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GIoVAnI RePoRTeR : I LUoGHI DI InConTRo DeI RAGAZZI Registrazione Tribunale di Avezzano 141/98 Direttore responsabile: Angelo Venti Redazione Loc. Petogna 15, Luco dei Marsi cell. 336.400 692 - [email protected] / GIOVANI REPORTER Gli alunni di due classi della Scuola Media PATINI (L’Aquila), hanno partecipato a 5 laboratori di foto-giornalismo. I ragazzi hanno così realizzato sul campo - con il gioranlista Angelo Venti e il fotoreporter Marco D’Antonio - un’inchiesta con inter- viste reciproche sul tema “i luoghi di incontro dei ragazzi“ e la pubblicazione, sia attraverso la stampa al Ciclostile che su web, di servizi giornalistici. Alunni e alunne hanno lavorato su fotoca- mere, computer, tablet e smartphone di loro proprietà, documentando il loro spazio quotidiano vissuto nel tempo libe- ro con articoli, foto e video. Nelle pagine interne di questo giornalino ciclostilato sono pubblicati gli articoli e alcune foto. Per i video e i lavori completi consultare il sito: https://ilterritoriosiamonoi.wordpress.com/ SoMMARIo DeGLI ARTICoLI CLASSE PRIMA H: PoSTo SPeCIALe: ALESSANDRO E VALERIANO SoLARIA: DAVIDE IL FeDeRALe: DAVIDE, VALERIO, SCOLQUIM neLLA DoMenICA DeLLe PALMe: GIULIA IL CAMPo DA RUGBY: FLAVIO IL BoSCo: JACOPO E RICCARDO TeMPo LIBeRo: DAVIDE AUGUSTO L’ALBeRo DeI SoGnI: BEATRICE E GIORGIA IL TeRRIToRIo: ERIkA E ALICE MURATA GIGoTTI: GIADA E FEDERICA CoLLeBRInCIonI: MASSIMO GenZAno: GIANLUCA IL GATTo: EMILIANO CLASSE SECONDA I: PARCo GIoCHI DI MARRUCI: GAIA E GIULIA BAR PAnTeRA RoSA: MIkHAEL LeADeR RITMICA AQUILAnA: CHIARA PALA AnGeLI: Marco GIoSTRe TeMPoRARY: PERLA ED ELISA CeSe DI PReTURo: MATTEO IL MC DonALD: MASSIMILIANO E DAVIDE CI VeDIAMo In PIAZZA… RICCARDO MonTeReALe: NICOLA IL FoRTe SPAGnoLo: DANIELE IL CenTRo SToRICo: BENEDETTA E GIULIA il territorio siamo noi Stampato il 3 giugno 2015 presso “Biblipaganica” (Aq) - DISTRIBUZIone GRATUITA INSERTO DI SITE.IT REALIZZATO DAGLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA T. PATINI”, L’AQUILA, CLASSI PRIMA H E SECONDA I I l 16 maggio 2014 il Comune dell’Aquila ha emanato l’Avviso pubblico per la costi- tuzione dell’Anagrafe dei Progetti Partecipativi, finalizzato alla mappatura e alla messa in rete dei Progetti e degli attori che hanno realizzato o stanno realizzando percorsi partecipativi per promuovere la dif- fusione, lo scambio e la condivisone di metodologie, strumenti e buone prassi nel campo della partecipazione. L’Associazione Culturale Territori, in collabo- razione con il Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci ha presentato il pro- getto Il Territorio siamo noi Laboratori maieutici per ricostruire ed è stato ammesso al III livello di interesse, perché volto a stimolare in maniera integrale la capacità di cittadinanza o settori di essa, di formulare scelte pubbliche nei confronti dell’Amministrazione attraverso l’utilizzo di metodologie rigorosamente partecipative”. L’Evento propedeutico ai laboratori si è svol- to il 7 settembre 2013 all’Aquila e i laborato- ri di Maieutica Reciproca all’Aquila hanno avuto inizio 24 febbraio 2014 al Liceo Classico Domenico Cotugno. L’origine dell’approccio maieutico reciproco in Danilo Dolci, si fonda su domande e non sulla trasmissione di una verità prestabilita. Si tratta di un processo orizzontale, durante il quale si discute di bisogni ed esigenze reali, al fine di trovare un percorso che porti a una risoluzione comune dei problemi. Per Dolci la conoscenza viene fuori dall’espe- rienza e dalla sua condivisione, presuppone quindi la reciprocità della comunicazione. È un processo “reciproco” e si sviluppa all’in- terno di un gruppo. Nel cratere aquilano si propone di creare un ambiente favorevole all’interno dei luoghi educativi, scuola primaria e secondaria, che traggano profitto dalle singole potenzialità, sia dei ragazzi che degli insegnanti, attra- verso un nuovo modo di educare alla rico- struzione. L’obiettivo è di fornire alla nuova generazione, che sarà chiamata a ripensare la città, strumenti adeguati affinché ciascu- no possa esprimere i propri talenti. E’ necessario non solo allo sviluppo della intelligenza mentale ma anche al maturare coscienziale. L’imparare a organizzare il pen- siero e a mirare richiede anche risposte alla memoria e alle prospettive dell’ambiente, pur nell’anticipare il futuro” (Danilo Dolci). Nel corso dei laboratori, ci si prefigge, inol- tre di rilevare, sia negli adulti che nei ragaz- zi, i bisogni del territorio che, a causa del ter- remoto, oggi non è più considerato di appartenenza. I laboratori, così, sono conce- piti anche in funzione dell’esigenza di pren- dere coscienza dei bisogni collettivi, dia- gnosticare gli impedimenti allo sviluppo, e far scaturire, infine, una precisa assunzione di responsabilità per una azione sul territo- rio volta a coinvolgere diversi attori sociali e istituzionali. Il Gruppo di lavoro AMICo DoLCI, presidente Centro per lo svilup- po creativo Danilo Dolci. ALeSSAnDRo VACCAReLLI, coordinatore scienti- fico, pedagogista, Dip. di Scienze Umane L’Aquila. AnGeLo VenTI, giornalista, referente di Libera per l’Abruzzo. eUGenIo InCARnATI, regista, Teatrabile AQ. MARCo D’AnTonIo, fotogiornalista Benedetta Colella, insegnante, Liceo Classico Aq. MARTA ALLeVI, Geografia e Facilitazione Percorsi Partecipativi. FRAnCeSCA P ALMA, Geografia e Facilitazione Percorsi Partecipativi. BARBARA VACCAReLLI, presidente Ass. Territori. Le scuole coinvolte Scuola media T. Patini, L’Aquila Scuola primaria Gianni Di Genova, L’Aquila Liceo Classico Domenico Cotugno, L’Aquila In collaborazione con LIBeRA ABRUZZo, asso- ciazioni nomi e numeri contro le Mafie e l’Associazione TeATRABILe

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GIoVAnI RePoRTeR : I LuoGHI DI InConTRo DeI RAGAzzIRegistrazione Tribunale di Avezzano 141/98Direttore responsabile: Angelo VentiRedazione Loc. Petogna 15, Luco dei Marsi cell. 336.400 692 - [email protected]

/GIOVANI REPORTERGli alunni di due classi della Scuola MediaPATINI (L’Aquila), hanno partecipato a 5laboratori di foto-giornalismo. I ragazzihanno così realizzato sul campo - con ilgioranlista  Angelo Venti e il fotoreporterMarco D’Antonio - un’inchiesta con inter-viste reciproche sul tema “i luoghi diincontro dei ragazzi“ e la pubblicazione,sia attraverso la stampa al Ciclostile che suweb, di servizi giornalistici.Alunni e alunne hanno lavorato su fotoca-mere, computer, tablet e  smartphonedi  loro  proprietà, documentando il lorospazio quotidiano vissuto nel tempo libe-ro con articoli, foto e video.Nelle pagine interne di questo giornalinociclostilato sono pubblicati gli articoli ealcune foto. Per i video e i lavori completiconsultare il sito:https://ilterritoriosiamonoi.wordpress.com/

soMMARIo DeGLI ARTICoLICLASSE PrIMA H:PosTo sPeCIALe: ALESSANDro E VALErIANo

soLARIA: DAVIDE

IL FeDeRALe: DAVIDE, VALErIo, SCoLQUIM

neLLA DoMenICA DeLLe PALMe: GIULIA

IL CAMPo DA RuGBY: FLAVIo

IL BosCo: JACoPo E rICCArDo

TeMPo LIBeRo: DAVIDE AUGUSTo

L’ALBeRo DeI soGnI: BEATrICE E GIorGIA

IL TeRRIToRIo: ErIkA E ALICE

MuRATA GIGoTTI: GIADA E FEDErICA

CoLLeBRInCIonI: MASSIMo

GenzAno: GIANLUCA

IL GATTo: EMILIANo

CLASSE SECoNDA I:PARCo GIoCHI DI MARRuCI: GAIA E GIULIA

BAR PAnTeRA RosA: MIkHAEL

LeADeR RITMICA AQuILAnA: CHIArA

PALA AnGeLI: MarcoGIosTRe TeMPoRARY: PErLA ED ELISA

Cese DI PReTuRo: MATTEo

IL MC DonALD: MASSIMILIANo E DAVIDE

CI VeDIAMo In PIAzzA… rICCArDo

MonTeReALe: NICoLA

IL FoRTe sPAGnoLo: DANIELE

IL CenTRo sToRICo: BENEDETTA E GIULIA

il territoriosiamo noiStampato il 3 giugno 2015 presso “Biblipaganica” (Aq) - DIsTRIBuzIone GRATuITA

INSERTO DI SITE.IT REALIZZATO DAGLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA “T. PATINI”, L’AQUILA, CLASSI PRIMA H E SECONDA I

I l 16 maggio 2014 il Comune dell’Aquilaha emanato l’Avviso pubblico per la costi-

tuzione dell’Anagrafe dei ProgettiPartecipativi, finalizzato alla mappatura ealla messa in rete dei Progetti e degli attoriche hanno realizzato o stanno realizzandopercorsi partecipativi per promuovere la dif-fusione, lo scambio e la condivisone dimetodologie, strumenti e buone prassi nelcampo della partecipazione.L’Associazione Culturale Territori, in collabo-razione con il  Centro per lo SviluppoCreativo Danilo Dolci  ha presentato il  pro-getto Il Territorio siamo noi – Laboratorimaieutici  per ricostruire ed è statoammesso al III livello di interesse, perché

“volto a stimolare in maniera integrale lacapacità di cittadinanza o settori diessa,  di formulare scelte pubbliche neiconfronti dell’Amministrazione attraversol’utilizzo di metodologie rigorosamentepartecipative”.

L’Evento propedeutico ai laboratori si è svol-to il 7 settembre 2013 all’Aquila e i laborato-ri di Maieutica Reciproca all’Aquila hannoavuto inizio 24 febbraio 2014  al  LiceoClassico Domenico Cotugno.L’origine dell’approccio maieutico reciprocoin Danilo Dolci, si fonda su domande e nonsulla trasmissione di una verità prestabilita.Si tratta di un processo orizzontale, duranteil quale si discute di bisogni ed esigenzereali, al fine di trovare un percorso che portia una risoluzione comune dei problemi. PerDolci la conoscenza viene fuori dall’espe-rienza e dalla sua condivisione, presupponequindi la reciprocità della comunicazione. Èun processo “reciproco” e si sviluppa all’in-terno di un gruppo.Nel cratere aquilano si propone di creare unambiente favorevole all’interno dei luoghieducativi, scuola primaria e secondaria, chetraggano profitto dalle singole potenzialità,sia dei ragazzi che degli insegnanti, attra-verso un nuovo modo di educare alla rico-struzione. L’obiettivo è di fornire alla nuova

generazione, che sarà chiamata a ripensarela città, strumenti adeguati affinché ciascu-no possa esprimere i propri talenti.“E’ necessario non solo allo sviluppo dellaintelligenza mentale ma anche al maturarecoscienziale. L’imparare a organizzare il pen-siero e a mirare richiede anche risposte allamemoria e alle prospettive dell’ambiente, purnell’anticipare il futuro” (Danilo Dolci).Nel corso dei laboratori, ci si prefigge, inol-tre di rilevare, sia negli adulti che nei ragaz-zi, i bisogni del territorio che, a causa del ter-remoto, oggi non è più considerato diappartenenza. I laboratori, così, sono conce-piti anche in funzione dell’esigenza di pren-dere coscienza dei bisogni collettivi, dia-gnosticare gli impedimenti allo sviluppo, efar scaturire, infine, una precisa assunzionedi responsabilità per una azione sul territo-rio volta a coinvolgere diversi attori sociali eistituzionali.

Il Gruppo di lavoroAMICo DoLCI, presidente Centro per lo svilup-po creativo Danilo Dolci.ALessAnDRo VACCAReLLI, coordinatore scienti-fico, pedagogista, Dip. di Scienze UmaneL’Aquila.AnGeLo VenTI, giornalista, referente di Liberaper l’Abruzzo. euGenIo InCARnATI, regista, Teatrabile AQ.MARCo D’AnTonIo, fotogiornalistaBenedetta Colella, insegnante, LiceoClassico Aq.MARTA ALLeVI, Geografia e FacilitazionePercorsi Partecipativi.FRAnCesCA PALMA, Geografia e FacilitazionePercorsi Partecipativi.BARBARA VACCAReLLI, presidente Ass. Territori.

Le scuole coinvolteScuola media T. Patini, L’AquilaScuola primaria Gianni Di Genova, L’AquilaLiceo Classico Domenico Cotugno, L’Aquila

In collaborazione con LIBeRA ABRuzzo, asso-ciazioni nomi e numeri contro le Mafie el’Associazione TeATRABILe

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site.it/ilterritoriosiamonoi

A bbiamo scelto proprio ilcampetto di Cansatessa,

perché noi ci veniamo spesso.Per noi rappresenta tanto, nonsolo perché ci giochiamo e cidivertiamo ma quel campettoè molto bello! Ed è li che noi cisiamo conosciuti e quindi pernoi è anche un posto, moltospeciale dove possiamo fare quel che ci pare giocare, correre, anda-re in giro con la bici e fare gli stupidi.Io e Valeriano consideriamo il campetto un salice piangente perché,quando ci succede qualcosa veniamo qui e ci confidiamo.Il campetto, è grande intorno ad esso c’è una pista con cui andarein bici poi c’e un parco dove ci sono dei giochi per bambini piccoli epoi il pezzo forte è il campo, dove puoi giocare a basket e a calciointorno è recintato per non fare andare via la palle che vano troppoin alto. Ci sono molte piante come gli abeti, e i ciliegi, ci sono anchedelle panchine, fiori, lampioni.Ed è vicino a un condominio. Il nostro posto speciale si fa capire nelsenso che mi piace… la cosa mi piace tanto tanto tanto tanto…non so più che dire ma parlo ancora… di notte i lampioni sonoaccesi e illuminano il paesaggio ma poco. Per noi il posto è fico.Non so più che dire ma continuo… mh abbiamo anche un nascondi-glio dove ci mettiamo in molti casi se piove, se fa freddo e se voglia-mo stare soli. Insieme ai nostri amici noi giochiamo a calcio ecceteraeccetera eccetera… ecco i perché del nome “posto speciale”.

ìALessAnDRo E VALeRIAno, CLASSE PrIMA HIL POSTO SPECIALE

s olaria è un quartieredell’Aquila che si trova a

Pettino. Solaria si divide inSolaria 1 e solaria 2. Solaria 1 èstata costruita prima e si trovasu un lato della strada mentreSolaria 2 si trova dall’altro lato.L’esterno dei palazzi di solariasono di colore rosso scuro e cisono dei mattoncini. Il colore delle finestre e dei balconi è verde. Iovivo a Solaria 1 e ci sono circa 70 appartamenti ed è molto grande.Solaria è a forma di cavallo e ci sono delle . Nel mezzo è presenteuna strada e dei portici. Io sono nato quando la mia famiglia vivevaa Solaria mentre mio fratello è nato in un’altra casa. Non ci sonomolti bambini della mia età. La maggior parte sono più grandi. Imiei amici sono Agnese, Marco, Chiara, Sante, Nico e Giosue. Spessogiochiamo per strada a pallavolo o a Calcio. Per fortuna solaria ècostruita a ferro di cavallo e la strada interna non è molto trafficatae questo ci permette di giocare per strada. Quando piove si puòcontinuare a giocare sotto i portici anche se non possiamo faretroppo chiasso altrimenti le persone si lamentano. Quindi rimania-mo a parlare o a giocare con i cellulari e le play station portatili o inintendo. Quando ero piccolo preferivamo giocare a nascondino. Asolaria è grande ed era facile nascondersi ma dovevamo stareattenti alle macchine quando uscivamo dal nascondino e scappa-vamo verso la tana. Intorno a solaria ci sono delle zone verdi masono abbandonate ed in parte sporche. Noi giochiamo a pallonequando le macchine sulla strada non sono tante macchine.

DAVIDe, CLASSE PrIMA HSOLARIA

noi abbiamo fotografatoquesto campo di calcio

perché è il luogo dove insiemealla nostra squadra ci allenia-mo due – tre volte a settimanae dove giochiamo alcune dellepartite del campionato degliesordienti a cui partecipiamoquest’anno.Per noi è la nostra seconda casa perché il calcio in questo momen-to è la nostra più grande passione, che condividiamo insieme daquando avevamo cinque anni. Qui trascorriamo molto tempo, piùdi sei ore a settimana. Si chiama “Federale” ed è uno dei campimigliori dell’Aquila, la nostra cara e splendida città, sia per la gran-dezza sia per le misure quasi uguali a quelle dei campi dove gioca-no i campionati di serie B e serie A.La strada per arrivarci, che sta dietro i vigili del Fuoco, è un po’ stret-ta e non ci riescono a passare due macchine contemporaneamen-te. Anche se l’ingresso è pieno di lavori in corso per ampliare il par-cheggio, gli spogliatoi un po’ ridotti male e spesso con l’acqua fred-da, gli spalti senza copertura e rovinati, il nostro campo è rivestitocon un tappeto di erba sintetica di colore verde, ha due grandiporte di circa 7 metri ciascuna. Due enormi panchine dove possonosedersi fino a dodici giocatori compreso il mister e i tecnici. Gli spo-gliatoi sono grandi e capienti: due sono quelli principali e due sonoquelli secondari, dove vanno gli arbitri.Sotto gli spalti c’è un lungo corridoio dove si fanno le entrate duran-

DAVIDe, VALeRIo E sCoLQuIM, CLASSE PrIMA HIL FEDERALE

n ella Domenica dellePalme io e la mia famiglia,

dopo la messa, siamo andati aSan Gabriele ed a Colledara, inprovincia di Teramo, per unapasseggiata.Abbiamo notato le indicazioniper un mulino ad acquacostruito molto tempo fa eabbiamo deciso di volerlo vedere a tutti i costi, ma non si capivabene il punto esatto. Allora abbiamo subito chiesto indicazioni. Cihanno risposto che dovevamo andare a Castiglione Della Valle, maparlavano anche di diverse frane. In particolare di tre grandi franeche bloccavano la strada e dicevano che per passare si doveva par-cheggiare la macchina quattrocento metri prima della frana e fare ilresto della strada camminando. Arrivati davanti alla sbarra di prote-zione, ci siamo passati accanto e siamo stati molto attenti a cammi-nare sopra la frana e si vedeva molto bene che si sarebbero stacca-ti altri enormi pezzi. Camminando su di essa, si vedevano in lonta-nanza altre piccole frane nel bosco.Andando avanti ci siamo inoltrati in un boschetto dove si sentiva ilcanto degli uccelli, il fruscio del vento fra le foglie ed il rumore dellacascata che scendeva impetuosa e soprattutto non si trovava nem-meno una cartaccia, una lattina, un fazzoletto. Era tutto assoluta-mente naturale. Inoltrandoci ancora, abbiamo trovato un vecchio eabbandonato allevamento di conigli in mezzo ai rami secchi e cir-condato da bellissime primule gialline e di color fosforescente con

GIuLIA, CLASSE PrIMA HDOMENICA DELLE PALME

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2/3GIoVANI rEPorTEr - GIUGNo 2015

Il campo da rugby è un territo-rio lungo 120-125 m. e largo

60-65 m. Esso al suo interno haparecchie linee che servono acapire a quanta distanza ci sitrova rispetto all’ area di meta odal centro campo e due H per latrasformazione delle mete e, nelcaso che dopo aver ricevuto unfallo si chiama:”pali”, il calciatore della squarda che ha ricevuto il fallotenta un calcio nelle H per ricevere 3 punti.Tra gli stadi più famosi italiani troviamo quello dell’Aquila, di Trevisoe di Parma. In essi viene praticato il secondo sport più seguito delmondo cioè il rugby uno sport che sembra crudele o solo per faremale ma in realtà è tutto il contrario. In questo sport il direttore digara viene rispettato da tutti. I campi da rugby si distinguono incampi in sintetico come il nuovo campo di Centi Colella (AQ) e quel-li in terra come il noto Tommaso Fattori (AQ).Per me il campo da rugby di terra era uno spasso soprattutto quandopoco prima o proprio nel momento in cui mi stavo allenando venivaa piovere. Avevo tutti i capelli che sembrano fiumi che sfociano nelmare ma soprattutto il campo era pieno di pozzanghere di fango.Devo ammettere che mentre sguazzavo fra le pozzanghere difango mi sentivo un po’ un porcellino che giocava felice nel suohabitat naturale. Peccato che ora il campo di Centi Collella è statorifatto con l’erba sintetica, ora vi descriverò la scena di quandoabbiamo saputo che non era più in terra:

FLAVIo, CLASSE PrIMA HIL CAMPO DA RUGBY

Ho scelto di rappresentare un bosco. Perché questo posto? Perchéio ed un mio amico di classe riccardo ci siamo cresciuti lì. Abbiamocostruito lì una casetta in legno dove ogni estate quasi tutti i giornici andavamo a giocare. Anche oggi è cosi perché noi siamo ancoraamici, facciamo la prima media insieme.Questo posto è stupendo infatti per noi significa molto perché noici andavamo a giocare e andavamo anche a caccia di cinghiali.Qualche volta facevamo gli esploratori perduti nel bosco la sera edera divertentissimo.Poi con il passare del tempo abbiamo cominciato ad arredare lacasa con dei tappeti mobili ecc. poi ci abbiamo messo una tv doveci guardavamo i film la sera sul divano solo io e riccardo. Poi abbia-mo comperato una ps3 ovvero playstation 3 con alcuni giochicome fifa, un gioco di calcio e mi ricordo, che ci passavamo giorna-te intere li dentro ed era divertentissimo.Io mi ricordo inoltre che visto che mia madre e la sua si conosceva-no a vicenda mi mandavano li quasi tutti i giorni e mamma era feli-ce per due motivi. Uno perché mi divertivo con lui e due perché siliberava di me visto che rompevo molto ed era divertente.Andavamo anche a caccia di cervi e lupi solo che con questi ultimici hanno dato una bella lezione ma e stato divertente perché nonerano tanto aggressivi, certo sono sempre animali ma sembravache non ci volessero sbranare.Inoltre io e riccardo abbiamo sempre avuto la passione per il basketed ancora oggi giochiamo insieme. Infatti per allenarci, in questofantastico sport avevamo creato un piccolo “prato” dove ci giocava-mo. Dalle foto che abbiamo fatto non si vede la casetta ma vi assi-curo che c’è. Poi abbiamo fatto, per giocare a calcio un campetto, le

JACoPo E RICCARDo, CLASSE PrIMA HIL BOSCO

s ono molteplici le attivitàlibere alle quali dedico

parte delle mie intense giorna-te. Una di queste attività la tra-scorro al campetto sotto casamia a Cese di Preturo dove cisiamo trasferiti dopo il terre-moto. In questo campetto iomi diverto molto sia perché siorganizzano molti tornei, sia perché ci sono molti bambini della miastessa età con cui giocare.Questo campetto è molto grande infatti ha le dimensioni di un veroe proprio campo di calcio, è all’aria aperta e c’è l’erba sintetica. oltrea giocare su questo campetto, faccio parte della scuola di calcioFederlibertas dove mi diverto tanto, ho molti amici e organizziamomolte partite anche se purtroppo non tutte le vinciamo.Alcuni giorni trascorro il mio tempo libero con le mie bicicletteMountain Bike di colore rosso vivace con delle ruote grandi. Conquesta bici ci vado dappertutto, sia nelle stradine sterrate di cam-pagna, sia nelle strade con l’asfalto. Mentre sto in bici osservo tuttoil panorama che mi circonda, dai fiori di mille colori, al solare azzur-ro del cielo.Il mio tempo libero lo trascorro anche suonando la mia chitarra clas-sica con la quale suono pezzi classici e pezzi rock. Ho iniziato a suo-nare la chitarra da quando frequentavo la scuola elementare. Mipiace molto suonare questo strumento e spero di coltivare anche infuturo questa passione.

DAVIDe E AuGusTo, CLASSE PrIMA HTEMPO LIBERO

Ciao a tutti i lettori, noi siamo Beatrice eGiorgia: in questo racconto abbiamointenzione di raccontare alcune nostreavventure e le nostre più grandi emozio-ni provate in un parco semplice ma diver-so dagli altri.In passato abbiamo trascorso moltotempo in questo semplice ma particolareparco; però non eravamo da sole, c’eraanche un albero che, ben presto, sarebbediventato il nostro passatempo preferito!Un giorno Giorgia ed io andammo adosservare uno strano albero proprio die-tro ad una panchina: Giorgia fu la prima, avendo un po’ più corag-gio di me, a voler salire su di un ramo che la resse perfettamente perdue minuti facendoci ridere e sorprender a bocca aperta!!!Poi lo feci anch’io e dopo tutt’e due, riuscendo a sorreggerci senzaspezzarci mai! Quell’elemento cambiò la nostra vita per sempre:all’inizio sembrava molto noioso giocare e divertirci, ma da quandoscoprimmo quell’albero tutto si trasformò in un qualcosa di bellissi-mo e fantastico!!!ogni volta che ci incontravamo salivamo sul NoSTro (ormai pote-vamo considerarlo così perché era come un nostro amico) ALBEroe ci divertivamo ad andare sempre più su: organizzavamo persinodelle gare o tornei per vedere le nostre abilità nell’avere il coraggiodi riuscire a percorrere tutto l’albero salendo ramo dopo ramo, gra-dino dopo gradino fino a quando entrambe sbucavamo dalla chio-

BeATRICe e GIoRGIA, CLASSE PrIMA HL’ALBERO DEI NOSTRI SOGNI

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A noi, Alice ed Erika, piacemolto andare al mercato

di Piazza d’Armi. In questo terri-torio noi andiamo in bici, pas-seggiamo, andiamo con i patti-ni e ogni tanto facciamo dellecorse. Abbiamo anche notatoche per terra è stato segnatoun quadrato, che a sua volta èstato diviso in altri quadrati. C’è anche disegnato uno schema per ilgioco della “Campana”. Ci sono anche molti altri segni lì per terra,come per esempio un campetto da calcio e uno da basket.Quando siamo stanche ci sediamo su una panchina, ce ne sonoquattro e un’aiuola con l’erba. Le panchine sono disposte due su unlato dell’aiuola e le altre sull’altro lato. Noi quando siamo stanchedecidiamo su quale lato metterci: se vogliamo vedere le personeche corrono o bevono ad una fontanella, ci dobbiamo mettere sullato sinistro dell’aiuola, se invece vogliamo vedere le persone cheentrano o escono con le macchine ci dobbiamo mettere alla partedestra. Ci sono degli “ostacoli in plastica”, che dividono il parcheggiodel parco vero e proprio (di solito si usano per delimitare lo spazionelle strade), noi lo usiamo per fare lo slalom con i pattini. È vera-mente divertentissimo.A Piazza d’Armi c’è anche un piccolo edificio, proprio al centro delparco, ci siamo sempre chieste a cosa servisse e cosa contenesse, edora è diventato un bar. Se andiamo a Piazza d’Armi verso le 15.00 –15.50 possiamo trovare una bancarella che vende il pollo e le pata-

ALICe ED eRIkA, CLASSE PrIMA HIL TERRITORIO

C iao… siamo Giada eFederica e frequentiamo la

scuola secondaria di primogrado Teofilo Patini.Passiamo molto tempo aCoppito, una località vicinoL’Aquila dove io, Federica, abitoe dove Giada viene molto spes-so. Coppito è un luogo moltobello da frequentare, soprattutto perché, essendo un piccolo paesi-no, ci si conosce tutti… come una famiglia. Il periodo più bello perfrequentare Coppito è sicuramente l’ estate. Io e Giada andiamospesso a Murata Gigotti, dove c’è molto spazio per giocare e diver-tirsi. Inoltre ci sono molti ragazzi della nostra età con i quali passia-mo molto tempo a fare passeggiate. Nelle foto che presentiamo vimostiamo il percorso dall’inizio alla fine del paese.Appena si arriva, ci sono dei campetti da calcio, da basket e palla-volo. Di fronte ai campetti c’è la chiesa di San Pietro e, dall’altra partedella strada, la redazione del Centro. Mentre si percorre la strada sipossono vedere le case che hanno “resistito” al terremoto dell’apri-le 2009 e quelle ricostruite in seguito. Dopo un tratto di strada c’è lapiazza principale dove ci sono il bar 5D, l’edicola, la pizzeria ILMAGo DELLA PIZZA e il bar MEGLIo ECCo CHE LoCo.Poi ci sono le scuole dell’infanzia e primaria di Coppito. Più avanti laPro LoCo, che si trova all’interno del parco di MUrATA GIGoTTI.Proseguendo troviamo la banca CArISPAQ e, accanto al cancellodel piazzale antistante c’è VIA MoNTAGNINo, la strada dove io,Federica, abito. Proseguendo, si arriva alla farmacia Comunale che

GIADA E FeDeRICA, CLASSE PrIMA HMURATA GIGOTTI

GIAnLuCA, CLASSE PrIMA HGENZANO

eMILIAno, CLASSE PrIMA HIL GATTO

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Filmatodi Guanluca per iGiovani reporter

su YOUTUBE

https://www.youtube.com/watch?v=iW6BJEn6

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4/5GIoVANI rEPorTEr - GIUGNo 2015

MAssIMo, CLASSE PrIMA HCOLLEBRINCIONI

s an Lorenzo è un parco giochi che si trova nel paese di Marruci.Tutte le estati ci raduniamo li con un gruppo di amici. Nel parco

si trovano dei giochi e un campetto, dove ci si può giocare a pallo-ne. Circa due anni fa un ragazzo ha disegnato un murales sul muro,che separa la guardia medica dal parco.muretto, mentre i più piccoli rimangono a giocare al di sotto.Purtroppo alcuni vandali hanno rotto i giochi, quindi per un breveperiodo hanno lo hanno chiuso. L’estate scorsa lo hanno riaperto enoi ragazzi abbiamo contribuito a rendere il tutto meno sporco cosìche il parco potesse essere più pulito.ogni anno ad agosto in questo parco si tiene la festa di San Lorenzoche consiste in un raduno di tutta la gente del paese, ci sono ban-carelle e allestiscono una cucina, dove si possono ordinare pizzefritte, arrosticini, pasta e molto altro. Mettono anche dei tavoli perpassare una serata in compagnia degli amici.

GAIA E GIuLIA, CLASSE SECoNDA IIL PARCO GIOCHI DI MARRUCI

Il bar Pantera rosa è stato inaugurato nel 2008 dalla famigliaFerella. Adesso è uno dei bar più popolati di Preturo. Spesso ci

sono molti ragazzi, perché c’è un tavolo da biliardino, uno da pingpong e fuori c’è un piazzale dove ci si può giocare. Il bar è compo-sto da due sale con due bagni, la prima sala è per gli aperitivi, dovemolte volte sia anziani che giovani giocano a carte, mentre la secon-da è per ragazzi, all’esterno è dipinto di rosa mentre all’interno èbianco. Il bar la mattina apre alle 7:00 e lasera la chiusura varia tra le 23:30 e 00:30. Èun bar che fa pure degli ottimi panini concui puoi pranzare. Alla seconda sala invecec’è un piccolo angoletto dove ci sono delleslot machine. Il bar si trova quasi al centrodi Preturo. L’accoglienza è molto buonaperché i padroni sono molto ospitali e iprezzi sono discreti perché le cose noncostano tanto. Ultimamente, purtroppo,molti ragazzi non vanno al bar perchéaccadono cose spiacevoli.

MIkHAeL, CLASSE SECoNDA IBAR PANTERA ROSA

L ’Associazione Sportiva Dilettantistica FederLibertas, fondata nel1948 col nome di Pol.

Libertas L’Aquila da Ermenegildo De Felice, ha assunto l’attualedenominazione nel 1989. Essa svolge quindi un’ ininterrotta attivitàsportiva, culturale e ricreativa da oltre 50 anni, unica realtà cittadi-na, insieme con la Pol. L’Aquila rugby, a vantare una storia cosìlunga.In questa associazione gli sport praticati sono: la ginnastica ritmica,il calcio, la danza (hip-hop, del ventre, break dance), aerobica, pila-tes, yogilates, ginnastica a corpo libero, step, G.A.G, ginnasticaposturale, ginnastica dolce, total body condition.Per quanto riguarda la ginnastica ritmica, le ginnaste sono moltoaffiatate e vengono allenate da Mara Iapadre e Marianna ruggeri,con la direzione tecnica di Manuela Festa.Le ragazze partecipano a diverse gare, quali ad esempio la compe-tizione “Sincrogym”, tenuta presso la palestra della scuola media“T.Patini” il 21 marzo di quest’anno, dove sono diventate le leaderdella ginnastica ritmica aquilana, riuscendo ad avere molti posti sulpodio,frutti di duro lavoro e di spirito di squadra.Gli attrezzi utilizzati durante gli allenamenti (presso la palestra dellascuola media “P.Carducci”) sono la palla, il cerchio, le clavette, la funee il nastro, ma gli esercizi possono essere svolti anche a corpo libe-ro.Gli allenamenti sono costanti e duri,ma ci si diverte e si socializzacon le altre ginnaste.

CHIARA, CLASSE SECoNDA ILEADER RITMICA AQUILANA

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e’ una struttura ricettiva ideata per raccogliere molte persone,come per esempio nei momenti di aggregazione durante le par-

tite di serie C2. Quando sono al Pala Angeli, sia con gli amici oppu-re ad allenarmi, mi sento come se fossi a casa!!all’età di otto anni. All’inizio mi sono allenato nella palestra dellascuola di Tornimparte. L’anno successivo il Pala Angeli era pronto. E’stata gran festa! Sono venute anche le autorità tra cui il sindaco. Lapalestra si chiama così perché è stata dedicata a tre ragazzi, mortidurante il terremoto, che facevano parte della squadra.basket ma anche la sala studio, la sala computer ,la biblioteca e lasala giochi con biliardino e ping –pong.E’ importante sapere che c’è un posto dove trovo sempre qualcunoad attendermi , è entusiasmante fare canestro e darsi il “ cinque” coni compagni; è bello quando l’allenatore ci fa i complimenti un po’meno quando ci richiama tutto questo è il Pala Angeli.

MARCo, CLASSE SECoNDA IPALA ANGELI

PeRLA ED eLIsA, CLASSE SECoNDA IGIOSTRE TEMPORARY

MATTIA, CLASSE SECoNDA ICESE DI PRETURO

MAssIMILIAno E DAVIDe, CLASSE SECoNDA IIL MC DONALD

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P rima del terremoto Cese era un piccolopaesello con molti prati e sopra al

paese c’era un piccola chiesa con tanti qua-dri.Durante il terremoto molte case e anche lachiesa è crollate. oggi al posto delle grandidistese di terra sono state costruite dellepalazzine e una chiesa mentre quella vec-chia si sta ristrutturando e si dice che traqualche anno si ci potrà celebrare la messa.Le nuove palazzine stanno avendo alcuniproblemi per esempio qualche mese fa ècascato un balcone però non c’è stato alcunferito. Il venerdì pomeriggio ci incontriamoal campetto da calcio e poi facciamo dellepartite a calcio, a mondialito e a tedesca.Dopo andiamo in giro con la bicicletta e poifacciamo degli scherzi.Ci sono molte feste che si festeggiano aSant’Anna ,li c’è un campo di pallavolo,basket e calcio dove si fanno dei tornei. Afianco c’è una casetta di legno dove fanno learrostate e mangiamo tutti insieme e a capo-danno fanno anche i fuochi d’artificio e cidivertiamo a guardare tutti quei bei colori.

I l Mc Donald è un nome molto conosciu-to, si tratta infatti di una famosa catena di

fast food ovvero “cibo veloce”, è ideale perchi ha fretta e non ha il tempo di tornare acasa.Vengono serviti alimenti come panini conhamburger, ma anche insalate di pollo,patatine fritte, gelati ect … Il servizio èmolto veloce ed è proprio questa la suacaratteristica più importante.Le strutture sono molto ampie con tantissi-mi tavoli, esterni ed interni per soddisfare leesigenze dei numerosissimi clienti giorna-lieri.Il personale è molto gentile e attento alleesigenze dei clienti, si occupa anche dellefeste di compleanno per i bambini, chesono animate da giochi e musica e di altrieventi che si desidera festeggiare. Moltospesso, al di fuori della struttura son presen-

ti delle piccole aree attrezzate per il diverti-mento dei piccoli, in modo tale che possanogiocare con scivoli ed altro ancora.Nei Mc Donald, inoltre, possiamo diretta-mente buttare gli scarti di panini, bibite edaltro in appositi contenitori, che, una voltapieni, vengono svuotati da un personaleaddetto. Un’altra importante caratteristica èil Mc Drive, infatti come si può dedurre dallaparola stessa, si ordina del cibo passando inauto, ci si avvicina ad un microfono, il perso-nale addetto chiede che cosa si desideraordinare, dopo di che si procede con l’auto,si arriva alla cassa per pagare, infine, nell’ar-co di pochi minuti, viene consegnato quan-to ordinato. I Mc Donald, in Italia e nelmondo sono veramente tanti e molto fre-quentati da grandi e piccoli e tutti, presenta-no le stesse caratteristiche e gli stessi servizi.

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6/7GIoVANI rEPorTEr - GIUGNo 2015

M ontereale,gioiello del-

l’alta valledell’Aterno tratradizioni e diver-t i m e n t o .Montereale è unpaese che si trovaa 945 metris.l.m.,e sorge suuna montagna a30 km da L’Aquila nella zona dell’Alta Valle dell’Aterno. Parte del ter-ritorio rientra nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.Il comune è formato da 36 frazioni. In passato chiamato Maronea,ilpaese ha un ricco centro storico e raggiunge il massimo splendoredurante il periodo dell’arciduchessa MargheritaD’Austria(Montereale faceva parte della dote lasciatagli da suopadre Carlo V).In questo paese si organizzano molti eventi come fiere,”Sapori eColori d’Autunno” e la “Sagra dello spiedino” ormai alla XXXVIII edi-zione;quest’anno è stata rinnovata la tradizione del PresepeVivente, per anni abbandonata.Nella sede della pro loco si organizzano diverse serate; il direttivo èaffidato ai giovane del paese.Anche quando non ci sono eventi i giovani si ritrovano tra le vie delborgo per passare il loro tempo con gli amici.

nICoLA, CLASSE SECoNDA IMONTEREALE

I l Forte spagno-lo, anche noto

come CastelloCinquecentesco,è una fortezzad e l l ’ A q u i l a .Venne costruitonel corso di ungrandioso pro-getto di rafforza-mento militaredel territorio avvenuto durante la dominazione spagnola in Italiameridionale nella prima metà del cinquecento.Mai utilizzato per scopi bellici, fu utilizzato nel Seicento come resi-denza del governatore spagnolo e successivamente come alloggioper i soldati francesi nell’ottocento e tedeschi durante l’ultimaguerra mondiale. È rimasto gravemente danneggiato dal terremo-to del 2009 e non è attualmente agibile. Il Castello per me rappre-senta molto perché quando ero più piccolo i miei genitori mi por-tavano al parco giochi dove ho passato momenti felici di svago.Anche adesso mi piace passeggiare attorno al Forte. Si possonoincontrare molti aquilani che sfruttano il percorso per correre emantenersi in forma ma siamo soprattutto noi ragazzi ad amarequesto luogo, unico spazio verde in una città ancora sofferente. Lamia speranza è di poter tornare nuovamente a visitare il “mam-muth” ed il bellissimo museo all’interno dell’edificio.

DAnIeLe, CLASSE SECoNDA IIL FORTE SPAGNOLO

I l monumento della Fontana Luminosaancora oggi” nonostante la sua provviso-

ria fasciatura” è un punto di arrivo e di par-tenza non solo per noi aquilani ma ancheper il turista che viene a visitare la nostracittà. Infatti noi ragazzi quando usciamosolitamente ci diamo appuntamento alla“Fontana Luminosa”.I Portici che sorgono lateralmente al Corsodella città, prima del terremoto erano illuogo delle lunghe passeggiate pomeridia-ne e il posto dove si trascorrevano delle belle domeniche con inte-re famiglie che si ritrovavano con i loro bimbi a prendere un gelatoe a godersi attimi familiari che nella routine familiare della settima-ne è difficile trovare. oggi invece è difficile passeggiare “SoTTo IPorTICI” per i lavori edili in corso a causa del terremoto. Si sta cer-cando di ravvivare i Portici così anche il Corso con l’apertura dilocali che però spesso essendo frequentati da ragazzi anche giova-nissimi non sono più visti come punti di aggregazione ma comepunti di esagerazione ispirati anche dall’ immagine degli stessi loca-li.San Beradino e le sue Nicchie. Sotto la maestosità della chiesa diSan Berardino si prolunga la scalinata un tempo teatro all’aperto dispettacoli soprattutto durante il periodo estivo, con le sue Nicchieche la contornano a destra e a sinistra. Le Nicchie di San Berardinoerano, sono e saranno testimoni silenziosi della nascita di storie diamori e di amicizie dei ragazzi che trascorrono i loro pomeriggi

BeneDeTTA E GIuLIA, CLASSE SECoNDA IIL CENTRO STORICO

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“ Ci vediamo in piazza…”.Cosi, fino al 6 aprile

2009, ci si dava appunta-mento il sabato sera ed erachiaro per tutti che si inten-deva piazza Duomo.Piazza Duomo, oltre adessere famosa per ilDuomo di San Massimo eper la chiesa delle AnimeSante, era di mattina illuogo del mercato storico e di sera luogo di incontro e ritrovo peradolescenti e universitari, ma non solo…anche per famiglie!In estate era piena di bambini che giocavano intorno alle fontane emangiavano il gelato e tutto era accompagnato da vociare ed alle-gria. ora tutto è avvolto dal silenzio…ma in alcune occasioni lapiazza torna a vivere, per esempio durante la fiera di San Massimo,durante l’epifania o nella settimana della perdonanza. Il mercatoritorna alle sue origini, i concerti ritrovano la splendida location disempre.I giovani scoprono cosa significa vivere il centro storico…Dopo il terremoto molti locali sono stati chiusi per un lungo perio-do, alcuni invece sono stati abbandonati e non più riaperti. Uno deilocali che è tornato in attività è il bar Nurzia, che è molto frequenta-to. Per fortuna il terremoto non ha distrutto completamente il cen-tro storico, e questo permette a noi ragazzi come agli adulti di poterdire ancora “ci vediamo in piazza…!”

RICCARDo, CLASSE SECoNDA ICI VEDIAMO IN PIAZZA

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