ISTITUTO COMPRENSIVO “Vittorio Bodini” · contro qualche lucertola ... Maschi Femmine ......

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “VITTORIO BODINI” SEDE ARNESANO/MONTERONI DI LECCE PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA Delibera C. D. n. 3 del 30 giugno 2015 – Predisposizione Linee di Indirizzo generali POF 2015/16 Delibera C. D. n. 2 del 11 febbraio 2016 - Presentazione PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) – Legge n. 107/2015 – ___________________________________________________________________________________________________ Delibera C. di I. n. del 2 luglio 2015 - Approvazione definizione Linee di Indirizzo generali POF 2015/16 Delibera C. di I. n. 7 del 12 febbraio 2016 ISTITUTO COMPRENSIVO “Vittorio Bodini” di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria I° g. ARNESANO MONTERONI SEDE CENTRALE :Via Vetta d’Italia – 73047 MONTERONI DI LECCE – Tel.0832/321010 – Fax 323868 Tu non conosci il Sud Tu non conosci il Sud Tu non conosci il Sud Tu non conosci il Sud Questa è la mia città, Questa è la mia città, Questa è la mia città, Questa è la mia città, le mura le avete viste: le mura le avete viste: le mura le avete viste: le mura le avete viste: sono grige, grige. sono grige, grige. sono grige, grige. sono grige, grige. Di lassù cantavano Di lassù cantavano Di lassù cantavano Di lassù cantavano gli angeli dei Seicento, gli angeli dei Seicento, gli angeli dei Seicento, gli angeli dei Seicento, tenendo lontana la peste tenendo lontana la peste tenendo lontana la peste tenendo lontana la peste che infuriava sul Reame. che infuriava sul Reame. che infuriava sul Reame. che infuriava sul Reame. Ora c'è fichi d'India, un aquilone, Ora c'è fichi d'India, un aquilone, Ora c'è fichi d'India, un aquilone, Ora c'è fichi d'India, un aquilone, un ragazzo ch un ragazzo ch un ragazzo ch un ragazzo che tende e tende e tende e tende il suo elastico rosso il suo elastico rosso il suo elastico rosso il suo elastico rosso contro qualche lucertola contro qualche lucertola contro qualche lucertola contro qualche lucertola troppo spaurita e minima troppo spaurita e minima troppo spaurita e minima troppo spaurita e minima per presentarsi a quel sogno per presentarsi a quel sogno per presentarsi a quel sogno per presentarsi a quel sogno d'inaudite avventure d'inaudite avventure d'inaudite avventure d'inaudite avventure di cui s'inorgoglisca il cuore umano. di cui s'inorgoglisca il cuore umano. di cui s'inorgoglisca il cuore umano. di cui s'inorgoglisca il cuore umano. Vittorio Bodini

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ISTITUTO COMPRENSIVO “VITTORIO BODINI”

SEDE ARNESANO/MONTERONI DI LECCE

PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA

Delibera C. D. n. 3 del 30 giugno 2015 – Predisposizione Linee di Indirizzo generali POF 2015/16

Delibera C. D. n. 2 del 11 febbraio 2016 - Presentazione PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) – Legge n. 107/2015 –

___________________________________________________________________________________________________

Delibera C. di I. n. del 2 luglio 2015 - Approvazione definizione Linee di Indirizzo generali POF 2015/16

Delibera C. di I. n. 7 del 12 febbraio 2016

ISTITUTO COMPRENSIVO

“Vittorio Bodini” di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria I° g.

ARNESANO – MONTERONI

SEDE CENTRALE :Via Vetta d’Italia – 73047

MONTERONI DI LECCE – Tel.0832/321010 – Fax

323868

Tu non conosci il SudTu non conosci il SudTu non conosci il SudTu non conosci il Sud

Questa è la mia città,Questa è la mia città,Questa è la mia città,Questa è la mia città,

le mura le avete viste:le mura le avete viste:le mura le avete viste:le mura le avete viste:

sono grige, grige.sono grige, grige.sono grige, grige.sono grige, grige.

Di lassù cantavanoDi lassù cantavanoDi lassù cantavanoDi lassù cantavano

gli angeli dei Seicento,gli angeli dei Seicento,gli angeli dei Seicento,gli angeli dei Seicento,

tenendo lontana la pestetenendo lontana la pestetenendo lontana la pestetenendo lontana la peste

che infuriava sul Reame.che infuriava sul Reame.che infuriava sul Reame.che infuriava sul Reame.

Ora c'è fichi d'India, un aquilone,Ora c'è fichi d'India, un aquilone,Ora c'è fichi d'India, un aquilone,Ora c'è fichi d'India, un aquilone,

un ragazzo chun ragazzo chun ragazzo chun ragazzo che tendee tendee tendee tende

il suo elastico rossoil suo elastico rossoil suo elastico rossoil suo elastico rosso

contro qualche lucertolacontro qualche lucertolacontro qualche lucertolacontro qualche lucertola

troppo spaurita e minimatroppo spaurita e minimatroppo spaurita e minimatroppo spaurita e minima

per presentarsi a quel sognoper presentarsi a quel sognoper presentarsi a quel sognoper presentarsi a quel sogno

d'inaudite avventured'inaudite avventured'inaudite avventured'inaudite avventure

di cui s'inorgoglisca il cuore umano.di cui s'inorgoglisca il cuore umano.di cui s'inorgoglisca il cuore umano.di cui s'inorgoglisca il cuore umano. Vittorio Bodini

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CONTESTO

FLUSSI MIGRATORI

Anno

Comune di Monteroni Comune di Arnesano

Immigrazioni Emigrazioni Immigrazioni Emigrazioni

M F Total M F Totale M F Totale M F Totale

2012 96 113 209 118 122 240

2013 117 114 231 112 121 233

2014 143 125 268 134 139 273

2015 161 121 282 150 132 282 89 61 140 44 33 77

CITTADINI STRANIERI RESIDENTI AL 31.12.2015

Comune

Cittadini Comunitari Cittadini Extracomunitari

M di cui minori

F di cui minori

Totale M di cui minori

F di cui minori

Totale

Monteroni 199 51 259 46 458 194 28 71 16 265

Arnesano 32 10 54 6 86 147 7 120 8 267

POPOLAZIONE MINORE RESIDENTE

Comune di Arnesano

Età

Maschi Femmine Totale % %

0-4 99 50,3 98 49,7 197

5-9 118 52,2 108 47,8 226

10-14 119 54,1 101 45,9 220

C omune di Monteroni

Età

Maschi Femmine Totale % %

0-4 248 47,15 278 52,85 526

5-9 339 52,97 301 47,03 640

10-14 400 53,34 350 46,66 750

CITTADINI DIVORZIATI E RELATIVE FASCE DI ETA’

Età Monteroni Arnesano

30-39 14 2

40-44 21 5

45-49 33 10

50-54 30 4

55-59 20 7

60-64 14 5

65-69 19 7

70-80 15 4

ASSOCIAZIONI SUL TERRITORIO

ASSOCIAZIONI ARNESANO MONTERONI

• Culturali “ASSOCIAZIONE GENITORI” “APPRENDISTI CITTADINI” “LA CHIAVE DI VOLTA” “ARNESANO IN MOVIMENTO”

“LI MOZZICASANTI” “PPINGULI PINGULI” “ORTINSIEME” “ALTRE FREQUENZE”

“COOPERATIVA MILLE E 20”

PRO LOCO “MONTELANDIA” “ARMA AERONAUTICA” “CREACTIVITY”

“HOPERA” “TANDEM” “GIOCREANDO” “OFFICINA MENTIS”

“IL TEATRO VALLE DELLA CUPA” “IL FARO” “LA CITTA’ CHE VOGLIAMO” “CIC – COMITATO INIZIATIVE

CULTURALI” “GRUPPO DI SPERIMENTAZIONE TEATRALE” “HELIOS”

“LI SCARPA PULITA” “ALT - ASSOCIAZIONE LIBERA TRASPARENTE” “CIF – CENTRO ITALIANO FEMMINILE”

“DANZA E SPETTACOLO”

• Religiose GRUPPO CARITAS PARROCCHIALE

AZIONE CATTOLICA GRUPPO CARITAS PARROCCHIALE S. FILI E AUSILIATRICE

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COMITATO FESTE IN ONORE S. ANTONIO ABATE

• Sportive ASSOCIAZIONE CICLISTICA

ARNESANO

AGESCI (Scout)

“MTB - MOUNTAIN BIKE” ACCADEMIA ATLETICA VENEZIANO – Sez.Monteroni POLISPORTIVA “VE.RA.”

“ALEGRIA” “FUTURA MONTERONI” MOTO CLUB VALLE DELLA CUPA “NUOVA PALLACANESTRO MONTERONI”

“TAEKWONDO CLUB WHANG TEAM MANCARELLA” TENNIS CLUB MONTERONI CENTRO BASKET “G. QUARTA”

CENTRO FITNESS ACTION CENTRO ACCADEMICO DANZATORI “IL CIGNO” “NEW EVER DANCE”

• di volontariato AVIS LILT – Delegazione di Arnesano

“L’IMPRONTA” “SOLE VIVO” “ALESSIA PALLARA”

“PROTEZIONE CIVILE IL CORMORANO” “CIRCOLO LEGA AMBIENTE “PIERO MEDAGLI”” GRUPPO “FRATRES”

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

INDICATORE MONTERONI ARNESANO

1991 2001 2011 1991 2001 2011

Tasso di disoccupazione maschile

31,2

21,8

17,9

26,8

19,2

13

Tasso di disoccupazione femminile

33,3

29,9

25,8

30

23,8

21,3

Tasso di disoccupazione 32 25 21 28.1 21 16,2

Tasso di disoccupazione

giovanile

33,4

51,2

44,4

33

52,4

42,1

POPOLAZIONE SCOLASTICA

FF.SS. Area 1

Provenienza socio economica e culturale degli studenti

Caratteristiche della popolazione che insiste sulla scuola (es. occupati,

disoccupati, tassi di immigrazione)

POPOLAZIONE SCOLASTICA L’ Istituto Comprensivo di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di

1° grado Polo 2, “Vittorio Bodini”, di Arnesano e Monteroni di Lecce, è

frequentato da:

Alunni abitanti nei Comune di Arnesano e Monteroni;

Alunni abitanti in un territorio periferico vasto;

Alunni abitanti in un vicino rione “ Riesci”.

L’Istituto opera in una realtà socio - ambientale particolarmente

problematica e complessa: accoglie alunni provenienti da famiglie di

diverso livello economico, sociale e culturale,

preponderante è la fascia medio-bassa per il comune di Monteroni che

risente molto la crisi economica del momento, su un livello economico e

culturale qualitativamente più elevato si pongono le famiglie di Arnesano,

una buona parte delle quali proviene dall’Interland cittadino.

Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti Il tessuto sociale comprende tutte le tipologie possibili di realtà

lavorativa, sociale e culturale: dal genitore con basso livello di

alfabetizzazione al laureato, dall’operaio al contadino, dal professionista

all’impiegato, dall’artigiano al commerciante. Gli stili educativi dei

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genitori sono diversi e variegati.

La maggior parte nutre molte attese nei confronti della scuola a cui delega

la maggior parte dei compiti confidando nella soluzione dei problemi.

Nel territorio opera una rete di collaborazione tra Scuola, Ente Locale,

Parrocchia ed Associazioni territoriali, da cui emergono frequenti

iniziative di animazione sociopolitico-culturale sui più disparati temi della

vita pubblica.

La prossimità territoriale con l’Università, Ateneo salentino, offre

opportunità formative da consolidare tramite protocolli di intesa e accordi

di rete.

Nel Comune di Monteroni, da indagini effettuate, emerge che:

• Nel territorio, da circa un decennio si è stabilizzata, diventando

sempre più numerosa nel tempo, una piccola comunità bulgara

(circa 1.000 abitanti)

• l’Istituto è collocato in un territorio che vive una forte condizione

di globale disagio per una situazione di precarietà socio -

economica e di marginalità, ma accoglie un numero esiguo di

studenti stranieri;

• è impegnato nella progettazione e nella realizzazione, in rete con le

agenzie educative presenti nel territorio e altre scuole dei Comuni

viciniori, di interventi per la prevenzione del disagio;

In rapporto al territorio si evidenzia:

• assenza di luoghi della socialità;

• gravi episodi di criminalità organizzata.

In rapporto alla Scuola:

• situazione di grave disagio socio-ambientale;

• basso livello di scolarizzazione dei genitori, la maggior parte dei

quali, nonostante la giovane età, risultano senza titolo di studio o

con diploma di istruzione della scuola dell’obbligo;

• livelli medio-bassi di conoscenze e competenze

• persistenti fenomeni di bullismo e di esclusione sociale.

In tutte le classi sono molti gli allievi culturalmente deprivati, la cui

personalità risulta disarmonica e fragile sotto il profilo cognitivo e socio-

affettivo.

Nel Comune di Arnesano, da indagini effettuate emerge che:

• i plessi scolastici sono collocati in aree adiacenti a luoghi di

aggregazione e socialità e aree con verde attrezzato, parchi e piste

ciclabili.

• nel paese si evidenzia una scarsa presenza di attività commerciali e

movimento urbano

• l’occupazione lavorativa della gran parte dei genitori si svolge

nella vicina città di Lecce

• un buon numero di famiglie non risulta radicata nel comune, ma

trasferita solo come domicilio

• ragazzi nel tempo libero e per le attività ricreative e sportive,

vengono accompagnati nella vicina città, non percependo appieno

il territorio come luogo di origine e radici familiari;

• spesso il paese viene vissuto dai giovani come spazio angusto e

luogo di noia e apatia.

I ritmi di vita che spesso vivono i nostri alunni non sempre sono

rispondenti alle loro effettive esigenze, spesso si trovano a fare delle

esperienze e a vivere occasioni senza saperle apprezzare e capirle

pienamente.

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Per orientarli nella realtà che vivono diventa, quindi, fondamentale il ruolo

dell’adulto, anche quale supporto culturale in grado di fornire i mezzi utili

per interpretare e codificare le proposte esterne e guidare nel processo di

crescita personale e collettiva.

PRIORITA’

Le difficoltà più diffuse degli alunni di questa istituto sono rappresentate

da:

• Inadeguata motivazione ad apprendere

• Diffusa presenza di alunni con difficoltà di ascolto, di comprensione,

comunicazione e acquisizione e programmazione di procedure di

intervento.

• Disagio relazionale e scarsa consapevolezza dei valori che sono alla base

di una corretta interazione/socializzazione

• Insofferenza, in alcuni casi, verso le regole di convivenza civile

• Scarso riconoscimento, da parte delle famiglie, del valore educativo degli

interventi attuati dalla istituzione scolastica a vantaggio di tutti i fruitori.

Si avverte l’esigenza di interventi mirati che consentano una significativa

acquisizione di abilità specifiche e trasversali che costituiscano

prerequisito sia di un’autonoma gestione della realtà sia di un’ autonoma

prosecuzione degli studi.

In un contesto sociale come quello attuale in continua evoluzione, i ritmi

frenetici che spesso vivono i nostri alunni non sempre sono rispondenti

alle loro effettive esigenze, trovandosi a fare delle esperienze e a vivere

occasioni senza saperle apprezzare e capire pienamente.

Gli interventi programmati dalla scuola intendono:

• sviluppare una solida formazione iniziale che possa compensare

svantaggi culturali, economici e

sociali di contesto e costituisca il volano per la loro crescita come

individui e come cittadini,

• tentare di limitare la dimensione della dispersione scolastica e del

disagio giovanile, cercando di

sviluppare identità sociale/esercizio di cittadinanza attiva ;

• recuperare capacità, conoscenze, abilità di alunni/e rafforzando la

loro motivazione ad apprendere,

stimolandone responsabilità e impegno nello studio, favorendo la

riflessione e la partecipazione

attiva;

• potenziare il senso di appartenenza e di responsabilità nel rispetto

delle regole.

TERRITORIO E CAPITALE

SOCIALE - FF.SS. Area 3

Caratteristiche economiche del Territorio e sua vocazione produttiva.

Risorse presenti nella comunità: cooperazione, partecipazione,

interazione sociale. Istituzioni rilevanti sul Territorio che operano per

l’inclusione, la lotta alla dispersione scolastica, orientamento,

programmazione dell’offerta formativa. Reti di intesa e cooperazione.

TERRITORIO E CAPITALE

SOCIALE

Il tessuto sociale dell’utenza dell’IC, che comprende il comune di

Arnesano, con la frazione Riesci, e parte del comune di Monteroni di

Lecce, è composito; la vocazione produttiva legata, fino a qualche

decennio fa, al manifatturiero artigianale, calzaturiero e tessile in

particolare, ha perso la sua specificità, anche se si evidenziano timidi

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segnali di ripresa di settori di attività legati all’edilizia. Si nota la crescita

di attività legate alla ristorazione e alla presenza dell’Università.

Indicatori statistici al 2014:

abitanti %di

stranieri

Bilancio

demografico

(tasso di

natalità e

crescita

totale)

Reddito

IRPEF

(media

dichiarante

al 2011)

MONTERONI

DI LECCE

14.133 4,6 7,3

-0,1

19.203

euro

ARNESANO 4.048 3,4 10,1

+1,2

20.813

euro

Diverse sono le Istituzioni che operano sul territorio e con le quali l’IC

intrattiene rapporti di collaborazione e cooperazione finalizzati alla

programmazione, all’attuazione e all’ampliamento dell’offerta formativa.

Esse rappresentano risorse utili per la scuola, che mettono a disposizione

competenze ed energie ed operano per favorire l’inclusione e per arginare

la dispersione scolastica, spesso conseguenza di un errato orientamento del

giovane nella realtà sociale più prossima.

Le Istituzioni presenti sul territorio sono le seguenti:

Comuni di Monteroni di Lecce e

Arnesano

• Servizio trasporto

• Servizio mensa scolastica

• Supporto educativo per alunni con difficoltà dell’apprendimento

• Servizio Sportello Ascolto per genitori e alunni

• Edilizia scolastica e fornitura libri di testo e materiale igienico –

sanitario

Biblioteca comunale – Monteroni di

Lecce

• Servizi culturali

• Promozione della lettura e della partecipazione a progetti locali,

provinciali e nazionali

• Supporto organizzativo e progettuale CCR e attività correlate

ASL Lecce • Servizio integrazione disabili

• Percorsi di educazione alimentare e alla salute

Parrocchie • Aggregazione giovanile

• Supporto economico allo studio (Confraternita San Gaetano da

Thiene – Monteroni di Lecce)

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• Attività educativo – ricreative

• Attività museali

Protezione Civile

Ass.ne Arma Aeronautica –

Monteroni di Lecce

• Supporto alle attività di prevenzione dei rischi

• Supporto sicurezza ingresso e uscita alunni dalle sedi scolastiche

Pro Loco - Monteroni di Lecce • Conoscenza e promozione del territorio, della sua cultura e delle

sue tradizioni tra famiglie, studenti e docenti

Associazioni sportive dilettantistiche • Promozione della cultura sportiva

Associazioni educativo - formative • Supporto alle famiglie e agli alunni finalizzato al successo

scolastico

Associazioni e aziende educativo –

ricreative private

• Servizi educativo – ricreativi a domanda per particolari esigenze

• Servizio di pre e post scuola nel periodo scolastico ed educativo –

ricreativo nel periodo estivo

• Servizio di promozione della cultura teatrale

• Servizio di fornitura di spazi e attrezzature per eventi culturali

Tutte le realtà sopraelencate operano nello spirito della crescita del

territorio, ma sono prive di un coordinamento complessivo che le renda

organiche alla realizzazione di un piano dell’offerta formativa del

territorio nell’ottica di una continua e diffusa formazione dei giovani e

degli adulti. L’IC si propone perciò di promuovere il dialogo tra le diverse

realtà istituzionali e associative: l’esigenza formativa delle nuove

generazioni diventa così catalizzatrice di processi di integrazione nella

realizzazione delle diverse progettualità (indicatore di qualità: 2/3 – con

qualche criticità).

ESITI • Collaborazione – cooperazione in rete con le diverse istituzioni e

associazioni presenti sul territorio

DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’

• Riconoscimento dell’IC come partner attivo e propositivo di

processi di integrazione di progettualità interne ed esterne alla

scuola

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO/PROCESSO

• Incontri tra i rappresentanti degli EL, delle singole realtà

associative e dell’IC finalizzati alla progettazione e alla

calendarizzazione di eventi in cui vengano coinvolti gli alunni e il

personale docente

• Finalizzazione delle attività progettate ai bisogni formativi delle

giovani generazioni e alla promozione della cultura del territorio

RISORSE ECONOMICHE

DISPONIBILI

Le risorse economiche disponibili sono quelle strutturali (finanziamenti

per il diritto allo studio e per il funzionamento scolastico) erogate dagli

Enti Locali, i finanziamenti MOF per il miglioramento dell’offerta

formativa, i finanziamenti PON FSE e FESR, i finanziamenti POR (es.

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progetto Diritti a Scuola), i finanziamenti legati ad istituti contrattuali del

Comparto Scuola (es. progetti Aree a rischio e Aree a forte processo

migratorio), i finanziamenti pubblici per la promozione delle attività

sportive, i finanziamenti indiretti dell’Ambito Territoriale sociale Ottimale

- LE, finalizzati alla promozione della crescita di competenze scientifico –

culturali nei giovani, i finanziamenti provenienti dalle famiglie e

finalizzati alla copertura delle spese di trasporto, iscrizione,

partecipazione, soggiorno in caso di visite guidate, viaggi d’istruzione,

concorsi ed eventi vari aventi finalità coerenti con quelle della scuola.

La scuola ha una progettualità capace di intercettare finanziamenti

provenienti da diverse fonti, e sa tradurre le opportunità che vengono

proposte in attività funzionali alla crescita educativa e culturale dei

docenti, degli alunni e delle loro famiglie (indicatore di qualità: 4/5 –

positivo).

ESITI • Finanziamenti di progetti da parte di diverse agenzie formative

DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’

• Aumento dei finanziamenti su progetto

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO/PROCESSO

• analisi dei bisogni formativi complessivi dell’utenza dell’IC

(alunni, docenti, genitori, personale ATA)

• Individuazione di percorsi alternativi di insegnamento -

apprendimento, finalizzati all’acquisizione delle competenze di

base come strumento di crescita personale e di elaborazione di

strategie partecipative autonome e consapevoli alla vita culturale

del territorio e alle opportunità che esso offre, che possano essere

riconosciuti e finanziati come sperimentazione di buone pratiche

educative e didattiche

• Affinamento della capacità progettuale degli operatori preposti e

delle tecniche di progettazione attraverso attività autoformative e

gruppi di ricerca

PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

CURRICOLO,

PROGETTAZIONE E

VALUTAZIONE - FF.SS. Area 1

-

Individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e

capacità di rispondere alle attese educative e formativa provenienti

dalla comunità di appartenenza.

Definizione di obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi

e anni di corso.

Attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare.

Modalità di progettazione didattica, monitoraggio e revisione delle

scelte progettuali effettuate dagli insegnanti.

Modalità impiegate per valutare le conoscenze e le competenze degli

allievi.

CURRICOLO DI ISTITUTO: definito in funzione dell’autonoma

elaborazione da parte della scuola sulla base delle esigenze e delle

caratteristiche degli allievi, delle abilità e delle conoscenze che gli

studenti raggiungeranno nei diversi ambiti disciplinari e anni di corso,

in armonia con quanto indicato nei documenti ministeriali (Indicazioni

nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di

istruzione – 2012;

Progettazione didattica: insieme delle scelte metodologiche,

pedagogiche e didattiche adottate dagli insegnanti collegialmente(

dipartimenti, consigli di classe e di interclasse) ecc.

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Il curricolo di istituto, la progettazione didattica e valutazione sono

strettamente connessi.

LA PROGETTAZIONE

CURRICOLARE

Nel rispetto della normativa in vigore, come da Indicazioni nazionali

2012, l’ultimo documento del Ministro della Pubblica Istruzione, emanato

il 4 settembre 2012, le discipline di studio rappresentano soltanto dei mezzi

per aiutare la crescita della persona, che costituisce il fine di ogni azione

educativa e didattica.

Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e

interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed

esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni

formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate

competenze personali di ciascuno. Pertanto, anche in coerenza con le

finalità della legge 107/2015 ed i compiti della scuola, in particolare vedasi

l’art. 1 (commi 1-4), la scuola punta su un modello di scuola unitario

nell’ispirazione pedagogica, nella scelta curricolare/progettuale, nel sistema

di verifica e valutazione, con una programmazione educativo-didattica per

aree/dipartimenti e ambiti disciplinari, secondo il principio della continuità,

dalla scuola dell’infanzia al termine del 1° ciclo.

PRIORITA’ INDIVIDUATA: (FONTE: RAV 2014/2015) Punti di Debolezza Gli incontri di programmazione e dipartimentali per la S.S. di I° g.

risultano in numero nettamente inferiore rispetto a quelli della sc. Primaria

e dell'Infanzia, in quanto, esclusivamente, ricadenti nel monte ore (40) delle

attività funzionali e non nel monte ore settimanale di servizio, e pertanto

insufficienti per la piena realizzazione dei raccordi interdisciplinari e

trasversali previsti dal curricolo scolastico.

MOTIVAZIONE che ha portato ad individuare la priorità:

Incontri di programmazione e dipartimentali insufficienti.

Traguardi Il curricolo verticale, già sperimentato nell’anno scolastico precedente, è

stato rielaborato e aggiornato dai Dipartimenti disciplinari, organizzati per

aree, che hanno programmato per classi parallele, prevedendo prove di

verifica standardizzate e forme di flessibilità organizzativa e didattica.

L’istituto, coerentemente con la logica della cultura della qualità, si

impegna a:

-realizzare una scuola aperta, laboratorio permanente per l’innovazione e la

sperimentazione didattica, al fine di garantire il successo formativo di tutti

gli studenti;

-realizzare laboratori per promuovere attività teorico-pratiche al fine di

sviluppare creatività ed intelligenze multiple;

-promuovere la realizzazione di progetti e UdA che abbiano il fine di

realizzare compiti di realtà per lo sviluppo delle competenze chiave di

cittadinanza;

-incrementare nella didattica l’uso delle tecnologie informatiche sin dalla

scuola dell’infanzia come mezzo per sviluppare le competenze digitali;

- realizzare un ampliamento dell’offerta formativa, mediante l’attivazione

di laboratori curricolari per il recupero ed il sostegno degli alunni con

BES, per il potenziamento delle eccellenza;

-sviluppare una didattica ed una valutazione per competenze;

-sviluppare tra gli studenti e nel personale della scuola le competenze

digitali ;

-sviluppare competenze nel processo auto valutativo;

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- sviluppare competenze progettuali e didattiche di inclusione.

Per garantire il successo formativo e scolastico di ogni singolo alunno

dell'istituto, attraverso la massima integrazione ed un proficuo inserimento,

una convivenza serena, il rispetto dell’individuo, la motivazione alla

conoscenza ed il superamento cooperativo delle difficoltà, il personale della

scuola accompagna l’alunno in tutto il processo formativo, mettendosi in

gioco, offrendo attenzione e strumenti, osservando, progettando insieme e

valutando i progressi e le difficoltà, calibrando i ritmi e diversificando i

percorsi di apprendimento, cercando di offrire a ciascun alunno ciò che gli

permette di crescere. La scuola è interessata ad un lavoro comune, anche in

fase progettuale, con le famiglie e con tutte le realtà educative e civili

presenti sul territorio, convinta che solo così i propri obiettivi possono

essere raggiunti e consolidati.

Ciascun alunno è un universo di risorse e potenzialità: il contesto in cui

vive, con gli stimoli e la fiducia che saprà offrirgli, determinerà in gran

parte il suo futuro.

Quindi, in conformità con quanto previsto dalle Indicazioni per Il

Curricolo, il principale obiettivo è la crescita e la valorizzazione della

persona, rispondendo il più possibile alle esigenze degli alunni e delle

famiglie, fermo restando il perseguimento dei traguardi delle competenze al

termine del Primo Ciclo di istruzione.

Curricolo d’istituto

PRIORITA’ INDIVIDUATA: (FONTE: RAV 2014/2015) Punti di Debolezza Risulta ancora difficile e in fase di lenta condivisione tra tutte le

componenti scolastiche, sia negli aspetti organizzativi che nelle pratiche

valutativo-formative, il principio che al centro dell’azione educativa vi è lo

Studente, in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei,

estetici, etici, spirituali e religiosi. Altro principio, a volte disatteso, appare

quello che la Scuola, in costante relazione con i bisogni fondamentali e i

desideri dei bambini e degli adolescenti, fornisce le chiavi per:

• apprendere ad apprendere;

• imparare a socializzare in forma significativa, cooperativa e

• capace di gestire costruttivamente i conflitti;

• elaborare gli strumenti di conoscenza per comprendere i

• contesti naturali, sociali, culturali, antropologici;

• orientare nella ricerca di orizzonti di significato.

Traguardi attesi in termini di competenze ed obiettivi di apprendimento specifici di ogni ordine di scuola, comprensivi della

quota di autonomia.

L’istituto ha elaborato un curricolo verticale trasversale, riprendendo le

competenze attese al termine della scuola primaria e della scuola

secondaria di I grado del modello ministeriale di certificazione delle

competenze al termine del I ciclo, che la scuola ha cominciato a

sperimentare dall’anno scolastico scorso. Tale documento, che costituisce

parte integrante del presente PTOF, individua le competenze disciplinari e

trasversali attese alla fine di ogni anno/biennio scolastico e, per ciascuna di

esse ne definisce il livello di padronanza (iniziale, base, intermedio,

avanzato).

In modo particolare il curricolo dell’istituto recepisce le Indicazioni

Nazionali, nonché il livello degli esiti in termini di competenze relative al

profilo in uscita e ne costituisce la parte prescrittiva.

Il core curriculum è caratterizzato dalle seguenti aree di competenze:

11

• Competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso il sostegno dell’assunzione di responsabilità, della

solidarietà e della cura dei beni comuni , puntando sullo

sviluppo di comportamenti ispirati alla conoscenza e al rispetto

della legalità, del patrimonio culturale, dei beni paesaggistici e

ambientali;

• Competenze linguistiche (italiano e lingue straniere);

• Competenze matematico-logico e scientifiche;

• Competenze musicali e artistiche;

• Competenze digitali;

• Educazione all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport. Nella fase della predisposizione del Programma Annuale e della relativa

allocazione delle risorse disponibili ai Progetti e alle Attività, si è

previamente proceduto ad una puntuale e oculata ricognizione:

• dei bisogni formativi degli alunni e delle loro famiglie;

• delle componenti interne e del territorio nel quale questo Istituto si

situa;

• delle esigenze e delle aspettative dell’utenza;

• della consistenza delle risorse umane, finanziarie e materiali in

dotazione dell’Istituto;

• della consistenza delle risorse umane, finanziarie e materiali

presenti nel territorio con il quale questo Istituto interagisce.

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA per i tre ordini

di scuola sarà finalizzato allo sviluppo e al potenziamento delle

Competenze del core curriculum , mediante:

• Percorsi formativi finalizzati all’inclusione, alla prevenzione del disagio, della dispersione e del bullismo;

• Percorsi formativi volti al recupero delle carenze disciplinari;

• Percorsi formativi finalizzati alla valorizzazione degli alunni eccellenti, anche in vista della partecipazione a gare e competizioni

a carattere locale e nazionale.

LA SCUOLA COME CENTRO DI PROMOZIONE EDUCATIVA

offre agli alunni e ai genitori la possibilità di considerare la scuola

punto di riferimento anche nei periodi di sospensione delle attività

didattiche, promuovendo, in collaborazione con le famiglie, con l’Ente

Locale, con le associazioni del territorio attività ricreative, culturali, artistiche e sportive.

RISULTATI SCOLASTICI

I risultati ottenuti dagli alunni dell’IC, soprattutto se confrontati con la

media provinciale, regionale e nazionale, premiano in generale gli sforzi

dell’intera comunità scolastica (indicatore di qualità: 7– eccellente).

Tuttavia è necessario tenere presente che un punto di criticità è

rappresentato dal passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, per

cui si ritiene necessario attivare risorse e programmare attività per favorire

il successo scolastico a tutti gli alunni.

ESITI • Percentuale di promossi superiore alla media provinciale, regionale

e nazionale in tutte le classi della scuola primaria

• Percentuale di promossi inferiore alla media provinciale e regionale

ma superiore alla media nazionale nelle classi prime della scuola

secondaria di primo grado

• Percentuale di promossi superiore alla media provinciale, regionale

12

e nazionale nelle seconde classi della scuola secondaria di primo

grado

• Studenti licenziati con votazione pari a dieci/10 inferiore alla media

provinciale e regionale ma uguale alla media nazionale

• Studenti licenziati con votazione dieci/10 con lode superiore alla

media provinciale, regionale e nazionale

• Assenza di casi di abbandono scolastico nell’a.s. 2014-2015

DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’ • Aumento degli studenti promossi alla classe seconda della scuola

secondaria di primo grado

• Aumento degli studenti licenziati con votazione pari a dieci/10

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO/PROCESSO • Maggiore adesione ai criteri comuni di valutazione tra scuola

primaria e secondaria di primo grado per evitare l’insuccesso

scolastico in ingresso nell’ordine superiore di scuola

• Elaborazione di un curricolo verticale condiviso tra i diversi ordini

di scuola con particolare attenzione ai traguardi di apprendimento

attesi

• Valutazione e validazione del processo e non del risultato

• Analisi attenta dei bisogni formativi dell’alunno e di eventuali BES

• Riconoscimento e rimozione di eventuali ostacoli al normale

sviluppo cognitivo nelle prime fasi della scolarità

• Scambio di informazioni tra i due ordini di scuola interessati

finalizzati alla formazione di gruppi classe che possano stemperare

difficoltà di tipo affettivo – relazionale

• Valorizzazione delle eccellenze anche attraverso piani educativi

personalizzati miranti allo sviluppo corretto della personalità e

delle attitudini, e orientanti rispetto alle scelte personali e di

formazione

RISULTATI NELLE PROVE

STANDARDIZZATE

NAZIONALI

Le diverse classi della scuola non hanno ottenuto risultati omogenei. Ciò

dipende soprattutto dal fatto che l’I.C. raggruppa due contesti territoriali,

Monteroni di Lecce ed Arnesano, con status economico, sociale e culturale

profondamente differenti.

Tuttavia, il fatto che le disparità tra le classi non penalizzino sempre un

contesto rispetto all’altro e che gli esiti in uscita siano differenti

qualitativamente da quelli in ingresso indicano che il lavoro dei docenti

sugli alunni è omogeneo e che le motivazioni vanno ricercate nelle

circostanze particolari che possono essersi verificate nelle diverse classi

(es. assenza prolungata del docente titolare, presenza di alunni stranieri,

situazioni familiari estremamente critiche).

Le disparità si evidenziano tra le sedi e tra le sezioni della stessa sede, ma il

fatto che non riguardino contemporaneamente Italiano e Matematica indica

che le classi sono state formate seguendo criteri univoci di eterogeneità di

fasce di livello e di genere. I risultati raggiunti in entrambe le discipline e

nelle tre classi a cui si somministrano le prove nazionali evidenziano la

necessità di un confronto con gli standard di livello suggeriti fermo

restando che, sostanzialmente, il livello generale dei risultati conseguiti è

soddisfacente (indicatore di qualità: 3– con qualche criticità).

ESITI • Italiano cl. II: le classi frequentanti a Monteroni registrano

risultati inferiori rispetto alla media nazionale, mentre le classi di Arnesano

registrano un punteggio superiore alla media nazionale.

• Matematica cl. II: sia le classi frequentanti a Monteroni che ad

Arnesano registrano risultati superiori alla media nazionale

• Italiano cl. V: sia le classi frequentanti a Monteroni che ad

13

Arnesano registrano risultati superiori alla media nazionale

• Matematica cl. V: sia le classi frequentanti a Monteroni che ad

Arnesano registrano risultati superiori alla media nazionale

• Italiano cl. III sc. sec.: sia le classi frequentanti a Monteroni

che ad Arnesano registrano risultati superiori alla media nazionale.

• Matematica cl. III sc. Sec: le classi frequentanti a Monteroni

registrano risultati superiori alla media nazionale, mentre ad Arnesano

registrano risultati inferiori alla media nazionale

Confrontando i dati relativi alle criticità le disparità risultano

mediamente in regressione: in Italiano passano da 20 a 11 dalla

II primaria alla III della sec. di I gr.; le eccellenze subiscono una

lieve flessione, da 21a 19.

• In Matematica le criticità restano invariate, mentre crescono le

eccellenze, da 27 a 32.

DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’ • Assicurare l’acquisizione dei livelli essenziali di competenze,

misurati con le prove standardizzate nazionali, per tutti gli studenti

dell’IC

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO/PROCESSO • Riferimento costante al modello di valutazione INVALSI nei

momenti di verifica delle competenze acquisite dall’alunno

• Assunzione di uno stile valutativo coerente alle indicazioni

contenute nelle indagini INVALSI

• Elaborazione di un curricolo verticale condiviso tra i diversi ordini

di scuola con particolare attenzione ai traguardi di apprendimento

attesi e alla loro valutazione

• Individuazione precoce delle criticità che possono interferire con il

normale percorso didattico – educativo pregiudicandone il successo

• Sensibilizzazione degli operatori scolastici sull’importanza

strategica del momento della verifica INVALSI ai fini della crescita

delle competenze chiave degli alunni

RISULTATI A DISTANZA

Il confronto con i dati locali e nazionali autorizza ad un cauto ottimismo

riguardo alle attività di orientamento scolastico dell’I.C., che certamente

potrebbero ricevere un feedback positivo dal monitoraggio del successo

formativo nella scuola superiore degli alunni che lo hanno frequentato fino

alla classe terza della secondaria di primo grado. I dati riguardanti le

tipologie dei consigli orientativi rendono evidente l’attenzione dei docenti

verso la ricerca della scuola superiore che soddisfi il progetto di vita e le

attitudini degli alunni: i dati sono armonici (si passa dal 12,4% dell’avvio

all’istruzione tecnica, dato percentuale più basso, al 22,7% dell’avvio

all’istruzione professionale, dato percentuale più alto) e riflettono

l’eterogeneità dell’utenza dell’I.C (indicatore di qualità: 4/5 – positivo)..

ESITI • Promozione al secondo anno di scuola superiore dell’86,6% degli

studenti contro il 90,9% della media nazionale

• Il consiglio orientativo espresso dai docenti del Consiglio di Classe

è seguito dall’85% degli studenti, in assoluto il dato percentuale più

alto rispetto alla realtà locale e nazionale

• Tra gli studenti che non seguono il consiglio orientativo i promossi

sono l’85,7%, cioè circa 8 punti percentuale in più rispetto alla

media nazionale

• Non sempre le scuole superiori rispondono alle richieste di

informazioni sugli ex alunni dell’IC

DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’ • Garanzia, per tutti gli alunni dell’IC, di un consiglio orientativo che

tenga nel debito conto il progetto di vita e le attitudini di ciascuno e

14

ne rispecchi le aspirazioni alla realizzazione personale e

professionale

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

• Riflessione, in seno al Consiglio di Classe, sugli stereotipi che

condizionano l’orientamento e che potrebbero influire

negativamente sul successo formativo degli alunni in uscita

• Ascolto e valutazione delle motivazioni che sostengono le scelte

degli alunni

• Incentivo costante delle attitudini rilevate

• Intervento di figure professionali specializzate nel rilevare, tramite

questionari o altri strumenti, le aree di interesse professionale

dell’alunno

• Ricerca di contatti significativi con le scuole superiori del territorio,

attraverso le informazioni delle quali seguire gli alunni usciti

dall’IC nel loro percorso successivo per verificare la validità del

percorso formativo offerto loro

• Elaborazione di strumenti di lavoro semplici e chiari per la raccolta

di dati dalle scuole superiori, tali da favorirne il riscontro da parte

delle stesse e consentire la tabulazione immediata e leggibile a chi

opera in questo ambito.

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE E EXTRACURRICOLARE AI FINI DELLA

VALUTAZIONE DEGLI ESITI

CURRICOLO IN VERTICALE

Per quanto riguarda il settore della scuola dell’Infanzia, la valutazione viene effettuata in itinere,

al termine di ogni “Unità di Apprendimento”, annualmente.

Si valuta attraverso osservazioni sistematiche, attraverso la conversazione e per mezzo di griglie e

di schede.

15

Raccordo con la Scuola Primaria: i “Campi di Esperienza” della Scuola dell’Infanzia si raccordano con le discipline della Scuola Primaria:

Il sé e l’altro Trasversale: educare alla cittadinanza (convivenza democratica)

Il corpo e il movimento Educazione fisica

I discorsi e le parole Italiano

La conoscenza del mondo Matematica – Scienze – Storia - Geografia

Immagini, suoni, colori Arte e immagine – Musica - Tecnologica

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria AREA LINGUISTICA

ITALIANO INGLESE MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA

-Ascolta e comprende le

informazioni e gli scopi di

un messaggio.

-Coglie le informazioni

implicite ed esplicite di

varie tipologie testuali

ascoltate.

-Comunica attraverso

messaggi chiari e

pertinenti utilizzando un

registro il più adeguato

possibile alla situazione e

un lessico specifico.

-Legge e comprende di-

verse tipologie testuali

-Comprende frasi ed

espressioni di uso

frequente (relative ad

ambiti familiari, sulla

persona, sugli acquisti,

sul lavoro).

-Comprende in modo

globale semplici testi

scritti e ne ricava

informazioni.

-Descrive a livello orale

e in termini semplici

aspetti del proprio

vissuto e del proprio

ambiente ed elementi

che si riferiscono ai

-Apprezza gli

elementi estetici e

funzionali di un

brano musicale.

-Riconosce ed

identifica la natura

dei diversi strumenti

musicali.

-Riproduce un canto

da soli o in gruppo

con intonazione e

pronuncia corretta.

-Riconosce e utilizza

gli elementi

linguistici musi-cali

-Utilizza gli elementi di

base del linguaggio visivo

per osservare, descrivere e

leggere immagini (foto,

manifesti, fu-metti, opere

d’arte, ecc..)

-Utilizza le conoscenze

sul linguaggio visuale per

produrre e rielaborare in

modo creativo le

immagini attraverso

molteplici tecniche.

-Legge gli aspetti formali

di alcune opere.

-Apprezza opere d’arte ed

-L’alunno acquisisce

consapevolezza di sé attraverso

l’ascolto e l’osservazione del

proprio corpo.

-L’alunno acquisisce la

padronanza degli schemi motori

e posturali.

-Utilizza il linguaggio corporeo

e motorio per comunicare ed

esprimere i propri stati d’animo

anche attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico– musicali

-Comprende all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

CAMPI DI ESPERIENZA – SCUOLA DELL’INFANZIA

Il sé e l’altro Il corpo e il

movimento

I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Immagini, suoni, colori

Sviluppare il senso

dell’identità

personale nella

consapevolezza delle

proprie esigenze e

sentimenti, sapendoli

controllare ed

esprimere in modo

adeguato.

Porre domande su

temi esistenziali,

religiosi, sulle

diversità culturali e

sulla giustizia.

Riflettere ,

confrontarsi e

discutere con gli altri

bambini, rendendosi

conto che esistono

punti di vista diversi.

Discriminare ed

interiorizzare le

regole di vita sociale

Acquisire la

coordinazione dei

movimenti, il

controllo

segmentario degli

schemi dinamici, la

padronanza del

proprio

comportamento

motorio

nell’interazione

nell’ambiente.

Progettare ed attuare

la più efficace

strategia motoria e

intuire- anticipare

quella degli altri

valutandone il

rischio.

Esercitare le

potenzialità

sensoriali,

conoscitive,

relazionali, ritmiche

ed espressive del

corpo.

Affinare la

comunicazione

promuovendone non

solo le funzioni

regolative ed

informative, ma anche

personali,

interpersonali,

euristiche,

immaginative,

poetiche, referenziali,

argomentative,

metalinguistiche.

Raccontare, inventare,

ascoltare e

comprendere le

narrazioni e la lettura

di storie; dialogare,

discutere, chiedere

spiegazioni e

spiegare. Formulare

ipotesi sulla lingua

scritta e sperimentare

le prime forme di

comunicazione

attraverso la scrittura

spontanea, anche

mediante le nuove

tecnologie

Contare, localizzare,

progettare e inventare.

Acquisire la capacità di

utilizzare simboli per

registrare e semplici strumenti

per misurare.

Imparare a collocare nello

spazio e nel tempo se stessi,

oggetti e persone.

Riconoscere l’esistenza di

problemi e la possibilità di

risolverli utilizzando un

linguaggio appropriato per

descrivere osservazioni ed

esperienze. Acquisire una

coscienza ecologica: rispetto

dell’ambiente e degli esseri

Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie

per fruire delle diverse forme artistiche,

per comunicare e per esprimersi.

Esplorare i materiali che ha a disposizione e

utilizzarli con creatività.

Esplorare i primi alfabeti musicali.

16

ricavandone lo scopo, la

struttura, le informazioni

implicite ed esplicite e il

senso globale

-Produce testi di vario

genere e li sa rielaborare.

-Svolge attività di

riflessione linguistica in

base anche alle diverse

situa-zioni in cui la lingua

si usa.

bisogni immediati.

-Interagisce nel gioco e

comunica in modo

comprensibile e con

espressioni e frasi

memorizzate in scambi

di informazioni semplici

e di routine.

di base.

-Riconosce un ritmo.

-Riproduce un ritmo

utilizzando semplici

strumenti, la voce ed

il corpo.

oggetti d’artigianato

provenienti da paesi

diversi dal proprio.

-Conosce i principali beni

artistico-culturali presenti

nel territorio.

sport il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

-Si muove nell’ambiente

naturale e scolastico rispettando

alcuni criteri di sicurezza per sé

e per gli altri.

AREA STORICO-GEOGRAFICA

STORIA GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE

-Riconosce le tracce storiche presenti sul

territorio e comprende l’importanza del

patrimonio arti-stico e culturale.

-Usa la linea del tempo per collocare un

fatto o un periodo storico.

-Conosce le società studiate e individua le

relazioni tra gruppi umani e contesti

spaziali.

-Organizza le proprie conoscenze e

racconta gli eventi storici studiati

-Si orienta nello spazio e sulle carte,

utilizzando i punti cardinali e le

coordinate geografiche.

-Interpreta correttamente carte

geografiche, utilizzando riferimenti

topologici, punti cardinali e

coordinate geo-grafiche.

-Utilizza termini del linguaggio

geografico specifico per interpretare

carte geografiche.

-Espone con chiarezza i contenuti

geografici studiati.

-Conosce lo spazio geografico come

sistema territoriale costituito da

elementi fisici ed antropici legati da

rapporti di connessione e/o

interdipendenza.

-Individua, conosce e descrive gli

elementi caratterizzanti dei paesaggi,

con particolare riferimento a quelli

italiani.

-Conosce e localizza i principali

“oggetti” geografici fisici ed antropici

dell’Italia

-Riconosce gli interventi

fondamentali apportati dall’uomo nel

territorio regionale e nazionale e

cogliere la rete di rapporti esistenti

-Conosce il nucleo sociale di appartenenza e

rispetta le regole della vita comune per

crescere come cittadino consapevole dei

propri doveri e dei propri diritti.

-Riflette sull’importanza delle relazioni

sociali e sul proprio ruolo all’interno del

gruppo.

-Riconosce ed individua fattori di rischio e

pericolo presenti sulla strada.

-Matura atteggiamenti responsabili e di

prevenzione in relazione all’ambiente.

-Adotta comportamenti più adeguati per la

salvaguardia della sicurezza propria, degli

altri e dell’ambiente in cui si vive, in

condizioni ordinarie o straordinarie di

pericolo.

-Conoscere i ruoli dell’ Amministrazione

Comunale, delle associa-zioni private, delle

istituzioni museali per la conservazione e la

trasformazione dell’ambiente.

-Riflette sull’importanza di nutrirsi in modo

sano ed equilibrato.

-Matura la consapevolezza della necessità di

rispettare regole alimentari.

-Attiva atteggiamenti di tutela e di difesa

della propria salute e di quella degli altri.

-Riflette sui pericoli e sui rischi presenti

nell’ambiente di vita.

-Conosce le norme di comportamento per la

sicurezza nei vari ambienti.

-Conosce i bisogni e i diritti fondamentali

dell’uomo (lavoro, famiglia,ecc)

-Conosce la funzione delle organizzazioni

internazionali, gover-native e non

governative, a sostegno della pace e dei

diritti /doveri dei popoli.

17

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA

-Approfondisce la conoscenza del sistema

di numerazione posizionale decimale,

acquisendo la padronanza nell’utilizzo

delle relazioni tra i numeri naturali.

-Conosce e utilizza in modo approfondito

i concetti fondamentali relativi agli

algoritmi delle quattro operazioni, con

numeri interi e decimali.

-Conosce, costruisce ed opera con le

figure geometriche piane.

-Conosce le principali figure geometriche

solide ed opera con esse.

-Analizza un testo problematico ed attua

le possibili strategie risolutive pensate.

-Realizza una semplice ricerca statistica

ed elabora i dati

-Determina la frequenza di un evento.

-Distingue le componenti ambientali e

le ricompone, ed individua le relazioni

tra di esse e gli esseri viventi.

-Osserva, interpreta e valuta le

trasformazioni ambientali conseguenti

all’azione modificatrice dell’uomo.

-Indaga le relazioni tra organi di senso e

fisiologia complessiva dell’uomo.

-Compara la riproduzione dell’uomo,

degli animali e delle piante.

-Studia le percezioni umane attraverso

le conoscenze delle loro basi

biologiche.

-E’ in grado di usare le nuove tecnologie

e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro

in più discipline, per presentarne i risultati e

anche per potenziare le proprie capacità.

-Realizza manufatti seguendo una definita metodologia

progettuale, valutando il tipo di materiale utilizzabile.

18

19

20

Sperimentazione curricolo verticale (Schema di percorso)

Unità di apprendimento_________________________________________________

Disciplina/e___________________________________________________________

Durata_______________________________________________________________

Competenze di riferimento

Trasversali

Disciplinari

Contributi da

Contributi a

Obiettivi e risultati attesi

Obiettivi e relative articolazioni

Risultati attesi osservabili

Prestazioni di realtà attese

Acquisizione di conoscenze

Temi, problemi, argomenti d’interesse trasversale (eventuali)

Indicare (eventualmente) gli ambiti tematici / problematici su cui si innesteranno le conoscenze disciplinari specifiche

Indicare le azioni che gli allievi sapranno compiere relativamente alle conoscenze apprese

Contenuti disciplinari specifici (concettualità, metodi, tecniche,…)

Indicare i nuclei concettuali o metodologico/strumentali che saranno appresi dagli studenti

Indicare le azioni che gli allievi sapranno compiere relativamente alle conoscenze apprese

Acquisizione di abilità

Specifiche

Indicare le abilità specifiche della disciplina che saranno sviluppate dagli studenti

Indicare le azioni che gli allievi sapranno compiere relativamente alle abilità sviluppate

Trasversali (interpretate disciplinarmente)

Indicare le abilità trasversali che saranno sviluppate dagli studenti

Indicare le azioni che gli allievi sapranno compiere relativamente alle abilità sviluppate

Strategie e metodi

Situazioni di apprendimento

Indicare le situazioni che si intende costruire (in aula, in laboratorio, fuori scuola, situazioni problematiche, situazioni di cooperative learning,…)

Materiali

Indicare i manuali, i siti, i materiali, le riviste,, gli articoli, ecc. che si intende utilizzare

Percorso, attività, compiti

Indicare le fasi del percorso, la tipologia di compiti e le attività che si intende richiedere ai ragazzi per apprendere quanto previsto

21

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI

CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA

1. Sviluppare e/o consolidare le abilità di

base aggiungendo nuovi saperi nelle aree

disciplinari.

2. Decodificare e comprendere messaggi

verbali e non verbali.

3. Esporre oralmente e per iscritto

esperienze personali, messaggi e

contenuti specifici, utilizzando la varietà

di espressioni a disposizioni.

4. Sviluppare la capacità d’uso dei

linguaggi e degli strumenti specifici delle

diverse discipline.

5. Utilizzare programmi di videoscrittura

per comunicare e per apprendere.

6. Valutare una situazione problematica

sulla base di possibili interventi risolutivi

noti.

1. Consolidare le abilità di base,

acquisendo la conoscenza dei

principi disciplinari e interpretandoli

in ambiti specifici.

2. Analizzare le strutture delle

discipline, individuando analogie e

differenze in situazioni già definite

per giungere ad una visione unitaria

dei concetti.

3. Esporre, in forma orale e scritta,

messaggi e contenuti disciplinari

con un linguaggio pertinente e

corretto.

4. Conoscere ed applicare nuove

modalità per esprimere messaggi

della comunicazione verbale, non

verbale e multimediale.

5. Utilizzare semplici programmi

informatici per comunicare e per

apprendere.

6. Valutare una situazione

problematica sulla base di possibili

interventi risolutivi.

1. Conoscere nuclei tematici e/o problematici

riconducibili a relazioni interdisciplinari.

2. Correlare le conoscenze, individuando e

confrontando le relazioni esistenti in ambiti

diversi.

3. Esporre oralmente e per iscritto esperienze,

messaggi e contenuti specifici delle discipline,

con rielaborazione personale adeguata alle

capacità individuali.

4. Padroneggiare strumenti, tecniche disciplinari e

codici di comunicazione.

5. Utilizzare semplici programmi informatici per

comunicare e per apprendere.

6. Valutare criticamente e in rapporto a se stesso

fatti, fenomeni, teorie e problemi, utilizzando in

contesti nuovi conoscenze e tecniche apprese.

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA

1. Sviluppare la conoscenza e

l’accettazione di sé, rafforzando

l’autostima.

2. Confrontarsi e collaborare con gli

altri per il raggiungimento di mete

comuni.

3. Scoprire i valori e i modelli che

caratterizzano la comunità in cui si

vive.

4. Osservare e rispettare l’ambiente.

5. Comportarsi correttamente

osservando norme e regole.

6. Eseguire il lavoro assegnato,

rispettando le consegne nei tempi e

nei modi richiesti.

7. Partecipare con attenzione al lavoro

scolastico, predisponendo il

materiale occorrente.

1. Acquisire un equilibrato senso di sé e degli

altri.

2. Interagire con gli altri e con l’ambiente

sociale, rispettando e valorizzando il ruolo

di ciascuno.

3. Sviluppare e consolidare il senso di

appartenenza alla comunità scolastica e

territoriale, mediante la valorizzazione delle

diverse identità e radici culturali.

4. Essere consapevole che l’ambiente va

rispettato e difeso.

5. Sviluppare comportamenti di autocontrollo,

rispettando norme e regole.

6. Organizzare il lavoro assegnato e condurlo

a termine rispettando tempi e modalità

operative.

7. Intervenire in modo pertinente dimostrando

spirito d’iniziativa e voglia di apprendere.

1. Conoscere ed utilizzare le proprie risorse per

progredire nella conoscenza di sé.

2. Relazionarsi responsabilmente con gli altri

maturando un atteggiamento di apertura al

dialogo costruttivo, allo scambio critico di

opinioni e al lavoro cooperativo.

3. Consolidare e potenziare il senso di

responsabilità sociale, interiorizzando e

interpretando i valori sociali riconosciuti.

4. Adottare comportamenti di conservazione,

difesa e tutela dell’ambiente.

5. Rispettare consapevolmente le regole del

vivere civile, assumendo comportamento

esemplari.

6. Organizzare autonomamente il proprio lavoro

e condurlo a termine con dinamicità e rapidità.

7. Intervenire in modo pertinente, anche con

spunti personali.

OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI SUDDIVISI PER CLASSE E PER AREE DISCIPLINARI

Area linguistico- artistico- espressiva; storico-geografica (Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia, Inglese, Francese, Musica, Arte e Immagine, Scienze Motorie e Sportive, Religione)

CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA

• Leggere e comprendere testi di

varia natura e provenienza.

• Ricavare informazioni esplicite da

varie fonti.

• Esporre oralmente e per iscritto

esperienze personali, messaggi e

contenuti specifici delle discipline

con un lessico adeguato.

• Riconoscere e produrre tipologie

testuali diverse.

• Sviluppare la capacità d'uso del

linguaggio verbale, musicale,

• Consolidare le abilità di base.

• Esporre correttamente, in forma

orale e scritta, messaggi e

contenuti disciplinari, con

rielaborazione personale adeguata

alle capacità individuali..

• Riconoscere e produrre testi di

varie tipologie testuali.

• Consolidare la capacità d'uso del

linguaggio espressivo, corporeo,

artistico e musicale per esprimere

stati d'animo e rielaborare

• Leggere e comprendere testi di

varia natura e provenienza,

utilizzando strategie differenziate

(lettura orientativa, selettiva,

analitica)

• Ricavare informazioni esplicite e

implicite da varie fonti e

collegarle fra loro, esprimendo

valutazioni su quanto letto.

• Esporre oralmente e per iscritto

esperienze personali, messaggi e

contenuti specifici delle discipline,

22

artistico e corporeo, per esprimersi

e comunicare.

• Saper usare le strutture

linguistiche della lingua materna e

delle lingue straniere, sul piano

ortografico, lessicale e

morfologico.

• Imparare a usare correttamente

strumenti e tecniche delle

discipline.

esperienze.

• Saper usare le strutture

linguistiche della lingua materna e

delle lingue straniere, sul piano

ortografico, lessicale, morfologico

e sintattico.

• Usare correttamente strumenti e

tecniche delle discipline.

• Saper operare in modo autonomo

rielaborando materiali sonori,

artistici e di espressione corporea.

con un linguaggio pertinente e

corretto.

• Riconoscere e produrre tipologie

testuali diverse.

• Consolidare e potenziare l'uso del

linguaggio espressivo, corporeo,

artistico e musicale per esprimere

stati d'animo, rielaborare

esperienze ed esporre punti di

vista personali.

• Saper usare le strutture

linguistiche della lingua materna e

delle lingue straniere, sul piano

ortografico, lessicale, morfologico

e sintattico.

• Usare correttamente strumenti e

tecniche delle discipline.

• Saper operare in modo autonomo

e personale, rielaborando materiali

sonori, artistici e di espressione

corporea.

Area Tecnico – Scientifica (Matematica, Scienze, Tecnologia)

CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA

• Avviare alla consapevolezza e alla

padronanza del calcolo

• Stimolare le capacità logico-

intuitive

• Indirizzare a un personale e

proficuo metodo di lavoro

• Sviluppare le capacità di

osservazione, descrizione e analisi

• Avviare all’uso chiaro e preciso

del linguaggio matematico

• Avviare alla padronanza di

procedimenti logici nella

risoluzione di un problema

• Rendere essenziale e rigoroso il

linguaggio

• Acquisire consapevolezza e

padronanza del calcolo

• Indirizzare a un personale e

proficuo metodo di lavoro

• Stimolare le capacità logico-

intuitive

• Sviluppare le capacità di

osservazione, descrizione e analisi

• Conseguire padronanza nei

procedimenti logici per la

risoluzione di un problema

• Sviluppare la capacità di

prospettare strategie risolutive in

situazioni problematiche diverse

• Usare il linguaggio e il mezzo

multimediale per supportare il

proprio lavoro

• Portare alla consapevolezza e alla

padronanza del calcolo

• Sviluppare le capacità di analisi

sintesi e astrazione

• Acquisire padronanza nelle

competenze linguistiche con uso

rigoroso del linguaggio scientifico

• Portare alla capacità di raccogliere

dati, analizzarli, rielaborarli e

utilizzarli in situazioni diverse

• Stimolare l’acquisizione di

procedimenti analitici rigorosi

nell’affrontare situazioni

problematiche di varia natura

23

Elabora in un quadro organico le conoscenze,

utilizzando le abilità in modo consapevole ed

autonomoCorrela le conoscenze,

individuando e confrontando le

relazioni esistenti in ambiti diversi.

Utilizza semplici programmi informatici per comunicare e per

apprendere

Valuta criticamente e in rapporto a se stesso fatti, fenomeni, teorie e problemi, utilizzando in

contesti nuovi conoscenze e tecniche

apprese

Padroneggia strumenti, tecniche disciplinari e codici di comunicazione

Conosce nuclei tematici e/o problematici

riconducibili a relazioni interdisciplinari.

Si relaziona responsabilmente con gli altri maturando un atteggiamento di apertura al dialogo

Rispetta l’ambiente adottando

comportamenti di conservazione, difesa e

tutela

Affronta problemi ed esperienze con la consapevolezza dei propri diritti e doveri

24

AMBIENTI DI

APPRENDIMENTO - FF.SS.

Area 2

Realizzazione di ambienti di apprendimento per lo sviluppo delle

competenze degli studenti sia nella dimensione materiale e

organizzativa (gestione degli spazi, delle attrezzature, delle

attrezzature , degli orari e dei tempi) nella dimensione didattica

(diffusione di metodologie didattiche innovative) e nella dimensione

relazionale (attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento

positivo e trasmissione di regole di comportamento condivise)

Una scuola accessibile, attraente e funzionale all’apprendimento anche in

termini di ambienti ben attrezzati per la didattica, sicuri e accoglienti,

contribuisce ad attenuare gli effetti di quei fattori di contesto che

influiscono su motivazioni, impegno e aspettative degli studenti e delle loro

famiglie. L’I C “V. Bodini” di Monteroni negli anni ha predisposto e

usufruito del piano FESR per migliorare la qualità delle infrastrutture,

adeguandole ai fini didattici, garantendo sicurezza e qualità delle

attrezzature in coerenza con gli strumenti richiesti per lo sviluppo delle

competenze di base.

FINALITA’

- Implementare le dotazioni tecnologiche dei laboratori

multimendiali

- Attrezzare le aule on lavagne interattive multimediali

- Aggiornare i laboratori esistenti

- Realizzare postazioni per accoglienza e consulenza,

documentazione.

DIMENSIONE ORGANIZZATIVA

1)Flessibilità nell’utilizzo di spazi e tempi in funzione della didattica:

A)L’Utilizzo dei laboratori informatici sia in asse trasversale (per classi

pari età), sia in asse verticale, sarà uno degli obiettivi da raggiungere nel

triennio. Tali spazi saranno usufruiti sia in modalità flessibile per tempi e

modi di utilizzo, sia in funzione di orari scolastici diversi, che di didattiche

diversificate, e sia in orario curriculare che extracurriculare .

B) Per i motivi sopra descritti la figura di Animatore Digitale promuoverà

oltre alle pratiche innovative sulla didattica, anche il corretto uso dei

laboratori da parte di tutti i fruitori. Il parco hardware e software sarà

ulteriormente incrementato, sino alla piena saturazione degli spazi previsti,

attraverso la partecipazione a piani FERS e PON. Anche la rete LAN e

Wireless saranno estese a tutti gli spazi ed edifici dell’Istituto.

A regime la presenza di supporti didattici nelle classi: computer, lim,

materiali per attività scientifiche, materiali per attività espressive, Reti

wireless e LAN, saranno di pieno utilizzo, sia per attività didattiche, sia per

sperimentazioni innovative, che per lo sviluppo di competenze disciplinari

e trasversali. B)Oltre ai referenti di Area 2 (Funzioni strumentali), che

aggiornano, supervisionano e supportano i docenti fruitori dei laboratori.

25

Sarà indispensabile la presenza di registri, di ingressi e uscita delle classi,

per monitorare eventuali anomalie nei sistemi informatici e nelle reti. Il

docente accompagnatore sarà responsabile in quel momento di eventuali

incidenti che dovranno urgentemente essere segnalati sul registro.

C) La Promozione di modalità didattiche innovative passerà quindi

attraverso il consolidarsi della pratica comune di utilizzo di tutto il parco

hardware e software, attuale e futuro, dell’istituto. Soprattutto in asse

verticale partendo anche dalla scuola dell’infanzia sino ad arrivare alla

scuola secondaria di primo grado.

L’Animatore Digitale svolgerà il compito di promuovere in maniera

trasversale, la realizzazione di modalità didattiche innovative, in modo che

tale pratiche vengano assorbite e poi a cascata ridistribuite, sia tra docenti e

sia tra studenti. Anche il personale amministrativo sarà coinvolto in questa

pratica innovativa, anche perché obbligati dalla nuova normativa relativa

alla digitalizzazione delle P.A.

CLIMA SCOLASTICO

E) La condivisione delle regole di comportamento, relative all’utilizzo dei

mezzi e degli spazi informatici e multimediali, sono da considerarsi azioni,

efficaci promosse dalla scuola, per lo sviluppo e il raggiungimento delle

competenze Sociali e di conseguenza anche Digitali.

INCLUSIONE E

DIFFERENZIAZIONE

A cura del referente

dipartimento H

Promozione dei processi di inclusione e il rispetto delle diversità,

adeguamento dei processi di insegnamento e di apprendimento ai

bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d’aula e nelle situazioni

educative.

Strategie adottate dalla scuola su

a) inclusione

b) recupero e potenziamento

Modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni

educativi speciali e degli studenti stranieri – azioni di valorizzazione e

gestione delle differenze.

Modalità di adeguamento dei processi di insegnamento ai bisogni

formativi di ciascun allievo.

Modalità di individuazione degli studenti o gruppi di studenti che

presentano maggiori difficoltà di apprendimento.

Attivazione di forme di monitoraggio e valutazione dei risultati

raggiunti dagli studenti con maggiori difficoltà.

Interventi che la scuola realizza.

Interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli

studenti e diffusione degli stessi nelle varie classi dell’Istituto.

L’integrazione degli alunni in situazione di svantaggio cognitivo, fisico e

culturale, è realizzata attraverso percorsi individualizzati, in stretta

interazione con la famiglia, scuola e Territorio.

L’Istituto promuove processi di inclusione e rispetto delle diversità

adeguando i processi di apprendimento e le pratiche educative e di

insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo.

Nel programmare gli interventi specifici, calibrati alle esigenze e sulle

26

potenzialità degli alunni, la nostra scuola supera la logica emarginante della

coppia alunno-insegnante specializzato e si orienta su esperienze di

didattica alternativa che mettono in primo piano il ruolo attivo di tutti gli

alunni all’interno della classe. Il tessuto dei rapporti amicali e solidali è la

condizione per favorire l’apprendimento cooperativo e il tutoring, strumenti

efficaci per lo sviluppo della persona nell’apprendimento, nella

comunicazione e nella socializzazione.

L’inserimento degli studenti disabili avviene attraverso l’adozione di varie

fasi: attenta valutazione in base ai presenti criteri:

- Eterogeneità all’interno della classe – equa suddivisione

delle fasce di livello

- Omogeneità tra le classi parallele- parità numerica/parità

numero maschi-femmina/parità numerica nati nel I-II

semestre

- Equa distribuzione di alunni stranieri, casi sociali, casi

problematici, alunni con disabilità

- Uguaglianza di opportunità a tutti gli alunni e famiglie.

Si procede con l’assegnazione delle risorse umane con storia professionale

e formazione specifica sia nell’ambito del sostegno che nel curricolare.

Fondamentale risulta la piena contitolarità nei rapporti tra docenti

all’interno del consiglio di classe: predisposizione al rapporto di piena con-

titolarità e corresponsabilità rispetto ai problemi legati all’apprendimento,

ai comportamenti problematici, alla disseminazione di buone pratiche di

inclusione.

L’istituto è una comunità di stimolo e sostegno per tutti gli alunni ed in

particolare per i bambini/ragazzi in difficoltà. E’ nostra convinzione che

l’integrazione non si esaurisca con l’inserimento nelle classi dei soggetti

diversamente abili, ma è estremamente importante che l’accoglienza faccia

rafforzare il senso di appartenenza e contribuisca alla concreta

realizzazione del diritto allo studio costituzionalmente garantito.

Di fondamentale rilevanza risulta la composizione di apposita area

dipartimentale dedicata alla disabilità e ai bisogni educativi speciali con

programmazione di momenti di incontro specifici finalizzati

all’autoformazione tramite la consultazione di documenti ministeriali e di

innovazioni sul campo, formazione con agenzie ed esperti nelle tematiche

specifiche. Garantire le pari opportunità delle persone disabili vuol dire

innanzitutto assicurare l’esercizio del diritto all’educazione, all’istruzione

ed all’integrazione sociale, migliorare riducendo l’effetto di

disorientamento dei docenti curricolari e specializzati lavorando su

informazione/formazione e consulenza sulle tematiche dell’handicap e del

disagio.

Nell’ambito del Dipartimento vengono predisposti appositi format per la

condivisione di modelli di osservazioni sistematiche – PEI – PDF- verbali

di convocazione - incontri periodici del gruppo inter istituzionale.

Il profilo dinamico funzionale e il piano educativo risultano strumenti

indispensabili per perseguire adeguati obiettivi di reale inclusione. Lo

stesso Gruppo di lavoro per l’integrazione rappresenta un importante

strumento collegiale ed ha il compito di collaborare alle iniziative educative

e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato (Legge n.

104/92 art.15 comma 2) di ogni singolo alunno.

Il Gruppo interviene per:

- Analizzare la situazione complessiva nell’ambito

scolastico(numero di alunni in situazione di handicap,

tipologia delle disabilità, classi coinvolte)

27

- Analizzare le risorse umane e materiali dell’istituto

- Elaborare protocolli di intesa con agenzie/associazioni che

nel territorio si occupano di disabilità, DSA, BES

- Programmare a breve e lungo termine gli incontri con i

referenti ASL, psicologi, operatori sociali e terapisti degli

Enti accreditati nel settore

- Elaborare documenti e modulistica di supporto a livello

didattico – format progetti e moduli di apprendimento a

favore di una didattica inclusiva secondo tempi e spazi

dedicati

- Attivare staff di supporto alle famiglie ai fini

dell’individuazione e accompagnamento ai casi

problematici

- Attivare di uno sportello ascolto e consulenza

- Proporre ai coordinatori dei Consigli di classe di materiali,

sussidi didattici, strategie di insegnamento – apprendimento

per gli allievi in difficoltà di apprendimento

- Programmare e condividere scelte per l’acquisto di

materiale, hardware e software specifici per l’integrazione e

bes

- Offrire consulenza a favore dei progetti relativi

all’integrazione: accoglienza, continuità, sperimentazione

DOCUMENTAZIONE Come previsto dalla Legge n. 104/92, viene predisposto apposito fascicolo

personale degli allievi affiancati da insegnante di sostegno, contenente i

seguenti documenti:

- Attestazione/certificazione della disabilità

- Diagnosi funzionale

- Profilo dinamico funzionale

- Relazioni finali/osservative (annuali)

- PEI con verifiche e aggiornamenti in itinere

- Ogni altro materiale significativo prodotto durante l’iter

scolastico utile alla conoscenza dell’allievo

- Progetti per l’integrazione

- Relazioni finali relative a certificati ed attestati dei crediti

formativi.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica dell’attività svolta deve essere effettuata costantemente in

itinere allo scopo di definire le iniziative e di calibrare gli interventi

successivi.

E’ necessario ottimizzare la collaborazione tra ASL, scuola e famiglia così

come l’integrazione tra i colleghi del gruppo e tutti i docenti e il personale

dei plessi scolastici coinvolti.

CRITICITA’ da superare:

- difficoltà ad avviare un sistema di intervento condiviso da e

tra tutte le componenti scolastiche

- necessità di avvio di una rete di risorse umane territoriale

più ampia per la piena condivisione dei problemi e la

ricerca di soluzioni tra i vari livelli istituzionali

- maggiore presa in carico e coinvolgimento delle

problematiche inerenti la diversità.

28

RECUPERO E

POTENZIAMENTO

A cura del referente

dipartimento H

Modalità di individuazione degli studenti o gruppi di studenti che

presentano maggiori difficoltà di apprendimento.

Attivazione di forme di monitoraggio e valutazione dei risultati

raggiunti dagli studenti con maggiori difficoltà.

Interventi che la scuola realizza.

Interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli

studenti e diffusione degli stessi nelle varie classi dell’Istituto.

• STRUMENTI DI INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

- DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

(DSA) Per DSA si intende una serie di disturbi come la dislessia, disortografia,

disgrafia, discalculia e disgnosia, che, senza interessare il funzionamento

intellettivo, riguardano le abilità di lettura, scrittura, calcolo e quella di

conoscere e realizzare confronti e analogie operando con la mente. Essi si

manifestano anche in presenza di un normale livello intellettivo, di

un’istruzione idonea, di un’integrità neurosensoriale e di un ambiente

socio-culturale favorevole e per questo sono stati per molto tempo ritenuti

derivanti da mancanza di interesse o da scarsa appl8cazione allo studio, con

conseguenze negative sulla crescita dell’alunno, sia di tipo psicologico e

culturale che di rendimento scolastico.

La nostra istituzione scolastica accoglie accompagnando nello studio gli

studenti con DSA per i quali il collegio docenti e i consigli di interclasse e

di classe di riferimento programmano e attivano le procedure utili

all’integrazione sia sociale che didattica guidando gli studenti nel loro

percorso di crescita e nel raggiungimento degli obiettivi educativi e

didattici.

L’individuazione, tra gli insegnanti, di un tutor consente la messa in atto di

interventi adeguati e tempestivi e l’adozione di modalità didattiche

specifiche, attraverso l’applicazione di misure compensative e dispensative

capaci di ridurre il disagio ed evitare l’insuccesso scolastico.

La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ha definito glòi strumenti di

intervento per alunni con bisogni educativi speciali rimarcando la strategia

inclusiva della scuola in Italia al fine di realizzare appieno il diritto

all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di

difficoltà.

La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio

all’integrazione scolastica basato sulla certificazione della disabilità,

estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità

educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali:

- Situazioni di svantaggio sociale e culturale

- Disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi

specifici

- Difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e

della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.

- La direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto

alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi

espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003 sia

con l’attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati

sia con l’adozione di strumenti compensativi e misure

dispensative come previsto dalla Circolare Ministeriale n. 8

del 6 marzo 2013 che ha dato le istruzioni operative per

l’attuazione della Direttiva.

29

ISTRUZIONI OPERATIVE I consigli di classe hanno il compito di individuare gli studenti con BES e

redigono un PDP (piano didattico personalizzato) che ha lo scopo di

definire, monitorare e documentare secondo un’elaborazione collegiale,

corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri

di valutazione degli apprendimenti.

I consigli di classe sono supportati in questa azione dal gruppo di lavoro

per l’inclusione. Fanno parte del gruppo di lavoro:

il dirigente scolastico

i docenti FF.SS.

i docenti di sostegno

i docenti coordinatori di classe

genitori

esperti istituzionali

Il gruppo di lavoro si incontra per la rilevazione dei BES presenti nella

scuola ed elabora il Piano per l’inclusività riferito a ciascun alunno e

secondo i bisogni e l’ordine di scuola di appartenenza.

CONTINUITA’ E

ORIENTAMENTO

ORIENTAMENTO

FF.SS. Area 3-

Realizzazione di attività per garantire la continuità dei percorsi

scolastici.

Attività finalizzate all’orientamento personale, scolastico e

professionale degli allievi:

a) Continuità – azioni intraprese dalla scuola per

assicurare la continuità educativa nel passaggio da

un ordine di scuola all’altro.

b) Orientamento – azioni intraprese dalla scuola per

orientare gli studenti alla conoscenza del sé e alla

scelta degli indirizzi di studio successivi.

Realizzazione di percorsi di orientamento per la comprensione del sé e

delle proprie inclinazioni: classi coinvolte.

Realizzazione di attività di orientamento al territorio e alle realtà

produttive e professionali

Orientamento in entrata rivolto agli alunni delle classi quinte della

Scuola Primaria Orientamento in entrata: incontri con i genitori degli alunni delle classi

V, volto alla presentazione dell’organizzazione e della struttura della scuola

secondaria di primo grado. Consegna e illustrazione dell’estratto del POF

d’Istituto.

Continuità: incontro con i docenti della scuola primaria per la

condivisione di curricoli e obiettivi trasversali nonché per l’acquisizione di

notizie utili alla formazione delle classi.

Orientamento in uscita:rivolto agli alunni della scuola secondaria di

primo grado

PERCORSI DI ORIENTAMENTO PER LA COMPRENSIONE DEL

SE’ E DELLE PROPRIE INCLINAZIONI L’attività ha durata triennale; è un percorso educativo e formativo, per

promuovere e potenziare negli alunni le capacità di autoconoscenza e di

autovalutazione, atte a favorire una migliore riuscita scolastica e la

competenza critica di scelta.

30

Classi prime: lettura di testi espositivi di tipo giornalistico, narrativo e

storico. Analisi testuale di brani antologici, percependo le problematiche

esposte. Allenamento alle capacità di ascolto. Allenamento al

riconoscimento delle emozione proprie e dell’altro. Riconoscere sè, l’altro,

la realtà. Avvio di un percorso sul metodo di studio. Autovalutazione del

proprio operato. L’azione orientativa accompagna l’alunno,

concretizzandosi nell’attività quotidiana di classe.

Classi seconde: ripresa e approfondimento delle tematiche affrontate in

prima. Analisi di testi letterari, narrativi quali la lettera e il diario, che si

prestano a “confidare” stati d’animo, rapporti interpersonali, valori come

amicizia e rapporto col mondo degli adulti. L’adolescenza e la percezione

di sè in un momento di cambiamento fisico e psicologico.

Visita ad alcune realtà produttive del territorio: Torrefazione Quarta, Inden

Cucine, Frantoio, officine artigiane locali.

Classi terze: si porta la riflessione sul legame tra aspirazioni individuali e

bisogni della società, tra benessere individuale e “bene comune” in una

visione di scuola e di società che tendono unitariamente alla formazione del

cittadino e del lavoratore di domani. Partecipazione degli alunni e delle loro famiglie alle varie attività

organizzate dalla scuola. L’alunno viene accompagnato nel suo processo di

formazione alla possibilità di operare una scelta consapevole e libera.

ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO AL TERRITORIO E ALLE

REALTA’ PRODUTTIVE E PROFESSIONALI 1. Visione e commento delle slide informative, fornite dal Ministero della

Pubblica Istruzione, relative alla nuova riforma scolastica 4/2/2010, nonché

della dispensa relativa all’organizzazione e ai quadri orari delle scuole

superiori fornita dal Miur.

2. Visione, in collaborazione con le operatrici dell’Ambito, del film “

Billie Elliot” a cui ha fatto seguito la riflessione sul messaggio del film e

una discussione nel corso della quale sono state riferite dai ragazzi

esperienze personali, incertezze, aspirazioni, speranze e difficoltà;

3. Esame, commento e distribuzione agli alunni del materiale informativo

proveniente dai diversi istituti superiori;

4. Incontro delle coordinatrici delle classi terze con i genitori degli alunni

per comunicare loro il consiglio orientativo elaborato dal Consiglio di

Classe (26/01/2015)

5. Organizzazione di 3 giornate di work shop con la presenza di docenti

rappresentanti dei vari Istituti superiori disponibili a fornire alle famiglie

degli alunni interessati informazioni circa l’offerta formativa della propria

scuola (26,27,28 gennaio2015);

6. Organizzazione di giornate studio presso le scuole superiori (stages);

7. Giornata di orientamento - laboratorio presso il Conservatorio Musicale

Tito Schipa di Lecce:

8. Informazione dettagliata e aggiornata sulle varie iniziative ( open days e

laboratori) organizzate dagli istituti superiori, destinate agli alunni delle

classi terze e alle loro famiglie, in orario extrascolastico;

9. Distribuzione agli alunni di una dispensa contenente l’elenco di tutte le

scuole superiori di Lecce e dei paesi limitrofi ( con indirizzo di posta

elettronica e numeri di telefono ) con l’indicazione dei diversi indirizzi di

studio;

10. Incontro, presso il nostro Istituto, con dirigenti scolastici e docenti di

scuole superiori di Lecce che hanno illustrato direttamente alle scolaresche

gli aspetti più caratterizzanti e l’offerta formativa delle proprie scuole

(Istituto tecnico aeronautico “Oxford” di Lecce, Istituto Tecnico “Bachelet”

31

di Copertino, Liceo Classico e Linguistico “Virgilio” , Liceo Classico e

Musicale “Palmieri”, Istituto Professionale De Pace di Lecce, Istituto

Agrario “Presta”).

11. Incontri, su richiesta delle famiglie, della docente F.S. area 3 con i

genitori degli alunni per illustrare loro le caratteristiche degli Istituti

superiori e per valutare, insieme, l’opportunità o meno dell’iscrizione del

proprio figlio nell’una o nell’altra scuola.

PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

ORIENTAMENTO

STRATEGICO E

ORGANIZZAZIONE

DELLA SCUOLA

Identificazione e condivisione della missione, dei valori e della visione di

sviluppo dell’Istituto.

Azioni di indirizzo delle risorse verso le priorità, catalizzando le energie

intellettuali interne, i contributi del Territorio, le risorse finanziarie e

strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari

d’Istituto.

Definizione della declinazione del mandato istituzionale nel contesto di

appartenenza, alla luce dell’autonomia scolastica. Individuazione delle

priorità d’azione e realizzazione di attività conseguenti.

Sotto aree:

1. Scelta delle priorità e loro condivisione interna ed esterna

2. Controllo dei processi – uso di forme di controllo strategico e

monitoraggio delle azioni intraprese dalla scuola per il conseguimento

degli obiettivi individuati (es. pianificazione strategica, misurazione

delle performance, strumenti di autovalutazione)

3. Organizzazione delle risorse umane – individuazione di ruoli e

responsabilità, definizione dei compiti del personale

4. Gestione delle risorse economiche – assegnazione delle risorse per la

realizzazione delle priorità.

Dirigente scolastico: prof. ssa ADDOLORATA NATALE

Direttore dei servizi generali ed amministrativi: GIUSEPPA MIRI

Presidenza e uffici di segreteria:

via Vetta d’Italia

tel. 0832/321010

fax. 0832/323868

E-mail: [email protected]

PEC [email protected]

Sito www.polo2monteroni.it

Telefoni utili:

SCUOLA dell’INFANZIA –

MONTERONI 0832 / 326646

SCUOLA dell’INFANZIA -

ARNESANO 0832 / 327399

SCUOLA PRIMARIA -

MONTERONI 0832 / 327249

SCUOLA SECONDARIA di I

GRADO - MONTERONI 0832 / 321010

SCUOLA PRIMARIA E

SECONDARIA DI I GRADO -

ARNESANO

0832 / 326371

32

CARTA D’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO – SEDE MONTERONI

PLESSI: n° 2 – “Gasparro” e “Via Vetta d’Italia”

SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA: n°4 (GASPARRO)

CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA: n° 9 (GASPARRO); n° 2 (VIA

VETTA D’ITALIA)

CLASSI DI S. S. DI I GRADO: n° 9 (VIA VETTA D’ITALIA)

SPAZI SCOLASTICI:

Plesso “GASPARRO” Spazi esterni:

Ampio giardino utilizzato dagli alunni di scuola dell’infanzia e

primaria per attività motorie e di giardinaggio;

Pineta e parco giochi.

Spazi interni:

PIANTERRENO

Aule per attività didattica ordinaria: n. 4 di Scuola dell’infanzia +

n. 2 di Scuola primaria

n. 1 aula polifunzionale

n. 1 sala mensa

n. 1 atrio d’ingresso

n. 2 corridoi

servizi.

1° PIANO (collegato da 2 scale e un ascensore al pianterreno):

n. 8 aule per attività didattica ordinaria

n. 1 aula multimediale

n. 1 atrio d’ingresso

n. 1 corridoio

servizi.

Plesso “Via Vetta d’Italia”

Spazi esterni:

cortile d’ingresso

zona d’emergenza

campo di pallavolo e pallacanestro

pista per atletica leggera

spazi verdi.

Spazi interni:

PIANTERRENO

n. 1 atrio d’ingresso

n. 1 sala di Presidenza per il Dirigente Scolastico

n. 2 ambienti per gli uffici amministrativi (segreterie)

n. 1 ampia ed accogliente sala per i docenti, per gli incontri

33

collegiali, per l’accoglienza delle famiglie e ospiti vari.

n. 5 aule per attività didattica ordinaria

n. 2 corridoi

n. 1 aula deposito materiale didattico di vario genere

n .1 ambiente personale non docente ATA

n. 1 ampio spazio polifunzionale che funge da palestra

provvisoria, sala per mostre, spettacoli, convegni, ecc.

n. 1 ambiente polifunzionale per incontri collegiali, per attività

amministrative e per uso biblioteca

n. 1 archivio con spazio adibito all’uso della fotocopiatrice

servizi.

1° PIANO

n. 6 aule per attività didattica ordinaria ( di cui 3 decorate con

murales)

n. 1 laboratorio multimediale

n. 1 laboratorio di arte e immagine

n. 1 aula per attività di recupero e sostegno

n. 1 aula per attività laboratoriali

n. 1 laboratorio scientifico

n. 1 laboratorio musicale

n. 1 laboratorio linguistico

CARTA D’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO – SEDE ARNESANO

4 PLESSI A, B, C, D: VIA BARACCA n. 8

PLESSO A: Struttura, composta da un piano terra e da un primo piano,

che comprende:

• 1 Biblioteca – Sala Docenti;

• 1 Aula video

• Numero 6 aule che ospitano la Scuola Secondaria di primo grado,

costituita da:

I A e I B; II A e II B, III A e III B e 2 aule che ospitano le classi IV A e B

della Scuola Primaria, tutte organizzate con tempo scuola normale di 30

ore settimanali

• due ampi atri utilizzabili per vari usi: conferenze incontri - corsi

di formazione o aggiornamento - spettacoli - mostre;

• Bagni per scolari e scolare, sia al piano terra che al primo piano;

• Bagni per il Personale docente e non docente maschile e

femminile;

• Bagno per portatore di handicap.

PLESSO B:

in via di ristrutturazione – la struttura sarà completata in tempi

brevi Struttura, composta da un piano terra e da un primo piano che ospita:

• 8 classi di Scuola Primaria, con tempo-Scuola di 27 ore

settimanali;

• tre locali di dimensioni diverse: due al piano terra e uno al primo

piano

(organizzati come aula video, laboratorio e sala Docenti);

• Due ampi atri variamente utilizzabili;

• Bagni per scolari e scolare, sia al piano terra che al primo piano;

34

• Bagni per il Personale docente e non docente maschile e

femminile;

• Bagno per portatore di handicap;

• 1 Laboratorio Linguistico Multimediale, sito al 1° piano,

moderno, organizzato e realizzato con il PON, Misura 2 Azione 2.1g,

FESR -2006, annualità 2006.

• 1 Biblioteca

PLESSO C:

in via di ristrutturazione– la struttura sarà completata in tempi brevi

Struttura che si sviluppa su un unico piano e che ospita:

• 1 Laboratorio Multimediale moderno, organizzato e realizzato

con il PON, Misura 2

Azione 2.1g FESR , annualità 2004 ( Fondo Europeo di Sviluppo

Regionale );

• 1 Laboratorio Multimediale, completo di n. 25 postazioni;

• 1 Laboratorio Scientifico – Matematico, organizzato e realizzato

con il PON, Obiettivo – Azione B1, FESR, annualità 2007/2013 ( Fondo

Europeo di Sviluppo Regionale );

• 1 locale utilizzato come Laboratorio per la Didattica;

• 1 Laboratorio Musicale attrezzato con i Fondi PON-FESR B-1.C-

FESR-2008-438

• 1 locale utilizzato come infermeria;

• 1 piccolo locale, utilizzato come ripostiglio/magazzino dalla Ditta

che provvede alle pulizie della Scuola in regime di terziarizzazione dei

servizi;

• Bagni per scolari e scolare;

• Bagni per il Personale docente e non docente maschile e

femminile;

• Bagno per portatore di handicap.

PLESSO D:

ristrutturazione completata dicembre 2015 Struttura unica che si sviluppa su un unico piano e che ospita:

• una palestra, ampia e spaziosa, polifunzionale, per la quale sono

stati effettuati interventi di ripristino di alcuni ambienti e di

consolidamento del soffitto;

• bagni, spogliatoi e depositi di attrezzi.

I quattro Plessi sono circondati da un ampio giardino con zone alberate e

aiuole, alla cui manutenzione, per quanto concerne il Verde, provvede il

Comune.

Vi insiste una pista da salto in lungo, recuperata, dal Comune, alla sua

funzione.

Un campo spazioso ( nato come pista da pattinaggio su ruote e poi

trasformato in campo da calcetto con l’errato posizionamento di due

porte per tale sport, opportunamente eliminate, per ragioni di sicurezza,

dato il pavimento non idoneo). Attende tuttora interventi strutturali e di

sicurezza che lo rendano utilizzabile come campo esterno polifunzionale

per lo Sport e l’Educazione Fisica. Sono in corso accordi in tal senso con

l’ Amministrazione, non ancora definiti, e si rimane in attesa di idonei

interventi.

Un intervento del Comune ha ripristinato l’asfalto, rifatto i marciapiedi

della zona esterna all’Edificio Scolastico e sistemato le aiuole del

giardino.

35

EDIFICIO della SCUOLA dell’INFANZIA: VIA BARSANTI

SEDE STACCATA: Struttura moderna che si sviluppa su un solo piano,

con un piano interrato, e che ospita:

• cinque locali pari a 4 Sezioni della Scuola dell’Infanzia + 1 aula

multimediale con 06 postazioni;

• un ampio atrio centrale e due spazi intersezione;

• la cucina e il deposito alimenti;

• Bagni per ogni sezione, per bambini e bambine;

• Bagni per il personale docente e non docente.

Una scala interna conduce al seminterrato. E’ una struttura di tre locali,

la cui funzionalità è connessa alle esigenze della Scuola dell’Infanzia.

Intorno all’edificio si sviluppa un ampio giardino con alberi e aiuole.

L’edificio della Scuola dell’Infanzia è stato sottoposto ad interventi di

consolidamento e di ampliamento nel 2003; nel corso dell’anno

2007/2008, l’Amministrazione Comunale ha attuato ulteriori interventi di

consolidamento e di ampliamento della struttura, perché si è registrato un

notevole aumento del numero delle iscrizioni.

Le strutture di Via Baracca e quella di Via Barsanti sono dotate di

doppia uscita nel giardino e doppia apertura (cancelli) sulle strade

adiacenti; le porte esterne sono, tutte, antipanico. I due piani superiori

sono provvisti di scale esterne oltre a quelle interne.

LA SICUREZZA NELL’ISTITUTO

Piano di Sicurezza E’ stato redatto il Piano di Sicurezza, previsto dalla D.lgs. n. 81/2008,

dopo che sono stati attuati vari interventi di ampliamento e di modifica

delle strutture.

Polizza Assicurativa Gli Alunni sono coperti da Polizza Assicurativa contro i rischi e gli

infortuni, sia nell’ambito delle attività curriculari, che nell’ambito di

quelle extracurriculari. Il costo della stessa è a totale carico delle

famiglie.

Impianto d’allarme L’Istituzione Scolastica di Arnesano ha chiesto ed ottenuto l’installazione

di un impianto di allarme, che protegge tutti gli edifici, nonché la messa

in opera di grate metalliche a protezione dei punti sensibili ed il

collegamento con una Polizia privata, la Velialpol, a totale carico

dell’Ente Locale.

Piano di emergenza ed evacuazione Come previsto dal D.M. 26/08/1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” , l’Istituto ha predisposto un Piano di emergenza,

che è uno strumento operativo, attraverso il quale vengono individuati i

comportamenti da tenere e le operazioni da compiere in caso di

emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli

occupanti dell’edificio scolastico.

Per prevenire situazioni di emergenza, vengono effettuate prove di

evacuazione almeno due volte nel corso dell’anno scolastico.

Il dirigente scolastico assegna specifiche responsabilità ai lavoratori della

scuola, formati su tematiche inerenti all’emergenza, con compiti di

attuazione e controllo del Piano di emergenza, nonché all’assistenza e

all’evacuazione.

La sicurezza nei laboratori di informatica. L’Istituto garantisce la sicurezza anche nell’utilizzo delle risorse

36

informatiche della scuola attraverso la presenza costante di un adulto a

vigilanza.

La protezione dei dati personali (privacy). Ai sensi del Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” che prevede la tutela delle

persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali,

l’Istituto garantisce la sicurezza dei dati di alunni, genitori e personale

della scuola, nel rispetto dei principi di correttezza, liceità e trasparenza.

A tal proposito l’Istituto ha attivato un corso di formazione per tutto il

personale della scuola al fine di tutelare l’utenza e ha predisposto una

liberatoria da far compilare e firmare all’atto dell’iscrizione. SERVIZI STRUTTURALI DI SUPPORTO

L’Istituto utilizza il servizio SCUOLABUS seguendo il Regolamento

dell’Ente locale.

Il trasporto è rivolto ad alunni residenti in periferia o in zone dislocate

lontano dalla scuola (a pagamento) e agli alunni disabili.

La pulizia degli edifici scolastici è garantita dagli LSU-Ditta Dusman

S.R.L.

Il servizio inizia alle ore 13.30 e termina alle ore 19.00.

Il servizio mensa funziona per tutte le classi della scuola dell’infanzia

(con quota a carico delle famiglie).

L’apertura al pubblico degli Uffici di Segreteria prevede il seguente

orario:

• Tutti i giorni della settimana ore 10,00/12,00

• Giovedì ore 15,30/18,30.

Nella sede di Arnesano gli addetti della segreteria sono presenti nel

periodo di iscrizioni, dal 22 gennaio 2016 al 22 febbraio 2016 ogni

martedì dalle ore 16.00 alle 18.00.

La dirigente scolastica riceve, previo appuntamento e

compatibilmente agli impegni istituzionali, in qualsiasi giorno,

ordinariamente nelle seguenti giornate e orari: il lunedì/mercoledì/giovedì/ sabato - dalle ore 9:00 alle h. 13:00 c/o la sede di Via Vetta

d’Italia – Monteroni

il martedì e venerdì, dalle ore 9:00 alle h. 13:00, c/o la sede di Via Baracca – Arnesano

il giovedì pomeriggio, h. 16:00/18:00 c/o la sede centrale di Via Vetta d’Italia -

Monteroni

INTEGRAZIONE CON

IL TERRITORIO E

RAPPORTI CON LE

FAMIGLIE

Ruolo della scuola di propositore come partener strategico di reti territoriali e

coordinamento di diversi soggetti che hanno responsabilità per la politiche

dell’istruzione del Territorio.

Livello di coinvolgimento delle famiglie e capacità di confronto con le stesse per la

definizione dell’offerta formativa e sui diversi aspetti della vita scolastica.

37

ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. ssa ADDOLORATA NATALE

FAMIGLIA

SCUOLA

SCUOLA

TERRITORIOAltre

agenzie educative

SICUREZZA

AFFETTIVA ED

INTEGRAZIONE SOCIALE

CULTURA DELLA LEGALITÁ

PROMOZIONE CULTURALE

ORIENTAMENTO

PROFESSIONALE

EDUCAZIONE DEGLI

ADULTI

MAGGIORE

OCCUPAZIONE

VALORIZZAZIONE DEL

PROPRIO TERRITORIO

E CULTURA

DELL’ACCOGLIENZA

DIFFUSIONE

CULTURA D’IMPRESA

COMUNITÁ

NAZIONALE

ENTI LOCALI

DIFFUSIONE DELLE LINGUE

LOCALI, EUROPEE ED

EXTRA COMUNITARIE

COMUNITÁ

INTERNAZIONALE

EDUCAZIONE ALLA

PACE E ALLA LIBERTÁ

EDUCAZIONE AMBIENTALE

E ALLO SVILUPPO

SOSTENIBILE

EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÁ SOCIALE

MAPPA DEI BISOGNI DI CRESCITA DELLA COMUNITÁ

EDUCAZIONE ALLA VALORIZZAZIONE DELLA VITA

38

SVILUPPO E

VALORIZZAZIONE

DELLE RISORSE

UMANE

Il Dirigente scolastico assolve tutte le funzioni previste dalla legge riguardo alla

direzione e al coordinamento, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse

umane e professionali, nonché alla gestione delle risorse finanziarie e strumentali,

con connesse responsabilità in relazione ai risultati. A tal fine assume le decisioni e

attua le scelte di sua competenza volte a promuovere e realizzare il progetto

d’Istituto sia sotto il profilo didattico e pedagogico, sia sotto quello organizzativo e

finanziario. Riguardo al POF, fra l’altro, il Dirigente scolastico svolge le seguenti

attività:

– presenta ai genitori e alla comunità scolastica il Piano dell’Offerta

Formativa;

– promuove un clima di collaborazione e di autonomia nella

definizione degli obiettivi e dei percorsi da seguire;

– coordina l’attività generale del Piano e si informa regolarmente sui

processi e sugli esiti dello stesso, attraverso tutte le componenti

scolastiche;

– prende contatti e collabora con enti e associazioni presenti sul

territorio.

Per espletare al meglio i suoi compiti istituzionali si avvale dell’ausilio di

personale scolastico, come in elenco.

COLLABORATORI del Dirigente

• n. 1 Collaboratore VICARIO – docente sc. Primaria Alba Dell’Anna

• n. 1 Collaboratore – docente sc. Primaria Giovanni Nobile

• n. 2. Fiduciari di Plesso per la scuola dell’Infanzia:

o docente Paola Colucci – sede di Arnesano

o docente Silvana Caramuscio – sede di Monteroni

• n. 2 Fiduciari di Plesso per la scuola S. di I grado

o docente Leda Pulli – sede di Arnesano

o docente Sabrina Govi – sede di Monteroni

FUNZIONI STRUMENTALI

� Area 1 GESTIONE DEL POF

n.2 referenti – docenti: Marcella Quarta/Doretta De Carlo

Ambiti d’intervento: • Coordinamento delle attività del Piano

• Coordinamento della Progettazione curricolare

• Valutazione delle attività del Piano

• Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e

aggiornamento

Compiti:

• Stesura e/o Revisione/integrazione POF

• Curricolo verticale per tutte le aree formative

• Predisposizione di strumenti per le verifiche periodiche dei consigli di

interclasse e di classe

• Predisposizione/Aggiornamento del documento di valutazione e modello di

certificazione delle competenze per le classi terminali

• Individuazione dei bisogni per la gestione del piano di formazione e

aggiornamento

39

� Area 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

n.2 referenti: docenti: Massimo Nestola/Antonio Mazzotta

Ambiti d’intervento:

• Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie

• Aggiornamento del sito web

Compiti:

• Fruizione/utilizzo didattico delle nuove tecnologie informatiche e

multimediali

• Promozione, coordinamento, organizzazione, diffusione e socializzazione

dei materiali didattici: documento di valutazione in formato elettronico

,predisposizione/compilazione documenti di valutazione in formato elettronico

• Documentazione educativo-didattica fruibile tramite l’aggiornamento del

sito Web;

• Raccolta di documentazione ai fini della pubblicazione sul sito internet

scolastico

� Area 3 INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI

n.3 referenti: Rodolfo Giancane/Sabrina Govi/Clelia Possevini

Ambiti d’intervento:

• Coordinamento delle attività extracurricolari

• Coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero

• Coordinamento dei rapporti con enti pubblici o aziende per la realizzazione

di progetti in rete

(“Veliero parlante”)

Compiti:

• Rilevazione alunni a rischio di dispersione scolastica ;

• Integrazione e valorizzazione delle diversità;

• Promozione e coordinamento di progetti di recupero e compensazione;

• Organizzazione attività di continuità orizzontale e verticale (referente

orientamento );

• Pianificazione, coordinamento e organizzazione di viaggi d’istruzione e

visite guidate;

• Organizzazione alla partecipazione di concorsi, manifestazioni, procedure

INVALSI (Educazione alla salute, alla legalità e solidarietà)

• Promozione di attività di partenariato.

DOCENTI La funzione docente realizza il processo d’insegnamento/apprendimento volto a

promuovere lo sviluppo umano, culturale e professionale degli alunni, sulla base

delle finalità e degli obiettivi previsti dall’ordinamento scolastico in cui si opera.

Essa si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti e si esplica nelle

attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e di formazione in servizio. In ordine al POF, i docenti, in sede collegiale, elaborano, attuano e verificano, per

gli aspetti pedagogico-didattici, il Piano dell’Offerta Formativa, adattandone

l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto

socio-economico di riferimento.

Le attività individuali comprendono:

� la preparazione delle lezioni, delle esercitazioni, delle attività

didattiche;

40

� la correzione degli elaborati;

� i rapporti individuali con le famiglie.

Le attività collegiali comprendono:

� le riunioni del collegio dei docenti e delle sue articolazioni

funzionali (commissioni di lavoro, riunioni di dipartimento, staff,

ecc.);

� la programmazione d’inizio dell’anno scolastico;

� la progettazione delle UA;

� la verifica periodica e di fine anno scolastico;

� l’informazione alle famiglie dei risultati degli scrutini e delle

attività educative.

Al fine di potenziare le proprie capacità elaborative e decisionali il Collegio dei

Docenti, a seconda delle necessità e per sua scelta, si articola in gruppi di lavoro

che si configurano come:

� Commissioni di lavoro

� Dipartimenti

COMMISSIONI DI LAVORO Le commissioni di lavoro sono articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti.

Sono costituite da un gruppo ristretto di docenti designati dal Collegio ed hanno

caratteristiche diverse secondo gli obiettivi che devono raggiungere e dei compiti a

loro affidati dal Collegio stesso.

La loro durata è funzionale ai compiti e, quindi, può essere limitata nel tempo.

Le commissioni, in particolare quelle su temi strategici, possono essere coordinate

da funzioni-strumentali, nell’ambito dello svolgimento delle funzioni per le quali è

stato assegnato loro l’incarico, oppure da altri docenti.

DIPARTIMENTI Ogni attività didattica complessa è coordinata a vari livelli funzionali ed

istituzionali dai seguenti dipartimenti, individuati sulla base dei bisogni

organizzativi e didattici della scuola:

– Area linguistico-artistico-espressiva e storico-geografica (Italiano –

Attività di approfondimento in materie letterarie - Storia/Cittadinanza e

Costituzione – Geografia – Lingue straniere – Religione Cattolica -

Musica – Arte e immagine –Scienze motorie e sportive)

– Area tecnico-scientifica (Matematica – Scienze – Tecnologia)

– Area Integrazione scolastica (Interdisciplinare)

COORDINATORI DI DIPARTIMENTO Il Dipartimento è il luogo privilegiato di riflessione, analisi, progettazione,

scambio di esperienze fra i docenti della stessa disciplina o di discipline contigue.

I compiti sono:

• Presiede le riunioni di dipartimento che ha il potere di convocare, previa

informazione al capo d’istituto, anche in momenti diversi da quelli ordinari

e ne organizza l’attività integrando l’o.d.g. con gli argomenti necessari o

fissandolo per le sedute convocate di sua iniziativa.

• Garantisce all’interno della stessa area disciplinare omogeneità di scelte

metodologiche-didattiche e di procedure, sollecitando il più ampio dibattito

fra i docenti e impegnando tutto il gruppo alla ricerca di proposte,

elaborazioni, soluzioni unitarie in ordine a:

- Progettazione disciplinare di unità didattiche

- Iniziative di promozione dell’innovazione metodologico-didattica

- Individuazione degli obiettivi propri della disciplina per le varie

classi e della loro interrelazione con gli obiettivi educativi generali

41

- Individuazione dei criteri e dei metodi di valutazione degli alunni,

per le classi parallele

- Definizione delle competenze disciplinari a cui ogni docente della

materia si dovrà attenere

- Individuazione di soluzione unitarie per l’adozione dei libri di testo.

• Promuove l’intesa fra i docenti della medesima disciplina e in

coordinamento con la funzione strumentale per l’autovalutazione d’istituto,

per la stesura di prove comuni da sottoporre agli alunni e per la verifica

incrociata dei risultati, nella prospettiva di appurare gli scostamenti

eventuali nella preparazione delle varie classi e nello spirito di sviluppare al

massimo le competenze degli alunni

• Promuove fra i colleghi il più ampio scambio di informazioni e di

riflessione su iniziative di aggiornamento, pubblicazioni recenti, sviluppi

della ricerca metodologico-didattica inerente le discipline insegnate e,

eventualmente, della normativa relativa ad aspetti e contenuti delle

discipline stesse.

• Costituisce il punto di riferimento per le informazioni relative a proposte

culturali: bandi di concorso, progetti, iniziative proposte da altre istituzioni,

partecipazione alle iniziative connesse con visite, scambi, lezioni sul posto.

• Cura la raccolta e l’archiviazione dei materiali didattici da conservare per

l’attività degli anni successivi

• Cura in modo privilegiato la ricerca delle valenze formative della disciplina

e il rapporto con quelle delle altre discipline, promuovendo fra i colleghi il

più ampio dibattito e scambio di informazioni sull’argomento.

COORDINATORI d’intersezione , d’interclasse e di classe: Il compito di coordinatore è affidato, all’inizio d’ogni anno scolastico, dal

Dirigente Scolastico ad un docente facente parte del Consiglio d’intersezione,

d’interclasse o di classe, che esercita la funzione di:

1. Sostituzione del DS nella presidenza dei Consigli di

classe/interclasse/intersezione, in caso di sua assenza o impedimento

2. Verbalizzazione delle sedute dei Consigli

3. Relazione sintetiche per iscritto ad DS/Vicario su andamento (assenze-

profitto) e fatti disciplinari

4. Rapporti con allievi su problematiche della classe o dei singoli (tutoraggio).

Problematiche gravi devono essere riferite immediatamente ed

esclusivamente al DS o, in assenza, al Vicario

5. Rapporti con i docenti della classe/interclasse/intersezione, al fine delle

relazioni di cui al punto 4 e per trasmettere comunicazioni urgenti assunte

dal DS/Vicario

6. Rilevazione in ordine alle valutazioni quadrimestrale, rilevazione

riassuntiva di assenze, ritardi, provvedimenti disciplinari per gli scrutini

7. Rapporti telefonici ed epistolari con le famiglie su problemi particolari,

assenze e profitto

8. Partecipazione a riunioni periodiche di Coordinamento e verifica con il DS

9. Tenuta del registro dell’attività di Coordinatore

42

INCARICHI SPECIALI L’articolazione complessa del POF richiede l’utilizzo di tutte le risorse umane e

professionali dell’Istituto; a tal fine i docenti sono chiamati, di volta in volta,

secondo le esigenze scolastiche, a svolgere compiti specifici di coordinazione o di

responsabilità quali:

• responsabili dell’orario scolastico;

• responsabili dello studio e smistamento corretto di circolari, bandi e concorsi;

• responsabili di progetto (attività curricolare o extracurricolare) per la

redazione del piano di lavoro, la coordinazione del gruppo dei docenti

coinvolti, la produzione di materiali didattici, il monitoraggio dei processi

attivati e la socializzazione dei risultati;

• referenti di progetti educativi che prevedono il collegamento istituzionale

in rete con il territorio, vicino o lontano e sostenuti da finanziamenti esterni

all’istituzione scolastica;

• responsabili al primo soccorso; • responsabili del servizio di prevenzione e protezione per la sicurezza (L.

626/94).

Dati del personale al 15 ottobre 2015

Docenti titolari a tempo indeterminato full-time 74

Docenti titolari a tempo indeterminato part-time 3

Docenti titolari di sostegno a tempo indeterminato full-time 12

Docenti titolari di sostegno a tempo indeterminato part-time 0

Docenti titolari a tempo determinato con contratto annuale 0

Docenti titolari di sostegno a tempo determinato con contratto

annuale

0

Docenti di IRC a tempo indeterminato full-time 1

Docenti di IRC a tempo indeterminato part-time 0

Docenti di IRC incaricati annuali 3

Ad oggi

DOCENTI

SCUOLA DELL’INFANZIA

n. 20 DOCENTI

SCUOLA PRIMARIA

n. 42 DOCENTI

SCUOLA SEC. DI I GRADO

n. 34

DOCENTI ASSEGNATI IN ORGANICO POTENZIATO tot. n. 5

Di cui: 1 docente S.S.I° g. c. di c. A032 + 1 docente S.S.I° g. c. di c. A032

n. 3 docenti Sc. Primaria

DIRETTORE DEI SERVIZI

GENERALI ED AMMINISTRATIVI

GIUSEPPA MIRI Il direttore dei servizi generali ed amministrativi sovrintende, con

autonomia operativa, ai servizi amministrativi e contabili e ne cura

l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e

agli indirizzi impartiti, dal personale amministrativo e quello addetto ai

servizi generali, posti alle sue dirette dipendenze. É funzionario delegato. Provvede all’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Amministrazione, di

43

cui è segretario e firma, congiuntamente al Presidente del Consiglio

d’Amministrazione, tutti i documenti contabili concernenti la gestione

autonoma dell’istituzione; firma tutti gli atti di sua competenza. Fra l’altro egli:

� supporta i docenti, offrendo la sua competenza

professionale, nell’analisi dell’aspetto finanziario della

progettazione e realizzazione delle iniziative didattiche,

decise dagli organi collegiali;

� può svolgere attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale;

� rilascia le certificazioni, nonché gli estratti e copie di

documenti, che non comportino valutazioni discrezionali;

� cura l’attività istruttoria diretta alla stipulazione di accordi, contratti e convenzioni con soggetti esterni;

� cura i servizi informatici dell’Istituto.

SERVIZI DI SEGRETERIA

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

� Svolgono attività di diretta ed immediata collaborazione con il Direttore

dei servizi amministrativi coadiuvandolo nelle attività e sostituendolo in

caso d’assenza;

� hanno competenza diretta nella tenuta dell’archivio e del protocollo;

� hanno rapporti con l’utenza ed assolvono i servizi esterni connessi con il

proprio lavoro;

� sono addetti, con responsabilità diretta, alla custodia e alla verifica, alla

registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in

giacenza;

� partecipano alle iniziative specifiche di formazione ed aggiornamento.

DSGA – G. Miri CONTABILITA’

Anna Rita Costantini CONTABILITA’

• Romina Sozzo

• Gregorio Ghironi

UFFICIO DIDATTICO

Adriana Alba PROTOCOLLO

Vito Scardia UFFICIO PERSONALE

COLLABORATORI SCOLASTICI Il personale è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di

� accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni e del

pubblico;

� vigilanza sugli alunni (in occasione di momentanea assenza

dei docenti), custodia e sorveglianza generica nei locali

scolastici (aule, laboratori spazi comuni);

� concorso in accompagnamento degli alunni in occasione di

un loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi

anche non scolastiche;

� attività di supporto e collaborazione all’attività

amministrativa e all’attività didattica, nonché al servizio

mensa;

� assistenza agli alunni portatori diversamente abili;

44

INFANZIA - ARNESANO • Vergori Assunta

• Stefanì Teresa

PRIMARIA – ARNESANO • Centonze Marcello

• Madaro Mario SECONDARIA I G. – ARNESANO • Puscio Silvana

• Caione Emanuele

INFANZIA - MONTERONI • Ostone Dario

• Paladini Alessandra

PRIMARIA – MONTERONI • Bisconti Tiziana SECONDARIA I G. - MONTERONI • Albano Luigi

• Martina Gianfranco

• Foscari Giuseppe Antonio

N. TOT. ALUNNI n. 980

di cui 25 disabili ORDINE DI

SCUOLA

TOT. NUMERO

CLASSI /SEZIONI

N. ALUNNI N. DOCENTI

INFANZIA

ARNESANO

N. 4 SEZIONI N. 93 N. 8+ N. 1 DOC. IRC

INFANZIA

MONTERONI

N. 4 SEZIONI N. 101 N. 9+ N. 2 DOC. IRC

PRIMARIA

ARNESANO

N. 10 CLASSI N. 201 + N. 5 AL.

DISABILI

N. 12 + 2 INGLESE

+ 4 SOSTEGNO+N.1

IRC

PRIMARIA

MONTERONI

N. 12 CLASSI N. 264 + N. 5 AL.

DISABILI

N. 15 + 3 INGLESE

+ 3 SOSTEGNO+N.2

IRC

SECONDARIA I G.

ARNESANO

N. 6 CLASSI N. 124 + N. 3 AL.

DISABILI

N. 12+1

SOSTEGNO+N.1

IRC

SECONDARIA

MONTERONI

N.9 CLASSI N. 197 + N. 8 AL.

DISABILI

N. 15+4

SOSTEGNO+N.1

IRC

ORARIO SCOLASTICO A.S. 2015/16

SEDI SCOLASTICHE MONTERONI

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I G.

Tutte le sezioni sono

a doppio turno

Orario:

08.00-15.30

08.00-13.00 il Sabato

08.30 – 13.00

Tutte le classi

LU. MAR. MER. GIO. VE. SA.

08.30 – 13.30

Tutte le classi

LU. MAR. MER. GIO. VE. SA.

Attività extracurricolari: 2h con

scansione flessibile

Attività extracurricolari: 2/3h

con scansione flessibile

SEDI SCOLASTICHE ARNESANO

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I G.

Tutte le sezioni sono

a doppio turno

Orario:

08.00-15.30

08.00-13.00 il Sabato

08.30 – 13.30 LUN. MART.

MERC.

08.30 – 12.30 GIO. VEN. SAB.

Tutte le classi

08.00 – 13.00

Tutte le classi

LU. MAR. MER. GIO. VE. SA

Attività extracurricolari: 2h con

scansione flessibile

Attività extracurricolari: 2/3h

con scansione flessibile

45

RISULTATI SONDAGGIO SETTIMANA CORTA ARNESANO

VOTANTI

FAVOREVOLI

adozione settimana

corta

CONTRARI SCHEDE NULLE

Scuola dell’infanzia N. 79 n. 28 n. 51 n. 0

Scuola primaria N. 154 N.76 N.75 N.3

Scuola secondaria di

I grado

N.79 N.37 N.42 N.0

RISULTATI

PARZIALI PLESSI

N. 312 N. 141 N. 161 N.3

MONTERONI VOTANTI

FAVOREVOLI

adozione settimana

corta

CONTRARI SCHEDE NULLE

Scuola dell’infanzia N. 56 n. 12 n. 40 n. 4 Scuola primaria N. 187 N. 104 N. 80 N. 3 Scuola secondaria di

I grado N. 96 N.54 N.38 N. 4

RISULTATI

PARZIALI PLESSI N. 339 N. 166 N. 158 N.11

TOTALE VOTI FAVOREVOLI adozione settimana corta (plessi Arnesano/Monteroni)

SCUOLA DELL’INFANZIA

N. 40

SCUOLA PRIMARIA

N.180

SCUOLA SECONDARIA I G.

N. 91

TOTALE VOTI CONTRARI adozione settimana corta (plessi Arnesano/Monteroni)

SCUOLA DELL’INFANZIA

N.91

SCUOLA PRIMARIA

N. 155

SCUOLA SECONDARIA I G.

N.80

FORMAZIONE L’autonomia scolastica e i processi di innovazione e di riforma in atto richiedono

un continuo arricchimento e aggiornamento della professionalità del personale

docente in riferimento:

- alle competenze metodologico-didattiche, organizzative, relazionali

e di ricerca

- alle attività funzionali alla piena realizzazione del Piano

dell’Offerta Formativa

- alla conoscenza della normativa nazionale ed europea vigente.

Cura dello sviluppo di competenze del personale:

investimento in formazione e promozione di un ambiente organizzativo per far

crescere il capitale professionale dell’Istituto:

• Formazione: azioni intraprese, finanziate dalla scuola o da altri soggetti,

per l’aggiornamento del personale.

• Valorizzazione delle competenze – raccolta delle competenze del personale

e loro utilizzo (assegnazione di incarichi, formazione a cascata o tra pari

…)

• Collaborazione tra insegnanti – attività in gruppi di lavoro e condivisione di

strumenti e materiali didattici.

• Diffusione/disseminazione di buone pratiche.

Nell’ambito dell’aggiornamento del personale scolastico l’Istituto collabora, dal

2008, con 22 istituti della Provincia nell’ambito della rete “Il Veliero parla..nte” e

dal c.a.s con la rete Ulisse che aggrega 100 istituti della provincia del nord, centro

e sud Salento.

Le tematiche formative deliberate in avvio di a.s. 2015/16 e contenute nel Piano di

Formazione del personale sono le seguenti:

- Aggiornamento percorsi Sicurezza – Dlg. n. 81/2008 – artt. 20 e 37

- Progettare per competenze

- Gestione dello stress e strategie creative per Insegnanti

- Didattica e comunicazione

46

- LIM nella didattica

- Didattica e nuove tecnologie

- Didattica orientativa

In relazione alle esigenze emergenti nel sistema formativo, con riguardo anche

all’integrazione di iniziative di formazione e aggiornamento, si considerano altresì

risorse umane indispensabili per l’attuazione del Piano dell’offerta formativa

tutte le altre agenzie educative del territorio e gli enti locali, tanto che l’Istituto

pone come prioritari i seguenti obiettivi:

COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

L’Istituto Comprensivo per promuovere il successo formativo degli studenti ritiene

indispensabile il coinvolgimento delle famiglie, pertanto prevede:

� patto di corresponsabilità e sanzioni disciplinari per la S. S. di I

grado;

� regolamento d’Istituto;

� assemblee di sezione, di modulo, di classe;

� colloqui bimestrali;

� colloqui individuali;

� comunicazioni scritte e telefoniche;

� partecipazione diretta dei genitori alla realizzazione dei progetti;

� piano di formazione dei genitori.

47

PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

Esperienze pregresse di autovalutazione e/ rendicontazione sociale: utilizzo di modelli strutturati

(es. ISO 9000, CAF, MODELLI ELABORATI DA RETI DI SCUOLE O USR O ALTRO);

utilizzo di strumenti propri ( PRESENTAZIONE DEI RISULTATI ALL’ESTERNO:

CONSIGLIO DI ISTITUTO, PUBBLICAZIONE SUL SITO INTERNET.

Utilizzo per la pianificazione di azioni di miglioramento.

LA VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE NELL’ISTITUTO

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Il livello scolastico degli alunni rappresenta uno degli obiettivi fondamentali della scuola, utilizzato anche per

valutarne l'efficacia. Tuttavia esso non si limita a una semplice misurazione dei risultati conseguiti al termine del

periodo scolastico, ma rappresenta invece una valutazione (periodica, di anno in anno) del modo in cui la scuola

adempie ai suoi compiti. Viene quindi concepita quale strumento per auto-regolare costantemente i processi di

insegnamento-apprendimento al fine di adeguare le proposte formative.

Criteri di Valutazione I criteri che gli insegnanti identificano come guida alla valutazione sono:

• Analisi della situazione di partenza con riferimento ai traguardi per lo sviluppo delle competenze prescritti

nella Indicazioni per il Curricolo, al fine di individuare i bisogni e potenziare le risorse del singolo alunno;

• Comparazione tra il livello di apprendimento raggiunto dall'Alunno rispetto alla sua situazione di partenza,

tenendo conto sia della Programmazione didattica prevista per la classe sia dei progressi del gruppo classe al fine

DIRIGENTE

SCOLASTICO

COLLEGIO DEI

DOCENTI

CONSIGLI DI

CLASSE, D’INTER

CLASSE e

D’INTERSEZIONE

ASSEMBLEA DEI

GENITORI

DIRETTORE DEI

SERVIZI

GENERALI ED

AMMINISTRATI

VI

CONSIGLIO

D’ISTITUTO

ISTITUTO

“VITTORIO

BODINI”

48

di calibrare le scelte didattiche e predisporre se necessario percorsi alternativi;

• Progressi ottenuti da ogni alunno rispetto al livello di partenza (accertato attraverso la valutazione iniziale)

in caso di programmazione individualizzata;

• Valutazione finale sommativa mirante a valutare il livello globale di maturazione nell’apprendimento e

nello sviluppo personale e sociale dell’Alunno.

Strumenti di Valutazione Per valutare in modo oggettivo e "autentico" è necessario utilizzare una molteplicità di strumenti; a tale scopo gli

insegnanti utilizzano.

• Osservazioni occasionali e sistematiche ( annotazioni nel corso dell'attività sul numero e sulla qualità degli

interventi, griglie di osservazione, richieste e comportamenti in relazione all'argomento di lavoro, registrazioni e

trascrizioni, tabulazione di dati, promemoria analitici, registro ...);

• Prove scritte (prove oggettive di tipo: vero o falso, risposte a scelta multipla. elaborati personali, test,

abbinamento, relazioni, completamento, domande aperte...);

• Prove orali (domande, esposizioni orali, risposta a domande precise, interventi spontanei, capacità di

sostenere una conversazione, capacità di argomentare;...).

La Valutazione viene esplicitata dall’ Insegnante attraverso: • Giudizi espressi sulle prestazioni didattiche o sulle prove di verifica (soprattutto sul quaderno);

• Giudizio sintetico espresso nel documento di valutazione ufficiale, alla fine del primo quadrimestre e

conclusivo

Tempi di Valutazione Pur essendo il momento della verifica costante e continuo, possono essere evidenziati particolari periodi quali:

� Prove di verifica entro il primo mese dell'anno scolastico (prove d'ingresso), allo scopo di verificare le

abilità possedute e le competenze acquisite rispetto agli indicatori disciplinari;

� Prove di verifica nel corso del quadrimestre ogniqualvolta viene conclusa un'unità di lavoro;

� Prove di verifica a conclusione del primo quadrimestre come momenti di regolazione della

programmazione disciplinare e di modulo;

� Prove di verifica a conclusione dell'anno scolastico per accertare i livelli di "competenza acquisita"

rispetto alle "competenze attese" di ogni singolo alunno.

Oggetto della Valutazione Poiché la scuola si propone di formare in modo globale, saranno oggetto di valutazione:

• L'aspetto sociale-relazionale ( stare nel gruppo, comunicare, mettersi a disposizione dell'altro, essere

collaborativi, rispettare le regole di convivenza, ...);

• L'aspetto cognitivo (l'apprendimento ovvero conseguimento degli obiettivi prefissati nelle discipline);

• L'aspetto espressivo ( capacità di comunicazione verbale e non );

• L'aspetto psicomotorio;

• L'aspetto metacognitivo ( inteso quale consapevolezza e capacità di controllo che l'Alunno ha del proprio

processo di apprendimento );

• L'aspetto motivazionale ( interesse, impegno ).

GRIGLIA DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

DESCRITTORI VOTO - Conoscenze complete, organiche, approfondite;

- Piena capacità di comprensione, analisi e sintesi, con apporti critici e rielaborativi;

- Corretta ed efficace applicazione dei concetti, delle regole, delle procedure;

- Sicura capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema;

- Piena autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri della disciplina;

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio fluida, ricca e ben organizzata;

- Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni originali e creative.

10

- Conoscenze strutturate e approfondite;

- Sicura capacità di comprensione, analisi, sintesi e rielaborazione;

- Corretta ed efficace applicazione dei concetti, delle regole, delle procedure;

- Sicura capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema;

- Sicura autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri della disciplina;

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio chiara, precisa e organizzata;

- Capacità di operare collegamenti originali tra discipline.

9

- Conoscenze complete;

- Buona capacità di comprensione, analisi e sintesi;

- Corretta applicazione di concetti, regole e procedure; 8

49

- Puntuale capacità di orientarsi nella soluzione di un problema;

- Autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio chiara e corretta;

- Capacità di operare collegamenti tra discipline.

- Conoscenze corrette dei principali contenuti disciplinari;

- Discreta capacità di comprensione, analisi e sintesi;

- Discreta applicazione di concetti, regole e procedure;

- Discreta capacità di orientarsi nella soluzione di in problema;

- Discreta autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio chiara e generalmente corretta;

- Capacità di operare collegamenti tra alcune discipline.

7

- Conoscenze semplici ed essenziali;

- Sufficiente capacità di comprensione; analisi e sintesi limitate;

- Applicazione abbastanza corretta di concetti, regole e procedure;

- Capacità di orientarsi, se guidato, nella soluzione di un problema;

- Incerta autonomia nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio non sempre lineare e coerente, con imprecisioni linguistiche.

6

- Conoscenze generiche e incomplete;

- Stentata capacità di comprensione, analisi e sintesi;

- Difficoltà nell’applicazione di concetti, regole e procedure;

- Modesta capacità di orientarsi, anche se guidato, nella soluzione di un problema;

- Limitata autonomia nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio superficiale e carente, con errori linguistici.

5

- Conoscenze frammentarie e parziali degli elementi della disciplina;

- Limitata capacità di comprensione, analisi e sintesi;

- Applicazione incerta di concetti, regole e procedure;

- Mancanza di autonomia nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio confusa e approssimativa, con gravi errori linguistici.

4

- Estremamente lacunosa la conoscenza degli elementi della disciplina;

- Mancata applicazione di concetti e regole

- Mancanza di autonomia.

- Esposizione dei contenuti o degli argomenti di studio stentata o inesistente.

3

2

1

50

51

L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO L’ Istituto, con la consapevolezza che nella scuola dell’autonomia la verifica e la valutazione sono momenti

indispensabili dei processi generali e specifici, all’interno dei quali hanno valenza plurifunzionale e propedeutica

alla riprogettazione successiva degli itinerari didattici e formativi, s’impegna a monitorare secondo il seguente

sistema di indicatori:

CONTESTO:

• lettura del territorio

• livello culturale familiare degli alunni

• livelli d’ingresso degli alunni

RISORSE:

• strutturali

• umane

• finanziarie

PROCESSI:

• clima scolastico

• progettazione curricolare ed extracurricolare

• organizzazione interna

• diversificazione delle strategie dell’apprendimento/insegnamento

• collegamenti con il territorio

• innovazione e di aggiornamento del personale

• continuità orizzontale e verticale

RISULTATI:

• livelli di apprendimento (media dei voti del 1° e 2° quadrimestre)

• soddisfazione delle famiglie

• soddisfazione del personale interno

• monitoraggio e rendicontazione del servizio-mensa

Rispetto ai soggetti le modalità di monitoraggio saranno le seguenti:

Alunni

– Accertamento delle competenze e delle abilità attraverso prove d’ingresso, in itinere e al termine

delle UA, osservazioni sistematiche, prove di verifica sommativa.

– Crescita sfera relazionale

– Prodotti didattici

– Gradimento delle attività didattiche.

Famiglie

– Grado di partecipazione agli organi collegiali

– Presenza ai colloqui

– Partecipazione alle attività didattiche organizzate e alle manifestazioni comunitarie.

52

– Partecipazione alle iniziative di formazione degli adulti.

Sistema scolastico (docenti, personale ATA, reti territoriali, ecc.):

– Accertamento della validità dell’organizzazione del lavoro e degli strumenti operativi (griglie di

raccolta per tabulazione dati, funzionalità operativa dei Dipartimenti, dei Consigli, ecc.).

– Monitoraggio del clima sociale

Sulla base dei risultati del monitoraggio l’Istituto condurrà un’AUTOANALISI che potrà portare a:

Modifiche e sviluppo nel sistema:

organizzazione

curricoli

didattica

modifiche e sviluppo del sistema:

flessibilità

responsabilità

integrazione

modifiche e sviluppo intersistemiche:

rispetto delle intese

collaborazione

partecipazione delle famiglie

INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’– PIANO DI MIGLIORAMENTO - TRIENNALE

PRIORITA’ E TRAGUARDI Dalla definizione delle priorità all’individuazione dei traguardi.

Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di

realizzare nel lungo periodo attraverso continue azioni di miglioramento:

1. Esiti degli studenti (risultati scolastici – risultati prove

standardizzate nazionali – competenze chiave e di

cittadinanza- risultati a distanza)

2. Diminuzione dell’abbandono scolastico

3. Riduzione della variabilità fra le classi

4. Sviluppo di competenze sociali degli studenti della S.I

g.

Traguardi di lungo periodo: mete verso cui la scuola interviene nella sua

azione di miglioramento.

OBIETTIVI DI PROCESSO Definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente

per raggiungere le priorità individuate:

obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo su più aree di processo

(anno scolastico)

CONTESTO

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE

Tutte le realtà

sopraelencate operano

nello spirito della crescita

del territorio, ma sono

prive di un coordinamento

complessivo che le renda

organiche alla

realizzazione di un piano

dell’offerta formativa del

territorio nell’ottica di una

continua e diffusa

formazione dei giovani e

degli adulti. L’IC si

propone perciò di

promuovere il dialogo tra

le diverse realtà

istituzionali e associative:

l’esigenza formativa delle

nuove generazioni diventa

così catalizzatrice di

Collaborazione –

cooperazione in

rete con le diverse

istituzioni e

associazioni

presenti sul

territorio

Riconoscimento

dell’IC come partner

attivo e propositivo di

processi di

integrazione di

progettualità interne

ed esterne alla scuola

• Incontri tra i rappresentanti degli

EL, delle singole realtà associative

e dell’IC finalizzati alla

progettazione e alla

calendarizzazione di eventi in cui

vengano coinvolti gli alunni e il

personale docente

Finalizzazione delle attività progettate ai

bisogni formativi delle giovani generazioni e

alla promozione della cultura del territorio

53

processi di integrazione

nella realizzazione delle

diverse progettualità

(indicatore di qualità: 2/3

– con qualche criticità).

RISORSE

ECONOMICHE DISPONIBILI

La scuola ha una

progettualità capace di

intercettare finanziamenti

provenienti da diverse

fonti, e sa tradurre le

opportunità che vengono

proposte in attività

funzionali alla crescita

educativa e culturale dei

docenti, degli alunni e

delle loro famiglie

(indicatore di qualità: 4/5

– positivo).

Finanziamenti di

progetti da parte

di diverse agenzie

formative

Aumento dei

finanziamenti su

progetto

analisi dei bisogni formativi complessivi

dell’utenza dell’IC (alunni, docenti, genitori,

personale ATA)

Individuazione di percorsi alternativi di

insegnamento - apprendimento, finalizzati

all’acquisizione delle competenze di base

come strumento di crescita personale e di

elaborazione di strategie partecipative

autonome e consapevoli alla vita culturale del

territorio e alle opportunità che esso offre,

che possano essere riconosciuti e finanziati

come sperimentazione di buone pratiche

educative e didattiche

Affinamento della capacità progettuale degli

operatori preposti e delle tecniche di

progettazione attraverso attività

autoformative e gruppi di ricerca

PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

Gli incontri di

programmazione e

dipartimentali per la

S.S. di I° g. risultano in

numero nettamente

inferiore rispetto a

quelli della sc. Primaria

e dell'Infanzia, in

quanto, esclusivamente,

ricadenti nel monte ore

(40) delle attività

funzionali e non nel

monte ore settimanale

di servizio, e pertanto

insufficienti per la piena

realizzazione dei

raccordi

interdisciplinari e

trasversali previsti dal

curricolo scolastico.

MOTIVAZIONE che

ha portato ad individuare la priorità:

Incontri di

programmazione e

dipartimentali

insufficienti.

Il curricolo

verticale, già

sperimentato

nell’anno

scolastico

precedente, è

stato rielaborato e

aggiornato dai

Dipartimenti

disciplinari,

organizzati per

aree, che hanno

programmato per

classi parallele,

prevedendo prove

di verifica

standardizzate e

forme di

flessibilità

organizzativa e

didattica.

L’istituto,

coerentemente con la

logica della cultura della qualità, si

impegna a:

-realizzare una scuola

aperta, laboratorio

permanente per

l’innovazione e la

sperimentazione

didattica, al fine di

garantire il successo

formativo di tutti gli

studenti;

Realizzare laboratori per promuovere attività

teorico-pratiche al fine di sviluppare

creatività ed intelligenze multiple;

-promuovere la realizzazione di progetti e

UdA che abbiano il fine di realizzare compiti

di realtà per lo sviluppo delle competenze

chiave di cittadinanza;

-incrementare nella didattica l’uso delle

tecnologie informatiche sin dalla scuola

dell’infanzia come mezzo per sviluppare le

competenze digitali;

- realizzare un ampliamento dell’offerta

formativa, mediante l’attivazione di laboratori

curricolari per il recupero ed il sostegno

degli alunni con BES, per il potenziamento

delle eccellenza;

-sviluppare una didattica ed una valutazione

per competenze;

-sviluppare tra gli studenti e nel personale

della scuola le competenze digitali ;

-sviluppare competenze nel processo auto

valutativo;

- sviluppare competenze progettuali e

didattiche di inclusione.

Curricolo d’istituto

Risulta ancora difficile

e in fase di lenta

condivisione tra tutte le

componenti scolastiche,

sia negli aspetti

organizzativi che nelle

pratiche valutativo-

formative, il principio

che al centro dell’azione

educativa vi è lo

Studente, in tutti i suoi

aspetti cognitivi,

affettivi, relazionali,

corporei, estetici, etici,

spirituali e religiosi.

Altro principio, a volte

disatteso, appare quello

L’istituto ha

elaborato un

curricolo verticale

trasversale,

riprendendo le

competenze attese

al termine della

scuola primaria e

della scuola

secondaria di I

grado del modello

ministeriale di

certificazione

delle competenze

al termine del I

ciclo, che la

scuola ha

Impegnare le risorse a disposizione per raggiungere livelli

adeguati di competenze in

materia di

cittadinanza attiva e

democratica attraverso il sostegno

dell’assunzione di

responsabilità, della

solidarietà e della cura

dei beni comuni

puntando sullo

sviluppo di

comportamenti

ispirati alla

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA per i tre ordini di scuola sarà

finalizzato allo sviluppo e al potenziamento

delle Competenze del core curriculum ,

mediante:

• Percorsi formativi finalizzati

all’inclusione, alla prevenzione del disagio, della dispersione e del bullismo;

• Percorsi formativi volti al

recupero delle carenze disciplinari;

• Percorsi formativi finalizzati alla valorizzazione degli alunni eccellenti, anche in vista della

partecipazione a gare e

competizioni a carattere locale e

54

che la Scuola, in

costante relazione con i

bisogni fondamentali e i

desideri dei bambini e

degli adolescenti,

fornisca le chiavi per:

apprendere ad

apprendere;

imparare a socializzare

in forma significativa,

cooperativa e

capace di gestire

costruttivamente i

conflitti;

elaborare gli strumenti

di conoscenza per

comprendere i

contesti naturali, sociali,

culturali, antropologici

orientare nella ricerca di

orizzonti di significato.

cominciato a

sperimentare

dall’anno

scolastico scorso.

Tale documento,

che costituisce

parte integrante

del presente

PTOF, individua

le competenze

disciplinari e

trasversali attese

alla fine di ogni

anno/biennio

scolastico e, per

ciascuna di esse

ne definisce il

livello di

padronanza

(iniziale, base,

intermedio,

avanzato).

conoscenza e al

rispetto della legalità,

del patrimonio

culturale, dei beni

paesaggistici e

ambientali;

Competenze linguistiche (italiano

e lingue straniere);

Competenze matematico-logico e scientifiche;

Competenze musicali e artistiche;

Competenze digitali;

Educazione

all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport.

nazionale

LA SCUOLA COME CENTRO DI PROMOZIONE EDUCATIVA offre agli

alunni e ai genitori la possibilità di

considerare la scuola punto di riferimento

anche nei periodi di sospensione delle attività

didattiche, promuovendo, in collaborazione

con le famiglie, con l’Ente Locale, con le

associazioni del territorio attività ricreative,

culturali, artistiche e sportive.

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

RISULTATI

SCOLASTICI

I risultati ottenuti dagli

alunni dell’IC,

soprattutto se

confrontati con la media

provinciale, regionale e

nazionale, premiano in

generale gli sforzi

dell’intera comunità

scolastica (indicatore di

qualità: 7– eccellente).

Tuttavia è necessario

tenere presente che un

punto di criticità è

rappresentato dal

passaggio dalla scuola

primaria a quella

secondaria, per cui si

ritiene necessario

attivare risorse e

programmare attività

per favorire il successo

scolastico a tutti gli

alunni

Percentuale di

promossi superiore

alla media

provinciale,

regionale e

nazionale in tutte le

classi della scuola

primaria

Percentuale di

promossi inferiore

alla media

provinciale e

regionale ma

superiore alla media

nazionale nelle

classi prime della

scuola secondaria di

primo grado

Percentuale di

promossi superiore

alla media

provinciale,

regionale e

nazionale nelle

seconde classi della

scuola secondaria di

primo grado

Studenti licenziati

con votazione pari a

dieci/10 inferiore

alla media

provinciale e

regionale ma uguale

alla media nazionale

Studenti licenziati

con votazione

dieci/10 con lode

superiore alla media

provinciale,

regionale e

nazionale

Assenza di casi di

abbandono

scolastico nell’a.s.

2014-2015

Aumento degli

studenti promossi alla

classe seconda della

scuola secondaria di

primo grado

Aumento degli

studenti licenziati con

votazione pari a

dieci/10

Maggiore adesione ai criteri comuni di

valutazione tra scuola primaria e secondaria

di primo grado per evitare l’insuccesso

scolastico in ingresso nell’ordine superiore di

scuola

Elaborazione di un curricolo verticale

condiviso tra i diversi ordini di scuola con

particolare attenzione ai traguardi di

apprendimento attesi

Valutazione e validazione del processo e non

del risultato

Analisi attenta dei bisogni formativi

dell’alunno e di eventuali BES

Riconoscimento e rimozione di eventuali

ostacoli al normale sviluppo cognitivo nelle

prime fasi della scolarità

Scambio di informazioni tra i due ordini di

scuola interessati finalizzati alla formazione

di gruppi classe che possano stemperare

difficoltà di tipo affettivo – relazionale

Valorizzazione delle eccellenze anche

attraverso piani educativi personalizzati

miranti allo sviluppo corretto della

personalità e delle attitudini, e orientanti

rispetto alle scelte personali e di formazione

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

RISULTATI NELLE PROVE

STANDARDIZZATE

NAZIONALI

Le diverse classi della

scuola non hanno

ottenuto risultati

omogenei. Ciò dipende

Italiano cl. II: le

classi frequentanti

a Monteroni

registrano

Assicurare

l’acquisizione dei

livelli essenziali di

competenze, misurati

Sensibilizzare gli operatori scolastici

sull’importanza strategica del momento della

verifica INVALSI ai fini della crescita delle

competenze chiave degli alunni Riferimento

55

soprattutto dal fatto che

l’I.C. raggruppa due

contesti territoriali,

Monteroni di Lecce ed

Arnesano, con status

economico, sociale e

culturale

profondamente

differenti.

risultati inferiori

rispetto alla media

nazionale, mentre

le classi di

Arnesano

registrano un

punteggio

superiore alla

media nazionale.

Matematica cl. II: sia le classi

frequentanti a

Monteroni che ad

Arnesano

registrano risultati

superiori alla

media nazionale

Italiano cl. V: sia

le classi

frequentanti a

Monteroni che ad

Arnesano

registrano risultati

superiori alla

media nazionale

Matematica cl. V: sia le classi

frequentanti a

Monteroni che ad

Arnesano

registrano risultati

superiori alla

media nazionale

Italiano cl. III sc. sec.: sia le classi

frequentanti a

Monteroni

che ad Arnesano

registrano risultati

superiori alla

media nazionale.

Matematica cl. III sc. Sec: le

classi frequentanti

a Monteroni

registrano risultati

superiori alla

media nazionale,

mentre ad

Arnesano

registrano risultati

inferiori alla

media nazionale

Confrontando i

dati relativi alle

criticità le

disparità risultano

mediamente in

regressione: in

Italiano passano

da 20 a 11 dalla

II primaria alla III

della sec. di I gr.;

le eccellenze

subiscono una

lieve flessione, da

21a 19.

In Matematica le criticità restano invariate, mentre

crescono le eccellenze, da 27 a 32.

con le prove

standardizzate

nazionali, per tutti gli

studenti dell’IC

costante al modello di valutazione INVALSI

nei momenti di verifica delle competenze

acquisite dall’alunno

• Assunzione di uno stile valutativo

coerente alle indicazioni contenute

nelle indagini INVALSI

• Elaborazione di un curricolo

verticale condiviso tra i diversi

ordini di scuola con particolare

attenzione ai traguardi di

apprendimento attesi e alla loro

valutazione

• Individuazione precoce delle

criticità che possono interferire con

il normale percorso didattico –

educativo pregiudicandone il

successo

56

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

RISULTATI A

DISTANZA

Il confronto con i dati

locali e nazionali

autorizza ad un cauto

ottimismo riguardo alle

attività di orientamento

scolastico dell’I.C., che

certamente potrebbero

ricevere un feedback

positivo dal

monitoraggio del

successo formativo

nella scuola superiore

degli alunni che lo

hanno frequentato fino

alla classe terza della

secondaria di primo

grado.

Promozione al

secondo anno di

scuola superiore

dell’86,6% degli

studenti contro il

90,9% della

media nazionale

Il consiglio

orientativo

espresso dai

docenti del

Consiglio di

Classe è seguito

dall’85% degli

studenti, in

assoluto il dato

percentuale più

alto rispetto alla

realtà locale e

nazionale

Tra gli studenti

che non seguono

il consiglio

orientativo i

promossi sono

l’85,7%, cioè

circa 8 punti

percentuale in più

rispetto alla media

nazionale

Non sempre le

scuole superiori

rispondono alle

richieste di

informazioni sugli

ex alunni dell’IC

Garantire, per tutti gli

alunni dell’IC, di un

consiglio orientativo

che tenga nel debito

conto il progetto di

vita e le attitudini di

ciascuno e ne

rispecchi le

aspirazioni alla

realizzazione

personale e

professionale

Elaborare strumenti di lavoro semplici e

chiari per la raccolta di dati dalle scuole superiori, tali da favorirne il riscontro da parte delle stesse e consentire la tabulazione immediata e leggibile a chi

opera in questo ambito.

• Riflessione, in seno al Consiglio di

Classe, sugli stereotipi che

condizionano l’orientamento e che

potrebbero influire negativamente

sul successo formativo degli alunni

in uscita

• Ascolto e valutazione delle

motivazioni che sostengono le

scelte degli alunni

• Incentivo costante delle attitudini

rilevate

• Intervento di figure professionali

specializzate nel rilevare, tramite

questionari o altri strumenti, le aree

di interesse professionale

dell’alunno

• Ricerca di contatti significativi con

le scuole superiori del territorio,

attraverso le informazioni delle

quali seguire gli alunni usciti

dall’IC nel loro percorso successivo

per verificare la validità del

percorso formativo offerto loro

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

AMBIENTI DI

APPRENDIMENTO Ampliare il numero delle dotazioni multimediali e

strumentazioni specifiche per fornire adeguati spazi a tutti i plessi scolastici, per la

didattica attraverso l’uso delle nuove tecnologie e con l’implementazione

della rete di connettività

La Promozione di

modalità

didattiche

innovative passerà

quindi attraverso

il consolidarsi

della pratica

comune di utilizzo

di tutto il parco

hardware e

software, attuale e

futuro,

dell’istituto.

Soprattutto in asse

verticale partendo

anche dalla scuola

dell’infanzia sino

ad arrivare alla

scuola secondaria

di primo grado

A regime la presenza

di supporti didattici

nelle classi: computer,

lim, materiali per

attività scientifiche,

materiali per attività

espressive, Reti

wireless e LAN,

saranno di pieno

utilizzo, sia per

attività didattiche, sia

per sperimentazioni

innovative, che per lo

sviluppo di

competenze

disciplinari e

trasversali. B)Oltre ai

referenti di Area 2

(Funzioni

strumentali), che

aggiornano,

supervisionano e

supportano i docenti

fruitori dei laboratori.

Condividere le regole di comportamento,

relative all’utilizzo dei mezzi e degli spazi

informatici e multimediali, sono da

considerarsi azioni, efficaci promosse dalla

scuola, per lo sviluppo e il raggiungimento

delle competenze Sociali e di conseguenza

anche Digitali

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

INCLUSIONE E

DIFFERENZIAZIONE

da superare:

difficoltà ad avviare un

sistema di intervento

condiviso da e tra tutte

le componenti

la scuola supera la

logica

emarginante della

coppia alunno-

insegnante

specializzato e si

La verifica

dell’attività svolta

deve essere effettuata

costantemente in

itinere allo scopo di

definire le iniziative e

Garantire le pari opportunità delle persone

disabili vuol dire innanzitutto assicurare

l’esercizio del diritto all’educazione,

all’istruzione ed all’integrazione sociale,

migliorare riducendo l’effetto di

disorientamento dei docenti curricolari e

57

scolastiche

necessità di avvio di

una rete di risorse

umane territoriale più

ampia per la piena

condivisione dei

problemi e la ricerca di

soluzioni tra i vari

livelli istituzionali

maggiore presa in

carico e coinvolgimento

delle problematiche

inerenti la diversità.

orienta su

esperienze di

didattica

alternativa che

mettono in primo

piano il ruolo

attivo di tutti gli

alunni all’interno

della classe. Il

tessuto dei

rapporti amicali e

solidali è la

condizione per

favorire

l’apprendimento

cooperativo e il

tutoring, strumenti

efficaci per lo

sviluppo della

persona

nell’apprendiment

o, nella

comunicazione e

nella

socializzazione.

di calibrare gli

interventi successivi.

E’ necessario

ottimizzare la

collaborazione tra

ASL, scuola e

famiglia così come

l’integrazione tra i

colleghi del gruppo e

tutti i docenti e il

personale dei plessi

scolastici coinvolti.

specializzati lavorando su

informazione/formazione e consulenza sulle

tematiche dell’handicap e del disagio.

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

CONTINUITA’ E

ORIENTAMENTO Difficoltà ad avviare

azioni sistematiche

inerenti ATTIVITA’

DI ORIENTAMENTO

AL TERRITORIO E

ALLE REALTA’

PRODUTTIVE E

PROFESSIONALI

L’Istituto offre,

tramite docenti

tutor,

informazione

dettagliata e

aggiornata sulle

varie iniziative

open days e

laboratori

organizzate dagli

istituti superiori,

destinate agli

alunni delle classi

terze e alle loro

famiglie, in orario

extrascolastico;

Distribuire agli

studenti dispense

contenenti

l’elenco di tutte le

scuole superiori di

Lecce e dei paesi

limitrofi ( con

indirizzo di posta

elettronica e

numeri di telefono

) con

l’indicazione dei

diversi indirizzi di

studio;

AVVIARE

PERCORSI DI

ORIENTAMENTO

PER LA

COMPRENSIONE

DEL SE’ E DELLE

PROPRIE

INCLINAZIONI

L’attività di durata

triennale; è un

percorso educativo e

formativo, per

promuovere e

potenziare negli

alunni le capacità di

autoconoscenza e di

autovalutazione, atte a

favorire una migliore

riuscita scolastica e la

competenza critica di

scelta.

OFFRIRE testimonianze, attraverso

rappresentanti della società civile, di occasioni formative di crescita personale Azioni di indirizzo delle risorse verso le priorità, i contributi del Territorio, le

risorse finanziarie e strumentali disponibili per il perseguimento degli obiettivi prioritari di orientamento.

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

ORIENTAMENTO

STRATEGICO E

ORGANIZZAZIONE

Avviare forme di flessibilità didattica

Comunicare

processi e

Avviare percorsi

finalizzati a dare Offrire una formazione spendibile per l’intero arco della vita attraverso gli

58

DELLA SCUOLA con adeguamento sul monte ore disciplinare, prevedere l’utilizzo di ambienti/spazi

laboratoriali flessibili

traguardi

raggiunti e da

raggiungere

impostando il

processo di

autovalutazione

come componente

permanente e

condotta in modo

sistematico per

comunicare

processi e

traguardi

raggiunti

senso allo stare a

scuola promuovendo

il riconoscimento di

essa quale luogo dove

costruire in maniera

significativa

conoscenze, abilità e

competenze attraverso

esperienze reali,

contestuali e

pienamente

verificabili

strumenti di autonomia per insegnare ad “essere” mettendo a confronto la propria progettualità con i valori della società in cui viviamo.

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO/PROCESSO

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE

UMANE

Dare avvio a pratiche

maggiormente incisive

nell’ottica della

corresponsabilità e

appartenenza alla

comunità scolastica.

Potenziare i livelli di

comunicazione dei

processi e traguardi

raggiunti e da

raggiungere per

costruire l’identità

incisiva della scuola

valorizzando il

pregresso e diffondendo

il progetto di crescita

attraverso

l’individuazione di aree

e nodi di criticità per

trasformare le

potenzialità in fattori di

qualità.

Rispondere in

maniera adeguata

ai bisogni

emergenti per

affrontare le

criticità e

superarle, offrire

l’opportunità di

fruizione di

contesti di

apprendimento

oltre l’orario

scolastico e aprire

ad un’utenza più

ampia per un

maggiore utilizzo

di laboratori e

strutture

attrezzate.

Consolidare la cultura

della responsabilità

condivisa e

conseguentemente la

cultura progettuale

intesa come

valorizzazione delle

risorse disponibili in

vista di obiettivi

validi, condivisi,

dichiarati,

rendicontabili.

Incentivare maggiore

solidità e coerenza dei

patti formativi con le

famiglie.

Favorire il processo di interazione proficuo

tra il settore amministrativo e il settore

didattico, superando la logica dei due livelli

separati e distinti. Superare l’asincronia tra

POF e Programma Annuale in termini di

progettazione/predisposizione delle attività

scolastiche.

Coniugare efficienza ed efficacia in vista di

una gestione strategica che esprima la sintesi

dei poteri e delle risorse

CRITICITA’ ESITI DESCRIZIONE

DELLA PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO/PROCESSO

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Incentivare in maniera

incisiva pratiche di

coinvolgimento e di

condivisione con le

agenzie educative

presenti nel Territorio.

Sostenere rapporti

costanti tra l’E.L. e il

mondo della scuola

attraverso azioni di

raccordo sistematico

Informazione

chiara, tramite

attenta azione di

disseminazione,

su finalità,

obiettivi,

contenuti e

organizzazione

delle attività a

favore degli

alunni e di altri

fruitori.

Collaborazione da

parte di specialisti

nell’organizzazion

e di particolari

attività previste

nei percorsi

formativi.

Integrazione di

tutte le attività

programmate nel

Piano dell’Offerta

Formativa

Mettere i atto forme

incisive di alleanze

educative.

Potenziare il senso di

appartenenza e

responsabilità.

Definire tramite

accordi e protocolli di

intenti i ruoli e le

competenze delle

figure istituzionali

presenti nel Territorio.

Realizzare momenti

formativi e di

incontro/confronto in

rete tramite la

presenza di figure di

rilievo nel panorama

culturale locale e

nazionale.

Realizzare appieno “un sistema formativo

allargato” attraverso interventi educativi coesi

e concreti con le altre istituzioni, superando la

logica dell’estemporaneità e frammentazione.