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Installazione linea di trattamento RAEE appartenenti ai raggruppamenti R2 R4 Relazione tecnica descrittiva ITEC S.r.l. - Via Fontana Livia, 1 - 03043 Cassino (FR) P.IVA e Cod Fisc 02885590600 Tel: +39 0776 193 04 36 www.itec-ambiente.it [email protected] [email protected] Gennaio 2017 Rev.0

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Installazione linea di trattamento RAEE appartenenti ai raggruppamenti R2 R4

Relazione tecnica descrittiva

ITEC S.r.l. - Via Fontana Livia, 1 - 03043 Cassino (FR)

P.IVA e Cod Fisc 02885590600 Tel: +39 0776 193 04 36

www.itec-ambiente.it

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Gennaio 2017

Rev.0

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Sommario 1 – PREMESSA DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO – STATO DI FATTO ........................................................ - 3 -

2 - Tipologia di RAEE da sottoporre a trattamento ............................................................................... - 3 -

2 – DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO – STATO DI PROGETTO.................................................................... - 5 -

2.1 - Dati tecnici e produttività .............................................................................................................. - 5 -

2.2 - Composizione impianto ................................................................................................................. - 6 -

3 –Modalità operative: Descrizione ciclo e fasi di lavorazione ............................................................. - 7 -

4 - IMPATTI AMBIENTALI E CONFORMITÀ NORMATIVA ....................................................................... - 9 -

4.1 Gestione ........................................................................................................................................... - 9 -

4.1.1 Modalità di raccolta e conferimento ............................................................................................ - 9 -

4.1.2. Gestione dei rifiuti in ingresso ..................................................................................................... - 9 -

4.2 Criteri per lo stoccaggio dei rifiuti ................................................................................................. - 10 -

4.3 Messa in sicurezza ......................................................................................................................... - 10 -

4.5 Stoccaggio di frazioni e componenti ............................................................................................. - 11 -

4.6 Riciclo e recupero .......................................................................................................................... - 11 -

4.7 Smaltimento di frazioni ................................................................................................................. - 11 -

4.8 Documentazione ............................................................................................................................ - 11 -

5. Obiettivi di recupero minimi di cui all’allegato V del d.lgs. 49/14 ................................................... - 12 -

4 - ALLEGATI: ........................................................................................................................................ - 12 -

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1 – PREMESSA DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO – STATO DI FATTO La ITEC s.r.l. è un impianto autorizzato al trattamento dei RAEE in conformità alla Determinazione n. G06935

del 8/6/2016.

La ITEC è autorizzata a trattare un quantitativo annuo totale di circa 60.000 Ton di cui 15.400 Ton

rappresentato da tutti gli elettrodomestici appartenenti ai raggruppamenti RAEE R2 e R4 come da allegata

relazione tecnica.

2 - Tipologia di RAEE da sottoporre a trattamento Apparecchiatura CER domestico CER professionale Gruppo

1. Grandi elettrodomestici, (con esclusione di quelli fissi di grandi dimensioni)

1.5 Lavatrici 20 01 36 16 02 14 R2

1.6 Asciugatrici 20 01 36 16 02 14 R2

1.7 Lavastoviglie 20 01 36 16 02 14 R2

1.8 Apparecchi per la cottura 20 01 36 16 02 14 R2

1.9 Stufe elettriche 20 01 36 16 02 14 R2

1.10 Piastre riscaldanti elettriche 20 01 36 16 02 14 R2

1.11 Forni a microonde 20 01 36 16 02 14 R2

1.12 Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l'ulteriore trasformazione di alimenti

20 01 36 16 02 14 R2

1.13 Apparecchi elettrici di riscaldamento 20 01 36 16 02 14 R2

1.14 Radiatori elettrici 20 01 36 16 02 14 R2

1.15 Altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare ambienti ed eventualmente letti e divani

20 01 36 16 02 14 R2

1.16 Ventilatori elettrici 20 01 36 16 02 14 R2

1.18 Altre apparecchiature per la ventilazione e l'estrazione d'aria 20 01 36 16 02 14 R2

2. Piccoli elettrodomestici. Valutazione in peso ai fini della determinazione delle quote di mercato ai sensi dell'articolo 8, comma 1

2.1 Aspirapolvere 20 01 36 16 02 14 R4

2.2 Scope meccaniche 20 01 36 16 02 14 R4

2.3 Altre apparecchiature per la pulizia 20 01 36 16 02 14 R4

2.4 Macchine per cucire, macchine per maglieria, macchine tessitrici e per altre lavorazioni dei tessili

20 01 36 16 02 14 R4

2.5 Ferri da stiro e altre apparecchiature per stirare, pressare e trattare ulteriormente gli indumenti

20 01 36 16 02 14 R4

2.6 Tostapane 20 01 36 16 02 14 R4

2.7 Friggitrici 20 01 36 16 02 14 R4

2.8 Frullatori, macina caffé elettrici, altri apparecchi per la preparazione dei cibi e delle bevande utilizzati in cucina e apparecchiature per aprire o sigillare contenitori o pacchetti

20 01 36 16 02 14 R4

2.9 Coltelli elettrici 20 01 36 16 02 14 R4

2.10 Apparecchi tagliacapelli, asciugacapelli, spazzolini da denti elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi e altre cure del corpo

20 01 36 16 02 14 R4

2.11 Sveglie, orologi da polso o da tasca e apparecchiature per misurare, indicare e registrare il tempo

20 01 36 16 02 14 R4

2.12 Bilance 20 01 36 16 02 14 R4

3. Apparecchiature informatiche per le comunicazioni. valutazione in peso ai fni della determinazione delle quote di mercato ai sensi dell'articolo 8, comma 1

3.1 Trattamento dati centralizzato:

3.1.1 mainframe / 16 02 14 /

3.1.2 minicomputer / 16 02 14 /

3.1.3 stampanti / 16 02 14 /

3.2 Informatica individuale:

3.2.1 Personal computer (unità centrale, mouse, schermo e tastiera inclusi) 20 01 36 escluso il monitor (20 01 35*)

16 02 14 escluso il monitor (16 02 13*)

R4 escluso il monitor (R3)

3.2.2 Computer portatili (unità centrale, mouse, schermo e tastiera inclusi) 20 01 36 escluso il monitor (20 01 35*)

16 02 14 escluso il monitor (16 02 13*)

R4 escluso il monitor (R3)

3.2.3 Notebook 20 01 36 16 02 14 R4

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3.2.4 Agende elettroniche 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.5 Stampanti 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.6 Copiatrici 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.7 Macchine da scrivere elettriche ed elettroniche 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.8 Calcolatrici tascabili e da tavolo e altri prodotti e apparecchiature per raccogliere, memorizzare, elaborare, presentare o comunicare informazioni con mezzi elettronici

20 01 36 16 02 14 R4

3.2.9 Terminali e sistemi utenti 20 01 36 escluso il monitor (20 01 35*)

16 02 14 escluso il monitor (16 02 13*)

R4 escluso il monitor (R3)

3.2.10 Fax 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.11 Telex / 16 02 14 /

3.2.12 Telefoni 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.13 Telefoni pubblici a pagamento / 16 02 14 /

3.2.14 Telefoni senza filo 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.15 Telefoni cellulari 20 01 36 16 02 14 R4

3.2.16 Segreterie telefoniche e altri prodotti o apparecchiature per trasmettere suoni, immagini o altre informazioni mediante la telecomunicazione

4. Apparecchiature di consumo. Valutazione in peso ai fini della determinazione delle quote di mercato ai sensi dell'articolo 8, comma 1

4.1 Apparecchi radio 20 01 36 16 02 14 R4

4.2 Apparecchi televisivi 20 01 35* 16 02 13* R3

4.3 Videocamere 20 01 36 16 02 14 R4

4.4 Videoregistratori 20 01 36 16 02 14 R4

4.5 registratori hi-fi 20 01 36 16 02 14 R4

4.6 Amplificatori audio 20 01 36 16 02 14 R4

4.7 Strumenti musicali 20 01 36 16 02 14 R4

4.8 Altri prodotti o apparecchiature per registrare o riprodurre suoni o immagini, inclusi segnali o altre tecnologie per la distribuzione di suoni e immagini diverse dalla telecomunicazione

20 01 36 16 02 14 R4

5. Apparecchiature di illuminazione

5.1 Apparecchi di illuminazione. valutazione in peso ai fini della determinazione delle quote di mercato ai sensi dell'articolo 10, comma 1

20 01 36 / R4

6. Utensili elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili industriali fissi di grandi dimensioni)

6.1 Trapani 20 01 36 16 02 14 R4

6.2. Seghe 20 01 36 16 02 14 R4

6.3 Macchine per cucire 20 01 36 16 02 14 R4

6.4 Apparecchiature per tornire, fresare, carteggiare, smerigliare, segare, tagliare, tranciare, trapanare, perforare, punzonare, piegare, curvare o per procedimenti analoghi su legno,metallo o altri materiali

20 01 36 16 02 14 R4

6.5 Strumenti per rivettare, inchiodare o avvitare o rimuovere rivetti, chiodi e viti o impiego analogo

20 01 36 16 02 14 R4

6.6 Strumenti per saldare, brasare o impiego analogo 20 01 36 16 02 14 R4

6.7 Apparecchiature per spruzzare, spandere, disperdere o per altro trattamento di sostanze liquide o gassose con altro mezzo

20 01 36 16 02 14 R4

6.8 Attrezzi tagliaerba o per altre attività di giardinaggio 20 01 36 16 02 14 R4

7. Giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport

7.1 Treni elettrici e auto giocattolo 20 01 36 / R4

7.2 Consolle di videogiochi portatili 20 01 36 / R4

7.3 Videogiochi

7.4 Computer per ciclismo, immersioni subacquee, corsa, canottaggio, ecc.

7.5 Apparecchiature sportive con componenti elettrici o elettronici 20 01 36 16 02 14 R4

7.6 Macchine a gettoni

8. Dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati ed infettati)

8.1 Apparecchi di radioterapia / 16 02 13* 16 02 14 R4

8.2 Apparecchi di cardiologia / 16 02 13* 16 02 14 R4

8.3 Apparecchi di dialisi / 16 02 13* 16 02 14 R4

8.4 ventilatori polmonari / 16 02 13* 16 02 14 R4

8.5 Apparecchi di medicina nucleare / 16 02 13*/16 02 14 R4

8.6 Apparecchiature di laboratorio per diagnosi in vitro / 16 02 13* 16 02 14 R4

8.7 Analizzatori / 16 02 13* 16 02 14 R4

8.8 Congelatori / 16 02 11* R1

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8.9 Altri apparecchi per diagnosticare, prevenire, monitorare, curare e alleviare malattie, ferite o disabilità

20 01 36 16 02 14 R4

9. Strumenti di monitoraggio e di controllo

9.1 Rivelatori di fumo 20 01 36 16 02 14 R4

9.2 Regolatori di calore 20 01 36 16 02 14 R4

9.3 Termostati 20 01 36 16 02 14 R4

9.4 Apparecchi di misurazione, pesatura o regolazione ad uso domestico o di laboratorio

20 01 36 16 02 14 R4

9.5 Altri strumenti di monitoraggio e controllo usati in impianti industriali, ad esempio nei banchi di manovra

/ 16 02 14 R4

10. Distributori automatici

10.1 Distributori automatici, incluse le macchine per la preparazione e l'erogazione automatica o semiautomatica di cibi e di bevande: a) di bevande calde; b) di bevande calde, fredde, bottiglie e lattine, c) di prodotti solidi

/ 16 02 11* R4

10.2 Distributori automatici di denaro contante / 16 02 14 R4

10.3 Tutti i distributori automatici di qualsiasi tipo di prodotto ad eccezione di quelli esclusivamente meccanici

/ 16 02 14 R4

2 – DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO – STATO DI PROGETTO

2.1 - Dati tecnici e produttività L’impianto risulta costituito così come di seguito riportato:

N. 1 “Mulino a martelli” mod. M548 (kW. 80,00) completo di nastro di alimentazione, piano vibrante ed over belt magnetico

N. 1 “Nastro trasportatore” mod. NT400 completo di separatore a ZIG-Zag 250 con ventilatore (kW. 4.0)

Un “Nastro dosatore” modello ND400 Il materiale in uscita dal mulino a martelli viene raccolto in un nastro dosatore, che provvederà all’alimentazione graduale e costante del “Multipro Box Plus/3” contenente:

o n. 2 “Mulino a martelli” con doppio separatore ZIG ZAG o n. 1 “Raffinatore” modello TURBO 625/3

Il materiale in uscita dal mulino a martelli viene convogliato al TURBO 625/3 grazie a un trasporto pneumatico. Il materiale viene sottoposto a vortici, variazioni di pressione e vibrazioni fluide che ne permettono la riduzione dimensionale progressiva senza l’ausilio di elementi macinanti soggetti ad usura.

n. 1 quadro elettrico generale montato sul box che gestirà l’intero impianto

N. 1 GRUPPO DI SEPARAZIONE composto da: o n. 1 separatore modello F50 EKO o Una tavola densimetrica, vibrazioni e aria permettono di separare il granulato in uscita dal

Turbo in base al peso specifico o n. 4 separatori modello F15 EKO dotati di tramoggia dosatrice

Gruppo di separazione completo di: Quadro elettrico, vibrovaglio e trasporti per il trasferimento del materiale da un separatore all’altro:

N. 1 sistema per la raccolta del materiale plastico, composto da DOPPIO BIG-BAG e trasporto pneumatico

Dati

Dimensioni ed ingombri:

LUNGHEZZA 5000 mm solo macchina

LARGHEZZA 1800 mm

ALTEZZA 2500 mm

PESO 1800 Kg

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Assorbimenti:

POTENZA ISTALLATA 202 kW

ARIA 6 Bar

Condizioni ambientali:

TEMPERATURA DI LAVORO -10°C / +45°C

UMIDITÀ RELATIVA 5% - 90%

LUMINOSITÀ MINIMA POSTO DI LAVORO 150 lux

RUMOROSITÀ 74 db istantanea

2.2 - Composizione impianto La linea di trattamento R2 R4 risulta costituita da:

Postazione di pre-trattamento trattamento normalmente rappresentata da un nastro di pre trattamento delle apparecchiature che serve a preparare il lotto di lavorazione e pertanto ad intercettare le componenti che necessariamente devono essere rimosse e che non devono andare a contaminare i restanti materiali.

Sbagatore/trituratore o impianto di equivalente tecnologia

Deferizzatore

Nastro di selezione

Successiva fase di raffinazione con turbo e raffinatori

2.3 – Funzionamento Impianto I cicli di lavorazione dei flussi R2 R4 sono distinti in considerazione dei diversi materiali che ne discendono. I rifiuti disgregati sono trasferiti all’interno di un apposito canale dove un deferizzatore intercetta i rifiuti ferromagnetici. Successivamente, i componenti ferromagnetici sono sottoposti a selezione da parte di operatori che effettuano manualmente la selezione dei materiali; avviene infatti che a causa dell’attrazione magnetica componenti ferrose trascinino con sé elementi non ferrosi che devono dunque essere intercettati. Al termine del detto nastro è posto un raccoglitore dedicato al ferro. Il restante materiale viene successivamente avviato verso postazioni utili alla nuova selezione manuale. Gli elementi selezionati ed in uscita dall’impianto di trattamento sono di seguito elencati: - ferro; - acciaio; - rame; - alluminio; - motori elettrici; - schede elettriche; - condensatori; - plastica. Tali elementi di output sono estratti con continuità durante il funzionamento dell’impianto, raccolti in appositi contenitori e mantenuti a stock temporaneamente all’interno dell’opificio o nelle apposite aree di raccolta poste lungo i piazzali adiacenti. Gli operatori impiegati dal processo analizzato sono circa 10. La portata di rifiuti elaborati è contenuta nell’intervallo 2,0. - 6,0 t/h. Una planimetria dell’opificio oggetto di analisi è riportata in allegato.

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L’impianto assorbe una potenza elettrica massima di circa 250 kW; devono essere alimentati simultaneamente: il motore del trituratore (della potenza di circa 250 kW, i motori elettrici che garantiscono la movimentazione dei rifiuti mediante nastri trasportatori, i dispositivi di selezione, l’impianto di ventilazione forzata e filtraggio). Di seguito sono riportati i flussi trattati dall’impianto per raggruppamento merceologico e qualora siano lavorati omogeneamente per un turno lavorativo. In Tabella 4 e 5 sono riportate anche le composizioni degli elementi elaborati dall’impianto nell’unità di tempo. A seguire, la successiva fase di lavorazione è la raffinazione che avviene in un impianto (GUIDETTI WEEE) che alternativamente può lavorare sia collegato che non collegato alla linea del trituratore, andando a separare dal rifiuto plastico finale, i materiali ferrosi e non ferrosi presenti ed aventi diverse granulometrie. Una soluzione compatta in grado di elaborare fino a 2.000 kg/h di materiali misti con meno di 0,15 kw di consumo per ogni kg di prodotto trattato, è una soluzione molto efficace e interessante per tutti. Il risultato in uscita da questa linea sono materiali ferrosi, plastica, polveri, alluminio e altri metalli non ferrosi misti. Il materiale pre-triturato alimenta il primo mulino con un nastro trasportatore, il successivo trasporto avviene grazie all'aria che contribuisce inoltre a raffreddare l'intera linea. La linea è molto ben insonorizzata e sicura, un aspiratore posto in coda garantisce che tutta l’aria di processo venga filtrata, prima di essere immessa in atmosfera. La linea rispetta la legislazione europea. In realtà nessuna altra linea può essere confrontata con la nostra che rappresenta il miglior investimento in termini di costi, manutenzione, efficienza e resa.

3 –Modalità operative: Descrizione ciclo e fasi di lavorazione Il trattamento dei RAEE in generale è definito da due fasi importanti:

PRE-TRATTAMENTO è la fase di messa in sicurezza del RAEE considerato che può contenenre

componenti ambientalmente critiche pur non essendo l’apparecchiatura pericolosa.

TRATTAMENTO successiva fase di macinazione frantumazione distruzione totale del RAEE

finalizzata ad ottenere materiali da avviare a recupero o a smaltimento.

3.1 – RAEE R2 Per i RAEE appartenenti al raggruppamento R2, le operazioni effettuabili durante la fase di pre-trattamento ai fini del recupero di materiali e componenti consistono orientativamente in: 1) separare cavi e parti in PVC; 2) separare le parti elettriche; 3) separare pompe e motori; 4) separazione del contrappeso in cemento; 5) eventualmente controllare e collaudare i componenti recuperabili (motore, contrappeso, pompa, timer, componenti da piastre). 6) smontaggio e recupero dei condensatori Dette attività sono svolte da operatori formati e che ben conoscono i modelli immessi sul mercato e

caratteristiche peculiari di ogni tipologia di RAEE da trattare (composizione dei metalli del cestello, posizione

del contrappeso, materiale del contrappeso, posizione dei condensatori, calibro di bulloni e viti utilizzate da

ogni singolo produttore, ecc.).

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La fase di pre trattamento è solitamente una fase svolta manualmente attraverso cui gli operatori con ausilio

di cricchetti pneumatici, svitatori, palanchini provvedono a smontare parti fissate con bulloni viti e rivetti.

Le operazioni effettuabili durante la fase di trattamento solitamente svolta con impianti di macinazione/raffinazione finale finalizzate al recupero di materiale orientativamente sono: 1) separare il cestello o parti mobili; 2) frantumazione della carcassa; 3) separazione di metalli ferrosi e non ferrosi; 4) separazione plastiche 5) separazione del materiale a contenuto energetico utilizzabile; 6) separazione materiali non recuperabili; 7) le operazioni di smaltimento possono interessare i condensatori con eventuali PCB e altre frazioni non recuperabili. Dal trattamento i materiali ottenibili sono di seguito riportati con le relative proporzioni:

Materiale % kg/pz

Ferro 37,2% 24,2

Plastiche 13,4% 8,7

Cemento 33,5% 21,8

Motore 10,1% 6,6

Alluminio e Rame 1,9% 1,2

Cavi 0,7% 0,4

Vetro 1,1% 0,7

Altri materiali 2,1% 1,4

3.2 - RAEE R4 L’impianto per il trattamento di elettronica varia non pericolosa fuori uso è composto da:

- una o più linee di smontaggio manuale e di messa in sicurezza,

- eventuale impianto di triturazione e successiva raffinazione dei materiali,

- aree di stoccaggio delle frazioni da inviare al recupero."

Lo smontaggio può essere effettuata manualmente, meccanicamente o con una combinazione dei due

metodi. Lo smontaggio è regolamentato da procedure al fine di garantire la possibilità di recupero dei

componenti.

Le operazioni di smontaggio sono finalizzate a:

- identificare più facilmente i componenti,

- rimuovere in modo efficace i componenti o materiali contenenti sostanze pericolose.

Nella rimozione di componenti o materiali contenenti sostanze pericolose devono essere adottate tutte le

cautele per impedire contaminazioni ambientali e rischio per gli operatori.

L’operazione preliminare di messa in sicurezza che consiste nella selezione delle componenti riutilizzabili e

in una prima bonifica manuale. Le operazioni di selezione mirano all’asportazione ed al loro “ricovero” in

sicurezza tecnica ed ambientale di:

- pile ed accumulatori;

- cavi elettrici esterni ed interni all’apparecchiatura;

- interruttori a mercurio/relè a mercurio;

- condensatori elettrolitici e contenenti PCB;

- circuiti stampati/schede elettroniche;

- Cartucce da stampanti laser, inkjet, aghi e contenitori di polvere toner per fotocopiatrici.

- tamburi fotoconduttori delle copiatrici

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- batterie usate ricaricabili al nickel-cadmio, nickel e idruro metallico, e le batterie a ioni di litio. Le batterie

rimosse devono essere gestite e stoccate evitando corto circuiti e flussi di corrente e devono essere avviate

al recupero di metalli in modo da preparare il rifiuto alle eventuali successive, fasi di trattamento meccanico.

"Le operazioni effettuabili durante la fase di trattamento finale finalizzate al recupero di materiale ed energia

orientativamente sono:

- eventuale macinazione circuiti stampati;

- separazione interruttori al mercurio.

- separazione metalli ferrosi

- separazioni metalli non ferrosi

- separazione del materiale a contenuto energetico utilizzabile;

- separazione materiali non recuperabili;

- recupero energia in loco o presso altri impianti (ove possibile tecnicamente);"

Le operazioni di stoccaggio devono avvenire nelle condizioni prescritte dalla legislazione vigente ed a seconda

che i RAEE di questo raggruppamento contengano o meno sostanze pericolose.

Le operazioni di smaltimento possono interessare accumulatori non recuperabili, interruttori a mercurio,

soluzioni di trattamento e altre frazioni non recuperabili.

4 - IMPATTI AMBIENTALI E CONFORMITÀ NORMATIVA In conformità all’allegato Specifica tecnica dell’Accordo di programma relativo al trattamento dei RAEE

domestici e alla qualificazione delle aziende che effettuano tale trattamento di seguito si riporta la

descrizione delle modalità operative.

4.1 Gestione

4.1.1 Modalità di raccolta e conferimento La movimentazione dei RAEE da sottoporre ad operazioni di trattamento è effettuata adottando criteri che garantiscano la protezione delle apparecchiature dismesse durante la movimentazione interna e durante le operazioni di carico e scarico. Le apparecchiature non devono subire danneggiamenti che possano causare il rilascio di sostanze inquinanti o pericolose per l'ambiente o compromettere le successive operazioni di recupero. Particolare attenzione è posta ai rilevatori di fumo e a tutte le apparecchiature le cui parti isolanti possono essere costituite da fibra di amianto o fibre ceramiche. Devono inoltre essere: a) scelte idonee apparecchiature di sollevamento; b) evitati rilasci di sostanze durante la movimentazione delle apparecchiature; c) assicurata la chiusura degli sportelli e fissate le parti mobili; d) mantenuta l'integrità della tenuta nei confronti dei liquidi o dei gas contenuti nei circuiti; e) evitate operazioni che compromettano l’integrità delle componenti ambientalmente critiche; f) utilizzate modalità conservative di caricamento nelle fasi di movimentazione interna.

4.1.2. Gestione dei rifiuti in ingresso I materiali da sottoporre a trattamento sono separati in tipologie adeguate alla specifica metodologia di

trattamento. L’impianto è dotato di un rivelatore portatile di radioattività in ingresso all'impianto, che

consente di individuare materiali radioattivi eventualmente presenti tra i rifiuti.

Lo scarico dei contenitori di rifiuti avviene in modo efficiente e sicuro per evitare danni ai contenitori stessi,

ai RAEE e alla salute e sicurezza del personale.

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Nel corso dell’ispezione iniziale, gli operatori verificano che il contenuto dei contenitori sia conforme a

quanto indicato nel Formulario di Identificazione Rifiuto, o documento equivalente, di ingresso in impianto.

In caso di mancata conformità sono predisposte misure alternative per gestire tali rifiuti.

Gli operatori di trattamento determinano il peso e la provenienza di ogni conferimento in arrivo registrano

dati attraverso la corretta compilazione del formulario, o documento equivalente, e del registro di

carico/scarico.

4.2 Criteri per lo stoccaggio dei rifiuti Lo stoccaggio dei pezzi smontati e dei rifiuti è realizzato in modo da non modificarne le caratteristiche

compromettendone il successivo recupero.

Sui recipienti fissi e mobili è apposta idonea etichettatura con l'indicazione del rifiuto stoccato.

Lo stoccaggio di pile e condensatori contenenti PCB/PCT e di altri rifiuti contenenti sostanze pericolose o

radioattive deve avvenire in contenitori adeguati nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle

sostanze pericolose in essi contenute.

La movimentazione e lo stoccaggio delle apparecchiature e dei rifiuti da esse derivanti avviene in modo che

sia evitata ogni contaminazione del suolo e dei corpi ricettori superficiali e profondi.

Sono adottate tutte le cautele per impedire la formazione degli odori e la dispersione di aerosol e di polveri.

Il settore di stoccaggio dei RAEE è organizzato in aree distinte per ciascuna tipologia di trattamento a cui le

apparecchiature sono destinate. Nel caso di apparecchiature contenenti sostanze pericolose, tali aree

devono essere contrassegnate da tabelle, ben visibili per dimensioni e collocazione, indicanti le norme per il

comportamento, per la manipolazione dei rifiuti e per il contenimento dei rischi per la salute dell'uomo e per

l'ambiente.

Nell'area di stoccaggio le apparecchiature dismesse sono accatastate con le opportune misure di sicurezza

per gli operatori e per l'integrità delle stesse apparecchiature.

4.3 Messa in sicurezza L'attività consiste nel complesso delle operazioni manuali o meccaniche necessarie a rendere

l'apparecchiatura ambientalmente sicura e pronta per le operazioni successive.

L’operatore di trattamento deve rimuovere tutti i liquidi, sostanze, preparati e componenti dai RAEE ai sensi

dell’Articolo 18 comma 2 e Allegato VII (Trattamento selettivo per materiali e componenti di RAEE) del d.lgs.

49/14.

La messa in sicurezza deve comprendere la rimozione di tutti i fluidi e delle seguenti sostanze, preparati e

componenti salvo che l’impianto consenta di ottenere un flusso identificabile alla fine del trattamento:

a) condensatori contenenti difenili policlorurati (PCB) da trattare ai sensi del decreto legislativo 22 maggio

1999, n. 209;

b) componenti contenenti mercurio, come gli interruttori o i retroilluminatori;

c) pile;

d) circuiti stampati se la superficie del circuito stampato è superiore a 10 cm2;

e) cartucce di toner, liquido e in polvere, e di toner colore;

f) plastica contenente ritardanti di fiamma bromurati;

g) rifiuti e componenti che contengono amianto;

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h) tubi catodici;

l) sorgenti luminose a scarica;

m) schermi a cristalli liquidi, se del caso con il rivestimento, di superficie superiore a 100 cm2 e tutti quelli

retroilluminati mediante sorgenti luminose a scarica;

n) cavi elettrici esterni contenenti sostanze pericolose;

o) componenti contenti fibre ceramiche refrattarie descritte nella direttiva 97/69/CE della Commissione, del

5 dicembre 1997, recante adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/CEE del Consiglio relative

alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose;

p) componenti contenenti sostanze radioattive, fatta eccezione per i componenti che sono al di sotto delle

soglie di esenzione previste all'articolo 3 e all'allegato I alla direttiva 96/29/EURATOM del Consiglio, del 13

maggio 1996, che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria della

popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti.

q) condensatori elettrolitici contenenti sostanze potenzialmente pericolose (altezza > 25 mm, diametro > 25

mm o proporzionalmente simili in volume);

r) olio diatermico in apparecchiature di scambio termico.

Le sostanze e i componenti elencati devono essere eliminati o recuperati senza creare rischi per la salute

dell'uomo e dell'ambiente.

4.5 Stoccaggio di frazioni e componenti Tutte le frazioni contenenti sostanze pericolose devono essere stoccate in modo da prevenire la dispersione

di materiale pericoloso nell’ambiente.

Condensatori, fluidi volatili e non, componenti contenenti mercurio, pile, schede a circuito stampato,

cartucce di toner, rifiuti di amianto e componenti che contengono amianto, tubi a raggi catodici, lampade,

componenti contenenti fibre ceramiche refrattarie e ogni altro componente pericoloso devono essere

stoccati al coperto.

I contenitori utilizzati per le frazioni pericolose, devono essere puliti prima di essere riutilizzati per differenti

tipologie di rifiuto.

4.6 Riciclo e recupero L’operatore di trattamento deve dimostrare il conseguimento degli obiettivi di riciclo e recupero di cui

all’Allegato V del d.lgs. 49/14.

4.7 Smaltimento di frazioni Lo smaltimento in discarica è previsto per i soli rifiuti non riciclabili. Si stabiliscono priorità tra le opzioni di

smaltimento per evitare emissioni a lungo termine dalle discariche.

4.8 Documentazione L’operatore di trattamento tiene un bilancio di massa che consiste nella documentazione di tutti i flussi di

materiali (quantità di RAEE o frazioni di RAEE in ingresso e in uscita e materiali in uscita) in un prospetto

annuale che tiene conto delle quantità stoccate.

Tutti i documenti sono riposti in maniera sicura e mantenuti attivi per dimostrare la conformità al documento

normativo. Tutti i documenti devono essere conservati per cinque anni.

Esiste documentazione inerente l’analisi di continuità operativa, che preveda la valutazione del rischio

operativo in caso di interruzione delle normali operazioni in situazioni di tipo emergenziale.

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5. Obiettivi di recupero minimi di cui all’allegato V del d.lgs. 49/14 5.1 Parte 1: Obiettivi minimi applicabili per categoria sino al 14 agosto 2015 con riferimento alle categorie elencate nell'allegato I del d.lgs. 49/14: a) per i RAEE che rientrano nelle categorie 1 o 10 dell'allegato I, - recupero dell'80 %, e - riciclaggio del 75 %; b) per i RAEE che rientrano nelle categorie 3 o 4 dell'allegato I, - recupero dell'75 %, e - riciclaggio del 65 %; c) per i RAEE che rientrano nelle categorie 2, 5, 6, 7, 8 o 9 dell'allegato I, - recupero dell'70 %, e - riciclaggio del 50 %; d) per le lampade a scarica, il riciclaggio dell'80 %. 5.2 Parte 2: Obiettivi minimi applicabili per categoria dal 15 agosto 2015 fino al 14 agosto 2018 con riferimento alle categorie elencate nell'allegato I d.lgs. 49/14: a) per i RAEE che rientrano nelle categorie 1 o 10 dell'allegato I, - recupero dell'85 %, e - preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dell’80 %; b) per i RAEE che rientrano nelle categorie 3 o 4 dell'allegato I, - recupero dell'80 %, e - preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio del 70 %; c) per i RAEE che rientrano nelle categorie 2, 5, 6, 7, 8 o 9 dell'allegato I, - recupero dell'75 %, e - preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio del 55 %; d) per le lampade a scarica, il riciclaggio dell'80 %. 5.3 Parte 3: Obiettivi minimi applicabili per categoria dal 15 agosto 2018 con riferimento alle categorie elencate nell'allegato III d.lgs. 49/14: a) per i RAEE che rientrano nelle categorie 1 o 4 dell'allegato III,- recupero dell'85 %, e - preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dell’80 %; b) per i RAEE che rientrano nella categoria 2 dell'allegato III, - recupero dell'80 %, e - preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio del 70 %; c) per i RAEE che rientrano nell'allegato III, categorie 5 o 6, - recupero dell'75 %, e - preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio del 55 %; d) per i RAEE che rientrano nella categoria 3 dell'allegato III, riciclaggio dell'80 %.

4 - ALLEGATI:

Relazione tecnica richiamata dalla Determinazione n. G06539 del 8/6/16 relativa alle quantità autorizzate;

Diagramma di flusso aggiornato;

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