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04/03/2016 lezione arte barbarica e carolingia - prof. Giulia Persico 1 Introduzione Contesto storico: Per alto-medioevo intendiamo quel periodo che va dalla caduta dell'impero romano d'occidente (476 d.C.) fino al 1000 circa. Tra il VI secolo e la fine del X individuiamo quelle forme d'arte corrispondente ai periodi dell'invasione dei Longobardi e dei Franchi. L'arte romanica che pian piano si andrà formando sarà il frutto tra arte romana, paleocristiana e bizantina.

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04/03/2016 lezione arte barbarica e carolingia - prof. Giulia Persico 1

Introduzione Contesto storico:● Per alto-medioevo intendiamo quel periodo che

va dalla caduta dell'impero romano d'occidente (476 d.C.) fino al 1000 circa.

● Tra il VI secolo e la fine del X individuiamo quelle forme d'arte corrispondente ai periodi dell'invasione dei Longobardi e dei Franchi.

● L'arte romanica che pian piano si andrà formando sarà il frutto tra arte romana, paleocristiana e bizantina.

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ARTE BARBARBICA● Intendiamo la produzione artistica e le forme che l'arte

assume presso i popoli nomadi, non romanizzati. ● Il termine barbarico deriva dal greco barbaros

(balbettante) riferendosi a quei popoli stranieri incapaci di parlare la lingua greca.

● Il carattere dell'arte barbarica fu essenzialmente decorativo. In quanto essendo popolazioni nomadi non concentravano le loro arti in elementi di grandi dimensioni o atti a rimanere in luoghi fissi, ma anzi svilupparono un'arte o artigianato che andavano principalmente dalla scultura del legno all'oreficeria.

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arti minori e arti maggioriFino ad oggi abbiamo principalmente visto ed esaminato opere di tipo architettonico, scultoreo, pittorico. L'arte barbarica invece ha come protagonista le arti minori, principalmente a causa della loro natura nomade. Da precisare che con il termine: minore non è indicata un'arte di minor valore, bensì un'arte di diversa tipologia.● Arti maggiori: architettura, scultura, pittura.● Arti minori: oreficeria, scultura lignea, miniatura,

decorazioni in genere.In particolare il colore, quindi la policromia e l'utilizzo dell'oro saranno protagonisti dell'arte minore barbarica, insieme alla caratteristica della “frantumazione” delle superfici decorative.

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Esempi di arti minori

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Es.1: le fibule ostrogote< Fibula ornitomorfa ostrogota. Oro e cloisonné, V sec. dal Tesoro di Domagnano (Italia settentrionale).

A forma di aquila stilizzata, ali scostate dal corpo e becco adunco, volta a destra è un elemento tipico delle donne gote in Italia.

Il corpo con al centro un motivo a croce entro calotta sferica è solcato da alveoli geometrici e ricca di pietre preziose: granati e lapislazzuli, anch'essi tagliati secondo le precise forme geometriche.

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I Longobardi● Subirono il fascino della tradizione classica del territorio

che stavano occupando.● Si dettero leggi scritte in latino e riconoscevano nella

chiesa cattolica, l'espressione del mondo classico.● Pittura, scultura, arti in genere trovò il riferimento nel

mondo classico e all'iconografia del potere imperiale, filtrati dalla tradizione decorativa, ornamentale e policroma barbarica.

● Caratteri tipici dell'arte longobarda: policromia, frantumazione delle superfici, interesse decorativo (forme vegetali e geometriche), interesse grafico (figure semplici, senza chiaroscuri) simboli o animali, horror vacui (tendenza a riempire tutto lo spazio a disposizione).

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Esempi dei caratteri tipicidell'arte longobarda.

policromia Frantumazione superfici

Interesse decorativo

Horror vacui

Interesse grafico Figure simboliche di animali

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Elementi caratteristici arte longobarda

Elementi provenienti da precedenti artie che confluiscono nell'arte longobarda:

● Arte classica: ovoli, dentelli, racemi

● Arte paleocristiana: pavoni, cervi

● Arte bizantina: iconografia● Arte orientale: mostri, leoni● Arte barbarica: draghi, aquile

Elementi arte orafa longobarda:

● Crocette, fibule, fermagli, collane con ciondoli, orecchini

● Uso pietre preziose e smalti● Decorazioni a filigrana,

alveoli e sfaccettature

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Es.2: il frontale di Agilulfo

Frontale di Agilulfo, 600 c.a., bronzo dorato, 30 cm, Firenze, Museo del Bargello.

Probabile guarnizione di un elmo, bronzo dorato lavorato a sbalzo. La scena si ispira ai rilievi della scultura tardo-imperiale. Agilulfo al centro in vista frontale, su un trono, verso il quale si stanno dirigendo di offerenti con corone regali, preceduti da vittorie alate, rappresentati simmetricamente. Personaggi rappresentati goffamente, fluttuanti a mezz'aria. È riportata una iscrizione in latino errato: Vict/uria (anziché Vict/oria).

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Facce divise in quadranti da una croce.

Smeraldi, granati, zaffiri cabochon, e perle sono posizionati secondo un preciso schema ornamentale simbolo della gloria del Cristo, motivo giù presente nell'arte paleocristiana, ravennate, bizantina.

Vedere power point specifico.

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Arte della Rinascenza Carolingia● Carlo Magno auspica all'ascesa della dignità imperiale, era

quindi per lui necessario abbandonare i panni di capo germanico itinerante e stabilizzarsi in un luogo che divenisse la capitale con palazzi di rappresentanza.

● Nel 789 sceglie Aquisgràna e costruisce il suo Palazzo: con Sala Regia per le udienze, cappella poligonale, bagni termali, scuderie. Il palazzo fu terminato nel 794.

● Era chiamato il Palazzo Laterano per le affinità con il palazzo papale esistente a Roma presso la Basilica di San Giovanni in Laterano.

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La Cappella di Palazzo (o Palatina)

Architetto Eude si Metz, edificata tra il 790 e l'805. Progettata secondo un modulo pari a un piede romano (29,64 cm). Presenta una caratteristica pianta centrale e ricorda la Basilica di San Vitale a Ravenna.