Istituto Comprensivo Statale S. Pellico DIDATTICI DEFINITIVO... · La tecnica dell'orto sinergico*...
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IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Istituto Comprensivo Statale S. Pellico P.zza Europa, 9 - 20010 Arluno(MI)
Tel. 02.901.700.1-02.903.765.29;Fax 02.903.767.92
Cod. meccanografico MIIC860003 - Cod. fiscale: 93527540152
e-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
"I semi sono l'inizio e la fonte di ogni vita;
per milioni di anni i semi si sono evoluti in natura:
piano piano si sono affermate le piante più resistenti e più generose.
Ma i semi raccolgono dentro di sé, oltre agli anni di evoluzione naturale,
anche tutti i cambiamenti che i contadini hanno ottenuto nel corso dei millenni
grazie alla loro opera di selezione.” - Vandana Shiva
Osservo Rifletto Trasformo Imparo
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Premessa
Arluno è un comune dell’interland milanese, di 12.000 abitanti che in pochi anni è passato da una
realtà agricola ad una post-industriale; attualmente è interessato da un’alta percentuale di immigrazione che
lo pone tra i comuni ad alta presenza di extra-comunitari; nonostante ciò il tessuto sociale è ricco ed
articolato e sono molte le associazioni che collaborano con la scuola.
L’IC “S. Pellico” è l’unica realtà scolastica presente sul territorio e svolge un ruolo trainante, in piena
collaborazione con l’amministrazione comunale, in una vera ottica di sussidiarietà reciproca.
Nelle nostre scuole, in passato, abbiamo già svolto esperienze di “orto” consapevoli che la valenza
del coltivare va ben oltre l’aspetto della crescita delle piantine e coinvolge la crescita personale fino a
raggiungere quella della comunità poiché fare un orto ha ricadute positive su differenti ambiti ed incide sul
modo stesso di fare e di stare a scuola.
Il primo ambito di miglioramento è quello della didattica inclusiva; la lezione esce dall’aula, si fa
concreta e in questo suo farsi migliora il benessere del gruppo classe. I nostri orti didattici sono strumento a
supporto dei programmi scolastici per stimolare la conoscenza ed il rispetto della natura, ambienti ideali per
accrescere la stima di sé, ritrovare la gioia di vivere il rapporto con la terra e con l’ambiente. Le esperienze
compiute ci confermano che la cura della terra, per la sua peculiarità contribuisce alla realizzazione di una
didattica inclusiva in cui anche gli alunni con bisogni educativi speciali trovano ampi margini di
miglioramento. La relazione con le piante influisce sulle risposte psicologiche, fisiologiche e sociali dei
ragazzi: prendersi cura, saper aspettare, osservare, divengono azione e strumento per ritrovare la
dimensione dello spazio e del tempo e sostengono anche il recupero psico-motorio dell’individuo.
Un secondo ambito è quello della didattica per competenze e multidisciplinare; coltivare
contribuisce alla realizzazione di una didattica positiva e laboratoriale in cui il bambino è protagonista
insieme ai compagni ed è artefice dei propri apprendimenti; le differenti materie di studio concorrono alla
realizzazione del progetto poiché l’orto obbliga a prendere in considerazione molteplici aspetti, fare
previsioni, verificare ipotesi, sperimentare, documentare, raccontare… In un tempo in cui la velocità, la
subitaneità e la virtualità dell’agire generano nozioni astratte, scollegate e superficiali che allontanano i
bambini dalla realtà, l’orto riporta alla concretezza con il ritmo, la forza e le indiscutibili leggi della natura che
costituiscono un insegnamento silenzioso ed efficace; infatti i nostri ragazzi oggi rischiano di perdere,
insieme ai legami con il territorio e al rapporto con le stagioni, il valore e la sacralità della terra, il significato
stesso del cibo che da essa viene tratto e il senso della comunità, dello “stare insieme per”, ormai distante
anni luce dallo stile di vita dell'odierna tipologia di società.
Un terzo ambito è rappresentato dalla didattica trasversale, l’orto è occasione per una educazione
allargata al territorio poiché permette di costruire relazioni tra la scuola, gli studenti, i familiari e il paese che,
opportunamente coinvolto, riesce a trasformarsi in comunità educante; si tratta di una didattica allargata
nello spazio ma anche nel tempo perché i nostri orti prevedono il contributo di genitori e nonni che
affianchino i bambini nella loro realizzazione. Questo aspetto è ancor più presente ad Arluno dove non è
difficile che i nonni provengano da una tradizione contadina e siano abituati a condurre un orto.
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Finalità La realizzazione e la cura dell’orto offrono la possibilità ai bambini di scoprire tempi e ritmi della
natura e di cogliere il forte legame che ci lega a ciò che mangiamo; consentono di trasmettere alle nuove
generazioni, attraverso la conoscenza, la sperimentazione e la pratica, il senso di interdipendenza tra uomo
e natura: l’orto diviene catalizzatore della circolarità delle relazioni nell’ecosistema e porta allo sviluppo di
una vera e propria coscienza ecologica che aiuti gli alunni a comprendere che:
• un ecosistema non genera rifiuti, dato che gli scarti di una specie sono il cibo di un’altra;
• la materia circola continuamente attraverso la rete della vita;
• l’energia che alimenta i cicli ecologici deriva dal sole;
• la biodiversità garantisce la capacità di recupero.
Destinatari Gli orti saranno realizzati con le modalità esposte in seguito in ciascuno dei 5 plessi scolastici del IC
Pellico di Arluno, tutti dotati di ampio giardino recintato; si realizzeranno 4 orti che coinvolgeranno:
1. 170 bambini della scuola dell’Infanzia “A. Girola” e 110 bambini della primaria A. Moro, presso il
plesso A. Moro, in via Damiano Chiesa
2. 170 bambini della primaria “De Filippo”, in via S. Isaia, presso la scuola delle frazioni di
Rogorotto/Mantegazza
3. 370 bambini della primaria “S. Pellico”, presso il plesso di via E. Toti 2
4. 340 ragazzi della scuola secondaria “G. Marconi”, in piazza Europa 9
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Obiettivi Conoscere i cicli produttivi, la stagionalità e le modalità di consumo;
promuovere un’adeguata alimentazione che preveda anche il consumo di prodotti ortofrutticoli freschi;
comprendere l’importanza di una agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente;
valorizzare le biodiversità colturale e culturale del territorio e la salvaguardia di tradizioni, usi ed
espressioni delle generazioni passate;
condividere emozioni legate sia al lavoro nell’orto, sia al consumo dei suoi prodotti;
sviluppare abilità manuali e mettere in pratica conoscenze scientifiche;
migliorare il pensiero logico interdipendente;
riflettere sulle proprie storie locali e familiari.
Risorse umane destinate al progetto Per quanto riguarda la scuola primaria saranno i docenti delle classi terze e delle classi quinte a
prendersi cura dell’orto e a condurre l’attività, almenno 5 in Pellico, 3 a Rogorotto e 3 in Moro; le altre classi,
compresi i piccoli della scuola dell’infanzia fruiranno dell’orto come osservatori o, su richiesta, con la
coltivazione di una piccola porzione. Per la scuola secondaria saranno le 5 classi seconde quelle
maggiormente coinvolte nella cura, in particolare con i docenti di matematica e tecnologia.
Un ruolo fondamentale sarà quello dei collaboratori scolastici e dei volontari che garantiranno la cura
dell’orto nel periodo di chiusura dell’attività scolastica e supporteranno il lavoro delle classi.
Metodologie e sussidi didattici La rivoluzione del filo di paglia di Masanobu Fukuoka (per la scuola secondaria)
La tecnica dell'orto sinergico*
ECOALFABETO, L'orto dei bambini di Fritjof Capra
Storia dei semi di Vandana Shiva
Diffusione e disseminazione delle attività Realizzazione di un blog/diario e di una pagina Facebook per ogni singola scuola che verrà usato per
raccontare le varie fasi del progetto.
Pubblicazione su siti e riviste di settore
Articoli sulla stampa locale e sul notiziario del comune
Mostra nelle giornate di scuola aperta
Formazione per i docenti La formazione dei docenti sarà garantita dalla collaborazione con esperti e attraverso l’uso della rete con
l’iscrizione a portali che consentiranno poi di poter usufruire di corsi, eventi e altri strumenti utili per il
continuo del progetto come:
MIcoltivo http://www.micoltivo.it,
Ortiscolastici http://ortiscolastici.blogspot.it/,
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Orto in condotta: http://www.slowfood.it/educazione/pagine/ita/pagina_orto.lasso?id_pg=130
promosso da Slow Food
Fasi organizzative Si partirà con la preparazione del terreno entro marzo/aprile, si stabilirà il sistema di irrigazione ed
eventuali costruzioni di olle per l'irrigazione utilizzando parte della tecnica dell'orto sinergico1 e degli spazi
divisi in quadrati2.
Nel mese di marzo si effettueranno le prime semine nei vasetti in classe, con le spiegazioni di come
si dovranno curare le singole piantine e la quantità di luce e acqua che necessiteranno per crescere. Una
volta che le piantine saranno cresciute a sufficienza si potranno mettere a dimora in piena terra
consociandole ad altre varietà orticole e fiori che formeranno una “sinergia” che garantirà lo sviluppo
armonico e la difesa da insetti nocivi e favorirà l'arrivo degli insetti impollinatori creando un luogo armonico e
biodiverso.
Per fare in modo che i bambini possano seguire e raccogliere i frutti del loro lavoro si può stabilire
una sorta di calendario dei lavori:
• Mese di marzo: semina in classe delle piantine
• Mese di maggio inizio giugno: messa a dimora delle piantine
• Mesi di luglio, agosto le piantine cresceranno (dovrà esserci qualcuno che controllerà lo stato di
salute e di irrigazione)
• Mesi di settembre/ottobre: si raccoglieranno: pomodori, peperoni, melanzane, carote, sedano,
zucchine, zucche, fagioli, fagiolini, mais, ecc.
Si può anche pianificare la successiva stagione autunnale/invernale dove si potranno coltivare e
raccogliere ancora diverse varietà di ortaggi, quali: cavoli, cavolfiori, cipolle, carote, porri, verze, cavolini di
bruxelles, ...
Per tutto il periodo del progetto si terrà aggiornato il blog e/o la pagina Facebook della scuola con i
progressi e i successi ottenuti così che sia visibile da tutti: bimbi, genitori, istituzioni o associazioni. Se
necessario si potranno integrare i supporti multimediali con schede del dettaglio coltivazione, con date di
semina, germoglio, trapianto, temperatura, ... che verranno compilate dagli alunni e si potranno tenere come
registro delle semine cartaceo.
Risultati attesi Realizzazione di un semenzaio
Dissodamento di alcune aiuole esterne nelle quali verranno piantati ortaggi, erbe aromatiche e fiori ove
possibile, con l'utilizzo parziale della tecnica dell'orto sinergico.
Realizzazione di cassoni con materiali riciclati (ad esempio pallets) da riempire con terriccio misto a
compost/humus.
1 Cos'è e come funziona il sistema dell'orto sinergico: http://www.associazioneeco ; it/files/u1/Manuale_orto_sinergico.pdf
2 Cos'è e come funziona il sistema dei cassoni a quadrati: http://www.giardinauta.it/squarefootgardeninglortoaquadrettidegliamericani/
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Realizzazione di un sistema di irrigazione “sotterranea” con olle in terracotta autocostruite. Che
riduranno in modo considerevole lo spreco di acqua e la possibilità di generare malattie alle piante se
bagnate in modo scorretto.
Realizzazione di concimi e antiparassitari biologici e fai da te usando erbe, piante e ortaggi.
Realizzazione di un blog/diario per ogni singola scuola che verrà usato per raccontare le varie fasi del
progetto.
Realizzazione di una pagina Facebook per progetto.
Giornata a tema conclusiva.
Evebtuale vendita di compost e prodotti almercato biologico che si svolge in paese ogni venerdì.
Materiali e attrezzi Semi e piantine (semi antichi, tramandati da generazioni non OGM o manipolati ad uso commerciale)
Vasetti di yogurt vuoti o altri piccoli contenitori che serviranno per le semine e si potranno riutilizzare di
volta in volta
Guanti da lavoro
Zappette, rastrelli
Innaffiatoio
Humus di lombrico o compost
Pali in bambù e legacci per le colture che necessiteranno di sostegni
Aree di coltivazione Ci sono diverse aree sia in piena terra che fuori suolo nelle singole scuole che possono essere
convertite in zone coltivabili. Alcune sono state scartate perché presentano alberi (come Pini, Abeti o
Castagni selvatici) che con le loro foglie rendono il terreno troppo acido per poter collocare nell'area ortaggi.
In caso si potranno destinare queste zone all'impianto di piccole coltivazioni di frutti di bosco: more, lamponi,
mirtilli, che necessiteranno però di diversi supporti come ad esempio piccole reti per permettere
l'arrampicarsi delle piante. Tutte le aree saranno ben vivibili dall’intera cittadinanza. Di seguito un esempio
di locazione divisa per singola scuola:
SCUOLA PRIMARIA "ALDO MORO" Piena terra
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
SCUOLA PRIMARIA "EDUARDO DE FILIPPO" Piena terra
SCUOLA PRIMARIA "SILVIO PELLICO" Piena terra
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. MARCONI Piano terra e Fuori suolo (cassoni)
In questa zona è già presente una sorta di cassone in cemento che
presenta già delle piante. Potrebbe essere risistemato usando del
terriccio apposito, fornito di sistema di irrigazione, dove andranno poi
trapiantate diverse varietà orticole e fiori.
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Verifica e valutazione Monitoraggio sul rispetto d dei tempi, delle azioni programmate e dei prodotti attesi;
valutazione rispetto alla ricaduta delle attività in ambito di verifica da parte degli organi preposti;
sondaggio circa il gradimento della proposta laboratoriale, attraverso elaborati e riflessioni degli
alunni.
Punti di forza Punti di forza del progetto sono:
La promozione della cultura del benessere
La proposta simultanea rivolta ad alunni, genitori e comunità
Il coinvolgimento delle agenzie territoriali e di qualificati esperti
La risposta a precisi bisogni emersi da genitori e docenti
La sinergia di interventi che si viene a creare tra famiglie, scuole di vari ordini e territorio
Collaborazioni Il progetto sarà realizzato con il sostegno di:
Il Comune di Arluno – Assessorato all’ecologia, Assessorato all’educazione e alla cultura
L’Associazione dei genitori dell’IC Pellico di Arluno
L’Università della terza Età – UTE “La Filanda” di Arluno
Le Associazioni Anteas e Auser
Un ringraziamento particolare al consigliere comunale Andrea Tosone e a Alessandra Pioltelli per la prima
stesura del progetto e per la consulenza tecnica.
Impegni Si dichiara di:
x possedere e destinare per i cinque anni successivi a quello d’impianto uno spazio adeguatamente
ampio di minimo di 30 metri quadrati per ospitare l’orto negli spazi all’aperto di competenza
dell’Istituto;
x disporre di un allacciamento dell’acqua idoneo per l’impianto d’irrigazione;
x concordare con l’Ente proprietario dell’Istituto scolastico (Comune o Provincia) la realizzazione
dell’orto e dell’impianto d’irrigazione all’interno degli spazi di loro proprietà;
x impegnarsi a mantenere la funzionalità dell’orto scolastico e il suo inserimento nella
programmazione scolastica per almeno i 5 anni scolastici successivi a quello d’impianto;
x impegnarsi a mantenere in buono stato la dotazione concessa, fatto salvo l’ordinaria usura;
x presentare un progetto secondo le modalità di seguito descritte.
Esperienze passate nel campo dell’educazione alimentare La scuola realizza un articolato piano di educazione alimentare ed al consumo sostenibile in collaborazione
con la Coop Lombardia, la Regione, la Provincia e il Comune attraverso la visita a fattorie e realtà produttive
locali (caseifici, panifici, pastifici, centrali del latte…)
Le azioni più significative, che hanno coinvolto l’intero istituto sono state:
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
2008/2009 – Educazione alla sostenibilità – “Non c’è acqua da perdere” – realizzazione di video
2010/2011 – Educazione alimentare – Frutta nelle scuole - continua
2011/2012 – Educazione alimentare – “Etichetta etica” , Concorso di poesia “Le parole del cibo”, formazione
per docenti e genitori “Mangiare con cura” in collaborazione con la dott. Nigris – Università Bicocca
2012/2013 – educazione alimentare – “Cibo e cultura” in collaborazione con la dott. Nigris – Università
Bicocca presentato nel convegno sull’alimentazione tenutosi nel Palazzo della Regione maggio 2014
2013/2014 – Educazione contro lo spreco alimentare – “Il cibo è energia, non buttiamolo via”
N.B. Le azioni della scuola sono state segnalate in diversi convegni quali buone pratiche.
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
RETE LOMBARDA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE
«LE NOSTRE BUONE PRATICHE….» “Le buone pratiche sono i progetti o gli interventi che “in armonia con i principi/valori/credenzee le prove di efficacia e ben integrati
con il contesto ambientale, sono tali da poter raggiungereil miglior risultato possibile in una determinata situazione”
(Kahan e Goodstadt, 2001)
Se tra le attività/progetti condotti dal suo Istituto in materia di promozione della salute dovesse segnalarne uno particolarmente significativo, quale sceglierebbe?
Nome/titolo intervento: “Cibo e cultura”
Periodo di svolgimento: anno scolastico 2012/2013 e continua
Breve descrizione: a partire dalla formazione dei docenti avvenuta nel settembre 2012, a cura del gruppo coordinato dalla dott.ssa Elisabetta Nigris dell’Università Bicocca, si sono realizzati interventi specifici nei tre ordini di scuola che hanno avuto come sfondo “il cibo e la cultura”. Per l’infanzia: cosa c’è nel piatto Per la primaria: a tavola scelgo Per le quarte e le quinte della primaria e per la secondaria: le parole del cibo – concorso di poesia, in collaborazione con l’Università della terza età – “La Filanda”. Per la secondaria: tavole in festa Le attività si sono concluse con una mostra a giugno 2013 ed un convegno che ha coinvolto tutto il territorio ed in particolare i genitori e gli amministratori locali. Da questo convegno è partita la seconda azione, quella che stiamo ora realizzando:
• sul gradimento e sullo spreco del cibo in mensa; per l’introduzione dell’acqua alla spina – l’acqua del sindaco.
Ragioni per le quali può essere considerato una “buona pratica” 1. Percorsi realizzati a partire da scelte culturali e teoriche forti
e condivise aventi come partner l’Università 2. attività formativa trasversale dall’infanzia alla primaria con il
coinvolgimento di tutti gli alunni del comprensivo 3. coinvolgimento delle famiglie, delle agenzie educative e di
tutto il territorio 4. coinvolgimento tra le generazioni con i ragazzi che scrivono
per gli adulti e si fanno “formatori” 5. scuola che si pone come agenzia educante in un’ottica di
sussidiarietà con le istituzioni locali 6. accompagnamento e supervisione da parte della Bicocca oer
tutto il percorso
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
ricaduta nella quotidianità con il netto miglioramento del rapporto con la mensa e del tempo mensa
Denominazione Istituto Istituto comprensivo “S. Pellico” Arluno – MI - Ordine
Istituto Comprensivo Infanzia Primaria Secondaria I° grado
Tipologia Educazione Alimentare – Educazione Ambientale Nome referente SPS Silvia Arisi Comune Arluno Indirizzo mail
Le tappe: settembre – dicembre 2012 la formazione
gennaio – maggio 2013 “A tavola scelgo” scuola primaria
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Maggio 2013 “Le parole del cibo” scrittura creativa, concorso di poesie sul cibo – terze, quarte e quinte primaria e scuola secondaria –nonni che premiano i nipoti
Prendi tutto con gusto Appena sveglio la mattina
corro subito in cucina, ho una fame da leone
pronto a fare colazione. Latte, biscotti e tè
ecco quello che fa per me,
devo affrontare una lunga giornata mi fa bene questa mangiata.
E poi lo so, per crescere sano il buon cibo mi dà una mano:
pasta, riso, verdure e prosciutto per crescere bene io prendo tutto.
Cavoli!
Il cavolfiore in fondo ha un buon
sapore il mandarino
è fresco e genuino l'arancia
è buona per la pancia.
Ora mi chiedo: l'insalata
rallegra la giornata? e la zucchina si mangia di mattina?
Una bianca sorpresa
Soffice come la neve delicata come un bucaneve.
Se di pomodoro e basilico il tuo letto è fatto
la nostra bandiera hai soddisfatto, se ti ricopro con olio delicato
sei delizia del mio palato.
La tua forma rotonda mi ricorda una bomba,
bella e buona come una caramella sei proprio tu la mia mozzarella.
Amata e ricercata sei la regina di ogni tavolata.
Sostenibilità
Il diritto al cibo è fondamentale e mangiare tutti quanti
non sarebbe male. Certi paesi ne hanno in abbondanza
mentre alcuni hanno solo la speranza. Ogni bambino ha bisogno di una dieta
equilibrata: così diventa grande anche con
la frutta e verdura mangiata. Con la moderna produzione e il
commercio dei prodotti alimentari
troviamo sulla tavola i cibi più vari, ma attenzione agli effetti ambientali
occorre preservare le risorse naturali.. Acqua, suolo ed energia non si possono buttar via.
IC “S. Pellico” Arluno “Osservo Rifletto Trasformo Imparo”
Giugno 2013 “Tavole in festa” scuola secondaria
Giugno 2013 “Il cibo si mostra” e “Cibo e cultura” Mostra conclusiva e convegno – rilancio Anno scolastico 2013/14