Intervista del quotidiano il tempo di roma alla presidentessa dell'associazione vite sospese, avv....

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Intervista del quotidiano "Il Tempo" di Roma alla Presidentessa dell'Associazione Vite Sospese, Avv. Patrizia Trapella. 28 settembre 2014. «In Italia 27mila sono spariti nel nulla» L'associazione "Vite sospese": «Molti casi di suicidi o di anziani malati». Nel Lazio sono 6.580 Qualcuno è uscito per comprare le sigarette e non è più ritornato, qualcun altro ha preso un treno e ha fatto perdere le proprie tracce. Malati di Alzheimer, persone con problemi mentali o di tossicodipendenza e ragazzi fuggiti a causa di contesti familiari difficili. «Vite Sospese» si occupa quotidianamente delle persone scomparse e dei fenomeni sociali ad esso correlati: «Dai casi di suicidi a quelli relativi all’isolamento degli anziani- afferma l’avvocato Patrizia Trapella, presidente dell’associazione - Ci occupiamo anche dei casi dove possono essere riscontrate ipotesi di reato, come ad esempio la sottrazione di minore, l’omicidio o l’istigazione al suicidio». In Italia le persone scomparse sono circa 27.000. Come se la metà degli abitanti di Viterbo sparisse, come se i cittadini di Gaeta o di Sabaudia, a un tratto, facessero perdere le loro tracce. Si tratta di un esercito di «invisibili» che vive ai bordi delle nostre strade mentre nelle loro case i familiari sono distrutti dall’angoscia. È la regione Lazio, con 6.580 casi, a detenere il primato delle persone scomparse. «I numeri sono in costante aumento e i dati sono reperibili tramite le relazioni del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse» continua il legale. Dal 1974 ad oggi sono 9.534 le famiglie italiane che hanno denunciato la scomparsa di un loro parente,17.466 invece sono gli stranieri residenti nel Belpaese di cui nessuno sa più nulla. Più della metà dei «fantasmi» sono maggiorenni, in molti casi ultra sessantacinquenni. Un fenomeno in costante crescita riguarda invece i minori che ad oggi sono 11.615. «Le cause note di scomparsa

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Intervista del quotidiano "Il Tempo" di Roma alla Presidentessa dell'Associazione Vite Sospese, Avv. Patrizia Trapella. 28 settembre 2014.

«In Italia 27mila sono spariti nel nulla» L'associazione "Vite sospese": «Molti casi di suicidi o di anziani malati». Nel Lazio sono 6.580

Qualcuno è uscito per comprare le sigarette e non è più ritornato, qualcun altro ha preso un treno e ha fatto perdere le proprie tracce. Malati di Alzheimer, persone con problemi mentali o di tossicodipendenza e ragazzi fuggiti a causa di contesti familiari difficili. «Vite Sospese» si occupa quotidianamente delle persone scomparse e dei fenomeni sociali ad esso correlati: «Dai casi di suicidi a quelli relativi all’isolamento degli anziani- afferma l’avvocato Patrizia Trapella, presidente dell’associazione - Ci occupiamo anche dei casi dove possono essere riscontrate ipotesi di reato, come ad esempio la sottrazione di minore, l’omicidio o l’istigazione al suicidio». In Italia le persone scomparse sono circa 27.000. Come se la metà degli abitanti di Viterbo sparisse, come se i cittadini di Gaeta o di Sabaudia, a un tratto, facessero perdere le loro tracce. Si tratta di un esercito di «invisibili» che vive ai bordi delle nostre strade mentre nelle loro case i familiari sono distrutti dall’angoscia. È la regione Lazio, con 6.580 casi, a detenere il primato delle persone scomparse. «I numeri sono in costante aumento e i dati sono reperibili tramite le relazioni del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse» continua il legale. Dal 1974 ad oggi sono 9.534 le famiglie italiane che hanno denunciato la scomparsa di un loro parente,17.466 invece sono gli stranieri residenti nel Belpaese di cui nessuno sa più nulla. Più della metà dei «fantasmi» sono maggiorenni, in molti casi ultra sessantacinquenni. Un fenomeno in costante crescita riguarda invece i minori che ad oggi sono 11.615. «Le cause note di scomparsa riguardano l’allontanamento volontario e i disturbi psicologici, tra cui sono stati inseriti i malati di Alzheimer - spiega l’avvocato - Per quanto riguarda i minori, la causa più frequente di scomparsa è l’allontanamento dagli istituti. Questo riguarda soprattutto gli stranieri. Vi sono anche casi di allontanamento volontario o di sottrazione da parte di un coniuge». L'associazione lavora cercando anche di informare i cittadini: «Il prossimo 3 ottobre, a Roma, presso la sede dell’ex Parlamento, Palazzo Marini, abbiamo organizzato un seminario sul fenomeno - conclude l’avvocato - Molto ancora può essere fatto. Ad esempio bisogna relazionarsi con i familiari delle persone scomparse e usare un approccio multidisciplinare alla problematica».

http://www.iltempo.it/cronache/2014/09/28/in-italia-27mila-sono-spariti-nel-nulla-1.1318083

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