Intervista a don Osvaldo · degli stadi, dei treni, dei bar, delle scuole o anche del paese in cui...

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 1 http://parrocchiasanfrancesco.wordpress.com - [email protected] 3 - DICEMBRE 2014 In evidenza in questo numero: Ben trovato “DON” Intervista a don Osvaldo Speciale Scuola Media Un anno di progetti Testimonianze dal Centrafrica L’esperienza di Monica Carità e giustizia Camminare con i sandali altrui

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 1

http://parrocchiasanfrancesco.wordpress.com - [email protected]

n° 3 - DICEMBRE 2014

In evidenza in questo numero:

Ben trovato “DON”

Intervista a don Osvaldo

Speciale Scuola Media

Un anno di progetti

Testimonianze dal Centrafrica

L’esperienza di Monica

Carità e giustizia

Camminare con i sandali altrui

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2 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

VITA DI COMUNITÀ: 23 novembre 2014

Celebrato il sacramento della Confermazione

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 3

Quando osserviamo le persone,

giovani e adulte, del mondo che

ci circonda, quelle delle città,

degli stadi, dei treni, dei bar,

delle scuole o anche del paese

in cui viviamo, è facile avere l'impressione

che per tante di loro Gesù non sia più signi-

ficativo, che sia considerato lontano, sorpas-

sato, inutile, o che, insomma, non sia più un

punto di riferimento per la loro

vita. Se le cose stessero vera-

mente così la situazione, per me

cristiano, apparirebbe sconfor-

tante, come se il vangelo avesse

in buona parte fallito la sua mis-

sione nel mondo.

Ma so che non è così. So che

quelle persone, quei miei fratelli, non si so-

no allontanati da Cristo, non l’hanno rifiuta-

to, ma semplicemente non l’hanno mai co-

nosciuto, mai ancora incontrato. Certo, pro-

babilmente molti di loro hanno frequentato il

catechismo, hanno partecipato a delle messe,

hanno fatto religione a scuola, ma tutto que-

sto non significa ancora averlo incontrato,

aver capito chi è stato veramente Gesù di

Nazaret, quale rivoluzione ha portato sulla

terra e che fascino irresistibile può scaturire

dalla sua persona. Vorrei che questa scoper-

ta decisiva avvenisse per ognuno di loro,

vorrei che sperimentassero quel momento

straordinario in cui Dio si avvicina a una

creatura umana e le tocca il cuore per sem-

pre. È questo che voglio augurare a tutti gli

abitanti di San Francesco per il natale 2015.

Certo, qui l'iniziativa è di Dio, non nostra,

per questo Isaia pregava: “Se tu squarciassi i

cieli e scendessi!”. Qualche

cosa di utile, però, anche noi

possiamo farla: preparare il

terreno, favorire l’occasione,

essere dei buoni testimonial

del vangelo. Non da soli però,

qui c’è una legge precisa da

rispettare che si trova nel

vangelo di Giovanni: «Da

questo tutti sapranno che siete miei discepo-

li: se avete amore gli uni per gli altri». È

necessario essere uniti, e volersi bene vera-

mente, è questo l’unico segno convincente.

Allora quell'onda di vita che è partita il gior-

no del Natale giungerà anche qui, nel nostro

paese, tra le persone della nostra generazio-

ne.

Auguri di cuore a ciascuno di voi!

Padre Michele

“È necessario essere

uniti, e volersi bene

veramente, è questo

l’unico segno

convincente”

LA LETTERA DEL PARROCO:

Carissimi amici

Un’onda che arriva di Padre Michele

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4 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

CRISTIANI INFORMATI:

Il sostentamento del clero

M olti si domanda-

no come, econo-

micamente, vi-

vano i sacerdoti, che

“stipendio” abbiano. Al pro-

posito corrono le voci più diverse. Pro-

viamo a fare chiarezza.

Gli attuali circa 36.000 sacerdoti sono

sostenuti dalle offerte dei fedeli della pro-

pria parrocchia e dall’Istituto del sosten-

tamento del clero. La rimunerazione

mensile è in media di 900/1.000 €, in ba-

se al numero di anni. Ogni sacerdote do-

vrebbe poter contare almeno su 860 euro

per 12 mesi.

Solo per alcuni di loro questa cifra è co-

perta dalle offerte della propria comunità

o da eventuali stipendi da insegnante. Per

gli altri, invece, queste fonti non bastano

e si deve ricorrere alle offerte per il so-

stentamento.

Il contributo di ogni comunità parroc-

chiale è pari a € 0,0723 mensili per abi-

tante per il parroco; per il viceparroco il

50%. La nostra comunità versa ai sacer-

doti 521,00 € al mese (347,00+174,00

euro). A colmare la differenza interviene

l’Istituto centrale per il sostentamento del

Clero.

Dove prende i soldi l’ICSC? Dall’8 per

mille e dalle “erogazioni liberali” che i

fedeli possono fare all’Istituto stesso

(offerte che sono deducibili dal proprio

reddito complessivo, ai fini del calcolo

dell’Irpef e delle relative addizionali, fino

ad un massimo di 1.023,91 euro annui.

Per avere più informazioni si può pren-

dere il depliant in fondo alla chiesa o

andare sul sito:

www.insiemeaisacerdoti.it.

Lo “stipendio” dei sacerdoti di Padre Giacomo

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LETTERE AL PARROCO

Chi vuole può indirizzare le proprie doman-de a: Parrocchia San Francesco d’Assisi, via Roma 101, 10070 San Francesco al Campo (TO), oppure inviarle all’indirizzo e-mail: bollettinosanfrancesco@ gmail.com. Questione di costole Che cosa significa che la donna è nata dalla costola dell'uomo? Mio fratello dice che io sono meno importante di lui! (Arianna)

Mi dispiace per tuo fratello, ma credo che in questo caso non abbia ragione. Il racconto della costola è stato scritto proprio per sottolineare che la donna ha la stessa digni-tà dell'uomo. La costola infatti si trova al centro dell'uomo, non sulla testa o nei piedi. Se poi leggi sulla Genesi l'intero racconto, scoprirai che quando l'uomo dà il nome alla donna, le dà il suo stesso nome: Isha (in ebraico ish vuol dire uomo e isha donna), segno che lui e lei hanno esattamente la stessa importanza. C'è il Festeggiato? Come possiamo aiutare i nostri figli a vivere il Natale riscoprendo il suo vero significato? (Una mamma)

Il problema del Natale è questo: si fa una grande festa, ma senza il Festeggiato. Gran-

di pranzi, luci e regali, ma Gesù viene lasciato fuori dalla porta, non lo si prende in considerazione, non si mette in pratica la sua parola. La prima cosa da fare è spiegare ai propri figli che non dobbiamo cadere in questa assurdità. Poi ti suggerisco tre azioni per rimettere Gesù al centro della festa: 1. Durante l'avvento mettere da parte qualcosa per i poveri; non solo il superfluo ma qualcosa a cui rinunciamo veramente. 2. Partecipare alla messa di Natale col cuore in ascolto di cosa Dio mi voglia dire quel gior-no. 3. Non eccedere in dolci, pranzi e regali, ma mantenere uno stile di vita che dia più importanza alle persone che alle cose. Perdonare = dimenticare? Ad un incontro sul perdono, un sacerdote ha detto che perdonare non vuol dire di-menticare. Cosa ne pensi?

Penso che abbia ragione perché dimentica-re, nel senso di cancellare dalla memoria, non è possibile. Quando perdoniamo qual-cuno che ci ha fatto del male il ricordo dell'offesa subita rimane in noi, non scom-pare. Però non è più un ricordo che ci fa soffrire o che ci disturba, è come una ferita ormai guarita. È questo il bello del perdono: ci permette di guardare in un modo diverso agli avvenimenti dolorosi della nostra vita e di ritrovare la serenità interiore.

LA PARROCCHIA HA APERTO IL PROPRIO SITO INTERNET:

http://parrocchiasanfrancesco.wordpress.com

DOVE POTETE GIA’ TROVARE GLI ULTIMI BOLLETTINI PARROCCHIALI E ALTRE NOTIZIE UTILI. PRESTO SI ARRICCHIRA’ DI NUOVI CONTENUTI

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6 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

SEMPRE VICINI:

Intervista a don Osvaldo Maddaleno

E’ un po’ scomodo per noi

di San Francesco, recarci

alla “Consolata”, situata

com’è nel centro storico di

Torino e immersa nel traffi-

co. Però, adesso, lì c’è don Osvaldo e arri-

varci sembra persino più agevole. Dopo un

attimo di attesa nella sacrestia, ecco il

“Don”. Ha un bell’aspetto, calmo e rilassa-

to. Dopo i saluti, gli spieghiamo il duplice

scopo della nostra visita: rivederlo e poi

chiacchierare un po’ dei “bei tempi”, così

da raccogliere materiale per il bollettino.

Pian piano, torniamo a rivivere certe emo-

zioni di quei giorni….

“Prima di essere nominato parroco a San

Francesco, ero a Santa Giovanna d’Arco a

Torino, come vice parroco (anche se non mi

son mai sentito tale, per il rapporto fraterno

tra me e il parroco). In questa parrocchia ho

vissuto un’esperienza umana e divina ecce-

zionale, in una comunità viva dove sono

nate sette vocazioni diaconali ed era presen-

te un seminario parrocchiale per aspiranti

sacerdoti.

Il mio distacco da quella parrocchia quindi

mi è costato emotivamente tanto ( mi ricor-

do che nel viaggio verso San Francesco ho

sempre pianto) perché lasciavo un’esperien-

za molto positiva per andare incontro ad

un’altra, nuova e difficile. I giorni preceden-

ti l’ingresso, avevo incontrato Don Allora

per vedere l’alloggio, attrezzarmi, portarmi

il letto e mi aveva colpito la povertà della

casa parrocchiale: non c’erano servizi igieni-

ci nell’alloggio e mancavano tante altre cose

di prima necessità. Inoltre sapevo di trovare

una parrocchia “ferma”; il parroco ormai

molto anziano non si era adeguato alle pro-

poste innovatrici del concilio. Per questo

Ben trovato “DON” Intervista a cura di Valeria e Rino

Pellegrinaggio da San Francesco a Belmonte

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motivo, l’8 marzo 1981, decisi di iniziare la

mia missione a San Francesco con una cam-

minata da Sant’Anna alla chiesa, dove venni

accompagnato da tanta gente di Torino e di

San Francesco e dalla Banda musicale, per

far capire fin dall’inizio, che la vita cristiana

è un cammino verso Gesù che si è definito

“La VIA”, quindi è segno che noi dobbiamo

percorrere quella via, la “VERITA’” che

non è un concetto statico e la

“VITA” che è qualcosa che cre-

sce.

Ed in tutti gli anni che sono rima-

sto a San Francesco ho cercato di

centrare la vita della comunità

parrocchiale non tanto sul culto,

sui sacramenti ma , sulla Parola

di Dio.

A questo proposito mi ricordo un

simpatico aneddoto che ha per

protagonista Don Allora: Egli,

dopo aver lasciato San Francesco,

si era trasferito in una parrocchia

a Cuorgné. Una domenica venne

a trovarmi e mi disse: “Sono

venuto a vedere un po’ come

spieghi la parola di Dio, perché

la gente mi dice che Don Osvaldo ce l’ha

con la parola di Dio”. Si fermò a messa e

ascoltò con attenzione l’omelia. Dopo mi

disse: “Ho capito come sono le omelie in-

centrate sulla Parola di Dio! Anch’io quando

arrivai a San Francesco provai a spiegare il

Vangelo, ma tutti dormivano, anche le suore

lì nel primo banco, allora pensai che era me-

glio che raccontassi fatterelli e barzellette,

così stavano svegli”.

Don Allora ha avuto una grande dote: era

una persona allegra e disponibile, e la gioia

è una caratteristica del Vangelo. Lui non

faceva incontri sul Vangelo ma era allegro,

vedeva il positivo, non si faceva problemi

Con la sua giovialità ha arato il terreno, ha

fatto sì che fosse preparato per ricevere la

Parola di Dio. Perciò, per me , diffondere la

Parola è stato facile. C’era il disagio di vive-

re in una casa parrocchiale scomoda e disa-

strata, ma no l’ho fatto pesare alla gente.

Adagio, adagio ho fatto fare i lavori per ave-

re una sistemazione decorosa. Mi ricordo

che una delle prime notti che ho dormito a

San Francesco, ho sentito dei rumorini so-

spetti vicino la mio letto: ho acceso la luce e

ho visto (che impressione) un topolino che

La posa della “prima pietra” per la ristrutturazione della scuola materna - oratorio

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8 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

passeggiava sul risvolto del lenzuolo!

Fin dai primi tempi molti parrocchiani han-

no cominciato a gustare la Parola di Dio,

grazie anche agli incontri set-

timanali sul Vangelo che te-

nevo ogni martedì e mi hanno

chiesto di procurare loro la

Bibbia. Anche i ragazzi che

partecipavano al gruppo gio-

vani portavano sempre la Bib-

bia e a volte venivano fatti

oggetto di derisione da parte

di compagni che non frequentavano la Chie-

sa. Intanto, intorno alla Parola di Dio, pian

piano si veniva a formare la comunità.

Io ero molto attento alle iniziative del vesco-

vo e cercavo di tenere unita la parrocchia

alla diocesi. Ad esempio, come sono nati i

gruppi famiglia? Non sono

nati per mia iniziativa, ma

perché il cardinale Ballestre-

ro aveva dato questo pro-

gramma diocesano:

“Evangelizzare le case e le

strade”: Quindi non doveva-

mo trovarci solamente in

chiesa, ma anche nelle case.

Ecco quindi l’idea di forma-

re i “gruppi famiglia” che si riuniscono in-

torno alla Parola di Dio e fanno Chiesa nella

case, perché la famiglia è piccola chiesa do-

mestica. Sempre seguendo l’invito del Ve-

scovo abbiamo fatto l’esperienza del cate-

chismo nelle case dei catechisti. Per costrui-

re relazioni nella comunità avevo pensato e

realizzato la “festa dello stare insieme” per-

ché era importante creare rapporti per supe-

rare l’individualismo.

Padre Ballestrero mi aveva detto: “Non fare

il Consiglio Pastorale finché non c’è spirito

di comunità, non metterti dei limiti di tem-

po”. Ora ritenevo giunto il momento.

Il primo Consiglio Pastorale Parrocchiale

l’abbiamo eletto dopo una giornata di ritiro

all’asilo in cui abbiamo riflettuto , meditato

e pregato per avere la consapevolezza di

scegliere persone adatte, motivate da un

grande spirito di servizio.

Nella comunità di San Francesco c’era un

prete, un diacono, c’erano le suore, dei bravi

laici ma non c’era una testimonianza religio-

SEMPRE VICINI:

Intervista a don Osvaldo Maddaleno

… la domenica andavo

a mangiare un po’ di

qua e un po’ di là nelle

varie famiglie. Mi ricor-

do ancora a memoria

quasi tutte le persone ed

i loro nomi.

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 9

sa maschile. Io pregavo il Signore che ci mandasse dei religiosi per completare la testimo-

nianza di Chiesa. E il Signore ci ha mandato i “ Somaschi”. Con la comunità dei ragazzi,

loro, che facevano famiglia con chi non aveva famiglia, hanno aiutato la parrocchia a diven-

tare famiglia. La domenica infatti questi ragazzi venivano ospitati nelle case della paese e le

famiglie si aprivano all’accoglienza.

Un’occasione per me importante per conoscere tutte le famiglie di San Francesco è stata le

benedizione delle case nel periodo pasquale. E’ stata un’esperienza unica che non ho più

fatto nelle altre parrocchie. Sono stato 11 anni e mezzo a San Francesco e sono stato 12 vol-

te in tutte le case. Questo rapporto con tutti ha fatto sì che mi sentissi a casa, ovunque nel

paese, perché sono stato accolto in tutte le case, anche dai lontani, perché non c’era un rap-

porto da parroco a parrocchiano, ma un rapporto fraterno, mi sentivo in famiglia.

Ho citato prima la “giornata dello stare insieme”, ma anche la sottoscrizione per pagare i

lavori dell’asilo è stata una grande dimostrazione di quanto la gente di San Francesco si sen-

tisse coinvolta nella realizzazione di quest’opera e quanto fosse generosa.

La domenica andavo a mangiare un po’ di qua e un po’ di là nelle varie famiglie. Mi ricordo

ancora a memoria quasi tutte le persone ed i loro nomi. Io desideravo proprio che San Fran-

cesco diventasse una Chiesa viva e devo dire che ho lasciato una Chiesa viva. Barriere non

ce n’erano, si trattavano bene tutti. Le tensioni politiche esistevano, ma erano stemperate.

Io ho un profondo senso di gratitudine per San Francesco, penso di aver fatto la mia parte e

a San Francesco ho imparato tanto. I rapporto umani e fraterni li ho imparati lì. Ancora

adesso quando vedo una persona di San Francesco sento la mia famiglia.

Se posso ancora lasciarvi un messaggio voglio ricordarvi che la Chiesa è famiglia, ma una

famiglia aperta verso tutti, in uscita, come dice Papa Francesco. Insieme abbiamo imparato a

fare Chiesa sul territorio e il mio augurio è che continuiate ad essere una comunità viva che

non sola frequenta la Chiesa, ma fa

Chiesa in mezzo alla gente…”

Processione festa patronale 1986

Accidenti, il tempo è volato, ci accor-

giamo che è prossima l’ora in cui Don

Osvaldo celebrerà la messa giornaliera.

Prima di scambiarci l’arrivederci a

presto chiediamo: “Cosa possiamo dire

ai sanfranceschesi? Che stai bene?, che

sei contento?”. La risposta ci coglie di

sorpresa: “No, non scrivete che sono

contento…, scrivete che sono felice!”

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10 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

GENERAZIONI A CONFRONTO:

Il Natale di oggi

Il Natale di Gioele…e della nonna Intervista doppia a Gioele e alla sua Nonna A cura di Cinzia ed Erika

Gioele, cosa rappresenta per te il Natale?

Per me il Natale è il momento più bello

dell'anno, anche perché il giorno dopo è il

mio compleanno. Mi preparo a questa festa

molto prima e addobbo anche camera mia

in anticipo.

Fai il presepe?

Mi piace molto pensare alla preparazione

del presepe. Ogni anno il mio deve avere

qualcosa di nuovo: può essere una statuina,

una casetta … Il presepe è fatto tutto arti-

gianalmente da me: dalle luci, alle casette,

al paesaggio.

Il paesaggio del mio presepe cambia ogni

anno, ma l'aspetto a cui faccio più attenzio-

ne è l'angolo della Sacra famiglia.

Cosa ti piace di più del periodo natali-

zio?

Quello che preferisco del perio-

do natalizio è l'attesa, i preparati-

vi, l'atmosfera. Anche perché il

giorno di Natale passa in fretta.

A me piace molto aiutare a pre-

parare il Presepe dell'associazio-

ne Avis del paese, trascorro

spesso le serate con mio papà

mentre lo allestiscono.

Quali tradizioni ci sono nella

tua famiglia per il Natale?

Fin da quando ero piccolo, la

mattina di Natale vado personalmente a

fare gli auguri a casa dei miei parenti.

Quando ero bambino, Babbo Natale lascia-

va un dono per me in ogni casa.

Un'altra tradizione della mia famiglia è

quella di partecipare alla Messa di mezza-

notte la vigilia di Natale.

Mi racconti del pranzo di Natale?

Non c'è un menù particolare per il pranzo

di Natale nella mia famiglia, ma devo dire

che la tavola è sempre molto ricca. La cosa

più bella del pranzo di Natale, per me, è

che in quel giorno la mia famiglia è tutta

riunita.

Mi piace molto festeggiare il Natale come

vi ho scritto, perché anche se sono cresciu-

to, mi fa tornare ogni anno un po' bambino.

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 11

Come si festeggiava il Natale quando eri

piccola? Quali erano i preparativi nei

giorni precedenti?

Quando ero piccola non si faceva l'albero di

Natale ma solo il presepe. Le statuine erano

in legno, ne ho ancora qualcuna in soffitta.

Le faceva mio papà.

Noi bambini andavamo a raccogliere il mu-

schio nel bosco, era divertente e quando lo

appoggiavamo sul presepe sapeva ancora di

bosco.

Aspettavo la Novena di Natale perché tutti i

giorni mi recavo con le mie amiche a piedi

in chiesa e per la strada giocavamo, ci diver-

tivamo con la neve.

Le vie non erano illuminate come adesso.

Con ansia aspettavo la vigilia per andare a

Messa di mezzanotte con i miei genitori e al

ritorno mangiavamo un fetta di panettone.

Poi andavo a dormire, aspettando il mattino

per vedere i doni portati da Gesù Bambino

(perché allora i regali ai bam-

bini non li portava Babbo Na-

tale).

Il giorno di Natale non si anda-

va più a Messa. Ci svegliava-

mo e aprivamo i doni. Non c'è

n'erano tanti ma forse eravamo

più contenti di adesso.

Quali regali si ricevevano?

I regali erano mandarini, ara-

chidi e qualche giocattolo in

legno. Per esempio mi ricordo

un carretto in legno: era tal-

mente grande che io e i miei

fratelli lo facevamo trainare dal nostro cane

che ci portava a passeggio a turno, mentre

gli altri correvano dietro.

Io ho sempre desiderato una bambola ma

non è mai arrivata.

I regali si facevano solo ai bambini o an-

che agli adulti?

Agli adulti non si facevano i regali e nean-

che i biglietti di auguri, come fanno adesso i

bambini a scuola per i loro genitori.

Com'era il pranzo di Natale? C'era qual-

che piatto tipico?

Aiutavo la mia mamma a preparare la tavo-

la; si metteva la tovaglia migliore.

Il pranzo di Natale si faceva tutti insieme

con i parenti e si mangiavano gli agnolotti

fatti in casa dalla mia mamma.

Io ho perso il papà quando ero piccola e da

allora la mamma ha fatto tanti sacrifici per i

suoi figli. Però il giorno di Natale, pur es-

sendo molto poveri, mia mamma invitava al

pranzo un vicino di casa, che era solo, per

festeggiare insieme. Faceva questo anche

perché questa persona occupasse il posto di

mio papà a tavola, perché non rimanesse

vuoto.

Quali sono le differenze tra il Natale di

ieri e quello di oggi?

Non si assomigliano molto il Natale di quan-

do ero bambina e quello di oggi.

All'epoca per noi il Natale era la festa reli-

giosa di Gesù che nasceva, adesso, secondo

me, gli addobbi, le luci e il consumismo ri-

schiamo di far mettere la festa religiosa in

secondo piano.

GENERAZIONI A CONFRONTO:

Il Natale di ieri

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12 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

SPECIALE SCUOLA:

Un anno di progetti per i nostri ragazzi

Nell’anno scolastico 2011-12 la Scuola Me-

dia “Costa”, in collaborazione con il Comu-

ne di San Francesco al Campo, ha dato vita

al Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR),

organo di rappresentanza dei ragazzi della

Scuola Media, in parallelo all'amministra-

zione comunale degli adulti. Il CCR prevede

elezioni, cui sono chiamati a partecipare tutti

i ragazzi della scuola, da tenersi ogni due

anni. Attualmente ha come Sindaco Jacopo

Cesaretti e come Vicesindaco Davide Tasso-

ne.

Il CCR, insieme con il Comune di San Fran-

cesco al Campo, propone una serie di inizia-

tive invernali ed estive per i ragazzi della

Scuola Media "Costa”.

Per il periodo invernale, da novembre a mar-

zo, il Cinema del CCR, con proiezioni setti-

manali il venerdì pomeriggio (h 14,30) nella

Biblioteca Comunale. Le prime tre proiezio-

ni sono già state programmate.

Per il periodo estivo, il Parco di via Roma

rimesso in sicurezza. Da aprile a giugno e

poi a settembre-ottobre (per quanto riguarda

l'uso di reti e racchette da tennis e pallone da

pallavolo forniti dalla scuola), anche i mesi

di luglio ed agosto per quanto riguarda l'uso

del Parco senza le attrezzature fornite della

scuola.

Le iniziative vanno incontro ad una precisa

esigenza dei ragazzi del paese di avere mo-

menti di socializzazione ed incontro con i

pari, in luoghi strutturati e controllati.

Il Comune si è impegnato a comprare per i

ragazzi un televisore provvisto di chiavetta

USB, per le proiezioni, da lasciare nella Bi-

blioteca, a loro disposizione.

Sempre nell'ambito delle iniziative di colla-

borazione CCR-Comune va segnalato l'av-

vio, il 20/11, per il secondo anno, del pro-

getto “A scuola di Teatro”. L'iniziativa, ri-

proposta dato il successo della scorsa edizio-

ne, ha nuovamente suscitato grande interesse

fra i ragazzi e gli iscritti sono stati numerosi.

Nell'ambito della Legalità, la Scuola Costa

ripropone, sulle classi II, per il quarto anno

consecutivo, il progetto “La Nave della Le-

galità”, con la partecipazione al Concorso

Nazionale indetto dal Ministero della Pub-

blica Istruzione in collaborazione con l'As-

sociazione Giovanni e Francesca Falcone.

Il progetto prevede un percorso, della durata

di un a.s., sulla Legalità ed in particolare sul

problema della mafia in Italia, con speciale

attenzione alle figure dei molti Magistrati,

Politici, Parroci, Imprenditori e quanti altri

hanno dato la loro vita per promuovere la

Legalità in Italia.

Oltre alle lezioni in classe, il progetto preve-

de la partecipazione dei ragazzi della scuola

(tutta la scuola, non solo le classi II) ad alcu-

ni eventi: la vendita del calendario della Le-

galità, prevista per domenica 21/12 nei due

punti CRAI e Parrocchia di San Francesco;

la partecipazione allo spettacolo sulla Lega-

lità promosso ogni anno dal Comune di Bor-

Pomeriggi a San Francesco di Ivana Battistini

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 13

garo, al quale la scuola é regolarmente invitata; la giornata dell'Impegno e del Ricordo, il

21/3, promossa da Libera, nel corso della quale vengono chiamati ad alta voce i nomi di tutti

i morti innocenti per mafia; la commemorazione del 23/5 per le vie di San Francesco, una

consuetudine ormai, cui partecipano anche gli ex allievi della scuola “Costa”.

Come ormai d'abitudine, le classi I, a partire dal mese di febbraio 2015, dipingeranno la loro

maglietta della Legalità, da sfoggiare nel corso delle varie iniziative cui prenderanno parte.

Grazie alla consueta collaborazione con il Comune, lo scorso a.s. é stato possibile piantare,

nella piazza antistante la scalinata della chiesa, la magnolia di Falcone di San Francesco,

essa si ispira all''albero di Falcone, che a Palermo é ormai diventato il simbolo della lotta

alla mafia. Quest'a.s. verrà apposta la targa commemorativa, in occasione del 23/5, che ri-

cordi alla cittadinanza il sacrificio di Falcone e Borsellino.

Per quanto riguarda le iniziative per promuovere atteggiamenti di vita salutari, il CCR ha

proposto di introdurre nella scuola di-

stributori di frutta e verdura fresche

(per lo spuntino di metà mattinata) e

distributori di acqua.

Per quanto riguarda i temi etici, la

scuola é stata sensibilizzata alla giorna-

ta contro la violenza sulle donne ed il

giorno 25/11 verranno distribuiti i fioc-

chi bianchi, simbolo dell'impegno di

ciascuno a prevenire tale barbarie, da-

vanti all'entrata. In particolare le classi

II e III sono state avviate ad un percor-

so di approfondimento e sensibilizza-

zione su temi quale la Shoah, il razzi-

smo, il valore dell'educazione, la pre-

venzione delle dipendenze.

Sulle classi II é stato avviato un proget-

to di Cinema e Legalità che prevede la

visione di alcuni film significativi che

permettano una riflessione sulla Legali-

tà, in senso lato, con discussioni su te-

mi di attualità ed approfondimenti su

figure rilevanti in tale ambito.

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14 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

Ci HA LASCIATI A 77 ANNI:

Ha aiutato la nostra comunità a crescere

Padre Alvaro ha aiutato Don Allora nella Parrocchia

di San Francesco negli anni ’70 per le S. Messe e le

confessioni. Spero che molti non più giovani lo ri-

cordino e siano riconoscenti di questo suo

“passaggio missionario”. Insieme a Suor Adelia,

soprannominata allora la Suora Beat, ha iniziato gli

incontri di Bibbia nelle case. Ricordo che il sabato si

stava fino a tarda ora, un po’ da una famiglia, un po’

da un’altra a parlare del Vangelo, della sua attualiz-

zazione nella vita di ogni giorno, dell’annuncio rivo-

luzionario di Amore da incarnare e portare a tutti.

Padre Alvaro era un entusiasta della svolta della

Chiesa dopo il Concilio e la sua passione era conta-

giosa. Il suo eloquio era dotto, con spunti storici interessanti, ma sapeva essere semplice,

alla nostra portata. Per me fu veramente una scoperta affascinante e trainante, una sorpresa.

Ringrazio il Signore per aver incontrato questo missionario, ora da lassù aiuti ancora San

Francesco al campo a percorrere la via evangelica così bella, alla sequela di Gesù.

In ricordo di Padre Alvaro di Rosa Maria

P. Alvaro Ciaberria M.S. aveva una forte

personalità, formatasi nella famiglia d’origi-

ne ma sviluppatasi poi nella sua “famiglia

acquisita”, i Missionari della Madonna de

La Salette.

Nato nel ‘37, entrato, ragazzino, nella Scuo-

la Apostolica di Salmata di Nocera Umbra

(PG), è diventato Religioso nel ‘54 e Sacer-

dote nel ‘62.

Ha svolto poi il suo ministero in varie comu-

nità: Roma, Perugia, Napoli, Torino.

In quest'ultima aveva responsabilità a livello

comunitario e locale, ma il suo impegno pri-

mario era la diffusione della devozione alla

Madonna e del Messaggio che ci ha lasciato

nella sua Apparizione a La Salette. Da un

paio d’anni si era trasferito nella comunità di

Salmata. Disponibile nell'attività pastorale,

si dedicava a vari servizi, ma principalmente

della parrocchia e del Santuario di Salmata.

Uno dei suoi impegni, finalizzato anche alla

salute fisica, era la cura dell'ambiente: aiuo-

le, piante e fiori del giardino e del Santuario

di Salmata. Chi lo frequentava non poteva

non notare la continua trasformazione

dell'ambiente che lo circondava! Dedicava

molto tempo anche allo studio e alla lettura,

non solo di opere religiose, ma anche di libri

e di opuscoli storici. Possedeva una cultura

invidiabile!

Ultimamente la malattia gli aveva impedito

anche questa sua dedizione, ma non di met-

tere a frutto le cognizioni acquisite nella sua

lunga esperienza.

P. Alvaro rimane nei nostri ricordi come una

persona e un sacerdote costantemente impe-

gnato nel proprio dovere e nella diffusione

di ciò in cui credeva.

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 15

HANNO RICEVUTO

LA CRESIMA

Aimone Mariota Davide, Am-moniaci Marco, Balasso Ma-nuel, Ballesio Gioele, Bru-sconi Marta, Cabodi Chiara, Capalti Alessio, Caridi Chia-ra, Ciccaldo Beatrice, Conti-nanza Paolo, Dalmasso Fe-derica, Demare Rebecca, Fa-brizio Samuele, Falduto Alessia, Fenoglio Chiara, Flu-ca Andrea, Gaido Stefano, Gaudiosi Alessia, Ginanne-schi Gioele, Lattuca Daniele,

Martinetto Ilaria, Martinetto Matilde, Oricco Andrea, Pe-rito Elena, Perona Luca, Pos-sio Davide, Quaranta Simo-ne, Regaldo Martina, Sainato Ilaria, Scaglia Milena, Si-meone Francesco, Tardivo Lorenzo, Tassone Davide, Tassone Marco

8 novembre: TUTTI IN DUOMO

I Cresimandi incontrano il Vescovo

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16 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

SPECIALE SCUOLA:

Un anno di progetti per i nostri ragazzi

Scuola in musica di Ivana Battistini

Il Corso ad indirizzo musicale, attivo presso

la Scuola “Mario Costa” ormai da parecchi

anni e strutturato su due sezioni, è frequenta-

to da circa 75 ragazzi suddivisi nelle quattro

classi di strumento: chitarra, percussioni,

pianoforte e saxofono.

Oltre a quanto previsto dai programmi mini-

steriali, anche per l’anno scolastico in corso

è stato proposto il progetto Orchestraperta.

La risposta da parte delle famiglie e dei ra-

gazzi è stata positiva e alle lezioni partecipa-

no una ventina di strumentisti. L’attività si

rivolge agli ex allievi che intendono conti-

nuare il loro percorso strumentale con un’at-

tività di musica d’insieme e ad alcuni tra i

migliori allievi attualmente iscritti presso la

Scuola “Costa”. Il progetto Orchestraperta

offre, oltre all’approfondimento musicale,

anche un’occasione di confronto e di socia-

lizzazione che i ragazzi e le loro famiglie

dimostrano di gradire.

Le occasioni per fare musica insieme ai

compagni e a coetanei iscritti presso altre

scuole sono importanti; per questo la Scuola

“Costa” partecipa ogni anno, coinvolgendo i

migliori strumentisti delle classi terze, alle

attività dell’Orchestra Interprovinciale

OMT-MIRè, che raduna i migliori allievi

delle Scuole ad indirizzo musicale di Torino

e Provincia. I ragazzi coinvolti partecipano

alle prove dell’Orchestra organizzate duran-

te tutto l’anno scolastico per poi proporre al

pubblico il repertorio studiato in occasione

dei concerti finali presso il Conservatorio

“G. Verdi” di Torino e in altre sedi di volta

in volta diverse (Salone del libro, Pinerolo,

Trofarello, Rivarolo).

Sempre nell’ambito della musica d’insieme,

quest’anno la Scuola “Costa” ha partecipato

al Progetto Fiarì proposto dall’omonimo

Ensemble. Si tratta anche qui di un’attività

di musica d’insieme ma dedicata alle musi-

che contemporanee. I giovani strumentisti

hanno partecipato ad un workshop con i mu-

sicisti professionisti dell’Ensemble Fiarì,

concentrandosi sulle caratteristiche sonore e

ritmiche dei brani in programma eseguiti a

fine novembre al Teatro Vittoria di Torino.

Tutti i ragazzi avranno modo di mettere in

campo i risultati del loro impegno musicale

durante il consueto Concerto di Natale che si

terrà presso la Palestra Comunale venerdì

19 dicembre alle ore 17.30. Nella stessa

giornata, al mattino, alcuni allievi terranno

un Concerto riservato agli alunni della Scuo-

la Primaria “Italo Calvino”. Il concerto sarà

un momento importante del percorso che i

Docenti della Scuola “Costa”, in collabora-

zione con le insegnanti della Scuola Prima-

ria “Calvino”, stanno svolgendo con gli

alunni delle classi quinte. Si tratta di una

serie di lezioni-prova tenute dai Docenti di

strumento, per presentare le attività dell’In-

dirizzo Musicale, dando l’opportunità ai

bimbi di ascoltare, conoscere e provare i

quattro strumenti proposti dal Corso.

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 17

ORATORIO:

NOI CI SIAMO!!!

Appuntamento in oratorio

tutte le domeniche

dalle 14,30 alle 17,00

Vi aspettiamo!

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18 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

ANNIVERSARI MATRIMONIO 2014

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 19

ANNIVERSARI MATRIMONIO 2014

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20 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

La fatica da sola non basta:

16 novembre: un giorno per ringraziare Festa dei Coltivatori di San Francesco al Campo

INCONTRI DI PREPARAZIONE

AL MATRIMONIO 2015

Coloro che hanno intenzione di sposarsi nel

2015 sono invitati a contattare la Parrocchia

per l’iscrizione al prossimo ciclo di incontri

in preparazione del matrimonio che inizierà domenica 1 febbraio.

VITA DI COMUNITA’ - APPUNTAMENTI

S. NATALE 2014

Noi animatori dell’Oratorio vi aspettiamo il 24 dicembre alle 22,45 in Chiesa per prepararci insieme alla messa di mezzanotte con una ri-flessione preparata da noi.

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 21

Per i cristiani la carità è una parola d’ordine.

Il periodo di crisi economica che il Paese

soffre ci induce a riflettere sulla valenza che

alcuni termini come solidarietà, carità, giu-

stizia, hanno sul nostro modo di operare con

coerenza al Vangelo che professiamo.

Tanto più che oggi è presente un attivissimo

mondo laico al quale dobbiamo riconoscere

un’importante funzione di critica nei nostri

confronti, quasi un Angelo Custode inviato

tra noi per un utile pungolo a ripassare il

Vangelo.

Il Laico preferisce parlare di solidarietà in-

vece che di carità. Noi parliamo di carità

perché è la connotazione principale (ricordo

la famosa lettera di S. Paolo) del credente; è

l’etichetta che ci deve qualificare DOC co-

me nei vini di pregio. Ma proprio questi mo-

menti di crisi ci presentano il conto: la no-

stra carità ha limiti non solo concreti

(risorse, personali) ma anche metodologici e

teorici. Un esempio di limite metodologico è

l’inconsapevolezza della necessità dell’in-

formazione, cioè della conoscenza dei biso-

gni, della loro entità e diffusione. Quanti di

noi si sono mai interessati di raccogliere in-

formazioni, col dovuto impegno, sulle situa-

zioni di crisi (bisogno) nella nostra comuni-

tà? O ci accontentiamo di intervenire saltua-

riamente mossi dalle emozioni di fronte agli

occasionali (per noi!) eventi pietosi? E’ una

domanda che richiede una meditata risposta.

L’ignoranza dei dati reali sui bisogni è, in

parte, l’espressione di quella carità che si

limita a mettere mano agli spiccioli che ab-

biamo nel portafoglio per guadagnarci il

paradiso - come si dice - oppure per tacitare

i nostri sentimenti di pietà o i nostri sensi di

colpa. E’ quella che possiamo chiamare ele-

mosina. Elemosina negativa?

Affermazione che potrebbe sembrare ingrata

nei confronti di chi, San Martino del terzo

millennio, ha appena diviso la sua tunica col

povero infreddolito, senza domandarsi chi

fosse e donde venisse. L’elemosina è spesso

utilissima al bisognoso ed è anche l’espres-

sione di un forte sentimento di solidarietà e

di riconoscimento della dignità umana

dell’altro. Ma non si può soprassedere

sull’esistenza, anche tra di noi cosiddetti

cristiani, di un pregiudiziale atteggiamento

di rifiuto dello Straniero e del Diverso,

dell’Immigrato e del Povero, col pretesto

dell’autodifesa da improbabili contamina-

zioni della nostra cultura e delle nostre tradi-

zioni o comunque con argomentazioni cari-

che di supponente concretezza e realismo.

La carità non ragiona, agisce d’istinto per

il bene immediato del Prossimo. A propo-

sito di informazione: sarebbe anche necessa-

rio documentarsi sull’incidenza della pover-

tà e del disagio tra i nostri concittadini oppu-

re dell’illegalità delittuosa tra i poveri o gli

immigrati nel nostro paese rispetto a quella

“tradizionale”, prima di spargere a vanvera i

nostri sferzanti (pre) giudizi e le nostre irri-

flessive critiche che finiscono per mostrarsi

per quello che sono: pretesti funzionali a una

Camminare con i Sandali Altrui di Attilio

PAROLA D’ORDINE:

CARITA’ E GIUSTIZIA

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22 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

rigorosa

astensione

da ogni con-

creta seppur

piccola

azione. Don Milani ha saputo riassumere

questo triste atteggiamento con una doman-

da: “a che serve avere le mani pulite se si

tengono in tasca?” L’impegno politico è il

più grande atto di carità. Esso consiste nella

“valutazione” documentata delle necessità

altrui, cosa indispensabile alla giustizia; a

quell’atteggiamento, cioè, che non si accon-

tenta dell’elemosina occasionale invece del-

la beneficenza costante; per beneficenza si

intende quell’azione che cerca di fare il bene

duraturo, valutando i bisogni e specialmente

comprendendone le cause per eliminarle ma

più di tutto riconoscendo nel prossimo,

chiunque esso sia, gli stessi diritti e la mede-

sima dignità che pretendiamo per noi, senza

eccezioni.

Qui entriamo in un altro campo, minato per

il credente abitudinario e “mentalmente pi-

gro”: La giustizia, cioè l’equa distribuzione

delle risorse e del benessere. Allora: prima

la carità o prima la giustizia? Domanda in-

telligente? Non credo perché al povero di

queste pignolerie non interessa nulla; ha in-

fatti ben altre emergenze. Ma già che ci sia-

mo una metafora può essere utile: Carità e

Giustizia non sono forse le due gambe di un

unico corpo: l’amore ?

I cristiani non sono chiamati a rispondere di

loro innegoziabili convinzioni o di non con-

vincenti proclami di fede; siamo chiamati a

rispondere del nostro amore per il Prossimo.

Quindi nel “fare” carità non si può ignorare

il “fare” giustizia. Cioè eliminare i fattori

che determinano l’iniqua distribuzione dei

mezzi che creano benessere (articolo 3 della

nostra Costituzione). Oggi uno dei principali

elementi da condividere e da distribuire

equamente è proprio il lavoro! Indirizzo

questo concetto proprio a coloro che del

“lavoro” e del profitto hanno fatto la propria

religione e, una volta ottenutolo, ne vogliono

sempre di più e non sono disposti - con or-

goglio - a mollarne neppure una briciola. Per

mettere in atto la giustizia dobbiamo essere

consapevoli che ognuno di noi - quindi reci-

procamente - deve essere difeso dal rischio

della povertà che deriva dall’ingordigia di

una parte e dal parassitismo dell’altra. La

logica del profitto ha senso solo se tende a

risolvere questi due estremi. E ciò può avve-

nire solo se questa logica viene limitata con

convinzione, senza sofismi.

Quindi innanzitutto attuare la giustizia

per non avere bisogno della carità. La ca-

rità romantica, sentimentale, saltuaria e

quindi incerta va sostituita col soccorso me-

todico e programmato, mirante anzitutto a

riconoscere l’uguale dignità dell’altro e ad

eliminare l’ingiustizia che è alla base della

povertà, aiutando il povero a uscire con le

proprie forze dal bisogno.

Voglio qui citare le parole del cardinale

Martini: “far del bene, aiutare il prossimo è

certamente un aspetto importante ma non è

l’essenza della carità. La Carità non è ele-

mosina, la carità predicata da Gesù è parteci-

pazione piena alla sorte degli altri, comunio-

ne degli spiriti, lotta all’ingiustizia”.

La carità è “calzare i sandali altrui”.

PAROLA D’ORDINE:

CARITA’ E GIUSTIZIA

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 23

Pubblichiamo alcuni dati utili a dare un’idea di quante siano le necessità a cui la Comunità parrocchiale e il nostro Comune fanno fronte. L’unione fa la forza.

Assistiti alla data di novembre 2014 200 (Caritas) 329 (Servizi Sociali)

Minori 40 (< 5 anni) 62 (<18 anni)

Adulti 133 (> 5 anni) 69 (>18 anni)

Nuclei familiari 54 141

I dati comprendono una sovrapposizione di persone assistite dai due Enti tra i quali esi-ste una collaborazione attiva.

Spesa stimata Caritas anno 2014 per interventi vari (affitto, bollette, viveri ...)

circa 16.500 €, escludendo molti interventi non documentabili.

Spesa omnicomprensiva pro capite CIS (Consorzio Intercomunale Servizi Socio

Assistenziali) Ciriè (bilancio anno 2012): 120 € pro capite/anno.

Bibliografia:

1. da (ri) leggere as-solutamente:

Il Vangelo Luca 10,25-37

Matteo 25, 35-40

2. Solidarietà (un’utopia necessa-ria) di Stefano Rodotà Edizioni Laterza

3. Il Denaro in Testa di Vittorino Andreoli BUR Biblioteca Uni-versale Rizzoli

4. Una Solidarietà attiva per superare la crisi. Articolo di Daniele Ciravegna su “Il Nostro Tempo” n° 38 del 2 novembre 2014

5. Internet: sito CIS Ciriè

www.ciscirie.it

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24 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

TESTIMONI NEL MONDO:

Questi ultimi due anni nella Rep. Centrafricana

Un’esperienza di fede, di una

comunità cristiana, nella quo-

tidianità di una situazione di

guerra. Attraverso una rilettu-

ra di stralci di mail inviati a

varie persone da Bangui, la capitale di una

nazione che ha subito un’invasione e l’occu-

pazione del suo territorio culminato nel fine

settimana del 23 e 24 marzo 2013

(domenica delle Palme) che segna la data di

entrata dei ribelli a Bangui, e la caduta del

regime precedente.

Bangui, 25 marzo - Settimana Santa 2013

Ciao a tutti,

...Penso avrete seguito gli avvenimenti di

qui, negli ultimi giorni si prevedeva e si se-

guiva l’avanzata dei ribelli, venerdì e sabato

sono stati giorni di panico generale nella

città, anche se la vita continuava con una

certa normalità. Sabato pomeriggio tutti cer-

cavano di arrivare a casa, le notizie erano di

un arrivo imminente e già alla sera, nei quar-

tieri a nord, si sparava. La notte qualche spa-

ro, domenica mattina hanno ricominciato

con armi leggere e cannoni, si sentiva da

tutti i quartieri...

Ci sono casi di saccheggi, anche vicino a

noi, ma per quanto ne sappiamo ora, poteva

essere molto peggio. Da sabato non abbiamo

più corrente ed acqua. Per questo i cellulari

sono scarichi ed anche la rete telefonica non

funziona quasi più. Per l’acqua avevamo già

un po’ di scorta e questa mattina abbiamo

preso un po’ dal pozzo delle suore qui dietro

a noi, superando il muro con le scale (cosi si

fa anche sport). Cosi anche questa sera pas-

seremo il muro per andare alla Messa alla

Nunziatura, ieri era proprio impossibile

muoverci e non abbiamo

avuto la messa. Non è pru-

dente passare dalla strada,

perché potremmo attirare

attenzione, anche se la

gente comincia ad uscire.

Sentiamo una grazia spe-

ciale, che ci aiuta a vivere

momento per momento in

Dio, ieri e oggi abbiamo

fatto meditazione insieme,

pensieri sulla volontà di

Dio, sull’attimo presente:

tutto ci aiuta ad andare in

profondità e a crescere

nell’amore tra noi. Sentia-

mo che Maria e Gesù tra

Noi continuiamo ad amare di Monica Padovani

armi giocattolo

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 25

noi ci proteggono, grazie per la vostra unità

e preghiera, offriamo tutto perché la pace

trionfi.

Noi di Bangui

Bangui, 26 marzo 2013

Ciao! …ci siamo ancora e stiamo tutte bene.

Ieri ancora è stato un po’ forte e nel pome-

riggio ancora saccheggi, anche qui vicino a

noi. Il nostro guardiano di notte mussulmano

dice che non può succederci niente perché

Dio ci protegge! Quindi siamo tranquille, se

lo dice lui…

Oggi abbiamo avuto varie visite dei nostri,

hanno fatto km a piedi per assicurarsi che

stessimo bene, Innocent, Clement, Bruno,

Dominique …

Bangui, 10 aprile 2013

Carissima, una caro saluto da Bangui e an-

cora qualche notizia per vivere insieme que-

sto periodo non facile.

Intanto lentamente qualcosa della vita nor-

male nella città riprende. Domenica scorsa

ci siamo trovati per un incontro con i nostri

più vicini, anche i più giovani, eravamo una

trentina.

Sentivamo di doverci aiutare a restare saldi

nella fede. Abbiamo cominciato con la co-

munione delle esperienze, ma a ruota libera

si sono comunicate anche impressioni, stati

d’animo, momenti di scoraggiamento, pau-

re... Da questa realtà di amore reciproco so-

no venute anche le risposte, ci siamo ricor-

dati che tutto concorre al bene ed alla nostra

santificazione se restiamo nell’amore. Vive-

re il momento presente sempre nell’amore,

la risposta a dubbi ed incertezze.

Alla fine la lettura della tua lettera ci ha

commosso e fatto sentire l’unità di tutti voi.

Il periodo che tutto il paese vive è molto

duro, vi è distruzione materiale, la paura e la

tensione ancora palpabili. Ma quello che ora

sentiamo in tutti è anche una mancanza di

speranza, uno scoraggiamento quasi totale.

La vita del Vangelo è la risposta a tutto e nel

nostro piccolo sentiamo un gran lavoro da

fare, vivere con i nostri la ‘famiglia’ e dare

cosi speranza a tutti.

Tutti ti salutano e ringraziano per le preghie-

re, anche dalle altre città e comunità.

Bangui, 14 aprile 2013

Ciao, avevo promesso di scrivere, ma vera-

mente non so cosa scrivere. Penso continua-

te a seguire le notizie, che non migliorano.

Non passa giorno che non ci siano morti e

saccheggi, la tensione è altissima. Non è una

guerra civile, è una guerra contro la popola-

zione della Repubblica Centrafricana e sem-

pre meglio si vede che è anche contro la

Chiesa. Ora la gente è pronta a morire, cono-

sci i centrafricani, sopportano … ma fino a

quando? Solo che non hanno altro che mani-

festare e farsi uccidere per strada. Molto

forte anche l’aspetto religioso (tra cristiani e

mussulmani), ma non posso scrivere tutto,

come già l’altra volta ci sono controlli sulle

comunicazioni.

Oggi siamo andate a messa alla cattedrale,

con camionette di militari che ci proteggeva-

no fuori, anche in altre Chiese, vi erano cele-

brazioni per chiedere la pace con i vescovi

bloccati qui, sono tre che non possono rag-

giungere le loro sedi... Una tristezza infinita,

un Crocefisso grande come tutto il Centrafri-

ca. ...

Noi stiamo bene, ma è stressante soprattutto

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26 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

perché non si vede soluzione e miglioramen-

to, e non passa ancora giorno o notte senza

spari. Nei quartieri più stress, molte “visite”,

casa per casa. Prendono tutto, non fanno

distinzione risparmiano solo chi è della loro

religione ... con i nostri non potremo fare

molti incontri, ci si incoraggia a essere vicini

ai più piccoli, alle famiglie nei quartieri, ad

amare, a vivere la Parola … Abbiamo pensa-

to di mettere a disposizione una somma rice-

vuta per varie necessità, che presto saranno

anche molte, proposta mini-prestiti, fatta

lista dei più in necessità per proporre più

discretamente possibile.

Poi successivamente nel dicembre 2013 la

controffensiva e “liberazione” dall’occupa-

zione, con lungo strascico di insicurezza e

violenze.

Bangui, 6 dicembre 2013

In questo momento è difficile descrivere la

situazione di Bangui. E' difficile raggiungere

al telefono le varie persone, molti dei nostri

nei quartieri di Fatima e Cattin hanno dovu-

to lasciato le case e sono nei

campi, oggi ha piovuto quindi

da due giorni e due notti sono

al freddo, senza mangiare e

nella paura. Preghiamo per

tutti, per tutto il paese.

Bangui, 10 dicembre 2013

Carissima, la situazione a Ban-

gui evolve, ma ancora tensioni,

paura predominano. La città è

divisa e vi sono zone di resi-

stenza. Sono i quartieri dove

molti dei nostri abitano per cui

si trovano ancora rifugiati al-

trove. Siamo in contatto con

molti per telefono, ci incorag-

giamo ad intensificare la vita

del Vangelo nella situazione in cui siamo.

Non è facile, Dio prova la nostra fede, in un

clima di infinita tristezza, di morte, di paura,

di incredulità difronte alla profondità del

male, d’impotenza. Ieri, abbiamo saputo

della morte cruenta di Judith e di altri cono-

scenti. Ogni persona, ogni famiglia è in lut-

to, ci sono tantissimi morti. In alcune zone

c’è un odore persistente per corpi ancora

non seppelliti. In tutto questo crediamo che

Dio c’è ed è all’opera, e ci fa strumenti suoi.

Il 24 novembre, in occasione del 50° dell’ar-

rivo del Movimento dei Focolari in Africa,

eravamo più di 400 con la caratteristica

gioia e clima intenso di famiglia, frutti della

presenza di Gesù fra noi. Questa recente

esperienza ci aiuta a credere che anche in

Centrafrica ci sono già i semi di un mondo

nuovo.

Bangui, 25 marzo 2014

Carissimi, intanto un grande GRAZIE per

l’aiuto concreto (...). Con il “consiglio di

zonetta” si è pensato e distribuito questo

TESTIMONI NEL MONDO:

Questi ultimi due anni nella Rep. Centrafricana

distribuzione del semolino

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 27

vostro contributo in vari modi, soprattutto

per rispondere alle emergenze alimentari (ed

altro) di molti nella città di Bangui.

Attività svolte.

1. Distribuzione di semolino (a base di mais/

soia, riso e zucchero) ai bambini di una

scuola materna e elementare, che si trova in

una delle zone più colpite della città. Molti

di questi bambini hanno trascorso lunghi

periodi (da due a più mesi) in campi di rifu-

giati, con un’alimentazione povera e preca-

ria. Alcuni hanno segni di malnutrizione;

tutt’ora, se va bene, consumano un solo pa-

sto al giorno.

2. Distribuzione di materiale scolastico a

bambini di un altro quartiere, che hanno in-

terrotto la scuola a dicembre (all’inizio

dell’offensiva militare su Bangui) e che non

possono ancora riprendere essendo il percor-

so, per arrivare alla scuola, ancora pericolo-

so.

Per loro è nata un’associazione di insegnanti

che svolgono attività di educazione alla pa-

ce. Il materiale scolastico si è distribuito in

cambio di giochi di armi da guerra, conse-

gnati dai bambini.

3. Aiuti economici dati a giovani studenti.

Distribuiti in cambio di lavori di interesse

comune, come pulizia di zone verdi in pre-

parazione alla prossima semina, pulizia di

strade, e altro ...

4. Aiuti economici dati a persone in partico-

lari necessità: per spese sanitarie di un bam-

bino malato e per un anziano malato, paga-

mento dell’affitto per una signora povera ...

Con i giovani di Bangui ci si è chiesti cosa

fare concretamente per dare un contributo

alla pace nel nostro paese. Pensando al Van-

gelo, si è visto che l’arte di amare (amare

tutti, amare per primi, amare i nemici) vissu-

ta su larga scala potrebbe essere una risposta

ed una soluzione a tante situazioni difficili

che le persone stanno vivendo. Un’altra do-

manda che ci si è posti è stata: dove trovare

in questo momento le persone? La risposta:

nei campi profughi (più di 19 siti, nella sola

capitale Bangui).

Si è voluto cominciare dal Seminario Mag-

giore, sito con più di 4.500 persone ancora

presenti, di cui alcuni dei nostri giovani e

delle loro famiglie.

Domenica 24 marzo 2014 si è svolto un pro-

gramma con canzoni, musica, spiegazione

dei punti dell’arte di amare, esperienze. Per

circa due ore nella cappella, strapiena di gio-

vani, ragazzi e adulti che hanno seguito at-

tentamente, è stato lanciato un messaggio

forte. Senza contare poi le persone all’ester-

no, che pur occupate in varie attività, non

hanno potuto non seguire il programma dif-

fuso ad alto volume. Ci siamo dati appunta-

mento per ritrovarci ancora nelle prossime

settimane …

… ma Dio ha spesso piani diversi, cosi già

nel pomeriggio alcune chiamate al telefono

ci avvertono che la situazione è precipitosa-

mente peggiorata. Alcuni quartieri sono col-

piti da nuovi scontri, proprio dove abitano

molti dei giovani che erano animatori del

programma e dove da poche settimane erano

tornati. Quindi ancora si scappa dai quartieri

Fatima, Cattin, Kina ... e tutti a trascorrere la

notte, come si può, nei siti dei rifugiati. Al-

cuni sono tornati anche al seminario mag-

giore.

Grazie al dono immenso della fede, che ci

da sempre nuove forze e nuove speranze ...

noi continuiamo ad amare.

Ciao a tutti, Monica

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28 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

Chiesa San Francesco d’Assisi - SAN FRANCESCO AL CAMPO (TO)

Il Coro LaudArmonia invita al

INGRESSO LIBERO

Dopo il concerto sarà offerto il tradizionale dolce dell’Epifania con sorpresa

APPUNTAMENTI:

Coro LaudArmonia

IN PARTENZA: CORO GIOVANILE PER BAMBINI E RAGAZZI!

Da sabato 29/11 è partita l'iniziativa di organizzare un coro giovanile aperto a tutti i

ragazzi che hanno piacere di cantare insieme.

L'idea è nata per completare ulteriormente la liturgia della parola che ogni domenica

coinvolge ormai i numerosi bambini del catechismo e per renderli così ancora più

partecipi alla celebrazione domenicale.

Il primo appuntamento è stato accolto con grande entusiasmo da un gruppetto di ra-

gazzi dai 6 ai 14 anni, che si sono dimostrati felici dell'iniziativa e anche pronti a

mettersi al lavoro per imparare i nuovi canti in vista del Natale.

Le idee non mancano perciò vi aspettiamo (anche se siete solo curiosi) il sabato

dalle ore 15 alle ore 16,00 presso i saloni parrocchiali.

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 29

DAI REGISTRI PARROCCHIALI

DEGIORGIS Luigi ved. Massa Micon Rosina -

GIRIBUOLA Luciano con. Bondesan Lina – BRAIDA

Giuseppe con. Serra Marisa – AIROLA Elio con. Fon-

tana Tiziana – LA PORTA Vincenzo ved. Montedoro

Maria Santa – VIETTI Margherita ved. Francone Lo-

renzo – GALLANI Valentina ved. Pavanello Paolino -

CASINI Vober ved. Gea Maria – BALLESIO Bernardo

ved. Bonicatto Teresa Anna – BOSIO Francesco con.

Costa Emilia – GILI Carlo ved. Serra Irma

14 settembre: BIOLETTI Giorgia, CARELLA Roberta

PRANDI Andrea, PRINA Gaia

CAPRA Simone

27 settembre: DEL CIELO Giulia

12 ottobre: BALLESIO Alice, BALLESIO Aurora

DESTEFANIS Ettore, FUMAROLI Gaia

9 novembre: ALBERTINO Mattia, NICOTERA Flavia

NICOTERA Rebecca

3 luglio: SAFINA Giovanna Giacoma e BENINCASA Cristiano

3 agosto: D’IPPOLITO Lidia e PATRACCHINI Emanuel

28 settembre: MORUTTO Elisabetta e MANINA Alberto

6 dicembre: AIROLA Emanuela e TROTTO GATTA Luca

RINATI DALL’ACQUA E

DALLO SPIRITO SANTO

SPOSI IN CRISTO E NELLA CHIESA (fuori parrocchia)

ATTENDONO LA RESURREZIONE

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30 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

Usa 2013- drammatico. Regia di Lee Da-

niels, con Forest Whitaker, Oprah Winfrey,

Mariah Carey, Jane Fonda. Durata 132 min.

Trama: Siamo negli anni '20. Cecil Gaines

ha imparato il mestiere di maggiordomo,

dopo aver visto uccidere brutalmente il pa-

dre in una tenuta in Georgia. Il giovane

impara in fretta, riservato e ben educato

“dai bianchi”, arriva a Washing-

ton, si sposa, avrà due figli e verrà

assunto alla Casa Bianca come

maggiordomo dal 1957 al 1986.

Prenderà servizio con il presidente

D. Eisenhower, si congederà con

Ronald Reagan, assisterà all'ele-

zione di B. Obama.

Cecil è orgoglioso di sé e della sua

famiglia. Serve il tè e soddisfa le

richieste dei vari presidenti. Fuori

il mondo si muove,

cambia, ma Cecil

Gaines resta immo-

bile quasi invisibile.

Il suo figlio primo-

genito milita per i

diritti civili, lotta

per la sua gente,

restando a fianco di

Martin Luther King

o armandosi a fian-

co di Malcom X.

Un film dedicato ad

un pubblico

“adulto”, un intrec-

cio di sentimenti

diversi, scelte diver-

se dettate da ideologie e sentimenti simili,

differenze generazionali.

Una storia nella storia, che aiuta a ricordare

il valore del rispetto e la stupidità dell'arro-

ganza e ignoranza. Una storia che ci ricorda

che esiste un cambio generazionale.

The butler Un maggiordomo alla Casa Bianca

a cura di Carlo

IL FILM

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 31

Letti per voi a cura di Barbara

Un libro per Natale:

TRILOGIA DELL'AMICIZIA.

Scritto da Luis Sepulveda, ed. Guanda, euro 19,00.

Un libro per tutti, tre storie d'amicizia, rispetto per la natu-

ra, coraggio e ricerca esistenziale. Sepulveda riesce sem-

pre a trasmettere con semplicità storie profonde, senti-

menti importanti che aiutano a migliorare la propria vita e

la vita di chi ci circonda.

IMPARA A ES-

SERE FELICE di

Paolo Crepet, ed. Einau-

di, euro 16,00.

Ragazzi e bambini cresceranno liberi diventando adulti

più equilibrati e felici se sarà loro insegnato da genitori e

insegnanti a non lamentarsi. Essere felici può capitare

spesso, basta lasciare che accada. Non arrenderti mai

all'idea che la felicità non possa esserci per te da qualche

parte nel mondo.

BRANDELLI DI

SOGNI AD OCCHI APERTI di Franca Dolce

(scrittrice di San Francesco al Campo) Un libro che contiene 40 poesie, che la scrittrice definisce

sensazioni, sogni che ella fa ad occhi aperti, immaginandosi

mondi e situazioni che vanno al di là di quello che si vive in

questo mondo, emozioni che prova osservando la natura, gli

animali, l'universo, immaginandosi anche la sua vita oltre

questa vita.

Si trova nelle librerie on line o si può ordinare tramite le

locali librerie.

L’autrice ha già pubblicato il racconto “L’arcano canto del

vento”, giunto alla seconda edizione e vincitore di due pre-

mi letterari.

L’ANGOLO DEL LETTORE

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32 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

LO SAPEVATE CHE ...

Curiosità sul Natale

Il Natale nel mondo

Per noi il Natale corrisponde a diverse cose: alla nascita di Gesù Bambino per i

cristiani, all’arrivo doni tanto desiderati per i più piccoli e ad un pranzo in com-

pagnia della famiglia.

… Ma fuori dall’Italia cosa succede? Ecco alcune tradizioni famose di alcuni Paesi

europei:

In Francia la tradizione vuole che i bambini mettano le loro scarpe in modo ordi-

nato perché Babbo Natale possa, nella notte del 24 dicembre, metterci dentro i

doni.

In Polonia, la vigilia di Natale è chiamata Festa della Stella poiché non si può

cominciare a mangiare fino a quando in cielo non compaia la prima stella.

In Messico i giorni che precedono il Natale sono caratterizzati da una simpatica e

popolare tradizione la quale ripropone l'episodio dell'arrivo a Betlemme di Giu-

seppe e Maria e della loro ricerca di un luogo dove alloggiare. In quest'occasione

un corteo segue Giuseppe e Maria che vanno a chiedere ospitalità. Prima di arri-

vare alla casa dove verranno accolti, si fermano a domandare il permesso per

alloggiare presso altre abitazioni con esito, però, negativo. La processione è

sempre seguita dal suono degli strumenti musicali, intervallata da preghiere e

canti di litanie.

La leggenda del Bue e dell'Asinello

Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio verso Betlemme, un angelo radunò

tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare la Santa Famiglia nella stalla.

Per primo, si presentò il leone. «Solo un re è degno di servire il Re del mondo»,

ruggì «io mi piazzerò all'entrata e spaventerò tutti quelli che tenteranno di avvi-

cinarsi al Bambino!». «Sei troppo violento» disse l'angelo. Subito dopo si avvici-

nò la volpe. Con aria furba e innocente, insinuò: «Io sono l'animale più adatto.

Per il figlio di Dio ruberò tutte le mattine il cibo migliore!»

«Sei troppo disonesta», disse l'angelo. Orgoglioso e splendente arrivò il pavone.

Aprì la sua magnifica ruota e disse: «Io trasformerò quella povera stalla nella

reggia più bella!». «Sei troppo vanitoso» rispose l'angelo. L'angelo non riusciva

a trovarne un animale che andasse bene. A un tratto vide però che l'asino e il

bue continuavano a lavorare, con la testa bassa, nel campo di un contadino.

L'angelo li chiamò: «E voi non avete niente da offrire?». «Niente», rispose l'asi-

no miseramente «noi non abbiamo imparato niente oltre all'umiltà e alla pazien-

za!». Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi, disse: «Però potremmo di

tanto in tanto cacciare le mosche con le nostre code». L'angelo finalmente sorri-

se: «Voi siete quelli giusti!». MP

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 33

Parrocchia San Francesco

d'Assisi

Via Roma, 101 10070

San Francesco al Campo

tel. 011 9278342

In cammino verso la comunità

Periodico d’in-formazione del-la Comunità parrocchiale di San Francesco al Campo

dicembre 2014

Sempre aperti a nuove collabo-razioni, vi invi-tiamo a scrivere commenti, sug-gerimenti, arti-coli, domande a:

bollettinosan-francesco@

STAMPATO IN PROPRIO IN NU-MERO LIMITATO DI COPIE

Il bollettino è distribuito gratuitamente a tutte le fa-miglie della Parrocchia.

SANTE MESSE feriale sabato e prefestivo

festivo

PARROCCHIA 17.00 ora solare * 18.00 ora legale *

18.00 9.00, 11.00

CAPPELLA dell’Assunta 10.00

S. MAURIZIO Canavese 8.30 18.00 8.00, 9.30, 11.00

MALANGHERO 18.00 10.30, 18.00

ogni primo lunedì del mese S. Messa nella cappella delle Suore Carmelita-ne (Scuola dell’Infanzia)

in occasione di funerali non c’è la S. Messa feriale in Parrocchia

CONFESSIONI sabato dalle 16.30 alle 17.30

su appuntamento anche in altri orari

ADORAZIONE il venerdì, mezz’ora prima della S. Messa

GRUPPO di PREGHIERA

ogni secondo giovedì del mese alle 20.30 nella

cappella delle Suore Carmelitane (Scuola dell’In-

fanzia)

GRUPPO di PREGHIERA “AMICI DEL CARMELO”

ogni seconda domenica del mese alle ore 15.00

nella cappella delle Suore Carmelitane

PER AMMALATI

chiamare a qualunque ora ai numeri:

011 9278342 340 3939294

339 41 31 309 377 17 32 456

UFFICIO PARROCCHIALE (per certificati, Caritas, Sante Messe)

Segreteria Parrocchiale: lunedì, mercoledì, sabato 9.00 -12.00 Padre Michele (Parroco): martedì 9.00-12.00, mercoledì 15.00-17.00, sabato 9.00-12.00 o su appuntamento anche in altri orari, tel. 011 9278342 Padre Giacomo: venerdì 9.00-12.00

UFFICIO CARITAS 4° sabato del mese dalle 11.00 alle 12.00

Sacramento del BATTESIMO

La seconda domenica di ogni mese.

Prenotarsi in ufficio parrocchiale per gli incontri prebattesimali

Sacramento del MATRIMONIO

Incontri 2015

Prenotarsi almeno sei mesi prima in ufficio parrocchiale

GLI ORARI DELLA COMUNITA’

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34 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

SPAZIO GIOVANI

Anche se la musica in streaming spopola ormai grazie a molti servizi gratuiti, YouTube rimane uno dei jukebox virtuali più

amati dagli utenti di tutto il mondo. Non tutti però sanno che esistono canali e playlist pronti all’uso, che non aspettano

altro che essere riprodotti per offrirci il meglio di tutti i generi

musicali.

Uno degli artisti che spopolano di più al momento su YouTube

è Ed Sheeran, un cantante inglese che ha avuto molto suc-cesso negli ultimi anni. Il suo singolo Sing è stato uno dei tor-

mentoni della scorsa estate e la sua canzone All of the stars lo ha reso famoso in Italia perché è stata usata come colonna sonora del film “Colpa delle stelle”. È un ragazzo molto timido

che non ama apparire troppo nei sui video e cerca, con le sue canzoni, di esprimere quello che molti altri ragazzi come lui pensano. Vi consigliamo di ascoltare qualche suo brano presente nella sua playlist di YouTube.

Ogni giorno centinaia di milioni di persone utilizzano Fa-cebook per condividere link, fotografie o semplicemente per

restare in contatto con i loro amici. Il social network deve gestire ogni secondo una quantità enorme di dati per far sì che le sue pagine si carichino rapidamente e che i messaggi

arrivino il più velocemente possibile. Le informazioni passano attraverso centinaia di migliaia di server dislocati in diversi centri dati degli Stati Uniti e, da circa un anno, anche in Europa. Infatti, è stato da poco

inaugurato un nuovo centro dati a Lulea, in Lapponia; esso è un piccolo gioiello di tecnologia compatibile.

La cittadina, situata oltre il Circolo Polare Artico, è stata scelta per la sua temperatura media di 2°C che è il miglior alleato per tenere al fresco i ser-

ver senza bisogno di sistemi di condizionamento. Inoltre, il server è alimen-tato interamente con energia idroelettrica prodotta grazie ad un sistema di

dighe presenti nella zona. La scelta della Svezia è stata fatta anche per la

presenza di una rete di fibra ottica molto sviluppata, che permette di tra-smettere i dati velocemente verso il sud d’Europa.

Anche il nostro oratorio parrocchiale ha una pagina Facebook e una di You-

Tube che potete visitare per vedere le attività che vengono svolte tutte le domeniche. Gli indirizzi internet sono i seguenti:

https://www.facebook.com/pages/Oratorio-di-S-Francesco-al-

Campo/139284916146826

https://www.youtube.com/channel/UCPOcAGfqIgTigfZlKza4paA RR

I Social Network più “famosi”

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PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014 35

di Reby e Madda

Osserv

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ttenta

mente

le v

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tro

va le n

ove d

iffe

renze

PER I PIU PICCOLI:

GIOCHIAMO UN PO’

CONCORSO

Cerca nella scena i se-

guenti elementi: una

campanella, una stella, un

angioletto, cinque palline

di Natale e una tavoletta

di cioccolato

Questa foto è stata scattata qui a San

Francesco... Ci sapreste dire dove?

Inviateci la risposta all’indirizzo:

[email protected]

Per partecipare bisogna avere massimo

12 anni. Tra i primi dieci sarà estratto

un premio speciale!

Nell’ultimo concorso, hanno risposto

correttamente Samuel, Arianna, Isa-

bella, Flavio, Elisa, Valentina e Car-

lotta: complimenti!

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36 PARROCCHIA SAN FRANCESCO AL CAMPO - DICEMBRE 2014

Copert

ina a

cura

di Vero

nic

a B

runett

o

«Cominciate a fare

ciò che è necessario,

poi ciò che è possibi-

le, e all'improvviso vi

sorprenderete a fare

l'impossibile».

San Francesco d’Assisi