INTRODUZIONE
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INTRODUZIONE
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CAPITOLO 1
MODELLI NORMATIVI E POLITICA ECONOMICA
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1.1 INTRODUZIONE: La scienza economica
Politica economica: disciplina che ricerca regole di condotta per ottenere certi obiettivi contenuto normativo
ciò che dovrebbe essere
Economia politica: costruzione di schemi per spiegare i fenomeni
tratta il contenuto positivo ciò che è
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1.1 INTRODUZIONE
La politica economica può essere disciplina:
1. Teorica analisi economica normativa
2. Applicata riferita a problemi specifici (rimedi alla disoccupazione, inflazione, ambiente) e segue i vincoli imposti dalle istituzioni, dalle associazioni ecc.
3. Storica ricostruisce i programmi proposti dal sistema economico in un determinato periodo
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1.1 INTRODUZIONE
Gli elementi del Modello di politica economica:
1. Obiettivi (impatto sui costi e sui contenuti)− fissi − flessibili
2. Razionalità− illimitata, sostanziale− limitata, procedurale
3. Ideologia− esterna: legata al modello economico di riferimento− interna preferenze espresse nell’indicazione dell’obiettivo
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1.2 ILSIGNIFICATO DI POLITICA ECONOMICA E LA STRUTTURA DEL MODELLO DI POLITICA ECONOMICA
1.2.1 La definizione della politica economica
CLASSICA (L. Robbins – J. Bentham):Il corpo di principi dell’azione (agenda) o dell’inazione (non agenda) del governo rispetto all’attività economica Coinvolge la pubblica amministrazione Scelta tra intervento o lasciar fare al mercato
MODERNA (F. Caffè):Quella disciplina che ricerca le regole di condotta tendenti a influire sui fenomeni economici in vista di orientarli in senso desiderato Coinvolge la pubblica amministrazione e il soggetto economico privato Programmi di intervento: principi d’azione e regole di condotta
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Modello di economia politica
Modello normativo
Modello di politica
economica
Obiettivo
PARTE POSITIVA
PARTE NORMATIVA
1.2 ILSIGNIFICATO DI POLITICA ECONOMICA E LA STRUTTURA DEL MODELLO DI POLITICA ECONOMICA
1.2.2 Il modello standard di politica economica
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1.1. ModelloModello di spiegazione analitica di spiegazione analitica: il comportamento dei soggetti economici e gli elementi esterni sono NOTI
2. 2. Modello economico normativoModello economico normativo: gli elementi noti nel precedente modello rappresentano gli OBIETTIVI per questo
devono essere esplicitati secondo il sistema di preferenze
strategia dei policy maker, programma di politica economica
1.2 ILSIGNIFICATO DI POLITICA ECONOMICA E LA STRUTTURA DEL MODELLO DI POLITICA ECONOMICA
1.2.2 Il modello standard di politica economica
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• FISSI:
Valore da realizzare fissato numericamente
Trasmessi al policy maker tramite specifica e unica alternativa da realizzare
Limitata autonomia dei policy maker (alti costi)
• FLESSIBILI:
Fissati attraverso identificazione di una funzione obiettivo (di max o min) secondo le preferenze
Maggiore autonomia policy maker
Meno costoso e più adattabile a modifiche
1.2 ILSIGNIFICATO DI POLITICA ECONOMICA E LA STRUTTURA DEL MODELLO DI POLITICA ECONOMICA
1.2.3 Obiettivi fissi e obiettivi flessibili
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Esempio:
Supponiamo che gli Stati del mondo siano sei (a, b, c, d, e, f)
Decisore pubblico ordina al policy maker:
− obiettivo fisso (d): il policy maker dovrà costruire un programma specifico per
ottenere (d), se (d) non è raggiungibile il policy maker dovrà attendere altri ordini
costi e tempo elevati
− obiettivo flessibile (d): ordinamento di preferenze (d, a, c, e, b, f), il policy maker costruirà un programma per il raggiungimento di (d) ma se (d) non è più possibile si può mutare raggiungendo (a)
risparmio in termini di gestione e flessibilità
1.2 ILSIGNIFICATO DI POLITICA ECONOMICA E LA STRUTTURA DEL MODELLO DI POLITICA ECONOMICA
1.2.3 Obiettivi fissi e obiettivi flessibili
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L’ordine ricevuto dal policy maker può essere:
1. COMPLETO: specifica ogni possibile circostanza se obiettivo fisso o flessibile non varia
2. INCOMPLETO: non sono previste tutte le circostanze preferibile obiettivo flessibile (< costi di gestione)
Tesi diverse sulla “pari dignità” degli obiettivi fissi e flessibili
1.2 ILSIGNIFICATO DI POLITICA ECONOMICA E LA STRUTTURA DEL MODELLO DI POLITICA ECONOMICA
1.2.3 Obiettivi fissi e obiettivi flessibili
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1.3 L’IPOTESI DI RAZIONALITÀ IN POLITICA ECONOMICA1.3.1 La razionalità sostanziale e la razionalità limitata
RAZIONALITÀ ECONOMICA: visione teleologica dell’agire umano, strumenti ed azioni per raggiungimento di un fine
Capacità dell’uomo di pensare
RAGIONE RAZIONALITÀ
Oggettiva Soggettiva
- Valori universali
- Criteri validi per tutti
- Procedimento mentale che coordina i mezzi al fine
- Ordine determinato dagli interessi di un soggetto
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RAZIONALITÀ SOSTANZIALE
Detta anche sostantiva, illuminata, perfetta.
Risultati di una scelta dipendono dalla funzione di preferenza di un soggetto e dai limiti.
Ipotesi dei classici:
• uomo ha conoscenza degli aspetti rilevanti del sistema
• sistema di preferenze organizzato e stabile
• capacità di calcolo perfette che consentono di ottenere punto di massimo nella scala delle preferenze
Visione della scienza economica tradizionale o classica: ragione soggettiva e razionalità sostanziale
1.3 L’IPOTESI DI RAZIONALITÀ IN POLITICA ECONOMICA1.3.1 La razionalità sostanziale e la razionalità limitata
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RAZIONALITÀ LIMITATA (Simon)
Critiche alle ipotesi dei classici:
Limite alle capacità cognitive – informazioni limitate sulle alternative, incertezza
No evidenza empirica di fronte a problemi di difficile soluzione
Limite alla capacità di calcolo
Visione di Simon:
Ragione soggettiva e razionalità limitata
1.3 L’IPOTESI DI RAZIONALITÀ IN POLITICA ECONOMICA1.3.1 La razionalità sostanziale e la razionalità limitata
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Dalla capacità di scelta al processo di scelta.
Attività umana intesa come attività di ricerca intelligente del modo migliore per fare una scelta.
Agente economico ottimizza cioè massimizza il suo obiettivo sotto un vincolo.
Metodo di lavoro per il decisore pubblico.
1.3 L’IPOTESI DI RAZIONALITÀ IN POLITICA ECONOMICA1.3.2 La razionalità procedurale
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DECISORE PUBBLICO (Governo) OBIETTIVODetta gli obiettivi e seleziona il modello economico interpretativo
POLICY MAKER CONTROLLABILITÀResponsabile del modello di politica economica trasmesso
POLICY ADVISER PROGRAMMAesperto di analisi di calcolo per la soluzione tecnica del modello
Procedura razionale di problem solvingR
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1.3 L’IPOTESI DI RAZIONALITÀ IN POLITICA ECONOMICA1.3.2 La razionalità procedurale
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1.4 L’IDEOLOGIA ESTERNA: IL POSITIVISMO E IL PLURALISMO METODOLOGICO
1.4.1 Positivismo e pluralismo in economia
POSITIVISMOPOSITIVISMO PLURALISMOPLURALISMO
Il modello economico di riferimento influenza il programma. Teorie diverse in base a diverse letture della stessa realtà
• Legato al darwinismo
• Prevede proposizioni vere o false
• Si considerano solo le vere (accertate empiricamente)
• MAINSTREAM verità generale
• esalta aspetto storico
• Pluralismo teorico: presenza simultanea di più teorie
• Pluralismo metodologico: no modelli veri o falsi ma più regole fondamentali tra loro alternative
Economia scienza forte
Economia scienza debole
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Programma robusto
Positivismo
Pluralismo
programmi veri, migliorano nel tempo, eliminando gli errori
al mutare del modello di riferimento, quando ci sono maggiori probabilità di condivisione e di soddisfazione delle scelte della società
1.4 L’IDEOLOGIA ESTERNA: IL POSITIVISMO E IL PLURALISMO METODOLOGICO
1.4.1 Robustezza e pluralità dei programmi
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L’ideologia interna influenza il programma di politica economica, individuazione di ciò che si vorrebbe fosse obiettivi
Problema principale arrivare all’ordinamento delle preferenze degli individui
SOCIAL ORDERING
DIRETTO
Esterno, graduatoria segue principio ETICO
1.5 L’IDEOLOGIA INTERNA: ORDINAMENTO SOCIALE DIRETTO E INDIRETTO
1.5.1 Le valutazioni sociali, ordinamento diretto e indiretto
INDIRETTO
Preferenze individuali, in base all’utilità
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Società con ordinamento direttoSocietà con ordinamento diretto:: Preferenze indicate da gruppo sociale egemone nella collettività società elitariaPotere pubblico non è sensibile alle scelte del “popolo” quanto lo è verso gli interessi e i valori dell’elite.Ruolo dell’ideologia interna self evident
Società con ordinamento indirettoSocietà con ordinamento indiretto:: Sistema più complesso, bisogna aggregare le preferenze individuali, trasmettere l’obiettivo al policy maker tramite le istituzioni democratiche scelta democraticaPreferenze di ogni individuo espresse con il voto, social choice theory
scelta dittatorialePreferenze del solo dittatore
1.5 L’IDEOLOGIA INTERNA: ORDINAMENTO SOCIALE DIRETTO E INDIRETTO
1.5.2 L’ideologia interna nelle società elitarie e nelle società democratiche