Intervento Fini a Bard su Obiettivo 50

Rete di competenze professionali per le imprese Enrico Fini Settembre 2008

Obiettivo 50 Onlus

Rete di competenze professionali per le Imprese

www.obiettivo50.it


OBIETTIVO 50 ONLUS Nel 2004, a Milano, una quarantina di Dirigenti

Industriali over 50, scomparse molte delle grandi Imprese nelle quali hanno maturato la propria esperienza professionale ricoprendo ruoli di A.D., D.G., Direttori di Divisione, costituirono l’Associazione per proporsi nel mondo delle PMI ed offrire alla Creatività dell’Imprenditore, in momenti di decisioni straordinarie, un “Metodo” collaudato di lavoro per: Dare priorità Pianificare Tradurre in numeri gestionali

alle idee e soluzioni, spesso già presenti in Azienda, che consentono la ripresa o lo sviluppo accelerato della crescita


Dove e come operiamo

Oggi sono operative anche le sezioni dell’Emilia, a Bologna, e quella della Liguria, a Genova

Di rilievo sono le partecipazioni a progetti istituzionali a favore delle PMI: SIT: Imprese in Trasformazione, Promosso dal Comune di Milano, Camera di Commercio Milano ed ALDAI

SPRING nelle edizioni 1 nel 2005/6, 2 nel 2006/7 e 3 attualmente in corso: Internazionalizzazione PMI; promosso da Regione Lombardia SATURNO: Passaggio Generazionale, Promosso da Regione Lombardia


AGGREGAZIONE d’IMPRESE

UNA VIA PER CREARE RISORSE

Storia di un recente caso di successo

Bergamo 21 aprile 2008


L’ATTORE

Società leader nella sua nicchia

Puramente commerciale, con ottime capacità di consulenza pre vendita e di assistenza post vendita

80% market share nel suo Mercato in Italia: impianti completi per la selezione, movimentazione e confezionamento nel settore ortofrutta

60% fatturato all’estero


LA SITUAZIONE

2005

Arrivo sul Mercato Italiano di Competitors stranieri che operano in dumping

conseguenza 2006

fatturato 6 M.Euro utile 0 (prima volta nella storia dell’Azienda)


CHE FARE ? Scegliere: comperare, vendere, associarsi?

Vendere Comperare Associarsi

Analizzare i propri punti di forza (con realismo!) e di debolezza (con umiltà!)

Rivedere il proprio posizionamento di prodotto e di prezzo

Definire le linee strategiche di un progetto di sviluppo aggregante che sia di comune interesse con il Partner aggregando.


AGGREGAZIONE

1. Funzionale Gruppi d’acquisto Consorzi Associazioni temporanee d’Impresa Altre

2. Strutturale Di maggioranza Di minoranza Paritetica


LE CRITICITA’ DELL’ AGGREGAZIONE non sarò più solo a decidere: debbo condividere la divisione richiede di avere:

stima dell’altra realtà, anche conoscendone i difetti profondo feeling personale con il Partner potenziale grande disponibilità ad operare con lui profondo rispetto delle sue scelte pregresse ben chiara la necessità di definire anticipatamente cosa e come faremo: realizzazione di un BUDGET 3 anni quali le vie d’uscita in caso di futuro conflitto


COSA DEVE FARE IL PROMOTORE? Analisi del Mercato per individuare i potenziali Partners Scelta interlocutore e contatto

Inizio prima fase Condivisione ed integrazione comune dell’ipotesi

promotoreInizio seconda fase:

Sviluppo unitario dell’ipotesi per giungere alla definizione unitaria della strategia di business e la nuova struttura organizzativa nella sua globalità

Obiettivo raggiunto con la: Definizione delle condizioni contrattuali finali


LA SCELTA IN QUESTA ESPERIENZA

aggregazione col principale fornitore

profilo del fornitore Gamma di prodotti estesa ad altra tipologia

di prodotti Fatturato 2006: 6 Milioni di Euro

Risultato 2006: - 400.000 Euro (primo risultato negativo nella storia dell’Azienda)


VANTAGGI DELL’OPERAZIONE

Società commerciale ed Artigiana creano l’Azienda

Definizione Vision Organizzazione unitaria che pianifica e controlla Importante riduzione dei costi fissi Standardizzazione prodotti Superamento della specializzazione di nicchia Focalizzazione sulla ricerca e sviluppo

Salto dimensionale Tutoraggio, nell’Azienda promotrice, del passaggio

generazionale in un contesto ampio e non traumatico


PRIMA FASE OPERATIVA Si è focalizzata la situazione interna:

Nuova Organizzazione unitaria Quali prodotti (da “su misura” a standardizzati) Definizione del catalogo (da nicchia a generale) Make (impianti di produzione utilizzati al 90 %)

and buy Evidenziazione delle potenzialità inespresse Definizione piano industriale triennale


LE COSE FATTE 1

Integrazione delle due struttureunificazione dell’ Organizzazione, sulla base di una scelta

strategica ed in funzione delle risorse interne disponibilivalutazione delle risorse umane per assicurare

l’adeguatezza delle competenze al ruolo ricoperto

Amministrazione e finanza

ProduzioneAssistenza post vendita

Ufficio tecnicoUfficio commerciale

Ricerca e sviluppoStrategie

Partner Promotrice


LE COSE FATTE 2

Definizione delle procedure unitarie Preventivazione Introduzione del ruolo del PM Standardizzazione prodotti e nuovo listino unitario Acquisti Assistenza Post vendita Budgeting e Controllo Gestione

Organizzazione Ricerca e Sviluppo

Impiego di un solo sistema informativo centralizzato

Nuovi e più interessanti rapporti creditizi


ECONOMIE REALIZZATE

Riduzione Organico da 50 a 39 Persone Due Piani di mobilità distinti uscita di 17 unità assunzione di 6 unità con competenze

specifiche ruoli precedentemente mancanti Costo mobilità recuperato in 7 mesi Costo ampliamento spazi di produzione: con

l’abbandono della decisione della costruzione di un nuovo stabilimento, costo previsto 4 Mio di Euro, a favore della ristrutturazione del capannone esistente, costo 100.000 Euro.


SI E’ REALIZZATO ED OTTENUTO

Studio ed industrializzazione di una novità assoluta nel confezionamento

Produzione prodotti per altro settore merceologico

Definizione nuove aree di Mercato Andamento 2007: fatturato in leggera crescita, con il

raggiungimento del sostanziale pareggio di bilancio


PROSPETTIVE 2008

Interne

budget commerciale sviluppato dell’ 8 % sul 2007

previsione di ritorno all’utile in linea con le performances del proprio Mercato.


PROSPETTIVE 2008 Esterne

Costituzione Gruppo d’acquisto parti meccaniche

Studio di una nuova aggregazione con i seguenti obiettivi:

• Dal mercato della frutta a quello dell’ortofrutta in generale

• Estensione dall’area nord Europa all’area sud Europa e Paesi emergenti del Mediterraneo

• 5 % di incremento, al primo esercizio, sulla somma dei singoli fatturati


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