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Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 9 - PERIODICO Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB (Bergamo) notizie ZOGNO ZOGNO notizie INTERPARROCCHIALE ANNO 110 Febbraio Marzo 2020 38 “Trasformatevi, rinnovando la vostra mente” Rm 12,1-2 “Trasformatevi, rinnovando la vostra mente” Rm 12,1-2

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Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 9 - PERIODICOPoste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB (Bergamo)

notizieZOGNOZOGNOnotizieI N T E R P A R R O C C H I A L E

ANNO 110

FebbraioMarzo2020

38

“Trasformatevi, rinnovandola vostra mente” Rm 12,1-2

“Trasformatevi, rinnovandola vostra mente” Rm 12,1-2

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Redazione, amministrazioneI-24019 Zogno (Bergamo)Via XI Febbraio, 9 - Tel.: 0345/91083

Direttore responsabile: Paolo ColomboEditore: Don Angelo ViganiRegistrato al Tribunale di Bergamo il 26-6-1975 al n. 9REALIZZATO DA CORPONOVE BERGAMOe-mail: [email protected]

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Orari S. Messe prefestive e festivedelle Parrocchie del Comune di Zogno

(febbraio - marzo 2020)

AMBRIASabato ore 17.00 - Domenica ore 10.30

SPINO AL BREMBODomenica ore 9.00

GRUMELLO DE’ ZANCHIDomenica ore 10.00

STABELLOSabato ore 18.30 - Domenica ore 9.30

ENDENNASabato ore 18.00 - Domenica ore 10.00

Dalle Suore di Romacolo ore 7.00 (in settimana ore 7.15)

POSCANTESabato ore 17.00 - Domenica ore 11.00

MIRAGOLO S. MARCOLa 2ª domenica ore 8.30 - Il sabato della 4ª domenica ore 20.00

MIRAGOLO S. SALVATOREIl sabato della 1ª domenica ore 20.00 - La 3ª domenica ore 8.30

SOMENDENNALa 1ª e la 4ª domenica ore 8.30

Il sabato della 2ª e 3ª domenica ore 20.00(per la 5ª dom. consulta: www.lanternaparrocchiale.it)

ZOGNOSABATO

Clausura ore 7.30Casa di Riposo ore 9.00

PrefestivaOre 18.00 Parrocchia e Carmine Nuovo

DOMENICAParrocchia ore 9.00 - 10.30 - 18.00

Clausura ore 7.30Casa di Riposo Mons. Giuseppe Speranza ore 9.00

SANTE MESSE FERIALI(Lunedì-Venerdì)

Clausura ore 7.30 - Casa di Riposo ore 9.00Parrocchia ore 8.55

(in caso di funerale al mattino viene sospesa)

UNITÀ PASTORALE (pomeriggio - sera)vedi foglietto avvisi settimanale

Parrocchia San Lorenzo MartireVia XI Febbraio, 9 - 24019 Zogno (Bg)

Tel./fax: 0345.91083E-mail: [email protected]

PEC: [email protected] di San Lorenzo Martire di Zogno

Parrocchia di Zogno

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CRISTIANO...Chi sei? Come vivi?

e, trovandoci in assemblea, qualcuno ci rivolgesse questa do-manda, cosa risponderemmo? Sappiamo che cosa significacredere in Gesù, figlio di Dio? Sappiamo cosa significa es-sere battezzati? Ci accontentiamo di rispondere che l’impe-gno del cristiano è quello di andare a messa, pregare ogni

tanto e poi tutto prosegue secondo le abitudini?

Trovandoci a decidere il tema di questo numero del notiziario dell’UnitàPastorale, ci siamo detti di riflettere sul vuoto culturale di questo nostrotempo, sul tema dell’incapacità di prendere sul serio le scelte della fede.

Agli inizi della Chiesa, i primi cristiani, quando incontravano gente chedesiderava conoscere la Chiesa e la Fede in Cristo Gesù li indirizzava allefamiglie cristiane dicendo: “Vivete con loro, imparerete cosa significa cre-dere”.

Se arrivasse qualcuno nelle nostre famiglie quali sono gli esempi che ri-ceverebbe?

Dagli adulti, dai giovani e dai ragazzi?

Basterebbe dire loro: “Comportatevi come ci comportiamo noi e impare-rete a vivere da cristiani”?

Che rischio!!!!

Devo dirvi, amici miei, che bisogna riprendere in mano l’approfondimentodella nostra fede. Abbiamo il coraggio di domandarci quali sono gli esempiche i nostri ragazzi ricevono nelle nostre famiglie...

Carissimi, in questo periodo che ci porta dalla festa di San Giovanni Boscoall’inizio della Quaresima, tentiamo di mettere a fuoco le scelte principalie di dare, ognuno personalmente e in comunione nelle famiglie, le rispostegiuste a queste domande: cosa vuol dire essere famiglie cristiane? Comedevono essere e vivere i giovani e i ragazzi che credono davvero in GesùCristo?

E dopo aver dato le risposte, sperando di trovare questa risposta, proviamoa mettere in pratica ciò che abbiamo evidenziato.

Buon cammino

Angelo prete

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Calendario dell’Unità PastoraleFEBBRAIO 2020

Sabato 1 Zogno - 15.30 Corso Battesimo

Domenica 2 PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - “Vieni, Signore, nel tuo tempio santo”24ª Giornata mondiale della vita consacrata e 42ª nazione per la vitaAlle S. Messe, benedizione della luceChiusura festività di San Giovanni Bosco

Lunedì 3 SAN BIAGIO, VESCOVO e MARTIREUn. Pa. - Al termine delle S. Messe benedizione della gola

Martedì 5 SANT’AGATA, VERGINE e MARTIRE

Giovedì 6 S. PAOLO MIKI, SACERDOTE e COMPAGNI, MARTIRI

Venerdì 7 Primo venerdì del mese

Sabato 8 SAN GIROLAMO EMILIANIZogno - 15.30 Corso Battesimo

Domenica 9 5ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Il giusto risplende come luce”

Lunedì 10 SANTA SCOLASTICA, VERGINE

Martedì 11 BEATA VERGINE MARIA DI LOURDES - 28ª Giornata mondiale del malatoFesta alla Chiesa dell’Alderò

Venerdì 14 Ss. CIRILLO, MONACO, e METODIO, VESCOVO - Patroni d’Europa

Domenica 16 6ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Il giusto risplende come luce”A Zogno - 16.00 Celebrazione battesimale per i bambini di 2ª elementare

Lunedì 17 Ss. SETTE FONDATORI dell’Ordine dei Servi della B. V. Maria

Martedì 18 SANTA GELTRUDE COMENSOLI, VERGINE

Venerdì 21 SAN PIER DAMIANI, VESCOVO e DOTTORE DELLA CHIESA

Sabato 22 CATTEDRA DI SAN PIETRO, APOSTOLO

Domenica 23 7ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - “Il Signore è buono e grande nell’amore”Nel pomeriggio sfilata di Carnevale

Lunedì 24 Zogno - 15° anniv. di morte di don Francesco Pesenti

QUARESIMA 2020

Mercoledì 26 MERCOLEDÌ DELLE CENERI - “Perdonaci, Signore, abbiamo peccato”Digiuno e astinenza Un. Pa. - Alle S. Messe: imposizione delle Sacre Ceneri

Venerdì 28 Zogno - 6° anniv. di morte di Mons. Alessandro Recanati (curato 1962-1966)

astinenza 15.00 In Clausura Via Crucis

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Calendario dell’Unità PastoraleMARZO 2020

Domenica 1 1ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Perdonaci, Signore, abbiamo peccato”

DAL 2 al 6 MARZO: ESERCIZI SPIRITUALI DELL’UNITÀ PASTORALEdaremo indicazioni precise su orari e modalità

Venerdì 6 Primo venerdì del meseastinenza

Domenica 8 2ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo”

Venerdì 13 7° anniv. dell’elezione di Papa Francescoastinenza 15.00 In Clausura Via Crucis

Domenica 15 3ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore”Ambria - 15.30 PRIMA CONFESSIONE

Giovedì 19 SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA B. V. MARIA

Venerdì 20 15.00 In Clausura Via Crucisastinenza

Domenica 22 4ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”laetare Zogno - 15.30 PRIMA CONFESSIONE

Martedì 24 Giornata nazionale di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri

Mercoledì 25 ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORERinnovo dei voti delle Suore del Divino AmoreFesta di Casa S. Maria a Laxolo

Venerdì 27 15.00 In Clausura Via Crucisastinenza

Domenica 29 5ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Il Signore è bontà e misericordia”

VIA CRUCIS SERALE - UNITÀ PASTORALE6 MARZO ore 20.30 a Zogno (conclusione Esercizi Spirituali)13 MARZO ore 20.30 a Grumello de Zanchi20 MARZO ore 20.30 in Ambria (itinerante e animata dai bambini e ragazzi della catechesi)27 MARZO ore 20.30 a Spino al Brembo3 APRILE ore 20.30 a Zogno (itinerante e animata dai ragazzi e ragazze di 2 media)

CATECHESI PER ADULTI - UNITÀ PASTORALE(rifletteremo insieme sul Vangelo della domenica per trarre qualche suggerimento per la nostra vita)

11 MARZO ore 20.30 a Zogno presso l’oratorio18 MARZO ore 20.30 a Spino al Brembo presso la casa parrocchiale25 MARZO ore 20.30 a Grumello de Zanchi presso il bar della parrocchia1 APRILE ore 20.30 in Ambria presso l’oratorio

APRILE 2020

Giovedì 2 15° anniv. di morte di Papa San Giovanni Paolo II

Venerdì 3 15.00 In Clausura Via Crucisastinenza

Domenica 5 DOMENICA DELLE PALME E DI PASSIONE - “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Un. Pa. - Benedizione Ulivi35ª Giornata mondiale della gioventù

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Anemia culturaleNEWS DALLA CHIESA

1 Cf. “Civiltà Cattolica”, 5-19 ott. 2019 (p. 16-29); 21 dic 2019 - 4 gen2020 (p. 602-607).

S ul piano della scrivania inso-litamente sgombro oziano i

fascicoli più recenti di una rivistaecclesiastica non incline al pette-golezzo. Mi attirano due articoli,che trattano rispettivamente del“nuovo disordine globale”, da go-vernare, e di una “anemia cultu-rale”, da curare, verosimilmente,in un pronto soccorso ... cultura-le1.Tanto per cominciare - scrivonogli esperti nel primo articolo - bisogna prendere attodella morte dell’ordine sociale che caratterizzava ilmondo occidentale dopo la Seconda guerra mondiale.Mi chiedo: i padri delle generazioni dai settant’anni ingiù, avevano o non avevano messo assieme una «ComunitàEuropea»? E una «O.N.U.», dieci o quindici anni prima?Negli anni Novanta del precedente millennio, Paesidell’Est forse postulanti di libertà e democrazia, nonavevano cominciato a fare la voce grossa per reclamarediritti di soci anziani e benemeriti? Di là sono arrivati glialfieri dei populisti nostrani. La storia recente è tuttorain corso: «I governi disattendono i trattati e gli accordi;coalizioni governative in passato forti ... ora vengonomesse in discussione; le alleanze si frantumano, le orga-nizzazioni e i programmi internazionali sono privi difondi e del consenso per operare in modo efficace ...».Sto andando quasi a memoria e faccio il verso aitelegiornali della sera. Il gruppo redazionale del bollettinoparrocchiale è un pochino sconcertato, ma non si arrende:“D’accordo sull’attualità dei temi, ma che pizza!”. Nem-meno la dubbia competenza del proponente fa usciregiallo al semaforo.Poiché in questa stagione non è raro fare esperienza dellaperizia di questo e di quel Pronto Soccorso ospedaliero -e ho dichiarato di essere alla ricerca di risorse in quell’ambito- non so se riuscirò a tenere sotto controllo il mio follettospiritoso, quando entrerò da un Doc: “Scusi, che vaccinoconsiglia contro l’anemia culturale dilagante?”.

[A cura di DGR, 20 gennaio 2020].

I corsivi che seguono sono tolti da: Giandomenico Mucci,sj, “L’Anemia culturale”, Civiltà Cattolica, 21 dic 2019 -4 gen 2020, p 602-607.«L’anemia è clinicamente una malattia prodotta da im-poverimento del sangue. Trasportato sul piano culturale,è il concetto usato da un autore per descrivere le formedi arroganza e di superficialità che attraversano la nostra

cultura, e sono tra le concausesia di un certo fenomeno disedu-cativo sia della perdita, per la po-litica, della vera identità, che è ilservizio del bene comune».«La Chiesa tenta di promuoverel’impegno culturale, ma, per ipregiudizi mai abbandonati dacerti settori dell’opinione pubblica,è misconosciuta in questo suosforzo. Se richiama l’attenzionealla storia, è accusata di passati-

smo; se ripensa teologicamente la sua prassi pastorale,di astrattismo; se cerca il dialogo critico con le filosofiee con le scienze, di inutile accademia; se esorta a tornarea pensare, di pericolosa eversione. Insomma, c’è moltadiffidenza ogni volta che la Chiesa cerca di dotare lasua presenza con un suo nerbo culturale» (Id.)Nel cambiamento d’epoca in corso - (caduta del muro,fine dell’impero comunista, trasformazioni globali negliequilibri economici e politici, risorgimento politico dellanuova Cina e dell’India) - «le grandi culture europee(...) sono rimaste legate ai loro valori e giudizi, che lamutata situazione rende pregiudizi. È nato pertanto ungrosso problema educativo, quello della formazione dellaclasse dirigente. In passato questa usciva dalle Universitàche esercitavano una egemonia culturale. Oggi è tempodi anemia» (Ivi).«Quali che siano le interpretazioni degli analisti [richiamatinella parte centrale dell’articolo], quali che siano le loromotivazioni ideologiche, sembra concorde e condivisa l’os-servazione generale che il nostro tempo soffre di un’anemiaculturale. (...) Per curare un’anemia che minaccia la deca-denza sembra a molti autori necessaria un’energica terapia,e la si individua sia in una generale rigenerazione umanisticasia nella rieducazione ai suoi valori. E non manca chi traquesti valori colloca quelli, particolarmente, derivati dallatradizione cristiana» (p. 606).«L’augurio è che, almeno, ci si convinca della realtà delproblema, non ci si lasci trainare supinamente dallacultura dell’individualismo narcisista e dello spettacolo,e si ritorni a pensare e a comportarsi secondo la celebresentenza di Spinoza, che è regola per chi vuole salvarsidalla superficialità: NON DERIDERE, NON COMPIANGERE,NON ODIARE, MA SOLTANTO COMPRENDERE IN PROFONDITÀ»(p. 606-607).

[Vaccini cercansi]

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Itinerario Quaresima 2020Ci aspetta il tempo liturgico della Quaresima, che

vuole essere occasione per guardare la nostra vita echiedere al Signore di cambiare il nostro cuore e lanostra esistenza.Saremo chiamati a guardarci sul serio e chiederci comepossiamo essere testimoni veri e credibili per tantepersone che abbiamo accanto.Come Unità Pastorale ci daremo alcuni appuntamentiche speriamo possano diventare occasione per seguireGesù e trovare entusiasmo e gioia di testimoniarel’incontro con Lui.Riportiamo i Vangeli che ci accompagneranno lungoquesto itinerario. Nel giorno penitenziale delle Cenerici verrà chiesto di essere veri e andare al cuore di ciòche viviamo e facciamo. La prima domenica seguiremoGesù nel deserto nel momento delle Tentazioni. Laseconda domenica insieme a Pietro, Giacomo e Giovannicontempleremo Gesù trasfigurato sul Monte Tabor. Laterza, quarta e quinta domenica ascolteremo tre episodidi incontri molto forti con Gesù: quello con la Samaritana,la guarigione del cieco nato e la risurrezione di Lazzaro.La domenica delle Palme ascolteremo il racconto dellaPassione secondo l’evangelista Matteo per poi entrarenei giorni santi del Triduo Pasquale rivivendo la lavandadei piedi, la morte di Gesù, il silenzio del Sabato Santo ela gioia della Risurrezione.

MERCOLEDÌ DELLE CENERI 26/2Vangelo Matteo 6,1-6.16-18

1 DOMENICA 1/3Vangelo Matteo 4, 1 - 11

2 DOMENICA 8/3Vangelo Matteo 17, 1- 9

3 DOMENICA 15/3Vangelo Giovanni 4, 5 - 42

4 DOMENICA 22/3Vangelo Giovanni 9, 1 - 41

5 DOMENICA 29/3Vangelo Giovanni 11, 1 - 45

DOMENICA DELLE PALME 5/4Passione secondo Matteo 26, 14 - 27, 66

GIOVEDÌ SANTO 9/4Vangelo Giovanni 13, 1 - 15

VENERDÌ SANTO 10/4Passione secondo Giovanni 18, 1 - 19,42

DOMENICA DI PASQUA 12/4Vangelo Giovanni 20, 1 - 9

Alcuni appuntamenti importanti per l’Unità Pastorale (sipuò partecipare anche alle iniziative che si vivono nellealtre comunità dell’Unità Pastorale):

ESERCIZI SPIRITUALI UNITÀ PASTORALEDa lunedì 2 a venerdì 6 marzo(daremo indicazioni precisesu orari e modalità).

VIA CRUCIS UNITÀ PASTORALE6 MARZO ore 20.30 a Zogno (conclusione EserciziSpirituali)13 MARZO ore 20.30 a Grumello de’ Zanchi20 MARZO ore 20.30 in Ambria (itinerante e animatadai bambini e ragazzi della catechesi)27 MARZO ore 20.30 a Spino al Brembo3 APRILE ore 20.30 a Zogno (itinerante e animata dairagazzi e ragazze di 2 media)

CATECHESI PER ADULTI UNITÀ PASTORALE(rifletteremo insieme sul Vangelo della domenica pertrarre qualche suggerimento per la nostra vita)11 MARZO ore 20.30 a Zogno presso l’oratorio18 MARZO ore 20.30 a Spino al Brembo presso la casaparrocchiale25 MARZO ore 20.30 a Grumello de Zanchi presso ilbar della parrocchia1 APRILE ore 20.30 in Ambria presso l’oratorio

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PREGHIERA BAMBINI/E ELEMENTARIPer Zogno e Grumello• Mercoledì 4 MARZO, 11 MARZO, 18 MARZO, 25

MARZO, 1 APRILE, 8 APRILE alle 7.40 in chiesaParrocchiale a Zogno

• Venerdì 10 APRILE, SABATO 11 APRILE alle 9.30in chiesa Parrocchiale a Zogno

Per Ambria e Spino• Sabato mattina 7 MARZO, 14 MARZO, 21 MARZO,

28 MARZO, 4 APRILE ore 9.45 in Ambria (con cola-zione insieme)

• Venerdì 10 APRILE, SABATO 11 APRILE alle10.30 in chiesa Parrocchiale di Ambria (anche per lemedie)

PREGHIERA RAGAZZI/E MEDIE• Martedì 3 MARZO, 10 MARZO, 17 MARZO, 24

MARZO, 31 MARZO, 7 APRILE alle 7.20 in chiesaParrocchiale a Zogno + COLAZIONE AL BARDELL’ORATORIO

• Venerdì 10 APRILE, SABATO 11 APRILE alle 9.00in chiesa Parrocchiale a Zogno

PREGHIERA ADOLESCENTI E GIOVANI• Sabato mattina ore 7.20 con colazione insieme: 7

MARZO, 14 MARZO, 21 MARZO, 28 MARZO, 4APRILE.

• GIOVEDÌ SANTO 9 APRILE VEGLIA DI PRE-GHIERA NELLA NOTTE.

SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONEPRIMA RICONCILIAZIONE IN AMBRIA domenica15/3 ore 15.30PRIMA RICONCILIAZIONE A ZOGNO domenica22/3 ore 15.30RICONCILIAZIONE BAMBINI/E ELEMENTARIvenerdì 20/27 marzo a ZognoVenerdì 3 aprile in Ambria (elementari e medie)RICONCILIAZIONE RAGAZZI/E MEDIE mercoledì25 marzo a Zogno, sabato 28 marzo 3 mediaRICONCILIAZIONE ADOLESCENTI lunedì 6 aprileore 18RICONCILIAZIONE ADULTI la mattina in clausura,mercoledì 8 aprile a Zogno alle 20.30, durante il TriduoPasquale

Buon tempo da vivereper noi e per Dio

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notizie9

Per poterci avvicinare alla figuradi Maria Maddalena ci faremo

aiutare dalle riflessioni di un grande:il card. Carlo Maria Martini, teologoe biblista; insomma, uno che di SacraScrittura se ne intendeva!Chi è Maria Maddalena (chiamataanche Maria di Magdala)? Non èfacile rispondere a questa domanda...Le ipotesi circa la sua reale identitàstorica sono formulate, per la maggiorparte, a partire dai testi evangelici e,in alcuni casi, anche dalla letteraturaapocrifa.Quello che appare subito singolare èche, nella Scrittura, Maria Maddalenaè menzionata molte volte, anche piùdi Maria, la madre di Gesù. Questoci fa pensare che deve aver rivestitoun ruolo centrale nella vita di Gesù,perché i Vangeli ce la descrivonospesso al suo seguito, inserita in quelgruppo di donne che aiutava il Signoree i suoi apostoli nei diversi sposta-menti.Il card. Martini, partendo sempre daldato biblico, ci presenta Maria Mad-dalena come colei da cui sono uscitisette demoni. La si vede ancora pre-sente durante la Passione, la morte ela Risurrezione di Gesù. Alcuni stu-diosi non escludono nemmeno il fattoche si potrebbe trattare anche diMaria, sorella di Marta e di Lazzaro.Oppure, come più volentieri la tradi-zione l’ha identificata, potrebbe trat-tarsi di quella peccatrice entrata nellacasa del fariseo, che con le sue lacrimebagna i piedi di Gesù, asciugandoglielicon i suoi capelli per poi cospargerlicon quell’eccedenza di profumo.Forse più che intestardirci su chi siastata Maria Maddalena, appare piùopportuno soffermarci sul perchédella sua figura, sul senso dei suoi

comportamenti all’interno delle nar-razioni evangeliche, su cosa possanoancora significare per noi oggi, aduemila anni di distanza.Allora, con l’ausilio delle riflessionidel card. Martini, tenteremo di capirein che cosa consiste quell’eccessoche caratterizza la figura della Mad-dalena.Sicuramente i sette demoni che dalei sono stati scacciati rappresentanouna grave infermità. Di che infermitàsi potrebbe trattare? Forse una qualcheforma di deviazione sessuale (secondoalcuni, infatti, era una prostituta);oppure potrebbe trattarsi di una de-vianza psicologica (magari era unapersona depressa, forse anoressica,o addirittura schizofrenica); un’altra

debolezza potrebbe essere legata aduna sorta di schiavitù del peccato,una situazione che la rendeva vera epropria prigioniera; ancora il card.Martini propone un’altra forma didevianza più abbinabile ad una formadi disordine interiore. Queste ipotesirimangono tali, proprio perché i Van-geli non sciolgono alcun dubbio a ri-guardo. Tuttavia, partendo proprioda queste fragilità, il dato che non cideve sfuggire è quella grande rico-noscenza che Maria Maddalena di-mostra nei confronti di Gesù. Rico-noscenza che lei trasformerà in affetto,amore, dedizione, tenerezza nei con-fronti del suo Maestro; potremmosintetizzare questo sentimento conun verbo ebraico “todà”, ringrazia-

Santa Maria Maddalena:paradigma dell’eccesso...

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mento. Ma come, questa donna, hatradotto questo suo sentire in azioniconcrete? Se la volessimo identificarecon quella peccatrice che asciuga ipiedi di Gesù, potremmo già coglierequalcosa... Quello spreco di profumosparso sui piedi del Signore potevalimitarsi a qualche goccia, invece no!Lei rompe il vasetto di alabastro:tutto il profumo vuole dedicare aquel maestro che l’ha accolta! Eccoqui la sua abbondanza, il suo ecces-so...Di nuovo questo eccesso si può capirese leggiamo il Vangelo di Giovannial capitolo 20, che riporta il raccontodella Risurrezione di Gesù: “Il primogiorno della settimana, MariaMaddalena si recò al sepolcrodi mattino, quando era an-cora buio, e vide la pietrache era stata tolta dal sepol-cro”. Lei era già presentesotto la croce, prima ancoradentro il gruppo di donneche segue Gesù durante lasua salita al Calvario. Maquella notte, che porta al pri-mo giorno della settimana,non ce la fa più a stare lì conle mani in mano, non puòpiù stare nel suo letto, deveuscire, prima che escano lealtre, deve stare vicino al cor-po del suo Signore! Dove stal’eccesso, ci si potrebbe chie-dere? Al tempo della Mad-dalena, Gerusalemme era pri-va di illuminazione stradale e nonera molto raccomandabile che unadonna uscisse da sola al buio, tutt’alpiù poteva uscire se accompagnata esolo al momento del chiarore. E quigià cominciamo a vedere come questadonna, mossa da questo affetto umanonei riguardi di Gesù, sfida le abitudinidel tempo, rompe le convenzioni chenon le avrebbero consentito di mani-festare il suo grande amore a quel-l’uomo che l’aveva guarita dalle suedebolezze, l’aveva accolta senza maigiudicarla.Il card. Martini afferma che MariaMaddalena certamente cercava Gesùin maniera imperfetta, dal punto di

vista della fede (nella sua accezioneteologica) sicuramente non era pie-namente all’altezza, però aveva questoeccesso di amore, questa passioneintensissima per Gesù e Lui premiaquesta sua eccedenza, questa sua so-vrabbondanza. Gesù va la di là ditutte le imperfezioni teologiche perarrivare al cuore di questa donna erivelarsi per primo a lei. È bellissimoil modo con cui Martini spiega questopassaggio: il Risorto, rivelandosi allaMaddalena, non lo fa utilizzando pa-role solenni, dalla alta densità teolo-gica - “Io sono il tuo Signore, glorioso,risorto...” - ma lo fa con una parolasola, “Maria”. Una parola di dolcezza,

di tenerezza, di famigliarità, con cuiquesta donna si sente capita, amata,rispettata, perdonata, accolta. Ciò cheviene “premiato” da Gesù è questograndissimo amore. Se pensiamo aquello che Gesù, in Luca capitolo24, dice ai due discepoli in camminoverso Emmaus, possiamo intenderecome invece risponde alla loro durezzadi cuore: “Stolti e tardi di cuore acredere”... Nessuna di queste paroleè stata rivolta a Maria Maddalena,solo il suo nome Gesù pronuncia, ilsuo nome detto con amore. Gesù fadi più, le consegna un incarico im-portante, quello di riferire alla Chiesaquanto aveva visto - “va’ dai miei

fratelli e di’ loro...” “ho visto il Si-gnore...” - e questo è certamente unincarico di fiducia che, potremmodire, la riabilita nella sua dignità enelle sue capacità. Maria Maddalena,che per prima ha visto il Risorto,non ha accampato nessuna pretesadi priorità, anche nei confronti degliapostoli; al contrario, si è messa adisposizione, si è messa al servizio,cercando di rendere fede a quell’in-carico che il Maestro le aveva affidato,preferendo mettersi in una posizionedi pacificazione e di sostegno all’in-terno della Chiesa nascente. Cosa cifa capire questa missione affidata daGesù alla Maddalena? Che Gesù

passa sopra i difetti umani diquesta donna, perché apprezzala sua dedizione, il suo amore,il suo coraggio e vuole, perquesto, farla depositaria delmistero della sua risurrezione.Quindi la stima, la ama, lariabilita completamente, ledà una missione ecclesiale.Qual è, allora, l’insegnamentoche dalla figura di MariaMaddalena possiamo recu-perare?Sicuramente la sua storia ciintroduce nella comprensionedel cuore di Dio, di Gesù:Dio è tutto dono, è tutto gra-tuito, è tutto al di là del do-vuto. Chi pretende di viveresecondo il bilancio perfettodel do ut des, non arriva a

cogliere il senso dell’esistenza che èinvece dare al di là del dovuto, è an-dare al di là del limite, è il segno delsuperamento. Si tratta di dare in per-dita, quando si dà a chi non merita,quando si esce dalle convenzioni so-ciali del “politicamente corretto”.Soltanto quando accettiamo di entrarein questa logica della perdita, pos-siamo metterci in sintonia con il mi-stero di Dio. E l’esempio di MariaMaddalena, seppure nelle sue imper-fezioni e debolezze umane, ci puòintrodurre nella via dell’eccesso, uneccesso di amore, di amore gratuito.Meditiamo...

Nadia

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IL FENOMENO MIGRATORIO IN ITALIA:UNO SGUARDO REALE SU CIÒ CHE STA ACCADENDO

OLTRE LE “FAKE NEWS”

PRESENTATO IL REPORT 2019 DELLA FONDAZIONE MIGRANTES

Cultura e AttualitÀ

P romuovere e mantenere alta l’attenzione su un di-ritto, quello alla protezione internazionale, che oggi

sembra sempre più sotto attacco in Europa e in Italia. Èl’obiettivo del Rapporto che, per il terzo anno consecutivo,la Fondazione Migrantes dedica al mondo del richiedentiasilo e rifugiati.Il testo, dal titolo Il diritto d’asilo. Report 2019: non sitratta solo di migranti. L’Italia che resiste,. L’Italia cheaccoglie (a cura di M. Molfetta e C. Marchetti, Editrice Tau2019, pp. 270), è stato presentata a Modena nell’ambito delFestival della Migrazione (www.festivalmigrazione.world)venerdì 29 novembre scorso.

Ecco alcuni numeri del “report”.Sono circa 81.000 i migranti e rifugiati arrivati in Europaattraverso il Mediterraneo da gennaio a ottobre 2019 (datiprovvisori; con gli arrivi via terra in Grecia e in territoriospagnolo il totale è di 98.000 persone). Si tratta di un datoin diminuzione, a seguito dell’accordo “UE-Turchia” del2016 e del memorandum Italia-Libia del 2017. In diminu-zione anche il numero assoluto dei morti/dispersi, con unaumento però dell’incidenza rispetto agli arrivi, in parti-colare nel Mediterraneo centrale: da 1 ogni 40 del 2016a 1 ogni 18 nel 2019.Nonostante ripetute dichiarazioni circa nuove ondate disbarchi, l’anno sembra avviato a concludersi con un totaledi arrivi in Italia di migranti e rifugiati via mare ai livelliminimi: 9.648 quelli registrati a fine ottobre (-56% rispettoallo stesso periodo 2018, nel quadro di un trend di drasticariduzione iniziato nel 2017). In forte calo nel 2019 anche irichiedenti asilo registrati: 26.997 alla fine di settembre(dato provvisorio, contro i 43.965 dello stesso periodo del2018), provenienti da Pakistan, Nigeria, Bangladesh, ElSalvador, Perù, Ucraina, Marocco, Senegal, Albania eVenezuela.Consistente il numero di coloro che sono arrivati in Friuli-Venezia Giulia dalla tormentata “rotta” balcanica viaterra: 5.526 fra il 1° gennaio e il 15 settembre.Riguardo alle domande d’asilo, nel 2018 le Commissioniterritoriali italiane hanno riconosciuto uno dei tre beneficidi protezione (status di rifugiato, protezione sussidiaria eprotezione umanitaria) a poco più di 31 mila persone, controle 34 mila circa del 2017 e le quasi 37 mila del 2016. Il datoparziale per il 2019 (che ha registrato la quasi-scomparsadella protezione umanitaria) è pari a 14.000. Su circa 72.500

domande esaminate nell’anno, quelle respinte sono statel’80%, l’11% le concessioni dello status di rifugiato, il 7%della protezione sussidiaria e appena l’1,5% della prote-zione umanitaria.Fra i 71.000 nuovi immigrati caduti in situazione di irre-golarità in Italia fra giugno 2018 e giugno 2019, sono18.000 i casi attribuibili al Decreto Sicurezza. A giugno2019 il numero degli irregolari presenti in Italia è stimabiledunque in 620.000 persone.

“La sfida delle migrazioni oggi non riguarda solo l’acco-glienza, ma la capacità di costruire un Paese dove le diver-sità, la presenza di persone di paesi, culture e religionidiverse, sappiano comporsi in una realtà più ricca”, ricordadon Giovanni De Robertis, Direttore Generale della Fonda-zione Migrantes della Cei, sottolineando che “per troppotempo forse abbiamo pensato che fosse sufficiente salvarechi annegava (e purtroppo invece continua ad annegarenell’indifferenza di tanti) e portarlo in qualche porto ita-liano”. Questo, rileva, “è solo il primo passo” in quanto,come ribadisce papa Francesco, è necessario anche “pro-teggere, promuovere, integrare”. “Senza queste azioni - con-clude il Direttore Migrantes - non c’è neanche veraaccoglienza”.

Per informazioni sul volumeFondazione Migrantes - Roma - tel. 06.6617901e.mail: [email protected] Editrice - Todi (PG) - tel. 075.8980433e.mail: [email protected]

don Francesco BigattiDirettore “Migrantes” Diocesi di Trieste

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VENTI DI GUERRA

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Avreste mai pensato che,nell’evoluto terzo millen-

nio, tra Africa, Asia, MedioOriente e persino nella vicinaEuropa dell’est, circa 70 statisono coinvolti in conflitti bel-lici?Un dato sconvolgente ma veroe purtroppo mediaticamentenascosto. In questa ipocrita atmosfera di “nor-malità” quindi, potrebbe stupire alcuni o ad-dirittura lasciare indifferenti altri, il fortissimorischio di un nuovo conflitto questa voltamondiale, alla luce dei fatti che stanno acca-dendo in questi giorni.Non sappiamo cosa potrà ac-cadere tra oggi ed il momentoin cui andrà in stampa il bol-lettino ma qualche riflessionesicuramente viene voglia difarla.Perché la storia non insegna eripetiamo sempre gli stessi er-rori? Forse perché non la co-nosciamo? Probabilmente si. Senza entrare nel meritodei programmi ministeriali di storia nelle scuole e leproblematiche legate alla riforma scolastica, di sicuropossiamo dire che la storia moderna non si studia più, esenza nulla togliere ai Sumeri o ai Babilonesi, forsesarebbe utile studiare o studiare meglio cosa è successonella nostra Europa nelle recenti I e II guerra mondiale;o cosa è successo sempre non troppi anni fa nel Vietnam,dove morirono così tanti ragazzi americani che proprionon si capisce come l’avidità di potere economico possagiustificare queste morti, e se non fosse per la cinemato-grafia e per le canzoni come “C’era un ragazzo checome me..” di Gianni Morandi, i nostri ragazzi oggi nesaprebbero quasi niente. Eppure, proprio gli americani

sono i protagonisti dei fatti di questi giorni,e per chi non se lo ricordasse anche imilitari italiani orbitano da quelle particon il contingente militare internazionaleguidato al momento dagli USA.Anche oggi, come dimostrano i recenti“venti di guerra”, si continua a voler usare

la forza militare per imporsi,forse mossi dai forti inte-ressi economici per il pe-trolio (peraltro in via diesaurimento), dal bisognodi vendere armi o dallamancanza di saggezza...?I nostri ragazzi si trovanofrastornati, devono anche

resistere da soli alla gran quantità di violenzaprofusa gratuitamente dai videogiochi, daiTG, dall’utilizzo sempre più anticipatodegli smartphone, dall’aggressività dovutaai ritmi elevati, perché caduti nella trappoladel consumismo dei loro genitori... in uncontesto cosi sono finanche troppo bravi.Insomma ce n’é abbastanza per fermarci

un momento, riflettere, “passarci una mano sulla co-scienza”, guardare meglio negli occhi chi ci sta vicino,riunirsi in famiglia alla sera per discutere di queste cose,perché no, ritrovare un momento di preghiera, ricordareai nostri figli che ci sono state grandissime persone nellastoria che hanno fatto della loro vita il motivo per pro-muovere la pace, compresi quelli di religioni diverse,per far sì che tornino ad essere ancora oggi dei “miti” dacui trarre ispirazione. Ne ricordo qualcuno senza volerfar torto a chi non citerò:Martin Luter King, Mahatma Ghandi, Malala Yousafzaicome anche John Lennon attraverso le parole della sua“Imagine” o Louis Armstrong rileggendo la sua “”Whata Wonderful World”.

E così, a sera, dopo i momentidrammatici trasmessi dal TG,si potrebbe utilizzare lo smar-tphone per una funzione ina-spettata, per rispolverare unaad una le storie di questi grandipersonaggi e rileggerne le gesta,per far ritornare gli stimoli pro-tratti al bene e poter contrastaremeglio il male che incombe.

Angelo Depino

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Cosa cambierei del mondoche gli adulti ci stanno consegnando?

Un insolito affresco nella chiesadi Grumello de’ Zanchi

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È proprio così vero che i nostri ragazzi e ragazzenon pensano a nulla?! Giudicatelo voi ....

“ Io cambierei la mentalità chiusa che gli adultihanno e hanno passato a noi ragazzi. Per esempiose sei omosessuale sei un malato mentale, se sei“nero” sei solo uno sfaticato venuto per rubare illavoro perché “ovviamente” prima ci sono gliitaliani. Se preferisci stare in casa sei un asocialee se hai un hobby diverso dagli altri sei strano. Avolte si lamentano del fatto che si manifestacontro queste cose: se le accettassero normalmentenon ci sarebbe bisogno di manifestare!”

“Gli adulti non pensano molto alle conseguenzedi quello che stanno facendo (inquinamento,

foresta Amazzonica in fiamme). Sono troppo di-pendenti dalla tecnologia, infatti non dovrebberodare così presto il telefono ai bambini. Pensanotroppo ad arricchirsi e questo li fa diventareegoisti; divorziano troppo spesso e dopo troppopoco tempo. Sono molto razzisti e non accettanole differenze”.

“Io cambierei il modo di vedere le cose, forse lodico solo perché sono ancora piccola, ma preferireiche ci fosse un po’ più di immaginazione peresempio nel costruire le cose. Cambierei alcunimateriali utilizzati, soprattutto la plastica checausa molto inquinamento; mi piacerebbe che sibevesse tutto dal rubinetto e che le bibite si pro-ducessero in casa propria”.

“Gli adulti dovrebbero essere un po’ più consa-pevoli che stanno rovinando il mondo, il nostromondo. Chi governa propone idee e pregiudizisbagliati. Dovremmo imparare tutti a ridurre inostri errori di inquinamento. Gli adulti non sifidano di noi e ci sottovalutano. Tutti dovrebberodare una mano alle famiglie che soffrono lafame o non hanno soldi; mi piacerebbe che tuttiavessero gli stessi soldi, le stesse opportunità elo stesso potere”.

Ecco alcuni pensieri di diversi ragazzi e ragazzedella scuola secondaria di primo grado.Credo che alcune provocazioni possiamo racco-glierle, soprattutto quando ci chiedono più BUONESEMPIO e PIÙ FIDUCIA IN LORO.

Nelle chiese del comprensorio diZogno, ubicate nelle frazioni,

si custodiscono veri tesori.A Grumello de’ Zanchi si trova, nellasacrestia, un affresco che sorprendeper la modernità del soggetto: “IeVirtù Teologali” e Ie “Virtù Cardinali”che salgono al cielo in mongolfiera.Opera in stile tardo barocchetto diVincenzo Orelli che nasce a Locarnonel 1751, ma la sua vita, dai 9 anni,la trascorre quasi tutta a Bergamodove segue il padre.A Zogno, I’artista inizia a dipingeredal 1785, data della pala dell’Annun-ciazione nella chiesa delle TerziarieFrancescane. Stessi anni per la telaposta nell’abside della Parrocchialedi San Lorenzo. Numerose le sue telee i suoi affreschi in case private zo-gnesi. Per meglio comprendere I’ac-costamento, va ricordato che la mongolfiera viene creata adAnnonay (Francia) dai fratelli Joseph-Michel ed EtienneMontgolfier. Il primo volo accertato di un pallone capace diportare persone risale al 19 ottobre 1783, ma era ancorato aterra da lunghe funi, mentre il primo volo “libero” è del21ottobre. Ritorniamo al nostro affresco. Nel canestro sonosedute le quattro Virtù Cardinali: Prudenza, Giustizia,Fortezza, Temperanza. In alto, sopra l’aerostato, sono rap-

presentatele le tre Virtù Teologali:Fede, Speranza e Carità. Ai Iati, itondi con la Purezza e l’Innocenza.Non manca nulla per il viaggio: l’an-cora, l’angioletto che alimenta confascine di legna il fuoco sotto la boccadel pallone e altri due angioletti conacqua e vino. I colori sono moderniper i tempi: il lilla, il verde acqua,messi in risalto dalla cornice ovale distucco bianco. Una fascia dorata av-volge il centro del pallone con i segnidello zodiaco. Probabile data di ese-cuzione il fine settecento, quasi incontemporanea con gli affreschi dipalazzo Locatelli a Bergamo.La rappresentazione delle virtù sonotutte attuali: Fede, I’Uomo crede inDio e in tutto quello che ha rivelato;Speranza, l’Uomo aspetta Dio e lavita eterna; Carità, si ama Dio so-

pratutto e il prossimo come noi stessi. Prudenza, la ragioneaiuta l’Uomo a discernere il vero bene; Giustizia, è lavolontà tenace di dare a Dio e al prossimo ciò che è lorodovuto; Fortezza, nelle difficoltà assicura la costante ricercadel bene e nell’andare avanti ad ogni costo; Temperanza,insegna che la morale pone limiti ai piaceri e aiuta a contenerenella giusta misura i propri desideri, passioni, istinti.

Giovanna

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Presepi viventi a Spino e ZognoNEWS GIOVANI E PASTORALE GIOVANILE

Per meditare sul grande mistero del Natale ci siamo fatti coinvolgere da alcune scene e da alcuni personaggiche ci hanno portato fino a Betlemme. La domanda che ci ha guidato è stata: “C’è posto per Gesù nella mia

vita?”. Un grazie particolare a tutti i figuranti, alle persone che hanno allestito e seguito la logistica, ai lettori elettrici e ai fratelli Mangili che hanno portato gli animali che ci hanno aiutato ancor più ad entrare nell’atmosferadella Notte Santa. Ecco alcune immagini ...

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Quando ci si scopre famiglia...Gudon 27 dicembre 2019 - 1 gennaio 2020

Dal 27 dicembre al 1 gennaio, nella splendida cornicedella Val Gardena, abbiamo vissuto giorni molto

intensi e condivisi. Le parole d’ordine di queste giornatesono state “pensare” e “andare in profondità, oltre le ap-parenze” e abbiamo cercato di metterle in pratica,vivendole in prima persona. Ci sono stati momenti ca-ratterizzati da attività di riflessione, momenti di preghiera.Abbiamo potuto vivere la magia di alcune cittadinecome Bressanone e (udite, udite!!!) Monaco di Baviera.Ci siamo divertiti con gli slittini e nella bellissima piscinadi Bressanone. Siamo rimasti colpiti e impietriti di fronteagli orrori dell’umanità commessi a Dachau. Ci siamo

lasciati affascinare dall’incantevole Lago di Braiesversione invernale. Ci sono stati spazi per risate e tempoinsieme e spazi per qualche lacrima, ripensando all’annopassato.Questa esperienza ci lascia con tanta voglia di iniziare il2020 con lo stare insieme sano e piacevole, e ci caricapensando che il tempo passato insieme è un regaloimmenso che è capace di farci davvero star bene. Un rin-graziamento speciale all’autista Mirko, ai cuochi Claudiae Giuliano e ai nostri educatori Michele, Nicola, Giorgioe Marco.Alcuni dei partecipanti

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Ho trascorso anche quest’anno i primi giorni digennaio con alcune famiglie e i loro bambini presso

il Maso san Nicolò a Valors (Proves). Quest’anno c’eraabbondanza di neve, e come tutti sappiamo, i bambini,in questo mondo imbiancato, possono esprimere tutta laloro gioia. Li accoglieva una casa calda in tutti i sensi,dove è impossibile non star bene.Aggiungete poi la cucina curata da Lisa e Giovanna, etutto diventa bello e crea un clima di serenità e di gioia.I bambini erano seguiti dalle brave animatrici Elena eAurora.A pochi chilometri, nel comune di Proves, una slittoviaattrezzata con il “tapis roulant”, e fuori di casa, i pratipieni di neve con la possibilità di una bellissima slittovia.In questo ambiente ho notato nei bambini una grandevoglia di divertirsi, di giocare, di saltare, di rotolarsinella neve, di non fermarsi mai. Erano mai stanchi.San Giovanni Bosco, quando pensava all’Oratorio, loimmaginava sempre come una casa accogliente, comeun grande cortile dove giocare, e dove crescere imparandoun mestiere e imparando a pregare.Mi sembra che i nostri ragazzi non hanno più tempo pergiocare liberamente... fanno “sport” e hanno tanti altri

impegni, ma tempo libero dedicato al gioco, come d’estateal Cre, pochissimo, quasi niente.Ormai tutto è programmato: molti dei nostri ragazziamano giocare al calcio, e non pochi li troviamo iscrittinelle squadre nei paesi vicini. Fanno due o tre allenamentila settimana, e capita anche che il giorno della partita dicampionato ( di solito “pulcini” o “esordienti”) giocanopoco o stanno in panchina! È così bello invece vedere inostri ragazzi giocare, esprimendo la loro gioia e la lorocreatività!

don Pasquale

I nostri ragazzi desiderano giocare!

Forse è la parola che si addice più di ogni altra allafantastica esperienza che abbiamo potuto trascorrere

in Alta Val di Non, presso il Maso di San Nicolò, dall’1al 5 gennaio con un gruppo di famiglie.Ognuno, con la sua unicità, ha saputo rendere fantasticiquesti momenti trascorsi in compagnia.

Il sorriso di tutti i bambini mentre giocano, corrono oslittano è la perfetta rappresentazione della meravigliadello stare insieme.Quest’inverno siamo stati molto fortunati a trovare unbel po’ di neve anche vicino a casa, che ci ha permessodi slittare e giocare tutto il giorno e tutti i giorni; ma ciòche ha reso davvero speciale la vacanza è stato quellospirito di comunità che ci ha uniti.Solo nel semplice gesto di aiutare un più piccolo aportare a monte il suo bob, traspare il buon impegno dicondividere con chi ci sta attorno momenti indimenticabilie renderli ancora più meravigliosi mettendoci il propriocontributo.Ovviamente le bellezze naturali circostanti hanno abbellitotutto e negli occhi di ognuno è trasparsa la vera meraviglia.Emozioni indimenticabili e indescrivibili!Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il nostro in-sostituibile don Pasquale, che ha coordinato tutto con lostesso spirito di un “Giovincello”; e non si può trascurarenemmeno quell’ambiente caldo e accogliente, ad ogninostro rientro, garantito dalle attenzioni e dalle squisitezzedelle Nostre Cuoche Lisa e Giovanna! Dunque, non c’èche dire un Grandissimo Grazie per averci fatto trascorrerequesta fantastica vacanza Insieme!

le Animatrici

Insieme

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Sulle orme di Chiara e Francesco3 MEDIA ASSISI 2020: LAB - ORATORIO DI UMANITÀ

Assisi racchiude nelle sue mura un fascino immensoe un’atmosfera di pace. Questa cosa non nasce dal

caso, ma quando in un luogo vi sono le orme di qualcunodi grande, che ha lasciato il segno, tutto sembra ancoraparlare di questo qualcuno, c’è ancora la sua energia.Francesco e Chiara sono stati un uomo e una donnacapaci di scelte fortissime; hanno fondato la loro vitasull’essenziale per essere felici che è Gesù, e hannocapito che solo essendo umani, rispettandosi e amandosi può entrare in ogni cuore e ogni vita. Hanno saputofarlo e hanno consegnato a noi la chiave per poterprovare a farlo. In questi giorni abbiamo visto e vissutoluoghi: la chiesa di S. Damiano, le basiliche di Chiara eFrancesco, Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola,l’Eremo delle Carceri, il santuario di Rivotorto; abbiamo

però sperimentato la bellezza di metterci in gioco. Cisiamo guardati dentro provando a scrivere la nostraRegola di Vita, abbiamo giocato insieme per le vie diAssisi, abbiamo condiviso pasti e serate (nottate!!!), ab-biamo pregato intensamente e celebrato Messe moltoforti. Da tutto questo, speriamo di avere intrapreso lastrada per essere sempre più veri uomini e vere donne,non perché super eroi, ma perché capaci di stare con glialtri senza difenderci, ma amandoli.Un grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato, ungrazie all’amicizia nata dall’esperienza condivisa congli amici e amiche di Sedrina, un grazie a S. Francesco eS. Chiara per averci consegnato i segreti per una vitafelice: la fiducia in Gesù e il nostro cuore.Tratto da alcuni pensieri di ragazzi e ragazze di 3 media

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Relazione corso fidanzati 2019Ottobre 2019, inizia il percorso in preparazione al

matrimonio cristiano; 9 lezioni più il ritiro per con-cludere il cammino iniziato insieme ad altre 19 coppie;ebbene si, nonostante le difficoltà legate al mondo d’oggi,ci si sposa ancora!!!Il programma era suddiviso in diversi argomenti, ognunodei quali andava a toccare gli aspetti più importanti eprincipali della vita matri-moniale, a partire dalla fede,il rapporto con le persone anoi care (parenti ed amici),fino alle tematiche coniugalivere e proprie. Ad ogni le-zione partecipava un espertodel tema in base all’argo-mento da trattare, ed allafine ci si confrontava: ognu-no poteva esprimere la pro-pria idea al fine di avere unconfronto ed un dialogo contutte le coppie presenti. Per-sonalmente, abbiamo intrapreso questo percorso percapire quale è il “valore aggiunto” dello sposarsi inChiesa, quali sono le teorie e quali le prospettive di unavita da sposati nella fede di Dio.Durante gli incontri, le parole che più spesso abbiamoripetuto sono state FEDE, DIALOGO, PERDONO, egrazie alla preziosa collaborazione delle “coppie guida”e dei relatori, ci avviciniamo con maggiore convinzioneal Sacramento del Matrimonio. Ci hanno spiegato ed in-segnato che queste parole sono legate le une alle altre daun filo sottile: il dialogo come fonte di crescita dellacoppia, non chiudersi mai in se stessi, esprimere allapersona che abbiamo accanto il nostro pensiero quotidiano;il perdono, saper perdonare è una qualità che aiuta acrescere nella coppia, e non aver paura di chiedere scusa,

un’altra parola che spesso non diciamo, per orgoglio; lafede, il punto cardine del corso, la volontà di ognuno dinoi di farsi aiutare nel momento del bisogno: sapere cheDio c’è e ci aiuta. Durante una delle lezioni ci siamo fo-calizzati sul fatto che, una persona, una volta che decidedi affidare la sua vita ad un’altra non può più dire IO, mada qual momento, per poter proseguire una vita di coppia

ci potrà essere solo il NOI,elemento fondamentale perun corretto funzionamentodel rapporto. I conflitti, letensioni, l’egoismo, sonotutti fattori che non aiutanoa crescere la coppia e i rap-porti familiari; siamo chia-mati a migliorare di giornoin giorno, con grande spiritodi sacrificio ed anche quandoci saranno delle difficoltà ildialogo è la miglior solu-zione ai problemi. Consi-

gliamo a tutti quanti, anche se come noi non hannoancora stabilito una data per il proprio matrimonio, dipartecipare ad un corso fidanzati per poter consolidare lacoppia, conoscere persone ed idee nuove, e soprattuttoaprirsi alla visione del matrimonio secondo il concettocristiano che tanti magari non conoscono bene. Un rin-graziamento va alle “coppie guida”, coloro che ci mettonoimpegno, forza di volontà e amore, nell’aiutare giovanicoppie a formarsi. Ringraziamo anche tutti i relatori checi hanno accompagnato in questo percorso con la loroesperienza e professionalità. Vogliamo, inoltre, ringraziaretutte le coppie che insieme a noi hanno condiviso questopercorso, augurando loro il meglio per la loro vita IN-SIEME.

Daniele e Linda

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CHIRI Giornatei

NEWS DALL’UNITà PASTORALE

I l 23 e il 24 novembre scorso, noi chierichetti dell’Unità Pastorale, abbiamo vissuto due giornate di preghiera, diriflessione, di gioco e di divertimento, iniziate il sabato sera a Frerola e concluse con la S. Messa delle ore 18.00

a Zogno, la domenica sera. Non è mancata la pizzata in oratorio, con qualche risata e tanta allegria! Unringraziamento a noi Chierichetti, a don Simone, ai nostri Sacerdoti, ai Confratelli, a tutta la Comunità presente ea chi ha aiutato nel servizio della cucina, nell’animazione della S. Messa e quant’altro, per farci vivere questabellissima esperienza. I Chierichetti dell’Unità Pastorale

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Il Vescovo di Bergamo in visita al Monasterodi Clausura delle Suore Terziarie Francescane

Giovedì 28 novembre 2019, il Ve-scovo di Bergamo, S. Ecc. Fran-

cesco Beschi, è stato ospite in modoparticolare e speciale, delle nostre Mo-nache di Clausura. Accompagnato inChiesa claustrale dalle Madri Sr. Ge-suina e Sr. Rita, alle ore 16.00 ha pre-sieduto la celebrazione eucaristica,concelebrata dai nostri sacerdoti, allapresenza delle suore e di alcuni par-rocchiani. S. Messa ricca di “intimità”,

nell’ascolto della Parola di Dio, nelcanto e nella preghiera insieme. Altermine della celebrazione, il Vescovoha ringraziato le suore con il cuorericco di gratitudine per la preghiera ele fatiche quotidiane offerte al Signore,“nascoste” tra le mura del convento einteramente a beneficio della nostraUnità Pastorale e per il mondo intero;rassicurandole e augurando loro che,anche se l’età si fa sentire, continuino

ad essere quel faro luminoso e forteche solo attraverso l’umiltà e la potenzadella preghiera, ottiene i frutti invocati.Davvero un pomeriggio vissuto nellapreghiera e nel gioioso ringraziamentoa Dio: la nostra comunità riconosce lapresenza preziosa della nostra fraternitàclaustrale nel cuore del paese, si affidae si appoggia ad essa e condividel’emozione che oggi ha vissuto attornoal suo Pastore. Giorgio sacrista

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IL PICCOLO GIOCOLIEREDI BETLEMME

SCUOLADELL’INFANZIAPARITARIACAVAGNIS

Giovedì 19 dicembre alle ore20,30 presso il cinema-teatro

Trieste di Zogno i bambini dellascuola dell’Infanzia Paritaria Cavagnishanno rappresentato una simpatica eoriginale recita natalizia dal titolo

“IL PICCOLO GIOCOLIERE DIBETLEMME”. È la storia di un grup-po di artisti di strada che giungono aBetlemme proprio nel giorno in cui,in una grotta del luogo, è nato il Redei Re. Loro non sanno niente e nem-

meno conoscono le scritture che in-dicano la nascita del Figlio di Dioproprio in quella piccola città, maattirati da una successione di cose:paesani in movimento anche durantela notte, strane stelle nel cielo, angeli

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A

che cantano il loro GLORIA invitandoi pastori a seguirli e l’arrivo di tre si-gnori con i loro cammelli, decidonodi unirsi a tutti coloro che si mettonoin cammino per andare a salutare ilpiccolo nato. Tutti portano qualchedono, ma loro non hanno proprioniente: allora il più piccolo dei gio-

colieri, che si chiama Lele, ben in-terpretato da Leonardo Carminati,suggerisce di far sorridere il piccoloGesù con la loro arte, i loro giochi.Facendo sorridere Gesù e riportandola gioia in quella grotta oscura, vo-gliono sottolineare il valore contagiosodella gioia. Da qui un messaggio al

folto pubblico presente in sala: a Na-tale, non c’è bisogno d’impacchettareenormi regali da mettere sotto l’al-bero... un abbraccio sincero, un sor-riso... valgono molto di più!Bravissimi tutti i nostri piccoli magrandi attori!

Suor Nives

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Dopo esserci lasciati ormai allespalle la serata del 3 agosto, nel-

l’occasione delle festività patronali diSan Lorenzo M., e la serata di metàsettembre con la consegna del “PremioBarbara Aramini”, eccoci al tanto attesoevento del 16 novembre, con la parte-cipazione del rinomato Coro dellaS.A.T. di Trento!Una serata all’insegna del Canto, del-l’Amicizia, della preghiera e del desi-derio di festeggiare e valorizzare i 70anni del nostro Coro Fior di Monte!Parrocchiale strapiena di gente a vederee sentire questo bellissimo concerto,alla fine del quale, dopo alcuni branicantati all’unisono dai due cori, unmeritatissimo applauso è letteralmente“esploso” diretto a tutti i componenti,indistintamente, con la gratitudine e lariconoscenza per ciascuno dei parteci-panti a questa esibizione.Esibizione che di sicuro rimarrà a lungonel cuore del pubblico che l’ha vissutapersonalmente, nel cuore degli artisticanori e dei direttori e di tutta la nostracomunità parrocchiale e civile.Interamente “zognese” invece, il con-certo festoso e armonizzato in grandestile per la festa dell’Immacolata del 7dicembre, nel quale il Fior di Monteha voluto riunire l’esibizione delle

corali Jubilate Deo di Zogno, LaudateDominum di Poscante, S. Maria delBosco di Somendenna, l’Immacolatadi Endenna, la Premiata Banda Musicalecon il contributo dell’organista TomasGavazzi.Un’altra serata all’insegna della musicae della testimonianza cristiana; chebello “sentire” in sagrestia e in Chiesaquel profumo di armonia familiare,con quei sorrisi rapiti nell’ascolto,quell’applaudire ammirati, cercando avicenda sui volti dei presenti, negliocchi lucidi e commossi, la riconoscenzae la gioia di godere di questo bellissimoappuntamento...; momento che ci havisti raccoglierci insieme ad “esaltare”con gratitudine quella parte di comunitàche puntualmente mette a disposizioneil proprio dono canoro e musicale, alservizio di funzioni religiose, di feste,di ricorrenze e di concerti, regalandociuna esibizione fantastica e al di sopradi ogni aspettativa!Non è sufficiente dire solo: è statobello; perché per offrire tutto questo, icomponenti si sono ritrovati diverseserate per le prove in Chiesa e nelleproprie sedi, litigando spesso anchecon la non-voglia di uscire di casa, so-prattutto dopo una giornata di lavoro,quando la fatica si fa più sentire. Ov-

viamente, la passione, la dedizione el’amore che questi ARTISTI hannodentro, li ha spinti a ritrovarsi insiemee a prepararsi per fare dono alla comu-nità zognese, al nostro spirito, di uncosì splendido momento di preghiera,di canto e di lode. Una serata coinvol-gente, che ha fatto dire alle personepresenti: “È stato bello, molto bello”... “Una roba dell’altro mondo”... “Perfortuna non sono rimasto a casa, pensacosa mi sarei perso”... Affermazioniche, la mattina seguente, si sono riuditein paese, a sottolineare la straordinarietàdel momento. A dire il vero, è statoproprio un fatto straordinario per lanostra comunità, un fatto che ci porte-remo nei ricordi più belli, negli anniche il Signore ci concederà di vivere...dandoci modo e desiderio di trasportarenel nostro quotidiano le melodie piùbelle che ogni giorno nascono anchein noi, nel nostro vissuto.Un applauso bis, lo vogliamo fareanche attraverso il nostro notiziariointerparrocchiale!A tutti i componenti e ai direttori deicori e della Banda, alle persone presenti“in aula”, a Tomas, a don Giulio (ri-cordato per i 50 anni esatti dalla suaprima S. Messa nella Parrocchia di Zo-gno il 7 dicembre 1969), alla presenta-

Conclusi gli appuntamenti zognesi del 2019per i 70 anni di fondazione del coro Fior di Monte

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trice Laura; e davvero, l’applauso piùlungo e riconoscente a tutti noi!In conclusione, oserei dire che la co-munità zognese, magari senza saperlo,si è ritrovata ad esclamare: INSIEMEÈ POSSIBILE!!!Quindi, Grazie Coro Fior di Monte diZogno, per averci invitati e accompa-gnati nell’anno 2019 a far festa perquesti vostri 70 anni meravigliosi! Viauguriamo di continuare all’infinitoquesto prezioso impegno volto a dedi-care con la vostra voce la lode più ec-celsa all’umanità, al Creato e al nostroSignore. AUGURI!

Giorgio sacrista

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Convegno dei catechisti“Narrare è iniziare”

L’appuntamento annuale dei Ca-techisti in Seminario è sempre

un’occasione preziosa e i nostri amicidell’Ufficio Catechistico sanno sempretrovare il tema giusto.Quello proposto quest’anno mi hadavvero incuriosita: “Narrare è ini-ziare”.L’iniziazione cristiana dei ragazzi èuna proposta che oggi pare interessarepoco, vuoi per i molteplici impegniche vanno ad appesantire le loro gior-nate, vuoi perché l’ora di catechismoè considerata più un obbligo che undesiderio di incontrarsi ... sta di fattoche sempre più si devono trovarenuovi modi per parlare di Gesù aipiccoli e non solo.Ecco quindi l’importanza della “nar-razione”.Il primo atteggiamento che bisognaavere per entrare in comunicazioneè la vicinanza.Solo quando si sta vicini e si creauna relazione, si può entrare in sintoniae narrare.La relatrice Dott.ssa Anna Peiretti(filosofa e scrittrice di Torino) hasottolineato in modo forte che rac-contare una storia è creare un incontroche porta ad un intreccio prezioso.Soprattutto con i ragazzi di oggi“bombardati” da mille cose, riusciread instaurare un rapporto personale,prepara il terreno buono perché lanarrazione possa essere accolta econdivisa.Altro aspetto importante della narra-zione è l’essenzialità.Un racconto che arriva subito al cuoredel discorso, è percepito dai ragazzipiù facilmente rispetto a narrazionilunghe nelle quali si possono “per-dere”.Nel laboratorio al quale ho poi par-tecipato ci è stata proposta una storiadi sole immagini alla quale venivamo

inviati a dare la nostra interpretazionein modo concreto; aiutati da AnnaPeiretti è stato molto interessantescoprire quanto ognuno di noi ha sa-puto cogliere e rappresentare in modidiversi ed originali.Il Convegno si è concluso nella Chiesaipogea con la preghiera presiedutadal Vescovo Francesco che, comesempre, ha saputo trovare parole diincoraggiamento a noi catechisti per

questo ministero così prezioso allaChiesa, esortandoci a fare semprebene.Riporto alcuni passaggi della sua ri-flessione:“Dobbiamo trovare le parole chehanno il sapore del Vangelo nellavita di ogni giorno.Non corriamo il rischio di esserecristiani senza Vangelo.Non abbiamo bisogno solo di piaceridella vita, di serenità nelle relazioni,di sicurezza sociale; abbiamo bisognodi gioia.Non rattristatevi. Anche quando visentirete soli in questo servizio, sap-piate che con voi c’è il Signore, c’èla Chiesa di Bergamo, c’é il vostroVescovo”.

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Con questa esortazione e la sua be-nedizione, siamo tornati alle nostrecase, consapevoli del cammino nonfacile, ma fiduciosi nell’aiuto del Si-gnore.

Graziella

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NOTIZIE DA RILIMAIL NUOVo padiglione “san giuseppe”

LA mostra dei presepi 2019

Nella missione effettuata nel novembre 2019 a Rilima èstato praticamente completato il lavoro di ristrutturazione

della Casa San Giuseppe, una vecchia costruzione che inpassato ospitava i volontari che si fermavano per lunghiperiodi a Rilima, e che era sottoutilizzata ormai da alcunianni. Ora è stata rimessa in funzione come nuovo repartodi degenza e permetterà di accogliere un numero maggioredi pazienti. Il lavoro necessario per questa ristrutturazioneè stato intenso: iniziato con i primi lavori strutturali nelfebbraio 2019, è proseguito durante l’estate ad opera dimaestranze locali con la posa in opera dei serramenti, lapiastrellatura dei bagni, la pavimentazione e imbiancaturadi tutti i locali, il posizionamento dellegronde per il recupero dell’acqua piovana el’allargamento del marciapiede esterno peril passaggio di lettini e barelle .Anche in occasione del viaggio di novembrei lavori attuati sono stati molti e importanti.È stato infatti realizzato il collegamento del-l’impianto idrico con l’acquedotto principale,in tutti i bagni sono stati collocati i sanitari,sui tetti sono stati posizionati i pannelli solariper la produzione di acqua calda, e infine siè provveduto alla sistemazione definitivadell’impianto elettrico generale e al montaggiodegli elementi di illuminazione.Ma oltre che alla Casa San Giuseppe, il gruppo dei tecniciha lavorato anche presso l’ospedale principale; in particolareè stata fatta un’accurata e completa manutenzione di tutti i

pannelli solari fotovoltaici e termici, mentreall’interno è stato riparato il soffitto della salaoperatoria. Ad opera dei tecnici radiologicimandati dalla Fondazione Don Gnocchi sonostate poi fatte posa in opera del nuovo appa-recchio radiologico più manutenzione e ripa-razione delle apparecchiature già in uso nelCentro.Da Zogno seguiamo questi lavori e i progressicomplessivi del Centro Santa Maria con gioia,

e l’importanza che questo ospedale sta assumendo nel com-plesso della Sanità ruandese ci rende orgogliosi.

Fondazione RILIMA AUGERE

Domenica 12 gennaio 2020, dedicata alBattesimo di Gesù, col canto di una pa-

storale natalizia e col suono delle campane,si è chiusa la manifestazione presepistica,giunta alla sua 48ª edizione. Qui va un graziea tutte le persone, adulti e bambini chel’hanno visitata e la cui finalità è stata ascopo benefico. Un grazie particolare va aimiei fratelli Zaverio e Lorenzo unitamenteal nipote Alessandro per il loro impegno co-stante e per la loro presenza, durante tutto ilperiodo dell’apertura della mostra nei giornifestivi e prefestivi. Grazie a Angelo prete eal Sig. Angelo Bonzi per loro collaborazione.A tutti un cordialissimo saluto! Rino

SOPRA il gruppo dei tecnici bresciani e del responsabiledei lavori del Centro S. Maria posano davanti alla Casa SanGiuseppe al termine della missione di novembre. A SINISTRAi tecnici di radiologia mostrano al direttore sanitario delCentro dott. Albert la nuova apparecchiatura radiologica

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Gruppo MissionarioParrocchiale

All’inizio di questo nuovo anno vogliamo ringraziaredi cuore chi sostiene con preghiere e contributi i

missionari e le loro comunità.Ci facciamo portavoce della loro immensa gratitudine edel ricordo affettuoso nella preghiera.Tocchiamo con mano l’affetto dei nostri missionari ognivolta che abbiamo la grazia di incontrarli, come èsuccesso lo scorso 8 novembre con Padre Clovis, parrocodi Salvador De Bahia (Brasile).Lo ringraziamo per il tempo che ci ha donato, per il suogrande entusiasmo e per averci reso partecipi, attraversotante fotografie, dei vari momenti della vita parrocchiale,delle attività che coinvolgono bambini e ragazzi e deglisviluppi del centro culturale che è stato inaugurato, madeve essere completato.Ringraziamo anche la carissima Silvia Fazzari che èsempre presente a questi incontri.Grazie a tutti coloro che, in vari modi, contribuisconoalla buona riuscita del banco vendita pro-missioni, fulcrodegli impegni del nostro Gruppo e fonte preziosa per ilsostegno dei missionari.Durante la Quaresima saremo invitati a ricordare inmodo particolare le missioni diocesane di Bolivia, Costad’Avorio e Cuba e a pregare per i missionari martiri. Nelcorso dell’anno 2019 sono stati uccisi nel mondo 29missionari: 18 sacerdoti, 1 diacono permanente, 2 religiosinon sacerdoti, 2 suore, 6 laici.Condividiamo gli auguri di pace che la nostra Sr. GiovannaColombo fa a tutta l’Unità Pastorale e auguriamo a tuttiun sereno 2020!

Gruppo Missionario Parrocchiale

RESOCONTO FINANZIARIO DELL’ANNO 2019Fondo cassa 2018: € 2115Banco vendita: € 10.210Vendita indumenti di riciclo: € 2.164Offerte anonime: € 1150 (€ 600 consegnati a Giorgiosacrista)Entrate: € 13.524

Ai missionari:€ 2.000 a Sr. Giovanna Colombo (Bolivia)€ 2.000 al Centro S. Maria Rilima (Rwanda)€ 2.000 a Padre Clovis (dove ha lavorato Silvia Fazzari- Brasile)€ 2.000 per progetto “San Francesco Villaggio 59” (Tan-zania): € 1.000 per acquisto panche della Chiesa ed €1.000 per acquisto ambulanza.€ 1.000 alle suore comboniane (dove ha lavorato Sr.Vincenziana Propersi - Eritrea)€ 1.000 a Sr. Lucia Bonzi (dove ha lavorato Sr. LuciaRubis - Brasile)€ 1.000 a Don Maurizio Cremaschi (Brasile)€ 1.000 a Sr. Celestina Pompeo (Colombia)€ 1.000 a Sr. Mercedes Pegna (Colombia)€ 1.000 per continuare l’opera di Sr. Dina Repetti (Co-lombia)- € 500 per adozione seminarista P.O.M.- € 300 per Padre Felix (Kenya)Uscite: € 14800

DATE IMPORTANTI• 26 febbraio: mercoledì delle Ceneri e inizio della Qua-

resima. Sensibilizzazione alle missioni diocesane diBolivia, Costa d’Avorio e Cuba.

• 8 marzo: Convegno Missionario Diocesano per adultie ragazzi.

• 24 marzo: 28^ giornata di preghiera e digiuno inmemoria dei missionari martiri.Sr. Giovanna con i bambini dell’Altopiano Andino (Bolivia)

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1ª classificata LAURA BAGGI (Stabello), con 257 voti2ª classificata ANTONELLA BONALDI (Zogno), con 241 voti3ª classificata MICHELA LAZZARONI (Stabello), con 83 voti

La vincitrice è stata premiata con l’ingresso gratuito al Cinema Trieste per due persone. Grazie a tutti peraver partecipato, avendo reso così possibile anche per questo anno, il “gioco” dell’invito al presepio. Dal prossimo Natale 2020, verranno premiati i primi 3 presepi con il maggior numero di voti o MI PIACE!

Invito al Presepio 2019CONCORSO ONLINE

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Votando il presepio piu , bello sulla pagina fb della Parrocchia di Zogno

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Il presepio realizzato dai volontari a Spino al Brembo

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Il gruppo “FareAssieme ”

Resoconto Novembre-Dicembre 2019ENTRATE OFFERTEPer la Chiesa1.700,00Battesimo € 50,00Battesimo € 250,00Ammalati € 60,00Vendita radio parrocchiale (5) € 300,00Vendita Zogno Notizie I. (ott. - nov.) € 252,00Rinnovo Zogno Notizie I. € 4.110,00Per le missioni € 100,00Festa Coldiretti € 250,00Vigili del Fuoco (S. Barbara) € 50,00A.N.G.E.T. (S. Barbara) € 50,00Ditta Orobica (S. Barbara) € 200,00Classe 1956 € 50,00Chiesina Mortini 2019 € 100,00Carmine N. (nov. - dic.) € 460,00Elemosine 30 ott. - 29 nov. € 2.884,20Elemosine 30 nov. - 29 dic. € 3.482,00Totale € 13.348,20

Progetto dell’Unità Pastoralein Avvento e Natale 2019 per l’acquistodi un’Ambulanza in Tanzania € 1.330,00

USCITE SPESE ORDINARIEFiori € 570,00Fiori per Natale € 189,00Posta € 100,20Cereria € 654,00Lavasecco € 434,00Organisti € 650,00Relatori Corso Fidanzati € 420,00Compensi € 700,00Particole e Vino anno 2019 € 1.185,00A gruppo missionario € 100,00Totale € 5.002,20

I l gruppo FAREASSIEME ValliBrembana e Imagna si occupa di

salute mentale.È composto da pazienti, famigliari,operatori e medici (anche volontari)che promuovono attività con e afavore di persone diversamente abi-li.Tra le attività che organizza, in col-laborazione con l’associazione Aiu-tiamoli, (che comprende il gruppo)ci sono concorsi fotografici, corsi discrittura creativa, vendita di ciclamini,letture teatrali, mercatini di libri giàletti, gite, riunioni, incontri convivialie altro ancora... soprattutto i mercatinisono molto “sentiti”, perché li teniamoanche presso l’ospedale Papa Gio-vanni XXIII in Bergamo.Le attività sono distribuite lungo l’an-no e soprattutto nel mese di ottobre,mese dedicato alla salute mentale.

L’obiettivo del gruppo è quello diuna risocializzazione dei pazienti,graduale e individuale, e la sensibi-lizzazione contro lo stigma, il pre-giudizio sul malato mentale. Inoltre,

con il ricavato delle attività, si cercadi favorire un graduale inserimentolavorativo per i pazienti.

Alberto R. del gruppoFAREASSIEME

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Non capita certo ogni giorno di compiere cento annima a Casa Monsignor Speranza questo importante

e significativo traguardo è stato raggiunto con una certafrequenza negli ultimi mesi: sono infatti tre le signoreresidenti in struttura che hanno potuto festeggiare questospeciale compleanno.La signora Mosca Carola ha compiuto ben 102 anni il 13settembre 2019; 101 la signora Rinaldi Natalina il 19 di-cembre 2019 ed infine 100 la signora Cattaneo MariaLeonice il 12 gennaio 2020.Compiere 100 anni significa essere ricchi di esperienze,di ricordi da condividere; significa aver vissuto a cavallodi due secoli caratterizzati da profonde trasformazionied importanti cambiamenti storici e sociali; vuol dire

essere stati spettatori di incredibili rivoluzioni tecnologichee scientifiche. Perle di infinita saggezza, custodi ditradizioni e valori, queste persone sono quindi una verae propria risorsa per l’intera comunità. Ed è proprio pertestimoniare questo che le rispettive autorità hanno volutorendere omaggio alle signore, presenziando alle relativericorrenze. Tra le protagoniste c’è stato chi ha vissutoquesto momento più consapevolmente e chi meno maciò che sicuramente non è mancato sono state le intenseemozioni, la commozione e i forti legami che nonpotranno mai essere scalfiti, nemmeno con il passaredegli anni. Per ora è tutto; vi salutiamo ed auguriamo atutti un buon 2020, a presto!

Le animatrici Anastasia, Grazia, Linda, Valentina

Venerdì 20 Dicembre 2019, è “ti-rata aria di festa” a “Casa S.

Maria” con i bimbi della scuola ele-mentare di Laxolo...Aria d’allegria, aria di gioia condivisa,aria di sorrisi e anche aria di com-

mozione per alcuni ... questo è quelloche abbiamo respirato... Il tutto cir-condato da filastrocche, poesie e unbreve spettacolo teatrale, con la musicadi Adriano che ha riempito di altret-tanta felicità i nostri cuori...

E tra una fetta di torta e un bicchieredi bibita, il nostro grazie lo vogliamodedicare alla bravura delle maestre,ai loro bravi alunni e ai nostri volontariche con tanto impegno hanno resopossibile e bello questo momento...

NOI E I BIMBI DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI LAXOLO...

UN SECOLO Di VITA VISSUTA, Cento anni di esperienza...

Carola Maria Leonice Natalina

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Battezzati in Cristo

GIACOMO BOFFELLI di Giuseppe e Silvia Belottinato il 2 luglio 2019 - battezzato il 24 novembre 2019

TOMMASO ZANOTTI di Simone e Ramona Sonzogninato il 14 giugno 2019 - battezzato il 19 gennaio 2020

Alcuni bambini battezzati nel 2019 con le loro famiglie. Domenica 12 gennaio 2020, S. Messa di ringraziamentonella festa del Battesimo del Signore a chiusura delle festività natalizie.

SOFIA RIGAMONTISi è laureatain Teologia

con 110 e lode.Congratulazioni,hai raggiuntobrillantementeun’importantetraguardodella tua vita.Siamo moltoorgogliosie ti auguriamoogni bene.Mamma, papàe nonni.

Hanno raggiunto la casa del Padre55- Melissa Gambarelli, di anni 36 il 3 dicembre56- Angela Sonzogni, di anni 68 il 12 dicembre57- Claudia Colleoni, di anni 92 il 22 dicembre58- Teresa Sonzogni ved. Pesenti, di anni 97 il 25 dicembre59- Patrizio Manzoni, di anni 77 il 25 dicembre60- Angela Carminati in Mazzoleni, di anni 80 il 27 dicembre61- Alessandro Cerutti, di anni 84 il 28 dicembre

01/2020- Albertina Sonzogni, di anni 88 il 6 gennaio02- Camillo Gotti, di anni 86 il 9 gennaio03- Ersilia Bigoni in Pesenti, di anni 83 il 16 gennaio04- Paolo Ghisalberti, di anni 80 il 20 gennaio

AMBRIA/SPINO09- Patrizio Manzoni, di anni 77 il 25 dicembre

GRUMELLO DE’ ZANCHI04- Franco Zanchi, di anni 54 il 22 dicembre01/2020- Ersilia Bigoni in Pesenti, di anni 83 il 16 gennaio

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Anagrafe delle parrocchie dell’Unità PastoraleAMBRIA-SPINO 2018 2019

Battesimi 7 3

Prime Confessioni 13 20

Prime Comunioni 9 13

S. Cresime 16 10

Matrimoni non celebrati non celebrati

Defunti 8 9

GRUMELLO DE’ ZANCHI 2018 2019

Battesimi 2 1

Prime Confessioni non celebrate non celebrate

Prime Comunioni non celebrate non celebrate

S. Cresime non celebrate non celebrate

Matrimoni non celebrati non celebrati

Defunti 4 4

ZOGNO 2018 2019

Battesimi 23 25

Prime Confessioni 36 41

Prime Comunioni 45 34

S. Cresime 47 37

Matrimoni 3 5

Defunti 60 61

ABITANTI DEL COMUNE DI ZOGNOal 31 dicembre 2018 2019

Zogno (capoluogo) 4.452 4.423 (-29)

Endenna 1.295 1.288 (-7)

Poscante 741 731 (-10)

Stabello 581 577 (-4)

Spino al Brembo 534 516 (-18)

Ambria 397 395 (-2)

Somendenna 371 366 (-5)

Grumello de’ Zanchi 327 318 (-9)

Miragolo San Marco 130 130 (0)

Miragolo San Salvatore 55 56 (+1)

TOTALI 8.883 8.800 (-83)

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ELISABOSIO

† 30 agosto 2004

BARNABABOSIO

† 28 marzo 2005

ANTONIO PIETROSONZOGNI

† 27 marzo 1980

BRUNOSONZOGNI

† 23 ottobre 2014

CARLORUGGERI

† 26 febbraio 2013

MARIA LOCATELLIved. Ruggeri

† 18 ottobre 2015

MARIORINALDI

† 15 dicembre 1991

GIANNIRINALDI

† 6 marzo 2006

TERESA EMILIAGRATAROLI in Rinaldi

† 14 gennaio 1998

ANDREARINALDI

† 3 marzo 2013

ANTONIOTIRABOSCHI

† 24 dicembre 1986

FRANCESCA NORISved. Tiraboschi

† 22 marzo 1990

CARLOSALVI

† 31 marzo 2001

LUIGIA CAPELLIved. Salvi

† 30 gennaio 2003

CATERINA ZANCHIin Ruggeri

† 20 febbraio 2005

MARIA RINALDIved. Zanchi

† 20 febbraio 2012

CARLA TERSILIAPESENTI in Micheli

† 3 marzo 2006

GIOVANNIMICHELI

† 17 febbraio 2015

GIANFRANCOROTA

† 27 febbraio 2009

GIULIOROTA

† 5 dicembre 2015

LORENZORINALDI

† 11 febbraio 2012

ANTONIETTA MAINIved. Rinaldi

† 13 luglio 2014

AMILCARINA MAGNIin Rondelli

† 4 febbraio 2009

FAUSTORONDELLI

† 16 maggio 2017

CARLORUBIS

† 5 marzo 1993

DANTERUBIS

† 30 marzo 2003

GIACOMOBERTOCCHI

† 25 febbraio 1992

MARIALAURA CARMINATIved. Bertocchi

† 8 febbraio 2014

ANTONIETTACARMINATI

† 8 febbraio 2018

IOLE MORALIin Ghisalberti

† 4 febbraio 1988

CARMELOGERVASONI

† 12 febbraio 1972

MARIA ANDREINIin Bosatelli

† 11 dicembre 1951

GIOVANNIBOSATELLI

† 15 gennaio 1964

MARIA ZANETTIin Andreini

† 11 aprile 1968

NATALEANDREINI

† 9 luglio 1968

BONOSONZOGNI

† 30 marzo 2003

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MIRKOFRACASSETTI

† 25 settembre 2013

GIUSEPPEFRACASSETTI

† 30 dicembre 2016

VINCENZOGERVASONI

† 28 gennaio 2010

GIANCARLA GERVASONIin Pesenti

† 13 marzo 2016

PIETROPESENTI

† 16 marzo 2007

BARNABAVOLPI

† 8 marzo 2004

MATTEOPESENTI

† 2 febbraio 2008

ERNESTINA LAZZARONIin Pesenti

† 12 febbraio 2013

LORENZOSONZOGNI

† 2 febbraio 2010

PIERINA RUBISin Sonzogni

† 18 marzo 2010

GIOACHINOPESENTI

† 16 febbraio 2013

ORNELLA BREVIin Avogadro

† 22 febbraio 2014

RACHELE (Lina) GHERARDIin Locatelli

† 21 marzo 2014

GIOACHINOSONZOGNI

† 1 febbraio 2016

PIERASONZOGNI

† 15 febbraio 2019

MARIA SONZOGNIin Tassi

† 24 marzo 2017

GIUSEPPE (Bepi)BELOTTI

† 2 febbraio 2016

GIOVANNISONZOGNI

† 4 marzo 2016

ALESSANDROSERAFINI

† 14 gennaio 2000

FRANCOZANCHI

† 22 dicembre 2019

ROBERTOCORTINOVIS

† 16 febbraio 2015

TERESA SONZOGNIved. Pesenti

† 25 dicembre 2019

“Vivere nel cuoredi chi restaè non morire mai”

PATRIZIOMANZONI

† 25 dicembre 2019

SERGIORIVA

† 6 gennaio 2019

CLAUDIACOLLEONI

† 22 dicembre 2019

Un doveroso ringraziamento alla Sig.raAngela, per essersi spesa per diversi anni,nella nostra comunità, come sagrestana dellaChiesa di San Sebastiano sul monte diZogno. Sempre premurosa, puntuale ecordiale alle richieste quasi settimanali per lacelebrazione della S. Messa. San Sebastiano eSan Lorenzo possano elevare quel GRAZIEche non siamo mai riusciti ad esprimerle eche ora invochiamo presso il Padre.

Giorgio sacrista

NUNZIOROTA

† 30 dicembre 2018

ROBERTORUCH

† 31 dicembre 2018

ALESSANDROCERUTTI

† 28 dicembre 2019

ANGELA CARMINATIin Mazzoleni

† 27 dicembre 2019

ALBERTINASONZOGNI

† 6 gennaio 2020

ERSILIA BIGONIin Pesenti

† 16 gennaio 2020

AmbriaGrumellode’ Zanchi

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