Sa. Ma. Sullepolitichefemminili ètempodiconcretizzare ......portante. Per quanto riguar-da lo...

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L a task force al femmi- nile, “Donne per il nuovo Rinascimen- to”, volutadallaMini- stra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, in pienafase emergenziale, “al finedielaborareideeesugge- rimenti,ripartendodalledon- ne e con le donne, per il rilan- cio sociale, culturale ed eco- nomico dell’Italia dopo l’emergenza da Covid-19”, ha pubblicato in questi giorni un primo documento con l’obiettivo di affrontare temi eproblemilegatiallacondizio- ne femminile quali il rilancio dell’occupazione (nel 2018 ferma al 49,5% contro il 67,6% degli uomini) in tutti i settori, l’avanzamento nei percorsidicarriera,inpartico- lareincamposcientificoetec- nologico, l’affermazione del- la leadership e il superamen- to degli stereotipi di genere partendo dall’uso di un lin- guaggio nuovo e più corretto e dalla rappresentazione più rispettosa,positivaedinclusi- va dell’immagine femminile. Restano fuori - come si legge nel documento - il tema della violenza di genere in quanto esistegiàunpercorsoavviato attraverso il “Piano strategi- co nazionale sulla violenza maschile contro le donne”, tral’altro darinnovare,eleal- trequestioni“che devonoin- vece necessariamente entra- re in una ampia strategia per la parità di genere e l’empo - wermentfemminile”. Come Coordinamento nazionale donne Cisl, dopo aver esami- nato il documento nel suo complesso, pur condividen- done contenuti e proposte, non abbiamo riscontrato quellanovitàdiideechefran- camentecisaremmoaspetta- te dal gruppo di lavoro, costi- tuito proprio per guardare in manieranuovaeconlosguar- do delle donne a questa fase ricca di opportunità e aperta al cambiamento. Si tratta, in- vece, perlopiù, di una raccol- ta puntuale diproposte, oltre chedidati,chegiàconosceva- mo, ma che qui appunto ci vengonoelencateinununico corpus, in cui ritroviamo tra l’altro anchemoltinostrisug- gerimenti elaborati nel corso della lunga collaborazione con lo stesso Dipartimento per le Pari Opportunità e con gli altri organismi istituzionali a vario titolo coinvolti. Colla- borazione che riteniamo fon- damentale portare avanti per perseguire con più effica- cia parità e uguaglianza di ge- nere. Non a caso, abbiamo scrittoasuotempounalette- raunitariaallaMinistraBonet- ti evidenziando il mancato coinvolgimento del mondo del lavoro nella task force, questionedaleisuperatacon- fermando la validità e la ne- cessità della nostra interlocu- zione su queste tematiche che va oltre la composizione della task force. Ci saremmo aspettate, inoltre, insieme al- le proposte, anche una tabel- la di marcia con un cronopro- gramma su cui convogliare sforzi ed energie, soprattutto nel breve periodo, visto che l’opportunità per un nuovo rinascimentoèadesso,ecapi- reancheinchemodoeinche misura si intendono realizza- re i palinsesti di questo docu- mento. Passando poi ad esa- minarelamateriacheciinter- pella più da vicino, il lavoro, anche qui il documento non fa altro, come dicevamo, che rievocare interventi che si ri- chiedono da tempo, tra cui quellodipotenziareeutilizza- re il welfare aziendale a sup- portodeibisognidisalutepsi- co-fisica e di conciliazione vi- ta/lavoro di lavoratori e lavo- ratrici. È quello che come sin- dacato, insieme a molte aziende, stiamo facendo e in- crementando da diversi anni attraverso l’individuazione e la messa a punto di numero- se buone pratiche. Sicura- mente,confinanziamentide- dicati, ma finora sempre rin- viati per ragioni di bilancio, avremmo potuto contare su progettiancorapiùconsisten- ti. Siamo d’accordo sul fatto che occorre tenere separate queste misure dagli interven- ti di sostegno al reddito, an- cheperchéspessosirischiadi giustificare con ciò i mancati adeguamentisalariali,cheso- no altra cosa e non meno im- portante. Per quanto riguar- da lo smart-working, rimar- chiamo le difficoltà incontra- te dalle donne durante il pe- riodo di lock-down, cosa che permoltedilorocontinuaan- cheadessoacausadellachiu- sura delle scuole, che si sono ritrovate di colpo lavoratrici, madri, mogli, figlie, con un doppio/triplo carico di lavo- ro. Incentivare l’alternanza tra padri e madri nell’utilizzo dell’istituto, che va quanto primaregolamentatoericon- dotto auspicabilmente nell’alveo della contrattazio- necollettiva,nonbastasepoi tra le mura domestiche rima- ne sempre in capo alla donna l’onere della cura, genitoria- le e familiare. C’è bisogno di intervenire parallelamente e necessariamente,sugliaspet- ti culturali ed educativi non solodeigiovanimaanchede- gliadulti,adognilivello.Ciòri- chiede tempo ed è per que- stocheoccorreiniziareprima possibile. Così come necessi- ta soddisfare le esigenze di formazione e abilitazione alle competenze digitali previste neldocumento.Anchelapro- posta di creare 100 mila nuo- vi posti di asili nido aziendali in 5 anni sono un ottimo in- tendimento, ma che va con- cretizzato celermente e rivol- gendoun’attenzione partico- lare al Sud dove le strutture sonoquasiassenti.Insomma, più che riproporre le cose da fare, è tempo di portarle a concretezza, altrimenti sarà difficile salire sul treno del cambiamento,sprecandoco- sì,ancoraunavolta,unagran- de opportunità. Liliana Ocmin I l rischio che il cammino dell’Unione Europea verso l’ugua - glianza di genere potesse subire uno stop o divenisse qualco- sa di secondario in questa fase di recessione economica dovu- ta alla pandemia, stava per diventare qualcosa di reale. Per scongiurare questo pericolo, come ricorderete, la Confedera- zione Europea dei Sindacati (CES) aveva promosso nelle scorse settimane, con il contributo di tutti i leader sindacali europei, una campagna epistolare diretta alla Presidente della Commis- sione Europea Ursula Von Der Leyen, affinché le politiche di genere ed in particolare il progetto di direttiva sulla parità sala- riale non venissero accantonate e trovassero invece spazio tra le priorità programmate dalla Commissione nei prossimi mesi. Ebbene, i sindacati ce l’hanno fatta! Sono riusciti a compiere questo passo importante, annullare i piani che miravano a mettere i temi delle lavoratrici in secondo piano. Nei giorni scorsi, infatti, la Commissione ha annunciato ufficialmente che tra le priorità di programma da mettere in campo sono previste anche: la prosecuzione dell’iniziativa non legislativa sulla Strategia europea per l’uguaglianza di genere prevista già per il 1° trimestre 2020 e l’iniziativa legislativa (direttiva) recante “Misure vincolanti di trasparenza salariale” da realiz- zare entro il 4 ° trimestre 2020. Ora bisogna passare alla fase successiva della campagna, per garantire che la direttiva sulla trasparenza salariale contenga le misure necessarie per realiz- zare il cambiamento che i sindacati, le lavoratrici e i lavoratori richiedono, come includere al suo interno il tema del "lavoro di uguale valore", per fare in modo che i sindacati possano contrastare con efficacia la sottovalutazione dei lavori svolti prevalentemente da donne lavoratrici. Ciò per porre fine a tut- te le clausole di segretezza salariale e alle altre pratiche che impediscono di fatto la parità di salario. L.M. Commissione Europea: tra le priorità la strategia per l’uguaglianza di genere e la direttiva sulla parità salariale Sullepolitichefemminili ètempo diconcretizzare ilcambiamento conquiste delle donne Nella foto la Locandina con cui il sindacato mondiale sta accompagnando una serie di seminari via web sulle tematiche di genere. Il prossimo appuntamento si svolgerà il 15 giugno e riguarderà “Una nuova normalità segnata dall’uguaglianza di genere” U n oratorio estivo dentro le mura vati- cane. Un mese di gioco, partite di tennis, calcetto e basket, scivolate sui gonfiabili, sfide a ping-pong all’interno dell’Aula Paolo VI, ma anche visite gui- date ai Giardini vaticani. Approvato il progetto per organizzare un vero e proprio centro estivo animato dalla comunità dei Salesiani del Vatica- no. Si terrà dal 6 al 31 luglio nel rispetto delle norme sul Covid-19. Si potranno iscrivere fino a 100 bambini e ragazzi, per fasce d’età (dai 5 ai 7 anni, dagli 8 ai 10 e dagli 11 ai 14). “Il progetto Estate Ragazzi è nato come iniziativa del Governatorato della Città del Vaticano per andare incontro alle esi- genze dei papà e delle mamme che lavo- rano qui”, ha spiegato a Vatican News il salesiano don Franco Fontana, cappella- no della Gendarmeria e dei Musei Vatica- ni. “L’obiettivo primario - racconta Pa- squale Acunzo dell’associazione Tutti in una festa - è quello di far scoprire ai ra- gazzi la bellezza dello stare insieme, del giocare in gruppo anche a un metro di distanza, del condividere passioni, emo- zioni e sorrisi”. Molta attenzione sarà dedicata alle misu- re per l’emergenza Covid-19: “Stiamo lavorando per implementare le indica- zioni delle linee guida del Governo italia- no - spiegano gli organizzatori - L’obietti - voèmettereincampoazionipergaranti- re la sicurezza dei ragazzi e dello staff. ” Sa. Ma. Vaticano. Prende vita un oratorio estivo per i figli dei dipendenti ? 6 6 giovedì 4 giugno 2020 Dibattito

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La task force al femmi-nile, “Donne per ilnuovo Rinascimen-to”, volutadallaMini-

stra per le Pari Opportunità ela Famiglia, Elena Bonetti, inpienafase emergenziale, “alfinedielaborareideeesugge-rimenti,ripartendodalledon-ne e con le donne, per il rilan-cio sociale, culturale ed eco-nomico dell’Italia dopol’emergenza da Covid-19”,ha pubblicato in questi giorniun primo documento conl’obiettivo di affrontare temieproblemilegatiallacondizio-ne femminile quali il rilanciodell’occupazione (nel 2018ferma al 49,5% contro il67,6% degli uomini) in tutti isettori, l’avanzamento neipercorsidicarriera, inpartico-lareincamposcientificoetec-nologico, l’affermazione del-la leadership e il superamen-to degli stereotipi di generepartendo dall’uso di un lin-guaggio nuovo e più correttoe dalla rappresentazione piùrispettosa,positivaedinclusi-va dell’immagine femminile.Restano fuori - come si leggenel documento - il tema della

violenza di genere in quantoesistegiàunpercorsoavviatoattraverso il “Piano strategi-co nazionale sulla violenzamaschile contro le donne”,tral’altro darinnovare,eleal-trequestioni“che devonoin-vece necessariamente entra-re in una ampia strategia perla parità di genere e l’empo -wermentfemminile”. ComeCoordinamento nazionaledonne Cisl, dopo aver esami-nato il documento nel suocomplesso, pur condividen-done contenuti e proposte,non abbiamo riscontratoquellanovitàdi idee chefran-camentecisaremmoaspetta-te dal gruppo di lavoro, costi-tuito proprio per guardare in

manieranuovaeconlosguar-do delle donne a questa fasericca di opportunità e apertaal cambiamento. Si tratta, in-vece, perlopiù, di una raccol-ta puntuale di proposte, oltrechedidati,chegiàconosceva-mo, ma che qui appunto civengonoelencate in ununicocorpus, in cui ritroviamo tral’altro anchemoltinostrisug-gerimenti elaborati nel corsodella lunga collaborazionecon lo stesso Dipartimentoper le Pari Opportunità e congli altri organismi istituzionalia vario titolo coinvolti. Colla-borazione che riteniamo fon-damentale portare avantiper perseguire con più effica-cia parità e uguaglianza di ge-

nere. Non a caso, abbiamoscrittoasuotempo una lette-raunitariaallaMinistraBonet-ti evidenziando il mancatocoinvolgimento del mondodel lavoro nella task force,questionedaleisuperatacon-fermando la validità e la ne-cessità della nostra interlocu-zione su queste tematicheche va oltre la composizionedella task force. Ci saremmoaspettate, inoltre, insieme al-le proposte, anche una tabel-la di marcia con un cronopro-gramma su cui convogliaresforzi ed energie, soprattuttonel breve periodo, visto chel’opportunità per un nuovorinascimentoèadesso,ecapi-reancheinchemodoeinche

misura si intendono realizza-re i palinsesti di questo docu-mento. Passando poi ad esa-minarelamateriacheci inter-pella più da vicino, il lavoro,anche qui il documento nonfa altro, come dicevamo, cherievocare interventi che si ri-chiedono da tempo, tra cuiquellodipotenziareeutilizza-re il welfare aziendale a sup-portodeibisognidisalutepsi-co-fisica e di conciliazione vi-ta/lavoro di lavoratori e lavo-ratrici. È quello che come sin-dacato, insieme a molteaziende, stiamo facendo e in-crementando da diversi anniattraverso l’individuazione ela messa a punto di numero-se buone pratiche. Sicura-

mente,confinanziamentide-dicati, ma finora sempre rin-viati per ragioni di bilancio,avremmo potuto contare suprogettiancorapiùconsisten-ti. Siamo d’accordo sul fattoche occorre tenere separatequeste misure dagli interven-ti di sostegno al reddito, an-cheperchéspessosi rischiadigiustificare con ciò i mancatiadeguamentisalariali,cheso-no altra cosa e non meno im-portante. Per quanto riguar-da lo smart-working, rimar-chiamo le difficoltà incontra-te dalle donne durante il pe-riodo di lock-down, cosa chepermoltedilorocontinuaan-cheadessoacausadellachiu-sura delle scuole, che si sonoritrovate di colpo lavoratrici,madri, mogli, figlie, con undoppio/triplo carico di lavo-ro. Incentivare l’alternanzatra padri e madri nell’utilizzodell’istituto, che va quantoprimaregolamentatoericon-dotto auspicabilmentenell’alveo della contrattazio-necollettiva,nonbastasepoitra le mura domestiche rima-ne sempre in capo alla donnal’onere della cura, genitoria-le e familiare. C’è bisogno diintervenire parallelamente enecessariamente,sugliaspet-ti culturali ed educativi nonsolodeigiovanima anchede-gliadulti,adognilivello.Ciòri-chiede tempo ed è per que-stocheoccorre iniziareprimapossibile. Così come necessi-ta soddisfare le esigenze diformazione e abilitazione allecompetenze digitali previsteneldocumento.Anchelapro-posta di creare 100 mila nuo-vi posti di asili nido aziendaliin 5 anni sono un ottimo in-tendimento, ma che va con-cretizzato celermente e rivol-gendoun’attenzione partico-lare al Sud dove le strutturesonoquasiassenti. Insomma,più che riproporre le cose dafare, è tempo di portarle aconcretezza, altrimenti saràdifficile salire sul treno delcambiamento,sprecandoco-sì,ancoraunavolta,unagran-de opportunità.

Liliana Ocmin

Il rischio che il cammino dell’Unione Europea verso l’ugua -glianza di genere potesse subire uno stop o divenisse qualco-

sa di secondario in questa fase di recessione economica dovu-ta alla pandemia, stava per diventare qualcosa di reale. Perscongiurare questo pericolo, come ricorderete, la Confedera-zione Europea dei Sindacati (CES) aveva promosso nelle scorsesettimane, con il contributo di tutti i leader sindacali europei,una campagna epistolare diretta alla Presidente della Commis-sione Europea Ursula Von Der Leyen, affinché le politiche digenere ed in particolare il progetto di direttiva sulla parità sala-riale non venissero accantonate e trovassero invece spazio trale priorità programmate dalla Commissione nei prossimi mesi.Ebbene, i sindacati ce l’hanno fatta! Sono riusciti a compierequesto passo importante, annullare i piani che miravano amettere i temi delle lavoratrici in secondo piano. Nei giorniscorsi, infatti, la Commissione ha annunciato ufficialmente

che tra le priorità di programma da mettere in campo sonopreviste anche: la prosecuzione dell’iniziativa non legislativasulla Strategia europea per l’uguaglianza di genere previstagià per il 1° trimestre 2020 e l’iniziativa legislativa (direttiva)recante “Misure vincolanti di trasparenza salariale” da realiz-zare entro il 4 ° trimestre 2020. Ora bisogna passare alla fasesuccessiva della campagna, per garantire che la direttiva sullatrasparenza salariale contenga le misure necessarie per realiz-zare il cambiamento che i sindacati, le lavoratrici e i lavoratoririchiedono, come includere al suo interno il tema del "lavorodi uguale valore", per fare in modo che i sindacati possanocontrastare con efficacia la sottovalutazione dei lavori svoltiprevalentemente da donne lavoratrici. Ciò per porre fine a tut-te le clausole di segretezza salariale e alle altre pratiche cheimpediscono di fatto la parità di salario.

L.M.

CommissioneEuropea:

tra leprioritàlastrategiaperl’uguaglianzadigeneree la

direttivasullaparità salariale

Sullepolitichefemminiliètempodiconcretizzare

ilcambiamento

conquiste delle donne

Nella foto la Locandina con cui il sindacato mondiale sta accompagnando una serie di seminari via web sulle tematiche di genere. Ilprossimo appuntamento si svolgerà il 15 giugno e riguarderà “Una nuova normalità segnata dall’uguaglianza di genere”

Un oratorio estivo dentro le mura vati-cane. Un mese di gioco, partite di

tennis, calcetto e basket, scivolate suigonfiabili, sfide a ping-pong all’internodell’Aula Paolo VI, ma anche visite gui-date ai Giardini vaticani.Approvato il progetto per organizzareun vero e proprio centro estivo animatodalla comunità dei Salesiani del Vatica-no. Si terrà dal 6 al 31 luglio nel rispettodelle norme sul Covid-19. Si potrannoiscrivere fino a 100 bambini e ragazzi,

per fasce d’età (dai 5 ai 7 anni, dagli 8 ai10 e dagli 11 ai 14).“Il progetto Estate Ragazzi è nato comeiniziativa del Governatorato della Cittàdel Vaticano per andare incontro alle esi-genze dei papà e delle mamme che lavo-rano qui”, ha spiegato a Vatican News ilsalesiano don Franco Fontana, cappella-no della Gendarmeria e dei Musei Vatica-ni. “L’obiettivo primario - racconta Pa-squale Acunzo dell’associazione Tutti inuna festa - è quello di far scoprire ai ra-

gazzi la bellezza dello stare insieme, delgiocare in gruppo anche a un metro didistanza, del condividere passioni, emo-zioni e sorrisi”.Molta attenzione sarà dedicata alle misu-re per l’emergenza Covid-19: “Stiamolavorando per implementare le indica-zioni delle linee guida del Governo italia-no - spiegano gli organizzatori - L’obietti -vo è mettere in campo azioni per garanti-re la sicurezza dei ragazzi e dello staff. ”

Sa. Ma.

Vaticano.Prendevitaunoratorioestivo

peri figlideidipendenti

? 66 giovedì 4 giugno 2020 Dibattito