Interventi sugli edifici esistenti Normative in Italia e ...
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Interventi sugli edifici esistentiNormative in Italia e in Europa
Giorgio MontiOrdinario di Tecnica delle Costruzioni
Roma, 27 ottobre 2009
GENESI DELLA NORMA ITALIANA
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 2
Terremoti Normative
• Terremoti significativi– Loma Prieta 1989– Northridge 1994– Kobe 1995– Izmit 1999
• Documenti– Giappone 1977-1990– Nuova Zelanda 1996-2002– USA (FEMA 273/356) 1997-2000– UE (EC8 Parte 3) ENV 2001
EN 2005– Italia (OPCM 3274) 2003-2005– Italia (NTC) 2008
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 3
Differenze fra norme per le nuove costruzioni e norme per le costruzioni esistenti
• Nuovo– Si fa riferimento a concetti e metodi consolidati– Il ruolo del calcolo è secondario
• Esistente– Le conoscenze non sono consolidate– Il ruolo del calcolo è fondamentale
• Bisogna prevedere tutti i possibili meccanismi• Bisogna modellare tutti i possibili meccanismi
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 4
Dalle FEMA all’Eurocodice 8 Parte 3 alle NTC (passando dalle OPCM)
• Somiglianze con FEMA– Livelli di Conoscenza (LC) e Fattori di Confidenza (FC)– Azione sismica elastica (senza fattore di struttura)
• Differenze da FEMA– FEMA: Verifiche in termini di forze– EC8-3: Verifiche in termini di forze e deformazioni
• Struttura della norma– Livelli di prestazione (SL) associati all’intensità dell’azione
• 3 per FEMA e OPCM, 4 per NTC
– Verifiche: nuove formule per la capacità di elementi non progettati sismicamente
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 5
CRITERI GENERALI
6Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Patologie strutturali
• I danni osservati sono conseguenza di una tradizione progettuale e costruttiva che non teneva conto delle peculiarità dell’azione sismica:– Intensità sismica spesso maggiore di quella di progetto– Variabilità in direzione e verso– Carattere dinamico della risposta sismica
• Le principali patologie strutturali sono dovute a:– Errata concezione strutturale– Errata concezione o esecuzione dei dettagli costruttivi.
7Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Errata concezione strutturale
• Irregolarità in pianta
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 8
Irregolarità in pianta
9Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Irregolarità in pianta
10Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Errata concezione strutturale
11Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
• Irregolarità in elevazione
12Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Errata concezione strutturale
• Irregolarità in elevazione
13Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Errata concezione strutturale
• Irregolarità in elevazione
Errata concezione strutturale
• Giunti tecnici di insufficiente ampiezza– martellamento tra strutture
adiacenti
14Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Errata concezione strutturale
• Presenza di pannelli esterni– la cui caduta può provocare danni
• Presenza di tamponatureall’interno di campi di telaio– l’interazione potrebbe essere
dannosa.
15Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Errata concezione o esecuzione dei dettagli costruttivi
• Interasse eccessivo tra le staffe, che comporta:– scarso
confinamento del nucleo di calcestruzzo
– scarso contenimento dei ferri longitudinali
– scarsa resistenza a taglio con rottura fragile
16Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Errata concezione o esecuzione dei dettagli costruttivi
17Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
• Assenza di staffe nelle zone critiche (di estremità) degli elementi strutturali
Errata concezione o esecuzione dei dettagli costruttivi
• Ancoraggio insufficiente delle staffe• Inadeguata armatura trasversale nel nodo
18Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
19Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Adeguamento e miglioramento
• Si individuano le seguenti categorie di intervento:– interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di
sicurezza previsti dalle presenti norme– interventi di miglioramento atti ad aumentare la
sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle presenti norme.
20Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi di adeguamento
resi
sten
za
duttilità
sicurezzasicurezza
fallimentofallimento
prima dell’intervento
dopo l’interventosi
stem
a re
sist
ente
para
llelo
sist
ema
resi
sten
tepa
ralle
lo
incamiciature pilastri
incamiciature pilastri
confinamento pilastri
confinamento pilastri
soglia di progettosoglia di progetto
21Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi di miglioramento
• Costo minore ma rischio maggiorere
sist
enza
duttilità
prima dell’intervento
dopo l’interventosi
stem
a re
sist
ente
para
llelo
sist
ema
resi
sten
tepa
ralle
lo
incamiciature pilastri
incamiciature pilastri
confinamento pilastriconfinamento pilastri sicurezzasicurezza
fallimentofallimentosoglia di progettosoglia di progetto
22Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
23Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Procedure per la valutazione della sicurezza
• Analisi storico-critica• Rilievo• Caratterizzazione meccanica dei materiali• Livelli di conoscenza e fattori di confidenza.
24Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
ProcedureAnalisi storico-critica
• Il comportamento dell’edificio è strettamente legato anche alla successione delle fasi costruttive.
25Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
ProcedureAnalisi storico-critica
• Inoltre talvolta la storia sismica diviene strumento di comprensione della storia edilizia.
26Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
ProcedureRilievo
• Il rilievo “informato”
27Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
30x5
0
30x5
0
30x5
0
30x5
0
30x50
30x5
0
30x5030
x50
30x5
0
30x5
0
100x24
30x50
1 Ø
10
L=10
0 cm
L=10
0 cm
1 Ø
10 1
Ø 1
81
Ø 1
8
1 Ø
18
1 Ø
18
1 Ø
16
1 Ø
10
L=56
5 cm
1 Ø
10
L=56
5 cm
L=36
5 cm
L=36
5 cm
L=39
0 cm
L=69
5 cm
L=69
5 cm
2 Ø
14
L=45
0 cm
Zona
pie
naZo
na p
iena
36 cm 36 cm20 cm 20 cm
20 cm 20 cm
20 cm
20 cm
9 cm
8 cm
8 cm
36 cm 36 cm
7 cm
7 cm
9 cm
9 cm
9 cm
5 cm
5 cm
5 cm
5 cm
5 cm
4 cm
4 cm
5 cm3 cm
5 cm3 cm30
10
19
31 32 33
11
20
12
21 22
3534 36
14
24
13
23
15
25
37 38 39
16
26 27
17
28
1 2 3 54 6 7 8
40
18
29
9
Quantitativo armature
A
A
B
B
C
C D
D E
E F
F G
G I
I N
N O
O P
P Q
Q
19 20 21 23
2 Ø 22 ( L=7 m )
1 Ø 203,5
st. Ø 8/25 st. Ø 8/15
255 155
2 Ø 22 ( L=7m )
2 Ø 14 ( L=9,6 m )
1 Ø 18 ( L=2 m )
1 Ø 22 ( L=10 m )
1 Ø 201,3 2,6
1 Ø 20
(scala 1:20)
L=160
23
43staffe Ø8
2 Ø 22 ( L=3 m )
30 455 30 470 30 30 470 470 470 455
22
L
L
H
H M
M
30 220220 220 220
125
st. Ø 8/15
105
st. Ø 8/15 st. Ø 8/25
115
st. Ø 8/25 st. Ø 8/15st. Ø 8/25
240 175 27045
st. Ø 8/20 st. Ø 8/15
45
st. Ø 8/15
185
st. Ø 8/25
35 85
st. Ø 8/15
SEZ. N-N, SEZ. O-O
2 Ø 20
2 Ø 20
30
2 Ø 8
5050
2 Ø 8
30
2 Ø 20
2 Ø 12
SEZ. P-P
SEZ. Q-Q
2 Ø 20
2 Ø 20
30
2 Ø 8
50
50
2 Ø 20
SEZ. F-F, SEZ. G-G
50
2 Ø 8
30
2 Ø 14
SEZ. E-E
2 Ø 20
2 Ø 14
30
2 Ø 8
5050
2 Ø 8
30
2 Ø 22
2 Ø 22
SEZ. C-C, SEZ. D-D
SEZ. B-B
2 Ø 22
2 Ø 22
30
2 Ø 8
50
2 Ø 8
30
2 Ø 22
2 Ø 22
SEZ. A-A
SEZ. H-H, SEZ. I-I, SEZ. L-L, SEZ. M-M
2 Ø 14
2 Ø 8
2 Ø 12
50
( L=3 m )2 Ø 22
1 Ø 20 ( L=7,5 m )
( L=4.5 m )2 Ø 12
2 Ø 20 ( L=7,5 m )
1 Ø 20
( L=4 m )2 Ø 20
( L=8 m )
( L=4 m )1 Ø 18
( L=9 m )2 Ø 18
( L=2 m )1 Ø 18
1 Ø 22
1 Ø 18
2 Ø 18
2 Ø 18
2,61 Ø 20
2,61 Ø 20
2 Ø 22 ( L=3 m )
1 Ø 22 ( L=10 m )
( L=9,6 m )2 Ø 14
( L=7m )2 Ø 22
470220 22030 303030
26 2725
455 3030
292824
1 Ø 20
3,8
4,51 Ø 20 1 Ø 20
2,3
( L=8 m )1 Ø 20 ( L=9,5 m )1 Ø 20
st. Ø 8/25 st. Ø 8/25 st. Ø 8/20
45
st. Ø 8/15 st. Ø 8/15
125 255155
st. Ø 8/15
240
st. Ø 8/25
10535
st. Ø 8/25
175
st. Ø 8/25
45
st. Ø 8/15st. Ø 8/15
85 185
st. Ø 8/15
270115
st. Ø 8/15
1,3
3,8
4,5
3,5
1 Ø 20
1 Ø 20
1 Ø 20
2,61 Ø 20
2,3
2,6
1 Ø 20
1 Ø 20
2 Ø 12 ( L=4.5 m ) ( L=3 m )2 Ø 22
( L=2 m )1 Ø 181 Ø 18 ( L=2 m )
2 Ø 22 ( L=7 m )
1 Ø 20
1 Ø 20 ( L=8 m )
( L=7,5 m )
A
AD
D C
C
B
BF
F E
EH
H
L
L
I
I G
G
M
MO
O N
NQ
Q P
P
40 40
40 40
40
40
40
4064
64
64
64
64
64
64
64
7063
7063
6440
( L=9,5 m )1 Ø 20
( L=8 m )1 Ø 20
30
2 Ø 20 ( L=7,5 m )
POS. A
POS. T
POS. B
POS. A
POS. T
POS. B
POS. A
POS. T
POS. BPOS. C
POS. A
POS. T
POS. B
POS. A
POS. T
POS. B
POS. E
POS. A
POS. T
POS. B
POS. A
POS. T
POS. B
POS. D
POS. A
POS. T
POS. B
POS. D
POS. B
POS. T
POS. A
POS. C
POS. C1 Ø 22
POS. D2 Ø 22POS. C1 Ø 18
POS. A
POS. F2 Ø 22
POS. F POS. FPOS. A POS. A
POS. F2 Ø 20
POS. E1 Ø 18
POS. E POS. E POS. E POS. E
POS. F
1 Ø 20 POS. F
POS. F 1 Ø 20POS. F
POS. B POS. B
POS. B
POS. B
POS. B
POS. D POS. D
POS. C
POS. B
POS. D
POS. C
POS. T ( L=12m )2 Ø 8( L=12m )POS. T
POS. T ( L=12m )2 Ø 8( L=5,5m )POS. T 2 Ø 82 Ø 8
POS. A
POS. A
POS. A
POS. A
POS. A
POS. A
POS. A
POS. A
POS. A
POS. C1 Ø 22
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 28
Informazioni sulle Norme originali• 1907: Regio Decreto 10.1.07• 1911: DM LL PP 13.6.11• 1925: DM LL PP 15.7.25• 1928: RD legge 7.6.28 n. 1431• 1929: Regio Decreto 4.4.29 n. 592• 1932: RD legge 23.5.32 n. 832• 1933: RD legge 29.7.33 n. 1213• 1937: Norma Ministeriale 17.5.37• 1939: RD legge 16.11.39 n. 2228-9• 1957: Circ. M LL PP 23.5.57 n. 1472• 1965: Circ. M LL PP 17.5.65 n. 1547• 1965: Legge 26.5.65 n. 595• 1967: Circ. M LL PP 11.9.67 n. 3525• 1968: DM LL PP 3.6.68• 1971: Legge 5.11.71 n. 1086• 1972: DM LL PP 30.5.72
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 29
Servono per il progetto simulato
ProcedureCaratterizzazione meccanica dei materiali
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 30
ProcedureLivelli di conoscenza e fattori di confidenza
• In base agli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive sopra riportate, sono individuati i livelli di conoscenza relativi a:– geometria, dettagli costruttivi e materiali
• Vengono quindi definiti i fattori di confidenza, da utilizzare come ulteriori coefficienti parziali di sicurezza che tengono conto delle incertezze nella conoscenza dei parametri del modello.
31Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
ProcedureLivelli di conoscenza e fattori di confidenza
32Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
COSTO
CONOSCENZA
intervento acquisizione dati
COSTRUZIONI IN MURATURACOSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO
Costruzioni esistenti - Giorgio Monti 33
Costruzioni in muratura
34Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Costruzioni in muraturaMeccanismi resistenti
• Si possono manifestare meccanismi locali e meccanismi d’insieme, da verificare entrambi:– I meccanismi locali interessano singoli pannelli murari o
più ampie porzioni della costruzione, e sono favoriti dall’assenza o scarsa efficacia dei collegamenti tra pareti e orizzontamenti e negli incroci murari
– I meccanismi globali sono quelli che interessano l’intera costruzione e impegnano i pannelli murari prevalentemente nel loro piano.
35Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Costruzioni in muraturaMeccanismi resistenti
• Nel piano (globali)
• Fuori dal piano (locali)
36Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Costruzioni in muraturaMeccanismi resistenti locali e globali
37Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Meccanismi localiCollasso delle pareti murarie al di fuori del piano
38Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Meccanismi locali Collasso delle pareti murarie al di fuori del piano
• Edifici
39Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Meccanismi locali Collasso delle pareti murarie al di fuori del piano
• Chiese
40Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Meccanismi locali Collasso delle pareti murarie al di fuori del piano
• Chiese
41Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Meccanismi globaliCollasso delle pareti murarie nel piano
TaglioScorrimento
Flessione
Cortesia del prof. Liberatore
Meccanismi globali Collasso delle pareti murarie nel piano: taglio
43Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Meccanismi globali Collasso delle pareti murarie nel piano: taglio
44Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Costruzioni in cemento armato
45Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
46
47
Dati necessari per la valutazione
48
Dati necessari per la valutazione
49
Dati necessari per la valutazione
Costruzioni in cemento armato o in acciaioMeccanismi resistenti
• Viene attivata la capacità di elementi e meccanismi resistenti, che possono essere “duttili” o “fragili”– I meccanismi duttili possono essere attivati in maniera diffusa
su tutta la costruzione, oppure in maniera non uniforme, ad esempio localizzandosi in alcune parti critiche o su un piano
• La plasticizzazione di un elemento o l’attivazione di un meccanismo duttile in genere non comportano il collasso della struttura
– I meccanismi fragili possono localizzarsi in qualsiasi punto della struttura e possono determinarne il collasso.
50Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
δ
R
Costruzioni in cemento armato o in acciaioMeccanismi resistenti
• Verifiche Domanda < Capacità– Meccanismi “duttili” in termini di deformazione– Meccanismi “fragili” in termini di resistenza
51Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
δ
R
CRITERI E TIPI D’INTERVENTO
52Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Criteri per l’intervento
• La scelta del tipo, della tecnica, dell’entità e dell’urgenza dell’intervento dipende dai risultati della precedente fase di valutazione
• Si deve mirare a:– Prioritariamente, contrastare lo sviluppo di meccanismi
locali e/o di meccanismi fragili– Migliorare il comportamento globale della costruzione.
53Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Tipo di intervento
La capacità di deformazione degli elementi strutturali può
essere incrementata passando da modi di rottura fragili a modi di rottura duttili
L’intervento tende a limitare la domanda di deformazione nei
componenti fragili aumentando la rigidezza laterale, riducendo la massa, introducendo isolatori o
dissipatori
• Intervento locale su componenti strutturali
• Intervento globale sul sistema strutturale
54Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi globali – Tecniche di rinforzo
• Sistemi aggiuntivi (pareti, controventi, ecc.)
• Dissipazione
• Isolamento
55Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
56
Interventi globali – Controventi in acciaio
Interventi globali – Controventi in acciaio
57Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Spesso comportano notevoli problemi in fondazione
Interventi globali – Nuove pareti in c.a.
58Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi locali – Tecniche di rinforzo
• Rinforzi in c.a.
• Rinforzi in acciaio
• Rinforzi in FRP(Istruzioni CNR DT 200/04 – www.cnr.it)
59Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi locali – Incamiciature in c.a.
• Rinforzo a flessione e a taglio
60Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi locali – Incamiciature in c.a.
• Camicie con profili angolari e bande orizzontali (calastrelli)
61Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi locali – Materiali compositi FRP
62Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
Interventi locali – Materiali compositi FRP (sic!)
63Costruzioni esistenti - Giorgio Monti
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
64Costruzioni esistenti - Giorgio Monti