1) - Arci Servizio Civile Nazionale · 2020. 6. 12. · Vicentino, Recoaro Terme, San Pietro...

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1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*) Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Vicenza Indirizzo: Contrà Burci, 27 c/o Porto Burci ‐ 36100, Vicenza Tel: 0444/563831 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it/vicenza Rappresentante Legale dell’Associazione: Alessandro Valle Responsabile informazione e selezione dell’Associazione: Marta Passarin, Anita Galvan 1.1) Eventuali enti attuatori Associazione Calimero non esiste, A.gen.do onlus 2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*) CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*) A modo mio 2 SU00020 Albo unico Sezione Nazionale

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA  Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto.   ENTE  

1) Ente proponente il progetto (*)       

Arci Servizio Civile   Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it  Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Vicenza Indirizzo: Contrà Burci, 27 c/o Porto Burci ‐ 36100, Vicenza Tel: 0444/563831 Email:  [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it/vicenza Rappresentante Legale dell’Associazione: Alessandro Valle Responsabile informazione e selezione dell’Associazione: Marta Passarin, Anita Galvan  

   1.1) Eventuali enti attuatori  

Associazione Calimero non esiste,  A.gen.do onlus 

  2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 

    3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU  

dell’ente proponente (*)              

CARATTERISTICHE PROGETTO  

4) Titolo del progetto (*)  

A modo mio 2 

  

SU00020 

Albo unico  Sezione Nazionale 

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   5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)       

Settore: Assistenza Area di intervento: Disabili Codifica: 1 

  6) Durata del progetto (*) 

      

  8 mesi 

 

  9 mesi  

  10 mesi  

  11 mesi  X  12 mesi   

7) Descrizione  del  contesto  territoriale  entro  il  quale  si  realizza  il  progetto  e  dell’area  di intervento (*)  7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)  

 Ente accreditato proponente: ASC  Nazionale  è  un'associazione  di  promozione  sociale  costituita  nel  1996  che  opera  per  la promozione e la qualificazione di un servizio civile finalizzato all'educazione alla pace e all'impegno civico,  attraverso  attività  territoriali  mirate  allo  sviluppo  del  Paese  e  dell'Unione  Europea.Gli organi sociali di ASC Nazionale sono l'Assemblea Nazionale, che ha il compito di esprimere gli indirizzi  politici  generali  dell'associazione,  il  Consiglio  Nazionale,  il  quale  attua  le  direttive dell'Assemblea,  e  il  Presidente. Le  finalità  dell'ente  sono espresse nello  Statuto  e  nel Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it). 

ASC è un'associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente e Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC regionali e locali. ASC Nazionale,  in modo diretto,  svolge  attività  di  promozione durante  i  bandi  di  Servizio Civile, sostiene  la  progettazione  delle  organizzazioni,  eroga  la  formazione  generale  agli  operatori volontari  e  agli  OLP,  effettua  il monitoraggio  sull'andamento  dell'esperienza  sia  dei  giovani,  sia degli  OLP  e  produce  un  Rapporto  Annuale  di  restituzione  dei  risultati.Tramite le ASC regionali e locali, risponde alle esigenze dei giovani e delle organizzazioni durante lo svolgimento del Servizio Civile e promuove la collaborazione fra gli enti soci.  ASC  è  stato  ente  convenzionato  per  il  SC  degli  obiettori  di  coscienza  dal  1994  al  2004;  ente accreditato di SCN dal 2003 e sta completando la procedura per diventare Ente accreditato di SCU.  Ente/i attuatore/i: Associazione Calimero non esiste  

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Associazione  nata  nell’ambito  delle  iniziative  di  promozione  culturale  e  di  sviluppo  sostenibile della cooperativa sociale Piano Infinito. Dal 2000, anno di fondazione,  l’associazione si occupa di appoggiare  le  attività  della  cooperativa  stessa  (contribuendo  a  qualificarne  gli  interventi all’interno  dei  numerosi  progetti  gestiti),  ma  anche  di  creare  autonomamente  situazioni  di integrazione e benessere per i cittadini del proprio territorio, soprattutto se portatori d’handicap psicofisico.  Tra  i  progetti  avviati  ci  sono  attività  musicali,  sportive,  di  espressione  corporea, laboratori didattici, percorsi di  formazione sull'ambiente e  sulla  cittadinanza attiva,   oltre che di autonomia abitativa e relazionale per persone con disabilità psichico/intellettive non gravissime, che  potrebbero  vivere  in  autonomia  se  accompagnate  e,  soprattutto,  sostenute  nella  gestione quotidiana della casa, nella relazione con i vicini, nella gestione dello spazio e del tempo.   Agendo Onlus Nel  1985  si  costituisce  legalmente  l'Associazione  A.GEN.DO.  con  sede  in  Vicenza.Sull'esempio di analoghe associazioni italiane e straniere, intende promuovere le conoscenze sulla sindrome di Down e  sollecitare  le  strutture  territoriali  socio‐sanitarie  e  scolastiche  già  esistenti, all'attuazione  degli  opportuni  interventi  riabilitativi  ed  educativi.  Le  attività  di  A.Gen.Do.:  prima accoglienza per genitori con figli neonati o di altre età; logopedia; terapia per una postura orale, deglutizione,  respirazione  e masticazione;  sostegno  psicopedagogico  nel  percorso  scolastico  del bambino;  sviluppo  dell'autonomia  personale  e  sociale;  lunghi  o  brevi  periodi  fuori  casa  rivolti all'acquisizione  delle  competenze  abitative;  laboratori  sull'identità  e  sull'affettività;laboratorio teatrale;  laboratorio  creativo;  attività  motoria;  potenziamento  cognitivo  e  abilitazione neuropsicologica; neuropsicomotricità individuale e di gruppo.

  

7.2)  Breve  descrizione  del  contesto  territoriale  e  dell’area  di  intervento. Analisi  delle  criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*) 

 

 Premessa Il  progetto  “A modo mio  2”  verrà  attuato  dall’associazione  Calimero  non  esiste  e  da  A.gen.do Onlus  nei  territori  di  Montecchio  Maggiore  e  Vicenza.  Interverrà  nell’ambito  della  disabilità psicofisica e intellettiva, con l’obiettivo di sostenere programmi di autonomia abitativa e sociale e di  migliorare  l’efficacia  dei  progetti  di  inclusione  rivolti  a  persone  svantaggiate  sulla  base  di approcci personalizzati.  Descrizione  dell’area  di  intervento  e  del  contesto  territoriale  con  relativi  indicatori  rispetto  alla situazione di partenza:  Montecchio Maggiore  Montecchio  Maggiore  è  un  comune  vicentino  di  23  316  abitanti  (Istat,  1°  gennaio  2018). Apparteneva fino all’inizio del 2017 al distretto dell’Unità  locale socio sanitaria (ULSS) 5, azienda sanitaria  attiva  in  22  comuni  della  zona  Ovest  della  provincia:  Alonte,  Altissimo,  Arzignano, Brendola,  Brogliano,  Castelgomberto,  Chiampo,  Cornedo  Vicentino,  Crespadoro,  Gambellara, Grancona,  Lonigo,  Montebello  Vicentino,  Montecchio  Maggiore,  Montorso  Vicentino,  Nogarole Vicentino, Recoaro Terme, San Pietro Mussolino, Sarego, Trissino, Valdagno, Zermeghedo. Rientra attualmente nel Distretto Ovest dell'AULSS 8.  La ri‐pianificazione del Piano di zona del 2017 evidenzia che l'unificazione delle ULSS comporta nel Distretto Ovest l’avvio di alcune progettualità inerenti al progetto “Vita indipendente e inclusione sociale”,  finanziato dal Ministero del  Lavoro e delle Politiche Sociali,  sulla  sperimentazione della vita  in  autonomia  delle  persone  con  disabilità  nonché  ai  Progetti  Sperimentali  alternativi  agli inserimenti  nei  Centri  diurni,  di  cui  alla  DGR  739/2015,  già  attive  nel  Distretto  Est.  Per  quanto 

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riguarda  le azioni  innovative di  autonomia  e  inclusione  sociale,  l’offerta  dell’area disabilità  del distretto Ovest prevista per il 2017 era limitata però a 2 interventi:   

  A questi è da aggiungere  l’intervento di Calimero non esiste  (ente attuatore), che prosegue con fondi privati alle attività avviate e realizzate nel 2011 e 2013 con il progetto “Faccio da me”. Nato come percorso  formativo per persone  con disabilità e  volontari  volti  ad aumentare  l’autonomia abitativa delle persone con disabilità, l'iniziativa si svolge ancora nei locali di Piano Infinito con due momenti  settimanali  propedeutici  alle  settimane  di  autonomia  e  a  potenziare  le  attività  di protagonismo e tempo libero dei disabili accompagnati dai volontari.  Vicenza  Risiedono a Vicenza 111 620 cittadini (Istat, 1° gennaio 2018). L’ULSS di riferimento è stata fino a gennaio 2017 il distretto N. 6, composto da 39 Comuni: Agugliaro, Albettone, Altavilla Vicentina, Arcugnano, Asigliano, Barbarano, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Caldogno, Camisano Vicentino, Campiglia  dei  Berici,  Castegnero,  Costabissara,  Creazzo,  Dueville,  Gambugliano,  Grisignano  di Zocco,  Grumolo  delle  Abbadesse,  Isola  Vicentina,  Longare,  Montegalda,  Montegaldella, Monteviale,  Monticello  Conte  Otto,  Mossano,  Nanto,  Noventa  Vicentina,  Orgiano,  Pojana Maggiore, Pozzoleone, Quinto Vicentino, Sandrigo, San Germano dei Berici, Sossano, Sovizzo, Torri di Quartesolo, Vicenza, Villaga, Zovencedo. Ora  il  Comune di Vicenza appartiene al distretto Est dell'ULSS8.  La  ri‐pianificazione  del  piano  di  zona  nel  2017  indica  la  presenza  di  azioni  di mantenimento  di Progetti  Innovativi del Terzo Settore avviati nel 2016 nell'area disabilità, con un’utenza media di una  decina  di  persone:  percorsi  di  formazione  al  lavoro,  assistenza  domiciliare,  percorsi sull’autonomia ed equipe multidisciplinari. Uno di questi  il progetto “Siamo grandi” di A.gen.do, ente  attuatore  del  presente  progetto,  consiste  in  interventi  di  integrazione  sociale  e  progetti sperimentali diurni.  (fonte Ripianificazione Piano di Zona ULSS 8 Berica,  2017)  Proseguono  inoltre  i  Progetti  di  Vita  Indipendente,  proposti  e  cofinanziati  dal  Ministero  del Lavoro e delle Politiche Sociali e dai Comuni, avallati dalla Regione Veneto. Da questa opportunità si sono co‐progettate (Ulss, famiglie, Enti e Associazioni) iniziative che vanno a potenziare l’azione della  domiciliarità  favorendo  lo  sviluppo  di  forme  più  evolute  di  autonomia  della  persona  e  di forme sperimentali di vita indipendente.   In  questo  contesto  sono  state  programmate  ulteriori  azioni  innovative,  rappresentate  per  la 

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maggior  parte  dall’attivazione  o  dall’aumento  di  posti  delle  UdO  residenziali,  semiresidenziali  e sociali.  Proposte  diverse  sono  da  un  lato,  la  proposta  presentata  dal  Comune  di  Vicenza (Assessorato alla Comunità  e  alle  Famiglie)  di  sensibilizzazione  sulla disabilità  insieme al mondo sportivo  e  alle  associazioni  industriali  e  il  recupero  di  spazi  privi  di  barriere  architettoniche  e urbanistiche, dall’altro  il progetto sperimentale di  fattoria sociale “Corte Bertesina” proposto da A.gen.do (box 7.1) all’Azienda agricola Tapparo, in collaborazione con I Berici S.C.S  (fonte Ripianificazione Piano di Zona Distretto Est, luglio 2017)   Caratteristiche e bisogni comuni Da gennaio 2017  l’ULSS 5 e 6 sono riunite nella AULSS 8 Berica. La ri‐pianificazione dei rispettivi piani  di  zona  (Distretto  Ovest  e  Est)  già  nel  2016  ha  rilevato  come  costante  il  problema dell’insufficienza dei finanziamenti a disposizione per gli inserimenti diurni e residenziali dell’area della  disabilità.  Tale  situazione  tuttora  non  consente  di  riprendere  in  modo  continuativo  la programmazione di  inserimento diurni e residenziali al di fuori delle situazioni di emergenza e di urgenza.  Viene  sottolineata  inoltre  una  netta  prevalenza  di  programmi  di  natura  prettamente assistenziale  e  educativa  rispetto  ad  altri  percorsi  sperimentali  o  di  integrazione  sociale  nel territorio, nell’ambito della domiciliarità. In questi interventi si segnala anche il problema, dato il carattere  sperimentale  degli  stessi,  di  una  diversa  interpretazione  e  applicazione  in  termini  di obiettivi, requisiti di accesso e modalità gestionali. Uno  dei  percorsi  di  integrazione  è  il  "Progetto  di  Vita  Indipendente  e  Inclusione  sociale"  sopra citato,  che  viene  promosso  annualmente  dall’Azienda  ULSS  n.  8  Berica  in  convenzione  con  la  Regione Veneto, secondo questa divisione di azioni:  1A)  settimana in autonomia 1B) esperienze di autonomia in quotidianità 2) gruppo appartamento e co‐housing 3) potenziamento dei progetti di vita indipendente Calimero  non  esiste  (in  supporto  a  Piano  Infinito)  e  A.gen.do.  sono  coinvolte  in  particolare nell'azione n. 1.A “settimana in autonomia” e nella sua preparazione: Beneficiari  Persone con disabilità che desiderano e necessitano di sperimentare autonomie in diversi ambiti della vita quotidiana. Persone con diversi gradi di funzionamento e gravità, anche con importanti bisogni assistenziali.  Modalità di realizzazione Esperienze  di  autonomia  nella  quotidianità:  autonomia  personale,  autonomia  domestica, autonomia  relazionale  e  sociale.  Percorso  abilitativo  finalizzato  allo  sviluppo  di  un’identità personale  attraverso  l’utilizzo  di  spazi  in  appartamento  e  comunitari  per  periodi  brevi  (fine settimana o settimana). Attualmente le settimane in autonomia in cui è coinvolta l’associazione Calimero non esiste sono 10 con 20 partecipanti, mentre A.gen.do. organizza 45 settimane in autonomia con 30 partecipanti (indicatore 1 e 2)  Altra necessità evidenziata dai Piani di Zona  (in  riferimento anche a quanto stabiliscono  le  linee guida del Ministero riguardo il modello di vita indipendente e di inclusione nella società, punto 19) è quella di fornire una valutazione multidimensionale (VMD) alla persona in stato di bisogno. Ciò comporta che debba essere tenuto conto, nella fase valutativa e in quella erogativa, non solo della condizione  psicofisica  della  persona,  ma  anche  delle  attività  proprie  della  stessa,  del  contesto familiare  ed  ambientale  in  cui  vive.  La  Regione  Veneto  offre  come  strumento  la  Scheda  di Valutazione  Multidimensionale  della  Disabilità  SvaMDi,  utile  per  l’elaborazione  e  la predisposizione del progetto  individuale oltre che per  la strutturazione di coordinate riferite alla programmazione  per  la  disabilità.  Queste  le  categorie  generali,  che  hanno  come  base  l’ICF 

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(International Classification of Functioning, Disability and Health) e a cui vengono associati dei pesi utilizzati poi in un algoritmo:  

  La compilazione delle schede SvaMDI permette di arrivare a un punteggio di gravità come risultato di molteplici fattori. Questa categorizzazione e sintesi può risultare utile come analisi da cui partire per la progettazione di azioni future che tengano maggiore conto dell’individualità delle persone.  Come meglio descritto nel punto 9.1, Calimero non esiste e A.gen.do. operano già da anni nella sezione indicata nella SVaMDi come “attività e partecipazione”, sia per quanto riguarda le capacità che  le  performance.  I  loro  interventi  vogliono  permettere  infatti  alle  persone  con  disabilità  di riuscire  a  esprimersi,  prendersi  cura  di  sé  e  degli  altri,  organizzare  e  godere  del  proprio  tempo libero, vivere nella comunità, interagire e  intessere relazioni interpersonali. In altre parole, hanno l’obiettivo  di  promuovere  l’autonomia  personale,  domestica,  relazionale  e  sociale  perseguita anche dai Progetti di vita indipendente.  Alla  luce di una maggiore disponibilità di risultati di sintesi delle schede SvaMDi (forniti da Piano Infinito  nel  caso  di  Calimero  non  esiste),  si  potrebbero  intensificare  questo  tipo  di  attività  o adattarle  in modo più specifico e personalizzato. Attualmente Calimero non esiste dispone di 20 schede SvaMDi e propone 10 progetti personalizzati, mentre A.gen.do ha compilato 25 schede e ha personalizzato 7 progetti (indicatore 3 e 4)  

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Analisi dei bisogni su cui si intende intervenire attraverso l'attuazione del progetto La  situazione  sopra  descritta  segnala  un  bisogno  di  potenziare  i  percorsi  sperimentali  o  di integrazione sociale nel territorio, di cui sono esempio i Progetti di vita indipendente e inclusione sociale. Fra le azioni che questo tipo di progetto prevede, Calimero non esiste e A.gen.do. operano in particolare nella 1a, la settimana in autonomia. Per questo motivo il numero di settimane e dei suoi partecipanti sono stati scelti come indicatori di come le due associazioni possano contribuire al più ampio progetto di vita indipendente.   D'altro  canto  i  piani  di  zona  rilevano  un  bisogno  di  approcci  più  umani  e  personalizzati nell'erogazione dei servizi. Una base scientifica per arrivare a dei progetti che vadano incontro a questa  necessità  è  rappresentata  dalla  SvaMDi,  il  cui  numero  è  stato  quindi  identificato  come indicatore,  insieme  al  numero  di  progetti  personalizzati  e  partecipati  che  possono  essere  creati grazie all'analisi che la compilazione della SvaMDi fornisce.  

BISOGNI  INDICATORI MISURABILI 

1) Bisogno di potenziare i progetti di vita indipendente e inclusione sociale, in particolare le settimane in autonomia   

1) numero di settimane in autonomia  

2) numero di partecipanti alle  settimane in autonomia 

2) Bisogno di un approccio personalizzato nell’erogazione dei servizi 

3) numero di SVaMDi compilate 

4) numero di progetti personalizzati e partecipati 

 

 7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)  

Destinatari  88 (50 Agendo, 38 Calimero non esiste) persone tra i 15 e 64 anni con disabilità psicofisiche e intellettive, residenti nei Comuni di Vicenza e Montecchio Maggiore.  Beneficiari 152 familiari che seguono abitualmente i beneficiari diretti; l’ULSS 8 e la Regione Veneto per il contributo allo sviluppo di pratiche sperimentali innovative che questo progetto può fornire nell’ambito dell’inclusione sociale e dell’autonomia. 

 7.4)  Indicazione  della  domanda  di  servizi  analoghi  e  della  relativa  offerta  presente  nel contesto di riferimento.  

 L’Unità Operativa per  la Disabilità dell’Ulss n.8 si occupa della gestione  tecnica, amministrativa ed economica dei servizi a favore delle persone con disabilità (predisposizione del bilancio sociale, gestione degli appalti per i centri diurni pubblici, monitoraggio di budget, rilevazioni regionali...) e del supporto alla Direzione dei Servizi Socio‐Sanitari nella programmazione strategica dei servizi. Il Servizio si avvale anche delle diverse sedi degli Uffici Disabilità: per l'accesso ai servizi, il cittadino si rivolge alla sede più vicina al suo comune di appartenenza.  Le  ultime  statistiche  sugli  interventi  residenziali  e  semiresidenziali  nell’area  Ovest  elaborate dall’ULSS 8 con i dati raccolti nel 2016 riportano questi dati:  (Relazione valutativa 2017, dati attività 2016) 

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  Nella  stessa  relazione  viene  indicato  l'elenco  delle Unità  di Offerta  (UdO)  nell’area  disabilità,  in particolare la rete di servizi semiresidenziali autorizzati e accreditati  nell'ex ULSS 5:  Si può notare che a Montecchio Maggiore l’unico ente indicato fra quelli con UdO è Piano Infinito, cooperativa  sociale  coadiuvata  dall’associazione  Calimero  non  esiste,  soggetto  attuatore  del presente progetto (7.1). 

 Per  quanto  riguarda  i  gruppi  appartamento  è  da  sottolineare  che  l’unità  abitativa  “Fuori  dal guscio”,  inserita  nei  piani  di  zona  come  servizio  di  Piano  Infinito,  è  l’evoluzione  del  progetto omonimo nato nel 2009 come iniziativa di Calimero non esiste con il contributo del Centro Servizi Volontariato  (CSV)  di  Vicenza  (maggiori  dettagli  nel  box  7.1)  ed  è  il  risultato  della  continua collaborazione fra l'associazione e la cooperativa. 

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   Fondazione  Ferruccio  Poli  è  stata  voluta  e  fondata  da  ANFFAS  Onlus  Vicenza,  ha  lo  scopo  di perseguire l’interesse generale della comunità in cui opera e la promozione di una nuova cultura della  diversità,  in  una  prospettiva  di  inclusione  sociale,  rispondendo  ai  bisogni  di  persone  con disabilità, attraverso la gestione di servizi socio‐sanitari ed educativi. In particolare la Fondazione gestisce: 

● due Centri Diurni a Bolzano Vicentino, che accolgono persone con disabilità intellettiva e relazionale,  orientando  gli  interventi  sia  sul  versante  socio‐riabilitativo  per  giovani  ed adulti  non  autosufficienti,  sia  su  quello  occupazionale  per  persone  con  discrete autonomie. 

 ● due  Comunità  Alloggio  a  Vicenza,  aperte  24  ore  su  24  tutto  l’anno,  che  si  possono 

paragonare ad una famiglia allargata che si prende cura della persona disabile sotto ogni aspetto  sia  di  carattere  assistenziale  che  socio‐sanitario  rispondendo  anche  a  tutti  i bisogni educativi del soggetto.  

 Il Nuovo Ponte è una Cooperativa di Solidarietà Sociale di tipo A, attiva nel campo della disabilità dal  1984.  Si  è  costituita  riunendo  al  suo  interno  tre  componenti  di  soci:  i  soci  lavoratori,  i  soci familiari,  i  soci volontari.  Iscritta all’Albo delle Cooperative Regionale, opera  in Convenzione con L’Ulss 8 per la gestione del Servizio Centri Diurni e Residenziale.Tutti i servizi sono integrati tra loro al fine di fornire una risposta globale al soggetto ed alle sua famiglia: mirano a favorire l’inclusione sociale per soggetti in cui la presenza di disabilità psico‐fisiche rischia di essere causa di esclusione dalla vita sociale comunitaria, valorizzando sinergie tra operatori, familiari e volontari ed in stretto collegamento con il territorio di riferimento in cui il disabile vive.  Primavera  ’85  nasce  ad  Altavilla  Vicentina  nel  1985  per  opera  di  alcuni  volontari  e  genitori  di persone disabili con il contributo delle Amministrazioni Comunali di Altavilla Vicentina e di Sovizzo. Primavera  ’85  ha  lo  scopo  di  perseguire  l’interesse  generale  della  comunità  alla  promozione umana  e  all’integrazione  sociale  dei  cittadini  attraverso  la  gestione  di  servizi  socio‐sanitari, educativi, formativi e la collaborazione con le forze economico‐produttive del territorio. 

   

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8) Obiettivi del progetto (*)  

Gli obiettivi  individuati  verranno  raggiunti  attraverso  l’impegno  realizzato contemporaneamente da entrambe le sedi di attuazione previste dal progetto e sono da ricondurre all’obiettivo generale di  un  miglioramento  dell’offerta  di  attività  di  inclusione  sociale  e  autonomia  rivolte  a  disabili psicofisici  e  intellettivi.  Nello  specifico  gli  enti  attuatori  opereranno  nell’arco  di  12  mesi nell’ambito dei progetti di vita indipendente, in particolare nelle settimane in autonomia e in altri progetti sperimentali destinati al target indicato nel box 7.3.  

Obiettivo generale

Miglioramento dell’offerta di attività di autonomia e inclusione sociale rivolte a disabili psicofisici e intellettivi

Bisogni  Obiettivo specifico  Indicatore di risultato 

Situazionedi partenza 

Misura del successo 

1 Bisogno di potenziare i progetti di vita indipendente e inclusione sociale, in particolare la settimana in autonomia 

1.1 Aumentare il numero di settimane in autonomia 

1) numero di settimane in autonomia  

Calimero: 10A.gen.do: 42 

+2 Calimero non esiste 

+6 A.gen.do 

1.2 Aumentare il numero di partecipanti alla settimana in autonomia 

2) numero di partecipanti alle settimane in autonomia 

Calimero: 20A.gen.do: 30 

+4 Calimero non esiste 

+5 A.gen.do 

2 Bisogno di un approccio personalizzato nell’erogazione dei servizi  

2.1 Utilizzare la Scheda di Valutazione Multidimensionale della Disabilità (SvaMDi) 

5) numero di SVaMDi utilizzate 

Calimero: 20A.gen.do: 30 

+5 per sede 

2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati 

6) numero di progetti personalizzati e partecipati 

Calimero: 10A.gen.do: 8 

+2 per sede 

 Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC:  • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN  e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.  sviluppare abilità relazionali nell’ambito dell’inclusione sociale 

imparare a comunicare e assistere persone in difficoltà 

conoscere i servizi offerti nell’area disabilità a livello locale, regionale e nazionale e gli enti che se ne occupano 

capire le schede SvaMDi e il loro funzionamento  

contribuire alla creazione di progetti personalizzati  intervenire e promuovere la progettazione partecipata 

conoscere le organizzazioni locali che operano nel terzo settore  

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sviluppare capacità organizzative  in  supporto agli operatori  che  si occupano delle  settimane  in autonomia e  della loro preparazione, che prevede anche attività ludiche e ricreative 

 

  9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre 

risorse umane impiegate nel progetto (*)  

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)   Le attività si svolgeranno in entrambe le sedi  Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto: Prima dell’avvio del progetto gli OLP delle due sedi si incontreranno per condividere il percorso di apprendimento previsto per gli operatori volontari, le risorse in campo, le modalità di attuazione. Gli  operatori  volontari  verranno poi  introdotti  alle  norme di  comportamento  che  regoleranno  il loro anno di  servizio.  Le azioni  riportate  saranno svolte  in entrambe  le  sedi di progetto e  con  il supporto dei partner, come riportato nel box 25  Obiettivo 1.1 aumentare il numero di partecipanti all’azione “settimana in autonomia”   Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia     Attività 1.1.1.1 riunione con OLP ed equipe – Piano Infinito, Agendo cooperativa     Attività 1.1.1.2 incontro con i destinatari dell’attività    Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia – Oltremondano, Profilegno     Attività 1.1.2.1 sopralluogo e sistemazione della sede dell’azione 

   Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione (attività ludiche,                          ricreative,  orto didattico) ‐ Piano Infinito, Agendo cooperativa, Fondazione più di                   un sogno Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia 

Attività 1.1.3.1 promuovere l'autonomia personale (imparare a gestire la routine  quotidiana, lavarsi, vestirsi, mangiare e stare a tavola) 

    Attività 1.1.3.2 promuovere l'autonomia domestica (occuparsi delle faccende                               domestiche, della propria alimentazione, rispetto della vita comunitaria)     Attività 1.1.3.3 promuovere l'autonomia relazionale e sociale (sviluppare abilità                                comunicative, saper riconoscere le emozioni, chiedere informazioni, fare acquisti,                              frequentare locali pubblici, stare in gruppo, organizzare un'uscita con gli amici)   Obiettivo 2.1 Utilizzare la Scheda di Valutazione Multidimensionale della Disabilità (SVaMDi) 

Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo     Attività 2.2.1.1 conoscere e capire la SVaMDi (incontri con operatori ed esperti                               che la utilizzano)     Attività 2.2.1.2 identificare le persone coinvolte (contatti con gli utenti)     Attività 2.2.1.3 supportare la compilazione delle schede (raccolta dati)  Obiettivo 2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati 

Azione 2.2.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato ‐ Piano Infinito, Agendo cooperativa     Attività 2.2.1.1 capire i bisogni e definire gli obiettivi (in base agli utenti con cui si è                              entrati in contatto e ai dati delle SVaMDi)     Attività 2.2.1.2 definire le attività a partire dagli obiettivi   Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato     Attività 2.2.2.1 incontro con i destinatari/progettisti (dopo selezione e lavoro                               d’equipe) 

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    Attività 2.2.2.2 primi passi verso la progettazione partecipata – Oltremondano,                                Profilegno 

  

9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*)  Diagramma di Gantt:  

                                        Mesi Fasi ed Attività 

1°   2°   3°   4°   5°   6°   7°   8°   9°   10°   11°   12° 

Obiettivo 1.1 aumentare il numero di partecipanti all’azione “settimana in autonomia” 

  Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia

Attività 1.1.1.1 riunione  con OLP ed equipe 

                       

Attività 1.1.1.2 incontro con destinatari dell’attività 

                       

  Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia

Attività 1.1.2.1 sopralluogo e sistemazione della sede dell’azione 

                       

Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione 

                       

Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia

Attività 1.1.3.1 igiene personale 

                       

Attività 1.1.3.2 autonomia domestica 

                       

Attività 1.1.3.2 autonomia relazionale e sociale 

                       

Obiettivo 2.1 Utilizzare la Scheda di Valutazione Multidimensionale della Disabilità (SVaMDi) 

Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo

Attività 1.2.1.1 conoscere e capire la SVaMDi 

                       

Attività 1.2.1.2 identificare le persone coinvolte 

                       

Attività 1.2.1.3 supportare la compilazione delle schede 

                       

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Obiettivo 2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati

Azione 2.1.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato

Attività 2.2.1.1 capire i bisogni e definire gli obiettivi 

                       

Attività 2.2.1.2 definire le attività a partire dagli obiettivi 

                       

  Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato 

Attività 2.2.2.1 incontro con i destinatari/progettisti

                       

Attività 2.2.2.2 primi passi verso la progettazione partecipata 

                       

AZIONI TRASVERSALI

Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale 

                       

Formazione Specifica           

Formazione Generale           

Informazione e sensibilizzazione  

                       

Monitoraggio operatori volontari 

                       

Monitoraggio olp           

 Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).

 

    

  

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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*)  In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 9.1 gli operatori volontari in SC saranno impegnati nelle seguenti attività in entrambe le sedi d'attuazione con il ruolo descritto:  

Azioni  Ruolo 

Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia 

Organizzare un incontro con un referente dell’U.O. disabilità dell’ULSS 8. Partecipare alle riunioni con gli educatori, l’OLP e l’equipe. Organizzare gli incontri con i destinatari delle attività. 

Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia  

Aiutare gli educatori nel sopralluogo e sistemazione della sede e nello svolgimento di attività propedeutiche all’azione 

Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia 

Aiutare gli educatori nei percorsi di educazione all’autonomia personale, autonomia domestica, autonomia relazionale e sociale 

Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo 

Organizzare un incontro con un referente per l’area disabilità della Regione Veneto. Sostenere gli educatori nella raccolta e analisi dei dati. 

Azione 2.2.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato 

Supportare gli educatori e i progettisti nella definizione di progetti personalizzati e partecipati sulla base dei risultati della SVaMDi e del lavoro d’equipe 

 Gli operatori volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 8, sezione “obiettivi rivolti agli operatori volontari SC” che vengono qui richiamati: ‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; ‐ apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit. 

  

9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)  

Attività del progetto  Professionalità  Ruolo nell’attività  Numero 

Azione 1.1.1 conoscere la settimana in autonomia  

Referente U.O. disabilità ULSS 8 

Illustrare agli operatori volontari i progetti di vita indipendente e la loro attuazione, con un focus sulla settimana in autonomia 

Azione 1.1.1 conoscere la 

  

Presentare, coordinare e 

  

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settimana in autonomia Azione 1.1.2 preparare la settimana in autonomia Azione 1.1.3 supporto alla settimana in autonomia  

Educatori  accompagnare gli operatori volontari nelle attività da svolgere sia nella preparazione che durante le esperienze di autonomia.   

6 (3 per sede) 

Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo Azione 2.1.1 dalla SVaMDi al progetto personalizzato Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato  

Raccogliere e analizzare i dati per la compilazione della SvaMDi. Contribuire alla definizione di progetti personalizzati e partecipati. 

Azione 2.1.1 la SvaMDi come strumento operativo 

Referente area disabilità Regione Veneto 

Illustrare la SvaMDi e il suo funzionamento 

 

  10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)             4 

 11) Numero posti con vitto e alloggio                    0 

 12) Numero posti senza vitto e alloggio                   4 

 13) Numero posti con solo vitto                      0 

 14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,  

monte ore annuo (*)             Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su              cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito          1145   

15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*)        5      16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:  

Le  giornate di  formazione  potrebbero  essere  svolte  anche nella  giornate del  sabato.  È  richiesta flessibilità oraria, anche serale. Disponibilità a pernottamenti e/o trasferimenti fuori sede in caso di  soggiorni  di  diversa  durata  residenziali  e  fuori  Provincia.  Disponibilità  a  svolgere  servizio  nei weekend e in giorni festivi, per soggiorni con i ragazzi o manifestazioni. 

  

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE  

17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato (*):  

Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto. 

 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con 

indicazione delle ore dedicate:  

Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno  impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐  associazioni,  precipuamente  giovanili  con  cui  la  sede  Arci  Servizio  Civile  locale  organizza attività di informazione e promozione. ‐  luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno  programmati  un  minimo  di  3  incontri  di  3  ore  cadauno,  durante  i  quali  gli  operatori volontari  in  SC  potranno  fornire  informazioni  sul  servizio  civile  nazionale,  grazie  alle  conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli  operatori  volontari  in  SC  saranno direttamente  coinvolti  nell’attività degli  sportelli  informativi sul  Servizio  Civile  Universale,  propri  delle  nostre  associazioni  Arci  Servizio  Civile,  che  da  anni forniscono  informazioni  e  promuovono  il  SCU  nel  territorio,  per  complessive  12  ore.      Le  azioni sopra  descritte  tendono  a  collegare  il  progetto  stesso  alla  comunità  locale  dove  gli  operatori volontari  del  SC  prestano  servizio,  portando  alla  luce  (tramite  la  loro  testimonianza  diretta)  le positive  ricadute  del  progetto  nel  contesto  in  cui  esso  interviene.  L’azione  informativa,  di promozione e  sensibilizzazione  viene  intesa  quale  attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐  informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐  sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐  diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione)  Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale  informativo presso  le  sedi di  attuazione di Arci  Servizio Civile  interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.

    

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19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)  

 

  20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*) 

 

 SI 

Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL  ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione

 21) Piano di monitoraggio  interno per  la valutazione dell’andamento delle attività del progetto 

(*)  

  

  22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti 

(*) 

 SI 

Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL  ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione

  23) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti  

dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:  

I  candidati dovranno predisporre,  come  indicato negli allegati  alla domanda di partecipazione,  il proprio  curriculum  vitae,  con  formati  standardizzati  tipo Modello  europeo  di  Curriculum  Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. 

  24) Eventuali  risorse  finanziarie  aggiuntive  destinate  in  modo  specifico  alla  realizzazione  del 

progetto:  

Le risorse finanziarie messe a disposizione dalle diverse sedi di attuazione sono state raggruppate per macro voci   

FORMAZIONE SPECIFICA  

Compenso docenti  € 1600 

Costo totale della cancelleria per la formazione spec. 

€ 100 

Costo biglietti mezzi pubblici e rimborsi mezzi di terzi per la partecipazione e la realizzazione di moduli formativi in luoghi diversi dalla sede di formazione 

€ 120 

TOTALE  € 1.820,00 

PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO 

Realizzazione, stampa e affissione di locandine presso le sedi universitarie, bar, parrocchie e 

€200,00 

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uffici “informagiovani”.          

Rimborso spese agli operatori volontari per l’apertura dello sportello di informazione (aperto in corrispondenza degli orari d’ufficio: LUN‐VEN 10,00 alle 13,00 ) per tutta la durata del bando di selezione e partecipazione serate informative              

€400,00 

Comunicati stampa e redazionali su televisioni, radio, giornali locali ed enti e associazioni territoriali che si occupano di giovani 

€300,00 

Realizzazione di n.02 incontri cui saranno invitati i giovani interessati allo svolgimento del servizio civile presso Montecchio Maggiore e Vicenza (predisposizione sala con attrezzature informatiche e materiale informativo) 

€ 200,00 

Totale    €  1100,00 

RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO  

Area gestionale (spese generali per tutti gli obiettivi) 

€  6.500,00 

Rimborso spese per autovetture di proprietà dell'ente 

€ 800,00 

n. 4 postazioni di lavoro complete (computer con connessione, fotocopiatrice/scanner/stampante all‐in‐one, telefono) 

€ 4.200,00 

Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2) 

€ 5.700,00 

Utenze dedicate           

€ 870,00 

Totale                                                                

€ 18.070,00 

TOTALE  € 20 990,00 

 

  25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):  

Partner  Tipologia  Attività (rispetto alla voce 9.1) Piano Infinito CF – P.IVA  02372680245 

No profit  I  collaboratori  di  Piano  Infinito  sosterranno con  le  loro  competenze  i  processi  decisionali relativi a: Attività 1.1.1.1 riunione con OLP ed equipe   Attività  1.1.2.2  svolgimento  attività propedeutiche all’azione  Azione  2.1.1  dalla  SVaMDi  al  progetto personalizzato 

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Oltremondano CF‐P.IVA  02372550245 

Profit  I  collaboratori  di  Oltre  Mondano parteciperanno  a:  Azione  1.1.2  preparare  la settimana in autonomia  Attività  2.2.2.2  primi  passi  verso  la progettazione partecipata Con  la  fornitura  di  materiali  e  organizzando incontri in azienda 

A.gen.do. cooperativa P.IVA 04053610244 

No profit  I  collaboratori  di  A.gen.do.  cooperativa sosterranno con le loro competenze i processi decisionali  relativi  a  Attività  1.1.1.1  riunione con OLP ed equipe   Attività  1.1.2.2  svolgimento  attività propedeutiche all’azione  Azione  2.1.1  dalla  SVaMDi  al  progetto personalizzato 

Profilegno CF‐ P.IVA 01262510249 

Profit  I  collaboratori  di  Profilegno  sosterranno l’Azione  1.1.2  preparare  la  settimana  in autonomia  Attività  2.2.2.2  primi  passi  verso  la progettazione partecipata con  la  fornitura  di materiali  ed  esperienze  di integrazione lavorativa 

Fondazione più di un sogno CF 03725410231 

No profit  I  collaboratori  della  Fondazione.  sosterranno con  le  loro  competenze  i  processi  decisionali relativi  a  Attività  1.1.2.2  svolgimento  attività propedeutiche all’azione 

  26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*) 

 

Gli  operatori  volontari  in  SC  saranno  integrati  nei  processi  della  quotidiana  attività  istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli  impianti  tecnologici e  logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 8) e le modalità di attuazione (box 9.1) del progetto, si  indicano  di  seguito  le  risorse  tecniche  e  strumentali  ritenute  necessarie  ed  adeguate  per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore. 

Il numero è definito in 4 quando è disponibile una risorsa per volontario e 2 quando è una per sede.

Tutto il progetto Risorse tecniche e strumentali  Numero  Adeguatezza 

Risorsa 1) Stanze:  2  Pianificazione delle attività 

Risorsa 2) Scrivanie:  4 

Risorsa 3) Telefoni, fax:  2  Contatti con l’OLP, i destinatari del progetto, i partner, le risorse umane indicate nel box 8.2, pianificazione delle attività 

Risorsa 4) Computer con accesso ad internet 

Risorsa 5) Fotocopiatrice/stampante/scanner (all in one) 

Risorsa 6) Pulmino a 9 posti   2  Trasporti per esigenze 

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progettuali 

Risorsa 7) Videocamera e macchina fotografica 

2  Documentare le attività svolte 

Risorsa 8) Sala riunioni attrezzata 

2  Riunioni con equipe, referenti ULSS 8, Regione Veneto e partner 

Obiettivo 1.1 aumentare il numero di partecipanti all’azione “settimana in autonomia” Attività 1.1.2.2 svolgimento attività propedeutiche all’azione Obiettivo 2.2 Definire progetti personalizzati e partecipati Azione 2.2.2 dal progetto personalizzato al progetto partecipato 

Risorsa 9) Materiale per laboratori creativi 

N.Q.  Attività preparatorie ai percorsi di autonomia e alle nuove progettualità, formazione 

Risorsa 10) Materiale ludico   N.Q. 

Risorsa 11) Materiale di cartoleria  

N.Q. 

Risorsa 12) Attrezzi da lavoro per l’orto  

N.Q. 

Risorsa 13) Videoproiettore e telo avvolgibile 

Risorsa 14) Impianto audio  2 

 

  CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 

 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:  

  

28) Eventuali tirocini riconosciuti:  

 

 29) Attestazione  delle  competenze  acquisite  in  relazione  alle  attività  svolte  durante 

l’espletamento  del servizio utili ai fini del curriculum vitae 

 

ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: •  le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;  •  le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio. •  le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e 

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del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.  Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione. 

  FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 

 30)  Sede di realizzazione (*)  

La formazione generale sarà erogata presso la sede di ASC Vicenza sita in Contrà Burci, 27, Vicenza.  Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.

 31) Modalità di attuazione (*)  

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.

 32) Ricorso a sistemi di  formazione  verificati  in  sede  di  accreditamento  o  acquisiti da altri  

enti (*)  

SI    Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM  ‐ Sistema di Formazione

 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

   34) Contenuti della formazione (*)  

  

35) Durata (*)  

La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD).  In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo 

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ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.

 

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI 

 36)  Sede di realizzazione (*)  

La formazione specifica sarà realizzata presso   Calimero non esiste, sede amministrativa via Mascagni 5/c, Montecchio Maggiore,   A.gen.do onlus  via Natale del Grande 6, Vicenza Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.

 37) Modalità di attuazione (*)  

La  formazione  specifica  verrà  effettuata  in  proprio,  presso  l’ente  con  formatori  dell’ente  di seguito indicati 

 38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione  

ai singoli moduli (*)  Dati anagrafici del formatore di 

formazione specifica (Cognome, Nome, nato a, il) 

Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche 

Modulo/i formativo/i 

Michelin Andrea nato il:20/09/1973 luogo  di  nascita:  Montecchio Maggiore 

Titolo  di  Studio:  Laurea  in  scienze dell'Educazione,  Master  in Europrogettazione Ruolo  ricoperto  presso  l’ente:  Project Manager  e  ricerca  di  finanziamentiEsperienza  nel  settore:  Formatore, coordinatore e project manager presso la  cooperativa  Il Mosaico  per  10  anni, project  manager  per  cooperativa  SOS Bambino  Onlus  e  successivamente Piano Infinito e Calimero non esiste. Competenze  nel  settore:  Capacità  di lavorare in equipe e facilitare gruppi di lavoro  finalizzati  al  raggiungimento  di risultati.  Molta  esperienza  da coordinatore  di  progetti,  con  efficace organizzazione  di  partner  e comunicazione. 

1,2,3

Strobbe Elisa nato il:12/06/1986 luogo di nascita:Schio 

Titolo di Studio: Laurea quadriennale in Scienze  della  Formazione  Primaria, indirizzo Scuola dell’Infanzia  Ruolo  ricoperto  presso  l’ente: Coordinatore  ed  educatore  all'interno del  progetto  di  "Autonomia  nei  week‐end"  promosso  da  A.GEN.DO.  Onlus (Vicenza) ‐ da gennaio 2015 ad oggi  Esperienza  nel  settore:  Educatore  del 

1,2,3

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progetto  sperimentale  "Autonomia nei week‐end  a  Breganze  a  Casa Castelletto"  promosso  da  Verlata Società  Cooperativa  Sociale  (Villaverla, Vi)  all'interno  del  progetto  di residenzialità per persone con disabilità "Le chiavi di casa" ‐ da ottobre 2012 ad oggi,  Educatore  dei  progetti  di educazione  all'autonomia  promossi  da "Associazione  Contro  l'Esclusione" (Schio, Vi) ‐ da novembre 2007 ad oggi, da  Febbraio  2007  ‐  2012:  Volontaria presso  attività  ludico‐sportiva promossa  da  “Associazione  Contro l’Esclusione”  (Schio,  Vi),  Estati  2010  ‐ 2015:  Volontaria  presso  progetto  di week‐end  estivi  in  autonomia promosso  da  “Associazione  Contro l’Esclusione” (Schio, Vi) Competenze  nel  settore:  Approfondita conoscenza  pratica  dei  progetti  di autonomia,  capacità  di  lavorare  in equipe  e  personalizzare  i  progetti  a seconda delle esigenze. 

 39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al  

modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli  operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*) 

 

Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”:  Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas  ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.  

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Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.  40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.

 41) Contenuti della formazione (*) 

 

Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:  

Formatore  Temi  Ore Andrea Michelin, Elisa Strobbe  

I  progetti  di  vita  indipendente:  la  settimana  in autonomia;  I  progetti  di  settimana  in  autonomia coadiuvati  da  Calimero  non  esiste  e  Agendo;  la settimana in autonomia: come prepararsi 

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Modulo 1: I progetti di vita indipendente: la settimana in autonomia  

Formatore  Temi  Ore  Andrea Michelin, Elisa Strobbe 

promuovere  l’autonomia  personale;  promuovere l’autonomia  domestica;  promuovere  l’autonomia sociale e relazionale  

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Modulo 2: Educazione all’autonomia e alla collaborazione 

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Formatore  Temi  Ore Andrea Michelin, Elisa Strobbe  

la  SvaMDi  come  strumento  operativo;  i  progetto personalizzati; la progettazione partecipata 

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Modulo 3: Progetti personalizzati e partecipati  

 

Formatore  Temi  Ore Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio 

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile  

8 ore (complessive) 

Modulo A:  Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore   

Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é,  ‐ da cosa dipende,  ‐ come può essere garantita,  ‐ come si può lavorare in sicurezza  

Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze 

 Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche 

 Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.  

Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 

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5. DURATA: 2 ore   

Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore assistenza, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5   

→ Fattori di rischio connessi ad attività con anziani, minori, giovani, immigrati, profughi, detenuti in misure alternative, disagio ed esclusione adulta e giovanili → Fattori di rischio connessi ad attività in carcere e/o con diversamente abili, attività motoria, pazienti invalidi, malati terminali, tossicodipendenti ed etilisti, dipendenze e devianze sociali.  → Focus sui contatti con l’utenza e cura alla persona → Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni → Gestione delle situazioni di emergenza → Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione → Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali → Normativa di riferimento  Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:   

Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori  volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16  

Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16  

Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto. 

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  42) Durata (*)  

La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 

 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)  

 

  Roma, 27 Dicembre 2018   

Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente / 

Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini