Irpef 2015 - chiarimenti - Studio Tributario Cinieri

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Agg. 24/04/2015 1 IRPEF 2015 - chiarimenti circolare 24/4/2015, n. 17/E Saverio Cinieri Dottore Commercialista Revisore Contabile Giornalista pubblicista

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Agg. 24/04/2015 1

IRPEF 2015 - chiarimenti

circolare 24/4/2015, n. 17/E

Saverio Cinieri

Dottore Commercialista – Revisore Contabile – Giornalista pubblicista

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IRPEF 2015 – chiarimenti circ. 24/4/2015, n. 17/E

Detrazioni per oneri e spese

Spese prestazioni massiofisioterapista

Considerata l’equipollenza del diploma di massofisioterapista con formazione

triennale, conseguito entro il 17/3/1999, al titolo universitario abilitante

all’esercizio della professione sanitaria di fisioterapista, le prestazioni rese dai

massofisioterapisti in possesso del suddetto diploma sono detraibili dall’IRPEF

anche senza una specifica prescrizione medica.

Ai fini della detrazione, nel documento di certificazione del corrispettivo il

massofisioterapista deve attestare il possesso del diploma di massofisioterapista

con formazione triennale conseguito entro il 17/3/1999, nonché descrivere la

prestazione resa.

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Detrazioni per oneri e spese

Spese per prestazioni odontoiatriche

Per poter applicare la detrazione IRPEF è sufficiente che dalla descrizione nella

fattura della prestazione resa si evinca in modo univoco la natura "sanitaria" della

prestazione stessa, così da escludere quelle meramente estetiche o, comunque, di

carattere non sanitario.

L’indicazione riportata nella fattura di "ciclo di cure mediche odontoiatriche

specialistiche" consente, al ricorrere degli altri requisiti, di fruire della detrazione

di cui alla lett. c) del comma 1 dell’art. 15 del TUIR.

Qualora la descrizione della prestazione non soddisfi tale requisito, il contribuente

dovrà necessariamente rivolgersi al professionista che ha emesso la fattura

chiedendo l’integrazione della stessa.

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Detrazioni per oneri e spese

Spese per crioconservazione

Le spese per prestazioni di crioconservazione di ovociti rientrano tra le spese

sanitarie detraibili ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR.

Per poter fruire della detrazione è necessario che dalla fattura del centro presso cui

è eseguita la prestazione sanitaria, rientrante fra quelli autorizzati per la

procreazione medicalmente assistita, risulti la descrizione della prestazione stessa.

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Detrazioni per oneri e spese

Spese per trasporto disabili / 1

Per chiarire se i contributi che vengono volontariamente erogati a ONLUS per il

trasporto dei disabili che necessitano di cure mediche periodiche siano detraibili ai

sensi dell’art. 15 del TUIR è necessario analizzare la documentazione attestante la

natura del rapporto tra il disabile e la ONLUS. Ciò in quanto le somme erogate dal

disabile potrebbero costituire erogazioni liberali alla ONLUS, indipendenti dal

servizio di trasporto, ovvero costituire un corrispettivo, anche a forfait, per il

proprio trasporto.

Nel primo caso le erogazioni liberali in questione potrebbero essere detraibili nella

misura del 26% (erogazioni liberali in denaro, per un importo non superiore a

2.065 euro annui (art. 15, comma 1.1., del TUIR). -segue-

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Detrazioni per oneri e spese

Spese per trasporto disabili / 2

Le erogazioni liberali potrebbero, altresì, essere ricomprese tra gli oneri deducibili

entro il limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, entro il

limite massimo di 70.000 euro annui (art. 14 D.L. n. 35/2005). In tal caso, non è

cumulabile la deduzione in esame con ogni altra agevolazione fiscale prevista a

titolo di deduzione e di detrazione di imposta da altre disposizioni di legge.

La detraibilità è subordinata all’effettuazione dell’erogazione mediante bonifico o

altri sistemi di pagamento tracciabili e al rilascio di attestazione dalla ONLUS.

Nel caso in cui il versamento sia effettuato alla ONLUS quale corrispettivo di un

servizio di trasporto di disabili (art. 15, comma, 1 lett. c), del TUIR) – es. trasporto

in ambulanza - la spesa èdetraibile per l’intero importo quale spesa sanitaria,

fermo restando che la ONLUS deve rilasciare regolare fattura.

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Detrazioni per oneri e spese

Spese riparazione degli adattamenti delle autovetture dei disabili

Tra le spese che danno diritto alla detrazione sono comprese, oltre alle spese di

acquisto dell’autovettura, anche le spese per le riparazioni che non rientrano nella

ordinaria manutenzione (sono esclusi, quindi, dalla detrazione i costi di esercizio,

quali, ad esempio, il carburante, i pneumatici, ecc...), purché sostenute entro i

quattro anni dall’acquisto del veicolo stesso.

Dette spese concorrono, insieme al costo di acquisto del veicolo, al

raggiungimento del limite massimo di spesa consentito di 18.075,99 euro e non

possono essere rateizzate (risoluzione n. 306/E/2002 e circolare n. 15/E/2005, par.

6.1).

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Detrazioni per oneri e spese

Interessi su mutui per acquisto di abitazione principale

Nel caso di un contribuente che ha acquistato un immobile da destinare a propria

abitazione, ha contratto un mutuo per l’acquisto dell’abitazione stessa e ha

trasferito nei termini previsti dalla legge la propria residenza in tale immobile, se

successivamente, egli si trasferisce all’estero per motivi di lavoro, trasferendo la

propria residenza in tale stato estero e iscrivendosi all’A.I.R.E., in presenza dei

requisiti di legge, è possibile fruire della detrazione sugli interessi passivi anche se

il predetto immobile venga concesso in locazione a terzi.

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Detrazioni per oneri e spese

Spese per iscrizione istituti tecnici superiori

E’ possibile detrarre le tasse pagate da un contribuente per l'iscrizione agli Istituti

Tecnici Superiori istituiti sulla base del decreto che determina la riorganizzazione

del Sistema di istruzione (D.P.C.M. del 25/01/2008), nella misura stabilita dalle

leggi regionali.

Al contrario, la frequenza di tali corsi non consente di fruire della detrazione per

canoni di locazione (lett. i-sexies) del comma 1 dell'art. 15 del TUIR)..

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Detrazioni per spese ristrutturazioni edilizie

Ordinante del bonifico diverso dal beneficiario

Nell’ipotesi in cui l’ordinante sia un soggetto diverso dal soggetto indicato nel

bonifico quale beneficiario della detrazione, la detrazione deve essere fruita da

quest’ultimo, nel rispetto degli altri presupposti previsti dalle norme in materia.

In tal modo, viene soddisfatto il requisito richiesto dalla norma circa la titolarità

del sostenimento della spesa.

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Detrazioni per spese ristrutturazioni edilizie

Limite di spesa e interventi autonomi / 1

In caso di interventi che consistano nella mera prosecuzione di interventi iniziati in

anni precedenti, ai fini del computo del limite massimo delle spese ammesse a

fruire della detrazione si tiene conto anche delle spese sostenute negli stessi anni.

Tale vincolo non si applica agli interventi autonomi, ossia non di mera

prosecuzione, fermo restando che per gli interventi autonomi effettuati nel

medesimo anno deve essere rispettato il limite annuale di spesa ammissibile.

L’intervento per essere considerato autonomamente detraibile, rispetto a quelli

eseguiti in anni precedenti sulla medesima unità immobiliare, deve essere anche

autonomamente certificato dalla documentazione richiesta dalla normativa vigente.

-segue-

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Detrazioni per spese ristrutturazioni edilizie

Limite di spesa e interventi autonomi / 2

La norma, comunque, non prevede che debba trascorrere un periodo di tempo

minimo tra i diversi interventi di recupero del patrimonio edilizio per poter

beneficiare nuovamente della detrazione, nel rispetto dei limiti in precedenza

indicati (’art. 16-bis del TUIR).

Quindi, se su un immobile già oggetto di interventi di recupero edilizio negli anni

precedenti, sia effettuata una nuova ristrutturazione che non consista nella mera

prosecuzione degli interventi già realizzati, il contribuente potrà avvalersi della

detrazione nei limiti in vigore al momento dei bonifici di pagamento.

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Detrazioni per spese ristrutturazioni edilizie

Trasferimento mortis causa

Nel caso in cui l’erede, che deteneva direttamente l’immobile, abbia

successivamente concesso in comodato o in locazione l’immobile stesso, non potrà

fruire delle rate di detrazione di competenza degli anni in cui l’immobile non è

detenuto direttamente.

Tuttavia, potrà beneficiare delle eventuali rate residue di competenza degli anni

successivi al termine del contratto di locazione o di comodato, riprendendo la

detenzione materiale e diretta del bene.

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Detrazioni acquisto mobili ed elettrodomestici

Trasferimento mortis causa

In caso di decesso del contribuente per la detrazione relativa alle spese per

l’acquisto di mobili non può applicarsi la disposizione di cui al comma 8 dell’art.

16-bis del TUIR secondo cui in caso di trasferimento per causa morte della

titolarità dell’immobile sul quale sono stati realizzati interventi di recupero

edilizio, la detrazione non fruita in tutto in parte dal de cuius è trasferita, per i

rimanenti periodi d’imposta, esclusivamente all'erede o agli eredi che conservano

la detenzione materiale e diretta dell'immobile.

Pertanto, la detrazione in esame, non utilizzata in tutto o in parte, non si trasferisce

agli eredi per i rimanenti periodi di imposta.

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Deduzioni per oneri e spese

Contributo casa corrisposto a coniuge separata

Gli importi stabiliti a titolo di spese per il canone di locazione e spese condominiali

(c.d. “contributo casa”), qualora siano disposti dal giudice, quantificabili e

corrisposti periodicamente all’ex-coniuge, possono essere considerati alla stregua

dell’assegno di mantenimento e, quindi, sono deducibili dal reddito complessivo

del coniuge erogante ai sensi dell’art. 10, comma 1, lett. c), del TUIR (Cassazione

sentenza n. 13029/2013).

La deduzione di tali somme da parte del coniuge erogante, comporta

necessariamente la tassazione del corrispondente importo in capo all’altro coniuge

separato (art. 50, comma 1, lett. i), del TUIR).

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Deduzioni per oneri e spese

Spese per adozioni internazionali

La deduzione dal reddito complessivo del 50% delle spese sostenute dai genitori

adottivi per l’espletamento della procedura di adozione internazionale (art. 10,

comma 1, lett. 1-bis) TUIR) non va ripartita nella misura fissa del 25% per ogni

coniuge.

Pertanto, la deduzione del 50% di cui si discute deve essere proporzionalmente

suddivisa tra i due genitori, in relazione alle spese sostenute, se la spesa è stata

sostenuta da entrambi.

se l'ente autorizzato, sulla base delle dichiarazioni rese dai coniugi, ha attestato che

le spese certificate sono state sostenute in misura differenziata dai due coniugi,

ciascuno potrà dedurre la quota parte che gli è stata certificata.

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Deduzioni per oneri e spese

Spese per erogazioni liberali

La scelta operata dal contribuente in merito alla detrazione o alla deduzione (ove

consentito) delle erogazioni liberali è univoca e deve riguardare tutte le donazioni

effettuate nell'anno d'imposta, anche in relazione a beneficiari diversi.

Pertanto, tale scelta non può essere modulata a discrezione del contribuente.

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Detrazioni per familiari a carico

Genitore e fratello a carico di figlio che lavora / 1

In un nucleo familiare composto da padre, madre e due figli, dove il padre e uno

dei figli sono disoccupati e la madre, lavorando solo nel periodo estivo, ha un

reddito annuo di circa 3.500 euro lordi, il padre e l’altro figlio sono "a carico".

Ne consegue che la madre ha il diritto di fruire delle detrazioni per il coniuge e per

i figli, con precedenza rispetto all’altro figlio che ha un reddito, per il quale gli

stessi rientrano tra gli altri familiari. Le detrazioni spetterebbero al figlio

nell’ipotesi in cui la madre avesse un reddito complessivo non superiore a euro

2.840,51, e quindi fosse anch’essa da considerare altro familiare a carico del figlio

(risoluzione n. 461/E/2008). -segue-

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Detrazioni per familiari a carico

Genitore e fratello a carico di figlio che lavora / 2

Comunque, per non sfavorire nuclei familiari con redditi bassi, le detrazioni in

esame possono essere fruite dai contribuenti per i quali i familiari "a carico"

rientrino fra gli "altri familiari" (comunque conviventi o per i quali siano versati

assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria), a

condizione che detti contribuenti posseggano un reddito complessivo più elevato di

quello posseduto dai soggetti per i quali i familiari a carico rientrerebbero nelle

lett. a), b) e c) art. 12 TUIR, e che detti contribuenti ne sostengano effettivamente

il carico.

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Credito d’imposta riacquisto prima casa

Utilizzo parziale

Nel caso in cui il credito di imposta per il riacquisto della prima casa sia stato

utilizzato solo parzialmente per il pagamento dell’imposta di registro dovuta per

l'atto in cui il credito stesso è maturato, l’importo residuo può essere utilizzato dal

contribuente in diminuzione dalle imposte sui redditi delle persone fisiche ovvero

in compensazione.

Detto importo residuo non può, invece, essere utilizzato in diminuzione delle

imposte di registro, ipotecaria, catastale, e dell'imposta sulle successioni e

donazioni per gli atti presentati successivamente alla data di acquisizione del

credito.