Iniziative e attività dell’associazione 2010

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2010 dell’associazione Iniziative e attività

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Caro collega,

a un anno dalla scadenza del mio mandato e in occasione della mia ultima Assemblea in veste di Presidente dell’Unione Industriale di Torino, avverto la necessità di comunicare quanto l’associazione ha realizzato nel corso dell’anno 2010, sia in termini di servizi, progetti ed iniziative che nei confronti dei suoi principali inter-locutori. Questo documento è, quindi, un esperimento; in ogni caso costituisce un primo significativo passo verso una maggior apertura e trasparenza della nostra Associazione nei confronti dell’ambiente esterno.

È una selezione, parziale e discrezionale, ma oggetto di un’analisi e di una scelta attenta di quanto realizzato in rapporto ai nostri principali stakeholder, che ritengo di aver individuato nelle aziende associate, nel sistema Confindustriale, nel nostro Territorio (Città, Provincia, Regione) e nel Sistema Paese. Anche la forma del do-cumento, diciamo pure sobria, è frutto di una certa nostra mentalità, attenta ai costi, che rifugge l’apparenza ed il superfluo e predilige, viceversa, le idee e la sostanza.

È chiaro inoltre che questa relazione sull’attività realizzata in corso d’anno non sostituisce, bensì integra le scritture contabili ed i documenti illustrativi di commento e di valutazione alle medesime.

Pur consapevole delle grandi difficoltà che dovremo tutti insieme superare per ritornare a crescere, con questo documento voglio altresì testimoniare coraggio e fiducia, qualità che hanno consentito alla stragrande maggioranza delle nostre imprese di superare, nell’arco temporale del mio mandato, la più grave crisi eco-nomica del dopoguerra.

Ringraziando gli organi statutari (Giunta, Consiglio, Comitato di Presidenza) e la struttura per la collaborazio-ne, auspico per tutte le Aziende associate i migliori successi per il futuro.

Gianfranco Carbonato

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Unione Industriale Torino Iniziative e attività dell’associazione 2010Unione Industriale Torino Iniziative e attività dell’associazione 2010

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Presentazione 03

Gli stakeholder 06

Il contesto 07

Le aziende associate 10

L’estero 14

La fif i nanza 19

Conf i ndustria

Iniziative di sistema nell’anno del centenario 20

Altri eventi di sistema 25

Il nostro territorio Torino, un modello di rinnovamento 28

Il Piemonte, una regione internazionale 32

Il Sistema Paese Dall’industria locale un contributo di modernizzazione 35

Indice

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Gli Stakeholder Il contesto

La nostra Associazione svolge un compito molto composito, che spazia dai servizi alle imprese, alle iniziative di natura tecnica, all’attività di rappresentanza sino a quella di lobby; denominatore comune di questo singolare “mestiere” è che esso, più d’ogni altro, vive di relazioni.

Esso interagisce, cioè, con una pluralità di soggetti che si ritiene opportuno riferirsi ad uno schema, necessariamente parziale, ma che include i nostri principali interlocutori e, al contempo, si interseca con le prevalenti attività riconoscibili come vere e proprie linee guida dell’azione associativa.

Il 2010 è stato un anno difficile, iniziato sotto il segno di una ripresa poi affievolitasi negli ultimi mesi. In definitiva sono prevalse le conseguenze della crisi che ha sovvertito l’economia globale. Una crisi, per l’Europa e l’Italia, molto acuta e profonda, con un percorso di fuoriuscita, viceversa, lento ed incerto e con conseguenze pesanti e più durature rispetto alle attese.

Nel 2010, infatti, l’economia mondiale è cresciuta al ritmo record del 5%; un dato che, però, è la risultante di dinamiche molto diverse in cui sono stati i Paesi emergenti, l’Asia, l’America Latina e perfino l’Africa a fare da traino.

Cina, India e Paesi asiatici, in particolare, hanno continuato a crescere a ritmi intorno al 10% annuo, con andamenti non più condizionati dalla crisi.

Questa situazione si riverbera sullo stato di salute della nostra economia, la cui ripresa è pressoché integralmente trainata dall’export, e su quello delle singole imprese, dipendendo molto da quanto sono proiettate sui nuovi grandi mercati.

L’industria torinese, con le sue specializzazioni produttive in settori caratterizzati da alto livello di competizione e con la tradizio-nale propensione ai mercati esteri, vive in presa diretta, più di altre, rischi ed opportunità della globalizzazione.

Sulla base dei risultati della nostra indagine congiunturale, l’economia torinese nel 2010 vede la conferma di un migliora-mento, ancorché non univoco, del clima di fiducia, con recuperi degli indicatori relativi a produzione, ordini e export, con saldi ottimisti-pessimisti in deciso miglioramento.

Nei primi mesi del 2011 i segnali incoraggianti emersi nella seconda parte del 2010 trovano conferma nelle valutazioni delle imprese, che registrano un ulteriore miglioramento del clima di fiducia.

Tuttavia, la ripresa trainata dall’export si presenta con forti caratteri di discontinuità, a seconda che i settori e/o le imprese abbia-no agganciato o meno la ripresa negli hub più dinamici. Le difficoltà finanziarie e di liquidità, il dilatarsi dei tempi di pagamento, soprattutto nei confronti della PA, l’ancora elevato ricorso alla CIG (a marzo 2011 un terzo delle imprese associate prevedono di ricorrere alla CIG) testimoniano la fragilità del quadro congiunturale.

Un segnale di debolezza è anche il permanere del tasso di utilizzo degli impianti al di sotto della soglia del 70%, malgrado il sensibile progresso degli ultimi mesi. La rete di relazioni

dell’Associazione

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Anche il mercato del lavoro, a fronte di una situazione complessiva non facile, mostra andamenti in ripresa rispetto al 2009, ma non ancora univoci: in ogni caso chi si appresta o ha ripreso ad assumere lo ha fatto con prudenza, privilegiando i contratti flessibili, poiché è costretto a navigare “a vista”.

Sulla base dei dati relativi alla Cassa Integrazione del 2010, espressi in termini di media mensile per addetti a zero ore, emerge a Torino una situazione alquanto pesante, con 9800 addetti interessati dalla CIGO, 17000 dalla CIGS e 750 dalle procedure di cassa in deroga.

Tale situazione si è riverberata sul sistema associativo, ove l’incidenza fra le aziende associate per la CIGO è stata pari al 52% del totale, per la CIGS al 47%, per la cassa in deroga il 21%, determinando inevitabilmente una significativa riduzione dei flussi contributivi.

Il trend dell’economia torinese negli ultimi trent’anni

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Le aziende associate

In questo contesto non agevole, l’Unione ha quindi operato con ridotte risorse finanziarie, contraendo i costi di struttura ma con la massima attenzione all’efficienza, come testimoniato dagli eccellenti risultati di bilancio conseguiti.

L’attività dei Servizi è proseguita con un ritmo ed un impegno molto intensi; inoltre sono state realizzate molte nuove iniziative ed avviate nuove attività.

Meritano menzione, a dispetto del difficile momento, i risultati conseguiti dal Servizio Sviluppo e Rapporti Associativi, che nel corso del 2010 ha associato ben 185 nuove aziende per circa 7800 addetti, compensando, in tal modo, il calo di circa 7200 unità derivante dalla contrazione delle maestranze nelle aziende associate.

La consistenza di aziende associate

e di relativi dipendenti a fine 2010

Quest’attività sul campo ha anche consentito di percepire meglio le esigenze delle imprese, desiderose di avere più occasioni per incontrarsi e fare business, e di tradurle nel “Business Speed Dating”: pochi minuti per presentarsi, conoscersi e scambiarsi informazioni in sintesi e capire se il contatto è meritevole di un approfondimento. Una formula, proposta da noi per la prima volta in Italia lo scorso anno, che ha conseguito un grande successo e che ha consentito la pianificazione di ulteriori tre appuntamenti nel 2011, dei quali uno coinvolgerà il mondo universitario e della ricerca. L’Unione ha anche voluto investire su se stessa, proseguendo l’attività formativa di tutto il personale, tramite il nostro centro di valorizzazione risorse umane Skillab. L’obiettivo era accrescere le competenze trasversali, in particolare sui temi del “legal english” e della propensione al lavoro in team.

In questo contesto, di ancora preva-lente incertezza sui tempi e sui modi della crisi, all’attività di routine – se così si può definire il lavoro di con-sulenza svolto quotidianamente dagli Uffici – si è affiancata la realizzazione di importanti eventi.

Vanno ricordati, fra gli altri, il Sa-lone “Idea Prodotto Mercato”, rivolto alla valorizzazione dell’imma-teriale ed il TOSM, Salone interna-zionale dell’Informatica. L’edizione 2010 ha fatto registrare oltre 4500 visitatori, 164 sponsor ed esposi-tori, 18 sessioni di conferenze con 111 relatori e, soprattutto, 260 ap-puntamenti B2B internazionali e 1771 B2B nazionali. Internazionalità,

Rinaldo Ocleppo, Vice Presidente e Presidente ICT al TOSM – Torino Software and System Meeting

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Riepilogo aziende associate

710 22 24 6 4 8 77 25 19 22 39 27 45 69 193 33 7 17 46 7 22 323 20 85 95 8 6 183 318 3

80.597

1.044 1.929843

139223

2.832

1.029755

1.636

3.840

4.753

2.415 2.136

14.201

910

103

290

3.724

154

1.385

5.391

840

12.050

2.824

477 587

2.409

59

5.586

Settore merceologico

Totale2.463

Totale155.161

Azie

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Dip

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quindi, ma anche attualità dei temi trattati, riconducibili ad applicazioni ICT per alcune macroaree quali l’infomobility, la dematerializzazione della PA, la green economy, il turismo, la digital economy ed i software gestionali per le PMI.

Rimarchevoli, inoltre, il convegno sul tema dell’ingresso e soggiorno in Italia di cittadini stranieri per motivi di lavoro, nonché i seminari in materia di sicurezza del lavoro, con più di 1500 partecipanti, su novità tra cui lo “stress da lavoro correlato”, e le iniziative avviate presso Skillab, Assocam Scuola Camerana e CSAO, con circa 850 corsi di formazione per oltre 10.000 partecipanti.

E ancora si ricorda il convegno sullo stato dell’arte ed il futuro delle grandi opere in Piemonte. In campo ambientale, quelli sulla Nuova Regolamentazione delle Emissioni in Atmosfera, il REACH e la Green

Economy, con il premio Nobel Woodrow Clark, e quello di SISTRI per dare attuazione alla nuova normativa sulla gestio-ne dei rifiuti industriali.

In campo fiscale, è stata stipulata un’importante conven-zione per consentire alle associate di recuperare, a condizioni di favore, l’IVA subita in Paesi esteri e si è preso parte ad un importante studio nazionale sui costi delle aziende come sostituto d’imposta.

In campo legale è stata realizzata un’iniziativa sul tema della mediazione delle controversie business to business. Nei confronti della Scuola sono maturati tre importanti ri-sultati volti al potenziamento dell’istruzione tecnica: l’introduzione dell’insegnamento dei principi fondamentali della lean organization nelle scuole tecniche e professionali, l’avvio con la nostra partecipazione dell’Istituto Tecnico Superiore per l’aerospazio e la meccatronica, un nuovo corso biennale post diploma, autonomo, ma collegato a

Scuola ed Università, realizzato in partenariato con le imprese, le agenzie formative, i centri di ricerca. Da ultimo, la sigla del protocollo per la robotica. Quest’intesa fra pubblico e privato collega tra loro tredici scuole tecnico-professionali ed è finalizzata ad incrementare conoscenze e competenze nel campo specialistico della robotica, e ad utilizzarla come strumento didattico per le materie tecnico-scientifiche e come elemento di orientamento dei più giovani a favore dell’istruzione tecnica e professionale.

L’Associazione si è data una precisa linea d’azione concentrando la propria azione e le proprie risorse sulle aree assoggettate a maggiore criticità: l’urgente necessità di rendere il nostro sistema produttivo più internazionale e, soprattutto, più presente sui mercati emergenti e l’emergenza finanziaria.

L’altra linea guida seguita dall’Unione è stata quella di collaborare con le Istituzioni locali, gli Enti, le Fondazio-ni Bancarie, le altre organizzazioni di rappresentanza, per conseguire risultati utili al territorio.

Licia Mattioli, Vice Presidente

con delega all’Education

Vincenzo Ilotte, Vice Presidente, Presidente AMMA e del Protocollo per la Robotica

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Il mercato americano attira molto: c’è già una piccola avanguardia di aziende di proprietà o controllate da società del Pie-monte, circa ottanta insediamenti. Anche per le aziende medio-piccole si aprono quindi scenari interessanti, in particolare per quelle che decidono di fare “rete” e studiare strategie comuni in quello che è ancora il primo mercato del mondo.

Per promuovere i rapporti tra le aziende fornitrici del sistema automotive torinese e la contea di Wayne, area nella quale si colloca Detroit, capitale dell’auto USA, si è svolto a fine settembre un incontro con una delegazione della contea, guidata da Mr. R.A. Ficano, nonché importanti rappresentanti dello UAW, fra i quali il Presidente B. King.

Incontro con il Governatore del Michigan Jennifer M. Granholm con i Presidente Gianfranco Carbonato ed il Vice Presidente Gianni Coda

L’esteroVerso i grandi mercati ad alto potenziale di crescita

STATI UNITI

Gli Stati Uniti, anche alla luce dei rapporti sempre più stretti, conseguenti all’accordo Fiat-Chrysler, sono di sempre mag-giore interesse per le imprese torinesi, soprattutto per quelle che appartengono all’indotto.

All’inizio di dicembre, Aaron S. Brickman, direttore di Invest in America, agenzia mediatrice tra le aziende e il mercato statunitense, ha incontrato le associate per presentare le opportunità per chi vuole investire oltreoceano. Il 13 maggio lo studio Sonnenschein Nath & Rosenthal LLP di Los Angeles ha presentato alle nostre aziende i “Rapporti con gli Stati Uniti: società, joint ventures e contratti commerciali”.

Il panorama di supporti agli investimenti in USA

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Dal 21 al 25 novembre, insieme a Confindustria, Anfia ed ICE, la nostra Associazione ha organizzato la missione della filiera italiana dell’automotive in Cina, che si è svolta a Guangzhou e Shanghai, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri.

Accanto poi all’attività di promozione del commercio estero, l’Unione ha preso parte attivamente anche ad iniziative culturali per aiutare gli operatori a comprendere meglio il Paese e le opportunità offerte dalle nuove realtà.

A marzo, in collaborazione con il Centro d’Alti Studi sulla Cina Contemporanea, l’Unione Industriale ha organizzato un convegno dal titolo “La Cina motore della ripresa? L’economia cinese e le opportunità.”

Eccellenza italiana fra arte, design, tecnologia

CINA

L’Unione Industriale di Torino nel corso dell’anno ha partecipato e promosso diverse iniziative di portata nazionale rivolta al mercato cinese. Le azioni principali riguardano due missioni in Cina: la prima di sistema, la seconda di filiera, dedicata all’automotive. Al seguito di Confindustria, Ice e ABI in collaborazione con i Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari esteri, l’Unione di Torino ha partecipato – dal 31 maggio al 4 giugno – alla missione in Cina. L’iniziativa è stata occasione di rafforzamento delle relazioni economiche tra i due Paesi attraverso incontri e seminari di business su temi di fondamentale importanza come infrastrutture, alta tecnologia, energia, sviluppo sostenibile.

Sigla del protocollo di collaborazione

tra Unione Industriale di Torino e Provincia di Jiading

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La f i nanzaSuperare l’emergenza e costruire rapporti più maturi

L’emergenza finanziaria si è manifestata in prevalenza nel corso del precedente esercizio e, accanto all’azione di servizio e di assi-stenza ai singoli casi aziendali con le proprie specificità, si è lavorato per rendere, da un lato, il credito più accessibile e, dall’al-tro, di finalizzare tali erogazioni a comportamenti virtuosi dell’impresa. In particolare, in collaborazione con l’Abi regionale, i dottori commercialisti e gli esperti contabili di Torino, si è dato vita ad un progetto per un modello di comunicazione, una sorta di piano industriale, con due specificità. La prima, consiste nel non limitarsi ai dati storici del passato, ma di includere quelli più recenti, non ancora a bilancio, e le proiezioni delle principali variabili economiche: una novità che trova la sua ragion d’essere in momenti di forte discontinuità congiunturale e di altrettanto marcate divaricazioni negli andamenti aziendali, pur all’interno del medesimo settore.

Il secondo elemento di novità riguarda la valorizzazione degli elementi immateriali, come i marchi aziendali, i brevetti e le altre forme di proprietà industriale ed intellettuale. Il tutto con l’obiettivo di dare al sistema bancario elementi per intervenire su un possibile migliora-mento del rating. Con ABI si è realizzato un seminario di presentazione delle opportunità offerte dalla Cassa Depositi e Prestiti alle imprese per favorirne la patrimonializzazione nonché il ruolo di SACE quale garante di operazioni della Cassa a favore delle imprese che esporta-no. Sono inoltre stati siglati importanti protocolli d’intesa: il primo riguarda l’accordo perfezionato con Intesa Sanpaolo a livello na-zionale e successivamente a livello territoriale, per favorire l’accesso al credito delle PMI attraverso una specifica e consistente disponibilità destinata alle imprese locali. Un secondo protocollo è stato siglato con la Provincia di Torino, Unicredit e altri soggetti, al fine di condividere iniziative comuni e strumenti metodologici per favorire una migliore e trasparente trasmissione delle informazioni tra imprese e sistema finanziario, per migliorare le opportunità di accesso al credito.

Da ultimo, va ricordata l’iniziativa realizzata con Banca BNL Gruppo BNP Paribas sulla Turchia, per illustrare le opportunità offerte da questa area, vero ponte verso il Medio Oriente e l’Asia.

In aprile, nell’ambito del progetto “From Concept to Car” della Camera di Commercio di Torino, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione, imprenditori del settore e tecnici si sono riuniti per studiare le strategie più appropriate per i mercati orientali, in particolare quelli di Cina e India insieme che offrono grandi opportunità nel settore automotive.

GERMANIA

La Germania è da sempre il principale partner commerciale europeo. L’Unione industriale ha promosso due importanti iniziative nel corso dell’anno.

A maggio con le autorità e alcune aziende dei Lander di Berlino e Brandeburgo, si è parlato di partenariato con un territorio che vanta esperienza e best practices in settori ad elevato contenuto tecnologico, nel terziario innovativo, nella ricerca e nei servizi. A giugno con la Camera di Commercio italiana per la Germania e contemporaneamente alla Fiera “ExpoFerroviaria 2010”, è stata organizzata una giornata di incontri B2B con aziende e buyer tedeschi, mirata per il settore ferrotranviario e dei trasporti.

POLONIA

Per promuovere lo sviluppo di progetti che possano rappresentare occasioni di ritorno industriale altamente qualificato per il nostro territorio, è stato organizzato un incontro dedicato al servizio OFFSET con Alenia Aeronautica, per cercare partner indu-striali e commerciali sul mercato della Polonia.

Il nuovo Servizio OFFSET è mirato ad avvicinare le aziende associate, appartenenti a tutti i settori merceologici, al mondo delle compensazioni industriali.

Bruno Di Stasio, Presidente Piccolindustria, con delega al credito e il rapporti con le banche

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Confif industriaIniziative di sistema nell’anno del centenarioCENTENARIO

Confindustria Awards for Excellence, con il premio speciale dedicato ad Andrea Pininfarina, è stato il primo appuntamento ufficiale tra gli eventi organizzati per il Centenario di Confindustria. La premiazione delle aziende vincitrici del concorso si è svolta presso il Centro Congressi il 10 febbraio, di fronte al Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. Nell’occasione la Presidente Emma Mar-cegaglia ha evidenziato come Confindustria sia strettamente legata a Torino, città nella quale è nata, già sede della prima Lega Industriale, vera capostipite del sindacalismo imprenditoriale. Il Premio mantiene costante l’obiettivo di valorizzare le imprese di eccellenza presenti nel sistema associativo che si sono distinte nel campo dell’innovazione, della valorizzazione del territorio e del Made in Italy, mentre il premio speciale per Pininfarina è stato riservato all’impresa rispondente ai requisiti di tutte e tre le categorie.

Torino al traguardo dei cent’anni

di Confindustria

MOSTRA 21 X 21

In occasione delle celebrazioni per i 100 anni di Confindustria si è inserito un grande evento culturale: l’inaugurazione, mercoledì 24 marzo, della mostra “21x21: 21 giovani artisti per il 21° secolo” presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, alla presenza della Presidente Emma Marcegaglia e dell’intero Direttivo confederale. Un lancio d’immagine prestigioso per un’esposizione dedicata alla creatività giovanile, realizzata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, insieme a Confindustria e Unione Industriale, con le più interessanti novità del panorama italiano e internazionale: una selezione di opere di giovani per-formers, chiamati a raccontare l’Italia di oggi, come occasione per approfondire il rapporto tra Arte e Industria, tra innovazione e tradizione in un’epoca di continui cambiamenti.

Alessandro Laterza,Emma Marcegagliae Patrizia Sandretto Re Rebaudengoinaugurano la mostra “21 x 21”

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100 GIOVANI X 100 ANNI

A novembre ha avuto avvio, con la presentazione a Roma al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la fase opera-tiva, che si svolgerà per tutto il 2011, di 100 stage nel sistema associativo di 100 giovani talenti, totalmente finanziata da Confindustria.

La selezione, che ha impegnato Unimpiego Confindustria per oltre cinque mesi, ha coinvolto oltre 7500 giovani talenti da tutta Italia.

Presentazione al Presidente Napolitano del progetto 100 X 100

CENTO ANNI D’IMPRESE

Sempre a novembre si sono poi concluse le celebrazioni della storia del sistema confindustriale con la presentazione del volume “Cento anni di imprese. Storia di Confindustria. 1910-2010” di Valerio Castronovo, edito da Laterza. La presentazione del saggio ha offerto l’occasione per riflettere sui punti di forza del nostro tessuto industriale, sui successi e le esperienze di persone ed imprese radicate sul territorio.

Non solo un viaggio nella storia d’Italia, ma anche un percorso emozionale e intellettuale per rilanciare l’identità del si-stema di rappresentanza ed il ruolo dell’imprenditoria a fronte di un secolo che è stato scenario di grandi cambiamenti e di progresso. Il volume è stato presentato dall’autore con il Presidente Gianfranco Carbonato, Luigi La Spina, edi-torialista de La Stampa, il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Davide Canavesio, sul filo di una continuità tra passato, presente e futuro dell’Associazione.

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Altri eventi di sistemaOltre che con Confindustria, l’Unione di Torino sviluppa consolidati rapporti di collaborazione anche con altre principali realtà associative territoriali, in particolare, per questioni di affinità e vicinanza, con l’associazione degli industriali milanesi.

MI-TO: GRANDE AREA METROPOLITANA

Insieme ad Alberto Meomartini, Presidente di Assolombarda e ad Alessandro Barberis, Presidente dell’Ente camerale torinese, sono state illustrate ed approfondite le possibili sinergie fra la capitale dell’industria e quella della finanza, con riguardo, soprat-tutto all’Expo 2015, evento di portata mondiale.

Milano e Torino, oggi con l’entrata in servizio dell’alta velocità ferroviaria, risultano indubbiamente più vicine e legittimano l’idea – a lungo coltivata – di una grande area metropolitana a geografia variabile, con estese e proficue collaborazioni in tutti i campi e la capacità di competere a livello internazionale.

L’incontro ha aggiunto elementi di solidità al progetto, proponendo un’intesa fra le forze economiche dei due territori e le rispetti-ve Istituzioni locali, sollecitando altresì l’attenzione del Governo nei confronti di questa macroarea dove si concentrano le migliori risorse tecnologiche, produttive ed intellettuali del Paese.

HAITI

Sempre in gennaio, Unione Industriale di Torino ed Assolombarda hanno assunto un’iniziativa congiunta di aiuto alle popolazioni dei territori della Repubblica di Haiti colpite dal sisma del 13 gennaio 2010 e hanno deciso lo stanziamento di 25.000 euro ciascuna in favore della popolazione di Haiti.

I fondi raccolti sono stati messi a disposizione della Fondazione Rava, che gestisce l’ospedale NPH Saint Damien, l’unica struttura pediatrica dell’isola. Il 4 maggio su iniziativa di Lorenzo Rossi di Montelera, Console Onorario della Repubblica di Haiti per il Piemonte e la Valle d’Aosta, l’Ambasciatrice in Italia della Repubblica di Haiti Geri Guerda Benoît è stata ospite dell’Unione Industriale di Torino per incontrare gli imprenditori piemontesi e valdostani interessati ad investimenti ed opere di ricostruzione.

I contatti attivati dall’Associazione e dai suoi componenti ha consentito l’organizzazione di eventi ed incontri prestigiosi con il mondo della finanza, dell’economia, dei media, della politica.

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Durante la giornata di lavori sono intervenuti anche Mario Barbuto, Presidente della Corte di Appello di Torino, e l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte Massimo Giordano.

La contraffazione non si limita più ai prodotti di alta fascia legati alla moda; oggi vengono imitati anche i prodotti industriali, i macchinari e buona parte dei prodotti ad alto valore aggiunto e tutto ciò costa all’Italia annualmente quanto una finanziaria, 18 miliardi di euro.

I MINISTRI DEL LAVORO RACCONTANO

La Fondazione Ugo La Malfa, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, SAA-Scuola di Amministrazione Azien-dale e con il contributo di Compagnia di San Paolo, Finmeccanica e Unione Industriale, ha organizzato un ciclo di cinque conferenze dal titolo “I Ministri del Lavoro raccontano. L’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni”.

I Ministri Maurizio Sacconi, Vincenzo Scotti, Gianni De Michelis, Salvatore Formica, Franco Marini, Tiziano Treu, Cesare Salvi, Roberto Maroni e Cesare Damiano, protagonisti della scena po-litica ed economica dal 1978 ad oggi, si sono alternati per analizzare la storia politica ed economica italiana attra-verso le testimonianze dirette e la loro esperienza.

TORINO, I GIOVANI ED IL RISORGIMENTO DEL PAESE

Legalità, responsabilità, trasparenza, leadership: queste le parole d’ordine alla base dell’impegno dei giovani imprenditori per condurre un nuovo “risorgimento italiano”. Rena, Rete per l’Eccellenza Nazionale, ha radunato un parterre importante di imprenditori e personalità per dibattere sul tema “Un nuovo Risorgimento?”. L’occasio-ne ha visto protagonista l’ex direttore dell’Economist, Bill Emmot, grande esperto di fatti italiani, che ha raccolto i suoi scritti ed editoriali in un volume dal titolo “Forza, Italia”. Insieme al governatore del Piemonte Roberto Cota erano presenti il presidente di Fiat John Elkann, il sindaco Sergio Chiamparino, il leader di Confindustria Sicilia, Ivanhoe Lo Bello, Roger Abravanel, Andrea Guerra di Luxottica nonché Alessandro Profumo, già AD di Unicredit.

La tavola rotonda è stata moderata dal direttore de La Stampa Mario Calabresi.

GIORNATA NAZIONALE ANTICONTRAFFAZIONE

Confindustria, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Dipartimento per le Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio ed il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, ha organizzato il 7 luglio la prima edizione della “Giornata Nazionale Anticontraffazione”.

L’evento ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione di impre-se e cittadini sul crescente fenomeno della contraffazione e ha inteso gettare le basi per iniziative mirate al contrasto del mercato del falso e alla tutela dei marchi e delle eccellenze del Made in Italy. L’Unione industriale ha contribuito con un evento organizzato presso il Centro Congressi con l’intervento della Presidente Marcegaglia.

Davide Canavesio, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori

al Convegno RenaGiornata Nazionale anticontraffazione

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aggiungendo ad esse numerose vetrine internazionali. Tra esse l’ultima risultano le celebrazioni del 2011 per i 150 anni dell’Uni-tà d’Italia. Torino prima in Italia, dunque, per capacità di riprogettare identità urbana e ripresa economica. E proprio il “modello Torino” è stato al centro del seminario internazionale “Global Metro Summit on the Next Urban Economy” tenutosi a Chicago nel dicembre scorso, che ha visto gli interventi del Presidente Gianfranco Carbonato, del Sindaco Sergio Chiamparino, e del Rettore del Politecnico, Francesco Profumo. In platea, a trarre spunti dall’eccellente esempio torinese, cinquecento sele-zionati protagonisti della comunità economica americana, tra i quali amministratori di alcune grandi città USA.

La nostra Associazione è stata protagonista delle politiche di sviluppo locale su molteplici fronti. Tra le numerose partnership in agenda, ricordiamo le iniziative intraprese con la collaborazione della Camera di Commercio di Torino, per settori d’eccellenza quali l’Automotive, l’Information and Communication Technology, l’Aerospazio e la Meccatronica. Si tratta di progetti con inve-stimenti consistenti – 10 milioni di euro negli ultimi 5 anni – animati da priorità condivise tra le quali l’internazionalizzazione, la formazione e l’accesso al credito.

In tema di politiche attive del lavoro, l’Unione ha siglato un importante intesa con Cgil, Cisl, Uil, con l’intento di aiutare i giovani disoccupati a trovare un lavoro, e per chi invece ha perso il posto a ricollocarsi, attingendo ai fondi messi a disposizione per i cassintegrati. La task force bilaterale ha avviato un monitoraggio del mercato del lavoro, individuando e formando le figure professionali più richieste per indirizzare verso sbocchi occupazionali.

In materia di ricerca, l’Associazione è attiva in network a livello cittadino e regionale nel quale opera da anni attraverso uno specifico team che riunisce imprese associate, Atenei, parchi scientifici e centri di ricerca pubblici e privati, nella consapevolezza che investire quote sempre più consistenti del proprio fatturato in innovazione è “conditio sine qua non” per assicurare adeguati livelli di competitività delle aziende. Tra le attività: promozione B2B, informazioni sui programmi nazionali ed internazionali, assi-stenza mirata all’individuazione degli strumenti di finanziamento più idonei per le singole necessità.

Protagonista in numerose occasioni di confronto su temi d’attualità – dalla proprietà intellettuale, alle crisi d’impresa e la salvaguar-dia dei siti produttivi, al ruolo degli imprenditori nel tempo del cambiamento – l’Unione ha operato anche sul fronte della cultura, partecipando ad enti, come la Consulta, l’Associazione Torino Internazionale, Turismo Torino e Provincia, la Fondazione Teatro Regio, confermando il suo impegno concreto per la valorizzazione, nonché la promozione culturale e turistica del nostro territorio.

Il nostro territorioTorino, un modello di rinnovamentoL’Associazione ha vissuto un anno di intensa promozione del ruolo e degli interessi dell’industria torinese anche nei confronti della propria città, intessendo un fitto dialogo, “in rete”, con Enti ed Amministrazioni locali, e con i principali attori del mondo politico, economico e culturale del nostro territorio. Al centro di tale azione è stata posta la ricerca delle leve strategiche più adatte per uscire dal tunnel della crisi, ed avviare il rilancio.

D’altronde Torino ha da sempre confermato la sua capacità di essere “città laboratorio”, fucina di idee e non più one com-pany town, ma città multipolare, aperta a tanti nuovi filoni d’attività industriale e di servizio. La London School of Economics and the Brooking Institute di Washington hanno individuato proprio nella nostra città un modello di trasformazione urbana di successo, che ha saputo coniugare dinamicamente diverse specializzazioni, rafforzando le proprie identità e le innate vocazioni,

I portavoce del “modello Torino”

al Summit di Chicago

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Con il Centro Congressi, inoltre, la nostra Associazione continua ad essere punto di riferimento per la città anche per ciò che riguarda l’offerta culturale di proprie proposte e di iniziative per il tempo libero; un’attività intensa, che annovera quasi 100 incontri su temi di attualità, più di 300 convegni e congressi di carattere tecnici, quasi uno al giorno, per un passaggio annuo totale di oltre 250.000 persone.

I Saloni e gli spazi congressuali sono oggetto di continui interventi di miglioramento, in termini di tecnologia, di safety e di secu-rity, per aumentarne le performance e la vivibilità.

Il Centro Congressidell’Unione Industriale

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piemontesi, produttive e non, del comparto e si adopera per agevolare il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello delle aziende e supportare le imprese anche nell’accesso ai finanziamenti.

Tra le iniziative MESAP nel 2010 si evidenzia un accordo di collaborazione con il Club Meccatronica dell’area di Reggio Emilia, leader del settore, con l’intento di favorire un dialogo proficuo e sviluppare attività d’interesse comune, promuo-vendo nuove opportunità di business. Si segnala inoltre la partecipazione del MESAP con un proprio Stand ad un impor-tante evento tecnologico torinese, “Affidabilità e Tecnologie”.

A luglio, Prima Industrie, terzo player mondiale del comparto, con una delle macchine da taglio laser più innovative e veloci al mondo ha vinto l’edizione 2010 del Premio Italiano Meccatronica. Il Polo ha inoltre allargato all’Europa il suo raggio d’azione: è stata infatti avviata una sinergia con il mondo della ricerca scandinavo, che ha scelto Torino come partner internazionale della propria piattaforma di settore, avviata con l’ICE di Stoccolma.

Infine, la meccatronica è stata ancora protagonista del progetto di filiera “InTo Mech”, promosso da Unione Industriale e MESAP e finanziato dalla Camera di Commercio di Torino, che ha selezionato le cento migliori aziende piemontesi del comparto – che rap-presenta circa 1300 imprese, e più di 125.000 addetti, in molti settori: dalla meccanica, all’elettronica, all’automotive, all’ICT - per promuoverne il business sui mercati esteri. Di particolare rilievo è la partecipazione delle aziende MESAP agli incontri B2B tra impre-se italiane ed estere promossi all’interno della manifestazione “Mechatronic Connection”, ospitata a Torino a fine 2011. Prossimo obiettivo, ora, è la Francia, i cui poli tecnologici di settore contano quasi 3000 imprese, e 300.000 lavoratori.

L’Associazione è poi intervenuta nel rilancio del Ceipiemonte, il Centro Estero regionale per l’internazionalizzazione, per contribuire a razionalizzare e coordinare i vari interventi in materia di export, ponendo al centro, e coinvolgendo in modo diretto, le esigenze dell’industria.

L’Unione è intervenuta contribuendo alla messa a punto del Piano Strategico Regionale in tema di occupazione: un porta-foglio triennale di interventi volti a contenere gli effetti della crisi economica innalzando il livello di competitività. Assi portanti del Piano, per oltre 390 milioni di euro, sono le politiche attive del lavoro, la competitività, l’accesso al credito e la semplificazione burocratica. Sono state individuate misure per l’occupazione, la formazione, l’innovazione e lo sviluppo dell’intero sistema pro-duttivo piemontese: linee concrete e ben verificabili, in grado di produrre risultati in un orizzonte temporale contenuto, e che, soprattutto, prestano la dovuta attenzione ai reali bisogni delle imprese.

Il Piemonte, una regione internazionalePer un sistema imprenditoriale sempre più esposto alla concorrenza internazionale, le armi vincenti sono soprattutto la capacità di innovare, di accrescere e consolidare la propria presenza sui mercati, operando in un territorio il più possibile connesso col sistema globale. L’Associazione ha avviato, in tal senso, mirate azioni di network soprattutto a livello regio-nale, con un dialogo che ha contribuito a numerosi provvedimenti per lo sviluppo del sistema economico ed industriale piemontese. L’impegno si è concentrato su quattro direzioni fondamentali: innovazione e ricerca, lavoro, internazionaliz-zazione ed infrastrutture.

Forte dell’esperienza maturata col Team della Ricerca, sin dal 2009 l’Unione coordina il MESAP- Polo regionale d’innova-zione della meccatronica e dei sistemi avanzati di Produzione. Esso annovera le più importanti e dinamiche realtà

Prima Industrie,riceve il Premio Italiano

Meccatronica 2010

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Il Sistema PaeseDall’industria locale un contributo di modernizzazioneNei confronti del Paese, il contributo forse più rilevante fornito dal sistema delle imprese è stata l’accelerazione impressa alla necessità di nuove relazioni industriali conseguente alle esigenze di disporre di regole in linea con gli standard internazio-nali a fronte dei cospicui investimenti previsti dal piano industriale Fabbrica Italia.

Le condizioni di competitività e di governabilità delle aziende hanno infatti messo a nudo i limiti di un sistema negoziale vecchio, condizionato da riti logori e presunti poteri di veto.

Da queste situazioni occorre prendere spunto e riferimento per una urgente e radicale riforma del nostro sistema di relazioni industriali.

Occorre cambiare quadro normativo, per adeguarlo agli impegni economici attuali e rispetto alle stesse situazioni di conflitto e competizione in atto fra le diverse organizzazioni sindacali.

Soprattutto, vanno riviste le regole che disciplinano le relazioni industriali.

Si tratta di un punto molto importante, che dovrà vedere il massimo impegno sia del sistema Confindustria, sia del sindacato per realizzare un nuovo sistema organico di relazioni industriali, moderno e capace di convivere con i grandi cambiamenti a livello globale.

L’altra grande iniziativa in cui l’Unione e il Presidente Carbonato, come consigliere per Confindustria, hanno giocato un ruolo di rango nazionale riguarda il Fondo Italiano di Investimento.

Il Fondo, voluto dal Ministro Tremonti, possiede una dotazione di 1,2 miliardi di euro e vede la presenza del Ministero del Tesoro, di Confindustria, della Cassa Depositi e Prestiti, dell’Abi e di alcuni fra i principali Istituti di credito italiani (Unicredit, Intesa-Sanpaolo e Monte Paschi di Siena) cui si sono successivamente aggiunti sei Istituti popolari.

L’obiettivo è quello di rinvigorire la colonna portante del sistema produttivo italiano, cioè far crescere, nel medio termine, un certo numero di aziende di media dimensione, al fine di renderle più competitive sui mercati internazionali, anche incentivando i processi di aggregazione.

Gli interventi vengono effettuati essenzialmente attraverso investimenti nel capitale di rischio (private equity) in aziende di medie

Altrettanto si è fatto e si sta facendo sul versante della competitività e dell’ICT, entrambi snodi strategici dell’azione regionale.

Sul fronte della TAV, la nostra Associazione esprime da anni l’urgenza di recuperare il tempo perso, dotando la nostra area di una rete di trasporti e di logistica moderna e connessa con l’Europa. Una rete con l’Europa che conta, non più un binario morto, con Torino capolinea.

Questo spirito ha animato l’intenso lavoro di network svolto con l’Osservatorio territoriale infrastrutture del Piemonte, in stretta sinergia con la Confindustria Piemonte, Liguria ed Assolombarda, l’Ance e soprattutto il Comitato Transpadana e l’Os-servatorio Governativo sulla Torino Lione.

Il tavolo di Presidenza in occasione della manifestazione SI TAV

al Lingotto, il 24 gennaio 2010

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Unione Industriale Torino Iniziative e attività dell’associazione 2010

e piccole dimensioni, per favorire il loro percorso di crescita e di proiezione internazionale, in quote di minoranza, senza inge-renze gestionali, con un ritorno economico non speculativo ed un orizzonte temporale a medio termine.

La prima presentazione del Fondo è avvenuta a Milano il 16 novembre e successivamente il 30 a Torino, ove si è anche pro-spettata la nascita di un Fondo Locale a sostegno delle PMI.

Analisi della situazione economica al Consiglio Direttivo

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L’obiettivo oggi è crescere. Un risultato che le nostre imprese

possono conseguire investendo in ricerca e innovazione, ma soprattutto puntando

sui mercati emergenti, nuovo motore dello sviluppo dell’economia.

Gianfranco Carbonato

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L’obiettivo oggi è crescere. Un risultato che le nostre imprese

possono conseguire investendo in ricerca e innovazione, ma soprattutto puntando

sui mercati emergenti, nuovo motore dello sviluppo dell’economia.

Gianfranco Carbonato