2016 2019 - I.C. "Aldo Moro" Maddaloni

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2016 2019

Transcript of 2016 2019 - I.C. "Aldo Moro" Maddaloni

2016 – 2019

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 18/11/2015 delibera n. 9

sulla base dell’Atto di Indirizzo della Dirigente Scolastica

Dott.ssa Vittoria De Lucia prot. n. 3850

del 30/09/2015 - Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 3 nella seduta

dell’11/12/2015 - Aggiornato dal Collegio dei Docenti con delibera n. 3 del 17 ottobre 2016 e

approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.3 del 28 ottobre 2016

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“L’intelligenza cresce e porta frutti solo nella gioia.

La gioia di imparare è indispensabile agli studi come

la respirazione nei corridoi”

Simone Weil, filosofa e scrittrice francese

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Indice

Premessa pag. 6 Natura e scopo del documento pag. 8 Vision e Mission pag. 10 Opportunità per la qualità pag. 13

Sez. 1 Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili pag. 16 Contesto socio-territoriale pag. 17 Caratteristiche strutturali plessi e risorse pag. 18 Rapporti con il territorio pag. 21 Progettualità in rete pag. 22

Sez. 2 Pianificazione strategica pag. 25

Il RAV pag. 26 Obiettivi formativi prioritari Legge 107/2015 comma 7 pag. 28 Il Piano di Miglioramento pag. 29

Sez. 3 Progettazione educativa curricolare ed extracurricolare Pag. 36

Il Curricolo dell’Istituto pag. 37 Curricolo formativo-educativo verticale pag. 39 Metodologie didattiche e valutazione pag. 42 Progetto di flessibilità didattica per livelli di competenza pag. 45 I nostri alunni ed alunne speciali pag. 47 Giornate commemorative, Concorsi e Manifestazioni varie pag. 54

Arricchimento/ampliamento dell’offerta formativa pag. 56

Visite guidate e viaggi d’istruzione pag. 71

Sez. 4 Progettazione organizzativa e gestionale

pag. 78 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale pag. 79 Piano di Formazione e aggiornamento in servizio del personale docente/ATA

pag. 80

Il Tirocinio Formativo Attivo pag. 87 Attuazione della trasparenza pag. 88 La privacy a scuola pag. 88 Fabbisogno di organico pag. 89 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture pag. 93

Sez. 5 Organizzazione generale

pag

96 Contatti pag. 97

Tempo scuola pag. 98

4

Organigramma d’Istituto e Struttura organizzativa interna pag. 101 Funzioni strumentali pag. 105 Commissioni gruppi di lavoro pag. 107 Calendario scolastico d’Istituto pag. 110 Rappresentanze Sindacali Unitarie pag. 111 Gestione salute e sicurezza pag. 112

Sez. 6 Monitoraggio pag. 113 Monitoraggio, valutazione e autovalutazione di Istituto pag. 114

Sez. 7 Allegati pag. 117

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Premessa La legge 107, cosiddetta “La Buona scuola”, ha dato una nuova formulazione al vecchio POF. La legge richiama quanto già previsto dal Decreto 275 del 1999, l’elemento innovativo è costituito dall’istituzione di un “organico dell’autonomia”. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è “il documento base che definisce l’identità culturale e progettuale della scuola e chiarisce la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa”. Il Piano dell’Istituto Aldo Moro è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio Atto d’indirizzo, in calce a questo documento, è stato approvato dal Consiglio d’Istituto e sarà aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica ed extrascolastica. La nuova Offerta Formativa così come delineata dalla legge 107, sarà caratterizzata da attività di consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il raggiungimento degli obiettivi formativi, tenendo conto di quelli forniti dal comma 7 nelle lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), l), m), n), o), p), q), r), s).

Coerentemente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale, il PTOF deve armonizzare le azioni, l’intenzionalità, la domanda e l’offerta dei seguenti soggetti istituzionali:

• lo Stato, che elabora le Indicazioni per il curricolo; • gli Enti territoriali, che svolgono un ruolo fondamentale nell’organizzazione e nella gestione del sistema educativo; • le istituzioni scolastiche; • gli utenti ossia alunni, famiglie e territorio in cui la scuola insiste.

Il “Piano Triennale dell’Offerta Formativa” trae origine dai seguenti scenari legislativi:

Legge 7 agosto 1990, n. 241 L.15 marzo 1997, n. 59 art.21 D.Lgs. 112/98 D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 D.Lgs. 300/99 D. L.vo 30 marzo 2001 n. 165 Legge 14 gennaio 1994, n. 2001 C.C.N.L. 2006/2009 Legge 28 marzo 2003 n. 53 D.lg. 9 febbraio 2004 n. 59 C.M. 5 marzo 2004 n. 29

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D.M. 31 luglio 2007 Direttiva M. 3 agosto 2007 Indicazioni Nazionali per il Curricolo scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione

04/09/2012 D.P.R. n. 80/2013 Direttiva Ministeriale n. 11/2014 Circolare Ministeriale n. 47/2014 L. 107 del 13 luglio 2015

Il presente documento s’ispira, altresì, a tutta la normativa vigente in materia scolastica, nonché a tutte le leggi, regolamenti, direttive e circolari che riguardano l’attività di carattere pubblico messa in essere.

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Natura e scopo del documento

Il piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro di Maddaloni propone un modello di scuola dinamica, produttiva, innovativa e di qualità che garantisce la centralità dell’alunno assicurandone il successo formativo nonché la crescita cognitiva, sociale e personale.

Il documento, che rispecchia l’identità culturale dell’Istituto, è articolato in sette parti e trova la sua unitarietà nella finalità primaria della scuola del primo ciclo, cioè la piena formazione dell’uomo e del cittadino.

ESPLICITA LE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE

DELLA SCUOLA

VALORIZZA L'APERTURA NEI CONFRONTI DELLE

ALTRE AGENZIE FORMATIVE DEL

TERRITORIO

IL PTOF

FORMALIZZA L'IMPEGNO PER L'AMPLIAMENTO E IL

MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO OFFERTO IN VISTA DEL SUCCESSO FORMATIVO

RENDE TRASPARENTI LE REGOLE DEL

FUNZIONAMENTO E DELLA GESTIONE

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Considerando che la realtà nella quale si trova ad operare è in continuo divenire, la scuola si pone come promotrice positiva di cambiamenti futuri. Per raggiungere tale obiettivo si ritengono indispensabili i seguenti percorsi:

VALUTAZIONE E RIELABORAZIONE

ELABORAZIONE ED ATTUAZIONE

DI PROPOSTE OPERATIVE

MIRATE

ANALISI DELLE ESIGENZE

DELL’UTENZA E DEL TERRITORIO

RIFLESSIONE SULLE FINALITÀ

EDUCATIVE DELL' OFFERTA

FORMATIVA

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Negli ultimi anni l’Istituto Comprensivo A. Moro ha individuato una linea d’indirizzo comune alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado per esprimere visione uniforme del processo educativo. La vision è la premessa fondamentale per guidare all’acquisizione di risorse e alla messa in campo di possibili innovazioni, all’individuazione di metodologie didattico – organizzative che aprano alla possibilità concreta di azioni e mobilitazione di energie soggettive. Essa rappresenta la direzione, la meta verso cui si intende muovere e la proiezione delle aspettative relative a ciò che la nostra scuola dovrebbe essere in futuro. La nostra vision si configura nella convinzione che la formazione dell'uomo e del cittadino è in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano il convivere democratico. La scuola, pertanto, intende operare alla costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri, disponibile e collaborativa verso il bene comune, ben integrata nella società, ma anche capace di accogliere le diversità, sotto le varie forme in cui oggi si presentano. Ecco perché l'educazione alla legalità: per reprimere da subito ogni forma di illegalità, combattere ogni forma di sopruso, vivere le leggi come opportunità e non come limiti. La scuola, infatti, nel suo insieme è legalità, è il luogo in cui per la prima volta ci si confronta con altri, dove bisogna rispettare alcune norme ed avere una precisa condotta; è la prima grande istituzione da rispettare e da rafforzare, è nella scuola che avviene il passaggio di consegne tra le generazioni e dove ci si trova a svolgere un ruolo attivo in una comunità. L’ “istituzione scuola” deve essere protagonista della diffusione della cultura della legalità, è in questa prospettiva che il nostro Istituto ha formulato la sua mission ed i principi di qualità che ne regolano gli interventi e le azioni educative.

Una mano tesa alla legalità

Anche l’atto di indirizzo del dirigente rafforza tale idea: “L’importanza delle norme e delle regole per il buon funzionamento dell’istituzione scolastica”. Le norme sono infatti garanzia di sicurezza, salvaguardano le persone e la scuola, insegnano le basi del vivere civile.

La nostra mission è:

formare l’alunno co me p ersona i n grado di sco p rire se stesso e

capace di rapp o rtarsi co n l’altro e con il contesto.

Attraverso

Lo sviluppo di un ambiente di apprendimento sereno Attenzione e ascolto ai bisogni degli alunni anche qualora vi fossero situazioni di difficoltà. Progressivo innalzamento dei livelli di conoscenza e competenza degli alunni.

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ni.

Rispetto delle differenze individuali inerenti ad interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini ed inclinazioni

Sviluppo di competenze comunicative fondamentali e relazionali. Sviluppo di competenze sociali e culturali Sviluppo di autonomia nell’apprendimento Sviluppo di strategie cognitive, metacognitive e affettive Sviluppo di competenze civiche e di cittadinanza attiva Sviluppo di competenze di cittadinanza digitale Sviluppo psichico-fisico, espressivo, artistico e sociale degli alunni Sviluppo di pensiero critico e riflessivo Sviluppo di capacità di operare scelte consapevoli e acquisizione di responsabilità

nell’assunzione di diritti e doveri Sviluppo della cultura della pace. Conoscenza della cultura propria ed altrui e tolleranza verso altri sistemi sociali. Incontro con i genitori, per renderli partecipi e consapevoli dell’esperienza scolastica dei

figli. Il PTOF mira ad assolvere alla funzione istituzionale di istruzione-formazione degli studenti ed assume, come elementi caratterizzanti la propria mission, i seguenti obiettivi:

Motivare gli alunni ad apprendere, a crescere e a maturare in un clima sereno, accogliente, di “benessere”, nel rispetto della convivenza civile.

Sensibilizzare gli alunni al rispetto delle regole Promuovere il rispetto nei confronti degli altri, delle cose e dei luoghi Sviluppare una coscienza civica consapevole, presupposto indispensabile al ruolo di cittadino

di doma

Scelte metodologiche e fattori di qualità

La didattica e le scelte metodologiche mirano a: I fattori di qualità che costituiscono l’impalcatura dell’istituto sono:

Fornire a tutti uguale opportunità di apprendimento e successo scolastico;

Elevare gli standard di apprendimento e successo scolastico;

Trasmettere in modo sempre più coerente e consapevole il rispetto delle regole e del vivere comune;

Contenere il rischio di insuccesso scolastico; Contrastare e prevenire i fenomeni di

bullismo, favorendo le abilità sociali

Il lavoro di squadra nella gestione dei problemi organizzativi;

L’azione collegiale degli insegnanti; L’attenzione al concetto di continuità educativa; L’attenzione alla diversità come valore; L’attenzione alla multiculturalità come valore; L’interdisciplinarità del lavoro

didattico come strumento per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;

Lo studio attento delle metodologie, con il costante inserimento di percorsi innovativi e adeguati alla specificità delle esigenze educative e di apprendimento;

Il rapporto costante tra insegnanti e famiglia; L’eccellenza intesa come valore; L’apprendimento della lingua inglese e

l’alfabetizzazione informatica fino dalla scuola dell’infanzia.

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Alla mission fanno riferimento tutti i docenti nella programmazione educativa e disciplinare, nella scelta delle iniziative e nel concreto dell’azione quotidiana con gli alunni e con le famiglie.Il progetto sulla legalità è allegato al PTOF.

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Opportunità per la qualità

Il nostro Istituto, nella convinzione che un’efficiente erogazione del servizio prestato alla comunità deve riguardare anche la dimensione organizzativa e operativa della propria attività, ha adottato in modo costante e coerente una politica orientata alla qualità, le cui linee programmatiche generali sono espresse nel PTOF e nel Manuale della Qualità. In questa prospettiva l'Istituto è impegnato in un lavoro di ammodernamento e d’innovazione per essere in sintonia con la cultura dei nostri tempi e le esigenze della nostra utenza.

Principi di qualità dell’Istituto

Migliorare i livelli di successo formativo degli alunni, attraverso attività mirate al

conseguimento di conoscenze e abilità opportunamente programmate e competenze attese. Garantire un efficace servizio di orientamento personale e scolastico, che consenta a g l i alunni

in uscita dalla Scuola Secondaria di 1° grado di acquisire gli strumenti per orientarsi nella scelta dei percorsi futuri

. Migliorare l’Offerta Formativa dell’Istituto attraverso nuovi progetti Assicurare il rispetto della normativa, cercando soluzioni fondate sull’autonomia. Valorizzare e qualificare il personale dell’Istituto attraverso la pianificazione di azioni di

formazione interna ed esterna. Assicurare al personale i mezzi necessari (strumenti, conoscenze, risorse economiche) perché

possa svolgere al meglio le proprie funzioni. Migliorare l’organizzazione interna dell’Istituto. Creare un efficace sistema di comunicazione interno.

Certificazione di Qualità UNI-EN ISO 9004:2009

Tenendo conto delle attese e dei bisogni dell'utenza (famiglie e territorio), spinti dallo spirito innovativo e formativo della nostra Dirigente scolastica, la scuola ha inteso sfruttare l’opportunità di formazione offerta dal Polo Qualità di Napoli, aderendo anche nell’a.s. 2015/16, al “Progetto Qualità”. Detto Progetto prevede l’elaborazione e l a r e v i s i o n e a n n u a l e del “Manuale della Qualità” (MQ) necessario a documentare il Sistema Gestione Qualità (S.G.Q.) e la capacità dell’Istituto di soddisfare l’utente. Il Manuale (M.Q.), legittimato dal MIUR, consentirà di ottimizzare le risorse e migliorare i processi della nostra scuola.

A giugno 2016 la nostra istituzione scolastica, al termine della formazione annuale, ha ottenuto, per il quinto anno consecutivo, la certificazione di Qualità ai sensi della norma UNI-EN ISO 9004: 2009.

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Progetto Valutazione e Miglioramento

Nell’a.s. 2013/14 la nostra scuola ha partecipato al progetto Valutazione e Miglioramento(VM), una sperimentazione di carattere nazionale promossa con il contributo dei fondi strutturali europei, i cui percorsi sono stati definiti dall’INVALSI. Il progetto VM intendeva promuovere il miglioramento delle istituzioni scolastiche attraverso il confronto tra punti di vista interni ed esterni alla scuola e l’attivazione di processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento organizzativo.

Le attività di valutazione esterna sono state sviluppate in tre fasi:

• lettura di documenti della scuola da parte di esaminatori esterni ed esame di dati provenienti da diverse fonti (Fascicolo Scuola In chiaro MIUR, prove INVALSI, Rapporti questionario scuola, questionari studenti, insegnanti e genitori);

• visita della scuola con interviste;

• Rapporto di Valutazione esterna.

Nel Rapporto di Valutazione sono stati segnalati, dai valutatori esterni, i seguenti aspetti di miglioramento:

Area: Risultati - Equità' degli Esiti

Elaborare un obiettivo di miglioramento volto a ridurre l'incidenza numerica degli studenti collocati nei livelli di apprendimento 1 e 2 in italiano e matematica e l'adozione di interventi mirati per contrastare in alcuni casi, fenomeni di cheating.

Area: Processi - Selezione dei saperi

Elaborare un obiettivo di miglioramento al fine di migliorare le attività di programmazione disciplinare in continuità verticale fra anni di corso diversi e gli strumenti operativi di verifica e valutazione dei risultati conseguiti dagli studenti, al termine delle attività di ampliamento dell'offerta formativa.

Area: Processi-Gestione Strategica delle Risorse

Elaborazione di un bilancio e di una rendicontazione sociale da svolgere con cadenza annuale e rendere noti i risultati attraverso conferenze stampa con le istituzioni locali. Potenziare l'introduzione e l'utilizzo delle nuove tecnologie nei processi didattici e comunicativi dell'istituto.

Nella fase successiva del progetto VM la scuola ha predisposto, sulla base delle indicazioni riportate nel rapporto di valutazione, un Piano di Miglioramento biennale che è stato attivato col supporto dell’INVALSI a partire dallo scorso anno scolastico ed ha riguardato le aree RISULTATI-Equità degli esiti e PROCESSI– selezione dei saperi. Tale Piano, sottoposto all’analisi critica da parte dell’INVALSI, è stato giudicato positivamente rientrando nella fascia più elevata dei criteri di valutazione adottati. 14

La nostra Istituzione scolastica, anticipando quanto previsto dal Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione, ha così vissuto un’ulteriore opportunità di crescita per pianificare in maniera più precisa gli interventi organizzativi necessari a migliorare la qualità complessiva del servizio e ad innalzare i livelli di apprendimento dei nostri studenti. Percorso di sperimentazione di fondamentale importanza, in quanto ha avviato la nostra istituzione scolastica alle modalità di valutazione della qualità del servizio scolastico poi introdotte dalla legge 107/2015, “La buona scuola” .

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)

SEZ.1

Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili

Contesto socio-culturale L’Istituto Comprensivo A. Moro, nasce come IV Scuola Media Statale il 20 settembre 1977 in seguito allo sdoppiamento della Scuola Media “E. De Nicola” nell’ambito di una più razionale distribuzione scolastica, in quanto la zona periferica S-O di Maddaloni, nella quale è attualmente ubicato, aveva perso la precedente connotazione agricola e subìto un forte incremento edilizio di tipo abitativo, industriale e commerciale. Per alcuni anni la scuola ha abbracciato una platea scolastica formata da alunni sia della suddetta zona periferica, sia del centro storico di Maddaloni grazie ad alcune sezioni funzionanti presso il Convitto Nazionale “G. Bruno” fino all’anno scolastico 1985/1986 quando, in conseguenza della aumentata popolazione scolastica, la succursale del Convitto e il plesso di via Napoli sono divenuti Scuole autonome. L’attuale denominazione, in onore dello Statista scomparso, ha sostituito quella precedente a partire dal 1982. Il 1° settembre del 2000 in applicazione del DPR 233/98, viene istituito come Istituto Comprensivo Statale di scuola dell’Infanzia, di scuola Primaria e S.S.1° G, accorpando il plesso di scuola primaria e dell’infanzia di Via Cancello. A seguito dei movimenti di scorporamento e acquisizione ai sensi della L. 111/2011, a partire dal 1° settembre 2013 risulta dimensionato con 5 punti di erogazione:

SCUOLA INFANZIA SEDE CENTRALE VIA PADRE PIO SCUOLA INFANZIA COLLODI VIA M.SERAO SCUOLA PRIMARIA DON MILANI VIA G.SANI

SCUOLA PRIMARIA S. PERTINI VIA M.SERAO

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ALDO MORO VIA VIVIANI

L’Istituto comprensivo “Aldo Moro” opera nella fascia Sud-Ovest di Maddaloni, in una zona originariamente periferica che attualmente si presenta a forte densità abitativa, segnata dalla variante ANAS che dal casello autostradale di Caserta Sud s’innesta sull’Appia alla confluenza con la statale per i Ponti della Valle. Inoltre, la costruzione di recenti infrastrutture permette un ottimo collegamento con la tangenziale di Caserta che attraversa tutto il capoluogo e il suo hinterland. L’Istituto Comprensivo insiste su un territorio di oltre 40.000 abitanti ed è esteso per oltre 84 Km2, la maggior parte della popolazione è dedita al terziario, ma molte persone lavorano in fabbriche dislocate in zona o nelle prossime vicinanze, molte sono anche le industrie agricole collocate nei territori più esterni del Comune. Gran parte del tessuto urbanistico, appartenente alla platea dell’Aldo Moro, è rappresentata sia da un’edilizia economica e popolare che da un’edilizia residenziale, caratterizzata da servizi che sono in via di sviluppo, con scarsa presenza di strutture socio-ricreative e di circoli culturali. La presenza dell’attiguo “Palazzetto dello sport” offre l’opportunità di fruire di un impianto sportivo adeguato alle richieste dell’utenza. Per quanto attiene all’aspetto socio-sanitario e socio-assistenziale di base, si registra un miglioramento nell’erogazione dei servizi anche se non pienamente soddisfacente rispetto alle esigenze dei cittadini. Non mancano iniziative per l’educazione alla salute che, seppure ancora discontinue, si concretizzano in attività con significativa valenza educativa, sorrette da valide associazioni di volontariato. Più vivaci, invece, appaiono le attività di tipo squisitamente culturali promosse dal

Comune, dal Museo Civico e dal Gruppo Archeologico e dalle varie associazioni Onlus. Queste attività trovano un punto di incontro nella Biblioteca comunale, abbastanza frequentata, specie dagli studenti degli istituti superiori presenti nel Comune di Maddaloni (Liceo Scientifico, Liceo Pedagogico, Liceo Classico, Liceo Linguistico, Il Villaggio dei Ragazzi, etc.) frequentati da alunni provenienti anche dai paesi limitrofi. Infine, circa i problemi sociali, si avverte un certo disagio giovanile dovuto a fenomeni di microcriminalità diffusa che insieme alla disoccupazione fa venir meno nei giovani quell’ottimismo e quella volontà di migliorare la propria vita. Diffuso è il fenomeno della dispersione scolastica, specie in alcune aree urbane a forte degrado, tanto che tutte le scuole realizzano progetti e attività di prevenzione e recupero di alunni a massimo rischio di esclusione culturale e sociale.

Caratteristiche strutturali: plessi e risorse

L’Istituto accoglie, complessivamente:

Sezioni e classi

Scuola dell'Infanzia Scuola Primaria

Scuola Secondaria di Primo Grado

INSEGNANTI:

n° 12 docenti di lettere

n° 7 docenti di Scienze Matematiche n. 4 docenti di Ling. Inglese

n° 2 docenti di Ling. Francese

n° 2 docenti di Tecnologia

n° 2 docenti di Arte e Immagine n° 3 docenti di Ed. Musicale

n°2 docenti di Scienze Motorie n° 2 docenti di Religione

n° 10 docenti di Sostegno

Tot. docenti n° 46

Rilevazione dei BES

Insegnanti di sostegno: n° 4 Scuola dell’Infanzia n° 15Scuola Primaria n° 10 Scuola Secondaria di Primo Grado

Rapporti col territorio

Nella stesura del P.T.O.F. non si può non tener conto del contesto culturale, sociale ed economico della realtà in cui si opera; è necessario, pertanto, effettuare puntuali incontri e forme di collaborazione con le diverse realtà istituzionali, sociali, culturali del luogo. L’interazione tra Scuola, Enti ed Associazioni locali favorisce, infatti, l’educazione e l’istruzione mediante interventi mirati al recupero, al sostegno alla continuità e all’orientamento scolastico. Nel territorio, in cui opera l’Istituto Comprensivo è presente una vasta rete di soggetti collaborativi, istituzionali, pubblici e privati quali:

• l’Amministrazione Comunale e le sue strutture di servizio • il Distretto Sanitario dell'Azienda Sanitaria Locale n° 15 • la Biblioteca Comunale • il Comando Vigili Urbani, la Polizia Ferroviaria e la Polizia Postale • i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza • la Caserma Militare Magrone • il Museo Civico e il Museo Archeologico di Calatia • Associazione A. NA.VO ONLUS - Ordine Psicologi della Campania • Associazione culturale “Un Fiore per la vita”, “Kumpà” • BDT Banca del Tempo Maddaloni • Associazione Melagrana Onlus • Associazione Cen.c.i.t Onlus • Associazione italiana donatori organi (AIDO) • Associazione nazionale prevenzione visiva • Associazione Salvamento Academy- “Gli Angeli del sorriso” • Associazione Mezzaluna • Associazione Vaganova Ballet • Associazione Centro Diritti Sociali (CDS) – gruppo Auto Mutuo Aiuto (AMA) • Fondazione Ferraro • Fondazione Barchetta • Proloco di Maddaloni • C.A.L.T. • Parrocchie locali • LIONS Maddaloni • Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado pubbliche e private

I rapporti della Scuola con le Amministrazioni comunali del territorio sono improntati alla collaborazione, anche se, talvolta, gli ostacoli di tipo burocratico e le limitate risorse finanziarie a disposizione delle Amministrazioni impediscono il reali soddisfacimento delle richieste avanzate dalla Istituzione scolastica.

CONVEGNI, MOSTRE E INIZIATIVE VARIE

Iniziative e convegni in cooperazione con il Museo Archeologico di Calatia. “Settimana del benessere psicologico”, 2a edizione, con l’intervento della Dott.ssa M. Memola,

psicologa dello Sportello Help.

Si prevedono giornate di solidarietà in collaborazione con l’Associazione Cen.c.i.t Onlus, con l’Associazione C.A.L.T Onlus

Progettualità in rete

Accordo rete di scopo tra le scuole dell’ambito 7 avente ad oggetto la formazione, in attuazione dell’art. 1 c. 71 della L.107/15 sulle seguenti tematiche

- Valutazione e miglioramento

- Dalla Progettazione del curricolo verticale ai processi di valutazione

- Innovazione e miglioramento

- - X - - Da ambito

Autofinanziato dalla rete

Fondi MIUR

(Progetto PDM

- Didattica per competenze e innovazione metodologica

- Unità di apprendimento – compiti di realtà – metodologia attive – flipped classroom – cooperative learning – think pair share

- X - - - Convitto G.Bruno di Maddaloni

Fondi Miur

Autofinanziato dalla rete

- Competenze di - Corso - X - X - X - Convitto - Auto

lingua straniera di inglese

per la certificazione esterna CAMBRIDGE

- B1/B2

- IN CONVENZIONE CON L’ORIENTALE

Formazione per la metodologia CLIL

X

X

X

Nazionale G.Bruno

finanziato dai docenti

Fondi MIUR

Bando 1048 del 13/10/2016

- Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento

- - X X - - Convitto Nazionale G.Bruno

- ISISS Buonarroti Caserta

FondiMIUR

- Scuola e Lavoro - - - X - - -

- Inclusione disabilità

-

- - - - X - CTI/CTS

Fondi MIUR

ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO E CONVITTO NAZIONALE “G. BRUNO” DI MADDALONI(CAPOFILA)

Accordo di rete per progetti finalizzati alla definizione e all’attuazione dei Piani di Miglioramento elaborati in esito al processo di autovalutazione delle scuole e per la selezione ed il finanziamento dei progetti finalizzati alla formazione dei dirigenti scolastici e dei nuclei di formazione (art. 27, comma 2 lettera a) ed alla lettera b) del decreto n. 663/2016) Avviso pubblico Prot. n. AOODRCA/RU 14955 del 20.10.2016 –

Accordo di rete per la presentazione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo della metodologia CLIL (Content and language integrated learning) – art.29 del d.m. 663 del 2016 Avviso pubblico Prot. n. MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U). 0011401.13-10-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO E COMUNE DI MADDALONI

Protocollo di intesa tra l’istituzione per la gestione dei servizi educativi e scolastici del comune di Maddaloni e le istituzioni scolastiche del territorio.

MANIFESTAZIONE DI INTENTI - con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, con sede legale in Santa Maria a Vico (CE) in P.zza

Roma,404 , cod.mec. CEIC8AD001 C.F. 80101170613, nella persona del Dirigente Scolastico prof.ssa Carmen Crisci, nata a Caserta (CE) il 31/07/1972

- L’Istituto Comprensivo Settembrini con sede in Maddaloni alla via Brecciame n. 46, cod.mec. CEIC8AU001, c.f. 93086080616, nella persona del Dirigente Scolastico Reggente Dott.ssa Annamaria Lettieri, nata a Maddaloni (CE) il 29.10.59

- Il Convitto Nazionale G. Bruno con le sue scuole annesse sito in via S.Francesco d’Assisi (CE) , cod.mec. CEVC01000B, nella persona del Rettore- Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Pirozzi , nata a S.Felice a Cancello(CE) il 30/06/1966

- L’istituto Istituto Tecnico Buonarroti sito in viale Michelangelo,1 Caserta (CE) cod.mec. CEIS01200D, c. f. 93093620610 nella persona del della Dirigente Scolastico Dott.ssa Vittoria de Lucia, nata a Santa Maria a Vico il 22/07/1962

in riferimento all’ Avviso pubblico MIUR AOOFGEFID/prot.n.10862 del 16/09/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche” Nel corso dell’anno, potranno essere stipulati ulteriori accordi di rete, per la realizzazione delle progettualità Ministeriali alle quali si deciderà di volta in volta di aderire.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)

SEZ.2

Pianificazione

strategica

Il RAV Nell’anno scolastico 2014-15 il Gruppo di Miglioramento ha proceduto all’analisi degli indicatori, relativi alle dimensioni Contesto e risorse - Esiti – Processi, e dei dati dell’Istituto già pubblicati sulla piattaforma del Sistema Nazionale di Valutazione del MIUR. Attraverso la lettura comparata dei nostri dati con quelli riportati per le scuole della regione Campania e del Paese, è stato avviato un processo di autovalutazione che, ponendo in relazione esiti di apprendimento, processi organizzativi-didattici e contesti socio-culturali, ha portato ad individuare i punti di forza e di debolezza del nostro Istituto. Al termine di questo lavoro di riflessione, è stato elaborato il Rapporto di Autovalutazione (RAV), ora pubblicato sul portale Scuola in Chiaro.

Sono emerse le seguenti caratteristiche:

- AREA CONTESTO E RISORSE: Il contesto territoriale è più eterogeneo rispetto al passato; la popolazione studentesca presenta un background complessivamente medio-basso con tasso di disoccupazione, da parte dei genitori degli alunni, superiore alla media regionale e nazionale. È presente una è presente una vasta rete di soggetti collaborativi, istituzionali, pubblici e privati con i quali vengono realizzati interventi mirati all'arricchimento culturale, sociale ed economico. Buona è la dotazione delle risorse strutturali e strumentali nella sede centrale mentre è carente nei plessi. Buona e stabile la disponibilità di risorse umane professionali.

- AREA ESITI: La scuola garantisce il successo formativo degli alunni. Bassissima è la percentuale di non ammissioni alla classe successiva. La distribuzione degli studenti per fascia di voto evidenzia una percentuale maggiore rispetto alla media nazionale, nelle fasce basse e nella fascia più alta, si rileva invece una percentuale più bassa nella fascia medio-alta (8-9). I risultati degli studenti, nel passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo grado, sono complessivamente buoni: pochi studenti incontrano difficoltà di apprendimento e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo è molto contenuto.

Risultati delle prove INVALSI Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è nel complesso superiore alle medie regionali e del sud. La varianza tra le classi è superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi con punteggi in italiano e matematica che si discostano dalla media.

Competenze chiave e di cittadinanza La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento, ha definito nel proprio curricolo le competenze chiave e di cittadinanza ma non ha ancora elaborato strumenti condivisi per la valutazione delle competenze trasversali. In caso di episodi di violazione delle regole di comportamento si interviene con azioni prevalentemente di tipo interlocutorio. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo non sempre efficace. In generale gli

studenti raggiungono un'adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, ma alcuni studenti non raggiungono una sufficiente autonomia. Nella scuola secondaria di primo grado si è rilevato un elevato n° di assenze, ritardi e rapporti disciplinari.

- AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE:

La scuola ha definito la maggior parte degli aspetti del proprio curricolo. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso è da sviluppare in modo più approfondito. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono coerenti con il progetto formativo di scuola. Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari. La progettazione didattica periodica viene condivisa dai docenti, che fanno inoltre riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola. La scuola, a livello di classi parallele e di dipartimenti, elabora prove strutturate in ingresso in itinere ed in uscita per tutte le classi della Scuola Primaria e della SS1°.

- AREA PROCESSI - PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie. La scuola realizza continue iniziative sia di formazione che di informazione che permettono al corpo docente un adeguato aggiornamento e di stare al passo con la continua evoluzione della scuola. Le competenze acquisite vengono messe a disposizione dell'organizzazione scolastica e i docenti formati rivestono ruoli consoni a tale formazione.

L’organizzazione di spazi e tempi risponde in modo adeguato alle esigenze di apprendimento degli studenti. Nella scuola primaria non vi sono laboratori mentre nella SSIG gli spazi laboratoriali sono utilizzati in maniera parziale rispetto alle loro potenzialità, anche perché le aule sono dotate di lavagne multimediali.

Inclusione Nella scuola tutte le figure professionali coinvolte nel processo di formazione e di inclusione, nella propria specialità di ruolo e funzione, collaborano alla costruzione di un'azione coordinata, tale da valorizzare nel miglior modo possibile le risorse. L'insegnante di sostegno coordina il percorso formativo dell'alunno D.A. e, in quanto docente contitolare, partecipa all'attuazione di tutte le pratiche inclusive in modo da garantire il successo formativo di tutti gli alunni, secondo le modalità e i tempi stabiliti dal c.d.c. La scuola adopera tutte le strutture, i mezzi e tutto il personale per garantire un'offerta formativa adeguata alle esigenze di tutti gli alunni e raggiunge buoni risultati valorizzando le differenze e le diversità culturali, utilizzando una buona didattica inclusiva e garantendo così il successo formativo di tutti in base alle loro potenzialità. Tutto ciò viene costantemente monitorato.

Continuità e orientamento Le attività di continuità e orientamento sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è consolidata. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all' altro; gli studenti dell’ultimo anno della SS1G sono coinvolti in attività organizzate negli istituti dell’ordine successivo.

PRIORITÀ E TRAGUARDI Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Risultati scolastici: miglioramento degli esiti in italiano, matematica e lingue straniere 2) Competenze chiave e di cittadinanza: Sviluppo delle competenze sociali e civiche degli studenti

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Aumento del 10 % del numero degli alunni nelle fasce di valutazione medio-alte 2) Riduzione del numero dei rapporti disciplinari, dei ritardi e delle uscite anticipate; valutazione

oggettiva delle competenze chiave e di cittadinanza Le motivazioni della scelta effettuata erano leseguenti: La scelta di migliorare le competenze nelle discipline di base scaturisce dal riscontro dell'alta percentuale di alunni nelle fasce basse di valutazione; la scelta di revisionare il regolamento di disciplina e di promuovere negli alunni lo sviluppo delle competenze sociali e civiche è conseguenza del perseverare di comportamenti non consoni all'ambiente scolastico. La scuola ha rilevato, inoltre, la necessità di elaborare uno strumento di valutazione delle competenze trasversali che sia oggettivo, standardizzato e condiviso nell'ottica della certificazione delle competenze al termine dei cicli di studio.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono esplicitati nel Piano di Miglioramento.

Nel 2016 il RAV è stato aggiornato in base agli esiti del lavoro svolto nel precedente anno scolastico. Le priorità e i traguardi, stabiliti per il triennio, non sono variati. Inoltre, in via sperimentale nello stesso anno, è stato redatto il RAV di scuola dell’Infanzia

Obiettivi formativi prioritari Legge 107/2015, comma 7

La legge 107/2015 individua gli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze formative prioritarie individuate. Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro Piano triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:

valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL; potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità;

rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale; alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; sviluppo delle competenze digitali degli studenti; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento

dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per

articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;

incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda; definizione di un sistema di orientamento.

Il Piano di Miglioramento

Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:

NOME E COGNOME RUOLO NELL'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA RUOLO NEL TEAM DI MIGLIORAMENTO

Ione Renga Dirigente Scolastico Responsabile del Piano Guglielmo Figurato

DSGA Responsabile amministrativo

Stefania Fusco Docente-Funzione Strumentale Coordinamento PdM Patrizia Coscione Docente-Gruppo Qualità Monitoraggio

Luigi Marino Docente-Gruppo Qualità Verifica Stefania Conte Docente-Funzione Strumentale Inclusione Rosaria Diotto Docente -Gruppo Qualità, Referente Sicurezza e

FESR Comunicazione e pubblicizzazione

Nunzia Errichiello Docente-Referente di plesso- Gruppo Qualità Valutazione Anna De Sena Docente-Collaboratore DS Documentazione

Leandro Verrengia Docente-Collaboratore DS Implementazione

PRIMA SEZIONE

Scenario di riferimento

Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento

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L'istituto comprensivo Aldo Moro, a seguito dei movimenti di scorporamento e acquisizione ai sensi della L. 111/2011, a partire dal 1° settembre 2013 risulta composto da due plessi di scuola dell’infanzia, due plessi di scuola primaria ed un plesso di scuola secondaria di primo grado. Sede e plessi sono territorialmente vicini, ubicati in una zona di recente espansione edilizia, caratterizzata da un incremento demografico che ha reso il contesto socio-economico più eterogeneo rispetto al passato, quando era connotato da una prevalente vocazione agricola. Nonostante questo cambiamento, ad oggi la popolazione studentesca del nostro bacino demografico presenta un background complessivamente basso: circa il 2% degli studenti della scuola primaria ha entrambi i genitori disoccupati, dato due volte superiore alla media regionale, che è già di per sé quasi il doppio di quella nazionale e circa il 6% degli studenti della scuola secondaria di primo grado ha entrambi i genitori disoccupati, dato sei volte superiore alla media regionale. Sul territorio inoltre è abbastanza diffuso il fenomeno della dispersione scolastica, specie in alcune aree a forte degrado, tanto che la scuola realizza progetti di prevenzione e recupero di alunni a rischio di esclusione culturale e sociale. Dal punto di vista sociale si avverte un certo disagio giovanile dovuto a fenomeni di microcriminalità diffusa e alla disoccupazione. Non sono pochi i casi in cui i giovani, una volta terminata la scuola dell’obbligo, specie se non proseguono negli studi superiori, si lasciano sopraffare dalla noia, condizionare dal gruppo, influenzare da modelli di vita negativi. Da alcuni anni la scuola, in un’ottica di condivisione e corresponsabilità, ha iniziato a ricercare sul territorio partner educativi con i quali stabilire una rete di rapporti e di interventi sul fronte della prevenzione di tali modelli educativi negativi. Si sono così realizzate collaborazioni con associazioni culturali, di volontariato, sportive e religiose presenti sul territorio, che si sono esplicitate in maniera differenziata a seconda delle risorse e delle potenzialità di ciascun partner, stipulando altresì protocolli d’intesa con gli Enti locali, il tutto in osservanza dei diritti sanciti dall'art.3 della Costituzione

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Nel corrente anno scolastico, la platea scolastica, composta da 1258 allievi, è così distribuita tra i diversi plessi

La scuola incoraggia la partecipazione delle famiglie al processo di crescita dei ragazzi, invitandoli a condividere con la scuola la responsabilità formativa, attraverso la sottoscrizione del patto di corresponsabilità, estesa a tutti i genitori dei tre ordini scolastici, e promuovendo, in assemblee o riunioni di organi collegiali, la conoscenza del POF e del sistema di regole e comportamenti richiesti agli allievi. L’offerta formativa viene concepita in un’ottica di rete (territorio, servizi, istituzioni e famiglie) e possiede tra le sue priorità l’equità formativa e il recupero delle radici identitarie e culturali. L’ampliamento dell’offerta formativa è diversificato, coerente con le priorità espresse nel PTOF e abbraccia le aree principali relative al recupero delle competenze di base, trasversali, di cittadinanza e alla valorizzazione delle eccellenze. La scuola utilizza una quota del 5% del monte ore annuale per la realizzazione di attività relative al curricolo locale e svolge attività integrative curricolari inerenti tematiche previste dal PTOF e coerenti con la mission d’Istituto. La scuola ha elaborato il curricolo verticale e un profilo delle competenze per gli studenti in uscita, a partire dalle competenze chiave europee e dalle Indicazioni Nazionali 2012, che interessa i tre gli ordini di scuola; il curricolo d’istituto, condiviso nei dipartimenti e approvato collegialmente, è utilizzato da tutto il corpo docente come strumento di lavoro per la progettazione e la programmazione. Per condividere scelte metodologiche e didattiche, la scuola, già da diversi anni, si è attivata per lavorare in modo programmato per ambiti disciplinari e classi parallele, prevedendo di integrare la didattica con modalità differenziate. Per la progettazione curricolare ed extracurricolare si utilizzano modelli comuni e condivisi con indicazione dettagliate degli obiettivi e delle competenze disciplinari e trasversali da raggiungere. Per la valutazione dei percorsi di apprendimento i docenti fanno riferimento a criteri comuni definiti a livello di scuola, tuttavia non sono applicati in maniera del tutto omogenea. Sono state pertanto predisposte prove comuni per classi parallele per tutti gli ambiti disciplinari e i risultati della valutazione degli studenti sono monitorati dalla commissione qualità per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati quali percorsi di recupero e/o potenziamento delle competenze. Lo scorso anno sono state riconsiderate le procedure per la certificazione delle competenze, poiché la scuola ha partecipato, in rete, alla sperimentazione del nuovo modello proposto dal MIUR. Il coordinamento delle modalità di progettazione didattica e di eventuale revisione delle scelte operate è affidato ai docenti Funzione Strumentale e ai Referenti dei Dipartimenti, con la collaborazione dello staff della Dirigenza, al fine di predisporre ambienti e condizioni di apprendimento adeguati all’azione didattica. La Dirigente scolastica si confronta giornalmente con il suo Staff e qualsiasi decisione sui plessi viene presa in accordo con i responsabili di plesso. Da quest’anno è del tutto operativo il sito web dell’Istituto, per cui è agevolata la comunicazione con le famiglie e ridotto l’uso del tradizionale mezzo cartaceo; anche la comunicazione interna (circolari, verbali, programmazioni, …) attraverso il sito e la posta elettronica risulta più immediata e adeguata alla normativa sulla dematerializzazione. È stato adottato il registro elettronico nella SS1G; si prevede di consegnare entro l’anno le credenziali di accesso alle famiglie. .

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Nell’ambito delle pratiche educative e didattiche è rivolta grande attenzione alle dinamiche relazionali tra i docenti e gli allievi, e tra pari. L’impegno ad affrontare eventuali comportamenti problematici attraverso adeguate modalità comunicative, che consentono sia lo sviluppo delle competenze, sia l’abitudine all’ascolto e al confronto, è teso a favorire il benessere dello studente. E’ attivo uno sportello di ascolto con la consulenza di un’esperta psicologa, a servizio degli alunni, famiglie e docenti che ne sentano la necessità. L’offerta formativa offre pari opportunità a tutte le tipologie di alunni: sono programmate attività in orario curricolare, anche con l’ausilio dell’organico di potenziamento, che consentono ai più deboli di acquisire le competenze chiave, ma non è trascurata la fascia delle eccellenze, con la partecipazione alle numerose iniziative culturali, locali e sul territorio nazionale; come per il recupero sono organizzati corsi extracurricolari, così anche per il potenziamento sono proposti corsi, strutturati su più anni, finalizzati alle certificazioni nelle lingue straniere di livello progressivo e alla partecipazione alle Gare di Matematica, che hanno dato l’opportunità a molti alunni di raggiungere ottimi esiti. Il lavoro degli ultimi due anni è stato particolarmente intenso per quanto riguarda la predisposizione dei piani didattici personalizzati per gli allievi BES (DSA). La scuola investe nella formazione e sensibilizzazione rispetto alle tematiche dell’inclusione con percorsi di aggiornamento comuni o dedicati ai singoli insegnanti e alle famiglie. Costante la collaborazione di esperti esterni, con particolare attenzione ai BES (lo psicopedagogista esterno svolge un ruolo di coordinamento e di supporto ai docenti con osservazioni in classe, di consulenza pedagogica alle famiglie e agli allievi). La cultura dell’inclusione è diffusa capillarmente in tutte le componenti scolastiche. I docenti disciplinari stanno progressivamente integrando le loro modalità didattiche con le procedure dispensative e compensative per gli alunni con BES e con quelle relative alla compilazione della prevista attività documentativa. Buona è la dotazione delle risorse strutturali e strumentali nella sede centrale: ogni aula della secondaria è inoltre dotata di PC e LIM, una potente risorsa per incentivare strategie didattiche individualizzate e pratiche didattiche di integrazione e inclusione. Multimedialità, interattività e facilità d’uso della lavagna concorrono a incentivare stili di insegnamento che rispondano ai Bisogni Educativi Speciali, ai differenti stili di apprendimento e ai diversi livelli di competenza presenti in ogni classe, sfruttando differenti linguaggi e canali di trasmissione della conoscenza. L’intero istituto è dotato di connettività alla rete internet tramite WI- FI. Sempre nella s. secondaria sono presenti diversi spazi laboratoriali, attrezzati e diversificati: aula informatica, laboratorio musicale, laboratorio di arte, scientifico, linguistico, biblioteca, regolarmente utilizzati da alunni e docenti. Da quest’anno è patrimonio della scuola anche una sala teatro – auditorium realizzata con i Fondi FESR- Asse II, che consentirà di incentivare i percorsi di inclusione e progettualità laboratoriali. Le risorse strutturali e strumentali sono, tuttavia, ancora carenti nei plessi. Buona e sufficientemente stabile la disponibilità di risorse umane professionali. Pochi insegnanti sono però formati sull’uso delle ITC e delle risorse di rete, pertanto la maggior parte della didattica si basa sul metodo frontale.

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IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Descrizione dei

processi che hanno portato

alla scelta degli obiettivi di

Criticità individuate / piste di miglioramento

Punti di forza della scuola/risorse

Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi, valutazione di equipe)

Dall'analisi dei dati delle prove INVALSI 2013-16 emerge che, nel complesso, i punteggi dell’istituto nel 2015-16 sono inferiori ai precedenti due anni scolastici e sono scesi rispetto alla media Italia pur rimanendo di poco superiori o in linea a quelli della Campania e/o sud Italia. In particolare dall’ analisi dei dati da parte della Commissione INVALSI e dalla Commissione Qualità, si evince che : - nella scuola Primaria, le classi seconde si attestano , per italiano, poco al di sotto della media della Campania, Sud e Italia; mentre , le stesse classi , per matematica, sono al di sopra della media della Campania, Sud e Italia. - le classi quinte in italiano sono di poco al di sopra delle media della Campania e del Sud, mentre raggiungono lo stesso livello della media Italia. In matematica , il nostro istituto si attesta al di sopra di circa 20 punti al di sopra della media Campania, Sud e Italia. - le classi terze della S.S.1°grado, in italiano, si confermano al di sopra della media Campania e Sud e poco al di sotto della media dell’Italia. In matematica il risultato delle prove è allo stesso livello della media del Sud , ma è al di sotto della media della Campania e in particolare dell’Italia. Le principali criticità riscontrate sono: - la varianza dei risultati tra le classi in entrambi gli ordini di scuola sia in italiano che in matematica; tale criticità la si potrebbe risolvere, secondo quanto suggerito dagli esperti dell’INVALSI, con un maggior controllo e una più attenta sorveglianza durante la somministrazione delle prove standardizzate e un’adeguata formazione delle classi. -la scarsa correlazione tra voto delle classe e punteggio alla prova INVALSI;

- la flessione degli esiti delle prove degli studenti osservata nella restituzione dei dati del triennio (2013/14,2014/15,2015/16)

Tali risultati negativi creano una comprensibile frustrazione nei docenti, ma sono mancate finora vere azioni di miglioramento, in parte perché l’analisi dei risultati delle prove standardizzate restano chiuse nell’ambito della disciplina, raramente diventano oggetto di una vera discussione all’interno dei dipartimenti e del Consiglio di Classe

L’istituto riesce a raggiungere

risultati accettabili attestandosi perlopiù al di sopra della media della Campania, Sud e Italia per la primaria, e pari o al di sopra della media del sud Italia per la secondaria.

Relativamente al quadro di

riferimento adottato nel Progetto Valutazione e Miglioramento, i valutatori hanno riscontrato nel nostro istituto, per quanto concerne le pratiche educative e didattiche e l’ambiente organizzativo per l'apprendimento, - livelli eccellenti per:

Progettazione della didattica e valutazione degli studenti, Sviluppo della relazione educativa e tra pari, Identità strategica e capacità di direzione della scuola (leadership); -livelli buoni per: Selezione

dei saperi, Scelte curricolari e offerta formativa, Inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi, Continuità e orientamento, Gestione strategica delle risorse, Sviluppo professionale delle risorse, Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie, Attività di autovalutazione.

2

Dal 2013 al 2015 la scuola ha partecipato al progetto Valutazione e Miglioramento (V&M), i valutatori INVALSI hanno redatto un Rapporto di Valutazione esterna dal quale si evince un livello accettabile relativamente ai Risultati inerenti al successo scolastico, alle competenze acquisite e all’equità degli esiti. Sono state suggerite alcune piste di miglioramento in base alle quali la scuola ha predisposto e attivato nel 2014-15 un Piano di Miglioramento biennale riguardante le aree RISULTATI-Equità degli esiti e PROCESSI – selezione dei saperi.

Il Piano di Miglioramento predisposto per il progetto V&M, sottoposto all’analisi critica da parte dell’INVALSI, è stato giudicato positivamente rientrando nella fascia più elevata dei criteri di valutazione adottati.

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Descrizione dei

processi che hanno portato ll lt d li

Criticità individuate / piste di miglioramento

Punti di forza della scuola/risorse

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. L’autovalutazione e le forme di controllo/monitoraggio delle attività didattiche costituiscono una pratica consolidata negli anni scolastici precedenti, seppur sempre in via di sviluppo; tuttavia era ancora da migliorare la riprogettazione sulla base dei risultati dell’autovalutazione. Nel 2015 il gruppo di miglioramento ha proceduto all’analisi degli indicatori del RAV, relativi alle tre dimensioni Contesto e risorse - Esiti – Processi, e dei dati dell’istituto già pubblicati sulla piattaforma, dove sono raccolte informazioni provenienti da varie fonti (Scuola in chiaro, INVALSI, Questionario Scuola ecc.). Attraverso la lettura comparata dei nostri dati con quelli riportati per le scuole della regione Campania e del Paese, si è avviato un dettagliato processo di autovalutazione che, ponendo in relazione esiti di apprendimento, processi organizzativi-didattici e contesti socio-culturali, ha portato ad individuare i punti di forza e di debolezza del nostro Istituto. Al termine di questo lavoro di riflessione, sono state individuate alcune criticità, relative agli esiti degli studenti , nelle aree dei risultati scolastici e delle competenze chiave e di cittadinanza, verso cui orientare le successive azioni di miglioramento dell’offerta formativa.

Nel 2015-2016 il RAV è stato aggiornato in base al lavoro svolto nel precedente anno scolastico ma priorità e traguardi non sono variati. E’ stato predisposto, inoltre, da una specifica commissione ed in via sperimentale, anche il RAV per la scuola dell’infanzia; nel corrente a.s. la scuola ha partecipato anche alla relativa consultazione on-line proposta dall’INVALSI.

La scuola ha aderito alla rete MUSA, promossa dal Polo Qualità di Napoli (’USR-Campania) partecipando alle iniziative di formazione, e ne ha adottato gli strumenti per l’autovalutazione e le procedure per la certificazione della qualità. I risultati della autovalutazione sono condivisi nel collegio dei docenti.

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Linea

strategica del piano

Sviluppare le competenze disciplinari, sociali e civiche per il successo formativo La dirigenza si propone di sostenere lo sviluppo professionale e la gestione strategica delle risorse a disposizione della scuola finalizzando gli interventi in maniera diretta sugli insegnanti e indiretta sugli alunni per: -migliorare, con opportune strategie didattiche, gli esiti formativi degli alunni; -promuovere la progettazione, la valutazione e la certificazione delle competenze disciplinari, sociali e civiche; - favorire l’uso delle tecnologie e della dimensione laboratoriale per innovare, supportare e facilitare i processi di insegnamento/apprendimento, nonché migliorare gli esiti degli studenti. L’azione strategica si articolerà in percorsi progettuali tesi a migliorare globalmente la performance dell’Istituzione e raggiungere i traguardi prefissi. Definizion Traguardi Indicatori Risultati I anno Risultati II anno Risultati III anno

1.Miglioramento degli esiti nelle discipline di base 2.Sviluppo delle competenze sociali e civiche degli studenti

1a. Percentuale di alunni nelle fasce di valutazione medio-alte per italiano, matematica e lingue straniere. 1.b Esiti relativi al primo anno delle scuole superiori di secondo grado degli alunni in uscita dal nostro Istituto: % abbandono scolastico e valutazione di italiano, matematica e l i n g u e 1.c Risultati delle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica: confronto con scuole di simile ESCS ed indice di varianza tra le classi 2.a Numero di rapporti disciplinari 2 b. Numero di assenze, di ritardi e di uscite anticipate 2.c Valutazione del comportamento e delle competenze chiave di cittadinanza

Aumento del 5%, rispetto alla situazione di partenza, del numero di alunni nelle fasce di valutazione medio- alte (8-9) Riduzione del 5% del n° di rapporti disciplinari, del n° di assenze, ritardi e permessi rispetto alla situazione di partenza.

Aumento del 10%, rispetto alla situazione di partenza, del numero di alunni nelle fasce di valutazione medio- alte (8-9) Riduzione del 10% del n° di rapporti disciplinari, del n° di assenze, ritardi e permessi rispetto alla situazione di partenza.

Aumento del 15%, rispetto alla situazione di partenza, del numero di alunni nelle fasce di valutazione medio-alte (8-9) Riduzione del 20% del n° di rapporti disciplinari, del n° di assenze, ritardi e permessi rispetto alla situazione di partenza.

Il piano di miglioramento così predisposto è comunque soggetto ad eventuali rimodulazioni qualora lo si ritenesse necessario

ELENCO DEI PERCORSI DI MIGLIORAMENTO

Le priorità individuate risultano essere:

1 Miglioramento degli esiti nelle discipline di base 2 Sviluppo delle competenze sociali e civiche

In particolare:

Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso

alla priorità Curricolo, progettazione e valutazione

-Sviluppo delle competenze disciplinari attraverso la progettazione di percorsi curriculari ed extracurriculari per il recupero, consolidamento e il potenziamento -Elaborazione di uno strumento di valutazione delle competenze sociali, civiche e metacognitive. -Verticalizzazione di programmazioni e valutazione tra SI, SP e SS1G attraverso l'applicazione del curricolo d'Istituto.

-Riduzione della varianza tra le classi nei risultati conseguiti -Riduzione in tutte le classi dello scostamento tra punteggio nelle prove standardizzate e la valutazione della scuola -Elaborazione di un adeguato strumento di valutazione delle competenze sociali, civiche e metacognitive.

1

Ambiente di apprendimento

-Revisione del regolamento disciplinare degli studenti con un sistema che preveda sanzioni e premialità. -Incremento dell'uso di modalità didattiche innovative.

2

Inclusione e differenziazione

-Adozione di strategie coinvolgenti come attività espressive e creative, esperienze di cittadinanza attiva, lavori sulle dinamiche di classe e sulle emozioni.

2

Continuità e orientamento

Coerenza tra programmazioni e curricolo verticale 1

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Monitoraggio in tempo reale del numero di assenze, ritardi, permessi in entrata e uscita.

2

Sviluppo professionale delle risorse

-Formazione e aggiornamento in servizio per personale docente e ATA sulle tematiche oggetto del piano di miglioramento. -Potenziamento delle competenze digitali e metodologico-didattiche con l'uso delle nuove tecnologie

1 / 2

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Coinvolgimento di associazioni del territorio in percorsi finalizzati allo sviluppo delle competenze sociali. Condivisione e diffusione del PTOF all’utenza e agli Enti locali

2

Le relative azioni di miglioramento saranno declinate e implementate nei seguenti percorsi:

PERCORSO

TITOLO DEL PERCORSO

Percorso n. 1

Progettazione e valutazione condivisa delle competenze

Percorso n. 2 Attuazione efficace del curricolo verticale tra i diversi ordini di scuola.

Percorso n. 3 Recupero e potenziamento delle competenze

Percorso n. 4 Progetti extracurricolari finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prioritari

Percorso n. 5

Incremento nell’uso di modalità didattiche innovative e inclusive

Percorso n. 6 Revisione, diffusione, interiorizzazione del regolamento disciplinare

Percorso n. 7 Integrazione con il territorio

Percorso n. 8 Sviluppo e valutazione delle competenze chiave metacognitive, sociali e civiche

Percorso n.9 Formazione del personale docente e ATA

La descrizione dettagliata, le fasi di attuazione e la tempistica dei percorsi è riportata nel PDM allegato al PTOF.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)

SEZ.3

Progettazione educativa curricolare ed extracurricolare

ersegue con og a Scuola Prim

a parte del I^ c

IL CURRICOLO DELL’ISTITUTO

Le ultime “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione” del 4 settembre 2012 ribadiscono che la finalità della scuola del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione;

P ni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. L aria, della durata di cinque anni, insieme con la Scuola Secondaria di primo grado, f iclo di istruzione: un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e per l’intero arco della vita. La nostra scuola intesa come comunità professionale valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti i suoi operatori, si impegna a costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali. Inoltre, il D.P.R. 275/99 consente alle istituzioni scolastiche di determinare il curricolo integrando la quota nazionale con la quota locale. Il curricolo sarà arricchito con attività e percorsi formativi trasversali e verticalizzati integrati sulla base di raccordi con il Museo Civico il Museo Archeologico di Calatia e le associazioni culturali presenti sul territorio, “Un Fiore per la vita” e “Kumpà”. La quota destinata ad attività legate al territorio nasce dal bisogno di riappropriarsi delle proprie radici locali rispetto ad una società globalizzata che tende ad annullarle, assimilando e uniformando consumi, abitudini, stili di vita. L’I.C. Aldo Moro, già dall’a.s. 2013/2014, ha attuato una sperimentazione di verticalizzazione del curricolo per l’insegnamento delle discipline dell’italiano e della matematica, dal titolo PROGETTO RICERCA-AZIONE, Indicazioni Nazionali 2012 verso Europa 2020 - Accompagnamento curricolo verticale per gli apprendimenti di base della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’ istruzione. Tale progetto è stato realizzato in rete con l’I.C. di Arienzo (scuola capo fila), l’I.C. Giovanni XXXIII di S. Maria a Vico, l’I.C. I Circolo /Villaggio di Maddaloni, l’I.C. De Nicola di Maddaloni, il Convitto Nazionale di Maddaloni. Sulla base di tale esperienza, l’I.C. Aldo Moro ha attivato un piano di miglioramento per l’elabo raz ione del curricolo verticale, coinvolgendo un gruppo di lavoro per la qualità e i vari dipartimenti disciplinari. Il curricolo per il nostro Istituto tenderà a caratterizzarsi come percorso formativo unitario, ispirato ad una logica progressiva che porti allo sviluppo e al raggiungimento di competenze definite e certificabili sia negli specifici ambiti disciplinari sia in quelli trasversali e metodologici. Sarà costruito nel pieno rispetto della specifica identità educativa e professionale di ciascun segmento e mirerà a facilitare il raccordo con il secondo ciclo di istruzione e formazione. Le competenze che si intendono sviluppare sono da considerarsi come capacità di mobilitare, combinandole, conoscenze, abilità, attitudini, capacità personali, sociali e metodologiche per gestire situazioni e risolvere problemi in contesti significativi con autonomia e responsabilità utilizzando i saperi posseduti e anche attivandone nuovi. Si è scelto di organizzare il curricolo a partire dalle otto competenze chiave europee esplicitate nella Raccomandazione del Parlamento europeo 2006 e riportate nella Premessa delle Indicazioni 2012 perché esse rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell'educazione in quanto necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Le competenze chiave europee relative alle Indicazioni nazionali sono:

1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia. 4. Competenza digitale (competenze tecnologiche di utilizzo delle tecnologie della

comunicazione e dell’informazione) 5. Imparare a Imparare 6. Competenze sociali e civiche (Cittadinanza e Costituzione, Collaborare e partecipare;

Agire in modo autonomo e responsabile). 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza (presa di decisioni, il problem solving, le

competenze progettuali) 8. Consapevolezza ed espressione culturale (identità storica; al patrimonio artistico

e letterario; all’espressione corporea) Questi processi richiedono attività di studio, d i formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del Dirigente Scolastico per la direzione, il coordinamento e la valorizzazione delle risorse umane interne e, nello stesso tempo, per l’ascolto delle esigenze espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, che si organizza oggi nella forma dell’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado, richiede di progettare un curricolo verticale attento alla continuità del percorso educativo e al raccordo con la Scuola Secondaria di 2° grado. L’intero percorso curricolare, elaborato unitariamente, ha intenzione di garantire la qualità dell’apprendimento di ciascun alunno attraverso il “fare” di una didattica laboratoriale e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Nella pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini disciplinari e avere come riferimento ultimo la promozione di competenze che necessitano dell’apporto simultaneo di più saperi disciplinari. Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Per assicurare a tutti gli alunni il diritto all’istruzione e alla formazione la scuola deve attivare strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente va posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti (cognitivi, affettivi, relazionali corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi) senza escludere la socializzazione e le relazioni nel gruppo classe e promovendo legami cooperativi fra i vari componenti e la gestione di conflitti. Tutto ciò è condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno e in questa prospettiva i docenti pensano e realizzano i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora (hic et nunc). Individuate le Finalità della programmazione curricolare da perseguire, declinati gli obiettivi in termini di competenze/capacità, l’Istituto Comprensivo A. Moro si pone come obiettivo generale del proprio processo di insegnamento quello di

SVILUPPARE COMPETENZE

Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto; indicano ciò che l’alunno è effettivamente capace di fare, di pensare, di agire, nell’unità del suo essere persona, davanti alla complessità unitaria dei problemi e delle situazioni che si trova ad affrontare e a risolvere.

In allegato è riportato il curricolo verticale d’Istituto con i traguardi di competenze in uscita degli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado.

Curriculo formativo-educativo verticale

Come in tutti gli Istituti Comprensivi, anche nel nostro si realizzano esperienze concrete di continuità nella progettazione curricolare e nella gestione operativa dei percorsi formativi attraverso un raccordo tra cicli.

Continuità educativa e didattica

La continuità del processo educativo è una condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. La scuola si impegna a favorire il processo di continuità pedagogica, curricolare, organizzativa. Nel nostro Istituto molteplici sono gli strumenti attraverso i quali vengono attivate forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo: . situazioni di formazione ed aggiornamento in comune dei docenti dell’Istituto; . progettazione di attività per gli alunni delle sezioni/classi ponte in collaborazione tra scuole; . scambio di informazioni per la conoscenza degli alunni . incontri tra docenti per la formazione delle classi iniziali; . verifica, ad anno scolastico iniziato, dell’inserimento degli alunni nel nuovo segmento scolastico; . interventi specifici per gli alunni in situazione di handicap (assistenza dell’insegnante di sostegno,

inserimento graduale nella nuova scuola, incontri con l’équipe psico-medico-pedagogica, con i docenti e con i genitori);

. incontri per i genitori con gli insegnanti dei vari gradi scolastici.

. predisposizione di progetti accoglienza

STRUTTURA DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Nella Scuola dell’Infanzia: Sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.

Nella Scuola Primaria:

Un progressivo, unitario, coordinato processo di alfabetizzazione culturale degli alunni promuovendone lo sviluppo personale e sociale.

Nella Scuola Secondaria di I grado:

Sistemazione organica di conoscenze, abilità e competenze degli alunni in funzione della propria identità e del proprio progetto di vita.

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità,

• è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati

e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Orientamento

I rapidi mutamenti della società attuale, il superamento veloce di idee e contenuti, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di rapportarsi con gli altri, di comunicare mettono sempre più in luce l’importanza dell’orientamento, attraverso le varie agenzie di socializzazione tra cui, in primo luogo, è la scuola ad avere le maggiori possibilità di intervento. L’azione della scuola nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole deve tuttavia, nell’attuale situazione, avere sia una valenza informativa, ma soprattutto formativa, secondo lo stesso dettato legislativo. Questo prevede infatti e prefigura un’ipotesi di orientamento a più dimensioni; non più solo orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se stessi. L’acquisire capacità di comunicare, di trovare le informazioni necessarie, di continuare a formarsi, di saper usare le proprie conoscenze appare attualmente più importante che non il possedere molte conoscenze o il fare, a tutti i costi, la scelta perfetta, stereotipo ancora diffuso anche se messo in discussione. Infatti, nell’attuale mondo del lavoro, non esiste più una stretta corrispondenza tra gli studi intrapresi dopo la scuola media e le attività professionali, anche perché queste, negli ultimi anni, risultano molto più varie, articolate e specialistiche rispetto ai percorsi proposti dalla scuola. Inoltre, le trasformazioni continue del mondo del lavoro sono in contrapposizione con la scelta di indirizzo "fatta una volta per sempre", fatta quando si è molto giovani, perché richiedono elasticità,

disponibilità al cambiamento, abilità di base e conoscenze molto personalizzate.

Orientare non significa più, o non significa solamente trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa una ulteriore possibilità per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo, capace di autoorientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto sufficientemente definito, che dovrà prevedere momenti di verifica e di correzione. Imparare che si può scegliere, oltre che imparare a scegliere sapendo che cosa e come e verificando le proprie scelte, rende meno astratto il percorso e riduce i rischi legati allo scarso collegamento con la realtà in un aleatorio confronto con immagini idealizzate, tipico dell’adolescenza.

Metodologie didattiche e valutazione

Metodologie

L’attività didattica è improntata secondo criteri atti a favorire l’approccio diretto dell’allievo verso la realtà circostante, la cooperazione e l’aiuto reciproco. Nello specifico la metodologia tenderà: allo sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo per la responsabilizzazione e

l’organizzazione del pensiero; alla promozione delle attività laboratoriali come luogo di acquisizione di competenze intese

come sintesi di sapere e saper fare; all’acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti disciplinari diversi; alla promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza; all’impiego di strumenti multimediali.

Da settembre 2014 tutte le aule della scuola secondaria di primo grado sono dotate di LIM e PC; questa innovazione consente di attuare una didattica curricolare che, attraverso linguaggi multimediali, più vicini al mondo dei ragazzi, stimola l’attenzione e la partecipazione alle attività. Tale nuovo modo di lavorare permette il coinvolgimento dell’intera classe , la valorizzazione e l’inclusione di tutte le potenzialità degli studenti.

Accanto alle scelte metodologiche connotative della disciplina presa in considerazione, ritenute maggiormente idonee a conseguire gli obiettivi didattici programmati, la didattica adopererà:

- il metodo della ricerca descrittiva sul campo nell’area antropologica; - la ricerca storiografica; - il metodo del problem solving; - il metodo ipotetico – deduttivo e sperimentale; - metodologie disciplinari specifiche: es. globale-analitico-sintetico e fonematico-sillabico in

italiano, ecc. - l’interazione verbale; - la valorizzazione dell’errore; - l’animazione teatrale; - il brainstorming; - i linguaggi non verbali ed espressivi;

Le attività didattiche saranno organizzate e svolte con modalità diverse, proprie dei tre ordini di scuola, e prevedranno lezioni frontali, lezioni per piccoli gruppi, interventi individualizzati.

Criteri di valutazione

Al fine di rendere omogenea la valutazione, nel rispetto delle disposizioni del Decreto n. 122/2009, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del D.l. 1° settembre 2008 n.137, a livello d’Istituto, saranno considerati i seguenti parametri:

Partecipazione intesa come capacità di:

fare domande sull’argomento che si sta trattando mostrarsi attento a tutti gli aspetti della discussione intervenire su problemi di facile soluzione

Impegno, inteso come capacità di:

eseguire i compiti in maniera regolare e accurata; essere provvisto del materiale necessario; non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà.

Metodo di studio, inteso come capacità di:

organizzare materiali, tempi, modalità di lavoro; Schematizzare le informazioni; procedere in modo autonomo.

Socializzazione, intesa come capacità di:

stabilire buoni rapporti con compagni ed insegnanti; essere disponibile alla collaborazione ed al lavoro di gruppo

Progressi rispetto alla situazione di partenza, intesi come capacità di :

evidenziare risultati significativi, costanti e regolari in relazione alla situazione di partenza;

procedere autonomamente.

Livello delle competenze e di abilità inteso come capacità di:

acquisizione dei contenuti; elaborazione personale dei contenuti; riutilizzo delle conoscenze in contesti diversi; far proprie le tecniche di lavoro ed eseguire correttamente i procedimenti.

Comportamento:

portare a termine con affidabilità gli impegni presi; contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico e di vita; curare la propria persona; aiutare i compagni nel superare le difficoltà;

utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola; rispettare le regole convenute; assumersi le responsabilità dei propri doveri di alunno .

Strumenti di valutazione

La verifica degli apprendimenti si realizzerà attraverso prove, strutturate e non, diverse e ripetute nel tempo e tenderà a quantificare le nuove conoscenze. Inoltre, per rendere la valutazione omogenea tra le diverse sezioni, ciascun dipartimento predispone delle prove di verifica per classi parallele in ingresso, in itinere e finali con relative griglie di valutazione. Gli esiti di tali prove vengono monitorati dal gruppo di autovalutazione d’ist it uto e condivi si con il coll egio dei docenti. La valutazione riguarderà i livelli di acquisizione della competenze raggiunte in relazione agli obiettivi di apprendimento e all’impegno dimostrato dagli alunni. Il percorso risulterà dalle osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento che ogni insegnante annoterà nel proprio registro personale, dalle verifiche periodiche delle attività programmate e dagli interventi attuati.

Il sistema di valutazione delle competenze in relazione all’impianto metodologico-didattico adottato consente: - una valutazione di ingresso, formativa e finale; - fa riferimento agli standard di competenze definiti nelle singole aree; - utilizza strumenti di accertamento formalizzati e validati; - prevede periodicamente una comunicazione formalizzata ai beneficiari dei risultati conseguiti.

La valutazione all'interno dell'Istituto avviene seguendo i tempi ed i modi indicati a seconda dei

differenti ordini di scuola:

Ordine di scuola

Tipo di valutazione Tempi e modi

Scuola dell'Infanzia Profilo dell’alunno Febbraio (scritto) Giugno (scritto)

Scuola Primaria Scheda di valutazione Febbraio – Giugno (scritta)

Scuola Sec. di I grado

Scheda di valutazione Febbraio – Giugno (scritta)

Sono previsti inoltre nei mesi di dicembre e aprile incontri individuali con i genitori nei quali viene comunicato l’andamento didattico disciplinare dei singoli alunni.

Verifica, misurazione e valutazione La valutazione disciplinare viene espressa in decimi e in giudizi analitici per la scuola primaria e in soli decimi per la secondaria di I grado. Essa scaturisce sia dalle osservazioni sistematiche, sia dalla misurazione attraverso le verifiche periodiche (prove scritte, interrogazioni, controllo circa l’uso degli strumenti, ecc.). Viene altresì valutato in decimi il comportamento degli alunni. Si valutano così, contemporaneamente, l’acquisizione di competenze e la qualità dei comportamenti nella partecipazione, vista non solo come volontà di applicazione, ma anche come presa di coscienza della propria identità e come acquisizione di autonomia.

Per il passaggio dai criteri ai livelli vengono tenuti in considerazione i principi della prevalenza e della progressività.

Si acclude tra i documenti allegati al PTOF, la sezione “Attribuzione delle valutazioni per il profitto”.

Valorizzazione dell’eccellenza

Dall’anno scolastico 2009/2010 il Collegio dei Docenti, con l’approvazione del Consiglio d’Istituto, ha introdotto la valorizzazione delle eccellenze per gli alunni che nel corso dell’anno hanno acquisito un elevato livello di competenze riportando un profitto di eccellenza e hanno assunto un ruolo particolarmente propositivo e collaborativo. I nominativi degli alunni risultati “eccellenti” vengono affissi all’albo della scuola in segno di merito con consegna dell’attestato finale.

PROGETTO DI FLESSIBILITA’ DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA

(attività per classi parallele per il recupero delle competenze e per la valorizzazione delle eccellenze)

Premessa

Il progetto di flessibilità didattica risponde all'esigenza di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza e di ampliare l'offerta formativa in funzione dei bisogni cognitivi individuali, modulando in maniera flessibile i processi e le attività proprio a partire dalle caratteristiche specifiche dei singoli studenti e dei gruppi di studenti. L'organizzazione di gruppi per livelli di competenze facilita la risposta alle richieste dei diversi stili cognitivi e consente la progettazione di interventi didattici funzionali destinando un periodo di attività didattica al recupero, consolidamento e potenziamento: attraverso la differenziazione dei percorsi si può effettuare potenziamento e recupero in maniera programmata, senza risorse aggiuntive richieste alle famiglie.

Destinatari: Tutti gli alunni di Scuola Primaria e Secondaria di I grado

Finalità: GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI GLI STUDENTI

Dare la possibilità a ciascun alunno, senza discriminazioni, di apprendere al meglio i contenuti proposti, persegue lo scopo prioritario di contrastare la demotivazione e lo scarso impegno nello studio, per migliorarne il successo scolastico e l’apprendimento. Il concetto di successo formativo rimanda agli esiti degli studenti nel breve e medio periodo. E' importante che la scuola sostenga il percorso scolastico degli studenti, prestando particolare attenzione agli studenti in ritardo, con debiti formativi, promossi con il minimo dei voti, e riducendo al minimo l'incidenza dei trasferimenti e degli abbandoni.

Ipotesi di lavoro ed organizzazione

TEMPI: le attività si svolgeranno in due periodi di tre settimane ciascuno, nei mesi di novembre e marzo. Il progetto si articola in tre fasi.

1^ FASE: ORGANIZZATIVA

2^ FASE: FLESSIBILITA’ DIDATTICA

3^ FASE:

VERIFICA

Nella fase organizzativa del progetto i docenti dei dipartimenti disciplinari di italiano, matematica elaborano percorsi di recupero-consolidamento e potenziamento di specifiche competenze. Gl i alunni saranno suddivisi in gruppi di livello, individuati a seguito degli esiti conseguiti dagli studenti nel primo periodo. L’orario scolastico è stato già predisposto per consentire tale modalità didattica

Nel periodo di flessibilità si svolgeranno attività per classi parallele per gruppi di livello mirate all’acquisizione di competenze specifiche, come stabilito nei dipartimenti in fase organizzativa.

L’efficacia delle attività sarà valutata attraverso le prove di verifica sommativa quadrimestrale elaborate dai dipartimenti.

Metodologia Verranno attuate lezioni frontali, esercitazioni, attività guidate, attività di gruppo e/o a coppia per consentire il recupero, il consolidamento e l’approfondimento per le eccellenze.

Nella Scuola Primaria si ricorrerà a moduli diversi di lezione allo scopo di diversificare l’offerta formativa e renderla adeguata ai diversi stili di apprendimento. Sarà rimodulato il piano orario e didattico delle classi prevedendo l’accorpamento di due o più classi parallele suddivise per gruppi di livello. Si cambierà la disposizione delle classi per favorire la costituzione e la coesione dei gruppi.

Nella SS1° Grado: ogni gruppo svolgerà, per ciascun periodo, 1 modulo di 6 h per italiano e matematica Due o tre classi verranno accorpate e riorganizzate in gruppi di livello di competenze con la possibilità di interagire con docenti diversi dai propri. L’incontro di ragazzi provenienti da classi diverse offrirà occasioni di crescita, socializzazione, integrazione con il recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità di base.

Obiettivi Permettere in modo più adeguato di colmare le lacune pregresse degli studenti e/o potenziare le

loro abilità già possedute. Incrementare l’autostima e la motivazione all’apprendimento. Favorire la socializzazione. Acquisire un valido metodo di studio. Migliorare la relazione, la comunicazione e il confronto fra alunni e alunni, docenti e docenti.

Risultati attesi Il progetto mira ad un miglioramento nei processi di apprendimento per tutti e per ciascuno, approfondendo e condividendo pratiche educativo-didattiche che favoriscano processi di inclusione, ribadendo un principio cardine della scuola pubblica, cioè quello di offrire a tutti le medesime opportunità, promuovendo le condizioni per “star bene e sentirsi a proprio agio” (autostima e fiducia in se stessi e negli altri) e “far bene” (senso dell’autoefficacia).Il vero successo si raggiungerà solo quando il progetto dell’Istituzione scolastica verrà condiviso e sostenuto dalla prima agenzia educativa, la FAMIGLIA, senza la cui collaborazione strategica ogni sforzo sarebbe vano.

I NOSTRI ALUNNI E ALUNNE SPECIALI

L’insegnante di sostegno specializzato, assegnato dal Dirigente scolastico a tutta la classe in cui è incluso l’alunno/a con certificazione appropriata, è contitolare e corresponsabile della programmazione di classe; gli compete il coordinamento delle risorse e dei vari interventi per gli alunni diversamente abili.

Egli dovrà:

• leggere ed analizzare il profilo dinamico funzionale (P.D.F); • collaborare con il Consiglio di classe alla realizzazione del piano educativo individualizzato

(P.E.I.); • predisporre percorsi e strumenti specifici; • mantenere le relazioni con le strutture sanitarie e con le famiglie; • contribuire a definire i criteri di valutazione e le prove d’esame al termine del ciclo.

Il gruppo docenti, all’inizio dell’anno scolastico, fissa gli obiettivi formativi e didattici adeguati all’alunno diversamente abile, che verranno registrati nel P.E.I. Inoltre, la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 prevede linee di intervento per alunni con bisogni educativi speciali al fine di realizzare il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Con la successiva CM n. 8 del 06/03/2013 ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) (v. allegato) indirizzato oltre che agli alunni DA anche ai DSA e ai BES (v. allegato). Il nostro Istituto ha pertanto elaborato il PAI rilevando i BES come segue:

• alunni con disabilità certificate • alunni con disturbi evolutivi specifici • alunni con svantaggio socio-economico, linguistico-culturale e difficoltà comportamentali o

relazionali.

La valutazione conclusiva accerta i progressi e i cambiamenti che l’alunno ha raggiunto al termine del processo previsto, sempre rapportati alla situazione di partenza.

Il team docente o il consiglio di classe (GLH OPERATIVO) si incontra nei primi mesi dell’anno scolastico con gli specialisti dell’ASL per la stesura/aggiornamento condiviso del PDF. Se si tratta di un nuovo inserimento, l’incontro viene fissato prima dell’inizio delle lezioni, per permettere un’adeguata accoglienza.

I docenti di sostegno dell’Istituto si incontrano nel corso dell’anno per condividere le modalità di lavoro e discutere di eventuali problematiche.

Il Gruppo H (previsto dalla legge 104/92 art. 15 comm. 2) è un gruppo di studio e di lavoro composto dal Dirigente Scolastico, da insegnanti di sostegno e curricolari, da operatori dei servizi e dai genitori. Ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal P.T.O.F. Viene convocato all’inizio dell’anno scolastico per valutare il livello di integrazione degli alunni, programmare le attività, in itinere e al termine, per una verifica finale.

La nuova normativa sostituisce il concetto di integrazione con quello di inclusione. Il nostro Istituto, che vanta anni di impegno riconosciuto e di grande attenzione alla diversabilità ed alle relative problematiche che da essa scaturiscono, accoglie questo nuovo rifermento normativo ed assume iniziative in questa direzione sul piano operativo. Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che, come dice Canevaro, non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle della maggioranza degli alunni ‘normali’ della scuola. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.

Grande importanza, all'interno di tutte le classi dell'Istituto, viene data all'integrazione degli alunni stranieri. A questo proposito, vengono messi in atto, ogni anno, percorsi volti a favorire l'inserimento dei bambini e delle bambine non madrelingua. Il Protocollo di Accoglienza è un documento che contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri; definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici; traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana; delinea un quadro di riferimento comune all’interno dell’istituzione scolastica che assicuri continuità ed efficacia agli interventi, superando i rischi della frammentarietà e settorialità di fronte alla complessità delle situazioni e dei problemi e offre un’occasione di ricerca pedagogica e didattica, quindi occasione per migliorare l’offerta formativa per tutti gli alunni.

…ED ANCORA…

ACCOGLIENZA

In tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo si presta molta attenzione al momento iniziale sia per i bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell’infanzia sia per coloro che iniziano la scuola primaria o frequenteranno la classe prima della scuola secondaria di primo grado. Nei primi giorni di scuola le classi prime e le scuole dell’infanzia funzionano a orario ridotto, per consentire ai bambini ed ai ragazzi di familiarizzare gradualmente con il nuovo ambiente e conoscere al contempo tutti gli insegnanti della classe o della sezione. Sono previste, inoltre, visite degli ambienti scolastici, attività ludico-espressive per gli alunni delle classi prime ed una manifestazione finale con la presenza dei genitori .Gli alunni/e della SS1 g. effettuano un’uscita didattica di uno o due giorni.

ATTIVITÀ’ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA

L’attivazione delle Attività alternative è obbligo delle istituzioni scolastiche, così come stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato del 7 maggio 2010 ed afferma che l’istituzione in ogni scuola dell’attività alternativa “deve considerarsi obbligatoria per la scuola” perché “la mancata attivazione dell’insegnamento alternativo può incidere sulla libertà religiosa dello studente o della famiglia”. Nel pieno rispetto delle libere scelte dei genitori la scuola offre percorsi formativi modellati sui bisogni e le risorse degli alunni, tali da far acquisire abilità e competenze di base a tutti, senza mortificare l’eccellenza di quanti aspirano a percorsi formativi di approfondimento, nei modi, nei tempi e nella misura di cui ogni alunno è capace.

PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Sono presenti, spesso, nella scuola condizioni di svantaggio culturale, dovute a situazioni familiari deprivate, a scarsa scolarizzazione pregressa, a provenienza culturale diversa. Da ciò derivano, per l'alunno, molte difficoltà ad adottare comportamenti pertinenti al contesto educativo e il rischio di insuccesso scolastico. Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per l'uguaglianza, offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni deprivate; in particolare riteniamo che la scuola abbia il compito di accogliere al meglio il bambino, considerato nella sua interezza, offrendogli la possibilità di riflettere sulle sue conoscenze, organizzarle, approfondirle, arricchirle e ampliarle.

Tutti gli studi relativi al problema dello svantaggio hanno confermato il fatto che, già all'età di tre- quattro anni, molti danni provocati da un contesto socio-culturale sfavorevole sono profondi e quasi irreversibili. Per questo motivo pensiamo che il trattamento dello svantaggio debba essere un impegno prioritario, da assumere già nella scuola dell’infanzia. Educare significa cercare di capire, instaurando un rapporto adulto- bambino indirizzato più alla comprensione che al giudizio; questo presuppone da parte del docente un atteggiamento di accettazione e disponibilità nei confronti di tutti gli alunni. Per affrontare e superare lo svantaggio culturale, la scuola dovrà mettere in atto un modello organizzativo e didattico flessibile, usare metodologie pluralistiche, favorire l'uso dei linguaggi non verbali, organizzare laboratori e attività scolastiche come: teatro, piscina, gite, uscite sul territorio, visite guidate, collaborare con altre agenzie educative (famiglia, Enti locali, associazioni, case- famiglia).

L'esigenza di considerare attentamente la centralità dei bisogni formativi di ciascun alunno, richiede, inoltre, alla scuola il dovere di analizzare in profondità le cause che portano a:

. non ammissione alla classe successiva;

. assolvimento solo formale dell'obbligo scolastico;

. frequenze irregolari;

. qualità scadente degli esiti.

. drop out Gli obiettivi che la scuola può porsi nell'ambito di un tale intervento di prevenzione, sono correlati con la necessità di un miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico e devono mirare: alla prevenzione delle difficoltà; al consolidamento delle abilità; al recupero delle difficoltà di apprendimento dei ragazzi e potenziamento delle

abilità presenti; alla motivazione e al consolidamento delle abilità degli alunni più dotati.

Per attuare un intervento di prevenzione reale sono, inoltre, necessarie:

la conoscenza quantitativa del fenomeno delle bocciature e/o delle frequenze irregolari a livello di plesso;

la predisposizione di prove di ingresso e di livello per raccogliere dati qualitativi relativi agli alunni e ai gruppi classe;

l'organizzazione di indagini atte a definire le cause che, in ambito extrascolastico, possono essere all'origine di tali difficoltà;

la formazione in servizio dei docenti, per migliorare la capacità di articolare in modo funzionale le attività;

il raccordo continuo tra i vari ordini di scuola, sia per raccogliere e/o trasmettere la documentazione relativa agli interventi, sia per aiutare gli alunni a superare le fasi problematiche del passaggio da un tipo di scuola all'altro (Progetti di accoglienza per gli anni ponte

Prevenzione e intervento sul disagio Non si può parlare di bambini o di ragazzi senza immaginarli all’interno di una classe, alle prese con un compito o una interrogazione. La scuola rappresenta una delle agenzie educative più significative nella vita dei giovani, gli studenti sono portatori di cambiamenti sociali e culturali che si riflettono sulla scuola, sono gli studenti stessi che impongono ed espongono le loro difficoltà del “crescere”. Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma soprattutto a variabili personali e sociali. Comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento, di attenzione, difficoltà di inserimento nel gruppo, scarsa motivazione, basso rendimento, abbandono, dispersione scolastica, sono situazioni che la scuola affronta quotidianamente. Sono coinvolte, l’autostima, l’autoefficacia, l’ambiente di vita, l’ambiente scolastico dei bambini e dei ragazzi, il loro rapporto con l’insegnante, con la famiglia. Gli effetti del disagio scolastico sono:

disagio dell'alunno, dispersione, devianza; disagio dell'insegnante e disfunzione del sistema-scuola; disagio della famiglia .

Il disagio è legato spesso a difficoltà di inserimento sociale, di relazione, di isolamento, alla difficoltà di stare bene con gli altri.

Più fattori determinano una grande varietà di situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola. Alla scuola spetta il compito di attuare interventi operando su più livelli: quello del s i n g o l o studente, quello della classe (in senso sia orizzontale che verticale), quello del rapporto studente- scuola, e quello del rapporto scuola- famiglia.

Che cosa fa il nostro istituto:

Garantisce una rete di sostegno attiva, per lo studio di itinerari metodologico-didattici e di percorsi di superamento delle forme di disagio (tecniche di lavoro di gruppo cooperativo)

Facilita la collaborazione e lo scambio di esperienze con Enti locali, Associazioni ed altro. Sollecita la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie.

Crea un ambiente favorevole al contatto sociale. In conclusione, la scuola e soprattutto gli insegnanti svolgono un’azione importante nella prevenzione e nella gestione del disagio scolastico agendo nell’ambito delle attività quotidiane, favorendo un “agio” invece che un “disagio”, lavorando per creare un clima favorevole all’apprendimento.

Istruzione domiciliare Il diritto all ’istruzione è un diritto pieno ed esigibile, costituzionalmente sancito, per coloro che sono temporaneamente impediti a frequentare la scuola per motivi di natura sanitaria.

Per garantire il diritto allo studio sancito dalla Costituzione, in presenza di alunni malati, qualora si verifichino le condizioni previste dalla normativa (astensione prolungata dalla frequenza scolastica per un periodo non inferiore ai trenta giorni) e vi sia la richiesta della famiglia, supportata dal certificazione medica, verranno attivati Progetti personalizzati di istruzione domiciliare. Il Consiglio diclasse/interclasse elaborerà un progetto didattico personalizzato, l’assistenza didattica domiciliare sarà prestata in presenza, l’orario delle lezioni domiciliari verrà definito nel rispetto dei bisogni dell’alunno/a e in base alla disponibilità oraria dei docenti. Nel corrente anno scolastico il nostro Istituto attiva il Progetto “Il mondo che vorrei” con delibera del Collegio dei Docenti n.3 e approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n.4 del 28 ottobre 2016

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

La normativa viene incontro al problema dall’anno scolastico 2010-2011 con la legge 170/2010 e successivi decreti attuativi.

Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di Apprendimento occorre che l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). Occorre che l’intervento sia in ambito scolastico sia anche di tipo preventivo, attuato già nella scuola dell’infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei pre-requisiti dell’apprendimento della letto- scrittura; nella scuola primaria si può prevenire invece, attraverso la somministrazione di test di screening che consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-scrittura. Alla prevenzione segue la diagnosi precoce, con l’attivazione di trattamenti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura.

DISGRAFIA

Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto,

DISORTOGRAFIA

Difficoltà ortografica. In genere si riscontrano difficoltà

DISLESSIA

Difficoltà specifica nella lettura.

nello scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a

Difficoltà riconoscere comprendere

a e a

i segni

DSA

DISCALCULIA

Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero.

DISPRASSIA

Difficoltà di compiere movimenti coordinati sequenzialmente tra loro, in funzione di uno scopo.

DISNOMIA

Difficoltà di richiamare alla memoria la parola corretta quando è necessaria

La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA. In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel PTOF il Piano Annuale per l’Inclusione prevede che attività didattiche e di formazione sui DSA, che coinvolgano tutto il corpo docente.

Per aiutare gli alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le seguenti prassi:

essibili per i bisogni degli alunni; aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti…)

ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.

Per gli alunni con DSA adeguatamente certificato la valutazione e la verifica degli apprendimenti, effettuate in sede di esame conclusivo della scuola secondaria di primo grado, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Nello svolgimento delle prove d’esame verranno adottati strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine dell’esame non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122) A T T I V I T A ’ PROGETTUALI INTEGRATIVE L’integrazione degli alunni d.a. nella scuola, richiede un’attenzione particolare anche nella stesura di progettualità la cui finalità dovrà essere quella di supporto ai contenuti curriculari. Una didattica attiva e cooperativa in grado di valorizzare diversità e intelligenze degli alunni d.a. è alla base del progetto di integrazione incluso nel P.E.I. Pertanto gli obiettivi che la scuola si prefigge saranno: 2) fornire gli strumenti didattici-educativi all’alunno d.a. 3) favorire la creazione di legami significativi tra le persone 4) promuovere un clima sociale in cui le qualità umane siano un valore primario 5) valorizzare le conoscenze e le esperienze pregresse 5)gratificare e promuovere l’autostima Attraverso questi obiettivi, verranno individuati percorsi specifici, che, in base alle potenzialità di ciascuno, permetteranno l’acquisizione di competenze di base quali: a) saper leggere b) saper scrivere c) saper far di conto (operazioni semplici) anche con l’ausilio di strumenti compensativi d) essere in grado di comprendere un brano(anche facile) Gli alunni con bisogni speciali saranno inseriti nei progetti curriculari ed extracurriculari per poter condividere con i loro stessi compagni l’esperienza dei lavoro di gruppo. Nella parte progettuale (P.E.I.) i docenti di sostegno prevederanno, nell’ambito delle 18 ore curriculari n. 2 ore di alfabetizzazione informatica, n. 1 ora di psicomotricità, n. 1 ora di musicoterapia. Queste ore verranno svolte nei locali appositi della scuola, sia con la classe che con un gruppo di alunni per i quali è necessario un intervento alternativo alla lezione frontale. Per quanto attiene alla progettualità extracurriculare, verranno attuati progetti che impegneranno gli alunni d.a. in attività musicali per offrire loro una possibilità di espressione, alternativa liguistica attraverso il canto o l’uso di uno strumento

DATA RICORRENZA ATTIVITA’ PREVISTA

Inizio anno scolastico

Accoglienza Regolamento di disciplina diffusione tramite opuscolo per la socializzazione del regolamento dell’Istituto.

26 settembre Giornata europea delle lingue Performance per illustrare il meccanismo comunicativo in contesto europeo. Esercizio ginnico sull’”Inno alla Gioia”

2 ottobre Festa dei nonni Elaborati, testi poetici, disegni e interviste.

16 ottobre Giornata mondiale dell’alimentazione

Alimentazione e stili di vita. Cibo e cultura. Raccordi con il dipartimento di scienze e con il curricolo locale.

4 novembre Festa delle forze armate Manifestazione sul territorio con la Caserma Magroni. Incontro con rappresentanti delle forze dell’ordine. Attività in classe.

20 novembre Giornata dei diritti dell’infanzia Carta dei diritti dei bambini. Analisi di articoli ritenuti più significativi. Attività laboratoriali. Visione di film. Dibattiti.

21 novembre Festa dell’albero L’albero è Vita: funzioni e utilità. Interramento di alberi con il patrocinio di Legambiente e Guardia Forestale. Lavori nei laboratori e in classe.

25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Prevenzione del fenomeno della violenza contro le donne, la discriminazione di genere, attraverso l’informazione, la formazione e la sensibilizzazione degli studenti

3 dicembre Giornata internazionale dei Diritti delle persone con disabilità

Una giornata per sensibilizzare gli alunni alle problematiche della diversità e approfondire e sostenere la piena inclusione sociale

7-13 La settimana del coding Avviamento al pensiero computazionale

18 dicembre Giornata nazionale sulla sicurezza

Sicurezza a scuola, per strada, a casa, in raccordo con la referente alla sicurezza. Informazioni, discussioni e video, uso corretto dei botti di Natale con la collaborazione della Polizia di Stato. Seminario della Polizia Postale per aiutare i ragazzi a riconoscere i pericoli del web, fornirà le informazioni per muoversi in modo più sicuro nella rete e per contribuire attivamente all’instaurarsi di una corretta cultura nell’uso dei nuovi media.

19-22dicembre Festa di Natale Varie

27 gennaio Giornata della memoria Attività varie per ricordare la Shoah.

10 febbraio Giorno del ricordo delle foibe Iniziative varie per commemorare il genocidio nelle Foibe

8 marzo Festa della donna La figura della donna nelle diverse culture. Attività laboratoriali. Visione film. Dibattiti sulla violenza di generi-pari opportunità

19 marzo Giorno della legalità (Don Peppe Diana)

Lettura testi, visione film, attività laboratoriali, drammatizzazione. Seminario sulla criminalità organizzata

19 marzo L’ora della Terra Iniziative mirate al risparmio energetico e delle risorse naturali del pianeta 22 aprile Giornata della Terra Promozione della salvaguardia del pianeta 8 maggio S. Michele (curricolo locale) Celebrazione festività

GIORNATE COMMEMORATIVE, CONCORSI E MANIFESTAZIONI VARIE

dicembre

9 maggio Festa dell’Europa Celebrazione festività

Fine maggio Restituzione dei prodotti al territorio

Manifestazione finale con momenti musicali, balli e mostra di prodotti e manufatti.

Giugno Festa del “Volo” Serata danzante di saluto degli alunni ed alunne delle classi terze. Premiazione delle eccellenze e consegna attestati delle certificazioni esterne.

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Arricchimento/ampliamento dell’offerta formativa

La nostra scuola ha incrementato negli ultimi anni la propria offerta formativa, grazie anche al sostegno ed alla collaborazione attiva degli Enti locali, delle Agenzie territoriali ed al contributo delle famiglie degli alunni, arricchendola di proposte educative e didattiche che integrano le attività curricolari. Avvalendosi del contributo di esperti esterni ed interni, la nostra scuola amplia la progettazione integrata attivando progetti specifici che, affrontando tematiche educative per noi prioritarie, contribuiscono a definire ulteriormente l’identità del nostro Istituto, coerentemente con le LINEE GUIDA del P.T.O.F. sopra esposte e con le esigenze dell’utenza. La progettazione e realizzazione delle attività incluse nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il t r i e n n i o 2016/2019 vengono attivate in stretta conformità alla normativa nazionale (Decreto interministeriale n. 44/2001 relativo alle procedure di contabilità e CCNL vigente).

Per la stesura delle schede di presentazione dei progetti si tiene conto:

• Delle linee guida fornite dalla rilevazione dei bisogni formativi • Dell’atto di indirizzo della Dirigente Scolastica; • Delle macro aree individuate ed approvate dal Collegio dei Docenti; • Dello sfondo integratore del PTOF • Del budget assegnato all’Istituto Scolastico; • Di ulteriori progettualità d’intesa con enti ed Istituzioni esterne all’Istituzione scolastica.

ATTI VI TA’ DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE Le attività didattiche possono essere ampliate ed integrate da iniziative non strettamente curricolari. Tali proposte, discusse e concordate con le singole assemblee di classe o di sezione, non sono semplici "aggiunte" al programma scolastico, ma risultano pienamente inserite nella programmazione educativa e didattica di ciascuna classe o sezione e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dei ragazzi.

RAPPORTO CON L’AMBIENTE: Riteniamo sia un dovere della scuola sensibilizzare gli alunni verso i problemi legati al rapporto ambiente-salute al fine di favorire comportamenti più corretti e responsabili verso l’ambiente; in ogni ordine di scuola verranno affrontati argomenti come il problema dei rifiuti e del riciclaggio, verrà approfondito lo studio dell’ambiente locale (con particolare riferimento alle varie forme di inquinamento).

EDUCAZIONE ALIMENTARE: si propongono i seguenti obiettivi: favorire comportamenti idonei a prevenire pregiudizi ed errori alimentari, educare ad una nutrizione sana ed equilibrata, incoraggiare scelte consapevoli dei prodotti alimentari per formare cittadini coscienti delle proprie esigenze e dei propri diritti nell’ambito dei consumi.

PREVENZIONE: si affrontano temi legati alle tossicodipendenze quali il tabagismo, l’alcolismo e l’uso di sostanze stupefacenti. Particolare importanza viene riservata all’educazione alla sessualità.

LEGALITÀ: per contribuire alla formazione ed allo sviluppo del senso civico, per sensibilizzare al rispetto degli altri, del patrimonio comune, naturale e storico del proprio paese.

SICUREZZA: per conoscere, imparare e difendersi dai pericoli e dai rischi relativi agli incidenti in

ambiente domestico e scolastico, ai fenomeni sismici e idrogeologici.

SOLIDARIETÀ: per ampliare i rapporti interpersonali e gli orizzonti umani e culturali.

EDUCAZIONE STRADALE: per educare alla cultura della mobilità, alle responsabilità ed alla consapevolezza del rapporto esistente tra individuo e comunità.

AFFETTIVITÀ: per attivare atteggiamenti di conoscenza, ascolto di sé; attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti; conoscere le principali differenze fisiche, psicologiche e comportamentali tra maschi e femmine; esercitare modalità corrette ed efficaci di espressione delle proprie emozioni e delle affettività.

BIOETICA: PATROCINIO UNESCO CONCESSO ALL’ALDO MORO: le giovani generazioni maturano la propria identità anche attraverso la scuola, per cui essa rimane l’interlocutore privilegiato per azioni significative di sensibilizzazione culturale ed etico - sociale. E’ importante, pertanto, che i bambini e i ragazzi possano misurarsi con problematiche che chiamano in causa questioni etico-scientifiche, situazioni umane delicate, orizzonti valoriali significativi e profondi.

QUALITA’ D’AULA: per promuovere l’apprendimento cooperativo attraverso il progettare e lo stare insieme; apprendere nei momenti di non-aula, sperimentare nuovi metodi; costruire e condividere progetti e significati

Arricchimento Offerta Formativa

Tutti i Progetti inseriti nel Piano T r i e nn a l e dell’Offerta Formativa vengono classificati sulla base di tre aree specifiche:

Espressività: attività laboratoriali e di espressività (arte, musica, sport, teatro, cinema)

Eccellenza: potenziamento delle competenze linguistiche, scientifiche, tecniche (certificazioni)

Recupero: recupero delle abilità di base e superamento di situazioni di potenziale debolezza

SEDE CENTRALE

Denominazione del Progetto Finalità/Obiettivi

Progetto Natale

Favorire lo sviluppo di capacità di base ed educare i bambini a capire il significato del Natale come tradizione e amore.

Primularmente

Affrontare tutte quelle problematiche, oggettive ed emotive, che accompagnano le inevitabili fasi di passaggio della vita scolastica di un piccolo allievo, favorendo così l’inserimento, graduale e sereno, dei piccoli alunni dell’ultimo anno della SI alla SP.

Tra storia e leggenda

Conoscere e comprendere il significato delle tradizioni

Crescere in sicurezza

Portare l’attenzione dei bambini sui rischi e i pericoli legati a comportamenti non corretti in rapporto all’alimentazione, all’ambiente naturale e domestico. Educare alla cultura della prevenzione e sviluppare comportamenti corretti e responsabili

Legalità

Promuovere nei bambini la presa di coscienza della necessità di rispettare le norme che regolano la vita di gruppo e infondere il rispetto di sé e degli altri

Educazione prevenzione e salute

Educare gli alunni a comprendere la salute quale diritto fondamentale dell’individuo e della comunità e promuovere la prevenzione.

Educazione all’affettività

Educare gli alunni a comprendere l’importanza culturale e valoriale della connessione tra affettività, moralità e legalità.

Educazione ambientale

Educare gli alunni a comprendere l’ambiente come patrimonio inestimabile da tutelare con i propri comportamenti quotidiani.

Cittadinanza e Costituzione

Conoscere il proprio paese e sviluppare un senso di appartenenza alla propria comunità

Educazione stradale

Imparare a valutare in modo obiettivo le proprie capacità e i propri limiti per la propria sicurezza

Leggere aiuta a crescere

Favorire nei bambini il desiderio della lettura e responsabilizzarli nell’uso della biblioteca e del libro.

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PROGETTI CURRICULARI

Denominazione del Progetto Finalità/Obiettivi

Leggere aiuta a crescere

Favorire nei bambini il desiderio della lettura e responsabilizzarli nell’uso della biblioteca e del libro

Presepe vivente

Favorire lo sviluppo di capacità di base ed educare i bambini a capire il significato del Natale attraverso i valori dell’accoglienza, pace e solidarietà.

Legalità

Promuovere nei bambini la presa di coscienza della necessità di rispettare le norme che regolano la vita di gruppo e infondere il rispetto di sé e degli altri

Educazione prevenzione e salute

Educare gli alunni a comprendere la salute quale diritto fondamentale dell’individuo e della comunità e promuovere la prevenzione.

Educazione all’affettività Educare gli alunni a comprendere l’importanza culturale e valoriale della connessione tra affettività, moralità e legalità.

Educazione ambientale

Educare gli alunni a comprendere l’ambiente come patrimonio inestimabile da tutelare con i propri comportamenti quotidiani.

Cittadinanza e Costituzione

Promuovere nei bambini i valori della giustizia e della libertà

Educazione stradale Imparare a valutare in modo obiettivo le proprie capacità e i propri limiti per la propria sicurezza

Crescere in sicurezza

Portare l’attenzione dei bambini sui rischi e i pericoli legati a comportamenti non corretti in rapporto all’alimentazione, all’ambiente naturale e domestico. Educare alla cultura della prevenzione e sviluppare comportamenti corretti e responsabili

Tra storia e leggenda

Conoscere e comprendere il significato delle tradizioni

Primularmente

Affrontare tutte quelle problematiche, oggettive ed emotive, che accompagnano le inevitabili fasi di passaggio della vita scolastica di un piccolo allievo, favorendo così l’inserimento, graduale e sereno, dei piccoli alunni dell’ultimo anno della SI alla SP.

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Denominazione del Progetto Finalità –Obiettivi

Accoglienza

Garantire un passaggio dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria il più possibile sereno e positivo.

Continuità

Favorire l’inserimento nella nuova organizzazione scolastica prevenendo ansie e disattese

Un libro da leggere

Promuovere e potenziare negli alunni il piacere della lettura.

A Natale con i “tuoi”… amici

Condividere la gioia del Natale nella riscoperta delle tradizioni del proprio territorio e dei valori della pace e fratellanza

Crescere in sicurezza

Portare l’attenzione dei bambini sui rischi e i pericoli legati a comportamenti non corretti in rapporto all’alimentazione, all’ambiente naturale e domestico. Educare alla cultura della prevenzione e sviluppare comportamenti corretti e responsabili

Gioco con la matematica

Favorire il riallineamento in verticale delle competenze chiave per assicurare agli alunni il raggiungimento di livelli essenziali di competenza e rendere la scuola “adatta” a tutti gli allievi.

Legalità

Promuovere nei bambini la presa di coscienza della necessità di rispettare le norme che regolano la vita di gruppo e infondere il rispetto di sé e degli altri

Educazione prevenzione e salute

Educare gli alunni a comprendere la salute quale diritto fondamentale dell’individuo e della comunità e promuovere la prevenzione.

Educazione all’affettività

Educare gli alunni a comprendere l’importanza culturale e valoriale della connessione tra affettività, moralità e legalità.

Olimpiadi con amicizia

Sport per crescere insieme in modo armonico e in stato di benessere

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Educazione ambientale

Educare gli alunni a comprendere l’ambiente come patrimonio inestimabile da tutelare con i propri comportamenti quotidiani.

Educazione alla cittadinanza

Promuovere nei bambini i valori della giustizia e della libertà

Educazione stradale

Imparare a valutare in modo obiettivo le proprie capacità e i propri limiti per la propria sicurezza

Visite guidate e viaggi d’istruzione

Consentire agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali, storici ed artistici.

Bioetica Donare fa bene al cuore

Sensibilizzare alle questioni bioetiche in maniera interdisciplinare. Progetto approvato e patrocinato dall’UNESCO. Educare alla solidarietà e alla tutela della vita

L ’amico é

Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette al fine di interagire in modo appropriato e positivamente anche con persone aventi pareri e convinzioni diverse senza ricorrere ad atti di bullismo

First steps to CLIL

Sperimentazione di letture e attività per imparare a servirsi dell’inglese in molti contesti diversi e a comprendere lezioni di altre materie scolastiche in lingua

Music is life

Riflessione sull’importanza della musica intesa come sistema di comunicazione, come un vero e proprio linguaggio. Favorire lo sviluppo integrato delle potenzialità cognitive, espressive ed emotivo-affettive degli alunni.

Giornalino scolastico: “Nient’altro che noi!”

Laboratorio editoriale mirato ad incentivare la produzione linguistica, l’apprendimento di differenti linguaggi e lo sviluppo del proprio senso critico

Verso una scuola amica

Promuovere la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Il museo raccontato ai bambini

Avvicinare i bambini alle collezioni museali per renderli consapevoli della storia del proprio territorio, nonchè attenti e sensibili alle problematiche sulla conservazione e tutela del bene culturale

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Denominazione del Progetto Finalità-Obiettivi

Accoglienza Garantire un passaggio dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria il più possibile sereno e positivo.

Continuità

Favorire l’inserimento nella nuova organizzazione scolastica prevenendo ansie e disattese

Legalità

Promuovere nei bambini la presa di coscienza della necessità di rispettare le norme che regolano la vita di gruppo e infondere il rispetto di sé e degli altri

Educazione prevenzione e salute

Educare gli alunni a comprendere la salute quale diritto fondamentale dell’individuo e della comunità e promuovere la prevenzione.

Educazione all’affettività Educare gli alunni a comprendere l’importanza culturale e valoriale della connessione tra affettività, moralità e legalità.

Educazione ambientale Educare gli alunni a comprendere l’ambiente come patrimonio inestimabile da tutelare con i propri comportamenti quotidiani.

Educazione alla cittadinanza Promuovere nei bambini i valori della giustizia e della libertà

Educazione stradale

Imparare a valutare in modo obiettivo le proprie capacità e i propri limiti per la propria sicurezza

Un libro da leggere

Promuovere e potenziare negli alunni il piacere della lettura.

Natale e noi Condividere la gioia del Natale nella riscoperta delle tradizioni del proprio territorio e dei valori della pace e fratellanza

Ti racconto il mio territorio…tra sacro e profano

Condurre i bambini a riappropriarsi delle radici locali attraverso la conoscenza di luoghi di culto, personaggi famosi del luogo, antichi aneddoti e leggende.

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Bioetica Donare fa bene al cuore

Sensibilizzare alle questioni bioetiche in maniera interdisciplinare. Progetto approvato e patrocinato dall’UNESCO. Educare alla solidarietà e alla tutela della vita

Crescere in sicurezza

Portare l’attenzione dei bambini sui rischi e i pericoli legati a comportamenti non corretti in rapporto all’alimentazione, all’ambiente naturale e domestico. Educare alla cultura della prevenzione e sviluppare comportamenti corretti e responsabili

Pari opportunità

Educare alla non-violenza. Sensibilizzare alla solidarietà, alla tolleranza e alla capacità di collaborazione, dialogo e comunicazione

Visite guidate e viaggi d’istruzione

Consentire agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali, storici ed artistici.

First steps to CLIL Sperimentazione di letture e attività per imparare a servirsi dell’inglese in molti contesti diversi e a comprendere lezioni di altre materie scolastiche in lingua

Music is life

Riflessione sull’importanza della musica intesa come sistema di comunicazione, come un vero e proprio linguaggio. Favorire lo sviluppo integrato delle potenzialità cognitive, espressive ed emotivo-affettive degli alunni.

Giornalino scolastico: “Nient’altro che noi!”

Laboratorio editoriale mirato ad incentivare la produzione linguistica, l’apprendimento di differenti linguaggi e lo sviluppo del proprio senso critico

Verso una scuola amica

Promuovere la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

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Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi

Accoglienza

Garantire un passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria di 1° grado il più possibile sereno e positivo.

Continuità

Favorire l’inserimento nella nuova organizzazione scolasticaprevenendo ansie e disattese.

Orientamento

Orientare gli alunni nella scelta della scuola superiore in vista di una professione futura.

Bioetica Donare fa bene al cuore

Sensibilizzare alle questioni bioetiche in maniera interdisciplinare. Progetto approvato e patrocinato dall’UNESCO. Educare alla solidarietà e alla tutela della vita

Mani tese alla legalità

Conoscere, condividere e rispettare le regole della convivenza civile e leggi fondamentali per poter vivere in una comunità rispettosa. Sensibilizzare alla legalità economica e comprendere il concetto di sicurezza economica e finanziaria.

Educazione prevenzione e salute

Educare gli alunni a comprendere la salute quale diritto fondamentale dell’individuo e della comunità e promuovere la prevenzione.

Educazione all’affettività

Educare gli alunni a comprendere l’importanza culturale e valoriale della connessione tra affettività, moralità e legalità.

Educazione ambientale

Educare gli alunni a comprendere l’ambiente come patrimonio inestimabile da tutelare con i propri comportamenti quotidiani.

Educazione alla cittadinanza Promuovere negli alunni i valori della giustizia e della libertà. Educare gli alunni ad assumere ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria.

Leggere giocando

Promuovere e potenziare negli alunni il piacere della lettura.

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Statistica@scuola

Promuovere l’uso della statistica tra i giovani per la conoscenza e la comprensione dei fenomeni che caratterizzano il territorio in cui vivono.

Curricolo locale Riprodurre e reinterpretare

Condurre i ragazzi a conoscere, ricostruire e valorizzare il proprio patrimonio culturale, il proprio ambiente di vita grazie alla scuola che “va verso il territorio” per conoscerlo e “farlo entrare” nelle aule” per diventarne custode.

Crescere in sicurezza

Portare l’attenzione dei bambini sui rischi e i pericoli legati a comportamenti non corretti in rapporto all’alimentazione, all’ambiente naturale e domestico. Educare alla cultura della prevenzione e sviluppare comportamenti corretti e responsabili

Equità in salute Promuovere azioni di discriminazione positiva a favore delle persone e delle comunità che risultano più fragili. Ridurre la DIS-UGUAGLIANZA

Educazione stradale

Promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e della sicurezza del traffico e della circolazione

Visite guidate e viaggi d’istruzione Consentire agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali, storici ed artistici.

First steps to CLIL Sperimentazione nelle classi prime: letture e attività per imparare a servirsi dell’inglese in molti contesti diversi e a comprendere lezioni di altre materie scolastiche in lingua

Scuola InCanto Imparare a cantare e ad amare l’opera lirica a scuola

Giornalino scolastico: “Nient’altro che noi!”

Laboratorio editoriale mirato ad incentivare la produzione linguistica, l’apprendimento di differenti linguaggi e lo sviluppo del proprio senso critico

PROGETTI INTEGRATIVI ED EXTRACURRICULARI

COLLODI

SEDE CENTRALE

Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi

Funny English

Laboratorio di lingua inglese mirato ad avviare i bambini alla conoscenza della lingua inglese.

Maman,papa, je parle français

Sensibilizzare i bambini alla lingua francese per consentire loro di familiarizzare con una seconda lingua comunitaria

Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi

Give me five

Laboratorio di lingua inglese mirato ad avviare i bambini alla conoscenza della lingua inglese.

En français, s’il vous plait

Sensibilizzare i bambini alla lingua francese per consentire loro di familiarizzare con una seconda lingua comunitaria

S. PERTINI

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Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi

I love TRINITY

Potenziare negli alunni la conoscenza della lingua inglese conseguimento di certificazione

Bleu, blanc,rouge .J’aime le français!

Trasmettere una mentalità interculturale e di appartenenza all’Europa

Il museo raccontato ai bambini

Avvicinare i bambini alle collezioni museali per renderli consapevoli della storia del proprio territorio, nonchè attenti e sensibili alle problematiche sulla conservazione e tutela del bene culturale

Giornalino scolastico: “Nient’altro che noi!”

Laboratorio editoriale mirato ad incentivare la produzione linguistica, l’apprendimento di differenti linguaggi e lo sviluppo del proprio senso critico

Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi

Flyers

Laboratorio mirato al potenziamento della lingua inglese con conseguimento della certificazione europea

Let’s improve English

Laboratorio mirato al recupero della lingua inglese

Je prépare mon DELF A1

Laboratorio di lingua francese mirato al potenziamento della lingua francese con conseguimento della certificazione europea DELF livello A1

Je apprends …… Mon quotidien

Laboratorio di lingua francese mirato al recupero della lingua francese

Olimpiadi della matematica

Laboratorio di matematica mirato a potenziare le competenze logico- matematiche.

Ab-initio-avvio allo studio del latino

Avvicinare i ragazzi allo studio della lingua latina per facilitare lo studio delle lingue classiche da parte di alunni che intendono proseguire di studi in un percorso di tipo liceale

Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi

I love TRINITY

Potenziare negli alunni la conoscenza della lingua inglese conseguimento di certificazione

Noi e gli altri…in legalità

Laboratori di attività espressive finalizzati all’educazione alla convivenza civile e lotta al bullismo

Giornalino scolastico: “Nient’altro che noi!”

Laboratorio editoriale mirato ad incentivare la produzione linguistica, l’apprendimento di differenti linguaggi e lo sviluppo del proprio senso critico

Nel presente anno scolastico la nostra scuola realizza il progetto relativo alle misure incentivanti destinate alle aree a rischio come previsto dall’ Art. 9 del C.C.N.L.

Il progetto dal titolo “Faccio cose, vedo gente!” consiste in una serie di attività didattico - formative di tipo laboratoriale rivolte a tutti gli alunni dell'Istituto Comprensivo “A. Moro” di Maddaloni. Esse mirano a dar vita a precisi itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento socio-culturale e artistico con attività di sostegno, recupero e potenziamento delle competenze di base.

E’ un progetto in rete tra:

Istituto Comprensivo “A. Moro” di Maddaloni (CE)

Associazione ANAVO di Maddaloni (CE)

Associazione Musicale Barchetta di Maddaloni (CE)

Associazione “Un fiore per la vita” di Maddaloni

Centro di formazione studi “Calatia” di Maddaloni

Scuola Primaria

Laboratorio Titolo Finalità/ Obiettivi

Laboratorio di decoupage Liberi di esprimersi 1 Sviluppare abilità motorie

Affinare la propria capacità creativa

Favorire il processo di socializzazione e di

rispetto delle regole Laboratorio di decoupage Liberi di esprimersi 2

Laboratorio di ceramica CerAmica

Inoltre...PROGETTO Aree a Rischio “Faccio cose, vedo gente!”

Itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento socio-culturale e artistico

Scuola Secondaria

Laboratorio Titolo Finalità/ Obiettivi

Laboratorio di italiano Autori e lettori 1 Rendere la scuola “adatta” a tutti gli allievi

riducendone le difficoltà di apprendimento

nell’area linguistica Laboratorio di italiano Autori e lettori 2

Laboratorio di matematica Matematica in azione 1 Rafforzare le conoscenze le conoscenze in ambito matematico Aumentare l’attenzione e stimolare la curiosità attraverso l’osservazione

Laboratorio di matematica Matematica in azione 2

Laboratorio di lingua francese À propos du français Promuovere nell’alunno la consapevolezza sociale, la comprensione e il rispetto di stili di vita diversi

Favorire una reale capacità di comunicare

contribuendo alla maturazione delle capacità

espressive

Laboratorio musicale Musica con brio! Favorire la scoperta delle aspirazioni, delle

tendenze, delle attitudini dei ragazzi in

ambito musicale

Laboratorio di

psicomotricità e ballo

A pieno ritmo Stimolare le esigenze e le attitudini naturali

del bambino

Migliorare le capacità coordinative e

l'espressività psicomotoria

Far acquisire il valore del rispetto delle

regole, integrazione, solidarietà e

collaborazione

Modulo genitori Titolo Finalità/ Obiettivi

L’età dell’adolescenza: tra sogni, paure, difficoltà e risorse Facilitare ai genitori la comprensione della

fase adolescenziale approfondendo quelli che

sono i cambiamenti, le difficoltà e i rischi che

si incontrano ma anche le risorse e i fattori

protettivi che possono facilitare la crescita.

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Il piano triennale dell’offerta formativa è arricchito con una serie di ulteriori attività che favoriscono la conoscenza del proprio paese e che garantiscono un’apertura all’esterno più vasta rispetto al territorio di appartenenza. Tali attività integrano quelle normali curricolari e contribuiscono all’accrescimento culturale dell’alunno nonché allo sviluppo e alla formazione della sua personalità. Esse si svolgono attraverso: uscite didattiche sul territorio che saranno effettuate in orario scolastico visite guidate della durata di un giorno viaggi di istruzione della durata di più giorni

Destinatari delle iniziative di cui sopra saranno tutti gli alunni regolarmente iscritti presso questa istituzione scolastica. L’esperienza dell’uscita didattica e/o del viaggio consente agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti culturali, sociali, ambientali, storici artistici promuovendo nel contempo processi di socializzazione e di autonomia. Le uscite didattiche, nonché le visite guidate e i viaggi di istruzione, vanno proposti a livello di programmazione e intesi come percorsi didattici. Tali iniziative devono essere funzionali agli obiettivi educativi, didattici e culturali della Scuola perché fanno parte integrante della sua progettazione educativa, didattica e formativa. Pertanto, la partecipazione degli alunni dovrà essere la più ampia possibile poiché l’uscita, la visita o il viaggio, conservi la sua valenza formativa. Per raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto dell’uscita o del viaggio al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento. Il prospetto dettagliato delle uscite didattiche, delle visite guidate, dei viaggi di istruzione e il relativo regolamento per il corrente anno scolastico sono riportati in allegato al PTOF.

PROGETTI CURRICULARI CON ESPERTI ESTERNI

“SPORTELLO HELP - SI RIPETE…”

Percorsi di supporto del disagio adolescenziale e genitoriale attraverso una mano “amica”. …Una mano amica per il personale scolastico

Dopo aver ascoltato per diversi anni la voce dei ragazzi dell’Istituto, i loro semplici e complicati

problemi riguardanti l’amicizia, la scuola, la famiglia e difficoltà di ogni genere, si è deciso di continuare sulla stessa scia e riproporre un servizio che si sta via via consolidando nella cultura giovanile. I giovani stanno imparando a “chiedere aiuto” e avere a disposizione nella Scuola qualcuno che in modo professionale li possa ascoltare, supportare, seguire, indirizzare e consigliare, è estremamente importante. Ecco perché solo negli Istituti in cui il Dirigente Scolastico abbia un occhio più accorto ed un animo più sensibile, può essere istituito un servizio che operi per il benessere della persona e per il miglioramento dei rapporti tra tutti gli individui coinvolti nell’intero sistema scolastico. Parlare e discutere di tali argomenti, individuare le modalità comunicative più efficaci per evitare la trasmissione di messaggi distorti, offrire agli adolescenti gli strumenti più utili per essere in grado di “allontanarsi dalle droghe”, di vivere la propria sessualità con maggiore responsabilità, la propria affettività nella maniera più serena e consapevole possibile, imparare a gestire i conflitti nel gruppo di pari e nella famiglia, acquisire maggiore consapevolezza sulla propriaidentità, sono gli scopi che hanno originato l’idea di un’attività continuativa e costante di informazione e consulenza.

L’orgoglio di essere stati “pionieri” in questo settore è uno dei motivi su cui occorre far leva per continuare a coinvolgere, sempre di più, docenti, genitori e alunni nell’intero processo. Quest’anno il nostro impegno si concretizza con un incontro aperto a genitori e docenti sulla settimana del “benessere psicologico” grazie all’intervento di una esperta psicologa e psicoterapeuta.

Si ripresentano, come ogni anno, attività di consulenza individuale relativa ai temi maggiormente trattati nell’età adolescenziale: droghe, sessualità, affettività, relazioni interpersonali, costruzione della propria identità, aggressività etc.. mediante un Centro di Ascolto. Si ripresenta altresì, dopo le partecipazioni attive degli anni precedenti, il momento di incontro gruppale per gli adolescenti in cui, attraverso Giochi Dinamici guidati, si possa far emergere dinamiche irrisolte o semplicemente sviluppare la motivazione al confronto e la possibilità di chiedere aiuto.

Tale Centro di Ascolto sarà un valido supporto anche per i genitori e insegnanti che quotidianamente si ritrovano a vivere in prima persona i disagi adolescenziali fornendo loro un valido sostegno finalizzato al miglioramento ed eventuale risoluzione di tali disagi.

Quest’anno verranno organizzati degli incontri di gruppo che avranno come destinatari i genitori e il loro “difficile mestiere”. Tali incontri saranno tenuti da una psicologa che farà da supervisore e orienterà i genitori verso un confronto, un dialogo nonché soluzioni propositive. Tutto potrà confluire verso lo Sportello Help attraverso eventuali richieste di aiuto da parte dei genitori.

Su richiesta e fissando un appuntamento, lo spazio di ascolto, supporto e consulenza sarà messo anche a disposizione degli insegnanti e dei genitori degli alunni della Scuola Elementare, per fornire un supporto ad eventuali difficoltà riscontrate nei rapporti quotidiani con i bambini. L’attività progettuale seguirà la metodologia tipica del lavoro “per progetti”: ad ogni singola azione seguirà un momento di controllo e successivo riadattamento agli obiettivi con la possibilità di incontri mensili con i docenti e la produzione di una relazione a conclusione di ogni mese di attività. Il Centro di Ascolto si baserà sui principi del counseling escludendo interventi di altra natura.

“Smontiamo il BULLO 3…” Osservatorio sul Bullismo & Sportello Help

L’Osservatorio nasce dalla richiesta del Collegio dei docenti di creare percorsi di sensibilizzazione tra i vari protagonisti della scuola e trovare modalità di intervento atte a prevenire il fenomeno del bullismo, attivando piani di intervento individualizzati e monitorando il fenomeno, così come è giàaccaduto negli anni precedenti. Si intende educare gli alunni ad un rapporto corretto e consapevole con gli altri, stimolandoli ad assumere iniziative concrete e comportamenti responsabili. A tal fine sarà aperto uno sportello “SOS Bullismo” presso il quale alunni, docenti e genitori si potranno recare previo appuntamento per parlare dei casi di disagio-prepotenza. Lo stesso spazio di ascolto sarà altresì dedicato all’ascolto di qualunque altro tipo di disagio (disturbi di comportamento, di relazione, alimentari, disagi socio affettivi, dipendenze etc). Il Centro di Ascolto “SOS Bullismo” si baserà sui principi del counseling escludendo interventi di psicoterapia.

CYBERBULLING….. Progetti e seminari in collaborazione con la polizia postale

PROGETTI EXTRACURRICULARI CON ESPERTI ESTERNI

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, inoltre, consta anche dei Piani integrati degli interventi previsti nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionali 2015-2020 “Competenze per lo sviluppo”, finanziati con il Fondo Sociale Europeo, nonché quelli relativi ad “Ambienti per l’Apprendimento”, finanziati con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, risorse educative ed economiche fondamentali per una scuola che come priorità accoglie il dettato costituzionale nel pieno rispetto degli Artt. 3 e 34 della Costituzione Italiana, delle Indicazioni per il curricolo dei primo settore formativo e dei valori promossi dall ’Unione Europea e l 'u gua gli anz a f ra po poli e Paesi.

I Fondi Strutturali sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione Europea per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Il MIUR è stato coinvolto nella gestione dei fondi strutturali durante la programmazione 1994-1999; 2000-2006 e 2007-2013. Il Fondo Sociale Europeo (FSE): Finanzia interventi nel campo sociale. Ha il compito di intervenire su tutto ciò che concorre a sostenere l'occupazione mediante interventi sul capitale umano: prevenire e combattere la disoccupazione, creazione di figure professionali e di formatori. I beneficiari sono soprattutto giovani, donne, adulti, disoccupati di lunga durata, occupati a rischio di espulsione dal mercato del lavoro e gruppi a rischio di esclusione sociale. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): Finanzia gli interventi infrastrutturali nei settori della comunicazione, energia, istruzione, sanità, ricerca ed evoluzione tecnologica.

PON PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI REALIZZATI

PON- Programmi Operativi Nazionali- “Competenze per lo Sviluppo” FSE 2015-2020 OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

Azione 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave F3 +

OBIETTIVO F Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale Azione 3 Iniziative dei centri contro la dispersione scolastica

Il Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo sviluppo” è gestito dall’ ufficio IV della Direzione Generale per gli Affari Internazionali del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Prevede il coinvolgimento di circa 4.000 istituti delle regioni Obiettivo Convergenza per la realizzazione di attività di apprendimento degli studenti, interventi di formazione per i docenti, il personale non docente e gli adulti, interventi per l’ampliamento dell’offerta formativa e per azioni di informazione e sensibilizzazione. Sono previsti, inoltre, interventi specifici per la riduzione della dispersione scolastica, il rafforzamento del ruolo della scuola sul territorio, contrastare l’illegalità e favorire l’inclusione sociale prevenendo fenomeni di discriminazione. La qualità e l’efficacia del sistema di istruzione rappresenta una delle principali leve per la crescita economica e sociale delle Regioni in Ob. Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia). Un sistema di istruzione e formazione nazionale di eccellenza contribuisce, infatti, ad innalzare le competenze chiave e la capacità di apprendimento della popolazione giovanile e adulta dei territori in oggetto, favorendo le opportunità di occupazione e la coesione sociale. Obiettivi:

• Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema scolastico • Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti • Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani • Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola • Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze del territorio • Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale • Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita • Migliorare la governance e la valutazione del sistema scolastico • Migliorare l’efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi • Migliorare e sviluppare modalità, forme e contenuti dell’informazione e pubblicizzazione del Programma, degli

interventi e dei risultati

PON - Programmi operativi nazionali – “Ambienti per l'apprendimento” FESR 2015-2020

OBIETTIVO A Promuovere e sviluppare la Società dell'informazione e della conoscenza nel sistema scolastico

Azione 1 Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del primo ciclo

Titolo dell'Intervento MEGLIO CON LA LIM Prodotto dell’intervento: Tutte le aule della SS1G sono attualmente dotate di LIM e PC

PON PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

PON - Programmi operativi nazionali – “Ambienti per l'apprendimento” FESR 2015-2020 OBIETTIVO C Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l'ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelli finalizzati alla qualità della vita degli studenti.

Titol o dell ’ Inte rvento Realizzazione di un auditorium

Il Programma Operativo Nazionale "Ambienti per l'apprendimento" per il periodo di programmazione 2007 –2013 è gestito dall' ufficio IV della Direzione Generale per gli Affari Internazionali del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Prevede il coinvolgimento circa 4.000 istituti delle regioni Obiettivo Convergenza per la realizzazione di nuovi laboratori tecnologici e didattici e per interventi per l'adeguamento e la sicurezza delle strutture scolastiche, con riguardo anche alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. La crescita economica e sociale delle Regioni dell'Obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) non può prescindere da un investimento sul capitale umano, ovvero dal miglioramento delle competenze e delle conoscenze della popolazione giovanile e adulta dei territori. L'inadeguatezza dei livelli di apprendimento dei giovani e della popolazione adulta è, infatti, una delle cause della scarsa competitività del mercato del lavoro e di persistente stagnazione produttiva. Per colmare il deficit di sviluppo delle Regioni dell'Obiettivo Convergenza occorre, quindi, attuare una strategia unitaria, che punti a migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione. Il Programma Operativo Nazionale "Ambienti per l'apprendimento" si propone di innalzare la qualità del servizio, migliorando le infrastrutture scolastiche, le attrezzature didattiche e i laboratori. Un sistema scolastico più dinamico e flessibile in grado di coinvolgere gli utenti a rischio richiede, infatti, una integrazione ed aggiornamento dei laboratori e delle tecnologie didattiche. Obiettivi:

• Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche; • Incrementare il numero dei laboratori per migliorare l'apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle

matematiche, scientifiche e linguistiche; • Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l'ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici;

potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzati alla qualità della vita degli studenti;

• Promuovere la trasformazione delle scuole in centri di apprendimento polifunzionali accessibili a tutti; • Potenziare gli ambienti per la l'autoformazione e la formazione degli insegnanti; • Migliorare l'efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli • stessi; • Migliorare e sviluppare forme e contenuti dell'informazione e pubblicizzazione del programma, degli interventi e

dei suoi risultati

GIOCOSPORT

per la scuola Primaria

e

Giochi della gioventù per la SS1°G

Giochi sportivi studenteschi

Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica

Art.9 del C.C.N.L.

.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)

SEZ.4

Progettazione organizzativa e gestionale

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Premessa Il disegno riformatore della Legge 107/2015, art. 56-58-59-60-61-62, chiede a ciascuna istituzione scolastica una messa a sistema di nuovi modi di agire e nuove strategie didattiche “al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale”. Con il D. M. n. 581 del 27/10/2015 viene adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) che è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione attraverso l’introduzione di nuove tecnologie nelle scuole, la diffusione di un’idea di apprendimento permanente (life-long learning) e la concezione di scuola da luogo fisico a spazio di apprendimento virtuale. La nostra scuola, nell’ambito della settimana dell’Ora del Codice, ha previsto in via sperimentale azioni di coding, previa formazione dei docenti, per avvicinare i giovani alla programmazione di un software e svilupparne il pensiero computazionale nonché allontanarli nello stesso tempo dal rischio di essere vittima di episodi di cyberbullismo”.

Come previsto dal Piano Nazionale Scuole Digitale (PNSD), a seguito della nota MIUR n. 17791 del 19/11/2015, la scuola individua la figura dell’animatore digitale tra gli insegnanti di ruolo “esperto” nel settore del digitale con il compito di gestire attività di formazione interna, di coinvolgere la comunità scolastica e di trovare soluzioni innovative per la didattica.

Anche se il progetto ha una durata pluriennale di 5 anni con termine ultimo il 2020, la pianificazione viene effettuata per tre anni in relazione al PTOF per il triennio 2015-2018 con le seguenti finalità ed obiettivi:

Finalità Il piano ha come finalità principale quella di sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) al fine di migliorare l’organizzazione e gli ambienti di apprendimento della scuola e di innalzare le competenze digitali di docenti e alunni.

Obiettivi generali • Miglioramento della qualità degli ambienti dedicati all’apprendimento per favorire la costruzione delle competenze attraverso l’uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), diminuendo la distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e cultura umanistica e favorendo il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 e del Piano strategico per l’Agenda Digitale Italiana; • Miglioramento dell’organizzazione della scuola attraverso servizi informatizzati di gestione delle presenze degli alunni, registro elettronico, pagelle on-line, posta certificata, comunicazioni scuola – famiglia via sms o email. • Innalzamento delle competenze digitali della popolazione finalizzato a garantire che il sistema di istruzione offra a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale da permettere l’accesso ad ulteriori apprendimenti per la durata della vita.

• Promuovere la realizzazione di Laboratori specialistici di settore che integrano Tecnologie della informazione e della comunicazione a principi scientifici di base e applicazioni tecnologiche.

Modalità e linee metodologiche di intervento Il nostro Istituto si impegna a partecipare alle azioni previste dal «Piano Nazionale per la Scuola Digitale» che riguardano i seguenti ambiti di azione previsti dal PSDN:

• Gli strumenti (ACCESSI - SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO- IDENTITA’ DIGITALE PER OGNI STUDENTE E DOCENTE- AMMINISTRAZIONE DIGITALE)

• Competenze e contenuti (COMPETENZE DEGLI STUDENTI- DIGITALE, IMPRENDITORIALITA’ E LAVORO -CONTENUTI DIGITALI)

• Formazione e accompagnamento (FORMAZIONE DEL PERSONALE –ACCOMMPAGNAMENTO) Verrà effettuata un’indagine sull’utilizzo delle nuove tecnologie nei vari plessi e sulla situazione dei Laboratori esistenti che costituirà il punto di partenza per la pianificazione puntuale delle azioni previste.

Risorse umane, professionali, strumentali e strutturali

• Animatore digitale: Prof. Gianluigi Bove • Collaboratori della DS e commissione supporto tecnologico e resp.sito web • Responsabili di plesso dei vari ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo "Aldo Moro" • Individuazione di figure promotrici dell’utilizzo delle nuove tecnologie nei vari plessi • Dirigente scolastico: Dott.ssa Vittoria De Lucia • DSGA: Dott. Guglielmo Figurato • Personale ATA profilo assistente amministrativo/collaboratore scolastico • Laboratori multimediali dell’Istituto • Aule dell’Istituto Comprensivo • Uffici di Segreteria

Risorse finanziarie

•Finanziamenti MIUR: PON – POR- “La Buona Scuola” •Finanziamenti per ogni scuola previsti dal PNSD.FIS

Monitoraggio del piano e modalità di rilevazione

•Aumento del numero di plessi dell’Istituto completamente connessi in Rete; •Effettiva realizzazione degli interventi (tramite monitoraggio PON); •Numero di laboratori effettivamente potenziati; •Mappatura complessiva dei laboratori scolastici nei vari plessi •Effettivo utilizzo del registro elettronico. •Numero di docenti formati; •Effettivo utilizzo dei laboratori; •Effettivo incremento della didattica digitale in classe con registrazione specifica delle attività; •Risparmi di costo per la scuola; •Numero di studenti coinvolti da politiche attive di formazione sul digitale;

•Quantità e qualità dei servizi associati al profilo digitale dello studente; •Quantità e qualità servizi associati al profilo digitale del docente; •Copertura del servizio di digitalizzazione amministrativa della scuola; •Incremento nell’utilizzo di contenuti e piattaforme digitali per la didattica; •Autoproduzione di materiali didattici; •Miglioramento nell’utilizzo delle dotazioni scolastiche •Pubblicazione dei progetti costruiti dall’animatore digitale; efficacia delle progettualità; coinvolgimento del personale scolastico e di tutta la comunità

Risultati attesi • Innalzamento delle competenze digitali degli studenti e dei docenti. • Miglioramento della didattica e del profitto degli studenti. • Percorsi personalizzati per gli studenti (dall’insegnamento indifferenziato all’apprendimento personalizzato, dalla scuola di massa alla scuola della persona). • Incremento della Collaborazione tra i docenti per lo scambio di esperienze. • Ruolo degli studenti più attivo e collaborativo al loro apprendimento e alla loro crescita. • Creazione di un sistema che dia la giusta collocazione all’autonomia scolastica e che sia basato sul concetto di rete: collaborativa, paritetica e partecipata. • Gli studenti matureranno non semplici conoscenze, ma competenze. Impareranno, non un sapere astratto e teorico ma un sapere concreto, un saper fare. • Miglioramento dell’organizzazione della scuola e del sistema scolastico nel suo complesso.

Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le

esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.

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Piano della formazione e aggiornamento del

personale in servizio APPROVATO dal Collegio dei Docenti con delibera n. 14 del 17.10.2016

PREMESSA La formazione e l’aggiornamento rappresentano elementi costitutivi della dimensione culturale ed elementi qualitativi della prestazione professionale, oltre che un diritto del personale docente e ATA. La formazione personale deriva dalla libera iniziativa del personale, come previsto dall’art. 62 comma 5 del CCNL integrativo, ma anche da una responsabilità dell’amministrazione che mira a creare un processo sistematico e progressivo di consolidamento ed aggiornamento delle competenze professionali e didattiche più rispondenti alle necessità e alle modalità di apprendimento dei giovani. Lo sviluppo professionale

• permette di realizzare, attraverso la crescita dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’azione educativo didattica dell’istituzione scolastica

• costituisce, anche, uno strumento strategico per il miglioramento dell’organizzazione e dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, oltre che sostegno agli obiettivi di cambiamento.

L’amministrazione scolastica è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che favoriscano le iniziative formative, che fanno ricorso sia alla formazione on line e all’autoformazione, sia ai rapporti sinergici con le altre scuole del territorio. L’attività di aggiornamento e formazione per il personale A.T.A. risulta essere funzionale all’attuazione dell’autonomia ed alla crescita professionale, nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi d’informatizzazione. Essa viene enucleata all’interno di uno specifico piano di formazione predisposto dal DSGA.

La programmazione dell’attività formativa dei docenti deve essere coerente con i bisogni rilevati, affinché produca un’effettiva ed efficace ricaduta per una prassi didattica e, pertanto, va elaborata considerando:

• la presenza di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali • la necessità di implementare strategie educative per migliorare le competenze di base degli

alunni La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell'offerta formativa (riferito agli anni scolastici 2016-17, 2017-18, 20 18-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di

miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al DPR 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. In base ai commi 121-125 della L. 107/15 la formazione in servizio "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera. Lo sviluppo di un sistema di opportunità formative per i docenti e di tutti gli operatori scolastici è una responsabilità pubblica prioritaria ed in questa visione si inserisce l'incremento di fondi destinati alla formazione, sia in forma di carta elettronica per i singoli docenti (v. DPCM 23 settembre 2015), sia come risorse per l'organizzazione delle attività formative (art. l, comma l25 della legge l 07 cit.). Mentre con la prima modalità si intende riconoscere ed incentivare la libera iniziativa dei docenti, da ricondurre comunque ad una dimensione professionale utile ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell'insegnamento, con la seconda si vogliono porre le istituzioni pubbliche (MIUR, USR, scuole e loro reti) nella condizione di progettare e attuare azioni pertinenti ed utili ai vari livelli del sistema educativo. Il 3 Ottobre 2016 è stato presentato dal MIUR il Piano Nazionale per la formazione degli insegnanti 2016-2019, che si propone l’obiettivo di “armonizzare le azioni formative” su tre livelli: quello nazionale, con la definizione degli indirizzi strategici e delle regole di funzionamento, quello delle istituzioni scolastiche, nell’ottica del miglioramento stabilito nell’ambito della propria autonomia, e quello del singolo docente, finalizzato allo sviluppo professionale continuo. Nello specifico, il MIUR assume la regia nazionale della formazione: stabilisce le priorità, ripartisce le risorse, monitora i risultati delle attività, sviluppa accordi nazionali con partner della formazione. Le scuole, sulla base delle esigenze formative espresse dai singoli docenti attraverso i Piani individuali di formazione, progetteranno e organizzeranno, anche in reti di scuole, la formazione del personale. Ogni docente avrà un portfolio digitale che raccoglierà esperienze professionali, qualifiche, certificazioni, attività di ricerca e pubblicazioni, storia formativa. FINALITÀ E OBIETTIVI Tenuto conto delle 9 PRIORITÀ TEMATICHE NAZIONALI PER LA FORMAZIONE definite nel Piano Nazionale per la formazione degli insegnanti 2016-2019:

Lingue straniere; Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento; Scuola e lavoro; Autonomia didattica e organizzativa; Valutazione e miglioramento; Didattica per competenze e innovazione metodologica; Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale; Inclusione e disabilità;

IL PIANO TRIENNALE PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI DELL’I.C. A. MORO, si pone in una prospettiva di coerenza con il proprio progetto didattico, esplicitato nel PTOF, scaturendo: - dall'analisi dei bisogni degli insegnanti, - dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto , evidenziate dall'autovalutazione d'istituto (RAV); - dal piano di miglioramento (PDM); Esso intende promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazione e cooperazione tra le diverse componenti e di arricchimento della cultura e della professionalità dei singoli docenti, mirando a :

• consolidare e potenziare le competenze metodologiche e didattiche con riferimento al Curricolo verticale per competenze, alla valutazione per competenze ed alla certificazione delle competenze;

• consolidare e potenziare il repertorio di metodologie innovative (laboratori , workshop, ricerca-azione ,peer review , comunità di pratiche , social networking , mappatura delle competenze);

• ampliare abilità e conoscenze digitali rapportate alla didattica e alla dematerializzazione degli atti; • ampliare abilità e conoscenze in relazione alle problematiche della disabilità e dell’inclusione • ampliare abilità e conoscenze in relazione all’insegnamento della musica in chiave laboratoriale; DESTINATARI

La previsione di massima - pluriennale - delle azioni formative s i svo l gera nno , anche in forme differenziate , soprattutto con riferimento a : • docenti neo-assunti (con impegno a far "crescere" l 'attenzione ai processi interni di accoglienza e

prima professionalizzazione ); • gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM); • docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica

(nel quadro delle azioni definite nel PNSD) ; • consigli di classe, team docenti , personale comunque coinvolto nei processi di inclusione e

integrazione; • insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative , prefigurate dall 'istituto

anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge l 07/2015 • figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza ,

prevenzione, primo soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs. 81/2008.

STRUTTURAZIONE Il Piano triennale si compone di UNITÀ FORMATIVE che devono indicare la struttura di massima del percorso formativo, nel quale sono comprese non solo le: - ATTIVITÀ IN PRESENZA,

ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali, quali:

- FORMAZIONE A DISTANZA,

- RICERCA/AZIONE,

- LAVORO IN RETE,

- APPROFONDIMENTO PERSONALE E COLLEGIALE,

- DOCUMENTAZIONE, PROGETTAZIONE.

Nello specifico, saranno riconosciute come Unità Formative le partecipazioni a iniziative promosse:

- direttamente dalla scuola,

- dall’Amministrazione - quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con il Piano di formazione deliberato dal Collegio Docenti.

- dalle reti di scuole, Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si precisa che l’elaborazione del presente piano avviene in funzione di una dimensione d i Rete di scuole, nella sua configurazione di comunità territoriale o di scopo, che consente di ampliare gli stimoli culturali, di scambiare soluzioni di successo, di realizzare iniziative mirate a specifici bisogni o tipologie di docenti e di condividere azioni di sistema, per massimizzare l 'efficacia degli interventi formativi.

Le iniziative di formazione saranno sostenute da diverse potenziali fonti di finanziamento: le risorse a valere sulla legge l07, le risorse PON - FSE e altri finanziamenti MIUR, come quelli previsti dalla ex-legge 440. Nella prospettiva della programmazione triennale, si intende valorizzare anche il ruolo delle associazioni professionali e disciplinari dei docenti, la collaborazione con il sistema universitario, il contributo di enti locali, fondazioni, istituti di ricerca, l 'apporto di soggetti qualificati e accreditati, pubblici e privati e delle relazione sindacali sviluppate così come previsto dalla normativa vigente Tutto quanto premesso,

- VISTE le priorità individuate nel PDM: 1. Miglioramento degli esiti nelle discipline di base 2. Sviluppo delle competenze sciali e civiche

- VISTE le Azioni di miglioramento declinate nel PDM - VISTO il PTOF

per il corrente anno scolastico, l’UNITA’ FORMATIVA del Piano si articolerà in: • corsi di formazione organizzati da MIUR, USR per rispondere ad esigenze connesse agli

insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;

• corsi proposti da MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obietti sopra enunciati;

• corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce; • interventi formativi, sia in autoaggiornamento, sia in presenza di tutor esterni o interni,

autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal PTOF in base alle priorità desunte dal RAV ed esplicitate nel PDM;

• Corsi sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni a scuola. Interventi formativi previsti per l’attuazione del decreto legislativo 81/2008 sulla sicurezza nelle scuole e specificatamente: - Conoscenza del Piano di Gestione dell’Emergenza, elaborato sulla scorta del Documento di Valutazione dei Rischi; - Aggiornamento e formazione delle competenze del personale in materia di Primo soccorso e Prevenzione degli incendi; - Interventi formativi connessi con l’adozione del D.P.S. in attuazione delle misure minime di sicurezza previste dal D.Lvo n. 81/2008.;

Nel dettaglio:

I. nell’ambito dell’Accordo di rete di scopo tra e scuole dell’ambito 7 per la formazione in attuazione dell’art.1 comma 71 della l.107/2015, saranno attivate le unità formative, secondo il seguente prospetto ( che prevede un’articolazione calata anche per le successive annualità)

Priorità del Piano nazionale

Unità formativa

a.s. 16/17

A.s.17/18

a.s.18/19

Scuole consorziate(in

grassetto la scuola capofila

che curerà il protocollo di

Finanziamento

intesa mirato)

Valutazione e miglioramento

- Dalla Progettazione del curricolo verticale ai processi di valutazione

- Innovazione e miglioramento

X

Da ambito

Autofinanziato dalla rete

Fondi MIUR

(Progetto PDM

Didattica per competenze e innovazione

metodologica

- Unità di apprendimento – compiti di realtà – metodologia attive – flipped classroom – cooperative learning – think pair share

X

- - - Convitto G.Bruno di Maddaloni

Fondi Miur

Autofinanziato dalla rete

Competenze di

lingua straniera

- Corso di inglese per la certificazione esterna CAMBRIDGE

- B1/B2

- IN CONVENZIONE CON L’ORIEN

- X

- X

- X

- Convitto Nazionale G.Bruno

- Autofinanziato dai docenti

TALE

Formazione per la metodologia CLIL

X

X

X

Fondi MIUR

Bando 1048 del 13/10/2016

Competenze digitali e

nuovi ambienti per l'apprendimento

- - X X - - Convitto Nazionale G.Bruno

- ISISS Buonarroti Caserta

FondiMIUR

Inclusione e disabilità

- - X - X - X - CTI/CTS

Fondi MIUR

II. Ricerca-azione/primo ciclo- Progetto di rete E-CLIL- di almeno 20 ore annuali Avviso pubblico Prot. n. MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U). 0011401.13-10-2016 per la presentazione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo della metodologia CLIL (Content and language integrated learning) – art.29 del d.m. 663 del 2016

III. Progetto nazionale (Ricerca –azione) “Dislessia Amica”, realizzato dalla Associazione Italiana Dislessia (AID) con Fondazione TIM e di intesa con il MIUR- ( da un minimo di 15 docenti ad un max di 50 docenti)

Il percorso di e-learning, che si avvale di materiale strutturato, video lezioni, indicazioni operative, approfondimenti, avrà una durata stimata di circa 40 ore e sarà suddiviso in 4 Moduli: MODULO 1: Competenze organizzative e gestionali della Scuola MODULO 2: Competenze osservative dei docenti per la progettazione efficace del PDP MODULO 3: Competenze metodologiche e didattiche MODULO 4: Competenze valutative Il percorso formativo si articola nei seguenti periodi dell’AS 2016/2017:

- I TURNO: Ottobre-Dicembre 2016

- II TURNO: Gennaio-Marzo 2017

- III TURNO: Aprile-Giugno 2017

IV. Nell’ambito delle Iniziative promosse da EIPASS in partnership con la comunity Docenti Virtuali

Formazione e certificazione gratuita di n. 02 FORMATORI e n. 02 ESAMINATORI tra il personale docente

V. Percorsi di formazione finanziati da risorse MIUR e rivolti sia agli Animatori digitali sia al Team per l’innovazione.

Avviso Azione 10.8.4 “Formazione del personale della scuola e della formazione su tecnologie e approcci metodologici innovativi”

TEMPI DI REALIZZAZIONE Il cronoprogramma di ciascuna attività sarà oggetto di ulteriore comunicazione in relazione alle disponibilità e agli accordi da fissarsi con relatori ed esperti.

COORDINAMENTO DEL PIANO Il coordinamento delle attività di formazione è affidato al DS coadiuvato dalle FF.SS. Quest’ultime avranno cura di collaborare con i direttori di corso affinché vengano definite e organizzate le attività formative (relazioni, lavori di gruppo, laboratorio, data dell'incontro e articolazione oraria, ecc.) sulla base degli obiettivi e del programma deliberati dal Collegio e siano pubblicizzati i programmi predisposti, completi di tutte le indicazioni utili e dei criteri di selezione dei partecipanti, al personale interno e alle eventuali altre scuole interessate perché in rete per la formazione, siano acquisite le istanze di partecipazione e predisposti gli elenchi per le successive firme di presenza.

5. Documentazione e valutazione dei risultati della formazione e della ricaduta nell’attività curriculare Per ogni iniziativa di cui ai punti b e c: 1. sarà cura del direttore del corso provvedere alla documentazione delle modalità di realizzazione e

partecipazione; 2. i docenti partecipanti sono tenuti a presentare al collegio eventuali documentazioni e materiali

prodotti e a dare conto delle innovazioni metodologiche introdotte nella didattica curriculare in conseguenza del processo formativo realizzato.

3. sarà valutata l’efficacia attraverso la somministrazione di questionari ai partecipanti. Il presente piano è suscettibile di modifiche e/o di integrazione a seguito di eventuali esigenze e bisogni deliberate dal collegio dei docenti.

Il Tirocinio Formativo Attivo

Il Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010 ha stabilito un nuovo percorso per la formazione iniziale del personale docente: il Tirocinio Formativo Attivo (TFA). Il TFA è un corso di preparazione all'insegnamento di durata annuale istituito dalle università che attribuisce, all'esito di un esame finale, il titolo di abilitazione all’insegnamento in una delle classi di concorso previste dal D.M. n. 39/1998. Tra le attività di formazione è prevista quella del Tirocinio obbligatorio presso un’istituzione scolastica. Il nostro Istituto collabora con le Istituzioni Universitarie per la costruzione di una professionalità docente che integri competenze teoriche ed operative e che, nel contempo, sia capace di rimodellarsi di fronte alla trasformazione della domanda di formazione. In questa prospettiva l’attività di tirocinio del nostro Istituto si configura come “pratica riflessiva di apprendimento dall’esperienza”, consentendo il necessario feedback tra concreta esperienza nella scuola e formazione teorica del tirocinante. L’esperienza di tirocinio deve consentire al docente in formazione di avere una conoscenza quanto più completa della professione docente, in modo che possa coglierne la complessità: deve consentire una visione articolata dei compiti che il docente svolge all’interno del sistema scuola e dell’ambiente classe. L’attività di formazione riguarderà, quindi, non solo la formazione in classe ma includerà tutte quelle attività che il docente normalmente svolge nel sistema scolastico: progettazione, programmazione, attività dipartimentale, correzione dei compiti, preparazione delle lezioni, utilizzo dei laboratori, organizzazioni uscite, Consigli di classe, Consiglio di Istituto, GLH, ad esclusione di quelle attività in cui non è prevista la presenza di estranei per problemi di privacy.

L’Istituto designerà i tutor dei tirocinanti che hanno il compito di coordinare l’attività del docente in formazione in modo che questi possa:

acquisire informazioni e documentazione sull’attività della scuola; osservare e riflettere su quanto avviene in classe, nelle attività collegiali e in altri contesti

dell'attività scolastica; progettare e svolgere interventi didattici in collaborazione con l’insegnante accogliente; progettare e realizzare in classe un percorso didattico relativo al programma della classe di

abilitazione, concordando tempi e modalità di realizzazione con il docente accogliente; svolgere una parte delle attività sopra menzionate coinvolgendo, progettando attività per soggetti

disabili o con disturbi specifici dell’apprendimento; individuare strategie per rendere più efficace la didattica.

I docenti accoglienti del nostro Istituto si impegnano a favorire la crescita professionale dei docenti in formazione in collaborazione con l’Università di riferimento. Il lavoro dei docenti è articolato in dipartimenti disciplinari che curano la progettazione comune in base alle indicazioni nazionali, la scelta dei libri di testo, la produzione delle griglie di valutazione, la preparazione delle prove di simulazione per l’esame di Stato e l’organizzazione di attività di approfondimento. I dipartimenti disciplinari sono il luogo in cui viene sviluppata la riflessione metodologico didattica e la progettualità per l’arricchimento dell’offerta formativa; sono luogo di confronto, costruzione e condivisione delle esperienze.

Attuazione della trasparenza Il principio giuridico della trasparenza è stato oggetto di una rilevante evoluzione nel corso degli ultimi vent’anni, che ha seguito di pari passo l’evoluzione della Pubblica Amministrazione italiana e delle norme che la regolano. Il profondo processo innovativo è stato completato con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2013 il del D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33 in materia di “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione”. L'obiettivo perseguito con l'approvazione del decreto è quello di rafforzare lo strumento della trasparenza, che rappresenta una misura fondamentale per la prevenzione della corruzione, e riordinare in un unico corpo normativo le numerose disposizioni vigenti in materia di obblighi di trasparenza e pubblicità a carico delle pubbliche amministrazioni standardizzando le modalità attuative della pubblicazione. L'attuazione della trasparenza rappresenta inoltre un'opportunità per i dirigenti e i funzionari pubblici in quanto consente di evidenziare il corretto agire amministrativo alimentando per tal via la fiducia dei cittadini nell'amministrazione. Il consiglio di istituto ha approvato il Programma Triennale per la Trasparenza e l’integrità (PTTI). Al fine di favorire la corretta applicazione della più recente disciplina in materia di semplificazione e la completa decertificazione nei rapporti tra P.A. e cittadini, si riporta il PTTI in allegato al PTOF.

La privacy a scuola

L’attuazione della trasparenza deve essere in ogni caso contemperata con l'interesse costituzionalmente protetto della tutela della riservatezza. Negli anni il Garante della privacy è più volte intervenuto sulle questioni della privacy legata al mondo scolastico. Compito dell'Autorità Garante è tutelare i diritti e le libertà fondamentali (con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale, e al diritto alla protezione dei dati personali), e contribuire a declinare con equilibrio il rapporto attuazione del principio di trasparenza e tutela della riservatezza in funzione di garanzia. Sono dieci le nuove Linee guida sulla trasparenza: dall'uso dei cellulari e dei tablet ai temi d'italiano; dalla registrazione audiovisiva di gite e recite alle graduatorie per le mense; dalle telecamere di sicurezza nei corridoi alla pagella elettronica. I chiarimenti e le indicazioni, basate sulle norme di legge vigenti, sono contenute in un opuscolo “La privacy a scuola”, allegato al PTOF, che possono rappresentare un pratico aiuto per sgomberare il campo da dubbi e interpretazioni soggettive, nella gestione delle varie attività a scuola. La guida intende offrire un primo contributo a presidi, insegnanti, operatori scolastici, ma anche a genitori e studenti, per approfondire i temi legati alla privacy.

Fabbisogno organico

ORGANICO DELL’AUTONOMIA TRIENNIO 2016/2019

Con riferimento alle attività previste dalle sezioni n. 2 (Piano di miglioramento) e n. 3 (Curricolo) e in attuazione di quanto prescritto dal comma 5 della Legge 107/2015 che recita che “l’organico dell’autonomia è funzionale alle esigenze didattiche organizzative progettuali delle istituzioni scolastiche come emergono dal piano triennale dell’offerta formativa”, di seguito si elenca il fabbisogno di personale necessario alla scuola nel triennio per la realizzazione delle attività di POTENZIAMENTO previsto dal PDM, in raccordo con il curricolo e con l’extracurricolo e realizzate secondo il Piano del curricolo potenziato allegato.

A. POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO ???????

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: Posto comune Posto

di sostegno

SCUOLA DELL’INFAN

ZIA

a.s. 2016-17: n. 24 2 Posti comuni per l’attivazione di n 12 sezioni

a.s. 2017-18: n. 24 2

a.s. 2018-19: n. 24 2

SCUOLA

PRIMARIA

a.s. 2016-17: n.

36 di cui 2 specialisti L2

12

39 classi di posto comune non aumentabili per mancanza di aule 12 posti di sostegno

a.s. 2017-18: n. 36 12 “

a.s. 2018-19: n. 38 12 Per scorrimento si formerà una classe in più al plesso Pertini

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO Classe di

concorso/sosteg no

A043

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione:

20 classi 21 classi 21 classi 20 classi di SS1g che nel successivo biennio per scorrimento saranno 21 come da schema.. Si auspica nel triennio una classe di strumento musicale considerato i numerosi alunni che ne hanno fatto

richiesta negli anni precedenti 11 + 2 h 11 +12 h 11 + 12 h

A059 6 + 12 h 7 7

A345 3 + 6 h 3 + 9 h 3 + 9 h

A245 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h

A028 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h

A033 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h

A030 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h

A032 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h

Aj77 2 h 4 h 6 h

Ak77 2 h 4 h 6 h

Ah77 2 h 4 h 6 h

Ab77 2 h 4 h 6 h

AD00 10 10 10 Per i posti di sostegno non sono state considerate le ore in deroga in quanto assegnate sulla base della gravità e della tipologia di disabilità

Totale 42 + 12 h 43 + 15 h 44 + 9 h

Religione 1 + 2 h 1 + 3 h 1 + 3 h

B. POSTI DI POTENZIAMENTO PER IL TRIENNIO

SCUOLA PRIMARIA

.

Area di miglioramen

to Da

potenziare

Fabbisogno Di risorse

professionali

Attività

Competenza Di

cittadinanza

Organizzazione delle attività

Monte ore destinato

Nesso con il

comma 7 della

l.107/201 5

Destinatari

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n. 4 risorse

scuola primaria con spec in lingua

inglese e francese

+1 risorsa per strategie

di sviluppo della lingua

inglese e francese sin dalla scuola

dell’infanziaa nnualità TUTTI I

DOCENTI CON

OTTIME COMPETEN

ZE DIGITALI

n. 1 risorsa

A345 da utilizzare nella scuola

primaria

A345 e 1 unità di

EEEE:

1) Diffuso uso di strategie innovative

2) Supporto alle classi con alunni bes

3) Supporto ai docenti di lingua straniera

4) Aumento delle ore di lingua per la certificazione esterna del QCRE

Competenze

in lingua straniera

Competenze

digitali

Competenze sociali e civiche

1) Supporto classi con alunni con BES 2) Gruppi di classi parallele articolati in modalità peer to peer e cooperative learning 3)Funzione docente mentore e facilitatore nei circle time per l’inclusione (vedi PDM) 4) Corsi di recupero pomeridiano 5) Attività di rinforzo a gruppi di alunni per il miglioramento degli esiti 6) Attività extracurriculari per la certificazione esterne

N. 12 ORE PER

RISORSA (TOT, 22 ORE

SETTIMANALI) PER IL

POTENZIAMENT O

N.10 ORE

SETTIMANALI CADAUNO PER

SOSTITUZIONI DOCENTI ASSENTI

(ANCHE IN PLESSI DIVERSI DA

QUELLO IN CUI SI EFFETTUAIL

POTENZIAMENTO )

LE RESTANTI ORE CERTIFICAZION

I ESTERNE DI INGLESE

(FRANCESE O SPAGNOLO)

CON ATTIVITA’ EXTRACURICUL

ARE PER GLI STUDENTI

Comma 7

lettere a – b – i – e – p-q

A. Alunni selezionati per i recupero per il superamento delle insufficienze e per il miglioramento del target previsto di miglioramento

B. Gruppi di alunni individuati come eccellenti per il conseguimento delle certificazioni esterne delle lingue straniere

C. Gruppi misti per la diffusione di attività mirate all’inclusione

85

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Area di

miglioramen to Da

potenziare

Fabbisogno Di risorse

professionali

Attività

Competenza Di cittadinanza

Organizzazione delle attività

Monte ore destinato

Nesso con il comma

7 della l.107/2015

Destinatari

C

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n. 2 risorse

A043

n. 2 risorse A059

n° 3 docenti

di A345

1.POTENZIAM ENTO DI ITALIANO E MATEMATICA

2.ATTIVITA’ CONNESSE ALLE PRIORITA’ INDIVIDUATE NEL RAV

A.COMPETEN ZA IN MADRELINGU A B.COMPENTE NZE LOGICO- SCIENTIFICHE C. COMPETENZE DI CITTADINANZ A E COSTITUZION E

Articolazione flessibile dell’orario di lezioni e articolazione flessibile delle classi parallele nella scuola secondaria di I grado.

Co-presenza in classe per l’articolazione della classe in gruppi di livello

Attività di peer to peer con funzione di docente mentore

Cooperative learning con gruppi di livello misto. Circle time

6 ore per

risorsa A043 SOSTITUZIO NE 2 COLL.

12 +18 H PER POTENZIAM

ENTO SUPERAME NTO GAP

PROVE INVALSI E

IMPLEMENT AZIONE DELLE

COMPETENZ E DI

CITTADINA NZA E

COSTITUZIO NE

2 DOCENTI A059

DI CUI 12 SOSTITUZIO

NE 1 COLLAB. Le rrestanti ore

per potenziamento

delle competenze di matematica e

supporto animatore digitale

3 docenti A0346 per potenz. E

implementazio ne inglese francese

spagnolo con progetti CLIL

-EMILE

Comma 7

Lettere a – b – i –

e

Alunni scuola SS I G selezionati per i recupero per il superamento delle insufficienze e per il migliorament o del target previsto di migliorament o

B. Gruppi di alunni individuati come eccellenti per il conseguiment o delle certificazioni esterne delle lingue straniere

C. Gruppi misti per la diffusione di attività mirate all’inclusione

.

.

86

SINTESI

ORGANICO DEL POTENZIAMENTO – IN AGGIUNTA ALL’ORGANICO dei posti comuni e di sostegno

Risorsa Professionale

Numero Risorse

Motivazione

EEEE:

5

di scuola primaria con specializzazione in inglese e titoli e peculiarità funzionali all’inclusione e all’utilizzo di strategie inclusive (esperte di tecniche del peer to peer – cooperative learning – circle time - gestione della token economy, della mixed ability classroom, esperti in certificazioni di lingua inglese Cambridge, spagnolo Cervantes)

A345

3

(Specialiste in inglese/francese/spagnolo) – parzialmente utilizzate per sostituzione docenti staff e parzialmente per attività di certificazione esterna con corsi pomeridiani di inglese, francese e spagnolo e corsi di recupero per gruppi di livello da classi parallele per il miglioramento degli esiti

A043 2 Superamento del gap con scuole con lo stesso escs nelle prove invalsi Miglioramento degli esiti con impiego flessibile dei gruppi classe e attività didattiche come da progetti PDM

A059 2 SUPPORTO animatore digitale Miglioramento degli esiti con impiego flessibile dei gruppi classe e attività didattiche come da progetti PDM Superamento del gap con scuole con lo stesso escs nelle prove invalsi

TOTALE 5+ 7

N. 12 complessivo di risorse richieste PER L’ORGANICO DEL POTENZIAMENTO Totale risorse richieste per la realizzazione del PDM e dell’offerta formativa come prevista dal PTOF:

DI CUI

o 5 PER LA PRIMARIA o 7 PER LA SS1°

In assenza di necessità di sostituzione, LE RISORSE vengono utilizzate per intensificare laboratori di potenziamento.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO vengono richieste dal PTOF n. 6 risorse settimanali così ripartite:

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

ORE PER SOSTITUIRE DOCENTI CON PARTICOLARI INCARICHI

12+6

C. POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO, NEL RISPETTO DEI LIMITI E DEI

PARAMETRI COME RIPORTATI NEL COMMA 14 ART. 1 LEGGE 107/2015.

Tipologia Numero Assistente amministrativo 6

Collaboratore scolastico 20

87

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE

Progetti per la valorizzazione degli spazi e degli ambienti di apprendimento

Il raggiungimento dei target di miglioramento previsti nel PDM saranno possibili anche nella misura in cui la scuola sarà in grado di implementare le dotazioni tecnologiche dell’istituto, sia attraverso il fundraising (fondi da privati, donazioni, sponsorizzazioni) sia attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali e comunitarie, con apposite progettazioni, già peraltro avviate dalla scuola con i FESR 2014/2020. Nello specifico la scuola ha inoltrato le progettazioni per i seguenti avvisi:

• Azione 10.8.1.A Dotazioni tecnologiche e ambienti multimediali. Sottoazione 10.8.1.A1 - Realizzazione dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN. L’intervento richiesto riguarda sia il plesso di scuola primaria Pertini con l’adiacente plesso di scuola dell’infanzia Collodi, sia l’altro plesso di scuola primaria Don Milani, entrambi privi di rete LAN.

• Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore

e per l’apprendimento delle competenze chiave - Sottoazione A3 - Ambienti multimediali. Questa azione è stata prevista per la sede della scuola secondaria di primo grado e punta alla realizzazione di due WI-FI zone nell’istituto, come ambienti versatili e polifunzionali, nonché al completamento tecnologico del laboratorio d’arte e della sala teatro, realizzata con i fondi del bando 7667 -15/06/2010 – FESR ASSE II OBIETTIVO C.

• #lamiascuolaccogliente, avviso pubblico per la valorizzazione ed il recupero di ambienti

scolastici, destinato al plesso di scuola primaria Don Milani, con il quale si è puntato al recupero di un prefabbricato esistente nell’area esterna della scuola, da destinare ad aula multifunzione, dall’attività fisica alla multimedialità.

Stante la stretta correlazione tra la necessità di migliorare gli ambienti di apprendimento, il fabbisogno formativo progettato e le priorità del PDM, ulteriori attrezzature sono indispensabili per garantire una didattica che assicuri adeguato spazio a tutti gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti nonché una reale inclusione con adeguate personalizzazioni dei processi formativi. Si allega tabella riassuntiva:

PLESSO/SEDE STACCATA e/o COORDINATA

TIPOLOGIA DOTAZIONE

TECNOLOGICA RICHIESTA

MOTIVAZIONE DELLA

SCELTA

FONTE DI FINANZIAMENTO

Plesso di scuola primaria Don Milani, plesso scuola primaria Pertini con adiacente plesso scuola infanzia Collodi

Realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie e nel processo di insegnamento- apprendimento

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

PLESSO/SEDE STACCATA e/o COORDINATA

TIPOLOGIA DOTAZIONE

TECNOLOGICA RICHIESTA

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA

FONTE DI FINANZIAMENTO

Scuola secondaria di primo grado

Realizzazione di nuovi ambienti multimediali con wifi free ed implementazione tecnologica del laboratorio d’arte e dello spazio teatro.

Conseguire gli obiettivi del PNSD

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali- Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave. Sottoazione A.3 - Ambienti multimediali.

Premialità obiettivi di servizio – Fondo per lo sviluppo e la coesione ex delibera CIPE n° 79 del 2012

Plesso di scuola primaria Don Milani

Recupero edilizio di un prefabbricato posto nell’area esterna della scuola in sala multifunzione per attività psicofisiche e attività multimediali.

Sviluppo dell’attività psicofisica e delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nell’ottica di adeguare gli stili di insegnamento agli stili di apprendimento

AVVISO PUBBLICO DEL MIUR, pubblicato con Nota prot. 10740 del 8 settembre 2015

#lamiascuolaccogliente per promuovere il recupero e la valorizzazione degli spazi comuni presenti nelle istituzioni

8

Risorse strutturali Tutti gli edifici si presentano accoglienti, spaziosi e ricchi di aree all’aperto. Le caratteristiche strutturali degli edifici consentono un buon funzionamento delle attività didattiche ed extrascolastiche. L’Istituto dispone di:

Sede Centrale Scuola Infanzia

Collodi Scuola Primaria

Pertini Scuola Primaria

Don Milani Sala conferenze e pscomotricità

Lim e PC in tutte le aule Ss1° G 1 aula informatica con LIM + video proiettore 1 Laboratorio linguistico con televisore, videoregistratore, lettore DVD-LIM 1 Laboratorio tecnico-artistico 1 Sala riunioni 1 Laboratorio musicale con LIM 1 Palestra Computer – fax- stampanti colllocate negli uffici del personale amministrativo LIM mobile Notebook e tablet Biblioteca Mensa scuola infanzia Laboratorio scientifico Aula staff e sportello HELP

Refettorio-Sala riunioni Televisore con videoregistratore Auletta con fotocopiatrice, plastificatrice, PC, scaffale-biblioteca,stereo

Sala riunioni Biblioteca 7 Pc Laboratorio di ceramica con forno dedicato Biblioteca aula

1 piccola aula informatica con 6 PC+ stampante 1 LIM + video proiettore e PC portatile

0

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)

SEZ.5

Organizzazione generale

9

Contatti

La sede della Dirigenza Scolastica, della Direzione Amministrativa e della Segreteria sono tutte situate presso il plesso Centrale di Via Viviani, 2 – Maddaloni

Orario di apertura della Segreteria:

dal lunedi al venerdi: ore 8.00 - 17.30

sabato ore 8.00 - 13.00

Orario di ricevimento del pubblico

dal lunedi al venerdi: ore 12.00 - 14.00 e ore 14.30 - 17.00

sabato ore 8.00 - 13.00

tel. 0823/ 435949 – fax 0823/ 402625 – C.F. 93086020612

e-mail: [email protected]

sito web: www.aldomoromaddaloni.gov.it

PEC: [email protected]

3

TEMPO SCUOLA

Tempo Pieno dal lunedì al venerdì 8.15- 16.15

dal lunedì al venerdì 8.20 -13.20 1 prolungamento pomeridiano settimanale il martedì 13.20 - 15.20 sabato libero

dal lunedì al venerdì 8.10-14.10 con sabato libero e/o dedicato ad attività progettuali

ORE SETTIMANALI

40

27

30

ALTRO

Servizio mensa

Colazione a sacco con processi di educazione alimentare

Servizio di comodato d’uso per i testi scolastici (vedi allegato).

Tempo scuola

ORDINE DI SCUOLA

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di I Grado

Piano Orario settimanale

a.s. 2016/2017

Scuola dell’Infanzia

8.15-9.15

9.15-12.00 12.00-

13.00 13.00- 14.00

14.00- 15.45

15.45- 16.15

Accoglienza dei bambini

Attività didattiche e laboratori*

Mensa

Attività ricreativa

Ripresa attività

didattiche e laboratori*

Consegn a dei

bambini alla

famiglia *CAMPI DI ESPERIENZA:

Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo

Scuola Primaria

DISCIPLINA CLASSE I

CLASSE II

CLASSE III

CLASSE IV

CLASSE V

Italiano 8 8 7 7 7

Storia- Geografia 4 4 4 4 4

Matematica 6 6 6 6 6

Scienze 1 1 1 1 1

Inglese 1 2 3 3 3

Musica 1 1 1 1 1

Tecnologia 1 1 1 1 1

Arte e immagine 1 1 1 1 1

Scienze motorie 2 1 1 1 1

Religione 2 2 2 2 2

Totale 27 27 27 27 27

Scuola Secondaria di 1°grado

DISCIPLINA CLASSE I CLASSE II CLASSE III Italiano 6 6 6

Storia 2 2 2

Geografia 2 2 2

Matematica 4 4 4

Scienze 2 2 2

1 ̂Inglese 3 3 3

2 ̂Francese 2 2 2

Musica 2 2 2

Tecnologia 2 2 2

Arte e Immagine 2 2 2

Scienze Motorie 2 2 2

Religione 1 1 1

Totale 30 30 30

Servizio mensa Nei plessi scolastici della Scuola dell’Infanzia è attivo un servizio mensa, facente parte a pieno titolo dell’attività scolastica perché strettamente connesso alle finalità educative. Nella Scuola dell’Infanzia gli orari di lezione prevedono un tempo scuola continuativo di 8 ore (tempo pieno). Il servizio mensa viene erogato nei refettori situati all’interno della Scuola dell’Infanzia della Sede Centrale e del Collodi dal lunedì al venerdì, dalle ore 12.00 alle 13.20/30 con un menù settimanale previa prenotazione telefonica al comune da parte dei genitori. Ad ogni bambino verrà attribuito un codice per la prenotazione e affidato un lunch box che dovrà essere portato a scuola tutte le volte che si prenota il pasto. Le insegnanti e le refezioniste, che svolgono servizio di assistenza alla mensa, rimuoveranno gli avanzi dai lunch box mentre sarà cura dei genitori lavarli e riportali puliti per un nuovo consumo dei pasti. I pasti distribuiti sono preparati da aziende specializzate secondo un menù settimanale avallato dall’ASL di competenza. Il menù è consultabile sul sito ed è esposto anche all’ingresso della scuola. Nel caso in cui, per motivi di allergia e/o di salute, un alunno avesse bisogno di consumare un pasto con una dieta speciale, si dovrà dare comunicazione alla scuola dietro presentazione di referti o certificati medici. La scuola a sua volta avviserà il comune per permettere alla cucina il necessario adeguamento del menù vigente.

Risorse umane - Organigramma d’Istituto e struttura organizzativa interna

Un Istituto comprensivo risulta un sistema organizzativo assai complesso: gestire una scuola richiede capacità di coniugare in modo ottimale il benessere e la significatività del lavoro delle persone con la qualità e l’efficacia dell’offerta formativa. Per tale motivo è necessario che l’organizzazione scolastica sia coerente con la specificità del servizio che, da un lato, deve essere aperto, flessibile e adattabile alle differenti s i t u a z i o n i , dall’altro, regolato da principi precisi quali il coordinamento, l’unitarietà, l’interazione e la circolarità.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA COME PARTECIPAZIONE ED APPARTENENZA

L’organigramma di istituto descrive l’organizzazione della scuola e rappresenta una mappa delle competenze e delle responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni. Il Dirigente Scolastico, gli organismi gestionali (consiglio di istituto, collegio docenti, consigli di intersezione, di interclasse, di classe), le figure intermedie (vicario, collaboratori del D.S., DSGA, coordinatori di sede, funzioni strumentali) e i singoli docenti, operano in modo collaborativo e si impegnano nell’obiettivo di offrire agli alunni un servizio scolastico di qualità. Tutto ciò richiede modalità di collegamento che favoriscano un tipo di lavoro basato sulla collegialità, sulla condivisione, sulla continuità di intenti riconoscendo i differenti ruoli e i livelli di responsabilità gestionale, tenendo conto delle necessità dell’utenza e delle competenze specifiche della scuola. La trasparenza nella gestione di questo patrimonio di risorse (umane, professionali, economiche e strutturali) è garanzia di un servizio pubblico in profondo rapporto con il territorio e con le sue esigenze di formazione delle giovani generazioni.

Risorse umane Alunni: sono al centro del processo di insegnamento-apprendimento, i loro diritti, bisogni, aspettative e potenzialità guidano l'azione didattica ed educativa.

Docenti: titolari della libertà d'insegnamento nel rispetto dei diritti di apprendimento degli alunni, concretizzano gli obiettivi didattici ed educativi in percorsi che favoriscono il raggiungimento del successo formativo. Operano nella dimensione collegiale ed in quella individuale.

Dirigente scolastico: il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione della quale ha la legale rappresentanza, nel rispetto delle competenze degli Organi collegiali Scolastici. Possiede autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente Scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Assicura la presenza dei docenti nelle classi sostituendo il personale assente.

Docenti collaboratori: il Dirigente Scolastico si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati in un rapporto fiduciario ed attribuisce loro compiti organizzativi e gestionali.

Docenti funzioni strumentali: insegnanti delegati dal Collegio dei Docenti a svolgere funzioni di: Gestione del Piano dell'Offerta Formativa Sostegno al lavoro dei docenti Interventi e servizi per gli studenti Realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla Scuola.

Commissioni: gruppi di lavoro che si formano in seno al Collegio dei Docenti per operare su tematiche di rilevanza didattica: Pof, continuità, orientamento, qualità e valutazione, accoglienza, GLH, INVALSI, sicurezza, viaggi d’istruzione e visite guidate, ecc.

Direttore dei servizi generali ed amministrativi: sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili dell’Istituto e ne cura l’organizzazione con funzione di coordinamento, promozione dell’attività e verifica dei risultati, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze.

Personale amministrativo: svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi. Possiede competenza diretta nella gestione dell’archivio e del protocollo; ha rapporti con l’utenza e può svolgere attività di supporto amministrativo alla progettazione e alla realizzazione di iniziative didattiche.

Il piano di lavoro del personale ATA e il Manuale di Gestione del Protocollo Informatico per l’anno scolastico 2016-17 sono riportati in allegato.

Personale ausiliario: (Collaboratori scolastici): vigilano sugli alunni, sugli spazi scolastici, intervengono per l’immediata e piccola manutenzione, intervengono in situazione di emergenze, in alcuni casi provvedono all’igiene dei locali scolastici, spostano sussidi e materiali, si occupano delle comunicazioni interne e del controllo dell’accesso alle strutture.

Referente per la sicurezza: docente nominato dal Collegio dei Docenti con il compito di vigilare sulla sicurezza di quanti frequentano ed operano all’interno del plesso scolastico, ferma restando la responsabilità del Dirigente Scolastico in questa materia.

RSU: Rappresentanze Sindacali Unitarie, rappresentano i delegati sindacali del personale della scuola, sono cariche elettive e il loro mandato ha validità triennale.

Organi collegiali

Consiglio di Istituto: negli istituti con numero di alunni superiore a 500 è composto da 8 docenti, 8 genitori 2 rappresentanti del personale ATA e dal Dirigente. E’ presieduto da uno dei rappresentanti dei genitori. Dura in carica tre anni. Ha potere deliberante, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio: approvazione del PTOF, programmazione delle attività della scuola, elezioni scolastiche, bilancio di previsione, variazioni di bilancio, conto consuntivo, acquisti, iscrizione alunni e criteri di formazione classi, utilizzazione del fondo di Istituto, attività extrascolastiche, viaggi di istruzione e visite guidate, adattamento del calendario scolastico, criteri generali per la programmazione educativa .

Giunta Esecutiva: è eletta dal Consiglio di Istituto, è composta dal Dirigente, da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico-ausiliario e due genitori e ad essa partecipa il Direttore dei

servizi amministrativi con funzioni anche di segretario. Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio d’Istituto. Ha anche competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni su proposta dei consigli di classe.

Collegio dei Docenti: è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell’ istituto nei tre ordini di scuola, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. In particolare cura la programmazione dell’attività educativa ed elabora il Piano triennale dell’offerta formativa. Formula inoltre proposte al Dirigente per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività didattiche. Provvede all’adozione dei libri di testo, promuove iniziative di aggiornamento dei docenti.

Consigli di classe (scuola secondaria), di interclasse (scuola primaria), di intersezione (scuola dell’Infanzia): programmano e valutano il percorso educativo e didattico delle classi. Sono composti dal Dirigente Scolastico, dai docenti delle classi, dai rappresentanti eletti tra i genitori degli alunni delle classi stesse.

Rappresentanti dei genitori: queste figure sono di fondamentale importanza per la vita scolastica poiché rappresentano la componente genitori negli organi collegiali.

La scuola, come luogo educativo di esperienze condivisibili e di formazione culturale e civile, richiede da parte di tutte le sue componenti l’osservanza di regole, che, basandosi sulla normativa vigente, favoriscano una positiva convivenza ed un ordinato svolgimento dei vari momenti della vita scolastica.

Pertanto, servono regole di comportamento volte a garantire il rispetto reciproco, la cura per l’ambiente scolastico e la serenità necessaria alle attività didattiche. Solo a queste condizioni la scuola può assolvere al compito di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale che ci accomuna. Questo compito le è stato affidato dalla collettività, che lo sostiene con i soldi dei contribuenti. E bene che tutti ne siano sempre consapevoli, in modo da valorizzare al massimo, ciascuno secondo il proprio ruolo, ogni momento della giornata scolastica. Tutto ciò è espresso in maniera esaustiva nella Carta dei Servizi, nel Regolamento di Istituto, nel Regolamento di disciplina e nel Patto Educativo di corresponsabilità che si allegano.

Le Funzioni strumentali al piano t r i e n n a l e dell’offerta formativa rispondono alle esigenze della scuola in merito a specifici processi o particolari settori organizzativi o didattici individuati dal Collegio dei Docenti.

Area

1/a

PT

OF

Coordinamento Commissione PTOF. Revisione ed aggiornamento annuale del PTOF in collaborazione con DS e commissione PTOF Coordinamento delle progettazioni didattiche. Collaborazione nella revisione del RAV e del PDM in raccordo con la DS e il Gruppo di Miglioramento. Predisposizione e monitoraggio della scheda per la rilevazione dei bisogni formativi. Raccordo con l’AREA 4 curricolo locale e territorio. Carta dei servizi, Regolamento d’Istituto, Patto educativo di corresponsabilità. Coordinamento progettuale curriculare ed extracurriculare dell’Istituto. Curricolo verticale. Collaborazione nella progettazione PON FSE, Area a rischio, progetti ministeriali, progetti in rete. Collaborazioni con la DS e il DSGA per le questioni economiche ed amministrative del PTOF. Implementazione L.107/2015

SS1°G

Prof.ssa Rivetti R.

Area

1/b

AU

TO E

D ET

EROV

ALUT

AZIO

NE

Coordinamento Commissione Manuale della Qualità /Polo Qualità. Valutazione, autoanalisi ed autovalutazione. Coordinamento revisione del RAV e del PDM in raccordo con la DS e il Gruppo di Miglioramento. Collaborazione nella Revisione ed aggiornamento annuale del PTOF con AREA 1 PTOF. Tabulazione e monitoraggio dati. Bilancio Sociale. Collaborazione con l’AREA 1 PTOF per la progettazione PON-FSE, Aree a Rischio, progetti ministeriali e progetti in rete. Elaborazione e diffusione di modelli di valutazione iniziale, intermedia e finale. Collaborazione progetto Bioetica. Implementazione L.107/2015

SS1°G

Prof.ssa Fusco S.

Area

2

SUPP

ORTO

AI D

OCEN

TI E

NUO

VE

TECN

OLOG

IE

Tecnologie multimediali in cooperazione con commissione tecnologie e responsabili laboratori. Registro elettronico.Revisione e sistemazione dei laboratori didattici sede e plessi in coordinamento con i responsabili dei laboratori, con report mensili.Raccolta e catalogazione, in formato digitale ,dati monitoraggio, scrutini. Realizzazione statistiche e grafici per i lavori del POF. Collabora con l’apposita commissione per giornalino scolastico nella sua realizzazione. Collaborazione nella revisione del RAV e del PDM. Collabora con il gruppo di autovalutazione di istituto

SS1°G

Prof. Ceci L.

Area

3/a

SUPP

ORTO

STU

DENT

I SE

TTOR

E SI

/SP

Responsabile PDM settore inclusione. Coordinamento reti per l’inclusione. Gestione accoglienza e inclusione neoiscritti settore Scuola infanzia e primaria. Supporto alla commissione accoglienza, continuità, orientamento. Referente del PAI.Individuazione e monitoraggio eccellenze(recupero e valorizzazione delle eccellenze finalizzate al potenziamento della qualità dell’istruzione).Andamento generale alunni certificati DA-DSA-BES scuola infanzia e scuola primaria.Cura dei documenti e dei registri

S I

Prof.ssa Conte S.

9

Area

3/b

SUPP

ORTO

STU

DENT

I

Gestione accoglienza e inclusione neoiscritti. Coordinamento gruppo H. Raccolta e scambio informazioni con la DS riguardo a situazioni di disadattamento/disagio/svantaggio

In stretto contatto con i docenti Condivisione con il Collegio (settore SS1°G) per segnalazione di difficoltà e assicurare il successo formativo. Integrazione e inclusione alunni stranieri settore SS1°G.Partecipazione al PDM per l’inclusione al gruppo per l’orientamento e continuità. Supporto alla commissione accoglienza, continuità, orientamento.Coordinamento operatori addetti all’assistenza SS1°G. Cura, in commissione POF, il monitoraggio in itinere e consuntivo delle attività intraprese e la documentazione prodotta nel settore inclusione.Diffusione della modulistica di settore in condivisione con la DS e le altre FF.SS. Andamento generale alunni certificati DA-DSA-BES scuola secondaria di primo grado. Cura dei documenti e dei registri

SS1°G

Prof.ssa Doti R.

Area

4/a

RAPP

ORTI

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IL T

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O, E

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SS.,

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À-CU

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LE

Supporto ai rapporti con il territorio/Enti Locali/ Università . Rapporti con le famiglie, progetti, concorsi. Coordinamento giornate collaborative. Promozione e coordinamento di attività di educazione alla salute, alimentare e alla Cittadinanza attiva Partecipazione a progetti ed iniziative e rapporti con enti, associazioni ed Istituti sul Territorio che condividono finalità formative con l’Istituto.Progettazione e coordinamento della commissione curricolo locale secondo le indicazioni fornite dagli OO.CC. Collaborazione con il gruppo della continuità ed orientamento in ingresso ed in uscita. Coordinamento delle attività in biblioteca. Gestione condivisa con le FF.SS di manifestazioni attività culturali

SS1°G

Prof.ssa Campolattano I.

Area

4/b

VISI

TE G

UIDA

TE E

VIA

GGI D

I IS

TRUZ

IONE

Gestione ed organizzazione di uscite didattiche, visite guidate, viaggi d’istruzione e campi scuola in collaborazione con la DS e i Consigli di sezione e classi. Coordinamento delle azioni inerenti la progettualità internazionale (stage- visite e viaggi all’estero –campi scuola). Cura delle relazioni con enti/associazioni ed agenzie sportive del territorio. Cura dei rapporti con l’area amministrativa e gestionale ai fini della valutazione delle offerte delle agenzie di viaggio. Supporto dei gruppi in partenza per viaggi e visite guidate. Coordinamento di attività sportive e teatrali. Collaborazione con il gruppo della continuità ed orientamento in ingresso ed in uscita

SS1°G

Prof.ssa Amato A.

0

Commissioni gruppi di lavoro Per l’anno scolastico 2015/16 sono state attivate le seguenti commissioni e/o gruppi di lavoro come da Delibera del Collegio dei Docenti

COMMISSIONE o

GRUPPO DI LAVORO REFERENTE COMPONENTI

PTOF FS. Prof.ssa Rivetti Rosa

Prof.ssa Rivetti Rosa

Ins. Aceto Isabella Ins. Cresta Rosa Ins. Marino Luigi Ins. Criscuolo Maria Ins. Corbo Matilde Ins. Vinciguerra Addolorata Ins. Sparta Giuseppa

Tutte le FF.SS.

Educazione Legalità

Prof.ssa Nettuno Anna Grazia Prof.ssa Nettuno Anna Grazia

Manuale Qualità / Auto ed Etero Valutazione / RAV

F. S. Prof.ssa FUSCO Stefania

Prof.ssa FUSCO Stefania Prof. ssa Errichiello Nunzia Prof.ssa Diotto Rosaria Ins .Marino Luigi Prof. ssa Coscione Patrizia Tutte le FF.SS.

Accoglienza Orario curriculare Solo nomina

Prof.ssa De Sena Anna Prof.ssa De Sena Anna

Prof.ssa Diotto Rosaria

Ins Vinciguerra Addolorata

Prof.ssa Vollero Valeria Prof.ssa Caprio Assunta

F.S. Prof.ssa Amato Annamaria

Ins. Ianniello Annunziata

Ins. De Siato Vincenza

Ins. Anzevino Dilva

Ins. Pagano Assunta

Ins. Di Ieso Grazia Ins. Cantiello Teresa

Raccordi e continuità sulle annualità ponte

Prof.ssa De Sena Anna Prof.ssa De Sena Anna

Ins. Magliocca Alba Ins. Desiato Vincenza Ins. Vinciguerra Addolorata

Ins. Ianniello Annunziata

INVALSI Prof.ssa Vollero Valeria Prof.ssa Vollero Valeria

Prof.ssa De Sena Anna

Ins. Vinciguerra Addolorata Ins. Gentile Antonietta

Orientamento Prof.ssa Vollero Valeria Prof.ssa Vollero Valeria Prof.ssa De Sena Anna

Sicurezza Prof.ssa Diotto Rosaria Prof.ssa Diotto Rosaria

Prof. Lerro Vincenzo

Prof. Trovato Domenico Referenti Plesso SI-SP-SS1°G

Biblioteca Scolastica Prof.ssa Bambini Maria Ins. Di Ieso Grazia

F.S. Prof.ssa Campolattano Immacolata

Alfabetizzazione motoria d’istituto

Ins. Sparaco Olimpio Ins. Sparaco Olimpio

Tempo scuola orario Prof. ssa Errichiello Nunzia Prof.ssa Errichiello Nunzia

Prof. Bove Gianluigi Ins. Taglialatela Adriana Ins. Vinciguerra Addolorata Referente di Plesso SP Pertini Ins. Gentile Antonietta Referente di Plesso SP Don Milani

Curricolo locale Prof.ssa Campolattano Immacolata

F.S. Prof.ssa Campolattano Immacolata Ins. Angelini Antonella Ins. Vairo Alessandra Ins. Magliocca Alba Ins. Di Rubba Agata

GLHI docenti sostegno + coordinatori di classe

F.S. Prof.ssa Doti Rita S1°G F.S. Ins. Conte Stefania S.P.

F.S. Prof.ssa Doti Rita S1°G F.S. Ins. Conte Stefania S.P. Coordinatori Classi Interessate

Viaggi e visite guidate

F.S. Prof.ssa Amato Annamaria

F.S. Prof.ssa AmatoAnnamaria F.S. prof. Ceci Luigi Referenti di plesso

Stage linguistici Tutti i docenti di lingua Straniera

Ed. alla salute ed ambiente

Prof.ssa Coscione Ins. Amoroso Rosa

Ins. Aceto Isabella

Ins. Corbo Matilde

Esami di Stato Prof.ssa De Sena Anna

Prof.ssa De Sena Anna

Prof.ssa Errichiello Nunzia Prof. Verrengia Leandro FF.SS. Sostegno

Giornalino scolastico e cura delle relazioni con la stampa del territorio

Prof.ssa Caprio Assunta Prof.ssa Caprio Assunta

Prof.ssa Anzevino Dilva Prof. Nero Raffaele Ins. Sparaco Olimpio Ins. Caponetti Maria

Elettorale Prof. Nero Raffaele

Prof. Nero Raffaele

Ins. Coppeta Rosaria

Mensa Ins. Vairo Alessandra Ins. Vairo Alessandra

Ins. Bartoli Antonietta

Formazione Classi Prof. ssa De Sena Anna Prof. ssa De Sena Anna Referenti Plesso SI-SP-SS1°G

Responsabile settore Informatica E laboratori di tutti plessi - LIM

Prof. Bove Gianluigi Prof. Bove Gianluigi

F.S. Prof. Ceci Luigi

Prof. Lerro Vincenzo

Prof. ssa Diotto Rosaria

Acquisti e Collaudi DS. ATA Prof.ssa Diotto Rosaria

Comitato tecnico Scientifico

DS

Prof.ssa Diotto Rosaria

Prof.ssa Errichiello Nunzia

Prof.ssa De Sena Anna

Prof. Verrengia Leandro

F.S. prof.ssa Fusco Stefania

F.S. ins. Conte Stefania

Sito Web Prof.ssa Diotto Rosaria

Prof.ssa Diotto Rosaria Prof. Bove Gianluigi

Gruppo per l’inclusione Protocollo accoglienza e linee d’intesa tra scuola, Enti locali UU.SS.LL. in materia di integrazione scolastica

DS

F. S. Doti Rita F. S. Conte Stefania

Responsabile disciplina alunni

DS Prof. ssa De Sena Anna Prof.ssa Errichiello Nunzia Prof. Verrengia Leandro Referenti di plesso di tutti gli ordini e Gradi di scuola

Organo di Garanzia DS Prof. ssa De Sena Anna F. S. Ceci Luigi Componenti consiglio d’Istituto

Progetto Bioetica Prof. ssa De Sena Anna Prof.ssa De Sena Anna

Prof.ssa Coscione Patrizia

F.S. Prof.ssa Fusco Ins. Magliocca Alba

Progetto Primularmente

Ins. Marino Luigi Ins. Ianniello Nunzia

Ins. Marino Luigi

Ins. Ianniello Nunzia Docenti classi prime annualità ponte e terminali della scuola infanzia

Anno scolastico 2016/2017

Inizio anno scolastico martedì 13 settembre 2016

Sospensione delle attività nei giorni :

Tutte le domeniche 29 settembre 2016 Festa del santo Patrono 31 ottobre 3016 Ponte di Tutti i Santi

1°novembre 2016 Tutti i Santi 2 novembre 2016 Commemorazione defunti 8 Dicembre 2016 Festa dell’Immacolata Dal 23/12/2016 al 05/01/2017 Festività natalizie 6 gennaio 2017 Epifania 7 gennaio 2017 ponte dell’Epifania 27/02/2017 Ponte di Carnevale 28/02/ 2017 Martedì grasso Dal 13/04/2017 al 18/04/2017 Festività pasquali 25/04/2017 Anniversario della Liberazione 01/05/2017 Festa del Lavoro 02/06/2017 Festa nazionale della Repubblica 30/09/2016 Delibera del C.D. 24/04/2017 Delibera del C.D. Venerdì 9 giugno 2017 fine dell’A.S. per le scuole primarie e secondarie di I grado Inizio Esami di Stato il 14/ 06/2017. La prova scritta a carattere nazionale si svolgerà il 15/06/2017. 30 giugno 2017: chiusura dell’A.S. nelle scuole dell’Infanzia I giorni di scuola saranno complessivamente 201

Rappresentanze sindacali unitarie Le Rappresentanze Sindacali Unitarie nelle scuole sono state istituite con il CCNL del 1999. La contrattazione integrativa d’istituto, avviene tra la delegazione di parte pubblica rappresentata dal DS e la delegazione sindacale eletta tra il personale scolastico ed alla quale possono affiancarsi, quali membri di diritto, i rappresentati dell’OO.SS. di livello provinciale firmatari del CCNN. Le materie oggetto di contrattazione riguarderanno:

le modalità di utilizzazione del personale in rapporto al P.T.O.F. e la misura dei compensi da preordinare per varie funzioni;

le modalità inerenti l’organizzazione del lavoro dei docenti; i criteri di fruizione dei permessi per l’aggiornamento; i criteri per l’utilizzazione del personale A.T.A. da impiegare nelle attiv l’attuazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il Dirigente Scolastico fornirà alle R.S.U. dell’istituzione:

1) Un’informazione preventiva circa: formazione delle classi e degli organici; le attività e i progetti comunque retribuibili; i criteri di retribuzione ed utilizzazione del personale in attività aggiuntive.

2) Un’informazione successiva circa:

nominativi del personale di fatto impegnati in progetti; criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale; criteri di individuazione del personale che si voglia coinvolgere in progetti o intese

interi istituzionali;

Sono presenti nell’Istituto le seguenti R.S.U.: CISL doc.: prof.ssa A. De Sena – prof. L.Verrengia – ins. Elisabetta Rossetti

ATA: sig.ra Maria Carnevale UIL prof. R. Nero Terminali associativi:CISl:Prof Lerro V.- SNALS:Prof Costa R.

ità da retribuire con il fondo d’istituto;

Gestione salute e sicurezza

Progetto ”Crescere in Sicurezza”

Le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano, prima ancora che un obbligo di legge con la serie di adempimenti che ne conseguono, un'opportunità per promuovere all'interno delle istituzioni scolastiche una cultura della sicurezza sul lavoro. Q u e s t ’ a n n o , i n c o n t i n u i t à c o n l e e s p e r i e n z e m a t u r a t e n e g l i a n n i p r e c e d e n t i , i l t e m a d e l l a s i c u r e z z a s i e s t e n d e n e l c a m p o d e l l a s a l u t e e d e l l a p r e v e n z i o n e . Inoltre parlare di “sicurezza” a scuola significa anche affrontare due problematiche strettamente correlate, salute e sicurezza, che con l’applicazione Dlgs 81 /2008 sono emerse con sempre maggior evidenza.

Al fine di sollecitare il coinvolgimento e la convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche in un processo organico di crescita collettiva, il nostro istituto ha strutturato un percorso che partendo dalla propria identità, mira ad attivare e rafforzare scelte comportamentali favorevoli alla salute e al benessere individuale e collettivo, sia attraverso l'educazione ad una corretta alimentazione, con modelli di intervento igienico-alimentare, sia attraverso la cultura della prevenzione, dell'educazione all'ambiente naturale, dell'utilizzo razionale del territorio, e di una diversa modalità di rapportarsi all'ambiente, per promuovere sempre più un’educazione capace di sviluppare conoscenze, valori, azioni finalizzate allo sviluppo di una cittadinanza attiva e responsabile. Tra le finalità di tale progetto rientra anche la realizzazione di un sistema integrato tra le Istituzioni e le forze sociali presenti sul territorio attraverso azioni specifiche per la promozione della “ cultura della sicurezza”; in una comunità, infatti, tale obiettivo è realizzabile solo se le azioni sono condivise da tutti: bambini, famiglia, scuola, enti locali, associazioni. L’informativa sulla sicurezza e il relativo regolamento sono riportati in allegato.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)

SEZ.6

Monitoraggio

6

Monitoraggio, valutazione e autovalutazione di Istituto

L' Istituto pianifica e mette in atto processi di autoanalisi e autovalutazione, supportati da un sistema di monitoraggio, misurazione, analisi e riesame che consente di misurare l’efficacia della propria azione, la congruenza tra le scelte progettuali, organizzative e didattiche compiute, le risorse impiegate e gli esiti raggiunti al fine di migliorare la qualità del servizio offerto, di favorire la crescita professionale dei docenti e lo sviluppo organizzativo della scuola.

In tale ottica, la scuola verifica e valuta le azioni e gli interventi del piano nei confronti non solo degli alunni, ma anche nei riguardi delle azioni messe in atto dalla scuola nel suo complesso.

Tale sistema di autoanalisi e di autovalutazione si integra, come richiesto dalla normativa vigente, con il Sistema Nazionale di Valutazione triennale (SNV), che comprende le fasi di autovalutazione, valutazione esterna, azioni di miglioramento, rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche. L'attuazione di processi di monitoraggio è di competenza della Funzione strumentale e della commissione preposta attraverso la costruzione e l’adozione di strumenti e modelli adeguati, il confronto costante con i referenti dei progetti e con i coordinatori dei consigli di classe per la valutazione degli esiti delle attività svolte, la rielaborazione dei dati raccolti, la sistematica osservazione delle criticità e dei bisogni e l’elaborazione delle relative proposte di miglioramento da proporre al Collegio dei docenti. La raccolta dei dati riguarda sia lo sviluppo dei processi di erogazione del servizio che i risultati finali degli stessi e viene effettuata mediante l’impiego degli opportuni sistemi di rilevazione con periodicità differenziata a seconda degli obiettivi che con ciascun monitoraggio ci si prefigge. I dati e le informazioni raccolti vengono organizzati ed elaborati mediante idonei strumenti statistici e rappresentati in forma grafica al fine di garantire l’individuazione, l’applicazione e la verifica di eventuali interventi correttivi.

Gli oggetti dell’autovalutazione d’istituto sono: a) valutazione dell’efficacia formativa (corrispondenza tra obiettivi previsti e obiettivi raggiunti) b) controllo dell’efficienza (rapporto tra obiettivi raggiunti e risorse impiegate) c) apprezzamento del livello di soddisfazione dell’utenza (rapporto tra aspettative e servizio percepito).

a) Per quanto concerne la valutazione degli apprendimenti degli studenti, ciascun docente del c.d.c., in coerenza con quanto stabilito in sede di Collegio dei docenti, di Dipartimento e di Consiglio di classe, programma e attua, per ciascuno dei periodi in cui è diviso l’anno scolastico, un congruo numero di verifiche scritte e/o orali e/o pratiche (di numero e tipologia conforme a quanto suggerito in sede di dipartimento), finalizzate ad accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati. Inoltre, allo scopo di uniformare e confrontare le valutazioni tra classi parallele, a tutti gli alunni della SP e SS1G sono somministrate prove disciplinari comuni, in ingresso e sommative quadrimestrali, valutate secondo parametri, prestabiliti a livello dipartimentale, unici per tutti. Il controllo sugli apprendimenti degli alunni in relazione agli obiettivi definiti viene effettuato dal C.d.C. ogni volta che si riunisce: si procede alla rilevazione delle valutazioni delle singole discipline e alla formulazione di una valutazione generale della classe. Le informazioni, raccolte dal Coordinatore del CdC, sono registrate a verbale. Quando viene riscontrata una difformità tra i risultati attesi e quelli ottenuti, il CdC elabora una strategia di intervento per rendere più efficace il percorso formativo. In relazione al monitoraggio degli esiti formativi, il gruppo qualità rileverà e analizzerà gli esiti

• delle prove parallele • degli scrutini quadrimestrali • della ricaduta sugli apprendimenti delle attività progettuali • della valutazione delle competenze chiave metacognitive, sociali e civiche • dei risultati degli delle classi ponte SI-SP-SS1G • dei risultati a distanza (primo quadrimestre per gli alunni iscritti alle scuole secondarie

di secondo grado che forniranno i dati) • del numero di assenze, di ritardi, di permessi in entrata e uscita • del numero rapporti disciplinari e delle sanzioni erogate • delle verifiche da Ente esterno: Cambridge English Language Assessment, DELF,

Centro Pristem Università Bocconi di Milano i risultati del processo verranno discussi in sede di collegio docenti e, in caso di scostamento dagli obiettivi pianificati saranno adottate opportune azioni correttive ai piani o programmi e interventi di recupero.

b) Come strumento di monitoraggio delle prestazioni, l'Istituto “Aldo Moro” si avvale già da quattro anni, del software COMETA plus, elaborato dal Polo Qualità di Napoli, i cui risultati vengono trasmessi all'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania per la determinazione degli standard provinciali e regionali, e che è strumento condiviso per la legittimazione da tutte le scuole della RETE MUSA. Il Referente della qualità informa e mantiene aggiornato il Dirigente scolastico sull’andamento delle performance del servizio e sullo stato di attuazione delle azioni correttive e dei piani di miglioramento. Il team di lavoro sulla qualità della scuola verifica periodicamente l’andamento dei processi mediante le informazioni e i dati raccolti, e il Referente della qualità ne coordina la sintesi, la diffusione e la presentazione al Dirigente scolastico per il processo di riesame da parte della direzione; sulla base delle informazioni acquisite si confermano/rivedono gli obiettivi a medio e lungo termine stabiliti e i relativi piani di miglioramento, considerando le opportunità di innovazione e apprendimento.

c) La misura della soddisfazione dei portatori di interesse interni ed esterni è effettuata con varie azioni di monitoraggio che vanno dai periodici incontri scuola - famiglie ai questionari sul livello di soddisfazione delle varie parti interessate (alunni, genitori, docenti e personale ATA) su aspetti salienti della realizzazione del servizio. Per facilitare la raccolta dei dati e delle informazioni il gruppo qualità ha predisposto, dallo scorso anno scolastico, la compilazione on-line dei questionari, assolutamente anonimi. Le informazioni di ritorno vengono analizzate ai vari livelli della struttura organizzativa. Il Collegio dei Docenti prima e il Consiglio di Istituto poi valutano l'azione della scuola sulla base delle risultanze del monitoraggio. Il rapporto annuale sull’autovalutazione, corredato di dati ed elementi oggettivamente riscontrabili, sarà poi reso noto a tutti gli utenti.

I dati raccolti saranno usati ed integrati per la compilazione degli strumenti di valutazione eventualmente previsti dal SNV. I risultati, comunicati alle pertinenti parti interessate consentiranno

• di condividere la comprensione dei processi, • di riconoscere le prassi migliori, • di identificare opportunità di miglioramento, • di stabilire le priorità, • allineare i propri obiettivi con le necessità e le aspettative di tutte le parti interessate • allineare i propri obiettivi con il SNV guidando l’organizzazione verso il successo durevole.

Oggetto di autovalutazione sarà anche il PTOF medesimo, che verrà monitorato in merito ai seguenti indicatori:

• livello e modalità di attuazione; • vincoli incontrati; • risorse che ne hanno consentito l'attuazione; • livello di partecipazione e condivisione rispetto alle diverse componenti scolastiche; • risultati; • proposte di miglioramento

Valutazione progetti

I progetti effettuati nel corso dell'anno scolastico verranno valutati attraverso i seguenti strumenti: Monitoraggio dei progetti e delle attività del PTOF; Relazione finale del docente referente; Analisi, a campione, delle prove di valutazione scritte, orali, pratiche sostenute dagli alunni; Relazioni nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe; Rappresentazioni pubbliche e lezioni aperte. Verifiche da Ente esterno: DELF, Cambridge English Language Assessment.

La valutazione interna verrà effettuata attraverso: 1. Monitoraggio in itinere e finale; 2. Relazione del docente Funzione Strumentale alla realizzazione del PTOF; 3. Parere del Collegio dei Docenti; 4. Parere del Consiglio di Istituto

La valutazione del Piano di Miglioramento sarà condotta secondo il modello alla base del RAV; gli indicatori, gli strumenti e le modalità, elaborati dalla scuola coerentemente con le scelte esplicitate nel PTOF, sono descritti in dettaglio, per ciascun percorso di miglioramento, nel PDM allegato, così da mettere a fuoco e misurare il grado di avvicinamento dei risultati raggiunti annualmente e al termine del triennio rispetto agli standard di miglioramento fissati.

La Dirigente scolastica è sempre a disposizione per necessità e problemi urgenti, compatibilmente con inderogabili esigenze di servizio.

Redazione del documento a cura della Dirigente Scolastica e delle Funzioni Strumentali Gestione e Coordinamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).

Gli OO.CC. hanno deliberato il lavoro prodotto da apposita commissione rappresentativa dei docenti, delle famiglie e

dello Staff della Presidenza.

Pubblicizzato attraverso: inserimento copia nel sito Internet dell’Istituto affissione all’Albo dell’Istituto; esposizione copia in Sala Docenti.

110

1

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)

SEZ.7

Allegati (consultabili sul

sito web della

scuola) www.aldomoromaddaloni.gov.it

1

Atto di indirizzo A.S. 2016-2017 Attribuzione delle valutazioni per il profitto Piano di miglioramento Patto Educativo di corresponsabilità Patto formativo scuola infanzia e primaria Carta dei servizi Regolamento d’Istituto Regolamento di disciplina Protocollo di accoglienza per l’ integrazione degli alunni con BES Regolamento GLHI Tirocinio Formativo Attivo Prospetto visite guidate e viaggi d’istruzione Regolamento Viaggi d’istruzione Piano di lavoro del Personale ATA Informativa sulla sicurezza Regolamento sulla sicurezza Curricolo verticale Regolamento comodato d’uso libri di testo Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI) Progetto legalità Curricolo Potenziato Manuale di Gestione del Protocollo Informatico

Progetto di ponziamento Scuola Primaria

Progetto di ponziamento Scuola Secondaria di Primo grado

112

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDO MORO”

Scuola Infanzia, Primaria e S.S.1° Via R. Viviani n° 2 Maddaloni, CE – tel. 0823/ 435949 – fax 0823/ 402625 – C.F. 93086020612

PEC: [email protected] e-mail:[email protected] www.aldomoromaddaloni.gov.it

Prot. n. 4097 PTOF Maddaloni,7.10.2016

AL COLLEGIO DEI DOCENTI AL CONSIGLIO DI ISTITUTO

AL DSGA AL PERSONALE ATA

ATTI ALBO

SITO WEB

OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO

TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PREDISPOSTO EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il

riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il

piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente (d’ora in poi: Piano);

2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di

gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;

3) il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito

della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

VISTO il PTOF 2016/19 di questa istituzione scolastica;

TENUTO CONTO:

- dell’analisi del contesto, condotta con modalità formali ed informali;

- degli esiti delle procedure di customer satisfaction, messe in atto nella scuola rispetto all’offerta formativa finora proposta e

rivolta a genitori, alunni, docenti, personale ATA, fornitori, stakeholders esterni;

- degli esiti degli alunni, sia sul piano didattico che comportamentale, emersi a seguito delle procedure valutative

collegialmente condivise ed attuate;

CONSIDERATO che a seguito della riapertura del RAV si è proceduto nel mese di giugno 2016 all’aggiornamento, sulla

base dei dati INVALSI 2015, dei punti di forza e di debolezza e delle rubriche di valutazione, nonchè dell’aspetto del

monitoraggio, dell’orientamento e delle scelte e non si è ritenuto invece necessario procedere alla rimodulazione degli

obiettivi di miglioramento.

I. C

. S.

ALD

O M

ORO

Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca

Unione Europea Fondi Strutturali 2014-2020

113

TENUTO CONTO dei dati, restituiti, nel mese di Settembre 2016, dall'INVALSI con riferimento alle Rilevazioni Nazionali

2016, riguardanti a) l'andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media

dell'Italia, dell'area geografica e della regione di appartenenza; b) l'andamento delle singole classi nelle prove di Italiano e di

Matematica nel loro complesso; c) l'andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni

singola prova.

CONSIDERATO che la lettura ed interpretazione delle tavole e dei grafici INVALSI rappresenta un utile strumento di

diagnosi per migliorare l'offerta formativa all'interno della scuola, oltre che un mezzo per individuare aree di eccellenza e aree

di criticità al fine di potenziare e migliorare l'azione didattica

EMANA

il seguente

ATTO D’INDIRIZZO PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

PREDISPOSTO EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

INDIRIZZI GENERALI

- In continuità con le scelte progettuali degli anni scolastici precedenti e coerentemente con gli obiettivi di miglioramento e le

priorità individuate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) ed esplicitati nel PDM, che è necessario che venga aggiornato

alla luce dei dati, restituiti, nel mese di Settembre 2016, dall'INVALSI con riferimento alle Rilevazioni Nazionali 2016, la

progettazione curricolare, aggiuntiva/potenziata, ed extracurriculare dovrà declinarsi in percorsi specifici che consentano

prioritariamente il miglioramento degli esiti nelle discipline di base e lo sviluppo delle competenze sociali e civiche. Il

PTOF dovrà, in ogni caso, essere rivolto all’attenta conservazione ed al consolidamento dei punti di forza già riscontrati ed

evidenziati nel RAV.

- Le scelte metodologiche, la mediazione didattico-educativa, gli strumenti di verifica degli apprendimenti e delle

competenze, i processi di valutazione, dovranno essere rivolti a garantire personalizzazione, successo formativo,

inclusione e differenziazione, a seconda delle necessità, in una logica di collegialità e di condivisione.

- La progettazione curricolare dovrà essere finalizzata al conseguimento degli obiettivi di processo individuati nel Piano di

miglioramento e declinati in obiettivi strategici nelle progettazioni curricolari di tutte le discipline.

- In coerenza con quanto previsto dal PDM, il curricolo potenziato sarà stilato con l’obiettivo di rafforzare la progettazione

curricolare di istituto, già in dimensione verticale ed orizzontale, con uno sguardo all’attuazione della flessibilità

organizzativa, anche con la previsione di una strutturazione della giornata scolastica degli studenti con orari paralleli, che

consentano il potenziamento delle discipline di base, per gruppi di classi parallele, e con l’organizzazione di attività a classi

aperte, con l’impiego di strategie didattiche innovative, quali il cooperative learning e il peer to peer, in un’ottica anche di

sviluppo di competenze trasversali che conducano gli studenti oltre ad abilità di problem solving, di learning by doing, anche

di quelle di cittadinanza attiva, che sottendono lo sviluppo di una struttura assiologica determinata attraverso l’elaborazione e

la sperimentazione di atteggiamenti di accoglienza, di tolleranza, di solidarietà e di apertura all’intercultura e alla

differenziazione di genere. Il curricolo potenziato dovrà rappresentare un fattore cruciale non solo del processo di rinforzo e

di potenziamento, ma anche di valorizzazione delle eccellenze, nella consapevolezza che gli obiettivi di miglioramento siano

perseguibili attraverso il ricorso a risorse plurime, tutte orientate ad una formazione sostanziale e culturalmente valida degli

studenti, soprattutto in vista della conquista degli strumenti funzionali all’alfabetizzazione culturale.

- In sinergia con la progettazione del curricolo verticale, orizzontale e potenziato, sarà la progettazione delle attività

extracurricolari, finalizzate alla valorizzazione dei talenti, alla scoperta delle attitudini, all’orientamento di ciascuna persona.

L’offerta formativa avrà lo sguardo rivolto all’intreccio tra i saperi, sottesi ai linguaggi verbali e le acquisizioni possibili

attraverso la valorizzazione dei linguaggi non verbali.

114

- A rafforzare l’offerta formativa concorreranno le opportunità offerte dai finanziamenti europei, nazionali, comunali o

regionali/provinciali, alle cui iniziative la scuola dovrà garantire la partecipazione, per assicurare la forza economica, con cui

affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento.

La progettazione organizzativa-didattica potrà prevedere:

✓la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina;

✓il potenziamento del tempo scuola con rimodulazione del monte orario e quadro di flessibilità;

✓la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo.

✓ lo svolgimento in orario pomeridiano delle attività di potenziamento per gruppi di alunni di classi parallele

✓l’articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del

monte orario rispetto a quanto indicato dal decreto del presidente della Repubblica n. 89 del 2009.

✓Attivazione di specifiche progettualità con i finanziamenti di cui all’art.9 del CCNL, PON FSE , FIS

- Si promuoverà la formalizzazione di accordi di rete con scuole ed enti, per motivi prioritariamente didattici e formativi in

attuazione di quanto previsto dall’art. 7 del DPR 275/99;

INDIRIZZI SPECIFICI

Il PTOF dovrà̀, pertanto, essere aggiornato con riferimento a:

• funzionigramma, recante per ogni Plesso della nostra Istituzione scolastica, l’elenco delle funzioni di competenza;

• progettazione d’istituto, con riferimento ai seguenti ambiti: educativo (valutazione alunni e competenze, continuità,

orientamento, accoglienza alunni con Bisogni Educativi Speciali, attività di recupero/potenziamento, visite e viaggi

d’istruzione, aree di progetto per l’ampliamento dell’offerta formativa), organizzativo (funzionamento didattico, modalità di

comunicazione alle famiglie, RAV, rapporti con EE.LL. e associazioni, calendario riunioni docenti e famiglie, orari e

calendari segreteria e plessi, regolamenti, protocollo di accoglienza, patto di corresponsabilità, modelli per l’individuazione

degli alunni con Bisogni Educativi Speciali e per la redazione dei Piani Didattici Personalizzati), extracurricolare, anche con

la progettazione di specifiche iniziative di Apertura della scuola al territorio (feste, manifestazioni, iniziative

dell’istituzione scolastica, corsi formazione/aggiornamento per genitori)

- Tenuto conto degli obiettivi previsti dalla L. 107/2015 c.7, la progettazione di Istituto dovrà promuovere, nello specifico, il

conseguimento del:

• Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

• Valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL

• Potenziamento ed integrazione nella programmazione curricolare dei percorsi di educazione alla legalità per la

formazione consapevole di competenze sociali e civiche

• Potenziamento delle metodologie laboratoriali

• Consolidamento della :

A) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, abbandono, frequenza a singhiozzo, di ogni

forma di discriminazione, anche attraverso la progettazione di percorsi specifici aventi ad oggetto la

riduzione del disagio, il contenimento dei conflitti, il recupero, sostegno e accompagnamento.

B) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

C) Favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle varie tipologie di

bisogni educativi speciali) A tale fine si ritiene necessario:

• Consolidare e ampliare la progettualità in riferimento agli alunni con BES (progetti di inclusione,

incontri con famiglie e associazioni genitori, formazione docenti);

115

• Adottare nella didattica quotidiana, nel rispetto della libertà di insegnamento di ogni singolo

docente, modalità di lavoro inclusive e predisposizione ed attuazione di PDP e i PEI con il

concorso di tutti gli insegnanti;

• Individuare percorsi ed attività volti alla valorizzazione delle eccellenze (certificazioni

linguistiche, partecipazione a gare e/o concorsi,);

• Garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici.

• Garantire il benessere fisico e psicologico di tutti gli allievi. A tale fine si ritiene necessario:

Promuovere le azioni volte all’acquisizione consolidamento delle regole di convivenza da parte degli allievi

e di contrasto al bullismo;

Promuovere progetti relativi allo sport, all’alimentazione e alle sane abitudini di vita;

Favorire azioni progettuali che permettano l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza anche con

il coinvolgimento delle associazioni dei genitori e degli Enti Locali

• Stimolare il dialogo interculturale. A tale fine si ritiene necessario:

Promuovere iniziative per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni provenienti da altri paesi europei ed

extra europei;

Consolidare nelle prassi didattiche quotidiane le competenze acquisite negli specifici progetti.

• Sviluppare una coscienza del territorio attenta alla biodiversità e al patrimonio culturale del Territorio. A tale

fine si ritiene necessario:

Proseguire nelle iniziative di collaborazione con gli EE.LL. e le associazioni con progetti volti a sviluppare e

accrescere una coscienza del territorio.

Programmare visite guidate rivolte a tutti gli ordini di scuola (dalla scuola dell’Infanzia alla Secondaria di primo

grado) per la conoscenza del proprio territorio, della propria regione, dei beni di interesse culturale e artistico

presenti nella propria regione o in quelle viciniori, delle uscite con finalità scientifiche o storiche, dell’arricchimento

culturale tramite l’uscita a teatro o a cinema.

• Potenziamento delle competenze nella musica e nell'arte: facendo riferimento alle Indicazioni strategiche per

l’utilizzo didattico delle attività teatrali a.s. 2016/2017, emanate di recente dal MIUR, e facendo leva sulle

opportunità derivanti dal Nuovo Auditorium dell’IC. A.Moro, la progettazione di Istituto dovrà contemperare

l’attività artistico teatrale come esperienza curriculare, attraverso la individuazione di percorsi che pongano al

centro del processo di apprendimento l’allievo, ovverosia il suo talento, il suo pensiero, le sue emozioni, la sua

individualità.

Funzionalmente alla progettazione educativo-didattica, in quanto cardine essenziale del miglioramento dell’offerta formativa,

si pone la Formazione degli insegnanti e del personale ATA, che sarà incentrata su specifici obiettivi:

• generalizzazione dell’uso delle tecnologie digitali tra il personale della scuola

• programmazione e valutazione per competenze, anche potenziando e integrando il ruolo dei

Dipartimenti

• innovazione didattica metodologica mediante esperienze di ricerca-azione

• sviluppo delle competenze disciplinari, metodologiche, e relative all’inclusione e all’integrazione delle diversabilità e

degli stranieri.

• sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in ordine a quanto prescritto dal T.U.81/2008.

Inoltre, saranno privilegiate:

• iniziative di formazione messe a disposizione di associazioni del territorio, a favore delle famiglie, degli alunni e

dei docenti, per una sinergia formativa rispetto a tematiche attuali e pressanti quali il cyberbullismo, la legalità, la

violenza di genere, il senso civico, la tutela dell’ambiente, la corretta alimentazione 116

• iniziative di formazione per docenti per il conseguimento delle certificazioni esterne di lingua inglese e

francese del progetto CLIL ed EMILE, ossia nuove prospettive didattiche nell’ambito del plurilinguismo (francese

ed inglese).

• Iniziative di formazione organizzate nell’ambito delle Reti di scuola, costituite e costituende.

Pertanto, il PTOF deve essere aggiornato con riferimento al Piano di formazione per l’a.s. 2016/2017, il quale deve porsi in

un’ottica di raccordo con il Piano nazionale per la formazione degli insegnanti presentato dal MIUR, che come già previsto

dalla legge La Buona Scuola, ribadisce che la formazione in servizio degli insegnanti diventa obbligatoria e permanente e

sarà riferita a 9 priorità tematiche nazionali per la formazione:

• Lingue straniere;

• Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;

• Scuola e lavoro;

• Autonomia didattica e organizzativa;

• Valutazione e miglioramento;

• Didattica per competenze e innovazione metodologica;

• Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;

• Inclusione e disabilità;

• Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

In base al Piano Nazionale, ogni docente avrà un proprio Piano di formazione individuale, che entrerà a far parte di un

portfolio digitale, contenente la storia formativa e professionale dell’insegnante, pertanto i bisogni di formazione individuale

andranno necessariamente a confluire nel Piano di formazione ciascuna istituzione scolastica.

In continuità con il precedente Atto di Indirizzo PROT. n. 3850 del 30/09/2015, si ribadisce quanto segue:

LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza,

nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e

di azione collettiva

L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della 118 trasparenza e della

ricerca dell’interesse primario della scuola;

IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà secondo il Regolamento d’Istituto

e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità. - L’organizzazione amministrativa, tecnica e

generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa

d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e

l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, come previsto dalla Carta dei Servizi.

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE AL TERRITORIO Efficacia e trasparenza – La comunicazione pubblica avverrà

mediante strumenti, quali ad esempio: Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto Registro digitale

Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision Incontri formali ed informali con famiglie e territorio.

RENDICONTAZIONE SOCIALE Sarà compito della sottoscritta Dirigente scolastica curare la rendicontazione sociale di

cui alla Circolare Ministeriale n. 47/2014, attraverso Relazione quali/quantitativa al consiglio di istituto relativa all’efficacia

dei percorsi progettati e pubblicazione degli esiti sul sito web della scuola oltre che su Scuola in chiaro.

Saranno elementi costitutivi del Piano triennale dell’offerta formativa:

- analisi dei contesti interni ed esterni,

-ricognizione delle risorse,

-convenzioni e reti con scuole, associazioni, EE.LL.,

-Mission della scuola e Vision 117

Struttura organizzativa

Tempi scuola

Dimensione curricolare e curricolo potenziato

Dimensione extracurricolare Dimensione europea

Strumenti di controllo

Verifiche e valutazioni degli apprendimenti

Certificazione delle competenze e strumenti di gestione

Gestione del sistema qualità interno ed esterno: procedure del total quality management

Viaggi di istruzione e visite guidate

Rapporti con le famiglie

Documentazione

Organi collegiali

Regolamento: accesso agli uffici amministrativi per il personale interno e per gli esterni, ricevimento dei genitori

Regolamento per l’accesso ai laboratori

Regolamento per il rispetto della normativa sulla privacy

Regolamento per la tutela della sicurezza di alunni, docenti, personale ATA, esterni.

Regolamento per gli alunni: entrata, uscita, accesso ai servizi, break per l’igiene mentale, utilizzo delle ore di dopomensa

Monitoraggio della customer satisfaction

Monitoraggio della progettazione curricolare e potenziata

Monitoraggio dei progetti extracurricolari

Modalità di comunicazione al territorio dell’attività espletata

PEC –

MANCANZE/SANZIONI

CARTA DEI SERVIZI

Attività delle FF.SS.

Fanno, altresì, parte del PTOF : Il PDM con l’area di processo individuata come prioritaria e il progetto di realizzazione degli

obiettivi strategici. Il Piano annuale dell’inclusività e le procedure di rilevazione e di approccio ai BES - ai DSA – alla

diversabilità e le procedure di accoglienza per gli stranieri. Il piano della performance dell’istituto il piano integrato FSE e

FESR (qualora approvati dalla comunità europea), Il PTTI.

Al controllo ed alla supervisione dell’aggiornamento del PTOF sarà preposta prioritariamente la Dirigente Scolastica per le

attribuzione normative, e di conseguenza i suoi collaboratori e tutto lo staff .

Nel ringraziare, per la fattiva collaborazione, tutti i soggetti coinvolti nell’aggiornamento del PTOF e del PDM, la Dirigente

Scolastica auspica il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa dell’IC A.Moro, sempre più orientato a

garantire il benessere di tutti gli alunni ed a rispondere efficacemente alle esigenze educativo-formative del territorio.

118