Inter. GM 10/2002 · 2017-05-31 · In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria...

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Finito di stampare nel mese di dicembre 2002 Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova DIRETTORE E DITORIALE : Dr. Corrado Canestro DIRETTORE R ESPONSABILE : Dr. Sergio Castellaneta COMITATO DI R EDAZIONE : Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Genova Presidente: Dr. Sergio Castellaneta Vice Presidente: Prof. Emilio Nicola Gatto Segretario: Prof. Giandomenico Sacco Tesoriere: Dr. ssa Maria Clemens Barberis CONSIGLIERI : Dr. Enrico Bartolini, Prof. Dante Bassetti, Dr. Massimo Blondett, Dr. Alberto Ferrando, Dr.ssa Anna Maria Gandolfo, Prof. Riccardo Ghio, Prof. Claudio Giuntini, Dr. Giuseppe Mina, Prof. Giovanni Regesta, Dr. Emilio Casabona, Dr. Gabriele Perosino COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI : Prof. Fernanda De Benedetti, Dr. Antonio Bianchini, Prof. Giulio Cesare Peris, Dr. Luca Nanni COMMISSIONE ALBO ODONTOIATRI: Presidente: Dr. Emilio Casabona Segretario: Dr. Stefano Bovone, Consiglieri: Dr. Massimo Gaggero, Dr. Gabriele Perosino, Dr. Marco Oddera. Periodico mensile Anno 10 - n° 12 dicembre 2002 - Tiratura 8.200 copie - Autorizz. n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di Genova Spedizione in abb. postale - Gruppo IV 45% - Redazione, segreteria e pubblicità: P.sso S. Caterina Fieschi Adorno 4A, Genova tel. e fax 010/58.29.05 - Progetto grafico e impaginazione: Silvia Folco - Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova. In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova Anno 10 - Numero 12 dicembre 2002 Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 Genova Tel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito: www.omceoge.it E-mail: [email protected] EDITORIALE Al voto, sempre più demoralizzati IN PRIMO PIANO Parlare di più con il paziente NORME & REGOLE L’accordo per “l’emergenza territoriale” Specializzandi, un’odissea infinita PREVIDENZA & ASSISTENZA Condono Enpam, ultimi giorni ATTUALITA’ Graduatorie regionali, domande entro il 31 gennaio Il Medico di base e l’ambiente “Didattica attiva” per i Medici di medicina generale LETTERE AL DIRETTORE 2 3 5 6 10 15 18 21 23 29 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero SOMMARIO M e d i c a Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova M e d i c a Anno 10 n.12-dicembre 2002 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. Dicembre M e d i c a Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova Parlare di più con il paziente Ultimi giorni utili per il condono previdenziale Enpam Legionellosi, nove casi nel 2001 in Liguria ORDINE: AL VOTO, SEMPRE PIU DEMORALIZZATI M e d i c a All’interno Dentisti Notizie In occasione delle prossime festività natalizie gli uffici dell’Ordine, oltre ad osservare la normale chiusura dei giorni festivi saranno anche chiusi venerdì 27 novembre. Riapriranno regolarmente lunedì 30 dicembre. A tutti i nostri lettori i migliori auguri di buone feste.

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Page 1: Inter. GM 10/2002 · 2017-05-31 · In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova Anno 10 - Numero 12 dicembre 2002 Ordine dei Medici e

Finito di stampare nel mese di dicembre 2002

Organo Ufficiale dell’Ordine deiMedici Chirurghi e degliOdontoiatri della Provincia diGenova

DIRETTORE EDITORIALE: Dr.Corrado Canestro DIRETTORE

RESPONSABILE: Dr. SergioCastellaneta COMITATO DI

REDAZIONE: Consigliodell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di GenovaPresidente: Dr. SergioCastellaneta Vice Presidente:Prof. Emilio Nicola GattoSegretario: Prof. GiandomenicoSacco Tesoriere: Dr. ssa MariaClemens Barberis CONSIGLIERI:Dr. Enrico Bartolini, Prof. DanteBassetti, Dr. Massimo Blondett,Dr. Alberto Ferrando, Dr.ssaAnna Maria Gandolfo, Prof.Riccardo Ghio, Prof. ClaudioGiuntini, Dr. Giuseppe Mina,Prof. Giovanni Regesta, Dr.Emilio Casabona, Dr. GabrielePerosino COLLEGIO DEI REVISORI

DEI CONTI: Prof. Fernanda DeBenedetti, Dr. AntonioBianchini, Prof. Giulio CesarePeris, Dr. Luca NanniCOMMISSIONE ALBO ODONTOIATRI:Presidente: Dr. EmilioCasabona Segretario: Dr.Stefano Bovone, Consiglieri: Dr.Massimo Gaggero, Dr. GabrielePerosino, Dr. Marco Oddera.

Periodico mensile Anno 10 - n° 12 dicembre 2002 - Tiratura 8.200 copie - Autorizz. n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di GenovaSpedizione in abb. postale - Gruppo IV 45% - Redazione, segreteria e pubblicità: P.sso S. Caterina Fieschi Adorno 4A, Genova tel. e fax010/58.29.05 - Progetto grafico e impaginazione: Silvia Folco - Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova.

In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova

Anno 10 - Numero 12 d icembre 2002

Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 GenovaTel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito: www.omceoge.it E-mail: [email protected]

EDITORIALEAl voto, sempre più demoralizzati

IN PRIMO PIANOParlare di più con il paziente

NORME & REGOLEL’accordo per “l’emergenza territoriale”Specializzandi, un’odissea infinita

PREVIDENZA & ASSISTENZACondono Enpam, ultimi giorni

ATTUALITA’Graduatorie regionali, domande entro il 31 gennaioIl Medico di base e l’ambiente“Didattica attiva” per i Medici di medicina generale

LETTERE AL DIRETTORE

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29 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero

S O M M A R I O

M e d i c a

Organo Ufficialedell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatridella Provincia di GenovaM e d i c a

Anno 10 n.12-dicembre 2002 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge.

Dicembre

M e d i c aOrgano Uf f i c i a le de l l ’Ord ine de i Med ic i Ch irurgh ie d e g l i O d o n t o i a t r i d e l l a P r o v i n c i a d i G e n o v a

Parlare di più con i l pazienteUltimi giorni uti l i per i l condono previdenziale EnpamLegionellosi, nove casi nel 2001 in Liguria

ORDINE: AL VOTO, SEMPRE PIU DEMORALIZZATI

M e d i c a

All’internoDentisti Notizie

In occasione delle prossime festività natalizie gli ufficidell’Ordine, oltre ad osservare la normale chiusuradei giorni festivi saranno anche chiusi venerdì 27

novembre. Riapriranno regolarmente lunedì 30 dicembre. Atutti i nostri lettori i migliori auguri di buone feste.

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ono presidente di questo Ordine daiprimi mesi del ’94, cioè da ben noveanni, durante i quali mi sono sempre

occupato di tutti i problemi riguardanti laSanità, pubblica e privata, prestando la massi-ma attenzione a coloro che si sono rivolti alnostro ente ed impegnandomi attivamente econcretamente nei limiti delle possibilità.Per questo motivo non ho mai voluto struttu-rare il Consiglio sulla base della rappresenta-tività settoriale: tot ospedalieri, tot universita-ri, tot medici di medicina generale, tot specia-listi e così via, ma ho sempre privilegiato lepersone che hanno poi condiviso il mio ope-rato e sostenuto le mie posizioni, anche quan-do tali scelte potevano esporre l’Ordine apericoli vari di commissariamento ed altro.Su di un aspetto vorrei essere chiaro e vorreiche i Medici me ne dessero atto: l’azione poli-tica dell’Ordine è sempre stata corretta edugualmente critica sia nei confronti di asses-sori, ministri, governi e giunte di vario colore.Non abbiamo mai fatto sconti a nessuno,abbiamo sempre difeso la libertà e la dignitàdella professione, mantenendo una linea uni-voca e coerente che non si è minimamentemodificata negli anni con il cambiare del colo-re politico di governi, giunte e quant’altro.Un totale fallimento debbo invece denunciaree riconoscere: in nove anni, pur avendo rico-perto importanti incarichi elettivi istituzionalie pur essendomi impegnato personalmentecon continuità, non sono riuscito a modificaredi una virgola “la vergognosa legge istitutivadell’Ordine”, vecchia di cinquant’anni.

Ho parlato di legge vergognosa in quantonon è stata modificata ed adattata alle nuoveesigenze che la professione di oggi richiede:non siamo neppure riusciti a modificare leregole elettorali con un dispendio di risorseeconomiche ed umane che non posso nondefinire scandaloso. Siamo costretti a buttareal vento decine e centinaia di milioni di vec-chie lire a livello provinciale, mentre a livellonazionale l’esborso per le elezioni è di miliar-di. Per evitare questo ingiustificato spreco didenaro, sarebbe bastato un minimo impegnoda parte del Governo e del Parlamento: comeOrdine ci siamo sempre impegnati a far sì chele elezioni fossero valide al primo turno, invi-tando a votare almeno un terzo degli iscritti,il che non è stato facile ma estremamentegravoso sul piano personale.Questa volta, però, non me la sono sentita diripetere la massacrante maratona del ’99, percui, anche se a malincuore, sicuramente nonriusciremo a raggiungere il quorum necessa-rio nelle giornate elettorali del 14-15 e 16dicembre p.v. Pazienza!! Le elezioni si terran-no così nella seconda quindicina di gennaio,quando non ci saranno limitazioni nel numerodegli elettori.Purtroppo il menefreghismo del Governo, delParlamento e della Federazione, a fronte diuna simile scellerata situazione, mi creano irri-tazione, sconcerto ed amarezza e mi induco-no ad un passo che, forse, con maggiore col-laborazione e buona volontà da parte di tutti,avrei evitato di compiere.

Sergio Castellaneta

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Al voto, sempre più demoralizzatiInvano si è cercato di cambiare la legge elettorale dell’Ordine, che impone spese ingenti

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chi segue i problemi della deontolo-gia professionale segnaliamo un arti-colo uscito recentemente (Cascardo D

C. Good Communication Practices CanMinimize Malpractice Risks) su MedscapeMoney & Medicine 2002 a proposito dellacomunicazione Medico-paziente.Come noto una delle funzioni principalidell’Ordine dei Medici riguarda i procedimen-ti disciplinari con la possibilità dicomminare sanzioni che possono,dall’avvertimento con diffida arrivarealla sospensione dall’attività profes-sionale per 6 mesi e alla radiazione.Negli ultimi anni sono aumentate ledenunce alle autorità giudiziarie con conse-guenti cause legali e richieste di indennizzi. Inquesto caso il malcapitato collega si trova adover fare purtroppo i conti con la giustiziaordinaria e con la giustizia ordinistica. Ma chec’entra questa premessa con la comunicazio-ne verso il paziente?La connessione in realtà è molto stretta, con-siderando che le denunce derivano, oltre cheda casi conclamati di negligenza, imprudenzaed imperizia, anche da una cattiva comunica-zione o spesso da un insieme dei due fattori.Ci sentiamo di segnalare l’importanza dellacomunicazione medico paziente, su cui torne-remo in futuro, cercando di proporre corsi dicomunicazione, in quanto esiste una solidaletteratura che dimostra come una cattivacomunicazione è frequentemente associataad un maggior rischio di denuncia.Nel 1997 un articolo pubblicato su JAMA

aveva tratto la conclusione che non bastaagire secondo scienza e coscienza, ma sideve anche parlare e spiegare al paziente inquanto solo così, anche di fronte a un esitodiverso da quello auspicato, si evitano con-troversie legali. Nello studio in oggetto le differenze di com-portamento tra medici “soggetti” a denuncee quelli che invece non ne avevano mai subita

una, risiedevano principalmente nel tempodedicato al singolo paziente. Quindi maggiortempo dedicato al paziente, maggior com-prensione della situazione e minor insoddisfa-zione.Inoltre i pazienti (clienti??!!) sono diversi daquelli di anche soltanto un decennio fa: inmaggioranza sanno che per ogni trattamentoesistono alternative (anche restandonell’ambito della medicina scientifica), sidocumentano su riviste, su enciclopedie e suInternet. Quindi il Medico deve spiegare ilpiù possibile perché questo trattamento siameglio di un altro, perché meglio si adatti alpaziente; mentre decenni fa il medico eraautoritario, aveva un ruolo spesso “paternali-stico” in quanto era il depositario del saperee il paziente non aveva a disposizione moltepossibilità per informarsi sulla sua malattia.Inoltre le conoscenze mediche sono aumenta-

Parlare di più con il pazienteTalvolta incomprensioni o addirittura denunce derivano da scarsa comunicazione

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I n p r i m o p i a n o 3

Lo dicono le statistiche: difficilmente prendedenunce il Medico che dedica più tempo adascoltare e parlare con il malato.

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Parlare di più con il paziente4te e sono in continua revisione, verifica eaggiornamento. Parlare e spiegare è impor-tante ma lo è altrettanto il saper ascoltare.Per esempio, si raccomanda di porre, durantela visita, domande aperte, cioè che non con-tengano già la risposta, lasciando un tempoadeguato per rispondere. Altro fattore impor-tante nella comunicazione è lo stile dellacomunicazione: sempre conversare seduti,mai in piedi e mai di fretta (o almeno nondare l’idea di averla). E’ inoltre meglio cercaredi evitare l’interruzione della visita per rispon-dere al telefono, a meno che non si tratti diemergenze che vanno comunque sempre

spiegate al paziente. Anche al telefono ènecessario dare la giusta importanza comuni-cativa: dare orari precisi, segnalare ove rivol-gersi in caso di urgenza comunicandolo tra-mite segreteria e, come organizzazionedell’attività, se si utilizza un collaboratoreistruirlo adeguatamente, fornire linee guidascritte e avvisarlo di segnalare al medicoeventuali situazioni particolari le cui telefona-te, consiglia l’autore dell’articolo, andrebberosegnate e archiviate.Riteniamo che questo lavoro, realizzato nellarealtà americana, sia utile anche per noi.

Alberto Ferrando - Luca Nanni

ORGANIZZA A GENOVA IL CORSO QUADRIENNALE DI

AGOPUNTURARiservato a laureati in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria

Ciascun anno si articola in 6 seminari (un week-end al mese) per un totale di 90 ore di lezione. Il quarto annosarà di approfondimento e particolare attenzione sarà dedicata alla pratica manuale. La Scuola, facente partedella F.I.S.A. (Federazione Italiana Scuole Agopuntura) si avvale per l’insegnamento di un corpo docenti trai più qualificati ed esperti nella Medicina Tradizionale Cinese in Italia e all’Estero.La Scuola è gemellata con l’Università di Shanghai ed altre Università Cinesi, per cui i partecipanti al Corso chelo desiderano possono usufruire di un ulteriore approfondimento pratico della durata di tre settimane in Cina.Il passaggio da un anno di Corso al successivo è subordinato al superamento di un esame scritto e orale.Al termine del quarto anno, dopo compilazione e discussione di una tesi, verrà rilasciato il diploma di medicoAgopuntore riconosciuto dalla F.I.S.A. Il programma è svolto secondo le indicazioni delle principali Facoltàdi Medicina Tradizionale Cinese e della FISA, aderendo alle direttive della Comunità Europea.

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A completamento di ogni anno si terranno seminari su aspetti paralleli alla M.T.C. che permetterannoagli allievi di approfondire anche altri argomenti legati al mondo della medicina non convenzionale.E’ prevista la frequenza, obbligatoria a partire dal II° anno di Corso, di un ambulatorio dove ciascunallievo potrà seguire ed esercitare la pratica con la supervisione dei docenti del Corso. Per alcuni seminaridel corso, è richiesto l’accreditamento E.C.M.

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N o r m e & r e g o l e 5

a Regione Liguria, le Asl e le organiz-zazioni sindacali maggiormente rap-presentative della categoria, con il pre-

sente accordo integrativo intendono perse-guire gli obiettivi dei Dpr 27 marzo 1992,della legge regionale 5 maggio 1994 n. 24 edelle Linee Guida n. 1/1996 approvate conAtto di Intesa tra Stato e Regioni dell’11 apri-le 1996.L’accordo regionale, in attuazione ead integrazione di quanto previstodagli articoli 62 e seguenti dei Dpr 28luglio 2000 n. 270, intende persegui-re una migliore organizzazione deiservizi di emergenza sanitaria ed unmigliore coordinamento tra l’assisten-za territoriale e l'assistenza ospedaliera.Le parti richiamano formalmente quanto pre-visto dall’articolo 8 comma 1 bis del decretolegislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e suc-cessive modificazioni ed integrazioni, ai sensidel quale i Medici convenzionati per l’emer-genza sanitaria territoriale, con incarico atempo indeterminato a n. 38 ore settimanali,al compimento del quinto anno di titolaritàpossono essere inquadrati alle dipendenzedelle Aziende nel ruolo sanitario nella discipli-na della Medicina e Chirurgia di Emergenzaed Accettazione

Articolo 1 - Compiti professionali

Il medico di emergenza sanitaria territoriale,oltre ai compiti istituzionali di cui al comma 1dell’articolo 65 del Dpr 270/2000, può svol-gere anche attività aggiuntive, come indicato

al comma 2 dell’art. 65 ed in particolare:a) attività presso i Dea, Ps, Ti, Sti medicinad’urgenza dell’Azienda nella quale è incarica-to, previo accordo tra il Direttore del Dea, ilresponsabile del Ps ed il responsabile del ser-vizio 118, nel rispetto delle priorità nonché inbase alle specifiche caratteristiche professio-nali del singolo medico (specializzazioni, corsipost-universitari, corsi di formazione), in

modo da garantire un uso ottimale dellerisorse;b) prestazioni di emergenza/urgenza neipunti di primo intervento realizzati dalleAziende. Il responsabile della centrale opera-tiva è garante di un’equa distribuzione deiturni individuali tra Dea/Ps e punti di primosoccorso;c) attività a carattere di istituto presso puntidi primo soccorso fissi o mobili in occasionedi manifestazioni sportive, religiose, fieristi-che, culturali. In occasione della organizzazio-ne di postazioni di emergenza (auto medicaaggiuntiva, autoambulanza medicalizzata) isti-tuite presso alcune località, verrà corrispostoil rimborso chilometrico sulla base delledisposizioni aziendali vigenti per il personaledipendente, calcolato sulla distanza minoretra le postazioni dell’azienda di incarico e

L’ accordo “emergenza territoriale”Il testo dell’intesa integrativa raggiunta tra Regione, Asl e sindacati medici

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Il Medico di emergenza sanitaria territoriale puòanche svolgere attività nei Dea e Pronto soccorso.Le indennità orarie per le prestazioni aggiuntive.

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quella in cui si deve svolgere la prestazionestraordinaria;d) interventi di assistenza di soccorso avanzatosu mezzi ad ala fissa o rotante secondo quantoprevisto dall’art. 65 comma 2 punto d) del Dpr270/00. La selezione del personale dovrà avve-nire su richiesta degli interessati attraverso unadomanda presentata alla direzione del servizio118 di appartenenza. La direzione, previa valu-tazione del curriculum formativo-professionale edell’anzianità di servizio, redigerà una graduato-ria aperta dalla quale attingere in caso di neces-sità. I medici selezionati saranno appositamenteaddestrati e formati da organi competenti.L’azienda di appartenenza indicherà i nominativial responsabile del servizio di elisoccorso presso

la centrale operativa dell’A.O. San Martino.e) attività a carattere didattico e formativo delpersonale sanitario intra ed extra ospedaliero,su delega del responsabile del servizio 118;f) attività a carattere didattico e formativo edi educazione sanitaria di cittadini in materiadi emergenza sanitaria territoriale e primointervento su delega del responsabile delservizio 118 (con particolare attenzione ascuole e strutture pubbliche);g) attività a carattere didattico e formativo edi educazione sanitaria rivolta ai Corpi delloStato, alle associazioni di volontariato ed allepubbliche assistenze, su delega del responsa-bile del servizio 118;h) attività di coordinamento e di riferimento

SPECIALIZZANDI, ODISSEA INFINITA

L’accordo “emergenza territoriale”6

odissea dei Medici specializzandi conti-nua. Come probabilmente ricorderannoi lettori della nostra rivista, la categoria

di questi camici bianchi - quasi tutti, ovvia-mente, molto giovani - da diverso tempo staconducendo una battaglia per vedere ricono-sciuti i propri diritti, come qualsiasi altro“lavoratore”. Invece ad essi si applicano lenorme introdotte a suo tempo dall’art. 8 deldecreto legislativo 257/1991, che contemplasemplicemente la corresponsione di borse distudio. L’aspirazione degli specializzandi èinvece quella di approdare ad un contratto diformazione lavoro, o comunque ad uno statusche sia ad esso assimilato. La differenza non èdi poco conto: con questa seconda soluzione,infatti, i Medici in questione, pur percependouna retribuzione sostanzialmente vicinaall’importo della borsa di studio (960 eurolordi al mese) avrebbero diritto ai versamentiprevidenziali, al computo del periodo di

specializzazione nell’anzianità di carriera, ea tutti quegli altri istituti di cui gode ognilavoratore dipendente (ad esempio inden-nità di malattia, assenza retribuita permaternità, ecc). Naturalmente, per sostenerele loro ragioni, gli specializzandi partono dauna situazione di fatto incontrovertibile:“Siamo Medici a tutti gli effetti - precisano -siamo inseriti nei turni nei reparti degli ospe-dali o delle cliniche universitarie, se ci sonoda coprire delle assenze siamo i primi adessere chiamati per sforare l’orario. - L’orga-nizzazione dell’assistenza insomma si basaanche sul nostro apporto, tant’è vero che inoccasione di una giornata di protesta cheabbiamo organizzato il 18 novembre scorsosono state cancellate a San Martino circa cin-quemila visite”. Per inquadrare compiuta-mente l’argomento, si tenga conto che lerivendicazioni degli specializzandi non nasco-no da una pura aspirazione a migliorare la

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interno ed esterno al servizio delle centrali ope-rative 118, ai sensi di quanto previsto dall’artico-lo 65 comma 3 punto 3) del Dpr 270/00;i) attività di soccorso avanzato pediatrico, inassenza di un servizio di emergenza pediatrica;j) attività di valutazione e miglioramento dellaqualità delle prestazioni del servizio erogato,sulla base di indicatori stabiliti a livello azien-dale in relazione agli obiettivi prefissati.

Articolo 2 - Compiti delle Aziende

Le aziende sanitarie sono tenute a fornire aimedici del servizio di emergenza territorialefarmaci e materiale necessario, oltre all’abbi-gliamento completo da lavoro per il medicoincaricato.

Le postazioni devono essere munite di localiidonei al soggiorno del personale, secondo lanormativa vigente. Compito delle aziende èprevedere l’aggiornamento del personaleconvenzionato per l’emergenza sanitaria.

Articolo 3 - Trattamento economico

Per i compiti di cui all’art. 65 comma 1 delDpr. 270/2000 i medici dell’emergenza terri-toriale percepiscono i compensi orari previstidall’articolo 68.Per la partecipazione alle prestazioni aggiun-tive di cui al comma 2 dell’articolo 65 del Dpr270/00 e specificatamente indicate all’artico-lo 1 del presente accordo sono riconosciuteai medici dell’emergenza territoriale le

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7L’accordo “emergenza territoriale”

condizione personale - cosa che di per sésarebbe comunque legittima - ma si basanoaddirittura su un testo di legge: l’art. 46,comma 1, del decreto legislativo n. 368/99, ilquale prevede che siano destinate risorsefinanziarie per la formazione dei giovaniMedici e per retribuire in forma appropriata illavoro che essi svolgono nelle corsie. Il proble-ma è che le leggi ci sono, ma nessuno le appli-ca: di soldi, insomma, non se ne sono ancoravisti. La speranza degli specializzandi era chefosse previsto uno specifico stanziamento -occorrerebbero circa 150 milioni di euro - nellalegge finanziaria, ma nel testo approvato dallaCamera non è previsto nulla. Adesso si puntaa far inserire un emendamento da parte delSenato, che deve ancora esaminare la legge.Va detto che - almeno a parole - questa cate-goria di giovani colleghi raccoglie attenzione eapprezzamento a livello nazionale da parte dischieramenti politici di vario colore e di orga-nismi di categoria. In sede ligure il consiglioregionale - nella cui aula era approdata la pro-

testa - ha approvato all’unanimità un ordinedel giorno che impegna la giunta a sostenerele rivendicazioni dei giovani Medici presso ilgoverno e presso i parlamentari liguri. Tantebelle parole, insomma. Alle quali, si spera,seguiranno i fatti. L’unico ente che, invece, siè mosso subito concretamente è statol’Ordine di Genova, che ha impostato laquestione sul piano giudiziario.Dopo un primo esame della vicenda, l’Ordineha deciso di dare il proprio patrocinio ai ricor-si dei singoli medici alla magistratura.La raccolta delle adesioni all’azione si è con-clusa proprio in questo periodo e sono oltre500 gli iscritti alle diverse scuole di specialitàpresso l’università di Genova (alcuni di essigià specialisti) che imboccheranno l’iter dellecause di lavoro. Un percorso che - conoscen-do le lentezze della macchina della giustizia -si preannuncia sicuramente tormentato elungo. Ma chissà che, al di là della parole,non sia davvero l’unico strumento che potràdare soddisfazione a chi ne ha diritto.

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seguenti indennità:- indennità oraria generale di € 6,00;- indennità aggiuntiva oraria di 2,10 € perturni di lavoro che prevedono l’uso continua-tivo di strumentazione radio-telefonica edinformatica nelle centrali operative ed attivitàdi soccorso extra-ospedaliero e con mezzi disoccorso avanzato;- indennità oraria di € 0,92 per la partecipazio-ne ai progetti di miglioramento della qualità;- indennità per le attività di elisoccorso inmisura pari al compenso orario nazionale;- indennità oraria di 25,82 € per l’attivitàdidattica di cui ai punti e), f), g) del preceden-te articolo 1, svolta al di fuori dell’orario diservizio;- indennità oraria per le attività di coordina-mento e di riferimento interno ed esterno alservizio delle centrali operative 118 (articolo65 comma 2 punto 3), su richiesta motivatadel responsabile del servizio, in misura pari aicompensi previsti dall’articolo 68 del Dpr270/00, comprensiva dell’indennità orariagenerale e della eventuale indennità orariaper partecipazione ai progetti di migliora-mento della qualità;- indennità di € 51,64 per turni di 12 ore (daproporzionare per turni di 6 ore) svolti inoccasione delle grandi festività nazionaliannuali di cui al seguente elenco: 1° gennaio,6 gennaio, domenica di Pasqua, lunedìdell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 15 agosto, 1novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26dicembre. Per le ore eccedenti le 164 oremensili, qualora si manifesti una evidente oimprovvisa carenza nel personale medicodedicato all’emergenza a fronte di turni distraordinario di almeno 6 ore, su richiesta delresponsabile del servizio, verranno corrispostii normali compensi, comprensivi di tutte le

indennità previste dall’accordo collettivonazionale e dal presente accordo integrativo,fermo restando il riconoscimento del com-penso aggiuntivo su tutte le ore effettivamen-te svolte dal professionista. Sui compensi pre-visti dal presente accordo saranno calcolatele ritenute di legge (Irpef, Enpam). La decor-renza dei compensi di cui al presente articoloè fissata al 1° gennaio 2002. Per il pagamentodel compenso aggiuntivo su tutte le ore diservizio effettivamente svolte le parti concor-dano la decorrenza al 1 luglio 2001.

Articolo 4 - Copertura assicurativa

La copertura assicurativa per il personale con-venzionato per l’emergenza sanitaria territo-riale dovrà essere garantita a livello aziendalee portata a conoscenza dei Comitati aziendali.

Articolo 5 - Aggiornamento

Considerate le esigenze del servizio di emer-genza sanitaria territoriale e la necessità di unaggiornamento professionale continuo e pun-tuale dei Medici incaricati, si concorda che peri Medici dell’emergenza sia prevista l’obbliga-torietà dell’aggiornamento fino ad un massimodi 52 ore annuali. Tale aggiornamento verràretribuito attraverso il pagamento dell’iscrizio-ne al corso ed il pagamento delle ore di dura-ta del corso come servizio attivo senza leindennità per le prestazioni aggiuntive. IMedici convenzionati potranno inoltre ricevereuna quota forfettaria per le spese di trasferta,pari al 50% delle spese di viaggio, vitto edalloggio adeguatamente documentate.I Medici convenzionati potranno utilizzare unaparte delle ore di aggiornamento obbligato-rio, non ecccedente il 30% delle ore comples-sive annuali, al fine di frequentare scuole di

L’accordo “emergenza territoriale”8

Genova Medica 12/2002

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Genova Medica 12/2002

arrivo del nuovo prontuario dei medici-nali è davvero tormentato. Nello scor-so numero di “Genova Medica” abbia-

mo pubblicato un lungo elenco di principiattivi che caratterizzavano i farmaci collocatiin fascia A (a totale carico del Ssn) o in fasciaC (a carico degli assistiti). Bene, fate contoche abbiamo scherzato. Il 15 novembre infattiil Ministero della Salute ha emesso un nuovodecreto, con il quale vengono annullati glielenchi contenuti nel precedente decreto,emanato il 27 settembre scorso (e già ogget-to di una precisazione con un decreto del 4novembre) e vengono integralmente sostituiti

da elenchi nuovi. A questo punto segnaliamola novità ai colleghi, precisando che il nuovodecreto è stato pubblicato sulla GazzettaUfficiale del 21 novembre, alla quale - pernon tediare ulteriormente che ci legge -rimandiamo gli interessati.Si tenga inoltre presente che, per quantoriguarda la collocazione dei prodotti commer-ciali in una fascia o nell’altra, si deve ancoraattendere l’eventuale “riposizionamento” delprezzo da parte delle aziende farmaceutiche.Contiamo quindi di tornare sull’argomentoquando avremo notizie ragionevolmentedefinitive (o quasi).

LNUOVO PRONTUARIO, NUOVE MODIFICHE

specializzazione inerenti o affini all’attivitàsvolta nell’emergenza. Le parti convengonosulla necessità di un puntuale e sitematicoaggiornamento accreditato dei Medici impe-gnati in quest’area, non escludendo che alivello nazionale possano essere raggiuntiaccordi per portare il limite oltre le 52 ore pre-viste a fronte di particolari esigenze legate apeculiari e documentate situazioni aziendali.

Articolo 6 - Riposo annuale

Fermo restando quanto previsto dall’art. 68comma 10 del D.P.R. 270/00, si precisa che ilpermesso annuale dovrà essere usufruitoentro il 31 dicembre di ogni anno: se nonusufruito entro tale termine, l’Azienda potràconsentirne la fruizione entro il 30 giugnodell’anno successivo. Il permesso annualedovrà essere conteggiato su 6 giorni lavorati-vi settimanali.

Articolo 7 - Reperibilità

In considerazione della peculiarità del servi-

zio di emergenza territoriale, dove i medicidevono garantire sempre e comunque i servi-zi di soccorso a bordo degli automezzi, alPronto Soccorso ove previsto ed alle centralioperative del servizio 118, si prevede che perogni sistema di emergenza, individuato dallalegge regionale n. 24/94 sia tenuto a rotazio-ne in reperibilità domiciliare per turni di 12ore un medico del servizio di emergenza, perfar fronte ad assenze improvvise dal servizio.Le assenze improvvise dei medici dovrannoessere motivate e giustificate e verranno con-seguentemente autorizzate dal responsabiledel servizio di emergenza.Fermo restando quanto previsto dall’artico-lo 68 comma 5 del Dpr 270/00, che preve-de la corresponsione di un compenso orariopari a 0,88 € per ogni ora di incarico per losvolgimento dei primi quattro turni di repe-ribilità domiciliare, per ciascun turno mensi-le di reperibilità eccedente il numero diquattro verrà riconosciuto un compensoforfettario di € 25,82.

9L’accordo “emergenza territoriale”

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cessivo a quello nel quale doveva essereeffettuato il pagamento, fino alla datadell’effettivo versamento a titolo di condo-no. Gli interessi dovuti non potrannocomunque essere superiori al 45 per centodell’importo del singolo contributo evaso.Una volta ricevuta la domanda gli ufficidell’Enpam, sulla base dei dati desunti daipropri archivi e/o forniti dall’iscritto sulmodulo di domanda, effettueranno il con-teggio delle somme dovute, sia per i contri-buti che per gli interessi. Il versamentodovrà essere effettuato successivamente,mediante gli appositi bollettini Mav, chel’Enpam invierà agli interessati.

Se la somma complessivamente dovuta(contributi più interessi) sarà inferiore a1032,91 euro - che corrispondono ai “vec-chi” due milioni di lire - il versamento vafatto in un’unica soluzione. Per le somme diimporto superiore, invece, l’interessato puòscegliere se fare il versamento in unica solu-zione, in due rate semestrali (di egualeimporto) oppure in dodici rate bimestrali.Le rate successive alla prima sono maggio-rate dell’interesse legale al momento vigen-te (dal 1° gennaio 2002 esso è pari al 3 percento). Il pagamento, comunque, deve esse-re completato prima del compimento dei 65

l condono possono aderire gli iscrittiche non hanno ancora compiuto i ses-santacinque anni e non hanno presen-

tato domanda di pensione di invalidità per-manente. Le domande di adesionedevono essere presentate, con unaraccomandata semplice (cioè senzaricevuta di ritorno) entro il 27 dicem-bre prossimo. Con esse possono esse-re sanate le inadempienze in materiadi contributi dovuti:1) al Fondo generale “Quota A”, causate damorosità o da evasione;2) al Fondo della libera professione - Quota Bdel Fondo generale, causate da omessa oinfedele comunicazione all’Enpam dei pro-venti derivanti dall’attività libero professiona-le e dal mancato pagamento dei corrispon-denti contributi.Per sanare le inadempienze devono esserepagati i contributi totalmente o parzialmenteevasi, unitamente ad un interesse, in ragionedi anno, pari al tasso semplice del 5 percento, calcolato dal 1° gennaio dell’anno suc-

A

Condono Enpam, ultimi giorniScade il 27 dicembre il termine concesso per regolarizzare la posizione contributiva

I moduli per le domande possono essere ritiratiall’Ordine. Scaduto il termine l’Enpam daràil via a controlli incrociati e sanzioni.

Abbiamo più volte richiamato l’attenzionedei colleghi sull’argomento del condonoprevidenziale Enpam. Poiché il termine ulti-mo per presentare le domande è ormaiimminente - la scadenza è il 27 dicembre -riteniamo utile tornare ancora una voltasull’argomento, sulla scorta dell’articolocomparso sul “Giornale della previdenza deimedici e degli odontoiatri”.

P r e v i d e n z a & a s s i s t e n z a10

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11Condono Enpam, ultimi giorni

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anni di età, oppure prima della presentazionedi una eventuale domanda di pensione diinvalidità assoluta e permanente.FONDO GENERALE - QUOTA “A” - Il contri-buto “Quota A”, dovuto in misura fissa perfasce d’età unitamente al contributo dimaternità, è riscosso annualmente medianteiscrizione a ruolo (cartella di pagamento), ed inomi degli iscritti morosi sono periodicamen-te comunicati all’Enpam dai concessionaridella riscossione. Coloro che non hanno cor-rettamente adempiuto agli obblighi contribu-tivi potranno presentare domanda di adesio-ne al condono utilizzando l’apposito moduloA1 predisposto dall’Enpam.Si ricorda, inoltre, che possono essere sanateanche le inadempienze contributive derivantidalla mancata comunicazione all’Enpam dellaperdita del diritto alla contribuzione ridotta al“Fondo generale - Quota A” dovuta al fattoche sia cessato l’obbligo dell’iscrizione adaltra forma di previdenza obbligatoria (questaipotesi riguarda principalmente i dipendentiospedalieri e convenzionati con il Ssn).Questo beneficio era stato abolito dal 1°gennaio del ’90, ma era stato conservato pergli iscritti che ne avevano fatto richiesta entroil 31 dicembre 1989.Per le domande di con-dono che riguardano questa ipotesi vannoutilizzati i moduli Enpam A2.I moduli A1 e A2 possono essere scaricati daInternet (dal sito www.enpam.it), oppurerichiesti alla sede dell’Enpam o, infine, richie-sti alle sedi provinciali degli Ordini deiMedici.Per avere informazioni dirette su questoargomento - con riferimento, precisiamo, alla“Quota A del Fondo generale - si può telefo-nare all’Ufficio contenzioso del servizio“Contributi minimi Quota A del Fondo di pre-

videnza generale”, al numero 06-48294901(fax 06-48294913).FONDO LIBERA PROFESSIONE - QUOTA BDEL FONDO GENERALE - A partire dal1990, oltre al contributo minimo “Quota A”,gli iscritti al Fondo generale sono tenuti alversamento di un ulteriore contributo, che èpari al 12,50% dell’eventuale reddito profes-sionale eccedente quello convenzionalmentecorrispondente al contributo “Quota A”.Il reddito assoggettabile a contribuzione èquello derivante dall’esercizio della professio-ne medica o odontoiatrica - non soggetto adaltra forma di previdenza obbligatoria - alnetto delle spese sostenute per produrlo,appartenente alla tipologie individuate daltesto unico delle imposte sui redditi (Dpr 22dicembre 1986 n. 917), che sono:a) redditi da lavoro autonomo prodottinell’esercizio della professione medica eodontoiatrica, ivi compresa l’attività svolta informa associata e quella svolta in regime di“extra moenia” (art. 49, comma 1);b) redditi da collaborazione coordinata e con-tinuativa, purchè derivanti dall’esercizio dellaprofessione medica e odontoiatrica (art. 47,comma 1, lett. C-bis);c) utili derivanti da associazione in partecipa-zione quando l’apporto è costituito esclusiva-mente dalla prestazione professionale (art.49, comma 2, lett. C);d) compensi per l’attività libero professionale“intra moenia” (art. 47, comma 1, lett. E):Gli iscritti che negli anni dal 1990 al 2000hanno avuto dei redditi compresi nell’elencosopra indicato e non hanno effettuato il ver-samento dei relativi contributi, possono rego-larizzare la loro posizione presentandodomanda di adesione al condono previden-ziale tramite l’apposito modulo B1 predispo-

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Condono Enpam, ultimi giorni12sto dall’Enpam. Sono esclusi dal condono, inogni caso, i contributi relativi all’anno 2001,tuttora in corso di pagamento. Possono esse-re condonate, inoltre, le posizioni di coloroche hanno versato i suddetti contributi inmisura inferiore al dovuto, ovvero lo hannopagato oltre i termini stabiliti dai regolamentiEnpam e non hanno ancora versato le sanzio-ni previste dalla normativa vigente.LA CONTRIBUZIONE RIDOTTA - Com’ènoto, a partire dall’anno ’96, agli iscritti giàassoggettati ad altra forma di previdenzaobbligatoria che abbiano contemporanea-mente prodotto redditi soggetti a contribu-zione proporzionale Enpam è stata ricono-sciuta la facoltà di optare per la contribuzio-ne ridotta nella misura del 2% anziché nella

misura intera del 12,50%. Pertanto gli iscrittiche si trovino in questa situazione e nonabbiano effettuato, da tale anno '96 alcunversamento a favore del Fondo della liberaprofessione, possono chiedere di essereammessi, a partire dai redditi prodottinell’anno 1996, al versamento del contributoproporzionale nella misura ridotta del 2%.A questo scopo dovranno compilare e sotto-scrivere l’apposita richiesta contenuta nelmodello B1 che abbiamo citato sopra.LE VECCHIE ESENZIONI - Con il condono, ilcui termine come abbiamo detto all’inizioscade ormai tra pochi giorni, possono esseresanate anche le inadempienze contributivederivanti dalla mancata comunicazioneall’Enpam della perdita del diritto all’esenzio-ne dal versamento del contributo proporzio-nale al reddito, per gli anni dal 1990 al ’95.Per questi anni, infatti gli iscritti già assogget-tati ad altra forma di previdenza obbligatoriache avevano presentato regolare istanza,sono stati esentati dal versamento di talecontributo. Allo stesso modo possono esserecondonate le inadempienze contributive deisoggetti ammessi a contribuzione ridotta -dal ’96 - che non abbiano comunicato il venirmeno dei requisiti prescritti per il diritto atale forma di contribuzione. Le domande dicondono relative a queste ultime situazionidevono essere presentate tramite il modelloB2 dell'Enpam.DETRAZIONI IRPEF - La nota dell’Enpam sot-tolinea, a conclusione della memoria, un aspet-to tutt’altro che trascurabile: le somme versatea titolo di condono a favore sia del Fondogenerale “Quota A” sia del Fondo della liberaprofessione, sono interamente deducibilidall’imponibile Irpef, in base all’art. 10, comma1, lettera E, del Dpr 22 dicembre 1986, n. 917.

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uale deve essere il ruolo del medicodi fronte all’aumentare esponenzialedelle forme allergiche nella popola-

zione? Una risposta è emersa chiaramentedall’incontro organizzato presso la SalaQuadrivium dall’Ordine Provincialedei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri (moderatori: Nanni,Mereta - discussant: Ferrando,Blondett), cui hanno partecipatocirca trecento sanitari.Nelle varie relazioni succedutesisono stati presi in esame i vari aspet-ti della patologia, a partire dalledinamiche epidemiologiche e i pos-sibili moventi eziologici alla basedell’incremento dei casi, ottimamen-te presentati dal professor ArsenioNegrini, fino alle possibilità preventive incomunità (prof. Crimi) e in pediatria (prof.Rossi, prof. Fasce).La sensazione è comunque che in questo set-tore manchi ancora un’interpretazione univo-ca dei vari cofattori che entrano in gioconelle allergie, tanto che anche un aspettocome l’allattamento materno universalmenteconsiderato protettivo verrebbe oggi messo

in discussione da alcune recenti ricerche.Più chiaro invece il quadro in termini di tera-pia, come ha riferito il professor Canonica.Oggi si sa infatti che, a prescindere dal virag-gio che può assumere un’allergia di base

verso una forma rinitica o una patologiaasmatica - senza dimenticare che ognuno deidue epifenomeni può favorire la comparsadell’altro - l’infiammazione rappresenta unasituazione di fondo che deve essere corretta-mente affrontata.In ultimo, gli specialisti Troise e Passalacquahanno valutato pregi e difetti dell’immunote-rapia specifica ed aspecifica, con particolare

riferimento alle possibili vie di sommini-strazione, agli effetti indesiderati e airisultati in termini di efficacia dei princi-pali trials clinici per questo approcciosempre più diffuso.

Federico Mereta

A LEZIONE DI ALLERGOLOGIA

QCirca 300 Medici all’incontro di aggiornamento organizzato dall’Ordine di Genova

Nelle foto: due momenti dell’incontroorganizzato dall’Ordine alla salaQuadrivium.

13C r o n a c a & a t t u a l i t à

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Simass

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icordiamo ai colleghi che fossero inte-ressati ad essere inseriti nelle gradua-torie regionali per il 2004, che la

domanda di partecipazione va presentataentro il 31 gennaio (fa fede il timbro postale).Per la precisione le graduatorie sono quelleper la medicina generale, per la pediatria dilibera scelta e per il conferimento di incarichidi medicina specialistica presso le strutturedel servizio sanitario nazionale. Per ciascunadi queste graduatorie va presentata una spe-cifica domanda, il cui modello è a disposizio-ne presso la sede dell’Ordine, oppure puòessere scaricato dal sito www.omceoge.it apartire dal 2 gennaio 2003.Riepilogando quindi le domande possonoessere:- domanda per la graduatoria regionale per lamedicina generale, da inviare all’Assessoratoalla Sanità della Regione Liguria, settore

Programmazione socio-sanitaria e livelli diassistenza, via Fieschi 15 - 16121 Genova, oall’Assessorato di altra Regione in cui si inten-de presentare la graduatoria.

- domanda per la graduatoria regionale dipediatria di libera scelta da inviare all’indiriz-zo di cui sopra.

- domanda per la graduatoria specialisticaambulatoriale da inviare al Comitato consulti-vo zonale di Genova, via Giovanni Maggio, 6Nuovo istituto - V Divisione II Piano 16147Genova o al Comitato consultivo zonale nelcui territorio di competenza si aspiri ad otte-nere l’incarico.

Si ribadisce che, a pena di nullità, la domandadeve essere inviata a mezzo A.R. o medianteconsegna diretta agli uffici competenti nel cuiterritorio il sanitario aspiri ad ottenere l’incarico.

R

Graduatorie regionali, presentarele domande entro il 31 gennaio

15A t t u a l i t à

Premio pediatria esculapio d’oro - Vittorio Roberto Canepa, 50 anni, diCarasco, sposato e padre di quattro figli, pediatra tra i più conosciuti del levante genovese: alui è andato quest’anno il premio “Esculapio d’oro”, istituito tredici anni fa dal Comitato assi-stenza malati “Tigullio”, presieduto da Giancarlo Mordini, per conferire un riconoscimento adun medico e ad un infermiere che abbiamo dimostrato, oltre che professionalità, grandi dotidi umanità. La cerimonia di consegna del premio è avvenuta a Sestri Levante, alla presenza dinumerose autorità, e gli organizzatori del premio hanno sottolineato la dedizione con cuiCanepa segue i suoi piccoli pazienti e l’attività che egli dedica ai problemi del sociale. Insiemea lui è stato premiato Orlando Amadei, 64 anni, infermiere presso l’ospedale di Lavagna.

Leggenda vivente - In riconoscimento dei suoi meriti professionali il dott. SergioStagnaro di Riva Trigoso è stato iscritto dal prestigioso ’”International Biographical Centre” diCambridge nell’elenco delle “leggende viventi”.

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l Medico di un pronto soccorso deve visi-tare subito accuratamente il malato, seimpegnato in altre visite urgenti deve

convincere il malato ad attenderlo, e solodopo averlo adeguatamente informato sullanecessità di adottare il ricovero e di procede-re agli accertamenti necessari e aver raccoltoil rifiuto del paziente a ricoverarsi e la volontàdi allontanarsi può lasciarlo andare, senzaincorrere in responsabilità penali.Questo è il principio giuridico affermato dallaCassazione (sentenza 950/2002) chiamata adecidere sul ricorso presentato da un sanita-rio, condannato in primo grado ed in appelloper omicidio colposo.La vicenda - che risale a qualche anno fa - èquella di un paziente che si era presentato alpronto soccorso denunciando forti dolori epi-gastrici ma, secondo quanto accertato dai

giudici di primo e secondo grado, il Medicoaveva continuato nelle visite che stava effet-tuando e non aveva fatto nulla per convince-re il nuovo arrivato ad attenderlo, dicendoanche - secondo i famigliari - che potevaritornare a casa.Dopo qualche ora dal rientro nella propriaabitazione lo sventurato moriva a causa - fupoi accertato - di un infarto.Respingendo il ricorso del Medico, laCassazione ha affermato il principio per cui“se in base alle regole di esperienza e a quel-le dell’arte medica le condizioni del malatonon sono tali da poter escludere l’esistenza diuna grave malattia in atto, il Medico hal’obbligo di disporre l’obbligo del ricoverodel paziente in osservazione, al fine di com-piere tutti gli accertamenti diagnostici e diverificare l’evoluzione della malattia”.

IAl pronto soccorso il Medico devevisitare subito il malato che arriva

Sperimentazione clinica - 13 e 14 dicembre: queste le date del “Secondomodulo del corso di formazione di base per medici di medicina generale e pediatri di liberascelta iscritti al registro dei Medici sperimentatori della Asl 3 Genovese”. Luogo scelto le auledi Formazione della Asl 3 Genovese, in via Giovanni Maggio 6. Molti ed interessanti gli argo-menti sul tappeto: dal ruolo dell’azienda nella sperimentazione a norme e normative, la legi-slazione, le ispezioni delle autorità sanitarie, gli aspetti deontologici, la privacy; ad approfon-dirli noti docenti, Medici e non, della Asl 3, dell’Università e di altri enti ed istituzioni.

Pediatria: i nuovi vertici regionali - Il 26 novembre si sono svolte alGaslini le elezioni per il rinnovo dei vertici liguri della Società italiana di pediatria (Spi).Presidente del consiglio direttivo regionale è stato eletto Alberto Ferrando, vice presi-dente Antonio Di Stefano, consiglieri Giuseppe Napoli, Arrigo Barabino, Maria Carusoed Enrico Giunta. Sono stati anche eletti i coordinatori provinciali di Asl che affianche-ranno il direttivo regionale. Si tratta di Alberto Gaiero per la Asl 2, Giorgio Conforti perla Asl 3, Giuseppe Napoli per la Asl 4 e Maria Franca Corona per la Asl 5. Per la Asl 1non si è avuta nessuna scheda.

I l M e d i c o e i l d i r i t t o16

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Commissione formazione continua - Con un suo recente decreto ilMinistero della Salute ha dettato alcune norme relative a composizione e funzionamento dellacommissione nazionale per l’Ecm. Si stabilisce, innanzitutto, che la commissione si può articola-re in sezioni, istituite dal presidente, che ne indica anche composizione e funzioni. In seno allacommissione è istituito il comitato di presidenza, composto dal presidente, dai vice presidenti edai coordinatori delle sezioni. Ogni categoria professionale è preventivamente sentita sui prov-vedimenti della commissione e su quelli delle sezioni concernenti i crediti formativi ed i criteri egli strumenti per il riconoscimento e la valutazione delle esperienze formative proprie dellacategoria. Nel caso dei Medici il parere della categoria è espresso attraverso gli Ordini.

Disturbi alimentari - “Disturbi del comportamento alimentare: linee guida regionalie modelli applicativi”. Questo l’argomento al centro di una giornata di studio organizzata il 13dicembre dalla Asl 3 Genovese all’auditorium del Centro di Biotecnologie Avanzate di Genova.Obiettivo puntato sulle iniziative e la programmazione della Regione Liguria, su aspetti sociolo-gici, epidemiologici, organizzativi e terapeutici del problema, con la partecipazione di nutrizio-nisti, dietologi, psicologi e dirigenti medici da tutta la Liguria.

Genova Medica 12/2002

Legittimo escludere alcune prestazionidai livelli essenziali di assistenza

esclusione di alcune prestazioni dai Lea- i “livelli essenziali d’assistenza” fissatidal governo per dare una base di unifor-

mità, su tutto il territorio nazionale, all’assi-stenza sanitaria - non è illegittima: se si pre-tendesse di assicurare tutte le prestazioni atutti i cittadini “si perverrebbe alla paradossa-le situazione di distogliere risorse da altri set-tori sanitari, senza migliorare i risultati e ibenefici nel settore mantenuto e senza chequesti ultimi possano godere di un flussoadeguato di attenzione e di finanziamento”.In questi termini si è espresso il Tar del Lazio,pronunciandosi sul ricorso di alcuni assistiti ealcune strutture sanitarie convenzionate con ilServizio sanitario nazionale.I ricorrenti avevano contestato il decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri 29novembre 2001 - quello, appunto, istitutivo

dei Lea - nella parte in cui aveva escluso dailivelli essenziali d’assistenza le prestazioni dimedicina fisica riabilitativa ambulatoriale.Poiché le risorse sono limitate – dicono insostanza i giudici del Tar - è necessario indivi-duare delle priorità, ed è esattamente ciò cheè stato fatto con il decreto in questione.Quanto all’obiezione, avanzata nel ricorso,secondo la quale il governo avrebbe dovutodimostrare l’inefficacia delle prestazioniescluse, visto che esse erano comprese nelnomenclatore tariffario del ’96, i giudicihanno argomentato che “non occorre dimo-strare l’inefficacia delle prestazioni esclusedai Lea, in quanto possono essere inseritesolo quelle prestazioni per cui c’è la sicura oragionevole prova, in base ai dati scientifici,della loro attuale efficacia in relazione alcosto della loro erogazione”.

L‘

17I l M e d i c o e i l d i r i t t o

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l ruolo del Medico in difesa dell’ambiente(o meglio per evitare sull’uomo i danniche possono derivare dal degrado

ambientale) è spesso poco appariscente, oaddirittura trascurato dagli stessi interessati.In realtà i camici bianchi sono investiti di unagrande responsabilità anche sotto questoaspetto, e non possono sentirsi chiamati incausa solo quando si tratta di affrontare lepatologie correlate. Per questo motivo ha

rivestito particolare importanza, ed ha avutouna grande risonanza sugli organi di stampa,la giornata del 25 novembre 2002, battezzata“Giornata internazionale del Medico perl’ambiente” promossa da Fimmg(Federazione italiana dei Medici di medicinagenerale) e Isde Italia. Nell’ambito di questainiziativa è stato presentato un progetto sul“Comportamento dei Medici di medicinagenerale nei confronti dei mezzi di trasporto” Gli effetti del trasportoLe politiche del trasporto hanno molteplicieffetti, che non dovrebbero essere affrontatiseparatamente: inquinamento atmosferico,rumore, attività fisica, incidenti stradali, effettipsicosociali, inquinamento alimentare.L’inquinamento atmosferico urbano è asso-ciato ad importanti effetti sulla salute.

In uno studio condotto nel 1998 dall’OmsCentro Europeo per l’Ambiente e la Salute,Divisione di Roma, in collaborazione conAgenzia Nazionale per la Protezionedell’Ambiente, nelle otto maggiori città italia-ne, i danni sulla salute da inquinamentoatmosferico sono stati stimati complessiva-mente in 3500 decessi, 1900 ricoveri perdisturbi respiratori, 2700 ricoveri per disturbicardiovascolari, e nei bambini 31.500 casi di

bronchite acuta e 30.000 casi di attac-chi di asma.Altre indagini dimostrano un aumentodi leucemie in bambini che vivono inzone con molto traffico. I rumori chesuperano i 55 decibel sono correlati adisturbi del sonno e della comunica-

zione e possono interferire con la capacità diconcentrazione. L’obesità e il sovrappesosono in aumento, siamo sempre più disabi-tuati ad andare a piedi o in bicicletta: stili divita che possono dimezzare il rischio di malat-tie cardiovascolari. Durante l’estate, a causadello smog, i nostri bambini, devono rimane-re in casa con danno allo sviluppo psicosocia-le, mentre le auto circolano liberamente.Nei paesi europei gli incidenti stradali rap-presentano la prima causa di morte tra i 15 ei 35 anni.Il ruolo del medicoL’inquinamento atmosferico da traffico èquasi emergenza quotidiana nelle nostrecittà. Gli incidenti stradali, soprattutto per lapopolazione sotto i 50 anni, sono una causadi morte notevole e sempre in crescita, con

A t t u a l i t à18

Il Medico di base e l’ambienteUn ruolo più importante di quanto appaia - Studio Oms sui danni dell’inquinamento

I

Nelle otto maggiori città italiane in un annoci sono circa 3.500 decessi direttamentericonducibili al degrado ambientale.

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19Il Medico di base e l’ambiente

enormi conseguenze socio-sanitarie. E’d’altra parte indubbio ormai che molte lesionida incidenti potrebbero essere prevenute siadall’uso delle cinture di sicurezza, sia dall’usopiù limitato dell’auto, spesso sostituibile damezzi di trasporto alternativi come la biciclet-ta in città pianeggianti o il treno per la per-correnza di tratte extra-urbane.I medici considerano il loro ruolo professiona-le in genere lontano da qualsiasi responsabi-lità in tema di incidenti e di inquinamento

atmosferico. Certo le cause sono spessoextra-cliniche, ma non si può negare che ilmedico possa dare utili consigli e possa rap-presentare un esempio di comportamento.Per questo motivo l’Associazione Medici perl’Ambiente e le Associazioni di MedicinaGenerale hanno approntato un questionarioper indagare meglio abitudini personali eprofessionali dei medici in questo delicatosettore al fine di ridurre la mortalità e morbo-sità evitabile da traffico.

a Sanità non più affidata ai burocrati maai manager e l’assistenza sanitaria orga-nizzata non più come un carrozzone ma

come un’ azienda, sia pure tenendo presentela peculiarità e la delicatezza del settore.Tutto da capire se questo obiettivo potràessere davvero raggiunto, ma è comunqueinnegabile che il Ssn del Duemila non possapiù ignorare le regoledell’efficienza e dell’organiz-zazione. Quanto mai attualequindi il volume “Manage-ment in Sanità”, scritto a piùmani e pubblicato ora daFranco Angeli. Gli autori -Dino Bachechi, esperto digestione delle risorse umanenelle strutture ospedaliere,Giuseppe Bendinelli espertodi amministrazione ed eco-nomia sanitaria, MicheleGiacomazza che si occupa diqualità delle prestazionidella pubblica amministra-

zione, Franco Ginanni profondo conoscitoredell’organizzazione di aziende sanitarie eAndrea Vettori esperto di immagine perl’attuazione di un marketing socio sanitario -vogliono approfondire il cambiamento, lasvolta da un’impostazione burocratica aquella manageriale, ed offrire ai nuovi mana-ger criteri e metodi veloci ed efficaci per

rispondere alle nuove esi-genze.Come capire al meglio,insomma, un universo doveal posto del ruolo stereoti-pato del “capo” è statosostituito appunto quellodel manager e l’utente halasciato il posto al cliente,cioè al destinatario di unservizio il quale, a differenzadi un utente passivo, puòscegliere il tipo di prestazio-ni di cui ha bisogno: e quin-di, potendo scegliere, vaconquistato.

LOperare da manager nella Sanità

R e c e n s i o n e

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ell’ambito del “progetto Everest”, ilprimo incontro si terrà a Genova il24/1/2003 e avrà come soggetto la

chirurgia della mammella. L’incontro è curatodal prof. Friedman del Dipartimento di chirur-gia dell’Università di Genova (DI.C.M.I.,Dipartimento di discipline chirurgiche, morfo-logiche e metodologie integrate), diretto dalprof. Bachi, e farà il punto sullo stato attualedella chirurgia di fronte ad una patologia chepresenta un’alta incidenza di casi e che, negliultimi tempi, ha fatto registrare una profondaevoluzione. Negli anni ’70 si è assistito al pro-gressivo passaggio della chirurgia radicale equella radicale modificata e alle prime appli-cazioni cliniche della chirurgia conservativa.Negli anni Ottanta si sono definitivamenteaffermate le tecniche conservative, grazieanche ai grandi miglioramenti delle terapieadiuvanti; negli anni Novanta si sono diffuseulteriori riduzioni exeretiche (mastectomiesettoriali, tumorectomie allargate) a scopocosmetico, anche cosmetico-funzionale (linfo-nodo sentinella) e si stanno ora delineando

progetti rivolti a ridurre la durata del ricove-ro. Gli anni 2000 dovrebbe appunto segnare,in Italia, l’inizio dell’approccio in day-surgerydella chirurgia della mammella, chirurgia chesi presta come altre - e anzi più di altre - atale tipo di ricovero.Anche e questo punto, naturalmente, saràdedicato il prossimo incontro. Alcuni paesi sisono già orientati da almeno una decinad’anni in questa direzione, con risultati chevengono definiti “assolutamente incoraggian-ti”, ed è ormai consolidato che è la pazientestessa che, se adeguatamente informata eopportunamente seguita a domicilio, scegliela day-surgery.Va evidenziato, comunque, che anche in que-sto settore la day-surgery dovrebbe rispetta-re la sue caratteristiche proprie, e cioè costiinferiori, parità di efficacia terapeutica(soprattutto quando si parla di chirurgiaoncologica), eguale percentuale di complica-zioni rispetto a quella esercitata in regime diricovero convenzionale e, soprattutto, deveessere gradita dalla paziente.

NChirurgia del seno verso il day-surgery

Attualità20

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Premiata la tesi di medico genovese - Una giovane genovese, AnnaCaviglione, figlia d’arte, ha vinto con la sua tesi di laurea in medicina (che aveva ottenuto,nella scorsa estate, il massimo dei voti con lode e medaglia d’argento) il premio “BrunoBaruchello” istituito dall’Onaosi (Opera nazionale per l’assistenza ai figli dei sanitari italiani)per premiare figli di Medici laureati appunto con il massimo dei voti e la lode.

Psicoterapia della coppia - Da sabato 18 gennaio 2003 inizieranno aGenova, corso Aurelio Saffi 1 B/1, le lezioni del primo anno della scuola di psicoterapia psi-coanalitica della coppia e della famiglia. Le iscrizioni sono state aperte dal 25 novembre. Perinformazioni telefonare allo 010-5531790.

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Ricordo di due maestri della radiologiaesideriamo ricordare da queste pagine due grandi figure della radiologia genovese. Sitratta di Romeo Boccaccio e Tommaso De Cata. La loro scomparsa , avvenuta recen-temente, ha lasciato un vuoto profondo tra tutti coloro che hanno avuto modo di

conoscerli e di apprezzarne le doti professionali ed umane. A loro va un grazie sincero, daparte di molti Medici radiologi, per aver insegnato i segreti della radiologia tradizionale e peri contributi scientifici che hanno dato a questa branca della medicina. La radioterapia ebbecon Romeo Boccaccio il suo precursore e il clisma opaco a doppio contrasto fu perfezionato

grazie all’apporto significativo dato daTommaso De Cata. Pensiamo che siano inu-tili altre parole: tutti noi perdiamo unaparte del nostro passato ma il ricordo diquesti colleghi sarà sempre presente in noi.

Enrico Bartolini

D

“Didattica attiva” per i Medici di baseal 1998 la Asl 3 genovese collaboracon la sezione genovese della Simg -Società italiana di medicina generale

- per l’espletamento dei corsi per i Medici dimedicina generale di cui all’art. 8 dell’accor-do collettivo nazionale.Dallo scorso anno alla fase di preparazionescientifica ed organizzativa partecipa anche lalocale sezione della Snamid. Gli organizzatorihanno intenzione di allargare la collaborazio-ne a tutte le sigle scientifiche che operino nelsettore della medicina generale.A tutt’oggi sono stati realizzati 13 corsi, deiquali sei già terminati e sette in via di conclu-sione. I temi dei corsi vengono decisi dallaRegione Liguria, sulla base degli obiettivi for-mativi di interesse nazionale indicati dallacommissione nazionale per la formazionecontinua. Ogni corso è preceduto da una

fase di preparazione che dura in media cin-que o sei mesi, durante i quali un gruppo for-mato da tre o quattro animatori di formazio-ne si incontrano più volte con gli specialistidocenti.Ogni corso “periferico” si svolge di norma ilsabato mattina, dalle 8,30 alle 12,30 e preve-de la partecipazione di un animatore di for-mazione, di uno o più docenti, di personaleAsl con funzione di segreteria. Per evitare laclassica lezione e permettere la discussionefra i partecipanti ad ogni giornata vengonoinvitati non più di 40 Medici.I seminari vengono replicati più volte per per-mettere la partecipazione a tutti gli interessa-ti. La partecipazione è quindi molto elevata:ad esempio al corso di fisiatria sono interve-nuti 520 Medici, pari al 73,2% del totale deiMedici genovesi.

D

Nelle foto a lato Tommaso De Cata(a sinistra) e Romeo Boccaccio.

21A t t u a l i t à

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CIDO

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obbiamo innanzitutto spiegare - affin-chè tutti coloro che ci leggono possa-no trarre le loro valutazioni - che l’arti-

colo in questione riferiva di un dipendentedelle Poste che all’uscita del casello autostra-dale di Sestri Ponente era stato colto damalore, trovando la morte nell’auto finitacontro il guard-rail.Poiché dalle prime indagini era emerso chel’uomo era stato visitato dal proprio medicocurante pochi giorni prima per un fastidiosopersistente dolore alla regione lombare edera stato tranquillizzato, il magistrato hadeciso di inviare avviso di garanzia al profes-sionista in questione.Di qui il titolo pubblicato dal giornale:“Visitato cinque giorni prima - Muore d’infar-

to in autostrada, indagato il medico curan-te”. Questi i fatti. Che si commentano dasoli, e che confermano quanto da tempososteniamo: che la categoria dei camici bian-chi gode - si fa per dire - di cattiva stampa, eche l’esercizio di “dagli addosso al Medico”è sempre più diffuso sia tra i mass-media chenel mondo della magistratura.Non possiamo quindi che condividere l’opi-nione del collega: alla quale ci permettiamodi aggiungere che, visto che le cose vannocosì (sia pure, a nostro avviso, ingiustamen-te), la classe medica ed i singoli colleghidovrebbero avere un atteggiamento menorassegnato e più reattivo nei confronti di unastampa volgarmente scandalistica e non veri-tiera. (S.C.)

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nome dello Snami di Genova(Sindacato nazionale autonomoMedici italiani) di cui sono il presi-

dente, deploro la superficiale modalità dellapubblicazione di un episodio descritto a pag.23 del Secolo XIX del 15 novembre. La vita èsacra e deve essere difesa a tutti i costi macon ciò non è corretto proporre una notiziainsinuando un infamante dubbio di imperiziaprofessionale.Si tratta di una diffamazione border-line dellacategoria medica che non ha motivo di esse-re. La scienza medica non è esatta ed è pro-

prio questa certezza che ci porta ad esseresempre più attenti nell’approfondimento diuna diagnosi.Con questo non voglio difendere nessuno emi auguro che la magistratura proceda celer-mente per fare luce sull’accaduto, ma soloribadire questo mal costume dei mass-medianell’istigare la popolazione alla diffidenza.Chiedo pertanto all’Ordine dei Medici diprendere un provvedimento per difenderel’onorabilità e credibilità dei suoi iscritti.

Luciano Lusardi

A

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23L e t t e r e a l D i r e t t o r e

Mass media superficiali contro i Medici

E’ vero, ma noi non offriamo pretesti...

Lettereal Direttore

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ono stati nove, nel 2001, i casi di legio-nellosi notificati alle autorità sanitarienella Liguria. Il dato è contenuto nel

“Rapporto annuale sui casi di legionellosi inItalia” compilato dall’Istituto Superiore diSanità e diffuso a metà dello scorso mese disettembre. In totale in Italia sono stati regi-strati 325 casi; di questi 51 sono stati conse-guenza di infezioni contratte in ospedale(uno in Liguria). In generale c’è stato un sen-sibile aumento rispetto al Duemila, ben il

70% in più. Ma vediamo un po’ più da vicino,almeno per grandi linee, il contenuto di que-sto rapporto.La legionellosi in Italia è una malattia sogget-ta a obbligo di notifica nella classe II, maviene anche sorvegliata da un sistema disegnalazione che raccoglie informazioni piùdettagliate circa la possibile fonte di infezio-ne, il quadro clinico e l’accertamento eziolo-gico di ogni caso, in un registro nazionale.Dato che i due tipi di segnalazione possonoprovenire da fonti indipendenti, alla fine diogni anno i casi identificati nel registro nazio-nale vengono confrontati con i dati disponibi-li dalle notifiche. Per i pazienti di cui non èpervenuta la scheda di segnalazione detta-gliata, viene fatta richiesta agli uffici regionali

competenti. Le ulteriori informazioni ricevutevengono quindi inserite nel registro nazionaledell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).Le schede di sorveglianza devono essereinviate sia al Dipartimento di Prevenzione delMinistero della Salute che all’Iss, per questoun’ulteriore verifica della completezza deidati viene effettuata mediante un confrontotra le schede pervenute ai due enti. Tuttavia,nonostante la ricerca attiva dei casi mancantie il confronto tra le fonti, il numero totale dei

casi è sottostimato, sia perché avolte le schede richieste non vengo-no inviate, sia perché spesso lamalattia non viene diagnosticata.I casi di legionellosi diagnosticati inpazienti stranieri che potrebberoavere contratto l’infezione in Italia

vengono registrati dal programma di sorve-glianza internazionale facente capo alEuropean working group on legionella infec-tions (EWGLI) e segnalati a parte.Nel presente rapporto vengono presentati irisultati dell’analisi del Registro nazionale inbase alle schede di sorveglianza relative aicittadini italiani pervenute all’Iss durantel’anno 2001. Vengono inoltre presentati irisultati relativi ai turisti stranieri che hannosoggiornato e, verosimilmente, acquisitol’infezione in Italia nello stesso anno.

Registro nazionale dei casidi legionellosi

Nel 2001 sono pervenute all’ Istituto,Superiore di Sanità 325 schede di sorveglian-

M e d i c i n a & r i c e r c a24

Legionellosi, nove casi in LiguriaI dati - relativi al 2001 - contenuti nel rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità

S

325 gli episodi segnalati in tutta Italia (più dellametà da Piemonte e Lombardia).La mortalità complessiva è stata del 13 %.

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za relative ad altrettanti casi di legionellosi, dicui 289 confermati e 36 presunti. Inoltre 21casi (6,5%) hanno avuto la conferma della dia-gnosi da parte del laboratorio di batteriolo-gia e micologia medica dell’Iss a seguitodell’invio di campioni clinici o di ceppi diLegionella isolati.Oltre il 56% dei casi è stato notificato da 2sole regioni (Lombardia e Piemonte), il rima-nente 44% è stato notificato da 15 regioni; 3regioni non hanno notificato alcun caso dilegionellosi (Tabella 1).

Le caratteristiche dei pazienti sono moltosimili a quelle degli anni precedenti; l’analisibase alla distribuzione per età dimostra cheoltre il 65% dei casi ha superato i 50 anni eche l’età media dei pazienti è di 57 anni, conun range compreso tra 3 e 88 anni. Il 70,5%dei casi di legionellosi è di sesso maschile equindi il rapporto maschi/femmine è 2,4:1.Per ogni caso viene anche registrata l’occu-pazione lavorativa, al fine di individuare even-tuali attività associabili a maggior rischio dimalattia. Data l’elevata età media dei casi lacategoria occupazionale più rappresentata èquella dei pensionati (43%), seguita da operai(18,5%), impiegati (8%), professionistì (4,3%),casalinghe (4,3%), albergatori (1,8%), studenti(0,6%) e altre categorie di lavoratori (14,5%),L’occupazione non è nota nel 5% dei casi.Analizzando la distribuzione dei casi (esclusiquelli nosocomiali) per data di inizio dei sin-tomi si evidenzia un picco di incidenza neimesi estivi-autunnali, in linea con quantoriportato in letteratura.

Fattori di rischio e possibiliesposizioni

Il 41% dei pazienti affetti da legionellosi pre-sentava altre patologie concomitanti, preva-lentemente di tipo cronico-degenerativo eneoplastico.I casi in cui l’infezione è stata acquisita inospedale (nosocomiali) sono complessiva-mente il 15,6 % del totale.Il 22,8% dei pazienti ha dichiarato di averpernottato almeno una notte in luoghi diversidall’abitazione abituale (alberghi, campeggi,case private) nelle due settimane precedentil’insorgenza dei sintomi L’1,2% dei pazientiaveva effettuato cure odontoiatriche nelledue settimane precedenti l’inizio dei sintomi.

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25Legionellosi, nove casi in Liguria

Tabella 1 - Casi di legionellosi notificatiper regione in ordine geografico daNord a Sud.

Regione Casi n. %

Piemonte 61 18,8Val D’Aosta 4 1,2Lombardia 122 37,5Trento 4 1,2Veneto 10 3,2Friuli Venezia Giulia 4 1,2Liguria 9 2,8Emilia Romagna 38 11,7Toscana 22 6,8Umbria 1 0,3Marche 4 1,2Lazio 29 8,9Abruzzi 1 0,3Campania 2 0,6Puglia 9 2,8Sardegna 2 0,6Sicilia 3 0,9

Totale 325 100

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Infezioni nosocomiali

Nel 2001 i casi nosocomiali segnalati sonostati 51 (15,6% dei casi totali notificati), di cui23 di origine nosocomiale certa e 28 probabi-le. La regione Piemonte ha notificato 21 casi(41,2% del totale), la regione Lombardia 20casi (39.2% del totale), l’Emilia Romagna 4casi, i l Lazio 2 casi e Liguria, Umbria,Campania e Puglia 1 caso ciascuna.In Piemonte, si sono verificati focolai epide-mici in 3 ospedali che hanno coinvolto 11, 5 e2 pazienti. In Lombardia si sono verificati clu-ster epidemici in 5 ospedali, di cui 3 hannovisto coinvolti 2 casi ciascuno, uno 3 casi euno 5 casi. L’Emilia Romagna, ha riportato uncluster di 3 casi in un ospedale e un caso sin-golo in un altro nosocomio.L’età media dei casi nosocomiali è 64 anni, dipoco superiore a quella dei casi comunitari. Ipazienti erano ricoverati per patologie preva-lentemente di tipo cronicodegenerativo(31,4%), neoplasie (27,5%), trapianti di organi(7,8%), malattie infettive e altro (33,3 %).L’esito della malattia è noto per il 53 % deicasi. Il tasso di letalità tra i casi nosocomiali èstato del 22,2%, superiore in modo statistica-mente significativo a quello dei casi acquisitiin comunità.

Criterio diagnostico

Il metodo diagnostico più frequentementeutilizzato è stato la rilevazione dell’antigenesolubile urinario di Legionella pneumophila(73,8%), seguito dalla sierologia (6,2% siero-conversione 11,1 % singolo titolo elevato).L'isolamento del microrganismo è stato effet-tuato solo nell’8,9 % dei casi da materiale

proveniente dall’apparato respiratorio (lavag-gio broncoalveolare o broncoaspirazione,oppure escreato).

Agente eziologico

Nel 81,2% dei casi l’agente responsabiledella patologia è stato Legionella pneu-mophila sierogruppo 1 (isolamento delmicrorganismo, 24 casi, e/o antigenuria 240casi). Nel 17,3 % dei casi diagnosticati siero-logicamente, pur trattandosi di L. pneu-mophila è più difficile stabilire il sierogruppodi appartenenza perché non viene comunica-to il tipo di antigene (monovalente o poliva-lente) utilizzato.Infine nel 1,5% dei casi sono state isolatelegionelle di altri sierogruppi (in un casoLegionella pneumophila sierogruppo 5, in uncaso sierogruppo 6, in un caso sierogruppo8, e in un caso il sierogruppo non è statoidentificato).

Caratteristiche clinicheed esito della malattia

La durata del ricovero ospedaliero è nota peril 57% dei casi. Esclusi i casi nosocomiali, ladurata del ricovero è stata in media di giorni,con un range di giorni.L’esito della malattia è noto nel 66% deipazienti, nel 87% dei quali vi è stata guarigio-ne o miglioramento, mentre nel 13% dei casiil paziente è deceduto (Tabella 2).

Tabella 2 - Letalità (%) dei casi riportatiCasi comunitari 11,8Casi nosocomiali 22,2

Totale 13,1

26 Legionellosi, nove casi in Liguria

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Legionellosi, nove casi in Liguria 27Terapia

La terapia somministrata durante il ricovero ènota nel 96% dei casi. I macrolidi sono gliantibiotici più frequentemente utilizzati(79,1%), seguiti dai fluorochinolonici (42,5%)e dai betalattamici (32,9%). Nella maggiorparte dei casi sono stati utilizzati due o piùantibiotici in associazione.

Sorveglianza della legionellosinei viaggiatori

La fonte di informazioni relative ai pazientistranieri che hanno probabilmente acquisitol’infezione in Italia è il programma di sorve-glianza europeo denominato EuropeanWorking group for legionella infections(EWGLI), coordinato dal CommunicableDisease Surveillance Centre (CDSC) delPublic Health Laboratory Service (PHLS) diLondra.Lo EWGLI segnala all’Istituto Superiore diSanità i casi di legionellosi che si sono verifi-cati in viaggiatori stranieri che hanno trascor-so un periodo in Italia, riportando informazio-ni sulle strutture ricettive in cui hanno sog-giornato i pazienti e che potrebbero rappre-sentare le fonti dell’infezione. Il laboratorio diEpidemiologia e Biostatistica dell’ISS provve-de, a sua volta, a segnalare i casi alDipartimento di Prevenzione del Ministerodella Salute e ai responsabili dei Servizi diIgiene Pubblica delle ASL di competenza chehanno il compito di attivare l’ indagineambientale ed epidemiologica presso lestrutture indicate. Il Ministero della Saluteprovvede a sua volta ad informare gliAssessorati regionali alla sanità.In caso di cluster (due o più casi che abbiano

soggiornato presso la medesima strutturarecettiva che si verifichino in un periodo didue anni), l’Organizzazione Mondiale dellaSanità e tutti i paesi partecipanti alla rete disorveglianza vengono immediatamente aller-tati. Le autorità sanitarie del paese in cui si èverificato il cluster hanno il dovere di interve-nire tempestivamente e di informare entro seisettimane il Centro di Coordianamento sullemisure di controllo intraprese.I casi che si verificano in cittadini italiani chehanno viaggiato in Italia o all’estero vengonoinvece notificati dall’ISS allo EWGLI. Nel casoin cui la possibile fonte di infezione è unastruttura recettiva straniera, lo EWGLI prov-vede ad informare le autorità sanitarie delpresunto paese dinfezione.

Casi in turisti stranieri eitaliani in Italia

Considerando complessivamente sia i turistiitaliani che quelli stranieri, nel 2001 sono statinotificati all’Istituto Superiore di Sanità 130casi di legionellosi associata ai viaggi.I casi in turisti italiani sono stati complessiva-mente 74, di cui 53 avevano soggiornato inalbergo, 4 in campeggio, 13 in una casa pri-vata, 1 aveva viaggiato su un traghetto. Per 3turisti il luogo del soggiorno non è noto.I casi di legionellosi verificatisi in turisti stra-nieri che hanno visitato l’Italia e notificatiall’ISS dallo EWGLI sono stati complessiva-mente 56. I paesi di provenienza sono ripor-tati in tabella 3.

Conclusioni e raccomandazioni

Nel 2001 sono stati notificati all’IstitutoSuperiore di Sanità complessivamente 325

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casi di legionellosi, il 70% in più rispetto al2000. Anche se la distribuzione percentualedei casi per potenziale esposizione all’infezio-ne ha subito variazioni minime (il soggiornopresso strutture recettive è passato dal 18,2al 22,8%), il numero assoluto dei casi di legio-nellosi associata ai viaggi è più che raddop-piato rispetto all’anno precedente. Se ai casiitaliani aggiungiamo i 56 casi notificati dalloEWGLI e verificatisi in turisti stranieri chehanno visitato il nostro paese il numero totaledi casi sale a 110, con possibili implicazionisull’attività turistica del nostro paese.E’ quindi evidente l’importanza di effettuarenon solo indagini ambientali negli alberghi incui hanno soggiornato i casi ma di effettuareanche interventi di valutazione del rischio e diprevenzione e controllo sugli impianti idricìdelle strutture recettive in generale.Il trend in aumento della legionellosi associa-ta ai viaggi è rilevabile non solo in Italia ma in

tutta Europa e per questo motivo a livelloeuropeo sono state approntate da un piccologruppo di collaboratori dello EWGLI dellelinee guida, attualmente in corso di approva-zione da parte della Commissione europea,che offrono un approccio standardizzato alleprocedure per prevenire, identificare, notifi-care e rispondere alle infezioni da legionellaassociate ai viaggi e forniscono un’ulterioreguida ai paesi che hanno già prodotto dellelinee guida nazionali.In particolare vengono definite le regole e leresponsabilità in relazione alla notifica alCentro di Coordinamento a Londra, dei casisingoli e dei cluster. Vengono illustrate letappe e le scadenze richieste ai collaboratoriEWGLI nel paese di infezione per informare ilcentro di coordinamento delle misure intra-prese per indagare e controllare i cluster noti-ficati. Le linee guida sottolineano come, lad-dove queste scadenze non vengano rispetta-te, i nomi degli alberghi inadempienti, venga-no pubblicati su un sito web accessibile alpubblico.E’ inoltre importante ribadire che l’utilizzodella metodica della rilevazione dell’antigeneurinario se, da una parte, grazie alla sua sem-plicità e rapìdità di esecuzione e alla positiviz-zazione del campione anche in una fasemolto precoce della malattia permette di dia-gnosticare un maggior numero di casi dilegionellosi rispetto al passato, dall’altra hacontribuito a ridurre ulteriormente il numerodi casi di malattia diagnosticati mediante col-tura, facendo si che non siano disponibili iceppi clinici per eventuali confronti con ceppiambientali al fine di stabilire la reale fonte diinfezione. Si raccomanda, pertanto che,quando possibile, venga richiesto un esamecolturale per Legionella.

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28 Legionellosi, nove casi in Liguria

Tabella 3. Casi di legionellosi in turisti stra-nieri per nazionalità.

Nazionalità N. di turisti

Olandese 13Inglese 9Francese 7Tedesca 6Danese 5Austriaca 5Americana 3Svedese 2Belga 2Scozzese 1Argentina 1Irlandese 1Greca 1

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i è svolto a Roma il 21-22-23 novembreu.s i l 6° Congresso Politico AndiNazionale.

Nella 1° giornata dedicata agli incontri con leistituzioni, si sono avvicendati importantiesponenti politici che si sono pronunciati conparole molto pertinenti ed aggiornate sullanostra professione.Due Ministri, l’On. Girolamo Sirchia Ministrodella Salute, l’On. Rocco Bottiglione Ministrodelle Politiche Comunitarie, i Vice Presidentidella Camera dei Deputati On. Publio Fiori eOn. Alfredo Biondi anche responsabile delleLibere Professioni F.I. ed i Senatori CesareCursi Sottosegretario alla Salute, l’On.Augusto Battaglia Commiss.Affari SocialiCamera Deputati, l ’On. Eolo ParodiPresidente Enpam, On. Giuseppe Del BaronePresidente FNOMCeO, l’On. GiuseppeMarinello di F.I., l’On Luigi Pepe Commiss.Affari Sociali - resp. sanità UDIEUR ilSenatore Menzione e l’On. Minoli Rota.E’ altresì pervenuto il comunicato con il salu-to del Vice Presidente del Consiglio On.Gianfranco Fini.Inoltre alte personalità di importanti Enti edAssociazioni hanno portato il loro saluto atestimonianza dell’interesse per il nostroCongresso. A seguire è stato insediato ilPresidente del Congresso e sono iniziati gli

interventi dei delegati delle varie Provinceitaliane.Nella 2° giornata si è svolta un’importante“tavola rotonda” con giornalisti, esperti disettore, tra i quali la rappresentante delCensis che ha prodotto un importante lavorodi statistica per l’Odontoiatria (che verràpubblicato sulla prossima LiguriaOdontoiatrica) e l’europarlamentare l’OnMinniti che si è reso disponibile a confrontarein Europa le istanze dell’Associazione.-Nella 3° giornata sono continuati gli inter-venti dei delegati, per poi passare alla vota-zione del documento congressuale, a seguiregli interventi conclusivi del SegretarioSindacale Roberto Callioni e del PresidentePaolo Amori.Come previsto dal regolamento, il documen-to è stato presentato al congresso dalPresidente Nazionale con alcune modificheed integrazioni effettuate dopo aver recepitole osservazioni di tutti gli interventi e valuta-to quelli più opportuni e contributivi merite-voli di attenzione. Tali modifiche ed integrazioni sono statereputate migliorative e quindi apprezzate edaccettate da tutti noi delegati genovesi eliguri che peraltro erano comunque soddi-sfatti del contenuto globale del documentoinizialmente presentato.

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Genova Medica 12/2002

A n d i G e n o v a

Dentisti NotizieA cura di Massimo Gaggero

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CONGRESSO POLITICO ANDI NAZIONALE

Si è svolto il 6° Congresso Politico Andi Nazionale. Approvato il docu-mento congressuale “Governare il cambiamento” con l’80% dei voti.

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RINNOVO DELLE QUOTE ASSOCIATIVE ANDI GENOVASono aperete le iscrizioni per il 2003 all’Associazione Nazionale Dentisti diGenova, potrete partecipare in prima persona alla vita associativa ed usufruiredei numerosi vantaggi che la associazione vi offre.

A n d i G e n o v a

La votazione ha stabilito una netta maggio-ranza a favore del “documento finale” pro-posto all’Assemblea (con circa l’80% dei suf-fragi) sancendo quindi la piena fiducia alPresidente Paolo Amori ed al suo Esecutivo(Casabona, Callioni, Indelli, Turrini, Sfregola)ed al Consiglio di Presidenza in carica. Taledocumento sarà quindi l’indirizzo politico e lalinea che l’Associazione dovrà tenere in que-sti anni e sarà trasmesso presso tutti gliorgani ed enti istituzionali a tutti i livelli,Nazionali, Regionali e Provinciali.Il “documento finale” votato è a disposizionedei Soci presso la Segreteria Andi Genova o

consultabile sul sito www.andi.itUn ringraziamento quindi a tutti i delegatiAndi Genova F. Campanella, E. Casabona,G.B. Crocco, V. Del Buono, C. Fantini, G.Inglese Ganora, G. Modugno, G. Perosino,P. Salusciev ed ai delegati liguri R. Berro, S.Taffari, M. Sasso (IM); A. Tognetti, P. Oriana,F. Del Nevo (SP); M. Castelli, C. Volpaia (SV),che in questi tre giorni, in modo unito e com-patto, hanno fatto sentire il peso di tutta lanostra Regione.

Massimo GaggeroPresidente Andi Genova

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Il pagamento della quota può avvenire tra-mite:

● bonifico bancario sul c/c Andi Genovadel Banco di Chiavari e R.L. - Agenzia 6 viaGalata, 71 r. c/c n.17240/00/13 cod. ABI03424 Cod. CAB 01406

● direttamente alla segreteria AndiGenova in Piazza della Vittoria, 14/28 dallunedì al venerdì ore 9.00/17.00.(Questa soluzione è indicata per le neo-iscrizioni in quanto è necessario compilarela domanda di ammissione).

● Bollettino di c.c. postale che verrà invia-to nelle prossime circolari

Il pagamento

Genova Medica 12/2002

Quote aggiornate da delibera assemblearedel 27 maggio 2002.● € 360,00 + marca da bollo per i socieffettivi (i dentisti, cioè, che esercitanoesclusivamente l’odontoiatria secondo ledisposizioni di legge);● € 90,00 + marca da bollo per i soci effet-tivi a quota ridotta (i neo-laureati in odon-toiatria, iscritti entro i primi due anni dopola laurea, versano per un biennio la quotasociale ridotta, pari al 25% della quotaeffettiva. Occorre comunicare la data dilaurea).Per le altre figure di socio previstedall’associazione è possibile contattare lasegreteria Andi Genova (tel.010/58.11.90).

La quota associativa Andi Genova

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elatori d’altissimo livello al Congressodi aprile:- venerdì 4 aprile vi saranno due pre

corsi a numero chiuso di 40 posti ciascunocon Lorenzo Vanini e Maurizio Tonetti. Aseguire un’interessante tavola rotonda sulrecupero ed assistenza in odontoaiatria deitossicodipendenti, a sancire anche l’aspettosociale della nostra manifestazione.- Sabato 5 aprile dalle 9,30 in poi inizierà ilCongresso vero e proprio con i relatoriTonetti, Vanini, Malchiodi, Maino e Berutti.Nella sala riservata alle Assistenti di StudioOdontoiatrico (A.S.O.) i Relatori Giargia eTesta tratteranno argomenti inerenti l’attivitàdell’assistenza alla poltrona.Quest’anno sarà ripreso l’”Enjoy in

Congress” con sfilata di moda mare, cocktailservito tra i numerosi stand merceologici,per poi seguire un divertente spettacolo dicabaret con dei nomi sicuramente di primopiano. Nel Congresso vi saranno anche sedute perOdontotecnici organizzate dall’AntloLiguria con nomi sicuramente importanti e diprimo livello. Pertanto il nostro Congresso, insieme a quel-lo dell’Antlo Liguria, è inserito nel circuitonazionale “Incontri” insieme agli altri eventidi Milano, Paestum e Bari, facendo diventarela tappa genovese di primaria importanzanazionale.Il programma definitivo sarà comunicato nelprossimo mese di gennaio.

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RITORNA IL CONGRESSO“LIGURIA ODONTOIATRICA” DI ANDI GENOVAIl congresso si terrà il 4 e 5 aprile 2003 insieme ad Antlo ed inseritonel circuito nazionale “Incontri”, ai Magazzini del Cotone.

i terrà sabato 14 dicembre alle ore9.00, nella nuova Sede Corsi Andi, ViaLungobisagno Dalmazia 71/4 Staglieno

Genova, il 5° corso “Master” tenuto dalProf. Federico Tenti intitolato “Assistenzaalla poltrona in ortognatodonzia”.Ecco gli argomenti trattati:Legature elastiche o metalliche, singole ocontinue? Come sfruttare l’attrito differen-ziale in ortodonzia. I due tipi di spostamentodentale: “col” filo e “sul” filo. Tipi di filo:quale scegliere? Uso del Legator. - Come eli-

minare le bande sui molari;- Costruzione semplificata di un bottone diNance (alla portata di qualsiasi assistente);- Emergenze in ortodonzia risolvibili dall’assi-stente: distacco di un tubo, distacco di unBracket, arco che punge;- Una nuova tecnica con apparecchi invisibili(invisalign).

Per informazioni rivolgersi alla segreteriaAndi Genova, Piazza della Vittoria, 14/28 -tel. 010.581190 (lunedì - venerdì 9/17).

5° CORSO “MASTER” DENTISTA + ASSISTENTE TENUTO DAL PROF. F. TENTI

“ASSISTENZA ALLA POLTRONA IN ORTOGNATODONZIA”

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ASSOCIAZIONE SINDACATI SPECIALISTICA CONVENZIONATA ESTERNA (A.S.S.C.E.)STRUTTURE PRIVATE ADERENTI - (PROVINCIA DI GENOVA 1998)

L’Associazione è responsabile solo della veste grafica e non dei dati riguardanti le singole strutture.

IST. BARONE GENOVADir. San.: Dr. G. De Lucchi P.sso Ponte Carrega 35/37rR.B.: Prof. Feraboli Spec.: Radiologia 010/8367213

PC Ria MN RX RT TF S DS T RMSTRUTTURE PRIVATE INDIRIZZO E TEL.

IST. BIOMEDICAL certif. ISO 9002 GENOVADir. San.: Dr. G. Castello Spec.: Rad. Diagn. Via Prà 1/BDir. Tec.: Day-Hospital D.ssa M. Romagnoli Spec. Derm. 010/663351Dir. Tec.: D.ssa P. Nava (biologa) Spec.: Igiene www.biomedicalspa.comDir. Tec.: Dr. V. Molinari Spec.: OtorinolaringoiataDir. Tec.: Dr. S. Schiavoni Spec.: RadiodiagnosticaDir. Tec.: Dr. F. Civera Spec.:Ter. Fis. e Riabilit.Dir. Tec.: Dr. L. Corsiglia Spec.: Cardiologia - Dr. G. Molinari Spec.: CardiologiaDir. Tec.: Dr. G. Schiavi Spec.: NeurofisiopatologiaPoliambulatorio specialistico GENOVA - PEGLIDir. Tec.: Dr. S. Venier Medico Chirurgo Via Martitri della Libertà, 30c

010/6982796Punto prelievi Via Teodoro di Monferrato, 58r.Responsabile Dr. S. Vernier Medico Chirurgo 010/6967470 - 6982796

IST. BIOTEST ANALISI certif. ISO 9002 GENOVADir. San. e R.B: Dr. F. Masoero Via Maragliano 3/1 Spec.: Igiene e Med. Prev. 010/587088

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IST. FIDES GENOVADir. Tec.: Dr. C.E. Scielzo Via Bolzano, 1BSpec. Medicina Fisica e Riab. 010/3741548Dir. Tec.: D.ssa Caterina Sgarito Via G.B. Monti, 9/4Spec. Fisioterapia 010/417118 - 6469491

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IST. I.R.O. Radiologia GENOVADir. Tec. e R.B.: Dr. L. Reggiani Via Vannucci, 1/15Spec.: Radiodiagnostica 010/561530-532184R.B.: Dr. G. Verso Spec.: Reumatologia

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