ISTAT - XI Convegno CISET Banca Italia - 19 Aprile 2011 - Manente
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ECONOMIA TURISTICA REGIONALE
NEL 2010
Mara Manente
L’ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALERisultati e tendenze per incoming e outgoing nel 2010
Venezia, 19 aprile 2011
LE PRINCIPALI CHIAVI INTERPRETATIVE
Ridimensionamento progressivo e generalizzato della ripresa, soprattutto a carico dei paesi più sviluppati e dell’Europa: o Si allontana la prospettiva di recupero dei livelli raggiunti nel 2007
o Tagli alla spesa, politiche fiscali e misure di controllo del debito pubblico agiscono pesantemente sui consumi
o Ripresa più significativa delle esportazioni
o Si sfiora l’effetto domino con le crisi greca e irlandese e turbolenze su Spagna e Portogallo
o Rischio “guerra valutaria” – speculazioni sull’euro - contrapposizione debolezza dollaro e sottovalutazione yuan vs rafforzamento euro e valute paesi in via sviluppo
o Impennata del prezzo del petrolio
o Dalla deflazione al rischio di riaccensione dei prezzi nei paesi a più forte crescita
Cina e Sud Est asiatico in primis, ma anche America Latina restano le aree più dinamiche
Sopra la media dell’Area euro la crescita per Germania e Scandinavia.
COME REAGISCE L’ECONOMIA TURISTICA
• UNWTO conferma una forte ripresa dei flussi turistici nel 2010, tale da riportare gli arrivi
internazionali ai livelli pre-crisi
• Sempre secondo UNWTO, gli operatori internazionali giudicano positivamente
l’andamento del 2010 e stimano un trend positivo anche per il 2011, seppur meno
accentuato
• RIPRESA A VELOCITA’ MULTIPLA: i paesi emergenti mostrano una maggior vivacità rispetto
ai mercati tradizionali: Asia e Pacifico +13%, Medio Oriente +14%, Americhe +8%, Africa
+6%
Mercati d’origine verso l’Europa Germania +0,8%
Regno Unito +2,7%Francia + 4,4%
Stati Uniti +13,6%Giappone +7,5%
Variazioni degli arrivi internazionaliperiodo gennaio-dicembre 2010
Previsione degli arrivi internazionaliperiodo gennaio-dicembre 2011
MONDO +6,7%
Europa +3%
Tra 4% e 5%
Fonte: UNWTO, Tourmis
Variazione positiva del fatturato, ma non c’è ancora il recupero suilivelli del 2007
Tenuta e crescita della propensione media alla spesa:
o Penetrazione su segmenti a reddito medio-alto
o Cresce la qualità della domanda europea
o Si espande il turismo intercontinentale, con recupero anche del mercato
nord-americano
La contrazione dei consumi colpisce anche la spesa per turismosoprattutto delle fasce medio-basse con aggiustamenti su modalità eorganizzazione della vacanza (corto raggio, durata, short breakripetuti anziché vacanza lunga, escursionismo, ..)
Soluzioni di controllo della spesa più strutturali
o Maggiore tempo dedicato ad informarsi
o Maggiore differenziazione nelle scelte
o Attenzione alla stagionalità
COME REAGISCE L’ECONOMIA TURISTICA
Export Settori produttivi Var.% 2009 su 2008
Var.% 2010 su 2009
Turismo internazionale -7,2% +1,4%
Export totale(*) -21,4% +15,7%
•Prodotti delle attività manifatturiere
-21,3% +16,3%
- Mobili -22,8% +6,4%
- Tessili e abbigliamento -19,6% +12,7%
- Prodotti alimentari -4,9% +10,8%
•Agricoltura -15,5% +21,3%
IL TURISMO INTERNAZIONALE COME VOCE DI ESPORTAZIONE
(*) Fonte: ISTAT, Commercio con l’estero, Le esportazioni delle regioni italiane. Comunicati
stampa 15 marzo 2010 e 14 marzo 2011
Recupero
totale solo per
agroalimentare
L’ITALIA E LE REGIONI
• A fronte dell’aumento medio nazionale della spesa, le dinamiche regionalirisultano molto differenziate
• Si evidenziano alcune dinamiche comuni:
– Effetti negativi più evidenti sui pernottamenti che sulla spesa: dicotomia traturisti di livello medio-alto (tendenzialmente rigidi rispetto al prezzo) ecoloro che cercano vacanze/prodotti/servizi più a buon mercato
– Torna l’”effetto cultura e territorio”
– Si accentua la modalità di vacanza “short break”
– Selezione della domanda anche nei comprensori più tradizionali balnearee montano, con aumenti della spesa media procapite
• Recupero e consolidamento sui mercati extra europei
• Generalmente favorite, soprattutto per gli effetti economici, le regioni:
– competitive sul prodotto culturale tradizionale e dipaesaggio/enogastronomia,
– con portafogli più differenziati, e/o con maggiori integrazioni tra prodotti
– più vicine ai principali bacini di origine
• Si polarizza nelle prime 5 regioni turistiche il processo di concentrazione dellaricchezza prodotta dal turismo: la crisi penalizza ulteriormente il Mezzogiorno.
DINAMICA DELLA SPESA NELLE REGIONI: 2010/2009
Spesa pro-capite+
Spesa Tot +
VDAPUG
ABRFVG
TAALIG
PIE
MAR
EMR
VENTOS
CAL
LOM
UMB
CAM
SAR
SIC
VERDE: p.media in aumento
ROSSO: p.media in diminuzione
LAZ
ITA
ENTRATE TURISTICHE ED EXPORT A CONFRONTO Dinamica 2010 su 2009 (%)
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
Trentino AA Veneto Friuli VG Emilia R. Toscana Lazio Italia
entrate tur.
export
LE PERFORMANCE PER TIPO DI DESTINAZIONE
Le performance delle diverse forme di turismo, unite alle dinamiche dei diversi
mercati, contribuiscono a spiegare i risultati regionali sia in termini di spesa
che di valore aggiunto
In termini di motivazione/destinazione, va segnalato il ritorno dell’”effetto
cultura e paesaggio”, a fronte di maggiori difficoltà dei turismi più
tradizionali:
Il “turismo del paesaggio e della cultura” anche nel 2010 ha in generale tenuto le
posizioni nonostante il difficile recupero sui mercati europei più sensibili a tale
prodotto e ha segnalato il successo di declinazioni specifiche, quali ad esempio
quelle connesse alle destinazioni lacuali
Il segmento culturale più tradizionale ha registrato un buon incremento, pur non
recuperando completamente. Particolarmente positivo l’andamento nelle grandi
città d’arte.
Chi dichiara motivazioni specifiche (es. enogastronomia), conferma un profilo più
“selezionato” e rappresentato da un alto livello di spesa giornaliera pro capite
Il turismo balneare, dopo il ritorno nel 2009 del turismo di lingua tedesca soprattutto
sulla costa adriatica, ha segnato una battuta d’arresto, registrando comunque un
miglioramento in termini di spesa media pro capite
Il turismo montano è stato il più penalizzato, sia in termini di flussi che di spesa:
sembra agire anche in questo caso un processo di “selezione” della domanda
Motivazioni/ destinazioni
Dimensione
Economica:
% spesa su totale vacanza
Spesa media per presenza
(euro)
Dimensione Fisica:
% pernott. su totale per vacanza
Balneare 21,8% 80 27% (-)
Montano 6,8% 88 7,6% (-)
Lacuale 8.7% (+) 75 11.4% (+)
Culturale 53% (+) 117 44.8%
Enogastron. 0,7% 174 0,4%
Territorio/cultura e Altro*
9% 101 8,8%
TOTALE (su vacanza) 100 99 100
* eventi, sport, crociere, etc.
LE PERFORMANCE PER TIPO DI DESTINAZIONE2010 su 2009
Confrontando i principali mercati di origine, sia in termini di spesa che di
pernottamenti:
LE PERFORMANCE PER MERCATI
→ Il peso dei primi 8 mercati si stabilizza sul 65% (era il 70% nel 2006)
→ Il mercato tedesco:
• Sostanzialmente stabile dal lato della spesa, in calo sui pernottamenti (-1,5%)
• Stazionario in termini di quota di mercato, registra un consolidamento della spesa
media pro capite, comunque inferiore alla media generale (77€ contro 99€).
• Ha registrato ancora aumenti significativi la spesa legata a motivazioni connesse
alla vacanza lacuale e verde/ agrituristica/enogastronomica. Calo significativo
nelle città d’arte e sostanziale tenuta nel balneare e montano.
→ Tutti i mercati con il profilo di spesa tradizionalmente più elevato (Giappone, Regno Unito,
USA) registrano un incremento di spesa media pro capite in alcuni casi anche a fronte di
una significativa diminuzione dei flussi, a conferma del persistere dell’effetto “selezione”
generato dalla crisi
→ In tale contesto va segnalato l’andamento positivo del mercato Giapponese (oltre il 20%
sia per i flussi che per la spesa)
→ Significativi gli incrementi in termini di spesa per Spagna e Svizzera, a fronte di contrazioni
rispettivamente del -5% e -12% dei pernottamenti
Mercati di origine) DimensioneEconomica:
% spesa su totale
vacanza
Spesa media per presenza
(euro)
Dimensione Fisica:% pernott. su totale
per vacanza
Germania 19,9% 77 25.4%
Austria 6.9% 100 7,3%
Regno Unito 8.2% 105 7,7% (-)
Francia 8,4% 91 9,1%
Svizzera 5% 100 4,9%
USA 10% 140 7,1%
Giappone 2% 190 1,1%
Spagna 4,7% 107 4,9%
TOTALE (vacanza su totale) 65,3% 67%
LE PERFORMANCE PER MERCATI2010 su 2009
• 29.257 milioni di Euro spesi in Italia nel 2010
• 23.860 milioni di Euro di ricchezza prodotta (+2,4%)
(crescita PIL italiano: +1,2%, trainato da agricoltura e servizi a
fronte di una riduzione nell’industria)
LA SPESA TURISTICA INTERNAZIONALE E IL VALORE AGGIUNTO PRODOTTO
I RISULTATI NELLE ECONOMIE REGIONALI
La distribuzione della spesa e del valore aggiunto
SPESA TURISTI INTERNAZIONALI(% sul totale Italia 2010 e confronto con 2009)
Sale al 67,7% il peso delle prime 5 regioni (era il 64,3 nel 2006)
Scende al di sotto dell’11% il peso delle regioni del Mezzogiorno
Cresce in particolare la quota di Lazio, Toscana e Piemonte
I ridimensionamenti più significativi si registrano in Lombardia e Sicilia
VALORE AGG. GENERATO DAI CONSUMI TURISTICI STRANIERI (% sul totale Italia 2010: 23.860 milioni di euro)
Le prime 5 regioni rafforzano il loro peso, totalizzando il 63% del valore agg.turistico
In diminuzione il peso in particolare per Lombardia
Bene Lazio ed Emilia R.
EFFETTI VALORE AGG. 2010
CONSUMI TURISTICI
INTERNAZ. 2010
VTF23%LOM
17,3%PLV9,6%
EMI 7,0%
TUL
24,7%MAM3,2%
PUG3.1%
CAB5.3%
SAR2,5%
CAS4,2%
VTF23%
LOM16,9
PLV9,4%
EMI 5.8%
TUL30,8% MAM
2,1%
PUG2,1%
CAB4,5%
SAR
2,0%
CAS3,4%
Il confronto tra distribuzione della spesa e del valore
aggiunto evidenzia la diffusione dei benefici economici
su tutto il territorio nazionale, a fronte di una
concentrazione della domanda
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Mara Manente
email: [email protected]/ciset
L’ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALERisultati e tendenze per incoming e outgoing nel 2010
Venezia, 19 aprile 2011