PROGRAMMA DELL’ATTIVITÀ NORMATIVA DELL’AREA … Giugno 2012_Banca d'Italia_Programmi.pdf ·...

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Vigilanza bancaria e finanziaria 1 PROGRAMMA DELL’ATTIVITÀ NORMATIVA DELL’AREA VIGILANZA PER L’ANNO 2012 Con il presente documento si sottopone a consultazione pubblica il programma di attività di produzione normativa della Vigilanza della Banca d'Italia per l'anno 2012, secondo quanto previsto dall'art. 2 del Regolamento del 24 marzo 2010 . Osservazioni, commenti e proposte possono essere trasmessi, entro 20 giorni dalla data di pubblicazione, all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected] ; in alternativa, l'invio può avvenire per posta cartacea al Servizio Normativa e politiche di vigilanza, Divisione Normativa prudenziale, via Nazionale 91, 00184 Roma. I commenti ricevuti durante la consultazione saranno pubblicati sul sito informatico della Banca d’Italia. I partecipanti alla consultazione possono chiedere che, per esigenze di riservatezza, i propri commenti non siano pubblicati oppure vengano pubblicati in forma anonima (cfr. art. 6, co. 3 del Regolamento del 24 marzo 2010); generiche indicazioni di riservatezza non saranno considerate una richiesta di non divulgare i commenti. Documento per la consultazione Aprile 2012

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Vigilanza bancaria e finanziaria

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PROGRAMMA DELL’ATTIVITÀ NORMATIVA DELL’AREA VIGILANZA PER L’ANNO 2012

Con il presente documento si sottopone a consultazione pubblica il programma di attività di produzione normativa della Vigilanza della Banca d'Italia per l'anno 2012, secondo quanto previsto dall'art. 2 del Regolamento del 24 marzo 2010.

Osservazioni, commenti e proposte possono essere trasmessi, entro 20 giorni dalla data di pubblicazione, all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected]; in alternativa, l'invio può avvenire per posta cartacea al Servizio Normativa e politiche di vigilanza, Divisione Normativa prudenziale, via Nazionale 91, 00184 Roma.

I commenti ricevuti durante la consultazione saranno pubblicati sul sito informatico della Banca d’Italia. I partecipanti alla consultazione possono chiedere che, per esigenze di riservatezza, i propri commenti non siano pubblicati oppure vengano pubblicati in forma anonima (cfr. art. 6, co. 3 del Regolamento del 24 marzo 2010); generiche indicazioni di riservatezza non saranno considerate una richiesta di non divulgare i commenti.

Documento per la consultazione

Aprile 2012

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1. Il programma per il 2012

Come già avvenuto per il 2011, la Banca d'Italia sottopone a consultazione pubblica il programma annuale dell'attività normativa di vigilanza per il 2012. La base normativa dell'iniziativa è il Regolamento emanato nel marzo del 2010, che disciplina l’adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale nell’esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria e finanziaria, con il quale è stato attuato l’art. 23 della legge 28 dicembre 2005, n. 262 (legge per la tutela del risparmio).

Rendendo note in anticipo le linee di sviluppo della regolamentazione, chiarendo preventivamente gli obiettivi strategici perseguiti, delimitando le aree normative di maggiore rilievo in cui interverranno innovazioni nell'anno la Banca d’Italia continua a dare concreta applicazione ai principi della better regulation al fine di rafforzare la trasparenza dell’azione normativa e consentire un confronto aperto con il mercato che promuova la qualità delle norme e permetta agli operatori di meglio programmare la loro attività.

Come già lo scorso anno, il programma definisce l’oggetto degli atti normativi da emanare, le diverse fasi del processo di emanazione e il loro presumibile profilo temporale. La scelta delle aree di intervento è legata, oltre che alle scadenze obbligatorie (disposizioni europee, leggi italiane, ecc.), a un’attenta analisi dei rischi del sistema finanziario che rendono opportuno introdurre innovazioni normative. Gli obiettivi strategici di medio periodo già indicati per il 2011 (1), a loro volta articolati in obiettivi intermedi, restano validi anche per il 2012. Di seguito al programma per il 2012 viene inoltre illustrato lo stato di avanzamento dei progetti pianificati per il 2011.

Il programma potrà essere modificato o integrato nel corso dell'anno, in un'ottica di adattamento dinamico delle priorità e delle risorse, qualora intervengano nuove esigenze di pianificazione.

Obiettivo strategico n. 1 - Il rafforzamento delle norme prudenziali, in un processo normativo piùaperto

La Banca d’Italia continua a contribuire attivamente alla definizione delle linee d'azione nelle sedi internazionali e a sostenere l’avvio della nuova architettura istituzionale europea basata sulle tre autorità europee di vigilanza competenti nei settori bancario, assicurativo e dei mercati finanziari e sul Comitato europeo per il rischio sistemico (2), attive dall'inizio del 2011.

In questo contesto la Banca d’Italia partecipa al completamento di un nuovo quadro di regole prudenziali che affrontino le debolezze messe in luce dalla crisi: dopo gli interventi apportati

1 Cfr. "Programma dell’attività normativa dell’area vigilanza per l’anno 2011" (www.bancaditalia.it/vigilanza/normativa/norm_bi/programma-annuale-normativa/PIANO%202011.pdf)2 Cfr. i Regolamenti (UE) n. 1092/2010, 1093/2010, 1094/2010 e 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010 (G.U.C.E. L331 del 15 dicembre 2010).

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dal Nuovo Accordo di Basilea del dicembre 2010 (cd. "Basilea III"), volti ad accrescere quantità e qualità della dotazione di capitale degli intermediari, introdurre strumenti di vigilanza anticiclici, norme sulla gestione del rischio di liquidità e sul contenimento della leva finanziaria, i lavori si stanno ora concentrando, tra l’altro, sulla definizione di un quadro di regole per le banche di dimensioni sistemiche, sull’introduzione di meccanismi per la gestione delle crisi (crisismanagement framework), sull’adeguatezza dei sistemi di governo societario e dei controlli interni degli intermediari e sulla revisione della disciplina delle agenzie di rating.

L'impegno per la Banca si concretizza nella partecipazione ai negoziati, nella predisposizione di analisi e contributi e nella partecipazione agli esercizi di impatto e calibrazione degli standard prudenziali. Particolarmente importante – anche per i riflessi sulla normativa italiana – è il dibattito in corso nelle sedi internazionali ed europee per assicurare la presenza di sistemi di gestione e risoluzione delle crisi che consentano di fare uscire dal mercato in modo ordinato, e con il minor utilizzo possibile di risorse pubbliche, anche gli intermediari di maggiore dimensione e complessità. I lavori connessi con l’emanazione di una normativa europea abbracceranno probabilmente tutto il 2012.

La Banca d’Italia continuerà anche a fornire il proprio sostegno alla creazione di un insieme di regole vincolanti armonizzate a livello europeo (single rulebook), obiettivo di ormai prossima realizzazione dopo la presentazione da parte della Commissione europea, il 20 luglio 2011, del progetto legislativo "CRD IV". L’introduzione di un regolamento – direttamente applicabile negli Stati membri senza recepimento – che disciplinerà gli istituti di vigilanza prudenziale di “Primo Pilastro” e le regole sull’informativa al pubblico ("Terzo Pilastro") comporterà una drastica riduzione delle aree di discrezionalità nazionale e l’armonizzazione massima della normativa prudenziale applicabile a banche e imprese d'investimento. Oltre al regolamento, il progetto CRD IV include una proposta di direttiva – applicabile negli stati membri previo recepimento nazionale – riguardante, fra l'altro, le condizioni per l'accesso all'attività bancaria, la libertà di stabilimento e la libera prestazione di servizi e il processo di controllo prudenziale ("Secondo Pilastro").

Il single rulebook sarà completato dall’emanazione di Regulatory e Implementing Technical Standards dell’Autorità bancaria europea (European Banking Authority – "EBA") sui temi di maggiore contenuto tecnico individuati dal Regolamento (ad es. in materia di reporting di vigilanza, che imporranno una frequenza trimestrale e tempi di invio più stringenti per le segnalazioni di vigilanza consolidate); in parte, le istituzioni finanziarie italiane dovranno quindi rispettare regole definite in sede europea, che non potranno essere modificate a livello nazionale.

L’azione della Banca d’Italia è volta a far sì che le regole comunitarie (Regolamento e Technical Standards dell’EBA) siano orientate a un approccio tecnicamente rigoroso e prudente, in linea con quello sinora seguito dalla normativa italiana.

Sui temi oggetto del single rulebook la Banca d’Italia perderà dunque il potere di emanare disposizioni di vigilanza vincolanti, fatte salve le discrezionalità nazionali espressamente previste: si sta valutando la coerenza con l’ordinamento comunitario della pubblicazione di linee di orientamento che indichino agli intermediari i criteri cui l’Organo di vigilanza ispirerà la propria attività di verifica della corretta attuazione delle disposizioni del Regolamento.

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L'azione di adeguamento dell'ordinamento nazionale rimarrà costante, sospinta sia dall'esigenza di allineamento con il quadro normativo comunitario sia dalla scelta di razionalizzare la normativa secondaria italiana in materia finanziaria, indipendentemente dagli obblighi di recepimento di disposizioni europee.

In questa prospettiva la Banca d'Italia proseguirà nel 2012 l'azione di riordino della regolamentazione secondaria di propria competenza.

Progressi sono stati compiuti già nel 2011 con la pubblicazione del documento di consultazione propedeutico al recepimento della direttiva 2009/65/CE (cd. "UCITS IV"; cfr. infra),che unifica i diversi provvedimenti della Banca d’Italia in materia di gestione collettiva del risparmio e vi integra le numerose comunicazioni esplicative emanate nel corso degli anni; un'azione analoga ha interessato la disciplina relativa a istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento. Con l’8° e del 9° aggiornamento di fine 2011 sono state incorporate nella Circolare n. 263 Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche non solo le nuove norme in materia di partecipazioni detenibili dalle banche e quelle sulle attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, ma – senza significative modifiche – anche quelle in materia di obbligazioni bancarie garantite. Anche le disposizioni di vigilanza sugli intermediari finanziari non bancari sono state riscritte e pubblicate, nel gennaio 2012, nel documento di consultazione per l'attuazione del d.lgs. 141/2010, che ha riformato il quadro normativo primario del Testo Unico Bancario relativo a tali soggetti.

Nell’ambito della più ampia attività di analisi d’impatto della regolamentazione (AIR), avviata in Vigilanza nel 2008, proseguiranno nel 2012 i lavori avviati lo scorso anno per estendere il framework di AIR anche alle innovazioni segnaletiche di vigilanza. In proposito, la metodologia in corso di definizione verrà sperimentata su un ristretto numero di dossier. Tra questi, rileva in particolare quello relativo allo schema segnaletico relativo alle attività di rischio e ai conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che verrà completato in tempo utile per l’entrata in vigore della nuova normativa (31 dicembre 2012).

Obiettivo strategico n. 2 - Il consolidamento del quadro normativo sulla trasparenza delle condizioni contrattuali e sulla correttezza dei rapporti con la clientela

La Banca d'Italia continua l'azione normativa per promuovere comportamenti corretti e trasparenti degli intermediari nei confronti dei clienti e contrastare fenomeni criminosi quali usura, riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Negli ultimi anni la disciplina a tutela della clientela di banche e intermediari finanziari è stata profondamente modificata per assicurare rapporti più trasparenti e corretti, maggiore concorrenza e - conseguentemente - minori costi per la clientela. Dopo l’emanazione, nel 2009, della nuova disciplina di trasparenza, delle Guide pratiche sui conti correnti e sui mutui per l’abitazione e della speciale disciplina degli indicatori sintetici di costo per i conti correnti, sono intervenute – in rapida successione – le nuove norme sui servizi di pagamento (2010) e quelle sul credito ai consumatori (2011). Anche grazie a questi interventi, la normativa italiana a tutela della

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clientela risulta una delle più avanzate a livello internazionale; essa è anche pienamente in linea con le best practices individuate – in risposta alla crisi – nei lavori dell’OCSE e del FSB.

Anche per tener conto dell’auspicio dell'industria che non vi fossero ulteriori modifiche normative nel breve periodo, il Piano normativo per il 2011 si era limitato a prevedere, accanto al recepimento della direttiva sul credito ai consumatori, solo poche limitate modifiche al resto della normativa.

La successiva richiesta, da parte delle associazioni di banche e consumatori, di interventi più incisivi, cui si sono uniti l’elaborazione di linee-guida da parte della Commissione europea (sul credito al consumo) e interventi del legislatore italiano (in tema di portabilità dei mutui, iusvariandi, remunerazioni di affidamenti e scoperti in conto corrente, offerta di polizze assicurative connesse ai finanziamenti) inducono a programmare per il 2012 una revisione della disciplina e ad accorpare a questa iniziativa gli interventi minimi già programmati per il 2011.

L’intento è non operare modifiche normative troppo frequenti, sia per contenere i costi di compliance degli intermediari sia per non disorientare i consumatori; gli obiettivi che si intende realizzare – oltre all’allineamento della disciplina secondaria alle novità legislative e alle linee-guida europee – sono quelli di rendere ancora più chiari ed efficaci i documenti di trasparenza.

2. Lo stato di avanzamento del programma 2011

Le iniziative programmate per il 2011 sono state in gran parte attuate.

La Banca d’Italia ha emanato le disposizioni di propria competenza connesse con il recepimento della direttiva 2010/76/CE ("CRD III") che è intervenuta sulla disciplina dei sistemi di remunerazione e incentivazione nelle banche, sul trattamento delle operazioni di cartolarizzazione e ri-cartolarizzazione, sui modelli interni per i rischi di mercato e sull'informativa al pubblico; gli schemi mediante i quali banche e SIM predispongono le segnalazioni di vigilanza sono stati conseguentemente aggiornati.

È stata condotta la consultazione pubblica sulle modifiche da apportare alle disposizioni applicabili agli organismi d'investimento collettivo del risparmio e a quelle relative agli istituti di moneta elettronica, necessarie per il recepimento delle direttive 2009/65/CE ("UCITS IV") e 2009/110/CE (per ulteriori dettagli, cfr. infra).

La Banca d'Italia ha emanato – anche a seguito di una seconda consultazione pubblica – disposizioni in materia di attività di rischio e operazioni nei confronti dei soggetti collegati alle banche e ai gruppi bancari; anche la disciplina di vigilanza sulle partecipazioni detenibili dalle banche è stata rivista; in materia di trasparenza e correttezza nei rapporti tra intermediari e clienti sono state emanate nuove disposizioni attuative della direttiva sul credito ai consumatori e proposti al Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio gli interventi normativi necessari a questi fini. La Banca d'Italia ha anche rivisto la disciplina dei sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela (“Arbitro Bancario Finanziario”) e proseguito i lavori per l'attuazione del d.lgs. 141/2010 che, modificando il Testo Unico Bancario, ha riformato il quadro legislativo

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degli intermediari finanziari non bancari imponendo la revisione delle deliberazioni del CICR e la riscrittura delle disposizioni di vigilanza.

Alcuni progetti, non completati nei tempi originariamente previsti, sono stati riportati nel programma per il 2012.

In alcuni casi, sono in corso di definizione i decreti legislativi per il recepimento delle direttive 2009/65/CE e 2009/110/CE in materia di organismi di investimento collettivo e di istituti di moneta elettronica (cfr. supra). Per abbreviare quanto più possibile i tempi connessi con il completo recepimento di queste normative europee, la Banca d'Italia ha già condotto i processi di consultazione pubblica sulla disciplina di propria competenza.

In altri casi, la necessità di dar corso a progetti urgenti, intervenuti nel corso del 2011 e non programmabili, ha richiesto una revisione delle priorità di intervento normativo. In particolare, la partecipazione della Banca alle numerose sedi internazionali ed europee in cui vengono negoziate soluzioni di politica normativa – spesso attive con programmi di lavoro molto serrati e non negoziabili – e l’uso frequente di strumenti di diretta applicazione nei singoli paesi (come i Regolamenti europei) o di misure con un elevato grado di dettaglio (come le Guidelines emanate dall’EBA) ha richiesto e continuerà a richiedere un impegno significativo, non programmabile a priori. Emblematico è il caso dei lavori preparatori della proposta legislativa CRD IV, che si sono svolti nella primavera 2011 e sono stati poi seguiti dalla formale presentazione della proposta nel luglio 2011 e dall'avvio della discussione al Parlamento europeo e al Consiglio dal settembre 2011, in vista dell'approvazione definitiva nell'estate 2012. La scelta della Commissione europea di impostare parte del provvedimento in forma di regolamento – efficace negli stati membri senza recepimento – ha inevitabilmente anticipato di circa tre trimestri l’avvio a livello nazionale dei lavori propedeutici all'applicazione della nuova disciplina, che normalmente sarebbero iniziati nell'inverno 2011-2012.

L’acuirsi della crisi del debito sovrano e i suoi riflessi sulle banche hanno inoltre richiesto un significativo impiego di risorse sia sul fronte internazionale (ad es. partecipazione ai lavori per gli stress test EBA) sia nell’attività di consulenza al Governo.

Relativamente allo schema segnaletico delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, già menzionato, la predisposizione del documento di consultazione è stata rinviata in attesa della pubblicazione della normativa di vigilanza definitiva, avvenuta a dicembre 2011, che ha richiesto più tempo del previsto anche a motivo della rilevanza dei commenti ricevuti nella fase di consultazione.

La preparazione delle nuove disposizioni attuative del decreto antiriciclaggio (decreto legislativo n. 231 del 2007) riguardanti l’adeguata verifica della clientela è risultata complessa; essa ha pertanto richiesto di intervenire anche sul provvedimento in materia di Archivio Unico Informatico e si è avvalsa delle informazioni e delle valutazioni degli intermediari sull’esperienza applicativa del decreto antiriciclaggio e del quadro regolamentare estero.

Infine, il progetto relativo alla revisione organica della disciplina dei controlli interni delle banche è stato rinviato al 2012 in quanto non vincolato da scadenze esterne. Per lo stesso motivo è stato riprogrammato il progetto concernente l’emanazione delle disposizioni di vigilanza

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sull’acquisizione di partecipazioni qualificate in banche e imprese di investimento, materia comunque coperta dalla comunicazione della Banca d’Italia del maggio 2009.

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ozz

a d

i re

go

lam

en

to C

RD

IV

(cf

r. p

rog

ett

o 3

), l

’EB

A h

a

po

sto

in

co

nsu

lta

zio

ne

gli

Im

plem

entin

g Te

chni

cal

Stan

dard

(IT

S)

in

ma

teri

a

di

seg

na

lazi

on

i d

i v

igil

an

za

de

lle

b

an

che

. La

ve

rsio

ne

de

fin

itiv

a d

ov

reb

be

ess

ere

em

an

ata

en

tro

il

30

giu

gn

o 2

01

2.

Gli

IT

S d

ov

reb

be

ro c

op

rire

le

div

ers

e e

sig

en

ze i

nfo

rma

tiv

e d

ell

’EB

A

(in

clu

so l

o s

cam

bio

di

da

ti c

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l’E

SR

B)

in r

ela

zio

ne

ai

com

pit

i a

d e

ssa

ass

eg

na

ti e

co

inv

olg

era

nn

o s

in d

all

'iniz

io l

e s

eg

na

lazi

on

i d

i v

igil

an

za

FIN

RE

P,

CO

RE

P e

gra

nd

i ri

sch

i. I

n p

rosp

ett

iva

rig

ua

rde

ran

no

an

che

lev

a f

ina

nzi

ari

a,

risc

hio

di

liq

uid

ità

e p

oli

tich

e d

i re

mu

ne

razi

on

e.

All

e i

nfo

rma

tiv

e p

rud

en

zia

li C

OR

EP

, g

li I

TS

si

ap

pli

che

ran

no

a l

ive

llo

ind

ivid

ua

le e

co

nso

lid

ato

; l’

info

rma

tiv

a c

on

tab

ile

FIN

RE

P s

i a

pp

lich

erà

a

liv

ell

o

con

soli

da

to

me

ntr

e

l’e

ve

ntu

ale

a

pp

lica

zio

ne

a

li

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llo

ind

ivid

ua

le è

an

cora

in

dis

cuss

ion

e.

La d

eco

rre

nza

de

l p

rog

ett

o è

pre

vis

ta p

er

le s

eg

na

lazi

on

i ri

feri

te a

ma

rzo

20

13

, sa

lvo

ev

en

tua

li s

litt

am

en

ti i

n f

un

zio

ne

de

lla

de

corr

en

za

eff

ett

iva

de

gli

IT

S.

Gli

sch

em

i se

gn

ale

tici

sa

ran

no

ad

eg

ua

ti a

gg

iorn

an

do

le

Cir

cola

ri n

.

11

5 (

Istr

uzio

ni p

er l

a co

mpi

lazi

one

delle

seg

nala

zion

i di

vig

ilanz

a su

ba

se c

onso

lidat

a) e

27

2 (

Mat

rice

dei c

onti)

.

Te

nu

to c

on

to c

he

si

tra

tta

di

dis

po

sizi

on

i e

uro

pe

e d

i a

rmo

niz

zazi

on

e

ma

ssim

a,

no

n

si

pro

ced

erà

a

ll’a

na

lisi

d

i im

pa

tto

d

ell

a

reg

ola

me

nta

zio

ne

.

dic

. 2

01

2

III

trim

. 2

01

2

IV t

rim

. 2

01

2

no

v.

20

12

13

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fa

si e

te

mp

i d

el

pro

cess

o d

i e

ma

na

zio

ne

Pr

oget

to

5 D

esc

rizi

on

e

Sca

de

nza

In

izio

con

sult

azi

on

e

Fin

e

con

sult

azi

on

e

Em

an

azi

on

e

de

fin

itiv

a

Att

ua

zio

ne

d

i u

no

sch

em

a

seg

na

leti

co

un

ifo

rme

in

m

ate

ria

pru

de

nzi

ale

("

CO

RE

P")

pe

r b

an

che

, S

IM

e

inte

rme

dia

ri f

ina

nzi

ari

In s

tre

tta

co

nn

ess

ion

e c

on

il

pro

ge

tto

n.

4,

sara

nn

o a

nch

e a

de

gu

ati

gli

sc

he

mi

e

le

rela

tiv

e

reg

ole

d

i co

mp

ila

zio

ne

p

er

ba

nch

e

e

SIM

ag

gio

rna

nd

o l

e C

irco

lari

n.

15

5 e

14

8;

la p

rim

a d

ata

di

rife

rim

en

to

pre

ve

dib

ile

è m

arz

o/g

iug

no

20

13

.

An

che

g

li

sch

em

i se

gn

ale

tici

d

eg

li

inte

rme

dia

ri

fin

an

zia

ri

sara

nn

o

ad

eg

ua

ti a

gg

iorn

an

do

la

Cir

cola

re n

. 2

17

. La

no

rma

tiv

a s

arà

ba

sata

su

qu

ell

a d

i b

an

che

e S

IM,

com

un

qu

e t

en

en

do

co

nto

de

lle

sp

eci

fici

de

gli

in

term

ed

iari

fin

an

zia

ri.

Pe

r b

an

che

e S

IM,

ten

uto

co

nto

ch

e s

i tr

att

a d

i d

isp

osi

zio

ni

eu

rop

ee

di

arm

on

izza

zio

ne

ma

ssim

a,

no

n s

i p

roce

de

rà a

ll’a

na

lisi

di

imp

att

o

de

lla

re

go

lam

en

tazi

on

e.

Pe

r g

li

inte

rme

dia

ri

fin

an

zia

ri,

inv

ece

, n

on

e

sse

nd

o

la

ma

teri

a

sog

ge

tta

a

d

arm

on

izza

zio

ne

e

uro

pe

a,

si

pro

ced

erà

a

ll’a

na

lisi

d

i

imp

att

o d

ell

a r

eg

ola

me

nta

zio

ne

.

dic

. 2

01

2

III

trim

. 2

01

2

IV t

rim

. 2

01

2

no

v.

20

12

14

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fa

si e

te

mp

i d

el

pro

cess

o d

i e

ma

na

zio

ne

Pr

oget

to

6 D

esc

rizi

on

e

Sca

de

nza

In

izio

con

sult

azi

on

e

Fin

e

con

sult

azi

on

e

Em

an

azi

on

e

de

fin

itiv

a

Se

gn

ala

zio

ni

de

i g

rup

pi

di

inte

rme

dia

ri f

ina

nzi

ari

La r

ifo

rma

de

l T

est

o U

nic

o B

an

cari

o e

ffe

ttu

ata

co

n i

l d

.lg

s. 1

41

/20

10

pre

ve

de

ch

e

la

Ba

nca

d

'Ita

lia

v

igil

i su

i g

rup

pi

di

inte

rme

dia

ri

fin

an

zia

ri.

Al

mo

me

nto

ta

li g

rup

pi

no

n s

on

o c

en

siti

ne

ll’A

lbo

gru

pp

i e

no

n p

rese

nta

no

se

gn

ala

zio

ni

con

soli

da

te.

Il pr

oget

to p

reve

de l

’est

ensi

one

a tu

tti

gli

inte

rmed

iari

– c

on g

li op

port

uni

adat

tam

enti,

in

osse

quio

al

crite

rio

di p

ropo

rzio

nalit

à –

delle

di

spos

izio

ni

della

Ci

rcol

are

115,

un

a vo

lta

che

sarà

st

ata

eman

ata

la n

orm

ativ

a se

cond

aria

su

tali

grup

pi.

La d

ecor

renz

a de

l pr

oget

to v

iene

fat

ta c

oinc

ider

e co

n l’i

nter

vent

o su

lla C

irco

lare

115

ine

rent

e il

rece

pim

ento

dei

bin

ding

tec

hnic

al

stan

dard

EBA

.

Non

si

proc

eder

à al

l’ana

lisi

di i

mpa

tto

della

reg

olam

enta

zion

e; i

l pr

oget

to n

on r

ient

ra n

ella

spe

rim

enta

zion

e de

ll'an

alis

i d'

impa

tto

delle

inno

vazi

oni s

egna

letic

he.

III

trim

. 201

2 IV

trim

. 201

2 no

v. 2

012

15

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

7 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

itiva

Segn

alaz

ioni

su

lla

Loss

G

iven

Def

ault

(LG

D)

Tenu

to c

onto

:

-de

lla p

revi

sta

eman

azio

ne d

a pa

rte

dello

IASB

del

le n

uove

reg

ole

in m

ater

ia d

i im

pairm

ent

(che

int

rodu

rran

no u

n co

ncet

to d

i pe

rdita

at

tesa

in

lu

ogo

della

pe

rdita

in

curr

ed

attu

alm

ente

pr

evis

ta d

allo

IAS

39);

-de

lla n

eces

sità

di d

ispo

rre

di d

ati r

elat

ivi a

lla L

GD

che

con

sent

ano

di v

alut

are

e m

onito

rare

le

stim

e pr

odot

te d

ai m

odel

li in

tern

i ut

ilizz

ati d

alle

ban

che

a fin

i pru

denz

iali;

è st

ata

deci

sa l’

istit

uzio

ne d

i una

seg

nala

zion

e su

lla L

GD

.

Dat

a l‘e

sige

nza

di ir

robu

stir

e le

stim

e de

ll'ex

pect

ed lo

ss d

a pa

rte

delle

ba

nche

, i d

ati r

acco

lti a

ttra

vers

o la

seg

nala

zion

e do

vran

no c

onte

nere

gl

i at

trib

uti

info

rmat

ivi

nece

ssar

i a

esse

re

inte

grat

i co

n le

in

form

azio

ni

già

racc

olte

co

n la

se

gnal

azio

ne

rela

tiva

alle

PD

no

min

ativ

e.

La

segn

alaz

ione

sa

sott

opos

ta

all’a

nalis

i di

im

patt

o de

lla

rego

lam

enta

zion

e.

La d

ecor

renz

a de

l pro

gett

o è

prev

ista

per

l’1/

1/20

13.

III

trim

. 201

2 IV

trim

. 201

2 no

v. 2

012

16

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

8 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

itiva

Att

uazi

one

del

pro

vv

ed

ime

nto

"C

RD

IV

"

(dir

ett

iva

e r

eg

ola

me

nto

- p

roce

dim

en

ti

CO

M

(20

11

) 4

52

e 4

53

)

I P

rovve

dim

en

ti p

rop

ost

i d

all

a C

om

mis

sio

ne

Eu

rop

ea

il

20

lu

gli

o 2

01

1

rid

ise

gn

an

o i

nte

gra

lme

nte

la

dis

cip

lin

a c

om

un

ita

ria

de

lle

ba

nch

e e

,

pe

r i

pro

fili

pru

de

nzi

ali

, d

ell

e i

mp

rese

d'in

ve

stim

en

to.

La

con

sult

azi

on

e

e

l'em

an

azi

on

e

de

fin

itiv

a

de

lla

re

go

lam

en

tazi

on

e

ita

lia

na

di

rece

pim

en

to d

ell

a d

ire

ttiv

a d

iffi

cilm

en

te p

otr

an

no

ess

ere

an

tici

pa

te r

isp

ett

o a

i te

mp

i in

dic

ati

pe

rch

é l

a p

roce

du

ra l

eg

isla

tiv

a

com

un

ita

ria

do

vre

bb

e c

on

clu

de

rsi

ne

ll'e

sta

te 2

01

2.

In q

ue

sto

co

nte

sto

po

tra

nn

o e

sse

re c

om

piu

ti a

nch

e i

nte

rve

nti

su

lla

dis

cip

lin

a

de

lle

o

bb

lig

azi

on

i b

an

cari

e

ga

ran

tite

, a

d

ese

mp

io

riv

ed

en

do

le

so

gli

e p

atr

imo

nia

li d

a c

ui

dip

en

do

no

i l

imit

i d

i ce

ssio

ne

de

gli

att

ivi

ido

ne

i e

mig

lio

ran

do

la

tra

spa

ren

za d

ell

e o

pe

razi

on

i in

lin

ea

co

n l

e i

niz

iati

ve

in

co

rso

in

am

bit

o e

uro

pe

o (

es.

pro

ge

tto

di

labe

lling

pro

mo

sso

da

ll’E

urop

ean

Cove

red

Bond

Cou

ncil)

.

Si

pro

ced

erà

all

’an

ali

si d

’im

pa

tto

su

lle

pri

nci

pa

li p

art

i d

ell

a d

isci

pli

na

.

dic

. 2

01

2

III

trim

. 2

01

2

IV t

rim

. 2

01

2

dic

. 2

01

2

17

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

9 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

itiva

Nor

mat

iva

di

vigi

lanz

a su

lla

cost

ituzi

one

di

nuov

e ba

nche

L'at

tual

e di

scip

lina,

ris

alen

te a

l 199

9, r

ichi

ede

una

prof

onda

rev

isio

ne

per

mig

liora

re i

l pr

oces

so d

i se

lezi

one

delle

nuo

ve i

nizi

ativ

e ne

l m

erca

to b

anca

rio.

In

part

icol

are,

si p

reve

de d

i inn

alza

re la

sog

lia d

i ca

pita

le m

inim

o pe

r l’a

cces

so a

l m

erca

to e

di

rece

pire

le

pras

si d

i vi

gila

nza

svilu

ppat

esi n

ell’a

mbi

to d

ei p

roce

dim

enti

di a

utor

izza

zion

e.

Dat

o ch

e la

mat

eria

è d

isci

plin

ata

a liv

ello

com

unita

rio

dalla

dir

ettiv

a in

clu

sa n

el

pro

ge

tto

"C

RD

IV

", s

i p

rev

ed

e d

i tr

att

arl

a n

el

me

de

sim

o

ori

zzo

nte

te

mp

ora

le.

Si

pro

ced

erà

all

’an

ali

si d

i im

pa

tto

de

lla

re

go

lam

en

tazi

on

e.

dic

. 2

01

2

III

trim

. 2

01

2

IV t

rim

. 2

01

2

dic

. 2

01

2

18

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

10

Des

criz

ione

Sc

aden

za

Iniz

io

cons

ulta

zion

e Fi

ne

cons

ulta

zion

e Em

anaz

ione

de

finiti

va

Mod

ifich

e co

nnes

se

con

la

"C

RD

IV"

dic

. 2

01

2

III

trim

. 2

01

2

IV t

rim

. 2

01

2

dic

. 2

01

2

Re

vis

ion

e

de

lle

dis

po

sizi

on

i d

i v

igil

an

za

in

ma

teri

a

di

org

an

izza

zio

ne

e

go

ve

rno

so

cie

tari

o d

ell

e

ba

nch

e

e

de

i g

rup

pi

ba

nca

ri

de

l 4

m

arz

o

20

08

La

no

rma

tiv

a

ve

rrà

a

gg

iorn

ata

p

er

ten

er

con

to

de

ll’e

spe

rie

nza

ap

pli

cati

va

su

lle

d

isp

osi

zio

ni

att

ua

li

e

de

ll’e

vo

luzi

on

e

no

rma

tiv

a

na

zio

na

le e

eu

rop

ea

- s

u q

ue

sta

ma

teri

a.

Si

pro

ced

erà

in

du

e f

asi

: e

ntr

o d

ice

mb

re 2

01

2 v

err

an

no

ad

ott

ate

le

mo

dif

ich

e

ne

cess

ari

e

pe

r il

re

cep

ime

nto

d

ell

e

no

rme

su

l g

ov

ern

o

soci

eta

rio

co

nte

nu

te n

ell

a d

ire

ttiv

a i

ncl

usa

ne

l p

rov

ve

dim

en

to "

CR

D

IV";

en

tro

un

ori

zzo

nte

te

mp

ora

le p

iù a

mp

io,

ve

rrà

eff

ett

ua

ta u

na

com

ple

ssiv

a r

ev

isio

ne

de

lle

dis

po

sizi

on

i d

i v

igil

an

za.

Ne

lla

p

rim

a

fase

v

err

à

con

do

tta

u

na

b

rev

e

con

sult

azi

on

e,

con

sid

era

to c

he

i p

resu

mib

ili

tem

pi

di

em

an

azi

on

e d

ell

a d

ire

ttiv

a n

on

pe

rme

tto

no

d

i p

rog

ram

ma

re

un

a

con

sult

azi

on

e

pu

bb

lica

p

rim

a

di

sett

em

bre

20

12

e c

he

le

mo

dif

ich

e d

a a

pp

ort

are

in

re

lazi

on

e a

gli

ob

bli

gh

i ri

ve

nie

nti

da

lla

no

rma

tiv

a c

om

un

ita

ria

in

sist

on

o s

u a

spe

tti

lim

ita

ti.

Si

pro

ced

erà

all

'an

ali

si d

i im

pa

tto

de

lla

re

go

lam

en

tazi

on

e.

IV

tri

m.

20

12

– I

trim

. 2

01

3

II t

rim

. 2

01

3

II t

rim

. 2

01

3

19

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

11

Des

criz

ione

Sc

aden

za

Iniz

io

cons

ulta

zion

e Fi

ne

cons

ulta

zion

e Em

anaz

ione

de

finiti

va

Sche

mi

segn

alet

ici

del

risp

arm

io g

estit

o

Gli

sche

mi

segn

alet

ici

prud

enzi

ali

di S

GR

e fo

ndi

com

uni

sara

nno

aggi

orna

ti pe

r re

cepi

re

le

novi

norm

ativ

e in

trod

otte

co

n l'a

ttu

azi

on

e d

ell

a d

ire

ttiv

a c

om

un

ita

ria

20

09

/65

/CE

("U

CIT

S I

V")

.

No

n

si

pro

ced

erà

a

ll’a

na

lisi

d

i im

pa

tto

d

ell

a

reg

ola

me

nta

zio

ne

; il

pro

ge

tto

n

on

ri

en

tra

n

ell

a

spe

rim

en

tazi

on

e

de

ll'a

na

lisi

d

'imp

att

o

de

lle

in

no

va

zio

ni

seg

na

leti

che

.

II

I tr

im.

20

12

IV

tri

m.

20

12

d

ic.

20

12

20

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

12

Des

criz

ione

Sc

aden

za

Iniz

io

cons

ulta

zion

e Fi

ne

cons

ulta

zion

e Em

anaz

ione

de

finiti

va

Este

nsio

ne,

con

gli

oppo

rtun

i ad

atta

men

ti,

della

m

atri

ce

dei

cont

i de

lle

banc

he

agli

inte

rmed

iari

fina

nzia

ri

Nel

l'ott

ica

di r

idur

re g

li on

eri e

labo

rativ

i a c

aric

o de

gli i

nter

med

iari

e

di

rend

ere

più

effic

ient

e l'u

tiliz

zo

dei

dati

a fin

i di

an

alis

i, gl

i in

term

ed

iari

fin

an

zia

ri s

ara

nn

o t

en

uti

a p

rod

urr

e –

co

n g

li o

pp

ort

un

i

ad

att

am

en

ti,

in o

sse

qu

io a

l cr

ite

rio

di

pro

po

rzio

na

lità

– l

a m

atr

ice

de

i

con

ti d

ell

e b

an

che

(C

irco

lare

n.

27

2).

Ve

rre

bb

ero

pe

rta

nto

pre

vis

te

spe

cifi

che

in

form

azi

on

i d

ed

ica

te

a

pa

rtic

ola

ri

form

e

di

op

era

tiv

ità

(le

asi

ng

, fa

cto

rin

g,

ecc

.) i

n c

on

tin

uit

à c

on

qu

an

to s

eg

na

lato

da

ta

li

inte

rme

dia

ri.

Ne

l co

rso

d

ei

lav

ori

si

v

alu

terà

l’

est

en

sio

ne

d

el

pro

ge

tto

a

lle

seg

na

lazi

on

i d

ell

e S

IM e

de

lle

SG

R.

La d

eco

rre

nza

de

l p

rog

ett

o è

pre

vis

ta p

er

l’1

/1/2

01

3.

Si

pro

ced

erà

all

’an

ali

si d

i im

pa

tto

de

lla

re

go

lam

en

tazi

on

e;

il p

rog

ett

o

rie

ntr

a n

ell

a s

pe

rim

en

tazi

on

e d

ell

'an

ali

si d

'im

pa

tto

de

lla

no

rma

tiv

a

seg

na

leti

ca.

II

I tr

im.

20

12

IV

tri

m.

20

12

d

ic.

20

12

21

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

13

Des

criz

ione

Sc

aden

za

Iniz

io

cons

ulta

zion

e Fi

ne

cons

ulta

zion

e Em

anaz

ione

de

finiti

va

Nor

mat

iva

prud

enzi

ale

per

l'att

ività

di

ba

ncop

osta

L’is

tituz

ione

di

un p

atri

mon

io d

estin

ato

spec

iale

per

l'a

ttiv

ità d

i ba

ncop

osta

(a

rtic

olo

2,

com

ma

17-o

ctie

s e

segu

enti

del

d.l.

225/

2010

, co

nver

tito

con

l. 10

/201

1) r

ende

pos

sibi

le c

ompl

etar

e il

rela

tivo

quad

ro n

orm

ativ

o di

vig

ilanz

a co

n la

def

iniz

ione

deg

li is

titut

i pr

uden

zial

i (P

rim

o,

Seco

ndo

e Te

rzo

Pila

stro

, or

gani

zzaz

ione

e

gove

rno

soci

etar

io, e

cc.).

Il pr

oget

to, o

ltre

a da

re a

ttua

zion

e a

una

prec

isa

prev

isio

ne d

i leg

ge,

colm

ereb

be

una

lacu

na

rego

lam

enta

re,

assi

cure

rebb

e il

pres

idio

pa

trim

onia

le d

ei r

isch

i e a

ccre

scer

ebbe

l’ef

ficac

ia d

ella

sup

ervi

sion

e su

l ban

copo

sta.

Si p

roce

derà

all’

anal

isi d

i im

patt

o de

lla r

egol

amen

tazi

one.

III

trim

. 201

2 IV

trim

. 201

2 di

c. 2

012

22

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

2

Il co

nsol

idam

ento

del

qua

dro

norm

ativ

o su

lla tr

aspa

renz

a de

lle c

ondi

zion

i con

trat

tual

i e s

ulla

cor

rett

ezza

dei

rap

port

i con

la c

lient

ela

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

1 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

itiva

Revi

sion

e de

lle Is

truz

ioni

pe

r la

ri

leva

zion

e de

l Ta

sso

Effe

ttiv

o G

loba

le

Med

io (T

EGM

)

Gli

inte

rven

ti di

mag

gior

e ri

leva

nza

rigu

arde

rann

o i c

osti

rela

tivi a

lle

assi

cura

zion

i st

ipul

ate

in

conc

omita

nza

col

finan

ziam

ento

, le

op

eraz

ioni

di

ce

ssio

ne

di

cred

ito,

i co

mpe

nsi

di

med

iazi

one,

l’a

ggio

rnam

ento

de

gli

sche

mi

segn

alet

ici

in

cons

ider

azio

ne

dell’

evol

uzio

ne

del

mer

cato

(e

s.

sepa

razi

one

delle

op

eraz

ioni

di

le

asin

g im

mob

iliar

e a

tass

o fis

so d

a qu

elle

a t

asso

var

iabi

le),

gli

inte

ress

i di m

ora.

La

revi

sion

e te

rrà

cont

o de

ll’in

trod

uzio

ne

di

nuov

e tip

olog

ie

di

inte

rmed

iari

fina

nzia

ri (i

stitu

ti di

pag

amen

to c

he s

volg

ono

oper

azio

ni

di c

redi

to, s

ocie

tà d

i mic

rocr

edito

).

Si p

roce

derà

all’

anal

isi d

i im

patt

o de

lla r

egol

amen

tazi

one.

II

trim

. 201

2 III

trim

. 201

2 III

trim

. 201

2

23

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

2

Il co

nsol

idam

ento

del

qua

dro

norm

ativ

o su

lla tr

aspa

renz

a de

lle c

ondi

zion

i con

trat

tual

i e s

ulla

cor

rett

ezza

dei

rap

port

i con

la c

lient

ela

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to

2 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

itiva

Revi

sion

e de

lla d

isci

plin

a de

lla

Banc

a d’

Ital

ia

in

mat

eria

di

tr

aspa

renz

a de

lle

oper

azio

ni

e de

i se

rviz

i ba

ncar

i e

finan

ziar

i

Revi

sion

e de

lla d

isci

plin

a in

mat

eria

di

tras

pare

nza

per

tene

r co

nto

dei

più

rece

nti

inte

rven

ti le

gisl

ativ

i, de

lle r

ichi

este

ava

nzat

e da

lle

asso

ciaz

ioni

di c

ateg

oria

dei

con

sum

ator

i e d

egli

inte

rmed

iari

ban

cari

di

m

aggi

ore

fless

ibili

per

l’ade

mpi

men

to

di

talu

ni

obbl

ighi

di

tr

aspa

renz

a, d

elle

mod

ifich

e in

terv

enut

e ne

lla d

isci

plin

a eu

rope

a in

te

ma

di

TAEG

e

delle

lin

ee

guid

a ch

e ve

rran

no

eman

ate

dalla

Co

mm

issi

one

euro

pea.

Ulte

rior

i in

terv

enti

potr

anno

int

eres

sare

la

disc

iplin

a ap

plic

abile

ai

med

iato

ri

cred

itizi

(p

er

allin

earl

a a

quel

la

appl

icab

ile

agli

altr

i op

erat

ori)

e qu

ella

su

lle

com

unic

azio

ni

alla

cl

ient

ela

in

caso

di

ce

ssio

ne d

egli

spor

telli

.

Si

proc

eder

à al

l'agg

iorn

amen

to

delle

G

uide

de

lla

Banc

a d'

Ital

ia

rela

tive

ai s

ervi

zi b

anca

ri p

iù d

iffus

i (c

onto

cor

rent

e, m

utuo

) e

ad

emen

dam

enti

punt

uali

delle

dis

posi

zion

i. Q

uest

’ulti

ma

iniz

iativ

a, g

prog

ram

mat

a pe

r il

2011

, è s

tata

pos

ticip

ata

per

evita

re d

i eff

ettu

are

mod

ifich

e tr

oppo

freq

uent

i alle

dis

posi

zion

i di t

rasp

aren

za.

Si p

roce

derà

all’

anal

isi d

i im

patt

o de

lla r

egol

amen

tazi

one.

III

trim

. 201

2 III

trim

. 201

2 no

v. 2

012

24

COM

PLET

AM

ENTO

DI P

ROG

ETTI

201

1

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to 2

011

2 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

itiva

Eman

azio

ne

delle

di

spos

izio

ni d

i vi

gila

nza

in

conn

essi

one

con

il re

cepi

men

to

della

di

rett

iva

2007

/44/

CE

sull’

acqu

isiz

ione

di

pa

rtec

ipaz

ioni

qu

alifi

cate

in

banc

he e

im

pres

e di

inve

stim

ento

A s

egui

to d

elle

mod

ifich

e in

trod

otte

dal

d.lg

s. 2

1/20

10 n

el T

UB

e ne

l TU

F e

dell’

eman

azio

ne d

elle

dis

posi

zion

i da

part

e de

l CIC

R (d

ecre

to d

’urg

enza

del

27

lug

lio 2

011,

275

del

Min

istr

o de

ll’Ec

onom

ia e

del

le F

inan

ze),

è ne

cess

ario

pro

vved

ere

all’e

man

azio

ne d

ella

dis

cipl

ina

di c

ompe

tenz

a de

lla

Banc

a d’

Ital

ia i

n m

ater

ia d

i co

ntro

lli s

ugli

asse

tti

prop

riet

ari

di b

anch

e,

inte

rmed

iari

fin

anzi

ari,

istit

uti d

i pag

amen

to, i

stitu

ti di

mon

eta

elet

tron

ica,

SI

M, S

GR

e SI

CAV.

Si r

icor

da c

he g

ià p

rim

a de

ll’em

anaz

ione

del

d.lg

s. 2

1/20

10,

tenu

to c

onto

ch

e il

term

ine

per

il re

cepi

men

to d

ella

dir

ettiv

a (f

issa

to a

l 21

mar

zo 2

009)

er

a sc

adut

o, n

el m

aggi

o 20

09 la

Ban

ca d

'Ital

ia –

sec

ondo

un’

impo

staz

ione

co

ndiv

isa

con

il M

inis

tero

del

l’Eco

nom

ia e

del

le f

inan

ze –

ha

info

rmat

o il

mer

cato

del

car

atte

re s

elf-

exec

utin

g de

lla d

iret

tiva

e de

lla s

ua d

iret

ta

effic

acia

sui

pro

cedi

men

ti di

aut

oriz

zazi

one

all’a

cqui

sto

o va

riaz

ione

di

part

ecip

azio

ni q

ualif

icat

e in

ban

che

e im

pres

e di

inve

stim

ento

.

Sarà

anc

he p

redi

spos

ta l

a nu

ova

segn

alaz

ione

di

vigi

lanz

a A

RPA

(A

Rchi

vio

sugl

i Ass

etti

Prop

riet

ari).

Non

si p

roce

derà

all'

anal

isi d

i im

patt

o de

lla r

egol

amen

tazi

one

trat

tand

osi d

i re

cepi

men

to

di

norm

e so

vrao

rdin

ate

che

pres

enta

no

mar

gini

di

di

scre

zion

alità

rid

otti.

II

trim

. 201

2 III

trim

. 201

2 se

t. 2

012

25

COM

PLET

AM

ENTO

DI P

ROG

ETTI

201

1

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to 2

011

3 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

itiva

Eman

azio

ne

delle

di

spos

izio

ni d

i vi

gila

nza

in

conn

essi

one

con

il re

cepi

men

to

della

di

rett

iva

2009

/110

/CE

sugl

i is

titut

i di

m

onet

a el

ettr

onic

a

E’ s

tata

con

clus

a la

con

sulta

zion

e pu

bblic

a su

l do

cum

ento

del

la

Banc

a d’

Ital

ia c

he m

odifi

ca i

l re

gim

e di

vig

ilanz

a de

gli

istit

uti

di

mon

eta

elet

tron

ica,

co

ordi

nand

olo

con

la

nuov

a di

scip

lina

degl

i is

titut

i di

pa

gam

ento

. Il

docu

men

to

aggi

orna

le

di

spos

izio

ni

di

vigi

lanz

a in

mat

eria

di

auto

rizz

azio

ne,

attiv

ità e

serc

itabi

li e

regi

me

prud

enzi

ale.

Li

mita

te

mod

ifich

e ri

guar

dano

la

di

scip

lina

di

tras

pare

nza,

per

rec

epir

e le

dis

posi

zion

i de

lla d

iret

tiva

sul

rim

bors

o de

lla m

onet

a el

ettr

onic

a.

L’em

anaz

ione

def

initi

va d

elle

dis

posi

zion

i di c

ompe

tenz

a de

lla B

anca

d'

Ital

ia

è co

ndiz

iona

ta

all’e

man

azio

ne

del

decr

eto

legi

slat

ivo

di

mod

ifica

al T

UB

volto

a r

ecep

ire

la d

iret

tiva

a liv

ello

pri

mar

io.

26

COM

PLET

AM

ENTO

DI P

ROG

ETTI

201

1

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

proc

esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to 2

011

4 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

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Eman

azio

ne

defin

itiva

Eman

azio

ne

delle

di

spos

izio

ni d

i vi

gila

nza

in

conn

essi

one

con

il re

cepi

men

to

della

di

rett

iva

2009

/65/

CE i

n m

ater

ia

di

o.i.c

.r.

arm

oniz

zati

(UCI

TS IV

)

E’ s

tata

con

clus

a la

con

sulta

zion

e pu

bblic

a su

l do

cum

ento

del

la

Banc

a d’

Ital

ia c

he a

ggio

rna

il Re

gola

men

to i

n m

ater

ia d

i ge

stio

ne

colle

ttiv

a de

l ris

parm

io. A

nalo

ga c

onsu

ltazi

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è st

ata

conc

lusa

sul

le

mod

ifich

e da

app

orta

re a

l Re

gola

men

to c

ongi

unto

BI-C

ON

SOB

in

mat

eria

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orga

nizz

azio

ne d

egli

inte

rmed

iari

che

pre

stan

o se

rviz

i di

in

vest

imen

to o

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estio

ne c

olle

ttiv

a.

L’em

anaz

ione

def

initi

va d

elle

dis

posi

zion

i di c

ompe

tenz

a de

lla B

anca

è

cond

izio

nata

all’

appr

ovaz

ione

del

dec

reto

legi

slat

ivo

di m

odifi

ca d

el

TUF

volto

a r

ecep

ire

la d

iret

tiva

a liv

ello

pri

mar

io.

27

COM

PLET

AM

ENTO

DI P

ROG

ETTI

201

1

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

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esso

nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to 2

011

5 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

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Pred

ispo

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degl

i sc

hem

i se

gnal

etic

i su

i fid

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tti c

olle

gati

Il pr

oget

to m

ira

a co

mpl

etar

e la

nor

mat

iva

di v

igila

nza

sulle

“at

tività

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chio

ver

so s

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tti

colle

gati”

con

il

com

plem

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seg

nale

tico

nece

ssar

io a

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e di

mon

itora

re l

a co

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mità

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le b

anch

e e

dei

grup

pi b

anca

ri r

ispe

tto

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miti

qua

ntita

tivi p

er le

att

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isch

io e

, ev

entu

alm

ente

, con

rife

rim

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anc

he a

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roce

dure

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iber

ativ

e.

Gli

sche

mi

segn

alet

ici

sara

nno

adeg

uati

aggi

orna

ndo

la C

irco

lare

n.

155.

Si p

roce

derà

all’

anal

isi d

i im

patt

o de

lla r

egol

amen

tazi

one.

giu.

201

2 II

trim

. 201

2 II

trim

. 201

2 gi

u. 2

012

28

COM

PLET

AM

ENTO

DI P

ROG

ETTI

201

1

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

1

Il ra

ffor

zam

ento

del

le n

orm

e pr

uden

zial

i, in

un

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nor

mat

ivo

più

aper

to

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to 2

011

8 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

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Eman

azio

ne

defin

itiva

Revi

sion

e de

lla d

isci

plin

a pr

uden

zial

e de

i co

ntro

lli

inte

rni d

elle

ban

che

Revi

sion

e de

lle d

ispo

sizi

oni d

i vig

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a in

mat

eria

di o

rgan

izza

zion

e,

cont

rolli

in

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i e

sist

emi

info

rmat

ivi

per

rece

pire

di

vers

i pr

ovve

dim

enti

norm

ativ

i e c

hiar

imen

ti in

terp

reta

tivi i

nter

venu

ti ne

gli

ultim

i an

ni

ed

intr

odur

re

alcu

ni

adeg

uam

enti

in

rela

zion

e al

le

esig

enze

ris

cont

rate

nel

l’att

ività

di s

uper

visi

one.

Si p

roce

derà

all’

anal

isi d

i im

patt

o de

lla r

egol

amen

tazi

one.

II

trim

. 201

2 II

trim

. 201

2 se

t. 2

012

29

COM

PLET

AM

ENTO

DI P

ROG

ETTI

201

1

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

2

Il co

nsol

idam

ento

del

qua

dro

norm

ativ

o su

lla tr

aspa

renz

a de

lle c

ondi

zion

i con

trat

tual

i e s

ulla

cor

rett

ezza

dei

rap

port

i con

la c

lient

ela

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to 2

011

2 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

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Eman

azio

ne

defin

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Eman

azio

ne

del

prov

vedi

men

to

di

attu

azio

ne d

el d

.lgs.

23

1/07

in

m

ater

ia

di

adeg

uata

ver

ifica

ai

fini

della

di

scip

lina

antir

icic

lagg

io

Il d.

lgs.

23

1/07

at

trib

uisc

e al

la

Banc

a il

pote

re

di

eman

are

disp

osiz

ioni

di

attu

azio

ne i

n m

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i or

gani

zzaz

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e c

ontr

olli

inte

rni,

adeg

uata

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del

la c

lient

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e te

nuta

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l’Arc

hivi

o un

ico

info

rmat

ico.

In

adem

pim

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tali

prev

isio

ni,

sono

sta

ti em

anat

i, ri

spet

tivam

ente

ne

l di

cem

bre

2009

e

nel

mar

zo

2011

, il

prov

vedi

men

to c

once

rnen

te l

a te

nuta

del

l’AU

I e

le d

ispo

sizi

oni

in

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a di

org

aniz

zazi

one

e co

ntro

lli in

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i.

È in

fas

e di

con

clus

ione

la p

redi

spos

izio

ne d

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istr

uzio

ni in

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a di

ad

egua

ta v

erifi

ca d

ella

clie

ntel

a, r

edat

te s

ulla

bas

e de

ll’es

peri

enza

m

atur

ata

dall’

entr

ata

in v

igor

e de

l de

cret

o ed

em

ersa

anc

he d

ai

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atti

tenu

ti co

n gl

i int

erm

edia

ri.

Tenu

to

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o de

i ri

dott

i m

argi

ni

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disc

rezi

onal

ità

prev

isti

dalla

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rett

iva

non

si

prev

ede

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cond

urre

l’a

nalis

i di

im

patt

o de

lla

rego

lam

enta

zion

e.

fe

b. 2

012

mar

. 201

2 gi

u. 2

012

30

COM

PLET

AM

ENTO

DI P

ROG

ETTI

201

1

Obi

etti

vo s

trat

egic

o n.

2

Il co

nsol

idam

ento

del

qua

dro

norm

ativ

o su

lla tr

aspa

renz

a de

lle c

ondi

zion

i con

trat

tual

i e s

ulla

cor

rett

ezza

dei

rap

port

i con

la c

lient

ela

Fasi

e te

mpi

del

pro

cess

o di

em

anaz

ione

Pr

oget

to 2

011

4 D

escr

izio

ne

Scad

enza

In

izio

co

nsul

tazi

one

Fine

co

nsul

tazi

one

Eman

azio

ne

defin

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Att

uazi

one

della

rifo

rma

della

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scip

lina

degl

i in

term

edia

ri

finan

ziar

i, de

lle

soci

età

fiduc

iari

e,

di a

gent

i e m

edia

tori

La

cons

ulta

zion

e pu

bblic

a è

stat

a av

viat

a ne

l ge

nnai

o 20

12;

la

prop

osta

nor

mat

iva

è st

ata

acco

mpa

gnat

a da

ana

lisi d

i im

patt

o de

lla

rego

lam

enta

zion

e. T

utta

via,

l’em

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ione

def

initi

va d

ella

nor

mat

iva

di v

igila

nza

da p

arte

del

la B

anca

d’It

alia

pre

supp

one

l’app

rova

zion

e de

i dec

reti

min

iste

rial

i di c

ompe

tenz

a de

l MEF

.

I t

rim

. 201

2 I t

rim

. 201

2