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1 temi fondamentali quali la situazione delle singole minoranze, la loro diffusione, le misure a loro tutela sia a livello statale che internazionale, e prosegue studiando gli organismi che si fanno portavoce di tali minoranze (partiti politici, associazioni, movimenti). L’autore propone, inoltre, una dettagliata e minuziosa ricostruzione storico-politica, illustrata durante l’intervento squisitamente tecnico di Claudio Cressati, delle fasi di approdo alla Carta di Strasburgo del 1981, con particolare riguardo alla cosiddetta “risoluzione Arfè” primo significativo documento politico in materia di minoranze linguistiche assunto dal "Lingue minoritarie e unità europea. La Carta di Strasburgo del 1981 " presentato il 19.06.2008 a Udine il libro di Marco Stolfo Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale Sede Legale: via Pramollo 16, 33016 Pontebba tel.0428/90351 Sede operativa: via C. Caneva 25, 33013 Gemona del Friuli tel. 0432/971160 Notiziario a cura degli sportelli linguistici per la minoranza friulana, slovena, tedesca della Comunità Montana realizzato grazie ai fondi della Legge 482/99. Numero 10, 2008. Stampato in proprio. (Copertina del libro) La tutela delle lingue minoritarie come passo fondamentale verso l’integrazione europea e non come ostacolo ad essa, questo il perno su cui ruota l’imponente lavoro di ricerca pubblicato da Marco Stolfo nel libro "Lingue minoritarie e unità europea. La Carta di Strasburgo del 1981" edito da Franco Angeli – Milano. Alla presentazione del libro, tenutasi lo scorso 19 giugno, presso la sala Aiace del Comune di Udine ed introdotta dal direttore della biblioteca civica "V. Joppi" di Udine Romano Vecchiet, sono intervenuti Claudio Cressati e Silvana Schiavi Fachin dell’Università degli Studi di Udine. Il libro affronta tematiche chiave quali le definizioni dei concetti di minoranza, minoranza etnica, minoranza linguistica, diritti e tutela. Come sottolineato da Claudio Cressati, si tratta di un’articolata ricerca sulla problematica delle minoranze linguistiche a livello europeo, che parte approfondendo SOMMARIO "Lingue minoritarie e unità europea. La Carta di Strasburgo del 1981" 1 Novitâts Ancje lis velinis e fevelin par furlan! 2 Palazzo Veneziano 3 Aureli Argemì in Friûl par promovi la CONSEU 4 Javni sklad RS za kulturne dejavnosti 5 LAB 2008 6 Cors di furlan, consegnâts i atestâts 8 25 lit dëla čirkola “Rozajanski Dum” 9 Misica: i “gatti da nord- est sbarcano in Lapponia 11 Le ARLeF e ponte sul furlan in radio cul progjet FURLANICATION 12 Casa per l’Europa 13 Planika pripravila seminar slovenskega jezika Appuntamenti a Malborghetto 14 Dogna - “Sulle ali del Tempo” 15 Ta rozajanska kultürska hïša Prazniki 16 Da sportello a sportello: la minoranza croata del Molise 16 Curiosità: la valle dei fiori in onda su RAI 1 10

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temi fondamentali quali la situazione delle singole minoranze, la loro diffusione, le misure a loro tutela sia a livello statale che i n t e r n a z i o n a l e , e prosegue studiando gli organismi che si fanno portavoce di tali minoranze (part i t i politici, associazioni, movimenti).

L’autore propone, inoltre, una dettagliata e minuziosa ricostruzione s t o r i c o - p o l i t i c a , i l l u s t r a t a du ran te l ’ i n t e r v e n t o squisitamente tecnico di Claudio Cressati, delle fasi di approdo alla Carta di Strasburgo del 1981, con particolare riguardo alla cosiddetta “risoluzione Arfè” primo significativo documento politico in materia di minoranze linguistiche assunto dal

"Lingue minoritarie e unità europea.

La Carta di Strasburgo del 1981"

presentato il 19.06.2008 a Udine il libro di Marco Stolfo

Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale

Sede Legale: via Pramollo 16, 33016 Pontebba tel.0428/90351

Sede operativa: via C. Caneva 25, 33013 Gemona del Friuli tel. 0432/971160

Notiziario a cura degli sportelli linguistici per la minoranza friulana, slovena, tedesca della Comunità Montana realizzato grazie ai fondi della Legge 482/99. Numero 10, 2008. Stampato in proprio.

(Copertina del libro)

La tutela delle lingue minoritarie come passo fondamentale verso l’integrazione europea e non come ostacolo ad essa, questo il perno su cui ruota l’imponente lavoro di ricerca pubblicato da Marco Stolfo nel libro "Lingue minoritarie e unità europea. La Carta di Strasburgo del 1981" edito da Franco

Angeli – Milano.

Alla presentazione del libro, tenutasi lo scorso 19 giugno, presso la sala Aiace del Comune di Udine ed introdotta dal direttore della biblioteca civica "V. Joppi" di U d i n e R o m a n o V e c c h i e t , s o n o intervenuti Claudio Cressati e Silvana S c h i a v i F a c h i n dell’Università degli Studi di Udine.

I l l i b ro a f f ron ta tematiche chiave quali le definizioni dei concetti di minoranza, minoranza e tn i ca , mi no ranza linguistica, diritti e tutela. Come sottolineato da Claudio Cressati, si tratta di un’articolata r i c e r c a s u l l a problematica del le minoranze linguistiche a livello europeo, che parte approfondendo

SOMMARIO "Lingue minoritarie e unità europea. La Carta di Strasburgo del 1981"

1

Novitâts Ancje lis velinis e fevelin par furlan!

2

Palazzo Veneziano 3

Aureli Argemì in Friûl par promovi la CONSEU

4

Javni sklad RS za kulturne dejavnosti

5

LAB 2008 6

Cors di furlan, consegnâts i atestâts

8

25 lit dëla čirkola “Rozajanski Dum”

9

Misica: i “gatti da nord-est sbarcano in Lapponia

11

Le ARLeF e ponte sul furlan in radio cul progjet FURLANICATION

12

Casa per l’Europa 13

Planika pripravila seminar slovenskega jezika

Appuntamenti a Malborghetto

14

Dogna - “Sulle ali del Tempo”

15

Ta rozajanska kultürska hïša

Prazniki

16

Da sportello a sportello: la minoranza croata del Molise

16

Curiosità: la valle dei fiori in onda su RAI 1

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parlamento europeo ed ispirato appunto dall’eurodeputato italiano Gaetano Arfè.

L’intervento di Silvana Schiavi Fachin si allontana leggermente dall’aspetto puramente politico-giuridico dell’opera di Stolfo, per cogliere e far cogliere quelle sfumature attraverso cui è possibile leggere la passione che indubbiamente ha mosso l’autore nel compimento dell’intera ricerca. E’ in questi toni che la Schiavi Fachin tratta della questione che anima il libro: la tutela delle minoranze vista come un’opportunità di sviluppo e di integrazione per la società europea. E’ fondamentale, infatti, che questo messaggio sia fatto giungere in maniera chiara a l l e i s t i t u z i o n i e a l l e organizzazioni nazionali e sovranazionali affinché si possa arrivare ad una corretta politica di tutela delle minoranze linguistiche volta a potenziare e promuovere realmente l’utilizzo dei loro idiomi attraverso fatti concreti non solamente a parole o con leggi che, di fatto, semplicemente ne suggeriscono gli strumenti di tutela senza però indicare misure obbligatorie.

Di notevole interesse, quindi, in un’Europa che corre verso l’unificazione ma che sembra arrancare pesantemente in fatto di integrazione, il lavoro di Marco Stolfo che fa il punto della situazione in materia di t u t e l a d e l l e m i n o r a n z e linguistiche europee a livello statale e internazionale e che pone al centro della questione il rapporto tra tutela delle lingue minoritarie e integrazione europea.

ANCJE LIS VELINIS

E FEVELIN

PAR FURLAN!

Ae pontade dai 14 di lui stât di “Veline”, la famose trasmission televisive, un grum seguide dai zovins, dolà ca vegnin selezionadis lis gnovis velinis di Stricia la Notizia e ca va in onde ogni sere dal lunis al sabide sul cinc, e à partecipât Consuelo Forgiarini, une bielissime zovine di Glemone, che no dome e à fevelât par furlan ma, sintît sintît, cuant che il condutôr, nie di mancul che Ezio Greggio, a si è permetût di dî che il furlan al è un dialet jê a lu à subit corezût disint, cuntune ponte di cjampanilistic orgoi, che il furlan a nol è un dialet ma al è une lenghe e al berli di “e cumò il stacchetto lu fâs Consuelo” si è lançade sul palc a balâ vuadagnant cussì la finâl. Insome, biele, brave e… furlane, e sa fos propit jê la prossime veline more di Striscia? Ce dî? Noaltris o podin dome jessi contents di cheste zovine che a tignude alte la bandiere dal Friûl, ancje se par pôcs seconts, denant di dute Italie, duncje, a Consuelo a vadin i nestris compliments e i nestris auguris pe finâl.

L’AUTORE

Marco Stolfo, laureato in Scienze politiche all'Università di Torino con una tesi dal titolo “Livelli internazionale, statale e regionale della tutela delle minoranze linguistiche. Il caso Friuli”, ha conseguito il dottorato in Storia del federalismo e dell'unità europea presso l'Università di Pavia. Il principale argomento dei suoi studi è la tutela delle minoranze in Europa. Su questi temi ha scritto e pubblicato diversi articoli e saggi di carattere storico, politologico e giuridico in italiano, friulano e inglese. Dopo Lingue minoritarie e unità e ur ope a . La “Car ta d i Strasburgo” del 1981 ha firmato altre due monografie: Viaç in Europe. Ocitanie (2006) e Minoranze linguistiche. Radici e prospettive europee della L. 482/1999 (2007).

NOVITÂTS Dai 16 di Jugn dal 2008, al Sportel linguistic de Comunitât Montane, a è rivade la gnove sporteliste pe lenghe furlane, Michela Faleschini, che a cjape su la impuartante ereditât, lassade di Zaira Bulfon, cun chê di continuâ inte miôr des manieris il lavôr che jê e veve tacât pe promozion e pe valorizazion de Marilenghe. A Zaira un sintût grazie e i nestris augurons par un avignî plen di sodisfazions.

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Zwischen den Veranstaltungen

der Sommersaison von Palazzo

Veneziano, wollen wir das

Konzert der Stadtkapelle

Feldkirchen besonders

hervorheben, denn diese

Blasorchester ist eine der

wichitgsten und

erfolgsreichsten nicht nur in

Österreich sondern in ganz

Europa, wo sie den ersten Preis

bei wichtigen

Musikwettbwerbe erhalten hat,

wie zum Beispiel der “Welt

Music Concours” in Kerkrade

(Holland), der “Certamen

International de Bandas de

Musica” in Valencia (Spanien)

PALAZZO VENEZIANO PALAZZO VENEZIANO PALAZZO VENEZIANO

In Quartett– und

quintettbsetzungen, die zur

Umrahmung von verschiedenen

Feierlichkeiten und Festen

gerne engagiert werden.

Original und interessant ist die

Glantaler Tracht mit schwarzer

Kniebundhose mit roten

Quasten, rote West emit 12

gelben Knöpfen, grüne Joppe

mit Kettenknopfverschluss,

grüner Hut mit weisser

Adlerflaumfeder, blaue

Trachtenstrümpfe und schwarze

Trachtenschuhe mit Schnalle.

und zahlreichen andere grosse

Erfolge verdient hat. In

Kärnten hat die Stadtkapelle

Feldkirchen jährlich zahlreiche

Fixe Termine und seit ihrer

Gründung, 1923 durch den

Komponisten Rudolf

Kummerer, ist sie langsam zu

einer wahren Orchester

geworden die heute vom

Musiker Arthur Lanzer geleitet

ist. Unter seiner Leitung haben

sich aus dem grossen Orchester

der Stadtkapelle Feldkirchen

das “Johann Strass-Ensemble”

und das “Weissbacher

Ensemble” gebildet, und dazu

verschiedene Bläserensembles

KONZERT DER STADTKAPELLE FELDKIRCHEN SAMSTAG 26. JULI 2008

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Aureli Argemì

Aureli Argemí i Roca al è nassût a Sabadell in Catalogne tal 1936. Ativist catalanist, al à colaborât in diviersis iniziativis di resistence antifranchiste e tal 1974 al à metût adun il CIEMEN (Centre Internacional Escarré par a les Minories étniques i Nacionales) dulà che cumò al è president.

In cualitât di Promotôr de Declarazion universâl dai dirits linguistics al è vignût ancje in Friûl par cjatâsi cu lis rapresentancis sociâls e culturâls, e cui singui citadins, par promovi l’otave Conference des Nazions cence Stât de Europe, la CONSEU, che si davuelzarà tal mês di Novenbar ca ven a Barcelone. L’incuintri di Argemì cu la comunitât furlane si è tignût joibe ai 3 di lui passât inte sede

dal Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean” li di Cjase Turoldo a Coder di Sedean, dolà che il stes Argemì al à imbastît une riflession su la identitât linguistiche e culturâl da lis popolazions europeanis e sul dirit che chestis e an di viodi ricognossude e prudelade la lôr lidrîs etniche, “Il contest european al ufrìs aes popolazions autoctonis la oportunitât di infuartî la proprie identitât, lenghe e culture, par chest si à di promovi une azion comun par puartâ indevant i principis di democrazie, ricognossiment des diviersitâts e rispiet dai dirits dai popui, scomençant di chei linguistics e culturâi”, chestis a son stadis lis peraulis di Argemì al setemanâl “Il Friuli” daspò l’incuintri.

La CONSEU di Novembar e vûl meti adun un forum di nivel european jenfri lis organizazions culturâls e sociâls da lis “Nazions cence Stât” cun chê di promovi azions par sburtâ lis istituzions europeanis a ciapâ misuris di plui fuarte garanzie tai

confronts dal dirit di un popul di viodi ricognossude e rispietade la sô identitât linguistiche e culturâl. “Si à di cjapâ cussience che la Europe si costruìs su la diviersitât. No si fasarà mai une Europe sul concet di unificazion, ma sul rispiet di chê grande ricjece che e je la diviersitât linguistiche” al à zontât Argemì, che al à ancje mandât un messaç al gnûf president de Regjon Tondo e al assessôr Molinaro invidantju, intal at di riviodi la leç sul furlan, a pensâ ben al valôr e al significât che par un popul e à la sô lenghe, "la gnove leç di tutele e je masse debule. Si à di domandâ dut ce che al è just par une tutele serie. Il dirit ae lenghe e a pandile in ogni mût al è un dirit de persone: il furlan al à il dirit di jessi fevelât in plen, il stes dirit che al è pal talian, ni plui ni mancul" cun chestis peraulis il Catalan Argemì al veve za pandût timp indaûr il so pensîr su la cuestion.

AURELI ARGEMI’

IN FRIÛL PAR PROMOVI LA CONSEU

Logo de CONSEU

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nanaša predvsem na ukvarjanje

s pisanjem, točen naslov (tudi elektronski) in telefonsko številko.

• Prispela besedila bosta prebrala strokovna sodelavca, Jože Štucin in Nevenka Janež, ki bosta tudi vodila pogovor o poslanih besedilih in literarnem ustvarjanju nasploh.

• Prispevkov ne vračamo, zato naj avtorji obdržijo zase kopije. Organizator kri je stroške strokovnega dela srečanja in prehrane.

• Prispevke je potrebno poslati do 12. septembra 2008 na naslov:

JSKD OI Tolmin – literarni natečaj 2008,

Trg M.Tita 8, 5220 Tolmin - zaželeno na disketi ali CD ali po e-pošti na [email protected].

Prosim, da k pisanju povabite tudi druge člane vašega društva oziroma prijatelje in znance, ki ustvarjajo na literarnem področju. Uspešno pisanje in ne pozabite p ravočasno odda t i vaš ih prispevkov.

Lep pozdrav!

(Tolmin)

Dodatne informacije:

05 380 11 70 ali 031 267 261

Javni sklad RS za kulturne dejavnosti

območna izpostava Tolmin vodja izpostave Silva Seljak

Območna izpostava Javnega sklada RS za kulturne dejavnosti Tolmin razpisuje Srečanje literatov Zgornjega Posočja. Srečanje bo potekalo konec septembra ali začetek oktobra, l i terarne prispevke pa pričakujemo do 12. septembra 2008.

Sodelujejo lahko avtorji, stari nad 15 let, ki pišejo poezijo, prozo, dramska besedila ali eseje.

• Avtorji lahko sodelujejo s svojimi besedili, ki še niso bila objavljena.

• Obseg poslanega gradiva naj ne presega 5 pesmi ali 3 tipkanih strani proze ali dramskega besedila. Prispevki naj bodo natipkani.

• Vsak prispevek mora biti označen z avtorjevim imenom, priložiti pa je treba še kratko predstavitev avtorja, ki naj se

Javni sklad Republike Slovenije za kulturne dejavnosti Območna izpostava TOLMIN

Trg M.Tita 8, 5220 Tolmin, tel.:+ 386 5 380 11 70 e-pošta: [email protected]

Javni sklad RS za kulturne dejavnosti Območna izpostava Tolmin

Razpisuje Literarni natečaj za Srečanje literatov Zgornjega Posočja

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Anche quest’anno, dal 23 luglio al 17 agosto, riapre i battenti, a Gemona, il LAB (Laboratorio internazionale di comunicazione) che si fonda sulla collaborazione scientifica tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’università degli Studi di Udine. L’evento, che fin dal 1980 ha sede in Friuli e dal 1989 si tiene stabilmente Gemona, coinvolge numerosi giovani, provenienti da tutto il mondo, che per 4 settimane travolgono la tranquilla cittadina friulana con un’ondata di pura internazionalità. Artisti famosi, volti dai lineamenti orientali, abiti curiosi, storie sconosciute di paesi lontani, accenti bizzarri di chi con impegno prova, e ci riesce, a parlare la nostra lingua, allegria, tanta allegria nelle serate dell’estate gemonese, questo, e molto altro, porta con se il Gamajun, mitologico uccello inviato dagli Dei Slavi per annunciare il

futuro benevolo a coloro che acconsentano ad ascoltarlo e che, non a caso, è stato scelto come simbolo del LAB. “Il Laboratorio è un corso superiore di lingua e cultura italiana ed è uno spazio di invenzioni creative. Il LAB realizza in una regione di frontiera strategie di pace e intese tra popoli e culture” questa è la definizione che ne danno gli organizzatori e che in poche parole riassume i due grandi concetti che animano lo spirito del corso e di chi ne prende parte: l’insegnamento della lingua e della cultura italiane e la costruzione di dinamiche di cooperazione tra i popoli e di rispetto e valorizzazione delle diversità nazionali e individuali. E quale location migliore poteva trovare un’iniziativa di questo taglio se non il Friuli-Venezia Giulia che, come dicono gli stessi organizzatori, è “una terra

di frontiera, quadrivio di c u l t u r e , s c h i u s o a l l a compos iz ione de l l ’un i tà culturale, morale e politica dell’Europa”? Il corso prevede un programma molto intenso, durante queste quattro settimane, infatti, i partecipanti seguiranno lezioni accademiche in lingua italiana condotte da docenti delle più prestigiose università del Paese, saranno coinvolti nelle attività del le bot teghe creat ive (archeologia, bottegha-fabbrica a r t i g i a n a l e , f o t o g r a f i a , giornalismo, musica, teatro, video, radio), analizzeranno i

L’Uccello Gamajùn sa tutto dell’origine della Terra e del Cielo, degli Dei e degli Eroi, degli uomini e dei mostri, degli animali e degli uccelli. Secondo la credenza popolare il grido dell’Uccello Gamajun presagisce la felicità.

LAB 2008LAB 2008 FRIULI: CROCEVIA DI POPOLI E CULTURE, REGIONE DI FRONTIERA, FRIULI: CROCEVIA DI POPOLI E CULTURE, REGIONE DI FRONTIERA,

PONTE TRA EST E OVEST, SEDE DA 28 ANNI DI UNO DEI PIU’ PRESTIGIOSI PONTE TRA EST E OVEST, SEDE DA 28 ANNI DI UNO DEI PIU’ PRESTIGIOSI CORSI ESTIVI DI LINGUA E CULTURA ITALIANACORSI ESTIVI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA

A l c u n i d e i ragazz i de l L a b o r a t o r i o internazionale di comunicazione all’opera con la bottega creativa di archeologia d u r a n t e l’edizione del 2005.

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più significativi film italiani prodotti negli ultimi anni, seguiranno seminari tenuti da esponenti di spicco della cultura italiana e straniera, e visiteranno la nostra regione. Tutte queste attività vengono proposte ogni anno sotto un comune denominatore, un argomento chiave, che costituisce il perno attorno a cui ruota l’intero corso, quest’anno è stato scelto un tema di grande attualità: l’ambiente, e “Circostanze Incendiarie - sviluppi ambivalenti VS futuri da fondare, ambiente, società, politica, cultura” sarà il leitmotiv dell’intera iniziativa.

Una bella foto di gruppo per i ragazzi del LAB 2007

Da non dimenticare, infine, il Gamajun International Aword-Premio Bruno DeMarchi, “un premio che intende confermare, nell’universo della comunicazione, la funzione culturale e il ruolo geopoliticamente mediativo della Regione Friuli-Venezia Giulia”, che viene assegnato annualmente, nell’ambito del Laboratorio, ad un personaggio eminente delle arti e della cultura europee che si sia distinto per il suo ruolo sociale. Il Gamajun International Aword-Premio Bruno DeMarchi 2008 verrà assegnato, al Premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, durante la cerimonia ufficiale che si terra domenica 9 agosto alle ore 21:00 presso il Teatro Sociale di Gemona del Friuli.

Renzo Arbore a Gemona nel 1996 per il G a m a j u n I n t e r n a t i o n a l Aword-Premio B r u n o DeMarchi.

Sergio Zavoli, vincitore del Gamajun 2007. Zavoli torna anche quest’anno a Gemona per incontrare nuovamente gli studenti del Lab e per dirigere un edizione straordinaria di un quotidiano internazionale che verrà redatto dai corsisti stessi.

Per informazioni:

Ufficio Stampa

Laboratorio internazionale della comunicazione

Gaia Masiero

e-mail: [email protected]

tel 0432 970 989 - 0432 970 575

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A son 34 i corsiscj, dirigjents e insegnants di scuelis mediis e superiôrs, gjornaliscj, libars professioniscj, ricercjadôrs e students universitaris, dipendents publics e di Rfi (Rêt feroviarie taliane), che a àn ricevût l’atestât di partecipazion ae cuinte edizion dai cors di lenghe furlane de Universitât dal Friûl. Fra di lôr ancje un ricercjadôr universitari cravuat dal ateneu di Zagabrie e une studentesse rumene de Universitât di Iasi rivade al ateneu udinês cul program Erasmus. In dut, i iscrits e partecipants a lis lezions a jerin 83. I atestâts di partecipazion ai cors ju àn consegnâts il retôr Cristiana Compagno, la diretore dal Centri interdipartimentâl di ricercje su la culture e la lenghe dal Friûl (Cirf) Piera Rizzolatti, dal diretôr aministratîf Daniele Livon, cu la presince dal Presidente de Provincie di Udin Pietro Fontanini e dal diretôr de Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF) Massimo Duca.

Tal esam finâl la votazion plui alte le an vude Claudia Amatulli, dipendent dal Ateneu Furlan, e Elisabetta Pozzetto, gjornaliste de Regjon Friûl

Iniziative inmaneade dal Cirf cui fonts de leç 482/99 CORS DI FURLAN, CONSEGNÂTS 34 ATESTÂTS

Fra i partecipants un ricercjadôr cravuat e une studentesse rumene

Luca Fumagalli, Stefano Gasti, Lucia Ge, Daniele Iacobuzio, Maria Oliva Jacuzzi, Vinko Kovačić, Concetta La Rosa Cassaniti, Gianni Lauzana, Eva Lazzarini, Micaela Liberati, Andrea Marmai, Gessica Mattalone, Angela Miconi, Marilena Migliorati, Magda Minotti, Francesca Pelessoni, Daniela Luminita Popa, Diana Elmir Restrepo De Obaldìa, Franco Trovant e Stéphanie Zuccotto.

«La lenghe furlane – e à dite la Compagno – al è un imprest par cressi e par dâ un sens di identitât in chetse epuche di competizion globâl». Rizzolatti

putropis categoriis professionâls viers la nestre iniziative».

I cors a son a gratis, a durin 30 oris e a son destinâts soredut ai dipendents des aministrazions publichis, ma a son dut câs vierts a ducj i interessâts, tant che scoltadôrs. I docents a jerin Franco Finco, Mario Martinis, William Cisilino. I cors a son stâts coordenâts di Alessandra Montico dal Cirf. La iniziative e je stade inmaneade dal Cirf in co laboraz ion cu l Uf ic i formazion dal ateneu cui fonts de Leç nazionâl 482/99 su la t u t e l e d e s m i n o r a n c i s lenghistichis.

(Ufici Stampe Universitât di Udin)

Vignesie Julie. Chei altris corsiscj che a an vût l’atestât a son: Francesca Baracetti, Tullio Barazzutti, Sophie Boria, Laura Brovedani, Federica Bulliano, Michela Coffieri, Valentino Pio Comuzzo, Roberta Corazza, Silvia Del Magno, Nelly Drusin, Patrizia Fiorini, Mauro Flati,

e à marcât che «ancje chest an si conferme l’assum dal ateneu a pro dal furlan. La ufierte, articolade in plui nivei, si è distinte pe cualitât dai cors proponûts aes aministrazion publichis e ai esternis. In particolâr, o vin notât cun sodisfazion la atenzion di

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predstavljena knjiga “Tre vallate Tre culture” (Tri doline Tri kulture). Knjiga predstavlja dolino Rezije, dolino Sarmento (v Bazilikati) in dolino Amendolee (v Kalabriji). V dolino Sarmento živi albanska manjšina, v dolini Amendolee živi grška manjšina. Avtor slik je Santino Amedeo, besedila so od več avtorjev

• isti dan bo tudi odprta fotografska razstava o treh dolinah

• v soboto 27 septembra – na svetovnem dnevu turizma - bo simpoziji o manjšinskih jezikih in turizem.

25° Anniversario del

Circolo Culturale Resiano “Rozajanski Dum”

Quest’anno ricorre il 25° anniversario di fondazione del Circolo Culturale Resiano “Rozajanski Dum”, sorto nel 1983 con l’intento di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale locale, in particolare l’aspetto linguistico. Varie sono state le attività poste in essere in questi anni, le più significative, al riguardo, sono state: - corsi di ortografia e grammatica resiane (dal 1999 al 2005), - corsi di resiano nelle scuole locali (dal 1985 al 2007), - pubblicazioni bilingui varie (libri, calendario resiano, semestrale Naš Glas)

Za spomanot 25 lit dëla od čirkola so parvïdanane trï rëči: • w petek 26 dnuw satembarja -

te din od jazïkow - ćë bet pražantän lïbrin “Tre vallate Tre culture” (Trï dulïne Trï kultüre) ziz litrati od Santina Amedea anu pisanji od već judi. Lïbri pražantawa dulïno Rezije, Sarmenta (tu-w Basilikati) anu Amendolee (tu-w Kalabriji). Tu-w dulïni Sarmenta živïjo jüdi ka rumunïjo po albanski. Tu-w dulïni Amendolee živïjo jüdi ka rumunïjo po grëkarski.

• Iti din ćë bet oǵano pa kazanjë litratuw.

• w saböto 27 dnuw satembarja – te din ka po wsimo svëtu se spomanüwa turizmo – ćë bet den konvenjo za morët rumunet od jazïkuw anu turizma. To ćë se pravit da kaku rumuninja od minoranč mörajo pertegnut turizmo.

Isa manifeštacjun na jë nared wkop ziz našo Reǵuno, ziz Comunità Montano ta-na Pultabiji, ziz našin kumünon ano Parkon, ziz Inštituton za to slavinsko kultüro, ziz Zvezo od tih slavinskih čirkoluw. 25 letnica kulturnega društva Rozajanski Dum Letos poteka 25 letnica kulturnega društva “Rozajanski Dum” ki je bil ustanovljen v Reziji leta 1983 z namenon da bi ohranili domačo kulturo in domači jezik. Program: v petek 26 septembra – na evropskem dnevu jezikov – bo

Litus to so 25 lit ka jë se ǵal gorë te rozajanski čirkolo “Rozajanski Dum” anu an se ǵal gorë za branit našo kultüro ano nejveć našë rumuninjë. Karjë riči jë bilu narëd dardu injän: korsavi za se nawüčit pïsat, lajät anu pa za poznät gramatiko (od lëta 1999 dardu 2005), korsavi tu-w škuli za naše otroke (od lëta 1985 dardu 2007), publikacjuni pa po rozajanskin (lïbrini, kolindrinavi, ǵornal Näš Glas). Čirkolo jë pomagal pa tu-w proǵëto “Spoznati Rezijo” od Zveze slovenskih kulturni društev. Ziz isin proǵëton Zveza na jë ričavala jüdi z Slovenije za jin zdëlet poznet Rezijo. Wsakë lëtu jë bilu rüdi već nu već judi lëta: lëta 1991 jë bilu 8 korjer, lëta 2007 100. Jüdi z Slovenije parhajajo gorë w Rezijo nejveć za čot da kaku se rumunï, za čot cïtiro anu vïdët da kaku se pleše. To so wžë ne par lit ka isi proǵët ga nasë na ta-prid Parko. Ziz isin proǵëton to jë se vïdalu da kaku isö to pomaga judin ka ričavawajo ise jüdi: ni se učïjo već po rozajanskin anu pa po slavinskin. To pomaga pa ekonomïji. Tej tu-w Reziji pa to gorë w Timau anu to gorë w Sauris parhajajo ti niški za pušlüšet, da kaku ni rumunïjo, teköj tu-w Kalabriji parhajajo jüdi z Greče za čot da kaku rumunïjo itï od te grëkarske minoranče. Pa tu-w Pjemonte, jüdi ka rumunïjo po očitanski ni narejajo već rači za zdëlat poznät njeh kultüro.

25 LIT DËLA ČIRKOLA “ROZAJANSKI DUM” 25 LIT DËLA ČIRKOLA “ROZAJANSKI DUM” 25 LIT DËLA ČIRKOLA “ROZAJANSKI DUM”

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Oltre a queste e ad altre attività ha anche collaborato al progetto “Spoznati Rezijo” promosso, a partire dal 1991, dalla Zveza slovenskih kulturnih društev/Unione dei Circoli Culturali Sloveni con il quale sono state fatte conoscere le particolarità culturali locali ai visitatori di lingua slovena. Il numero dei visitatori negli anni è cresciuto costantemente (nel 1991: 8 gruppi, nel 2007: 100). L’elemento principale di attrazione per questi visitatori è rappresentato dalla cultura locale in particolare il dialetto e la musica. Attualmente a gestire il progetto è il Parco delle Prealpi Giulie ed il circolo collabora nei momenti di necessità. Si è notato che questo tipo di turismo stimola negli operatori locali una continua conoscenza della parlata locale e, al tempo stesso, promuove l’esercitazione nella lingua standard di riferimento (sloveno lettarario). Non meno importante per la realtà locale è anche il risvolto economico che ne deriva. Esperienze analoghe a quella in corso a Resia troviamo anche a Timau e a Sauris, nella nostra regione, e presso la comunità grecanica, in Calabria. Attività legate al turismo linguistico sono inoltre in corso anche presso la comunità occitana (Piemonte). Per questa importante tappa del nostro circolo sono previsti due appuntamenti: venerdì 26 settembre – in occasione della Giornata Europea delle Lingue - la presentazione del libro fotografico “Tre vallate Tre culture” con immagini di

Tre culture” con immagini di Santino Amedeo e con testi di vari autori, che presenterà la Val Resia, la Val Sarmento (Basilicata) abitata dalla comunità arberesh e la Vallata dell’Amendolea (Calabria) a b i t a t a d a l l a c omu n i t à grecanica. Per l’occasione verrà anche allestita una mostra fotografica. La serata sarà allietata da momenti musicali con la partecipazione di rappresentanze di musicisti e danzerini delle tre comunità. sabato 27 settembre – in occasione della Giornata m o n d i a l e d e l T u r i s m o l’organizzazione di un convegno, primo nel suo genere nella nostra regione, dal titolo “LINGUE e TURISMO - Le varianti dialettali arcaiche delle minoranze linguistiche come elementi di richiamo turistico” con il quale si intende promuovere un momento di incontro e di scambio delle esperienze in corso nonché una valutazione delle opportunità ma anche dei problemi e la loro eventuale soluzione. Questi appuntamenti sono sostenuti dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia, dalla Comunità Montana del Gemonese Canal del Ferro e Val Canale, dal Comune di Resia, dall’Ente Parco delle Prealpi Giulie, dall’Istituto per la Cultura Slovena, dalla Zveza slovenskih kulturnih drustev/Unione dei circoli culturali sloveni.

CURIOSITA’:

LA VALLE DEI FIORI IN ONDA SU RAI 1

RESIA/REZIJA. E’ andato in onda domenica 10 agosto 2008 il servizio televisivo di RAI 1 dedicato alla Val Resia. Il pezzo ha trovato spazio nella trasmissione di RAI 1 “Sabato e domenica” che vede tra i suoi presentatori il famoso cuoco Gianfranco Vissani (nella foto).

Il servizio, della durata di circa 10 minuti, ha voluto offrire uno spaccato della realtà resiana con il coinvolgimento di associazioni locali, il coro ed il gruppo folkloristico, il direttore del Parco naturale delle Prealpi Giulie, diversi artigiani della Valle e molta gente comune che ha partecipato con entusiasmo alle riprese svoltesi tra Prato di Resia e Coritis domenica 3 agosto. Un spot riuscito e colorato che ha portato la Val Resia nelle case di milioni di telespettatori, una buona occasione per promuovere il turismo e tutte le particolarità culturali locali.

INFO: Circolo Culturale Resiano “Rozajanski Dum”

Via San Giorgio,1 – 33010 Prato di RESIA - Tel/Fax 0433/53428

E-mail: [email protected]

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affettuosi e aggressivi, eleganti e

bellicosi, sempre e comunque

indomabili a cui la stessa band

s’ispira.

Sono 4, sono giovani (età media

del gruppo 23 anni), vengono

tutti da Tolmezzo o dai comuni

circostanti, sono intraprendenti,

creativi, svegli, insomma dei

gatti, ma soprattutto sono un

esempio di come la loro lingua

d’origine, il friulano, possa

essere utilizzata in chiave

moderna per parlare ai giovani e

coinvolgerli in tematiche, anche

Con il brano “Oz Dream” i

Carnicats, gruppo Hip Hop

friulano, più precisamente

carnico, hanno superato le

selezioni per il Liet Festival

che si svolgerà ad ottobre nella

L a p p o n i a s v e d e s e ,

aggiudicandosi cos ì la

partecipazione al la più

importante manifestazione

musicale europea in lingua

minoritaria.

A noi dello sportello linguistico

è sembrato quantomeno

d o v e r o s o f a r e u n

approfondimento su questi

“quattro gatti del bronx

carn ico” , come amano

definirsi, che porteranno in

Europa un pezzo di Friuli e di

quel friulano rivisitato e

corretto in versione Hip Hop

che ha dato loro grande

notorietà in regione e non solo.

Il nome della band, Carnicats,

nasce dal mix italo/inglese,

“Carni”, ovviamente da Carnia,

e “Cats”, dall’inglese gatti, gli

affascinanti felini allo stesso

tempo docili e selvaggi,

impegnative, a cui altrimenti

non si sarebbero mai avvicinati.

Il gruppo è nato nel 1999 e,

dopo vari cambi di formazione,

ha assunto l’assetto attuale

formato da Doro Gjat (Luca

Dorotea), G.I.Joe (Gianluca

Fantinel), Dee-J Deo (Marco Da

Rin Bianco) e Dek ill Ceesa

(Andrea De Candido). E’

proprio l’entrata in campo di

quest’ultimo a risollevare le sorti

della band dopo che questa

aveva visto andare in fumo tutto

il lavoro dedicato alla creazione

MUSICA: I “GATTI DA NORDMUSICA: I “GATTI DA NORD--EST” SBARCANO IN LAPPONIA.EST” SBARCANO IN LAPPONIA.

SARANNO I CARNICATS A RAPPRESENTARE IL FRIULI AL LIET SARANNO I CARNICATS A RAPPRESENTARE IL FRIULI AL LIET FESTIVAL DI FESTIVAL DI LULEÅ (NORBOTTEN LULEÅ (NORBOTTEN -- SVEZIA) SVEZIA)

Sopra i Carnicats in posa: da sinistra Doro Gjat, Dee-J Deo, Dek ill Ceesa e G.I.Joe

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del primo disco a causa di un

inconveniente tecnico. Con la

vincita del “Premi Frûl”, nel

2005, infatti, Dek ill Ceesa dona

ai Carnicats la possibilità di farsi

conoscere e di suonare in tutta la

regione, possibilità che i quattro

hanno sfruttano con grande

abilità collezionando oltre mille

live in meno di un anno e

presentando in regione e non

solo il disco in lingua friulana

“Rap par

Cjargnel”.

La lingua

f r i u l a n a ,

come spiega

Dek ill Ceesa

in un’intervi-

s t a a

C o n n e s s o -

magazine.it,

s t a a i

C a r n i c a t s

come lo slang sta ai rapper di

Los Angeles, è la loro lingua, il

loro segno distintivo e,

soprattutto nel caso del Liet

Festival di Luleå, è la loro

bandiera, anche se, come precisa

Doro Gjat, si sono resi

benissimo conto che portare uno

spettacolo interamente in

friulano anche solo fuori dalla

provincia di Udine presenta

notevoli difficoltà dal momento

che nell’Hip Hop la parola è

importantissima. In ogni caso,

n o n o s t a n t e q u e s t ’ u l t i ma

affermazione, senza dubbio

realistica, i Carnicats rimangono

grati alla loro lingua madre e

dichiarano di non volerla certo

escludere dai loro prossimi

dischi.

Ora a noi non resta che fare il

tifo per loro al Liet Festival in

Svezia ed

a t t e n d e r e

ottobre per

goderci la

p e r f o r -

m a n c e

transfronta-

liera dei 4

“Gatti da

Nord-est”,

con l’augu-

rio che la

Marilenghe continui a portar

loro fortuna come ha fatto

fin’ora.

LE ARLeF E PONTE SUL FURLAN IN RADIO CUL

PROGJET FURLANICATION

Furlanication al è il non de gnove campagne di promozion de lenghe furlane inmaneade de ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane) e indreçade sore il dut ai zovins. Il progjet a si propon di cjapâ l’atenzion dai zovins su l’ûs dal furlan come lenghe atuâl e a la mode e par fâ chest le ARLeF e a decidût di doprâ dôs imprescj che, par definizion, a fasin part dal mont zovanîl: la radio come strument di comunicazion e l’inglês come vetôr. Za il non de iniziative la dîs lungje su lis intenzions de ARLeF che no a câs e à sielzût un par non miscliçot tra furlan e inglês, juste apont Furlanication, che con di plui al ricuarde tant il titul di une famose cjante dai Red Hot Chilli Peppers e cuâl zovin no cognossial i Red Hot Chilli Peppers?. L’idee a è chê di pandi l’ûs dal furlan ta gnovis gjenerazions, vie radio passant direts pa l’inglês, chest, seont le ARLeF, al darà une man a fa sì che cheste lenghe a no resti une “robe par tecnics e vecjos” come che al à dit Giuseppe Mariuz, dal comitât tecnic sientific de ARLeF, in ocasion de presentazion dal progjet che si è tignude ai 23 di Jugn inte sale Kugy dal palaç de Regjon a Udin. Lis primis pontadis di Furlanication a saran trasmetudis su lis frecuencis dal grop radiofonic VivaRadio a partî di metât lui e a vignaran presentadis dal dj londinês Winston Douglas. Dutis li spontadis a saran, cun di plui, disponibilis sui sîts www.arlef.it e www.vivaradio.it.

Foto del gruppo

LE PROSSIME ESIBIZIONI

Info: www.carnicats.com

09/08/08 FLAIBANO (UD)

13/08/08 VARMO (UD)

06/09/08 SIMERI (CZ)

04/10/08 MUGGIA (TS)

18/10/08 LULEÅ (SVEZIA)

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CASA PER L’EUROPA

PROGRAMMI NEL CAMPO DELLA COOPERAZIONE

SCADENZA: 29 AGOSTO 2008

Le Nazioni Unite, in collaborazione e con il finanziamento del Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS), ha iniziato la raccolta delle candidature per i seguenti programmi rivolti a giovani laureati interessati a svolgere una esperienza di un anno in paesi in via di sviluppo nel campo della cooperazione internazionale: Fellowship Programme 2008-2009 - 40 posti disponibili - età massima 28 anni (nati dopo il 1 gennaio 1980) UNV Internship Programme 2008-2009 - 30 posti disponibili - età massima 26 anni (nati dopo il 1 gennaio 1982) INFO: http://www.undesa.it

CONCORSO "PENSO QUINDI SCRIVO-2008"

SCADENZA: 15 MARZO 2009

Koro Studio, in collaborazione col periodico “Barimia” e "Radio Made in Italy – 102.3", indice il Concorso Giornalistico "Penso, quindi scrivo 2008”. Il concorso, rivolto a giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni residenti in tutto il territorio nazionale, è focalizzato sul precariato; ai partecipanti è richiesto di redigere un

• Innovare le regioni: promuovere la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione

• Sv i luppo sosten ib i le : r isposte regional i ai cambiamenti climatici

• Cooperazione e creazione di reti: scambio di migliori pratiche in materia di sviluppo regionale

• Uno sguardo al domani: una politica europea di coesione per il futuro.

Tra le organ izzaz ion i rappresentate al Caffè degli inves t i to r i , spaz io d i esposizione e d’incontro che sarà allestito presso la sede del Comitato delle regioni, figurano la Banca europea per gli investimenti, Business Europe (Organizzazione europea dei datori di lavoro), Siemens, General Electric, Philips, Veolia e European Citizen Action Service (ECAS).

Oltre agli eventi previsti a Bruxelles, per tutto il mese di ottobre, nell’ambito del programma L’Europa nella mia regione, 32 paesi o r g a n i z z e r a n n o 2 3 5 manifestazioni locali legate agli OPEN DAYS.

Punto di contatto per i partecipanti e per le richieste generali: Fiona Andria

[email protected] Per i giornalisti: Ana Aguilar p r e s s @ o p e n - d a y s . e u Per maggiori informazioni si prega di contattare:

Dennis Abbott

+32 (0)2 282 20 99 +32 (0)2 282 20 85

precario. Premi: targhe, premio in denaro e una borsa di studio a copertura totale del corso di Giornalismo indetto dalla scuola Koro Studio (o di un altro corso a scelta), con la possibilità di frequentare le lezioni in aula o a distanza. Scadenza: 15 marzo 2009. INFO: http://www.korostudio.it/

APERTE LE ISCRIZIONI AGLI OPEN DAYS

Sono aperte da qualche giorno le iscrizioni on-line all’iniziativa OPEN DAYS 2008 - Settimana europea delle regioni e delle città. La partecipazione è gratuita, ed è possibile scegliere tra 143 seminari specializzati, per un totale di 15.000 posti disponibili tra il 6 e il 9 o t t o b r e . L’iscrizione è semplicissima: il sito web ufficiale, http://www.opendays.europa.eu, contiene tutte le informazioni su seminari, workshop, oratori, date e sedi, nonché una guida che spiega passo per passo la procedura di iscrizione. Ben 216 regioni e città di 32 paesi diversi hanno aderito a questa sesta edizione dell’iniziativa OPEN DAYS, organizzata dal Comitato delle regioni (CdR) e dalla direzione generale Politica regionale della Commissione europea, con l’appoggio della presidenza francese dell’UE e del Parlamento europeo. I seminari e i dibattiti degli OPEN DAYS si incentreranno

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Planika pripravila seminar

slovenskega jezika Pred nekaj dnevi se je v Kopru zaključilo letovanje otrok, ki med šolskim letom obiskujejo dejavnosti S.k.s. Planike v Kanalski dolini. Tudi letos je skupina dvanajstih otrok bivala teden dni v dijaškem domu v Kopru.

V času bivanja na morju so otroci ob spremstvu in mentorstvu dveh učiteljic bili razdeljeni po znanju jezika na dve skupini. S pomočjo obstoječe slovenske literature je prva skupina spoznavalo slovenski jezik in slovnico, druga pa se poglabljala in utrjevala znanje jezika, ki ga je pridobila med šolskim letom. Pri S.k.s. Planika so tudi sestavili v ta namen pripomoček v obliki učne brošure. Seminar je bil tudi priložnost za kopanje na bližnji plaži in spoznavanje samega mesta. Vsako leto otroci, ki se v Koper vračajo opravijo krajši izlet, da bi pogledali kaj se je v mestu v letu dni spremenilo. Vredno omembe je tudi, da sta S.k.s. Planika in Slori omogočila študentu udeležbo na seminarju slovenskega jezika in s pomočjo Centra za slovenščino dvema deklicama prisotnost na poletni šoli v Ljubljani.

Redakcija

VIR: www.planika.it

Da Sabato 9 a Domenica 24 Agosto 2008 orario 10.30-12.30 e dalle 15.00 alle 18.00

“Dalla veduta alla visione - Von der Vedute zur Vision” Mostra di Incisioni di Laura Stor

Organizzato da: Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale - tel. 0428.64970

Giovedì 21 Agosto 2008 ore 20.45 "L'invasione tedesca in Friuli"

Convegno e videoproiezione sui fatti della Grande Guerra di CLAUDIO ZANIER (Associazione Tiliaventum)

Organizzato da: Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale - tel. 0428.64970

Mercoledì 20 Agosto 2008 ore 20.45

Rassegna musicale Carniarmonie "Un viaggio attraverso il mondo"

Organizzato da: Carnia Armonie in collaborazione con la Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale - tel. 0428.64970

Giovedì 28 Agosto 2008 - 20.45

"A quelli come noi" La storia musicale di Gabriele Moschitz dagli esordi ad oggi.

Presentazione CD - La serata sarà presentata da Enzo Driussi. Organizzato da: Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e

Valcanale - tel. 0428.64970

Martedì 12 Agosto 2008 - 20.45 "Kugymusik"

con Cristina Santin e Veronica Vascotto Organizzato da: Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e

Valcanale - tel. 0428.64970

Appuntamenti a Malborghetto Palazzo Veneziano

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A dispetto del nome che la vede “posta in basso” (il toponimo Dogna deriva infatti dallo sloveno “dolina-doligna”), Dogna sale, d’estate, su un palcoscenico davvero speciale: quello della memoria. E lo fa mettendo in scena memorie di eventi piccoli o grandi, antichi o recenti per donare e riconsegnare al presente le tracce e i segni di una civiltà ormai scomparsa. Per non dimenticare, per dar voce alla piccola comunità ma soprattutto per affrontare il futuro con rinnovata consapevolezza. Sarà la manifestazione culturale “Sulle ali del tempo”, in programma a Dogna dal 4 all’11 agosto 2008, ad accendere le luci sullo speciale palcoscenico della memoria.

ECCO IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

LUNEDI’ 4 AGOSTO Piazza Fred Pittino, ore 21.00 Spettacolo teatrale in lingua friulana “DOGNE IN SCENE- FIESTE E DISEVORE” “Si accendono le luci sullo speciale palcoscenico della memoria. Sulle ali del tempo,

“ “ “SULLE ALI DEL TEMPOSULLE ALI DEL TEMPOSULLE ALI DEL TEMPO””” MANIFESTAZIONE CULTURALE A DOGNAMANIFESTAZIONE CULTURALE A DOGNAMANIFESTAZIONE CULTURALE A DOGNA

leggende e storie di questa magnifica terra. Per partecipare all’attività, Fito consiglia pantaloni lunghi, scarpe da ginnastica o scarponcini da trekking. La partecipazione all’attività è gratuita; l’attività è rivolta principalmente ai bambini dai 5 ai 10 anni. Il numero dei posti è limitato, pertanto la prenotazione è obbligatoria e va fatta al comune di Dogna (0428-93000) entro giovedì 7 agosto 2008. LUNEDI’ 11 AGOSTO Piazza Fred Pittino, ore 21.00 Presentazione del reportage di Antonietta Spizzo e Dario Masarotti “DORMIRE SOPRA UNA VALLE” “Una valle lunga, selvaggia e sconosciuta. Un nome magico che evoca antiche memorie. Il racconto straordinario e appassionato di Antonietta e Dario che, cavalcando i loro sogni, sono riusciti a conquistare il cuore della Valdogna”. In caso di maltempo, la presentazione sarà rinviata a martedì 12 agosto 2008.

Info: Comune di Dogna Stefania Cecon Tel. 0428-93000 Cell. 349-7229287

Dogna vola e racconta. Si rincorrono i giorni del lavoro e quelli del riposo, si intrecciano voci, musiche e canti, si rivive l’attesa dei giorni di festa...”. In caso di maltempo, lo spettacolo sarà rinviato a martedì 5 agosto 2008. MERCOLEDI’ 6 AGOSTO Piazzetta Ufficio informazioni, ore 21.00 Serata di narrazione dedicata all’antico sentiero “STRADE DA LI’ MAINIS-MOLGIS” “Le impetuose acque del rio Gelovitz raccontano la storia di Pietratagliata. L’austero e imponente Ponte di Muro custodisce gelosamente quella del piccolo borgo di Saletto. Un antico sentiero univa un tempo questi luoghi. Ora, “le strade da li’ Mainis” rivive e, sul filo della memoria, si anima e racconta”. In caso di maltempo, la serata di narrazione verrà rinviata a giovedì 7 agosto 2008.

SABATO 9 AGOSTO Piazza Fred Pittino, ore 15.30 Percorso itinerante di narrazione “ I L F I T O B U S D E L L E STORIE” Il simpatico bus accompagnerà gli amici di Fito alla scoperta della Valdogna: una volta giunti a Plan dei Spadovai, un magico sentiero nel bosco regalerà loro

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PRAZNIKI

(FESTE PAESANE) 3. avgusta 2008

Praznik na Koritu/Festa

paesana a Coritis

9. 10. avgusta 2008

Praznik brusačev na Solbici/

Festa dell’arrotino a Stolvizza

di Resia

(immagine di un vecchio arrotino

resiano tratta da www.natisone.it)

15. avgusta 2008

Šmarna Miša na Ravanci/

Šmarna Miša a Prato di Resia

16. 17. 18. 19. avgusta 2008

Praznik rezijanskega frika v

Osojani/Festa del frico

resiano a Oseacco di Resia

TA ROZAJANSKA KULTÜRSKA HÏŠA

ćë bet oģana od

pundijka 11 dnuw avošta dardu nadëje 24 dni avošta 2008

od na ne 10 pujütrë dardu opuldnë

anu

od na ne 3 populdnë dardu na ne 7 zvëčara

te din na Šmarno mišo

od na ne 10 pujütrë dardu na ne 8 zvëčara

Na vïdanjë ćë bet kazanjë

“Dulïna pod Ćanïnon – Rezija anu Rozajanavi”

**** CENTRO CULTURALE “ROZAJANSKA KULTÜRSKA HÏŠA”

Giorni e orari di apertura al pubblico

da lunedì 11 a domenica 24 agosto 2008

dalle 10.00 alle 12.00 e

dalle 15.00 alle 19.00

il giorno 15 agosto orario continuato

dalle 10.00 alle 20.00

Sarà allestita la mostra fotografica

“La Valle ai Piedi del Monte Canin – La Val Resia ed i suoi

abitanti”

Circolo Culturale Resiano “Rozajanski Dum” – Gruppo

Folkloristico “Val Resia”

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La Legge 482/99 tutela le minoranze linguistiche della nostra penisola. In molte altre regioni d’Italia sono presenti comunità linguistiche che formano il ricco e variegato patrimonio linguistico nazionale. Con questa rubrica, “Da sportello a sportello! La tutela delle lingue minoritarie nelle altre regioni italiane” è nostra intenzione entrare in contatto con queste realtà per avviare un proficuo scambio di idee e magari di collaborazione. In questo numero del notiziario dell’Ente abbiamo deciso di conoscere la realtà dei Croati presenti nei tre Comuni molisani di Acquaviva Collecroce, Montemitro e San Felice del Molise (CB).

LA MINORANZA LINGUISTICA CROATA

IN ITALIA

La minoranza linguistica croata presente in Italia è composta da circa 2600 persone. Essa si è costituita insediandosi nel Molise, più precisamente in provincia di Campobasso, nel territorio compreso tra i fiumi Biferno e Trigno, nei tre Comuni di San Felice del Molise, Montemitro e Acquaviva Collecroce. Queste piccole colonie risalgono con ogni probabilità ai secoli XV-XVI, quando numerosi abitanti di fede cattolica della costa dalmata,

Da sportello a sportello! La tutela delle lingue minoritarie nelle altre regioni italiane:

lo sportello linguistico della Comunità Montana “incontra”

la minoranza croata del Molise

per sfuggire all’invasione turca, si trasferirono al di qua dell’Adriatico fondando diverse comunità sparse lungo la costa e nell’entroterra fra le Marche e la Puglia. Essi sostarono in questa zona perché scoprirono condizioni molto simili a quelle della loro terra d’origine e particolarmente favorevoli: caratteristiche ambientali, disponibilità delle autorità civili e religiose locali, territori completamente disabitati a causa della peste e dei terremoti. Il fattore slavo fu quasi del tutto assimilato entro la fine del Settecento-inizio dell’Ottocento. Così l’unico residuo slavo insediato nella penisola italiana, se si esclude l’importante area slovena della nostra regione, è questa piccola colonia croata presente nei tre villaggi menzionati, i quali conservano, ancora oggi, la lingua, gli usi ed i costumi della stirpe d’origine.

IL DIALETTO CROATO MOLISANO

L’idioma parlato dalla minoranza è sostanzialmente l’antica lingua croata del tipo štòkavo-ìkavo, chiamata localmente manaš, in uso nella Dalmazia centrale fra i fiumi Cettina e Narenta, nel retroterra croato ed in Erzegovina. Si tratta della varietà che è alla base sia dello standard croato che di quello serbo: la definizione di

“croato” riflette quindi, in primo luogo, la consapevolezza della provenienza dalla costa dalmata e l’appartenenza alla religione cattolica romana della popolazione. All'epoca vi erano altri due importanti dialetti Croati, cioè il Kaikavo che tuttora si parla nella Croazia settentrionale, interna, ed il Ćakavo che si parlava in tutta la Dalmazia ed oggi si parla lungo il litorale orientale dell'Istria e lungo il litorale da Rijeka (Fiume) a Split (Spalato). Gli abitanti delle colonie croate del Molise sono sempre stati cattolici di rito latino, a differenza delle vicine colonie albanesi che erano abitate da cattolici di rito greco; la messa, quindi, è stata celebrata sempre in lingua latina sino al Concilio Ecumenico Vaticano II quando fu permessa la celebrazione delle funzioni religiose nelle lingue locali. Purtroppo, per mancanza di sacerdoti del posto e per la difficoltà di tradurre in un linguaggio semplice e concreto la complessa terminologia liturgica, si è passati direttamente alle celebrazioni religiose in italiano, anche se sopravvivono nella comunità minoritaria dei canti e delle tradizioni in croato. Una crescita della coscienza linguistica locale fu favorita, verso gli anni ’60-’70, dall’interesse per le comunità

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slavofone del Molise da parte di intellettuali croati esuli in Italia. Più recentemente sono stati allacciati contatti con la Croazia e con le minoranze croate all’estero, e presso le tre comunità del Molise sono stati ospitati profughi provenienti dalle regioni in guerra della ex Jugoslavia.

Cartello bilingue ad Acquaviva Collecroce (CB)

LO STATUS DELLA LINGUA CROATA

In base alle normative di legge, il croato è riconosciuto come lingua minoritaria dallo Stato I ta l iano, che ha anche sottoscritto accordi di reciprocità con la Croazia per la tutela delle minoranze sui rispettivi territori; inoltre, la valorizzazione della lingua e della cultura croata è prevista dalle normative di legge d e l l a R e g i o n e M o l i s e . Ricordiamo a questo proposito la L.R. 15/1997 “Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche nel Molise”, che prevede in particolare l’avvio di iniziative di ricerca e di promozione della specificità locale con esplicito riferimento all’attività didattica. Tali forme di riconoscimento non si sono ancora concretizzate in forme di effettiva tutela direttamente promosse dalle autorità centrali

e regionali. Al momento attuale il croato non viene utilizzato nella pubblica amministrazione; la lingua minoritaria trova un parziale impiego nella toponomastica locale. Percorsi di tutela della lingua minoritaria hanno interessato soprattutto l'istruzione. Da diversi anni, infatti, il croato molisano è entrato nella scuola elementare e media inferiore dei tre comuni. In passato si sono avute esperienze editoriali in croato molisano, che sono state interrotte per mancanza di fondi; attualmente una sezione riguardante la comunità croata del Molise è presente nella rivista "Kamastre" che presenta una più ampia sezione dedicata alla comunità arbèreshe del Molise; la rivista è però in italiano. Non risultano trasmissioni radiotelevisive in lingua croata.

I COMUNI CROATI DEL MOLISE

ACQUAVIVA COLLECROCE KRUČ (CB)

Acquaviva Collecroce, insieme a Montemitro e San Felice, è uno tra gli ultimi tre paesi del Molise dove ancora oggi si continua a parlare un' antichissima lingua di ceppo slavo. Il paese ha subito una forte emigrazione, sia verso paesi stranieri sia anche verso città italiane più grandi e con maggiori opportunità di lavoro. In seguito a emigrazioni temporanee o definitive il numero degli abitanti dei paesi molisani di ceppo slavo è variato e soprattutto diminuito drasticamente a partire dal XX sec.

Nell’immagine sopra una veduta panoramica di Acquaviva Collecroce

SAN FELICE DEL MOLISE FILIČ (CB)

San Felice del Molise, in croato Štifilić o Filič, è un comune di 813 abitanti della provincia di Campobasso. Esso sorge su di un colle isolato e domina le colline più basse, da dove si possono ammirare i panorami del circondario. Insieme ai c o m u n i d i A c q u a v i v a Collecroce e Montemitro costituiscono la minoranza etnico-linguistica di origine croata nel Molise. Nel 1963 questo paese era denominato San Felice Slavo, cambiò nome in San Felice del Littorio durante il fascismo, ed è diventato San Felice del Molise al momento della Liberazione da parte degli Alleati. Il paese ha conservato la lingua degli antenati e alcuni usi e costumi.

Uno scorcio del paese

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Nella foto la Chiesa di Santa Maria Costantinopoli a San Felice del Molise. Questa chiesa risale al 1200 e fu costruita da architetti della scuola dei Benedettini del Canneto. Nel 1500 fu ampliata anche in relazione all’arrivo degli slavi e all’aumento della popolazione. Nel 1700 fu trasformata sia internamente che esternamente, allo stesso periodo risalgono i quattro altari in legno e l’organo in stile barocco ricoperti di oro zecchino che oggi si possono ammirare in tutto il loro splendore dopo il restauro. Tutta l’architettura della chiesa è stata restaurata e riportata alla sua bellezza architettonica originale. Nella chiesa sono presenti sculture in pietra risalenti al periodo pre-romanica come la scultura dell’agnello posto sulla fonte battesimale.

MONTEMITRO

MUNDIMITAR (CB) Montemitro (in croato Mundimitar) è un comune di circa 500 abitanti della provincia di Campobasso, dove è storicamente presente una minoranza linguistica del ceppo croato. Lo stato italiano riconosce per questa e le altre comunità slavofone del Molise lo status di minoranza linguistica, pur riconoscendo

come lingua di appartenenza il Croato e non l'idioma locale. Ancora oggi in questo paese si parla l’antico dialetto dalmata, detto na-naso. In base agli studi storici e linguistici, si ritiene che l’area di provenienza degli antichi coloni sia quella della zona costiera o dell’immediato entroterra tra i fiumi Cetina e Neretva. Probabilmente il loro primo insediamento nel territorio di Montemitro fu quello in località Selo, che in croato significa paese, villaggio.

Un’immagine del paesaggio di Montemitro (CB)

Cartello bilingue a Montemitro

NOTIZIE E FOTO TRATTE DAI SITI: www.comune.sanfelicedelmolise.cb.it/

http://www.mundimitar.it/storia.it.htm

http:/tavenna.blogspot.com/2006/08/la-minoranza-linguistica-croata-nel.html

www.kruc.it

RINGRAZIAMENTI

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero per i testi e le fotografie:

L’ufficio stampa del LAB (Laboratorio internazionale d e l l a c o m u n i c a z i o n e ) , l ’ u f f i c i o s t a m p a dell’Università degli Studi di Udine, la Casa per l’Europa di Gemona del Friuli, il Comune di Dogna, i l Gruppo Folkloristico “Val Resia”, il Circolo culturale resiano “Rozajanski Dum”, la Pro Loco “Val Resia”, Lara Magri, Alessandro Oman.