del legno in quattro concerti - Castelnuovo Scrivia · Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale...

5
Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop. Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it della Bassa Valle Scrivia il Vi faremo conoscere gli artigiani che racconteranno i loro segreti. Quelli che creano gli strumenti partendo dal legno. Insieme ai musicisti vi faranno sentire la loro voce. La chitarra, la viola e il mandolino, le fisarmoniche, il clarinetto e l’oboe. Eccellenze italiane e castelnovesi vi danno appuntamento per quattro sabati in cui rimarrete affascinati dai racconti, dal suono, dalla voce e dalla musica. Sabato 19 novembre in Castello Il suono del legno in quattro concerti

Transcript of del legno in quattro concerti - Castelnuovo Scrivia · Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale...

Page 1: del legno in quattro concerti - Castelnuovo Scrivia · Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: il della Bassa Valle Scrivia

Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipogra�a Fadia Soc. Coop.

Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it

della Bassa Valle Scriviail

Vi faremo conoscere gli artigiani che racconterannoi loro segreti. Quelli che creano gli strumenti partendo dal legno. Insieme ai musicisti vi faranno sentire la loro voce. La chitarra,la viola e il mandolino,le �sarmoniche, il clarinettoe l’oboe. Eccellenze italiane e castelnovesi vi danno appuntamento per quattro sabati in cui rimarrete affascinati dai racconti,dal suono, dalla voce edalla musica.

Sabato 19 novembre in Castello

Il suonodel legnoin quattroconcerti

Page 2: del legno in quattro concerti - Castelnuovo Scrivia · Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: il della Bassa Valle Scrivia

2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 8 – Novembre 2016 3IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 8 – Novembre 2016

Sportello migrantie corsi di italianoSabato 5 novembre,  prenderà avvio  lo SPORTELLO MIGRANTI, nei locali delle associazioni, presso il Co-mune. L’orario sarà dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Tale sportello sarà aperto il 1° e il 3° SABATO di ogni mese e non più tutti i sabati. Funzionerà con un responsabile dello sportello, una mediatrice culturale e un servizio Caaf e Patronato. Martedì 8 novembre 2016 avranno inizio i corsi di: alfabetizzazione alla lingua italiana e preparazione all’esame di A2 per la carta di soggiorno. Gli orari saranno per le donne, dalle 9.00 alle 11.00; per gli uomini, dalle 20.30 alle 22.30.Le iscrizioni avverranno in loco.

Nell’occasione della giornata distribuito il volantino della sala didattica Appuntamenti

La Fiera dar Carsént quest’anno presenta due eccellenti novità sul panorama con-

sueto di bancarelle mangerecce, al profumo delle caldarroste e della crema di gorgonzo-la, tra zucche, mele, formaggi, torte, miele e verdure: la mostra dei bonsai e lo street food (per i non addetti, il cibo da strada). È un bel camioncino blu con le scritte “Itine-ranti per caso” a significare che si tratta

di un cuoco vero attrezzato per cucinare al momento alcuni cibi da mangiare per strada, una moda rimbalzata dall’America e già sperimentata in tutte le nostre città, ormai non più soltanto in estate, figlia poco legittima delle bancarelle di cibi improvvi-sati dell’Oriente e dell’Africa, e del famoso cuoppo napoletano. Ben attrezzata, disponi-bile, variata: oggi, polenta – cucinata al mo-mento. Il discorso si fa difficile con i bonsai, giganti in miniatura, ristretti in un vaso con la drammaticità di un errore di natura, che al contrario è il risultato del lavoro minuzioso di alcuni uomini molto speciali e di un’arte antica di secoli. Stupefacente proprio per-ché incomprensibile. Da amare. La festa si chiude con la visita nei saloni del Castello alla mostra di fotografie di Tiziano Fratus, organizzata dal Parco del Po: Grandi al-beri fuori dal bosco. Alberi unici, giganti di straordinaria bellezza. Una sfida.

Elda Lanza

La torta dar Carsént e un mercato di qualità

Domenica 16 Ottobre si è svolta in tutta Italia la quinta edizione della “Fai-Marathon”, la giornata

d’autunno organizzata dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), evento di punta della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”. Il nostro Paese, tra i 600 luoghi visitabili della Peni-sola, ha aperto le porte di Palazzo Centurione e del Castello Podestarile offrendo ai visitatori una prospet-tiva diversa sul territorio, raccontandone la storia, le tradizioni, l’identità attraverso la voce dei ragazzi delle classi quinte della scuola primaria e terze della scuola secondaria di primo grado, diventati per l’occasione giovani ciceroni.Nella giornata di domenica 300 persone hanno visita-to le sale decorate di Palazzo Centurione, ammirando dall’ampia terrazza del terzo piano, il panorama sul centro storico e la campagna circostante, e nel Ca-

stello podestarile, gli antichi saloni affrescati.I ragazzi con le loro voci allegre e vivaci hanno illustra-to in modo chiaro i luoghi, raccontato storie di asce preistoriche e insediamenti romani, vicende di antichi casati e stemmi araldici, di una colta e raffinata prin-cipessa e di un principe amante dell’ozio e del gioco d’azzardo e di come un’erba tintoria, il gualdo, fece di Castelnuovo un fiorente borgo mercantile.È stata una domenica diversa, che ha riscontrato uno straordinario successo, alla scoperta del nostro patrimonio artistico e culturale a volte nascosto o di-menticato.Un particolare riconoscimento va ai ragazzi che hanno impiegato il proprio tempo libero in un’esperienza di cittadinanza attiva: un’occasione di apprendimento e un’esperienza pratica altamente formativa connotata da una notevole valenza sociale. Infatti, con il loro impegno, hanno permesso ai propri concittadini di riscoprire un bene culturale, magari poco conosciuto, del loro territorio. A tutti loro è stato consegnato dalla Delegazione Fai di Tortona un attestato di partecipa-zione all’iniziativa.Grazie anche ai docenti dell’istituto Comprensivo Bassa Valle Scrivia e alle famiglie che hanno soste-nuto e incoraggiato i ragazzi in quest’avventura, ai volontari e alla Protezione Civile che, con il loro con-tributo hanno coordinato le visite guidate, garantito l’ordine e la sicurezza all’interno dei siti.

Paola Pisa

Tradizioni

Successo di pubblico per l’aperturadei monumenti alla FAI-Marathon

Dossier Riguardano i solai e gli orizzontamenti di entrambi gli istituti

Il punto sulla sicurezzadelle scuole in Italiaelaborato nel 2016 epresentato a Romaal ministero

Il XIV rapporto sicurezza, qualità, accessibilità a scuola di Cittadinanzattiva

Le verifiche saranno completatenei prossimi mesi e dopo la loroelaborazione verrà predispostoil progetto di consolidamento

All’inizio del 2016, partecipando a un bando promosso dal Ministero dell’Istruzione, l’amministrazione comunale diede incarico allo studio professionale “Sismica 360” di compiere le indagini strutturali sugli edifici scolastici.

La campagna, avviata dal Governo Renzi per la prima volta nella storia della Repubblica si rivolgeva alle scuole di tutta Italia per consentire di verificare le strutture, comprendere i possibili problemi e l’entità degli stessi. Stanziando poi ulteriori finanziamenti come contributi per gli interventi. L’iniziativa ha confermato che l’Italia, rispetto ad altri Paesi europei, è in fondo alle classifiche in tema si sicurezza degli istituto scolastici statali. “Cittadinanza attiva” ha stilato un rapporto sulla “sicurezza, qualità e accessibilità a scuola” per analizzare lo stato in cui si trova la sicurezza degli edifici scolastici italiani. Il risultato – continua il rapporto nazionale - non è positivo.Giusto per avere qualche idea, più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali e solo in un caso su tre gli Enti locali effettuano gli interventi richiesti dai cittadini. Un istituto su tre si trova in zone a elevata sismicità e soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica. Due terzi delle scuole non possiedono la certificazione di agibilità statica.Per il nostro paese, ricevuta la relazione degli ingegneri (che hanno praticamente lavorato sino a settembre), pubblichiamo integralmente le loro conclusioni. Le scuole saranno oggetto, per questa amministrazione, di un progetto complessivo di consolidamento statico secondo le indicazioni ricevute.

Quante scuoleNell’anno scolastico 2015-2016, risultano all’ap-pello 8519 istituzioni scolastiche, 41.286 le sedi, 7.862.022 gli studenti delle scuole statali in 369.913 classi. 13.498 le scuole paritarie, per un totale di 961.166 studenti.Anno di costruzione Il 32% delle scuole è stato costruito dopo il 1976, il 27% tra il 1961 e il 1975, il 12% tra il 1946 e il 1960, l’8% tra il 1921 e il 1945, il 4% tra il 1900 e il 1920, il 3% nell’800, l’1% prima dell’800. Per un restante 13% manca tale informa-zione.

Rischio sismico Una scuola su tre in zona a ele-vata sismicità; solo l’8% progettata secondo la nor-mativa antisismica.Il 54% degli edifici scolastici italiani si trova in zone a rischio sismico; quasi il 30% (ossia 13.742) insiste nelle zone a rischio 1 e 2, ossia quelle a rischio più elevato.In realtà l’intero territorio italiano va considerato a rischio sismico per la frequenza e l’intensità dei fe-nomeni sismici che si susseguono ma anche per la vulnerabilità molto elevata, per la notevole fragilità del patrimonio edilizio (non solo scolastico), del sistema

La scuola dell’infanzia: • L’orizzontamento di pavimentazione del-la scuola dell’infanzia è costituito dalle volte strutturali seicentesche in mattoni; la stratigra-fia ricorrente mostra uno spessore strutturale

di 12 cm (larghezza del mattone), su cui è po-sizionato un riempimento di spessore variabile a livellare l’orizzontamento fino al pavimento originariamente costituito da elementi di late-rizio. Il pavimento originario non è in generale

più visibile, in parte ricoperto dal linoleum o sostituito da pavimentazioni moderne. L’area sottostante la scuola (area fondi) è accessibile e in buona parte illuminata, per cui è agevole operare la manutenzione della struttura ed eventualmente operare interventi di messa in sicurezza.Le volte originarie presentano alcune lesioni strutturali ma soprattutto presentano delle scanalature (crene), eseguite durante l’installa-zione degli impianti, che ne hanno indebolito la struttura.Si è inoltre osservato come alcune volte risulti-no parzialmente scaricate del proprio riempi-mento, a seguito degli interventi di scanalatura eseguiti.La staticità della volta è fornita dalla sua for-ma geometrica, che permette di garantire un generale stato di compressione nella muratu-ra. La struttura originale era ben concepita e i laterizi sono ben conservati, tuttavia le nume-rose sconnessioni operate in alcune volte non garantiscono più il corretto funzionamento di tali elementi e possono, in generale, condurre a una condizione di potenziale pericolo.Considerando che lo spessore strutturale ori-ginario delle volte non era elevato (12 cm) in relazione alla loro luce, si suggerisce di comple-tare le verifiche della struttura (già finanziate con fondi propri dal Comune) e valutare suc-cessivamente un intervento di consolidamento globale, che contempli un intervento di risana-mento statico delle volte dell’interrato.

• L’orizzontamento di copertura della scuola dell’infanzia è costituito dalle volte strutturali seicentesche in mattoni; alla quota di imposta delle volte è posizionato, su molte aule, un sola-io in latero-cemento con travetti precompressi, con funzione di controsoffitto non struttura-le. Tale solaio è soggetto al solo peso proprio, non essendo accessibile e, in generale, neppure ispezionabile.Dai quadri fessurativi e dalle indagini condotte non si sono ravvisati, allo stato attuale, feno-meni di sfondellamento; la natura improvvisa del fenomeno non permette, tuttavia, di poter escludere a priori il suo verificarsi in futuro. La principale vulnerabilità riscontrata risiede nel-la scarsa connessione del solaio con la struttura

Conosciamo tutti la favola di Pinocchio: un tipo si mette a intagliare un pezzo di legno per fare

un giocattolo... e questo si mette a parlare.Ci sono persone che sanno fare di meglio: loro prendono fra le mani il legno, lo lavorano con arte e forse anche con un po’ di magia... e il legno impara a cantare!Vogliamo farvi conoscere questi artigiani, saran-no loro a raccontarvi i loro segreti, a farvi vedere e toccare gli strumenti che creano e la sera insieme a maestri musicisti vi faranno sentire la loro voce.

Non perdete l’occasione di conoscere da vicino il mondo della musica, ne sarete affascinati. Venite al castello sabato 19 novembre dove presen-teremo il liutaio Umberto Raccis di Guazzora e le sue chitarre innovative: al mattino per incontra-re gli allievi delle scuole e gli interessati, mostran-do i segreti del suo lavoro. La sera ascolteremo l’esecuzione del chitarrista classico Luciano Mar-ziali per uno splendido concerto.La seconda serata si svolgerà sabato 14 gen-naio, sempre in castello con i liutai Alessio Bertucci e Federico Gabrielli costruttori di viole e mandolini e la sera il concerto dell’Ensem-ble Estudiantina Mandolinistica Vogherese, com-posto da 5 strumentisti, soprano e basso.Proseguiremo sabato 4 febbraio con Carlo Fortunato, costruttore di fisarmoniche di Fre-sonara che presenterà i suoi bellissimi strumenti e il suo gruppo di nove elementi che eseguiranno musiche di Astor Piazzolla.Concluderemo sabato 25 febbraio in grande stile con l’esposizione dei pregiati strumenti dei Fratelli Patricola di Castelnuovo Scrivia e la sera con un grande concerto in cui i clarinetti e gli oboe saranno i protagonisti.

Concerti in castelloLo strumento e la sua voce

Bonsai e alberi monumentali in mostra

Page 3: del legno in quattro concerti - Castelnuovo Scrivia · Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: il della Bassa Valle Scrivia

carote, che forniscono i risultati maggiormente attendibili);- Lotto II: il progetto originale prevedeva nelle verifiche l’utilizzo di calcestruzzo equiparabile alla Rck = 22.5 MPa ed acciaio AQ60; il cal-cestruzzo rilevato in situ evidenzia resistenze

cubiche comprese tra 19 e 30 MPa a seconda dei livelli (si precisa che il valore di resistenza medio determinato dalle prove su carote, che forniscono i risultati maggiormente attendibili, è pari a 21 MPa);- Lotto III: il progetto originale prevedeva nelle verifiche l’utilizzo di calcestruzzo equiparabile alla Rck = 30 MPa ed acciaio Fe B32; il cal-cestruzzo rilevato in situ evidenzia resistenze cubiche comprese tra 11 e 17 MPa a seconda dei livelli (carotaggi e Sonreb forniscono risul-tati del tutto analoghi), l’acciaio ha fornito una resistenza ampiamente superiore alla minima richiesta dalla normativa dell’epoca.Come si può rilevare, i calcestruzzi dei Lotti I e II, pur non presentando caratteristiche parti-colarmente elevate, sono mediamente in linea con le prescrizioni progettuali; eventuali ca-renze locali di resistenza verranno indagate in dettaglio nella relazione di vulnerabilità globale dell’edificio.Il Lotto III (segreteria, dirigenza, custode) pre-senta invece valori di resistenza decisamente scadenti: tale evidenza era emersa già nelle prime prove eseguite e proprio per tale motivo si è cercato di concentrare il maggior numero di prove possibili in tale lotto. Si rimanda alla relazione di vulnerabilità globale dell’edificio per conclusioni più circostanziate, ma in questa prima fase è comunque necessario evidenziare una possibile criticità nelle verifiche statiche degli elementi degli orizzontamenti del Lotto III, soprattutto nei campi di maggiore luce.Occorre segnalare due ulteriori criticità rilevate sulla struttura:- assenza di giunto sismico tra i corpi di fabbri-ca: il giunto è dimensionato solo per le dilata-zioni termiche e presenta un’ampiezza variabi-le tra i 2 ed i 4 cm; in caso di azioni sismiche possono verificarsi importanti azioni di martel-lamento tra i corpi di fabbrica adiacenti;- degrado del calcestruzzo esterno esposto agli agenti atmosferici: in alcune zone delle faccia-te, in particolare la facciata nord del Lotto I e la facciata est del Lotto II, si rilevano fenomeni di espulsione del copriferro e relativa corrosio-ne delle armature; si consiglia di eseguire una accurata indagine per verificare lo stato di con-servazione dei copriferri e delle armature della varie facciate, in particolare nelle zone mag-

giormente esposte (che non riguardano solo gli orizzontamenti ma anche, e soprattutto, gli elementi verticali, quali i pilastri esterni del porticato del Lotto III).

• Dal punto di vista non strutturale, i solai in latero-cemento delle aule non presentano in genere fenomeni di rilievo, per quanto ap-purabile; permane tuttavia una vulnerabilità potenziale per sfondellamento dei solai, qua-lora soggetti ad infiltrazioni di acqua o forti escursioni termiche, eventi che hanno effet-tivamente causato lo sfondellamento in altre parti della struttura. In tal senso un intervento complessivo di posa di un controsoffitto anti-sfondellamento sarebbe risolutivo. Nel caso non vi fossero le risorse si segnalano le aree maggiormente critiche ovvero i solai del log-giato e della balconata che sono maggiormente vulnerabili, in quanto nella realizzazione non sono state previste né una impermeabilizza-zione né un’opportuna via di scolo delle acqua meteoriche.Nell’intervento del 2016 si è prevista la crea-zione di vie di scolo (barbacani), come provve-dimento temporaneo ma non risolutivo: data l’assenza delle dovute pendenze, rimane infatti possibile il ristagno dell’acqua e, mancando l’impermeabilizzazione, alla lunga possono ve-rificarsi infiltrazioni che potrebbero pregiudi-care la stabilità dei laterizi del solaio.Si suggerisce quindi, nel medio periodo, di valutare un intervento di rifacimento della pavimentazione della balconata al primo ed al secondo piano, con il posizionamento di una guaina impermeabile e la creazione delle cor-rette pendenze e sistemi di scolo delle acque meteoriche. Tale intervento risolverebbe il pro-blema dell’infiltrazione di acque meteoriche, principale causa di vulnerabilità.L’aula magna inoltre è priva di una efficace coibentazione pertanto, oltre ad avere una pessima fruibilità, è potenzialmente soggetta a manifestare fenomeni di sfondellamento, come comprovato dall’evoluzione del quadro fessu-rativo.Sull’aula magna sarebbe da prevedere con ur-genza il posizionamento di un controsoffitto antisfondellamento, abbinato ad un sistema di coibentazione.

4 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 8 – Novembre 2016 5IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 8 – Novembre 2016

Dossier SISMICA 360 è una startup di giovani ingegneri civili ed edili specializzati in più settori legati alla progettazione e alla verifica statica degli edifici

infrastrutturale, industriale, produttivo. L’altro elemento critico è la cosiddetta esposizione, che si attesta su valori altissimi, a causa dell’alta densità abitativa e della presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale unico al mondo.Lo stato degli edifici monitorati 7 scuole su 10 con lesioni sulla facciata esterna. In un caso su tre gli Enti latitano negli interventi strutturaliLe scuole monitorate appartengono a queste 10 Regioni: Piemonte, Lombar-dia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.Nel 15% delle scuole sono state riscontrate lesioni strutturali, in gran par-te (73%) sulla facciata esterna, nel 27% negli ambienti interni. I distacchi di intonaco sono stati riscontrati nel 38% delle segreterie, nel 23% delle sale professori, nel 21% dei corridoi, nel 16% dei bagni, nel 14% delle palestre e

delle aule, nel 13% delle aule computer, nel 10% dei laboratori, nel 9% delle biblioteche, nell’8% delle mense. I segni di fatiscenza interessano invece il 33% delle segreterie, il 27% dei bagni, il 25% delle palestre, il 21% dei corri-doi, il 17% delle sale professori, il 14% delle aule computer e delle aule, il 10% dei laboratori e delle mense, il 9% delle biblioteche.Una scuola su sei presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato e solo il 5% è in ottimo stato. L’81% dei RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione) o dei Dirigenti ha chiesto interventi manutentivi all’ente proprietario, ma ben in un caso su quattro non è stato effettuato alcun intervento. Nel 14% è stato effettuato con molto ritardo, nel 52% con qualche ritardo e solo nell’8% dei casi tempestivamente.Una scuola su quattro ha chiesto interventi di tipo strutturale che, quasi in

un caso su tre (29%), non sono stati mai effettuati. Nel 24% dei casi, sono intervenuti con molto ritardo, nel 33% con qualche ritardo e solo nel 14% tempestivamente.Certificazioni: qual è lo stato di salute delle scuole?Solo il 35% delle scuole del campione monitorato da Cittadinanzattiva pos-siede il certificato di agibilità statica, il 32% quello di agibilità igienico-sanitaria, mentre il certificato di prevenzione incendi è presente appena nel 10% delle scuole monitorate. Giova ricordare che la responsabilità della richiesta e del rilascio delle certificazioni suddette va imputata all’ente proprietario, Comune e Provincia, secondo la tipologia di edificio scolastico. Come è noto, il rilascio della certificazione della prevenzione incendi per gli edifici scolastici è stato prorogato al 31 dicembre prossimo.

Questo il quadro a livello nazionale in merito alla certificazione di agibilità.Piani di emergenza nelle scuole:in Calabria informazione assente. Male l’AbruzzoTra gli adempimenti che la normativa prevede in materia di sicurezza, alcuni sono in capo ai Dirigenti scolastici, tra i quali il Documento di Valutazione dei Rischi e il Piano di Emergenza.Ci siamo soffermati su quest’ultimo perché riteniamo che siano uno degli strumenti principali per la gestione delle emergenze e dell’evacuazione dall’e-dificio scolastico.I dati ufficiali risultano molto disomogenei a livello regionale: bene Veneto (dove le scuole che hanno il Piano di emergenza sono più del 90%), Basilica-ta, FVG, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia (tutte oltre l’80%). Male

l’Abruzzo, dove soltanto il 27% ha redatto il Piano. In Calabria, l’informazione risulta addirittura assente.La sicurezza interna:impianti elettrici a norma solo in 1 aula su 4Nel 28% delle scuole a più piani, non sono presenti scale di sicurezza. Non ci sono uscite di sicurezza sui corridoi nel 18% degli istituti. Altrettanto assenti le porte anti panico: mancano nell’82% dei bagni, nell’80% delle aule e delle biblioteche, nel 37% delle mense e nel 33% delle palestre.Solo una scuola su tre presenta vetrate conformi a quanto prevede la legge.Gli impianti elettrici sono completamente a norma soltanto in un’aula su quat-tro e nel 12% delle mense. L’impianto antincendio risulta a norma o in avan-zato stato di adeguamento nel 43% delle scuole.

Il XIV rapporto sicurezza, qualità, accessibilità a scuola di Cittadinanzattiva

muraria preesistente, sulla quale appoggia per pochi centimetri. A questo va aggiunto che le murature di appoggio delle solette presentano, in alcune zone, lesioni dovute allo scarso am-morsamento, che quindi potrebbero aggravarsi in futuro.A causa di tali evidenze, nel gennaio 2016 si è ritenuto opportuno intervenire su due aule con un’opera provvisionale di messa in sicurezza.Gli interventi possibili, da includersi preferi-bilmente in un progetto più ampio di messa in sicurezza globale del fabbricato, possono essere sia un intervento analogo a quello realizzato nel gennaio 2016 (con profili metallici per aumen-tare la base di appoggio dei travetti e con reti di protezione antisfondellamento), sia un’ope-razione più radicale, che preveda la demolizio-ne dei controsoffitti in latero-cemento e la loro sostituzione con strutture leggere.

Scuola primaria: • L’impalcato di copertura (soffitto) della scuola elementare è costituito da solai in late-ro-cemento, soggetti a carichi modesti (il sotto-tetto non è utilizzato), realizzati negli anni ’60 in sostituzione delle volte precedenti dell’edifi-cio seicentesco.La sostituzione delle volte ha tuttavia indotto carichi inattesi sulla struttura muraria sot-tostante, che presenta un quadro fessurativo importante. Durante i lavori di sostituzione delle volte, inoltre, sono sistematicamente sta-te rimosse le catene metalliche (ad eccezione dell’ala sud), con conseguente aumento della vulnerabilità globale del fabbricato: le catene non solo contribuivano al buon funzionamen-to delle strutture voltate, ma costituivano un presidio antisismico nei confronti di potenziali fenomeni rotativi delle pareti perimetrali. Oc-corre infatti rilevare che attualmente il vincolo sommitale al ribaltamento delle pareti è as-sente, in quanto durante la realizzazione della copertura in calcestruzzo armato non è stato realizzato il cordolo sommitale di collegamento con la muratura esistente.Alla luce di quanto emerso, si suggerisce di at-tendere il completamento delle verifiche stati-che e sismiche globali per valutare una strate-gia di consolidamento che possa rimuovere le criticità indotte dagli interventi degli anni ’60,

cercando inoltre di ripristinare i presidii anti-sismici originari (catene), eventualmente inte-grandoli con altri ritenuti necessari.Si suggerisce inoltre di valutare un consoli-damento mirato in corrispondenza delle zone in cui gravano carichi concentrati, ossia dove sono posizionate le travi in calcestruzzo della soletta di sottotetto. Tale consolidamento po-trà, ad esempio, essere eseguito migliorando la distribuzione del carico sulla muratura inse-rendo degli architravi metallici di rinforzo, va-lutando inoltre la fattibilità di eliminare gli ele-menti pesanti (catene in cemento armato poste a pavimento) sostituendoli con strutture metal-liche, per garantire la legatura delle pareti (già compromessa dall’eliminazione delle catene).• Dal punto di vista non strutturale il rilievo del quadro fessurativo dell’intradosso della soletta di sottotetto non ha evidenziato lesio-ni riconducibili a fenomeni di sfondellamento delle pignatte; tuttavia, in considerazione del fatto che il sottotetto non è coibentato, non si esclude la possibilità che tali fenomeno possa-no verificarsi in futuro.Per tale ragione può essere opportuno porre in opera controsoffitti antisfondellamento, che eventualmente potrebbero integrarsi in un contesto di miglioramento generale delle pre-stazioni energetiche del fabbricato.

Palestra Scuola primaria: • La campagna di indagini sui solai è stata con-dotta con lo scopo di raccogliere il maggior nu-mero di informazioni possibili al fine di poter eseguire le verifiche di sicurezza nella seconda fase (vulnerabilità dell’intero edificio). Le in-dagini hanno riguardato il rilievo geometrico e dei dettagli di armatura (eseguito tramite scro-stamenti e pacometrie), che hanno fornito una buona corrispondenza con i dati progettuali reperiti. Le indagini per la determinazione del-le proprietà dei materiali si sono concentrate sulla ricerca delle resistenze del calcestruzzo: il progetto originale prevedeva nelle verifiche l’u-tilizzo di calcestruzzo equiparabile alla attuale R

ck = 20 MPa; il calcestruzzo rilevato in situ evi-

denzia resistenze cubiche comprese tra 16 e 28 MPa a seconda dei livelli. Il valore di resistenza minimo è tuttavia quello maggiormente atten-dibile (poiché derivante da prova distruttiva su

carota), pertanto il calcestruzzo non presenta caratteristiche meccaniche particolarmente elevate; si rimanda alla relazione di vulnera-bilità globale dell’edificio per conclusioni più circostanziate, anche se non è da escludere che possano emergere criticità in termini di resi-stenza di alcuni elementi strutturali.

Scuola media:• L’edificio è una struttura intelaiata in calce-struzzo armato costruita per lotti successivi, pertanto è stato necessario approfondire la campagna di indagini distintamente nei tre lot-ti. Per caratterizzare i materiali il piano di inda-gine ha previsto (carotaggi, Sonreb e Pull-out):- Lotto I: il progetto originale prevedeva nelle verifiche l’utilizzo di calcestruzzo equiparabile alla Rck = 20 MPa ed acciaio AQ50; il calce-struzzo rilevato in situ evidenzia resistenze cubiche comprese tra 15 e 26 MPa a seconda dei livelli (si precisa che i valori di resistenza migliori sono stati determinati dalle prove su

1977. il cantiere per la costruzione del terzo lotto della Scuola me-dia.1961. Il tetto del Colle-gio dei Gesuiti visto dal piano superiore. Era as-sai leggero costruito in legno e coppi.Il progetto generale per la sistemazione e il rior-dino del fabbricato (peri-zia di variante 1967) vide il rifacimento integrale del tetto che veniva re-alizzato in calcestruzzo. È proprio questa opera che crea a livello statico i problemi maggiori.

Page 4: del legno in quattro concerti - Castelnuovo Scrivia · Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: il della Bassa Valle Scrivia

Erano quasi tutti poco più che ragazzi, pieni di voglia di vivere e, purtroppo, non furono po-

chi quelli di loro che non riuscirono a far ritorno al loro paese; e non mancarono i casi di coloro che, tornati dalla guerra in condizioni precarie, morirono negli anni seguenti per i postumi delle malattie contratte o delle ferite subite durante il conflitto. È quanto ci testimonia questo Monu-mento, eretto alcuni anni dopo il primo conflitto mondiale e sul quale, in epoche diverse, sono state collocate varie lapidi in marmo che ricor-dano, appunto, i nostri Caduti dalle guerre di In-dipendenza alla Liberazione. Le ricerche d’archi-vio in occasione dell’allestimento della mostra sulla prima guerra mondiale hanno consentito di identificare i nominativi di sedici militari, nativi di Castelnuovo, morti nel corso o, comunque, a causa di quella che fu definita “la Grande Guer-ra” a causa dell’enorme numero di vittime pro-vocate ma che non sono risultati compresi negli elenchi scolpiti su queste lapidi. Oggi vogliamo porre rimedio a questa involontaria omissione e inauguriamo la lapide che è già stata collocata nei giorni scorsi sul monumento.

L’ELENCO DEI CADUTIBALDUZZI ANNIBALE nato a Castelnuovo Scrivia il 7 luglio 1887 da Balduzzi Carlo e Arzani Carmelitina (casalinga) in cascina Ova. Coniu-gatosi con Cavalli Maria Isabella ad Alessandria il 14 febbraio 1914. Soldato del 28° Reggimento Fanteria morto l’8 ottobre 1916 sul Medio Isonzo per ferite riportate in combattimento.BALDUZZI GIOVANNI ENRICO nato a Ca-stelnuovo Scrivia il 18 dicembre 1895 da Balduzzi Luigi (domiciliato in Alzano) e Chiapuzzi Teresa (sarta) nella casa sita in via Dante n.7. Caporale del 242° Reggimento Fanteria morto il 31 agosto 1917 sull’Altipiano di Bainsizza per ferite riporta-te in combattimento.BELLINGERI VINCENZO nato a Castelnuovo Scrivia il 16 dicembre 1882 da Bellingeri Pietro (domiciliato in Tortona) e Rescia Luigia (conta-dina) in cascina Cavigiola. Coniugatosi a Tortona con Cattaneo Maria Teresa Giuseppina il 10 feb-braio 1906. Soldato dell’11° Reggimento Fanteria morto il 13 novembre 1915 sul Medio Isonzo per malattia nella 12° sezione di sanità. BIANCHI PIETRO GIUSEPPE FELICE nato a Castelnuovo Scrivia il 29 giugno 1896 da Bian-chi Bartolomeo (ambulante di Vigone prov. di

Torino) e Clos Elisa (ambulante) nella casa sita in via Bandello 19. Soldato del 202° Reggimento Fanteria morto il 30 agosto 1916 sul Carso per fe-rite riportate in combattimento.BONDONE RODOLFO nato a Castelnuovo Scrivia il 4 gennaio 1897 da Bondone Paolo e Ubertis Maddalena (contadina) in cascina Goide. Carabiniere della Legione C.C.R.R. di Tori-no morto il 22 agosto 1920 ad Alessandria in seguito a malattia contratta per causa di guerra.CHIAPEDI PIETRO ANTO-NIO nato a Castelnuovo Scrivia il 19 novembre 1895 da Chiape-di Giuseppe e Basiglio Antonia (donna di casa) nella casa sita in via Gioberti n.7. Soldato del 26° Reggimento Fanteria morto il 29 ottobre 1917 a Voghera per ma-lattia contratta in zona di guerra. CORTI GIOVANNI nato a Castelnuovo Scrivia il 23 giu-gno 1896 da Corti Luigi (con-tadino) e Gamberi Giovannina (contadina) in cascina Goide. Soldato della 70° Compagnia Lavoratori Ausiliari morto a Guereb (Francia) il 10 luglio 1918 come da atto di morte trascritto a Torre del Monte al n1 parte II serie C registro del 1924 (e non l’11 ottobre 1918 come indicato in altri atti).FOSSATI ANGELO MARIO GIOVANNI nato a Castelnuovo Scrivia il 26 luglio 1897 da Fossati Giuseppe (contadino) e Tosini Luigia (contadina) in cascina Calcagni. Soldato del 60° Reggimento Fanteria morto il 7 marzo 1918 a Cava dei Tirreni per ferite riportate in combattimento.GAGLIARDI PIETRO nato a Castelnuovo Scrivia il 26 gennaio 1879 da Gagliardi Angelo e Beltrame Fedele (donna di casa) nella casa sita in via San Rocco n.15. Coniugatosi il 14 novembre 1908 a Milano con Ferrari Pierina. Soldato del 304° Battaglione M.T. morto il 9 settembre 1916 a Sondrio per infortunio per fatto di guerra.PAGELLA CANDIDO nato a Castelnuovo Scri-via il 7 ottobre 1881da Pagella Angelo (contadi-no) e Alessandrini Maria (contadina) alla cascina Bassa. Coniugatosi il 6 ottobre 1904 a Caserta con Marocco Sofia. Soldato del 1° Reggimento Artiglieria da Fortezza scomparso in prigionia.

PENSA CARLO FELICE nato a Castelnuovo Scrivia il 9 gennaio 1893 da Pensa Biagio (cam-paro) e Corti Colomba (contadina) alla cascina Calcagni. Caporal Maggiore del 52° Reggimento Artiglieria da Campagna morto il 21 dicembre 1918 nell’ospedale da campo n.47 per malattia.RODERICO LORENZO nato a Castelnuovo Scrivia il 20 giugno 1889 da Roderico Vincenzo (contadino) e Timò Santina (contadina) alla ca-scina Ricci. Soldato del 43° Reggimento Fanteria morto il 23 giugno 1915 sul Medio Isonzo per fe-rite riportate in combattimento.RODERICO LUIGI nato a Castelnuovo Scrivia il 26 agosto 1891 da Roderico Vincenzo (contadi-no) e Timò Santina (contadina) alla cascina Ricci.

Soldato del 155 Reggimento Fanteria morto il 7 agosto 1915 nella 28° Sezione di Sanità per ma-lattia.SACCHI PIETRO ANGELO nato a Castelnuo-vo Scrivia il 14 ottobre 1895 da Sacchi Domenico (contadino) e Ferretti Ercolina (contadina) alla cascina Maccarina.Soldato dell’88° Reggimento Fanteria morto il 12 luglio 1918 in prigionia per malattia.SAMPIETRO LUIGI ALFONSO ANTONIO nato a Castelnuovo Scrivia il 21 febbraio 1891 da Sampietro Giovanni (mediatore) e Bozzani Maria (casalinga) nella casa in Porta Tortona. Coniuga-tosi l’11 dicembre 1913 a Tortona con Carlevari Maria. Soldato della 182° Batteria Bombardieri morto il 23 maggio 1917 a Gorizia per ferite ripor-tate in combattimento.TIMO’ GIUSEPPE LUIGI nato a Castelnuovo Scrivia il 9 settembre 1888 da Timò Carlo (con-tadino) e Ferrari Teresa (contadina) alla cascina Goide. Coniugatosi il 7 dicembre 1912 a Tortona con Santamaria Maria Maddalena. Caporal Mag-giore del 26° Reggimento Fanteria morto il 2 lu-glio 1917 a Tortona per malattia. (dall’intervento di Pierangelo Luise al Monumento)

Dal 1999 è presente a Castelnuovo la Cooperativa San Carlo Onlus che offre alla comunità e ai paesi limitrofi un servizio completo di collabo-

razione e sostegno alle famiglie con figli o parenti disabili. Il Centro diurno, che si trova in via Caduti per la Patria, si suddivide in due edifici: la Casa San Carlo per un servizio continuo e il Centro diurno supportato dal trasporto dei ragazzi dalle rispettive abitazioni alla sede e viceversa. La struttura San Carlo è una splendida realtà molto conosciuta nel territorio circostante, nata dall’esigenza di aiutare le famiglie portatrici di disagio, con una concreta risposta alle loro differenti necessità. Tutto ha preso vita grazie alla buona volontà di un gruppo di volontari che, affiancati ai famigliari degli utenti con handicap diversi, ha messo in piedi quello che possiamo apprezzare ora: una struttura valida e all’avanguardia che, con la collaborazione degli enti preposti (ASL, CISA e Comune), risponde in maniera adeguata ai bisogni di ognuno. Per questo scopo, la Casa San Carlo è stata realizzata grazie a un lascito di un famigliare socio fondatore e nell’immobile donato è stata realizzata la struttura di cui ora godiamo. In essa gli ospiti possono avere assistenza e una vita dignitosa anche distanti dai loro famigliari che, per i più svariati motivi si appoggiano al progetto “Dopo di noi” per assicurare ai propri cari un futuro. Questa breve introduzione spiega in concreto cos’è la struttura “San Carlo”, in realtà quello che bisogna raccontare sul Centro è molto di più. Frequentandolo, prima come volontaria e ora come operatrice del servizio civile, ho modo di vivere il quotidiano e le diverse sfaccettatu-re dello stare a contatto con disabili fisici e psichici e posso affermare che l’attività di sostegno e di cura verso gli utenti è sicuramente molto di più di un lavoro: è dedicarsi ad ogni necessità della persona con passione, impe-gno, disponibilità e anche affetto. Ogni mattina gli operatori, la cuoca e gli educatori iniziano presto la giornata. Dalle otto il centro apre le sue porte e il pulmino è pronto a partire per andare a prendere gli utenti a casa; dopo l’arrivo di tutti iniziano le attività e ce ne sono davvero per tutti i gusti: cre-atività, pittura, teatro, riabilitazione motoria, ceramica, attività cognitiva, musicoterapia e persino il laboratorio di pet therapy con le simpaticissime cagnoline Thea e Bimba guidate dalla loro “amica” Patrizia. Alla base di queste occupazioni c’è la passione delle nostre tre educatrici (Alida, Marzia e Michela che è anche la presidente della Cooperativa San Carlo) sempre presenti e, da specialisti esterni, che si alternano nel corso della settimana dando il loro indispensabile contributo per regalare momenti divertenti ed educativi ai ragazzi ospiti.L’atmosfera di un ambiente accogliente e famigliare fa sentire tutti un po’ a casa propria, durante la giornata le ore passano in fretta e nonostante il lavoro sia impegnativo tutti ci sentiamo ricompensati. Come detto prima,

quello di chi opera all’interno della struttura, va oltre al semplice dovere; qui si è a contatto con persone “speciali” ognuna delle quali deve ricevere il massimo aiuto, ma che allo stesso tempo sa donare tanto a chi lo segue. È vedere i successi, le evoluzioni e la crescita di ogni singolo utente che gra-tifica chi lavora con lui e per lui. Ogni giorno è una piccola grande sfida per compiere piccoli grandi passi in avanti per migliorare la loro vita e, in modo diretto anche la nostra. In questi anni il Centro diurno e la Casa San Carlo hanno coinvolto i ragazzi in tantissime iniziative comparendo persino in tv sul canale TeleCity, dando vita a divertenti spettacoli teatrali o partecipan-do a concorsi ed iniziative della zona. Certo, anche i momenti difficili e fa-ticosi fanno parte delle nostre giornate, ma ogni momento è un’occasione di crescita e una sfida da superare. La quotidianità del Centro San Carlo è particolare da spiegare, perché ci sono sempre cose nuove da imparare e c’è sempre qualcosa di bello e di importante che ogni utente sa regalare. Il lavoro che svolgono coloro che ogni giorno sono a contatto con gli ospiti è fatto di difficoltà e soddisfazioni, ma più che un mestiere è contatto vero e proprio con la singola persona alla quale dare il meglio di sè per far sì che possa vivere nel migliore dei modi a contatto con gli altri, mettendo da parte le loro difficoltà. Il Centro diurno e la Casa San Carlo sono dunque motivo di vanto per la nostra zona ed evidenziano, quanto sia importante nella società di oggi poter contare su una struttura seria, affidabile e impegnata nella cura di persone disabili che, a loro volta hanno tanto da donarci.

Elisa Basiglio

6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 8 – Novembre 2016 7IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 8 – Novembre 2016

Viale IV Novembre, 14 - Castelnuovo ScriviaORARIO: Dal Lunedì al Sabato dalle 8,30 alle 20 – Domenica dalle 8.30 alle 13

Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scriviavia Umberto I n° 14 - Tel. 0131/826528 Fax: 0131825923 - www.assicurazionipicchi.it

sono a vostra completa disposizione per informazioni e preventivi di natura �nanziaria-assicurativa.i nostri �dati intermediari assicurativi:

PIERANGELO CISI - CESARE TORTI - CATERINA CANOBBIO - PIERO ORSI - CESARE GROTTOLI

Nel 1984 Castelnuovo e Port Sainte Marie, unite dalla figura di Matteo Bandello che qui nacque e

là morì nel 1561, ravvivarono un gemellaggio che era stato avviato nel 1963 dall’on. Sisto e da Lelio Sotto-tetti. Da allora, con cadenza quasi annuale, avvengono incontri fra delegazioni dei due paesi che distano fra di loro mille chilometri, uno sulla Scrivia e l’altro sulla Garonna. La forte ripresa, che coinvolse anche gli abitanti delle due comunità, vide come protagonisti l’Amministrazio-ne Mussio da una parte e dall’altra i sindaci di Bazens e Port Sainte Marie affiancati da tre personaggi notevo-li, quali lo storico e il vecchio sindaco di Bazens Henrì Gros, l’insegnante Jacky Larroy e l’agricoltore vicesin-daco di Port Jean-Claude Boyer.

Oltre alle tematiche agricole, aveva profonde cono-scenze della sua terra e fu personaggio politico note-vole sia nel suo Comune, di cui fu sindaco dal 2001 al 2008, sia a livello distrettuale (qualcosa di mezzo fra le province e le regioni).Lo ricordiamo attentissimo nelle visite alle nostre azien-de agricole e, quando ci faceva da guida durante le nostre visite a Port, entusiasta della propria attività a

supporto delle coltivazioni delle famose prugne di Agen da cui si ottengono liquori pregiati tramite distillazione e, per disseccamento, confezioni che vengono espor-tate in tutto il mondo.Un uomo intelligente e dinamico che abbiamo avuto modo di apprezzare per le notevoli doti e l’apertura mentale politica (era un uomo di centro mentre Castel-nuovo era amministrata dal sindaco comunista Osval-do Mussio). La sua famiglia strinse una profonda amicizia con Mario Sacco dal quale veniva sempre ospitata. Tutti coloro che lo hanno conosciuto certamente ri-cordano con affetto e simpatia lui e la moglie, sempre attenti, sorridenti e disponibili, anche se il loro italiano e il nostro francese erano piuttosto vaghi, ma a questo poneva rimedio la prof.ssa Mariella Cignoli, l’interprete sempre presente a tutti gli incontri fra castelnovesi e portesi.Un affettuoso abbraccio da parte di noi tutti alla moglie Monette e alle figlie Cathy e Christine.

Antonello Brunetti

«Ogni giorno è una sfida affascinante»Volontaria e operatrice del servizio civile all’interno del Centro San Carlo ci racconta la sua esperienza

Jean Claude Boyerè scomparso unmese fa: aveva 81 anni

Se n’è andato Animatore del gemellaggio, amministratore francese in Comune e Provincia

Le ricerche condotte presso l’archivio storico di Alessandria

Scoperta una lapide con sedicimilitari nativi di CastelnuovoIn occasione delle celebrazioni per l’anniversario del IV novembre

Novembre 1980, incontro in piazza con mons. Cerutti, Mussio e Sottotetti.

Page 5: del legno in quattro concerti - Castelnuovo Scrivia · Novembre 2016 - numero 8 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: il della Bassa Valle Scrivia

8 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 8 – Novembre 2016

Persone Incontri /di Elda Lanza

Il tovagliolova a sinistraIl prossimo venticinque novembre, alle ore 21,30

in Sala Pessini, un allegro invito a partecipare a un incontro.Non è molto elegante che sia proprio io a parlarne, visto che in quella occasione si presenterà un mio libro dedicato alla storia della tavola e delle buone maniere. Ma sono sicura che conoscendomi da tanti anni, da me vi aspettate una ragione speciale e diversa per questo invito. Infatti. Il mio libro è soltanto un’occasione.Si son fatte molte chiacchiere intorno alla Biblioteca, che rimasta senza commissione sembrava destinata a spegnersi. Invece in questi mesi la Biblioteca sta offrendo a noi tutti l’opportunità di alcuni corsi speciali, molto interessanti e frequentati assiduamente, per adulti e per bambini. La Biblioteca è presente e agisce in tutti gli incontri e le manifestazioni culturali. La Biblioteca è il luogo quieto dove anziani vanno a leggere giornali e riviste aggiornate. Dove chi ama i libri ne trova sempre di nuovi e di interessanti, scelti tra le novità del mercato librario. Dove chi ha necessità di computer e di altre tecnicherie è assistito con competenza e cortesia, e trova sempre un punto di lavoro disponibile.La Biblioteca c’è. E si è rinnovata.La Biblioteca ci sarà anche e naturalmente in Sala Pessini, il prossimo venticinque novembre, per la presentazione del mio libro. Un incontro che vede professionalmente unite forze diverse, come il Comune – assessore alla cultura che ha accettato il progetto e l’ha reso fattibile. Il nuovo gruppo di lavoro Cantiere Cultura, che sotto la guida affettuosa di Silvio Maniezzo si è occupato dell’organizzazione. E tre persone, unite da stima, affetto e competenze: Marì Botta per le belle tavole, Chiara Parente per un po’ di storia della Tavola, e il mio libro sul nostro modo di stare a tavola. Parteciperà con alcune idee sui fiori in tavola anche Laura Ricci.Ecco, questo volevo raccontarvi, con il pretesto del mio prossimo libro: un modo di lavorare bene insieme che considero soprattutto un atto d’amore e di rispetto verso il nostro paese.Vi aspettiamo per brindare al Natale.

ComuNICATo DELLA mINorANzA CoNSILIArE

Raccolgo il consiglio di Giovanni Ferrari, d’altronde la sua lunga esperienza nell’amministrare il condominio in cui risiede non può essere certamente sottovalutata. Per il resto abbiamo già risposto una decina di volte. Pace e bene. (gt)

Precisazioni sulla risposta del direttore “Il Comune della Bassa Valle Scrivia” alla lettera “Caro Sindaco, scusa il disturbo”, pubblicata in ritardo per una sua presunta dimenticanza. Riprendiamo brevemente il discorso. Per quanto riguarda la convocazione del Consiglio comunale sempre l’art. 39, al comma 5, prevede che “In caso di inosservanza degli obblighi di convocazione del consiglio, previa diffida, provvede il Prefetto.” Diritto di accesso agli atti. Visto che è regolarmente garantito, qual è il problema? Appurato che è un nostro diritto, la polemica è inutile. O forse il controllo da parte della minoranza disturba?!? Altro punto: Vicenda asilo nido.Anche se la vicenda dei lavori di ampliamento asilo nido è formalmente chiusa, il danno finanziario resta. L’assessore sindaco ritiene forse che i soldi risparmiati per il ribasso d’asta (50.000 euro), i soldi spesi per i vari lodi e commissioni (50.000 euro) per evitare di andare in giudizio, ritenuto in delibera “avverso al comune”, debbano servire per pagare al posto di chi era delegato a controllare e gestire i lavori? Questi danni finanziari vengono da lui chiamati con nuovo gergo “adeguamento in corso d’opera”(?). Con questa somma (130.000 euro) si poteva finanziare la manutenzione del tetto della scuola elementare a tempo debito. (Scelta politica dai risvolti molto interessanti!)

Per quanto riguarda i lavori citati dal sindaco, l’assessore ai LLPP si è dimenticato che l’amministrazione ha sborsato ulteriori soldi per l’adeguamento normativo (sicurezza), dopo la consegna, il pagamento e il collaudo dell’opera, forse che il progetto è stato concepito con vecchie norme? Qualcuno dei cittadini l’avrebbe accettato? Ma passiamo alla PEC. Il testo originario della mozione prevedeva che le notifiche, le convocazioni e ogni comunicazione per i consiglieri comunali fosse data ESCLUSIVAMENTE attraverso la PEC. Il sindaco Tagliani ha modificato il testo rendendo eventuali le comunicazioni via PEC. Quindi tutto o quasi resterà com’è. Si è persa così una reale occasione di risparmio: vedremo quanti consiglieri di maggioranza useranno la PEC. Infine, le proposte. Ci spiace per il sindaco ma esistono le mozioni (palesemente definite come “proposte” dall’articolo 10 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale). Detto ciò ringraziamo il sindaco per aver sottolineato la nostra intelligenza.Consigliamo il sindaco di mettere le sue energie e quelle della maggioranza a far funzionare il Comune. Invece di polemizzare e sollevare polvere. Al prossimo Consiglio!

Giovanni Ferrari,Mariagiovanna Giglio, Mirco Villani

Servizi Funebri Alessandria S.p.A.

Via Garibaldi, 54Castelnuovo Scrivia (AL)

Tel. 0131 856201Fax 0131 825539

email: [email protected]

Avalle

LibriCastelnuovo ScriviaSala Gennaro PessiniVENERDÌ 18 NOVEMBRE,ore 21Presentazione del librodi Antonello Brunetti

ARCHEOLOGIA alla ricerca delle nostre radiciINTERVENTI:- Coordinamento di Silvio Maniezzo- Saluto del sindaco Gianni Tagliani- Lettura di Gian Piero Vignoli- Presentazione di Giuseppe De Carlini- Antonello Brunetti: 40 anni di ricerche- Proiezione di alcune immagini