Internazionale 875

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AttuAlità14 Wikileakscolpisce ancoraThe GuardianeuropA22 I catalani scelgonoi nazionalisticonservatoriEl PaísAfricAe medio orieNte24 Com’è diicilecondannarei dittatoriThe EconomistAmeriche28 La polizia di Rio deJaneiro conquistale favelasLa NaciónAsiA e pAcifico30 L’ex re si fa stradanel NepalrepubblicanoRepúblicavisti dAgli Altri34 Gli studentiitaliani bloccanoil paeseEl PaíseuropA38 Il cuoredell’EuropaDie ZeitiNdiA48 Il lungo invernodel KashmirGrantamAdAgAscAr54 Tempo instabileLe Monde MagazinescieNzA60 Formichesenza moraleBoston Reviewportfolio64 Frammenti di vitaLe foto di DavidGoldblatt, con un testodi Ivan VladislavicritrAtti70 Damián AlcázarIl divo messicanoGatopardoviAggi74 Mare, librie silenzioThe AtlanticgrAphicJourNAlism76 Cartolineda MoscaAnton Nicolaieve Victoria Lomaskovideo79 L’universoparalleloThe New York Timespop96 Conversazioni conil re dei montatoriNick Hornby99 Se il Times diventauna newsletterClay Shirky

Transcript of Internazionale 875

3/9 dicembre 2010 Numero 875 Anno 18

SommarioLa settimana14 WikileaksAttuAlit

Il montaggio una specie di metafora dellesistenzaNick horNby, pAgiNA

SegnoDice Noam Chomsky: Una delle principali ragioni del segreto di stato difendere gli stati dai propri cittadini. Laspetto pi importante dei documenti resi pubblici da Wikileaks quello che ci dicono della leadership occidentale: il profondo disprezzo del governo americano per la democrazia. La popolazione dei paesi di cui parlano i diplomatici statunitensi irrilevante, quello che conta veramente per loro lopinione dei governi e dei dittatori dei paesi che appoggiamo. Scrive lEconomist: Se il segreto necessario per la sicurezza nazionale e per lattivit diplomatica, anche inevitabile che la prerogativa della segretezza sia usata per nascondere i misfatti degli stati. Organizzazioni come Wikileaks sono il meglio che possiamo sperare per promuovere il clima di trasparenza e responsabilit necessario per unautentica democrazia liberale. Se un intellettuale radicale come Noam Chomsky e un giornale moderato come lEconomist sono daccordo, vuol dire che Wikileaks ha colto nel segno. Giovanni De Mauro [email protected] DI SHOUT

colpisce ancora The Guardian

54 Tempo instabileLe Monde MagazinescieNzA

mAdAgAscAr

102 Le nubi sul verticedi Cancn New Scientist 104 Il diario della TerraecoNomiA e lAvoro

scieNzA e tecNologiA

22 I catalani scelgonoi nazionalisti conservatori El PasAfricA e medio orieNte

europA

60 Formichesenza morale Boston Review

64 Frammenti di vitaLe foto di David Goldblatt, con un testo di Ivan Vladislavic

portfolio

106 Dopo Grecia eIrlanda tocca al Portogallo The Daily Telegraph

24 Com diicilecondannare i dittatori The Economist

70 Damin AlczarIl divo messicano Gatopardo

ritrAtti

cultura82 Cinema, libri, musica, tv, arte

28 La polizia di Rio deJaneiro conquista le favelas La Nacin

Americhe

74 Mare, librie silenzio The AtlanticgrAphic JourNAlism

viAggi

Le opinioni26 29 36 84 86 90 93 Amira Hass Yoani Snchez Paul Kennedy Gofredo Foi Giuliano Milani Pier Andrea Canei Christian Caujolle

30 Lex re si fa stradanel Nepal repubblicano Repblica

AsiA e pAcifico

76 Cartoline

34 Gli studenti

visti dAgli Altri

da Mosca Anton Nicolaiev e Victoria Lomasko

100 Tullio De Mauro 103 Anahad OConnor 107 Tito Boeri

italiani bloccano il paese El Pas

79 Luniversoparallelo The New York Times13 112 114

video

le rubricheEditoriali Loroscopo Lultima 110 Strisce

38 Il cuore

europA

dellEuropa Die Zeit

96 Conversazioni con 99il re dei montatori Nick Hornby Se il Times diventa una newsletter Clay Shirky

pop

48 Il lungo invernodel Kashmir Granta

iNdiA

le principali fonti di questo numeroBoston Review un bimestrale di politica, cultura e letteratura statunitense. Larticolo a pagina 60 uscito a settembre del 2010 con il titolo Colonial studies. Gatopardo un mensile messicano di attualit e reportage. Larticolo a pagina 70 uscito a novembre del 2010 con il titolo De road trip con Damin Alczar. Granta un trimestrale letterario britannico. Larticolo a pagina 48 uscito nellautunno 2010 con il titolo Kashmirs forever war. The Guardian un quotidiano progressista britannico. Larticolo a pagina 14 uscito il 28 novembre 2010 con il titolo US embassy cables: the job of the media is not to protect the powerful from embarrassment. Le Monde Magazine il magazine del quotidiano francese Le Monde. Larticolo a pagina 54 stato pubblicato il 22 maggio 2010 con il titolo Madagascar, une le la drive. Die Zeit un settimanale tedesco di centrosinistra. Larticolo a pagina 38 stato pubblicato il 7 ottobre 2010 con il titolo Unterwegs mit dem Engel. Internazionale pubblica in esclusiva per lItalia gli articoli dellEconomist.

Internazionale 875 | 3 dicembre 2010

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internazionale.it/sommario

Immagini Per luniversitRoma, Italia 30 novembre 2010

Il corteo degli studenti universitari in una strada di Roma. Il 30 novembre centinaia di migliaia di ragazzi sono scesi in piazza in molte citt italiane, paralizzando il traffico e i collegamenti ferroviari, per protestare contro la proposta di riforma delluniversit della ministra Mariastella Gelmini. Lo stesso giorno la riforma stata approvata dalla camera e dovr ora passare allesame del senato. Foto di Remo Casilli (Reuters/ Contrasto)

Immagini Prova di forza

Rio de Janeiro, Brasile 27 novembre 2010Soldati pronti ad attaccare i narcotraicanti che controllano il Complexo do Alemo, un gruppo di favelas nella zona settentrionale di Rio de Janeiro. Nelloperazione, condotta con elicotteri, mezzi blindati, carri armati e pi di duemila soldati, sono morte almeno tre persone. Nel 2014 la citt brasiliana ospiter i Mondiali di calcio. Per quella data, il governo dello stato di Rio vorrebbe riprendere il controllo di altri due bastioni delle organizzazioni criminali: le favelas di Rocinha e Vidigal. Foto di Felipe Dana (Ap/Lapresse)

Immagini Seduzioni suiNew Delhi, India 27 novembre 2010

Un gruppo di musicisti sui si esibisce al Purana Quila fort di New Delhi. Lo spettacolo The manganiyar seduction, del coreografo Roysten Abel, stato allestito in occasione del lancio delletichetta discograica Amarrass Records. I manganiyar sono una comunit musulmana originaria del deserto del Rajastan famosa per la sua musica. La scenograia creata da Abel ispirata al quartiere a luci rosse di Amsterdam. Foto di Kevin Frayer (Ap/Lapresse)

[email protected] futura pasticcerau Mia iglia di sei anni la scorsa settimana mi ha rivelato: Mamma, da grande voglio fare la pasticcera, ma non voglio avere bambini perch se mi assento per far nascere la mia bambina poi mi prendono il posto. Non so se ero pi felice di sentirle dire che non desiderava diventare una velina, o pi angosciata di averle trasmesso la mia frustrazione per non essere pi considerata forza lavoro qualiicata dopo la sua nascita. Angela Favali emancipazione femminile, siamo messi male. Bisogna abbandonare questo punto di vista androcentrico (difuso anche tra donne!). In Norvegia se un uomo fa il galante e lascia passare per prima la donna rischia di essere preso a borsettate. Una volta io (qui in Italia) ho offeso un uomo perch gli ho pagato il conto. Sono casi estremi, ma sono sintomi che anche nelle piccole cose siamo intrisi di quella idea demente che la donna sia inferiore alluomo. Chiara Cory diverso. Ma i veri nemici degli haitiani sono i loro governanti, che non hanno realizzato acquedotti e fognature. Maurizio Avanzolini

Caro economista

Serve la paceu Rispetto allarticolo di Gideon Levy Per fermare lIran serve la pace (26 novembre), sono cos daccordo che aggiungerei: non solo lIran, ma anche terrorismo ed estremismo islamico. Filippo Fossati

La sida tra i carrelli

Le donne non bastanou Caro Giovanni De Mauro, sono una giovane donna e volevo dirti: hai ragione! Se tutte le donne sapessero il potere che hanno dovrebbe diventare uno slogan, potrebbe essere il titolo di un manifesto per lemancipazione femminile del duemila. Per ti dico anche che tutte le donne non bastano. Anche i cari maschietti dovrebbero rimboccarsi le maniche: il problema non solo delle donne. Se il grado di civilt di un paese si misura con il grado di

Colera a Bolognau Quando nel 1855 Bologna fu devastata da unepidemia di colera, ci fu chi incolp del contagio le truppe austriache, che occupavano la citt. Bologna non aveva un sistema fognario e lacqua era contaminata dai liquami dei pozzi neri che penetravano nella falda acquifera. Ad Haiti si incolpano i soldati nepalesi di avere portato il colera sullisola. Vero o falso che sia, la storia insegna che nei momenti di disperazione si tende a individuare la causa dei propri mali nello straniero, nel

Correzioniu Nella notizia La city di Casablanca (pagina 109, 26 novembre), cinque miliardi di dirham sono circa 450 milioni di euro.

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Cara Milana

Il capo antipaticoCara Milana, ho sempre odiato il comportamento del mio capo. Ma ora che sono nella sua stessa posizione mi sembra di comportarmi allo stesso modo. Credi sia normale? inevitabile per un capo rendersi conto di non piacere alla maggior parte delle persone. Forse esistono dei capi da sogno, ma la maggior parte di loro sono un incubo. Il motivo semplice: non si vergognano dellautorit e non hanno problemi a imporla. E questo fa arrabbiare tutti. Ma il capo non pu essere solo un buon amico che non pretende nulla. A volte costretto ad adottare misure poco popolari, come gli straordinari nel weekend. Un capo non deve mai pensare di essere adorato. Ma non deve neanche fare di tutto per farsi odiare. La cosa migliore avere un atteggiamento amichevole ma non troppo intimo, essere pronti ad ascoltare le ragioni degli altri e gratiicare chi merita. Inoltre, un buon capo dovrebbe lasciare i suoi problemi personali fuori dalluicio, per evitare di diventare lo zimbello dei suoi dipendenti. Non facile essere un buon leader. Per diventarlo, devi inasprirti un po, senza per adottare un atteggiamento troppo duro. Perch in fondo siete tutti uniti per raggiungere lo stesso obiettivo. Convincere le persone sotto di te che il lavoro che svolgono importante e gli deve importare, cos come a te importa del tuo, un buon punto di partenza per diventare un buon capo. u it Milana Runjic risponde alle domande dei lettori allindirizzo [email protected]

Come riconosco la coda pi breve al supermercato? P.N., Aylesbury I matematici ti direbbero che le probabilit sono sfavorevoli. Se scegli una ila a caso, avrai a entrambi i lati una coda e quindi due possibilit su tre che una ila sia pi veloce. Invece economisti come David Friedman ti citerebbero la teoria dei mercati inanziari. Se fosse ovvio su quali titoli investire, perderebbero subito il loro valore. Lo stesso vale per le ile ai supermercati. Se si capisse qual la pi veloce, tutti la sceglierebbero. Poi c la teoria dei mercati eicienti: non si pu applicare una strategia per fare meglio degli altri investitori, perch tutti hanno a disposizione le stesse informazioni. In realt, la maggior parte dei mercati non eiciente e un investitore con pi informazioni pu fare meglio degli altri. Per quanto riguarda le ile, c chi suggerisce di scegliere quella che ti fa fare il percorso pi breve, ma calcolare la lunghezza talmente complicato che il gioco non vale la candela. Pi probabilmente, le code non sono eicienti perch nella vita non serve essere un esperto di code. Ti suggerisco di tenerti alla larga dalle vecchiette con i buoni. Altri consigli sarebbero controproducenti. Sono troppi i tuoi rivali che potrebbero leggerli. Tim Harford risponde alle domande dei lettori del Financial Times.

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Internazionale 875 | 3 dicembre 2010

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EditorialiVi sono pi cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella vostra ilosoia William Shakespeare, Amleto Direttore Giovanni De Mauro Vicedirettori Elena Boille, Chiara Nielsen, Alberto Notarbartolo, Jacopo Zanchini Comitato di direzione Giovanna Chioini (copy editor), Stefania Mascetti (Internazionale.it), Martina Recchiuti (Internazionale.it), Pierfrancesco Romano (copy editor) In redazione Liliana Cardile (Cina), Carlo Ciurlo (viaggi), Camilla Desideri (America Latina), Simon Dunaway (attualit), Mlissa Jollivet (photo editor), Alessandro Lubello (economia), Alessio Marchionna (Italieni), Maysa Moroni, Andrea Pipino (Europa), Claudio Rossi Marcelli (Internazionale.it), Francesca Sibani (Africa e Medio oriente), Junko Terao (Asia e Paciico), Piero Zardo (cultura), Giulia Zoli (Stati Uniti) Impaginazione Pasquale Cavorsi, Valeria Quadri Segreteria Teresa Censini, Luisa Cifolilli Correzione di bozze Sara Esposito Traduzioni I traduttori sono indicati dalla sigla alla ine degli articoli. Marina Astrologo, Sara Bani, Caterina Benincasa, Matteo Colombo, Diana Corsini, Stefano Costa, Gabriele Crescente, Stefania De Franco, Andrea De Ritis, Nazzareno Mataldi, Giusy Muzzopappa, Floriana Pagano, Fabrizio Saulini, Andrea Sparacino, Francesca Spinelli, Ivana Telebak, Bruna Tortorella, Stefano Valenti Disegni Anna Keen. I ritratti dei columnist sono di Scott Menchin Progetto graico Mark Porter Hanno collaborato Gian Paolo Accardo, Luca Bacchini, Francesco Boille, Annalisa Camilli, Alessia Cerantola, Catherine Cornet, Giovanna DAscenzi, Marzia De Giuli, Sergio Fant, Andrea Ferrario, Antonio Frate, Anita Joshi, Jamila Mascat, Odaira Namihei, Lore Popper, Gabriela Preda, Fabio Pusterla, Marta Russo, Andreana Saint Amour, Laura Tonon, Pierre Vanrie, Guido Vitiello, Abdelkader Zemouri Editore Internazionale srl Consiglio di amministrazione Brunetto Tini (presidente), Giuseppe Cornetto Bourlot (vicepresidente), Emanuele Bevilacqua (amministratore delegato), Alessandro Spaventa (amministratore delegato), Antonio Abete, Giovanni De Mauro, Giovanni Lo Storto Sede legale via Prenestina 685, 00155 Roma Produzione e difusione Francisco Vilalta Amministrazione Tommasa Palumbo, Arianna Castelli Concessionaria esclusiva per la pubblicit Agenzia del marketing editoriale Tel. 06 809 1271, 06 80660287 [email protected] Subconcessionaria Download Pubblicit S.r.l. Stampa Elcograf Industria Graica, via Nazionale 14, Beverate di Brivio (Lc) Distribuzione Press Di, Segrate (Mi) Copyright Tutto il materiale scritto dalla redazione disponibile sotto la licenza Creative Common Attribuzione-Non commercialeCondividi allo stesso modo 3.0. Signiica che pu essere riprodotto a patto di citare Internazionale, di non usarlo per ini commerciali e di condividerlo con la stessa licenza. Per questioni di diritti non possiamo applicare questa licenza agli articoli che compriamo dai giornali stranieri. Info: [email protected]

Tempesta verso lItaliaFinancial Times, Gran BretagnaLa crisi del debito europeo ha preso una piega sinistra, risucchiando lItalia un po pi vicino al vortice che ha gi inghiottito la Grecia e lIrlanda, e che ora minaccia di travolgere il Portogallo e la Spagna. I rendimenti dei buoni del tesoro italiani a dieci anni sono quasi al 5 per cento. Per la prima volta dal 1999, anno di nascita delleuro, il premio sul tasso dinteresse ci che gli investitori chiedono per preferire questi buoni a quelli emessi sul debito pubblico tedesco ha superato i 2 punti percentuali. Visto che lItalia tenuta a riscattare quasi 300 miliardi di euro di debito pubblico nel corso del 2011, questi movimenti di mercato sono molto pericolosi per il futuro dellunione monetaria europea. A ragione, Roma si lamenta del fatto che i mercati ignorano i punti di forza dellItalia. vero che il paese ha un debito pubblico enorme (questanno raggiunger il 118,5 per cento del pil), ma inanziato prevalentemente dal mercato interno. Inoltre, in Italia il debito privato basso e le banche sono sopravvissute praticamente indenni alla crisi inanziaria, grazie alle loro prudenti politiche di prestito. Giulio Tremonti, il navigato ministro delle inanze italiano, ha giocato bene una mano diicile da quando tornato in carica: ha capito al volo che in un momento di tensione del mercato la inanza pubblica italiana rischiava di diventare il tallone dAchille del paese e si dato lobiettivo prioritario di mantenere entro limiti ragionevoli il deicit di bilancio. Anche se c riuscito a prezzo di una grave recessione nel 2009, adesso leconomia italiana tornata a crescere, seppur moderatamente. La personalit di Tremonti e la sua linea politica sono fattori di stabilizzazione di grande importanza, in un paese attraversato da gravi tensioni politiche. I due voti di iducia del 14 dicembre rischiano di far cadere il governo Berlusconi. Che il premier, al centro degli scandali, perda o meno la poltrona, sembra certo che il controllo sulle inanze italiane rimarr in mano a Tremonti. Ma la dura realt che il destino dellItalia sembra sempre pi legato a quello della Spagna. Infatti se Madrid, come la Grecia e lIrlanda, si trovasse ad aver bisogno di un intervento demergenza da parte delleurozona, il contributo a carico dellItalia metterebbe in gravi diicolt la sua inanza pubblica. E a quel punto anche Roma, pur non avendo colpe, sarebbe a rischio. Per il bene delleurozona, quindi, la difesa dellItalia deve cominciare dalla difesa della Spagna. u ma

I pericoli della SvizzeraPierre Veya, Le Temps, SvizzeraLa maggioranza del popolo svizzero ha votato a favore delliniziativa che porter allespulsione sistematica degli stranieri che commettono un reato. A un anno dal voto sul divieto di costruire nuovi minareti, lUnione democratica di centro (Udc) impone il suo dogma nel disprezzo delle regole universali del diritto. La sua vittoria ci spinge su una via sbagliata, quella che porta a discriminare e punire senza appello gli stranieri. Naturalmente, quando si esprime con il voto il popolo ha sempre ragione. Tuttavia, ci accorgeremo presto di quanto liniziativa dellUdc sia inapplicabile e si presti a un numero ininito di attacchi legali. Dunque la questione non ancora chiusa. Una maggioranza dei cittadini esprime attraverso questo voto una posizione inquietante per una democrazia, che ha il dovere di lottare contro gli abusi. evidente che per i partiti di centro, il consiglio federale e il parlamento faticano sempre di pi a contrastare gli argomenti di un grande partito che approitta di paure legittime nei confronti dei fenomeni migratori. Gli argomenti razionali, complessi per natura, vengono spazzati via dalla brutalit con cui il populismo stordisce la ragione. Neppure linasprimento delle leggi e le severe restrizioni di alcuni cantoni sono bastate a placare la collera. I cittadini, in particolare quelli che si sentono minacciati dalle questioni identitarie, vogliono essere rassicurati con gesti concreti. Con il referendum una maggioranza popolare ha imposto il suo principio di fermezza, ma un principio cos impraticabile e contrario al diritto che dovr essere rivisto. LUdc ha senza dubbio raggiunto il suo obiettivo principale. Per i grandi partiti rispettosi delle istituzioni questa nuova sconitta invece particolarmente pesante, perch rivela che i cittadini ignorano i limiti stabiliti dal diritto civile. Li ignorano con una leggerezza cos ingenua che diventa angosciante, e che lascia presagire nuovi pericoli. u asInternazionale 875 | 3 dicembre 2010

Registrazione tribunale di Roma n. 433 del 4 ottobre 1993 Direttore responsabile Giovanni De Mauro Chiuso in redazione alle 20 di mercoled 1 dicembre 2010PER ABBONARSI E PER INFORMAZIONI SUL PROPRIO ABBONAMENTO

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In copertina

Wikileaks colpisce ancoraSimon Jenkins, The Guardian, Gran Bretagna

Da dove provengono i documenti di Wikileaks

Ottawa

1.948

Washington

8.017

New York Santo Domingo

3.116

1.675

Citt del Messico

2.285

Caracas Tegucigalpa

2.340

1.958

I nuovi documenti hanno messo in imbarazzo gli Stati Uniti. Secondo alcuni, verr rallentata lattivit diplomatica di molti paesi. Intanto Julian Assange annuncia rivelazioni sulle banchen giornale ha il diritto di pubblicare dei docu menti segreti difusi il legalmente da uno dei suoi cittadini? Dopo la pubblicazione su Wiki leaks dei 250mila rapporti riservati del di partimento di stato americano, la diploma zia non sar pi la stessa. chiaro che non esiste pi un archivio elettronico sicuro, indipendentemente da quello che dicono i venditori di fumo dellindustria informati ca. Nessuna organizzazione pu pi conta re sulla riservatezza della comunicazione digitalizzata. Un segreto elettronico una contraddizione in termini. Tutto quello che viene detto o fatto in nome della democrazia , innanzitutto, di interesse pubblico. Quando quella demo crazia pretende di essere il gendarme del mondo questa lidea che aiora dai do cumenti quellinteresse diventa globale. Tuttavia, nel decidere di pubblicare questi documenti segreti, il Guardian ha adottato due princpi: la pubblicazione dei ile non avrebbe dovuto mettere a rischio vite uma ne o fonti giornalistiche n rivelare mate riale che potesse compromettere le opera

1.450

Quito

Bogot

2.416

1.388

Lima

1.299

La Paz

Braslia

1.947

U

zioni militari in corso o le basi delle forze speciali. Su questo stata fatta una doppia veriica. Le aree e i temi trattati nei docu menti pubblicati sono stati comunicati in anticipo al governo statunitense e si te nuto conto delle osservazioni inviate da Washington. Alcuni dettagli redazionali sono stati condivisi con gli altri quattro giornali che hanno pubblicato il materiale e sono stati inviati a Wikileaks per stabili re, sia pure a discrezione di ognuno, alcuni standard comuni.

Santiago

1.464

Buenos Aires

2.233

Il diritto di sapereIl dipartimento di stato, che sapeva da me si della fuga di notizie, ha avuto tutto il tempo per avvisare i suoi funzionari. Ma lallarmismo preventivo di Washington stato controproducente, perch ha fatto circolare indiscrezioni su materiale che di fatto non stava per essere pubblicato. Tan to pi che non si trattava nemmeno di do cumenti top secret, visto che sono accessi bili a pi di tre milioni di dipendenti del governo e sono consultabili sulla rete del dipartimento della difesa Siprnet. Una dis seminazione di segreti che pu apparire sconsiderata, e che d lidea delle dimen

sioni dellapparato diplomatico statuniten se. Le rivelazioni del 28 novembre non hanno la sorprendente e fredda immedia tezza dei documenti pubblicati da Wiki leaks sullIraq e lAfghanistan, che avevano la straordinaria capacit di farci entrare nelle menti dei militari. Si tratta per lo pi di analisi e gossip di alto livello, che dimo strano la corruzione e la falsit di chi al potere e la discordanza tra le dichiarazioni e la realt. Pochi saranno sorpresi di sapere che Vladimir Putin gestisce il governo pi cor rotto del mondo, che i sauditi hanno chie sto agli americani di bombardare lIran o che il servizio dintelligence pachistano (Isi) ha trattato con i taliban. Ora sappiamo che anche Washington era a conoscenza di tutto questo. La verit sui rapporti tra gli Stati Uniti e lo Yemen potrebbe turbare il governo di Sanaa, ma non una sorpresa.

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Internazionale 875 | 3 dicembre 2010

LAja

Mosca Berlino Vienna

Ankara

3.021

1.719 1.722

3.376

7.918

Londra

1.083

3.775

Parigi

Tel Aviv

Ashgabat

3.194

2.439

Kabul

3.297Pechino Seoul

2.961Madrid Baghdad Il Cairo

5.697

Tokyo

3.620

6.677Amman

2.368 2.890Zagabria Roma

Beirut

2.752Gerusalemme

4.312

New Delhi Kuwait

Kathmandu

1.980

2.278

2.217

3.717

3.038Bangkok

3.456 2.941

Taipei

1.686

3.025 Khartoum 3.078

Abuja

Abu Dhabi

Hanoi

2.547 1.487Tipologie di documenti

Islamabad Colombo

2.325

2.220

3.325

Lagos

Kinshasa

Addis Nairobi Abeba 1.821

1.984Sanaa

Dhaka

2.551

1.395

1.591

Rangoon

Jacarta

1.864

3.059

Manila

1.796

Segreti Non per stranieri Segreti Conidenziali Non per stranieri Conidenziali

91 164 152 1.212

Harare

2.998 Pretoria 1.566

Non classiicati Solo per uso uiciale 443 Non classiicati

828

Wellington

1.490

Fonte: The Guardian

Se vero che il Pentagono ha bombardato dei campi profughi, giusto che la notizia sia di pubblico dominio. I deputati del congresso statunitense saranno contenti di conoscere lentit delle somme di denaro elargite ad alcuni generali stranieri, presumibilmente per pagare lacquisto di apparecchiature militari. Il compito dei mezzi dinformazione non quello di difendere i potenti da possibili imbarazzi. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha il diritto di sapere che agenti americani prendevano nota dei suoi dati biometrici. In Gran Bretagna i cittadini dovrebbero sapere quello che pensano i leader afgani delle truppe britanniche. Inoltre, i contribuenti statunitensi e britannici potrebbero legittimamente voler sapere dove iniscono i miliardi di dollari di aiuti destinati allAfghanistan. Le chiacchiere sulla volgarit e sulla maleducazione del presidente francese

Nicolas Sarkozy o sulla famiglia reale britannica non creano particolari problemi. E quello che lambasciata statunitense a Londra pensa della coalizione al governo non mette a rischio lalleanza tra Stati Uniti e Gran Bretagna. Tra tanta banalit brilla per Anne Patterson, leroica ambasciatrice statunitense in Pakistan, che ha deinito controproducente la politica di Washington. Rischiamo di destabilizzare il paese, di alienarci sia il governo sia la leadership militare e provocare una crisi politica senza raggiungere lobiettivo, ha scritto Patterson, aggiungendo che nessuna somma di denaro riuscir a corrompere i taliban e a portarli nel campo alleato. I suoi cablogrammi sembrano i messaggi che arrivavano dal Titanic mentre afondava. I documenti di Wikileaks rivelano uno sperpero di denaro impressionante da parte degli Stati Uniti. Non c nessun control-

lo sugli aiuti finanziari. Limpressione quella di una superpotenza globale impotente in un mondo in cui nessuno si comporta come dovrebbe. LIran, la Russia, il Pakistan, lAfghanistan, lo Yemen, le Nazioni Unite: sembrano tutti personaggi fuori copione. Washington reagisce come un orso ferito, con istinti imperiali, ma non ottiene nulla. La politica estera americana si rivela ostaggio della destra. I documenti che raccontano le tensioni in Iran, in Pakistan, nello Yemen o a Gaza, possono favorire la discussione sullinutilit di scelte che, come dice Anne Patterson, sembrano portare esclusivamente verso nuovi conlitti. Forse possiamo riuscire a vedere la catastrofe che si avvicina ed evitarla. Se questo non nellinteresse pubblico, non vedo cosa possa esserlo. chiaro che compito dei governi e non dei giornalisti proteggere i segreti di stato. Se il governo statunitense pensava che la divulgazioneInternazionale 875 | 3 dicembre 2010

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In copertinadi queste informazioni potesse comportare un grave pericolo per la sicurezza nazionale, avrebbe dovuto usare maggiori accorgimenti. La sicurezza nazionale non corre alcun pericolo, tranne forse a causa delle stesse scelte politiche rese pubbliche da Wikileaks. E quando una grande potenza si comporta in modo corretto, dovrebbe essere immune da qualsiasi imbarazzo. Lunica vittima potrebbe essere il sistema delle relazioni diplomatiche. Se Wikileaks riuscita ad accedere a questo materiale, pu farlo anche una potenza straniera. Le informazioni scritte su carta possono essere messe al sicuro, gli archivi elettronici no. La fuga di notizie ha aperto una falla nella struttura segreta degli stati. Il materiale pubblicato dal Guardian e da altri giornali rappresenta una violazione di quella segretezza. Ma ha contribuito ad abbattere i muri che proteggono la politica, i suoi segreti e i suoi documenti. tutte le barriere sono permeabili. In futuro gli unici segreti rimarranno quelli detti a voce. Sar lopinione pubblica a decidere se una cosa buona. u sv Damasco, Siria. Il presidente Assad e linviato statunitense William Burns

LOUAI BESHARA (AFP/GEtty IMAGES)

Un viaggio nei segreti di WashingtonS. Shane e A. Lehren, The New York Times, Stati UnitiIl legame con i paesi arabi, Putin e Berlusconi, lo spionaggio informatico. I ile di Wikileaks fotografano i rapporti tra gli Stati Uniti e il resto del mondouecentocinquantamila documenti della diplomazia statunitense, in gran parte relativi agli ultimi tre anni, tracciano un quadro senza precedenti delle trattative che si svolgono dietro le quinte nelle ambasciate di tutto il mondo, dei commenti sui leader stranieri e delle valutazioni sulla questione del nucleare e sul terrorismo. La divulgazione dei documenti sta facendo tremare la diplomazia, e potrebbe creare tensioni nei rapporti con alcuni paesi. La Casa Bianca ha dichiarato che si tratta di unazione sconsiderata e pericolosa. I documenti, un enorme campionario dei dispacci giornalieri tra il dipartimento di stato e circa 270 ambasciate e consolati, costituiscono la cronaca segreta dei rapporti degli Stati Uniti con il mondo in unepoca di guerra e terrorismo. Molti dei 251.287 documenti non sono segreti, e nessuno top secret, la classiicazione di massima sicurezza per le comunicazioni del governo. Circa 11mila sono segreti, novemila sono deiniti noforn, la formula usata per il materiale considerato troppo delicato per essere condiviso con un governo straniero, e quattromila sono sia segreti sia noforn. Molti altri documenti citano fonti diplomatiche conidenziali, da legislatori e alti uiciali stranieri ad attivisti per i diritti umani e giornalisti, e spesso sono accompagnati dalla nota riservato o assolutamente riservato. I documenti dimostrano che a quasi dieci anni dagli attentati dell11 settembre 2001, lombra del terrorismo incombe ancora sui rapporti tra gli Stati Uniti e il resto del mondo. Mostrano unamministrazione Obama che ha diicolt a capire chi siano i pachistani veramente aidabili nella lotta contro Al Qaeda. Raccontano come i funzionari gestiscono i rapporti con una Cina in ascesa e una Russia in fuga dalla democrazia. Documentano anni di sforzi per impedire allIran di costruire armi nucleari e indicano che molti leader arabi sono insofferenti verso il regime iraniano e spingono gli Stati Uniti a bombardare teheran. E anche quando parlano di eventi gi noti, aggiungono dettagli importanti. Per esempio,

Medio Orienteu tra i documenti pi interessanti rivelati da Wikileaks ci sono quelli sui colloqui tra i diplomatici statunitensi e i leader arabi. Alcuni giornali della regione danno spazio alle notizie, ma la maggior parte dei quotidiani non ha pubblicato i dettagli. tarek al Homayad, direttore del quotidiano panarabo di propriet saudita Al Sharq Al Awsat, contesta laccuratezza e la rilevanza dei documenti: Molti dati sono estrapolati dal contesto e spesso esprimono dei semplici punti di vista, non posizioni politiche reali. A proposito dellIran, Al Homayad scrive che non cera bisogno di questi documenti per sapere che teheran fonte di preoccupazione. Hossam Aitani, su Al Hayat, scrive che i documenti aiutano a capire la strategia statunitense in Medio Oriente: Non sono interessati al mondo arabo. Il loro obiettivo contenere lIran. Satie Nour Eddin, del quotidiano libanese Al Sair, attacca Washington per le gravi conseguenze che queste rivelazioni avranno sui suoi alleati: I ile non rivelano segreti n risolvono misteri. tradiscono il senso di superiorit degli Stati Uniti verso gli altri paesi. Nawaf al thani, del quotidiano del Qatar Al Raya, dice: chiaro che dora in poi nei colloqui tra statunitensi e arabi ci sar pi cautela. The Economist

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sapevamo che il governo yemenita aveva cercato di nascondere il ruolo svolto dagli statunitensi negli attacchi missilistici con tro la cellula locale di Al Qaeda. Ma il reso conto segreto di una riunione di gennaio tra il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh e il generale David Petraeus, che allepoca era il comandante in Medio Oriente, sba lorditivo. Continueremo a dire che le bom be sono nostre, ha detto Saleh, ma chiede remo al nostro vicepremier di confessare scherzosamente che ha mentito al parla mento quando ha detto che era stato lo Yemen a compiere gli attacchi. Il nucleare in Pakistan. Dal 2007 gli Stati Uniti sono segretamente impegnati, inora senza successo, a cercare di rimuove re da un reattore sperimentale pachistano luranio altamente arricchito che secondo i funzionari statunitensi rischia di essere usato in un dispositivo nucleare illecito. Nel maggio 2009 lambasciatrice Anne W. Pat terson ha riferito che il Pakistan si era riiu tato di programmare la visita allimpianto di alcuni tecnici statunitensi perch, come ha detto un funzionario pachistano, se i nostri mezzi dinformazione sapessero del la rimozione del combustibile, certamente direbbero che gli Stati Uniti hanno seque strato le armi nucleari del Pakistan. Il crollo della Corea del Nord. Wa shington e Seoul hanno discusso la possibi lit di una riunificazione, se le difficolt economiche e la transizione politica doves sero portare allimplosione del regime di Pyongyang. Secondo lambasciatrice ame ricana a Seoul, la Corea del Sud ha anche considerato lidea di raforzare i rapporti commerciali con la Cina. A febbraio la di plomatica ha detto a Washington che le au torit sudcoreane contano di stringere ac cordi commerciali con i cinesi per placare i timori di Pechino nei confronti di una Co rea riuniicata.

I diplomatici statunitensi hanno esercitato pressioni sugli altri paesi ainch accogliessero i detenuti di GuantanamoIl carcere di Guantanamo. I diploma tici statunitensi hanno esercitato pressioni sugli altri paesi ainch accogliessero i de tenuti. Agli sloveni hanno detto che se vole vano incontrare il presidente Obama dove vano prendere almeno un prigioniero. A Kiribati, invece, sono stati oferti incentivi per milioni di dollari per ospitare i detenuti musulmani cinesi. Gli statunitensi hanno anche detto al Belgio che accettare pi pri gionieri sarebbe stato un modo per ottene re maggior peso in Europa. La corruzione nel governo afgano. Nel 2009 il vicepresidente dellAfghanistan ha visitato gli Emirati Arabi Uniti. Le autori t locali che collaboravano con la Drug en forcement administration (Dea) hanno scoperto che aveva con s 52 milioni di dol lari in contanti. Lambasciata statunitense a Kabul lo ha deinito un importo considere vole. Alla ine Ahmed Zia Massoud si te nuto i soldi senza rivelarne lorigine. Lo spionaggio informatico. A genna io un contatto cinese ha riferito allamba sciata statunitense di Pechino che era stato il governo a volere lattacco ai server di Goo gle. Loperazione faceva parte di una cam pagna di sabotaggio aidata a esperti di si curezza e hacker reclutati da Pechino. Si sarebbero introdotti anche nei computer del governo statunitense, in quelli dei suoi alleati occidentali, del Dalai Lama e di alcu

ne imprese statunitensi. La lotta al terrorismo. I sauditi resta no i principali inanziatori di Al Qaeda. Se condo un dispaccio del dicembre 2009, il Qatar, che ospita i militari statunitensi da anni, stato il peggiore della regione nel la lotta al terrorismo. Il servizio di sicurezza del piccolo stato arabo ha esitato ad agire contro alcuni noti terroristi per timore di apparire allineato con gli Stati Uniti. Putin e Berlusconi. Nel 2009 i diplo matici statunitensi a Roma hanno segnalato quello che i loro contatti italiani descriveva no come un rapporto straordinariamente stretto tra il premier russo Vladimir Putin e il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi. Si parla di regali lussuosi, ricchi contratti energetici e la mediazione di un ambiguo personaggio italiano che parla russo. Hanno scritto che Berlusconi sem pre pi il portavoce di Putin in Europa. Le armi agli estremisti islamici. Al cuni documenti descrivono il fallito tentati vo degli Stati Uniti di impedire alla Siria di fornire armi a Hezbollah. Il presidente Bashar al Assad aveva promesso a un alto funzionario del dipartimento di stato che non avrebbe mandato nuove armi a Hez bollah, ma gli Stati Uniti si sono lamentati del fatto che, secondo le loro informazioni, la Siria continuava con le forniture. LEuropa e i diritti umani. Nel 2007 i funzionari statunitensi hanno detto alla Germania di non eseguire i mandati di cat tura per gli agenti della Cia coinvolti in unoperazione in cui un cittadino tedesco con lo stesso nome di un presunto terrorista era stato rapito e tenuto per mesi in Afgha nistan. Un alto diplomatico ha detto a un funzionario tedesco che la nostra intenzio ne non era quella di minacciare la Germa nia, ma di sollecitare Berlino a valutare at tentamente le conseguenze nei rapporti con gli Stati Uniti. u bt

Da sapereDi che parlano i documentiRelazioni diplomatiche 145.222 Politica interna 122.954 Economia 49.016 Terrorismo 28.760 Commercio estero 23.857 Servizi segreti 23.054 Fonte: The Guardian

Come sono classiicati i documenti resi pubblici da Wikileaks

Conidenziali

Non classiicati

97.070

75.792

Non classiicati Solo per uso uiciale

Segreti

11.322Conidenziali Segreti Non per Non per stranieri stranieri

58.095

4.678

4.330

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In copertinaMuskoka, Canada, 25 giugno 2010. Il presidente francese Sarkozy con Medvedev e Obama al summit del G8

PeTe SOUzA (OffICIAl WhITe hOUSe/flICkR)

Solo chiacchiere pericoloseNicolas Richter, Sddeutsche Zeitung, GermaniaI documenti di Wikileaks non svelano crimini n segreti particolari. Ma mettono a rischio la politica estera degli Stati Unitidellinterno di un regime dellAsia centrale. Ma poi si ritira nel suo uicio, allenta il nodo alla cravatta e scrive al ministero degli esteri del suo paese: solo allora il diplomatico deve dire la verit. Cos digita sulla tastiera: il ministro degli interni dellAsia centrale fa torturare le persone ed corrotto, il ministro degli esteri dellalleato europeo un buono a nulla, i governi arabi vogliono bombardare lIran. In questo il diplomatico come le altre persone: non pu dire tutto a chiunque, ma da qualche parte o con qualcuno deve potersi esprimere liberamente. Ora, per, alcuni diplomatici statunitensi hanno la sfortuna di vedere i loro rapporti pubblicati in tutto il mondo. Wikileaks ha difuso centinaia di migliaia di documenti in cui si pu leggere quello che pensano dei loro ospiti da un angolo allaltro

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a vita del diplomatico non facile. Certo, parla cinque lingue, assume camerieri per servire bevande fresche e quando accoglie gli ospiti nella sua spaziosa residenza di Tokyo racconta che anche la villa di Rio de Janeiro era piuttosto grande. Ma nella sua professione deve stare particolarmente attento a salvare le apparenze e comportarsi in ogni situazione come se nutrisse una profonda stima nei confronti dellinterlocutore. Anche quando il ministroInternazionale 875 | 3 dicembre 2010

del pianeta. una violazione di segreti di stato senza precedenti. Ne sofriranno le relazioni della principale potenza mondiale con molti paesi, perch gli statunitensi danno giudizi spesso arroganti. Chi preoccupato per i rischi legati alla difusione di informazioni segrete su internet si chiede se in futuro bisogner comportarsi con attenzione anche quando la cravatta allentata. la diplomazia da sempre larte di comportarsi in modo disinvolto e conciliante e allo stesso tempo curare, talvolta in modo brutale, gli interessi del proprio paese. e questo vero non solo per gli Stati Uniti. I documenti di Wikileaks danneggeranno la reputazione di molti protagonisti della politica internazionale: le comunicazioni sono spesso sincere, ma proprio per questo sono ofensive sul piano personale. Senza volerlo, gli Stati Uniti stanno violando la prima regola della diplomazia e da giorni si scusano in molte capitali. eppure questi documenti non rispecchiano neanche la linea ufficiale di Washington, ma fanno parte di un processo di policy in the making. Il diplomatico ha pranzato con due persone, ha letto i giornali e poi ha formulato un giudizio sulla situazione. Nei suoi

dispacci tender probabilmente a vantarsi un po delle sue fonti, a darsi importanza e magari a scrivere certe cose solo perch convinto che il ministero se le aspetta da lui. Perci probabile che questi documenti contengano molte chiacchiere inutili. Ma per gli Stati Uniti il problema che si tratta di chiacchiere messe per iscritto. I rapporti, per esempio, indicano che gli statunitensi cercano spesso di spiare le attivit degli altri stati. Il fatto non sorprende pi di tanto: dalle ville recintate delle ambasciate sono sempre uscite schiere di spie. Quando un diplomatico statunitense di stanza a Berlino si fa raccontare da un politico tedesco i negoziati interni alla coalizione di governo, non sta facendo spionaggio: raccogliere informazioni il suo compito principale. Ma quando uno statunitense deve procurarsi i dati delle carte di credito dei funzionari delle Nazioni Unite, il suo compito ricorda stranamente quello di un poliziotto della Corea del Nord.

Lopinione

Non vero giornalismoBernard Guetta, Libration, FranciaI mezzi dinformazione stanno pubblicando fatti di cui avevano gi parlato con le loro inchiestepubblica, se i capi di governo non potessero scambiarsi informazioni o consultarsi su una decisione importante senza che si sappia immediatamente, sulla scena internazionale non si potrebbe fare niente. Senza il segreto diplomatico gli accordi di Oslo non avrebbero mai visto la luce, la Cina e gli Stati Uniti avrebbero avuto diicolt a stringere relazioni diplomatiche e la guerra dAlgeria avrebbe continuato a uccidere per molto tempo. Gli ambasciatori hanno anche bisogno di fare ai loro governi dei ritratti dei capi di stato presso i quali sono accreditati, senza che questo provochi una crisi internazionale.

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Utilit pubblicaLa tempesta scatenata da Wikileaks ha conseguenze imprevedibili e, forse, anche pericolose. Sono molti quelli che denunciano misfatti, spesso in cambio di ricompense: per esempio quelli che hanno fornito al governo tedesco i nomi di alcuni evasori iscali violando il segreto bancario del Liechtenstein. Ma, rispetto a Wikileaks, iniziative di questo tipo sono utili perch rivelano la frode iscale di unazienda. Qual , invece, lutilit pubblica della difusione dei documenti statunitensi? Cosa vogliono denunciare? Lipocrisia della diplomazia? Il tentativo degli Stati Uniti di tutelare gli interessi nazionali? Contrastare le manovre occulte dei governi giusto. Quando se ne occupano i mezzi dinformazione, le notizie possono essere selezionate e contestualizzate e vengono tutelati i diritti delle persone coinvolte. Ma quando Wikileaks mette online grandi quantit di materiale senza nessun iltro, queste garanzie vengono a mancare. Non si tratta pi di una fuga di notizie controllata, ma di una diga che crolla. Oggi la tecnologia permette di pubblicare qualunque documento, di denunciare un collega o il datore di lavoro. Ma se tutto viene messo alla luce del sole, un ministero degli esteri non pu pi funzionare. Come non funziona una persona che non pu pi scrivere tutto quel che pensa. u fp

essun giornale poteva ignorare il materiale di Wikileaks. Quei documenti sarebbero comunque diventati di dominio pubblico, perch erano stati consegnati a Wikileaks da un soldato statunitense penetrato nella rete informatica del dipartimento di stato. Se Le Monde o il New York Times non avessero accettato di pubblicarli, lo avrebbero fatto altri giornali. Non avevano scelta. Ma la pubblicazione di quel materiale, tranne quando evidenzia casi di corruzione, non vero giornalismo. Un giornale, quando ha dei motivi per ritenere che un paese abbia commesso o stia per commettere un reato, deve fare di tutto per rivelarlo. La sua ragion dessere gli impone di sidare la legge per portare alla luce la verit, perch questo il suo ruolo di contropotere. laspetto nobile del giornalismo, come quando il New York Times allinizio degli anni settanta pubblic i Pentagon papers, il rapporto segreto in cui si leggevano tutte le bugie del governo statunitense sulla guerra in Vietnam. Ma oggi la situazione diversa. Nessuno di questi documenti contiene la prova di un reato. E, soprattutto, nessun dovere giornalistico imponeva di pubblicarli dopo che erano stati rubati, anche perch il segreto che li riguardava non era illegittimo. Un governo non deve annunciare in anticipo una svalutazione monetaria o unoperazione militare, sulle quali ha anzi un dovere di riserbo. una cosa che capirebbe anche un bambino. Se gli stati non potessero prendere una decisione senza renderla subito

Minaccia iranianaI rapporti dei diplomatici possono far sorridere. Il voyeurismo ha le sue esigenze, ma i giornalisti e i lettori non avevano certo bisogno di un soldato statunitense e di Wikileaks per sapere che le capitali arabe sono pi preoccupate degli Stati Uniti dalla minaccia iraniana. Quello che riferiscono i diplomatici statunitensi lo avevano gi scritto da tempo tutti i giornali. In questo caso alcuni tra i migliori giornali occidentali iniscono paradossalmente per svilire il loro ruolo, facendo rivelazioni su fatti che le loro inchieste avevano gi raccontato. I loro giornalisti avevano sottolineato mille volte che le ambizioni nucleari iraniane avevano provocato un avvicinamento tra Israele e i governi arabi, un cambiamento radicale in Medio Oriente. Questi giornalisti avevano fatto il loro lavoro, una paziente raccolta di fatti e di conidenze. Ma ecco che allimprovviso non sembrano pi credere nel loro mestiere. Peccato. u adr Bernard Guetta un giornalista francese esperto di politica internazionale.Internazionale 875 | 3 dicembre 2010

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In copertinaGinevra, Svizzera, 4 novembre 2010. Julian Assange rato fuori un sacco di roba. Per questo motivo sospetto che il materiale sulla Bp in nostro possesso possa non essere cos nuovo. Dobbiamo stabilire se questi documenti sono davvero unici. La stampa russa sostiene che volete colpire le aziende e i politici russi. Ho sentito dire da altre fonti interne a Wikileaks che la cosa stata goniata parecchio. stata goniata quando i servizi segreti russi hanno dichiarato che ci avrebbero smontato. Per s, abbiamo materiale su molte aziende e governi, e riguarda anche la Russia. ma non esatto dire che ci sar unattenzione particolare nei confronti di mosca. Passiamo ad altri settori. Compagnie farmaceutiche? s. tanto per essere chiari, abbiamo cos tanta roba ancora da controllare che nemmeno posso essere sicuro di cosa si tratti. In questo caso sono documenti a cui ho dato unocchiata rapida o di cui mi ha parlato qualcuno dei nostri. E lindustria tecnologica? Abbiamo del materiale su unoperazione di spionaggio fatta da un grande governo ai danni dellindustria tecnologica. Stati Uniti? Cina? Gli stati Uniti sono tra le vittime. C altro sul mondo della inanza? Abbiamo moltissimo materiale collegato alla inanza. Di tutti i settori commerciali, la parte pi rilevante riguarda la inanza. Prima che a Dubai le banche colassero a picco, abbiamo pubblicato una serie di documenti che mostravano il loro pessimo stato di salute. A Dubai hanno minacciato di mandarci in prigione se ci fossimo fatti vedere da quelle parti. Cosa signiica Wikileaks per il mondo degli afari? signiica che pi facile fare afari onestamente e pi diicile comportarsi male. Penso al caso della Cina, dove alcune aziende tagliavano la proteina contenuta nel latte in polvere con la plastica. Poi anche i loro concorrenti hanno cominciato a fare lo stesso. Questo il peggiore degli scenari possibili. Lalternativa che il primo a tagliare il latte sia denunciato. Nella lotta tra le aziende oneste e quelle disoneste noi diamo un duro colpo alle aziende scorrette. Nessuno vuole che i propri dati siano rubati e pubblicati. ma per qualsiasi settore un bene che ci siano le fughe di notizie: fa bene allintero sistema e soprattutto a chi si comporta correttamente. as

FABRICE COFFRINI (AFP/GEtty ImAGEs)

Arriva il turno delle bancheAndy Greenberg, Forbes, Stati UnitiJulian Assange annuncia la pubblicazione di nuovi documenti allinizio del 2011. Con i segreti di un grande istituto di credito statunitensevete molti documenti non ancora pubblicati? s. Da quando siamo diventati famosi, il lusso di documenti segreti in arrivo supera di molto la nostra capacit di pubblicazione. Ci saranno rivelazioni che riguardano il settore privato? s. Ne abbiamo una in arrivo collegata a una banca. Non enorme come quella sullIraq, ma sono decine di migliaia di documenti. una banca statunitense? s. Una banca che esiste ancora? s, una grande banca statunitense. La pi grande? No comment. Quando pubblicherete i documenti? Allinizio del 2011. Quale efetto avr la pubblicazione? Dare unidea di come si comportano realmente i manager delle banche e spingere allapertura di indagini. un caso simile a quello della Enron. Quando il gruppo energetico crollato, sono venute fuori migliaia di email interne che hanno aperto una inestra sulla gestione dellazienda, svelando particolari su tutte le piccole decisioni che hanno provocato gravi reati. Anche nel caso della banca emergeranno reati e comportamenti immorali, e si vedr qual la ilosoia dirigenziale interna. ma sar svelato anche tutto il processo decisionale con i dirigenti abituati a chiudere un occhio e a tollerare i comportamenti scorretti. Che cifre sono in gioco? stiamo ancora indagando. Posso solo dire che ci sono stati comportamenti immorali, ma troppo presto per stabilire con certezza che ci sia stato qualcosa dillegale. Dobbiamo stare attenti a non assegnare alla gente letichetta di criminale prima di essere sicuri. Una volta ha detto che Wikileaks ha del materiale sulla Bp. Di che si tratta? Abbiamo molto materiale, ma non lo abbiamo ancora controllato. I giornali si sono occupati parecchio della Bp, e anche gli avvocati e molte persone comuni hanno ti-

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Lopinione

La rivoluzione cominciataHeather Brooke, The Guardian, Gran Bretagna Oggi internet permette di controllare quello che fanno i potenti. Garantendo pi trasparenza e partecipazioneTutti abbiamo gi sperimentato nel nostro piccolo i cambiamenti prodotti dalla digitalizzazione. Eventi o dati che una volta consideravamo inutili e privati ora sono pubblici. Pensate ai cinquecento milioni di utenti di Facebook. Ma le rivelazioni di Wikileaks cambiano la dinamica del potere in modo rivoluzionario, perch ora semplici individui possono mettere online un documento e difonderlo in tutto il mondo. Per alcuni linizio di una crisi, per altri unopportunit. La tecnologia abbatte le barriere tradizionali di status, classe, potere, ricchezza e geograia, sostituendole con una ilosoia di collaborazione e trasparenza.

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a diplomazia ha sempre avuto bisogno di cene con i potenti, accordi sottobanco e incontri clandestini. Ma oggi, nellera digitale, i resoconti di tutte queste feste e chiacchierate possono essere raccolti in un unico enorme database e quindi facile condividerli. proprio per questo che era stato creato Siprnet, il database da cui provengono i documenti diplomatici statunitensi. La commissione dinchiesta sull11 settembre era giunta allinteressante conclusione che non era la condivisione delle informazioni ad aver messo a rischio la sicurezza nazionale. Il problema era la mancanza di collaborazione tra le agenzie federali e laccumulo di informazioni da parte dei burocrati. Di conseguenza, la commissione ha imposto una ristrutturazione dei servizi secondo il modello della rete. Collaborazione e condivisione delle informazioni erano le nuove parole dordine. Laccesso a Siprnet era riservato ai funzionari governativi, non ai cittadini comuni. Le informazioni per hanno labitudine di difondersi. Superano la sicurezza militare e possono trapelare. Hanno superato anche lembargo imposto dal Guardian e da altri giornali: il 28 novembre una copia di Der Spiegel inita per sbaglio in vendita a Basilea, in Svizzera. Qualcuno lha comprata, ha tradotto in inglese gli articoli e li ha postati su Twitter. A quanto pare, le informazioni digitali non rispettano nessuna autorit.

Abuso di potereJames Collins, lex ambasciatore statunitense in Russia, ha dichiarato alla Cnn che la divulgazione dei documenti impedir di fare le cose in modo normale e civile. Troppo spesso quello che normale e civile nel mondo della diplomazia signiica chiudere un occhio di fronte allingiustizia sociale, alla corruzione e allabuso di potere. Dopo aver letto centinaia di questi documenti, posso dire che il danno consiste nella divulgazione di verit scomode. Per avere una base militare in un paese, i nostri leader accettano che un feroce dittatore opprima la sua gente. Nel breve periodo scelte del genere potranno anche essere vantaggiose per i politici, ma nel lungo termine le conseguenze per i cittadini del mondo possono essere tragiche. La fuga di notizie non il problema,

Troppo spesso quello che normale e civile nel mondo della diplomazia signiica chiudere un occhio di fronte allingiustizia

ma il sintomo. Rivela un divario tra quello che le persone vogliono sapere e quello che sanno realmente. Per evitare altre fughe di notizie in futuro, lunica strada garantire uninfrastruttura solida con un accesso pubblico alle informazioni importanti. Con internet ci aspettiamo un maggiore livello di conoscenza e partecipazione in molte aree della nostra vita. La politica, invece, rimasta decisamente indietro. Molte delle proteste provocate dalle rivelazioni di Wikileaks non riguardano il contenuto delle notizie, ma il fatto di aver violato roccaforti un tempo considerate inespugnabili. Quando in passato un funzionario diceva che una cosa metteva in pericolo la sicurezza nazionale, lo accettavamo senza discutere. Oggi, invece, i dati legati a queste afermazioni diventano sempre pi spesso di dominio pubblico. Dalla divulgazione di informazioni, abbiamo imparato che quando i politici parlano di una minaccia alla sicurezza nazionale, spesso si riferiscono alla sicurezza della loro posizione. Siamo in un momento cruciale. Wikileaks il fronte in un movimento globale per una maggiore trasparenza e partecipazione. Ci sono progetti, come Ushahidi, che usano i social network per creare mappe dove le persone possono denunciare episodi di violenza, smentendo le versioni uiciali degli eventi. Ci sono attivisti che vogliono divulgare dati uiciali in modo che i cittadini possano vedere, per esempio, i conti pubblici nei minimi dettagli. Una volta un leader controllava i cittadini attraverso il controllo delle informazioni. Ora diventato pi diicile controllare quello che la gente legge, vede e sente. La tecnologia d alle persone la capacit di unirsi e di sidare le autorit. I potenti hanno a lungo spiato i cittadini, ora sono i cittadini a puntare gli occhi su di loro. Questa una rivoluzione e, come tutte le rivoluzioni, crea paura e incertezza. Ci avviamo verso un nuovo illuminismo dellinformazione o la reazione di chi vuole mantenere il controllo produrr un nuovo totalitarismo? Quello che succeder nei prossimi cinque anni decider il futuro della democrazia. scInternazionale 875 | 3 dicembre 2010

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EuropaTrionfo annunciatoJos Antich, La Vanguardia, SpagnaIl leader di Convergncia i Uni Artur Mas, il 26 novembre 2010

LLUIS GENE (AFP/GETTy IMAGES)

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risultati delle elezioni regionali del 28 novembre stravolgono la mappa politica della Catalogna e confermano quello che i sondaggi avevano gi indicato: il ritorno dei nazionalisti di Convergncia i Uni (CiU) al governo della Generalitat e il crollo del Partito socialista catalano (Psc). Dopo sette anni di governo tripartito guidato dal Psc e nato per allontanare dal potere CiU, che aveva governato la regione dal 1980 al 2003 il leader nazionalista Artur Mas pu tirare un sospiro di sollievo: la traversata nel deserto inita. La capacit di resistenza del nazionalismo conservatore, anche nei momenti pi diicili della storia della democrazia spagnola, stata straordinaria. La vittoria di CiU rappresentata dai 62 seggi conquistati, sei in meno della maggioranza assoluta, mentre il vero sconitto il governatore uscente Jos Montilla. Lesito del voto segna una svolta nella storia del socialismo catalano, che ha ottenuto il peggior risultato di sempre: 28 seggi e il 18 per cento dei voti. In vista delle comunali di maggio a Barcellona e a Girona, entrambe citt governate dal Psc, le prospettive del partito di Montilla non sono confortanti. Gli altri sconfitti sono i due partner del Psc nel governo tripartito, Esquerra republicana e Iniciativa per Catalunya Verds. I popolari, invece, che non hanno mai avuto troppo successo tra i catalani, hanno due motivi per essere soddisfatti: sono di nuovo la terza forza della regione e con 18 seggi hanno ottenuto il miglior risultato di sempre in Catalogna.u fpIl nuovo parlamento autonomo della CatalognaNumero di seggi

I catalani scelgono i nazionalisti conservatoriEl Pas, Spagna

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CiU (nazionalisti catalani) Partito socialista catalano (Psc) Partito popolare catalano (Ppc) Iniciativa per Catalunya Verds Esquerra republicana Solidaritat CiutadansFonte: El Pas

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nazionalisti di Convergncia i Uni (CiU) sono tornati al governo della Catalogna. Visti i risultati, Artur Mas potr governare da solo o ricorrere ad accordi a geometria variabile, come quelli fatti dal premier Jos Luis Rodrguez Zapatero al parlamento di Madrid. Il leader di CiU, per, dovr afrontare una situazione complicata. La crisi, che ha inito per mettere in diicolt i socialisti, lo obbligher a fare dei tagli impopolari, e la recessione frener parte delle sue iniziative. Tanto per cominciare, prima di prendere decisioni diicili, Mas aspetter il risultato delle politiche del 2012. In questo modo rimander ino al 2013 la proposta di un nuovo accordo economico con il governo centrale. Per adesso sia i socialisti sia i popolari hanno respinto il patto iscale proposto da CiU, ma dopo il 2012 le cose potrebbero cambiare. Le posizioni dei nazionalisti catalani rispecchiano la domanda di sovranit che arriva dalla societ. Mas ha deciso di non promuovere un referendum per lindipendenza, ma cercher comunque di raggiungere degli obiettivi graduali. I catalanisti hanno ricevuto un grande slancio politico anche dalle manifestazioni autonomiste del 10 luglio, organizzate per protestare contro la bocciatura del nuovo statuto cata-

lano da parte della corte costituzionale. Sconfitti ed estromessi dal governo, i socialisti del Psc dovranno invece afrontare un percorso molto diicile. Il leader Jos Montilla potrebbe abbandonare il parlamento catalano per guidare la transizione del partito dallinterno, anche se ha dichiarato che al prossimo congresso non si ricandider alla guida del Psc. Resta da vedere se i catalanisti daranno battaglia e se la corrente pi vicina a Zapatero li seguir. Secondo i sondaggi, inoltre, il Psc va incontro a una nuova batosta alle comunali di Barcellona. Il rischio che il partito perda il suo ruolo di cerniera tra la Catalogna e Madrid. La debolezza dei socialisti fa il paio con linsuccesso di Esquerra republicana (Erc), che ha perso la met dei deputati. Lavventata proposta di tenere un referendum sullindipendenza nella prossima legislatura non ha convinto gli elettori, che si sono spostati verso CiU. Gli altri voti persi da Erc sono andati al partito indipendentista di Joan Laporta, Solidaritat: i suoi quattro deputati andranno a formare il gruppo misto con i tre eletti di Ciutadans. Le urne, inine, hanno dissipato le preoccupazioni sullingresso in parlamento del partito xenofobo Plataforma per Catalunya, che non ha ottenuto neanche un seggio. u fp

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moldova

Dublino, 27 novembre 2010

svizzera

vincono i iloeuropeiLe elezioni politiche del 28 novembre non hanno risolto limpasse politica che paralizza la Moldova dallo scorso anno. Il voto, il terzo nellarco di un anno e mezzo, era stato organizzato per trovare una maggioranza in grado di eleggere il presidente della repubblica, carica vacante dal settembre del 2009. Il Partito comunista ha ottenuto il 39 per cento dei voti e 42 deputati, ma la maggioranza dei seggi, 59 su 101, andata a tre delle quattro formazioni dellAlleanza per lintegrazione europea, guidata da Vlad Filat (nella foto). La coalizione iloccidentale, tuttavia, non dispone dei 61 seggi necessari per eleggere il capo dello stato. I risultati del voto sono stati interpretati in modo diverso in Romania e in Russia, i due paesi che dal crollo dellUrss si contendono linluenza sulla Moldova. Secondo il quotidiano di Mosca Nezavisimaia Gazeta, i veri sconitti sono i nazionalisti iloromeni, mentre a Bucarest Adevarul scrive che la coalizione democratica dovr per forza scendere a compromessi con i comunisti ilorussi. Qualsiasi cosa succeda, Bucarest sosterr la candidatura di Chisinau allingresso nellUnione europea, sostiene Romania Libera. Il giornale ricorda anche che linteresse del Cremlino verso il paese dipende essenzialmente dalla volont di mantenere le truppe russe nel territorio della Transnistria, la regione secessionista della Moldova sostenuta da Mosca.GLeB GARANICH (ReUTeRS/CoNTRASTo) PeTeR MoRRISoN (AP/LAPReSSe)

ofensiva populistaIl 28 novembre gli svizzeri hanno approvato con il 52,9 per cento dei voti una proposta di legge dellUnione democratica di centro (Udc, populista) che prevede lespulsione automatica per gli stranieri che commettono reati, indipendentemente dalla gravit. la sesta volta in sei anni che lUdc vince una battaglia referendaria contro tutti gli altri partiti del paese e contro il governo. Il quotidiano di Losanna Le Matin sottolinea come il partito di Christoph Blocher sia diventato una vera macchina da guerra, con mezzi inanziari senza pari e una capacit unica di inventare slogan semplici ed eicaci. Secondo Le Temps, invece, un anno dopo il referendum sul divieto di costruire nuovi minareti, lUdc ha imposto ancora una volta il suo dogma nazionalista nello spregio delle regole del diritto. Tuttavia, conclude il quotidiano, la legge inapplicabile e alimenter innumerevoli ricorsi.

lirlanda scende in piazzaIl programma di austerit da 15 miliardi di euro approvato dal governo di Dublino per risanare i conti pubblici non piace agli irlandesi. Il 27 novembre pi di centomila persone hanno manifestato a Dublino contro i tagli alla spesa pubblica, deiniti il pi grande riscatto mai pagato nella storia del paese dal columnist dellIrish Times Fintan oToole, uno dei leader della protesta. oToole ricorda che, solo per pagare gli interessi del prestito di 85 miliardi di euro, concordato con lUnione europea e il Fondo monetario internazionale, ogni anno bisogner spendere circa un quarto del gettito iscale nazionale.

russia

Uiciali e corrottiProil, RussiaLa corruzione la principale minaccia alla sicurezza nazionale. questa la conclusione a cui giunta una recente ricerca sul sistema di difesa della Russia. Negli ultimi tempi, infatti, nellesercito, sono emersi numerosi casi di corruzione che hanno portato al licenziamento del primo vice capo di stato maggiore, Aleksandr Burutin, e di altri militari di alto grado. Secondo i dati del ministero della difesa, gli scandali hanno causato 2,2 miliardi di rubli di danni solo nei primi dieci mesi del 2010. Mentre nel paese la criminalit diminuita del 10 per cento, nellesercito si registrata una crescita dei reati del 16 per cento. Anche per questo, scrive Proil, il ministro Anatolij Serdiukov ha varato un programma di riforme anticorruzione. Tuttavia, le prime misure adottate hanno avuto lefetto opposto: le richieste di tangenti, infatti, sono improvvisamente aumentate. Lapparente contraddizione si spiega con il fatto che molti uiciali hanno cercato di intascare il maggior numero possibile di bustarelle prima dellentrata in vigore deinitiva della riforma.

in breve

Bielorussia Il 1 dicembre il ministro degli esteri Sergej Martynov ha annunciato leliminazione delle scorte di uranio arricchito del paese entro il 2012. Lannuncio arrivato dopo un incontro con la segretaria di stato americana Hillary Clinton ad Astana. Francia Un immigrato clandestino maliano di 38 anni morto il 30 novembre dopo che un poliziotto gli ha sparato due volte con il taser in un appartamento di Parigi. Russia Il 26 novembre la Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha ammesso la responsabilit di Josif Stalin nel massacro di migliaia di uiciali polacchi a Katyn nel 1940. Il Partito comunista ha votato contro la risoluzione.

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Africa e Medio OrienteCom diicile condannare i dittatoriThe Economist, Gran BretagnaI tribunali internazionali continuano a lavorare tra mille ostacoli. Lultimo a inire sul banco degli imputati lex vicepresidente congolese Jean-Pierre BembaKigali memorial centre, il museo dedicato al genocidio ruandese

A

giudicare dallintensa attivit, la giustizia internazionale sembra godere di ottima salute. Il 22 novembre stato un giorno importante nella breve e confusa storia della Corte penale internazionale (Cpi), con sede allAja. Dopo molte diicolt procedurali, cominciato il processo contro Jean-Pierre Bemba, ricco signore della guerra ed ex vicepresidente della Repubblica Democratica del Congo. Bemba accusato di crimini di guerra e crimini contro lumanit, non nel suo paese ma nella Repubblica Centrafricana, dove nel 2003 intervenne con le sue truppe a sostegno dellex presidente AngeFlix Patass durante il colpo di stato guidato da Franois Boziz. La Cpi sta inoltre per rendere noti i nomi di sei leader keniani accusati di aver fomentato le violenze scoppiate a dicembre del 2007. A breve, il Tribunale penale internazionale per lex Jugoslavia dar nuovamente ascolto allimputato Radovan Karadzic, lex leader dei serbi della Bosnia Erzegovina, sul massacro di Srebrenica del 1995. Anche altri due tribunali speciali hanno molto lavoro da fare. La Corte speciale per la Sierra Leone ha messo alla sbarra lex presidente della Liberia, Charles Taylor. Il Tribunale speciale per il Libano, invece, sta indagando sullattentato del 2005 a Beirut in cui morto lex premier Raiq Hariri. E, fatto ancora pi importante, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dovr decidere cosa fare con il Sudan, il cui presidente Omar al Bashir stato incriminato dalla Cpi. Nonostante tutta questa attivit, lidea di organizzare grandi processi internazionali per punire i colpevoli e promuovere la legalit e la pace riscuote sempre meno sucInternazionale 875 | 3 dicembre 2010

ANDREA FRAzzETTA (LUzPHOTO)

cesso. Le corti speciali istituite dalle Nazioni Unite allinizio degli anni novanta stanno per terminare i loro lavori. Il tribunale per i crimini nellex Jugoslavia dovrebbe chiudere molti casi entro il 2012. E si avvicina la ine dei processi anche nel tribunale per il Ruanda, con sede ad Arusha, in Tanzania, che ha giudicato i responsabili del genocidio del 1994.

Processi costosiEntrambi hanno speso molto denaro, soprattutto per mantenere le reti di investigatori sul campo. Finora le indagini e i processi per i crimini commessi nellex Jugoslavia sono costati circa due miliardi di dollari, mentre il tribunale per il Ruanda ha speso pi di un miliardo e quattrocento milioni di dollari. Nel 2004, al culmine della loro attivit, i due tribunali assorbivano il 15 per cento dellintero bilancio delle Nazioni Unite, come scrive l avvocato e diplomatico statunitense Adam M. Smith nel libro After genocide (Prometheus books 2009). Anche la Cpi, con un bilancio annuale di quasi 150 milioni di dollari, molto costosa.

Secondo alcuni osservatori, lo troppo in relazione ai suoi risultati. Finora riuscita a formulare solo una decina di mandati darresto e atti daccusa, tutti per crimini commessi in Africa. La nuova tendenza creare corti miste, che associano competenze locali e internazionali, come il tribunale speciale che giudica i crimini del regime dei khmer rossi in Cambogia. I sostenitori della Cpi ribattono che i beneici legati alla sua stessa esistenza sono enormi: in questo modo, i grandi criminali sanno che i loro delitti potrebbero essere puniti e che il loro potere non sinonimo di diritto. Ma le possibilit che la corte esamini nuovi casi sono molto limitate. I suoi procuratori possono avviare unindagine solo in circostanze ben deinite, per esempio su richiesta di un paese membro o su ordine del Consiglio di sicurezza dellOnu. Con una risoluzione del 2005 il Consiglio di sicurezza ha chiesto al procuratore capo della Cpi di prendere in esame la situazione in Darfur: stato un atto decisivo, a cui seguita lincriminazione del presidente sudanese. Tuttavia, diicile che possa

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accadere di nuovo. Due membri del consiglio di sicurezza, la Russia e la Cina, difendono tenacemente il principio della sovranit nazionale e cercano di evitare precedenti che possano metterla in discussione. Diventa cos improbabile che questo organismo possa chiamare in causa, tra gli altri, i leader dello Sri Lanka o della Birmania.

Il problema degli interlocutoriLidea che le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra debbano essere perseguiti si afermata negli anni novanta, in un periodo in cui molti regimi autoritari venivano sostituiti da amministrazioni democratiche, soprattutto in America Latina. La questione, per, diventa pi complicata se si prendono in esame aree caratterizzate da scontri etnici o i cosiddetti stati falliti. DallIrlanda del Nord allHindu Kush, in molte zone di conlitto gli unici interlocutori credibili per portare avanti un processo di pace sono i leader ribelli o i signori della guerra.

Tuttavia, alcuni analisti della giustizia internazionale sono convinti che il principio di responsabilit per crimini molto gravi sia ormai ben radicato e sarebbe un errore smantellarlo. Di recente il Consiglio di sicurezza ha ribadito che proteggere i civili dalle atrocit uno dei suoi compiti principali. E, come sostiene Edward Luck, di International peace institute, questa mentalit viene assimilata dalle potenze emergenti, man mano che si afermano sulla scena internazionale. Secondo altri veterani della diplomazia dellOnu, i governi non possono rimanere con le mani in mano di fronte a una crisi umanitaria. E in questi casi richiedere lintervento della Cpi, com accaduto con il Sudan, potrebbe essere il male minore. Tuttavia, come ha dimostrato lesempio dei Balcani, la giustizia internazionale funziona bene e riesce a contribuire a un clima di pace solo quando aiancata da altri strumenti, come le missioni di peacekeeping o gli aiuti economici. u gim

Sierra Leone

Il caso Charles TaylorT. Darnstdt e J. Puhl, Der Spiegel, Germanial processo allAja contro lex presidente liberiano Charles Taylor va avanti da tre anni senza risultati tangibili. Crimini contro lumanit, stragi, stupri, mutilazioni, la responsabilit dei massacri in Sierra Leone tra il 1991 e il 2002: le accuse contro Taylor, formulate dalla Corte speciale per la Sierra Leone, sono enormi. Ma, mentre emergono nuovi dettagli sui suoi crimini, il presidente sembra diventare sempre pi intoccabile. E il procedimento contro di lui, uno dei pi promettenti per la giustizia internazionale, rischia di fallire. Secondo uno studio condotto da alcuni esperti di diritto delluniversit della California a Berkeley, giudici e procuratori hanno commesso gravi errori. Per esempio, gli analisti deiniscono sorprendente e deludente il trattamento insensibile riservato ad alcune vittime che avevano deciso di parlare e irritante la scelta di pagare alcuni testimoni chiave. Inoltre, mettono in evidenza che stato violato il diritto dellimputato a un giusto processo a causa dei ritardi accumulati dalla corte. I procuratori non hanno avuto diicolt a ottenere le prove degli orrori della guerra civile in Sierra Leone. Ma non sono ancora riusciti a far risalire la responsabilit di questi crimini a Taylor. Secondo laccusa, lex signore della guerra liberiano avrebbe inondato di armi il paese vicino e avrebbe istigato la guerra civile per ottenere il controllo della produzione di diamanti. Ma inora i procuratori non sono stati in grado di fornire una versione convincente di questa storia nelle aule di tribunale. u

I

Da sapere Giustizia internazionaleAnno Stato dei lavori

Tribunali speciali Tribunale penale internazionale per lex Jugoslavia Tribunale penale internazionale per il Ruanda Corte speciale per la Sierra Leone Camere straordinarie allinterno dei tribunali della Cambogia Tribunale speciale per il Libano Uganda Repubblica Democratica del Congo Sudan (Darfur) Repubblica Centrafricana KenyaFonte: The Economist

1993

161 rinviati a giudizio: 63 condannati, 12 assolti, 13 trasferiti alle rispettive corti nazionali, 20 accuse ritirate, 16 morti, 35 processi in corso, due latitanti 52 sentenze deinitive: 44 condannati, otto assolti; 22 processi in corso, dieci latitanti 13 rinviati a giudizio: 8 condannati, 3 morti, un latitante, Charles Taylor sotto processo quattro leader dei khmer rossi rinviati a giudizio, uno condannato a 35 anni di carcere (19 ancora da scontare) indagini in corso, il rapporto atteso entro la ine del 2010 cinque mandati darresto per leader ribelli: quattro latitanti, un morto cinque mandati darresto: tre processi in corso, un latitante, un processo imminente tre latitanti, tra cui il presidente sudanese Omar al Bashir processo in corso contro Jean-Pierre Bemba a breve le prime incriminazioni

1994

2002 2006

2007

Corte penale internazionale (Cpi) 2004 2004 2005 2007 2010

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Africa e Medio OrienteEGITTO

Alle urne tra le violenzeIl 28 novembre, in occasione del primo turno delle elezioni legislative, almeno otto persone sono morte e decine sono state ferite negli scontri tra i sostenitori dei vari candidati o colpite dagli spari della polizia per disperdere la folla ai seggi. mentre si moltiplicano le accuse di brogli, i blogger egiziani pubblicano le foto delle violenze e i principali partiti di opposizione, scrive il quotidiano Al Masry al Youm, condannano landamento della tornata elettorale. Il partito del presidente Hosni mubarak ha ottenuto 209 seggi su 211. I Fratelli musulmani, principale forza dopposizione, non parteciperanno al secondo turno.

Costa dAvorio

IRAN

Braccio di ferro pericolosoUn seggio elettorale a Gagnoa

Bombe contro gli scienziatiIl 29 novembre a teheran due esperti di nucleare sono stati vittime di attentati. Lingegnere majid Shahriari morto. Sembra unazione terroristica coordinata, scrive il quotidiano Ressalat, che accusa loccidente (in particolare lmI6 britannico) di usare la violenza per impedire lo sviluppo della scienza. Il 6 dicembre a Ginevra riprendono i colloqui internazionali sul nucleare iraniano.IN BREVE

SEYLLOU (AFP/GEttY ImAGES)

REP. CENTRAFRICANA

Combattimenti a BiraoIl 24 novembre i ribelli della Convenzione dei patrioti per la giustizia e la pace (Cpjp) hanno assunto il controllo della citt di Birao, nel nordest del paese. Due giorni dopo lesercito ha ripreso il controllo della citt grazie anche allaiuto dellaviazione ciadiana. Il Ciad ha precisato che lintervento era legato alla presenza a Birao di alcuni ribelli ciadiani dellNdlr. Le Nazioni Unite hanno condannato le violenze, che hanno provocato un numero imprecisato di vittime civili, scrive Afrik.300 km

Il 1 dicembre lannuncio dei risultati del secondo turno delle presidenziali ivoriane si trasformato in una prova di forza tra i due candidati, il presidente Laurent Gbagbo e lex premier Alassane Ouattara, facendo temere per lo scoppio di nuove violenze nel paese gi diviso in due. Il nord, controllato dai ribelli delle Forze nuove, vicino a Ouattara, il sud al governo di Gbagbo. Dopo la notizia che gli ivoriani allestero hanno scelto Ouattara, Gbagbo ha denunciato brogli in alcuni seggi del nord, dichiarando che far di tutto per vincere, scrive Jeune Afrique. u

Arabia Saudita Il 26 novembre il governo ha annunciato che da marzo sono stati arrestati 149 terroristi di Al Qaeda. Israele Il 29 novembre il primo ministro Benjamin Netanyahu ha nominato tamir Pardo, 57 anni, a capo del mossad. Marocco Il 26 novembre long Human rights watch ha chiesto a Rabat di aprire uninchiesta sulle violenze inlitte ai sahrawi arrestati nel recente sgombero del campo di Agdaym Izik.

Da San Diego Amira Hass

Alla ricerca dei kumeyaayGli indiani che vivono nelle riserve sono molto riservati con gli stranieri che entrano nei loro territori. Ne ero consapevole prima di cominciare a occuparmi della loro situazione, ma questo non mi ha risparmiato alcune frustrazioni iniziali: email senza risposta, promesse non mantenute di risentirci e la domanda franca di un non-indiano che ha rapporti stretti con i nativi americani: Che vantaggi avranno se accettano di incontrarla?. Ho capito che avrei dovuto convincerli che non sono bianca. ma come? mi sono rivolta agli attivisti degli anni sessanta. Una donna (bianca) vicina alle Pantere nere mi ha messa in contatto con un militante dellAmerican indian movement (Aim), che fortunatamente conosceva il mio lavoro e, entusiasta, mi ha rimandato a due accademici nativi americani che vivono in messico. Purtroppo la donna non conosceva nessun indiano kumeyaay, la principale trib del sudovest della California. Su Google ho trovato lindirizzo email di una bibliotecaria kumeyaay. Ho lanciato una bottiglia nelloceano. Dopo tre giorni la bottiglia tornata indietro, con la risposta per email: Per curiosit, come ha fatto a trovare il mio indirizzo?. Era molto sospettosa. Semplice, ho risposto, sul sito web della sua trib. La donna non si aspettava che un non-indiano potesse interessarsi alla sua gente. mi ha telefonato ridacchiando: Ho cercato il suo nome su Google e ho capito che potevo idarmi. A quanto pare lei ai margini come me. u nm

SUDANBirao

CIAD

REPUBBLICA C E N T R A F R I C A NABangui

REP. DEM. CONGO CONGO

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AmericheVittoria a breve termineMichel Misse, Folha de So Paulo, Brasileomenica pomeriggio, il 28 novembre, ho assistito a una storica operazione politica e militare sulle colline che circondano una parte dei quartieri di Penha e Olaria, a Rio de Janeiro. Le tv continuano a trasmettere le dichiarazioni di comandanti, delegati, segretari, commentatori politici, giornalisti e specialisti, informandoci su quello che sta succedendo. Pi di duemila uomini hanno sequestrato grandi quantit di marijuana e di armi, e hanno ottenuto la resa dei criminali. Loperazione viene gi presentata come la conquista del Complexo do Alemo. Non la prima volta che la polizia carioca entra nelle favelas. Non si era mai vista unoperazione delle forze dellordine con tanti agenti e mezzi blindati. Nellultima azione nel Complexo do Alemo quasi tre anni fa la polizia uccise diciannove persone. Questa volta loperazione stata condotta con pi attenzione. Molti si chiedono se il narcotraico a Rio abbia ricevuto un colpo mortale. Credo di no. Negli ultimi due anni, solo nel Complexo do Alemo, la polizia ha sequestrato 1.070 armi, ha arrestato 1.200 persone e ha ucciso 270 ricercati. Ma si pu afermare che la prima conquista di territorio da parte dello stato. Non sappiamo se durer a lungo. La riorganizzazione del traico di droga dipender dalla protezione che i poliziotti corrotti daranno alle reti criminali. Senza misure drastiche contro la corruzione e il contrabbando di armi, forse passeremo altre domeniche guardando in tv altre azioni eroiche della polizia. u gacJEFFERSON BERNARDES (AFP/GETTy IMAGES)

Rio de Janeiro, Brasile. Una piscina nel Complexo do Alemo

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La polizia di Rio de Janeiro conquista le favelasAlberto Armendariz, La Nacin, Argentina

C

on elicotteri, carri armati, blindati e pi di duemila uomini, la polizia di Rio de Janeiro ha assunto il controllo delle dodici favelas del Complexo do Alemo, nella zona settentrionale della citt. Linvasione cominciata la mattina del 28 novembre con quattro elicotteri che, a volo radente, hanno sparato raiche contro le postazioni del Comando Vermelho. Le autorit avevano lanciato un ultimatum allorganizzazione criminale, ma allo scadere del tempo si erano consegnati solo pochi narcotraicanti. Dopo la sparatoria i soldati sono entrati nella favela seguiti da una ventina di blindati e di carri armati. I narcos hanno smesso di sparare quasi subito: hanno preferito nascondersi o scappare, come avevano fatto il 25 novembre nella vicina favela di Vila Cruzeiro. Nella zona ci sono tra i seicento e i mille narcotraicanti, ma solo una decina sono stati arrestati. Il detenuto pi illustre Elizeu Felcio de Souza, noto come Zeu, condannato per lomicidio del giornalista Tim Lopes nel 2002. Abbiamo vinto, ha detto il capo della polizia militare dello stato di Rio de Janeiro, Mrio Srgio Duarte. Sui narcos scomparsi nel nulla, le versioni sono diverse: i boss pi ricercati avrebbero aggirato lassedio attraverso la rete fognaria, si

sarebbero nascosti nelle case degli abitanti del posto o confusi con la popolazione, che stata invitata a restare a casa. I primi controlli hanno portato al sequestro di centinaia di armi, sette tonnellate di marijuana, cinquecento chili di cocaina e diverse sostanze per tagliare e rainare le droghe. La riconquista del territorio da parte dello stato un passo fondamentale nella politica di sicurezza di Rio de Janeiro, ha sottolineato il governatore Srgio Cabral.

Reazione inaspettataNel 2007 Cabral ha istituito le Unidades de polcia paciicadora (Upp) in quattordici favelas, per rendere le zone pi sicure in tempo per i Mondiali del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Secondo Cabral, la violenza che nelle ultime settimane ha provocato almeno 35 morti il risultato di una reazione inaspettata del Comando Vermelho e della gang rivale Amigos dos Amigos alla strategia dellUpp, che gli ha rovinato gli afari. Il governatore ha chiesto al ministero della difesa di mantenere i soldati nella zona ino a quando lo stato non creer una nuova Upp. Nel 2011 la polizia entrer a Rocinha, la favela pi grande dellAmerica Latina, e a Vidigal, unenclave nella zona turistica nella parte meridionale di Rio. u sb

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JOE salEs (aP/laPREssE)

Haiti

STATI UNITI

Elezioni e brogliGrande Rio du Nord, 29 novembre 2010

Stipendi congelatiMentre gli stati e le amministrazioni locali degli stati Uniti cercano di arginare i buchi dei loro bilanci, Barack Obama blocca gli stipendi dei dipendenti federali. Il provvedimento, annunciato il 29 novembre, riguarder per lo pi gli impiegati del governo, che solo a Washington sono pi di 600mila, spiega il Washington Post. Come spiega il New York Times, 2,1 milioni di impiegati federali dovranno rinunciare a un aumento di stipendio dell1,4 per cento. secondo la Casa Bianca il blocco, che non riguarda il personale militare, porter un risparmio di due miliardi di dollari nellanno iscale 2011, di 28 miliardi nei prossimi cinque anni e di 60 miliardi nei prossimi dieci. secondo il giornale conservatore National Review la prima concessione fatta dal presidente ai repubblicani dopo le elezioni di met mandato.

Creston, CanadaCANADAEMIlIO MOREnattI (aP/laPREssE)

Poligamia in discussionela corte suprema della British Columbia, in Canada, dovr pronunciarsi su un caso molto delicato: la legge che vieta la poligamia vola la libert religiosa? la corte stata chiamata in causa durante il processo a due membri di una setta dissidente di mormoni, e la vicenda seguita da vicino anche dai poligami musulmani. secondo un sondaggio, scrive il Globe and Mail, il 66 per cento dei canadesi favorevole al divieto perch considera la poligamia degradante per le donne e pericolosa per i bambini.

Il 28 novembre 2010 gli haitiani hanno votato per scegliere, tra 19 candidati, il successore del presidente Ren Prval. Ci sono state irregolarit e accuse di brogli: molte persone hanno votato pi volte, altre non erano registrate e altre ancora avevano i documenti in regola ma non sapevano in quale seggio votare. Ma secondo lOrganizzazione degli stati americani e la Comunit del Caribe, scrive Le Nouvelliste, non ci sono gli estremi per annullare le elezioni. I risultati sono ancora incerti e un eventuale secondo turno previsto per il 16 gennaio. u

Ciudad Jurez

El Paso

DallAvana Yoani Snchez

STATI UNITI

Chihuahua Meoqui

San Antonio

Ombre lungheCi sono due uomini allangolo della strada. Uno ha un auricolare, laltro issa il portone del palazzo. tutti quelli che vivono in zona sanno benissimo perch sono l. In uno degli appartamenti vive un dissidente: i due poliziotti politici tengono sotto controllo chi entra e chi esce, e l vicino hanno una macchina per seguirlo ovunque vada. non cercano di nascondersi. Vogliono far capire a tutti che quel soggetto schedato, per spingere gli amici ad allontanarsi ed evitare di inire nella ragnatela della vigilanza. a Cuba chiunque dissenta ha unombra che lo segue ovunque. si chiamano segurosos e usano tecniche soisticate di supervisione, dalle intercettazioni telefoniche o ambientali alla localizzazione attraverso il segnale del cellulare. Gli efetti sulla vita personale di operazioni di questo genere sono tali che i cubani chiamano la sicurezza di stato con nomi terribili come apparato, armageddon o trituratrice. Una frase illustra la smisurata proporzione di poliziotti politici che si aggirano intorno a ogni oppositore. a bassa voce e guardandosi alle spalle, molti dicono con sarcasmo: Quante braccia rubate allagricoltura, guarda questi, passano le giornate a controllare chi la pensa diversamente. Quanto sarebbe diverso se invece di proiettare la loro lunga ombra sui critici del sistema la lasciassero cadere su un cesto di lattuga o una piantina di pomodoro, su quel solco oggi vuoto che potrebbero aiutare a seminare. u sbMazatln

Chihuahua

MESSICOOceano Paciico 240 km Ciudad Madero

Messico Il 28 novembre Hermi-del Messico la Garca Quiones, capo della polizia di una localit nello stato di Chihuahua, stata uccisa vicino a Meoqui. Il giorno dopo la polizia ha scoperto 18 corpi in una fossa comune a Ciudad Jurez. Stati Uniti Il 26 novembre la polizia ha sventato un tentativo di attentato durante una festa di natale a Portland, nellOregon. Un ragazzo di origine somala stato arrestato.

IN BREVE

Zitcuaro

Citt

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Asia e PaciicoGyanendra Shah a Kathmandu, l8 ottobre 2010 cuno che non ha sangue blu. Per lui, niente poteva essere pi lacerante di queste perdite. Ecco perch ha cominciato a reagire al trauma della detronizzazione. Insieme ai familiari ha deciso di mostrarsi in pubblico. Gli ex reali frequentano templi in tutto il Nepal, partecipando a eventi culturali e di beneicenza e trasformandosi da governanti in benefattori. La loro metamorfosi stata sorprendente. A quanto pare Paras Shah, lex erede al trono, non pu fare commenti politici per timore che le sue parole siano fraintese. Lo stesso Gyanendra evita di parlare con i giornalisti. Ovunque vada saluta la folla, ammicca, elargisce cenni del capo agli ex sudditi che rispondono con applausi fragorosi. Lui sorride e sembra dire: Abbiate pazienza. Se volete torner. Anche Paras Shah fa cos. Padre e iglio cercano di mostrarsi pi rispettosi della legge, pi attenti alle soferenze della popolazione e pi civili dei rivali repubblicani in calo di popolarit. Loro sanno che le rivendicazioni dellex re hanno un fondo di verit e Gyanendra, in cuor suo, aspetta che i rivali sindeboliscano ancora. Sa che quando sciolse il governo e assunse il potere esecutivo, la sua condotta irresponsabile ha raforzato il potere dei partiti politici. Ora spera che sia la loro condotta altrettanto irresponsabile a restituirglielo. Nella storia le monarchie sono state abolite e poi ripristinate in pi casi. In Gran Bretagna, Carlo II torn al potere undici anni dopo la decapitazione di Carlo I, nel 1660. Anche nella storia nepalese il trono rimase vacante per 18 giorni nel 1816, tra la morte del re Girban Yuddha Bikram e lincoronazione del re Rajendra Bikram. Forse qualche anno di esperimento repubblicano riporter la monarchia. Chiss. I partiti politici sono preoccupati perch sanno che la loro impopolarit gioca a favore di Gyanendra e che, se continuano cos, dopo il 2010 in Nepal potrebbe ripetersi quanto accadde in Inghilterra nel 1660. Perci il premier limita i movimenti dellex re impedendogli di partecipare alle feste religiose. Lui non reagisce: il silenzio, pensa, gli frutter pi consensi. La speranza di avere unaltra possibilit lo f