Soggetto Gestore

Iniziativa confinanziata con risorse FESR – P.O.R. Piemonte FESR 2007-2013 - Poli di innovazione

Intervento al II Forum

Innovazione e Competitività

Tortona, 2 febbraio 2012

L’INNOVAZIONE: FATTORE CHIAVE PER LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA

L’innovazione è uno dei paradigmi chiave dello sviluppo economico.

L’impresa che non è in grado di innovare i propri processi produttivi, i propri

prodotti e la propria organizzazione non è in grado di crescere e competeresui mercati globali.

La Regione Piemonte a partire dai primi anni ’90 ha avviato una serie dimisure di sostegno alla diffusione dell’innovazione sul proprio territorio

soprattutto a favore delle piccole e medie imprese, quelle strutturalmentepiù deboli, finanziariamente e organizzativamente.

I parchi scientifici e tecnologici e successivamente i Poli diInnovazione rappresentano due delle iniziative che la Regione ha promosso esostiene tuttora per aiutare le imprese ad innovare.

Tortona è sede di 1 dei 6 Parchi scientifici e di 2 dei 12 Poli di Innovazionepiemontesi.

PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI: INFRASTRUTTURE E INVESTIMENTI PER L’INNOVAZIONE

Negli anni ’90 la strategia della Regione Piemonte per la diffusionedell’innovazione si è concentrata sulla realizzazione di alcuni siti industriali, iparchi scientifici, con l’obiettivo di:

- offrire in locazione spazi attrezzati con dotazioni tecnologicamente avanzate

- favorire l’insediamento di business imprenditoriali fortemente innovativi

- sviluppare attività di promozione delle nuove tecnologie

- costituire un’opportunità di crescita occupazionale

IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO IN VALLE SCRIVIA : GENESI ED EVOLUZIONE DELLA MISSIONE

Il 10 aprile del 1996 è costituita P.S.T. S.p.A., società a capitale misto pubblicoe privato, controllata al 79% da Finpiemonte S.p.A. (Istituto FinanziarioRegionale) con la partecipazione, in qualità di soci di minoranza, della BancaRegionale Europea, della Cassa di Risparmio di Alessandria, del Comune diTortona, della Camera di Commercio di Alessandria, delle Associazioniimprenditoriali di categoria e di alcuni privati.

P.S.T. S.p.A. ha curato la realizzazione e attualmente gestisce il Parco Scientifico eTecnologico della Valle Scrivia, che ospita nelle sue strutture organizzazioniinnovative e promuove attività di diffusione dell’innovazione tra imprese, conparticolare attenzione alle PMI.

La missione originaria di parco delle telecomunicazioni a partire da fine 2008 èstata riorientata al settore delle energie rinnovabili e dei nuovi materiali,grazie anche alla presenza al suo interno di

IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO IN VALLE SCRIVIA : I NUMERI DEL PARCO

INVESTIMENTI Euro, valore netto

Terreni 2.355.045,00

Edifici 19.198.419,00

Equipaggiamento e impianti speciali 17.319.965,00

TOTALE 38.873.429,00

LOCALISuperficie totale degli edifici: 26.000 mqSuperficie totale dei Terreni: 100.000 mqN° Edifici: 7Superficie minima affittabile: 250 mq

LOCATARI25 Organizzazioni(8 Grandi Imprese, 1 Consorzio, 16 PMI)Più di 300 dipendenti

Iniziativa co-finanziata al 70% dal FESR

IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO IN VALLE SCRIVIA : LE AZIENDE INSEDIATE

SETTORI INDUSTRIALI

ICT9%

Chimica23%

Materiali9%

Altri27%

Energia/ Ambiente

32%

ICT

Chimica

Energia/Ambiente

Materiali

Altri

PROVENIENZA GEOGRAFICAFuori

Regione48%

Regione11%

Provincia41%

AdMil S.r.l.

Agrodinamica S.r.l.

AGV S.p.A.

Anadiag Italia S.r.l.

Ardea Seal S.r.l.

Beta Renewables S.r.l.

C2Web S.r.l.

C5-6 Italy S.r.l.

Carlo Gavazzi Space S.p.A.

Chemtex Italia S.r.l.

Chimete S.r.l.

Consorzio Proplast

Eurofins–Modulo Uno S.p.A.

Eurotek S.r.l.

Idealpack S.r.l.

Iride S.r.l.

ITA S.r.l.

Millennium Dataware S.r.l.

NT Plast S.r.l.

Omega S.r.l.

Oxem S.p.A.

Ricerca Energetica S.r.l.

Selex Communications S.r.l.

Sineco S.p.A.

Telematic Solutions S.r.l.

IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO IN VALLE SCRIVIA : ATTIVITA’ PRINCIPALI

- PROMOZIONEAttrazione di nuovi investimenti

Azioni di marketing indirizzate ad obiettivi nazionali e internazionali in collaborazione conCEIP, l’agenzia regionale per l’attrazione degli investimenti industriali esteri

- SPAZI IN LOCAZIONEAffitto di laboratori e uffici

Affitto di unità singole o multiple di 250 mq ad imprese e organizzazioni innovative. Apartire dal 2010 hanno priorità le aziende che operano nel campo del fotovoltaico e dellebiomasse

Servizi di gestione Meeting e ConferenzeSupporto logistico e organizzativo nell’ospitare meeting e conferenze per conto di aziendesia interne che esterne al Parco

- TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIECollegamento Università-Impresa

PST offre alle aziende insediate e a quelle del territorio facili interscambi con le universitàdel territorio e con diversi centri di ricerca e altri Parchi Tecnologici, mettendo adisposizione una vasta rete di competenze in diverse aree tecnologiche

Gestione del Polo di InnovazioneP.S.T. S.p.A., in quanto gestore del Polo di Innovazione, facilita il trasferimentotecnologico tra i suoi associati

I POLI DI INNOVAZIONE: CENTRI DI INNOVAZIONE PER ACCRESCERE LA COMPETITIVITA’ REGIONALE

Nel 2008 la Regione Piemonte si allinea con i Paesi europei più avanzati in terminidi competitività promuovendo la realizzazione di 12 Poli di Innovazione,ciascuno dei quali rappresenta l’unico punto di riferimento sul territorio regionaleper la rispettiva specializzazione settoriale.

DEFINIZIONE GENERALE

Secondo la definizione dell’UE, i Poli di Innovazione sono raggruppamenti direaltà – aziende innovative nascenti, piccole, medie e grandi imprese oorganizzazioni di ricerca – che operano in un particolare settore scientifico etecnologico e progettate per stimolare attività innovative tramite lapromozione di interazioni intensive, la condivisione di strutture e loscambio di conoscenze ed esperienze professionali. Ciascun Polo diInnovazione deve essere gestito da un Soggetto Gestore che ha compito diorganizzare l’attività del Polo.

I 12 POLI DI INNOVAZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE /I SOGGETTI GESTORI

�ICT (torinese e canavese): Fondazione Torino Wireless

�Agroalimentare (cuneese e astigiano): Tecnogranda Spa

�Creatività digitale e multimedialità (torinese): Virtual Reality e Multi Media Park

�Chimica sostenibile (novarese): Consorzio Friendchem

�Energie Rinnovabili e biocombustibili (tortonese): P.S.T. Spa

�Architettura sostenibile e idrogeno (torinese): Environment Park

�Impiantistica, sistemi e componentistica per le ene rgie rinnovabili (verbano cusio-ossola): Tecnoparco del Lago Maggiore

�Meccatronica e sistemi avanzati di produzione (torinese): Centro Servizi Industrie

�Energie rinnovabili e Mini Hydro (vercellese): Gesin Srl

�Tessile (biellese): Città Studi Spa

�Biotecnologie e Biomedicale (canavese e vercellese): Bioindustry Park

�Nuovi Materiali (alessandrino): Consorzio Proplast

POLIBRE: IL POLO DI INNOVAZIONE DELLE RINNOVABILI

Il 3 giugno 2009 si costituisce POLIBRE – Polo di Innovazione EnergieRinnovabili e Biocombustibili, con soggetto gestore P.S.T. S.p.A., la società chegestisce il Parco.

Per P.S.T. S.p.A. il Polo costituisce un’opportunità di:

• rafforzamento del proprio ruolo di soggetto di riferimento a livelloregionale per l’innovazione nello specifico campo delle fonti rinnovabili

• specializzazione della propria missione

• maggiore attrattiva all’insediamento di imprese del settore dell’energia

• ulteriore servizio per i propri insediati

POLIBRE: IL POLO DI INNOVAZIONE DELLE RINNOVABILI

Per il Polo di Innovazione il Parco rappresenta:

• un soggetto con esperienza pluriennale nel trasferimento tecnologico ein generale nei rapporti tra mondo della ricerca e mondo delle imprese

• un’organizzazione che ha già attivato un efficiente network di contatti,relazioni e collaborazioni con diversi centri di competenza nazionali einternazionali

• un luogo fisico dove sperimentare le innovazioni a scopo dimostrativo,cosicché sia gli operatori di settore che gli utilizzatori o i destinatari finali deiprodotti e dei servizi possano «toccare con mano» le soluzioni tecnologicheproposte

POLIBRE: LE COLLABORAZIONI E I PROGETTI INTERNAZIONALI

In 2 anni di attività, POLIBRE per conto e nell’interesse dei propri associati hastretto relazioni con le seguenti organizzazioni internazionali di ricerca:

IEA (International Energy Agency)

INES (Istituto Nazionale per l’Energia Solare) di Chambery

E’ attivo su tavoli progettuali internazionali:

IC-MED (Inter-Clusters Mediterranée)

Progetto Innovazione ALCOTRA (per la realizzazione di Living Labs)

isiGRID (efficient Smart Grid)

E’ stato presente alle seguenti fiere:

Energethica (Torino), SMAU (Milano), TOSM (Torino), Genera (Madrid)

Inoltre collabora costantemente con gli altri Poli di innovazione piemontesi e inparticolare con il Polo dei nuovi materiali

POLIBRE: I SEMINARI E I CONVEGNI

Polibre ha calendarizzato due appuntamenti annuali fissi per il settore dellebiomasse:

1) La giornata delle biomasse a dicembre

2) La mostra convegno delle agroenergie, evento di 3 giorni a marzo

Il prossimo appuntamento è al PST nei giorni 1-2-3 marzo 2012http://www.agroenergia.eu/

E’ una iniziativa che registra l’interesse dei principali operatori del settore.

L’edizione di quest’anno avrà un respiro anche internazionale e godedell’appoggio del Comune di Tortona.

POLIBRE: LE PRINCIPALI ATTIVITA’

� Promozione del Polo di Innovazione, delle sue attività

e delle infrastrutture

� Uso abituale di infrastrutture tecnologiche da parte di

imprese esterne

� Assistenza nel problem setting/solving per gli associati

� Organizzazione di incontri tecnici e workshops

� Organizzazione e animazione di focus groups

� Assistenza nell’attività di fund raising

� Definizione del Programma Annuale

PST e POLIBRE:STESSA STRUTTURA, COSTI INFERIORI, PIU’ RISULTATI

Non bastano gli investimenti pubblici in laboratori di ricerca e sviluppo pertrasferire tecnologie innovative alle imprese.

Il circolo virtuoso dell’innovazione si innesta quasi sempre quando ci sono piùfattori concomitanti come:

• la presenza di grandi imprese leader nel rispettivo settore, in grado diinvestire in R&S

• un tessuto di PMI con competenze di nicchia

• Università e centri di ricerca capaci di collaborare con le imprese

• un accesso al credito facilitato per consentire la realizzazione di progetti diricerca il cui riscontro in termini di mercato non è garantito in tempi brevi

IL CIRCOLO VIRTUOSO DELL’INNOVAZIONE :SERVE UN CATALIZZATORE CHE FAVORISCA IL PROCESSO

Gli elementi da soli non interagiscono.

Perché l’innovazione produca effetti a livello territoriale, oltre alle condizioni dibase citate, serve l’operatività di un soggetto catalizzatore (ad esempio il Polodi Innovazione) che:

� metta in relazione imprese, università e centri di ricerca aiutandoli a «faresquadra»

� faccia convergere interessi e competenze su progetti strategici di sviluppo

� intercetti finanziamenti agevolati che consentano alle imprese di sosteneregli investimenti in R&S

L’ESPERIENZA DEL POLO DI INNOVAZIONE :DALL’INNOVAZIONE LO SVILUPPO DELL’IMPRESA A FAVORE DEL TERRITORIO

Il Polo di Innovazione costituisce un esempio di attivazione del circolo virtuosoche sta producendo i primi risultati interessanti:

● L’affidamento della gestione del Polo al PST ha fatti sì che si potesse contaresulla presenza di alcune grandi imprese che hanno avuto il ruolo di trainoverso le imprese più piccole.

● La presenza di alcuni laboratori di eccellenza di imprese private all’interno delPST ha rafforzato la collaborazione intensiva con le università.

● Lo stretto rapporto con il mondo della ricerca ha favorito il deposito dibrevetti per nuovi prodotti e nuovi processi produttivi.

● La realizzazione di progetti dimostrativi con installazione di impianti pilotanel PST consente di «far toccare con mano» l’innovazione non solo agliaddetti del settore (primo passo verso la generazione di Living Labs).

● La concentrazione di competenze sia pubbliche che private ha costituitoelemento di attrazione per imprese che chiedono di insediarsi nel Parco oaderire al Polo

Tutto quanto sopra esposto genera valore aggiunto per l’impresa, nuovaimprenditorialità, nuovi posti di lavoro.

NON GRANDI NUMERI MA ELEVATA QUALITÀ E COMPETITIVITÀ

IL POLO OPERA IN UN TERRITORIO RICCO DI INIZIATIVE SULLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

POLIBRE: ORGANIZZAZIONE

Il Polo di Innovazione per le Energie Rinnovabili e i Biocarburanti èun’Associazione Temporanea i Scopo (ATS) gestita da P.S.T. S.p.A. la cuiAssemblea è partecipata da tutti gli associati ed è affiancata da un ComitatoTecnico Scientifico di 3 componenti provenienti sia dal mondo dell’università,dell’impresa e della ricerca

SOCI55 organizzazioni, di cui:

1 Soggetto Gestore (P.S.T. S.p.A.)

3 Università (Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piem. Or.)

1 Centro di Ricerca (CRA-PLF)

35 PMI

13 Grandi Imprese

2 Consorzi (AL.TECH. e Proplast)

Il Polo di Innovazione Energie Rinnovabili e Biocombustibili è stato ufficialmentericonosciuto dalla Regione Piemonte il 31 Marzo 2009

POLIBRE:LE TRAIETTORIE TECNOLOGICHE

Nell’Ambito del dominio tecnologico di POLIBRE si distinguono 3traiettorie progettuali, ambiti di ricerca, comunque circoscritti, si cuisi articolano le diverse attività del Polo e dei suoi soggetti aggregati:

1. PHOTOVOLT dedicata allo studio del Fotovoltaico Avanzato

2. BIOMASS dedicata allo studio delle Biomasse Agroenergetiche

3. GRID dedicata allo studio delle nuove reti di distribuzione (SMART GRID)

TRAIETTORIA PHOTOVOLT:OBIETTIVI

Obiettivo1 �

Obiettivo2 �

Obiettivo3 �

Realizzare una filiera tecnologica innovativa per il Fotovoltaicodi 3° generazione (celle solari in silicio nanostrutturatemediante deposizione di film sottili, fotovoltaico organico – celleDSSC, studio di particolari vernicianti fotosensibili)

Individuare soluzioni prodotto/processo innovative peraumentare l’efficienza dei moduli fotovoltaici (+30%) a costiinferiori (-40%)

Studiare nuove applicazioni del fotovoltaico attraverso l’utilizzointegrato dei pannelli in altre strutture

TRAIETTORIA BIOMASS: OBIETTIVI

Obiettivo1 �

Obiettivo2 �

Obiettivo3 �

Sostenere la ricerca di biomasse agro-energetiche in linea conun modello di sviluppo eco-sostenibile del territorio e disfruttamento ottimale delle sue risorse agricole e forestali,evitando conflitti con la produzione uso alimentare

Individuare processi innovativi di produzione di energia ebiocarburanti (bioetanolo di 2^ generazione, biodiesel, biogas)

Contribuire al raggiungimento dei target fissati dal PacchettoClima-Energia 20-20-20, in particolare per quel che riguarda lariduzione dei gas serra

TRAIETTORIA GRID:OBIETTIVI

POLIBRE ha individuato due ulteriori obiettivi fondamentali che possiamo definiretrasversali rispetto ai due ambiti di attività tematici precedentemente descritti e cheriguardano l’efficienza della rete di distribuzione dell’energia

Obiettivo1 �

Obiettivo2 �

Studiare il comportamento della rete in presenza di immissioni dienergia di differente fonte di produzione e provenienti da impiantidi generazione in continuo e non

Studiare e testare modelli di reti intelligenti, le cosiddette smartgrid, in grado di gestire al meglio l’immissione e ildispacciamento di energia proveniente da fonti diverse e pertipologie di utenze diversificate

POLIBRE /PROGETTI PRESENTATI E FINANZIAMENTI CONCESSI

*In fase di valutazione

** In caso di integrale accoglimento del Programma 2011

Prog.PV

Prog.BIO

Prog.GRID

Tot.Prog.

Budget Contributi alle imprese

Programma 2009

3 5 1 9 6.549.602,47 3.178.110,30

Programma 2010

1 5 2 8 5.909.156,88 3.093.554,39

Programma 2011**

2 3 1 6 2.144.413,44* 1.158.166,46*

Totali 6 13 4 23 14.603.272,79** 7.429.831,15**

POLIBRE / PROGETTI PHOTOVOLT

FLEXMATCelle fotovoltaiche DSSC flessibili basate su materiali innovativi e coloranti di origine naturale esintetica di nuova concezione

Partnership: RTM S.p.A., Cyanine Technology S.p.A., Agrindustria s.n.c., Chimete S.r.l.,Consorzio Proplast, CNR-ISTEC, Politecnico di Torino, Università di Torino, UniPMN

Budget: € 1.429.800,00

Finanziamento pubblico: € 837.842,00

Durata: 30 mesi

ObiettiviLe cosiddette celle solari sensibilizzate a coloranti (Dye Sensitized Solar Cells, DSSC) costituiscono la più validaalternativa alle celle di silicio.

L’industrializzazione di tali celle necessita, però, di una ulteriore attività di studio per lo sviluppo dei materiali e perl’ottimizzazione delle tecnologie di assemblaggio. Il progetto è quindi focalizzato sull’obiettivo di sviluppare eottimizzare nuovi materiali e processi di realizzazione per lo sviluppo di celle fotovoltaiche DSSC flessibili,utilizzando semiconduttori mesoporosi prodotti con un innovativo metodo di nanostrutturazione laser e colorantiorganici di sintesi di nuova concezione e coloranti naturali estratti da piante e frutti. Il substrato della cella e il suopackaging saranno di materiali polimerici con proprietà adeguate (resistenza meccanica e chimica, bassapermeabilità ai gas atmosferici), in modo da avere un prodotto finale sottile, leggero e a basso costo. La flessibilitàdei materiali polimerici ne amplierà notevolmente le possibilità di utilizzo rispetto a quelle attuali delle cellefotovoltaiche rigide. La sigillatura della cella sarà ottenuta con un nuovo metodo mediante l’utilizzo di laser.

POLIBRE / PROGETTI BIOMASS

BIO.SOL.PHY.TOEnergia da cogenerazione da biomassa e da sistema solare termodinamico, integrati abiodigestione e fitodepurazione a ciclo chiuso autofertilizzante

Partnership: Biosolar Flenco Group S.p.A., Electro S.p.A., Istituto di Ricerca Dott. Arioli & C.s.a.s, Mybasol S.r.l., UniPMN, DR-Energie Rinnovabili

Budget: € 1.686.291,00

Finanziamento pubblico: € 834.038,50

Durata: 36 mesi

ObiettiviProduzione prototipale di energia elettrica e termica da sole fonti rinnovabili, in ambiti territorialimarginali (pedemontani, collinari, aridi e in zone svantaggiate del Piemonte) con sistema acaldaia a Biomassa Turbina/generatore ORC da 120Kw integrato con solare termodinamico adalta temperatura ed accumulo, combinato con biodigestore anaerobico e generatore, collegati aciclo chiuso ad impianto di fitodepurazione per il trattamento ecocompatibile di acque e fumi discarico. Sistema integrato, a ciclo chiuso ed autofertilizzante.

POLIBRE / PROGETTI BIOMASS

TRIBEPaThway for the pRoductIon of novel BiofuEl. Studio e sviluppo di un diesel derivante da fonti rinnovabili e sperimentazione del nuovo biocombustibile con test da banco su motori diesel

Partnership: Chemtex Italia, CRF, Engico, Fastek S.r.l., Hysytech s.r.l., Politecnico di Torino

Budget: € 887.456,00

Finanziamento pubblico: € 441.082,40

Durata: 15 mesi

ObiettiviIl progetto si propone di dimostrare il processo di produzione di un nuovo combustibile a partire da fonti rinnovabili(biomasse lignocellulosiche, quali l’Arundo donax e scarti agricoli), non in diretta competizione con la filieraalimentare del food e del feed.

Le normative europee e mondiali prevedono che i biocombustibili debbano soddisfare il 10% della richiesta al 2020.I biofuel di nuova generazione, che ad oggi rappresentano ancora una sfida nella ricerca dal punto di vista dellatecnologia di produzione e a livello motoristico, avranno pertanto un ruolo chiave per il raggiungimento di questiobiettivi.

Il progetto TRIBE prevede la definizione di un nuovo diesel rinnovabile e la sua sperimentazione con test da bancosu motori diesel e in via non convenzionale in microturbine a gas, in modo da ottenere un carburante dalle miglioricaratteristiche emissive. In particolare, il progetto si propone di studiare le potenzialità di idrocarburiopportunamente additivati, derivati dalla fermentazione di zuccheri a 5 e 6 atomi di carbonio a loro volta ottenutidal pretrattamento e idrolisi di colture energetiche.

Il progetto TRIBE mira ad ottenere un eco-diesel che possa contribuire alla riduzione dei gas a effetto serra, eall’aumento della quota di carburante proveniente da fonti rinnovabili attraverso la trasformazione di zuccheriderivati da biomasse energetiche.

Attraverso le aziende partecipanti, il progetto intende acquisire le conoscenze e le informazioni necessarie allaprogettazione di nuovi processi industriali aventi una migliore sostenibilità economico-ambientale.

POLIBRE / PROGETTI GRID

BEEBuilding Energy Ecosystems

Partnership: Agrindustria S.r.l., Energrid S.p.A., CSP s.c.a.r.l., Politecnico di Torino, TeseoS.p.A.

Budget: € 530.558,00

Finanziamento pubblico: € 298.334,80

Durata:

ObiettiviCaratterizzare ed implementare un modello per l'utilizzo congiunto di sorgenti rinnovabilidi energia elettrica in aree di medie dimensioni (fornitura inferiore a 1 MW). Partendodall'analisi delle tecnologie per la produzione di energia integrando diversi tipi di fonti di energierinnovabili (es: biomasse, solare, eolico) si definiranno i meccanismi e gli strumenti utili perottimizzarne lo sfruttamento locale. L’obiettivo principale è quello di ottenere un flusso netto dienergia elettrica con caratteristiche tali da essere ottimale per la collocazione del sistema inuna smart grid di prossima generazione. Nello svolgimento del progetto si terranno inconsiderazione vari tipi di sorgenti ed utenze, così puntando ad ottenere un modello con ampiascala di applicazione. I modelli e gli algoritmi elaborati saranno utilizzati per creare un testbed,nel quale poter mettere in pratica e valicare i risultati della ricerca. Il sito scelto per il testbed èstato individuato presso il partner Agrindustria, capofila del progetto, ubicato in un contestoagro-industriale con utenze di tipo industriale e domestico.

PST TORTONA / POLO DI INNOVAZIONECONTATTI

P.S.T. S.p.A.Str. Comunale Savonesa, 9 Località Rivalta Scrivia15057 Tortona (AL)Tel. 0131 860 115Fax 0131 860 656E-mail: pst@pst.it

Presidente Fabrizio LongaAD Roberto Sacchi

Grazie per l’attenzione