Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” · 2019-02-13 · Istituto Comprensivo Statale “Aldo...

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Istituto Comprensivo Statale Aldo Moro” P.T.O.F. TRIENNIO 2016 /2019 a.s. 2017/2018 Elaborato dal Collegio docenti Approvato dal Consiglio d’Istituto n. 2 del 4 dicembre 2018 delibera n. 32 con allegati inseriti nel documento Carta dei servizi Allegato A Regolamento di Istituto Allegato B Patto educativo di corresponsabilità Allegato C Regolamento reclutamento Esperti Esterni e Tutor Allegato D Atto di Indirizzo Allegato E Piano di Miglioramento Allegato F Piano Triennale Animatore Digitale Allegato G e allegati in sezione separata Rapporto di Autovalutazione Allegato H Curricolo Verticale Allegato I P.A.I. Allegato L Statuto delle Studentesse e degli Studenti Allegato M

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Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro”

P.T.O.F. TRIENNIO 2016 /2019

a.s. 2017/2018

Elaborato dal Collegio docenti

Approvato dal Consiglio d’Istituto n. 2 del 4 dicembre 2018 delibera n. 32

con allegati inseriti nel documento

Carta dei servizi – Allegato A

Regolamento di Istituto – Allegato B

Patto educativo di corresponsabilità – Allegato C

Regolamento reclutamento Esperti Esterni e Tutor – Allegato D

Atto di Indirizzo – Allegato E

Piano di Miglioramento – Allegato F

Piano Triennale Animatore Digitale – Allegato G

e allegati in sezione separata

Rapporto di Autovalutazione – Allegato H

Curricolo Verticale – Allegato I P.A.I. – Allegato L

Statuto delle Studentesse e degli Studenti – Allegato M

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INDICE Sezione introduttiva: Premessa 3

Le fonti normative 4

Pratiche gestionali e organizzative

Presentazione dell’Istituto 5

I nostri dati 7

Finalità 8

Vision e Mission 9

Risorse strutturali 10

Analisi del contesto 12

Analisi dei bisogni formativi 15

Le nostre Priorità 16

L’Organigramma 17

Il Funzionigramma 18

L’orario di funzionamento 19

I nostri …Numeri 20

Organico dell’autonomia 23

Pratiche educative e didattiche:

Il Curricolo Verticale 26

Il Percorso Formativo 28

Metodologie e strategie 29

Rapporti scuola - famiglia 30

Gli ordini di scuola

La Scuola dell’Infanzia 31

La Scuola Primaria 37

La Scuola Secondaria di primo grado 45

Verifica, Valutazione ed Autovalutazione d’Istituto

La valutazione 52

L’INVALSI 57

L’Autovalutazione 58

Progettazione…Inclusione…Formazione:

L’ampliamento dell’Offerta Formativa 60

L’Inclusione 65

Le visite e i viaggi di istruzione 69

La Formazione e l’aggiornamento 72

Allegati

A - Carta dei servizi 83

B - Regolamento di Istituto 85

C – Patto educativo di corresponsabilità 102

D - Regolamento reclutamento E.E. e Tutor 103

E - Atto di indirizzo

F - Piano di Miglioramento

109

112

G - Piano triennale dell’Animatore Digitale 120

Allegati non presenti nel documento

H – RAV //

I - Curricolo verticale //

L- P.A.I.

M – Statuto delle Studentesse e degli Studenti

//

//

2

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PREMESSA

La scuola, nel corso del tempo, ha subito molteplici trasformazioni, dalla scuola intesa come Istituzione

organizzata per l’istruzione collettiva diretta anche a combattere l’analfabetismo degli adulti, si è giunti ad una

scuola predisposta alla Formazione dell’individuo, della persona e del cittadino. Dall’ 8 marzo 1999, con il

regolamento dell'autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999) è stato realizzato in ogni istituzione

scolastica un Piano dell'Offerta Formativa (P. O. F.), documento che aveva il compito di mettere a fuoco le

scelte culturali, didattiche e organizzative di ogni scuola. Oggi con la legge 107 del 13 luglio 2015 (che ha

sostanzialmente modificato la visione generale del comparto istruzione). Il P.T.O.F., così come il “vecchio”

P.O.F., definisce e illustra l’identità della scuola in un’ottica pienamente orientata al successo formativo degli

studenti e costruisce le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione che rendono flessibile

l’attività educativa e ne migliorano l’efficienza e l’efficacia. La scuola, attualmente, punta alla qualità

dell’apprendimento di tutti gli alunni, sostenendo sia difficoltà e disagi che potenziando eccellenze e delinea un

processo formativo che si costruisce nel rapporto integrato tra scuola/famiglia/ambiente/territorio, l’alunno è il

centro intorno al quale ruota l’intero comparto istruzione. La scuola, quindi, fissa:

- la centralità della persona dell'alunno nel rispetto della sua condizione

- l’attenzione alla realtà esterna, famiglia e territorio, in cui l'alunno vive e si realizza come persona

autonoma

- la congruenza delle risposte, per cui il valore di un PTOF non è dato solo da cosa prevede, ma da come

risponde all'utenza

- la coerenza tra tutte le azioni poste in essere in ordine ai contenuti, alle relazioni, all'organizzazione.

La nostra scuola elabora un’offerta pianificata di crescita ed educazione che mira allo sviluppo degli obiettivi

prioritari delineati al comma 7 della legge 107/2015 con un’attenzione particolare a (lettere a-b-d-e-h-i):

1. valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla

lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia

Content language integrated learning (a)

2. potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche (b)

3. potenziare le metodologie laboratoriali e le attività di laboratorio (i)

4. sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze ed il dialogo tra culture, il sostegno

e l’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziare le conoscenze in materia giuridico ed economico-

finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità (d)

5. sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali (e)

6. sviluppare delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,

all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con

il mondo del lavoro (h)

Priorità sarà data alla trasformazione in meglio, dei punti critici emersi dal RAV, che sono:

a) riduzione della variabilità tra classi parallele; b) miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate

nazionali; c) migliorare le modalità di ascolto e collaborazione con i genitori; d) implementare i corsi di

aggiornamento per il personale; e) valorizzare le risorse esistenti.

La realizzazione di una progettualità così complessa comporta la predisposizione in modo attento e preciso, di

ogni singolo passaggio attraverso il quale essa sarà declinata. Tale progettualità è inserita nei documenti allegati

al PTOF cui si rimanda per la visione completa:

RAV: Rapporto di Autovalutazione

PdM: Piano di Miglioramento

PdMD: Piano di Miglioramento Digitale

PdF: Piano della Formazione del personale

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa. M. Cristina Bottigliero (firma autografa sostituita a mezzo stampa

ai sensi dell’art. 3 c.2. del D.lgs 39/93)

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FONTI NORMATIVE ESSENZIALI CUI SI ISPIRA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Costituzione della Repubblica italiana:

• Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza

distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni

personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e

sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno

sviluppo della persona umana...”

• Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,

lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...”

• Art. 30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati

fuori dal matrimonio...”

• Art. 33: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento...”

• Art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni è

obbligatoria e gratuita”.

Leggi costituzionali: L.C. 3/2001

Leggi ordinarie: L. 241/1990 e s. m. i.; L. 20/1994; L. 169/2008; L. 170/2010

Leggi delega: 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008

D. P. R.: 275/1999; 139/2007; 81/2009; 89/2009; 122/2009; 87/2010; 88/2010; 89/2010; 80/2013

Decreti Legislativi: 81/2008; 196/2003; 59/2004

Direttiva del MIUR sui Bes del 2012

Riforma del Sistema nazionale di istruzione e formazione: L. n. 107 del 13.07.2015,

Le Indicazioni per il curricolo 2012: “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di

istruzione”

La Circolare Ministeriale 19 febbraio 2014: le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli

alunni stranieri”

Documenti europei: Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008

Comunicazione della Commissione europea “Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile

e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010- recepita il 17 giugno 2010)-ET 202.

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PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO

Chi Siamo L’Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” nasce il 1 settembre 2012 dall'accorpamento del Secondo

Circolo didattico di San Felice a Cancello con la Scuola Media Statale “Aldo Moro” di Cancello Scalo.

L’Istituto è così strutturato:

Scuola Secondaria di I Grado – Cancello

Scuola Primaria e Scuola dell'Infanzia

Plesso Cancello Plesso Botteghino

Plesso Polvica Plesso San Marco Trotti

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Dove siamo

San Felice a Cancello accoglie alunni provenienti dalla zona meridionale del Comune, riferimento

geografico è il castello federiciano, attualmente della famiglia Barracco, visibile al viaggiatore che

giunge da Napoli, da Nola e da Caserta. La realtà scolastica è eterogenea per le diverse condizioni

socio-economiche della popolazione. La stazione ferroviaria di Cancello è la ragione del flusso

continuo di persone provenienti soprattutto dalla provincia napoletana, ma determina anche lo sbarco

di extracomunitari che fino a qualche anno fa, erano i principali braccianti nella quasi monocultura del

tabacco. La presenza degli extracomunitari, comunque, non determina un incremento significativo

della popolazione scolastica dell’Istituto.

A San Felice a Cancello c’è un alto indice di disoccupazione, al censimento del 2011 risulta occupato

solo il 21% della popolazione. Le piccole imprese, che stentatamente sopravvivono alla crisi

economica, riguardano il settore tessile dove trovano occupazione ragazze fuori dall’obbligo

scolastico o che hanno abbandonato la scuola dopo la licenza di terza media e donne provenienti dai

paesi dell’Est. Sono quasi del tutto scomparse le fabbriche di calzature che alcuni anni addietro

fornivano lavoro a domicilio alle tante orlatrici della valle. Maggiore occupazione è presente nell’area

dei servizi: trasporti, scuola, sanità. A San Felice a Cancello mancano strutture culturali e ricreative

quali: cinema, biblioteche, teatri, luoghi di ritrovo.

Attualmente, si sta assistendo ad un incremento della presenza di palestre, piscine, scuole calcio o altre

attività sportive tutte a struttura privata, nonostante ciò la maggior parte dei ragazzi trascorre interi

pomeriggi guardando la tv, giocando con i videogiochi o nelle piazzette delle varie frazioni. Questo

determina un vuoto che è terreno di azione e di impegno della scuola la quale rappresenta, purtroppo,

l’unico capitale sociale su cui poter investire per il futuro. Essa intende colmare alcune di queste

lacune attraverso una serie di attività progettate e realizzate per questo scopo.

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I nostri dati

Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico Il D.S. riceve nella sede centrale nei giorni:

martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.30

Negli altri giorni e nei plessi solo su appuntamento.

Orario di ricevimento segreteria

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico:

Lunedì dalle ore 8.30 alle ore 10.30

Martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Giovedì dalle ore 12.00 alle ore 14.00

Venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00

7

Denominazione

Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro”

Indirizzo

Via XXI Giugno

81024 Cancello Scalo CE

Telefono/fax

0823/330840

e-mail

[email protected]

Codice meccanografico d’Istituto

CEIC870009

Dirigente Scolastico

Dott.ssa Maria Cristina Bottigliero

Sito Web

www.aldomorocancelloscalo.gov

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Ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del 15/07/2015 Il nostro istituto realizza le seguenti

finalità:

8

Riconosce il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza

conoscenza conoscenza

Innalza i livelli di istruzione e le competenze degli studenti

Contrasta le disuguaglianze socio-culturali e territoriali

Previene l’abbandono e la dispersione scolastica

Realizza una scuola aperta

Garantisce il diritto allo studio e le pari opportunità di successo

formativo

FINALITA’

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Per formare “IL CITTADINO DEL MONDO” in continuità con l’opera educativa della famiglia e

attraverso un rapporto di collaborazione e di intesa, il nostro Istituto lavorerà per:

Sviluppare l’interesse, la curiosità e la motivazione ad apprendere valorizzando le

esperienze e le conoscenze di ciascuno

Offrire stimoli e strumenti per sapersi rapportare correttamente con le altre culture

promuovendo la diversità e la collaborazione come valori positivi

Insegnare a trasferire conoscenze e competenze da un campo all’altro del sapere per

favorire negli alunni la formazione del pensiero critico e creativo

Avviare l’apprendimento consapevole attraverso l’esperienza attiva, l’esplorazione

e la scoperta

Favorire un’adeguata organizzazione di tutte le discipline come elementi che

concorrono all’unitarietà del sapere

9

…Una scuola capace di formare

“ IL CITTADINO DEL MONDO”

che, in modo responsabile, critico e attivo, sia

partecipe della comunità locale, nazionale e

internazionale e sia protagonista del proprio tempo.

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Risorse Strutturali

L’Istituto dispone delle seguenti aule e strutture:

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

CANCELLO

• Aule n. 5

• Biblioteca

• Refettorio

• Area giochi

attrezzata

SAN MARCO

• Aule n. 2

• Refettorio

• Area giochi

attrezzata

BOTTEGHINO

• Aule n. 2

• Refettorio

POLVICA

• Aule n. 2

• Refettorio

• Aula di

psicomotricità

CANCELLO

• Aule n. 15

• LIM n. 9

• Laboratorio Musicale

• Laboratorio Informatico

• Biblioteca

• Palestra

• Laboratorio audio-video

SAN MARCO

• Aule n. 7

• LIM n. 4

• Sala informatica

• Laboratorio Scientifico

BOTTEGHINO

• Aule n. 5

• LIM n. 3

• Sala informatica

• Giardino con giostrine

POLVICA

• Aule n. 4

• Videoproiettori con

funzione LIM n. 2

• Sala computer

CANCELLO

• Aule n. 18

• LIM n. 19

• Laboratorio Musicale

• Laboratorio Scientifico

• Laboratorio Informatico

• Palestra

• Campetti esterni per la

pallacanestro e per la

pallavolo

• Biblioteca

• Palco per rappresentazioni

teatrali

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Il servizio Biblioteca è un’offerta formativa della nostra scuola finalizzata all’arricchimento culturale

dell’utenza. Il patrimonio in possesso è formato da Enciclopedie, testi per la didattica ad uso dei

docenti, classici della letteratura italiana e, in particolare, narrativa per ragazzi.

Grazie alle iniziative cui la scuola ha aderito, alcuni libri sono stati donati dai genitori e dagli editori

stessi, questo ha fatto sì che le biblioteche scolastiche sia della Primaria che della Secondaria si

arricchissero anche se il patrimonio librario in dotazione è ancora non sufficiente a soddisfare le

richieste. Si spera nel corso degli anni a venire di aumentare ancora il numero dei volumi presenti. I

nuovi libri sono stati sistemati e catalogati e anche quest’anno la scuola offre agli alunni l’opportunità

di accostarsi alla lettura in modo autonomo, per arricchire le proprie conoscenze, scoprire mondi nuovi

e generi letterari diversi, per la Scuola Secondaria di lunedì dalle 11.10 alle 12.10 secondo il seguente

calendario: 12-19 e 26 novembre 2018; 3 e 17 dicembre 2018; 14 e 28 gennaio 2019; 4-11 e 25

febbraio 2019; 11 e 18 marzo; 8 e 29 aprile 2019. Quando la biblioteca sarà aperta, i ragazzi potranno

richiedere libri in prestito che avrà la durata di 15 giorni, come da regolamento affisso in ogni aula.

Ogni prestito verrà registrato dalla referente De Feo Angela Maria, su una scheda personalizzata. In

Biblioteca sono presenti anche vari sussidi didattici (dizionario etimologico, enciclopedie,

videocassette, audiocassette, ecc. ), per consultarli è opportuno farne per tempo la richiesta. Per la

Scuola Primaria e dell’Infanzia la referente, Carfora Giuseppina, aprirà la biblioteca il secondo

martedì di ogni mese dalle ore 9.00 alle ore 11.20; per i plessi le date saranno concordate di volta in

volta con le referenti. L’Istituto partecipa da alcuni anni all’iniziativa editoriale “Io leggo perché” al

fine di implementare la consistenza numerica dei volumi presenti e, grazie alla partecipazione dei

genitori, ha ricevuto in donazione una buona serie di testi adatti alle varie fasce d’età presenti. Le

referenti, inoltre, hanno richiesto al Seminario Vescovile di Caserta libri gratuiti per implementare

ulteriormente il numero dei testi presenti. Oltre al prestito, il cui servizio sarà offerto per tutto l’anno,

le referenti proporranno altre attività legate al libro:

Acquisto di nuovi libri

Riordino testi

Aggiornamento Catalogo

Un giorno…in biblioteca

Analisi della ricaduta didattica attraverso recensioni, commenti, disegni o altre forme espressive

liberamente scelte dalle docenti di Italiano

Questionario motivazionale a campione

La top-book (graduatoria dei libri più letti)

Premio Lettore-forte (verranno premiati gli alunni che leggeranno nell’arco dell’anno scolastico un

numero elevato di libri)

Il Giorno della Memoria sarà dedicato alla lettura di passi tratti da libri-testimonianza, per non

dimenticare e riflettere insieme

Partecipazione a premi letterari e concorsi legati alla lettura

Incontri con l’autore

La settimana del libro in occasione della Giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore (23

aprile).

Fiera del libro (un evento organizzato dai ragazzi, magari a fine anno, per raccogliere fondi per

acquistare nuovi libri per la biblioteca).

Io leggo perché progetto dell’AIE al quale l’Istituto partecipa il cui scopo è non solo avvicinare adulti

e ragazzi alla lettura ma anche aumentare il numero dei testi presenti nelle biblioteche scolastiche.

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L’ANALISI DEL CONTESTO

Il Contesto Esterno

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Carenza sul territorio di centri

sportivi e ricreativi pubblici

Carenza di iniziative

culturali rivolte ai

ragazzi

Possibili forme di

bullismo

Eterogeneo

livello socio-

economico

Scarsa presenza sul

territorio di centri

aggreganti per

ragazzi

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IL TERRITORIO

La scuola realizza il principio di sussidiarietà orizzontale, interagendo funzionalmente col territorio

inteso come fattore di sviluppo e, quindi, indagato nella sua incidenza sulla domanda formativa dei

singoli alunni; viene anche utilizzato come risorsa nella progettazione formativa e come prodotto

dell’educazione medesima in quanto gli alunni, debitamente allenati alle competenze trasversali le

spendono nel territorio medesimo.

Partner privilegiato nei rapporti con la scuola è il Comune nelle persone dei Commissari Prefettizi,

visto che ad oggi è commissariato per infiltrazioni camorristiche; ma non mancano collaborazioni con

altri enti del territorio: Pro Loco, Associazioni Culturali, Associazioni Sportive, etc…

Popolazione scolastica: Status familiare

Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti

Background familiare mediano

Basso

Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati - II

Classe - Primaria

1,9%

Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati - V

Classe - Primaria

0%

Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati - III

Classe - secondaria

0%

Risorse economiche e materiali:

Finanziamenti assegnati dallo Stato

Gestiti dal Ministero

96,6%

Gestiti dalla scuola 3,4%

Edilizia e rispetto delle norme sulla sicurezza

Certificazioni Tutte le certificazioni rilasciate

Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche Parziale adeguamento

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SICUREZZA E SALUTE NELLE SCUOLE

(DIG 09/04/2008 n. 81 e segg. Del CCNL 2006-2009)

L’ambiente scolastico è uno dei luoghi in cui deve essere garantita la sicurezza delle strutture e degli

impianti, nonché le condizioni ambientali per la salute dei dipendenti e degli alunni.

La particolare natura dei luoghi e delle attività che in essi vi si svolge, ha richiesto una normativa

specifica la cui attuazione sottende un complesso lavoro di preparazione sui versanti delle procedure e

delle responsabilità collettive e individuali oltre che all’adeguamento di tutti i luoghi di lavoro rispetto

ai parametri di sicurezza previsti.

Per adeguarsi alle direttive comunitarie ed internazionali riguardanti sicurezza e salute dei lavoratori

sul posto di lavoro, anche l’Italia ha dovuto approvare ed adottare norme a carattere generale ed altre

contrattuali e amministrative su tale materia, relative all’ambito scolastico, in riferimento ai criteri

europei.

Fra le norme contrattuali e amministrative che hanno meglio definito responsabilità e procedure, vi è

quella che ha individuato i capi d’Istituto come datori di lavoro nelle istituzioni scolastiche,

conferendo loro le competenze e le responsabilità individuate dal D.lgs 09/04/2008 n. 81, che si adotta

integralmente nelle finalità del campo applicazione del comparto Scuola dell’Infanzia, Primaria e

Secondaria di primo grado in merito a:

❖ adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature,

videoterminali, ecc…

❖ valutazione dei rischi esistenti

❖ elaborazione dei documenti in cui si indicano i criteri di valutazione seguiti, le misure di

prevenzione e protezione adottate

❖ designazione dei lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione e protezione.

Nel Triennio saranno realizzate iniziative di formazione rivolte anche agli studenti, per promuovere la

conoscenza delle tecniche di primo soccorso come dal comma 10 della legge 107

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ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI

Il POF di una scuola acquista maggiore efficacia e validità quando riesce a fondare le sue scelte ed i

suoi percorsi formativi su di un’attenta rilevazione e interpretazione dei bisogni formativi degli

alunni, delle aspettative delle famiglie e della comunità sociale nei confronti della scuola, delle

aspettative e competenze professionali degli operatori scolastici. Particolare attenzione va diretta ai

risultati delle rilevazioni INVALSI relative agli ultimi anni scolastici per considerane le criticità

emerse.

Dalle rilevazioni effettuate negli anni precedenti e come si evince dalla sezione apposita del RAV

emergono come prioritari i seguenti:

Bisogni formativi degli alunni

• importanza delle relazioni per poter stare bene a scuola

• maggior coinvolgimento e partecipazione nelle attività scolastiche

• esigenza di vivere esperienze interessanti e significative di apprendimento nell’ambito

scolastico (progetti vari di ampliamento dell’offerta formativa) ed extrascolastico (uscite

didattiche, viaggi d’istruzione, visite guidate..)

• possibilità di affrontare gli apprendimenti in spazi diversificati

• utilizzo di metodi e strumenti differenziati per l’ampliamento dell’apprendimento

Aspettative delle famiglie

• trasmissione di valori sociali e morali

• attenta valutazione dei bisogni e degli interessi degli alunni

• costruzione di una preparazione adeguata

• uso sistematico dell'informatica

• sviluppo di una buona motivazione ad apprendere

• valorizzazione delle potenzialità e capacità di tutti

• attenzione agli alunni scolasticamente deboli

• incremento delle capacità di stare/lavorare in gruppo

• incentivazione del dialogo con gli alunni

• diminuzione della variabilità di punteggi fra le classi

• potenziamento dei più dotati.

Aspettative dei docenti

• valorizzazione delle competenze professionali

• svolgimento del lavoro in un clima relazionale positivo centrato sul rispetto e la

collaborazione tra tutti coloro che operano nella scuola

• autonomia mirata ad una progettualità specifica che arricchisca il percorso formativo degli

alunni

• coinvolgimento delle agenzie formative del territorio e degli enti locali

• partecipazione delle famiglie nel percorso educativo-didattico degli alunni

Attese della comunità locale

• l'apertura al mondo culturale con l’opportunità di concrete collaborazioni

• un’offerta formativa qualificata con iniziative scolastiche del territorio

• un contesto positivo di aggregazione e integrazione per gli alunni

• la valorizzazione del patrimonio culturale locale

• la maturazione del senso di appartenenza alla comunità

15

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Le nostre priorità…

Formazione Motivazione

Continuità Orientamento

Integrazione Inclusione

16

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Organigramma

Laboratorio

Laboratorio

17

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Maria Cristina Bottigliero

Direttore dei Servizi

Generali e Amministrativi

Rosa Sgambato

STAFF del D.S. Vicaria: Loredana D’Andrea

Collaboratori

Piscitelli Anna, De Lucia Caterina

Coordinatori sedi distaccate

Plesso Cancello: Primaria: Piscitelli Maria Giovanna

Infanzia : Sapio Vincenza

Plesso Polvica: Primaria: Luponio Maria Teresa

Infanzia: Marcantonio Anna Filomena

Plesso Botteghino: Primaria: Palma Giuseppina

Infanzia: Cefalo Giuseppina.

Plesso San Marco: Primaria: d’Angelo Anna

Infanzia: Troisi Eugenia

R.S.U.

De Lucia C.-Delle Cave R.-

RSA Izzo M.

Collegio dei Docenti

n. componenti

R.S.P.P.

Fiorillo Donato

Consiglio di

Istituto

n. 19 componenti

Giunta esecutiva

DS

DSGA

(Doc)

(Gen)

(Gen)

(ATA)

Personale ATA

Assistenti Amministrativi

- De Lucia Paola

- Principato Anna

- Morgillo Vincenza

- Crisci Teresa

- Verlezza Lucia

n. 16 Collaboratori Scolastici

R.L.S.

De Lucia C.

Funzioni Strumentali al PTOF

Area 1: Carafa Anna – Goglia Anna Area 2: Tullio Maria Concetta – Izzo Maria Area 3: Piscitelli Patrizia - Pascale Assunta Area 4: Sorvillo Salvatore- Fortino Olindo Area 4: Sorvillo Salvatore – Carafa Anna

Referente Bullismo e

Cyberbullismo

Goglia Anna

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Funzionigramma

18

Dirigente Scolastico

R.S.U. Consiglio di

Istituto

Giunta

Esecutiva

E

E

D.S.G.A.

Area

Amministrativa

Amministrativ

a

Area

Personale

Area

Didattica

Collaboratori

Scolastici

Collaboratori

Dirigente

Collegio

Docenti

Consigli di

Classe

Funzioni

Strumentali

Dipartimenti

Disciplinari Gruppi di

Lavoro

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Orario di funzionamento

La scuola dell’Infanzia rimane aperta per un totale di 40 ore settimanali con il seguente orario:

Dal lunedì al venerdì:

entrata 8.20 – 9.00

uscita 16.00 – 16.20

per i bambini in fase di inserimento l’orario viene concordato con le insegnanti.

La scuola Primaria: Cancello, Botteghino e San Marco hanno un tempo scuola di 27 ore settimanali

di discipline, con il seguente orario:

lunedì -mercoledì-giovedì-venerdì:

entrata 8.15

uscita 13.15

martedì :

entrata 8.15

uscita 15.15

Il Plesso Polvica: ha un tempo settimanale di 40 ore

dal lunedì al venerdì:

entrata 8.15

uscita 16.15

La scuola Secondaria ha un tempo scuola di 30 ore settimanali con il seguente orario:

dal lunedì al venerdì:

entrata 8.10

uscita 14.10

Gli allievi che si avvalgono dell’insegnamento dello Strumento musicale, oltre alle 30 ore, effettuano l’orario

dedicato allo strumento musicale in una fascia oraria pomeridiana concordata con i genitori.

L’organizzazione didattica dei docenti di strumento musicale, nell’ottica dell’ampliamento dell’Offerta

Formativa, prevede la fruizione da parte degli alunni di 2 ore di strumento invece di 1, pertanto il monte ore

settimanale disposto per gli alunni del corso di strumento è di 32 ore.

I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del

PTOF

19

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I NOSTRI… NUMERI

Il Personale

Scuola dell’Infanzia tot. 32 di cui

Docenti di Religione Cattolica 1

Docenti di sostegno 11

Docenti posto comune 20

Totale 32

Scuola Primaria tot. 59 di cui

Docenti di Religione Cattolica 4

Docenti di sostegno 16

Docenti LS 1

Docenti posto comune 38

Totale 59

Scuola Secondaria di I grado tot. 43 di cui

Docenti distribuiti sulle singole classi 34

Docenti di strumento musicale 4

Docenti di Religione Cattolica 1

Docenti di sostegno 8

Totale 43

Il Personale ATA

Direttore Generale Servizi Amministrativi 1

Assistenti amministrativi 5

Collaboratori scolastici 17

Totale 23

I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del

PTOF

20

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La Popolazione Scolastica

Per l’anno scolastico 2018/2019 sono iscritti n. 987 alunni, così ripartiti:

Scuola dell’Infanzia

Plessi N. sezioni N. alunni

Cancello Scalo 5 89

Botteghino 2 35

Polvica 1 16

S. Marco Trotti 2 45

Totale 10 185

Scuola Primaria

Plessi N. classi N. alunni

Cancello Scalo 15 278

Botteghino 5 88

Polvica 2 22

S. Marco Trotti 7 106

Totale 29 494

Scuola Secondaria di primo grado

N. classi N. alunni

18 308

Totale 18 308

I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del

PTOF

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I nostri numeri…in breve

I DOCENTI

32

59

43

23

docenti infanzia

docenti primaria

docenti secondaria

personale ATA

GLI ALUNNI

185

494

308infanzia

primaria

secondaria

I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del

PTOF

22

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ORGANICO DELL’AUTONOMIA

E DI POTENZIAMENTO

Ottenuto nella fase C di assunzione del Governo per l’a.s. 2018/2019

DOCENTE CLASSE DI CONCORSO COMPITI e/o FUNZIONI

Pesce Orsola 22h Salzillo Maria Consiglia 22h

plesso Cancello

E.E. Potenziamento delle competenze

linguistiche, matematico-logiche e

scientifiche (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)

Di Bernardo Pasqualina

7h plesso San Marco

13h plesso Botteghino

E.E. Potenziamento delle competenze

linguistiche, matematico-logiche e

scientifiche (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)

Lerro Vincenzo A030

Educazione fisica

Potenziamento delle competenze

linguistiche, matematico-logiche e

scientifiche attraverso la pratica

sportiva (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)

I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del

PTOF

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FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE

Triennio 2016/2019 Per il prossimo anno scolastico 2019/2020, che è quello conclusivo del triennio del presente PTOF, si

prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti: Il fabbisogno dei posti in organico è così definito (fatto salvo l’adeguamento al termine di ogni anno

scolastico):

▪ per i posti comuni di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado si prevede, con

possibilità di variazione in sede di organico annuale:

n. 20 posti comune Scuola Infanzia

n. 8 posti sostegno Scuola Infanzia

n. 1 posto IRC Scuola Infanzia

n. 34 posti comune Scuola Primaria

n. 1 posto specialista lingua straniera Scuola Primaria

n. 12 posti sostegno Scuola Primaria

n. 4 posti IRC Scuola Primaria

n. 4 posti Potenziamento Scuola Primaria

n. 10 posti A-22 Italiano, Storia e Geografia nella Scuola Secondaria di I grado

n. 6 posti A-28 Matematica e Scienze

n. 3 posti A-25 Lingua Inglese e seconda lingua comunitaria nella Sc. Sec. di I grado (Inglese)

n. 2 posti A-25 Lingua Inglese e seconda lingua comunitaria nella Sc. Sec. di I gr. (Francese)

n. 2 posti A-01 Arte e Immagine nella Scuola Secondaria di I grado

n. 2 posti A-60 Tecnologia nella Scuola Secondaria di I grado

n. 2 posti A-30 Musica nella Scuola Secondaria di I grado

n. 2 posti A-49 Scienze Motorie e Sportive nella Scuola Secondaria di I grado

n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Pianoforte)

n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Corno)

n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Violino)

n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Flauto)

n. 7 posti sostegno Scuola secondaria di I grado

▪ per i posti di sostegno di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado occorre

incrementare il rapporto tra docenti e alunni di almeno 2 unità per comparto per un

miglioramento dell’offerta

▪ per ciò che concerne i posti del personale ATA si riscontra la necessità di incrementare

l’organico relativo ai collaboratori scolastici di almeno due unità vista la complessità della

scuola, per quanto riguarda gli assistenti amministrativi, si conferma la dotazione organica

dell’anno scolastico corrente

I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del

PTOF

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RICHIESTA POSTI DI ORGANICO DELL’AUTONOMIA O POTENZIATO

ART. 1 commi 5 e 7 Legge 107/2015

Nella richiesta dell’organico di potenziamento si è tenuto conto delle seguenti priorità in linea con il

RAV inoltrato:

➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche

➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all’Italiano, nonché alla lingua Inglese, non trascurando, tra le attività, l’inserimento della

metodologia CLIL

➢ Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell’educazione interculturale

➢ Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e diritto allo studio degli alunni BES

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

❖ n. 4 posti Scuola Primaria comune EEE per un totale di 88 ore da destinare al recupero e

potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche, linguistiche e di Lingua

Straniera, anche per la diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove necessita, alla

sostituzione di docenti assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione: Cancello, San

Marco Trotti, Botteghino e Polvica

❖ n. 2 posti Area Matematico-logica e scientifica per un totale di 36 ore da destinare al recupero

e potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche, anche per la

diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove necessita, alla sostituzione di docenti

assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione: Scuola Secondaria di primo grado

❖ n. 2 posti Area Linguistica per un totale di 36 ore da destinare al recupero e potenziamento

delle competenze linguistiche, anche per la diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove

necessita, alla sostituzione di docenti assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione:

Scuola Secondaria di primo grado

❖ n. 2 posti sostegno Scuola dell’Infanzia per il miglioramento del rapporto docenti/alunni e per

l’implementazione del percorso di inclusione

❖ n. 2 posti sostegno Scuola Primaria per il miglioramento del rapporto docenti/alunni e per

l’implementazione del percorso di inclusione

❖ n. 2 posti sostegno Scuola Secondaria di I grado per il miglioramento del rapporto

docenti/alunni e per l’implementazione del percorso di inclusione

I posti richiesti in totale sono 14, per l’utilizzazione del personale si rimanda all’allegato PdM

25

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IL CURRICOLO VERTICALE

Il curricolo verticale completo, di cui si offre sintesi schematica, è allegato al presente Piano

SC

UO

LA

DE

LL

’IN

FA

NZ

IA

CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le La conoscenza del Il sé e l’altro Il corpo e il Immagini,

Parole mondo movimento suoni colori

SC

UO

LA

PR

IMA

RIA

DISCIPLINE

Italiano Storia

Inglese Geografia Cittadinanza e Educazione Arte e

Matematica Costituzione fisica immagine

Musica

Scienze Religione

Tecnologia

SC

UO

LA

SE

CO

ND

AR

IA D

I

PR

IMO

GR

AD

O

DISCIPLINE

Italiano Storia Cittadinanza e Educazione Arte e

Inglese Geografia Costituzione fisica immagine

Musica

Lingua 2 Matematica Religione

Scienze

Tecnologia

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26

Competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione

27

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(Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado)

L’iter progettuale del percorso formativo dell’alunno può essere così rappresentato:

MIN

IST

ER

O

I

ST

RU

ZIO

NE

I

ST

ITU

ZIO

NE

S

CO

LA

ST

ICA

PTOF

UNITÀ DI

APPRENDIMENTO

AL

UN

NO

TRAGUARDI PER

LO SVILUPPO DI

COMPETENZE

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

Strategici per

raggiungere i traguardi

per lo sviluppo delle competenze

OBIETTIVI

FORMATIVI

Generalmente

trasversali formulati per

l’intero gruppo classe,

per gruppi di alunni che

presentano analogia, per

uno o più alunni in

situazioni particolari

28

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“E’ l’arte suprema dell’insegnante,

risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”

(Albert Einstein)

Il nostro Istituto Comprensivo, fatta salva la libertà di insegnamento, adotta metodologie e strategie

didattiche ed operative che favoriscono la partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del

proprio sapere attraverso un processo di apprendimento personalizzato nel rispetto delle metodologie

specifiche delle varie discipline e dei sistemi simbolico-culturali dei vari campi di esperienza per

garantire lo sviluppo armonico degli alunni e il successo formativo. La nostra proposta metodologica,

quindi, prevede una interazione allievo – docente a tutti i livelli della proposta didattica.

29

METODOLOGIE E

STRATEGIE EDUCATIVE

DIDATTICA PER

CONCETTI

LAVORO DI

GRUPPO

GIOCO

DIDATTICA

LABORATORIALE

LEZIONE

INTERATTIVA

RICERCA - AZIONE

PROBLEM - SOLVING

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Rapporti Scuola - Famiglia

L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” sulla base delle decisioni assunte a livello collegiale, promuove

forme ed occasioni molteplici di incontri tra scuola e famiglia la cui collaborazione è ritenuta

indispensabile e determinante per un’efficace azione didattica ed educativa.

La famiglia è il primo nucleo nel quale il minore è inserito, i genitori sono i primi e principali

educatori dei propri figli e condividono la loro missione educativa con la scuola. Necessita, perciò,

un’armonica intesa e un proficuo rapporto tra le due agenzie

L’impegno della famiglia nella scuola e per la scuola deve essere autenticamente sentito e non

limitarsi alle azioni formali. Essa sarà costantemente presente nelle attività scolastiche attraverso

interventi mirati diventando protagonista, insieme ad alunni e docenti di azioni efficaci finalizzate al

miglioramento educativo e didattico e all’Ampliamento dell’Offerta Formativa.

Le occasioni di incontro saranno molteplici e garantiranno un’informazione adeguata e capillare

sull’intero percorso di insegnamento –apprendimento e sui risultati conseguiti.

Il piano annuale degli incontri con le famiglie, deliberato dal collegio docenti, prevede momenti di

incontro assembleari e colloqui individuali.

Le modalità operative di attuazione e gli impegni orari potranno subire modifiche per adeguarsi a

eventuali nuove esigenze. Gli incontri si svolgeranno in orario pomeridiano e i genitori saranno

convocati almeno cinque giorni prima.

I momenti di incontro assembleari rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di

confronto culturale e sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso.

I colloqui individuali serviranno per:

❖ Raccogliere tutte le informazioni necessarie per la conoscenza relazionale e scio-affettiva

dell’alunno

❖ Costruire, insieme ai genitori, possibili itinerari per il superamento di eventuali difficoltà

❖ Offrire un arricchimento dei campi esperienziali dell’alunno

❖ Informare i genitori sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione

raggiunto dall’alunno; nonché su iniziative e attività curriculari ed extracurriculari intraprese o

da intraprendere per l’ampliamento dell’Offerta Formativa

30

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La Scuola dell’Infanzia realizza la sua attività creando un ambiente stimolante in cui l’esperienza

diretta, l’esplorazione, i rapporti interpersonali costituiscono momenti di educazione- apprendimento.

Il bambino viene così aiutato a dare ordine alle cose che, in modo apparentemente spontaneo, va

scoprendo.

31

Religione

Il sé e l’altro

Il rispetto delle

regole

Linguaggi,

creatività,

espressione

La conoscenza del

mondo

Uscite didattiche

Progetti Annuali

PERCORSI

SCOLASTICI

I discorsi e le parole

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La scelta educativa della Scuola dell’Infanzia è rivolta:

La scuola dell’Infanzia raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo, collocandoli

all’interno di un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità

della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e

culturali.

32

FINALITA’

perseguite

Consolidare

IDENTITA’

Sviluppare

AUTONOMIA

Acquisire

COMPETENZE

Vivere le prime

esperienze di

CITTADINANZA

BAMBINO

nelle sue dimensioni

RELAZIONALE

COGNITIVA AFFETTIVA SPIRITUALE

CORPOREA

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I campi di Esperienza sono contenuti nel documento denominato Indicazioni Nazionali che ha valenza

di programma ministeriale per la Scuola dell’Infanzia.

33

Il sé e l’altro

CAMPI

DI

ESPERIENZA

Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole

Il corpo e il

movimento

La conoscenza del

mondo

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Le “attività”

➢ prevedono una visione globale del bambino

➢ favoriscono apprendimenti personalizzati

➢ mantengono la trasversalità dei campi di esperienza

➢ utilizzano più canali percettivi di apprendimento

Attività

MOVIMENTO

Aiuta il bambino ad instaurare relazioni con gli altri in un

gioco di movimento, sperimentando il piacere senso-

motorio e le abilità corporee.

MANIPOLAZIONE

Favorisce l’espressione personale di ciò che il bambino è

e sa e la sua creatività per mezzo anche dei materiali

grafico-pittorici e di manipolazione.

ROLE PALY

Sviluppa il riconoscimento dell’identità, della

comunicazione e dell’espressione della personalità in

attività di gioco simbolico, mimo, teatro in cui si finge di

essere qualcun’altro.

SPERIMENTAZIONE

Abitua ad osservare come le cose sono e si trasformano,

stimolando la capacità di ipotizzare, prevedere ed

anticipare.

INVENZIONE

Stimola ad osservare, analizzare e progettare per poi

costruire e realizzare, anche con materiali poveri e di

recupero.

N.B.: le attività vengono svolte quotidianamente da tutte le insegnanti

34

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La Scuola dell’Infanzia svolge le attività previste dal P.O.F. dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 16.20 per un

totale di 40 ore settimanali; il monte ore annuale minimo è di 1.400 ore.

I genitori dei bambini in fase di inserimento concordano l’orario con le insegnanti.

La giornata “tipo” del bambino

Tempo Gruppi Attività

8.20 – 9.00 gruppi sezione Accoglienza e gioco libero.

9.00 -10.00 gruppi sezione Circle time, inglese, musica, azioni di routine (presenze, autonomia personale, ecc.) narrazione, religione, attività motorie, momento collettivo di gioco alternato a canti.

10.00 -12.00 gruppi misti e per fasce d’età Attività previste dalla programmazione che permettono ai bambini di fare esperienze, interiorizzarle e tradurle in competenze, uscite, psicomotricità relazionale, inglese, religione, continuità

12.00 - 13.00 gruppi mensa Pratiche di igiene personale e consumazione del pasto

13.00 - 14.00 gruppi sezione Giochi liberi o guidati, eventuale riposo per i più piccoli

14.00 - 15.00 gruppi misti e per fasce d’età Continuazione delle attività previste dalla programmazione che permettono ai bambini di fare esperienze, interiorizzarle e tradurle in competenze, uscite, attività motoria, inglese, religione

15.00 - 16.00 Tutti Riordino delle sezioni, pratiche di igiene personale, consumazione della merenda

16.00 -16.20 Tutti Uscita

N.B.: alcune attività sono giornaliere, altre settimanali ed altre ancora annuali.

Flessibilità organizzativa

Al fine di realizzare percorsi di apprendimento e sviluppo maggiormente significativi sono previste, nell’ambito

delle tre fasce d’età in cui si articola la scuola, diverse modalità di aggregazione:

Orario docenti Attività di docenza 25h settimanali

QUALIFICAZIONE DEI TEMPI DI CONTEMPORANEITA’ DEI DOCENTI

Nella scuola dell’infanzia la compresenza giornaliera è utilizzata per assistere i bambini nel tempo mensa.

Il tempo mensa I bambini consumano a scuola il pranzo ed uno spuntino nel pomeriggio: questi sono momenti importanti

per educare all’autonomia, alla socialità e all’educazione alimentare. La mensa è affidata dai Genitori ad una

ditta esterna; è attiva una commissione mensa composta da genitori che ha il compito di vigilare sulla qualità

del servizio erogato e l’Istituto ha nominato un referente mensa interno sia per sostenere i genitori che per la

segnalazione di eventuali irregolarità.

35

modalità tipologia di attività

Gruppo sezione - eterogeneo per età circle time, azioni di routine (presenze, pranzo, autonomia personale,…)

Gruppo omogeneo per età inglese, psicomotricità, percorsi didattici di gruppo, ecc.

Gruppi intersezione gioco libero, attività in piccolo gruppo, ecc.

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MAPPA PROGETTUALE

36

SETTEMBRE

PROGETTO ACCOGLIENZA

“Zeb e la scorta di baci”

PERIODO OTTOBRE-NOVEMBRE

TEMATICHE

FIABE

L’AUTUNNO AMBIENTI E NATURA FESTA DI HALLOWEEN

1^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO

“I RITMI DEL TEMPO”

PERIODO DICEMBRE-GENNAIO

TEMATICHE

IL NATALE INSIEME

LA STAGIONE INVERNALE

PERIODO MARZO-APRILE

TEMATICHE

FIABE LA PRIMAVERA IL CARNEVALE

LA PASQUA LA FESTA DEL PAPA’

2^e3^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO

“LA MAGIA DEL…TEMPO”

4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO

UN MONDO…INTORNO A ME

4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO

UN MONDO…INTORNO A ME

4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO “E’ TEMPO DI SVEGLIARSI”

PERIODO MAGGIO-GIUGNO

TEMATICHE

FESTA DELLA MAMMA A-B-C-…GIOCO CON LE LETTERE

1-2-3 GIOCO CON I NUMERI I MESTIERI, LA FESTA DELLA

FAMIGLIA E LA FESTA DI FINE ANNO

5^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO “E’ TEMPO DI SOGNARE”

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Le indicazioni nazionali per il curricolo riguardanti il primo ciclo sottolineano che le finalità della

scuola Primaria sono volte a promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei

linguaggi e dei codici che costituiscono la nostra cultura ma in un orizzonte allargato alle altre culture

e all’uso consapevole dei media, ciò si evince chiaramente dai seguenti passaggi:

• “Assicurare, al termine della scuola primaria, l’apertura ai valori della cittadinanza e al

senso della storicità e della fenomenologia sociale”

• “Garantire, pur nel rispetto dell’unitarietà del percorso di crescita e di formazione, un

• coerente livello di competenze in italiano, in matematica, in inglese e in scienze, in modo da

consentire all’alunno di padroneggiare teoricamente e praticamente le relative conoscenze”

Il PTOF contiene ciò che la scuola Primaria offre e intende realizzare per i propri iscritti

OLA

37

Percorsi

curriculari

Lingua inglese

Uscite didattiche

Progetti Annuali

Educazione fisica

Matematica

Cittadinanza attiva

IRC

Tecnologia

Arte e immagine Scienze

Italiano

Musica

Storia

Geografia

Geografia

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OBIETTIVI STRATEGICI

38

CITTADINO DEL

MONDO

REALIZZARE

L’AMBIENTE

DELL’ACCOGLIENZA

APRIRSI AL

TERRITORIO E

COSTRUIRE

UNA RELAZIONE

POSITIVA

TERRITORIO

DIFFERENZIARE

LA PROPOSTA

FORMATIVA

GARANTIRE

PARI

OPPORTUNITA’

EDUCATIVE FAVORIRE

L’INTEGRAZIONE DEGLI

ALUNNI DIVERSAMENTE

ABILI, BES E STRANIERI

SOLLECITARE

NEGLI ALUNNI

L’ACQUISIZIONE DEGLI

STRUMENTI PER LA GESTIONE

DEL TERRITORIO

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L’alfabetizzazione culturale di base

“Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso

l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura. E’ compito

peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando

e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia”.

L’educazione alla cittadinanza attiva attraversa pertanto tutte le discipline, le promuove e a queste si

riconduce. La sua valenza educativa e culturale si realizza nella continuità delle tematiche

fondamentali che sono presenti in ogni classe della Scuola Primaria cui si attribuisce un diverso

spessore in base all’età degli alunni, di conseguenza, la nostra scuola garantisce un intervento

privilegiato, anche in rapporto alle esigenze degli utenti e del territorio. Questa scelta coinvolge anche

i vari ordini di scuola separatamente e in modo trasversale, con attività curricolari ed extracurricolari

di tipo laboratoriale e operativo. Le Aree in cui sono inseriti i percorsi del nostro Istituto sono:

39

EDUCAZIONE

ALLA

CITTADINANZA

EDUCAZIONE

AMBIENTALE

EDUCAZIONE

ALLA

SALUTE

EDUCAZIONE

ALL’AFFETTIVITA’

EDUCAZIONE

STRADALE

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I tempi e l’organizzazione didattica

La Scuola Primaria ritiene la didattica laboratoriale strumento qualificante della propria azione

educativa, nell’ottica dell’unitarietà del sapere.

Tempo scuola 27 ore settimanali: Cancello, San Marco Trotti e Botteghino.

Discipline Classi

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V

Italiano 7 h 6 h 6 h 6 h 6 h

Arte/immagine 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h

Storia/ geografia e cittad. 4 h 4 h 4 h 4 h 4 h

Inglese 2 h 3 h 3 h 3 h 3 h

Matematica 6 h 6 h 6 h 6 h 6 h

Scienze 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h

Tecnologia 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h

Musica 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h

Educazione Fisica 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h

IRC 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h

Totale 27 27 27 27 27

Tempo scuola 40 ore settimanali: Polvica.

Discipline Pluriclassi

Pluriclasse I e II Pluriclasse III, IV e V

Italiano 9 h 9 h

Arte/immagine 1 h 1 h

Storia/ geografia e cittad. 5 h 5 h

Inglese 3 h 3 h

Matematica 9 h 9 h

Scienze 2 h 2 h

Tecnologia 1 h 1 h

Musica 1 h 1 h

Educazione Fisica 2 h 2 h

IRC 2 h 2 h

Mensa 5 h 5 h

Totale 40 40

40

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Promuovere la qualità e la ricchezza della nostra proposta didattica Parte qualificante e dominante è l’attività didattica curriculare, che copre la maggior quota del

tempo e dell’impegno di docenti e discenti, finalizzata a una formazione culturale solida ed ampia.

Le attività ed i progetti, mirano ad ampliare e migliorare la nostra offerta, rispondendo a interessi,

esigenze e attitudini particolari degli alunni, valorizzando la nostra dotazione professionale e

organizzativa Il percorso educativo della Scuola Primaria, nella prospettiva della maturazione del

profilo educativo, culturale e professionale dello studente, del primo ciclo dell’istruzione, utilizza gli

obiettivi specifici d’apprendimento esplicitati nel documento delle Indicazioni Nazionali, ordinati per

discipline e per educazioni.

Per raggiungere le sue finalità, la scuola applica metodologie di lavoro adeguate stimolando l’interesse

e la partecipazione attiva dei bambini.

L’approccio di base per un apprendimento formativo:

• parte dall’esperienza e dagli interessi dell’alunno inteso come soggetto attivo

• accerta le abilità di partenza

• conosce e valorizza le attitudini individuali nel rispetto degli stili cognitivi e del patrimonio

culturale individuale

• realizza un clima sociale positivo.

I docenti, assegnati in base all’organico di istituto, costituiscono le équipe pedagogiche e sono

contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni delle classi.

Le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro applicazione e il loro sviluppo sia

nelle ore curricolari che in quelle extra-curricolari.

Alla luce di questo, ogni modulo ha facoltà, pur nel rispetto degli indirizzi comuni concordati e

deliberati negli organi ufficiali, di proporre ai propri alunni attività laboratoriali diversificate che

rappresentano l’espressione della specificità e delle competenze degli insegnanti di ciascun modulo.

I progetti e le attività trasversali che proponiamo per ampliare la qualità e la ricchezza della nostra

proposta didattica, costituiscono uno strumento importante per la realizzazione del nostro piano

educativo-didattico e rappresentano uno dei dati caratterizzanti la nostra scuola. I progetti che negli

ultimi anni si sono consolidati e appartengono al patrimonio comune del nostro Istituto, si articolano

mediante attività che cercano di rispondere nel modo più preciso ed efficace possibile alle esigenze

degli alunni ed alle competenze degli insegnanti.

41

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LE NOSTRE ATTIVITA’….IN SINTESI

DI TE MI “FIDO”

Il progetto DI TE MI “FIDO” trova la sua giusta collocazione in un contesto di educazione cittadinanza attiva/convivenza civile promossa e sostenuta da anni dal

sistema educativo della nostra società per la sua formula dinamica, immediata,

eticamente e pedagogicamente corretta

FESTA

DELL’ALBERO

La festa dell’albero rappresenterà un’occasione per trasmettere i valori e le

competenze legate alla sostenibilità, alle buone pratiche, alla cittadinanza attiva, alla

cura del territorio e allo scambio intergenerazionale

LEGANBIENTE

“PULIAMO IL

MONDO”

L’attività sarà dedicata quest’anno al tema dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’abbattimento delle barriere, con l’obiettivo di “pulire il mondo anche da tutti quei

muri” che frenano lo sviluppo dei diritti e la diffusione del benessere per tutti. Perché

un mondo diverso è possibile solo se lo si costruisce insieme.

CITTADINANZA

ATTIVA

Il nostro ruolo è agire per prevenirne il ripetersi di comportamenti scorretti favorendo

l’azione e la creazione di cittadini consapevoli dei propri poteri e delle proprie

responsabilità per far crescere la nostra democrazia, tutelare i diritti e promuovere la cura quotidiana dei beni comuni.

FRUTTA NELLE

SCUOLE

Gli obiettivi del programma:

• incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini, realizzare un

più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore”, offrire ai bambini più occasioni per conoscere prodotti naturali quali opzioni di scelta

alternativa.

SCUOLE SICURE

Il MIUR finanzia, con propri fondi, progetti per sensibilizzare le scuole di ogni ordine e grado sul tema dell'edilizia scolastica per rendere gli ambienti di

apprendimento a misura di studente

TRINITY

CAMBRIDGE

Gli esami di certificazione TRINITY/CAMBRIDGE per la lingua inglese, la musica e

le performance arts sono: riconosciuti a livello internazionale, utilizzabili in ambito professionale e accademico, disponibili a tutti i livelli di competenza e per candidati

di ogni età, favoriscono lo sviluppo di competenze trasversali essenziali nella

società globale del XXI secolo.

BICISCUOLA

L’iniziativa si pone l’obiettivo di far conoscere ai giovani il mondo e i valori del Giro d’Italia

e avvicinarli all’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile, al rispetto per

l’ambiente, ai temi della sicurezza e dell’educazione stradale.

FONDI

STRUTTURALI

EUROPEI

Corsi PON(Programma Operativo Nazionale)2014/2020

Il nostro Istituto partecipa a tutti i progetti realizzati con i FONDI STRUTTURALI

EUROPEI finalizzati al miglioramento della qualità della pubblica istruzione, alla diffusione delle competenze chiave e alla lotta alla dispersione scolastica e al

miglioramento delle tecnologie

IL NATALE

Un tuffo nella storia e nel tempo che fu. Un viaggio, per scoprire una manifestazione senza tempo, il nostro Presepe Vivente, si conferma uno degli appuntamenti più

caratteristici e attesi del periodo natalizio

AMICO LIBRO

Il progetto “AMICO LIBRO”, come tutte le iniziative che si prefiggono lo sviluppo della persona umana, si inserisce tra gli strumenti di democrazia e di offerta di pari

opportunità formative: leggere significa anche incrementare il proprio patrimonio

linguistico

SCUOLA VIVA III

ANNUALITÀ

Un progetto per ridurre i fenomeni di esclusione sociale e promuovere la legalità

attraverso un percorso formativo accessibile a tutti, di qualità, innovativo e al passo

coi tempi

SCUOLA DIGITALE

Le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati e l’impatto che

avranno nella società come individui, cittadini e professionisti realizzata attraverso

l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale.

IL TEATRO

Il teatro aiuta a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità

espressive attraverso un’esperienza di lavoro collettivo e individuale sul corpo e la

voce , la lettura di testi e la realizzazione di spettacoli di teatro.

FESTA

DELL’UNITA’ D’ITALIA

l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e

consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica.

I GIOVANI

INCONTRANO LA SHOAH

Il ricordo può molto, perché il ricordo è attivo, porta a farsi domande, a muovere

cuore e menti facendole organizzare affinché tutto ciò non accada di nuovo.

DM 8/11

D.M. 8/2011 Insegnamento dello strumento musicale per gli alunni delle classi III-IV e V della Scuola Primaria

SETTIMANA

DELLA MUSICA

E’ una settimana in cui il nostro Istituto a indirizzo musicale, consente agli studenti ed

agli strumentisti volontari di avvicinarsi in modo più significativo alla musica

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I SIMBOLI DELLE NOSTRE ATTIVITA’

17 Marzo “Festa dell’Unità d’Italia”

Festa dell’albero Il Natale

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“ Il giornale nelle scuole”

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AMICO LIBRO

SCUOLA SICURA

D.M. 8/2011 Insegnamento dello strumento musicale

per gli alunni delle classi III-IV e V.

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Nella Scuola Secondaria di Primo Grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla

realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Le competenze

sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze

più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione

personale e per la partecipazione alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene

comune.

La giornata scolastica della nostra Scuola Secondaria è costituita da unità orarie di sessanta minuti,

logicamente articolate tra di loro, secondo un orario settimanale strutturato in modo funzionale; i corsi

presenti sono tutti completi e vanno dalla sezione A alla sezione F.

Il monte ore delle discipline, dalle classi prime alle classi terze, è il seguente:

45

Materie n. ore settimanali

Italiano 6 h

Appr./Storia/Geogr. /Cittadinanza e Costituzione 4 h

Matematica e Scienze 6 h

Inglese 3 h

Francese 2 h

Arte 2 h

Musica 2 h

Tecnologia 2 h

Educazione fisica 2 h

Religione 1 h

Strumento musicale

1 h +1 O.F.

Totale ore settimanali di lezione: 30 ore per gli alunni che frequentano corsi non a strumento

musicale.

Gli allievi che si avvalgono dell’insegnamento dello Strumento musicale, oltre alle 30 ore,

effettuano l’orario dedicato allo strumento musicale in una fascia oraria pomeridiana concordata

con i genitori.

L’organizzazione didattica dei docenti di strumento musicale, nell’ottica dell’ampliamento

dell’Offerta Formativa, prevede la fruizione da parte degli alunni di 2 ore di strumento invece di 1,

pertanto il monte ore settimanale disposto per gli alunni del corso di strumento è di 32 ore.

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Il nostro Istituto è ad indirizzo musicale, pertanto c’è la possibilità di usufruire di tale percorso, che

prevede l’organizzazione del Tempo Normale arricchita dalle lezioni pomeridiane di strumento.

L’insegnamento dello strumento musicale nella scuola secondaria, già da alcuni anni proposto a tutti

gli alunni delle classi prime che ne abbiano fatto specifica richiesta e che abbiano superato una prova

attitudinale ponendosi in posizione utile nella graduatoria di strumento, costituisce un’opportunità in

più ed è un’insostituibile componente del percorso formativo. Esso:

• promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale

resa più completa dallo studio di uno strumento, occasione di maturazione logica, espressiva e

comunicativa

• integra il modello curriculare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi

evolutivi dell’alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa,

estetico - emotiva, improvvisativo - compositiva

• offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo

ed orientamento delle proprie potenzialità ed una più avvertita coscienza di sé e del modo di

rapportarsi al sociale

• fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazioni di

svantaggio.

Gli strumenti attivati presso la nostra scuola sono: Pianoforte, Flauto traverso, Violino, Corno

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PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA

Il quadro di riferimento normativo

La progettazione dell’attività didattico - educativa della Scuola Secondaria di I grado ha

come cornice di riferimento tre fondamentali documenti:

• il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, indicate dalla

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006, come soglia

culturale comune per preparare i giovani alla vita adulta e offrire loro un metodo per

continuare ad apprendere per tutto il corso della loro esistenza

• le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’obbligo

scolastico, definite dal D.M. 22.8.2007, n.139

• le “Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo

ciclo” del 26 novembre 2012 che individuano le competenze culturali basilari e

irrinunciabili attese al termine del primo ciclo d’istruzione. Vengono inoltre precisati i

traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine del terzo anno della scuola

secondaria di primo grado nonché gli obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina

attesi.

Le competenze sono definite nelle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del

Consiglio del 2006, come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo

professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e

autonomia”.

RACCOMANDAZINI

Del Parlamento Europeo e del Consiglio (2006/962/CE)

COMPETENZE CHIAVE DI

CITTADINANZA (All.” al DM 139/2007)

Comunicazione nella madrelingua

Imparare ad imparare

Comunicazione nelle lingue straniere

Progettare

Competenza in matematica ed in

campo scientifico-tecnologico

Comunicare

Competenza digitale

Collaborare e partecipare

Imparare ad imparare

Agire in modo autonomo e responsabile

Competenze sociali e civiche

Risolvere problemi

Senso di iniziativa ed imprenditorialità

Individuare collegamenti e relazioni

Consapevolezza ed espressione culturale

Acquisire ed interpretare l’informazione

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Collegio Docenti

Le nostre scelte progettuali

La progettazione didattica è un’attività che coinvolge sia organi collegiali come il Collegio Docenti, i

Dipartimenti disciplinari, i Consigli di Classe, che il singolo docente.

PTOF

Dipartimenti disciplinari Consigli di Classe Singolo docente

Programmazione

dei Consigli di Classe

Programmazione Programmazione

per materie disciplinare

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La progettazione didattica disciplinare dell’Istituto ha come finalità il raggiungimento delle

competenze attese al termine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado così come

evidenziate nelle Indicazioni Nazionali per il curriculo.

Per rispettare la centralità dell’alunno, in vista dei traguardi per il raggiungimento delle competenze, la

scuola ha cercato di rinnovare la scelta dei contenuti, delle attività e delle metodologie con il fine di

sostanziare il diritto allo studio in diritto all’apprendimento.

La progettazione educativa è centrata sui processi di apprendimento e misurata sui livelli di ingresso e

sui diversi ritmi e stili cognitivi degli studenti. Questa comprende attività dedicate al recupero di ogni

tipo di svantaggio senza trascurare la promozione delle eccellenze.

Il Collegio docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), definisce gli obiettivi

generali della programmazione didattico - educativa, stabilisce i criteri di valutazione e il piano degli

incontri Scuola-Famiglia.

I Dipartimenti sono costituti dai docenti delle stesse discipline ed hanno il compito di garantire

l’unitarietà del servizio scolastico nelle diverse sezioni. I Dipartimenti, nella Programmazione

Dipartimentale, progettano le prove d’ingresso e di accertamento delle conoscenze e delle abilità

pregresse, individuano i nuclei fondanti di ogni disciplina comuni alle classi parallele e articolati in

termini di conoscenze e abilità finalizzate al raggiungimento di specifiche competenze.

Le programmazioni dipartimentali rappresentano le linee guida per le successive fasi della

progettazione didattica che viene ulteriormente dettagliata sia a livello di consiglio di classe, sia di

singolo docente.

I consigli di classe definiscono il Documento di Programmazione del Consiglio di Classe che prende

avvio dall’individuazione dei livelli di partenza attraverso le prove d’ingresso o di accertamento delle

conoscenze e abilità pregresse e prosegue con la definizione delle competenze didattiche ed educative,

dei criteri metodologici e delle strategie comuni, degli strumenti didattici utilizzati, delle modalità di

verifica e dei criteri di valutazione, degli interventi di recupero e sostegno e di quelli di valorizzazione

delle eccellenze, del piano delle uscite didattiche, delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione, della

partecipazione ai progetti di ampliamento dell’offerta formativa ecc.

Il singolo docente progetta la propria azione didattica nella Programmazione Individuale attraverso la

definizione di unità d’apprendimento sulla base delle indicazioni definite a livello di

Dipartimento e contestualizzate nella realtà della classe di riferimento, secondo quanto individuato

dalla Programmazione del Consiglio di Classe.

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SCELTE METODOLOGICHE

Motivare gli adolescenti allo studio è un’impresa sempre più difficile e complessa. Lo sviluppo delle

nuove tecnologie ha profondamente modificato le forme di apprendimento e di comunicazione delle

nuove generazioni e allo stesso tempo ampliato il divario generazionale tra alunni ed insegnanti.

La nostra scuola si sta impegnando da anni nella sperimentazione di nuovi metodi operativi per

cercare di rendere più agevole ed interessante l’attività didattica affinché il processo di insegnamento si

trasformi in effettivo apprendimento da parte degli alunni.

Porre l’alunno al centro del proprio processo di apprendimento significa per il docente integrare la

didattica tradizionale con metodologie e strategie operative innovative che coinvolgano fattivamente lo

studente motivando il suo interesse ad apprendere e migliorare. Le metodologie che abbiamo adottato

sono:

➢ la didattica laboratoriale

➢ la didattica per problemi

➢ l’uso di nuove tecnologie

La didattica laboratoriale

La didattica laboratoriale non si svolge esclusivamente in laboratorio ma è una modalità di lavoro in

“classe”.

I laboratori, attraverso l’esperienza, possono essere usati per verificare le conoscenze e le abilità

acquisite, ma possono essere utilizzati anche per acquisire nuove conoscenze ed abilità attraverso

l’esperienza.

Nella didattica laboratoriale allo studente vengono proposte attività pratiche che non sono solo

applicative o riproduttive, in quanto hanno lo scopo formativo di coinvolgerlo attivamente e

di produrre pensiero a partire dall’azione. L’apprendimento si basa quindi sulla riflessione, sulle

esperienze concrete fatte durante le attività svolte, determinando un processo di apprendimento

coincidente con quello esperienziale seguendo il principio di Leonardo Da Vinci secondo cui “La

sapienza è figliola della sperienza” ai nostri alunni, quindi, sono proposti laboratori di scrittura, di

esperimenti grammaticali, di lettura, di creatività, di scienze, di musica ecc.

La didattica per problemi Il metodo consiste nel proporre agli studenti, da soli o in piccoli gruppi, problemi da risolvere di diversa

difficoltà.

Durante la soluzione di un problema l’allievo è messo in condizione di scoprire ed acquisire

autonomamente conoscenze nuove. I docenti assumono la funzione di tutor, cioè di guida

metodologica, per ciascun allievo o per il gruppo di alunni impegnato nella soluzione del problema. Lo

studente deve quindi autonomamente ricercare dati ed informazioni, fare stime e calcoli, formulare

ipotesi risolutive, proporre soluzioni, prendere decisioni.

Il metodo consente agli allievi di imparare a risolvere, con gradualità, problemi sempre più complessi

facendo sì che lo studente acquisisca abilità cognitive di livello sempre più elevato.

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L’uso delle nuove tecnologie

Il nostro Istituto possiede attualmente 30 LIM, (Lavagne Interattive Multimediali), 19 per la scuola

Secondaria e 11 per la scuola Primaria. La LIM è una superficie di grandi dimensioni, in tutto simile alla lavagna di ardesia, che consente di

visualizzare contenuti e applicazioni (testi, immagini, animazioni, video, software) in formato digitale e in

modo interattivo. La LIM può semplicemente essere definita una periferica del computer: una superficie

che, grazie a un proiettore, riesce a visualizzare i contenuti presenti sul desktop e attraverso la tecnologia

interattiva riesce a trasferire sul computer le operazioni svolte sulla lavagna.

Grazie a queste sue caratteristiche, svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica, in quanto

consente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) nella didattica in

classe e in modo trasversale alle diverse discipline.

Le LIM consentono di introdurre nella scuola strategie e modalità didattiche innovative,

potenzialmente più in sintonia con le forme di comunicazione adottate oggi dagli studenti e di

sviluppare metodologie di insegnamento finalizzate a favorire la partecipazione attiva dello studente al

proprio processo di apprendimento.

Attività del Centro Sportivo Scolastico

In ottemperanza alla C.M. del 4/08/2009 prot. 4273, da alcuni anni è stato costituito un Centro

Sportivo Scolastico (C.S.S.) all’interno della nostra scuola per organizzare le attività sportive.

Esso mira principalmente ad essere uno strumento strategico di aggregazione sociale, ad arginare il

fenomeno della dispersione scolastica, a proporre corretti stili di vita, ad avviare gli alunni ad una

coscienza sportiva, senza tralasciare gli studenti diversamente abili, e a favorire momenti di sano

confronto e di solidarietà.

Il C.S.S., durante l’intero anno scolastico e coinvolgendo tutti gli alunni, promuove la partecipazione

ai giochi sportivi studenteschi, ai Giochi della gioventù, alla Giornata nazionale dello Sport, a

manifestazioni interne e con altri Istituti, nonché l’adesione a corsi di formazione ed aggiornamento

organizzati dal MIUR, CONI o altri Enti di Promozione sportiva.

Responsabile del Centro Sportivo Scolastico è il Dirigente Scolastico, il coordinatore è un docente di

Scienze motorie, individuato dal Dirigente.

Il C.S.S., attraverso il progetto “Gruppo Sportivo Scolastico”, si pone come finalità l’acquisizione

di una consuetudine alla pratica motoria come base per il mantenimento di un buono stato di salute

fisica e mentale, di un corretto rapporto con i compagni e di conoscenza del territorio il tutto vissuto

nel rispetto delle regole.

Le attività sportive proposte riguardano i seguenti sport:

• pallavolo

• calcio a cinque

51

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La Valutazione La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti,

ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo.

Valutare significa dar valore agli elementi del processo educativo, precisando la funzione che essi

assumono nell’ambito della programmazione disciplinare e didattica. La valutazione periodica dei

risultati d’apprendimento dà indicazioni utili per la scelta e l’articolazione dei contenuti durante

l’intero anno scolastico, per il tipo di collaborazione da richiedere alle famiglie, per l’organizzazione

scolastica e per l’utilizzazione delle risorse. E’ pertanto formativa e continua, intesa a regolare gli

elementi del processo di formazione dell’alunno in ogni stadio del suo percorso scolastico.

52

Attività ermeneutica di

interpretazione e di

conoscenza dei processi

formativi

Una ricerca sull’efficacia del

proprio lavoro

Rappresenta

La premessa per modifiche nella

programmazione

Il punto di partenza per un nuovo

percorso

Cos’è

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53

Strumenti valutativi

Verifiche formative Compito unitario

Verifica delle competenze

interdisciplinari:

• Verifica delle

competenze europee

nelle varie situazioni

esperienziali

• Uso originale degli

obiettivi formativi nelle

varie situazioni

esperienziali

• Uso personale e creativo

degli obiettivi di

apprendimento

• Analisi

preconoscenze

• Confronto

• Rielaborazione:

script/nessi/relazioni

• Tracce della

costruzione (mappa

del percorso)

• Narrazione

• Valutazione

ermeneutica

• Nuova

problematizzazione

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54

DIAGNOSTICA

FORMATIVA

SOMMATIVA

Indaga sul retroterra

socio -culturale

Documenta in

itinere le eventuali

difficoltà di

apprendimento

Evidenzia i punti

di forza e di

debolezza

dell’intervento

realizzato

Svolge funzione

regolativa su tutte le

variabili che

incidono sul processo

di apprendimento

Esamina le risorse

scolastiche ed

extrascolastiche

Analizza le

conoscenze

possedute e i

prerequisiti cognitivi

degli alunni

Esamina le

disposizioni affettive e

le attitudini

socio/relazionali dei

ragazzi

VALUTAZIONE

Offre un bilancio consuntivo

dei processi di

insegnamento/apprendimento

Esamina le

competenze raggiunte

Considera le risorse

attivate

Individua i nuovi

bisogni formativi

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Criteri di Valutazione per le Discipline

La nostra scuola utilizza per la valutazione la seguente griglia, dove vi è l’esatta corrispondenza tra i

voti espressi in decimi e i livelli di conoscenza, abilità e competenze trasversali acquisite dagli alunni.

55

Voto/10 Conoscenza Comprensione Espressione Analisi/

Sintesi Applicazione Impegno

10

Completa,

coordinata e

sicura

padronanza,

utilizzata

secondo uno

stile personale

Comprensione

sicura, organica

e completa dei

contenuti

Esposizione

corretta,

organica,

completa,

lessicalmente

appropriata

Analisi e sintesi

complete,

coerenti,

approfondite in

modo

autonomo

Applicazione

autonoma dei

procedimenti in

situazioni nuove

e

complesse con

soluzioni

alternative ed

originali

Tenace

9 Sicura e

completa

padronanza

Comprensione

corretta, sicura

ed organica dei

contenuti

Esposizione

corretta,

organica e con

proprietà

lessicale

Analisi e sintesi

complete,

coerenti e ben

strutturate

Applicazione

precisa e corretta

delle procedure e

delle regole in

tutte

le situazioni

Continuo e

Proficuo

8

Completa

padronanza dei

contenuti di

base

Comprensione

dei contenuti in

modo corretto e

completo

Esposizione

chiara, corretta

e completa

Analisi e sintesi

complete e

coerenti

Applicazione

delle

procedure in

modo

corretto ed in

situazioni varie

Costante e

Serio

7 Sicura sui

contenuti di

base

Comprensione

corretta dei

concetti

essenziali

Esposizione

chiara e corretta

Analisi e sintesi

Coerenti

Applicazione

corretta delle re

regole e delle

procedure in

situazioni note o

simili di

apprendimento

Costante

6

Completa, ma

essenziale dei

contenuti di

base

Comprensione

complessivamente

corretta

Esposizione

semplice e

sufficientemente

chiara

Analisi e sintesi

semplici ed

elementari,

anche se

guidate

Applicazione

corretta delle

regole e delle

procedure in

situazioni note e

semplici

Accettabile

5 Incompleta e

Superficiale

Comprensione

parziale e

frammentaria

dei contenuti

fondamentali

Esposizione

incerta ed

imprecisa

Analisi parziale

e sintesi

incomplete;

necessita di

essere

opportunamente

e guidato

Applicazione

parziale e

limitata

delle regole e

delle

procedure in

situazioni note e

semplici

Discontinuo

≤ 4 Frammentaria

e/o inesistente

Comprensione

gravemente

carente dei

contenuti di

base

Esposizione

disorganica e

scorretta

Limitatissime

capacita di

analisi e sintesi;

necessita di

essere sempre

guidato per

riferire qualche

conoscenza

Difficoltà di

applicazione

delle

procedure e delle

regole in

qualsiasi

contesto

Scarso

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CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

BAMBINI TRE ANNI

Anno Scolastico______ /______

COGNOME ___________NOME ___________ 3 ANNI

LE DOCENTI DI SEZIONE____________________________________________

CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE VAL.

IL SE’ E L’ALTRO

Accetta l’ambiente scolastico e suoi ritmi

Conosce e rispetta le principali regole del vivere

comune

E’ autonomo in bagno e in sala mensa

Si relaziona, si confronta e discute con adulti e

bambini

Si fa conoscere e conosce il nome degli altri

Si inserisce spontaneamente nel gruppo gioco

Collabora in modo costruttivo e creativo con gli

altri

Affronta con sicurezza nuove esperienze

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Conosce e denomina le principali parti del corpo su

se stesso

Tenta di rappresentare graficamente il suo corpo

Disegna un viso con almeno tre particolari

Ricompone un puzzle della figura umana diviso in

tre parti

Distingue le caratteristiche fisiche-sessuali maschili

da quelle femminili

Esegue semplici percorsi motori

Collabora al riordino degli ambienti scolastici

Assume e descrive semplici posizioni del corpo

IMMAGINI

SUONI E COLORI

Ascolta storie, racconti e dialoghi

Conosce i colori primari

Usa il segno grafico per produrre scarabocchi

Utilizza e manipola materiali vari

Mostra interesse per l’ascolto della musica

Riproduce semplici ritmi (veloce/lento, piano/forte)

Produce suoni e rumori con materiali vari

Distingue rumore e silenzio

Produce suoni e rumori con materiali vari

I DISCORSI E LE PAROLE

Esprime i propri bisogni Pronuncia correttamente i fonemi

Utilizza in modo chiaro semplici frasi Dialoga con gli altri bambini

È in grado di ascoltare brevi racconti Memorizza canzoni e filastrocche Si interessa e partecipa ad attività/giochi mimati 56

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LA CONOSCENZA DEL

MONDO

Osserva l’ambiente che lo circonda Conosce gli aspetti principali delle stagioni Conosce i principali fenomeni atmosferici Distingue il giorno dalla notte Distingue e colloca su comando le dimensioni

grande/piccolo, lungo/corto, in alto/in basso

Distingue e colloca su comando e posizioni

sopra/sotto, dentro/fuori, vicino/lontano

Conosce la sequenza numerica verbale (sino a tre) Percepisce e riconosce le principali forme

geometriche (cerchio e quadrato)

Individua, conosce i colori fondamentali *INDICATORI -Vedi Scheda Criteri di valutazione

NR=NON RAGGIUNTO PR=PARZIALMENTE RAGGIUNTO R=RAGGIUNTO

OSSERVAZIONI

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA

BAMBINI DI TRE ANNI

NON RAGGIUNTO PARZIALMENTE

RAGGIUNTO

RAGGIUNTO

IL SE’ E

L’ALTRO

Non accetta l’ambiente

Scolastico e i suoi ritmi. Non

conosce e non rispetta le

normali regole di vita

comunitaria.

Non è autonomo nelle

principali condotte di base e

nelle azioni di routine

quotidiana.

Tende ad isolarsi e predilige

il gioco individuale.

Non accetta e non partecipa

alle attività proposte.

Inizia ad accettare

l’ambiente

scolastico e i suoi ritmi.

Conosce ma non sempre

rispetta le regole di vita

comunitaria.

È parzialmente autonomo nelle

principali condotte di base e

nell’esecuzione delle azioni di

routine quotidiana.

Si inserisce ancora con

qualche difficoltà nel gruppo

ma gioca in modo costruttivo e

inizia a collaborare per un fine

comune.

Non sempre è interessato e

partecipa alle attività proposte.

È pienamente

inserito nel contesto

scolastico del quale ha

interiorizzato le regole.*

È autonomo sia nelle

condotte di base che nelle

azioni di routine quotidiana.

Gioca in modo costruttivo e

creativo con gli altri ed è

sempre pronto a collaborare

per un fine comune.

Comunica e interagisce con i

compagni anche meno

abituali.

Partecipa con entusiasmo alle

attività individuali e

collettive.

IL CORPO E

IL

MOVIMENTO

Non riconosce le varie parti

del corpo; non è in grado di

rappresentarlo graficamente e

di ricomporlo con un

semplice puzzle.

Non esprime bisogni ed

emozioni attraverso il corpo.

Non riconosce le differenze

tra maschi e femmine.

Si muove in maniera

scoordinata nei diversi spazi

manifestando grande

insicurezza.

Non è in grado di eseguire

semplici percorsi motori.

Non collabora al riordino degli

ambienti scolastici.

Inizia a riconoscere lo schema

corporeo e a riprodurre

graficamente il viso.

Tenta di Ricomporre il puzzle

della figura umana diviso in tre

parti.

Non sempre esprime bisogni

ed emozioni attraverso il

corpo.

Riconosce le principali

caratteristiche sessuali.

Si muove ancora con qualche

incertezza nello spazio.

Mostra insicurezza

nell’esecuzione di percorsi

motori. Non sempre collabora

al riordino degli ambienti

Rappresenta graficamente il

corpo inserendo con

precisione i particolari del

viso. E’ capace di ricomporre

rapidamente il puzzle della

figura umana. Vive

pienamente la propria

corporeità e ne percepisce il

potenziale comunicativo ed

espressivo.

Possiede una coordinazione

dinamica generale che gli

consente di muoversi

liberamente in tutti gli spazi.

Collabora sempre al riordino

degli ambienti scola

stici 57

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IMMAGINI

SUONI

COLORI

Non conosce i colori primari.

Non manifesta alcun

interesse per l’attività grafica

spontanea.

Non esprime alcuna curiosità

nell’esplorare e manipolare i

materiali che ha a

disposizione.

Non è interessato a nuove

esperienze creative e grafico-

pittoriche.

Non è interessato all’ascolto

della musica e non è in grado

di riprodurre suoni

dell’ambiente e della natura

È ancora insicuro nella

conoscenza dei colori primari.

Inizia a manifestare interesse

per l’attività grafica spontanea

e tenta di rappresentare

elementi legati al suo vissuto.

Utilizza e manipola materiali

vari solo se incoraggiato

dall’insegnante.

È ancora insicuro nella

conoscenza dei colori primari.

Non sempre è interessato

all’ascolto di musiche

Conosce ma non riesce a

riprodurre suoni e rumori della

natura.

È ancora insicuro nella

conoscenza dei colori primari.

Inizia a manifestare interesse

per l’attività grafica spontanea

e tenta di rappresentare

elementi legati al suo vissuto.

Utilizza e manipola materiali

vari solo se incoraggiato

dall’insegnante.

È ancora insicuro nella

conoscenza dei colori primari.

Non sempre è interessato

all’ascolto di musiche

Conosce ma non riesce a

riprodurre suoni e rumori della

natura.

I DISCORSI E

LE PAROLE

Non comunica verbalmente i

propri bisogni. Ha una

pronuncia scorretta dei

fonemi. Ripete con difficoltà

anche semplici frasi.

Non comprende anche

semplici consegne verbali.

Mostra chiusura nel dialogo

con bambini e adulti. Non è

interessato all’ascolto di

storie, dialoghi e racconti.

Non memorizza canzoni o

semplici filastrocche e non è

in grado di verbalizzare

immagini. Non partecipa ad

attività e giochi di ruolo.

Comunica verbalmente le

proprie esigenze attraverso un

linguaggio semplice ma ancora

con frasi minime.

Inizia a comunicare con adulti

e coetanei manifestando

maggiore sicurezza nelle sue

capacità verbali.

Manifesta interesse e

attenzione all’ascolto di brevi

storie e racconti. Inizia a

ripetere e memorizzare

semplici canzoni e

filastrocche.

Inizia a manifestare curiosità

alla lettura di immagini.

Talvolta partecipa ad attività e

giochi di ruolo.

Comunica bisogni

utilizzando un linguaggio

semplice ma corretto sia dal

punto di vista fonetico che

sintattico.

Dialoga con bambini e adulti

senza alcuna difficoltà.

Memorizza e ripete canzoni,

filastrocche e poesie. Legge e

commenta le immagini con

ricchezza di particolari.

Prova interesse per giochi e

attività mimate.

LA

CONOSCENZA

DEL MONDO

Non è interessato all’

ambiente che lo circonda e

non individua ne riconosce i

principali aspetti delle

stagioni. Non ha ancora

interiorizzato i principali

concetti di dimensione, di

spazio e di tempo. Non è in

grado di riordinare una

semplice sequenza di azioni.

Non conosce correttamente

la sequenza numerica da uno

tre. Non riconosce le figure

geometriche (cerchio e

quadrato)

Manifesta un minino interesse

per l’ambiente che lo circonda.

Conosce in maniera

superficiale gli aspetti

principali delle stagioni e i

fenomeni atmosferici. Inizia ad

individuare i principali

concetti topologici e spaziali e

temporali solo facendone

esperienza diretta. Inizia a

ripetere la sequenza numerica

da uno tre. Riconosce la figura

geometrica del cerchio

Osserva con curiosità e

attenzione l’ambiente che lo

circonda cogliendone anche

gli aspetti che mutano in

relazione alla stagione.

Distingue e colloca su

comando i concetti

topologici, spaziali e

temporali. Conosce e

utilizza la sequenza numerica

oltre il tre. Riconosce le

principali figure

geometriche.

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

BAMBINI QUATTRO ANNI

Anno Scolastico______ /______

COGNOME ___________NOME ___________4 ANNI

LE DOCENTI DI SEZIONE___________________________________________ 58

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CAMPI DI ESPERIENZA

COMPETENZE VAL.

IL SE’ E L’ALTRO

Rispetta ed accetta le regole di vita comunitaria Si riconosce parte del gruppo Riconosce i propri e gli altrui comportamenti positivi e

negativi

Collabora con i compagni per un fine comune Accetta rapporti anche con compagni non abituali Gioca in maniera costruttiva con gli altri Comunica bisogni affettivi e stati d’animo È autonomo nelle azioni di routine quotidiana Manifesta partecipazione ed interesse alle attività

proposte

È autonomo nell’esecuzione del lavoro individuale

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Riconosce e denomina le varie parti del corpo su se

stesso, sugli altri e su un’immagine

Assume e descrive le posizioni del corpo Esegue semplici percorsi psicomotori Riconosce la propria identità sessuale Riconosce e riordina i propri indumenti e oggetti

personali

Collabora al riordino degli ambienti scolastici

Ha sviluppato la coordinazione oculo-manuale

IMMAGINI SUONI E

COLORI

Esplora e osserva materiali vari Disegna spontaneamente e su consegna Conosce i colori secondari e produce mescolanze Adopera i colori in modo creativo Si esprime attraverso le diverse forme di comunicazione

non verbali

Partecipa ad attività ritmico-sonore

I DISCORSI E LE

PAROLE

Dialoga con gli adulti Dialoga con i compagni Utilizza in modo chiaro frasi complesse Si esprime utilizzando termini appropriati Interviene in modo pertinente durante le conversazioni Manifesta interesse alla lettura Memorizza e ripete filastrocche e poesie Manifesta interesse alla lettura Comprende e rielabora racconti

Mostra interesse e partecipazione ad attività inerenti

alla scoperta dell’ambiente

Conosce le principali caratteristiche delle 4 stagioni

Colloca se stesso e gli oggetti in relazione spaziale: 59

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LA CONOSCENZA DEL

MONDO

sopra/sotto, dentro/fuori in alto/ in basso, vicino/lontano,

in mezzo

Individua quantità: tanto/poco/niente; Coglie la ciclicità della settimana tramite modalità

simboliche

Conosce la sequenza numerica sino a dieci Classifica gli oggetti in base a un criterio dato Associa forme geometriche

*INDICATORI -Vedi Scheda Criteri di valutazione

NR=NON RAGGIUNTO PR=PARZIALMENTE RAGGIUNTO R=RAGGIUNTO

OSSERVAZIONI__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

SCUOLA INFANZIA

BAMBINI DI QUATTRO ANNI

NON RAGGIUNTO PARZIALMENTE

RAGGIUNTO

RAGGIUNTO

IL SE’ E L’ALTRO

Non conosce e non

rispetta le normali regole

di vita

comunitaria. Molto

spesso si estranea dal

gruppo prediligendo

giochi individuali. Non

comunica bisogni affettivi

e stati d’animo.

Non è autonomo nelle

azioni di routine e

nell’esecuzione del lavoro

individuale.. Non

manifesta interesse alle

attività proposte.

Qualche difficoltà nel

rispetto delle regole

compromette ancora la sua

integrazione nel

gruppo. Non sempre è in

grado di esprimere i propri

vissuti e gestire le emozioni.

Manifesta ancora qualche

difficoltà nell’espletare le

azioni di routine quotidiana.

La partecipazione e

l’accettazione delle attività

proposte non è costante

pertanto per l’esecuzione

delle stesse, talvolta,

richiede l’intervento

dell’insegnante.

Conosce le regole e la

routine quotidiana della

comunità in cui vive. Gioca

in modo costruttivo con gli

altri, riconosce i propri e gli

altrui comportamenti positivi

e negativi. Comunica e

controlla bisogni ed

emozioni.

È autonomo nelle azioni di

routine quotidiana.

Partecipa alle attività

proposte con interesse e

curiosità portando a termine

autonomamente il lavoro

assegnatogli.

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Non è in grado di

distinguere

le varie parti del corpo e

non le rappresenta

graficamente.

Trova difficoltà

nell'esecuzione di

semplici percorsi psico-

motori.

Non è in grado di

eseguire un elementare

percorso grafico.

Non usa correttamente il

mezzo grafico mostra

grosse difficoltà nelle

attività che richiedono

una accurata motricità

fine.

Riconosce le principali

parti del corpo, ma non

rappresenta ancora

graficamente la figura

umana in maniera completa.

Manifesta insicurezza e poca

coordinazione all’esecuzione

di semplici percorsi sia

motori che grafici.

Ha acquisito maggiore

sicurezza nell’utilizzo del

mezzo grafico e nelle attività

che richiedono una accurata

motricità fine.

Rappresenta graficamente la

figura umana.

È in grado di percorrere

semplici percorsi motori e di

eseguire con facilità percorsi

grafici. Ha affinato la

motricità fine abilità che gli

consente di utilizzare con più

sicurezza il mezzo grafico.

Non è interessato

all’esplorazione, alla

conoscenza e alla

manipolazione di

Inizia ad osservare,

conoscere

e manipolare materiale

vario.

Si dimostra creativo nella

manipolazione di materiali

vari.

Disegna spontaneamente 60

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IMMAGINI,

SUONI,

COLORI

materiali vari.

Non manifesta alcun

interesse per l’attività

grafica. Non riconosce i

colori secondari e non è

in grado di produrre

mescolanze.

L’espressione attraverso i

linguaggi non verbali è

del tutto assente.

Si dedica alla

rappresentazione

grafica solo se sollecitato e

motivato dall’insegnante.

Sperimenta varie tecniche

espressive ; utilizza

adeguatamente i colori

primari e secondari

mostrando tuttavia

poca creatività.

Non sempre attribuisce

adeguatamente il colore alla

realtà

Non sempre si esprime

utilizzando le diverse forme

di comunicazione non

verbale.

rappresentando e colorando

con precisione e con

ricchezza di particolari.

Utilizza correttamente i

colori attribuendoli alla

realtà.

Si esprime attraverso le

varie forme di linguaggio

non verbale.

I DISCORSI E

LE PAROLE

L'interazione verbale con

gli adulti e coetanei è

quasi del tutto assente.

Non utilizza le frasi in

modo chiaro e non usa

termini appropriati.

Non interviene nelle

conversazioni di gruppo.

Non mostra interesse per

la lettura, l'ascolto, la

comprensione e la

rielaborazione dei

racconti.

Non memorizza

filastrocche e poesie.

Dialoga spontaneamente con

i compagni e manifesta

ancora insicurezza nel

dialogo con l’adulto.

Si esprime con un

linguaggio semplice e non

particolarmente strutturato.

La comprensione del

linguaggio è limitata

all’esecuzione di semplici

consegne e la rielaborazione

di storie, vissuti o racconti

avviene solo su stimolazione

dell’insegnante.

È interessato alla lettura di

immagini.

E' in grado di ripetere

semplici filastrocche.

Dialoga con adulti e coetanei

con una proprietà di

linguaggio che gli consente

di argomentare i propri

vissuti, raccontare storie,

porre domande. Ripete con

facilità poesie e filastrocche.

È in grado di leggere e

verbalizzare immagini.

LA

CONOSCENZA

DEL MONDO

Non è interessato all’

ambiente che lo

circonda e non individua

né riconosce i

principali aspetti delle

stagioni. Non ha ancora

interiorizzato i principali

concetti di dimensione, di

spazio e di tempo. Non è

in grado di riordinare una

semplice sequenza di

azioni. Non conosce

correttamente la sequenza

numerica da uno tre. Non

riconosce le figure

geometriche (cerchio e

quadrato).

Manifesta un minino

interesse per l’ambiente che

lo circonda.

Conosce in maniera

superficiale gli aspetti

principali delle stagioni e i

fenomeni atmosferici. Inizia

ad individuare i principali

concetti topologici e spaziali

e temporali solo facendone

esperienza diretta. Inizia a

ripetere la sequenza

numerica da uno tre.

Riconosce la figura

geometrica del cerchio

Osserva con curiosità e

attenzione l’ambiente che lo

circonda cogliendone anche

gli aspetti che mutano in

relazione alla stagione.

Distingue e colloca su

comando i concetti

topologici, spaziali e

temporali. Conosce e

utilizza la sequenza numerica

oltre il tre. Riconosce le

principali figure

geometriche.

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

BAMBINI CINQUE ANNI

Anno Scolastico______ /______

COGNOME ___________NOME ___________ 5ANNI

LE DOCENTI DI SEZIONE____________________________________________ 61

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CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE VAL.

IL SE’ E L’ALTRO

È ben inserito nel gruppo Conosce e rispetta l regole del gruppo Ha rispetto dello spazio e delle cose altrui Ha interiorizzato il sé corporeo maturando

atteggiamenti di fiducia in se stesso e nelle proprie

capacità

Riconosce e condivide i propri stati emotivi Affronta con sicurezza nuove esperienze Collabora ala realizzazione di attività in comune È consapevole della propria identità e storia personale È autonomo nell’esecuzione del lavoro individuale

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Percepisce e rappresenta graficamente la figura umana

in totale

Riconosce la destra dalla sinistra Sa coordinare i movimenti del corpo Svolge autonomamente le corrette abitudini igieniche e

le azioni di routine

Sa orientarsi nello spazio grafico Ha sviluppato la motricità fine Ha sviluppato la coordinazione oculo manuale Esegue e riproduce graficamente percorsi motori

IMMAGINI SUONI E

COLORI

Comunica ed esprime emozioni con i linguaggi del

corpo: la voce, il gesto, la drammatizzazione

Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre

attività manipolative

Esplora e utilizza in autonomia i materiali a

disposizione

Attribuisce in maniera adeguata i colori alla realtà Disegna spontaneamente e su consegna Esplora con la voce e con il corpo le proprie possibilità

sonoro espressive

Partecipa volentieri ad attività ritmico-motorie

I DISCORSI E LE

PAROLE

Utilizza un corretto linguaggio verbale in differenti

situazioni comunicative

Sa descrivere agli altri le proprie esperienze Si esprime con una corretta pronuncia di suoni Ascolta, comprende e rielabora narrazioni, storie, ecc Esplora con interesse la lettura di libri illustrati Associa simbolo grafico al suono (lettere) Riconosce alcune lettere che fanno parte del proprio

nome

Riproduce i vari tipi di linea (verticale, orizzontale,

obliqua)

È in grado di classificare gli oggetti in base a colore,

forma e dimensione

62

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LA CONOSCENZA DEL

MONDO

È in grado di eseguire la seriazione degli oggetti Ha interiorizzato le caratteristiche sulle quattro stagioni Conosce e denomina i giorni della settimana e i mesi

dell’anno

Riferisce eventi rispetto a: prima-adesso-dopo/ieri-

oggi-domani

Riconosce la simbologia associa numero alla quantità

numerica

Sa operare con quantità e numeri. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA

BAMBINI DI CINQUE ANNI

Non raggiunto Parzialmente

raggiunto

Raggiunto

IL SE’ E L’ALTRO

Non è integrato nel gruppo e

molto spesso si estranea

prediligendo giochi individuali.

Non conosce o non rispetta le

normali regole di vita comunitaria

non rispettando lo spazio e le

cose altrui. Non ha sicurezza in sé

stesso e nelle proprie capacità

Richiede quasi sempre

l’intervento dell’insegnante per

esternare i propri stati d’animo.

Non reagisce in modo adeguato ai

richiami e alle frustrazioni. È

ancora insicuro nell’affrontare

nuove esperienze e non collabora

alla realizzazione di attività

comuni. Non riferisce quasi mai

sulla sua storia personale e

familiare. Non è in grado di

eseguire autonomamente attività

individuali.

Non ha ancora pienamente

interiorizzato le regole di

gruppo e manifesta

difficoltà a relazionarsi in

modo costruttivo con i

coetanei. Pur conoscendole

ha difficoltà a rispettare le

regole di vita comunitaria e

non sempre manifesta

rispetto per gli spazi e le

cose altrui. Inizia a riferire

sui propri sentimenti e i

propri vissuti. Non sempre

reagisce in maniera

adeguata ai richiami o

frustrazioni. Appare più

sicuro di sé nell’affrontare,

nel vivere nuove esperienze

e nel raccontare di sé e della

sua storia personale. Prova

interesse a realizzare attività

in comune. Sperimenta il

lavoro individuale

autonomamente.

Gioca e si relaziona in modo

costruttivo e creativo con gli altri,

confronta e sostiene le proprie

opinioni. Ha pienamente

interiorizzato le regole del vivere

comune che rispetta senza alcuna

difficoltà. Ha maturato

atteggiamenti di fiducia in sé

stesso e nelle proprie capacità. Ha

sviluppato una buona identità

personale e sociale. Affronta

serenamente nuove esperienze

dimostrando di rispondere in

maniera positiva ai richiami e alle

frustrazioni. È autonomo

nell’esecuzione del lavoro

individuale e collaborativo nelle

attività di gruppo

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Non percepisce e non è in grado

di rappresentare graficamente le

varie parti della figura umana.

Non riconosce destra e sinistra.

Trova difficoltà nel

coordinamento motorio generale.

Non sempre è autonomo

nell’esecuzione delle attività di

routine quotidiana. Non ha

sviluppato la coordinazione

oculo-manuale e la motricità fine.

Non controlla adeguatamente

l’esecuzione del gesto grafico e

non è in grado di ripercorrere e

riprodurre graficamente un

percorso motorio.

Manifesta ancora qualche

difficoltà nella

rappresentazione grafica del

corpo umano. Non sempre

riconosce la destra dalla

sinistra. La coordinazione

motoria generale è ancora

inadeguata. È autonomo

nell’esecuzione delle

principali azioni di routine

quotidiana. Non sempre si

orienta nello spazio grafico.

Ha sviluppato solo in parte

la coordinazione oculo-

manuale e manifesta ancora

qualche difficoltà in attività

che richiedono un’accurata

motricità fine e controllo

grafo motorio.

Riconosce e rappresenta con

particolari il corpo nelle sue

diverse parti. Riconosce destra e

sinistra su sé stesso. Vive la

propria corporeità e sperimenta i

diversi schemi motori. È

autonomo nella gestione delle

azioni di routine quotidiana.

Controlla l’esecuzione del gesto

grafico orientandosi nel foglio.

Presenta una buona coordinazione

oculo-manuale e ha sviluppato

una buona motricità fine. Esegue

e riproduce percorsi motori.

Non utilizza alcun tipo di

linguaggio non verbale per

esprime emozioni e stati d’animo.

Non è interessato alle

rappresentazioni grafiche

Inizia ad utilizzare linguaggi

non verbali per esprimere

emozioni e stati d’animo.

Non sempre si esprime in

modo creativo nelle

Utilizza i vari linguaggi non

verbali per esprimere emozioni e

stati d’animo. Dimostra interesse,

attenzione e creatività per il

disegno, la pittura e altre attività63

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IMMAGINI,

SUONI, COLORI

(spontanee e guidate) e alle

esperienze creative e

manipolative. Non attribuisce i

colori in maniera adeguata.

Mostra poco interesse nelle

attività di ascolto, di riproduzione

della musica, non partecipa ad

attività ritmico motorie

rappresentazioni grafiche e

nell’uso delle diverse

tecniche. Manipola materiali

vari solo se stimolato

dall’insegnante. Non sempre

manifesta interesse per

l’attività grafica spontanea

(che è ancora povera di

particolari) ed esegue quella

guidata. Attribuisce in

maniera adeguata i colori

alla realtà. Inizia a

manifestare curiosità e

interesse nell’ascolto di

musiche e canti nelle quali

si cimenta con l’uso della

voce. Per la partecipazione

ad attività ritmico motorie

necessita ancora di stimoli

da parte dell’insegnante.

manipolative. Cura i particolari

nelle rappresentazioni grafico

pittoriche attribuendo in maniera

ottimale i colori alla realtà. È

interessato all’ascolto di musiche

di vario genere ed è in grado di

esplorare con la voce e con il

corpo le sue possibilità sonoro-

espressive.

I DISCORSI E

LE PAROLE

Si esprime con difficoltà: usa un

linguaggio essenziale, povero nei

contenuti e non è interessato

all’acquisizione di nuovi

vocaboli. Non riesce a raccontare

le proprie esperienze e vissuti.

Manifesta difficoltà nella

pronuncia e nell’articolazione di

alcuni fonemi. Non è interessato

all’ascolto di storie e non

comprende e rielabora anche

semplici testi. Non è in grado di

formulare alcuna ipotesi sul finale

di storie. Ripete stentatamente

rime e filastrocche. Non

riconosce alcun segno grafico

Si esprime utilizzando un

linguaggio semplice ma ben

strutturato. È in grado di

esprimere verbalmente le

proprie emozioni e vissuti

se stimolato dall’insegnante.

Presenta ancora qualche

difficoltà nella

produzione di fonemi.

Ascolta volentieri storie o

conversazioni e inizia a

rielaborarne verbalmente i

contenuti. Talvolta riesce a

formulare ipotesi e

previsioni sul finale di un

racconto. Esplora con

interesse la lettura di libri

illustrati. Ripete rime e

filastrocche. Riconosce

alcune lettere che

compongono il proprio

nome.

Ha raggiunto una proprietà di

linguaggio con cui argomenta

discorsi, pone domande e formula

ipotesi. Si esprime in maniera

corretta dal punto di vista

fonologico e manifesta interesse

ad acquisire il significato di nuovi

vocaboli. Ascolta con interesse

racconti o storie cogliendone

anche i

particolari. Sperimenta rime e

filastrocche cercando somiglianze

e analogie. Riconosce i segni

grafici riferiti al proprio nome.

LA CONOSCENZA

DEL MONDO

Osserva con scarso interesse

l’ambiente e la natura nei suoi

molteplici aspetti e non riconosce

caratteristiche relative alle

stagioni. Non utilizza

correttamente i concetti

temporali. Non è in grado di

riordinare in successione

cronologica le sequenze di una

storia. Raggruppa con difficoltà

gli elementi secondo i diversi

criteri. Non è in grado di operare

quantità e numeri (contare,

aggiungere, togliere). Non

riconosce alcun simbolo

numerico. Non è in grado di

riprodurre vari tipi di linea.

Presta attenzione

all’ambiente che lo circonda

e coglie i principali aspetti

delle caratteristiche

stagionali. Sa collocare le

azioni fondamentali nel

tempo della giornata.

Dispone in successione

cronologica tre sequenze di

una storia. Inizia a

conoscere e denominare i

giorni della settimana e i

mesi dell’anno. Riesce con

l’aiuto dell’insegnante a

raggruppare gli elementi

secondo i criteri dati e ad

effettuare semplici

seriazioni. Inizia ad operare

con quantità e numeri.

Riconosce alcuni simboli

numerici ma non sempre li

associa alla quantità.

Riproduce vari tipi di linea.

Osserva con attenzione l’ambiente

che lo circonda del quale coglie

tutti gli aspetti e i cambiamenti in

relazione alla stagione. Riferisce

correttamente gli eventi temporali

e coglie la ciclicità del tempo che

passa in relazione alla settimana e

ai mesi. Dispone in successione

cronologica le sequenze principali

di una storia. Raggruppa gli

oggetti secondo i diversi criteri

identificandone proprietà,

confrontandole e effettuando

seriazioni. È in grado di contare,

aggiungere e togliere. Riconosce

la simbologia numerica e lo

abbina alla quantità. Riconosce e

riproduce vari tipi di linee

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Criteri di Valutazione per il comportamento La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle

diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente. Il D.lgs n. 62 del 13 aprile 2017 con

l’articolo 2 comma 5 abolisce il voto numerico espresso in decimi e stabilisce che il comportamento

sia valutato attraverso un giudizio sintetico. Il Giudizio sul comportamento espresso collegialmente,

inoltre, non è più vincolante rispetto alla promozione.

E’ stata elaborata, pertanto, la seguente griglia di corrispondenza tra comportamento e voti, tenendo

ben presente il Regolamento d’Istituto ed il Patto educativo di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia

(riportati in allegato):

Giudizio di comportamento

Giudizio

Assenze irrilevanti; responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico;

comportamento corretto; eccellente socializzazione; interazione attiva e

costruttiva nel gruppo classe; pieno rispetto di sé, degli altri e

dell’ambiente; scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto;

consapevole e completo raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti per

l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.

Eccellente

Assenze minime; comportamento corretto ed educato; ottima

socializzazione; ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe; pieno

rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente scolastico; completo

raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti per l’insegnamento di

Cittadinanza e Costituzione.

Ottimo

Assenze saltuarie non frequenti e sempre giustificate; comportamento per

lo più corretto ed educato; buona socializzazione e normale partecipazione

nel gruppo classe; adeguato rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;

osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica; adeguato

raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi previsti per l’insegnamento di

Cittadinanza e Costituzione.

Molto

Adeguato

Episodi di lieve inosservanza del Regolamento d’Istituto (assenze

ingiustificate e frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio

banco); partecipazione limitata e poco collaborativa alla vita della classe;

comportamento quasi sempre corretto nel rapporto con i compagni e con il

personale scolastico; discreta socializzazione; raggiungimento solo di

parte degli obiettivi previsti per l’insegnamento di Cittadinanza e

costituzione.

Adeguato

Accettabile rispetto delle norme fondamentali del Regolamento d’Istituto,

con tendenza all’infrazione delle regole ordinarie (ritardi, uscite dall’aula

senza permesso, rinvii nella giustificazione di assenze e ritardi, uso

improprio degli spazi e delle strutture scolastiche); disturbo delle lezioni;

comportamento poco corretto verso compagni ed il personale scolastico;

scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe;

raggiungimento degli obiettivi essenziali previsti per l’insegnamento di

Cittadinanza e Costituzione.

Sufficiente

Episodi persistenti di inosservanza del Regolamento d’Istituto che

indicano la volontà a non modificare il proprio atteggiamento;

comportamenti reiterati di prevaricazione e/o di bullismo nei confronti dei

compagni; rapporti problematici con il personale della scuola; scarsissima

socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe al punto da

impedire il regolare svolgimento dell’attività scolastica; obiettivi

essenziali previsti per l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione

raggiunti solo in minima parte.

Non

adeguato

N.B. Il voto di comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purché i fatti siano connessi

alla vita scolastica. Tutti i provvedimenti disciplinari applicati sono documentati e comunicati alle famiglie

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE-CHIAVE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Competenze Indicatori Competenze del

Profilo dello

studente al

termine del

primo ciclo di

istruzione

Livello A

Avanzato

(voto 9/10)

Livello B

Intermedio

(voto 7/8)

Livello C

Base

(voto 6)

Livello D

Iniziale

(voto 5)

Competenze

sociali

e civiche

Condotta e

partecipazione

Rispetta le regole

condivise, collabora

con gli altri per la

costruzione del bene

comune esprimendo

le proprie opinioni

personali; ha cura e

rispetto di sé, come

presupposto di un

sano e corretto stile di

vita.

Partecipazione

rispettosa e

costruttiva ad

attività formali ed

informali

Ha rispetto per le

istituzioni pubbliche,

partecipando in modo

consapevole alla vita

sociale: momenti

educativi informali e

non formali,

esposizione pubblica

del proprio lavoro,

occasioni rituali nelle

comunità che

frequenta, azioni di

solidarietà,

manifestazioni

sportive non

agonistiche,

volontariato, ecc.

Ha cura e

rispetto di sé e

degli altri come

presupposto di

uno stile di vita

sano e corretto.

È consapevole

della necessità

del rispetto di

una convivenza

civile, pacifica e

solidale.

Si impegna per

portare a

compimento il

lavoro iniziato,

da solo o

insieme ad altri.

L’alunno rispetta le

regole condivise,

collabora con gli altri

per la costruzione del

bene comune,

esprimendo le proprie

opinioni e apportando

contributi personali

Partecipa in modo

consapevole e

responsabile a tutte le

attività formali ed

informali proposte ed

è stimolo ed esempio

per gli altri.

L’alunno

rispetta le

regole

condivise,

collabora con

gli altri e sa

esprimere in

modo

adeguato le

proprie

opinioni

Partecipa in

modo

adeguato ed

attivo a tutte

le attività

formali ed

informali

proposte.

L’alunno

rispetta le

principali regole

condivise,

lavora in gruppo

e collabora con

gli altri in modo

nel complesso

adeguato

Partecipa in

modo

sostanzialmente

rispettoso alle

attività formali

ed informali

proposte

dimostrando un

modesto

coinvolgimento

personale.

L’alunno rispetta le

principali regole

condivise se

opportunamente

sostenuto e

collabora con gli

altri solo se guidato

Necessita di

sollecitazioni per

mantenere un

comportamento

rispettoso durante le

attività formali ed

informali proposte.

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INVALSI

(Istituto Nazionale per la Valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione)

L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un

lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE)

istituito nei primi anni settanta del secolo scorso.

Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente sempre

più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’INVALSI:

• effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla

qualità complessiva dell'offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche, anche nel

contesto dell'apprendimento permanente

• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale

ed alle tipologie dell'offerta formativa

• effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole

• predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a

verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di

Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado

• predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini

dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria

superiore

• provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi

dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo

criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la

comparabilità

• fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti

territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome

iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione

• svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai

processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche

• svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati

• assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo

valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti

• formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici,

definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione

dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti

del sistema di valutazione.

L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità

strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività.

La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'Istituto.

Da quest’anno le prove per la Secondaria saranno svolte in aprile, esse non rappresenteranno più voto

di media per l’Esame di Stato ma costituiranno la “conditio sine qua non” per l’accesso all’esame

stesso.

Le classi dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” che sostengono le prove INVALSI sono:

Comparto Classi coinvolte Materie Tempi

Scuola Primaria • Classi seconde Italiano/Matematica

Maggio • Classi quinte Italiano/Matematica/Inglese

Scuola Secondaria • Classi terze Italiano/Matematica/Inglese Aprile

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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

La cultura dell’autovalutazione considera la scuola come un servizio che, come tale, interpreta i

bisogni di una società in continua evoluzione per cui raccoglie e elabora i dati che divengono un

nuovo punto di partenza per un’azione educativa continuamente ri-elaborata e re-interpretata.

Inoltre, il momento auto-valutativo, in quanto feedback sul proprio operato, diventa lo spunto per una

revisione critica delle proprie scelte e risulta funzionale anche agli operatori interni che vedono

valorizzata e potenziata la propria professionalità, la propria autonomia decisionale, la propria capacità

progettuale e innovativa in un’ottica di miglioramento continuo. La Direttiva del 18/09/2014 n. 11 e la

Circolare n. 47 del 21/10/2014, a partire dall’anno scolastico 2014/15 e per il triennio successivo, hanno

vincolato le scuole al Sistema Nazionale di Valutazione regolamentandone il processo di autovalutazione, che

è finalizzato al miglioramento dei livelli di apprendimento ed al rafforzamento delle competenze acquisite dagli

studenti.

L’azione del SNV ha previsto quattro step:

• Autovalutazione

• Valutazione

• Azione di miglioramento

• Rendicontazione sociale

Lo scopo dell’Autovalutazione è quello di consentire:

• il controllo sistematico dei risultati

• la verifica e la revisione interna

• la valorizzazione dell’identità della scuola

• la legittimazione dell’autonomia con l’assunzione di responsabilità in ordine alla qualità dei servizi

erogati e dei risultati ottenuti

Il nostro Istituto…

Nel corso del primo semestre 2017 ha ri-elaborato ed ri-aggiornato il RAV (Rapporto di AutoValutazione)

pubblicato nel 2015 e aggiornato nel 2016. Con il rapporto sono stati individuati gli elementi di maggiore

criticità del servizio scolastico da noi erogato e con gli aggiornamenti si sono registrati i progressi effettuati

nelle aree critiche; per superare le criticità rimanenti si è confermato il Piano di Miglioramento (PdM)

dell’offerta formativa dell’Istituto.

Le Azioni sono state…

✓ Il Nucleo di Autovalutazione e le Funzioni Strumentali hanno ri-elaborato e ri-aggiornato il RAV

✓ Nel mese di luglio 2017 il vicario del Dirigente lo ha supervisionato

✓ Alla fine di luglio 2017 il Dirigente Scolastico, responsabile dell’intero processo, ha approvato e

pubblicato il RAV

Le Azioni saranno…

In quest’anno scolastico 2017/18 il Dirigente Scolastico, in sinergia con il Nucleo di autovalutazione, partendo

dalle priorità inserite nel RAV si preoccuperà di:

✓ pianificare un percorso di miglioramento, con sviluppo di azioni basate sul coinvolgimento di tutta la

comunità scolastica

✓ promuovere momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero

processo di miglioramento

✓ incoraggiare alla riflessione l’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni mirate

al miglioramento scolastico e basate sulla condivisione del percorso di innovazione

✓ promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del percorso di miglioramento

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IL RAV

Il RAV pubblicato, presente in allegato, ha consentito, anche attraverso i descrittori messi a

disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di rilevare quanto segue:

➢ AREA CONTESTO E RISORSE: scarso è il contesto territoriale dal punto di vista socio-

economico e delle opportunità di collaborazione con le Amministrazioni comunali e con

associazioni e agenzie educative presenti.

➢ AREA ESITI: Buoni sono i risultati degli studenti nel successivo percorso di studio. Il

punteggio di Italiano e Matematica della Scuola alle prove Invalsi è inferiore rispetto a quello

di scuole con background socioeconomico e culturale simile.

➢ AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: Sufficienti sono le attività

realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione. Gli interventi per il

potenziamento dovrebbero essere più mirati. Il curricolo è operativo da settembre per cui non

sono state ancora effettuate verifiche in merito alla sua validità.

➢ AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: La loro condivisione nella

comunità scolastica e con le famiglie e il territorio è da migliorare. Le risorse economiche

sono convogliate per la maggior parte al perseguimento degli obiettivi dell’Istituzione.

Sono scarsamente presenti forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di

interventi formativi. La scuola non ancora utilizza strumenti di comunicazione on line con le

famiglie.

Il Piano di Miglioramento contiene le azioni di miglioramento organizzative e gestionali previste

dall’Istituzione scolastica che serviranno al miglioramento dei punti di criticità emersi nel RAV, esse mireranno

principalmente ad eliminare la variabilità tra le classi ed a ridurre il gap presente nelle prove standardizzate

nazionali INVALSI.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” Cancello Scalo ogni anno realizza progetti didattici a scopo educativo distinti per

ordine di scuola. Essi sono presentati dai docenti, sono strettamente correlati alle programmazioni didattico-educative e

tengono conto delle proposte fatte dai genitori all’atto della compilazione della “customer satisfaction” relativa a progetti

già espletati . Tutti i progetti concorrono a formare negli alunni il senso del rispetto di sé e degli altri, del rispetto delle

regole, del valore della solidarietà, della crescita del senso civico e della consapevolezza che ognuno, sia pur con le sue

diversità, “è cittadino del Mondo”.

I nostri progetti sono presentati dai docenti all’inizio di ogni anno scolastico pur restando sostanzialmente immutati

nelle finalità, pertanto questa pagina sarà aggiornata entro la fine di ottobre di ogni anno scolastico.

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RIEPILOGO PROGETTI ISTITUTO COMPRENSIVO a.s. 2018/2019

ORDINE DI SCUOLA TITOLO PROGETTO

SCUOLA

DELL’INFANZIA

NATALE IN ARTE – BOTTEGHINO (curricolare)

E’ NATALE… FACCIAMO TOMBOLA – SAN MARCO T. (curricolare)

PRESEPE VIVENTE – CANCELLO (5 ANNI curicolare.)

CRESCENDO…A RITMO DI MUSICA

SCUOLA PRIMARIA

LA MAGIA DEL NATALE –SAN MARCO TROTTI (curricolare)

NATALE IN ARTE – BOTTEGHINO (curricolare)

PRESEPE VIVENTE – CANCELLO (curricolare)

A SCUOLA NESSUNO È STRANIERO -SAN MARCO (curr)

VIVIAMO IL NATALE – POLVICA (curr)

ENGLISH FOR STUDYING…ENGLISH FOR LIFE (4^-5^SP e SM)

TOTALE PARZIALE SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA

SECONDARIA DI I

GRADO

PROGETTO ORCHESTRA – PROF. STRUM. MUSICALE

DALL’ITALIANO AL LATINO – cl. II-III

PROGETTO RECUPERO/POTENZIAMENTO COMPETENZE PdM

PON FSE Avviso 1953 del 21.02.2017 – Competenze di base che è in corso per la parte riguardante il primo ciclo mentre

la parte riguardante l’Infanzia è già stata espletata. Il titolo del progetto è “Imparare e crescere naturalmente 2” esso è

composto da 8 moduli equamente suddivisi tra gli alunni delle classi quinte della Primaria e gli alunni delle classi terze

della Secondaria. Ogni modulo avrà la durata di 30 ore e le tematiche saranno salutistiche e naturalistico-ambientali. Gli

alunni saranno chiamati a inventare racconti e/o fiabe sui temi della natura, del cibo, della salute e della grammatica in cui

sia presente una morale che costituirà il momento di riflessione finale. Tutti i racconti saranno corredati da schede, tavole,

attività da realizzare poi in classe. Gli alunni di quinta si rivolgeranno ai bambini di 4 e 5 anni dell’Infanzia e a quelli di

prima e seconda della primaria, quelli della secondaria si rivolgeranno ai ragazzi di terza, quarta e quinta della Primaria e

prima e seconda della Secondaria. A breve usciranno i bandi per il reclutamento di esperti e tutor.

PON FSE Avviso 2999 del 13.03.2017 – Orientamento formativo e ri-orientamento. Il titolo di questo PON è “Insieme

per il successo formativo” e si compone di quattro moduli di 30 ore rivolti agli alunni delle classi terze della Secondaria.

Lo scopo del progetto è promuovere lo sviluppo della consapevolezza di sé nella scelta del percorso di istruzione da

intraprendere alla fine della Secondaria di I grado. Il progetto prevede che gli alunni siano coinvolti in attività

interdisciplinari innovative supportati da tutor interni all’istituzione scolasti e da tutor individuati nelle Secondarie di II

grado coinvolte in partnership che sono il “Majorana” di Santa Maria a Vico, il “Don Gnocchi” di Maddaloni e il

“Ferraris” di Caserta.

PON FSE Avviso 3340 del 23.03.2017 – Cittadinanza globale. Il titolo è “ Io cittadino del mondo” in linea con il PTOF

d’Istituto. Esso si compone di cinque moduli di 30 ore rivolti ai ragazzi della Primaria e a quelli della Secondaria. Due

moduli faranno riferimento alla costruzione/implementazione di orti scolastici che consentono agli alunni di riscoprire il

cibo, l’alimentazione e il rapporto tra la terra ed i prodotti alimentari; due moduli, sempre uno sulla Primaria ed uno sulla

Secondaria, andranno a costruire il consiglio comunale dei ragazzi facendo sì che essi scoprano le problematiche locali al

fine di stimolare la cittadinanza attiva. Un modulo è rivolto alla sola Secondaria e mira alla creazione della consapevolezza

del ruolo dei ragazzi nell’ambiente, nella sua cura e salvaguardia.

PON FSE Avviso 3504 del 31.03.2017 – Cittadinanza europea il cui titolo è “Il Mondo è mio” Esso è rivolto ai soli

alunni della Secondaria e si compone di due parti, una prima della durata di 30 ore che porterà gli alunni alla costruzione di

un plastico di uno dei monumenti europei più significativi; la seconda parte con una durata di 60 ore, prevede

potenziamento linguistico e CLIL. I ragazzi creeranno sia un plastico di un monumento che un piatto tipico della tradizione

culinaria di un paese europeo.

PON FSE avviso 4427 del 2.05.2017 – Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico e

paesaggistico dal titolo “Sono il mio territorio” Esso si compone di 5 moduli di 30 ore di cui 2 sulle quarte della Primaria

e tre sulle seconde della Secondaria. Scopo del progetto è di sensibilizzare gli alunni alla conoscenza ed alla salvaguardia

del patrimonio artistico-culturale e paesaggistico del territorio attraverso l’adozione di un bene presente sul territorio

occupandosene e curandone la promozione.

PON FSE Avviso 2669 del 3.03.2017 – Sviluppo del pensiero logico e computazionale, della creatività digitale e delle

competenze di “cittadinanza digitale” il cui titolo è “Coding e creatività per il cittadino del futuro” Il progetto si

compone di 4 moduli 2 sulla Primaria e 2 sulla Secondaria il cui scopo è di avvicinare i ragazzi al mondo del Coding, della

robotica e delle STEM

Biblioteca digitale per la quale otterremo una serie di testi in forma digitale fruibili sia dagli alunni che dai docenti.

Nell’a.s. in corso sarà realizzata la seconda parte del PON competenze, saranno realizzati, inoltre, il PON sul patrimonio

cultural e quello sul pensiero computazionale e sul coding. 70

I nostri progetti

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A questi progetti si aggiunge il POR “SCUOLA VIVA” terza annualità che si compone di ben otto moduli che

saranno sviluppati 6 sulla Scuola secondaria di I grado e 2 sulla Scuola primaria del plessi periferici di

Botteghino e San Marco Trotti.

Il progetto, in linea con la principale normativa di riferimento, in particolare il Decreto Ministeriale n. 8

del 31 gennaio 2011 per la diffusione della cultura e della pratica strumentale nella scuola primaria e le

indicazioni Nazionali per il curricolo, ha come finalità quella di promuovere il valore formativo della musica

dal punto di vista creativo, affettivo, relazionale e di educazione alla cittadinanza e quello di sperimentare

buone pratiche didattico- metodologiche per l’insegnamento di uno strumento musicale nella scuola primaria.

Tale progetto mira, inoltre, ad attivare percorsi che favoriscano, attraverso lo studio di uno strumento musicale,

lo sviluppo armonico del bambino e la sua integrazione nel gruppo dei pari, nonché l’acquisizione di

competenze trasversali. Il progetto si è sviluppato in tre anni scolastici, a partire dall’a.s.2014/2015. I destinatari

degli interventi educativi e didattici sono stati gli alunni delle classi terze, quarte e quinte dell’intera Scuola

Primaria, lo strumento scelto è il pianoforte. Quest’anno sarà realizzata una ulteriore annualità nell’ambito del

progetto “Scuola Viva” se lo stesso ci sarà confermato per la seconda annualità.

71

A SCUOLA CON LA L I M

A V A G N A

N T E R A T T I V A

U L T I M E D I A L E

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PRESENTAZIONE

Il progetto, in conformità a quanto richiede la legislazione scolastica, si propone di favorire il

passaggio degli alunni da un ciclo scolastico al successivo, facilitandone l’inserimento. In quest’ottica,

l’Istituto comprensivo elabora dei percorsi formativi che, nel rispetto dell’identità pedagogica di

ciascun contesto educativo, coinvolgano docenti e allievi in un clima di lavoro coeso e inclusivo.

OBIETTIVI GENERALI

- Facilitare l’inserimento degli alunni nella nuova scuola.

- Condividere con i docenti dei diversi ordini di scuola finalità, strategie e metodo di lavoro per la

costruzione di una relazione significativa, orientata alla promozione della continuità verticale,

della continuità orizzontale e del successo scolastico.

- Creare un continuum di apprendimento volto alla creazione di un clima di fiducia, di condivisione

e di partecipazione.

- Operare una corretta e mirata prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica.

OBIETTIVI SPECIFICI

- Favorire il passaggio fra ordini di scuola diversi, garantendo continuità di saperi, metodi e stili di

insegnamento.

- Conoscere le attese e le ansie degli alunni rispetto alla nuova scuola.

- Valorizzare gli elementi di continuità

- Verificare le competenze degli alunni in uscita da un ordine di scuola ed in ingresso nell’altra.

- Conoscere la situazione scolastica pregressa degli alunni.

- Valutare l’inserimento scolastico.

METODOLOGIA

Verranno utilizzate metodologie ed attività tali da permettere una totale partecipazione degli alunni

anche attraverso forme di comunicazione adeguate al contesto.

TEMPI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’

Prima fase: ACCOGLIENZA

Seconda fase: CONTINUITA’

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La scuola svolge un compito molto importante: quello di orientare gli alunni verso una scelta consapevole del

proprio futuro. La nostra società è in continua evoluzione, ogni giorno ci presenta nuovi modelli, nuovi modi di

pensare e di comportarsi. Da qui la necessità di un’azione orientativa nei confronti degli alunni volta sia ad una

migliore conoscenza e consapevolezza delle proprie inclinazioni, attitudini, desideri, sia nei confronti degli

studi da intraprendere. Non più solo, quindi, orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo,

ma soprattutto orientamento alla vita, per delineare un percorso formativo continuo che metta l’alunno in

condizione di usare in modo produttivo le proprie conoscenze, di scoprire e potenziare le proprie capacità, di

affrontare i propri problemi. E’ compito della Scuola Primaria offrire agli alunni opportunità perché emergano

attitudini culturali e predisposizioni personali. Questo percorso, la cui natura è solo orientativa, cioè volta a

stimolare e a potenziare negli alunni il processo della conoscenza di sé, in vista della formulazione di un proprio

percorso di vita, viene poi raccolto, precisato e approfondito nella Scuola Secondaria.

FINALITA’

Attraverso un progetto triennale l’Istituto comprensivo “Aldo Moro” si propone, ai fini di una buona scelta

futura, di guidare l’alunno a:

- Conoscere la realtà che lo circonda

- Conoscere a fondo se stesso, scoprire i propri interessi, le proprie necessità, aspirazioni, capacità

- Progettare e scegliere la destinazione futura in modo responsabile e autonomo, così da soddisfare le

proprie esigenze e quelle della società in cui vive.

L’Istituto ha aderito al progetto orientamento “Prima scelta”, elaborato dal C.O.P. di Maddaloni in

collaborazione con la referente all’orientamento, che coinvolge gli alunni durante l’intero ciclo della scuola

secondaria. E’ da sottolineare che l’attività di orientamento non è intesa come il contenuto di una nuova

disciplina, ma i temi proposti, di ambito pluridisciplinare, possono trovare collocazione ed essere ripresi

all’interno della progettualità disciplinare e collegiale.

Il percorso, che coinvolge alunni di età compresa fra i dieci e i quattordici anni ed è diviso in tre moduli che

sono così suddivisi: Primo Modulo per alunni delle classi prime; Secondo Modulo per alunni delle classi

seconde; Terzo Modulo per alunni delle classi terze

STRUTTURA DEL PERCORSO Il progetto si articola in Orientamento in entrata e in uscita

Orientamento in entrata:

• Accoglienza: gli alunni delle classi quinte assistono ad alcune lezioni concordate con i compagni delle

classi prime della scuola secondaria e visitano la nuova scuola

• Continuità: incontri con i docenti della scuola primaria, condivisione di curricoli e obiettivi trasversali e

di notizie utili alla formazione delle classi

Orientamento in uscita:

• Incontri programmati con referenti delle scuole superiori per offrire agli alunni ulteriori

approfondimenti sulle attività didattiche e le scelte formative di tutte le scuole della provincia

• Visite guidate presso alcune scuole superiori

• Incontri con consulenti per l’orientamento regionale (COP)

OBIETTIVI SPECIFICI

• Aiutare l’alunno ad acquisire consapevolezza della realtà;

• Favorire l’inserimento, individuando ed esplicitando eventuali elementi di disagio;

• Guidare l’alunno, in collaborazione con la famiglia e i consulenti per l’Orientamento regionale, verso

una scelta adeguata rispetto agli interessi e alle attitudini o qualità posseduti

DISCIPLINE COINVOLTE Data la valenza orientativa insita in ogni disciplina, tutte le materie sono coinvolte in questo progetto.

73

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INCLUSIONE DIVERSAMENTE ABILI

74

Garantire pari opportunità

educative a tutti gli alunni della

scuola.

Alunni coinvolti Tempi di

realizzazione

Organizzazione

FINALITA’

Tutti gli alunni

diversamente abili e

le classi/sezioni di

appartenenza

Nella nostra scuola è operante il GLH

(Gruppo di Lavoro sull’Handicap) che svolge

la funzione di verifica e di coordinamento

degli interventi predisposti.

Tutti i docenti del consiglio di classe o del

team si occupano della programmazione,

dell’attuazione e della verifica del PEI (Piano

Educativo Individualizzato).

Il percorso di

integrazione di ciascun

alunno si articolerà e si

intersecherà con le

progettazioni didattiche

ed educative delle

classi/sezioni coinvolte,

la durata sarà legata al

tempo di permanenza

dell’alunno presso il

nostro Istituto

Per la realizzazione degli

obiettivi e delle finalità

previste la scuola ha attivato

la massima collaborazione:

• tra i docenti e i

collaboratori scolastici

• tra i diversi ordini di

scuola

• con tutti i soggetti esterni

alla scuola che intervengono

nella programmazione del

piano educativo

• con gli specialisti

• con le famiglie

• con il territorio e gli enti

locali

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Alunni con Bisogni Educativi Speciali L’obiettivo prioritario del Nostro Istituto è lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni al fine di far

raggiungere ad ognuno di loro il massimo livello di autonomia e di capacità relazionali. Ogni alunno, con

continuità o per determinati periodi, può manifestare dei Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici,

fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali, rispetto ai quali offriamo un’adeguata e personalizzata

risposta. Da sempre i nostri docenti sono impegnati nel realizzare il successo scolastico di tutti gli studenti, con

particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità e di svantaggio. Le diverse

situazioni individuali sono da noi riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in

disuguaglianza e rimuovendo gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana “senza

distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”

(Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e C.M. n.8 marzo 2013).

Anche nel nostro Istituto un numero sempre più ampio di alunni, per una pluralità di motivi, presenta difficoltà

di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze e/o disturbi del comportamento.

In presenza di alunni con Bisogni Educativi Speciali, è indispensabile avere conoscenza preventiva delle varie

tipologie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare, formalizzando compiti e procedure in

modo che tutti gli attori del processo educativo contribuiscano al raggiungimento di obiettivi formativi positivi.

La legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come

Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.), assegnando al sistema nazionale di istruzione il compito di

individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con D.S.A.

possano raggiungere il successo formativo.

Le Linee guida presentano il tipo di intervento per l’esercizio del diritto allo studio previsto dalla legge, che si

focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure

dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.

Le disposizioni attuative della nuova legge, contenute nel D.M. 12 luglio 2011, dicono che il team docenti o il

consiglio di classe deve acquisire la diagnosi specialistica di D.S.A., redigere e sottoscrivere, insieme alla

famiglia, all’inizio di ogni anno scolastico, entro i primi tre mesi, il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.),

individuare e organizzare quindi un percorso individualizzato, nel quale devono essere indicati gli strumenti

compensativi, le misure dispensative, le strategie didattiche e metodologiche di supporto, le forme di verifica e

di valutazione adeguate alle necessità formative degli alunni con D.S.A., da applicare per favorire il successo

scolastico degli stessi.

La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola

italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di

difficoltà.

MACROCATEGORIE BES

Categoria Documenti Intervento

DISABILITÀ Certificazione Sostegno scolastico

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

Diagnosi

Sostegno scolastico se previsto

PDP

Didattica individualizzata e personalizzata

SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO,

LINGUISTICO CULTURALE

Nessuno Didattica individualizzata e personalizzata

Azioni del nostro Istituto ➢ Elaborazione di un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con BES senza

Sostegno

➢ Redazione di un PDP (Piano Didattico Personalizzato) individualizzato o riferito a tutti i bambini della

classe con BES (strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e documentazione delle strategie

programmate per la famiglia)

➢ I Consigli di Classe solitamente assumono misure compensative e dispensative, sulla base dell’analisi

della certificazione prodotta dalle famiglie e di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico

( Dir. Min. 27/12/12)

➢ Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.), presente in allegato, elaborato in collaborazione con il CTS che

ha come scuola capofila l’Istituto Comprensivo “G. Galilei” di Arienzo

75

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La CM n. 8 ha chiamato ogni Istituzione scolastica ad elaborare una proposta di Piano Annuale per

l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.

La nostra scuola ha aderito al piano territoriale di Inclusione con la scuola capofila di Arienzo. Nel corso

dell’anno scolastico 2014/2015 i docenti referenti sono stati impegnati in corsi di aggiornamento e formazione

diretti principalmente all’elaborazione del PAI, dall’anno scolastico 2015/2016 la scuola è impegnata nella

sperimentazione di un nuovo software volto a migliorare il percorso metodologico-didattico predisposto per

questi alunni. Il PAI è stato redatto dalla scuola capofila, l’Istituto Comprensivo “G.Galilei” di Arienzo, Centro d’Inclusione

Territoriale, tenendo presente le istanze espresse dal territorio di tutta la rete. Le diverse Istituzioni scolastiche

hanno individuato un referente per costituire un focus group di docenti referenti e dirigenti per l'analisi dei

bisogni. Il gruppo dei referenti si è incontrato in una fase di ricognizione dei bisogni e di rilevazione di BES e

successivamente ha individuato le strategie inclusive possibili che la scuola può e deve mettere in atto con

creatività e con professionalità, coinvolgendo famiglie ed altre istituzioni e valorizzando l’apporto del Terzo

Settore per acquisire professionalità specifiche che possano affiancare i docenti e supportarne il processo

didattico-educativo di inclusione.

Strategie di intervento

I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, i team e ogni singolo docente coadiuvati, dove è possibile,

dall’insegnante di sostegno, mettono in atto le strategie metodologiche necessarie ad un’osservazione iniziale

attenta (prove standardizzate, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie ecc.).

Questi elementi di analisi consentono di raccogliere il maggior numero di dati utili alla definizione del percorso

didattico inclusivo. Tali informazioni indicano in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una

personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative.

I docenti, esaminata la documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di

carattere psicopedagogico e didattico, devono avvalersi, per tutti gli alunni con BES, degli strumenti

compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge n. 170/2010.

Nome documento Soggetti interessati Chi lo redige

P.A.I.

Piano annuale per l’inclusione

Tutti gli alunni con disabilita e bisogni

educativi speciali

GLI

PDP

Alunni con DSA (con diagnosi) e per

alunni con altri bisogni educativi

speciali

Team docenti o Consiglio di classe,

in condivisione con la famiglia e,

possibilmente, con gli specialisti

PEI

Alunni con certificazione secondo la

L.104/1992

Team docenti o Consiglio di classe,

insieme alla famiglia e agli

specialisti

A seguito dell’emanazione della Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e della Circolare ministeriale

N. 8 del 6 marzo 2013 prot. N. 561, è stato istituito il G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) con il compito

di:

• rilevare la consistenza degli alunni con B.E.S. nell’Istituto

• raccogliere la documentazione degli interventi educativi programmati

• promuovere attività di consulenza e di supporto ai docenti riguardo alle metodologie e alle strategie da

adottare

• monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola

• elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) da redigere al termine di ogni anno

scolastico

Questo gruppo si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento di

inserimento/inclusione.

Per ciascun alunno con diversa abilità, la scuola, in collaborazione con gli specialisti del servizio territoriale,

predispone un apposito Piano Educativo Individualizzato (P.E.I); per favorire l’integrazione la scuola si avvale

di insegnanti specializzati, i docenti di sostegno, e se necessario, di personale assistenziale messo a disposizione

dagli Enti Locali.

76

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Il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) è così composto:

❖ D.S. (che lo presiede o delega il referente)

❖ Referente BES

❖ FF.SS

❖ Insegnanti specializzati

❖ AEC / Assistenti alla comunicazione

❖ Docenti con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi

❖ Genitori

❖ Esperti istituzionali o esterni in convenzione con la scuola

Durante tutto l’iter educativo dell’alunno viene compilato un fascicolo personale che raccoglie i dati più

significativi del percorso scolastico e che lo accompagna nei diversi ordini di scuola.

La tabella sottostante presenta gli alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nell’Istituto, per i quali sono

stati redatti PEI o PDP:

Alunni Stranieri L’Istituto Comprensivo fin da quando è stato istituito, ha attivato interventi educativi e didattici volti ad una

piena e proficua integrazione degli alunni stranieri in ossequio al dettato costituzionale che riguarda il diritto

all’istruzione (art.34 della Costituzione della Repubblica Italiana)

L’Istituto è frequentato da alcuni alunni, provenienti da diverse nazionalità per i quali si impegna a favorire una

buona integrazione al fine di realizzare i loro diritti umani e sociali. La presenza di alunni stranieri nel nostro

Istituto è un fenomeno abbastanza recente. L'integrazione di questi alunni diventa un obiettivo che comprende

tre momenti fondamentali:

✓ l'accoglienza

✓ l'intervento linguistico

✓ una specifica attenzione alla dimensione interculturale

Rilevante è l’aspetto della continuità didattica fra i tre ordini di scuola, nell'ottica dell'educazione interculturale

si considerano le diverse culture di cui sono portatori gli alunni stranieri, come risorse positive per i processi di

crescita della società e delle persone, in una prospettiva di reciproco arricchimento.

Strategie di intervento

Il team docente favorisce l’inserimento dell’alunno straniero nella classe informando i compagni del nuovo

arrivo e creando un clima positivo di attesa, dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza,

individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor, o compagno di viaggio,

dell’alunno straniero. Sono predisposte schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di

altre abilità. Si favoriscono e si facilita il rapporto con la famiglia. Si dedica particolare attenzione nel rilevare i

bisogni specifici di apprendimento e nell’informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla

scuola. Si realizzano azioni e si pongono in essere strategie per consentire all’alunno un accesso sufficiente

all'apprendimento delle varie discipline scolastiche.

Il team docente si preoccupa di aiutare i ragazzi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti e abilità importanti per

vivere in una società multietnica e multiculturale e a favorire la creazione nelle classi di un clima aperto e

positivo.

77

ORDINE DI SCUOLA ALUNNI CON

SVANTAGGIO

ALUNNI DSA ALUNNI H

INFANZIA 12 // 11

PRIMARIA 15 2 22

SECONDARIA I g. 20 3 12

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Visite guidate e viaggi di Istruzione

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività istituzionali della

scuola e offrono agli allievi l’occasione di un’intensa esperienza emotiva e culturale. Esse costituiscono un

valido strumento per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno e l’occasione di confronto e di

consolidamento dei rapporti umani. Tutte le iniziative sono connesse con la programmazione didattica della

scuola e sono coerenti con gli obiettivi didattici e formativi volti alla promozione personale e culturale degli

allievi ed alla loro piena integrazione scolastica e sociale. Prima di ogni iniziativa i ragazzi sono adeguatamente

preparati, vengono loro forniti tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sull’iniziativa

stessa, attraverso specifiche attività. Si mette a loro disposizione materiale didattico articolato che consente

un’adeguata preparazione preliminare sui luoghi da visitare e si forniscono adeguate informazioni durante la

visita e stimoli per la rielaborazione dell’esperienza vissuta.

Le visite guidate si svolgono nell’ambito dell’orario curriculare.

I viaggi d’istruzione hanno la durata di uno o più giorni e le mete da raggiungere sono concordate e fissate dal

collegio docenti su proposta dei consigli di classe.

La scuola riconosce alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione una precisa valenza formativa, al pari di altre

attività didattiche integrative per cui sono da computarsi fra i giorni di scuola a tutti gli effetti.

Mete indicative sono:

▪ Musei

▪ Mostre

▪ Cinema

▪ Teatri

▪ Aziende artigianali ed industriali

▪ Ambienti importanti per motivi storici, artistici e culturali

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Ipotesi del piano delle visite guidate e viaggi di istruzione

triennale

Il piano sarà aggiornato all’inizio di ogni anno scolastico

IPOTESI DEL PIANO DELLE VISITE GUIDATE

E DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE

Anno Scolastico 2018/2019

Scuola dell’Infanzia

DESTINAZIONE DURATA PERIODO PLESSO SEZIONI

Fattoria didattica ”Scopriamo la nostra

terra” – Pomigliano D’Arco

Festa dell’ulivo

Festa dell’arancia

Mezza

giornata

NOVEMBRE

TUTTI I PLESSI

A-D-E CANCELLO

A -B OTTEGHINO

A-B SAN MARCO

A POLVICA

Fattoria didattica ”Scopriamo la nostra

terra” – Pomigliano D’Arco

Festa dell’arancia

Mezza

giornata

GENNAIO/FEBBR

AIO TITTI I PLESSI

A-D-E CANCELLO

A -B OTTEGHINO

A-B SAN MARCO

A POLVICA

Città della Scienza Mezza

giornata APRILE/MAGGIO TUTTI I PLESSI

A-D-E CANCELLO

A -B OTTEGHINO

A-B SAN MARCO

A POLVICA

Teatro” Italia” - Acerra Mezza

Giornata MARZO TUTTI IPLESSI

A-B SAN MARCO

A POLVICA

Scuola Primaria

DESTINAZIONE DURATA PERIODO PLESSO Classi Alunni

Fattoria didattica “Casale del

Teverolaccio” - Succivo.

Mezza

giornata Marzo-Aprile

Cancello

Botteghino

I

I

46

18

Il Giardino segreto - Airola Mezza

giornata Aprile

Botteghino

San Marco

Polvica

II

II

I –II-III

13

19

9

Orto Botanico e

Museo Archeologico sez. Egizi

- Napoli

Intera giornata Aprile

Cancello

Botteghino

San Marco

Polvica

IV

IV

IV

IV-V

66

25

19

13

Zoo di Napoli Mezza

giornata Aprile

San Marco

Cancello

I

II

16

53

Scavi Archeologici e Basilica di

Pompei Intera giornata Marzo-Aprile

San Marco

Cancello

Botteghino

Polvica

V

V

V

IV- V

17

52

19

13

Centro Museale delle Scienze

Naturali e Fisiche Napoli

Mezza

giornata Aprile

Cancello

Botteghino

San Marco

III

III

III

60

14

17

Giffoni film Salerno Intera giornata Aprile Cancello

Botteghino

IV – V

IV-V

118

44

Teatro “Italia “ Acerra Mezza gior. Marzo-Aprile Cancello

Botteghino

I

I-II- III

46

45

79

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Teatro “Augusteo” Napoli Mezza gior. Febbraio-Marzo

San Marco

Polvica

Cancello

I –II-

III-V

II

69

22

53

Teatro “Diana” Napoli Mezza gior. Marzo - Aprile Cancello III 60

Scuola Secondaria di Primo Grado

PROSPETTO GENERALE

DESTINAZIONE DURATA

Spettacolo teatrale Mezza giornata

Spettacolo teatrale in lingua inglese Mezza giornata

Oasi WWF San Silvestro (Caserta) Mezza giornata

Parco Geopaleontologico di Pietraroja (Bn) Mezza giornata

Museo della Ceramica (Cerreto Sannita) e Parco

naturalistico dei Dinosauri (San Lorenzello) Mezza giornata

Napoli ed Ercolano: dal MAN al MAV Intera giornata

Città della Scienza- Corporea- (Na) Mezza giornata

Parco Avventura (Montevergine) Mezza giornata

Musei Vaticani (Roma) Intera giornata

Villa Gregoriana e Villa d’Este (Tivoli) Intera giornata

Ville Vesuviane (Ercolano) Mezza giornata o intera giornata

Centrale idroelettrica (Presenzano) Mezza giornata

Viaggio d’istruzione (Puglia o Umbria) Cinque giorni

DETTAGLIO

DESTINAZIONE DURATA PERIODO CLASSI

Spettacolo teatrale Mezza

giornata DICEMBRE/GENNAIO

IA – IB – IC – ID – IE – IF

IIA – IIB - IIC – IID – IIE -

IIF – IIIA – IIIB – IIIC –

IIID – IIIE – IIIF

Spettacolo teatrale in lingua

inglese

Mezza

giornata APRILE

IIA – IIB – IIC – IID – II E –

II F – IIIA – IIIB – IIIC –

IIID – IIIE – IIIF

Oasi WWF San Silvestro

(Caserta)

Mezza

giornata APRILE/MAGGIO IA – IB – IC – ID – IF

Parco Geopaleontologico di

Pietraroja (Bn)

Mezza

giornata APRILE/MAGGIO

IA – IB – IC – IID – IIE –

IIF

Museo della Ceramica (Cerreto

Sannita) e Parco naturalistico dei

Dinosauri (San Lorenzello)

Mezza

giornata MARZO/APRILE

IA – IB – IC – IID – IIE –

IIF

Napoli ed Ercolano: dal MAN al

MAV

Intera

giornata MARZO/APRILE

IA – IB – IC – ID – IE –

IF

Città della Scienza- Corporea-

(Na)

Mezza

giornata GENNAIO/FEBBRAIO

IIA – IIB – IIC – II D –

II E – II F – III A – III B –

IIIC – IIID – IIIE – IIIF

Parco Avventura (Montevergine) Mezza

giornata APRILE/MAGGIO IID – IIE – IIF – III A – IIIB

Musei Vaticani (Roma) Intera

giornata APRILE/MAGGIO

IIA – IIB – IIC – IID – IIE –

II F

Ville Vesuviane (Ercolano)

Intera /

Mezza

giornata

FEBBRAIO/MARZO

IIIA – IIIB – IIIC – IIID –

III E – III F 80

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Centrale idroelettrica

(Presenzano)

Mezza

giornata MARZO/APRILE

IIIA – IIIB – IIID

Viaggio d’istruzione (Puglia o

Umbria)

Cinque

giorni APRILE/MAGGIO

IIIA – IIIB – IIIC – IIID –

IIIE – IIIF

L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico, esso è

finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le innovazioni

didattiche. I processi di riforma e di innovazione, infatti, connessi alle emergenti esigenze sociali, comportano

un continuo lavoro di adattamento che investe i profili culturali e professionali dei docenti. Questi ultimi sono

chiamati a rispondere alle istanze e alle sfide provenienti da un mondo sociale in continua e rapida evoluzione.

L’arricchimento del proprio patrimonio culturale rimane, dunque, un punto cardine su cui si gioca la

professionalità di ogni insegnante.

Lo scopo dell’Aggiornamento è di formare e aggiornare il personale docente e ATA, per:

• Motivare alla professione

• Rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento alla qualità

del servizio scolastico

• Rafforzare le competenze psicopedagogiche

• Favorire l’uso sempre più intensivo delle ICT (information communication technology) e di

metodologie didattiche innovative quali il cooperative learning (apprendimento cooperativo), il peer to

peer, ecc.

• Saper affrontare i cambiamenti e le nuove esigenze che la società propone e che comportano

l’acquisizione di nuove strategie

• Attivare iniziative finalizzate al confronto con altri soggetti operanti nella società, da cui poter trarre

spunti e riflessioni che comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal

docente in classe.

Le Azioni sono state… Nel nostro Istituto nel mese di ottobre 2015, è stato effettuato un sondaggio con una scheda di rilevazione dei

bisogni di formazione e di aggiornamento dei docenti, per predisporre un piano di aggiornamento triennale

diretto anche ad agevolare la realizzazione degli obiettivi contenuti nel Piano di miglioramento. Il piano terrà

conto delle volontà espresse dal Collegio Docenti e di seguito riportate:

• Il 90% dei docenti sono interessati a svolgere un corso di aggiornamento presso il nostro istituto ed il

55% vorrebbe che fosse distribuito nel corso dell’intero anno scolastico

• La scuola dell’Infanzia ha indicato il Campo di esperienza del sé e dell’altro per il 50%

• Il 44% vorrebbe approfondire l’area metodologico-didattica rispetto alle altre aree ed in questo ambito, il

52% ha espresso la preferenza di migliorare la conoscenza dell’uso delle tecnologie multimediali ed

informatiche nella didattica

• L’ impostazione metodologica del corso richiesta è quella pratico-applicativa, preferita dal 44% dei

docenti; e per il 56% dovrebbe avvenire con cadenza periodica.

• Il 50% dei docenti ritiene utile il monitoraggio e la valutazione al termine dello stesso

81

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

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Le Azioni saranno…

La predisposizione di un piano di aggiornamento diretto a fare in modo che i docenti:

❖ migliorino l’uso delle tecnologie multimediali ed informatiche nella didattica, come emerso, sia dalla

rilevazione dei bisogni formativi detti

❖ partecipino a un corso di aggiornamento obbligatorio in ottemperanza alla normativa vigente, poiché il

decreto legislativo n. 81/200 prevede che ogni anno siano organizzati corsi di aggiornamento sul tema

della sicurezza per tutto il personale della scuola

❖ prendano parte alla formazione/aggiornamento in rete

❖ aderiscano ad iniziative promosse dall’Amministrazione scolastica centrale e periferica, dai sindacati,

dagli enti o dalle agenzie culturali varie.

Il piano triennale della formazione prevedrà per i docenti:

ANNO TIPOLOGIA CORSO COMPARTO PERIODO

2016/2017

Area metodologico-didattica

Scuola Secondaria Gennaio-aprile

Scuola Primaria Ottobre-gennaio

Scuola dell’Infanzia Aprile-giugno

2017/2018

Area psico-relazionale e prevenzione del disagio

Scuola Secondaria Ottobre-gennaio

Scuola Primaria Aprile-giugno

Scuola dell’Infanzia Gennaio-aprile

2018/2019

Area disciplinare e area artistico ricreativa

Scuola Secondaria Aprile-giugno

Scuola Primaria Gennaio-aprile

Scuola dell’Infanzia Ottobre-gennaio

e per il personale A.T.A.

ANNO TIPOLOGIA CORSO PROFILO PERIODO

2016/2017

CAD – Protocollo informatico Assistente amministrativo Gennaio-aprile

Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –

Normativa sicurezza

Collaboratore scolastico Ottobre-gennaio

2017/2018

Aggiornamenti sulle novità normative collegate al

profilo

Assistente amministrativo Ottobre-gennaio

Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –

Normativa sicurezza

Collaboratore scolastico Aprile-giugno

2018/2019

Aggiornamenti sulle novità normative collegate al

profilo

Assistente amministrativo Aprile-giugno

Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –

Normativa sicurezza

Collaboratore scolastico Gennaio-aprile

82

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Allegato A

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA

In ottemperanza agli articoli 2, 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e al Decreto del Presidente del Consiglio

dei Ministri 7/giugno/1995, l’I.C. ALDO MORO si impegna a fondare la propria carta dei servizi sui seguenti

principi:

1. UGUAGLIANZA Nessuna discriminazione verrà compiuta nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso,

razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.

2. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ 2.1. I soggetti erogatori di tale servizio si propongono di agire secondo criteri di obiettività ed equità.

2.2. La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle

attività educative, anche in situazione di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme di legge e in

applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

3. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE 3.1. La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l'integrazione di

questi ultimi, dedicando particolare riguardo alla fase di ingresso delle classi iniziali e alle situazioni di

rilevante necessità.

3.2. Particolare attenzione sarà rivolta alla soluzione delle problematiche relative agli studenti in situazione di

handicap e stranieri.

3.3. Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore avrà inoltre pieno rispetto dei diritti e degli interessi

dello studente.

4. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA 4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si

esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di

esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza,

domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).

4.2. Per garantire la regolarità della frequenza e il proseguimento degli studi saranno attivati interventi di

prevenzione e controllo della dispersione scolastica.

5. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA 5.1. Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione nella scuola e per la scuola, questo istituto si impegna:

- a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione

culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio

scolastico

- a garantire la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e trasparente

- a fondare sia l’attività scolastica sia l’orario di servizio di tutte le componenti su criteri di efficienza, efficacia

e flessibilità.

5.2. Per le stesse finalità verranno garantite e organizzate le modalità di aggiornamento del personale anche in

collaborazione con istituzioni ed enti culturali.

6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 6.1. La programmazione assicurerà il rispetto della libertà dell’insegnamento dei docenti e garantirà la

formazione dell’alunno a tutti i livelli, secondo le sue peculiarità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali

e comunitari, generali e specifici di ogni disciplina.

6.2. L’aggiornamento costituirà un impegno per il personale scolastico. La regolare organizzazione delle attività

ad esso finalizzate sarà demandata alla scuola e all'amministrazione scolastica e periferica, anche di concerto

con enti ed istituzioni culturali.

83

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AREA DIDATTICA La Scuola individua i seguenti fattori di qualità e fissa gli standard relativi e ne garantisce l'osservanza e il

rispetto:

FATTORI DI QUALITA’ STANDARD

Formazione classi

Formazione delle 1^ classi realizzata sulla base dei seguenti criteri:

a) Residenza

b) Esigenze familiari

c) Indicazioni dei Docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria

d) Fasce di livello

e) Inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi più idonee

f) Equa distribuzione di: maschi e femmine, anticipi e leve, statali e private

Orientamento

a) Predisposizione di un apposito progetto di durata triennale

b) Distribuzione di materiale informativo

c) Visite a scuole

d) Formulazione del Consiglio orientativo entro il 20 gennaio e comunicazione scritta alle famiglie.

Libri di testo

a) Adozione di criteri comuni per la scelta dei libri di testo: leggibilità, modernità, efficacia

dell’apparato didattico, ecc.

b) Adozione di testi in più volumi per la riduzione del peso degli zaini

c) Compatibilmente con le esigenze dei singoli docenti si cercherà di effettuare l’adozione unica in

più sezioni di classi parallele

d) Si utilizzeranno tutti gli accorgimenti possibili per evitare un sovraccarico di materiali scolastici

da trasportare nella stessa giornata

e) Contenimento del costo entro il tetto massimo complessivo di spesa previsto.

Compiti a casa a) Equa distribuzione dei compiti nell'arco della settimana

b) Attività rispettose dei particolari ritmi di apprendimento

Clima di classe

a) Accoglienza, collaborazione, rispetto delle idee altrui, gratificazioni

b) Utilizzo di strategie adeguate: circle time, cooperative learning, tutoring

c) Forme di rappresentanza delle classi (incarichi di responsabilità, ecc.)

d) Rapporti disciplinari e comunicazioni scritte alle famiglie

e) Osservanza del regolamento scolastico.

Verifica degli

apprendimenti

a) Verifiche sistematiche e frequenti, secondo modalità e strumenti definiti in sede collegiale e da

ogni docente

b) Comunicazione dei risultati delle prove orali

c) Comunicazione dei risultati delle prove scritte.

Sistema di

Valutazione

a) Adozione di parametri comuni per la misurazione e la valutazione

b) Informazione sui criteri di valutazione

c) Riflessione con i docenti sugli esiti conseguiti.

Recupero dello

svantaggio

scolastico

a) Differenziazione dei percorsi di apprendimento, calibrati sui bisogni individuali

b) Tutoring

c) Periodi di sospensione dell’attività didattica per permettere ad alcuni di recuperare lo svantaggio

e ad altri di consolidare conoscenze ed abilità

d) Verifiche calibrate sui differenti livelli di apprendimento.

Sostegno psicologico

degli alunni diversamente

abili

a) Progetto Educativo Individualizzato

b) Docente di sostegno specializzato

c) Continuità, ove possibile, della figura del docente di sostegno

Coordinamento

Didattico

a) Costruzione di percorsi di apprendimento a carattere interdisciplinare

b) Comuni attività progettuali.

Assegnazione dei

docenti alle classi

a)Rispetto dei criteri stabiliti annualmente in Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto.

Aggiornamento

dei docenti

a) Realizzazione delle attività di formazione sulla base delle esigenze manifestate dai docenti

Orario delle

Lezioni

a) Articolazione dell'orario di servizio su cinque giorni

b) Rispetto in forma prioritaria delle esigenze di natura didattica espresse dai docenti

c) Articolazione dell’orario di servizio in accordo con le esigenze di altri Istituti, per i docenti

impegnati su più scuole.

Piano delle

attività

scolastiche

a) Pubblicazione sul sito web della scuola del Piano Annuale delle Attività dei docenti approvato

dal Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico

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Allegato B

REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO (con annesso Codice Deontologico, Regolamento di Disciplina e Patto Educativo di Corresponsabilità)

L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” adotta il presente Regolamento per

• realizzare pienamente gli obiettivi propri della scuola

• ottimizzare l’impianto organizzativo

• utilizzare in modo adeguato e funzionale risorse umane e spazi

• tutelare la sicurezza personale, altrui e propria

• stabilire i comportamenti richiesti ad operatori ed utenti

• salvaguardare il patrimonio

Il presente Regolamento costituisce riferimento e norma per il personale, per gli alunni, per l’utenza in

genere dell’Istituto, che è tenuto a seguirlo scrupolosamente.

Esso ha validità per tutti i plessi dell’Istituto, fatte salve le eventuali esplicitate differenze locali.

Nei mesi di settembre ed ottobre 2018 è stato sottoposto a profonda revisione, approvata dal Collegio dei Docenti in

data -- novembre 2018 e dal Consiglio d’Istituto in data -- novembre 2018.

Entra in vigore dall’anno scolastico 2018/19.

Art. 1 – FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI E DEMOCRAZIA NELLA SCUOLA

1.1 Il funzionamento degli Organi Collegiali, la validità delle riunioni, le deliberazioni, le competenze specifiche, il

diritto di assemblea devono essere conformi ai decreti del Presidente della Repubblica, alle leggi vigenti, alle

ordinanze e alle circolari ministeriali e del sovrintendente ed alle disposizioni dei centri territoriali.

Convocazione Organi Collegiali

1.2 La convocazione ordinaria degli Organi Collegiali va disposta con congruo preavviso di massima non inferiore a

5 gg. L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta e deve essere portato a

conoscenza degli interessati nelle modalità più opportune. La convocazione straordinaria resta soggetta

all’urgenza dei motivi che l’hanno determinata.

1.3 Il Collegio dei Docenti si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico o quando ne facciano richiesta

almeno un terzo dei suoi componenti.

1.4 Il Consiglio di Istituto viene eletto ogni tre anni secondo le indicazioni ministeriali ed è convocato dal

Presidente quando le esigenze organizzative dell’Istituto lo richiedono, esso, nella sua prima seduta, è presieduto dal

Dirigente scolastico, fino all'elezione, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio, del proprio Presidente

con le procedure previste dalla normativa vigente.

1.4.a Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente anche su propria iniziativa, su richiesta del Presidente della

Giunta Esecutiva o almeno di un terzo dei componenti del Consiglio stesso.

1.4.b Il Consiglio non può deliberare su questioni che non siano state poste all'ordine del giorno tranne che per casi

di comprovata urgenza e necessità, ciò deve avvenire su richiesta di almeno un terzo dei componenti e previa

approvazione della maggioranza solo in questi casi il Presidente ammette la discussione dopo l'esaurimento degli

argomenti previsti all'ordine del giorno.

1.4.c L'ordine della trattazione può essere invertito su richiesta di uno o più componenti e dietro approvazione

della maggioranza.

1.4.d Le sedute e gli atti in estratto del Consiglio sono pubblici.

1.4.e Dietro approvazione della maggioranza possono partecipare alle sedute del Consiglio, con funzione

consultiva su temi specifici, persone appositamente invitate per fornire pareri tecnicamente qualificati.

1.4.f Il Dirigente Scolastico convoca il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva, per approvare eventuali

provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, ogni qualvolta gli organismi siano tenuti a deliberare per

competenza, a norma dell'art. 328 del Testo Unico.

1.5 I rappresentanti dei Consigli di classe/interclasse/intersezione vengono eletti ogni anno secondo le indicazioni

ministeriali e sono convocati dal Dirigente Scolastico, sulla base di quanto previsto dal Piano Annuale delle Attività

o sulla base della richiesta della maggioranza più uno di una delle sue componenti e comunque almeno due volte

l’anno.

1.6 Il Comitato di Valutazione del servizio, in base alle nuove indicazioni della legge n.107 del 13 luglio 2015 è composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da un componente esterno individuato dall’USR, due docenti

scelti dal Collegio, un terzo docente scelto dal Consiglio e due genitori. Il Comitato così composto individua i criteri

per la valorizzazione dei docenti e rimane in carica per tre anni. Il Comitato di Valutazione nella sua forma ristretta,

cioè composto dal Ds, i tre docenti e per i neo immessi dal tutor, viene convocato per la valutazione del servizio dei

docenti neo immessi in ruolo e per la valutazione del servizio dei docenti già di ruolo.

1.7 Di quanto viene trattato nelle assemblee degli organi va redatto verbale. 85

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Democrazia nella scuola

1.8 All’interno dell’Istituto tutte le componenti godono di libertà di opinione, di riunione e di espressione.

Ispirandosi a principi di libertà e di democrazia, la vita della scuola si intende fondata su rapporti di trasparenza e di

dialogo tra tutte le sue componenti.

1.9 Tutti i membri possono affiggere comunicati o avvisi all’Albo generale dell’Istituto, previa presa visione da parte

del Dirigente Scolastico. Non è consentita affissione in altri spazi o scrivere sui muri, né l’affissione di manifesti o

avvisi anonimi o con contenuti contrari al Progetto Educativo della scuola.

1.10 Tutte le componenti hanno diritto di riunione nei locali dell’Istituto, in orario extrascolastico e previa richiesta

presentata al Dirigente.

Art. 2 – NORME DI SERVIZIO DEI DOCENTI

2.1 Ogni docente in servizio alla prima ora sarà presente cinque minuti prima dell'inizio dell'ora per consentire il puntuale avvio delle lezioni: tale comportamento costituisce obbligo di servizio ai sensi del vigente CCNL e l’eventuale inosservanza ha rilevanza disciplinare.

2.2 I docenti sono tenuti al rispetto della massima puntualità e ad agevolare i cambi d’ora, nei casi in cui i docenti

coinvolti nel cambio siano in aule diverse distanti tra loro, uno dei due affiderà temporaneamente la classe a un

collaboratore scolastico che, nel frattempo, vigilerà permettendo lo spostamento da un’aula all’altra.

2.3 Durante i cambi d’ora i Docenti non dovranno attardarsi per nessun motivo al fine di evitare attese nei cambi

previsti.

Il docente è tenuto alla vigilanza sugli alunni sia all’interno che all’esterno dell’Istituto e in ogni attività didattica

programmata dal Consiglio di classe, durante le ore di lezione la vigilanza è compito del docente assegnato alla

classe secondo l’orario o il quadro sostituzioni.

Gli alunni non possono essere lasciati senza la supervisione di un adulto, pertanto l’allontanamento

momentaneo del docente è consentito solo nei casi in cui sia possibile affidare la classe ad un collaboratore

scolastico o ad un altro docente.

2.4 Il docente è il responsabile anche dell’andamento disciplinare della classe.

2.5 Durante l’attività didattica non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta a partire dalla

seconda ora di lezione, fatta eccezione per casi seriamente motivati. Non è consentito utilizzare gli alunni per

svolgere incarichi relativi al funzionamento scolastico (fotocopie, recupero materiale, ecc.) che vanno

predisposti con largo anticipo dai docenti stessi cui è destinato il personale ausiliario.

2.6 In occasione di uscite per trasferimenti in palestra, nei laboratori o negli spazi esterni, il docente si deve

accertare che tutti gli alunni siano pronti e ordinatamente disposti prima di iniziare il trasferimento.

2.7 I docenti della Scuola dell’Infanzia si preoccuperanno di disporre ordinatamente i bambini per favorirne lo

spostamento

2.8 Al termine delle attività didattiche giornaliere i Docenti di tutti i plessi di Scuola Primaria accompagneranno

gli alunni fino ai cancelli esterni, mentre i docenti del plesso Cancello Scuola Primaria accompagneranno gli

alunni fino alle porte d’ingresso e li affideranno ai genitori o alle persone all’uopo delegate, tale deroga è

consentita poiché i cancelli esterni danno direttamente sulla strada comunale provvista di un marciapiedi

insufficiente ad ospitare l’elevato numero di persone che lo occuperebbero arrecando un serio danno alla

sicurezza di tutti gli utenti e anche alla viabilità. I Docenti delle Scuola Secondaria accompagneranno alle

porte di ingresso gli alunni per i quali i genitori hanno autorizzato l’uscita autonoma, tutti gli altri saranno

consegnati ai genitori con le stesse modalità elencate per la Scuola Primaria.

2.9 I docenti, in caso di mancata presenza del genitore/affidatario o suo delegato al momento dell’uscita del

discente dalla scuola, esperiti inutilmente i tempi d’attesa di circa 10 minuti e i contatti telefonici, devono

chiamare l’ufficio di segreteria, comunicare il fatto e far contattare i vigili urbani o la locale Stazione dei

Carabinieri per la consegna del minore

2.10 Ogni docente deve apporre la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le

circolari e gli avvisi saranno affissi all’albo e al sito web della scuola, che rimane il principale mezzo di

divulgazione ufficiale.

2.11 I docenti non devono e non possono utilizzare telefoni cellulari durante le attività didattiche come indicato

dalla C.M. 25 agosto 1998 n. 362, si deroga alla disposizione per il solo plesso di San Marco Trotti in cui non è

presente linea telefonica e pertanto in casi di emergenza, urgenza o di necessità di comunicazione con la

dirigenza sono autorizzati all’uso dei dispositivi personali

2.12 I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola-famiglia più

trasparente ed efficace e sono disponibili ad eventuali incontri richiesti dalle famiglie stesse.

Art. 3 – DISCIPLINA DELL’ENTRATA E DELL’USCITA DEGLI ALUNNI

Orario delle lezioni

3.1 Il Consiglio di Istituto approva l’orario generale delle lezioni, sentite le proposte del Collegio Docenti. 86

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3.2 La stesura dell’orario giornaliero, per insegnanti e classi, è competenza del Dirigente Scolastico, sono di

competenza del Dirigente anche variazioni e aggiustamenti dell’orario secondo le necessità della scuola.

Ingresso degli alunni

3.3 L’ingresso degli alunni avviene al suono della campanella.

3.4 Gli alunni della Scuola Primaria saranno accolti dai docenti negli atrii degli edifici scolastici essi entreranno dopo

il suono della campanella e saranno accompagnati nelle aule dai docenti in servizio alla prima ora

3.5 Gli alunni della Scuola Secondaria di I grado entreranno al suono della prima campanella e si dirigeranno

direttamente nella classe di appartenenza dove troveranno il docente della prima ora ad attenderli.

Ingresso in ritardo/uscita anticipata

3.6 Gli alunni della Secondaria che entrano in istituto in ritardo rispetto all’orario previsto, possono entrare in aula

solo dopo che i genitori, o chi accompagna gli alunni delegato dai genitori, abbiano compilato e firmato sia il

modulo di ingresso posticipato affidato al collaboratore scolastico, sia la sezione del libretto delle assenze alla

voce permessi entrata o uscita fuori orario. Tale procedura si applica anche per le uscite anticipate.

3.7 Gli alunni della Scuola Primaria che entrano in istituto in ritardo rispetto all’orario previsto, possono entrare in

aula solo dopo che i genitori o chi accompagna (regolarmente delegato) gli alunni abbiano compilato e firmato il

registro ingressi posticipati/uscite anticipate affidato al collaboratore scolastico.

3.8 Per le uscite anticipate si precisa che nessun alunno sarà affidato a soggetti maggiorenni non

espressamente delegati dai genitori qualsiasi sia il legame di parentela.

Permessi uscite ed entrate fuori orario

3.9 Su richiesta scritta e motivata della famiglia, e comunque solo per casi eccezionali, gli alunni possono entrare

dopo l’inizio o uscire prima del termine delle lezioni.

3.10 In caso di indisposizione durante l’orario scolastico, l’alunno potrà lasciare l’istituto solo se prelevato dal

genitore o da un suo delegato e dopo che sia stata registrata l’uscita indicando la motivazione, l’ora e la firma di chi

preleva.

3.11 E’ possibile, solo per casi motivati e documentati, chiedere permessi di entrata posticipata e/o di uscita

anticipata per tutto l’anno scolastico

3.12 Se si constatasse un uso scorretto del permesso, non limitato allo stretto necessario, lo stesso verrà revocato.

Art. 4 – PRESENZA IN CLASSE

4.1 Gli alunni non possono lasciare l'aula senza l'autorizzazione dell'insegnante, e possono recarsi ai servizi igienici

uno per volta per ciascuna classe ed in caso di effettiva necessità, rispettando l’ubicazione dei servizi igienici del

piano di appartenenza. Non è consentito uscire durante la prima ora di lezione se non in casi eccezionali valutati

dal docente di classe. Alla Scuola dell'Infanzia i bambini vengono accompagnati ai servizi igienici da un

collaboratore scolastico.

4.2 Al cambio dell’ora di lezione non è consentito agli alunni di uscire dall’aula e/o di schiamazzare nei corridoi,

essi attenderanno l’arrivo del docente tenendo un comportamento corretto e rispettoso delle fondamentali

norme di civiltà ed educazione.

4.3 Durante gli eventuali spostamenti da aule o laboratori gli allievi devono mantenere un comportamento corretto

ed ottemperante le norme sulla sicurezza, osservando il massimo ordine e silenzio.

4.4 E’ vietato agli allievi, durante le ore di lezione, sostare nei corridoi, nel cortile e negli spogliatoi, ecc.

4.5 Al personale A.T.A. non è concesso di lasciare incustoditi e/o aperti e/o non vigilati corridoi, laboratori, cancelli

d'ingresso, porte di ingresso di ciascun plesso compresi i relativi spazi antistanti

Art. 5 – DISCIPLINA DELLE ASSENZE

Frequenze irregolari – procedure per il controllo della frequenza scolastica e la segnalazione degli alunni

inadempienti (MIUR RU.U.0021978. 20-09-2018)

Giustificazioni delle assenze

5.1 Gli alunni che, per qualsiasi motivo, sono rimasti assenti dalle lezioni per intere giornate, possono essere

riammessi alle lezioni solo giustificando l’assenza (RD 653/1925, art. 16). La giustificazione va brevemente

motivata dal genitore e viene accettata e annotata sul registro di classe dal docente della prima ora, a ciò delegato in

via permanente dal Dirigente. Nel caso in cui ci sia un ritardo nella giustificazione dell’assenza è concessa un’attesa

di due (2) giorni, trascorsi i quali si procede attraverso fonogramma alla convocazione del genitore per la

regolarizzazione

5.2 Per le assenze di durata superiore a cinque giorni di effettiva attività didattica (sono esclusi dal conteggio i

sabato e le domeniche qualora essi concorrano alla composizione di tale numero) dovute a motivi di salute

come definito dal DPR 1518/1967, si richiede che venga allegato alla giustificazione il certificato medico in carta

libera, attestante l’idoneità alla frequenza o, nei casi in cui sia occorso un infortunio/intervento, l’apposito modello

predisposto dall’Istituzione Scolastica.

5.3 Per le assenze di durata superiore ai cinque giorni per motivi di famiglia si richiede che la famiglia invii

anticipatamente comunicazione scritta, al Dirigente o al docente prevalente o coordinatore di classe, con

dichiarazione della motivazione dell’assenza. 87

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5.4 La frequenza assidua e la partecipazione alla vita della scuola sono elementi che concorrono alla valutazione

dell’alunno.

Nel caso di frequenza irregolare e di ritardo nelle giustificazioni, il coordinatore/docente prevalente/docente di

classe/sezione deve avvisare e convocare per iscritto la famiglia del discente. Il coordinatore darà immediata

comunicazione al Dirigente scolastico ed eseguirà scrupolosamente quanto previsto dalle procedure. A tal uopo si

cita il D.lgs 62/2017 art. 5 “1. I fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e

degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all’inizio di ciascun anno.

Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.

2. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio dei docenti, motivate deroghe al suddetto

limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione.

3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione,

il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validità dell’anno scolastico e delibera conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del

primo ciclo di istruzione” Si rammenta, inoltre, che questo Istituto porrà in essere quanto indicato e richiesto dalle

Linee Guida sulle “procedure per il controllo della frequenza scolastica e la segnalazione degli alunni

inadempienti (MIUR RU.U.0021978 20-09-2018), le stesse sono consultabili sul sito web di questa Istituzione

Scolastica.

Art. 6 – RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Rapporti genitori-insegnanti

6.1 I colloqui individuali con i genitori si svolgono secondo le modalità definite dal Piano Annuale delle Attività

approvato dal Collegio dei Docenti ad inizio anno scolastico e comunicate alle famiglie tramite gli alunni

stessi.

Rapporti con la Dirigenza

6.2 Il Dirigente riceve nei giorni e negli orari comunicati all’inizio di ogni anno scolastico, salvo impegni

improrogabili, in caso di incompatibilità oraria con l’utenza sarà possibile concordare un appuntamento in altra fascia

oraria.

Accesso alla Segreteria

6.3 Sulla base delle esigenze e delle possibilità, il Direttore S.G.A. definisce e comunica agli alunni e alle famiglie

l’orario di apertura al pubblico della stessa.

Altre comunicazioni scuola-famiglia

6.4 Altre comunicazioni da parte della scuola alle famiglie sono inviate o tramite lettera scritta spedita a mezzo posta

direttamente alle famiglie o tramite avviso scritto sul quaderno delle comunicazioni mandato alle famiglie per il

tramite degli alunni o tramite telefonata.

Accesso dei genitori ai locali scolastici

6.5 I rapporti dei genitori, docenti, discenti con la Segreteria e la Presidenza sono disciplinati secondo

modalità affisse in ciascun plesso, all’Albo, nel PTOF e sul sito web.

6.6 L’accesso agli uffici della segreteria durante le ore di lezione è permesso nel rispetto dell’orario stabilito

6.7 Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi dall'inizio delle attività

didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della scuola dell'infanzia o le situazioni specificatamente

autorizzate (come attività laboratoriali previste nelle programmazioni di comparto).

6.8 L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita

anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività

didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno salvo casi estremi e comprovati in cui si ravvisi “la

massima urgenza” della comunicazione

6.9 I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti.

6.10 Durante gli incontri con gli insegnanti è sconsigliato l’accesso dei minori ai locali scolastici, nel caso in cui ciò

non potesse essere evitato, gli stessi dovranno comunque rimanere sempre con i genitori, in quanto non

è prevista vigilanza da parte del personale dell’Istituto.

6.11 È d’uopo qui ricordare che il docente quando si trova all’interno della scuola riveste il ruolo di pubblico

ufficiale e offenderlo è considerato dal Codice Penale “oltraggio al pubblico ufficiale”, l’offesa arrecata è

perseguibile penalmente secondo l’art. 341 bis del c. p. “anche con la reclusione fino a tre anni”. Si precisa, inoltre, che come puntualizzato, con sentenza n. 15367/2014, dalla Corte di Cassazione “esiste la qualità di pubblico

ufficiale per l’insegnante [omissis] nell’esercizio delle sue funzioni non circoscritto alla tenuta delle lezioni, ma esteso alle connesse attività preparatorie, contestuali e successive, ivi compresi gli incontri dei genitori degli

allievi”.

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Art. 7 – NORME DI COMPORTAMENTO ALUNNI

Rapporti con le persone e con l’Istituzione

7.1 Al suono della campana di inizio lezioni gli alunni si recheranno sollecitamente nelle aule. Durante le ore di

lezione resteranno nelle rispettive aule o nei laboratori a cui verranno condotti dagli insegnanti. Non potranno

assentarsi, se non per breve tempo e uno alla volta, con autorizzazione degli insegnanti.

7.2 Ai laboratori (o ad altri ambienti scolastici) si accede solo in presenza dell’insegnante. Nei laboratori gli alunni

sono tenuti a osservare rigorosamente le norme comunicate dai docenti che sono anche responsabili delle attrezzature

ivi presenti.

7.3 Gli alunni sono tenuti a comportarsi con gentilezza e correttezza con tutto il personale della scuola, in particolare

devono tenere un comportamento corretto durante le lezioni e prestare la massima attenzione. Devono impegnarsi,

inoltre, a mantenere ordinata e pulita la loro aula, a deporre rifiuti e carte negli appositi cestini osservandone la

raccolta differenziata, a non sporgersi dalle finestre e ad osservare le norme di comportamento da tenersi in caso di

emergenza. Si precisa, inoltre, che non è consentito fare un uso improprio delle bottigline d’acqua, le stesse vanno

riposte nello zaino personale subito dopo l’utilizzo.

7.4 É fatto divieto di correre, schiamazzare, giocare, spingersi, fare scherzi pericolosi per sé e per altri durante il

cambio dell’ora, durante gli spostamenti da un luogo all’altro dell’istituto e all’ingresso o all’uscita, è fatto divieto

assoluto, inoltre, di usare espressioni volgari, offensive, minacciose o che siano contrarie alle finalità educative della

scuola. È infine raccomandato il decoro nel vestire, per rispetto nei confronti delle persone e dell’istituzione.

7.5. È assolutamente vietato fumare in ogni spazio all’interno degli edifici scolastici e negli spazi di

pertinenza. Ai sensi del D.L. 104/2013, art. 4 - “Tutela della salute nelle scuole”, c.1, il divieto di fumo è esteso

anche alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie. Al c.2 viene vietato anche

l’utilizzo delle sigarette elettroniche, pertanto, è stabilito il divieto di fumo nei locali di tutti i plessi

dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” e in tutte le pertinenze dell’Istituto (aree esterne, giardino e/o cortile,

ecc.).

Tutti coloro (studenti, docenti, personale ATA, esperti esterni, genitori, chiunque sia occasionalmente presente

nelle pertinenze dell’Istituto) che non osservino le disposizioni sul divieto di fumo saranno sanzionati col

pagamento di multe, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, che prevede il raddoppio della sanzione

“qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di

lattanti o bambini fino a dodici anni”.

Uso dei dispositivi personali e dei telefonini

7.6 E’ assolutamente vietato a tutti (fanno eccezione gli insegnanti responsabili della sicurezza e gli addetti al

primo soccorso) usare telefoni cellulari durante le attività scolastiche.

7.7 I telefoni cellulari portati a scuola dovranno essere tenuti rigorosamente spenti e consegnati al docente della

prima ora che li riporrà in uno dei cassetti della cattedra, i telefoni saranno restituiti prima del suono della campanella

di uscita; durante le ore di educazione fisica o durante gli spostamenti dell’intera classe in laboratori o altre aule, i

telefoni saranno presi in carico dal docente dell’ora. Qualora tale regola fosse contravvenuta, i docenti

sequestreranno il dispositivo e lo consegneranno al Ds o ai suoi collaboratori, che si preoccuperanno di avvisare la

famiglia e di custodirlo fino al ritiro da parte di uno dei genitori.

L’alunno potrà utilizzare apparecchiature elettroniche solo rispettando quanto segue:

a. il personal computer, il tablet e l’iPad sono strumentazioni elettroniche il cui uso è consentito in classe

esclusivamente per attività didattiche e, pertanto, il loro utilizzo deve essere coerente con le richieste fatte

dai docenti e, in genere, dalla scuola:

b. ogni alunno è personalmente responsabile del materiale prodotto o visionato, dei danni eventualmente

causati a terzi e delle violazioni di legge effettuate con l’utilizzo di tali strumentazioni; i docenti hanno la

facoltà, in qualunque momento, di prendere visione dei dati trattati in classe, comprese le navigazioni nel

web;

c. all’interno della scuola, la rete locale (LAN) e internet sono aree di comunicazione e condivisione di

informazioni strettamente didattiche e non possono essere utilizzate per scopi diversi; qualunque uso della

connessione che violi le leggi civili e penali in merito e il Regolamento d’Istituto è vietato;

d. eventuali password assegnate dalla scuola per l’accesso alla rete e ai programmi sono strettamente personali

e non possono essere divulgate;

e. ogni tentativo di forzare o manomettere la rete dell’Istituto e le sue protezioni sarà sanzionato come grave

infrazione disciplinare;

f. è vietato l’uso dell’applicazione della fotocamera e dei registratori audio/video se non autorizzato

dall’insegnante, in quanto l’uso non autorizzato e scorretto rappresenta grave violazione della privacy;

g. tutti gli alunni sono tenuti a rispettare le regole di correttezza e riservatezza in campo telematico, nonché

eventuali implicazioni riguardanti la proprietà intellettuale del materiale utilizzato;

h. gli alunni sono tenuti a mettere in carica le proprie apparecchiature elettroniche a casa, in modo da poterle

utilizzare a scuola senza cavi di alimentazione. 89

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L’utilizzo scorretto delle apparecchiature elettroniche a scuola comporterà l’adozione di provvedimenti

disciplinari da parte dell’organo di competenza. In presenza di situazioni e/o episodi gravi, il Dirigente

Scolastico provvederà alle opportune segnalazioni alle autorità competenti.

7.8 Per motivi di sicurezza, è fatto divieto di introduzione e consumo di alimenti ad uso collettivo nella

scuola L’introduzione di cibi e/o bevande nella scuola porta a considerare e valutare i temi connessi alla salute e alla

sicurezza. Distribuire e/o consumare in maniera collettiva (per festeggiamento di compleanni, festività, eventi,

ecc.) alimenti all’interno delle classi richiama tre gravi problematiche:

– il forte aumento di casi di bambini allergici e/o intolleranti a sostanze presenti negli alimenti

– la difficoltà oggettiva di diversificare nella classe la distribuzione di alimenti (anche di provenienza certa) in

base alle allergie e/o intolleranze di ciascun alunno.

Pur riconoscendo il valore educativo dei momenti di festa spesso associati al consumo di cibo “insieme”,

l’introduzione nell’Istituto di alimenti comporta per gli alunni pericoli difficilmente gestibili, pertanto, dalla

considerazione che è indispensabile tutelare sia i minori sia gli insegnanti, e previa consultazione del

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, si dispone:

– il divieto assoluto di introdurre dall’esterno alimenti a consumo collettivo, se non la merenda assegnata dai

genitori, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legate a casi di allergia/intolleranza

– il divieto di festeggiare nella scuola compleanni e ricorrenze che comportino consumo da parte degli alunni di

alimenti prodotti artigianalmente da genitori o esercenti attività commerciali

– il permesso, conseguentemente, di consumare cibi come la merenda fornita dal genitore solo ed

esclusivamente per il proprio figlio.

Per i su esposti motivi, sottolineando la diversa ma non meno significativa pericolosità, si dispone il divieto di

distribuire caramelle.

Tale disposizione è stata approvata dal Collegio dei Docenti in data 3 dicembre 2018 con delibera n. 24

Art. 8 – RAPPORTO CON COSE E BENI

Alunni e rapporto con le cose

8.1 Poiché la scuola e le singole attrezzature sono beni della comunità scolastica messi a disposizione di docenti e

alunni, tutti sono tenuti a curarne la buona conservazione e l’efficienza. In particolare, gli alunni avranno la

massima cura degli arredi, degli strumenti, delle macchine: essi sono tenuti a segnalare subito all’insegnante

eventuali danni constatati. Se non osservano questa norma l’alunno o il gruppo degli alunni che per ultimi hanno

operato nell’aula, nel laboratorio o in altro ambiente in cui sarà rilevato il danno, saranno ritenuti responsabili e

tenuti tutti al risarcimento, nella misura che verrà stabilita dal Consiglio di Istituto. Durante le esercitazioni nei

laboratori devono essere rispettate le norme sulla sicurezza che i docenti avranno cura di illustrare con lezioni

preventive. Dovranno essere sempre puntualmente rispettati i regolamenti specifici dei vari laboratori. È inoltre

severamente vietato manomettere i dispositivi di sicurezza presenti nell’Istituto; la violazione di tale norma si

configura come grave mancanza disciplinare in base al Regolamento di Disciplina.

8.2 Ognuno è tenuto a custodire i beni di sua proprietà. La scuola non risponde di beni o oggetti personali (libri,

occhiali, denaro, preziosi, telefoni cellulari…) lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule o in altri ambienti

della scuola.

8.3 L’accesso alla palestra per le lezioni di attività motoria richiede che gli alunni abbiano l’abbigliamento idoneo.

Gli alunni possono sostare negli spogliatoi solo per il tempo strettamente necessario a cambiarsi. Coloro che non

partecipano alle lezioni (perché esonerati) restano comunque sotto la vigilanza didattica dell’insegnante.

Docenti/personale ATA e rapporto con le cose

8.4 I docenti e i collaboratori scolastici dovranno porre la massima attenzione affinché gli arredi, gli strumenti e le

macchine utilizzate durante lo svolgimento dell’attività didattica vengano usati solo per il fine a cui sono

destinati, in particolare per i laboratori vanno definite e comunicate norme precise al fine di evitare utilizzi

impropri.

8.5 I docenti hanno l’obbligo di vigilare sul comportamento degli alunni, sia durante le lezioni sia durante la pausa

merenda, in modo da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. Eventuali danni da essi constatati o ad essi

segnalati vanno comunicati immediatamente al Dirigente.

8.6 Per il funzionamento di biblioteca, laboratori, aule multimediali e palestre saranno stabiliti regolamenti

Art. 9 – SPOSTAMENTI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO

9.1 Gli alunni che dalle aule devono recarsi in laboratori, palestra o altro ambiente dell’istituto, si sposteranno solo

accompagnati dall’insegnante responsabile, in ordine e in silenzio, mantenendo sempre un comportamento corretto e

educato.

9.2 Gli studenti sorpresi a vagare per l’Istituto senza motivo e senza autorizzazione dell’insegnante, durante le

ore di lezione, dopo un primo richiamo saranno oggetto di sanzioni previste dal Regolamento di disciplina. 90

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Art. 10 – ALLIEVI E USCITE

10.1 La Circolare Ministeriale 14 ottobre 1992, n. 291 all’art. 4.5 recita: “Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche

se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali,

cinematografiche, musicali etc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche.” Visto il numero esiguo

degli studenti in ciascuna classe e la situazione socio-economica dell’utenza si deroga a quanto normato per un

corretto svolgimento di uscite didattiche e per il viaggio di istruzione stabilendo che il criterio per lo svolgimento

delle uscite sia che il numero dei partecipanti rappresenti i 2/3 degli alunni di tutte le classi interessate

all’attività, tale esigenza è motivata

Comportamento degli allievi durante le uscite

10.1 Durante le visite guidate/d’istruzione, le manifestazioni sportive e culturali attinenti all’attività didattica e

durante gli spostamenti che si renderanno necessari, si applicano, per quanto possibile, le norme del presente

regolamento. La non ottemperanza darà adito a sanzioni disciplinari.

Art. 11 – DIVIETO DI UTILIZZO DELLE USCITE DI SICUREZZA

11.1 È vietato utilizzare le uscite di sicurezza, se non in caso di effettiva necessità. E’ vietato sedersi o sostare sulle

scale di emergenza.

Art. 12 – COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA

12.1 Qualora si verificassero situazioni di emergenza, i discenti dovranno attenersi scrupolosamente alle procedure

che saranno loro indicate dai docenti all’inizio di ogni anno scolastico.

12.2 Il comportamento dei discenti che non si attengono alle indicazioni avute nelle situazioni di emergenza o

durante le prove di evacuazione, si configura quale mancanza disciplinare (secondaria di primo grado).

Art. 13 – ASSEMBLEE DEI GENITORI

Assemblee dei genitori

Le eventuali assemblee richieste dai genitori sono regolate dal DPR 416/74 I rappresentanti dei genitori che ne fanno

richiesta concorderanno data e orario di svolgimento di volta in volta con il Dirigente, che indicherà il locale

disponibile.

Art. 14 – NORME FINALI

Modifica del regolamento

14.1 Le proposte di modifica del Regolamento di Istituto possono essere presentate da tutte le componenti

scolastiche. Dette proposte vanno presentate al Dirigente che le sottoporrà a discussione negli organi collegiali

competenti: Collegio docenti per l’aspetto didattico e Consiglio di istituto per l’aspetto organizzativo. Le proposte di

modifica, per divenire esecutive, devono essere approvate da almeno i due terzi dei membri del Consiglio di istituto.

Sanzioni

14.2 In caso di mancato rispetto delle norme previste dal Regolamento di Istituto si procede in base al Regolamento

di Disciplina vigente per gli alunni e allo Stato Giuridico del personale della scuola per i docenti ed il personale

ATA.

Legge 241/90 “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti

amministrativi” e D.P.R. 12 aprile 2006, n. 184 “Regolamento recante la disciplina in materia di accesso

ai documenti amministrativi”

14.3 Ai sensi della normativa citata trasparenza qualunque soggetto:

1) ha diritto a prendere visione degli atti amministrativi che lo interessano (compresa, per gli alunni, la

valutazione scolastica), sempre nel rispetto della normativa vigente

2) ha diritto di presentare memorie scritte, proposte e tutto ciò che serve a garantire diritti e doveri

3) ha il dovere di presentare richiesta scritta per un eventuale accesso ai documenti a cui si è interessati, la

stessa deve essere motivata in modo tale da dimostrare “interesse diretto, concreto ed attuale” e deve essere rivolta

all’amministrazione che ha composto il documento o che lo tiene stabilmente.

14.4 Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono ammessi nei casi e nei limiti stabiliti dalla normativa

vigente e devono essere motivati, in ogni caso trascorsi 30 giorni dalla richiesta, questa si intende rifiutata.

91

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15 – SICUREZZA E PREVENZIONE

Il TU 81/2008 e ss.mm.ii. attua in Italia le direttive emanate dalla Unione Europea su sicurezza e salute dei lavoratori

nei luoghi di lavoro. L’applicazione del decreto segna una tappa fondamentale nello sviluppo di una “cultura della

prevenzione, più efficace e partecipata”, in particolare ribadisce l’equiparazione degli studenti ai lavoratori sul

rispettivo luogo di lavoro. Per gli studenti ne deriva che l’istituto scolastico è considerato come il loro luogo di

lavoro, mentre i dirigenti scolastici assumono precisi obblighi tra cui quello dell’informazione sulle questioni

riguardanti la sicurezza e la salute nei vari momenti dell’attività scolastica. I contenuti qui illustrati consentono una

informazione omogenea su queste tematiche e saranno illustrati agli alunni e al personale scolastico ogni anno

scolastico: oltre ad essere un preciso adempimento di legge, servono anche in preparazione delle esercitazioni che

verranno organizzate.

Studente e sicurezza nell’ambiente di lavoro

15.1 Il TU 81/2008 sottolinea che tutti, in qualsiasi luogo di lavoro sia pure con ruoli e responsabilità diversi,

partecipino in prima persona al perseguimento dell’obiettivo di innalzare i livelli di sicurezza nell’ambiente durante

le attività esercitate, in questo senso sono equiparati ai lavoratori anche gli alunni della scuola che viene considerata

a pieno titolo “luogo di lavoro”, il che comporta per tutti i presenti dei precisi obblighi, viene così superato il

tradizionale concetto di studente come soggetto passivo da tutelare: la norma impegna ciascuno a assumere

comportamenti responsabili, viene valorizzato l’atteggiamento attivo di chi, con spirito di iniziativa, è attento e

segnala ostacoli e eventuali pericoli, sono banditi scherzi che denotano superficialità e irresponsabilità (ad es.

togliere la sedia al compagno che sta per sedersi…).

Ne consegue che tutti gli studenti:

- devono prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti nello

stesso ambiente

- devono osservare le disposizioni impartite dai responsabili ai fini della protezione collettiva e individuale

- devono utilizzare correttamente apparecchiature, utensili, mezzi di trasporto e altre attrezzature

- devono segnalare immediatamente ai responsabili eventuali deficienze dei mezzi nonché eventuali condizioni di

pericolo di cui vengono a conoscenza

- non devono compiere operazioni che non sono di competenza o che possano compromettere la sicurezza propria

o di altri.

Pericoli e rischi

15.2 Nel linguaggio comune il termine “rischio” viene utilizzato come sinonimo di “pericolo”, nel contesto in

questione, invece, i due termini hanno significato diverso:

- il pericolo rappresenta la proprietà di una determinata entità (sostanza, attrezzo, macchina…), ossia la sua

capacità di determinare un danno (ad es. un contenitore di benzina o altro liquido infiammabile

rappresenta un pericolo)

- il rischio è invece legato alla potenzialità del verificarsi dell’evento dannoso: vi è rischio, ad esempio, quando una

persona fuma nei pressi del contenitore di benzina citato.

I quattro principi generali della prevenzione

15.3 Un adeguato comportamento di prevenzione risponde a quattro principi generali:

- l’eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è

possibile, la loro riduzione al minimo

- la riduzione di rischi alla fonte

- la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o lo è meno

- il beneficio delle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale.

Da ciò deriva che:

a) conoscere è prevenire: poiché la prevenzione si attua anche attraverso la conoscenza dei rischi, il TU 81/2008

prevede che il Capo di istituto attui l’analisi dei rischi, il programma delle misure ritenute più opportune per garantire

sicurezza, l’informazione e la formazione di tutto il personale, sufficiente a rimuove le situazioni a rischio: una

particolare e specifica formazione sarà data agli studenti dagli insegnanti, che faranno conoscere gli eventuali rischi

presenti nell’ambiente e i comportamenti adeguati da assumere.

b) le figure responsabili: oltre al Capo di Istituto, la normativa parla di personale preposto alle attività di

prevenzione e sicurezza, nella scuola si fa in particolare riferimento agli insegnanti che sono tenuti ad esercitare la

vigilanza affinché non si verifichino violazioni delle disposizioni impartite, mentre ogni persona preposta alla

sicurezza vigila sull’osservanza o meno delle regole

c) comportamenti da tenere ai fini della sicurezza e della salute: sono dettagliatamente descritti nel Regolamento

di istituto (riguardo alla presenza nelle aule o in altri locali della scuola, al comportamento da tenere durante gli

spostamenti, al rapporto verso le persone e le cose).

La gestione dell’emergenza

15.4 Se fosse necessario abbandonare lo stabile, una sirena d’allarme o un suono convenzionale della campana lo

segnalerà a tutto il personale dell’istituto.

15.5 Il piano di evacuazione dell’edificio è evidenziato in ogni aula accanto alla piantina che indica il percorso da

seguire

15.6 Ogni studente deve conoscere il piano di evacuazione con particolare riferimento a quello della propria classe 92

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Situazioni di pericolo

15.7 Qualora si verificasse un inizio di incendio, chi se ne accorge deve dare subito l’allarme, affinché le persone

del piano formate/esperte nell’uso degli estintori possano intervenire immediatamente.

Se non fosse possibile domare l’incendio o si verificasse qualunque altra situazione di pericolo,

gli alunni dovranno:

- mantenere la calma

- seguire puntualmente le direttive del piano di emergenza e le indicazioni degli insegnanti

- lasciare l’aula, a passo svelto ma senza correre

- raggiungere l’uscita seguendo i segnali indicatori

i docenti dovranno:

- mantenere la calma e tranquillizzare gli alunni dando loro precise direttive sul da farsi

- prelevare e portare con sé il registro di classe

- accertarsi che tutti gli alunni siano usciti dall’aula

- chiudere la porta dell’aula

- guidare la classe al punto di raccolta designato per il piano e per la classe

- fare l’appello per accertarsi che tutti siano in salvo

- compilare i modelli sicurezza presenti all’interno di ogni registro di classe per la primaria e l’infanzia e nel porta

listini per

la secondaria

Se il fumo dovesse rendere impraticabile l’evacuazione, la classe dovrà rimanere nell’aula con la porta chiusa,

avendo cura di tappare bene le eventuali fessure, andare alla finestra e chiedere aiuto.

15.8 Qualora si verificasse un terremoto oltre a quanto indicato per il pericolo di incendio:

- occorre evitare il panico e disporsi sotto i banchi, in ginocchio, con il capo tra le braccia

- al termine della prima serie di scosse abbandonare la struttura, attenendosi alle direttive del piano di emergenza.

- se si è sorpresi dalla scossa fuori dall’aula, è necessario addossarsi ad un muro maestro, lontano dalle vetrate,

non avvicinarsi ad armadi, non accendere fiammiferi e raggiungere il punto di raccolta più vicino.

Art. 16 – ASSICURAZIONI E INFORTUNI

16.1 Gli studenti sono coperti da polizza assicurativa, a carico dei genitori, contro gli infortuni che possono

verificarsi

durante l’orario delle lezioni, comprese le visite didattiche fuori della scuola e in occasione di viaggi di istruzione.

In caso di infortunio in ore curricolari la scuola provvede alla denuncia all’INAIL e alla Compagnia di

Assicurazione.

Ogni alunno è tenuto ad avvisare subito il docente dell’infortunio, anche se apparentemente non grave. Il docente è

tenuto ad informare tempestivamente il Dirigente, per l’attivazione delle procedure del caso, per i casi

gravi il docente è tenuto ad avvisare immediatamente i responsabili della sicurezza, i genitori ed il 118.

Nei casi di ricorso al Pronto Soccorso, la famiglia è tenuta a trasmettere il primo certificato medico rilasciato dal

Pronto Soccorso.

Organizzazione del primo soccorso

16.2 Portare il primo soccorso non richiede una competenza specifica, ma è necessario anzitutto evitare di provocare

ulteriore danno. Alcune regole sono:

- il soccorritore deve operare con tranquillità, badando in ogni momento alla propria sicurezza imponendo calma

e ordine anche agli altri

- l’infortunato va rimosso soltanto in caso di pericoli imminenti quali possibilità di incendio o di esplosione,

presenza di strutture pericolanti, fumo, vapori

Chiamata del 118

16.3 Sono utili i seguenti essenziali accorgimenti:

- fornire informazioni precise

- dare la propria identità, precisando la denominazione dell’istituto, quante sono le persone coinvolte, quali le loro

condizioni

- indicare il luogo esatto in cui far giungere i soccorsi e predisporre sempre una vedetta che orienti e accompagni

i soccorritori

- sapere con chi si è parlato e lasciare il proprio recapito.

93

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“CODICE DEONTOLOGICO dei DOCENTI”

La qualità del servizio formativo è strettamente correlata alle competenze professionali di ciascun docente, ma

dipende anche dalla qualità delle relazioni che si costruiscono nell’ambiente scolastico e dai valori che sono praticati

da ciascuno al suo interno, pertanto, è importante che l’insegnante si ponga come figura positiva e rassicurante per

gli alunni, interlocutore disponibile verso tutte le componenti sociali, promotore di un clima scolastico sereno e

costruttivo teso a favorire la collaborazione, il confronto e la flessibilità.

Il Dirigente Scolastico nello svolgimento dei compiti a lui demandati, supervisiona che l’andamento generale sia

costruttivo, positivo, propositivo e funzionale ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di formazione dell’alunno

quale cittadino del mondo.

L'ETICA VERSO LA PROFESSIONE

L'insegnante

Agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la professione docente e a tutelarne la dignità.

Cura la propria preparazione attraverso l'aggiornamento e l'approfondimento delle competenze professionali della

docenza, che sono teoriche, operative e sociali.

Sostiene i valori del merito e della competenza.

Sa mettersi in discussione e pratica l'autovalutazione

Ispnira la propria condotta ai principi di lealtà, dignità, decoro e riservatezza.

L'ETICA VERSO GLI ALLIEVI

L’insegnante

Rispetta i diritti fondamentali dell'allievo praticando i valori della "Convenzione internazionale sui diritti

dell'infanzia" e della Costituzione italiana.

Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso, provenienza familiare, condizioni

sociali e culturali, orientamento sessuale, infermità e si adopera per valorizzare le differenze.

Favorisce lo sviluppo integrale ed armonico della personalità dell’allievo, promuove la sua autostima e si impegna a

ché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all'identità, all'autonomia e alle competenze.

Contribuisce alla socializzazione e integrazione di ogni singolo alunno nel gruppo-classe e nella collettività.

Valuta ciascun allievo con obiettività, imparzialità e trasparenza; si astiene dal dare giudizi di valore e offre piena

apertura verso prospettiva di sviluppo; in sede di valutazione certificativa si attiene ai criteri e agli strumenti adottati

collegialmente e in linea con la normativa vigente.

Considera il rendimento medio degli allievi un obiettivo importante, ma non trascura né il recupero di quelli con

difficoltà né la valorizzazione dei più dotati.

L'ETICA VERSO I COLLEGHI

L’insegnante

Favorisce il lavoro in team, al fine di progettare e coordinare l'azione educativa, di sviluppare il collegamento

disciplinare e interdisciplinare

Promuove criteri omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte

Individua strategie utili all’apprendimento e collabora attivamente all’attuazione del curricolo, condivide, inoltre,

con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze significative.

L'ETICA NELLE RELAZIONI CON I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO

L'insegnante

Collabora il più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo, si impegna a favorire una varietà di

comunicazioni formali ed informali al fine di sviluppare un clima costruttivo fra famiglia e scuola e creare un

virtuoso circuito relazionale.

Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi e culturali, favorisce il confronto, considera attentamente i

problemi che gli vengono presentati, non accetta imposizioni attinenti alla specifica sfera metodologica di

competenza tecnico-professionale della docenza.

Coopera con altri professionisti (psicologi, medici ecc.) per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi

che richiedano l'intervento di diverse competenze professionali.

Partecipa, per quanto possibile, al miglioramento dell'ambiente e all'integrazione della scuola nel territorio,

attraverso l'utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive.

L'ETICA VERSO L'ISTITUZIONE SCOLASTICA

L’insegnante

Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, si oppone ad eventuali

atteggiamenti autoritari, discriminatori o lassisti.

Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività.

94

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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Il Regolamento di Disciplina è parte integrante del Regolamento di Istituto ed è stato redatto tenendo conto di:

• DPR n. 249 del 24.06.1998 – Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola

Secondaria

• Direttiva Ministeriale n. 5843/A3 del 16.10 2006 – Linee di indirizzo sulla cittadinanza

democratica e legalità

• Direttiva Ministeriale n. 16 del 5.02.2007 – Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la

prevenzione e il bullismo

• Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo 2015

• Aggiornamento linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del Cyberbullismo 2017

• Legge n. 71 del 29/05/2017 – Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno

del cyberbullismo

• Prot. n. 30 del 15.03.2007 – Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari ed

altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza

e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti

• Direttiva Ministeriale 15 marzo 2007 – Linee di indirizzo utilizzo telefono cellulari

• DPR n. 235 del 21.11.2007 – Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della

Repubblica 24.06.1998 n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola

Secondaria

Art.1 – PRINCIPI GENERALI

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo

sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta

alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nel rispetto della

diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio,

lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i

principi sanciti dalla Costituzione.

3. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di conoscenza e di

religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età, condizione

sociale e culturale.

4. La scuola si impegna a promuovere l'istruzione e l'educazione degli alunni nonché a favorire l'inserimento e

l'integrazione degli stessi.

5. I genitori esercitano i diritti riconosciuti dalle norme vigenti e loro dovere fondamentale è quello di

collaborare con l'azione educativa della scuola.

Art 2 – DIRITTI

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche

attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee, valorizzando le

inclinazioni personali degli studenti e sviluppando anche iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla

riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di

autovalutazione ai fini di un migliore rendimento.

5. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento e di scelta tra le attività curricolari integrative,

aggiuntive e facoltative che verranno offerte dalla scuola nel rispetto delle esigenze degli alunni e delle

normative vigenti.

6. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della loro vita culturale e religiosa. La scuola favorisce

iniziative volte all’accoglienza e alla realizzazione di attività interculturali.

7. La scuola si impegna affinché vengano progressivamente messe in atto le condizioni che assicurino:

• un servizio didattico di qualità

• offerte aggiuntive e integrative di elevato valore qualificante per la crescita culturale e civile

dell’individuo

• iniziative per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione ed il

recupero della dispersione scolastica

Art.3 – DOVERI

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi nel pieno rispetto di quanto previsto dal

Regolamento d’Istituto. Il consiglio di classe provvede, tramite la segreteria, a dare comunicazione 95

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famiglie interessate delle assenze e dei ritardi reiterati qualora questi possano compromettere il processo

educativo e formativo degli alunni.

2. Gli studenti sono tenuti ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, svolgendo puntualmente i compiti

assegnati in classe e a casa nei tempi e nei modi concordati con il docente così come richiesto, al fine di

realizzare il progetto educativo, salvo legittimo impedimento debitamente motivato.

3. Gli studenti devono tenere un comportamento corretto e responsabile nei confronti del Dirigente Scolastico,

dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni evitando, in ogni caso, atti, modi di fare,

atteggiamenti, espressioni sconvenienti e/o lesive dell’altrui persona e dignità. Devono evitare di arrecare

turbamento e/o interruzione all’attività educativa. Essi sono tenuti allo stesso rispetto, anche formale, che

chiedono per se stessi.

4. Gli studenti sono tenuti alla scrupolosa osservanza delle norme organizzative e di sicurezza dettate dalla

vigente normativa regolamentare al fine di non costituire intralcio e/o pericolo per sé e per gli altri, evitando,

in particolare, di manomettere le dotazioni di sicurezza (estintori, porte anti-panico, ecc…).

5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare in maniera corretta le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a

comportarsi in maniera tale da non arrecare danni al patrimonio della Scuola avendo cura dei beni come

fossero cose proprie.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico, mantenendo in

ordine e puliti, oltre i relativi arredi, i locali dell’istituto avendone cura come importante fattore di qualità

della vita della scuola.

7. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti ad un

comportamento corretto e coerente con i principi di vita della scuola (di cui all’art.1 del presente

regolamento, nonché l’art. 1 del D.PR.249/98), intesa come luogo di formazione e di educazione nell’ambito

dei valori democratici e di sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni. Gli studenti sono quindi tenuti

al rispetto reciproco della libertà di espressione, di coscienza e di religione verso tutte le persone che fanno

parte della comunità scolastica quale che sia la loro età, la loro condizione anche ideologica sociale e

culturale.

In particolare sono oggetto di sanzione:

• disturbo delle lezioni

• ritardi e assenze ingiustificate, frequenza saltuaria, mancato assolvimento agli impegni di studio

• mancanza di rispetto: uso di linguaggio volgare, offesa alla persona, alle istituzioni, al decoro personale, alle

religioni, alle razze, alle cose

• intimidazioni, aggressioni, violenze

• mancata osservazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza del regolamento di Istituto

• utilizzo improprio o scorretto delle strutture, dei macchinari e dei sussidi scolastici

• danni al patrimonio scolastico

• mancata cura dell’ambiente scolastico, furto e comportamenti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone

• possesso di oggetti pericolosi

• incitazione alla violenza

• allontanamento dalla classe e dalla scuola senza autorizzazione

• ogni altro comportamento contrario a quanto disposto dal presente regolamento.

Art. 4 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

L’Istituto fa proprie le disposizioni normative previste in merito dal Dlgs. N. 62 del 13 aprile 2017 art. 1 comma 3,

riguardanti le finalità, le caratteristiche della valutazione del comportamento degli studenti.

Art.5 – DISCIPLINA

1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità

ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto, ma

influisce significativamente sulla valutazione della condotta, in special modo nei casi di reiterazione del

comportamento sanzionabile

Mancanze Disciplinari

I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi:

a. presentarsi sistematicamente in ritardo a scuola senza validi motivi

b. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell’edificio

c. disturbare le attività scolastiche

d. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale scolastico richiesto e necessario per lo

svolgimento delle lezioni

e. falsificare le firme su verifiche o note degli insegnanti 96

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f. portare a scuola oggetti non pertinenti e/o pericolosi

g. usare il cellulare

h. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

i. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali

j. offendere con parole o gesti i compagni o il personale

k. comportarsi in modo violento o aggressivo nei confronti dei compagni o del personale scolastico

l. usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico

m. ogni altro comportamento che sia ritenuto scorretto dagli insegnanti

Anche se non è possibile definire “mancanza disciplinare” un certo tipo di abbigliamento, è opportuno che gli

allievi e le allieve utilizzino un vestiario idoneo all’ambiente scolastico.

Sanzioni

a. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto

possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale

dello studente.

b. Le sanzioni vanno comminate dopo aver effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto

c. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono

sempre adottate da un organo collegiale.

d. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla

Commissione d’esame e sono applicabili anche a candidati esterni.

e. La responsabilità disciplinare è personale. Chi è sottoposto a sanzioni disciplinari ha diritto ad

esporre le sue ragioni.

f. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse ad un

apposito Organo di Garanzia d’Istituto, il ricorso deve essere presentato entro cinque giorni dalla

notifica della comunicazione. L’Organo di Garanzia d’Istituto si esprimerà nei successivi dieci

giorni.

Tipologia delle sanzioni

Agli alunni che non rispettano le norme scolastiche sono inflitte, secondo la gravità e la reiterazione della mancanza,

le seguenti sanzioni disciplinari:

1. Ammonizione verbale privata o in classe da parte del Dirigente Scolastico, dei docenti o eventualmente del

personale A.T.A.

2. Richiesta formale di scuse da parte del Dirigente Scolastico, dei docenti o eventualmente del personale

A.T.A.

3. Ammonizione formale da parte del Dirigente scolastico o dei docenti, scritta sul diario e/o sul registro di

classe

4. Convocazione dei Genitori da parte del Dirigente Scolastico o suo delegato, o del Coordinatore del C.d.C. o

di un docente di classe per via telefonica o per iscritto con annotazione sul registro di classe

5. Ammissione a scuola dello studente accompagnato da uno dei genitori, disposto dal Dirigente Scolastico, dal

Vicario, dal Collaboratore o dal Coordinatore del C.d.C. comunicato ai genitori telefonicamente o per

iscritto

6. Sospensione dalle visite guidate e/o dai viaggi di istruzione, deliberata dal C.d.C., convocato anche in seduta

straordinaria, con la sola componente docenti e resa esecutiva dal Dirigente Scolastico

7. Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 (uno) a 15 (quindici) giorni, deliberata dal C.d.C. convocato

anche in seduta straordinaria nella sua composizione allargata a tutte le sue componenti e resa esecutiva dal

Dirigente Scolastico

8. Sospensione dalle lezioni per un periodo oltre i 15 (quindici) giorni, deliberata dal Consiglio di Istituto e

resa esecutiva dal Dirigente Scolastico

Sostituzione delle sanzioni

Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni di sospensione con altri

provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o ad altre attività con

finalità sociali che possano utilmente costituire una riparazione alla mancanza commessa. In particolare sono

previste:

a. collaborazione nella sistemazione degli archivi o altro lavoro utile

b. riordino della biblioteca e/o altri servizi della scuola

c. collaborazione nella predisposizione di materiale didattico per gli allievi diversamente abili

d. aiuto alla persona diversamente abile nella fruizione degli spazi della scuola

e. predisposizione di materiali didattici per gli allievi

f. cura degli spazi sia interni che esterni all’edificio scolastico

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Art. 6 – DESCRIZIONE DELLE SANZIONI

Viste le norme relative al comportamento che gli alunni devono tenere nel contesto scolastico, visti gli obblighi di

sorveglianza dei docenti, visto il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e

degli studenti” e ss.mm.ii., visto il patto formativo condiviso con le famiglie degli alunni, l’Istituto stabilisce le

sanzioni disciplinari da irrogare agli alunni in caso di comportamento non conforme:

6.1 SANZIONI DISCIPLINARI

COMPORTAMENTO

SANZIONABILE

ORGANO

COMPETENTE

SANZIONE

PREVISTA

REITERAZIONE del

COMPORTAMENTO

POSSIBILE

SOSTITUZIONE

DELLE SANZIONI

a) disturbo al regolare

svolgimento delle

lezioni

- insegnante

- dirigente

scolastico (in casi

di particolare

gravità)

- annotazione sul

diario/quadernino

delle

comunicazioni e-

annotazione sul

registro di classe

-convocazione dei

genitori

- Da n.3 a 4 annotazioni

sul registro di classe lo

studente sarà escluso

dalla partecipazione a

n.1 visita guidata o

uscita didattica

- Da n.5 a 6

annotazioni sul registro

di classe lo studente

sarà escluso dalla

partecipazione a n.2

visite guidate o uscite

didattiche

- Da n.7 a 8

annotazioni sul registro

di classe lo studente

sarà escluso dalla

partecipazione a n.3

visite guidate o uscite

didattiche o viaggio

d’istruzione (se in III

classe)

b) uso di telefoni

cellulari o di altri

dispositivi elettronici

- insegnante

- dirigente

scolastico

- consiglio di

interclasse o

classe

- ritiro

temporaneo del

dispositivo con

annotazione sul

quaderno delle

comunicazioni e

annotazione sul

registro di classe

- ritiro del dispositivo e

consegna al Ds o suo

collaboratore

- annotazione sul

registro di classe -

convocazione dei

genitori

-esclusione dalla

partecipazione a n.1

visita guidata o uscita

didattica

-In casi particolarmente

gravi è previsto il

provvedimento di

sospensione da 1 a 5

giorni (CdC)

a. collaborazione nella

sistemazione degli

archivi o altro lavoro

utile

b. riordino della

biblioteca e/o altri

servizi della scuola

c. collaborazione nella

predisposizione di

materiale didattico per

gli allievi diversamente

abili

d. aiuto alla persona

diversamente abile nella

fruizione degli spazi

della scuola

e. predisposizione di

materiali didattici per

gli allievi

f. cura degli spazi sia

interni che esterni

all’edificio scolastico

c) danneggiamento

delle cose proprie o

- insegnante

- dirigente

- annotazione sul

registro di classe

- annotazione sul

registro di classe

98

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altrui scolastico - comunicazione

ai genitori

- riparazione

economica del

danno

- comunicazione ai

genitori

- riparazione economica

del danno

- attività a favore della

comunità scolastica

-esclusione dalla

partecipazione a n.1

visita guidata o uscita

didattica

d) danneggiamento a

strutture o attrezzature

scolastiche

- insegnante

- dirigente

scolastico

- consiglio di

interclasse o

classe

- annotazione sul

registro di classe

- comunicazione

ai genitori

- riparazione

economica del

danno

- attività a favore

della comunità

scolastica

- annotazione sul

registro di classe,

comunicazione ai

genitori, riparazione

economica del danno

- esclusione dalla

partecipazione a n.2

visite guidate o uscite

didattiche

- In casi

particolarmente gravi è

previsto il

provvedimento di

sospensione da 1 a 5

giorni (CdC)

a. collaborazione nella

sistemazione degli

archivi o altro lavoro

utile

b. riordino della

biblioteca e/o altri

servizi della scuola

c. collaborazione nella

predisposizione di

materiale didattico per

gli allievi diversamente

abili

d. aiuto alla persona

diversamente abile nella

fruizione degli spazi

della scuola

e. predisposizione di

materiali didattici per

gli allievi

f. cura degli spazi sia

interni che esterni

all’edificio scolastico

e) comportamento

lesivo della propria o

altrui incolumità (non

configurabile come atto

di “bullismo e

cyberbullismo”)

- insegnante

- dirigente

scolastico

- consiglio di

classe

- annotazione sul

registro di classe

- convocazione

dei genitori

- annotazione sul

registro di classe -

convocazione dei

genitori

- esclusione dalla

partecipazione a n.2

visite guidate o uscite

didattiche

- In casi

particolarmente gravi è

previsto il

provvedimento di

sospensione da 1 a 5

giorni (CdC)

a. collaborazione nella

sistemazione degli

archivi o altro lavoro

utile

b. riordino della

biblioteca e/o altri

servizi della scuola

c. collaborazione nella

predisposizione di

materiale didattico per

gli allievi diversamente

abili

d. aiuto alla persona

diversamente abile nella

fruizione degli spazi

della scuola

e. predisposizione di

materiali didattici per

gli allievi

f. cura degli spazi sia

interni che esterni

all’edificio scolastico

f) scorrettezze, offese o

molestie verso i

compagni

(configurabile come

atto di “bullismo e

cyberbullismo”)

- insegnante

- dirigente

scolastico

- consiglio di

classe

- annotazione sul

registro di classe

- provvedimento di

sospensione inferiore ai

quindi giorni anche con

eventuale obbligo di

frequenza per attività a

favore della comunità

scolastica

a. collaborazione nella

sistemazione degli

archivi o altro lavoro

utile

b. riordino della

biblioteca e/o altri

servizi della scuola 99

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- esclusione dalla

partecipazione a

TUTTE le visite

guidate o uscite

didattiche o viaggio

d’istruzione (se in III

classe)

c. collaborazione nella

predisposizione di

materiale didattico per

gli allievi diversamente

abili

d. aiuto alla persona

diversamente abile nella

fruizione degli spazi

della scuola

e. predisposizione di

materiali didattici per

gli allievi

f. cura degli spazi sia

interni che esterni

all’edificio scolastico

g) scorrettezze o offese

verso gli insegnanti o il

personale non docente

- insegnante

- consiglio di

classe

- consiglio

d’istituto

- annotazione sul

registro di classe

- provvedimento

di sospensione

- provvedimento di

sospensione anche

superiore ai quindici

giorni

- esclusione dalla

partecipazione a

TUTTE le visite

guidate o uscite

didattiche o viaggio

d’istruzione (se in III

classe)

a. collaborazione nella

sistemazione degli

archivi o altro lavoro

utile

b. riordino della

biblioteca e/o altri

servizi della scuola

c. collaborazione nella

predisposizione di

materiale didattico per

gli allievi diversamente

abili

d. aiuto alla persona

diversamente abile nella

fruizione degli spazi

della scuola

e. predisposizione di

materiali didattici per

gli allievi

f. cura degli spazi sia

interni che esterni

all’edificio scolastico

h) violenza

intenzionale, offese

gravi alla dignità delle

persone (turpiloquio,

blasfemia)

- insegnante

- consiglio di

classe - consiglio

d’istituto

- annotazione sul

registro di classe

- provvedimento

di sospensione

anche superiore

ai quindici giorni

- provvedimento di

sospensione superiore

ai quindici giorni con

eventuale esclusione

dallo scrutinio finale

- esclusione dalla

partecipazione a

TUTTE le visite

guidate o uscite

didattiche o viaggio

d’istruzione (se in III

classe)

a. collaborazione nella

sistemazione degli

archivi o altro lavoro

utile

b. riordino della

biblioteca e/o altri

servizi della scuola

c. collaborazione nella

predisposizione di

materiale didattico per

gli allievi diversamente

abili

d. aiuto alla persona

diversamente abile nella

fruizione degli spazi

della scuola

e. predisposizione di

materiali didattici per

gli allievi

f. cura degli spazi sia

interni che esterni

all’edificio scolastico

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Art.7 – PROCEDIMENTO

Per la mancanza ai doveri scolastici di cui l’art.3 s’infliggono, a seconda della gravità e della ripetitività, le sanzioni

previste dall’art.4 del presente regolamento.

Le fasi per l’irrogazione delle sanzioni sono:

• accertamento dei fatti da parte del Dirigente Scolastico o suo delegato o da parte del docente

• contestazione verbale degli addebiti con possibilità offerta all’alunno di addurre elementi a proprio discolpa

• valutazione degli elementi a discolpa addotti dallo studente ed eventuale irrogazione della sanzione, con possibilità

offerta all’alunno di convertire detta sanzione in attività a favore della comunità scolastica.

Art.8 – COMITATO DI GARANZIA

È istituito nella scuola un “COMITATO DI GARANZIA”. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto

da due docenti e da due genitori. Le due componenti sono individuate dal Consiglio di Istituto tra i membri del

Consiglio stesso che individua anche due membri supplenti. Il Dirigente Scolastico provvede a nominare i

componenti così individuati. Nel caso in cui faccia parte del Comitato di Garanzia il docente che ha irrogato la

sanzione, lo stesso sarà sostituito da uno dei membri supplenti lo stesso dicasi per il genitore.

Il Comitato di Garanzia resta in carica per tre anni e nel caso in cui uno dei membri decada, il Consiglio di Istituto

provvede alla sua sostituzione.

Compiti del Comitato di Garanzia

Il Comitato di Garanzia deve:

• dirimere i conflitti che insorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente documento

• decidere sui ricorsi per l’abrogazione delle sanzioni disciplinari

Per la validità delle deliberazioni non è necessario che in prima convocazione siano presenti tutti i membri. Il voto di

astensione è considerato favorevole alla decisione assunta dall’organo che ha inflitto la sanzione.

COMITATO DI GARANZIA

COMPONENTE GENITORI

EFFETTIVO SUPPLENTE

D’ANDREA VALERIA BIONDILLO DOMENICA

PAPA CLEMENTINA VERDICCHIO ANTONIO

COMPONENTE DOCENTE

EFFETTIVO SUPPLENTE

FACCHINI ONORINA

DELLE CAVE ROSALIA

Art.9 – IMPUGNAZIONI

Contro le sanzioni disciplinari di cui al precedente art. 4 è ammesso ricorso scritto all’organo di Garanzia interno

della scuola entro 5 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.

L’organo di garanzia deve esprimersi entro i dieci giorni successivi alla richiesta di ricorso, qualora l’organo non

decida entro tale termine, la sanzione non potrà ritenersi confermata.

Contro le decisioni che prevedano la sospensione dalle attività didattiche superiori ai tre giorni, è ammesso ricorso

entro tre giorni.

L’organo di garanzia decide su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno

della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento nonché del D.PR.249/98.

La decisione dell’organo sarà comunicata all’interessato.

Art.10 – DISPOSIZIONI FINALI

Al fine di promuovere e stimolare ogni forma di partecipazione, la scuola garantisce un’informazione completa e

trasparente su tutte le attività.

Copia del presente regolamento sarà affissa all’Albo Generale della scuola e distribuita gratuitamente a chiunque ne

faccia richiesta.

Per quanto non espressamente previsto si rinvia alla normativa vigente.

Il presente Regolamento ha validità triennale e viene deliberato dal Consiglio d’Istituto.

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Allegato C

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ’ (ai sensi del D.P.R. n. 235/2007)

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la

sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia,

pertanto, la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel

rispetto dei reciproci ruoli.

I docenti si impegnano

A formulare programmi di insegnamento coerenti con le indicazioni nazionali e a realizzare percorsi di insegnamento che

consentano agli alunni di sviluppare le abilità di base relativamente a tutte le materie di insegnamento.

A sviluppare le abilità sociali necessarie ad una buona cittadinanza attiva, all’educazione alla responsabilità, all’impegno,

al pensiero critico.

A creare un buon clima di classe che favorisca l’apprendimento e le relazioni.

A mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per recuperare le difficoltà e per sviluppare al massimo le potenzialità

degli alunni, strutturando anche attività di recupero, sostegno e sviluppo degli apprendimenti, nei limiti delle possibilità

personali.

A tenere conto delle differenze nelle modalità, nei ritmi, negli stili di apprendimento.

A calibrare i carichi cognitivi sia durante l’orario scolastico che nei compiti a casa.

A strutturare la lezione in modo da favorire l’autonomia e la cooperazione tra alunni.

A tenere informate puntualmente le famiglie sull’andamento degli alunni.

Ad esplicitare agli alunni e alle famiglie gli obiettivi, le modalità d’insegnamento, i criteri di valutazione.

A scambiare con le famiglie ogni informazione utile per la buona riuscita del lavoro scolastico e della relazione educativa,

anche per rimuovere eventuali cause di demotivazione, disagio, scarso impegno.

A rispettare i modelli educativi delle famiglie permettendo agli alunni di metterli a confronto nella convivenza sociale.

A ricercare con la famiglia coerenti percorsi educativi, per sostenere lo sviluppo armonico dell’alunno, sia dal punto di

vista cognitivo che dell’educazione alla convivenza e alla cittadinanza.

Gli alunni si impegnano

Ad osservare le regole della convivenza nel gruppo, rispettando le persone e le cose.

A rispettare le regole e gli orari.

A mantenere sempre comportamenti corretti per il rispetto e la sicurezza di sé e degli altri.

A lavorare con impegno e responsabilità, osservando le indicazioni degli insegnanti, svolgendo nei tempi stabiliti i compiti

assegnati sia a scuola che a casa.

Ad avere a disposizione il materiale di lavoro richiesto dall’orario delle lezioni tenendolo con cura.

A comunicare sempre agli insegnanti difficoltà proprie e del gruppo, allo scopo di ricercare le soluzioni.

A collaborare con gli insegnanti e con i compagni per la buona riuscita della convivenza e del lavoro.

Ad assumersi con responsabilità le conseguenze delle proprie azioni, anche con atti di riparazione, in caso di condotte

contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose.

A non utilizzare a scuola dispositivi personali con particolare riferimento ai gtelefonini.

Le famiglie si impegnano

A rispettare le modalità e le strategie di insegnamento messe in atto dagli insegnanti e il loro ruolo educativo.

A scambiare con gli insegnanti ogni informazione utile alla buona riuscita del lavoro scolastico e della relazione educativa,

anche per rimuovere eventuali cause di demotivazione, disagio, scarso impegno.

A collaborare con la scuola nel sostenere l’apprendimento delle regole di convivenza e nell’assunzione di impegno e di

responsabilità degli alunni anche partendo dal rispetto dell’orario, evitando ingressi in ritardo ed uscite anticipate se non in

caso di reale necessità.

A sostenere il lavoro dei propri figli, accogliendo serenamente successi e insuccessi.

A collaborare con la scuola, controllando sistematicamente il lavoro dei figli, soprattutto quello individuale a casa.

A ricercare con la scuola coerenti percorsi educativi per sostenere lo sviluppo armonico dell’alunno, sia dal punto di vista

cognitivo che dell’educazione alla convivenza e alla cittadinanza.

Ad incoraggiare gli alunni ad assumersi con responsabilità le conseguenze delle proprie azioni, anche con atti di

riparazione, in caso di condotte contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose.

A controllare sistematicamente i dispositivi personali dei propri figli, con particolare riferimento ai telefonini, al fine di

prevenire episodi di cyber-bullismo.

Il Personale della scuola si impegna

1.settore Amministrativo: offrire trasparenza ed efficienza

2.settore Collaboratori Scolastici: offrire disponibilità, cura, attenzione, sorveglianza e collaborazione

3.tutti i settori: attenersi alla responsabilità professionale.

Il Dirigente Scolastico si impegna

Ad essere garante dell’effettivo rispetto del patto da parte delle diverse componenti.

Il genitore Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa M. Cristina Bottigliero

102

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Allegato D

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTOESPERTI ESTERNI E TUTOR

(DELIBERA n. 28 del Consiglio di Istituto del 22 gennaio 2018)

Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione)

Il presente regolamento disciplina le procedure comparative, le modalità ed i criteri per il conferimento ad esperti e

tutor, interni ed esterni all'istituzione scolastica, di incarichi di lavoro, anche all’interno delle attività finanziate con il

Fondo Sociale Europeo (progetti PON – POR - FESR) per attività specifiche e peculiari, che richiedono specifica

competenza professionale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate e rientranti nel

Piano

Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) o nel programma annuale. ai sensi dell’art. 7, comma 6, del decreto

legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dell'art. 40 del D.I. 1 febbraio 2001 n. 40.

Art. 2 (Condizioni per la stipula dei contratti)

1.L’istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed

insegnamenti, nonché convenzioni con Enti pubblici o di Formazione professionale, al fine di garantire

l’arricchimento dell’offerta formativa nonché la realizzazione di specifici progetti didattici, programmi di ricerca e

sperimentazione.

2.Al fine di soddisfare le esigenze di cui al comma precedente, su proposta del Collegio dei docenti ed in base alla

Programmazione dell’offerta formativa, l’Istituzione Scolastica, verificata l’impossibilità di utilizzare al fine il

personale interno ed in coerenza con le disponibilità finanziarie, può ricorrere all’istituto delle collaborazioni

plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 o, in alternativa, stipulare contratti di lavoro autonomo con

esperti di particolare e comprovata specializzazione, ai sensi dell’art. 7, comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165

In caso di elevata complessità dei percorsi formativi l’istituzione scolastica può affidare a soggetti esterni il

percorso formativo in ragione della sua complessità, (Università, associazioni, enti di formazione esperti della

materia, enti accreditati dal MIUR, ecc..) senza previa consultazione della presenza di professionalità interne,

ricorrendo ad una procedura negoziale secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 18 Aprile 2016, N. 50 e

successive modificazioni e integrazioni secondo le disposizioni del Decreto Legislativo n° 56/2017 In tal caso è

possibile mettere a base d’asta esclusivamente l’importo previsto per la formazione (esperti e anche tutor) ed

eventualmente il materiale didattico specifico o spese strettamente correlate, dovendo rimanere ad esclusivo

carico e responsabilità dell’istituzione scolastica tutti gli aspetti organizzativi, amministrativo contabili e

gestionali.

3.Il contratto/convenzione è stipulato con esperti o Enti di Formazione italiani o stranieri, che siano in grado di

apportare la necessaria esperienza tecnico-professionale nell’insegnamento o nel progetto didattico richiesto.

4.L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione di

appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione dell’art.58 del D.L.vo 3 febbraio 1993, n.29 e

successive modificazioni e integrazioni Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti

di altre istituzioni scolastiche, ai quali si applica l’art. 32 del CCNL del personale del comparto “Scuola” del 24

Luglio 2003

Art. 3 (Pubblicazione avvisi di selezione)

Il Dirigente Scolastico sulla base delle esigenze: dei progetti del PTOF e sui finanziamenti a disposizione per la

realizzazione di tali progetti, sui progetti autorizzati e finanziati con il Fondo Sociale Europeo (PON – POR

– FESR) individua di volta in volta le attività e gli insegnamenti per i quali è necessario conferire incarichi a

personale esperto o tutor interno/esterno e ne dà informazione pubblicando sul sito della scuola l’avviso di

selezione contenente

a) la tipologia dell’incarico e l'attività prevista

b) la durata

c) il luogo

d) il compenso dello specifico incarico da conferire.

Art. 4 (Requisiti professionali per la selezione di esperti/tutor interni o esterni)

Per ciascuna attività o progetto deliberato e rientrante nel PTOF per lo svolgimento del quale si richiede la

collaborazione di personale esperto interno/esterno, il Consiglio di Istituto stabilisce i requisiti che devono essere

posseduti dai medesimi e che danno titolo a precedenze in termini di titoli professionali e di studio/esperienze

lavorative.

In caso di selezione di esperti e tutor, interni o esterni saranno valutati, previa comparazione dei curriculum, i

seguenti titoli:

1) titolo di Laurea, diplomi, abilitazioni, altri titoli accademici (Master universitari di I e II livello) se

inerenti alla tipologia dell’incarico e coerenti con la figura richiesta

2) titoli specifici afferenti la tipologia di intervento

3) competenze informatiche certificate (ove funzionali) 103

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4) competenze linguistiche certificate (ove funzionali)

5) iscrizione in albi professionali se inerenti alla tipologia dell’incarico e coerenti con la figura richiesta

6) comprovata competenza ed esperienza professionale nel settore

7) esperienze di collaborazione documentata con Enti, Università, associazioni professionali o altro se inerenti

alla tipologia dell’incarico e coerenti con la figura richiesta

8) esperienza di docenza nei progetti di finanziati dal FSE (PON - POR – FESR) se inerenti alla tipologia

di incarico e coerenti con la figura richiesta

9) esperienza di tutoraggio nei vari ruoli (tutor coordinatore – tutor didattico – tutor d’aula) nei progetti

di finanziati dal FSE (PON - POR – FESR) se inerenti alla tipologia di incarico e coerenti con la figura

richiesta

10) esperienza di appartenenza nei vari ruoli al GOP (Facilitatore - valutatore) nei progetti di finanziati dal

FSE (PON - POR – FESR) se inerenti alla tipologia di incarico e coerenti con la figura richiesta

11) esperienza di supporto al coordinamento nei progetti di finanziati dal FSE (PON - POR – FESR) se

inerenti alla tipologia di incarico e coerenti con la figura richiesta

12) esperienza di tutor d’aula – tutor coordinatore –tutor valutatore solo per i tutor interni di Alternanza

Scuola lavoro) possesso di ulteriori certificazioni attinenti al bando se inerenti alla tipologia dell’incarico e

coerenti con la figura richiesta

A parità di punteggio la scelta verrà effettuata in base a colloquio motivazionale con il Dirigente scolastico. In caso di

ulteriore parità la precedenza verrà data al candidato più giovane.

In caso di selezione di esperti e tutor con affidamento ad Enti o ad Agenzie di Formazione costituirà criterio

preclusivo di ammissibilità l’accreditamento all’albo MIUR delle agenzie di formazione ai sensi della circolare prot. n.

170 del 21/03/2016.

I criteri di valutazione dei nominativi di esperti candidati sono gli stessi di quelli stabiliti per la selezione diretta di

esperti e tutor. La procedura di evidenza pubblica per l’affidamento seguirà l’iter di cui al successivo art. 5

I titoli di cui all’elenco sopra indicati potranno essere utilizzati tutti o in parte in funzione della tipologia di incarico.

I punteggi da attribuire a ciascun titolo saranno determinati al momento in funzione della tipologia di incarico fermo

restando che il totale massimo farà somma 100 .

I titoli occorrenti e i punteggi assegnati potranno essere variati occasionalmente dal Dirigente Scolastico, inserendo

anche titoli non previsti in questo regolamento, in funzione delle esigenze e della tipologia di incarico previa

comunicazione al collegio dei docenti e al consiglio di istituto.

Art. 5 (modalità di selezione esperti e tutor)

La selezione delle professionalità occorrenti seguirà l’ordine e le modalità seguenti:

a) selezione esperto/tutor interno

avviso interno pubblicato sul sito dell’istituzione scolastica contenente le notizie di cui all’art. 3. All’avviso sarà

allegato format di istanza di partecipazione contenenti le dichiarazioni di legge e la griglia di autovalutazione titoli.

L’avviso rimarrà pubblicato sul sito dell’istituto per almeno n. 7 giorni consecutivi. Solo in casi eccezionali e

adeguatamente motivati dal DS è prevista la procedura d’urgenza, con un limite di pubblicazione ridotto a 5 giorni per

esperti/tutor interni, previa adeguata pubblicità del limite ridotto agli interessati (avviso sul sito). La data di fine

pubblicazione coinciderà con la data termine di presentazione delle istanze di partecipazione. Alla scadenza del

termine utile di presentazione il dirigente scolastico provvederà alla comparazione dei curriculum in autonomia o

previa la nomina di una commissione di valutazione e entro 5 giorni provvederà a stilare le graduatorie

provvisorie che saranno pubblicate sul sito della istituzione scolastica. Avverso alle graduatorie saranno concessi

ulteriori 7 giorni, a far data dalla pubblicazione, per eventuali ricorsi. In assenza di ricorsi o comunque dopo aver

espletato le procedure ricorsuali, il Dirigente scolastico provvederà alla pubblicazione delle graduatorie definitive e al

decreto di nomina degli esperti/tutor selezionati a cui seguirà contratto o lettera di incarico.

Nell’eventualità che le candidature siano in numero pari o inferiore alle figure necessarie è facoltà del Dirigente

Scolastico riaprire il bando oppure assegnare gli incari residuali distribuendoli tra gli aventi presentata candidatura in

parti uguali, purché in possesso dei titoli richiesti e della provata esperienza e motivazione accertata attraverso colloquio

con il D.S. In tal caso il D.S. provvederà all’assegnazione degli incarichi senza la necessità di attendere i 7 giorni per i

ricorsi.

Nel principio della rotazione e pari opportunità verrà data la precedenza a coloro che non risultino già

assegnatari, nello stesso anno scolastico, di ruolo equivalente, ossia avente come oggetto la stessa figura

professionale (esperto o tutor) e la stessa fonte di finanziamento.

Nel caso in cui non vi fossero disponibilità di figure professionali aventi diritto di precedenza, le professionalità

richieste verranno selezionate, sempre in ordine di graduatoria, tra coloro che risultano già assegnatari per quanto

esposto prima.

Solo nel caso in cui non fosse presente alcuna professionalità interna, e nelle more della decisone di affidare l’intero

percorso formativo, data la sua complessità, a enti pubblici o agenzie di formazione senza previo riscontro di

professionalità interne, si farà ricorso a personale esterno individuato ai seguenti comma. 104

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Selezione esperto/tutor esterno attraverso collaborazioni plurime o lavoro autonomo

avviso interno pubblicato sul sito dell’istituzione scolastica contenente le notizie di cui all’art. 3. All’avviso sarà

allegato format di istanza di partecipazione contenenti le dichiarazioni di legge e la griglia di autovalutazione titoli.

L’avviso rimarrà pubblicato sul sito dell’istituto per n. 15 giorni consecutivi. Solo in casi eccezionali e

adeguatamente motivati dal DS è prevista la procedura d’urgenza, con un limite di pubblicazione ridotto a 7 giorni per

esperti esterni. La data di fine pubblicazione coinciderà con la data termine di presentazione delle istanze di

partecipazione. Alla scadenza del termine utile di presentazione il dirigente scolastico provvederà alla

comparazione dei curriculum in autonomia o previa la nomina di una commissione di valutazione e entro 5 giorni

provvederà a stilare le graduatorie provvisorie che saranno pubblicate sul sito della

istituzione scolastica. Avverso alle graduatorie saranno concessi ulteriori 7 giorni, a far data dalla pubblicazione, per

eventuali ricorsi. In assenza di ricorsi o comunque dopo aver espletato le procedure ricorsuali, il Dirigente

scolastico provvederà alla pubblicazione delle graduatorie definitive e al decreto di nomina degli esperti/tutor

selezionati a cui seguirà contratto o lettera di incarico.

Nell’eventualità che le candidature siano in numero pari o inferiore alle figure necessarie è facoltà del Dirigente

Scolastico riaprire il bando oppure assegnare gli incari residuali distribuendoli tra gli aventi presentata

candidatura in parti uguali, purché in possesso dei titoli richiesti e della provata esperienza e motivazione

accertata attraverso colloquio con il D.S.

In tal caso il D.S. provvederà all’assegnazione degli incarichi senza la necessità di attendere i 7 giorni per i ricorsi

b) Selezione esperto/tutor esterno attraverso procedura negoziale

In caso di selezione attraverso procedura negoziale rivolta ad Agenzie di Formazione o Enti pubblici, per un

affidamento inferiore ai 40.000,00 euro si procederà, ai sensi dell’art. 36 del Dlgs 50/2016 così come modificato

dall’art. 25 del Dlgs. 56/2017, attraverso pubblicazione di manifestazione di

interesse pubblicata sul sito dell’istituto per i tempi previsti dal Dlgs. 50/2016, ovvero indagine di mercato

attraverso il web, ovvero selezione da albo fornitori della istituzione scolastica, alla individuazione di almeno 3 ditte

da invitare alla procedura negoziata. In caso importi di piccola entità (inferiori ai 5.000,00 euro) ovvero di motivata

urgenza o oggettive

condizioni, sarà possibile procedere all’affidamento diretto senza previa consultazione di almeno due operatori

economici, ai sensi dell’art. 36 del Dlgs 50/2016 così come modificato dall’art. 25 del Dlgs. 56/2017, anche per

importi superiori ai 5.000,00 euro e fino al limite di 40.000,00 euro.

La gara verrà considerata valida anche in presenza di una sola offerta pervenuta purchè ritenuta valida,

economicamente conveniente e congrua con le necessità della scuola.

della presentazione di un unico preventivo tra quelli richiesti,

La procedura negoziale avverrà attraverso la comparazione delle offerte secondo il criterio della offerta

economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 del Dlgs. 50/2016

La manifestazione di interesse dovrà contenere al minimo:

▪ la tipologia dell’incarico e l'attività prevista

▪ la durata

▪ il luogo

▪ Il numero di esperto/tutor richiesti

▪ Il numero di ore complessive

▪ La ripartizione delle stesse tra i singoli esperti e tutor

▪ il compenso dello specifico incarico da conferire

▪ l’importo complessivo messo a base d’asta per la formazione

▪ l’importo complessivo messo a base d’asta per l’eventuale materiale di consumo o spese generali

legate all’attuazione del progetto

▪ l’indicazione dei criteri di valutazione anche senza specifica dei sotto criteri

▪ gli eventuali requisiti tecnico - professionali o economico - finanziari richiesti

▪ gli eventuali criteri di ammissibilità o esclusione

In allegato alla manifestazione saranno acclusi i format di istanza di partecipazione e delle eventuali dichiarazioni sui

requisiti richiesti

La valutazione delle offerte delle ditte ammesse alla procedura negoziale verrà effettuata secondo i sottostanti criteri:

1. Esperienze pregresse dell’azienda secondo la tabella indicata sotto

105

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▪ max punti 20

DESCRITTORI INDICATORI

1

Erogazione pregressa documentabile della formazione al

personale della scuola: alunni, docenti e personale ATA

5 punti

2 Capacità documentabili di valutare le competenze

acquisite mediante modelli UE 5 punti

3 Capacità documentabili di promuovere modelli di

innovazione didattica attraverso le tecnologie digitali 5 punti

4 Attivazione di piattaforme on line dove caricare i

contenuti dei percorsi con accesso dei corsisti per sei mesi

almeno dalla conclusione del percorso formativo

5 punti

2. Valutazione curriculum degli esperti/tutor presentati secondo i criteri di cui all’art. 4 parametrati al

punteggio massimo attribuibile. Il punteggio complessivo sarà dato dalla media per ogni singola voce

di valutazione dei curriculum presentati.

TITOLI PUNTI

1 Laurea specifica 10

2 Laurea specifica 110/110 12

3 Laurea specifica con lode 14

4 Diploma specifico II grado 5

5 Docenza universitaria coerente con la tipologia di intervento 4 (per ogni anno)

6 Docenza scuola di ogni ordine e grado coerente con la tipologia di intervento 3 (per ogni anno max 15)

7 Pubblicazioni coerenti con la tipologia di intervento 1 (per ogni pubbl. fino a un max di 5)

8 Specializzazioni, corsi di perfezionamento post lauream, master, ecc., coerenti

con la tipologia di intervento 2

(per ogni titolo)

9 Pregresse esperienze di docenza con l’Istituto nella stessa tipologia di

progetti

2 (per progetto max 20)

91

Art. 6 (massimali retributivi e aspetti fiscali previdenziali assistenziali)

Si distinguono i seguenti casi:

1. selezione di esperti e tutor per progetti finanziati con il Fondo Sociale Europeo su misure/azione

PON MIUR (FSE – FESR)

I compensi massimi saranno quelli attribuiti dal relativo bando e conseguente lettera di autorizzazione. I

compensi saranno, ai sensi della circolare MIUR prot. n° 34815 del 02/08/2017, uguali per personale interno/esterno alla

istituzione scolastica.

Il conferimento di incarichi a docenti interni all’Istituzione Scolastica o a docenti appartenenti ad altre Istituzioni

Scolastiche mediante il ricorso all’istituto delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 è

assoggettato alla medesima disciplina fiscale e previdenziale prevista per i compensi erogati ai docenti interni

all’Istituzione Scolastica che effettuano prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo.

Il compenso erogato agli esperti esterni ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n.165 deve essere

assoggettato alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo (v.

ritenuta d’acconto pari al 20% e obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, qualora dai contratti d’opera derivi un

reddito annuo superiore a 5.000 euro, come previsto, inter alia, dalla Circolare n. 2 dell'11 marzo 2008 del

Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’art. 44, comma 2, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269 convertito in Legge

326/2003 106

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2. selezione di esperti e tutor per progetti finanziati con il Fondo Sociale Europeo su misure/azione

POR Regione Campania (FSE – FESR – FEASR etc. etc.):

I compensi massimi saranno quelli attribuiti dal relativo bando e conseguente atto di concessione e/o comunque il

conformità alle linee guida regionali per il POR 2014 – 2020Il conferimento di incarichi a docenti interni

all’Istituzione Scolastica o a docenti appartenenti ad altre Istituzioni Scolastiche mediante il ricorso all’istituto

delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 è assoggettato alla medesima disciplina fiscale e

previdenziale prevista per i compensi erogati ai docenti interni all’Istituzione Scolastica che effettuano

prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo.

Il compenso erogato agli esperti esterni ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n.165 deve essere

assoggettato alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo (v.

ritenuta d’acconto pari al 20% e obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, qualora dai contratti d’opera derivi un

reddito annuo superiore a 5.000 euro, come previsto, inter alia, dalla Circolare n. 2 dell'11 marzo 2008 del

Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’art. 44, comma 2, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269 convertito in Legge

326/2003

3. selezione di esperti e tutor per progetti finanziati dalla istituzione scolastica o con fondi diversi da

quelli del Fondo Sociale Europeo (PON – POR – FESR)

I compensi massimi attribuibili per il personale interno alla istituzione scolastica o comunque reclutato presso altre

istituzioni scolastiche in base all’istituto delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 saranno

quelli , in relazione all’incarico svolto, stabiliti dal CCNL SCUOLA. Per i contratti di lavoro autonomo i massimali

sono stabiliti in conformità al Decreto Interministeriale n.326 del 12/10/1995 e alla Circolare Ministero del Lavoro n.

101/1997

Il conferimento di incarichi a docenti interni all’Istituzione Scolastica o a docenti appartenenti ad altre Istituzioni

Scolastiche mediante il ricorso all’istituto delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 è

assoggettato alla medesima disciplina fiscale e previdenziale prevista per i

compensi erogati ai docenti interni all’Istituzione Scolastica che effettuano prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo.

Il compenso erogato agli esperti esterni ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n.165 deve essere

assoggettato alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo (v.

ritenuta d’acconto pari al 20% e obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, qualora dai contratti d’opera derivi un

reddito annuo superiore a 5.000 euro, come previsto, inter alia, dalla Circolare n. 2 dell'11 marzo 2008 del

Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’art. 44, comma 2, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269

convertito in Legge 326/2003

Art. 7 –(Stipula del contratto/lettera di incarico)

Nei confronti dei candidati selezionati il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri definiti

con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto o lettera di incarico.

Nel contratto/lettera di incarico dovranno essere specificati:

- L’oggetto della prestazione

- I termini di inizio e conclusione della prestazione

- Il corrispettivo della prestazione indicato al netto dell’imposta sul valore aggiunto, se

dovuta, e della contribuzione previdenziale e fiscale divisa nelle quote a carico del

lavoratore e quelle a carico dell’amministrazione

- Le modalità di pagamento del corrispettivo

- Le cause che danno luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 del C.C. e le condizioni

per il ricorso delle parti al recesso unilaterale.

Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di:

▪ svolgere l’incarico secondo il calendario predisposto dalla scuola

▪ assicurare se necessario, la propria presenza negli incontri propedeutici all’inizio delle attività, al fine

di predisporre una programmazione concordata con i docenti, e nelle manifestazioni

conclusive del progetto

▪ documentare l’attività svolta

▪ autorizzare la scuola al trattamento dei dati personali conformemente alla legge 196/2003

Art. 8 (Impedimenti alla stipula del contratto)

I contratti con collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32 comma 4 del D.I. 44/2001, soltanto

per le prestazioni e le attività che non possono essere assegnate al personale dipendente per:

- inesistenza di specifiche competenze professionali

- Non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri

impegni di lavoro

- Necessitano, per la loro complessità, al ricorso di una specifica professionalità esterna. 107

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Art. 9 (Incarichi a dipendenti pubblici)

Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione

pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53

del D.Lgs n. 165/2001. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui sopra è

comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art.53, commi da 12 a 16

del citato D.L.vo N.165/2001

Art. 10 (manifestazioni particolari)

Per manifestazioni particolari, ristrette nel tempo, che richiedano l’intervento di personalità e professionalità

particolari è possibile derogare dalla procedura e dai limiti di spesa; in tal caso si procede a chiamata diretta a

discrezione del Dirigente che successivamente richiederà al Consiglio di Istituto l’approvazione per compensi ed

eventuali rimborsi spese.

Art.11 (Modifiche)

Il presente Regolamento costituisce parte integrante del Regolamento d’Istituto e ha durata e validità illimitata; potrà

comunque essere modificato e/o integrato dal Consiglio d’Istituto con apposita delibera. Esso è affisso all’albo della

Scuola e pubblicato sul sito web dell’Istituzione Scolastica

Art.12 (Pubblicità)

Il presente Regolamento è portato a conoscenza tramite affissione all’albo dell’Istituto.

108

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Allegato E

OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”

PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di

riferimento,

il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano)

2) il Piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte

di

gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico

3) il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto

4) il Piano verrà, successivamente, sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico

assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della

scuola

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

ATTO DI INDIRIZZO

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di

miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno

costituire parte integrante del Piano

2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni

INVALSI relative allo scorso anno considerando le criticità emerse con particolare attenzionealla variabilità di

punteggi tra le classi

3) Quanto la scuola propone agli studenti sia coerente con il contesto sociale e territoriale in cui essa opera e, pertanto, si

dovrà tener conto delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,

sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori

4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi della Legge:

➢ commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole)

a) innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di

apprendimento

b) contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali

c) prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica

d) realizzare una scuola aperta, che promuova la partecipazione e l’educazione alla cittadinanza attiva

e) garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo

f) orientare il servizio scolastico alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia

g) garantire il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, favorendo inoltre la diffusione di tecnologie innovative

h) potenziare il tempo scolastico anche oltre i modelli ed i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell’autonomia,

tenendo conto delle scelte delle famiglie

➢ commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia,

potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):

La definizione di proposte dovrà essere collegata alle priorità ed ai processi definiti nel RAV, in particolare quindi dovrà

essere relativa a:

✓ potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

✓ valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla

lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea 109

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✓ sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei

diritti e

dei doveri

✓ sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità

ambientale,

dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

✓ sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo

critico e consapevole dei social network e dei media

✓ potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale

✓ potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare

riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport

✓ potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

✓ potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso

percorsi individualizzati e personalizzati

✓ valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare

l'interazione con le famiglie e con la comunità locale

per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che:

• vanno rinnovati ed aumentati i dispositivi tecnologici di fruizione comune e di fruizione individuale

• va realizzata in alcuni plessi e potenziata in altri la connessione alla rete

Per ciò che concerne i posti di organico, sia scuola comune che sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così

definito (fatto salvo l’adeguamento al termine di ogni anno scolastico):

▪ per i posti comuni di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado si confermano, (con possibilità di

variazione in sede di organico di fatto), i dati dell’organico di diritto A.S. 2014-2015 e precisamente:

n. 20 posticomune Scuola Infanzia

n. 3 posti sostegno Scuola Infanzia

n. 33 posti comune Scuola Primaria

n. 1 posto specialista lingua straniera Scuola Primaria

n. 8 posti sostegno Scuola Primaria

n. 10 posti A043 Italiano, Storia e Geografia nella Scuola media

n. 6 posti A059 Scienze matematiche

n. 3 posti A345 Lingua Inglese

n. 2 posti A245 Lingua Francese

n. 2 posti A028 Arte e immagine

n. 2 posti A033 Tecnologia

n. 2 posti A032 Musica

n. 2 posti A030 Educazione Fisica

n. 1 posto strumento musicale Pianoforte

n. 1 posto strumento musicale Flauto

n. 1 posto strumento musicale Corno

n. 1 posto strumento musicale Violino

n. 8 posti sostegno Scuola secondaria di I grado

▪ per i posti di sostegno di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado occorre incrementare il rapporto

tra docenti e alunni per un miglioramento del servizio

▪ per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai

progetti ed alle attività contenuti nel Piano ed alla classe di concorso di appartenenza del collaboratore vicario

▪ per ciò che concerne i posti del personale ATA si riscontra la necessità di incrementare l’organico relativo ai

collaboratori scolastici vista la complessità della scuola, per quanto riguarda gli assistenti amministrativi, si

conferma la dotazione organica dell’anno scolastico corrente

Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti

ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 6 unità (fatto salvo le effettive assegnazioni dell’USR).

Nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di scuola comune per la scuola primaria

per l’esonero del collaboratore del dirigente.

110

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Nell’ambito della richiesta dell’organico di potenziamento si terrà conto innanzitutto delle seguenti priorità in linea con il

RAV inoltrato:

➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche

➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’Italiano, nonché

alla lingua Inglese, non trascurando, tra le attività, l’inserimento della metodologia CLIL

➢ Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell’educazione interculturale

➢ Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e diritto allo studio degli alunni BES

Per tutti i progetti e le attività previste nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire,

gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da

utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero

qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed

eventualmente della loro frequenza.

I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito

riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta.

Essi devono essere interdisciplinari e trasversali.

Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e

quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.

I suddetti progetti saranno descritti nel Piano in modo specifico.

Il Piano sarà predisposto a cura delle Funzioni Strumentali a ciò designate, affiancate dal Gruppo Curricolo

Verticale.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa M. Cristina Bottigliero (firma autografa sostituita a mezzo stampa

ai sensi del’art.3 c.2 del D.lgs 39/93)

111

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Allegato F

ISTITUTO COMPRENSIVO “ALDO MORO” SAN FELICE A CANCELLO

PIANO DI MIGLIORAMENTO AA. SS. 2016-2019

NOME E COGNOME RUOLO NELL’ORGANIZZAZIONE

SCOLASTICA

RUOLO NEL TEAM DI

MIGLIORAMENTO

RAFFAELE PALMIERI DIRIGENTE SCOLASTICO Responsabile del PdM

ROSA SGAMBATO DIRETTORE S. G. A. Responsabile Piano Amministrativo

D’ANDREA LOREDANA COLLABORATORE VICARIO Coordinatore del PdM

GOGLIA ANNA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA F. S. POF - Referente

ROSSI LUCIA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA F. S. POF

CARFORA GIUSEPPINA DOCENTE SCUOLA INFANZIA

Supporto alla compilazione del

PTOF e alla stesura del PdM

GAGLIARDI FILOMENA DOCENTE SCUOLA INFANZIA

DELLA MARCA ASSUNTA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA

PISCITELLI ZAMPANO M. GRAZIA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA

RENGA TERESA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA

DE LUCIA CONCETTA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA

RAZZANO GENNARINA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

FACCHINI ONORINA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

SETARO ANTONIETTA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

DE LUCA MARIA GABRIELLA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

TESSITORE GENNARO DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

D’AMATO EMILIA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

PISCITELLI ANNA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

DE LUCIA CATERINA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA

SEZIONE DATI

Scenario di riferimento

Informazioni sull’Istituto

L’IC “Aldo Moro” nasce il 1° settembre 2012 dall’accorpamento

della Scuola Secondaria di I grado “Aldo Moro” di Cancello Scalo

con i quattro plessi di Scuola Primaria e Infanzia della Direzione

Didattica del Secondo Circolo di San Felice a Cancello. Gli Istituti,

malgrado la vicinanza della Secondaria con la Primaria di Cancello,

non avevano mai cooperato né lavorato in sinergia e questo ha

comportato non poche difficoltà nella creazione dello spirito di

collaborazione e fusione che è fondamentale per un comprensivo.

Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita

(reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali

dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi

di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero)

Negli ultimi dieci anni il comune di San Felice a Cancello ha avuto

un certo incremento della popolazione straniera cui si è aggiunto

l’arrivo di una popolazione napoletana che ha trovato, in particolar

modo nella frazione di Cancello, una valida alternativa al caos ed

agli alti canoni di affitto del territorio napoletano. Questo fenomeno

crea non pochi disagi all’attività didattica in quanto si è creato un

fenomeno di “arrivi/partenze” che limita notevolmente il corretto

svolgimento dell’attività didattica. La micro-criminalità diffusa e il

basso livello socio-culturale della popolazione completano questo

scenario di sicuro non facile. L’assenza di centri di aggregazione

per ragazzi, di cinema, teatri, biblioteche o palestre, portano i

ragazzi a vivere il tempo libero per strada fuori da qualsiasi

controllo.

La scuola si propone, pertanto, di favorire la crescita e promuovere

il benessere di ogni singolo alunno, portandolo all’acquisizione

consapevole e responsabile dei diritti e dei doveri che competono a

ogni cittadino.

L’Istituto, infine, partecipa a reti di scuole per molteplici progetti ed

attività

112

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L’organizzazione scolastica

(Composizione popolazione scolastica alunni, strategie

della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi

del POF, modalità di condivisione metodologica e

didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari,

gestione della scuola,

sistemi di comunicazione)

Sono iscritti circa 1100 alunni. Sono organizzati colloqui periodici

con le famiglie di ogni ordine di scuola e i genitori sono presenti

negli Organi Collegiali.

I docenti dell’I.C. condividono in toto le finalità esplicitate nelle

Indicazioni Nazionali per i Curricolo 2012, in particolare le

Competenze chiave del Parlamento Europeo e i traguardi di

Competenza disciplinare.

Sono organizzati incontri tra docenti di classi parallele e di

dipartimento disciplinare e si previlegiano i progetti di istituto in

verticale.

Il Dirigente si confronta con il suo Staff e qualsiasi decisione sui

plessi periferici viene presa in accordo con i responsabili di plesso.

Il sito dell’IC è aggiornato costantemente dalla figura referente a

ciò deputata.

Il lavoro in aula

(attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di

apprendimento, progetti di recupero e potenziamento

degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la

didattica)

Esiste un patto educativo tra docenti-alunni e famiglie. I criteri di

valutazione del comportamento (Rispetto delle regole,

socializzazione, attenzione, partecipazione, impegno responsabile)

sono stati concordati nel Collegio. Sono attivati annualmente

progetti di recupero e di potenziamento. Sono inseriti nella sezione

apposita del POF: Progetti di Recupero e potenziamento Lingue

Straniere; Progetti di recupero e Potenziamento discipline letterarie

e scientifiche. In ogni aula della scuola secondaria è presente una

LIM ed esiste un’aula informatica con 20 postazioni. Nella Scuola

Primaria, sono presenti laboratori informatici non perfettamente

funzionanti e dallo scorso anno le classi quarte e le classi quinte

sono state dotate di LIM.

SEZIONE PROCESSI

AREA DI

PROCESSO

OBIETTIVI DI PROCESSO

E’ CONNESO ALLE PRIORITA’

1. Riduzione della

variabilità tra le

classi

2. Miglioramento dei

risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Curricolo,

progettazione e

valutazione

1.Creazione di dipartimenti verticali distribuiti

sui tre ordini di scuola

X X

2.Creazione di programmazioni condivise e per

classi parallele realizzate su format di riferimento

X X

3.Creazione di percorsi di valutazione rispondenti

alla reale situazione dei singoli alunni e condivisi

con tutti i docenti dell'Istituto

X X

4. Creazione di percorsi di valutazione e

monitoraggio specifici per gli alunni in difficoltà

X X

Ambiente di

apprendimento

1.Creazione di “aule laboratorio” per il

miglioramento della didattica

X X

Inclusione e

differenziazione

1. Creazione di programmazioni specifiche per

gli alunni in difficoltà

X X

2. Creazione di percorsi di valutazione e

monitoraggio specifici per gli alunni in difficoltà

X X

Continuità ed

orientamento

1.Migliorare il monitoraggio degli esiti scolastici

dei nostril alunni al termine del primo ciclo di

istruzione

X

Orientamento

strategico e

organizzazione della

scuola

1.Creazione id figure di riferimento, distinte per

ordine di scuola, per il coordinamento delle

attività di programmazione/valutazione poste in

essere

X

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse umane

1.Predisposizione di un curriculum vitae da

condividere in rete e da mettere sul sito web della

scuola

X X

2. Implementazione dei corsi di

aggiornamento prevedendo, ove possibile, la

partecipazione delle famiglie

X X

Integrazione con il

territorio e rapporti

con le famiglie

1. Valorizzazione e coinvolgimento delle risorse

presenti sul territorio e nelle famiglie

X

2. Coinvolgimento maggiore delle famiglie nella

vita della scuola attraverso incontri dedicati e

definiti allo scopo.

X

113

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CALCOLO DELLA NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DELLA FATTIBILITA’ E

DELL’IMPATTO

Obiettivi di processo elencati Fattibilità

(da 1 a 5)

Impatto

(da 1 a 5)

Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell’intervento

1 Creazione di dipartimenti verticali distribuiti sui tre ordini di

scuola

3 4 12

2 Creazione di programmazioni condivise e per classi parallele

realizzate su format di riferimento

3 4 12

3 Creazione di percorsi di valutazione rispondenti alla reale

situazione dei singoli alunni e condivisi con tutti i docenti

dell'Istituto

3 3 9

4 Implementazione dei corsi di

aggiornamento prevedendo, ove possibile, la partecipazione delle

famiglie

3 4 12

5 Creazione di percorsi di valutazione e monitoraggio specifici per

gli alunni in difficoltà

2 3 6

6 Creazione id figure di riferimento, distinte per ordine di scuola,

per il coordinamento delle attività di

programmazione/valutazione poste in essere

3 4 12

7 Migliorare il monitoraggio degli esiti scolastici dei nostril alunni

al termine del primo ciclo di istruzione

3 4 12

8 Coinvolgimento maggiore delle famiglie nella vita della scuola

attraverso incontri dedicati e definiti allo scopo.

3 3 9

RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO

Obiettivo di processo in

via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di

rilevazione

1 Creazione di dipartimenti

verticali distribuiti sui tre

ordini di scuola

Miglioramento del 7%

dell’attività didattica e della

relazione intra ed inter

dipartimentale tra docenti

Relazione mensile della

figura di riferimento a ciò

deputata

Questionario di

rilevazione

2 Creazione di

programmazioni

condivise e per classi

parallele realizzate su

format di riferimento

Miglioramento del 7%

della condivisione

dell’attività didattica per

metodologie e strategie

Percentualizzazione dei

risultati ottenuti dalle prove

di verifica per classi parallele

Prove di verifica

bimestrali per

classi parallele

3 Creazione di percorsi di

valutazione rispondenti

alla reale situazione dei

singoli alunni e condivisi

con tutti i docenti

dell'Istituto

Miglioramento del 7%

della rispondenza della

valutazione del docente alla

situazione reale e riportata

nella griglia di valutazione

Relazione di valutazione di

docenti non della classe

oggetto della valutazione

Valutazione delle

prove bimestrali

da parte di docenti

non della classe

4 Implementazione dei

corsi di aggiornamento

per docenti

Aumento della

condivisione e della

partecipazione alla vita

della comunità scolastica

Relazione da parte dell’ufficio

di segreteria sul numero di

certificazioni prodotte dai

docenti che implementino il

curriculum vitae personale

Quantificazione

delle certificazioni

presentate da ogni

docente

ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

(secondo l’ordine di priorità)

Area da migliorare Necessità di miglioramento

Grado di priorità

AREA CURRICOLO

PROGETTAZIONE E

VALUTAZIONE

Aumentare i rapporti tra i vari ordini di

scuola e tra i plessi per condividere le

scelte didattiche e implementare l’uso delle

buone pratiche

3

114

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AREA CURRICOLO

PROGETTAZIONE E

VALUTAZIONE

Aumentare i rapporti tra i plessi per

condividere le scelte didattiche.

3

I progetti sono individuati come:

1. …PER UNA VERA “BUONA SCUOLA”

Socializzazione all’interno dei dipartimenti disciplinari e degli incontri per classi parallele delle buone

pratiche didattico-educative, di strategie e metodologie nonché di quanto ritenuto necessari riduzione del

divario tra classi parallele dello stesso ordine di scuola e plesso.

2. INSIEME SI PUO’

Riflessione didattica sulla restituzione degli esiti delle prove Invalsi per l’individuazione delle problematiche presenti

Consolidamento delle competenze di matematica e di italiano degli alunni di Scuola Primaria e della Scuola Secondaria.

115

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SEZIONE PROGETTAZIONE

Progetto n. 1

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto …PER UNA VERA “BUONA SCUOLA”

Responsabile del progetto Dirigente Scolastico Prof. Raffaele Palmieri

Data di inizio e fine

(per anno scolastico)

Miglioramento atteso per anno

settembre 2016 – aprile 2017 3%

settembre 2017 – aprile 2018 7%

settembre 2018 – aprile 2019 5%

La pianificazione

(Plan)

Pianificazione obiettivi

operativi

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

Scambio di buone pratiche tra i

docenti

Sperimentazione di metodologie

didattiche innovative

Implementazione dell’uso delle

nuove tecnologie nella didattica

Numero dei docenti che

partecipano al progetto.

Esiti dei questionari

gradimento ai docenti

(intermedio e finale).

Esiti di una prova

strutturata per ogni

disciplina da

somministrare agli

alunni.

Relazione tra la linea

strategica del Piano ed il

progetto

E’ in linea con quanto stabilito, in quanto contribuisce ad

aumentare la condivisione e la collaborazione tra plessi e ordini

di scuola.

Risorse umane necessarie Equipe del Team di Miglioramento per la predisposizione delle

attività, dei questionari e tabulazione degli esiti. I docenti

formati sulle nuove indicazioni.

Tutti i docenti

Destinatari del progetto

(diretti ed indiretti)

DIRETTI: tutti i docenti dei tre ordini di scuola dell’I.C. “Aldo

Moro”

INDIRETTI: tutti gli alunni delle classi

Finanziamento del progetto Fondi MIUR

La realizzazione

(Do)

Descrizione delle principali

fasi di attuazione

L’inizio del progetto sarà preceduto, tra settembre e ottobre

2016, da attività organizzative: calendarizzazione degli incontri

dipartimentali verticali, individuazione dei partecipanti,

predisposizione dei questionari di gradimento.

Dopo questa prima fase di progettazione, orientativamente a

novembre, i team daranno avvio alle attività.

Le attività saranno scadenzate da un incontro mensile che

consentirà:

1. Il prosieguo della pianificazione delle attività, la

valutazione ed la verifica di quanto programmato

2. La condivisione di metodologie anche innovative e

delle buone pratiche didattiche

Diffusione e pubblicità del

progetto

Collegio dei Docenti

Consiglio di Istituto

Sito web della scuola

Il monitoraggio e i

risultati

(Check)

Descrizione delle azioni di

monitoraggio

Registro presenze degli incontri e delle attività svolte

Questionario di gradimento/validità delle attività svolte in team

Griglia dei risultati ottenuti sugli alunni

Il riesame e il

miglioramento

(Act)

Modalità di revisione delle

azioni

Correzione, anche durante lo svolgimento delle attività, delle

criticità emerse nel corso dell’azione progettuale.

Criteri di miglioramento

Impatto sui docenti: condivisione di buone pratiche, confronto.

Impatto sugli alunni: miglioramento della partecipazione e dei

risultati scolastici. 116

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CRONOPROGRAMMA ATTIVITA’

Attività Responsabile Cronoprogramma delle attività

espresso in mesi Situazione di compilazione

Rosso= attività ancora da attuare

Giallo= attività in fase di attuazione

Verde= attività completata

Note

S O N D G F M A M

Creazione dei dipartimenti verticali

Incontri propedeutici dei team

Inizio attività

Attività con gli alunni

Incontri di verifica e programmazione Incontri di verifica e valutazione in itinere

Incontri di valutazione e verifica finale Incontro di condivisione con C.D. e C.I. Presenza sul sito della scuola (con aggiornam)

Progetto n. 2

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto INSIEME SI PUO’

Responsabile del progetto Dirigente Scolastico Prof. Raffaele Palmieri

Data di inizio e fine

(per anno scolastico)

Miglioramento atteso per

anno

settembre 2016 – aprile 2017 4%

settembre 2017 – aprile 2018 7%

settembre 2018 – aprile 2019 4%

La pianificazione

(Plan)

Pianificazione obiettivi

operativi

Obiettivi operativi Indicatori di

valutazione

Riflessione didattica sugli esiti delle

prove standardizzate (INVALSI)

della Scuola Primaria e Secondaria

Potenziamento delle competenze

logico-matematiche e scientifiche

degli alunni delle classi coinvolte

nel progetto

Attività per classi parallele sulle

classi coinvolte nelle prove

INVALSI

Miglioramento dei

risultati degli alunni

quando vengono

sottoposti a prove

contenenti items di

criticità

Esiti delle Prove

Nazionali all’Esame di

Stato

Esiti di prove di

simulazione INVALSI

da somministrare agli

alunni.

Risultati finali prove

INVALSI per anno di

riferimento

Relazione tra la linea

strategica del Piano ed il

progetto

E’ in linea con quanto stabilito in quanto persegue sia

l’obiettivo di aumentare la condivisione e la collaborazione

tra docenti attraverso la riflessione comune sia di ripensare

le proprie pratiche didattiche, anche alla luce dei risultati

delle prove standardizzate.

Risorse umane necessarie

Equipe del Team di Miglioramento per la predisposizione delle

attività, dei questionari e tabulazione degli esiti.

I docenti delle classi seconde e quinte della Scuola Primaria e quelli

delle classi terze della Scuola Secondaria.

Docenti del Potenziamento secondo la legge 107/2015

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Destinatari del progetto

(diretti ed indiretti)

DIRETTI: tutti i docenti dei due ordini di scuola delle classi

coinvolte (per anno)

INDIRETTI: tutti gli alunni delle classi coinvolte

Finanziamento del progetto Fondi MIUR

La realizzazione

(Do)

Descrizione delle principali

fasi di attuazione

L’inizio del progetto sarà preceduto, tra settembre e ottobre

2016 (anche per gli anni successivi), da attività

organizzative: calendarizzazione di incontri dipartimentali di

Italiano e Matematica, sia orizzontali che verticali;

predisposizione di questionari di gradimento.

Dopo questa prima fase di progettazione, orientativamente a

novembre, i team daranno avvio alle attività.

Le attività saranno scadenzate da un incontro mensile che

consentirà:

1. Il prosieguo della pianificazione delle attività, la

valutazione e la verifica di quanto programmato

2. La condivisione di metodologie anche innovative e

delle buone pratiche didattiche

3. L’implementazione dell’uso delle nuove tecnologie

nella didattica quotidiana

Diffusione e pubblicità del

progetto

Collegio dei Docenti

Consiglio di Istituto

Sito web della scuola

Il monitoraggio e i

risultati

(Check)

Descrizione delle azioni di

monitoraggio

Registro presenze degli incontri e delle attività svolte

Questionario di gradimento/validità delle attività svolte in

team

Griglia dei risultati ottenuti sugli alunni

Il riesame e il

miglioramento

(Act)

Modalità di revisione delle

azioni

Correzione, anche durante lo svolgimento delle attività, delle

criticità emerse nel corso dell’azione progettuale.

Criteri di miglioramento

Impatto sui docenti: condivisione di buone pratiche,

confronto, individuazione delle criticità emerse,

miglioramento nell’uso delle nuove tecnologie nella didattica

Impatto sugli alunni: miglioramento della partecipazione e

dei risultati scolastici.

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA’

Attività Responsabile Cronoprogramma delle attività

espresso in mesi Situazione di compilazione

Rosso= attività ancora da attuare

Giallo= attività in fase di attuazione

Verde= attività completata

Note

S O N D G F M A M

Incontri dipartimentali orizz. E vert.

Incontri propedeutici dei team

Inizio attività

Attività con gli alunni

Incontri di verifica e programmazione Incontri di verifica e valutazione in itinere

Incontri di valutazione e verifica finale Incontro di condivisione con C.D. e C.I. Presenza sul sito della scuola (con aggiornam)

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PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE IN SERVIZIO

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

L’Istituto si preoccuperà di implementare i corsi di aggiornamento prevedendo, ove possibile, la partecipazione

delle famiglie e si occuperà di creare dei curriculum vitae per ogni singolo docente/dipendente allo scopo di

valorizzare le risorse esistenti.

E’ emerso, dal sondaggio effettuato dalle FF.SS. POF, che il personale della scuola avverte la necessità di corsi

di aggiornamento da svilupparsi prevalentemente nel corso dell’intero anno scolastico, sulle seguenti tematiche

elencate secondo l’ordine di priorità:

1. Area metodologico-didattica

2. Area psico-relazionale/prevenzione del disagio

3. Area disciplinare

4. Area artistico-ricreativa e laboratoriale

Nel corso del triennio essi saranno così sviluppati:

ANNO TIPOLOGIA CORSO COMPARTO PERIODO

2016/2017

Area metodologico-didattica

Scuola Secondaria Gennaio-aprile

Scuola Primaria Ottobre-gennaio

Scuola dell’Infanzia Aprile-giugno

2017/2018

Area psico-relazionale e prevenzione del disagio

Scuola Secondaria Ottobre-gennaio

Scuola Primaria Aprile-giugno

Scuola dell’Infanzia Gennaio-aprile

2018/2019

Area disciplinare e area artistico ricreativa

Scuola Secondaria Aprile-giugno

Scuola Primaria Gennaio-aprile

Scuola dell’Infanzia Ottobre-gennaio

Il personale ATA effettuerà i corsi di aggiornamento sottoelencati:

ANNO TIPOLOGIA CORSO PROFILO PERIODO

2016/2017

CAD – Protocollo informatico Assistente amministrativo Gennaio-aprile

Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –

Normativa sicurezza

Collaboratore scolastico Ottobre-gennaio

2017/2018

Aggiornamenti sulle novità normative collegate al

profilo

Assistente amministrativo Ottobre-gennaio

Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –

Normativa sicurezza

Collaboratore scolastico Aprile-giugno

2018/2019

Aggiornamenti sulle novità normative collegate al

profilo

Assistente amministrativo Aprile-giugno

Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –

Normativa sicurezza

Collaboratore scolastico Gennaio-aprile

Per la parte riguardante l’implementazione dei corsi di aggiornamento sulle nuove tecnologie e sulla didattica

unita alle nuove tecnologie, si rimanda al piano di formazione triennale del personale predisposto

dall’animatore digitale.

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa M. Cristina Bottigliero (firma autografa sostituita a mezzo stampa

ai sensi del’art.3 c.2 del D.lgs 39/93)

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Allegato G

PIANO TRIENNALE ANIMATORE DIGITALE Istituto Comprensivo Aldo Moro – Cancello Scalo

Animatore Digitale: Prof. Sorvillo Salvatore

Premessa La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta

Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi di:

● sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

● potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi

di innovazione delle istituzioni scolastiche,

● adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la

condivisione di dati,

● formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,

● formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella

amministrazione,

● potenziamento delle infrastrutture di rete,

● valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,

● definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di

materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a

disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate

con gli alunni in classe.

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L’Animatore Digitale è un docente esperto che, individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto, avrà il

compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF

triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale.

L’Animatore sarà fruitore di una formazione specifica affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione

delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di

accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale” (rif. Prot. n° 17791 del

19/11/2015)

Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a

scuola; il PNSD prevede un’azione dedicata, la #26.

Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo

l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle

organizzate attraverso gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il

protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del

PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la

realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche

sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica

di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre

scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa,

anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitale dell’Istituto, il

sottoscritto presenta il proprio piano di intervento:

PRIME AZIONI DELL’ANIMATORE DIGITALE NEL CORSO DELL’ANNO CORRENTE

in attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e dell’approvazione del piano di

intervento inserito nel ptof

PUBBLICAZIONE del Piano Nazionale Scuola Digitale sul sito della Scuola con area dedicata e

socializzazione del documento con l’intero corpo docente per avviare una seria riflessione sul merito. Questa fase

potrebbe essere svolta tra gennaio e febbraio 2016 mediante incontri in presenza e con dispense cartacee e/o

online.

RICOGNIZIONE. Il secondo passo necessario è fare una ricognizione puntuale di tutte le “buone pratiche”

(digitali e non) che nel nostro istituto vengono già attuate, magari da anni, senza la giusta visibilità. Tale

ricognizione dovrebbe tenere presenti anche i risultati del recente RAV (rapporto di autovalutazione) che la

scuola ha redatto e pubblicato.

ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE. Dopo la ricognizione è opportuno capire di cosa abbia

bisogno (nell’immediato e su lungo termine) il nostro istituto. Occorre capire, e questo è l’aspetto tra tutti più

importante, cosa si vuol fare di innovativo (con le tecnologie ma non solo) nei prossimi tre anni. Dopo aver

chiarito questo sarà molto più agevole capire quale tecnologia sia più adatta allo scopo, senza mai anteporre le

tecnologie alle strategie (possibilmente di lungo corso) che si ha in mente di perseguire.

INTERVENTI AD HOC. Chiarite le “pedagogie” che si vogliono perseguire e i mezzi idonei a farlo, l’AD

potrà progettare gli interventi di formazione specifici. Sarà opportuno, anche per una questione di economie di

scala, lavorare per interventi trasversali, almeno in una fase iniziale e poi calarli, in una ipotetica fase 2, nei

singoli ambiti disciplinari. Tale fase di formazione potrebbe essere svolta nei mesi di aprile/maggio 2016.

VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE. Al termine dell’anno scolastico l’AD potrà già elaborare

alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed approcci da lui coordinati. Ad esempio potrà esprimersi

sul grado di partecipazione dei propri colleghi in seno alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di

INTERVENTO, mediante la compilazione di una rubrica ad hoc.

Segue la mappa indicativa del percorso che si intende avviare

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PIANO DI ATTUAZIONE PTAD 2016/19

AMBITO A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

FORMAZIO

N E

INTERNA

● Pubblicizzazione e

socializzazione delle finalità

del PNSD con il corpo

docente.

● Somministrazione di un

questionario ai docenti per la

rilevazione dei bisogni

formativi.

● Creazione di uno spazio sul

sito scolastico dedicato al

PNSD ed alle relative attività

realizzate nella scuola.

● Partecipazione alla

formazione specifica per

Animatore Digitale.

● Partecipazione alla rete

territoriale e Nazionale

Animatori Digitali.

● Potenziamento ed

ampliamento di buone

pratiche realizzate

nell’Istituto.

● Formazione per un

migliore utilizzo degli

ampliamenti digitali dei testi

in adozione

● Introduzione al pensiero

computazionale

● Formazione per l’uso di

software open source per la

Lim.

● Formazione base per

l’uso degli strumenti digitali

da utilizzare nella didattica.

● Creazione di un cloud

d’Istituto

● Azione di segnalazione di

eventi / opportunità formative

in ambito digitale.

● Partecipazione alla rete

territoriale e Nazionale

Animatori Digitali.

● Somministrazione di un

questionario ai docenti per la

rilevazione dei bisogni

formativi

● Formazione di secondo

livello per l’uso degli

strumenti digitali da utilizzare

nella didattica.

● Utilizzo di piattaforme di

elearning per potenziare e

rendere interattivo il processo

di insegnamento/apprendi

mento e favorire la

comunicazione tra i membri

della comunità scolastica

● Utilizzo del cloud

d’Istituto.

● Uso del coding nella

didattica. Sostegno ai docenti

per lo sviluppo e la diffusione

del

pensiero

computazionale.

● Creazione di e-portfoli

da parte dei docenti (cfr. azione

#10 del PNSD)

● Introduzione alla stesura dell’

e-portfolio di ogni studente per

la registrazione delle attività

svolte, del processo di sviluppo

delle competenze e delle

certificazioni acquisite.(cfr.

azione #9 del PNSD)

● Partecipazione alla rete

territoriale e Nazionale

Animatori Digitali.

● Monitoraggio attività e

rilevazione del livello di

competenze digitali acquisite.

● Progettazione di

percorsi didattici integrati

basati sulla didattica per

competenze

● Realizzazione e

condivisione di learning objects

con la LIM o altri strumenti

dedicati

● Partecipazione a progetti

internazionali (etwinning,

Erasmus+)

● Uso del coding nella

didattica. Sostegno ai docenti

per lo sviluppo e la diffusione

del

pensiero computazionale

con Scrach.

● Utilizzo di piattaforme di

elearning per potenziare e

rendere interattivo il processo

di insegnamento/apprendi

mento

● Implementazione

sull’utilizzo del cloud

d’Istituto per favorire la

condivisione e la

comunicazione tra i docenti.

● Sperimentazione e

diffusione di metodologie e

processi

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● Partecipazione a bandi

nazionali, europei ed

internazionali.

● Monitoraggio attività e

rilevazione del livello di

competenze digitali acquisite.

● Aggiornamento del

curricolo di Tecnologia nella

scuola. (cfr. azione

#18 del PNSD)

● Segnalazione di eventi /

opportunità formative in

ambito digitale.

di didattica attiva e

collaborativa.

● Coinvolgimento di tutti i

docenti all’utilizzo di testi

digitali e all’adozione di

metodologie didattiche

innovative.

● Azioni di ricerca di

soluzioni tecnologiche da

sperimentare e su cui formarsi

per gli anni successivi.

COINVOLGI-

MENTO

DELLA

COMUNITÀ

SCOLASTICA

● Creazione di uno spazio sul

sito scolastico dedicato al

PNSD ed

alle relative attività

realizzate nella scuola.

● Eventi aperti al

territorio, con particolare

riferimento ai genitori e agli

alunni sui temi del PNSD

(cittadinanza digitale,

sicurezza, uso dei social

network, educazione ai media,

cyberbullismo)

● Coordinamento con lo

staff di direzione e le altre

figure di sistema.

● Coordinamento e supporto

delle Associazioni, Aziende

di settore e rete di

stakeholders.

● Eventi aperti al

territorio, con particolare

riferimento ai genitori e agli

alunni sui temi del PNSD

(cittadinanza digitale,

sicurezza, uso dei social

network, educazione ai media,

cyberbullismo)

● Utilizzo di spazi cloud

d’Istituto per la condivisione di

attività e la diffusione delle

buone pratiche (Google apps

for Education/Microsoft

Education).

● Partecipazione nell’ambito

del progetto “Programma il

futuro” a Code Week e a all’ora

di coding attraverso

laealizzazione di laboratori di

coding aperti al territorio.

● Coordinamento con lo staff

di direzione e le altre figure di

sistema

● Eventi aperti al territorio,

sui temi del PNSD

(cittadinanza digitale,

sicurezza, uso dei social

network, educazione ai media,

cyberbullismo )

● Utilizzo di spazi cloud

d’Istituto per la condivisione di

attività e la diffusione delle

buone pratiche (Google apps

for Education/Microsoft

Education).

● Partecipazione nell’ambito

del progetto “Programma il

futuro” a Code Week e a

all’ora di coding attraverso la

realizzazione di laboratori di

coding aperti al territorio.

● Coordinamento con lo

staff di direzione e le altre

figure di sistema

● Partecipazione a bandi

nazionali, europei ed

internazionali anche attraverso

accordi di rete con altre

istituzioni scolastiche / Enti /

Associazioni / Università

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CREAZIONE

DI

SOLUZIONI

INNOVATIV

E

● Integrazione, ampliamento e

utilizzo della rete wi-fi di

Istituto azione #2 del PNSD

con attuazione del progetto

PON. Revisione e utilizzo

degli ambienti di

apprendimento digitali creati

mediante la partecipazione a

progetti PON

● Attività didattica e

progettuale con

sperimentazione di nuove

metodologie.

● Diffusione della didattica

project-based

● Selezione e

presentazione di:

-contenuti digitali di qualità,

riuso e condivisione di

contenuti didattici

- siti dedicati, App, Software

e Cloud per la didattica.

● Sviluppo del pensiero

computazionale.

● Stimolare e diffondere la

didattica project- based.

● Sviluppo e diffusione di

soluzioni per rendere un

ambiente digitale con

metodologie innovative

e sostenibili

● Sperimentazione di nuove

metodologie nella didattica:

webquest, classe capovolta,

eTwinning

● Potenziamento di Google

apps for Education o

Microsoft for Education.

● Creazione di repository

disciplinari per la didattica

auto-prodotti e/o selezionati a

cura della comunità docenti.

● Cittadinanza digitale.

● Costruire curricola verticali

per le competenze digitali,

soprattutto trasversali o calati

nelle discipline.

● Autorevolezza e qualità

dell’informazione.

● Creazione di aule 2.0 o

3.0

● Analisi di strumenti di

condivisione, repository,

forum, blog e classi virtuali.

● Stimolare e diffondere la

didattica project- based.

● Diffusione della

sperimentazione di nuove

metodologie nella didattica:

webquest, flipped classroom,

eTwinning

● Creazione di repository

disciplinari a cura della

comunità docenti.

● Partecipazione ad eventi

/workshop / concorsi sul

territorio.

● Risorse educative aperte

(OER) e costruzione di

contenuti digitali.

● Collaborazione e

comunicazione in rete: dalle

piattaforme digitali scolastiche

alle comunità virtuali di

pratica e di ricerca.

● Creazione di aule 2.0 o

3.0

Essendo questo un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni, venire aggiornato e/o modificato

secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica. Animatore Digitale

Prof. Salvatore Sorvillo (firma autografa sostituita a mezzo stampa

ai sensi del’art.3 c.2 del D.lgs 39/93)

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