inizio 9:00 - t-rec.ch · staff del ristornate e albergo Il Guardiano ... Chiara Fanetti...

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@festivaldeisaporietici LP4 è lo studio di print design creato nel 2015 da Lisa Pomari. Inizia la sua attività occu- pandosi dell’elaborazione di contenuti visivi che spaziano dal design di pattern alla pro- gettazione di grafiche e stampe esclusive. Nel 2016, Lisa, fonda il brand di capi d’abbigliamento LP4. “La grafica realizzata per la 69esima edizione del Festival del film di Locarno da LP4 è la somma degli elementi protagonisti del festival: il pardo e la Piazza Grande. La texture leo- pardata viene rielaborata seguendo le forme della pavimentazione presente in Piazza Grande. Si crea una composizione irregolare, dove le forme si mescolano e si sovrappongo- no. Il pattern viene tolto dal suo contesto originale e valorizzato attraverso la la scelta di rappresentazione all’interno di un cerchio.” Un grazie a Nicola Rizzo che insieme allo staff del ristornate e albergo Il Guardiano del Farro ha creduto nel nostro progetto sin dall’inizio, offrendo l’alloggio per l’artista ospite della residenza. Ringrazia- mo anche l’associazione Dalla terra al piatto che per i nostri aperitivi ci ha offerto verdure a KmO e coltivate secondi i principi della permacultura. Grazie anche al laboratorio del Signor Luca Donghi: Atelier3 (serigrafia e stampa digitale) che ha sostenuto la nostra iniziativa rendendo possibile la realizzazione dell’opera di Giulia Rossini. Infine grazie anche al Festival del Film di Locarno che ha sostenuto il nostro pro- getto riconoscendo il nostro impegno nel voler promuovere la rassegna. MONO Spazio condiviso Via Fiorina 1 Locarno T-shirt design: Dove siamo: Un immenso grazie a tutti i nostri sponsor: FRAME #theparders’ Residency 4-14.8 Questa prima edizione della Residenza #theparders propone un ricco pro- gramma di eventi pubblici organizzati da #theparders in collaborazione con Il Guardiano del farro, Atelier3, Dalla terra al piatto, Mono spazio condiviso e il Festival del film di Locarno. L’agenda prevede: Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa prima edizione della residenza artistica di #theparders e in particolare i giurati: Niccolò Castelli Chiara Fanetti Reza Khatir ...gli ospiti: Monica Dovarch Ricardo Torres ...i fotografi che anche quest’anno hanno contribuito con i loro sguardi: Robin Bervini Alessandro Ligato Zoe Moro Sajikeerththana Nageswarakurukkal Carlo Rusca ...la stilista che ha realizzato la grafica per maglietta di quest’anno: Lisa Pomari Grazie anche a: Luca Meyer per l’apoggio logistico gli amici Nadir e Manuel (Dalla terra al piatto) la signora eritrea per il buffet i tre eroi del bar E infine ringraziamo anche tutti voi che avete letto fino qui perché probabilmente fate parte del pubblico che ci ha seguito e senza il quale tutto ciò non sarebbe stato ciò che è stato. «Lei non crederà assolutamente possibile che in una placida passeggiata del genere io m’imbatta in giganti, abbia l’onore d’incontrare professori, visiti di passata librai e funzio- nari di banca, discorra con cantanti e con attrici, pranzi con signore intellettuali, vada per boschi, imposti lettere pericolose e mi azzuffi fieramente con sarti perfidi e ironici. Eppure ciò può avvenire, e io credo che in realtà sia avvenuto». Robert Walser Questo workshop nasce dalla collaborazione tra il fotografo Alessandro Ligato e #theparders e si sviluppa in due parti sull'arco di una giornata. I partecipanti si trovano nella mattina del 4 agosto allo spazio Mono per una lezione teorica, nella quale si affronteranno insieme rudimenti di base del fotografare e ci si con- centrerà sulla composizione dell'immagine nella scelta dell'inquadratura. A fine mattinata, con lo stesso spirito di Robert Walser nella sua passeggiata, si partirà dallo spazio Mono senza una meta, ma aperti all'incontro con gli eventi che possono casualmente accadere, e li si documenterà fotografandoli. Finita la passeggiata, si ritornerà allo spazio Mono e si condividerà un momento di rifles- sione e di esame delle immagini prodotte durante questa esperienza. Nei giorni seguenti #theparders e Alessandro Ligato selezioneranno alcune im- magini prodotte durante questo workshop che saranno poi pubblicate nel numero zero della fanzine “#theparders on paper”, che sarà poi distribuita per le vie di Locarno durante il periodo del Festival. Ogni partecipante potrà fotografare con il suo apparecchio abituale, dalla reflex digitale allo smartphone. Il workshop è aperto a tutti, fotografi iniziati e princi- pianti. L’inizio è previsto per le 9, alle 12 i partecipanti verranno lasciati liberi di girare per la città del Festival fino alle 17 orario in cui è previsto il ritrovo allo spazio Mono per il momento conclusivo.A seguito del workshop merenda prepa- rata da il Guardiano del Farro. Il workshop ha un costo di 30. fr a persona e un numero massimo di 15 partecipanti. inizio 9:00 «Si percepisce…che quel che si vede nell'inquadratura non si esaurisce nella sua raffigurazione visiva, ma allude soltanto a qualcosa che si estende all'infinito al di fuori dell'inquadratura, allude alla vita.» Andrej Tarkovskij Questa masterclass è un viaggio attraverso l'immagine fotografica seguendo la guida di Reza Khatir, che per circa un'ora e mezza affronterà il tema dell'inqua- dratura e l'importanza della composizione dell'immagine al momento dello scatto. Ingresso libero. Al termine della masterclass #theparders offrirà al pubblico un aperitivo realizzato da Il Guardiano del Farro in collaborazione con l'associazio- ne Dalla Terra al Piatto. Fotografo di fama internazionale, Reza Khatir nasce a Tehran nel luglio del 1951. Basato a Locarno dal 1977, inizia la sua carriera professionale come fotogiornalista lavorando su numerosi soggetti legati al Medio Oriente per i maggiori magazine e agenzie fotografiche. Nel 1981 fonda la sua pro- pria agenzia, Skylite. Nel 1986 lancia, insieme a un amico, FLAIM magazine, pubblicato in Svizze- ra, e in seguito partecipa come editore alla pubblicazione del magazine CHIAROSCURO a Milano. Nel 1988 fonda una piccola casa editrice dedicata a libri di arte e fotografia. Tra il 1981 e il 1992 lavora esclusivamente con film Polaroid di tutti i formati, spesso con i 20x24'' (50x60cm). Dal 1979 a oggi, Khatir porta avanti una ricerca personale spesso legata alla memoria. I suoi lavori sono stati presentati in gallerie e musei di tutto il mondo, tra i quali il National Museum for Pho- tography Bradford, Musée d'Art et Histoire, Fribourg, Canon Photo Gallery, Amsterdam, UNO (Unesco), New York, Scottish Council, Edinburgh, Museo de Arte Contemporanea, Caraca, Galerie Nikon, Zürich, Galleria il Diaframma, Milano, Musée de Beaux-Arts, La Chaux-de-Fonds, Kunstmuseum, Olten, Museo Cantonale d'Arte, Lugano, Museo Biasca, Biasca, Munich Stadtmu- seum, Museo de Arte Contemporanea, Madrid, Musée de l'Elysée, Lausanne, Victoria and Albert Museum, Londod, Museum of Modern Art, Mexico City, Hamburger Kunsthalle, Hamburg, e Palazzo delle Esposizioni, Roma. Attualmente, oltre al suo lavoro di fotografo indipendente, è photo-editor per il settimanale Ticinosette e insegna fotografia e comunicazione visiva alla SUPSI -Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. 16:30 La scelta dell'inquadratura definisce cosa è dentro e cosa resta fuori dall'imma- gine. Spesso però, anche se ci si concentra su una zona ben definita possiamo incontrare una ricchezza di diversità inaspettata. Il documentario S'Orchestra in Limba si propone di evidenziare le differenze fonetiche della lingua sarda e delle lingue minoritarie parlate nell'isola. All'in- terno di un unico territorio che misura appena 24'090 km2, in ogni paese della Sardegna la melodia delle parlate cambia, gli accenti differiscono e le parole variano. Attraverso il suo documentario, Monica Dovarch ci accompagna in un viaggio in cui i personaggi che incontriamo ci raccontano della loro cultura, leg- gende, miti e tradizioni, confermandoci l'affascinante potere della tradizione orale in sardo. Chiara Fanetti (giornalista, RSI) modererà l'incontro con la regista e antropologa visiva Monica Dovarch. In seguito verrà proiettato il documentario “S'Orchestra in Limba”. Al termine della proiezione è previsto un momento di riflessione e discussione col pubblico, seguito da un aperitivo. Monica Dovarch nasce a Nuoro nel 1984 e detiene un master in antropologia visiva ottenuto alla Goldsmiths University di Londra. S'Orchestra in Limba, 2015, 46 minuti WINNER BEST ITALIAN DOCUMENTARY Sardinia Film Festival 2015. AAMOD AWARD Best Documentary dell'Archivio Au- diovisivo del Movimento Operaio di Roma al Babel Film Festival 2015. Ingresso libero. Al termine della masterclass #theparders offrirà al pubblico un aperitivo realizzato da Il Guardiano del Farro in collaborazione con l'associazio- ne Dalla Terra al Piatto. 16:30 #theparders, in collaborazione col fotografo Alessandro Ligato , ha deciso di omaggiare i partecipanti del Festival di Locarno, in particolar modo coloro che fanno di questo evento un immancabile appuntamento annuale. Per fare questo sarà allestito un set fotografico in cui ritrarre gli e le habitué del Festival. Se avete conservato almeno 4 tessere delle precedenti edizioni del Festival, portatele con voi e presentatevi al Guardiano del Farro tra le 16:00 e le 18:00 del 10 agosto. Potrete così ottenere gratuitamente un ritratto d'autore per celebrare il vostro status di veri parders! 16:00-18:00 La Residenza #theparders vuole promuovere la giovane creazione svizzera e celebrare il Festival del Film di Locarno. Durante la primavera 2016 è stato lan- ciato il concorso aperto a giovani artisti che lavorano con la fotografia e il video; i partecipanti dovevano proporre un progetto fotografico legato al Festival e cen- trato sul tema dell'inquadratura, il file rouge di questa prima edizione. In palio la possibilità di essere ospitati a Locarno per realizzare il proprio progetto durante i giorni del Festival, così come l'accesso a tutte le proiezioni e la possibilità di assistere agli eventi e masterclass di eccezione organizzati da #theparders per questa occasione. La vincitrice di questa prima edizione è Giulia Rossini (1990), laureata alla HEAD di Ginevra nel 2014 e di base a Zurigo. Venerdì 12 agosto alle 18:00 allo spazio Mono sarà inaugurata la mostra che presenterà il progetto realizzato da Giulia Rossini a Locarno durante la Resi- denza #theparders. La mostra resterà visibile al pubblico fino al 15 di agosto. Il vernissage è aperto al pubblico. Theparders offrirà al pubblico un aperitivo realizzato da Il Guardiano del Farro in collaborazione con l'associazione Dalla Terra al Piatto. 18:00 «Qualche anno fa ho pubblicato un libro di fotografie" , disse Christine. "Era la sequenza di una pellicola e fu stampata molto bene, come piaceva a me, riproduceva anche i denti della pellico- la, non aveva didascalie, solo foto. Cominciava con una fotografia che considero la cosa più riuscita della mia carriera, poi gliela manderò se mi lascia il suo indirizzo, era un ingrandi- mento, la foto riproduceva un giovane negro, solo il busto; una canottiera con una scritta pubblicitaria, un corpo atletico, sul viso l'espressione di un grande sforzo, e mani alzate come in segno di vittoria: sta evidentemente tagliando il traguardo, per esempio i cento metri". Mi guardò con aria un po' misteriosa, aspettando una mia inerlocuzione. "Ebbene?" , chiesi io, "dov'è il mistero?". "La seconda fotografia" , disse lei. "Era la fotografia per intero. Sulla sinistra c'è un poliziotto vestito da marziano, ha un casco di plexiglas sul viso, gli stivaletti alti, un moschetto imbrac- ciato, gli occhi feroci sotto la visiera feroce. Sta sparando al negro. E il negro sta scappando a braccia alzate, ma è già morto: un secondo dopo che io facessi clic era già morto". Non disse altro e continuò a mangiare. "Mi dica il resto" , dissi io, "ormai completi il racconto". "Il mio libro si chiamava Sudafrica e aveva un'unica didascalia sotto la prima fotografia che le ho descritto, l'ingrandimento. La didascalia diceva: Méfiez-vous des morceaux choisis». Da “Notturno Indiano” di Antonio Tabucchi, 1984. Ricardo Torres condividerà col pubblico locarnese la sua esperienza di regista e di volontario impegnato nella cooperazione allo sviluppo. In seguito Torres pre- senterà, insieme a Lisa Bosia, l'attività dell'associazione umanitaria FIRDAUS, impegnata tra le altre cose anche nell'aiuto ai rifugiati in Grecia. Seguirà un buffet eritreo. Questo incontro, che conclude le attività di #theparders nell'ambito di questa prima edizione della Residenza #theparders, ha come scopo il sostegno e la pro- mozione delle attività di FIRDAUS. Il ricavato della serata sarà quindi devoluto in beneficienza. 17:00

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@festivaldeisaporietici

LP4 è lo studio di print design creato nel 2015 da Lisa Pomari. Inizia la sua attività occu-pandosi dell’elaborazione di contenuti visivi che spaziano dal design di pattern alla pro-gettazione di grafiche e stampe esclusive.

Nel 2016, Lisa, fonda il brand di capi d’abbigliamento LP4.

“La grafica realizzata per la 69esima edizione del Festival del film di Locarno da LP4 è la somma degli elementi protagonisti del festival: il pardo e la Piazza Grande. La texture leo-pardata viene rielaborata seguendo le forme della pavimentazione presente in Piazza Grande. Si crea una composizione irregolare, dove le forme si mescolano e si sovrappongo-no. Il pattern viene tolto dal suo contesto originale e valorizzato attraverso la la scelta di rappresentazione all’interno di un cerchio.”

Un grazie a Nicola Rizzo che insieme allo

staff del ristornate e albergo Il Guardiano

del Farro ha creduto nel nostro progetto

sin dall’inizio, offrendo l’alloggio per

l’artista ospite della residenza. Ringrazia-

mo anche l’associazione Dalla terra al

piatto che per i nostri aperitivi ci ha

offerto verdure a KmO e coltivate secondi

i principi della permacultura.

Grazie anche al laboratorio del Signor

Luca Donghi: Atelier3 (serigrafia e

stampa digitale) che ha sostenuto la

nostra iniziativa rendendo possibile la

realizzazione dell’opera di Giulia Rossini.

Infine grazie anche al Festival del Film di

Locarno che ha sostenuto il nostro pro-

getto riconoscendo il nostro impegno nel

voler promuovere la rassegna.

MONO Spazio condivisoVia Fiorina 1Locarno

T-shirt design:

Dove siamo:

Un immenso graziea tutti i nostri sponsor:

FRAME#theparders’ Residency

4-14.8Questa prima edizione della Residenza #theparders propone un ricco pro-gramma di eventi pubblici organizzati da #theparders in collaborazione con Il Guardiano del farro, Atelier3, Dalla terra al piatto, Mono spazio condiviso e il Festival del film di Locarno.

L’agenda prevede:

Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa prima edizionedella residenza artistica di #theparders e in particolare i giurati:

Niccolò CastelliChiara Fanetti

Reza Khatir

...gli ospiti:

Monica DovarchRicardo Torres

...i fotografi che anche quest’anno hanno contribuito con i loro sguardi:

Robin BerviniAlessandro Ligato

Zoe MoroSajikeerththana Nageswarakurukkal

Carlo Rusca

...la stilista che ha realizzato la grafica per maglietta di quest’anno:

Lisa Pomari

Grazie anche a:

Luca Meyer per l’apoggio logisticogli amici Nadir e Manuel (Dalla terra al piatto)

la signora eritrea per il buffeti tre eroi del bar

E infine ringraziamo anche tutti voi che avete letto fino quiperché probabilmente fate parte del pubblico che ci ha seguito

e senza il quale tutto ciò non sarebbe stato ciò che è stato.

«Lei non crederà assolutamente possibile che in una placida passeggiata del genere

io m’imbatta in giganti, abbia l’onore d’incontrare professori, visiti di passata librai e funzio-

nari di banca, discorra con cantanti e con attrici, pranzi con signore intellettuali,

vada per boschi, imposti lettere pericolose e mi azzuffi fieramente con sarti perfidi e ironici.

Eppure ciò può avvenire, e io credo che in realtà sia avvenuto». Robert Walser

Questo workshop nasce dalla collaborazione tra il fotografo Alessandro Ligato e #theparders e si sviluppa in due parti sull'arco di una giornata. I partecipanti si trovano nella mattina del 4 agosto allo spazio Mono per una lezione teorica, nella quale si affronteranno insieme rudimenti di base del fotografare e ci si con-centrerà sulla composizione dell'immagine nella scelta dell'inquadratura.A fine mattinata, con lo stesso spirito di Robert Walser nella sua passeggiata, si partirà dallo spazio Mono senza una meta, ma aperti all'incontro con gli eventi che possono casualmente accadere, e li si documenterà fotografandoli. Finita la passeggiata, si ritornerà allo spazio Mono e si condividerà un momento di rifles-sione e di esame delle immagini prodotte durante questa esperienza.

Nei giorni seguenti #theparders e Alessandro Ligato selezioneranno alcune im-magini prodotte durante questo workshop che saranno poi pubblicate nel numero zero della fanzine “#theparders on paper”, che sarà poi distribuita per le vie di Locarno durante il periodo del Festival.

Ogni partecipante potrà fotografare con il suo apparecchio abituale, dalla reflex digitale allo smartphone. Il workshop è aperto a tutti, fotografi iniziati e princi-pianti. L’inizio è previsto per le 9, alle 12 i partecipanti verranno lasciati liberi di girare per la città del Festival fino alle 17 orario in cui è previsto il ritrovo allo spazio Mono per il momento conclusivo.A seguito del workshop merenda prepa-rata da il Guardiano del Farro.

Il workshop ha un costo di 30. fr a personae un numero massimo di 15 partecipanti.

inizio 9:00

«Si percepisce…che quel che si vede nell'inquadratura non si esaurisce nella sua raffigurazione

visiva, ma allude soltanto a qualcosa che si estende all'infinito al di fuori dell'inquadratura,

allude alla vita.» Andrej Tarkovskij

Questa masterclass è un viaggio attraverso l'immagine fotografica seguendo la guida di Reza Khatir, che per circa un'ora e mezza affronterà il tema dell'inqua-dratura e l'importanza della composizione dell'immagine al momento dello scatto.

Ingresso libero. Al termine della masterclass #theparders offrirà al pubblico un aperitivo realizzato da Il Guardiano del Farro in collaborazione con l'associazio-ne Dalla Terra al Piatto.

Fotografo di fama internazionale, Reza Khatir nasce a Tehran nel luglio del 1951. Basato a Locarno

dal 1977, inizia la sua carriera professionale come fotogiornalista lavorando su numerosi soggetti

legati al Medio Oriente per i maggiori magazine e agenzie fotografiche. Nel 1981 fonda la sua pro-

pria agenzia, Skylite. Nel 1986 lancia, insieme a un amico, FLAIM magazine, pubblicato in Svizze-

ra, e in seguito partecipa come editore alla pubblicazione del magazine CHIAROSCURO a Milano.

Nel 1988 fonda una piccola casa editrice dedicata a libri di arte e fotografia. Tra il 1981 e il 1992

lavora esclusivamente con film Polaroid di tutti i formati, spesso con i 20x24'' (50x60cm). Dal

1979 a oggi, Khatir porta avanti una ricerca personale spesso legata alla memoria. I suoi lavori

sono stati presentati in gallerie e musei di tutto il mondo, tra i quali il National Museum for Pho-

tography Bradford, Musée d'Art et Histoire, Fribourg, Canon Photo Gallery, Amsterdam, UNO

(Unesco), New York, Scottish Council, Edinburgh, Museo de Arte Contemporanea, Caraca, Galerie

Nikon, Zürich, Galleria il Diaframma, Milano, Musée de Beaux-Arts, La Chaux-de-Fonds,

Kunstmuseum, Olten, Museo Cantonale d'Arte, Lugano, Museo Biasca, Biasca, Munich Stadtmu-

seum, Museo de Arte Contemporanea, Madrid, Musée de l'Elysée, Lausanne, Victoria and Albert

Museum, Londod, Museum of Modern Art, Mexico City, Hamburger Kunsthalle, Hamburg, e

Palazzo delle Esposizioni, Roma. Attualmente, oltre al suo lavoro di fotografo indipendente, è

photo-editor per il settimanale Ticinosette e insegna fotografia e comunicazione visiva alla

SUPSI -Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.

16:30

La scelta dell'inquadratura definisce cosa è dentro e cosa resta fuori dall'imma-gine. Spesso però, anche se ci si concentra su una zona ben definita possiamo incontrare una ricchezza di diversità inaspettata.

Il documentario S'Orchestra in Limba si propone di evidenziare le differenze fonetiche della lingua sarda e delle lingue minoritarie parlate nell'isola. All'in-terno di un unico territorio che misura appena 24'090 km2, in ogni paese della Sardegna la melodia delle parlate cambia, gli accenti differiscono e le parole variano. Attraverso il suo documentario, Monica Dovarch ci accompagna in un viaggio in cui i personaggi che incontriamo ci raccontano della loro cultura, leg-gende, miti e tradizioni, confermandoci l'affascinante potere della tradizione orale in sardo.

Chiara Fanetti (giornalista, RSI) modererà l'incontro con la regista e antropologa visiva Monica Dovarch. In seguito verrà proiettato il documentario “S'Orchestra in Limba”. Al termine della proiezione è previsto un momento di riflessione e discussione col pubblico, seguito da un aperitivo.

Monica Dovarch nasce a Nuoro nel 1984 e detiene un master in antropologia visiva ottenuto alla Goldsmiths University di Londra.

S'Orchestra in Limba, 2015, 46 minuti WINNER BEST ITALIAN DOCUMENTARY Sardinia Film Festival 2015. AAMOD AWARD Best Documentary dell'Archivio Au-diovisivo del Movimento Operaio di Roma al Babel Film Festival 2015.

Ingresso libero. Al termine della masterclass #theparders offrirà al pubblico un aperitivo realizzato da Il Guardiano del Farro in collaborazione con l'associazio-ne Dalla Terra al Piatto.

16:30

#theparders, in collaborazione col fotografo Alessandro Ligato, ha deciso di omaggiare i partecipanti del Festival di Locarno, in particolar modo coloro che fanno di questo evento un immancabile appuntamento annuale. Per fare questo sarà allestito un set fotografico in cui ritrarre gli e le habitué del Festival.

Se avete conservato almeno 4 tessere delle precedenti edizioni del Festival, portatele con voi e presentatevi al Guardiano del Farro tra le 16:00 e le 18:00 del 10 agosto.

Potrete così ottenere gratuitamente un ritratto d'autore per celebrare il vostro status di veri parders!

16:00-18:00

La Residenza #theparders vuole promuovere la giovane creazione svizzera e celebrare il Festival del Film di Locarno. Durante la primavera 2016 è stato lan-ciato il concorso aperto a giovani artisti che lavorano con la fotografia e il video; i partecipanti dovevano proporre un progetto fotografico legato al Festival e cen-trato sul tema dell'inquadratura, il file rouge di questa prima edizione. In palio la possibilità di essere ospitati a Locarno per realizzare il proprio progetto durante i giorni del Festival, così come l'accesso a tutte le proiezioni e la possibilità di assistere agli eventi e masterclass di eccezione organizzati da #theparders per questa occasione.

La vincitrice di questa prima edizione è Giulia Rossini (1990), laureata alla HEAD di Ginevra nel 2014 e di base a Zurigo.

Venerdì 12 agosto alle 18:00 allo spazio Mono sarà inaugurata la mostra che presenterà il progetto realizzato da Giulia Rossini a Locarno durante la Resi-denza #theparders. La mostra resterà visibile al pubblico fino al 15 di agosto.

Il vernissage è aperto al pubblico. Theparders offrirà al pubblico un aperitivo realizzato da Il Guardiano del Farro in collaborazione con l'associazione Dalla Terra al Piatto.

18:00

«Qualche anno fa ho pubblicato un libro di fotografie", disse Christine. "Era la sequenza di una

pellicola e fu stampata molto bene, come piaceva a me, riproduceva anche i denti della pellico-

la, non aveva didascalie, solo foto. Cominciava con una fotografia che considero la cosa più

riuscita della mia carriera, poi gliela manderò se mi lascia il suo indirizzo, era un ingrandi-

mento, la foto riproduceva un giovane negro, solo il busto; una canottiera con una scritta

pubblicitaria, un corpo atletico, sul viso l'espressione di un grande sforzo, e mani alzate come

in segno di vittoria: sta evidentemente tagliando il traguardo, per esempio i cento metri".

Mi guardò con aria un po' misteriosa, aspettando una mia inerlocuzione.

"Ebbene?", chiesi io, "dov'è il mistero?".

"La seconda fotografia", disse lei. "Era la fotografia per intero. Sulla sinistra c'è un poliziotto

vestito da marziano, ha un casco di plexiglas sul viso, gli stivaletti alti, un moschetto imbrac-

ciato, gli occhi feroci sotto la visiera feroce. Sta sparando al negro. E il negro sta scappando a

braccia alzate, ma è già morto: un secondo dopo che io facessi clic era già morto". Non disse

altro e continuò a mangiare.

"Mi dica il resto", dissi io, "ormai completi il racconto".

"Il mio libro si chiamava Sudafrica e aveva un'unica didascalia sotto la prima fotografia che le

ho descritto, l'ingrandimento. La didascalia diceva: Méfiez-vous des morceaux choisis».

Da “Notturno Indiano” di Antonio Tabucchi, 1984.

Ricardo Torres condividerà col pubblico locarnese la sua esperienza di regista e di volontario impegnato nella cooperazione allo sviluppo. In seguito Torres pre-senterà, insieme a Lisa Bosia, l'attività dell'associazione umanitaria FIRDAUS, impegnata tra le altre cose anche nell'aiuto ai rifugiati in Grecia. Seguirà un buffet eritreo.

Questo incontro, che conclude le attività di #theparders nell'ambito di questa prima edizione della Residenza #theparders, ha come scopo il sostegno e la pro-mozione delle attività di FIRDAUS. Il ricavato della serata sarà quindi devoluto in beneficienza.

17:00