involucri trasparenti

3
Base operativa Luna Rossa, Renzo Piano Valencia, Spagna 2005-2006 L'involucro della base di Luna Rossa per l’ America World Cup, si configura come una sorta di patchwork di 485 pannelli composti da più di 50 vele recuperate dalle imbarcazioni del Team Luna Rossa. Durante le ore notturne, l'edificio si trasforma in una grande sorgente luminosa dove la partitura degli elementi strutturali del sistema di facciata e le sagome quasi indefinite degli oggetti collocati negli spazi, diventano gli elementi connotanti. Durante il giorno,la permeabilità visiva è pressoché esclusa. Per le sue caratteristiche ottiche (variabili in funzione del tipo, della trama e della densità delle fibre che la costituiscono), la vela si comporta come un perfetto componente per il controllo del flusso luminoso negli ambienti. Questi elementi traslucidi di tamponamento, che si estendono quasi su tutta la facciata garantiscono un adeguato livello di illuminamento senza generare forti contrasti tra le aree prossime all'involucro e le parti più lontane. INVOLUCRI TRASPARENTI Veduta generale del complesso (fig.1) Particolare di facciata (fig.2) Studio dei prospetti (fig.3)

description

Dispositivi ambientali. Applicazioni in alcune architetture contemporanee

Transcript of involucri trasparenti

Page 1: involucri trasparenti

Base operativa Luna Rossa, Renzo Piano

Valencia, Spagna

2005-2006

L'involucro della base di Luna Rossa per l’ America World Cup, si configura come una sorta di patchwork di 485 pannelli composti da più di 50 vele recuperate dalle imbarcazioni del Team Luna Rossa.

Durante le ore notturne, l'edificio si trasforma in una grande sorgente luminosa dove la partitura degli elementi strutturali del sistema di facciata e le sagome quasi indefinite degli oggetti collocati negli spazi, diventano gli elementi connotanti. Durante il giorno,la permeabilità visiva è pressoché esclusa.

Per le sue caratteristiche ottiche (variabili in funzione del tipo, della trama e della densità delle fibre che la costituiscono), la vela si comporta come un perfetto componente per il controllo del flusso luminoso negli ambienti. Questi elementi traslucidi di tamponamento, che si estendono quasi su tutta la facciata garantiscono un adeguato livello di illuminamento senza generare forti contrasti tra le aree prossime all'involucro e le parti più lontane. La quantità e la qualità della luce dipendono dalla tipologia e dal coefficiente di trasmissione luminosa di queste membrane che sono realizzate in fibra di kevlar e carbonio: le vele tipo randa hanno una trasmissione luminosa molto bassa (TL 10%), mentre le vele tipo fiocco garantiscono un maggiore flusso luminoso (TL 50%). INVOLUCRI TRASPARENTI

Veduta generale del complesso (fig.1)

Particolare di facciata (fig.2) Studio dei prospetti (fig.3)

Page 2: involucri trasparenti

Veduta esterna del complesso sul Tamigi (fig.1)

Laban Centre, Herzog & DeMeuron

Londra, UK

2003

Il Laban Center, affacciato su un ramo del Tamigi e inserito in un contesto industriale londinese, accoglie una delle maggiori istituzioni europee consacrate alla danza. Il possente corpo di fabbrica s’integra con discrezione mentre la facciata cangiante risalta nel costruito adiacente e colpisce per la sua particolare matericità : durante l'arco della giornata e a seconda della curvatura della facciata, l'edificio cambia colore con sfumature che vanno dal bianco traslucido, al turchese, al magenta (fig.1). L’involucro esterno è in lastre di policarbonato intre tonalità cromatiche poste sul lato posteriore;

a 60 cm di distanza dietro alle lastre termoisolanti che fungono anche da schermo antiabbagliamento, si trova l’involucro interno della facciata retroventilata a doppia pelle di vetro camera traslucido (fig. 2).

All’interno, nella complessa successione degli ambienti, rampe e passaggi solcano lo spazio e si allargano in piazze incorrispondenza dei lucernari. In questo paesaggio open urbano il colore diventa segnale d’orientamento: pareti e strutture dei corridoi sono in un turchese luminoso, verde o magenta. Le aule di danza sono al contrario molto sobrie e la luce morbida penetra filtrando dalle lastre di vetro opache di rivestimento.

INVOLUCRI TRASPARENTIVeduta esterna (fig.3) Particolare facciata curva (fig.4)

Sezione (fig.2)

Vetro camera traslucido:vetro temprato + intercapedine + laminato di sicurezza

3 lastre in policarbonato di colore diverso

Page 3: involucri trasparenti

QuickTime™ e undecompressore

sono necessari per visualizzare quest'immagine.

QuickTime™ e undecompressore

sono necessari per visualizzare quest'immagine.

Juniper House, Albert & Murman

Gotland, Svezia

2003-2006

La “Juniper house” prende il nome dagli alberi che la contornano e di cui, in un certo senso, è costituita.Il sistema murario è composto di pareti in legno, interrotte da ampi schermi vetrati scorrevoli che si lasciano attraversare dagli sguardi verso il paesaggio svedese, producendo una vera e propria immersione nella foresta (fig.1).L’involucro architettonico si completa di una schermatura in tessuto vinilico semi-trasparente, trattato con olio di lino e trementina e montato su un telaio in acciaio galvanizzato (fig.2 -6). La soluzione originale che caratterizza l’intera costruzione risiede nell’immagine stampata sul tessuto, una fotografia dei ginepri circostanti che riveste la casa su tre lati e che propone una sorta di mimetizzazione nel contesto. Lo spazio è definito da ampie vetrate scorrevoli che nei mesi estivi si aprono sulla terrazza e sulla corte consolidando il contatto con la natura, regolando i valori climatici e annullando la separazione tra spazio interno e spazio esterno. La zona centrale, riscaldata unicamente da una vecchia stufa a legna, ospita la cucina che assolve anche la funzione di soggiorno (fig.3-4). Tutte le superfici interne, verticali ed orizzontali, sono dipinte di bianco per massimizzare l’apporto della radiazione solare durante le ore diurne.

INVOLUCRI TRASPARENTI

Veduta esterna (fig.1)

Pianta e prospetto principale (fig.3-4)

Veduta sull’ingresso (fig.5) Particolare della pelle dell’edificio (fig.6)

Sezione trasversale (fig.2)