automation esistenti

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#52 48 G ESTIRE TUTTI GLI IMPIANTI tecnologici di un intero edificio, controllandone il regolare funzionamento e procedendo automati- camente al ripristino in caso di anomalia: questo è ciò che permette di fare la building automation, la “scienza” che si occupa dell’automazione delle funzioni di un edificio. La norma UNI EN (UNI, ) definisce Building Automation and Control System – BACS” il sistema comprendente tutti i prodotti, i soft- ware e i servizi tecnici che contribuiscono al fun- zionamento sicuro, economico ed eciente dei sistemi tecnici per l’edilizia tramite controlli automa- tici, facilitando la gestione manuale di tali sistemi. In passato l’automazione degli impianti in un edificio, ad esempio quelli di illuminazione e con- dizionamento dell’aria, avveniva in maniera sepa- rata, con tecnologie e protocolli di comunicazione quale ad esempio la continua misura e il monitoraggio dei parametri ter- moigrometrici e di qualità dell’aria negli ambienti, dei consumi ener- getici, la rilevazione dello stato di occupazione degli ambienti, com- porta numerosi vantaggi. È possibile infatti analizzare lo stato di ecienza degli impianti, stabilire i parametri ottimali di funzionamento e le più ecaci misure da adottare per il con- tenimento dei consumi energetici, evidenziare gli interventi di manu- tenzione da eseguire e controllare il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza dell’edificio quali, ad esem- pio, porte antincendio omologate REI e rilevatori di fumo. diversi. Negli ultimi anni invece tutte le funzioni impiantistiche vengono implementate in un unico sistema di building automation; è quindi possi- bile gestire in maniera unitaria i vari componenti degli impianti, quali sensori e organi di comando, connessi tramite un’unica infrastruttura di rete e ciò permette uno scambio continuo di informa- zioni tra i vari impianti. La raccolta e l’analisi di que- ste informazioni consente di estendere le aree di intervento e le potenzialità dei nuovi sistemi di building automation, così da integrare diverse funzioni fino a ieri trattate separatamente. In sin- tesi, come noto, oggi, con un unico sistema, ven- gono gestite le condizioni termoigrometriche, la qualità dell’aria, l’antintrusione, l’antincendio e le emergenze, l’ecienza energetica, oltre agli spazi e alle risorse umane. L’analisi continua di ciò che succede in un edificio, Dispositivi per l’interfaccia con il sistema di building automation a disposizione dei lavoratori L’adozione di un sistema di building automation in edi ci esistenti, caratterizzati da impianti poco ecienti e un involucro scarsamente isolato, consente di ridurre i consumi energetici e migliorare le condizioni termoigrometriche degli ambienti interni. Il caso dell’edi cio INAIL di Roma di A. Maggi* Building automation in edi ci esistenti CASE STUDY

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Page 1: automation esistenti

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G ESTIRE TUTTI GLI IMPIANTI tecnologici di un intero edificio, controllandone il regolare funzionamento e procedendo automati-

camente al ripristino in caso di anomalia: questo è ciò che permette di fare la building automation, la “scienza” che si occupa dell’automazione delle funzioni di un edificio.

La norma UNI EN (UNI, ) defi nisce “Building Automation and Control System – BACS” il sistema comprendente tutti i prodotti, i soft-ware e i servizi tecnici che contribuiscono al fun-zionamento sicuro, economico ed effi ciente dei sistemi tecnici per l’edilizia tramite controlli automa-tici, facilitando la gestione manuale di tali sistemi.

In passato l’automazione degli impianti in un edifi cio, ad esempio quelli di illuminazione e con-dizionamento dell’aria, avveniva in maniera sepa-rata, con tecnologie e protocolli di comunicazione

quale ad esempio la continua misura e il monitoraggio dei parametri ter-moigrometrici e di qualità dell’aria negli ambienti, dei consumi ener-getici, la rilevazione dello stato di occupazione degli ambienti, com-porta numerosi vantaggi. È possibile infatti analizzare lo stato di effi cienza degli impianti, stabilire i parametri ottimali di funzionamento e le più effi caci misure da adottare per il con-tenimento dei consumi energetici, evidenziare gli interventi di manu-tenzione da eseguire e controllare il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza dell’edifi cio quali, ad esem-pio, porte antincendio omologate REI e rilevatori di fumo.

diversi. Negli ultimi anni invece tutte le funzioni impiantistiche vengono implementate in un unico sistema di building automation; è quindi possi-bile gestire in maniera unitaria i vari componenti degli impianti, quali sensori e organi di comando, connessi tramite un’unica infrastruttura di rete e ciò permette uno scambio continuo di informa-zioni tra i vari impianti. La raccolta e l’analisi di que-ste informazioni consente di estendere le aree di intervento e le potenzialità dei nuovi sistemi di building automation, così da integrare diverse funzioni fi no a ieri trattate separatamente. In sin-tesi, come noto, oggi, con un unico sistema, ven-gono gestite le condizioni termoigrometriche, la qualità dell’aria, l’antintrusione, l’antincendio e le emergenze, l’effi cienza energetica, oltre agli spazi e alle risorse umane.

L’analisi continua di ciò che succede in un edifi cio,

Dispositivi per l’interfaccia con il sistema di building automation a disposizione dei lavoratori

L’adozione di un sistema di building automation in edifi ci esistenti, caratterizzati da impianti poco effi cienti e un involucro scarsamente isolato, consente di ridurre i consumi energetici e migliorare le condizioni termoigrometriche degli ambienti interni. Il caso dell’edifi cio INAIL di Roma

di A. Maggi*

Building automation in edifi ci esistenti

CASE STUDY

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La building automation nella nuova direttiva europea sull’effi cienza energetica

L’implementazione di sistemi di building automation negli edi-fi ci è incentivata dai meccanismi di agevolazione fi scale che dal D.M. // (conto termico .) ed è prevista anche dalla recente Direttiva europea sull’effi cienza energetica degli edifi ci (Parlamento europeo, ).

Per raggiungere l’obiettivo di edi-fi ci a energia quasi zero la Direttiva prevede che tutti i nuovi immobili e quelli in cui vengono sostituiti gli impianti termici si dotino di dispo-sitivi automatici in grado di rego-lare i valori di temperatura, anche a livello di singole stanze, inasprendo i controlli e incoraggia soprattutto l’uso delle tecnologie dell’informa-zione, della comunicazione e quelle smart proprie del comparto domo-tico. La Direttiva introduce anche un “indicatore d’intelligenza”, un nuovo strumento che misura la capacità degli edifi ci di migliorare la propria operatività e interazione con la rete, adattando il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti.

La Direttiva inoltre stabilisce che gli Stati membri potranno fi ssare dei requisiti affi nché gli edifi ci non resi-denziali, con consumo totale di ener-gia primaria superiore a MWh, siano dotati di sistemi di automazione e controllo in grado di monitorare, analizzare e adeguare continuamente l’uso di energia, confrontare l’effi cienza energetica degli edifi ci, rilevare le perdite d’effi cienza dei sistemi tec-nici e consentire la comunicazione con i sistemi tecnici per l’edilizia con-nessi e altre apparecchiature con-nesse interne all’edifi cio.

*Adriano Maggi, INAIL

BUILDING AUTOMATION SYSTEM IN EXISTING BUILDINGS: THE INAIL BUILDINGThe building automation systems allow to manage in an unitary way the diff erent systems inside a building, analyzing the information supplied by the various sensors installed. The report describes the work of energy effi ciency improve-ment conducted on a 1000-worker building that hosts the INAIL main general offi ce (Italian Workers Compensation Authority). The 20-fl oor tower building, located in Rome, was built in 1966 and renovated in the ’90s with a project of architect Gino Valle. For this building a new automation system has been recently carried out, allowing, in addi-tion to monitor energy consumption, to manage lighting and microclimatic parameters of working environments.The report analyzes the costs and benefi ts of the new system.

Keywords: building automation systems, Inail

Figura 1 – Edifi cio INAIL di Roma – EUR

Figura 2 – Pianta del piano tipo dell’edifi cio INAIL di Roma – EUR

Figura 3 – Interfaccia per il controllo dei parametri microclimatici della stanza visualizzabile da ogni lavoratore su PC e smarphone

CASO DI STUDIO: BUILDING AUTOMATION PER L’EDIFICIO INAILL’edifi cio INAIL, nelle Figure 1 e 2, è ubicato a Roma nel quartiere EUR e ospita gli uffi ci della Direzione Generale dell’Istituto dove lavorano circa 1000 persone. È stato realizzato nel 1966 e ristrutturato negli anni ’90 in base a un progetto dell’architetto Gino Valle (Valle, 1999).L’impianto di condizionamento a servizio degli uffi ci è ad aria primaria con ventilconvettori con doppia batteria.Il precedente sistema di gestione, realizzato nel 1992, non consentiva di garantire la temperatura dell’aria ottimale negli ambienti di lavoro che, anche in assenza di personale, venivano raff rescati in estate e riscal-dati in inverno per l’intera giornata. I lavoratori lamentavano disagio termico e adottavano comportamenti che causavano un aumento dei consumi, ad esempio mantenendo aperte le fi nestre con impianto di cli-matizzazione in funzione o lasciando l’illuminazione accesa anche al ter-mine dell’orario di lavoro. Non era inoltre possibile monitorare i consumi energetici di ogni singola componente impiantistica, azione necessa-ria per individuare gli impianti più energivori e quindi gli interventi di effi cientamento più effi caci.È stato deciso quindi di realizzare un nuovo sistema di building auto-mation che potesse risolvere i problemi sopra descritti e ridurre i con-sumi energetici.

Le funzionalità del nuovo sistema di building automationPer l’implementazione del nuovo sistema di building automation, in ogni uffi cio sono stati installati i seguenti componenti:• rilevatore di presenza integrato con sonda per la misura della tempe-

ratura e dell’umidità relativa;• sensore per il rilevamento dell’apertura della fi nestra;• valvole e servocomandi per l’alimentazione delle batterie dei

ventilconvettori;• attuatori che permettono la selezione delle tre velocità del ventila-

tore del ventilconvettore;• rilevatore di fumo (prima i rilevatori erano presenti solo nei corri-

doi e nei locali tecnici);• interruttore per l’accensione e lo spegnimento degli impianti di

illuminazione;• PLC collegato con i componenti sopra descritti e con interfaccia web

accessibile tramite la rete LAN dell’edifi cio.L’attivazione del funzionamento dei ventilconvettori avviene secondo un programma orario gestito dal sistema di supervisione. Quando la sonda di presenza riscontra che l’ambiente non è occupato, dopo un intervallo di tempo programmabile, il sistema cambia il set-point di temperatura all’in-terno del locale al fi ne di contenere i consumi energetici. Inoltre, quando in una stanza viene aperta la fi nestra, l’apertura viene riscontrata dal sistema che chiude le valvole di alimentazione delle batterie del ventilconvettore spegnendo il ventilatore, la cui riattivazione avviene solo dopo la chiusura

della fi nestra, con un ritardo di tempo programmabile. Anche i corpi illumi-nanti vengono alimentati solo quando la stanza è occupata.Il personale INAIL può scegliere, entro limiti prestabiliti, la temperatura della propria stanza tramite un pannello di controllo a parete o un’appli-cazione disponibile o sul proprio PC o su smartphone, in Figura 3. Ogni lavoratore può visualizzare i valori di temperatura e di umidità relativa dell’aria istantanei e quelli misurati nell’ora precedente nella propria stanza e, nel caso dovesse avvertire sensazione di caldo o di freddo, prima di richiedere l’intervento dell’impresa manutentrice può capire, visio-nando il pannello di controllo, se il disagio è causato da una non corretta impostazione dei parametri microclimatici o da un guasto dell’impianto.Il sistema di building automation consente inoltre:• la gestione delle unità di trattamento dell’aria, delle caldaie e dei gruppi

frigoriferi, rilevandone lo stato e i parametri principali di funzionamento;• il monitoraggio dei consumi energetici dei vari uffi ci, suddivisi per

piano, e delle centrali impiantistiche, suddivisi anche per fasce ora-rie, come mostrato in Figura 4.

I PLC, presenti in ogni stanza degli uffi ci e in ogni centrale impiantistica, sono dotati tutti di interfaccia web accessibile tramite la rete wi-fi dell’e-difi cio o tramite rete LAN.

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G ESTIRE TUTTI GLI IMPIANTI tecnologici di un intero edificio, controllandone il regolare funzionamento e procedendo automati-

camente al ripristino in caso di anomalia: questo è ciò che permette di fare la building automation, la “scienza” che si occupa dell’automazione delle funzioni di un edificio.

La norma UNI EN (UNI, ) defi nisce “Building Automation and Control System – BACS” il sistema comprendente tutti i prodotti, i soft-ware e i servizi tecnici che contribuiscono al fun-zionamento sicuro, economico ed effi ciente dei sistemi tecnici per l’edilizia tramite controlli automa-tici, facilitando la gestione manuale di tali sistemi.

In passato l’automazione degli impianti in un edifi cio, ad esempio quelli di illuminazione e con-dizionamento dell’aria, avveniva in maniera sepa-rata, con tecnologie e protocolli di comunicazione

quale ad esempio la continua misura e il monitoraggio dei parametri ter-moigrometrici e di qualità dell’aria negli ambienti, dei consumi ener-getici, la rilevazione dello stato di occupazione degli ambienti, com-porta numerosi vantaggi. È possibile infatti analizzare lo stato di effi cienza degli impianti, stabilire i parametri ottimali di funzionamento e le più effi caci misure da adottare per il con-tenimento dei consumi energetici, evidenziare gli interventi di manu-tenzione da eseguire e controllare il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza dell’edifi cio quali, ad esem-pio, porte antincendio omologate REI e rilevatori di fumo.

diversi. Negli ultimi anni invece tutte le funzioni impiantistiche vengono implementate in un unico sistema di building automation; è quindi possi-bile gestire in maniera unitaria i vari componenti degli impianti, quali sensori e organi di comando, connessi tramite un’unica infrastruttura di rete e ciò permette uno scambio continuo di informa-zioni tra i vari impianti. La raccolta e l’analisi di que-ste informazioni consente di estendere le aree di intervento e le potenzialità dei nuovi sistemi di building automation, così da integrare diverse funzioni fi no a ieri trattate separatamente. In sin-tesi, come noto, oggi, con un unico sistema, ven-gono gestite le condizioni termoigrometriche, la qualità dell’aria, l’antintrusione, l’antincendio e le emergenze, l’effi cienza energetica, oltre agli spazi e alle risorse umane.

L’analisi continua di ciò che succede in un edifi cio,

Dispositivi per l’interfaccia con il sistema di building automation a disposizione dei lavoratori

L’adozione di un sistema di building automation in edifi ci esistenti, caratterizzati da impianti poco effi cienti e un involucro scarsamente isolato, consente di ridurre i consumi energetici e migliorare le condizioni termoigrometriche degli ambienti interni. Il caso dell’edifi cio INAIL di Roma

di A. Maggi*

Building automation in edifi ci esistenti

CASE STUDY

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La building automation nella nuova direttiva europea sull’effi cienza energetica

L’implementazione di sistemi di building automation negli edi-fi ci è incentivata dai meccanismi di agevolazione fi scale che dal D.M. // (conto termico .) ed è prevista anche dalla recente Direttiva europea sull’effi cienza energetica degli edifi ci (Parlamento europeo, ).

Per raggiungere l’obiettivo di edi-fi ci a energia quasi zero la Direttiva prevede che tutti i nuovi immobili e quelli in cui vengono sostituiti gli impianti termici si dotino di dispo-sitivi automatici in grado di rego-lare i valori di temperatura, anche a livello di singole stanze, inasprendo i controlli e incoraggia soprattutto l’uso delle tecnologie dell’informa-zione, della comunicazione e quelle smart proprie del comparto domo-tico. La Direttiva introduce anche un “indicatore d’intelligenza”, un nuovo strumento che misura la capacità degli edifi ci di migliorare la propria operatività e interazione con la rete, adattando il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti.

La Direttiva inoltre stabilisce che gli Stati membri potranno fi ssare dei requisiti affi nché gli edifi ci non resi-denziali, con consumo totale di ener-gia primaria superiore a MWh, siano dotati di sistemi di automazione e controllo in grado di monitorare, analizzare e adeguare continuamente l’uso di energia, confrontare l’effi cienza energetica degli edifi ci, rilevare le perdite d’effi cienza dei sistemi tec-nici e consentire la comunicazione con i sistemi tecnici per l’edilizia con-nessi e altre apparecchiature con-nesse interne all’edifi cio.

*Adriano Maggi, INAIL

BUILDING AUTOMATION SYSTEM IN EXISTING BUILDINGS: THE INAIL BUILDINGThe building automation systems allow to manage in an unitary way the diff erent systems inside a building, analyzing the information supplied by the various sensors installed. The report describes the work of energy effi ciency improve-ment conducted on a 1000-worker building that hosts the INAIL main general offi ce (Italian Workers Compensation Authority). The 20-fl oor tower building, located in Rome, was built in 1966 and renovated in the ’90s with a project of architect Gino Valle. For this building a new automation system has been recently carried out, allowing, in addi-tion to monitor energy consumption, to manage lighting and microclimatic parameters of working environments.The report analyzes the costs and benefi ts of the new system.

Keywords: building automation systems, Inail

Figura 1 – Edifi cio INAIL di Roma – EUR

Figura 2 – Pianta del piano tipo dell’edifi cio INAIL di Roma – EUR

Figura 3 – Interfaccia per il controllo dei parametri microclimatici della stanza visualizzabile da ogni lavoratore su PC e smarphone

CASO DI STUDIO: BUILDING AUTOMATION PER L’EDIFICIO INAILL’edifi cio INAIL, nelle Figure 1 e 2, è ubicato a Roma nel quartiere EUR e ospita gli uffi ci della Direzione Generale dell’Istituto dove lavorano circa 1000 persone. È stato realizzato nel 1966 e ristrutturato negli anni ’90 in base a un progetto dell’architetto Gino Valle (Valle, 1999).L’impianto di condizionamento a servizio degli uffi ci è ad aria primaria con ventilconvettori con doppia batteria.Il precedente sistema di gestione, realizzato nel 1992, non consentiva di garantire la temperatura dell’aria ottimale negli ambienti di lavoro che, anche in assenza di personale, venivano raff rescati in estate e riscal-dati in inverno per l’intera giornata. I lavoratori lamentavano disagio termico e adottavano comportamenti che causavano un aumento dei consumi, ad esempio mantenendo aperte le fi nestre con impianto di cli-matizzazione in funzione o lasciando l’illuminazione accesa anche al ter-mine dell’orario di lavoro. Non era inoltre possibile monitorare i consumi energetici di ogni singola componente impiantistica, azione necessa-ria per individuare gli impianti più energivori e quindi gli interventi di effi cientamento più effi caci.È stato deciso quindi di realizzare un nuovo sistema di building auto-mation che potesse risolvere i problemi sopra descritti e ridurre i con-sumi energetici.

Le funzionalità del nuovo sistema di building automationPer l’implementazione del nuovo sistema di building automation, in ogni uffi cio sono stati installati i seguenti componenti:• rilevatore di presenza integrato con sonda per la misura della tempe-

ratura e dell’umidità relativa;• sensore per il rilevamento dell’apertura della fi nestra;• valvole e servocomandi per l’alimentazione delle batterie dei

ventilconvettori;• attuatori che permettono la selezione delle tre velocità del ventila-

tore del ventilconvettore;• rilevatore di fumo (prima i rilevatori erano presenti solo nei corri-

doi e nei locali tecnici);• interruttore per l’accensione e lo spegnimento degli impianti di

illuminazione;• PLC collegato con i componenti sopra descritti e con interfaccia web

accessibile tramite la rete LAN dell’edifi cio.L’attivazione del funzionamento dei ventilconvettori avviene secondo un programma orario gestito dal sistema di supervisione. Quando la sonda di presenza riscontra che l’ambiente non è occupato, dopo un intervallo di tempo programmabile, il sistema cambia il set-point di temperatura all’in-terno del locale al fi ne di contenere i consumi energetici. Inoltre, quando in una stanza viene aperta la fi nestra, l’apertura viene riscontrata dal sistema che chiude le valvole di alimentazione delle batterie del ventilconvettore spegnendo il ventilatore, la cui riattivazione avviene solo dopo la chiusura

della fi nestra, con un ritardo di tempo programmabile. Anche i corpi illumi-nanti vengono alimentati solo quando la stanza è occupata.Il personale INAIL può scegliere, entro limiti prestabiliti, la temperatura della propria stanza tramite un pannello di controllo a parete o un’appli-cazione disponibile o sul proprio PC o su smartphone, in Figura 3. Ogni lavoratore può visualizzare i valori di temperatura e di umidità relativa dell’aria istantanei e quelli misurati nell’ora precedente nella propria stanza e, nel caso dovesse avvertire sensazione di caldo o di freddo, prima di richiedere l’intervento dell’impresa manutentrice può capire, visio-nando il pannello di controllo, se il disagio è causato da una non corretta impostazione dei parametri microclimatici o da un guasto dell’impianto.Il sistema di building automation consente inoltre:• la gestione delle unità di trattamento dell’aria, delle caldaie e dei gruppi

frigoriferi, rilevandone lo stato e i parametri principali di funzionamento;• il monitoraggio dei consumi energetici dei vari uffi ci, suddivisi per

piano, e delle centrali impiantistiche, suddivisi anche per fasce ora-rie, come mostrato in Figura 4.

I PLC, presenti in ogni stanza degli uffi ci e in ogni centrale impiantistica, sono dotati tutti di interfaccia web accessibile tramite la rete wi-fi dell’e-difi cio o tramite rete LAN.

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Figura 6 – Confronto tra il consumo annuo di gas metano (m) per il riscaldamento dell’edifi cio prima e dopo l’installazione del sistema di building automation

Figura 7 – Consumo medio annuo (kWh) di energia elettrica dell’edifi cio prima e dopo l’installazione

del sistema di building automation

5

Figura 5 – Interfaccia per il controllo dei parametri microclimatici di un intero piano visualizzabile dal personale addetto alla manutenzione su PC e smartphone

Per capire l’impatto che ha avuto il nuovo sistema di building automation sui consumi energetici dell’edificio è possibile confrontare i consumi medi annui di energia elettrica e di gas metano, utilizzato nell’edificio prevalentemente per il riscaldamento, desunti dalle bollette nei periodi pre e post esecuzione dei lavori, terminati a fine 2015. Il confronto relativo al consumo di gas metano, in Figura 6, è stato ridotto di circa il 30%; quello medio annuo per metro quadro di superficie riscaldata è passato pertanto da 8,99 m3 a 6,36 m3.

Figura 6 – Confronto tra il consumo annuo di gas metano per il riscaldamento dell’edificio prima e dopo l’ installazione del sistema di building automation

I consumi medi annui di energia elettrica invece si sono ridotti di circa il 18%; in realtà, tenuto conto che una parte di questi consumi è imputabile all’alimentazione delle postazioni di lavoro e dei servizi generali dell’edificio, rimasta invariata, si può stimare che la riduzione ottenuta dei consumi elettrici per la climatizzazione e per l’illuminazione dell’edificio è anche in questo caso di circa il 30%, come mostrato in Figura 7.

278.756,00

197.070,00

-

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

stagione invernale 2013-14 stagione invernale 2015-16

consumi annui di gas metano (m3)

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Figura 7 – Consumo medio annuo di energia elettrica dell’edificio prima e dopo l’ installazione del sistema di building automation

Confrontando i costi sostenuti per l’implementazione del sistema, con i risparmi di energia elettrica e gas metano conseguiti, si può affermare che il tempo di ritorno dell’investimento è stato pari a circa 3-4 anni.

CONCLUSIONI L’adozione di un sistema di building automation in un edificio destinato a uffici produce un significativo contenimento dei consumi energetici; la convenienza economica è maggiore in edifici esistenti, dove la poca efficienza degli impianti e lo scarso isolamento termico dell’involucro aumentano i consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio. Soprattutto in edifici esistenti, l’implementazione di tali sistemi consente tempi di ritorno degli investimenti minori rispetto ad altri interventi di efficientamento energetico e un miglioramento delle condizioni di sicurezza e di quelle termoigrometriche all’interno degli ambienti di lavoro. Al contrario di altri interventi di riqualificazione energetica, che spesso richiedono opere murarie, i lavori per l’implementazione di sistemi di building automation non richiedono, in edifici esistenti, l’interruzione dello svolgimento delle normali attività lavorative; è infatti necessario eseguire solo lavori di cablaggio per il passaggio delle reti dati che, in particolari situazioni, possono essere anche evitati ricorrendo a sistemi wi-fi. ***FINE EVENTUALE BOX

4.317.163

3.547.500

- 500.000

1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000 4.000.000 4.500.000 5.000.000

consumo medio annuo primadell'implementazione del

sistema di building automation

consumo medio annuo dopol'implementazione del sistema

di building automation

consumo medio annuo (kWh) di energia elettrica dell'intero edificio

I valori misurati dai sensori in ogni ambiente vengono memorizzati nella memoria locale di ogni controllore.Il software presente sul server centrale procede all’elaborazione e alla raccolta dei dati misurati da tutti i sensori, fornendo informazioni utili all’energy manager per individuare gli interventi più effi caci da eseguire per la riduzione dei consumi energetici dell’edifi cio.I consumi di energia elettrica possono essere messi in relazione con i principali parametri di funzio-namento degli impianti; l’analisi di tali dati permette di individuare i parametri ottimali di funziona-mento degli impianti, individuando ad esempio la temperatura ottimale di produzione dell’acqua refrigerata per il raff rescamento estivo.Anche l’impresa manutentrice può, tramite il sistema, verifi care la funzionalità degli impianti riscon-trando eventuali guasti e allarmi; in Figura 5 è riportato un esempio di interfaccia.Oltre alla riduzione dei consumi energetici e al miglioramento delle condizioni termoigrometriche, il sistema ha migliorato la sicurezza dell’edifi cio che, sviluppandosi prevalentemente in altezza, risulta essere a elevato rischio incendio. In caso di emergenza ed evacuazione dell’edifi cio, grazie ai rilevatori di presenza installati nei vari ambienti, è possibile riscontrare se ci sono ancora persone che non hanno abbandonato l’edifi cio e che potrebbero necessitare di aiuto o assistenza.Il sistema permette anche di verifi care la chiusura dei compartimenti antincendio, andando a monito-rare l’eventuale apertura di porte antincendio omologate REI.Per capire l’impatto che ha avuto il nuovo sistema di building automation sui consumi energetici dell’e-difi cio è possibile confrontare i consumi medi annui di energia elettrica e di gas metano, utilizzato nell’edifi cio prevalentemente per il riscaldamento, desunti dalle bollette nei periodi pre e post esecu-zione dei lavori, terminati a fi ne 2015.Il confronto relativo al consumo di gas metano, in Figura 6, è stato ridotto di circa il 30%; quello medio annuo per metro quadro di superfi cie riscaldata è passato pertanto da 8,99 m3 a 6,36 m3.I consumi medi annui di energia elettrica invece si sono ridotti di circa il 18%; in realtà, tenuto conto che una parte di questi consumi è imputabile all’alimentazione delle postazioni di lavoro e dei servizi generali dell’edifi cio, rimasta invariata, si può stimare che la riduzione ottenuta dei consumi elettrici per la climatizzazione e per l’illuminazione dell’edifi cio sia anche in questo caso di circa il 30%, come mostrato in Figura 7.

Confrontando i costi sostenuti per l’implementazione del sistema, con i risparmi di energia elettrica e gas metano conseguiti, si può aff ermare che il tempo di ritorno dell’investimento è stato pari a circa 3-4 anni.

CONCLUSIONIL’adozione di un sistema di building automation in un edifi cio destinato a uffi ci produce un signifi ca-tivo contenimento dei consumi energetici; la convenienza economica è maggiore in edifi ci esistenti, dove la poca effi cienza degli impianti e lo scarso isolamento termico dell’involucro aumentano i con-sumi energetici per il riscaldamento e il raff rescamento dell’edifi cio.Soprattutto in edifi ci esistenti, l’implementazione di tali sistemi consente tempi di ritorno degli inve-stimenti minori rispetto ad altri interventi di effi cientamento energetico e un miglioramento delle con-dizioni di sicurezza e di quelle termoigrometriche all’interno degli ambienti di lavoro.Al contrario di altri interventi di riqualifi cazione energetica, che spesso richiedono opere murarie, i lavori per l’implementazione di sistemi di building automation non richiedono, in edifi ci esistenti, l’interruzione dello svolgimento delle normali attività lavorative; è infatti necessario eseguire solo lavori di cablaggio per il passaggio delle reti dati che, in particolari situazioni, possono essere anche evitati ricorrendo a sistemi wi-fi .

Figura 5 – Interfaccia per il controllo dei parametri microclimatici di un intero piano visualizzabile dal personale addetto alla manutenzione su PC e smartphone

Figura 4 – Analisi dei consumi energetici

BIBLIOGRAFIA∙ Parlamento Europeo. 2018. Direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento Europeo e del Consiglio

del 30 maggio 2018 che modifi ca la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’e-dilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’effi cienza energetica. Gazzetta uffi ciale dell’Unione europea L 156/75 del 19.6.2018.

∙ UNI. 2017. Prestazione energetica degli edifi ci – Parte 1: Impatto dell’automazione, del con-trollo e della gestione tecnica degli edifi ci. UNI EN 15232. Milano: Ente Italiano di Normazione.

∙ Valle G. 1999. Trasformazione della Torre Alitalia a Roma Eur 1993-96. Padova: Il Poligrafo.

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IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORMEIMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAVFOCUS COMMISSIONING Analisi del processo e case study

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIASOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE

######4242424242424242ISSN:2038-272342ISSN:2038-2723ISSN:2038-272342ISSN:2038-2723

COMMISSIONINGRISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO

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Organo ufficiale ANGAISALA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO

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È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

di MATTEO PALO

delle divisioni ope-

ri, si prepara a governare la categoria per altricinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri finoal 2021, quando completerà i suoi dieci anni dimandato. In attesa che arrivi l’ufficialità del mi-nistero della Giustizia e che i consiglieri designatiindichino lui come nuovo presidente, è già pos-sibile fare il punto sulle prime mosse del nuovoGoverno del Cni. “Siamo desiderosi di partire,visto che dai territori è arrivata un’indicazionecosì forte per la continuità del Consiglio nazio-nale uscente”, è stata una delle prime dichiara-zioni fatte da Zambrano.

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dell’ingegneria nel senso piùampio del termine ha fatto progressi,ha modificato modalità, metodologie,tecnologie, mezzi e strumenti, fattoricerche e scoperte. Le idee sonoprogredite, sono mutate, si sono evo-lute; si sono adeguate alla società ohanno modificato modi e stili di vita.Nessuno si è mai posto il problemase fosse giusto o sbagliato; la culturadel “fare” ha privilegiato la sperimen-tazione e ha insegnato che dagli er-rori si può imparare, crescere, pro-gredire e migliorare. Non è mai statochiesto ai professionisti se fosserod’accordo con un “SI” o con un“NO”. È stato dato semplicementeper scontato che il cambiamento fos-se insito nella natura dell’uomo e nelnostro caso dei professionisti, nellaloro ricerca di miglioramento e pro-gresso per il bene comune. Ci sonostati “si” e “no” dettati da successi einsuccessi; il buon senso e la com-petenza hanno sempre fatto da guidanelle scelte e quindi nell’evolversi del-le professioni. Per la politica eviden-temente è diverso; ma ciò dimostrasolo uno scollamento fra i problemipratici della quotidianità dell’indivi-duo e l’incapacità della politica adadeguarsi. Il buon senso non fa daguida; un referendum che fa conten-to/scontento la metà dei cittadiniresta un problema non risolto. Ilcambiamento è necessario e la civiltàparla da sola a tal proposito; ma ilcambiamento dovrebbe godere dellafiducia e della certezza di tutti i cit-tadini quando si parla di politica. Setutti quanti noi quando attraversiamoun ponte o saliamo sulla cima di ungrattacielo diamo per scontato di po-terci fidare di chi ha pensato il pro-getto, forse non vuol dire che i pro-fessionisti potrebbero insegnare e di-re il loro pensiero con più forza allapolitica? ■

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INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI“Il museo del futuro è il mondo intero”

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Per redarre un progetto ilsupporto informatico è datoper scontato che i profes-sionisti lo abbiano, lo usinoe lo utilizzino. Per deposi-tare un progetto in Comuneè scontato che tutto il sup-porto elettronico diventicarta, che la firma digitalenon sia prevista, e che siascontato fare una coda diore per farsi mettere un tim-bro di carta per documen-tare la consegna.

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Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenarioall'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto diun Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lomeno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 18­19

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