Ipoglicemia
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Ipoglicemia
Il ruolo del pediatra nella gestione dei problemi endocrini in età
evolutiva
prof. Franco CeruttiGerdi Tuli
S.C.D.U. Endocrinologia Diabetologia Centro Malattie Metaboliche
Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’AdolescenzaUniversità di Torino
Ospedale Infantile Regina Margherita, Torino
Che cosa è l’ipoglicemia?
Una malattia/ sindrome
Un’anormalità biochimica-metabolica
Un sintomo
Ipoglicemia
Definizione: situazione clinica caratterizzata da (triade di Whipple):
1. bassi livelli di glucosio plasmatico *2. sintomi conseguenti 3. Risposta adeguata alla somministrazione di
glucosio• Nel prematuro (SGA) < 25 mg/dL• Nel nato AGA (prime 72 h) < 35 mg/dL• Nelle età successive < 40 mg/dL• Nel bambino con diabete < a 70- 60 mg/dL
Frequenza1. 24,7/1000 nati a termine da gravidanza singola con
PN >2500 gr2. 2,4/100 nati alla 37° settimana di gestazione3. 0,7/100 nati tra la 38°-40°settimana di gestazione4. 1,6-1,7/100 nati oltre la 40° settimana5. 0,0343/100 bambni di età superiore a 6 mesi6. 2-3/1000 ricoveri nel periodo post-natale 7. 6,5/100.000 visite presso reparti di pediatria8. 0,2/bambino con T1DM/anno
Il mantenimento della glicemia entro i limiti della norma ègarantito dall’equilibrio tra:
- apporto esogeno di substrati energetici
- utilizzo dei substrati energetici da parte dell’organismo
- integrità delle vie metaboliche endogene.
Metabolismo energeticoRuolo metabolico del glucosio : 1) biosintesi 2) substrato energetico fondamentale
Glucosio
Piruvato
Krebs
Catena respiratoria fosforilazione ossidativa
1 mole di glucosio
38 moli di ATP
Metabolismo energeticoSubstrati energetici: glucosio acidi grassi corpi chetonici
tessuti
a) prevalentemente glicolitici : SNC (+chetoni)
b) esclusivamente glicolitici: eritrociti globuli bianchi midollo osseo pelle retina mucosa intestinale midollare surrenec) met. energetico “misto” (glucosio+acidi grassi): cuore muscolo fegato corteccia surrene
Glicemia e sistema nervosoIl sistema nervoso è il maggiore consumatore di glucosio dal quale è
strettamente dipendente per la sua funzione a causa di:
• limitata possibilità di sintesi e deposito di glucosio
• ridotto utilizzo di substrati energetici alternativi
• brusca caduta della velocità di trasporto attraverso la BEE per valori di poco inferiori alla norma
Ipoglicemia e modificazioni strutturali cerebrali
La storia di ipoglicemie gravi siassocia a riduzione del volume della sostanza grigia nell’emisferotemporale superiore sinistro.
La prolungata esposizione allaiperglicemia si associa a riduzione del volume della sostanza grigia nel cuneo e precuneo destro, della sostanza bianca nella regioneparietale posteriore destra e ad aumento del volume della sostanzagrigia nella regione prefrontaledestra.
L’ipoglicemia e l’iperglicemia causano modificazioni peculiari della strutturacerebrale. Perantie DC, Diabetes Care 2007
Omeostasi glicemica- alimentazione- produzione endogena di glucosio
consumo tissutale
Produzione endogena (epatica) di glucosio :
Neonato, lattante = 5-7 mg/kg/min
Adulto = 2-3 mg/kg/min
Variazione massa cerebrale massa muscolare
corretta produzione endogena di glucosio:
Integrità
a) quattro sistemi metabolici: 1) glicogenolisi epatica 2) gluconeogenesi epatica 3) lipolisi tessuto adiposo 4) chetogenesi epatica
b) controllo ormonale sui sistemi metabolici
c) epatica globale
Controllo ormonale della produzione endogena di glucosio
glicogenolisi
epatica
gluconeogenesi
epatica
lipolisitessuto adiposo
chetogenesiepatica
insulina inibisce inibisce inibisce inibisce
glucagone
stimola stimola
cortisolo stimolaGH stimolaadrenalina
stimola stimola stimola stimola
Glicemia <80 mg/dl
riduzione della secrezione insulinica Glicemia 65-70mg/dl attivazione della risposta controinsulare
Glicemia 55-60mg/dl comparsa di sintomi adrenergici e di
neuroglicopenia
Valori soglia di attivazione della risposta adattativa alla ipoglicemia nell’adulto
In età pediatrica la risposta adattativa all’ipoglicemiaè meno codificabile e i sintomi variano…
Nel neonato:•Tremori•Letargia•Difficoltà di suzione• Irritabilità•Tachipnea/apnea
bradicardia• Ipotonia•Pianto flebile•Convuslioni• Ipotermia•Coma/ morte
improvvisa
Nel bambino:•Fame•Ansietà•Palpitazioni•Dolore addominale•Debolezza•Vomito•Cefalea•Vertigini•Modificazioni
comportamentali•Letargia•Tachicardia
a) difetti di glicogenolisi : . amilo-1,6-glucosidasi (GSD 3) . fosforilasi epatica (GSD 6) . fosforilasi chinasi (GSD 9) . glicogeno-sintetasi (GSD 0) b) difetti di gluconeogenesi: . glucosio-6-fosfatasi (GSD1a) . glucosio-6-fosfatasi translocasi . fruttosio-1,6-difosfatasi . piruvato carbossilasi
c) difetti -ox-acidi grassi d) difetti di chetogenesi
a) panipopitutarismob) difetto isolato di GHc) difetto di cortisolo da patologia surrenalicad) iperinsulinismoe) Difetto di glucagonef) Difetto di adrenalina
a) malattie metaboliche: tirosinemia, galattosemia, fruttosemiab) cause tossichec) cause infettive
malattie ereditariedel metabolismo
endocrinopatie
epatopatie
Nosologia delle ipoglicemie
Ipoglicemia
Approccio fisiopatologico all’ipoglicemia:
1) Cause metaboliche : enzimopatia ereditaria ?
2) Cause endocrinologiche: difetto o eccesso risposta ormonale ?
3) Cause epatiche: insufficienza epatocellulare ?
4) Ipoglicemia “idiopatica” o chetosica o reattiva a digiuno?
a) familiarità per patologie metaboliche e/o neurologiche spesso non ben definite , natimortalità dndd
b) orario di insorgenza dell’ipoglicemia e sua eventuale ciclicità
c) fattori concomitanti o scatenanti
a) facies peculiare, macroglossiab) stato di nutrizione – pannicolo adiposoc) epatomnegalia?d) genitali
Anamnesi familiaree personale
Esame obbiettivo
Criteri orientativi nelle ipoglicemie
Quali esami di primo livello in caso di ipoglicemia?
glicemia, EGA, emocromo, AST/ALT
glicemia, EGA, elettroliti, urine
glicemia, elettroliti, urine, insulinemia
Quale tra questi esami è più utile nella diagnosi differenziale
di ipoglicemia?Esame urine per chetonuria
EGA
Elettroliti
Caso 1: C.C. 9 aa. (1)
• 2°genita, nata pretermine da genitori non consanguinei PN 2030 gr – LM per 3 mesi
• A.F. madre con bassa statura costituzionale, e forte miopia padre “nervoso”
• A.P.R. : in epoca neonatale ipoglicemia transitoria. Dai primi anni di vita ritardo mentale lieve
• 9 aa: ricovero presso ns reparto per possibile episodio di ipoglicemia 7 giorni prima in occasione di soggiorno in colonia marina. Eseguiti glicemia e insulinemia a digiuno + dosaggio glucagone, GH, cortisolo nella norma.
• Diagnosi. Possibile ipoglicemia reattiva dndd
Caso 1: C.C. 9 aa. (2)
• 11 mesi dopo: ricovero presso il nostro ospedale per episodio di convulsione al mattino.
• All’ingresso in P.S.:• Glicemia 24 mg/dl. • Esame urine nella norma – Enzimi epatici nella norma• EGA nella norma• Elettroliti • EO non dati patologici salvo ritardo mentale modestoTERAPIA: inizia infusione e.v. glucosio 5% e poi al 10%
Quale tipo di ipoglicemia?
Da causa metabolica?
Endocrinopatia?
“Idiopatica” o chetosica o reattiva a digiuno?
Caso 1: C.C. 9 aa. (3)
Esami di 2° livello- Emocromo, funzionalità renale nella norma- hGH basale : 3,5 (v.n. <4,5)- Cortisolo: 16,0 (v.n. 6-30)- -ammoniemia nella norma- aminoacidemia lieve aumento di valina, arginina,
isoleucina - Insulinemia e C-peptide in concomitanza di ipoglicemia (33 mg/dL): 72 microU/ml e 5,8 ng (valori normali: <15 - 0.66-4.2)- Rapporto G/I = 0,45 (valore di cut-off >2,6)
Le ipoglicemie endocrine
ipotalamo - ipofisarie
surrenaliche
pancreatiche
a) panipopitutarismo
b) difetto isolato di GH
c) difetto di cortisolo
d) iperinsulinismo
Le ipoglicemie endocrine
Cause ipotalamo-ipofisarie
panipopituitarismo- ipoglicemia: deficit combinato GH + ACTH (cortisolo)
- sindrome ipoglicemica neonatale severa
- sindrome neonatale complessa: ittero colestatico ipoglicemia micropene criptorchidismo- sindrome tardiva: pallore cutaneo capelli sottili, facies peculiare ritardo di crescita ipoglicemie recidivanti
difetto isolato di GH
- ipoglicemia: . difetto di lipolisi . ipochetotica ?
- non sindrome ipoglicemica neonatale
- nel bambino la sindrome ipoglicemica può precedere l’arresto di crescita
- ipoglicemia a cronologia “fissa” (digiuno prolungato: 12-15 ore)
Le ipoglicemie endocrineCause surrenaliche deficit cortisolo
a) Iperplasia surrenalica congenita (CAH, SAG)
- 95 % = difetto di 21-idrossilasi
- screening neonatale : frequenza 1:15.000
- forma classica neonatale: disidratazione iposodiemia, iperkaliemia ipoglicemia ambiguità genitali
- forma “late-onset”: ^ pubarca prematuro, virilizzazione ^ ipoglicemia isolata, chetotica, cronologia “fissa” (12-14 ore di digiuno)
Colesterolo
Pregnenolone
Progesterone 17OHProg androgeni
DOC cortexolone
Corticosterone cortisolo
aldosterone
21-idrossilasi
b) Cause di insufficienza surrenalica: ipoplasia, emorragia, Addison (patologia autoimmune)
Caso 1: C.C. 9 aa. (4 Evoluzione)
Nei gg. seguenti:
- Impossibilità di evitare ipoglicemia se non con infusione continua di glucosio e.v. alla dose di 20-25 mg/Kg/min
- In occasione di ipoglicemia test al glucagone con variazione della glicemia basale da 41 mg/dL a 80 mg% dopo 10 minuti (risposta normale)
- Ecografia e RMN addome non significative- Dosaggio acilcarnitine nella norma
a) difetti di glicogenolisi : . amilo-1,6-glucosidasi (GSD 3) . fosforilasi epatica (GSD 6) . fosforilasi chinasi (GSD 9) . glicogeno-sintetasi (GSD 0) b) difetti di gluconeogenesi: . glucosio-6-fosfatasi (GSD1a) . glucosio-6-fosfatasi translocasi . fruttosio-1,6-difosfatasi . piruvato carbossilasi
c) difetti -ox-acidi grassi d) difetti di chetogenesi
a) panipopitutarismob) difetto isolato di GHc) difetto di cortisolo da patologia surrenalicad) iperinsulinismoe) Difetto di glucagonef) Difetto di adrenalina
a) malattie metaboliche: tirosinemia, galattosemia, fruttosemiab) cause tossichec) cause infettive
malattie ereditariedel metabolismo
endocrinopatie
epatopatie
Nosologia delle ipoglicemie
Le ipoglicemie endocrine
Cause pancreatiche: IPERINSULINISMO (1)
Fisiologia della secrezione di insulina dalla -cellula pancreatica
Le ipoglicemie endocrine
Cause pancreatiche: IPERINSULINISMO (2)
Nosologia dell’iperinsulinismo1) Figlio di madre diabetica2) Iperinsulinismo transitorio a) neonato SGA b) distress respiratorio c) eritroblastosi neonatale d) S. Beckwith-Wiedemann e) iatrogeno
(emotrasfusione)3) Iperinsulinismo congenito a) mutazioni SUR1/Kir
(11p) - recessive * - dominante - forma
sporadica/focale (disomia paterna) b) mutazioni GK
(dominanti): aumento attività
enzima c) mutazioni GDH
(dominanti): aumento attività enzima (con iperammoniemia)
d) altre forme
* Frequenza: 1/50.000 nati vivipiù elevata tra arabi sauditi e ashkenazi
Le ipoglicemie endocrine
Cause pancreatiche: IPERINSULINISMO (3)Fisiopatologia dell’aumentata secrezione di insulina
1) Inibizione della produzione endogena di glucosio (glicogenolisi, gluconeogenesi, lipolisi, chetogenesi)
2) Aumenta il deposito delle riserve energetiche + glicogenosintesi epatica, + lipogenesi t. adiposo
3) Aumenta l’utilizzo intracellulare del glucosio + glicolisi
ipoglicemia
1) ipochetotica (e ipolipemica)
2) risposta “drammatica” al glucagone
3) fabbisogno di glucosio >10 mg/kg/min (fino a 15-20)
4) cronologia “anarchica”
CH forme dominanti e recessive diffuse
DominantiMut. attivante gene
GDH*Mut. missenso esone
10 con iperattività gene GCK
Clinica:PN normaleEsordio oltre il
periodo neonataleIpoglicemia non
sempre grave*associata a iperNH3Buona risposta a
DZS
RecessiveMut. inattivante
gene SUR1 Mut. inattivante
gene Kir 6.2
Clinica:PN elevatoEsordio spesso
neonataleIpoglicemia graveScarsa risposta a
DZS
Forma focale (adenoma)Dovuta a perdita specifica della regione 11p15 materna e
mutazione costituzionale di un allele derivato dal padre dei geni che
codificano perSUR1 – kir 6.2
L’iperplasia adenomatosa è attribuita al fatto che nella regione 11p15.5
deleta sono presenti anche geni (H19, P57k1P2 e KVLQT) coinvolti nella
soppressione di tumore e nella regolazione della proliferazione cellulare.
Clinica:PN normaleEsordio oltre il primo anno di vitaIpoglicemia spesso graveScarsa risposta a DZS.Risoluzione con intervento chirurgico mirato
Caso 1: C.C. 9 aa. (5 Evoluzione)
Nei gg. seguenti:
- Tentativo di somministrazione di diazossido (Proglicem) alla dose di 20 mg/Kg senza successo
- Intervento chirurgico di asportazione di 90% pancreas e dimostrazione di adenoma pancreatico localizzato nella testa del pancreas.
Le ipoglicemie endocrine
Cause pancreatiche: IPERINSULINISMO (3)
Iperinsulinismo congenito: criteri classificativi
Neonatale non diazossido-responsivo
1-12 mesi diazossido-responsivo (80%)
Dopo l’anno
40 % forme “focali”60 % forme “diffuse”
età di esordio risposta alla terapia medica forma anatomica
forma localizzata, adenoma
Le ipoglicemie endocrine
Cause pancreatiche: IPERINSULINISMO (4)
Approccio diagnostico-terapeutico all’iperinsulinismo
Diagnosi clinicadi iperinsulinismo dosaggio ammoniemia
neonato: a) assicurare apporto di glucosio enterale/parenterale di 10-20 mg/kg/min b) glucagone ev continua (1-2 mg/die) c) tentativo con diazossido (somatostatina, Ca-antag)
d) cateterismo transepatico peripancreatico con dosaggi seriati di glicemia/insulina/peptide C e) studio bioptico pancreatico perioperatorio
lattante: a) iniziare subito diazossido b) nelle forme non-responsive: cateterismo/chirurgia
Iperinsulinismo da alterazione di GDH
Iperinsulinismo “classico” (escludere forme transitorie)
normale
Terapia farmacologica del CHUna volta stabilizzato il bambino (glicemia 60 mg)
mediante infusione di glucosio e.v. (che può arrivare a 20-30 mg/Kg/min), i farmaci che possono essere usati sono:
1. Diazossido 5-15 mg/Kg/die in 3 dosi (necessari 4-5 gg per effetto clinico)
2. Glucagone 2-10 mcg/Kg/h ev o 0,2mg/Kg ev (im, sc) a bolo sino a max 1 mg/dose
3. Octreotide 5-50 mcg/Kg/die in 4-6 dosi o in infusione continua sc o, in caso di somministrazione continua sc di glucagone, per iniezione intermittente
4. Nifedipina 0,25-0,7 mg/Kg/die in 3 dosi. Reale efficacia???
5. Associazione di 1, 2, 3 proposta nel tentativo di evitare l’opzione chirurgica
Terapia farmacologica: effetti collaterali1. Diazossido: iperticosi alle sopraciglia, tronco e volto
(comune), ipertrofia gengivale (frequente), possibile danno renale o epatico (raro)
2. Glucagone: disturbi digestivi, nausea
3. Octreotide: blocco della crescita staturale, nausea
Outcome dei pazienti
• La pancreatectomi asubtotale porta inevitabilmente a diabete insulino-trattato nel corso di 10-15 anni
• La frequenza di sequele neurocomportamentali è stimata tra 14-44% nelle diverse casistiche
• La terapia farmacologica conservativa è associata a vari disturbi neurocomportamentali che sembrerebbero risolversi verso i 4-5 anni; comunque il 29% ha disturbi di apprendimento.
• Le sequele neurocomportamentali sono soltanto dovute al ricorrere di ipoglicemie in età prescolare???
Caso 2: O.Z.G.M. Maschio 7 aa. (1)
• 2°genito, nato a termine da genitori non consanguinei PN 3350 gr – LM per 6 mesi
• A.F. negativa, salvo alcuni episodi di astenia nel fratello maggiore
• Accrescimento normale. Stancabilità nel gioco.• A 5aa ricovero per episodio di astenia in corso di
FAV con riscontro di chetonuria +++ e glicemia di 45 mg/dL.. Somministrazione di glucosata 5% e.v., iperglicemia e glicosuria per alcune ore.
• Positività modesta per I.C.A., HbA1c normale e dosaggio insulinemia a digiuno nella norma.
Caso 2: O.Z.G.M. Maschio 7 aa. (2)
• Seguito per 18 mesi come soggetto a rischio per T1DM
• Età 6½ anni: ricovero per episodio di lipotimia dopo partita di calcio, all’arrivo in P.S.:
• Glicemia 41 mg/dL e Chetonuria+++ • E.O.: Condizioni generali buone , pannicolo
adiposo scarso, non segni di disidratazione. Forte astenia AC e AR indenni. Addome trattabile non dolente. OI in limiti. SNC indenne.
• Inizia infusione di glucosata 5% con ripresa del tono ma iperglicemia per 2-3 ore, seguita da euglicemia persistente senza alcuna terapia.
Caso 2: O.Z.G.M. Maschio 7 aa. (3)
• Nei giorni seguenti glicemia nella norma prima e dopo i pasti.
• A causa dell’iperglicemia dopo infusione di glucosio si decide di eseguire OGTT dopo digiuno di 12 ore: il bambino la sera si alimenta poco
• Il mattino seguente: glicemia 51 mg/dL, chetonuria ++, chetonemia 2 mmol.
• Esegue in urgenza: EGA, elettroliti, AST/ALT, ammoniemia, hGH, cortisolemia, ACTH tutti nella norma
• Si esegue anche OGTT con glicemia a 60’ e a 120’ di 110 e 98 mg/dL e insulinemia 12 (basale) e 30 e 27.
Quale tipo di ipoglicemia?
Epatopatia?
Da causa metabolica?
“Idiopatica” o chetosica o reattiva (a digiuno)?
Caso 2: O.Z.G.M. (4 Evoluzione)• Ipotesi più probabile: Ipoglicemia chetosica o
“reattiva”
• Consigliati pasti frazionati e assunzione di farina di amido crudo alla sera
• Non più osservate ipoglicemie, ma… e la iperglicemia dopo l’infusione di glucosio e.v.????
• La diagnosi probabile più corretta è: GLICOGENOSI tipo 0 da deficit di glicogenosintasi
(J Pediatr 2002;140:781-3)
I messaggi conclusivi:1. L’ipoglicemia è un’anomalia biochimica-metabolica che
può sottendere diverse patologie anche gravi.
2. La sua frequenza e gravità diminuisce con l’età
3. Il Pediatra di fronte a sintomi suggestivi dovrebbe documentare l’ipoglicemia e orientare la diagnosi in base a
• storia anamnestica• esame obbiettivo (epatomegalia, macroglossia,
micropene)• chetonuria/chetonemia (sì/no?).
I messaggi conclusivi:• A fronte di una diagnosi circostanziata di ipoglicemia:
1. La gestione della ipoglicemia da causa metabolica, endocrina o epatologica richiede una collaborazione paritaria per l’impostazione e monitoraggio terapeutico
2. L’ipoglicemia chetosica per lo più richiede solo impostazione alimentare e tende a risolversi con l’età.
3. In presenza corso di malattie intercorrenti l’intervento fondamentale è volto ad assicurare un apporto adeguato di substrati energetici con l’alimentazione.
•Stiamo forse assistendo a quanto abbiamo già imparato per la celiachia?
•Il DMT2 è solo la punta dell’iceberg?
•Gli obesi IGT e gli insulinoresistenti sono il nostro vero nemico?