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Anno XV - N° 219 25 Febbraio 2010 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale L a svolta tanto atte- sa, è arrivata. Alcoa continuerà la pro- duzione per sei me- si, al termine dei quali as- sumerà le sue decisioni de- finitive sulla permanenza in Italia. L’intesa è maturata nel corso dell’incontro svoltosi il 25 febbraio a Palazzo Chi- gi, presieduto dal Sottose- gretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, al quale hanno partecipato il ministro dello Sviluppo eco- nomico, Claudio Scajola, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, il ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Bru- netta, il presidente della Re- gione Sardegna, Ugo Cap- pellacci, i rappresentanti della Regione Veneto e i sin- daci dei comuni interessati. All’incontro hanno par- tecipato anche il presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica, Alessandro Ortis, l’amministratore delegato di Alcoa Trasformazioni, Giuseppe Toia, i rappresen- tanti della Confindustria e delle organizzazioni sinda- cali dei lavoratori dell’Al- coa e, in particolare, Cgil, Fiom-Cgil, Cisl, Fim-Cisl, Uil, Uilm-Uil, Ugl e Ugl- Metalmeccanici. «Il Governo ha comuni- cato alle parti sociali le con- clusioni del serrato con- fronto condotto con l’Alcoa per il mantenimento degli im- pianti italiani - si legge in una nota diffusa a tarda sera -. Gli stabilimenti di Porto- vesme e Fusina rimarranno operativi, anche grazie al decreto legge varato dal Go- verno e approvato ieri da un ramo del Parlamento.» Azienda, Governo, Enti Locali e Sindacati, hanno sottoscritto un accordo che apre nuove prospettive Alcoa, intesa raggiunta L’Azienda continuerà a produrre per sei mesi, al termine dei quali assumerà le decisioni definitive per il futuro. Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Via Roma P.zza Matteotti CARBONIA Pavimenti per interni ed esterni Rivestimenti per bagni e cucine Sanitari e complementi d’arredo Cucine in muratura ed elettrodomestici DALLE FABBRICHE A CASA VOSTRA Pagamenti personalizzati e possibilità di finanziamento Show Room in via Piemonte n° 18 Piscinas - Tel. 0781 979034 ALL’INTERNO Carbonia potrebbe ospitare il Cagliari Tante “Voci nuove del rock” a Giba Pagina 12 Coppa Italia, il Carbonia ko ai rigori Pagina 15 Pagina 13 del Sulcis Iglesiente del Sulcis Iglesiente Soluzioni Integrate per il Risparmio Energetico Condizionamento Riscaldamento - Idraulica Pompe - Autoclavi Radiatori - Serbatoi Pannelli solari Idro Tecno Forniture Agenzia Riello con servizio tecnico di Assistenza Via Lubiana, 231/a - Carbonia Tel. e Fax 0781 62192 e-mail: [email protected] Con Idro Tecno Forniture L’unione di diverse fonti di energia al tuo servizio per un clima ideale www.ceramicheorbana.com mail: [email protected] PANETTERIA SALUMERIA FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 CARBONIA 0781 674337 Nostra produzione Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 Via Santa Caterina Via della Vittoria, 105 Mercato Civico - Box n. 62 AUTOFFICINA AUTOFFICINA CARBONIA CARBONIA di Diana Donatello InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] + chilometri - salati Un Carnevale nel segno della crisi Pagina 10 Continua a pag. 2 Scambi culturali tra tabarchini Attivato l’ambulatorio del CTO Pagina 9 Dibattito sul tracciato del gasdotto Pagina 3 Pagina 2 Tutte le dighe del Sulcis sono piene Pagina 8 Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com CONCESSIONARIA E SERVICE www.sardegnavillette.com SALVATORE GARAU Impresa Edile Costruzione e vendita villini isolati; villette bifamiliari e a schiera, in località Porto Pino, nel Comune di Sant’Anna Arresi e nei Comuni limitrofi. www.sardegnavillette.com Tel. 0781 959611 - 347 1929196 - Skype: edilgarau E-mail: [email protected] [email protected] IL NUMERO 219 1-16:IL NUMERO 181 4/9 26/02/10 08:24 Page 2

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Anno XV - N° 219 25 Febbraio 2010Q u i n d i c i n a l e d i I n f o r m a z i o n e P o l i t i c a , E c o n o m i c a e S o c i a l e

La svolta tanto atte-sa, è arrivata. Alcoacontinuerà la pro-duzione per sei me-

si, al termine dei quali as-sumerà le sue decisioni de-finitive sulla permanenza inItalia. L’intesa è maturata nelcorso dell’incontro svoltosiil 25 febbraio a Palazzo Chi-gi, presieduto dal Sottose-gretario alla Presidenza delConsiglio, Gianni Letta, alquale hanno partecipato ilministro dello Sviluppo eco-nomico, Claudio Scajola, ilministro del Lavoro e dellePolitiche sociali, MaurizioSacconi, il ministro per laPubblica amministrazione el’Innovazione, Renato Bru-netta, il presidente della Re-gione Sardegna, Ugo Cap-pellacci, i rappresentantidella Regione Veneto e i sin-daci dei comuni interessati.

All’incontro hanno par-tecipato anche il presidentedell’Autorità per l’Energiaelettrica, Alessandro Ortis,l’amministratore delegatodi Alcoa Trasformazioni,Giuseppe Toia, i rappresen-tanti della Confindustria edelle organizzazioni sinda-cali dei lavoratori dell’Al-coa e, in particolare, Cgil,Fiom-Cgil, Cisl, Fim-Cisl,Uil, Uilm-Uil, Ugl e Ugl-Metalmeccanici.

«Il Governo ha comuni-cato alle parti sociali le con-clusioni del serrato con-fronto condotto con l’Alcoaper il mantenimento degli im-pianti italiani - si legge inuna nota diffusa a tarda sera-. Gli stabilimenti di Porto-vesme e Fusina rimarrannooperativi, anche grazie aldecreto legge varato dal Go-verno e approvato ieri da unramo del Parlamento.»

Azienda, Governo, Enti Locali e Sindacati, hanno sottoscritto un accordo che apre nuove prospettive

Alcoa, intesa raggiunta L’Azienda continuerà a produrre per sei mesi, al termine dei quali assumerà le decisioni definitive per il futuro.

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita

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2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

«L’Alcoa - si legge ancoranella nota - ha accolto l’invitodel Governo di procedere persei mesi ad assicurare la conti-nuità e la capacità produttivadei propri impianti in Italia.Entro sei mesi, a seguito delledecisioni che verranno assuntedalla Commissione europea suldecreto e delle valutazioni chel’Azienda ne farà, l’Alcoa faràuna verifica che terrà anche con-to dell’evoluzione del mercato.

Le parti hanno concordatosull’opportunità di definire unnuovo incontro nel mese di apri-le per avviare un processo con-diviso. Nel frattempo, l’Azien-da si è impegnata a garantire ilritiro della domanda di cassaintegrazione, la manutenzione,il mantenimento degli impiantie gli approvvigionamenti. I rap-presentanti dei lavoratori han-no assicurato l’ordinario svol-gimento del lavoro e la conse-gna dei prodotti.»

L’intesa temporanea era nel-l’aria, perché il percorso leg-islativo necessita di tempo, so-prattutto per il pronuciamentodefinitivo dell’Unione Europeae l’Azienda ha riconosciuto lostraordinario sforzo compiutodal Governo per andare incontroalle sue esigenze.

La svolta ha riportato un piz-zico di fiducia tra le forze po-litiche e sociali e, soprattutto, trai lavoratori che hanno vissutoalcuni mesi caratterizzati da unagrande paura per il futuro. Ilpasso compiuto è sicuramentemolto importante, perché con-sente al Governo e alla Regio-ne di lavorare in un clima piùsereno ma, a questo punto, non si

dovrà perdere neppure uno dei180 giorni a disposizione, pergiungere ad una soluzione per ilmedio e lungo periodo.

Il superamento dell’emer-

genza Alcoa, pur se tempora-neo, costituisce una piccolainiezione di fiducia anche per ilavoratori delle altre aziendedella filiera dell’alluminio che

vivono le conseguenze della gra-ve crisi sviluppatasi negli ultimidodici mesi: Otefal Sail ed Eu-rallumina. Le ipotesi di ripresadell’attività sulle quali si sta la-

vorando, avrebbero maggioripossibilità di andare a buon fi-ne con una piena ripresa produt-tiva dell’Alcoa.

Giampaolo Cirronis

Le modifiche apportate dal Governo al decreto legge approvato il mese scorso, sono alla base della svolta della vertenza-Alcoa

Alcoa, cresce la fiducia in un sì dell’UEIl 24 febbraio il testo approvato dal Senato è stato assegnato alla X Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.

I lavoratori dell’Alcoa in corteo il giorno dello sciopero generale regionale.

Dal 22f e b -braio2010

è operativo aIglesias l’Am-bulatorio di ac-coglienza e ac-

cettazione delle patologie urgentidi lieve entità (codici bianchi everdi) relativo alle branche spe-cialistiche di Ortopedia e Trau-matologia, Otorinolaringoiatriae Oculistica.

L’attività dell’Ambulatorio,ubicato nei locali dell’ex ProntoSoccorso Ortopedico del Presi-dio Ospedaliero CTO, sarà ga-rantita dalla presenza di un me-dico, due infermieri e un opera-tore socio sanitario.

L’Ambulatorio di accoglienzae accettazione rappresenta unaesperienza pilota a livello dellaRegione Sardegna e ha comeobiettivo primario quello di de-congestionare il Pronto Soccorsodel Presidio Ospedaliero del San-ta Barbara per le patologie di lie-ve entità di Ortopedia e Trauma-tologia, Oculistica e Otorinola-ringoiatria e, al tempo stesso,attraverso una differenziazionedei percorsi, assicurare l’assisten-za diretta e tempestiva per le pa-tologie sopra indicate.

Gli ulteriori obiettivi previstisono costituiti da:

• riduzione delle attese parti-colarmente prolungate;

• riduzione della conflittuali-tà tra pazienti ed equipe ope-ranti;

• riduzione dell’occupazionedelle Sale visite del Pronto Soc-corso del P.O. Santa Barbara.

L’attribuzione dei codici di gra-vità, così come i percorsi diagno-stico-terapeutici che prevedonol’effettuazione di esami di ap-profondimento ed il ricorso allavisita specialistica, sono rego-lamentati da precise linee guidacondivise e approvate dal Diret-tore di Emergenza Urgenza e dal

Direttore del Pronto Soccorsodel Presidio Ospedaliero SantaBarbara.

L’utente potrà presentarsidirettamente all’Ambulatoriodel P.O. CTO, nei giorni e orari diapertura, con o senza impegna-tiva del Medico Curante. Pertutte le altre prestazioni urgentil’utente dovrà sempre recarsi alPronto Soccorso del PresidioOspedaliero Santa Barbara.

L’Ambulatorio è attivo dal

lunedì al venerdì dalle ore 8.00alle ore 20.00 ed è dotato di si-stema multimediale con video-camera cosiddetta intelligente,al fine di consentire un contattocontinuo con il Pronto Soccorsodell’Ospedale Santa Barbara.

Ai pazienti che usufruirannodel servizio dell’Ambulatorio ver-rà richiesto di compilare un que-stionario di gradimento al finedi evidenziare il grado di soddi-

sfazione sia per quanto riguardail tempo di attesa, sia per le pre-stazioni erogate.

Va precisato che le prestazionierogate nell’Ambulatorio di ac-coglienza e accettazione sonosoggette all’eventuale paga-mento di un ticket, secondoquanto previsto dalla normativaregionale sui tickets di ProntoSoccorso.

Maurizio CalamidaCommissario ASL 7

è stato attivato il 22/02 l’ambulatoriodi accoglienza e accettazione del CTO

L’Ambulatorio di accoglienza e accettazione delle patologie urgenti del CTO.

Maurizio Calamida.

I lavoratori dell’Eurallumina.

dalla prima pagina

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3La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

«Siamo favorevoli allarealizzazione del ga-sdotto, una straordi-naria opportunità di

sviluppo per il territorio e l’interaSardegna, ma chiediamo che vengamodificato il progetto del tracciatogià definito che prevede l’approdoin Sardegna a Porto Botte, con untracciato alternativo con terminalea Portovesme».

è questa la motivazione che haanimato gli organizzatori dell’incon-tro svoltosi sabato 20 febbraio neilocali della biblioteca comunale diPortoscuso sul tema: “Gasdotto Al-geria - Sardegna: proposta di untracciato alternativo con terminalea Portovesme”.

Il progetto del Galsi, in pubbli-cazione per la Valutazione di Impat-to Ambientale (VIA) - secondo l’as-sessore all’ambiente del comune diPortoscuso Davide Fois, il consi-gliere comunale Angelo Cremone,il sindaco di Sant’Antioco MarioCorongiu e il presidente del Gruppodi Intervento Giuridico Stefano De-liperi - non tiene conto delle criticitàesistenti nella nostra Provincia, tra-scurando la presenza di infrastruttu-re importanti e/o in corso di realiz-zazione a Portovesme.

La proposta, in alternativa a quel-la prevista a Porto Botte, illustratadall’ing. Adriano Aversano, ex sin-daco di Calasetta, prevede la parzia-le modifica del primo tratto del per-corso a mare e a terra e tiene ancheconto di molteplici aspetti:

1) Infrastrutture e servizi già esi-stenti (aree, strade, depuratore, energiaelettrica, ecc.);

2) Riduzione delle emissioni inatmosfera (l’utilizzo del gas nel po-lo industriale consentirebbe la ridu-zione degli elementi inquinanti co-me CO2 e SO2);

3) Riduzione dei costi energeticicon distribuzione immediata del gasper tutte le aziende (Enel, Alcoa, Eu-rallumina, ex Ila, Portovesme srl, ecc.);

4) Adeguamento escavo del Por-to Industriale che, reso più funzio-nale (profondità 16 metri), consenti-rebbe anche l’attracco di navi constazza più elevata;

5) Presenza del canale (Eurallu-

mina) di ingresso al Porto Industrialeche eviterebbe il disastro delle colo-nie di poseidonie del Golfo di Pal-mas;

6) Disponibilità di aree urbaniz-zate di proprietà pubblica con l’e-sclusione di espropri e contenziosicon privati;

7) Utilizzo di aree e fabbricati esi-stenti lungo il percorso a terra (asseattrezzato Carbosulcis, ex FMS, ca-selli ferroviari, ecc.);

8) Realizzazione rete di distribu-zione per il Comune di Portoscuso ela frazione di Paringianu.

L’obiettivo è ora quello di ottene-re un ioncontro con i responsabili

del Galsi, per verificare la fattibilitàdel progetto proposto e, quindi, lamodifica del tracciato.

A questo riguardo sarà fonda-mentale il ruolo della Giunta e delConsiglio regionale, nel quale i con-siglieri del gruppo dei RiformatoriSardi hanno presentato una mozione,primo firmatario l’on. Franco Melo-ni, sulle ricadute ambientali e le li-mitazioni in ordine alle prospettive disviluppo turistico dell’area del golfodi Palmas, sito di approdo e del ter-minale a terra del gasdotto AlgeriaSardegna Italia.

La mozione, se approvata, impe-gnerà la Giunta regionale, fra l’al-tro, «ad assicurare in particolareche il tratto sottomarino costiero diavvicinamento all’approdo nel suddella Sardegna venga modificato siaallo scopo di rispettare le praterie di

poseidonia che verrebbero distruttedefinitivamente lungo il tracciato delgasdotto, sia per spostare il sito diapprodo col terminale a terra perrispettare il delicato equilibrio am-bientale del golfo di Palmas in quel-l’area caratterizzata sia per non por-re gravi limitazioni alle attività di pe-sca e alle prospettive di sviluppo tu-ristico per l’area che si affaccia sulgolfo di Palmas in un territorio cheè condizionato ad est dalla presenzamilitare e ad ovest dall’area indu-striale di Portovesme e che, quindi,non può rinunciare alla prospettiva disviluppo turistico che si fonda ne-cessariamente sul golfo di Palmas;

ad assicurare, quindi, che l’approdoe il terminale siano sistemati in zo-ne già compromesse e/o asservite,non suscettibili di sviluppo turistico;ad assicurare che i lavori di realiz-zazione del gasdotto possano av-viarsi anche celermente ma soltantodopo e a condizione che ci sia unarivisitazione del tracciato in mododa minimizzare le ricadute ambien-tali e non condizionare le prospetti-ve di sviluppo dell’area interessata;e, infine, a riferire con urgenza inaula sulle iniziative e le azioni messein atto per dare le risposte richiestee attese ed assicurare che la Regio-ne Sardegna permetterà l’avvio deilavori per la realizzazione del ga-sdotto solo dopo che sarà modificatoil tracciato con l’intesa con la stessaRegione e gli Enti Locali.»

Giampaolo Cirronis

La biblioteca di Portoscuso ha ospitato un convegno organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’associazione Sardegna libera

“Un tracciato con terminale a Portovesme”La proposta di modifica verrà portata all’attenzione del Galsi, il consorzio che realizzerà i lavori per la realizzazione del gasdotto.

L’incontro svoltosi il 20 febbraio nella biblioteca comunale di Portoscuso.

L’Esecutivo Nazionaledi iRS - indipendèntziaRepùbrica de Sardignaha deciso che il Movi-

mento si presenterà con i suoicandidati presidenti e sue listein tutte le Province alle prossi-me elezioni del maggio 2010.

La scelta di declinare qua-lunque tipo di alleanza è datadalla convinzione di iRS di poterentrare con le proprie gambe ele proprie forze all’interno delleistituzioni sarde, e dalla certez-

za che questa libertà di proget-to e di azione sia la miglior ga-ranzia per tutti coloro che au-spicano una politica nuova fattada una classe dirigente nuova,motivata dal voler fare il benedei sardi con onestà e compe-tenza.

A confermare questa nostrascelta vi è poi, la costante cre-scita che il movimento sta vi-vendo dalle ultime elezioni sar-de fino ad oggi; l’entusiasmo chele nostre scelte, fatte di coerenza

e propositività, hanno suscitatoe stanno suscitando in grandeparte della società sarda; l’inca-pacità di governo del centrode-stra e l’assenza politica del cen-trosinistra sardo che stanno aiu-tando molti sardi a fare quel de-cisivo passo verso la politica diiRS, una politica per la nazionesarda, fatta di proposte concre-te e desiderio di sovranità.

iRS - indipendèntziaRepùbrica de Sardigna

Esecutivo Nazionale

L’iRS ha fatto le proprie scelte in vista delle elezioni di maggio

«L’iRS correrà da solo in tutte le Province»

Si effettuano consegne a domicilio • Chiuso il mercoledì

Quanto costerebbe alla so-cietà Eurallumina dichia-rare che l’impianto è sta-to fermato per sempre?

Le cosiddette “fermate temporanee”delle multinazionali (vedi Alcoa -ex Alumix), sono uno stratagemmaper svicolare in sordina, ed evitarel’escussione delle “Garanzie Fi-nanziarie” quali produttori di rifiu-ti e inquinamento? Ricordiamoci chetali garanzie fideiussorie sono difondamentale importanza per i la-voratori e per il territorio, poichépermetterebbero l’ottenimento deisoldi per le bonifiche sulle aree chela società ha utilizzato.

La delibera della Giunta regio-nale n. 39/23 del 15/07/2008, qualerecepimento del D.Lgs. 22/97 (De-creto Ronchi) e D.Lgs. 36/2003,prevede che per ogni metro cubo dirifiuto stoccato prima di essere la-vorato, per ogni metro cubo di rifiu-to recuperato e, soprattutto, per ognimetro cubo di rifiuto buttato in dis-carica, le società industriali debba-no, obbligatoriamente, aver stipulatoun’apposita polizza a garanzia, infavore della Regione Sardegna, fina-lizzata al recupero e gestione delle

aree degradate, laddove le società in-dustriali non provvedano di tascaloro alle bonifiche dei terreni, delleacque e dei danni ambientali.

L’Eurallumina, laddove dichia-rasse la chiusura e non iniziasse adisinquinare le aree da lei compro-messe, con i suoi 16 milioni di me-tri cubi di rifiuti speciali su una su-perficie di 160 ettari (fanghi rossi),vedrebbe escussa immediatamentela garanzia finanziaria, in favore ap-punto della Regione Sardegna, per unammontare di circa € 400.000.000(quattrocento milioni di euro), perfar fronte alle fasi di chiusura e post-operativa della sola discarica deifanghi rossi.

Considarata, ora, anche la vi-cenda Alcoa, che ha dichiarato la“fermata temporanea” degli im-pianti, dove lo stesso Governo na-zionale ha preso l’impegno per ga-rantire la continuità produttiva, fi-nalizzata ad evitare l’ulteriore per-dita di posti di lavoro, sarebbe ne-cessario, a questo punto, inserirenella trattativa, la vicenda Eurallu-mina; in buona sostanza, laddove siprenda coscienza che l’Euralluminanon ha nessuna intenzione di far

ripartire gli impianti, e laddove lastessa società non voglia bonificaredi tasca propria le aree degradate, oc-correrebbe requisire immediatamen-te gli impianti e ricreare, unitamenteall’Alcoa e alla ex Ila, la filiera del-l’alluminio, con una gestione razio-nale e produttiva, capace di rioccu-pare buona parte dei lavoratori.

Non esiste il problema della rea-lizzazione di un nuovo bacino deifanghi rossi, questi, infatti, sono unarisorsa, devono essere asportati eriutilizzati in processi tesi al recu-pero, liberando così un’area da de-stinare ad altre attività, garantendoanche la continuità produttiva del-la stessa Eurallumina.

Ciò premesso, doverosamente,nella veste di consigliere comunale,chiedo al sindaco di Portoscuso edal presidente della Regione Sarde-gna, di verificare immediatamentela regolarità delle polizze di garan-zia finanziaria, in forza della DGRn. 39/23, di tutte le attività produtti-ve presenti nel nostro territorio, e didarne notizia a tutti i cittadini e ailavoratori.

Angelo CremoneConsigliere comunale di Portoscuso

Lettera ai lavoratori, al presidente della Regione e al sindaco

«I manager Eurallumina dicano la verità»

La Provincia del Sulcis IglesienteQuindicinale di informazione politica, economica e sociale

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294

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Il segretario del PD EmanueleCani ha nominato la segrete-ria provinciale che lo affian-cherà nel compito di organiz-

zare e pianificare l’attività del par-tito anche in vista delle imminentiscadenze elettorali di maggio. Essaè composta da: Luca Mereu (re-sponsabile della comunicazione),Gianluca Locci (coordinatore dellasegreteria - vicesegretario), Ange-

lo Espa (responsabile dipartimentoorganizzazione), Antonio Fanni(responsabile tesseramento), Mari-nella Grosso (responsabile diparti-mento politiche sociali), Livia Cro-bu (responsabile dipartimento poli-tiche della scuola), Cinzia Grussu(responsabile dipartimento politi-che economiche e del lavoro), An-tonio Flore (componente diparti-mento politiche economiche e del

lavoro), Elisabetta Baroschi (re-sponsabile dipartimento delle po-litiche ambientali), Emanuele Ma-deddu (responsabile dipartimentoenti locali), Nicoletta Carboni (re-sponsabile dipartimento politichedelle pari opportunità), Antonio Ca-stiglione (tesoriere).

è stato eletto inoltre Daniele Re-ginali come presidente dell’assem-blea provinciale.

Il PD si organizza in vista delle elezioni amministrative di maggio

Nominata la nuova segreteria provinciale del PD

«Alternativi alla si-nistra»: è uno de-gli slogan scelto daiRiformatori Sardi

per preparare il progetto politicoin vista dell’ormai imminentecampagna elettorale delle Ammi-nistrative del mese di maggio. Imassimi dirigenti del partito, gui-dati dal leader storico MassimoFantola, hanno partecipato nelleultime settimane ad una serie diincontri territoriali tematici, orga-nizzati in vari centri della Provin-cia di Carbonia Iglesias. Prima aNebida, poi a Gonnesa dove è statoinaugurato il nuovo circolo gui-dato da Marco Cabiddu, e a San-tadi. Il prossimo incontro è statoconvocato per il 27 febbraio a Car-bonia, sul tema: “La riforma dellasanità in Sardegna - cosa cambia eprospettive per il Sulcis Iglesiente”.Parteciperanno, tra gli altri, Mas-simo Fantola, i consiglieri regio-nali Pierpaolo Vargiu, Franco

Meloni e Michele Cossa; il com-missario della ASL 7, MaurizioCalamida; e l’ex consigliere regio-nale Nazzareno Pacifico.

Pur confermando il loro impe-

gno per il superamento della graveemergenza presente nel polo in-dustriale di Portovesme, i Rifor-matori Sardi sono più che mai

convinti che il Sulcis Iglesiente e laSardegna intera abbiano bisognodi un nuovo modello di sviluppoe si presenteranno alle prossimeelezioni provinciali e comunali

con un programma ambizioso, im-prontato sull’innovazione, in tuttii settori del tessuto socio-econo-mico.

I Riformatori Sardi preparano le prossime scadenze elettorali

Un grande progetto politico alternativo alla sinistra

Uno degli incontri territoriali si è svolto nel nuovo circolo di Gonnesa.

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4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Dopo aver partecipato inmisura determinante al-la formazione della se-conda Giunta Gaviano

nella Provincia di Carbonia Igle-sias, a seguito della crisi sviluppa-tasi in seno alla coalizione di cen-trosinistra che aveva vinto le ele-zioni nella Primavera del 2005, apoco più di tre mesi dalle nuoveelezioni, il 13 febbraio la federa-zione del Partito Socialista del Sul-cis Iglesiente ha deliberato il ritirodei propri consiglieri dalla mag-gioranza. Qualche giorno prima igruppi d’opposizione, tra i qualisono presenti sia il PD sia il PDL,avevano cercato di ribaltare i rap-porti di forza con dimissioni di mas-sa per giungere allo scioglimentodel Consiglio e, quindi, alla con-clusione anticipata della legislatu-ra, ma il loro tentativo è fallito per lamancanza della tredicesima firmanecessaria (l’assemblea è compo-sta da 24 consiglieri più il presi-dente).

«Il Partito Socialista ha decisodi ritirare la delegazione assesso-riale dalla Giunta Provinciale conlo scopo di far nascere un dialogo,tra le forze politiche della mag-gioranza, tendente all’approvazio-ne del bilancio - si legge tra l’altronel documento della federazione delpartito, firmato dal capogruppo Sal-vatore Massa - ma il presidenteGaviano non si è attivato per sbloc-care la situazione di stallo in cui siè venuta a trovare l’Amministra-zione provinciale che, di fatto, ha

impedito fino ad oggi l’approvazio-ne del bilancio di previsione».

Alla conseguente uscita dei con-siglieri socialisti dalla maggioran-za e alle dimissioni degli assesso-ri Erminio Meloni e Guido Vacca,Pierfranco Gaviano ha risposto sen-za fare una piega ed ha deciso diandare avanti senza sostituirli.

Il presidente della Provincia hacommentato le fibrillazioni politi-

che in atto, sottolineando la gravitàdi un’eventuale interruzione antici-pata dell’azione amministrativa, conla quale si fermerebbe «un insiemedi azioni, con 58 milioni di euro giàimpegnati nel territorio e 40 milioniin cassa (nel rispetto del patto distabilità) da destinare alle infra-strutture e allo sviluppo del SulcisIglesiente». «Nel frangente di undrammatico contesto socio-econo-mico - secondo Gaviano - deve pre-

valere l’unità degli intenti nell’in-teresse collettivo, perché ogni for-za converga a favore di obiettivicondivisi e funzionali allo sviluppodel Sulcis Iglesiente, anche per nonsprecare quanto già investito».

I movimenti in atto sono influen-zati inevitabilmente dal clima pre-elettorale e, quindi, dalla definizio-ne delle alleanze e dalla scelta deicandidati alla presidenza. Un ruolo

centrale negli sviluppi della situa-zione lo avrà l’UDC, il partito alquale ha aderito Pierfranco Gavia-no dopo il divorzio traumatico dalPD, il cui leader, Giorgio Oppi, hagià annunciato di voler portare altavolo delle trattative la ricandida-tura del presidente uscente.

L’UDC è corteggiata anche dalPD che sta cercando di allargare lacoalizione di centrosinistra.

G.P.C.

L’opposizione ha tentato di far sciogliere il Consiglio provinciale con dimissioni di massa ma alla fine è mancato un voto

Si dimettono due assessori ma la Giunta va avantiIl presidente Gaviano difende i risultati raggiunti e resta convinto di riuscire a concludere regolarmente il proprio mandato.

Il presidente Pierfranco Gaviano. L’ex assessore Erminio Meloni.

L’on. Antonello Mereu (UDC)ha presentato una propostadi legge finalizzata a «fa-vorire il miglioramento e la

crescita dei territori delle isole mi-nori e dei relativi arcipelaghi, in fun-zione di uno sviluppo complessivodei comprensori sotto l’aspetto ter-ritoriale, economico e sociale.»

«Le isole minori - sottolinea l’on.Antonello Mereu - rappresentanouna specificità del nostro Paese perlarghissima parte prospiciente almare, caratterizzandone fortementel’identità ma che ancora, ad oggi,soffre notevoli difficoltà che ne ral-lentano il potenziale sviluppo. I temidelle politiche dei trasporti e dei col-legamenti, dell’abbattimento degliostacoli dovuti all’insularità, del-l’efficientamento dei servizi locali,della valorizzazione delle bellezzenaturali e paesaggistiche, dell’assi-stenza di protezione civile e sanita-ria, costituiscono priorità fondamen-tali da considerare, organizzare esviluppare per facilitare la crescitae il completo processo di valorizza-

zione di questi territori, risorse im-portanti per l’intero territorio na-zionale.»

Tra i numerosi interventi previstivi sono: la riorganizzazione del si-

stema dei trasporti che preveda ilpotenziamento dei servizi di colle-gamento, l’adeguamento della via-bilità interna ed esterna, lo sviluppodella portualità turistica e un sistema

di agevolazioni per i trasporti marit-timi; il miglioramento della sosteni-bilità energetica e ambientale attra-verso lo sviluppo e l’impiego di tec-niche di produzione energetica al-

ternative, lo smaltimento dei rifiuti el’adeguamento degli impianti con-nessi alla gestione del ciclo integra-to di raccolta e smaltimento dei ri-fiuti e all’introduzione di misure che

favoriscano l’approvvigionamentoidrico; l’adozione di programmi didotazione infrastrutturale per la sa-nità pubblica e i servizi assistenziali;il recupero e il potenziamento del

patrimonio abitativo in funzionedella tutela del territorio al rischio si-smico e idrogeologico; la salva-guardia e la valorizzazione del patri-monio artistico, archeologico e cul-

turale, comprese le lingue e gli idio-mi caratterizzanti locali.

La proposta di legge presentatadall’on. Mereu, alla quale sono par-ticolarmente interessate l’isola di

Sant’Antioco e l’isola di San Pietro,prevede inoltre l’istituzione di unComitato istituzionale delle isole mi-nori, presieduto da un Sottosegreta-rio di Stato, organo paritetico com-

posto dai rappresentanti dei mini-steri competenti in materia di isoleminori per un massimo di una unitàper ministero, i rappresentanti delleregioni che comprendono i territoriisolani, dieci sindaci nominati dal-l’associazione dei comuni delle iso-le minori. E ancora un fondo per losviluppo delle isole minori, destinatoal finanziamento degli interventi, conlo stanziamento di 100 milioni dieuro per gli anni 2010-2012 e di 50milioni di euro a decorrere dall’an-no 2013.

Alcuni articoli della proposta dilegge prevedono inoltre norme peril miglioramento dei servizi di pro-tezione civile e sanitari nelle isole eper l’incremento dell’offerta turisticacon l’istituzione di campi d’ormeg-gio attrezzati da collocare nelle areeanche protette; e, infine, la fissazionedi alcune agevolazioni fiscali e i rela-tivi requisiti necessari per accedervi,per alcune categorie di operatori eco-nomici che operano già o intendano infuturo realizzare insediamenti produt-tivi nei territori delle isole minori.

Il deputato Antonello Mereu (UDC) ha presentato una proposta di legge che si propone il superamento dei limiti causati dall’insularità

Progetti e risorse per far crescere le isole minori

Sant’Antioco. Carloforte.

Camminano le vie del Ca-rignano. Nei locali delMuseo di Sant’Antiocosi è svolto un incontro tra

i responsabili delle cinque cantineche aderiscono all’associazione“Le vie del Carignano”, ristora-tori e operatori del territorio.

Organizzata da Nicoletta Piras,neo direttore dall’associazionecreata tre anni fa dalla Provinciadi Carbonia Iglesias per la salva-guardia e promozione del Cari-gnano, è servita per far conoscereai vari operatori le cantine del Sul-cis che fanno parte dell’associa-zione e degustare i vini prodottiproprio “dalle cantine della stra-da”: Sardus Pater di Sant’Antioco,Calasetta, Santadi, Mesa di San-

t’Anna Arresi e 6 Mura di Giba. Lariunione si è tenuta nella sala deileoni, location diventata ormai

punto di riferimento di vari in-contri e convegni.

Tito Siddi Il Consorzio Industriale Pro-vinciale Carbonia Iglesias hachiesto al Comune di Porto-scuso la restituzione della pa-

lestra del complesso ex scuola pres-so il centro servizi consortili, con-cessa all’Amministrazione comu-nale di Portoscuso con contratto dicomodato d’uso e utilizzata per losvolgimento di varie attività spor-tive da diverse centinaia di citta-dini. La richiesta è stata motivatacon la necessità di consentire larealizzazione dei lavori di messain sicurezza e riorganizzazione ditutto il complesso scolastico.

«Si tratta dell’ennesima gravescorrettezza che la nuova gestionedel Consorzio Industriale sta met-tendo in atto contro i cittadini di

Portoscuso e l’Amministrazionecomunale - dichiara Maurizio Cuc-cu, delegato allo sport dell’Ammi-nistrazione comunale di Portoscu-so -. È un atto senza precedenti.La palestra, utilizzata in comoda-to d’uso con spese a carico del-l’Amministrazione comunale, vie-ne utilizzata da diverse società: tirocon l’arco (80 atleti); scuola cal-cio (100 bambini); calcio a cin-que (30 atleti); l’associazione cul-turale Auser (500 iscritti). Ospitainoltre importanti eventi sportivi,ultimo in ordine di tempo il me-morial di tiro con l’arco. In defi-nitiva, rappresenta un’importan-tissima valvola di sfogo per le esi-genze delle società sportive di Por-toscuso.»

«Se effettivamente il ConsorzioIndustriale deve svolgere i lavoridi messa in sicurezza e riorganiz-zazione con i quali il suo Diret-tore Generale motiva la richiestadi restituzione dei locali - aggiun-ge Maurizio Cuccu - presenti inComune i relativi progetti, cosa chenon ha ancora fatto. Evidentementenon c’è l’urgenza che viene invo-cata e riteniamo che certi lavoripossano essere eseguiti nel perio-do estivo, senza compromettere l’u-tilizzo dei locali da parte della co-munità di Portoscuso.»

«Come Amministrazione comu-nale - conclude Maurizio Cuccu -non siamo più disposti ad accettaresimili atti che finiscono per dan-neggiare la nostra collettività.»

Sant’Antioco ha ospitato un incontro tra le cinque cantine del territorio

Nel Sulcis camminano “le vie del Carignano”Il Consorzio Industriale ha chiesto al Comune la restituzione della palestra

«La decisione penalizza i cittadini di Portoscuso»

La Regione acquisterà ot-to nuovi treni ad assettovariabile dalla spagnolaCaf (Construcciones y

Auxiliar de Ferrocarriles), uno deileader mondiali nella progetta-zione, fabbricazione, manuten-zione e fornitura dei dotazioni ecomponentistica per sistemi fer-roviari.

La Giunta investirà complessi-vamente quasi 58 milioni di eu-ro. Alla presentazione del pro-getto erano presenti, con l’asses-sore regionale dei Trasporti, Li-liana Lorettu, i dirigenti della CAFdi Madrid e della Keller mecca-nica, subappaltatrice per la co-struzione in Sardegna, su conces-sione, dei vagoni ferroviari. Conla tecnologia a oscillazione vari-abile dei nuovi treni, la Regioneconta di abbattere i tempi di per-correnza sulle principali tratteferroviarie dell’isola.

«Attraverso azioni come que-ste, la Regione intende creare lecondizioni per superare il divarioinfrastrutturale rispetto alle altreRegioni, per assicurare mag-giore competitività alle imprese,piena libertà di circolazione aiSardi e nuove opportunità di svi-luppo per i territori.»

Lo ha sottolineato il presidentedella Regione, Ugo Cappellacci,in occasione della firma del con-tratto d’acquisto dei nuovi treniveloci.

Sulla base delle simulazionieffettuate, i treni proposti dallaC.A.F di Madrid (vincitrice dellagara d’appalto), per le caratteri-

stiche di potenza e di frenatura egrazie alle caratteristiche del si-stema di oscillazione (sistemaSIBI) in tutti i vagoni, può con-sentire, ad esempio, di percorrerela tratta Cagliari-Sassari, con duefermate (Oristano e Macomer),

in circa 127 minuti, con un ri-sparmio di circa 17 minuti rispettoall’ipotetico tempo di percorren-za del treno “Minuetto” attual-mente in servizio.

La tratta Cagliari-Olbia, consei fermate (Oristano, Macomer,Chilivani, Oschiri, Berchidda eMonti), può essere percorsa incirca 141 minuti, con un rispar-mio di circa 20 minuti rispettoall’ipotetico tempo di percorren-za del treno “Minuetto”. I tempidi percorrenza saranno ridotti diun ulteriore minuto nelle tratteinverse Sassari-Cagliari e Olbia-Cagliari.

I primi due treni saranno prontia partire tra diciotto mesi. Il tren-ta per cento della commessa è sta-ta affidata alla Keller di Villaci-dro che ha ringraziato la Regionesarda per la grossa opportunità of-ferta e per le opportunità di svi-luppo della fabbrica.

I nuovi mezzi, come ha spie-gato l’amministratore della CAF,Inaki Mendizabal, hanno sei mo-tori installati a bordo. Raggiungo-no i 160 chilometri orari e posso-no trasportare fino a 240 passeg-geri, con un elevatissimo livellodi comfort, sicurezza e silenzio-sità.

Investimento della Regione per migliorare il sistema dei trasporti nell’Isola

58 milioni per l’acquisto di 8 treni veloci

Santadi è una delle vie del Carignano.

Il presidente Ugo Cappellacci.

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5La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Comune di DomusnovasProvincia di Carbonia Iglesias

P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368

Le grotte di San Giovanni

SindacoAngelo DeiddaVicesindacoMarco CuccuAssessori

Luigi Bacchis, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Attilio Stera, Gianfranco ToluPresidente del Consiglio comunale

Erizio PrantedduConsiglieri

Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera, Marco Cuccu,Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu, Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau,

Alessio Mura, Maria Carmela Pilloni, Attilio Stera, Gianfranco Tolu,Silvana Usai, Massimiliano Ventura

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6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Nel corso dell’Anno acca-demico 2009/2010, pres-so la Sede universitariadi Palazzo Bellavista a

Monteponi, è istituito il Master diII livello in Metodi e Tecnologie perle Bonifiche Ambientali.

Il Master è rivolto ai giovani lau-reati in Ingegneria, Geologia e Scien-ze Ambientali, ma anche ai tecnicidelle Pubbliche amministrazioni edEnti di controllo, per il raggiungi-mento dei seguenti obiettivi:

• completare e migliorare la pre-parazione e le competenze di colo-ro che intendono inserirsi o stannogià operando nell’ambito delle ini-ziative nel campo del recupero am-bientale delle aree inquinate, in-dustriali e non;

• completare la preparazione deitecnici che operano nelle aziende,pubbliche o private, presenti nelcampo delle bonifiche ambientali;

• migliorare lo scambio di cono-scenze e la collaborazione tra l’U-niversità e le Aziende che produco-no nuove tecnologie di interventoper le bonifiche ambientali;

• creare un contatto diretto tra igiovani laureati, che intendono in-serirsi nel campo delle bonificheambientali, ed il mondo del lavoro.

«Il percorso formativo - spiegail presidente del Consorzio AUSI,

Pierfranco Gaviano - ha un tagliooperativo e progettuale: si intende,cioè, portare un gruppo di allievi,ristretto e selezionato, ad acquisireil bagaglio di conoscenze e i con-tatti con il mondo del lavoro, nec-essari alla piena operatività. Ciòavverrà attraverso l’elaborazione

guidata di alcune tipologie di pro-getti, tenendo conto, soprattutto, del-la realtà del nostro territorio nelquale costruire l’atteso sviluppo: inquesto contesto strategico - sotto-linea il presidente Gaviano -, si in-seriscono le problematiche dellearee minerarie dismesse, quelle del

polo energetico e minero-metallur-gico del Sulcis Iglesiente e quellecollegate alle discariche di rifiutisolidi urbani. Le attività didattichesaranno svolte da un gruppo inter-disciplinare di docenti appartenentiall’Ateneo di Cagliari e a quello diRoma La Sapienza, con l’intendi-

mento di aprire a più ampie collab-orazioni provenienti dal mondoaziendale, sia quello dei produttoridi tecnologie, sia quello dei realiz-zatori delle bonifiche, e di far cre-scere l’iniziativa sino a portarla acollaborazioni interateneo ed in-ternazionali.»

L’Università del Sulcis Iglesiente ha avviato il percorso di II livello presso la sede di Palazzo Bellavista a Monteponi

Un Master in metodi e tecnologie per le bonificheè rivolto ai giovani laureati in Ingegneria, Geologia e Scienze Ambientali e ai tecnici delle Pubbliche Amministrazioni ed Enti di controllo.

SEDE di Carbonia - Via Fertilia, 40 • SEDE di Iglesias - Via Argentaria, 14 • Segreteria Generale - Tel. 0781 6695.211 - Fax 0781 670821

La Giunta provinciale haapprovato il Progettodefinitivo per il com-pletamento dell’istituto

scolastico I.P.I.A. di Carbonia,con sede in via Dalmazia.

I consistenti lavori riguarda-no gli impianti antincendio, ter-mico, elettrico, idrico e fognarioe numerose opere esterne, per unaspesa complessiva di 1.800.000euro.

«Anche quest’opera - haspiegato il presidente, Pier-franco Gaviano - testimonial’impegno concreto profusodalla Provincia per migliorareil servizio scolastico e l’acco-glienza degli studenti, anche intermini di spazi adeguati e fun-zionali, e l’attenzione sempre ri-volta alle problematiche legateal mondo della scuola. Fin dal-l’istituzione del nuovo Ente, -

ha concluso il presidente - unfronte operativo è stato destinatoad affrontare le numerose emer-genze ereditate dal passato,mentre l’altro impegno è statoquello di attuare una comples-sa programmazione in grado digettare le basi per un’adeguatacrescita dell’edilizia scolastica,a favore dell’utenza dell’interoSulcis Iglesiente che oggi ne rac-coglie i frutti.»

Nuovo intervento per migliorare il servizio scolastico

Progetto per completare l’IPIA di Carbonia

L’Amministrazione pro-vinciale di Carbonia Igle-sias sta programmandouna giornata di studio e di

approfondimento sulle tematichedell’adolescenza, riunendo esperti divaria provenienza: politica, univer-sità, magistratura, forze dell’ordine,associazionismo, operatori dell’in-formazione, pubblicitari, ecc..

L’appuntamento, nella forma diun convegno, sarà intitolato “Dire,fare, pensare… L’adolescenza!”.

«La Provincia, tra le propriecompetenze - ha spiegato l’asses-sore alle Politiche sociali, sanitariee della Famiglia, Emanuela Val-darchi -, si occupa anche di pro-mozione del libero sviluppo dellapersona umana e della sua parte-cipazione sociale e culturale allavita della comunità locale, anche alfine della prevenzione, riduzioneed eliminazione delle condizioni dibisogno e disagio individuale e fa-miliare, attraverso attività di sen-sibilizzazione in ambito sociale.»

Per promuovere e organizzarel’appuntamento, la Provincia hainoltrato richiesta di supporto allaRegione Sardegna e alla Fondazio-ne Banco di Sardegna, affinché pos-sa darsi spazio ad un’intera giornatadi studio e di approfondimento peraffrontare, sotto diverse prospetti-ve, il tema al centro del convegno.L’adolescenza è sicuramente unatappa fondamentale nel processo disviluppo e maturazione della per-sona: oltre ad essere una fase dellavita molto importante per chi la vive,l’adolescenza mette contempora-neamente a dura prova anche i ge-nitori, l’intero nucleo familiare e lasocietà in generale.

«Negli ultimi anni - sottolineal’assessore Valdarchi - è cresciutal’esigenza da parte di insegnanti,educatori, operatori dei servizipsicosociali e degli stessi genitori,di comprendere meglio i ragazzi, ipropri figli, e di discutere l’effica-cia delle metodologie di comuni-cazione e di ascolto. L’iniziativa na-

sce, quindi, come occasione di scam-bio e di riflessione sulle opportuni-tà di ascolto, prevenzione e inter-vento a sostegno degli adolescenti,approfondendo alcuni degli inter-rogativi che ruotano intorno allarelazione adolescenti - adulti neidiversi contesti, e vuole essere unostrumento di confronto per condi-videre esperienze e modalità diazione da parte di insegnanti, edu-catori, operatori dei servizi psico-sociali e degli stessi genitori.»

«Nel confronto fra le varieesperienze, nell’ottica della co-struzione di un lavoro di rete - con-clude l’assessore alle Politichesociali, sanitarie e della Famiglia,Emanuela Valdarchi -, intendiamofornire strumenti metodologici perla comprensione delle dinamicheadolescenziali e delle modalitàoperative, per la costruzione di unnuovo rapporto tra adulto e adole-scente e per la prevenzione del di-sagio e dei gravi atti che possonoderivarne.»

Richiesto il supporto di Regione e Fondazione del Banco

Giornata di studio sull’adolescenza

Si è insediata la Commissioneprovinciale di abilitazionevenatoria, costituita in basealla normativa regionale e

avente sede presso la Provincia diCarbonia Iglesias.

Questa la composizione: - presidente: ingegner Palmiro

Putzulu;- componenti:• esperto in legislazione venato-

ria: avvocato Marco Aste;• esperto in zoologia applicata

alla caccia: dottor Alberto Ortu;• esperto in armi e munizioni da

caccia, loro uso e relativa legislazio-ne: Pietro Paolo Bardi;

• esperto in tutela della natura eprincipi di salvaguardia delle col-ture agricole: dottor Andrea Mereu;

• esperto in norme di pronto soc-corso: dottor Pietro Carta.

- segretario: dottor Mirko Garau.

Sono stati, altresì, nominati i se-guenti soggetti:

- sostituto del presidente: dottorDiego Cani;

- componenti supplenti:• esperto in legislazione venato-

ria: avvocato Claudio Vivarelli;• esperto in zoologia applicata al-

la caccia: dottor Marco Marras;• esperto in armi e munizioni da

caccia, loro uso e relativa legislazio-ne: Antonio Pinna;

• esperto in tutela della natura eprincipi di salvaguardia delle coltureagricole: dottoressa Rosalia Mameli;

• esperto in norme di pronto soc-corso: dottor Sergio Gallittu.

- segretario supplente: dottoressaLorena Casula.

La Commissione di abilitazionevenatoria si occupa degli esami perl’abilitazione all’esercizio dellacaccia, che ogni aspirante cacciatore

del territorio provinciale deve su-perare per poter esercitare l’attivitàvenatoria. La Commissione deveaccertare, mediante una prova teo-rico-pratica, le competenze dell’a-spirante cacciatore in varie materie:legislazione venatoria; zoologiaapplicata alla caccia, con prove pra-tiche di riconoscimento delle speciecacciabili e non cacciabili; armi emunizioni da caccia, loro uso e rel-ativa legislazione; tutela della natu-ra e principi di salvaguardia dellecolture agricole; norme di prontosoccorso.

La Commissione, inizialmente,si riunirà nella sede istituzionale divia Argentaria ad Iglesias, mentrein seguito è prevista anche una ges-tione itinerante delle sedi d’esame,andando incontro, così, alle esigen-ze dei cacciatori del territorio delSulcis Iglesiente.

S’è insediata la commissione provinciale di abilitazione venatoria

Caccia: a Iglesias gli esami di abilitazione

La Giunta provinciale hadato il via libera al pro-getto definitivo per la si-stemazione di un ac-

cesso viario al centro abitato diTratalias, in un tratto della stradaprovinciale 77.

«La Provincia di CarboniaIglesias, nell’esprimere parerefavorevole - ha spiegato il presi-dente Pierfranco Gaviano -, hamanifestato condivisione al pro-getto comunale che prevede latrasformazione, dell’intersezione,da semplice innesto a rotatoriacon precedenza interna, qualeefficace strumento per moderare

la velocità, a tutela della sicurez-za collettiva.»

Il programma relativo alla si-stemazione dell’accesso al centroabitato del paese trova origine inun accordo di programma tra laAmministrazione provinciale diCarbonia Iglesias e il Comune diTratalias, che si sono impegnatia provvedere, congiuntamente,alla progettazione e realizzazio-ne dell’intervento di sistemazio-ne della SP 77, in una strategia disinergia e di integrazione dellerispettive risorse organizzative.

Al Comune di Tratalias vienecosì trasferita la somma già a

disposizione nel Bilancio pro-vinciale, pari a 250.000 euro, ne-cessari al completamento dell’in-tero iter amministrativo, compresala realizzazione dell’opera stra-dale.

«Con questa operazione -sottolinea il presidente Pierfran-co Gaviano - riusciamo ad otti-mizzare le risorse disponibili,rendendo più tempestiva l’esecu-zione delle varie procedure cheporteranno a rendere sicuro ilpunto di accesso al paese, ancheattraverso un ruolo attivo dellacomunità locale direttamentecoinvolta.»

Stanziate nuove risorse per la sicurezza della rete stradale

Una rotatoria all’ingresso di Tratalias

La Giunta provinciale ha ap-provato il Piano di inter-vento territoriale per l’im-migrazione, quale strumen-

to destinato a garantire equità ditrattamento ed adeguate condizionidi vita ai cittadini stranieri presentinel Sulcis Iglesiente.

Per le attività da realizzare nelperiodo 2010/2011, l’Amministra-zione provinciale, secondo la nor-mativa nazionale, potrà contare suun trasferimento di 82mila euro daparte della Regione Sardegna.

Strumento operativo è il CentroServizi per l’Immigrazione, a cui ilPiano da continuità e forza, come unservizio aperto al territorio e fina-lizzato a favorire il riconoscimentodella centralità della persona umanae della famiglia, in quanto risorsa eopportunità di sviluppo per le co-munità locali.

«Costituito nel 2007 - afferma ilpresidente della Provincia, Pier-franco Gaviano -, il Centro Serviziper l’Immigrazione si propone di so-stenere e rafforzare l’integrazionesociale dei cittadini stranieri resi-denti nella Provincia, di fornire ri-

sposte concrete ed immediate al-l’utenza straniera e di costituire, alivello provinciale, uno strumento diraccordo tecnico fra i soggetti cheagiscono nell’ambito dell’immigra-zione, quali Enti locali, Parti socia-li, Privato sociale, le Forze dell’or-dine, Prefettura, Questura, Scuola,ASL e Casa Circondariale di Igle-sias, al fine di costruire percorsi pro-gettuali interistituzionali nell’otti-ca di una maggiore tutela ed effet-tività dei diritti riconosciuti dallalegge ai cittadini stranieri. Il fine èquello di garantire un Tavolo Terri-toriale Permanente, che sia occasio-ne di dialogo e confronto tra le istitu-zioni e il mondo dell’immigrazione.»

In base agli ultimi dati ISTATdisponibili, la Provincia di Carbo-nia Iglesias ha una popolazionecomplessiva di 130.555 residenti,tra cui 1.069 stranieri (631 di sessofemminile e 228 minori), pari al3,6% di tutta la popolazione stra-niera residente in Sardegna; la po-polazione straniera residente ècomposta per circa il 63% da citta-dini extracomunitari (675 persone)provenienti prevalentemente dal

Marocco e dalla Repubblica Popo-lare Cinese.

Il Centro Servizi per l’Immigra-zione impegna attualmente 5 me-diatori culturali (3 di lingua araba,1 di lingua cinese e 1 di lingua in-glese), che operano sia all’internosia all’esterno del Centro.

Dal punto di vista operativo, iservizi offerti riguardano l’acco-glienza, l’accompagnamento, l’o-rientamento e la consulenza legaledi base in materia di ingresso, sog-giorno, espulsioni, lavoro, alloggio,previdenza sociale, assistenza sa-nitaria, istruzione, cittadinanza, ri-congiungimenti familiari, rifugiatie richiedenti asilo, minori stranierinon accompagnati.

«Nell’ottica di una collaborazio-ne tra gli Assessorati provinciali, alfine di un’ottimizzazione delle risor-se e di una maggiore tempestività nelperseguire i risultati - sottolinea ilpresidente Gaviano -, gli interventiriguarderanno le Politiche del la-voro, le Politiche culturali e di in-tegrazione, l’area della collabora-zione con il carcere e delle Politichesanitarie e di coesione sociale.»

Tavolo permanente creato per dare rispostesul fronte dell’accoglienza e dell’immigrazione

La sede universitaria di Monteponi.

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7La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

La Provincia di Carbo-nia Iglesias deciso disostenere il progetto“Mangiar bene per

crescere bene”, predispostodalla Società Italiana di Medi-cina Generale della Sezione delSulcis Iglesiente.

L’iniziativa è finalizzata allapromozione della salute, attra-verso un’alimentazione e unostile di vita corretti.

Il progetto è correlato ad unaaccurata indagine sulle abitudi-ni alimentari di cinquecentostudenti delle prime classi dellescuole superiori del territorio,

attraverso la partecipazione at-tiva degli allievi, che sono gliattori principali del progetto,coordinati da un team di medicidi famiglia operanti nel SulcisIglesiente e da esperti nella me-todologia della formazione (dot-toressa Anna Rita Serra, dottorMarco Martinetti, dottor LuigiLisci, dottoressa Maria RosariaMontisci, dottor Giuseppe Vin-cis).

«Considerata la rilevanza eanche l’originalità del progetto- ha spiegato il presidente dellaProvincia, Pierfranco Gaviano -i dati raccolti saranno in una

prima fase elaborati e valutatidal Laboratorio di Epidemiolo-gia, diretto dal professor PaoloContu, del Dipartimento di Sa-nità Pubblica dell’Università diCagliari, per poi essere pubbli-cati su riviste scientifiche inter-nazionali.

Se dalle analisi, dovesseroemergere delle aree di criticità- ha concluso il presidente dellaProvincia -, queste verrannotempestivamente segnalate adeducatori e genitori, affinché sipossano predisporre delle ade-guate strategie per affrontarleadeguatamente.»

La Provincia sostiene il progetto della Società di Medicina Generale

“Mangiar bene per crescere bene”

Nella sala conferenze dellasede provinciale di viaFertilia ha ospitato lo scor-so 15 febbraio un semina-

rio formativo sul tema: “La qualitàdell’integrazione scolastica: pattoeducativo tra Ente locale, Famiglia,Scuola e Servizi del Territorio”.

è stata un’occasione di confron-to tra tutti coloro che, nell’ambitodelle proprie competenze, contri-buiscono alla crescita didattica eumana dei ragazzi portatori di han-dicap, affinché, dal dialogo effica-ce e dall’informazione corretta, na-scano sinergie utili alla realizzazionedi un progetto comune, quello del-l’integrazione scolastica di qualità.

L’incontro, rivolto agli enti lo-cali, ai dirigenti scolastici, ai docenticurriculari e di sostegno degli isti-tuti di ogni ordine e grado, agli ope-atori dei servizi, alle famiglie, alleassociazioni e a tutti coloro che ope-rano nel contesto della disabilità, haregistrato una vasta partecipazione.

Nel corso dei lavori, sono inter-venuti alcuni esperti altamentequalificati.

Dopo l’introduzione della dot-toressa Speranza Schirru, dirigentedel Servizio Sviluppo Economico eSociale della Provincia, l’avvocatoSalvatore Nocera, vicepresidenteFISH (Federazione Italiana per ilSuperamento dell’Handicap), ha

parlato del coordinamento dellecompetenze delle singole istituzioniper la qualità dell’inclusione scolas-tica. Sono inoltre intervenuti ladott.ssa Francesca Palmas, respon-sabile del settore scuola dell’ABC(Associazione Bambini Cerebro-lesi) Sardegna; il dott. Andrea On-nis, coordinatore del servizio di as-

sistenza educativa specialistica del-la Provincia; la dott.ssa Valeria De-plano, dirigente medico di neurop-sichiatria infantile presso l’unitàoperativa di Iglesias; e, infine, ladott.ssa Anna Maria Sanna, presi-dente del gruppo di lavoro interisti-tuzionale provinciale.

I lavori sono stati moderati dal-la dott.ssa Maria Carla Baghino,

funzionario dell’ufficio politicheper l’istruzione e i servizi educatividella Provincia di Carbonia Iglesias.

«Il seminario - ha spiegato ilPresidente della Provincia, Pier-franco Gaviano - è stata l’occasioneper esaminare i primi risultati deri-stenza derivanti dall’avvio del ser-vizio di assistenza educativa specia-

listica, assicurato dalla Provincia aglialunni disabili degli istituti supe-riori di secondo grado. Il confrontoaperto e costruttivo tra le numero-se forze istituzionali e sociali pre-senti nel Sulcis Iglesiente, rappre-senta lo strumento più immediato peroffrire servizi adeguati all’intero ba-cino di utenza del territorio, ottimiz-zando le risorse disponibili.»

La sala conferenze della Provincia ha ospitato un seminario

La qualità dell’integrazione scolastica:un patto educativo per il territorio

L’intervento dell’avvocato Salvatore Nocera.

La Giunta Provinciale haapprovato il Piano dellaFormazione Professionaledella Provincia di Carbonia

Iglesias per l’annualità 2009/2010.Per l’attuazione e la gestione del

prezioso strumento di sviluppo, laProvincia ha a disposizione 1.920.489euro, conferiti dalla Regione sullabase di una quota fissa, riconosciutaa ciascuna Provincia, e di una quo-ta variabile, determinata su basedemografica. Alla luce della leggeregionale n. 9/2006 sul “Conferi-mento di funzioni e compiti agliEnti Locali”, infatti, spettano alleProvince le funzioni amministra-tive e gestionali in materia di for-mazione professionale.

Nel corso dell’ultima riunione,la Giunta regionale ha approvatoil Piano annuale della formazioneprofessionale per l’annualità 2009/-2010 e la Provincia potrà ora pub-blicare i bandi per l’assegnazionedei 15 corsi previsti.

«La Provincia, ai fini della ste-sura del Piano - ha spiegato il pre-sidente della Provincia, PierfrancoGaviano -, ha effettuato un’atten-

ta analisi del fabbisogno locale,mediante il coinvolgimento at-tivo di tutte le istituzioni e le partisociali aventi competenze in ma-teria di lavoro, formazione e im-

presa. Il tutto, mediante incontridurante i quali sono stati illustra-ti gli elementi salienti del trasfe-rimento di competenze, con con-seguente descrizione sommaria

della bozza di Piano e definendocosì i profili professionali più ri-spondenti alle reali esigenze delcontesto di riferimento.»

Il Piano, quindi, è emanazione

del territorio e frutto del concorsodi tutti i soggetti coinvolti: «Laformazione professionale - ha sot-tolineato il presidente Gaviano - ènecessaria per il sostegno dell’in-

novazione e dello sviluppo del si-stema economico ed ha la capaci-tà di incrementare competenze edarricchire conoscenze in vista diun più facile inserimento occu-

pazionale, nonché di contribuirea sostenere le esigenze di innova-zione del sistema economico, at-traverso la formazione di forza la-voro adatta a potenziare la com-

petitività e l’innovazione aziendale.L’esigenza di una maggiore atten-zione verso le risorse umane, spin-ge alla scelta del potenziamentodella programmazione in materia

di formazione, a favore di un’uten-za sempre più diversificata». Eccoperché la programmazione dellaformazione professionale a livellolocale consente di poter rispondere,

in maniera puntuale, proprio alleesigenze peculiari della comunitàdel Sulcis Iglesiente, sulla base delprimo Piano Provinciale per i Ser-vizi e le Politiche del Lavoro 2010/-2012, «affinché - aggiunge il capodell’Esecutivo provinciale - le po-litiche del lavoro e le politiche for-mative, insieme, possano dare im-portanti input di sviluppo al no-stro territorio, fortemente colpitodalla crisi economico-produttiva».

In questa prospettiva, la Pro-vincia di Carbonia Iglesias ha in-dividuato gli obiettivi di fondo delsistema formativo provinciale: in-nalzamento della cultura di base,accesso all’istruzione e alla for-mazione per tutto l’arco della vita,aumento e diversificazione dellaofferta, coordinamento e integra-zione degli interventi formativi darealizzare attraverso il coinvolgi-mento delle parti sociali, delleimprese e di tutte le istituzioni delterritorio, riduzione dei livelli didisoccupazione, miglioramentodella competitività e innovazionedel comparto produttivo del terri-torio, tutela della qualità del lavoro.

Dopo la Giunta provinciale, anche la Regione ha approvato il Piano della Formazione Professionale, in attuazione della legge n° 6/2006

Nuova vita per i corsi di formazione professionaleLa Provincia ha effettuato un’attenta analisi del fabbisogno locale, coinvolgendo tutte le istituzioni e le parti sociali competenti in materia.

Spazio informativo a cura dell’Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias

L’incontro svoltosi nella sala conferenze della Provincia. Sono numerosi i soggetti interessati al rilancio della formazione professionale.

La Giunta provinciale ha ap-provato il conferimento diborse di studio per studentifigli di lavoratori espulsi dai

processi produttivi o in cassa inte-grazione.

«Sulla scia delle competenze pro-vinciali in materia di istruzione edi supporto a favore di soggetti insituazioni di svantaggio e nel con-testo di una contingente e gravissi-ma crisi economica, che sta inve-stendo il territorio - ha spiegato ilpresidente della Provincia, Pierfran-co Gaviano -, si è ritenuto neces-sario adottare strumenti di sostegno,nella misura di borse di studio di 500

euro per studenti iscritti ad istitutiscolastici superiori di secondo gradoe di 1.000 euro per studenti fre-quentanti percorsi universitari.»

Questi i requisiti:• non essere in ritardo, nella car-

riera scolastica, per più di due annie aver conseguito la promozione o ildiploma, al termine dell’anno sco-lastico 2009/2010, con votazione noninferiore a 7/10 per coloro che abbia-no frequentato corsi delle scuole me-die superiori e a 70/100 per coloroche abbiano sostenuto l’esame di di-ploma di scuola media superiore;

• non trovarsi in una condizionedi fuori corso superiore ad un anno

e aver conseguito la media dei 24/30nel relativo percorso universitario;

• appartenere a famiglie il cuireddito indicatore assoluto I.S.E.E.non sia superiore a 12mila euro.

«La Provincia di Carbonia Igle-sias, insieme alle forme di salvaguar-dia dei posti di lavoro - conclude ilpresidente Pierfranco Gaviano -,ha così adottato un provvedimentoche vuole essere un segno tangibiledi vicinanza al territorio e di con-divisione rispetto ad una situazio-ne di difficoltà, che ci auguriamocessi immediatamente.»

Il bando verrà pubblicato nelprossimo mese di maggio.

La Provincia ha deliberato un intervento straordinario

Borse di studio per i “figli della crisi”

La Provincia di CarboniaIglesias ha pubblicato lagraduatoria del Bando2009 per le bonifiche dal-

l’amianto: delle 185 domande per-venute, sono risultate idonee e am-messe a contributo n. 174 doman-de, sospese per richiesta integra-zioni n. 3 domande, ammesse conriserva n. 3, non ammesse n. 5 do-mande. Il finanziamento consenti-rà di smaltire quasi 28.000 mqeternit, 37 serbatoi e oltre 118 me-tri di canne fumarie, per un totaledi oltre 407.000 kg di amianto.

Della somma complessiva di353.064 euro, risultano impegnaticirca 204.000 euro. Per la parte

restante di 148.510 euro sono statiriaperti i termini del bando pubbli-co (la nuova scadenza è stata fis-sata al 30 aprile 2010).

La scorsa settimana, intanto,la Provincia di Carbonia Iglesiasha indetto, per il secondo annoconsecutivo, un Bando rivolto aiComuni per la realizzazione degliinterventi di bonifica degli edificipubblici dall’amianto.

Il finanziamento complessivodisponibile è pari a 486.589,00euro e prevede un contributo parial 100% delle spese di bonifica.

Le domande dovranno esserepresentate entro le ore 12.00 del17 maggio 2010.

Saranno ammessi a finanzia-mento, in via prioritaria, gli inter-venti relativi alle bonifiche degliimmobili di proprietà pubblicacensiti dall’Azienda Asl n. 7 diCarbonia e gli interventi finanzia-ti parzialmente o non finanziati nelprecedente bando, a causa dell’e-saurimento del fondo; in quest’ul-timo caso, ciascun Comune dovràripresentare la domanda, ovveroconfermare l’intenzione ad esegui-re i lavori.

Il Bando di partecipazione e irelativi allegati sono scaricabili allasezione “Le Aree, Area serviziambientali, Amianto, Bando edi-fici pubblici - 2010”.

Pubblicata la graduatoria del primo bando per l’amianto

Altri 500.000 euro per le bonifiche

Dopo la normativa in te-ma di conferimento difunzioni e compiti agliEnti locali, che trasferi-

sce alle Province le funzioni am-ministrative relative a provvedi-menti autorizzativi, di diffida, disospensione e di revoca delle au-torizzazioni di impianti esistenti edi nuovi impianti, e quella in temadi istituzione dello Sportello Unicoper le Attività Produttive (SUAP,

responsabile dei procedimentiamministrativi relativi alle attivitàeconomiche e produttive di beni eservizi), la recente legislazione re-gionale introduce l’autorizzazioneunica per i nuovi impianti di smal-timento e di recupero dei rifiuti, leautorizzazioni in ipotesi particolari,nonché l’autorizzazione alle emis-sioni in atmosfera, con disposizioniin materia di attività a ridotto in-quinamento atmosferico e fissazio-

ne dei valori limite delle emissionistesse.

«Al fine, quindi, di uniformarele procedure autorizzative e di as-sicurare la necessaria continuitàamministrativa, evitando così disa-gi agli utenti interessati, la Provin-cia - spiega il presidente PierfrancoGaviano - procede così ad un ne-cessario adeguamento delle proce-dure e della modulistica in funzionedelle acquisite novità normative.»

Sono state recepite le direttive della Regione Sardegna

Un’unica autorizzazione per smaltirei rifiuti e per le emissioni in atmosfera

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8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Piove, piove, piove. Il Sul-cis Iglesiente sta vivendol’inverno più “bagnato”degli ultimi anni e, grazie

all’accumulo della preziosa risor-sa negli invasi, tutti al limite del-la capacità, potrà guardare con se-renità al futuro dei prossimi treanni. In casi come questo, inevi-tabilmente, affiora il rammarico perl’ingente quantità d’acqua chefinisce in mare. A Tratalias l’in-vaso di Monte Pranu (capacità 50milioni di metri cubi) sta river-sando nel golfo di Palmas l’ac-qua eccedente da oltre un mese;analoga è la situazione della digadi Genna Is Abis (25 milioni e410.000 metri cubi), a Siliqua; diquella di Medau Zirimilis (17 mi-lioni e 200.000 metri cubi), a Uta-Villaspeciosa; Bau Pressiu (8 mi-lioni e mezzo di metri cubi), nel Bas-so Sulcis; e, infine, Punta Gennar-ta (12 milioni e 600.000 metri cu-bi), a Iglesias.

L’abbondanza attuale non de-ve portare, come talvolta è acca-duto in passato, a trascurare l’im-portanza di una corretta gestionedelle risorse, per tutti gli usi: ci-vile, agricolo e industriale. Comenessuno avrebbe potuto prevede-re l’elevata piovosità degli ultimianni, non sono da escludere nuove

stagioni siccitose e, quindi, restri-zioni simili a quelle che il territorioha vissuto per moltissimi anni. Ebisogna portare avanti con il mas-simo impegno il progetto di “inter-connessione sistemi idrici Tirso-Flumendosa-Campidano, 4° lotto -

collegamento con il Sulcis Igle-siente”, fondamentale per ga-rantire regolarità alle fornitureidriche alle aziende agricole delterritorio.

In buona sostanza, si tratta direalizzare una linea di collega-mento tra l’invaso del Cixerri a

Genna Is Abis e l’invaso sul rioMannu a Monte Pranu (Trata-lias), alla quale verranno colle-gati anche gli invasi di MedauZirimilis e di Punta Gennarta,per complessivi cinquanta chilo-metri di condotte.

L’opera è prevista nel Pianoregionale di Sviluppo e rappre-senta anche la prima emergenzacompresa nel protocollo d’intesaStato-Regione siglato il 2 otto-bre 2009, con uno stanziamentodi 50 milioni di euro.

Giampaolo Cirronis

Le abbondantissime piogge cadute negli ultimi mesi hanno riempito tutte le dighe del Sulcis Iglesiente, come non accadeva da anni

Le dighe tracimano, c’è acqua per tre anniA Tratalias l’acqua scorre verso il mare da circa un mese, a Iglesias il limite della capienza è stato raggiunto la scorsa settimana.

Il primo febbraio si è tenutapresso la sala del Consigliocomunale di San GiovanniSuergiu la conferenza stampa

di presentazione di una notevolescoperta di carattere archeologico.L’oggetto in questione è una pietra.Ma non è una semplice pietra. Sitratta di una “statua-menhir” di etàprenuragica.

A dare maggiori ragguagli tecni-ci, in presenza degli assessori Gian-franco Ghisu, Valentina Cuccu eClaudia Secchi che hanno presie-duto la conferenza, è stato il curatoredel museo di Santadi, Remo Forre-su, museo dove sarà esposto il me-nhir. Ha preso parte alla stessa pre-sentazione il “proprietario” dell’og-getto, il signor Leonardo Colella:qualche anno fa, infatti, nel suo ter-reno, in località San Pietro, trovò,dopo averlo arato, la curiosa pietra.Perchè curiosa? Il contadino senzasaper nulla del valore di questo ri-trovamento, notò subito la caratte-ristica antropomorfa della pietra emise la stessa nel suo giardino. Poisi affidò agli studiosi. è alta 65 cm,ricavata da un masso di trachite bru-no-verdastra e raffigurante un uo-mo con un copricapo a calottina,sono in evidenza naso e sopracci-glia, nonché le mani all’altezza delventre. L’idolo in pietra è conser-vato temporaneamente nel museo

di Santadi. Ciò vista la sua unicità eimportanza per il territorio, sottoli-neata nella nota alla Soprintenden-za ai beni archeologici di Cagliarie Oristano, dall’archeologo EnricoAtzeni. I pochi esemplari del gene-re presenti nel territorio, fanno diquesta scoperta un caso unico, sul-

le cui origini esatte il campo è anco-ra aperto anche se la sua prove-nienza potrebbe essere riconduci-bile senza dubbio alle colline cir-costanti il paese come dallo stessovillaggio neolitico di Tracasi.

Enrico Atzeni, ordinario di Pa-leontologia e antichità sarde presso

l’Università di Cagliari, ha presen-tato il tutto con una dettagliata re-lazione in un convegno organizza-to dall’istituto italiano di preistoriae protostoria, alla presenza di moltistudiosi e curiosi.

Come precisa il 73enne agricol-tore, originario della provincia diBenevento ma trasferitosi fin da ra-gazzo a San Giovanni Suergiu, lapietra dovrebbe tornare a casa, o perlo meno nel museo di Matzaccarache l’Amminitrazione comunale staallestendo presso le ex scuole ma-terne. Leonardo Colella, in effetti,parla del ritrovamento come di unqualcosa che gli appartiene e spie-ga ai giornalisti presenti, sia purecon molta emozione, che per luiquesta pietra sembrò quasi una do-nazione dall’alto. Per dimostrare ilsuo affetto, scrisse, dedicandola al-l’oggetto, una semplice ma profon-da poesia. Gli amministratori, comeda accordi raggiunti col museo, ras-sicurano che la pietra tornerà prestoa San Giovanni Suergiu, una voltaterminati i lavori del futuro museodi Matzaccara.

Le testimonianze storiche sonoda tempo a San Giovanni Suergiuoggetto di studio e intenso lavoroper gli amministratori; il Sulcis, infondo, è una miniera di elementidella storia antica.

Antonio Pistis

L’invaso di Monte Pranu.

Presentata a San Giovanni Suergiu l’ultima scoperta archeologica

Il museo di Santadi custodiscela statua-menhir di età prenuragica

L’Amministrazione comu-nale di Carbonia ha re-vocato alla Tributi ItaliaS.p.A. la concessione del

servizio di accertamento, control-lo e riscossione dell’imposta sullapubblicità e pubbliche affissioni,nonché del canone di occupazio-ne spazi ed aree pubbliche, tem-poranea e permanente.

La gestione dei servizi - comeriporta una nota stampa del sinda-co, Tore Cherchi - è stata affidataad Equitalia Sardegna S.p.A. chegarantirà la regolare prosecuzio-ne del servizio stesso.

«Il servizio riprenderà, al piùpresto, nei locali di Equitalia Sar-degna S.p.A. in via Umbria a Car-bonia - si legge nella nota - , congli stessi operatori che gestivano ilservizio in precedenza, al fine diassicurare ai contribuenti la mas-sima competenza e continuità nelsettore.»

L’Amministrazione comunales’è impegnata a comunicare tem-pestivamente la data di inizio dellanuova gestione.

Verranno predisposti nuovinumeri di conto corrente postaleche saranno resi noti con la mas-

sima rapidità e capillarità, per iversamenti che i contribuenti do-vranno effettuare per poter usu-fruire del servizio.

L’Amministrazione comuna-le di Carbonia, infine, raccoman-da di non effettuare i versamentia Tributi Italia e sino a comunica-zione dei nuovi conto correnti siinvita ad effettuare i versamentisul conto corrente della Tesoreriacomunale.

Gli interessati, per ogni even-tuale informazione, potranno ri-volgersi all’Ufficio Tributi, p.zzaRoma n. 1, Carbonia.

Carbonia: Equitalia gestirà il serviziorevocato alla Tributi Italia S.p.A.

ACalasetta saranno rea-lizzati cinque nuovi al-loggi popolari. Saran-no costruiti grazie ad un

finanziamento di 650mila euro ot-tenuto dalla Regione per finalitàabitative. Gli alloggi popolari sa-ranno realizzati in via Dante, do-ve il Comune possiede un vec-chio stabile, un tempo adibito amagazzino.

«Abbiamo preparato un pro-getto - spiega il sindaco, AntonioVigo - che è stato finanziato dallaregione e ci darà modo di allevia-re almeno in parte la grave ca-renza abitativa che soffre il paese.»

Ma non è tutto. Con gli appar-

tamenti ricavati nel vecchio ma-gazzino tra poco si aggiungeranno

al patrimonio abitativo comunale an-che altri due manufatti demaniali.

«Si tratta di due cantoniere del-le ex Fms di cui il demanio staristrutturando il tetto - dice il sin-daco - che saranno poi trasferitea pieno titolo al comune.»

Da anni a Calasetta non vengo-no realizzati alloggi popolari. I mo-tivi sembra siano da ricercare nelfatto che il Comune non ha piùaree pubbliche da adibire alla lorocostruzione.

«Questa opportunità, anche senon risolverà il problema abitati-vo - conclude Antonio Vigo - ciconsentirà di dare a Calasetta al-meno delle piccole risposte all’e-mergenza casa.»

Tito Siddi

L’Amministrazione si avvarrà di un finanziamento regionale

Calasetta: 650.000 euro per realizzarecinque alloggi popolari in via Dante

La scuola è un’istituzionesociale responsabile del-l’istruzione e della forma-zione dei nostri figli, ma

soprattutto, la Repubblica Italia-na assicura a tutti il diritto all’istru-zione e alla formazione e stabili-sce, all’articolo 34 della Costitu-zione, l’obbligo scolastico e la suagratuità. Tale diritto si realizza nel-le istituzioni del primo e del se-condo ciclo del sistema educativodi istruzione e di formazione, co-stituite dalle istituzioni scolasti-che statali.

è, pertanto, inaccettabile che, a

causa di una riforma ministeriale(riforma Tremonti - Gelmini), chemira a recuperare risorse econo-miche facendo tagli sui servizi es-senziali come la scuola pubblica,a subirne le conseguenze siano inostri bambini e le famiglie.

Non vogliamo che i bambini diTratalias siano costretti a viaggia-re verso altri paesi per poter usu-fruire di un diritto fondamentalecon i notevoli disagi che questotrasferimento comporterebbe perle famiglie ed in modo particolareper i bambini.

Vogliamo che sia garantito ai

bambini di Tratalias il diritto allostudio con una scuola di qualità aTratalias. Invitiamo, quindi, i cit-tadini ad aderire alla raccolta di fir-me promossa dal comune di Tra-talias che sarà inviata all’UfficioScolastico provinciale di Cagliari(CSA) e all’Assessorato alla Pub-blica Istruzione della Regione Au-tonoma della Sardegna, al fine dimettere al corrente questi enti delnostro disagio con l’auspicio che daciò sia attuato un provvedimentovolto alla risoluzione del problema.

Gianluca LocciVicesindaco del comune di Tratalias

Una raccolta di firme per salvarela scuola dell’obbligo a Tratalias

Luca Murgianu è il nuovopresidente regionale diConfartigianato Impre-se.

35 anni, imprenditore caglia-ritano nel settore dell’editoria,informatica e formazione, Mur-gianu è stato eletto durante l’As-semblea regionale della Confe-derazione, svoltasi a Tramatza.è stato presidente regionale eprovinciale dei giovani impren-ditori mentre a livello nazionaleha ricoperto la carica di vicepre-sidente vicario. Rimarrà in caricanel prossimo biennio e sarà coa-diuvato dal vicepresidente Eli-gio Sanna di Oristano. Insiemeavranno il compito di guidare leoltre 8.000 imprese associate aConfartigianato Sardegna.

Tra le priorità da affrontare,Luca Murgianu ha subito indivi-duato il tema dell’accesso al cre-dito, della riforma sull’apprendi-

stato e dell’occupazione. Relati-vamente a quest’ultima, il neopresidente ha voluto sottolineare

come, nonostante la crisi, le im-prese artigiane sarde abbiano finoad ora retto, fungendo da ammo-

tizzatori sociali. Il prolungarsi di questa situa-

zione, però, rende necessaria unaanalisi attenta per intervenire contempestività e contribuire al ri-lancio del comparto.

Contestualmente al presidentee vicepresidente, l’assemblea haeletto anche il direttivo regionaleche risulta così composto:

Cagliari: Giampiero Lecis,Andrea Loddo, Luca Murgianu,Tonino Di Iorio.

Oristano: Giuseppe Giarrusso,Eligio Sanna, Sandro Paderi.

Olbia: Giacomino Maludrottu,Domenichino Cossu, Marco Pie-monte, Giacomo Meloni.

Nuoro: Maria Carmela Fol-chetti, Massimiliano Cadinu,Carmine Arzu.

Sassari: Giuseppe Marras,Giuseppino Marras, Antonio De-riu, Pasqualino Carta, MarcoFalchi.

La Confartigianato ha rinnovato i suoi organismi dirigenti

Luca Murgianu è stato eletto presidentedi Confartigianato Imprese Sardegna

Luca Murgianu.

Leonardo Colella con il menhir.

Il sindaco di Calasetta, Antonio Vigo.

«La normativa sulle Zo-ne Franche urbane re-sterà invariata: que-sto significa che 23 co-

muni italiani - tra cui Napoli, Ca-tania, Crotone, Matera, Taranto, Lec-ce, Campobasso, Cagliari, Iglesias,Quartu Sant’Elena, Massa Carrara,Pescara e Ventimiglia - potranno fi-nalmente sperimentare la fiscalità divantaggio che il Governo Prodi ave-

va pensato per l’avvio di iniziativeimprenditoriali in queste aree.»

Il senatore del PD Francesco San-na ritiene che «la vittoria politicapiù importante nella discussione deldecreto Milleproroghe, è aver con-vinto il Governo a desistere nel suoostinato tentativo di ammazzare sulnascere l’esperimento di una fiscalitàdi vantaggio in 23 aree urbane disa-giate. Siamo riusciti a realizzare una

convergenza parlamentare che la-scia intatta la misura delle ZFU, vo-luta dal Governo Prodi e sostenutadal centrosinistra, che Tremonti vo-leva sostanzialmente abolire.» «Ora- conclude Sanna - i Comuni, le Re-gioni e il Governo hanno la possibilitàdi collegare a questo istituto, appro-vato dall’UE, nuove fonti di finan-ziamento, e a renderlo più selettivo econcentrato nei tempi di attuazione.»

Il senatore del PD interviene sulla positiva conclusione dell’iter

Sanna: «Milleproroghe: salve le ZFU»

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9La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Grande successo per il weekend dedicato al seminariostorico linguistico “Le co-lonie liguri del Mediter-

raneo”, organizzato dall'associazio-ne “A Màina” e dalla Consulta Li-gure, con la collaborazione ed il pa-trocinio delle Regioni Sardegna eLiguria, dei Comuni di Carloforte eCalasetta e della Pro Loco carolina.L’incontro, ha visto suggellare unnuovo gemellaggio storico-culturaletra “A Màina” e le consorelle liguri“Ardiciocca” di Recco e “A Coa-lin-a” di Santa Margherita.

Nella due giorni, si sono succedu-ti interventi e relazioni su temi cheaccomunano culture, lingua, tradi-zioni e valori delle comunità liguri etabarchine mediterranee, con un in-tenso scambio di doni, alla presenzadelle autorità comunali e del folk del-la “Casciandra”, gruppo locale incostume tabarchino.

«Quel filo invisibile, che unisce itabarchini di Sardegna ai liguri d’ol-tre mare - hanno sostenuto gli orga-nizzatori -, li spinge a sentirsi lega-ti agli archetipi della cultura nativa,a desiderare il recupero delle radici,a rafforzare i concetti di amicizia,scambio, reciprocità e fiducia. Laminaccia della dimenticanza di cer-ti valori storici e culturali di appar-tenenza, deve essere superata da ini-ziative atte a sviluppare nuove e mo-derne sensibilità.»

L’obiettivo di incontri simili, par-tendo dalle vicende storiche comu-ni, mira alla conoscenza ed al recu-pero di usanze, giochi, cucina, tradi-zioni e folk delle comunità liguri,altrimenti ad un passo dal dimenti-catoio. Tali sono i presupposti con-divisi dalla Consulta Ligure, per cuiè attiva nel sostenere incontri e di-battiti, come quello carlofortino.

«Crediamo che l’incontro di Car-loforte, dove ha sede l’associazionepiù periferica delle 55 iscritte (AMàina) - hanno detto i partecipantiprovenienti dalla Liguria -, sia statoun momento unico, di grande inte-resse culturale, storico ed anche tu-ristico, per il seguito che eventi si-mili possono generare.»

Ospitata nel salone della biblio-teca comunale Edmondo De Ami-cis, la due giorni del seminario si èaperta con gli interventi istituziona-li del sindaco di Carloforte Agostino

Stefanelli e dell’assessore alla cul-tura Toni Napoli, dell’assessore allacultura di Savona Francesco Lirosie del presidente della Pro Loco caro-lina Gianni Repetto. Tra le relazioni,quella del sovrintendente culturaledella Consulta Franco Gallea, che haillustrato le modalità del governo ge-novese sul territorio e sulle colonie,di Luigi Pellerano e Cinzia Sidoti,sull’ambiente ed il territorio dell’i-sola di San Pietro, di Giorgio Fe-dozzi, sulle vicende storiche dell’i-

sola tunisina di Tabarka, di Betty DiBernardo, sulla didattica scolasticalegata al tabarchino e di Elmo Baz-zano, presidente della Consulta Li-gure, sul processo di recupero dellacultura locale attraverso le associa-zioni. Il seminario, dunque, ha trat-tato un mix di temi qualificanti leradici comuni, con la storica firmadel gemellaggio tra le associazioni“Ardiciocca” di Recco, “A Màina”di Carloforte e “A Coalin-a”, di San-ta Margherita Ligure. Il presidentedella Consulta Ligure Elmo Bazza-

no, ha tenuto ad evidenziare il ruoloprimario di Carloforte nella conser-vazione e nel recupero dell’anticacultura tradizionale, ormai quasiestinta in Liguria.

La consulenza storica è stata affi-data ai professori Giuseppe Aste, Ono-rato Strina e Salvatore Ventura. Agliospiti liguri, è stata riservata una vi-sita guidata al centro storico ed al mu-seo civico, con l’arrivederci al pros-simo appuntamento della Consulta.

Simone Repetto

Il 12 e 13 febbraio Carloforte ha ospitato un seminario storico linguistico sul tema: “Le colonie liguri del Mediterraneo”

Scambi culturali tra tabarchini di Sardegna e LiguriaNel corso dell’incontro è stato suggellato un nuovo gemellaggio storico-culturale tra l’associazione “A Màina” e due consorelle liguri.

Ill sindaco di Iglesias, PierluigiCarta, ha scritto una lettera al-l’assessore regionale alla Pubbli-ca Istruzione, al presidente del-

la Provincia e al Direttore dell’Uffi-cio Scolastico Regionale, per soste-nere l’istituzione del Liceo musicale.

«Ho voluto - commenta il sinda-co Carta - esprimere il mio soste-gno all’iniziativa del Dirigente Sco-lastico del “Baudi di Vesme” prof.Giuseppe Melis per mettere a dispo-sizione dei nostri giovani una nuo-va risorsa formativa. Il Liceo mu-sicale rappresenta l’anello essen-

ziale tra la sperimentazione dellascuola media e il percorso univer-sitario del Conservatorio.»

Si tratta di evitare che si vani-fichi il patrimonio di aspettative ecompetenze acquisito dai ragazziche frequentano i corsi ad indiriz-zo musicali delle scuole medie diIglesias, di Portoscuso e dell’isti-tuendo corso di Domusnovas. Soloa Iglesias nello scorso anno scola-stico oltre 80 alunni hanno chiestodi iscriversi al corso ad indirizzo mu-sicale della scuola media cittadina.Segno inequivocabile della costante e

crescente domanda in questo settore.«Iglesias - continua il sindaco

Carta - ha una lunga e consolidatatradizione di cultura musicale chesi è espressa con il maestro Lao Si-lesu e le sue composizioni al più al-to grado. Sono numerose e di qua-lità le proposte musicali di associ-azioni ed Enti cittadini.»

L’istituzione del Liceo Musicaleè in linea con il regolamento dellascuola secondaria superiore appro-vato l’8 febbraio dal Consiglio deiMinistri e completerebbe l’offertaformativa del territorio.

Appello del sindaco Carta al direttore scolastico regionale

«Il Liceo Musicale di Iglesias rappresentauna nuova risorsa formativa per i giovani»

L’Amministrazione comu-nale di Iglesias ha pubbli-cato il bando di concorsoper la formazione della

graduatoria generale ai fini dell’as-segnazione degli alloggi di ediliziaresidenziale pubblica. La motiva-zione del nuovo bando è stata spie-gata dal sindaco, Pierluigi Carta, loscorso 8 febbraio: «La grave crisieconomica e la penuria di case pub-bliche impongono un frequente ag-giornamento delle graduatorie,così da ridurre al massimo l’utiliz-zo delle assegnazioni d’urgenza (lac.d. riserva di legge). Invitiamo imezzi di comunicazione e le asso-ciazioni impegnate nel sociale adare massima diffusione al bandotra la popolazione. Gli Uffici com-petenti sono a disposizione dei cit-tadini per fornire tutte le informa-zioni a riguardo».

In sintesi, può presentare la do-manda chiunque possieda i seguentirequisiti: - cittadinanza italiana odi paese della Comunità Europea,- residenza nel comune di Iglesias- non titolarità di diritti di proprie-tà, usufrutto, uso o abitazione su al-loggio adeguato alle esigenze delnucleo familiare, nell’ambito terri-toriale di assegnazione, - assenzadi precedenti assegnazioni in pro-prietà immediata o futura di allog-gio realizzato con contributi pub-blici, - reddito annuo complessivodel nucleo familiare non superioread € 12.943,98 determinato ai sensidell’art. 21 della legge 5/08/1978,- non aver ceduto l’eventuale prece-dente alloggio residenziale pubbli-ca già assegnato in locazione sem-plice. Saranno redatte anche delleapposite sub graduatorie dedicate aparticolari categorie di concorrenti:

anziani, giovani coppie, invalidi eportatori di handicap. Ad anziani,giovani coppie e persone sole, ven-gono assegnati prioritariamente glialloggi di superficie utile non supe-riore a mq 45; ad invalidi e porta-tori di handicap.

Le domande di partecipazioneal concorso e quelle di mantenimen-to nella graduatoria definitiva delprecedente concorso, debbono esse-re redatte esclusivamente sugli ap-positi moduli, che saranno resi di-sponibili presso l’Ufficio EdiliziaResidenziale Pubblica e l’U.R.P. delcomune di Iglesias, nella via Isonzoe sul sito http://www.comune.iglesias.ca.it. Le domande dovranno es-sere indirizzate al sindaco del comu-ne di Iglesias e presentate presso ilmedesimo comune entro il terminetassativo di 30 giorni dalla pubbli-cazione del Bando nel B.U.R.A.S.

Pubblicato il bando di concorso per la graduatoria generale

Iglesias: aperti i termini per partecipareall’assegnazione degli alloggi popolari

Uno degli incontri del seminario svoltosi nella biblioteca comunale di Carloforte.

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Il 10 febbraio di due anni fa leinviai una lettera con la qualemotivavo la mia richiesta diriduzione della tassa sul ritiro

e smaltimento dei rifiuti solidi ur-bani. Sono un cittadino di Carbo-nia dall’ormai lontano 1945 che il1° febbraio 2008, ha realizzato nel-l’abitazione in cui vive dal 1981,una sorta di compostiera nel giar-dino (ormai tutti la chiamano “com-poster”), su due distinti anelli incalcestruzzo prefabbricato dellacapacità cpmplessiva di 500 litri,per il riciclaggio di alcuni rifiutibiodegradabili - soprattutto scartidi frutta, ortaggi, verdure, ceneridi carbone di legna, erba dal giar-dino - seguendo i consigli in ma-teria riportati in “internet”. Tenu-to conto del mio ridotto carico fa-miliare (tre sole persone) e del fattoche parte dei biodegradabili li ri-ciclo alla fonte, le chiesi di ridurrela tassa sui rifiuti che per il 2008mi venne addebitata in 546 euro.

A distanza di due anni, il 10febbraio scorso, non avendo rice-vuto alcuna risposta, le ho fatto re-capitare un’altra lettera, con la qua-le le ho comunicato di aver discus-

so del problema sia con l’assessore,sia con il tecnico comunale com-petenti in materia, al fine di otte-nere, in alternativa, un’adeguatacompostiera di circa 500 metri cu-bi, a titolo gratuito, per poter rici-clare tutto l’umido prodotto dal miogiardino e buona parte di quello“casalingo”, cosa che già avvie-ne regolarmente in tante città ita-liane. Le ho segnalato anche la spie-gazione fornitami, ovvero l’impos-sibilità di soddisfare la mia richie-sta, a causa di “contratti o impegni”con la Regione che impongono ilconferimento a discarica di unapercentuale minima (20%) di umi-do sul totale, pena multe salate incaso d’inadempienza.

Da semplice cittadino quale so-no, non riesco a capire perché indue anni nulla sia cambiato al finedi migliorare il servizio di riciclag-gio, al quale non possa contribui-re anche il privato; e perché unacittà come Carbonia, che si poneall’avanguardia in Sardegna per la“soluzione rifiuti”, non possa an-cora prendere provvedimenti attiallo scopo, nonostante, come lei miha spiegato, l’Amministrazione co-

munale disponga oggi di ben 500compostiere per altrettanti cittadini.

Nella mia seconda lettera le hofatto notare, inoltre, che il mio di-sagio è comune a quello di tantis-simi cittadini di Carbonia che pos-siedono un giardino o un cortiledal quale ricavare concime orga-nico a costo zero, se muniti di com-postiera.

Nonostante i ritardi accumula-ti, resto fiducioso in una prossimasoluzione del problema e, perquanto attiene la tassa sui rifiuti,nella speranza che venga ridottasia al sottoscritto sia a tutti coloroche si trovano nelle stesse condi-zioni (casa grande con piccolo ca-rico familiare), ritengo utile sugge-rire il seguente metro di valuta-zione: rapportare in qualche mo-do il carico dei rifiuti (pressochénon misurabile) a quello del con-sumo idrico (perfettamente misu-rabile). In altre parole, è da presu-mere che, chi non eccede nel con-sumo dell’acqua, non produca ri-fiuti in quantità eccessiva.

La ringrazio per quanto vorràfare.

Mario Bazzoni

Lettera aperta al sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi

La tassazione sui rifiuti va rivistaalla luce della loro reale produzione

L’associazione ONLUSPOZZO SELLA, con ilpatrocinio della RegioneAutonoma della Sardegna

e dell’IGEA SpA, ha organizzato ilconvegno sul tema “BONIFICHE:Un ponte per lo sviluppo - dalle pa-role ai fatti” che si terrà a Iglesias,presso l’Aula Magna dell’IstitutoMinerario, sabato 27 febbraio, coninizio alle ore 16.00.

Il convegno, presieduto e coor-dinato dal prof. Pasquale Mistret-ta, sarà aperto da una serie di rela-zioni degli organizzatori, degli ope-ratori interessati e dell’Universitàche verranno arricchite dalle comu-nicazioni di ospiti esterni alla Sar-degna che illustreranno alcuniesempi virtuosi di bonifiche e riu-so di aree minerarie dismesse.

Seguiranno una serie di interven-ti di rappresentanti delle organiz-zazioni sindacali, degli enti locali,delle associazioni, dei movimenti,dei partiti, dei consiglieri regionalie dei parlamentari.

è prevista la partecipazione del-l’assessore regionale dell’ambien-te Giuliano Uras e le conclusioniverranno affidate al presidente dellaRegione Sardegna e Commissariodelegato per l’emergenza ambien-

tale delle aree del Sulcis Iglesientee del Guspinese, Ugo Cappellacci.

Con l’organizzazione del con-vegno, i promotori intendono rilan-ciare il tema delle bonifiche come

fattore strategico decisivo per la ri-nascita dei territori interessati.

L’attuazione di un interventostraordinario per la bonifica e lamessa in sicurezza delle aree mi-nerarie dismesse è, infatti, la con-dizione di base per poter prevede-re il loro riutilizzo in funzione del-la riconversione economica e so-ciale del territorio.

è perciò necessario dare un nuo-vo impulso alle opere di bonifica,in quanto esse, oltre a costituire ilpresupposto e il ponte per lo svi-luppo, rappresentano anche un vo-lano per l’occupazione.

Il convegno è un’occasione im-portante per esaminare responsabil-mente le criticità finora registratecon l’obiettivo di individuare e per-seguire soluzioni appropriate econdivise, sia sotto l’aspetto ope-rativo-gestionale e normativo, siain riferimento al reperimento delleingenti risorse finanziarie necessa-rie per l’attuazione del Piano di inter-vento programmato.

L’associazione Pozzo Sella ha organizzato un un convegno

“Bonifiche: un ponte per lo sviluppo,occorre passare dalle parole ai fatti”

L’Aula Magna dell’Istituto Minerario.

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10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Sono iniziati i lavori di de-molizione delle strutturemurarie di “Sa fabrica”,il caseggiato dell’ex so-

cietà Monteponi ubicato lungo lavia Giulio Cesare, angolo via DeGasperi, che ha ospitato un’attivi-tà manifatturiera nei primi quattroanni del secolo scorso e, successi-vamente, è stato utilizzato primacome alloggi dei lavoratori, poicome case popolari, prima di es-sere definitivamente abbandonda-to a metà degli anni ‘80.

Nel corso degli anni, le varie am-ministrazioni che si sono succedu-te hanno ipotizzato una ristruttu-razione dell’immobile ma gli ele-vati costi hanno sempre frenato larealizzazione del progetto.

«L’Amministrazione comunaleha deciso di intervenire per porrerimedio ad una situazione di estre-mo degrado - spiega Giorgio Ali-monda, assessore dei lavori pub-blici - e, considerato che il caseg-giato non ha nulla in comune conl’architettura e le tipologie del cen-tro storico, ha chiesto alla Sovrin-tendenza dei Beni Culturali se lostesso potesse avere un qualcheinteresse culturale. Ci è stato ri-sposto di no e questo pronuncia-mento ci ha sgravato da qualsiasivincolo per gli interventi da attua-re per la messa in sicurezza del-l’area.»

Constatate le condizioni in cuisi trova, con la presenza di topi eimmondizie di ogni genere e i ri-petuti crolli di intonaci e calcinac-ci verificatisi anche recentemente,con ostacoli alla viabilità in unazona particolarmente trafficata, ilsindaco, Adriano Puddu, ha firma-

to l’ordinanza di demolizione e laAmministrazione comunale haaffidato i lavori, iniziati alcune set-timane fa.

Questo primo intervento nonprevede lavori di ricostruzione, mal’Amministrazione comunale sta

già pensando a come intervenireper assicurare alla comunità di Por-toscuso la miglior fruizione del-l’area.

«Considerato che l’area si tro-va attualmente nel centro matrice- conclude Giorgio Alimonda - laricostruzione andrà concordata

nel rispetto delle norme previstedal Piano Paesaggistico. è assaiprobabile che, una volta reperitele risorse necessarie, si possa at-tivare un concorso di idee per laindividuazione delle soluzioni mi-gliori.»

Sono iniziati i lavori di demolizione delle strutture murarie del caseggiato dell’ex società Monteponi ubicato in via Giulio Cesare

Nuovi progetti per “Sa fabrica” di PortoscusoOttenuto il via libera alla demolizione da parte della Sovrintendenza, l’Amministrazione comunale sta già pensando al riutilizzo dell’area.

Com’era prevedibile, in unterritorio travolto dallacrisi economica, quelloappena andato in archivio

è stato un Carnevale sottotono intutti i centri della Provincia di Car-bonia Iglesias. Amministrazioni co-munali e associazioni non hannovoluto saltare l’appuntamento conl’attesa festa di inizio anno (ecce-zion fatta per Calasetta, dove è statadecisa una pausa di lutto dopo latragica scomparsa della piccola An-na Leone), ma il numero di carri,gruppi e maschere partecipanti èstato molto inferiore rispetto alle ul-time edizioni.

I temi legati alla crisi socio-eco-nomica del territorio sono emersichiaramente anche nei due centricapoluogo, Carbonia e Iglesias, nel-l’allestimento dei carri.

A Carbonia, la sfilata del 14 feb-braio, organizzata dalla Pro Loco edall’Amministrazione comunale,ha visto la partecipazione di dodicicarri e otto gruppi e il premio per ilmiglior carro è stato assegnato al-l’associazione “Sturmtruppen”, con“è ora di svegliarsi”, una sorta diinvito a reagire alla crisi del sistemaindustriale con un ritorno alla terra.

Gli altri premi sono andati ai car-ri “Il far west” di Perdaxius e “Il

mondo dei pagliacci” di Perdaxiuse, per i gruppi, alle maschere di “Unpizzico di Venezia”.

Il Carnevale di Iglesias, come vuo-le la tradizione, si è concluso sabato20 febbraio (con un ritardo di quat-

tro giorni rispetto al programma ini-ziale, causato dal maltempo), con ilrogo di Norfieddu, la maschera tra-dizionale alla quale vengono attri-buiti i mali degli iglesienti.

Tra le accuse rivolte a Norfieddu,

risultate poi fatali per la sua con-danna a morte sul rogo allestito inPiazza Sella, c’è la drammatica cri-si socio-economica del territorio delSulcis Iglesiente.

In una fase così preoccupante

che nel breve e medio periodo nonpromette niente di buono, il Carneva-le ha regalato qualche ora si spen-sieratezza, com’era nei propositi de-gli organizzatori.

M.P.

Il Carnevale 2010 s’è sviluppatonel segno della crisi economica

Sono stati eletti due setti-mane fa dopo lo spogliodei voti nei seggi aperti inquattro scuole cittadine, i

venti consiglieri del Consiglio co-munale dei ragazzi di Sant’Antioco.

Le elezioni, organizzate dal-l’assessorato cittadino alle politi-che sociali, si sono svolte dopo unpartecipata campagna elettorale.Vi hanno partecipato i ragazzi dietà compresa tra i 9 e i 15 anni chefrequentano dalla quarta elemen-tare alla terza media.

«La prima riunione è servitaai ragazzi per conoscersi - spiegal’assessore ai servizi sociali Ma-riella Piredda - è stata una specie diconvalida degli eletti come avvienenel Consiglio comunale dei grandi.»

La riunione ufficiale, nel corsodella quale verranno nominati ilsindaco, il presidente del Consi-glio e sette assessori, si svolgerà abreve scadenza. I consiglieri elet-ti sono venti. Nel seggio delle ele-via XXIV Maggio sono stati elet-ti Simone Pintus, Davide Cauli eAlice Cutino; nel seggio delle ele-mentari di via Bologna: DavideLancillotti, Margherita Bachis,

Laura Ennas e Gianluca Bullegas;nel seggio delle elementari di viaVirgilio Virginia Mancosu, Stafa-nia Cella, Luca Cirillo e Saul For-mentin; nel seggio delle medie, in-fine, Antonio Mannai: Guedalin-da Pillisio, Lorenza Mariani, Elia

Balia e Giuseppe Cabras. Nel seg-gio della scuola Media Fermi, in-fine: Andrea Congiu, Giacomo Bar-di, Paolo Corongiu e Mattia Atzori.

Il Consiglio comunale dei ra-gazzi è stato eletto in città già altrevolte ma questa amministrazione

è intenzionata a dargli maggioreimpulso.

«L’assemblea ha l’obiettivo dipromuovere la partecipazione deiragazzi alla vita democratica del-la città in quanto cittadini d’oggi -dice l’assessore - e gli eletti lavore-

ranno in stretto contatto con il Con-siglio comunale dei grandi.»

Per regolamento, gli eletti ri-marranno in carica due anni e siriuniranno due volte al mese nel-l’aula consiliare.

Tito Siddi

Nella cittadina lagunare si è insediato il Consiglio dei ragazzi

Sono stati eletti i consiglieri comunalidel Consiglio dei ragazzi di Sant’Antioco

La decisione dell’Ammini-strazione comunale di de-molire l’edificio di via Giu-lio Cesare, non è condivisa

da un cittadino di Portoscuso, AldoMinasso, che ha inviato una notaall’assessorato regionale della pub-blica istruzione, beni culturali e tu-tela del paesaggio, nella quale mo-tiva le sue osservazioni.

«L’edificio non è affatto da ab-battere ma solo da risistemare - scriveAldo Minasso - i soffitti sottotettosono integri e belli bianci, stabili imuri esterni che sembrano ben in-tegri. Inoltre l’attuale sindaco neaveva previsto già l’abbattimentonel 2004 per realizzare un edificio

signorile tramite lo IACP. Oggi sa-rebbe più utile al paese realizzarein esso minialloggi per coppie dianziani che così vivrebbero in cen-tro e vicino al Comune e al lungo-mare.»

«Ma se un tale edificio alto conintegra struttura è necessario ab-batterlo, benché facente parte del-l’archeologia industriale e della sto-ria di Portoscuso, per poter costrui-re una struttura migliore - aggiungeMinasso - ciò ancor di più vale per ivari edifici, meno alti nel centro ma-trice, dei cittadini per i quali i pro-getti sono sospesi in Comune.

Tra di essi vi è il mio che comealtri ha i muri portanti dove la mal-

ta è ormai sabbia senza legante perle pietre irregolari, con i ferri dei so-lai, corrosi in vista e pendenti. I muriportanti nel cortile corrosi e fatiscen-ti, di pietra irregolare e spugnosaper l’umidità. Muri pericolosi daconservare senza interventi costosi esenza reali garanzie nel tempo. Ciòche vale per il Comune vale ancheper i cittadini o no?»

«Ebbene - conclude Aldo Minas-so - anche la mia pratica per la ri-strutturazione giace inaccudita dalComune dal 2007. Tra l’altro, il mioedificio è solo in parte nel centromatrice mentre il complesso di pri-mo insediamento di cui faceva par-te, ne è escluso.»

Un cittadino non condivide il progetto del comune di Portoscuso

«Perché la demolizione di “Sa fabrica”?»

Il 6 e 7 febbraio Carbonia ha ospi-tato il seminario “disabili visiviverso l’autonomia”, terzo e con-clusivo modulo del corso socio-

formativo integrato per i non veden-ti, ipovedenti, familiari e volontari,promosso dall’UICI onlus, rappre-sentanza territoriale di Carbonia, pa-trocinato dal comune di Carbonia.

Le attività frontali e di laboratorioproposte durante gli incontri con ifamiliari, gli operatori e i volontari,hanno permesso di fornire un qua-

dro generale di modalità relaziona-li e concrete, capaci di favorire econsolidare le autonomie dei disa-bili della vista.

Il laboratorio percettivo senso-riale con simulazione della disabili-tà visiva - cecità e ipovisione - haconsentito ai partecipanti di cono-scere le difficoltà nella gestione del-lo spazio durante la deambulazionein ambienti chiusi e aperti. Partico-lare attenzione è stata rivolta alle at-tività collettive e individuali con le

persone non vedenti e gli ipoveden-ti. Con tali proposte sono state in-trodotte e sperimentate le tecniche diaccompagnamento per incrementa-re la mobilità attiva con accompa-gnatore, le tecniche di protezione delcorpo per la mobilità senza ausili.

Il seminario ha avuto la duratadi 14 ore ed ha visto la presenza di 2tecnici dell’educazione e della ria-bilitazione e la partecipazione di 10tra operatori, volontari e familiari e15 disabili visivi.

Carbonia ha ospitato un seminario organizzato dall’UICI onlus

“Disabili visivi verso l’autonomia”

Il deputato dell’UDC AntonelloMereu ha presentato un’inter-rogazione al ministro delle In-frastrutture e dei Trasporti, Al-

tero Matteoli, sui disservizi del si-stema ferroviario sardo.

«Da alcune settimane - scriveAntonello Mereu - sono sempre piùnumerose le notizie riprese dalla stam-pa, di disservizi che si registrano sul-le linee di trasporto ferroviario re-gionale sardo, in particolar modonel tratto che collega Carbonia conCagliari; nel mese di gennaio ap-pena trascorso, ad esempio, si sonoaccumulati un’infinità di soppres-sioni, ritardi ingiustificati ed unacontinua mancanza d’informazione

ai pendolari e utenti del trasportoferroviario; i pendolari e i passeg-geri del treno partito da Carboniaverso Cagliari si sono trovati più diuna volta senza coincidenze nellosnodo ferroviario di Villamassargia,per un cambio di orari di cui nonera stata data alcuna comunicazionee, di fronte ad un ritardo evidentedel treno che poi sarebbe stato sop-presso, non hanno trovato né ade-guate indicazioni, né alcun tipo disostituzione; inoltre, alla richiestadi maggiori informazioni rivolte alpersonale di Trenitalia, hanno rice-vuto ragguagli inesatti e fuorvianti.»

«A pagare le conseguenze di untale disservizio - aggiunge Mereu -

sono soprattutto i lavoratori e gli stu-denti pendolari che ogni giorno as-sistono impotenti all’inadeguatezzache ormai caratterizza il nostro tra-sporto ferroviario. Considerato che,di fronte ad una necessità sempre piùurgente di potenziare il trasportoferroviario per i tragitti quotidiani distudenti e lavoratori, riconosciutaanche dal Governo, si configura unaincongruenza stridente con la situa-zione sopradescritta, quali urgentiiniziative intende adottare il ministroMatteoli per risolvere gli ormai in-sostenibili disagi che ricadono re-golarmente sui cittadini che utiliz-zano il trasporto ferroviario sullalinea Carbonia-Cagliari?»

Interrogazione del deputato Antonello Mereu al ministro Matteoli

I disservizi ferroviari non finiscono mai

Quattro consiglieri pro-vinciali, Ivonne Frater-nale, Roberto Olla, Tit-ti Podda e Salvatore Mas-

sa, hanno chiesto al presidente del-la Provincia, Pierfranco Gaviano,e alla Giunta, di convocare in unaunica assemblea i 23 Comuni delterritorio, per organizzare delle for-me di mobilitazione collettiva edapprovare un documento, da pre-

sentare al presidente della Regio-ne, Giunta regionale ed assessoredella sanità, sui problemi legati al-l’attuazione della legge n° 162.

Nello specifico, vengono richie-sti i seguenti interventi:

- il reintegro dei fondi tagliatiai piani di assistenza;

- il reperimento di nuove ri-sorse aggiuntive o alternative chepermettano il finanziamento dei

piani presentati al 30 novembre;- l’avvio del monitoraggio dei

piani personalizzati di assistenza,in collaborazione e alla presenzadei delegati delle associazioni cherappresentano direttamente gli in-teressati, al fine di garantire, gra-zie anche alla loro esperienza sulcampo, una visione esaustiva del-la situazione dell’assistito e del suodiritto all’assistenza.

Iniziativa di quattro consiglieri provinciali sui problemi dell’assistenza

«Nuove risorse per la legge 162/98»

Il caseggiato “Sa fabrica” al centro di Portoscuso.

Il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi di Sant’Antioco.

Il gruppo Sturmtruppen ha conquistato il primo premio a Carbonia.

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11La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Il Basilisco, il magico ani-male alato che prende le sem-bianze del serpente e delleone, simbolo della città di

Basilea è stato rappresentato inbisso ed oro dal maestro antio-chense Chiara Vigo. Il filato de-gli antichi re e sacerdoti è statoospite d’onore nella manifesta-zione internazionale “Natur”svoltasi a Basilea, in Svizzera, dagiovedì 11 a domenica 14 feb-braio.

A presentare i lavori unici eirripetibili realizzati col bisso ma-rino, reso elastico dal limone, chegrazie ai raggi del sole prende ilcolore dell’oro, è stato il maestroChiara Vigo. Unica depositaria inEuropa ed una delle poche almondo che ancora tesse la cosid-detta “seta di mare”. A Basileainsieme al sindaco Mario Coron-giu e all’assessore comunale allacultura Daniela Ibba, è stata l’u-nico rappresentate italiano dellamanifestazione svizzera, giuntaalla quinta edizione ed affermatacome evento di portata europea.Durante la fiera, nell’ambito diNatur, Chiara Vigo ha dato dimo-strazione della cardatura, filaturae tessitura del bisso eseguiti conmetodi naturali. Nei giorni dellafiera si sono tenuti diversi con-vegni con centinaia di relatori chehanno parlato dell’ambiente e dicome l’uomo si rapporta al suohabitat. Una fiera dove è stata pre-sentata una gigantesca Arca del-la biodiversità.

In occasione della cena di gala,Chiara Vigo, ultima testimone diuno dei più antichi saperi dell’i-sola di Sant’Antioco della Sarde-gna e del Mediterraneo, ha con-segnato al sindaco di Basilea un’o-pera unica di inestimabile valore.Ricamata in bisso e oro, sarà lostemma della città svizzera rap-presentato dal basilisco: animalemagico, uccello con la coda di

serpente, le unghie da falco e laposizione di un leone. Il dono ver-rà conservato nel Museo etnogra-fico svizzero, con un alto signifi-cato simbolico.

«Il suo valore non è monetario:è un invito ad essere cittadini delmondo - spiega Chiara Vigo - unuccello con le ali grandi che ci por-ta da un capo all’altro del mondo,

pwr farci rendere conto di checosa sono il nostro presente e ilfuturo, specialmente quello di co-loro che oggi sono giovani.»

è molto soddisfatta, ovviamen-te, l’Amministrazione comunale,che è stata invitata ufficialmenteper partecipare all’evento.

«Siamo orgogliosi di esserestati presenti ad un appuntamen-to così importante - spiegano il

sindaco Mario Corongiu e l’as-sessore alla cultura Daniela Ibba- che ci ha consentito di rifletteresul futuro del pianeta e di rap-presentare l’Italia in questo con-testo. Il bisso è il filo attraverso ilquale l’isola di Sant’Antioco vie-ne conosciuta nel mondo.»

Tito Siddi

www.tentazionidellapenna.it

Il maestro Chiara Vigo ha esposto i suoi gioielli nella manifestazione internazionale “Natur”, svoltasi dall’11 al 14 febbraio

Il bisso marino di S. Antioco in mostra a BasileaIl sindaco Mario Corongiu e l’assessore alla cultura Daniela Ibba hanno partecipato a tutte le iniziative della rassegna elvetica.

L’Antico Popolo sardo è sta-to dotato da Madre Natu-ra di un istintivo senso dispiritualità e amore per

l’armonia, per il bello, per la poe-sia e la musica. Ogni luogo dove haeretto monumenti, dal tremila a.C.al mille a.C. rispecchia la sensibili-tà paesaggistica di un popolo privi-legiato, di un’intelligenza superiore.Per i proto-Sardi il contatto con ilsoprannaturale era istintivo, esteti-co e di fiduciosa amicizia con Dio,l’Amico per eccellenza, col qualecondividere le gioie della vita: lacontemplazione del moto delle nubi,il suono della pioggia, il canto de-gli uccelli, gli affetti famigliari. Ilproto-Sardo è stato il primo popo-lo monoteista dell’umanità, fin daepoche neolitiche. Forse lo era giànel paleolitico, sul finire dell’ultimaglaciazione, diecimila anni da oggi.Con questo si afferma che il Popo-lo sardo è depositario dei riti agrari(derivati dal crescere delle grami-nacee) prima di qualunque altro po-polo mediterraneo. Pragmatico e tec-nologico, oltre l’agricoltura, cono-sceva la siderurgia e l’arte edifica-toria, era sapiente sul moto dellestelle, aveva il sapere dei solstizi edegli equinozi. è stato tra i primi apraticare il culto dei morti eroi e ilprimo a credere nella cura del son-no per sopperire a disfunzioni psi-chiche. Ancora: è stato il primo acustodire acqua piovana o sorgiva,nei pozzi sacri, sedi del culto del-l’acqua (prima dell’istituzione me-dio-orientale del battesimo).

Senza conoscere, scientificamen-te, il potere del magnetismo terrestre,sapeva che l’esposizione breve a ta-le fonte d’energia naturale, potevadare sollievo ad alcuni mali. Subire,al contrario, per lungo tempo la fon-te energetica, poteva essere causa dipeggioramento del male stesso.

Pertanto, l’uomo di allora, adottòtre sistemi in uno per evidenziarealtrettante particolarità del territo-rio. Con un unico monumento, inaltre parole con le “tombe dei gi-ganti”, segnalò ai propri simili treaspetti fondamentali:

A) segnalazione della zona, se-de perenne dell’energia magnetica;

B) orientamento del monumen-to verso una situazione astrale, ri-conducibile, prevalentemente, al-l’equinozio di primavera oppure acerte fasi lunari;

C) rievocazione degli eroi, mortiin battaglia a difesa del proprio po-polo o capi villaggio amati e venerati.

Il senso dell’armonia e del bel-lo, ha un ruolo fondamentale nellacostruzione delle stele svettanti, sim-

boli architettonici unici che con-traddistinguono le tombe dei gi-ganti del Nord Sardegna. Nel SudSardegna il senso estetico è un al-tro: l’armonia è nella possanza stes-sa del monumento. Concetti diver-si che rivelano una sorpresa: eranodue le etnie edificatorie della Sar-degna del terzo millennio avanti Cri-sto, a dimostrazione che i proto-Sardi conoscevano la forza socialedelle corporazioni, depositarie delsapere edificatorio improntato almistico, alla ritualità liturgica.

Due tecniche edificatorie, cherispecchiano identica sintesi. Vistedall’alto, sia le tombe del Nord, siaquelle del Sud, sono a forma diprotome taurina (testa di toro). Ilcentro dell’esedra, determinata dalcerchio delle corna, è il punto ovei pazienti del neolitico, con l’aiutodella pozione soporifera chiesta al-

lo sciamano o sacerdote, si disten-devano per dormire, sognando l’e-roe evocato. Nel sonno gli confi-davano dei propri incubi, per sve-gliarsi leniti e rassicurati. Identicorito a Mont’Essu di Villaperuccio,che racchiude nella sua valle prin-cipale, a ferro di cavallo, le tombedegli eroi d’ogni parte del Medi-terraneo (rito dell’incubazione an-cora in essere sulle coste atlanticheafricane).

Il Consorzio Turistico “L’AltraSardegna” propone i luoghi piùspirituali e magici dell’Isola - Con-tinente.

LE TAPPE DEI PERCORSIDELLO SPIRITO (VERSIONEMINIMA)

Palau: tomba dei Giganti di Li-mizzani (direzionata a Est) e Roc-cia dell’Orso.

Arzachena: tombe dei gigantiCoddu Vecchiu e Li Lolghi (dire-zionate a Est).

Dorgali: tomba dei giganti S’E-na ‘E Thomes (direzionata a Est) edolmen Motorra.

Belvì: domus de janas di Anto-

nizò e Lagosu.Laconi: Museo dei menhirs.Gesturi: l’altopiano della Giara.Serri: complesso nuragico di

Santa Vittoria.Goni: i menhirs di Pranu Mut-

teddu esprimono la conoscenza deimoti stellari.

Quartucciu: tomba dei giganti(direzionata a Nord-Est).

Settimo San Pietro: pozzo sa-cro “Cuccuru Nuraxi”.

Dolianova - Serdiana: chiesacampestre Santa Maria di Sibiola.

Villacidro: eremo campestre euliveto millenario di San Sisinnio.

Siliqua: parco panoramico ca-stello d’Acquafredda.

Villamassargia: uliveto millena-rio di S’Ortu Mannu.

Iglesias: Grotta di Santa Barba-ra nella miniera metallifera di SanGiovanni e Porto Flavia di Masua.

Fluminimaggiore: tempio puni-co-romano di Antas.

Carbonia: Monte Sirai (il feniciobalcone del Sulcis) e Grande mi-niera carbonifera di Serbariu.

Sant’Antioco: laghetto nuragicodi Grutti Acquae.

Tratalias: chiesa romanica diSanta Maria e borgo medioevale.

Nuxis: chiesa bizantina di San-t’Elia.

Villaperuccio: necropoli neoli-tica di Mont’Essu (direzionata aSud-Ovest).

Santadi: tomba dei giganti di Ba-rancu Mannu (direzionata ad Ovest).

Punta Sebera: visione del grancomplesso boscato mediterraneo(Teulada-Pula-Domus de Maria)

I ventotto luoghi donano ai vi-sitatori benessere spirituale, sensodell’armonia, gioia di vivere. Unaventina di minuti nella vicinanzad’ogni tomba dei giganti apportabenessere fisico. Prolungare la puòessere nocivo. Mont’Essu è adattoper meditare sulle finalità della pro-pria esistenza.

Caterno Cesare Bettini

I percorsi dello spirito

Altri 19 ex L.S.U. sono sta-ti assunti nella società inhouse “Iglesias Servizi”a tempo indeterminato.

Con i 38 assunti il 31 dicembre 2009,i dipendenti sono ora 57.

Scopo della società, totalmentecontrollata dal Comune di Iglesias,è garantire servizi più efficienti aicittadini e, contestualmente, stabi-lizzare il maggior numero possibiledi lavoratori precari.

Nei primi mesi di attività sonostati garantiti la funzionalità dellaCasa Serena, dei servizi di viabili-tà, delle manutenzioni e di parte

del verde pubblico. Nelle prossimefasi, con la naturale scadenza degliappalti in corso, è previsto il com-pletamento dell’organico dei giar-dinieri, poi quello degli addetti allaportineria notturna di Casa Serenae, infine, quello degli autisti per gliautobus comunali.

Altri due L.S.U. verranno assun-ti nell’organico comunale per ri-spettare la percentuale di legge ri-servata alle categorie protette, e quat-tro dovranno essere selezionati, co-me da bando comunale, dalle socie-tà che hanno vinto l’appalto per lagestione dei parcheggi a pagamento

e dell’Ostello della Gioventù. Ulteriori 12 lavoratori hanno ri-

chiesto di poter usufruire delle age-volazioni previste dalla legge perl’auto-impiego.

Al termine di questo processo,che terminerà entro la primavera del2011, tutti i lavoratori socialmenteutili verranno stabilizzati e verran-no reimpiegati nella società “Igle-sias Servizi” anche quei lavoratoriex LSU che sono stati oggetto, daparte delle precedenti amministra-zioni, di iniziative di stabilizzazio-ne che non si sono dimostrate so-stenibili.

Altri 19 ex L.S.U. sono stati assunti nella società in house

Cresce l’organico di “Iglesias Servizi”

SANT’ANTIOCO REGIONE SULCIS IGLESIENTE

SPORT CULTURA SPETTACOLO

Il bisso utilizzato da Chiara Vigo per le sue opere.

Il 4 dicembre scorso la LibreriaLilith ha contato il suo 25° an-no di attività. Abbiamo costi-tuito la cooperativa Lilith nel

1984, sull’onda del femminismo cheusciva dalle piazze e dalla provoca-zione ed entrava nella riflessione,fondando momenti di separazionedel pensiero, nelle Università e neiluoghi della cultura e della diffusio-ne della cultura, alla ricerca di nuovecategorie interpretative, create dallosguardo di chi vive l’esperienza diessere donna in un mondo che nonne aveva mai tenuto conto, se nonnell’ottica della differenza inferio-rizzante. Sono studi che hanno cam-biato l’ordine di tutte le discipline,della storia, della psicologia, dellafilosofia, dell’antropologia… comelo storico Convegno di Modena del1985 segnò in modo indelebile chiu-dendo la fine di un’epoca ed apren-done un’altra segnata dalla sogget-tività femminile, che ha rilevato edevidenziato il valore e la ricchezzadei punti di vista delle donne e lastessa differenza sessuale, la primafra tutte le differenze, insieme al di-ritto alle pari opportunità fra i sessinell’ambito politico e sociale.

Nel dicembre del 1984 abbiamoaperto la nostra Libreria con lo sco-po immediato di studiare e favorirela diffusione della cultura e del pen-siero delle donne, della lettura e deilibri. Un quarto di secolo di relazionie di collaborazione con altri centriculturali di donne o misti, di lavorovolontario sui libri, di mediazioni edi scelte, per offrire un servizio spe-cializzato a chi entra in libreria o sirivolge a noi per consulenze biblio-grafiche: più che venditrici di libri,siamo consulenti di lettura, come èlogico e necessario che sia, conside-rata la varietà della produzione libraria.

Un quarto di secolo di collabo-

razione con le scuole e con le inse-gnanti per corsi di aggiornamentosul pensiero femminile e sulla edu-cazione nella differenza, sulle rela-zioni dispari fra insegnanti e alun-ni/e e madri e figli/e, sulla produ-zione editoriale per ragazzi e ragazze.

Un quarto di secolo di libreriaindipendente, ormai storica, che nonsta solo fra gli scaffali e i tavoliespositivi e che ha un’identità bendefinita, derivante dalla nostra sto-ria e dall’esperienza accumulata.Abbiamo assicurato e assicuriamoun servizio di diffusione capillare dilibri altrimenti irraggiungibili in unazona periferica come la nostra, checonta decine di punti vendita che of-frono sconti, ma che limitano la pos-sibilità e, quindi, la libertà di scelta. èla nostra resistenza contro l’omolo-gazione della globalizzazione che offregli stessi cento titoli nei punti di ven-dita di tutti i nord ed i sud del mondo,la nostra resistenza contro l’impove-rimento culturale generato dalla con-centrazione del mercato librario.

Intendiamo, in occasione di questonostro 25° anniversario, promuovereuna riflessione, con le donne e coni gruppi con cui abbiamo lavorato,ma anche una riflessione diffusa conchiunque sia interessata, con chiun-que voglia partecipare, attraverso lapromozione di un Convegno e di unConcorso letterario che mettano in-sieme sia la parola scritta che dif-fondiamo che i temi che sono statifondanti e che continuano ad esser-lo nella nostra esistenza di libreriadelle donne: “Libertà femminile fratradizione e cambiamenti” raccon-ti autobiografici e non, riflessioni diadolescenti, di uomini e di donne,per il concorso; relazioni, interven-ti e dibattito per il convegno.

Il Concorso sarà così organizza-to: 4 sezioni, due maschili e due fem-

minili, dai 15 ai 24 anni e dai 25 an-ni in su. Per quanto riguarda gli ela-borati delle sezioni dai 15 ai 24 an-ni, il lavoro della Giuria si svolgeràin due fasi: la prima fase sarà per lascelta dei primi 6 racconti per ognisezione e opererà una giuria nomi-nata dalla Libreria di cui faranno par-te socie e collaboratrici, la secondafase sarà per la scelta dei primi 3elaborati per ogni sezione e la giu-ria sarà formata da due classi di ma-turità presso le scuole medie supe-riori di Carbonia. Per l’altra sezioneopererà solo la giuria nominata dal-la libreria.

Il Convegno si svolgerà il 27 edil 28 febbraio nei locali della biblio-teca comunale di Carbonia.

Sabato 27 febbraio le relazionisul tema proposto: Anna Lai per lalibreria, Maria Giovanna Piano perl’Ifold, Annalisa Diaz per il Centrodocumentazione e studi delle donnedi Cagliari, e per concludere, un dia-logo fra Alice Cardia, Erica Floris,Elena Meloni e Laura Pilloni conMarirì Martinengo e Renata Dioni-gi, della Libreria delle Donne di Mi-lano. Seguirà il dibattito e poi l’in-terruzione per uno spuntino freddo.

Si riprenderà alle 15,30 con unaserie di interventi, cui seguirà il di-battito. Coordinerà Mariolina Fusco,direttrice regionale dell’Ifold.

Domenica 28 febbraio ore 17,00:intervento del Sistema Bibliotecariointerurbano del Sulcis, seguirà laproiezione del documentario “Il cor-po delle donne” di Lorella Zanardo eMarco Malfi Ghindemi, quindi ildibattito sul documentario.

Alle 18,30 il concerto del coropolifonico “Collegium Musicum”della Maestra Angela Figus: musicae parole di donne.

Anna Lai

Libreria Lilith

La Libreria Lilith di Carbonia festeggiail 25° anniversario della sua attività

L’uliveto millenario di S’Ortu Mannu.

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12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

èstata inaugurata a fine gen-naio, “Aspettando la Fie-ra”, manifestazione cultu-rale organizzata presso il

centro culturale s’Olivariu a Gon-nesa, dalle associazioni Suergiu Uni-ti nella Cultura, le Acli e le Città In-visibili in collaborazione con il Co-mune ospitante e la Provincia di

Carbonia Iglesias. La manifestazio-ne, articolata in quattro appunta-menti, è propedeutica alla secondaedizione della “Fiera del Libro”,in programma dal 27 al 30 maggio.

Si è iniziato sabato 30 gennaiocon la presentazione del libro “Cen-tellino Amore”, prima raccolta dipoesie di Ennio Meloni e prodotto

letterario della maturità del poetacagliaritano, introdotta da Rita Pa-cilio e Claudio Moica.

Si cambia completamente genereil 27 febbraio sempre alle 17.45 conla presentazione di “Sole Oscuro -2012: buio oltre il crepuscolo”,scritto a quattro mani da GiovanniL.F. Fiabane e Alessandro Castangia

(quest’ultimo noto perché fa partedel collettivo di scrittori Mama Sa-bot che ha collaborato alla stesuradi Perdas de Fogu); il romanzo rac-chiude in sé le note estreme del pulpe della fantascienza con richiami nonsempre velati alle tematiche di at-tualità. L’introduzione è affidata aPaolo Serra. Si ritornerà alla poesia

il 20 marzo, alle 17.45, con la pre-sentazione di Francesco Artuso, cheaffida alle “Orme sparse di poesia”la sua prima raccolta poetica edita;ad argomentare il microcosmo emo-tivo del giovane poeta con relativispunti di riflessione sarà Bibi Orsi.

Aspettando la Fiera si conclude-rà sabato 24 aprile, alle 18.30, con

la presentazione del romanzo di Mar-cello Murru “Buthan - Particolariallucinanti paralleli”; il giornalistaCarlo Floris illustrerà questo rac-conto dalla prosa aggressiva cheprende la forma di una fuga verso uneden irraggiungibile, dove mistici-smo e spiritualità viaggiano a ritmodi musica.

è iniziata il 30 gennaio al centro culturale S’Olivariu di Gonnesa, la manifestazione organizzata da tre associazioni culturali

“Aspettando la Fiera”, quattro appuntamenti culturali in preparazione della “Fiera del Libro”

«Considerato chequando inizie-ranno i lavori dirifacimento dello

stadio Sant’Elia, il Cagliari dovràgiocare in un’altra sede le partitecasalinghe del proprio campiona-to e che non è stata ancora sceltaalcuna sede alternativa, Carboniapresenti la sua candidatura.»

I consiglieri comunali AlbertoFloris e Gianluca Arru hanno pre-sentato un’interpellanza urgente, intal senso, al sindaco di Carbonia,Salvatore Cherchi.

«Lo stadio comunale di Car-bonia, previa la realizzazione deilavori necessari e l’installazionedelle tribune con tubi Innocenti -sostengono i due consiglieri -potrebbe ospitare le partite delmassimo campionato di serie A.L’ubicazione all’ingresso dellacittà e la presenza di un adeguatonumero di posti auto, unitamentealla vicinanza della stazione fer-roviaria, costituiscono requisitidifficilmente riscontrabili in ipo-tesi alternative.

Tenuto conto che il notevole ri-torno d’immagine in un momentopoco felice per l’economia dellanostra città e dell’intero territoriosarebbe di sicuro beneficio ancheeconomico, il sindaco di Carbo-

nia intervenga presso la dirigenzadel Cagliari Calcio per presentareuna proposta in tal senso e percaldeggiarla con forza in ogni sedeopportuna.»

La proposta avanzata dai due

consiglieri è basata su un progettorealizzabile? E quali potrebberoessere le città concorrenti?

La capienza minima di uno sta-dio di serie A è di 25.000 spettatori.Lo stadio comunale di Carbonia

attualmente può ospitare circa 5.000spettatori (in occasione del derbycon la Torres del 17 maggio 1987,conclusosi sullo 0 a 0, si registra-rono 6.000 presenze ma oggi glispazi richiesti per ciascun posto a

sedere sono superiori) e, di conse-guenza, questo numero dovrebbecrescere di 20.000 unità. Gli spaziall’interno dello stadio non man-cano, sia per ampliare la tribuna ela gradinata attuali, sia per siste-

mare le tribune con tubi Innocenti,sulla falsariga di quanto fatto allostadio Sant’Elia, alle spalle delledue porte. L’investimento non sa-rebbe di poco conto ma, evidente-mente, come si suol dire, “il gioco

varrebbe la candela”, in quantol’esilio forzato del Cagliari dalSant’Elia, per consentire l’abbatti-mento e la sua ricostruzione, du-rerà almeno due anni e il ritornoche la città di Carbonia e l’intera

Provincia ne avrebbero in terminidi immagine e, quindi, di sviluppoturistico, sarebbe enorme.

Ad oggi c’è già una città che,attraverso la sua Amministrazione,si è candidata ad ospitare il Cagliari

Calcio: Quartu Sant’Elena. A bre-ve potrebbe arrivare anche la can-didatura di Tempio Pausania che haospitato il Cagliari ai tempi dellaserie B e, quindi, ha già lo stadioomologato per disputare le partitedel campionato di serie A.

Rendere lo stadio omologabilee tutta la situazione logistica ido-nea (è assai probabile che al mo-mento in cui verranno avviati ilavori di demolizione dello stadioSant’Elia, non prima del 2012, sia-no stati già ultimati i lavori del cen-tro intermodale della città minera-ria che diverrebbe raggiungibileancor più agevolmente dal capo-luogo regionale e da tutte le altrearee della Sardegna) rappresentala condizione necessaria ma nonsufficiente per arrivare all’obietti-vo, perché, a quel punto, sarebbefondamentale la disponibilità de-la società rossoblù guidata dalpresidente Massimo Cellino.

L’idea è assai interessante, l’o-biettivo finale ancora un sogno,lontano ma non impossibile.

Giampaolo Cirronis

Due consiglieri comunali hanno presentato un’interpellanza urgente al sindaco di Carbonia, Salvatore Cherchi

«Carbonia si candidi ad ospitare le partite del Cagliari»Alberto Floris e Gianluca Arru chiedono al sindaco di presentare una proposta in tal senso e di caldeggiarla con forza.

Lo stadio Sant’Elia di Cagliari. Lo stadio comunale di Carbonia.

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13La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Anche quest’anno l’Asso-ciazione Janas ha chiuso larassegna “Voci nuove delrock”, che porta avanti dal

2003, con un bilancio ampiamentepositivo. L’evento musicale, reso pos-sibile dal contributo concesso dallaRegione Autonoma della Sardegna,Assessorato alla Pubblica Istruzio-ne, Beni Culturali, informazione,Spettacolo e Sport, ha registrato lagrande partecipazione di un pubbli-co che ha tributato meritati applausiai gruppi e ai solisti alternatisi nel-l’arco delle due giornate di sabato13 e domenica 14 febbraio sul palcoallestito nella sala consiliare del Mu-nicipio.

Il 13 c’è stata l’esibizione dei grup-pi e dei solisti locali con la presenzadel gruppo proveniente dal Friuli,“I Gatti di legno”, di sei componen-ti (Sofia Andreutti e Teresa Fuga al-le voci; Giovanni Fuga alla batteria,Cristian Talotti al basso, Denis Flo-reano alla chitarra e, infine, Anna Fu-ga alle tastiere), apprezzato da tutti ipresenti in sala. Gli altri gruppi pro-tagonisti della serata sono stati tre:The Elements di Sant’Anna Arresi(Andrea Gallus alla batteria, Federi-co Milia alla chitarra e Federico Ca-redda al basso); The Nameless diPerdaxius e Narcao (Stefania Puddae Cristina Tuveri alle voci, Ivan Pi-rosu alle tastiere, Gianluca Ibba allabatteria, Andrea Tuveri al basso evoce, Viviana Sais e Graziano Ba-chis alla chitarra; e, infine, i NinetySeven di San Giovanni Suergiu (Fe-derico Cocco al basso e voce, Gior-gia Balia alla voce, Alessandro Scar-teddu alle tastiere, Enea Cocco allabatteria, Elisabetta Medda e NicolaLocci alla chitarra.

Si sono esibite anche due soliste,Michela e Federica Dessì.

Domenica 14 gli ospiti, attesissi-mi da un grande pubblico, sono statii Cordas et Cannas che hanno suona-to e fatto ballare i presenti per circadue ore.

«Vista la riuscita edizione - hadetto Sandro Tronci, presidente del-

l’associazione Janas - abbiamo as-sunto una decisione molto impor-tante per coloro che hanno parteci-pato e dato vita a questi due giorni dimusica, concedendo loro l’opportu-nità di proseguire un percorso di

formazione in una sala prove, fina-lizzando lo stesso alla registrazionedi un CD Demo Audio, sotto la Di-rezione di Tiziano Dessì e MauroMameli. L’associazione Janas -conclude Sandro Tronci - dà l’ap-puntamento a tutti gli amanti della

musica alla prossima edizione che,quasi sicuramente, si svolgerà nelperiodo estivo all’aperto, nella gran-de piazza del paese.»

Giampaolo [email protected]

A sette anni dalla prima edizione, per la prima volta l’associazione Janas ha organizzato anche un’edizione invernale della rassegna

Tante “Voci nuove del rock” nel festival di GibaNei due giorni della rassegna, sul palco allestito nella sala consiliare, si sono esibiti quattro gruppi (tre sardi, uno friulano) e due soliste.

Da alcune settimane un mo-dernissimo automezzo èin dotazione all’Auserdi Portoscuso: il veicolo

ha consentito di potenziare il pro-getto anziani a sostegno di coloroche vivono in condizioni svantag-giate. Un importante passo in avantia favore della comunità locale, re-so possibile grazie al sostegno diEnel Cuore. Il mezzo è stato inau-gurato domenica 24 gennaio, nelcorso di una cerimonia tenutasinella sede di via Giulio Cesare.

Il Presidente dell’Auser di Por-toscuso, Ernesto Valdes, prenden-do per primo la parola, ha detto disentirsi commosso per la grande ecalorosa partecipazione all’eventoa cui hanno preso parte le autoritàcivili e religiose, i soci, la cittadi-nanza e le Auser territoriali.

Il presidente regionale, GiuseppeSassu, nel comunicare l’indisponi-bilità a partecipare all’ iniziativa,ha inviato un sentito ringraziamen-to all’Enel Cuore «per l’atto di ge-nerosità e solidarietà capace di as-sicurare alla parte più debole del-la comunità un grande aiuto». Haespresso inoltre «un particolare

saluto ai volontari dell’Auser e aicittadini di Portoscuso».

Il dott. Andrea Savona ha illustra-to l’attività svolta in tanti anni dipresenza in tutta Italia di Enel Cuo-re e che oggi, con questo atto disensibilità e di autentica generosità

verso la nostra comunità, ha raffor-zato il legame speciale che l’Enelha con il territorio da oltre 50 anni.

Un sentito ringraziamento e unagrande soddisfazione è stata mani-festata anche dall’Amministra-zione comunale con gli interventi

del vice sindaco Giorgio Alimonda,dell’assessore ai servizi sociali Se-lena Galizia, dell’assessore alla cul-tura e sanità Alessio Santus e, infi-ne, del delegato allo sport MaurizioCuccu.

Il presidente ha ringraziato, an-

che a nome di tutta la popolazionedi Portoscuso, l’Enel Cuore per lasensibilità e la disponibilità verso iproblemi sociali.

La serata si è conclusa con unrinfresco e uno speciale intratteni-mento.

L’inaugurazione si è svolta il 24/1 alla presenza delle autorità cittadine

Un nuovo automezzo per l’Auser di Portoscuso Si apprezza la città in cui sivive se la si conosce e co-noscerla significa anchetentare di recuperare nella

memoria locale ciò che è andatoeventualmente perduto, per offrirlocome patrimonio a chi non c’era.Tutto ciò trova un senso in una pre-sa d’atto che ciò che oggi noi siamoha radici nel passato, e che dimenti-care queste radici può condurre adun modo di vivere e di pensare privodi riferimenti nel quale le relazionitra persone sono determinate sola-mente da necessità o da convenien-za. Il non far memoria di questaidentità culturale può portare all’in-dividualismo ed alla fuga dalle ag-gregazioni e di conseguenza alla de-qualificazione della vita.

Ho voluto fare queste riflessio-ni come protagonista e testimonedell’operato dell’AssociazioneSulcitana d’Arte Contemporanea(ASAC), le cui ricerche e le cui ela-borazioni chiedono oggi adeguatispazi culturali d’integrazione e dicittadinanza. Ritengo che la conser-vazione e la tutela delle opere e delcontributo di idee di questa Asso-ciazione, attiva dal 1960 al 1985,sia compito istituzionale e priorita-rio del Comune, anche perché puressa, unitamente ad altre valenze ditipo archeologico o minerario, con-corre nel suo piccolo alla indivi-duazione e alla valorizzazione del-l’identità stessa della città. E questoperché la conservazione della me-moria storica non sia più solo un do-vere civile e neppure un semplice,sia pur legittimo, bisogno colletti-vo, ma diventi una vera e propria ri-sorsa comune, che va doverosa-mente conosciuta per essere giu-stamente riconosciuta e apprezzata.In tal senso mi auguro che questoscritto possa rappresentare il primopasso conoscitivo e d’approccio ver-so espressioni culturali certo nonmeno importanti e valide di quelledi oggi solo per il fatto di essersisviluppate oltre vent’anni fa ed es-sere poi cadute, o essere state la-sciate cadere, in una sorta di ma-linconico silenzio.

Quella dell’ASAC è stata un’e-sperienza ancora oggi validissima,sempre in grado di fornire ai giova-ni l’esempio di come pur nel pienorispetto della specificità dei singolisia possibile mettere insieme le ri-sorse di ciascuno per dare vita aduna unità ideale e d’intenti capaced’incidere sulla crescita della comu-nità alla quale ciascuno deve porta-re la testimonianza del contributodelle proprie capacità, della propriaintelligenza e del proprio mondo dimoralità e di valori.

L’esperienza c’insegna che ilmondo giovanile è a disagio per unacrisi profonda d’identità e di radici.Si ha fame di memoria storica, nonper una sterile nostalgia del passato,ma perché essa orienta una visionepositiva della vita e dei rapportiumani, educa alla convivenza pa-cifica e ad avere dei punti di riferi-mento dai quali partire per conti-nuare a costruire dove altri hannogià terminato il loro lavoro.

Memoria e identità sono due ter-mini che affondano le proprie radi-ci nel territorio che sta intorno anoi e con il quale noi interagiamo,ma costituiscono anche il consoli-damento di un circolo di legami edi relazioni affettive che quotidiana-mente viviamo sulla nostra pelle eche ci sono state trasmesse attraver-so le esperienze maturate da chi èvissuto prima di noi. Memoria eidentità rappresentano, quindi, ancheun bagaglio di esperienza e di cul-tura che ereditiamo da un passatoche non abbiamo vissuto diretta-mente, ma che tuttavia ci pervadee ci condiziona più di quanto nonsia credibile e immaginabile. Eccoperché è di fondamentale impor-tanza andare alla riscoperta, allavalorizzazione e alla conservazionedei segni del passato. E nel campodelle arti, sia che si tratti di una pen-nellata di colore o di materia vivaplasmata dalle mani dell’artista,sia che si tratti di un fotogramma oanche di una semplice parola, ognisegno racchiude infatti, nel suo lin-guaggio specifico, un significato eun messaggio altrettanto specifici

e particolari e ogni segno rappre-senta uno strumento ineguagliabileper dilatare il codice di comunica-zione della sensibilità che ogni ope-ratore artistico possiede e che vuoleriuscire a trasmettere in chi, nel-l’oggi o nel domani, osservi e cerchidi comprendere le sue creazioni.

Nei racconti “graffiati” con ar-te su tele, cartoncini, lastre, bronzi,marmi ed alabastri e cartoline in-giallite dal tempo, modernissimi“file” o vecchi quaderni sgualciti,vetuste pellicole o sofisticati sup-porti digitali, in ciascuno di essi sifondono invariabilmente i tratti diun “vissuto” esistenziale che parlaancora un linguaggio a noi fami-liare,in ciascuno di essi traspare e siesalta l’infinito che ogni artista siporta dentro, in ciascuno di essi sifissano i punti di sofferti monologhiinteriori, si denunciano le contraddi-zioni della realtà, le emozioni si tra-sformano in colore, in luci e in suo-ni, i sentimenti si fanno segni e for-me. Accingiamoci, quindi, a scri-vere di questo ritorno al passato, diquesto ripensare e rimeditare il pas-sato, ma non prima di chiederci cosavoglia dire “ricordare”. E io pensoche ricordare il passato non signifi-chi tanto il ritornare a riviverne no-tarilmente ogni attimo, quantopiuttosto selezionarne, attraversodegli abili stralci, i momenti piùimportanti e più significativi. Semi si passa la battuta, ricordare tut-to oltre che inutile, sarebbe anchepatologico.

C’è un racconto di Borges mol-to bello che si chiama “Fugnès elmemorioso”. “Fugnès el memo-rioso” è un uomo che non puòdimenticare nulla e poiché non puòdimenticare non ha ricordi, ma hauna folla sterminata di cose che gliuccidono la mente e gli uccidono ilcervello. Quindi, se non c’è dimen-ticanza, non c’è neppure memoria,c’è soltanto questa specie di cosaspaventosa che sarebbe il ricorda-re tutto. Ma non è certo il nostrocaso, perché noi ai nostri ricordinon vorremmo rinunciare mai.

Continua - Nino Dejosso

Considerazioni su recupero della memoria storica e identità culturale

L’associazione sulcitana d’arte contemporanea

di Tiziana Frongia

Mai così in basso… ancora ses-so e potere… ancora assenza di re-gole e norme di legalità! La politi-ca vive nel caos del fare e della suacomunicazione oscurata. Notiziecontorte e distorte, celate e trasfor-mate... per l’uso ed il consumo. Ildissenso è terrorismo, ogni indivi-duo è diventato un delinquente edogni giorno nascono decreti miratie pensati per logiche di emargina-zione e di salva poltrona. Compor-tamenti razziali che fanno rabbri-vidire ed offendono la vita. Si mon-tano delle scene teatrali per potergiustificare azioni di reazione ven-dute per liberatorie. Siamo diven-tati i mandanti delle morti di quel-li che prima riuscivano a lasciare illoro paese ed imbarcarsi verso lalibertà e con orgoglio mostriamo lacapacità di arginare un fenomenoche andava solo interpretato comeatto di tolleranza e misericordia.

Negazioni anche dell’evidenza.Negare sempre e mistificare gli al-tri come gli organizzatori di trap-pole mediatiche. Se un magistratoindaga, sono tutti furfanti perché in-dagano degli innocenti. Parole chesi vuole rinnegare con disprezzo emodulare una comunicazione con-dizionante.

Il comunismo, dice l’enciclo-pedia, è un insieme di idee econo-miche, sociali e politiche, accomu-nate dalla prospettiva di una strati-ficazione sociale egualitaria, chepresuppone la comunanza dei mez-zi di produzione e l’organizzazio-ne collettiva del lavoro. Il comuni-smo è la dottrina delle condizionidella liberazione del proletariato,cioè di quella classe della societàche trae il suo sostentamento sol-tanto ed unicamente dalla venditadel proprio lavoro e non dal profit-to di un capitale. Che poi il comu-nismo abbia fallito perché gestito ereinterpretato da uomini politici fal-limentari, questo non significa chela privatizzazione e la globalizza-zione fondata sul profitto a tutti icosti sia l’emblema del perfetto vol-to della società che vorremmo. Mail dissenso non giustifica l’offesa achi ha creduto in una parola e nelsuo significato.

La storia non si calpesta ma di-venta lo strumento per evolversi at-

traverso l’osservazione retrospetti-va. La storia non dimentica il valo-re delle persone che hanno fonda-to la Repubblica e scritto la Costi-tuzione legittimando la sovranitàpopolare. Oggi, il governo della co-sa pubblica, viene paralizzato dallefigure politiche verso le quali si ac-centra esageratamente il potere e siparalizzano gli strumenti popolaridi scelta politica come il parlamentoo i consigli regionali. Finisce cosìla fierezza, finisce la forza di farstar bene tutti o quasi tutti, troppooccupati a far crescere pochi e farstar male molti, troppo occupati adissipare le energie di un paeseagonizzante sino ad ieri fiero ed or-goglioso del sole e del buon stile madiventato oggi, odoroso di immon-dizia e falsi d’autore.

Un paese che non riproduce piùi Leonardo ed i Michelangelo macostruisce i rischi di palazzi dicoccio elevati con i soldi macchia-ti di sangue e nelle impervietà del-la terra proibita, pronti a crollareal botto di un tappo che festeggiai morti. Non ci sono intelligenzenel politico che si macchia, c’è lastupidità di chi non vede oltre e vi-ve la giornata della sua grandezzaeffimera e caduca, illudendosi dilavare la bruttezza nascosta di unpercorso di vita inutile e sprez-zante.

Riflessioni amiche

Tiziana Frongia.

La cerimonia svoltasi mella sede dell’Auser di Portoscuso.

La direzione della ASL 7 diCarbonia, alla luce della ne-cessità di rendere più rapi-da ed efficace la risposta ai

cittadini che richiedono il riconosci-mento delle invalidità civili, ha av-viato un programma straordinarioper l’evasione delle pratiche.

In particolare, è stata potenziatal’attività delle Commissioni cheoperano nei due Distretti di Carbo-nia e Iglesias, e sono stati attivati gliUffici per la spedizione agli utenti

delle pratiche già definite.L’obiettivo che viene perseguito

è di abbreviare, entro i prossimi duemesi, i tempi di chiamata a visita,assicurando i benefici agli aventi di-ritto senza le attese attualmente spes-so fonte di disagi e proteste da partedei pazienti e dei loro familiari.

Nel frattempo, in applicazione del-le norme di legge nazionali, vieneavviata la nuova modalità di pre-sentazione delle domande di invali-dità che dovranno essere inoltrate agli

uffici INPS di Carbonia e Iglesias, abreve anche per via telematica, tra-mite i medici abilitati e i patronati.

A parte i casi classificabili comeurgenti, per i quali si procederà allevisite con la dovuta tempestività, ilnuovo sistema in fase di avvio com-porterà l’obbligatoria definizionedelle nuove pratiche entro 120 giornidalla presentazione delle domande.

Gli sportelli INPS, i patronati e icompetenti uffici della ASL, sono di-sponibili per ogni infornazione.

Iniziativa della Asl 7 per gli invalidi civili

Il gruppo dei “Cordas et Cannas”.

L’esibizione di Tiziano Dessì con la figlia Michela.

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14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Il 30 gennaio al Teatro Centrale di Carbonia è andato in scena l’ultimo lavoro dei Kataklò Atletic Dance Theatre

“Play” immortala le discipline sportive con grande poesia e forzaIl gesto atletico più appassionante si unisce all’armoniosa forza della danza ed all’espressività del teatro mimico.

Ha preso il via lo scorso 4febbraio la II edizione diUN PONTE SULLASCENA, rassegna teatra-

le organizzata dalla compagnia Al-beschida con la Direzione Artisti-ca di Corrado Licheri, la collabo-razione organizzativa de La Cerni-ta Teatro e il patrocinio del Comu-ne di Carbonia e della Provincia diCarbonia Iglesias.

La compagnia Albeschida è na-ta nel 2000 all’interno del CentroDiurno del CSM di Carbonia (ASL7). Dal 2006 la compagnia lavorasotto la guida del regista CorradoLicheri (fondatore delle compagniecagliaritane il Teatro del Sale e ilTeatro dell’Elefante).

La rassegna, dal 4 febbraio al16 aprile 2010, è articolata in spet-tacoli, corsi di formazione destina-ti alle scuole del secondo ciclo diIstruzione del Sulcis Iglesiente euna mostra fotografica allestita nelfoyer del Nuovo Cine Teatro di Ba-cu Abis, che illustra il percorso ar-tistico e formativo del Gruppo Tea-tro Albeschida.

Quattro gli spettacoli della ras-segna in programma al Cineteatrodi Bacu Abis.

Il 4 febbraio è andato in scena“Quarant’anni o poco meno”, re-gia di Corrado Licheri, in scena:

Corrado Licheri, Cristina Fonnesu(Teatro dell’Elefante); il 19 feb-braio 2010 è stato rappresentato lospettacolo “Anche le mele hanno ilbruco”, regia di Nicoletta Pusceddu.

Il programma prevede ancora il12 marzo “Sogno di una notte dimezza estate”, da W. Shakespeare,adattamento e regia di Giampietro

Orrù, in scena: ragazzi del labora-torio Dream Art 2009 (Fueddu eGestu); il 16 aprile, infine, “Rove-sci d’amore”, liberamente ispiratoal mito di Teseo e Arianna, testo eregia di Andrea Meloni. Andrannoin scena Andrea Meloni, SabrinaMascia, Elisabetta Piras, produ-

zione Teatro Alkestis.«Ogni spettacolo - spiega il Di-

rettore Artistico, Corrado Licheri -sarà accompagnato da stage tea-trali e performance condotti daglistessi registi coinvolti nella rasse-gna e ai quali parteciperanno glistudenti e gli attori della Compa-gnia Albeschida sul concetto del

“prendersi cura”.»Le scuole coinvolte sono: Ipia di

Carbonia e Iglesias, Liceo Scienti-fico “Emilio Lussu” di Sant’Antio-co - Area Sociopsicopedagogica eScienze Sociali, Istituto “C. Baudi diVesme” Liceo Piscopedagogico edelle Scienze Sociali di Iglesias.

Ha preso il via il 4 febbraio a Bacu Abis la seconda edizione

Un ponte sulla scena, la rassegna teatraleorganizzata dall’associazione Albeschida

Se si vuole dare una defini-zione di disturbo mentale sipuò dire che esso è uno sta-to in cui la persona è persa

in un grave e spesso invincibile iso-lamento; isolamento da se stessa edalla comunità con contemporaneotentativo di uscita da tale stato at-traverso pensieri e comportamenti“folli” e che gli psichiatri chiama-no “psicosi”.

Nel nostro momento-periodo sto-rico si parla a più riprese della curadi tale malessere e si danno rispostediverse a seconda dell’impostazionepersonale-culturale dello psichiatra,della scuola psiachiatrica e del con-testo culturale e sociale di riferimento.

Quando si parla di come curarela persona con disturbo mentale, laparola cura assume valenze diverse,ma sostanzialmente la si omologaalla parola terapia. Come se cura eterapia fossero la stessa cosa.

Nascono allora una serie di frain-tendimenti ed equivoci, come se lacura (o terapia) fossero un’esclusivadi gruppi “scientifici”, di specialistiche posseggono lo strumento finaleper vincere tale stato. Si crea cosìuno stato di delega alla cura, conconseguente espropriazione di li-velli propri della persona e al con-testo sociale che, attraverso il buonsenso comune, possiede anch’esso

importanti risorse di cura.In realtà la parola cura ha signi-

ficati molto più articolati e comples-si, che abbracciano diverse moda-lità di essere e di cui la terapia è so-lo una parte della cura stessa.

Quando si parla di cura possia-mo dire che “ci si prende cura” diuna persona attraverso modalità di-verse e che nessuna delle modalitàdella cura è mai superiore a un’altra.Ci può essere una prevalenza neidiversi momenti del “prendersi cu-ra”, ma la totalità della cura nondeve mai sfuggire.

Ci si prende cura di una personaattraverso una relazione di simpatiama, contemporaneamente, anche at-traverso un insegnamento moralegraduato e, se del caso, con una te-rapia farmacologica opportuna.

Mettere sempre in evidenza, otenere a mente, i diversi significatie contesti in cui si esplicita la cura,è molto importante se non si voglio-no dare risposte parziali, riduttive eanche dannose alle problematicheche pone il disturbo mentale.

La scelta fatta dal nostro gruppo,di riflettere su questi argomenti e dichiamare i conseguenti interventi dicura come “prendersi cura”, ha ilsignificato di coinvolgere in questacura, oltre le persone con problema-tiche mentali, anche tutte quelle

componenti sociali che ne sono vicine.Si tenta così di “creare” un li-

vello di contesto sociale in cui lapersona - quella specifica persona- trova la possibilità di esprimersi erelazionarsi con più facilità, anche,da parte del sistema sociale di rife-rimento, assorbendo modalità “psi-cotiche”, naturalmente sin dove que-sto è possibile, che altrimenti sa-rebbero incompatibili con il restodella società.

La seconda edizione di “Un Pon-te sulla scena” ha proprio questosignificato.

Attraverso il teatro è possibileveicolare parte di questi contenutie creare contesti sociali in cui ungruppo di sofferenti psichici sonoprotagonisti insieme ad altre personeche lavorano paritariamente con loro;contemporaneamente è possibile sti-molare e rendere partecipi altre com-ponenti della società, scuole condocenti e studenti, gruppi teatrali vi-cini e sensibili alle problematicheesposte, familiari e operatori sani-tari, che in questo confronto formi-no un ponte che a partire dalla sce-na sia di un collegamento reale contutte le componenti personali e so-ciali chiamate, ognuna secondo spe-cifiche responsabilità, alla cura del-la persona sofferente.

Antonio Cesare Gerini

La rassegna “Un ponte sulla scena” ha profondi significati

«Attraverso il teatro i sofferenti psichicidiventano protagonisti insieme a noi»

IK a t a k l òA t l e t i cD a n c eT h e a t r e ,

hanno rielabo-rato in modocoinvolgenteuno dei loro la-vori degli esor-

di, “Play”, arricchendolo di nuo-ve evoluzioni ginniche ed acro-batiche. La compagnia, capace dimescolare con nuovo vigore atle-tica e teatro, di svilupparne i lin-guaggi, oggi svetta tra le più af-fermate realtà internazionali.Questo spettacolo era stato idea-to per rappresentare l’Italia alleOlimpiadi della Cultura di Pe-chino, una tra le tante manifesta-zioni nel mondo cui hanno parte-cipato i Kataklò, fortemente vo-luti anche per la cerimonia d’a-pertura delle Olimpiadi inverna-li di Torino e scelti per esibirsiin piazza San Pietro, alla presen-za di Giovanni Paolo II, per laGiornata Mondiale della Gio-ventù.

Giulia Staccioli, campionessadi ginnastica ritmica che ha fattoparte dei Momix, nonché ideatri-ce e coreografa del gruppo, inquesti anni ha perfezionato i suoistudi di ricerca teatrale e coreo-grafica, portando in scena unospettacolo “a quadri” che è riu-scito a trasmettere grande sim-patia oltre che indubbia prepara-zione accademica.

Sette bravissimi protagonisti sisono alternati sul palcoscenico, innumerose scene (circa una venti-na), in cui la danza, la ginnasticae l’approccio teatrale si sono mes-si al servizio dello sport, prota-gonista indiscusso della serata!Svariate discipline sportive sonostate liberate dalla sfida agonisti-ca e sono state disegnate con poe-sia ed ironia; i danzatori si sonomossi in perfetto equilibrio attra-verso movimenti ora sinuosi, orafolli. I loro corpi, stupendoci edemozionandoci, hanno creato l’ar-te, coinvolgendo grandi e picciniattraverso la riflessione ed il sor-riso. Maria Agatiello, Elisa Baz-zocchi, Paolo Benedetti, Eleono-ra Di Vita, Leonardo Fumarola,

Serena Rampon, Marco Ticli so-no i bravissimi atleti ballerini,corpi capaci di giocare e creare,sperimentando.

Un plauso oltre alla Staccioli,va anche all’assistente alle co-reografie danzanti, la brava Jes-sica Gandini, alla costumista Sa-ra Costantini, che ha vestito i pro-tagonisti, in modo curatissimo econsono al tema di ogni quadroed al musicista e compositoreAjad la cui raffinata colonna so-nora, scritta appositamente, hacreato un tema musicale impre-scindibile dallo sviluppo dellospettacolo.

I quadri, tutti fortemente evo-cativi, si sono succeduti con leg-gerezza: memorabile la scena incui le danzatrici donne, immersein un’atmosfera quasi lunare, gio-cano con movimenti plastici evolutamente lenti, con una palladi carta di riso gonfiata ad elio.è come essere muse padrone diun pianeta, ma contemporanea-mente adolescenti che si misura-no col gioco, componente fonda-mentale per la nascita della per-formance. Altro punto focale è larappresentazione del nuoto sin-cronizzato. Le “sincronette’’, im-merse in un mare di luci e suoni,sfoggiano la loro grazia in un’e-satta coordinazione di tempi edenergie.

è poi il momento di fili lumi-

nosi, mossi sapientemente nelbuio, da corpi avvolti in tute nere.Il risultato è un quadro in conti-nuo mutamento, ora bocche, oranote, ora visi d’uomo, che rapi-sce il pubblico. Si passa per l’au-tomobilismo, per il Go-Kart, perdegli anelli quasi circensi, attra-verso il simpaticissimo lancio delpeso (consistente in un peso uma-no un po’ indisciplinato e reti-cente al lancio!), fino ad arrivareal tennis ed al rugby. I rugbistiinscenano la famosissima “Haka’’,la danza tipica del popolo Maori:vediamo muoversi contempora-neamente le mani, i piedi, le

gambe, la voce, le lingue e gliocchi nel rappresentare l’esul-tanza o il disprezzo, la disciplina ol’emozione in un momento catar-tico.

Il pubblico del Teatro Centra-le ha premiato i Kataklò con ap-plausi scroscianti e meritatissimi,per essere saputi arrivare a cia-scuno spettatore con semplicità,vera bravura e naturalezza!

Ultimo appuntamento in ca-lendario per la VI stagione delcircuito regionale della danza inSardegna, il 13 marzo con la piùclassica delle storie d’amore,l’intenso Giulietta e Romeo diFabrizio Monteverde e del Bal-letto di Roma.

Cinzia [email protected]

Cinzia Crobu.

Un’immagine da “Play”: rappresentazione del nuoto sincronizzato.

Il teatro di Bacu Abis.

Una tenda di fili di ciniglia,dei mobili fucsia ed unamelodia datata anni ’70ci hanno scaraventati nel-

lo studio e nella vita di SamanthaCapuozzo, nota a tutti come Sam!Detective maledettamente testar-da, egocentrica ed a tratti violenta,Marina Confalone, interpreta conmaestria un personaggio da lei crea-to (in collaborazione con LucianoSaltarelli e Roberto Azzurro) e for-temente voluto. Gli ingredienti peril successo sono stati ben amalga-mati: la commistione di generi, peresempio, è segno di grande corag-gio e di maturità, che non tutte lecompagnie possono permettersi diaffrontare con bravura. Giallo, com-media napoletana, comicità, musi-cal… addirittura i burattini di Bru-netto Leone e poi gli attori che scen-dono fra le fila degli spettatori, aporgere zucchero filato e palloncini,trasformando per qualche minutoil Teatro Centrale in un Luna Park,rumoroso e profumato, luogo cru-ciale per il finale! Adriano Pantaleo,che il pubblico riesce a scorgere an-che sotto una parrucca, è cresciutoanagraficamente e come attore. Dabimbo prodigio del cinema e dellafiction, approda al teatro interpre-tando con sicurezza e cura dei par-ticolari uno studente di psicologia,inizialmente demotivato, desidero-so di riscattarsi attraverso il lavoro.Rispondendo ad un annuncio tro-vato sul “cerca lavoro’’ incontraSam e, per una serie di circostanzefortuite, diviene il suo assistente inun caso che cambierà, fatalmente, lavita di entrambi. Vincenzino, ap-prendista detective e narratore dellavicenda è un’ottima spalla. TantoSam è insolente, distesa e arrogan-te, tanto il ragazzo è cortese, teso, epreciso nello svolgere il lavoro. Laloro complementarietà risulta anchenell’osservarli muoversi in scena,soprattutto durante i momenti mu-sicali: lei si muove lentamente,

disinvolta e svogliata, lui è nervoso,preciso e si muove a scatti.

I due vengono assunti da una ric-ca signora per lavorare sotto falsonome in una villa e sorvegliare l’in-fedele padrone di casa, il bel Paul,interpretato da un brillante e capa-ce Massimo De Matteo. Il consu-mato play boy farà perdere la testaa Sam, per la quale, sarà l’iniziodella fine. Dopo anni di vita sfre-nata e di libertinaggio, l’incontro conl’amore la rende sempre meno se-ducente, aggressiva ed antiborghe-se, ma non ne diminuisce la sua

bravura. Tutto il cast è all’altezzadella situazione ed i lunghi applau-si per gli attori Luigi De Falco, Vin-cenzo De Falco, Sergio Di Paola,Giuseppe Gavazzi, Yacoubou Ibra-him, Ivana Maione, e Loredana Si-mioli, dimostrano quanto il pubbli-co abbia gradito questo spettacolo,in cui i delitti si succedono quantol’alternarsi dei sentimenti. Villa Fra-vulella, a Posillipo, fa da cornice atante vite. Veniamo introdotti dallagovernante, l’ottima Tina Femiano,attrice sfaccettata e di talento, perpoi renderci conto di trovarci al-l’interno di un microcosmo di amo-ri, tradimenti, interessi personali epersonalità contrastanti. Esilarantii due gemelli in divisa e l’uomo di

fatica, di colore, che istigato da Samintraprende una rivoluzione perso-nale per accrescere i suoi diritti!

è inevitabile lasciarsi trasporta-re dalle musiche di scena apposita-mente create de Elio e le storie Te-se per la loro amica Marina Confa-lone. Curate, pertinenti e descrittive,ci guidano in un’escalation emoti-va, fino al finale molto malinconi-co, come la stessa canzone di chiu-sura finisce per riconoscere, quasiscusandosi. Belli e coloratissimi icostumi di Daniela Ciancio e otti-me le scenografie di Roberto Crea,

create su un sipario mobile, che mu-tano in modo gradevole e senza di-stogliere l’attenzione dallo spetta-colo. Gentilissimi e disponibili, a finespettacolo, alcuni membri dellacompagnia si sono intrattenuti contanti giovanissimi spettatori, sotto-ponendosi, a domande e intavolan-do un’esaustiva discussione, sutempi e modi di realizzazione dellamessa in scena, poi conclusasi, inmodo informale, davanti ad una ta-vola imbandita! Un modo insolitoe piacevole per permettere ai gio-vani (erano anni che non se ne ve-devano così tanti, come questa sta-gione, al Teatro Centrale), di rap-portarsi costruttivamente al Teatro.

C.C.

Il 9/1 secondo appuntamento con la prosa del circuito Cedac

Sam Capuozzo: noir, commedia napoletanaed un amore tristemente fatale!

Marina Confalone e Adriano Pantaleo, in scena nei panni di due investigatori.

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Carbonia, che peccato! Laruolette dei calci di rigore,dopo 120 minuti di duris-sima battaglia in un pome-

riggio freddo e piovoso sul bel man-to erboso dello stadio Quadrivio diNuoro, ha regalato la Coppa Italia alPorto Torres, capolista e dominato-re indiscusso del campionato di Ec-cellenza regionale, ma la squadra diGraziano Mannu ha lasciato il campoa testa alta, anzi altissima.

A distanza di soli tre giorni dallapartita di campionato disputata aPorto Torres, conclusa sull’1 a 1, ilCarbonia ha affrontato il grande ap-puntamento con una straordinariaconcentrazione e per quasi 80 minu-ti ha avuto la partita in pugno, gra-zie al goal-lampo messo a segno daAlessandro Basciu e nell’ultima mez-z’ora ha goduto perfino della supe-riorità numerica per l’espulsione delgiocatore turritano Spanu, ammoni-to due volte dal direttore di gara.

Nel finale, purtroppo, quando man-cavano solo 9 minuti al triplice fi-schio dell’arbitro, una distrazione di-fensiva ha consentito alla squadra diRosario Affuso di pareggiare con ilsuo giocatore più rappresentativo,Alessandro Frau, ed il risultato da lìin avanti non è più cambiato, fino allalotteria dei rigori, raggiunta dopo la

dubbia espulsione di Federico Tro-gu, il capitano biancoblù protagoni-sta di una prima parte della partitasemplicemente fantastica, maturataall’inizio dei tempi supplementari.

Nei primi 45 minuti di gioco c’èstata una sola squadra in campo, ilCarbonia. Segnato il goal del van-taggio, la squadra biancoblù ha gio-

cato benissimo, producendo occasio-ni da goal in serie, non sfruttate per unpizzico di imprecisione nelle con-clusioni e per le prodezze del portieredel Porto Torres. La capolista delcampionato non ha mai creato pro-blemi al portiere minerario Daniele

Bove. E così si è andati al riposo conun Carbonia bello, bellissimo, per-sino troppo bello, forse, per esserevero. Il grande rammarico che resta ènon aver chiuso la partita con il se-condo e magari anche il terzo goal.

Nella ripresa, attesa, è arrivata lareazione del Porto Torres che ha ini-ziato a creare occasioni da goal ed il

Carbonia è apparso intimorito. Inqualche modo è riuscito però a con-servare il vantaggio con grande ca-parbietà e determinazione, fino a quan-do il Porto Torres è rimasto in dieci.Graziano Mannu ha effettuato alcu-ni cambi ma il rendimento dei nuovi

entrati (Cossu per Sanna, Michel Mi-lia per Mura e Lebiu per Basciu), afreddo, non è stato pari alle attese e lasquadra ha continuato a subire, con-sentendo al Porto Torres di pareg-giare e, quindi, di riaprire la partita.

I tempi supplementari sono statimolto sofferti ma il Carbonia è riu-scito a mantenere il risultato in equi-

librio nonostante l’arbitro avesse ri-stabilito la parità numerica al 3° mi-nuto del primo tempo supplementare,espellendo Federico Trogu, ritenutoresponsabile di una gomitata nei con-fronti di un avversario, fallo quanto-meno dubbio.

Come 32 anni fa, quando il Qua-drivio ospitò lo spareggio per la pro-mozione in serie D tra le due squa-dre, con l’identico punteggio di 1 a 1,vantaggio del Carbonia e rimonta delPorto Torres, la partita non si è decisaneppure nei tempi supplementari macontrariamente ad allora, quando ilregolamento prevedeva il sorteggio

che premiò il Carbonia, questa voltaa decidere sono stati i calci di rigoree a prevalere, di stretta misura, èstato il Porto Torres.

Il rammarico del Carbonia cresce,perché le due parate compiute daDaniele Bove, una sul temutissimo

Mario Fadda, hanno creato i pre-supposti per la vittoria, ma gli erro-ri di Giandon, Lebiu e Noli che hacolpito la traversa al quinto rigore,hanno fatto gioire i turritani (3 a 2 airigori, 4 a 3 complessivo).

Al Carbonia, insieme al ramma-rico, restano la soddisfazione e laconsapevolezza di aver fatto fino infondo il proprio dovere e di aver re-galato grandi emozioni alle centi-naia di tifosi che l’hanno seguito inuna grigia e fredda serata invernale,in una trasferta di oltre 420 chilome-tri tra andata e ritorno.

Il sogno della conquista della Cop-pa Italia è svanito sul filo di lana maun grande risultato questo Carbonial’ha raggiunto, riuscendo a riportareentusiamo e voglia di calcio nellasua tifoseria dopo oltre vent’anni. E,considerata l’età media relativamentecontenuta della rosa, se ci si crede,ci sono le condizioni per crescereancora e per ritornare a sognare lapromozione in serie D.

Archiviata la Coppa Italia, lasquadra si è rituffata nel campiona-to, confermando tutti i propri pregi alpari dei difetti: altri due pareggi, poila goleada di Calangianus che ne haribadito una potenzialità straordina-ria, ancora tutta esplorare.

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TV

15La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Il sogno del Carbonia di vincere la Coppa Italia si è infranto alla ruolette dei rigori, dopo 120 minuti di durissima battaglia

Porto Torres ai rigori su un grande CarboniaLa squadra di Mannu, in goal al 1’ e dominato il primo tempo, ha subito la reazione del Porto Torres, arrendendosi solo ai rigori.

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Stefano Espa (Esperia CA) èil nuovo campione italianoallievi dei 60 metri ad osta-coli indoor. Ha conquistato

il titolo tricolore di categoria ai cam-pionati italiani svoltisi ad Ancona. Il16enne allievo di Amedeo Avanzato,s’è imposto al fotofinish sul gorizianoAlessandro Iurig, con il tempo di8”04 (contro l’8”06 del friuliano).

Il risultato rappresenta un chiarosegnale della continua crescita di unadelle più brillanti promesse dell’a-

tletica sarda, dopo i successi ottenu-ti ai campionati nazionali studente-schi di Lignano Sabbiadoro, nellagara dei 110 ad ostacoli (14”28) e lamedaglia di bronzo dei campionatiitaliani all’aperto svoltisi a Grosseto.

L’8”04 di Ancona colloca Stefa-no Espa al terzo posto nelle liste al-l-time di categoria.

In campo femminile, nella cate-goria promesse, nei 60 hs s’è impo-sta una giovane atleta sarda, Fran-cesca Albiani (Amsicora), in 8”43.

L’atleta sulcitano continua a mietere successi a tutti i livelli

Stefano Espa ha vinto il titolo tricolore

La prevedibile sconfitta diMonza (0 a 3 sul campo del-la capolista) non intacca ilperiodo positivo della VBA/-

Olimpia nel girone A del campiona-to di B1 maschile di volley.

La squadra di Giuseppe Lai hacominciato il girone di ritorno allagrande. Prima ha battuto al palasportil fortissimo Cantù, terzo in classi-fica; poi s’è imposta a Biella in unoscontro diretto per la salvezza. Do-po le amarezze subite nel girone di

andata con sconfitte causate da tan-ti fattori, squalifiche, infortuni e tan-ta sfortuna, gli antiochensi confida-no di raggiungere nel girone di ri-torno un posto in classifica più con-sono al loro reale valore.

Sabato 27 febbraio arriva a San-t’Antioco l’Augusta Cagliari (7ª inclassifica con 42 punti e in pienacorsa per i play-off), per il derby piùatteso della stagione.

A questo punto l’obiettivo è la sal-vezza, con l’ambizione di ottenere

qualcosa in più. Riportare al Pala-giacomo Cabras gli entusiasmi de-gli anni della A1, non sarà certamen-te facile ma i tifosi, con l’allontana-mento dalle sabbie mobili della re-trocessione, possono iniziare a spe-rare in un futuro più ambizioso.

Facendo le debite proporzioni, leschiacciate di Frangioni ricordanoquelle del più grande giocatore cheabbia mai vestito la maglia dell’O-limpia: Rafael Pascual.

Tito Siddi

Dopo una partenza stentata la squadra lagunare è cresciuta

La VBA/Olimpia è tornata protagonista

Il Carbonia protagonista della finale della Coppa Italia a Nuoro. La gioia dei giocatori dopo il goal-lampo messo a segno da Alessandro Basciu.

Stefano Espa con Locci e Avanzato.

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16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 219 • 25 Febbraio 2010

Visite Guidate ai siti minerariPorto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S.Giovanni

Galleria Henry - Buggerru

Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni

Galleria Villamarina - Monteponi

Galleria Anglosarda - Montevecchio

Museo delle macchine - Masua

I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri:0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax

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Oreficeria, Orologeria, Argenteria - OTTICA PAOLO PALA

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AVVISO DI GARA PER PUBBLICO INCANTO

La IGEA SpA rende noto

che in data 16 marzo 2010 alle ore 09,30 negli uffici Amministrativi di Iglesias, località Campo Pisano, è indettopubblico incanto per l’appalto relativo al servizio “Raccolta, carico, trasporto e conferimento in discarica autoriz-zata dei rifiuti e delle celle presenti nell’area del fabbricato ex Impianto elettrolitico di Monteponi” nel Comune diIglesias (Provincia CI)”. Saranno ammessi alla gara tutti i soggetti indicati negli art. 34 e seguenti del D.Lgs. n. 163/06 e che siano iscrittinell’Albo nazionale delle imprese per la gestione dei rifiuti per la categoria 5, classe “f” e categoria 10 A, classe “e”in corso di validità. L’importo a base d’asta è di € 686.800,00 (seicentottantaseimilaottocento/00) oltre agli oneri per la sicurezza di €50.200,00 (cinquantamiladuecento/00) non soggetti a ribasso. Il termine di esecuzione del servizio è di 180 (centottanta) giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna. La richiesta di partecipazione alla gara dovrà pervenire entro le ore 15,00 del 15.03.2010 presso la Segreteria del-l’IGEA negli uffici di Campo Pisano - Iglesias (CI). La documentazione relativa alla gara è visibile presso la segreteria dell’IGEA ed è anche disponibile sul sito internetwww.igeaspa.it sezione “Bandi”. Il solo bando è disponibile sul sito www.regione.sardegna.it della Regione Autonomadella Sardegna e sul sito www.serviziocontrattipubblici.it del Ministero delle Infrastrutture Responsabile del Procedimento: Ing. Gianfranco Consoni, tel. 0781/491410. Data di trasmissione e ricevimento dal bando alla GUCE: 19.01.2010.

Il Presidente

F.to Giovanni Battista Zurru

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