionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell'umanità. Ma queste sono considerazioni che la-sciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival

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delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell'inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c'è dubbio che l'accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l'amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell'immagine della creatività della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell'uomo esige ubbidienza a una leg-ge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa soffe-renza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l'anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religio-ne, l'anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propu-gno che l'India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni india-no, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all'A-merica l'urgenza appassionata dell'adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realiz-zare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall' oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell'ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giu-stizia. Ma c'è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell'odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della discipli-na. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo con-tinuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell'anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4. AMBITO TECNICO SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)

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«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi com-pagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o ma-gari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benis-simo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riu-scivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità im-pedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provviden-ziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mat-toni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del va-lore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla cono-scenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desidera-bile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il go-verno del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza oc-corre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe es-sere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applica-zioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è an-che vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Le informazioni sono in costante crescita sia quantitativamente sia sul piano della complessità. Nell'era della Rete, la fatica di cercare informazioni è stata sostituita da quella di selezionarle, filtrarle

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e organizzarle. La competenza digitale è una delle competenze chiave, individuata dall'U.E. nel 2006, di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione. Padroneggiare l'informazione cioè possedere, organizzare, manipolare, trasmettere le informazioni è sempre più economicamente, culturalmente, politicamente strategico. Discuti la questione proposta in base alle tue esperienze e percorsi di studio.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA STATALE "PAOLO BOSELLI" SAVONA - SEZIONE ASSOCIATA GEOMETRI “L.B. ALBERTI” -

Alunno _____________________________________ data _____________Classe 5^ - Sez. B 3^ prova - SIMULAZIONE - Materia: Storia. Rispondi ai seguenti quesiti, senza superare le righe proposte ( max.8)

1) Indica le cause che determinarono nell’ottobre del 1929 il crollo della Borsa di Wall Street e le mo-tivazioni della diffusione della crisi economica in Europa.

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Punti_____/5

2) Di quali istituzioni si servì Hitler per consolidare il nazionalsocialismo, su quali presupposti si fondava l’ideologia ariana e per quali motivi la politica estera del dittatore poteva definirsi aggres-siva?

____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Punti_____/5

3) Definisci il comportamento tenuto da Mussolini in materia di legislazione lavorativa e di economia. ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________. Punti_____/5 Valutazione Sarà effettuata in quindicesimi e ad ogni domanda sarà attribuito un punteggio massimo di 5/15. Secondo i seguenti indicatori:

- Pertinenza: 1,5 - Contenuti: 2,5 - Esposizione: 1,0

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA STATALE "PAOLO BOSELLI" SAVONA - SEZIONE ASSOCIATA GEOMETRI “L.B. ALBERTI” -

Alunno _____________________________________ data _____________Classe 5^ - Sez. B 3^ prova - Materia: Storia. Rispondi ai seguenti quesiti, senza superare le righe proposte (max 8):

1) Che cosa si intende con il termine bipolarismo? Quali furono le ripercussioni rispettivamente in Germania,Cina e Corea?

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Punti_____/5

2) Quale fu sul piano internazionale la politica instaurata da Krusciov nel corso del XX Congresso del partito comunista sovietico? E quali conseguenze determinò nei Paesi dell’ Europa dell’Est ?

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Punti_____/5

3) Da quali fattori fu determinata la crisi di Cuba, quali “pericoli” ne scaturirono e quali “conseguenze” positive?

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Punti_____/5 Valutazione Sarà effettuata in quindicesimi e ad ogni domanda sarà attribuito un punteggio massimo di 5/15. Secondo i seguenti indicatori:

- Pertinenza: 1,5 - Contenuti: 2,5 - Esposizione: 1,0

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA “BOSELLI-ALBERTI” SAVONA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 DOCENTE : Prof.ssa Tiziana Besio MATERIA : Italiano CLASSE : 5^ B Libri di testo : M.Sambugar- G. Salà Letteratura+ –Vol.3 Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea –Editore La Nuova Italia MODULI E UNITA’ DI APPRENDIMENTO

1) TEMATICHE E AUTORI DELLA CORRENTE ROMANTICA

• Alessandro Manzoni: biografia,poetica

• Il passaggio dal pensiero illuminista al cristianesimo integrale

• Le opere minori

• Il romanzo storico “I Promessi sposi” e la concezione democratica dell’arte

• Il rapporto storia-poesia

• La questione della lingua

• Parafrasi e contenuto dell’ode “Il cinque Maggio”

• Trama e analisi de “La morte di Ermengarda” dalla tragedia “Adelchi”

2) CARATTERI PRECIPUI DEL POSITIVISMO, DEL NATURALISMO, DEL VERISMO

• IL Positivismo, nuovo indirizzo di pensiero

• C. Darwin e le teorie dell’evoluzione

• La sociologia di Comte e l’antropologia criminale di Lombroso

• Il determinismo radicale di Taine e la coscienza collettiva di Durkheim

• Il Naturalismo francese di Emile Zola

• Il romanzo sperimentale

• Guy de Maupassant “Bel ami”

• Il Verismo: affinità e differenze con la corrente naturalistica

• Il primo teorico del verismo:Luigi Capuana

• Giovanni Verga: biografia,poetica

• La formazione e le opere giovanili

• Le strategie narrative e l’impersonalità dell’arte

• La visione verghiana della vita e i valori del lavoro e della famiglia

• Il “ciclo dei Vinti”

• Il romanzo corale de “I Malavoglia” e l’ideale dell’ostrica

3) IL RITORNO AL CLASSICISMO

• Giosué Carducci: Biografia, la personalità morale e politica del poeta-vate

• Analisi delle seguenti liriche: “Pianto antico”,”Nevicata”, “Alla stazione in un mattino d’autunno”

4) LA SCAPIGLIATURA: la ribellione anticonformista e l’antimanzonismo

• Analisi della lirica”Preludio” di E. Praga e “Il primo incontro con Fosca” di ugo Tarchetti

5) IL SIMBOLISMO E LA POETICA DELLE CORRISPONDENZE

• I poeti “maledetti” francesi

• Analisi delle principali liriche di Baudelaire, Verlaine, Rimbaud e Mallarmé

6) L’ESTETISMO ED IL CULTO DEL BELLO

• Karl Huysmans e il romanzo” A rebours”

• Oscar Wilde e il narcisismo de “Il ritratto di Dorian Gray”

7) IL DECADENTISMO: CARATTERI CULTURALI DI UN’EPOCA DI CRISI

• Filosofia e scienza nell’età del Decadentismo: il nichilismo di Nietzche, l’intuizionismo di Bergson,

la psicanalisi di Freud, la teoria della relatività di Einstein

• Giovanni Pascoli

• L’infanzia,la formazione, l’impegno politico

• L’attività poetica e critica

• La poetica del fanciullino

• Analisi delle principali liriche, in particolare”Lavandare”, “X agosto”,”Novembre”, “La mia sera”

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• Gabriele D’Annunzio

• Gli studi e l’estetismo decadente delle opere giovanili

• Il mito del “superuomo” e l’impegno politico

• Il teatro e l’incontro con Eleonora Duse

• Contenuto dei principali romanzi e analisi delle liriche”I pastori” e “La pioggia nel pineto”

8) LA LETTERATURA DEL PRIMO NOVECENTO: IL ROMANZO PSICOLOGICO-ESISTENZIALE

• Luigi Pirandello

• L’infanzia difficile,gli studi e la prima produzione

• Il pensiero e la poetica

• L’umorismo come” sentimento del contrario”

• La rivoluzione teatrale”Sei personaggi in cerca d’autore”

• Contenuto dei principali romanzi “Il fu Mattia Pascal”, “Uno, nessuno, centomila”

• Analisi delle novelle “La patente”, “Il treno ha fischiato”

• Italo Svevo

• La formazione culturale

• L’impiego e le prime opere letterarie

• Il periodo del silenzio letterario

• “La coscienza di Zeno” fra indifferenza e successo

• La tematica dell’inetto

9) IL CREPUSCOLARISMO: CARATTERI E TEMI

• Guido Gozzano da “I colloqui” “La signorina Felicita”

• Marino Moretti da “Poesie scritte col lapis” “Poggiolini”

10) LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO: LE AVANGUARDIE

• Filippo Tommaso Marinetti e il Futurismo : caratteri sperimentali e innovativi della letteratura

• Altre esperienze artistiche :Aldo Palazzeschi “E…lasciatemi divertire”

11) L’ERMETISMO: ANALISI DI FIGURE EMBLEMATICHE

• Giuseppe Ungaretti e l’esperienza della guerra

• Gli studi e la formazione

• Soldato, giornalista, docente universitario

• La sperimentazione ermetica

• Esame delle principali liriche tratte dalle raccolte”L’allegria”, “Sentimento del tempo”, “Il dolore”

• Eugenio Montale e il “male di vivere”

• Un intellettuale appartato

• Il pensiero e la poetica

• Esame delle principali liriche tratte dalle raccolte”Ossi di seppia”,” Le occasioni”, “Satura”

• Umberto Saba e il diario poetico di una vita

• Tra autobiografia e simbolo

• Un apprezzamento tardivo

• Esame delle principali liriche tratte dalla raccolta “Il Canzoniere”

12) IL NEOREALISMO: LE ISTANZE ETICO- CIVILI

• Primo Levi: la testimonianza di un sopravvissuto

• Lettura, commento e analisi di brani tratti dal romanzo”Se questo è un uomo”

• Cesare Pavese

• Dalle Langhe all’impiego editoriale

• Le prime opere in versi e in prosa

• L’ultimo Pavese

• Il pensiero e la poetica

• Lettura, commento e analisi di brani tratti dai romanzi “La casa in collina” e “La luna e i falò”

13) Produzione scritta

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• Gli alunni saranno esercitati con scansione mensile ad elaborare analisi di testi letterari in prosa e

in poesia(Tip.A),stesura di testi argomentativi sotto forma di tema a carattere genera-

le(Tip.D),articoli di giornale (Tip.B1), saggi brevi (Tip.B2) su argomenti oggetto di stu-

dio(etica,scienza, attualità) e temi storici(Tip.C)

• SITUAZIONE INIZIALE

La classe è costituita da 21 alunni,di cui n.7 femmine e 14 maschi, compresa l’integrazione di un

alunno proveniente da scuola privata. Il gruppo classe risulta piuttosto omogeneo, con la presen-

za di allievi motivati, partecipi, incentivati a migliorare le proprie potenzialità, fatta eccezione per

un ridotto numero talvolta impreparato alle interrogazioni e scarsamente rispettoso delle conse-

gne. Si rileva altresì la presenza di un alunno DSA che, rispetto agli anni precedenti, ha dimostrato

sensibili miglioramenti.Il profitto medio della classe risulta pertanto soddisfacente, anche perché

l’elemento trainante è costituito dalla presenza femminile ed il comportamento, in generale, ade-

guato.

Individuazione degli obiettivi minimi di italiano per il triennio (con particolare riferimento agli alunni in difficoltà di apprendimento e ai DSA per i quali si rimanda al PDP concordato in sede di Consiglio di Classe) Relativi all’educazione letteraria

• Sapere i contenuti essenziali dei testi letterari più semplici

• Riconoscere alcuni temi di ciascun tipo di testo

• Saper collocare il testo nella sua epoca e nella corrente letteraria d’appartenenza

• Conoscere le caratteristiche di fondo dei movimenti letterari presentati

• Conoscere le principali linee di pensiero dei periodi considerati

Si è dispensati dal: • Fare la parafrasi di testi che non siano di epoca contemporanea

• Riconoscere le figure retoriche ed altri elementi stilistici del testo

• Usare un lessico specifico

Relativi all’educazione linguistica- Italiano scritto Tip.A Analisi del testo

• Rispondere ad almeno la metà delle domande di comprensione ed analisi,scegliendo fra le più

semplici

• Contestualizzare l’opera,riferendosi alla vita dell’autore o alla corrente letteraria

Tip.B Saggio breve o Articolo di giornale • Comprendere i documenti assegnati negli argomenti principali

• Utilizzare i soli documenti che l’alunno considera più confacenti alle sue personali conoscenze ed

esperienze

• Ridurre al minimo o eliminare l’integrazione degli stessi con ulteriori fonti

• Produrre un testo con una titolazione semplice

• Utilizzare un registro linguistico medio o comune,anche se non adeguato al tipo di testo

• Esprimersi in modo comprensibile con periodi semplici, strutturati con soggetto e verbo reggente

Si è dispensati dal: • Impostare una propria tesi sull’argomento

• Collocare un’affermazione coerente in un dato contesto

• Essere coesi

• Scrivere in modo ortograficamente corretto ( se DSA)

Tip.C ( Tema storico) e D (Tema a carattere generale)

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• Trattazione semplice dell’argomento proposto, basata sostanzialmente sulle 5W+1H

Terza Prova • Comprendere la richiesta e rispondere in modo pertinente nel numero di righe assegnato

U.D.A. * Saper organizzare un lavoro espositivo con collegamenti tra più discipline che sia chiaro nell’esposizione e presenti almeno alcune fonti consultate Metodologia didattica Lezione frontale e dialogata, uso del manuale in adozione, schemi e /o appunti prodotti dagli allievi o forniti dall’insegnante,descrizione, lettura e analisi interpretativa dei testi,inquadramento degli autori nel contesto letterario di appartenenza. Mezzi e strumenti di lavoro Manuale di letteratura,libri di narrativa, audiovisivi o lezioni su supporti digitali(LIM),eventuali rappresentazioni teatrali inerenti ad autori oggetto di studio. Strumenti di verifica Interrogazioni, verifiche scritte (secondo le modalità della terza prova), produzione di elaborati( con graduale introduzione delle tipologie di testi previsti per la prima prova scritta) Criteri di valutazione Gli elementi valutativi sono quantificabili in una gamma dall’1 al 10 Per il colloquio orale sono previsti i seguenti indicatori:

- Conoscenze scorrette e frammentarie 1-4

- Conoscenze incomplete o superficiali, esposte con difficoltà 5

- Conoscenza dei concetti essenziali, esposti con chiarezza 6

- Conoscenze ampie esposte con correttezza e proprietà 7-8

- Conoscenze ampie e rielaborate personalmente, esposte con lessico appropriato che evidenziano ca-

pacità critica 9-10

Per le prove scritte sono previsti i seguenti indicatori: - Pertinenza, ampiezza dei contenuti,coerenza logica, coesione 1-5

- Correttezza ortografica e morfosintattica,proprietà lessicale, punteggiatura adeguata,scorrevolezza

1-4

Strategie di recupero Per gli studenti che, nel corso dello svolgimento delle lezioni non avranno compreso alcuni argomenti, saranno attivati interventi didattici di recupero( spiegazioni ulteriori,sintesi, mappe concettuali, approfondimenti) in orario curricolare, sospendendo, ove necessario, la prosecuzione del programma. Per quanto concerne gli alunni DSA si rimanda alle misure dispensative e agli strumenti compensativi utilizzati nel PDP annuale presentato in sede di Consiglio di Classe e sottoscritto dai genitori per porre tali alunni nelle condizioni ottimali per dimostrare le loro abilità, competenze e garantire il successo scolastico. Savona,11 /11/2014 Il docente Prof. Tiziana Besio

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA “BOSELLI-ALBERTI” SAVONA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 DOCENTE : Prof.ssa Tiziana Besio MATERIA : Storia CLASSE : 5^ B Libri di testo: Brancati- Trebi- Pagliarani “Dialogo con la storia e l’attualità” Vol.3° Ed. La Nuova Italia MODULI E UNITA’ DI APPRENDIMENTO

1) EUROPA E MONDO NEL SECONDO OTTOCENTO

• La seconda rivoluzione industriale e la nascita della questione sociale

• L’evoluzione politica mondiale

• L’Italia del secondo Ottocento

2) L’ IMPERIALISMO E LA CRISI DELL’EQUILIBRIO EUROPEO

• La spartizione dell’Africa e dell’Asia

• Luci ed ombre della “Belle Epoque”

• La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze

3) LO SCENARIO EXTRAEUROPEO

• L’imperialismo del Giappone e il conflitto con la Cina

• La Russia degli zar tra modernizzazione ed opposizione politica

• La guerra tra Russia e Giappone e la rivoluzione del 1905

• La rapida crescita economica degli Stati Uniti

• L’imperialismo degli Stati Uniti in America Latina

4) L’ ITALIA GIOLITTIANA

• La legislazione sociale di Giolitti e lo sviluppo industriale dell’Italia

• La politica interna fra socialisti e cattolici

• La politica estera e la guerra di Libia

5) LA PRIMA GUERRA MONDIALE

• Le cause della guerra

• 1914: il fallimento della guerra lampo

• L’entrata dell’Italia nel conflitto

• 1915-1918: la guerra di posizione

• Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra

6) LA RIVOLUZIONE RUSSA

• La rivoluzione di febbraio

• La rivoluzione d’ottobre

• Lenin alla guida dello stato sovietico

7) L’EUROPA E IL MONDO DOPO IL CONFLITTO

• La conferenza di pace e la società delle Nazioni

• I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa

• Il crollo dell’impero turco e la spartizione del vicino Oriente

• I paesi afro-asiatici verso l’indipendenza

• Il crollo dell’impero cinese e la rivoluzione maoista

8) L’ UNIONE SOVIETICA FRA LE DUE GUERRE E LO STALINISMO

• La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra

• La nuova politica economica(NEP) e la nascita dell’Urss

• L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’Urss

• Il regime del terrore e i gulag

• Il consolidamento dello stato totalitario

9) IL DOPOGUERRA IN ITALIA E L’AVVENTO DEL FASCISMO

• Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione

• Nuovi partiti e movimenti politici nel dopoguerra

• La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e il “biennio rosso”

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• L’ascesa del fascismo

• La costruzione del regime

10) GLI STATI UNITI E LA CRISI DEL ‘29

• Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista

• Gli anni ’20 fra boom economico e cambiamenti sociali

• La crisi del ‘29

• Roosevelt e il New Deal

11) LA CRISI DELLA GERMANIA REPUBBLICANA E IL NAZISMO

• La nascita della Repubblica di Weimar

• Hitler e la nascita del nazionalsocialismo

• Il nazismo al potere

• L’ideologia nazista e l’antisemitismo

12) IL REGIME FASCISTA IN ITALIA

• IL consolidamento del regime

• Il fascismo fra consenso e opposizione

• La politica interna ed economica

• I rapporti fra chiesa e fascismo

• La politica estera e le leggi razziali

13) L’EUROPA VERSO UNA NUOVA GUERRA

• Il riarmo della Germania fascista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone

• I “fascismi” in Europa

• La Spagna dalla dittatura fascista di Primo de Rivera al governo repubblicano

• La guerra civile spagnola

• L’escalation nazista verso la guerra

14) LA SECONDA GUERRA MONDIALE

• Il successo della guerra lampo

• La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale

• L’inizio della controffensiva alleata

• La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia

• La vittoria degli Alleati

• La guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei

15) IL BIPOLARISMO USA-URSS, LA GUERRA FREDDA E I TENTATIVI DI DISGELO

• 1946-1947: Usa ed Urss da alleati ad antagonisti

• 1948-1949: il sistema di alleanze durante la guerra fredda

• L’Europa del dopoguerra e la ricostruzione economica

• 1946-1954: la guerra fredda in Asia e la corsa agli armamenti

• 1953-1963: la “coesistenza pacifica” e le sue crisi

16) LA DECOLONIZZAZIONE IN ASIA E IN AFRICA E LA QUESTIONE MEDIORIENTALE

• L’indipendenza dell’India e degli altri paesi del sud-est asiatico

• La decolonizzazione in Medio Oriente e i conflitti arabo-israeliani

• La decolonizzazione nel continente africano

• L’economia neocoloniale dei paesi afro-asiatici

• La crisi del petrolio e i nuovi conflitti in Medio Oriente

17) SCENARI DI CRISI DELL’ASSETTO BIPOLARE

• La Cina di Mao, nuovo protagonista della scena internazionale

• L’Unione Sovietica e la crisi di Praga

• Gli Stati Uniti, il conflitto nel Vietnam e la crisi del sistema bipolare

• L’Europa verso l’emancipazione dal bipolarismo

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• L’America latina fra dittature e democratizzazione

18) DALLA SECONDA GUERRA FREDDA ALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO

• Nuove aree di tensione in Medio Oriente: Iran, Iraq, Afghanistan

• Le politiche neoliberiste negli Stati Uniti e in Europa

• L’inasprimento delle relazioni fra Usa e Urss

• Gorbaciov e la democratizzazione dei paesi dell’Est

• Il crollo dell’Urss e la nascita della federazione russa

19) L’ITALIA DELLA PRIMA REPUBBLICA

• La nuova Italia post- bellica

• Gli anni del centrismo e della guerra fredda

• La ricostruzione economica

• L’epoca del centro-sinistra e il miracolo economico

• Gli anni della contestazione: nuovi soggetti politici e sociali

• Gli anni del terrorismo e della crisi economica

• La crisi della prima repubblica

OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA PER IL TRIENNIO CONOSCENZE

• Possedere gli elementi fondamentali che costituiscono la complessità dell’epoca studiata

• Individuare, nello svolgersi di processi e fatti esemplari, le determinazioni istituzionali, gli intrecci

politici, sociali, culturali, religiosi

• Adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali

COMPETENZE • Collegare ed interpretare criticamente le conoscenze acquisite

• Collegare in maniera sincronica fattori culturali,religiosi, politici, economici e sociali

• Ricostruire in maniera diacronica l’evoluzione di istituzioni politiche, modelli economici e strutture

sociali

CAPACITA’ • Attitudine alla problematizzazione

• Capacità di orientarsi nel mondo e di riferirsi a tempi e spazi diversi

• Capacità di scoprire la dimensione storica del presente

OBIETTIVI MINIMI • Conoscere il fatto in sé più che la sua genesi

• Individuare i principali nessi di causa- effetto, sorvolando su quelli secondari

• Esporre in forma chiara e semplice, utilizzando alcune parole- chiave specifiche della disciplina

Metodologia didattica Lezione frontale e dialogata. Analisi di eventi, temi , problemi, discussione e documentazione, ove possibile, con filmati d’epoca. Interrogazione interlocutoria ai fini del ripasso e della puntualizzazione dei concetti. Utilizzo di fonti storiografiche, sintesi e mappe concettuali. Mezzi e strumenti di lavoro Manuale in adozione, letture storiografiche, fonti e documenti d’epoca, audiovisivi(LIM) Strumenti di verifica

Interrogazioni, verifiche scritte ( gradualmente secondo le modalità della terza prova d’esame) con domande a risposta breve, chiusa, o scelta multipla

Criteri di valutazione Gli elementi valutativi sono quantificabili in una gamma dall’1 al 10 Per il colloquio orale sono previsti i seguenti indicatori: - conoscenze scorrette e frammentarie 1-4

- conoscenze incomplete o superficiali, esposte con difficoltà 5

29

- conoscenza dei concetti essenziali, esposti con chiarezza 6

- conoscenze ampie, esposte con correttezza e proprietà 7-8

- conoscenze ampie, con rielaborazione personale, lessico adeguato, capacità critica 9-10

Per le prove scritte sono previsti i seguenti indicatori: -pertinenza 1-3 -contenuti 1-4 -esposizione 1-3 Strategie di recupero Per gli studenti che, nel corso dello svolgimento delle lezioni non avranno compreso alcuni argomenti, saranno attivati interventi didattici di recupero (spiegazioni ulteriori,sintesi, mappe concettuali, approfondimenti) in orario curricolare, sospendendo ove necessario la prosecuzione del programma. Per quanto concerne gli alunni DSA si rimanda alle misure dispensative e agli strumenti compensativi utilizzati per porre l’alunno nelle condizioni ottimali per dimostrare le sue abilità, competenze ed essere valutato adeguatamente, indicati nel PDP annuale concordato in Consiglio di classe e sottoscritto dai genitori degli stessi. Savona, 11/ 11/ 2014 Il docente Prof.ssa Tiziana Besio

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ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE

BOSELLI - ALBERTI

SAVONA

CORSO C.A.T.

ESAME DI STATO

2015

RELAZIONE FINALE

MATERIA: TOPOGRAFIA

PROF: CLAUDIO ROMANEL

CLASSE: V B

A.S.: 2014\2015

ALLEGATO A

PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE V B

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AGRIMENSURA calcolo delle aree 1. metodi numerici e grafo-numerici

aree di figure semplici formula di camminamento area di un poligono con coord. polari area di un poligono con coord. cartesiane (formula di Gauss) formula di Bezout formula di Cavalieri-Simpson

2. metodi grafici trasformazione di un poligono in un triangolo equivalente integrazione grafica

divisione delle aree divisione di un triangolo con dividenti uscenti da un punto noto divisione di un triangolo con dividenti parallele o perpendicolari ad un suo lato problema del trapezio divisione di un quadrilatero con dividenti uscenti da un punto noto divisione di un quadrilatero con dividenti parallele o perpendicolari ad una direzione assegnata divisione delle aree di diversa valenza (cenni)

spostamento e rettifica dei confini operazioni catastali (utilizzo del programma Pregeo) SPIANAMENTI 1. premessa 2. definizioni 3. calcolo dei volumi 4. spianamento con piano orizzontale di quota prestabilita 5. spianamento con piano orizzontale di compenso 6. spianamento con piano inclinato prestabilito STRADE Generalità- Classificazione SVILUPPO DEL PROGETTO: 1. Fasi della progettazione. 2. Allegati di un progetto stradale 3. relazione generale e caratteristiche del tracciato 4. corografia generale 5. planimetria esecutiva 6. curve circolari (progettazione) 7. curve circolari condizionate (tangenti a tre rettifili internamente ed esternamente,passanti per tre

punti, per un punto, condizionate da elementi altimetrici) 8. curve di ritorno o tornanti 9. profilo longitudinale, livellette di compenso. 10. sezioni trasversali COMPUTI METRICI e DIAGRAMMI 1. parzializzazione delle sezioni trasversali 2. larghezza di occupazione 3. calcolo delle aree delle sezioni trasversali 4. zona di occupazione 5. piano particellare di esproprio

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6. calcolo analitico dei volumi stradali 7. diagramma delle masse 8. Profilo di Bruckner 9. Distribuzione dei cantieri TRACCIAMENTI- PICCHETTAMENTI 1) Tracciamento dell’asse stradale con strumentazioni stazione totale e/o GPS 2) Picchettamento delle curve circolari (per coordinate polari, per perpendicolari alla corda, alla tangente. Metodo inglese) FOTOGRAMMETRIA 1. principi fondamentali 2. la presa e la restituzione 3. produzione cartografica aereofotogrammetrica 4. confronto con i metodi tradizionali 5. impiego della fotogrammetria aerea nelle progettazioni. ESERCITAZIONI PRATICHE 1. calcolo e divisione delle aree 2. libretto delle misure Pregeo: redazione ed elaborazione. 3. progetto di spianamenti 4. progetto di massima di un breve tronco stradale Savona,11.05.2015

l'insegnante ____________________

i rappresentanti di classe ____________________

____________________

ALLEGATO B

DOMANDE UTILIZZATE NELLE TERZE PROVE EFFETTUATE DURANTE L’A.S.

• Misura delle superfici

- Attraverso l’applicazione di quale formula si calcola l’area di un appezzamento rilevato per trilaterazione?

- Quale metodo è preferibile per la determinazione dell’area di un appezzamento di ter-

reno?

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• Divisione delle superfici - Illustrare il problema del trapezio ( quando si utilizza?)

- Illustrare la procedura necessaria per frazionare un terreno di forma triangolare in 3 parti con dividenti parallele a un lato (eseguire uno schizzo illustrativo)

• Spostamento e rettifica dei confini

- Qual'è la differenza tra spostamento e rettifica di confine? - In quali casi di rettifica è necessario applicare l'equazione del trapezio?

• Sistemazione del terreno, spianamenti

- Definire il significato di “quota rossa” in uno spianamento e descrivere come viene ricavato analiticamente il punto di passaggio sterro-riporto. - Come si calcola la quota del baricentro di un piano quotato costituito da due falde rappresentato tramite le coordinate cartesiane e le quote dei vertici? - Dopo aver definito il “prismoide”, illustrare il procedimento per il calcolo del suo volume.

- Per quale finalità negli scavi edilizi vengono rilevati i profili trasversali del terreno?

- Illustrare le fasi principali attraverso le quali vengono risolti gli spianamenti di compenso con un piano di progetto orizzontale.

• Strade - Quanti e quali sono i livelli di progettazione di un'opera civile ( es. strada) previsti dal DPR 554 del 21/12/99 ?

- Elenca le tipologie di strade in base alla classificazione prevista dalla vigente normativa italiana .

- Cosa sono e che caratteristiche presentano le strade ti tipologia A?

- Che cos’è il tracciolino? - Come si disegna il tracciolino di una strada da progettare con pendenza p?

-Quali difetti presentano le curve circolari? - Dire quali sono i principali elementi geometrici delle curve circolari (servendosi di un grafico e delle rispettive espressioni analitiche) - Con quali criteri vengono fissati i picchetti d’asse nella planimetria di un tracciato stradale?

- Cosa è rappresentato nell’elaborato “profilo longitudinale”?

- Per quale motivo nel profilo longitudinale si utilizzano scale differenti tra le ascisse e le

34

ordinate?

- Che cos’è una livelletta?

- Considerando un tratto di profilo nero di lunghezza D ed area S, sapendo che la

livelletta di compenso ha quota iniziale coincidente con la quota del terreno, come si

calcola il valore della quota di progetto finale ?

- Considerando un tratto di profilo nero di lunghezza D ed area S, come si calcola il

valore della quota di progetto iniziale della livelletta di compenso di pendenza p? - Dire quali sono i principali elementi geometrici delle curve circolari (servendosi di un grafico e delle rispettive espressioni analitiche)

- Da quale formula, e con quale approssimazione, si ricava la formula delle sezioni ragguagliate per il calcolo dei volumi tra due sezioni consecutive di un progetto stradale?

- Cosa rappresenta il diagramma delle masse (o delle aree)?

- Cosa rappresenta il diagramma di Bruckner?

• Catasto

- Cosa contiene lo “schema del rilievo” che risulta dall’elaborazione del libretto delle mi-sure con il programma Pregeo e quali colori vengono utilizzati?

- Specificare l’oggetto del rilievo di aggiornamento nel caso di un tipo di frazionamento,

di un tipo mappale e di un tipo particellare.

- Uno stesso tipo di riga, nel libretto delle misure, può essere utilizzata in diversi metodi di rilievo?

- Nella codifica convenzionale dei punti fiduciali, la parte relativa al foglio è costituita

unicamente da cifre numeriche?

- I codici di attendibilità planimetrica e altimetrica vennero istituiti contemporaneamente?

- Quale compito assolve la rete dei punti fiduciali istituita nel 1987?

35

ISTITUTO SUPERIORE SECONDARIO

PAOLO BOSELLI

SEZ ASSOCIATA

“L. B. ALBERTI ” - GEOMETRI SAVONA

ESAME DI STATO 2015

RELAZIONE FINALE

MATERIA: MATEMATCA

PROF: FERRARO PAOLA

CLASSE: V B

A.S.: 2014 / 2015

36

ISTITUO SECONDARIO SUPERIORE “P. BOSELLI” SEZ. GEOMETRI PROGRAMMA DI MATEMATICA

Anno scolastico 2014/’15 Classe V B

• Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti riguardanti lo studio di funzione raziona-le e irrazionale fratta.

• Funzione crescente, decrescente. • Massimi e minimi con lo studio della derivata prima. Punti di cuspide, angolosi e di flesso. • Grafico della funzione.

• Concetto di integrali indefiniti immediati. • Concetto di integrale indefinito di una funzione continua. • Integrazione immediata: formule di base. • Integrazione per:

1. scomposizione 2. applicazione di formule del logaritmo e del prodotto di funzione per derivata 3. Integrali di funzioni razionali fratte con delta maggiore, uguale e minore di zero 4. Integrale dell'arcotangente (varie tipologie di casi) 5. Integrazione per parti.

• Integrale definito: problema del calcolo delle aree. Dimostrazione dell'area del trapezoide • Funzioni primitive e teorema di Torricelli-Barrow • Formula di Leibniz. Calcolo operativo di aree e volumi di solidi di rotazione.

• Numeri complessi: risoluzione di un'equazione di secondo grado con delta negativo • Concetto di numero complesso sia dal punto di vista algebrico che grafico. • Determinazione di modulo e argomento di un numero complesso. • Formula di Eulero. Algebra dei numeri complessi.

Gli alunni L’ insegnante Savona, 5 maggio 2014

37

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“P. BOSELLI – L. B. ALBERTI“

SEZ ASSOCIATA

“L. B. ALBERTI ” - GEOMETRI

SAVONA

ESAME DI STATO

2015

RELAZIONE FINALE

MATERIA: LINGUA INGLESE

PROF: SILVIA MELANO

CLASSE: V^ B

A.S.: 2014\2015

ALLEGATO A

PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Classe 5^ B

Revisione delle seguenti strutture grammaticali:

- Simple past tense of regular / irregular verbs

- Present perfect , past perfect, past continuous tense

- Duration form

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- If clauses

- Futuro con will / to be going to future

- Conditional tense

- Modal verbs

- Some suffixes.

- Acquisizione di un certo numero di elementi lessicali e di microlingua.

Dal libro di testo “House and Grounds”:

- Bio-Architecture

- Urban Planning: the Master Plan

- Housing inventory

• The Industrial Revolution

• Charles Dickens : Coketown

• Housing inventory

- E. Howard: the Garden City

- Bridges

- CV and covering letter

- Biographies of famous architects: Norman Foster, Renzo Piano

Il Docente Gli Alunni

ALLEGATO B

TESTI DELLE VERIFICHE COME TERZA PROVA

NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015

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CLASSE V^B

NOME:........................................... CLASSE:....................................... DATA: 05-03-2014

SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME: INGLESE Answer these questions. Your answer must not be more than five lines. 1). What are the slums? ............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

.............................................................................................................................

2). Write about the Renaissance period and its features. ............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

......................................................................................................................................…

……………………………………………………...............................................

3). What is the meaning of the theory of three magnets by Ebenezer Howard? ............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

................................................................................................................................………

………………………………………………………………………….....……

NOME:...........................................

40

CLASSE:....................................... DATA: 09-04-2014

SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME: INGLESE Answer these questions. Your answer must not be more than five lines. 1) Who wrote “Hard Times” and what is this novel about? ............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

.............................................................................................................................

2) What were the effects of the Industrial Revolution on the housing problem? ............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

.............................................................................................................................

3) Describe the ideal garden city and its features. ............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

............................................................................................................................................

.............................................................................................................................

41

ISTITUTO SUPERIORE SECONDARIO BOSELLI - ALBERTI

SEZ. ASSOCIATA “L. B. ALBERTI”-GEOMETRI

SAVONA ������������

RELAZIONE FINALE

MATERIA: Estimo __

PROF: Anna Speranza ____

CLASSE: 5B_____________________

42

Programma di Estimo: ESTIMO GENERALE:

• Caratteri e natura del giudizio di stima • Prezzo di mercato e valore di stima

Aspetti economici e valori di stima dei beni:

• Valore di mercato • Valore di capitalizzazione dei redditi • Valore di costo di produzione e di riproduzione • Valore di trasformazione • Valore di surrogazione • Valore complementare

Concetto di stima: • Confronto come base del metodo di stima • Fasi del giudizio di stima • Caratteristiche dei beni influenti sul valore • Parametro di stima • Principio di ordinarietà • Passaggio dal valore ordinario a quello definitivo di stima • Comodi e scomodi particolari e correzione del valore ordinario • Aggiunte e detrazioni al valore ordinario

Procedimento di stima:

• Procedimenti sintetici per la stima del valore di mercato • La stima sintetica monoparametrica • La stima sintetica multiparametrica • La stima per valori unitari • La stima ad impressione (o a vista) • Procedimento analitico per la stima del valore di mercato • Il reddito da capitalizzare • Il saggio di capitalizzazione • La correzione del saggio • Le aggiunte e le detrazione al valore capitale • Procedimento sintetico per la stima del valore di costo • Procedimento analitico per la stima del valore di costo (computo metrico estimativo)

ESTIMO IMMOBILIARE

I fabbricati civili: • Le caratteristiche estrinseche • Le caratteristiche intrinseche • La situazione giuridica • Concetto di locazione • Concetto di affitto

Stima delle autorimesse e posti auto : • Tipi di autorimesse • Aspetti estimativi

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La stima dei fabbricati civili: • Scopi della stima e aspetti economici dei fabbricati civili • Stime sintetiche del valore di mercato • La stima ad impressione (o a vista) • La stima per valori tipici • La stima monoparametrica • La stima per coefficienti di differenzazione • Stima analitica del valore di mercato (capitalizzazione) • La determinazione del reddito capitalizzabile (Bf) • Reddito padronale lordo • Spese di parte padronale • Il calcolo del valore di capitale • Aggiunte e detrazioni al valore capitale • Il valore di costo • Concetto di vetustà • La stima sintetica • La stima analitica • Il valore di trasformazione • Il valore complementare

Stima delle aree fabbricabili:

• Definizione di area fabbricabile • Mercato delle aree fabbricabili • Le caratteristiche estrinseche • Le caratteristiche intrinseche • La situazione giuridica • Aspetti economici delle aree fabbricabili • Stima del valore di mercato • La correzione del valore ordinario - aggiunte e detrazioni al valore capitale • La stima sintetico-parametrica del valore di mercato • Stima del valore di trasformazione • Stima delle piccole aree edificabili

Stima delle aree non edificabili (cenni)

• Stima dei fondi rustici • Valore di mercato • Valore di mercato degli arboreti • Valore complementare • Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali • Stima delle cave

Governo del condominio ed amministratore:

• Regolamento di condominio • Tabelle millesimali • Determinazione dei millesimi di proprietà generale • La determinazione dei millesimi in base alla superficie virtuale • Misurazione delle superfici reali • Coefficienti correttivi da applicare alle singole componenti delle unità immobiliari • Coefficienti correttivi da applicare alle intere unità immobiliari • La tabella millesimale per la manutenzione e ricostruzione delle scale/ascensore • Le spese di manutenzione ordinaria e di esercizio dell’ascensore

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• Le spese di riscaldamento • Le spese per l’acqua potabile • Le spese di manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai • Le spese di manutenzione e ricostruzione dei balconi • Valore del diritto di sopraelevazione ( indennità di sopraelevazione)

La stima dei fabbricati rurali:

• Identificazione dei fabbricati rurali

• Criteri di stima

ESTIMO LEGALE Stima dei danni ai fabbricati

• Concetto di danno • Cenni sul contratto di assicurazione • Danni da incendio: a) fabbricato distrutto totalmente; b) fabbricato distrutto parzialmente

Usufrutto:

• Normativa essenziale • Costituzione • Durata • Stima del diritto d’usufrutto • Valore della nuda proprietà • Indennità per miglioramenti eseguiti dall’usufruttuario

Diritto di superficie: • Normativa essenziale • Costituzione • Durata • Valore del diritto del superficiario • Valore del diritto del concedente

Rendite

• Rendite perpetue • Rendite vitalizie

Servitù prediali: • Normativa essenziale • Costituzione • Durata • Tipi di servitù • Stima dell’indennità

Espropriazioni:

• Legislazione • Cenni storici • Iter espropriativo

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• Indennità aree edificabili • Indennità aree già edificate • Indennità aree agricole • Retrocessione dei beni espropriati • Occupazione temporanea

Successioni ereditarie:

- Successione legittima - Successione testamentaria - Successione necessaria - Riunione fittizia dei beni e stima dell’asse ereditario - Comunione dei beni dal momento della successione alla divisione - Pagamento dei debiti, collazione, prelevamenti - Stima della massa dividenda - Formazione delle quote ereditarie: 1) quote di dritto; 2) quote di fatto

ESTIMO CATASTALE Catasto Terreni:

• Le origini storiche del catasto italiano • Le caratteristiche del catasto le fasi del catasto • Formazione del catasto • Le operazioni topografiche • Le operazioni estimative • Pubblicazione e attivazione del Catasto • Conservazione del Catasto • Elaborazioni dati con sistema PREGEO 10 • Consultazione degli atti catastali e visure

Catasto Fabbricati: • Formazione del Catasto • La classificazione • La formazione delle tariffe e delle rendite catastali • Pubblicazione e attivazione del Catasto • Conservazione del Catasto • Elaborazioni dati con sistema DOCFA • Consultazioni degli atti catastali e visure

Savona 15/05/2015

Gli allievi:

Prof. Anna Speranza

46

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

“BOSELLI - ALBERTI ”

SAVONA

SEZ. GEOMETRI

ESAME DI STATO

RELAZIONE FINALE

MATERIA: Educazione Fisica

PROF: Monica Piccinato

CLASSE: 5B

A.S.: 2014 / 2015

47

PROGRAMMA SVOLTO

Esercitazioni di potenziamento organico generale attraverso attività ludico-sportive. Esercitazioni di miglioramento delle capacità condizionali e coordinative. Percorsi polivalenti individuali anche a cronometro con l'uso di piccoli e grandi attrezzi. Esercitazioni di organizzazione spazio-temporale e di coordinazione dinamica generale con la palla. Conoscenza e pratica delle attività sportive: tecniche fondamentali dell'arrampicata, scherma,calcio indoor; volley, badminton e bowling; ginnastica con musica, beach-volley. Esercitazione di controllo corporeo ai grandi attrezzi. ELEMENTI TEORICI: Concetto dinamico di salute-disturbi psicosomatici-sedentarietà-benefici

dell'attività motoria-salute della mente-educazione alimentare (principi nutritivi, metabolismo basale, dieta mediterranea, dieta a zona, disturbi alimentari, alimentazione dello sportivo)-lo stretching-il circuit training-il walking-il fartlek-il defaticamento-gli schemi motori di base-le qualità motorie-ricarica dell'A.T.P.-il meccanismo aerobico e anaerobico( lattacido e alattacido)-lo steady state-la neoglucogenesi-la contrazione isotonica, isometrica e pliometrica-il movimento automatico, riflesso e volontario-elementi di traumatologia e primo soccorso-il doping (cocaina, anfetamine, steroidi anabolizzanti, diuretici, eritropoietina ecc.)-elementi di una disciplina sportiva a scelta del candidato.

L'INSEGNANTE GLI ALUNNI

48

ISTITUTO SUPERIORE SECONDARIO

PAOLO BOSELLI

SEZ ASSOCIATA

“L. B. ALBERTI ” - GEOMETRI SAVONA

ESAME DI STATO 2015

RELAZIONE FINALE

MATERIA: GESTIONE del CANTIERE e

SICUREZZA nei LUOGHI di LAVORO

PROF: Anna Maria LO VALVO

CLASSE: V B

49

A.S.: 2014 / 2015

ISTITUO SECONDARIO SUPERIORE “P. BOSELLI” SEZ. GEOMETRI PROGRAMMA DI GESTIONE del CANTIERE e SICUREZZA

Anno scolastico 2014/’15 Classe V B

• Le procedure per la relazione di un progetto. Tipologie di progetto e loro contenuti

• Titoli abilitativi per la realizzazione di un opera. SCIA, DIA, PdC,

• L’affidamento dei lavori:l’appalto, procedure e tipologie

• Organizzazione del cantiere e avvio. Servizi logistici, la programmazione operativa

• La fase finale : il collaudo

Gli alunni L’ insegnante Savona, 6 maggio 2015

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ISTITUTO SUPERIORE SECONDARIO “BOSELLI – ALBERTI”

SEZ ASSOCIATA - GEOMETRI SAVONA

ESAME DI STATO 2015

R E L A Z I O N E F I N A L E

MATERIA: RELIGIONE

PROF: VIVALDO GIUSEPPINA

CLASSE: V B

ANNO SCOLASTICO: 2014/15

ISTITUTO SUPERIORE SECONDARIO

BOSELLI-ALBERTI SEZ ASSOCIATA - GEOMETRI

SAVONA

Anno Scolastico 2014/2015

PROGRAMMA DI RELIGIONE SVOLTO NELLA CLASSE VC

• Visione e commento del film “Linea mortale” sul tema della vita dopo la morte. • La teoria psicanalitica di Sigmund Freud. • La religione nel pensiero filosofico di Nietzsche, Marx e Freud. • Visione e commento del film “L’Onda” sul tema delle motivazioni psicologiche

e sociali che agiscono nell’adesione individuale ai regimi totalitari. • Lettura e commento di alcuni brani tratti da “Il grande Inquisitore” di F.

Dostoevskij sul tema del libero arbitrio. • Presentazione del libro di Hannah Arendt “La banalità del male” • Presentazione del libro di Gustav Le Bon “Psicologia delle folle” sul tema della

demagogia e della propaganda. • Visione e commento di un documentario realizzato dagli eserciti alleati alla fine

della seconda guerra mondiale nei campi di concentramento nazisti. • Il revisionismo storico riguardo all’olocausto. • Visione e commento del film: “Gli anni ruggenti” sul ventennio fascista. • I Patti Lateranensi. • La figura di papa Pio XII ed il suo operato durante la seconda guerra mondiale.

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• Lettura e commento di alcuni brani tratti dal libro “L’arte di amare” di E. Fromm.

• Lettura e commento di alcuni brani tratti dal libro “Il cantico dei cantici”. • Confronto tra la Bibbia ed il Corano.

L’insegnante Gli allievi

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ISTITUTO SUPERIORE SECONDARIO

BOSELLI-ALBERTI

SEZ. GEOMETRI

SAVONA

ESAME DI STATO 2015

RELAZIONE FINALE

MATERIA: PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

PROF: PERRONE MARCO

CLASSE: VB

A.S.: 2014\2015

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ALLEGATO A: PROGRAMMA SVOLTO DI PROG., COSTR. E IMPIANTI

1- Solai in legno e in putrelle in acciaio. Calcolo dei carichi permanenti e accidentali, verifica alla resistenza con il metodo delle tensioni ammissibili, verifica alla deformabilità, verifica degli appoggi. Tensioni ammissibili per legni e per l’acciaio. 2- Spinta delle terre – muri di sostegno. Spinta delle terre, l’angolo di attrito, la spinta attiva e la spinta passiva, teoria di Coulomb, la spinta di Coulomb nel caso di terrapieno con un sovraccarico, la formula di Rankine, verifica di stabilità dei muri di sostegno a gravità ed in c.a. (stabilità al ribaltamento, stabilità allo scorrimento, stabilità allo schiacciamento). 3- Passerelle pedonali. Generalità sui ponti ed in particolare sulle passerelle pedonali. Calcolo di passerelle pedonali con travi principali in legno. 4- Pilastri. Calcolo di pilastri in cemento armato ed acciaio soggetti a compressione semplice. Pilastri in c. a. soggetti a compressione semplice: formule per il dimensionamento e la verifica. Criteri per il dimensio-namento di armatura longitudinale e staffe. Calcolo della snellezza dei pilastri in c.a. e applicazione, se necessario, del metodo ω. Verifica delle colonne in acciaio con il metodo ω, calcolo della snellezza. 5- Fondazioni. Tipologie di fondazioni: fondazioni superficiali (plinti, travi rovesce, platea) e fondazioni profonde (pali, pozzi). Verifica della capacità portante di un plinto e dimensionamento di plinti tozzi. 6- Progettazione architettonica. Ambienti della casa e loro organizzazione: minimi dimensionali. Eliminazione delle barriere architettoniche: normativa di riferimento e minimi progettuali. Progettazione architettonica di edifici semplici. 7- Elementi di storia dell’architettura. Architettura dell’800 e del 900: contesti storici, generalità, gli architetti e le loro opere paradigmatiche. L’Architettura dell’800 come risultato delle innovazioni tecnologiche seguite alla Rivoluzione Industriale: il Crystal Palace, i padiglioni per le esposizioni universali, i ponti in ferro di G. Eiffel. Sullivan e la Scuola di Chicago. Frank L. Wright e Le Corbusier. 8- Elementi di storia dell’urbanistica. La nascita degli studi urbanistici in seguito alle trasformazioni derivanti dalla Rivoluzione Industriale. Trasformazioni urbanistiche avvenute tra 800 e 900 nelle principali città europee: la Parigi di Hausmann, il Ring di Vienna, la Garden City di Howard, la Ciudad Lineal di A. Soria y Mata. 9 - Legislazione urbanistica. Le principali leggi urbanistiche: la legge sugli espropri del 1865, la legge Napoli del 1885, la legge n. 1150 del 1942, la legge ponte del 1967 ed i suoi decreti attuativi (DM 1404 del 1-4-1968 e DM 1444 del 2-4-1968), la legge Bucalossi del 1978. Testo Unico DPR n. 380 del 2001. Standard urbanistici: distanze dal ciglio stradale, altezze massime e distanze minime dei fabbricati, indici di edificabilità e di copertura. I principali strumenti urbanistici: il piano territoriale regionale, il piano territoriale di coordinamento provinciale, il piano di fabbricazione, il piano regolatore ed i relativi piani attuativi. Attività edilizia: libera, o richiedente un titolo abilitativo (SCIA o PdC). Il Regolamento Edilizio. I seguenti moduli sono stati trattati in inglese: 1) Retaining walls, 2) The Industrial Revolution, 3) Foundations, 4) E. Howard and the Garden Cities, 5) Sullivan and the Chicago School.

L’INSEGNANTE GLI ALUNNI

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ALLEGATO B: TESTI DELLE VERIFICHE COME TERZA PROVA SVOLTE DU-

RANTE L’ANNO

SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO - PCI

ALLIEVO: ___________________________ DATA___________________

1. Describe the main parts and the main types of retaining walls. _____________________________________________________________________

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2. When did the first period of the Industrial Revolution begin and what were

some of the inventions that caused a change in the way things were made?

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3. How did the Industrial Revolution change a) farming b) population and

c) foreign trade? _____________________________________________________________________

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SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO – PROG. COSTR. IMPIANTI ALLIEVO: ___________________________ DATA___________________

1. Why would a geotechnical engineer recommend a deep foundation over a shallow foundation?

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2. Gli elementi principali della Legge 1150 del 1942. ___________________________________________________________________________

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3. Descrivere i principali standard urbanistici. ___________________________________________________________________________

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SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO – PROG. COSTR. IMPIANTI

ALLIEVO: ___________________________ DATA___________________

1. Descrivere le zone territoriali omogenee in cui può essere suddiviso il ter-ritorio comunale.

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2. Quali tipi di attività edilizia richiedono la S.C.I.A. (ex D.I.A.) e quali richie-dono invece il permesso di costruire?

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3. Descrivere il Piano Regolatore Comunale. ___________________________________________________________________________

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ALLEGATO C: MONOGRAFIE DEGLI ARGOMENTI SVOLTI IN LINGUA INGLESE

Retaining walls

Retaining walls are structures designed to restrain soil to unnatural slopes. They are used to bound soils between two different elevations, often in areas of terrain possessing undesirable slopes or where the landscape needs to be shaped severely and engineered for more specific purposes like roadway overpasses. Definition: A retaining wall is a structure designed and constructed to resist the lateral pressure of soil when there is a desired change in ground elevation that exceeds the angle of repose of the soil. A basement wall is thus one kind of retaining wall. But the term usually refers to a cantilever retaining wall, which is a freestanding structure without lateral support at its top. These are cantilevered from a footing. The walls must resist the lateral pressures generated by loose soils or, in some cases, water pressures. Every retaining wall supports a “wedge” of soil, The wedge can be calculated once the soil friction angle is known. The most important consideration in proper design and installation of retaining walls is to recognize and counteract the tendency of the retained material to move downslope due to gravity. This creates lateral earth pressure behind the wall which depends on the angle of internal friction (phi) and the cohesive strength (c) of the retained material.

Lateral earth pressures are zero at the top of the wall and increase proportionally to a maximum value at the lowest depth. Earth pressures will push the wall forward or overturn it if not properly addressed. Also, any groundwater behind the wall that is not dissipated by a drainage system causes hydrostatic pressure on the wall. The total pressure acts at one-third from the lowest depth. It is important to have proper drainage behind the wall in order to limit the pressure to the wall's design value. Drystone retaining walls are normally self-draining. The International Building Code requires retaining walls to be designed to ensure stability against overturning, sliding, excessive foundation pressure and water uplift; and that they be designed for a safety factor of 1.5 against lateral sliding and overturning.

Types of retaining walls

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Gravity walls depend on their mass (stone, concrete or other heavy material) to resist pressure from behind and may have a 'batter' setback to improve stability by leaning back toward the retained soil. For short landscaping walls, they are often made from mortarless stone or segmental concrete units (masonry units). Dry-stacked gravity walls are somewhat flexible and do not require a rigid footing in frost areas. Earlier in the 20th century, taller retaining walls were often gravity walls made from large masses of concrete or stone.

Construction types of gravity retaining walls Cantilevered retaining walls are made from an internal stem of steel-reinforced, cast-in-place concrete or mortared masonry (often in the shape of an inverted T). These walls cantilever loads (like a beam) to a large, structural footing, converting horizontal pressures from behind the wall to vertical pressures on the ground below. These walls require rigid concrete footings below seasonal frost depth. This type of wall uses much less material than a traditional gravity wall.

Sheet pile retaining walls are usually used in soft soils and tight spaces. Sheet pile walls are made of steel or wood planks which are driven into the ground. For a quick estimate the material is usually driven 1/3 above ground, 2/3 below ground (this may be altered depending on the environment). Taller sheet pile walls will need a tie-back anchor, or "dead-man" placed in the soil a distance behind the face of the wall, that is tied to the wall, usually by a cable or a rod. Anchors are placed behind the potential failure plane in the soil.

Gabion meshes. This type of soil strengthening, often also used without an outside wall, consists of wire mesh "boxes", which are filled with roughly cut stone or other material. The mesh cages reduce some internal movement and forces, and also reduce erosive forces.

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THE INDUSTRIAL REVOLUTION

The Industrial Revolution is the name given to the movement that transformed England from an agricultural country into a manufacturing one, from a country of smiling villages to one of smoking towns. It may be divided into two stages.

The first period which began in the second half of the eighteenth century saw a change in the way things were made. As a result of technical inventions both the spinning and the weaving of wool were transferred from workers’ homes to factories. James Watt constructed the first practical steam engine in 1769; steampower caused increased activity in textile industries and as the engines needed coal to make the steam the result was that more mines were opened. Parallel to this was a rapid rise in the population.

Early spinning machine.

An outstanding feature of the Industrial Revolution was the development of every kind of machinery, and particularly of power driven machinery; in particular the perfection of the steam engine. The second stage of the Industrial Revolution began in 1825 with another great invention, George Stephenson’s railway engine, which entirely changed the way things were carried. Shipping and inland transport were greatly developed in order to meet the rising demands for raw materials and food. Before the middle of the 19th century, flourishing textile industries, metal working and engineering made England the world’s workshop. As she was then much more advanced than her rivals in mining and shipbuilding, she was also the world’s carrier.

More and more of the nation became town-dwellers. Farming developed in the countryside round the new industrial districts, but more and more food had also to be imported to feed the increasing population, in return for manufactures sent abroad. At first, these changes had very bad effects. Wages were so terribly low that workers had to spend long hours – often 14 or 16 a day – in ugly, unhealthy buildings under the orders of an overseer; and they had to live near them. The result was that overcrowded unhealthy towns grew up round the factories. Since much of the work of feeding machinery could be done by children, millions of British boys and girls lived the lives of slaves. On the other hand, the total wealth of the country grew enormously; increased production and the expansion of trade ultimately raised the standard of living.

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GARDEN CITIES

The Garden city movementGarden city movementGarden city movementGarden city movement is an approach to urban planning that was founded in 1898 by Sir Ebenezer Howard in the United Kingdom. Garden cities were intended to be planned, self-contained, communities surrounded by greenbelts, containing carefully balanced areas of residences, industry, and agriculture. Howard explained his ideas in the book “To-morrow: a Peaceful Path to Real Reform” in 1898. His idealized garden city would house 32,000 people on a site of 6,000 acres (24,000,000 m2), planned on a concentric pattern with open spaces, public parks and six radial boulevards, extending from the centre. The garden city would be self-sufficient and when it reached full population, a further garden city would be developed nearby, other garden cities as satellites of a central city of 50,000 people, linked by road and rail.

Ebenezer Howard's 3 magnets diagram, which addressed

the question 'Where will the people go?', 'Town', 'Country' or 'Town-Country'.

Two garden cities were founded on Howard's ideas: Letchworth Garden City and Welwyn Garden City, both in Hertfordshire, England. The concept was adopted again in England after World War II, with the New Towns Act. The idea of the Garden city was influential in the United States, Canada, Australia, South Australia. Garden Suburbs. Smaller developments were also inspired by the Garden city movement to allow for residential "garden suburbs" without the commercial and industrial components of the garden city, and they were built on the outskirts of cities, in rural settings. An example being, in London, Hampstead Garden Suburb. Today, there are many garden cities in the world. Most of them however have devolved to exist as just dormitory suburbs, which completely differ from what Howard set out to create.

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Foundations

A foundation is the lowest part of the building structure. Foundations are generally divided into two categories: shallow foundations and deep foundations.

Shallow foundations of a house versus the deep foundations

of a Skyscraper Shallow foundations

Shallow foundationsShallow foundationsShallow foundationsShallow foundations, often called footingsfootingsfootingsfootings, are usually embedded about a metre or so into soil. One common type is the spread footing which consists of strips or pads of concrete (or other materials) which extend below the frost line and transfer the weight from walls and columns to the soil or bedrock.

Wall foundation

A spread footing foundation, which is typical in residential building, has a wider bottom portion than the load-bearing foundation walls it supports. This wider part "spreads" the weight of the structure over more area for greater stability.

The design and layout of spread footings is controlled by several factors, foremost of which is the weight (load) of the structure it will support as well as penetration of soft near-surface layers, and penetration through near-surface layers.

These foundations are common in residential construction that includes a basement, and in many commercial structures. But for high rise buildings they are not sufficient.

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Deep foundations

A deep foundation is used to transfer the load of a structure down through the upper weak layer of topsoil to the stronger layer of subsoil below. There are different types of deep footings including impact driven piles, drilled shafts. The naming conventions for different types of footings vary between different engineers. Historically, piles were wood, later steel, reinforced concrete, and pre-tensioned concrete. There are many reasons a geotechnical engineer would recommend a deep foundation over a shallow foundation, but some of the common reasons are very large design loads, a poor soil at shallow depth, or site constraints (like property lines). There are different terms used to describe different types of deep foundations including the pile (which is analogous to a pole), the pier (which is analogous to a column), drilled shafts, and caissons. Prefabricated piles are driven into the ground using a pile driver. Driven piles are either wood, reinforced concrete, or steel. Wooden piles are made from the trunks of tall trees.

Concrete piles are available in square, octagonal, and round cross-sections (like Franki Piles). They are reinforced with rebar and are often prestressed. Steel piles are either pipe piles or some sort of beam section (like an H-pile). Driving piles, as opposed to drilling shafts, is advantageous because the soil displaced by driving the piles compresses the surrounding soil, causing greater friction against the sides of the piles, thus increasing their load-bearing capacity. Driven piles are also considered to be "tested" for weight-bearing ability because of their method of installation; thus the motto of the Pile Driving Contractors' Association is "A Driven Pile...Is a Tested Pile

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Drilled piles: Rotary boring techniques are larger diameter piles than any other piling method and permit pile construction through particularly dense or hard strata. Construction methods depend on the geology of the site.

Drilled piles can be tested using a variety of methods to verify the pile integrity during installation

The Chicago School Chicago's architecture is famous throughout the world and one style is referred to as the Chicago School. The Chicago School was a school of architects active in Chicago at the turn of the 20th century. They were among the first to promote the new technologies of steel-frame construction in commercial buildings, and developed a spatial aesthetic which co-evolved with, and then came to influence, parallel developments in European Modernism. A "Second Chicago School" later emerged in the 1940s and 1970s which pioneered new building technologies and structural systems such as the tube-frame structure. Some of the distinguishing features of the Chicago School are the use of steel-frame buildings with masonry cladding, allowing large plate-glass window areas and limiting the amount of exterior ornamentation. Sometimes elements of neoclassical architecture are used in Chicago School skyscrapers. Many of them contain the three parts of a classical column. The lowest floors functions as the base, the middle

stories, usually with little ornamental detail, act as the shaft of the column, and the last floor or two, often capped with a cornice and often with more

The Chicago Building by Holabird & Roche (1904-1905) is a prime example of the Chicago

School, displaying both variations of the Chicago window

ornamental detail, represent the capital.

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The "Chicago window" originated in this school. It is a three-part window consisting of a large fixed center panel flanked by two smaller double-hung sash windows. The arrangement of windows on the facade typically creates a grid pattern, with some projecting out from the facade forming bay windows. The Chicago window combined the functions of light-gathering and natural ventilation; a single central pane was usually fixed, while the two surrounding panes were operable. These windows were often deployed in bays, that projected out over the street.

Architects whose names are associated with the Chicago School include William LeBaron Jenney, Martin Roche, and Louis Sullivan. Frank Lloyd Wright started in the firm of Adler and Sullivan but created his own Prairie Style of architecture.

The Home Insurance Building, which some regarded as the first skyscraper in the world, was built in Chicago in 1885 and was demolished in 1931.

Chicago School window grid

The Home Insurance Building

Louis Henry Sullivan Louis Henry Sullivan was an American architect, and has been called the "father of skyscrapers” and "father of modernism". He is considered by many as the creator of the modern skyscraper. Prior to the late 19th century, the weight of a multistory building had to be supported principally by the strength of its walls. The taller the building, the more strain this placed on the lower sections of the building; since there were clear engineering limits to the weight such "load-bearing" walls could sustain, large designs meant massively thick walls on the ground floors, and definite limits on the building's height.

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The development of cheap, versatile steel in the second half of the 19th century changed those rules. America was in the midst of rapid social and economic growth that made for great opportunities in architectural design. A much more urbanized society was forming and the society called out for new, larger buildings. The mass production of steel was the main driving force behind the ability to build skyscrapers during the mid-1880s. By assembling a framework of steel girders, architects and builders could suddenly create tall, slender buildings with a strong and relatively lightweight steel skeleton. The rest of the building's elements—the walls, floors, ceilings, and windows—were suspended from the skeleton, which carried the weight. This new way of constructing buildings, so-called "column-frame" construction, pushed them up rather than out. The steel weight-bearing frame allowed not just taller buildings, but permitted much larger windows, which meant more daylight reaching interior spaces. Interior walls became thinner, which created more usable floor space.

The technical limits of weight-bearing masonry had always imposed formal as well as structural constraints; those constraints were suddenly gone.

Prudential Building, also known as the Guaranty Building, Buffalo, New York, 1894

Sullivan often punctuated their plain surfaces with eruptions of Art Nouveau decorations, usually cast in iron or terra cotta, Another signature element of Sullivan's work is the massive, semi-circular arch. Sullivan employed such arches throughout his career—in shaping entrances, in framing windows, or as interior design.

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All of these elements can be found in Sullivan's widely-admired Guaranty Building, which he designed while partnered with Adler. Completed in 1895, this office building in Buffalo, New York is in the Palazzo style, visibly divided into three "zones" of design: a plain, wide-windowed base for the ground-level shops; the main office block, with vertical ribbons of masonry rising unimpeded across nine upper floors to emphasize the building's height; and an ornamented cornice perforated by round windows at the roof level, where the building's mechanical units (like the elevator motors) were housed. The cornice crawls with Sullivan's trademark Art Nouveau vines.

SAVONA, 12 MAGGIO 2015

PROF. MARCO PERRONE