interno L'ANGELO agosto 2007 - Comune di Pontebba · 2012-12-04 · Crocifisso ed esclamando:...

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L’ANGELO DI FORNI DI SOPRA N. 62 - Assunta 2007 Bollettino Parrocchiale Spedizione in abbonamento postale, art. 2, comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale 33100 Udine TAXE PERUE - TASSA RISCOSSA UDINE - ITALIA ASSUNTA 2007 ASSUNTA 2007 Carissimi, on vi nascondo che arrivare alla solennità dell’Assunta anche que- st’anno, per me si tratta di una constatazione molto ma molto concre- ta: il tempo corre veloce. Anche la Pasqua sembra oramai lontana. E tra- scorso il ‘ferragosto’ il tempo prenderà ancora le ali. Vicini alla riapertura delle scuole; il riavvio dell’anno pastorale; le festa della Madonna della Salute; otto- bre il mese del Rosario; la Giornata Mondiale delle Missioni; il ritorno all’ora solare; le giornate che si accorciano; l’Avvento e il Natale. Un altro anno è passato, si dirà. Non parliamo del tempo metereolo- gico perché di quello non possiamo fare nessuna previsione. Sarà quello che sarà anche se ci auguriamo che resti nella sua norma di sempre. Ma bisogna anche costatare che andiamo avanti nella vita perché sentia- mo la presenza del Signore che non ci fa mancare la sua grazia (una volta ci si esprimeva così). Osservando l a storia del mondo, in cui ci si troviamo, dove si ha l’impres- sione che ad un certo punto tutto sal- terà in aria come una bomba atomica, riflettendo bene ci si accorge che il positivo della vita va avanti nel silenzio. Senza clamori di tromba, senza intervi- ste pubblicitarie, senza ritorsioni e accuse ai fautori di calunnie e tante vigliaccherie nei confronti della Chiesa, il popolo di Dio, la nostra gente, anche se con tanta difficoltà, continua a spe- rare nel Signore e confidare in Lui, con- vinta che l’ultima parola non è dell’Uomo che si crede “dio”, perché non lo conosce o non crede, o non lo vuole riconoscere come autore della nostra vita; la nostra gente crede che l’ultima parola, chi ‘tirerà’ le somme alla fine della nostra esistenza sarà solo Dio, nostro Signore e Signore della STORIA. È per questo che il cuore si rassere- na ed allora il nostro “desiderio di bene” supera il momento di incertezza e con- tinuiamo fiduciosi ricordando le parole di Gesù: “Non abbiate paura. Io ho vinto il mondo!”. La solennità dell’Assunta richiami a ciascuno di noi il cammino che stiamo facendo. Ci prepara all’incontro che un giorno avremo con Lei quando (Lei stessa e ce lo auguriamo), ci presenterà a Gesù dicendoGli: “Ecco questo tuo figlio o figlia che durante la loro vita hanno avuto fiducia in me perché erano sicuri che li aiutavo a preparasi a questo momento straordinario: entrare nella nostra Casa per rimanere con Noi per sempre!”. Con tanti auguri di bene anche ai Fornesi sparnicâs pal mond ed agli Amici che ogni anno in questo periodo ritornano tra noi! Padre Renzo n

Transcript of interno L'ANGELO agosto 2007 - Comune di Pontebba · 2012-12-04 · Crocifisso ed esclamando:...

L’ANGELODI

FORNI DI SOPRA

N. 62 - Assunta 2007

Bollettino Parrocchiale

Spedizione in abbonamento postale, art. 2,comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale

33100 UdineTAXE PER�UE - TASSA RISCOSSA

UDINE - ITALIA

ASSUNTA 2007ASSUNTA 2007

Carissimi,

on vi nascondo che arrivare allasolennità dell’Assunta anche que-st’anno, per me si tratta di una

constatazione molto ma molto concre-ta: il tempo corre veloce. Anche laPasqua sembra oramai lontana. E tra-scorso il ‘ferragosto’ il tempo prenderàancora le ali. Vicini alla riapertura dellescuole; il riavvio dell’anno pastorale; lefesta della Madonna della Salute; otto-bre il mese del Rosario; la GiornataMondiale delle Missioni; il ritorno all’orasolare; le giornate che si accorciano;l’Avvento e il Natale. Un altro anno èpassato, si dirà.

Non parliamo del tempo metereolo-gico perché di quello non possiamo farenessuna previsione. Sarà quello chesarà anche se ci auguriamo che restinella sua norma di sempre.

Ma bisogna anche costatare cheandiamo avanti nella vita perché sentia-mo la presenza del Signore che non cifa mancare la sua grazia (una volta ci siesprimeva così).

Osservando la storia del mondo, incui ci si troviamo, dove si ha l’impres-sione che ad un certo punto tutto sal-terà in aria come una bomba atomica,riflettendo bene ci si accorge che ilpositivo della vita va avanti nel silenzio.Senza clamori di tromba, senza intervi-ste pubblicitarie, senza ritorsioni eaccuse ai fautori di calunnie e tantevigliaccherie nei confronti della Chiesa,il popolo di Dio, la nostra gente, anchese con tanta difficoltà, continua a spe-rare nel Signore e confidare in Lui, con-vinta che l’ultima parola non èdell’Uomo che si crede “dio”, perchénon lo conosce o non crede, o non lo

vuole riconoscere come autore dellanostra vita; la nostra gente crede chel’ultima parola, chi ‘tirerà’ le somme allafine della nostra esistenza sarà solo Dio,nostro Signore e Signore della STORIA.

È per questo che il cuore si rassere-na ed allora il nostro “desiderio di bene”supera il momento di incertezza e con-tinuiamo fiduciosi ricordando le paroledi Gesù: “Non abbiate paura. Io ho vintoil mondo!”.

La solennità dell’Assunta richiami aciascuno di noi il cammino che stiamofacendo. Ci prepara all’incontro che ungiorno avremo con Lei quando (Leistessa e ce lo auguriamo), ci presenterà

a Gesù dicendoGli: “Ecco questo tuofiglio o figlia che durante la loro vitahanno avuto fiducia in me perché eranosicuri che li aiutavo a preparasi a questomomento straordinario: entrare nellanostra Casa per rimanere con Noi persempre!”.

Con tanti auguri di bene anche aiFornesi sparnicâs pal mond ed agliAmici che ogni anno in questo periodoritornano tra noi!

Padre Renzo

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" LOURDES : IL CIELO SI AFFACCIA SULLA TERRA "" LOURDES : IL CIELO SI AFFACCIA SULLA TERRA "

e apparizioni della MadonnaNella prima apparizione (11 febbraio1858) la Madonna non parla, ma sor-

ride: fa un bel segno di Croce e in silenziosegue la preghiera di Bernadette.

Nella seconda apparizione (14 febbraio1858) la Madonna sorride, mentreBernadette spruzza verso di Lei l’acquebenedetta dicendo: “Se Lei viene da partedi Dio, resti. Se no, se ne vada!”. LaMadonna continua a sorridere e sembraquasi divertita davanti allo spettacolo dellasemplicità di Bernadette.

Nella terza apparizione (18 febbraio1858) la Madonna parla e dice aBernadette: “Volete farmi la gentilezza divenire qui per quindici giorni?”.Bernadette risponde: “Sì, con il permessodei miei genitori”. La Bianca Signora con-clude: “Non le prometto di farla felice inquesto mondo, ma nell’altro”.

Nella sesta apparizione (21 febbraio1858) la Madonna ( che Bernardette, fino aquando la Madonna non dirà il suo nome,chiamerà “Aquerò”, che vuol dire “quella”)guarda lontano e, diventata molto triste,esclama: “Preghi per i peccatori!”. IntantoLourdes è in subbuglio: Bernadette èoggetto di diffidenza, di derisioni (vienepresa anche a schiaffi) e di intimidazioni.

Viene interrogata dal commissario dipolizia e riceve l’ordine di non andare piùalla Grotta. Bernardette vive un’autenticapersecuzione, ma l’affronta con incredibileserenità e forza d’animo: questo fatto sor-prende tutti, anche i denigratori!

Nell’ottava apparizione (24 febbraio1858) la Madonna ripete per tre volte:“Penitenza, penitenza, penitenza!” e poiaggiunge: “Pregate per i peccatori!Baciate la terra in penitenza per i peccato-ri!”

Nella nona apparizione (25 febbraio1858) la Madonna invita Bernardette a

scavare ai piedi dellagrotta: lentamente esceun po’ d’acqua fangosa,che diventerà, nel giro dialcune ore, una sorgented’acqua limpidissima,che continua fino ad oggi.

Nella decima appari-zione (27 febbraio 1858)la Madonna consegna aBernadette questo mes-saggio: “Vada a dire aisacerdoti che faccianocostruire una cappella”.

Ne l l a t red ices imaapparizione (2 marzo1858) la Madonna dice:“Vada a dire ai sacerdoti che si venga quiin processione”. Bernadette prontamenteriferisce al parroco Peyramale le paroledella Madonna, ma il parroco resta inatteggiamento di prudenza e invitaBernadette a chiedere il nome a colei chele appare nella Grotta di Massabielle, per-ché non intende prendere ordini da unapersona che non dice il proprio nome.

Nella sedicesima apparizione (25marzo 1858 festa dell’Annunciazione),dopo ripetute richieste da parte diBernadette, la Bianca Signora abbassa lebraccia, alza gli occhi al cielo e poi, ricon-giungendo le mani sul petto dice: “Io sonol’Immacolata Concezione”. “Sono le ultimeparole che Ella mi disse”, confiderà inseguito Bernardette con tanta nostalgia.

Intanto dopo aver sentito il nome dellaSignora, Bernardette corre dal parrocoripetendo continuamente le parole per nondimenticarle. Giunta alla presenza delParroco esclama:

“ Q u e s o y e r a I m m a c u l a d aConcepciou – Io sono l’ImmacolataConcezione”.

Il Parroco Peyramale resta profonda-

mente scosso da queste parole, cheBernadette riferì senza capirne il significa-to: il Parroco ricordò che l’8 dicembre del1854 (quattro anni prima) il Papa Beato PioIX aveva solennemente dichiarato, con lamassima autorità di successore di Pietro,che Maria è stata concepita senza pecca-to originale e pertanto è Immacolata!

Nell’ultima apparizione (16 luglio 1858)la Madonna sorrise soltanto. Bernadetteriferì: “Così bella non l’avevo mai vista!”

Otto anni dopo l’ultima apparizione,esattamente il 4 luglio 1866, avvertendoun autentico strappo interiore, Bernardettelascerà Lourdes per farsi suora a Nevers:vivrà sempre nell’umiltà e nell’umiliazione!

Provata da gravi malattie, come latubercolosi polmonare, che diventò tisiossea e tumore bianco del ginocchio, morìil 16 aprile 1879 a Nevers, all’età di 35anni. Morì sulla poltrona, stringendo ilCrocifisso ed esclamando: “Gesù mio!Quanto vi amo!” Le Suore avevano iniziatoa recitare l’Ave Maria e Bernardette segui-va. Si fermò alle parole: “Santa Maria,Madre di Dio, pregate per me povera pec-catrice!”

E morì mentre ripeteva questa invoca-zione: “Pregate per me povera peccatri-ce”.

Entrò in Paradiso con questo meravi-glioso passaporto di umiltà!

+ Mons. Angelo Comastri

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Forni di Sotto, nella ChiesaParrocchiale si è concluso il “biennio”di preparazione alla Cresima per 6

ragazzi di Forni di Sopra e 9 di Forni diSotto: i Forni Savorgnani si sono riunitidopo 802 anni!

“Adesso tocca a voi!” ha incoraggiato eallo stesso tempo ammonito l’ArcivescovoMons. Pietro Brollo che presiedeva la con-celebrazione eucaristica. Ha invitato adessere “persone corresponsabili nuove ericche, non esteriormente, ma di fede e dicuriosità nei confronti di Gesù, a cercareGesù nel silenzio e nella preghiera perso-nale, per stabilire con lui un rapporto tantobello che è visibile anche alle persone chestanno accanto e la gioia che si legge suivolti sia testimonianza che accompagnaper tutta la vita”.

Lozza Claudia

Ed ora le due riflessioni fatte da P.Renzo e dal Sig. Nazzareno Candotti,direttore del Consiglio Pastorale parroc-chiale di Forni di Sotto.

800 ANNI DOPO... DOMENICA 27 MAGGIO :800 ANNI DOPO... DOMENICA 27 MAGGIO :

SOLENNITÀ DI PENTECOSTE CONFERMAZIONE DI 15 RAGAZZI

A giugno c’è stato il pellegrinaggiodiocesano dell’Unitalsi, presieduto dalnostro Arcivescovo. C’era una rappre-sentanza anche se piccola, ma signifi-cativa (i nostri giovani!), di Forni diSopra.

Sarà possibile, il prossimo anno,150° anniversario delle apparizioni aBernadetta formare un gruppo più con-sistente e recarsi in pellegrinaggio aLourdes?

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Mons. Arcivescovo,

Questa sera, solennità di Pentecoste, siamo quiriuniti, le parrocchie di Forni di Sotto e Sopra,per presentarLe i nostri ragazzi che Le chiedonodi essere « confermati » nella fede ricevendo ilSacramento della Confermazione. Pensiamo sia la prima volta, nel recente passa-to, che i due Forni si trovino uniti per questatappa così significativa ed importante per inostri giovani che si vedono proiettati nel loroavvenire in un mondo molto complesso. Nonpossiamo dimenticare che la preparazione aquesta tappa particolare della loro esperienzacristiana, è stata molto sofferta. Da loro, i giova-ni, portati lontano da altre realtà e altri interessi;da noi insegnanti e sacerdoti messi alla provada scoraggiamenti e anche disillusioni. Il mettersi insieme per la celebrazione di questoSacramento, è stata la decisione presa a livelloforaniale per iniziare quella pastorale d’insiemeche Lei Monsignore, da tempo oramai ci invitapazientemente a realizzare nel nostro territorio,come si sta realizzando nel resto della nostravasta Arcidiocesi. Per le nostre parrocchie deidue Forni, abbiamo individuato la necessità diessere più uniti nell’ambito della Catechesi edabbiamo voluto cominciare anche con la cele-brazione del Sacramento della Cresima, inizian-do questo avvio scegliendo Forni di Sotto, laPieve che ha dato origine (non senza una storiamovimentata) alla parrocchia di Forni di Sopra. Con il nostro Pievano, Don Aldo, forzatamenteassente questa sera e a cui lui avrebbe volutotanto partecipare, si spera di concretizzare sem-pre più questo nostro intento di trovarci ed agireinsieme per il bene delle nostre due Comunitàecclesiali: le due Comunità che devono essererealiste e capire che in un prossimo futuro saràgiocoforza lavorare nell’unità (pur rimanendodue Parrocchie), in previsione della mancanza diSacerdoti.

Vorrei in questo momento far ascoltare il salutodel Pievano, Don Aldo, che ha preparato perquesta circostanza.

A tutta questa assemblea che, nell’occasio-ne dell’amministrazione del sacramento dellaCresima raccoglie le comunità di Forni di Sopra

e di Sotto, rivolgo il mio saluto più cordiale.Il mio attuale stato di salute non mi permetteoggi di condividere fisicamente con voi nellagioia della fede, questa importante e solennecelebrazione. Vi sono vicino con la preghiera enell’offerta di questo sacrificio.

Rivolgo un particolare saluto a Mons.Arcivescovo ed un grazie per essere venuto aconfermare la fede di questi ragazzi nello spiritodi quell’impegno di comunione pastorale checerchiamo di costruire fra le nostre parrocchie.

Ed un saluto tutto particolare a voi ragazzi eragazze di Forni di Sopra e di Sotto. Un salutounito ad una forte preghiera che il Dono delloSpirito Santo vi possa inebriare di quella gioia dicui erano ricolmi gli Apostoli nel giorno diPentecoste . Lo Spirito Santo, in un momentostorico in cui i nostri ragazzi sono spesso sviatidalle cose vere ed importanti, possa aiutarli acapire l’inestimabile dono della fede e dell’ami-cizia con Gesù il cui ascolto non ci toglie la gioia,ma la rende più vera: “Vi ho detto queste coseperché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia siapiena”. La lunga schiera di martiri della Chiesa loè a dimostrare: hanno preferito soffrire e morirepiuttosto che perdere l’amicizia con Gesù e per-dere l’appartenenza alla Chiesa.

Un grande grazie a padre Renzo (che scher-zosamente ama definirsi mio cappellano) e checon tanta generosità mi sostituisce nell’attivitàpastorale; a Don Giuliano che ha completato lapreparazione dei ragazzi alla cresima; alle cate-chiste; ai confratelli sacerdoti e quanti hannolavorato per preparare questa giornata.

Ed infine, un grazie tanto grande a tutti voiparrocchiani, ed amici che mi avete ricordato econtinuate pregare per la mia salute, perché, seDio vuole, restaurato nelle forze, possa conti-nuare a fare ancora un po’ di bene.Grazie e Dio ci benedica.

Mons. Arcivescovo, grazie per essere venutoquesta sera in mezzo a noi, per incoraggiarci eper dare la sua benedizione particolare a questaporzione della sua diocesi (a Lei sempre cara eper vari motivi) che si trova all’estremo Ovestdel territorio, confinante col Cadore!Bonsignôr, graciis e che il Signôr lu benedissi!

Il Direttore del Consiglio Pastorale Parrocchiale,

si rivolgeva all’Arcivescovo con queste parole:

Eccellenza, a nome del Consiglio PastoraleParrocchiale e della Comunità cristiana, uncaloroso grazie di cuore, per essere qui con noii n q u e s t a s e r a i n o c c a s i o n e d e l l aConfermazione di quindici giovani di questaterra di Forni di Sopra e di Forni di Sotto, laterra dei Forni Savorgnani.L’incipit è dunque la preghiera per la discesadello Spirito Santo su questi giovani affinchédivengano “soldati” di Cristo, “sentinelle” dellafede.In tempi così strani durante i quali si manifesta-no tanti eventi negativi ed al tempo stessoesempi sublimi di cristiana virtù che vanno al dilà del cristianesimo in senso stretto, deve esse-re questo un momento di serena riflessione perciascuno di noi.Tra tanti temi che la circostanza ci propone,vorrei ricordarne due:1. Il primo: la paura dell’incontro con Cristo.Così si espresse Sua Santità Giovanni Paolo IIa tal proposito: “Disse l’Angelo a Maria: ‘Nonaver paura’. Lo stesso a Giuseppe: ‘Non averpaura’. Cristo così agli Apostoli, in specie aPietro: ‘Non abbiate paura’. Sentiva infatti chaavevano paura. Ebbero paura quando vennearrestato, ebbero ancora più paura quando,risorto, apparve a loro.Di che cosa non dobbiamo aver paura? Nondobbiamo temere la verità su noi stessi. Pietrone prerse coscienza un giorno, e disse aGesù:’Signore, allontanati da me che sono unpeccatore’. Penso che non sia stato solo Pietroad aver coscienza di questa verità. La rilevaogni uomo. La rileva ogni successore di Pietro.Ognuno di noi è grato a Pietro per ciò che dissequel giorno. Cristo gli rispose: ‘Non temere:d’ora in poi sarai pescatori di uomini’.Non avere paura degli uomini! I sistemi checrea, sono imperfetti, e tanto più imperfettiquanto più è sicuro di sé. Da dove trae originequesto? Dal cuore dell’uomo. Il nostro cuore èinquieto. Cristo conosce meglio di tutti la nostraangoscia: ‘Egli sa quello che c’è in ogni uomo’.Così Giovanni Palo II.2. Il secondo: cos’è la giovinezza?Ancora Giovanni Paolo II:“Non è soltanto un periodo della vita corrispon-

Candotti Alice, Chinese Sara, De Gasperi Giorgio, Del Missier Daniel, Dorigo Maria, LanzicherNicola, Lerussi Francesca, Segatti Francesca, Sala Marco, Antoniacomi Alberto, BellinaFrancesco, D’Andrea Morris, Ferigo Vanessa, Rida Marvin, Sburlino Elena.

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L’AFRICA NEL CUOREL’AFRICA NEL CUORE

apa Benedetto ha indetto un Sinodoparticolare per l’Africa per la fine del-l’anno 2009.

E per l’Africa è intervenuto più d’una voltain quest’ultimo tempo. L’Africa, semprel’Africa ed ancora l’Africa. Non è per una‘moda’ di linguaggio che ci dobbiamo inte-ressare a questo grande Continente, ma

perché noi “Bianchi” (così, come laggiù cichiamano) non possiamo guardare alnostro futuro senza tener presente la realtàafricana elemento più che necessario perl’avvenire nostro e dell’Umanità.Vi propongo una riflessione/poesia scrittada un vescovo italiano che ha avuto la pos-sibilità di conoscere la “terra africana”.

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dente a un determinato numero di anni, ma è,insieme, un tempo dato dalla Provvidenza adogni uomo e dato a lui come compito. Duranteil quale egli cerca, come il giovane del Vangelo,la risposta agli interrogativi fondamentali: nonsolo il senso della vita, ma anche un progettoconcreto per iniziare a costruire la sua vita. Èproprio questa la più essenziale caratteristicadella giovinezza. Ogni educatore, a partire daigenitori, nonché ogni pastore, deve conoscerebene tale caratteristica e deve saperla identifi-care in ogni ragazzo e ragazza. Dico di più, deveamare ciò che è essenziale per la giovinezza”.Così l’allora Santo Padre, Papa Woytila.Eccellenza: la sua presenza qui stasera ci aiuti anon aver paura di Cristo ed a capire e assecon-dare questi giovani affinché la Comunità cristia-na dei Forni Savorgnani possa dare loro idoneistrumenti per iniziare a costruire la propria vita;la sua presenza rinsaldi i focolari di fede cheardono nelle famiglie, piccole Chiese, di questaComunità dei due Forni; la sua presenzasostenga questa Comunità perché possa atten-dere il Signore più che ‘le sentinelle l’aurora’; laSua vicinanza nella preghiera rincuori noi, lenostre famiglie e la nostra Comunità perché daquassù possiamo vivere, osservare e predicarequel Vangelo che è linguaggio universale, moto-re dell’universo, causa e fine della vita dell’uo-mo.

Infine, riprendo una poesia di Padre MariaTuroldo, un augurio a ciascuno dei Cresimandi:

“Ama, saluta la gente, dona, perdona, amaancora e saluta.Dai la mano, aiuta, comprendi, dimentica ericorda solo il bene.E del bene degli altri godi e fai godere.Godi del nulla che hai, del poco che basta gior-no dopo giorno:e pure quel poco – se necessario – dividi.E vai, vai leggero dietro il vento e il sole e canta.Vai di paese in paese e saluta tutti: il nero, l’oli-vastro e perfino il bianco.Canta il sogno del mondo: che tutti i paesi sicontendano d’averti generato”.

UN PANE PER AMOR DI DIO

UN PANE PER AMOR DI DIO

a nostra condivisione “quaresimale” deidue anni scorsi, è arrivata a destinazione.Il parroco della Missione di Kitutu /R.D.

del Congo, P. Carlo Maran, mi scrive in data10/05/2007:

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“Ricevo il generoso dono (dellaParrocchia di Forni di Sopra) di € 4.170,00e a nome di tutti ti esprimo la nostra ricono-scenza.

Con il tuo precedente dono di € 1.000,00stiamo sistemando porte e finestre dellaScuola Elementare di Sugulù. Oggi, utilizze-remo il tuo nuovo dono per le “tôles”(lamiere) delle scuole. Ne conto già 400 epenso a Itula, Zingu e Kitindi.

Ciao p. Bon, grazie di cuore per la tuaamicizia ai piccoli Warega di Kitutu.

Saluti a nome di P. Roberto Carlos, P.Jimenez e P. Giulio Simoncelli.

P. Paolo.

ADVENTURE CLIMB VARMOST - LA MASON DA L'INFIARADVENTURE CLIMB VARMOST - LA MASON DA L'INFIAR

ono terminati i lavori sul Clap Di Varmost,la vetta panoramica che domina l’abitatodi Forni di Sopra, per la costruzione

dell’Adventure Climb Varmost, la novità 2007di Forni di Sopra, una entusiasmante ferratasportiva che sale sulla parete sud-ovest dellamontagna. Questo genere di percorso, che stariscuotendo notevole successo in particolare inFrancia e negli Stati uniti, è un’assoluta novitànella nostra regione. Non si tratta di una classicaferrata di montagna, ma un percorso sportivoche permette il superamento di forre e paretistrapiombanti, senza sforzi eccessivi (è sufficien-te una buona condizione fisica e l’assenza divertigini). Il tutto è inserito in un contesto natura-listico di montagna, su una delle cime più pano-ramiche della valle. Per chi non desidera arram-picarsi o non ama il “vuoto” c’è la possibilità diraggiungere la cima del Clap Varmost lungo unsemplice sentiero che porta alla vetta. Lo stessosentiero è poi utilizzato in discesa da chi effettuail percorso completo attrezzato. Il percorso èstato inaugurato ufficialmente il giorno 14luglio 2007. Il progetto del Comune di Forni diSopra, ideato dalla scuola di Alpinismo delleGuide alpine FVG è stato finanziato per 35.000euro dalla Provincia di Udine. I lavori sono statirealizzati dalle Guide Alpine Soro Dorotei edOreste Bortoluzzi.

PERCORSO: Tracciato di arrampicata (ferra-ta sportiva), interamente attrezzato con funi disicurezza in acciaio, gradini e pediglie per ilsuperamento dei tratti verticali e strapiombanti. Ilsentiero di accesso alla parete, inizia in localitàSom Picol, nei pressi della stazione di arrivo (davalle) della seggiovia. Si attraversa un tratto dibosco misto di conifere e latifoglia, giungendo inpochi minuti alla base della parete ovest del ClapVarmost. Qui inizia la salita vera e propria per laquale bisogna essere dotati di attrezzatura ido-nea (kit da ferrata omologato). Nei pressi dellaparete si scende alcuni metri per immettersi,attraverso un ponte in larice, nella grande fessu-ra tettonica che separa l’avancorpo dalla massarocciosa del Clap Varmost. Questa “porta diingresso” è molto suggestiva e merita esserevisitata anche da chi non intende procedere nellasuccessiva arrampicata. Dall´interno della cavitàsi inizia la salita, attraverso una scala a pioli siraggiunge la vetta del “pinnacolo” sul quale èpossibile fare una sosta (rimanendo però assicu-rati alla fune). Questo è il primo punto panorami-

co del percorso, dal quale è possibile ammirarela valle e la parete sud del Varmost, scoprendogran parte del percorso che si andrà a compiere.Dal “pinnacolo” si attraversa il vuoto lungo unponte sospeso, raggiungendo la parete principa-le. L´ardito passaggio è uno dei punti più avvin-centi del percorso. Dopo il ponte, un facile trattodiagonale porta ad un bivio dove è possibiledecidere se proseguire per il tratto verticale piùimpegnativo oppure rientrare al sentiero lungouna breve discesa attrezzata, (percorso ridotto).

Chi decide di proseguire lungo la parete roccio-sa per tratti verticali e per alcuni brevi strapiom-bi, raggiunge i pendii erbosi, meno acclivi, cheadducono alla cima del monte. Da qui si godeun panorama incomparabile a 360° che spaziadalle Alpi Carniche, alle Giulie, alle Dolomiti e allasottostante valle del Tagliamento, dove l’edifica-to fornese è meravigliosamente inserito nellaNatura alpina. Peculiare botanica è la bella“Primula Auricola” che, nella stagione primaveri-le, fiorisce nelle fessure della roccia lungo il per-corso. La grande croce sulla cima del ClapVarmost contiene il “Libro di Vetta” che raccogliele impressioni dei salitori. Il monte Clap Varmostè raggiungibile comodamente anche con unabreve salita lungo il facile sentiero del versantenord, così anche chi soffre di... vertigini... potràraggiungere la cima.

Comune di Forni di Sopra

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IL MOS. PIETRO PILLERIMPEGNATOSULLA FERRATASPORTIVA DEL MONTECLAP VARMOST.

PERCORSO LA MASON DA L’INFIARPERCORSO LA MASON DA L’INFIAR

uperata che hai la “selva oscura”, tiprecipiti verso il portale del sommovate:

“Per me si va nella città dolente... lasciateogni speranza voi ch’entrate”.Libera dunque la mente dalle costrizioni ter-rene e lascia che il trascendentale ti condu-ca a calcare il larice sopra” l’Acheronte”.Ti troverai in seguito all’origine della spirale,nei gironi basali, dove albergano gli sciafili,dove le tenebre annientano il tepore e la lucedel sole.Determinato, affronterai poi la china, erta,impervia, lapidea; l’acciaio successivo del-l’aerea scala, ti trasborderà sullo scoglioemergente dagli inferi.Il tuo spirito libero assetato d’infinito, saràquindi essenziale per superare la prova delponte sul nulla e sarai sull’altra sponda.Avanza sicuro, dita serrate sui gradini verti-cali, occhi rivolti agli strapiombi incombenti;dentro le correnti termiche ascensionali cheti avvolgono si cullano gracchi e rapacicuriosi, fluttui con loro nel grande vuoto, inquesto purgatorio che prelude alla sommitàdel tuo anelare.Caparbio un ultimo sforzo sulle pendici erbo-se meno acclivi, e avrai meritato il paradiso:suprema soddisfazione in cima, dove com-prenderai di essere centro di un panoramaincomparabile, dove fulgida e ammaliantenatura sarà la tua “Beatrice”

SDescrizioneTracciato sportivo mozzafiato sul Clap Varmost,interamente attrezzato con funi di sicurezza inacciaio gradini e pediglie per il superamentodei tratti verticali e strapiombanti. La via dallabase al centro della parete Ovest, scende alcu-ni metri per immettersi, attraverso una passe-rella in larice, nella grande fessura tettonica chesepara l’avancorpo dalla massa rocciosa delClap. Attraverso una scala a pioli raggiungeprima la vetta del pinnacolo e quindi con unponte su funi passa alla parete, lungo questa,per tratti verticali e per strapiombi, (vuotoimpressionante)la via raggiunge i pendii erbosimeno acclivi che adducono alla cima. Da qui sigode un panorama incomparabile a 360° cheva dalle alpi Carniche, alle Giulie, alle Dolomitie alla sottostante valle del Tagliamento, dovel’edificato fornese è meravigliosamente inseritonella Natura alpina.- Percorso atletico e impegnativo riservato a

persone allenate (a richiesta è possibile esse-re accompagnati da Guida alpina).

- Dislivello: m. 250.- Attrezzatura obbligatoria: casco, imbracatu-

ra, kit da ferrata (2 alonge di corda, 2moschettoni e dissipatore) tutto il materialedeve essere omologato per arrampicata.

- Osservare scrupolosamente le istruzioniesposte alla base e lungo il percorso.

- I minori devono essere accompagnati da per-sona esperta o Guida Alpina.

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RENDICONT O PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA – ANNO 2006

ENTRATE

SALDO INIZIALE (attivo)

A. ORDINARIE

1. OFFERTE IN CHIESA (durante le celebrazioni liturgiche)

2. CANDELE VOTIVE

3. OFFERTE PER SERVIZI (battesimi, matrimoni, funerali, benedizioni, ecc.)

4. ATTIVITA’ PARROCCHIALI (bollettino e stampa cattolica, ricreatorio, ecc.)

5. OFFERTE DA ENTI E PRIVATI (contributi vari)

6. AFFITTO E REDDITO DA TERRENI E FABBRICATI

7. INTERESSI DA CAPITALE (banca, posta)

8. VARIE

sub totale A

B. STRAORDINARIE

9. OFFERTE ED ENTRATE STRAORDINARIE (per le nuove campane)

10. PRESTITI DA ENTI O PRIVATI – MUTUI

sub totale B

C. PARTITE DI GIRO

11. CASSA ANIME E LEGATI

12. GIORNATE E COLLETTE IMPERATE (Giornata Missionaria, Carità del Papa, Seminario,ecc.)

sub totale C

TOTALE ENTRATE

USCITE

SALDO INIZIALE (passivo)

A. ORDINARIE

1. IMPOSTE – TASSE - ASSICURAZIONI

2. SPESE DI CULTO (candele, ostie, vino, arredi, libri, ecc.)

3. SPESE GESTIONALI (Enel, telefono, riscaldamento, vitto ospiti, ecc.)

4. ATTIVITA’ PARROCCHIALI (bollettino e stampa cattolica, ricreatorio, ecc.)

5. REMUNERAZIONI – STIPENDI E CONTRIBUTI(quota IDSC per il Parroco e il Vicario parrocchiale)

6. MANUTENZIONE ORDINARIA FABBRICATI E ACQUISTO ATTREZZATURE

7. CONTRIBUTO ATTIVITA’ DIOCESANE

8. VARIE (somme erogate in beneficenza e altre spese / di cui € 863,54 spese bancarie e postali)

sub totale A

B. STRAORDINARIE

9. SPESE E USCITE STRAORDINARIE(acquisti particolari, lavori di straordinaria manuten-zione, ecc. / di cui € 24.222,36 per le nuove cam-pane)

10. RIMBORSO PRESTITI A ENTI O PRIVATI

sub totale B

C. PARTITE DI GIRO

11. CASSA ANIME E LEGATI

12. GIORNATE E COLLETTE IMPERATE (Giornata Missionaria, Carità del Papa, Seminario,ecc.)

sub totale C

TOTALE USCITE

SALDO FINALE ATTIVO

RINNOVAT O L’INGRESSODELLA PARROCCHIALERINNOVATO L’INGRESSODELLA PARROCCHIALE

Durante i lavori è stataposto un vaso nellecosi dette “fondamen-ta” dell’opera con que-

sto scritto, che dirà ai “poste-ri” la cronaca dell’avvenimen-to.

“A. D. 2007”Oggi 19 aprile 2007, un grup-po di volontari Fornesi staultimando il ripristino della gradinata e del lastricato compromesso, daalcuni anni, dalle intemperie e dell’usura. A quest’opera di sistemazione,iniziata lunedì 16 (aprile), hanno partecipato:Cappellarti Giobatta “Saco” di anni 67Dorigo Lidio “Ghindal” di anni 62Cappellari Bruno “Cape” di anni 70D’Andrea Teodoro “Fasenda” di anni 66Colman Venicio “Nobis” di anni 63Colman Elio “Palot” di anni 69Sacchetti Verio “Menic” di anni 59Anziutti Gino “Piretu” di anni 63D’Andrea Romano “Badiot” di anni 67D’Andrea Lino “Anon” di anni 60.Il materiale è stato offerto dalla Ditta Cappellari Lucio “Cape” di anni 50,trasportato con il trattore di Clerici Michele “Danta” di anni 37.L’opera sarà inaugurata dopodomani al matrimonio (dei giovani) Ticò Ivan“Potreca” e Anziutti Sara “Piretu”.La Chiesa si riempie soltanto durante le festività Natalizie e Pasquali e nelperiodo estivo grazie ai Turisti ed anche ai Funerali.I nonzoli sono Cappellari Oreste “Saliva” di anni 75 e la moglie Cella Aureliadi anni 70; essi svolgono tale impegno da oltre 45 anni. Il parroco della nostra Parrocchia dal 1999 è Padre Renzo Bon di anni 75(di origine friulana) missionario in Africa per diversi anni; capo Foraneo èMonsignor Pietro Piller.L’Arcivescovo di questa diocesi è Sua Eccellenza Pietro Brollo di origineTolmezzina. Il nuovo papa è Benedetto XVI di origine tedesca. Il sindacodi Forni di Sopra è Antoniacomi Luigino “Menale” di anni 59, al potere dallaprimavera del 2004. Oggi il tempo è sul variabile e il clima è decisamenteprimaverile e da diversi giorni non piove. Tutti gli alberi da frutto sono infiore. Questo inverno c’è stata poca neve (80 cm circa) e un clima caldorispetto alla stagione invernale.A Forni di Sopra siamo attualmente poco più di 1.000 persone. L’economiatrainante del nostro paese è basata sul turismo.Questo vaso contiene alcuni oggetti di uso comune e un telefonino oramaidi gran moda per tutti e 5 € (Euro), moneta in vigore in 13 stati dell’UnioneEuropea dal 1 gennaio 2002. Con questi Euro si possono acquistare oggi2 Kg di pane o 5 Kg di zucchero, oppure 1 litro di vino. Al Bar 5 bicchieridi vino.Chi scrive è Perissutti Danilo “Sicar” di anni 60 che non ha però parteci-pato attivamente al lavoro.Mandi a duç.

La Redazione del giornale, precisa che Perissutti Danilo e ComorettoDante sono altri due ‘validi’ volontari che si prestano ai lavori di ordinariamanutenzione della chiesa Parrocchiale e di quella di San Giacomo. Un grazie senti-tissimo al gruppodi tutti i “volonta-ri” (animati dallanostra infaticabi-le Reli) che al dilà degli anni chepassano, si inte-ressano a che leloro chiese sipresentino sem-pre “belle” cosìcome le hannoricevute ‘in ere-dità’ dai loro‘padri’!

36.529,73

18.361,63

7.801,35

2.735,31

9.197,30

29.069,29

/

39,35

7.386,00

74.590,23

21.866,45

/

21.866,45

/

5.561,50

5.561,50

138.547,91

/

3.632,12

12.667,65

17.627,66

9.146,00

864,00

11.008,62

286,00

4.990,54

60.222,59

37.937,82

6.355,54

44.293,36

/

5.561,50

5.561,50

110.077,45

28.470,46

D

CRONACA PARROCCHIALECRONACA PARROCCHIALE

PREGHIERA DEI FEDELI: (Intenzioni dei comunicandi)

Ti ringrazio per avermi dato una buona ebella famiglia. (Cristian)

Gesù, fa che crescendo continui a rispet-tarti ed ascoltare la tua parola proteggime e la mia famiglia. (Diego)

Caro Gesù ti prego di proteggere tutte lefamiglie così che i bambini possano cre-scere felici. (Luca Z.)

Io chiedo al Signore: Vorrei il rispetto trale persone, meno invidie e cattiverie,meno prepotenza e il rapporto tra i popo-li con il colore della pelle diversa.(Sabrina)

Il giorno della mia prima comunione ioringrazio con tutto il cuore il Signore perpoter ricevere la comunione. Vorrei rin-graziare i miei genitori e la mia famiglia,ma in particolare le mie catechiste.(Maura)

Dio ti ringrazio per quello che mi hai dato,vorrei che la mia famiglia non abbiamalattie gravi. Vorrei che regni la pacenel mondo. (Daniele)

Signore ti ringrazio per avermi dato unafamiglia che mi vuole bene. M'impegnoa seguire i dieci comandamenti che ci haidato con tutto il mio amore. (Luca C.)In questo giorno particolare prego Gesùaffinchè la mia nonna guarisca presto.(Valentino)

I FIORI PERENNI

Offriamo al Signore questi fiori (tagete)scelti in quanto detti fiori perenni.Li abbiamo seminati assieme ai ragazziquest'inverno con la speranza di vederlisbocciare in primavera. Ma a causa dellalunga stagione fredda, così non è stato.Finalmente in queste ultime settimane cisono state le condizioni esterne favore-voli e li hanno fatti crescere.Anche questi nostri ragazzi sono appenasbocciati e speriamo crescano non soloesternamente sani e robusti ma anche inprofondità ed in bontà.Come li vuole Gesù.Così come i fiori, durante l'estate avran-no più bisogno di essere bagnati, i primicon acqua giornaliera mentre i ragazzicon la preghiera quotidiana e la S.Messadomenicale. I loro genitori o familiari chetengono particolarmente a loro li aiute-ranno sicuramente in questi piccoli esignificativi gesti. Quest'autunno a fiori-tura ultimata, se i ragazzi lo vorranno,raccoglieranno i semi sia dei loro atti d'a-more indicati da Gesù sia quelli dei fiori.Così per tutti gli anni seguenti li potrannoriseminare ed ogni volta che li bagneran-no gli faranno ricordare per sempre laloro prima Comunione con Gesù.

Le catechiste

ZUGLIOZUGLIO

ome ogni anno,n e l l a f e s t adell’Ascensione,

(questa volta arrivatala domenica 20 mag-gio), un rispettabilegruppo di Fornesi, siè recato a Zuglio,a l l ’ a n t i c a s e d evescov i le d i SanPietro, per il tradizio-na le incontro de l“Bacio delle Croci”.Un sentito grazie ai“fedelissimi” che ognianno vogliono rap-presentare anche lanostra Parrocchia inquesto particolaremomento della vitad e l l a C h i e s a i nCarnia.

7

C

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98

ABBIAMO SOLLEVATO LA POLVEREABBIAMO SOLLEVATO LA POLVERE

el vero senso domenica 29 aprile alla23° edizione della festa diocesana ditutti i ministranti (o chierichetti). Chi

sono i ministranti? Dal latino “ministrans”sono i ragazzi amici di Gesù e che prestano illoro servizio all’altare portando le ampolline, icandelieri, ecc.ecc. per aiutare il sacerdote.Già dalla mattinata, all’accoglienza, un sim-patico animatore, David, ci ha coinvolto conil motivo “E’ in te, Signore, la sorgente dellavita”. E con le riflessioni sulle parole:Affidarsi, Felicità e Vita ci siamo avviati inprocessione (eravamo tanti) verso laCattedrale accompagnati dal ritmo dellaBanda per festeggiare insieme al nostroArcivescovo i suoi 50 anni di sacerdozio.L’Arcivescovo, durante la Messa ci ha chie-sto solo di essere contenti, di cercare la feli-cità: “fare come i pesci che si tuffano perentrare nell’acqua non come le ochette cherimangono in superficie e vanno un po’ di quae un po’ di qua”.Nel pomeriggio i divertentissimi giochi asquadra con la premiazione del cartellone piùbello sul tema: “Sulla tua parola getterò lereti”. Insomma è stata una giornata all’inse-gna del divertimento e del gusto di stareinsieme.Appuntamento all’anno prossimo domenica13 aprile

Lorenzo e Claudia

SABATO 21 APRILE la Chiesa Udinese si èincontrata in Cattedrale davanti al suoArcivescovo, nell’ASSEMBLEA ECCLE-SIALE DIOCESANA sul tema: “Trasmetterela fede oggi nelle relazioni e nella vita affet-tiva”.

Abbiamo scoperto la bellezza dellostare insieme. Soprattutto per noi chesiamo piccole comunità, è di grande inco-raggiamento e aiuto sapere che in tantealtre parrocchie si vivono i nostri stessiproblemi e le nostre gioie.

I confronti sui quesiti rivelati dai nostritempi e discussi nelle Foranie a (disposi-zione per chi volesse consultarli) hannoacceso nuove ed impegnative scommes-se, i risultati non si vedranno subito maalmeno si sa da dove partire.

Se continuiamo a lavorare soli rimania-mo isolati, dunque fragili, dobbiamo pun-tare su programmazioni comuni e su sussi-di che aiutino in tutte le fasi della cateche-si.

Tutto l’impianto catechistico ha biso-

gno di essere preso in considerazione par-tendo da una revisione dell’identità stessadella catechesi; non dare per scontato cheparta dalle famiglie come primo ed insosti-tuibile luogo dove si trasmette la fede.

Spesso i genitori, sentendosi incompe-tenti, delegano “in toto” l’educazione reli-giosa all’agenzia meglio preparata: laParrocchia, scordando che è dal vissutoquotidiano che si trasmette la fede. CosìDio diventa solo protagonista della Messa,del catechismo ed è un Dio che solo vietae punisce…..

Se invece contiamo sulla formazionedegli operatori e sulla consapevolezza deidestinatari (conoscere il Dio che è Amore,ci vuole bene e per questo ha voluto abita-re in mezzo a noi per rimanere con noi)possiamo gettare le fondamenta di unafede viva.

Con la preghiera ci mettiamo nelle suemani.

Claudia Lozza

N26 LUGLIO 200726 LUGLIO 2007

ella "Sala del trono" del PalazzoPatriarcale a Udine, il giorno della pre-sentazione ufficiale del ‘ricupero’ della

statua di San Sebastiano.La nostra cronaca, con l’Angelo di Natale.

N

IL PAPA IN CADOREIL PAPA IN CADORE

n occasione del soggiorno del Santo Padre a Lorenzago di Cadore, ilSindaco Antoniacomi Luigino ha avuto la prerogativa di aver udienza il 22luglio scorso assieme ai Sindaci cadorini.

In quell’occasione, tra l’altro, ha donato a Benedetto XVI un ritratto fatto daOlivo Fachin con un biglietto d’auguri.

A Sua Santità Benedetto XVI:Sono un pensionato che nel tempo libero mi dedico anche alla pittura.Mi permetto di mandarLe questo presente, che non ha pregi artistici, comesegno augurale per il Suo soggiorno nel vicino Cadore.Voglia ricordare nelle Sue preghiere la nostra Parrocchia di Santa MariaAssunta di Forni di Sopra.Con devozione. Olivo Fachin

Forni di Sopra, 22/0702007.

I

La passione per la musica accom-pagnata dallo sprone di mamma e

papà, hanno fatto sì che arrivassi asuonare l’organo di chiesa nonostantegli errori e i batticuore. Però, questo,mi dà lo stimolo di migliorare ed esse-re, in futuro, di aiuto alla corale delle“canterine”.

Cappellari Claudio

Un riconoscimento meritato a CappellariMaicol davanti al suo "Biroc" completa-

mente elaborato. La passione per l’elettronicaed un anno esatto di lavoro per le modifiche,hanno fatto guadagnare al giovane fornesel’ambito trofeo classificandosi al 1° posto alla 4°edizione del REMIDADAY Fiera di Pordenonedal 29 aprile al 1 maggio 2007 come auto parti-colare completamente elaborata. Maicol hainstallato sull’APE PIAGGIO una play station, unDVD, un neon ed altre elaborazioni classifican-dosi anche al 4° posto come impianto stereo.Congratulazioni. Siamo sicuri che sentiremoancora parlare di te.

LA V^ B DELL’ANNO SCOLASTICO 1958-1959.LA V^ B DELL’ANNO SCOLASTICO 1958-1959.

Si riceve e si pubblica:Carissimi tutti,

mi scuso per queste righe scritte amano, ma non so usare il computer e la miavecchia “Olivetti 32” perde colpi, quasi comeme. Vi chiedo, se possibile, di pubblicarequesta fotografia.Era l’anno scolastico 1958-1959 e la classeera la V^ B. Il nostro maestro era il Prof.Alberto COLACIOPPO di LANCIANO (Chieti).All’epoca era un giovane insegnante ritrova-tosi in una “fredda” Carnia con un variegatogruppetto di alunni che lui ha molto amato,che ha istruito con competenza e ai quali, io

credo, è stato non solo maestro di scuola,ma anche di vita!Io l’ho ritrovato dopo quasi cinquant’anni. Havoluto inviarmi questa fotografia. Ha ricorda-to con me tutti i suoi alunni (miei ex compa-gni di scuola e ancora e sempre amici!).Spero, che se pubblicate questa foto, anchegli altri si ricordino di me e anche di comeeravamo felici di “quasi niente” e con tutte lesperanze intatte!Grazie e mandi a tutti.

Paola Anziuttidi Pozzale di Pieve di Cadore.

L

In primo piano: Arrigo CoradazziSeduti da sinistra: Eligio Corisello, Renato Antoniacomi, Franco Comis, Primo Renato Coradazzi(se la memoria non mi inganna, qui manca Luigino Antoniacomi, attuale Sig. Sindaco).In piedi da sinistra: Paola Anziutti, Maria Bettina Cella, Renata Antoniacomi, Wilma Perissutti, M.Donata Collavino, Elisa Cappellari e Antonietta Marin (la sorella di Don Ruggero).

N.B. La ‘Redazione’ chiede a tutti gli interessati: Non si potrebbe pensare ad una rimpatriata etramite la Sig.ra Paola invitare anche il Maestro Sig. Colacioppo?

VECCHIO COSTUME È MEGLIOVECCHIO COSTUME È MEGLIO

uota veloce la periferia della sferadentro tempi e spazi che non discer-no.

La luce suffusa del giorno nato nuovo,coglie le cime ad una ad una, poi scendenei macereti, aridi, e più in basso invade laforesta della fotosintesi ; sfocia infine den-tro la valle dall’umano contenuto.

Ogni essere vivente si attiva in ossequioai propri ritmi biologici: specializzazioni adaltissimo livello, assimilate, collaudate,adattate continuamente ai mutamenti distato naturali, sempre verso migliori risul-tati.

E’ vero! Tutto è perfettibile, tutto miglio-rabile sotto il profilo del campare, ma ulti-mo traguardo nell’effimero carosello dellavita, sia animale che vegetale, è la perpe-tuazione della specie; consegnare cioèquel misterioso testimone genetico cherinnova e fa rivivere nel tempo, dentro gior-ni sempre nuovi scoperti da albe inesauri-bili.

La specie umana però è un essere pen-sante, che nella propria evoluzione si èaffrancata da taluni istinti animali, o dalleleggi naturali che regolano la catena vege-tale.

L’uomo nella sua sfera biologica, ha lalibertà di muoversi nel bene o nel malecome meglio crede: libertà importante,libertà che comporta grandi responsabilità,soprattutto per quanto riguarda la proie-zione futura del proprio esistere.

Ogni giorno, per non meglio identifica-ti meccanismi naturali, qualche specie ani-male o vegetale scompare per sempredalla faccia del nostro pianeta, unico pare,a permettere lo sviluppo della vita organiz-zata.

Sulla scorta degli ultimi, grandi proble-mi? Attualmente dibattuti nella nostranazione Italia per creare famiglie “alterna-tive”, viene spontaneo chiedersi comequeste nuove aggregazioni, spesso diuguale sesso, possano garantire la conser-vazione della specie umana.

Certamente l’Amore, quello autentico,affettivo, romantico, non ha né sesso néetà, è sempre bello, affascinante, avvenen-te, colmo di dedizione per l’altro o gli altri;ma la natura (non mi sento sufficientemen-te preparato per argomentare sui valorispirituali) va oltre, prevede per la coppia latrasmissione della vita; troppo comododelegare, demandare questo compito (chepur dovrebbe essere l’atto d’amore piùgrande) e chiudersi nell’egoismo abbietto,spregevole del: “finito io finito tutto”.

L’ ombra che viene si allunga, azzurrala valle e la fascia boscata, mentre la lucesi ritira con gli ultimi bagliori rossastri cheaccarezzano le guglie più remote.Speriamo che l’uomo possa ammirare alungo lo sbocciare dei nuovi giorni che ver-ranno.-

mario

R

L’ALPE CHE VIVE.L’ALPE CHE VIVE.

a qualche anno a Forni di Sopra ildeclino irreversibile delle malghe èstato sventato mediante la ristruttura-

zione dell’alpe Varmost, Tartoi e Tragonia.L’iniziativa è stata presa dall’Ammini-

strazione Comunale, indubbiamente con ildeterminante contributo dell’ente Regione.Con questi lavori si è salvata la memoria el’impegno d’intere generazioni passate chenell’alpeggio trovavano lavoro e sussisten-za economica. Cambiano i tempi e le esi-genze, alle mandrie pascolanti sonosubentrate le comitive turistiche che oratrovano ospitalità dove nel secolo passatoalloggiavano i pastori.

Nella gestione di questo mutamento siè particolarmente impegnato il GruppoAlpini di Forni di Sopra che con la direzio-ne di Dante Comoretto ha assunto la tute-la e la custodia della malga Tartoi. Gli alpi-ni se non trovano lavoro se lo inventano ecosì è nata l’idea di ristrutturare e ricostrui-re la malga del manzolame cosidetta “Daividiei”.

Situata a circa 1600 metri di quota, è ilpunto di congiunzione del “Truoi diBianchi” con la vecchia mulattiera che salealla Malga Tragonia.

Il vice Capo gruppo Lidio Dorigo con isoci del Gruppo e altri volontari di Forni di

Sopra si è assunto l’arduo e delicato com-pito di organizzare i lavori. Divisi in gruppicome in squadre di “combattimento”, set-timanalmente (il giovedì, venerdi e sabato)si portano sul posto per affrontare l’operache non sarà breve, ma avrà una qualifica-ta conclusione. Secondo il motto dei “fra-dis” alpini: Duri al pezzo.

La storia di questa malga non puòdimenticare gli alpini Corisello Agostino(Ustin di Curisel)da qualche anno“andato avanti”e De SantaMario ( Daco)che si sobbarca-rono, decenni orsono, l’onere edil peso del tra-s p o r t o d e l l elamiere – a spal-la- dalla malgaTartoi per lacopertura par-ziale della malga.Grazie a loro l’e-dificio principaleè ancora in piedi.

A Lidio edai suoi volontari

D

La Casera dai vidiei

che hanno voluto ripristinare questo pezzodi storia “pluovit” senza compenso, l’au-gurio più ampio per l’esecuzione dell’ope-ra e l’ammirazione non solo dei Fornesi madi quanti hanno a cuore la memoria dellemalghe ed i valori della montagna.

Fioravante Bucco

Il nostro Vicario Generale, Mons.Giulio Gherbezza, in ….alta montagna

con la “guida/fotografo” ArmandoDanta!

ANAGRAFE PARROCCHIALEANAGRAFE PARROCCHIALE

BattesimiBaldovin Liviana di Roberto e Genghi Donata, nata il15/05/2006 e battezzata il 29/04/2007.

Perissutti Davide di Gino e Angelé Nataly, nato il 12/10/2006 ebattezzato il 20/05/2007.

Lozza Beatrice Clara di Stefano e di Pertuso Alessandra, nata il21/10/2006 e battezzata il 29/07/2007.

De Pauli Greta Margherita di Claudio e Clerici Martina, nata il16/01/2007 e battezzata il 27/07/2007.

MatrimoniTicò Ivan e Anziutti Sara sposati in 21 aprile 2007 nella ChiesaParrocchiale.

Barbee John Ryan e Dorigo Martina sposati il 05 maggio 2007nella Chiesa parrocchiale.

Il nostro De Santa Mario, così è stato salutato altermine della celebrazione della s. Messa, dai suoiAlpini , da parte di Fioravante Bucco

“Mario, quando sei venuto a salutarmi nell’inverno 1942 a Caprina sulla grande ansa del Don,

non avrei creduto di ricambiarti la cortesia nel darti l’estremosaluto qui a Forni in una occasione luttuosa.

Per la tua operosità nella vita terrena e soprattutto per latua fede, il Signore ti accoglierà in Paradiso.

De Santa Mario, artigliere alpino del gruppo Udine, per iltuo coraggio, senso del dovere e per l’aiuto dato ai compa-gni nella ritirata portandoli a “baita”, il Generale Cantore tiaccoglierà nel suo paradiso con l’onore delle armi.

Mario, ti saluta il gruppo alpini di Forni, l’Unione Reducidi Russia, la popolazione fornese e tutta la Carnia con le suemontagne che hai amato, con un accorato … “Mandi!”.

Dedicata a EldinaQuei fiori che coltivavi nei segreti angoli dei tuoi pensieriQuei sogni che percorrevi coperta da quel lenzuolo biancoQuel freddo che avvertivi quando eri sola e non eri solaQuei brividi che cercavi guardando il cielo di notte e la sualuna.

Mentre le tue mani accarezzavano le onde del mare fermoMentre appoggiata sul bordo della tua anima ti guardavidentroMentre sfumavano i tuoi momenti entravi nella tempestaMentre il tempo mieteva i giorni ti avvicinavi al sole.

Oggi quel sole splende di più perché il tuo pensiero è vivocome il fuoco che bruciaOggi quei fiori quel mare queisogni quel freddo quei brividi liabbiamo dentro di noiOggi appartieni più che mai alpresente perché sei il presentesei la nostra linfaOggi ogni fiore che guardiamoche tocchiamo…guardiamo te,tocchiamo te Eldina.

GiusiRoma, luglio 2007

MARESIA ELDA06/11/197727/04/2007

DE SANTA AURELIO

Il ricordo in un fatto

Forni 04/05/2007 È stato Aurelio ad insegnare, a noi neofi-ti, le prime manovre tecniche da applicare nelle operazioni diSoccorso alpino; all’poca (anni 70) lui era già esperto. Un gio-vane che dell’altruismo aveva fatto la propria bandiera, perso-na pacata e disponibile, non incline all’ira, paziente nell’istrui-re, saggio educatore alla generosità verso gli altri.

Durante gli addestramenti, ci raccontava delle esperienzeche aveva vissuto con i suoi compagni di cordata arrampican-do sulle pareti delle nostre meravigliose montagne, ci descri-veva gli interventi di soccorso a cui aveva partecipato: azionidi ricerca, di salvataggio e talvolta (purtroppo accade) di recu-pero dei più sfortunati.

Ecco il fatto. Durante una scalata narrava:Un piccolo appoggio che sotto lo scarpone ha ceduto, mi

ha fatto perdere l’equilibrio, per un istante mi sono sbilanciatoverso il vuoto, la corda poi si è tesa e mi ha trattenuto.

Sono state frazioni di secondo durante le quali ho chiuso gliocchi e mi sono visto precipitare nel baratro. Ho visto i mieifamigliari affranti dal dolore, il mio trascorso in vita, le mie ese-quie.

Ho poi riaperto gli occhi, il cuore batteva forte e veloce e lemie dita stringevano spasmodicamente l’appiglio buono. Erosalvo!!!

Anche oggi l’appoggio ha ceduto, anche oggi ai chiuso gliocchi, ma come quella volta li hai subito riaperti e ti sei trova-to salvo…per sempre!

Forni 04/05/2007Mario

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OFFERTEOFFERTE

Qui di seguito, e se ci sono degli errorisegnalateceli, troverete le offerte che sonostate consegnate dal 25 marzo al 29 luglio2007. Un grazie a tutti, grande come lavostra generosità.

Manuali / €Ticò Ivan e Anziutti Sara in ricordo del loromatrimonio 150,00 – NN 100,00 – In mem.di Pavoni Rosetta 50,00 – I Famigliari inmem. di De Santa Aurelio 200,00 – Inmem. di Anziutti Guerrino Piretu 10,00 –NN 50,00 – Le Famiglie dei Bambini dellaPrima Comunione 85,00 – Dorigo Ezio70,00 – Paola, Giovanni e Elvio Anziutti inmem. della mamma Margherita Schiaulini200,00 – In mem. del papà AntoniuttiGiuseppe 50,00 –Alda e Deborah in occa-sione della benedizione dei nuovi locali50,00 – I Genitori in occasione delBattesimo del figlio Perissutti Davide 50,00– NN 50,00 – I genitori in ricordo del batte-simo di Nassivera Pietro 50,00 – La fami-glia in occasione del Battesimo di LozzaBeatrice 40,00 – In memoria di De SantaAmore Pepe 40,00.

Per la Chiesa della Madonnadella Salute / €NN per grazia ricevuta 100,00 – Coscritti1932 in mem. di Cella Renzo 80,00 – NN100,00 – I Famigliari in mem. di PerissuttiGiuseppe 25,00 - I Genitori di Anziutti Sarain ricordo del suo matrimonio 100,00 – NN50,00 – Famiglia Antoniacomi Mario 50,00– Famiglia Catan in ricordo della PrimaComunione e Cresima delle nipoti 50,00 –In mem. di Pavoni Rosa Valentina Preve25,00 – NN in occasione della Cresima50,00 – I Genitori Baldovi Roberto eDonata con i loro famigliari in occasionedel Battesimo delle figlia Liviana 100,00 –Lessi Antonio e Fabiana in occasione dellaPrima Comunione della figlia Maura 50,00– Ass. Naz. Carabinieri / S. Sez. di Fornidi Sopra in mem. del Socio S. De SantaAurelio “Bubu” 201,00 – NN 20,00.

Per il Bollettino Parrocchiale / €I Famigliari in mem. di Perissutti Giuseppe25,00 – Agostinis Lea 20,00 – AntoniacomiDaniela 20,00 – In mem. di Pavoni RosaValentina Preve 25,00 – Dorigo Ezio 30,00– Coradazzi Anna Maria 20,00 – NN 50,00– D’Andrea Mario 50.00 – Gatti CoriselloIrma 25,00.

Per le campane/€

NN 100,00.

RICORDIAMO I NOSTRI CARI DEFUNTIRICORDIAMO I NOSTRI CARI DEFUNTI

Colman Caterinadi anni 97

deceduta il 22/12/2006

Perissutti Giuseppedi anni 79

deceduto il 14/03/2007

Pavoni Nereo Peledi anni 67

deceduto 25/04/2007

De Santa Aureliodi anni 57

deceduto il 03/05/2007

Coradazzi Osvaldodi anni 77

deceduto il 16/05/2007

Schiaulini Margherita Luciadi anni 92

deceduta il 07/06/2007

Pavoni Rosa Emmadi anni 87

deceduta il 12/06/2007

De Santa Mariodi anni 84

deceduto il 22/07/2007

De Santa Amoredi anni 91

deceduto il 21/07/2007

BOLLETTINO PARROCCHIALEFORNI DI SOPRA

QuadrimestraleEdito dalla Parrocchia Santa Maria Assunta

Forni di Sopra

Direttore responsabile: Mons. Dott. Duilio CorgnaliRedazione: Parrocchia di S. Maria AssuntaStampa: Tipografia Moro AndreaTolmezzo (Ud) v. Torre Picotta, 42Autorizzazione: Tribunale di Tolmezzo n. 156 del 15.02.2006.