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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
DI
MONTALTO DI CASTRO
ADEGUAMENTO A.S. 2015/16
“INSEGNAMI A FARE DA ME”
(MARIA MONTESSORI)
2
INDICE
1. Presentazione .......................................................................................................................................... 3
2. Il contesto socio-ambientale ............................................................................................................... 4
2.1. Scuola e territorio………………………………………………………………………………………………………………………. 5
2.2. Le risorse formative del territorio…………………………………………………………………………………………… 6
2.3. Alunni stranieri nella nostra scuola …………………………………………………………………………………………. 8
3. L’Istituzione scolastica ....................................................................................................................... 16
3.1 Criteri di formazione delle classi/sezioni, assegnazione docenti alle classi
e alle sezioni, criteri di formulazione degli orari, piano attività di formazione,
tirocinio didattico………………………………………………………………………………………………………………………. 17
3.2 L’organizzazione dei servizi amministrativi ……………………………………………………………………….. 22
3.3 I luoghi dell’offerta formativa…………… ………………………………………………………………………………. 23
3.4 Il Progetto PON-FSE. TECNOCLASSROOM, un’aula per una didattica innovativa ….. 24
3.5 I tempi dell’offerta formativa ……………………………………………………………………….…………………….. 26
4. La nostra identità culturale ............................................................................................................. . 27
5. Le finalità curricolari ........................................................................................................................ 30
5.1 La scuola dell’Infanzia …………………………………………………………………………………………………………….. 30
5.2 Il primo Ciclo di Istruzione ………………………………………………………………………………………………..….. 37
6. Attività alternative all’I.R.C. - accoglienza – continuità, prevenzione bullismo,
educazione socio- affettiva, scuola amica …………………………………………………………………………….… 47
7. Educazione alla sicurezza ………………………………………………………………………………………………………….… 57
8. Orientamento …………………………...................................................................................... ................... 58
9. B.E.S. - diversamente abili, disagio e dispersione scolastica ................................................... 62
10. Educazione interculturale .............................................................................................................. 72
11. Ampliamento dell’offerta formativa ………………………………………………………………………………………… 74
12. Visite guidate e viaggi d’istruzione ………………………………………………………………………………………… 75
13. I criteri di valutazione degli esiti formativi ………………………………………………………………………… 78
14. Validità dell’anno scolastico nella scuola secondaria di 1° grado ………………………………………… 85
15. Autoanalisi e autovalutazione dell’istituto ................................................................................. 86
16. Conclusioni .......................................................................................................................................... 88
3
1. PRESENTAZIONE
Il presente Piano dell’Offerta Formativa rappresenta la carta d’identità
culturale e progettuale del nostro Istituto Comprensivo. Come prescritto dal
DPR 275/’99, è stato elaborato tenendo conto della Programmazione territoriale
dell’offerta formativa e degli indirizzi generali per le attività della scuola
definiti dal Consiglio d’Istituto.
Sulla base di precise scelte culturali operate dal Collegio, ispirate dalle
esigenze formative dell’utenza, dalle potenzialità del contesto, dai risultati
dell’autoanalisi d’Istituto e dalle Indicazioni Nazionali 2012, è stata disegnata
un’offerta formativa che si sostanzia di finalità, obiettivi, contenuti culturali,
progetti specifici per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa.
Nell’intenzione di riconoscere la centralità della persona come destinataria
dell’impegno formativo, ci siamo soffermati sui temi dell’accoglienza,
dell’orientamento, della disabilità e svantaggio, dell’educazione interculturale,
della continuità educativa tra i tre ordini di scuola , assumendo come orizzonte di
riferimento il quadro delle competenze chiave definite dal parlamento europeo e
dal Consiglio dell’Unione Europea1.
Il mio augurio sincero è che questo documento, nelle mani di docenti, personale
ATA, studenti, genitori e amministratori costituisca un mezzo di conoscenza del
nostro operato e delle nostre intenzioni, che favorisca l’assunzione di
responsabilità, la trasparenza, la collaborazione, il senso di appartenenza ad
un’unica comunità educante.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Grazia Olimpieri
1 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze
di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7)
spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale .
4
2. IL CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE
L’Istituto Comprensivo di Montalto di Castro (Scuola dell’Infanzia, Scuola
Primaria, Scuola Secondaria di 1° Grado) si colloca all’interno di un contesto
socio-ambientale non omogeneo sul piano culturale, ma attivo rispetto a proposte
formative da parte di Enti ed Associazioni.
Il territorio è costituito dai centri abitati di Montalto di Castro, Marina di
Montalto e Pescia Romana.
L’economia del paese si fonda su agricoltura e turismo; la riforma fondiaria
degli anni ’50 ha determinato un incremento della popolazione con conseguente
insediamento di famiglie appartenenti a ceti eterogenei, provenienti da paesi
limitrofi e da altre regioni d’Italia. Durante la costruzione della Centrale Enel, la
popolazione locale ha avuto un ulteriore incremento, diversificandosi. La varia
provenienza degli alunni ha causato evidenti problemi di integrazione socio-
culturale; al termine della costruzione della Centrale stessa, si è determinato un
aumento della disoccupazione con conseguente migrazione e riduzione della
popolazione scolastica.
Oggi sono in significativo aumento gli alunni stranieri provenienti soprattutto
dai paesi dell’Est europeo e da quelli dell’area mediterranea (si veda
l’approfondimento 2.1). La collaborazione delle famiglie con l’Istituzione
scolastica si è dimostrata soddisfacente e ciò incoraggia a progettare modi ed
occasioni di interazione per favorire ulteriormente il rapporto scuola-famiglia.
L’attuazione dei principi generali dell’autonomia scolastica, l’introduzione delle
nuove tecnologie, lo studio della lingua straniera, le attività laboratoriali, di
continuità-orientamento e di studio guidato, l’organizzazione di un gruppo
sportivo tradizionalmente competitivo, i progetti di ampliamento dell’offerta
formativa costituiscono importanti spazi pedagogici di qualità. Da diversi anni,
inoltre, l’Amministrazione Comunale e l’Istituto operano in modo sinergico
5
nell’ambito dei Piani dell’Offerta Formativa, al fine dell’obiettivo comune del
raggiungimento degli obiettivi di piena scolarizzazione.
2.1. SCUOLA E TERRITORIO
Per meglio realizzare i progetti integrati con il territorio, si ricerca la
collaborazione con l’Ente Locale, le altre scuole e con Associazioni culturali e di
volontariato presenti nel territorio. Per il 2015/16 l’Istituto, oltre ad aderire alle
iniziative dell’Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione comunale, collabora
con: Biblioteca Comunale, Polisportiva di Montalto (in particolare gli istruttori
della “Kajak Adventures”), il CONI, l’Associazione Teatrale fra i comuni del Lazio
(ACTL, progetto Piccoli Sentieri), la Piscina comunale (Associazione “Coser
Sport”), la Fondazione Solidarietà e Cultura (Maratonda), l’Associazione Cultura
Arti Solidarietà Ambiente (C.A.S.A), l’Associazione Culturale Canino 2008 –
Luciano Bonaparte Principe di Canino, la Diocesi di Civitavecchia, la Parrocchia di
Montalto di Castro, l’Associazione Italiana Socio Educatori per la Cooperazione
(A.I.S.EC.); la A.S.L. di Viterbo U.O.C. Dipendenze (Progetto Unplugged sui
comportamenti a rischio di dipendenza); A.S.L. VT 2 (Progetto “Un’overdose di
educazione”).
Sono previste, inoltre, attività di educazione alla legalità per gli studenti delle
classi della scuola Secondaria (“Progetto Crescere Insieme”), realizzate in
collaborazione con le Stazioni dei Carabinieri di Montalto di Castro e Pescia
Romana.
L’Istituto, inoltre, ha aderito al Progetto Nazionale “Scuola Amica” (si veda
Capitolo 6) ed ha istituito il Gruppo Sportivo studentesco.
Nel corso dell’anno, infine, la scuola si riserva di aderire ad altre iniziative,
purché coerenti con il proprio P.O.F. e con i propri programmi didattico –
educativi.
6
L’Istituto è membro della rete “Alceo Selvi”, per l’ottimizzazione delle risorse
destinate agli alunni disabili, della rete “REM”, per la formazione del personale
sugli obblighi di pubblicazione sul sito e trasparenza. La scuola, nel 2015-16 ha
costituito le seguenti reti: RETE PROGETTO “Scuola–Movimento–Sport-Salute”
(V Trofeo “Città di Viterbo”); RETE PROGETTO “Insieme per migliorare” con I.C.
Paolo Ruffini di Valentano e RETE “Let’s go to Europe” con Istituto capofila I.C.
“Anna Molinaro” di Montefiascone.
2.2 LE RISORSE FORMATIVE DEL TERRITORIO
SCUOLE E AGENZIE FORMATIVE:
Asilo Nido “Il Giardino delle Favole” – Montalto di Castro
Biblioteca comunale
Centro Ricreativo “Ora et Labora”
Istituto Alberghiero- sez. distaccata dell’ I.P.S.E.O.A. di Caprarola
Ludoteca
ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI:
AIDO
ASL e medici di base
Associazione “Alba della Speranza”
Associazione Misericordia
Associazione nazionale Bersaglieri
Associazione operatori turistici “Vacanze Maremmane”
Associazione Pegaso
Associazione Subacquea “Assopaguro”
Associazione Zero in Condotta Onlus
AVIS
Caritas
Contrade
Cooperativa Giocomatto
Emergency – Gruppo locale di Montalto di Castro
Enel
Fondazione Hadele
Fondazione “Solidarietà e Cultura” Onlus e Centro per Disabili
7
“La Maratonda”
Mastarna s.p.a (Parco Archeologico di Vulci)
Parrocchie
Pro loco Pescia Romana
Protezione Civile
WWF e Lega ambiente
ASSOCIAZIONI SPORTIVE
Associazione Cavalieri di Maremma
Ass. A.s.d. Nuova Pescia Romana
Associazione ippica Pescia Romana
Associazione Max Gym
Associazione Oasis Sport Pescia Romana
Associazione sportiva Montalto Calcio
Associazione subacquea Paguro
Associazione Studio Danza
A.S. Centro Nuoto Montalto
Circolo del Tennis
Circolo sportivo Samurai 2000
Crossdromo L'Oasi
Maremma Calcio
Palestra SPORTMIX2
Polisportiva Libertas Nuova Maremma
Polisportiva Montalto
FITETREC
SERVIZI PUBBLICI
Autotrasporti Cotral
Centri per anziani
Trasporti Comunali e privati
Casa di Riposo “Villa Ilvana”
8
2.3 ALUNNI STRANIERI NELLA NOSTRA SCUOLA
Il nostro territorio è da diversi anni meta di un crescente flusso migratorio di
stranieri provenienti soprattutto dai paesi dell’est europeo.
Negli ultimi anni scolastici si registra un sensibile e costante incremento di
stranieri iscritti, di cui una buona parte è di recente immigrazione, anche se non
mancano trasferimenti da altre scuole.
Le classi presentano, quindi, una composizione eterogenea per la provenienza
geografica degli alunni, che varia spesso anche in corso d’anno. Tale situazione
dinamica è sì fonte di arricchimento e di stimolo, ma anche causa di problemi
d’integrazione.
Appare necessario che sia l’istituzione scolastica la prima agenzia a farsi
carico delle problematiche emergenti relative all’inserimento di studenti
stranieri, non soltanto con interventi mirati di tipo didattico volti a colmare le
lacune derivanti dalle differenze linguistiche e culturali, ma soprattutto e
parallelamente con azioni sul piano sociale per rispondere alle inderogabili
esigenze di integrazione che si vengono a creare.
Grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale, già da alcuni anni la nostra
scuola ha attivato progetti di insegnamento dell’italiano agli stranieri e di
educazione interculturale per tutti gli alunni. Tali progetti sono stati attivati in
tutti gli ordini di scuola e in tutti i plessi scolastici.
9
TABELLA 1.
ALUNNI STRANIERI NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTALTO DI CASTRO, PER ORDINE DI SCUOLA E
ANNO SCOLASTICO
Tab. 1. Alunni stranieri nell’Istituto Comprensivo di Montalto di Castro, per ordine di scuola e anno scolastico
La tab. 1 contiene i dati relativi all’inserimento degli alunni stranieri negli ultimi anni. È evidente che la fase di crescita
registrata nei tre ordini di scuola nei primi anni, nel tempo si è andata stabilizzando. I dati, tuttavia, sono fluttuanti, per la
frequenza di arrivi e trasferimenti.
ORDINE DI SCUOLA
A.S. 2007-2008
A.S. 2008-2009
A.S. 2009-2010
A.S. 2010-2011
A.S. 2011-2012
A.S. 2012-2013
A.S. 2013-2014
A.S. 2014-2015
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Dato
assoluto
Incidenza
percentuale
Scuola dell’infanzia
11
5,60
27
12,7
22
10
29
13,8
32
14,6
42
16,7
51 19,02
32
12,5
Scuola primaria
31
9,25
36
10,4
32
10
36
10,2
43
12,4
42
12,2
43 12,01
47
13,6
Scuola secondaria I grado
15
6,88
20
10,2
23
10,13
20
10,5
22
10,9
21
9,7 23 11,44
21
10,6
Totale
57
7,62
83
10,97
77
10
85
11,3
97
12,6
105
12,9
117 14,14
100
12,5
10
TABELLA 2.
DISTRIBUZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NEI DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
Anno scolastico 2006-2007 Anno scolastico 2007-2008
Anno scolastico 2008-2009 Anno scolastico 2009-2010
11
Anno scolastico 2010- 2011 Anno scolastico 2011 - 2012
Anno scolastico 2012- 2013 Anno scolastico 2013-2014
19,02 12,01
11,44
scuola dell'inf
anziascuola primar
ia
12
Anno scolastico 2014-2015 Anno scolastico 2015-2016
La tabella 2 mostra la distribuzione degli alunni stranieri nei tre ordini di scuola: siamo passati da una prevalenza di alunni
stranieri iscritti alla scuola primaria (2006-2007 e 2007-2008) ad una prevalenza nelle scuole dell’infanzia.
DISTRIBUZIONE DEGLI ALUNNI NON NATI IN ITALIA
19,6
51,16
73,9180,4
48,84
26,09
0102030405060708090
Scuole
dell’Infanzia
Scuole Primarie Scuole
Secondarie
% NATI
ALL’ESTERO
% NATI IN
ITALIA
12,5
13,6
10,6
scuola dell'infan
zia
scuola primaria
13
Dal grafico si evidenzia che l’incidenza degli alunni non nati in Italia è più elevata nella Scuola Secondaria rispetto agli altri
ordini di scuola.
TABELLA 3.
PROVENIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI ISCRITTI NEGLI ULTIMI ANNI SCOLASTICI
Nazione di provenienza A.S.
2007-
2008
A.S.
2008-2009
A.S.
2009-2010
A.S.
2010-2011
A.S.
2011-2012
A.S.
2012-
2013
A.S.
2013-
2014
A.S.
2014-
2015
ALBANIA 6 9 8 8 9 12 12
16
ARGENTINA
0 1 1 1 0 0 0
0
ALGERIA
2 2 2 3 4 4 4
4
BRASILE
0 0 0 1 1 0 0
2
CECOSLOVACCHIA
1 0 0 0 0 0 0
0
PREVALENZE % NATI ALL’ESTERO % NATI IN ITALIA
Scuole dell’Infanzia 19,60 80,4
Scuole Primarie 51,16 48,84
Scuole Secondarie 73,91 26,09
14
CINA
0 1 0 2 0 0 0
0
EGITTO 0 0 0 0 0 1
2
0
FILIPPINE
0 0 0 0 1 1 0
0
EQUADOR
1 1 1 1 1 1 1
0
GRECIA
0 0 0 0 0 0 1
1
MAROCCO
2 5 7 7 7 8 7
6
MOLDAVIA
1 1 1 0 0 0 0
1
NIGERIA
1 1 1 1 1 1 0
0
PARAGUAY
0 0 0 1 0 0 0
0
POLONIA
0 0 0 0 0 0 1
1
PORTOGALLO
0 0 0 0 0 1 0
0
REPUBBLICA DOMENICANA
3 3 4 3 2 2
2
3
ROMANIA
35 48 52 51 64 70 83
63
RUSSIA
1 0 0 0 0 0
0
0
SHRI LANKA
0 1 0 0 0 0 0
0
TAILANDIA 0 1 2 2 2 2 2 2
15
TUNISIA
1 2 3 2 3 0 0
0
UCRAINA
3 1 1 2 2 2 2
1
Totale
57 77 83 85 97 105 117
100
Appare evidente che la maggior parte degli alunni proviene dall’Europa e, in modo particolare, dalla Romania, confermando la
percezione che la comunità del nostro territorio sta cambiando, accogliendo un numero sempre crescente di famiglie di origine
rumena
17
3.1 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI/SEZIONI,
ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI E ALLE SEZIONI,
CRITERI DI FORMULAZIONE DEGLI ORARI, PIANO
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, IL TIROCINIO DIDATTICO.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI/SEZIONI a.s.
2015/16
1. Scuola dell’Infanzia
- Per tutti i bambini iscritti per la prima volta in una scuola dell’infanzia che
vengono inseriti nelle sezioni ad inizio anno scolastico o in corso d’anno è
attivato il progetto accoglienza che prevede un inserimento graduale e
flessibile tenendo conto anche delle necessità di ogni singolo bambino.
- Vengono accolti nella scuola dell’Infanzia solo gli alunni che compiono i tre anni
o più entro dicembre 2015. Non sono accolti gli alunni che compiono 3 anni di
età nel 2016.
- Per le iscrizioni successive, il DS valuterà la sezione più idonea per
l’inserimento.
- MONTALTO DI CASTRO
- La formazione di due elenchi di alunni nuovi iscritti, tenendo presente il
criterio di un’equa distribuzione degli stessi per sesso, data di nascita,
provenienza dai paesi stranieri e dall’asilo nido.
- Inserimento dei suddetti alunni nelle sezioni, in maniera tale che la
consistenza numerica dei gruppi di bambini frequentanti sia pressoché la
medesima in ogni sezione, salvaguardando, ove è possibile, l’ omogeneità della
stessa.
- Salvo diversa e motivata richiesta da parte delle famiglie, si ritiene opportuno
evitare di inserire nella stessa sezione i fratelli ed i cugini.
- Per tutti i bambini che vengono inseriti nelle sezioni ad inizio anno scolastico o
in corso d’anno è attivato il progetto accoglienza che prevede un inserimento
graduale e flessibile tenendo conto anche delle necessità di ogni singolo
bambino.
- Ad inizio anno, tutte le sezioni risultano omogenee relativamente all’età degli
alunni.
- PESCIA ROMANA
Gli alunni di tre anni vengono posizionati in una graduatoria, redatta
secondo i criteri deliberati dagli OO.CC. competenti;
18
La sezione ad orario antimeridiano è costituita dagli alunni le cui
famiglie hanno espresso disponibilità all’antimeridiano e dagli alunni
inseriti nelle ultime posizioni in graduatoria (tot. 18).
Gli altri 6 alunni sono inseriti nella sezione eterogenea C, ad orario
pieno, costituita da n. 17 alunni di 5 anni e n. 6 alunni di 3 anni.
Ad inizio anno, le sezioni risultano così composte:
SEZ. A (orario antimeridiano), 21 alunni nati nel 2011, di cui n. 1 h;
SEZ. B, 25 alunni; sezione eterogenea così composta: n. 9 alunni nati nel 2011, n.
16 alunni nati nel 2010;
SEZ. C, 23 alunni; sezione eterogenea così composta: n. 17 alunni nati nel 2010,
n. 6 alunni nati nel 2012;
SEZ. D, 18 alunni, sezione omogenea composta di tutti alunni nati nel 2012.
2. Scuola Primaria e Secondaria di I grado
- Con la collaborazione delle insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria,
suddivisione in base ad un sorteggio degli alunni di ciascun elenco in tanti gruppi
quante sono le classi prime da formare tenendo conto :
a) dell’equa distribuzione tra maschi e femmine;
b) delle competenze possedute;
c) di eventuali incompatibilità;
d) equa distribuzione degli alunni stranieri, senza superare il 30%;
L’abbinamento dei gruppi alla sezione avverrà per sorteggio alla
presenza del Presidente del C.d.I o suo delegato.
Per le classi prime a modulo della scuola primaria e per le classi prime
della scuola secondaria, è possibile apportare piccole modifiche alla
composizione dei due gruppi entro il mese di settembre.
3. Inserimento degli alunni non ammessi alla classe successiva
Eventuali alunni non ammessi alla classe successiva rimarranno nella stessa
sezione, a meno che valide, motivate ragioni, non consiglino l’assegnazione ad una
classe diversa.
4. Inserimento di alunni iscritti in corso d’anno
La classe o sezione di inserimento sarà individuata dal DS, dopo attenta
valutazione delle condizioni delle classi, sentiti i docenti interessati.
5.Inserimento alunni stranieri
Per l’assegnazione degli alunni stranieri alle classi ci si attiene ai seguenti
criteri:
19
- gli alunni saranno accolti nel plesso da un docente della commissione
intercultura;
- per gli alunni che arrivano direttamente da un Paese straniero, la
Commissione- attraverso un periodo di osservazione – valuterà le competenze
pregresse e deciderà l’assegnazione alla classe, che può anche essere inferiore
rispetto all’età;
- ogni situazione verrà valutata singolarmente con la massima flessibilità.
ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI
Il Dirigente Scolastico, secondo quanto previsto dall’art. 396 del T.U. 297/94,
assegna i docenti alle classi e alle sezioni tenendo conto dei seguenti criteri
generali:
continuità didattica;
anzianità di servizio (punteggio arrivo nell’Istituto);
competenze.
In caso di scostamento da tali criteri, le motivazioni saranno rese esplicite.
CRITERI ORARIO SCOLASTICO
Nella scuola dell’infanzia l’orario è predisposto su base settimanale con
turnazione dell’insegnante tra mattino e pomeriggio (cambio di turno il giovedì);
le ore in compresenza sono concentrate nella parte centrale della giornata
scolastica quando le attività scolastiche sono intensificate.
Nella scuola primaria l’orario è predisposto su base settimanale (dal Lunedì al
Venerdì); le ore in compresenza sono attribuite sulla base dell’opportunità
didattica; alla sostituzione dei docenti assenti fino a 5 giorni provvedono
prioritariamente i docenti delle classi- classi parallele- plesso, secondo il piano
delle sostituzioni stilato dal Fiduciario di plesso.
Nella scuola secondaria l’orario è predisposto su base settimanale nel rispetto,
possibilmente, dei seguenti criteri didattici:
20
evitare la concentrazione, nello stesso giorno, delle discipline più
impegnative a livello cognitivo;
prevedere un’opportuna distribuzione delle discipline nell’arco della
settimana;
prevedere l’alternanza tra prime ed ultime ore per le diverse discipline.
Viene rispettata, nel limite del possibile, la richiesta del giorno di riposo
settimanale. Il sabato viene assegnato nel rispetto del criterio della rotazione
annuale. Lo stesso criterio si applica- in caso di difficoltà - anche per gli altri
giorni della settimana. In caso di difficoltà logistiche, il giorno di riposo è
attribuito dal Dirigente Scolastico.
E’ possibile lo scambio occasionale della scansione oraria di servizio, da
comunicare con almeno 24 ore di anticipo, sia da parte del DS che del docente.
PIANO ATTIVITÀ DI FORMAZIONE biennio 2013/15
Argomento
Destinatari
Modalità di
svolgimento
Durata
FORMAZIONE
OBBLIGATORIA SICUREZZA
(D. Lvo 81/ 2008)
Tutto il
personale
docente e non
docente
On-line Da
definire
AGGIORNAMENTO ADDETTI
PRIMO SOCCORSO
facoltativa
In presenza 4 ore
FORMAZIONE ADDETTI
ANTINCENDIO
facoltativa In presenza 8 ore
BENESSERE Personale
docente e non
docente
Facoltativa Da
definire
Gli alunni con B.E.S. nella
scuola italiana
Genitori e
Personale
docente
Facoltativa 2 ore
21
Registri elettronici
Argo
Personale
docente SP e SS;
segreteria
In presenza 3 ore
CONVENZIONE DEI DIRITTI
DELL’INFANZIA E
DELL’ADOLESCENZA
Tutto il
personale
docente e non
docente
Facoltativa, in
presenza
2 ore
NUOVE INDICAZIONI
NAZIONALI
Personale
docente
Facoltativa Da
definire
IL TIROCINIO DIDATTICO
Ai sensi dell’art. 43 del C.C.N.L. 2007 e della Delibera n° 26 del Collegio
Docenti del 21/11/2013, l’Istituto accoglie le richieste del tirocinio e alternanza
scuola/lavoro degli studenti di Scuola Secondaria di II grado e degli studenti
universitari.
22
3. 2 L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
I servizi amministrativi, oltre alla ordinaria operatività, forniscono quanto
segue:
apertura al pubblico secondo il seguente orario: dal lunedì al sabato dalle
10.30 alle 12.30, e nel pomeriggio di mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00;
disponibilità a ricevere il pubblico, per ragioni di urgenza, al di fuori
dell’orario di ricevimento;
supporto al processo di Autonomia Scolastica, in particolare alla funzione
organizzativo-finanziaria del POF;
miglioramento della qualità, efficacia ed efficienza del servizio attraverso
l’informatizzazione degli uffici.
Il personale ausiliario, oltre alla ordinaria operatività, secondo le mansioni
previste dal contratto di lavoro, corrisponde alle esigenze del POF con azioni di
supporto al processo dell’autonomia scolastica.
In particolare, assicura l’apertura pomeridiana degli edifici scolastici
(attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro) per:
riunioni ordinarie;
riunioni di commissioni;
attività di laboratorio;
attività con alunni;
corsi di formazione e aggiornamento.
23
3.3 I LUOGHI DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto Comprensivo si distribuisce su cinque edifici scolastici, tre a
Montalto di Castro e due a Pescia Romana.
Tutti gli edifici presentano discrete condizioni strutturali e sono conformi a
quanto previsto dalle norme di Sicurezza e Prevenzione. Le condizioni di lavoro (
sia per gli operatori scolastici che per gli alunni ) sono da considerarsi
soddisfacenti per effetto di strutture accoglienti e dotate di quanto necessario
alla ordinaria attività didattica. Si registra, tuttavia, che nella scuole di Montalto
alcune aule sono di dimensioni ridotte rispetto all’elevato numero di alunni e che,
nella sede centrale, sarebbero necessari ulteriori spazi per le attività
laboratoriali. Le scuole di Pescia Romana, invece, presentano abbondanza di locali
per i laboratori e le attività individuali e di gruppo, ma mancano di un auditorium.
Nella maggior parte degli edifici sono presenti:
laboratori di informatica;
laboratori musicali e di ceramica;
sussidi audiovisivi (videocamere, televisori, videoregistratori, L.I.M.);
sussidi tecnico-scientifici;
fotocopiatrici.
Gli edifici sono dotati di palestre e spazi per l’educazione fisico-motoria e
spazi esterni per attività sportive e ludiche.
Gli arredamenti sono di discreto livello.
Funzionali gli uffici di Segreteria e la loro dotazione tecnologica (INTRANET,
INTERNET).
24
3.4 IL PROGETTO PON-FESR: TECNOCLASSROOM, UN’AULA PER
UNA DIDATTICA INNOVATIVA.
La nostra futura SMART SCHOOL
L’ Istituto Comprensivo di Montalto di Castro è già attivo da anni nel
potenziamento delle proprie dotazioni digitali e nella realizzazioni di ambienti
tecnologici innovativi rivolti all’insegnamento. I diversi plessi hanno una dotazione
di 14 LIM (presenti nella totalità delle aule di scuola secondaria, da
incrementare nella primaria); i laboratori vari, tecnologici e scientifici,
necessitano aggiornamenti e arricchimenti di dotazioni e le attività dei docenti
verso la digitalizzazione dell’offerta formativa sono attualmente supportate
dalla dotazione in possesso, che risulta tuttavia ancora non pienamente diffusa.
Per incrementare le risorse a disposizione e rendere la nostra scuola una SMART
SCHOOL così come la vorrebbe la nuova agenda digitale dell’Europa, l’Istituto ha
deliberato la partecipazione al programma PON FESR: grazie alle preziose
risorse aggiuntive messe a disposizione dall’Europa, la nostra scuola potrà
accedere ai finanziamenti per la realizzazione di nuovi spazi digitali e dotarsi
così di una nuova aula più grande, polifunzionale, uno spazio innovativo ed
interattivo per l’apprendimento / formazione di studenti e docenti, rinnovato,
che sappia coniugare la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la
metodologia collaborativa e laboratoriale utilizzata per garantire a tutti gli
studenti un adeguato successo formativo unitamente all’acquisizione delle
competenze chiave stabilite dall’agenda europea. I nuovi devices creeranno un
approccio diverso alla didattica in sintonia con i bisogni educativi dei nuovi digital
native, futuri cittadini del domani in un’ottica di apprendimento lifelong learning.
Il nuovo spazio, utilizzabile da tutte le classi in primis come laboratorio
linguistico, permetterà di mettere in atto una didattica innovativa centrata sulla
collaborazione tra docente e discente offrendo la possibilità di ricerca e sviluppo
delle conoscenze sul WEB in modo diretto e semplificato. Grazie a ciò verrà
privilegiato e potenziato un approccio open source e cooperativo alle fonti del
sapere dove gli studenti piuttosto che interpretare configurano, dove piuttosto
che concentrarsi su oggetti statici vedono il sapere come un processo dinamico
diventando, anziché lettori o spettatori, autori ed attori del proprio
apprendimento.
Un cambio di approccio quindi dove insegnante e studenti sono corresponsabili
del reciproco percorso formativo-apprenditivo , dove l’insegnante assumendo il
ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività struttura gli ambienti di
apprendimento in modo tale da trasformare ogni attività di apprendimento in un
processo di “problem solving di gruppo” favorito dal contributo personale di
ciascuno in linea con il concetto di differenziazione e personalizzazione degli
apprendimenti di ciascun discente.
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Tutto ciò consentirà, inoltre e soprattutto, di sperimentare nuovi approcci
metodologici come il CLIL godendo appieno dei nuovi supporti digitali di cui si
spera possa l’Istituto presto beneficiare grazie al Progetto PON a cui la scuola
sta partecipando, e il cui esito positivo è quanto mai auspicabile.
Un cambio di approccio infine che prevede dunque un ripensamento delle aree
interne con spazi modulari che come scenografie si adattino alle nuove esigenze
didattiche, non più frontali ma partecipate. In un processo di trasformazione
della scuola come ambiente di apprendimento del futuro, la Smart School che
intendiamo realizzare sarà una scuola innovativa in linea con i più moderni
standard tecnologici che consentiranno al meglio non solo un maggior scambio di
informazioni fra i diversi operatori nelle istituzioni del nostro territorio ma che
sarà soprattutto in grado di offrire attività rinnovate non solo didattiche ma
anche ricreative, sportive, culturali e sociali in una visione rinnovata di scuola
aperta al territorio, più sicura e vivibile, una digitally equipped school al passo
con i tempi e con le migliori scuole europee dove il processo di digitalizzazione è
già in atto da tempo.
26
3.5 I TEMPI DELL’OFFERTA FORMATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
1°GRADO
5 giorni settimanali
5 giorni settimanali
6 giorni
settimanali
orario a.m.
8.00-13.00
La sezione D (Pescia R. – 8.15/13.15)
effettua orario a.m. per tutto
l’anno
scolastico.
orario completo
8.00-15.30
mar - mer –
gio - ven
8.25 –13.25
lun
8.25 – 15.25
Montalto, 8.15 – 13.15.
Scuola aperta
per le attività del
Gruppo Sportivo
Studentesco e per laboratori facoltativi -
opzionali
Pescia Romana,
8.20 – 13.20
Scuola aperta per le attività
del Gruppo Sportivo
Studentesco e per laboratori facoltativi -
opzionali
27
4.
LA NOSTRA IDENTITÀ CULTURALE
Il presente Piano dell’Offerta Formativa è il risultato di un progetto unitario,
condiviso da studenti, genitori, docenti e non docenti.
Nella società attuale in cui i saperi sono in rapida evoluzione e ridefiniscono
continuamente ambiti, linguaggi, prospettive e relazioni, la scuola si trova ad
affrontare una sfida impegnativa e stimolante.
Non possiamo ignorare infatti che processi così incalzanti – e per alcuni
aspetti imprevedibili – impongono alla scuola in generale una valenza formativa
che deve essere frutto di un’attenta riflessione.
E’ necessario che i giovani, attraverso lo studio delle diverse discipline,
escano dalla scuola con un’adeguata cultura, che li conduca a comprendere la
realtà nella totalità dei suoi fattori.
In questo modo potranno sia acquisire la consapevolezza dei processi in atto e
delle loro implicazioni anche etiche, sia imparare ad operare delle scelte
responsabili; la scelta sarà tanto più libera quanto più estesa, approfondita e
integrata sarà la conoscenza.
C’è un’altra sfida che oggi dobbiamo e vogliamo affrontare: viaggi e migrazioni
impongono alle persone – e ai giovani in particolare – di mettere a confronto
esperienze e culture. Per cogliere pienamente le occasioni che si presentano è
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importante possedere i mezzi per capire i mutamenti e formarsi una mentalità
aperta e duttile; è altrettanto importante acquisire la piena consapevolezza della
nostra identità culturale che solo la memoria storica ci può garantire, perché
crea le premesse per un confronto aperto, civile e maturo.
La conoscenza del passato e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale
in tutte le sue articolazioni rappresenta perciò, anche nella prospettiva di un
confronto con altre culture, un obiettivo irrinunciabile per la formazione di
ognuno.
Non vogliamo poi dimenticare che gli alunni entrano nella nostra scuola con
sogni, desideri, creatività ed esuberanza.
Ci piacerebbe che nel nostro Istituto si sentissero compresi, motivati,
stimolati, che trovassero spazi e occasioni per esprimere le proprie potenzialità
e che gli anni passati all’ Istituto Comprensivo di Montalto di Castro fossero,
dunque, anni significativi e da ricordare con piacere.
Per tali motivi, in coerenza con le Indicazioni Nazionali 2012, la nostra azione
formativa si fonda sulle seguenti scelte culturali:
porre la persona al centro, riservando attenzione alla peculiarità e ai bisogni
di ciascuno;
offrire un percorso formativo unitario dall’infanzia all’adolescenza, pur nella
specificità di ogni ordine di scuola;
cercare l’alleanza educativa con le famiglie di provenienza degli studenti;
promuovere l’interiorizzazione delle regole del vivere e del convivere;
fornire le chiavi dell’imparare ad apprendere;
offrire agli studenti le occasioni di conoscere se stessi, prendere
consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, maturare scelte
autonome;
sviluppare il senso di appartenenza all’ambiente nelle dimensioni storico-
geografiche, sociali e culturali;
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rafforzare le competenze curricolari sia attraverso le discipline, sia
mediante i laboratori e le attività progettuali.
L’offerta formativa, dunque, rivolge la sua attenzione alla personalità
integrale dell’alunno, nei suoi aspetti emotivo - affettivi e cognitivi.
Per quanto riguarda il livello emotivo - affettivo (considerato che molti
insuccessi scolastici, soprattutto nella scuola di base, sono alla stesso tempo
causa e conseguenza di deficit di autostima e di forte riduzione motivazionale), il
P.O.F. dedica particolare attenzione alla motivazione allo studio, aspetto da
ritenere al centro di qualsiasi atto formativo e spinta verso l’impegno scolastico.
Il docente ha il compito di :
- scoprire il valore diverso di ognuno (individualità);
- determinare e promuovere gli aspetti positivi della persona;
- esigere da ognuno in base alle possibilità;
- incoraggiare le iniziative dell’alunno per non creare paura di insuccesso e
senso di insicurezza.
E’ necessario, quindi, sviluppare una azione educativa che renda piacevole,
interessante e motivante l’acquisizione dei contenuti, richiedendo nello stesso
tempo agli alunni un impegno di lavoro continuo e responsabile per maturare
conoscenze che non sono fini a se stesse, ma veicolo essenziale per una completa
formazione.
30
5.
LE FINALITÀ CURRICOLARI
Ispirandosi ai Traguardi di Competenza delineati dalle Indicazioni Nazionali,
docenti si impegnano in un’opera di coerente traduzione dei valori etici e dei
principi pedagogici e programmano attività e interventi didattici riferiti sia alle
specifiche condizioni del contesto ambientale, sia alle peculiari caratteristiche
degli alunni.
5.1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei
anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza
con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione
della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei
documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del
proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e
sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e
ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare
diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o
femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una
comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini,
linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare
soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere
31
insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e
strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni
esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti
e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare,
domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti;
significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare
azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di
descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di
ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e
attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre
meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo
esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al
punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di
diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un
comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della
natura.
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita,
di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli
operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità. I
bambini, le famiglie, i docenti, l’ambiente di apprendimento.
La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di
accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i
tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono
pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai
coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e
32
interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul
corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei
quali spesso già fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; e
sull’esistenza di altri punti di vista.
La scuola dell’infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante
possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le
potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e
ad essere accompagnati, nell’avventura della conoscenza. La scuola promuove lo
star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la
predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata
scolastica.
Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento,
interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di
osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di lettura delle sue
scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti
verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli.
La progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità
all’intreccio di spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto
educativo, attraverso un’appropriata regia pedagogica.
L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli
oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi
come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nel gioco, particolarmente in
quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo
le esperienze personali e sociali.
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I campi di esperienza
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni,
le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire
l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono
al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli
apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni,
immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di
evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza
suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare
piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la
competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
IL SÉ E L’ALTRO
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e
bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i
propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e
comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
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Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si
muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono
familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in
rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e
della città.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li
applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi
ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola
e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri
nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione
espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
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IMMAGINI, SUONI, COLORI
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il
disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per
la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I DISCORSI E LE PAROLE
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole,
cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne
regole.
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Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la
fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie
digitali e i nuovi media.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi,
ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza
simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua
portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della
settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e
i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri
sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze,
pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini
come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
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5.2 IL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado (già elementare e media).
La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per
realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo
alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene
l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni
mezzo il miglioramento della qualità del sistema d’istruzione.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della
propria esperienza, promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva e
l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
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TRAGUARDI E COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo)
con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti,
in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale
e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in
lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce
e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni
comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue
differenti (plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi.
LINGUA INGLESE
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera
STORIA
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
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pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la
storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di
confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero
romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
GEOGRAFIA
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo- graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
tecnologie digitali, fotografiche, artistico - letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,
colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici,
ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i
principali paesaggi europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa
valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano
in natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina
misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni
strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).
Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce
strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi
con il punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali,
frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad
utilizzare siano utili per operare nella realtà.
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SCIENZE
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla
base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche
e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi
e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura
della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e
del relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo
etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a
seconda delle diverse situazioni.
MUSICA
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale
e in riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
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ARTE E IMMAGINE
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in
modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi,
pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie,
manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico- culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali
e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico- musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che
nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze
che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
RELIGIONE
L'alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa
collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell'ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per
interrogarsi sul valore di tali festività nell'esperienza personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale
della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre
religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell'analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si
confronta con l'esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si
impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e
si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
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TRAGUARDI E COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso
modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la
consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un
grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di
giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone
la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle
attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati,
informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con
l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale;
di alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso
nello spazio geografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico,
alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone
argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre
discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta
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con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado per la seconda lingua comunitaria (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle
lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare
in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita
della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e
contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica
alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione
con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e
alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come
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patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e
valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie
le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare
i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne
coglie il rapporto col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di
probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando
è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo scientifico e tecnologico.
MUSICA
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
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Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani
musicali.
È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico
con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in
relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e sistemi di codifica. (*) per il quadro delle competenze specifiche connesse allo studio dello strumento musicale, si rinvia alle specifiche norme di settore.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di
immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio
territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei
limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di
relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in
ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene
comune
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le
molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
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realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di
farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e
socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i
compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o
altri linguaggi multimediali e di programmazione.
RELIGIONE CATTOLICA
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal
contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando una
identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del Cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione
consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.) ne individua le
tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli
dal punti di vista art5istico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessioni in vista di
scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità
dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera
armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
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6.
ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’ I.R.C.
ACCOGLIENZA
CONTINUITÀ
PREVENZIONE DEL BULLISMO
EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA
VERSO UNA SCUOLA AMICA
ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’I.R.C.
Nell’anno scolastico 2014/15 il numero degli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della Religione Cattolica è molto limitato.
Ad inizio dell’anno scolastico, viene data ai genitori la possibilità di effettuare
una scelta fra le seguenti opzioni:
A) attività didattiche e formative ( in altra classe);
B) attività didattiche e formative specifiche (approfondimento sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza)
C) attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente (in
classe);
D) entrata posticipata e/o uscita anticipata dalla scuola accompagnati dai
genitori;
E) entrata posticipata e/o uscita anticipata dalla scuola non accompagnati dai
genitori (solo studenti di scuola secondaria).
L’ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
L’inserimento e l’accoglienza rappresentano un punto privilegiato d’incontro
tra scuola e famiglia. Forniscono, infatti, preziose opportunità per favorire quel
clima di fiducia reciproca e di fattiva collaborazione che permetterà al bambino
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di continuare la propria storia, ampliando le relazioni e le possibilità di sviluppo e
apprendimento.
Accoglienza è favorire le relazioni in una situazione di tranquillità,
attraverso atteggiamenti di disponibilità e di apertura, con il supporto di
strategie educative mirate.
Essa è rivolta sia ai bambini, sia ai loro genitori.
Ai bambini, perché i primi giorni di scuola rappresentano una situazione
molto delicata:
° il bambino viene a trovarsi in un ambiente nuovo, con spazi, arredi e regole
diversi da quelli avuti fino ad ora;
° per la prima volta entra in un gruppo numeroso di bambini, con caratteri e
abitudini diverse dalle proprie, ma con esigenze simili;
° incontra adulti, docenti e collaboratori scolastici sconosciuti, che non
appartengono al suo contesto familiare.
Si attiva quindi, in questa prima esperienza scolastica, una nuova percezione
del proprio io.
Ai genitori, perché anche per loro è un momento ricco di attese ed
interrogativi:
- “come si troverà mio figlio in questo nuovo ambiente?”
- “chi e come sarà l’insegnante alla quale dovrò affidarlo?”
- “saranno messe in atto tutte le strategie per farlo ‘star bene’?”
- “questa scuola lo aiuterà a crescere e a prepararsi per la scuola primaria?”
I bambini di tre anni devono trovare, all’interno dell’ambiente scuola, un
‘ancoraggio’ forte con l’adulto, simile a quello dell’ambiente familiare.
E quindi necessario prevedere una personalizzazione dell’accoglienza di
ciascun bambino con riti, tempi e spazi di attenzione individuali, come è
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necessario dare attenzione ai genitori per iniziare un rapporto positivo di fiducia
e di collaborazione, essenziale per aiutare il bambino a crescere.
Tutto ciò viene realizzato attraverso i seguenti momenti:
1) incontro preliminare insegnanti-genitori per presentare la scuola:
organizzazione, metodo educativo-didattico, attività;
2) Assemblea dei genitori dei bambini nuovi iscritti per presentare
l’organizzazione della giornata scolastica e fornire informazioni pratico-
organizzative della sezione.
3) eventuali incontri individuali genitori-insegnanti per problematiche
particolari.
4) Inserimento graduale dei bambini ad inizio anno scolastico.
Per facilitare l’instaurarsi di nuove relazioni con ambiente, persone,
coetanei e per rielaborare l’”io personale”, il tempo scuola si adegua ai bisogni
dell’accoglienza, in particolare per i bambini di tre anni al loro primo ingresso,
prevedendo un inserimento graduale con un orario flessibile per dare loro il
tempo di adattarsi ai ritmi della giornata scolastica, fino al raggiungimento della
frequenza a tempo pieno.
Entrambe le insegnanti sono presenti per l’intero orario di accoglienza, infatti
effettuano il proprio orario in compresenza per permettere ai bambini una
graduale accettazione di un tempo scuola sempre più lungo, fino al
raggiungimento del turno completo. Solo dopo la seconda settimana con servizio
mensa, effettuano i turni loro assegnati.
Questa l’organizzazione oraria del Progetto Accoglienza:
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Prima settimana Entrata h 8.00 – 8.45 Uscita h 10.00
Seconda settimana Entrata h 8.00 – 8.45 Uscita h 10.30
Terza settimana Entrata h 8.00 – 8.45 Uscita h 11.00
Quarta settimana, fino a inizio mensa
Entrata h 8.00 – 8.45 / Uscita h 12.00/13.00 (come le altre sezioni)
Con l’inizio della mensa l’orario di entrata resterà lo stesso, mentre l’orario di
uscita sarà alle ore 13.00 nelle prime due settimane; tale orario potrebbe essere
prorogato di un’altra settimana, se dovessero sorgere necessità particolari.
L’ ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA PRIMARIA
L’ingresso nella scuola primaria è un evento particolarmente significativo nella
vita di ogni bambino.
È un momento coinvolgente anche per le famiglie degli alunni.
È il primo rapporto con la Scuola dove si viene valutati anche con un documento
ufficiale.
Tenuto conto della ricaduta che questa esperienza ha, a livello psicologico, sul
clima e sul benessere scolastico, viene realizzato il Progetto Accoglienza.
Obiettivo fondamentale del progetto è garantire il benessere scolastico del
bambino, rispondendo adeguatamente ai suoi bisogni e alle sue necessità.
BAMBINI COINVOLTI: tutti gli alunni che devono entrare in prima classe di
scuola primaria.
ADULTI COINVOLTI: i docenti delle classi prime, i collaboratori scolastici, i
genitori dei suddetti alunni.
TEMPI DI REALIZZAZIONE: settembre- ottobre.
VERIFICA-VALUTAZIONE: osservazione dei bambini, incontri scuola-famiglia,
colloqui individuali con i genitori, elaborati dei bambini.
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L’ ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA SECONDARIA
L’accoglienza nella Scuola Secondaria si attua attraverso un percorso di
conoscenza di ambienti, figure professionali, regole di convivenza, programmi
educativi.
Gli studenti sono chiamati ad un percorso di consapevolezza che parte della
conoscenza e condivisione del Regolamento della Scuola Secondaria, fino alla
firma del “Patto educativo di corresponsabilità”, firmato da alunni, genitori e
Dirigente Scolastico. Il programma di accoglienza si completa con il progetto
“Crescere insieme – Percorso di educazione alla Legalità”, rivolto agli studenti
delle classi Seconde e Terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di Montalto
di Castro e Pescia Romana e ai loro genitori a partire dall’anno scolastico
2008/2009.
Il progetto viene realizzato attraverso una serie di incontri di alunni e
famiglie con esperti di diversa formazione e ruolo professionale, ed è
finalizzato all’educazione alla responsabilità, alla cultura della legalità, al
rispetto delle regole condivise, all’impegno solidale, alla prevenzione di fenomeni
di devianza e di rischio per la salute.
LA CONTINUITÀ
L’Istituto comprensivo consente di organizzare la continuità educativo –
didattica all’interno di un percorso formativo organicamente strutturato, atto a
creare serenità nel passaggio dell’alunno da un grado scolastico all’altro, senza
fratture di formazione, anzi stimolando la curiosità di realizzare esperienze
nuove, limitandone e/o ridimensionandone le ansie caratteristiche di tali
situazioni.
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Ciò presuppone condivisione di obiettivi, determinazione di metodologie e
tecniche didattiche, scelte organizzative, individuazione di sistemi di
valutazione-verifica.
Nell’ottica di passare gradualmente da un sistema di ordini scolastici separati ad
un sistema formativo integrato, il nostro Collegio dei Docenti, fin dalla nascita
dell’Istituto Comprensivo, ha operato la scelta d’istituire una specifica Funzione
Strumentale. A piccoli ma significativi passi e nella consapevolezza di partecipare
ad un medesimo percorso professionale che ha come obiettivo il benessere del
bambino/alunno, è stato così possibile avviare la costruzione di quel “ponte”
d’intercomunicazione che nel nostro Istituto collega i vari ordini scolastici tra
loro e con le famiglie.
Si sono attivati dei processi di conoscenza, informazione e accoglienza che
possono permettere agli alunni di accedere al segmento scolastico successivo con
minor disagio emotivo e disorientamento (progetti continuità anni ponte, famiglia
/asilo nido-scuola infanzia – scuola primaria – scuola secondaria di primo grado).
Per una continuità della e nella educazione, i docenti che operano nella scuola
dell’accoglienza assumono:
informazioni sugli alunni;
informazioni sulla programmazione educativo-didattica realizzata;
informazioni specifiche sui livelli d’apprendimento e su qualsiasi conoscenza utile
ad attuare un percorso formativo omogeneo e continuo sui singoli e sul gruppo
(incontri d’interscambio tra docenti dei vari cicli).
Un’attenzione particolare è dedicata anche alla continuità formativa con la
famiglia.
Al termine d’ogni ciclo, a partire dall’ingresso nella scuola dell’Infanzia, negli
incontri/ colloqui tra i genitori e i docenti è presentato un “opuscolo” informativo
sulla scuola successiva dove sinteticamente s’illustrano gli obiettivi, le attività e
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l’organizzazione della scuola che i loro figli andranno a frequentare nell’anno
successivo.
LA PREVENZIONE DEL BULLISMO
Oggi nella scuola si verificano sempre più spesso forme di prevaricazione
attraverso episodi di violenza e bullismo. A tale proposito, il nostro Istituto ha
avviato un processo sistematico di prevenzione attraverso due tappe successive:
- indagine conoscitiva;
- attività di prevenzione specifica.
L’indagine conoscitiva, che permette di conoscere l’entità del fenomeno nella
scuola secondaria del nostro Istituto, è condotta attraverso questionari da
rivolgere ai docenti e agli studenti. I questionari, che sono stati elaborati a
partire dal volume di Telefono Azzurro sul bullismo, sono accompagnati con una
scheda – vocabolario chiarificatrice di concetti di prepotenza e bullismo.
Il dati raccolti della ricerca orientano l’atteggiamento dei docenti e della scuola
verso forme di intervento consapevoli e professionali.
Si individuano tre dimensioni fondamentali nell’affrontare il problema del
bullismo:
a) implementazione di attività mirate all’educazione socio -affettiva
(coltivare le emozioni);
b) formazione degli insegnanti (Educazione al Benessere, a. s. 2009/10);
c) coinvolgimento degli studenti e delle loro famiglie (incontri formativi e di
sensibilizzazione con la presenza di esperti: “Crescere Insieme”, a.s.
2008/9; Educazione al Benessere, a. s. 2009/10).
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EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA
Vivere insieme significa rispettare regole condivise, tali da garantire i diritti
di tutti nella consapevolezza e nel rispetto dei propri doveri.
Sappiamo bene quanto sulla formazione dei ragazzi abbia peso l’educazione
introiettata nei primi anni di vita e quanto siano importanti le relazioni con i
coetanei oltre con gli adulti (a partire dalla famiglia) per sperimentare l’esistenza
di regole e norme, sia specifiche sia generali, per riuscire a poco a poco a
coglierne le ragioni della loro necessità.
L’interazione affettiva rimane il principale contesto entro il quale il
bambino/ragazzo costruisce e sviluppa le sue relazioni sociali e i suoi schemi
conoscitivi.
Le emozioni sono alla base del comportamento individuale e sociale e anche
l’apprendimento ne è condizionato.
Considerando quanto ciò abbia importanza nel percorso educativo/formativo
armonico e unitario del ragazzo, i progetti di educazione socio-affettiva
realizzati nell’Istituto tengono conto del percorso formativo secondo una logica
di sviluppo coerente, che valorizza le competenze già acquisite dall’alunno pur
nella specificità e pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola del nostro
istituto comprensivo, nella dinamica della diversità di ruoli e funzioni.
SCUOLA AMICA
La scuola aderisce al progetto “Verso Una Scuola Amica”, fortemente voluto dal
MIUR e dall’UNICEF.
Si diventa una SCUOLA AMICA attraverso un percorso di conoscenza,
valorizzazione e traduzione pratica dei contenuti della Convenzione sui Diritti
dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel mondo della scuola.
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Tale percorso è stato già intrapreso da alcuni anni nella nostra scuola e si è
sviluppato secondo i passi di SCUOLA AMICA con l’obiettivo di migliorare
l’accoglienza e la qualità delle relazioni nella scuola e favorire la partecipazione
attiva dei bambini e degli adolescenti.
I passi:
o promozione della conoscenza internazionale sui diritti dell’infanzia (passo
uno);
o accoglienza (passo due);
o iniziative di solidarietà attiva (passo tre);
o partecipazione e protagonismo degli alunni nella scuola (passo quattro);
o scuola – famiglia (passo cinque);
o funzionalità di spazi e tempi scolastici (passo sei).
La commissione provinciale preposta ha valutato positivamente il lavoro svolto e
ci ha assegnato l’attestazione di SCUOLA AMICA attraverso un LOGO che va ad
integrare la carta intestata per le comunicazioni ufficiali della scuola.
Per mantenere l’attestazione di SCUOLA AMICA, la scuola si impegna
annualmente ad attivare e documentare alcune iniziative significative:
- l’alfabetizzazione di base sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
mediante la diffusione e valorizzazione della Convenzione Internazionale;
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- l’attivazione/consolidamento di percorsi di progettazione partecipata con il
coinvolgimento diretto degli alunni su tematiche afferenti
l’accoglienza/inclusione o la partecipazione/legalità;
- la promozione di almeno una iniziativa concreta di solidarietà.
Ogni anno scolastico la Commissione Provinciale effettuerà la verifica degli
impegni assunti e l’eventuale supporto alla loro realizzazione.
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7.
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
L’azione educativa del nostro Istituto comprensivo si completa con le attività
di educazione alla sicurezza, finalizzate alla presa di coscienza del valore della
salute e della necessità della sua conservazione e alla promozione della cultura
della prevenzione dei rischi.
AZIONI
Le azioni coordinate dell’educazione alla sicurezza comprendono:
1) rilevazione dei fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici e
adozione dei comportamenti preventivi conseguenti;
2) partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza, lettura
consapevole della cartellonistica, rispetto delle consegne;
3) trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza
anche in ambito extra-scolastico (sulla strada, negli ambienti domestici,
nei locali pubblici ecc).
Ciascun insegnante, nelle classi di competenza, assicura:
- interventi informativi sui fattori di rischio presenti negli ambienti
scolastici;
- interventi informativi sul corretto uso delle strutture, strumentazioni e
dotazioni scolastiche;
- interventi informativi sui comportamenti preventivi.
58
8.
ORIENTAMENTO
Orientamento: atto ed effetto dell’orientare. Rivolgersi ad “oriente”,
participio presente del verbo oriri, sorgere. Orientarsi vuol dire dunque
rivolgersi ad oriente, lì dove nasce il sole e dove sorge continuamente una parte
nuova del sé e del percorso di vita scolastica, dal nido all’Università. Orientarsi è
l’ elemento essenziale dell’esperienza formativa e professionale di una persona, è
un processo continuo ed in continuo divenire ed è modellato sulle esigenze
psicologiche, sulle potenzialità e in relazione all’età degli studenti.
Determinante è la consapevolezza che in tale periodo di vita le attività di
orientamento svolgono un ruolo centrale nell’azione formativa scolastica.
Nella scuola l’orientamento formativo significa:
formare abilità e capacità funzionali al “saper scegliere” nelle situazioni
del quotidiano come nelle situazioni a maggior grado di complessità;
promuovere capacità di impostazione e di soluzione dei problemi;
individuare nel soggetto le prime manifestazioni attitudinali e gli
interessi per specifiche esperienze disciplinari;
riconoscere le competenze di base acquisite e motivare a ulteriori
approfondimenti;
fornire adeguate conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e
di interpretazione del contesto locale socio-economico e culturale, nella
prospettiva di una società multietnica e globalizzata;
migliorare, ristrutturare e integrare i curricoli disciplinari,
accentuando l’attenzione agli ambiti di contenuti funzionali alle
conoscenze strategiche delle discipline e alle loro applicazioni in
59
materia di lavoro, impresa, professione anche nell’ottica dello sviluppo
sostenibile.
L’azione orientativa, quindi, nella scuola secondaria di primo grado prevede
un’azione di “accompagnamento” dell’alunno che si concretizza nella proposta di
percorsi personalizzati di apprendimento. Non si tratta solo di prevedere, in un
progetto, la presenza di iniziative esterne al curricolo, bensì di dare
all’orientamento formativo i caratteri di una strategia istituzionale funzionale al
proseguimento degli scopi formativi del discente, con la necessaria flessibilità
organizzativa e curricolare, anche nella prospettiva di futuri rapporti con Enti e
Agenzie esterne su iniziative mirate.
L’educazione scolastica nella “società delle conoscenze”, oltre a trasmettere il
patrimonio culturale e scientifico consolidato, può mettere lo studente in grado
di padroneggiare la complessità del mondo che lo circonda e creare presupposti
per una scelta realistica, autonoma e coerente con i vincoli esterni.
L’allievo viene posto al centro di ogni proposta didattica; le discipline di studio
rappresentano soltanto dei mezzi per aiutare la crescita della persona, che
costituisce il fine di ogni azione educativa e didattica.
Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e
interdisciplinari sono diventate competenze personali di ciascuno.
Un ragazzo è riconosciuto competente quando, facendo ricorso a tutte le
capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per :
esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e
influenzarlo positivamente;
risolvere i problemi che di volta in volta incontra;
riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche
chiedendo aiuto, quando occorre;
60
comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e
culturali;
imparare ad apprendere;
apprendere una dimensione comunitaria dell’apprendimento;
conferire senso alla vita.
Durante il Primo ciclo d’istruzione lo studente prende coscienza delle dinamiche
che portano all’affermazione della propria identità. E’ fondamentale che sappia
interrogarsi sulla portata e sulle difficoltà del processo interiore che porta a
trasformare le sollecitazioni esterne e interne in una personalità unitaria,
armonizzando le difficoltà, affrontando gi eventi contingenti, dando loro un
senso più ampio. Lo studente, guidato dagli insegnanti, si pone in modo attivo di
fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali
esterne, non le subisce, ma le decifra e le riconosce.
Lo studente è educato alla relazione con gli altri, impara a interagire coi
coetanei e con gli adulti. E’ chiamato a mantenere sempre aperta la disponibilità
alla critica, al dialogo, e alla collaborazione per riconoscere e ri-orientare i propri
convincimenti, i comportamenti e le proprie scelte. La scuola favorisce la
creazione di un legame tra aspirazioni individuali e bisogni della società, tra
benessere individuale e “bene comune” in una visione di scuola e di società che
tendono unitariamente alla formazione del cittadino e del lavoratore di domani. A
tale proposito essa esprime, per ciascun alunno, il giudizio “orientativo”, un
suggerimento sul percorso scolastico idoneo alle potenzialità e agli interessi
dimostrati. Un docente pier ciascuna classe terza di scuola secondaria assume il
ruolo di tutor per l’orientamento, dando suggerimenti, promuovendo riflessioni e
consapevolezze, mettendo a disposizione informazioni sulle scuole del territorio,
e sulle possibilità lavorative e fornendo, tra gli altri materiali, anche i calendari
delle scuole aperte.
61
La scuola, inoltre, si fa promotrice di un incontro di genitori e studenti con tutte
le scuole del territorio, per conoscerne da vicino i programmi e l’offerta
formativa integrata.
Lo studente, infine, si orienta sfruttando gli strumenti culturali che la scuola gli
ha offerto ed è capace dunque di pensare al proprio futuro, dal punto di vista
umano, sociale e professionale. Per questo elabora, esprime e argomenta un
proprio progetto di vita che tiene conto del percorso svolto e si integra nel
mondo reale in modo dinamico ed evolutivo.
62
9.
B.E.S. - DIVERSAMENTE ABILI
DISAGIO E DISPERSIONE SCOLASTICA
Il nostro Istituto Comprensivo, nel corso degli ultimi anni, si colloca in una
realtà sociale variegata. Da una parte esso accoglie alunni provenienti da un
ambiente socio culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva
e psico-sociale dei figli; dall’altra si trova ad operare con alunni in situazione di
disagio familiare, sociale e/o scolastico. A tal proposito si è riscontrato un
significativo aumento di alunni diversamente abili, in difficoltà psico-relazionale,
comportamentale e d’ apprendimento.
A tutt’oggi frequentano la nostra scuola 70 alunni con certificazione ASL ,
nello specifico:
alunni DISABILI: scuola dell'infanzia (n°5); scuola primaria (n°22); scuola
secondaria I grado (n°16);
alunni con certificazione di difficoltà scolastica: scuola infanzia: (n°1), scuola
primaria (n°14); scuola secondaria I grado (n°12).
Inoltre si registrano sempre più casi di alunni che manifestano episodi di ansia e
di disagio, che richiedono alla scuola interventi mirati.
L’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili (legge 517 e legge
104) infatti ha sollevato una problematica molto complessa, che non riguarda solo
il campo specifico della scuola, ma tutta la società nei suoi atteggiamenti e nelle
istituzioni.
63
Ogni anno scolastico inoltre un certo numero di alunni, certificati e non,
manifesta difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalle
programmazioni a causa di :
I. Difficoltà dell’apprendimento.
II. Problemi di scarsa motivazione, carenza di impegno, trascuratezza e labilità
nell’attenzione.
Per tali alunni l’acronimo B.E.S. (BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE), introdotto
prima dall’INVALSI, poi dalla Direttiva del 27/12/2012 e successivamente dalla
CM 8/2013, corrisponde ad una categoria generale comprensiva di tutte le
condizioni richiedenti un impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo,
dei cinque pilastri dell’inclusività, ossia:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali.
L’espressione “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque
strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla
possibilità che in esse vengano compresi servizi di aiuto alla persona,
abbattimento e superamento di barriere di varia natura, ecc..
Quando c’è un alunno con B.E.S. nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima
cosa si deve fare” (in Inglese “know how”); per questo è necessario avere
64
conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle
strategie necessarie per operare con buona speranza di successo.
I B.E.S., nel nostro Istituto, riguardano dunque alunni con disabilità:
•alunni con DSA
•alunni con deficit del linguaggio
•alunni con disturbo oppositivo provocatorio
• alunni con disturbo della condotta in adolescenza
• alunni con disagio socio -culturale
• alunni stranieri non alfabetizzati
La proposta di Piano di Inclusione che vede impegnato l’intero Istituto
Comprensivo attraverso la propria attuazione si propone di assicurare a tutti gli
alunni BES la piena soddisfazione del diritto all’educazione ed all’istruzione.
Già nel corso dell’anno scolastico, la nostra scuola si è attivata con interventi
metodologici e pratiche didattiche mirati a favorire, nel miglior modo possibile,
l’inclusione di questi alunni.
RISORSE:
La nostra scuola, oltre alla presenza degli insegnanti di sostegno, per i casi
certificati, si avvale per attuare il progetto di Integrazione ed assicurare il
diritto allo studio agli alunni disabili, di diverse professionalità:
65
• Docenti curricolari e docenti di sostegno cui l’alunno è affidato, che concorrono
a progettare e condurre le attività didattiche anche individualizzate e che nei
confronti dell’alunno hanno piena responsabilità educativa.
• Collaboratori scolastici (A.T.A.) che svolgono attività di assistenza all’alunno
negli spostamenti all’interno dell’edificio scolastico e collaborano alla cura
dell’alunno.
• Assistenti specialistici per l’autonomia personale, la relazione e la
comunicazione, che prestano il proprio intervento (su incarico degli Enti Locali o
dell’A.S.L., se delegata) agli alunni con bisogni particolari e continuativi
nell’ambito dell’autonomia e della relazione.
Ogni anno scolastico il Collegio dei Docenti incarica un docente di svolgere la
Funzione Strumentale per gli alunni diversamente abili, per l’area dello svantaggio
e del disagio.
Il presupposto da cui la nostra scuola vuole partire non è tanto quello di
considerare gli alunni tutti uguali, ma di affrontare la classe considerando gli
alunni come esseri unici, ponendosi nell’ottica di valorizzare le differenze
pensando ad esse come ad una risorsa.
La semplice accettazione dell’alunno diversamente abile, svantaggiato o
comunque diverso non è sufficiente ad integrarlo veramente.
L’inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti
vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato,
incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non
significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di
disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare
66
l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e
operare per la loro rimozione.
L’Istituto Comprensivo intende promuovere scelte metodologiche che
favoriscano l’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti
gli alunni: in particolare, si propone di individuare strategie didattiche ed
organizzative che favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti più deboli,
risulti capace di offrire, agli alunni normodotati, un contesto, per loro stessi, più
efficace.
Attraverso la partecipazione al progetto di inclusione gli alunni tutti
sperimentano attivamente e sistematicamente momenti di condivisione capaci di
condurli nel tempo all’acquisizione di un comportamento di apertura e tolleranza
indispensabile al vivere civile.
Finalità
Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di
un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in
grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di Scuola e in quello
indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel senso più
ampio.
Inoltre la Scuola pone fra le sue finalità tutta l’attività educativa, formativa e
riabilitativa in un “progetto di vita” che tenga conto del ruolo attivo che
l’individuo dovrà svolgere all’interno della società, ossia:
Favorire l’accoglienza, l’inserimento, l’integrazione del singolo alunno nel
gruppo.
Garantire pari opportunità valorizzando le diversità, riconoscendo e
sviluppando le potenzialità di ognuno.
67
Favorire atteggiamenti di ascolto e di rispetto per l’altro nella sua
differenza e nella sua peculiarità.
Incrementare la qualità degli interventi educativi rivolti agli alunni disabili.
Promuovere l’acquisizione dell’autostima, dell’autonomia personale e sociale.
Promuovere il benessere psicologico e scolastico degli alunni per prevenire
il disagio nell’età evolutiva e adolescenziale.
Diminuire il tasso di dispersione scolastica
Educare gli alunni alla conoscenza di sé e delle proprie emozioni.
Sviluppare la capacità di confrontarsi con l’altro e di prendere
consapevolezza di se stessi, di decentrare il proprio punto di vista e
mettersi al posto dell’altro nelle varie situazioni.
Costruire nelle classi un clima relazionale di fondo orientato verso l’ascolto
e la valorizzazione di ognuno all’interno del gruppo.
Favorire lo stare insieme agli altri per giocare, apprendere nel rispetto
delle regole di convivenza.
Affrontare direttamente e nel gruppo situazioni di conflitto per risolverle
attraverso simulazioni e confronti.
Favorire l’ascolto, il confronto, lo scambio, la comunicazione, la
cooperazione e il coordinamento tra i docenti coinvolti nella cura e
nell’educazione degli alunni disabili e in situazione di disagio.
Partecipare ad azioni di confronto, collaborazione e progettazione esterne
alla scuola.
Promuovere un fattivo processo di integrazione degli alunni disabili
attraverso un lavoro di continuo raccordo tra scuola, famiglia, specialisti e
operatori referenti dell’ U.O.C. di Neuropsichiatria di Tarquinia e del
Servizio Istruzione e Formazione del Comune di Montalto di Castro, Enti,
Associazioni e Agenzie del territorio.
68
Obiettivi generali:
• Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze.
• Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile.
• Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma”
facendo sì che l’alunno possa sperimentare più spesso possibile attività svolte
autonomamente.
Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che,
inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di
formazione per i docenti:
Obiettivi operativi / specifici:
Attivazione dei G.L.I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione ) per redigere e
monitorare il Piano di Integrazione inserito nel POF (allegato 3) e per
coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio
assistenziali ecc...
Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno disabile , al fine di favorire contatti e
passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio
Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI
con gli appartenenti al gruppo di lavoro) e della Programmazione didattico -
educativa finalizzata all’integrazione.
Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione,
collaborazione e quindi motivazione, attraverso l’organizzazione di attività
ludico-laboratoriali che consentano il recupero di opportunità di
apprendimento anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali.
69
Al fine di affrontare le suddette problematiche in maniera efficace, i docenti
intendono attuare interventi formativi che promuovano le potenzialità di ogni
alunno. Il riconoscere le potenzialità di ciascuno alunno è il presupposto per un
processo di integrazione efficace, sul quale impostare un percorso scolastico che
tenga conto delle situazioni problematiche, dei diversi livelli di sviluppo degli
alunni e delle risorse dell’ambiente.
Le attività di integrazione sono rivolte a tutti, in quanto essa è un processo
attivo, che coinvolge tutti i componenti di un gruppo classe e tutti gli elementi di
un contesto educativo e sociale.
Sul piano della prevenzione della dispersione scolastica e del disagio, il nostro
Istituto realizza da tempo un progetto denominato “Servizio di Psicologia
Scolastica”, finanziato dall’Amministrazione comunale.
Il progetto si configura come supporto psicopedagogico a docenti, genitori ed
alunni, affidato ad una psicologa esperta di educazione affettivo-emotiva che,
docente presso l’Istituto di Montalto, coniuga la preparazione psicologica con la
competenza educativa e la conoscenza dell’ambiente sociale.
Azioni:
Attività finalizzate all’accoglienza e all’integrazione degli alunni diversamente
abili, di bambini in situazione di svantaggio e di disagio.
Attività di osservazione per una conoscenza accurata della situazione di
partenza
Incontri di lettura e discussione dei documenti conoscitivi e progettuali
redatti dagli operatori dell’U.O. di Tarquinia ( Certificazioni e Diagnosi
funzionale)
Interventi mirati a supportare le famiglie in difficoltà.
70
Incontri con le famiglie, con gli specialisti referenti dell’U.O. di
neuropsichiatria di Tarquinia e/o Viterbo, con gli assistenti sociali, con gli
insegnanti del precedente grado di scuola per raccogliere tutte le informazioni
necessarie a costruire un corretto profilo dell’alunno.
Stesura ed elaborazione del P.E.I. in collaborazione con le famiglie, i docenti e
gli operatori del Servizio.
Realizzazione di almeno due incontri di GLHI finalizzati all’individuazione delle
situazioni problematiche, all’assegnazione delle risorse, all’ individuazione delle
linee-chiave delle attività finalizzate all’ integrazione e alla verifica del
processo realizzato.
Per ciascun alunno, realizzazione di almeno due incontri di GLHO. Grazie alla
partecipazione di docenti, operatori dell’U.O. di Tarquinia e famiglie, gli
incontri permettono di conoscere la situazione di partenza, stendere il Piano
Educativo Individualizzato, dare indicazioni di supporto alle famiglie,
verificare l’efficacia del P.E.I. elaborato.
Organizzazione di un incontro sul bullismo e le problematiche dell’adolescenza,
rivolto ai docenti, alle famiglie e agli alunni.
Organizzazione di incontri, tra insegnanti dei vari ordini di scuola dell’Istituto
Comprensivo, sulle tematiche della disabilità e del disagio, per garantire un’
adeguata continuità educativa e formativa.
Stesura di un “Progetto di continuità e di orientamento” per gli alunni
diversamente abili in uscita, in collaborazione con gli insegnanti di sostegno di
ogni ordine scolastico e le Funzioni Strumentali dell’area Continuità e
Orientamento.
Realizzazione del progetto “Servizio di Psicologia Scolastica”, che prevede:
- supporto psicologico ai docenti di tutti gli ordini di scuola;
71
- incontri con i genitori della Scuola dell’Infanzia (progetto “Io, la
scuola, mio figlio”);
- l’apertura di uno sportello di ascolto con scansione quindicinale.
Nella scuola dell’Inclusività il nostro obiettivo sarà:
“ Tutti gli studenti possono imparare e riuscire,
ma non tutti lo faranno nello stesso giorno e nello stesso modo”
(Gardner)
72
10.
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
La presenza di alunni stranieri nella nostra scuola è un dato oggettivo e in
progressivo aumento; la maggior parte viene inserita all’inizio dell’anno scolastico
ma non mancano casi di inserimento ad anno già iniziato od inoltrato. Di anno in
anno, ci si accorge come la scuola, rispondendo alle trasformazioni della società,
risulti sempre più multietnica, plurilinguistica e multiculturale, per cui
l’integrazione delle famiglie straniere diventa un bisogno primario e l’intercultura
un orizzonte di riferimento quotidiano. “ Intercultura “ è una parola dai molti
significati; pertanto, l’educazione interculturale non deve essere circoscritta
all’ambito dell’immigrazione, considerandola come educazione e facilitazione
dell’inserimento degli alunni stranieri e come conoscenza e valorizzazione delle
culture di provenienza, ma va ricondotta ad una più ampia e complessa accezione.
Ferme restando l’istruzione come diritto fondamentale di ogni bambino e la
centralità della persona con tutte le sue potenzialità, l’educazione interculturale
si propone di stimolare la conoscenza, l'accettazione e la valorizzazione delle
differenze, la ricerca della coesione sociale e la costruzione di valori comuni:
confronto, dialogo, scambio, apertura, interazione, reciprocità e solidarietà. Noi
educatori sentiamo sempre più la necessità di rispondere operativamente alle
richieste di cambiamento, graduale ma irreversibile, per cui consideriamo
l’intercultura non come una disciplina aggiuntiva e a sé stante, ma le assegniamo il
ruolo portante dell’intero percorso di crescita, trasversale ai diversi ambiti delle
conoscenze. In questa prospettiva, il nostro Collegio dei docenti ha ritenuto
opportuno istituire una specifica Commissione incaricata di mettere in atto
l’accoglienza degli stranieri in ciascun plesso, insieme alla progettazione di
percorsi d’apprendimento diversificati e prove iniziali strutturate per la
73
rilevazione dei requisiti. Viene, inoltre, realizzato un progetto specifico per
l’accoglienza degli stranieri e la loro piena integrazione in tutti gli ordini di scuola
con l’apporto di esperti esterni, grazie al finanziamento dell’Amministrazione
Comunale.
74
11.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
I progetti di ampliamento dell’offerta formativa sono rivolti a tutti gli
studenti dell’Istituto, secondo diverse modalità, in relazione alla specificità di
ogni ordine di scuola, ai bisogni formativi degli alunni, alle scelte progettuali dei
docenti e alle risorse a disposizione, nell’ottica di garantire – per quanto
possibile- l’equità nella distribuzione delle risorse e una sostanziale uguaglianza
di valore dell’offerta formativa. I progetti sono descritti nell’allegato 1.
75
12.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Realizzate con il supporto economico delle famiglie, sono attività didattiche
che arricchiscono il curricolo e hanno riflessi positivi sul piano
dell’apprendimento, della capacità relazionale, del senso di appartenenza alla
comunità scolastica.
PIANO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Approvazione Consiglio d’Istituto 19/11/2015
SCUOLA PRIMARIA
Classe
N°
Partecip.
Referente
Docenti
accompagnatori
Data
destinazione
QUINTE
sez.A-B
41
ZUCCHELLA
PAPPERINI, NUGHEDU
22
/04/16
Intero
giorno
Bolsena
prime
A-B
seconde A-
B
PESCIA ROMANA
64
PEPARELLO,
CECCARELLI, COGLIANO,
MARINI, GORETTI,
DOCENTE DI SOSTEGNO
MAGGIO
CASTELLO DI
LUNGHEZZA(ROMA)
seconde A-
B
PESCIA
ROMANA
32
MARINI
MARINI, GORETTI,
DOCENTE DI SOSTEGNO
APRILE
MAGGIO
OASI DI BURANO-
GIARDINO DEI
TAROCCHI
terza
quarta
PESCIA
ROMANA
36 MATTEI R. MATTEI, ROSATI,
DOCENTE DI SOSTEGNO
9 maggio
2016
CIVITELLA CESI
richiesta scuolabus
76
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe
N°
Partecip.
Referente
Docenti
accompagnatori
Data
destinazione
1AP 31 Pollastrelli 1 AP= DI FIORE,
POLLASTRELLI PISA
1BP 1BP= MATTIOLI –
SOSTEGNO PISA
1A
Mont. 1A= SCHIAVI - MALATINI PISA
1B
MONT.
1B= FIORENTINI, SARTI,
CAPPELLACCI PISA
Classi
seconde 23
SACCONI, FIORENTINI,
LEONI, OLIVIERI, TIFI,
MALATINI,SARTI
CIAMBELLA
riserva Di Fiore
FIRENZE
Classi
seconde Ronchini
LUCCIOLI, TIFI, SARTI, DI
FIORE
ROMA LUOGHI
SACRI
(destinazione
rivedibile)
Classi
seconde
SCHIAVI SCHIAVI + altri docenti
(secondo giornata scelta)
CAPRAROLA
(verificare possibilità
uso scuolabus)
CLASSI
TERZE 24 MEME’
SACCONI, PURI, MEME’,
LUCCIOLI,
riserva Castori
2GG
IESI-
RECANATI
CLASSI
TERZE Puri
PURI,
LUCCIOLI,FIORENTINI,
POLLASTRELLI
Riserva Di Fiore
BRACCIANO, VIGNA
DI VALLE
77
CLASSI
TERZE Olivieri
OLIVIERI –DI FIORE
CAPPELLACCI
POLLASTRELLI
16
DICEM
BRE
2015
ROMA, TEATRO
ORIONE, (MUSICAL
“FLASHDANCE”)
78
13.
I CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI
(art. 2, comma 8 del D.P.R. 122/2009).
La valutazione è processo sistematico e continuo che si fonda su criteri
condivisi collegialmente. Misura le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli
insegnamenti e la qualità dell’offerta formativa, ponendo le basi per un giudizio di
valore, e mira a rilevare le caratteristiche del servizio erogato dall’istituzione
scolastica. È, quindi, un diritto imprescindibile degli utenti e un utile strumento
di conoscenza che consente di orientare e migliorare le prestazioni offerte.
Sulla base di queste considerazioni, diventa sempre più urgente individuare
fattori di qualità che costituiscano parametri omogenei e criteri di riferimento
per stabilire il raggiungimento degli obiettivi, nonché usare un linguaggio comune
tra i vari ordini di scuola con cui esprimere e comunicare il giudizio.
La valutazione non può prescindere dai criteri metodologici adottati nel
P.O.F., né dal presupposto che l’attività scolastica è un processo di formazione
armonica della persona che privilegia un approccio alle conoscenze consapevole e
non nozionistico e meccanico. Si ritiene, perciò, indispensabile, per formulare il
giudizio, riferirsi alle finalità della scuola intesa come:
luogo educativo di apprendimento
luogo aperto alle sollecitazioni provenienti dall’esterno
luogo di socializzazione e di comunicazione
al fine di recuperare la dimensione socio- affettiva e di informare sul
percorso dell’alunno secondo un’ottica dinamica che, al di là del giudizio sulle
singole discipline, dà conto dei reali progressi e della crescita del soggetto.
79
SCUOLA PRIMARIA
I criteri di valutazione sono frutto del confronto tra i docenti nell'ambito
delle singole discipline e all'interno del Consiglio di Interclasse.
Nel corso della scuola primaria, ci si propone di rendere gli alunni
progressivamente consapevoli dei criteri generali di valutazione (in base ai quali
vengono valutati) e dei loro risultati.
I voti orali e scritti delle verifiche bimestrali vengono comunicati ai ragazzi e
alle famiglie. I docenti, nell’attribuire la valutazione decimale alle discipline, si
avvalgono dei seguenti descrittori.
I docenti, nell’attribuire la valutazione decimale alle discipline, si avvalgono
dei seguenti descrittori di livello:
10
9 8 7 6 5/ 4
Padroneggia in
modo completo
e approfondito
tutte le
conoscenze e le
abilità. In
contesti
conosciuti:
assume
iniziative e
porta a
termine il
lavoro in modo
autonomo e
responsabile.
Utilizza
conoscenze e
abilità per
risolvere
autonomamente
problemi; è in
grado di
reperire e
Padroneggia
con sicurezza
tutte le
conoscenze e
le abilità.
Porta a
termine il
lavoro
affidato in
modo
responsabile
e autonomo.
E’ in grado di
utilizzare
conoscenze e
abilità per
risolvere
problemi
legati
all’esperienza
con istruzioni
date in
contesti noti.
Padroneggia
in modo
adeguato le
conoscenze e
le abilità.
Porta a
termine il
lavoro
affidato in
modo
responsabile
e autonomo.
Utilizza in
modo adeguato
la maggior
parte delle
conoscenze e
delle abilità.
Porta a
termine in
autonomia e di
propria
iniziativa i
lavori dove
sono coinvolte
conoscenze e
abilità che
padroneggia
con sicurezza;
gli altri, con il
supporto
dell’insegnante
e dei
compagni.
Utilizza le
conoscenze e
le abilità, in
modo
essenziale e
meccanico.
Esegue i
lavori
richiesti con
il supporto di
domande
stimolo e
indicazioni
dell’adulto o
dei compagni.
Ha acquisito
in modo
frammentario
e incompleto
conoscenze e
abilità. Ha
difficoltà ad
eseguire i
lavori
richiesti.
80
organizzare
conoscenze
nuove e di
mettere a
punto
procedure di
soluzione
originali.
IL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE
Il giudizio sul livello globale di maturazione viene espresso sulla base dei
seguenti criteri:
progresso nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza;
impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica;
crescita globale dell’alunno in termini di autonomia e di responsabilità;
competenze raggiunte in termini di “ sapere e saper fare “.
2. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
INDICATORI:
Rispetto delle regole, delle strutture e dei sussidi della scuola
Stare con gli altri ( relazione con i compagni, gli insegnanti e il personale
scolastico).
I docenti, nell’attribuire collegialmente il giudizio di valutazione del
comportamento, si avvalgono dei seguenti DESCRITTORI DI LIVELLO:
OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE NON
SUFFICIENTE
L’alunno
dimostra un
comportamento
costruttivo,
L’alunno dimostra
un comportamento
corretto e
rispettoso delle
L’alunno
dimostra un
comportamento
quasi sempre
L’alunno dimostra un
comportamento non
sempre rispettoso
delle regole. È poco
L’alunno
dimostra
comportamenti che
manifestano un
81
rispettoso delle
norme che
regolano la vita
della classe. Ha
consapevolezza
del proprio
dovere e mostra
rispetto sia verso
i compagni che
verso gli
insegnanti e le
altre figure
operanti nella
scuola.
norme che
regolano la vita
della classe.
Interagisce in
modo corretto sia
con i compagni che
con le insegnanti e
le altre figure
operanti nella
scuola.
corretto nel
rapporto con i
compagni , con le
insegnanti e con le
altre figure
operanti nella
scuola.
corretto nel
rapporto con i
compagni, con le
insegnanti e con le
altre figure
operanti nella
scuola.
rifiuto sistematico
delle regole.
Ha atteggiamenti
ed azioni che
manifestano grave
mancanza di
rispetto nei
confronti dei
compagni,delle
insegnanti e delle
altre figure
operanti nella
scuola.
SCUOLA SECONDARIA
Criteri :
progresso nell’apprendimento sulla base della situazione di partenza e delle
competenze acquisite;
impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica;
autonomia come metodo di studio ed organizzazione del lavoro;
crescita dell’alunno in termini di consapevolezza delle proprie abilità ed
attitudini per conseguire la capacità di autovalutazione e di scelta.
I docenti, nell’attribuire la valutazione decimale alle verifiche scritte e orali,
si avvalgono dei seguenti descrittori di livello:
82
10 9 8 7 6
L’alunno dimostra
capacità di operare
in piena autonomia
scegliendo
strategie adeguate
e personali.
Dimostra un uso
consapevole,
corretto e
pertinente del
lessico e degli
strumenti specifici.
Nei quesiti di
verifica raggiunge
la totalità delle
risposte positive
(98-100%).
L’alunno dimostra
Capacità di
operare
correttamente in
autonomia
utilizzando le
strategie note.
Utilizza il
linguaggio
specifico in modo
appropriato.
Nei quesiti di
verifica raggiunge
pressoché la
totalità delle
risposte positive
(88-97%).
L’alunno dimostra
capacità di operare
correttamente
utilizzando le
strategie note.
Utilizza il lessico e
gli strumenti
specifici con una
correttezza e
padronanza.
Nei quesiti di
verifica raggiunge
un’elevata
percentuale di
risposte positive
(87-78%).
L’alunno dimostra
capacità di operare
proficuamente e con
sufficiente
autonomia,
pervenendo ad
un’esecuzione
sostanzialmente
corretta dei lavori.
Nei quesiti di verifica
raggiunge una
buona percentuale
di risposte positive
(77-68%).
L’alunno dimostra
capacità di operare in
modo pertinente e con
sufficiente autonomia.
L’ esecuzione dei
lavori risulta
meccanica, ma
sufficientemente
corretta.
Nei quesiti di verifica
raggiunge una
sufficiente percentuale
di risposte positive (67-
58%).
5 4 3
L’alunno dimostra capacità di
operare con limitata autonomia.
L’esecuzione dei lavori risulta
meccanica, con numerose
imperfezioni. Nei quesiti di verifica le
risposte positive sono in percentuale
compresa tra il 48 e il 57%.
L’alunno dimostra difficoltà ad operare
raffronti, analisi e sintesi tra i diversi dati
e non utilizza in modo adeguato i
linguaggi specifici. Nei quesiti di verifica
la percentuale di risposte positive si
colloca nella fascia 38-47% (=4)
L’alunno ha difficoltà a
seguire il lavoro della classe.
Necessità di interventi
personalizzati di recupero di
conoscenze e abilità carenti.
Nelle verifiche con quesiti la
percentuale di risposte
positive è minima (0-37%
=3)
Nelle schede di valutazione l’intervallo numerico da utilizzare è 3-10.
INDICATORI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CORRETTEZZA di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media;
ATTENZIONE ai compagni ed alle proposte educative dei docenti;
LEALTA’ nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni,
DISPONIBILITA’ a migliorare, a partecipare, a collaborare.
83
RISPETTO di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di
strutture, di orari;
CRITERI DI VALUTAZIONE
10/10
9/10
8/10
7/10
6/10
5/10
1.
È sempre
corretto nel
comport. e nel
linguaggio.
1.
È sempre
corretto nel
comport. e
nel
linguaggio.
1.
È corretto nel
comport. e nel
linguaggio.
1.
Il comport. ed
il linguaggio
non sono
sempre
corretti.
1.
Il comport. ed
il linguaggio
sono poco
corretti.
1.
Il comport. ed il
linguaggio
sono scorretti.
2.
È molto
attento ai
compagni ed
alle proposte
educative dei
docenti.
2.
È molto
attento ai
compagni ed
alle proposte
educative dei
docenti.
2.
È attento ai
compagni ed
alle proposte
educative dei
docenti.
2.
Manifesta
un’attenzione
diversificata
nei confronti
delle proposte
educative dei
docenti.
2.
L’attenzione
nei confronti
delle proposte
educative dei
docenti è
limitata.
2.
L’attenzione nei
confronti delle
proposte
educative dei
docenti è
carente.
3.
È
costantemente
leale nei
rapporti, nelle
verifiche, nelle
prestazioni.
3.
È
costantemen
te leale nei
rapporti,
nelle
verifiche,
nelle
prestazioni.
3.
È leale nei
rapporti, nelle
verifiche, nelle
prestazioni.
2.
È abbastanza
leale nei
rapporti, nelle
verifiche, nelle
prestazioni.
3.
Non è sempre
leale nei
rapporti, nelle
verifiche, nelle
prestazioni.
3.
Poco
disponibile nei
rapporti, nelle
verifiche, nelle
prestazioni.
4.
È disponibile
a migliorare, a
partecipare ed
a collaborare
in tutte le
situazioni.
4.
È disponibile
a migliorare,
a partecipare
ed a
collaborare.
4.
È disponibile a
migliorare, a
partecipare, a
collaborare
nella maggior
parte delle
situazioni
educative.
4.
Non sempre è
disponibile a
migliorare, a
partecipare, a
collaborare.
4.
Poco
disponibile a
migliorare, a
partecipare, a
collaborare.
4.
Non disponibile
a migliorare, a
partecipare, a
collaborare.
84
5.
Rispetta in
modo pieno il
Regolamento
di Istituto.
5.
Rispetta in
modo
adeguato il
Regolamento
di Istituto.
5. Rispetta
il Regolamento
di Istituto, ma
talvolta sono
stati necessari
richiami
verbali.
5.
Non sempre
rispetta il
Regolamento
di Istituto, al
punto da
rendere
necessari
frequenti
richiami e/o
ammonizioni
scritte sul
libretto dello
studente
5.
Ha riportato
ammonizioni
scritte sul
Giornale di
classe per
aver violato il
Regolamento
di Istituto.
5.
Ha riportato
ammonizioni
scritte sul
Giornale di
classe ed è
incorso nella
sanzione
disciplinare
dell’allontaname
nto dalle attività
didattiche.
Nonostante le
sanzioni
disciplinari
adottate e gli
interventi
educativi
attivati, non ha
dimostrato
apprezzabili
cambiamenti
nel
comportament
o.
Per la valutazione degli alunni con “Bisogni Educativi Speciali” (stranieri,
diversamente abili, con DSA o con necessità di un piano di studio personalizzato)
si attivano i seguenti percorsi:
graduare e differenziare le prove che verranno somministrate;
esplicitare gli obiettivi minimi previsti per gli alunni destinatari di percorsi
didattici personalizzati e informarne le famiglie.
85
14.
VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO NELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Ai sensi dell’art. 11 comma 1 del D. L.vo n. 59/2004, della C.M. n. 50/2009,
dell’art. 2 del DPR 122/2009, il monte-ore indispensabile per la validità dell’anno
scolastico in tutte le classi è costituto dai tre quarti dell’orario personalizzato di
frequenza. Ai sensi della C.M. n. 20 del 4/03/2011, il monte orario minimo di
presenza è scuola è rappresentato dal n. 742 ore (es., 149 giorni di 5 ore
ciascuno).
Su proposta dei Consigli di classe, il Collegio dei Docenti –nella seduta del
23/11/2009- ha stabilito di derogare da tale obbligo di frequenza, a condizione
che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione stessa, esclusivamente per le seguenti tipologie di assenza:
a) in caso di assenza prolungata dovuta a malattia regolarmente
certificata;
b) in caso di frequenza irregolare dovuta a gravi motivi familiari;
c) quando la famiglia risulta impegnata in attività circense o altre
attività che richiedono uno stile di vita itinerante (C.M. n.
207/1986).
86
15.
AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L’autovalutazione non è una semplice riflessione, ma un processo che fornisce
il quadro d’insieme della situazione effettiva della nostra scuola, così come viene
percepita da tutte le sue componenti (docenti, genitori, alunni, personale di
segreteria e collaboratori scolastici).
Lo scopo è di accertare l’efficacia e la qualità delle prestazioni fornite così
che, laddove emergano delle carenze, si possano apportare gli opportuni
miglioramenti.
E’ dunque un importante momento di ricerca, analisi, progettazione ,
realizzazione e controllo delle azioni volte ad assicurare l’efficacia dei servizi
erogati.
Partendo dalla valutazione della situazione di partenza attraverso l’analisi dei
dati già raccolti negli anni precedenti, si approntano gli strumenti ritenuti più
validi per effettuare il MONITORAGGIO tra tutte le componenti scolastiche:
docenti, personale A.T.A., genitori e alunni, individuando così punti di forza e di
criticità in termini di efficacia e di efficienza, al fine di migliorare gli standard e
l’allargamento dell’offerta formativa, con un ordine di priorità legato anche al
criterio di fattibilità.
I dati raccolti costituiscono la base informativo- conoscitiva attraverso cui la
scuola innesca procedure di feed-back ed opera per il miglioramento delle
prestazioni e dei risultati.
Ai sensi della Direttiva Ministeriale n. 11 del 18/09/2014, dall’anno scolastico
corrente tutte le scuole sono inserite nel Sistema Nazionale di Valutazione per il
87
triennio 2014/2017. “La valutazione è finalizzata al miglioramento dell’offerta
formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
- alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico;
- alla riduzione della differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di
apprendimento degli studenti;
- al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla
situazione di partenza;
- alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione
all’università e al lavoro.”
88
16.
CONCLUSIONI
Le riflessioni pedagogiche, gli obiettivi formativi deliberati, l’organizzazione
didattica complessiva, quanto rappresentato in modo sintetico nel POF trova
l’elaborazione dettagliata e puntuale nei seguenti documenti:
Organigramma
Programmazione di sezione – classe;
Piani Educativi Individualizzati;
Progetti Educativi Personalizzati
Progetti di ampliamento dell’offerta formativa;
Progetti dei docenti incaricati delle Funzioni Strumentali;
Materiali prodotti nella realizzazione di progetti e di ogni attività formativa
prevista;
Piano annuale delle attività;
Materiali prodotti per monitoraggio, verifica, valutazione;
Verifiche e relazioni finali.
Il POF è documento flessibile, modificabile in itinere all’interno del processo
di fattibilità, processo legato al verificarsi effettivo di tutte le condizioni previste
per la piena realizzabilità dello stesso. Al termine di ciascun anno scolastico, viene
elaborato un documento di verifica POF, illustrato al Collegio dei Docenti e al
Consiglio d’Istituto.
ALLEGATI
1. Attività di ampliamento dell’Offerta Formativa;
2. Piano Annuale per l’Inclusione;
3. Tabella di sintesi delle classi e degli alunni al 1/09/2015;
4. Organigramma a.s. 2015/2016.