ISI DUCA DEGLI ABRUZZI SEZIONE TECNICA · si avvale di strumenti tradizionali e di strumenti...
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ISI “DUCA DEGLI ABRUZZI” SEZIONE TECNICA
35136 PADOVA - via M. Merlin,1 - Tel. 049 8685455 – Fax 049 8685390
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno scolastico: 2014/2015
Classe: 5a E
Indirizzo : Agraria, Agroalimentare e Agroindustriale – Gestione Ambiente,
Territorio
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Indice
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.)....................................................................1.a Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria...........................1.b Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite............1.c Storia e Identità dell'Istituto..........................................................................................................
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE2.a Composizione del consiglio di classe e quadro orario delle materie …………………………..2.b Variazioni del Consiglio di classe nel triennio conclusivo ……………………………………2.c Composizione della classe e provenienza degli alunni ………………………………………..
3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE3.a Situazione di partenza3.b Temi e progetti pluridisciplinari3.c Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta …………………………………….3.d Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta …………………………………….3.e Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica3.f Metodologia CLIL e valutazione dell’esperienza3.g Criteri e strumenti di valutazione ………………………………………………………………3.h Interventi di recupero e sostegno ……………………………………………………………3.i Attività extracurriculari ……………………………………………………………………..3.l Orientamento in uscita……………………………………………………………………..
4. CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA’ RAGGIUNTE4.a Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti4.b Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta
5. SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME5.a Prima simulazione terza prova......................................................................................................5.b Seconda simulazione terza prova..................................................................................................5.c Prima e seconda simulazione di Coltivazioni Arboree..................................................................5.d Simulazione di Italiano..………………………………………………………….
6. CRITERI DI ATTRIBUZIONE CREDITI.........................................................................................1. Distinzione tra credito scolastico e credito formativo
7. ALLEGATI 7.a Allegato A (testi e griglie di valutazione simulazioni prove d’esame ) ………………………… 7.b Allegato D (relazioni finali dei docenti) ………………………………………………………..7.c Allegato C (Programmi svolti )………………………………………………………………….7.d Allegato D (Relazione alunno certificato)
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1. BREVE PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.)
1.a Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria
L’Istituto favorisce lo sviluppo della persona in tutti i suoi aspetti. Si propone di fornire agli allieviuna base culturale ampia e una preparazione tecnica e professionale spendibile direttamente nelmondo del lavoro e contemporaneamente idonea alla prosecuzione degli studi, specialmente neisettori delle scienze e delle scienze applicate.Recepisce le richieste di istruzione e formazione provenienti dal territorio e favorisce le attivitàdidattiche rivolte a studenti che manifestino specifici interessi o particolari carenze.Svolge attività di orientamento e prospetta agli studenti ampi e diversificati sbocchi professionali ediverse opzioni nel proseguimento degli studi, avvalendosi anche di proficui rapporti conl’università ,gli enti e le aziende del territorio.Sviluppa in tutte le componenti scolastiche una sensibilità all’accoglienza.Rinforza la consapevolezza della centralità dell’ambiente e dell’uso consapevole delle risorse. Haintrapreso il percorso qualità ai fini del miglioramento dei servizi e dei risultati.Opera per migliorare il proprio ruolo nel territorio, anche nell’ambito della ricerca e dell’assistenzatecnica e dell’educazione degli adulti, e per darne adeguata visibilità.
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Parte prima: breve presentazione dell’istituto
1.b Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, agroalimentare eagroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e sicurezza.4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi
produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto
ambientale.6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività
agricole integrate.7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni
ambientali e territoriali.8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle
caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppatecoerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. Nell’articolazione “Produzioni etrasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delleproduzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti,all’utilizzazione delle biotecnologie.
Il Diplomato può accedere a tutte le facoltà universitarie, con preferenza per agraria, veterinaria,chimica, scienze forestali.
Il P.O.F. prevede anche il perseguimento dei seguenti obiettivi trasversali:
a) Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della lingua italiana scritta,
orale e tecnica, la conoscenza della lingua inglese e l'acquisizione di competenze logico-
matematiche per:
b) interpretare testi letterari, scientifici e tecnici;
c) imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni;
d) maturare capacità logico-deduttive;
e) comprendere il linguaggio scientifico e tecnico;
f) analizzare i fenomeni naturali;
g) utilizzare strumenti informatici e telematici.
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1.c Storia e Identità dell'Istituto
La storia più che secolare dell'I.T.A.S. "Duca degli Abruzzi" inizia con l’attenzione che i monaciBenedettini hanno avuto per l'agricoltura nel "Padovano". Nato nel 1864 come "Scuola Agraria" consede a Praglia, il "Duca degli Abruzzi" divenne Istituto Provinciale Agrario di Brusegana nel 1874.Dal 1883 al 1924 fu Regia Scuola Pratica di Agricoltura e dal 1924 al 1933 fu Regia Scuola AgrariaMedia; da allora si è sempre proposto come punto di riferimento agro-ambientale per chi opera nelnostro territorio. Nel 1933 divenne Regio Istituto Tecnico Agrario e come Istituto Tecnico èpervenuto fino ad oggi. Nel 1952 con Decreto del Presidente della Repubblica veniva riconosciuto, primo in Italia, l’IstitutoProfessionale di Stato per l’Agricoltura “San Benedetto da Norcia “, specializzato nellaortofloricoltura, il vivaismo, nella meccanica e nell’avicoltura. In questi settori è stato punto diriferimento tanto da aver promosso la nascita di manifestazioni fieristiche come il Flormart e leMAV.
Nel 1999 nasce, in ottemperanza al D.P.R. 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni scolastiche,l’I.S.I.S “Duca degli Abruzzi”comprendente la sez. tecnica “Duca degli Abruzzi” e le sezioni prof.“San Benedetto da Norcia” di Padova e di Piove di Sacco (quest’ultima viene ceduta all’Istituto DeNicola di Piove di Sacco nel 2006). Le due sedi cittadine dell’Istituto distano fra loro 800 metri esono poste alla periferia ovest della città di Padova, la sede tecnica in via M. Merlin,1 e la sedeprofessionale in via Cave, 172 entrambe facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Oltre alleaule utilizzate per la didattica curricolare, vi sono numerose aule speciali, laboratori. La didatticasi avvale di strumenti tradizionali e di strumenti tecnologicamente avanzati: biblioteca, laboratoriod’informatica, aula video con videoproiettore, videoregistratore, lavagne luminose, aula di disegno,rete telematica con collegamento internet. A partire dallo scorso anno scolastico, in seguitoall’adozione del registro elettronico, ogni aula è provvista di un computer, quasi ogni aula poi èfornita della LIM
L’azienda agraria ripartita tra tre sedi con i suoi 40 ettari totali di superficie è esemplificativa dellarealtà agricola padovana e consente agli allievi un percorso didattico teorico-pratico completo eorganico.
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
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2.1 Composizione del Consiglio di Classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate e
relative firme
Materia Docente OreSett.li
firme
Lingua e Lettere italiane Cattin Tiziano 4
Storia Cattin Tiziano 2
Scienze motorie Doni Samuele 2
Trasformazione dei prodotti Bottegal Mariangela
Lazzarini Romeo (esercit.)
2*
Gestione Ambiente e Territorio Morara Claudia 4Produzioni Animali Volini Vincenzo
Agosta Roberto (esercitaz.)
2*
Economia, Estimo, Marketing e Legislazione
Morara Claudia
Massimino Giuseppe(esercitaz.)
3 (1*)
Religione Bertazzo Rita 1
Inglese Rossato Elisabetta 3
Produzioni Vegetali Bisol Tomaso
Sbicego Claudio (esercit.)
4 (3*)
Matematica Marzotto Chiara 3
Genio Rurale Cabras Gabriella
Dal Prà Luigi (esercit.)
2*
Sostegno Tocco Francesco (4)
Scarso Barbara (3)
Del Gaizo Luca (4)
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* ore di compresenza/esercitazioni
Quadro orario
Gli studenti svolgono trentadue ore di lezione settimanali così suddivise:
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2.b Variazioni del Consiglio di classe nel triennio conclusivoNel triennio non si evidenziano molte discontinuità nella composizione dei C. di classe se non ilcambio, per problemi di salute, dell’insegnante di Chimica a fine I° trimestre
Materia Docente Classe 3 Classe 4 Classe 5Lingua e Lettere italiane Cattin Tiziano X X XStoria Cattin Tiziano X X XLingua Inglese Giri Maria X XLingua Inglese Rossato Elisabetta XScienze motorie e sportive Bozzolan Roberto X XScienze motorie e sportive Doni Samuele XTrasformazione dei prodotti Destro Alvise X XTrasformazione dei prodotti Romano Alessandro XTrasformazione dei prodotti Bottegal Mariangela XTrasformazione dei prodotti Esercit. Lazzarini Romeo X X XProduzioni Vegetali Banzato Alberto X XProduzioni Vegetali Bisol Tomaso XProduzioni Vegetali Esercit. De Rossi Roberto X XProduzioni Vegetali Esercit. Sbicego Carlo XProduzioni Animali Volini Vincenzo X X XProduzioni Animali Esercit Cucuzza Luigi X XProduzioni Animali Esercit Agosta Roberto XMatematica Marzotto Chiara X X XComplementi di matematica Marzotto Chiara X XEconomia, estimo, marketing e legislazione
Morara Claudia X X X
Economia, estimo, marketing e legislazione Esercitaz.
Di Giovanni Gaetano X
Economia, estimo, marketing e legislazione Esercitaz.
Liotta Benedetto X
Economia, estimo, marketing e legislazione Esercitaz.
Massimino Giuseppe X
Gestione ambiente e territorio Morara Claudia XBiotecnologie agrarie Favaro Graziano X XGenio rurale Cabras Gabriella X X XGenio rurale Esecitaz,. Dal Prà Luigi X X XReligione Zoccarato Stefano X XReligione Bertazzo Rita XSostegno Tocco Francesco X X XSostegno Cappuccio Stefano XSostegno Silano Loredana XSostegno Scarso Barbara XSostegno Del Gaizo Luca X
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2. c Composizione della classe nel corso di studi e provenienza degli alunni
La classe è costituita da 14 maschi e 4 femmine. La classe ha subito una notevole modificazione neiprimi due anni, ed al terzo anno solo 13 dei 23 iniziali erano presenti mentre si sono aggiunti 5 nuovistudenti di cui 2 provenienti da altre scuole, di questi 1 non è stato ammesso alla classe quarta e 17hanno proseguito fino alla classe quinta; nella classe quarta si è aggiunta una studentessa ripetente,proveniente da altro corso (vedi riquadro sottostante). Solo 3 alunni risiedono nel Comune diPadova; il resto proviene dalla provincia e due da fuori provincia. La componente femminile ènumericamente inferiore (4 studentesse). Nella classe è presente dalla prima un alunno certificato.
Classe Iscritti stessaclasse
Iscritti daaltra classe
Ritiratidurantel’anno
Promossi agiugno
Promossi a settembredopo la sospensione di
giugno
Respinti
Prima 23 0 1 10 8 4Seconda 18 0 0 11 4 3Terza 13 5 0 5 12 1Quarta 17 1 0 12 8 0Quinta 18 0 0
.
Alunni1 BRUNAZZO Samuele 10 MIOLA Luca
2 CABBIA Stefano 11 NIERO Giacomo
3 CALLEGARI Filippo 12 PINAFFO Davide
4 DAL MORO Jacopo 13 RAMPAZZO Maddalena
5 FUMAGALLI Fabio 14 RIGHETTI Davide
6 FUMAGALLI Giovanni 15 TORNIERO Barbara
7 LEVORIN Edoardo 16 VEZZARO Alessio
8 LONGO Andrea 17 VEZZARO Ilaria
9 MASIERO Daniele 18 ZECCHIN Anna
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3.a Situazione di partenza
Conoscenze Diversificate ma mediamente sufficienti le conoscenze sia di cultura generale che nell’area tecnica. Si differenziano alcuni alunni che, in specifiche materie, hanno raggiunto un buon livello.
Competenze Le competenze relative all’area generale sono strettamente accettabili, fatte le debite eccezioni, e naturalmente maggiori nell’area professionale. Le difficoltà maggiori e diffuse si sono riscontrate nell’area linguistica e matematica, spesso legate a carenze accumulatesi negli anni precedenti.
Impegno Solo una piccola parte degli studenti ha dimostrato un impegno serio e costante nello studio domestico. La restante parte ha fatto l’indispensabile e senza continuità. Qualche studente era demotivato. Invece hanno dimostrato vivace interesse per il lavoro svolto durante l’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro.
Profitto Diversificato, mediamente discreto o buono per una minoranza; la restante parte di studenti presentano un profitto al limite della sufficienza, specie nelle discipline umanistiche e matematiche.
3.b Temi e progetti pluridisciplinari della classe V
Tutti gli studenti hanno svolto, alla fine della classe quarta, attività di stage in struttureextra – scolastiche. Lo stage ha avuto luogo nell’ultima settimana di lezione scolastica e siè protratto per almeno due settimane.
Nella classe quinta lo stage è stato svolto nel periodo dal 9 al 18 febbraio. Si riporta un prospetto riassuntivo delle aziende ospitanti.
Alunni Aziende di stage QUARTA
S(1) Aziende di stage QUINTA
S(1)
1 BRUNAZZO Samuele SERRA DA BANO FV IL MULINO S
2 CABBIA Stefano
3 CALLEGARI Filippo MARCONATO FEDERICO(Nutristar)
z SOCIETA’ AGRICOLA VOLPATODIEGO E ANTONIO
Z
4 DAL MORO Jacopo AZIENDA AGRICOLATURATO SILVANO
Z AZIENDA AGRICOLA NUOVA ANNIA
Z
5 FUMAGALLI Fabio ZOCCAGARDEN FV FLORICOLTURA BASSAN FV
6 FUMAGALLI Giovanni
GARDEN FV AVIFAUNA SAN BENEDETTO
Z
7 LEVORIN Edoardo
CASEIFICIO PURO LATTE
LC CASEIFICIO PURO LATTE LS
8 LONGO Andrea ZOCCAGARDEN FV FLORICOLTURA BASSAN FV
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Parte terza : percorso formativo
9 MASIERO Daniele VILLA ALESSI VV DISARO’ ANTONIO Z
10
MIOLA Luca AZIENDA AGRICOLA RESTIDE
A;VV
AZIENDA AGRICOLA RESTIDE
A;VV
11
NIERO Giacomo LA VACCHERIA Z MACELLERIA CARNE DI CAVALLOI ZANELLA
S
12
PINAFFO Davide
AZIENDA AGRICOLA LANER ALDO
Z AZIENDA AGRICOLA LANER ALDO
Z
13
RAMPAZZO Maddalena
TERRA DI MEZZO S AVIFAUNA SAN BENEDETTO
Z
14
RIGHETTI Davide SERRA DA BANO FV FLORICOLTURA TOSCA FV
15
TORNIERO Barbara IL FRUTTO DELLA TERRA
VV;A
DE ANTONI GARDEN FV
16
VEZZARO Alessio
AZIENDA AGRICOLA CAVINATO FABIO
Z AZIENDA AGRICOLA RUFFATO GIANNI
Z
17
VEZZARO Ilaria YAMA RANCH Z YAMA RANCH Z
18
ZECCHIN Anna YAMA RANCH Z I FRUTTI DELLA TERRA A
S(1) = SETTOREA = Agronomico; Z= Zootecnico; FV= Floro-Vivaistico; S= Servizi; VV= VitiVinicolo; LC= Lattiero-Caseario
Le attività sono state seguite dai tutor aziendali e dai docenti del Consiglio di classe. Gli studentidella classe si sono dimostrati interessati e hanno tenuto comportamenti adeguati alla situazione.Al termine degli stage gli studenti hanno elaborato una presentazione in PowerPoint sull’esperienzasvolta. Alcuni allievi si sono serviti di tale relazione per definire l’argomento iniziale del colloquiodell’Esame di Stato.
3.c Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta
Tutti i debiti formativi contratti dagli studenti nelle classi prima e seconda sono stati saldati nel corso della classe terza.Nella classe terza 12 studenti (67%) su 18 hanno contratto debiti, poi sanati a settembre (doposospensione di giudizio di giugno). Solo quattro studenti non hanno mai contratto debiti nel terzo equarto anno. Nella classe quarta nove studenti (50%) su 18 hanno contratto debiti, poi sanati asettembre (dopo sospensione di giudizio di giugno). La tabella seguente riporta un quadroriassuntivo del numero degli studenti e delle materie che hanno avuto sospensione del giudizio nelloscrutinio di giugno (poi recuperato).
Materie Matematica e
Complementi di
matematica
Inglese Economia,
Estimo,
Marketing e
Legislazione
Biotecnologie
agrarie
Italiano
Classe terza 4 studenti 11 1 1 1
10
Classe quarta 4 8 1 0 2
3.d Situazione dei crediti scolastici nelle classi: terza e quarta
La classe presenta un quadro variegato con 9 studenti che al termine della classe quarta possono vantare crediti superiori a 9 punti.
Numero
studenti
Credito cumulativo acquisito
nel biennio terza e quarta4 85 96 101 111 121 14
3.e Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica
Il Collegio dei Docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri: dall’avvio delle lezioni al 25 gennaio e dal 26 gennaio a fine lezioni. Nell’ultimo anno di corso sono previste complessivamente 32 ore settimanali di cui 10 di esercitazione in compresenza con l’insegnante tecnico-pratico. Il Consiglio di Classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel POF. In particolare gli studenti, oltre all’ausilio dei libri di testo e alla frequentazione dei vari laboratori della scuola durante le esercitazioni didattiche, hanno potuto fare esperienze in diversi modi (uscite didattiche, stage) presso le strutture dell’azienda della scuola (stalla bovini, cantina, frutteto e vigneto).La classe, inoltre, ha partecipato, nel corso del triennio, a uscite didattiche presso alcune strutture produttive zootecniche e frutticole. Le esperienze di attività di stage hanno portato gli studenti a contatto con aziende specifiche di settore e strutture professionali pubbliche e private accreditate. La metodica dell’apprendimento e delle esperienze si è articolata attraverso le lezioni frontali, la simulazione di esercitazioni, le esercitazioni pratiche con attrezzi e strumenti e l’uso di supporti informatizzati, la didattica attiva si è risolta spesso in esposizioni e lezioni fatte dagli studenti ancheattraverso l’uso integrato del computer e della LIM presente in classe. Le verifiche si sono articolate attraverso interrogazioni, relazioni orali e scritte, prove scritte e grafiche, questionari, soluzioni di casi (Nelle relazioni finali, allegate al presente documento, è presente il dettaglio per ogni singola disciplina).
3.f Metodologia CLIL
Come indicato nella Nota MIUR 4969 del 25 luglio 2014 - Norme transitorie (2014-2015) per il quinto anno degli Istituti tecnici, è stato attivato l’insegnamento CLIL per una DNL (Disciplina non linguistica) di area di indirizzo veicolata in lingua straniera. L’insegnamento CLIL ha riguardato la disciplina di Produzioni Vegetali; esso è stato svolto nell’arco del secondo quadrimestre ed è
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consistito in numero 6 di ore svolte nel mese di maggio. I contenuti hanno riguardato informazioni di carattere generale, con riferimento alla trattazione bilingue parti del programma concernente le Produzioni Vegetali; ed in particolare il modulo relativo al ciliegio, con cenni alla sua coltivazione come coltura ornamentale da giardino. Per quanto riguarda le modalità di svolgimento, sono state utilizzate varie tipologie di attività, tra cui: lezione frontale, letture individuali, ricerche in internet, discussione collettiva, ascolti di materiale audio e visione di filmati. Le forme di verifica hanno privilegiato domande aperte sul programma svolto, simili alle modalità proposte per lo svolgimento della terza prova d’esame per lo scritto e discussione guidata sull’argomento per la valutazione orale. La disciplina CLIL è stata oggetto di verifica sul modello previsto per la terza prova, con due domande in inglese (risposta da 8-10 righe) sulla base dei contenuti in lingua svolti e documentati.
VALUTAZIONI SULL’ESPERIENZA: la “novità” dell’insegnamento CLIL comporta per lo studente una doppia difficoltà: oltre alle difficoltà insite negli argomenti tecnici che vengono trattati,si aggiungono ovviamente quelle linguistiche. Essa pertanto è stata diversamente accettata dagli studenti oltre che in base alle rispettive propensioni allo studio, anche in base alla propensione ad affrontare un'esposizione orale o scritta in una lingua diversa da quella usata quotidianamente. L'argomento scelto per quest'anno è stato pertanto volutamente semplificato, al fine di ridurre il più possibile tali difficoltà. Gli studenti hanno collaborato e hanno affrontato con curiosità le lezioni proposte in lingua inglese, pur se con un certo scetticismo relativo alla loro effettiva possibilità di apprendimento di una parte di programma di indirizzo in lingua inglese. Per il futuro ritengo sia importante stendere delle linee guida che permettano ai docenti di impostare un lavoro specifico a partire dall'inizio dell'anno.
3.g Criteri di valutazione
Il Consiglio di classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e contenutinel POF relativamente ai criteri di valutazione.Ogni docente ha predisposto proprie griglie di misurazione e valutazione dei risultati, inserendo indicatori specifici per la propria disciplina. (vedere allegato A- simulazioni prove d’esame)In sintesi i criteri mirano a valutare i seguenti aspetti:
Espressione usuale Termine corretto Definizione del termineSapere
…possedere alcune conoscenzeformali/astratte CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti, cioè di principi, teorie, concetti,termini, regole, procedure, metodi, tecniche.
E’ l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti aduna o più aree disciplinari.
Saper fare…saper utilizzare in concreto date
conoscenzeCOMPETENZE
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolveresituazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti”.E’ l’applicazione concreta di una o più conoscenze
teoriche a livello individuale.Saper essere
… saper organizzare leconoscenze e le competenzeanche in situazioni interattive CAPACITA’
Utilizzazione significativa e responsabile di determinatecompetenze in situazioni organizzate in cui interagiscono
più fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e sidebba assumere una decisione.
Capacità elaborative, logiche e critiche.
3.h Interventi di recupero e di sostegno
Durante l’ultimo anno, per gli studenti che presentavano delle insufficienze non sono stati tenuti deicorsi di recupero, ma solo interventi in itinere.
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3.i Attività extracurricolari
Nel corso della classe quarta due studenti hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro “La vinificazione sul territorio con particolare attenzione alle cantine annessead aziende agricole di pregio”. Il progetto si è concluso nel mese di dicembre del correnteanno scolastico.
Uno studente nel corso della classe quarta ha rappresentato l’Istituto, partecipando alla“Gara Nazionale dell’Istruzione Tecnica – settore Tecnologico- Agraria,Agroalimentare e Agroindustria” classificandosi 7°.
Due studenti nella classe quarta hanno partecipato in attività di stage alla “Fiera nazionaledella Chianina”, tenutasi a Bastia U. (PG).
Due studenti nella classe quinta hanno partecipato in attività di stage alla “Fiera regionaledella bovina da latte”, tenutasi a Vicenza.
Nell’ambito di un progetto relativo alla viticoltura gli studenti hanno svolto le attività divendemmia e di potatura nei vigneti della scuola; tali attività sono state accompagnate dalezioni di approfondimento (classe IV e V).
Nell’ambito del progetto di Educazione alla Salute gli studenti hanno partecipato al ProgettoPrevenzione Andrologica con l’equipe del prof. Foresta nell’Aula Magna della sede tecnica(incontro e visita il 4 dicembre).
A conclusione del progetto “ La scuola entra in carcere, il carcere entra a scuola” il 17dicembre si sono recati in visita all’Istituto di pena di Padova.
Visite didattiche e convegni
Tutti gli studenti nel corso dell’anno hanno partecipato a molteplici e specifiche attività delsettore primario. In particolare le esperienze, tecnico-pratiche di orientamento eprofessionalizzanti, di ciascun studente si sono articolate attraverso gli specifici settoriproduttivi e di trasformazione dell’annessa azienda agraria, della stalla, della cantina.Le visite guidate, le uscite tecniche e le attività fuori sede si sono svolte così come daprogrammazione annuale, in aziende frutticole e vitivinicole.Qui sotto si elencano le uscite/visite di istruzione/seminari:
giornata di orientamento “Scegli con noi il tuo domani” che si è tenuto presso la strutturaCampus Agripolis di Legnaro. – Università di Padova (13 febbraio 2015)
9 – 14 Marzo Viaggio di istruzione a Praga 1 aprile – Gruppo di studenti a Veneto Agricoltura per incontro sulla PAC 15 aprile 2015 Incontro in Aula Magna sulla Sicurezza Stradale con la Polizia municipale. 20 Aprile 2015 Uscita didattica presso Cantine di Valdobbiadene (Tv) Docente di
Trasformazione dei prodotti 27 aprile 2015 Uscita didattica Azienda zootecnica “La chianina” (di Cappello) Stanghella
(Pd) con i docenti di Produzioni Animali e di Economia.
3.l Orientamento in uscita
Visita ad Agripolis – Università di Padova.
Attività di informazione sugli incontri di orientamento delle varie facoltà.
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Progetto “Drop-out e gestione delle transizioni” 18 Maggio.
4.a Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti
Il percorso formativo della classe ha risentito da una certa discontinuità didattica dovuta al cambiodi alcuni docenti nel triennio finale. La classe si presenta abbastanza affiatata e pur con qualche tensione tra gli studenti; alcuni di questisi sono mostrati attivi nel partecipare alla vita scolastica anche se, qualche volta, in manieradisordinata. Inoltre si sono dimostrati interessati, soprattutto per quanto riguarda le materie tecnicheanche se, in alcuni casi, non sempre diligenti nell’eseguire i compiti assegnati sia in classe che nellavoro pomeridiano; questo atteggiamento si è attenuato nell’ultimo periodo. Una parte limitata distudenti ha saputo ottenere un livello di profitto sicuramente di rilievo in quasi tutte le discipline,altri presentano situazione intermedia e pochi altri, presentano una preparazione superficiale e, almomento della stesura del documento (15.5.15) non ancora pienamente sufficiente in tutte lediscipline.
Gli interessi, l’impegno, le motivazioni ed il profitto sono stati nel complesso accettabili, ma nonomogenei nella classe.Alcuni studenti sono dotati di buone capacità di base; altri meno dotati, hanno supplitoparzialmente, con un maggiore impegno nello studio. In generale, hanno preferito l’impegnoindividuale e, pur dimostrando un buon spirito di collaborazione, la classe ha faticato a prenderedecisioni collettive in quanto su posizioni diverse ed hanno dovuto essere spesso guidati dagliinsegnanti. Due studenti sono rappresentanti nel Consiglio d’Istituto.Una parte degli studenti si è resa disponibile a partecipare alle numerose iniziative extracurricolariproposte dalla scuola.Una parte di essi ha raggiunto livelli di capacità discrete in tutte le aree disciplinari, sicuramentesoddisfacendo gli obiettivi del C.d.C., e senz’altro idonee per un efficace ingresso all’Università.
4.b Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta
La valutazione complessiva si può ritenere mediamente sufficiente, ma abbastanza diversificatanegli allievi e, quindi, poco omogenea. In quattro casi il profitto raggiunto è decisamente buono intermini di conoscenze, competenze, capacità sia nelle discipline tecnico-professionali cheumanistiche.
Conoscenze Mediamente sufficienti; dovute allo studio sul testo, all’adattamento alle discipline ed agli insegnanti. Comunque diversificate, negli studenti e nelle diverse aree disciplinari.
Competenze Le competenze relative all’area generale non sono sempre soddisfacenti. Nell’area tecnico- professionale risultano senz’altro discrete, ma anche
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Parte quarta: conoscenze, competenze e abilitàraggiunte
diversificate a seconda anche degli interessi e delle diverse esperienze maturate.
Capacità Decisamente buone o ottime per alcuni studenti; per questi le capacità diffuse in tutte le aree disciplinari. Per la restante parte ci sono, ma solo in determinati settori e non sempre sono state messe a frutto.
Impegno Solo una parte degli studenti ha dimostrato un impegno serio nello studio . Gli altri studenti hanno avuto un primo periodo di scarsa partecipazione e di demotivazione e solo nella seconda parte dell’anno hanno recuperato. Va sottolineato però l’impegno nelle attività pratiche.
Profitto Diversificato, mediamente discreto e buono per una parte di essi; alcuni studenti presentano un profitto appena sufficiente o ancora non del tutto sufficienti ad oggi, specie in determinate discipline.
La collaborazione della classe - frequenza e attenzione – non sempre hanno permesso di portare abuon fine quanto programmato nelle discipline in termini di contenuti e di apprendimenti,compatibilmente con i tempi a disposizione. Va sottolineato con forza che è la prima quinta con laRiforma completa e questo ha comportato difficoltà di adattamento anche nei docenti e nellosviluppo dei contenuti. Il percorso scolastico ha permesso di conseguire obiettivi di conoscenzaaccettabile per tutti gli studenti in quasi tutte le discipline e per gli studenti più diligenti, interessatie attenti, il profitto è risultato buono. Per altri, in alcune discipline permane qualche fragilità. Per un maggior dettaglio si rinvia alle relazioni personali sulle singole materie.
Sono state svolte una simulazione di prima prova (13.4.15), una di seconda prova (23.4.15)e due simulazioni di terza prova (26.3.15 e 6.5.15).
Per le terze prove il Consiglio di Classe ha optato in entrambe per la tipologia B (quesiti arisposta singola) coinvolgenti quattro discipline (Economia, Trasformazione dei prodotti, Inglese,Genio Rurale) nella prima simulazione; (Economia, Produzioni Vegetali, Inglese, Produzionianimali) nella seconda, con tre quesiti ciascuna.
Le risposte fornite dagli alunni, nel corso di una ormai pluriennale esperienza, hannomostrato che la tipologia B consente un accertamento più realistico del grado di conoscenze, ecompetenze raggiunte da ogni singolo studente nel complesso delle materie coinvolte. La tipologiaB è apparsa anche la forma più indicata alla fisionomia composita della classe e alla peculiarità delcorso di studi. Pertanto il Consiglio di Classe considera che la tipologia B possa verificarel’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e valutare le competenze acquisite dagli alunni.
Per quanto riguarda la durata delle prove si è vista la necessità di un tempo non inferiore alletre ore per consentire allo studente di organizzare il proprio lavoro in modo autonomo.
Il Consiglio di Classe ha utilizzato, per la correzione e la valutazione della terza prova nellatipologia B, la griglia allegata.
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Parte quinta: simulazione proved’esame
Il Consiglio di Classe ha attribuito ad ogni alunno, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi treanni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi,denominato credito scolastico. Tale punteggio è stato dato secondo i dettami del D.M. 22/5/2007 n.42.
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M=6 '3-4 '3-4 '4-5
6<M≤7 '4-5 '4-5 '5-6
7<M≤8 '5-6 '5-6 '6-7
8<M≤9 '6-7 '6-7 '7-8
9<M≤10 '7-8 '7-8 '8-9
Per i crediti da assegnare all'interno delle fasce di attribuzione il Consiglio di Classe prende inconsiderazione i seguenti elementi:1. frequenza alle lezioni2. impegno, partecipazione al dialogo educativo3. partecipazione ad iniziative complementari ed integrative della didattica curricolare edextracurricolare organizzate all’interno della scuola di appartenenza in quanto parte integrantedell’offerta formativa.
In ogni caso il Consiglio di Classe valuta le singole situazioni per ogni elemento utile alladefinizione del merito scolastico in riferimento al quadro complessivo della valutazione di ognialunno, con riguardo a conoscenze, competenze e capacità critiche maturate.
In presenza di credito formativo il Consiglio di Classe può elevare il punteggio fino al punto piùalto della banda di oscillazione.
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza maturata al di fuori della scuola, coerentecon l’indirizzo di studi del corso cui si riferisce l’Esame di Stato e debitamente documentata daglienti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera.E’ da rilevare che gli studenti hanno prodotto anche quest’anno un numero elevato di esperienzeformative sia entro la scuola (percorsi curricolari ed extracurricolari) che esterne. Le certificazionipresentate saranno attentamente valutate dal Consiglio di Classe.
Padova 15 maggio 2015
Il Coordinatore Il Dirigente scolastico(prof. Volini Vincenzo) (prof.ssa Anna Bottaro)
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Parte sesta: criteri di attribuzione dei crediti
DOCENTI
Materia Docente firmeLingua e Lettere italiane Cattin Tiziano
Storia Cattin Tiziano
Scienze motorie Doni Samuele
Trasformazione dei prodotti Bottegal Mariangela
Lazzarini Romeo (esercit.)
Gestione Ambiente e Territorio Morara ClaudiaProduzioni Animali Volini Vincenzo
Agosta Roberto (esercitaz.)
Economia, Estimo, Marketing e Legislazione
Morara Claudia
Massimino Giuseppe(esercitaz.)
Religione Bertazzo Rita
Inglese Rossato Elisabetta
Produzioni Vegetali Bisol Tomaso
Sbicego Claudio (esercit.)
Matematica Marzotto Chiara
Genio Rurale Cabras Gabriella
Dal Prà Luigi (esercit.)
Sostegno Tocco Francesco
Scarso Barbara
Del Gaizo Luca
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A. testi e griglie di valutazione simulazioni prove d’esame
B. relazioni finali docenti
C. programmi svolti
D. relazione alunno certificato
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Parte sette: Allegati
A. TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE SIMULAZIONI
PROVE D’ESAME
ANNO SCOLASTICO 2014 -2015
1° SIMULAZIONE DI TERZA PROVA CLASSE 5^E
TIPOLOGIA B: 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA
DURATA DELLA PROVA: 3 ORE
MATERIE COINVOLTE:
ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
INGLESE
GENIO RURALE
SUSSIDI DIDATTICI:
DIZIONARIO BILINGUE
PADOVA, 26 Marzo 2015
COGNOME E NOME DEL CANDIDATO: _______________________________________________
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TEST DI ECONOMIA, ESTIMO, LEGISLAZIONE
Classe 5^E Alunno …………………………………………….. Data 26.03.15 Voto …/15)
Domande a risposta breve. Tra parentesi il n° di righe.
1. Descrivi sinteticamente gli aspetti economici utilizzati nella stima di un fondo agrario,specificando per ognuno i casi di applicazione. (8):
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. Per valutare un fondo rustico noi capitalizziamo il suo reddito, come scegli il tasso dicapitalizzazione? Esponi le tue riflessioni. ( 8)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. Quali sono le modalità di estinzione dell’usufrutto? ( 8 )………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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TEST DI Trasformazione dei Prodotti
Classe 5^E Alunno …………………………………………….. Data 26.03.15 Voto …/15
Domande a risposta breve. Tra parentesi il n° di righe.
1. Spiega la successione dei vari tipi di lievito durante la fermentazione. (8):………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. Cosa si intende per lieviti selezionati? Come si ottengono? ( 8)………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. Elenca i fattori necessari allo sviluppo dei lieviti. ( 8 )………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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TEST DI INGLESE Classe 5^E
Alunno …………………………………………….. Data26.03.15 Voto…./15
Domande a risposta breve. Tra parentesi il n° di righe.
1. Explain the winemaking process starting from when the winemaker decides to harvest the grapes to the final production stages. (8)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. What is Animal Husbandry and when did mankind start to domesticate wild animals? List some of the factors that have contributed to the development and improvement of breeds and animal production. ( 8)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. Explain the reason why pigs were domesticated in ancient times. How is the pigs' diet formulated nowadays? What are gilts and what are sows? ( 8 )
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
TEST DI GENIO RURALE
Classe 5^E Alunno …………………………………………….. Data 26.03.15 Voto…./15)
Domande a risposta breve. Tra parentesi il n° di righe.
1)Schematicamente descrivi gli elementi costitutivi della stalla a stabulazione libera per vacche da latte ed il loro dimensionamento. (8):
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2)Spiega quali sono gli elementi costituenti la sala di mungitura e il loro dimensionamento. (8)………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3)Nello studio di una trave isostatica la posizione e il tipo di vincoli presenti è molto importante, spiega i motivi di questa affermazione ed illustra il procedimento di calcolo che si applica allo scopo di ricercare le reazioni vincolari. (8)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CANDIDATO :_________________________________
COMPLETEZZA DELLA RISPOSTA 1a 2a 3a
A COMPLETA, DETTAGLIATA E ARTICOLATA 11 11 11B SOSTANZIALMENTE COMPLETA SEPPURE NON
DETTAGLIATA9 9 9
C CONOSCENZE SUFFICIENTI, MA NON APPROFONDITE 8 8 8D CONOSCENZE SOMMARIE E SUPERFICIALI 6 6 6E CONOSCENZE PRESSOCCHE' NULLE 4 4 4F NESSUNA CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO 1 1 1
LINGUAGGIO SPECIFICOA UTILIZZA CON PROPRIETA' IL LINGUAGGIO TECNICO
SPECIFICO E/0 FORMULE E REGOLE3 3 3
B IL LINGUAGGIO TECNICO E' PARZIALMENTE CORRETTO 2 2 2C IL LINGUAGGIO TECNICO E' GENERICO ED APPROSSIMATIVO 1 1 1D LINGUAGGIO SPECIFICO ASSENTE 0 0 0
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTIA ESPOSIZIONE CHIARA E BUONA CAPACITA' DI SINTESI 1 1 1B ESPOSIZIONE CONFUSA, SCARSA CAPACITA' DI SINTESI 0 0 0
Totale delle singole domande
TOTALE
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2° SIMULAZIONE DI TERZA PROVA CLASSE 5^E
TIPOLOGIA B: 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA
DURATA DELLA PROVA: 3 ORE
MATERIE COINVOLTE:
ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
PRODUZIONI VEGETALI
INGLESE
PRODUZIONI ANIMALI
SUSSIDI DIDATTICI:
DIZIONARIO BILINGUE
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TEST DI PRODUZIONI VEGETALI
Classe 5^E Alunno ………………………………….. Data 06.05.15 Voto… …/15
Domande a risposta breve. Tra parentesi il n° di righe.
Quali trasformazioni biochimiche subiscono carboidrati, clorofilla, acidi organici e tannini durante la maturazione dei frutti? (8):
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Analizza le esigenze della vite in relazione alla temperatura ( 8)………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Descrivi l’infiorescenza del melo ( 8 )………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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TEST DI PRODUZIONI ANIMALI
Classe 5^E Alunno …………………………………………….. Data 06.05.15 Voto……/15
Domande a risposta breve. Tra parentesi il n° di righe.
1. Definisci cos’è il METABOLISMO e fai un esempio in ambito zootecnico (8):………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. Cosa si intende per DIGERIBILITA’ e quali fattori la influenzano (8)………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. Valutazione Chimica mediante l’analisi standard o Cartellino: elenca le voci che lo compongono, quale viene sottintesa e cosa si intende per GREZZA ( 8 )
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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ENGLISH TESTClass 5^ E
Student's name.....................................................................................................
Date 06.05.2015 mark.…....../15
Domande a risposta breve. Tra parentesi il numero di righe.
1. What do we mean by food processing? What are the main advantages and the negative points of food processing?
…...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
2. What is the purpose of labels and what kind of information do they contain?
…....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
3. Explain the HTST – UP and UHT methods used in the dairy industry.
…....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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SIMULAZIONE DI 2^ PROVAGESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO
Classe 5^E Alunno …………………………………………….. Data 23.04.15 Voto… …/15
Il candidato, scelto un territorio a lui noto, dopo averne fatto un inquadramentogenerale, metta in evidenza le valenze produttive specifiche e descriva le buonepratiche di gestione, nell’ottica della sostenibilità ambientale e della tutela dellerisorse paesaggistiche.
RISPONDA INOLTRE A TRE DEI SEGUENTI QUESITI (almeno uno per ogni gruppo)
QUESITI(inerenti la prova):
1. Quali normative sono state emanate a tutela della biodiversità?2. Quali strategie sostenibili possono essere applicate per valorizzare la
multifunzionalità?3. Inquinamento e degrado del suolo: pratiche di gestione per il recupero e la
conservazione?4. Modelli di produzione zootecnica che interpretano al meglio il concetto di
sostenibilità
(su altri argomenti)A. Quali aspetti individuano le caratteristiche e gli stati di degrado del paesaggio.B. L’acqua risorsa limitata: criteri per un suo uso sostenibile.C. Utilizzo dei prodotti fitosanitari secondo le normative di tutela ambientaleD. Nuove Politiche Agricole Comunitarie e CONDIZIONALITA’
TEMPO PREVISTO PER LA PROVA 6 ORE, è CONSENTITO L’USO DEL VOCABOLARIO
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE della SECONDA PROVA SCRITTAGESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO
ESAME DI STATO a.s. 2014-2015I^ SIMULAZIONE
CANDIDATO:
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOin quindicesimi
ADERENZA ALLA TRACCIA Introduzione e organizzazione del lavoro. 1
Descrizione del contesto 2
Analisi dei quesiti 1
CONTENUTI(livello e coerenza)
Contenuti uniformemente coerenti ed approfonditi 8
Contenuti approfonditi per almeno due puntidella traccia. I rimanenti di livello più che sufficiente 7Contenuti approfonditi per almeno un punto della traccia. I rimanenti contenuti sufficienti e coerentemente esposti
6
Nessun errore e qualche contraddizione non grave 5
Qualche errore e qualche contraddizione non gravi 4
Parecchi errori e contraddizioni non gravi 3
Alcuni errori gravi. Numerose contraddizioni 2
Contenuti molto scarsi. Numerosi errori gravi 1
USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO DELLA MATERIA
Linguaggio tecnico scientifico sempre appropriato 3
Linguaggio tecnico scientifico solo parzialmente appropriato
2
Linguaggio tecnico scientifico per nulla appropriato 1
TOTALE
Si intende raggiunta la soglia della sufficienza quando il punteggio totale della tabella sia almeno pari a 10/15
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SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
DATA: 13 APRILE 2015
CLASSE: 5E
Alunno/a: …………………………………………………………………..
Ora inizio: 8.05
Ora fine: 14.05
Ora consegna: …………………
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PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie proposte.
TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisis’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver
indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il
naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si
rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea
mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul
più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di
queste memorie.
Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fecestudi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita.Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda delsuocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti,commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto alpensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzoromanzo.
1. Comprensione del testoDopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r.9).2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
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Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti alromanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto,delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto estudiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi,
suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIOARGOMENTO: L’amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura.
DOCUMENTI
Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [...] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto [...] “Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degliastri, la meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla”. Così la natura non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico. CICERONE, De amicitia
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch’ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse ‘l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch’è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i’ credo che saremmo noi. DANTE ALIGHIERI, Le Rime
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“Renzo ...!” disse quello, esclamando insieme e interrogando. “Proprio,” disse Renzo;e si corsero incontro. “Sei proprio tu!” disse l'amico, quando furon vicini: “oh chegusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato?” [...] E, dopo un’assenza di forse dueanni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputod'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro […]eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo labenevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. [...]Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n’ebbe in contraccambio cento storie,del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. “Son cose brutte,” dissel'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata;“cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta lavita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo”. A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827
Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorareda poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva far più ilmanovale. [...] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni.Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, egli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune voltesembrava soffocasse; la sera poi non c’era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, nécoprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino sudi lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto. G. VERGA, Rosso Malpelo – “Vita dei campi”, 1880
“Cerco degli amici. Che cosa vuol dire ‘addomesticare’? E’ una cosa da moltodimenticata. Vuol dire ‘creare dei legami’”... “Creare dei legami?” “Certo”, disse lavolpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomilaragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale acentomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mifanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi,guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano,per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu haidei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Ilgrano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano”.A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943
“A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, aitempi della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva giàfischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noiragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e alle voltescappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Luimi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile avegliare con noi della cascina”.C. PAVESE, La luna e i falò, 1950
“Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbidubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici.Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia,nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di
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abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [...] Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avreidato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non sitrattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasicon gioia”.F.UHLMAN, L'amico ritrovato, 1971
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICOARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.
DOCUMENTI“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo edalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartitadella schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo sipotrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempolibero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessanozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine dellaRepubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo divita e, quindi, una degradazione.”C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato ilsoggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), cheregola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario dellaproduzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di unaretribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore dilavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.”ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24ORE”, Milano, 2006
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1)“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivoquesto diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4)COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in queisegmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi diLisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economicadel Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degliindividui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarseprospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fariflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmentele loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostromercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda eofferta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego.Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso laconciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, èinvestire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.”C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007
“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma sicaratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativae penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni
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ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è datoriscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano unavera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica delprestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro siprospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (equindi della persona) del lavoratore.”L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione deidiritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed.Milano, 1988
“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazioneche accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non sipuò negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poterrilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche dellaproduzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzionefotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.”C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabilitecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973
“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al temporichiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttivitàaziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio,condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operaidevono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invecenecessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio,le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze glioperai sono costretti a lavorare oppure a passare.”A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli.,Milano 1983
“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostralegislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stessoimpose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si vollemeglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istitutoassicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggettoall’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivirispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti ocollettivi.”G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979
3. AMBITO STORICO – POLITICOARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi autoritari del ‘900.
DOCUMENTIScheda:Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati
e fuoriusciti politici. Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e
nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di unprogramma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili neipaesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione dideportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sonostati inviati ai lavori forzati.
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Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, altiufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Coreadel Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di personecontrarie al regime.
Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, inAlgeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture supersone per reati d'opinione.
"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, vienetrasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti ladialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si trattadi costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivolapresto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio ditutti gli elementi impuri".S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggerecompletamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio dimembri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizioneintenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d)misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a unaltro".Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolomartoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati,torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e lacertezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare".C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975,(L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)
"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di unamanomissione completa della memoria".T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti,20014. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICOArgomento: L'acqua, risorsa e fonte di vita
DOCUMENTIH²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto chesia così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, lamatrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito diDio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoiabbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza;anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua adaffascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempredifficili." Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000
USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo perpochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni dipersone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelleidee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però,l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale."M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984
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ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E'quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in unindispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppoautosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta." Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da partedel presidente del Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la vitae per le attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempredisponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni,comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua comeelemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita,per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... Infuturo, è ormai evidente, l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Ledifficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli sprechidell'acqua sono già motivo di preoccupazione … L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza o, nel casodelle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge,l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante." Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002
È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare icinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua.L'accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginariocollettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizioneindispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Conconseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatticominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come iltifo e il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria.Il rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà chesi svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista,Talete."G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi ebatteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanitàla situazione peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuoviaccordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del clima, èaffrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in primo luogodalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici,stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in BanglaDesh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dallefognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità di 80 metri,anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi."M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contaresempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si considerache più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzidel valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazionedelle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni, come Israele, chehanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegnodell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse perla stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza di Rio de Janeiro che citaquesta tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia?La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale di
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formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei sistemi nuvolosi,rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazionetrasformando il vapore in pioggia che cade al suolo."AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L’Italia fascista: dallo Stato autoritario alla dittatura a viso aperto.
Il candidato sviluppi l’argomento tenendo presente i seguenti punti: i ceti sociali e le forze di potere chehanno contribuito all’ascesa e al consolidamento del fascismo, il passaggio da governo autoritario a regime,gli aspetti ideologici e le modalità di organizzazione del consenso.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industriatelevisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
Durata massima della prova: 6 ore.È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce.
I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI – PADOVA
Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015
Classe: 5^ E
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia A: "Analisi testuale"
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
padronanza e uso della lingua
Correttezza ortografica e morfologica
a) buona 2
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B ) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1
Correttezza sintattica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
conoscenza dello argomento e
del contesto di
riferimento
Conoscenza delle caratteristiche formali del testo
a) dimostra completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa
2,5
b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 2
c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo 1,5
d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali 1
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capacità
logico-
critiche ed espressive
Comprensione del testo
a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive 2,5
b) comprende in modo sufficiente brano 2–1,5
c) comprende superficialmente il significato del testo 1
Capacità di riflessione e contestualizzazione
a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali
3
b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5-2
c) offre sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1,5
d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento 1
Griglia di valutazione della prima prova scritta dell’Esame di Stato - Tipologia A (analisi di un testo in prosa)
Alunno/a: …………………………………………… classe: ……… Data: ……………
PUNTEGGIO 1 1,5 2 2,5 3DESCRITTORI
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Padova, Totale punteggio assegnato:
Docente
IND
ICA
TOR
I
Correttezza e proprietà nell’uso della lingua
Errori morfosintattici e/o ortografici gravi e diffusi; punteggiatura errata o carente; uso di un lessicogenerico e improprio
Presenza di errori morfosintattici; uso incerto della punteggiatura; qualche improprietà lessicale
Generale correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; presenza di alcune improprietà lessicali
Correttezza morfosintattica, ortografica e nell’uso della punteggiatura; proprietà lessicale
Corrett. morfosintattica, ortografica e nell’uso della puntegg.; lessico appropriato, vario; fluidità del discorso; efficacia dell’espressione
Organizzazione del testo
Articolazione del testo confusa; scarsa coerenza e coesione tra le parti
Articolazione del testo frammentaria e non sempre chiara; carente la coerenza ela coesione tra le parti
Articolazione del testo nel complesso logicamente ordinata; sufficiente coerenza e coesione tra le parti
Articolazione del testo logicamente strutturata; buona coerenza e coesione tra le parti
Articolazione del testo ben strutturata, con una scansione chiara ed efficace; buona coerenza e coesione trale parti
Comprensione
Fraintendimenti sostanziali del contenuto del testo
Fraintendimenti marginali del contenuto del testo
Comprensione degli aspetti essenziali del testo
Comprensione del testo corretta e completa
Comprensione del testo corretta, completa e approfondita
Analisi Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecniche narrative
Parziale riconoscimento degliaspetti contenutistici,stilistici e delle tecniche narrative
Riconoscim. sufficiente dei principali aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. narrative
Riconoscim. completo degli aspetti contenutistici, stilistici e delle tecn. narrative
Riconoscim. completo e puntuale degli aspetticontenutistici, stilistici e delle tecn. narrative
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Contenuto gravemente insufficiente; interpretazione errata; mancanzadi approfondimenti
Contenuto insufficiente; interpretazione adeguata solo in parte; scarso approfondimento
Contenuto sufficiente; interpretazione e approfondimenti nel complesso corretti
Contenuto buono; interpretazione e approfondimenti corretti
Contenuto ottimo; interpretazione correttae originale; approfondimenti pertinenti e personali
Totale punteggio ass. …./….
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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
Anno scolastico 2014 / 2015
RELAZIONE FINALE
Classe: 5E
Indirizzo: Gestione dell’ambiente e del territorio
Disciplina : MATEMATICA
Ore settimanali di insegnamento n. 3
DOCENTE : prof.ssa CHIARA MARZOTTO
Padova, 14 maggio 2015
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Caratteristiche della classe
La classe è composta da 18 studenti, 4 femmine e 14 maschi. Uno degli studenti ècertificato. Nel secondo quadrimestre ha frequentato solo tre giorni a settimana le lezioniperché impegnato in altre attività previste dal suo P.E.I. Il clima relazionale della classe è stato generalmente sereno anche se poco collaborativodal punto di vista didattico. Alcuni studenti, in particolare quelli che presentavano gravilacune pregresse, hanno dimostrato scarsa motivazione allo studio e la loro attenzione epartecipazione durante le lezioni non sono state adeguate all’impegno richiesto peraffrontare il programma del quinto anno. Questo ha influito negativamentesull’apprendimento, pertanto il profitto finale per 3-4 studenti, alla data di stesura deldocumento 15 maggio, è risultato insufficiente. Un gruppo di 4-5 studenti ha invecemantenuto un impegno costante che ha permesso di raggiungere risultaticomplessivamente soddisfacenti. Il resto della classe ha raggiunto la sufficienza.
Sitiazione di partenza:livelli di profitto iniziali
basso(voti inferiori alla
sufficienza)
medio(voti 6-7)
alto(voti 8-9-10)
Numero alunni: …8…. Numero alunni: …7…. Numero alunni: …3….
FINALITA’ DELLA DISCIPLINA
COMPETENZE DELL’ASSE MATEMATICO
1. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.2. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.3. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare i dati.
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PROGRAMMA SVOLTO
Volume 4 Competenze 1 2 3
Conoscenze Abilità Periodo
CAP. 12 - 13
I limitie funzioni continue
x x Definizione Regole di calcolo Forme indeterminate Teoremi fondamentali sui
limiti (solo enunciati) Limiti notevoli Infiniti e infinitesimi Ricerca degli asintoti
orizzontali, verticali obliqui Definizione di funzione
continua e teoremi (solo enunciati)
Le discontinuità Studio della continuità di
una funzioneuna funzione
Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni
Calcolare limiti nelle forme indeterminate
Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli
Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto
Calcolare gli asintoti (verticali, orizzontali, obliqui) di una funzione
Disegnare il grafico probabile di una funzione
Settembre
Ottobre
Apprendere il concetto di limite di una funzione
Calcolare i limiti di funzioni
CAP. 14La derivata di una funzione e iteoremi del calcolo differenziale
X La derivata di una funzione La retta tangente al grafico
di una funzione La continuità e la
derivabilità Le derivate fondamentali I teoremi sul calcolo delle
derivate La derivata di una funzione
composta Le derivate di ordine
superiore al primo I teoremi sulle funzioni
derivabili (Lagrange, Rolle, Cauchy, De L’Hospital).
Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione
Calcolare la retta tangenteal grafico di una funzione
Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione
Calcolare le derivate di ordine superiore
Applicare il teorema di Lagrange, di Rolle, di Cauchy, di De L’Hospital
NovembreDicembre
Calcolare la derivata di una funzione
Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili
CAP. 15Lo studio delle funzioni
XLe funzioni crescenti e
decrescenti e le derivateMassimi, minimi, flessi I problemi di massimo e
di minimoLo studio di una funzione
Determinare gli intervalli di crescenza e decrescenzadi una funzione
Determinare i massimi, i minimi e i flessi
Risolvere i problemi di massimo e di minimo
Tracciare il grafico di una funzione
GennaioFebbrai
o
Studiare il comportamento di una funzione reale di variabile reale
CAP. 13-16X X L’integrale indefinito
Gli integrali immediati Calcolare
gli integrali indefiniti MarzoAprile
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Gli integrali I metodi di integrazione
L’integrale definito Il teorema fondamentale del
calcolo integrale
di funzioni mediante gli integrali immediati e le proprietà di linearità
Calcolare un integrale con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti
Calcolare l’integrale di funzioni razionali fratte
Calcolare gli integrali definiti
Calcolare il valor medio di una funzioneCalcolare il volume di solidi di rotazione
Maggio
Apprendere il concetto di integrazione di una funzione
Calcolare gli integrali indefiniti e definiti di funzioni anche non elementari
Usare gli integrali per calcolare volumi di elementi geometrici
Argomenti che si prevede di svolgere entro la fine dell’anno scolastico:
Classe 5^ volume
Competenze 1 2 3
Conoscenze Abilità
CAP. 22La probabilità di eventi complessi
X La probabilità della somma logica di eventi
La probabilità condizionata
La probabilità del prodotto logico di eventi
Il problema delle prove ripetute
Il teorema di Bayes
Calcolare la probabilità della somma logica e del prodotto logico di eventi
Calcolare la probabilità condizionata
Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute
Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema di Bayes
Calcolare la probabilità di eventi complessi
Argomenti previsti ma che non saranno svolti per mancanza di tempo:
Classe 5^ volume W
Competenze 1 2 3
Conoscenze Abilità Tempi(mesi)
X La differenzafra parametri della popolazione e parametri
Operare con popolazioni e campioni,
MaggioGiugno
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Modulo δCAP. 1-La statisticainferenziale
(cenni)
del campione Le
caratteristiche delle distribuzioni campionarie
Gli stimatori e le loro proprietà
La stima puntuale di una media e diuna percentuale
La stima per intervallo della media
La stima per intervallo di una percentuale
La verifica delle ipotesi su una mediae su una percentuale
individuando i loro parametri
Determinare la distribuzione di: media campionaria, varianzacampionaria, differenza fra due medie campionarie, frequenza campionaria
Calcolare la stima di un parametro della popolazione: puntuale, per intervallo della media, per intervallo della differenza fra due medie, per intervallo di una percentuale
Effettuare la verifica di ipotesi, con test bilaterali e unilaterali, per grandi e piccoli campioni
Padroneggiare le basi concettualidell’inferenza
Effettuare la stimae la verifica delle ipotesi
Obiettivi Minimi L’alunno dimostra di aver raggiunto gli obiettivi minimi della disciplina quando è in grado diriferire correttamente i contenuti fondamentali della disciplina e sa eseguire sempliciesercizi, che non richiedono particolari artifici, relativi a contesti già esplorati in classe.
CRITERI METODOLOGICI
o Lezione: - frontale- multimediale utilizzando la Lim (quando la classe si trasferisce in un’aula attrezzata)- partecipata- discussione guidata
o Osservazione dell’interesse e della pertinenza delle domandeo Lavoro di gruppo o Esercitazioni in preparazione delle verificheo Analisi di immagini e grafici con il software Geogebrao Progetti interdisciplinari o Relazioni e ricerche
STRUMENTI DI LAVORO
o Libro di testo: “Matematica verde” volume 4, modulo W bianco, modulo , Bergamini, Barozzi,
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Trifone; Ed. Zanichelli.o Uso di software per la matematica (geogebra) o Documenti e presentazioi in Power Point per le spiegazionio Computer e LIM o Internet
MODALITA’ DI VERIFICA
o Interrogazione o Prove strutturateo Verifiche scritte (tipo terza prova)o Test validi per l’orale
Nel corso dell’anno, dopo la trattazioine di ciascun argomento, sono state effettuate verifiche oralicon esercizi alla lavagna, per accertare in itinere il livello di comprensione e la capacità diapplicazione dei concetti affrontati, una verifica scritta ed eventuali interrogazioni di recupero delleinsufficienze .
NUMERO E SCANSIONE TEMPORALE DELLE PROVE
1° Quadrimestre
o Tre prove scritte (di cui almeno una con modalità di terza prova)o Due prove orali (di cui eventuamente una in forma di test).
2° Quadrimestre o Tre prove scritte (di cui almeno una con modalità di terza prova)o Due prove orali (di cui eventuamente una in forma di test)
VALUTAZIONE
Poiché il voto proposto allo scrutinio del primo quadrimestre e a quello di fine anno sarà unico, esso sarà determinato a partire dalla media dei voti conseguiti nell’orale e nello scritto, tenendo conto di eventuali voti di recupero, e tenendo presente anche l’impegno nello studio, il livello di partenza e i progressi ottenuti nel periodo considerato.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Voto Descrittori
1-2 Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio
3Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite
4 Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.
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Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti fondamentali.
5
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali.
Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli argomenti appresi.
6
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza.
Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.
Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali
7Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti.
8
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti.
9
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
10 Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità.
Padova, 14 maggio 2015
F.to il docente Prof.ssa Chiara Marzotto
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ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA“Duca degli Abruzzi”
Sezione Tecnica
RELAZIONE FINALE A.S. 2014/2015
CLASSE: 5^E
DOCENTE: Prof.ssa Elisabetta Rossato
MATERIA: Lingua e Civiltà Straniera Inglese
NUMERO DI ORE SETTIMANALI: 3
LIBRI DI TESTO:
1) Ilaria PiccioliOn the Farm : English for AgricultureEditrice San Marco
2) Amendolagine, Coe, Harrison, PatersonNew Grammar Spectrum for Italian Students, 3rd editionOxford U.P.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 18 studenti, 4 femmine e 14 maschi. È presente un alunno certificato.
La classe si presenta vivace ma nel complesso gestibile, solo per qualche elemento sono statinecessari frequenti richiami ad un maggior autocontrollo ed attenzione. Quasi tutti gli alunni hannomostrato interesse per la materia nonostante le evidenti e profonde lacune pregresse evidenziate sianella produzione scritta che in quella orale.
La classe è abbastanza eterogenea nelle abilità cognitive e nelle competenze e ha manifestato nonsempre sufficienti prerequisiti linguistici e comunicativi.
Il livello di scolarizzazione è risultato non sempre adeguato. Insegno in questa classe dai primigiorni di Novembre 2014 ed ho subito potuto notare una certa eterogeneità nel profitto, con unevidente divario tra un esiguo numero (2-3) di studenti di fascia medio-alta e il resto della classeche si colloca in fascia medio-bassa. All’interno della classe sono presenti, comunque, alcunistudenti che si distinguono per diligenza, motivazione e assiduita, e che hanno conseguito un livellopiu che buono di conoscenze e competenze. Nei confronti della docente, gli alunni hanno sempremanifestato un rapporto aperto, spontaneo e rispettoso.
FINALITA’ FORMATIVE, OBIETTIVI E CRITERI DIDATTICI
La classe quinta ha come obiettivi didattico-formativi :
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1. il consolidamento e l’approfondimento del lessico tecnico nella Lingua Straniera tramite losvolgimento di argomenti riguardanti le materie tecniche (microlingua);2. il consolidamento ed il completamento degli argomenti grammaticali svolti negli anni
precedenti;3. l’acquisizione della capacità di esposizione sia orale che scritta, in Lingua Straniera, degli
argomenti di microlingua trattati.
Conoscenze acquisiteLa classe dimostra complessivamente un livello quasi sufficiente di conoscenza della materia, siaper quel che riguarda l’area grammaticale e lessicale che per quel che riguarda l’area tecnicaspecifica. Anche i contenuti svolti sono stati assimilati e consolidati in modo sufficiente.Si segnalano un paio di studenti che, per impegno e risultati, hanno raggiunto livelli più che buoni.
Competenze e capacitàGli alunni sono in grado di esporre in forma scritta ed orale i contenuti disciplinari studiati, anche secon delle difficoltà, soprattutto nell'esposizione orale e sanno relazionare le esperienze di stage e levisite didattiche effettuate nel corso dell'anno scolastico, utilizzando un adeguato linguaggio tecnicoe sufficienti proprietà grammaticali e lessicali.
CONTENUTI DISCIPLINARI GENERALI E SPECIFICI
Si rimanda all'allegato programma svolto firmato dall’insegnante e dagli studenti rappresentanti diclasse.
CRITERI METODOLOGICI, STRUMENTI DI LAVORO
Il metodo adottato è stato quello della lezione frontale, con svolgimento di esercitazioni in classe,lettura e traduzione dei testi, elaborazione di schemi riassuntivi, formulazione di domande e risposterelative agli argomenti trattati e stesura di relazioni scritte sulle esperienze di stage effettuate nelcorso dell’anno.
VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Si sono effettuate prove sia orali che scritte, con un minimo di 3 verifiche scritte per quadrimestre.Sono stati proposti sia questionari a domande aperte con risposta sintetica (sul modello della Tipologia B dellaterza prova dell‘Esame di Stato) che relazioni tecniche e elaborati di carattere più generale, al fine didocumentare attività individuali o di gruppo relative a situazioni professionali o ad esperienze personali eculturali.
VALUTAZIONI – RISULTATI
La valutazione dei risultati di apprendimento viene attribuita su una scala da 1 a 10.I criteri di valutazione per le prove orali e per le prove scritte sono stati discussi ed approvati dalDipartimento di Lettere e Lingue Straniere. Tali criteri prendono in considerazione i contenuti, laloro organizzazione e la correttezza formale e lessicale della produzione orale e scritta deglistudenti. I docenti di Lingua Straniera hanno adottato le seguenti griglie di valutazione comuni siaper le prove scritte che per le interrogazioni orali.Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova di Tipologia B nelle seguenti date: 26/03/2015 e06/05/2015. Nella simulazione di terza prova i risultati sono stati in media non del tutto sufficientiper una parte della classe.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA
INDICATORILIVELLO
DESCRITTORIPUNTEGGIO( /10)
CONOSCENZAdei contenuti
richiesti
Scarso
Parziale e lacunoso 1
Insufficient
e
Approssimata e superficiale
1.5
Sufficiente
Essenziale ma corretta 2
Discreto
Sicura e chiara 2.5
Buono
Ampia e approfondita 3
COMPETENZAdi utilizzo del
linguaggiodisciplinare
Scarso
Uso scorretto 1
Insufficient
eUso parziale ed incerto 1.25
Sufficiente
Uso generalmente corretto ma non sempre rigoroso
1.5
Discreto
Uso corretto ed adeguato 2
Buono
Uso appropriato e sicuro 2.5
CAPACITA’di utilizzo del
lessico specifico
Scarso
Errata 1
Insufficient
eApprossimativa 1.25
Sufficiente
Sostanzialmente corretta 1.5
Discreto
Corretta e sicura 2
Buono
Precisa e consapevole 2.5
CAPACITA’di individuare,
collegare,organizzare i
concetti chiave
Scarso
Frammentaria, non corretta 0.5
Insufficient
e
Incompleta, imprecisa ed incerta
0.75
Sufficiente
Adeguata, sostanzialmentepertinente e corretta
1
Discreto
Coerente e corretta 1.5
Buono
Completa, efficace, autonoma
2
TOTALE:
54
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
1 - 2
Scarsissima la comprensione e produzione di messaggi e informazioni
Scarsissima la conoscenza dei contenuti
Scarsissima la conoscenza della morfosintassi e del lessico
Esposizione molto stentata con numerosi e gravi errori di pronuncia
3
Gravi difficoltà nella comprensione e produzione di messaggi e informazioni
Molto frammentaria e limitata la conoscenza dei contenuti
Uso della morfosintassi con gravi errori e lessico molto inadeguato
Esposizione molto impacciata e contorta con pronuncia scorretta
4
Frammentaria e carente la comprensione e produzione di messaggi e informazioni
Contenuti molto limitati e decisamente inadeguati
Uso scorretto dellamorfosintassi e del lessico
Esposizione difficoltosa e poco chiara; scorretta la pronuncia
5
Incompleta e parziale la comprensione e produzione di messaggi e informazioni
Lacunosi e modesti i contenuti
Incerta la conoscenza delle strutture linguistiche e del lessico
Poco scorrevole l'esposizione con errori di pronuncia
6
Essenziale ma accettabile la comprensione e produzione di messaggi e informazioni
Adeguata ma non approfondita la conoscenza dei contenuti
Conoscenza globale ma non approfondita della morfosintassi e del lessico
Esposizione semplice, ma abbastanza scorrevole con qualche errore nella pronuncia
7
Abbastanza completa la comprensione e produzione di messaggi e informazioni
Appropriata la conoscenza dei contenuti
Corretto l'uso delle strutture linguistiche e del lessico
Sicura l'esposizione pur se con qualche inesattezza nella pronuncia
8
Completa la compr./prod.di messaggi e informazioni
55
Sicura la conoscenza dei contenuti
Uso sicuro e preciso della morfosintassi e del lessico
Fluente e chiara l'esposizione con qualche imprecisione
9
Completa e precisa la compr./prod.di messaggi e informazioni
Approfondita la conoscenza dei contenuti
Ampia la conoscenza della morfosintassi e del lessico
Sicura e personale l'esposizione
10
Notevole la capacità di compr./prod.di messaggi e informazioni
Approfondita, ampia e personale la conoscenza dei contenuti
Estremamente appropriato l'uso della morfosintassi e del lessico
Esposizione molto fluente e articolata; eventuali imprecisioni irrilevanti
Prof.ssa Elisabetta Rossato
Padova, 14 maggio 2015
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTEMateria: ItalianoInsegnante: prof. Tiziano CattinAnno scolastico: 2014/2015 VALUTAZIONE DELLA CLASSE Alla fine dell’anno scolastico, la classe 5^e risulta composta di 18 studenti di cui solo 4femmine, il gruppo è abbastanza unito e coeso, il comportamento non è stato sempre corretto ecollaborativo, gli studenti hanno dimostrato un interesse discontinuo per la disciplina e di questadifficile interazione ne ha risentito la preparazione generale della classe in cui alcuni studenti hannopartecipato poco attivamente al dialogo educativo. A casa lo studio è stato, per pochi,sufficientemente continuo e autonomo; alcuni studenti si sono impegnati anche in modoapprofondito, altri in maniera superficiale. Il lavoro è stato più intenso durante la prima partedell’anno scolastico, perché, durante la seconda parte, la classe è stata impegnata in numerosealtre attività (stages, viaggio d’istruzione, gare, concorsi, conferenze, orientamento e altro).Sebbene allo studio della letteratura e della storia siano state dedicate, dunque, solo le energieresidue, alcuni studenti hanno sempre seguito le lezioni con interesse e partecipazione attivaottenendo risultati mediamente accettabili in termini di conoscenze, competenze e capacità. Il giorno 13 Aprile si è svolta una simulazione della prima prova dell’esame di Stato i cui testi, conle relative griglie di correzione, sono allegati al presente Documento. Più in dettaglio, in relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguentiobiettivi in termini di:CONOSCENZE La maggior parte degli studenti ha dimostrato di conoscere sufficientemente gliargomenti in programma nelle linee fondamentali, però solo una parte di loro ha acquisito unachiara conoscenza dei contenuti e dei temi fondamentali e dunque possiede una acquisizioneapprofondita dei contenuti ed individua facilmente i concetti fondamentali; per ragioni diverse aseconda della persona (scarsa applicazione allo studio, lacune precedenti, lentezzanell’apprendimento logico mnemonico) alcuni studenti dimostrano ancora conoscenze discontinue eframmentarie che sono in grado di riorganizzare solo con la guida dell’insegnante; nonostante ledifficoltà la maggior parte degli studenti ha appreso a ricercare autonomamente le conoscenze dicui necessitano.COMPETENZE Mediamente gli allievi dimostrano di sapersi esprimersi in modo semplice, macorretto, sia oralmente che in forma scritta e sono in grado di gestire con sufficienteconsapevolezza il linguaggio usando una sufficiente qualità lessicale. Alcuni studenti sannoesprimersi con correttezza, ricchezza e sicurezza nelle diverse tipologie testuali, altri incontranoancora molte difficoltà, soprattutto nell’espressione scritta che si presenta, spesso, molto semplicenel contenuto, scorretta nella forma, limitata nelle scelte lessicali, poco chiara nell’organizzazionesintattica; anche per questi allievi si è potuto comunque registrare un sufficiente miglioramentosoprattutto per quanto riguarda la ricchezza e l’organizzazione dei contenuti. CAPACITÀ Una parte degli studenti è in grado di decodificare e ricodificare dei testi in modoautonomo ed efficace, un’altra parte di loro è in grado di affrontare i propri compiti espressiviprocedendo in modo semplice ma chiaro e poi ci sono ancora alcuni che incontrano molte difficoltànel compiere i passaggi più complessi di un ragionamento, di un’associazione, di un compito discrittura e procedono in modo frammentario se non guidato dall’insegnante.
METODOLOGIA Il lavoro in classe ha avuto quale oggetto principale di applicazione il testo, letto, recitato, raccontato e analizzato, alternativamente secondo due prassi metodologiche principali: contenutistica e strutturale.
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Le lezioni sono state frequentemente frontali: l’insegnante ha introdotto l’argomento cercando di motivare gli studenti allo studio dell’argomento, ha poi offerto i prerequisiti fondamentali per affrontare i testi, ha letto e commentato in classe i testi e ha infine condotto gli studenti a riconoscere in essi tematiche, concetti e aspetti stilistici dei diversi autori, stimolando quanto più possibile il confronto diacronico e sincronico.Alcune volte le lezioni sono state impostate cercando di coinvolgere direttamente gli studenti nella tematica trattata mentre l’insegnante è intervenuto solo per precisazioni e approfondimenti.Altre volte la lezione ha preso spunto dalle conoscenze che gli studenti, pur senza esserne consapevoli, già possedevano.Altre volte ancora la lezione è partita da una serie di domande che liberamente gli alunni hanno posto alla docente dando libero sfogo alla propria curiosità.Ci sono state lezioni durante le quali la docente ha letto il libro di testo con gli studenti, indirizzandoli a riconoscere le informazioni più importanti, in altre occasioni gli studenti hanno lavorato da soli o per piccoli gruppi producendo sintesi, schemi, riassunti, in altri casi il lavoro di conoscenza concettuale è partito dall’analisi di testi critici o commenti sui quali gli studenti si sonoapplicati con lavori di comprensione di rielaborazione e confronto.Ogniqualvolta le verifiche svolte abbiano dimostrato il non raggiungimento degli obiettivi stabiliti l’insegnante ha messo in atto una strategia di supporto e recupero avvalendosi delle seguenti tecniche: attività di autocorrezione, ripresentazione dello stesso contenuto con modalità diverse, utilizzo di libri testo alternativi, studio seguito personalmente dalla docente, e quanto altro sia apparso utile in situazione.MATERIALI DIDATTICINello svolgimento delle lezioni è stato usato il seguente libro di testo: Letteratura+ La Nuova Italia editore, Vol. 3.Sono stati usati anche testi, schemi e riassunti prodotti dall’insegnante;articoli di giornale; testi e immagini tratte da internet; filmati da prodotti didattici multimediali.VERIFICHE E VALUTAZIONISono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
Prove scritte: Analisi di testi letterari e non letterari (tipologia A dell’esame di Stato) Saggi brevi (tipologia B dell’esame di Stato) Articoli di giornale (tipologia B dell’esame di Stato) Temi di attualità (tipologia C dell’esame di Stato) Temi di storia (tipologia C dell’esame di Stato) Relazioni
Prove orali: Interrogazioni Colloqui Lezioni preparate dagli studenti Approfondimenti effettuati dagli studenti Test oggettivi a risposta chiusa
Nella VALUTAZIONE sommativa finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obbiettivi prefissati in ordine al grado di conoscenza, competenza e capacità ma anche dei progressi effettuati rispetto alla situazione di inizio anno, dell’assiduità nella frequenza, dell’interesse per la materia, dell’impegno e della partecipazione al lavoro e al dialogo educativo.
Padova,15 Maggio 2015 Firma del docente Prof. Tiziano Cattin
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: StoriaInsegnante: Prof. Tiziano CattinClasse: 5^E Anno scolastico: 2014/2015
COMPORTAMENTO:
Gli studenti hanno dimostrato sufficiente interesse per la disciplina ed hanno collaborato, in alcuni casi, attivamente al dialogo educativo, soprattutto durante le lezioni; lo studio a casa è stato sufficientemente continuo per i più, approfondito e autonomo per un piccolo gruppo, superficiale e discontinuo per alcuni. È stato comunque possibile osservare, per tutti, un miglioramento rispetto alla situazione di partenza, rilevata all’inizio del triennio in termini di conoscenze, competenze e capacità. Più in dettaglio, relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettiviin termini di:
CONOSCENZE: Una parte, seppur piccola, degli studenti conosce con ed espone con e chiarezza e coerenza i fatti storici fondamentali e i loro molteplici aspetti individuandone l’importanza e orientandosi conautonomia nel tempo e nello spazio, conosce con discreta chiarezza e precisione gli operatori cognitivi fondamentali della materia e sa utilizzarli nelle ricostruzioni logico-cronologiche e di causa effetto. Permane tuttavia un cospicuo numero di allievi che incontra, invece, difficoltà nell’esposizione chiara dei fatti ed è in grado di analizzarli solo se guidati dall’insegnante.
COMPETENZE: Una piccola parte degli studenti usa con proprietà il linguaggio specifico e i concetti propri della storiografia, la maggior parte della classe ha ottenuto le stesse competenze a livello di sufficienza, un piccolo gruppo confonde ancora i termini e i concetti, talvolta non li identifica con prontezza o li esprime con difficoltà.
CAPACITÀ: Nel corso dell’anno, buona parte della classe ha messo a punto un metodo sufficientemente efficace di studio, gli studenti migliori(pochi) sono in grado di operare autonomamente collegamenti tra i fatti storici, di analizzare, confrontare e valutare le testimonianze con ordine e chiarezza; gli altri sanno operare collegamenti, analizzare e confrontare documenti e fatti solo se guidati dall’insegnante; non tutta la classe, però, ha dimostrato di saper assumere un atteggiamento critico razionale e propositivo di fronte ai fatti storici e alle conseguenze che coinvolgono il tempo presente.METODOLOGIA L’insegnamento si è avvalso dello strumento tradizionale della lezione frontale ma ha fattoampio uso anche del colloquio con gli studenti e dello studio cooperativo. Queste attività si sonobasate sulla metodologia della ricerca al fine di consolidare negli studenti un metodo di studio e direnderli consapevoli del fatto che l’apprendimento dei contenuti storici obbedisce a regole chegarantiscono la genuinità delle operazioni e il controllo dei risultati. Il lavoro pertanto si è svoltosecondo le seguenti fasi: I PROBLEMATIZZAZIONE
È stato proposto l’argomento ponendo una serie di problematiche che coinvolgano quantopiù possibile gli interessi, le abilità e l’immaginario degli studenti.
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II ANALISIa) Osservazione di documenti scritti e iconografici b) Scomposizione di fatti, fenomeni e dati in sequenze logiche, spaziali, temporali
da organizzare tramite modelli di spiegazione (sintesi, grafici, diagrammi, ecc.)c) Scomposizione del testo nelle sue parti costitutive, classificazione e organizzazione
dei dati tramite modelli di spiegazione III RELAZIONE
d) Individuazione della relazione interna tra dati appartenenti a un solo fatto o fenomeno secondo un ordine continuo o discontinuo
b) Comparazione dei dati appartenenti a fatti o fenomeni diversi con l’individuazione dianalogie e differenze.
IV. SINTESI E COMUNICAZIONE Unione con collegamenti logici, dei dati essenziali di un fatto o di un fenomeno in modo tale da poterli comunicare, oralmente o per iscritto, utilizzando una terminologia adeguata.
STRATEGIE di SUPPORTO E RECUPERO Sono state messe in atto strategie alternative di sostegno e recupero “in itinere” quali: attivitàdi autocorrezione, ripresentazione degli argomenti con modalità diversificate, utilizzazione di libridi testo alternativi, esercizi mirati, studio guidato, “tutoring” e quanto altro si sia reso utile agliallievi in difficoltà.
STRUMENTI di LAVORO Strumenti di lavoro sono stati il manuale in adozione, fotocopie fornite dalla docente, atlantestorico e geografico, carte tematiche, libri, documenti storiografici, riviste specializzate, quotidianifoto, documentari, opere cinematografiche.Testo in adozione: U. Dotti RACCONTARE LA STORIA vol.2 e 3 DE AGOSTINI editore
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verificaProve scritte:
Analisi di documenti scritti e iconografici Saggi brevi (tipologia B dell’esame di Stato) Relazioni Test oggettivi a risposta chiusa (tipologia prevista dalla terza prova dell’esame di
stato) Test semistrutturati a risposta aperta
Prove orali: Interrogazioni Colloqui Lezioni preparate dagli studenti Approfondimenti effettuati dagli studenti
Nella VALUTAZIONE sommativa finale si è tenuto conto del raggiungimento degli obbiettiviprefissati in ordine al grado di conoscenza, competenza e capacità ma anche dei progressi effettuatirispetto alla situazione di inizio anno, dell’assiduità nella frequenza, dell’interesse per la materia,dell’impegno e della partecipazione al lavoro e al dialogo educativo.
Padova, 15 Maggio 2015 Firma del docente Tiziano Cattin
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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
Anno scolastico 2014/15
RELAZIONE FINALE
Indirizzo : Agraria, Agroalimentare e Agroindustriale – Gestione Ambiente,
Territorio
Classe: 5^ E
Disciplina : Produzioni Animali
Ore di insegnamento : 2 ore settimanali : 2 ore con compresenza
DOCENTE TEORICO: Vincenzo Volini
DOCENTE TECNICO- PRATICO: Roberto Agosta
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Caratteristiche della classe
La classe è composta da 18 studenti di cui 15 maschi e 3 femmine di cui uno studentecertificato. La classe si presenta vivace ma nel complesso gestibile; solo qualcheelemento ha avuto bisogno di richiami ad un maggior autocontrollo. Quasi tutti gli alunnihanno mostrato durante l’ anno interesse per la materia con una partecipazione attiva allelezioni sia in classe che in azienda, mentre un esiguo gruppo si è impegnato poco. Il livello di scolarizzazione appare accettabile sia nel rispetto delle regole che delleconsegne. Il gruppo classe, pur eterogeneo nelle abilità cognitive e nelle competenze,manifesta complessivamente accettabili requisiti linguistici e comunicativi.
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La valutazione del profitto è stato sempre pienamente sufficiente con alcune punte moltobuone.
Conoscenze pregresse
Tutti gli studenti provengono dalla classe quarta del corso E. Le conoscenze di partenza, sia in termini lessicali che concettuali, riguardanti la Biologia e la Chimica, la Genetica generale e applicata, basi di tecnica di allevamento degli animali domestici, sono variegatie accettabili, come risulta è risultato dal test di ingresso somministrato. Per sopperire alle disparità di livello, sono state utilizzate attività di ripasso e rinforzo dei concetti di base direttamente durante lo sviluppo della disciplina.
Livelli di profitto iniziali
livello basso(voti inferiori alla sufficienza)
livello medio(voti 6-7)
livello alto(voti 8-9-10)
Numero alunni: 6 Numero alunni: 10 Numero alunni: 2
Fonti di rilevazione dei dati
■ prove d’ingresso
2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA (DALLE LINEE GUIDA)
Il docente di “Produzioni animali” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorsoquinquennale, di istruzione tecnica i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale eprofessionale: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale edantropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e letrasformazioni intervenute nel corso del tempo; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici conparticolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo,dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando glistrumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere le implicazioni etiche, sociali,scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioniindustriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
3. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
4. COMPETENZE DI BASE RAGGIUNTE (DALLE LINEE GUIDA)
Padroneggiare le conoscenze di base dell’anatomia e fisiologia animale del digerente dellespecie domestiche più diffuse, e relativi metabolismi.
Coscere ed utilizzare al meglio le diverse fonti alimentari, con particolare riguardo a quelledel territorio ed ecocompatibili
Valutare adeguatamente, secondo le moderne tecniche, il valore nutritivo degli alimentizootecnici
Stabilire collegamenti tra le tradizionali tecniche di somministrazione degli alimenti e lemoderne sia locali, che nazionali ed internazionali in una prospettiva interculturale e dellamobilità di studio e di lavoro
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5. RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI (DALLE LINEE GUIDA)
Conoscenze Abilità / Capacità
Comprensionee produzione
Valore genetico e suo miglioramento.Libri genealogici e relativa gestione.Tecniche di allevamento e metodi di riproduzione.Normative nazionale e comunitaria: di settore, sulla sicurezza ela tutela ambientale.
Definire modalità di allevamento valorizzando gli aspettiaziendali.Individuare le normative relative alle attività produttive del settorezootecnicoIndividuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientalein relazione alle attività produttive di settore
VocabolarioLessico e fraseologia adeguataad argomenti di interessegenerale, e specifica zootecnicaper gli argomenti di studio
Utilizzare in autonomia fonti diversedi informazione ai fini di una sceltalessicale adeguata al contesto.
Civiltà Aspetti socio-culturali dellazootecnia locale, nazionale einternazionale
Saper collocare all’interno delcontesto agricolo di sua provenienzatali informazioni
6. STRATEGIE ORGANIZZATIVE
MEZZI E STRUMENTI DIDATTICIMETODOLOGIE STRUMENTI
Lezioneo frontaleo partecipata
Discussione guidataLavoro
o individuale,o di gruppo,
Visite guidateAnalisi di
o documentio immagini
Relazioni, ricercheAttività di laboratorioVisione di filmati
Libro di testoDocumentiImmaginiRiproduzioniEsercizi di diverse tipologieComputerCd Rom, Dvd, audiocassette, videocassetteLaboratorio informaticoInternetAttività in stallaQuaderno di stalla
7. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
LIVELLI DI PADRONANZA
Indicatori NON RAGGIUNTO
BASE INTERMEDIO AVANZATO
Comprende Comprende il Comprende il Comprende tutte
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COMPRENSIONESCRITTA
parzialmente le informazioni richieste, confondendo il significato di termini di uso corrente
significato globale del testopur individuando solo alcune informazioni specifiche
significato globale del testo individuandone tutte le informazioni specifiche.
le informazioni esplicite e implicite e inferisce il significato di lessemi non noti; sa utilizzare strategie di lettura diversificate ed efficaci.
COMPRENSIONEORALE
Comprende il significato globale della spiegazione individuando alcune delle informazioni principali
Comprende il tipo della spiegazione ed il contesto comunicativo (registro, scopo e destinatario)
Riconosce e comprende tutte le informazioni esplicite richieste ad alcune implicite
Comprende tutte le informazioni implicite ed esplicite, inferendo il significato di elementi non noti e sa utilizzare strategie di ascolto diversificate ed efficaci
PRODUZIONEORALE
Interagisce in semplici contesti comunicativi usando con fatica strutture morfosintatticheelementari servendosi di un lessico limitato per esprimere concetti incompleti
Interagisce nei contesti comunicativi usando strutture morfosintatticheessenziali ed il lessico essenziale necessario alla comunicazione di concetti di base
Interagisce in situazioni comunicative di diversa complessità usando strutture morfosintattiche e lessico adeguati allo scopo e al destinatario con discreta autonomia dell’uso dei concetti
Interagisce in modo autonomo ed efficace in situazioni diverse, offrendo spunti di originalità e usando strutture morfosintattiche articolate e lessicoricco e pertinente per correlare adeguatamente concetti diversi
PRODUZIONE SCRITTA
Elabora i testi applicando, in modo non sempre corretto, le regole di grammatica e sintassi, usando un lessico limitato
Elabora i testi applicando autonomamentele regole di base, utilizzando un lessico semplice e adeguato al quesito posto
Elabora i testi con discreta padronanza delle strutture morfosintattiche e una buona varietà lessicale in risposta ai quesiti posti
Elabora i testi con autonomia espressiva, correttezza formale, ricchezzalessicale e spunti di originalità tra i diversi argomenti di studio.
Nota: I livelli evidenziati in grassetto si riferiscono agli obiettivi minimi.
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8. MODALITA’ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO
MODALITA’ DI VALUTAZIONE PROVE ESTRUMENTI
SCANSIONETEMPORALE
PROVEVoto
DescrittoriInterrogazione
Lezione dialogata
Simulazioni in coppia/gruppo
Relazione
Redazione di ricerche specifiche
Prove strutturate
Prove semi-strutturate
Questionari
Esercizi di pratica divarie tipologie
Lavori di gruppo
QUADRIMESTRE
tre provescritte
due prove orali
due pratiche
1-2Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio
3
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale.
4
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti fondamentali.Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.
5
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali.Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nella applicazione degli argomenti appresi.Errori nella comunicazione scritta e orale
6
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza.Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali
7
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti.
8 Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti.
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9
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
10Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche dieccezionalità.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per i casi di insuccesso nell’attività di apprendimento da parte degli studenti, sono stateutilizzate le seguenti tipologie di intervento didattico:
a. Recupero curricolare (in itinere)Nelle ore curricolari si è proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti noncompresi, con particolare attenzione a quelli fondamentali; effettuando la ripresaciclica dei contenuti con momenti di ripasso e riepilogo; si sono concentrati gli sforzisugli obiettivi minimi; focalizzando il metodo di lavoro e di studio e l’uso del libro ditesto.
b. Studio individualePer gli studenti con difficoltà di apprendimento dovute a lacune pregresse, carenzemetodologiche o difficoltà di strutturazione logica del pensiero si è proceduto ad unintervento didattico mirato con conseguente controllo sull’esecuzione delleconsegne.
9. ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI
Sono state svolte le seguenti Unità di apprendimento:
UDA (18 ore) (in collaborazione con tutto il Consiglio di classe) nella stesura delle relazioni di stage sottoforma di tesina (Power Point) e presentazione alla classe di quelle inerenti alle Produzioni Animali
I docenti Volini Vincenzo Agosta Roberto
Padova, li 14 maggio 2015
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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
Anno scolastico 2014/15
RELAZIONE FINALE
Indirizzo : Agraria, Agroalimentare e Agroindustriale – Gestione Ambiente,
Territorio
Classe: 5^ E
Disciplina : Produzioni Vegetali
Ore di insegnamento : 2 ore settimanali : 3 ore con compresenza
DOCENTE TEORICO: Tomaso Bisol
DOCENTE TECNICO- PRATICO: Claudio Sbicego
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1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Caratteristiche della classe
La classe è composta da 18 studenti di cui 14 maschi e 4 femmine; è presente unostudente certificato.La classe ha seguito le lezioni con attenzione in genere appena sufficiente, tendendo adistrarsi spesso in maniera anche poco matura.Alcuni studenti tuttavia hanno mostrato maggiore attenzione, raggiungendo risultatidiscreti o buoni (e in un caso ottimi) per quanto riguarda il profitto.
Conoscenze pregresse
Tutti gli studenti provengono dalla classe quarta del corso C. Le conoscenze di partenza, sia in termini lessicali che concettuali, riguardanti la Biologia e la Chimica, erano variegatee accettabili, come risulta dal test di ingresso somministrato. Per sopperire alle disparità dilivello, sono state utilizzate attività di ripasso e rinforzo dei concetti di base direttamente durante lo sviluppo della disciplina.
Livelli di profitto iniziali
livello basso(voti inferiori alla sufficienza)
livello medio(voti 6-7)
livello alto(voti 8-9-10)
Numero alunni: 6 Numero alunni: 10 Numero alunni: 2
Fonti di rilevazione dei dati
■ prove d’ingresso
2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA
Si vedano le Linee guida.
3. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
4. COMPETENZE DI BASE RAGGIUNTE (DALLE LINEE GUIDA)
Si vedano le linee guida.
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5. RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI
Conoscenze Abilità / Capacità
Comprensione e produzione
Si vedano le linee guida. Si vedano le linee guida.
VocabolarioSi vedano le linee guida. Si vedano le linee guida.
Civiltà Si vedano le linee guida. Si vedano le linee guida.
CONTENUTI DISCIPLINARI
UNITA’ 1: MORFOLOGIA E FISIOLOGIA DELLE PIANTE ARBOREE DA FRUTTO
1.1 SISTEMA RADICALE MORFOLOGIA, FUNZIONE E SVILUPPO NEL TERRENO. MICORRIZE, ESSUDATI RADICALI.
1.2: PARTE AEREA MORFOLOGIA DI FUSTO, BRANCHE, RAMI CLASSIFICAZIONE DELLE GEMME DIFFERENZIAZIONE E CICLO DELLE GEMME DOMINANZA APICALE DORMIENZA RAMI A LEGNO E FORMAZIONI FRUTTIFERE INDUZIONE FIORALE
1.3: FIORITURA E FECONDAZIONEh) FASI DELLA FIORITURAi) IMPOLLINAZIONE E FECONDAZIONEj) ANOMALIE DELLA FECONDAZIONE, STERILITA’k) PARTENOCARPIA E APOMISSIAl)m) 1.4: ACCRESCIMENTO DEI FRUTTI E MATURAZIONEn) MODELLI E FASI DI ACCRESCIMENTO o) COLATURA E CASCOLAp) FATTTORI CHE INFLUENZANO LA MATURAZIONEq) IL CLIMATERIOr) TRASFORMAZIONI BIOCHIMICHE DURANTE LA MATURAZIONE
PARTE 2: PROPAGAZIONE E IMPIANTO
2.1: TECNICHE DI PROPAGAZIONE TALEE, PROPAGGINE, MARGOTTA, INNESTO, MICROPROPAGAZIONE SCOPI E TECNICHE DELL’INNESTO
69
2.2: IMPIANTO DI UN FRUTTETO CRITERI DI SCELTA DI SPECIE, CV. E PORTAINNESTI LAVORAZIONI PREPARATORIE AL TERRENO MATERIALI NECESSARI ALL’IMPIANTO COTICO ERBOSO
PARTE 3: TECNICHE COLTURALI
U.D. 1 GESTIONE DEL TERRENO SCOPI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO INERBIMENTO TOTALE E PARZIALE PACCIAMATURA
U.D.2 BILANCIO IDRICO E GESTIONE DELLA RISORSA ACQUA FABBISOGNO IDRICO DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI DA CUI
DIPENDE CALCOLO DEL FABBISOGNO IDRICO PRINCIPALI SISTEMI DI IRRIGAZIONE IN FRUTTICOLTURA
U.D. 3. CONCIMAZIONE FABBISOGNO NUTRIZIONALE DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI DA CUI
DIPENDE
PARTE 4: POTATURA E RACCOLTA
(svolta all’interno della parte speciale)
PARTE 5: QUALITA’ E CONSERVAZIONE (cenni)
PARTE 6: LE COLTURE ARBOREE
U.D. 1: VITE
U.D. 2: MELO
U.D. 3: PESCO
U.D. 4: CILIEGIO (svolto in lingua inglese - CLIL)
IMPORTANZA ECONOMICA E DIFFUSIONEORIGINECLASSIFICAZIONE BOTANICAMORFOLOGIA, FISIOLOGIA E FENOLOGIA ESIGENZE AMBIENTALIPRINCIPALI CULTIVAR ED EVOLUZIONE degli
STANDARD VARIETALICRITERI DI SCELTA CULTIVARPROPAGAZIONEFORME DI ALLEVAMENTOCRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN NUOVO
IMPIANTOPOTATURA E TECNICA COLTURALEINTERVENTI SPECIFICICARATTERISTICHE QUALITATIVE PRODOTTO
6. STRATEGIE ORGANIZZATIVE
MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI
70
METODOLOGIE STRUMENTILezione
4. frontale5. con LIM (visione di filmati)6. partecipata
Laboratorio di agronomiaLavoro individuale e di gruppo
Libro di testoDocumentiImmaginiLIM
7. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Nota: I livelli evidenziati in grassetto si riferiscono agli obiettivi minimi.
8. MODALITA’ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO
71
LIVELLI DI PADRONANZA
Indicatori NON RAGGIUNTO
BASE INTERMEDIO AVANZATO
COMPRENSIONESCRITTA
Comprende parzialmente le informazioni richieste, confondendo il significato di termini di uso corrente
Comprende il significato globale del testopur individuando solo alcune informazioni specifiche
Comprende il significato globaledel testo individuandone tutte le informazioni specifiche.
Comprende tutte le informazioni esplicite e implicite einferisce il significatodi lessemi non noti; sa utilizzare strategie di lettura diversificate ed efficaci.
COMPRENSIONE ORALE
Comprende il significato globale della spiegazione individuando alcune delle informazioni principali
Comprende il tipo della spiegazione ed il contesto comunicativo (registro, scopo e destinatario)
Riconosce e comprende tutte le informazioni esplicite richieste ad alcune implicite
Comprende tutte le informazioni implicite ed esplicite,inferendo il significato di elementi non noti e sa utilizzare strategie di ascolto diversificate ed efficaci
PRODUZIONEORALE
Interagisce in semplici contesti comunicativi usando con fatica strutture morfosintatticheelementari servendosi di un lessico
Interagisce nei contesti comunicativi usando strutturemorfosintatticheessenziali ed il lessico essenziale necessario alla comunicazione
Interagisce in situazioni comunicative di diversa complessità usando strutture morfosintattiche elessico adeguati allo scopo e al destinatario con
Interagisce in modo autonomo ed efficace in situazionidiverse, offrendo spunti di originalità eusando strutture morfosintattiche articolate e lessico ricco e pertinente per correlare
MODALITA’ DI VALUTAZIONE PROVE ESTRUMENTI
SCANSIONETEMPORALE
PROVEVoto
DescrittoriInterrogazione
Lezione dialogata
Prove strutturate
Prove semi-strutturate
Questionari
Esercizi di pratica divarie tipologie
QUADRIMESTRE
tre provescritte
prove orali direcupero
prove pratiche
1-2Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio
3
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite.Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale.
4
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti fondamentali.Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.
5
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali.Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nella applicazione degli argomenti appresi.Errori nella comunicazione scritta e orale
6
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza.Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali
7
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti.
8
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti.
9 Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
72
Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
10Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche dieccezionalità.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per i casi di insuccesso nell’attività di apprendimento da parte degli studenti, sono stateutilizzate le seguenti tipologie di intervento didattico:
a. Recupero curricolare (in itinere)Nelle ore curricolari si è proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti noncompresi, con particolare attenzione a quelli fondamentali; effettuando la ripresaciclica dei contenuti con momenti di ripasso e riepilogo; si sono concentrati gli sforzisugli obiettivi minimi; focalizzando il metodo di lavoro e di studio e l’uso del libro ditesto.
b. Studio individualePer gli studenti con difficoltà di apprendimento dovute a lacune pregresse, carenzemetodologiche o difficoltà di strutturazione logica del pensiero si è proceduto ad unintervento didattico mirato con conseguente controllo sull’esecuzione delleconsegne.
I docenti Tomaso Bisol Claudio Sbicego
Padova, li 14 maggio 2015
73
ISI "Duca degli Abruzzi" – PadovaAnno scolastico 2014-2015
CLASSE QUINTA sez. E
RELAZIONE CONCLUSIVA di Estimo Agrario
Docente:Morara Claudia
Docente tecnico-pratico: Massimino Giuseppe
ComportamentoLa classe è formata da 18 alunni, di cui 4 sono ragazze. In questa classe è presente
un alunno certificato.
La classe ha mostrato incostanza di partecipazione e di impegno per tutto l'anno
scolastico. Alcuni studenti però hanno gradualmente migliorato l'atteggiamento verso la
materia mostrando interesse e studiando con metodo accettabile. Nella classe, i
comportamenti sono risultati consoni alle regole di vita comunitaria.
Conoscenze e competenze di partenza
I debiti pregressi sono stati man mano recuperati, anche se in alcuni casi in modo
superficiale o frammentario per alcuni alunni, le difficoltà nei confronti della materia
sembravano superate dagli alunni, senonché per alcuni elementi le difficoltà sono
ricominciate, non essendo la preparazione sostenuta da un adeguato lavoro di rielaborazione
personale. Si è potuto osservare una scarsa abitudine al lavoro autonomo di rielaborazione
interdisciplinare richiesto specificatamente dalla materia, successivamente nel corso
dell’anno si è notato un miglioramento, verso la fine, per quasi tutti gli studenti.
Obiettivi formativi e didattici raggiunti in entrambe le materie.
A) Conoscenze
Gli alunni che si sono impegnati hanno acquisito conoscenze adeguate degli
argomenti, mentre per altri permangono informazioni assimilate in modo insufficiente. Le
potenzialità dei singoli, tranne per pochi casi, non sono state completamente utilizzate.
B) Competenze
Una parte della classe si è dimostrata capace di rielaborare i concetti spiegati,
dimostrando capacità di analisi e di assimilazione personale anche se in modo incostante,
tanto da saperle applicare in modo corretto e autonomo, qualche alunno trova ancora
difficoltà ad applicare con completa autonomia le nozioni apprese per risolvere situazioni
professionali di media difficoltà.
C) Capacità
Molti alunni hanno dimostrato capacità di analisi e di rielaborazione, utilizzando i
concetti appresi e collegandoli con la realtà fondendo i saperi teorici delle varie discipline per
74
utilizzarli nella risoluzione dei problemi estimativi. Alcuni non hanno ancora raggiunto una
sicura padronanza delle procedure e necessitano di aiuto.
ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING, LEGISLAZIONE:
Gli obiettivi didattici, riferiti alle conoscenze, competenze e capacità, sono stati:
- conoscenza ed applicazione dei principali metodi estimativi prevalentemente in ambito
rurale
- acquisizione di conoscenze, sempre finalizzate al campo estimativo, che provengono
dal Diritto Agrario
- analisi economiche riguardanti giudizi di convenienza nell'ambito dei miglioramenti
fondiari
- acquisizione di conoscenze Catastali (cartografia, modulistica in vigore).
Per la parte teorica, le lezioni sono state svolte, di regola, con insegnamento frontale.
Durante la spiegazione e le verifiche orali, gli studenti sono stati portati ad una partecipazione
attiva attraverso l'uso di domande-stimolo e l'esposizione di fatti legati alla loro personale
esperienza. Le diverse tematiche sono state affrontate con modalità più snella per di
affrontare tutti i punti che la materia prevede, ma gli studenti sono stati guidati a compiere
autonomamente riflessioni sui diversi argomenti oggetto delle lezioni. Questo passaggio è
stato per alcuni, fondamentale per capire la complessità delle competenze e conoscenze
richieste e utilizzate.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO fino al 15 maggio
- ripasso matematica finanziaria 10 ore (settembre)- successioni: 15 (ottobre)- ripasso bilancio estimativo 10 (ottobre- dicembre)- estimo generale e stima fondi rustici 15 (gennaio)- stima dei frutteti 5 (febbraio)- stima dei frutti pendenti 5 (febbraio)- consorzi e danni 10 (marzo)- miglioramenti fondiari: 5 (marzo)- espropriazioni: 8 (aprile)- estimo legale: servitù e usufrutto 10 (aprile)- catasto terreni e fabbricati: 10 (maggio)
Le ore totali di lavoro svolto in classe sempre alla data del 15 Maggio (esercitazioni comprese) risultano essere 114
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Criteri e strumenti di valutazione
Per le verifiche orali, le valutazioni sono state attribuite seguendo la griglia di
valutazione approvata dal Collegio Docenti; per le verifiche fatte in forma scritta, redatte in
forma di domande a risposta breve che hanno fatto riferimento ai processi cognitivi di
conoscenza, applicazione e analisi, si è individuato il punteggio massimo della prova, lo si è
suddiviso in parti uguali e a ciascuna è stato collegato un voto in decimi.
STRATEGIE ADOTTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
L'anno scolastico è stato condotto seguendo per la maggior parte delle lezioni un metodo
d'insegnamento tradizionale, anche se sono stati usati ausili didattici quali lavagne luminose,
programmi di informatica o altro.
Ho sempre sollecitato gli studenti a intervenire con domande, cercando in questo modo di
risvegliare l'interesse nei confronti della trattazione dei temi.
La classe a questo proposito ha dimostrato di essere predisposta a dialogare anche se
partendo da preparazioni diversificate.
Ho fortemente privilegiato le esposizioni e la risoluzione di brevi problemi.
Oltre a questo va ricordato che le ore di esercitazione settimanali sono state indirizzate allo
svolgimento di simulazioni alla lavagna e nel ripasso di argomenti già trattati.
Padova, 10 maggio 2015.
docente teorico
docente tecnico pratico
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ISI "Duca degli Abruzzi" – PadovaAnno scolastico 2014-2015
CLASSE QUINTA sez. E
RELAZIONE CONCLUSIVA di
Gestione Ambiente e Territorio
Docente:Morara Claudia
ComportamentoLa classe è formata da 18 alunni, di cui 4 sono ragazze. In questa classe è presente
un alunno certificato.
La classe ha mostrato incostanza di partecipazione e di impegno per tutto l'anno
scolastico. Alcuni studenti però hanno gradualmente migliorato l'atteggiamento verso la
materia mostrando interesse e studiando con metodo accettabile. Nella classe, i
comportamenti sono risultati consoni alle regole di vita comunitaria.
Conoscenze e competenze di partenza
I debiti pregressi sono stati man mano recuperati, anche se in alcuni casi in modo
superficiale o frammentario per alcuni alunni, le difficoltà nei confronti della materia
sembravano superate dagli alunni, senonché per alcuni elementi le difficoltà sono
ricominciate, non essendo la preparazione sostenuta da un adeguato lavoro di rielaborazione
personale. Si è potuto osservare una scarsa abitudine al lavoro autonomo di rielaborazione
interdisciplinare richiesto specificatamente dalla materia, successivamente nel corso
dell’anno si è notato un miglioramento, verso la fine, per quasi tutti gli studenti.
Obiettivi formativi e didattici raggiunti.
A) Conoscenze
Gli alunni che si sono impegnati hanno acquisito conoscenze adeguate degli
argomenti, mentre per altri permangono informazioni assimilate in modo insufficiente. Le
potenzialità dei singoli, tranne per pochi casi, non sono state completamente utilizzate.
B) Competenze
Una parte della classe si è dimostrata capace di rielaborare i concetti spiegati,
dimostrando capacità di analisi e di assimilazione personale anche se in modo incostante,
tanto da saperle applicare in modo corretto e autonomo, qualche alunno trova ancora
difficoltà ad applicare con completa autonomia le nozioni apprese per risolvere situazioni
professionali di media difficoltà.
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C) Capacità
Molti alunni hanno dimostrato capacità di analisi e di rielaborazione, utilizzando i
concetti appresi e collegandoli con la realtà fondendo i saperi teorici delle varie discipline per
utilizzarli nella risoluzione dei problemi estimativi. Alcuni non hanno ancora raggiunto una
sicura padronanza delle procedure e necessitano di aiuto.
GESTIONE AMBIENTE e TERRITORIO
Gli obiettivi didattici, riferiti alle conoscenze, competenze e capacità, sono stati:
- Attitudini e classificazioni dei territori.
- Competenze degli organi amministrativi territoriali.
- Interventi a difesa dell’ambiente.
- Normativa ambientale e territoriale.
- Tipologie del paesaggio e caratteristiche connesse.
- Valutazione d’impatto ambientale (cenni)
COMPETENZE SPECIFICHE:
identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;
organizzare attività produttive ecocompatibili;
gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti eassicurando tracciabilità e sicurezza;
interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attivitàagricole integrate;
realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati allecaratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
Le ore di lezione svolte al 15 maggio sono risultate complessivamente 90.
Criteri e strumenti di valutazione
Per le verifiche orali, le valutazioni sono state attribuite seguendo la griglia di
valutazione approvata dal Collegio Docenti; per le verifiche fatte in forma scritta, redatte in
forma di domande a risposta breve che hanno fatto riferimento ai processi cognitivi di
conoscenza, applicazione e analisi, si è individuato il punteggio massimo della prova, lo si è
suddiviso in parti uguali e a ciascuna è stato collegato un voto in decimi.
STRATEGIE ADOTTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
L'anno scolastico è stato condotto seguendo per la maggior parte delle lezioni un metodo
d'insegnamento tradizionale, anche se sono stati usati ausili didattici quali lavagne luminose,
programmi di informatica o altro soprattutto per la ricerca di materiali in quanto il libro in uso di
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Gestione, Ambiente e Territorio, non è risultato soddisfacente.
Ho sempre sollecitato gli studenti a intervenire con domande, cercando in questo modo di
risvegliare l'interesse nei confronti della trattazione dei temi.
La classe a questo proposito ha dimostrato di essere predisposta a dialogare soprattutto in
riferimento a quegli alunni che hanno seguito una preparazione più costante, per gli altri gli
interventi erano più occasionali.
Ho fortemente privilegiato le esposizioni e la risoluzione di brevi problemi.
Padova, 10 maggio 2015.
docente teorico
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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI -
PADOVA
cl. 5Ea.s. 2014-2015
Materia: Scienze Motorie e Sportive Prof: Doni
Samuele
RELAZIONE FINALE
Situazione di partenza
Gli allievi/e sono partiti con un livello delle conoscenze e competenze buono.Il livello comportamentale e la partecipazione sono state ottime, come pure l’interesse per la materia e la disponibilità al dialogo, sempre corretto il comportamento. La classe ha seguito il programma di Scienze Motorie con il sottoscritto solo nell’ultimo anno.
Finalità/Obiettivi
Conoscenze: le conoscenze specifiche, si possono considerare buone per la quasi totalità degli allievi.Capacità: gli allievi sono in grado di ricoprire ruoli vari negli sport di squadra, esprimere correttamente le proprie attitudini nelle attività sportive individuali.Competenze: in generale gli allievi sono in grado di affrontare molti degli argomenti svolti con risultati molto buoni.Obiettivi minimi: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali e di squadra, sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico.
Contenuti disciplinari generali e specifici
Pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco e difesa. Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo, difesa a uomo, a zona, attacco zona, attacco uomo, uno contro uno, dai e vai, dai e cambia, dai e segui. Presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo, marcamento. Pallamano: palleggio, passaggio, tiro, tiro in sospensione, difesa, marcatura, tre passi.Badminthon: gioco in coppia, regolamento del servizio, punteggio, dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Tennis Tavolo: servizio, dritto, rovescio, schiacciata, taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea e sul ghiaccio, andature varie, avanti, indietro, zig-zag.Arrampicata sportiva: su parete attrezzata artificiale, con scarpette specifiche per il free-climbing.Hit ball: regole e strategie di gioco.Calcio a 5:conoscenza della disciplina ed esecuzione dei fondamentali individuali; regole e strategie di gioco.Atletica leggera: corsa veloce, lancio del vortex.
Criteri metodologici
Lezione frontale, lavoro di gruppo, in coppia, individuale.
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Strumenti di lavoro
Palestra e spazi esterni (pista atletica, campo da calcetto, campo da calcio) attrezzature specifiche.
Verifiche e criteri di valutazione:
Si è tenuto conto della conoscenza degli allievi e del loro percorso, valutando le abilità motorie tramite osservazione e il conseguimento delle mete collettive quali: creatività, socializzazione, impegno e partecipazione al dialogo educativo.
Padova, 11/05/2015 Prof. Samuele Doni
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE BERTAZZO RITARELIGIONE CATTOLICA CLASSE 5E
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE A Conoscono la ragion d’essere delle religioni.B Sanno definire il razzismo.C Conoscono l’importanza per l’uomo di giungere alla propria “realizzazione”.D Sanno distinguere tra sessualità e genitalità.D1 Sanno riconoscere il carattere “intelligente” dell’istinto sessuale.E Conoscono il significato del termine globalizzazione i suoi aspetti positivi e negativi.
COMPETENZE A Dimostrano interesse e disponibilità a studiare il fatto religioso.B Sanno impostare una ricerca religiosa distinguendo i fatti dalle opinioni e dalle interpretazioni.C Sanno cogliere il significato che un messaggio religioso ha per la propria esistenza oggi.
CAPACITA’-A Sanno riflettere sulle implicazioni sociologiche, antropologiche e religiose nelle tematiche della
legalità e della globalizzazione.B Hanno consapevolezza del ruolo spirituale e sociale della Chiesa.
2 METODOLOGIEFASI DI LAVORO – Ogni Unità Didattica è stata suddivisa in quattro momenti: fase problematizzante, l’evocazione di una determinata esperienza del ragazzo, la
constatazione di fatti, eventi, oggetti… atti a creare problema, è il momento motivazionale incui si crea o si accentua l’interesse del ragazzo per una data area di indagine; la concentrazionedell’attenzione su un particolare problema scelto come centrale tra tanti altri periferici; laformulazione dell’obiettivo preciso che si vuole raggiungere;
fase dell’informazione, o raccolta dei dati occorrenti mediante consultazione di fonti scritte,esplorazione dell’ambiente, contatti con persone;
fase dell’elaborazione critica, la classificazione catalogazione delle informazioni raccolte,confronto tra le interpretazioni emerse, ricerca di criteri per un giudizio, valutazione della odelle soluzioni proposte;
fase della valutazione finale, oltre alla verifica dell’ipotesi di lavoro si esaminano iprocedimenti seguiti, la funzionalità degli strumenti utilizzati, la qualità della partecipazioneindividuale e collettiva, il valore dei risultati acquisiti.
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3 MATERIALI DIDATTICI
UNITA’ DIDATTICHELE DOMANDE DI SENSO DELL’UOMO
Materiale in Power Point realizzato dal docente.
RAZZISMO Visione film e materiale in Power Point di sintesi realizzato dal docente.
L’ESISTENZA DI UNA VITA OLTRE QUESTA VITA
Visione film e materiale in Power Point di sintesi realizzato dal docente.
LA RISPOSTA CRISTIANA ALLE DOMANDE DI SENSO Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
LA SESSUALITA’ UMANA E CRISTIANAVisione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
SOFFERENZA REDENZIONE E RESURREZIONE Visione film e materiale in Power Point di
sintesi realizzato dal docente.
LEGALITA’ E GLOBALIZZAZIONE Visione film e materiale in Power Point di sintesi realizzato dal docente.
4 TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATESolo verifiche orali per valutare la qualità della partecipazione individuale e collettiva
Prof.ssa Rita Bertazzo
83
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA
“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
Anno scolastico 2014/15
RELAZIONE FINALE
Classe: 5^ E (ind. Agroalimentare e Agroindustria- Gest. Amb. Terr.)
Disciplina : TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
Ore di insegnamento : 2 ore settimanali (1 teorica, 1 pratica)
DOCENTE Teorico: Bottegal Mariangela
DOCENTE Tecnico Pratico: Lazzarini Romeo
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10. VALUTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 18 studenti, di cui 14 maschi e 4 femmine. Uno studente è
certificato e non ha partecipato alle lezioni di questa disciplina in quanto impegnato nelle
attività previste dal suo P.E.I.
Gli studenti della classe sono risultati abbastanza solidali e integrati fra loro, in grado di
organizzare e svolgere lavori di gruppo sia in classe sia in laboratorio, durante le attività
pratiche. Quasi tutti gli alunni hanno dimostrato interesse per la materia e gli argomenti
trattati. Solo un piccolo gruppo tendeva a distrarsi e doveva essere richiamato. Dal punto
di vista del profitto e dell’impegno, il livello della classe risulta eterogeneo e può essere
considerato mediamente sufficiente, anche se vi sono degli alunni che hanno raggiunto
risultati più che soddisfacenti. Le difficoltà di qualche alunno, invece, sembrano dovute ad
un impegno a volte scarso ed inadeguato, oltre che ad lacunosa preparazione di base. Per
recuperare tali difficoltà, nelle ore curricolari gli insegnanti hanno proceduto alla revisione
per tutta la classe dei concetti non compresi, con particolare attenzione a quelli
fondamentali. È stata effettuata una ripresa ciclica dei contenuti con momenti di ripasso e
riepilogo.
Dato il limitato tempo a disposizione (due ore, di cui soltanto una teorica, distribuite in
quinta e sesta ora) per svolgere un vasto programma e le difficoltà riscontrate in itinere,
non è sempre stato possibile organizzare attività di approfondimento per i temi trattati.
Le visite didattiche svolte presso aziende hanno consolidato le conoscenze acquisite e
stimolato l’acquisizione di nuove competenze.
11. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA (da programmi ministeriali)
A conclusione dell’anno scolastico, lo studente dovrà essere in grado di:
- utilizzare modelli appropriati per analizzare i fenomeni e interpretare dati sperimentali;
- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei
luoghi di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo;
- padroneggiare gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo, riconoscendo
gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità della propria attività lavorativa;
- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e
ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali.
85
12. CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI E PRATICI
CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI
INDUSTRIA ENOLOGICA Uva e mosto:
L'uva: composizione, maturazione, vendemmia.
Enopolio e vasi vinari.
Pigiatura, sgrondo, torchiatura.
Composizione del mosto.
Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto.
Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Approfondimento.
Proprietà e impiego dell'anidride solforosa.
Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione:
9. Fermentazione alcolica e prodotti secondari. Fermentazione gliceropiruvica.
10. Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso,
vinificazione in bianco.
Maturazione e stabilizzazione del vino:
Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul
vino.
Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche
di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento.
s) Difetti e malattie dei vini.
Vini speciali:
Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG
Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat
Aceto e sottoprodotti dell’industria enologica:
Gli agenti dell’acetificazione
Chimismo dell’acetificazione
Principali processi tecnologici di produzione
Maturazione e invecchiamento
Aceto balsamico tradizionale e aceto balsamico di Modena
Limiti analitici di legge
Sottoprodotti dell’industria enologica
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I reflui enologici
Alla data odierna risulta ancora da sviluppare parte del seguente programma che si svolgerà
nei rimanenti tempi scolastici:
Birra:
Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra.
Ripasso generale sui principali temi inerenti l’INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.
CONTENUTI DISCIPLINARI PRATICI (IN LABORATORIO DI CHIMICA)
- Determinazione degli zuccheri (Rifrattometrica, densimetrica, chimica Fehling)
- Determinazione T.A.V. (Malligand e distillazione,)
- Determinazione acidità volatile (Cazenave)
- Determinazione acidità totale
- Determinazione SO2 libera e combinata
- Determinazione estratto secco totale (met per evaporazione, Tabariè e Bosia)
- Analisi aceto (acidità totale, grado alcolico residuo, estratto secco)
- Analisi birra ( T.A.V. estratto secco e grado saccarometrico)
ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI INFORMATICA
- Elaborazioni dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio con le principali tecniche di analisi del vino. Confronto
tra dati teorici e dati sperimentali. Valutazione dei prodotti analizzati.
- Stesura di relazioni finali.
13. RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA’
CONOSCENZE:
Conoscere le tecnologie speciali per l’enologia, gli aspetti microbiologici ed
enzimatici dei processi delle diverse filiere produttive.
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Conoscere la costituzione chimica delle componenti dell’uva, e la relativa
importanza per il prodotto finito Descrivere il biochimismo della fermentazione alcolica e delle fermentazioni
lattiche. Comprendere gli equilibri chimici che si instaurano nel mosto/vino e le
possibili alterazioni chimiche e microbiologiche Descrivere le modificazioni biochimiche che avvengono durante l’invecchiamento
dei vini e durante la maturazione.
Descrivere le linee tecnologiche di vinificazione( tradizionale e particolari);
Saper spiegare i processi di trasformazione e di alterazione dei prodotti caseari Saper classificare i prodotti alimentari in base alla tecnologia di lavorazione ed alle
denominazioni (vino, latte e derivati, olio)
Analisi chimico-fisiche delle materie prime e dei prodotti trasformati determinandone
le caratteristiche qualitative in termini legali.
COMPETENZE:
capacità di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la
qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati;
gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei
prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza; Collegare tra loro i concetti di qualità, trasparenza, tracciabilità e sicurezza dei
processiproduttivi e trasformativi
Promuovere la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle
caratteristiche territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
gestire il corretto smaltimento e riciclaggio dei rifiuti
utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul
prodotto
controllare i processi biochimici che avvengono durante tutte le fasi di
trasformazione di un prodotto
Individuare analiticamente eventuali frodi alimentari
Esser capaci di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a
migliorare la qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati
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ABILITA’:
Individuare le linee trasformative più adatte alla qualità delle produzioni e ai livelli
tecnici realizzabili. Definire le modalità operative per la realizzazione dei singoli processi. Rilevare gli aspetti microbiologici delle operazioni generali di trasformazione Comprendere e prevenire i processi di alterazioni chimiche e microbiologiche dei
prodotti Individuare le fasi tecnologiche delle tecniche di conservazione Prevedere sistemi di manutenzione ordinaria nel corso dei processi. Individuare criteri e sistemi per il trattamento dei reflui. Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle
attività produttive di settore
14. STRATEGIE ORGANIZZATIVE
MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI
METODOLOGIE STRUMENTILezione
frontalemultimedialepartecipata
Discussione guidataLavoro
o di gruppo,
o simulazioni
Visite guidate
Progetti interdisciplinari: obiettivi attesi,monitoraggio in itinere, adattamento, analisidei risultati finaliRelazioni, ricercheAttività di laboratorio
Libro di testo
Esercizi di diverse tipologie
Computer
Laboratorio di chimica
Laboratorio informatico
6. VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Sono state scolte valutazioni orali, scritte e pratiche. Nel secondo quadrimestre è stata
svolta una simulazione di Terza Prova dell’esame di Stato, secondo la tipologia B.
89
Nelle valutazioni si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti, dell’uso di un
linguaggio appropriato, dell’impegno personale, del miglioramento rispetto ai livelli di
partenza, della partecipazione all’attività educativa e didattica, nonché del comportameto e
del lavoro svolto durante le attività pratiche in laboratorio, della capacità di interpretare in
modo critico e rielaborare i dati sperimentali ottenuti. Nelle valutazioni pratiche si è tenuto
conto anche dell’impegno e dell’interesse dimostrato per la disciplina.
Padova, 15/05/15Prof. Mariangela Bottegal
Prof. Romeo Lazzarini
90
ANNO SCOLASTICO: 2014/2015 CLASSE: 5^ E
GENIO RURALE
RELAZIONE FINALE
PROF. Gabriella Cabras
PROF. Luigi Dal Prà
91
RELAZIONE SULLA CLASSE:
A. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE:
La classe è formata da 18 allievi di cui 4 ragazze, tutti provenienti dalla 4°E, nellaclasse è presente uno studente certificato.
B. LIVELLO COMPORTAMENTALE:
Durante il corso dell’anno scolastico non sono sorti problemi per mancanzedisciplinari, l’atteggiamento degli studenti è stato sufficientemente collaborativo eimpegnato nelle attività proposte durante le lezioni. Gli studenti, che conosco dalloscorso anno, hanno dimostrato affiatamento e un buon rapporto fra di loro e con ilgruppo di insegnanti, così come confermato dagli stessi colleghi durante gli incontridei Consigli di classe.
LIVELLO DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE:
Sono stati svolti gli argomenti del programma così come previsto nel piano dilavoro, qualche rallentamento c’è stato nel periodo tra fine Febbraio e Aprile a causadi qualche interruzione delle lezioni per impegni fuori sede degli studenti: visite/stageed altro.
Alcune moduli sono stati trattati anche lo scorso anno ed approfonditiquest’anno; la parte riguardante Statica delle costruzioni è stata affrontata soltantodurante il corso di quest’anno scolastico. Quest’ultimo argomento (più impegnativoper i necessari richiami a conoscenze di fisica e matematica ed anche perché legato aconcetti astratti) li ha interessati in misura minore rispetto ad altre parti delprogramma, tuttavia nonostante qualche difficoltà i concetti di base sono statirecepiti in modo sufficiente dalla maggior parte degli studenti.
La scolaresca non ha evidenziato particolari problematiche o difficoltà per
Genio Rurale perché, durante il triennio ha avuto la possibilità, nelle varie discipline,di affrontare tematiche legate al ricovero degli animali. Devo sottolineare, inoltre, cheho avuto modo di apprezzare la ricaduta didattica delle visite nelle aziendezootecniche e degli stage, effettuati questo anno ed il precedente, che hanno visto glialunni proficuamente impegnati, permettendo loro di essere consapevoli delleproblematiche che si devono affrontare nel settore zootecnico. Infatti, per alcuniapprofondimenti è stato possibile avvalersi del lavoro svolto anche negli anniprecedenti: sono stati organizzati dai docenti di materie professionali visite didattiche
92
in aziende zootecniche con stalle moderne (per bovini da latte e da ingrasso) dovegli studenti hanno potuto valutare le soluzioni costruttive adottate per le varie zonedella stalla: materiali, impianti utilizzati, disposizione delle zone, ecc.
Per i motivi sopra esposti il livello di conoscenza e di capacitàcomplessivamente raggiunto dalla scolaresca è mediamente più che sufficiente,risultati discreti sono stati raggiunti da qualche studente veramente motivato edinteressato che ha seguito con regolarità ed impegno soprattutto gli ultimi tre anni delcorso, durante i quali vengono sviluppate le materie professionali.
L’elenco delle aziende visitate è riportato nella parte generale del documentodel 15 Maggio.
TEMPI DI SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Le ore di lezione fino al 10 Maggio 2014 sono state 38 effettive, alcune lezioni non si sonosvolte per impegni della classe quali: visite d’istruzione, assemblee studenti, stage, ecc.
Delle 38 ore di lezione effettive: 26 ore circa sono state dedicate allo svolgimento degli obiettivi di sviluppo dei moduli ed
alle interrogazioni 12 sono state dedicate alla stesura dei compiti, esercizi, approfondimenti su internet ecc.
Viaggi e visite di istruzione : sono stati effettuati stage di 2 settimane presso aziende,alcune operanti nel settore zootecnico, visite didattiche e varie altre attività elencatenel documento generale di presentazione della classe.
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-
STRUMENTI DI INSEGNAMENTO
Il libro di testo:Roberto Chiumenti - “Costruzioni rurali”-
Casa editrice: EDAGRICOLE
VERIFICHE
Prove effettuate:- interrogazioni di tipo tradizionale sugli argomenti trattati- colloqui in classe- compiti scritti- questionari a risposta breve, simulazioni di terze prove d’esame di stato.
VALUTAZIONE
Elementi fondamentali della valutazione:- conoscenza dei contenuti- comprensione degli argomenti- utilizzo corretto del linguaggio tecnico.Per la griglia di valutazione si fa riferimento a quella indicata nel P.O.F.
94
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “DUCA DEGLI ABRUZZI” PADOVA PROGRAMMA SVOLTO a. s. 2014/2015 classe 5 E GENIO RURALE OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTISAPER INDIVIDUARE E SCEGLIERE IMATERIALI PER L’ESECUZIONE DELLECOSTRUZIONI
Conoscere le caratteristiche dei materiali più utilizzate per costruzioni edili e per fabbricatirurali (dal testo da pag. 10 a pag.47)
Pietre naturaliLateriziLegnoMalte e leganti in genereCemento armatoMetalliVetroMaterie plastiche, materiali isolanti
CONOSCENZA DEGLI ELEMENTICOSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO
Conoscere le tipologie esistenti Saper scegliere le tipologie più idonee al tipo
di edificio
(dal testo da pag. 64 a pag. 106)
Tipologie di fondazioni (dirette e indirette)Tipologie di separazione verticale (murature)Tipologie di separazione orizzontale (solai)Tetti e copertura del tettoPavimentazioniScale e progettazione di una scalaInfissiPrefabbricazione totale o parziale
DIMENSIONAMENTO DI UNA STALLA PERBOVINE DA LATTE
Saper individuare le tipologie idonee per idiversi tipi di stabulazione e di allevamento
Conoscere gli impianti connessi ai vari tipi diallevamento
(dal testo da pag.170 a pag. 213)
Stalle per bovini da latteStalle a stabulazione fissa (cenni storici)Stalle a stabulazione libera Elementi costitutivi di una stallaCriteri di scelta e parametri dimensionali per lezone: riposo, corsia di alimentazione, mangiatoia,rastrelliera auto catturante, corsia diforaggiamento, ecc, criteri di sceltaSala mungitura: dimensionamento numeroposte,tipologia e caratteristiche delle sale eimpiantiImpianti di mungitura meccanicaImpianti di trasporto e accumulo deiezioniTipologia e caratteristiche delle sale di mungiturae impianti
DIMENSIONAMENTO DI UNA STALLA PERBOVINI DA INGRASSO Saper individuare le tipologie idonee per i
diversi tipi di stabulazione e di allevamento Conoscere gli impianti connessi ai vari tipi di
allevamento(dal testo da pag.234 a pag. 244)
Elementi costitutivi di una stallaStabulazione “all’aperto” e “al coperto”Impianti di smaltimento delle deiezioni, impiantidi trasporto e accumulo deiezioniLa distribuzione degli alimenti
DIMENSIONAMENTO DI STRUTTURE DISTOCCAGGIO
Strutture di stoccaggio dei reflui zootecnici Strutture per conservazione di foraggi e cerealiDa ultimare dopo il 15 Maggio 2015
La gestione delle deiezioniDimensionamento di concimaie a plateaDimensionamento di fienili
Rappresentanti di classe: Il Docente:
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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
ANNO SCOLASTICO 2014 / 2015
Classe: 5E Indirizzo: GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIODisciplina: MATEMATICA Ore settimanali: n. 3Docente: prof.ssa CHIARA MARZOTTO
PROGRAMMA SVOLTO
Volume 4 Competenze 1 2 3
Conoscenze Abilità Periodo
CAP. 12 - 13
I limitie funzioni continue
x x Definizione Regole di calcolo Forme indeterminate Teoremi fondamentali sui
limiti (solo enunciati) Limiti notevoli Infiniti e infinitesimi Ricerca degli asintoti
orizzontali, verticali obliqui Definizione di funzione
continua e teoremi (solo enunciati)
Le discontinuità Studio della continuità di
una funzioneuna funzione
Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni
Calcolare limiti nelle forme indeterminate
Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli
Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto
Calcolare gli asintoti (verticali, orizzontali, obliqui) di una funzione
Disegnare il grafico probabile di una funzione
Settembre
Ottobre
Apprendere il concetto di limite di una funzione
Calcolare i limiti di funzioni
CAP. 14La derivata di una funzione e iteoremi del calcolo differenziale
X La derivata di una funzione La retta tangente al grafico
di una funzione La continuità e la
derivabilità Le derivate fondamentali I teoremi sul calcolo delle
derivate La derivata di una funzione
composta Le derivate di ordine
superiore al primo I teoremi sulle funzioni
derivabili (Lagrange, Rolle, Cauchy, De L’Hospital).
Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione
Calcolare la retta tangenteal grafico di una funzione
Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione
Calcolare le derivate di ordine superiore
Applicare il teorema di Lagrange, di Rolle, di Cauchy, di De L’Hospital
NovembreDicembre
Calcolare la derivata di una funzione
Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili
CAP. 15Lo studio delle
XLe funzioni crescenti e
decrescenti e le derivateMassimi, minimi, flessi
Determinare gli intervalli di crescenza e decrescenzadi una funzione
Determinare i massimi, i minimi e i flessi
GennaioFebbrai
o Studiare il comportamento di una funzione reale
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funzioni di variabile reale I problemi di massimo e di minimo
Lo studio di una funzione
Risolvere i problemi di massimo e di minimo
Tracciare il grafico di una funzione
Modulo W Competenze 1 2 3
Conoscenze Abilità Periodo
CAP. 13-16Gli integrali
X X L’integrale indefinito Gli integrali immediati I metodi di integrazione
L’integrale definito Il teorema fondamentale del
calcolo integrale
Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante gli integrali immediati e le proprietà di linearità
Calcolare un integrale con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti
Calcolare l’integrale di funzioni razionali fratte
Calcolare gli integrali definiti
Calcolare il valor medio di una funzioneCalcolare il volume di solidi di rotazione
MarzoAprile
Maggio
Apprendere il concetto di integrazione di una funzione
Calcolare gli integrali indefiniti e definiti di funzioni anche non elementari
Usare gli integrali per calcolare volumi di elementi geometrici
Argomenti che si prevede di svolgere entro la fine dell’anno scolastico:
Classe 5^ volume
Competenze 1 2 3
Conoscenze Abilità
CAP. 22La probabilità di eventi complessi
X La probabilità della somma logica di eventi
La probabilità condizionata
La probabilità del prodotto logico di eventi
Il problema delle prove ripetute
Il teorema di Bayes
Calcolare la probabilità della somma logica e del prodotto logico di eventi
Calcolare la probabilità condizionata
Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute
Applicare il metodo della disintegrazione e il teorema di Bayes
Calcolare la probabilità di eventi complessi
98
Padova, ……….………………….L’insegnante ……………………… ……………………………..……………..
I rappresentanti: ……………………..……………………………………………
…………………..
……………………………………………….
99
ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE AGRARIA“Duca degli Abruzzi” - Sezione Tecnica
A.S. 2014/2015 – classe 5D
PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE
CONTENUTI PER MODULI(con riferimento al manuale di microlingua On the Farm: English for Agriculture, Editrice SanMarco)
- Module 7: ANIMAL HUSBANDRYChapter 1 Introduction (pag. 176)Chapter Cattle Raising (pagg. 178-179)Chapter 5 Pig Raising (pagg. 193-194)Extension Mad Cow Disease (pag. 183)
- Module 8: FARM MANAGEMENTChapter 1 Introduction (pagg. 200-201)Chapter 4 Employment in agriculture (pagg. 213-214)Extension Writing a CV (pagg. 215-216)
- Module 9: THE FOOD INDUSTRYChapter 1 Introduction (pagg. 230-231)Chapter 2 Food processing (pag. 235)Chapter 3 Labelling (pagg. 241-242)Chapter 6 The dairy industry (pagg. 248-249)
Con gli appunti forniti a lezione e le fotocopie dal testo Modern Farming, Editrice Rizzoli Languages, si sono sviluppati e/o approfonditi i seguenti argomenti: il latte e i suoi derivati e la birraMilk: the most complete food at any age (pag. 300, appunti sul quaderno)Parte del programma che deve essere ancora sviluppato e che sarà trattato da qui alla fine dell'anno scolastico:From milk to cheese (pag. 308, appunti sul quaderno)From milk to butter (pag. 304, appunti sul quaderno)Brewing beer (pagg. 293-294)Types of beer (pag. 294)
- Module 10: WINEMAKINGChapter 1 Introduction (pagg. 256-257)Chapter 2 Growing grape vines (pagg. 258-259)Chapter 3 How wine is made (pagg. 264-265)Chapter 4 Italian wine classification (pag. 268)Chapter 5 Wine types (solo pag. 270, escluso l’elenco delle varietà di vitigni italiani)Extension Champagne (pag 273-274)
Gli argomenti di viticultura ed enologia sono stati integrati dagli appunti delle lezioni.
100
Padova, 14 maggio 2015
Prof.ssa Elisabetta Rossato I rappresentanti degli studenti
Callegari Filippo …....................................................
Vezzaro Ilaria…………………………………...
101
PROGRAMMA DI ITALIAN0
- La scapigliatura, conoscenza delle caratteristiche del periodo letterario- L’età del Positivismo: Il Naturalismo e Il Verismo- E. Zola, la vita, le opere, il romanzo sperimentale, p. 19- Dall’Assommoir: Gervasia all’Assommoir, p. 23
- G.Verga, la vita, le opere, il pensiero e la poetica- Dall’opera ” I Malavoglia”: l’arrivo e l’addio di ‘Ntoni, p. 97- Carducci, la vita, le opere, il pensiero- Dalle “Odi Barbare”: Alla stazione in una mattina d’autunno, p.134
- Simbolismo , Estetismo, decadentismo pp. 162, 166, 168- C. Baudelaire, la vita, le opere, il pensiero, p. 179- Da “ I fiori del male”: Spleen, p.180; Corrispondenze, p. 182- G. Pascoli: la vita, le opere, il pensiero e la poetica, p. 214- Dall’opera “Il Fanciullino” : E’ dentro di noi un fanciullino, p.226- Da “ Myricae”: Lavandare, p.230- Da “ I canti di Castelvecchio” : Il gelsomino notturno, p.237- G. D’Annunzio: la vita, le opere, il pensiero, la poetica, p. 271- Dall’opera “ Il piacere”: Il ritratto di un esteta” p. 284- Dalle Laudi: “ La pioggia nel pineto”, p. 31
- La narrativa della crisi, p.362- M. Proust, la vita, le opere, il pensiero- Da “Alla ricerca del tempo perduto”: La madeleine, p. 388- J Joice, la vita, le opere il pensiero, p. 393- Da “ L’Ulisse”: l’insonnia di Molly, p. 394
-Espressionismo, Futurismo , Dadaismo, Surrealismo- Caratteristiche delle avanguardie storiche, p. 410- F.T. Marinetti: Manifesto del Futurismo, p. 426- I. Svevo, la vita le opere, il pensiero, la poetica, p. 448- Dalla” Coscienza di Zeno”: Un rapporto conflittuale, p. 478
- L. Pirandello, la vita, le opere, il pensiero, la poetica, p. 496- Da “L’Umorismo”: Il sentimento del contrario, p. 515- Da “ Novelle per un anno”: La patente, p. 542- Da “ Il fu Mattia Pascal”: Premessa, p. 522- Da “Il fu Mattia Pascal”: Premessa seconda (filosofica) a mo’ di scusa p. 525- G. Ungaretti, la vita, le opere, il pensiero, la poetica, p. 590- Da “L’Allegria”: Veglia, p. 605; Fratelli, p. 607; I Fiumi, p. 613
- E. Montale, la vita, le opere, il pensiero, la poetica, p. 678- Da “ Ossi di seppia”: Meriggiare pallido e assorto, p. 697- Da “ Ossi di seppia”: I limoni, p. 691
Settembre
Ottobre
Novembre- Dicembre
Febbraio- Marzo
Aprile- Maggio
Da fare
Firma rappresentanti di classe Firma del docente Prof. Tiziano Cattin
1 - …………………………………………. 2 - ………………………………………….
102
PROGRAMMA DI STORIA
L’unificazione dell’Italia
p. 432- 453
L’Italia dopo il 1861
p. 522-541
L’Età dell’imperialismo
p.566- 571
La nuova economia mondiale p.
12- 21
I Grandi imperi di Germania, Austria, Russia, Turchia
p.33-39
L’Italia giolittiana
p.52-63
La prima guerra Mondiale
p. 72- 993
La rivoluzione russa e Stalin
p. 122-141
Il mondo a cavallo della grande crisi
p. 148-161
Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
p. 169-200
Il regime fascista
p.188- 196
Gli Stati Uniti e la crisi del ’29
p.154- 159
La crisi della Germania repubblicana e il nazismo
Settembre
Ottobre
Ottobre
Ottobre
Novembre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Gennaio
Febbraio
Marzo
Marzo
Aprile- Maggio
Da farsi
103
p. 214-226
La guerra di Spagna (cenni generali )
p. 196-199
Il riarmo e l’espansione della Germania nazista
p. 206-2La seconda guerra mondiale:1939-1942
p. 252-265
La seconda guerra mondiale: 1943-1945
p. 265-299
Il dopoguerra in Italia
p. 292
Firma rappresentanti di classe Firma del docente Prof. TizianoCattin
1 - …………………………………………. 2 - ………………………………………….
Padova, 15 Maggio 2015
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Classe 5E Anno scolastico 2014/15
Produzioni Animali - Programma Svolto
DOCENTE TEORICO: Vincenzo VoliniDOCENTE TECNICO- PRATICO: Roberto Agosta
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO(Contenuti)
METODI MATERIEINTERESSATE
TEMPI STRUMENTI VERFICHE
Introduzione: La Zootecniatra produzione, consumo esostenibilità,
Lezionefrontale
Biologia,Ecologia
6 ore Libri di testo test
Cap.1 Alimenti per gli animalidi alllevamento: fienagione,insilamento, preparazione
Lezionefrontale evisite installa
Economia,Agronomia
12 ore Libri di testo, tavoleplastici,. scheletro
Orali e test finale
Cap.2a Alimentazione deglianimali domestici.:composizione chimica deglialimenti
Lezionefrontale evisite installa
Chimica,Agronomia
6 ore Libri di testo,alimenti in uso eanimali vivi
Orali e test finale
Cap.2b: Alimentazione deglianimali domestici.: Minerali evitamine.
Lezionefrontale evisite installa
Biologia,Scienze,Chimica eAgronomia
6 ore Libri di testo,alimenti in uso eanimali vivi
Orali e test finale
Cap.2c: Alimentazione ericambio energetico;Anabolismo e catabolismo,digeribilità, Valutazionechimica standard,
Lezionefrontale evisite installa
Biologia,Scienze,Chimica
6 ore Libri di testo,alimenti in uso eanimali vivi
Orali e test finale
Cap. 2d: Metodi dirazionamento: Unità Amido,Unità Foraggere Latte e Carne
Lezionefrontale evisite installa
Biologia,Scienze,Chimica eAgronomia
6 ore Libri di testo,alimenti in uso eanimali vivi
Orali e test finale
Cap.3a:Alimentazione deibovini da latte : calcolo dellerazioni da produzione e dasciutta (*)
Lezionefrontale evisite installa
Biologia,Scienze,Chimica Economia,Agronomia
7 ore Libri di testo,alimenti in uso eanimali vivi,programma dialimentazione
Orali e test finale
Attività pratica in azienda conmantenimento del quaderno distalla
Lezione eattività instala
Esercitazioniagrarie
30 ore Documentazionegenealogica,produttiva e sanitaria,e scheda informativa
Orali e controllodella tenutadocumentazionecon produz digrafici
(*) parte da completare dopo il 15 Maggio fino alla chiusura dell’A.S. il 9 giugno
Rappresentanti di classe …………………. …………………….
I docenti Volini Vincenzo Agosta Roberto
Padova, li 14 maggio 2015
105
Istituto Superiore Di Istruzione Agraria “Duca Degli Abruzzi”
CLASSE 5E a.s 2014/15
Programma svolto
MATERIA: Produzioni VegetaliInsegnante: Tomaso Bisol (da novembre). Esercitazioni: Claudio Sbicego (da novembre).
UNITA’ 1: MORFOLOGIA E FISIOLOGIA DELLE PIANTE ARBOREE DA FRUTTO
1.1 SISTEMA RADICALE 7. MORFOLOGIA, FUNZIONE E SVILUPPO NEL TERRENO. MICORRIZE, ESSUDATI RADICALI.
1.2: PARTE AEREAMORFOLOGIA DI FUSTO, BRANCHE, RAMICLASSIFICAZIONE DELLE GEMMEDIFFERENZIAZIONE E CICLO DELLE GEMMEDOMINANZA APICALEDORMIENZARAMI A LEGNO E FORMAZIONI FRUTTIFEREINDUZIONE FIORALE
1.3: FIORITURA E FECONDAZIONE11. FASI DELLA FIORITURA12. IMPOLLINAZIONE E FECONDAZIONE13. ANOMALIE DELLA FECONDAZIONE, STERILITA’14. PARTENOCARPIA E APOMISSIA15.16. 1.4: ACCRESCIMENTO DEI FRUTTI E MATURAZIONE17. MODELLI E FASI DI ACCRESCIMENTO 18. COLATURA E CASCOLA19. FATTTORI CHE INFLUENZANO LA MATURAZIONE20. IL CLIMATERIO21. TRASFORMAZIONI BIOCHIMICHE DURANTE LA MATURAZIONE
PARTE 2: PROPAGAZIONE E IMPIANTO
2.1: TECNICHE DI PROPAGAZIONE TALEE, PROPAGGINE, MARGOTTA, INNESTO, MICROPROPAGAZIONE SCOPI E TECNICHE DELL’INNESTO
2.2: IMPIANTO DI UN FRUTTETO CRITERI DI SCELTA DI SPECIE, CV. E PORTAINNESTI LAVORAZIONI PREPARATORIE AL TERRENO MATERIALI NECESSARI ALL’IMPIANTO COTICO ERBOSO
106
PARTE 3: TECNICHE COLTURALI
U.D. 1 GESTIONE DEL TERRENO SCOPI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO INERBIMENTO TOTALE E PARZIALE PACCIAMATURA
U.D.2 BILANCIO IDRICO E GESTIONE DELLA RISORSA ACQUAt) FABBISOGNO IDRICO DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI DA CUI
DIPENDEu) GESTIONE DEL FRUTTETO E MISURE AGROAMBIENTALI
U.D. 3. CONCIMAZIONE FABBISOGNO NUTRIZIONALE DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI DA CUI
DIPENDE (CENNI)
PARTE 4: POTATURA E RACCOLTA
(svolta all’interno della parte speciale)
PARTE 5: QUALITA’ E CONSERVAZIONE (cenni)
PARTE 6: LE COLTURE ARBOREE
U.D. 1: VITE
U.D. 2: MELO
U.D. 3: PESCO
IMPORTANZA ECONOMICA E DIFFUSIONE ORIGINE CLASSIFICAZIONE BOTANICA MORFOLOGIA, FISIOLOGIA E FENOLOGIA ESIGENZE AMBIENTALI PRINCIPALI CULTIVAR ED EVOLUZIONE degli
STANDARD VARIETALI CRITERI DI SCELTA CULTIVAR PROPAGAZIONE FORME DI ALLEVAMENTO CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN NUOVO
IMPIANTO POTATURA E TECNICA COLTURALE INTERVENTI SPECIFICI CARATTERISTICHE QUALITATIVE PRODOTTO
U.D. 4: CILIEGIO (svolto in lingua inglese - CLIL)
CARATTERISTICHE GENERALI ESIGENZE COLTURALI DIVERSE VARIETA' CILIEGIO COME COLTURA DA GIARDINO
I docenti:
I rappresentanti degli studenti:
107
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
Anno scolastico 2014/15
PROGRAMMA SVOLTO
Indirizzo: Gestione Ambiente e Territorio
Classe: 5°E
Disciplina : Economia Estimo Marketing Legislazione
Ore settimanali di insegnamento n. 3 di cui una in compresenza con l’insegnante tecnico-pratico
DOCENTE : MORARA CLAUDIA
DOCENTE TECNICO-PRATICO : MASSIMINO GIUSEPPE
108
Competenze
di livello base
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
di livello intermedio
Organizzare attività produttive ecocompatibili.
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti.
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate.
Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.
.di livello avanzato
Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale.
Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali nonché della qualità dell’ambiente.
Conoscenze
U.D. 1°: Metodi Estimativi
i diversi aspetti estimativi i diversi metodi di stima;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
settembrenovembre
U.D. 2°: Stima dei fondi rustici
la compilazione di una stima analitica;partendo da qualsiasi forma di indirizzo produttivo aziendalefornire elementari o più articolate analisi di stima;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
dicembregennaio
U.D. 3°: Stima delle colture agrarie ( frutteti, seminativi )le consuete metodologie di stima relative a questo settorebasato sostanzialmente sulla potenzialità di reddito espressodalla coltura;in casi di compravendita, danno o esproprio a carico dellecoltivazioni formazione di valutazioni della coltura( soprassuolo o produzione ) in qualsiasi fase vegetativa ostadio di produzione essa si venga a trovare;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
febbraiomarzo
U.D. 4°: Miglioramenti Fondiari
109
giudizi di convenienza nelle scelte relative agli investimentifondiari che gli agricoltori devono affrontare;il livello di convenienza del miglioramento ipotizzato.
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
marzo
U.D. 5°: Estimo LegaleLe problematiche legate alla valutazione di beni secondo le indicazioni di legge nei casi di:espropriazioni,successioni,servitù.
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
marzoaprile
U.D. 6°: Consorzi di Bonificale procedure seguite dai consorzi nei Piani di classifica redattiper la ripartizione dei contributi consortili a carico dellautenza;procedure valutative applicabili in forme diverse alle realtàambientali del nostro territorio;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
aprile
U.D. 7°: Stima dei dannicon riferimento alle più frequenti tipologie di danno che siverificano in ambito agronomico ( grandine e incendio )conoscenza dei principi generali che regolano i risarcimenti aldanneggiato;indicazioni sulle procedure da mettere in atto e ipotizzareindennizzi adeguati al tipo di evento;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
aprile
U.D. 8°: Catastol'Agenzia per il territorio, l'assegnazione delle rendite catastali(fase estimativa ), la gestione mappale e quindi topografica delterritorio;gli elementi di carattere storico relativi all'evoluzione delCatasto; interpretare correttamente una cartografia catastale;saper compilare anche se sotto forma di simulazione idocumenti più comuni legati alla fase di archiviazione econservazione dei dati catastali;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
metà maggio
Nota: ogni tabella riguardante una parte del programma è suddivisa tre punti: contenuti (unità didattiche); esercitazioni; scansione temporale (di massima) delle Parti e delle unità didattiche;
Si è ritenuto evidenziare in verde le conoscenze individuate nelle Linee Guide del Ministero per la disciplina “Economia, estimo, legislazione, marketing” (cosiddetti nuclei tematici) per ottenere le competenze del 2° anno del 2 ° biennio. E’ importante rilevare che anche una sola competenza delladisciplina utilizzata nell’ UDA, necessita di molte conoscenze che consentono di pervenire all’attestazione della medesima.
Padova, li 10 maggio 2015
Docente teorico Prof. Morara Claudia
Docente Tecnico-Pratico Prof. Massimino Giuseppe
110
Indirizzo: Gestione Ambiente e Territorio
Classe: 5°E
Disciplina : Economia Estimo Marketing Legislazione
Ore settimanali di insegnamento n. 3 di cui una in compresenza con l’insegnante tecnico-pratico
DOCENTE : MORARA CLAUDIA
DOCENTE TECNICO-PRATICO : MASSIMINO GIUSEPPE
Competenze
di livello base
Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
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Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
di livello intermedio
Organizzare attività produttive ecocompatibili.
Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti.
Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate.
Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.
.di livello avanzato
Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale.
Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali nonché della qualità dell’ambiente.
Conoscenze
U.D. 1°: Metodi Estimativi
i diversi aspetti estimativi i diversi metodi di stima;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
settembrenovembre
U.D. 2°: Stima dei fondi rustici
la compilazione di una stima analitica;partendo da qualsiasi forma di indirizzo produttivo aziendalefornire elementari o più articolate analisi di stima;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
dicembregennaio
U.D. 3°: Stima delle colture agrarie ( frutteti, seminativi )le consuete metodologie di stima relative a questo settorebasato sostanzialmente sulla potenzialità di reddito espressodalla coltura;in casi di compravendita, danno o esproprio a carico dellecoltivazioni formazione di valutazioni della coltura( soprassuolo o produzione ) in qualsiasi fase vegetativa ostadio di produzione essa si venga a trovare;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
febbraiomarzo
U.D. 4°: Miglioramenti Fondiarigiudizi di convenienza nelle scelte relative agli investimentifondiari che gli agricoltori devono affrontare;il livello di convenienza del miglioramento ipotizzato.
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
marzo
U.D. 5°: Estimo LegaleLe problematiche legate alla valutazione di beni secondo le indicazioni di legge nei casi di:espropriazioni,successioni,servitù.
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
marzoaprile
U.D. 6°: Consorzi di Bonificale procedure seguite dai consorzi nei Piani di classifica redattiper la ripartizione dei contributi consortili a carico dellautenza;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo
aprile
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procedure valutative applicabili in forme diverse alle realtàambientali del nostro territorio;
individuale)
U.D. 7°: Stima dei dannicon riferimento alle più frequenti tipologie di danno che siverificano in ambito agronomico ( grandine e incendio )conoscenza dei principi generali che regolano i risarcimenti aldanneggiato;indicazioni sulle procedure da mettere in atto e ipotizzareindennizzi adeguati al tipo di evento;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
aprile
U.D. 8°: Catastol'Agenzia per il territorio, l'assegnazione delle rendite catastali(fase estimativa ), la gestione mappale e quindi topografica delterritorio;gli elementi di carattere storico relativi all'evoluzione delCatasto; interpretare correttamente una cartografia catastale;saper compilare anche se sotto forma di simulazione idocumenti più comuni legati alla fase di archiviazione econservazione dei dati catastali;
verifica: scritta e orale (interrogazione tradizionale di tipo individuale)
metà maggio
Nota: ogni tabella riguardante una parte del programma è suddivisa tre punti: contenuti (unità didattiche); esercitazioni; scansione temporale (di massima) delle Parti e delle unità didattiche;
Si è ritenuto evidenziare in verde le conoscenze individuate nelle Linee Guide del Ministero per la disciplina “Economia, estimo, legislazione, marketing” (cosiddetti nuclei tematici) per ottenere le competenze del 2° anno del 2 ° biennio. E’ importante rilevare che anche una sola competenza delladisciplina utilizzata nell’ UDA, necessita di molte conoscenze che consentono di pervenire all’attestazione della medesima.
Padova, li 10 maggio 2015
Docente teorico Prof. Morara Claudia
Docente Tecnico-Pratico Prof. Massimino Giuseppe
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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE DUCA DEGLI ABRUZZI -
PADOVA
cl. 5Ea.s. 2014-2015
Materia: Scienze Motorie e Sportive Prof: Doni Samuele
PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE
Modulo 1: MOVIMENTO E CORPOPotenziamento fisiologico Esercizi utili per migliorare le capacità condizionali: esercitazioni di condizionamento organico inregime aerobico ed anaerobico (lavoro di tipo continuativo ed intervallato); esercizi di preatleticagenerale: andature, allunghi, scatti, cambi direzionali partenze anche sottoforma di gara; es.specifici per la mobilità articolare, in forma attiva e passiva (la tecnica dello stretching).Corsa continua e con cambi di ritmo. Circuiti e percorsi.
Rielaborazione degli schemi motori- Tests motori: Cooper (per misurare la resistenza aerobica), navette in sprint (ripetute 5 m in 30”),addominali (30”), velocità sui 30mt, balzi a piedi pari (30”), sospensione alla spalliera.- Percorso di abilità: per verificare la destrezza, la coordinazione generale, la coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica, l’equilibrio.- Le capacità motorie: condizionali (forza, velocità, resistenza, mobilità) e coordinative (lateralità,ritmo,…) in generale e tipiche di alcuni sports. - Percorsi misti con e senza ausilio di piccoli e grandi attrezzi;
Modulo 2: GIOCO E SPORT Movimenti fondamentali e loro espressioni tecnico sportive - Sport di squadra
Pallavolo: conoscenza dei fondamentali individuali: Battuta in salto, Palleggio, Bagher, Schiacciata,Muro. Schemi elementari di attacco e di difesa.Pallacanestro: fondamentali individuali (palleggio-passaggio-tiro); Terzo Tempo; Dai e Vai, Dai eCambia, Dai e Segui; Fondamentali di attacco e di difesa.Pallamano: regolamento, passaggi vari, ricezione, tiro, smarcamenti, bloccaggio, il portiere,attacco, difesa.Hit ball: regole e strategie di gioco.Calcio a 5: conoscenza della disciplina ed esecuzione dei fondamentali individuali; regole estrategie di gioco.Badminton: gioco in doppio, dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta
Sport individuali
Tennis tavolo: servizio, dritto, rovescio, schiacciata, taglioPattinaggio: uso dei pattini in linea e sul ghiaccio,andature varie, avanti, indietro, zig-zagAtletica leggera: corsa veloce, lanciArrampicata su parete attrezzataAttività di assistenza diretta e indiretta, turni di arbitraggio.
PADOVA 11/05/2015 Prof. Doni Samuele
Per accettazione i rappresentanti di classe:
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PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTORELIGIONE CATTOLICA CLASSE 5E
DOCENTE BERTAZZO RITA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
UNITA’ DIDATTICHE PeriodoLE DOMANDE DI SENSO DELL’UOMO
Settembre-Ottobre
Ore 3RAZZISMO
Ottobre-Novembre
Ore 4L’ESISTENZA DI UNA VITA OLTRE QUESTA VITA
Novembre
Ore 3LA RISPOSTA CRISTIANA ALLE DOMANDE DI SENSO
DicembreGennaio
Ore 6
LA SESSUALITA’ UMANA E CRISTIANA FebbraioMarzo
Ore 4
SOFFERENZA REDENZIONE E RESURREZIONE
MarzoAprile
Ore 4
LEGALITA’ E GLOBALIZZAZIONE AprileMaggio
Ore 6
Prof.ssa Rita Bertazzo
I rappresentanti degli studenti:
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Padova, lì 14 maggio 2015
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE AGRARIA“ Duca degli Abruzzi “
PADOVA
Anno scolastico 2014/15
PROGRAMMA SVOLTO
Classe: 5 sez. E (ind. Agroalimentare e agroindustria- Gest. Amb. Terr.)
Disciplina : TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
DOCENTE Teorico: Bottegal Mariangela
DOCENTE Tecnico Pratico: Lazzarini Romeo
Ore settimanali di insegnamento n. 2 (1 teorica, 1 pratica)
Testi in adozione:
TECNOLOGIE AGRARIE 1 Operazioni tecnologiche, Enzimologia e fermentazioni.G., Sicheri - Editrice HOEPLI
TECNOLOGIE AGRARIE 2 Industria enologica, lattiero-casearia, conserviera, olearia e molitoria.G., Sicheri - Editrice HOEPLI
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CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI
INDUSTRIA ENOLOGICA Uva e mosto:
L'uva: composizione, maturazione, vendemmia.
Enopolio e vasi vinari.
Pigiatura, sgrondo, torchiatura.
Composizione del mosto.
Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto.
Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Approfondimento.
Proprietà e impiego dell'anidride solforosa.
Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione:
22. Fermentazione alcolica e prodotti secondari. Fermentazione gliceropiruvica.
23. Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso, vinificazione in
bianco.
Maturazione e stabilizzazione del vino:
Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul vino.
Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche
di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento.
v) Difetti e malattie dei vini.
Vini speciali:
Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG
Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat
Aceto e sottoprodotti dell’industria enologica:
Gli agenti dell’acetificazione
Chimismo dell’acetificazione
Principali processi tecnologici di produzione
Maturazione e invecchiamento
Aceto balsamico tradizionale e aceto balsamico di Modena
Limiti analitici di legge
Sottoprodotti dell’industria enologica
I reflui enologici
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Alla data odierna risulta ancora da sviluppare parte del seguente programma che si svolgerà nei
rimanenti tempi scolastici:
Birra:
Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra.
Ripasso generale sui principali temi inerenti l’INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.
ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI CHIMICA
- Determinazione degli zuccheri (Rifrattometrica, densimetrica, chimica Fehling)
- Determinazione T.A.V. (Malligand e distillazione,)
- Determinazione acidità volatile (Cazenave)
- Determinazione acidità totale
- Determinazione SO2 libera e combinata
- Determinazione estratto secco totale (met per evaporazione, Tabariè e Bosia)
- Analisi aceto (acidità totale, grado alcolico residuo, estratto secco)
- Analisi birra ( T.A.V. estratto secco e grado saccarometrico)
ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI INFORMATICA
- Elaborazioni dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio con le principali tecniche di analisi del vino.
Confronto tra dati teorici e dati sperimentali. Valutazione dei prodotti analizzati.
- Stesura di relazioni finali.
Padova, 15/05/15
Prof. Mariangela Bottegal Rappresentanti studenti
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Prof. Romeo Lazzarini
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “DUCA DEGLI ABRUZZI” PADOVA
PROGRAMMA SVOLTO a. s. 2014/2015 classe 5 E GENIO RURALE
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
SAPER INDIVIDUARE E SCEGLIERE IMATERIALI PER L’ESECUZIONE DELLECOSTRUZIONI
Conoscere le caratteristiche dei materiali più utilizzate per costruzioni edili e per fabbricatirurali
(dal testo da pag. 10 a pag.47)
Pietre naturaliLateriziLegnoMalte e leganti in genereCemento armatoMetalliVetroMaterie plastiche, materiali isolanti
CONOSCENZA DEGLI ELEMENTICOSTRUTTIVI DI UN FABBRICATO
Conoscere le tipologie esistenti Saper scegliere le tipologie più idonee al tipo
di edificio
(dal testo da pag. 64 a pag. 106)
Tipologie di fondazioni (dirette e indirette)Tipologie di separazione verticale (murature)Tipologie di separazione orizzontale (solai)Tetti e copertura del tettoPavimentazioniScale e progettazione di una scalaInfissiPrefabbricazione totale o parziale
DIMENSIONAMENTO DI UNA STALLA PERBOVINE DA LATTE
Saper individuare le tipologie idonee per idiversi tipi di stabulazione e di allevamento
Conoscere gli impianti connessi ai vari tipi diallevamento
(dal testo da pag.170 a pag. 213)
Stalle per bovini da latteStalle a stabulazione fissa (cenni storici)Stalle a stabulazione libera Elementi costitutivi di una stallaCriteri di scelta e parametri dimensionali per lezone: riposo, corsia di alimentazione, mangiatoia,rastrelliera auto catturante, corsia diforaggiamento, ecc, criteri di sceltaSala mungitura: dimensionamento numeroposte,tipologia e caratteristiche delle sale eimpiantiImpianti di mungitura meccanicaImpianti di trasporto e accumulo deiezioniTipologia e caratteristiche delle sale di mungiturae impianti
DIMENSIONAMENTO DI UNA STALLA PERBOVINI DA INGRASSO
Saper individuare le tipologie idonee per idiversi tipi di stabulazione e di allevamento
Conoscere gli impianti connessi ai vari tipi diallevamento
Elementi costitutivi di una stallaStabulazione “all’aperto” e “al coperto”Impianti di smaltimento delle deiezioni, impiantidi trasporto e accumulo deiezioniLa distribuzione degli alimenti
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(dal testo da pag.234 a pag. 244)
DIMENSIONAMENTO DI STRUTTURE DISTOCCAGGIO
Strutture di stoccaggio dei reflui zootecnici Strutture per conservazione di foraggi e cereali
Da ultimare dopo il 15 Maggio 2015
La gestione delle deiezioniDimensionamento di concimaie a plateaDimensionamento di fienili
Rappresentanti di classe: Il Docente:
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