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ISTITUTO COMPRENSIVO CICAGNA ISTITUTO COMPRENSIVO CICAGNA ISTITUTO COMPRENSIVO CICAGNA ISTITUTO COMPRENSIVO CICAGNA ISTITUTO COMPRENSIVO CICAGNA GIORNALINO SCOLASTICO - EDIZIONE DI MAGGIO 2017

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ISTITUTO COMPRENSIVO CICAGNAIS

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GIORNALINO SCOLASTICO - EDIZIONE DI MAGGIO 2017

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IN QUESTO NUMERO......

Ricordi estivi..Scuola Primaria di Lumarzo

pag.1Attività scolastiche:Gara dei libriScuola Secondaria di Gattorna

pag. 3SolidarbusScuola Secondari di Gattorna

pag. 3Io si che la studio la gramatica...Scuola Secondaria di Cicagna

pag. 4PoesieScuola Secondaria di Cicagna

pag. 5Il corso di AutocadScuole Secondarie di Cicagna e Gattorna

pag. 5Incontro con la Guardia di FinanzaScuole Secondarie di Cicagna e Gattorna

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Open DayScuola Secondaria di Cicagna

pag.7Sport a scuolaScuola Primaria di Monleone

pag.8L'ora di code...Scuola Primaria di Monleone

pag. 8La classe terza a scuola di judoScuola Primaria di Monleone

pag. 8Riflessioni della classe quintaScuola Primaria di Monleone

pag. 9Che bello seminare!Scuola Primaria di Monleone

pag. 9I diritti dei bambini con la Pigottadell'UnicefScuola Primaria di Isolona

pag. 10La Via di Piacenza, un'antica stradaScuola Primaria di Isolona

pag. 10

REDAZIONE:Classi 1^, 2^ 3^Scuola Secondaria di Gattorna

AUTORI DEGLI ARTICOLI:Tutti gli alunni dell' I C Cicagna

W le gite!Scuola Primaria di Cicagna

pag.1 2Do re mi fa sol la si ZUScuola Primaria di Ferrada

pag. 12Progetto ContinuitàScuola Primaria di Ferrada

pag. 1 3Visita alla pasticceria GallettiScuola Primaria di Lorsica

pag.1 3Alcune considerazioni:Salvaguardia dell'ambiente e...

pag.1 4Smartphone e pc

pag.1 5Appunti di viaggio:Gita a Torino

pag.1 5La mia vacanza in Marocco

pag.1 7Racconti:L'avventura nel bosco

pag.1 7Nottata pazzesca

pag.18Storie di migranti

pag.18Con una bacchetta magica...

pag.20Curiosità:L'oratorio di Monleone

pag.22Le bocce

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Giochi e svago:pag.24

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Dal tetto d‛Europa a San MarèinAttraversando le regioni italiane

Con la mia famiglia decidemmo di saliresull‛ottava meraviglia del mondo, fra i ghiacciaiperenni del Monte Bianco!!! Nonostante la fifainiziale mi sono immerso in uno scenariomozzafiato grazie alla cabinovia rotante a 360°,lo spettacolo da Punta Helbronner ti lasciadavvero senza fiato: il M. Bianco, il Cervino e ilM. Rosa.Filippo

Una vacanza in famiglia e con gli amici fa bene alcuore: quest‛estate siamo stati a Vens , inprovincia d‛Aosta. Il villaggio è circondato daorti fioriti e case rurali, il centro è molto carino,si trovano una fontana, il forno e la latteria. Io emio fratello Cesare ci siamo proprio divertiti.Matilde

Un week-end da “paura” l‛ho trascorso a SantoStefano d‛Aveto, nell‛entroterra ligure, incompagnia dei miei più cari amici. Insiemeabbiamo affrontato la notte nel bosco in tendaprotetti dal calore del fuoco…i vari rumori cihanno messi alla prova ma a salvarci è stato unrarissimo esemplare di….papà!!!Francesco

Le nostre vacanze si accomunano molto, anzimoltissimo, grazie al Centro estivo di Uscio…Io e il mio amico Eros abbiamo un ricordobellissimo, soprattutto della gita alle Bolle Blu,in Piemonte. Le corse per i gelati, gli scivoliacquatici e tanta allegria.Mi ricordo la gara per il miglior balletto e lavittoria, con entrata gratuita, al Parcoacquatico…..wow, quanto divertimento!!!Daniel & Andrea

Vacanze in riviera…..Con Davide, mio fratello andavo al mare al Lidodi Chiavari: gli stabilimenti, la piscina, i giochi egli amici. Non sono mancate le feste di paese ela bellissima giornata all‛Agriturismo la“Marpea”, una riscoperta dei prodotti localiliguri.Sara

Le giornate al mare sono state le più divertenti:i giochi in spiaggia, i tuffi e esplorare i fondalicon la maschera. Un‛estate da ricordare. . .Danila

I momenti più belli li ho passati al mare, aLavagna con la mia famiglia e la piccola Adele, lamia sorellina. Ho giocato con lei e Danila. Leserate, dopo il mare, le abbiamo concluse conuna bella pizzata in compagnia.Azzurra

L‛estate è trascorsa tra qualche tuffo al mare aLavagna e l‛Isola d‛Elba con i miei genitori e ilmio amico Francy. L‛Isola d‛Elba è un paradisoterrestre della Toscana, abbiamo giocato,nuotato e visitato luoghi unici, perdendo anche iltragfhetto…che ridere, una vacanza daricordare!!!Erika

Una vacanza al confine ligure Ventimiglia, hafatto da sfondo alla mia estate, trascorsa con imiei famigliari alla ricerca di conchiglie, grigliatee gite fuori “Italia” a Mentone. Peccato durinosempre troppo poco…Ambra

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SCUOLA PRIMARIA DI LUMARZO

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In Argentario con la mia famiglia è stata lavacanza di quest‛estate: un divertimento unico,oltre ai luoghi stupendi della Toscana, unici sonostati i momenti per ridere e stare con i miei:l‛animazione e i balli di gruppo!!!Aurora

Per la seconda volta con la mia famiglia abbiamodeciso di visitare la Repubblica di San Marinocon una storia molto importante e antica. Lestrade per entrarvi sono la porta di S.Francesco e il sentiero delle streghe, il paese ècircondato da mura medievali. Abbiamo visitatoil Palazzo Pubblico, le due torri e la Basilica delSanto. Una bella vacanza, ricca di cultura!!!Noemi

Classe 5^ Lumarzo

ESTATE 2016(le nostre riflessioni)Questa estate appena finita nelle nostre case èstata spensierata e divertente.Ma siamo cresciuti e abbiamo iniziato a seguireil telegiornale con i nostri genitori e purtroppoci sono stati tanti giorni tristi e quando siamoritornati in classe oltre a raccontarci le nostrevacanze, tutti abbiamo ricordato le notizie checi hanno rattristato e ne abbiamo discussoinsieme.A Luglio una notizia ci ha spaventato moltissimo :“l'attentato a Nizza in Francia”, un grossocamion ha investito di proposito moltissimepersone che tranquillamente volevano ammirare ifuochi d'artificio in un giorno di festa.(Per noi èincredibile vedere tanto male).Purtroppo ad Agosto abbiamo ascoltato e vistodelle immagini tristissime :”C'è stato un forte

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terremoto in centro Italia”; interi paesi sonocrollati di notte e tante persone sono rimastesotto le loro case distrutte, ci sono stati moltimorti e tanti feriti.L'unica notizia che ci ha rincuorati sono stati gliaiuti e il sostegno che è arrivato da ogni partedell'Italia a quelle persone così sfortunate cheora sono costrette a vivere sotto le tende o inaltre sistemazioni (alberghi, ospiti di parenti oamici).Speriamo possano ricostruire presto le lorocase.Classe quarta Lumarzo.

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SOLIDAR BUS

Il giorno 27/02/2017 tutta la sezione C èandata al Solidarbus.Arrivati a Genova con l'autobus siamo scesi e cihanno accolto in una sala dove ci hanno spiegatochi e che cos'era il Solidarbus; un associazionechiamata MusicForPeace che aiuta le personepiù bisognose.Per esempio portano pacchi con beni di primanecessità in posti dove c'è la guerra, oppuredanno aiuto alle persone Genovesi bisognosedandogli accoglienza e conforto e poi anche cibi,medicine, vestiti che mettono dentro asacchetti da supermercato anche per farsentire la gente meno disagiata.All'inizio della visita ci hanno divisi in 2 gruppi :la seconda e la terza insieme sopra e noi da soli.Appena siamo arrivati al piano inferiore ci hannofatto sedere in una “discarica” chiamata cosìperché era piena di oggetti riciclati , ma nonsembrava per niente una discarica, anzisembrava un luogo molto accogliente; infatti cihanno spiegato che quello era il posto doveaccoglievano i Genovesi più bisognosi.Queste persone, dopo aver preso un caffè, osemplicemente aver parlato e essersi sentitepersone normali, andavano in un altro posto dovepotevano richiedere tutto ciò di qui avevanobisogno: cibo, medicine, pannolini, carta igienicaecc...Dopo siamo andati a vedere il Solidarbus, unautobus nel cui interno c'erano delle foto dialcune loro missioni a Gaza ( in Palestina ) e inKurdistan ( tra Siria , Iraq, e Iran ) e infinesiamo andati a fare dei pacchi da mandare inPalestina.Dentro ci abbiamo messo : tonno, marmellata,zucchero, pasta, sale, caffè, pomodori sott' olio,ecc...Dopo siamo tornati sopra e ci hanno parlato di

SCUOLA SECONDARIA DIGATTORNAGARA DEI LIBRIL'anno scorso io e la mia classe abbiamogareggiato contro la 2D, sempre di Gattornacome noi e abbiamo vinto solo di un punto didifferenza facendo pure “partite”supplementari. Anche quest'anno solo di unpunto 14-13, abbiamo vinto contro la 2B diCicagna. Per fare tutte queste gare la prof.Santi, di Cicagna, entrambi gli anni ci haconsegnato dei libri da leggere, di tutti i generie più o meno un mese dopo ci ha fattogareggiare facendoci alcune domande supersonaggi, la descrizione dei luoghi e i titoli deilibri. I libri da leggere sono diversi per le dueseconde, io ho letto: “Principessa Laurentina”,“Com'è difficile essere un leone”, “Il bambinosotto vuoto” e “Quando Hitler rubò il conigliorosa” e per ogni libro letto bisognava dare uncommento su un foglietto. A noi che siamo ivincitori il prossimo anno forse daranno dei librida leggere e dovremmo sottolineare le frasi checi sono piaciute di più e infine scegliere unafrase fra le tante, i giudici dovranno scegliere lapiù belle, farla scrivere in una felpa e regalarlaal vincitore. A me quest'idea piace e ancheavere gareggiato e partecipato a questa gara, inpiù abbiamo letto molta cosa che mi piace tanto.Giorgia Costa 2C

SOLIDARBUSLunedì 27/2/2017 noi, alunni della 2C e con imiei compagni della 1C e della 3C siamo andati alSolidar Bus. Arrivati al Solidar Bus, siamoandati in un edificio in cui c'erano degliimpiegati dell'associazione “Music for Peace”che ci hanno spiegato come era la situazionevicino alla Palestina e ci hanno spiegato comequelli della loro associazione aiutavano lepersone in difficoltà in quella zona. Poi ci hannosuddiviso in un gruppo e ci hanno spiegato cosafacevano, come suddividevano il cibo e cosamettevano dentro gli scatolini da inviare nellezone di guerra. Dopo di che siamo andati amangiare e dopo aver mangiato siamo tornati ascuola.Davide Olcese,Andrea Varni II C

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SCUOLA SECONDARIA DICICAGNA"IO SI CHE LA STUDIO LAGRAMATICA!!!"classe 1^ B

SWAMIOggi andrebbi al mareGuardo il celo sta per piovareResto A Casa nello lettoE mi faccio un pisolettoMa se facesse un po di soleCi andro domani un paio doreSe domani e ancola bluttoNelo letto mi ributto

ELENASta mattina mi ho alzato e vado nel mercatoUn cocomero honilo chiedutoma l‛avevan già venduto.Allora mi decido mangio il gelatoma sta mattina non l‛ hanno ancora infornatocompro il pane uscio che sentendo in fondo allavia proprio davanti alla macellerianon fosse male una bella bistecca di maiale ma cisono i vegeta riama favore delle melanzanivedo in fine una mia amicache mi invita a mangiarela minestra d‛ortica

NICOLO‛Stamatina mi ho alzatto,stando stanco e asonato ,manco il tempo di layassi,sento dietro di me dei passi,la mia mama è arabiata,il mio cane era scappatoio veloce lo acchiappato…come sempre Asso fregato

VALERIACera una svolta un uccellinoche esebbi picolinoperò stando volando sui fiorisembrasse di mille coloriquando cantava che bella voceinsomma che uccellino felicecosi almeno la gente mi dice

COSTANZAAltra volta fuida miasia.Qvando arrvo lei mi grida evvia,anche se ao non mi e piaciuttomi da un bacio la mia siaQuando ARRcvo0 mamma dicheSei in ritardo figlia miaaOgni volta chi torni dalla sia

NICHOLASMentre caminavo ebbi incontrato i miei amiciChe ha mio parere sembravano felicicosi o chiesto a loro il percheMi hanno risposto chi avevano bevuto teVolevo sappere la provenienza di quellabevandaHai scoperto che l ‘anno accuistato in olandaNon volendo fare un viaggio cosi lontanoO scelto un posto piu ha portata di manoFui andato alora a b ere un te allosteriaVicino a casa mia

DAVIDEIo andrebbi a comprade un meloneMa il frutivendolo mi avesse detto che lo haPreso una personacon w paucionfPoi io prendetti due prugne e 20 pomodoripieni di decoriIo avessi detto mangerei ma devo guarderei icori

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MusicForPeace.Hanno detto che loro sono andati a Gaza subitodopo la guerra, e hanno trovato un sacco di casedistrutte, terreni spianati dove prima c'eranopalazzi, scuole, università, ospedali.Lì sono morti adulti, bambini, persone diqualunque età ecc...Ci hanno fatto vedere un video con delletestimonianze di persone che vivono a Gaza tracui tantissimi bambini che erano molto felicianche solo a vedere un pezzo di pane.Infine siamo riscesi a mangiare e abbiamo fattodelle foto davanti al bus, abbiamo salutato eringraziato e siamo tornati sull'autobus pertornare casa.Dopo un oretta siamo tornati a scuola, è statauna bella ed emozionante esperienza e mi èpiaciuta.Marta 1 C

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VITTORIOIo andrebbi a lavaniaPer comprare una crivaniaDopo vito una ghe ltariaChe andaviaviano in ciociariaMi Sono presi un biel gelatoEs Era cosi biono .Era BuonissimoNe O priso un atro ed era buonissimo

POESIE...classe 1^B

MARIA LAURAArriva arriva la primaverae vola assai leggeraGuardo in cielo e vedo cheuna rondine sta guardando me.Si sente il profumo dei fiorie vorrei stare tutto il giorno fuori.E i prati coperti di fiorisono arcobaleni di mille colori.

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SCUOLA SECONDARIA PLESSI DICICAGNA E GATTORNAIl corso di AutoCADQuest‛anno, la professoressa Boni (docente ditecnologia), ha proposto per le classi terze diGattorna e Cicagna, di frequentare un corsoextracurricolare di AutoCAD.Tale corso si è articolato in cinque lezioni, apartire dal 14 marzo u.s.Terminati gli impegni scolastici e dopo avermangiato qualcosa di fretta, ogni martedì perdue ore, io ed i miei compagni (circa una dozzina)dovevamo rientrare a scuola e recarci nell‛aulacomputer.Nella prima lezione abbiamo avuto qualcheproblema tecnico ma dalla volta successivausando meno pc tutto è stato più veloce.Per quasi tutto il corso con l‛ausilio del softwareLibre CAD ci siamo concentrati sul disegno diuna proiezione ortogonale, una pianta di classeed altre cose con misure reali su uno spazio neroquasi infinito.

YASMINEcera una svolta andatta al maree avevo visto l' uccelinno volarecuell' ucellinocanttava lo innoebi guardato il cielo solosoecco divendato nuvolosocuindi ero tornnatto a casaacquardare la mia carra cassa

LE MANILe mani rappresentano:GioiaAmoreFelicitàAmore per i bambiniAmiciziaLe mani servono:Per fare le carezze ai bambini piccoliPer aiutarsi a vicendaPer aiutare le persone malate o anzianePer aiutare i bambini ad andare in biciGiulia Papaleo 2B

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PIANTE DI UNAPPARTAMENTOSU DUE LIVELLI

VISTE 3 D

SCUOLA SECONDARIA PLESSI DICICAGNA E GATTORNAINCONTRO CON LA GUARDIA DI FINANZAIl giorno Martedì 11 Aprile 2017 dalle ore 10alle 11,50 circa, abbiamo avuto la possibilità dinincontrare la Guardia di Finanza.Prima di tutto si sono presentati e poi hannocominciato a raccontare il loro lavoro, chi sono,cosa fanno, soffermandosi maggiormente su dueargomenti: contraffazione e sostanzestupefacenti.Ne hanno descritto i diversi tipi, il rischio, lesanzioni da parte dello stato e hanno rispostoampiamente a tutte le domande che gli abbiamoposto.Nella seconda parte dell'incontro, sono statiprotagonisti due uomini dell'unità cinofila. Unodei due ci ha parlato dell'addestramento cheavviene in un periodo di tempo lungo circa unanno.All'inizio, i cuccioli di cane, soprattutto “pastoritedeschi”, vengono affidati ad una persona che liguiderà in tutto il loro percorso, poi, comegiocattolo, gli sarà regalato un sempliceasciugamano legato agli estremi con delloscotch che riporterà l'odore di una sostanzastupefacente in particolare.Sarà proprio il suo desiderio di gioco, che glifarà trovare sempre la droga, ovunque sianascosta.La parte più bella dell'incontro è stata la provache hanno fatto svolgere al cane: vedere dal vivonon è neanche paragonabile a delle sempliciparole.Il cane seguiva il padrone ed odorava ovunque equando ha trovato la droga, sotto la valigia gli èstato nascosto il suo amato manicotto.Ho trovato questo incontro fantastico, moltoutile e anche divertente, perchè il cane in realtàstava giocando, perciò mi ha messo molta gioia.Spero in futuro di poter assistere ad un altroincontro del genere, perchè mi piacciono davveromolto.Desiree Piaggerella - 3 A

Nell‛ultima lezione abbiamo utilizzato ilsoftware "Sweet home 3D"; davverofantastico, con esso si può realizzare unapianta di un appartamento arredata con tuttigli accessori, visibile in 3D e a colori.Personalmente ho apprezzato questo corsoperché mia ha avvicinato al lavoro di mio papàche svolge da tanti anni con dedizione.Basso Emilia - 3D

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SCUOLA SECONDARIA DICICAGNAOPEN DAY: UNA GIORNATA PARTICOLAREclasse 2 ASecondo me è stato molto bello esserciorganizzati come un gruppo di classe, la cosapiù bella è di avere disegnato insieme allalavagna.Giacomo M.

E' stato molto bello partecipare a'' "OPENDAY" soprattutto perchè per preparare laclasse in modo da far vedere tutti i nostrilavori, abbiamo lavorato come una bellasquadra e ovviamente ci siamo anchedivertitit.Ludovica

Purtroppo non ho partecipato all'"OPENDAY" ma mi è piaciuto sistemare la classe elavorare con i miei compagniAndrea

L‛Open day è stata un avventura moltodivertente e mi è piaciuto soprattuttovedere tutta la classe unita per prepararel‛aulaAnna

Secondo me l' l open day e stato una cosa bellavedere tutti i miei compagni impegnarsi perpreparare la classe pe mostrarla ai bambini

del la scuola primaria.

Karim

Secondo me è stato molto bello partecipare alOpen Day perché ho visto la classe molto piùbella,con tutte le scritte alla lavagna e icartelloniGiacomo T.

Secondo me l‛open day è stato un bel ricordoperché abbiamo spiegato in poche parole cosafacciamo noi ogni giorno ,divertendoci tuttiinsieme come un gruppoGiada

svolgiamo durante l‛ anno, ad esempio io con unamia compagna abbiamo mostrato le attività sulladanza, un‛ altra mia compagna ha mostrato l‛attività dell‛ inter cultura e molto altro. Sonomolto contenta perché ho conosciuto nuovepersone e spero di averle convinte ad iscriversia questa scuola, una scuola stupenda.Chiara

Il giorno dell‛open day noi ragazzi abbiamoabbellito la classe scrivendo frasi alla lavagna eattaccando cartelloni. Quella mattina è stataparticolarmente bella perché ci siamo fattemolte risate.Noemi

Il 15 dicembre abbiamo organizzato la classeper l open day.con alcuni miei compagni ci siamofermati il pomeriggio.è stata un esperienzabella,divertente,svolta in compagniaGabriele

Per l‛open day abbiamo decorato la classe e misembrava molto bella e mi sono divertito moltosoprattutto quando abbiamo decorato la lavagna.Paolo

È stato bellissimo presentare la nostra scuolatutti insieme mostrando le attività che

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SCUOLA PRIMARIA DIMONLEONESPORT A SCUOLALe classi 1^ - 2^ - 3^ e 4^ della Scuola Primariadi Monleone partecipano al progetto “Sport nellescuole”.Lo sport scelto dalle nostre insegnanti è quellodelle bocce.Nei giorni di giovedì e venerdì, viene il signorGian Maria Morini, ex allenatore di calcio ed orasocio- consigliere della società bocciofila diMoconesi, per insegnarci questo sport.Nel corso della prima lezione, ci ha raccontatoche il gioco delle bocce ha una tradizioneantichissima: in Turchia sono state ritrovatealcune sfere in pietra, antenate delle attualibocce, che risalgono al 7000 a.C. circa; anche inEgitto sono stati ritrovati oggetti simili in unatomba, risalenti al II millennio a.C.Questo sport è suddiviso in tre differentispecialità: raffa, volo e petanque.In base alle specialità, cambiano alcune regolenel gioco e il materiale delle bocce; ma tuttesono accomunate da un obiettivo principale:posizionare la propria boccia il più possibilevicino al pallino.Terminata la spiegazione, abbiamo iniziato agiocare. Nel prima prova dovevamo far entrarele bocce in tre scatole di dimensioni diverse.Il secondo esercizio era simile a quello dellefreccette: si lanciavano le bocce piene di sabbiain cerchi dove era scritto un punteggio. Infineabbiamo “accostato” le bocce al pallino; quindi ciha insegnato a “bocciare” sia la boccia che ilpallino.Questa è stata la prima lezione che si è svolta inpalestra perchè pioveva.Giovedì prossimo andremo sui campi all'aperto diMonleone. Ci siamo divertiti molto e vogliamoringraziare di cuore il Sig. Morini per il tempoche ci dedicherà.Classe IV di Monleone

L‛ORA DI CODE… PER IMPARARE ADUSARE IL COMPUTER GIOCANDO…Le classi 1^ e 2^ della scuola primaria diMonleone, così come le altre classi paralleledell‛ICCICAGNA, hanno usufruito delle ore dipotenziamento informatico.I bambini hanno imparato, grazie all‛Ora di Code,i concetti di base dell'informatica con laprogrammazione visuale, attraverso un corso

divertente, illustrato da lezioni video di BillGates e Mark Zuckerberg, ed ispirato ai giochi"Angry Birds" e "Plants vs Zombies". Hannoimparato le istruzioni di ripetizione, le istruzionidi scelta, le variabili e le funzioni ed alcunialgoritmi fondamentali.Da lì si è partiti per un percorso che haconsentito loro di prendere confidenza con leprincipali parti del computer, con la tastiera econ un programma di videoscrittura.Fondamentale si è rivelato il cooperativelearning, cioè l‛interdipendenza positiva tra imembri del gruppo, quella condizione che hafatto sì che ogni bambino coinvolto nel progettoha agito e si è comportato in modo collaborativo,perché convinto che, solo “dando una mano aglialtri”, potesse scaturire il proprio successo equello di tutta la classe.Classi 1^ e 2^ di Monleone

LA CLASSE TERZA DI MONLEONE ASCUOLA DI JUDONel mese di febbraio, noi bambini della classeterza abbiamo partecipato ad un corso di judo,tenuto nella palestra della nostra scuola dalmaestro Valter Capetta della PolisportivaOlimpia Club Levante che svolge le sue lezioninella palestra della scuola di Calvari.La pratica dello sport per noi bambinirappresenta un evento moltoimportante,soprattutto se visto come fonte didivertimento e benessere psico-fisico.Favorisce lo sviluppo armonico dell'organismo, lacoordinazione e le relazioni sociali.Il judo favorisce una costante ricerca diequilibrio e di perfezione nei movimenti e ilgrande rispetto di sé e dell'altro.Il maestro ci ha insegnato le varie “prese”, le“cadute” e il rispetto delle regole: ci siamodivertiti tantissimo!Qualcuno di noi ha anche deciso di proseguirel'attività che si è rivelata stimolante ecoinvolgente.

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RIFLESSIONI DELLA CLASSE V DIMONLEONE ALLA FINE DEL PERCORSOSCOLASTICO ALLA PRIMARIA...Noi ragazzi della classe V di Monleone, abbiamorealizzato un cartellone che riporta alcune dellenostre riflessioni su questo percorso scolasticogiunto alla sua naturale conclusione...speriamo difare tesoro di tutto quanto appreso esoprattutto di trasmettere a chiunqueincontreremo sul nostro cammino un messaggiodi pace, tolleranza e collaborazione...farcitestimoni dei valori che le nostre insegnanti cihanno trasmesso con tanto amore e pazienza.

Questi anni di Scuola Primaria sono stati moltoimportanti per la mia crescita.Un immenso grazie alle mie maestre …(LORENZO)

Questo ultimo anno di scuola mi ha fatto capireche la prova più difficile da superare è quella disaper stare bene insieme agli altri, nel rispettoreciproco.(VALENTINO)

Mi dispiace lasciare la mia maestra, perchè inquesti cinque anni ci ha insegnato molte cose e ciha accompagnati con tanto amore in questoimpegnativo cammino...(MATTIAS)

Durante questo ultimo anno ho cercato dimettere in pratica tutti gli insegnamenti che, nelcorso degli anni, ci ha trasmesso la maestra e misono reso conto di essere diventato piùconsapevole, sia su ciò che sono i miei diritti, maanche e soprattutto i miei doveri.(LEONARDO)

Grazie alle mie mestre ho imparato cose nuove eutili per il mio futuro... spero di saperle usareper risolvere i problemi della vita.(ANDREA)

In questi cinque anni ho imparato molte cose,tutte importanti per la mia preparazionescolastica, ma quello che sento di aver capitoprofondamente è il rispetto e la solidarietà chemeritano di avere tutte le persone.(LUCA)

Questa esperienza scolastica mi ha insegnatoche, nella vita, bisogna avere rispetto per ognipersona...(MARTINA)

In questi anni ho conosciuto tante personenuove, con le quali ho condiviso i miei interessi e

i miei sentimenti: li porterò sempre nel miocuore...(MOHAMED)

La mia maestra mi mancherà molto; ci hainsegnato tantissime cose, tutte moltoimportanti per la nostra vita.(SARA)

Uno di questi giorni, ho trovato dentro un librouna vecchia foto, mi sono stupita nel vederecome sono cambiata nel corso di questi anni: iocosì silenziosa e timida, mentre adesso misento sicura e non ho più problemi a parlare inpubblico...(GIADA)

Stare insieme ai miei compagni, condividere conloro il lavoro quotidiano, tra gioie e, qualchevolta, alcune difficoltà, mi ha aiutata acrescere...(ALICE)

CHE BELLO SEMINARE!!!Noi bambini della classe prima della ScuolaPrimaria di Monleone insieme allamaestra che ci insegna scienze abbiamoseminato i fagioli in un un bicchiere diplastica con il cotone.

Dopo una settimana, tutti i fagioli avevanoradici e foglioline, e li abbiamomessi nei vasetti con la terra.

Con la realizzazione di questo esperimento, noibambini ci siamo resi conto personalmente eattivamente di come nasce una pianta, che percrescere ha bisogno di determinate condizioniclimatiche e ambientali, dell'importanzadell'acqua e, come queste condizioni possanomodificare la normale crescita e sviluppo dellastessa.(I bambini della classe 1^ di Monleone)

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I DIRITTI DEI BAMBINI CON LAPIGOTTA DELL‛UNICEFLa Pigotta è una bambola di stoffa che noibambini di Isolona (e anche quelli di Calvari)realizziamo a scuola riempiendo una sagoma condell‛ovatta e preparando i capelli con fili di lanacolorata che vengono fissati. Alcune mammecuciono i vestitini che possono essere anche damaschio. Poi disegniamo il viso e compiliamo lacarta d‛identità con il nome che decidiamo noi.Realizzare una Pigotta vuol dire divertirsi maanche aiutare altri bambini che vivono in paesipoveri. Infatti si può “adottare” e garantire adun bambino le vaccinazioni contro alcunemalattie mortali. Quando sono pronte le Pigottevengono portate a Cicagna alla manifestazione“Amo dove vivo” nella giornata che ricorda laConvenzione sui Diritti dei bambini e dellebambine per essere “adottate”.Con la Pigotta abbiamo imparato alcuni diritti:diritto alla vita (mettiamo l‛ovatta nella sagoma)diritto ad essere amato (mettiamo capelli evestiti)diritto di avere un‛identità (disegniamo il viso)diritto ad avere un nome (scriviamo la cartad‛identità)diritto al gioco (giochiamo con lei)diritto alla salute(è adottata per le vaccinazioni)

Pluriclasse di Isolona

SCUOLA PRIMARIA DI ISOLONA LA VIA DI PIACENZA, UN‛ANTICASTRADA.

Con i progetti LA STORIAIN PIAZZA e RENDERECONSAPEVOLI “Quattropassi per…” siamo andati allascoperta della VIA DIPIACENZA una strada anticache univa la costa(Rapallo) all‛entroterradell‛Appennino, attraversavaanche il Comune di Orero eproseguiva verso Piacenza.Partiva da Rapallo e risalivalungo il costone di Montallegro.

Quando si arrivava in cima, al Passo di Coregliasi poteva scendere a Canevale, si oltrepassavail Lavagna presso la chiesetta 1700 di SanBartolomeo, dove prima c'era l‛ospitale di SanPietro de Oscano, si saliva a Soglio, Costa diSoglio e Passo del Dente. Oppure si scendeva aCoreglia, si oltrepassava il Lavagna a Pianezza,si risaliva a Orero, Costasecca e Croce d‛Orero.Le due strade si incontravano in località Piandei Rastrelli (1003 m slm) per proseguire versoil Passo della Ventarola, la Val d‛Aveto e ilPiacentino.Abbiamo percorso luoghi conosciuti con la guidadi esperti che ci hanno sollecitano ad osservarele fonti materiali (case, elementi antropici, …)presenti lungo il percorso per leggere «leparole della storia» incise sugli oggetti e sugliambienti. Il nostro compito è stato diconoscere alcuni aspetti della vita sociale e lecaratteristiche del nostro territorio.Croce d' Orero, è una piccola frazione di pochecase, con una cappelletta, un trogolo, un campoda bocce di “fantasia” e un grande arco dipietra restaurato.Elio Arata ci dice che la strada passava sottoquell'arco e che tanti anni fa la Croce era unazona di mercato, si commerciava e passavano lecarovane di muli. Questi archi erano sempreaperti ma venivano chiusi con porte di legno incaso di pericolo o di epidemie. Vicino allastrada c'è una “strafia”, una teleferica cheera usata per trasportare i prodotti: legna,grano, cereali e alcuni di questi venivanobarattati. Dietro al gruppo di case c'è unpanorama sulla valle verso Cicagna.

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Renato Lagomarsino e Anna Olivieri ci hannoinsegnato a “leggere” le pietre. Infatti si puòcapire, osservando bene le pietre con cui sonofatte le case costruite una vicina all'altra, qualè il muro più vecchio: ha le pietre dell'angologrosse e squadrate.Ci avviamo per la strada interna al paese diCroce d‛Orero, passando tra le case e sottoalcuni volti.Al centro della frazione c'è un gruppo di case,alcune rovinate, con grandi archi la maggiorparte chiusi da pietre. Intorno le case hannopiccole finestre, feritoie, grossi portali dipietra. In un muro si vedono degli anelliarrugginiti dove legavano gli animali.C'è ancora un arco dove passa l'antica strada:“Siamo nella loggia del mercato” dice RenatoLagomarsino “un esempio unico che andrebbeconservato”. Qui si fermavano le carovane con imuli per riposarsi e scambiarsi le merci.

A Costasecca in una casa sporgono alcunepietre, le “pietre lunghe”: voleva dire che ilvicino si poteva addossare per costruire lapropria casa. Ancora oggi, a Costasecca sonopresenti in parte le strutture originalidell‛antica strada: il ciottolato, i muri el‛ampiezza che era calcolata in sei palmicorrispondenti a m. 1,50.

Sempre a Costasecca ci siamo imbattuti in ungruppo di case restaurate e in questo bellissimo“passaggio voltato” lungo circa m. 50. Chi lo harestaurato ha mantenuto le caratteristicheoriginali .

Nella primavera del 2016 in comune di Orero,nella faggeta del monte Ramaceto è statoritrovato un cippo confinario risalente alla metàdel II secolo d. C. Il professore Menella,studioso di epigrafia ha detto che la scrittaCAESARIS N significa «proprietà del nostroCesare» ossia dell‛imperatore.LE NOSTRE IPOTESIAllora la Via di Piacenza oltre al “mercanteGiacomo e al suo mulo Baciccia” (personaggionato dalla fantasia degli alunni di 1^ e 2^) havisto calpestare i suoi sassi anche da illustriRomani? E forse, prima dei Romani, sarannopassati gli antichi Liguri dal momento che aOrero nel 1841 sono state rinvenute duesepolture con i corredi funerari? Noi pensiamoproprio di sì!Gli alunni della scuola primaria di Isolona

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W LE GITE!!!Anche quest‛anno per la felicità di tutti noi bambini è arrivato il periodo delle gite e delle recite!Eccovi alcuni scatti che ve le mostrano… Invidiosi, vero?

SCUOLA PRIMARIA DI CICAGNA

CLASSI 1^ E 2^ SCUOLA PRIMARIA DI CICAGNA

SCUOLA PRIMARIA DI FERRADADo Re MI Fa sol la si ZUUn giorno di febbraio siamo andati con tutta lascuola primaria di Ferrada a vedere unospettacolo musicale “DO RE MI FA SOL LA SIZU”, a Genova all‛Auditorium Montale del teatroCarlo Felice.Appena arrivati a teatro, ci siamo un po‛emozionati, entrati abbiamo trovato tutti iposti vuoti, così ci siamo seduti in mezzo, eabbiamo aspettato, a poco a poco si e' riempitala sala.Poco dopo è iniziato lo spettacolo, si sono spentele luci, e si sono accese quelle sul palco.Sono entrati due signori di mezza età, uno diloro, quello più vecchio sembrava uno scienziatopazzo, con i capelli lunghi e bianchi. Erano moltoeleganti, vestiti di nero , con una camicia biancae un cravattino scuro. In realtà, erano duemusicisti, che però, facevano davvero ridere.Infatti si facevano i dispetti, si nascondevanogli strumenti, si davano bacchettate sulla testa,mettevano gli strumenti in posizioni diverse dalsolito, quando uno cominciava a suonare , l'altrofaceva espressione triste o disperata-

Hanno cominciato a suonare con violini, in modostrano, rompendoli a metà, con chitarre ditutte le dimensioni, anche piccolissime. Hannogonfiato due palloncini, ai quali hanno attaccatoun tubicino, al tubicino una maracas , e allamaracas un flauto. Tenevano il palloncino sottoal braccio, e lo schiacciavano, quando l'ariausciva si sentiva un suono di cornamusa e tipoflauto. Con questo divertente strumento hannosuonato un brano famoso di musica classica.Ci hanno fatto molto ridere quando hannosuonato con i palloncini in mezzo alle gambe, chesembravano tamburi, ci è piaciuto quando hannosuonato il flauto e l‛hanno spezzato a metà..Hanno suonato musica di tutti i generi, dallaclassica alla pop e veramente molto bene.Alla fine hanno parlato con noi, noi abbiamofatto delle domande e loro ci hanno spiegato iloro trucchi.Ci siamo divertiti un mondo!!Classe terza di Ferrada

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PROGETTO CONTINUITA' SCUOLAPRIMARIA E SECONDARIA DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DICICAGNAVisita della classe V di Ferrada alla ScuolaSecondaria di Gattornadove gli alunni hanno imparato altri metodi diinsegnamentoFerrada- venerdì 24 marzo 2017, gli alunni dellaclasse quinta hanno fatto visita agli alunni ed aiprofessori della Scuola Secondaria di primogrado a Gattorna. Appena arrivati, gli alunni sonostati accompagnati prima nella scuola e quindinell'aula di arte dove hanno eseguito un ritrattofatto con lana, stoffa ed altri materialiriciclabili, con l'aiuto dei ragazzi dellasecondaria. Dopo di che sono stati divisi inquattro gruppi ed hanno visitato le varie aule;sono entrati nella classe I C dove hanno discussocon le professoresse e gli alunni sulladifferenza tra la scuola primaria e la scuolasecondaria. In seguito gli studenti di classe Vhanno mostrato il loro cartellone fatto con laprofessoressa Boni, eseguito nella scuolaprimaria alcuni mesi prima. Tutto questo è statofatto per ambientare gli alunni della scuolaprimaria e spiegare come funzionano le scuolesecondarie.

SCUOLA PRIMARIA DI LORSICAVISITA ALLA PASTICCERIA GALLETTIMartedì 28 marzo siamo andati a visitare laPasticceria Galletti.Appena entrati nel laboratorio siamo rimastistupiti: c'erano uova di Pasqua, colombe,panettoni, biscotti e... un dolce profumo divaniglia e cioccolato!I proprietari sono stati molto accoglienti.Prima ci hanno ricordato da dove proviene ilcioccolato, ossia dai semi della pianta del cacao,poi ci hanno detto come si ottengono i vari tipidi cioccolato e fatto vedere gli ingredienti chelo compongono.

Il cioccolato fondente si ottiene mescolandocacao in grande quantità, poco zucchero e pocoburro di cacao.Il cioccolato al latte contiene cacao, in minorquantità rispetto al fondente, burro di cacao,zucchero e latte.Il cioccolato bianco non contiene cacao ma soloburro di cacao, zucchero e latte.Un signore, di nome Fabrizio, ci ha fattovedere come si realizzano le uova di Pasqua: hapreso due stampi, uno per un uovo da mezzochilo e uno per otto ovetti dove ha versato delcioccolato fuso, poi li ha chiusi e li haposizionati su una macchina che ha fattoaderire il cioccolato a tutte le pareti deglistampi. Ha aggiunto le sorprese e ha messo leuova in un abbattitore, ossia un frigorifero cheabbassa la temperatura velocemente.

Dopo dieci minuti circa, le uova erano pronte, sierano ristrette di qualche millimetro in mododa staccarsi bene dagli stampi.A questo punto Marta, la moglie di Fabrizio, ciha insegnato come si confezionano. Dopo di leianche noi abbiamo confezionato le nostre uova.

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“SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE EPROTEZIONE DEI PATRIMONINATURALISTICI E CULTURALI"...DUE TEMI IN RELAZIONE TRA LORO.Molti studi ci stanno avvisando sulleproblematiche dell'ambiente: inquinamento e“degrado ecologico”.Bisogna salvaguardare la terra e tutto ciò cherimanedel passato, dobbiamo pensare allegenerazioni future, alla nostra salute e al nostrobenessere.Purtroppo non ci stiamo impegnando molto perquesto, soprattutto nell'ambito delcambiamento climatico.Nel 2005 entra ufficialmente in vigore il“Protocollo di Kyoto, un trattato internazionalecon lo scopo principale di ridurre le emissioni digas serra, ritenuto il maggior responsabile deicambiamenti del clima.I Paesi che hanno aderito a questo trattato(trentasette più l' Unione Europea) si sonoimpegnati a ridurre del 5% le emissioni di gasinquinanti dal 1990; l' ONU non ha ancorastabilito se tutti hanno raggiunto il proprioobiettivo, ma i dati preliminari sonoincoraggianti, si parla di circa 20% di emissioniin meno.Nel 2012 si è cercato di avviare la secondafase: l' “Emendamento di Doha” dalla capitale

Con Carolina abbiamo abbellito un uovo dicioccolato trasformandolo in un simpaticissimogufetto.Abbiamo utilizzato il cioccolato plastico ecoloranti alimentari per le decorazioni, ilcioccolato fuso come collante.Carolina ci ha fatto anche vedere come sidecorano i biscotti e le torte.Una volta le decorava a mano, adesso usa unastampante collegata ad un computer che, alposto dell'inchiostro, usa colori alimentari.Ci ha fatto vedere come si inseriscono i colorispiegandoci che esistono solo quelli primari e ilnero, ma non esiste il bianco.Carolina ci ha scattato una foto di gruppo con laquale ha decorato una torta che abbiamoportato a scuola e mangiato dopo mensa.

L'ultimo giorno discuola, prima dellevacanze di Pasqua,abbiamo aperto emangiato il gufettoche ci hannoregalato. E' stataun'esperienzafantastica e...golosa!Gli alunni della scuola

Primaria di Lorsica

del Quatar, ma per avviarlo è necessario chealmeno i tre quarti dei Paesi partecipanti loratifichino.I dati rilasciati da alcune agenzie sonoallarmanti: entro il 2056 più della metàdell'energia prodotta dovrà provenire da fontirinnovabili e, entro il 2100, non si dovrebberopiù utilizzare combustibili fossili.L' agenzia dell' UNESCO invece si concentrasulla salvaguardia di patrimoni ambientali eculturali, come per esempio i paesaggi montuosidelle Dolomiti, la Barriera Corallina in Australiao il sito archeologico di Pompei; per cui proteggeluoghi molto importanti che non devono esseretrascurati.Spesso però questo non avviene.Secondo me bisognerebbe riuscire a rendereconsapevoli le persone di quello che è veramenteimportante fare per il luogo in cui viviamo.Ogni stato, a parere mio, dovrebbe parteciparee ratificare il protocollo di Kyoto e impegnarsi arispettare e far rispettare tutto ciò che è benecompiere per il futuro dell'ambiente.L' Unesco inoltre per tutelare siti di particolareinteressa ha emesso nel 2003 la “Convenzioneper la salvaguardia del patrimonio culturaleintangibile” e ha istituito aree naturali conparticolari leggi di tutela come la BarrieraCorallina o zone protette nella Savana.

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Questi apparati spesso sono molto utili e benfunzionanti.Infine possiamo trarre, da tutto questo, che seogni Paese fa il suo piccolo, alleandoci, possiamoaiutarci a vicenda per un bene comune.Cloe Cortella - 3D

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SMARTPHONE E PCUno smartphone è davvero così potente?Negli ultimi anni si parla veramente molto diinformatica (campo della tecnologia, ma moltodistinta da essa), dei dispositivi correlati e dicome ci cambiano le vite. In particolar modo, il“nuovo” settore degli smartphone sta entrandoprepotentemente nella nostra cultura e nelnostro stile di vita. Ormai chiunque usa (eabusa) di questo tipo di strumenti, tanto cheormai tutti ne possiediamo uno quasi sempre inmano. Lo controlliamo centinaia di volte nell‛arcodella giornata e non possiamo più farne a meno.Fondamentalmente, quello che oggi chiamiamotelefonino, è stato sviluppato e progettatoseguendo l‛ideale di mobilità. In parole povere, èun vero e proprio computer tascabile. Infattipremette, con il suo sistema operativo (Android,iOS o Windows che sia), di fare tutte le azioniche compiamo con il computer di casa… ma nesiamo così sicuri? Già. È vero che oramai glismartphone hanno raggiunto un livello diaffidabilità e di prestazioni elevato, masicuramente con il nostro cellulare nonpotremmo eseguire azioni più potenti del giocareai videogame metropolitani più famosi, pensatiper non portare in sovraccarico le risorse delprocessore e della RAM del dispositivo. Però,magari anche purtroppo, non si possono eseguire

sessioni di gaming avanzato con effetti e ombretridimensionali alla massima risoluzione.O meglio, si potrebbe fare, ma dopo pochiminuti il corpo del palmare si scalderebbe tantoda scottare, sino alla possibile fusione deicomponenti interni, dato che le temperaturedella scheda madre (o CPU) sarebberoelevatissime. Insomma, per questo ci vuoleobbligatoriamente un computer. Senza contarele molte operazioni che necessitano di questo,come Photoshop, la programmazione disoftware, le sessioni di progettazionearchitettonica e molto altro ancoraAttualmente, dato che il ruolo del cellulare sista sempre più espandendo, esistonodispositivihe, collegati a uno schermo, possonoriprodurre un‛esperienza simile a quella di unPC.I primi a sperimentarlo sono Microsoft Lumia950 e 950XL, HP Elite X3 (con Windows 10Mobile), e Samsung Galaxy S8 (Android), con iloro Continuum e DeX. Nonostante ciòdeterminate operazioni possono risultarefaticose anche così, visto che lecomponentistica resta simile a quella dei“rivali”. Microsoft, negli ultimi tempi, hamostrato la versione completa di Windows 10per computer portatile e fisso funzionare su unprocessore Snapdragon 820, progettato per ilmobile. Questo avvenimento può essereallettante per un futuro ormai prossimo in cuiun telefonino potrà davvero sostituire il PC.Ad ogni modo, per ora, è bene possedere ancheun bel computer!Cristian Castellini - 3A

GITA A TORINOIl 31/03/17 siamo andati a Torino con l'autobusinsieme alla classe 1D. Siamo partiti alle 7:00 dascuola molto assonnati perché l'appuntamentoera alle 6:50. Siamo andati con alcuni prof:Lazzeri (Inglese), Di Lotti (Arte),Cevasco(Matematica di un'altra classe) e infine conChiola (Musica). Nel viaggio ci siamo divertitimolto perché abbiamo parlato, giocato eabbiamo portato anche i cellulari perché le profci avevano dato il permesso. Quando siamoarrivati in Piemonte, abbiamo visto la Pianura

Padana che era estesissima, poi il Po che eralunghissimo. Appena arrivati a Torino, abbiamoammirato la bellissima Mole Antonellianacostruita dall'architetto Alessandro Antonelli.La Mole è alta 165 metri: è altissima!Dopoabbiamo mangiato panini e pranzo al sacco alParco del Valentino;poi abbiamo visto iloCastello del Valentino. Nel pomeriggio, dopo unbuonissimo gelato, siamo entrati all'internodella Mole dove c'è il Museo del Cinema e loabbiamo visitato. C'era una guida moltosimpatica che ci ha spiegato e fatto vedere le

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apparecchiature che si usavano e che si usanoadesso per fare cinema, come il proiettore, glischermi, i film in bianco e nero e quelli mutisenza sonoro. Abbiamo visto le maschere, ivestiti, le scarpe, i gioielli indossati da attorimolto famosi nei film. Alla fine la guida ci halasciato in una stanza dove potevamo fare quelloche volevamo. In quella stanza c'era il letto diDracula tutto rosso, che abbiamo provatosubito, tante poltrone rosse con le casseincorporate e due megaschermi doveproiettavano dei film in bianco e nero; sipotevano sentire i rumori e i suoni del filmsolamente da seduto sulla poltrona. C'eranoaltre 4 stanze: nella prima potevi guardare ilfilm in 3D; nella seconda c'erano tanti specchi eun film horror; nella terza quando entravi tuttoquello che era bianco diventava azzurrofluorescente ; nell'ultima c'erano delle strane“sedie -water” dove sedersi e guardare un film.Siamo saliti sul pullman e ci siamo divertiti comeall'andata. Questa gita è stata bella edemozionante!DavideGarrasi1C

GITA A TORINOIl giorno 31 del mese di marzo la nostra classe1c e quella parallela 1d sono andate a Torino.Siamo partiti alle 6:30 per arrivare alle 11:00circai posti visitati sono1) piazza gran madre di dio2) pranzo al sacco in un parco3) parco giochi4) gelateria5) Mole antonellinaPIAZZA GRAN MADRE DI DIOLa piazza è governata da una chiesa di stile adrianeo e neoclassico. Come prima sguardo lachiesa ha una cupola simile al phanteon; ai duelati della scalinata ho notato due statue, unarappresentante la fede e l'altra religione.Appena entrata, mi ha colpito la statua della

madonna con gesù tra le braccia. Interamentec'era una vasca dove ci si buttavano i soldi.PRANZODopo la visita in una parte della città ci siamofermati a pranzre in un parco.Terminato il pranzo , ci siamo recati in un parcogiochi e ci siamo divertiti molto assieme.GELATERIADopo il pranzo ci siamo gustati un bel gelato, ioho scielto i gusti pompelmo rosa e gianduiotto.Mi è piaciuto tantissimo.MOLE ANTONELLIANALa monte antonelliana rappresenta ilmonumento simbolo della città di Torino ed èstata costruita dall'architetto AlessandroAntonelliana.Inizialmente l'edificio sarebbe dovutodiventare un tempio israelitico, ma alla fine, acausa di problemi tecnici, la costruzione dellaMole passò alla città di Torino che, a lavoriultimati, la dedicò a Vittoria Emanuele II diSavoia.La Mole raggiunse un'altezza di 167 m.La mole è sede del museo nazionale del cinemache ospita macchine ed attrezzature utilizzatenei vari set cinematografici italiani e stranieri.Nel museo abbiamo visto numerose stanzeadibite a set o temi specifici come la stanza deimatematici, la stanza di Tom e Jerry ecc.....,degli horror, dei gabinetti e stanze dedicate apersonaggi del cinema.Nel museo sono conservati anche pellicole,locandine e manifesti varie.Giada 1^ C

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LA MIA VACANZA IN MAROCCOQuando sono andato in Marocco mi sonodivertito ci sono voluti quattro giorni sonoandato prima ad Essaouira e dopo ad Agadir

Nella cartina qui sopra è rappresentato il mioviaggio in Marocco, le località in cui mi sonofermato per più di una notte sono stateEssaouira ed Agadir che sono evidenziate conpuntini rossi.Essaouira è molto vicina al mare e anche Agadir.Il Marocco è molto meno evoluto dell'Italia, edanche più povero, lì esiste ancora la monarchia,e le campagne sono molto estese.Ad Essaouira sono stato in giorno, ad Agadir

una settimana circa.Ad Agadir c'è un grande mercato : ”il mercatodella domenica” ( tradotto in Italiano ) questomercato, di solito, è sempre aperto non solo ladomenica come sembra dato il nome, è moltogrande ….GRANDISSIMO! Ci sono vari tipi divenditori: chi vende mobili chi vende stoffa chiricuce e vende scarpe e poi dentro al mercato cisono due sezione di commercianti di frutta unoun po' più piccolo dell'altro.C'è anche una sezione dedicata al pesce nonmolto grande , il mercato ha più entrate, perquello che so sono 12, sono molte !Ad Essaouira ho una casa non molto grande mamolto bella, li ci sono disegni di mio papà coloraticon acquarelli da me!Il mare è a 10 minuti da casa anche se spessoc'è vento ci sono molte persone che fanno ilbagno non troppo lontano c'è un Carrefour ,vicino c'è una Medina, cioè una parte di paeseantico circondato da mura ancora intatte, sulmare c'è una passeggiata per le bici lungo tuttala costa.Dentro la Medina ci sono i negozi e il mercatodel pesce.Secondo me il Marocco e molto bello.Ferraro Samuele Davide 1C

L'AVVENTURA NEL BOSCOUn pomeriggio d'estate tre amici: Giacomo, Marco ePietro vanno nel bosco per fare una passeggiata.Mentre camminano osservano gli uccelli sugli alberi,raccolgono funghi e scattano fotografie.Ad un tratto, in lontananza, sentono degli strani rumoriche si avvicinano sempre più: sono tuoni.Una saetta illumina il cielo e un tuono li spaventa, inizia apiovere.I tre amici intravedono tra gli alberi una casetta di pietrae corrono a ripararsi.Dentro la casetta c'è un camino acceso e i tre si avvicinano al fuoco per riscaldarsi e asciugarsi gliabiti bagnati.All'improvviso sentono cigolare la porta e appare un omone: è Luigi, il boscaiolo. I bambinirabbrividiscono, ma l'omone gli sorride e gli offre una cioccolata calda. Giacomo, Marco e Pietrofanno amicizia con l'omone Luigi.Finito il temporale Luigi apre la porta della casetta, sopra gli alberi c'è un grande arcobaleno.I tre amici possono tornare a casa.classe 3^ di Lumarzo

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STORIE DI MIGRANTI...Oggi è lunedì 24 luglio 2016,sono rinchiusonella stiva di una barca chiamata Maria. Sonopassate più di 24 ore da quando io e gli altrimigranti abbiamo lasciato la nostra terra eadesso siamo qui tutti accatastati gli uni suglialtri. Ho appena sentito un grido provenire dalponte e visto uomini che si incamminano verso laluce. Siamo arrivati. Il cielo che ormai avevodimenticato mi sembra uno sposo nel giorno delsuo matrimonio da quanto è raggiante. Tutti noivogliamo ballare,correre e gridare ma rimaniamofermi. Sta arrivando un poliziotto, mi stafacendo delle domande ma io non capisco e stoincominciando a spaventarmi. Dopo moltedomande ho capito che mi sta cheidendo perchèsono venuto in italia e io gli ho risposto che sonovenuto in italia perchè nel mio paese erascoppiata una guerra civile e sono emigrato.Adesso mi stanno portando da un dottore pervedere se sono malato ma io mi sentoabbastanza bene. Sono passate due ore, sonoappena stato dal dottore e mi ha detto che stobene e che adesso mi porteranno in un posto incui potrò vivere. Mi stanno portando su unfurgone assieme a altri emigrati. Il viaggio èdurato circa un'ora e io sono appena scesco dalcamion. Ci hanno portato in un palazzo dovevivono già altri migranti, mi hanno portato in unastanza dove portò riposare,condivido questastanza con un ragazzo di nome Pablo avrà circa16 anni, non sembra abbia molta paura però nonparla, guardando fuori dalla finestra si vede una

città, non so che città sia ma di sicuro èmegliodel mio paese dove c'era la guerra. 24luglio 2016 è sera, sono molto stanco e adessovado a dormire, spero che un giorno potròritornare nel mio paese e rivedere la miafamiglia. 25 luglio 2016 oggi è martedì mi sonoappena svegliato e ci stanno portando a farecolazione. Per colazione c'erano latte e biscotti.è appena arrivato un signore e ha detto chedobbiamo iniziare a lavorare, mi hanno detto chedevo raccogliere la spazzatura e anche sequesto lavoro non mi piace almeno guadagneròdei soldi. Ho appena iniziato a lavorare e dovrògirare per tutta la città. Adesso sono le 18:00 esono appena tornato nella mia stanza. Vado acenare e poi andrò a dormire, per cena c'eradella pasta e poi della carne, adesso vado adormire perchè sono molto stanco, ho lavoratotutto il giorno.Paolo Narido - 2^ A

NOTTATA PAZZESCA!Sabato 4 dicembre siamo andati (Andrea,Marzia, Davide) a casa della Ludovica. Dopo lapizzata il papà della Ludovica ci è venuto aprendere; all'inizio non riuscivamo a partireperché Andrea ha avuto un piccolo problemino(gli si è incastrato il piede in mezzo alla rete delcane) poi tutto si è sistemato e siamo partiti,siamo arrivati a casa e siamo andati in camera diludo e li è iniziata la serata... Come prima cosaabbiamo sistemato il letto, poi ci siamo messidentro tranne la ludo che è andata a prendere icereali. Abbiamo visto un film horror chiamato“Insidius 3”. Ci siamo addormentati alle 6 dimattina tra risate budini, e ci siamo svegliatialle 9:30. Ci siamo divertiti un mondo!!Marzia Cheldi , Ludovica De Vero - 2C

UNA NUOVA VITA, FORSE...Sei probabilmente l'unica cosa che mi rimanedella mia terra: la Palestina. Per un ragazzo di19 anni è traumatizzante essere in un luridobarcone di immigrati che fugge da una guerracivile. Ho paura, fame e sete e ho voglia diuscire da questa prigione. Mi hanno tolto tutto.Mia madre, mio padre, i miei amici e Aida, la miaragazza. Tutti uccisi dalla cattiveria edall'avidità dell'uomo. Queste lacrime chebagnano le tue pagine sono lacrime di rabbia, hovoglia di spaccare tutto, ho voglia di tornarealla vita che avevo e che amavo così tanto masoprattutto ho voglia di riabbracciare la miafamiglia e Aida. Io non faccio altro cheripensare a quel giorno, a quel 24/3, a quellabomba che distrusse tutto ciò che amavo e chemi circondava. Non mangio né bevo da tregiorni. Mi sento morire. Piuttosto che restarequa me ne sarei stato volentieri al mio paese. Ionon ho la più pallida idea di quanto manchiall'arrivo, né se ci arriveremo. Ho paura. Vedopersone ,che come me sono rinchiuse qui,disperarsi, deprimersi. Ma anche altre, chehanno le proprie persone care al proprio fianco,essere felici qualunque cosa accada . L'unicacosa che posso fare è pregare Allah che mifaccia arrivare vivo su questa terra a mesconosciuta...Giada Ferroggiaro, - II C

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Diario di una piccola migrante22 dicembre 2016

Io sono Sara e ho sette anni, oggi, la miamamma mi ha detto che partiremo per unviaggio, papà dice che il posto in cui andiamo sichiama Italia, dice anche che è un postomigliore di dove abitiamo noi, spero che siavero…23 dicembre 2016

Oggi incomincia il viaggio,siamo su un barcone incui si sta molto stretti, allora io e altri siamoscesi nella stiva,è un luogo triste e buio,a malapena riesco a scrivere…24 dicembre2016

Oggi mi sono svegliata perché avevo sentito unpianto… Andai a vedere ed era una donnaincinta. Mi sono avvicinata a lei e ho cercato diconsolarla, aveva paura di perdere il suobambino, e io le ho detto che Babbo Natale lefarà un regalo, far nascere il suo bambino inItalia ,sano e salvo25 Dicembre2016

Mi sbagliavo… Oggi è sceso nella stiva ilcomandante e ci ha ordinato di salire sul ponte...Io per paura sono rimasta di sotto, nascostanell‛ombra... Sono passate ormai ore e mamma epapà non sono ancora scesi, ho sempre piùpaura...26 dicembre 2016

Ho sentito il barcone fermarsi… quando fuisicura che sull‛imbarcazione non ci fosse piùnessuno sono salita di sopra.. e ho vidi un postonuovo, ho subito pensato che fosse... l‛Italia.Non sapevo se essere felice o triste,feliceperché ero in Italia,triste perché ero sola...scesa dal barcone un poliziotto mi ha chiese chiero e dov‛erano i miei genitori, gli raccontai diquesti ultimi giorni ,allora lui mi portò in casasua dicendomi “ora questa è la tua nuova casa”

Continua…

Anna Carmagnola -2 A

Oggi è lunedì 24 luglio 2016,sono rinchiusonella stiva di una barca chiamata Maria. Sonopassate più di 24 ore da quando io e gli altrimigranti abbiamo lasciato la nostra terra eadesso siamo qui tutti accatastati gli uni suglialtri. Ho appena sentito un grido provenire dalponte e visto uomini che si incamminano verso laluce. Siamo arrivati. Il cielo che ormai avevodimenticato mi sembra uno sposo nel giorno delsuo matrimonio da quanto è raggiante. Tutti noivogliamo ballare,correre e gridare ma rimaniamofermi. Sta arrivando un poliziotto, mi stafacendo delle domande ma io non capisco e stoincominciando a spaventarmi. Dopo moltedomande ho capito che mi sta cheidendo perchèsono venuto in italia e io gli ho risposto che sonovenuto in italia perchè nel mio paese erascoppiata una guerra civile e sono emigrato.Adesso mi stanno portando da un dottore pervedere se sono malato ma io mi sentoabbastanza bene. Sono passate due ore, sonoappena stato dal dottore e mi ha detto che stobene e che adesso mi porteranno in un posto incui potrò vivere. Mi stanno portando su unfurgone assieme a altri emigrati. Il viaggio èdurato circa un'ora e io sono appena scesco dalcamion. Ci hanno portato in un palazzo dovevivono già altri migranti, mi hanno portato in unastanza dove portò riposare,condivido questastanza con un ragazzo di nome Pablo avrà circa16 anni, non sembra abbia molta paura però nonparla, guardando fuori dalla finestra si vede unacittà, non so che città sia ma di sicuro è megliodel mio paese dove c'era la guerra. 24 luglio2016 è sera, sono molto stanco e adesso vado adormire, spero che un giorno potrò ritornarenel mio paese e rivedere la mia famiglia. 25luglio 2016 oggi è martedì mi sono appenasvegliato e ci stanno portando a fare colazione.Per colazione c'erano latte e biscotti. è appenaarrivato un signore e ha detto che dobbiamoiniziare a lavorare, mi hanno detto che devoraccogliere la spazzatura e anche se questolavoro non mi piace almeno guadagnerò dei soldi.Ho appena iniziato a lavorare e dovrò girare pertutta la città. Adesso sono le 18:00 e sonoappena tornato nella mia stanza. Vado a cenare epoi andrò a dormire, per cena c'era della pasta epoi della carne, adesso vado a dormire perchèsono olto stanco, ho lavorato tutto il giorno.Michele Spinetto - 2 A

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CON UNA BACCHETTA MAGICA...Quella domenica, appena sveglia, vidi una nuvolabianca che mi avvolse all'improvviso; la nuvolascomparve e dal soffitto della mia camerapiovevano bigliettini di un rosa confetto moltobello, erano infilati in buste dello stesso colore,mi avvicinai e vidi che tra tutte ce n'era unaceleste, mi accucciai e, con le mani tremanti perl'agitazione, presi la busta in mano, la aprii e miaccorsi subito che la scrittura era molto precisae accurata. Per un po' mi limitai ad osservarla,poi la lessi, c'era scritto : “BuongiornoAnastasia, ti abbiamo scelto tra molte persone,tu sei la destinataria di un patrimonio moltoprezioso che, seguendo questi indizi, troverai.NEGLI OCCHI DI PIETRA DOVRAICONTROLLARE SE VORRAI TROVARE ILSECONDO INDIZIO”.Io pensai, ma non capii quali occhi di pietrasarebbero potuti essere, dopo un po' conclusiche forse avrebbero potuto far parte di unascultura come quella nel centro della piazza,anche perchè era molto vecchia. Presi la busta,mi vestii e corsi verso in centro della città doveforse avrei trovato l'indizio. Appena arrivataero affannata e avevo un gran fiatone. La statuaera molto grande e raffigurava il primo sindacodella città di cui non ricordavo il nome, al chèvidi una targhetta d'oro con su scritto “MarcoGribaldini”, la data era indecifrabile, così mitirai su e cominciai ad arrampicarmi sulla statua,non era difficile come credevo, perchè ci sipoteva aggrappare in molti punti. Arrivata dagliocchi di quel “signore” vidi un bigliettino ormaiingiallito dal tempo, la polvere lo rendeva ancorapiù vecchio di quello che poteva essere stato, madistogliendomi dai miei pensieri e ritornandosulla terra, mi ricordai che ero letteralmenteappesa ad una statua, presi il biglietto, lo infilainella tasca della felpa, chiusi la cerniera, lasciaila presa delle mani e atterrai senza romperminiente, così decisi di leggerlo, c'era scritto :“QUESTA VOLTA DOVRAI TROVARE L'ORAPIÙ ALTA”.Subito non capii, poi guardandomi intorno vidi almio polso l'orologio giallo che mi aveva regalatola mamma per Natale, all'improvviso mi venneun'idea: forse l'ora più alta era l'orologio delcampanile! Il problema era che per salire finlassù ci voleva un oggetto molto lungo pensai emi venne in mente che mia zia Giulia vendeva

scale di tutti i tipi che potevano arrivare anchea cinquanta metri di altezza. Per questo avevobisogno di aiuto, mia mamma lavorava, miasorella non era a casa...potevo chiederlo alla miamigliore amica Adele. Corsi subito da lei e,quando entrai, vidi suo fratello seduto per terrache giocava con i Lego e lei che faceva i compiti.Le chiesi se potesse venire con me per fare un“lavoro” molto importante, lei mi chiese subitocosa stessa succedendo ma io le avrei spiegatotutto mentre saremmo andate a casa mia. Leichiese a sua madre se fosse potuta venire agiocare con me e lei disse di sì.Cominciammo a correre, quando finalmentearrivammo a casa mia, quatta quatta, aprii ilgarage che non faceva poco rumore di sicuro, manessuno, per fortuna, si accorse di noi.Entrammo e vedemmo scale di tutti i tipi, cen'erano lunghe dieci metri ma anche dacinquanta metri, vidi anche una bella libreria sucui c'erano scale in miniatura. All'improvvisosentimmo un rumore come quello di quando cadeuna sedia a scuola o più che altro in un postovuoto e dispersivo, dove il suono della voce o diqualsiasi altra cosa aumenta. Vidi una scalacadere e poi ne vidi un'altra e un'altra ancora,era come un effetto domino. Prese dallospavento che qualcuno arrivasse prendemmo unascala senza pensarci e corremmo via, arrivammoal campanile in men che non si dica, buttammo lascala sul pavimento per la stanchezza che feceun tonfo indescrivibile, peggiore di quello chec'era stato nel garage, ci sedemmo per terra unmomento, ci rialzammo dopo poco e subitocominciai a salire la scala, le mie mani eranosudate e ad ogni passo che facevo sugli scalini latensione era sempre maggiore. Appena arrivaiall'orologio non vidi nulla che assomigliasse ad unbigliettino, ma subito dopo lo vidi, era incastratotra un mattone e l'altro, si vedeva a malapena.Scesi dalla scala velocemente, ma con cautela,aprii il foglietto su cui c'era scritto:“Complimenti hai trovato il terzo e ultimoindizio, questa volta dovrai trovare il tuo tesoro,ma non andartene, resta qua, alle undici la “luce”ti darà quello che cerchi”.Alzai lo sguardo, guardai l'ora ed eranoesattamente le dieci e cinquantasette minuti,adesso dovevo solamente capire cosa c'entravala luce con un orologio. Discussi con Adele suquesto fatto, ma entrambe non capimmo molto di

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questa storia. Suonarono le campane e capimmosolo in quel momento che la scia di luce cherifletteva la “lente” dell'orologio andava a finirein un punto preciso del terreno. Io e Adelecorremmo, ci accucciammo e cominciammo asmuovere la terra per trovare il tesoro. Dopo unpo' di tempo sentimmo un oggetto freddo eumido, scavammo fino a trovare uno scrignod'oro con tutte le pietre preziose incastonate,io ero meravigliata. Sollevammo il baule e loportammo in un luogo più riparato, mi accorsi chec'era un biglietto, lo lessi, c'era scritto:“Benissimo, hai trovato il tesoro, devi essernemolto fiera e, anche se sarai un po' stanca,questo ti ricompenserà. Adesso appoggia il ditosul baule e troverai quello che ti regalarono ituoi antenati.”Io seguii le istruzioni e appoggiai l'indice sulbaule. All'improvviso sentimmo un rumore similea quello di una vecchia porta che si apre. Dentroc'era un cofanetto che conteneva un rametto,appena lo toccai fece delle scintille colorate.Salutai Adele e ritornai a casa, mentrecamminavo sull'asfalto in silenzio pensando atutto quello che era successo, mi accorsi che isassolini sotto i miei piedi producevano unrumore che per me era molto gradito: la suolache calpestava la sabbia e il suo suonoaccompagnava i cinguettii degli uccellini e ilrumore dell'acqua del fiume. Arrivai a casa unpo' delusa perchè alla fine non c'era un belniente che mi servisse e soprattutto non era unvero tesoro. Quel giorno mia mamma ed iocercammo di capire qualcosa in più, ma non ciriuscimmo, dopo tutta la giornata trascorsa adosservare oggetti inutili presi il rametto conrabbia e lo scossi. All'improvviso vidi che ilrametto volava e si posò sulla mia testa, sitrasformò in uno scettro su cui erano incastratetutte le pietre preziose come sul baule. Dallapunta dello scettro uscì una pergamena con suscritto: “Tu sei la proprietaria di questo tesoro,con questa bacchetta magica potrai esprimeresolo tre desideri, goditeli e non dare risposteaffrettate. Da Melanina Gersud”Io non pensavo che veramente esistessero lebacchette magiche, ma quel giorno ero convintache quella la fosse. Subito cominciai a sognare,ma soprattutto a pensare a quali desideri avreipotuto esprimere; molti avrebbero chiesto didiventare famosi, un desiderio a parer mio molto

sciocco che non mi avrebbe reso felice comesarei potuta essere, ad esempio, esprimendoquesto desiderio: vorrei che gli uomini fosserointelligenti, non nel senso che debbano sapereogni cosa, ma che non inquinino, che non faccianola guerra e che non facciano del maleall'ambiente perchè anche le persone che nonhanno causato danni ci rimettano, come quandoprendi una nota di classe perchè il compagno cheha fatto qualcosa di male non ammette di averlofatto. Il secondo non sapevo come esprimerlo,ma mi si accese una lampadina in testa: avreivoluto la mia salute, quella dei miei parenti e deimiei amici ma, in generale, quella di tutte lepersone del mondo. Il terzo desiderio forsesarebbe stato che non ci fosse più la scuola e,come ha detto una mia compagna, sarebbe bellose nascessimo già istruiti... ma come avrei potutoconoscere i miei amici a come avrei fatto asapere tutte queste cose senza andare a scuola?Visto che dobbiamo andare a scuola, vorreialmeno che le cartelle fossero meno pesanti,anche se in compenso “ci facciamo i muscoli”.Chiesi tutto alla bacchetta magica che siilluminò, andai a guardare fuori dalla finestraper vedere se qualcosa fosse cambiato e vidi lepersone che ripulivano le strade dalla sporcizia,poi andai da mia mamma sperando che stessemeglio e, appena entrai, cominciò a saltellare digioia, vidi che leggeva e non aveva più bisognodegli occhiali. Mi sembrava che mancassequalcosa e subito capii perchè: mancava ancoraun desiderio, quello degli zaini. Il problema erache bisognava aspettare ancora il giorno dopo.Trascorsi la giornata con Adele e Linda (suacugina), all'inizio facemmo i compiti, la miamateria preferita è italiano, quindi feci subitomatematica, che odio, poi facemmo una pausache durò tutta la giornata. Andammo nel miogiardino dove crescevano fiori di tutti i tipi,costruimmo una specie di altalena con ferragliae pezzi di legno, appena ci salimmo si ruppe.Scendendo le scale di casa mia c'era un belfrutteto, io lo adoravo, c'erano dei ciliegi cosìalti che ormai le ciliege non si potevano piùprendere, poi c'erano peschi, noci, castagni emolti altri alberi da frutto, cespugli di fruttirossi che diventarono la nostra merenda.Quella sera prima di andare a dormire, ringraziaidi cuore i miei antenati che mi avevano regalatoun dono stupendo.

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L' ORATORIO DI MONLEONENicolò 1b

A Monleone si trova l‛oratorio MariaAusiliatrice è un oratorio Salesiano nato più di100 anni fa e che ha accolto tantissimiragazzi.Gli oratori Salesiani sono nati a Torinonel 1841 da un‛idea di San Giovanni Bosco,chevoleva creare un luogo di accoglienza per iragazzi meno fortunati l‛ oratorio accoglie iragazzi di ogni religione dall‛ lultimo anno d‛asilofino ai 18 anni all‛ oratori si può giocare a moltigiochi ,fare molte attività ,partecipare ailaboratori. I ragazzi sono seguiti dagli animatori, giovani volontari che dedicano il loro tempo perseguire i più piccoli.

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LE BOCCE, UN GIOCO ANTICO CHE DA5.000 ANNI NON E' MAI PASSATO DIMODALe prime tracce di un'attività ludica, cheprobabilmente rappresentano la più anticatestimonianza del gioco delle bocce, datano al7000 a. C. con il rinvenimento, nella cittàneolitica di Catal Huyuk, in Turchia, di alcunesfere in pietrache mostrano chiaramente i segnidi rotolamento su un terreno accidentato. InEgitto, oggetti simili, furono ritrovati nellatomba di un fanciullo risalente al 3500a. C. Anche i Greci e i Romani giocavano a bocce.Il medico greco Ippocrate (460 – 377 a. C.) laelogia e la ritiene un'attività molto salutare. IRomani, per primi adottarono l'uso di giocarecon sfere di legno. Per Publio Ovidio era ildivertimento preferito così come perl'imperatore Augusto e per Ponzio Pilato. Lelegioni romane fecero conoscere il gioco dellebocce in Gallia e in Britannia, dove ebbe ungrande sviluppo. Nel Medioevo questo giocodivenne una vera e propria mania.Si giocava dappertutto e giocavano tutte leclassi sociali a bocce. Nel 1299, a Southampton,

in Inghilterra, nacque il primo club boccistico:l'Old Bowling Green.Alla fine dell'4oo i medici dell'università diMontpellier, in Francia, erano convinti che lebocce fossero un eccezionale toccasana contro ireumatismi. Le bocce furono viste di buonocchio dall'umanista olandese Erasmo daRotterdam, dal teologo Martin Lutero e dalriformatore francese calvinista – protestanteGiovanni Calvino, che era un accanito giocatore.Sir Francis Drake ne fu un vero patito. Nel 1588all'arrivo della flotta spagnola, egli era deciso aterminare la sua partita di bocce col nostromoper poi, una volta finita difendere l'Inghilterra.Il 1° maggio 1873 sorse a Torino la primasocietà d'Italia, “ Cricca Bocciofila “.Il 1° maggio 1898, sempre a Torino, nacquel'Unione Bocciofila Piemontese, la primafederazione da cui iniziò la fase moderna delgioco delle bocce.Nel 1904 fu predisposto il primo regolamentotecnico ufficiale, si giocava ancora con le boccedi legno, così in Francia nacque la boccia “chiodata “, l'antenata di quella metallica.Nel 1919 nacque l'UBI, Unione BocciofilaItaliana, nuovo organismo con sede a Torino. Nel1924 le bocce approdarono per la prima voltaalle Olimpiadi.Nel 1926 il CONI riconobbe l'UBI uquiparatoalle altre discipline sportive.Nel 1929 ci fu la nascita della boccia sintetica,una sfera impastata con segatura e colla.Nel 1946 nacque la Federazione Internazionaledel Volo, e nel 1950 quella della Raffa.Nel 1991 le bocce italiane presero ladenominazione di FIB, Federazione ItalianaBocce.Un importante presidente della FIB e di moltealtre confederazioni e associazioni italiane dellebocce è stato Romolo Rizzol i .

La notte sognai tutto quello che mi era successo quel giorno e mi svegliai più contenta della mattinadel mio compleanno e, quando presi la cartella per metterla in spalla, mi resi conto che era leggeracome una piuma. Quando arrivai in classe i miei compagni erano meravigliati dal peso delle lorocartelle che in realtà era uguale a niente. Quando arrivai a casa aprii la porta, corsi nella miacameretta, presi la bacchetta magica e la misi sulla mia scrivania, per ricordarmi di quel giornostupendo, una domenica perfetta.Anastasia Musante - 1 A

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serie di passi, e ha come finalità quello di colpireuna o più bocce avversarie con l'intenzione diallontanarle dal boccino, cercandolo di colpire.

SPECIALITA':RAFFALa specialità prende il nome dal tiro di raffa,una bocciata con o senza l'ausilio del terreno.Il giocatore l'esegue dalla linea di pedanaindicando all'arbitro i pezzi che intende colpire.Tutti i pezzi situati entro 13 cm da quelloindicato sono validi.Le partite terminano a 12 punti, la finale a 15.PÉTANQUELa pétanque è la versione a piè fermo del volo.Il gioco consiste nel tracciare un cerchio deldiametro di 35 – 50 cm, entro il quale si ponegiocatore per il lancio del boccino, che deveandare a una distanza minima di 6 m e massimadi 10.La maggiore difficoltà sta nell'immobilità deipiedi sul campo, dal quale non si può uscire fino aquando la boccia abbbia toccato il terreno ocolpito il bersaglio.Le partite si giocano ai 13 punti.VOLOIl tiro di volo è l'elemento più caratteristico diquesta specialità.

Il gioco consiste nell'avvicinare la propria bocciaal boccino, un'azione chiamata puntata o accosto.Il giocatore punta a sua volta oppure cerca ditogliere la boccia dell'avversario con un lancio aparabola: il tiro.Le partite si disputano di regola ai 13 punti, conil limite orario di 4 ore.Le bocce vengono marcate sul terreno in manierada ristabilire le posizioni avute prima prima di untiro irregolare.Davanti alla boccia annunciata si traccia una rigadi tiro, che dista 50 cm dalla boccia.Il tiro è regolare se il punto di caduta si trovaentro 50 cm dal bersaglio; se invece il boccinoviene toccato senza essere stato annunciato, lostesso va riposizionato dove stava prima del tiro.ATTREZZATURENella raffa le bocce e il boccino\pallino sono divari colori e di materiale sintetico.Le bocce hanno un diametro di 104 – 111 mm e unpeso di 860 – 980 g, il boccino ha un diametro di40 mm e un peso di 60 g.Nel volo le bocce e il boccino sono in metallo,vuote o piene, con rigature esterne, hanno undiametro di 90 – 110 mm e un peso di 900 – 1200g, il boccino ha un diametro di 35 – 37 mm.Nella pétanque le bocce, metalliche, hanno undiametro di 7, 05 – 8 cm e un peso compreso tra0,650 e 0,800 kg; il boccino, di legno, ha undiametro di 25 – 35 mm.

GIOCOLe bocce sono un popolare gioco nel quale igiocatori cercano di fare punto, avvicinando ilpiù possibile le bocce loro assegnate, a una piùpiccola, il boccino (o pallino), lanciata sul campoall'inizio della gara. Esistono due tipi di lanci:- L'accosto o la puntata: è un lancio diprecisione che ha come obiettivo far arrivare lapropria boccia il più vicino possibile al boccino. Illancio è caratterizzato dal rotolamento dellaboccia lungo tutto il percorso di avvicinamento.- La bocciata, che si divide in due specialità:raffata e volo, è un lancio che viene effettuatocon più forza, generalmente alla fine di una

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REBUS E FRASI ILLUSTRATE(2,5,1 ,7). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

(4,2,8). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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BARZELLETTE ILLUSTRATE

TROVA LE DIFFERENZE di Stefano Basso

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INDOVINELLI di Emilio Patavini1) Questa cosa ogni cosa divora, ciò che havita, la fauna, la flora, gli uomini abbatte ecosì le città, rode il ferro, la calce già dura, edei monti pianure farà.Che cos' è?2)Senza coperchio, chiave nè cerniera unoscrigno cela una dorata sfera, tutti lo sannoaprire e nessuno chiudere.Che cos' è?3)Radici invisibili ha, più in alto degli alberista, lassù fra le nuvole va e mai tuttaviacrescerà.Che cos' è?4)Trenta bianchi destrier su un colle rossobatton e mordono ma nessuno si è mosso.Che cosa sono?5)Non ha voce e grida "fa",

Non ha ali e a volo va,Non ha denti e morsi dà,Non ha bocca e versi fa.

Che cos'è?6) Che cosa più è caldo e più è fresco?7)Qual è quella cosa molto desiderata chequando la si ha non ci si accorge?

Le soluzioni dei giochi saranno nel prossimonumero!

CRUCIVERBA