Inquinamento RIMAR - Trissino, 1979 - CTU tossicologico/analitica Prof. A. Liberti
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Transcript of Inquinamento RIMAR - Trissino, 1979 - CTU tossicologico/analitica Prof. A. Liberti
tlrl." ?{
6\) l^A*
Ai Perit-.i desi-gnatr dalla Prr:tu;:a di Vicenza nel Ia vc:i:tel1lla
It.i.mar
A seguito de1 manclato assegnatomi dai perit.i clelIa
Pretura Ci Vicer:za nel-la verterrza relativa all-a Soc. Ritnar,
previa ayLorLzzazj-one de1 preto::e oi Vicenza dr. De Sil-vestri,
ho preso in eonsegna i campioni di acqua prelevati- nel pozni
Altavill.a, Sovj-zzo, Creazzo e Basmar, insierne con campioni di
terra. e prodottJ- provenj-enti dal-Ia Soc. R. Doni dj- t'liIano, con-Sez'cq'
segnat:-mi dai Carabinieri di l.lilano4raduzioni, Ce1la d:-t.ta
Rimar
Ir rnandato assegna.Lomi era quello di ricatrare i-nforrra-
zroni ed elementi iConei ad ideritificare Ie specie chimiche
di natura organica, comunque presenti nei campi.oni di acqua in
esame, valutarne, se possibile, il loro contenuto e stabilire
Ileventuale correlazione con i tr'e ccmposti chimici di proclu-
zj-one della Soc. Rirnar i cui campioni sono neI reperto.
Le analj-si si sono =roit" d.1 16/1/7E al 2oi1 pf"="o 1o
Istituto di Chimica turalitica delI'Universite di Rorna. Ad csse
o a parte di esse hanno assisti-to i periti Proff. C. Bertogl-io-
Riolo, BeIIuco e Nicolini.
Su1la scorta de1le informazioni fornitemi da1 prof. Bia-
nuccj-, che mi segnalava Ia possibile presenza nei campioni di
acque in esame di specie contenenti alogeni, iro impostato I'in-
dagine analitica secondo,i seguenti programmi:
L
v
?..
I
1) analisi gascromatograf ica dl idrocarbu::i ciorur';:ti volatil-i
operando con rivelatore a cattura di elet't::oni;
2') analisi ' gascromatografica di altri composti contenenti aI,r-
geni a temperatura di ebotlizione pir-1 elevata utilizzando
un rivelatore a cattura di elettroni con f impi.ego di colonne
a differente PotaritE;3) analisi gascromatografica di tutte Ie specie organiche
presenti mediante rivelatore a fiamma;
4') eventuale impiego de1la spettrometria di massa per iI ricono-
scimento di specie non identificabili mediante gascromatogra-
fia.
Per Ia esecuzione di tale progranrrna non potendosi operare
sui campioni di acqua tal quaii si e ritenuto necessario far
prece,lere aIla deterrninazj-one analitica un prgcedimetrto di sepa*
razione deIle specie organiche presenti sottoponendo i campioni
di acqua ai seguenti trattamentj-:
a) estrazione dei campioni di acqua, con pentano.
Tale operazione C stata eseguita trsferendo 200 cc dei campionj-
in imbuto separatore, fornito di rubinetta di teflon non in-
gr.assato ed eseguendo I'estrazione con 2 al.iquote da 5 cc
di pentanoi
b) percolazlone dei campioni di acqua attraverso un letto ad-
sor:lrente costituito da una miscela di cleansol carbone
zenith. 11 pri-mo E una p'erlite espansa Ia cui superficie
esterna e resa idrofobica med5-apte trattamento chimico ed iI
secondo e un carbone attivo ad elevato sviluppo superficiate.
Per tale operazione si E impiegato un volume di 500 cc. 11 let-
to adsorbente era quindi posto in estrattore so:<hlet ed
estratto con etere solforico per 8 ore.
\-
O
3.
I1 processo di estrazione seguito era raccoman<iato nel
metodo di analisi per i composti cloruratj- nelle acque, s',ri-
Iuppato per iI Bureau fnternazional Technique des Solvants
Chlores (Analytica Chimica Acta 82, 1,1976) che e stato ese-
guito secondo iI programma 1 . fl procedimento (Programma 1 )
C stato ulteriormente migliorato per quanto riguarda J.fanalisi
gas cromatografica con lrimpiego di una- colonna di 3 rn, 2 n'rrn
d.i. di carbon black grafitato (Vulcan) 80/100 mesh con 1t
SP10O0 come fase stazionaria. TaIe colonna nelle condizioni
operative impiegate ha verso la trielj-na un nurnero' di piatti
teorici parj- a 5000.
Per i programml 2 e 3 si C fatto uso quale sistema fra-
zionante di una colonna capillare di vetro grafitata espressa-
mente preparata per tale analisi secondo un procedj-mento descrit-
to nella letteratura tecnica (G.C. Goretti e A. Liberti, J. Ch::o-
matographic Science, 1977) .
Si E ritenuto opportuno seguire due procedimenti indipen-
denti poichE, pur fornendo essi in genere risultati comparabi-l-i,
possono talvolta offrire una pit specifica selettiviti per qual-
che specie chimica. In particolare il procedimento per estrazio-
ne E da preferirsi per Ia valutazione di composti volatili, iI
cui recupero avviene con resa assai elevata mentre il sistema
per adsorbimento E da preferirsi per Ia determinazione di compo-
sti alto bollenti in tracce.
I solventi impiegati di elevato grado di purezza erano
stati ulteriormente distiilati ed esaminati per via gascromato-
graf ica. Tracce di i-mpurezze presenti non interferivano nella iden-
tifLcazlone e nella deterftinazione quantitativa delle spec;\(\presenti nel1e acque V
4.
La determinaziono quantitativa dei componenti j-dentifi-'
cati nei campioni cii acqua 6 stata eseguita mediante calibrazio-
ne con standard esterno esegiuendo it gas cromatogramma nelle
stesse condizionj- operative con soluzioni di composti puri o
a titolo noto (standard).
Le concentrazioni riportate sono state calcolate con Ia
seguente espressione:
-4C ltSL ') =
VoxCr*AaxVr
A=xVxW
in cui:
Ur; e il volume del solvente estratto i
C' la concentrazione del composto neIlo standard (1lL-) t
Ac " A" 1e aree dei picchi cromatografici x Ie attenuazionj-
del composto rispettivamente nel c.ampione e nello
standard;
V e V, i volumi det campione estratto e dello standard iniettato
espressi in microlitri;W iI volume det camPione.
programma 1 - Determinazione degli idrocarburi alifatici clo
Nei campioni esaminati E stata accertata la presenza dei
composti sotto riportati, che sono stati iaratterLzzat-i- in fun-
zione de1 volume di ritenzione relativo rispetto aI cloroformj-o,
presente come impurezza nel pentano utilizzato per Ia es-urazione.
\-
O
5.
Composto Formula VoI. ritenzionerelativo a CI{C}3
Cloroformlo
Metilc loroformio
Tetracl.oruro dicarbonio
Trielina
Percloroetilene
cHcl3
cH3-c-cI3
cc14
c2Hc13
c2cl4
1
1.7
1 .85
2.7
8.6
Le condizioni operative sono state Ie seguenLi:
temperatura colonna 1 60"
temperatura iniettore 210"
temperatura rivelatore 2750
- vel. carta 24 pollici,/ora sino aIla fuoriuscita della trj-elinae 12 successivamente.
In tutti i campioni C =t.t. accertata }a presenza di
cloroformio, tetracloruro di carbonio, trielina e percloroetile-
ne ed in atcuni anche di'metilclorofomio.
Per ogni campione sono stati eseguiti almeno 2 gascroma-. ,,a. ,
togrammi seguiti da queIIi degli standard del-Ie specie di cui
era possibile stabilirne Ia quantiLa. I cromatogrammi vengono
allegati e qui appresso vengono presentati i dati essenzj-ali,
6.
ricavati daj- cromatogrammi, in base ai quali sono state desunte
Ie concentrazioni sotto riportaie.
ACQUA ALTAVILLA
Estratto pentanico 8 mI Cromatogrammi 1-2
A.
11371
27 39
1578
39294
-s
438
2236
2507
5494
12 r46
0 ,16
1 .67
21 ,4
Concentrazione.yg/t = PPb
Cloroformio
CCI-4 tetracloruro
C2HC13 trielinaPerclor.-oeti lene
ACQUA SOVTZZO
Estratto pentanico 8 mI cromatogrammi 3-4
A.
351 44
161s9
8.5 mI
Ac
5284
2919
Cromatogrammitl
As
)tgtt = ppb
"i:""
14 ,7
17 .7
1 0-1 1-12tAh,9'rJConcentrazione
A
Cloroformio
Metilcloroformio
Tetracloruro
Tricloroetilene
Percloroetilene
. ACQUA BLSMAR
Estratto PentanicoEolv*lo elLvco
Cloroformio
Metilcloroformio
Tetracloruro
)tg/L = ppb
tracce
tracce
tracce
!
c
7.
c
12626
12940
--s
2919
1259
Concentr:azi.one
Ps/L - pPb
36.7
20. B
Trielina
Percloroetilene
ACQUA CREAZZO
Estratto pentanj-co 8.5 mI - Cromatogrammi 6-7
Ac
1 4060
33597
2507
5494
AConcentrazione
fg/L = ppbs
Cloroformio
Tetracloruro
Trielina
Percloroetilene
I cromatogrammi
eseguiti per 1'analisi
tracce
tracce'12.9
11.9
agli standardda 15 a 75 si riferiscono
quantitativa
Programma 2
La valutazione di altri composti contenenti alogeni e
stata eseguita, come sopra indicato, sia sullrestratto pentanico
che sullrestratto ete::eo utilizzando una colonna capillare di
vetro grafitata di 30 m,0.24 mm d.i., con PEG2OM 0.38. Si
tratta di una colonna a basso carico d.i, fase stazionaria ope-
rante in cromatografia gas-liquido-solido. Essa era stata
montata su di un gascromatografo DANI 3600. Le condizioni speri-
mentali prescelte erano tali per cui i composti clorurati vola-
8.
tlli di cui aI programina 1 erano tutti eluiti con iI solvente
per cui i nuovi picchi gas cromatografici osservatj- erano
dovuti ad altre sPecie.
particolare cura E stata posta ne1Ia caratterizzazione
fica dei composti prodotti daIla soc. Rimar e cioEgascromatogra ostL ProooEEI f,nf,
p clorobenzotrifluoruro (4 cloro bf), p cloro{irbenzo-flluoruro4r
mononitro (3 mononitro) e p clorobenzotriflrror,rto 3-5 dinitro
(dinitro) .
Nelle condizioni sperimentali prescelte gOoC pressione
0.6 atm. Ie distanze di ritenzione dalla fuoriuscita del sol-
vente sono:
Per iI
ra,-ri ,= lrrarrrrrr 3 mmparaclorobenzotrj-fluoruto *o'onitro g2 mm
(cromatogrammi 23,24,25 e 13c) e'C lC "'C qL
Per ottenere Ia fuoriuscita del dinitro E necessario
operare a 140o. In queste condizioni iI 4clorobf fuoriesce
con iI solvente e la distanza di ritenzione e di 49 ' 5 mm' 11
dinitro risulta impuro per 3 mononj-tro Ia cuj- distanza di riten-
zione c di 1015 mm e di up altro composto Ia cui distanza di ri-C4nlo'lc 4
tenzione C di 29 mv(cromatogralnma 17') '
Le acque sono state esaminate di conseguenza in condi-
zioni isoterme a 9Oo e a 1400. Successivamente si B Programma-
ta 1a temperatura sino a 1 6O0 operando quindi in condizioni
isoterme per circa 20 minuti per mettere in evidenza la eyen-
tuale presenza di altri compostS"
!
9.
sl riportano i risultati qualitatS-rri e quantitativi
sui vari campioni.
Acqua Altavi1la
sia 1'estratto pentanico che quello etereo mostrano
la presenza. di una traccia indosabile di un compost6 con
distanza di ritenzione a 6 mm (cromatogralnma 2C). Non compa-
re alcun pj-cco nelI'esame a 140o.
Acqua Sovizzo
Lresame qualitativo mostra Ia presenza del H?totoben-
zotrifluoruro (d = 3 mm), di un composto a 5 mm, di un altro
a 34 mm e di un altro a 82 identificato per i1 mononitro
(cromatogramma 10, 11, 12C). Non si osserva alcun picco nello
esame a 140o. L'analisi E stata eseguita sia suII'estratto pen-
tanico che su quello etereo fornendo i seguenti risultati:
fs/L=PPbparac Ioroben zotr i f luoruroestratto pentanico 6 '
estratto etereo tracce
3 mononitroestratto Pentanico 25'6
estratto etereo 19'8
I due composti non identificati sono presenti in tracce
e cioE in concentrazione dell'ordine di grandezza del 4 clorobf'
O
Acqua Creazzo
NeI campS-one si osserva Ia presenza del
trlfluoruro (d=3 mm) in tracce e del composto a
so in tracce e del 3 mononitrobenzotrifluoruro
nelltestratto pentanico (cromatogramma 3C) che
reo (cromatogramma 4C) .
C
ys/L=Wb
10.
Plljqpsrclorobenzo-
("o m[-il''Y )6 mm anche es-
dosabile sia
in quello ete-
3 mononitroestratto Pentanicoestratto etereo
10.24
ne11'esame eseguito a 140o.Non compare alcun Picco
\-
Acgua Basmar
sl osserva la presenza di- 9 compostS. eon Ie seguenti
distanze di ritenzione:1) 3 mm; 2t 6 mm; 3) 9 mm; 4) 12 mm;
5) 19 mm; 6) 34 mm; 7) 82 mm; 8) 91 nmi 9) 96 mm; (cromato-
gramma 15 C e 15c bis).
I1 picco 1 e 7 corrispondono rispettivamente al 4 cloro-
bf ed al 3 mononitro mentre tutti 91i altri ad eccezione del
picco 2 e 6 dovuti a composti presenti in concentrazione com-
parabile a quella de1 4 c1o.5o bf sono presenti in tracce appe-
na rilevabili.t
A 1 4Oo si evidenzia Ia presenza del dinitro che C stato
dosato (cromatogramma 16 e 18) . e.fere't
Le concentrazioni negli estratti pentanici ed. M sono
le seguenti:
I;,
11.
c
ys/r=wb
4 clorobenzotrif luoruroestratto pentanicoestratto etereo
3 nitroestratto pentanicoestratto etereo
- di nitro
I piD elevati
ni-co sono dovuti al
tili j.ndicato a Pag.
'ralori riscontrati per I'estratto penta-
pir) efficiente recupero deIle specie vola-
?
75
33
75
46
19.7
Et stato successivamente instatlata una colonna impacca-
ta con carbone grafitato (carbopack) 1 OO-1 20 mesh add:zionatc
con 1o/oo borato sodico e 2Z PEG 20M di 1 m e di 1 mm d.i.
con cui sono stati nuovamente esaminati i- campioni di acgua.!
Nelle condizioni sperimentali prescelte ( T = 16OoC) il perclo-
roebilene e gli altri soLventi clorurati e<i i1{c1oro-benzotri-
morto mentre iI mononit::o fuorie-fluoruro escono con iI volume(4D'"a^)
. sce ad una distanza di ritenzione di 78 nrm, mentre non viene&d19J;,- LAh$Dc'r'"^)
eluito in queste condj-zi;n-i\Gd'i cromatogrammi serie D) .
I risultati ottbnuti con Ia .colbnna. carri.llane sono
cbmparabili con quel-Ii forniti da questa colonna.tt
1?-', -'-- ''bte 9-:a ,brl n e;t{< tt' L;,.nyu!o (
(cvo- t D)\- -lII campione delI'acgua di Creazzo mostra tln unico picco
dovuto al mononitro, il campj-one delI'acqua di SovLzzo iI. ayora )
picco del mononitro e quello di un altro composto (d = 46 rnm)LYot6 (D. ro-O . 6 '8b,S
e quello delI'acqua di Basmar iI pigco del mononitro precedu-lcovryo*" Y )
to da un picco con C = 46 mm e seguito da altri due picchi
COn d = 98 e fl = 127 nm.rn Lv.orc+ Q'l,aeno-'t ',;fyvezuful i L^ Jf'"e€ ao-r t"t'*7['rc,ti '
Tale ulteriore indagine oltre che Per la verifica dei
dati precedentemente ottenutj- ha a-ruto l-o scopo di mettere
in evidenza la presenza di composti di natura basica eventual-
.mente presenti nel campione in esame. I campioni noll contengo-
no @ in particolare le cioro aniline prese in
esame per suggerimento dei periti di parte. La 2 cloro anili-
na e Ia 3 cloro anilina hanno distanze di ritenzj.one rispetti-('Yo.# to.D ' 41)
vamente di 116 e 194 nm assai differenti da quelli dei composti
non identif icati presenti nei campioni di acqua - ( l)€A^ c'u"^ C-' )
E' stata eseguita anche Ia determinazione ciel clorofeno-cvo * bl
lo,che non risulta presente nei campioni di acqua esaminati.
ProgrammiN.3e4
TaIe indagine secondo iI programma 3 aveva 1o scopo di
mettere in evidenza Ia presenza di altri composti organici
eventualmente presenti oltre a quelli contenenti alogeni rnessi
in evidenza nel progralnma 1 e 2.
I
Esso si basava suII'analisi dellrestratto etereo su
lonna ad alta rr-soluzione e sull'impiego di un rivelatore-t
tlpo generale quello a fiamma di idrogeno che non eviclenza
co-
di
i soli composti alogenatl come il rivelatore a cattura di
13.
troni bensi la quasi totaliti dei composti organicl.
Gli allegati cromatogrammi eseguiti sia sul}'estratto
etereo che su quelto pentanico non mostrano la prqsenza di aI-
cun altro composto. Ulteriore concentrazione degli estratti
ottenuta mediante evaporazione non ha messo in evidenza alcun
altro composto pur operando in conclizioni di massima sensibili-
ta. Anche operando a 160oC non si E avuta evidenza per 1a pre-
senza di alcunp compost@ (cromatogranuniF'o) '
Questi risultatj- non escludono in senso assoluto che
possano essere presenti nei campioni di acque esaminati altre
specie organi-che. Esse perd se eventualmente presenti si tro-
vano a1 di sotto dei limiti di rivelabilita delIe tecniche
analitiche impiegate e quind.i ad un Iive11o di concentrazione
di scarsa significativitd pratica. Potrebbero eventuaimente
essere evidenziate solo operando su larghi vorumi di acqua'
AIIo scopo di valutare la possibilita di ut.ilizzazLone
, 4 in frrnzion ti ottenuti C stata ese-de1 programma 4 in funzione dei risulta
guita Ia valutazione detla sensibilitA dei rivelatori utilizza-
ti.
considerando un'altezza d,i picco pari a 5 mm pari a
circa 2,5 volte i1 fondo Ie quantitE rj-velabili su colgnna
capillare e con rivelatore a cattura di elettroni aC elevata
efficienza sono Ie seguenti:
'-a3r7x10 :
-A1 ,5x1 0
O ,,37. ng gens.. 8
19=0,15 ng
4 clorobenzotrif,luoruro
3 nitro - 4 clorobenzotrifluo-ruro
3-5 dinitro- clorobenzotri-'fluoruro
!.uq=
3 x 10-3 yg= 3 ng
r
14.
NeIle stesse condizionj- operative j.mpiegando it rive-
latore a fiamma sj- ha per il 3 nitro -4 clorobenzotrifluoruro
un limite di sensibiliti pari a.0.8 yg e cioE un limite di
rivelabilita circa 2000 volte inferiore (cromatogranma 20).
Queste consj-derazionj- pregiudicano un possibile
uso de1la spettrometria di massa di tipo convenzionale in quan-
to la sensibilit5 de1r'Tota1 ion monitorirrg'te de1lo stesso ordi-
ne di grand.ezza di quelIa di un rivelatore a fiamma di idroge-
no.
Ltimpiego del1a spettrometrj-a ai malsa,essendo stati
comunque iclentificati i composti principali ed essendo alcuni
del costituenti individuati presenti allo stato di traccia evi-
denziabili solo mediante t'impiego di una colonna ad alta riso-
luzlone e con un rivelatore a cattura di elettronirPotrebbe
essere tentata per. i due componentj- che si mettono in evidenza
nell,acgua del pozzo Basmar e che sono in concentrazione compa-
rabile con quel]a dei costituenti analizzati, Io€Ir per le ragioni
anzidette a meno che non si disponga di un campione di acqua
mol-to abbondante e tale da consentire un notevole arricchimento
dell'estratto, non E da attendersi un risultato positivo che
possa essere raggiunto con f impiego della spettrometrj-a di
massa
Tale fine potrebbe essere forse raggiuntffi I'impiego
di uno spettrometro di massa con computer con f impiego del
frammentografo
?
Conclusi"oni
Vengono
relativi a1le
esaminati.
qui appresso riassunti i
specie organiche presenti
1s.
risultati analitici
nei campioni di acqua
Acgua A1tavilla
- Cl.oroformio\- Tetracloruro di carboni-o
Trielina
Percloroetilene
Acqua Sovizzo
Cloroformio
- Metilcloroformio-
- Tetracloruro di carbonio
- Tricloroetilen e (b"')^;"*)
12,5 ppb
tracce
tracce
21,4 ppb
tracce
tracce
tracce
14 t7 ppb
17 t7 ppb
tracce
25 t6 ppbLI lac6gl-f a c.c e
tracce
tracce
12 t9 ppb
11 t9 ppb
tracce10,2 ppbtvo-t "rz-
- Percloroetilene
- Paraclorobenzotrif luoruro-p - t14^4
3 mononitroVbenzotrif luoruro
- Composto X
- Lau p, tl, Y.
Acqua Creazzo
Clorof ormi.o
Tetracloruro di carbonio
Trielina
Percloroetilene
Paraclorobenzotrif Iuoruro<-O.L(^AA-). -------/J mononr.trcr)enzoErr-r luoruro
Ocvn1" lVo Y O
16.
Acqua Basmar
- Cloroformio
- Metilcloroformio
- Tetracloruro
- Trielina
- Percloroetilene
tracce
tracce
tracce
36 t7 ppb
20,8 ppb
4 clorobenzoLrifluoruro 75 ,'
. P^tL*-3 mononitroVbenzotrifluoruro 75
-P 'c|-,lt-c
3,{ ainitroV-benzotrif luoruro 19 ,7 PPb
- Composto X
- Composto Y
- Composto Z
Prof. Arnaldo LIB
/-\Ur^a2/'tr2
Qc*- ,l"l$78
L'enorme mole di lavoro svolta in questa indagine E statO
r:etti,reso possibj-Ie Per la cooperazione de1 prof . G.C. Go:
dr. B.M. Petronj-o, dr. G. crescentini, Dr.. ceardi e Lagan5
e sigg. Badoloni e A.M. Chiorrini che vivamente ringrazio.
w