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INDICE RUSSI corsi d'italiano per i cittadini stranieri 29/12/12 Sette Sere 2 RUSSI torna il veglione di beneficienza al palazzetto 29/12/12 Sette Sere 3 RUSSI martedì 1 la Giornata per la pace 29/12/12 Sette Sere 4 Russi, 40 giorni d'esilio 29/12/12 Sette Sere 5 Tutti in attesa della vecchina tra doni, burattini e solidarietà 05/01/13 Il Resto del Carlino Ravenna 6 Dopo 7 anni da cappellano don Verdiano lascia Sant’Apollinare 05/01/13 Il Resto del Carlino Ravenna 7 Prefetture nelle mani del prossimo governo 05/01/13 Il Sole 24 Ore 8 Spending, terza fase da 10 miliardi 05/01/13 Il Sole 24 Ore 9 Tagli sospesi sul personale degli enti 05/01/13 Il Sole 24 Ore 11 Per Reggio Calabria si allontana il rischio-dissesto 05/01/13 Il Sole 24 Ore 12 Progressioni riconosciute. Senza aumenti di stipendio 05/01/13 Italia Oggi 13 Municipalizzate, Patto rinviato 05/01/13 Italia Oggi 14 Le imprese lanciano l'allarme sui rincari Tares. Aumenti fino al 50% 05/01/13 Italia Oggi 15 RUSSI 05/01/13 La Voce di Romagna Ravenna 16 Auguri Un po’ di ironia Ecco l’elisir di lunga vita 05/01/13 La Voce di Romagna Ravenna 17 Pagina 1 di 17

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INDICE

RUSSI corsi d'italiano per i cittadini stranieri29/12/12 Sette Sere 2

RUSSI torna il veglione di beneficienza al palazzetto29/12/12 Sette Sere 3

RUSSI martedì 1 la Giornata per la pace29/12/12 Sette Sere 4

Russi, 40 giorni d'esilio29/12/12 Sette Sere 5

Tutti in attesa della vecchina tra doni, burattini e solidarietà05/01/13 Il Resto del Carlino Ravenna 6

Dopo 7 anni da cappellano don Verdiano lascia Sant’Apollinare05/01/13 Il Resto del Carlino Ravenna 7

Prefetture nelle mani del prossimo governo05/01/13 Il Sole 24 Ore 8

Spending, terza fase da 10 miliardi05/01/13 Il Sole 24 Ore 9

Tagli sospesi sul personale degli enti05/01/13 Il Sole 24 Ore 11

Per Reggio Calabria si allontana il rischio-dissesto05/01/13 Il Sole 24 Ore 12

Progressioni riconosciute. Senza aumenti di stipendio05/01/13 Italia Oggi 13

Municipalizzate, Patto rinviato05/01/13 Italia Oggi 14

Le imprese lanciano l'allarme sui rincari Tares. Aumenti fino al 50%05/01/13 Italia Oggi 15

RUSSI05/01/13 La Voce di Romagna Ravenna 16

Auguri Un po’ di ironia Ecco l’elisir di lunga vita05/01/13 La Voce di Romagna Ravenna 17

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«Riprogettare la viabilità - col contributo dei cittadini»

29/12/20/2

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press LinE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti

RUSSI I I corsi d'italiano per i cittadini stranieri Tornano anche per il 2013 i corsi gratuiti di lingua italiana rivolti ai cittadini stranieri residenti a Russi con regolare titolo di soggiorno, or-ganizzati dal Centro territoriale permanente per l'istruzione e la oorma-zione in età adulta in collaborazione con il Comune di Russi. Le lezioni, che inizieranno verso fine gennaio, si terranno al centro sociale Porta Nova, in via Aldo Moro 2/1, Russi il martedì e il venerdì dalle ore 19 alle ore 21. t possibile iscriversi ai corsi fino a venerdì 11 gennaio presso l'Urp del Comune di Russi, in piazza Farini n. 1 (tel. 0544/587600).

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antlro. Del !lego

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RUSSI i Torna il veglione di beneficenza al palazzetto Dopo il grande successo ottenuto nelle passate edizioni, torna per il quarto anno consecutivo, la Festa di Capodanno sotto le cupole del palazzetto dello Sport «Fabio Valli» di Russis Grazie all'impe-gno congiunto di numerose associazioni sportive e di volontariato (che da 14 anni organizzano puntualmente l'ultima nottedelratino) e all'impegno dell'amministrazione comunale, lunedì 31 dicembre i cittadini di Russi potranno ritrovarsi sotto le cupole del grande impianto sportivo ed attendere insieme l'arrivo del 2013. Le porte del Palazzetto apriranno alle ore 20 con la cucina già in funzione e pronta a servire il tipico menù romagnolo. La serata proseguirà alle 21.30 con la musica dal vivo di «Il Gatto e la Volpe» e alle 23 si pro-cederà all'estrazione della lotteria (i biglietti saranno venduti in loco la sera del 31). Infine, a mezzanotte si brinderà tutti insieme all'anno nuovo. Per ragioni organizzative è richiesta la prenotazione, a parti-re dal 3 dicembre e fino a esaurimento posti, alla Pubblica assistenza di Russi, in piazza Farini 37, da lunedì a venerdì ore 9.30-11.30 e 15-17. Per informazioni dettagliate si può telefonare allo 0544/583332. Il ricavato della cena sarà devoluto in beneficenza.

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RUSSI I Martedì 1 la Giornata per la Pace Martedì 1 gennaio 2013 alle ore 16 presso il Centro culturale poliva-lente in via Cavour 21 riflessioni, musiche e poesie per celebrare anche , a Russi la «Giornata mondiale per la Pace». Inoltre, l'incontro sarà ar-ricchito dalla testimonianza di padre Giovanni Querzani, missionario saveriano originario di Brisighella che opera da 35 anni nella Repub-blica Democratica del Congo.

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Pagina 28 Alfonsine non vince più, Massa ha stupito tutti

29/12/20/2

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Russi, 40 giorni di esilio QUI RUSSI Un «esilio» lungo quaranta gior-ni. Oltre un mese senza disputa-re neppure una gara ufficiale al Bucci. Questo è lo scotto che il calendario ha chiesto al Russi, che tornerà così a disputare un match tra le mura amiche solo il 27 gennaio. La riapertura della casa dei fal-chetti avverrà però in grande stile, perché a tenere a battesimo la prima gara interna dell'anno arancionero sarà la capolista Romagna Centro. - Negli occhi dei tifosi in questo lasso di tempo rimarrà la splen-dida partita che i ragazzi di mi-ster Bagnara hanno disputato la scorsa domenica 16 dicembre contro l'Imolese. Una sfida spet-tacolare, che i padroni di casa hanno pareggiato al 95' grazie al gran gol di Calviello. Domenica scorsa infatti il Russi ha trascor-so un altro turno senza calcio, a causa dell'impraticabilità del campo del Sasso Marconi. La neve caduta nelle ore precedenti l'incontro ha convinto il Comi-tato regionalg, dell'Emilia Ro-magna a rinviare la gara a data da destinarsi. Da sottolineare come il terreno dei bolognesi, oltre ad essere di per sé di pessima qualità, sia an-che oltremodo sfortunato. I fal-chetti hanno chiuso così l'anno, con due sfide del girone d'andata da recuperare in quello di ritor-no. Il primo recupero è già stato fissato: il 13 gennaio gli aran-cioneri faranno il loro debutto nel 2013 affrontando a domicilio la Ribelle, compagine che li in-segue con un punto in meno in classifica. (il.ar.)

Non che un punto faccia davvero la differenza (la Ribelle resta al quart'ultimo posto con 16 punti all'attivo al pari dell'Alfonsine), ma la prestazione ha quantome-no rincuorato il mister, in vista di un 2013 che dovrà per forza dì cose essere diverso se la Ribelle vuole evitare problemi di salvez-za, diretta o indiretta. (m. b.)

QUI SANT'AGATA Il bel 2013 della Santagatese si chiude con l'importante pa-reggio strappato dai ragazzi di Candeloro al Massa Lombarda (1;1, a segno Marocchi a tempo scaduto), una delle avversarie più dure di tutto il girone. Il ri-sultato, nonostante il gol arriva-to nei minuti di recupero, pare giusto e accontenta entrambe le formazioni. Con questo punto messo in ca-scina la squadra di Candeloro raggiunge quota 22, e si issa nel-la parte alta della classifica, al settimo posto. Nulla di definitivo, ci sarà an-cora da lottare per arrivare alla salvezza tranquilla che è il di-chiarato obiettivo della società, ma fin qui la stagione si può de-finire praticamente perfetta. Il ritorno in campo è previsto per il 9 gennaio, quando la Santaga-tese ospiterà il Misano nel recu-pero della 13a giornata, saltata il 9 dicembre per neve. (m. b.)

GREU-ENZA GIRONE B

RISULTATI (16° giornata) Sasso Marconi -RUSSI rinviata, Imolese -ALFONSINE 3-3, Romagna Centro - Cattolica 1-2, Savignanese - Sampierana 4-0, SANTAGATESE - MASSA LOMBARDA 1-1, RIBELLE - Misano 1-1, Copparese - Sammaurese 1-3, Sant'Antonio - Argentana 0-1. RIPOSAVA: San Felice.

QUI RIBELLE La Ribelle che sarà il primo av-versario nel 2013 per il Russi è squadra che non riesce più a vincere. Anzi, domenica 23 di-cembre l'undici allenato da Buo-nocore ha rischiato di perdere ancora (e sarebbe stata la sesta volta in campionato) perché era sotto di un gol in casa con il Misano prima che la rete allo scadere di Salvetti ristabilisse la parità e regalasse una boccata d'ossigeno a Bondi e compagni.

CLASSIFICA Romagna Centro* 35; Cattolica* 33; MASSA LOMBARDA* 29; Imolese* 25; Sammaurese* 24; Argentana* 23; SANTA-GATESE* e Savignanese* 22; Sant'Antonio* 21; RUSSI**, San Felice* e Misano* 17; RIBELLE* e ALFONSINE* 16; Copparese 12; Sasso Marconi** e Sampierana* 8.

* Una partita in meno. PROSSIMO TURNO (1311, ore 14.30)

Imolese - Cattolica, RIBELLE - RUSSI, Sasso Marconi - ALFONSINE, SANTAGATESE Misano, Copparese

-MASSA LOMBARDA, Argentana - San Felice, Savignanese - Sant'Antonio, Romagna Centro - Sampierana. RIPOSA: Sammaurese.

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05/01/2013 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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EFANA GUIDA ALLE INIZIATIVE DI OGGI E DOMANI

Tutti in attesa della vecchina tra doni, burattini e solidarietà

IN ATTESA di domani, Raven-na si prepara ad accogliere la Befa-na con tutti i suoi doni. Le inizia-tive cominciano già oggi pomerig-gio alle 16 con 'E se la Befana fos-se un'aliena?', alla scoperta di al-tri mondi e altri essere umani at-traverso là pittura di Ferrano Giardini. Le opere in mostra alla galleria FaroArte, in piazzale Ma- rinai d'Italia a Marina di Raven-na, saranno raccontale dalla voce di Sabina Ghinassi. A seguire, let-tere marziane di Francesca Fer-ruzzi. Al termine, merenda per tutti e un piccolo omaggio ai bam-bini e alle bambine presemi. Que-sta sera alle 20A5 a Russi si ripete l'ormai tradizionale appuntamen-to con 'Aspettando la Befana', che propone uno spettacolo, a ingres-so gratuito, ospitato nel Teatro comunale di via Cavour. Quest'anno si tratta de cavalier Porcello' della compagnia 'La Ba-racca-Testoni ragazzi di Bolo-gna'.

IL CULMINE delle manifesta-zioni si registrerà comunque do-mani. Alle 10.30 nella sala precon-siliare del municipio di Ravenna si svolgerà la festa della Befana a cura del Cral del Comune, con spettacolo di burattini per i più piccoli. Per l'occasione è in pro-gramma anche la consegna di bor-se di studio. Le forze dell'ordine accoglieranno invece la vecchia

per un momento di solidarietà. A mezzogiorno, al Comando della Polizia municipale, in piazza Ma-meli 8, devolveranno i cesti conte-nenti i dolci all'associazione 'La Pieve', particolarmente attiva nel dare aiuto ai bambini e alle perso-ne con disabilita. A Marina di Ra-venna, a cura della Pro loco, si fe-steggerà con `La Befana viene dal mare' nel bacino pescherecci. Calze e doni per tutti i bimbi.

PROSEGUENDO con gli ap-puntamenti pomeridiani, alle 14.30 la Befinta arriverà al centro sociale anziani La Quercia', in piazza Medaglie d'Oro. Dopo la pausa natalizia, alle 15.30 tornerà invece l'appuntamento con la sta-gione teatrale per le famiglie. Il si-pario si aprirà con 'La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte' alle Artificerie Annaffia, una giornata per festeggiare l'arri-vo della dolce nonnina con lo spettacolo di burattini `Le tre ita-lie di Gianguja' della compagnia torinese Marionette Grilli, Il po-meriggio inizierà con un laborato-rio a tema 'befanesco', organizza-to dal museo 'La casa delle mario-nette', in cui i bambini potranno cimentarsi nella costruzione di. marionette con l'uso di materiali di riciclo. Si proseguirà alle 16.30 con lo spettacolo di burattini, al termine del quale arriverà la Befa-na.

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05/01/2013 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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.RUSW DOMANI L MESSA E L'INCONTRO DI SALUTO, SARÀ PARROCO A SANT'AGATA SUL SANTERNO

Dopo 7 anni da cappellano don Verdiano lascia Sant'Apolfinare DAL Mato Grosso a Russi, da Russi a Sant'Agata sul Santerno: domani don Verdia-no Foschini saluta la comunità della parroc-chia di Sant'Apollinare, dove ha servito per 7 anni come cappellano, e domenica 13 entrerà come parroco a Sant'Agata sul Santerno. «So-no arrivato a Russi pochi giorni dopo la mia ordinazione — racconta don Verdiano, 50 an-ni, sacerdote da fine 2005 . a Russi ho incon-trato una comunità variegata, attenta a vivere

il Vangelo e a dare. Al mio arrivo sapevo di poter contare sull'aiuto dei religiosi, ma sono rimasto sorpreso nel trovare tante persone impegnate nella vita quotidiana della parroc-chia. Qui c'è sempre gente, non solo le suore: chi pulisce, chi tiene in ordine, chi si occupa dell'ufficio, chi organizza le attività per i ra-gazzi, la catechesi, i Grest, i campi. Ci sono anche un bel gruppo missionario e la Caritas: un bell'aiuto per me, che ho una storia di mis-

sione». Don Verdiano (nella foto) infatti fa parte dell'Operazione Mato Grosso, è stato per diversi anni in Bolivia, Brasile e Perù ed è in quei luoghi che è maturata la sua vocazio-ne. «Ho completato qui il seminario e ho scel-to di non ripartire. Qui le necessità sono di-verse, ma comunque profonde, c'è bisogno di speranza». Domani alle 930 la messa di salu-to, seguita da un incontro nell'oratorio don Bosco.

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Prefetture nelle mani del prossimo governo Marco Ludovico ROMA

1.1 2013 è l'anno zero di prefet-ture, questure e forze dell'ordine. Venuta meno l'abolizione delle province - per ora - il riordino dei presìdi di pubblica sicurezza è saltato. Ma il tema non si è pre-scritto, anzi: con il nuovo gover-no c'è da star certi che già prima dell'estate si riparlerà di riorga-nizzazione degli uffici, revisio-ne/riduzione della presenza sul territorio di polizia e carabinieri, spese da tagliare o da diminuire. I vertici - Antonio Manganelli

(Ps), Leonardo Gallitelli (Arma) e Saverio Capolùpo (Gdf) - or-mai sono allenati a questo genere di partite, ma ogni. volta si rico-mincia con l'ansia. La spending review, partita con grandì ambi-zioni, si è risolta a ridurre le as-

STRADA IN SALITA Superata l'ipotesi di sopprimere 40 questure, il regolamento sul riordino degli Utg dovrà fare i conti con il nuovo ministro

sunzioni al 20% del turn over (si veda la tabella a fianco) anche se poi il decreto legge sulla proroga delle missioni all'estero, licenzia-' to dal governo Monti a fine anno, ha stanziato 7o milioni per il 2013 ei3o per 112014 per nuove immis-sioni nelle forze dell'ordine. Su-perata l'ipotesi di sopprimere 40 questure, il ministro Anna Maria Cancellieri ha fatto approvare dall'Esecutivo un regolamento per rafforzare l'identità delle pre-fetture come Utg, uffici territoria-li del governo, con un ruolo cen-trale: il prefetto deve garantire il

coordinamento dell'azione• am-ministrativa di tutti gli uffici stata-li. Il testo però ha ancora un iter lungo di approvazione e dovrà fa-re ì conti con nuovo ministro e nuovo parlamento. I sindacati di categoria - Sinpref, Siulp, Silp, Anfp, Sap - e i Cocer in questi me-si hanno tenuto un confronto ser-rato con i rappresentanti del go-verno; nelle ultime settimane, in-vece, sono diventati oggetto di grande attenzione, com'è ovvio, da parte delle forze politiche in campagna elettorale.I_Itimore de-gli addetti ai lavori, però, è c'he

I risparmi sulle assunzioni

Dati della relazione tecnica allegata alla spending review

■ Vigili del fuoco M Corpi di polizia

12.624.400

2012à,— 94.764.400

Totale

107.388.800

36.274.800

2013

58.178.800

2014

75.763.050

2015

319.428.400

527.472.000

758.533.300

283.153.600

469.293.200

618.936.000

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

consumata la battaglia per le ele-zioni si ricominci punto e da ca-po con la solita musicala c'è di più e dí peggio. Intanto un proble-ma annoso, irrisolto e sempre più pesante: i debiti del Viminale per gli affitti delle caserme dei carabi-nieri e delle strutture della poli-zia di Stato. Sono in ballo molte centinaia di milioni di euro - la ci-fra complessiva sarà definita a breve - tasto comunque dolente del bilancio del ministero dell'In-temo. Poi c'è il taglio inarrestabi-le dei fondi per la benzina, le au-to, il vestiario, gli armamenti. 124 milioni a disposizione per questo capitolo sono stati ridotti al5, cir-ca il 4o% in meno. Non tutti san-no, per esempio, che i giubbotti

antiproiettile scadono a distanza di un paio d'anni per l'usura del teflon: è sicuro, comunque, che quelli già scaduti o che stanno per scadere non potranno essere ricomprati. La probabile nuova spending review sulla pubblica si-curezza dovrà fare i conti, dun-que, con i problemi ingenti sull'operatività delle forze dell'ordine e la loro presenza indi-spensabile nei territori a rischio criminalità, quella organizzata in primis. Difficile così dar torto a chi sostiene che prima di parlare di costi della sicurezza bisogne-rebbe risolvere il tema del costo enorme della criminalità.

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ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

imitar • Spen , terza fase da 10 di ding Le ipotesi sul tavolo dei tecnici - Le incognite statali, province e uffici territoriali

Marco Rogari ROMA

Tecnici ministeriali ed esperti di molte delle formazio-ni politiche alle prese conia cam-pagna elettorale sono concordi nel definirla una via obbligata. È la "fase tre" della spending re-view che nel prossimo triennio dovrà garantire almeno altri io miliardi di risparmi. Una nuova dote da aggiungere ai circa 12 mi-liardi già previsti dal primo ciclo di revisione della spesa innesca-to dall'attuale Governo e dai 3,7 miliardi della seconda tranche previsti dalla legge di stabilità da poco approvata dal Parlamen-to. Anche perché senza queste ri-sorse sarebbe impossibile dare operatività a punti strategici di gran parte dei programmi eletto-rali in allestimento in vista del voto: dall'avvio di un percorso di riduzione della pressione fi-scale allo stop (magari con il con-corso dell'extra-gettito dalla lot-ta all'evasione) dell'aumento dell'aliquota Iva del 21% fino all'allentamento della morsa contabile sui comuni.

Sulla base delle opzioni su cui si sta concentrando l'attenzione dei tecnici, in primis quelli del Tesoro, la "spending review 3" dovrebbe essere indirizzata so-prattutto su strutture territoria-li (cominciando da quelle dei di-casteri), enti di medie e piccole dimensioni, società degli enti territoriali, spesa per consumi intermedi e in particolare per le forniture (a cominciare da quel-le per la sanità), costi della politi-ca, pubblico impiego (redistri-buzione del personale), riconfi-gurazione dei ministeri e difesa. Ma la strada non si presenta af-fatto in discesa. Anche perché il

terzo ciclo di revisione della spe-sa dovrà fare i conti con i rallen-tamenti e con le misure rimaste in sospeso rispetto alla tabella di marcia originaria della "spen-ding i e 2". A cominciare dal mancato taglio delle Province, congelato per almeno un anno, con il conseguente rinvio della riorganizzazione delle prefettu-re. Tra gli interventi che marcia-no a passo lento ci sono poi quel-li sugli statali (l'operazione da ol-tre 7mila esuberi) e una parte del pacchetto sanità. Una fetta dei u miliardi attesi dalle misu-re strutturali già varati (cui van- no aggiunti i 3,7 della legge di sta-,

I SETTORI NEL MIRINO Negli ultimi dossier della Ragioneria generale dello Stato riflettori su consumi intermedi, strutture locali e uffici decentrati dei ministeri

bilità in versione tagli sostan-zialmente "lineari") potrebbe dunque essere in pericolo.

Anche per questo motivo i tecnici stanno già valutando di-verse ipotesi di intervento sulla spesa. Che potrebbe essere uti-lizzato anche nell'eventualità di una micro-manovra corretti-va, fin qui sempre esclusa dal premier Mario Monti e dal mini-stro dell'Economia, Vittorio Grilli, per per rispettare l'obiet-tivo di una discesa del debito al 119,9% del Pil e stabilizzare il pa-reggio di bilancio anche negli anni a venire. La Commissione europea e 1'Ocse, del resto, an-che recentemente hanno mes-so ìn guardia sui potenziali rì-

schi tuttora incombenti sui no-stri conti pubblici.

Nel menù di possibili misure c'è un intervento significativo sui consumi intermedi che, co-me viene evidenziato in due dos-sier del novembre scorso targati Ragioneria generale dello Stato, tra il 1990 e il 2011 sono cresciuti del160%, preceduti solo dalla vo-ce prestazioni sociali (19o%). A lievitare sono stati soprattutto quelli di enti sanitari locali e Re-gioni risultati significativamen-te sopra la media anche nel perio-do 2001-2011 (rispettivamente +107,3% e +47%) caratterizzato •da diversi interventi restrittivi.

Su questo fronte si punta an-che ad alzare ulteriormente l'asticella dei risparmi consegui-bili sul versante dei beni e servi-zi con l'estensione del metodo Consip, che nel 2010, afferma la Rgs, era utilizzato (insieme ad al-tri strumenti di programmazio-ne) per non più del 5% dei consu-mi intermedi statali. Sempre per la Ragioneria potrebbe salire an-che sopra quota 350 milioni la do-te di risparmi complessivamen-te recuperatili dalla sola potatu-ra delle spese di funzionamento delle strutture periferiche mini-steriali: dalle Capitanerie dipor-to, agli uffici consolari passando per gli ispettorati territoriali del-le Comunicazioni. Risparmi con-sistenti potrebbero arrivare an-che dalla riconfigurazione dei ministeri e dei loro meccanismi di spesa immaginata dall'attuale ministro dei rapporti con il Parla-mento, Piero Giarda, e dal taglio degli enti centrali e locali di me-die e piccole dimensioni con conseguente gestione del perso-nale in esubero.

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ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

210 Enti sanitari locali

Regioni

Stato

REO

Province

F37,4%

Comuni

Enti di previdenza

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11

70

° 9.969 10.112 Totale enti pubblici non economici

Perstrrtale non rig

Totale ministeri

95/202 Presenti 73.562 74.767

assolute 3.236

Totale enti pubblici di ricerca 10.718 9.797

Totale enti parco 490

23.075 24.499

757 814

118.571 120.984.

(*) il livello più baSso rispetto a dieci anni prima Fonte: elab. Rgs su dati Istat

3.314

74

126

666

Inps

Enac

La spesa e il personale in eccedenza

CONSUMI INTERMEDI Dati per comparto, anni 2001-2011 (numero indice 2001 = 100)

• PERSONALE NON DIRIGENZIALE Proiezioni sulle eccedenze

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Manca il decreto sulla «virtuosità» di Comuni e Province - Attesa anche per Interni e Esteri

Tagli sospesi sul personale degli enti Davide Colombo ROMA

Non c'è solo l'attesa per il via libera del ministero dell'Eco-nomia al Dpcm sui primi 4.028 esuberi di una parte della Pa centrale tra le incognite della spending review.

Sul fronte dei tagli alle dota-zioni organiche, infatti, il vero e proprio vuoto procedurale s'è aperto per gli enti locali, che nel loro assieme occupano circa 600mila dipendenti. L'articolo 2 del dl 95 prevedeva infatti il va-ro di un decreto interministeria-le (Economia, Interno e ministe-ro della Pa) sulla cosiddetta «virtuosità» di questi enti in ba-se a precisi parametri. In parti-colare si prevedévano due so-glie da rispettare nella costru-

zione di un indicatore basato sul rapporto tra dipendenti e po-polazione residente. In caso di superamento dell'indicatore-soglia del 40% sarebbero scatta-ti i tagli al personale in servizio per scendere a quota 20%, un li-vello gestibile con il semplice blocco totale delle assunzioni. Il decreto non è stato ancora fat-to e l'apertura formale della cri-si potrebbe averne ipotecato de-finitivamente i destini, anche se

IN RRARDO ALTRI DUE DPCM Mancano all'appello due atti per i tagli in Inps, Enac e gli enti parco: si stimano eccedenze complessive per 7.416 addetti

si tratta di un provvedimento at-tuativo e, quindi, suscettibile di rientrare nell'ordinaria ammini-strazione. Tra l'altro su quel provvedimento mancato pesa anche lo stop al riordino delle province. Per non parlare del ti-po di intervento da effettuare sul personale delle società con-trollate dagli enti. Ma il fatto è che senza quel dégreto la spen-ding review su questa parte si-gnificativa di dipendenti pubbli-ci per il momento è ferma.

Tornando alle amministra-zioni centrali, sono attesi altri due Dpcm oltre a quello citato e che la Funzione pubblica ha tra-smesso all'Economia il 13 no-vembre scorso. In essi si do-vranno definire i criteri di inter-vento sul personale di Inps,

Enac e 24 enti parco nazionali sempre partendo dai riferimen-ti base di un taglio del 20% sugli organici dirigenziali e del 10% sul resto del personale. Secon-do stime della Ragioneria si sali-rebbe, con questi ulteriori atti, da 4.028 a 7.416 eccedenze asso-lute. Un dato che corrisponde al 6,1% del personale non diri-genziale presente in servizio nelle amministrazioni in que-stione (120.989).

Per altre amministrazioni co-me l'Economia, le Agenzie fisca-li (che quest'anno devono an-che realizzare il previsto accor-pamento) o l'Ice sono previsti interventi diversi di ridetermi-nazione degli organici, mentre i ministeri degli Esteri, dell'Inter-no e della Giustizia devono an-

Dicembre 2012 Tutte le amministrazioni

avrebbero dovuto individuare il personale in soprannumero non riassorbibile entro i prossimi 2 anni al netto dei pensionamenti e dei prepensionamenti

Marzo 2013 Avvio dei processi di mobilità

guidata con un Dpcm

Maggio 2013 o Criteri di sottoscrizione dei contratti di solidarietà del personale non ricollocato in mobilità guidata e individuazione del personale da collocare in part-time

Giugno 2013 R. Dichiarazione degli esuberi effettivi del rimanente personale in soprannumero con il coordinamento della Funzione Pubblica

cora presentare le proprie ipo-tesi di tagli alla Funzione Pubbli-ca. Quando saranno noti i nume-ri di questi ultimi soggetti si ca-pirà quanto il dato definitivo delle eccedenze sarà vicino alle umila che erano state stimate per le amministrazioni centrali l'estate scorsa, al momento del varo della spending review.

Se questo «cantiere» non si fermerà per via delle elezioni il cronoprogramma per la ge-stione delle eccedenze anche con la compensazione tra di-verse amministrazioni preve-de il via alla mobilità volonta-ria entro i131 marzo prossimo e dei contratti di solidarietà en-tro fine maggio, mentre a fine giugno dovranno essere defini-ti i criteri per la dichiarazione di esubero effettivo del perso-nale in soprannumero. Per i pensionamenti e i prepensio-namenti c'è invece tempo fino alla fine del 2014.

@co/umbus63

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Spending, terza fase da 10 miliardi

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05/01/2013

Periodicità: Quotidiano

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press unE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Per Reggio Calabria si allontana il rischio-dissesto Gianni Trovati MILANO

Sembra allontanarsi il ri-schio-dissesto del Comune di Reggio Calabria, che dovrebbe riuscire a imbarcarsi in extre-mis nella procedura anti-de-fault appena introdotta dal de-creto enti locali (Dl 174/2012). A decretarlo è una delibera del-la Sezione autonomie della Cor-te dei conti, che non è ancora stata depositata (la discussione è avvenuta giovedì) ma che a quanto risulta al Sole 24 Ore do-vrebbe consentire a Reggio, e agli altri Comuni che avevano ricevuto gliultimatum delle ma-gistrature contabili prima del via libera al Dl 174, di sfruttare la procedura anti-dissesto.

Il nodo nasce dall'intreccio fra due diverse strade previste dalla legge per i Comuni e le Province che si sono impanta-nati nelle secche di una grave difficoltà finanziaria. La pri-ma è quella disegnata dal de-creto federalista su «premi e sanzioni» (decreto legislativo 149/2011), in cui le sezioni regio-nali di controllo della Corte dei conti impongono le contromi-sure alle amministrazioni con bilanci che zoppicano e, se que-sti interventi non bastano, fan-no scattare il conto alla rove-scia per la dichiarazione "obbli-gata" di dissesto da parte del Consiglio (con un eventuale in-tervento del Prefetto). La secon-da è invece quella appena trac-ciata dal decreto enti locali, che con un fondo rotativo offre una scialuppa di salvataggio agli en-ti locali in cambio di un piano di rientro decennale in grado di ri-stabilire l'equilibrio dei conti e di ripagare l'aiuto statale.

L'intreccio fra le due vie è disci-plinato dallo stesso decreto, che in pratica vieta l'accesso al fondo rotativo al sindaco o al presidente che hanno ricevuto l'ultimatum della sezione regionale, appunto

come avvenuto a Reggio Calabria e ad un gruppo di Comuni sicilia-ni. Questa tagliola, che funziona perfettamente a regime, crea pe-rò più di un problema in sede di prima applicazione, perché fra l'altro fa dipendere le chance di salvataggio dalla tempestività di intervento delle Corti regionali. A Napoli, per fare un esempio, lo , squilibrio ufficiale è di 85o milio-ni di euro (e sale a 1,2 miliardi se-condo la Ragioneria generale), ma l'ultimatum dei magistrati contabili non è arrivato e l'acces-so al fondo statale non ha ostaco-li. A Reggio Calabria (118 milioni di squilibrio secondo il Comune,

L'INDICAZIONE La sezione Autonomie verso un'apertura del fondo rotativo anche a chi ha già ricevuto l'ultimatum sul default

170 secondo la stima «prudenzia-le» della Ragkineria), la procedu-ra del dissesto «obbligato» era in-vece già partita.

Le indicazioni ufficiali della Sezione autonomie (che con il Dl 174 ha sostituito le Sezioni Riunite nel compito di dirime-re le questioni di massima co-me quella sollevata dalla Corte calabrese) arriveranno solo con il deposito nei prossimi giorni. La linea, comunque, do-vrebbe essere quella di consen-tire la presentazione del piano di rientro agli enti in cui il coun-tdown è iniziato prima dell'in-gresso in campo del nuovo stru-mento anti-default. Se così sa-rà, per Reggio Calabria come per Napoli, ora tutto dipende dalla qualità del piano di rien-tro e dalla loro capacità di tra-durlo davvero in pratica.

[email protected]

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t 9Q13/TIMANO 1.51:11NUM11:0.1:111'111MICII 11: POUTICO

press LinE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

05/01/2013

Periodicità: Quotidiano

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a aumenti Per il pubblico gressioid economiche orizzontali, a dire i passaggi economici all'interno delle categorie di apPartettellsa, *02-

giacciono alle disposizioni contenute all'articolo 9, comma 21 della manovra del 2010 (Udì n.78/2010). Questo ~-uesto fica che per tali

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delpubblicc impiego per il 020112013, dettando una dissi-

che, dice la Corte, non ammette deroghe, anche Per reeeeslenalltà della crisi finanziaria che avvolge l'intero cl-clo economico. in conclusione, le dispo-sizioni richiamate si intendono valide anche per le progressioni orizzontali (o passaggi economici tra le aree), dovendosi rilevare, anche nell'ottica di una generale cristallizzazione sti-pendiale al valori del 2010, che ogni variazione di inquadramento del di-pendente potrà produrre effetti solo sul sub statua giuridico ma non sul suo trattamento economico.

Antonio G. %lodino

Pagina 24 1.etter all'esattore omm. • ai e,. mr.la

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IL ONMENALE DELLE AUTONOMIE

La llogionerù, dello gni° ichirono comuni e ~ince te rnelleisi regul, erdn, il 30 norerrebre

Ammutinamento municipalizzate Per drihblare il Patto nessuna ha depositato i bilanci in Cciaa

rirniato

g QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO

05/01/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

Le aziende, già diffidate a novembre, continuano a dribblare i vincoli. E la Rgs rimanda

Municipalizzate, Patto rinviato Nuova proroga (al 3111) per depositare i bilanci in Cciaa

DI FRANCESCO CERISANO Le municipalizzate con- tinuano a boicottare il patto di stabilità. E a non volerne proprio

sapere di adempiere alle pre-scrizioni del decreto liberaliz-zazioni del governo Monti (di n.1/2012) che le obbliga da un anno a iscriversi nel registro delle imprese e a depositare i bilanci presso le camere di commercio in modo consenti-re il controllo sui conti.

E così dopo una prima sca-denza (31 maggio 2012) pas-sata completamente inosser-vata (si veda ItaliaOggi del 23/11/2012), tanto che la Ra-gioneria generale dello stato si è vista costretta a fissare una nuova dead line, al 30 novembre 2012, anch'essa snobbata dalla maggior parte delle aziende speciali, arriva un'altra proroga.

Il nuovo termine per l'iscri-

zione nelle Cciaa e il deposito dei bilanci slitta al 31 genna-io 2013.

Così ha deciso il Ragionie-re generale dello stato, Ma-rio Canzio, che non solo ha accolto le richieste dell'Anci di un concedere agli enti un extra time, ma è pure andato oltre, visto che l'Associazione dei comuni si sarebbe «accon-tentata» di una proroga al 31 dicembre 2012 con la garan-zia che nessuna sanzione sarà comminata a carico del-le istituzioni e delle aziende speciali ritardatarie.

Alla fine, proroga dove-va essere e proroga è stata, ma sul fronte delle sanzioni non ci potrà essere sanatoria perché, come spiega la stessa Rgs, lo slittamento non inci-de sulle sanzioni previste dal codice civile per l'omissione del deposito di bilancio, vista «l'impossibilità di disporne la mancata applicazione in

forza di un mero atto ammi-nistrativo».

La necessità di porre sot-to la lente la gestione degli enti strumentali è stata più volte evidenziata dalla Corte dei conti. A preoccupare sono soprattutto le politiche del personale. Sono anni, infatti, che i magistrati contabili lan-ciano l'allarme sull'utilizzo delle aziende speciali da par-

te dei comuni per dribblare le sempre più rigide regole in materia di personale (blocco delle assunzioni e limiti al turnover). Un importante pa-letto in proposito è stato posto dalla Corte conti Lombardia (parere n. 119 del 4/4/2012). I giudici lombardi hanno chia-ramente affermato che agli enti strumentali si estendo-no gli stessi divieti e limiti in

materia di assunzioni imposti al comune controllante. Con la conseguenza che, se questo è soggetto al patto di stabili-tà e non l'ha rispettato, anche l'azienda speciale non potrà assumere nuovo personale.

La stretta non risparmierà nessuno degli enti strumen-tali comunali e provinciali, tranne le aziende speciali e le istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali, culturali e farmacie per cui è stata stabilita una deroga espressa nel corso dell'iter parlamentare del dl libera-lizzazioni.

Il deposito dei bilanci in camera di commercio e l'iscrizione nel registro delle imprese saranno funzionali alla trasmissione da parte di Unioncamere al ministe-ro dell'economia dell'elenco delle municipalizzate con i relativi dati contabili. DRiproduzione risrrvata--E

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t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:11L'IMIC21111: POUTICO 9

A l) U:IIVIPATTO E DELLA T LLE IMPRES

COPERTURA INTEGRALE DEI COSTI E RIMODULAZIONE DEL CARICO TRIBUTARIO

ATTIVITÀ ECONOMICHE

VARIAZIONE % DEI CORRISPETTIVI

• Cinema, autorimesse, esposizioni, alberghi senza ri-storante, banche, negozi di tende, attività industriali, attività artIginall

Distributori, alberghi con ristorante , negozi mento, edicola, parrucchiere, falegname

• Uffici, autofficine, plurilicenze alimentari, ipermercati, discoteche

• Scuole, case di cura, ospedali, sup mercati

• Bar, ristoranti, mense, ortofrutta

CORRISPETTIVO SERVIZI INDIVISIBILI

• Tutte le attività economiche

Fonte: Unioncamere

< 0%

10% - 20%

20% - 50%

> 50%

min: 2% - max: 15%

press unE

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

05/01/2013

Periodicità: Quotidiano

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• Le imprese lanciano l'allarme sui rincari Tares. Aumenti fino al 50% Le imprese lanciano l'al-larme sugli aumenti legati al nuovo tributo sui rifiu-ti e servizi istituito dal 1° gennaio di quest'anno. La Tares potrà costare anche il 50% in più della Tarsu per alcune categorie di imprese. E il conto sarà più salato soprattutto per le aziende dei settori dell'ortofrutta, bar, mense e ristoranti, essendo que-ste attività quelle che ven-gono ritenute a maggior contenuto inquinante. È quanto emerge da uno stu-dio realizzato da Unionca-mere sugli impatti attesi dall'entrata in vigore del-la Tares per il mondo delle imprese, reso noto con un comunicato diffuso ieri.

Per il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, il nuovo bal-zello dovrà essere il più trasparente possibile e dovrà essere fondato su criteri ragionevoli per non penalizzare la tenuta delle impre-se e dell'occupazione. Secondo il presidente dell'Istituto, il conto sarà più salato per le aziende dei settori dell'ortofrutta, bar, men-se e ristoranti (circa 360 mila im-prese), in quanto il dpr 158 del 1999, vale a dire il regolamento attuativo del cosiddetto «decreto Ronchi» (22/1997), considera que-ste attività come quelle a maggior contenuto «potenzialmente in-quinante». Lo studio fa emergere che le più penalizzate, con rincari compresi tra il 20 e il 50%, rispet-to a quanto finora pagato con la Tarsu, saranno anche le scuole e le case di cura.

In effetti, ci sarà un aumento della tassazione per le attività commerciali e industriali, con-

siderato che sono soggette alla Tares anche le aree scoperte per-tinenziali, che erano escluse dal pagamento sia della Tarsu che del-la Tia. Con riferimento ai comuni (poco meno di 7 mila) che fino allo scorso anno applicavano la Tarsu, una tabella allegata al comunica-to mostra gli impatti che la Tares avrà sulle imprese, anche per via dell'obbligo di copertura integrale dei costi imposto ai comuni.

Per il presidente di Unklncame-re, Dardanello, la vera differenza rispetto a quanto pagato finora, però, è legata all'applicazione del-la seconda componente della tassa, quella che riguarda i servizi comu-nali indivisibili, tra cui illuminazio-ne pubblica, manutenzione delle strade e del verde, polizia locale

e via dicendo. Del resto, una delle novità rispetto alla disciplina pre-vigente è rappresentata proprio dall'introduzione di una maggio-razione da applicare alla tariffa, fissata nella misura di 0,30 euro al metro quadrato, che è rapportata alle dimensioni dell'unità immobi-liare. Il gettito di questa addizio-nale è destinato a coprire i costi relativi a servizi indivisibili. Quin-di, il tributo non è collegato a una specifica attività prestata dall'en-te pubblico. I comuni, inoltre, con deliberazione consiliare possono aumentare la maggiorazione fino a 0,40 euro al metro quadrato. L'au-mento può essere differenziato in relazione al tipo di immobile e alla sua ubicazione.

Secondo Dardanello la Tares è un

tassello importante nell'at-tuazione del federalismo fiscale, ma «deve portare a una forte responsabiliz-zazione degli enti locali per una gestione più effi-ciente delle risorse e per una maggiore trasparenza delle tariffe». Le tariffe, si legge nel comunicato, de-vono servire a incentivare i comportamenti più virtuosi e penalizzare, invece, quelli più nocivi. Per fare questo, però, serve un salto di qua-lità nelle capacità di moni-toraggio e di gestione da parte dei comuni, che devo-no individuare «criteri più realistici e meno presuntivi rispetto all'effettiva produ-zione di rifiuti». Altrimenti, l'aggravio di costi potreb-be penalizzare le imprese e peggiorare le prospettive di crescita.

Per quanto concerne l'utilizzo delle presunzio-ni il Consiglio di stato, sesta sezione, con la sen-

tenza 6208/2012 (si veda Italia-Oggi di ieri), ha invece giudicato in linea con i principi comunitari il regolamento statale sul meto-do normalizzato con il quale vie-ne determinata la Tia, e che da quest'anno deve essere applicato alla Tares, che consente ai comu-ni l'utilizzo di criteri presuntivi non rapportati all'effettiva pro-duzione di rifiuti. L'articolo 6 del dpr 158/1999, infatti, ai fini del calcolo della tariffa relativo alle utenze non domestiche consente di applicare un sistema presun-tivo per determinare la quota variabile, rapportato alla super-ficie dell'utenza e al coefficiente di produzione.

Sergio Trovato -- OIttproduzzone risenialn

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NIruileipaliczate. Patto rito iato

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

05/01/2013

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

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RUSSI

Sindaco nelle frazioni A partire dai prossimi giorni il sindaco di Rus-si, Sergio Retini, sarà presente presso la sala del Centro civico di Go-do e San Pancrazio per incontrare e ricevere i cittadini: 1° e 3° giovedì di ogni mese dalle 16 al-le 19 al Centro civico di Godo, via Piave 12/a e 2° e 4° giovedì di ogni mese dalle 16 alle 19 al Centro civico di San Pancrazio, via Randi 11/1. Non è necessario prendere appuntamen-to, ma per chi lo deside-rasse è possibile contat-tare la segreteria del sindaco allo 0544.587615.

Gennaio al Cinema Jolly

Continuano nel mese di gennaio le proiezioni ci-nematografiche orga-nizzate dal Circolo An-spi Jolly, in collabora-zione con il Comune di Russi, presso il Cinema Jolly in via Cavour 5 a Russi, con sala rinnova-ta. La proiezione pome-ridiana di domani sarà ad ingresso gratuito in occasione della Festa della Befana. Ecco il cartellone nel dettaglio. Domani (ore 15.30), "Il castello nel cielo" (in-gresso gratuito in occa-sione della Festa della Befana); alle 21, "Una famiglia perfetta". Per il 13 gennaio, alle 15.30, "Le 5 leggende"; alle 21, "Venuto al mondo". Il 20 gennaio alle 15.30 è la volta di "Ralph spac-catutto"; alle 21 si proietta "Di nuovo in gioco". 11 27 gennaio a-pertura solo in serata (alle 21) con "Lo hobbit - Un viaggio inaspetta-to". Il costo del biglietto d'ingresso è di 5 euro per bambini e ragazzi fino ai 14 anni, 7 euro per gli adulti e 6 per i soci Anspi.

Pagina 21 LUGO

T,9E.- Barista blocca rapinatom

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

05/01/2013

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Norina Foschini insieme ai figli Ennio e Luisa

Barista blocca rapinatore

Pagina 21 LUGO

Auguri Un po' di ironia Ecco l'elisir di lunga vita

RUSSI NorMa Foschini ha festeggiato il centesimo compleanno, nella tranquillità della sua casa dove brinda con famigliari e amici.

Nata e vissuta a San Pancrazio, maggiore di sei fi-gli, al lavoro fin da bambina, prima al servizio pres-so famiglie benestanti e poi in campagna, è ancora socia - probabilmente la più anziana - della Coo-perativa C.a.b. Ter.ra. di Piangipane. Fino a pochi anni fa ha tramandato l'arte della filatura alle gio-vani generazioni come membro dell'associazione culturale La Grama.

Donna energica, si è sempre divisa fra lavoro e impegni famigliari, come nella migliore tradizione romagnola. Riceve in poltrona perché le gambe i-niziano a vacillare un po', mentre la mente è luci-dissima, la vista di falco e la dentatura intonsa e perfetta.

Trascorre le giornate serenamente fra letture, te-levisione, visite di famigliari e amici, e l'amorevole cura dei figli. Unico vezzo la parrucchiera, che fre-quenta regolarmente per la gestione della folta chioma bianca che pretende sempre immacolata. Il segreto di tanta e vigorosa longevità? Un'alimen-tazione sana, senza eccessi, ma anche senza priva-zioni, pochissimi farmaci, belle dormite, e regolare ripasso delle tabelline insieme alla bisnipote per mantenere allenata la mente. E tanta, tanta sagace ironia.

AIs

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