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I INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR III) al 30 giugno 2017

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO

UNICREDIT (PILLAR III)

al 30 giugno 2017

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IndiceRiferimenti con i requisiti regolamentari di Informativa .................................................................5

Riferimento alle raccomandazioni EDTF..........................................................................5

Riferimento ai requisiti EBA (EBA/GL/2016/11) ...............................................................7

Riferimento alle informazioni richieste dal CRR ...............................................................8

Requisito informativo generale....................................................................................................11

Ambito di applicazione ................................................................................................................15

Fondi Propri .................................................................................................................................19

Requisiti di capitale......................................................................................................................37

Rischio di credito .........................................................................................................................51

Rischio di credito: rettifiche.............................................................................................56

Rischio di credito: uso delle ECAI ..................................................................................61

Rischio di credito: uso del metodo IRB ..........................................................................65

Esposizione al rischio di controparte............................................................................105

Rischi di mercato .......................................................................................................................111

Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni ..............................................116

Rischi di mercato: esposizioni in strumenti di capitale non incluse nel portafoglio

di negoziazione.............................................................................................................136

Rischi di mercato: esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni

non incluse nel portafoglio di negoziazione..................................................................139

Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione....................................................................143

Rischio operativo .......................................................................................................................147

Rischio operativo: uso dei metodi avanzati di misurazione..........................................147

Rischio di liquidità.........………………………………………………………………………………153

Coefficiente di copertura della liquidità.........................................................................153

Rischio di liquidità: Riserve di liquidità e strategie di raccolta ......................................154

Leva finanziaria ............………………………………………………………………………………159

Glossario/Abbreviazioni.............................................................................................................165

Allegato 1 Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale ................173

Allegato 2 Ambito di applicazione .............................................................................................225

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari….........259

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Note:

Tutti gli importi, se non diversamente indicato, sono da intendere in migliaia di euro.

Le informazioni sono riferite all’area di consolidamento prudenziale.

L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nel presente documento dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Gli importi non ponderati relativi alle "garanzie rilasciate e impegni a erogare fondi", sia per la metodologia standard, sia per la metodologiabasata su rating interni, sono stati considerati in base all’equivalente creditizio, se non diversamente indicato.

La produzione del presente documento è realizzata in coerenza con specifica Regolamentazione Interna (Regole di Governance di Gruppo).

Si segnala che l’informativa dovuta dalle banche di rilevanza sistemica viene pubblicata sul sito internet del Gruppo UniCredit nei tempi previstidalla normativa di riferimento (https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-reports.html).

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Riferimenti con i requisiti regolamentaridi InformativaIn coerenza con le linee guida EBA “GL/2014/14”1 e successivo aggiornamento contenuto nelle linee guida EBA“GL/2016/11”2, le tabelle che seguono riportano il riferimento alla collocazione, nel presente documento o nella Relazionefinanziaria semestrale consolidata, delle informazioni richieste con frequenza trimestrale e semestrale.

Riferimento alle raccomandazioni EDTFIl 29 ottobre 2012 è stato pubblicato il documento “Enhancing the risk disclosures of banks” redatto dal gruppo di lavorointernazionale Enhanced Disclosure Task Force – EDTF costituito sotto l’auspicio del Financial Stability Board (FSB). Ildocumento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per iquali gli investitori hanno evidenziato la necessità di avere informazioni più chiare e complete. La tabella di seguito riportaschematicamente la collocazione delle informazioni rese in riferimento alle citate raccomandazioni (*).

Raccomandazione EDTFRiferimento nel presente documento

(P3) / Relazione finanziaria semestraleconsolidata (REL)

Sezione /paragrafo / tabella

Raccomandazioni generali

1.Informativa - Indicizzazione delle informazioni di rischio P3 IndiceLa presente Informativa rappresenta il documento in cui sonorappresentate tutte le informazioni di rischio inlcusi i riferimenti adaltri documenti o mezzi di informazione

2.Informativa - Terminologia e misure di rischio P3 GlossarioAl termine del presente documento è presente un Glossario /Dizionario delle abbreviazioni. Specifici parametri e definizioni sitrovano nelle singole sezioni legate ai rischi

3.Rischi principali ed emergenti P3 Requisito informativo generale "Rischi principali ed emergenti"

4. Nuovi indicatori chiave regolamentariP3 Leva finanziaria “Informativa quantitativa”P3 Rischio di liquidità “Coefficiente di copertura della liquidità”

Governo del rischio e strategie / modello di business della gestione del rischio

5.Assetto organizzativo

P3 Requisito informativo generale "Organizzazione del risk management"

P3

Rischio di credito

“Struttura e Organizzazione”Rischio di mercatoRischio di liquiditàRischio operativo

6.Cultura del rischio P3 Requisito informativo generale "Cultura del Rischio nel Gruppo UniCredit"7.Gestione del rischio e modello di business P3 Requisito informativo generale "Rischi di Pillar II e integrazione dei rischi" (informativa qualitativa)

8.Informativa sullo Stress Testing P3

Rischio di credito Nella parte introduttiva del capitoli indicati, e nei seguenti paragrafi:- “Esposizione al rischio di controparte”- “Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni”- “Stress test”

Rischio di mercatoRischio operativoRischio di liquidità

Adeguatezza patrimoniale ed attività ponderate per il rischio9.Requisiti aggiuntivi di capitale e buffer P3 Requisiti di capitale Tabella “Adeguatezza patrimoniale”

10.Patrimonio di Vigilanza - sintesi e riconciliazione P3 Fondi Propri

Tabelle:- “Riconciliazione dello Stato Patrimoniale e regolamentare conriconduzione agli elementi dei Fondi Propri transitori”- “Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni suiFondi Propri”

11.Patrimonio di Vigilanza - variazioni nel periodo P3 Fondi Propri Tabella “Evoluzione dei Fondi Propri”12.Pianificazione del capitale - livelli target P3 Requisiti di capitale Informativa qualitative ad inizio capitolo

14.Metodi e modelli per il calcolo delle attività ponderate per ilrischio

P3 Requisiti di capitale

Tabelle:- “Rischio di credito e controparte”- “Adeguatezza patrimoniale”- “Requisito patrimoniale per rischio di mercato”

P3 Rischio di credito“Rischio di credito: uso del metodo IRB”“Esposizione al rischio di controparte”

P3 Rischi di mercato “Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni”

P3 Rischio operativo“Descrizione del metodo per il calcolo del requisito patrimoniale(AMA)”

15.Attività ponderate per il rischio calcolate secondo lametodologia basata sui rating interni

P3 Rischio di credito

“Rischio di credito: uso del metodo IRB” e tabelle:- “Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato"- “Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato -Esposizioni al dettaglio”- “Group Master Scale”

17.Attività ponderate per il rischio - Backtesting

P3 Rischio di credito“Rischio di credito: uso del metodo IRB” sezioni:- “Confronto tra perdita attesa e accantonamenti"- "Performance dei modelli: raffronto tra stime e risultati effettivi”

P3 Rischi di mercato “Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni” sezione"Backtesting del VaR "

1“Guidelines on materiality, proprietary and confidentiality and on disclosure frequency under Articles 432(1), 432(2) and 433 of Regulation

(EU) No 575/2013”.2

“Guidelines on disclosure requirements under Part Eight of Regulation (EU) No 575/2013”. A partire dal 31 dicembre 2016 è raccomandata la

pubblicazione anticipata per gli Enti a rilevanza sistemica a livello globale (Global systemically important institutions - G-SII) di un primo subset

di informazioni secondo i requisiti contenuti nelle linee guida in discorso.

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Raccomandazione EDTFRiferimento nel presente documento

(P3) / Relazione finanziaria semestraleconsolidata (REL)

Sezione /paragrafo / tabella

Liquidità

18.LiquiditàP3 Rischio di liquidità

-Introduzione del capitolo Rischio di liquidità- “Rischio di liquidità: Riserve di liquidità e strategie di raccolta”

P3 Ambito di applicazione"Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, cheostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondiall’interno del gruppo."

Funding

20.Raccolta – analisi della maturity P3Rischio di mercato

“Rischio di mercato: Esposizioni al rischio di tasso di interesse suposizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione” (informativaqualitativa)

21.Strategia di raccoltaP3 Rischio di liquidità

- Introduzione del capitolo Rischio di liquidità- “Rischio di liquidità: Riserve di liquidità e strategie di raccolta”

Rischio di Mercato

22.Rischio di Mercato - legame con le posizioni inclusenell'informativa sul rischio di mercato P3 Rischi di mercato

“Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni”:- sezione “Misure di rischio”- tabella “Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste abilancio”

23.Rischio di Mercato - altri significativi fattori di rischio P3Rischi di mercato

“Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni”:- sezione "Modello interno per i rischi di prezzo, tasso di interesse etasso di cambio per il portafoglio di negoziazione Regolamentare"- Tabelle Tassi di interesse, Credit Spread, Capitale e VaR dei Tassidi cambio

24.Rischio di Mercato - informativa sui modelli P3 Rischi di mercato “Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni”

25.Rischio di Mercato - tecniche per misurare il rischio diperdite oltre i parametri e misure di rischio rappresentati P3 Rischi di mercato

“Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni” sezione"Stress testing"

Rischio di Credito

26.Rischio di Credito - Profilo di rischio generale econcentrazione del rischio di credito

P3Rischio di credito

Informativa qualitativa nella parte introduttiva del capitolo e tabelle:- "Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Statocontroparte e portafoglio di classificazione"- "Finanziamenti verso controparti Sovrane ripartite per Statocontroparte"

27.Rischio di Credito - Politiche sui crediti deteriorati e asofferenza

P3 Rischio di credito

- "Definizioni di esposizioni deteriorate"- "Descrizione delle metodologie adottate per determinare lerettifiche di valore"- “Classificazione delle esposizioni nelle categorie di rischio edesposizioni oggetto di concessione (c.d. forborne exposure)”

28. Rischio di Credito – Dinamiche dei crediti deteriorati e asofferenza

P3 Rischio di credito- “Classificazione delle esposizioni nelle categorie di rischio edesposizioni oggetto di concessione (c.d. forborne exposure)(informativa qualitativa)

30.Tecniche di attenuazione del rischio P3 Rischio di credito - “Rischio di credito: uso delle tecniche di attenuazione del rischio”(informativa qualitativa)

Altri rischi

31.Altri rischi - tipologie di rischio e relativa gestioneP3 Requisito informativo generale “Rischi di Pillar II e integrazione dei rischi”

P3 Rischio operativo“Descrizione del metodo per il calcolo del requisito patrimoniale(AMA)”

32.Altri rischi - eventi pubblicamente notiREL

Relazione finanziaria semestraleconsolidata, Parte E “Informazioni suirischi e sulle relative politiche dicopertura”

Sezione 4, Rischio Operativo, paragrafo “B. Rischi derivanti dapendenze legali”

P3 Requisito informativo generale “Rischi principali ed emergenti”

Informazioni aggiuntive richieste con una granularitàcrescente nell’ambito delle raccomandazioni numero 2,3, 4,5, 8, 12 relative al nuovo principio contabile IFRS 9 Strumentifinanziari, da applicare obbligatoriamente a partire dall’1gennaio 2018 in sostituzione dello IAS 39 Strumentifinanziari: rilevazione e valutazione.(“Impact of Excpected credit loss approaches on bank riskdisclosure” EDTF Document)

REL Relazione finanziaria semestraleconsolidata, Parte A “Politiche contabili”

Sezione 5 “Altri aspetti”

(*) Si segnala che, al 30 giugno 2017, le informazioni relative a prescrizioni normative non ancora vigenti alla medesima data non sono oggetto di pubblicazione.

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Riferimento ai requisiti EBA (EBA/GL/2016/11)

Nome tabella Capitolo Sezione

EU OV1 - Overview degli RWA Requisiti di capitale

EU MR1 - Rischio di mercato - approcciostandardizzato

Requisiti di capitale

EU CR5 - Rischio di credito - approcciostandardizzato

Rischio di credito Uso delle ECAI

EU CCR3 - Approccio standardizzato –Esposizione al rischio di controparte suddiviso perportafoglio regolamentare e ponderazioni

Rischio di credito Uso delle ECAI

EU CR8 - Variazione dei RWA relativi adesposizioni creditizie calcolate con metodi IRB

Rischio di creditoRischio di credito: uso del metodo IRB

EU CCR7 - Variazione dei RWA relativi a rischio dicontroparte con approccio IMM

Rischio di credito Esposizione al rischio di controparte

EU CCR4 - IRB – Esposizioni CCR suddivise perportafoglio e per scala di PD:- metodo AIRB- metodo FIRB

Rischio di creditoEsposizione al rischio di controparte

EU CR6 IRB – Eposizioni per rischio di creditosuddivise per classe di esposizione e per scala diPD:- metodo AIRB- metodo FIRB- strumenti di capitale

Rischio di creditoRischio di credito: uso del metodo IRB

EU MR2-A - Rischio di mercato - Approccio dimodello interno (IMA)

Rischio di mercato Esposizione e uso dei modelli interni –Misure di rischio

EU MR2-B - Flusso dei RWA per esposizione alRischio di Mercato - Approccio di modello interno

Rischio di mercato Esposizione e uso dei modelli interni –Misure di rischio

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Riferimento alle informazioni richieste dal CRR

Articolodel CRR

Contenuto Riferimento al capitolo nelpresente documento

Riferimento a documenti esterni (*)

435 Obiettivi e politiche digestione del rischio

Requisito informativo generale- Rischi principali ed emergenti

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno2017, https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-reports.html - Parte E “Informazioni sui rischi e sulle relativepolitiche di copertura”:

-Organizzazione del Risk Management

o Sezione 5 “Altri rischi”:- Rischi di Pillar II e integrazione dei rischi (rischio di

business, rischio immobiliare, rischio di investimentifinanziari o partecipazioni finanziarie e rischioreputazionale);

- Modalità di misurazione dei rischi.

o Paragrafo “Gestione dei rischi nel Gruppo UniCredit”:- Processo di Valutazione Interna dell’Adeguatezza

Patrimoniale (“ICAAP”) e Risk Appetite.

Informativa del Gruppo UniCredit (Pillar III) al 31 dicembre2016 https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/third-pillar-basel-two-and-three.html:

- La cultura del rischio nel gruppo UniCredit

Sito web del Gruppo UniCredit linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/governance/governance-system-and-policies.html - (documento “Relazione delGoverno Societario):- Informazioni sul governo societario, incluso il Comitato

Controlli Interni e Rischi e il numero di volte in cuiquest’ultimo si è riunito.

Parte introduttiva dei seguenticapitoli:

- Rischio di credito- Rischio di mercato

Informativa del Gruppo UniCredit (Pillar III) al 31 dicembre2016:- Rischio di liquidità

-Rischio operativo

Rischio di liquidità:- Sezione “Coefficiente di

copertura della liquidità (“LCR”)

436 Ambito di applicazione Ambito di applicazione Allegato 2 - Ambito di

applicazione

437 Fondi Propri Fondi Propri

Allegato 1 - Schema relativo alleprincipali caratteristiche deglistrumenti di capitale

Sito web del Gruppo UniCredito:- Termini e condizioni completi di tutti gli strumenti di

capitale (articolo 437, comma 1, lettera c) linkhttps://www.unicreditgroup.eu/en/investors/funding-and-ratings/programs/bank-capital.html

- Allegato 1 in formato editabile (excel) al linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/third-pillar-basel-two-and-three.html.)

438 Requisiti di Capitale Requisiti di Capitale

439 Esposizione al rischiodi controparte

Rischio di credito:- Sezione Esposizione al rischio

di controparte

Informativa del Gruppo UniCredit (Pillar III) al 31 dicembre2016:- Rischio di credito: Esposizione al rischio di controparte

440 Riserve di capitale Requisiti di capitale

441 Indicatoridell'importanzasistemica a livellomondiale

Sito web del Gruppo UniCredito linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-reports.html - (documento report G- SIBs)

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Articolodel CRR

Contenuto Riferimento al capitolo nelpresente documento

Riferimento a documenti esterni (*)

442 Rettifiche per il rischiodi credito

Rischio di credito:- Sezione Rettifiche

444 Uso delle ECAI Rischio di credito:- Sezione Uso delle ECAI- Sezione uso del metodo IRB –

tabella “Rating Master Scale diGruppo”

445 Esposizione al rischiodi mercato

Rischio di mercato Requisiti di capitale – tabella EU

MR1

446 Rischio operativo Rischio Operativo

447 Esposizioni in strumentidi capitale non inclusenel portafoglio dinegoziazione

Rischio di mercato:- Sezione Esposizioni in strumenti

di capitale non incluse nelportafoglio di negoziazione

448 Esposizione al rischiodi tasso di interesse suposizioni non inclusenel portafoglio dinegoziazione

Rischio di mercato:- Sezione Esposizione al rischio

di tasso di interesse su posizioninon incluse nel portafoglio dinegoziazione

449 Esposizione inposizioni verso lacartolarizzazione

Esposizioni in posizioni verso lacartolarizzazione

451 Leva finanziaria Leva finanziaria

452 Uso del metodo IRBper il rischio di credito

Rischio di credito:- Sezione Uso del metodo IRB

453 Uso di tecniche diattenuazione del rischiodi credito

Informativa del Gruppo UniCredit (Pillar III) al 31 dicembre2016:- Rischio di credito: Uso delle tecniche di attenuazione del

rischio

454 Uso dei metodiavanzati di misurazioneper il rischio operativo

Rischio Operativo:- Sezione Uso dei metodi

avanzati di misurazione

455 Uso di modelli interniper il rischio di mercato

Rischio di mercato:- Sezione Esposizione e uso dei

modelli interni

(*) In presenza di informazioni qualitative per le quali non sono presenti cambiamenti significativi rispetto al 31 dicembre 2016, ilriferimento è al documento di Informativa da parte del Gruppo UniCredit alla medesima data.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

10AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisito informativo generale

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Requisito informativo generaleRischi principali ed emergentiIn UniCredit, la gestione e il monitoraggio dei rischi si basa su un approccio dinamico: il Top Management è tempestivamenteinformato in tema di rischi principali e/o emergenti attraverso un rigoroso processo di controllo integrato nel processo divalutazione del rischio.Il Risk Management identifica e stima questi rischi e li presenta regolarmente al Senior/Top Management e Consiglio diAmministrazione che prendono le opportune azioni di gestione e mitigazione del rischio.

Fino al primo semestre 2017, il Gruppo ha prestato particolare attenzione ai seguenti tipi di rischi:1. Rischi Geopolitici esistenti nelle aree dove opera UniCredit, specialmente in Turchia (compresi anche gli impatti dei

potenziali sviluppi nei paesi del Golfo) e in Russia2. Conseguenze economiche derivanti dall’evento “Brexit”3. Rischi derivanti dalle attuali sviluppi regolamentari che potrebbero influenzare la redditività del Gruppo.

1. Rischi GeopoliticiIn Turchia, l'incertezza politica sta crescendo, insieme ai futuri impatti derivanti della più profonda divisione tra gli stati arabidegli ultimi decenni, portando la politica estera in una "situazione di sicurezza difficile". A livello nazionale, a seguito dell'esitodel referendum costituzionale di aprile, l'attività economica dovrebbe ripartire e i mercati dovrebbero stabilizzarsi, spingendola crescita al 3,5% nel 2018. In Turchia i rischi politici sono aumentati con l'esito del referendum costituzionale poco chiaro ea seguito delle tensioni con i paesi dell'UE e del Golfo.

In Russia, sebbene la spesa al dettaglio rimanga debole, è attesa una ripresa dei consumi nell’ambito di una stabilizzazionedei salari reali (aiutati da ulteriori disinflazioni) e di una normalizzazione della propensione al risparmio. Ciò, insieme ad unaumento dei prezzi del petrolio, ha portato ad aumentare la nostra previsione di crescita del PIL del 2017 all’1,2% dallo 0,9%della precedente stima. Per il 2018, tuttavia, è atteso un rallentamento allo 0,7% (verso l’1,1% della precedente stima).L’outlook per il 2017 è migliorato rispetto alla precedente previsione: la crescita del PIL reale è aumentato, il Rublo si èrafforzato e l'inflazione è più bassa e molto più vicina all'obiettivo della Central Bank of Russia.

2. Conseguenze economiche derivanti dall’evento “Brexit”Nel Regno Unito, il primo Ministro Theresa May ha dichiarato che l'articolo 50 (Trattato sull’ Unione Europea - TEU) verràrichiesto entro la fine di Marzo del prossimo anno ed accennato ad una Brexit “dura”. Questo evento accompagnato da undeterioramento del quadro economico del Regno Unito hanno portato ad un'accelerazione, ampiamente prevista, deldeprezzamento della sterlina.

L’attuale esposizione complessiva del Gruppo Unicredit verso controparti del Regno Unito è limitata e non mostra rilevantipreoccupazioni mentre l'esposizione di credito a debitori residenti nel Regno Unito è principalmente costituita da istituzionifinanziarie e “Clearing House”. Anche dal punto di vista del rischio di liquidità non vi è alcun problema riguardante il GBP datele limitate esposizioni in strumenti finanziari del Regno Unito.

I risultati delle recenti elezioni in Gran Bretagna non hanno chiaramente portato a cambiamenti nella posizione dell'Unioneeuropea: Merkel ha già invitato gli inglesi a "affrettarsi". Prima delle elezioni, l'UE ha avvertito il Regno Unito di non adottare"aspettative irragionevoli"3. Queste evoluzioni riguardano un "Brexit duro" a causa del fatto che il risultato delle elezioni ha: (1)aumentato la probabilità di un Brexit "duro" (cioè il Regno Unito sarà al di fuori del mercato unico e dell'Unione doganale); (2)aumentato l'incertezza verso una transizione ordinata. Un governo relativamente debole sta affrontando gravi discussioni nelParlamento britannico, mentre Bruxelles prevede movimenti concreti dal Regno Unito circa l'articolo 50 (TEU).

3. Rischi derivanti dagli attuali sviluppi regolamentari che potrebbero influenzare la redditività del GruppoEvoluzione del quadro regolamentareNel corso degli ultimi anni il contesto normativo in cui le istituzioni finanziarie operano è divenuto sempre più complesso estringente. Tale complessità, che è destinata a crescere negli anni a venire, è alimentata tanto dalla definizione ancora incorso di nuove norme internazionali sui requisiti di capitale e sulla misurazione dei rischi, quanto dal ruolo centrale assuntodalla vigilanza unica da parte della BCE su una larga parte del sistema bancario europeo. L’insieme di questi cambiamentiregolamentari potrebbe significativamente influenzare il nostro Gruppo e introdurre nuove sfide per la redditività el'adeguatezza patrimoniale del sistema bancario europeo in generale.I cambiamenti più rilevanti in fase di definizione e di prossima implementazione sono:

• Revisione del quadro regolamentare di Basilea III relativamente alle metodologie di calcolo delle attività ponderateper il rischio, per il rischio di credito, operativo e di mercato. Per quanto la definizione ultima di queste regole,racchiuse nel pacchetto c.d. di Basilea IV, sia ancora in fase di completamento, l'orientamento dei regolatoriinternazionali è quello di limitare l'utilizzo dei modelli interni e tornare a una metodologia standard più stringente peril rischio di credito su alcune tipologie di portafogli, eliminare l'utilizzo dei modelli interni per la misurazione dei rischioperativi e introdurre modelli sia interni che standardizzati più sofisticati e stringenti per il rischio di mercato neiportafogli di negoziazione. Con riferimento all'utilizzo dei modelli interni per la misurazione del rischio di credito,insieme alla proposte al vaglio del Comitato di Basilea, l'EBA ha di recente emesso delle nuove linee guida cheimporranno criteri più restrittivi per il calcolo dei parametri di rischio, incrementando ulteriormente i requisiti dicapitale per le banche che fanno largo utilizzo dei modelli interni.

3 L'articolo si riferisce all'Economist il 9 giugno 2017, con il titolo “Bruxelles non è acclamato dal mandato indebolito di Theresa May”.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

12AL 30 GIUGNO 2017

• L'entrata in vigore dell'indice di leva finanziaria (leverage ratio) previsto dal pacchetto di Basilea III. La levafinanziaria rappresenta un requisito regolamentare supplementare rispetto agli indicatori risk-based e perseguel'obiettivo di contenere l'accumulo di leva finanziaria nel settore bancario, nonché di rafforzare i requisiti patrimonialicon una misura integrativa non basata sul rischio. Le prescrizioni definitive per l'Unione Europea sono attese per il2018, per applicazione a partire dal 2019.

• Applicazione dei requisiti di liquidità previsti dagli accordi di Basilea 3. Tali requisiti sono essenzialmente due: unindicatore di breve termine (liquidity coverage ratio, o "LCR"), avente come obiettivo la costituzione e ilmantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trentagiorni in caso di grave stress (per il quale è in corso un'introduzione graduale a partire dal 1° ottobre 2015), e di unindicatore di liquidità strutturale (net stable funding ratio, o "NSFR") con orizzonte temporale superiore all'anno,introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. La disciplina delNSFR all'interno dell'Unione europea è inserita nella proposta legislativa cosiddetta "CRR II/CRD V" e la cui data diattuazione dipenderà dalla tempistica del relativo processo legislativo, attualmente stimabile per la fine del 2018,per una applicazione nel 2020.

• Adozione del principio contabile IFRS 9, che implica l'adozione di un modello di calcolo degli accantonamenti suicrediti basato sulla perdita attesa (Expected Loss) anziché sulla perdita subita (Incurred Loss) come previsto daiprincipi contabili attualmente in vigore (IAS 39). La stima della perdita attesa si basa su informazioni forward-looking nonché di fattori macroeconomici. Di conseguenza l'adozione del principio IFRS9 potrebbe generaremaggiori accantonamenti al momento della prima implementazione della norma, all'inizio del 2018.Tuttavia, unaproposta legislativa europea prevede un phase-in di cinque anni per mitigare gli impatti dell'introduzione delprincipio contabile IFRS9 sul capitale.

• L'entrata in vigore della Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive) prevede il passaggio a unsistema in cui, in caso di grave crisi, le perdite delle banche possono essere trasferite agli azionisti, ai detentori dititoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, e infine ai depositanti perla parte eccedente la quota garantita (Euro 100.000), il cosiddetto bail-in. In questo contesto si segnalal'introduzione, con la stessa BRRD, di un requisito minimo di passività soggette al bail-in ("Minimum Requirementfor Own Funds and Eligible Liabilities" - "MREL"), allo scopo di assicurare che la banca, in caso di applicazione delbail-in, abbia passività sufficienti per assorbire le perdite e per assicurare il rispetto del requisito di capitale primariodi classe 1 previsto per l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria, nonché per generare nel mercato unafiducia sufficiente in essa. A livello di regolamentazione globale invece, il Financial Stability Board ha finalizzatouno standard internazionale che individua l'ammontare minimo di passività e fondi propri assoggettabili al bail-inper le banche sistemicamente rilevanti (tra cui UniCredit): il cosiddetto "TLAC" ovvero Total Loss AbsorbencyCapacity applicabile dal 2019. Una proposta da parte della Commissione Europea è stata pubblicata il novembrescorso per la regolamentazione del TLAC nella Unione Europea, che dovrebbe anche tener conto del requisitoMREL come sopra descritto; il relativo processo legislativo potrebbe durare fino alla fine del 2018.

• Possibile eliminazione del trattamento preferenziale delle esposizioni verso emittenti sovrani c.d. "home country"che attualmente beneficiano di una ponderazione pari a zero nel calcolo delle attività ponderate per il rischio. Almomento non esiste alcuna proposta concreta, tuttavia è in corso una discussione tra le autorità diregolamentazione e policy-maker su quale cambiamento introdurre per eliminare il regime preferenziale attuale, seadottare una ponderazione diversa da zero o introdurre dei limiti di concentrazione sugli emittenti sovrani.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisito informativo generale

13

ReportingLa funzione Group Risk Management è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglioconsolidato, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione o da parte di contropartiesterne quali Autorità di Vigilanza o agenzie di rating). L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene analizzato conriferimento ai principali drivers (quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio), ai diversi segmenti di clientela, allerealtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default ed alla relativa copertura. Inoltre le strutturededicate al reporting nell’ambito dei portafogli e dei settori di attività monitorano le posizioni esposte a rischio di creditoall’interno dei propri perimetri di competenza.

Le attività di portfolio reporting sono condotte in stretta collaborazione con le funzioni Risk Management delle singole Entità.

All’interno del Department di "Group Credit and Integrated Risks" la struttura “Group Credit Risk Standards & Reporting” èresponsabile di definire il framework di Gruppo per la reportistica sui rischi, di produrre la reportistica standard/ad hoc inmateria di rischio di credito e rappresenta un’interfaccia con le Autorità di Vigilanza per le richieste di dati e reportisticheperiodiche in tema rischio di credito. Inoltre, è responsabile della definizione delle tassonomie e delle regole di elaborazionedei dati ai fini dei requisiti di reporting sul rischio di credito interfacciandosi con Group Data Office per la loroimplementazione, per l’elaborazione di strategie di convergenza del sistema informativo di risk management e per lapromozione dell’utilizzo di strumenti di business intelligence a livello di Gruppo.

Le attività di reporting del Gruppo hanno beneficiato del completamento delle attività realizzate – a partire dal 2015 -nell’ambito del Progetto PERDAR, focalizzato ad assicurare la compliance con i principi stabiliti dal Comitato di Basilea intema di “data aggregation & reporting” (cosiddetti “BCBS239 Principles”). L’iniziativa è stata un fattore chiave per raggiungerel’obiettivo di una maggiore razionalizzazione dei rischi nella loro segnalazione rivolta all’Alta Direzione Aziendale e aiRegolatori in termini di qualità, completezza, riduzione della rappresentazione dei dati, convergenza verso un unico reportingsui rischi integrati e del processo a supporto del loro consolidamento, ed ha portato alla dismissione dell’ERM – EnterpriseRisk Management Report – a partire dal 1Q17 e alla sua sostituzione con l’Integrated Risk Reporting rispondente ai requisitidel nuovo framework.

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

14AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAmbito di applicazione

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Ambito di applicazione

Denominazione della banca cui si applicano gli obblighi d’informativaUniCredit S.p.A., Capogruppo del Gruppo bancario “UniCredit” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari.

Illustrazione delle differenze nelle aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancioIn questa sezione dell’Informativa da parte degli Enti è esposta l’area di consolidamento prudenziale del gruppo UniCredit.Si precisa che l’area di consolidamento è costruita secondo la normativa prudenziale e che la stessa differisce dall’area diconsolidamento del Bilancio consolidato, che si riferisce allo standard IAS/IFRS. Questa situazione può generaredisallineamenti tra i dati finanziari presenti in questo documento e quelli inseriti nel Bilancio consolidato.I diversi trattamenti sono esposti nelle liste presenti in questa sezione, che presentano le seguenti caratteristiche:

• Entità consolidateo società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. a

cui si applica il metodo di consolidamento integrale;o società bancarie, finanziarie e strumentali partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A.

in misura pari o superiore al 20 per cento, quando siano controllate congiuntamente con altri soggetti e/oin base ad accordi con essi; a queste si applica il metodo di consolidamento proporzionale;

o altre società bancarie e finanziarie partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. inmisura pari o superiore al 20 per cento o comunque sottoposte a influenza notevole, cui si applica ilmetodo del patrimonio netto;

o imprese, diverse dalle società bancarie, finanziarie e strumentali, controllate direttamente oindirettamente da UniCredit S.p.A. in modo esclusivo o congiunto oppure sottoposte ad influenzanotevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto.

• Entità soggette al trattamento per i Fondi Propri ai sensi degli articoli 46 e 48 del CRRo società del settore finanziario in cui è detenuto un investimento non significativo / significativo, soggette a

deduzione dai Fondi Propri.

Nel contenuto della presente informativa che fa riferimento ai dati consolidati, non sono incluse le partecipazioni chesingolarmente presentano un valore inferiore a 1.000 euro:n. 29 controllate e controllo congiunton. 23 collegaten. 234 partecipazioni di minoranza iscritte nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS).

Si segnala che nel Bilancio consolidato sono ricomprese tra le partecipazioni n.163 imprese valutate al costo, controllatedirettamente o da imprese consolidate integralmente (n. 160 al 31 dicembre 2016), di cui:n. 9 appartenenti al Gruppo Bancario (cfr. Allegato 2 - Ambito di applicazione);n. 154 non appartenenti al Gruppo Bancario (n. 151 al 31 dicembre 2016).

Residuano al 30 giugno 2017 n.19 entità controllate non consolidate non ricomprese nella voce 100. Partecipazioni dellaRelazione finanziaria semestrale consolidata.

Nel mese di Giugno 2017, si è perfezionata la cessione della partecipazione pari al 32,8% detenuta in Bank Pekao aPowszechny Zaklad Ubezpieczeń S.A. (“PZU”) e Polski Fundusz Rozwoju S.A. (“PFR”) al prezzo convenuto di PLN 123 per azione e, quindi, per un corrispettivo complessivo di PLN 10,6 miliardi. Alla data del 30 giugno 2017, UniCredit mantiene unapartecipazione di minoranza in Bank Pekao pari al 6,26%.

In allegato 2 “Ambito di applicazione” al presente documento sono riportate le seguenti informazioni:• Aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio al 30 giugno 2017;• Denominazione di tutte le controllate non incluse nel consolidamento e ammontare aggregato delle loro deficienze

patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori.

Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento dirisorse patrimoniali o di fondi all’interno del gruppo.

Patti parasociali, requisiti regolamentari e accordi contrattuali possono limitare la capacità del Gruppo di accedere alle attivitào regolare le passività delle entità controllate o restringere la possibilità di queste ultime di distribuire capitale e/o dividendi.

• Con riferimento ai patti parasociali si segnala quanto segue:

o relativamente alle entità consolidate UniCredit BPC Mortgages S.r.l. e UniCredit OBG S.r.l, societàcostituite ex legge 130/99 per l’esecuzione di operazioni di cartolarizzazione o di emissione diobbligazioni bancarie garantite, sono presenti patti parasociali che consentono la distribuzione didividendi solo una volta soddisfatte le pretese creditorie dei creditori garantiti e dei portatori delleobbligazioni bancarie garantite;

o relativamente a Card Complete Service Bank AG, sono presenti patti parasociali che prevedono chel’ammontare dei dividendi che la società ha facoltà di distribuire dipenda non solo dalle azioni possedutema anche dall’ammontare di commissioni pagate agli azionisti durante l’esercizio;

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

16AL 30 GIUGNO 2017

o nell’ambito dell’operazione di scissione del ramo CEE Banking da UniCredit Bank Austria AG aUniCredit SpA, perfezionatasi nel corso del 2016, UniCredit SpA ha sottoscritto un accordo con UniCreditBank Austria Ag e i suoi azionisti di minoranza che prevede l’impegno di UniCredit a: (i) non deliberare,in qualità di azionista di UniCredit Bank Austria AG, distribuzioni di dividendi di quest’ultima qualora,anche in conseguenza della distribuzione, il CET1 ratio (individuale e consolidato) scendesse al di sotto(a) della soglia del 14% o (b) del più alto tasso minimo di CET1 richiesto al momento dal quadronormativo applicabile, più eventuali buffer richiesti, e (ii) sostenere ogni decisione manageriale e deliberaconsiliare di UCBA volta a salvaguardare tali requisiti di CET1.

• Con riferimento ai requisiti regolamentari si segnala che il gruppo UniCredit è un gruppo bancario soggetto alladisciplina prevista dalla Direttiva 2013/36/UE sull'”accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenzialesugli enti creditizi e sulle imprese di investimento” (CRD IV) e dal Regolamento (UE) N. 575/2013 relativo ai“requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento” (CRR), e che controlla istituti finanziarisoggetti alla medesima disciplina.La capacità delle banche controllate di distribuire capitale o dividendi è, quindi, vincolata al rispetto di dettadisciplina sia in termini di requisiti patrimoniali che in termini di “Ammontare Massimo Distribuibile” nonché daulteriori raccomandazioni emanate, tempo per tempo, dalle autorità competenti (e.g. Raccomandazione dellaBanca Centrale Europea sulle politiche di distribuzione dei dividendi – ECB/2015/49).

• I requisiti patrimoniali richiesti al Gruppo UniCredit condivisi con le Autorità Regolamentari competenti (BCE),anche a seguito del Supervisory Review Evaluation Process (SREP), sono superiori a quelli minimi previsti dallanormativa citata. Per l’informativa dei requisiti patrimoniali del Gruppo UniCredit e i risultati del menzionatoprocesso SREP, si rimanda al capitolo “Fondi Propri”.Per quanto riguarda invece le controllate, si segnala che presso alcune giurisdizioni e altre entità estere del Gruppopossono essere presenti impegni a mantenere il capitale regolamentare al disopra delle soglie normative minimeanche a seguito del processo SREP posto in essere a livello locale.

• Con riferimento alla liquidità disponibile a livello di Gruppo, questa risente – in termini di libera circolazione traEntità basate in paesi diversi – di talune limitazioni connesse ai limiti prudenziali delle “Grandi esposizioni”,secondo le definizioni regolamentari del CRR e sulla base delle decisioni adottate in materia dagli Stati Membri (intema di “cross border intragroup exposures”): ne consegue che parte della liquidità disponibile può essere soggettaad impedimenti che ne limitano il suo trasferimento tra Entità del Gruppo. Ulteriori dettagli sono riportati nel capitolo“Rischio di liquidità”.

• Con riferimento agli accordi contrattuali si segnala, inoltre, che il Gruppo UniCredit ha emesso strumenti finanziari ilcui rimborso, anche anticipato, riacquisto o ripagamento, è subordinato all’autorizzazione da parte dell’autoritàcompetente. Il valore contabile di tali strumenti al 30 giugno 2017 è pari a 17.836.953 migliaia.

• In considerazione della crisi finanziaria, con particolare riferimento al settore sovrano, talune Autorità di Vigilanzahanno chiesto, a partire dai precedenti periodi, che le società del Gruppo (compresa la Capogruppo) riducano lapropria esposizione creditizia nei confronti di altre società del Gruppo operanti nelle rispettive giurisdizioni. Al 30giugno 2017 non si rilevano, tuttavia, impedimenti critici.

• In riferimento ad Atlante (fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso di diritto italiano, riservato ad investitoriprofessionali e gestito dalla società di gestione indipendente Quaestio Capital Management SGR S.p.A.), al 30giugno 2017 UniCredit S.p.A. deteneva un impegno irrevocabile per successivi versamenti nel Fondo pari a:

o 103 milioni nel Fondo Atlante;o 99 milioni nel Fondo Atlante II.

• In riferimento allo Schema Volontario (strumento introdotto dal FITD per la soluzione delle crisi bancarie attraversointerventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dallanormativa), al 30 giugno 2017 il Gruppo UniCredit deteneva un impegno irrevocabile per successivi versamenti nelFondo pari a 76 milioni.In data 2 agosto 2017 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha deliberato l’incremento della dotazione delloSchema Volontario per complessivi 95 milioni, di cui circa 18 milioni a carico del Gruppo UniCredit.

• Al 30 giugno 2017, il Gruppo UniCredit ha in essere alcuni accordi di alleanza, nonché alcuni patti parasocialistipulati tra il Gruppo ed altre controparti nell’ambito di accordi di co-investimento (e.g. accordi per la costituzione dijoint venture), con particolare riferimento al settore assicurativo.Nell’ambito di tali accordi, come da prassi di mercato, sono previste clausole protettive dell’investimento che, aseconda dei casi, consentono alle parti di negoziare le rispettive posizioni sull’investimento sottostante in caso di“uscita” dallo stesso, attraverso meccanismi di obbligo ad acquistare e/o obbligo a vendere. Tali previsioni trovanonormalmente applicazione dopo un determinato periodo di tempo e/o al verificarsi di specifici eventi, anchecollegati agli accordi di distribuzione sottostanti.Al 30 giugno 2017, non si sono verificati i presupposti sottostanti le predette clausole protettive dell’investimento e,pertanto, UniCredit S.p.A. non ha in essere impegni definitivi ad acquistare le partecipazioni di pertinenza di una opiù controparti contrattuali.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAmbito di applicazione

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

18AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITFondi Propri

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Fondi PropriA partire dall’1 gennaio 2014, il calcolo dei requisiti di capitale tiene conto del quadro regolamentare denominato “Basilea 3”,trasposto nel Regolamento n.575/2013/UE relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (CapitalRequirements Regulation - “CRR”) e nella Direttiva 2013/36/UE sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanzaprudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento (Capital Requirements Directive IV - “CRDIV”), secondo ilrecepimento nella normativa regolamentare Italiana.

Tale regolamentazione prevede la seguente articolazione dei Fondi Propri:• Capitale di Classe 1 (Tier 1 Capital), composto a propria volta da:

o Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) eo Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1);

• Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2);• la somma del Capitale di Classe 1 e del Capitale di Classe 2 compone il Totale dei Fondi Propri (Total Capital).

Requisiti e riserve di capitale4

transitori per il Gruppo UniCredit per il 2017I requisiti minimi di capitale applicabili al 30 Giugno 2017 sono pari ai seguenti ratio patrimoniali (Pillar 1) in coerenza con l’articolo92 del CRR:

• CET1: 4,50%• T1: 6,00%• Total Capital: 8,00%

In aggiunta a tali livelli patrimoniali, il Gruppo deve inoltre rispettare, mediante CET1, i seguenti requisiti:• 2,50%, requisito di Pillar 2 (Pillar 2 Requirement) richiesto per il 2017 in coerenza con i risultati SREP• 1,25%, riserva di conservazione del capitale (“CCB” buffer)5, in coerenza con l’articolo 129 della CRDIV• 0,50%, riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale (“G-SII” buffer)6, richiesta dal Financial Stability Board7

• 0,02%, riserva di capitale anticiclica8 (CCyB buffer), in coerenza con l’articolo 160 della CRDIV (paragrafi da 1 a 4),calcolata trimestralmente9.

Pertanto il Gruppo deve quindi rispettare i seguenti requisiti complessivi:• CET1: 8,77%• T1: 10,27%• Total Capital: 12,27%

Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale transitori e delle riserve per il Gruppo UniCredit che evidenziano anche irequisiti di “Total SREP Capital Requirement” (TSCR) e i requisiti di “Overall Capital Requirement” (OCR) richiesti a seguito degliesiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) condotto nel 2016 ed applicabile per il 2017:

Requisiti e riserve di capitale per il Gruppo UniCredit nel 2017 secondo il regime transitorio

Requisito CET1 T1 Total Capital

A) Requisiti di Pillar 1 4.50% 6.00% 8.00%

B) Requisiti di Pillar 2 2.50% 2.50% 2.50%

C) TSCR (A+B) 7.00% 8.50% 10.50%

D) Requisito combinato di riserva di Capitale, di cui: 1.77% 1.77% 1.77%

1. riserva di conservazione del capitale (CCB) 1.25% 1.25% 1.25%

2. riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale (G-SII) 0.50% 0.50% 0.50%

3. riserva di capitale anticiclica specifica per UniCredit (CCyB) 0.02% 0.02% 0.02%

E) OCR (C+D) 8.77% 10.27% 12.27%

4 La riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer), volta a prevenire ed attenuare il rischio sistemico o macroprudenziale nonciclico di lungo periodo non previsto dal CRR, non è applicabile al 30 Giugno 2017.5 Nel mese di ottobre 2016, la Banca d’Italia ha pubblicato l’aggiornamento della Circolare 285 che prevede una differente applicazione delle normetransitorie relative alla riserva di conservazione del capitale: a partire dal 1° gennaio 2017, tale riserva sarà pari all’1,25% (rispetto al 2,50% del2016); per il 2018 sarà pari all’1,875%; dal 1° gennaio 2019 sarà pari al 2,50%.6

Da incrementare dello 0,25% su base annuale; il target è pari all’1,00% nel 2019.7

Si precisa che la Banca d’Italia ha inoltre identificato il Gruppo UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica nazionale, decidendo di applicareuna riserva di capitale aggiuntiva (O-SII buffer) pari allo 0% per il 2017; il livello della riserva di capitale sarà incrementato a partire dal 2018 di 0,25%per anno, raggiungendo il target dell’1,00% nel 2021. Va tuttavia considerato che l’articolo 131.14 della CRD IV richiede l’applicazione della riserva dicapitale più elevata tra la riserva di capitale per le G-SII e la riserva di capitale per le O-SII; pertanto il Gruppo UniCredit dovrà rispettare il requisitoconnesso alla riserva di capitale G-SII pari a 0,50% per il 2017.8

Con riferimento al 30 Giugno 2017: (I) la riserva anticiclica da applicare è generalmente pari a 0%, con l’eccezione dei seguenti Paesi: RepubblicaCeca (0,50%); Hong Kong (1,25%); Islanda (1,00%); Norvegia (1,50%); Svezia (2,00%); (II) con riferimento all’esposizione verso le contropartiItaliane, la Banca d’Italia ha identificato il tasso pari allo 0%.9 In applicazione del regime transitorio disposto da Banca d’Italia, per il 2017 la riserva di capitale anticiclica specifica della banca dovrà esserecomposta di Capitale primario di Classe 1 pari ad un massimo dell’1,25% dell'ammontare complessivo delle esposizioni ponderate per il rischio.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 20AL 30 GIUGNO 2017

Fondi propri consolidati transitoriCon riferimento all’ammontare degli aggiustamenti transitori al 30 Giugno 2017, si precisa che tali importi - rispetto al 31 Dicembre2016 - riflettono anche la progressiva riduzione dell’aggiustamento transitorio per l’anno 2017; di seguito, principalmente:

• 20% per gli elementi da dedurre dal Capitale primario di Classe 1 (40% nel 2016);• 20% per gli utili non realizzati su titoli AFS (40% nel 2016);• 40% dell’importo delle perdite attuariali calcolato in coerenza con l’articolo 473 del CRR (60% nel 2016).

Utile di periodoL’utile di periodo consolidato al 30 Giugno 2017 (1.853 milioni, al netto dell’effetto fiscale) è riconosciuto nel Capital Primario diClasse 1 per 1.420 milioni, ossia escludendo i dividendi prevedibili di pertinenza del Gruppo calcolati alla data, pari a 433 milioni.L’utile netto del primo semestre 2017 è incluso nel Capitale Primario di Classe 1 in seguito a richiesta di autorizzazione all’AutoritàCompetente ai sensi dell’articolo 26(2) del CRR.

Cessione di Bank Pekao SANel mese di Giugno 2017, si è perfezionata la cessione della partecipazione pari al 32,8% detenuta in Bank Pekao a PowszechnyZaklad Ubezpieczeń S.A. (“PZU”) e Polski Fundusz Rozwoju S.A. (“PFR”) al prezzo convenuto di PLN 123 per azione e, quindi, per un corrispettivo complessivo di PLN 10,6 miliardi.

Nel contesto di tale operazione, i Fondi Propri consolidati transitori al 30 Giugno 2017 evidenziano i seguenti principali impatti10

rispetto al 31 marzo 2017:• effetto positivo connesso all’avviamento, per un valore pari a 811 milioni;• effetto positivo connesso alle attività immateriali, per un valore pari a 197 milioni;• effetto negativo connesso alla perdita degli interessi di minoranza ammissibili, per un valore pari a circa 1,5 miliardi.

Alla data del 30 giugno 2017, UniCredit mantiene una partecipazione di minoranza in Bank Pekao pari al 6,26%.

Fondo Atlante e Fondo Atlante IIDal punto di vista regolamentare, il trattamento delle quote detenute da UniCredit nel Fondo Atlante e nel Fondo Atlante II avvienetramite applicazione del metodo look-through agli attivi sottostanti detenuti dai medesimi Fondi, ossia:

• le partecipazioni indirettamente detenute in Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (classificate comepartecipazioni non significative in entità del settore finanziario, in applicazione del Regolamento UE 2015/923), peraltrooggetto di totale svalutazione al 30 giugno 2017;

• gli investimenti nelle note di cartolarizzazione connesse a crediti deteriorati.

In riferimento all’impegno detenuto da UniCredit verso il Fondo Atlante e il Fondo Atlante II, il trattamento regolamentare prevedel’applicazione di un fattore di conversione del 100% (“rischio pieno” in applicazione dell’Allegato I del CRR) ai fini del calcolo dellerelative attività di rischio ponderate.

Per ulteriori informazioni si rimanda alla Relazione intermedia sulla gestione consolidata al 30 giugno 2017(paragrafo “Altreinformazioni” e “Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Attivo - Informativa relativa alle quote dei fondi Atlante e AtlanteII” della Parte B).

Partecipazione nel capitale della Banca d’ItaliaCon riferimento al trattamento regolamentare della partecipazione nel Capitale della Banca d’Italia, si evidenzia che al valore dellapartecipazione iscritto nel bilancio al 30 Giugno 2017 pari a 1.096 milioni, si applica una ponderazione pari al 100% (inapplicazione dell’articolo 133 “Esposizioni in strumenti di capitale” del CRR); la rivalutazione transitata a conto economico al 31Dicembre 2013 non è oggetto di filtro.

Deduzione per investimenti in società del settore finanziario ed attività fiscali differite che dipendono dalla redditivitàfutura e derivano da differenze temporaneeL’aumento di capitale eseguito nel corso del primo trimestre del 2017 ha consentito il ripristino delle soglie di deduzioneregolamentare rispetto al 31 Dicembre 2016. Di conseguenza, al 30 Giugno 2017, UniCredit non eccede le soglie di deduzionecondizionale connesse a (i) investimenti non significativi (NSI) in entità del settore finanziario, (ii) investimenti significativi (SI) instrumenti di capitale primario di classe 1 emessi da entità del settore finanziario e (iii) attività fiscali differite che dipendono dallaredditività futura e derivano da differenze temporanee.

10 Si registra inoltre un impatto positivo sul CET1 ratio dovuto alla cessata contribuzione di Bank Pekao ai Risk Weighted Assets del Gruppo

UniCredit.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITFondi Propri

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Conglomerato finanziarioAlla data, il Gruppo UniCredit non risulta incluso nell’elenco dei conglomerati finanziari italiani; tale indicazione è stata pubblicatada parte della Consob in data 9 settembre 2016.

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)Il Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) è composto prevalentemente dai seguenti elementi:

• Principali elementi del Capitale primario di classe 1, riconosciuti soltanto se possono essere utilizzati senza restrizioni esenza indugi dall'ente per la copertura dei rischi o delle perdite nel momento in cui tali rischi o perdite si verificano: (I)strumenti di capitale (azioni ordinarie) purché siano soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 28 o, ove applicabile,all'articolo 29 del CRR; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) utili non distribuiti; (IV)altre componenti di conto economico complessivo accumulate; (V) altre riserve; si comprendono inoltre tra gli elementidel Capitale primario di Classe 1 anche gli interessi di minoranza per l’ammontare computabile riconosciuto dal CRR.

• Filtri prudenziali del Capitale primario di classe 1: (I) filtro su utili connessi a margini futuri derivanti da operazioni dicartolarizzazione; (II) filtro connesso alle riserve di valore equo relative ai profitti e alle perdite generati dalla coperturadei flussi di cassa degli strumenti finanziari che non sono valutati al valore equo; (III) filtro connesso ai profitti e leperdite sulle passività dell'ente, valutate al valore equo, dovuti all'evoluzione del merito di credito dell'ente; (IV) filtroconnesso ai profitti e le perdite su derivati passivi dovuti a variazioni del merito di credito dell'ente; (V) filtro relativo allerettifiche di valore supplementari (prudent valuation).

• Detrazioni dagli elementi del Capitale primario di classe 1: (I) attività immateriali; (II) attività fiscali differite (DTA) che sibasano sulla redditività futura e che non derivano da differenze temporanee; (III) eccedenza delle perdite attese rispettoalle rettifiche di valore (shortfall) per le posizioni valutate secondo metodi IRB; (IV) attività dei fondi pensione aprestazioni definite nel bilancio dell'ente; (V) strumenti propri del capitale primario di classe 1 detenuti dall'entedirettamente, indirettamente e sinteticamente, compresi gli strumenti propri del capitale primario di classe 1 che l'enteha l'obbligo reale o eventuale di acquistare, in virtù di un obbligo contrattuale esistente; (VI) esposizioni dedotte dalCapitale primario di Classe 1 in luogo della ponderazione al 1.250% tra gli RWA; (VII) investimenti non significativi instrumenti di CET1 emessi da società del settore finanziario (dedotti per la quota eccedente la soglia normativamenteprevista); (VIII) attività fiscali differite (DTA) che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporaneeed investimenti significativi in strumenti di CET1 emessi da società del settore finanziario (dedotti per la quotaeccedente le soglie normativamente previste).

Al 30 Giugno 2017, il CET1 è composto da azioni ordinarie emesse da UniCredit S.p.A, pari a 20.224 milioni. Tra gli altri elementi,la presente voce non include la quota a servizio dei Cashes11 (pari a 609 milioni) riclassificata nell’AT1.

2. Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)Gli elementi positivi dell’AT1 sono rappresentati da: (I) strumenti di capitale, riconosciuti soltanto se rispettano le condizioni di cuiall’articolo 52 del CRR; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) strumenti di capitale computabilinei Fondi Propri in ragione delle disposizioni transitorie previste dal CRR (c.d grandfathering).

In data 15 maggio 2017, UniCredit S.p.A. ha lanciato un’emissione di strumenti Additional Tier 1, denominati in EUR, per un totaledi 1,25 miliardi per i cui dettagli si fa rimando al capitolo Requisiti di capitale, paragrafo “Rafforzamento patrimoniale”.

Al 30 Giugno 2017, il Capitale Aggiuntivo di Classe 1 include anche le azioni ordinarie a servizio dei “Cashes” (per 609 milioni).

Per le principali caratteristiche degli strumenti di capitale si rimanda all’Allegato 1.

3. Capitale di Classe 2 (Tier 2 – T2)Gli elementi positivi del T2 sono rappresentati da: (I) strumenti di capitale e prestiti subordinati, quando sono rispettate lecondizioni di cui all'articolo 63 del CRR; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) eventualieccedenze delle rettifiche di valore rispetto alla perdite attese per le posizioni ponderate secondo i metodi IRB; (IV) strumenti dicapitale e prestiti subordinati computabili nei Fondi Propri in ragione delle disposizioni transitorie previste dal CRR(grandfathering).

11 I CASHES sono strumenti di tipo equity linked, emessi per un controvalore di euro 2.983.000.000 nel mese di febbraio 2009 da The Bank of NewYork (Luxembourg) S.A. con scadenza al 15 Dicembre 2050 e convertibili, a determinate condizioni, in n. 9.675.641 azioni ordinarie di UniCreditS.p.A. (ridotte da n.967.564.061 a seguito del raggruppamento azionario del 2011 e poi del 2017) sottoscritte da Mediobanca nell’ambitodell’operazione di aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci di UniCredit il 14 novembre 2008. Pertanto, dal momento chequeste azioni sono regolarmente emesse, sono pienamente disponibili per assorbire eventuali perdite al pari di ogni altra azione ordinaria.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 22AL 30 GIUGNO 2017

Nel mese di giugno 2017, UniCredit S.p.A. ha lanciato due emissioni di strumenti Tier 2 (strumenti denominati in EUR, per untotale di 50 milioni e strumenti denominati in USD, per un totale di 1 miliardo) per i cui dettagli si fa rimando al capitolo Requisiti dicapitale, paragrafo “Rafforzamento patrimoniale”.

Alla data del 30 Giugno 2017, il T2:• non include strumenti di Tier 2 con piano di ammortamento contrattuale in ragione delle previsioni contenute nell’articolo

63 del CRR;• include, tra gli strumenti soggetti a grandfathering, la quota di tali strumenti emessi prima del 31 Dicembre 2011 - a

norma dell’articolo 484(5) del CRR;• include anche azioni di risparmio per un ammontare complessivamente pari a 2,4 milioni.

Per le principali caratteristiche degli strumenti di capitale si rimanda all’Allegato 1.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITFondi Propri

23

Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri (*) - (Articolo 492, paragrafo 3 e

4 del CRR)(migliaia di €)

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

1 Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni (A) 33.606.332 34.584.702

di cui: Azioni ordinarie 33.606.332 34.584.702

2 Utili non distribuiti 11.443.636 12.149.020

3Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve, includere gli utili e le perdite non

realizzati ai sensi della disciplina contabile applicabile) (B)3.967.886 1.365.457

5 Interessi di minoranza (importo consentito nel capitale primario di classe 1 consolidato) (C) 336.378 98.442 2.392.084 779.537

5a Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o dividendi prevedibili (D) 1.420.145 -

6 Capitale primario di classe 1 (CET1) prima delle rettifiche regolamentari 50.774.377 50.491.263

Capitale primario di classe 1 (CET1): rettifiche regolamentari

7 Rettifiche di valore supplementari (147.840) - (169.999) -

8 Attività immateriali (al netto delle relative passività fiscali) (E) (4.028.629) - (4.994.563) -

9 Aggiustamento transitorio connesso allo IAS 19 (F) 589.422 - 1.111.529 -

10Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura,escluse quelle derivanti da differenze temporanee (al

netto delle passività fiscali dove siano soddisfatte le condizioni di cui all' articolo 38 (3))(288.398) 69.495 (216.196) 138.050

11 Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa (317.363) - (374.123) -

12 Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese (757) 189 (1.920) 1.280

14 Utili o perdite su passività valutate al valore equo dovuti all'evoluzione del merito di credito (8.134) - (232.392) -

15 Attività dei fondi pensione a prestazioni definite (37.459) - (36.768) -

16 Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente (4.796) - (6.380) -

18

Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o

indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del

10% e al netto di posizioni corte ammissibili) (G)

- - (84.642) 56.428

19

Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente,

indirettamente o sinteticamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla

soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) (G)

- - (9.294) 145.064

20aImporto dell'esposizione dei seguenti elementi, che possiedono i requisiti per ricevere un fattore di ponderazione

del rischio pari al 1250%, quando l'ente opta per la deduzione(200.320) - (223.473) -

20c di cui: Posizioni verso cartolarizzazioni (200.320) - (223.473) -

20d di cui: Operazioni con regolamento non contestuale - - - -

22 Importo eccedente la soglia del 15% (G) - - (760.768) 911.408

23di cui: Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente

direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti- - 401.999 481.598

25 di cui: Attività fiscali derivanti da differenze temporanee - - 358.770 429.810

25a Perdite relative all'esercizio in corso (H) - - (11.790.094) -

26Rettifiche regolamentari applicabili al capitale primario di classe 1 in relazione agli importi soggetti a trattamento

pre-CRR (I)(378.015) (466.836)

26a Rettifiche regolamentari relative agli utili e alle perdite non realizzate ai sensi degli articoli 467 e 468 (335.877) (698.142)

di cui: Utili non realizzati su titoli di debito riferiti ad emittenti diversi da amministrazioni centrali appartenenti

all'Unione Europea(67.804) (126.635)

di cui: Utili non realizzati su titoli di debito emessi da amministrazioni centrali appartenenti all'Unione Europea (202.725) (480.261)

di cui: Utili non realizzati su titoli di capitale (65.348) (91.246)

28 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale primario di classe 1 (CET1) (5.158.166) (18.954.061)

29 Capitale primario di classe 1 (CET1) 45.616.211 31.537.202

Dati riferiti al 30.06.2017 Dati riferiti al 31.12.2016

Capitale primario di classe 1 : strumenti e riserve

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 24AL 30 GIUGNO 2017

(migliaia di €)

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

30 Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni (J) 3.620.265 2.383.463

33Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a

eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1 (K)1.292.090 1.348.890

36 Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) prima delle rettifiche regolamentari 4.912.355 3.732.353

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): rettifiche regolamentari

37 Strumenti propri di capitale aggiuntivo di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente (26.109) - (26.793) -

39

Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o

indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del

10% e al netto di posizioni corte ammissibili) (G)

- - (31.994) 21.330

40

Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente

indirettamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e

al netto di posizioni corte ammissibili)

(36.002) 9.001 (27.004) 18.002

41

Rettifiche regolamentari applicate al capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione agli importi soggetti a trattamento

pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013

(ossia importi residui CRR)

(4.595) (178.914)

41aImporti residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione dal capitale primario di classe

1 durante il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 472 del regolamento (UE) No 575/2013 (G)(95) (159.255)

di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB (95) (640)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali

soggetti

- (21.517)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente quando l'ente ha un investimento significativo in

tali soggetti

- (3.098)

di cui: Importo residuo relativo a importo eccedente la soglia del 15% - Strumenti di capitale primario di classe

1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un

investimento significativo in tali soggetti

- (134.000)

41bImporti residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione dal capitale di classe 1 durante

il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 475 del regolamento (UE) No 575/2013(4.500) (19.659)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente quando l'ente non ha un investimento significativo- (10.658)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente quando l'ente ha un investimento significativo(4.500) (9.001)

43 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) (66.706) (264.705)

44 Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) 4.845.649 3.467.648

45 Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1) 50.461.860 35.004.850

Capitale di classe 2 (T2): strumenti e accantonamenti

46 Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni (L) 8.706.529 8.204.682

47Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a

eliminazione progressiva dal capitale di classe 2800.065 1.073.554

48

Strumenti di fondi propri ammissibili inclusi nel capitale di classe 2 consolidato (compresi gli interessi di minoranza

e strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 non inclusi nella riga 5 o nella riga 34) emessi da filiazioni e detenuti

da terzi (M)

702.150 203.106 876.271 372.935

50 Rettifiche di valore su crediti 873.969 904.784

51 Capitale di classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari 11.082.713 11.059.291

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): strumenti

Dati riferiti al 30.06.2017 Dati riferiti al 31.12.2016

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITFondi Propri

25

(migliaia di €)

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

52 Strumenti propri di capitale di classe 2 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente e prestiti subordinati (129.764) - (132.778) -

54

Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti direttamente o

indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del

10% e al netto di posizioni corte ammissibili) (G)

- - (36.908) -

55

Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente

direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (al netto di posizioni

corte ammissibili)

(628.765) - (674.714) -

56

Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e

trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi

residui CRR)

61.981 (69.974)

56aImporti residui dedotti dal capitale di classe 2 in relazione alla deduzione del capitale primario di classe 1 durante il

periodo transitorio ai sensi dell'articolo 472 del regolamento (UE) No 575/2013 (G)(95) (159.255)

di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB (95) (640)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali

soggetti

- (21.517)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente quando l'ente ha un investimento significativo in

tali soggetti

- (3.098)

di cui: Importo eccedente la soglia del 15% - Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore

finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali

soggetti

- (134.000)

56bImporti residui dedotti dal capitale di classe 2 in relazione alla deduzione del capitale aggiuntivo di classe 1 durante

il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 475 del regolamento (UE) No 575/2013(4.500) (19.659)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente quando l'ente non ha un investimento significativo- (10.658)

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente direttamente quando l'ente ha un investimento significativo(4.500) (9.001)

56cImporto da dedurre dal o da aggiungere al capitale di classe 2 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi previsti

per il trattamento pre-CRR66.576 108.940

di cui: Utili non realizzati su titoli AFS soggetti a filtro nazionale aggiuntivo 66.576 108.940

57 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale di classe 2 (T2) (696.548) (914.374)

58 Capitale di classe 2 (T2) 10.386.165 10.144.917

59 Capitale totale (TC= T1+T2) 60.848.025 45.149.767

59aAttività ponderate per il rischio in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori,

soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR)- 13.407

di cui: elementi non dedotti dal capitale primario di classe 1 (regolamento (UE) No 575/2013 importi residui - 13.393

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente indirettamente o sinteticamente quando l'ente non ha un investimento significativo in tali

soggetti

- 13.393

di cui: elementi non dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 (regolamento (UE) N0575/2013 importi residui) - 14

di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario

detenuti dall'ente indirettamente o sinteticamente quando l'ente non ha un investimento significativo in tali

soggetti

- 14

60 Totale delle attività ponderate per il rischio 352.668.561 387.135.931

Capitale di classe 2 (T2): rettifiche regolamentari

Dati riferiti al 30.06.2017 Dati riferiti al 31.12.2016

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 26AL 30 GIUGNO 2017

(*) Le sottovoci valorizzate a zero ovvero non applicabili non sono riportate.

(migliaia di €)

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

(A) - Importo alla data

dell'Informativa

(C) - Importi soggetti al

trattamento pre-

regolamento (UE) No

575/2013 o importo

residuo prescritto dal

Regolamento (UE) No

575/2013

61 Capitale primario di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) 12,93% 8,15%

62 Capitale di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) 14,31% 9,04%

63 Capitale totale (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) 17,25% 11,66%

64

Requisito della riserva di capitale specifica dell'ente (requisito relativo al capitale primario di classe 1 a norma

dell'articolo 92 (1) (a)), requisiti della riserva di conservazione del capitale, della riserva di capitale anticiclica, della

riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, della riserva di capitale degli enti a rilevanza sistemica (riserva

degli G-SII o O-SII), (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (N)

6,27% 7,255%

65 di cui: Requisito della riserva di conservazione del capitale 1,25% 2,50%

66 di cui: Requisito della riserva di capitale anticiclica 0,02% 0,005%

67adi cui: Riserva di capitale dei Global Systemically Important Institutions (G-SII - enti a rilevanza sistemica a livello

globale) o degli Other Sistemically Important Institution (O-SII - enti a rilevanza sistemica)0,50% 0,25%

68 Capitale primario di classe 1 disponibile per le riserve (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (O) 6,54% 0,29%

Coefficienti e riserve di capitale

72

Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un

investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte

ammissibili)

3.551.621 3.105.965

73

Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o

indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e

al netto di posizioni corte ammissibili)

3.256.346 3.230.726

75Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo inferiore alla soglia del 10%, al netto delle

relative passività fiscali per le quali sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 38 (3))2.415.890 2.883.310

Massimali applicabili per l'inclusione di accantonamenti nel capitale di classe 2

78Rettifiche di valore su crediti incluse nel capitale di classe 2 in relazione alle esposizioni soggette al metodo

basato sui rating interni (prima dell'applicazione del massimale)7.190.510 6.649.679

79Massimale per l'inclusione di rettifiche di valore su crediti nel capitale di classe 2 nel quadro del metodo basato sui

rating interni873.969 904.784

Strumenti di capitale soggetti a eliminazione progressiva (applicabile soltanto tra il 1 gennaio 2013 e il 1 gennaio 2022)

82 Attuale massimale sugli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 soggetti a eliminazione progressiva 1.292.090 1.550.507

83Importo escluso dal capitale aggiuntivo di classe 1 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i

rimborsi e le scadenze)250.803 200.998

84 Attuale massimale sugli strumenti di capitale di classe 2 soggetti a eliminazione progressiva 3.165.846 3.799.015

Coefficienti e riserve di capitale

Dati riferiti al 30.06.2017 Dati riferiti al 31.12.2016

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27

Note alla tabella “Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri (Articolo 492,paragrafo 3 e 4 del CRR)”:

Laddove non diversamente specificato gli ammontari contenuti nelle note riportate di seguito fanno riferimento al 30 giugno 2017.

A.La presente voce non include:

• 609 milioni relativi ai Cashes, riclassificati nella voce “33. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e lerelative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1“;

• 2 milioni riferiti ad azioni di risparmio riclassificati nella voce “46. Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzoazioni”.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 (negativa per 978 milioni) è riferita sostanzialmente alla riduzione delle riservesovrapprezzo per allocazione della perdita dell’esercizio 2016 della Capogruppo UniCredit SpA e ripianamento delle riservenegative (come deliberato dall’Assemblea del 20 aprile 2017), al netto dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea del 12gennaio 2017.

B.La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 (positiva per 2.602 milioni) riflette l’incremento registrato in riferimento a:

• componenti di conto economico complessivo accumulate (105 milioni), sostanzialmente dovuto alla variazione positivadella riserva relativa alle perdite attuariali nette (per 235 milioni) parzialmente compensata dalle variazioni negative deiseguenti elementi: (i) riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita per 66 milioni; (ii) riserva oscillazionecambi per 7 milioni; (iii) riserva di cash flow hedge per 57 milioni;

• altre riserve (2.497 milioni), sostanzialmente riferibile all’incremento delle riserve a seguito della destinazione delleriserve sovrapprezzo a seguito dell’aumento di capitale (cfr. nota A).

C.La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 (negativa per 2.056 milioni) riflette sostanzialmente l’eliminazione degli interessi diminoranza conseguente all’operazione di cessione di Bank Pekao.

D.L’ammontare al 30 giugno 2017 include l’utile di pertinenza del Gruppo del 1° semestre 2017 (1.853 milioni, al netto degli effettifiscali) riconosciuto nel Capitale Primario di Classe 1: (I) per 1.420 milioni, ossia al netto dei dividendi prevedibili calcolati alla data,pari a 433 milioni; (II) in seguito a richiesta di autorizzazione all’Autorità Competente ai sensi dell’articolo 26(2) della CRR.

E.La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 (negativa per 966 milioni) si riferisce all’eliminazione dell’avviamento e delle altreattività immateriali conseguente all’operazione di cessione di Bank Pekao

F.Al 30 giugno 2017, la riserva di valutazione delle perdite attuariali nette - negativa per 2.443 milioni e ricompresa all’interno dellavoce “3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate e altre riserve” - è soggetta ad aggiustamentotransitorio positivo per 589 milioni nella presente voce. La riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 (pari a 522 milioni) riflette: (I)l’evoluzione delle perdite attuariali nette e la conseguente riduzione dell’ammontare di base sul quale viene calcolatol’aggiustamento transitorio; (II) la progressiva riduzione della percentuale applicabile per il 2017 (pari al 40% dell’importo calcolatoin coerenza con l’articolo 473 del CRR, anziché il 60% previsto per il 2016).

G.Al 31 Dicembre 2016, UniCredit eccedeva le soglie di deduzione condizionale connesse a: (i) investimenti non significativi inentità del settore finanziario, (ii) investimenti significativi in strumenti di capitale primario di classe 1 emessi da entità delsettore finanziario e (iii) attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee;l’ammontare della complessiva deduzione dal CET1 transitorio risultava pari a 855 milioni (somma delle voci 18, 19, 22).L’aumento di capitale eseguito nel corso del primo trimestre del 2017 ha consentito il ripristino delle soglie rilevanti per ladeduzione regolamentare, che risultano quindi rispettate (nessuna deduzione per eccedenza) alla data del 30 giugno 2017.Analogo effetto si riscontra con riferimento all’ammontare degli investimenti non significativi; al 30 giugno 2017 non sigenerano deduzioni (32 milioni dal Capitale Aggiuntivo di Classe 1 - cfr. voce 39 - e 37 milioni dal Capitale di Classe 2 - cfr.voce 54 - al 31 dicembre 2016).

H.La perdita d’esercizio del 2016 (pari a 11.790 milioni, interamente dedotta al 31 dicembre 2016 dal Capitale Primario di Classe 1al 31 dicembre 2016) è stata riallocata al 30 giugno 2017 all’interno della voce “1. Strumenti di capitale e le relative riservesovrapprezzo azioni” in coerenza con quanto deliberato dall’Assemblea del 20 aprile 2017.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 28AL 30 GIUGNO 2017

I.L’ammontare include i seguenti filtri nazionali negativi: I) 351 milioni relativi all’effetto del filtro negativo connesso ad“affrancamento multiplo” dell’avviamento

12; II) 27 milioni relativi al filtro nazionale connesso alla cessione in blocco degli immobili

ad uso funzionale.

J.In data 15 maggio 2017 UniCredit S.p.A. ha lanciato un’emissione di strumenti Additional Tier 1 (ISIN XS1619015719), denominatiin EUR, per un totale di 1,25 miliardi, i cui termini sono in linea con la normativa “CRD IV”.

K.L’ammontare include, oltre alla quota dei Cashes per 609 milioni (ref. nota A), strumenti di Additional Tier 1 soggetti agrandfathering per 683 milioni. La variazione negativa rispetto al 31 Dicembre 2016 (pari a 57 milioni) è connessa all’eccedenzadel limite di phase-out sugli strumenti soggetti a grandfathering conseguente alla riduzione della percentuale applicabile per il2017 (50% vs. 60% fino al 31 dicembre 2016), inclusi nel Capitale di Classe 2 (cfr. voce 47).

L.La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 (positiva per 502 milioni) riflette prevalentemente i seguenti elementi: i) emissioni deglistrumenti di Tier 2 di UniCredit S.p.A. a giugno 2017 per un totale di 50 milioni di EUR (ISIN XS1632222565) ed 1 miliardo di USD(ISIN XS1631415582); ii) riduzione per effetto dell’ammortamento regolamentare.

M.La diminuzione rispetto al 31 dicembre 2016 (pari a 174 milioni) è prevalentemente connessa alla progressiva riduzione dellaquota di strumenti emessi da filiazioni computabili durante il regime transitorio (percentuale ammessa per il 2017 pari al 20%.

N.La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 riflette la riduzione della riserva combinata di capitale connessa ai seguenti elementi(cfr. sezione “Fondi Propri” del presente documento): (i) riduzione della riserva di conservazione del capitale da 2,50% a 1,25%;(ii) incremento della riserva di capitale anticiclica; (iii) incremento della riserva di capitale G-SII applicabile durante il regimetransitorio.

O.L’ammontare al 30 giugno 2017 è calcolato sottraendo dal ratio di Capitale Primario di Classe 1 (i.e. 12,93% come riportato nellavoce 61) i seguenti elementi:

• il requisito minimo di Capitale Primario di Classe 1 inclusivo della riserva combinata di capitale (i.e. 6,27% comeriportato nella voce 64);

• il requisito di Capitale Addizionale di Classe 1 (i.e. 1,5%) per la quota che deve essere coperta mediante elementi delCapitale Primario di Classe 1 (i.e. 0,13%).

L’incremento rispetto al 31 dicembre 2016 dipende dai seguenti elementi: (i) incremento del Capitale Primario di Classe 1(per 14.079 milioni); (ii) incremento del Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (pari a 1.378 milioni) con conseguente riduzione delrequisito da coprire mediante elementi del Capitale Primario di Classe 1; (iii) riduzione delle attività ponderate per il rischio (pari a34.467 milioni) principalmente connessa alla vendita di Bank Pekao; (iv) riduzione della riserva combinata di capitale (cfr. nota N).

12L’ammontare del filtro si riferisce ai 5/5 dell’ammontare oggetto di sterilizzazione calcolato ai sensi della comunicazione di Banca d’Italia del 9 maggio 2013; il calcolo tiene

anche conto delle disposizioni contenute della Risoluzione n.55/E dell’Agenzia delle Entrate del 29 maggio 2015 relativa alla "Disciplina del credito d'imposta derivante dallatrasformazione di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio di cui all'articolo 2, commi da 55 a 58, del decreto legge 29 dicembre 2010, n.225". La riduzionedell’ammontare del filtro rispetto al 31 dicembre 2016 è connessa alla cancellazione delle attività fiscali differite a fronte della conversione in crediti d’imposta per la perditecontabili consuntivate.

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29

Evoluzione dei Fondi Propri (raccomandazione Enhanced Disclosure Task Force n. 11)(migliara di €)

FO NDI P ROPRI (*)01. 01.20 17 -

30 .06 .2 017

01.01.2016 -

30 .0 6 .2016

Ca pita le Primario di c lasse 1

Inizio de l pe riodo 31.537 . 202 41.37 5 .158

Strumenti e rise rve (A) 12 .073 .208 3 35 .9 80

1. Capitale proprio 7.100 583.500

2. Riserve e sovrapprezzi di emissione propri (B) 12.596.204 (119.816)

3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (C) 105.465 (1.048.418)

4. Utile del periodo (al netto dei dividendi prevedibili) (D) 1.420.145 1.321.356

5. Interessi di minoranza ammissibili (E) (2.055.706) (400.642)

Rettifiche regolamenta ri 2 .005 .802 243 .9 71

6. Filtri prudenziali (F) 391.998 27.011

7. Propri strumenti di CET1 1.584 10.366

8. Avviamento e altre attività immateriali (G) 965.934 67.233

9. Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee (3.647) (21.799)

10. Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee (H) 358.770 -

11. Investimenti significativi e non significativi in strumenti di CET1di società del settore finanziario (H) 495.935 -

12. Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB 2.254 (2.450)

13. Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni 23.153 (61.809)

14. Altre deduzioni (691) (3.771)

15. Aggiustamenti transitori, di cui: (229.488) 229.190

15.1IAS 19 (I) (522.107) (65.558)

15.2 Utili non realizzati su titoli AFS (J) 362.265 346.552

15.3 Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee (68.555) (52.784)

15.4 Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB (1.091) 980

Fine de l periodo 4 5 .616 . 211 41.9 55 .110

Ca pita le aggiuntivo di c lasse 1

Inizio de l pe riodo 3 .467 .6 48 3 .54 4 .906

Strumenti 1.180 .002 (3 03 .57 7 )

16. Strumenti computabili, inclusi strumenti soggetti a grandfathering (K) 1.180.002 (303.577)

17. Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1emessi da filiazioni - -

Rettifiche regolamenta ri 197 .999 (62 .06 5 )

18. Propri strumenti di AT1 684 (57.526)

19. Investimenti non significativi in strumenti di AT1di società del settore finanziario (H) 53.324 -

20. Investimenti significativi in strumenti di AT1di società del settore finanziario 3 1.278

21. Aggiustamenti transitori, di cui: 143.988 (5.817)

21.1. Investimenti significativi e non significativi in strumenti di AT1di società del settore finanziario (FSE) (30.331) (9.827)

21.2 Importo residuo relativo all'eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB 545 (490)

21.3. Importo residuo relativo a investimenti significativi e non significativi in strumenti di CET1di FSE (H) 158.615 -

21.4 Importo residuo relativo a investimenti significativi e non significativi in strumenti di AT1di FSE 15.159 4.500

Fine de l periodo 4 .845 .6 49 3 .17 9 .264

Ca pita le di c lasse 1 50 .461. 860 45 .13 4 .374

Ca pita le di c lasse 2

Inizio de l pe riodo 10 .144 . 917 10 .65 8 .616

Strumenti 23 .422 3 38 .7 89

22. Strumenti e prestiti subordinati computabili, inc lusi strumenti soggetti a grandfathering (L) 228.358 (134.783)

23. Strumenti di c lasse 2 emessi da filiazioni (M) (174.121) (255.133)

24. Eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese su posizioni IRB (30.815) 728.705

Rettifiche regolamenta ri 217 .826 (171.53 2 )

25. Propri strumenti di T2 3.014 (208.038)

26. Investimenti non significativi in strumenti di T2 di società del settore finanziario (H) 36.908 -

27. Investimenti significativi in strumenti di T2 di soc ietà del settore finanziario 45.949 112.156

28. Aggiustamenti transitori, di cui: 131.955 (75.650)

28.1Importo residuo relativo all'eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB 545 (490)

28.2. Importo residuo relativo a investimenti significativi e non significativi in strumenti di CET1di FSE (H) 158.615 -

28.3 Importo residuo relativo a investimenti significativi e non significativi in strumenti di AT1di FSE 15.159 4.500

28.4 Aggiustamento connessoo a utili non realizzati su titoli AFS soggetti a filtro nazionale aggiuntivo (N) (42.364) (79.660)

Fine de l periodo 10 .386 . 165 10 .82 5 .873

Tota le Fondi Propri a lla fine de l pe riodo 60 .848 . 025 55 .96 0 .247

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 30AL 30 GIUGNO 2017

Note alla tabella “Evoluzione dei Fondi Propri (raccomandazione Enhanced Disclosure Task Force n. 11)”:

(*) Ad eccezione dei dati di inizio e fine periodo, le grandezze sono riferite alle variazioni di periodo.

A.Gli ammontari riportati nelle righe 1, 2, 3, 4 del presente schema non sono inclusivi della componente riferita a terzi, ricompresainvece nella voce relativa ai complessivi interessi di minoranza ammissibili nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 – CET1) ai sensi del CRR (riferimento riga 5 dello schema).

B.La variazione positiva nel 2017 (pari a 12.596 milioni) riflette sostanzialmente gli effetti dell’aumento di capitale deliberatodall’Assemblea del 12 gennaio 2017 (pari a 12.984 milioni).

C.La variazione positiva nel 2017 (pari a 105 milioni) riflette sostanzialmente la variazione positiva della riserva relativa alle perditeattuariali nette (per 235 milioni) parzialmente compensata dalle variazioni negative dei seguenti elementi: (i) riserve da valutazionedelle attività disponibili per la vendita per 66 milioni; (ii) riserva oscillazione cambi per 7 milioni; (iii) riserva di cash flow hedge per57 milioni.

D.La variazione negativa nel 2017 (pari a 2.056 milioni) riflette sostanzialmente l’eliminazione degli interessi di minoranzaconseguente all’operazione di cessione di Bank Pekao.

E.L’utile di pertinenza del Gruppo del 1° semestre 2017 (1.853 milioni, al netto degli effetti fiscali) è riconosciuto nel CapitalePrimario di Classe 1 per 1.420 milioni, ossia al netto dei dividendi prevedibili calcolati alla data, pari a 433 milioni, in seguito arichiesta di autorizzazione all’Autorità Competente ai sensi dell’articolo 26(2) della CRR.

F.La variazione positiva nel 2017 (pari a 392 milioni) riflette l’evoluzione positiva dei seguenti filtri: (i) riserva di cash flow hedge per57 milioni; (ii) variazione del proprio merito creditizio per 224 milioni; (iii) rettifiche di valore supplementari per 22 milioni; (iv)affrancamento multiplo dell’avviamento per 88 milioni.

G.La variazione positiva nel 2017 (pari a 966 milioni) si riferisce all’eliminazione dell’avviamento e delle altre attività immaterialiconseguente all’operazione di cessione di Bank Pekao.

H.L’aumento di capitale eseguito nel corso del primo trimestre del 2017 ha consentito il ripristino delle soglie rilevanti per ladeduzione regolamentare, che risultano quindi rispettate alla data del 30 giugno 2017 (nessuna deduzione per eccedenza),determinando le seguenti variazioni positive nel 2017 rispetto all’ammontare dedotto al 31 dicembre 2016:

• capitale primario di classe 1:o 359 milioni relativi alle attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura (voce 10);o 496 milioni relativi a investimenti significativi e non significativi in strumenti del capitale primario di classe 1

emessi da società del settore finanziario (voce 11);• capitale aggiuntivo di classe 1:

o 53 milioni relativi a investimenti non significativi in strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (voce 19);o 159 milioni relativi al valore residuo di investimenti significativi e non significativi in strumenti del capitale

primario di classe 1 emessi da società del settore finanziario dedotto per il 50% dal capitale aggiuntivo diclasse 1 (voce 21.3);

• capitale di classe 2o 37 milioni relativi a investimenti non significativi in strumenti di capitale di classe 2 (voce 26);o 159 milioni relativi al valore residuo di investimenti significativi e non significativi in strumenti del capitale

primario di classe 1 emessi da società del settore finanziario dedotto per il 50% dal capitale di classe 2 (voce28.2).

I.La variazione negativa nel 2017 (pari a 522 milioni) riflette: (i) l’evoluzione delle perdite attuariali nette e la conseguente riduzionedell’ammontare di base sul quale viene calcolato l’aggiustamento transitorio; (ii) la progressiva riduzione della percentualeapplicabile per il 2017 (40% vs. 60% nel 2016).

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31

J.La variazione positiva nel 2017 (pari a 362 milioni) riflette i seguenti effetti principali:

• variazione positiva di 278 milioni relativa agli utili non realizzati su titoli AFS emessi da Amministrazioni centrali di Paesiappartenenti all’Unione Europea, dei quali: (i) 37 milioni relativi all’effetto sull’aggiustamento transitorio connessoall’andamento negativo della riserva e (ii) 240 milioni derivanti dalla riduzione della percentuale di esclusione degli utilinon realizzati durante il periodo transitorio (20% vs. 40% nel 2016);

• variazione positiva di 85 milioni relativa a titoli di debito diversi da quelli emessi da Amministrazioni centrali di Paesiappartenenti all'Unione Europea e titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS, prevalentemente connessa allavariazione positiva di 109 milioni derivanti dalla riduzione della percentuale di esclusione degli utili non realizzati duranteil periodo transitorio (20% vs. 40% nel 2016), parzialmente compensata dalla variazione negativa di 24 milioni relativiall’effetto sull’aggiustamento transitorio connesso all’andamento positivo della riserva.

K.La variazione positiva nel 2017 (pari a 1.180 milioni) riflette sostanzialmente l’emissione dello strumento di Additional Tier 1 diUniCredit SpA in data 15 maggio 2017, denominato in EUR, per un totale di 1,25 miliardi.

L.La variazione positiva nel 2017 (pari a 228 milioni) riflette prevalentemente i seguenti elementi: i) emissioni degli strumenti di Tier2 di UniCredit S.p.A. a giugno 2017 per un totale di 50 milioni di EUR (ISIN XS1632222565) ed 1 miliardo di USD (ISINXS1631415582); ii) riduzione per effetto ammortamento regolamentare.

M.La variazione negativa nel 2017 (pari a 174 milioni) è prevalentemente connessa alla progressiva riduzione della quota distrumenti emessi da filiazioni computabili durante il regime transitorio (percentuale ammessa per il 2017 pari al 20% vs. 40% nel2016).

N.La variazione negativa nel 2017 (pari a 42 milioni) riflette principalmente la riduzione nella percentuale transitoria di inclusione nelCapitale di Classe 2 dei profitti non realizzati relativi a titoli di debito e titoli di capitale classificati nel portafoglio "attività finanziariedisponibili per la vendita AFS" (20% vs. 40% nel 2016).

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 32AL 30 GIUGNO 2017

Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione agli elementi dei FondiPropri transitori (Articolo 437.a del CRR)

(*) Le differenze tra grandezze contabili e regolamentari sono sostanzialmente imputabili alla composizione dei perimetri civilistico (IFRS) eregolamentare (Gruppo bancario); in particolare si evidenzia il trattamento delle entità del Gruppo Koc/Yapi consolidate proporzionalmente nelperimetro regolamentare e trattate secondo il metodo del patrimonio netto nel perimetro civilistico.(**) Contribuzione positiva (negativa) ai Fondi Propri transitori. Con riferimento agli elementi negativi dei Fondi Propri (i.e. deduzioni), gli ammontaririportati includono, per ciascuna voce di riferimento, anche la quota relativa ad attività e gruppi di attività in via di dismissione.(***) Note relative alla colonna “Ammontari rilevanti ai fini dei Fondi Propri”.

(migliaia di €)

Perimetro

civilistico

Perimetro

regolamentare

Capitale

Primario di

Classe 1 (CET1)

Capitale

Aggiuntivo di

Classe 1 (AT1)

Capitale di

Classe 2 (T2)

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di capitale (partecipazioni) (2 .3 34 .85 1) (2 .34 4 .02 0 )

100. Partecipazioni (6 .2 44 .44 5 ) (4 .111.116 )

130. Attività immateriali, di cui: (3 .2 47 .16 4 ) (3 .29 2 .84 4 ) (4 .028 .629 ) 0 0 8

Avviamento (1.483.721) (1.483.721) (2.293.676) 0 0 B

Altre attività immateriali (1.763.443) (1.809.123) (1.734.953) 0 0 C

140. Attività fiscali differite, di cui principalmente: (10 .912 .18 8 ) (10 .94 0 .152 ) (639 .077 ) 0 0

Attività fiscali differite che non si basano sulla redditività futura (7.966.502) (7.966.502) 0 0 0 D

Affrancamenti multipli dell'avviamento (350.679) (350.679) (350.679) 0 0 26 D

Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura (2.595.007) (2.622.971) (288.398) 0 0 10, 25 E

Perimetro

civilistico

Perimetro

regolamentare

Capitale

Primario di

Classe 1 (CET1)

Capitale

Aggiuntivo di

Classe 1 (AT1)

Capitale di

Classe 2 (T2)

20. Debiti verso clientela - Passività subordinate, di cui: 27 9 .93 9 27 9 .939 0 0 14 .28 5

Strumenti computabili nel capitale di c lasse 2 279.939 279.939 0 0 14.285 46 F

30. Titoli in c ircolazione - Passività subordinate, di cui: 14 .64 0 .019 15 .170 .504 0 6 83 .0 06 9 .48 9 .94 1

Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di c lasse 1soggetti a phase- out 756.819 756.819 0 683.006 0 33 G

Strumenti computabili nel capitale di c lasse 2 12.093.317 12.093.317 0 0 8.689.876 46 F

Strumenti computabili nel capitale di c lasse 2 soggetti a phase- out 1.154.137 1.154.137 0 0 800.065 47 F

40. Passività finanziarie di negoziazione - Passività subordinate, di cui: 7 2 .22 8 72 .228 0 0 0

Strumenti computabili nel capitale di c lasse 2 72.228 72.228 0 0 0 F

140. Riserve di valutazione, di cui princ ipalmente: (3 .9 33 .83 9 ) (3 .93 3 .83 9 ) (3 .997 .657 ) 0 0 3 - 26a - 9 - 11 H

Riserve di valutazione di titoli disponibili per la vendita 1.493.937 1.501.707 1.343.510 0 0 3 - 26a

Riserve di valutazione delle perdite attuariali nette (2.428.064) (2.426.150) (1.853.676) 0 0 3 - 9

Altri elementi positivi - Leggi speciali di rivalutazione 277.020 277.020 277.020 0 0 3

Riserve di cash flow hedge 286.913 320.919 0 0 0 3 - 11

Differenze di cambio (1.903.676) (3.742.132) (3.764.511) 0 0 3

Riserve relative ad attività in via di dismissione e società valutate al patrimonio netto (1.659.969) 134.797 0 0 0

160. Strumenti di capitale, di cui: 3 .62 0 .46 3 3 .62 0 .463 0 3 .6 20 .2 65 0

Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di c lasse 1 3.620.463 3.620.463 0 3.620.265 0 30

170. Riserve, di cui: 19 .34 5 .36 1 19 .345 .361 19 .345 .3 61 0 0

Riserve di utili 11.443.636 11.443.636 11.443.636 0 0 2

Altre riserve 7.901.725 7.901.725 7.901.725 0 0 3 H

180. Sovrapprezzi di emissione 13 .39 9 .79 9 13 .39 9 .799 13 .382 .170 0 0 1

190. Capitale, di cui: 20 .88 0 .55 0 2 0 .88 0 .550 20 .2 24 .161 6 09 .0 85 2 .36 8 1

Azioni ordinarie sottostanti i titoli “ CASHES” soggetti a phase- out 609.085 609.085 0 609.085 0 33 G

Azioni di risparmio 2.368 2.368 0 0 2.368 46 F

200. Azioni proprie (- ) (4 .16 2 ) (4 .16 2 ) (4 .162 ) 0 0 16 I

210. Patrimonio di pertinenza di terzi 82 2 .49 7 82 6 .882 336 .378 0 0 5 J

220. Utile (Perdita) di periodo (+/- ) 1.85 2 .64 5 1.852 .645 1.420 .145 0 0 25a K

Tota le a ltri e le menti, di cui: (422 .480 ) (66 .7 06 ) 87 9 .57 1

Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale primario di c lasse 1 (634) 0 0 16 I

Attività a servizio di fondi pensione a benefic i definiti (37.459) 0 0 15

Rettifiche di valore supplementari (147.840) 0 0 7

Filtri prudenziali applicati al capitale primario di c lasse 1, di cui: (35.470) 0 0

Variazioni del proprio merito creditizio (8.134) 0 0 14

Cessione di immobili (27.336) 0 0 26 D

Deduzioni per cartolarizzazioni (200.320) 0 0 20c

Eccedenza perdite attese vs rettifiche di valore complessive (modelli IRB) (757) 0 0 12

Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale aggiuntivo di c lasse 1 0 (26.109) 0 37

Deduzione di strumenti di capitale aggiuntivo di c lasse 1di soggetti del settore

finanziario quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti0 (36.002) 0 40

Aggiustamenti transitori al capitale aggiuntivo di c lasse 1 0 (4.595) 0 41a, 41b L

Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 2 0 0 702.150 48 M

Eccedenza rettifiche di valore complessive vs perdite attese (modelli IRB) 0 0 873.969 50

Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale di c lasse 2 0 0 (129.764) 52

Deduzione di strumenti di capitale di c lasse 2 di soggetti del settore finanziario quando

l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti0 0 (628.765) 55

Aggiustamenti transitori al capitale di c lasse 2 0 0 61.981 56a, 56b, 56c N

Tota le Fondi Propri transitori 45 .616 .2 11 4 .84 5 .649 10 .386 .165 29, 44, 58

Note (***)

Note (***)

Rif. "Modello

transitorio per la

pubblicazione

delle informazioni

sui Fondi Propri"

Rif. "Modello

transitorio per la

pubblicazione

delle informazioni

sui Fondi Propri"

Dati contabili (*)

Dati contabili (*)

A0 0

Ammontari rilevanti ai fini dei Fondi Propri (**)

Ammontari rilevanti ai fini dei Fondi Propri (**)

Rif. "Modello

transitorio per la

pubblicazione

delle informazioni

sui Fondi Propri"

Capitale

Primario di

Classe 1 (CET1)

0 18, 19, 23

Capitale

Aggiuntivo di

Classe 1 (AT1)

Capitale di

Classe 2 (T2)Altri elementi a quadratura dei Fondi Propri transitori

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

VOCI DELL'ATTIVO

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITFondi Propri

33

Note alla tabella “Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione aglielementi dei Fondi Propri transitori (Articolo 437.a del CRR)”

A.L’ammontare delle partecipazioni significative e non significative in società del settore finanziario (Financial Sector Entity – FSE)non eccede le soglie condizionali definite dal CRR (cfr. articoli 46, 48); pertanto non sono applicate deduzioni al Capitale Primariodi Classe 1.Con riferimento alla voce 100 “Partecipazioni”, la principale differenza tra grandezze contabili e regolamentari è ascrivibile alleEntità consolidate contabilmente secondo il metodo del Patrimonio netto, in coerenza con quanto esposto nella nota (*).

B.Oltre al valore di bilancio regolamentare dell’“Avviamento” (1.484 milioni), l’importo della deduzione (pari a 2.294 milioni) tieneconto anche dei seguenti elementi: (I) quota di avviamento relativa ad attività e gruppi di attività in via di dismissione (pari a 821milioni riferibile al gruppo Pioneer); (II) riduzione per passività fiscali connesse all’avviamento ai sensi dell’art. 37 del CRR (pari a24 milioni); (III) inclusione dell’avviamento relativo alla valutazione degli investimenti significativi (pari a 14 milioni).

C.Oltre al valore di bilancio regolamentare delle “Altre attività immateriali” (1.809 milioni), l’importo della deduzione (pari a 1.735milioni) tiene conto anche dei seguenti elementi: (I) quota delle altre attività immateriali relativa ad attività e gruppi di attività in viadi dismissione (pari a 20), (II) riduzione per passività fiscali connesse a tali attività immateriali ai sensi dell’art. 37 del CRR (pari a94 milioni).

D.Il valore di bilancio regolamentare (351 milioni) è riferito ad attività fiscali differite connesse con affrancamenti plurimi di unmedesimo avviamento che costituisce un filtro negativo13 applicato al capitale primario di classe 1.L’ammontare riportato in tale voce, sommato all’importo riportato nella voce “Filtri prudenziali applicati al capitale primario diclasse 1, di cui cessione immobili” (pari a 27 milioni) esposta tra gli “Altri elementi a quadratura dei Fondi Propritransitori”, corrisponde all’ammontare totale di 378 milioni di cui alla voce 26 “Rettifiche regolamentari applicabili al capitaleprimario di classe 1 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR” della tavola "Modello transitorio per lapubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".Per completezza si evidenzia che la quota di attività fiscali differite che non si basano sulla redditività futura sono soggette a unaponderazione del 100% nel calcolo delle attività ponderate per il rischio.

E.L’importo delle attività fiscali differite rilevante ai fini delle deduzioni dai Fondi Propri è espresso al netto delle passività fiscalidifferite laddove siano soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 38 del CRR. L’ammontare dedotto dal Capitale Primario di Classe1 (288 milioni in applicazione del phase-in del 20% al complessivo ammontare di 358 milioni) si riferisce alle sole attività fiscalidifferite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee.L’importo delle attività fiscali differite derivanti da differenze temporanee (al netto delle relative passività fiscali differite laddovesiano soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 38 del CRR) non è soggetto a deduzione in quanto non eccedente le sogliecondizionali definite dal CRR (cfr. articolo 48), ma ponderato al 250% nel calcolo delle attività ponderate per il rischio.

F.L’ammontare rilevante degli strumenti di capitale di classe 2 si riferisce ai soli strumenti emessi dalla Capogruppo UniCreditS.p.A., in quanto gli strumenti subordinati emessi da filiazioni del Gruppo sono inclusi nei Fondi Propri consolidati per l’ammontarerisultante dall’applicazione degli algoritmi di calcolo di cui agli articoli 85-88 del CRR e pertanto non direttamente allocabili allerelative voci di bilancio (gli importi risultanti da tale calcolo sono esposti nella voce “Strumenti emessi da filiazioni computati nelcapitale di classe 2” tra gli “Altri elementi a quadratura dei Fondi Propri transitori” – rif. nota M).Si riporta di seguito la riconduzione tra gli ammontari degli strumenti di capitale di classe 2 riportati nel presente schema e le vocidella tavola "Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri":

• Somma delle voci 20 (14 milioni), 30 (8.690 milioni) e 190 (2 milioni) del presente schema per un totale di 8.707 milioni:rif. Voce 46 “Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni”;

• Voce 30 (800 milioni) del presente schema: rif. Voce 47 “Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484(5), e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2”.

G.L’ammontare rilevante degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 si riferisce ai soli strumenti emessi dalla CapogruppoUniCredit S.p.A. Si riporta di seguito la riconduzione tra gli ammontari degli strumenti di capitale aggiuntivi di classe 1 riportati nelpresente schema e le voci della tavola "Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri":

13L’ammontare del filtro si riferisce ai 5/5 dell’ammontare oggetto di sterilizzazione calcolato ai sensi della comunicazione di Banca d’Italia del 9 maggio 2013; il calcolo tiene anche conto delle disposizioni

contenute della Risoluzione n.55/E dell’Agenzia delle Entrate del 29 maggio 2015 relativa alla "Disciplina del credito d'imposta derivante dalla trasformazione di attività per imposte anticipate iscritte in

bilancio di cui all'articolo 2, commi da 55 a 58, del decreto legge 29 dicembre 2010, n.225”.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 34AL 30 GIUGNO 2017

• Somma delle voci 30 (683 milioni) e 190 (609 milioni) del presente schema per un totale di 1.292 milioni: rif. Voce 33“Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti aeliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1”.

H.La somma dei valori di bilancio regolamentare delle voci:

• 140 “Riserve da valutazione” (- 3.934 milioni)• 170 “Riserve” per la componente relativa alle altre riserve (7.902 milioni)

risulta pari a 3.968 milioni ed in quadratura con l’ammontare riportato nella Voce 3 “Altre componenti di conto economicocomplessivo accumulate (e altre riserve, includere gli utili e le perdite non realizzati ai sensi della disciplina contabileapplicabile)” della tavola "Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".Con riferimento alla voce 140 “Riserve da valutazione”, l’ammontare rilevante ai fini dei Fondi Propri (- 3.998 milioni) è calcolatoapplicando al valore di bilancio regolamentare (- 3.934) i seguenti aggiustamenti che giustificano il delta di 64 milioni:

• aggiustamento transitorio negativo (336 milioni) relativo all’esclusione degli utili non realizzati su titoli classificati nelportafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita – AFS” – rif. Voce 26a “Rettifiche regolamentari relative agliutili e alle perdite non realizzate ai sensi degli articoli 467 e 468”;

• aggiustamento transitorio positivo (589 milioni) relativo alle perdite attuariali nette – rif. Voce 9 “Aggiustamentotransitorio connesso allo IAS 19”;

• filtro prudenziale (317 milioni) relativo alla riserve di cash flow hedge – rif. Voce 11 “Riserve di valore equo relativeagli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa”.

I.L’ammontare riferito alla voce “Azioni proprie” (per 4 milioni), sommato all’ammontare delle posizioni indirette e sintetiche inpropri strumenti di Capitale Primario di Classe 1 (0,6 milioni esposti tra gli “Altri elementi a quadratura dei Fondi Propritransitori”), corrisponde all’ammontare totale di propri strumenti di CET1 dedotto dai Fondi Propri (5 milioni), come riportato nellavoce 16 “Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente” della tavola"Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

J.L’importo incluso nei Fondi Propri (336 milioni) è connesso agli interessi di minoranza ammissibili nel Capitale Primario di Classe1 durante il regime transitorio ai sensi degli articoli 479 e 480 del CRR.

K.L’ammontare dell’utile del primo semestre 2017 (1.853 milioni) è riconosciuto nei Fondi Propri per 1.420 milioni al netto deidividendi prevedibili calcolati alla data, pari a 433 milioni. Si precisa che l’utile del primo semestre 2017 è stato incluso nei FondiPropri in seguito a richiesta di autorizzazione all’Autorità Competente ai sensi dell’articolo 26(2) della CRR.

L.L’ammontare è esposto al netto dell’aggiustamento transitorio positivo (pari a 9 milioni), ossia il 20% del valore della deduzione(45 milioni) relativa a posizioni dirette detenute in strumenti di Additional Tier 1 emessi da FSE in cui è detenuto un investimentosignificativo.

M.L’importo rilevante ai fini dei Fondi Propri si riferisce all’ammontare degli strumenti di Capitale di Classe 2 emessi da filiazioni delGruppo riconosciuti nei Fondi Propri durante il periodo transitorio ai sensi dell’articolo 480 del CRR.

N.La presente voce include i seguenti aggiustamenti transitori al Capitale di classe 2:

• deduzione del rimanente 50% dell’ammontare residuo relativo a posizioni dirette detenute in strumenti di Additional Tier1 emessi da FSE in cui l’Ente detiene un investimento significativo (5 milioni);

• deduzione del rimanente 50% dell’ammontare residuo dell’eccesso di perdite attese su rettifiche di valore per posizioniIRB (0,1 milioni);

• filtro positivo nazionale introdotto dalla Circolare Banca d’Italia n. 285 pari al 20% del 50% dei profitti non realizzati sutitoli di debito e capitale classificati nel portafoglio attività finanziarie disponibili per la vendita – AFS (67 milioni).

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITFondi Propri

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 36AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisiti di capitale

37

Requisiti di capitaleIl Gruppo UniCredit assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all’allocazione del capitale in funzione deirischi assunti, ai fini dello sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nellediverse fasi del processo di pianificazione e controllo del Gruppo e, in particolare:

• nei processi di piano e budget:o formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione;o analisi dei rischi associati ai driver del valore e allocazione del capitale alle linee di attività e business

unit;o assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio;o analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti;o elaborazione e proposta del piano del capitale e della dividend policy;

• nei processi di monitoraggio:o analisi delle performance conseguite a livello di gruppo e di business unit e preparazione dei dati

gestionali per uso interno ed esterno;o analisi e controllo dei limiti;o analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali di gruppo e individuali.

Il Gruppo si pone l’obiettivo di generare un reddito superiore a quello necessario a remunerare i rischi (cost of equity) e quindidi creare valore per i propri azionisti attraverso l’allocazione del capitale alle differenti linee di attività e business unit infunzione degli specifici profili di rischio. A supporto dei processi di pianificazione e controllo, il Gruppo adotta la metodologiadi misurazione delle performance aggiustate per il rischio (Rapm) predisponendo una serie di indicatori in grado di unire esintetizzare tra loro le variabili economiche, patrimoniali e di rischio da considerare.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un’importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un latoesso rappresenta l’investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall’altroè una risorsa scarsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. Nel processo di allocazione, le definizioni dicapitale utilizzate sono:

• capitale di rischio o impiegato: è la consistenza patrimoniale conferita dagli azionisti (capitale impiegato), che deveessere remunerata almeno pari alle aspettative (costo dell’equity);

• capitale a rischio: è la quota parte dei mezzi propri che fronteggia (a preventivo – capitale allocato) o hafronteggiato (a consuntivo – capitale assorbito) i rischi assunti per perseguire gli obiettivi di creazione di valore.

Il capitale a rischio è misurato seguendo da una parte le tecniche di risk management, per cui il capitale a rischio è definitocome capitale economico, dall’altra la normativa di vigilanza, per cui il capitale a rischio è definito come capitaleregolamentare.Il capitale economico ed il capitale regolamentare differiscono tra loro per definizione e per copertura delle categorie dirischio.Il primo discende dall’effettiva misurazione dell’esposizione assunta, il secondo da schemi definiti nella normativa di vigilanza.Il capitale economico è fissato ad un livello tale da coprire con un elevato livello di probabilità gli eventi avversi, mentre ilcapitale regolamentare è quantificato in base ad un CET1 ratio target in linea con i principali gruppi bancari internazionali etenendo in considerazione gli impatti delle normative di vigilanza in vigore o che saranno adottate.

Il processo di allocazione del capitale è basato su una logica di “doppio binario”, considerando sia il capitale economico,misurato attraverso la completa valutazione dei rischi tramite modelli di Risk Management, e sia il capitale regolamentarequantificato applicando gli obbiettivi interni di capitalizzazione ai requisiti di capitale regolamentari.La gestione del capitale, svolta dalla unità operativa Capital Management all’interno di Pianificazione e Capital Management,ha la finalità di definire il livello di patrimonializzazione obiettivo per il Gruppo e le sue società nel rispetto dellaregolamentazione di vigilanza e della propensione al rischio.

Il Gruppo UniCredit ha definito un obiettivo di Common Equity Tier 1 Ratio maggiore del 12.5% al 2019 a regole a regime(c.d. Fully Loaded), come comunicato nell’ambito dell’aggiornamento del Piano Strategico 2016 - 2019 a dicembre 2016.Nel Piano Strategico sono indicati lo scenario macroeconomico di riferimento, le principali direttrici strategiche del Gruppo egli obiettivi riguardo alle principali grandezze economico/patrimoniali e di distribuzione di dividendi coerenti con l’obiettivo diCommon Equity Tier 1 Ratio.La presentazione completa del Piano Strategico è disponibile nel sito di Gruppo, al seguente indirizzohttps://www.unicreditgroup.eu/content/dam/unicreditgroup-eu/documents/it/press-and-media/price-sensitive/2016/CS_2016StrategicPla_Ita13.12.16.pdf.

Nella gestione dinamica del capitale, l’unità operativa Capital Management elabora il piano del capitale ed effettua ilmonitoraggio dei ratios patrimoniali di Vigilanza.Il monitoraggio si riferisce da un lato al patrimonio sia secondo la definizione contabile che secondo quella di vigilanza(Common Equity Tier 1, Additional Tier 1 e Tier 2 Capital) e dall’altro alla pianificazione e all’andamento dei “risk weightedasset” (RWA).La dinamicità della gestione è finalizzata ad individuare gli strumenti di investimento e di approvvigionamento del capitale(azioni ordinarie e altri strumenti di capitale) più idonei al conseguimento degli obiettivi identificati. In caso di deficit di capitale,sono indicati i gap da colmare e le azioni di “capital generation” misurandone il costo e l’efficacia attraverso la metodologia diRAPM. In tale contesto l’analisi del valore è arricchita dal ruolo di sintesi della unità operativa Capital Management per gliaspetti regolamentari, contabili, finanziari, fiscali, di risk management ecc. e delle loro evoluzioni normative, in modo chesiano fornite la valutazione e tutte le indicazioni necessarie alle altre funzioni della Capogruppo o società chiamate arealizzare le azioni.

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 38AL 30 GIUGNO 2017

Rafforzamento patrimonialeIn data 12 gennaio 2017 l’Assemblea dei Soci di UniCredit S.p.A. ha deliberato un aumento di capitale, conclusosi in data 2marzo 2017, che ha comportato l’emissione di n.1.606.876.817 nuove azioni ordinarie per un controvalore complessivo dieuro 12.999.633.449,53 (di cui euro 16.068.768,17 a titolo di capitale ed euro 12.983.564.681,36 a titolo di sovraprezzo).L’aumento di capitale costituisce uno dei pilastri del Piano Strategico 2016-2019 e ha consentito e un significativorafforzamento dei ratio patrimoniali del Gruppo.L'Assemblea dei Soci ha inoltre approvato il raggruppamento di azioni ordinarie e di risparmio basato sul rapporto di 1 nuovaazione ordinaria o di risparmio ogni 10 azioni ordinarie o di risparmio esistenti.

In data 13 marzo 2017 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, in forza di delega conferita dall'Assemblea straordinariadell'11 maggio 2012 e dall’Assemblea straordinaria dell’11 maggio 2013, dall’Assemblea straordinaria del 13 maggio 2014 edall’Assemblea straordinaria del 13 maggio 2015, ha deliberato un aumento di capitale per euro 17.587.596,70 medianteemissione di n.1.034.172 azioni ordinarie da assegnare al personale del Gruppo UniCredit.Il capitale sociale della Banca ammonta al 30 giugno 2017 a euro 20.880.549.801,81, diviso in n.2.225.945.295 azioni privedel valore nominale, di cui n.2.225.692.806 azioni ordinarie e n.252.489 azioni di risparmio.

Emissione di nuovi strumentiIn data 15 maggio 2017, con data valuta 22 maggio 2017, UniCredit S.p.A. ha lanciato un’emissione di strumenti AdditionalTier 1, denominati in EUR, per un totale di 1,25 miliardi, i cui termini sono in linea con la normativa “CRD IV” in vigore apartire dall’1 gennaio 2014. I titoli sono perpetui (con scadenza legata alla durata statutaria di UniCredit S.p.A.) e possonoessere richiamati dall’emittente dopo 6 anni e successivamente ad ogni data di pagamento cedola. La cedola a tasso fissoriconosciuta per i primi 6 anni è pari al 6,625% all’anno, pagata su base semestrale; in seguito, se non viene esercitata lafacoltà di rimborso anticipato, la stessa verrà ridefinita ad intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenzavigente al momento maggiorato di 638,7 punti base. I titoli sono stati distribuiti ad investitori istituzionali, basati nelle principalipiazze finanziarie europee (Inghilterra, Italia e Francia tra le altre).Il pagamento della cedola è discrezionale. I titoli hanno un trigger del 5,125% sul Common Equity Tier 1 (CET1) che prevedeche, qualora il coefficiente CET1 del Gruppo o di UniCredit S.p.A. scenda al di sotto di tale soglia, il valore nominale dei titolivenga ridotto temporaneamente dell’importo necessario a ripristinarne il livello, tenendo conto anche degli altri strumenti concaratteristiche similari.

In data 8 giugno 2017, con data valuta 14 giugno 2017, UniCredit S.p.A. ha lanciato un’emissione di strumenti Tier 2,denominati in EUR, per un totale di 50 milioni. I titoli hanno una scadenza finale di 15 anni e possono essere richiamatidall’emittente dopo 10 anni dalla data di emissione. La cedola è pari al 4,5% all’anno, pagata su base semestrale, per i primidue anni e a 6 mesi Euribor più 224 basis points per i periodi successivi e fino alla scadenza finale del titolo. I titoli sono statidistribuiti ad un solo investitore istituzionale. I titoli sono quotati presso la Borsa di Lussemburgo.

In data 12 giugno 2017, con data valuta 19 giugno 2017, UniCredit S.p.A. ha lanciato un’emissione di strumenti Tier 2,denominati in USD, per un totale di 1 miliardo. I titoli hanno una scadenza finale di 15 anni e possono essere richiamatidall’emittente dopo 10 anni dalla data di emissione. La cedola a tasso fisso è pari a 5,861% all’anno, pagata su basesemestrale; se non richiamati, i titoli pagheranno una cedola pari al tasso swap americano a 5 anni in essere in quelmomento maggiorato di uno spread pari a 370,3 basis points. I titoli sono stati distribuiti a diverse categorie di investitoriistituzionali, principalmente fondi (83%) oltre a banche e assicurazioni. La richiesta è arrivata principalmente da USA/Canada(59%), Francia (12%) e Regno Unito (9%).

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisiti di capitale

39

Con riferimento alla voce “A.1 Metodologia standardizzata”, gli ammontari esposti nella colonna “Importi non ponderati” includono leesposizioni fuori bilancio dopo l’applicazione del fattore di conversione del credito.

(migliaia di €)

3 0 .0 6 .2 0 17 3 1.12 .2 0 16

IM POR TI N ON

PON D ER A T I

IM POR T I

PON D ER A TI

R EQU ISIT O

PA T R IM ON IA LE

IM POR T I N ON

PON D ER A TI

IM PORT I

PON D ERA T I

R EQU ISIT O

PA TR IM ON IA LE

A . R ISC HIO D I C R ED IT O E DI C ON T R OPA R T E 866.626.501 301.005.209 24.080.417 877.285.582 331.110.110 26.488.809

A .1 M et od o lo g ia St and ard izzat a 3 8 0 .58 6 .6 4 1 153 .0 2 1.2 6 0 12 .2 4 1.70 1 4 12 .19 3 .4 12 18 0 .3 12 .79 9 14 .4 2 5.0 2 4

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni cent rali o banche cent rali 186.245.663 20.260.842 1.620.867 174.081.367 22.825.839 1.826.067

Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 34.601.982 986.371 78.910 41.651.502 1.526.976 122.158

Esposizioni verso o garantite Organismi del set tore pubblico 8.362.630 1.662.476 132.998 8.360.889 1.433.867 114.709

Esposizioni verso o garantite Banche multilaterali di sviluppo 1.227.058 - - 1.198.298 530 42

Esposizioni verso o garantite Organizzazioni internazionali 1.451.865 - - 1.500.903 - -

Esposizioni verso o garantite da Ent i 6.103.292 1.747.038 139.763 9.331.059 2.102.241 168.179

Esposizioni verso o garantite da Imprese 62.079.057 60.459.524 4.836.762 75.942.043 74.066.239 5.925.299

Esposizioni al dettaglio 34.110.313 24.101.044 1.928.084 42.889.778 30.396.358 2.431.709

Esposizioni Garant ite da immobili 10.952.478 4.267.036 341.363 16.965.221 7.423.030 593.842

Esposizioni in stato di default 6.554.378 7.336.312 586.905 7.716.384 8.785.879 702.870

Esposizioni ad alto rischio 1.861.960 2.792.941 223.435 1.905.851 2.858.778 228.702

Esposizioni sottoforma di obbligazioni bancarie garant ite 484.134 95.728 7.658 505.326 94.673 7.574

Esposizioni verso Organismi di investimento collett ivo del risparmio (OICR) 284.492 1.589.190 127.135 304.234 320.146 25.612

Esposizioni a breve termine verso imprese o enti 1.306.467 1.288.492 103.079 1.410.038 1.225.561 98.045

Elementi che rappresentano posizioni verso le Cartolarizzazioni 449.162 102.605 8.208 700.795 307.913 24.633

Esposizioni in strumenti di capitale 6.932.067 11.816.590 945.327 6.452.416 10.296.283 823.703

Altre esposizioni 17.579.643 14.515.071 1.161.206 21.277.308 16.648.486 1.331.879

A .2 M et o do log ia basat a sui rat ing int erni - A t t ivi t à d i R ischio 4 8 5.9 16 .73 4 14 7.72 5.6 0 0 11.8 18 .0 4 8 4 6 4 .9 0 2 .6 2 6 150 .2 18 .3 8 5 12 .0 17.4 71

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni cent rali o banche cent rali 18.857.573 706.712 56.537 14.319.495 669.477 53.558

Esposizioni verso o garantite da ent i, ent i pubblici e territoriali e altri soggett i 55.352.611 6.492.051 519.364 38.515.306 6.726.287 538.103

Esposizioni verso o garantite da Imprese - PM I 69.922.979 26.028.643 2.082.291 64.663.193 23.926.684 1.914.135

Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziament i specializzat i 20.364.406 7.849.109 627.929 21.628.156 8.697.536 695.803

Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese 168.001.341 70.786.649 5.662.932 163.860.309 71.993.156 5.759.452

Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PM I 7.364.320 1.570.675 125.654 7.423.788 1.655.741 132.459

Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche 88.688.156 18.481.446 1.478.516 89.253.850 19.125.114 1.530.009

Esposizioni al dettaglio Rotat ive qualif icate 5.763.858 675.369 54.030 5.815.811 720.277 57.622

Altre esposizioni al dettaglio: PM I 21.514.985 6.385.131 510.810 26.581.351 8.460.665 676.853

Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche 10.004.091 4.349.007 347.921 10.798.144 4.900.586 392.047

Elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni 20.082.414 2.322.377 185.790 22.043.223 2.594.605 207.568

Altre att ività diverse dai credit i 2.078.431 166.274 748.257 59.861

A .3 M et o do log ia basat a sui rat ing int erni - Espo siz io ni in st rument i d i cap it ale 12 3 .12 6 2 58 .3 4 9 2 0 .6 6 8 18 9 .54 4 578 .9 2 6 4 6 .3 14

M etodo PD/LGD: Att ività di rischio 46.303 79.329 6.346 111.430 399.314 31.945

M etodo dei modelli interni att ività di rischio - - - - - -

M etodo della ponderazione semplice: At t ività di rischio 76.823 179.020 14.322 78.114 179.612 14.369

Esposizioni in strumenti di private equity di portafogli suff icientemente diversif icat i (ponderazione 190%) 53.617 101.872 8.150 56.397 107.154 8.572

Esposizioni negoziate in mercati regolamentari (ponderazione 290%) 10.894 31.593 2.527 9.873 28.631 2.290

Alt re esposizioni in strument i di capitale (ponderazione 370%) 12.312 45.555 3.644 11.845 43.827 3.506

Esposizioni sogget te a disposizioni di vigilanza t ransitorie per quanto riguarda i requisit i in materia di fondi propri - - - - - -

Esposizioni sogget te a clausole di grandfathering per quanto riguarda i requisit i in materia di fondi propri - - - - - -

A .4 Esp o sizioni verso co nt rop art i cent ral i nella f o rma di co nt ribut i p ref inanz iat i al f o nd o

g aranz ia 9 0 .3 0 8 7.2 2 5 70 .9 77 5.6 78

R ISCHIO D I C RED ITO E C ON TR OPA R T E

C ON SIST EN Z E A L C ON SISTEN Z E A L

Rischio di credito e controparte

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 40AL 30 GIUGNO 2017

Nella tabella dell’”Adeguatezza Patrimoniale”, gli importi ponderati relativi ad esposizioni verso le cartolarizzazioni contribuisconoseparatamente nel punto “A.1.3 Cartolarizzazioni”, mentre il relativo requisito contribuisce nel punto “B.1 Rischio di credito e di controparte”.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisiti di capitale

41

Adeguatezza patrimoniale (migliaia di €)

CATEGORIE/ VALORI

IMPORTI NON PONDERATI IMPORTI PONDERATI/REQUISITI

30.06.2017 31.12.2016 30.06.2017 31.12.2016

A. ATTIVITA' DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte 866.626.501 877.285.582 301.095.517 331.181.087

1. Metodologia standardizzata (1) 380.137.479 411.492.617 153.008.963 180.075.863

2. Metodologia basata sui rating interni 465.957.446 443.048.947 145.661.572 148.202.706

2.1 Base 15.637.948 17.371.475 10.228.614 11.905.651

2.2 Avanzata 450.319.498 425.677.472 135.432.958 136.297.055

3. Cartolarizzazioni 20.531.576 22.744.018 2.424.982 2.902.518

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e controparte 24.087.641 26.494.487

B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 255.337 292.528

B.3 Rischio di regolamento 5.685 2.278

B.4 Rischi di mercato 939.670 1.100.151

1. Metodologia standard 147.741 158.445

2. Modelli interni 791.929 941.706

3. Rischio di concentrazione - -

B.5 Rischio operativo 2.925.153 3.081.431

1. Metodo base 203.362 233.540

2. Metodo standardizzato 281.031 285.337

3. Metodo avanzato 2.440.760 2.562.554

B.6 Altri elementi di calcolo - -

B.7 Totale requisiti prudenziali 28.213.485 30.970.875

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 352.668.561 387.135.931

C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 12,93% 8,15%

C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 14,31% 9,04%

C.4 Totale Fondi Propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 17,25% 11,66%

Nota:1. L’importo ponderato include le “Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia”.

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 42AL 30 GIUGNO 2017

Overview dei RWA

Le attività ponderate per il rischio si sono attestate a 352,7 miliardi, evidenziando una riduzione di 32,6 miliardi nel corso delsecondo trimestre, di cui 24,8 miliardi relativi alla vedita di Bank Pekao nel giugno 2017.In particolare, il rischio di credito (escluso CCR) è pari a 275,1 miliardi, in calo di 28,6 miliardi rispetto al trimestre precedente,principalmente in ragione della vendita di Bank Pekao. Al netto di questo effetto, la riduzione è principalmente riconducibileall’andamento del cambio, grazie all’apprezzamento dell’Euro rispetto alle principali valute dell’area dell’Est Europa e rispettoal dollaro statunitense, e riflette altresì la riduzione degli attivi fiscali convertibili in credito d’imposta in Italia.Gli RWA relativi al rischio di controparte (CCR) si riducono di 361 milioni nel periodo, soprattutto a seguito del minore impattodel Credit Risk Valuation (CVA) (198 milioni). Anche la riduzione che si osserva per gli RWA del market risk standard è daricondurre principalmente alla vendita di Bank Pekao.Infine, il rischio operativo si riduce di 2 miliardi rispetto al trimestre precedente, attestandosi a 36,6 miliardi al 30 giugno 2017,soprattutto a causa di una riduzione delle perdite.

La somma degli ammontari di cui alle righe 1,6,14 e 27 (al netto della riga 12 “di cui: CVA”), pari a 301.095.517 migliaia, è coerentecon l’ammontare della voce A.1 della tavola “Adeguatezza patrimoniale”.

La somma degli ammontari delle righe 2, 7 (per la sola quota di metodologia standard pari a 1.305.905 migliaia), 9, 10 (per la solaquota di metodologia standard pari a 1.120.468 migliaia), 11 e 27 complessivamente pari a 153.008.963 migliaia, corrispondeall'ammontare della voce "A.1.1 Metodologia standardizzata" della tabella "Adeguatezza Patrimoniale".

La somma degli ammontari delle righe 3, 4, 5, 7 (per la sola quota di metodologia basata sui rating interni pari a 1.098.639 migliaia) e10 (per la sola quota di metodologia basata sui rating interni pari a 5.550.700 migliaia) complessivamente pari a 145.661.572 migliaia,corrisponde all'ammontare della voce A.1.2 "Metodologia basata sui rating interni" della tabella "Adeguatezza Patrimoniale".

Riserva di capitale anticiclica

Di seguito si riporta l’informativa relativa alla “Riserva di capitale anticiclica”, predisposta sulla base dei coefficienti applicabilial 30 giugno 2017. Per i dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo introduttivo del capitolo dei “Fondi Propri”.

EU OV1 - Overview dei RWA (migliaia di €)

Requisito minimo di

capitale

30/06/2017 31/03/2017 30/06/2017

1 Rischio di Credito (escluso CCR) 275.117.867 303.741.345 22.009.429

Art 438(c)(d) 2 di cui: metodo standartizzato 136.105.634 163.347.700 10.888.450

Art 438(c)(d) 3 di cui: metodo IRB base (FIRB) 9.856.486 10.909.128 788.519

Art 438(c)(d) 4 di cui: metodo IRB avanzato (AIRB) 128.976.727 129.304.338 10.318.138

Art 438(d) 5 di cui: strumenti di capitale IRB sotto il metodo della ponderazione 179.020 180.179 14.322

Art 107, Art 438(c)(d) 6 CCR 12.563.800 12.925.276 1.005.103

Art 438(c)(d) 7 di cui: valore di mercato 2.404.545 2.623.601 192.364

Art 438(c)(d) 8 di cui: esposizione originaria- - -

9 di cui: metodo standardizzato 206.058 219.222 16.485

10 di cui: metodo dei modelli interni (IMM) 6.671.167 6.604.250 533.693

Art 438(c)(d) 11 di cui: esposizioni al rischio per i contributi al fondo di garanzia verso una controparte centrale (CCP) 90.308 88.787 7.225

Art 438(c)(d) 12 di cui: CVA 3.191.722 3.389.416 255.337

Art 438(e) 13 Rischio di Regolamento 71.068 37.979 5.685

Art 449(o)(i) 14 Cartolarizzazioni nel banking book (dopo il cap): 2.424.982 2.706.360 193.998

15 di cui: metodo IRB 1.022.631 1.152.194 81.810

16 di cui metodo IRB Metodo della formula di vigilanza (SFA) 667.400 744.529 53.392

17 di cui metodo della valutazione interna (IAA) 632.345 627.421 50.588

18 di cui metodo standartizzato 102.605 182.216 8.208

Art 438(e) 19 Rischio di Mercato 11.745.853 12.057.201 939.670

20 di cui metodo standartizzato 1.846.765 2.113.890 147.741

21 di cui IMA 9.899.088 9.943.311 791.929

Art 438(e) 22 Grandi Esposizioni- - -

Art 438(f) 23 Rischio Operativo 36.564.401 38.526.570 2.925.153

24 di cui metodo base 2.542.021 2.655.263 203.362

25 di cui metodo standartizzato 3.512.888 3.839.378 281.031

26 di cui metodi avanzati di misurazione 30.509.492 32.031.929 2.440.760

Art 437(2), 48,60 27

Ammontare delle esposizioni che non superano le soglie per la deduzione (soggette ad una

ponderazione del 250%)14.180.590 15.266.713 1.134.447

Art 500 28 Requisito minimo di Basilea I (Floor adjustment)

29 Totale 352.668.561 385.261.442 28.213.485

Categorie

RWA

Ammontare della riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente (migliaia di € )

R iga D escrizio ne C o lo nna - 010

010 Totale ammontare esposizione al rischio 352.668.561

020 Coefficiente riserva di capitale anticiclica spcifica dell'ente 0,020%

030 Requisito di riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente 70.719

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisiti di capitale

43

La tabella che segue riporta la distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica ai sensi del Regolamento UE n. 1152/2014.

Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica (migliaia di €)

30.06.2017

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Somma della

posizione di

lunga e corta del

portafoglio di

negoziazione

Valore

dell'esposizione

nel

portafoglio di

negoziazione

per i

modelli interni

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Di cui:

Esposizioni

creditizie

generali

Di cui:

Esposizioni del

portafoglio di

negoziazione

Di cui:

Esposizioni in

cartolarizzazione

Totale

Ripartizione per paese

ANDORRA 56 6 39 - - - 3 - - 3 0,00 0,000%

ARABIA SAUDITA 98.818 4.694 10 - - - 4.744 - - 4.744 0,02 0,000%

AUSTRALIA 70.327 336.868 20 9.643 - 6.895 10.590 546 261 11.397 0,05 0,000%

AUSTRIA 8.260.749 45.483.220 72.198 114.355 - 1.557.593 1.293.082 9.070 9.271 1.311.423 6,02 0,000%

BELGIO 324.568 326.612 384 17.657 - - 29.934 2.150 - 32.085 0,15 0,000%

BULGARIA 1.455.433 5.631.827 - - - - 317.499 - 1.998 319.497 1,47 0,000%

CANADA 140.139 363.185 18 86.047 - - 18.595 141 - 18.736 0,09 0,000%

DANIMARCA 83.799 556.015 - 22.755 - - 18.831 1.340 - 20.170 0,09 0,000%

FINLANDIA 23.294 441.864 135 16.167 - - 11.597 1.864 - 13.461 0,06 0,000%

FRANCIA 1.170.620 3.497.282 4.481 265.080 - 314.216 165.934 14.619 3.230 183.783 0,84 0,000%

REGNO UNITO 3.597.611 5.811.492 23.895 160.238 71.437 839.501 380.190 12.758 12.513 405.461 1,86 0,000%

GRECIA 18.461 334.718 - 689 - 4.714 15.021 80 - 15.100 0,07 0,000%

SAN MARINO 2.007 15.535 - - - - 838 - - 838 0,00 0,000%

IRLANDA 491.281 540.721 39.710 8.480 - 1.717.281 27.816 1.146 19.941 48.905 0,22 0,000%

ISLANDA 83 576 - - - - 35 - - 35 0,00 1,000%

MESSICO 40.820 371.791 58 28.601 - - 11.157 610 - 11.767 0,05 0,000%

NORVEGIA 21.298 769.016 - 56.102 - - 45.356 175 - 45.531 0,21 1,500%

NUOVA ZELANDA 206 2.780 - 10.780 - - 32 89 - 121 0,00 0,000%

PAESI BASSI 1.135.305 4.807.809 133.171 171.976 37.328 1.299.042 250.227 11.408 14.142 275.776 1,27 0,000%

POLONIA 442.625 900.711 - 16.724 248.944 - 51.837 926 3.983 56.746 0,26 0,000%

PORTOGALLO 28.907 271.645 - 8.551 - 85.022 11.708 1.246 4.736 17.690 0,08 0,000%

MACAO 213 130 - - - - 13 - - 13 0,00 0,000%

ROMANIA 3.614.714 3.030.222 - 1.323 - - 400.391 160 - 400.551 1,84 0,000%

SPAGNA 656.475 1.960.408 1.222 136.452 46.629 718.400 77.972 12.930 14.005 104.909 0,48 0,000%

SVEZIA 14.919 652.576 7 93.868 - - 16.051 924 - 16.973 0,08 2,000%

STATI UNITI 2.245.643 6.375.116 187.707 147.201 - 1.155.215 315.743 15.508 8.092 339.343 1,56 0,000%

SVIZZERA 491.586 4.934.793 1.181 163.777 - - 162.456 9.296 - 171.753 0,79 0,000%

TURCHIA 26.265.168 4.066.187 - 225.665 - - 1.987.383 22.991 - 2.010.373 9,23 0,000%

UNGHERIA 2.594.568 2.992.707 - 11.691 - - 255.115 2.096 - 257.212 1,18 0,000%

COREA DEL SUD (REPUBBLICA DI) 22.057 94.786 - 1.819 - - 1.617 69 - 1.686 0,01 0,000%

GIAPPONE 6.962 3.970 5 209 - - 952 27 - 980 0,00 0,000%

LIECHTENSTEIN 3.284 89.505 5 496 - - 2.838 21 - 2.858 0,01 0,000%

PRINCIPATO DI MONACO 694 7.932 30 - - - 177 - - 177 0,00 0,000%

LUSSEMBURGO 2.075.194 3.180.547 152.099 75.718 - - 272.068 8.160 - 280.229 1,29 0,000%

SANTA SEDE (CITTA' DEL VATICANO) 27 - - - - - 2 - - 2 0,00 0,000%

GERMANIA 8.045.231 100.491.098 97.147 1.374.981 - 4.125.012 2.374.880 45.496 24.338 2.444.712 11,22 0,000%

CIPRO 343.881 394.113 - - - - 35.752 - - 35.751 0,16 0,000%

MALTA 229.294 95.776 97 - - - 20.390 - - 20.390 0,09 0,000%

Coefficiente

anticiclico

Esposizioni creditizie generaliEsposizione nel portafoglio

di negoziazioneEsposizioni in cartolarizzazione Requisiti di fondi propri

Fattori di

ponderazione

dei requisiti di

fondi propri

Page 44: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 44AL 30 GIUGNO 2017

Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica (segue) (migliaia di €)

30.06.2017

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Somma della

posizione di

lunga e corta del

portafoglio di

negoziazione

Valore

dell'esposizione

nel

portafoglio di

negoziazione

per i

modelli interni

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Di cui:

Esposizioni

creditizie

generali

Di cui:

Esposizioni del

portafoglio di

negoziazione

Di cui:

Esposizioni in

cartolarizzazione

Totale

Ripartizione per paese

GUERNSEY C.I. 118.861 77.612 - - - - 22.950 - - 22.950 0,11 0,000%

JERSEY C.I. 2.282 381.047 5.277 5 - - 22.000 48 - 22.049 0,10 0,000%

MAN ISOLA 17.051 344.525 - - - - 3.306 - - 3.306 0,02 0,000%

FAER OER ISOLE - 10 - - - - - - - - - 0,000%

MARTINICA 4 - - - - - - - - - - 0,000%

GUADALUPA 67 - - - - - 4 - - 4 0,00 0,000%

REUNION 2 - - - - - - - - - - 0,000%

SAINT-PIERRE E MIQUELON 9 - - - - - - - - - - 0,000%

ESTONIA 107.832 442 - - - - 7.106 - - 7.107 0,03 0,000%

LETTONIA 225.510 2.254 - - - - 13.659 - - 13.659 0,06 0,000%

LITUANIA 164.603 6.810 - - - - 10.771 - - 10.770 0,05 0,000%

SLOVENIA 1.170.108 822.363 - 3.212 - - 91.100 377 - 91.478 0,42 0,000%

CECA (REPUBBLICA) 1.531.288 11.010.685 - 5.609 - - 589.253 684 - 589.936 2,71 0,500%

SLOVACCHIA 2.645.116 3.234.712 - - - - 299.450 - - 299.451 1,37 0,000%

Altri Stati 1.966 5.597 2.524 - - 75.358 228 30 10.839 11.097 0,05 0,000%

ITALIA 62.656.119 166.952.711 855.599 727.407 44.826 10.310.040 9.587.798 72.352 66.645 9.726.792 44,64 0,000%

AFGHANISTAN 11 32 - - - - 2 - - 2 0,00 0,000%

ALGERIA 60.832 110.152 - - - - 12.743 - - 12.743 0,06 0,000%

ARGENTINA 2.601 14.632 - - - - 2.285 - - 2.285 0,01 0,000%

BOLIVIA 15 2.980 - - - - 377 - - 377 0,00 0,000%

BRASILE 35.879 102.048 120 169 - - 4.686 27 - 4.714 0,02 0,000%

CILE 1.757 19.953 - - - - 740 - - 740 0,00 0,000%

CINA 500.734 91.163 88 1.967 - - 39.269 2 - 39.271 0,18 0,000%

COLOMBIA 784 10.907 - - - - 436 - - 436 0,00 0,000%

CONGO R. DEM. 119 - - - - - 7 - - 7 0,00 0,000%

COSTA RICA 23.150 583 - - - - 1.896 - - 1.897 0,01 0,000%

CUBA 11 10.411 - - - - 2.346 - - 2.346 0,01 0,000%

TAIWAN 15.658 20.316 - - - - 1.450 - - 1.451 0,01 0,000%

EGITTO 350.810 143.597 - - - - 18.223 - - 18.222 0,08 0,000%

ECUADOR 274 2.299 - - - - 158 - - 158 0,00 0,000%

ETIOPIA 245 5.706 - - - - 934 - - 934 0,00 0,000%

FILIPPINE 111 10.257 - - - - 426 - - 426 0,00 0,000%

GUATEMALA 271 60 - - - - 28 - - 28 0,00 0,000%

HAITI 2 - - - - - - - - - - 0,000%

PAKISTAN 4.231 23.124 - - - - 3.306 - - 3.306 0,02 0,000%

IRAQ 2.139 21.113 - - - - 2.350 - - 2.350 0,01 0,000%

IRAN (REPUBBLICA ISLAMICA DI) 18.604 2.717 - - - - 343 - - 343 0,00 0,000%

YEMEN 43 - - - - - 3 - - 3 0,00 0,000%

Coefficiente

anticiclico

Esposizioni creditizie generaliEsposizione nel portafoglio

di negoziazioneEsposizioni in cartolarizzazione Requisiti di fondi propri

Fattori di

ponderazione

dei requisiti di

fondi propri

Page 45: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisiti di capitale

45

Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica (segue) (migliaia di €)

30.06.2017

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Somma della

posizione di

lunga e corta del

portafoglio di

negoziazione

Valore

dell'esposizione

nel

portafoglio di

negoziazione

per i

modelli interni

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Di cui:

Esposizioni

creditizie

generali

Di cui:

Esposizioni del

portafoglio di

negoziazione

Di cui:

Esposizioni in

cartolarizzazione

Totale

Ripartizione per paese

LIBERIA 17.021 543.759 14 - - - 22.927 - - 22.927 0,11 0,000%

LIBIA 287 3 - - - - 23 - - 23 0,00 0,000%

NICARAGUA 14 16 - - - - 3 - - 3 0,00 0,000%

PANAMA 124.996 99.765 24 - - - 6.752 - - 6.752 0,03 0,000%

PARAGUAY 22 7.377 - - - - 66 - - 66 0,00 0,000%

PERU' 1.365 27.410 - - - - 1.035 - - 1.035 0,00 0,000%

TANZANIA (REPUBBLICA DI) 298 - 490 - - - 19 - - 19 0,00 0,000%

ZAMBIA - 375 - - - - 20 - - 20 0,00 0,000%

VIETNAM 54.124 169.222 - - - - 18.351 - - 18.351 0,08 0,000%

DOMINICANA (REPUBBLICA) 106 836 - - - - 43 - - 43 0,00 0,000%

EL SALVADOR 879 1 - - - - 70 - - 70 0,00 0,000%

SIRIA 11 - - - - - 1 - - 1 0,00 0,000%

SUDAN - 10 - - - - - - - - - 0,000%

THAILANDIA 1.153 26.687 238 - - - 801 - - 802 0,00 0,000%

ZIMBABWE 54 257 - - - - 23 - - 23 0,00 0,000%

COREA DEL NORD(REPUB DEMOCR POPOLARE) 10 10 - - - - 3 - - 3 0,00 0,000%

TUNISIA 2.279 51.187 - - - - 4.703 - - 4.703 0,02 0,000%

SUDAFRICANA (REPUBBLICA) 69.583 509.997 963 14.000 - - 9.916 1.947 - 11.862 0,05 0,000%

URUGUAY 1.074 31.266 - - - - 859 - - 859 0,00 0,000%

VENEZUELA 211 755 - - - - 27 - - 27 0,00 0,000%

SRI LANKA 239 3.782 - - - - 448 - - 448 0,00 0,000%

ALBANIA 1.270 823 142 - - - 154 - - 154 0,00 0,000%

LIBANO 2.761 81.927 - - - - 8.467 - - 8.466 0,04 0,000%

BOTSWANA 10 - - - - - 1 - - 1 0,00 0,000%

GIBILTERRA - 11 - - - - - - - - - 0,000%

HONG KONG 2.842 801.260 - 7 - - 31.714 - - 31.714 0,15 1,250%

MADAGASCAR 22 3 - - - - 2 - - 2 0,00 0,000%

MALAYSIA 27.072 8.448 - - - - 2.475 - - 2.474 0,01 0,000%

MAROCCO 4.495 52.262 - - - - 2.845 - - 2.846 0,01 0,000%

MONGOLIA 648 712 - - - - 284 - - 284 0,00 0,000%

GHANA 246 1.376 - - - - 241 - - 241 0,00 0,000%

INDIA 44.043 33.342 - 875 - - 2.640 60 - 2.699 0,01 0,000%

NEPAL 78 3 - - - - 6 - - 6 0,00 0,000%

KENYA 894 2.797 10 - - - 374 - - 374 0,00 0,000%

NIGERIA 90 649 - - - - 21 - - 21 0,00 0,000%

BARBADOS 203 - - - - - 16 - - 16 0,00 0,000%

CAMEROON 9 316 - - - - 48 - - 48 0,00 0,000%

TRINIDAD E TOBAGO 139 - - - - - 11 - - 11 0,00 0,000%

Esposizioni creditizie generaliEsposizione nel portafoglio

di negoziazioneEsposizioni in cartolarizzazione Requisiti di fondi propri

Fattori di

ponderazione

dei requisiti di

fondi propri

Coefficiente

anticiclico

Page 46: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 46AL 30 GIUGNO 2017

Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica (segue) (migliaia di €)

30.06.2017

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Somma della

posizione di

lunga e corta del

portafoglio di

negoziazione

Valore

dell'esposizione

nel

portafoglio di

negoziazione

per i

modelli interni

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Di cui:

Esposizioni

creditizie

generali

Di cui:

Esposizioni del

portafoglio di

negoziazione

Di cui:

Esposizioni in

cartolarizzazione

Totale

Ripartizione per paese

GIORDANIA 2.211 46.725 - - - - 3.778 - - 3.779 0,02 0,000%

BRUNEI DARUSSALAM - 2.269 - - - - 97 - - 97 0,00 0,000%

KUWAIT 875 119.887 - - - - 4.076 - - 4.076 0,02 0,000%

MALDIVE 455 - - - - - 20 - - 20 0,00 0,000%

MAURITIUS ISOLE 75 985 - - - - 42 - - 42 0,00 0,000%

INDONESIA 24.114 64.554 - - - - 2.961 - - 2.962 0,01 0,000%

BANGLADESH 9 40.741 - - - - 4.769 - - 4.769 0,02 0,000%

UGANDA 264 279 - - - - 48 - - 48 0,00 0,000%

ANGOLA 14 137.567 - - - - 4.375 - - 4.375 0,02 0,000%

MOZAMBICO 6 4.899 - - - - 180 - - 180 0,00 0,000%

CAMBOGIA 1 20.200 - - - - 77 - - 77 0,00 0,000%

LAOS (REP DEMOCRATICA POP) 3 - - - - - - - - - - 0,000%

GUINEA - 17 - - - - - - - - - 0,000%

SWAZILAND 10 - - - - - - - - - - 0,000%

BURKINA FASO 3 - - - - - - - - - - 0,000%

CONGO - 19.641 - - - - 118 - - 118 0,00 0,000%

COSTA D'AVORIO 78 1.215 - - - - 62 - - 62 0,00 0,000%

SINGAPORE 7.312 1.635.542 152 - - - 44.765 - - 44.766 0,21 0,000%

MALI 2 68 - - - - - - - - - 0,000%

RWANDA 7 - - - - - 1 - - 1 0,00 0,000%

SENEGAL 28.596 3.745 - - - - 496 - - 496 0,00 0,000%

GUAM - 598 - - - - 10 - - 10 0,00 0,000%

BENIN 7 - - - - - - - - - - 0,000%

GUYANA - 9 - - - - - - - - - 0,000%

BAHAMAS 770 162.083 - - - - 1.221 - - 1.221 0,01 0,000%

FIJI 1 - - - - - - - - - - 0,000%

OMAN 2.769 85.883 - - - - 6.726 - - 6.726 0,03 0,000%

GAMBIA 1 - - - - - - - - - - 0,000%

GUINEA EQUATORIALE 25 338 - - - - 71 - - 71 0,00 0,000%

QATAR 405 602.497 - - - - 10.119 - - 10.119 0,05 0,000%

BAHRAIN 3.883 36.804 - - - - 578 - - 578 0,00 0,000%

ISRAELE 8.436 31.214 77 53 - - 1.101 6 - 1.108 0,01 0,000%

"PAPUA NUOVA GUINEA, STATO INDIPENDENTE" - 86 - - - - 4 - - 4 0,00 0,000%

CAPO VERDE 4 19 - - - - 3 - - 3 0,00 0,000%

SEYCHELLES 2 80 - - - - - - - - - 0,000%

ST.KITTS E NEVIS - 4.881 - - - - 328 - - 328 0,00 0,000%

ST. VINCENTE E LE GRENADINE 1 2 - - - - - - - - - 0,000%

ANTIGUA E BARBUDA 4 - - - - - - - - - - 0,000%

Coefficiente

anticiclico

Esposizioni creditizie generaliEsposizione nel portafoglio

di negoziazioneEsposizioni in cartolarizzazione Requisiti di fondi propri

Fattori di

ponderazione

dei requisiti di

fondi propri

Page 47: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisiti di capitale

47

Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica (segue) (migliaia di €)

31.12.2016

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Somma della

posizione di

lunga e corta del

portafoglio di

negoziazione

Valore

dell'esposizione

nel

portafoglio di

negoziazione

per i

modelli interni

Valore

dell'esposizione

per il metodo SA

Valore

dell'esposizione

per il metodo

IRB

Di cui:

Esposizioni

creditizie

generali

Di cui:

Esposizioni del

portafoglio di

negoziazione

Di cui:

Esposizioni in

cartolarizzazione

Totale

Ripartizione per paese

BELIZE 128 - - - - - 10 - - 10 0,00 0,000%

SANTA LUCIA 5 - - - - - - - - - - 0,000%

NAMIBIA 40 202 - - - - 5 - - 5 0,00 0,000%

BERMUDA 298.373 716.156 31 - - - 22.819 - - 22.819 0,10 0,000%

ANGUILLA 85 - - - - - 7 - - 7 0,00 0,000%

CAYMAN ISOLE 70.965 140.785 3.038 - - 21.028 11.565 1 214 11.780 0,05 0,000%

MARSHALL ISOLE 41.869 593.862 - - - - 33.032 - - 33.032 0,15 0,000%

POLINESIA FRANCESE - 33 - - - - 3 - - 3 0,00 0,000%

ABU DHABI 38.896 1.336.166 - - - - 38.866 - - 38.866 0,18 0,000%

TERRITORIO BRITANNICO OCEANO INDIANO 35 - - - - - 2 - - 2 0,00 0,000%

VERGINI BRITANNICHE ISOLE 32.980 25.347 3 - - - 3.012 - - 3.012 0,01 0,000%

NUOVA CALEDONIA - 212 - - - - 1 - - 1 0,00 0,000%

SANT'ELENA 2 - - - - - - - - - - 0,000%

CROAZIA 8.194.632 402.649 - - - - 515.872 - - 515.872 2,37 0,000%

RUSSIA (FEDERAZIONE DI) 8.641.416 6.714.744 10 67.475 - - 862.198 10.500 - 872.697 4,01 0,000%

UCRAINA 72.030 60.814 - - - - 7.863 - - 7.863 0,04 0,000%

BIELORUSSIA 3.055 36.678 - - - - 3.181 - - 3.181 0,01 0,000%

MOLDAVIA (REPUBBLICA DI) 151 3 - - - - 6 - - 6 0,00 0,000%

ARMENIA 8.561 27.411 - - - - 724 - - 724 0,00 0,000%

GEORGIA 8.692 1.935 2 - - - 871 - - 871 0,00 0,000%

AZERBAIGIAN 128.997 15.474 - 172 - - 7.220 20 - 7.239 0,03 0,000%

KAZAKISTAN 120.466 113.997 - - - - 16.841 - - 16.841 0,08 0,000%

KYRGYZSTAN 179 398 - - - - 54 - - 54 0,00 0,000%

UZBEKISTAN 31.774 3.119 - - - - 428 - - 428 0,00 0,000%

TAGIKISTAN 17.515 1 - - - - 1.401 - - 1.401 0,01 0,000%

TURKMENISTAN 5 89 - - - - - - - - - 0,000%

BOSNIA E ERZEGOVINA 2.114.214 4.360 - - - - 134.277 - - 134.278 0,62 0,000%

MACEDONIA 420 1.559 - - - - 134 - - 134 0,00 0,000%

PALESTINA, TERRITORI AUTONOMI - 419 - - - - 53 - - 53 0,00 0,000%

SUD GEORGIA E SUD SANDWICH 13 - - - - - - - - - - 0,000%

SERBIA 2.037.418 52.566 78 - - - 139.120 - - 139.120 0,64 0,000%

MONTENEGRO 18.724 143 - - - - 1.515 - - 1.515 0,01 0,000%

CURACAO - - 53 - - - - - - - - 0,000%

TOTALE 155.995.947 397.997.645 1.582.552 4.047.996 449.164 22.229.317 21.330.954 261.900 194.208 21.787.063 100

Esposizioni creditizie generaliEsposizione nel portafoglio

di negoziazioneEsposizioni in cartolarizzazione Requisiti di fondi propri

Fattori di

ponderazione

dei requisiti di

fondi propri

Coefficiente

anticiclico

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT 48AL 30 GIUGNO 2017

Requisito patrimoniale per rischio di mercato (migliaia di €)

30.06.2017 31.12.2016

Rischio di posizione: 899.846 1.073.984

- Attività incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza 899.846 1.073.984

- Attività non incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza - -

Rischio di regolamento per le transazioni DVP 5.685 2.278

Rischio di cambio 36.868 24.731

Rischio sulle posizioni in merci 2.956 1.436

Rischio aggiustamento valutazione del merito creditizio - CVA 255.337 292.528

Requisito patrimoniale per rischio di mercato 1.200.692 1.394.957

L’ammontare del requisito patrimoniale del rischio di mercato, pari a 1.200.692 migliaia, è coerente con :• in riferimento alla tavola “Adeguatezza Patrimoniale”: alla somma delle voci B.2, B.3 e B.4;• in riferimento alla tavola “Overview degli RWA”: alla somma delle righe 12, 13 e 19 (colonna “Requisito minimo di

capitale”).

L’ammontare totale del rischio di mercato fa riferimento:• all’ammontare della voce B.4.1 della tavola “Adeguatezza patrimoniale”;• all’ammontare della riga 20 della tavola “Overview degli RWA”.

Per la variazione dei RWA nel trimestre si rimanda alla tavola “ Overview dei RWA”.

Finanziamenti specializzati - Slotting criteria (migliaia di €)

VALORE DELL'ESPOSIZIONE

CATEGORIE REGOLAMENTARI

DURATA RESIDUA/GIUDIZIO 1 - FORTE 2 - BUONO 3 - SUFFICIENTE 4 - DEBOLE 5 - DEFAULT

Durata residua inferiore a 2,5 anni - 285.350 - - -

Durata residua pari o superiore a 2,5 anni 215.638 443.667 268.259 54.971 179.326

Totale finanziamenti specializzati al 30.06.2017 215.638 729.017 268.259 54.971 179.326

Totale finanziamenti specializzati al 31.12.2016 137.462 712.222 245.026 107.611 185.015

Riclassificazione di attività finanziarieLe informazioni relative alle modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dalloIASB nel 2008 che permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziariefuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”, sono riportate nella Relazione finanziariasemestrale consolidata al 30 giugno 2017 - Parte A, paragrafo “A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attivitàfinanziarie” cui si rimanda.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRequisiti di capitale

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

50AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

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Rischio di creditoStruttura e organizzazioneLa gestione del rischio di credito in Capogruppo si articola su due livelli organizzativi:

• funzioni con responsabilità a livello di Gruppo;• funzioni con responsabilità a livello Paese.

Le funzioni con responsabilità a livello di Gruppo sono:• il department “Group Credit & Integrated Risks” responsabile, a livello di Gruppo, di definire le strategie creditizie,

monitorare e controllare il rischio di credito del portafoglio di Gruppo nonché di assicurare al vertice aziendale unavisione integrata e trasversale ai rischi di Primo e Secondo Pilastro;

• il department “Group Credit Risk Governance” responsabile di garantire, a livello di Gruppo, il coordinamento e laguida con riferimento ai modelli di Rischio di Credito di Primo Pilastro, al flusso informativo/ frameworkarchitetturale e ai processi, assicurando la loro integrazione e armonizzazione. E’ inoltre responsabile dellavalidazione, a livello di Gruppo, delle metodologie di misurazione dei rischi di Primo e di Secondo Pilastro e dipricing degli strumenti finanziari nonché di collaborare con le altre funzioni di Gruppo nell’ambito delle relative aiRisk Weighted Assets/ RWA;

• il department “Group Credit Transactions” responsabile per la valutazione, il monitoraggio e la supervisione, alivello di Gruppo, delle large credit transactions e la gestione del Global Credit Model di Financial Institutions,Banche e Stati Sovrani (FIBS), nonché per la valutazione, l’approvazione e la gestione giornaliera dei rischi Paesee dell’assunzione di rischio creditizio cross-border;

• il department “CRO CEE” responsabile della gestione e del controllo delle attività di credit operations edell’indirizzo nella gestione dei rischi di credito della “CEE Division”. In parallelo le funzioni summenzionate diGroup Risk Management, aventi responsabilità a livello di Gruppo, ampliano le proprie responsabilità agendoanche sul perimetro CEE;

• la Unit “Group Distressed Asset Solutions”, responsabile della valutazione e attivazione di strategie alternative allesoluzioni convenzionali finalizzate alla cessione di portafogli o singole posizioni sul mercato secondario del credito,realizzate anche attraverso lo strumento della cartolarizzazione. UniCredit adotta anche strategie di recuperoalternative, come ad esempio accordi di ristrutturazione focalizzati su specifici settori, così come altre misureesterne per sfruttare l’esperienza di mercato il più tempestivamente possibile. La cessione di esposizionideteriorate avviene attraverso un meccanismo di asta competitiva. Viene condotta un’analisi complessiva dei costiper valutare l’efficacia, con l’obiettivo di massimizzare il valore attuale netto (NPV) per il Gruppo. E’ inoltreresponsabile del coordinamento, all’interno della funzione Group Risk Management e per le Società del perimetroitaliano ed estero del Gruppo, delle strategie di implementazione e della conseguente finalizzazione delle cessionidi portafogli e di singoli attivi, approvate dagli organi competenti.

A livello Paese, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito, nonché lo svolgimento delle attività operative (es.underwriting, erogazione crediti, monitoraggio andamentale, ecc.) ricadono sotto la responsabilità della funzione CRO dellecontrollate.

Con riferimento al perimetro italiano di UniCredit S.p.A. il department “CRO Italy”, a riporto del “Group CRO”, è responsabiledella gestione dei rischi di credito, operativi e reputazionali attraverso il coordinamento e la gestione delle attività dierogazione del credito per la clientela di UniCredit S.p.A., del presidio delle fasi di post-delibera creditizia nonché delcoordinamento e la gestione delle posizioni in restructuring e workout del perimetro Italia di UniCredit S.p.A. ivi comprese leoperazioni Debt to Equity e Debt to Asset e le risultanti partecipazioni. Il department è, inoltre, responsabile delcoordinamento manageriale delle attività creditizie delle società controllate da UniCredit S.p.A. con sede in Italia.

Inoltre, con riferimento al rischio di credito sono attivi specifici comitati:• il “Group Credit Committee”, responsabile della valutazione e della delibera per proposte creditizie di competenza,

ivi incluse quelle a “restructuring” e “workout”, stato di classificazione delle posizioni, strategie rilevanti e azionicorrettive da assumere per le posizioni “watchlist”, limiti specifici per operazioni connesse al mercato dei capitali didebito sul Trading Book, limiti all’esposizione per singolo emittente sul Trading Book, operazioni di “Debt to Equity”ed operazioni sulle partecipazioni derivanti dalle operazioni “Debt to Equity”;

• il "Group Transactional Credit Committee", responsabile con funzioni deliberanti nell’ambito dei poteri delegati(delibere e/o rilascio di pareri non vincolanti alle Entità del Gruppo), e/o funzioni consultive per le pratiche dicompetenza degli Organi Aziendali Direttivi, per proposte creditizie, comprese le posizioni in “restructuring” e“workout”, stato di classificazione delle posizioni, strategie ed azioni correttive rilevanti da intraprendere perposizioni in “watchlist”, limiti all’esposizione per singolo emittente sul portafoglio di negoziazione; operazioni di Debtto Equity e/o azioni/esercizio di diritti relativi a partecipazioni derivanti da operazioni di Debt to Equity, operazioni diDebt to Asset e/o azioni/esercizio di diritti relativi ad attività derivanti da operazioni di Debt to Asset; proposte dicessione di crediti deteriorati, con modalità e limitazioni previste dalla normativa vigente in materia;

• l”Italian Transactional Credit Committee” responsabile, con funzioni deliberanti nell’ambito dei poteri delegati e/oconsultive per pratiche di competenza degli Organi Superiori, in merito a controparti di UniCredit S.p.A. (adesclusione di controparti FIBS) per proposte creditizie (incluse le posizioni in “restructuring” e “workout”), stato diclassificazione delle posizioni, strategie ed azioni correttive da intraprendere per le posizioni in “watchlist”,operazioni inerenti il credito su pegno nonché per il rilascio di pareri non vincolanti per le Entità Italiane del Gruppo;

• l’Italian Special & Transactional Credit Committee”, responsabile nell’ambito dei poteri delegati della valutazione eapprovazione -o emissione di parere consultivo per pratiche di competenza di Organi superiori- delle posizioni inrestructuring e a workout nonché delle posizioni di clienti gestiti dalle Aree Commerciali Special Network e RealEstate;

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

52AL 30 GIUGNO 2017

• il “Group Rating Committee”, responsabile, relativamente al proprio perimetro di competenza e nell’ambito deipropri poteri delegati, di deliberare in materia di modifiche dei rating (rating overrides).

Ulteriori informazioni sull’organizzazione del Risk Management sono riportate nella Relazione finanziaria semestraleconsolidata al 30 giugno 2017 nelle Note illustrative – Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Governance e normativa internaSpecifiche regole di governance definiscono l’allocazione delle responsabilità ed il meccanismo di interazione tra laCapogruppo e le Entità del Gruppo in materia di rischio di credito, per assicurare la conformità tra il framework di Credit Riskdel Gruppo ed il framework regolamentare al quale la Capogruppo è assoggettata. In questo contesto, alla Capogruppo èassegnato un ruolo di indirizzo, supporto e controllo sulle seguenti aree: normative creditizie (principi, politiche generali eprocessi), strategie e limiti sul rischio di credito, sviluppo di modelli, validazione dei sistemi di rating, gestione delleesposizioni rilevanti, emissioni di prodotti creditizi, monitoraggio e reporting del rischio di credito di portafoglio.

In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione di Group Risk Management apposito parere prima diconcedere nuove linee di credito, o rivedere le linee esistenti, a singole controparti/gruppi economici, qualora tali lineeeccedano predeterminate soglie di importo, anche in riferimento al rispetto dei limiti di concentrazione dei rischi creditizirapportati al patrimonio di vigilanza.

In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione Group RiskManagement, sono definite disposizioni generali (“Principi generali per l’attività creditizia”) relative allo svolgimento dell'attivitàcreditizia a livello di Gruppo che dettano le regole ed i principi volti ad indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare lavalutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i requisiti regolamentari e la best practice di Gruppo.Le disposizioni di carattere generale sono integrate da policy che disciplinano specifiche tematiche (es. aree di business,segmenti di attività, tipologie di controparte/transazione). Tali policy si distinguono in due categorie:

• policy dedicate a tematiche Group-wide, redatte ed emesse dalla Capogruppo e indirizzate a tutte le Entità. Esempisono le policy concernenti la clientela FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns), i limiti di rischio Paese,le operazioni di Project Finance e Acquisition & Leveraged Finance, i limiti di rischio di sottoscrizione per i prestitisindacati, le operazioni in materia di Commercial Real Estate (CREF) e di Structured Trade and Export Finance(STEF);

• policy sviluppate localmente da singole Entità. Tali documenti dettagliano le regole creditizie riferite specifiche areegeografiche, società controllate, ecc, qualora ciò sia richiesto dalle peculiarità del mercato locale, e hanno validitàsolamente nel rispettivo perimetro di competenza.

A livello di singola Entità e di Capogruppo (qualora necessario), le policy sono ulteriormente dettagliate tramite istruzionioperative, che descrivono linee guida e istruzioni specifiche per l’operatività quotidiana.

Le policy creditizie hanno di norma un approccio di tipo statico e sono aggiornate all’occorrenza. Pertanto sono da integrarecon le Strategie creditizie che, aggiornate con frequenza almeno annuale, definiscono con quali clienti/prodotti, in qualisegmenti industriali e aree geografiche, l’Entità/il Gruppo intende sviluppare il proprio business creditizio.

Metodologie di gestione e misurazioneGeneralmente, il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un'esposizionecreditizia, derivante da un inatteso deterioramento del merito di credito della controparte.

Ai fini della sua misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità cheuna controparte, beneficiaria di un finanziamento ovvero emittente di un'obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.),non sia in grado di ripagare gli interessi e/o il capitale o altro ammontare dovuto (rischio di default). In senso più ampio, ilrischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale conseguente al default del prenditore / emittente o daun decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria, a causa del deterioramento della sua qualità creditizia.Dal dicembre 2015 il Gruppo UniCredit ha introdotto il rischio di migrazione come componente del Capitale Economicomisurata all’interno del Credit Portfolio Model. Il perimetro del rischio di migrazione copre le classi di attivi più liquidi chemaggiormente contribuiscono al rischio di credito: debito sovrano, crediti alle imprese non-SME (includendo banche eimprese finanziarie), attivi cartolarizzati e project finance. Gli attivi residui contribuiscono al rischio di default: tale scelta rifletteil modello di business applicando il rischio di migrazione dove le variazioni di valore impattano il conto economico o sonoincorporate nelle strategie di business (ad es. nella gestione delle obbligazioni, dei crediti e dei derivati che appartengono allecontroparti imprese, banche e agli stati sovrani). Per gli attivi classificati Available for Sale/Fair Value Option nel bankingbook, il rischio di migrazione viene misurato dallo Spread VaR all’interno del market risk e, per evitare duplicazioni, questiattivi sono esclusi dal perimetro di migrazione del Group Credit Portfolio Model.

La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia una singola controparte / transazione, sia per l’intero portafoglio. Glistrumenti ed i processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quantoin quella di monitoraggio, comprendono il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiaricaratteristiche dei differenti segmenti di clientela / prodotto, al fine di assicurare il massimo livello di efficacia.

La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, parte dall’ analisi deidati finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), dellecaratteristiche geo-settoriali, del comportamento verso la specifica Entità del Gruppo e del sistema bancario (ad es. Centraledei rischi), e giunge all'assegnazione di un rating, da intendersi quale definizione della probabilità di default (PD) dellacontroparte medesima, su un orizzonte temporale di un anno.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

53

Il monitoraggio sistematico è incentrato sulla gestione andamentale che, sulla base di tutte le informazioni interne ed esternedisponibili, esprime una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale sintesi è ottenuta grazie ad unafunzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione, tramite un insieme di variabili rivelatesi significativenell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del default.

Il rating interno o il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione è considerato nel calcolo dei livelli deliberativi:a parità di importi da erogare, le deleghe conferite ai competenti Organi per l’approvazione delle operazioni si riduconoprogressivamente all’aumentare della rischiosità del cliente/transazione.Il modello organizzativo prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e dierogazione, cui è assegnata la responsabilità del processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizioautomatico espresso dal modello.Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione informazioninuove o aggiornate. Ogni controparte è valutata anche nell’ambito dell'eventuale gruppo di appartenenza considerando, diregola, il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico.Oltre alla consueta stima dei parametri di rischio con orizzonte annuale, vengono stimati parametri di rischio multi-periodaliper garantire conformità ai recenti aggiornamenti dei principi contabili e una più robusta valutazione della performancerettificata per il rischio.

Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado dimisurare il rischio di credito a livello aggregato e, nel contempo, di individuare il contributo di singole porzioni di portafoglio osingole controparti alla posizione di rischio complessiva.

I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su unorizzonte temporale di dodici mesi:

• Expected Loss (EL);• Credit Value at Risk (Credit VaR);• Expected Shortfall (ES).

Al fine di determinare il Credit VaR, viene specificata la distribuzione delle perdite di portafoglio; questa è costituita dalleprobabilità di ottenere differenti valori di perdita su un determinato orizzonte temporale (discrete loss case). Il valore di perditaassociato alla relativa probabilità è dato dal prodotto tra la percentuale di perdita in caso di default (LGD) e le esposizioni indefault (EAD) dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default.La perdita attesa (EL) di portafoglio è il valore della perdita media a livello di portafoglio aggregato, dovuta alla potenzialeinadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoliobbligati, che possono essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD per gli attivi coperti dal rischio di default,mentre è definita come la differenza tra il valore atteso forward e il valore forward al merito creditizio corrente per gli attiviinclusi nel perimetro del rischio di migrazione. La EL è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio erappresenta tipicamente una componente di costo.

Il Value at Risk rappresenta la soglia di perdita superata solo per un dato valore di probabilità (VaR con livello di confidenza1-α). Il Capitale Economico è derivato dal Value at Risk sottraendone la perdita attesa ed è un input per la determinazione del Capitale Interno a copertura delle perdite potenziali derivanti da tutte le fonti di rischio.

Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio ma non fornisce alcuna informazione concernente leperdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’ “Expected Shortfall” (ES)che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il credit VaR di portafoglio e l’Expected Shortfalldipendono significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazionedel portafoglio.

I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti iportafogli esaminati e sono alla base delle misure di performance rettificate per il rischio.Le misure di capitale economico (basate sul credit VaR) rappresentano, inoltre, un input fondamentale per la predisposizioneed applicazione delle strategie creditizie, per l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo delcapitale economico è uno degli strumenti utilizzati anche per analisi di stress testing sul portafoglio creditizio, partendo davariabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per paese, dimensione, ecc.Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad una validazione iniziale e ad un regolare processo di monitoraggio,con riferimento a ciascun sistema di rating, in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality.

La finalità della validazione è attestare la conformità dei sistemi, e porre in evidenza aree di possibile miglioramento, cosìcome eventuali disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di non perfetta comparabilità nelle misureprodotte.Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro di Basilea.

Il calcolo del capitale economico creditizio è disponibile su un’unica piattaforma tecnologica (CPM) con una comunemetodologia per le strutture di Capogruppo e per diverse Entità del Gruppo UniCredit. Il progetto di estensione del CPM (rollout) nelle Entità dell’area CEE ha permesso di coprire le principali geografie del Gruppo.

Per la misurazione dell’efficacia delle cartolarizzazioni nel trasferimento del rischio di credito è stato sviluppato un applicativo(Structured Credit Risk Analyzer) in grado di simulare le perdite dei portafogli sottostanti le cartolarizzazioni (collateralportfolios) e allocarle alle tranche che costituiscono il passivo delle operazioni di cartolarizzazione, sia nelle operazionisintetiche (in cui il rischio di credito è trasferito tramite derivati di credito) che in quelle in cui vi è una cessione degli attivi.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

54AL 30 GIUGNO 2017

Strategie creditizie e Rischio di ConcentrazioneLe strategie creditizie di Gruppo rappresentano un efficace strumento di governo del rischio di credito, contribuendo alladefinizione degli obiettivi di budget in coerenza con il Risk Appetite del Gruppo, di cui sono parte integrante. Essecostituiscono inoltre uno strumento gestionale in quanto traducono in forma concreta le metriche definite all’interno del RiskAppetite.A partire dallo scenario macroeconomico e creditizio, dall’outlook a livello di settore economico, nonché dalleiniziative/strategie di business, le Strategie Creditizie forniscono un insieme di linee guida e di target operativi rivolti ai Paesi eai segmenti di business in cui il Gruppo opera, con la finalità di identificarne il profilo di rischio e di consentirne una crescitaad esso coerente.

La gestione del rischio del portafoglio crediti di Gruppo pone una particolare attenzione al rischio di concentrazione definitocome una qualsiasi singola esposizione o gruppo di esposizioni tra di loro correlate che ha il potenziale di generare perditesufficientemente elevate (relativamente al capitale, al totale dell’attivo della banca o al livello di rischio generale) daminacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di proseguire nello svolgimento della operatività tipica. Il Comitato diBasilea (Secondo Pilastro) stabilisce inoltre che le banche dispongano al loro interno di politiche, sistemi e controlli efficaciper individuare, misurare, monitorare e controllare il rischio di concentrazione creditizio.

Il Gruppo UniCredit, in conformità con il quadro regolamentare delineato dal Comitato di Basilea (Secondo Pilastro), gestisceil Rischio di Concentrazione creditizio attraverso limiti dedicati che rappresentano il massimo rischio che il Gruppo è dispostoad assumere nei confronti di:

• singole controparti o gruppi di controparti collegate (“single name bulk risk");• controparti appartenenti allo stesso settore economico (“industry concentration risk”).

Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle Strategie Creditizie. Con l’utilizzo deglistress test si effettuano le stime di alcuni parametri di rischio tra cui la probabilità di default (PD), la Perdita Attesa (EL), ilcapitale economico e i Risk Weighted Assets (RWA), nell’ipotesi di scenari macroeconomici e finanziari. I parametri sottopostia stress sono utilizzati non solo per fini regolamentari, ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità di un portafoglio diuna specifica società del Gruppo, di una linea di business, di una specifica area/settore/gruppo economico o di altroconglomerato significativo, condizionato da una fase negativa del ciclo.

In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stressaggiornati, ed i risultati sono comunicati sia all’Alta Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie,simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte dell’Organo di Vigilanza.

Tecniche di mitigazione del rischio di creditoIl Gruppo utilizza una pluralità di tecniche di mitigazione del rischio di credito volte a ridurre le perdite potenziali derivantidall’attività creditizia nell’eventualità di default dell’obbligato principale. In tale ambito ed in conformità al “Regolamento (UE)n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi ele imprese di investimento (CRR) e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012”, il Gruppo è fortemente impegnato asoddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione aidifferenti approcci adottati – Standardizzato, IRB Foundation (F-IRB) o IRB Avanzato (A-IRB) - ai fini sia gestionali interni siadel loro riconoscimento per il calcolo dei requisiti patrimoniali.

Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse dallaCapogruppo al fine di definire regole e principi comuni per l’indirizzo, il governo e la gestione standardizzata delle tecniche dimitigazione del rischio in linea con i principi di Gruppo, le best practice e in conformità con i requisiti regolamentari in materia.

Ad integrazione delle linee guida generali sulle tecniche di mitigazione del rischio, le singole Entità hanno emanato normativeinterne, specificando processi, strategie e procedure per la gestione delle garanzie. In particolare tali normative dettagliano leregole per l’ammissibilità, la valutazione e la gestione delle garanzie, assicurandone la validità, l’opponibilità giuridica, latempestività di realizzo in conformità con il sistema giuridico locale di ciascun Paese.

Le singole Entità hanno inoltre realizzato attività di verifica sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla conformità delletecniche di mitigazione del rischio in particolare nell’ambito dei processi di applicazione dei sistemi di rating interni, perverificare la presenza di una documentazione adeguata e di procedure formalizzate per l’utilizzo delle tecniche di mitigazionedel rischio ai fini del calcolo del capitale regolamentare.

Secondo la policy creditizia, le garanzie - reali o personali - possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fidoe non devono essere intese come elementi sostitutivi dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per taleragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale, essesono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione debitoria.

Le principali tipologie di garanzie reali utilizzate a supporto del credito dalle Entità del Gruppo sono principalmente leimmobiliari, sia residenziali che commerciali, le garanzie finanziarie (inclusi i depositi in contante, le obbligazioni, azioni equote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM)). Altri tipi di garanzie reali (pegno su merci o su creditie polizze vita) sono meno comuni. Il Gruppo si avvale, inoltre, di accordi bilaterali di netting per operazioni di derivati (tramitela sottoscrizione di accordi ISDA e CSA), pronti contro termine e prestito titoli.

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Il sistema di gestione delle tecniche di mitigazione del rischio di credito è parte integrante del processo di approvazione emonitoraggio del credito, che supportano ampiamente i controlli di qualità, la valutazione delle garanzie e la correttacategorizzazione ai fini di stima della LGD. Controlli e relative responsabilità sono debitamente formalizzati e documentati innorme interne e procedure operative. Inoltre sono stati implementati processi per il presidio di tutte le informazioni utiliall'identificazione e la valutazione delle garanzie ed il loro corretto inserimento nei sistemi.

Nel processo di acquisizione delle garanzie il Gruppo attribuisce particolare rilevanza ai processi e al sistema dei controlli peril rispetto dei requisiti legali (“certezza giuridica”) dei contratti, nonché alla valutazione della congruità della garanzia e, nelcaso delle garanzie personali, della solvibilità e del profilo di rischio del fornitore di protezione.

Per le garanzie reali il processo di valutazione è governato da principi prudenziali, sia con riferimento all’utilizzo di valori diriferimento “di mercato” che all’applicazione di opportuni scarti al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perditeinattese. I processi di monitoraggio delle garanzie sono volti ad assicurare il mantenimento fino alla scadenza dei requisiti diammissibilità, sia generali sia specifici, previsti dalle policy creditizie, dalla normativa interna e dai requisiti dell’Organo diVigilanza in materia.

Attività di reporting e di monitoraggioL’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione GroupRisk Management, è quello di analizzare le principali componenti del rischio di credito (esposizione, mix di portafoglio, qualitàdell’attivo, costo del rischio, shortfall, ecc.), al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello diportafoglio complessivo, parziale o di singole controparti. La reportistica fornisce uno strumento manageriale a supporto delprocesso decisionale nella gestione e mitigazione dei rischi.

La funzione Group Risk Management è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglioconsolidato, sia su base periodica, sia per rispondere a richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione, dell’Autorità diVigilanza o di controparti esterne, ad esempio le agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti dirischio e la loro evoluzione temporale, e potere pertanto cogliere tempestivamente possibili sintomi di deterioramento e,quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene analizzato conriferimento ai principali drivers (quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio), ai diversi segmenti di clientela, allerealtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento dei crediti deteriorati e alla relativa copertura.

Le attività di portfolio reporting sono condotte a livello di Gruppo in stretta collaborazione con i CRO (Chief Risk Officer) dellesingole Entità e i Credit Risk Portfolio Managers che, all’interno del rispettivo perimetro, si fanno carico di specifiche attività direporting. A livello di Gruppo, le attività di reporting e monitoraggio sono attribuite a due diverse funzioni all’interno delDepartment di "Group Credit and Integrated Risks".Il department “Group Credit Risk, Standards and Reporting” ha la responsabilità di definire il framework di Gruppo per ilreporting sui rischi creditizi, redigere la reportistica standard sul rischio di credito nonché di definire la tassonomia dellareportistica. Costituisce inoltre una delle interfacce del department “Group Regulatory Reporting” per i controlli di secondolivello sulle segnalazioni di vigilanza. La unit “Group Consolidated Credit Risk Strategies and Monitoring”, invece, èresponsabile di analizzare e monitorare la composizione e la rischiosità del portafoglio crediti per le principali metriche dirischio di credito a livello di Gruppo/Legal Entity/Divisione, fornendo così alle competenti funzioni di Planning & Finance glielementi utili per evidenziare gli scostamenti rispetto al “budget/forecast”. Infine, la unit Risk Appetite and Integrated Risks èincaricata di produrre le analisi periodiche volte a fornire al Top Management una visione integrata dei rischi di Gruppo,nonché le analisi per le agenzie di rating, per gli Investitori e le risposte alle richieste “ad hoc” provenienti da Enti/Organismiesterni.

Le attività di reporting, a partire dal 2011 e 2012, sono state affinate grazie ad un’intensa attività di fine-tuning dei processiper la raccolta e il consolidamento dei dati. È’ stato così possibile conseguire un significativo miglioramento in termini diqualità delle informazioni rappresentate e dei processi a supporto dei report consolidati quali, ad esempio, l’ERM - EnterpriseRisk Management Report, nonché’ il “Risk Assessment” indirizzati all’Alta Direzione aziendale. Inoltre, il reporting effettuato alivello di portafoglio e di segmento/ business unit ha contribuito a monitorare le posizioni esposte a rischio di credito all’internodei propri perimetri di competenza. Nel 2014 e nel 2015 sono state poste in essere una serie di attività per migliorare ilpatrimonio informativo a disposizione in termini di completezza, riconciliazione, granularità e tempestività dell’informazione inmodo da ottimizzare la reportistica già esistente. Tali attività proseguiranno nei prossimi mesi in linea con le indicazioni delComitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (Paper BCBS n. 239) che chiede alle banche di rilevanza sistemica (G-SIFI)l’adozione di una serie di principi per garantire un’accurata aggregazione dei dati di rischio e un’efficiente processo direporting.

Nel framework di un progetto dedicato (“PERDAR”), avviato nel 2014 per garantire la conformità a tali principi, sono stateattivate iniziative finalizzate a rafforzare la Governance del Gruppo in materia di risk reporting. Tra queste si segnala ladefinizione e formalizzazione, mediante adeguata normativa interna, dei processi di produzione dei report di rischio, nonchéla definizione delle tassonomie di Gruppo da adottare per ciascuna area di rischio.Tale iniziativa ha previsto la dismissione nel 1Q 2017 dell’ERM – Enterprise Risk Management Report –per essere sostituitodall’Integrated Risk Reporting rispondente ai requisiti del nuovo framework, nonché ad attività evolutive come nel caso del“Risk Assessment”.

Le attività di monitoraggio finalizzate ad individuare e a reagire in modo tempestivo a eventuali deterioramenti della qualitàdel credito delle controparti sono state ulteriormente rafforzate con strutture dedicate del Group Risk Management, che sioccupano della reportistica volta ad analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, al fine dipoter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune azioni correttive.

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56AL 30 GIUGNO 2017

Rischio di credito: rettifiche

Definizioni di esposizioni deteriorateSecondo le regole Banca d’Italia, definite nella Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, le esposizionideteriorate, ossia quelle che presentano le caratteristiche di cui ai parr. 58-62 dello IAS 39, corrispondono all’aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).In particolare, l’EBA ha definito Non-performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:

• esposizioni materiali scadute da più di 90 giorni;• esposizioni per le quali la banca valuta improbabile che il debitore possa adempiere interamente alle sue

obbligazioni creditizie, senza procedere all’escussione e al realizzo delle garanzie, a prescindere dall’esistenza diesposizioni scadute e/o sconfinanti e dal numero dei giorni di scaduto.

Nello specifico la nuova modalità di classificazione, in aggiunta all’eliminazione delle previgenti nozioni di esposizioniincagliate e di esposizioni ristrutturate (ora incluse nella nuova categoria di “inadempienze probabili) e all’introduzione dellaqualifica di “esposizioni oggetto di concessione”, stabilisce che l’aggregato delle attività deteriorate si scomponga nelleseguenti categorie:

• Sofferenze: rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clienti che versano in uno stato diinsolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente subase analitica (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli dicrediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su baseforfettaria per tipologie di esposizioni omogenee.

• Inadempienze probabili (“unlikely to pay”): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui nonricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione diimprobabilità che, in assenza di azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiereintegralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operataindipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra leinadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) maè bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Leinadempienze probabili sono generalmente valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro conlivelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovveroapplicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee.Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione (cd forborne),possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momentodella concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing TechnicalStandards dell’EBA. Con riferimento alla loro valutazione:

o esse sono generalmente valutate analiticamente e possono ricomprendere nelle svalutazioni l’onereattualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattualeoriginario;

o le rinegoziazioni di crediti che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di“debt to equity swap” comportano, precedentemente all’esecuzione dello scambio, la valutazione deicrediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di redazione del bilancio. Leeventuali differenze tra il valore dei crediti e quello di prima iscrizione degli strumenti di capitale è rilevatoa conto economico tra le rettifiche di valore.

• Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelleclassificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti.Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate possono essere determinate facendo riferimento,alternativamente, al singolo debitore o alla singola transazione. In particolare, esse rappresentano l’interaesposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili edelle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché irequisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l’inclusione degli stessi nelle “esposizioni scadute” (banchestandardizzate) ovvero delle “esposizioni in default” (banche IRB). Le esposizioni scadute sono valutate in modoforfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall’appropriato fattore dirischio utilizzato ai fini del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizie le imprese di investimento (“perdita in caso di inadempienza” o LGD - Loss given default).

Più in generale, con riferimento alle categorie che compongono la classe dei crediti “deteriorati”, si precisa che:• la classificazione, da parte di ciascuna Entità legale del Gruppo, nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo

nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza. In relazionea ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni emanate dall'Autoritàdi Vigilanza italiana, con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati opportuni accorgimenti finalizzati araccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a classi di “default”, altrimenti non del tutto omogenee traloro;

• a livello di Gruppo il volume delle attività deteriorate secondo la definizione IFRS è sostanzialmente equivalente aquello delle attività non performing definito secondo gli standards EBA; eventuali disallineamenti possono riferirsi inparticolare alle entità non italiane del Gruppo, ad esempio con riferimento ad esposizioni interamentecollateralizzate.

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Ad integrazione della normativa vigente disciplinata dalla circolare n.272 di Banca d’Italia, si segnala un’evoluzione delframework normativo in merito alla definizione di “default” rimandando alle “Guidelines on the application of the definition ofdefault under Article 178 of Regulation (EU) No 575/2013” emesse il 28 settembre 2016 da parte della Autorità BancariaEuropea, e il cui processo di consultazione si era concluso il 22 gennaio 2016. Il Paper definisce criteri specifici e omogenei alivello Europeo sulla classificazione a “scaduto deteriorato” e a “inadempienza probabile”, normando altresì i principi guidaper la ri-classificazione regolamentare “bonis”. La prima applicazione di queste linee guida è prevista da Gennaio 2021.Contestualmente a tale documento, EBA ha emesso le nuove regole in tema di soglia di materialità per la determinazionedelle esposizioni scadute (“Draft Regulatory Technical Standards on the materiality threshold for credit obligations past dueunder Article 178 of Regulation (EU) N.575/2013”), il cui processo di consultazione si era concluso in data 31 gennaio 2015.Come previsto da EBA, saranno le singole Autorità Nazionali Competenti a stabilire le nuove regole per la determinazionedelle esposizioni scadute, in coerenza con l’intervallo di soglie definite nel documento finale RTS di EBA.

Inoltre, a marzo 2017 la Banca Centrale Europea ha emesso la versione definitiva del documento “Guidance to banks on nonperforming loans”, che include, in modo molto articolato, le linee guida definite dall’Autorità in tema di Non PerformingExposures. Il documento, che entrerà in vigore a partire dal 2018, dispone specifiche raccomandazioni alle banche per ladefinizione di una strategia chiara che, allineata con il framework del piano industriale è finalizzata alla riduzione dello stockdelle Non-Performing Exposure, mediante azioni ad hoc di risk management.

Descrizione delle metodologie adottate per determinare le rettifiche di valorePer quanto riguarda i criteri di classificazione e valutazione della voce di bilancio “Crediti”, si rimanda a quanto illustrato nellaParte A.2 della Nota integrativa del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, sezione 4 “Crediti”...

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58AL 30 GIUGNO 2017

Classificazione delle esposizioni nelle categorie di rischio edesposizioni oggetto di concessione (c.d. forborne exposure)Con decorrenza 1 gennaio 2015 è stata rivista da Banca d’Italia la modalità di classificazione a fini regolamentari esegnaletici delle attività finanziarie deteriorate (7° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 - “Matrice dei conti”emesso dalla Banca d’Italia in data 20 gennaio 2015) allo scopo di adeguarla alle nuove definizioni di attività finanziariedeteriorate (“non-performing exposures”) e “oggetto di concessione” (“forborne exposures, nel seguito “forborne”) stabilitedalla Commissione Europea con regolamento 2015/227 su proposta dell’EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014). Talidefinizioni erano state introdotte a partire dalla segnalazione statistica di vigilanza armonizzata consolidata (FINREP) al 30settembre 2014.

Ai sensi degli Implementing Technical Standards dell’EBA per definire una transazione come forborne è necessario che sianocontemporaneamente verificate due condizioni:

• l’esistenza di una concessione intesa come i) modifica dei termini contrattuali a favore del debitore (“contractualmodification”); ii) erogazione di un nuovo finanziamento per consentire il soddisfacimento dell’obbligazionepreesistente (“re-financing”);

• la sussistenza dello stato di difficoltà finanziaria del cliente.

Ai fini di una progressiva convergenza alle suddette previsioni normative, UniCredit S.p.A. ha:• avviato una serie di attività finalizzate al pieno allineamento del processi del credito vigente alle nuove regole di

classificazione;• definito un processo di monitoraggio della dinamica delle esposizioni oggetto di concessione;• predisposto le necessarie segnalazioni all’Autorità di Vigilanza.

Per valutare la sussistenza di una concessione, le logiche adottate da UniCredit prevedono che l’identificazione avvengaquando:

• il prestito sia stato rinegoziato in funzione di accordi collettivi, o attraverso iniziative interne attuate per supportarespecifiche categorie di debitori, o attraverso iniziative volte a sostenere il cliente a seguito di eventi di naturacalamitosa;

• il piano di ammortamento relativo ad un finanziamento venga modificato;• i prestiti in pool subiscano una rinegoziazione;• si tratti di pratiche di refinancing.

Per la valutazione dello stato di difficoltà finanziaria del cliente, UniCredit sottopone le esposizioni identificate così comesopra (oggetto di concessione) ad un test ad hoc basato su specifichi criteri oggettivi (i.e. Troubled Debt Test).

Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia -esposizioni oggetto di concessioni (valori di bilancio) (migliaia di €)

PORTAFOGLI/QUALITA' SOFFERENZEINADEMPIENZE

PROBABILI

ESPOSIZIONISCADUTE

DETERIORATE

ALTREESPOSIZIONI

DETERIORATE

ESPOSIZIONINON

DETERIORATE TOTALE

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 2.998 - - - 2.998

2. Attività finanziarie detenute sino allascadenza - - - - - -

3. Crediti verso banche - - - - - -

4. Crediti verso clientela 1.952.737 6.624.417 101.355 655 5.689.209 14.368.373

5. Attività finanziarie valutate al fair value - 8.057 - - - 8.057

6. Attività finanziarie in corso di dismissione 40.136 - - - - 40.136

Totale 30.06.2017 1.992.873 6.635.472 101.355 655 5.689.209 14.419.564

Totale 31.12.2016 2.274.897 7.106.905 129.904 654 6.291.219 15.803.579

Per maggiori informazioni sui volumi di esposizioni oggetto di concessioni (rappresentazione per fasce di scaduto e per portafoglio diappartenenza), si rimanda alla Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30.06.2017, parte E – Sezione 1 “Rischio di credito”,paragrafo “Informazioni di natura quantitativa – A. Qualità del credito”.

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Informativa relativa alle esposizioni SovraneIn merito alle esposizioni Sovrane14 detenute dal Gruppo al 30 giugno 2017, si precisa che il valore di bilancio delleesposizioni della specie rappresentate da “titoli di debito” ammonta a 117.315 milioni, di cui oltre I’ 89% concentrato su ottoPaesi tra i quali l’Italia, con 53.587 milioni, rappresenta una quota di circa il 46% sul totale complessivo. Per ciascuno di taliotto Paesi, nella tabella di cui sotto sono riportati, per tipologia di portafoglio, i valori contabili delle relative esposizioni al 30giugno 2017.

Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Stato controparte e portafoglio di classificazione (migliaia di €)

PAESE/PORTAFOGLIO DI CLASSIFICAZIONE

CONSISTENZE AL 30.06.2017

VALORE

NOMINALE

VALORE DI

BILANCIO

FAIR VALUE

- Italia 50.400.228 53.587.443 53.620.349

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) 3.241.302 2.930.669 2.930.669

attività finanziarie valutate al fair value 3 3 3

attività finanziarie disponibili per la vendita 44.783.138 48.166.816 48.166.816

crediti 174.291 176.381 180.884

attività finanziarie detenute sino a scadenza 2.201.494 2.313.574 2.341.977

- Spagna 15.348.191 16.844.356 16.849.294

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) 317.160 336.446 336.446

attività finanziarie valutate al fair value 18.917 20.395 20.395

attività finanziarie disponibili per la vendita 13.529.000 14.785.241 14.785.241

crediti - - -

attività finanziarie detenute sino a scadenza 1.483.114 1.702.274 1.707.212

- Germania 16.296.335 16.588.476 16.623.342

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) 41.858 43.525 43.525

attività finanziarie valutate al fair value 14.325.377 14.536.550 14.536.550

attività finanziarie disponibili per la vendita 894.100 972.262 972.262

crediti 1.035.000 1.036.139 1.071.005

attività finanziarie detenute sino a scadenza - - -

- Austria 7.603.642 8.508.719 8.519.284

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) 143.071 116.452 116.452

attività finanziarie valutate al fair value 146.000 202.520 202.520

attività finanziarie disponibili per la vendita 7.218.710 8.093.851 8.093.851

crediti - - -

attività finanziarie detenute sino a scadenza 95.861 95.896 106.461

- Francia 3.918.751 4.078.153 4.078.153

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) -19.249 -67.732 -67.732

attività finanziarie valutate al fair value 493.000 499.364 499.364

attività finanziarie disponibili per la vendita 3.445.000 3.646.521 3.646.521

crediti - - -

attività finanziarie detenute sino a scadenza - - -

- Ungheria 1.656.028 1.928.595 1.928.595

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) 130.519 148.979 148.979

attività finanziarie valutate al fair value - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 1.525.509 1.779.616 1.779.616

crediti - - -

attività finanziarie detenute sino a scadenza - - -

- Bulgaria 1.604.399 1.750.585 1.750.585

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) -1.657 6.649 6.649

attività finanziarie valutate al fair value - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 1.603.624 1.741.507 1.741.507

crediti 2.432 2.429 2.429

attività finanziarie detenute sino a scadenza - - -

- Romania 1.581.236 1.659.506 1.659.506

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta *) 170.703 178.547 178.547

attività finanziarie valutate al fair value - - -

attività finanziarie disponibili per la vendita 1.410.533 1.480.959 1.480.959

crediti - - -

attività finanziarie detenute sino a scadenza - - -

Totale esposizioni per cassa 98.408.810 104.945.833 105.029.108

(*) Include le esposizioni in Credit Derivatives. L’eventuale saldo negativo indica la prevalenza di posizioni di bilancio passive.

14 Per esposizioni Sovrane si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché iprestiti erogati agli stessi.Ai fini della presente esposizione di rischio sono escluse:

• le posizioni detenute dalle società del Gruppo classificate tra le “attività in via di dismissione” al 30 giugno 2017;• le eventuali posizioni detenute tramite ABS.

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60AL 30 GIUGNO 2017

La vita media residua ponderata delle esposizioni Sovrane elencate nella tabella di dettaglio di cui sopra, suddivisa trabanking15 e trading book, è la seguente:

Il restante 11% del totale delle esposizioni Sovrane in titoli di debito, pari a 12.369 milioni, sempre riferito al valore di bilancioal 30 giugno 2017, è suddiviso tra 37 Paesi, tra cui: Russia (1.229 milioni), Stati Uniti (450 milioni), Slovenia (383 milioni),Portogallo (105 milioni), Irlanda (28 milioni) ed Argentina (5 milioni). Le esposizioni in titoli di debito Sovrani nei confronti diGrecia ed Ucraina sono immateriali.Per le esposizioni in questione non si ravvedono evidenze di impairment al 30 giugno 2017.Si segnala inoltre che tra la citata restante parte delle esposizioni Sovrane in portafoglio al 30 giugno 2017 risultano anchetitoli di debito verso organizzazioni sovranazionali quali l’Unione Europea, il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria ed ilMeccanismo Europeo di Stabilità per 3.510 milioni.La tabella sottostante riporta la classificazione dei titoli di debito appartenenti al banking book e la loro rilevanza percentualesul totale del portafoglio di appartenenza.

Alle esposizioni Sovrane in titoli di debito vanno altresì aggiunti i “finanziamenti”16 erogati a governi centrali e locali ed agli entigovernativi.Nella tabella sottostante è riportato l’ammontare dei finanziamenti del portafoglio crediti al 30 giugno 2017 nei confronti deiPaesi verso i quali l’esposizione complessiva è superiore a 130 milioni, che rappresentano oltre il 94% del totale.

(*) di cui 1.484.921 migliaia tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione e quelle valutate al fair value.(**) di cui 246.622 migliaia tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione e quelle valutate al fair value.

Si segnala infine che le posizioni assunte o pareggiate attraverso strumenti derivati sono negoziate all’interno di ISDA masteragreement e accompagnate da Credit Support Annexes, che prevedono l’utilizzo di cash collateral o di titoli stanziabili abasso rischio.Per maggiori dettagli sulle analisi di sensitivity ai credit spreads e sui risultati di stress test si rimanda agliscenari "Widespread Contagion", "Protectionism, China slowdown & Turkey shock" e “Interest Rate Shock” di cui al capitoloRischi di mercato – Stress Test, mentre per le politiche di gestione della liquidità si veda il successivo capitolo Rischio diliquidità.

15 Il c.d. banking book include le Attività finanziarie valutate al fair value, quelle disponibili per la vendita, quelle detenute sino ascadenza ed i crediti.16 Escluse le partite fiscali.

Vita media residua ponderata (anni)

po sizio ni di

bilancio att ive

po sizio ni di

bilancio

passive

- Italia 2,51 2,68 3,02

- Spagna 2,57 6,08 9,76

- Germania 2,54 4,32 2,77

- Austria 3,96 11,79 7,34

- Francia 3,74 4,93 7,43

- Ungheria 3,81 4,07 7,97

- Bulgaria 5,44 2,69 9,85

- Romania 3,36 4,63 7,51

T R A D IN G B OOK

B A N KIN G

B OOK

(migliaia di € )

A T T IVIT À

F IN A N Z IA R IE

VA LUT A T E A L

F A IR VA LUE

A T T IVIT À

F IN A N Z IA R IE

D ISP ON IB ILI

P ER LA

VEN D IT A C R ED IT I

A T T IVIT À

F IN A N Z IA R IE

D ET EN UT E

SIN O A

SC A D EN Z A T OT A LE

Valore di bilancio 17.047.126 89.456.563 1.239.751 4.575.809 112.319.249

%portafoglio di appartenenza 69,04% 87,23% 0,24% 96,89% 17,35%

C ON SIST EN Z E A L 30.06.2017

Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per portafoglio di attività finanziarie

F inanziament i verso co ntro part i So vrane ripart ite per Stato co ntro parte (migliaia di € )

C ON SIST EN Z E

A L 30.06.2017

VA LOR E D I B ILA N C IO

- Italia 6.583.359

- Germania (*) 6.494.344

- Austria (**) 5.023.528

- Croazia 2.571.784

- Indonesia 252.935

- Bosnia-Erzegovina 197.337

- Slovenia 176.938

- Gabon 169.686

- Bulgaria 169.001

- Egitto 168.409

- Turchia 162.147

- Oman 138.471

- Angola 133.150

T o tale espo sizio ni per cassa 22.241.089

P A ESE

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

61

Rischio di credito: uso delle ECAI

Rischio di credito – metodologia standardizzataElenco delle ECAI (Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito - External Credit Assessment Institution) ed ECA(Agenzia per il credito all’esportazione - Export Credit Agency) utilizzate nella metodologia standardizzata e dei portafogli incui sono applicati i rating delle stesse.

Portafogli ECA / ECAICaratteristichedel rating17

Esposizioni versoamministrazioni centrali ebanche centrali

- Fitch Ratings;- Moody's Investor Services;- Standard and Poor's RatingServices

Solicited e Unsolicited

Esposizioni verso organizzazioniinternazionali

Esposizioni verso banchemultilaterali di sviluppo

Esposizioni verso imprese edaltri soggetti

Esposizioni verso organismi diinvestimento collettivo delrisparmio (OICR)

17 Solicited rating: il rating rilasciato sulla base di una richiesta del soggetto valutato e verso un corrispettivo. Sono equiparati aisolicited rating i rating rilasciati in assenza di richiesta qualora precedentemente il soggetto abbia ottenuto un solicited rating dallamedesima ECAI;Unsolicited rating: il rating rilasciato in assenza di richiesta del soggetto valutato e di corresponsione di un corrispettivo.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

62AL 30 GIUGNO 2017

Gli ammontari esposti nella tabella sopra, includono le esposizioni fuori bilancio prima dell’applicazione del fattore di conversione delcredito.

C ON SISTEN Z E A L 3 0 .0 6 .2 0 17 C ON SISTEN Z E A L 3 1.12 .2 0 16

POR T A FOGLIO R EGOLA M EN T A R E

ESPOSIZ ION E C ON

A TT EN U A ZION E D EL

R ISC HIO D I C R ED IT O

ESPOSIZ ION E SEN ZA

A TTEN U A Z ION E D EL

R ISC HIO D I C R ED ITO

ESPOSIZ ION E C ON

A TT EN U A ZION E D EL

R ISC HIO D I C R ED IT O

ESPOSIZ ION E SEN ZA

A TTEN U A Z ION E D EL

R ISC HIO D I C R ED ITO

4 2 0 .8 4 3 .0 6 1 4 15.16 4 .3 51 4 59 .6 9 4 .0 3 5 4 53 .10 2 .2 79

Esposizioni verso o garant ite da amministrazioni centrali e banche centrali 188.745.248 172.135.429 176.806.094 161.468.542

Esposizioni verso o garant ite da amministrazioni regionali o autorità locali 39.226.365 34.716.687 46.547.198 41.832.779

Esposizioni verso o garant ite da organismi del settore pubblico 10.385.986 12.806.935 10.783.195 13.421.537

Esposizioni verso o garant ite da banche mult ilaterali di sviluppo 1.286.184 523.105 1.247.787 368.035

Esposizioni verso o garant ite da organizzazioni internazionali 1.451.868 1.451.868 1.500.906 1.500.906

Esposizioni verso o garant ite da enti 6.604.719 11.265.489 9.712.487 12.821.417

Esposizioni verso o garant ite da imprese e altri soggett i 81.532.758 87.623.888 100.490.203 106.513.716

Esposizioni al dettaglio 44.943.575 47.396.398 55.370.496 57.183.916

Esposizioni garant ite da immobili 10.991.256 10.991.750 17.146.673 17.149.268

Esposizioni in stato di default 7.189.399 7.355.890 8.216.420 8.439.516

Esposizioni ad alto rischio 1.880.405 1.880.787 1.922.383 1.922.504

Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garant ite 484.134 484.134 505.326 505.326

Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggett i o ent i 1.324.962 1.735.789 1.410.909 1.940.862

Esposizioni verso organismi di invest imento collet t ivo del risparmio (OICR) 284.492 284.492 304.234 304.234

Esposizioni in strumenti di capitale 6.932.067 6.932.067 6.452.416 6.452.416

Altre esposizioni 17.579.643 17.579.643 21.277.308 21.277.305

Distribuzione delle esposizioni: metodologia standardizzata (migliaia di €)

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I

63

Le tabelle sopra riportano l’esposizione (relativa al rischio di credito e controparte) prima del fattore di conversione del credito.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

64AL 30 GIUGNO 2017

La tabella sopra è relativa al rischio di credito e riporta l’esposizione per cassa e fuori bilancio con attenuazione del rischio e dopo il fattore di conversione del credito.

La tabella sopra è relativa al rischio di controparte e riporta l’esposizione con attenuazione del rischio e dopo il fattore di conversione del credito.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

65

Rischio di credito: uso del metodo IRBCon provvedimento N. 365138 del 28 marzo 2008 Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo UniCredit all’utilizzo dei metodiAvanzati per la determinazione del requisito patrimoniale sui rischi di credito e sui rischi operativi.Con specifico riferimento al rischio di credito, il Gruppo è attualmente autorizzato ad utilizzare le stime interne dei parametriPD, LGD ed EAD per il portafoglio crediti di Gruppo (Stati Sovrani, Banche, Multinazionali e transazioni di Global ProjectFinance) e per i portafogli creditizi locali delle principali banche del Gruppo (Imprese ed Esposizioni al dettaglio).Relativamente ai portafogli mid-corporate e small business di UniCredit S.p.A., sono attualmente in uso i parametri di EADregolamentare.In una prima fase, dette metodologie sono state adottate dalla Capogruppo e da alcune controllate italiane, confluitesuccessivamente in UniCredit S.p.A. (UCI), nonché da UniCredit Bank AG (UCB AG) e da UniCredit Bank Austria AG (BA). Incoerenza con il piano di estensione progressiva dei metodi IRB approvato dal Gruppo e comunicato all’Autorità di Vigilanza(Roll-out Plan), a partire dal 2008 tali metodi sono stati estesi ed autorizzati anche alle società del Gruppo attualmentedenominate UniCredit Bank Luxembourg S.A, UniCredit Banka Slovenija d.d., UniCredit Bulbank AD, UniCredit Bank CzechRepublic a.s. (sia Repubblica Ceca che Slovacchia), UniCredit Bank Ireland p.l.c, UniCredit Bank Hungary, UniCredit BankRomania a.s. e AO UniCredit Bank in Russia. L’adozione dei sistemi IRB da parte delle rimanenti società avverrà secondo lostesso piano. La presente informativa qualitativa è strutturata illustrando i sistemi di rating autorizzati dagli Organi di Vigilanzaper classe di attività prevalente.Il seguente schema riassuntivo presenta i sistemi di rating in uso nel Gruppo con l’indicazione della classe di attività diriferimento e delle Entità in cui sono utilizzati.

Legenda per la tabella sotto:UCI: UniCredit SpaUCB AG: UniCredit Bank AGBA: UniCredit Bank Austria AGUCB IE: UniCredit Bank Ireland plc.UCB Lux: UniCredit Bank Luxembourg S.A.UCL GMBH: UniCredit Leasing GMBH e controllate(UniCredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH,UniCredit Leasing Aviation GMBH)

UCB Slo: UniCredit Banka Slovenija d.d.UCB BG: UniCredit Bulbank ADUCB CZ: UniCredit Bank Czech Republic, a.s.UCB HU: UniCredit HungaryUCB SK: ex UniCredit Bank Slovakia a.s., filiale di UniCreditBank Czech Republic, a.s.da Dicembre 2013UCB RO: UniCredit Bank Romania a.s.AO UCB Zao UniCredit Bank (Russia)

Classe di esposizione

prevalenteEntità

Amministrazioni centrali e

banche centraliStati Sovrani (PD, LGD,EAD)

UCI, UCB AG , BA, UCB CZ, UCB SK, UCB

RO*, UCB Lux

Intermediari Vigilati Instituzioni Finanziarie &Banche (PD, LGD,EAD)

UCI, UCB AG, BA, UCB Lux, UCB Slo*, UCB

IE*, UCB BG*, UCB CZ, UCB HU(*) (**), UCB

SK, UCB RO*, UCL GMBH

Multinational (PD, LGD, EAD)

UCI, UCB AG, BA, UCB Lux, UCB Slo*, UCB

BG, UCB CZ, UCB HU*, UCB SK, UCB RO*,

UCL GMBH, AO UCB*

Global Project Finance (PD, LGD, EAD) UCI, UCB AG, BA, UCB CZ, UCB Lux, UCB SK

Rating Integrato Corporate RIC (PD, LGD) UCI

Mid Corporate (PD, LGD, EAD)UCB AG, UCB Lux, BA, UCB CZ, UCL

GMBH,UCB BG

Foreign Small and Mediumsized Enterprises (PD, LGD,

EAD)UCB AG,UCB Lux

Income Producing Real Estate (IPRE) (PD, LGD, EAD) UCB AG, UCB Lux, BA, UCB CZ

Acquisition and Leverage Finance (PD, LGD, EAD) UCB AG, UCB Lux

Global Shipping (PD, LGD, EAD) UCB AG

Wind Project Finance (PD, LGD, EAD) UCB AG

Income Producing Real Estate (IPRE) (Slotting criteria) UCB BG; UCB SK

Non Profit (PD, LGD, EAD) BA

Mid-Corporate (PD) UCB HU*, UCB Slo*, UCB SK*, UCB RO*

Aircraft Finance (PD) UCB AG

Specialized lending (Slotting criteria) UCL GMBH

Commercial Real Estate Finance (PD, LGD, EAD) UCB AG, UCB Lux

Intermediari Vigilati / Imprese

Altri sistemi di rating minori (Public Sector Entities,

Municipalities, Religious Companies, Leasing) (PD, LGD,

EAD)

UCB CZ

Rating Integrato Small Business RISB (PD, LGD) UCI

Rating Integrato Privati (RIP) Mutui Ipotecari (PD, LGD,

EAD)UCI

Scoperti di conto e Carte di Credito (PD, LGD, EAD)*** UCI

Prestiti Personali (PD, LGD, EAD)*** UCI

Small Business (PD, LGD, EAD)UCB AG, UCB Lux, BA, UCB CZ, UCL GMBH,

UCB BG

Private Individuals (PD, LGD, EAD) UCB AG, BA, UCB CZ, UCB BG

Private Wealthy Customers (PD, LGD, EAD) UCB Lux

Cartolarizzazioni Asset Backed Commercial Paper (PD, LGD, EAD) UCB AG

Sistema di Rating

Gro

up

wid

eL

ocal

Esposizioni al dettaglio

Imprese

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

66AL 30 GIUGNO 2017

Note alla tavola di pagina precedente:

(*) Queste banche sono attualmente autorizzate all’utilizzo dell’approccio IRB Foundation e dunque utilizzano solo la stima interna diPD ai fini del calcolo del requisito patrimoniale(**) Per tale paese il sistema di rating GW BANKS è stato autorizzato per la sola parte del modello relativa alle banche commercial adesclusione del segmento Securities Industry(***) Sistemi autorizzati dal 2010 il cui utilizzo IRB a fini regolamentari è prudenzialmente previsto al completamento dell’attività direvisione dei suddetti modelli.

Una Master Scale di Gruppo, integrata nelle Regole di Governance di Gruppo con l’Ordine di Servizio n.488 di marzo 2011, èstata addotta al fine di avere una visione condivisa e comune sulla rischiosità dei clienti e migliorare la comunicazione o ilreporting gestionale.

La Rating Master Scale di Gruppo si basa sulle seguenti assunzioni:• le classi di rating Investment grade / non-investment grade sono chiaramente separate;• il range di PD è sufficientemente ampio (da AAA fino a Default) e le classi di default corrispondono a quelle definite

da Banca d’Italia;• la Rating Master Scale di Gruppo si basa sulla scala di rating di Standard and Poor: le classi Investment grade

sono strettamente allineate con le classi di PD di S&P; mentre le classi di rating Non-investment sono più granulari.

La Rating Master Scale di Gruppo è utilizzata solo ai fini di reporting gestionale, quindi non ha impatto sui sistemi di ratinginterni (IRB), sulla loro compliance con i requisiti previsti dall’Accordo di Basilea e sul loro piano di estensione progressiva. Lametodologia di calcolo delle attività ponderate per il rischio, della perdita attesa, e degli accantonamenti non cambia. Non c’èinoltre impatto sul pricing dei prestiti e non è necessario effettuare una ricalibrazione dei modelli di rating esistenti.

E’ da sottolineare inoltre che la corrispondenza fra le classi di PD previste dalla Group Master Scale e quelle di agenzie dirating esterne (S&P) è puramente indicativa e di conseguenza potrebbe variare nel tempo.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

67

Tabella Rating Master Scale di Gruppo

Rating Class(disaggregata e aggregata)

PD Min PD MaxS&P proxyRatingEquivalent

A 01 0,0000% 0,0036% AAA

B1

02

0,0036% 0,0065% AA+

B2 0,0065% 0,0116% AA

B3 0,0116% 0,0208% AA-

C1

03

0,0208% 0,0371% A+

C2 0,0371% 0,0663% A

C3 0,0663% 0,1185% A-

D1

04

0,1185% 0,2116% BBB+

D2 0,2116% 0,3779% BBB

D3 0,3779% 0,5824% BBB-

E1

05

0,5824% 0,7744% BB+

E2 0,7744% 1,0298% BB

E3 1,0298% 1,3693% BB-

F1

06

1,3693% 1,8209% B+

F2 1,8209% 2,4214% B+

F3 2,4214% 3,2198% B+

G1

07

3,2198% 4,2816% B

G2 4,2816% 5,6935% B

G3 5,6935% 7,5710% B

H1

08

7,5710% 10,0677% B-

H2 10,0677% 13,3876% B-

H3 13,3876% 17,8023% B-

I1

09

17,8023% 23,6729% CCC

I2 23,6729% 31,4793% CC

I3 31,4793% 99,9999% C

X1

10

Scaduti deteriorati 100% D

X2Inadempienzeprobabili 100% D

X3 Sofferenze 100% D

Tutti i sistemi di rating interno adottati dal Gruppo rappresentano una componente fondamentale dei processi decisionali e digestione del rischio di credito. In particolare le aree di utilizzo dei rating e dei parametri di PD, LGD e EAD sono le seguenti:

• il processo creditizio, nelle diverse fasi:o concessione/riesame. L’assegnazione dei rating interni rappresenta una componente fondamentale nel

processo di valutazione del merito creditizio della controparte/transazione e costituisce la faseindispensabile per la concessione/riesame delle linee di credito. Il rating, assegnato prima del processodecisionale, è una parte integrante della valutazione del merito creditizio ed è commentato nella propostacreditizia. Pertanto, il rating, unitamente all’ammontare delle esposizioni creditizie, è una componente perdefinire l’Organo competente per la delibera;monitoraggio. L’obiettivo principale del processo dimonitoraggio creditizio è l’identificazione del deterioramento del merito di credito della controparte/transazione, e della definizione tempestiva delle più appropriate azioni correttive, con lo scopo diriportare le posizioni creditizie allo stato regolare e evitare la classificazione di default. Le azioni sifocalizzano principalmente sui segnali di peggioramento reale o potenziale del rischio di credito e sulprendere decisioni adeguate come la potenziale riduzione delle esposizioni fino a giungere al totaledisimpegno nei confronti del cliente. Opzioni possibili possono includere anche la richiesta di garanzienuove o incrementali con conseguente riduzione della LGD, nonché con impatto positivo su EAD e unpossibile miglioramento nella fase successiva di recupero;

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

68AL 30 GIUGNO 2017

o recupero crediti. La valutazione della strategia proposta ha lo scopo di definire il piano di recupero, leprevisioni di perdita, i flussi di cassa netti attesi (dopo l’escussione delle garanzie reali e personali) e tuttele altre grandezze rilevanti al fine del calcolo del Valore Attuale Netto (“NPV”), sulla base delle relativeipotesi prudenziali di recupero, tenendo conto di tutti i costi connessi e delle probabilità di insuccessodella strategia. Tale valutazione va svolta anche in un’ottica di LGD stimata.

• politiche di accantonamento. Per la clientela in bonis è stata adottata la metodologia delle perdite “sostenute” manon “riportate” (“Incurred but not reported losses”, IBNR),in linea con i principi contabili correnti. Questo approccioutilizza i valori della perdita attesa mediante il parametro Loss Confirmation Period (LCP) per il calcolo degliaccantonamenti generici. Per le controparti classificate in default, deve essere sempre assicurata una coerenza traaccantonamenti, calcolo dell’NPV e informazione storica sulle perdite per tipologia simile d’impiego.

• gestione ed allocazione del capitale. Il rating è anche un elemento essenziale per il processo di quantificazione,gestione e allocazione del capitale che è eseguito su una prospettiva basata sul rischio. In particolare, gli output deisistemi di rating alimentano il calcolo dell’RWA e della Perdita Attesa che vengono integrati, nei processi volti allagestione e allocazione del capitale, come pure in quelli volti alla determinazione delle misure “risk adjustedperformance” e del conto economico rettificato;;

• strategia di rischio. La rischiosità della clientela rappresenta un driver rilevante nel contesto della risk strategy edel budgeting al fine della quantificazione dell’RWA e delle rettifiche nette.

• reportistica. L'obiettivo principale delle attività di reporting e di monitoraggio effettuate dalla funzione di RiskManagement di Gruppo è l'analisi dei principali fattori e parametri del rischio di credito (esposizione, composizionedel portafoglio, qualità dell'attivo, costo del rischio, “shortfall”, ecc) al fine di adottare tempestivamente tutte lecontromisure a livello di portafogli, sub-portafogli o di singole controparti. Il reporting rappresenta uno strumentogestionale per supportare il processo decisionale nella gestione e mitigazione dei rischi. La funzione Group RiskManagement effettua reporting del rischio di credito a livello di portafoglio, producendo reportistica a livello diGruppo, sia ricorrente sia specifica (a richiesta del Top Management, Autorità di Vigilanza o Enti esterni, peresempio le agenzie di rating), con l'obiettivo di analizzare le principali componenti di rischio e il loro andamento nelcorso del tempo e, quindi, di rilevare eventuali segnali di deterioramento in una fase precoce e, in seguito, metterein atto azioni correttive appropriate. Le performance del portafoglio di credito vengono analizzate con riferimento aisuoi fattori di rischio principali (come la crescita e indicatori di rischio), segmenti di clientela, le regioni, i settoriindustriali, e performance dei crediti deteriorati e la relativa copertura.

Il Gruppo si impegna a soddisfare i requisiti per il riconoscimento delle tecniche di attenuazione del rischio di credito ai fini delpatrimonio di vigilanza, in base ai differenti approcci adottati (Standardizzato, IRB base o avanzato), sia per finalità gestionalisia ai fini del calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio di credito.

Per il raggiungimento della compliance alla normativa di Basilea, il Gruppo UniCredit ha effettuato specifiche attivitàfinalizzate a definire e soddisfare i requisiti necessari per l’applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM). Si èinfatti proceduto alla:

• emanazione di linee guida generali, definizione di regole e principi a livello di Gruppo con l'obiettivo di guidare,governare e standardizzare la gestione del rischio di credito, in linea con i principi di Gruppo e le migliori prassi,nonché in conformità con le prescrizioni della normativa vigente. La produzione di questa documentazione haperseguito diversi obiettivi, volti ad incoraggiare l’ottimizzazione della gestione delle garanzie ed a definire le regoledi ammissibilità, valutazione, monitoraggio e gestione delle garanzie personali e reali in linea con i requisiti generalie specifici stabiliti dall’Autorità di Vigilanza;

• integrazione delle citate linee guida nei processi di gestione delle garanzie all’interno del Gruppo, con particolareenfasi sui processi volti al soddisfacimento del requisito di certezza giuridica;

• implementazione di adeguati strumenti IT a supporto del processo di gestione delle garanzie, a partire dalla fase divalutazione ed acquisizione delle garanzie, sino a quella di monitoraggio ed escussione delle stesse.L’implementazione del sistema informativo ha permesso di gestire, raccogliere ed archiviare i dati necessari allaverifica del soddisfacimento dei requisiti richiesti per l’ammissibilità ai fini regolamentari ed al calcolo degli indicatoridi rischio.

Per maggiori dettagli sulle tecniche di attenuazione del rischio di credito si faccia riferimento al capitolo dedicato “Rischio dicredito: uso delle tecniche di attenuazione del rischio”.

Inoltre, lo sviluppo dei sistemi di rating avanzati e la loro introduzione nei processi aziendali ha comportato la necessità diistituire, sia presso la Capogruppo che presso le Entità, un processo di convalida dei sistemi di rating ed un ampliamentodelle attività richieste alla funzione di Internal Audit con riferimento alla revisione dei sistemi stessi.Obiettivo del processo di convalida è esprimere una valutazione in merito al regolare funzionamento, alla capacità predittiva eperformance complessiva dei sistemi IRB adottati ed alla loro coerenza con le prescrizioni normative e gli standard interni, inparticolare mediante:

• valutazione del processo di sviluppo del modello, con specifico riferimento alla logica sottostante e ai criterimetodologici a supporto della stima dei parametri di rischio;

• valutazione dell’accuratezza delle stime di tutte le componenti di rischio rilevanti mediante l’analisi della capacità diordinamento e di calibrazione dei parametri anche attraverso adeguati esercizi di benchmarking;

• accertamento che il sistema di rating sia effettivamente utilizzato nei diversi ambiti della gestione;• analisi dei processi operativi, dei presidi di controllo, della documentazione e delle infrastrutture informatiche

connesse con i sistemi di rating.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

69

Il processo di convalida istituito nell’ambito del Gruppo prevede innanzitutto la distinzione tra validazione iniziale e nel tempo(on-going).La validazione iniziale ha l’obiettivo di valutare il posizionamento dei sistemi di rating del Gruppo in relazione ai requisitiminimi regolamentari, alle linee guida e agli standard di Gruppo inerenti a metodologia, processi, qualità dei dati, analisiquantitativa e qualitativa, governance interna ed ambiente tecnologico, identificando eventuali gap o criticità rispetto a talirequisiti, prima dell’approvazione da parte dell’Autorità di Vigilanza o in caso di cambiamenti di tipo significativo.La validazione on-going ha invece l’obiettivo di valutare in modo continuativo il corretto funzionamento del sistema di rating intutte le sue componenti e di monitorarne la coerenza rispetto ai requisiti interni e regolamentari.In aggiunta il processo prevede distinte attribuzioni di responsabilità per la convalida dei cosiddetti sistemi Group-wide e perquelli Locali.

Per i sistemi Group wide, la cui metodologia è unica a livello di Gruppo, e per quelli locali sviluppati ed adottati da UnicreditSpA, la responsabilità è assegnata alla Capogruppo. Per quanto riguarda i sistemi di rating locali in uso nelle altre Entità delGruppo, la responsabilità compete alle singole Entità locali. In questa ultima fattispecie è comunque assegnato allaCapogruppo il compito di valutare sia in fase iniziale che nel tempo l’adeguato svolgimento delle attività di sviluppo evalidazione svolte localmente ed il corretto funzionamento del sistema di rating, fornendo al contempo suggerimenti derivantidall’attività di benchmarking, interno ed esterno, e finalizzati al perseguimento della best practice.

Il dipartimento responsabile delle attività di convalida è indipendente, oltre che dalle unità responsabili dello sviluppo deimodelli, anche dalla funzione di revisione interna (i.e. internal audit) che sottopone a verifica il processo e l’esito dellaconvalida.

Il processo di convalida si basa sulle seguenti linee guida:• specifici criteri di prioritizzazione della pianificazione delle attività di validazione, tali da consentire la

concentrazione su quelle a maggior valore aggiunto in termini di controllo dei rischi;• la definizione della profondità delle analisi da svolgere, a seconda della materialità del portafoglio, dei segnali di

potenziale deterioramento delle performance e dell’importanza dei cambiamenti intervenuti sul sistema di rating;• l’omogeneità nel Gruppo della classificazione del grado di importanza delle raccomandazioni e della complessiva

valutazione del Sistema di rating, in base ai risultati dell’attività di validazione;• il monitoraggio delle raccomandazioni emanate dalla funzione di validazione.

Inoltre, il dipartimento responsabile delle attività di convalida ha definito e mantiene le linee guida di validazione dei sistemi dirating finalizzate ad una convergenza verso modalità di validazione omogenee, garantendo in tal modo una condivisione deicriteri di valutazione dei risultati, anche mediante l’introduzione di valori soglia comuni (threshold) e il confronto tra i diversisistemi. L’utilizzo delle soglie consente la riconduzione dei risultati dei test ad un sistema semaforico i cui colori sonoassociati a diversi livelli di gravità dei fenomeni rilevati.

Uno sforzo particolare è dedicato infatti al perseguimento di un approccio comune alla validazione dei modelli, conl’identificazione dei test minimi richiesti e delle modalità di rappresentazione dei relativi risultati. Le tipologie di test si dividonoin analisi qualitative ed in analisi quantitative:

• nella parte qualitativa si valutano la bontà della metodologia utilizzata per lo sviluppo del modello, l’inclusione ditutti i fattori rilevanti e la rappresentatività dei dati utilizzati in fase di sviluppo;

• nella parte quantitativa si valutano performance, stabilità e calibrazione con riferimento sia al modello nel suocomplesso che alle specifiche componenti e ai singoli fattori.

E’ inoltre definita una struttura gerarchica delle suddette analisi, prevedendo un livello di dettaglio in funzione della specificafase di validazione (iniziale, on-going). La necessità di taluni test viene infatti richiesta solo qualora si rilevino criticità nellosvolgimento delle analisi di ordine gerarchico superiore.Le aree di analisi riconducibili ai requisiti organizzativi previsti dalla Normativa Europea di riferimento sono l’utilizzo interno(internal use), reporting, IT e qualità dei dati e governo societario (governance).

I dati e i documenti relativi alle attività di convalida sinora effettuate sono archiviati in appositi spazi che garantiscono unarapida consultazione, la sicurezza delle informazioni e la replicabilità di tutte le analisi effettuate.

I risultati dell’attività di convalida interna, che coinvolgono i sistemi di rating in ogni loro componente (metodologie, processi easpetti Data Quality e IT), sono annualmente sintetizzati nell’ambito di una relazione, il cui obiettivo è portare all’attenzionedel Top Management e della Autorità di Vigilanza il grado di adeguatezza dei sistemi oggetto di convalida nonché le principaliaree degli stessi che necessitano un miglioramento.

Obiettivo invece dell’attività di Internal Audit sui sistemi di rating interni è la verifica della funzionalità del complessivo assettodei controlli sui medesimi che consiste nel verificare:

• la conformità dei sistemi IRB rispetto ai requisiti normativi;• l’utilizzo gestionale dei sistemi di rating;• l’adeguatezza e completezza del processo di convalida dei sistemi di rating.

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In tale contesto la funzione Internal Audit di Capogruppo (da ora UC IA), allo scopo di supportare le Entità sulla qualità(funzionalità/adeguatezza) dei Sistemi dei Controlli Interni e curare l’evoluzione delle metodologie di internal audit in coerenzacon i mutamenti degli scenari di riferimento, ha coordinato lo sviluppo di una metodologia comune per l’effettuazione delleattività di audit e ne gestisce nel continuo il mantenimento ed il miglioramento.

Tale metodologia è stata sviluppata al fine di valutare la fondatezza delle conclusioni delle funzioni di controllo del rischio ed ilrispetto dei requisiti normativi previsti con particolare riferimento al processo di convalida interna dei sistemi interni dimisurazione e controllo del rischio. Si precisa peraltro che la funzione di Internal Audit non è direttamente coinvolta neldisegno/selezione del modello.

In linea con il proprio mandato UC IA effettua attività di audit direttamente su UniCredit S.p.A. e, ove necessario, anchepresso le Entità del Gruppo, nonché coordinando le attività delle funzioni di Internal Audit.In particolare, le verifiche necessarie alla valutazione della funzionalità dei sistemi di rating trovano adeguato spazio nellapianificazione dell’attività di audit nell’ambito del Gruppo (processo di audit planning). Tali attività sono promosse da UC IAche ne condivide l’inserimento nel piano dei controlli delle funzioni di Internal Audit delle Entità del Gruppo. UC IA provvedequindi al monitoraggio sull’effettuazione di tali verifiche tramite una specifica funzione, eventualmente attivandosi localmentein caso di scostamenti.

Inoltre UC IA redige una specifica relazione annuale di sintesi che presenta una valutazione circa la complessiva funzionalitàdel sistema dei controlli interni in materia descrivendo, tra l’altro, gli esiti delle verifiche svolte, evidenziando le principalicriticità e disfunzioni rilevate e richiedendo alcuni interventi migliorativi.Infine, UC IA informa periodicamente il Collegio Sindacale, l’Internal Control & Risks Committee e il Consiglio diAmministrazione della Capogruppo sullo svolgimento delle proprie attività e sui relativi risultati.Sulla base degli esiti delle attività di convalida e del parere del Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione attestaannualmente la sussistenza dei requisiti normativi previsti per l’utilizzo dei sistemi IRB nel Gruppo UniCredit. L’attestazioneper l’anno 2017 è stata approvata in data 13 marzo 2017.

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Stati Sovrani (Amministrazioni centrali e banche centrali)

Modelli Group wide

Modello di rating per Stati SovraniL’approccio utilizzato per lo sviluppo del modello di rating Paese è quello dello “shadow rating”, tramite il quale si vuolereplicare la capacità di ordinamento dei rating esterni (da ECAI) utilizzando fattori macroeconomici e qualitativi.Sono stati sviluppati due modelli separati, uno per i paesi emergenti (EM) e uno per i paesi sviluppati (DC).

Il modulo quantitativo per questi ultimi (DC) utilizza variabili relative alla bilancia commerciale, ad indicatori monetari, al PILpro capite, al livello di disoccupazione e ad alcuni indicatori fiscali. Il modulo qualitativo include variabili relative allo sviluppodel sistema finanziario, alla politica dei tassi di cambio ed alle condizioni geo-politiche, economiche e dell’ambiente politico.

Il modulo quantitativo per i paesi emergenti (EM) utilizza variabili legate alla bilancia commerciale ad indicatori monetari, alPIL pro capite, alla crescita reale del PIL, al peso delle esportazioni e dell’ industria sul PIL nonché ad alcuni indicatori fiscali.Il modulo qualitativo include variabili relative a stabilità del sistema finanziario, politica dei tassi di cambio, flessibilità delsistema economico, condizioni socio-politiche, condizioni economiche e servizio del debito.

La convalida interna ha condotto un’analisi sull’applicazione del modello, inclusa la performance, la calibrazione e i test distabilità. I test di performance hanno mostrato risultati soddisfacenti, con l’eccezione di alcuni fattori quantitativi, evidenziandocomunque alcune aree di miglioramento, le cui più importanti nell’ambito della calibrazione, che saranno monitorateattraverso attività di controllo su base annuale.

Modello di LGD per Stati SovraniIl modello utilizza un approccio statistico-regressivo supportato dal giudizio degli esperti, partendo da un set di variabilimacroeconomiche e fattori qualitativi, di cui otto sono stati inclusi nella versione finale. La variabile dipendente (LGD) è statacalcolata utilizzando dati storici esterni delle LGD e tassi di recupero esterni (ECAI). Il modello fornisce la LGD per le soleesposizioni non-garantite verso Stati Sovrani.

Per il modulo quantitativo, le variabili esplicative selezionate sono: il saldo delle partite correnti in percentuale del PIL, il fiscalgap, l’eccesso di bilancio e il tasso reale di cambio effettivo. Il modulo qualitativo comprende variabili che riguardano lastabilità del sistema finanziario, le condizioni socio-politiche, il servizio del debito e il rischio geo politicoUn’analisi dell’applicazione del modello è stata effettuata dalla funzione convalida di Gruppo, sottolineando la capacità didistinguere tra mercati sviluppati ed emergenti. Inoltre un esercizio di benchmarking è stato condotto utilizzando dati esterni.L’attuale versione dei modelli PD e LGD, come sopra descritte, sono state implementate a partire dal mese di Giugno 2014.

Oltre alla metodologia PD/LGD, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevantidal punto di vista della qualità del dato.

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Banche (Intermediari Vigilati)

Modelli Group wide

Modello di rating per BancheL’approccio usato per la stima del rating Banche, definito come “shadow rating”, tenta di replicare la capacità di ordinamentodei rating esterni (da ECAI) attraverso una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi.

Sono stati sviluppati due modelli differenti, uno per le banche residenti in paesi sviluppati (DC) ed uno per quelle appartenentia paesi emergenti (EM), in quanto si ritiene esistano driver di rischio diversi per i due segmenti.

Il modulo quantitativo finale per le banche residenti in paesi sviluppati (DC) copre diverse categorie di fattori: redditività,profilo di rischio, dimensione e capacità di raccolta.La situazione è simile per le banche nei paesi emergenti (EM) con diverso peso delle categorie di fattori: redditività, profilo dirischio, dimensione, funding e capitalizzazione.

Specifici aggiustamenti da applicare alla PD risultante sia dal modello EM che DC sono previsti per considerare i seguentiaspetti:

• i tre tipi di supporto (eventualmente) forniti alle banche – da parte del governo, da parte del gruppo economico diappartenenza, da parte di un Institutional Protection Fund; tali fattori sono trattati distintamente, in manieraomogenea (sulla base delle PD) e non additiva (viene applicato solo quello con effetto di mitigazione maggiore);

• il fattore rischio paese in generale (considerato nella fase di calibrazione del modello); in questo ambito il modelloconsidera il rischio paese ed il più specifico rischio di trasferimento, cioè il rischio che il debitore non sia in grado diottenere valuta estera per sostenere i propri impegni anche se in possesso di corrispondente valuta locale.

La scala di rating del modello si basa sui tassi di default impliciti nei rating esterni.

Nel corso di una revisione, allo scopo di misurare adeguatamente il rischio di credito delle esposizioni verso le controparti diSecurities Industry (SI)18,si è proceduto allo sviluppo di un modello specifico. L’approccio utilizzato per le Securities Industry èsimile a quello adottato per le Banche commerciali, tuttavia prevede che il supporto del gruppo economico d’appartenenza,particolarmente importante nel segmento SI, sia stimato come modulo indipendente attraverso l’elaborazione di rispostequalitative.

L’ambito di applicazione del sistema di rating Banche è stato esteso anche a quelle società controllate che esercitinoun’attività di corporate treasury o di funding vehicles attraverso il modulo specifico dei Corporate Treasuries and FundingVehicles (CTFV), per i cui dettagli si veda il paragrafo “Il modello di Rating per Imprese Multinazionali”.

Le attività di convalida svolte sul modello corrente, ha coperto entrambi gli aspetti di analisi della struttura del modello e diperformance, calibrazione, test di stabilità. Inoltre un’attività di convalida è condotta annualmente analizzando l’applicazionedel modello PD sul portafoglio UniCredit.

È stata effettuata un’attività di revisione del modello PD producendo un modello che copre sia le Banche commerciali che leSecurities Industry confermando una differenziazione in termini di fattori di rischio per i diversi sotto-segmenti. La valutazionedelle funzioni di controllo interno sul modello così rivisto è stata completata e il nuovo modello perfezionato è statoautorizzato dall’Organo di Vigilanza e verrà introdotto nel terzo trimestre del 2017 dopo essere stato ricalibrato perconsiderare le serie storiche più aggiornate.

Modello LGD per BancheIl modello sviluppato è di tipo expert-based e fa riferimento alle sole esposizioni in bonis senior non-garantite, checostituiscono la parte preponderante del portafoglio esposizioni verso banche. Successivamente, l’applicazione dimetodologie avanzate (comuni a più segmenti Group wide) è stata estesa alle esposizioni junior. Attualmente il modello distima della LGD copre sia le banche commerciali sia quelle d’affari (Securities Industry).Il valore individuale di LGD viene calcolato partendo da un’analisi dei bilanci, simulando il recupero in caso di defaultproveniente dalla liquidazione di varie categorie di asset della banca, dopo aver remunerato i creditori con più elevato gradodi priorità (la versione attuale del modello prevede un trattamento più raffinato dei depositi, considerandone l’eventualepriorità in base alla legislazione del paese).

Per ottenere una valutazione realistica e conservativa degli asset della banca, sono stati definiti degli “haircut” per ognitipologia di attivo, per considerare il probabile deterioramento che avviene prima del default, le differenze tra valore dimercato e di libro e tra valore di mercato e ricavi dalla vendita (la versione attuale del modello prevede haircut maggiori daapplicare al valore dei mutui ipotecari iscritti nel bilancio della controparte).

Inoltre, in considerazione del fatto che il successo della fase di recupero dipende in buona parte dal contestolegale/istituzionale di riferimento, sono applicati haircut specifici per ogni paese, che considerano il rischio legale.Infine sono previsti haircut per incorporare i costi del processo di recupero, in base a una valutazione data degli esperti diworkout.

18 Il segmento SI è costituito da controparti impegnate in attività di broker/dealer, merchant/investment banking, corporate finance,M&A e Wealth Management e comprende sia società SI “pure”, per cui tali attività sono assolutamente prevalenti, sia banche “ibride”,cioè dedite in ugual misura ad attività commerciale e di investimento.

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Poiché i recuperi derivanti dagli asset della banca prenditrice si assumono in valuta locale, mentre il reale recupero finaledeve essere stimato nella divisa del creditore, ai recuperi in valuta locale viene applicato un haircut legato alla volatilità delcambio per considerare il rischio di deprezzamento.

Nell’ambito del segmento banche, il framework LGD è stato perfezionato al fine di riflettere più correttamente il profilo dirischio tipicamente più basso di alcuni specifici prodotti (o transazioni), in particolare con riferimento ai covered bond e aiprodotti con mitigazione del rischio paese. Per quanto riguarda i covered bond, sono stati definiti due diversi valori di LGD, daapplicare in base al paese dell’emittente e alla conferma da parte dell’analista creditizio responsabile che l’emissione dicovered bond dello specifico emittente sia in linea con gli standard di mercato locali.

Per i prodotti con mitigazione del rischio paese, la LGD di controparte si riduce in base al contributo del rischio paese sullaPD totale di controparte, attraverso l’applicazione alla LGD unsecured di un fattore di recupero della specifica transazione(Transaction Specific Recovery factor). Nell’ambito del segmento banche, tale riduzione della LGD si applica a unaparticolare tipologia di prodotto: i finanziamenti commerciali a breve termine tra banche (Short Term Commercial Financing).

Come per il modello PD, un nuovo modello LGD è stato sviluppato e la valutazione da parte delle funzioni di controllo internoè stata completata. L’Organo di Vigilanza ha autorizzato il nuovo modello LGD che verrà implementato con alcuniaggiustamenti in coerenza con le richieste regolamentari a partire dal terzo trimestre del 2017.

La funzione di convalida di Gruppo ha verificato l’applicazione dell’attuale modello LGD sul portafoglio UniCredit.Oltre alla metodologia PD/LGD, l’attività di convalida ha riguardato anche gli aspetti IT e di processo, inclusi gli aspetti piùrilevanti dal punto di vista della qualità del dato.

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Imprese (comprese le PMI, i finanziamenti specializzati e i crediti commerciali acquistati verso imprese)

Modelli Group wide

Modello di rating per Imprese MultinationalIl modello di rating si applica alle imprese (corporate) Multinational definite come le società con turnover o ricavi operativi, dabilancio consolidato, maggiori di 500 milioni di euro per almeno 2 anni consecutivi.

Dal 2012 il sistema di rating Group wide Multinational Corporate (MNC) è esteso al portafoglio Italian Large Corporate checomprende le imprese con un fatturato/valore della produzione tra euro 250 milioni ed euro 500 milioni.

L’approccio usato per la stima del rating Multinational, definito come shadow rating, tenta di replicare la capacità diordinamento dei rating esterni (da ECAI) attraverso una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi.

Il modulo quantitativo copre diverse categorie di fattori quali struttura patrimoniale, redditività, copertura degli interessi edimensione. Risultato di questo modulo è uno score quantitativo.

Il modulo qualitativo consiste in un set di questionari che analizzano aspetti quali la qualità del management, l’andamento delsettore d’appartenenza, la quota di mercato ecc. Risultato di questo modulo è uno score qualitativo.

Gli score quantitativo e qualitativo sono poi integrati e il risultato è trasformato in una PD (attraverso una funzione in fase dicalibrazione). Specifici aggiustamenti previsti per la PD sono applicati per considerare i seguenti aspetti:

• il supporto (eventuale) da parte del gruppo economico di appartenenza (sulla base di una media di PD).• il rischio paese; in questo ambito il modello considera il rischio paese ed il più specifico rischio di trasferimento,

cioè il rischio che il debitore non sia in grado di ottenere valuta estera per sostenere i propri impegni anche se inpossesso di corrispondente valuta locale.

L’ambito di applicazione comprende anche quelle società controllate che esercitano un’attività di corporate treasury – (ad es.cash concentration, FX management e funding) o che costituiscono un veicolo specializzato (per emissioni di titoli a mediotermine – MTN – titoli di credito o obbligazioni) il cui merito di credito sia influenzato dal supporto della controllante/gruppomediante fideiussioni esplicite o altri meccanismi (ad es. un accordo di supporto dalla controllante): il rating di tali contropartiviene calcolato attraverso il modulo specifico dei CTFV.Poiché, nella maggior parte dei casi, il default di un CTFV è provocatodal default del gruppo a cui appartiene, sia la PD che la LGD unsecured sono state stimate come distanza rispetto ai valori diPD e LGD della capogruppo sulla base dei contributi e delle opinioni degli esperti del settore.A partire da un questionario qualitativo, quindi, si determinano i notch di downgrade rispetto al rating della capogruppo percalcolare il rating del CTFV; in modo analogo si procede per determinare l’incremento da applicare alla LGD dellacapogruppo per calcolare la LGD del CTFV.Una ricalibrazione del modello PD è stata effettuata nel 2016 ed è stato implementata a partire dal Maggio 2017 (sostituendola precedente calibrazione applicata nel 2013) per migliorare la stima del PD con la storia aggiornata sottostante.

La funzione di convalida di Gruppo ha verificato sulla base di una attività on-going il Sistema di rating Group WideMultinational (MNC) attraverso una analisi completa degli aspetti quantitativi e qualitativi, considerando inoltre le informazioniricavate da providers esterni al fine di effettuare un’attività esaustiva di benchmarking.Gli esiti di validazione periodica interna hanno rilevato aree di miglioramento del modello, con particolare riferimento al temadella calibrazione, che è stata eseguita mediante un’attività di ricalibrazione implementata a maggio 2017.

Oltre alla metodologia, l'attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT/Data e di processo, inclusi gli aspetti più significativi dapunto di vista della qualità dei dati. In particolare, è stato rilevato un numero elevato di rating esterni modificati dall'utente,tuttavia si evidenzia che le informazioni relative al rating esterno non vengono utilizzate per il calcolo del rating; inoltre, laquota di aged rating è monitorato costantemente ogni trimestre.

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Modello di LGD per Imprese MultinationalNon disponendo di serie storiche di tassi di recupero interni per le aziende Multinational (essendo un portafoglio con pochidefault osservati) è stato sviluppato un modello statistico-regressivo principalmente basato su dati di recupero forniti da unprovider esterno.

Il modello di LGD si applica alle sole esposizioni senior unsecured verso aziende in bonis (alle esposizioni junior si applicanometodologie avanzate comuni a più segmenti Group wide).Più in dettaglio, il modello di LGD consiste in quattro fasi principali (in cui l’add-on che tiene conto delle fasi negative del cicloeconomico, downturn, è incorporato):

• in una prima fase, una LGD complessiva della controparte (Overall LGD), indipendente dalla seniority dei creditori,viene calcolata sulla base di fattori quantitativi di bilancio;

• in una seconda fase, sulla base di un questionario qualitativo, viene calcolata la variazione in aumento della LGDper debiti senior unsecured Bond, determinando la Gross senior unsecured Bond LGD;

• tale LGD è rettificata per tener conto del rischio legale e dei costi relativi al processo di recupero (Adjusted SeniorUnsecured Bond LGD);

• al valore finale della Unsecured Bond LGD (applicabile al debito di tipo obbligazionario) viene applicato un fattore diconversione che consente di ottenere una Loan LGD (Final LGD Senior Unsecured Loan) che è più bassa, inquanto considera la probabilità e gli effetti della ristrutturazione del debito, tipici dei prestiti bancari e di prodottisimilari che costituiscono la parte più rappresentativa del portafoglio del Gruppo UniCredit. Come per il parametroPD, anche la LGD del sistema Multinational è stata estesa al segmento Italian Large Corporates (ILC).

Il framework LGD riflette in modo corretto il profilo di rischio, tipicamente più basso di alcuni specifici prodotti (o transazioni),in particolare i prodotti con mitigazione del rischio. Nell’ambito di applicazione al segmento MNC, si considera una particolaretipologia di transazioni, quelle in cui il pagamento è garantito dalla vendita di beni ad una terza parte con residenza in unpaese considerato a basso rischio (Only Delivery Risk).

La funzione di convalida di Gruppo ha esaminato la struttura del modello e ha verificato nel continuo la qualità, laperformance delle stime e il loro livello di conservatività. Il modello fornisce stime di LGD molto stabili che sono concentrateintorno ai valori medi che evidenziano bassa volatilità.Oltre alla metodologia, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevanti dal puntodi vista della qualità del dato.

Modello di rating Global Project Finance (GPF)Il modello di rating Group wide Global Project Finance (GPF) è dedicato alle operazioni di project finance con volume totale didebito del progetto (valutato all’origine) superiore ai 20 milioni di Euro.

L’approccio di stima viene effettuata raggruppando i rischi di progetto in 5 aree di riferimento: il rischio collegato agli sponsordel progetto (azionisti); il rischio di completamento; il rischio operativo; rischi “speciali” (ad es. il rischio di un terremoto, ilrischio di tasso) e il rischio legato ai flussi di cassa. La quantificazione è basata su specifici domande qualitative.

Il modello è stato rivisto nel 2011 al fine di aumentare il potere predittivo di tutto il sistema, anche al fine di rispondere erimuovere le criticità evidenziate dalle funzioni di validazione e audit e dagli Organi di Vigilanza.La revisione del modello PD che ha comportato l’ottimizzazione dei pesi dei fattori del modello in precedenza basati sullavalutazione degli esperti possiede le seguenti caratteristiche:

• ottimizzazione statistica dei pesi sui singoli fattori;• limitazione delle possibilità di intervento manuale sul rating alla sola pratica dell’override;• rischio di completamento che consente la riduzione dei pesi in base allo stato di avanzamento del progetto e al

momento in cui comincia a generare flussi monetari;• esplicita considerazione del rischio paese (generale e di trasferimento) implementato in aggiunta al rischio

intrinseco del progetto basata sulla PD del paese e con differenti pesi determinati da un insieme di 6 domandespecifiche;

• dettagliata descrizione dei fattori di rischio al fine di rafforzare l'obiettività della valutazione.

Un’attività di ricalibrazione è stata effettuata nel 2015 da parte del team di sviluppo e implementato a partire da Gennaio2016.

La funzione di convalida di Gruppo ha esaminato la struttura del modello e ha verificato nel continuo la sua performance sia alivello aggregato, che di aree di rischio e di singolo fattore. Ha inoltre analizzato la stabilità, i meccanismi di aggiustamento eoverride, la calibrazione delle stime ed effettuato un’analisi di benchmarking, sebbene la disponibilità di rating esterni sialimitata. Tutte queste analisi hanno riguardato il portafoglio GPF di Gruppo, presso le principali Entità: UniCredit S.p.A., UCBAG, UCBA AG.

Il risultato dell’attività di validazione on-going condotta nel 2016 mostra che le stime prodotte tramite il modello non sonoancora conservative se confrontato con la tendenza centrale delle serie storiche, mentre risultati conservativi sonoriscontrabili nelle analisi recenti. Tuttavia un assestamento completo della nuova ricalibrazione dovrà essere condotta nel2017. Anche gli aspetti relativi ai processi, qualità dei dati e procedure IT del sistema di rating GPF aggiornato sono statioggetto di validazione interna.

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Modello di LGD Global Project Finance (GPF)Il modello interno per la stima della LGD GPF si applica alle esposizioni totali dirette in bonis per controparti GPF.

Il modello LGD è essenzialmente basato sulla metodologia “distressed assets” sviluppata da S&P che esamina la coda delladistribuzione del valore degli asset del progetto nella “regione” in cui il default è avvenuto e definisce quindi la distribuzione diprobabilità della LGD come distribuzione della differenza tra debito e valore degli asset in tale regione.

Questo framework generale è stato adeguato alla realtà e alle pratiche gestionali del Gruppo UniCredit attraverso l’adozionedi alcuni adattamenti che riguardano: a) il calcolo del valore degli asset che viene sostituito con il calcolo diretto del rapportotra il debito e il valore (massimo) di “distressed assets” (DMDA) sulla base di questionari qualitativi e b) la tecnica dideterminazione della regione di default.

Inoltre è stato introdotto uno scenario di “evento estremo” caratterizzato da perdite molto alte oltre allo scenario “standard”basato sulla metodologia “distressed assets”. La probabilità di un “evento estremo” è determinata sulla base delle risposte aduno specifico questionario qualitativo e viene usata come “peso” della media ponderata della LGD “standard” e della LGD di“evento estremo”: tale media costituisce la LGD attesa.Sono stati inoltre considerati esplicitamente degli add-on che tengano conto delle fasi negative del ciclo economico (downturnadd-on) e dei costi di recupero.

L’attuale struttura del modello permette un calcolo parallelo della LGD sia per le posizioni senior che per quelle junior.

In questo ambito la validazione annuale del modello condotta durante il 2016 ha confermato un risultato complessivamentepositivo, riscontrando una sostanziale conservatività delle stime interne rispetto ai benchmark esterni disponibili.

Modello di EAD per i segmenti Group wideIl driver principale della EAD è la tipologia di prodotto, e il calcolo è legato a tre componenti. In primo luogo, in linea con irequisiti regolamentari, si assume che l’esposizione corrente di bilancio continuerà ad esistere fino al default. A questo valoresi somma il valore atteso di un ulteriore utilizzo della linea di credito accordata, e in terzo luogo, l’eventualità di uno scopertooltre l’attuale linea di credito è considerata come percentuale della linea di credito accordata. Viene inoltre considerata, per iprodotti rilevanti, la probabilità di una richiesta di pagamento da parte di un terzo, cui è stata rilasciata una garanzia in caso didefault.

Durante le attività del 2016, la funzione di convalida di Gruppo ha eseguito alcune analisi quantitativi e specifici back-testingal fine di verificare il modello EAD attualmente in produzione. A partire da queste analisi la necessità di sviluppare il nuovomodello è stata evidenziata per far fronte alle criticità sorte nella rappresentatività e ai nuovi regolamenti. In ogni modo è on-going una nuova attività di sviluppo.

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Modelli locali, perimetro Italia

Modello di rating Corporate ItaliaIl sistema di Rating Integrato Corporate (RIC) fornisce il rating delle controparti imprese di UniCredit S.p.A. afferenti alsegmento Mid-Corporate con un fatturato (o total assets laddove il fatturato non è informativo) da 5 a 250 milioni di euro..La struttura del modello di rating si compone di tre moduli elementari, di cui due di natura quantitativa e uno qualitativo:

• modulo economico-finanziario, che considera le informazioni di bilancio presenti negli archivi del Sistema CentraleBilanci – flussi di cassa e redditività; oneri finanziari; struttura finanziaria e composizione del debito; equilibriofinanziario e liquidità; crescita; volatilità e struttura operativa.

• modulo andamentale, che, considerando esclusivamente i dati andamentali di fonte esterna ricavabili sia dai flussidi primo invio che dai flussi di ritorno di Centrale Rischi, permette il monitoraggio del comportamento dellacontroparte sia nei confronti del Gruppo che del sistema bancario nel suo complesso - crediti per cassa: revoca,scadenza a breve, scadenza a lungo termine, crediti auto liquidanti; crediti di firma: commerciale, finanziaria;garanzie.

• modulo qualitativo, che considera le risposte alle domande del questionario qualitativo compilato in fase diaffidamento. A differenza di quanto avveniva nelle precedenti versioni del modello, la componente qualitativa èstata complessivamente sviluppata tramite approccio statistico.

Il modello di rating RIC prevede un meccanismo di aggiornamento del rating attraverso un sistema di eventi trigger mirati adottenere maggiore stabilità nelle valutazioni garantendo da un lato il tempestivo aggiornamento e dall’altro l’intervento esperto(del gestore e della funzione di rating desk) laddove necessario.

Il modello è differenziato per le esposizioni Real Estate. Lo sviluppo di moduli dedicati al settore Real Estate è stato realizzatoper tener conto della diversa tipologia e rischiosità di tali controparti.

Il modello corporate Real Estate trova applicazione per le controparti con struttura di bilancio “05” (Società Immobiliari)secondo la classificazione Centrale dei Bilanci e attivo superiore ai 5 milioni di euro, coerentemente alla suddivisionegestionale della clientela adottata dalla Banca e coi relativi processi creditizi. E’ basato principalmente sullo sviluppo di unacomponente economico/finanziaria ad hoc, sull’integrazione di quest’ultima con il modulo qualitativo RIC per le societàindustriali e i moduli andamentali RISB (Centrale Rischi e andamentale interno).

La valutazione stand-alone della controparte viene integrata con le informazioni dell’eventuale Gruppo Economico diappartenenza, laddove opportuno, tenendo conto del tipo di legame e del merito creditizio di tutte le società componenti.I gap del modello attualmente in produzione verranno superati con l’implementazione del nuovo modello sviluppato dallafunzione Sviluppo Modelli durante il 2014,valutato positivamente dalla funzione di Validazione e successivamente sottopostoad audit.Tali modifiche sono state sottoposte all’approvazione degli Organi di Vigilanza competenti a Febbraio 2015. A fronte delleindicazioni ricevute, le citate modifiche saranno recepite in una revisione più ampia del modello che sarà sottopostaall’Organo di Vigilanza nel corso del 2017 per approvazione.

Durante la seconda metà del 2016, la calibrazione delle serie storiche del modello è stata aggiornata con l’estensionedell’orizzonte temporale, includendo il 2015.

La valutazione quantitativa eseguita dalla funzione di convalida di Gruppo conferma la positiva valutazione circa l’estensionedelle serie storiche: il sistema di rating mostra un buon livello di capacità nel discriminare fra buoni e cattivi debitori, cosìcome i risultati positivi in termini di calibrazione e concentrazione.

Modelli di LGD Imprese per i portafogli locali ItaliaGli attuali modelli di calcolo del parametro di rischio LGD sono stati rivisti nel 2012 e implementati nel corso del 2013. Larevisione di detti modelli è stata intrapresa per migliorarne la funzionalità e l’adeguatezza. In particolare, oltre ad apportareimportanti modifiche al modello già in uso per il perimetro di clientela “in bonis”, sono stati sviluppati ex-novo i modelli dedicatialla stima della LGD per i crediti in default, differenziati per stato di default.

La stima del tasso di perdita continua ad essere basata su un approccio di tipo “workout LGD”, tramite l’attualizzazione deiflussi di cassa osservati nelle fasi di gestione del recupero, usando l’approccio dei tassi correnti.

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Per i modelli LGD “Defaulted Assets” per le esposizioni in sofferenza, incaglio e past due è stato adottato un approcciostatistico che ha permesso di incorporare nelle stime informazioni relative al periodo di permanenza nello stato eall’andamento pregresso del recupero.

La differenza principale tra i nuovi modelli LGD “Defaulted Assets” e i moduli “Incaglio”, “Past Due” e “Sofferenza” della LGDper le esposizioni ”in bonis” consiste nel fatto che, mentre queste ultime stimano il tasso di perdita al momento dell’ingresso adefault (tempo T0), i moduli dedicati ai Defaulted Asset stimano il tasso di perdita riferito alla vintage del rapporto, almomento in cui si trova la specifica controparte in default (cosiddetta Time Dependency) prendendo in considerazione,quindi, anche le informazioni disponibili successivamente al momento del default stesso.Un ulteriore passo verso una maggiore funzionalità e rappresentatività dei modelli è rappresentato dal riconoscimentodell’effetto mitigante delle garanzie personali sulle stime del tasso di perdita, ottenuto con l’implementazione dei sistemi dirating Confidi e Garanti. Il sistema di rating Garanti Persone Fisiche esprime un giudizio complessivo sul merito creditizio delGarante che nasce dall’integrazione di moduli elementari che sfruttano le informazioni rinvenibili presso fonti interne con altreinformazioni esterne. Relativamente ai Confidi, data la natura bassa di default del portafoglio di riferimento e l’assenza dirating esterni, i moduli sono principalmente sviluppati sulla base di esperti.La metodologia adottata ha dunque perseguito l’obiettivo di riflettere la valutazione in termini di rischio degli specialisti Confidiraccolta in fase di sviluppo. La LGD del Confidi è stata sviluppata seguendo l’approccio metodologico in uso per le Banche,sebbene siano stati introdotti accorgimenti ad hoc al fine di gestire peculiarità specifiche proprie del mondo Confidi.

Nel corso del primo semestre del 2017, la funzione di Sviluppo ha messo a punto la calibrazione del modello LGD Impresecon l’estensione delle serie storiche al 2016.

Nel corso del 2016, la funzione di convalida di Gruppo ha completato le attività di validazione a seguito delle ultime estensionidelle serie storiche confermando l’adeguatezza del modello e valutando positivamente i miglioramenti introdotti per indirizzarealcune precedenti raccomandazioni di GIV. In tale sede è stata ribadita l’opportunità di una semplificazione del frameworkmetodologico per quelle componenti che non apportano significativi miglioramenti nell’accuratezza delle stime.

Modelli di EAD Imprese per i portafogli locali ItaliaIn ottemperanza a quanto previsto dalla regolamentazione di riferimento ed in coerenza con il piano di estensioneprogressiva delle metodologie IRB per il rischio di credito, il Gruppo ha provveduto allo sviluppo dei modelli per la stima dellaExposure At Default (EAD) per i sistemi autorizzati in Italia “Rating Integrato Corporate (RIC)” e “Rating Integrato SmallBusiness (RISB)”.Nel corso del 2014 tuttavia il processo di monitoraggio andamentale per la clientela imprese è stato oggetto di revisione, conimpatti potenzialmente rilevanti sulla tenuta della modellistica sviluppata. Tali impatti sono stati analizzati nel 2015 e nel 2016portando a conclusioni non risolutive. Per tale ragione, è stato pianificato per fine 2017 un’ulteriore valutazione, da condurresulla base di dati più robusti e del nuovo processo di monitoraggio, al fine di stabilire potenziali modifiche da apportare aiparametri del EAD.

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Modelli Locali, perimetro Germania

Modello di rating Mid corporate (MIT)Il modello “Mittelstandsrating” si applica alle esposizioni verso imprese tedesche clienti di UCB AG e con fatturato compresotra i 5 e i 500 milioni di euro, con esclusione della clientela Specialized Lending e Real Estate. Sono inclusi anche enti delsettore pubblico con bilanci validi non garantite dalle Autorità pubbliche.

La versione del modello attualmente in uso è stata introdotta nel 2011, con quattro nuovi modelli hard-fact sviluppati perspecifici settori, esclusivamente per tale modello di rating.

Il modello è costituito da due moduli: uno quantitativo ed uno qualitativo. Il punteggio risultante dall’analisi di bilancio, conl’aggiunta di fattori addizionali complementari, determina un rating parziale (hard-fact rating). Il modulo qualitativo fornisce ilrating parziale relativo alla situazione dell’impresa. Il rating finale nasce dalla combinazione dei due rating parziali.

Il modulo quantitativo consiste in quattro sotto-moduli di bilancio (“Maschinelle Analyse von Jahresabschlüssen” Analisiautomatica del bilanci, in breve MAJA), che dipendono dal settore di attività economica dell’azienda (Industria, Commercio,Costruzioni e Servizi). Ognuno di loro abbina un set di indici finanziari che coprono le seguenti aree di analisi:

• struttura dell’attivo/passivo;• struttura dei costi, liquidità;• profittabilità.

La valutazione automatica del bilancio è effettuata in maniera complementare attraverso fattori addizionali che riguardano losviluppo corrente dell’azienda, la qualità del bilancio e specifici indicatori di settore.Il modulo qualitativo riguarda invece le aree di analisi relative a:

• situazione finanziaria;• assetto manageriale/imprenditoriale;• pianificazione e controllo;• settore/mercato/prodotto;• fattori di rischio;• posizionamento settoriale.

In presenza di segnali di deterioramento creditizio oppure di aging del rating, sono previste, all’interno del framework delmodello, correzioni da applicare alle stime. Al fine di prendere in considerazione tutte le circostanze non considerate dalcalcolo automatizzato della PD, si applica una ulteriore correzione manuale, la cosiddetta override. Tale pratica è soggetta arestrizioni/vincoli specifici ed è monitorata dalla funzione di convalida interna.

Il modello di rating Mid-Corporate è soggetto alle attività di validazione annuale e se necessario anche alle attività dicalibrazione. I risultati delle analisi on-going della validazione interna, in generale, confermano la buona performance delmodello di rating Mid-corporate e secondo l’ultima attività di monitoraggio svolta da Group Internal Validation trimestralmente(marzo 2017) le stime del modello risultano complessivamente conservative.Il modello di rating viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A. ed è autorizzato in UniCredit Leasing GmbH ealcune delle sue società controllate.Riguardo al modello LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Modello di LGD dei portafogli locali Germania”.

Modello di rating Foreign SME (Foreign Small and Medium Sized)

Il sistema di rating Foreign SME si applica alla clientela corporate con sede legale fuori dalla Germania e che hanno unfatturato riferito fino a 500 milioni di euro, esclusi Specialized Lending, Real Estate, Istituzioni finanziarie e PubblicaAmministrazione.

La procedura di Rating è stata implementata nel 2009. Il modello comprende un modulo quantitativo e qualitativo. Lo scorerisultante dall’analisi del bilancio è basato su i modelli quantitativi esternamente sviluppati, in aggiunta ad un moduloqualitativo internamente sviluppato facendo leva su esperienze con il segmento tedesco Mid-Corporate.Attualmente, UniCredit Bank AG utilizza 24 modelli esterni specifici per Paese che coprono il portafoglio rilevante per circa 50paesi diversi. L'ultima approvazione, relativa all’ estensione del modello, da parte dell’Organo di Vigilanza tedesco è stata aGiugno 2013.Gli aggiustamenti alle stime del modello sono previste nel framework del modello in caso di aging del rating. È anchepossibile effettuare una correzione manuale del model PD così calcolato per considerare qualsiasi circostanza non riflessanel calcolo automatico del modello PD, la cosiddetta override.

Il modello di rating Foreign SME è soggetto alle attività di validazione annuale e se necessario anche alle attività dicalibrazione. La validazione interna locale on-going conferma una buona calibrazione su tutto il modello come evidenziatodall’ultima attività di monitoraggio trimestrale svolta da Group Internal Validation (marzo 2017). Le aree di miglioramento sonostate individuate nella calibrazione del modello sui livelli di sotto-portafogli.

Questo modello di rating è stato adottato anche per UniCredit Bank Luxembourg S.A.

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Modello di rating Commercial Real Estate Finance (CREF)Il modello di rating per il Commercial Real Estate Finance (CREF) di UniCredit Bank AG è utilizzato per valutare leesposizioni verso:

• operatori Immobiliari con bilancio: aziende i cui utili provengono principalmente dalla costruzione (o acquisto) edalla successiva vendita di stabili destinati ad abitazione o ad uso commerciale (uffici, negozi);

• investitori Immobiliari con bilancio: aziende i cui utili provengono principalmente dall’affitto di immobili di proprietà,sia residenziali che commerciali;

• investitori Immobiliari senza bilancio: aziende senza bilancio o clienti privati con reddito proveniente principalmentedall’affitto di immobili di proprietà;

• building societies: Società con principale attività relativa alla gestione di proprietà residenziali per proprio conto eda propri fini in via continuativa. La gestione della struttura e degli impianti viene effettuata dalla società o da societàdel gruppo (nessuna amministrazione esterna) senza ricorso finanziario di privati.

Tali clienti sono valutati attraverso modelli costruiti sulla base di tre moduli elementari (con una ponderazione specifica pergruppi di clienti):

• un modulo qualitativo che si propone di valutare la qualità e l’affidabilità del management, le competenze del teamdi gestione, la qualità della gestione organizzativa e l’esperienza della banca nella gestione dei rapporti conl’azienda;

• un modulo qualitativo che si propone di valutare l’oggetto/progetto da finanziare o finanziato (non solo dalla banca),ivi compresa la qualità e il rischio implicito nel portafoglio di immobili/progetti dell’azienda, la sua capacità dipianificazione (dalla esperienza passata) e i flussi di cassa pianificati/previsti negli anni a venire;

• un modulo quantitativo finanziario, basato sul bilancio dell’azienda e completato da una valutazione qualitativa sullaqualità, affidabilità e completezza del bilancio.

Di recente, il sistema di rating Real Estate Finance è stato oggetto delle estensioni del perimetro di applicazione: a seguitodella valutazione positiva da parte della Autorità di Vigilanza locale, da settembre 2014 tale sistema è applicato anche aiclienti con bilancio non residenti in Germania (c.d. Foreign Reporting), sia Investitori che Sviluppatori.Anche per questo modello sono considerate delle regole di restrizione di aging e possibilità di override.

Il sistema CREF è stato oggetto della validazione annuale e, se necessario, sarà sottoposto alle attività di ricalibrazione e /orivisitazione del modello.I risultati delle analisi on-going della validazione interna locale hanno confermato l'idoneità del modello CREF al portafoglio diapplicazione. La prevista forza del modello è migliorato secondo la recente attività di validazione locale come ancheosservato nell’attività di monitoraggio trimestrale svolta da GIV (Marzo 2017).Il modello di rating CREF viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A.Riguardo al modello LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Modello di LGD dei portafogli locali Germania”.

Modello di rating per Operazioni di Acquisition and Leveraged Finance (ALF)Il modello di rating “Acquisition and Leveraged Finance” (ALF) è destinato alla valutazione delle iniziative difinanziamento/rifinanziamento delle operazioni di acquisizione societarie nelle quali passività bancarie addizionali vengonoaggiunte al normale indebitamento operativo dell’azienda acquistata allo scopo di finanziare l’acquisizione stessa.Il debito risultante dall’acquisizione viene rimborsato tramite i flussi di cassa futuri dell’azienda acquisita e, in alcuni casi, (es.nel caso di acquisizioni che coinvolgono investitori strategici) anche dell’azienda acquirente.Le operazioni di acquisizione e le loro implicazioni in tema societario e fiscale (spesso in diverse giurisdizioni) esigono unacompetenza specifica in fase sindacale, richiedendo:

• appropriate relazioni rischio/rendimento, oltre ad una struttura di finanziamento basata su un modello realistico disimulazione dei flussi di cassa;

• l’adattamento (structuring) della struttura finanziaria e di rimborso del debito dell’azienda acquisita ai flussi di cassafuturi;

• l’uso combinato di strumenti di finanziamento altamente differenziati (debiti senior, debiti junior, mezzanine, ecc.).

Per quanto riguarda gli aspetti metodologici, l’”ALF-Rating” è sostanzialmente un rating finanziario che calcola la probabilità didefault dell’azienda acquisita sulla base dei ratio patrimoniali e finanziari ricavati dal bilancio e del conto economicoprevisionale. Un modulo qualitativo non è stato previsto in considerazione del fatto che nella predisposizione di un bilancioprevisionale vengono già implicitamente presi in considerazione una grande quantità di informazioni qualitative e basate suun giudizio esperto. La predisposizione del bilancio previsionale avviene anche con l’ausilio di modelli di simulazione deiflussi di cassa futuri (INCAS, International financial model).Anche per questo modello sono considerate delle regole di restrizione di aging e possibilità di override.Per il calcolo della LGD viene adottato un approccio overall, il quale prevede che il valore della garanzia sia inclusadirettamente nella stima complessiva del LGD senza l’evidenza esplicita del collateral nel calcolo. Al fine di riflettere idifferenti valori del LGD sono state definite due differenti seniority (senior e mezzanine).

Il modello di rating ALF viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A.

Il modello di rating “Acquisition and Leveraged Finance” (ALF) è soggetto della validazione annuale e del monitoraggioregolare. Secondo l’ultimo report della validazione è on-going una ricalibrazione e una stima dei parametri del modello.

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Modello di rating Income Producing Real Estate (IPRE)Il modello si applica agli Special Purpose Vehicles (SPV) appositamente costituiti per investire nel portafoglio real estate. Lesocietà sono non-recourse per l'investitore e delimitate da altre società (ring-fenced). I loro prestiti sono rimborsati / assistitiesclusivamente dal reddito generato dalle proprietà che sono state così finanziate. Non vi è alcun limite di dimensione.Il sistema di rating IPRE è un modello transaction-based che fornisce una PD alla singola transazione e non alla contropartecorporate o al fondo che avvia e struttura l’operazione.

L’approccio basato sul modello cash flow è stato introdotto nel febbraio 2010, in sostituzione del precedente approccioSlotting Criteria. Ulteriori minori modifiche sono state apportate al modello e implementate a gennaio 2015. Una successivaispezione on-site da parte di ECB è stata effettuata a nel febbraio/marzo 2016 confermando la conformità del Sistema AIRBcon una valutazione complessivamente adeguata.

Il fondamento principale del modello IPRE è bastato su una simulazione Monte Carlo dei cash flow. Questo approcciodetermina la modellizzazione di principali driver del cash flow di una transazione attraverso un processo stocastico, in cui iparametri sono stimati dalle serie storiche dei dati (mercato degli affitti, tassi di interesse, periodi di assenza, ecc.). I cash flowcosì risultanti sono calcolati trimestralmente fino alla data di scadenza e la PD è calcolata a partire dalla capacità di coprire ildebito e i costi ulteriori, attraverso il reddito generato dagli immobili finanziati.

Per poter rilevare ulteriori aspetti della transazione, il risultato della simulazione è modificato sulla base di:• valutazione della posizione e della qualità degli oggetti specifici detenuti dal SPV tramite i cosiddetti valori MoriX,• valutazione qualitativa per esempio della qualità del management, progettazione contrattuale o revisione del

rapporto con il cliente.

Anche per questo modello sono considerate delle regole di restrizione di aging e possibilità di override.Riguardo la metodologia del modello LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Modello di LGD dei portafogli localiGermania”. Per quanto riguarda, invece, la stima della parte unsecured esiste un modello specifico per l’IPRE. Per quantoconcerne la valutazione della garanzia ipotecaria è usato il modello Locale LGD della Germania.

Il modello di rating IPRE viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg SA.

Il modello di rating IPRE è soggetto della validazione annuale e del monitoraggio regolare. Il report di validazione e larevisione di BCE eseguita nel 2016 confermano che il modello cattura adeguatamente la rischiosità del portafoglio.

Modello di rating Global Shipping (GLOS) per lo Ship financingIl segmento di riferimento per il sistema GLOS sono le transazioni “ship financing”, la cui principale caratteristica èl’erogazione di prestiti per l’acquisto di navi, principalmente garantiti da un’ipoteca sul bene finanziato. Tale business dipendedalla capacità del bene finanziato di produrre i flussi di cassa necessari per ripagare il credito.

Il modello di rating GLOS valuta i rischi delle operazioni, tenendo conto soprattutto delle tariffe di noleggio delle navi, laqualità dei noleggiatori, i tipi di navi e il piano di rimborso. Questo viene fatto con un modello basato sui flussi di cassa in cui irisk drivers variabili sono tratti dalla loro distribuzione e da cui risultano calcolati i flussi di cassa. Inoltre, per il risultato finale,sono presi in considerazione anche i drivers di rischio non quantificabili.Il modello di rating GLOS è stato implementato in Maggio 2008 e approvato come modello avanzato IRB in Gennaio 2009dalla Autorità di Vigilanza.

Il focus del Ship financing di UniCredit Bank AG è il finanziamento di navi per le quali esiste un mercato secondario efficiente,liquido e trasparente. Ciò include ad esempio navi container, bulk carrier e navi cisterna.

Il calcolo della PD nel modulo quantitativo si basa su una simulazione Monte Carlo. Lo sviluppo dei fattori quantitativi (adesempio il valore della nave) si basa su un processo stocastico i cui parametri sono validati e stimati regolarmente sulla basedi dati esterni. Il cash flow è calcolato per ogni trimestre lungo il periodo di finanziamento.

Il rating finanziario basato su fattori quantitativi, viene aggiustato (attraverso upgrade o downgrade della PD di alcuni notches)utilizzando i seguenti fattori qualitativi:

• gestione d’impresa (es. reputazione);• gestione tecnica (es. dimensioni della flotta);• posizione di UCB AG (es. covenants);• assicurazione.

Anche per questo modello sono considerate delle regole di restrizione di aging e possibilità di override.

Il calcolo della LGD prevede un approccio LGD overall basato sul modello generale di LGD per i segmenti Retail / Imprese (siveda paragrafo dedicato). Particolare attenzione viene posta per il portafoglio GLOS alla stima dei cash flow e del valore dimercato delle navi, per le quali viene utilizzata una simulazione Monte Carlo.

Il modello GLOS è soggetto della validazione annuale e del monitoraggio regolare. Un aggiustamento al modello perassestare un elevato grado di override e una ricalibrazione del modello sono on-going.

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Modello di rating per transazioni Wind Project Finance (WIND)Il modello “Wind Project Finance” si applica alle operazioni di finanziamento di progetti in Germania (on-shore) nell’ambitodella produzione di energia eolica inferiori ai 20 milioni di euro.Inoltre sono specificati codici di settori industriali specifici e per effetto del contratto di finanziamento e di garanzia, la bancaha la necessità di avere un controllo significativo sui beni finanziati.Nel giugno 2009 è stato introdotto un modello basato sull’approccio dei cash flow. Il modello di rating avanzato IRB Wind èstato approvato dalle Autorità di vigilanza nel gennaio 2011. Una successiva ispezione on-site da parte di ECB è stataeffettuata a giugno/luglio 2015 confermando la conformità del Sistema AIRB con una valutazione complessivamenteadeguata.

Il modello per la stima della PD è composto da un modulo quantitativo, basato su una simulazione Monte Carlo dei flussi dicassa futuri, il cui esito è aggiustato per il risultato di una componente qualitativa, che ha previsto la definizione su baseesperta dei fattori e delle relative ponderazioni.Entrambi i moduli (quantitativo e qualitativo) sono obbligatori per la valutazione, e il modello qualitativo può essere soggettoad un miglioramento e un peggioramento attraverso la definizione di notches. La PD risultante viene infine convertita in unrating del progetto tramite la master scale.Anche per questo modello sono considerate delle regole di restrizione di aging e possibilità di override nei casi chiaramentedefiniti.

Per quanto riguarda la LGD, UCB AG ha sviluppato un metodo per stimare il valore della garanzia degli impianti di energiaeolica. Questo approccio è basato principalmente su simulazioni Monte Carlo dei futuri flussi di cassa derivanti dagli impianti.Le simulazioni sono usate coerentemente per la stima della PD e della garanzia. Inoltre viene determinata una LGD specificaper le posizioni non garantite. (Con riferimento alla metodologia del modello LGD vedere quanto descritto nel paragrafo“Modelli LGD Locali della Germania”).

Il modello WIND è soggetto della validazione annuale e del monitoraggio regolare e nel complesso ha una buonaperformance.

Aircraft Finance (AIR)Il modello si applica a Aircraft-special purpose vehicles (SPVs), la cui principale caratteristica è l’erogazione di prestiti perl’acquisto di aerei commerciali principalmente garantiti da un’ipoteca sul bene finanziato. Tale business dipende dallacapacità del bene finanziato di produrre i flussi di cassa necessari per ripagare il credito. Inoltre, UniCredit Bank AG ha lanecessità di avere un controllo significativo sugli aerei stessi e sui flussi di cassa prodotti, non sono ammessi ulteriori benisignificativi o redditi oltre gli aerei oggetto del finanziamento o ulteriori attività delle compagnie.

Il modello cash flow è stato introdotto nel Dicembre 2012 ai fini gestionali, ed è stato approvato dalle Autorità competenticome IRB advanced nel Febbraio 2015 ai fini regolamentari.

Il modello Aircraft Finance include un modulo quantitativo di simulazione dei cash flow e un modulo qualitativo soft fact chepermette un miglioramento e un peggioramento attraverso la definizione di notches.Anche per questo modello sono considerate delle regole di restrizione di aging e possibilità di override nei casi chiaramentedefiniti.Con riferimento ai parametri LGD e alla garanzia, viene utilizzato un modello dedicato per l’Aircraft. Il valore della garanziafornito dall’aereo in pegno è stimato sulla base della simulazione dei futuri cash flow (derivanti dai canoni di locazione delleasing) lungo la vita economica dell’aereo mediante un approccio net present value. I risultati delle simulazioni sono utilizzaticoerentemente sia per la stima della PD sia del valore della garanzia. Il valore della garanzia e la conseguente valutazionesono soggetti a un aggiornamento annuale e a parametrizzazione.In aggiunta, viene anche determinato il valore della parte unsecured del LGD.

Il modello Aircraft Finance è soggetto della validazione annuale e del monitoraggio regolare e nel complesso ha una buonaperformance.

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Modello di LGD dei portafogli locali GermaniaIl campo di applicazione del modello locale tedesco LGD UCB AG riguarda tutto il portafoglio della clientela corporate e retail,ad eccezione dei bonds, del ALF e dello specialized lending.La LGD rappresenta la perdita economica subita dalla banca sulla singola transazione ed è calcolata come percentualedell’esposizione al momento del default. La LGD viene calcolata a livello di singola transazione secondo la logica chedifferenti tipologie di default sono possibili:

• Liquidation: liquidazione totale e il rapporto con il cliente viene interrotto con la rimozione dal portafoglio;• Settlement: il cliente rientra nel portafoglio performing dopo aver fatto registrare alla banca una perdita rilevante

(>=100 euro);• Cure: al termine del periodo di difficoltà il cliente rientra nel portafoglio performing senza aver fatto registrare alla

banca una perdita rilevante (<100 euro);• per tutti i differenti tipi di default è possibile una vendita forzata delle garanzie).

Nel caso “Cure” l’LGD è posta a 0, mentre negli altri due casi la stima della LGD segue un approccio workout con la stimaseparata dei recuperi provenienti dalle garanzie e di quelli provenienti dalla parte non garantita dell’esposizione. Le garanziepersonali e derivati di credito non sono prese in considerazione all’interno del modello, in quanto per tali tipologie di garanziesi utilizza l’approccio di sostituzione.Ai fini della determinazione del valore finale della LGD vengono dunque presi in considerazione i seguenti fattori:

• valore minimo che la LGD può assumere sulla base di quanto stabilito in normativa (ad esempio 10% per i mutuiresidenziali assegnato alle esposizioni al dettaglio, CRR Art 164);

• l’Exposure ad Default;• la somma di tutte le garanzie del prestito;• tasso stimato di casi non-cure;• il periodo di liquidazione;• valore atteso di recupero della garanzia al netto dei costi diretti;• tasso di perdita attesa della porzione non garantita della transazione, al netto dei costi diretti associati al processo

di recupero;• la percentuale dei costi indiretti;• eventuale fattore di aggiustamento per tenere conto di un potenziale peggioramento del ciclo economico.

Con riferimento alla modalità di stima del tasso di recupero delle garanzie, questo è stato ottenuto sulla base di un campionestorico e calcolato differentemente per le seguenti tipologie di garanzia:

• real estate;• altre garanzie reali.

Tale valore è stato poi scontato tenendo conto della duration media di periodo e della realizzazione delle garanzie.Con riferimento invece alla modalità di stima della parte “unsecured”, questa è stata effettuata attraverso le procedure dirating (le principali sono Mid-Corporate rating, Small Business Customer rating, Product scoring, Commercial Real Estate,Start-up, Private Customer Rating, Foreign Small and Medium Enterprises) e i segmenti di clientela. Inoltre una LGDunsecured è stata calcolata in maniera omogenea per i clienti “wealthy customers” con un metodo di rating Product Scoring.Il modello LGD è soggetto ad una validazione annuale e, qualora risultasse necessaria, ad una ri-parametrizzazioneperiodica. Sulla base dell’ultima validazione effettuata, il modello è risultato nel complesso adeguato. Una ri-parametrizzazione è stata effettuata nel 2016. Una successiva ispezione on-site da parte di Bundesbank è stata effettuata asettembre/ottobre 2014confermando la conformità del Sistema AIRB con una valutazione complessivamente adeguata.

Modello di EAD dei portafogli locali GermaniaIl modello di EAD è applicato in UCB AG a tutti i prodotti di credito relativi alla clientela locale che siano trattati secondo lametodologia IRB - A (ad eccezione delle transazioni appartenenti a clientela Group wide).

L’EAD è definita come l’esposizione attesa su una transazione al momento del default. L’esposizione è rappresentata daltotale del valore di bilancio al lordo di ogni accantonamento per perdite. L’orizzonte temporale della stima è un anno, pertantoil modello applicato si riferisce alla esposizione attesa nella probabilità che il default si verifichi entro un anno.Il valore dell’EAD è calcolato a livello di singola transazione come somma di due componenti: l’EAD on Balance e l’EAD OffBalance, dove il parametro che va stimato è ovviamente l’EAD Off Balance.

L’EAD dipende dai seguenti elementi:• CEQ: Credit Equivalent Factor, è il fattore di conversione creditizia del credito e rappresenta la quota

dell’impegno/garanzia rilasciata dalla banca che verrà utilizzato;• LEQ: Limit Equivalent Factor, è la percentuale del margine 1, 2, … 12 mesi prima del default che ci si attende sarà

utilizzato al momento del default;• LOF (Limit Overdraft Factor)è il parametro che stima l’ammontare atteso di utilizzo che al momento del default sarà

superiore al limite massimo allocato (ammontare di sconfino);• Endorsement: ammontare di impegni rilasciati verso il cliente dalla banca;• External Line: linea di credito;• Drawing: attuale utilizzo.

I parametri sopra definiti sono poi differenziati in funzione di macro-tipologie di prodotto definite. Ai fini del modello, iparametri sono stati stimati calcolando le medie per segmento.Il modello EAD è soggetto ad una validazione annuale e, qualora risultasse necessaria, ad una ri-parametrizzazioneperiodica. Sulla base dell’ultima validazione effettuata, il modello è risultato nel complesso adeguato. Una ri-parametrizzazione minore di un prodotto del Gruppo è stata effettuata nel 2016.

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Modelli Locali, UniCredit Leasing GMBH e controllate19

(UCLG)

Modello di rating Mid corporateIn riferimento al modello di rating Mid-Corporate (Mid market Model), si rimanda alla descrizione dello stesso effettuata nelparagrafo relativo a UniCredit Bang AG “Modello di rating Mid-corporate”.

Specialized Lending (Slotting Criteria)UCLG usa l’approccio del criterio slotting per assegnare la ponderazione del rischio IRB come definito nella CRR § 153 (5)per il portafoglio di Specialized Lending. I risultati della convalida nel 2016 dimostrano che i rating applicati alle esposizioni diSpecialized Lending soddisfano i requisiti normativi per rilevare il punteggio interno. Il processo messo in pratica in UCLG èritenuto coerente con il regolamento in quanto non sono stati individuati disallineamenti significativi.

Modello di LGD localeIl modello locale di LGD è applicato a tutti i contratti dei clienti appartenenti a Unicredit Leasing GmbH e sue controllate (adeccezione di Mobility Concept), con l’esclusione di:

• Tutte le esposizione dei clienti a cui si applicano i modelli di rating Group wide (Banche/Multinazionali) ;• Finanziamenti a progetto o finalizzati;• Tutte le esposizioni delle compagnie di leasing.

Il calcolo della LGD è generalmente effettuato a livello di componente contrattuale e segue l’approccio per cui si possanoverificare diversi tipologie di perdite economiche:

• Liquidazione: i beni sottostanti al contratto di leasing sono liquidati, l'esposizione della banca è recuperata daricavi/uliti rilevanti; se i ricavi non sono in grado di coprire tutta l'esposizione, la parte residua viene stralciata.

• Recupero: il locatario può rientrare attraverso un procedimento di recupero naturale (scompare l’originario motivodel default) o attraverso una ristrutturazione del debito.

Nel processo di stima vengono considerati altri parametri:• Il tasso di attualizzazione, utilizzato per attualizzare l’ammontare dei cash-flow, le rate e il valore residuo, e il tasso

di rifinanziamento dello stesso periodo di riferimento;• I costi diretti/indiretti rilevanti ai fini del calcolo della LGD dipendono dalle attività effettuate dalle competenti

strutture di Restructuring, Legale e Finanza. La somma dei costi indiretti è calcolata annualmente ed è distribuitasulla totalità dei contratti per cui è avvenuto il default nell’anno sulla base di una EAD ponderata, mentre i costidiretti vengono imputati direttamente sulle singole componenti rilevanti.

In particolare una stima della LGD è effettuata all’inizio del contratto ed è aggiornata periodicamente alle date di trigger. Inriferimento alla LGD di Liquidazione, la stima per le esposizioni in bonis e in default dipendono dalla classe di assegnazione(bassa LGD in classe 1 o alta LGD in classe 2). Ciascuna di queste classi è associata ad una funzione di regressione lineare,laddove la LGD di Recupero è definita considerando la tipologia di cliente e il settore economico di appartenenza.

La LGD totale di un contratto dipende dal tipo di contratto (di credito o di leasing) e dal suo stato. In particolare è statasviluppata una metodologia di aggiustamento dinamico del calcolo della LGD in coerenza con gli stati dei contratti nel corsodella relazione con il cliente (sottoscrizione, data del default, data della classificazione, data della liquidazione). Inoltre, ilcalcolo della LGD totale considera fattori addizionali: il fattore del ciclo economico (downturn-factor), il fattore della possibileclassificazione errata del modello, e il fattore defaulted assets quando l’asset è stato liquidato.

Durante la validazione locale e la ri-parametrizzazione effettuata nel corso del 2013 è stata data particolare attenzioneall’approccio metodologico in termini di clusterizzazione di componenti bassi e alti di default, con la sostituzione del metodo“nearest neighbor” con il modello logit. Nello specifico, il processo iterativo particolarmente dispendioso, adottato perdiscriminare i valori relativi a bassa e alta LGD, è stato sostituito con un modello più robusto e intuitivo. Inoltre, vale la penacitare l’introduzione della specializzazione per tipologia di business e della quantificazione di una LGD in bonis che tengaconto anche degli effetti di downturn. Infine, la stima della LGD Defaulted Assets è stata differenziata anche con riferimentoalla situazione attuale delle linee di credito.

Nella prima parte del 2014 la funzione di convalida di Gruppo ha svolto un'attività di ri-validazione, sulla revisione del modelloeffettuata nel 2013, dai risultati positivi. Nel corso del 2014, inoltre, sono state condotte ulteriori attività di sviluppo al fine disanare alcune raccomandazioni di GIV, in particolare:

• Rimozione delle classi di bassa e alta LGD: tutti i contratti sono valutati sulla base di un recente modello comuneparametrizzato (mantenendo la divisione fra esposizioni in bonis e in default). Il safety premium utilizzato acopertura del errore di assegnazione ad una classe è stato, di conseguenza, eliminato;

• Downturn Factor per i contratti in default: il downturn factor verrà applicato non solo per i contratti in bonis maanche a quelli in default, ciò al fine di coprire la perdita inattesa aggiuntiva osservata nel periodo del default. Comeconseguenza, la correzione applicata a copertura delle perdite addizionali dopo la liquidazione è stata rimossa;

• Nuova definizione relativa al credit business: tutti i contratti che non permettono proventi superiori all’esposizione aldefault sono classificati come “credit business” e soggetti allo stesso trattamento rispetto alla LGD negativa;

• Segmentazione in “credit business” e “leasing business” utilizzata come fattore nel modello; conseguentemente ilfloor utilizzato precedentemente per il credit business è stato eliminato.

19 Unicredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH, UniCredit Leasing Aviation GMBH

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Il modello è stato convalidato a livello locale nel primo semestre del 2015 ed è stato oggetto della valutazione di la funzione diconvalida di Gruppo nella seconda metà del 2015. Nonostante il netto miglioramento ha portato al modello delle analisirilevate un certo margine di miglioramento, con particolare riguardo al modello per i clienti in default, non è pienamente inlinea con le più recenti posizioni espresse dal EBA. A fine ottobre è stata presentata una pre-applicazione con lo scopo diavere l’approvazione regolamentare. L’applicazione finale di questo modello è stata presentata alla fine di Dicembre 2016,l’approvazione finale non è stata emessa dalla BCE.La validazione locale eseguita all’inizio del 2017 che include l’intero anno 2016 mostra un risultato sufficiententementeadeguato.

Modello Locale di EADIl modello locale di Exposure at Default (EAD) di UniCredit Leasing (UCLG) si applica a tutte le transazioni (ad eccezione diquelle trattate con i modelli Group wide).

L’EAD è calcolata a livello di transazione. Sono utilizzati, in coerenza con la regolamentazione Europea 575/2013 (CRR) ifattori di conversione creditizia per le esposizioni fuori bilancio relative a crediti acquistati (purchased receivables).

I fattori di conversione creditizia sono stimati per le esposizioni fuori bilancio per le linee di credito.Le attività di validazione complessive hanno dimostrato nel 2016 un risultato pienamente adeguato.

Modelli Locali, Bank Austria

Modello di rating Mid CorporateIl modello “FirmenkundenratingInland” (=Mid Corporate PD rating) è utilizzato per clienti residenti in Austria e in altri paesi aldi fuori del perimetro CEE con fatturato annuale superiore a 1,5 milioni ed inferiore a 500 milioni. Il modello è costituito da duecomponenti: un modulo quantitativo ed uno qualitativo.La selezione dei fattori di rischio per il modulo quantitativo è avvenuta sulla base di criteri sia statistici che esperti.I principali fattori di rischio inclusi nel modulo quantitativo coprono in generale le seguenti aree di analisi:

• dimensione;• struttura delle passività;• fattori dinamici (ad esempio ROI);• equity ratio.

Il modulo qualitativo copre invece le aree di analisi relative a:• qualità del management;• contabilità e reportistica;• impianti, processi ed organizzazione;• mercato e posizione di mercato;• livello/capacità di utilizzo;• eventuali scoperti.

Il “rating qualitativo” ed il “rating finanziario finale” (= rating quantitativo dopo una verifica sulla possibilità di applicare un “agerestriction” e di effettuare un primo “override” sulla base delle informazioni a disposizione) sono integrati al fine di ottenere ilcosiddetto “Combined Customer Rating”.A tale rating si applicano i “warning signals” ottenendo il “Modified Customer Rating”. Inoltre è possibile effettuare un overridea tale rating che determina lo “Stand alone Customer Rating”. Se tale rating è più vecchio di 15 mesi, viene applicato un “agerestriction”, determinando un downgrade.

Modello di rating Non Profit Joint Building AssociationIl modello “Non Profit Joint Building Association” (NPJBA) si applica alle esposizioni verso associazioni non-profit create perla costruzione di immobili.È un modello di rating che si compone di una parte quantitativa (rating finanziario) e di una qualitativa.Il rating finanziario si basa su tre tipologie di informazioni principali:

• adeguatezza del capitale a disposizione;• profittabilità;• liquidità disponibile.

Il rating qualitativo invece si basa su 6 componenti fondamentali:• qualità del management;• contabilità e reporting;• organizzazione;• posizione di mercato;• comportamento andamentale;• caratteristiche specifiche del NPJBA.

Il rating quantitativo e quello qualitativo vengono combinati al fine di ottenere il “Combined Rating”; tale rating può subire unoverruling sulla base di informazioni aggiuntive a disposizione del gestore della transazione, conducendo al cosiddetto “Validcustomer rating”.

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86AL 30 GIUGNO 2017

Modello di rating Income Producing Real Estate (IPRE) e il modello di rating Real Estate Customer (RECR)Il modello IPRE è un rating di transazione che si applica ad una tipologia particolare di prestiti specializzati collegata atransazioni immobiliari “cash flow based” in cui la banca ha accesso diretto ai flussi di cassa derivanti dalla transazione. Inqueste tipologie di transazioni, la domanda fondamentale è legata alla possibilità che i flussi di cassa derivanti dallatransazione siano in grado di ripagare i debiti alla banca. In aggiunta BA effettua anche una valutazionesull’investitore/costruttore.Di conseguenza il modello IPRE è costituito da due componenti:

• rating di transazione;• rating di controparte (Real Estate Customer Rating, RECR).

Entrambi sono combinati al fine di determinare il rating finale.Il rating di transazione distingue tre differenti fasi in cui può avvenire il finanziamento:

• costruzione dell’immobile;• vendita dell’immobile;• affitto dell’immobile.

Il rating di controparte (Real Estate Customer Rating, RECR) è un “rating corporate” che differenzia tra “investitori immobiliari”e “costruttori immobiliari”; quest’ultimo è a sua volta suddiviso in “costruttori residenziali” e “altri costruttori”. Per entrambi,sono utilizzati sia un modulo quantitativo (facendo riferimento ai dati di bilancio) che un modulo qualitativo.

A valle dell’integrazione tra la componente di transazione e quella di controparte, il rating può subire degli aggiustamenti aseguito di segnali di deterioramento del merito creditizio (warning signals), o a seguito di correzioni (over rulings) o per tenerconto del periodo di validità del rating (age restrictions).L’attuale modello di rating IPRE si avvale di una versione aggiornata degli scenari macroeconomici sottostanti le simulazioni.

Modello di LGD dei portafogli locali AustriaIl modello LGD di BA si applica a tutta la clientela locale sia corporate che retail.La LGD rappresenta la perdita economica subita dalla banca sulla singola transazione ed è calcolata come percentualedell’esposizione a default. Il modello di LGD è un modello basato sul calcolo delle medie dei dati interni di clienti in default erappresenta un approccio “workout” specifico per ogni transazione.La metodologia tiene conto di tre potenziali situazioni di default che possono caratterizzare il processo di work out sui clientiin default:

• Cure / Re-aging: ritorno del cliente ad uno stato di performing senza perdite da parte della banca;• Settlement / Restructuring: ritorno del cliente, attraverso una ristrutturazione, ad uno stato di performing con una

perdita sostanziale (maggiore di 100 euro) per la banca;• Liquidation: liquidazione totale e recupero coatto delle garanzie con interruzione del rapporto creditizio.

Dopo la chiusura del processo di work out tutti i default possono essere associati ad una delle tre situazioni sopra descritte ela LGD è calcolata ex post sulla base dei ricavi realizzati e dei costi. Nel fare ciò, tutti i singoli flussi di cassa sono scontati altempo del default.Lo schema generale del modello di LGD prevede la stima separata dei recuperi derivanti dalle garanzie reali e quelli derivantidalla porzione non garantita dell’esposizione. Le garanzie personali e i derivati creditizi non sono prese in considerazione neimodelli, dal momento che in loro presenza viene applicato l’approccio di sostituzione.Al fine di determinare il valore finale di LGD si considerano i seguenti elementi:

• EAD;• tasso atteso di recupero della garanzia reale al netto dei costi diretti (con specifico riferimento alla stima degli

haircuts specifici sulle garanzie sulla base dei recuperi realizzati ed in funzione del tipo di garanzia);• tasso atteso di recupero della porzione non garantita della transazione, al netto dei costi diretti;• durata del recupero;• fattori di sconto;• tasso di spese indirette (risultato dei processi interni della banca nelle unità di workout);• fattori di prudenzialità generici per coprire possibili inesattezze di stima;• fattore di aggiustamento del ciclo economico.

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Con riferimento alla modalità di stima del tasso di recupero delle garanzie reali, questo è stato ottenuto sulla base di uncampione storico e calcolato differentemente per le seguenti tipologie di garanzie con la possibilità di considerare criteri peruna segmentazione aggiuntiva:

• immobili residenziali;• immobili commerciali;• altri immobili;• garanzie finanziarie;• polizze assicurazione vita;• crediti;• altre garanzie materiali.

Con riferimento ai titoli è stato implementato un modello interno per la stima della volatilità.In relazione invece alla modalità di stima della parte “unsecured”, questa è stata effettuata separatamente per otto categoriedi clienti (le tre principali sono privati, small business e corporate) oltre che per i sistemi di rating Group wide utilizzati(specialmente per Stati Sovrani, Banche e imprese Multinazionali). Inoltre per small business e privati è stata introdottaun’ulteriore suddivisione per classe di esposizione.Il parametro utilizzato per le esposizioni in default è la migliore stima di LGD ottenuta con una specifica suddivisione perscadenza di ciascuna delle otto categorie di controparti localmente utilizzate.

Modello di EAD dei portafogli locali AustriaIl modello di EAD determina l’esposizione attesa su una transazione al momento del default. È stimato a livello di singolatransazione utilizzando le seguenti informazioni:

• esposizione effettiva al momento della stima;• ammontare di garanzie/impegni rilasciato dalla banca alla controparte;• limite creditizio massimo allocato;• valuta (EURO o non EURO)

I parametri stimati sono i seguenti:• CEQ (Credit Equivalent Factor): è il fattore di conversione creditizia del le passività potenziali e rappresenta la

quota dell’impegno/garanzia rilasciata dalla banca che verrà utilizzata;• LEQ (Limit Equivalent Factor): è la percentuale dell’ammontare inutilizzato 12 mesi prima del default che ci si

attende verrà utilizzato al momento del default;• LOF (Limit Overdraft Factor): sono i parametri che stimano l’ammontare atteso di sconfino; in relazione con la

dimensione della linea esterna;• BO (Base overdraft): in ammontare assoluto (EURO) che stima indipendente dalla dimensione della linea esterna

(in particolare rilevante per le piccole linee esterne).

Per ogni transazione furono usati istantanei fino a 12 mesi e i parametri sono stati stimati calcolando delle medie pesate persegmento. La segmentazione è basata sulle categorie di prodotto e di clientiIl modello di EAD è stato rivisto nel corso del 2014 ed è stata presentata richiesta di autorizzazione a BCE a Dicembre 2014.La valutazione da parte della Autorità di Vigilanza è stata conclusa e la comunicazione dell’autorizzazione è stata ricevuta indata 27 Luglio 2016. Il nuovo modello – come descritto sopra – è stato implementato ad Agosto 2016.

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88AL 30 GIUGNO 2017

Modelli Locali, perimetro Paesi Europa Centrale ed orientale (CEE)

Con riferimento al perimetro di Gruppo riguardante l’Europa centrale ed orientale (CEE), il Gruppo è stato autorizzato apartire dal 2011 all’utilizzo dell’approccio F-IRB per la misurazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito inRepubblica Ceca, Bulgaria, Slovenia ed Ungheria e dal 2012 anche per Romania e Slovacchia.Inoltre, l’approccio A-IRB è stato autorizzato in Repubblica Ceca, con riferimento specifico al portafoglio locale Ceco,partendo da Settembre 2014 e in Bulgaria da Luglio 2016.

Classe diesposizioneprevalente

Sistema di Rating Entità

Imprese

CZ Mid-Corporate (PD, LGD, EAD)

UCB Repubblica Ceca &Slovacchia*

SK Mid -Corporate (PD)

CZ IPRE (PD, LGD, EAD)

SK IPRE Slotting Criteria

Esposizioni aldettaglio

CZ Small Business (PD, LGD, EAD)

CZ Private Individuals (PD, LGD, EAD)

Enti / ImpreseAltri sistemi di rating minori Cechi - Public SectorEntities, Municipalities, Religious Companies,Leasing (PD, LGD, EAD)

ImpreseMid-Corporate (PD, LGD, EAD)

UCB Bulgaria*

IPRE Slotting Criteria

Esposizioni aldettaglio

Small Business (PD, LGD, EAD)

Private Individuals (PD, LGD, EAD)

Imprese Mid -Corporate (PD) UCB Slovenia*

Imprese Mid-Corporate (PD) UCB Ungheria*

Imprese Mid-Corporate (PD) UCB Romania*

(*) Queste banche sono attualmente autorizzate all’utilizzo dell’approccio IRB Foundation e dunque utilizzano solo la stima interna diPD ai fini del calcolo del requisito patrimoniale.

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Il framework attuale per le esposizioni locali di Corporate originariamente sviluppato da Bank Austria prevede:• il modello Mid-Corporate generalmente è basato sulla combinazione di:

o una componente finanziaria;o una componente qualitativa;o una componente andamentale (solo per determinati perimetri);o una definizione di un set di warning signal e di un sistema di override.

• il modello di rating IPRE (Income Producing Real Estate), sviluppato alternativamente utilizzando l’approccio delsupervisory slotting criteria oppure un approccio basato sulla simulazione dei flussi di cassa interni. Il modello dirating Small Business che generalmente prevede le seguenti componenti:

o socio-demografici (solo per determinati perimetri);o finanziari (basata sulla tipologia di cliente: Full accountancy, Simplified accountancy, Freelancers, ecc.);o qualitativo;o andamentale;o dati esterni del credit bureau (ove disponibile).

• il sistema di rating per Private Individuals che di solito prevedono scorecards rigidi sviluppati a livello di prodotto perentrambi le fasi di applicazione e andamentale.

Di seguito si forniscono ulteriori dettagli relativi ai principali aggiornamenti apportati ai modelli sulla base delle esigenzespecifiche rese necessarie sia propedeuticamente alle richieste di autorizzazione IRB Foundation e Advanced, siasuccessivamente in funzione delle ulteriori aree di miglioramento individuate.

Repubblica Ceca e SlovacchiaA partire da Dicembre 2013, UniCredit Bank Czech Republic a.s. ha cambiato la propria ragione sociale in UniCredit BankCzech Republic and Slovakia a.s. a seguito della fusione avvenuta con UniCredit Bank Slovakia a.s.. Tuttavia, i distintimodelli precedentemente autorizzati IRB sono stati mantenuti rispettivamente per il trattamento delle esposizioni inRepubblica Ceca e Slovacchia.

Più in dettaglio, per quanto riguarda il portafoglio Ceco, nel corso del 2009 la Banca ha ristimato parzialmente il modello dirating “Mid-Corporate”, su dati interni, aggiornando i pesi dei fattori quantitativi, in vista della richiesta di autorizzazioneall’adozione di modelli IRB. Nel corso del 2011, il modulo qualitativo è stato rivisto introducendo una componentecomportamentale al fine di allineare gradualmente il modello alle esigenze locali, come suggerito da Group Internal Validationnella convalida del 2010.In seguito, le attività di validazione effettuate nel 2012 hanno evidenziato la necessità di intervenire ulteriormente al fine digarantire una maggiore coerenza del modello con il portafoglio locale ed un miglioramento delle performance complessive.Alla luce di ciò, nel corso del primo trimestre 2013, la Banca ha provveduto alla revisione dei moduli finanziario edandamentale ed alla semplificazione del qualitativo, nonché al conseguente aggiornamento della funzione di ponderazionedei medesimi moduli e della calibrazione. Una ulteriore revisione è stata completata a fine 2015 volta a rivedere il moduloqualitativo ed aggiornare il tasso di default atteso con quello registrato.

Anche nel caso del portafoglio immobiliare Ceco, la Banca è stata autorizzata all’utilizzo dell’approccio FIRB a partire dainizio 2011, mediante l’adozione dello stesso modello di rating IPRE autorizzato in Bank Austria dal 2008. Quest’ultima haeffettuato specifiche attività di sviluppo, in primis rivedendo la calibrazione e la parametrizzazione degli scenari esuccessivamente ridefinendo su base statistica i coefficienti di quasi tutte le componenti del modello con una conseguenteriduzione del peso delle scelte esperte / discrezionali. Nel corso del 2012, la revisione della componente regressiva delmodello IPRE in Bank Austria, è stata estesa anche localmente dapprima mediante una calibrazione prudenziale esuccessivamente con l’implementazione effettiva della nuova versione del modello. Nel 2016 una ricalibrazione del modelloPD IPRE del segmento Investors e Developers è stata eseguita sulla base di un aggiornamento delle serie storiche dei dati.Inoltre, facendo seguito alle attività di sviluppo effettuate localmente tra il 2012 e il 2013, anche i sistemi di rating Cechi per laclientela Private Individual e Small Business sono stati approvati come A-IRB compliant a partire da Settembre 2014.

Nel terzo trimestre del 2015, è stata effettuata una ricalibrazione delle PD scorecards a copertura del portafoglio Retail dellaRepubblica Ceca (Private Individuals, Small Business) usando la serie storica di tendenza centrale più lunga e l’applicazionesul modello PD relativa ai prestiti ipotecari per il portafoglio di Clienti Privati è stata rifinita.

Con riferimento al modello di Loss Given Default (LGD) per il portafoglio retail (Private Individuals e Small Business),sviluppato nel 2010 con una prima revisione nel 2012, un rei-perfezionamento è stato effettuato alla fine del 2014 consistenteprincipalmente nell’adozione di una serie storica più lunga e nell’applicazione di un albero decisionale più semplificato invecedella regressione logistica

Alla fine del 2015, un nuovo modello di LGD per il portafoglio della Repubblica Ceca di Private Individuals con prestitiipotecari fu sviluppata basandosi su una richiesta dell’Autorità di Vigilanza di adottare un approccio generale di LGD anzichél’approccio dei garantiti/non garantiti. Il nuovo modello è stato autorizzato nel primo semestre del 2017 e conseguentementeimplementato. Ad ogni modo, nel 2016 un nuovo modello LGD per le attività in default è stato sviluppato con la finalità diassegnare specifici parametri di rischio alle esposizioni in default che è attualmente sotto valutazione dell’Autorità diVigilanza.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

90AL 30 GIUGNO 2017

Con riferimento al portafoglio Slovacco, nel corso della prima metà del 2011, la Banca ha provveduto ad effettuare unarevisione del sistema di rating “Mid-Corporate” che ha comportato una personalizzazione sia del modulo finanziario chequalitativo sulla base del tasso di default osservato internamente, nonché un aggiornamento della calibrazione dello stesso.In particolare, l’utilizzo del tasso di default osservato internamente ha contribuito a migliorare sia la rappresentatività verso ilportafoglio target sia la calibrazione. Una ulteriore revisione è stata completata ad inizio 2016 al fine de ottenere una strutturadi modello più completa, per mezzo dell’introduzione di una componente andamentale. Il nuovo modello è stato autorizzatonel primo semestre del 2017 e conseguentemente implementato.Inoltre, a partire da Settembre 2013, UniCredit Bank Slovakia è stata autorizzata all’utilizzo di un approccio “supervisoryslotting criteria” per la misurazione del rischio di credito a fini regolamentari per le esposizioni rivenienti da “finanziamentispecializzati per transazioni immobiliari”.

BulgariaCome per la Repubblica Ceca e la Slovenia, il modello di rating “Mid-Corporate” nel 2012 è stato oggetto di una revisione delmodulo finanziario e dei pesi dei fattori del modulo quantitativo, nonché della revisione della funzione di ponderazione deimoduli ed a un nuovo aggiornamento della calibrazione. Una ulteriore revisione è stata completata a fine 2015 al fine diottenere una struttura di modello più completa, per mezzo dell’introduzione di una componente andamentale. Tale revisionedel modello è attualmente sotto verifica regolamentare.

Per quanto riguarda il portafoglio immobiliare, a partire da gennaio 2011 UniCredit Bulbank è stata autorizzata a valutare leesposizioni da “finanziamenti specializzati per transazioni immobiliari” con un sistema basato su criteri regolamentari diclassificazione e denominato “supervisory slotting criteria”. Successivamente, nel corso della prima metà del 2015, la Bancaha proceduto ad effettuare una ricalibrazione del suddetto approccio al fine di allineare i tassi di default attesi con quelliriscontrati.

Inoltre, facendo seguito alle attività di sviluppo effettuate localmente tra il 2013 e il 2015, anche i sistemi di rating per laclientela Private Individual e Small Business sono stati approvati come A-IRB compliant a partire da Luglio 2016.

SloveniaIl modello di rating “Mid-Corporate” è stato oggetto di una attività ordinaria di ricalibrazione delle stime di PD in vistadell’autorizzazione F-IRB, tuttavia una nuova ricalibrazione è stata effettuata nella seconda metà del 2014 al fine di allineare irisultati del modello con quanto realmente riscontrato in termini di tassi di default storici. Nel corso del 2016 sono state attuatedelle attività di perfezionamento sul modello PD mid-corporate al fine di assicurare la migliore rappresentatività del modello,di indirizzare i findings delle ispezioni on-site eseguite dall’Autorità di Vigilanza nel 2015 così come le raccomandazioni di GIVe di assicurare il compliance della documentazione del modello con gli standard recenti proposti dal Gruppo e dall’EBA. Lapre-applicazione di tale modifica sul modello è stato documentato alla BCE a fine Maggio 2017.

UngheriaA partire da Luglio 2011 il modello mid-corporate dell’Ungheria è stato autorizzato per essere valutato con l’approccio IRBfoundation. La Banca Ungherese ha rivisto nel corso del 2012 il sistema di rating “Mid Corporate” che è stato oggetto diverifica congiunta delle funzioni di convalida locale e di Gruppo.Tale attività ha comportato essenzialmente la revisione del modulo finanziario e della funzione di ponderazione dei moduli,nonché un nuovo aggiornamento della calibrazione dello stesso.Un’ulteriore revisione del modello è attualmente in corso al fine di intensificare il potere discriminatorio del modello.

RomaniaTra la fine del 2010 e marzo 2011, la Banca ha provveduto a effettuare una revisione del sistema di rating “Mid-Corporate”che ha comportato una personalizzazione sia del modulo finanziario che qualitativo sulla base del tasso di default osservatointernamente, nonché un aggiornamento della calibrazione dello stesso. In particolare, tale personalizzazione ha permesso disuperare le principali carenze dimostrate in precedenza e di contribuire ad un miglioramento generale del sistema di rating.La nuova versione del modello ha contribuito ad incrementare la sua trasparenza, in quanto tutti gli step metodologicipossono essere replicati e i campioni di sviluppo così come la procedura di identificazione dei fattori sono adeguatamentesalvati.Inoltre, nel periodo tra Giugno 2013 ed Aprile 2014, sono state portate avanti ulteriori attività di revisione al modello finalizzateal miglioramento dei moduli finanziario e qualitativo, nonché all’ottenimento di una struttura di modello più completa, permezzo dell’introduzione di una componente andamentale. In aggiunta, il nuovo modello è stato ristimato utilizzando una serietemporale di dati più estesa ed il tasso di default target è stato ricalcolato su un periodo di 5 anni (i.e. 2009-2013).Il nuovo modello è stato autorizzato per fini regolamentari nel ultimo trimestre 2015.Secondo una stipulazione regolamentare locale richiedente il completamento del roll-out di IRB in cinque anni, a partiredall’approvazione F-IRB, a Dicembre 2016 sono state inviate alle Autorità di Vigilanza l’applicazione dell’AIRB per leesposizioni Corporate, Retail e Group-wide. Inoltre, è in attualmente in corso un’ulteriore revisione del modello Mid-corporateindirizzato all’estensione delle serie storiche e utilizzato per lo sviluppo della componente comportamentale.

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Esposizioni al dettaglio (esposizioni garantite da immobili; esposizioni rotative qualificate;altre esposizioni al dettaglio)

Modelli Locali, perimetro Italia

Il modello di rating Small Business ItaliaIl modello Rating Integrato Small Business (RISB) fornisce il rating delle controparti imprese di UniCredit S.p.A. aventi unfatturato (o total assets laddove il fatturato non è informativo) fino a 5 milioni di euro, secondo la segmentazione in vigoredalla costituzione di UniCredit S.p.A.Il modello è stato strutturato in modo da ottimizzare l’aggregazione delle diverse fonti informative, sia interne (qualitative,finanziarie, anagrafiche ed andamentali) sia esterne (il flusso di Centrale dei Rischi Banca di Italia e le centrali rischi private),differenziando tra erogazione a nuovi clienti o a clienti già esistenti e sulla base di una segmentazione del portafoglio Impreseche riflette la dimensione e l’anzianità dell’azienda sul mercato. I moduli sottostanti il modello sono i seguenti:

• modulo anagrafico;• modulo andamentale esterno (CE.RI/SIA);• modulo finanziario non applicato per le controparti NEOC (società costituite da meno di 21 mesi) e POE (piccoli

operatori economici);• moduli Credit Bureau (Experian e Crif);• modulo qualitativo;• modulo andamentale interno.

Con riferimento alle controparti Real Estate afferenti al segmento Small Business, il relativo modello deriva dall’integrazionedi un modulo finanziario definito ad hoc per questa tipologia di controparti ed il set di moduli in uso nell’ambito del RatingIntegrato Small Business (RISB), ad eccezione del modulo relativo ai dati della clientela. Si veda la sezione dedicata almodello RIC per ulteriori dettagli sul comparto Real Estate.

Inoltre, anche con riferimento al perimetro Small Business, la banca ha adottato un approccio ad hoc per valutare il meritocreditizio di imprese appartenenti ad un gruppo economico in analogia a quanto indicato per il modello Mid-Corporate.

L’ ultima calibrazione del modello è stata implementata a Novembre 2016 considerando la serie storica dei default fino al2015 e una struttura di calibrazione più semplificata, basata su 5 cluster, anziché sui primi 18.La validazione effettuata a fine 2016 ha confermato il contributo positivo delle due calibrazioni sopra descritte, che da unpunto di vista quantitativo porta ad una stima di rischio più conservativa.

Il modello di LGD Small Business per i portafogli locali ItaliaIn riferimento al modello di LGD per il segmento Small Business si veda quanto descritto nel paragrafo “Modelli di LGDImprese per i portafogli locali Italia”.

Il modello di rating del segmento Privati ItaliaSi sottolinea come nell’ambito dei sistemi di rating relativi al segmento Privati, UniCredit Spa utilizza a fini regolamentaril’approccio IRB per i Mutui Ipotecari (PD, LGD, EAD), mentre l’utilizzo dei modelli Scoperti di Conto Corrente e Carte diCredito a Saldo e per i Prestiti Personali, è prettamente per finalità gestionali.

Mutui IpotecariIl portafoglio di applicazione del modello di Rating RIP MI (Rating Integrato Privati per Mutui Ipotecari) è costituito dall’insiemedi tutte le tipologie di mutui ipotecari trattati in UniCredit S.p.A., destinati all’acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobiliresidenziali da parte della clientela privati e all’acquisto di immobili per finalità legate all’attività economica svolta da partedelle Persone Fisiche appartenenti al settore delle Famiglie Produttrici.Il modello di rating RIP MI utilizza come driver di rischio informazioni differenti a seconda che venga calcolato in fase dirichiesta di finanziamento o di monitoraggio mensile nel corso della vita del mutuo stesso.Lo score utilizzato per la valutazione in fase di erogazione dei mutui ipotecari richiesti si basa sulle informazioni di seguitoriportate, distinte in gruppi affini:

• informazioni anagrafiche, reddituali e di Credit Bureau (Experian e Crif) relative alle figure richiedenti ilfinanziamento (intestatari);

• caratteristiche del finanziamento richiesto (durata, Loan to Value, etc.);• informazioni patrimoniali degli intestatari e del loro nucleo (attività finanziarie e conti correnti);• informazioni legate all’andamento dell’azienda a cui gli intestatari sono collegati (ove presenti);• informazioni di Centrale Rischi (ove presenti).

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

92AL 30 GIUGNO 2017

Il modello di rating RIP MI utilizzato nella fase di post-erogazione calcola con frequenza mensile il rating del finanziamentoipotecario in modo massivo sull’intero portafoglio mutui ipotecari privati.I moduli informativi che costituiscono il modello per la fase andamentale sono i seguenti:

• informazioni andamentali sul finanziamento (gravità dell’insoluto, presenza di incidenti storici, anzianità del mutuo,trend storico di eventuali insolvenze);

• informazioni patrimoniali degli intestatari e del loro nucleo (attività finanziarie e conti correnti);• informazioni legate all’andamento dell’azienda a cui gli intestatari sono collegati (ove presenti).

Nelle diverse attività di convalida svolte si è sempre confermata la possibilità di semplificare il framework complessivo, al finedi bilanciarne complessità e capacità predittiva. Nel 2015 è stata condotta l’attività annuale di ricalibrazione relativa ai tassi didefault aggiornati al 2014, poi implementata a fini regolamentari da Dicembre 2015; mentre nel primo trimestre 2016 sonostate concluse le attività di validazione relative a tale calibrazione.

Durante la prima metà del 2017, un ruolo di forza per la gestione in modo più conservativo di questi contratti soggetti adazioni di ri-gestione è stato sviluppato così come l’attività di calibrazione destinata ad estendere le tendenze centrali delleserie storiche a fine 2016. La proposta verrà presentata alla BCE nel quarto trimestre del 2017.

Scoperti di Conto Corrente e Carte di Credito a SaldoIl Rating Integrato Privati per finanziamenti in Conto Corrente (RIP CC) esprime un giudizio complessivo sul merito creditiziodel privato affidato o richiedente un fido ricompreso nel pool CC (conti correnti, crediti di firma, carte a saldo) e derivadall’integrazione di un set di moduli elementari che sfruttano le informazioni provenienti da fonti interne (informazionianagrafiche, andamentali e patrimoniali) e da Credit Bureau esterni.L’aggregazione dei moduli determina la stima di uno score di erogazione, applicato per la valutazione del merito creditizio delcliente sia nel processo di nuovo affidamento che di rinnovo, e di uno score di monitoraggio, utilizzato per la valutazione delcliente che presenta già una relazione con la Banca. Per entrambe le fasi sono presenti modelli specifici in ragione dellatipologia di fido e di cliente.

Le informazioni sottostanti il modulo Anagrafico-Finanziario – acquisite in fase di erogazione ed aggiornate solo in minimaparte nel corso del monitoraggio del fido – perdono progressivamente peso all’interno del modello. Diversamente, le variabilidi carattere andamentale potrebbero non essere presenti in fase di erogazione (nuovi clienti), ma sono presenti e aggiornatemensilmente nel corso del monitoraggio. Le informazioni andamentali di fonte Crif sono aggiornate con cadenza trimestrale.

Nel 2016, è stata completata l’attività di calibrazione relativa ai tassi di default del 2015, entrata in produzione a finimanageriali a Novembre 2016.La validazione iniziale e quelle successive hanno messo in luce la necessità di una semplificazione del quadro modello, comeevidenziato già per il RIP MI.

Prestiti PersonaliIl sistema di rating per i prestiti personali (RIP PP) è costituito, ai fini della stima della PD, da modelli differenti in ragione dellafinalità di utilizzo (erogazione o monitoraggio), del canale di erogazione e del portafoglio di applicazione, al fine di cogliere lepeculiarità dei diversi segmenti in termini di gestione del business, rischiosità e proprietà statistiche.Il modello esamina lo stesso patrimonio informativo valutato per la concessione di un Mutuo Ipotecario tenendo inconsiderazione le caratteristiche peculiari del finanziamento in oggetto.Anche su questo modello la funzione di convalida di Gruppo evidenzia la possibilità di un’ulteriore semplificazione delframework complessivo del modello.

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Modello di LGD Retail per i portafogli locali ItaliaI modelli di LGD del segmento Retail per i portafogli locali Italia, sono stati rivisti nel corso del 2013 secondo le logiche e lametodologia utilizzate per il segmento Imprese a cui si rimanda per un maggior dettaglio informativo.Entrambi sono caratterizzati da:

• una maggiore rappresentatività dei campioni, che considerano anche le perdite dell’ultimo periodo, le posizioni ex-Capitalia, le posizioni cosiddette incomplete workout, etc.;

• il passaggio nella metodologia di attualizzazione dall’utilizzo dei tassi storici a quello dei tassi correnti;• l’introduzione di moduli specifici per il trattamento del portafoglio dei Defaulted Assets.

Nella prima metà del 2017, con riferimento al modello Mutui Ipotecari, è stata svolta un’attività di ricalibrazione conl’estensione delle serie storiche del campione di sviluppo includendo i dati relativi al 2016. La validazione on-going della LGDmutui effettuata nel primo trimestre 2016 non ha evidenziato elementi di criticità. Anche con riferimento al modello perScoperti di Conto Corrente e Carte di Credito a Saldo la validazione ha fornito una valutazione di sostanziale compliance airequisiti normativi.Per quanto concerne il nuovo modello LGD per i Prestiti Personali, la funzione di convalida ritiene che anche se rappresentaun’evoluzione positiva rispetto alla precedente versione, restano alcune aree di miglioramento ancora da indirizzare.

Modello di EAD per i portafogli Individuals locali ItaliaContestualmente all’introduzione dei sistemi di rating per i finanziamenti in conto corrente e per i prestiti personali, il Gruppoha sviluppato modelli per la stima dell’esposizione al momento del default (EAD). Inoltre, il sistema di rating RIP MutuiIpotecari è stato arricchito di un modello interno per la stima della EAD, autorizzato da parte dell’Organo di Vigilanza adicembre 2010.L’approccio utilizzato per la valutazione dell’EAD è costituito in tutti i casi da una metodologia “entro 12 mesi”, secondo cui siprocede all’osservazione della clientela in bonis o con pagamenti scaduti ma ancora in bonis a una determinata data diriferimento (es. 31/12/t) che risulti classificata in default nell’arco dei 12 mesi successivi.

Con riferimento agli scoperti di conto corrente e alle carte di credito a saldo, la stima dell’EAD è differenziata in funzione dellaforma tecnica, clusterizzata nelle seguenti famiglie: conti correnti (con inclusione della quota già regolata in conto delle cartedi credito a saldo e dei residuali rapporti di portafoglio commerciale), carte di credito a saldo e crediti di firma. Il calcolodell’EAD per i rapporti di conto corrente è differenziato sulla base della presenza o meno di margine residuo sulla linea di fidoall’istante di osservazione. In particolare, in presenza di margine disponibile è previsto il calcolo di un equivalente creditizio(CCF), in assenza di margine disponibile alla data di riferimento è previsto il calcolo di un indicatore in funzione del soloutilizzo corrente (K). Le famiglie conti correnti e carte di credito a saldo (per la parte già regolata in conto) sono state gestitecongiuntamente dal momento che l’operatività gestionale prevede l’addebito mensile dell’utilizzo della carta di credito sulconto corrente di appoggio (anche se incapiente), e determina sulla carta di credito esposizioni che, ogni mese, sonocompletamente indipendenti dalla movimentazione relativa ai mesi precedenti. Con riferimento, invece, alla quota in esserenon ancora contabilizzata delle carte di credito si è deciso di considerare un valore di EAD pari all’utilizzato corrente

Per quanto riguarda i crediti di firma, attraverso cui la banca assume o garantisce un’obbligazione del cliente esponendosi alrischio di dover rispondere con il proprio patrimonio in caso di inadempimento dell’affidato, è stata valutata la probabilità chela garanzia stessa o l’impegno concesso possano trasformarsi in un’esposizione per cassa. Il modello EAD valuta la quotadei crediti di firma in essere al momento del default che, in quanto tali, rappresentano un rischio potenziale per l’Istituto (ilrischio effettivo, ovvero che tali esposizioni ‘potenziali’ si trasformino in esposizioni per cassa, è valutato nel modello LGD).Infine, per le carte di credito si è deciso di considerare un valore di EAD pari all’utilizzato corrente.Il modello è stato valutato positivamente dalle funzioni di controllo interno.Per quanto riguarda i prestiti personali, invece, le analisi svolte hanno evidenziato che l’esposizione al momento del default èinferiore al 100% dell’esposizione alla data di osservazione in corrispondenza di tutti i cluster ottenuti dalle variabili disegmentazione e per tutti i portafogli analizzati. Per tale ragione si è deciso di non implementare il modello sviluppato e diassegnare prudenzialmente ad ogni esposizione, a fini regolamentari, una EAD pari all’esposizione corrente. La relativaattività di validazione non ha messo in luce particolari punti di attenzione, condividendo le scelte adottate. Nelle future fasi disviluppo del sistema di Rating saranno comunque condotte le attività finalizzate a verificare l’adeguatezza dell’applicazione diuna EAD pari al 100% dell’esposizione.

Infine, con riferimento ai mutui ipotecari sono stati identificati alcuni sotto-portafogli ai quali è associata una EAD mediasuperiore al 100%, in particolare in presenza di un overdue al momento dell’osservazione. Coerentemente con la normativa,tutti i rapporti ai quali risulta associata una EAD inferiore al 100% dell’esposizione corrente vengono forzati a quest’ultimovalore. Le modifiche effettuate sul sistema di rating consistono per quanto riguarda l’EAD nella revisione del modello di stima,seguendo le raccomandazioni suggerite dall’Organo di Vigilanza e dalle funzioni di controllo interno.

L’attività di validazione ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sul modello ritenuto semplice, intuitivo e idoneo perun prodotto, come i mutui ipotecari, che non presenta margini e sul quale è soprattutto rilevante discriminare i cluster dipopolazione che superano il floor regolamentare del 100% rispetto al resto del portafoglio che rimane sotto soglia.Coerentemente con quanto avvenuto per la PD, nel corso del 2015 anche il modello EAD Mutui Ipotecari è stato ricalibrato alfine di inglobare gli effetti dell’allungamento della serie storica dei tassi di default al 2014, in produzione a fini regolamentarida Dicembre 2015. Nel corso della prima metà del 2017 è stata avviata l’attività di calibrazione, costantemente allacalibrazione dei parametri del PD, al fine estendere la calibrazione del campione alla fine del 2016, Contestualmente ilcalcolo per un unico driver del modello (i.e. “Percentage of outstanding on granted amount”) è stato aggiustato in presenza diazioni di re-gestione, al fine di contemplare correttamente le rate rinviate non considerate precedentemente in quanto messeall’interno di un conto accessoriale.

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94AL 30 GIUGNO 2017

Modelli Locali Perimetro Germania

Modello di rating Small BusinessIl modello di rating “SBC” ha come ambito di applicazione le piccole o medie aziende tedesche, con un valore del turnover aldi sotto di euro 5 milioni. Il modello si applica anche ai privati, residenti in Germania, il cui reddito deriva principalmentedall’esercizio di una libera professione, da lavoro indipendente o dai proventi di una PMI (SME) di cui sono maggiori azionistio proprietari.Il modello di rating " SBC" è strutturato in quatto diversi sotto-moduli, che vengono diversamente applicati in funzione dellafase di processo creditizio e dei limiti all’esposizione creditizia:

• il modulo “Scoring/Rating SBC (composto da due sotto-moduli: GK1 (GK = Geschäftskunde) per le società i cuisoci hanno responsabilità personale limitata e GK2 per le società i cui soci hanno piena responsabilità civile).Entrambe le scorecards consistono in tre sotto componenti: modulo finanziario (MAJA module), scorecomportamentale e Private Liability ratio (per GK1) oppure Industry rating (per GK2);

• il modulo “Behaviour Scoring” SBC è utilizzato sia come rating stand alone della clientela Small Business (conlimite di esposizione inferiore a 500.000 euro) che, nella fase di erogazione, in input al modulo Scoring GK. Loscore andamentale viene automaticamente aggiornato ogni mese;

• il modulo “Small Credit Line” è applicato in erogazione ai clienti senza un rating di controparte e con un limite diesposizione creditizia inferiore a 50.000 euro. Non è utilizzato per la revisione annuale del rating.

Il rating prevede una lista di eventi per cui si può applicare un override (upgrade o downgrade) del risultato statistico, sullabase di una valutazione esperta. Le correzioni del rating (override) sono soggette ad uno stretto monitoraggio da parte dellafunzione di convalida interna. Inoltre il processo di override è ammesso solo per il modulo GK scoring ed è limitato ai clientigestiti individualmente (i.e. con limiti di approvazione superiori ai 500.000 euro).

Il modello di Rating per Small Business è soggetto della validazione annuale. L’ultima attività di validazione locale haconfermato che i risultati delle prestazioni possono essere generalmente considerate soddisfacenti. Secondo l’attività dimonitoraggio trimestrale di GIV (Marzo 2017) la prestazione del modello è buona e la calibrazione è conservativa.

Il modello Rating SBC e il modulo comportamentale SBC sono applicati anche in UniCredit Luxemburg SA.Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD per i portafogli localiGermania”.

Modello di rating PrivatiIl modello di rating “Private Individuals” ha come ambito di applicazione tutti i privati, esclusi i liberi professionisti e i lavoratoriindipendenti. Sono inoltre esclusi i privati che possiedono un elevato reddito riveniente dall’affitto di immobili, che sonoconsiderati parte del portafoglio “Commercial Real Estate” e valutati con il sistema di rating apposito.Il modulo principale del modello, chiamato “Product Scoring,” è costituito da: application scorecards, differenziate per tipo diprodotto, e behavioral scorecards. In funzione della fase del ciclo di vita in cui si trova la transazione vengono combinatientrambi gli score o ne viene preso solo uno dei due.Tutte le valutazioni disponibili su ciascun cliente (nel caso in cui abbia più di un rapporto con la banca) sono inoltre combinatesulla base di un modello sviluppato su base esperta per ottenere una probabilità di default complessiva sul singolo cliente.

In aggiunta al modulo sopra descritto, vi sono delle scorecard specifiche per i clienti “Private” e per quelli con elevataesposizione (sopra i 500.000 euro). Questi sono valutati con il modulo “Rating Private e grandi clienti”L’ultima attività di validazione ha mostrato una buona selettività del model Product Scoring e un’accettabile risultato per ilmodello di rating per i clienti privati. Il test per calibrazione generalmente ha mostrato un risultato sufficiente e la maggiorparte degli scorecards sono state calibrate come conservativi. Scorecards singoli con deviazioni nella calibrazione sonosoggette ad una regolare attività di monitoraggio.Il modello di rating Privati per Wealthy Private Customers viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg SA.Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD dei portafogli localiGermania”.

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Modelli Locali, UniCredit Leasing GMBH e controllate (UCLG)20

Modello di Rating Small BusinessIl modello di rating GK è applicato per la valutazione del merito creditizio della clientela appartenente al segmento SmallBusiness, compresi i clienti con un livello di turnover minore di €5 milioni.Il modello GK – a livello di controparte – è costituito da due moduli separatamente calibrati e successivamente integratisecondo le seguenti regole (“trasition function”):

• “Application Scoring”, utilizzato durante il processo di approvazione del credito e anche nella fase di monitoraggiofino a 12 mesi, aggiornato in automatico su base giornaliera in caso di nuove informazioni disponibili.

• “Behavioural Scoring” (comportamentale), considerato significativo per la valutazione creditizia della clienteleesistente con almeno dodici mesi di anzianità di rapporto con la Banca, che viene aggiornato giornalmente, in casodi disponibilità di informazioni, ed è aggiornato automaticamente su base mensile.

In caso di irregolarità nei pagamenti nella fase iniziale del rapporto con la clientela, il behavioral score viene applicato sesuperiore all’application score, in altri casi la funzione di transizione è ancora valida. Quando ciò viene applicato al portafogliocorrente, un margine di conservazione è inclusa dopo la combinazione dell’application e behavioral score, al fine di tenerconto degli errori di stima potenziali.

Infine possono essere applicate le seguenti motivazioni per effettuare un “override”:• deterioramento della situazione economica;• deterioramento della situazione economica di un business partner di riferimento (nel caso di gruppi di fatto);• deterioramento dovuto al peggioramento del rating della capogruppo rispetto a quello applicato alla controllata (nel

caso di Parent Company appartenenti al segmento Small Business).

Non è possibile applicare un override positivo.

La validazione locale ha evidenziato nel corso del 2015 alcune possibilità di ottimizzazione legate al potere discriminantedell’application model. Conseguentemente entrambi i modelli sono stati aggiornati, migliorando la long list delle variabilisottostanti il processo di stima attraverso l’inclusione di variabili specifiche di prodotto (“Model 4.0”). Diversamente dallametodologia corrente per lo score combinato viene effettuata la calibrazione.La funzione di convalida di Gruppo ha eseguito una valutazione dei recenti miglioramenti nel corso del secondo semestre2015 riconoscendo anche i miglioramenti eseguiti sul modello. Una pre-applicazione per l’approvazione regolamentare èstata presentata a Novembre 2015. Al fine di indirizzare i findings della Autorità di Vigilanza con riferimento all’ispezione suimodelli interni, il framework di validazione è stato migliorato, indirizzando la necessità di valutare un allineamento di lungadurata fra le frequenze di default stimate e quelle e osservate e definendo soglie di tollerabilità basate su un approcciometodologico più robusto. Questo allineamento è stato condiviso con la Capogruppo, ed è in linea con le assunzioni delridisegnare le linee guida di validazione attualmente on-going a livello centrale. L’applicazione finale di questo modello è statainviata a ECB alla fine di dicembre 2016. La ricezione dell’approvazione ufficiale del Modello 4.0 è previsto per la finedell’anno 2017 provvedendo le basi per la successiva implementazione con il sistema di rating UCLG.

In riferimento al modello locale di EAD e di LGD si veda quanto descritto in precedenza nel paragrafo relativo alle esposizionicorporate “Modelli locali, UCL GMBH UniCredit Leasing GMBH e controllate”.

20 UniCredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH, UniCredit Leasing Aviation GMBH

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Modelli Locali Bank Austria

Modello di rating Small BusinessIl modello di rating ha come ambito di applicazione le piccole aziende austriache, incluse le organizzazioni non-profit (fino a1,5 milioni di fatturato o in contabilità semplificata).Il disegno generale del modello differenzia tra “modulo di erogazione” e “modulo andamentale”, quest’ultimo separa i clienticon transazioni in Euro da quelli con transazioni in valuta.

Il modulo di erogazione si applica principalmente nei seguenti casi:• nuovo cliente;• il cliente chiede un’ulteriore linea di fido tale per cui l’esposizione totale è maggiore di 50.000 euro o non vi è uno

score andamentale (indipendentemente dall’ammontare dell’esposizione);• sono disponibili le informazioni di bilancio aggiornate;• sono stati modificati/sono sopraggiunti “warning signals”.

Il modulo di erogazione contiene un modulo qualitativo ed uno quantitativo sulla controparte. In funzione del regime contabiledella controparte, i fattori di rischio quantitativi coprono almeno 3 delle seguenti aree di analisi:

• profittabilità;• copertura del debito;• struttura del capitale;• redditività.

I fattori di rischio qualitativo coprono invece le aree di analisi relative a:• settore industriale/linea di business;• storia del default;• esperienza del management;• protezione rispetto al rischio;• gestione di raccolta della liquidità.

Se la transazione del cliente ha un’anzianità superiore ai 6 mesi e l’esposizione della controparte è inferiore ad 1 milione dieuro, il modulo andamentale viene calcolato automaticamente su base mensile.

Per le controparti con esposizione superiore ad 1 milione di euro viene utilizzato solo il modulo di erogazione, sul quale ètuttavia possibile effettuare un override da parte del gestore.

I due moduli (erogazione ed andamentale) sono integrati utilizzando differenti pesi in funzione dell’esposizione edell’anzianità dello score di erogazione al fine di ottenere una PD combinata, che, una volta mappata nella master scale,determina il “calculated rating”. Il rating finale, “valid rating”, è ottenuto modificando il calculated rating sulla base di eventualiinformazioni negative a disposizione o in generale di “warning signals”.

Con riferimento al modello LGD/EAD si veda quanto descritto nei paragrafi “Modello di LGD dei portafogli locali Austria” e“Modello di EAD dei portafoglio locali Austria”.

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Modello di rating PrivatiIl modello di rating Privati ha come ambito di applicazione tutte le persone fisiche, esclusi i liberi professionisti e i lavoratoriindipendenti.

Il modello rating “Privati” attualmente in uso è costituita da diversi moduli statistici: modulo di erogazione e moduliandamentali, basati sui prodotti, separatamente per clienti con transazioni in Euro e transazioni Foreign Exchange basati suiprodotti, combinati tramite una specifica logica di integrazione in una PD di controparte. L’intero sistema di rating è statostimato, attraverso regressioni logistiche e a livello di singola transazione.

In particolare, viene assegnato uno score a ciascuna operazione mediante uno dei modelli di scoring. Nel caso di una nuovarichiesta di credito, viene calcolato lo score di erogazione per il prodotto in questione. Per i clienti privi di score andamentale,lo score di erogazione resta valido per i successivi 6 mesi. Dopo sei mesi viene calcolato il relativo punteggiocomportamentale che viene poi aggiornato mensilmente. Per i clienti dotati di score andamentale significativo, lo score diapplicazione è rilevante solo ai fini della decisione sul nuovo prestito e della definizione del relativo prezzo; mentre a finiregolamentari viene utilizzato lo score comportamentale esistente. Per i clienti con più di una transazione è stata sviluppatauna logica di integrazione che combina tutte gli score di erogazione e/o andamentali disponibili in uno score di transazionefinale.In una fase successiva viene effettuata una calibrazione dello score alla probabilità di default a 12 mesi. La central tendencyè stata determinata facendo leva sul tasso di default cumulativo a 12 mesi ottenuto dalle analisi di anzianità.

Nell’ultima fase del modello, tutti gli score di transazione standardizzati vengono poi combinati per ottenere la PD specificadel cliente. La PD così ottenuta è mappata su una “Master Scale" composta da 28 notches. La PD del cliente è, infine,degradata in presenza di segnali negativi ottenuti dal credit Bureau KSV o a fronte di segnali di allarme automatici.In riferimento al modello di LGD/EAD si veda quanto descritto nei paragrafi “Modello di LGD dei portafogli locali Austria” e“Modello di EAD dei portafogli locali Austria”.

Accertamenti di validazione e dell’Autorità di vigilanza:È in atto un processo di validazione da parte di una funzione indipendente di validazione locale e della funzione di Gruppo diValidazione e tutti i modelli PD IRB così come i modelli LGD e EAD sono stati validati secondo una base regolare e annuale.La procedura di validazione è basata sul framework del metodo di validazione allineato per identificare chiaramente lo scopodelle attività di validazione e i giudizi finali. Nel caso in cui i risultati di validazione mostrino che i miglioramenti nei modelli peril rischio di credito sono necessari, il Gruppo di Sviluppo Modelli ha bisogno di eseguire ciò con un’appropriata azione perrisolvere tali casi.

L’ultima ispezione on-site da parte della BCE sui modelli locali per il rischio di credito è avvenuta nel 2016 per il modello LGDe rispettivamente nel 2015 per il modello EAD. Entrambi i modello sono stati confermati con alcuni findings regolamentari daessere eseguiti; non sono stati sollevati problemi critici. La prossima ispezione on-site sui modelli locali è prevista per il 2018secondo l’esercizio del TRIM della BCE.

Asset Backed Commercial Paper (posizioni verso cartolarizzazioni)

Modelli Locali, Perimetro Germania

Modello di rating Internal Assessment Approach per operazioni di Asset Backed Commercial PaperIl modello, sviluppato replicando l’approccio delle agenzie di rating, assegna un rating alle linee di credito di liquidità che UCBAG detiene nei confronti dei veicoli che emettono gli “Asset Backed Commercial Paper”.In linea con i requisiti Basile III, il modello si differenzia in funzione della tipologia di esposizione sottostante l’operazione dicartolarizzazione. Attualmente sono utilizzati i sotto modelli IRB per i “prestiti e leasing (loans and leases)” e per i “crediticommerciali (trade receivables)”.

I modelli di cui sopra sono costituiti da un modulo quantitativo per quantificare le perdite potenziali della transazione(tranching virtuale) e un modulo qualitativo il cui risultato influenza il modulo quantitativo attraverso i movimenti di notchesverso l'alto o verso il basso, attraverso la valutazione di aspetti non quantificabili.

Per il modulo quantitativo, due metodologie principali sono utilizzate secondo il tipo di esposizione sottostante e la vitaresidua delle attività sottostanti:

• l’approccio "Riserve Based": in genere utilizzato per gli asset con breve vita residua (tipicamente meno di 6 mesi)Per questo tipo di operazioni, una valutazione "point in time" è effettuata al fine di determinare, le perdite attesedelle attività sottostanti;

• l’approccio "Cash Flow Based": utilizzato per le attività con vita residua più lunga. L'evoluzione delle attività si basasulla modellazione dei flussi di cassa attesi per determinare la perdita alla fine della vita della transazione.

I moduli qualitativi sono stati sviluppati principalmente sulla base valutazioni esperte.

Nel mese di Luglio 2016 è stata eseguita un’attività di convalida annuale da UCB AG che ha confermato, in generale,l’adeguatezza del sistema in termini di metodologie e processi.

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98AL 30 GIUGNO 2017

Metodologia basata sui rating interni - attività di rischio (migliaia di €)

CONSISTENZE AL 30.06.2017 CONSISTENZE AL 31.12.2016

METODO IRB BASE METODO IRB AVANZATO METODO IRB BASE METODO IRB AVANZATO

PORTAFOGLIVALORE

DELL'ESPOSIZIONEVALORE

PONDERATOVALORE

DELL'ESPOSIZIONEVALORE

PONDERATOVALORE

DELL'ESPOSIZIONEVALORE

PONDERATOVALORE

DELL'ESPOSIZIONEVALORE

PONDERATO

Esposizioni verso o garantiteda Amministrazioni Centrali eBanche Centrali 21.916 - 18.835.657 706.712 202.687 95.800 14.116.808 573.677Esposizioni verso o garantiteda Intermediari vigilati, Entipubblici e territoriali e altrisoggetti 2.274.158 1.003.455 53.078.453 5.488.596 2.181.129 934.002 36.334.177 5.792.285

Esposizioni verso o garantiteda Imprese: 13341874 9225159 244946852 95439242 14987659 10875849 235163999 93741527

- Esposizioni verso ogarantite da imprese:finanziamenti specializzati 1.258.906 964.514 19.105.500 6.884.595 1.182.287 1.029.748 20.445.869 7.667.788

- Esposizioni verso ogarantite da imprese: PMI 3.741.626 2.797.953 66.181.353 23.230.690 3.658.688 2.865.186 61.004.505 21.061.498

- Esposizioni verso ogarantite da imprese: altreimprese 8.341.342 5.462.692 159.659.999 65.323.957 10.146.684 6.980.915 153.713.625 65.012.241

Esposizioni al dettaglio: 0 0 133335410 31.461.628 0 0 139872944 34.862.383

- Esposizioni al dettagliogarantite da immobiliresidenziali: PMI 0 0 7.364.320 1.570.675 0 0 7.423.788 1.655.741

- Esposizioni al dettagliogarantite da immobiliresidenziali: persone fisiche 0 0 88.688.156 18.481.446 0 0 89.253.850 19.125.114

- Esposizioni rotative aldettaglio qualificate 0 0 5.763.858 675.369 0 0 5.815.811 720.277

- Altre esposizioni aldettaglio: PMI 0 0 21.514.985 6.385.131 0 0 26.581.351 8.460.665

- Altre esposizioni aldettaglio: persone fisiche 0 0 10.004.091 4.349.007 0 0 10.798.144 4.900.586

Altre attività diverse dai crediti 0 0 0 2.078.431 0 0 0 748.257

Esposizioni in strumenti dicapitale 0 0 123.129 258.348 0 0 189.544 578.926

Totale attività di rischio percassa 12.899.847 8.491.145 339.701.330 108.403.253 14.161.303 9.938.361 333.872.779 109.568.533

Totale garanzie rilasciate eimpegni a erogare fondi 1.949.185 1.365.339 83.143.106 20.752.501 2.238.089 1.427.526 67.706.909 21.021.155

Totale contratti derivati eoperazioni con regolamentoa lungo termine 601.829 336.109 14.372.269 5.003.381 695.600 456.719 15.298.471 5.061.559

Totale operazioni SFT 187.087 36.021 12.074.170 889.982 276.483 83.045 7.912.088 190.180

Compensazione tra prodottidiversi - - 1.028.623 383.841 - - 887.225 455.628

Totale 15.637.948 10.228.614 450.319.498 135.432.958 17.371.475 11.905.651 425.677.472 136.297.055

La somma dei totali relativi a:• Valore dell’esposizione (metodo IRB base per 15.637.649 migliaia e metodo IRB avanzato per 450.319.498

migliaia) pari a 465.957.446 migliaia, è coerente con la voce A.1.2 della tabella “Adeguatezza Patrimoniale” riferitaalla colonna Importi non ponderati;

• Valore ponderato (metodo IRB base per 10.228.614 migliaia e metodo IRB avanzato per 135.432.958 migliaia) paria 145.661.572 migliaia, è coerente con la voce A.1.2 della tabella “Adeguatezza Patrimoniale” riferita alla colonnaImporti ponderati/requisiti.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

99

Nelle tavole sopra non sono considerati i valori relativi alle esposizioni:• Finanziamenti specializzati - slotting criteria• Trattamento alternativo per esposizioni garantite da immobili residenziali• Esposizioni da transazioni non dvp applicando fattori di ponderazioni per il trattamento alternativo o il 100% o per

altre esposizioni soggette ad altri fattori di ponderazione• Rischio di diluizione: totale crediti commerciali acquistati

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

100AL 30 GIUGNO 2017

EU CR6: IRB – Esposizioni per rischio di credito suddivise per classe di esposizione e per scala di PD - AIRB (migliaia di €)

a b c d e f g h i j k

Valo re lo rdo

dell'espo sizio ne per cassa

Valo re

dell'espo sizio ne

fuo ri bilancio - pre-

C C F

C C F medio

EA D

po st C R M e

po st C C F

P D media LGD media Scadenza media R WA

P ercentuale

po nderazio ne

R WA

P erdita attesa

R et t if iche di

va lo re e

accanto namenti

0.00 to <0.15 9.843.934 89.722 45,85% 9.596.923 0,02% 21,14% 1,81 556.203 5,80% 523

0.15 to <0.25 16.436 13.668 7,93% 1.183 0,23% 30,51% 2,96 447 37,79% 1

0.25 to <0.50 362.118 217.535 8,78% 3.489 0,37% 36,52% 1,55 1.593 45,66% 5

0.50 to <0.75 144 - 0,00% 145 0,66% 42,48% 1,00 90 62,07% -

0.75 to <2.50 735.612 224.301 9,84% 23.532 1,53% 46,10% 2,86 28.531 121,24% 165

2.50 to <10.00 181.224 74.244 7,85% 22.167 5,46% 50,96% 3,72 44.826 202,22% 618

10.00 to <100.00 110.417 24.363 69,12% 3.387 20,20% 54,08% 4,76 11.050 326,25% 329

100.00 (Default) 190.896 51 10,34% 20.932 100,00% 73,22% 1,70 4.763 22,75% 14.973

Sub- tota le 11.4 4 0 .7 8 1 6 4 3 .8 8 4 4 0 ,14 % 9 .6 7 1.7 5 8 0 ,2 6 % 2 1,4 0 % 1,8 2 6 4 7 .5 0 3 6 ,6 9 % 16 .6 14 3 0 .14 2

0.00 to <0.15 18.036.954 29.382.243 14,03% 39.417.743 0,08% 16,90% 1,50 2.984.441 7,57% 3.774

0.15 to <0.25 2.136.228 564.875 11,66% 1.755.705 0,18% 27,68% 1,80 426.705 24,30% 893

0.25 to <0.50 741.705 814.405 13,58% 986.786 0,42% 32,01% 1,24 396.439 40,17% 1.277

0.50 to <0.75 153.563 253.101 10,88% 174.006 0,63% 42,04% 1,24 115.186 66,20% 445

0.75 to <2.50 115.332 342.582 8,01% 192.314 1,45% 46,37% 1,84 215.188 111,89% 1.284

2.50 to <10.00 29.607 18.930 12,80% 30.845 4,59% 41,16% 1,73 42.057 136,35% 618

10.00 to <100.00 8.086 44.483 8,75% 15.062 20,82% 40,51% 0,99 32.281 214,32% 1.328

100.00 (Default) 7.493 - 0,00% 7.507 100,00% 94,02% 1,00 1.399 18,64% 6.985

Sub- tota le 2 1.2 2 8 .9 6 8 3 1.4 2 0 .6 19 13 ,5 4 % 4 2 .5 7 9 .9 6 8 0 ,13 % 17 ,9 7 % 1,5 1 4 .2 13 .6 9 6 9 ,9 0 % 16 .6 0 4 4 3 .4 5 5

0.00 to <0.15 5.807.310 3.126.407 16,19% 6.358.447 0,09% 13,34% 2,66 450.308 7,08% 779

0.15 to <0.25 2.514.175 1.638.258 20,70% 2.877.880 0,20% 18,70% 2,42 424.214 14,74% 1.072

0.25 to <0.50 5.959.362 4.977.329 16,27% 6.729.949 0,37% 22,03% 2,38 1.601.677 23,80% 5.633

0.50 to <0.75 3.286.558 2.355.299 17,24% 3.685.030 0,64% 23,45% 2,16 1.123.001 30,47% 5.510

0.75 to <2.50 14.839.817 10.154.394 13,79% 15.936.909 1,40% 27,03% 2,26 7.542.722 47,33% 63.383

2.50 to <10.00 8.658.628 4.024.811 9,68% 8.809.856 4,68% 29,64% 2,25 6.223.076 70,64% 118.973

10.00 to <100.00 1.378.139 481.314 12,86% 1.382.459 24,96% 26,71% 2,80 1.440.923 104,23% 98.555

100.00 (Default) 19.330.578 659.379 14,95% 19.474.307 100,00% 55,89% 1,57 3.813.259 19,58% 10.586.171

Sub- tota le 6 1.7 7 4 .5 6 7 2 7 .4 17 .19 1 14 ,6 5 % 6 5 .2 5 4 .8 3 7 3 1,4 4 % 3 3 ,5 7 % 2 ,12 2 2 .6 19 .18 0 3 4 ,6 6 % 10 .8 8 0 .0 7 6 14 .15 2 .6 9 4

0.00 to <0.15 1.607.242 204.106 12,79% 1.624.368 0,10% 23,14% 3,72 295.792 18,21% 341

0.15 to <0.25 2.450.772 177.900 14,65% 2.263.115 0,19% 16,98% 3,07 442.198 19,54% 750

0.25 to <0.50 2.392.745 381.122 12,23% 2.469.878 0,37% 21,42% 3,46 870.964 35,26% 2.051

0.50 to <0.75 943.582 383.555 12,40% 936.736 0,64% 23,78% 3,51 393.158 41,97% 1.455

0.75 to <2.50 5.885.055 1.195.123 14,71% 6.075.638 1,49% 13,61% 3,00 1.896.040 31,21% 11.670

2.50 to <10.00 1.894.578 399.688 14,80% 1.922.887 4,16% 15,24% 2,62 939.349 48,85% 12.785

10.00 to <100.00 559.662 1.332 45,19% 561.391 19,76% 39,90% 2,45 1.134.122 202,02% 45.734

100.00 (Default) 1.611.832 68.012 17,57% 1.646.914 100,00% 54,99% 3,10 139.700 8,48% 901.793

Sub- tota le 17 .3 4 5 .4 6 8 2 .8 10 .8 3 8 13 ,9 8 % 17 .5 0 0 .9 2 7 11,14 % 2 1,4 9 % 3 ,12 6 .111.3 2 3 3 4 ,9 2 % 9 7 6 .5 7 9 9 0 5 .2 19

0.00 to <0.15 37.105.816 89.202.485 24,17% 59.163.113 0,07% 34,15% 2,45 10.803.843 18,26% 14.470

0.15 to <0.25 10.886.914 19.656.725 24,62% 15.709.189 0,19% 34,30% 2,29 4.996.458 31,81% 10.046

0.25 to <0.50 19.474.875 29.159.054 19,96% 25.704.553 0,36% 33,94% 2,13 11.471.342 44,63% 31.735

0.50 to <0.75 7.190.280 6.591.728 21,74% 8.349.823 0,64% 33,34% 2,42 4.939.590 59,16% 17.587

0.75 to <2.50 17.682.036 17.111.789 19,89% 20.602.225 1,36% 32,93% 2,33 15.396.727 74,73% 92.702

2.50 to <10.00 6.799.067 6.063.976 17,46% 8.168.430 4,63% 31,65% 2,38 8.577.175 105,00% 117.153

10.00 to <100.00 1.652.926 1.453.671 12,64% 2.042.349 21,83% 30,28% 2,20 3.171.026 155,26% 128.375

100.00 (Default) 12.198.929 2.261.979 14,31% 12.803.689 100,00% 54,94% 1,85 2.278.723 17,80% 6.861.152

Sub- tota le 112 .9 9 0 .8 4 3 17 1.5 0 1.4 0 7 2 2 ,7 1% 15 2 .5 4 3 .3 7 1 9 ,2 6 % 3 5 ,4 8 % 2 ,3 0 6 1. 6 3 4 .8 8 4 4 0 ,4 0 % 7 .2 7 3 .2 2 0 8 .8 5 5 .8 2 3

Esposizioni ve rso impre se - Altre Impre se

Esposizioni ve rso impre se - Fina nzia me nti

spe c ia lizza ti

C lasse di Espo sizio ne A IR B Scala di P D

Esposizioni ve rso a mministra z ioni c e ntra li o

ba nc he c e ntra li

Esposizioni ve rso istituz ioni

Esposizioni ve rso impre se - PMI

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

101

EU CR6: IRB – Esposizioni per rischio di credito suddivise per classe di esposizione e per scala di PD - AIRB (segue) (migliaia di €)

a b c d e f g h i j k

Valo re lo rdo

dell'espo sizio ne per cassa

Valo re

dell'espo sizio ne

fuo ri bilancio - pre-

C C F

C C F medio

EA D

po st C R M e

po st C C F

P D media LGD media Scadenza media R WA

P ercentuale

po nderazio ne

R WA

P erdita attesa

R ett if iche di

valo re e

accanto namenti

0.00 to <0.15 282.020 22.270 55,21% 293.448 0,12% 19,34% 0 4,27% 68

0.15 to <0.25 331.724 32.533 53,19% 348.248 0,20% 17,63% 20.474 5,88% 123

0.25 to <0.50 839.570 74.906 48,86% 875.017 0,37% 16,83% 77.302 8,83% 542

0.50 to <0.75 451.522 47.618 52,42% 475.749 0,65% 15,13% 55.963 11,76% 454

0.75 to <2.50 1.679.400 123.087 56,20% 1.744.081 1,46% 13,70% 312.877 17,94% 3.425

2.50 to <10.00 1.123.872 79.058 59,80% 1.164.812 4,69% 13,34% 420.155 36,07% 7.572

10.00 to <100.00 499.390 15.079 46,01% 505.060 26,46% 15,41% 338.587 67,04% 22.423

100.00 (Default) 1.956.408 7.124 25,56% 1.957.902 100,00% 41,64% 332.774 17,00% 788.786

Sub- tota le 7 .16 3 .9 06 4 0 1.67 5 5 3 ,4 2% 7.3 6 4 .3 17 2 9 ,5 9 % 2 2 ,0 6 % 1.5 7 0 .6 7 5 2 1,3 3 % 8 2 3.3 9 3 1.10 9 .19 5

0.00 to <0.15 16.157.508 215.348 41,91% 16.302.781 0,11% 18,65% 853.257 5,23% 3.525

0.15 to <0.25 13.088.933 139.647 30,60% 13.169.433 0,20% 17,79% 1.005.721 7,64% 4.751

0.25 to <0.50 21.182.760 289.834 25,50% 21.360.466 0,35% 16,99% 2.340.519 10,96% 12.898

0.50 to <0.75 7.098.111 136.736 23,54% 7.219.619 0,64% 16,88% 1.185.259 16,42% 7.692

0.75 to <2.50 13.687.805 251.271 28,10% 13.978.226 1,33% 17,19% 3.796.847 27,16% 32.043

2.50 to <10.00 4.273.692 35.884 34,86% 4.310.616 4,46% 18,34% 2.546.493 59,07% 35.738

10.00 to <100.00 2.870.514 17.435 34,59% 2.883.803 29,84% 18,12% 2.691.341 93,33% 170.966

100.00 (Default) 9.458.851 4.666 32,00% 9.463.211 100,00% 36,02% 4.062.009 42,92% 3.083.699

Sub- tota le 8 7 .8 18 .174 1.0 9 0 .82 1 2 9 ,2 2% 8 8.6 8 8 .15 5 12 ,2 5 % 19 ,57 % 18.4 8 1.4 4 6 2 0 ,8 4 % 3 .3 5 1.3 12 4 .8 11.32 3

0.00 to <0.15 105.821 4.986.923 59,91% 3.093.563 0,06% 77,81% 95.819 3,10% 1.412

0.15 to <0.25 44.346 668.345 53,52% 402.039 0,19% 62,99% 27.807 6,92% 489

0.25 to <0.50 147.524 873.699 62,69% 695.246 0,36% 65,31% 82.300 11,84% 1.639

0.50 to <0.75 95.880 275.510 62,76% 268.790 0,64% 57,53% 44.759 16,65% 1.001

0.75 to <2.50 311.571 435.090 69,28% 612.994 1,38% 54,27% 167.520 27,33% 4.509

2.50 to <10.00 163.300 88.930 75,62% 230.564 4,48% 50,02% 136.556 59,23% 5.242

10.00 to <100.00 44.784 17.158 88,11% 59.902 16,58% 51,91% 75.567 126,15% 5.372

100.00 (Default) 398.189 2.436 112,89% 400.761 100,00% 94,51% 45.041 11,24% 378.747

Sub- tota le 1.3 11.4 15 7 .3 4 8 .09 1 6 0 ,6 0% 5.7 6 3 .8 5 9 7 ,5 7 % 7 1,60 % 6 7 5 .3 6 9 11,7 2 % 3 98 .4 11 3 7 9 .48 3

0.00 to <0.15 329.117 712.106 8,47% 382.140 0,12% 36,90% 31.495 8,24% 165

0.15 to <0.25 919.436 1.510.297 4,16% 965.279 0,20% 36,61% 116.622 12,08% 713

0.25 to <0.50 2.774.144 3.287.107 5,99% 2.917.792 0,38% 37,51% 544.592 18,66% 4.161

0.50 to <0.75 1.424.042 1.364.642 6,45% 1.491.692 0,66% 37,25% 370.929 24,87% 3.484

0.75 to <2.50 4.193.018 3.140.320 8,22% 4.417.902 1,41% 37,43% 1.549.393 35,07% 23.624

2.50 to <10.00 2.476.861 1.456.683 6,46% 2.547.991 4,68% 38,47% 1.178.317 46,24% 46.416

10.00 to <100.00 834.115 267.501 6,28% 811.273 27,55% 39,18% 557.189 68,68% 85.568

100.00 (Default) 8.008.151 100.321 5,29% 7.963.993 100,00% 75,38% 2.030.404 25,49% 5.842.420

Sub- tota le 20 .9 5 8 .8 84 11.8 3 8 .97 7 6 ,6 0% 2 1.4 9 8 .0 6 2 3 9 ,0 4 % 5 1,63 % 6.3 7 8 .9 4 1 2 9 ,6 7 % 6 .0 0 6.5 5 1 6 .6 5 5 .46 3

0.00 to <0.15 877.703 401.658 30,13% 998.510 0,09% 54,97% 129.422 12,96% 490

0.15 to <0.25 531.729 304.466 35,48% 635.301 0,20% 41,58% 113.706 17,90% 532

0.25 to <0.50 1.840.910 799.083 26,41% 2.050.594 0,37% 45,47% 618.656 30,17% 3.671

0.50 to <0.75 1.077.917 413.951 29,73% 1.201.986 0,64% 41,71% 448.231 37,29% 3.312

0.75 to <2.50 2.954.292 801.332 36,39% 3.243.383 1,43% 44,95% 1.782.630 54,96% 21.276

2.50 to <10.00 1.074.780 183.831 37,12% 1.128.572 4,45% 48,55% 853.100 75,59% 25.238

10.00 to <100.00 353.004 58.392 39,20% 377.650 16,59% 44,63% 358.231 94,86% 30.239

100.00 (Default) 245.780 10.387 30,68% 241.763 100,00% 63,41% 15.608 6,46% 153.259

Sub- tota le 8 .9 5 6 .115 2 .9 7 3 .10 0 3 1,9 5% 9.8 7 7 .7 5 9 4 ,2 4 % 4 6 ,3 1% 4.3 19 .5 8 4 4 3 ,7 3 % 2 3 8.0 17 2 9 9 .28 4

Altre a ttività Sub- tota le 2 .0 7 8 .4 3 1

Finanzia me nti spe c ia lizza ti – slotting c rite ria Sub- tota le 18 8 .4 10 18 8 .3 0 5 16 3 .110 0 ,0 0 % 11.9 0 7 4 .24 5

Tra tta me nto alte rna tivo pe r e sposizioni ga ra ntite

da immobili reside nzia li Sub- tota le- - - - -

Esposizioni da tra nsa zioni non dvp a pplica ndo

fa ttori di ponde ra zioni pe r il tra tta me nto

a lte rna tivo o il 10 0 % o pe r a ltre esposizioni

sogge tte a d altri fa ttori di pondera zione

Sub- tota le

1.7 8 9 .9 88 1.7 8 9 .9 8 8 3 .2 6 3 0 ,18 % -

Rischio di diluizione : tota le c re diti c omme rc ia li

a c quista ti Sub- tota le- - - - - - - -

3 52 .9 6 7 .5 19 25 7 .4 4 6 .60 3 0 4 2 2.7 2 1.3 0 6 0 0 0 12 8.8 9 7 .4 0 5 0 2 9 .9 9 2.6 8 4 3 7 .2 4 6 .32 6

Esposizioni a l de tta glio - ga ra ntite da immobili

re side nzia li PMI

Esposizioni a l de tta glio ga ra ntite da immobili -

non PMI

Esposizioni a l de tta glio rota tive qua lific ate

Esposizioni a l de tta glio - a ltre PMI

Esposizioni a l de tta glio - a ltre non PMI

Tota le porta foglio AIRB

C lasse di Espo sizio ne A IR B Scala di P D

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

102AL 30 GIUGNO 2017

EU CR6: IRB – Esposizioni per rischio di credito suddivise per classe di esposizione e per scala di PD - FIRB (migliaia di €)

a b c d e f g h i j k

Valo re lo rdo

dell'espo s izio ne per cassa

Va lo re

dell'espo sizio ne

fuo ri bilanc io - pre -

C C F

C C F medio

EA D

po st C R M e

po st C C F

P D media LGD media Scadenza media R WA

P ercentuale

po nderazio ne

R WA

P erdita a ttesa

R et t if iche di

va lo re e

accanto nament i

0.00 to <0.15 - 94 0 47 0,02% 0 ,4 5 2 ,5 - - -

0.15 to <0.25 - - 0 - - 0 0 - - -

0.25 to <0.50 - - 0 - - 0 0 - - -

0.50 to <0.75 - - 0 - - 0 0 - - -

0.75 to <2.50 - - 0 - - 0 0 - - -

2.50 to <10.00 - - 0 - - 0 0 - - -

10.00 to <100.00 - - 0 - - 0 0 - - -

100.00 (Default) 21.869 - 0 21.869 100,00% 0 ,4 5 2 ,499 972 603 - - 9.841

S ub- tota le 21.8 69 94 0 21.916 9 9 ,7 9% 0 ,4 5 2 ,4999 726 61 - - 9 .841 17 .729

0.00 to <0.15 1.492.724 187.158 0 ,048 42146 1.494.998 0,06% 0 ,2429 292 8 2 ,759 642 322 604.572 40,44% 418

0.15 to <0.25 201.412 2.612 0 3.939 0,19% 0 ,32 12 7 2 ,1636 109 59 1.755 44,55% 2

0.25 to <0.50 187.285 23.258 0 ,0257 913 25 214.739 0,44% 0 ,4477 463 6 2 ,49 9470 23 175.468 81,71% 406

0.50 to <0.75 271.504 4.516 0 ,380 0623 05 274.593 0,66% 0 ,2 052 5 2 ,49 9997 26 106.141 38,65% 389

0.75 to <2.50 72.204 4.983 0 ,0 011648 22 74.528 1,25% 0 ,3540 800 4 2 ,499 999 985 63.089 84,65% 325

2.50 to <10.00 - 125 0 57 2,92% 0 ,4 5 2 ,5 79 138,60% 1

10.00 to <100.00 4.101 - 0 4.101 11,97% 0 ,4 5 2 ,499 972 603 8.600 209,70% 197

100.00 (Default) - - 0 - 0,00% 0 0 - 0,00% 0

S ub- tota le 2 .229 .2 30 22 2 .6 52 0 ,0472 195 08 2 .06 6 .9 55 0 ,2 5% 0 ,2637 759 8 2 ,687 098 939 95 9 .704 4 6 ,4 3% 1.738 95

0.00 to <0.15 148.534 92.152 0 ,112 9068 68 161.693 0,11% 0 ,4348 642 8 2 ,4999 81536 45.755 28,30% 80

0.15 to <0.25 42.270 52.134 0 ,0366 137 25 47.380 0,19% 0 ,422 9 2 ,49 9997 26 15.501 32,72% 38

0.25 to <0.50 289.287 265.052 0 ,0 867 113 68 317.871 0,37% 0 ,4240 630 9 2 ,4999 974 15 148.512 46,72% 514

0.50 to <0.75 102.431 92.994 0 ,143 7292 62 122.175 0,66% 0 ,4 200 9 2 ,4 999 917 81 70.540 57,74% 343

0.75 to <2.50 1.408.896 866.529 0 ,2018275 59 1.595.121 1,68% 0 ,4 224 148 7 2 ,4999 822 71 1.314.577 82,41% 11.706

2.50 to <10.00 1.095.484 408.089 0 ,1713798 68 1.049.164 4,09% 0 ,4191123 2 2 ,499 997 774 1.099.901 104,84% 18.588

10.00 to <100.00 66.511 15.981 0 ,0470 694 91 66.212 13,99% 0 ,3 797 7614 2 ,499 980 069 90.016 135,95% 3.693

100.00 (Default) 351.356 62.583 0 ,0 855 19156 367.007 100,00% 0 ,42 771 2 ,49 9997 26 0 0,00% 156.964

S ub- tota le 3 .504 .7 69 1.855 .5 14 0 ,163 8059 52 3 .72 6 .6 23 12 ,0 3% 0 ,421859 7 2 ,499 989 835 2 .78 4 .802 7 4 ,7 3% 19 1.926 27 2 .249

0.00 to <0.15 - - 0 - - 0 0 - - -

0.15 to <0.25 - - 0 - - 0 0 - - -

0.25 to <0.50 - - 0 - - 0 0 - - -

0.50 to <0.75 - - 0 - - 0 0 - - -

0.75 to <2.50 - - 0 - - 0 0 - - -

2.50 to <10.00 - - 0 - - 0 0 - - -

10.00 to <100.00 - - 0 - - 0 0 - - -

100.00 (Default) - - 0 - - 0 0 - - -

S ub- tota le - - 0 - - 0 0 - - - 0

0.00 to <0.15 1.892.627 1.393.925 0 ,197 2290 04 2.184.234 0,11% 0 ,44 81198 7 2 ,4999 824 51 752.989 34,47% 1.197

0.15 to <0.25 319.565 341.604 0 ,3887 80106 459.069 0,19% 0 ,4 422 7 2 ,49 9997 26 200.691 43,72% 375

0.25 to <0.50 2.020.017 1.267.734 0 ,1754 569 41 2.323.458 0,33% 0 ,4 450 193 5 2 ,4 999 95161 1.355.782 58,35% 3.347

0.50 to <0.75 704.952 742.344 0 ,033 4837 95 830.582 0,66% 0 ,44 718 2 ,49 9997 26 674.493 81,21% 2.349

0.75 to <2.50 1.004.689 1.100.288 0 ,09 4475 62 1.250.913 1,60% 0 ,4 371900 2 2 ,4 999 93117 1.390.744 111,18% 9.168

2.50 to <10.00 394.010 237.962 0 ,144 0624 88 430.715 4,02% 0 ,4 251292 5 2 ,4999 950 51 614.930 142,77% 7.710

10.00 to <100.00 43.717 55.217 0 ,147 3830 03 75.494 16,11% 0 ,445 357 6 2 ,499 992 575 177.019 234,48% 6.373

100.00 (Default) 256.081 15.206 0 ,0053 122 42 246.168 100,00% 0 ,4 397 7 2 ,5 - - 108.260

S ub- tota le 6 .635 .6 58 5 .15 4 .2 80 0 ,164 2963 28 7 .80 0 .6 33 4 ,0 0% 0 ,4434 396 4 2 ,4999 91743 5 .16 6 .648 6 6 ,2 3% 138 .779 176 .940

Finanziamenti spec ia lizza ti – slotting crite ria S ub- tota le 1.291.5 58 1.23 2 .9 08 94 5 .330 0 ,0 0% 76 .035 115 .166

Tra ttame nto a lte rna tivo pe r esposiz ioni gara ntite

da immobili reside nzia li S ub- tota le- - - - -

Esposizioni da tra nsa zioni non dvp applica ndo

fa ttori di ponderazioni per il tra tta mento

a lte rna tivo o il 100% o pe r a ltre esposiz ioni

sogge tte a d a ltri fa ttori di ponderazione

S ub- tota le

- - - - -

Rischio di diluiz ione : tota le c rediti commerc ia li

acquista tiS ub- tota le - - - - - - - -

13 .683 .0 84 7 .23 2 .5 40 14 .84 9 .0 35 0 9 .85 6 .484 0 418 .319

Esposizioni ve rso impre se - Altre Imprese

Tota le porta foglio FIRB

Esposizioni ve rso impre se - Finanziamenti

spe c ia lizza ti

C lasse di Espo s izio ne F IR B Sca la di P D

Esposizioni ve rso amministra zioni centra li o

banche ce ntra li

Esposizioni ve rso istituzioni

Esposizioni ve rso impre se - PMI

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

103

Nota:Le tabelle “CR6” sopra riportate fanno riferimento al rischio di credito, escluso il rischio di controparte (che viene riportato nelle rispettive tabelle “CCR4” di cui al successivo paragrafo “Esposizione al rischiodi controparte”).Ai fini della predisposizione delle suddette tabelle (richieste da EBA nel documento “Guidelines on disclosure requirements under Part Eight of Regulation (EU) No 575/2013” - GL/2016/11), la Master Scalecomune a livello di gruppo è stata modificata per rispondere ai nuovi livelli di cut-off, che risultano quindi diversi da quelli utilizzati nella precedente scala.L’eventuale migrazione di esposizioni fra classi che si dovesse evidenziare rispetto alla scala di rating utilizzata nelle precedenti pubblicazioni del presente documento non è da considerarsi come unpeggioramento/miglioramento della rischiosità del portafoglio ma come un effetto dovuto al cambiamento della scala stessa.

EU CR6: IRB – Esposizioni per rischio di credito suddivise per classe di esposizione e per scala di PD - Strumenti di capitale (€' 000)

a b c d e f g h i j k

Valo re lo rdo

dell'espo sizio ne per cassa

Valo re

dell'espo sizio ne

fuo ri bilancio - pre-

C C F

C C F medio

EA D

po st C R M e

po st C C F

P D media LGD media Scadenza media R WA

P ercentuale

po nderazio ne

R WA

P A

Value

adjustments and

pro vis io ns

0.00 to <0.15 4.652 4.652 0,13% 87,11% 8.282 178,03% 6

0.15 to <0.25 22.524 22.522 0,17% 80,16% 28.390 126,04% 36

0.25 to <0.50 14.722 14.722 0,40% 90,00% 32.585 221,34% 53

0.50 to <0.75 49 49 0,66% 90,00% 176 359,18% -

0.75 to <2.50 4.352 4.352 1,21% 68,63% 9.842 226,15% 38

2.50 to <10.00 - - - - 3 - -

10.00 to <100.00 6 6 32,09% 90,00% 51 850,00% 2

100.00 (Default) - - - - - - -

Sub- tota l 4 6 .3 05 4 6 .3 0 3 0 ,3 4 % 8 2 ,9 1% 7 9 .3 2 9 17 1,3 1% 13 5

Esposizioni in strume nti di c a pita le : me todo de lla

ponde ra zione se mplic eNA

7 6 .8 23 7 6 .8 2 3 17 9 .0 2 0 0 ,0 0 % 8 12

Esposizione in strume nti di c a pita le :

me todologia ba sa ta sui ra ting inte rniNA

- - - - -

12 3 .128 12 3 .12 6 0 ,0 0 % 0 ,0 0 % 2 5 8 .3 4 9 0 ,0 0 % 9 4 7

Scala di P D

Esposizioni in strume nti di c a pita le : me todo

PD/LGD

Tota le e sposizioni in strume nti di c a pita le

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

104AL 30 GIUGNO 2017

Flusso dei RWA – metodo IRBLa tabella riporta le variazioni intervente rispetto al precedente trimestre delle esposizioni di rischio di credito, per le qualil’ammontare ponderato è calcolato attraverso l’utilizzo dei metodi IRB (AIRB and/or FIRB).

Nel secondo trimestre del 2017, gli RWA relativi ad esposizioni creditizie calcolati con metodi IRB si riducono di 1,4 miliardi,dovuto principalmente alla voce “Variazione nella qualità delle esposizioni” (-1 miliardo), che riflette soprattutto unmiglioramento del rating della clientela e un impatto positivo dovuto alla ricalibrazione dei parametri sottostanti i modelli.L’effetto relativo al tasso di cambio spiega un calo di 0,8 miliardi, principalmente dovuto all’apprezzamento dell’euro rispettoal dollaro nel periodo considerato. Positiva, la variazione in termini di esposizione (+0,5 miliardi), che ha beneficiato diun’accelerazione dell’attività con clientela.

Infine, si registra un incremento di 0,9 miliardi dovuto a “Metodologia e variazioni regolamentari”, interamente assorbito dauna riduzione di 0,9 miliardi nella voce “Altro” che è principalmente attribuibile ad un miglioramento nel calcolo dei parametridi rischio, interamente in Italia.

Gli ammontari di cui alla riga 9 (totale RWA pari a 139.012.234 migliaia e totale requisiti patrimoniali pari a 11.120.979

migliaia) sono coerenti con la somma delle righe 3.4 e 5 della tavola “Overview dei RWA”.

EU CR8 - Variazione dei RWA relativi ad esposizioni creditizie calcolate con metodi IRB (migliaia di €)

a b

RWA Requisito patrimoniale

1 RWA e requisiti patrimoniali al 31.03.2017 140.393.644 11.231.492

2 Variazione in termini di esposizione 451.553 36.124

3 Variazioni nella qualità delle esposizioni (1.009.636) (80.771)

4 Aggiornamento nei modelli di rischio 104.326 8.346

5 Metodologia e variazioni regolamentari 892.088 71.367

6 Acquisizioni e cessioni - -

7 Effetto tasso di cambio (839.584) (67.167)

8 Altro (980.157) (78.413)

9 RWA e requisiti patrimoniali al 30.06.2017 139.012.234 11.120.979

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

105

Esposizione al rischio di controparteCon riferimento ai Sistemi di misurazione e di reporting, in Maggio 2017 UniCredit ha ricevuto un’ulteriore autorizzazionedagli Organi di Vigilanza a modificare il Modello Interno per rimuovere lo “zero floor” agli scenari di tasso d’interesse.

Rischio di controparte - garanzie reali detenute (migliaia di €)

RISCHIO DI CONTROPARTE - GARANZIE REALI DETENUTE

VALORE EAD AL

30.06.2017 31.12.2016

Approccio standardizzato

- contratti derivati e operazioni con regolamento a lungo termine 195.045 135.321

- operazioni SFT 6.920.533 6.054.448

Il totale del valore ponderato, pari a 9.281.770 migliaia è coerente con la somma delle righe 7,9 e 10 della tavola “Overview degliRWA”.I totali del valore ponderato per approccio standardizzato pari a 2.632.436 migliaia e per approccio IRB pari a 6.649.334 migliaia sonocoerenti con i valori dei RWA per rischio di controparte (come somma dei totali per metodologia standardizzata e per metodologiabasata su rating interni) della tavola “Rischio di credito e controparte – dettaglio RWA e requisito” del capitolo Requisiti di Capitale.

Flusso dei RWA – metodo IMMLa tabella riporta le variazioni trimestrali delle esposizioni ponderate per rischio di controparte, determinate sulla basedell’approccio IMM21. Nel secondo trimestre del 2017, le esposizioni al rischio di controparte valutate con approccio IMMaumentano di 67 milioni, interamente spiegata da un aumento di 294 milioni relativo alla rivisitazione dei modelli sottostanti. Aparziale compensazione di quest’incremento, si evidenzia una riduzione di 150 milioni alla voce “Variazione in termini diesposizione”, principalmente in Austria, insieme a un decremento di 51 milioni dovuto all’effetto del tasso di cambio.

Gli ammontari di cui alla riga 9 totale RWA pari a 6.671.167 migliaia e totale Requisito patrimoniale pari a 533.693 migliaia sonocoerenti con la riga 10 della tavola “Overview dei RWA”.

21 IMM: Metodo dei modelli interni (Internal Model Method).

EU CCR7 – Variazione dei RWA relativi a rischio di controparte con approccio IMM (migliaia di €)

a b

RWA Requisito patrimoniale

1 RWA e requisiti patrimoniali al 31.03.2017 6.604.250 528.340

2 Variazione in termini di esposizione (149.648) (11.972)

3 Variazioni nella qualità creditizia delle controparti 25.127 2.010

4 Aggiornamento nei modelli di rischio (solo IMM) 294.000 23.520

5 Metodologia e variazioni regolamentari (solo IMM) - -

6 Acquisizioni e cessioni - -

7 Effetto tasso di cambio (50.660) (4.053)

8 Altro (51.902) (4.152)

9 RWA e requisiti patrimoniali al 30.06.2017 6.671.167 533.693

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

106AL 30 GIUGNO 2017

EU CCR4: IRB – Esposizioni CCR suddivise per portafoglio e per scala di PD - AIRB (migliaia di €)

a b c d e f

EA D

po st C R M P D mediaLGD media Scadenza media R WA

P ercentuale

po nderazio ne R WA

0.00 to <0.15 9.156.408 0,02% 24,96% 1,00 54.548 0,60%

0.15 to <0.25 - - - - - 0,00%

0.25 to <0.50 - - - - - 0,00%

0.50 to <0.75 3.539 0,54% 34,47% 0,05 1.290 36,45%

0.75 to <2.50 - - - - - 0,00%

2.50 to <10.00 - - - - - 0,00%

10.00 to <100.00 19 18,25% 55,03% 2,80 58 305,26%

100.00 (Default) 670 100,00% 60,00% 5,00 50 7,46%

Sub- tota le 9 .16 0 .6 3 6 0 ,0 2 % 2 4 ,9 7 % 1,0 0 5 5 .9 4 6 0 ,6 1%

0.00 to <0.15 7.937.853 0,05% 35,59% 1,43 972.583 12,25%

0.15 to <0.25 136.631 0,19% 32,74% 1,00 36.511 26,72%

0.25 to <0.50 355.320 0,40% 24,74% 1,27 107.678 30,30%

0.50 to <0.75 84.029 0,62% 18,65% 1,58 31.049 36,95%

0.75 to <2.50 175.124 1,66% 20,19% 1,03 73.162 41,78%

2.50 to <10.00 4.888 6,05% 28,75% 2,07 4.849 99,20%

10.00 to <100.00 17.911 25,62% 43,96% 4,04 49.067 273,95%

100.00 (Default) - - - - - -

Sub- tota le 8 .7 11.7 5 6 0 ,16 % 3 4 ,6 5 % 1,4 2 1.2 7 4 .8 9 9 14 ,6 3 %

0.00 to <0.15 170.212 0,11% 47,11% 3,41 64.274 37,76%

0.15 to <0.25 70.018 0,20% 33,12% 2,40 19.472 27,81%

0.25 to <0.50 167.517 0,36% 38,02% 2,41 71.636 42,76%

0.50 to <0.75 57.981 0,63% 40,59% 2,35 33.812 58,32%

0.75 to <2.50 279.329 1,35% 43,17% 2,65 236.121 84,53%

2.50 to <10.00 108.507 4,40% 48,71% 2,69 138.974 128,08%

10.00 to <100.00 21.730 23,46% 45,13% 2,61 39.678 182,60%

100.00 (Default) 51.219 100,00% 62,50% 2,41 7.545 14,73%

Sub- tota le 9 2 6 .5 13 7 ,14 % 4 3 ,8 0 % 2 ,7 0 6 11.5 12 6 6 ,0 0 %

0.00 to <0.15 123.405 0,10% 32,46% 3,38 30.299 24,55%

0.15 to <0.25 293.164 0,19% 32,97% 2,93 95.296 32,51%

0.25 to <0.50 267.060 0,34% 26,85% 3,20 106.007 39,69%

0.50 to <0.75 48.018 0,65% 28,59% 4,24 29.691 61,83%

0.75 to <2.50 403.725 1,72% 21,46% 4,33 267.250 66,20%

2.50 to <10.00 57.130 3,46% 21,91% 2,10 37.314 65,31%

10.00 to <100.00 10.917 15,63% 46,60% 2,36 24.731 226,54%

100.00 (Default) 212.849 100,00% 58,60% 3,99 19.574 9,20%

Sub- tota le 1.4 16 .2 6 8 15 ,9 1% 3 1,8 5 % 3 ,5 8 6 10 .16 2 4 3 ,0 8 %

0.00 to <0.15 3.344.941 0,07% 42,31% 2,30 750.863 22,45%

0.15 to <0.25 861.178 0,19% 44,09% 2,49 377.262 43,81%

0.25 to <0.50 1.243.906 0,32% 45,58% 2,71 830.817 66,79%

0.50 to <0.75 421.433 0,65% 23,14% 1,51 173.343 41,13%

0.75 to <2.50 954.251 1,14% 60,97% 1,36 1.164.882 122,07%

2.50 to <10.00 212.428 4,48% 48,83% 1,98 332.167 156,37%

10.00 to <100.00 18.734 18,00% 50,34% 2,15 48.037 256,42%

100.00 (Default) 59.759 100,00% 70,17% 1,50 11.701 19,58%

Sub- tota le 7 .116 .6 3 0 1,3 2 % 4 4 ,9 1% 2 ,2 1 3 .6 8 9 .0 7 2 5 1,8 4 %

C lasse di Espo sizio ne

A IR BScala di P D

Espo sizio ni verso

amministrazio ni

centra li o banche

centra li

Espo s izio ni verso

is t ituzio ni

Espo sizio ni verso

imprese - P M I

Espo sizio ni verso

imprese -

F inanziament i

spec ializza ti

Espo s izio ni verso

imprese - A ltre Imprese

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di credito

I

107

EU CCR4: IRB – Esposizioni CCR suddivise per portafoglio e per scala di PD - AIRB (segue) (migliaia di €)

a b c d e f

EA D

po st C R M P D mediaLGD media Scadenza media R WA

P ercentuale

po nderazio ne R WA

0.00 to <0.15 - - - - - -

0.15 to <0.25 - - - - - -

0.25 to <0.50 - - - - - -

0.50 to <0.75 - - - - - -

0.75 to <2.50 - - - - - -

2.50 to <10.00 - - - - - -

10.00 to <100.00 - - - - - -

100.00 (Default) - - - - - -

Sub- tota le - - - - - -

0.00 to <0.15 - - - - - -

0.15 to <0.25 - - - - - -

0.25 to <0.50 - - - - - -

0.50 to <0.75 - - - - - -

0.75 to <2.50 - - - - - -

2.50 to <10.00 - - - - - -

10.00 to <100.00 - - - - - -

100.00 (Default) - - - - - -

Sub- tota le - - - - - -

0.00 to <0.15 - - - - - -

0.15 to <0.25 - - - - - -

0.25 to <0.50 - - - - - -

0.50 to <0.75 - - - - - -

0.75 to <2.50 - - - - - -

2.50 to <10.00 - - - - - -

10.00 to <100.00 - - - - - -

100.00 (Default) - - - - - -

Sub- tota le - - - - - -

0.00 to <0.15 627 0,05% 37,29% - 27 4,31%

0.15 to <0.25 889 0,19% 42,28% - 136 15,30%

0.25 to <0.50 2.683 0,37% 37,86% - 498 18,56%

0.50 to <0.75 2.694 0,60% 29,53% - 535 19,86%

0.75 to <2.50 5.499 1,54% 44,30% - 2.386 43,41%

2.50 to <10.00 2.287 4,40% 51,85% - 1.456 63,66%

10.00 to <100.00 1.647 15,85% 42,18% - 1.078 65,45%

100.00 (Default) 594 100,00% 61,06% - 74 12,46%

Sub- tota le 16 .9 2 0 6 ,3 1% 4 1,9 6 % - 6 .19 0 3 6 ,5 9 %

0.00 to <0.15 33.097 0,08% 13,19% - 1.015 3,07%

0.15 to <0.25 13.195 0,20% 23,13% - 1.330 10,08%

0.25 to <0.50 11.789 0,37% 28,67% - 2.168 18,39%

0.50 to <0.75 9.746 0,61% 25,65% - 2.122 21,77%

0.75 to <2.50 39.547 1,26% 27,60% - 12.730 32,19%

2.50 to <10.00 9.501 4,53% 35,84% - 5.255 55,31%

10.00 to <100.00 6.751 15,80% 33,73% - 4.690 69,47%

100.00 (Default) 2.711 100,00% 34,77% - 113 4,17%

Sub- tota le 12 6 .3 3 7 3 ,8 5 % 2 4 ,4 1% - 2 9 .4 2 3 2 3 ,2 9 %

2 7 .4 7 5 .0 6 0 0 ,0 0 % 0 ,0 0 % 0 ,0 0 6 .2 7 7 .2 0 4 0 ,0 0

Esposizioni a l

de tta glio - a ltre non

PMI

C lasse di Espo sizio ne

A IR BScala di P D

Esposizioni a l

de tta glio - ga ra ntite

da immobili

re side nzia li PMI

Esposizioni a l

de tta glio ga ra ntite

da immobili - non PMI

Esposizioni a l

de tta glio rota tive

qua lific a te

Esposizioni a l

de tta glio - a ltre PMI

Tota le porta foglio AIRB

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

108AL 30 GIUGNO 2017

Nota:Ai fini della predisposizione delle tabelle “CCR4” sopra riportate (richieste da EBA nel documento “Guidelines on disclosurerequirements under Part Eight of Regulation (EU) No 575/2013” - GL/2016/11), la Master Scale comune a livello di gruppo è statamodificata per rispondere ai nuovi livelli di cut-off, che risultano quindi diversi da quelli utilizzati nella precedente scala.L’eventuale migrazione di esposizioni fra classi che si dovesse evidenziare rispetto alla scala di rating utilizzata nelle precedentipubblicazioni del presente documento non è da considerarsi come un peggioramento/miglioramento della rischiosità del portafoglioma come un effetto dovuto al cambiamento della scala stessa.

EU CCR4: IRB – Esposizioni CCR suddivise per portafoglio e per scala di PD - FIRB (migliaia di €)

a b c d e f

EA D

po st C R M P D mediaLGD media Scadenza media R WA

P ercentuale

po nderazio ne R WA

0.00 to <0.15 - - - - - -

0.15 to <0.25 - - - - - -

0.25 to <0.50 - - - - - -

0.50 to <0.75 - - - - - -

0.75 to <2.50 - - - - - -

2.50 to <10.00 - - - - - -

10.00 to <100.00 - - - - - -

100.00 (Default) - - - - - -

Sub- tota le - - - - - -

0.00 to <0.15 97.063 0,05% 45,00% 117,49% 17.289 17,81%

0.15 to <0.25 63.422 0,19% 45,00% 111,63% 24.998 39,41%

0.25 to <0.50 46.317 0,27% 1,07% 250,00% 1.069 2,31%

0.50 to <0.75 - 0,00% 0,00% 0,00% - 0,00%

0.75 to <2.50 408 1,03% 45,00% 250,00% 396 97,06%

2.50 to <10.00 - - - - - -

10.00 to <100.00 - - - - - -

100.00 (Default) - - - - - -

Sub- tota le 2 0 7 .2 10 0 ,14 % 3 5 ,18 % 14 5 ,5 8 % 4 3 .7 5 2 2 1,11%

0.00 to <0.15 759 0,11% 45,00% 250,00% 233 30,70%

0.15 to <0.25 335 0,19% 45,00% 250,00% 144 42,99%

0.25 to <0.50 1.579 0,38% 45,00% 250,00% 873 55,29%

0.50 to <0.75 488 0,66% 45,00% 250,00% 345 70,70%

0.75 to <2.50 4.082 1,80% 45,00% 250,00% 4.448 108,97%

2.50 to <10.00 6.192 3,19% 45,00% 250,00% 7.103 114,76%

10.00 to <100.00 2 11,97% 45,00% 250,00% 3 150,00%

100.00 (Default) 1.568 100,00% 45,00% 250,00% - -

Sub- tota le 15 .0 0 5 12 ,3 3 % 4 5 ,0 0 % 2 5 0 ,0 0 % 13 .14 9 8 7 ,6 5 %

0.00 to <0.15 - - - - - -

0.15 to <0.25 - - - - - -

0.25 to <0.50 - - - - - -

0.50 to <0.75 - - - - - -

0.75 to <2.50 - - - - - -

2.50 to <10.00 - - - - - -

10.00 to <100.00 - - - - - -

100.00 (Default) - - - - - -

Sub- tota le - - - - - -

0.00 to <0.15 277.284 0,13% 45,00% 250,00% 104.107 37,55%

0.15 to <0.25 7.480 0,19% 45,00% 250,00% 3.399 45,44%

0.25 to <0.50 227.530 0,44% 45,00% 250,00% 158.657 69,73%

0.50 to <0.75 14.300 0,66% 45,00% 250,00% 11.320 79,16%

0.75 to <2.50 7.798 1,82% 45,00% 250,00% 9.321 119,53%

2.50 to <10.00 5.890 4,67% 45,00% 250,00% 9.184 155,93%

10.00 to <100.00 22 21,05% 45,00% 250,00% 57 259,09%

100.00 (Default) 402 100,00% 45,00% 250,00% - -

Sub- tota le 5 4 0 .7 0 6 0 ,4 3 % 4 5 ,0 0 % 2 5 0 ,0 0 % 2 9 6 .0 4 5 5 4 ,7 5 %

2 5 .9 9 8 0 ,0 0 % 0 ,0 0 % 0 ,0 0 % 19 .18 4 0 ,0 0 %

7 8 8 .9 19 0 ,0 0 % 0 ,0 0 % 0 ,0 0 % 3 7 2 .13 0 0 ,0 0 %Tota le porta foglio FIRB

Esposizioni ve rso

impre se - Altre

Impre se

C lasse di Espo s izio ne

F IR BScala di P D

Esposizioni ve rso

a mministra z ioni

c e ntra li o ba nc he

c e ntra li

Esposizioni ve rso

istituzioni

Esposizioni ve rso

impre se - PMI

Esposizioni ve rso

impre se -

Fina nzia me nti

spe c ia lizza ti

Fina nzia me nti spe c ia lizza ti – slotting

c rite ria

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

I

109

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

110AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

I

111

Rischi di mercatoIl rischio di mercato deriva dall’effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi dicambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest’ultimo comprende le attivitàdetenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l’operativitàconnessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche. La gestione delrischio di mercato nel gruppo UniCredit ricomprende, perciò, tutte le attività connesse con le operazioni di tesoreria e digestione della struttura patrimoniale, sia nella Capogruppo, sia nelle singole società che compongono il Gruppo stesso.

Il modello in essere garantisce la capacità di indirizzo, coordinamento e controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti PortfolioRisks), tramite centri di responsabilità dedicati (Portfolio Risk Managers), interamente focalizzati e specializzati su tali rischi,in ottica di Gruppo e interdivisionale.

In base a tale organizzazione la struttura di primo riporto al “Group Risk Management”, dedicata al governo dei rischi dimercato, è il dipartimento “Group Financial Risk”.

Strategie e Processi di Gestione del RischioIl Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stabilisce le linee guida strategiche per l’assunzione dei rischi di mercatodefinendo, in funzione della propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti,l’allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le società controllate.

In aggiunta al Group Risk Internal Controller Committee, in relazione al governo dei Rischi di Mercato, i Comitati responsabiliin materia sono i seguenti:

• Group Market Risk Committee;• Group Assets & Liabilities Committee.

Il “Group Market Risk Committee” è responsabile per il monitoraggio dei Rischi di Mercato a livello di Gruppo, per lavalutazione dell’impatto delle transazioni, approvate dai competenti organi, che influiscono in maniera significativa sul profilocomplessivo del portafoglio del Rischio di Mercato, per la presentazione al “Group Risk Internal Controller Committee” perapprovazione o informativa, di strategie relative al Rischio di Mercato, policy, metodologie e limiti nonché della reportisticaperiodica sul portafoglio del rischio di mercato.Il Comitato è responsabile inoltre di garantire la coerenza delle policy, metodologie e prassi operative riguardo al rischio dimercato, nelle diverse Divisioni/Business Unit e società del gruppo. Controlla e monitora il portafoglio del rischio di mercato diGruppo.

Il “Group Assets and Liabilities Committee” è coinvolto nel processo di definizione delle strategie, delle policy, dellemetodologie e dei limiti (ove applicabili) in ambito del rischio di liquidità, rischio di tasso di cambio e rischio di tasso diinteresse del Portafoglio Bancario, nelle decisioni di trasferimento interno dei capitali, Funding Plan e Contingency FundingPlan e nell’attività di monitoraggio. Il Comitato garantisce inoltre la consistenza tra i processi e le metodologie in merito allaliquidità, tasso di cambio e tasso di interesse del Portafoglio Bancario tra le funzioni di business e le società del Gruppo, alfine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie (per esempio la liquidità e il capitale) in coerenza con il RAF e le strategiedi business.

Portafoglio di NegoziazioneIl Portafoglio di Negoziazione include le posizioni in strumenti finanziari o materie prime detenute a fini sia di negoziazione siadi copertura di altri elementi del Portafoglio di Negoziazione stesso. Per poter essere sottoposti al trattamento di capitale delPortafoglio di Negoziazione, in ottemperanza alla policy vigente “Eligibility Criteria for the Regulatory Trading Bookassignment”, gli strumenti finanziari devono essere liberi da restrizioni contrattuali sulla loro negoziabilità oppure il rischiorelativo deve poter essere totalmente immunizzabile. In aggiunta, le posizioni devono essere frequentemente eaccuratamente valutate e il portafoglio deve essere gestito in maniera attiva.Inoltre, la policy vigente definisce anche il processo che garantisce un assegnamento corretto in maniera continuativa, cioèper confermare una posizione nel Portafoglio di Negoziazione regolamentare o spostarla invece nel Portafoglio Bancarioregolamentare, devono essere regolarmente attuate l’analisi e la verifica di trading intent, marketability e hedgeability. Laresponsabilità finale della classificazione regolamentare è di pertinenza delle funzioni locali (Market Risk, Accounting andRegulatory reporting) che sono responsabili di implementare un processo di monitoraggio locale secondo le linee guidafornite dalla Global Policy.

Il rischio che il valore di uno strumento finanziario (attività o passività, liquidità o strumento derivato) cambi nel tempo èdeterminato da cinque fattori di rischio di mercato standard:

• Rischio di credito: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei credit spread;• Rischio di corso azionario: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa delle variazioni dei prezzi di

azioni o indici;• Rischio di tasso d'interesse: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei tassi di

interesse;• Rischio di tasso di cambio: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei tassi di

cambio;• Rischio di prezzo delle materie prime: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei

prezzi delle materie prime (ad esempio: oro, greggio).

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

112AL 30 GIUGNO 2017

Il Gruppo UniCredit gestisce e monitora il rischio di mercato mediante due insiemi di misure:• Misure complessive di Rischio di Mercato:

o Value at Risk (VaR), che rappresenta la perdita potenziale del valore di un portafoglio in un determinatoperiodo per un determinato intervallo di confidenza;

o Stressed VaR (SVaR), che rappresenta il VaR potenziale di un portafoglio soggetto ad un periodo didodici mesi di significativo stress finanziario;

o Incremental Risk Charge (IRC), che rappresenta il capitale regolamentare mirato a coprire le perditecreditizie (rischi di default e migrazione) che possono verificarsi in un portafoglio in un determinatoperiodo e per un determinato intervallo di confidenza;

o Loss Warning Level (LWL), che è definito come la P&L economica cumulata su un periodo di 60 giorni(calendario) di un'unità di rischio;

o Stress Test Warning Level (STWL), che rappresenta la perdita potenziale del valore di un portafogliocalcolata sulla base di uno scenario di stress.

• Misure Granulari di Rischio di Mercato:o Sensitivities, che rappresentano la variazione nel valore di mercato di uno strumento finanziario a causa

dei movimenti dei fattori di rischio di mercato rilevanti.

Sulla base di queste misure, sono definiti due insiemi di limiti:• Limiti Complessivi di Rischio di Mercato (Loss Warning Levels, Stress Test Warning Level, VaR, SVaR, IRC): che

hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale economico ed alla perdita economica accettata perle attività di negoziazione; questi limiti devono essere consistenti con il budget di ricavi assegnato e la risk takingcapacity assunta;

• Limiti Granulari di Rischio di Mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): che esistonoindipendentemente, ma agiscono in parallelo ai Limiti Complessivi ed operano in maniera consolidata in tutte lesocietà del Gruppo (ove possibile); al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio,portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livellifissati per i Limiti Granulari di Rischio di Mercato mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattoridi rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Portafoglio BancarioLe principali componenti del rischio di mercato del Portafoglio Bancario sono il rischio di credit spread, il rischio tassod’interesse e il rischio di cambio.

Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli di Stato detenuti ai fini di liquidità. Il rischio di Mercato relativo alportafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico elimiti sul Value at Risk. Il contributo principale all’esposizione di credit spread è legato al rischio Sovrano italiano per gliinvestimenti del Perimetro Italia.

La seconda componente è il rischio tasso di interesse. L’esposizione è misurata in termini di sensitività al valore economico eal margine d’interesse. Su base giornaliera le funzioni di tesoreria gestiscono il rischio tasso derivante dalle transazionicommerciali mantenendo l’esposizione entro i limiti fissati dai Comitati di Rischio. L’esposizione è monitorata e misurata subase giornaliera dalle funzioni di Risk Management. Il Comitato Asset & Liability Management (ALCO) è responsabile dellastrategia di gestione del rischio tasso per il Portafoglio Strategico, inclusa la decisione di investire la posizione di passivitànon onerose, al netto delle attività non fruttifere. La gestione del rischio tasso di interesse del Banking book è volta agarantire, in situazione di continuità aziendale, l’ottimizzazione del profilo di rischio/rendimento della banca e la creazione divalore nel lungo termine riducendo nel contempo gli impatti negativi sulla generazione degli utili e sul capitale regolamentarederivanti dalla volatilità dei tassi di interesse. L’obiettivo principale della strategia di rischio di tasso di interesse, nelportafoglio bancario, è la riduzione della volatilità del margine di interesse in orizzonte pluriennale. La strategia non prevedenessun posizionamento direzionale o discrezionale volto a generare utili addizionali, a meno che non sia approvato dagliorgani competenti e monitorato separatamente. Unica eccezione è rappresentata dalle funzioni autorizzate ad assumereposizioni sui tassi di interesse all’interno dei limiti approvati internamente. La strategia di gestione del gap strutturale traattività e passività non sensibili al tasso di interesse (free funds) è volta a bilanciare l’obiettivo di stabilizzazione degli utili inun orizzonte di lungo termine e il costo opportunità di mantenere posizioni investite a tassi fissi.La strategia di gestione del rischio tasso è fissata considerando anche i principali impatti derivanti da estinzione anticipatasulle attività. Il profilo di estinzione anticipata è stimato a partire dai dati storici e da analisi di trend. In Italia il rischio diprepayment è implicitamente considerato dalla tesoreria nel porre in essere le operazioni di copertura del rischio di tassodegli asset commerciali. In Germania il rischio di prepayment del portafoglio crediti è soggetto al livello dei tassi di interesse edal comportamento della clientela indipendentemente dal livello dei tassi di interesse. I prepayment sensibili al tasso diinteresse sono relativamente piccoli per i livelli correnti di tasso di interesse e sono coperti tramite swaptions. I prepaymentsnon sensibili ai tassi di interesse sono coperti tramite swaps, secondo la strategia della Banca per il Rischio di Tasso diInteresse. Anche il rischio di rimborso anticipato nel portafoglio crediti in Austria e CEE è considerato residuale dunquenessuna strategia di copertura viene applicata a tale rischio.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

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La posizione del rischio di tasso di interesse riferita al perimetro del Portafoglio Bancario è poi rivista, almeno su basemensile, dal Group ALCO. La funzione del Comitato nella gestione del rischio di tasso di interesse riguarda:

• la definizione della struttura dei limiti granulari sul tasso di interesse del Portafoglio Bancario;• l’approvazione originaria e di eventuali modifiche di fondo del sistema di calcolo e controllo del rischi di tasso di

interesse del Portafoglio Bancario con il supporto della funzioni di validazione interna (ove necessario);• l’ottimizzazione del profilo di rischio di tasso di interesse del Portafoglio Bancario di Gruppo;• la definizione delle strategie operative di bilancio (per esempio il portafoglio di replica) e l’applicazione dei tassi

interni di trasferimento all’interno del perimetro Italiano• la funzione di consulenza e supporto al Group Risk & Internal Control Committee in ambito di Risk Appetite

Framework, definizione della Global Policy sul tasso di interesse del Portafoglio Bancario, aggiornamenti deimodelli comportamentali di tasso di interesse del Portafoglio Bancario e altre tematiche critiche con impattipotenziali sul tasso di interesse del Portafoglio Bancario.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente a investimenti dicapitale in valuta estera. L'attuale strategia è quella di non coprire il capitale da tale rischio. La politica generale è quella dicoprire l'esposizione relativa a dividendi e Profit&Loss in valuta estera, tenendo conto del costo di copertura e delle condizionidi mercato. Tale fonte di rischio è più rilevante per le società del Gruppo dei Paesi CEE. L'esposizione FX è coperta concontratti forward e opzioni, classificati contabilmente nel portafoglio di negoziazione. Tale regola generale è valida per laCapogruppo. Anche tale strategia di copertura è valutata dai Comitati di Rischio su base periodica.

Struttura ed organizzazioneIl “Group Financial Risk” è responsabile del governo e controllo dei rischi finanziari a livello di Gruppo (rischi di liquidità, tassodi interesse, mercato, controparte e di trading credit) attraverso la valutazione delle strategie e la proposta agli Organicompetenti dei limiti di rischio e Global/Local Rules. Il dipartimento è anche responsabile del coordinamento managerialedelle corrispondenti funzioni dei Regional Centers (RC), secondo quanto previsto dalle “Group Managerial Golden Rules”(GMGR) e “GMGR Evolution”, e del fornire decisioni e Non Binding Opinion (NBO), quando richiesto, per tutti i rischifinanziari del Gruppo.

Inoltre, il dipartimento “Group Financial Risk” è responsabile a livello di Gruppo della definizione, sviluppo ed aggiornamentodelle metodologie e architetture per la misurazione ed il controllo dei rischi finanziari e delle procedure per i Market DataReference ed il Fair Value degli strumenti finanziari. Il dipartimento assicura la conformità della struttura di Financial RiskManagement con i requisiti regolamentari.

Al fine di gestire efficacemente i rischi finanziari del Gruppo, la struttura organizzativa è così definita:

GROUP FINANCIAL RISK

“Group Market & Trading Credit Risk Management” department, responsabile del governo e del controllo dei rischi di mercato,

del rischio di trading credit e del rischio collateral di Gruppo

“Group Price Control”, unit, responsabile di indirizzare e controllare, a livello di Gruppo, il processo di Independent Price

Verification (IPV) e l’identificazione del set di riferimento per i dati di mercato end-of-day (EoD). GPC ha inoltre la responsabilità di

calcolare e riportare specifici Fair Value Adjustment e Additional Valuation Adjustment relativi al rischio di mercato a fini del P&L

manageriale e contabile di fine mese

“Group Financial Risk Methodologies & Models” department, responsabile dello sviluppo e manutenzione delle metodologie e i

modelli di Gruppo relativi ai rischi di mercato, di controparte e di Balance Sheet

“Financial Risk Italy” unit, responsabile del controllo indipendente dei rischi di liquidità, tasso di interesse, mercato, controparte,

trading credit e collateral a livello di Regional Center Italia e della esecuzione degli stress test richiesti

“Group Financial Risk Standard & Practice” unit, responsabile della coerenza e della coordinazione all’interno del Gruppo delle

Global Policies e della reportistica di financial risk

“Group Liquidity and Interest Rate Risk Management” unit, responsabile del controllo indipendente del rischio di liquidità e del

rischio di tasso d’interesse del bilancio a livello di Gruppo e degli stress test definiti dalla normativa interna e da quella regolamentare

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114AL 30 GIUGNO 2017

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di NegoziazioneNel corso del primo semestre 2017, il Gruppo UniCredit ha continuato a migliorare e consolidare i modelli di rischio dimercato al fine di misurare, rappresentare e controllare opportunamente il profilo di rischio del Gruppo, adeguandoconseguentemente i sistemi di reportistica. Per quanto riguarda i sistemi di misurazione, maggiori dettagli si possono ritrovarenel paragrafo “Modello interno per i rischi di prezzo, tasso di interesse e tasso di cambio per il Portafoglio di NegoziazioneRegolamentare”, mentre per quanto riguarda i processi di reportistica sia giornaliera che mensile, questi vengonoperiodicamente aggiornati all’interno di specifiche istruzioni operative. Il monitoraggio dei diversi profili di rischio è reso ancorpiù efficace attraverso i limiti di rischio granulari che si aggiungono a quelli complessivi in relazione alle principali attivitàdell’investment banking.

All’interno del contesto organizzativo descritto in precedenza, la politica seguita dal gruppo UniCredit nell’ambito dellagestione del rischio di mercato è finalizzata ad una progressiva adozione ed utilizzo di principi, regole e processi comuni intermini di propensione al rischio, definizione dei limiti, sviluppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio.

Il dipartimento Group Financial Risk è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con lamiglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati.Il principale strumento utilizzato dal Gruppo UniCredit per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è ilValue at Risk (VaR), calcolato secondo l’approccio della simulazione storica. Per ulteriori dettagli sui modelli di valutazionedel rischio si faccia riferimento al capitolo successivo.Il Group Financial Risk definisce gli standard di reportistica sui rischi di mercato, in termini sia di contenuti sia di frequenza, efornisce puntualmente informazioni al Top Management ed alle autorità di vigilanza (Joint Supervisor Team) sul profilo dirischio di mercato a livello consolidato.

In aggiunta al VaR ed alle misure di rischio previste da Basilea II, gli stress test sono un efficace strumento di gestione delrischio, in quanto forniscono ad UniCredit l’indicazione di quanto capitale potrebbe essere necessario per assorbire perdite incaso di forti shock finanziari. Lo stress testing è parte integrante dell’Internal Capital Adequacy Assessment Process (ICAAP),dove si richiede ad UniCredit di eseguire uno stress testing rigoroso e forward-looking al fine di identificare possibili eventi ocambiamenti nelle condizioni di mercato che possano ripercuotersi in maniera sfavorevole per la banca.

Portafoglio BancarioLa responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel Banking Book risiedepresso gli Organi competenti della Banca. Per esempio, la Capogruppo è responsabile per il processo di monitoraggio delrischio di mercato sul Banking Book a livello consolidato. In quanto tale, definisce la struttura, i dati rilevanti e la frequenzaper un adeguato reporting a livello di Gruppo.La misura di rischio di tasso di interesse per il Banking Book riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interessenetto della Banca.In particolare, le due prospettive diverse ma complementari riguardano:

• Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo epassivo. Il valore economico della banca può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi dellabanca, cioè i flussi attesi dell’attivo meno quelli del passivo; una misura di rischio rilevante da questo punto di vistaè la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1pb. Questa misura è riportataai comitati competenti al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva deirendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200pb.

• Earnings at risk perspective: l’analisi si concentra sull’impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul marginenetto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempiodi una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 10pb. Talemisura fornisce un’indicazione dell’impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi12 mesi. Vengono considerati anche scenari che includono basis risk e scenari non-paralleli.

Oltre il set di limiti e livelli di allerta per il rischio tasso, misure dell’esposizione e relative restrizioni sono in atto anche per lealtre fonti di rischio di mercato, come rischio di cambio, rischio azionario, rischio di valore a causa di variazioni degli spreadcreditizi. Inoltre, attraverso le misure di sensitività economica e altri indicatori granulari, questi tipi di rischio sono catturati inun Value at Risk che include tutti i fattori di rischio di mercato. Queste misure di Value at Risk sono basate su simulazionestorica.

Politiche di copertura e di attenuazione del rischio

Portafoglio di NegoziazioneSu base trimestrale un insieme di indicatori di rischio è fornito al Group Risk Committee attraverso l’Enterprise RiskManagement Report e, su base mensile, al Group Market Risk Committee attraverso la Market Risk Overview; questiincludono gli utilizzi di VaR, Stressed VaR, IRC, le Sensitivities, le esposizioni ai Governativi ed i risultati degli Stress test.

Allo stesso tempo il superamento dei limiti è riportato sia al Group Market Risk Committee che al Group Risk Committee,laddove il processo di “escalation” è normato dalla Policy Globale "Limiti del Rischio di Mercato" che definisce la natura dellevarie soglie/limiti applicati come gli organismi competenti da coinvolgere per stabilire il più appropriato piano di azione perricondurre le esposizioni nei limiti approvati.

Un focus, se richiesto, è fornito di volta in volta sull’attività di specifici ambiti di business al fine di assicurare il più elevatolivello di comprensione e di discussione dei rischi in date aree che sono ritenute meritevoli di particolare attenzione.

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Portafoglio BancarioIn sede di ALCO si discutono su base mensile i principali fattori di rischio di mercato. La funzione Risk Management diGruppo riporta al comitato le misure di rischio relative al Portafoglio Bancario sotto un’ottica di margine e di valoreeconomico. Tale funzione propone e monitora i set di limiti e warning level che sono stati preventivamente approvati dairilevanti organi competenti.Violazioni di tali limiti e warning levels, se presenti, vengono riportati agli Organi suddetti. Di conseguenza, il procedimento diescalation si attiva in linea con le procedure descritte nella Policy, per implementare le misure più appropriate al fine diristabilire l’esposizione all’interno dei limiti approvati.Le operazioni strutturali di copertura dal rischio di tasso di interesse al fine di attenuare l’esposizione verso il business dellaclientela sono eseguite dalle funzioni di Tesoreria. Le operazioni strategiche del perimetro del Portafoglio Bancario sonogestiti dal dipartimento di Asset and Liability Management - ALM.

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116AL 30 GIUGNO 2017

Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelliinterni

Modello interno per i rischi di prezzo, tasso di interesse etasso di cambio per il Portafoglio di NegoziazioneRegolamentareLa politica seguita dal gruppo UniCredit nell’ambito del la gestione del rischio di mercato è finalizzata ad una progressivaadozione ed utilizzo di principi, regole e processi comuni in termini di propensione al rischio, definizione dei limiti, sviluppo deimodelli e disamina dei modelli di rischio.Il dipartimento Group Financial Risk è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con lamiglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati.

La direttiva 2010/76/EU (CRD III) ha introdotto svariate migliorie al regime sul capitale per le posizioni del portafoglio dinegoziazione, recependo così pienamente la proposta del Comitato di Basilea. La CRD III potenzia l’attuale modello basatosul calcolo del VaR (valore a rischio), con altre misure di rischio: Incremental Risk Charge (IRC) e Stressed VaR (SVaR) conlo scopo di ridurre la prociclicità dei requisiti minimi di capitale per il rischio di mercato.

Tutti i requisiti regolamentari all’interno dell’arena del Market Risk sono stati recepiti tramite lo sviluppo interno di modelli e distrutture IT necessari, invece di ricorrere all’acquisizione di soluzioni esterne già “pronte”.Questo ha consentito ad UniCredit di creare soluzioni che per molti aspetti possono essere considerate all’estremo piùsofisticato dello spettro di soluzioni che possono essere trovate in questo settore. In merito a questo, un elemento distintivodella struttura implementata per il rischio di mercato (e controparte) in UniCredit è il “full revaluation approach” che utilizza lemedesime librerie di Pricing del Front Office.

Il gruppo UniCredit calcola sia il VaR che il VaR Stressato per il rischio di mercato su posizioni di negoziazione attraverso ilmetodo della simulazione storica. Tale metodo prevede la rivalutazione giornaliera (in full revaluation approach) delleposizioni sulla base dell’andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. Ladistribuzione empirica di utili/perdite che ne deriva viene analizzata per determinare l’effetto di movimenti estremi del mercatosui portafogli.Dato un portafoglio, una probabilità e un orizzonte temporale, il VaR è definito in modo che la probabilità che la perdita datadal mark-to-market su un portafoglio, per un determinato orizzonte temporale, non ecceda tale valore ad un livello diconfidenza stabilito (assumendo nessuna negoziazione nel portafoglio).I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza del 99%; orizzonte temporale di 1 giorno;distribuzione di utili/perdite ottenute da uno scenario storico che copre gli ultimi 500 giorni. Il modello è ricalibratogiornalmente. L’utilizzo di un orizzonte temporale di 1 giorno consente un confronto immediato con gli utili/perdite realizzati, etale confronto è il cuore del back-testing.

Il VaR è una misura consistente tra tutti i portafogli ed i prodotti in quanto:• permette un confronto del rischio tra business diversi;• fornisce uno strumento di aggregazione e di netting di posizioni all’interno di un portafoglio in grado di riflettere la

correlazione e gli offset tra asset class diversi;• semplifica il confronto del nostro rischio di mercato sia nel tempo che per i risultati giornalieri.

Sebbene il VaR sia un prezioso indicatore di rischio, deve essere utilizzato consapevolmente ai suoi limiti:• la simulazione storica si basa sugli eventi passati per prevedere potenziali perdite. In caso di deviazioni estreme

questo potrebbe non essere appropriato;• la lunghezza della finestra usata per generare la stimata distribuzione includerà necessariamente un trade-off tra la

reattività delle metriche alle recenti evoluzioni del mercato (finestra breve) e lo spettro di scenari che vorràincludere (finestra lunga);

• assumendo un orizzonte costante di 1/10 giorni non si discrimina tra differenti fattori di rischio di liquidità.

Analogamente lo Stressed VaR è calcolato con un livello di confidenza al 99% e un orizzonte temporale di un giorno su basesettimanale, ma su un periodo stressato di osservazione di 250 giorni. Il periodo storico scelto identifica un intervallo diosservazione di un anno che produce la misura più alta per il portafoglio attuale.Le finestre di Stressed VaR sono ricalibrate su base trimestrale e sono personalizzate per il portafoglio di ogni Legal Entitydel Gruppo, e per il Gruppo stesso (fondamentale per il calcolo degli RWA a livello consolidato). La finestra temporale distress utilizzata a livello di Gruppo è cambiata nel corso del primo semestre 2017 da “Crisi del Debito Sovrano” (2012) a“Crisi Lehman” (2008/09). Per UCI SPA la finestra di Stress corrisponde al periodo della “Crisi del Debito Sovrano” (2012),mentre per UCB AG e UCBA AG a quella della “Crisi Lehman” (2008/09).Per il calcolo del capitale regolamentare il VaR giornaliero e lo Stressed VaR sono debitamente riscalati su un orizzontetemporale di 10 giorni sulla base dell’approccio di convoluzione. Le misure giornaliere sono usate attivamente per la gestionedel rischio di mercato.

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L’Incremental Risk Charge cattura sia il rischio di default che quello di migrazione per i prodotti non cartolarizzati tenuti nelPortafoglio di Negoziazione. Il Modello interno sviluppato, usando una versione multivariata del modello di tipo Merton, simulal’evento di migrazione di rating di tutti gli emittenti rilevanti per le posizioni di Trading del Gruppo su un orizzonte temporale diun anno. Le migrazioni simulate sono convertite in scenari di credit spread mentre gli eventi di default sono associati a unsimulato tasso di recupero. Così facendo, si assume l’ipotesi di una posizione costante e che a tutti i prodotti siaconservativamente attribuito un comune orizzonte di liquidità di un anno.In ogni scenario tutto l’insieme di prodotti rilevanti è valutato tramite tale spread e default producendo una distribuzionesimulata di Utili e Perdite che riflette pienamente la convessità, il rischio base, gli effetti di portafoglio e il rischio diconcentrazione del portafoglio.In questo modo un alto numero di possibili simulazioni Monte Carlo genera una distribuzione di Utili e Profitti per il Gruppo (eogni foglia del suo albero di portafoglio). L’IRC è definito come il 99,9 percentile di tale distribuzione.

Il capitale addizionale per prodotti di credito e cartolarizzazioni non coperte da IRC è calcolato attraverso l’approcciostandardizzato.

Le seguenti tabelle riassumono le caratteristiche principali delle diverse misure che definiscono i requisiti di Capitale per ilrischio di Mercato in UniCredit:

Misura Tipo di Rischio Orizzonte Quantile Simulazione Calibrazione

VaR Tutti i fattori di Rsichio di Mercato 1g 99% Storica 2 anni finestra, pesatiequamente

SVaR Tutti i fattori di Rsichio di Mercato 1g 99% Storica 1 anno finestra, pesatiequamente

IRC Migrazione Rating e Default 1a 99,9% Monte Carlo Through-the-cycle (min 8 anni)

L'unità di "Group Internal Validation" di Gruppo ha svolto le proprie attività di validazione sulla robustezza metodologica deimodelli di IRC, al fine di integrare le analisi disponibili effettuate in fase di sviluppo e di verificare l’adeguatezza dell’ambientedi risk management ai requisiti regolamentari e agli standard interni.Come già evidenziato dalle stesse Autorità di Vigilanza, metodologie di back-testing basate sulla verifica di solidità, dati unintervallo di confidenza del 99,9% e un orizzonte temporale di un anno, non possono essere estese alle metriche di IRC datol’orizzonte temporale di un anno della misura di rischio. Di conseguenza, da una parte la validazione dei modelli di IRC hafatto molto affidamento su metodologie indirette (tra le quali stress test, analisi di sensitivity e di scenario), dall’altra, al fine diverificare la ragionevolezza qualitativa e quantitativa dei modelli, un’attenzione particolare è stata posta sull’analisi specificadel comportamento dei portafogli di UniCredit.L'unità di "Group Internal Validation" ha mantenuto un ambito di analisi il più ampio possibile, al fine di ricomprendere lediverse problematiche che si possono configurare nello sviluppo di tali modelli (disegno generale del modello, adeguatezzaregolamentare, implementazione computazionale, spiegazione delle risultanze).Group Internal Validation ha effettuato un ampio spettro di analisi di validazione sulla misura di IRC utilizzando le sue libreriedi replica interna. Tale replica consente una semplice verifica dei risultati ottenuti nell’ambiente di produzione e, inoltre,un’implementazione più dinamica e su misura dei test necessari. Lo spettro di analisi comprende la stabilità Monte Carlo,analisi e stress di correlazione, il calcolo della sensitività dei parametri, analisi dei contributi marginali e paragoni con modellialternativi. Tutti i principali parametri sono stati analizzati, quali matrici di correlazione, matrici di probabilità di transizione,shock di transizione, tassi di recupero, probabilità di fallimento, numero di scenari. Al fine di capire la performancecomplessiva del modello nel replicare i fenomeni reali di migrazione e fallimento, Group Internal Validation ha effettuatoanche un esercizio di performance storiche confrontando le migrazioni e i fallimenti predetti dal modello IRC di UniCredit conquelli realmente osservati dal 1981 (per disponibilità dei dati).

Mentre l’IRC ha un’unica vista all’interno del gruppo UniCredit, per il VaR e il VaR stressato, la banca distingue tra una vistaregolamentare ed una gestionale. Le misure gestionali, VaR, SVaR e IRC, sono usate per il monitoraggio del rischio e laguida del business come descritto nella Market Risk Framework: in particolare i Limiti di VaR rappresentano la metricaprincipale che permette di trasportare il Risk Appetite all’interno del Market Risk Framework.Il VaR Manageriale ha uno scopo più ampio di applicazione: è utilizzato sia per il monitoraggio del Trading Book che delperimetro Overall (Trading Book + Banking Book), al fine di ottenere una rappresentazione completa del rischio.

Le principali differenze tra perimetro regolamentare e gestionale del Trading Book sono:• inclusione del rischio cambio del Banking Book a scopi Regolamentari per quelle Legal Entities per le quali è stato

approvato (UniCredit Bank AG e UniCredit Bank Austria AG); per quelle per le quali non è stato ancora approvatosi sta includendo in quello gestionale;

• integrazione nel run gestionale per il gruppo UniCredit Bank Austria di quelle posizioni detenute in sub-società delGruppo per le quali il Modello Interno non è utilizzato a scopo regolamentare;

• inclusione nel run manageriale delle società del Gruppo CEE che non sono soggette a Modello Interno a finiregolamentari.

Misura Vista UniCredit Bank AGUniCredit

BankAustria AG UniCredit Spa CEE Legal Entities

Rischio FX BB Reg SI SI NO

Gest NO SI NO SI

Non IMA Legal Entities Reg NO NO NO

Gest SI SI SI SI

(*) Reg: regolamentareGest: gestionale

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

118AL 30 GIUGNO 2017

La Banca d’Italia ha autorizzato il gruppo UniCredit all’uso dei modelli interni per il calcolo dei requisiti di capitale per il rischiodi mercato. Ad oggi i Paesi CEE sono le principali società del Gruppo che stanno utilizzando un approccio standardizzato peril calcolo dei requisiti di capitale concernenti posizioni di negoziazione. Comunque, il VaR è in uso per la gestione del rischiodi mercato nelle suddette società.

Il metodo di misurazione standardizzato si applica anche al calcolo del capitale che copre il rischio dell’esposizione a valuteestere nel Portafoglio Bancario per le società controllate che non svolgono attività di negoziazione.

Al fine di convalidare la coerenza dei modelli interni di VaR impiegati per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi dimercato, sono effettuati test retrospettivi (back-testing) confrontando le previsioni di rischio del modello interno con i risultati aposteriori dei profitti e perdite del portafoglio, al fine di verificare se le misure di rischio al 99esimo percentile effettivamentecoprano il 99% dei risultati del trading. L’esercizio si basa sugli ultimi dodici mesi di dati (250 osservazioni giornaliere).Qualora il numero di eccezioni nell’anno precedente superi quanto previsto dal livello di confidenza scelto, è attivata unarevisione dei parametri e delle assunzioni del modello. Group Internal Validation ha eseguito una validazione periodica delframework di VaR/SVaR per verificarne la conformità ai requisiti regolamentari, includendo un’analisi di back-testingindipendente per la quale sono definiti parametri diversi (quali orizzonte temporale, percentile).

Alla fine i portafogli di negoziazione sono sottoposti a Stress test in base a un’ampia serie di scenari a fini di managerialreporting, descritti in un paragrafo dedicato di seguito. Secondo normative nazionali, alcuni scenari pertinenti sono inoltreoggetto di rendicontazione regolamentare trimestrale. Vengono inoltre considerate misure di rischio sostitutive, vale a diresensitivity, scenari di stress definiti o l’indicazione di importi nominali, che vengono incluse nella rendicontazioneregolamentare al fine di consentire la stima di rischi non coperti dalla simulazione VaR del modello interno.

Per ciò che riguarda le politiche e le procedure interne di analisi di scenario (“stress testing”), il calcolo dei risultati di StressTest per il perimetro IMOD viene effettuato all’interno del tool di gruppo UGRM garantendo in questo modo uniformità a livellometodologico. Per le parti restanti del portafoglio si è deciso di affidare alle singole società del Gruppo le modalità con cuieffettuare tali prove di stress. A livello complessivo, tuttavia, è stato individuato un set di scenari, comuni a tutte le realtàappartenenti al Gruppo, da applicare congiuntamente alla totalità delle posizioni, per verificare mensilmente l’impattopotenziale che tali scenari potrebbero avere sul portafoglio di negoziazione globale. I risultati e le implicazioni di tali stresstest vengono analizzati e discussi mensilmente in un Market Risk Stress Test Open Forum, cui partecipano i rappresentantidelle funzioni di Market Risk delle diverse società del Gruppo oltre che i rappresentanti del Business.

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Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di Negoziazione

Il Gruppo Unicredit assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione riflettaadeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un’attività potrebbe esserescambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumentofinanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o altri parametri variabili osservabili o desumibili univocamente daiprezzi di mercato. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e puòmodificarsi nel corso del tempo.Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguatirequisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market) senza alcunacomponente soggettiva (ad esempio, per titoli azionari o obbligazionari liquidi, derivati negoziati in borsa). Questo includestrumenti il cui fair value è derivato da modelli di valutazione correntemente accettati sul mercato che rappresentano deglistandard nell’industria finanziaria e i cui parametri sono direttamente osservabili (ad esempio, contratti di swap plain vanilla eun certo numero di opzioni).In mercati non attivi ovvero per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo delfair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questoapproccio prevede il ricorso a stime e giudizi di esperti e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto deglispread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre,ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value deve essere validato da una funzione dedicataindipendente dalle unità di business.

Secondo le Group Market Risk Governance Guidelines della banca, ovvero le linee guida che definiscono principi e regoleper la gestione ed il controllo delle attività che comportano un rischio di mercato, al fine di assicurare l’adeguata separazionetra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, i modelli di valutazione sviluppati dallefunzioni di front-office delle società del gruppo sono valutati e convalidati centralmente ed indipendentemente da GroupInternal Validation, in cooperazione con le funzioni di Market Risk della capogruppo. La convalida dei modelli è effettuatacentralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultatieconomici della banca.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la banca prevede una verifica indipendente deiprezzi e degli altri parametri desunti dal mercato (IPV, Independent Price Verification). Attraverso tale processo vengonovalutate regolarmente l’accuratezza e l’affidabilità dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre lavalutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazionedei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli viene effettuata dalle funzioni di Market Risk, che sono indipendenti daquelle di Trading, almeno su base mensile ovvero più frequentemente, in funzione della natura del mercato e dell’attività dinegoziazione. Qualora non siano disponibili fonti indipendenti per i prezzi o tali fonti siano eccessivamente soggettive,vengono adottate delle appropriate misure di valutazione prudenziale come le rettifiche di valore (FVA, Fair ValueAdjustments).

Informazioni sui modelli di valutazione usati per il calcolo del fair value

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall’IFRS13 circa i portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente.

Titoli obbligazionari a reddito fissoI titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato diriferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (mark-to market) e conseguentemente talistrumenti sono assegnati al Livello 1 della gerarchia del fair value .Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di tasso di interesse e dicredit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l’uso di parametri osservabili e minimizza l’usodei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, leobbligazioni sono classificate come Livello 2 o Livello 3 rispettivamente; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato uncredit spread significativamente non osservabile sul mercato. Nella valutazione a fair value, vengono applicate delle rettificheprudenziali di valore (fair value adjustments) a fronte della ridotta liquidità e dell’eventuale rischio di modello al fine dicompensare la mancanza di parametri di mercato osservabili per le posizioni a Livello 2 e Livello 3.Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l’accuratezza dei prezzi di mercato delleobbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturatiLa Banca determina il fair value dei prodotti finanziati strutturati non quotati in mercati attivi utilizzando l’appropriato metodo divalutazione in funzione della natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 aseconda dell’osservabilità degli input significativi del modello.

Asset Backed SecuritiesIl Gruppo UniCredit valuta i titoli obbligazionari asset backed sulla base dell’estensione ed implementazione in tutte le societàdel Gruppo del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) adeguato alle diverse condizioni di mercato per i Titoli diCredito strutturati.L’assunzione principale del processo di IPV è che la qualità di un prezzo venga verificata attraverso la disponibilità dimolteplici quotazioni da parte di operatori del mercato indipendenti per strumenti identici.Il processo fa affidamento inizialmente su consensus data provider che operano come collettori di quotazioni di mercato.In seconda istanza, i prezzi sono verificati utilizzando come benchmark per ogni strumento un pool di strumenti finanziarisimili con una quotazione di mercato affidabile. Un approccio alternativo consiste nel valutare lo strumento per mezzo dimodelli di pricing matematici, applicabili ogni volta che l’informazione sulle assunzioni dei partecipanti al mercato riguardo aiparametri del modello siano ragionevolmente disponibili senza comportare costi o sforzi eccessivi.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

120AL 30 GIUGNO 2017

L’IPV rappresenta il fondamento dell’approccio della Fair Valuation: eventualmente integrata da FVA, considerati come unariserva a fronte del rischio di modello, calcolati assumendo che un downgrade di un notch del rating delle emissioni possaessere considerato come una misura dell’incertezza.

DerivatiIl fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall’applicazione di modelli di valutazione mark to model.Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input del modello valutativo delle differenti componenti del derivato, ilfair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su inputosservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Titoli di capitaleI titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quandonon vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione sia significativamente ridotto.Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modosignificativo e/o prolungato nel tempo.

Fondi di InvestimentoIl Gruppo detiene investimenti in fondi d’investimento aperti che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per ciascuna quota,inclusi fondi comuni, fondi private equity, hedge funds (compresi fondi di fondi) e fondi immobiliari. Gli investimenti del Gruppoincludono investimenti in fondi gestiti da Asset Manager del Gruppo e investimenti in fondi gestiti da terzi.I Fondi aperti sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione (NAV) desumibile da un mercato attivo èdisponibile mentre possono essere classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenzadel portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni legate a clausole di uscita.I fondi immobiliari e altri fondi chiusi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in casociò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sullecaratteristiche specifiche del singolo fondo.Per i fondi valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/oprolungato nel tempo.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

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Fair Value Adjustment (FVA)Il Fair Value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercatopiuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere il fair value prudenziale della posizione. Il FVA tieneconto dell’incertezza nella valutazione di uno strumento finanziario allo scopo di ridurre il rischio di inserire a bilancio dellevalutazioni non corrette, assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamentepossibile e di incorporare possibili costi futuri. Tra i vari tipi di aggiustamento possibili, i seguenti sono stati ritenuti necessari:

• Credit/Debit Valuation Adjustment;• Funding Valuation Adjustment;• Rischio di modello;• Costo di chiusura;• Aggiustamenti di liquidità.

Credit/Debit Valuation Adjustment (CVA/DVA)Gli adjustment CVAs e DVAs sono incorporati nella valutazione dei derivati per riflettere l’impatto sul fair value del rischio dicredito della controparte e della qualità del credito di UniCredit stessa rispettivamente.La metodologia CVA/DVA utilizzata da UniCredit si basa sui seguenti fattori:

• Esposizioni Positive e Negative derivate utilizzando un “risk-neutral spin-off” del modello interno di rischio dicontroparte

• PD derivata dalle probabilità di default storiche o implicite nei tassi di default del mercato corrente, ottenutiattraverso Credit Default Swaps

• LGD basata sul valore stimato del recupero atteso in caso di fallimento della controparte implicato dai tassi didefault del mercato corrente e consistente con il livello di Credit default Swaps usato per dedurre le probabilità didefault.

Funding Cost and Benefit adjustment (FCA/FBA)Funding Valuation Adjustment (FundVA) è la somma del Funding Cost Adjustment (FCA) e del Funding Benefit Adjustment(FBA) che effettivamente considerano gli attesi costi/benefici di funding per i derivati che non sono totalmente collateralizzati.I principali contributori materiali sono in-the-money trades con controparti non collateralizzati.

La metodologia FCA/FBA di UniCredit si basa sui seguenti fattori:• il profilo delle esposizioni positive e negative derivate da un “risk-neutral spin-off” del modello interno di Rischio di

Controparte;• la PD derivata dagli attuali tassi di default del mercato ottenuti dai credit default swaps;• una curva di funding che identifica lo spread medio del funding dei competitors finanziari.

Tale adjustment era precedentemente considerato tra le deduzioni di capitale e valutato all’interno dell’AVA PrudentialRequirements. Dalla fine del 2015 la componente di fair value adjustment è inclusa nella P&L.

Rischio di modelloModelli finanziari sono utilizzati per determinare il valore di uno strumento finanziario laddove un’osservazione diretta dimercato non sia possibile o non sia ritenuta affidabile. In generale il rischio di modello rappresenta la possibilità che lavalutazione di uno strumento finanziario sia effettivamente sensibile alla scelta del modello. E’ possibile valutare il medesimostrumento finanziario utilizzando modelli alternativi di valutazione che possono determinare risultati diversi in termini diprezzo. L’aggiustamento per il rischio di modello si riferisce al rischio che l’effettivo fair value dello strumento sia differente dalvalore prodotto dal modello.

Costo di chiusuraApprezza il costo implicito nella chiusura della posizione che può essere raggiunto mediante la vendita della posizione lunga(o l’acquisto della posizione corta), o anche entrando in una nuova transazione (o più d’una) che immunizzi la posizioneaperta. I costi di chiusura sono tipicamente derivati dallo spread denaro/lettera osservato sul mercato assumendo che unaposizione marcata al mid possa essere chiusa al denaro o alla lettera alternativamente. Tale aggiustamento non ènecessario nel caso in cui la posizione sia stata marcata al denaro o letterae già rappresenti un exit price. Un aggiustamentoviene anche applicato sul NAV di fondi di investimento quando sono previste delle penalità in caso di uscita.

Aggiustamenti al prezzo per liquiditàQuesto aggiustamento viene determinato per riflettere possibili effetti di liquidità sul prezzo dello strumento finanziario.

Additional Valuation Adjustments (AVA)Differentemente dai Fair Value contabili, la valutazione Prudenziale richiede una chiara indicazione del livello di prudenza.Specificamente, l’approccio principale della valutazione prudenziale stabilisce il prezzo di vendita più elevato che può esserottenuto al 90% di probabilità, dove possibile. Le istituzioni debbono determinare specifici livelli target di incertezza a partireda intervalli di possibili valori. Gli AVA saranno considerati le Valutazioni addizionali necessari a raggiungere I livelliprudenziali identificati, in aggiunta agli aggiustamenti applicati dall’istituzione nei Fair Value che possano esser considerati acoprire le stesse tipologie di incertezza dell’AVA. Gli AVA sono calcolati in aggiunta ai Fair Value applicati nel Bilancio diUnicredit e sono:

• Incertezza del Prezzo di Mercato (MPU);• Costo di Chiusura (CoC);• Rischio di Modello (MR);• Differenziale di Credito non Percepito (UCS);• Costo di Investimento e Finanziamento (IFC);• Concentrazione della Posizione (CP);• Costi Amministrativi Futuri (FAC).• Costi per Chiusura Anticipata (ET);• Rischio Operativo (OR).

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122AL 30 GIUGNO 2017

Quando un’incertezza che deve avere un’AVA può esser collegata ad un fattore dell’insieme dei FVA, l’AVA è generalmenteottenuto aumentando il livello di prudenza del calcolo del FVA. Calcoli specifici sono effettuati per gli altri AVA.

Incertezza del Prezzo di Mercato AVAMPU cattura l’incertezza nei prezzi di mercato, ad esempio come viene si vede nell’avere diversi prezzi per lo stessostrumento quotato da fonti diverse. Le Istituzioni devono stimare un valore all’interno di un possibile intervallo di valori dovesono sicuri con una probabilità del 90% di poter chiudere la posizione (o un portafoglio di posizioni) a quel prezzo o meglio.UniCredit applica un approccio basato sulle sensitività per il calcolo del MPU. Tra le possibili fonti di dati, UniCredit Groupapplica un approccio a cascata: transazioni eseguite, quando disponibili (es. dall’ Archivio Globale delle Transazioni,GTR);quotazioni di intermediari, quando disponibili; dati di consenso.

Costo di Chiusura AVAIl CoC cattura l’incertezza del differenziale tra denaro e lettera dei prezzi correnti di mercato. Parimenti all’AVA perl’incertezza di mercato, il costo di chiusura AVA è calcolato per ogni parametro come prodotto della sensitività, o valutazionedell’esposizione, a quel parametro applicando un livello d’incertezza del differenziale denaro-lettera. Lo stesso approccio acascata del MPU AVA viene applicato per identificare la fonte dati appropriata.

Rischio di Modello AVAQuest’AVA dipende dallo specifico modello di prezzo applicato ai prodotti finanziari di ogni Società del Gruppo UniCredit.Quindi è calcolato sulla base dell’esperienza delle funzioni responsabili della validazione. UniCredit utilizza quando possibiledati di consenso o metodi alternativi per generare dati di dispersione da valutazioni plausibili, sì da seguire l’approccioprescritto del 90% del livello di confidenza.

Differenziale di Credito non Percepito AVAUCS AVA riflette l’incertezza dellla valutazione negli aggiustamenti necessari per includere il valore corrente delle perditeattese con le controparti inadempienti sulle posizioni in derivati. l’UCS Model Risk è guidato dall’incertezza sul calcolodell’esposizione, con il principale contributo derivante dalla percentuale di errore del metodo Monte Carlo. Inoltre, i contributiper il rischio di correlazione sfavorevole sono applicati prudenzialmente controparte per controparte.UCS MPU e COC sono guidati dall’incertezza delle probabilità di inadempienza e sopravvivenza della controparte, ove il90% del livello di confidenza è ottenuto utilizzando i dati MarkIt.

Costi di Investimento e Finanziamento AVAIl Funding Value Adjustment (FundVA) tiene conto dei costi/benefici futuri di finanziamento per i derivati che non sonointeramente collateralizzati. Coerentemente al UCS, l’IFC è ottenuto applicando un fattore di incertezza alle esposizioni pertener conto dell’errore del metodo Monte Carlo.IFC MPU e COC sono guidati dall’incertezza delle probabilità di default e sopravvivenza della controparte e dalla curva difinanziamento, ove il 90% del livello di confidenza è ottenuto utilizzando i dati MarkIt.

Concentrazione della Posizione AVACP è il rischio che una posizione concentrata non si possa chiudere entro il limite temporale implicito del sistema per ilcalcolo del capitale di rischio di mercato (oggi pari a 10 giorni ) senza impattare significativamente il mercato, e diconseguenza possa risultare in perdite addizionali al di là del capitale allocato alla posizione. Un periodo di liquidazioneprudente viene determinate sulla base della dimensione della posizione e dal volume scambiato giornalmente ovveroapplicato dei rapporti predefiniti quando non sono disponili dati di mercato..

Costi Amministrativi Futuri AVAFAC sono i costi per chiudere completamente la posizione in termini di sensitività e altri costi addizionali (in aggiunta al Mark-To-Market) derivanti dall’applicazione delle incertezze di MPU e CoC. Negli ultimi anni, UniCredit ha dimostrato di riuscire achiudere anche le posizioni più complesse. Ad ogni modo, a fini prudenziali, FAC viene determinate come l’ammontare deicosti amministrativi correnti derivanti dalle posizioni a Livello 3 (identificate come un’approssimazione delle posizioni chedovrebbero essere mantenute fino a scadenza), proiettate anno su anno fino alla scadenza più lontana nel tempo e quindiscontate alla data di calcolo. La proiezione tiene conto dell’inflazione, della riduzione del portafoglio a seguito delle scadenzecontrattuali delle posizioni e del costo di gestione che va a ridursi su base annuale.

Costi per Chiusura Anticipata AVAET AVA è inteso per coprire quei casi in cui la banca accetta una quotazione sfavorevole per la chiusura anticipata di unaposizione. Le chiusure non contrattuali sono monitorate e finora non sono state registrate transazioni chiuse ad un prezzosfavorevole e quindi l’ET AVA è immateriale.

Operational Risk AVAUniCredit applica l’AMA, il modello avanzato per il rischio operative come definite nel Titolo III , Capitolo 4 della [CRR].Quindi, secondo quanto stabilito nella [RTS] Articolo 17 par. 2, UniCredit riporta un OR AVA pari a zero, considerato che ilrischio operative relativo ai processi di valutazione, come determinato seguendo i requisiti del [RTS] Article 17 par. 1, èinteramente considerato nel calcolo del Modello Avanzato.

AggregazioneCome stabilito nel [RTS] Articolo 7 par. 1, l’aggregazione è fatta secondo un approccio a due fasi. Prima di tutto, per gli AVAMPU, COC e MR, questi sono calcolati come somma peseta dei singoli contributori: nello specifico a livello di singolaposizione per MPU e COC; a livello di modello di valutazione per il MR. Il peso applicato è 50%. L’AVA totale secondol’approccio principale è la semplice somma delle diverse tipologie di AVA.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

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Misure di rischio

Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste a bilancioLa tabella sottostante mostra il legame tra le poste del bilancio consolidato di Gruppo che sono rilevanti in termini di rischio dimercato e le principali misure di rischio utilizzate, finalizzate al monitoraggio.

Le attività e passività detenute per la negoziazione sono principalmente monitorate attraverso il VaR e altre misure di rischioBasilea 2.5. Inoltre per le principali sensitivities/esposizioni sono definiti e monitorati i Granular Market Limits.

Le altre tipologie di attività e passività, sebbene siano gestite con diverse misure di rischio (come sensitivity al tasso diinteresse, al credit spread, al tasso di cambio, all’azionario ecc., più altri parametri che sono tipici del Banking Book comel’analisi del Margine di Interesse e l’analisi del Valore Economico), sono comunque gestite e monitorate attraverso il VaR.

(milioni di €)

Fine giugno 2017

ATTIVO rilevante in termini di Rischio di MercatoValore

contabile Perimetro VaR(1)

Altre misure dirischio

(2)Sensitivity

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 79.529 72.625 6.904(3)

FX EQ CS IR

Attività finanziarie valutate al fair value 24.693 24.693 FX EQ CS IR

Attività finanziarie disponibili per la vendita 102.549 102.549 FX CS IR

Derivati di copertura 4.722 4.722 FX CS IR

Crediti verso banche 65.225 65.225 FX EQ CS IR

Crediti verso clientela 450.298 450.298 FX CS IR

Derivati di copertura 3.765 3.765 FX EQ CS IR

Investimenti in associate e joint ventures 6.244 6.244 EQ

Totale Attività 737.026 72.625 664.401

(milioni di €)

Fine giugno 2017

PASSIVO rilevante in termini di Rischio di MercatoValore

contabile Perimetro VaR(1)Altre misure di

rischio(2) Sensitivity

Depositi verso banche (129.844) (129.844) FX EQ CS IR

Depositi verso clientela (433.017) (433.017) FX EQ CS IR

Titoli in circolazione (110.664) (110.664) FX EQ CS IR

Passività finanziarie detenute per la negoziazione (55.505) (49.464) (6.041)(3)

FX EQ CS IR

Passività finanziarie valutate al fair value (3.045) (3.045) FX EQ CS IR

Derivati di copertura (4.030) (4.030) FX EQ CS IR

Totale Passività (736.105) (49.464) (686.641)

(1) Principale misura di rischio è il VaR

(2) Principali misure di rischio sono le senstivity ai fattori di rischio

(3) Posizioni detenute per la negoziazione ma classificate a Portafoglio Bancario (MtM)

Legenda SensitivityFX: sensitivity a variazioni dei tassi di cambio; EQ: sensitivity a variazioni dei prezzi di azioni o indici; IR: sensitivity avariazioni al tasso di interesse; CS: sensitivity a variazioni del credit spread.

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124AL 30 GIUGNO 2017

VaR, SVaR e IRCVaR, SVaR e IRC diversificati sono calcolati considerando la diversificazione riveniente dalle posizioni di differenti societàappartenenti al perimetro I-mod (cioè per le quali è approvato l’uso del modello interno per il calcolo del rischio).Ciononostante le misure di VaR, SVaR e IRC sono in vigore per tutte le società del Gruppo e i loro valori sono riportati diseguito, a titolo informativo, insieme ai valori di Gruppo di VaR, SVaR e IRC non diversificati, calcolati sommando i rispettivivalori delle società del Gruppo (senza tener conto dell’effetto di diversificazione), considerando il perimetro regolamentareove disponibile.

Le fluttuazioni nelle metriche di rischio durante il primo semestre del 2017 sono ascrivibili alla ordinaria attività di trading. Lafinestra temporale di stress utilizzata a livello di Gruppo è cambiata nel corso del primo semestre 2017 da “Crisi del DebitoSovrano” (2012) a “Crisi Lehman” (2008/09).

Rischiosità del portafoglio di negoziazione

VaR giornaliero portafoglio di negoziazione regolamentare (milioni di €)

Fine giugno2017

MEDIAULTIMI 60

GIORNI

20172016

PERIMETRO I-MOD MEDIA MASSIMO MINIMO MEDIA

Diversificato UniCredit Group Var 12,0 14,9 15,8 22,8 11,0 15,8

VaR giornaliero portafoglio di negoziazione gestionale (milioni di €)

Fine giugno2017

MEDIAULTIMI 60

GIORNI

20172016

PERIMETRO STANDARD APPROACH MEDIA MASSIMO MINIMO MEDIA

Russia 1,1 1,4 1,5 2,0 1,1 2,7

Turchia 0,5 0,6 0,6 0,9 0,4 0,8

Bosnia Herzegovina 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Serbia 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,1

Romania 0,3 0,3 0,4 0,7 0,2 0,5

Bulgaria 0,2 0,2 0,3 0,4 0,2 0,1

Ungheria 0,7 0,7 0,7 1,0 0,5 0,7

Repubblica Ceca 2,2 3,3 3,1 4,2 0,5 0,5

Croazia 0,1 0,2 0,2 0,3 0,1 0,1

Slovenia 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0

Paesi Baltici 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Fineco 0,1 0,3 0,3 0,5 0,1 0,2

Non Diversificato Unicredit Group VaR 20,0 24,9 25,8 33,0 19,8 33,1

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125

Rischiosità del portafoglio di negoziazione

SVaR giornaliero portafoglio di negoziazione regolamentare (milioni di €)

Fine giugno2017

MEDIAULTIME 12

SETTIMANE

20172016

PERIMETRO I-MOD MEDIA MASSIMO MINIMO MEDIA

Diversificato UniCredit Group 33,0 32,1 29,1 39,1 21,7 24,7

SVaR giornaliero portafoglio di negoziazione gestionale (milioni di €)

Fine giugno2017

MEDIAULTIME 12

SETTIMANE

20172016

PERIMETRO STANDARDIZED APPROACH MEDIA MASSIMO MINIMO MEDIA

Russia 13,2 13,2 10,4 22,1 5,1 7,8

Turchia 1,5 1,5 1,3 1,7 1,0 1,8

Bosnia Herzegovina 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Serbia 1,3 0,8 0,7 1,3 0,2 0,6

Romania 1,8 2,4 2,7 5,1 1,7 3,9

Bulgaria 0,8 0,7 0,7 0,8 0,6 0,6

Ungheria 2,5 2,9 2,4 4,0 0,7 2,2

Repubblica Ceca 2,7 3,8 4,2 5,8 1,5 1,2

Croazia 0,5 0,4 0,4 0,8 0,3 0,4

Slovenia 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1

Paesi Baltici 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

NoN Diversificato UniCredit Group 67,8 67,6 66,0 81,3 55,0 60,6

Rischiosità del portafoglio di negoziazione

IRC portafoglio di negoziazione regolamentare (milioni di €)

Fine giugno2017

MEDIAULTIME 12

SETTIMANE

20172016

PERIMETRO I-MOD MEDIA MASSIMO MINIMO MEDIA

Diversificato UniCredit Group 300,1 266,6 309,7 424,1 222,3 389,1

IRC portafoglio di negoziazione gestionale (milioni di €)

Fine giugno2017

MEDIAULTIME 12

SETTIMANE

20172016

PERIMETRO STANDARDIZED APPROACH MEDIA MASSIMO MINIMO MEDIA

Russia 9,8 6,2 6,4 24,8 1,0 5,8

Turchia 2,8 3,7 4,1 6,1 2,6 3,1

Serbia 13,6 10,8 10,3 16,3 5,4 10,3

Romania 23,9 22,3 24,4 34,8 10,6 23,7

Bulgaria 1,6 0,3 0,2 1,6 0,0 1,6

Ungheria 25,1 20,6 20,8 31,3 4,2 26,7

Repubblica Ceca 0,7 0,9 1,1 2,1 0,6 4,4

Croazia 3,0 6,7 6,2 10,1 0,3 2,2

NoN Diversificato UniCredit Group 478,1 448,9 499,6 644,5 358,8 546,5

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126AL 30 GIUGNO 2017

Back-testing del VaRSi riportano di seguito i grafici con le analisi di back-testing relativi ai rischi di mercato del portafoglio di negoziazione, neiquali i dati di VaR degli ultimi dodici mesi sono confrontati con i risultati di “profit and loss” per il Gruppo (perimetro I-Mod).

Durante il periodo di reporting considerato (Gennaio 2017 – Giugno 2017) si è osservata un’eccezione confrontando il Value-at-Risk (14,34 milioni) in data 24 Aprile 2017 con la corrispondente realizzazione dei profitti e delle perdite ipotetiche (-14,83milioni) tra i giorni 21 e 25 Aprile 2017 (P/L a due giorni).

Gruppo (Perimetro I-Mod)

VaR GestionaleDi seguito si riportano i valori a fine giugno 2017, del VaR Gestionale diversificato del portafoglio di negoziazione a livello diGruppo e Regional Center e il VaR Gestionale non diversificato del portafoglio di negoziazione a livello di Gruppo, calcolatosommando i valori di tutte le Società del Gruppo (senza tener conto dell’effetto di diversificazione). Le differenze con il VaRRegolamentare del portafoglio di negoziazione sono state descritte in precedenza.

VaR giornaliero portafoglio di negoziazione gestionale (milioni di €)

PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE Fine giugno 2017

Diversificato Gruppo Unicredit come da modello interno 9,69

RC Germania 7,18

RC Italia 4,21

RC Austria 0,35

RC CEE 2,08

Non Diversificato Gruppo Unicredit 17,07

CVADi seguito vengono riportati i valori di CVA in termini di requisiti di capitale per il Gruppo (come somma delle singole LegalEntities in quanto il beneficio di diversificazione non viene considerato). I requisiti di capitale identificano la volatilità deglispread creditizi che impattano il CVA regolamentare. Si compone di un VaR calcolato sulla finestra corrente (CVA VaR) e unVaR calcolato su una finestra stressata (CVA SVaR). Per le esposizioni non coperte dal modello CCR interno (utilizzato per ilcalcolo dei profili di esposizione CVA) viene utilizzato il metodo standardizzato (SA).

Le fluttuazioni nel CVA durante il primo semestre del 2017 sono ascrivibili alla ordinaria attività di trading.

Rischiosità del portafoglio di negoziazione

CVA portafoglio di negoziazione (milioni di €)

2017 2016

Q1 Q2 Q4

CVA 271,2 255,3 273,2

CVA VaR 48,2 39,9 50,9

CVA SVaR 165,0 162,9 171,5

CVA SA 58,0 52,5 50,9

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I

127

RWADi seguito vengono riportate due tabelle riassuntive degli RWA di Mercato relativi al perimetro I-mod, come stabilito dalladirettiva EBA Guidelines on Disclosure Requirements Under Part Eight of Regulation (EU) 575/2013.

EU MR2-A - Rischio di Mercato - Approccio di modello interno (milioni di €)

RWARequisiti di

capitale

VaR (valore maggiore tra a e b) 1.943 155

a) VaR del giorno precedente 38

b) media del VaR negli ultimi 60 giorni lavorativi x fattore moltiplicativo 155

SVaR (valore maggiore tra a e b) 4.205 336

a) ultimo SvaR 106

b) media dello SVaR negli ultimi 60 giorni lavorativi x fattore moltiplicativo 336

IRC (valore maggiore tra a e b) 3.751 300

a) valore di IRC più recente 300

b) media dell'IRC nelle ultime 12 settimane 270

Comprehensive risk measure (valore maggiore tra a, b e c) - -

a) risk number più recente per il portafoglio di correlation trading -

b) media del risk number per il portafoglio di correlation trading nelle ultime 12 settimane -

c) 8% dei requisiti own funds sotto SA dei più recenti risk number per il portafoglio di correlation trading -

Altro - -

Totale 9.899 792

EU MR2-B - Flusso dei RWA per esposizione al Rischio di Mercato - Approccio di modello interno (milioni di €)

VaR SVaR IRC CRM AltroRWAtotali

Requisiti dicapitale

totale

1 RWA e requisiti patrimoniali al 31.03.2017 2.130 3.426 4.388 - - 9.943 795

1a Aggiustamenti regolamentari 1.564 2.292 141 - - 3.997 320

1bRWA e requisiti patrimoniali al 31.03.2017 (finegiornata) 566 1.134 4.247 - - 5.946 476

2 Movimento nei livelli di rischio (89) 192 (495) - - (393) (31)

3 Aggiornamento/Cambio dei modelli - - - - - - -

4 Metodologia e policy - - - - - - -

5 Acquisizioni e cessioni - - - - - - -

6 Movimenti nei tassi di cambio - - - - - - -

7 Altro - - - - - - -

8aRWA e requisiti patrimoniali al 30.06.2017 (finegiornata) 476 1.326 3.751 - - 5.553 444

8b Aggiustamenti regolamentari 1.467 2.879 - - - 4.346 348

8 RWA e requisiti patrimoniali al 30.06.2017 1.943 4.205 3.751 - - 9.899 792

Per i commenti sulle variazioni intervenute nel trimestre si fa rimando alla tabella “Overview dei RWA” nel capitolo Requisiti dicapitale.

Note riferite alle tabelle di cui sopra:• l’ammontare riportato nella riga 2 spiega la variazione della componente RWA di cui alla riga 1b e 8a;• Il totale RWA di 9.899 milioni è coerente con la riga 21 della tabella Overview dei RWA (colonna “RWA”).• Il totale Requisiti di capitale di 792 milioni è coerente con:

o la riga 21 della tabella Overview dei RWA (colonna “Requisito minimo di capitale”);o la riga B.4.2 della tabella Adeguatezza patrimoniale.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

128AL 30 GIUGNO 2017

VaR MarginaleLa tabella che segue fornisce uno spaccato del VaR per i principali rischi di mercato (debito, equity, FX, commodity) e la suaevoluzione durante l’anno, nella forma del template C24 del COREP. Consistentemente con la tabella MR2-A, la tabella siriferisce al VaR a 10 giorni (cioè riferito ad un orizzonte temporale di 10 giorni).

Le fluttuazioni nei valori di VaR marginale durante il primo semestre del 2017 sono ascrivibili alla ordinaria attività di trading.

Rischiosità del portafoglio di negoziazione per classi di strumenti

VaR a 10 giorni portafoglio di negoziazione regolamentare (milioni di €)

2017 2016

Q1 Q2 Q4

Traded Debt Instruments 35,2 28,7 36,4

TDI - Rischio Generale 30,1 18,9 37,3

TDI - Rischio Specifico 22,3 20,2 15,4

Equity 7,8 9,8 9,8

Equity - Rischio Generale - - -

Equity - Rischio Specifico 7,8 9,8 9,8

Rischio Cambio 13,5 13,7 10,5

Rischio Commodity 2,5 2,4 1,7

Totale Rischio Generale 30,1 18,9 37,3

Totale Rischio Specifico 24,1 28,1 21,2

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

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Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione divigilanzaAspetti generaliIl rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio di negoziazione deriva da posizioni finanziarie assunte dai centrispecialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. A prescindere dall’utilizzodei modelli interni nel calcolo dei requisiti patrimoniali, le posizioni di rischio nel Gruppo sono monitorate e soggette a limitiattribuiti ai portafogli sulla base delle responsabilità manageriali e non puramente su criteri regolamentari.

Processi di gestione e metodi di misurazione del rischioPer quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione dellemetodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo aimodelli interni.In aggiunta al monitoraggio dei Granular Market Limits, Group Market Risk function procede con periodicità almeno mensileal calcolo di sensitivity analysis, intesa come effetto di conto economico conseguente alla variazione di valore di singoli fattoridi rischio o di più fattori di rischio dello stesso tipo.In aggiunta alla sensitivity degli strumenti finanziari rispetto alle variazioni del fattore di rischio sottostante si procede altresì alcalcolo della sensitivity rispetto alla volatilità di tassi di interesse ipotizzando, in particolare, una variazione negativa e positivadel 30% delle curve o matrici di volatilità.

Sensitivity ai tassi di interesseLa sensitivity ai tassi di interesse è calcolata ipotizzando sia movimenti paralleli (“parallel shift”) delle curve di tasso, siavariazioni della relativa inclinazione.

Per quanto riguarda i movimenti paralleli si analizzano gli effetti conseguenti a movimenti delle principali curve per±1pb/±10pb/±100pb.Ad uno spostamento della curva di 1pb, viene calcolata la sensitivity in corrispondenza di diversi time-bucket. Per quantoriguarda le variazioni nell'inclinazione delle curve dei tassi, si riporta la sensitivity a variazioni delle stesse sia in senso orario(“clockwise turning” - Turn CW), rappresentativa di un incremento dei tassi a breve termine e di una contemporaneadiminuzione di quelli a lungo termine, sia in senso antiorario (“counter-clockwise turning” - Turn CCW), rappresentativa di unadiminuzione dei tassi a breve e di un corrispondente incremento di quelli a lungo termine.

• +50pb/-50pb in corrispondenza del bucket a 1 giorno;• 0pb in corrispondenza del bucket a 1 anno;• -50pb/+50pb in corrispondenza del bucket a 30 anni e oltre;• per bucket compresi tra quelli indicati, lo spostamento da applicare è ricavato per interpolazione lineare.

Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione.

(milioni di €)

TASSI DIINTERESSE

+1 PBINFERIORE

A 1 MESE

+1 PBDA 1

MESEA 6

MESI

+1 PBDA 6MESI

A 1ANNO

+1PB

DA 1A 2

ANNI

+1 PBDA 2 A5 ANNI

+1 PBDA 5 A

10ANNI

+1 PBOLTRE

10ANNI

+1 PBTOTALE

-10PB

+10PB

-100PB +100 PB CW CCW

Totale 0,1 -0,5 0,0 -0,4 0,1 0,6 -1,1 -1,3 10,8 -12,9 146,4 -110,7 33,1 -20,8

di cui:EUR 0,1 -0,4 -0,2 -0,4 0,1 0,4 -1,3 -1,6 13,6 -15,7 177,8 -132,0 43,1 -31,0

USD 0,0 -0,2 0,2 0,0 0,0 0,2 -0,2 0,0 0,6 -0,6 7,8 -7,6 1,6 -0,3

GBP 0,0 0,1 -0,1 0,0 0,0 -0,1 0,4 0,3 -3,2 3,2 -37,0 28,3 -14,0 12,9

CHF 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,1 0,1 -1,6 -0,5 0,3 -0,4

JPY 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 -0,6 0,6 -6,5 6,3 0,9 -0,9

(milioni di €)

-30% +30%

Tassi di interesse 15,22 -9,47

EUR 14,61 -8,15

USD 0,33 -1,01

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

130AL 30 GIUGNO 2017

Rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanzaAspetti generaliIn analogia con quanto già descritto in precedenza, la rischiosità di prezzo riferita ad azioni, commodity, OICR e relativiprodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione delrischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati.Il rischio di prezzo derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali chedi relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC e il ricorso al security lending.Strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti opzionali e derivati complessi.

Processi di gestione e metodi di misurazione del rischioPer quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione dellemetodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo aimodelli interni.

Sensitivity ai corsi azionariLa sensitivity rispetto ai corsi azionari è espressa in due modalità:

• come “Delta cash-equivalent”, ovvero come controvalore in euro della quantità di sottostante che esporrebbe labanca allo stesso rischio derivante dal portafoglio reale;

• come risultato economico derivante dall’aumento e diminuzione dei prezzi spot del 1%, 10% e 20%.

Il Delta cash equivalent ed il Delta 1% (ovvero l’impatto economico risultante dall’aumento dei prezzi spot dell’1%) sonocalcolati sia dettagliatamente per regione geografica (immaginando che tutti i mercati azionari appartenenti a ciascunaregione siano perfettamente correlati) sia per totale (assumendo pertanto una perfetta correlazione fra tutti i mercati azionari).Le sensitivity rispetto a varizioni del 10% e 20% sono calcolate esclusivamente per totale.Il Gruppo procede altresì al calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità delle equity ipotizzando, in particolare, unavariazione negativa del 30% e positiva del 30% delle curve o matrici di volatilità.In aggiunta si procede anche al calcolo della sensitivity ai prezzi delle materie prime secondo i criteri sopra indicati.Quest’ultima, considerata la secondarietà dell’esposizione rispetto a quella verso le altre tipologie di rischio, è articolata inun’unica categoria.

Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione:

(milioni di €)

AZIONITUTTI I MERCATI

DELTACASH-EQUIVALENT -20% -10% -1% +1% +10% +20%

Europa 24,3 - - - 0,2 - -

USA -1,5 - - - 0,0 - -

Giappone 0,1 - - - 0,0 - -

Asia ex-Giappone 20,0 - - - 0,2 - -

America Latina 0,8 - - - 0,0 - -

Altro 15,1 - - - 0,2 - -

Totale 58,9 -93,9 -21,4 -0,3 0,6 -8,7 -46,8

Commodity 2,0 4,7 1,2 0,0 0,0 0,6 1,0

(milioni di €)

-30% +30%

Azioni -18,05 18,02

Rischio di prezzo - Portafoglio bancarioAspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischioIl rischio di prezzo del portafoglio bancario origina principalmente dalle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e dalle suecontrollate con finalità di stabile investimento, nonché dalle quote di OICR non comprese nel portafoglio di negoziazione inquanto detenute anch’esse con finalità di stabile investimento. Nell’assessment del più complessivo portafoglio bancario,anche questo tipo di rischio è tenuto in considerazione.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

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Rischio di cambio - Portafoglio di negoziazione di vigilanzaAspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischioIn analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai tassi di cambio e relativi prodotti derivati presenti nelportafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato delGruppo entro i limiti e le autonomie assegnati.Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relativevalute attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC. Strategie di trading di volatilità sonoperseguite utilizzando prodotti opzionali.Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione dellemetodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo aimodelli interni.

Sensitivity ai tassi di cambioLa sensitivity rispetto al tasso di cambio valuta l’impatto economico risultante dall’apprezzamento e deprezzamento dell’1%,5% e del 10% di ciascuna valuta rispetto a tutte le altre. L’esposizione verso le diverse valute viene anche espressa come“Delta cash equivalent” in euro: questa rappresenta il controvalore in Euro della somma in valuta che esporrebbe allo stessorischio di cambio derivante dal portafoglio reale.

Il Gruppo procede altresì al calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità dei tassi di cambio ipotizzando, in particolare, unavariazione positiva e negativa del 30% delle curve o matrici di volatilità.

Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione.

(milioni di €)

TASSI DI CAMBIODELTA

CASH-EQUIVALENT -10% -5% -1% +1% +5% +10%

USD -222,9 42,9 19,7 2,2 -2,2 1,5 19,8

GBP -222,2 33,5 14,3 2,2 -2,2 -9,4 -14,4

CHF 19,0 -2,1 -0,3 -0,2 0,2 1,5 4,4

JPY 47,2 -2,8 -1,8 -0,5 0,5 1,9 5,2

(milioni di €)

-30% +30%

Tassi di cambio 0,63 0,66

Rischio di cambio - Portafoglio bancarioAspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischioIl rischio di cambio in UniCredit origina sia dalla presenza nel Gruppo di banche che operano in aree valutarie diversedall’Area Euro, sia da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo, entro i limiti ele autonomie assegnati.In questo secondo caso, il rischio di cambio origina da attività in valuta svolta mediante la negoziazione di vari strumenti dimercato e viene costantemente monitorato e misurato utilizzando i modelli interni sviluppati dalle società che compongono ilGruppo. Tali modelli vengono inoltre utilizzati nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato a frontedell’esposizione a tale tipologia di rischio.

Attività di copertura del rischio di cambioIl Gruppo attua una politica di copertura economica sia degli utili che dei dividendi provenienti dalle controllate nonappartenenti all’Area Euro. Nell’implementazione di tali strategie si considerano le condizioni di mercato.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

132AL 30 GIUGNO 2017

Rischio di Credit Spread – Portafoglio di negoziazione divigilanzaAspetti generaliIn analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai credit spreads e relativi prodotti derivati presenti nelportafoglio di negoziazione origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppoentro i limiti e le autonomie assegnati.Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relativevalue attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati ed OTC.

Processi di gestione e metodi di misurazione del rischioPer quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione dellemetodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo aimodelli interni.

Sensitivity ai Credit Spread Le sensitivity ai credit spread sono calcolate ipotizzando un peggioramento del merito di creditorisultante in un movimento parallelo delle curve di credit spread per +1pb/+10pb/+100pb.Tali sensitivity sono calcolate sia a livello complessivo, ipotizzando un movimento parallelo di tutte le curve di credit spreadsia in corrispondenza di specifiche classi di rating e di settori economici

La tabella sottostante mostra le sensitivity per il portafoglio di negoziazione.

(milioni di €)

+1 PBINFERIORE

A 1 MESE

+1 PBDA 1

MESE A6 MESI

+1 PBDA 6

MESI A1 ANNO

+1 PBDA 1 A2 ANNI

+1 PBDA 2 A5 ANNI

+1 PBDA 5 A

10 ANNI

+1 PBOLTRE

10ANNI

+1 PBTOTALE +10PB +100PB

Totale 0,0 -0,1 -0,1 -0,3 -0,2 -0,7 -0,8 -2,1 -23,4 -214,2

Rating

AAA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 -0,4 -0,2 -0,4 -4,2 -35,7

AA 0,0 0,0 0,0 -0,1 -0,1 -0,2 -0,3 -0,6 -6,1 -58,2

A 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,2 0,0 0,1 -0,1 -3,1 -28,4

BBB 0,0 -0,1 -0,1 -0,1 -0,1 -0,1 -0,3 -0,8 -8,8 -80,1

BB 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,1 -0,1 -0,9 -9,0

B 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,4

CCC and NR 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,4 -3,6

Settore

Sovereigns &Related 0,0 -0,1 -0,1 -0,2 0,2 -0,3 -0,7 -1,2 -12,0 -107,2

ABS and MBS 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,2 -1,9

FinancialServices 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,2 -0,2 0,0 -0,5 -8,3 -79,4

All Corporates 0,0 0,0 0,0 -0,1 -0,1 -0,1 0,0 -0,3 -3,0 -26,5

Basic Materials 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,2 -1,7

Communications 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,4 -4,1

ConsumerCyclical 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,1 -0,8 -7,2

Consumer Noncyclical 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,3 -2,9

Energy 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,2 -1,6

Technology 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,1 -1,2

Industrial 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,3 -2,9

Utilities 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,1 0,0 -0,1 -0,8 -7,6

All otherCorporates 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,1

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Stress testGli Stress Test costituiscono una metrica di rischio complementare al VaR e all’analisi di sensitivity e permettono l’esame deirischi potenziali da una differente prospettiva. L’esercizio di Stress Testing prevede la valutazione di portafoglio all’interno siadi scenari semplici (costruiti variando i fattori di rischio singolarmente), sia di scenari compessi (costruiti variando i fattori dirischio sistematicamente).

Di segiuto sono riportate le descrizioni degli scenari complessi, che combinano movimenti di tassi di interesse, prezzi, tassi dicambio, credit-spread. Per le descrizioni degli scenari semplici si veda il paragrafo precedente.

La metrica di Stress Test è calcolata e analizzata su base mensile per l’intero perimetro Trading Book manageriale diGruppo. Una relazione è consegnata mensilmente al top management.

Widespread Contagion

In questo scenario, si assume l’intensificarsi del rischio politico in Europa. La fiducia di mercati finanziari, imprese e famiglie siinasprisce, portando a un peggioramento delle condizioni finanziarie e ad una minore attività economica.

La crescita nel Regno Unito, soffre per la crescente incertezza seguita al voto britannico di lasciare l’Unione Europea epotrebbe essere ancora più colpita a causa dell’intensificarsi del rischio politico nel resto dell’UE. Questo pesa sugliinvestimenti delle imprese britanniche, sul commercio e sui flussi di capitale, con effetti a catena sulla fiducia dei consumatori.Anche le negoziazioni peril Brexit potrebbero risentirne..

Per quanto riguarda il PIL, l’Italia e la Spagna sono le più influenzate, mentre la Germania è la meno colpita. A livello dieurozona, si vede un rallentamento della crescita del PIL a 0,4 % nel 2017 e una contrazione di 0,1% nel 2018, con unaperdita cumulata di 3 punti percentuali rispetto allo scenario base.

L’inflazione nell’eurozona resterà molto bassa nel 2017 e 2018, rispecchiando un più ampio output gap e un più basso prezzodel petrolio, ma ci si attende che un euro più debole possa compensare alcuni di questi impatti. Il tasso di disoccupazionedovrebbe riprendere la salita, mettendo ulteriori pressioni al ribasso sulla crescita dei salari nominali, attualmente debole.

La BCE taglierebbe il tasso di deposito – ad oggi il vero tasso di politica monetaria – di 10 pb, mantenendo, allo stessotempo, il tasso di rifinanziamento a 0,00%. La dimensione del taglio dei tassi è modesta rispetto all’intensità degli shocksull’inflazione e la crescita, ma crediamo che la BCE sia molto vicina al limite inferiore di efficacia come effetto collaterale delfatto che i tassi di interesse negativi stanno diventando più significativi. Un’ulteriore dose di QE sembra molto probabile in unperiodo di scostamento significativo rispetto al target di stabilità dei prezzi.

Nel Regno Unito, l’attività economica rallenta e si contrae nel 2017 and 2018. L’apertura considerevole dell’output gap e ilcalo dei prezzi delle importazioni in sterline (con un più basso prezzo del petrolio in USD che compensa ampiamente ildeprezzamento della sterlina) significa che l’inflazione rimarrà bassa a lungo. La crescita nella disoccupazione e la cadutadell’inflazione moderano la crescita dei salari. I deflussi di capitale forzano un rapido aggiustamento del già grande disavanzodelle partite correnti del Regno Unito. La risposta delle autorità fiscali è quella di alleggerire le politiche, mentre la Bank ofEngland lascia i tassi fermi a 0,25%.

L’economia statunitense dovrebbe essere meno colpita dell’UE. La ragione è che la maggior parte della crescita negli USAproviene dalla domanda interna, in particolare dalla spesa al consumo, e quindi i commerci diretti e indiretti con l’Europa nonavrebbero grande peso, anche qualora se ne considerassero le conseguenze sulle attività di investimento statunitensi. Ilprincipale canale di trasmissione dello shock sarebbe il più basso prezzo delle azioni, che influenza direttamente le finanze ei bilanci delle famiglie statunitensi. Sebbene non particolarmente grave per l’economia statunitense, lo shock limiterebbesignificativamente la possibilità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse.

Protectionism, China slowdown & Turkey shock

In questo scenario si ipotizza l'introduzione di politiche commerciali protezioniste da parte degli Stati Uniti d'America (cheperò non sfocino in una guerra commerciale a livello globale), che incidono negativamente sulla crescita del PIL dei Paesiemergenti, ed in particolar modo della Cina, dove il tasso di crescita del PIL scende sotto il 7% al 3% entro la fine del 2018.Parallelamente, si ipotizza un grande shock negativo alla crescita della Turchia, dovuto principalmente al deterioramento delquadro politico locale.

Questo scenario prevede uno shock più globale di quanto previsto nello scenario Widespread Contagion e i principali canalidi trasmissione sono il commercio e i mercati finanziari – in questi ultimi principalmente attraverso una vendita aggressivadegli asset rischiosi e il suo impatto negativo sulla fiducia e i piani di investimento. Inoltre, essendo la Cina un grandeimportatore di commodity, un suo rallentamento aumenterebbe la pressione in negativo sui prezzi delle materie prime,danneggiando i Paesi produttori come la Russia.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

134AL 30 GIUGNO 2017

Si assume che la quota del rallentamento della crescita dell’Eurozona dovuta al canale degli scambi commerciali sia unafrazione minore dello shock totale sul PIL, essendo il principale contributo allo shock dovuto ai canali finanziario e dellafiducia. In linea generale, si assume che il rallentamento rifletta l’apertura economica e il peso che la Cina ricopre comedestinazione dell’export, con la Cina che pesa tra il 3% ed il 4% dell'export totale dell'Eurozona (cioè esportazioni intra edextra EMU). Tra i maggiori Paesi dell’area euro, la Germania ha di gran lunga la maggiore esposizione al commercio e allaCina. Quest’ultima pesa infatti per circa il 6% delle esportazioni tedesche, seguita da Francia (circa 4%), Italia (circa 2,5%) eSpagna (meno del 2,0%). Di conseguenza, si assume che la Germania sia lo stato più danneggiato in questo scenario,mentre la Spagna sarebbe il meno impattato. L'Austria è trattata diversamente, avendo solamente una debole esposizionecommerciale diretta alla Cina, ma avendo una grande esposizione alla Germania. Si stima che questo implicherebbe unoshock sulla crescita di portata maggiore rispetto a quello per l'Eurozona.

In questo scenario, la crescita dell'Eurozona potrebbe scivolare in territorio negativo già nel corso del 2017 (-0,4%), con unritmo di contrazione stabile nel 2018 (-0,7%). Le perdite cumulate sul PIL rispetto allo scenario base sarebbero almeno pari a4,5 punti percentuale. La Germania si confronterebbe con una contrazione dell'1,4% nel 2017 e del 2,0% nel 2018. L’impattonegativo dello shock del commercio e dei mercati finanziari sull’economia tedesca sarebbe mitigato dalla politica fiscale(rivolta soprattutto al mercato del lavoro), mentre negli altri Paesi dell'area euro, dove lo spazio di manovra delle politichefiscali è più contenuto, il deterioramento del deficit fiscale rifletterebbe gli stabilizzatori automatici, come un aumentodell'indennità di disoccupazione. Il calo dei prezzi del petrolio avrebbe l’effetto di uno stabilizzatore automatico, riducendol’intensità dello shock sul PIL dei Paesi importatori di energia.

L'inflazione nell'Eurozona sarebbe minore rispetto allo scenario Widespread Contagion, dato che un aumento dei prezzi pervia di dazi doganali verrebbe più che compensato dal forte calo dei prezzi del petrolio e dal rallentamento dell'economia.

In un tale contesto di bassa crescita a livello globale e di bassi prezzi delle materie prime, la BCE azionerebbe unmeccanismo di abbassamento graduale dei tassi di deposito cumulativamente di 20 punti base, tenendocontemporaneamente il tasso di rifinanziamento a 0,00%. La dimensione del taglio dei tassi è modesta rispetto all’intensitàdegli shock sull’inflazione e la crescita, ma crediamo che la BCE sia molto vicina al limite inferiore di efficacia come effettocollaterale del fatto che i tassi di interesse negativi stanno diventando più significativi. Un’ulteriore dose di QE sembra moltoprobabile in un periodo di scostamento significativo rispetto al target di stabilità dei prezzi.

Il Regno Unito è un’economia aperta, nonostante la bassa esposizione commerciale alla Cina. Si assume un significativoimpatto negativo alla crescita attraverso la fiducia globale e i flussi di capitale. L'economia britannica entrerebbe in una lieverecessione nel 2017, intensificata nel 2018. Il forte calo dei prezzi del petrolio e di altre materie prime a livello globale sirifletterebbe in un ribasso dell'inflazione nel Regno Unito. Con il rallentamento dell’economia, aumenterebbe ladisoccupazione.

L'economia statunitense sarebbe meno colpita rispetto a quella dell'area euro, a causa di alcuni effetti positivi nel breveperiodo derivanti dalle politiche protezioniste e dalla sua forte dipendenza dalla domanda interna. In ogni caso, in questoscenario di shock globale, una più debole crescita mondiale rallenterebbe la ripresa americana (con il PIL a 1,1% nel 2017 e1,5% nel 2018) attraverso l’indebolimento delle esportazioni e la diminuzione degli investimenti, con impatti sul mercato dellavoro e di conseguenza anche sulla spesa al consumo. La Federal Reserve lascerebbe i tassi fermi nel 2017, aumentandolisolo di 25 punti base nel 2018.

Interest Rate Shock

In questo scenario di rischio, si assume che il tasso di interesse nell’eurozona si muova velocemente al rialzo, di 250 pb nelbreve termine (tasso di rifinanziamento) e di 300 pb nel lungo termine (10 anni). E’ importante sottolineare che questoaumento dei tassi di interesse è assunto essere del tutto esogeno, cioè non guidato da fondamentali macroeconomici comepiù veloce crescita o inflazione, quindi questo scenario dovrebbe essere principalmente visto come un puro esercizio teorico.Inoltre assumiamo che l’aumento dei tassi di interesse sia del tutto trasmesso a famiglie e imprese, cioè che non ci sianomezzi della BCE capaci di fermare il contagio dell’economia reale. Nel secondo anno di orizzonte previsionale, i tassi diinteresse iniziano a rispondere in maniera endogena agli sviluppi macro e assumiamo che la BCE faciliti la politica monetariaper considerare il significativo deterioramento nelle prospettive di crescita e di inflazione innescato dall’aumento dei tassi diinteresse. Assumiamo che metà dell’aumento del tasso di rifinanziamento venga riassorbito nel 2018 – il tasso dirifinanziamento si riduce a 1,25% alla fine del 2018.

L’improvviso aumento nel tasso di interesse insieme alle sue conseguenze sono altamente dannosi per la crescitadell’eurozona (PIL: -0,5% nel 2017, -1,2% nel 2018), con una perdita cumulata di 5 punti percentuali rispetto allo scenariobase. Nell’eurozona, l’Italia è colpita a causa della redditività ancora debole del settore delle imprese e dell’alto livello didebito pubblico, mentre la Spagna risente dell’ancora alta leva del settore privato. Il danno alla crescita è minore inGermania, dove la leva (sia privata che pubblica) è relativamente bassa. La recessione causa un netto peggioramento delmercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione dell’eurozona che raggiunge una media di 11,5% nel 2018.

L’eurozona vede una crescita piatta dei prezzi al consumo in entrambi gli anni, a causa della combinazione della caduta delprezzo del petrolio e dell’incremento dell’output gap.

L’inasprimento sostanziale delle condizioni finanziarie nell’area euro viene trasmesso all’economia britannica attraversoimportanti legami commerciali e flussi di capitale tra le due aree economiche. La crescita si arresta nel 2017 e si muta in unarecessione nel 2018, aggravata da un alto debito pubblico e delle famiglie. L’inflazione fluttua tra l’1 e l’1,8% nel 2018 a causadella caduta del prezzo del petrolio e la crescente capacità inutilizzata. La natura esterna dello shock colpisce le esportazioni.Tuttavia il disavanzo delle partite correnti aumenta leggermente più velocemente rispetto allo scenario base dato che imercati dei capitali forzano un aggiustamento più pronunciato. La BoE mantiene i tassi allo 0,25% e aumenta l’acquisto diasset.

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I

135

L’economia statunitense dovrebbe essere meno colpita rispetto all’eurozona anche in questo scenario. Siccome la spesa alconsumo dovrebbe rimanere il maggior driver della crescita, i principali canali di trasmissione dello shock sono maggiori tassidi interesse e minori prezzi delle azioni, che influenzano direttamente le finanze e i bilanci delle famiglie. In particolare, questoshock con il suo notevole impatto negativo sul mercato azionario avrebbe l’effetto più grande sull’attività economicastatunitense, con il PIL che registra la più grande deviazione rispetto allo scenario base. Si prevede che la Federal Reserverimanga in attesa nel 2017 e aumenti i tassi di 25 pb nel 2018.

Stress Test sul portafoglio di negoziazione (milioni di €)

Fine giugno 2017

WIDESPREADCONTAGION PROTECTIONISM

IRSHOCK

UniCredit Group Total -216 -463 -137

RC Germany -156 -399 -40

RC Italy -73 -77 -84

RC Austria 2 0 -3

RC CEE 11 12 -10

La maggior parte delle perdite condizionali del portafoglio di negoziazione sono ascrivibili a UniCredit SpA e UCB AG Group,per lo più nelle business line Equity & Commodity Products Trading e Fixed Income & Currencies Trading nel perimetro CIB. Iprofitti condizionali dei Paesi CEE sono dovuti alle posizioni FX.

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136AL 30 GIUGNO 2017

Rischi di mercato: esposizioni in strumenti dicapitale non incluse nel portafoglio dinegoziazione

Differenziazione delle esposizioni in funzione degli obiettiviperseguitiLe operazioni in strumenti di capitale incluse nel portafoglio bancario del Gruppo perseguono molteplici obiettivi:

• istituzionali;• strategici, di norma società sottoposte ad influenza notevole e di supporto allo svolgimento / sviluppo dell’attività

bancaria (quali, ad esempio, le interessenze in società finanziarie e assicurative);• d’investimento finanziario, tra cui gli investimenti in titoli di capitale, in quote di fondi comuni d’investimento

(O.I.C.R.) e di private equity;• altri, quali, ad esempio, gli investimenti rivenienti da operazioni di ristrutturazione del credito.

Descrizione delle tecniche di contabilizzazione e dellemetodologie di valutazione utilizzatePartecipazioniLe partecipazioni in società collegate e joint venture sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto oppure al costo.

La partecipazione valutata al patrimonio netto include l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) eventualmentepagato per l’acquisizione. La quota di pertinenza della redditività complessiva riveniente dalla partecipata è rilevata:

• in conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni” se relativa a utili/perdite post-acquisizione;• fra le altre componenti reddituali se afferente a variazioni nelle riserve valutative della società.

L’eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Se la quota diinteressenza nelle perdite della società partecipata eguaglia o supera il valore d’iscrizione della partecipata stessa non sirilevano ulteriori perdite se non nel caso in cui siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della partecipata o sianostati effettuati pagamenti a favore della stessa.

I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue partecipazioni sono eliminati nella stessa percentuale dellapartecipazione del Gruppo agli utili delle partecipazioni stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che letransazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle attività negoziate.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

I

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Attività finanziarie disponibili per la venditaSi tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino allascadenza, o come attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e possonorispondere all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambioo nei prezzi.

Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altristrumenti di debito (ivi compresa la componente primaria degli strumenti strutturati dopo lo scorporo del derivato incorporato),i titoli azionari e gli altri strumenti “non monetari” (e.g. OICR, etc.); sono inclusi gli investimenti azionari che configuranopartecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo, controllo congiunto o collegamento.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, chenormalmente corrisponde al corrispettivo dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibiliallo strumento stesso.

Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, per gli strumenti fruttiferi, gli interessi a conto economicosecondo il criterio del costo ammortizzato.Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce “140. Riserve da valutazione” del patrimonionetto - ad eccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attivitàmonetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce “130. Rettifiche/Riprese di valore nette perdeterioramento b) attività finanziarie disponibili per la vendita” e alla voce “80. Risultato netto dell’attività di negoziazione” -fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economicoalla voce “100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto b) attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Le variazioni di fair value, nel complesso iscritte nella voce “140. Riserve da valutazione”, sono anche riportate nel Prospettodella redditività complessiva.

Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari ed altri strumenti “non monetari”) non quotati in un mercato attivo e il cuifair value non può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o non attendibilità delle informazioni attealla valutazione del fair value sono valutati al costo, corrispondente all’ultimo fair value attendibilmente misurato.

Qualora vi sia una obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione durevole di valore (impairment), la perditacumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce del patrimonio netto “140. Riserve da valutazione”, viene trasferita aconto economico alla voce “130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento b) attività finanziarie disponibili per lavendita”.

Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze indicative di difficoltàfinanziarie del debitore o emittente tali da pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi.

Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamentecorrelato ad un evento connesso al miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore che si è verificato in un periodosuccessivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa,rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni casoun valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fossestata rilevata.

Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre a eventuali difficoltà nelservizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioniavverse nell’ambiente in cui l’impresa opera.In particolare nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, laperdita di valore è ritenuta durevole.Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori redditualie di mercato.Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamenteinvestito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore.L’importo trasferito a conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (valore di prima iscrizione al netto delleeventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente.

Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come differenza tra il valorecontabile degli stessi e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente dimercato per attività finanziarie similari (ossia il valore recuperabile).

Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate coneffetto a conto economico ma a patrimonio netto

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138AL 30 GIUGNO 2017

Attività finanziarie valutate al fair valueUn’attività finanziaria può essere designata, nel rispetto delle casistiche previste dallo IAS39, come valutata al fair value almomento della rilevazione iniziale, ad eccezione:

• degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi e il cuifair value non sia determinabile in modo attendibile;

• degli strumenti derivati.Possono rientrare nella categoria in oggetto le attività finanziarie:

• che non appartengono al portafoglio di negoziazione ma il cui profilo di rischio risulti:• connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value;• gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura contabile;• rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere

fatti oggetto di scorporo.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, conregistrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, alla voce “110. Risultato netto delle attività e passivitàfinanziarie valutate al fair value”.

Le informazioni relative alle esposizioni in strumenti di capitale del portafoglio bancario, con riferimento al metodo IRBavanzato , sono incluse nelle tabelle “Rischio di credito e controparte” al capitolo “Requisiti di capitale” che riportano latipologia, la natura, ed il valore ponderato di:

• strumenti di private equity detenuti in forma sufficientemente diversificata;• strumenti di capitale negoziati in mercati regolamentati;• altri strumenti di capitale.

(migliaia di €)

Valore di

mercato

Livello 1 Livello 2/3 Livello 1 Livello 2/3 Livello 1 Utili Perdite Plus (+) Minus (-)

A. Partecipazioni 2.251.177 1.859.939 1.989.893 1.989.893 187.408 (49.117)

B. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 233.161 3.018.900 233.161 2.717.490 233.161 362.742 (174.153) 156.041 (3.952)

C. Attività f inanziarie valutate al fair value 501.060 66.583 501.060 66.583 501.060 2.181 (2.924)

(migliaia di €)

Valore di

mercato

Livello 1 Livello 2/3 Livello 1 Livello 2/3 Livello 1 Utili Perdite Plus (+) Minus (-)

A. Partecipazioni 2.132.836 1.998.523 1.655.938 1.655.938 402.976 (293.116)

B. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 261.579 3.126.373 261.579 2.826.951 261.579 362.742 (688.547) 71.447 (18.426)

C. Attività f inanziarie valutate al fair value 16.318 158.803 16.318 158.803 16.318 2.798 (66.281)

Tipologia esposizioni/valori

Consistenze al 31.12.2016

Valore di Bilancio Fair ValueUtili/perdite realizzati e

impairment

Plus/minusvalenze non

realizzate e iscritte a stato

patrimoniale

Fair ValueUtili/perdite realizzati e

impairment

Plus/minusvalenze non

realizzate e iscritte a stato

patrimoniale

Consistenze al 30.06.2017

Tipologia esposizioni/valori Valore di Bilancio

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

I

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Rischi di mercato: esposizioni al rischio ditasso di interesse su posizioni nonincluse nel portafoglio di negoziazione

Aspetti generali, processi di gestione e metodi dimisurazione del rischio di tasso di interesseIl rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

• sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca;• sul valore attuale netto delle attività e delle passività, impattando sul valore attuale dei flussi di cassa futuri.

Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro della propria politica di rischio di tassod’interesse del portafoglio bancario, che definisce metodologie e corrispondenti limiti o soglie di attenzione riguardo lasensibilità del margine di interesse e il valore economico per il Gruppo.Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte diinvestimento strategiche (portafoglio bancario).Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

• Rischio di riprezzamento: rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività epassività della banca. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativoall’esposizione della banca rispetto a variazioni, nell’inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d’interesse.

• Un rischio collegato è il rischio base. Tale rischio deriva dall’imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivie passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili;

• Rischio delle opzioni: rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni delportafoglio bancario di Gruppo. Un esempio rilevante sono le opzioni incluse nel portafoglio mutui della banca.

Limiti e soglie d’allerta sono definiti in termini di sensibilità, per ogni Banca o Società del Gruppo. L’insieme di metriche èdefinito a seconda del livello di complessità del business della Società.

Ciascuna delle banche o società del Gruppo si assume la responsabilità di gestire l'esposizione al rischio di tasso di interesseentro i limiti specificati. A livello consolidato, tale responsabilità è in capo all’Unità Group Asset Liability Management e allefunzioni del Group Risk Management incaricate della misurazione del rischio di tasso di interesse.La misurazione del rischio di tasso di interesse include:

• l’analisi del Margine d’Interesse: tale attività si traduce in un’analisi statica (assumendo cioè che le posizionirimangano costanti durante il periodo), e una simulazione di impatto sul margine di interesse per l'attuale periodo,prendendo in considerazione le ipotesi di elasticità per le poste a vista. In aggiunta, attraverso un'analisi disimulazione, si valuta l'impatto sul reddito di variazioni differenti delle curve dei tassi. Le variazioni di riferimento peruno scenario di rialzo o di ribasso dei tassi sono istantanee e parallele rispettivamente di + 100 pb.

• l’analisi del Valore Economico: essa include il calcolo delle misure di durata finanziaria, sensibilità del valoreeconomico delle poste di bilancio per i diversi punti della curva, così come l'impatto sul valore economico derivanteda grandi variazioni dei tassi di mercato, ad esempio in seguito ad uno spostamento parallelo di 200 pb.

Il rischio tasso di interesse viene monitorato in termini di sensibilità del valore economico, per una variazione istantanea eparallela di +1 punto base della struttura a termine dei tassi di interesse. Su base mensile sono monitorate la sensibilità delvalore economico per una variazione di +200 punti base e la sensibilità del Margine di interesse. La funzione responsabiledella gestione del rischio di tasso di interesse verifica su base giornaliera l'utilizzo dei limiti per le esposizioni al rischio tassodi interesse delle principali posizioni.

La Tesoreria copre l’esposizione al rischio di tasso di interesse da operazioni commerciali. L’esposizione al rischio di tasso diinteresse della Tesoreria è monitorato mediate un insieme di limiti e soglie d’allerta Lo stesso vale per l'esposizionecomplessiva al rischio tasso dello stato patrimoniale, tenendo conto anche delle posizioni strategiche di investimento dellabanca, come ad esempio le operazioni non direttamente collegate alla copertura del business commerciale.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

140AL 30 GIUGNO 2017

La sensibilità del margine d’interesse – calcolata sulla base delle citate assunzioni e nell’ipotesi di un aumento di 100 puntibase dei tassi – ammonta alla fine di Giugno 2017 a 854 milioni di euro. Si precisa che tale misura evidenzia l’effetto dellevariazioni dei tassi sul portafoglio oggetto di misurazione, escludendo qualunque ipotesi circa i futuri cambiamenti nellacomposizione delle attività e passività.

La tavola seguente espone gli effetti di una variazione positiva del tasso di interesse, con una scomposizione nelle valuteprincipali. Alla fine di Giugno 2017 la sensibilità del valore economico del bilancio a una variazione istantanea e parallela deitassi di +200 punti base è pari a -1.767 milioni di euro.

Tali misurazioni sono basate su assunzioni di modellizzazione delle scadenze per poste di bilancio che possono avere unprofilo atteso di scadenza differente da quello contrattuale come i mutui, oppure che non hanno una scadenza contrattuale,come le poste a vista.La riduzione del valore economico nel caso di una variazione dei tassi di +200 punti base, calcolata secondo le modalitàgestionali, si mantiene nei limiti considerati come soglia di attenzione dalle vigenti disposizioni di Vigilanza (15% del Tier 1).

Nella tabella sopra è mostrata la sensibilità del valore economico ad uno scenario in cui la variazione parallela delle curve deitassi è di 1bp. Si fornisce il dettaglio per intervallo temporale e per valuta dell’esposizione di gruppo a tale metrica di rischio.Il contributo principale all’esposizione di Gruppo rimane sulla curva Euro, che spiega più del 70% della sensibilità totale con lamaggiore esposizione in termini temporali, (di segno negativo) nell’intervallo 1Y – 3Y.

Valuta [€mln] +200 bps

Euro -1.180

Dollaro USA -21

Zloty Polacco 1

Sterlina inglese -5

Franco Svizzero 4

Yen Giapponese -2

Lira Turca -236

Rublo Russo -88

Altre -240

TOT -1.767

Rischio tasso d'Interesse nel

Portafoglio Bancario

Valuta [€mln]

+1bp fino a

1 mese

+1bp da 1

mese a 6

mesi

+1bp da 6

mesi a 1

anno

+1bp da 1

anno a 3

anni

+1bp da 3

anni a 5

anni

+1bp da 5

anni a 10

anni

+1bp da 10

anni a 20

anni

+1bp oltre

20 anniTOT

Euro 0,0 0,5 -1,0 -3,0 -2,2 -2,3 -0,8 0,3 -8,4

Dollaro USA 0,0 0,0 0,0 0,1 0,3 -0,1 -0,2 -0,1 0,0

Zloty Polacco 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Sterlina inglese 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Franco Svizzero 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Yen Giapponese 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Lira Turca 0,0 -0,1 -0,1 -0,3 -0,1 -0,6 0,0 0,0 -1,2

Rublo Russo 0,0 0,0 0,0 -0,2 -0,1 -0,1 0,0 0,0 -0,5

Altre 0,0 0,0 -0,1 -0,2 -0,5 -0,5 -0,1 0,0 -1,3

TOT 0,0 0,5 -1,2 -3,6 -2,7 -3,6 -1,1 0,2 -11,4

Rischio tasso d'Interesse nel Portafoglio Bancario

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di mercato

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

142AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITEsposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione

143

Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione

Elenco delle ECAI (Agenzia esterna per la valutazione delmerito di credito - External Credit Assessment Institution) edECA (Agenzia per il credito all’esportazione - Export CreditAgency) utilizzate nella metodologia standardizzata,avanzata e dei portafogli in cui sono applicati i rating dellestesse.

Cartolarizzazioni

Portafogli ECA/ECAI

Posizioni verso lecartolarizzazioni aventi unrating a breve termine

- Fitch Ratings- Moody's Investor Services- Standard and Poor's RatingServices

- DBRS

Posizioni verso lecartolarizzazioni diverse daquelle aventi un rating abreve termine

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

144AL 30 GIUGNO 2017

Cartolarizzazioni - Metodologia standardizzata (Importi non ponderati) (migliaia di €)

CLAUSOLE DI

RI M BORSO

CART OLARI ZZAZI ONI

P ROP RI E ORI GI NAT OR

CART OLARI ZZAZI ONI

DI T E RZI SP ONSOR

CART OLARI ZZAZI ONI

DI T E RZI

I NV E ST I T ORE

CART OLARI ZZAZI ONI

P ROP RI E ORI GI NAT OR

CART OLARI ZZAZI ONI

DI T E RZI SP ONSOR

CART OLARI ZZAZI ONI

DI T E RZI

I NV E ST I T ORE

CART OLARI ZZAZI ONI

P ROP RI E ORI GI NAT OR

- - 439.337 - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - 9.825 - - - -

Int ernal Assessment Approach ( IAA) - - - - - -

Tot a le a l 3 0 .0 6 .2 0 17 - - 4 4 9 .16 2 - - - -

Tot a le a l 3 1.12 .2 0 16 - - 416 .19 3 - - 2 8 4 .6 0 3 -

AT T I V I T A' DI RI SCHI O P E R CASSA AT T I V I T A' DI RI SCHI O FUORI BI LANCI O

FASCE DI P ONDE RAZI ONE DE L

RI SCHI O

Ponderazione 1250%- privo di rat ing

Look-t hrough - second lossinABCP

Look-t hrough - alt ro

Ponderazione 20%

Ponderazione 50%

Ponderazione 100%

Ponderazione 350%

Ponderazione 1250%- con rat ing

(migliaia di €)

CLAUSOLE DI

RI M BORSO

C ART OLARI ZZAZI ONI

P R OP RI E ORI GI NAT OR

CART OLAR I ZZAZI ONI DI

T E R ZI SP ONSOR

CA RT OLARI ZZAZI ONI DI

T E RZI I NV E ST I T ORE

CART OLARI ZZAZI ONI

P ROP RI E ORI GI NAT OR

CA RT OLARI ZZAZI ONI DI

T E RZI SP ONSOR

CART OLA RI ZZAZI ONI DI

T E RZI I NV E ST I T ORE

CART OLARI ZZAZI ONI

P ROP RI E ORI GI NAT OR

- - 5.530.975 - 306.000 -

- - 366.949 - - -

- - 266.939 - - 22.375

- - 88.186 - - -

- - 6.514 - - -

- - 31.631 - - -

- - 19.389 - - -

- - 27.553 - - -

- - - - - -

- - - - - -

Supervisory f ormula met hod 9.361.249 - - - - -

- - - - - -

Int ernal Assessment Approach (IAA) - 9.548 - - 4.015.237 - -

Tot a l e a l 3 0 . 0 6 . 2 0 17 9 . 3 6 1. 2 4 9 9 . 5 4 8 6 . 3 3 8 . 13 6 - 4 . 3 2 1. 2 3 7 2 2 . 3 7 5

Tot a l e a l 3 1. 12 . 2 0 16 11. 17 5 . 4 0 4 9 . 9 8 1 6 . 5 5 5 . 13 9 - 4 . 2 11. 3 5 2 2 3 . 2 9 8 -

Look - t hrough

Ponderazione 20-35%

Ponderazione 40-75%

Ponderazione 100%

Ponderazione 250%

Ponderazione 425%

Ponderazione 650%

Ponderazione 1250%- con rat ing

Ponderazione 7-10%

Ponderazione 12-18%

Cartolarizzazioni - Metodologia basata sui rating interni (Importi non ponderati)

Ponderazione 1250%- privo di rat ing

AT T I V I T A' DI RI SCHI O P E R CASSA

FASCE DI P ONDE RAZI ONE DE L

RI SCHI O

AT T I V I T A' DI RI SCHI O FU ORI BI LANCI O

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITEsposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione

145

Il totale al 30 giugno 2017 delle tre tavole precedenti pari a 20.531.576 migliaia è coerente con la voce A.1.3. “Cartolarizzazioni” dellatavola Adeguatezza patrimoniale al capitolo Requisiti di capitale.

Dai Fondi Propri sono state dedotte attività cartolarizzate per un totale di 200.320 migliaia (coerente con la riga 20C della tavola“Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri” nel capitolo Fondi Propri).Si precisa che non vi sono esposizioni relative a cartolarizzazioni originate dal Gruppo soggette a requisito in materia di fondi propriper il rischio di mercato al 30 giugno 2017.

(migliaia di €)

CART OLARI ZZAZI ONI

P ROP RI E ORI GI NAT OR

CART OLARI ZZAZI ONI DI

T E RZI SP ONSOR

CART OLARI ZZAZI ONI DI

T E RZI I NV E ST I T ORE

CART OLARI ZZAZI ONI

P ROP RI E ORI GI NAT OR

CART OLARI ZZAZI ONI DI

T E RZI SP ONSOR

CART OLARI ZZAZI ONI DI

T E RZI I NV E ST I T ORE

- - 29.864 - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - 4 - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - -

- - - - - -

Tot a l e a l 3 0 . 0 6 . 2 0 17 - - 2 9 . 8 6 8 - - -

Tot a l e a l 3 1. 12 . 2 0 16 - - 6 8 . 0 4 8 - - -

AT T I V I T A ' D I R I SCHI O FUORI BI LANCI O

FASCE DI P ONDE RAZI ONE DE L RI SCHI O

Ricartolarizzazioni - Metodologia basata sui rating interni (Importi non ponderati)AT T I V I T A ' D I R I SCHI O P E R CASSA

Look-t hrough

Int ernal Assessment Approach (IAA)

Ponderazione 750%

Ponderazione 850%

Ponderazione 1250%- con rat ing

Ponderazione 1250%- privo di rat ing

Supervisory Formula Met hod

Ponderazione 225%

Ponderazione 300%

Ponderazione 350%

Ponderazione 500%

Ponderazione 650%

Ponderazione 20 - 35%

Ponderazione 40 - 75%

Ponderazione 100%

Ponderazione 150%

Ponderazione 200%

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

146AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio operativo

147

Rischio operativo

Rischio operativo: uso dei metodi avanzati dimisurazione

Descrizione del metodo per il calcolo del requisitopatrimoniale (AMA)ll gruppo UniCredit ha sviluppato un modello interno per la misurazione del requisito di capitale. Questo è calcolato tenendoconto dei dati di perdita interni, dei dati di perdita esterni (raccolti dal consorzio internazionale ORX - Operational RiskdataeXchange Association), dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.

Il requisito patrimoniale è calcolato a livello di Gruppo considerando le classi di rischio. Per ogni classe di rischio, l’impatto ela frequenza delle perdite sono stimate separatamente per ottenere la distribuzione delle perdite annue.

La distribuzione di impatto viene stimata su dati interni, esterni e di scenario, mentre la frequenza viene determinatautilizzando solo i dati interni. La distribuzione di severity è selezionata da un portafoglio di distribuzioni parametriche(lognormale troncata, Weibull troncata, loglogistica troncata, Pareto generalizzata, lognormale shiftata) applicando un alberodecisionale sui dati interni per individuare la distribuzione/soglia più adatta a descrivere i dati interni per ogni classe di rischio.

La frequenza dei dati di perdita è modellata con una distribuzione di Poisson. Per ogni classe di rischio, la distribuzione delleperdite annue è ottenuta dalle distribuzioni di impatto e di frequenza mediante simulazione Monte Carlo. Un aggiustamentoper gli indicatori di rischio (key operational risk indicators) si applica alla distribuzione di perdita annua stimata per ogni classedi rischio.

Le distribuzioni di perdita annua delle classi di rischio sono aggregate considerando la correlazione tra le classi di rischio. Lacorrelazione è stimata mediante una funzione copula t-Student e la distribuzione complessiva delle perdite annue si ottienemediante simulazione Monte Carlo, tenendo conto della copertura assicurativa.Il requisito patrimoniale AMA di Gruppo è calcolato sulla distribuzione aggregata delle perdite annue con un livello diconfidenza del 99,9% a fini regolamentari e con un livello di confidenza in coerenza con il rating target del Gruppo per fini dicalcolo del capitale economico. La perdita attesa per classe di rischio è calcolata come il minimo tra la mediana delladistribuzione delle perdite aggregate e gli accantonamenti specifici disponibili. La deduzione per la perdita attesa è calcolatasommando le perdite attese delle classi di rischio.

I requisiti di capitale delle singole società del Gruppo sono ottenuti mediante un meccanismo di allocazione che riflettel’esposizione ai rischi operativi di ognuna di esse.Il meccanismo di allocazione si basa su due fasi:

• L’assorbimento di capitale di Gruppo viene allocato ai model hubs (entità sub-consolidanti sulla base di peculiaritàgeografiche o legate al business) in proporzione al peso relativo del requisito TSA, alle perdite storiche e allamisura di capitale di rischio stand-alone;

• L’assorbimento di capitale di ogni singolo hub è successivamente allocato alle società individuali che ne fannoparte in base al peso relativo del loro requisito TSA, al profilo di rischio storico e alle analisi di scenario.

L’approccio AMA validato dalle autorità di Vigilanza nel 2008 è stato aggiornato e migliorato, a partire dalla segnalazioneriferita alla data del 30.06.2014, attraverso la definizione di un modello di seconda generazione approvato dalle autoritàcompetenti nel 2014. La risoluzione dei rilievi sul modello di seconda generazione ha condotto all’ultima versione del modello,utilizzata a partire dalla segnalazione riferita all’anno 2015. Le società autorizzate all’utilizzo dei metodi avanzaticontribuiscono al requisito patrimoniale consolidato sulla base dell’approccio standard (TSA) o base (BIA).

Il grado di copertura dei diversi metodi, espresso come peso nell’indicatore rilevante complessivo di Gruppo, è il seguente:AMA 84,76%, TSA 8,95%, BIA 6,30%.Il perimetro AMA include le principali società del Gruppo in Italia, Germania e Austria, nonché UBIS, Pioneer, UC Ireland eLussemburgo. L’approccio avanzato è inoltre applicato alle principali società dei paesi della CEE inclusi Slovenia,Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Croazia, Bulgaria e Ungheria.Le principali società a cui si applica il metodo TSA e BIA sono UC Russia e Yapi Kredi.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

148AL 30 GIUGNO 2017

Fonti di rischio operativoSi riporta di seguito la composizione percentuale delle fonti di rischio operativo per tipologia di evento, secondo quantodefinito dal Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale e recepito dalle Disposizioni di vigilanza per le banche emanate da Bancad’Italia nel dicembre 2013 (Circolare n. 285/2013 e successivi aggiornamenti).

Le classi di riferimento sono le seguenti:• frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi,

regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna della banca;• frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla

banca;• rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia

di impiego, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi didiscriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;

• clientela, prodotti e pratiche di business : perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali versoclienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;

• danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi sterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;• interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell’operatività, a disfunzioni o a

indisponibilità dei sistemi;• esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o

nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

Nel corso del 2017, la principale fonte di manifestazione di rischi operativi è risultata essere la categoria "Clientela, prodotti epratiche di business" include le perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dallanatura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato ed eventuali sanzioni per violazioni di normative.La seconda categoria, per ammontare delle manifestazioni delle perdite, “Esecuzione, Consegna e Gestione dei Processi”,corrispondente ad errori nella esecuzione, consegna e gestione dei processi, a causa di carenze nel perfezionamento egestione delle operazioni. Si sono altresì manifestate, in ordine decrescente di incidenza, perdite dovute a frodi esterne,rapporti di lavoro e sistemi IT.Il contributo della categoria frodi interna è stato messo a 0%, anche se nel 1H 2017 ha avuto un ammontare positivo a causadi alcuni rilasci fondi.

Ulteriori informazioni sul rischio legale sono ripotate nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017,Parte E - Sezione 4 - Rischi operativi - B. Rischi derivanti da pendenze legali.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio operativo

149

Gestione e mitigazione del rischioIl Gruppo promuove la mitigazione delle perdite operative, sia realizzate che potenziali, attraverso una serie di strumenti attialla riduzione del rischio, mentre la verifica regolare dei piani di continuità operativa assicura la gestione del rischio operativonei casi di interruzione dei principali servizi.

I principali strumenti sono:

StrategieNell’ambito del “Risk Appetite Framework” e coerentemente con le proprie funzioni di indirizzo, il Consiglio diAmministrazione di UniCredit Spa approva strategie specifiche per la gestione dei rischi operativi finalizzate ad identificare learee di intervento prioritarie.

Nelle Entità controllate il Comitato Rischi (o altri organi, secondo quanto previsto dalla regolamentazione locale) rivede i rischirilevati dalle funzioni di Operational Risk con il supporto delle funzioni interessate e verifica le iniziative di mitigazione, incoerenza ed applicazione delle strategie di rischio operativo di Gruppo.

Le Strategie si applicano a prodotti, servizi, linee di business e processi secondo i seguenti criteri:• per quanto riguarda il portafoglio in essere, i rischi considerati rilevanti in base alle analisi condotte nell’ambito del

framework di rischio operativo (analisi dati di perdita, analisi di scenario ed indicatori di rischio) o i rischiriconducibili a cambiamenti del contesto esterno (ad esempio nuovi regolamenti, nuovi orientamentigiurisprudenziali, eventi occorsi ad altre istituzioni bancarie);

• relativamente al portafoglio prospettico, i rischi emergenti, in base alle analisi delle proposte di budget, derivanti dacambiamenti significativi del modello di business, dei controlli interni e del contesto esterno.

Le strategie di rischio operativo sono implementate dalle Entità Legali anche tramite l’azione degli Operational RiskPermanent Workgroup deputati ad individuare e prioritizzare iniziative e azioni di mitigazione (ad esempio revisione diprocessi e sistemi informativi, miglioramenti dei sistemi di controllo interno, attività di formazione, politiche di trasferimento delrischio tramite assicurazione).

Operational Risk Permanent WorkgroupLa Global Policy “Strategie di mitigazione del Rischio Operativo” e le Global Process Regulation “Attività dell’Operational RiskPermanent WorkGroup” regolano l‘Operational Risk Permanent WorkGroup (PWG).Il PWG, presente nella maggior parte delle Entità Legali, è un gruppo di lavoro e composto principalmente dalle funzioniOperational Risk e Organizzazione, che si avvale della cooperazione delle altre funzioni aziendali che sono coinvolte nellagestione attiva del rischio (ad esempio Compliance, IT, Business, Accounting).L’attività del PWG, che si riunisce di norma ogni 3 mesi, è focalizzata sull’identificazione delle nuove azioni di mitigazione, ladefinizione dei piani di implementazione, il monitoraggio a livello locale della loro implementazione.

Monitoraggio delle principali azioni di mitigazione da parte della CapoGruppoLe maggiori azioni di mitigazione programmate e/o realizzate dalle Entità Legali del Gruppo sono riportate con regolarità aUniCredit Spa sin dal 2011, anche al fine di verificarne la coerenza con le strategie di rischio operativo.Inoltre, a seguito di ogni perdita rilevante, nell’ambito dell’attività MAO (i.e. Mitigation Actions Outlook) ad ogni Entità Legale èrichiesto di pianificare un’azione di mitigazione correlata.

Indicatore di Risk Appetite del rischio operativoNel framework di risk appetite di Gruppo è inclusa una misura relativa al rischio operativo. Questo indice rappresenta ilrapporto fra le perdite operative attese e i ricavi, definendo in questo modo un livello sostenibile di perdite operativestrettamente correlato ai risultati economici.L’indice è monitorato trimestralmente includendo nella previsione le perdite reali registrate in ogni trimestre. Il confronto tra ilvalore stimato all’inizio dell’anno e la previsione ricalcolata ogni trimestre permette un attento monitoraggio da parte dellaCapogruppo al fine di assicurare che le Entità Legali mettano in atto un insieme di interventi e reazioni. Inoltre queste analisisaranno utilizzate per valutare l’impatto della azioni di mitigazione realizzate nel passato e come base per future strategie eattività di mitigazione. Interventi e reazioni possono condurre all’adozione di nuove azioni di mitigazione e al miglioramento diquelle esistenti. Un approccio strutturato per il monitoraggio delle perdite attese e l’implementazione delle azioni correttiveassicura congruenza con gli standard della best practice di riferimento, favorendo l’attribuzione di responsabilità el’allineamento tra le funzioni di business e quelle deputate al presidio del rischio.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

150AL 30 GIUGNO 2017

Uso di coperture assicurative per la mitigazione dei rischiLa funzione di Operational Risk Management è coinvolta nel processo decisionale per le assicurazioni, fornendo analisisull’esposizione ai rischi operativi, l’efficacia delle franchigie e dei limiti delle polizze. La funzione informa regolarmente ilmanagement sulle tematiche assicurative. Il ruolo della funzione di Operational Risk Management nella gestione delleassicurazioni è definito in una normativa interna dedicata.

I rischi generalmente assicurati nel Gruppo sono quelli sugli asset fisici, frode e responsabilità verso terzi.In base alle classi di rischio definite, il Gruppo ha realizzato dei contratti assicurativi a presidio dei rischi, nelle seguenti forme:

• copertura sulle frodi interne: polizza BBB, nella clausola assicurativa infedeltà dei dipendenti;• copertura sulle frodi esterne: polizza BBB nelle clausole assicurative per perdita valori e trasporto valori, (inclusa la

perdita di proprietà derivante da furto e rapina), contraffazione o alterazione, criminalità informatica.• copertura responsabilità manageriale degli amministratori, spese legali incluse, con estensione alle Società del

Gruppo in caso di eventi in ambito Securities o collegati all’aumento di capitale di Febbraio 2017, polizze Directorsand Officers Liability (D&O) e Public Offering of Securities Insurance (POSI);

• rapporti di impiego e sicurezza: polizza di responsabilità civile con equiparazione dei dipendenti a terzi;• clientela: copertura di responsabilità civile generale verso terzi;• eventi esterni: polizze “property all risks” e informatica “all risks”, a protezione di fabbricati e beni, estese agli eventi

naturali e catastrofali, atti vandalici e terrorismo, polizza Fine Art a protezione degli oggetti d’arte affidati o diproprietà.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di liquidità

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

152AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di liquidità

153

Rischio di liquidità

Coefficiente di copertura della liquiditàIl coefficiente di copertura della liquidità (Liquidity Coverage Ratio – “LCR”), introdotto dalla regolamentazione prudenziale diBasilea 3, è un indicatore di breve termine che mira ad assicurare che gli istituti di credito mantengano un buffer di liquiditàsufficiente a coprire i deflussi netti di liquidità per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress.

Il quadro regolamentare di riferimento è rappresentato da:• per quanto riguarda il requisito da rispettare:

o articolo 412 del CRR “Requisito in materia di copertura della liquidità”;o Regolamento Delegato (UE) 2015/61 del 10 ottobre 2014, che stabilisce le norme che precisano nei

particolari il requisito di copertura della liquidità di cui all'articolo 412, paragrafo 1, del CRR.o Nello specifico, per ciascun anno del periodo transitorio, il requisito che tutte le banche autorizzate in

Italia devono rispettare è pari al: 80%, nel periodo dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017; 100%, nel periodo dal 1° gennaio 2018;

o Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/322 della Commissione del 10 febbraio 2016 che stabiliscenorme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanzarelativamente al requisito di copertura della liquidità in vigore dal 1 ottobre 2016;

• per quanto riguarda gli obblighi di pubblicazione delle informazioni:o articolo 435 del CRR che definisce gli obblighi di pubblicazione delle informazioni per ciascuna categoria

di rischio, inclusi i principali coefficienti (lettera f);o raccomandazione EDTF (“Enhancing the risk disclosures of banks”) n. 4 che richiede la pubblicazione

dei principali coefficienti (tra cui LCR), una volta che le relative norme siano definite;o linee guida di EBA 2017/01, pubblicate nel mese di Marzo 2017 e applicabili a partire dal 31 dicembre

2017, relative alle informazioni complete in materia di LCR.

La presente informativa viene, pertanto, resa secondo il quadro regolamentare sopra delineato.Il coefficiente di copertura della liquidità è calcolato secondo le disposizioni del Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/322 invigore a partire dal 1 ottobre 2016.

L’aumento del Coefficiente di copertura della liquidità è sostanzialmente dovuto a: I) una riduzione del portafoglio dei titoliGovernament Bond, II) un aumento dei depositi presso la Banca Centrale e III) due operazioni straordinarie (vendita di BankPekao e Pioneer) e cessione Non Performing Loans.

Coefficiente di copertura della liquidità ("LCR")

Descrizione 30.06.2017 31.03.2017 31.12.2016

Riserva di liquidità (€ migliaia) 124.999.691 132.817.125 132.593.344

Coeff iciente di copertura della liquidità (%) 227% 163% 132%

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

154AL 30 GIUGNO 2017

Rischio di liquidità: Riserve di liquidità e strategiedi raccolta

Riserve di LiquiditàIl principale strumento attraverso il quale il Gruppo fa fronte ai propri fabbisogni di liquidità è il “Piano di Finanziamento”,definito per 2017 a livello di Gruppo, di Liquidity Reference Bank e Società. Il “Piano di Finanziamento” comprende l’insiemedegli strumenti di finanziamento a medio lungo termine da emettere al fine di coprire il fabbisogno di finanziamento derivantedall’evoluzione degli utilizzi di liquidità e delle relative fonti (tra cui la crescita commerciale generata dalle funzioni aziendali),evitando la pressione sulla posizione interbancaria a breve termine.

La funzione di Finanza di Capogruppo è responsabile dell’esecuzione del piano strategico di finanziamento a medio e lungotermine a livello di Gruppo (comprese le operazioni di cartolarizzazione), coordinando l’accesso ai mercati nazionali einternazionali dei capitali per tutte le Liquidity Reference Bank, sfruttando le opportunità offerte dal mercato locale al fine diridurre il costo di finanziamento e diversificarne le fonti.

La Tesoreria di Capogruppo è responsabile per la stabilità finanziaria e la solvibilità del Gruppo. Il suo obiettivo primario èadempiere agli obblighi di pagamento ordinari e straordinari nel breve termine, gestire il rischio di liquidità generata daeventuali squilibri nella struttura finanziaria del Gruppo, nonché il rischio di regolamento, quello di tasso e di cambio. Essa hal’accesso ai mercati monetari e coordina le funzioni di tesoreria presenti nelle filiali internazionali della Capogruppo e delleLiquidity Reference Bank, anche ai fini di operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea. Inoltre la Tesoreriadi Capogruppo agisce come unica parte nella gestione dei flussi finanziari infragruppo legati a esigenze nette o surplus diliquidità generati nelle società del Gruppo.

Al fine di evitare che una temporanea carenza di liquidità o altri eventi inattesi portino a gravi conseguenze, il Gruppomantiene costantemente una riserva di liquidità, vale a dire un opportuno buffer rappresentato da cassa, o altri strumentialtamente liquidi, in relazione all’ammontare delle passività ed ai risultati degli stress test. In base alla versione aggiornatadella Policy di Gruppo sul “Contingency Liquidity Management”, in caso si renda necessario ripristinare la posizione diliquidità, la Tesoreria di Gruppo, nel suo ruolo di funzione operativa di gestione della liquidità, è autorizzata a monetizzare ititoli appartenenti al trading ed al banking book, a prescindere dalle strategie di business o di gestione del rischio in essere, inlinea con quanto previsto dall’Articolo 8 (3 (b)) dell’Atto Delegato del 10.10.2014 per i requisiti di copertura della liquidità pergli istituti di credito.

Mantenendo le riserve di cassa in strumenti monetari, richieste inattese di cassa possono essere fronteggiate evitandol’immediata vendita di titoli meno liquidi che, nella maggior parte dei casi, non rappresenta una soluzione ottimale per l’attivitàdella banca. Come riportato nella tabella sottostante, il Gruppo Unicredit possedeva 187,2 miliardi di Euro di risorse diliquidità aggregata al 30 Giugno 2017, che rappresentavano circa il 21% dell’attivo totale di bilancio.

Le riserve di liquidità più significative ammontavano a 103,4 miliardi di Euro (55% delle risorse di liquidità totali) diobbligazioni senior libere da vincoli, eleggibili presso la Banca Centrale, delle quali 98,8 miliardi di Euro sono nella forma diobbligazioni emesse o garantite da stati sovrani, quasi-sovrani o istituzioni multinazionali. Una larga porzione del sovra citatoportafoglio di titoli sovrani consiste principalmente in titoli emessi dalla Repubblica Italiana, Spagnola, Austriaca e dallaTurchia. Queste obbligazioni sono altamente liquide e si ritiene che anche in condizioni di stress possano fornire rapidamentecassa sia tramite operazione di finanziamento pronti contro termine che con vendite dirette.

In aggiunta, in questo buffer di liquidità, il Gruppo mantiene un portafoglio di obbligazioni altamente liquide non sovraneemesse da istituzioni finanziarie con un alto merito creditizio, sia senior che covered, da aziende non-finanziarie e da societàdel settore pubblico. Questa categoria cumulativamente ammonta a quasi 10,8 miliardi di Euro ed è eleggibile perrifinanziamento presso la Banca Centrale Europea.

La categoria finale nel liquidity buffer di Gruppo è rappresentata da Covered Bonds e Asset Back Securities trattenuti inportafoglio. Rappresentano 2,4 miliardi di controvalore in Counterbalancing Capacity, in quanto anche essi sono eleggibilipresso la Banca Centrale Europea per operazioni di rifinanziamento.

La cassa ammonta a 75,2 miliardi di Euro, parte della quale è vincolata ad essere mantenuta presso le Banche Centrali. 17,8miliardi di questo ammontare sono nella forma di riserve obbligatorie.

La maggior parte della riserva della liquidità è nel Liquidity Centre Italiano (43.4% del totale). La liquidità disponibile inciascun Paese può essere trasferita ad altre società all’interno del perimetro del Gruppo. I trasferimenti di liquidità intra-gruppo sono soggetti ad una serie di limiti legali, regolamentari e politici (per ulteriori dettagli, si prega di far riferimento allaprecedente sezione “Rischio di Liquidità”). Queste limitazioni sono marginali nel caso di prestiti verso le controllate all’internodello stesso Paese; diventano più stringenti nel caso di prestiti verso le controllate estere; ed ulteriormente più stringenti nelcaso di prestiti verso controllanti estere.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITRischio di liquidità

155

In riferimento alle grandezze esposte, le Entità appartenenti al Gruppo KOC Finansal Hizmetler - consolidate proporzionalmente nelperimetro regolamentare - sono incluse attraverso il consolidamento integrale.

(migliaia di €)

Liquidità

(Valore di mercato con applicazione degli

haircut dalla Banca Centrale)

INSTRUMENT TYPE AMOUNT % ON TOTAL AMOUNT % ON TOTAL AMOUNT % ON TOTAL AMOUNT % ON TOTAL AMOUNT % ON TOTAL

Cassa e disponibilità presso Banche Centrali 75.189.037 40,17% 26.074.146 32,12% 21.900.978 51,44% 4.572.028 20,58% 22.641.885 54,93%

di cui Riserva Obbligatoria 17.781.247 9,50% 1.941.848 2,39% 489.791 1,15% 4.436.343 19,97% 10.913.265 26,48%

Obbligazioni senior non vincolate ed ammissibili presso

la Banca Centrale103.394.709 55,23% 54.273.352 66,86% 14.315.307 33,62% 16.492.331 74,22% 18.313.719 44,43%

di cui, emesse o garantite da Stati Sovrani, Banche Centrali o

Banche Multilaterali di Sviluppo98.781.476 52,77% 53.373.196 65,75% 16.408.025 38,54% 16.222.376 73,01% 12.777.878 31,00%

di cui, emesse o garantite da Comuni o altri enti del settore

pubblico906.824 0,48% 578.585 0,71% 328.239 0,77% - 0,00% - 0,00%

di cui, emesse da istituti finanziari escluse le obbligazioni

garantite2.974.317 1,59% 300.271 0,37% -2.734.272 -6,42% 22.923 0,10% 5.385.394 13,07%

di cui, emesse da istituzioni non finanziarie 732.092 0,39% 21.300 0,03% 313.314 0,74% 247.031 1,11% 150.446 0,37%

Covered Bonds ammissibili presso la Banca Centrale 4.594.352 2,45% 670.319 0,83% 2.572.866 6,04% 1.089.146 4,90% 262.021 0,64%

di cui, emessi da altre banche o istituti finanziari 3.224.376 1,72% 373.109 0,46% 2.244.456 5,27% 345.152 1,55% 261.660 0,63%

di cui, rilasciati dalla banca medesima o relative strutture

(Covered Bond trattenuti nel portafoglio)1.369.975 0,73% 297.210 0,37% 328.411 0,77% 743.993 3,35% 361 0,00%

ABS ammissibili presso la Banca Centrale 4.013.276 2,14% 159.040 0,20% 3.787.702 8,90% 66.534 0,30% - 0,00%

di cui, emessi da altre banche o istituti finanziari 2.944.054 1,57% 9.729 0,01% 2.867.792 6,74% 66.534 0,30% - 0,00%

di cui, rilasciati dalla banca medesima o relative strutture

(auto cartolarizzazioni)1.069.222 0,57% 149.311 0,18% 919.911 2,16% - 0,00% - 0,00%

Altre attività ammissibili presso la Banca Centrale - 0,00% - 0,00% - 0,00% - 0,00% - 0,00%

TOTALE 187.191.373 81.176.856 42.576.854 22.220.039 41.217.625

UniCredit Group Italia Germania Austria CEE

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

156AL 30 GIUGNO 2017

Strategie di raccolta

Raccolta a breve termine

Nel corso del primo semestre 2017 la componente non collateralizzata della nostra raccolta si e’ mantenuta sostanzialmentein linea con il semestre precedente. La raccolta in French CD e ECP si e’ mantenuta ampia, con investitori principalmentefrancesi e concentrata nei primi mesi dell’anno, favorita dal tasso a un anno poco lontano dallo zero. Nell’ultimo meseabbiamo invece registrato un calo della stessa raccolta dovuto all’abbassamento della curva a causa dall’abbondanteliquidita’ del gruppo che ha portato anche alla chiusura del programma dei puttable.

Quanto al mercato Repo i primi sei mesi dell’anno hanno registrato una forte riduzione dei volumi su tutti i periodi a causadell’ampia liquidità che riduce di fatto la necessita’ di rifinanziare i portafogli e si e’ concentrato quasi unicamente sui titolispecial.

Raccolta a medio/lungo termine

La strategia di raccolta a medio/lungo termine del Gruppo UniCredit si basa su un approccio equilibrato e diversificato chemira a garantire la sostenibilità in termini di capacità di mercato. L'accesso a molteplici fonti di liquidità in diverse areegeografiche permette al Gruppo di mantenere un adeguato livello di liquidità nel rispetto dei vari requisiti normativi.

Le nostre fonti di finanziamento più stabili sono rappresentate da depositi da clientela, emissioni senior e capitale con idepositi da clientela che, a fine giugno 2017, rappresentano circa il 66% della raccolta.

Nel corso del primo semestre il Gruppo ha realizzato il piano di raccolta a medio/lungo termine per circa 12.8 miliardi di Euro.

Il piano di raccolta è stato eseguito ricorrendo a diversi strumenti e diversi canali di accesso ai mercati e inoltre puòottimizzare la diversificazione geografica tramite l’accesso ai mercati da parte di UniCredi SpA, UniCredit Bank AG, UniCreditBank Austria AG e Yapi Kredi, beneficiando così del positivo riconoscimento da parte degli investitori istituzionali con i qualiesiste una relazione ormai consolidata.

In particolare, UniCredit SpA ha recentemente finalizzato un nuovo programma globale “144a/RegS Global MTN Program”per un ammontare di USD 30mld, struttura innovativa per Italia che consente di combinare i format 144A e RegS.La finalizzazione di questo programma ha rappresentato un passo importante nella realizzazione del piano “Transform 2019”permettendo alla banca un’ulteriore diversificazione delle fonti di raccolta e mediante l’accesso a mercati internazionali degliinvestitori, in particolare americani, caratterizzati da ampie disponibilità di capitali.

La prima operazione del Programma è stata chiusa con successo da UniCredit SpA in Aprile con un una doppia tranche dititoli a tasso fisso a 5 e 10 anni per un importo complessivo di 2 miliardi di Dollari.

Inoltre, per quanto riguarda le emissioni ‘Senior’, Yapi Kredi ha emesso sul mercato istituzionale due titoli con scadenza a 5 e7 anni per un importo totale di 1,1 miliardi di Dollari mentre le altre banche del Gruppo sono state attive anche nel mercatodei “Private Placement” attraendo la domanda addizionale degli investitori.

In termini di debito subordinato, UniCredit SpA ha emesso con successo un titolo subordinato perpetuo della tipologia “Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Notes - Additional Tier 1” per un importo di 1,25 miliardi di Euro. Inpiù UniCredit SpA ha emesso un titolo subordinato “Tier2” con scadenza 15 anni e richiamabile dopo 10, per 1 miliardo diDollari. Quest’ultimo rappresenta la prima emissione subordinata a valere sul nuovo Programma “USD Global MTN”.Maggiori dettagli sulle nuove emissioni sono riportati nel capitolo “Requisiti di capitale”, paragrafo “Rafforzamentopatrimoniale”.

Le emissioni di titoli collateralizzati continuano ad avere un ruolo molto importante all’interno del piano di raccolta, essendouna delle fonti più efficienti in termine di costi. Il Gruppo può infatti contare su una vasta riserva di collaterale utilizzabile sullediverse piattaforme disponibili e per la raccolta diretta da enti e agenzia sovranazionali.

Nell’ambito del programma di emissioni collateralizzate UniCredit Bank AG ha emesso sul mercato istituzionale dei “CoveredBonds” due titoli della tipologia “Pfandbrief” con durata 9 anni e 6 anni per un importo complessivo di 1.25 miliardi di Euro.Infine, anche sul fronte dei private placement, sono state effettuate numerose emissioni di “Covered Bonds”, specialmente inGermania ed Austria, che hanno contribuito a ridurre ulteriormente i costi relativi alla raccolta per il Gruppo.

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157

In riferimento alle grandezze esposte, le Entità appartenenti al Gruppo KOC Finansal Hizmetler - consolidate proporzionalmente nelperimetro regolamentare - sono incluse attraverso il consolidamento integrale.

Composizione delle passività per scadenza (migliaia di €)

STRUMENTO IMPORTO % SUL TOTALE 1m 3m 6m 1y 2y Over

Debiti verso banche 128.141.169 17,16% 34.656.346 13.086.558 5.426.104 5.576.333 3.601.855 65.793.973

di cui garantiti 24.233.698 3,24% 11.531.473 7.284.523 1.691.281 1.820.295 950.027 956.100

Debiti verso clientela 494.993.754 66,27% 385.382.434 44.411.987 13.373.145 16.386.871 9.945.487 25.493.830

di cui garantiti 41.926.984 5,61% 30.205.445 9.619.761 1.600.689 501.089 - -

Subordinati 15.607.347 2,09% 10.000 727.158 252.483 1.510.858 1.738.907 11.367.940

o/w Retail 4.050.834 0,54% - - - 232.443 505.936 3.312.455

Senior non garantiti 62.317.785 8,34% 933.738 3.891.559 7.299.791 7.287.150 9.594.146 33.311.401

o/w Retail 19.781.897 2,65% 225.571 1.993.494 4.409.741 2.377.806 1.665.725 9.109.560

CD/CP 9.187.602 1,23% 70.349 192.209 1.157.857 7.040.511 3.021 723.655

o/w Retail 685.692 0,09% 16.427 - 9.910 - 3.021 656.335

Covered Bond 36.275.575 4,86% 133.636 188.821 1.910.581 1.769.647 4.702.588 27.570.302

Cartolarizzazioni 375.350 0,05% - - - - - 375.350

Altre - 0,00% - - - - - -

TOTALE 746.898.582 421.186.503 62.498.291 29.419.961 39.571.370 29.586.005 164.636.451

Composizione delle passività per divisa (migliaia di €)

STRUMENTO IMPORTO % SUL TOTALE EUR USD GBP CHF JPY Other

Debiti verso banche 128.141.169 17,16% 108.947.811 12.203.812 868.244 71.848 46.057 6.003.397

di cui garantiti 24.233.698 3,24% 21.381.833 1.507.992 - - - 1.343.874

Debiti verso clientela 494.993.754 66,27% 410.541.666 31.039.572 1.452.532 585.803 131.889 51.242.292

di cui garantiti 41.926.984 5,61% 41.865.399 45.261 1.288 17 - 15.019

Subordinati 15.607.347 2,09% 11.635.919 3.596.399 128.999 - 56.979 189.052

o/w Retail 4.050.834 0,54% 4.050.834 - - - - -

Senior non garantiti 62.317.785 8,34% 53.240.217 4.504.880 7.224 304.499 39.139 4.221.828

o/w Retail 19.781.897 2,65% 19.530.452 85.359 - - - 166.086

CD/CP 9.187.602 1,23% 9.165.726 21.876 - - - -

o/w Retail 685.692 0,09% 685.692 - - - - -

Covered Bond 36.275.575 4,86% 35.123.414 - - - - 1.152.161

Cartolarizzazioni 375.350 0,05% - 375.350 - - - -

Altre - 0,00% - - - - - -

TOTALE 746.898.582 628.654.752 51.741.889 2.456.999 962.149 274.064 62.808.729

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

158AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITLeva finanziaria

159

Leva finanziariaLa regolamentazione prudenziale di Basilea 3 ha introdotto l’obbligo di calcolo, di segnalazione e di pubblicazione di uncoefficiente di leva finanziaria (Leverage Ratio) che rappresenterà un requisito regolamentare supplementare rispetto agliindicatori risk based.

L’indice di leva finanziaria persegue i seguenti obiettivi:• contenere l’accumulo di leva finanziaria nel settore bancario;• rafforzare i requisiti patrimoniali con una misura integrativa semplice e non basata sul rischio.

Il suddetto coefficiente è calcolato secondo le regole sancite dal “Regolamento Delegato (UE) 2015/62 della Commissionedel 10 ottobre 2014 che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quantoriguarda il coefficiente di leva finanziaria”.

Il regolamento sopra menzionato emenda l’articolo 429 del CRR, recependo le prescrizioni del Comitato di Basilea che nelGennaio 2014 ha emesso il “Basel III leverage ratio framework and disclosure requirement”22.

La calibrazione definitiva ed eventuali ulteriori adeguamenti alla definizione dell’indice di leva finanziaria, saranno completatientro il 2017, con l’obiettivo di trasformare lo stesso in requisito minimo nell’ambito del primo pilastro, a partire dal 1 gennaio2018.Durante il periodo transitorio il Comitato di Basilea testerà un requisito minimo del 3%.

La presente informativa viene resa, altresì, secondo quanto stabilito dal “Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/200 dellaCommissione del 15 febbraio 2016 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda l'informativa sulcoefficiente di leva finanziaria degli enti ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.”

Contenuti

L’articolo 429 del CRR definisce il coefficiente di leva finanziaria come il capitale della Banca diviso per l'esposizionecomplessiva della stessa, ed è espresso in percentuale tra:

• il Capitale di classe 1;• l'esposizione totale della Banca, calcolata come somma dei valori dell'esposizione di tutte le attività ed elementi

fuori bilancio non dedotti dal Capitale di Classe 1.

L’esposizione totale include (gli articoli citati fanno riferimento al CRR):

• Derivati - valorizzati secondo il metodo Current Exposure Method di cui all’articolo 274 o in alternativa con ilmetodo dell’Original Exposure Method di cui all’articolo 295; se soddisfatte determinate condizioni stabilite dall’AttoDelegato, possono essere esclusi dall’esposizione in margini di variazione. I derivati su crediti venduti sonomisurati all’importo nozionale lordo in aggiunta al valore equo, ma con possibilità di dedurre dall’importo nozionalele perdite di conto economico rilevate sul valore equo. Nel rispetto di criteri rigorosi è altresì autorizzata lacompensazione dei nozionali relativi a derivati creditizi di vendita con acquisto di protezione.

• Security Financing Transactions (SFT23) – la cui esposizione è misurata da due componenti, ossia il rischio dicontroparte, pari all’esposizione al netto della garanzia (e senza considerare l’effetto volatilità), ed il valorecontabile dell‘operazione; se soddisfatte determinate condizioni stabilite dall’Atto Delegato, è possibile determinaresu base netta il valore dell'esposizione per cassa in SFT.

• Esposizioni Fuori Bilancio - valorizzate, secondo quanto disposto dall’art. 111, al nominale, ma a lordo dellerettifiche di valore su crediti specifiche e con l’applicazione dei fattori di conversione creditizia previsti dallametodologia standard per il calcolo degli RWA.

• Altre Attività – valorizzate, secondo quanto disposto dall’art. 111, al valore contabile rimanente dopo l'applicazionedelle rettifiche di valore su crediti specifiche, delle rettifiche di valore supplementari e di altre riduzioni dei fondipropri relative all'elemento dell'attivo; se soddisfatte determinate condizioni stabilite dall’atto delegato, possonoessere esclusi dall’esposizione i margini di variazione versati a fronte di operazioni in derivati.

Le grandezze esposte sono relative all’indice di leva finanziaria secondo le disposizioni transitorie.

22Cfr “Basel III leverage ratio framework and disclosure requirements” http://www.bis.org/publ/bcbs270.htm.

23 Operazioni di finanziamento tramite titoli, ovvero operazioni di vendita con patto di riacquisto, operazioni di concessione o di assunzione dititoli o di merci in prestito e operazioni di marginazione.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

160AL 30 GIUGNO 2017

Informativa quantitativa

La tabella che segue mostra l’indicatore di leva finanziaria al 30 giugno 2017 e l’apertura dell’esposizione totale nelleprincipali categorie, secondo quanto disposto dagli articoli 451(1)(a), 451(1)(b) e 451(1)(c).

Tavola LRCom - Informativa armonizzata sul coefficiente di leva finanziaria (migliaia di €)

30.06.2017 31.12.2016

1 Elementi in bilancio (esclusi derivati, SFT e attività f iduciarie ma comprese le garanzie reali) 751.991.060 772.745.926

2 (Importi delle attività dedotte nella determinazione del capitale di classe 1) (4.418.411) (5.286.495)

3Totale Esposizioni in bilancio (escludendo derivati ed SFT ma includendo i margini di

variazione per cassa) (somma delle righe 1 e 2)747.572.649 767.459.431

4Costo di sostituzione associato a tutte le operazioni su derivati (al netto del margini di variazione in

contante ammissibile)15.560.778 18.410.534

5Maggiorazione per le potenziali esposizioni future associate a tutte le operazioni su derivati (metodo del

valore di mercato)18.591.888 17.909.015

UE-5a Esposizione calcolata in base al metodo dell'esposizione originaria - -

6Lordizzazione delle garanzie reali fornite su derivati se dedotte dalle attività in bilancio in base alla disciplina

contabile applicabile- -

7 (Deduzione dei crediti per margini di variazione in contante fornito in operazioni su derivati) (4.944.991) (5.270.109)

8 (Componente CCP esentata delle esposizioni da negoziazione compensate per conto del cliente) - -

9 Importo nozionale effettivo rettif icato dei derivati su crediti venduti 24.949.936 28.626.276

10(Compensazione nozionali effettive rettif icate e deduzione delle maggiorazioni per i derivati su crediti

venduti)(17.384.950) (20.971.188)

11 Totale esposizione su derivati (somma delle righe da 4 a 10) 36.772.661 38.704.528

12Attività SFT lorde (senza rilevamento della compensazione) previa rettif ica per le operazioni contabilizzate

come vendita65.196.447 67.544.352

13 (Importi compensati risultanti dai debiti e crediti in contante delle attività SFT lorde) (12.299.613) (14.320.641)

14 Esposizione al rischio di controparte per le attività SFT 7.373.126 8.922.894

UE-14aDeroga per SFT: esposizione al rischio di controparte ai sensi dell'articolo 429ter, paragrafo 4, e

dell'articolo 222 del regolamento (UE) n. 575/2013- -

15 Esposizioni su operazioni effettuate come agente - -

UE-15a (Componente CCP esentata delle esposizioni su SFT compensate per conto del cliente) - -

16Totale Esposizioni su operazioni di finanziamento tramite titoli (somma delle righe da 12 a

15a)60.269.960 62.146.605

17 Importo nozionale lordo delle esposizioni fuori bilancio 324.041.455 316.398.618

18 (Rettif ica per conversione in importi equivalenti di credito) (210.123.884) (215.622.243)

19 Totale altre Esposizioni fuori bilancio (somma delle righe da 17 a 18) 113.917.571 100.776.375

UE-19a(Esposizioni infragruppo (su base individuale) esentate a norma dell'articolo 429, paragrafo 7, del

regolamento (UE) n. 575/2013) (in e fuori bilancio))- -

UE-19b(Esposizioni esentate a norma dell'articolo 429, paragrafo 14, del regolamento (UE) n. 575/2013) (in e fuori

bilancio))- -

20 Capitale di Classe 1 50.461.860 35.004.850

21Misura dell'esposizione complessiva del coefficiente di leva finanziaria (somma delle righe 3,

11, 16, 19, EU-19a ed EU-19b)958.532.841 969.086.939

22 Coefficiente di leva finanziaria 5,26% 3,61%

UE-23 Scelta delle disposizioni transitorie per la definizione della misura del capitale Transitional Transitional

UE-24Importo degli elementi f iduciari eliminati ai sensi dell'articolo 429, paragrafo 13, del regolamento (UE) n.

575/2013)- -

Coefficiente di leva finanziaria

Scelta delle disposizioni transitorie e importo degli elementi fiduciari eliminati

Esposizioni in bilancio (esclusi derivati e SFT)

Esposizioni su derivati

Esposizioni su operazioni di finanziamento tramite titoli

Altre Esposizioni fuori bilancio

Esposizioni esentate a norma dell'articolo 429, paragrafi 7 e 14, del regolamento (UE) n. 575/2013 (in e fuori bilancio)

Capitale e misura dell'esposizione complessiva

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITLeva finanziaria

161

La tabella che segue fornisce la riconciliazione tra l’esposizione totale (denominatore dell’indicatore) ed i valori di bilancio,secondo quanto disposto dall’articolo 451(1)(b) del CRR.

Nota:La voce 7 "Altre rettifiche" include:

• Deduzioni dal Capitale di Classe 1 relative ad attivi di bilancio (regime transitorio) pari a - 4.418.411 migliaia (coerenti con la sommadelle righe 7,8,12,16, 20a, 40, 41a del “Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri” nel capitoloFondi Propri.

• Compensazioni contabili effettuate sulle Altre Attività diverse da Derivati ed SFT pari a +1.201.854 migliaia di €

La tabella che segue fornisce, per le esposizioni diverse da Derivati ed SFT, la distribuzione per classe di controparte,secondo quanto disposto dall’articolo 451(1)(b) del CRR.

Tavola LRSum - Riepilogo della riconciliazione tra attività contabili ed esposizioni del coefficiente di leva finanziaria (migliaia di €)

30.06.2017 31.12.2016

1 Attività totali come da bilancio pubblicato 827.128.188 859.532.774

2 Rettif ica per i soggetti consolidati ai f ini contabili ma esclusi dall'ambito del consolidamento regolamentare 26.058.087 26.561.469

3

(Rettif ica per le attività fiduciarie contabilizzate in bilancio in base alla disciplina contabile applicabile ma

escluse dalla misura dall'esposizione del coefficiente di leva finanziaria a norma dell'articolo 429, paragrafo

13, del regolamento (UE) n. 575/2013)

- -

4 Rettif ica per gli strumenti f inanziari derivati (5.438.163) (12.149.153)

5 Rettif ica per le operazioni di f inanziamento tramite titoli (SFT) 83.705 (1.627.540)

6Rettif ica per gli elementi fuori bilancio (conversione delle esposizione furi bilancio in importi equivalenti di

credito)113.917.559 100.776.375

UE-6a(Rettif ica per esposizioni inf ragruppo escluse dalla misura dell'esposizione complessiva del coefficiente di

leva f inanziaria a norma dell'articolo 429, paragrafo 7, del regolamento (UE) n. 575/2013)- -

UE-6b(Rettif ica per esposizioni escluse dalla misura dell'esposizione complessiva del coefficiente di leva

finanziaria a norma dell'articolo 429, paragrafo 14, del Regolamento (UE) n. 575/2013)- -

7 Altre rettif iche (3.216.535) (4.006.986)

8 Misura dell'esposizione complessiva del coefficiente di leva finanziaria 958.532.841 969.086.939

Tavola LRSpl - Disaggregazione delle esposizioni in bilancio (esclusi Derivati, SFT ed esposizioni esentate) (migliaia di €)

CRR leverage ratio

exposures

30.06.2017

CRR leverage ratio

exposures

31.12.2016

UE-1 Totale Esposizioni in bilancio ( esclusi derivati, SFT ed esposizioni esentate), di cui: 751.991.060 772.745.926

UE-2 Esposizioni nel portafoglio di negoziazione 35.515.070 30.153.566

UE-3 Esposizione nel portafoglio bancario, di cui: 716.475.990 742.592.360

UE-4 Obbligazioni garantite 2.911.029 3.076.478

UE-5 Esposizioni trattate come emittenti sovrani 208.991.657 201.501.061

UE-6Esposizioni verso amministrazioni regionali, banche multilaterali di sviluppo, organizzazioni

internazionali e organismi del settore pubblico non trattati come emittenti sovrani7.218.378 8.334.239

UE-7 enti 31.734.028 34.753.070

UE-8 garantite da ipoteche su beni immobili 118.841.929 123.782.561

UE-9 esposizioni al dettaglio 56.710.174 67.710.983

UE-10 imprese 199.463.560 206.025.794

UE-11 esposizioni in stato di default 24.952.778 34.645.940

UE-12 altre esposizioni ( ad es. in strumenti di capitale, cartolarizzazioni e altre attività diverse da crediti) 65.652.457 62.762.234

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

162AL 30 GIUGNO 2017

Informativa qualitativa (secondo quanto disposto dall’articolo 451(1) lettere d) ed e) del CRR)

Descrizione dei fattori che hanno avuto un impatto sul coefficiente di leva finanziaria durante il periodo

L’indice di leva finanziaria (Leverage Ratio), calcolato considerando le disposizioni transitorie, è pari al 5,26% al 30 giugno2017, in aumento del 1,65% rispetto al 31 dicembre 2016 (3,61%). L’incremento è dovuto:

• all’aumento del Capitale di Classe 1 per un ammontare di 15,5 miliardi, con un effetto positivo sul ratio pariall’1,612%

• alla riduzione dell’Esposizione complessiva per un ammontare di 10,6 miliardi, con effetto positivo sul ratio pari allo0,042%.

In merito all’evoluzione del ratio:• la variazione del Capitale di Classe 1 (+1,612%) è descritta nel capitolo “Fondi Propri”, cui si rimanda per i dettagli;• la variazione dell’Esposizione complessiva (+0,042%) è riconducibile prevalentemente alle seguenti motivazioni:

o riduzione dell’Esposizione di bilancio (ad esclusione di Derivati ed SFT) per 19,9 miliardi (+0,102%);o riduzione degli SFT per 1,9 miliardi (+0,008%);o riduzione dei derivati per 1,9 miliardi (+0,008%);o aumento delle Esposizioni fuori bilancio per circa 13 miliardi (-0,076%).

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITLeva finanziaria

163

Processi per la gestione del rischio di eccessiva leva finanziaria

Il Framework di Risk Appetite di Gruppo rappresenta il fondamento per la gestione dei rischi nel Gruppo UniCredit. QuestoFramework prevede meccanismi di governance, processi, strumenti e procedure per la gestione complessiva dei rischi delGruppo. Il rischio di Leverage è incluso nel Framework di Risk Appetite di Gruppo e pertanto è sottoposto alla procedure e aimeccanismi di controllo in esso previste.

Gli strumenti quantitativi per valutare il Leverage risk provengono dal Framework di Risk Appetite di Gruppo che includeanche l’indicatore di Leverage Ratio. Questo KPI ha i propri livelli di target, trigger e limiti che sono monitorati regolarmentesu base periodica attraverso un’attività di reporting. Il monitoraggio e il reporting periodico è presentato al Group RiskCommittee (trimestralmente) e al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo.

Il processo di Risk Appetite identifica i meccanismi di governance, il coinvolgimento del management e i processi diescalation da attivare sia in condizioni operative normali sia di stress. I processi di escalation sono attivati al livelloorganizzativo appropriato al fine di assicurare una reazione adeguata quando i livelli di trigger o limiti sono superati.

Gli aspetti di maturity mismatch e di asset encumbrance sono strettamente monitorati e gestiti. I meccanismi di controlloesistenti assicurano la tempestiva identificazione di potenziali rischi riguardanti, tra gli altri, anche il rischio di eccessiva levafinanziaria.

Il rischio riveniente da maturity mismatch è monitorato attraverso l’uso del Net Stable Funding Ratio (NSFR), calcolato subase trimestrale. Questo indicatore è dato dal rapporto tra l’ammontare disponibile di provvista stabile e il requisito diprovvista stabile, calcolati applicando specifici pesi agli ammontari delle posizioni in e fuori bilancio, Le istruzioni per il calcolodi questo indicatore sono contenute nei documenti emessi dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS) “Basel III:the net stable funding ratio” e “Instructions for Basel III monitoring”.Il Net Stable Funding Ratio è inserito nel Risk AppetiteFramework e nel set di liquidity limits granulari e in quanto tale è soggetto ai relativi processi di escalation specifici.

Le dinamiche relative ad asset encumbrance sono monitorate attraverso la counterbalancing capacity. La somma tracounterbalancing capacity e la somma cumulata dei flussi di cassa in entrata e in uscita che scadono fino a un anno (primarygap) rappresenta l’operative maturity ladder che indica per ogni bucket di maturity l’eccesso degli unencumbered assetrispetto al bisogno cumulato di liquidità della banca.L’operative maturity ladder è inserito nel set di liquidity limits granulari ed in quanto tale è soggetto ai relativi processi diescalation specifici.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

164AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITGlossario/Abbrevazioni

165

Glossario/AbbreviazioniABCP Commercial paper garantita da attività (Asset-Backed Commercial Paper)

ABS Titoli garantiti da attività (Asset-Backed Securities)

ALM (Asset & Liability Management); gestione integrata delle attività e delle passività finalizzata ad allocare le risorse in un’otticadi ottimizzazione del rapporto rischio-rendimento.

ALT-A (mutui residenziali) Finanziamenti erogati a controparti che, sebbene non caratterizzate da significative difficoltà nelservizio del debito tali da qualificarli come “Subprime” (vedi voce), presentano profili di rischiosità determinati da elevati rapportidebito/garanzia, rata/reddito oppure da un’incompleta documentazione circa il reddito del debitore.

AMA (Advanced Measurement Approach); applicando questa metodologia l’ammontare del requisito di rischio operativo èdeterminato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaboratidalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l’utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per isistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione

Audit Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che dasocietà di revisione esterne (external audit).

Back-testing è una tecnica statistica che consiste nel confronto delle stime dei parametri di rischio con le evidenze empirichesuccessive alla stima.

Banking book Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l’espressione identifica la parte di tali portafogli destinataall’attività “proprietaria”.

Basilea 2 Nuovo accordo internazionale sul capitale con il quale sono state ridefinite le linee guida per la determinazione deirequisiti patrimoniali minimi delle banche.La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.Pillar 1 (primo pilastro): fermo restando l'obiettivo di un livello di capitalizzazione pari all'8% delle esposizioni ponderate per ilrischio, è stato delineato un nuovo sistema di regole per la misurazione dei rischi tipici dell'attività bancaria e finanziaria (di credito,di controparte, di mercato e operativi) che prevede metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessitàcon la possibilità di utilizzare, previa autorizzazione dell'Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente;Pillar 2 (secondo pilastro): prevede che le banche debbano dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitaleinterno complessivo (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio,anche diverse da quelle presidiate dal requisito patrimoniale complessivo (primo pilastro), nell’ambito di una valutazionedell’esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell’evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità diVigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, leopportune misure correttive;Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale,l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di talirischi.

Basilea 3 A fronte della crisi che negli ultimi anni ha colpito i mercati finanziari, il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria haapprovato il sostanziale rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi e modifiche alla regolamentazione in materia di liquiditàdegli istituti bancari (c.d. Basilea 3), prevedendo la graduale entrata in vigore dei nuovi requisiti prudenziali a partire dall’1 gennaio2014. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal “Pacchetto” CRD IV.

Best practice Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenzeriferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

Budget Stato previsionale dell’andamento dei costi e dei ricavi futuri di un’azienda.

Capitale Economico Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte diun anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa delportafoglio e dipende, oltre che dai rischi cui è esposta la banca, anche dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.

Cartolarizzazione Operatività che prevede il trasferimento di portafogli di attività a Società Veicolo “SPV - Special PurposeVehicle” e l’emissione da parte di quest’ultima di titoli aventi diversi gradi di subordinazione nel sopportare le eventuali perditesulle attività sottostanti.Le cartolarizzazioni possono essere:

• tradizionale, struttura di cartolarizzazione nella quale il trasferimento dei portafogli di attività avviene attraversol’effettiva cessione degli stessi allo "SPV- Special Purpose Vehicle";

• sintetica, struttura di cartolarizzazione nella quale il trasferimento dei portafogli di attività avviene attraverso l’utilizzo diderivati su crediti o analoghe forme di garanzia che consentono di trasferire il rischio dello stesso portafoglio.

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

166AL 30 GIUGNO 2017

CDO (Collateralized Debt Obligation); titoli di debito, emessi da un veicolo, aventi come sottostante finanziamenti, obbligazioni,“ABS - Asset Backed Securities” (vedi voce) oppure altri CDO. Queste tipologie di strutture sono costituite sia per eliminare(“derecognition”) attività dallo stato patrimoniale sia per arbitraggiare le differenze di rendimento fra le attività cartolarizzate e i titoliemessi dal veicolo.I CDO possono essere “funded”, se il veicolo acquista legalmente la proprietà dell’attività, oppure sintetici “unfunded”, se il veicoloacquisisce il rischio sottostante alle attività mediante contratti di “CDS - Credit Default Swap” (vedi voce) oppure altre forme digaranzia assimilabili.I titoli della specie possono essere ulteriormente suddivisi tra:

• CDO di ABS, aventi a loro volta come sottostante tranche di ABS;• Commercial Real Estate – CDO (CRE CDO), aventi come sottostante prestiti per immobili commerciali;• CDO – Balance Sheet, aventi il fine di consentire all’“Originator” (vedi voce), di norma un’istituzione bancaria, di

trasferire il rischio di credito a investitori terzi consentendo, ove possibile in base alle applicabili regole civilistiche e divigilanza, l’eliminazione delle attività dal bilancio dell’originator;

• CDO – Market Value, caratterizzati dal fatto che il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale delle noteemesse deriva non solo dai flussi di cassa originati dalle attività sottostanti ma anche dalla negoziazione delle stesse sulmercato. La performance delle notes emesse dal veicolo dipende, quindi, non solo dal rischio di credito ma anche dalvalore di mercato delle attività sottostanti;

• CDO – Preferred Stock, aventi come sottostante strumenti ibridi di debito/patrimonio "Preference shares" emesse daistituzioni finanziarie;

• CDO – Synthetic Arbitrage, aventi il fine di arbitraggiare le differenze di rendimento fra le attività cartolarizzate,acquisite sinteticamente attraverso strumenti derivati, e i titoli emessi dal veicolo.

CDS (Credit Default Swap); contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte delpagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso siverifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).

CEO Chief Executive Officer

CFO Chief Financial Officer

Classe di merito di credito è la classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischionell’ambito dell’approccio standard del rischio di credito

Corporate Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.

Costo del rischio È il rapporto tra le rettifiche nette su crediti e i crediti verso clientela. È uno degli indicatori della rischiosità degliattivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.

Covenant Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggettofinanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando leperformance economico-finanziarie del debitore a eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).

Covered bond Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anchedella garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari o altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, a un’apposita società veicolo“SPV – Special Purpose Vehicle”.

CRD (Capital Requirement Directive); direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d’Italia con la circolare n. 263/2006del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti.Il “Pacchetto” CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull’accesso all’attività deglienti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Bancad’Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

Credit Valuation Adjustment (CVA) è l'aggiustamento del valore di un portafoglio di transazioni che riflette il valore di mercatodel rischio creditizio delle controparti

CRM Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altristrumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito

CRO Chief Risk Officer

Default Identifica la condizione di dichiarata impossibilità a onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.

Duration Generalmente è calcolata come media ponderata delle scadenze dei pagamenti per interessi e capitale associati a untitolo obbligazionario e costituisce un indicatore del rischio di tasso d’interesse a cui è sottoposto un titolo o un portafoglioobbligazionario.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITGlossario/Abbrevazioni

167

EAD Esposizione al momento dell’inadempienza (Exposure at Default) è l’ammontare di esposizione di una controparte ai fini delcalcolo del requisito di capitale; EAD tiene in considerazione sia l’esposizione per cassa, sia l’utilizzo atteso dell’esposizione difirma.

EBA European Banking Authority. L'Autorità bancaria europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), cheopera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.Gli obiettivi generali dell'Autorità sono assicurare la stabilità finanziaria nell'UE e garantire l'integrità, l'efficienza e il regolarefunzionamento del settore bancario

ECA Agenzia per il credito all’esportazione (Export Credit Agency)

ECAI Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution)

ECB (European Central Bank), la Banca Centrale Europea. La BCE è la banca centrale per la moneta unica europea, l’euro. Ilcompito principale della BCE è preservare il potere di acquisto della moneta unica e quindi assicurare il mantenimento dellastabilità dei prezzi nell’area dell’euro.

EL Perdite attese (Expected Losses) sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogniesposizione (o pool di esposizioni)

Esposizioni “junior”, “mezzanine” e “senior” In un’operazione di cartolarizzazione le esposizioni possono essere cosìclassificate:

• "junior", sono le esposizioni rimborsate per ultime che conseguentemente assorbono le prime perdite prodottedall’operazione di cartolarizzazione;

• “mezzanine”, sono le esposizioni aventi priorità di rimborso intermedie tra le “senior” e le “junior”;• "senior", sono le esposizioni rimborsate per prime.

Esposizioni non performing: ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutti glistrumenti di debito e le esposizioni fuori bilancio per i quali si vedono soddisfatti i seguenti criteri: (i) esposizioni rilevanti scadute(past due) da più di 90 giorni; (ii) esposizioni per cui banca giudica improbabile l’integrale adempienza del debitore senza il ricorsoad azioni quali l'escussione delle garanzie, a prescindere dall’esistenza di un ammontare scaduto o dal numero di giorni discaduto.

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate (“Past Due”): esposizioni problematiche che, alla data di riferimento dellasegnalazione, sono scadute o sconfinanti da più di 90 giorni su una obbligazione rilevante , come da regolamento sui requisitiprudenziali di pertinenza. Il past due può essere determinato sia a livello di debitore che a livello di singola transazione in seguitoalle disposizioni regolamentari locali di pertinenza sui requisiti prudenziali.

EVA (Economic Value Added); l’EVA è un indicatore del valore creato da un’azienda. Esso esprime la capacità di creare valore intermini monetari, poiché risulta dalla differenza tra l'utile netto dell'operatività corrente “NOPAT - Net Operating Profit After Tax” el'onere relativo al capitale investito.

Fair value Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, traparti consapevoli e indipendenti.

Forbearance/Esposizioni oggetto di concessione: ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definisconoForborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che haaffrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).

Forwards Contratti a termine su tassi di interesse, cambi o indici azionari, generalmente trattati su mercati "OTC – Over TheCounter", nei quali le condizioni vengono fissate al momento della stipula, ma la cui esecuzione avverrà a una data futurapredeterminata, mediante l’incasso o il pagamento di differenziali calcolati con riferimento a parametri diversi a secondadell’oggetto del contratto.

Funding Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell’attività aziendale o di particolarioperazioni finanziarie.

Futures Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute,valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.

Hedge Fund Fondo comune di investimento speculativo che adotta tecniche di copertura, normalmente non utilizzate dagliordinari fondi comuni, allo scopo di fornire rendimenti costanti scarsamente correlati a quelli del mercato di riferimento. Gli HedgeFunds sono contraddistinti da un ristretto numero di soci partecipanti e dall’elevato investimento minimo richiesto.

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INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

168AL 30 GIUGNO 2017

IAA Metodo della valutazione interna (Internal Assessment Approach)

IAS/IFRS Principi contabili internazionali (International Accounting Standards); emanati dall'International Accounting StandardBoard (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili deiprincipali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of SecuritiesCommissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC),costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con latrasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial ReportingStandards" (IFRS).A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli “US GAAP - United States GenerallyAccepted Accounting Principles”.

IBNR sostenute ma non contabilizzate (perdite) (Incurred But Not Reported)

ICAAP La disciplina del “Secondo Pilastro” (Titolo III) richiede alle banche di dotarsi di processi e strumenti (Internal CapitalAdequacy Assessment Process, ICAAP) per determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia dirischio, anche diversi da quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo (“Primo Pilastro”), nell’ambito di una valutazionedell’esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell’evoluzione del contesto di riferimento.

IMA Metodo dei modelli interni (Internal Models Approach), è un approccio per calcolare il requisito di capitale per il rischio dimercato utilizzando i modelli interni

Impairment Nell'ambito degli “IAS/IFRS” (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso incui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzodell'attività.

Inadempienze probabili (“Unlikely to Pay”): la classificazione in tale categoria è il risultato del giudizio della banca circal’improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quale l’escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitalee/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata in maniera indipendente dalla presenza di eventualiimporti (o rate) scaduti e non pagati.

Investment banking Comparto dell’attività bancaria rivolto alla sottoscrizione e collocamento di titoli di nuova emissione, oltre chealla negoziazione di strumenti finanziari.

IPRE Income Producing Real Estate

IRB Sistema basato sui rating interni (Internal Ratings-Based Approach) è un approccio per calcolare il requisito di capitale per ilrischio di credito utilizzando parametri di rischio stimati internamente.

IRC Incremental Risk Charge è una misura delle perdite potenziali derivanti dai rischi di default e di migrazione di prodotti dicredito non cartolarizzati sull’orizzonte di capitale di 1 anno ad un livello di confidenza del 99.9%, tenendo in considerazione gliorizzonti di liquidità delle singole posizioni.

KPI - “Key Performance Indicators” - “indicatori di prestazione chiave”, insieme di indicatori che permettono di misurare leprestazioni di una determinata attività o processo.

LCP Loss Confirmation Period

Leasing Contratto con il quale una parte (locatore) concede all'altra (locatario) per un tempo determinato il godimento di un bene,acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta e indicazione del locatario, con facoltà per quest'ultimo di acquistare la proprietàdel bene a condizioni prefissate al termine del contatto di locazione.

LGD Perdita in caso di inadempienza (Loss Given Default) è il valore atteso delle perdite in caso di default; è solitamente riportatocome percentuale della EAD

M Scadenza effettiva (Effective Maturity)

Medium Term note Titolo di debito avente scadenza fra i 5 e i 10 anni.

Notch Livello, riferito ad una scala di valori

OICR Organismi di investimento collettivo del risparmio

OICVM Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari

Originator Soggetto che ha originato direttamente oppure acquistato da terzi le attività oggetto di cartolarizzazione.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITGlossario/Abbrevazioni

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OTC Over-The-Counter Contratti o scambi che avvengono in mercati/borse non regolamentati, ovvero direttamente tra le dueparti.

Overcollateralization Forma di garanzia creditizia che prevede che il portafoglio di attività a garanzia dei titoli emessi siasuperiore all’ammontare dei titoli stessi.

PD Probabilità di inadempienza (Probability of Default) è la probabilità che una controparte vada in default entro l’orizzontetemporale di un anno

PMI Piccole e medie imprese

Private equity Investimenti nel capitale di rischio di società, generalmente non quotate, ma con alto potenziale di sviluppo e concapacità di generare flussi di cassa costanti. Gli investimenti in private equity comprendono un’ampia gamma di operazioni sia infunzione della fase di vita dell’azienda considerata sia delle tecniche di investimento utilizzate. Tra queste ultime sono compresi ifondi chiusi di private equity.

Purchase companies Società Veicolo utilizzate nell’ambito di strutture di ABCP Conduits - Asset Backed Commercial PaperConduits che acquistano le attività oggetto di cartolarizzazione e che sono finanziate dal veicolo Conduit che emette le"Commercial Paper".

Rating Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria dellasocietà stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base dimodelli interni.

RBA Metodo basato sui rating (Ratings-Based Approach)

Retail Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.

RIC Modello di calcolo IRB - Rating Integrato Corporate

RISB Modello di calcolo IRB - Rating Integrato Small Business

Rischio di credito Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore dellegaranzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valoredella posizione creditoria della banca.

Rischio di credito di controparte è il rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andarein default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.

Rischio di liquidità Rappresenta il rischio che l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causadell’incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa delladifficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa esfavorevole il prezzo per via dell’insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (marketliquidity risk).

Rischio di mercato Rappresenta l’effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico delportafoglio del Gruppo, dove quest’ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio dinegoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l’operatività connessa con la gestione caratteristica della bancacommerciale e con le scelte di investimento strategiche.

Rischio operativo Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni,personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quellostrategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto diimpiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioninormative, danni ai beni patrimoniali dell’azienda, interruzioni dell’operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

RUF Revolving Underwriting Facility

RWA Attività di rischio ponderate (Risk Weighted Assets); si tratta di attività per cassa e fuori bilancio (derivati e garanzie)classificate e ponderate in base a diversi coefficienti legati ai rischi, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi divigilanza (es. Banca d'Italia, Bafin, ecc.) per il calcolo dei coefficienti di solvibilità.

Sensitivity Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono avariazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

170AL 30 GIUGNO 2017

SFA Metodo della Formula Regolamentare (Supervisory formula Approach)

SL Credito specializzato (Specialised Lending)

Sofferenze (“Bad Loans”): il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertatogiudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dallabanca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).

Sponsor Soggetto, diverso dall’Originator, che istituisce e gestisce una struttura di ABCP o altri schemi di cartolarizzazione, cheprevedono l’acquisto da terzi delle attività da cartolarizzare.

SPV Società veicolo (Special Purpose Vehicle), di norma una società create per il solo scopo di acquisire certe attività oesposizioni in derivati e di emettere passività legate esclusivamente a queste attività o esposizioni.

Subprime (mutui residenziali) Sebbene non esista univoca definizione di mutui subprime, si qualificano in questa categoria ifinanziamenti erogati a controparti caratterizzate da passate difficoltà nel servizio del debito, quali episodi di ritardo nei pagamenti,insolvenza o bancarotta, oppure che presentano probabilità di inadempienza più alte della media per effetto di un elevato rapportorata/reddito oppure esposizione/garanzia.

SVaR Stressed VaR è la quantificazione delle esposizioni a particolari perdite estreme che possono essere inflitte alla Bancadurante tensioni di mercato, modellizzando la risposta del portafoglio con dati storici di un periodo (continuo di 12 mesi) disignificativo stress finanziario.

Swap Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nelcaso di uno swap di tassi d'interesse (“IRS”), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interessecalcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso,l'altra sulla base di un tasso variabile).

UL Perdite inattese (Unexpected Losses) sono le perdite che eccedono le perdite attese

Validazione (interna) un unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l’adeguatezza dei modelli interni per gliscopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per ilprocesso di validazione da parte delle autorità.

VaR Valore a rischio (Value at Risk) è una misura di rischio della perdita potenziale, per un definito orizzonte temporale e per undato intervallo di confidenza,che può verificarsi su una posizione o su un portafoglio.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITGlossario/Abbrevazioni

171

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

172AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

173

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) IT0004781412 IT0004781420 / IT00047814383 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge italiana (**) Intero strumento - Legge italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Common Equity Tier 1 (**) Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Common Equity Tier 1 (**) Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Azioni ordinarie Azioni di risparmio

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)20.828 (**) 2- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

Privo di valore nominale Privo di valore nominale

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

N/A N/A

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

N/A N/A

9a Prezzo di emissione N/A N/A9b Prezzo di rimborso N/A N/A10 Classificazione contabile Patrimonio Netto Patrimonio Netto11 Data di emissione originaria N/A N/A12 Irredimibile o a scadenza Irredimibile Irredimibile13 Data di scadenza originaria Senza scadenza Senza scadenza

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

N/A N/A

15Data del rimborso anticipato facoltativo N/A N/ADate del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

N/A N/A

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile N/A N/ACedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Floating

18

Tasso della cedola ed eventuale indice correlato N/A (**) Le azioni di risparmio godono di privilegi di naturapatrimoniale nella distribuzione dei dividendi comeda previsione statutaria. In particolare, in caso diutile netto di bilancio distribuibile, è assegnato unimporto fino alla concorrenza del 5% di Euro 6,3per azione, fermo quanto ulteriormente previstodallo statuto

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Pienamente discrezionale (**) Parzialmente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- Le azioni di risparmio godono di privilegi di naturapatrimoniale nella distribuzione dei dividendi

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Pienamente discrezionale (**) Parzialmente discrezionale

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso N/A N/A22 Cumulativi o non cumulativi N/A (**) Cumulativi

23 Convertibili o non convertibili N/A N/A

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

N/A N/A

25 Se convertibili, in tutto o in parte N/A N/A26 Se convertibili, tasso di conversione N/A N/A27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa N/A N/A

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

N/A N/A

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

N/A N/A

30 Meccanismi di svalutazione (write down) N/A N/A

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

N/A N/A

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

N/A N/A

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

N/A N/A

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Azioni di risparmio Additional Tier 1

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO (**) SI

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

(**) Parzialmente discrezionale, cumulativi

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile(**)Le azioni ordinarie includono 9.675.641 azioni precedentemente sottoscritte da Mediobanca nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale deliberato dall’AssembleaStraordinaria dei Soci di UniCredit il 14 novembre 2008 e vincolate (pegno) al servizio dei titoli “CASHES”, strumenti di tipo equity linked emessi nel mese di febbraio 2009 daThe Bank of New York (Luxembourg) S.A. Le stesse azioni sono in usufrutto in favore di UniCredit e per tutta la durata del contratto di usufrutto il diritto di voto su tali azioni èsospeso.Pertanto, con riferimento alle suddette azioni, le informazioni contrassegnate con il doppio asterisco differiscono per i campi riportati sotto, nel seguente modo:• Campo 3: Legge Italiana (azioni ordinarie e usufrutto), Legge Lussemburghese (contratto di swap, emissione cashes);• Campo 4: Additional Tier 1 / Campo 5: Tier 2;• Campo 8: 609 milioni;• Campo 18: 4,9 * ((Euribor 3m + 4,50%), plus dividend adjustment equal to excess over 8% dividend yield paid on ordinary shares);• Campo 20a: Obbligatorio / Campo 20b: Obbligatorio;• Campo 22: Non cumulativi;• Campo 36: Si / Campo 37: Non discrezionale, Dividend Pusher

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

174AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)

1 Emittente HVB FUNDING TRUST HVB FUNDING TRUST II2 Codice identificativo (1) US404398AA77 XS0102826673

3

Legislazione applicabile allo strumento (2) "Waiver" e "Improvement Agreement" eObbligazione Subordinata - Legge dello Stato diNew York; "Declaration", "Certificates" e "theCharter" - Giurisdizione del Delaware; "SilentPartnership & Partnership Interests" -Giurisdizione del Delaware e Legge Tedesca

"Waiver", "Improvement Agreement" eObbligazione Subordinata - Legge dello Stato diNew York; "Declaration", "Certificates" e "theCharter" - Giurisdizione del Delaware; "SilentPartnership & Partnership Interests" - Giurisdizionedel Delaware e Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 Additional Tier 15 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7Tipologia di strumento Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484

CRRSilent Partnership Certificates - Art. 51 e 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)18 16Riacquisti e Incremento ammontare infragruppo Riacquisti

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

300 100

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

USD GBP

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

294 153

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 15/07/1999 13/10/199912 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 30/06/2031 13/10/2036

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 30/06/2029 13/10/2034

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al valore nominale corrente più ilrateo di interessi e le distribuzioni non corrisposte"Additional event": al valore nominale correntepiù il rateo di interessi e le distribuzioni noncorrisposte

"Regulatory call": il maggiore di (i) il "CurrentNominal Value" più maturate e non corrispostedistribuzioni per il "Distribution Period" corrente e(ii) il "Make-Whole Amount""Tax event": al "Current Nominal amount" più rateodi interessi e distribuzioni non corrisposte"Additional event": al "Current Nominal amount" piùrateo di interessi e distribuzioni non corrisposte

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Semestrale AnnualeCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 8,741% p.a. 7,76% p.a19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

Mancato rispetto del requisito patrimonialecomplessivo; "Dividend pusher"

Mancato rispetto del requisito patrimonialecomplessivo; "Dividend pusher"

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) SI SI

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

Deficienza patrimoniale Deficienza patrimoniale

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

Totale o parziale Totale o parziale

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

Temporanea Temporanea

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare laparità

ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare laparità.

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Tier 2 Tier 2

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI SI

37

In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

obbligazione non perpetua, "dividend pusher","accelerated write-up", "recapitalizationhindering", pagamenti non completamentediscrezionali

Obbligazione non perpetua, "Dividend pusher","accelerated write-up", "Recapitalization hindering",i pagamenti non sono completamente discrezionali

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

175

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente HVB FUNDING TRUST III ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.2 Codice identificativo (1) US404399AA50 DE000A0DD4K8

3

Legislazione applicabile allo strumento (2) "Waiver" e "Improvement Agreement" eObbligazione Subordinata - Legge dello Stato diNew York; "Declaration", "Certificates" e "theCharter" - Giurisdizione del Delaware; "SilentPartnership & Partnership Interests" -Giurisdizione del Delaware e Legge Tedesca

Intero strumento - Giurisdizione delle IsoleCayman, "Support Agreement" - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 Additional Tier 15 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Non ammissibile

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7Tipologia di strumento Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484

CRRPreferred Securities - Art. 51 e 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)18 95

Riacquisti e Incremento ammontare infragruppo Incremento ammontare infragruppo

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

200 250

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

USD EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

186 250

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 22/10/1999 28/10/200412 Irredimibile o a scadenza A scadenza Irredimibile13 Data di scadenza originaria 22/10/2031 Senza scadenza

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 22/10/2029 28/10/2011

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": il maggiore di (i) il "CurrentNominal Value" più maturate e non corrispostedistribuzioni per il "Distribution Period" corrente e(ii) il "Make-Whole Amount""Tax event": al "Current Nominal amount" piùrateo di interessi e distribuzioni non corrisposte"Additional event": al "Current Nominal amount"più rateo di interessi e distribuzioni noncorrisposte

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato e dividendi non pagati

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Semestrale SemestraleCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed to Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 9% payable semi-annually 1Y 6,00%, max between 8,00% and CMS euro 10y

+ 0,10% from 28/10/2005. Payable semi-annually19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

Mancato rispetto del requisito patrimonialecomplessivo; "Dividend pusher"

Mancato rispetto del requisito patrimonialecomplessivo; divieto imposto dall'Autorità divigilanza; "Dividend pusher"

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Parzialmente discrezionale Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO

22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -

27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) SI NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

Deficienza patrimoniale -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

Totale o parziale -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

Temporanea N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare laparità

-

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Tier 2 Tier 2

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI SI

37

In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

obbligazione non perpetua, "dividend pusher","accelerated write-up", "recapitalizationhindering", pagamenti non completamentediscrezionali

"Dividend pusher", "Recapitalization hindering","Repayment not subject to prior permission of thecompetent authority"

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

176AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)

1Emittente ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. UNICREDIT INTERNATIONAL BANK

(LUXEMBOURG) SA2 Codice identificativo (1) DE000A0DYW70 XS0372556299

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Giurisdizione delle Isole

Cayman, "Support Agreement" - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Austriaca

Intero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 Additional Tier 15 Disposizioni del CRR post-transitorie Non ammissibile Non ammissibile

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR Bond - Art. 51 e 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)50 133Incremento ammontare infragruppo Riacquisti

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

150 350

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR GBP

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

150 442

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 22/02/2005 27/06/200812 Irredimibile o a scadenza Irredimibile Irredimibile13 Data di scadenza originaria Senza scadenza Senza scadenza

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 22/03/2012 27/06/2018

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato e dividendi non pagati

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateo diinteressi maturato"Additional event": al nominale comprensivo delrateo maturato.

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Annuale TrimestraleCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Fixed to Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 1Y 7,5% payable in arrear, max between 8,00%

and euro CMS 10 y + 0,15% from second year tomaturity.

8,5925% from issue date to 27/06/2018 payablesemi-annually, equivalent to MS + 2,95%; Libor 3M+ 3,95% from 27/06/2018

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

Mancato rispetto del requisito patrimonialecomplessivo; divieto imposto dall'Autorità divigilanza; "Dividend pusher"

Mancanza di utile distribuibile; divieto impostodall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto delrequisito patrimoniale complessivo; "Dividendpusher"

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Parzialmente discrezionale

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO SI22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO SI

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- Deficienza patrimoniale

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- Totale o parziale

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A Temporanea

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- Pari-passu e prorata con Core Tier 1

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Tier 2 Tier 2

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI SI

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

"Dividend pusher", "Recapitalization hindering","Repayment not subject to prior permission of thecompetent authority"

"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti nonsono completamente discrezionali, "Dividendpusher", "Recapitalization hindering"

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

177

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)

1Emittente UNICREDIT INTERNATIONAL BANK

(LUXEMBOURG) SAUNICREDIT SPA

2 Codice identificativo (1) XS0470937243 XS0527624059

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 Additional Tier 15 Disposizioni del CRR post-transitorie Non ammissibile Non ammissibile

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 51 e 484 CRR Bond - Art. 51 e 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)393 211Riacquisti Riacquisti

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

750 500

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

750 500

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 10/12/2009 21/07/201012 Irredimibile o a scadenza Irredimibile Irredimibile

13 Data di scadenza originaria Senza scadenza Senza scadenza

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 10/12/2019 21/07/2020

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateodi interessi maturato"Additional event": al nominale comprensivo delrateo maturato.

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi o "reset date" al valore nominalecomprensivo del rateo maturato."Additional event": in qualsiasi data di pagamentodegli interessi o "reset date" al valore nominalecomprensivo del rateo maturato.

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Trimestrale TrimestraleCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Fixed to Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 8,125% from issue date to 10/12/2019; Euribor

3M + 6,650%9,375% from issue date to 21/07/2020, equivalenteto MS + 6,49%; Euribor 3M + 7,49% from21/07/2020

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

Mancanza di utile distribuibile; divieto impostodall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto delrequisito patrimoniale complessivo; "Dividendpusher"

Mancanza di utile distribuibile; divieto impostodall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto delrequisito patrimoniale complessivo; "Dividendpusher"

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso SI SI

22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) SI SI

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

Deficienza patrimoniale Deficienza patrimoniale

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

Totale o parziale Totale o parziale

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

Temporanea Temporanea

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

Pari-passu e prorata con Core Tier 1 Pari-passu e prorata con Core Tier 1

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Tier 2 Tier 2

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI SI

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti nonsono completamente discrezionali, "Dividendpusher", "Recapitalization hindering"

"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti nonsono completamente discrezionali, "Dividendpusher", "Recapitalization hindering"

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

178AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS1046224884 XS1107890847

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 Additional Tier 15 Disposizioni del CRR post-transitorie Additional Tier 1 Additional Tier 1

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 51 CRR Bond - Art. 51 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)898 991- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

1.250 1.000

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

USD EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

908 1.000

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Patrimonio Netto Patrimonio Netto11 Data di emissione originaria 03/04/2014 10/09/201412 Irredimibile o a scadenza Irredimibile Irredimibile13 Data di scadenza originaria Senza scadenza Senza scadenza

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 03/06/2024 10/09/2021

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": Prevailing Principal Amount +any accrued interest"Tax event": 100 + accrued interest"Additional event": 100 + accrued interest

"Regulatory call": Prevailing Principal Amount +any accrued interest"Tax event": 100 + accrued interest"Additional event": 100 + accrued interest

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Semestrale SemestraleCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 8% p.a. until 06/03/2024; therafter fixed every 5

years for 5-Year Mid-Swap Rate + 518bps6,75% p.a until 10/09/2021; therafter fixed every 5years for 5-Year Mid-Swap Rate + 610bps

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Pienamente discrezionale Pienamente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

Insufficienza di elementi di capitale distribuibile;Distribuzioni eccedenti l'Ammontare MassimoDistribuibile; "Loss Absorption Event"

Insufficienza di elementi di capitale distribuibile;Distribuzioni eccedenti l'Ammontare MassimoDistribuibile; "Loss Absorption Event"

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Pienamente discrezionale Pienamente discrezionale

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) SI SI

31

In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

CET1 ratio dell'emittente a livello individuale oconsolidato minore al 5,125% oppureall'accadere del "minimum trigger event ratio"specificato nei "Relevant Regulations".

CET1 ratio dell'emittente a livello individuale oconsolidato minore al 5,125% oppure all'accaderedel "minimum trigger event ratio" specificato nei"Relevant Regulations".

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

Totale o parziale Totale o parziale

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

Temporanea Temporanea

34

In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

L'emittente o, se permesso il Gruppo, nel caso incui registri un utile netto, può, a sua pienadiscrezione e subordinato all'AmmontareMassimo Distribuibile, incrementare il "PrevailingPrincipal Amount" dello strumento fino almassimo dell'"Initial Principal Amount" pro ratacon similari strumenti AT1

L'emittente o, se permesso il Gruppo, nel caso incui registri un utile netto, può, a sua pienadiscrezione e subordinato all'Ammontare MassimoDistribuibile, incrementare il "Prevailing PrincipalAmount" dello strumento fino al massimodell'"Initial Principal Amount" pro rata con similaristrumenti AT1

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Tier 2 Tier 2

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

179

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS1539597499 XS1619015719

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 Additional Tier 15 Disposizioni del CRR post-transitorie Additional Tier 1 Additional Tier 1

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 51 CRR Bond - Art. 51 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)495 1.237- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

500 1.250

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

500 1.250

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Patrimonio Netto Patrimonio Netto11 Data di emissione originaria 21/12/2016 22/05/201712 Irredimibile o a scadenza Irredimibile Irredimibile13 Data di scadenza originaria Senza scadenza Senza scadenza

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 03/06/2022 03/06/2023

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

Regulatory call: Prevailing Principal Amount +any accrued interestTax event: Prevailing Principal Amount + anyaccrued interestAdditional event: Prevailing Principal Amount +any accrued interest

Regulatory call: Prevailing Principal Amount + anyaccrued interestTax event: Prevailing Principal Amount + anyaccrued interest

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Semestrale SemestraleCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 9.25% p.a. until 3/06/2022; thereafter fixed every

5 years for 5-year Mid-Swap Rate + 930bps6,625% p.a. until 3/6/2023, thereafter fixed every 5years for 5-year Mid-Swap Rate +638.7 bps

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Pienamente discrezionale Pienamente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

Insufficienza di elementi di capitale distribuibile;Distribuzioni eccedenti l'Ammontare MassimoDistribuibile; "Loss Absorption Event";Opzione apiena discrezione dell'emittente

Insufficienza di elementi di capitale distribuibile;Distribuzioni eccedenti l'Ammontare MassimoDistribuibile; "Loss Absorption Event";Opzione apiena discrezione dell'emittente

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Pienamente discrezionale Pienamente discrezionale

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO

22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) SI SI

31

In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

CET1 ratio dell'emittente a livello individuale oconsolidato minore al 5,125% oppureall'accadere del "minimum trigger event ratio"specificato nei "Relevant Regulations".

Transitional ratio dell'emittente a livello individale oconsolidato

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

Totale o parziale Totale o parziale

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

Temporanea Temporanea

34

In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

L'emittente o, se permesso il Gruppo, nel caso incui registri un utile netto, può, a sua pienadiscrezione e subordinato all'AmmontareMassimo Distribuibile, incrementare il "PrevailingPrincipal Amount" dello strumento fino almassimo dell'"Initial Principal Amount" pro ratacon similari strumenti AT1

L'emittente, nel caso in cui registri un utile netto,può a sua piena discrezione e subordinatoall'Ammontare Massimo Distribuibile, incrementareil "Prevailing Principal Amount" dello strumento finoal massimo dell"Initial Principal Amount" pro ratacon similari strumenti AT1

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Tier 2 Tier 2

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

180AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) AT0000245790 AT00002468143 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Intero strumento - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Notes - Art 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)0 1Riacquisti Riacquisti

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

27 15

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

27 15

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 130 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 25/10/1989 14/02/199612 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 25/10/2019 26/02/2021

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO SI

15Data del rimborso anticipato facoltativo - 26/02/2016Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - In qualsiasi momento con preavviso dopo la data

di esercizio dell'opzione di rimborso anticipatoCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 7,25% for first five years, thereafter arithmetic

average Secondary Market Yield of BankingBonds according to ONB minus 0,25%

Euribor 6M + 0,20% payable semi-annually

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

181

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) XS0062981500 XS0093266939

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaIntero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)42 9Riacquisti Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

10.000 60

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

JPY DEM

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

72 31

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 12/03/1996 21/12/199812 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 12/03/2021 21/12/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": al valore nominale comprensivo delrateo maturato

-

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 6,3% p.a. 5,43% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

Page 182: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

182AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) XS0097425226 XS00979509003 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Intero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)11 1Riacquisti e Ammortamento -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

40 3

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

40 3

9a Prezzo di emissione 99,83 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 14/05/1999 28/05/199912 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 14/05/2019 28/05/2019

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Fixed to Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,00% from issue date to 14/05/2009; 5,00% +

16% of euro CMS 10 y from 14/05/2009.4,50% from issue date to 28/05/2004; maxbetween 4,50% and 90% of Euro CMS 10 y from28/05/2004.

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

183

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) XS0098170003 DE00022988903 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Intero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)14 8Riacquisti e Ammortamento -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

43 20

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

43 20

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 01/06/1999 07/06/199912 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 01/06/2019 07/06/2019

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 4,70% from issue date to 01/06/2009; max

between 4,70% and 102% of euro CMS 10y from01/06/2009

5,5% p.a.

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

184AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) XS0098907693 XS01047643773 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Intero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)10 39Ammortamento -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

25 39

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

25 39

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 25/06/1999 26/11/199912 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 25/06/2019 19/11/2029

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo 25/06/2009 -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 7,00% p.a. Euribor 6M + 0,62%19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

185

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) XS0105174352 XS01056562673 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Intero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)12 12- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

12 15

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

12 15

9a Prezzo di emissione 99,75 79,159b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 13/12/1999 21/12/199912 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 13/12/2024 21/12/2029

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 2,00% p.a. from issue date to 13/12/2004; 9,00%

p.a. from 13/12/2004.5,00% p.a.

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

186AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) XS0114878233 AT00005416693 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Intero strumento - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)5 3- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

8 5

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

8 5

9a Prezzo di emissione 99,71 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 01/08/2000 01/08/200012 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 03/08/2020 01/08/2020

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": al valore nominale comprensivo delrateo maturato

-

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Fixed to Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 6M + 0,65% 7,1% payable until 31/07/2005, thereafter 1,8 x

10yJPYCMS, floor: 3,25%, cap: 8,25%19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

187

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) AT0000541719 XS01194858853 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Intero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)13 9- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

20 14

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

20 14

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 06/10/2000 23/10/200012 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 06/10/2020 23/10/2020

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 6,5% p.a. Euribor 3M + 0,70%19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

Page 188: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

188AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) XS0120851174 XS0122710188

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)7 20- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

10 20

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

10 20

9a Prezzo di emissione 100 99,859b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 22/12/2000 24/01/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 22/12/2020 24/01/2031

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 67% of Euro CMS 10y, with a min. of 4,85% and

a max of 5,85%Euribor 3M + 0,39% p.a.

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

Page 189: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

189

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) XS0123313636 XS0123117292

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)30 46- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

30 46

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

30 46

9a Prezzo di emissione 99,80 99,289b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 25/01/2001 25/01/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 25/01/2031 25/01/2031

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

"Tax event": al valore nominale comprensivo delrateo maturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 6M + 0,3925% payable semi annually Euribor 3M + 0,35% payable quarterly19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

190AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) XS0134061893 XS0136314415

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)55 35- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

55 35

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

55 35

9a Prezzo di emissione 100 99,329b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 20/08/2001 01/10/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 20/08/2033 31/10/2031

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 3M + 0,52% payable quarterly Euribor 3M + 0,49% payable quarterly19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

191

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) A111_SL0050 XS0137905153

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Notes - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)22 12- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

25 12

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

25 12

9a Prezzo di emissione 100 99,259b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 19/10/2001 30/10/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 19/10/2021 30/10/2031

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 6,01% p.a. 5,935% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

192AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) XS0138428684 AT0000539481

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaIntero strumento - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)60 35- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

60 40

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

60 40

9a Prezzo di emissione 99,31 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 05/11/2001 30/11/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 31/12/2031 29/11/2021

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

-

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 3M + 0,50% payable quarterly 6% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

193

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) A111_SL0053 XS0139264682

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)18 35- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

20 40

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR USD

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

20 45

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 03/12/2001 05/12/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 02/12/2021 05/12/2031

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,51% p.a. 6,21% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

194AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) AT0000539606 XS0140394817

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)9 94- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

9 95

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

9 95

9a Prezzo di emissione 100 98,769b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 21/12/2001 27/12/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 21/12/2026 27/12/2031

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 21/12/2017 -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Annuale -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 6% p.a. Euribor 3M + 0,48% payable quarterly19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

195

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) XS0140907626 XS0140691865

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)45 50- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

50 50

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

50 50

9a Prezzo di emissione 99,72 99,849b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 27/12/2001 27/12/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 27/12/2021 27/12/2026

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 3M + 0,48% payable quarterly Euribor 6M + 0,5% payable semi-annualy19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

Page 196: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

196AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG2 Codice identificativo (1) XS0140608398 XS0140838474

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Austriaca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)57 125- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

63 125

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

63 125

9a Prezzo di emissione 99,87 99,629b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 27/12/2001 27/12/200112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 27/12/2021 27/12/2029

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,80% p.a. Euribor 6M + 0,52% payable semi-annually19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

197

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) XS0141069442 XS0150812872

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge AustriacaIntero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)90 0- Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

100 10

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

100 10

9a Prezzo di emissione 99,79 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 28/12/2001 08/07/200212 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 28/12/2021 08/07/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

-

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 6M +0,48% payable semi-annually 1,00% from 08/07/2003 to 08/07/2007; 3,00% from

08/07/2008 to 08/07/2012; 4,00% from 08/07/2013to 08/07/2017

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

198AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG2 Codice identificativo (1) XS0154897317 A1982_SL00683 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Intero strumento - Legge Tedesca

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)1 1Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

25 10

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

25 10

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 24/09/2002 27/11/200212 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 24/09/2017 27/11/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Max between 6,50% and 94% of Euro CMS 10y

from issue date to 24/09/2007; 94% of Euro CMS10Y 24/09/2007.

5,85% p.a.

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

199

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) A111_SL0040 XS0322918565

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)24 44- Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

28 1.000

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

USD EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

21 1.000

9a Prezzo di emissione 100 99,599b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 25/12/2006 26/09/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 15/12/2046 26/09/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato USD 130.000 per month/ 5.673 p.a. 5,75% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

200AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG UNICREDIT SPA

2 Codice identificativo (1) AT000B074141 135_SL0001

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 2

5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)0 1Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

8 10

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

8 10

9a Prezzo di emissione 100 100

9b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Patrimonio Netto Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 23/10/2007 30/10/2007

12 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 22/10/2017 30/10/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- "Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 4,625% p.a. 5,45% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

No conversion trigger (Ogni data di pagamento afacoltà del possessore)

-

25 Se convertibili, in tutto o in parte Fully or Partially -

26 Se convertibili, tasso di conversione 4 : 5 -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa at the option of the holders -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

Additional Tier 1 -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

201

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA2 Codice identificativo (1) 135_SL0002 US90466GAC69

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge dello Stato di New YorkClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)1 44Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

10 750

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR USD

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

10 519

9a Prezzo di emissione 100 99,939b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 30/10/2007 31/10/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 30/10/2017 31/10/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Tax event": al valore nominale comprensivo delrateo maturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,45% p.a. 6,00% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

202AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) 135_SL0003 135_SL0004

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge TedescaClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)1 0Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

10 5

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

10 5

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 13/11/2007 27/11/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 13/11/2017 27/11/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,54% p.a. 5,7% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

203

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) 135_SL0005 135_SL0006

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge TedescaClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)0 2Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

5 20

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

5 20

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 27/11/2007 27/11/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 27/11/2017 27/11/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,7% p.a. 5,7% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

204AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) 135_SL0007 135_SL0008

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge TedescaClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)2 0Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

20 1

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

20 1

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 27/11/2007 27/11/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 27/11/2017 27/11/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,7% p.a. 5,7% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

205

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) 135_SL0009 135_SL0010

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge TedescaClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)3 0Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

40 5

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

40 5

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 27/11/2007 27/11/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 27/11/2017 27/11/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,7% p.a. 5,7% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

206AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) 135_SL0011 135_SL0012

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge TedescaClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)2 0Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

20 5

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

20 5

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 27/11/2007 27/11/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 27/11/2017 27/11/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,7% p.a. 5,7% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

207

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0332831485 XS0334815601

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)15 9Riacquisti e ammortamento Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

171 100

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

171 100

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 04/12/2007 11/12/200712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 04/12/2017 11/12/2017

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Max between 5,14% and 100% of swap euro 10

yMinimum between 11% and 113,5% of swap euro10 y

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

Page 208: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

208AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) 135_SL0013 135_SL0014

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge TedescaClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Consolidato Consolidato

7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR Loan - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)1 1Ammortamento Ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

10 10

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

10 10

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 30/01/2008 30/01/200812 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 30/01/2018 30/01/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,74% p.a. 5,74% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

209

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0348222802 XS0356063940

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)110 2Riacquisti Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

125 15

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

125 15

9a Prezzo di emissione 99,90 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 03/03/2008 10/04/200812 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 03/03/2023 10/04/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 6,04% p.a. Max between 5,535% and 10 y euro CMS19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

210AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0356629369 XS0367777884

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)16 130Riacquisti e ammortamento Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

100 1.000

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

100 1.000

9a Prezzo di emissione 100 99,829b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 24/04/2008 05/06/200812 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 24/04/2018 05/06/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degliinteressi al valore nominale comprensivo delrateo maturato

-

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Max between 5% and 10 y Euro CMS + 0,67% 6,70% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Parzialmente discrezionale

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Parzialmente discrezionale

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO SI

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civileitaliano (articoli 2446 e 2447)

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- Totale o parziale

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A Temporanea

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- Pari-passu e prorata con Lower Tier 2

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Lower Tier 2

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

211

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0372227982 XS0503612250

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)20 38Riacquisti e ammortamento -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

125 50

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

125 50

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 25/06/2008 21/04/201012 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 25/06/2018 21/04/2021

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 6M + 1,7% 5% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Parzialmente discrezionale Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Parzialmente discrezionale Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) SI NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civileitaliano (articoli 2446 e 2447)

-

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

Totale o parziale -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

Temporanea N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

Pari-passu e prorata con Lower Tier 2 -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Lower Tier 2 Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

212AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0504566414 XS0503708280

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)48 28- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

50 50

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

50 50

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 23/04/2010 26/04/201012 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 25/04/2022 26/04/2020

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,05% p.a. 4,75% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

213

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) IT0004605074 XS0515754587

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)194 30- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

333 50

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

333 50

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 31/05/2010 14/06/201012 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 31/05/2020 14/06/2020

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed

18

Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 31/05/2011: 3,00%; 31/05/2012: 3,25%;31/05/2013: 3,50%; 31/05/2014: 3,75%;31/05/2015: 4,00%; 31/05/2016: 4,40%;31/05/2017: 4,70%; 31/05/2018: 5,07%;31/05/2019: 5,40%; 31/05/2020: 6,00%.

5,16% p.a.

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

Ammortamento contrattuale -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

Page 214: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

214AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) IT0004698418 IT00046984263 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Intero strumento - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)67 106Riacquisti e ammortamento Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

464 759

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

464 759

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 31/03/2011 31/03/201112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 31/03/2018 31/03/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Fixed

18

Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5% p.a. from 30/06/2011 to 31/03/2013; from30/06/2013 Euribor 3M + 1% p.a.

31/03/2012: 4,10%; 31/03/2013: 4,30%;31/03/2014: 4,50%; 31/03/2015: 4,70%;31/03/2016: 4,90%; 31/03/2017: 5,05%;31/03/2018: 5,10%

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI SI

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

Ammortamento contrattuale Ammortamento contrattuale

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

215

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0618847775 IT0004723927

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)482 75- Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

750 394

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

750 394

9a Prezzo di emissione 99,62 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 19/04/2011 30/06/201112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 19/04/2021 30/06/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed to Floating

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 6,125% p.a. 5% p.a. until 30/06/2013; from 30/09/2013 Euribor

3M + 1% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO SI

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- Ammortamento contrattuale

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

216AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) IT0004740368 IT00047488823 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Intero strumento - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)4 2Riacquisti e ammortamento Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

20 10

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

20 10

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 05/07/2011 21/07/201112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 05/07/2018 21/07/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 3M + 2,50% p.a. Euribor 3M + 2,637% p.a.19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI SI

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

Ammortamento contrattuale Ammortamento contrattuale

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

217

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) IT0004747330 IT00047640043 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Intero strumento - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)35 105Riacquisti e ammortamento Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

157 414

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

157 414

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 100

10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 19/08/2011 31/10/201112 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza

13 Data di scadenza originaria 19/08/2018 31/10/2018

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15Data del rimborso anticipato facoltativo - -Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- -

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed

18

Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19/08/2012: 4,40%; 19/08/2013: 4,60%;19/08/2014: 4,80%; 19/08/2015: 5,00%;19/08/2016; 5,30%; 19/08/2017: 5,65%;19/08/2018: 6,00%

31/10/2012: 5,60%; 31/10/2013: 5,90%;31/10/2014: 6,10%; 31/10/2015: 6,30%;31/10/2016: 6,50%; 31/10/2017: 6,80%;31/10/2018: 7,20%

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI SI

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

Ammortamento contrattuale Ammortamento contrattuale

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

218AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) IT0004780562 XS0849517650

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaTrattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 e Art. 484 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)159 1.493Riacquisti e ammortamento -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

518 1.500

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

518 1.500

9a Prezzo di emissione 100 100,249b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 23/12/2011 31/10/201212 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 31/01/2019 31/10/2022

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

NO NO

15

Data del rimborso anticipato facoltativo - -

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- "Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed

18

Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 31/01/2013: 6,50%; 31/01/2014: 6,90%;31/01/2015: 7,30%; 31/01/2016: 7,80%;31/01/2017: 8,10%; 31/01/2018: 8,30%;31/01/2019: 8,50%

6,95% p.a

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

SI NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

Ammortamento contrattuale -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

219

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0878681419 XS0925177130

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge IngleseClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)188 654Riacquisti Incremento ammontare infragruppo

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

300 750

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

SGD USD

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

179 569

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 30/01/2013 02/05/201312 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 30/07/2023 02/05/2023

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 30/07/2018 02/05/2018

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - -Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed to Floating18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 1-5,5Y 5,5% p.a., 5.5-10.5Y SOR + 4,47% p.a. 1-5Y 6,375%, 6-10Y USD MS + 5,51%19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

220AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS0986063864 XS1070428732

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaIntero strumento - Legge ingleseClausole di subordinazione - Legge italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Notes - Art. 62 CRR Bond - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)996 184- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

1.000 185

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

1.000 185

9a Prezzo di emissione 99,91 99,269b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 28/10/2013 21/05/201412 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 28/10/2025 21/05/2024

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 28/10/2020 21/05/2019

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": al nominale comprensivo del rateomaturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": 100 + rateo maturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - NOCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 5,75% p.a., after the call, 5Y Swap + 410 bps 3,125% from issue date to 21/05/2019; fixed rate

equivalent to 5Y MS + 2,50% from 21/05/201919 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

221

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) IT0005087116 XS1426039696

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Intero strumento - Legge inglese

Clausole di subordinazione - Legge italiana

Trattamento regolamentare

4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR Notes - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)2.493 747- Riacquisti e ammortamento

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

2.500 750

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR EUR

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

2.500 750

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 03/03/2015 03/06/201612 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 03/05/2025 03/01/2027

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 03/05/2020 03/01/2022

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

- "Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event": importo di rimborso anticipato + rateomaturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile - NO

Cedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Floating Fixed

18Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Euribor 3M + 2,75% 4,375% p.a. from Issue Date to 02/01/2022

payable annually; 4,316% p.a. + 5 Year Mid-SwapRate after 02/01/2022

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi

23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

-

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

-

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

222AL 30 GIUGNO 2017

Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)1 Emittente UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA2 Codice identificativo (1) XS1632222565 XS1631415582

3Legislazione applicabile allo strumento (2) Legge Inglese

Clausole di subordinazione - Legge ItalianaLegge dello Stato di New YorkClausole di subordinazione - Legge Italiana

Trattamento regolamentare4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 Tier 25 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Tier 2

6Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; disingolo ente e consolidato

Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato

7 Tipologia di strumento Notes - Art. 62 CRR Notes - Art. 62 CRR

8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)50 871- -

9

Importo nominale dello strumento: importo originariodella valuta di emissione (milioni)

50 1.000

Importo nominale dello strumento: importo originario -valuta di emissione

EUR USD

Importo nominale dello strumento: conversione in eurodell'importo originario (milioni di euro)

50 893

9a Prezzo di emissione 100 1009b Prezzo di rimborso 100 10010 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato Passività - costo ammortizzato11 Data di emissione originaria 14/06/2017 19/06/201712 Irredimibile o a scadenza A scadenza A scadenza13 Data di scadenza originaria 14/06/2032 19/06/2032

14Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazionepreventiva dell'Autorità di Vigilanza

SI SI

15

Data del rimborso anticipato facoltativo 14/06/2027 19/06/2027

Date del rimborso anticipato eventuale e importo delrimborso

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event":100 + rateo maturato

"Regulatory call": 100 + rateo maturato"Tax event":100 + rateo maturato

16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile NO NOCedole / Dividendi

17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Fixed to Floating

18

Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 4,50% p.a. from Issue Date to 14/06/2019payable semiannually; 2,24% p.a. + Euribor 6mafter 14/06/2019

5,861% p.a. from Issue Date to 19/06/2027payable semiannually; 3,703% p.a. + 5Y US DollarMid Swap Rate after 19/06/2027 payablesemiannually

19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO NO

20a

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo

Obbligatorio Obbligatorio

Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in termini di tempo - motivi didiscrezionalità

- -

20bPienamente discrezionale, parzialmente discrezionale oobbligatorio - in riferimento all'importo

Obbligatorio Obbligatorio

21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO NO22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi Non cumulativi23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Non convertibili

24Se convertibili, evento(i) che determina(no) laconversione

- -

25 Se convertibili, in tutto o in parte - -26 Se convertibili, tasso di conversione - -27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa - -

28Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale laconversione è possibile

- -

29Se convertibile, precisare l'emittente dello strumentonel quale viene convertito

- -

30 Meccanismi di svalutazione (write down) NO NO

31In caso di meccanismo di svalutazione (write down),eventi che la determinano

- -

32In caso di svalutazione (write down), svalutazione totaleo parziale

- -

33In caso di svalutazione (write down), svalutazionepermanente o temporanea

N/A N/A

34In caso di svalutazione (write down) temporanea,descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)

- -

35Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso diliquidazione

Senior Senior

36Caratteristiche non conformi degli strumenti chebeneficiano delle disposizioni transitorie

NO NO

37In caso affermativo, precisare le caratteristiche nonconformi

- -

(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 1 – Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

223

Note relative alle tavole dello “Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale” delle pagine precedenti:

1. Si noti che le "ISIN Guidelines" (paragrafo 7) stabiliscono che “banking instruments or facilities such as bank loans are outside of thescope of the ISO-6166 standard and should not be identified by ISIN codes". Quindi, la presente sezione riporta un codice identificativointerno per quegli strumenti classificati come “Loans” al fine di permettere l’identificazione dei rispettivi termini e condizioni riportati nel sitoweb di Gruppo al link indicato nella Nota in calce.2. Se non diversamente indicato, la giurisdizione delle clausole di subordinazione è quella dell'intero strumento.3. Nel caso di strumenti emessi da Entità del Gruppo diverse dalla Capogruppo, l'ammontare riportato rappresenta l'importo computabile,base di calcolo per la determinazione delle interessenze di minoranza.Nel caso di strumenti di Additional Tier 1 che beneficiano delle disposizioni transitorie, l'ammontare riportato rappresenta il valorecomputabile complessivo (inclusivo sia della quota di Additional Tier 1 sia della quota riclassificata nel Tier 2 qualora si configuriun’eccedenza di valore rispetto al limite di computabilità previsto dalla normativa).4. I meccanismi di "write-up" descritti sono allineati alle originarie "Final Terms & Conditions"; pertanto, la classificazione regolamentaredegli strumenti è quella in vigore alla data di emissione.5. Gli ammontari riportati nelle precedenti tavole (campo 8) non includono gli impegni di riacquisto per attività di market making (importoautorizzato e non ancora riacquistato alla data di riferimento).

Note:

In relazione ai requisiti informativi contenuti nell’articolo 437, comma 1, lettera c) del CRR, che richiedono agli Enti di pubblicare “i termini ele condizioni completi di tutti gli strumenti di capitale primario di classe 1, di capitale aggiuntivo di classe 1 e di capitale di classe 2”, ilseguente link https://www.unicreditgroup.eu/en/investors/funding-and-ratings/programs/bank-capital.html riporta le informazioni richiesteper gli strumenti subordinati emessi al pubblico dal Gruppo UniCredit e computabili nei Fondi Propri consolidati.

Il presente allegato 1 è pubblicato in formato editabile (excel) al link https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/third-pillar-basel-two-and-three.html.

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

224AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

225

Aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancioEntità consolidate al 30 giugno 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Patr

imo

nio

nett

o

Ded

uzio

ne

Inte

gra

le

Patr

imo

nio

nett

o

UNICREDIT SPA BANCHE ROMA ITALIA X X

MOC VERWALTUNGS GMBH & CO.IMMOBILIEN KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

MY DREI HANDELS GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

UNIVERSALE INTERNATIONALREALITAETEN GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

UCTAM UKRAINE LLC ALTRESOCIETA'

KIEV UCRAINA X X

UCTAM BALTICS SIA ALTRESOCIETA'

RIGA LETTONIA X X

UCTAM UPRAVLJANJE D.O.O. ALTRESOCIETA'

LJUBLJANA SLOVENIA X X

UCTAM RU LIMITED LIABILITYCOMPANY

ALTRESOCIETA'

MOSCA RUSSIA X X

UCTAM RO S.R.L. ALTRESOCIETA'

BUCAREST ROMANIA X X

UCTAM D.O.O. BEOGRAD ALTRESOCIETA'

BELGRADO SERBIA X X

UCTAM BULGARIA EOOD ALTRESOCIETA'

SOFIA BULGARIA X X

UCTAM CZECH REPUBLIC SRO ALTRESOCIETA'

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

PERIKLES 20092VERMOGENSVERWALTUNGGMBH

ALTRESOCIETA'

BREMA GERMANIA X X

OCEAN BREEZE ASSET GMBH &CO. KG

ALTRESOCIETA'

BREMA GERMANIA X X

OCEAN BREEZE GMBH ALTRESOCIETA'

BREMA GERMANIA X X

UCTAM HUNGARY KFT ALTRESOCIETA'

BUDAPEST UNGHERIA X X

UCTAM SVK S.R.O. ALTRESOCIETA'

BRATISLAVA

SLOVACCHIA X X

UCTAM RETAIL HUNGARY KFT. ALTRESOCIETA'

BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT TURN-AROUNDMANAGEMENT CEE GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

OCEAN BREEZE ENERGY GMBH &CO. KG

ALTRESOCIETA'

BREMA GERMANIA X X

I-FABER SPA ALTRESOCIETA'

MILANO ITALIA X X

ISTICA - ISTITUTO IMMOBILIARE DICATANIA SPA

ALTRESOCIETA'

CATANIA ITALIA X X

ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZAUPRAVLJANJIE OBVEZNIMMIROVINSKIM FONDOM

ALTRESOCIETA'

ZAGABRIA CROAZIA X X

CENTAR KAPTOL DOO ALTRESOCIETA'

ZAGABRIA CROAZIA X X

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

226AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Pa

trim

on

ion

ett

o

Ded

uzio

ne

Inte

gra

le

Pa

trim

on

ion

ett

o

ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZAUPRAVLJANJIE DOBROVOLJNIMMIROVINSKIM FONDOM

ALTRESOCIETA'

ZAGABRIA CROAZIA X X

SVILUPPO GLOBALE GEIE (INLIQUIDAZIONE)

ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

UNICREDIT RENT D.O.O.BEOGRAD

ALTRESOCIETA'

BELGRADO SERBIA X X

UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAP PEIAKOMPLEMENTAR GMBH

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

HYPO-REAL HAUS- UNDGRUNDBESITZ GESELLSCHAFTMBH & CO. IMMOBILIEN-VERMIETUNGS KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

INTERRA GESELLSCHAFT FURIMMOBILIENVERWALTUNG MBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ISB UNIVERSALE BAU GMBH ALTRESOCIETA'

BERLINO GERMANIA X X

LIFE MANAGEMENT ZWEITEGMBH

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

A&T-PROJEKTENTWICKLUNGSGMBH & CO. POTSDAMER PLATZBERLIN KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

MILLETERRA GESELLSCHAFT FURIMMOBILIENVERWALTUNG MBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH &CO. OBJEKT EGGENFELDENERSTRASSE KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH &CO. OBJEKT HAIDENAUPLATZ KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ACIS IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH& CO. PARKKOLONNADEN KG

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

OTHMARSCHEN PARK HAMBURGGMBH & CO. CENTERPARK KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

OTHMARSCHEN PARK HAMBURGGMBH & CO. GEWERBEPARK KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ACIS IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH& CO. OBERBAUM CITY KG

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

PORTIAGRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MITBESCHRANKTER HAFTUNG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGGMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

227

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Pa

trim

on

ion

ett

o

Ded

uzio

ne

Inte

gra

le

Pa

trim

on

ion

ett

o

REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

AGROB IMMOBILIEN AG ALTRESOCIETA'

ISMANING GERMANIA X X

RHOTERRA GESELLSCHAFT FURIMMOBILIENVERWALTUNG MBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ROLINGRUNDSTUCKSPLANUNGS- UND -VERWALTUNGSGESELLSCHAFTMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SALVATORPLATZ-GRUNDSTUECKSGESELLSCHAFTMIT BESCHRAENKTER HAFTUNG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SELFOSSBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTMBH

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

SIMON VERWALTUNGS-AKTIENGESELLSCHAFT I.L.

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SIRIUS IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SOLOS IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH& CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SPREE GALERIEHOTELBETRIEBSGESELLSCHAFTMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

T & P FRANKFURT DEVELOPMENTB.V.

ALTRESOCIETA'

AMSTERDAM

OLANDA X X

T & P VASTGOED STUTTGART B.V. ALTRESOCIETA'

AMSTERDAM

OLANDA X X

TERRENOGRUNDSTUCKSVERWALTUNGGMBH & CO. ENTWICKLUNGS-UNDFINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

TRANSTERRA GESELLSCHAFTFUR IMMOBILIENVERWALTUNGMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

TREUCONSULTBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTM.B.H. U. CO. ARBEITERHEIMFAVORITEN REVITALISIERUNGSKG

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

V.M.G.VERMIETUNGSGESELLSCHAFTMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ZAPADNI TRGOVACKI CENTARD.O.O.

ALTRESOCIETA'

RIJEKA CROAZIA X X

ANTUS IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

Page 228: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

228AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Pa

trim

on

ion

ett

o

Ded

uzio

ne

Inte

gra

le

Pa

trim

on

ion

ett

o

DBC SP.Z O.O. ALTRESOCIETA'

VARSAVIA POLONIA X X

ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UNDVERWALTUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ARRONDAIMMOBILIENVERWALTUNGSGMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

NUOVA COMPAGNIA DIPARTECIPAZIONI SPA

ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

ATLANTERRAIMMOBILIENVERWALTUNGSGMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

AUFBAU DRESDEN GMBH ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SANITA' - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

CASH SERVICE COMPANY AD ALTRESOCIETA'

SOFIA BULGARIA X X

DA VINCI S.R.L. ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

VIENNA DC TOWER 1LIEGENSCHAFTSBESITZ GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

WED DONAU-CITYGESELLSCHAFT M.B.H.

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

VIENNA DC BAUTRAEGER GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

COMTRADE GROUP B.V. ALTRESOCIETA'

ROTTERDAM

OLANDA X X

JOHA GEBAEUDE- ERRICHTUNGS-UND VERMIETUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

ALTRESOCIETA'

LEONDING AUSTRIA X X

UNO-EINKAUFSZENTRUM-VERWALTUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.

ALTRESOCIETA'

LEONDING AUSTRIA X X

IMMOBILIEN HOLDING GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

TREUCONSULT PROPERTYEPSILON GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

BA-CA WIEN MITTE HOLDINGGMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

NF OBJEKTE BERLIN GMBH ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

NF OBJEKT MUNCHEN GMBH ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

NF OBJEKT FFM GMBH ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

MARINA TOWER HOLDING GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X (**)

TRIESTE ADRIATIC MARITIMEINITIATIVES SRL

ALTRESOCIETA'

TRIESTE ITALIA X X

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

229

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Pa

trim

on

ion

ett

o

Ded

uzio

ne

Inte

gra

le

Pa

trim

on

ion

ett

o

ADLER FUNDING LLC ALTRESOCIETA'

DOVER STATI UNITID'AMERICA

X X

VILLINO PACELLI SRL ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

BORGO DI PEROLLA SRL ALTRESOCIETA'

MASSAMARITTIMA

ITALIA X X

FONDIARIA LASA SPA ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

COMPAGNIA FONDIARIA ROMANA- SOCIETA' A RESPONDABILITA'LIMITATA

ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

SOCIETA' VERONESE GESTIONECOMPRAVENDITA IMMOBILI A R.L.

ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

KAISERWASSER BAU- UNDERRICHTUNGS GMBH UND CO OG

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

MEGAPARK OOD ALTRESOCIETA'

SOFIA BULGARIA X X

ES SHARED SERVICE CENTERSOCIETA' PER AZIONI

ALTRESOCIETA'

CERNUSCOSULNAVIGLIO

ITALIA X X

BULKMAX HOLDING LTD ALTRESOCIETA'

LAVALLETTA

MALTA X X

NAUTILUS TANKERS LIMITED ALTRESOCIETA'

LAVALLETTA

MALTA X X

WEALTHCAP ENTITY SERVICEGMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

GENERAL LOGISTIC SOLUTIONSLLC

ALTRESOCIETA'

MOSCA RUSSIA X X

FENICE HOLDING S.P.A. INLIQUIDAZIONE

ALTRESOCIETA'

CALENZANO

ITALIA X X

VISCONTI SRL ALTRESOCIETA'

MILANO ITALIA X X

VERMIETUNGSGESELLSCHAFTMBH & CO OBJEKT MOC KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

AMBASSADOR PARC DEDINJED.O.O. BEOGRAD

ALTRESOCIETA'

BELGRADO SERBIA X X

BF NINE HOLDING GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

WEALTHCAP AIRCRAFT 27KOMPLEMENTAR GMBH

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

WEALTHCAP AIRCRAFT 27 GMBH& CO GESCHLOSSENEINVESTMENTKG

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

WMC AIRCRAFT 27 LEASINGLIMITED

ALTRESOCIETA'

DUBLINO IRLANDA X X

NORDBAHNHOF PROJEKTEHOLDING GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

COMPAGNIA AEREA ITALIANAS.P.A.

ALTRESOCIETA'

FIUMICINO(ROMA)

ITALIA X X

UNICREDIT SUBITO CASA SPA ALTRESOCIETA'

MILANO ITALIA X X

Page 230: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

230AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Pa

trim

on

ion

ett

o

Ded

uzio

ne

Inte

gra

le

Pa

trim

on

ion

ett

o

PAYDIREKTBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTPRIVATER BANKEN MBH

ALTRESOCIETA'

BERLINO GERMANIA X X

WEALTHCAP IMMOBILIEN 2 GMBH& CO. KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ARWAG HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X (**)

B A IBETEILIGUNGSVERWALTUNGS-GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

EKAZENT IMMOBILIENMANAGEMENT GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

WOHNPARK BRANDENBURG-GORDEN GMBH

ALTRESOCIETA'

BRANDEBURGO

GERMANIA X X

KLEA TERRAIN- UND BAU-GESELLSCHAFT M.B.H.

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

LINDENGASSEBUROHAUSGESELLSCHAFTM.B.H.

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

MUTHGASSE ALPHA HOLDINGGMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X (**)

PRO WOHNBAU AG ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

MCL RE LJUBLJANA, POSLOVNINAJEM NEPREMI NIN, D.O.O.

ALTRESOCIETA'

LJUBLJANA SLOVENIA X X

WEALTHCAP IMMOBILIEN 1 GMBH& CO. KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

BERTRAM PROJEKT UNODECIMATECHNIKZENTRUM GMBH & CO.KG

ALTRESOCIETA'

HANNOVER GERMANIA X X

B A I PROJEKTENTWICKLUNGGMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

WEALTHCAP LOS GATOS 131ALBRIGHT WAY L.P.

ALTRESOCIETA'

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

UNICREDIT OPERATIV LIZING KFT ALTRESOCIETA'

BUDAPEST UNGHERIA X X

BUDDY SERVIZI MOLECOLARI SPA ALTRESOCIETA'

MILANO ITALIA X X

BALEA SOFTVERWALTUNGSGESELLSCHAFTMBH

ALTRESOCIETA'

AMBURGO GERMANIA X X

WEALTHCAP SPEZIAL-AIF 5 GMBH& CO. GESCHLOSSENEINVESTMENT KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAP OBJEKT-VORRAT 20GMBH & CO. KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAP OBJEKTESUEDWEST GMBH & CO. KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

PARSEC 6 SPA ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

C.E.CO.S. COMPLETAMENTOEDILIZIO CORSO SICILIA SPA

ALTRESOCIETA'

CATANIA ITALIA X X

Page 231: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

231

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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Pro

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Pa

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ett

o

Ded

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Inte

gra

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Pa

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ett

o

ISTITUTO PER L'EDILIZIAPOPOLARE DI SAN BERILLO SRLIN LIQUIDAZIONE

ALTRESOCIETA'

CATANIA ITALIA X X

PISANA S.P.A. ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

CAVE NUOVE SPA ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

S. MARIA DELLA GUARDIA S.R.L. ALTRESOCIETA'

CATANIA ITALIA X X

SAMAR SPA ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

PARCO DELLE ACACIE DUE S.P.A. ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

SVILUPPO IMMOBILIAREPESCACCIO - SOCIETA' ARESPONSABILITA' LIMITATA

ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

WEALTHCAP PORTLAND PARKSQUARE, L.P.

ALTRESOCIETA'

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

WEALTHCAP EQUITYMANAGEMENT GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAP USA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

BUCHSTEINIMMOBILIENVERWALTUNG GMBHUND CO OG

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

BVGRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

BVGRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH & CO. VERWALTUNGS-KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

CA-ZETA REAL ESTATEDEVELOPMENT LIMITED LIABILITYCOMPANY

ALTRESOCIETA'

BUDAPEST UNGHERIA X X

CUMTERRA GESELLSCHAFT FURIMMOBILIENVERWALTUNG MBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

DC ELEKTRONISCHEZAHLUNGSSYSTEME GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

DELPHA IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH& CO. GROSSKUGELBAUABSCHNITT GAMMAMANAGEMENT KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

DELPHA IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH& CO. GROSSKUGELBAUABSCHNITT BETAMANAGEMENT KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

DELPHA IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH& CO. GROSSKUGELBAUABSCHNITT ALPHA

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

Page 232: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

232AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

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Pro

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o

Ded

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Inte

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o

MANAGEMENT KG

DIRANALIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

ERSTE ONSHORE WINDKRAFTBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTMBH & CO. WINDPARK MOSE KG

ALTRESOCIETA'

OLDENBURG

GERMANIA X X

ERSTE ONSHORE WINDKRAFTBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTMBH & CO. WINDPARKKRAHENBERG KG

ALTRESOCIETA'

OLDENBURG

GERMANIA X X

ERSTE ONSHORE WINDKRAFTBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTMBH & CO. WINDPARK GREFRATHKG

ALTRESOCIETA'

OLDENBURG

GERMANIA X X

WEALTHCAP VORRATS-2 GMBH ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

GARAGE AM HOF GESELLSCHAFTM.B.H.

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UNDVERWALTUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

GOLF- UND COUNTRY CLUBSEDDINER SEE IMMOBILIENGMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER PLATZ(HAUS VATERLAND)

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

H & B IMMOBILIEN GMBH & CO.OBJEKTE KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH ALTRESOCIETA'

EBERSBERG

GERMANIA X X

HAWA GRUNDSTUCKS GMBH &CO. OHG HOTELVERWALTUNG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

PENSIONSKASSE DER HYPOVEREINSBANK VVAG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SALONE SPA ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

BARD HOLDING GMBH ALTRESOCIETA'

EMDEN GERMANIA X X

BARD ENGINEERING GMBH ALTRESOCIETA'

EMDEN GERMANIA X X

BUITENGAATS HOLDING B.V. ALTRESOCIETA'

EEMSHAVEN

OLANDA X X

CUXHAVEN STEELCONSTRUCTION GMBH

ALTRESOCIETA'

CUXHAVEN GERMANIA X X

OSI OFF-SHORE SERVICE INVESTGMBH

ALTRESOCIETA'

AMBURGO GERMANIA X X

OWS OFF-SHORE WINDSOLUTIONS GMBH

ALTRESOCIETA'

EMDEN GERMANIA X X

Page 233: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

233

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

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Pa

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o

Ded

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ne

Inte

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o

OWS WINDLIFT 1 CHARTER GMBH& CO. KG

ALTRESOCIETA'

EMDEN GERMANIA X X

OWS LOGISTIK GMBH ALTRESOCIETA'

EMDEN GERMANIA X X

OWS NATALIA BEKKER GMBH &CO. KG

ALTRESOCIETA'

EMDEN GERMANIA X X

OWS OCEAN ZEPHYR GMBH &CO. KG

ALTRESOCIETA'

EMDEN GERMANIA X X

LEASFINANZ ALPHAASSETVERMIETUNG GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LEASING ALPHAASSETVERMIETUNG GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

CANDOUR FIVE GMBH & CO KG ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

VICOVARO RE SRL ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

CAMFIN S.P.A. ALTRESOCIETA'

MILANO ITALIA X X

RISANAMENTO SPA ALTRESOCIETA'

MILANO ITALIA X X

AVIVA SPA ASSICURATIVA

MILANO ITALIA X X X

CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA ASSICURATIVA

MILANO ITALIA X X X

CREDITRAS VITA SPA ASSICURATIVA

MILANO ITALIA X X X

INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A. ASSICURATIVA

MILANO ITALIA X X X

CNP UNICREDIT VITA S.P.A. ASSICURATIVA

MILANO ITALIA X X X

UNICREDIT BULBANK AD BANCHE SOFIA BULGARIA X X

UNICREDIT BANK IRELAND PLC BANCHE DUBLINO IRLANDA X X

ZAGREBACKA BANKA D.D. BANCHE ZAGABRIA CROAZIA X X

PRVA STAMBENA STEDIONICA DDZAGREB

BANCHE ZAGABRIA CROAZIA X X

UNICREDIT BANK D.D. BANCHE MOSTAR BOSNIA EDERZEGOVINA

X X

UNICREDIT INTERNATIONAL BANK(LUXEMBOURG) SA

BANCHE LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

UNICREDIT BANK CZECHREPUBLIC AND SLOVAKIA, A.S.

BANCHE PRAGA REPUBBLICA CECA X X

UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. BANCHE BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT BANK SERBIA JSC BANCHE BELGRADO SERBIA X X

UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. BANCHE LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT. BANCHE BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG BANCHE VIENNA AUSTRIA X X

LEASFINANZ BANK GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT BANK A.D. BANJALUKA

BANCHE BANJALUKA

BOSNIA EDERZEGOVINA

X X

Page 234: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

234AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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Pro

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o

SCHOELLERBANKAKTIENGESELLSCHAFT

BANCHE VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT BANKA SLOVENIJAD.D.

BANCHE LJUBLJANA SLOVENIA X X

UNICREDIT BANK AG BANCHE MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

FINECOBANK SPA BANCHE MILANO ITALIA X X

UNICREDIT BANK S.A. BANCHE BUCAREST ROMANIA X X

BANK AUSTRIA REAL INVESTIMMOBILIEN-KAPITALANLAGEGMBH

BANCHE VIENNA AUSTRIA X X

AO UNICREDIT BANK BANCHE MOSCA RUSSIA X X

YAPI KREDI BANK NEDERLANDN.V.

BANCHE AMSTERDAM

OLANDA X X

YAPI KREDI BANK AZERBAIJANCLOSED JOINT STOCK COMPANY

BANCHE BAKU AZERBAIJAN X X

YAPI VE KREDI BANKASI AS BANCHE ISTANBUL TURCHIA X X

YAPI KREDI BANK MOSCOW BANCHE MOSCA RUSSIA X X

YAPI KREDI BANK MALTA LTD. BANCHE ST.JULIAN'S

MALTA X X

MEDIOBANCA BANCA DI CREDITOFINANZIARIO SPA

BANCHE MILANO ITALIA X X X

NOTARTREUHANDBANK AG BANCHE VIENNA AUSTRIA X X X

OBERBANK AG BANCHE LINZ AUSTRIA X X X

OESTERREICHISCHEKONTROLLBANKAKTIENGESELLSCHAFT

BANCHE VIENNA AUSTRIA X X X

OESTERREICHISCHE HOTEL- UNDTOURISMUSBANKGESELLSCHAFT M.B.H.

BANCHE VIENNA AUSTRIA X X X

BANQUE DE COMMERCE ET DEPLACEMENTS SA

BANCHE GINEVRA SVIZZERA X X X

BANK FUER TIROL UNDVORARLBERGAKTIENGESELLSCHAFT

BANCHE INNSBRUCK AUSTRIA X X X

BKS BANK AG BANCHE KLAGENFURT

AUSTRIA X X X

CORDUSIO SOCIETA' FIDUCIARIAPER AZIONI

SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X

UNICREDIT LEASING S.P.A. SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X

PIONEER INVESTMENTMANAGEMENT SOC. DI GESTIONEDEL RISPARMIO PER AZ

SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X

UNICREDIT FACTORING SPA SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X

PIONEER INVESTMENTMANAGEMENT LIMITED

SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

PIONEER INVESTMENTMANAGEMENT USA INC.

SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

PEKAO PIONEER P.T.E. SA SOCIETA' VARSAVIA POLONIA X X X

Page 235: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

235

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

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Pro

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o

FINANZIARIE

PIONEER PEKAO INVESTMENTFUND COMPANY SA (POLISHNAME: PIONEER PEKAO TFI SA)

SOCIETA'FINANZIARIE

VARSAVIA POLONIA X X

PIONEER INVESTMENT COMPANYAS

SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

PIONEER GLOBAL FUNDSDISTRIBUTOR LTD

SOCIETA'FINANZIARIE

HAMILTON BERMUDA X X

PIONEER FUNDS DISTRIBUTORINC

SOCIETA'FINANZIARIE

BOSTON STATI UNITID'AMERICA

X X

PIONEER INVESTMENTMANAGEMENT INC

SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

PIONEER ALTERNATIVEINVESTMENT MANAGEMENT LTD

SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

PIONEER PEKAO INVESTMENTMANAGEMENT SA

SOCIETA'FINANZIARIE

VARSAVIA POLONIA X X

DOM INWESTYCYJNY XELION SP.Z O.O.

SOCIETA'FINANZIARIE

VARSAVIA POLONIA X X X

LOCAT CROATIA DOO SOCIETA'FINANZIARIE

ZAGABRIA CROAZIA X X

PIONEER GLOBAL INVESTMENTSLIMITED

SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

PIONEER GLOBAL ASSETMANAGEMENT SPA

SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X

PIONEER ASSET MANAGEMENTSA

SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

PIONEER ALTERNATIVEINVESTMENT MANAGEMENT(BERMUDA) LIMITED

SOCIETA'FINANZIARIE

HAMILTON BERMUDA X X

PIONEER ALTERNATIVEINVESTMENTS (NEW YORK) LTD

SOCIETA'FINANZIARIE

DOVER STATI UNITID'AMERICA

X X

ZB INVEST DOO SOCIETA'FINANZIARIE

ZAGABRIA CROAZIA X X

PIONEER GLOBAL INVESTMENTS(AUSTRALIA) PTY LIMITED

SOCIETA'FINANZIARIE

SYDNEY AUSTRALIA X X

PIONEER ALTERNATIVEINVESTMENTS (ISRAEL) LTD

SOCIETA'FINANZIARIE

RAMATGAN

ISRAELE X X

PIONEER ASSET MANAGEMENTAS

SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

ZAO LOCAT LEASING RUSSIA SOCIETA'FINANZIARIE

MOSCA RUSSIA X X

HVB CAPITAL LLC SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

HVB CAPITAL LLC II SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

HVB CAPITAL LLC III SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

UNICREDIT CAPITAL MARKETSLLC

SOCIETA'FINANZIARIE

NEW YORK STATI UNITID'AMERICA

X X

HVB CAPITAL PARTNERS AG SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

236AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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Pro

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o

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o

HVB EXPORT LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAP PEIA MANAGEMENTGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVB FUNDING TRUST II SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

UNICREDIT LEASING EAD SOCIETA'FINANZIARIE

SOFIA BULGARIA X X

HVB HONG KONG LIMITED SOCIETA'FINANZIARIE

HONGKONG

CINA X X

HVB IMMOBILIEN AG SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

UNICREDIT LEASING FINANCEGMBH

BANCHE AMBURGO GERMANIA X X

HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED SOCIETA'FINANZIARIE

GEORGETOWN

ISOLE CAYMAN X X

UNICREDIT LEASING CROATIAD.O.O. ZA LEASING

SOCIETA'FINANZIARIE

ZAGABRIA CROAZIA X X

HVB LEASING CZECH REPUBLICS.R.O.

SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

UNICREDIT LEASING D.O.O. SOCIETA'FINANZIARIE

SARAJEVO BOSNIA EDERZEGOVINA

X X

UNICREDIT LEASING SRBIJAD.O.O. BEOGRAD

SOCIETA'FINANZIARIE

BELGRADO SERBIA X X

UNICREDIT LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

AMBURGO GERMANIA X X

UNICREDIT LEASING KFT SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT LEASING HUNGARYZRT

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

HVB PROJEKT GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

STRUCTURED INVEST SOCIETEANONYME

SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

HVB TECTA GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

UNICREDIT U.S. FINANCE LLC SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

HVB VERWA 4 GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVB VERWA 4.4 GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTH MANAGEMENT CAPITALHOLDING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVB-LEASING FORTEINGATLANHASNOSITOKORLATOLT FELELOESSEGUETARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

HVB-LEASING GAROINGATLANHSZNOSITOKORLATOLT FELELOESSEGUETARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

HVB-LEASING JUPITERINGATLANHASZNOSITO

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

237

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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Pro

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o

KORLATOLT FELELOESSEGUETARSASAGHVB-LEASING LAMONDINGATLANHASZNOSITO KFT (INLIQUIDAZIONE)

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

HVB-LEASING ROCCAINGATLANHASZNOSITOKORLATOLT FELELOESSEGUETARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT LEASINGCORPORATION IFN S.A.

SOCIETA'FINANZIARIE

BUCAREST ROMANIA X X

HVBFF INTERNATIONAL GREECEGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVBFF INTERNATIONALELEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGSGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

PIONEER INSTITUTIONAL ASSETMANAGEMENT INC

SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

HYPOVEREINSFINANCE N.V. SOCIETA'FINANZIARIE

AMSTERDAM

OLANDA X X

IMMOBILIENLEASINGGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT TURN-AROUNDMANAGEMENT GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

INTRO LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

JAUSERN-LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PIONEER GLOBAL INVESTMENTS(TAIWAN) LTD.

SOCIETA'FINANZIARIE

TAIPEI TAIWAN X X

UNICREDIT CONSUMERFINANCING EAD

SOCIETA'FINANZIARIE

SOFIA BULGARIA X X

VANDERBILT CAPITAL ADVISORSLLC

SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

KUNSTHAUS LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

KUTRAGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LAGERMAX LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LAGEV IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LARGO LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LEASFINANZ GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LEGATO LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LELEV IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Page 238: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

238AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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o

UNICREDIT LEASING AVIATIONGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

AMBURGO GERMANIA X X

LINO HOTEL-LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LIPARK LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LIVA IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PIONEER INVESTMENTSKAPITALANLAGEGESELLSCHAFTMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

M. A. V. 7., BANK AUSTRIALEASING BAUTRAEGER GMBH &CO.OG.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT FACTORING EAD SOCIETA'FINANZIARIE

SOFIA BULGARIA X X

MBC IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

MENUETTGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT GARAGENERRICHTUNG UND VERWERTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

MM OMEGAPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

MOBILITY CONCEPT GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

OBERHACHING

GERMANIA X X

MOEGRA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA-CA MARKETS & INVESTMENTBETEILIGUNG GES.M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

NAGELOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

NOE HYPO LEASING ASTRICTAGRUNDSTUECKVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

OCT Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

OLG HANDELS- UNDBETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

OOO UNICREDIT LEASING SOCIETA'FINANZIARIE

MOSCA RUSSIA X X

ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

FINN ARSENAL LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PAYTRIAUNTERNEHMENSBETEILIGUNGENGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

239

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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o

PELOPS LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PIANA LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PIONEER ASSET MANAGEMENTS.A.I. S.A.

SOCIETA'FINANZIARIE

BUCAREST ROMANIA X X

PIONEER INVESTMENT FUNDMANAGEMENT LIMITED

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

WEALTHCAP MANAGEMENTSERVICES GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

GRUNWALD GERMANIA X X

POSATO LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PRELUDEGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PROJEKT-LEASEGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

QUADEC Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

QUART Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

QUINT Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

REAL ESTATE MANAGEMENTPOLAND SP. Z O.O.

SOCIETA'FINANZIARIE

VARSAVIA POLONIA X X

BANK AUSTRIA REAL INVESTCLIENT INVESTMENT GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

REAL-LEASEGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

REAL-RENT LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

REGEVREALITAETENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

RSB ANLAGENVERMIETUNGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

SCHOELLERBANK INVEST AG SOCIETA'FINANZIARIE

SALISBURGO

AUSTRIA X X

SECA-LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

SEDEC Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

SEXT Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT MOBILIEN UND KFZLEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

SIA UNICREDIT LEASING SOCIETA'FINANZIARIE

RIGA LETTONIA X X

SIGMA LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Page 240: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

240AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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Pro

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o

Ded

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Inte

gra

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Pa

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ett

o

SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

SPECTRUMGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

STEWEGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

STRUCTURED LEASE GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

AMBURGO GERMANIA X X

ALLEGRO LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

TERZ Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT AURORA LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZAPOSLOVANJE NEKRETNINAMA

SOCIETA'FINANZIARIE

ZAGABRIA CROAZIA X X

TREDEC Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

TRINITRADEVERMOGENSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MITBESCHRANKTER HAFTUNG

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ALLIB LEASING S.R.O. SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

UFFICIUM IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICOM IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

VAPE COMMUNALEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

ALMS LEASING GMBH. SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

VERBAVERWALTUNGSGESELLSCHAFTMIT BESCHRANKTER HAFTUNG

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

CARD COMPLETE SERVICE BANKAG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

ALV IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

WOEMGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING ALFA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING ARKTUR IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Page 241: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

241

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

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Pro

po

rzio

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Pa

trim

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ett

o

Ded

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ne

Inte

gra

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Pa

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ett

o

Z LEASING AURIGA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING CORVUS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING DORADO IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING DRACO IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING GAMA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING GEMINI IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING HEBE IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING HERCULESIMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BACA HYDRA LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING IPSILON IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING ITA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING JANUS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING KALLISTO IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING KAPA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING LYRA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING NEREIDE IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING OMEGA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING PERSEUS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING SCORPIUSIMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING TAURUS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Page 242: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

242AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

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Pro

po

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ett

o

Ded

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ne

Inte

gra

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ett

o

Z LEASING VENUS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Z LEASING VOLANS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

ANTARES IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT GLOBAL LEASINGPARTICIPATION MANAGEMENTGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LEASING IMMOTRUCKZRT.

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

HVB-LEASING RUBIN KFT. SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

HVB-LEASING SMARAGD KFT. SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

ARANY PENZUEGYI LIZING ZRT. SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT-LEASING NEPTUNUSKFT

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

ARNOGRUNDSTUECKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

AI BETEILIGUNGS GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CORIT - CONCESSIONARIARISCOSSIONE TRIBUTI S.P.A. INLIQUIDAZIONE

SOCIETA'FINANZIARIE

ROMA ITALIA X X

FINECO VERWALTUNG AG (INLIQUIDATION)

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

AUSTRIA LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROPA INGATLANBEFEKTETESIALAP (EUROPE REAL-ESTATEINVESTMENT FUND)

SOCIETA'FINANZIARIE

ROMA ITALIA X X

WEALTHCAPINVESTORENBETREUUNG GMBH

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

B.I. INTERNATIONAL LIMITED SOCIETA'FINANZIARIE

GEORGETOWN

ISOLE CAYMAN X X

UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT SOCIETA'FINANZIARIE

BEKESCABA

UNGHERIA X X

BA CA LEASING (DEUTSCHLAND)GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

HAMBURG GERMANIA X X

BA CA SECUND LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA EUROLEASEBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA ALPINE HOLDINGS, INC. SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

UNICREDIT LEASING LUNA KFT SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

Page 243: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

243

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Pa

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ion

ett

o

Ded

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ne

Inte

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ett

o

UNICREDIT LEASING URANUS KFT SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT LEASING MARS KFT SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

BA-CA ANDANTE LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BARODA PIONEER ASSETMANAGEMENT COMPANY LTD

SOCIETA'FINANZIARIE

MUMBAI INDIA X X

UNICREDIT BPC MORTGAGES.R.L.

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

UNICREDIT CONSUMERFINANCING IFN S.A.

SOCIETA'FINANZIARIE

BUCAREST ROMANIA X X

UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

UNICREDIT GLOBAL LEASINGEXPORT GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA-CA FINANCE (CAYMAN) IILIMITED

SOCIETA'FINANZIARIE

GEORGETOWN

ISOLE CAYMAN X X

BA-CA FINANCE (CAYMAN)LIMITED

SOCIETA'FINANZIARIE

GEORGETOWN

ISOLE CAYMAN X X

CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH& CO. 1120 WIEN,SCHOENBRUNNERSCHLOSSSTRASSE 38-42 OG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH& CO. PROJEKT VIER OG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA-CA LEASING DREI GARAGENGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA-CA LEASING MAR IMMOBILIENLEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT TECHRENT LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LUNA LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT POLARIS LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA-CA PRESTO LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LEASING TECHNIKUMGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BA/CA-LEASING BETEILIGUNGENGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CORDUSIO SIM SPA SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X

UNICREDIT OBG S.R.L. SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

BACA CENA IMMOBILIEN LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BARODA PIONEER TRUSTEEECOMPANY PVT LTD

SOCIETA'FINANZIARIE

MUMBAI INDIA X X

HJS 12BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

244AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

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Pro

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o

Ded

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o

MBH

PIRTA VERWALTUNGS GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

DV ALPHA GMBH ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

BACA KOMMUNALLEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BACA LEASING ALFA S.R.O. SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

BACA LEASING CARMEN GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BACA LEASING UNDBETEILIGUNGSMANAGEMENTGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT PEGASUS LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BACA-LEASING AQUILAINGATLANHASNOSITOKORLATOLT FELELOSSEGUETARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

PIONEER INVESTMENTS(SCHWEIZ) GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

ZURIGO SVIZZERA X X

WEALTHCAPKAPITALVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

BACAL ALPHA DOO ZAPOSLOVANJE NEKRETNINAMA

SOCIETA'FINANZIARIE

ZAGABRIA CROAZIA X X

UNICREDIT FACTORING CZECHREPUBLIC AND SLOVAKIA, A.S.

SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

BAL CARINA IMMOBILIEN LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAL DEMETER IMMOBILIENLEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UCLA IMMO-BETEILIGUNGSHOLDUNG GMBH &CO KG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAL HORUS IMMOBILIEN LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAL HYPNOS IMMOBILIENLEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAL LETO IMMOBILIEN LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CASTELLANI LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. SOCIETA'FINANZIARIE

GRANDCAYMAN

ISOLE CAYMAN X X

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

245

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

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Pa

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ion

ett

o

Ded

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ett

o

BANK AUSTRIA FINANZSERVICEGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT KFZ LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA)GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BANK AUSTRIA CREDITANSTALTLEASING IMMOBILIENANLAGENGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LEASING, LEASING,D.O.O.

SOCIETA'FINANZIARIE

LJUBLJANA SLOVENIA X X

BANK AUSTRIA REAL INVESTIMMOBILIEN-MANAGEMENT GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BANK AUSTRIA WOHNBAUBANKAG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BANK AUSTRIA HUNGARIA BETALEASING KORLATOLTFELELOSSEGUE TARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

BANK AUSTRIA LEASING ARGOIMMOBILIEN LEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BANK AUSTRIA LEASING HERAIMMOBILIEN LEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BANK AUSTRIA LEASING IKARUSIMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BANK AUSTRIA LEASING MEDEAIMMOBILIEN LEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BAULANDENTWICKLUNG GDST1682/8 GMBH & CO OEG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIACREDITANSTALT LEASING GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

BIL LEASING-FONDS GMBH & COVELUM KG

SOCIETA'FINANZIARIE

GRUNWALD GERMANIA X X

WEALTHCAP LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

GRUNWALD GERMANIA X X

WEALTHCAP EQUITY GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAP FONDS GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAP INITIATOREN GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

BREWOGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CA-LEASING OVUS S.R.O. SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

CA-LEASING SENIOREN PARKGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CABET-HOLDING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Page 246: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

246AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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Pro

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o

Ded

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o

CABOBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LEASING SLOVAKIAA.S.

SOCIETA'FINANZIARIE

BRATISLAVA

SLOVACCHIA X X

UNICREDIT LEASING CZ, A.S. SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

CAFUVERMOEGENSVERWALTUNGGMBH & CO OG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CAL-PAPIERINGATLANHASZNOSITOKORLATOLT FELELOESSEGUETARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

CALG 307 MOBILIEN LEASINGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG 443GRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG 445GRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG 451GRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG ALPHAGRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG ANLAGEN LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG ANLAGEN LEASING GMBH &CO GRUNDSTUECKVERMIETUNGUND -VERWALTUNG KG

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

CALG DELTAGRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG GAMMAGRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALGGRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CALG MINALGRUNDSTUECKVERWALTUNGGMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

PIONEER INVESTMENTS AUSTRIAGMBH

BANCHE VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT LUXEMBOURGFINANCE SA

SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

CHARADE LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

Page 247: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

247

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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le

Pro

po

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Pa

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Ded

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ett

o

CHEFREN LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CIVITAS IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

COMMUNA - LEASINGGRUNDSTUECKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

DEBO LEASING IFN S.A. SOCIETA'FINANZIARIE

BUCAREST ROMANIA X X

DC BANK AG SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O. SOCIETA'FINANZIARIE

VARSAVIA POLONIA X X

DINERS CLUB CS, S.R.O. SOCIETA'FINANZIARIE

BRATISLAVA

SLOVACCHIA X X

DLV IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

DUODEC Z IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROLEASE AMUN IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROLEASE ISIS IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROLEASE MARDUKIMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROLEASE RA IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROLEASE RAMSES IMMOBILIENLEASING GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EUROPA BEFEKTETESIALAPKEZELOE ZRT (EUROPAINVESTMENT FUNDMANAGEMENT LTD.)

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

EXPANDA IMMOBILIEN LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

FACTORBANKAKTIENGESELLSCHAFT

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

FMC LEASINGINGATLANHASZNOSITOKORLATOLT FELELOESSEGUETARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

Page 248: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

248AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

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Pro

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Pa

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o

Ded

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ne

Inte

gra

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Pa

trim

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ion

ett

o

FMZ SAVARIA SZOLGALTATOKORLATOLT FELELOESSEGTARSASAG

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

FMZ SIGMAPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

FOLIA LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

FUGATO LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

WEALTHCAP REAL ESTATEMANAGEMENT GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

GALAGRUNDSTUECKVERWALTUNGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

GEBAEUDELEASINGGRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

GEMEINDELEASINGGRUNDSTUECKVERWALTUNGGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

GEMMAVERWALTUNGSGESELLSCHAFTMBH & CO. VERMIETUNGS KG

ALTRESOCIETA'

PULLACH GERMANIA X X

GRUNDSTUECKSVERWALTUNGLINZ-MITTE GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

WEALTHCAP INVESTMENTSERVICES GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

H.F.S. LEASINGFONDSDEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

H.F.S. LEASINGFONDSDEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG(IMMOBILIENLEASING)

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HERKU LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

HONEU LEASING GESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

SUCCESS 2015 B.V. SOCIETA'FINANZIARIE

AMSTERDAM

AUSTRIA X X

CONSUMER THREE SRL(CARTOLARIZZAZIONE :CONSUMER THREE )

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

UNTERNEHMENGEWINNSCHEINFOND 1

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LOCAT SV SRL(CARTOLARIZZAZIONE : SERIE2016)

SOCIETA'FINANZIARIE

CONEGLIANO

ITALIA X X

OCEAN BREEZE FINANCE S.A. -COMPARTMENT 1

SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

HVB FUNDING TRUST SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

Page 249: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

249

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

nale

Pa

trim

on

ion

ett

o

Ded

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ne

Inte

gra

le

Pa

trim

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ett

o

HVB FUNDING TRUST III SOCIETA'FINANZIARIE

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

REDSTONE MORTGAGES LIMITED SOCIETA'FINANZIARIE

LONDRA REGNO UNITO X X

EUROPEAN-OFFICE-FONDS SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

ALTUS ALPHA PLC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

EUROPA INGATLANBEFEKTETESIALAP (EUROPE REAL-ESTATEINVESTMENT FUND)

SOCIETA'FINANZIARIE

BUDAPEST UNGHERIA X X

BA IMMO GEWINNSCHEINFONDS1

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

LOCAT SV SRL(CARTOLARIZZAZIONE : SERIE2006)

SOCIETA'FINANZIARIE

CONEGLIANO

ITALIA X X

REAL INVEST EUROPE D BA RIKAG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT BPC MORTAGE SRL(COVERED BONDS)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

UNICREDIT OBG SRL (COVEREDBONDS)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

CAPITAL MORTGAGE SRL(CARTOLARIZZAZIONE : BIPCACORDUSIO RMBS)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

CAPITAL MORTGAGE SRL(CARTOLARIZZAZIONE : CAPITALMORTGAGE 2007 - 1)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

F-E MORTGAGES SRL(CARTOLARIZZAZIONE : F-EMORTGAGES 2005)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

F-E MORTGAGES SRL(CARTOLARIZZAZIONE : F-EMORTGAGES SERIES 1 - 2003)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

HELICONUS SRL(CARTOLARIZZAZIONE :HELICONUS)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

CORDUSIO RMBSSECURITISATION SRL(CARTOLARIZZAZIONE :CORDUSIO RMBSSECURITISATION - SERIE 2007)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

CORDUSIO RMBS - UCFIN SRL(CARTOLARIZZAZIONE :CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE2006)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

CORDUSIO RMBSSECURITISATION SRL(CARTOLARIZZAZIONE :CORDUSIO RMBSSECURITISATION - SERIE 2006)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

Page 250: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

250AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

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nale

Pa

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ett

o

Ded

uzio

ne

Inte

gra

le

Pa

trim

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ett

o

LARGE CORPORATE ONE SRL(CARTOLARIZZAZIONE: LARGECORPORATE ONE)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

CONSUMER TWO SRL(CARTOLARIZZAZIONE :CONSUMER TWO)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

F-E GOLD SRL(CARTOLARIZZAZIONE : F-EGOLD)

SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X

LOCAT SV SRL(CARTOLARIZZAZIONE : SERIE2014)

SOCIETA'FINANZIARIE

CONEGLIANO

ITALIA X X

ARENA NPL ONE S.R.L.(CARTOLARIZZAZIONE 2014)

SOCIETA'FINANZIARIE

VERONA ITALIA X X

KOC FINANSAL HIZMETLER AS SOCIETA'FINANZIARIE

ISTANBUL/LEVENT

TURCHIA X X

STICHTING CUSTODY SERVICESYKB

SOCIETA'FINANZIARIE

AMSTERDAM

OLANDA X X

YAPI KREDI HOLDING BV SOCIETA'FINANZIARIE

AMSTERDAM

OLANDA X X

YAPI KREDI FAKTORING AS SOCIETA'FINANZIARIE

ISTANBUL TURCHIA X X

YAPI KREDI YATIRIM MENKULDEGERLER AS

SOCIETA'FINANZIARIE

ISTANBUL TURCHIA X X

YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMAAO

SOCIETA'FINANZIARIE

ISTANBUL TURCHIA X X

YAPI KREDI INVEST LIMITEDLIABILITY COMPANY

ASSICURATIVA

BAKU AZERBAIJAN X X

YAPI KREDI PORTFOEYYOENETIMI AS

SOCIETA'FINANZIARIE

ISTANBUL TURCHIA X X

YAPI KREDI DIVERSIFIEDPAYMENT RIGHTS FINANCE

SOCIETA'FINANZIARIE

GEORGETOWN

ISOLE CAYMAN X X

CREDIFARMA SPA SOCIETA'FINANZIARIE

ROMA ITALIA X X X

UNICREDITBIZTOSITASKOEZVETITO KFT

ASSICURATIVA

BUDAPEST UNGHERIA X X X

HVB GESELLSCHAFT FURGEBAUDE BETEILIGUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

UNICREDIT LEASING FLEETMANAGEMENT S.R.L.

ALTRESOCIETA'

BUCAREST ROMANIA X X

UNICREDIT INSURANCE BROKEREOOD

ASSICURATIVA

SOFIA BULGARIA X X X

UNICREDIT INSURANCE BROKERSRL

ASSICURATIVA

BUCAREST ROMANIA X X X

HVB LIFE SCIENCE GMBH & CO.BETEILIGUNGS-KG

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVB LONDON INVESTMENTS(AVON) LIMITED ( INLIQUIDAZIONE)

ALTRESOCIETA'

LONDRA REGNO UNITO X X

UNICREDIT PARTNER D.O.O.BEOGRAD

ASSICURATIVA

BELGRADO SERBIA X X X

HVB VERWA 1 GMBH ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HETA BA LEASING SUED GMBH SOCIETA' KLAGENFU AUSTRIA X X X

Page 251: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

251

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

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nale

Pa

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on

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ett

o

Ded

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ne

Inte

gra

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o

FINANZIARIE RT

IVONABETEILIGUNGSVERWALTUNGGMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

WKBG WIENERKREDITBUERGSCHAFTS- UNDBETEILIGUNGSBANK AG

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X X

LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

MARTIANEZ COMERCIAL,SOCIEDAD ANONIMA

ALTRESOCIETA'

PUERTO DELA CRUZ

SPAGNA X X

UNICREDIT LEASINGVERSICHERUNGSSERVICE GMBH& CO KG

ASSICURATIVA

VIENNA AUSTRIA X X X

MOVIE MARKET BETEILIGUNGSGMBH

ALTRESOCIETA'

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

OBJEKT-LEASEGRUNDSTUECKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X X

OESTERREICHISCHEWERTPAPIERDATEN SERVICEGMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X X

PALATINGRUNDSTUECKVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

STOCKERAU

AUSTRIA X X X

MARINA CITY ENTWICKLUNGSGMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X (**)

PURGEGRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X X

RCI FINANCIAL SERVICES S.R.O. SOCIETA'FINANZIARIE

PRAGA REPUBBLICA CECA X X X

TERRONDA DEVELOPMENT B.V. ALTRESOCIETA'

AMSTERDAM

OLANDA X X

TREUCONSULTBETEILIGUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

UNI GEBAEUDEMANAGEMENTGMBH

ALTRESOCIETA'

LINZ AUSTRIA X X

ALLIANZ YASAM VE EMEKLILIK AS ASSICURATIVA

ISTANBUL TURCHIA X X X

EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A.IN LIQUIDAZIONE

SOCIETA'FINANZIARIE

ROMA ITALIA X X

SOCIETA' DI GESTIONIESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI.S.P.A. IN LIQ.

SOCIETA'FINANZIARIE

PALERMO ITALIA X X

SIA UNICREDIT INSURANCEBROKER

ASSICURATIVA

RIGA LETTONIA X X X

UNICREDIT PARTNER LLC ASSICURATIVA

KIEV UCRAINA X X

TORRE SGR S.P.A. SOCIETA'FINANZIARIE

ROMA ITALIA X X X

Page 252: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

252AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

rzio

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Pa

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ne

Inte

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o

UNICREDIT BROKER D.O.O.SARAJEVO BROKERSKODRUSTVO U OSIGURANJU

ASSICURATIVA

SARAJEVO BOSNIA EDERZEGOVINA

X X X

MULTIPLUS CARD D.O.O. ZAPROMIDZBU I USLUGE

ALTRESOCIETA'

ZAGABRIA CROAZIA X X

MACCORP ITALIANA SPA SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X X

YAPI KREDI KORAYGAYRIMENKUL YATIRIMORTAKLIGI AS

SOCIETA'FINANZIARIE

ISTANBUL TURCHIA X X X

PSA PAYMENT SERVICESAUSTRIA GMBH

SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X X

SWANCAP PARTNERS GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X X

BARN BV SOCIETA'FINANZIARIE

AMSTERDAM

OLANDA X X X

ASSET BANCARI II SOCIETA'FINANZIARIE

MILANO ITALIA X X X

ZABA PARTNER DOO ZAPOSREDOVANJE U OSIGURANJU IREOSIGURANJU

ASSICURATIVA

ZAGABRIA CROAZIA X X X

UNICREDIT LEASING INSURANCESERVICES S.R.O.

ASSICURATIVA

BRATISLAVA

SLOVACCHIA X X X

UNICREDIT INSURANCEMANAGEMENT CEE GMBH

ASSICURATIVA

VIENNA AUSTRIA X X X

FOCUS INVESTMENTS SPA ALTRESOCIETA'

MILANO ITALIA X X

ANTHEMIS UNICREDITSTRATEGIC VENTURES LLP

ALTRESOCIETA'

LONDRA REGNO UNITO X X

CAPITAL DEV SPA ALTRESOCIETA'

ROMA ITALIA X X

UNICREDIT LEASINGFUHRPARKMANAGEMENT GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT CENTER AMKAISERWASSER GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

BIL LEASING-FONDSVERWALTUNGS-GMBH

ALTRESOCIETA'

GRUNWALD GERMANIA X X

WEALTHCAP INVESTMENTS INC. ALTRESOCIETA'

WILMINGTON

STATI UNITID'AMERICA

X X

UNICREDIT FLEET MANAGEMENTS.R.O.

ALTRESOCIETA'

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

UNICREDIT FLEET MANAGEMENTS.R.O.

ALTRESOCIETA'

BRATISLAVA

SLOVACCHIA X X

UNICREDIT POJISTOVACIMAKLERSKA SPOL.S R.O.

ASSICURATIVA

PRAGA REPUBBLICA CECA X X X

UNICREDIT BROKER S.R.O. ASSICURATIVA

BRATISLAVA

SLOVACCHIA X X X

CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH

ALTRESOCIETA'

VIENNA AUSTRIA X X

CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O. ALTRESOCIETA'

VARSAVIA POLONIA X X

FIDES LEASING GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

VIENNA AUSTRIA X X X

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

253

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

po

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Pa

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o

Ded

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o

UNICREDIT PARTNER D.O.O. ZATRGOVINU I USLUGE

ALTRESOCIETA'

ZAGABRIA CROAZIA X X

GELDILUX-TS-2013 S.A. SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

GELDILUX-TS-2015 S.A. SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 37 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 38 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ROSENKAVALIER 2015 UG SOCIETA'FINANZIARIE

FRANCOFORTE

GERMANIA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 41 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 43 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 47 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 48 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 42 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 46 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 39 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ARABELLA FINANCE DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ROSENKAVALIER 2008 GMBH SOCIETA'FINANZIARIE

FRANCOFORTE

GERMANIA X X

GRAND CENTRAL FUNDINGCORPORATION

SOCIETA'FINANZIARIE

NEW YORK STATI UNITID'AMERICA

X X

FCT UCG TIKEHAU SOCIETA'FINANZIARIE

PARIGI FRANCIA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 28 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 17 S.A. -COMPARTEMENT 2

SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 911 LTD SOCIETA'FINANZIARIE

ST. HELIER JERSEY X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 31 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 32 S.A. SOCIETA'FINANZIARIE

LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 35 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 36 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 33 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 34 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

ELEKTRA PURCHASE NO. 40 DAC SOCIETA'FINANZIARIE

DUBLINO IRLANDA X X

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

254AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

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Pro

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Pa

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o

Ded

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Inte

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o

UNICREDIT BUSINESSINTEGRATED SOLUTIONSSOCIETA CONSORTILE PERAZIONI

SOCIETA'STRUMENTALI

MILANO ITALIA X X

POMINVEST DD SOCIETA'STRUMENTALI

SPLIT CROAZIA X X

ZANE BH DOO SOCIETA'STRUMENTALI

SARAJEVO BOSNIA EDERZEGOVINA

X X

ZAGREB NEKRETNINE DOO SOCIETA'STRUMENTALI

ZAGABRIA CROAZIA X X

UNI IT SRL SOCIETA'STRUMENTALI

TRENTO ITALIA X X

UNICREDIT DIRECT SERVICESGMBH

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVB GESELLSCHAFT FURGEBAUDE MBH & CO KG

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVB PROFIL GESELLSCHAFT FURPERSONALMANAGEMENT MBH

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVB SECUR GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HYPO-BANKVERWALTUNGSZENTRUM GMBH

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HYPO-BANKVERWALTUNGSZENTRUM GMBH& CO. KG OBJEKTARABELLASTRASSE

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT MBH & CO. 1.VERMIETUNGS KG

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

TRICASAGRUNDBESITZGESELLSCHAFTDES BURGERLICHEN RECHTS NR.1

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

UNICREDIT FLEET MANAGEMENTEOOD

SOCIETA'STRUMENTALI

SOFIA BULGARIA X X

IMMOBILIEN RATING GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

UNICREDIT BUSINESSINTEGRATED SOLUTIONSAUSTRIA GMBH

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNGG.M.B.H.

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNGG.M.B.H.

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

KSG KARTEN-VERRECHNUNGS-UND SERVICEGESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

Page 255: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

255

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

Inte

gra

le

Pro

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nale

Pa

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on

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Ded

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Inte

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ett

o

LASSALLESTRASSE BAU-,PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- UNDVERWERTUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

HUMAN RESOURCES SERVICEAND DEVELOPMENT GMBH

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

MERKURHOFGRUNDSTUCKSGESELLSCHAFTMIT BESCHRANKTER HAFTUNG

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

PALAIS ROTHSCHILDVERMIETUNGS GMBH & CO OG

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

ACIS IMMOBILIEN- UNDPROJEKTENTWICKLUNGS GMBH& CO. STUTTGARTKRONPRINZSTRASSE KG

SOCIETA'STRUMENTALI

GRUNWALD GERMANIA X X

PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFTMBH & CO. OBJEKT KG

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFTMBH & CO. OHGVERWALTUNGSZENTRUM

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFTMBH & CO. OHG SAARLAND

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

SAS-REALINGATLANUEZEMELTETOE ESKEZELOE KFT. (ENGLISH :SAS-REAL KFT)

SOCIETA'STRUMENTALI

BUDAPEST UNGHERIA X X

TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

VERWALTUNGSGESELLSCHAFTKATHARINENHOF MBH

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

POLLUX IMMOBILIEN GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

RIGEL IMMOBILIEN GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

SIRIUS IMMOBILIEN GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

SOCIETA' ITALIANA GESTIONE EDINCASSO CREDITI S.P.A. INLIQUIDAZIONE

SOCIETA'STRUMENTALI

ROMA ITALIA X X

SOFIGERE SOCIETE PARACTIONS SIMPLIFIEE

SOCIETA'STRUMENTALI

PARIGI FRANCIA X X

BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH &CO BETA VERMIETUNGS OG

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA,SPOL.S.R.O.

SOCIETA'STRUMENTALI

PRAGA REPUBBLICA CECA X X

CRIVELLI SRL SOCIETA'STRUMENTALI

MILANO ITALIA X X

BA SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X

Page 256: INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT (PILLAR … · documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per

I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

256AL 30 GIUGNO 2017

Consolidamento prudenziale

(*)

Consolidamento

IAS/IFRSSede

Ragione sociale Tipologia Città Stato

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Ded

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GEBAEUDEVERMIETUNGSGMBH STRUMENTALI

BA GVG-HOLDING GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

BALEA SOFT GMBH & CO. KG SOCIETA'STRUMENTALI

AMBURGO GERMANIA X X

BAVARIA SERVICOS DEREPRESENTACAO COMERCIALLTDA.

SOCIETA'STRUMENTALI

SAN PAOLO BRASILE X X

BAYERISCHEWOHNUNGSGESELLSCHAFTFUER HANDEL UND INDUSTRIE,GESELLSCHAFT MITBESCHRAENKTER HAFTUNG

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

OMNIA GRUNDSTUECKS-GMBH &CO. OBJEKT PERLACH KG

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

WEALTHCAPSTIFTUNGSTREUHAND GMBH

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

UNICREDIT (CHINA) ADVISORYLIMITED (IN LIQUIDAZIONE)

SOCIETA'STRUMENTALI

PECHINO CINA X X

RAMSES IMMOBILIENGESELLSCHAFT M.B.H. & CO OG

SOCIETA'STRUMENTALI

VIENNA AUSTRIA X X

FOOD & MORE GMBH SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFTSIMON BESCHRANKT HAFTENDEKOMMANDITGESELLSCHAF

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

HAWA GRUNDSTUCKS GMBH &CO. OHGIMMOBILIENVERWALTUNG

SOCIETA'STRUMENTALI

MONACO DIBAVIERA

GERMANIA X X

(*) Inclusivo dell'indicazione in merito alla deduzione dai Fondi Propri in coerenza con la richiesta di informativa delineata dall'articolo 436 del CRR.

(**) Società rappresentata in bilancio alla voce "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" secondo quanto previsto da IFRS 5 equindi al minore fra Fair Value al netto dei costi di dismissione e valore di bilancio.Quest’ultimo è determinato interrompendo la valutazione a Patrimonio netto a partire dalla data di classificazione in IFRS 5.

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDITAllegato 2 – Ambito di applicazione

257

Denominazione di tutte le controllate non incluse nel consolidamento e ammontare aggregato delleloro deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori.

In elenco le società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. iscritte alGruppo Bancario che per immaterialità sono mantenute al costo.Al 30 giugno 2017 non risultano per queste società, deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori.

Ragione sociale Tipologia

Sede

Città Stato

BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGSGMBH SOCIETA' FINANZIARIE (*) VIENNA AUSTRIA

CAFU VERMOEGENSVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE (*) VIENNA AUSTRIA

HVB SERVICES SOUTH AFRICA (PROPRIETARY)LIMITED

ALTRE SOCIETA' / SOCIETA'STRUMENTALI (*) JOHANNESBURG

REPUBBLICA SUDAFRICA

HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH I.L. SOCIETA' FINANZIARIE (*)MONACO DIBAVIERA GERMANIA

PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBHALTRE SOCIETA' / SOCIETA'STRUMENTALI (*) VIENNA AUSTRIA

TREVI FINANCE S.R.L. SOCIETA' FINANZIARIE (*) CONEGLIANO ITALIA

UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTDALTRE SOCIETA' / SOCIETA'STRUMENTALI (*) LONDRA REGNO UNITO

UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD. SOCIETA' FINANZIARIE (*) LONDRA REGNO UNITOVEREINWEST OVERSEAS FINANCE (JERSEY)LIMITED (IN LIQ.) SOCIETA' FINANZIARIE (*) ST. HELIER JERSEY

(*) Società appartenente al Gruppo Bancario consolidata al costo per immaterialità.

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I

INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

258AL 30 GIUGNO 2017

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>> INFORMATIVA DA PARTE DEL GRUPPO UNICREDIT

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Dichiarazione del Dirigente preposto allaredazione dei documenti contabilisocietari

Il sottoscritto, Francesco Giordano, quale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di UniCreditS.p.A.

DICHIARA

in conformità a quanto previsto dal secondo comma dell’articolo 154 bis del “Testo unico delle disposizioni in materia diintermediazione finanziaria” che l’informativa contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ailibri e alle scritture contabili.

Milano, 2 Agosto 2017

Francesco Giordano

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