Inquinamento del mare

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Fabio B., 1^ ist.tecn.commerciale, 2011 INQUINAMENTO DEL MARE

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Fabio B., 1^ ist.tecn.commerciale, 2011

INQUINAMENTO

DEL MARE

LE TIPOLOGIE DI INQUINAMENTO

Le più importanti fonti di inquinamento del mare sono:

1. Fonti terrestri,

2. Fonti di origine atmosferica,

3. Inquinamento legato ad attività che interessano i fondali marini:

– come risultato diretto di tali attività,

– determinato da perdite, accidentali o dolose, dei prodotti dell’estrazione,

– causato dai rifiuti prodotti dal personale addetto.

4.Inquinamento determinato dal versamento diretto in mare di sostanze inquinanti:– versamento di acqua inquinata utilizzata per

il lavaggio delle cisterne,

– perdita del carico da parte delle navi,

– smaltimento di rifiuti tossico-nocivi, di solito di derivazione industriale.

LE TIPOLOGIE DI INQUINAMENTO

Da queste fonti di inquinamento, il mare si difende con meccanismi diversi:

• di scarso rilievo è l’azione fotodegradante della componente ultravioletta della luce solare, vista la scarsa trasparenza in profondità;

• più efficace risulta la diluizione delle sostanze inquinanti, che così perdono, almeno in parte, la loro iniziale pericolosità; e…

• la “digestione” delle sostanze organiche biodegradabili, da parte di microrganismi che le trasformano in materiale inorganico.

DIFENDIAMO IL MARE!

Il progressivo aumento della immissione di queste sostanze biodegradabili, tuttavia, specie nei mari “chiusi” come il Mediterraneo, rischia di rendere insufficiente questa attività di depurazione. Non sono suscettibili di tale processo “digestivo” le sostanze inorganiche. In questo caso interviene l’uomo che cerca di fare “depurare” il mare. L’acqua marina, inoltre, ha una forza ionica che può modificare le caratteristiche di solubilità delle varie sostanze, oltre a poter interagire, in genere positivamente, sui processi di dissoluzione.

IL MARE SI DIFENDE

L’affondamento doloso delle navi, le cosiddette “navi dei veleni”, usate per smaltire illegalmente rifiuti pericolosi, tossici, radioattivi, determina un inquinamento assai rischioso per la salute umana. Ma mentre, e giustamente, si investiga su tali aspetti e si cerca di sanzionarli e reprimerli, l’ambiente marino e la salute dei cittadini sono messe a rischio.

La natura dell’inquinamento è, anzitutto, funzione del tipo di sostanza inquinante e della sua concentrazione.

LE NAVI CHE INQUINANO

La contaminazione delle acque da parte di tutte queste sostanze, non è di norma contestuale all’affondamento della nave, ma alle modalità di stoccaggio del materiale stivato ed alla stabilità del contenitore. Vi è generalmente un lasso più o meno lungo di tempo tra l’affondamento e la liberazione delle sostanze inquinanti dai loro contenitori progressivamente corrosi dall’acqua di mare. Un esempio è il disastro ecologico provocato dall'affondamento della nave Prestige, carica di petrolio, vicino alle coste della Spagna e della Francia (2002) e quello della petroliera Jessica, lungo le coste delle isole Galapagos (2001).

LE NAVI CHE INQUINANO

LE NAVI CHE INQUINANO

Lo scarico di fertilizzanti causano il fenomeno dell’eutrofizzazione, cioè la crescita spropositata delle alghe.

Questo fenomeno consuma l’ossigeno necessario ai pesci per poter vivere, che muoiono per mancanza di ossigeno.

Tali fertilizzanti, inoltre, causano anche l’inquinamento delle falde acquifere sotterranee da cui verrà presa l’acqua necessaria alla consumazione dell’uomo.

L’EUTROFIZZAZIONE

L’EUTROFIZZAZIONE

Un aspetto nodale dell’inquinamento degli

ecosistemi marini è rappresentato dall’accumulo di sostanze nocive nelle catene alimentari, aspetto particolarmente importante e dalle ricadute

gravi, anche per la bioaccumulabilità e

persistenza di tali sostanze, oltre che per la loro

patogenicità che può interessare, in pratica, ogni organo e apparato.

INQUINAMENTO ED ALIMENTAZIONE

Il coinvolgimento delle catene alimentari, inoltre, amplia in maniera imprevedibile l’ambito delle popolazioni e dei territori coinvolti, che rimane in ogni caso non confinato alle zone geografiche direttamente interessate.

Un inquinamento pericolo per l’alimentazione

dell’uomo è lo scarico di mercurio nel mare; perché questo materiale viene assorbito dalla carne dei pesci, soprattutto da i tonni, che se mangiata dall’uomo può causare problemi al fegato.

INQUINAMENTO ED ALIMENTAZIONE

INQUINAMENTO ED ALIMENTAZIONE

Talvolta può capitare che, in mare, durante il trasporto del petrolio, le petroliere possono rilasciare in mare tutto il carico, che causa la marea nera.

Per porvi rimedio, una possibile soluzione è quella di racchiudere la macchia di petrolio con una specie di salsicciotto di gomma trainato da due navi che si incrociano.Questa macchia verrà poi aspirata tramite grossi tubi di plastica.

RIPULENDO IL MARE DAL PETROLIO

Una tecnica alternativa consiste nel liberare in mare dei batteri «mangia petrolio», che lo metabolizzano. Non si sa ancora se questi batteri possano essere nocivi all’uomo.

La terza e ultima tecnica, anche se inquina lo stesso, consiste nel gettare del terriccio sopra al petrolio per farlo “affondare”.

RIPULENDO IL MARE DAL PETROLIO

Fonti utilizzate

• Encarta

• Wikipedia