I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare...

16
MARIA LUISA TIBONE è la prima di alcune grandi mo- stre - dopo gli Este, sarà la volta dei Medici e dei Borboni - che esploreranno i valori delle collezioni principesche italiane. Precede anche - annunciata per il 2015, in significativo rapporto con l’Expo - la presentazione a Venaria di 15 opere di Raffaello, che il presidente del Consorzio, Fabrizio Del Noce ha voluto annunciare preco- cemente, in occasione del vernissage di Splendori delle Corti italiane, Gli Este, Rinascimento e Barocco a Fer- rara e Modena, che fino al 6 luglio pre- senta nelle Sale delle Arti del Castello di Venaria una stupefacente sfilata di opere commissionate e collezionate dalla corte estense nei suoi due mo- menti di grande splendore. Il tragico evento del terremoto del maggio 2012 ha colpito, fra l’altro, anche lo spazio prezioso della Galleria Estense di Mo- dena. Ancora chiusa per lavori in corso essa ha fornito con il competente ap- porto del soprintendente Stefano Ca- sciu, curatore della rassegna, una serie di importanti opere che costituiscono il fil rouge della mostra appena inaugu- rata a Venaria. Sono 90 tra dipinti, sculture, strumenti musicali, opere a stampa e manoscritti che in 15 sale ri- costruiscono lo straordinario cammino d’arte della committenza e del colle- zionismo dei Signori estensi. La pre- senza rinascimentale trionfava a Ferrara, capitale prima del marchesato, poi del ducato. Il mecenatismo e il col- lezionismo la fecero grande: ne ricor- dano il prestigio opere come il grande dipinto del Sant’Antonio di Cosmè Tura che apre la rassegna. Centro avan- zato del Rinascimento, Ferrara espresse con i duchi Alfonso I (1505- 1534), Ercole II ed Alfonso II una illu- minata committenza che vide la presenza di Tiziano - in mostra con il Ritratto di Tommaso Mosti , della Gal- leria Palatina di Firenze - e di Dosso Dossi autore della Maga Melissa della Galleria Borghese e del Giove che di- pinge le ali delle farfalle (1523-24) (nell’immagine), dipinto stupefacente giunto da Cracovia. I fasti e le commit- tenze ai più grandi artisti del Rinasci- mento - Giovanni Bellini, Correggio, Tiziano, Tintoretto - s’ accostano nei Camerini: quello della via coperta, quello delle pitture con i Baccanali di Tiziano e quello d’alabastro, decorato all’antica dal Lombardo: tutti luoghi mitici e perduti, di cui la mostra porta ricordo. Dell’età di Alfonso II (1559- 1597) è la sezione dedicata alla pas- sione antiquaria ed alla musica d’élite. Qui è l’arpa decoratissima, a ricordo dei raffinati concerti di madrigali della duchessa Margherita Gonzaga. Impor- tanti documenti letterari scandiscono il percorso espositivo: ricordiamo la prima edizione dell’Orlando Furioso dell’Ariosto e, a rievocazione del- l’evento sismico del 17 novembre 1570, il singolare studio di Pirro Ligo- rio sui terremoti. Ma ecco la crisi dina- stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara a Modena”. Principe ideale, protagonista è il duca Francesco I (1629-1658), ri- tratto da Velasquez nel dipinto esposto e da Bernini un un famoso busto.. Sarà creatore della nuova capitale ma anche della delizia suburbana di Sassuolo, af- fidata ai decori dell’équipe del francese Boulanger. Si crea la Galleria Ducale e si avvia un grande percorso collezioni- stico. Con il duca Francesco II (1674- 1694) è di nuovo il trionfo della musica: gli dedicarono composizioni Arcangelo Corelli e Alessandro Stra- è stata inaugurata il 25 marzo scorso al Palazzo Reale di Milano la mostra Piero Manzoni 1933-1963, che illustra uno degli autori più geniali, innovatori e con- troversi del XX Secolo. Promossa e prodotta dal Comune di Milano - As- sessorato alla Cultura, Pa- lazzo Reale e Skira Editore, che ha pubblicato, oltre al catalogo, anche il volume di Flaminio Gual- doni Breve storia della merda d’artista (collana SMS SkiraMiniSaggi), l’esposizione è curata da Flaminio Gualdoni e Ro- salia Pasqualino di Mari- neo, in collaborazione con la stessa Fondazione “Piero Manzoni” ed è rea- lizzata nell’ambito del Pro- getto “Primavera di Milano”. E proprio Milano è stata la città ove Manzoni ha operato da protagonista della stagione di maggior fervore del Secondo Do- poguerra, ponendosi a fianco di un maestro come Lucio Fontana e agendo da referente primario della neoavanguardia europea, tra la Francia di Yves Klein e la Germania del Gruppo Zero, l’Olanda del Gruppo Nul e la dimensione co- smopolita di Nouvelle Tendance. Mezzo secolo è trascorso dalla sua scom- parsa precoce, e il ricono- scimento internazionale di Manzoni è un fatto com- piuto. Per questo Milano ha appunto deciso di dedi- cargli una retrospettiva - la più importante mai realiz- zata in città dalla sua morte -, che ne documenti il percorso in tutta la sua ampiezza e ricchezza pro- blematica, attraverso la presentazione di oltre cen- totrenta opere che ren- dono conto della sua intera parabola artistica. Palazzo Reale di Milano P.za Duomo 12 “Piero Manzoni 1933-1963” Mostra retrospettiva a cura di Flaminio Gualdoni e Rosalia Pasqualino di Marineo Fino al 2 giugno Info: 02 89415532 www.comune.milano.it PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da Carlo Accossato nel 1994 dell’ ARTE I.P. CORRIERE 2,50 COURRIER DES ARTS Anno XX - n° 6 - Venerdì 28 Marzo 2014 Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno continua a pag. 2 Dosso Dossi “Giove che dipinge le ali delle farfalle” 1523-1524 © Castello del Wawel, Cracovia A Palazzo Reale di Milano Piero Manzoni Notevole affluenza alla mostra “Splendori delle Corti italiane” in corso presso la Reggia di Venaria (To) L’apoteosi del collezionismo degli Este 1994 1994 2014 2014 2 2 0 0 ° ° Anniversario Anniversario Piero Manzoni, “Merda d’artista” © Fondazione ‘P. Manzoni’

Transcript of I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare...

Page 1: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

MARIA LUISA TIbONE

èla prima di alcune grandi mo-stre - dopo gli Este, sarà la voltadei Medici e dei borboni - che

esploreranno i valori delle collezioniprincipesche italiane. Precede anche -annunciata per il 2015, in significativorapporto con l’Expo - la presentazionea Venaria di 15 opere di Raffaello, cheil presidente del Consorzio, FabrizioDel Noce ha voluto annunciare preco-cemente, in occasione del vernissagedi Splendori delle Corti italiane, GliEste, Rinascimento e Barocco a Fer-rara e Modena, che fino al 6 luglio pre-senta nelle Sale delle Arti del Castellodi Venaria una stupefacente sfilata diopere commissionate e collezionatedalla corte estense nei suoi due mo-menti di grande splendore. Il tragicoevento del terremoto del maggio 2012ha colpito, fra l’altro, anche lo spazioprezioso della Galleria Estense di Mo-dena. Ancora chiusa per lavori in corsoessa ha fornito con il competente ap-

porto del soprintendente Stefano Ca-sciu, curatore della rassegna, una seriedi importanti opere che costituiscono ilfil rouge della mostra appena inaugu-rata a Venaria. Sono 90 tra dipinti,sculture, strumenti musicali, opere astampa e manoscritti che in 15 sale ri-costruiscono lo straordinario cammino

d’arte della committenza e del colle-zionismo dei Signori estensi. La pre-senza rinascimentale trionfava aFerrara, capitale prima del marchesato,poi del ducato. Il mecenatismo e il col-lezionismo la fecero grande: ne ricor-dano il prestigio opere come il grandedipinto del Sant’Antonio di Cosmè

Tura che apre la rassegna. Centro avan-zato del Rinascimento, Ferraraespresse con i duchi Alfonso I (1505-1534), Ercole II ed Alfonso II una illu-minata committenza che vide lapresenza di Tiziano - in mostra con ilRitratto di Tommaso Mosti, della Gal-

leria Palatina di Firenze - e di DossoDossi autore della Maga MelissadellaGalleria borghese e del Giove che di-pinge le ali delle farfalle (1523-24)(nell’immagine), dipinto stupefacentegiunto da Cracovia. I fasti e le commit-tenze ai più grandi artisti del Rinasci-mento - Giovanni bellini, Correggio,Tiziano, Tintoretto - s’ accostano neiCamerini: quello della via coperta,quello delle pitture con i baccanali diTiziano e quello d’alabastro, decoratoall’antica dal Lombardo: tutti luoghimitici e perduti, di cui la mostra portaricordo. Dell’età di Alfonso II (1559-1597) è la sezione dedicata alla pas-sione antiquaria ed alla musica d’élite.Qui è l’arpa decoratissima, a ricordodei raffinati concerti di madrigali delladuchessa Margherita Gonzaga. Impor-tanti documenti letterari scandiscono ilpercorso espositivo: ricordiamo laprima edizione dell’Orlando Furiosodell’Ariosto e, a rievocazione del-l’evento sismico del 17 novembre1570, il singolare studio di Pirro Ligo-rio sui terremoti. Ma ecco la crisi dina-stica: con l’età di Cesare (1597-1628)il papato rivendica la devoluzione delfeudo estense: occorre “rifar Ferrara aModena”. Principe ideale, protagonistaè il duca Francesco I (1629-1658), ri-tratto da Velasquez nel dipinto espostoe da bernini un un famoso busto.. Saràcreatore della nuova capitale ma anchedella delizia suburbana di Sassuolo, af-fidata ai decori dell’équipe del franceseboulanger. Si crea la Galleria Ducale esi avvia un grande percorso collezioni-stico. Con il duca Francesco II (1674-1694) è di nuovo il trionfo dellamusica: gli dedicarono composizioniArcangelo Corelli e Alessandro Stra-

èstata inaugurata il25 marzo scorso alPalazzo Reale di

Milano la mostra PieroManzoni 1933-1963, cheillustra uno degli autori piùgeniali, innovatori e con-troversi del XX Secolo.Promossa e prodotta dalComune di Milano - As-sessorato alla Cultura, Pa-lazzo Reale e SkiraEditore, che ha pubblicato,oltre al catalogo, anche ilvolume di Flaminio Gual-doni Breve storia dellamerda d’artista (collanaSMS SkiraMiniSaggi),l’esposizione è curata daFlaminio Gualdoni e Ro-salia Pasqualino di Mari-neo, in collaborazione conla stessa Fondazione

“Piero Manzoni” ed è rea-lizzata nell’ambito del Pro-getto “Primavera diMilano”. E proprio Milanoè stata la città ove Manzoniha operato da protagonistadella stagione di maggiorfervore del Secondo Do-poguerra, ponendosi afianco di un maestro comeLucio Fontana e agendo dareferente primario dellaneoavanguardia europea,tra la Francia di Yves Kleine la Germania del GruppoZero, l’Olanda del GruppoNul e la dimensione co-smopolita di NouvelleTendance. Mezzo secolo ètrascorso dalla sua scom-parsa precoce, e il ricono-scimento internazionale diManzoni è un fatto com-

piuto. Per questo Milanoha appunto deciso di dedi-cargli una retrospettiva - lapiù importante mai realiz-zata in città dalla suamorte -, che ne documentiil percorso in tutta la suaampiezza e ricchezza pro-blematica, attraverso lapresentazione di oltre cen-totrenta opere che ren-dono conto della suaintera parabola artistica.

Palazzo Realedi MilanoP.za Duomo 12 “Piero Manzoni1933-1963”Mostra retrospettivaa cura diFlaminio Gualdonie Rosalia Pasqualinodi MarineoFino al 2 giugnoInfo: 02 89415532www.comune.milano.it

P E R I O D I C O D I C U L T U R A E I N F O R M A Z I O N EFondato da Carlo Accossato nel 1994

dell’ARTEI.P.

CORRIERE € 2,50

C O U R R I E R D E S A R T S

Anno XX - n° 6 - Venerdì 28 Marzo 2014Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 TorinoTel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.itArt. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45%Spedizione in abbonamento postale

Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

continua a pag. 2

Dosso Dossi“Giove che dipinge le ali delle farfalle”1523-1524 © Castello del Wawel, Cracovia

A Palazzo Reale di Milano

Piero Manzoni

Notevole affluenza alla mostra “Splendori delle Corti italiane” in corso presso la Reggia di Venaria (To)

L’apoteosi del collezionismo degli Este

19941994

2 0 1 42 0 1 42200°°AnniversarioAnniversario

Piero Manzoni, “Merda d’artista” © Fondazione ‘P. Manzoni’

Page 2: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

28 Marzo 2014Pagina 2dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

tel. 091 6190928

della. In mostra compare lo straordina-rio violoncello intagliato da DomenicoGalli nel 1691: ancora un documentodella ricercatezza degli strumenti mu-sicali voluti dalla corte estense. Sempredel periodo barocco è simbolical’opera scelta come logo della mostra.è Venere, Marte e Amore (1634) diFrancesco barbieri detto il Guercino.Dal raffinato dipinto allegorico muoveun messaggio attraente. Sopra il ditoche Venere punta verso chi guarda, lafreccia che Amore sta scoccando rap-presenta un modo assai significativol’attrazione e il piacere che “ogni volta

lo stupore della bel-lezza” si prepara a su-scitare nello spettatore.A corollario di tuttociò ecco la sala con-clusiva. Vi si docu-menta il contributoche il Centro di Con-servazione e Restaurodella Venaria ha rea-lizzato per tre operedanneggiate dal sisma:la Conversione di SanPaolo di Sante Ve-randa e la Madonnacon Bambino e Santidi Annibale Castelli,giunti da Mirandola in

condizioni precarie, hanno avuto conl’opera di restauro nuove definizionicritiche e si accostano alla terzaopera danneggiata, l’Adorazione delBambino Gesù di battista e DossoDossi, della Galleria Estense di Mo-dena. Anche per questa il restauroha sviluppato una più chiara lettura.

La Venaria RealeSala delle Arti (primo piano)P.za della Repubblica 4Veraria R.le (To)“Splendori delle Corti ItalianeGli Este”Fino al 6 luglioInfo: 011 4992333 - www.lavenaria.it

Guercino, “Venere, Marte e Amore”, 1634© Galleria Estense, Modena

ELIO RAbbIONE

buon compleanno, Gianni Sesiadella Merla. Il traguardo, bello e

invidiabile, è quello degli ottanta. L’ar-tista li ha compiuti lo scorso 24 marzo,magari con qualche acciacco, di quelliche per qualche tempo ti tengono lon-tano dallo studio e ti fanno venire undiavolo per capello, ma sono tutti lì, atestimoniare, ancora completamente,argutamente, la grandezza di un mae-stro che ha attraversato, tra mostre e ri-conoscimenti e occasioni importanti inItalia ed all’estero, ben oltre il mezzosecolo di pittura (siamo esatti, la sua èuna strada che inizia nella secondametà degli anni Quaranta!), il suo de-siderio continuo di ricerca, la vogliaincessante di far esplodere quella ta-volozza di colori da cui fuoriescono,come in un luccicante scenario,quegli azzurri profondi, quei rossiche si perdono e s’irrobustiscononei tramonti, quei gialli squillantiche vivacizzano e riempiono diluce ogni angolo esplorato: queicolori, i suoi, che percorrono lesue tele, che concretizzano di unaricchezza vivace – mai disgiuntada un divertimento nel dipingeree nell’insegnare che non s’è maiaffievolito - le azioni e gli oggetti

che l’artista ha incrociato ogni giornoo le espressioni di una Storia che balzafuori dalla memoria o i luoghi e le abi-tudini che lo hanno accompagnato inquei viaggi, al di là dell’Oceano attra-verso gli States nella preparazione diuna mostra o sulle sponde del Medi-terraneo, affascinato dal mondo arabofatto di mercati, di odalische, di deserti.“Ogni quadro è un racconto di vita”,scriveva Vittorio bottino, critico tantocaro all’artista, ogni tela ti s’imprimenella mente non soltanto per il suocontenuto ma soprattutto per quellavorticosa dinamica che l’avvolge, mo-dernissima, per quelle atmosfere chevi si creano, reali e ovattate al tempostesso, favolistiche e quasi surreali, perquei sentimenti che sono l’anima diun poeta. buon compleanno, Gianni.

buon compleanno, Sesia della Merla!segue dalla prima paginaL’apoteosi del collezionismo degli Este

A Venezia premiazione di Anna BorgarelliRelativamente alla Premiazione, a Venezia, di Anna Borgarelli, insi-gnita del Premio “Leone d’Oro” (Moleca 2014), per la sua attività ar-tistica, tra altri giornali anche il Corriere della Sera nella sua edizionedel 16 febbraio scorso dedica un’intera pagina all’evento e per Annaborgarelli leggiamo quanto segue: “Due acquerelli su carta di singo-lare finezza dove le maschere del Carnevale veneziano e la Gondolasono rappresentate con delicatezza cromatica in uno scenario di lucetra velature e raffinati contrasti. Ne escono opere realizzate con grandeafflato poetico ed immediata capacità di affascinare chi le osserva”.

Sesia della Merla incontra Papa Francesco

Page 3: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

RObERTO ROVEDA

L’Expo si avvicina a grandi passie un po’ dovunque a Milano sista lavorando per affrontare

l’evento nel miglior modo possibile. So-prattutto si cerca di recuperare i tanti ri-tardi nei lavori accumulati a causa dianni di tentennamenti, litigi, indecisioni.Finalmente si è capito a tutti i livellidella politica e dell’imprenditoria che aldi là dei padiglioni e del polo espositivoche sta nascendo alla periferia nord-ovest della città, sarà fondamentale mo-strare ai tanti visitatori dell’EsposizioneUniversale una Milano un poco menobigia e rattoppata di quella che si è vistaultimamente. Quindi, dati i tempi ri-stretti e il budget ridotto all’osso, si stapuntando sulla “lucidatura” dei “gioiellidi famiglia”, in modo da ottenere ilmassimo effetto col minimo sforzo. Inparticolare ai primi di marzo è partito ilrestauro di quello che è considerato agiusta ragione il “salotto buono” di Mi-lano. Parliamo della centralissima Gal-leria Vittorio Emanuele II, che collegapiazza del Duomo con il Teatro allaScala. Costruita, nel 1865, all’indomanidell’unità d’Italia, la galleria è stata dasempre il simbolo dello sviluppo urba-nistico della Milano tardo ottocentesca,il luogo dei negozi e dei caffè-ristorantipiù eleganti, l’emblema della modernitàe dell’opulenza del capoluogo lombardonel passaggio al XX Secolo. Tutte coseche nel corso degli anni si sono progres-sivamente appannate, complice unacerta incuria nella manutenzione degliedifici e delle strutture della galleria e

restauri sempre più rari e poco incisivi(l’ultima “rinfrescata” alla galleria èstata data nel 1995). Il risultato è statoun generale degrado del complesso,con facciate degli edifici anneritedall’inquinamento, strutture metalli-che di copertura arrugginite e pavi-menti e decorazioni sbiaditi. Ilrestauro, che nelle intenzioni dell’am-ministrazione comunale milanese do-vrebbe completarsi per la primaveradel 2015, mira a restituire alla città unaGalleria Vittorio Emanuele colorata,splendente - senza i segni dell’inqui-namento, dell’incuria, del tempo - incui torneranno a vedersi il granito ro-sato degli edifici, la pietra ambrata diViggiù delle pavimentazioni, i decori.Una galleria, quindi, come nessuno,salvo i milanesi di fine Ottocento, l’hamai vista, resa ancora più attraentecon luci scenografiche intorno allagrande cupola centrale. Costo dell’in-tervento, progettato dal Comune diMilano e della Soprintendenza mene-ghina, circa tre milioni di euro (desti-nati però a salire), interamente copertida capitali privati, in particolare legrandi firme della moda che hanno leloro vetrine nel complesso. “La Gal-leria torna alla sua storia - spiegal’assessore ai Lavori Pubblici del Co-mune di Milano, Carmela Rozza -visto che nacque per iniziativa di pri-vati. Ora rifiorisce grazie alla par-tnership tra pubblico e sponsor”. Unmodello virtuoso e intelligente, di-ciamo noi, che speriamo si ripetaspesso per i tanti angoli del capoluogolombardo abbandonati al degrado.

ChIARA GALLO

Lo scorso 11 e 12 marzoTorino ha voluto fareda piattaforma di lan-

cio per il nuovo format 2.0AMIEX - Art&Museum Inter-national Exhibition Xchange.Ma di che cosa si tratta? Lamanifestazione, tenutasipresso il Centro CongressiLingotto, ha visto l’interventodi numerose personalità pub-bliche e private, tra cui lostesso sindaco Piero Fassino ela presidente di ConfculturaPatrizia Asproni, FabioAchilli, direttore generaledella Fondazione Venezia.Dopo una breve introduzionesull’andamento economicomuseale in Italia, è seguita lapresentazione di quella che havoluto essere letteralmente uncentro di scambio culturale efinanziario. La prima borsainternazionale, all’internodella quale determinati sog-getti quali fondi, musei, cased’asta e tutto il sistema in-torno alla produzione di mo-stre ed eventi culturali, hannopotuto confrontarsi all’internodi dialoghi one to one e one tomany, al fine di gettare le basiper future collaborazioni. Ilprogetto ha voluto mirareanche al coinvolgimento dipartner dall’estero, attraversola creazione di eventi e mo-stre itineranti, in grado di farconoscere veramente la nostrastoria e il nostro capitale arti-stico, anche al di fuori deiconfini nazionali. Per rendereancora più invitante e com-pleto il percorso di questi due

giorni, si sono svolti alcuniworkshop con tematichequali: i sistemi di gestioneeconomico finanziaria e fun-draising, le possibilità di mo-stre itineranti, le sinergie tramusei e imprese creative.Tutto questo a che pro? Ov-viamente per permettere adue realtà come quella eco-nomica e culturale di entrarein visibile contatto e dar lorola possibilità tangibile di es-sere protagonisti nella crea-zione di eventi, in grado dirisollevare le sorti dalla terri-bile crisi che ci sta ancoraopprimendo. “L’Italia ce lapuò fare” ha voluto sottoli-neare il presidente del-l’ICOM, Alberto Garlandini.Abbiamo tutte le potenzialitàartistiche, storiche, tecnolo-giche e letterarie per poter ri-partire e “mangiare” propriograzie al settore culturale.Occorre solo cercare di met-tere insieme quegli ele-menti, necessari ad uncrescita lenta ma efficace,questo l’obbiettivo diAMIEX. Come si augura Pa-trizia Asproni, “questo deveessere il primo passo pen-sato per un’azione duraturae lungimirante, non un bina-rio morto ed inutilizzato”.

Centro Congressi LingottoVia Nizza 294 – TorinoAMIEXArt&MuseumInternational ExhibitionXchange“The CultureStock Exchange”Info: www.artmuseumex.com

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 328 Marzo 2014

Centro Congressi Lingotto – Torino

Più Amiex per tutti

Partiti i lavori nella Galleria Vittorio Emanuele II

I privati restauranoil salotto di Milano

foto © aut.

AMIEX 2014

Page 4: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

28 Marzo 2014C O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 4dell’ARTECORRIERE

GIAN GIORGIO MASSARA

AMondovì breo – nella bella chiesagià dedicata a Santo Stefano - è statainaugurata la mostra per lo scultore

Sergio ùnia (Roccaforte Mondovì, 1943) eper il pittore Michele baretta (1916-1987);l’occasione della Festa della Donna fa sì chel’esposizione accolga quasi esclusivamenteimmagini femminili, ora bronzee ora dipinte.Per l’occasione è stato pubblicato - a curadell’Associazione Culturale “Gli Spigola-tori” - un catalogo critico recante saggi diGiorgio barberis, Giorgia Cassini, Remigio

b e r t o l i n o .Là dove sor-geva untempo l’altarmaggiore, inmodo sceno-g r a f i c o ,sono stateposizionatel ’ i n t e r e s -sante tela In-d o s s a t r i c i(1969) -opera felice-mente intesanei rapportic r o m a t i c iora velati,ora aggres-sivi - e una

di quelle giovi-nette care a Unia,colte nel gesto disuonare il flautooppure di offrirsi allaluce del mattino. Fra leopere più interessanti diUnia, sono da annoverarsi ilbronzo Reperto danzatrice, stili-sticamente proiettato verso ilmondo contemporaneo, le dueMaternità (Giochi Zoltan) dallafresca impaginazione, il Nudosulla sedia, celebrante “il canticodell’eterno femminino”. Comesempre, convincenti sono di Mi-chele baretta opere quali Man-tello rosso, tela ambientata in unatelier del quale si intuisce un vi-brante susseguirsi di eventi, l’ae-rea Sposa, casta nella proprianudità, ritratti, Bianco su bianco(1966), olio interessante per ilcontrapporsi di immagini, il mi-stico Annuncio. Proiettato inveceverso un modo di far pittura piùlibero rispetto alla tradizione è ildipinto Le mie modelle, realiz-zato nel 1978 mediante l’utilizzodi pittura a olio su sabbia. En-trambi gli artisti sono noti e af-fermati: di Unia in particolarericordiamo le presenze al Premio“Saccarello” e la mostra di Alba,

ospitata nel suggestivo spazio di SanDomenico. Entrambi trasmettono,attraverso le loro opere, “la rivela-zione d’un sottile stato d’animo”,come annota Remigio bertolino.

Chiesa di Santo StefanoNondovì brero (Cn)Michele Barettae Sergio Ùnia

MARIANNA ORLOTTI

Seguendo il consolidato modello tori-nese, che alla fiera di arte contempora-

nea affianca una serie di progetti curatorialie iniziative espositive in collaborazione conle più importanti istituzioni museali citta-dine, quest’anno la settimana di Miart èstata ricca di appuntamenti in tutta Milano.In particolare il 25 marzo è stata inaugurataal PAC Estoy Viva una personale dell’artistaguatemalteca Regina José Galindo, Leoned’Oro alla 51ª biennale di Venezia comemigliore artista under 35. L’allestimento ar-ticolato in cinque macroemergenze tem-atiche - Politica, Donna, Violenza,Organico e Morte – presenta una nuovaperformance e opere inedite che dialoganocon una selezione dei suoi lavori più rappre-sentativi, dalle origini a oggi. Un viaggioemozionale raccontato attraverso fotografie,video, sculture e disegni. Tutta la sua operaruota attorno all’uso della propria corporeitàper denunciare la violenza contro le donne

e più in generale quella sociale, politica eculturale della società contemporanea.L’artista opera con gestualità aggressiva suipropri limiti fisici e psicologici e trasformacosì il proprio corpo nel teatro di un con-flitto permanente, esemplificando i drammivissuti dal popolo guatemalteco e dell’u-manità in generale. I lavori di Galindo fannoappello al senso di responsabilità della co-scienza dello spettatore. Essi scaturisconoda un senso di colpa, dalla vergogna, dallarabbia, dal sentimento d’impotenza provatonel venire a conoscenza della brutalità dellaguerra che aveva afflitto il Guatemala finoal 1996, delle testimonianze dello sterminiodegli indigeni da parte dell’esercito. In unarecente intervista l’artista ha dichiarato:“Per me, Estoy viva è una frase che in-carna molto bene il sentito dell’umanità, ilsentito veritiero della vita. Credo sia la va-lorizzazione massima della vita. Il mondopuò essere in crisi, tutto attorno a noi puòdistruggersi, ma mentre si è vivi, se lo siriconosce, si ha una possibilità in più”.

Michele Baretta, “Le mie modelle”1978 © aut.©

Nell’illuminante antologica di Paola MongelliCivica Galleria d’Arte Contemporanea “FilippoScroppo”, via d’Azeglio, 10 - Torre Pellice (To). PaolaMongelli, Il bianco e il nero.D’aprèsStendhal, almeno neltitolo, ove il melodrammatico rouge cede al bianco acromo, in-contro al forse tragico o neutro noir, magari di yourcenarianamemoria, ma con sfumature che si traducono in infinite infi-nitesimali sfumature, anzi gradazioni (quell’altro termine es-sendo stato sequestrato dalla letteratura eroto-romanzesca dellaLeonard) del grigio. Certo non grigiore; giacché nell’opera ar-tistica di Paola Mongelli, allieva di Avigdor ed Obiso, poi evo-luta sino ad un approccio personale al digitale, al colore e direcente, “come per compensazione”, al disegno, all’installa-zione e alla performance, la luce traluce fotografata (etimolo-gicamente una ripetizione) mentre plasma la raffigurazione deidettagli che si stagliano - e qui il bisticcio lessicale è tutt’affattodeliberato - sullo sfondo ora di niveo candore ora immerso nelchiaroscuro dell’ombra, in aure che paiono emanare dal sog-getto, essere-umano o cosa, anche attraverso il viaggio corpo-rale e spirituale, fisico e metafisico nei luoghi (quali Africa edIndia) e nei volti. Tre lustri di carriera professionale e creativadella giovane affermata autrice torinese si trovano riassunti incentotrenta esemplari originali a tiratura unica, alcuni inediti,ottenuti col tradizionale procedimento chimico: la maestria,l’intima confidenza nel trattamento del materiale sensibile, lapellicola spesso intensamente quasi febbrilmente rielaboratain fase di sviluppo e stampa, con interventi di corrosione e vi-raggio, dopo l’esposizione e l’impressione al momento delloscatto, sempre estremamente meditato, studiato nei minimiparticolari, eppure aperto all’inaspettato, impensabile, impre-visto, svela e ri-vela l’anima dell’immagine. Cioè la realtà?...Mostra visitabile da domani, sabato 29 marzo (inaugu-razione, dalle 17,00), al 3 maggio prossimo.Info: 0121 932530www.galleriascroppo.org / www.paolamongelli.com

FOTORAMA A CURA DI ENRICO S. LATERZA

P. Mongelli, “Il bianco e il nero”, foto b/n © aut.

Galleria Civica “F. Scroppo” – Torre Pellice (To)Fotografato Fotografato biancobianco su su neronero

PAC Estoy Viva – MilanoProve generali in attesa dell’Expo

Mostre in Regione Piemontebaretta e ùnia a Mondovì

Sergio Ùnia, “Maternità (Giochi Zoltan)”© aut.

Page 5: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 5

Presso la Chiesa di SanDomenico ad Alba è incorso fino al 19 mag-

gio la mostra Il vino nell’an-tico Egitto. Il passato nelbicchiere. L’evento ripercorreun tema inedito: l’uso di que-sta bevanda che unisce la cul-tura egiziana a quella dellanostra penisola. L’esposi-zione, ideata e curata da Sa-bina Malgora - archeologa edegittologa - offre al pubblicoun percorso articolato in cuisi ammirano reperti archeolo-gici dal 2686 a.C., la riprodu-zione in scala reale di unatomba con pitture parietali,un sarcofago con una mum-mia e la ricostruzione tridi-

mensionale del suovolto, oltre a docu-menti fotografici. Larassegna è organiz-zata dall’Associa-zione CulturaleMummy Project incollaborazione con ilComune di Alba As-sessorato alla Cul-tura, patrocinata da RegionePiemonte e Provincia diCuneo e sostenuta da Fonda-zione Cassa di Risparmio diCuneo, Ente Turismo Albabra Langhe e Roero, Consor-zio di Tutela barolo barbare-sco, Consorzio TuristicoLanghe e Roero, ACA. I 50reperti archeologici esposti ri-

salgono al periodo compresotra l’Antico Regno e il pe-riodo Romano, e uniti alladocumentazione fotografica,descrivono le tematiche dellamostra: l’alimentazione, laviticoltura, la vinificazione,l’uso del vino nella mummi-ficazione e la correlazionecon il misticismo e le divinità.

Due sezioni speciali appro-fondiscono la storia e la cul-tura nell’Antico Egitto. Laprima è dedicata allo studiodella mummia di EpocaTarda e al suo sarcofago, en-trambi provenienti dal Museodi Merano ed esposti al pub-blico per la prima volta. Inesclusiva è inoltre presente latesta ricostruita a tutto tondodella mummia esposta di cuisi individuano i caratteri so-matici, grazie al complessolavoro condotto in questimesi dall’équipe multidisci-plinare italiana MummyProject presso i laboratoriamericani della Pennsylva-nia, attraverso diversi proce-dimenti tra cui la tomografiaassiale e la microanalisi. Laseconda sezione avvicinaalla vita degli antichi egizitramite la ricostruzione in

scala reale della tombaTT290 di Irynefer con voltaa botte (m. 5,10x2,20x2,10),il cui originale si trova a Deirel Medina nel villaggio dovevivevano coloro che costrui-vano le tombe nella Valle deiRe e delle Regine. I repertiesposti provengono da treimportanti musei italiani, ilMuseo Egizio di Torino, se-condo di importanza mon-diale dopo il Museo Egiziodel Cairo, il Museo di Me-rano e il Museo Archeolo-gico Nazionale di Firenze.

(co. st.)Chiesa di S. DomenicoVia Calissano – Alba (Cn)“Il vino nell’Antico EgittoIl passato nel bicchiere”a cura Sabina MalgoraFino al 19 maggio Catalogo Ananke EdizioniInfo: 0173 35833

28 Marzo 2014

Chiesa di San Domenico – Alba (Cn)

L’Egitto e il vino

Sarcofago, fine VIII-VII sec. a.C.legno, stucco e pittura, lungh. 185 cm.

foto © aut.

Gian Luigi Castelli,ispiratosi ai tagli di

Fontana, che suggerisconodi andare oltre gli spazidella tela, si avventurònegli spazi mentali oveconscio e inconscio colla-borano. Nel 1999 creò ilPlurispazialismo, col qualeintrodusse nell’arte la cao-tica rete di internet e l’inde-terminazione e il caos dellafisica quantistica, basilareper gli appa-recchi elettro-nici ches t i a m ousando. Sulpalcoscenicodelle sue in-s t a l l a z i o n il’osservatorepuò sperimen-tare la rela-zione con glialtri e l’azionedei neuronis p e c c h i o .Maggiori in-formazioni sipossono repe-rire sul sitowww.plurispa-zialismo.com.

ChiesaSS. AnnunziataGalleria espositivaVia Po 45TorinoPersonaledi Gian Luigi CastelliDal 4 al 10 aprileOrario:dal venerdì al giovedì12,00 - 19,30Info:www.plurispazialismo.com

Il Surrealismo-metafisico o Plurispazialismodi Gian Luigi CastelliArte Simultanea, Arte RaccontoArte Relazione, Arte Plurisensoèin corso presso le sale della Galleria Ac-

cademia di Torino la mostra Fragile,Personale di Carla Bedini. Le opere, vi-

sibili fino al 16 aprile, portano lo spettatore aimmergersi in atmosfere originali e decisamentestimolanti. Come scrive Massimo Centini neltesto critico del catalogo introduttivo alla mo-stra, “le donne di Carla Bedini sono contempo-raneamente inquiete e inquietanti. Creature chein molti casi rivelano il loro stretto legame conl’universo del sogno e della visione. L’artista,cogliendo la propria ispirazione in una dimen-sione che si mantiene staccata dalla realtà, purdimostrando continuamente l’irrinunciabilitàdi correlarsi alla dimensione concreta di unaquotidianità vissuta, ci propone un universo distraordinario valore poetico, ambiguo forse, macolmo di spunti e di rimandi per effettuare in-cursioni nell’inconscio. La sua bella personale,allestita presso la Galleria ‘Accademia’, valela pena di essere vista: ci concede di immergerciin una dimensione originalissima, proponen-doci angoli di lettura inconsueti, ma sempre sti-molanti. Frutto di una tecnica articolata, le sueopere sono costruite su tavole di legno prepa-

rate e poi coperte con garze sulle quali l’artistaeffettua la sua alchimia pittorica avvalendosi ditecniche miste, corroborate da apporti vegetali,che si amalgamano con possente vigore all’in-sieme della costruzione pittorica. Riemerge unlegame con una dimensione vagamente “go-tica”, che assegna ai singoli soggetti caratureantropologiche destinate a trasformarli in per-sonaggi di storie sofferte, che ne hanno certa-mente segnato il corpo, ma anche l’anima. Iluoghi in cui la Bedini posiziona le sue donne,appartengono ad un ‘universo altro’, un uni-verso che viaggia parallelo al nostro e nelquale spesso ci perdiamo, quasi risucchiati dalbuco nero di corpi segnati da stigmate capacidi colpire profondamente la nostra immagina-zione. Il viaggio conduce l’osservatore adacuire la sua sensibilità percettiva, illudendolodi ascoltare la voce senza fine di donne chenella risacca di un’impenetrabile mutismo ac-quista forme continue, dinamiche, che ci rac-contano tantissimo. Si tratta solo di saperleascoltare. Singolare poi la connessione traopera e biografia. Relazione che però è conti-nuamente contesa tra dicotomia e relazionestretta: infatti l’artista ha optato per una vitastaccata dalla realtà caotica contemporanea,scegliendo così di vivere tra le colline, in unacasa nel bosco, dove forse è più 16 aprile na-turale cogliere le storie e le voci di un mondoparallelo. Si tratta, appunto, di saperle ascol-tare... Lei possiede certamente questo dono”.

Galleria Accademia - fondata nel 1969Via Accademia Albertina 3/e – Torino“Fragile” Personale di Carla BediniDal 28 marzo al 16 aprile - Info: 011 885408

Gia Luigi Castelli, “Demian”, opera plurispazialista © aut.

Mostra personale alla Galleria Accademia – TorinoL’anima “fragile” di Cala bedini

Page 6: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

28 Marzo 2014Pagina 6dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

Inaugura il 29marzo pressol’Associazione

Culturale “Arte perVoi” ad Avigliana,Paesi d’acqua, la mo-stra personale di Ivobonino.“Davanti alle tele diBonino – spiega neltesto critico, PaoloNesta - la prima e piùovvia impressione chesi ricava è quelladella pulizia croma-tica che si porta consé come immediataconseguenza il datodi una visione essen-ziale, che definireispoglia e addiritturapriva di facili senti-mentalismi nell’evo-cazione delladimensione naturali-stica. In più osserverei quasi subitoche essa giunge, ma non semprenelle sue opere, ad avvalersi di un’asciutta asprezza di timbri, che ciinduce a coglierne un senso più in-timo, un valore più nascostamentedettato da una trattenuta inten-zione di discrezione comunicativa.Quelle nitide gamme di colori cipredispongono ad un atteggia-mento di acuta osservazione, favo-rita dalle stesse dimensioni delletele, che catturando lo sguardo finda lontano lo inducono ad un mo-vimento di avvicinamento, all’ac-quisizione di un punto di vistasempre più prossimo, fino a tro-varci coinvolti e affondati dentrole trame della vegetazione. Ivo Bo-nino è consapevole della necessitàdi misurarsi, in particolare, conquella tradizione figurativa supe-randone le convenzioni dal suostesso interno, rimuovendo gliostacoli di un fare troppo banal-mente scontato e vuotamente ripe-titivo. E che l’artista siaperfettamente consapevole delprocesso che viene innescando,è immediatamente implicitonella sua storia culturale, che dalungo tempo sa avvalersi di mol-teplici strumenti di confrontoprofessionale con il mondo dellafigurazione contemporanea”.

GalleriaArteper Voi

Associazione Culturalec/o Chiesa della Santa CroceP.za Conte Rosso – Avigliana (To)“Paesi d’acqua”Personale di Ivo BoninoDal 29 marzo al 20 aprileInfo: 011 9369179 - www.artepervoi.it

ChIARA GALLO

La mostra è un omaggio alle donne, vero e proprio filrougedelle opere in mostra presso la Galleria En-Plein-

Air; inaugurata il 15 marzo ed in corso fino al 15 aprile. DaMaionese al web è il titolo della manifestazione in cui ri-troviamo i nomi di una ventina di artiste: Lidia Bachis,Catia Briganti, Orietta Brombin, Veronica Bronzetti,Caterina Bruno, Marina Buratti, Daniela Carati, CarlaCrosio, Antonella Casazza, Perla Flors, Marzia Galli-naro, Rosanna Giani, Laura Govoni, Tere Grindatto,Chen Li Cina, Nadia Magnabosco, Martha Nieuwen-huijs, Simona Palmieri, Giovanna Ricca, Ornella Ro-vera, Tea Taramino, Giovanna Torresin. Le opere di treuomini, Marco Da Rold, Domenico Doglio e AghimMuka, sono chiamati anch’essi ad omaggiare la bellezza,

la complessità e l’emancipazione femminile. Fotografie,tele, sculture ed infine completa il progetto un video-omag-gio alla scrittrice Solidea Ruggiero. Si tratta di opere pro-venienti interamente dalla Collezione En Plen Air, esposteper celebrare i vent’anni di attività della Galleria. La mostrasi fa garante ancora una volta della qualità e dello spessoreevolutivo che hanno caratterizzato il lavoro dei curatoriElena Privitera e Marco Filippa. Il titolo è una sorta di cor-tocircuito; esso si avvale dell’abilità che il Progetto “Ma-ionese” ha saputo dimostrare cogliendo in anticipo nel web.

Galleria En Plein AirS.le baudenasca 118 – Pinerolo (To)“Da Maionese al web” CollettivaFino al 15 aprileInfo: [email protected]

Associazione culturale Arte per Voi – Avigliana (To)Con Ivo bonino nel flussodella figurazione contemporanea Nell’ambito della tra-

dizionale attività divalorizzazione del

patrimonio storico e artisticotorinese intrapresa fin dal1847, il Circolo degli Artistidi Torino presta la sua presti-giosa cornice all’opera di An-selmo Sacerdote.L’esposizione dedicata all’ar-tista, intende proseguire ilprogetto iniziato con la mo-stra Il Piemonte dell’Otto-cento nell’opera di AnselmoSacerdote curata dalla Fonda-zione Torino Musei e tenutasinell’estate 2013 al borgo Me-dievale. Rinnovando l’inte-resse per l’opera di AnselmoSacerdote (1868-1926), arti-sta e segretario-conservatore

del Museo Civico di Torino, ilCircolo ospiterà sino al 5aprile 2014 una grande mostraantologica nei locali di Pa-lazzo Graneri della Rocca, invia bogino.

Circolo degli Artisti di TorinoPalazzo Graneri della RocciaVia bogino 9 – TorinoMostra personaledi Anselmo SacerdoteFino al 5 aprileInfo: 011 8128718www.circolodegliartistitorino.it

Al Circolo degli Artisti di Torino

Anselmo Sacerdote

Per il ventesimo anniversario della Galleria En Plein Air di Pinerolo (To)

Collettiva femminile in salsa web

Anselmo Sacerdote, “Dalla collina” © l’artista/CdA

Ivo Bonino, “Riflessi”, olio su tela, 100x70 cm.© l’artista/ApV

Page 7: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

dell’ARTEC O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 728 Marzo 2014

ENzo PAPA

Materia e Colore è il titolo della rassegnad’arte pittorica e plastica in Palazzo Lo-mellini di Carmagnola, curata da Elio

Rabbione e corredata dalle notazioni critiche diMarilina Di Cataldo. La mostra raggruppa quattropiù quattro artisti, pittori e scultori, di caratteri e stilidistintamente differenziati, che non costituisconocomponenti di una collettiva, ma soggetti autonomidi altrettante mostre personali contemporanee econdivise. Maria Rosa Benso esibisce un novero

di opere in cui prevalgono gli acquarelli, per i qualiDi Cataldo scrive che “attraverso le larghe campi-ture di colore l’Artista esprime non solo l’universosconfinato che si apre ad una dimensione spaziale,ma lo sottolinea con un segno, puro ed essenziale,che risente dei richiami di altri saperi”. Idilio Ga-leotti,modellatore ceramico, si apprezza per le af-fascinanti figure invetriate “tuttotondo”, brillantinella materia, accattivanti nelle espressioni, impre-ziosite dai minimali decori aurei e da soluzionicompositive inusuali ed armoniche. Allusioni almistero dell’inconoscibile naturale e trascendentaleriscattano le opere dal purovisibilismo apparente.Guglielmo Meltzeid, pittore, mutua immagini esoluzioni dalle tecnologie più avanzate, ma si elevaalle quote dell’arte nelle scelte tematiche, nei taglicompositivi equilibrati, essenziali, spesso tanto rav-vicinati da coinvolgere la sfera emotiva dello spet-tatore, come in Anemoni, in Cin-cin e nella MiticaRossa - II, i cui close-up fanno percepire, quasi, pro-fumi, sapori e suoni latenti. Mario Mondino lavoral’acciaio e il legno, e crea opere sia complesse e siaessenziali, semplificate fino all’irriducibile formale,come Punta A, un enorme ago ligneo di 256 cm.Scrive Di Cataldo: “Lo scultore insegue una pla-sticità influenzata dal rigore delle forme […] e ciòimplica un rigore scientifico […] (unito ad) un to-tale controllo emotivo, guidato dentro una precisa

metrica matematica”. Graziella Navaretti Barto-lini, artista incisora e, dunque, plastopittorica, pro-pone opere inclusive di letteratura, scultura eimmagine bidimensionale. Dalla spiegazionedi Marilina Di Cataldo si deduce che l’Artistascrive lettere a figure eminenti della sua vita.Dagli scritti ricava un calco, un specie diflano, che imprime nel foglio sul quale, poi,riporta l’impronta di un’incisione raffigurantel’occhio di un animale, terrestre o volatile, as-similabile all’indole del destinatario idealedella missiva. Ne scaturisce un’arte sinteticanella forma e pregnante nei contenuti e nei si-gnificati. Teresa Noto, pittrice, elabora formeprevalentemente coclidi, involventi ed evol-venti, che si configurano a gorghi o a sviluppicentrifughi, metafore di un convulso vorticaredi pensieri e concetti non alieni da evocazionifervorosamente sensuali, non tanto dissimu-lati, quasi palesi nello svolgersi delle filamen-

tose pennellate gestuali,tirate e iterate. E i titoli nesono conferma: Osmosi(compenetrazione reci-proca), Energheia (en-ergon, agire dentro),Rubedo (bruciante). Ila-rio Simonetta,scultore diautoformazione, affascinaper l’apparente casualitàdelle forme, che ottiene dablocchi informi di legno,

tali da generare una compagine di figure antropo-morfe, suggestive ed inquietanti. Di Cataldo diceche “si ha la sensazione di transitare in un unbosco incantato, dove tronchi e radici prendono(aspetto umano e) vita (per) raccontare storie dialtri tempi e di altre dimensioni, che vanno dairomanzi medievali alle narrazioni fantasy. Mar-cella Venturini,modellatrice di figure che defi-nisce “architetture umane, esibisce forme, corpi,ritratti in argilla bianca, di rigorosa struttura, con-notati da caratteri sintetici ma compiuti, matericie gentili nel contempo, tattili nella plastica ogget-

tualità e pittorici nella perce-zione e nei discreti interventiornamentali. Fanciulle e gio-vani prevalgono sull’occasio-nale e procace nudo muliebre.

Palazzo LomelliniArte ContemporaneaP.za S. Agostino 17Carmagnola (To)“La materia e il colore”CollettivaFino al 20 aprile 2014Info: 011 9724238www.palazzolomellini.org

CORRIERE

Marcella Venturini, “Architettura umana, Carlo”, 1997-1998-2008, argilla biancafoto M. Bellotto © aut.

Carmagnola, Palazzo Lomellini

otto personaotto personalità d’arte pllità d’arte plastopittoricaastopittorica

Maria Rosa Benso, “Il viaggio”, 2012assemblage su cartone, 28x27 cm. © aut.

Teresa Noto, “Osmosi”, 2013, tecnica mista su tela, 140x200 cm. © aut.

Graziella Navaretti Bartolini, “La tartaruga e l'aquila”(da Esopo), 2013, acquaforte e acquatinta © aut.

Palazzo Lomellini a Carmagnola (To), foto © aut.

Page 8: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

L’acquerello di Rosanna Bianchi La radura dei folletti prefigura il viag-gio visivo dell’anima nel trapasso dimensionale attraverso i Mondi: laluce combatte contro le tenebre, la figurazione concreta sublima sé stessa,comportando ricezioni astratte, e i colori - protagonisti assoluti della com-posizione - vengono traslati dal loro significato oggettivo sino a sfumarenelle direzioni intricate dell’inconscio. Figurazione ed astrazione, infatti,divengono speculari nei percorsi di lettura dell’opera, che cambia co-stantemente punto di vista, quasi come se avesse vita propria. Unicopunto di gravità, il rametto in alto a sinistra, dal quale lo sguardo agganciarazionalmente la realtà precedentemente fuorviata, sino a dettare le regoleottiche d’un mondo perduto. A questo punto prendono corpo le favoli-

stiche pre-senze deifolletti, na-scosti allavista deim o r t a l i :una sorta dianimismoimplicito incui la Na-tura svelafinalmentei s u o is e g r e t i .

Torino, la Fontana dei Mesi, d’inverno è l’opera a pastello realizzata da AlfredoNegro, che l’autore esporrà dal 10 al 18 maggio alla Mostra Figure allo spec-chio, Incontro tra fotografia, pittura e teatro di figura (è prevista una successivaesposizione dal 14 settembre al 30 novembre a Palazzo Lucerna di Rorà,Bene Vagienna). Le formidabili statue della fontana monumentale, che sullerive del Po celebrano allegoricamente le dodici frazioni dell’anno, appunto, ven-gono esaltate pittoricamente dal quadro di Negro: egli coglie l’atmosfera inver-nale delle colline torinesi retrostanti e la presenza della neve che “risucchia” larealtà; un silenzio irreale si diffonde dovunque, quasi come se il tempo avessesmesso di scorrere inesorabile. La luce diviene protagonista assoluta e le divinitàfluviali prendono vita. Una sorta di palcoscenico metafisico irrompe progressi-vamente nella mente, in cui realtà e fantasia si compenetrano sino alla resa com-

pleta dellar a g i o n e .P r o p r i oquel silen-zio parlaagli astantie l’assenzadinamizzail sottesodesiderio divolare oltrele poetichec o l l i n e .

Rosanna BIANCHItel. 0143 71559

Già dal titolo, Ri-cordi di Sicilia,l’acquerello realiz-zato da Anna Bor-garelli, pareaffondare nellasfera personale,laddove il sensoultimo della com-posizione è quellodi combinare ele-menti portanti cherinviano allasplendida isolamediterranea. Mala disposizioneformale degli elementi attua una composizione plastica in cui la relazione trai differenti oggetti induce ad una progressiva astrazione. Pensiamo al cactussoprastante così come alle fette di melone disposte a destra, che perdono il lorovalore oggettivo di partenza per essere assorbiti dall’equilibrio plastico dellacomposizione e divenire nello spazio, componenti d’una natura astratta: il co-lore prevarica sulla forma e questa amplia le proprie possibilità di lettura. Tuttorotea intorno ad un centro mistico determinato dal vetro trasparente e dal giocodi riflessi surreali. Ne consegue la rilettura simbolica. I ricordi affondano nelsogno e questo prende corpo nella mente sino a sbocciare come un fiore.

L’olio su tavola intitolato Notturnomusicale indica un profondo deside-rio dell’artista di esprimere la propriadedizione al mondo delle Arti, datoche egli è il fondatore del CircoloCulturale “La Bohème”di Alessan-dria (i pittori e scultori di tale Asso-ciazione esporranno fino al 30 marzoalla Collettiva Borsalino nell’Arte,visitabile da giovedì a domenica,dalle 16 alle 22, presso il Centro Co-munale di Cultura, a Pecetto di Va-lenza (Al), via Borsalino 2/a).Vediamo appoggiati su una seggiolasfilacciata, -che pare rappresentare ilpopolo contemporaneo - un violino,un archetto e uno spartito musicale,mentre sullo sfondo è calato il sipa-rio: sembra un elogio alla musicastessa, l’“arte dello spirito”, come so-leva definirla Aristotele, nell’incantod’un momentaneo silenzio chequello strumento prima o poi riusciràfortunatamente a rompere. Notare il dotto riferimento finemente raffiguratonel titolo La Campanella, sotto il quale troneggia il nome di Nicolò Paganini.

“Torino, la Fontana dei Mesi, d’inverno”, pastello

Pagina 8dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

P.za zara, 3 - 10133 TorinoTel. 011 6312666 / fax 011 6317243 Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

SOCIETÀ PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI IN TORINO28 Marzo 2014

dell’ARTECORRIERE

Anna BORGARELLIcell. 329 3276323

Franco PIERI - Circolo Culturale La BohèmeVia Venezia 9 – Alessandria - cell. 347 7988008

“Notturno musicale”, olio su tavola

“La radura dei folletti”, acquerello

“Ricordi di Sicilia”, acquerello

Alfredo NEGROcell. 340 3396817 - email: [email protected]

V.le B. Crivelli, 11 – Torino - Tel. 011 6692545 - www.promotrice.com - orario: 11-13/16,30-20; festivi, 10,30-12,30; lunedì, chiuso

172ma Esposizione di Arti FigurativeAlla Collettiva partecipano tra gli altri i seguenti artisti

Page 9: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

Pagina 9dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

A CURA DI ANDREA DOMENICO TARICCO

[email protected] Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno

SOCIETÀ PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI IN TORINO28 Marzo 2014

dell’ARTECORRIERE

Manakha (Yemen) è un olio su tela che descrive pittoricamente le lontane atmo-sfere orientali vissute attraverso l’occhio sensibile dell’artista. Una città fortificatasi erge sullo sfondo, mentre in primo piano le due figure intabarrate si sforzanodi smuovere un asino tra i pendii rocciosi di quell’ambiente senza tempo: lanatura stessa appare immersa nel silenzio delle centrali ore diurne, mentre la ci-viltà intorno corre inesorabilmente nel suo fragore verso assurde mete. Qui inveceil flusso cronologico sembra arrestarsi, perdendo le proprie connotazioni ogget-tive, anzi ci riporta indietro verso lidi d’una purezza spiazzante, in cui l’uomo

torna ad essere mo-tore del proprio fare,mentre dietro le affa-scinanti costruzioniantiche forse incom-bono misteriose qualispettri di un’assenzaperenne, un vuoto in-teriore contrappostoalle anonime figureche lottano per il loropane quotidiano: unasorta di diario diviaggio, insomma,in cui la mente ap-proda appunto oltrela sfera temporale.

Amalia GAJcell. 348 8554827

L’acquerello di Teresa Guercio intitolato Per sognare raccorda, attraverso lafigurazione oggettiva, la sfera del sogno a caratteri della vita affettiva dell’artista:una specie di ponte dimensionale tra questo e quel mondo, in cui ella ricordale scarpette da ballo utilizzate dalla figlia Patty quando era ancora in vita. Laleggerezza del tratto, la soavità dei colori e il senso di purezza inebriano losguardo di chi si accosta all’opera, pur ignorando il legame affettivo dell’artistaai simboli che rievocano la figlia scomparsa. Ma, nell’ottica della conoscenzadiretta, si spalanca l’universo delle possibilità emozionali e lo sfondo appenaaccennato diviene l’antro delle anime pie in cui è risucchiata l’energia trasmessadalle forme pure.La vita è soloun passaggiodell’esistenza.La morte un di-venire. L’esserecambia forma eprosegue attra-verso le cose.Noi stessi forsesiamo cose,come le scar-pette un tempoappartenute aPatty. Ma nons o n o P a t t y.

Teresa GUERCIO (Patty)tel. 0131 791101

“Per sognare”, acquerello

V.le B. Crivelli, 11 – Torino - Tel. 011 6692545 - www.promotrice.com - orario: 11-13/16,30-20; festivi, 10,30-12,30; lunedì, chiuso

172ma Esposizione di Arti FigurativeAlla Collettiva partecipano tra gli altri i seguenti artisti

L’opera di Ermanno Ricci Autunno: festa di colori è realizzata a tecnicamista su tavola e rappresenta un giubilo di colori che si amalgamano inuna sinfonia formale atta ad esaltare l’incanto della natura. Il verde pre-dominante della parte superiore dell’opera serpeggia dovunque, costi-tuendo una struttura polimorfica delimitata inferiormente dalla presenzadell’acqua: terra ed acqua si compenetrano esaltando le rispettive pro-prietà. Tutto è in movimento, in divenire, quasi come se le costanti tra-sformazioni ambientali fossero messe in primo piano e lo spettatorepotesse prenderne parte. Scorre la vita inesorabile e la realtà si astraedonando alla potenza cromatica una forza smisurata che prevarica sulla

forma stessa.A questopunto lee m o z i o n ivincono sullaragione e lamente scavanei ricordip e r s o n a l ip e r d e n d oogni riferi-mento alconcreto, nell a b i r i n t odella grazia.

Ermanno RICCItel. 0131 265020

La brocca, fantasia di ricordi è un acquerello significativo, nelquale Roberta Riva porta in vita un insieme di oggetti che perlei hanno un valore sotteso: già, perché non possiamo parlare dinatura morta ma di una composizione viva. Viva per mezzo dicodici figurativi che segnalano il desiderio dell’autrice di sca-vare nei ricordi del passato e ritrovare quel sapore antico, quelleprovenienza culturale che ha caratterizzato la sua storia. Accantoalla brocca, infatti, si ammirano gli altri elementi delineati condovizia: ogni tratto - così come ogni getto di colore - segna ap-punto un ritorno indietro nel tempo. Un balzo nella sfera di unmondo che non c’è più. Quelle cose che una volta furono uti-lizzate nella realtà quotidiana ora divengono testimonianza sto-rica di vitevissute, chenoi, figlidella con-t e m p o r a -n e i t à ,p o s s i a m osolo imma-g i n a r e .P r o p r i ocome hafatto la no-stra artista.

Roberta RIVAcell. 349 4148145

“Autunno, festa di colori”, tecnica mista su tavola

“La brocca, fantasia di ricordi”, acquerello

- fino al 12 aprile

“Manakha (Yemen)", olio su tela

Page 10: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

MANUELA MARASCIo

Una delle favole più conosciutee amate, forse la favola per ec-cellenza, quella dove i sogni si

realizzano con il colpo di bacchetta chetutti vorrebbero nei momenti più diffi-cili, è rinata grazie al mix vincente dimusica e comicità. Cercasi Ceneren-tolaè il nuovo lavoro della Compagniadella Rancia, per la regia di SaverioMarconi e Marco Iacomelli, andato inscena al Teatro Alfieri nei giorni scorsi.L’entusiasmo che lo spettacolo suscitanel pubblico di ogni età è certo dovutoai ritmi energici delle musiche di Ste-fano Cenci e alle liriche di StefanoD’orazio, come alle coreografie accat-tivanti cui la Compagnia della Rancia,che in questa stagione festeggia i tren-t’anni di attività, ci ha abituati, ma, so-prattutto, alla presenza di un comicomolto amato cinematograficamente edell’artista di punta del musical italiano:Paolo Ruffini, nel ruolo del Principe, eManuel Frattini, nel ruolo del consi-gliere Rodrigo, ormai acclamato per-former dopo i successi di Peter Pan,Robin Hood e Aladin. Sicuramente lavivace poliedricità di questa coppia è lamolla che scatena il ritmo di una com-media che ricalca la favola originale ri-servandosi la libertà di inseriredivertenti sketch che coinvolgono ilpubblico, facendolo immergere a tuttigli effetti nel regno di Microbia e nellamissione che il Principe è chiamato acompiere: risvegliarsi dal torpore tipico

del bamboccione perdigiorno e attivarsiper trovare una sposa in tempi strettis-simi, accettando di rinunciare all’amorevero e alla felicità per adempiere ai suoidoveri regali. Il quadretto che si crea inparallelo vede una fresca e cinguettanteCenerentola, interpretata da BeatriceBaldaccini, barcamenarsi tra le fatichedomestiche e le isterie della Matrigna(una vulcanica e prorompente Laura DiMauro) e delle Sorellastre (la talentuosacantante Silvia Di Stefano e la ballerinadi Amici Roberta Miolla). Anche dopol’intervento riparatore della Fata Cle-mentina (Claudia Campolongo),l’edulcorazione da favola alla “visseroper sempre felici e contenti” cede ilposto all’ironia e al clima giocoso diun’avventura che culmina in una ro-cambolesca corsa al castello per ilballo, trasformato in un concorso dibellezza con tanto di scrematura dellecandidate e successive votazioni. Unacommedia musicale che lascia il buonumore, magari con la voglia di vivereancora un po’ nel mondo della favole.

28 Marzo 2014Pagina 10dell’ARTECORRIERE

C O U R R I E R D E S A R T S

ALESSANDRo MoRMILE

Una sposa per lo Zar di Rimskij-Korsakov ap-proda per la prima volta alla Scala. Partitura

ricca di colori questa del compositore russo, eppuretalvolta non sempre all’altezza delle sottointese pie-ghe ora fortemente realistiche, ora demoniache di unatrama in cui passione e gelosia, ingenuità e odio ren-dono l’opera assai adatta ad essere riletta in chiaveregisticamente moderna da Dmitri Tcherniakov, re-gista russo che già aveva firmato il discusso allesti-mento de La traviata inaugurale della stagionescaligera e che qui, invece, colpisce nel segno. Il pub-blico, almeno quello della prima, sembra non del tuttoconvinto e contesta, ma è innegabile che questo spet-tacolo, in coproduzione con la Staatsoper di Berlino,sia davvero geniale. Attraverso i simboli di una dellenevrosi della nostra contemporaneità, ossia la fin-

zione televisiva, con studi di posa e casting, conschermi piatti che disegnano a computer profili di visie interni borghesi da sceneggiato televisivo, il registanon forza la mano ma rende sempre drammatica-mente plausibili i momenti più significativi del-l’opera, attualizzando la tensione narrativa, anchequando nella musica sembra non esserci. Regia det-tagliata e teatrale, che costruisce passo dopo passo al-cune scene madri dell’opera, divenendo addiritturarivelatrice di significati nascosti nelle pieghe dellenote. Evidenzia ad esempio assai bene la tormentatagelosia di Ljubascia, offesa e tradita da Grjaznoj, ca-valiere al seguito dello zar, che le ha preferito la bellaMarfa. Per vendicarsi, la donna si vende al medicoalchimista Bomelij per ottenere un filtro velenoso cherovini la bellezza e la giovinezza della rivale, nel frat-tempo destinata in sposa allo zar Ivan il Terribile, pro-tagonista mai fisicamente presente sulla scena, ma

che la regia individua, fin dall’inizio, nella manipo-lazione dei mezzi mediatici, capaci di illudere e con-dizionare il popolo rendendolo burattino del “potere”televisivo. Di fortissimo impatto realistico l’incontro-scontro fra le due donne, così come le morti dell’ul-timo atto, che avvengono quasi in diretta streaming,con Marfa in preda al delirio per l’avvelenamento,presa da una sorta di pazzia ripresa in diretta tv, e conGrjaznoj che uccide la sua compagna e dopo (anchese il libretto non lo prevede) si spara una rivoltellatanello stomaco. Alla regia rivelatrice di Tchernikov siaffiancano la direzione tesa e drammaticamente pre-gnante, densa di sinistri presagi, di Daniel Barenboime una compagnia di canto favolosa, con la giovaneolga Peretyatko, Marfa di giovanile e ingenua sem-plicità, e Marina Prudenskaya, inquieta Ljubascia, eJohannes Martin Kränzle, formidabile cantante-attorenei panni di Grjaznoj. Spettacolo memorabile.

Milano, Teatro alla ScalaUna sposa per lo Zar nel geniale allestimento di Tchernikov

Spettacoli

VALENTINA CIAMBRoNE

Dal 3 al 6 aprile il Teatro Erbavedrà sul proprio palcosce-nico Milena VukoticeDavid

Sebasti in C come Chanel. L’iconadella moda, conosciuta e stimata intutto il mondo, viene raccontata intutte le sue sfaccettature: dalla donnaalla stilista francese che rivoluzionò ilmondo della moda nel ’900. Attra-verso gli eventi storici e i grandi pro-tagonisti - Picasso, Stravinskij, JeanCocteau fino a Misia Sert - che l’-hanno conosciuta e proseguendo sullalinea temporale del XX secolo, tra iproblemi legati alla prima guerramondiale e al mutato clima di fiduciadel Dopoguerra, si snodano le vi-cende della donna che con le sue con-traddizioni divenne l’indiscussa stelladel fashion design. Coco Chanel restaancora oggi l’artefice di alcune delletendenze che diamo per scontate: dalcapello corto, alla perfetta unione di

praticità ed eleganza in un solo abito,fino al suo profumo che ha fattoepoca. Nella rappresentazione chevede impegnata Milena Vukotic, latroveremo nella sua stanza d’albergoal Ritz pronta a diventare lo scenariodel suo racconto autobiografico. Daun testo di Valeria Moretti nasce lospettacolo raffinato diretto da RobertoPiana che, sottolinea lui stesso, “rap-presenta innanzitutto una straordina-ria prova d’attore per due grandiinterpreti”. A seguire, sullo stesso pal-coscenico, dall’8 al 13 aprile La Listadi Schindler. Lo spettacolo è tratto dalromanzo di Thomas Keneally, resonoto dal film diretto da Steven Spiel-berg, vincitore appunto dell’oscarcon la storia di oskar Schindler cheriuscì a trarre in salvo dai campi diconcentramento circa 1200 ebrei.Una storia straordinaria e toccanteche, diretta da Francesco Giuffrè, ri-corda come il protagonista sia primadi tutto un uomo che ha avuto sì lafreddezza di agire in circostanze stra-ordinarie, ma pur sempre un uomo,che ha rischiato per rispondere al ri-chiamo della propria coscienza.Carlo Giuffrè presta il volto a oskarSchindler. Perché portare a teatro gliorrori della guerra? Lo spiega Fran-cesco Giuffrè, figlio dell’attore,nelle sue note di regia: “Raccontareuna storia che ricordi un periodobuio ma che possa dare testimo-nianza della speranza che l’uomoha la capacità di ribellarsi alle mo-struosità compiute dai suoi simili”.

foto © aut./TeatroAlfieri

I prossimi spettacoli dell’Erba

Grandi prove d’attore“Cercasi Cenerentola” al Teatro Alfieri di Torino

Voglia di favola

Page 11: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

DAL NoSTRo CoRRISPoNDENTEMAURo LUCENTINI

Dei numerosi astri che co-stellavano l’ambiente arti-

stico della Francia del SecondoImpero non ce n’era nessunopiù luminoso di uno scultore,Jean-Baptiste Carpeaux. Manon perchè questi fosse, comeera, amico dell’imperatore Na-poleone III e di sua moglie Eu-génie, e anche maestro didisegno del giovanissimo prin-cipe ereditario. Nemmeno per-chè avesse fatto di loro,nonchè di molta della genteche contava in quel periodo,dei bellissimi ritratti, o perchèfosse anche politicamente dallaparte giusta, ma perchè moltierano arrivati a vedere in Car-peaux uno dei massimi espo-nenti della sua arte nella storia.Lui stesso ambiva ad essere, epensava di esserci effettiva-mente arrivato, l’erede spiri-tuale di Michelangelo. Agiudicare dalle opere adessoraccolte in una completamenteinaspettata sua mostra retro-spettiva al Metropolitan Mu-seum di New York - ThePassions of Jean-Baptiste Car-peaux - una pretesa tantogrande non sembra eccessiva.Anzi: nella sua qualità essen-zialmente di ritrattista c’è dacredere che nessuno, nella sto-ria della scultura, gli sia statoal disopra come penetrazionepsicologica dei soggetti; e chelo stesso Michelangelo non siastato superiore a lui nella capa-cità, invero soprendente, dirappresentare nella pietra lamorbidezza e insieme la vita-lità del corpo umano. In Italiae a Roma, Carpeaux ha tra-scorso diversi anni come vinci-tore del Prix de Rome immersonello studio dei suoi grandipredecessori; e qui ha realiz-zato quello che è forse il suocapolavoro, il gruppo scultoreodel conte Ugolino e i suoi figli.Per ciò che concerne il latobiografico del legame di Car-peaux con Roma, per avver-tirne la profondità basta vedereuno dei capolavori esposti aquesta mostra: il ritratto di unagiovane contadina, Barbara Pa-squarelli detta “la Palombella”,

pensierosa e dolce, tra i suoipiù belli. è la ragazza che Car-peaux, già sposato sebbene al-lora solo ventiseienne (era natonel 1827), aveva incontrato aTrastevere dove lei capitavaogni tanto dal suo paese di Pa-lombara Sabina, e di cui si eraappassionatamente innamo-rato; un affetto corrispostodalla ragazza, ma solo ideal-mente, perchè già promessadalla famiglia a un altro. Car-peaux non la dimenticherà mai,nemmeno dopo il suo ritornoin Francia e il suo grande suc-cesso alla corte napoleonica epoi negli anni successivi allacaduta dell’Impero. Poco dopoCarpeaux era caduto malato, diuna malattia che non l’avrebbelasciato più, e dopo anni stra-zianti nel 1875 era morto dicancro della vescica. Avevaquarantotto anni. La mostra, èstata curata in gran parte daElena Carrara, giovane “rese-arch associate” del Metropoli-tan Museum. Essa conta 150tra statue, studi preparatori,quadri e disegni, fatti perve-nire da ogni parte del mondoma soprattutto dal Museo diValenciennes dove Carpeauxera nato, dal Louvre, dal Petit

Palais e dal Musée d’orsay, ilricordo di Roma è anche im-mortalato da un sognante, pa-tetico, bellissimo dipinto dellariva sinistra del Tevere con lecostruzioni ovviamente scom-parse dal tempo dell’argina-mento. Chi scrive, e che comeautore di una guida artistica diRoma ha dovuto addentrarsiin ogni cunicolo della cittàeterna, sa che in uno dei suoiangoli più riposti c’è una Viadella Palombella; e spera chesi tratti di un ricordo di quellamalinconica fanciulla e, al-lora, anche di un ricordo diCarpeaux, anche se ciò è, pur-troppo, del tutto improbabile.

The Metropolitan Museumof Art1000 Fith Ave. – New York (NY)“The Passionsof Jean-Baptiste Carpeaux”RetrospettivaInfo: 001 212 5357710www.metmuseum.org

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 11NEwYORk NEwYORk

Confermando la popolarità dei car-toni animati prodotti con le nuove tec-nologie, la scorsa quindicina ha vistoil successo di Mr. Peabody & Sher-man, frutto della collaborazione traDreamWorks di Steven Spielberg e20th Century Fox. Arrivando primocome incassi nella seconda fine di set-timana di marzo, il film ha totalizzatoin questo mese oltre 63 milioni, nonmale dal lato economico anche conun costo di produzione di 145 mi-lioni; si tratta infatti solo dei bigliettivenduti nelle sale americane. I famosistudi Dreamworks di hollywood,ideati da Spielberg al tempo della suamaggior fortuna, sono tuttavia datempo pericolanti per un seguito dialtri insuccessi come, in questo stessomese, Need for Speed, ennesimo filmsulle corse automobilistiche. Messo

in circolazione attraverso la Walt Di-sney e nonostante mirabolanti previ-sioni di molti specialisti, il film hastentato a mettersi in lista per il terzoposto nella statistica Rentrak incas-sando meno di 18 milioni contro uncosto di 66. Il secondo posto è andatoa 300: Rise of an Empiredella WarnerBrothers, che nei due primi week-endha totalizzato oltre 78 milioni. Conti-nuazione di una serie di action moviecon Sullivan Stapleton, il film, in duesettimane, ha recuperato quasi la metàdel costo di produzione di 100 mi-lioni. Tra le delusioni del periodo vaincluso infine Single Moms Club diTyler Perry (Lionsgate), arrivatoquinto nella statistica di metà mese.

(ma. lu.)[I dati ufficiali degli incassi sonoforniti dall’Agenzia Rentrak ©]

28 Marzo 2014

“Le passioni di Jean-Baptiste Carpeaux” al Metropolitan Museum

L’astro della sculturaL’astro della scultura

Dal Box Office USASuccessi a tutta animazione

CINEMAJean-Baptiste Carpeaux“La Palombella in ancient style”Petit Palais © MetMuseum

foto © aut.

foto © aut.DreamWorks

20th Century Fox

Page 12: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

MASSIMo CENTINI

Fernand Léger, per quanto postosichiaramente in armonia con lacultura e i linguaggi dell’arte del

suo tempo, deve comunque essere con-siderato una personalità dotata diun’autonomia poetica notevolissima,che si è affrancata da reminiscenze elegami. La mostra, Léger, la visionedella città contemporanea 1910 - 1930,che il Museo Correr di Venezia pro-pone fino a giugno, dopo il successo ot-tenuto al Philadelphia Museum of Art,presenta oltre cento opere di cui più disessanta dell’artista francese. Il percorsoespositivo è scandito da cinque sezioniche bene si attanagliato alla dialetticavisiva dell’artista: La metropoli primadella Grande Guerra, Il pittoredella  città, Pubblicità, Spettacolo,Spazio. Punto focale ildipinto La Ville,un’opera che viene indicata come l’in-cipit della fase più sperimentale e cubo-futurista di Léger. Una tela destinata aemblematizzare la ricerca artistica fina-lizzata alla rappresentazione della cittàcontemporanea. Uno spazio, quello ur-bano, che svolgeva un ruolo certamentenon secondario nella ricerca futurista,da cui ha preso forma tutta una serie dialtre indagini finalizzate a scandagliarela struttura intrinseca della città, comeluogo e poi “non luogo”. Il linguaggiodi Léger pone in risalto con grande vi-talità le dinamiche che hanno contras-segnato il suo concetto di modernismo:un modernismo che ha necessaria-mente dovuto avvalersi della geome-trizzazione e dei contrasti formali ecromatici, senza però dover svendere leirrinunciabili istanze di riflessione so-ciale. Léger aveva compreso che laforte spinta impressa dalla tecnologia ela conseguente accelerazione socio-cul-turale, non avrebbero lasciato indenneil mondo dell’arte: “Se l’espressionepittorica è cambiata, è perché la vitamoderna lo ha richiesto… La vista dal

finestrino della carrozza ferroviaria edell’automobile, unita alla velocità, haalterato l’aspetto abituale delle cose”,così scriveva nel 1914, ponendo in ri-lievo che l’uomo del suo tempo era co-stretto a registrare un numero diimpressioni sensoriali elevatissimo ri-spetto a un artista del secolo precedente;conseguentemente “La compressionedel quadro moderno, la sua varietà, lasua scomposizione delle forme, sono ilrisultato di tutto questo”. Le grandicittà, nel cui cuore metallico già pulsa-vano i fluidi vitali della cultura metro-politana, sono il brodo di coltura deigermi di una nuova epoca, vitalizzata,ma anche stordita dalla velocità e danuove potenzialità che come correnteelettrica attraversano uomini e cose.Léger aveva avvertito questa meta-morfosi: ce ne dà una traccia vivida so-prattutto nelle figure umane, mutate informe geometriche ascetiche, privatedell’individualità e ormai destinate afarsi creature simboliche, emblemi diun tempo già pronto a modellarlele prime forme di transumanesimo.

Museo CorrerP.za S. Marco 52 – Venezia“LégerLa visione della città contemporanea1910-1930”Fino al 2 giugnoInfo: 041 2405211 - correr.visitmuve.it

FABRIzIo FLoRIAN

Per Simon hantaï, nato in Un-gheria nel 1922 e morto a Pa-rigi nel 2008, la pittura è un

esercizio del pensiero, una ricerca in-tellettuale rigorosa, priva di facili con-cessioni, che lo porterà, subito dopola trionfale partecipazione allaBiennale di Venezia del 1982, alritiro dalla scena artistica interna-zionale. La sua generica apparte-nenza all’astrattismo del secondo

Novecento, non deve, però, far di-menticare il rigore della sua ri-cerca volta ad un sempremaggiore approfondimento delletecniche esecutive: collage, ri-calco, pliage, découpage, espe-rienza materica. La granderetrospettiva di Villa Medici, laprima nel nostro paese e che seguequella a lui dedicata del Centre Pom-pidou, con quaranta opere realizzatetra il 1958 e il 2004, ci offre un per-corso quanto mai affascinante di unartista troppo a lungo dimenticato. Iprimi esperimenti sono all’insegnadell’automatismo di matrice surreali-sta e culminano con due grandi opere:la pittura scritta di Peinture (Écriturerose) e quella a tocchi di A GallaPlacidia, entrambe del 1958-59, men-tre a partire dal 1960 troviamo la seriedelle Mariales, realizzata con la tec-nica del pliage che, memore delle ri-cerche di Matisse e Pollock, consistenello spalmare uno più colori su unasuperficie spiegazzata e poi dispie-gata, creando un motivo di pieni evuoti come nella grande Mariale,Manteau de la Vierge, provenientedalla collezione dei Musei Vaticani.Una tecnica che, sempre variata, ritro-

viamo anche negli anni successivi conle serie dei Catamurons, delle Pansesfino agli Études, ai Blancs e la straor-dinaria serie delle Tabulas (1972-1982). La già ricordata partecipazionealla Biennale di Venezia segna un mo-mento decisivo nella carriera artisticadi hantaï: la rinuncia ad esporre signi-

fica per lui la rinuncia alla pittura insenso tradizionale e gli ultimi decennilo vedranno impegnato sia in un dia-logo serrato con filosofi, scrittori epoeti, sia in un totale ripensamentodelle tecniche artistiche. I Laisséesdel 1985 portano allo estreme con-seguenze il rifiuto della tecnica pit-torica tradizionale e aprono nuovestrade di ricerca che coinvolgerannofotografia e serigrafia, mentre, aconclusione del percorso espositivo,troviamo la serie inedita Pliages àusage domestique, omaggio a Mar-cel Duchamps e rivisitazione delleintuizioni giovanili degli Anni ’50.

Accademia di FranciaVilla MediciV.le Trinità dei Monti 1 – RomaSimon HantaïFino all’ 11 maggioInfo: 06 67611 - www.villamedici.it

All’Accademia di Francia, Villa Medici – RomaLa pittura negata di Simon hantaï

Simon Hantaï, “Mariale”, 1960olio e intonaco su tela piegataCollection Larock-Granoff, Paris© aut. / Laurent Lecat

Si è conclusa con buon successo dipubblico e critica presso la BibliotecaNazionale Universitaria, piazza CarloAlberto 3, Torino, la mostra intitolataGuido Bertello, Il mondo dell’editoria,a cura di Gian Giorgio Massara e An-gelo Mistrangelo. L’esposizione, pre-sentata dal gen.le di c.a. FrancoCravarezza, Presidente dell’Associa-

zione Amici della Biblioteca Nazio-nale Universitaria, e da Andrea De Pa-squale, Direttore della Biblioteca, èstata l’occasione per presentare informa documentaristica la produzioneartistica dei circa 800 volumi illustratida Guido Bertello e recentemente do-nati dalla famiglia alla Biblioteca tori-nese.Da Cuorea Pinocchio, da Zanna

Bianca a Il piccolo Alpino è statoraccontato visivamente il percorsoartistico dell’autore e la sua capacitàdi interpretare i personaggi tradu-cendoli in successive raffigurazionicapaci di suscitare grandi emozioni.

Biblioteca NazionaleUniversitariaP.za Carlo Alberto 3 – TorinoGuido BertelloConlusaInfo: 011 8101113

Biblioteca Nazionale Universitaria – TorinoGuido Bertello e il mondo dell’editoria

Fernand Léger, “Panorama animato”, 1924, olio su tela © Philadelphia Museum of Art

Museo Correr – VeneziaFernand Léger e la sua città

Page 13: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

CCOORRRRIIEERREEdell’ARTEC O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 1328 Marzo 2014

DDiirreettttoorree EEddiittoorriiaalleePietro PanacciDDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiilleeVirginia ColacinoAAssssiisstteennttee ddii DDiirreezziioonneeChiara PittavinoCCoommiittaattoo EEddiittoorriiaalleeGiorgio Barberis, Rolando Bellini,Massimo Boccaletti, Franco Caresio,Angelo Caroli, Claudia Cassio,Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,Marilina Di Cataldo,Gian Giorgio Massara,Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,Gianfranco Schialvino,Maria Luisa TiboneCCoorrrriissppoonnddeennttee ddaa NNeeww YYoorrkkMauro [email protected] ddaa BBeerrlliinnooSabatino Cersosimo

HHaannnnoo ccoollllaabboorraattooV. Ciambrone, F. Florian, C. Gallo,E.S. Laterza, M. Marascio, M. Orlotti,C. Pittavino, E. Rabbione, R. Roveda,A.D. Taricco, D. TauroRReeaalliizzzzaazziioonnee ggrraaffiiccaa internaa cura di E.S. LaterzaFFoottooggrraaffoo uuffffiicciiaalleeAntonio AttiniRReeddaazziioonnii ddiissttaaccccaatteeMMiillaannoo Rosa CarnevaleTel. 339 1746312RRoommaa ee NNaappoollii Fabrizio FlorianTel. 388 9426443PPaalleerrmmoo Caterina RandazzoTel. 334 1022647CCoonncceessssiioonnaarriiaa ddii PPuubbbblliicciittàà internaSSttaammppaa ee ddiissttrriibbuuzziioonneeEditService S.r.l.Str. Piossasco 43/U - Volvera (To)EEddiittoorree Corriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniTorinoP.IVA 06956300013

AAbbbboonnaammeennttiiAnnuale (22 nn.):euro 50,00 per l’Italiaeuro 120,00 per l’esteroArretrati: euro 4,00

c.c. postale n. 45958055intestato a Corriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniAut. Tribunale di Torinon. 4818 del 28/07/1995

in ITALIATORINO e PIEMONTE

iinnsseerrzziioonnii1/4 pagina1/2 paginapagina interaultima pagina intera

rreeddaazziioonnaallii1/4 pagina1/2 paginapagina intera

LLaa ““PP iiee ttàà””ddii GGiioovvaannnnii BBeelllliinniiPPiinnaaccootteeccaa ddii BBrreerraaVia Brera 28 – MilanoDal 2 aprile al 6 maggioInfo: 02 7226 3264Si apre al pubblico la mostradedicata al restauro della celebrePietà di Giovanni Bellini: un’occa-sione per ripercorrere la primacarriera del pittore veneziano,grande protagonista dell’arterinascimentale italiana, che ricor-re con frequenza nella produzio-ne dell’artista e della sua effi-cientissima bottega. (c.s./c.g.)

““ YYeeaarr aafftteerr YYeeaarr””UUBBSS AArrtt CCoolllleeccttiioonnGGAAMMGGaalllleerriiaa dd’’AArrttee MMooddeerrnnaaVia Palestro 16 – MilanoFino al 21 giugno Info: 02 8844 5947A cura di Francesco Bonami saràpresentata da UBS la prima espo-sizione in Italia di opere dalla UBSArt Collection, una delle più ampiee apprezzate collezioni private diarte contemporanea al mondo.

VV iittttoorriioo MMaattiinnoo““PPeerr ppuurraa ppii ttttuurraa””GGaalllleerriiaa SSaann CCaarrllooVia S. Agnese 16 – MilanoFino al 20 aprileInfo: 02 794218Dagli Anni Settanta, Matino decidedi dedicarsi esclusivamente allapittura, facendo del colore, intesocome pura energia luminosa, l’ele-mento centrale della sua poetica.In retrospettiva si offre costì unavisione completa della sua evolu-zione artistica: da una pitturaespressionista al tema sociale, sinoal passaggio all’astrattismo. (c.s.)

““CCoossee ddii NNaattuurraa””MMoossttrraa ffoottooggrraaffiiccaaddii LLuuiissaa MMeennaazzzzii MMoorreetttt iiee MMaarrccoo MMaarriiaa ZZaanniinnGGaalllleerriiaa dd’’AArrttee MMooddeerrnnaaddii GGeennoovvaaVia Capolungo 3 -– GenovaDal 26 aprile al 22 giugnoInfo: 010 3726025Questa doppia personale foto-iconografica di Luisa MenazziMoretti e Marco Maria Zanin,con diverse opere site-specific,frutto di un’interrelazionecreata in loco con le raccoltemuseali e l’ambiente circo-stante, intende approfondireapputo il tema della natura edistituisce un dialogo tra l’artecontemporanea e gli stessilavori esposti nell’ambito dellecollezioni permanenti, partico-larmente legati proprio altema del paesaggio. (c.s./e.l.)

““ TTeerrrraaeemmoottaa””RRiiccccaarrddoo MMoonnaacchheessiiMMuusseeoo ddeellllee MMuurraaVia Porta S. Sebastiano 18RomaDal 6 aprile al 15 maggioInfo: 06 0608www.museodellemura.itCome la Terra è sconvolta dacontinui terremoti, così anchela materia scultorea, perRiccardo Monachesi, è attra-versata da forze telluriche: lamostra esamina la catastrofedella scultura, il movimentointerno della creta, la suaancestrale vocazione al rac-conto dell’essere umano.L’allestimento dialoga con lospazio, in un complesso giocodi accordi e contrasti tra conte-nitore e contenuto. (c.s./c.p.)

COURRIER DES ARTS

““ LL’’aarrttee eessaallttaa llaa vviittaa””PPiittttuurraa ddii DDaarriioo BBiiaannccaarrddiiSSaallaa mmoossttrreeRReeggiioonnee PPiieemmoonntteeP.za Castello 165 – TorinoLa mostra, composta da operescelte dal pittore DarioBiancardi, ne ripercorre i ses-sant’anni di attività: L’artistaprofessionista ha al suo attivoben cinquantatre personali, piùuna serie innumerevole di col-lettive e presenze in varie gal-lerie d’arte in Italia e all’esteroed ha già anche pubblicatodiversi libri. Dalle sue opereemerge uno stile unico ed ini-mitabile per immortalare i sen-timenti che sempre lo ispirano.

““MMii ttoo ee aattttuuaallii ttààiinn GGiiuulliiaannoo VVaannggii””PPaallaazzzzoo RReeaalleeP.ta Reale 1 / p.za CastelloTorinoFino al 30 marzoInfo: 011 4361455Per la prima volta a Torino,nella suggestiva cornice diPalazzo Reale, Giuliano Vangipresenta VEIO, un lavoro dallagrande suggestione e dimensio-ne e 2011, opera inedita appe-na ultimata, oltre a 14 disegni etecniche miste anche di grandeformato che sviluppano gli stes-si temi delle sculture. (c.s./d.t.)

JJeessssiiccaa CCaarrrroollllGGaalllleerriiaa OOppeerree SScceelltteeVia Pescatore 11/d – TorinoFino al 3 maggioInfo: 011 5823026La Carroll fonde nelle sue operemondi fantastici e reali, con un’af-fascinante equilibrio tra impegno

ambientale e ironia.

LLaauurraa PPuuggnnoo““FFoorrmm iinn pprrooggrree ss ss ””AAllbbeerrttoo PPeeoollaaAArrttee CCoonntteemmppoorraanneeaaVia della Rocca 29 – TorinoFino al 30 aprile Info: 011 8124460La ricerca artistica di LauraPugno ha per tema la visione inquanto esperienza culturalmen-te condizionata: l’oggetto ditale discorso creativo è il pae-saggio, di cui l’autrice presentaora un nuovo ciclo di cancella-zioni, che restano per lei unadirezione proficua, arricchita disignificativi sviluppi. (c.s./c.p.)

MM aarrcceellllaa GGaalllloottttaaee AAnnggeelloo IIaannnnoonneePPHHOOSSCCeennttrroo PPoolliiffuunnzziioonnaalleeppeerr llaa FFoottooggrraaffiiaaee llee AArrttii VViissiivveePalazzo BuschettiVia Garibaldi 35bis – Chieri (To)Info: 011 7604867www.phosfotografia.itFino al 30 aprileDue personali ricerche fotografi-che, “parallele e divergenti”, tragiorno e notte, chiaro e scuro,interno ed esterno. (e.s.l.)

““RReeaallttàà iilllluussoorriiee””ddii FFaabbiioo PPeettaanniiAAssssoocciiaazziioonnee OOnnddaa dd’’UUrrttooVia Vigone 24 – Pinerolo (To)Fino al 12 aprileInfo: 346 3209389In mostra i primi lavori e leopere più recenti del giovaneartista Fabio Petani.Strettamente legato alla pitturastreet-art, Petani riesce a legaresulla tela colori e impressionivisive decisamente innovative.

ABBÒNATIal CORRIEREdell’ARTE

CCOORRRRIIEERREE

nuovo formato tabloid

a soli 50 europer un anno

22 numeri a casa tua

VernissageSabato 29 marzo - ore 16,00

Galleria Arte per Voic/o Chiesa della Santa Croce

P.za Conte Rosso – Avigliana (To)“Paesi d’acqua”

Personale di Ivo Bonino

Sabato 29 marzo - ore 18,00Galleria Rinascenza Contemporanea

Associazione CulturaleVia Palermo 10 – Pescara

“Orpheus. Viaggio attraverso i mondidi Marco Creatini” Mostra personale

Mercoledì 2 aprile - ore 18,00Galleria TeArt

Associazione Artistico-culturaleVia Giotto 14 – Torino

“Energie e trasparenze”Personale di Giancarlo Teker

Venerdì 4 aprile - ore 18,00Galleria Arte Città AmicaCentro Artistico Culturale

Via Rubiana 15 – TorinoMostra colletiva

Sezione Arti Figurative CEDAS

dell’ARTE

Segnalazioni

euro 115500,00euro 225500,00euro 335500,00euro 445500,00

euro 118800,00euro 330000,00euro 440000,00

pubb l i c i tàpubb l i c i tàsul CORRIERECORRIERE del l’del l’ ARARTETE

Page 14: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

ACCADEMIA GalleriaVia Accademia Albertina 3/e – TorinoTel. 011 [email protected]: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedìFino al 10/4 “Fragile”Personale di Carla Bedini

ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico CulturaleVia Rubiana 15 – TorinoTel. 011 7717471 - Fax 011 7768845www.artecittaamica.itOrario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso;Dal 4 al 15/4 Mostra collettivaSezioni Arti Figurative CEDAS

ARTE PER VOI Associazione CulturaleP.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To)Luigi Castagna - Tel. 011 9369179Cell. 339 [email protected] - www.artepervoi.itPaolo Nesta - Tel. 011 9328447Cell. 333 [email protected]: sab. - dom. 15,00-19,00Dal 29/3 al 20/4 “Paesi d’acqua”Personale di Ivo Boninoc/o Chiesa della Santa CroceP.za Conte Rosso – Avigliana (To)

ART GALLERY LA LUNAVia Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)Cell. 339 [email protected]: ven. 16,00-19,00;sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;dom. 10,30-12,00

CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINOPalazzo Graneri della RocciaVia Bogino 9 – Torinoscala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )Tel./fax 011 8128718segreteriacircoloartisti@yahoo.itwww.circolodegliartistitorino.itOrario: lun. - ven. 15,30-19,30Fino al 5/4 Personale di Anselmo Sacerdote

LA LANTERNA Galleriadi Maristella SANDANODirettore Artistico: Livio PezzatoVia S. Croce 7/c – Moncalieri (To)Tel. 011 644480 - Fax 011 [email protected] - www.lalanternaarte.comOrario: mart. - sab. 15,30-18,30A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca,E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli,E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake, E. Longo,F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, D. Pasquero,G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti,G. Righini, T. Russo, G. Valeriotiinoltre pittori ucraini, naïf croatigrafica nazionale ed internazionale

LUNA ART COLLECTION Spazio espositivoVia Nazionale 73/1 – Cambiano (To)Tel./Fax 011 9492688arte@luna-art-collection.comwww.luna-art-collection.comOrario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30(previa telefonata)In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitatadi Coco Cano, Francesco Casorati,Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking,Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo

MAESTRO Raul VIGLIONEStudio - Galleria - Mostra CulturaleVia Servais 56 – TorinoTel. 011 798238 - Cell. 335 [email protected] - www.raulviglione.it

RINASCENZA CONTEMPORANEAAssociazione CulturaleVia Palermo 140 – PescaraCell. 328 6979208rinascenzacontemporanea@gmail.comwww.rinascenzacontemporanea.jimdo.comOrario: mar. - sab. (su appuntamento)Fino al 21/4 “Ars Nova. Il Neo-Creativismo”CollettivaDal 29/3 al 29/4 “Orpheus. Viaggio attraversoi mondi di Marco Creatini” Mostra personale

AVERSA GalleriaVia Cavour 13 int. cortile – TorinoTel. 011 532662Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00“Venezia e il Mediterraneo tra ’800 e ’900”“Da Bossoli a Spazzapan, 1850-1950Cento anni di pittura”

DELLA ROCCA Casa d’AsteVia della Rocca 33 – TorinoTel. 011 8123070/888226 Fax 011 [email protected] - www.dellarocca.net

LUIGI CARETTO GalleriaVia Maria Vittoria 10 – TorinoTel. 011 537274Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese

SANT’AGOSTINO Casa d’AsteC.so Tassoni 56 – TorinoTel. 011 4377770 - Fax 011 4377577Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30

Arte Antica

BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’ArteVia Bonafous 7/1 – TorinoTel. 011 8173511Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30

CENTRO ARTE LA TESORIERAC.so Francia 268 – TorinoTel. 011 7792147Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;lunedì e festivi chiusoo su appuntamentoMostra collettiva di Artisti dell’Ottocentoe Novecento

A.L.P.G.A.M.C.Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea

Pagina 14CCOORRRRIIEERREEdell’ARTE

28 Marzo 2014

C O U R R I E R D E S A R T S GallerieSENESI Galleria d’ArteVia Sant’Andrea 44 – Savigliano (Cn)Tel. 0172 712922www.senesiarte.it

SILVY BASSANESE Arte ContemporaneaVia Galileo Galilei 45 – BiellaTel. 015 355414Orario: mart. - ven. 16,30-19,30;sab. e festivi su appuntamento

STORELLO Galleria d’ArteVia del Pino 54 – Pinerolo (To)Tel. 0121 76235Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;lun. e dom. chiusoIn permanenza Opere di Avataneo, Carena,Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati,Massucco, Musante

TEART Associazione Artistico-culturaleVia Giotto 14 – TorinoTel. 011 6966422Orario: mart. - sab.17,00-19,00Fino al 29/3 Mostra fotograficadel viaggio in OmanDal 2 al 19/4 “Energie e trasparenze”Personale di Giancarlo Teker

TINBER Art Gallery @ PragelatoVia Albergian 20 - Souchères HautesPragelato (To)Tel. 0122 [email protected]: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00In permanenzaOpere di Tino Aime, Jean-François Béné,Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,Enrico Challier, Dino Damiani,Pierflavio Gallina, Lia Laterza,Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,Sergio Saccomandi, Luciano Spessot

Abbiamo cambiato sede!Dal vecchio indirizzo di c.so Sebastopoli ci siamo trasferiti in via P. Paoli 43/a

via P. Paoli, 43/a – Torino

offerteMultimedia 2000Multimedia 2000

Page 15: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara
Page 16: I.P. 4 PERIODICO DI CULTURA E INFORMAZIONE Fondato da ... · stica: con l’età di Cesare (1597-1628) il papato rivendica la devoluzione del feudo estense: occorre “rifar Ferrara

CORR

IERE

dell’

ART

E-

28 M

arzo

2014